I Nostri Cani - ottobre 2012

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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 9 ottobre 2012

“organo ufficale ENCI”

ottobre 2012

BASSOTTO BOXER PASTORE BELGA IL COLESTEROLO PROVE A ROCCARASO



Notizie ENCI

SOMMARIO

La moltiplicazione dei Bassotti Costanza Mozzillo Il boxer ci mette la faccia Luigi Corna Una storia scritta sull’acqua Rodolfo Grassi

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Golden o Labrador va sempre bene 12 Massimo Telatin Giochi di cuccioli Maria Teresa Garabelli L’italia conquista il podio Giovanna Barranca Semplicemente “Il Migliore” Jack Placido Il romanzo del colore Rosita Trotti Identikit del colosterolo Stefano Spagnulo Il record nei ring Michela Paciarotti Cinofili socialmente utili Trofeo Romagna Roberto Aguzzoni Le classifiche del TOP DOG sono visibili sul sito dell’ENCI

Campioni in www.enci.it I campioni sono sul sito ENCI in questo modo si avrà un'informazione più diffusa.

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30 Roccaraso cinofilia d’élite Marco Antonelli

32 Il cane, il vento e il conduttore Rodolfo Grassi

35 Artù, suo il “Trofeo Lanzi” Pietro Garro 37 Splendono Magù e Luna Fabio Fabi 38 L’estate del Passatore Roberto Aguzzoni 40 I segugi e la solidarietà Giuseppe Minelli

41 La FIDC laurea i segugi campioni

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Riccardo Giorgio

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43-51 Esposizioni Gian Domenico Palieri

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CHI E DOVE

52 I successi 60 I club 62 Gli allevatori TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO

Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi all’estero: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it Si ringrazia per la collaborazione

Calendario esposizioni e prove in www.enci.it 3


NOTIZIE ENCI

Master allevatori Grande successo e proroga delle iscrizioni Le iscrizioni al primo modulo formativo del Master per allevatore cinofilo 2012/2013 stanno riscuotendo un successo inaspettato. Il numero di iscrizioni che, in un primo tempo, si era pensato di limitare a 50, ha già superato il centinaio. Con la volontà di favorire la diffusione della formazione dell’allevatore cinofilo, l’ENCI e l’ANMVI hanno deciso di accogliere il numero delle adesioni fino ad un massimo di n. 150 partecipanti per corso. Al fine di garantire la buona riuscita del Master e il raggiungimento delle finalità del corso, il primo modulo formativo del 13-14 novembre p.v. non si terrà c/o la sede ENCI di Viale Corsica, come indicato sul depliant informativo, ma nella sala congressi “Amsterdam & Brussels” riservata dall’Ente all’Hotel Hilton Milan di Via Galvani n. 12, in grado di offrire servizi adeguati alle esigenze.

Certi dell’elevato livello qualitativo del Master, per contenuti e servizi offerti, qualora tale scelta non fosse condivisa, si invita a far presente alla

Segreteria operativa eventuali Vostre decisioni in merito. Il Direttore Generale Fabrizio Crivellari

Recensioni I CANI NON MENTONO SULL’AMORE Jeffery Moussaieff Masson Cairo Publishing Quando un cane si rotola sull’erba appena falciata diciamo che è felice. Quando invece si accascia a orecchie basse sul pavimento dopo avere ricevuto un rifiuto diciamo che è abbattuto. Ma la sua gioia e la sua delusione corrispondono davvero a ciò che noi umani intendiamo quando usiamo queste parole? Fino a che punto il cane è simile all’uomo? Sì, perché il luogo comune in cui si rischia di cadere è sempre lo stesso: proiettare sul nostro cane sensazioni ed emozioni che in realtà appartengono a noi. L’antropomorfismo a ogni costo è il rischio che un etologo non vuole correre: per questo la “sfera emotiva” degli animali scivola in secondo piano rispetto all’analisi dei comportamenti. In questo che ormai è considerato un grande classico, Jeffrey Masson si è concentrato sull’esplorazione del misterioso universo interiore del “nostro migliore e più sincero amico”, infrangendo così un tabù. E lo ha fatto da pioniere, con gli strumenti che la professione di psicoanalista gli ha insegnato a usare.

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GLI ANIMALI CI RENDONO UMANI Riconoscere le emozioni dei nostri amici per migliorare la loro vita Temple Grandin e Catherine Johnson Sperling & Kupfer Editori Di cosa hanno bisogno i nostri amici animali per essere felici? Conosciamo tutto delle loro necessità fisiche, ma quasi nulla delle esigenze emotive. Eppure, esattamente come per noi, il benessere interiore è fondamentale per una vita vera e appagante, che si tratti di cuccioli da compagnia, mucche tenute in una stalla, predatori nella gabbia di uno zoo, persino bestie selvatiche. Temple Grandin, studiosa affetta da autismo, ha sviluppato un’abilità senza uguali nell’addentrarsi nel loro mondo. Così fin da piccola ha messo a frutto la sua particolare condizione per interpretare e comprendere i meccanismi profondi della mente animale, di cui è ora una delle massime esperte mondiali. In questo appassionante libro ci invita a cambiare l’atteggiamento nei confronti degli animali, rivoluzionando le nostre concezioni su ciò che vogliono e ciò di cui hanno bisogno; insegnandoci a trattarli non secondo la nostra natura, ma in base alla loro.


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Corsi per esperti giudici PROGRAMMA DEL CORSO OBBLIGATORIO DI AGGIORNAMENTO E RIQUALIFICAZIONE PER: • ESPERTI GIUDICI DI ESPOSIZIONE IN ATTIVITÀ • ESPERTI GIUDICI FORMATORI DI ESPOSIZIONE • ESPERTI GIUDICI DI ESPOSIZIONE CHE NON GIUDICANO DA PIÙ DI 5 ANNI

In base alle previsioni del Disciplinare del corpo degli esperti del Libro genealogico del cane di razza e del Codice Deontologico, il Consiglio Direttivo, su proposta del Comitato Consultivo degli Esperti, ha previsto presso ZANHOTEL &

MEETING CENTERGROSS, Via Saliceto 8, BENTIVOGLIO (BO) per mercoledì 7 novembre 2012 i corsi per esperti giudici di esposizione in base ai relativi programmi.

PROGRAMMA CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ESPERTI GIUDICI DI ESPOSIZIONE IN ATTIVITÀ articolo 22.4 Disciplinare del corpo degli esperti del Libro genealogico del cane di razza Ore 9,00 Ore 9,10

Balducci Francesco De Cillis Mauro

Ore 10,00

Spezia Artemio

Ore 10,45

coffee break

Ore 11,00

Asnaghi Ferdinando

Ore 11,45

Adinolfi Enrico Condò Pietro Paolo De Giuliani Claudio

Ore 12,30

Gallicchio Barbara

Ore 13,15

pausa buffet

Saluto di benvenuto del Presidente Il movimento: dal lupo al cane di esposizione. Problematiche inerenti la valutazione del movimento in ring Aspetti del Codice Deontologico e dei Regolamenti ENCI e FCI

Valutazioni morfo-funzionali: evoluzione delle metodiche di giudizio in rapporto alla salute ed al benessere animale Valutazioni morfo-funzionali: evoluzione delle metodiche in rapporto agli standard ed ai Regolamenti ENCI e FCI in funzione dell’uniformità dei criteri di giudizio Mantelli nel ring: l’importanza del controllo delle caratteristiche del mantello e del colore

PROGRAMMA CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ESPERTI GIUDICI FORMATORI DI ESPOSIZIONE articolo 6.1 Disciplinare del corpo degli esperti del Libro genealogico del cane di razza Ore 14.30 Ore 15,00

Adinolfi Enrico Condò Pietro Paolo De Giuliani Claudio

Ore 15,30 Ore 15,45

dibattito coffee break

Compiti e funzioni dell’esperto giudice formatore Disciplinare del corpo degli esperti giudici del Libro genealogico

PROGRAMMA CORSO DI AGGIORNAMENTO E RIQUALIFICAZIONE PER ESPERTI DI ESPOSIZIONE CHE NON GIUDICANO DA PIÙ DI 5 ANNI articolo 22.6 Disciplinare del corpo degli esperti del Libro genealogico del cane di razza Ore 16.00 Ore 16.30

Condò Pietro Paolo De Giuliani Claudio Spezia Artemio

Ore 17.00

dibattito

Regolamenti ENCI e FCI Disciplinare del corpo degli esperti giudici del Libro genealogico

Gli esperti giudici devono confermare la propria adesione per iscritto anche a mezzo fax e/o e-mail all’indirizzo expo@enci.it entro il 21 ottobre 2012. L’ENCI si riserva la facoltà di apportare al presente programma eventuali modifiche

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Gioie e preoccupazioni quando giungono altri cuccioli

La moltiplicazione dei Bassotti

“Sono le prime ore del nuovo giorno ed ecco che, a breve distanza l’uno dopo l’altro, vengono alla luce i cinque piccoli” Anche questa sera Boulì ha divorato i suoi croccantini! Quindi, penso, pur essendo ormai arrivata al termine della gestazione, potrò dormire sonni tranquilli, pur con la mia bassottina a fianco al letto! Come sempre, tutti sul divano per vedere un po’ di televisione, ma un posto di riguardo spetta a lei, anche per le dimensioni ormai esagerate. Qualche carezza in più per tranquillizzarla e la mano che avverte i movimenti dei cuccioli, ormai sempre meno frequenti e qualche contrazione invece sempre più lunga e ravvicinata. L’ultimo controllo effettuato ha indicato radiograficamente con precisione il numero dei cuccioli e la posizione di quello che nascerà per primo, l’ecografia ha misurato la frequenza cardiaca dei nascituri, ormai sotto ai 200 battiti. Come ogni volta che attendo la nascita di cuccioli, sono piuttosto agitata perché il

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parto, pur essendo una fase naturale nel ciclo vitale di ogni specie, non è sempre facile per le femmine di taglia kaninchen, vuoi per la ridotta struttura della fattrice, che per le dimensioni di alcuni cuccioli. Le linee guida dettate dalla Società specializzata per l’allevamento del bassotto indicano di effettuare l’unione tra soggetti di taglia nana o kaninchen indiscriminatamente, sconsigliano di accoppiare kaninchen con standard. Tale indicazione diventa obbligo per la riproduzione selezionata dei bassotti, ove il particolare certificato genealogico, oggi contraddistinto dal colore porpora, verrà rilasciato a “soggetti figli di genitori selezionati entrambi di taglia standard o di due genitori selezionati entrambi di taglia nana o kaninchen , sempre escludendo il riconoscimento per i nati da genitori entrambi di colore merle”. (Riproduzione Selezionata: elenco delle razze ammesse. ENCI giugno 2012).

Tuttavia nelle cucciolate a volte si ritrova un bellissimo cucciolo di dimensioni notevolmente superiori a quelle dei fratelli, con conseguenze immaginabili al momento del parto, risolvibili solo con l’intervento del chirurgo. Fortunatamente, quando inevitabile, il parto cesareo con anestesia peridurale, viene superato da cuccioli e fattrice senza rilevanti conseguenze. Solo con il tempo e con il rispetto di queste opportune indicazioni, si potrà diminuire tale rischio ed avere taglie più definite. E’ ora di ritirarsi, a comando tutti i bassotti vanno nelle loro cuccette, anche Boulì , ma subito vomita quanto mangiato, diventa irrequieta, cerca affannosamente un luogo dove creare il proprio rifugio, arruffa il cuscino della cuccia fino a lacerarlo. Già era stata predisposta la cassetta per il parto in una stanza idonea, ma alla cagnolina non sembra essere il luogo più indicato per far nascere i suoi cuccioli: preferisce il salotto!


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Assecondo la sua volontà ed attendo vigilando sul travaglio, pronta ad intervenire per liberare il cucciolo dagli invogli, tagliare alla giusta misura il cordone ombelicale, facilitarne la respirazione e stimolare il riflesso della suzione. Alcune volte si rende necessario aiutare manualmente, con estrema cautela, la fuoriuscita del cucciolo, specie se in posizione podalica. Sono le prime ore del nuovo giorno ed ecco che, a breve distanza l’uno dopo l’altro, vengono alla luce i cinque piccoli bassotti. Non ci sono state difficoltà o complicanze; i cuccioli si sono subito attaccati dopo essere stati asciugati, massaggiati e pesati per registrarne successivamente l’incremento ponderale; la fattrice si dimostra amorevole, attenta e già provvista di latte. Anche questa volta avrò la possibilità di assistere, almeno per i primi mesi, alla crescita dei cuccioli, processo di interazione tra istinto, cure parentali, ambiente e rapporti socializzanti: uno degli aspetti più interessanti della pratica di allevamento. Nei giorni successivi, controllando che tutti i cuccioli riescano ad attaccarsi per venire alimentati, sarà opportuno effettuare due controlli quotidiani con la bilancia che dovranno registrare un continuo anche se minimo aumento ponderale. Il rischio di cuccioli schiacciati o soffocati non è frequente in questa razza, ma è bene comunque adottare le opportune precauzioni specie nei primi dieci giorni. Dal dodicesimo giorno avremo la sorpresa di vedere un cucciolo con gli occhi aperti e dal ventesimo ci sarà la possibilità di trovarne qualcuno fuoriuscito dalla cuccia ed incapace di farvi ritorno! La femmina che fino a quel momento non si allontanava mai dai suoi piccoli, inizia a prendersi qualche breve periodo di assenza, torna ad avere interesse per il mondo che la circonda, pur mantenendo un atteggiamento molto accentuato di protezione e difesa della cucciolata. Giunge quindi il momento della prima sverminazione, dell’inizio dello svezzamento che gradatamente abituerà il cuc-

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ciolo a nuovi sapori e gli fornirà elementi indispensabili per aumentare la sua forza. Giorno dopo giorno, assai velocemente, i bassotti si abituano a cibo di consistenza morbida somministrato dapprima con un dito, quindi con il cucchiaino e poi nel piattino. Non appena compaiono i primi denti si può passare alla somministrazione di crocchette specifiche per l’età, ammorbidite leggermente e successivamente via via più asciutte. Il gioco per il cucciolo è momento fondamentale della sua crescita e formazione: sia quello con i consimili che quello con le persone che, nel rispetto delle più severe regole d’igiene, si avvicinano per prendersi cura della cucciolata o anche solamente per osservarla. Anche quando il bassotto ha pochi giorni di vita è importante toccarlo, accarezzarlo e massaggiarne alcune parti quali le orecchie e le piante dei piedi. L’utilizzo indiscriminato delle lampade riscaldanti quando la cucciolata vive in ambiente domestico con una temperatura idonea alle condizioni umane, non mi trova concorde perché viene a falsare lo stimolo termico che il cucciolo associa al corpo materno al quale sempre tende, ed ove trova facilmente modo di alimentarsi. Queste mie brevi note, volutamente di taglio divulgativo, dettate per lo più dall’esperienza di allevatrice di bassotti di piccola taglia, sono rivolte ai sempre più numerosi possessori di soggetti di tale razza che sovente mi pongono quesiti in merito, perché possano affrontare con serenità questa gratificante esperienza, consapevoli però del tempo e dell’impegno necessari, come della responsabilità che andranno ad assumersi quando troveranno casa ai cuccioli. Per approfondire la tematica della riproduzione del bassotto, invito a fare riferimento all’interessante articolo de “I nostri cani” anni n.9 ottobre 2009 a firma Laura Ranza, con la biografia di rimando alle opere dei giudici De Giuliani e della indimenticabile Can­ dida Pialorsi Falsina. Costanza Mozzillo (Foto C. Mozzillo-O.K.)

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Le caratteristiche di un burbero che calamita simpatie

Il boxer ci mette la faccia

Equilibrato, versatile, giocherellone eppure guardiano attento e incorruttibile: ecco alcuni perché di un successo Dovevano avere le idee chiare quando, all’incirca nell’ultimo quarto del secolo diciannovesimo, alcuni gentiluomini tedeschi decisero di creare una nuova Razza accoppiando il sangue del Bulldog inglese con quello di cani tedeschi a quel tempo utilizzati in prevalenza per la guardia e la difesa personale o per la caccia alla grossa selvaggina. Ciò che volevano ottenere era un cane di media taglia, a pelo raso, con costruzione quadrata, con testa brachicefala e muso più corto del cranio, che fosse equilibrato, solido e versatile nell’impiego tanto da poter essere utilizzato sia per la difesa personale, che per la guardia ma che fosse, al tempo stesso, anche fedele e

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docile accompagnatore, e, ancor più, sereno amico e “membro” della famiglia. Quello che però forse neppure i creatori potevano prevedere era che, grazie a ben studiati accoppiamenti, questa nuova razza avrebbe in breve tempo sviluppato in modo mirabile le sue qualità morfologiche e le sue doti caratteriali tanto da consentirgli di raggiungere, nel corso di poche generazioni, un successo numerico e di diffusione che in pochi decenni valicò i confini della madre patria e si affermò in tutta Europa e nel mondo. Il suo gradimento arriva ai nostri giorni e certamente, per i suoi innati pregi che ne fanno un ottimo cane della famiglia, conti-

nuerà in futuro. Questo cane è: il Boxer! Al contrario di quanto avvenga per molte delle razze canine chiunque, pur non particolarmente esperto, lo riconosce a prima vista e rimane attratto dal suo aspetto inconfondibile, dall’incedere fiero e da quella sua espressione sincera, dallo sguardo che ti scruta, quasi ti sfida come quei “bulletti di paese” che poi, alla fine dei conti, con una manata sulla spalla ti offrono un’amicizia da suggellare con un bicchiere di birra in compagnia. Sta tutta qui l’essenza del Boxer! Un adolescente a vita, ben gli si attaglia la felice espressione, oggi di moda, di “bam-


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boccione”, che impiega tre secondi per studiarti e valutarti, sempre pronto al gioco, molto spesso finto tonto ed in perenne attesa di una considerazione e di una carezza dalla mano del suo compagno più grande, l’uomo, babysitter attento e paziente con i suoi compagni più piccoli, i bambini, e, al tempo stesso, inflessibile nell’affrontare le situazioni di pericolo che possono coinvolgere i membri della famiglia a cui, a tutti gli effetti, ritiene di appartenere. MORFOLOGIA Le caratteristiche morfologiche principali del Boxer si possono così riassumere: - Cane di media taglia, a pelo raso, nelle varietà fulvo o tigrato, armonico e ben proporzionato, di forte ossatura ma mai di aspetto pesante o grossolano, deve ricordare un atleta con muscolatura che risalta sotto la pelle, l’insieme esprime nobiltà. - Costruzione quadrata, cioè la lunghezza dall’angolo scapolo-omerale alla punta dell’ischio è uguale all’altezza dal garrese a terra che nei maschi può variare da 57 a 63 cm e nelle femmine da 53 a 59 cm. - Profondità del torace uguale alla metà dell’altezza al garrese e disceso fino ai gomiti, - Testa con assi cranio-muso convergenti, rapporto tra la lunghezza del cranio e quella del muso di 2 a 1, - Cranio il più contenuto possibile in larghezza, ben convesso, stop marcato, orecchie integre ben aderenti, occhi rotondeggianti con iride scura, - Muso il più possibile largo con facce laterali parallele, tartufo rivolto all’insù, disegno delle labbra viste di fronte a manico di secchio, impianto mandibolare largo e diritto con mandibola inferiore che sopravanza quella superiore (prognatismo), lingua e denti mai visibili a bocca chiusa. - Collo elegante, leggermente arcuato, - Linea superiore rampante, torace cerchiato ma non a botte, petto ampio, angolo scapolo-omerale di poco superiore all’angolo retto, arti anteriori perfettamente in appiombo e dita raccolte (da gatto), linea inferiore ben risalente, rene corto, groppa leggermente inclinata, coda inserita alta ed integra, coscia muscolosa. - Movimento con forte spinta del posteriore ed allungo dell’anteriore che prende molto terreno. - Peso: sopra i 30 kg per un maschio di 60 cm, sopra i 25 kg per una femmina di 56 cm. Insomma, un cane atletico, brioso, naturalmente pulito grazie anche al pelo raso, che ben si adatta alle condizioni ambientali ed alle relazioni sociali nelle quali una famiglia media è inserita, pronto a tutto per i suoi componenti ed al quale sarà piacevole e naturale riservare quelle attenzioni che si merita. Testo di Luigi Corna Foto: Diocletiano, Almastudio, Elena Minervini

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Una storia scritta sull’acqua Due cani, immagini che l’obiettivo ha strappato alla realtà per donarle a chi sa viverle come acquerelli di luce Due cani, un ruscello, la copertina di una storia scritta sull’acqua. Splendida e labile come un desiderio di cristallo. Chissà se il tempo riuscirà ad illuminarla di magia continuando a farla correre nella speranza. Intanto la moviola dei giorni disegna la trama lieve d’un acquerello di luce: racconta attimi sereni, improvvisi come uno scoppio di gioia di bimbo. O l’uggiolio di due cani felici. L’augurio è che niente si riveli bugiardo. Solo così il galoppo del pointer, la corsa del cane lupo cecoslovacco acquistano valore di simbolo, il significato di una vicenda

creata dall’uomo, cominciata all’alba del mondo e che continua a raccontarsi nel fascino e nel mistero di tante razze. Ciascuna con le sue caratteristiche che poi altro non sono se non il loro destino, tutte insieme meravigliose nell’immenso crogiolo di una cinofilia in cui la passione e la scienza, i saperi ed i sentimenti si uniscono o vivono separati, palpitano insieme o si confondono fra loro in quella generosità verso il futuro che consiste nel donare tutto al presente. Le fotografie, come tessere di un mosaico, hanno colto attimi che danno significato a tante vite: diventano uno specchio in cui ciascuno proietta le

immagini più gradite, quelle che hanno valore individuale o per la collettività perché diventano il ritratto della serena coscienza di tutti e di ciascuno. Guarda intensamente le immagini: vedrai, ti faranno il dono segreto di diventar vive, trasformarsi nel cane che preferisci, che ti è rimasto nel cuore o che attendi ti incontri dal suo futuro. Allunga una mano, accarezzale: se hai cuore sentirai sotto le dita un palpito leggero leggero. E’ il respiro delle cose che vogliono liberarsi dalle catene del silenzio. Raccontarsi. Piano piano. Lievi lievi. Come fanno le anime. Rodolfo Grassi

Le montagne serene Si mutano in pianure Ma la canzone dell’acqua E’ cosa eterna. Garcia Lorca

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La difficoltà di scelta tra due razze

Golden o Labrador va sempre bene Le caratteristiche, la bellezza, la salute e la longevità ne fanno cani superlativi Chiunque rivolga la sua attenzione, nella scelta del primo cane, ad un Golden Retriever o ad un Labrador Retriever, non potrà mai pentirsi di tale decisione perché il loro equilibrio e le loro “tipicità di razza” sono veramente così straordinarie che è molto improbabile che si possa trovare un proprietario insoddisfatto di loro. La naturale e spontanea predisposizione del Golden per un verso, e del Labrador per un altro, a collaborare e a interagire felicemente con l’uomo, anche nelle sue più complesse sfumature cosmopolite lo rende un cane adatto a quasi tutti i stili di vita. Queste due razze, hanno caratteristiche analoghe ma anche particolarità uniche che le contraddistinguono e che le fanno diventare espressione di due tipi di personalità complementari ma pur anche molto ben individualizzate e che riguardano la loro eleganza fisica e morale. Chi ama di più l’estetica, l’arte del bello, la gentilezza, il buon galateo, la sensibilità e la grazia anche nel vestito, il tutto intriso di una frizzante scaltrezza d’intelletto che rende questo cane brillante, spensierato e allegro davanti ad ogni invito a collaborare con il suo riferimento umano, insieme a chi ama un cane equilibrato, sincero e capace di esprimere grande emotività, sicuramente è un compagno ideale per uno

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splendido Golden Retriever. Chi apprezza di più, nella sua amorevole “semplicità” e concretezza, a volte sconfinante persino in una leggera ma adorabile “rusticità”, la passionalità, la determinazione, la fermezza di principi, la costanza, l’incrollabile fiducia in sé stesso e nel compagno umano, la perfezione della funzionalità espressa anche nella forma, senza superflui valori aggiunti, la flessibilità fondata, però, sul buon senso, il tutto espresso con un’allegra sobrietà che, a volte, non disdegna qualche eccesso, diventa facilmente il compagno perfetto di un Labrador Retriever. Due cani specializzati nel “riportare”, il Golden e il Labrador, adatti a tutti, ma “perfetti”, in particolare, a due personalità umane discretamente diverse ma non necessariamente opposte, e che nulla vieta possano, a volte, nei casi più felici, coesistere in una reciproca completezza, anche in un’unica figura umana. Il Golden, come il Labrador, vogliono interagire attivamente con il loro partner umano e far parte integrante della sua vita ed essere partecipi della sua routine giornaliera, sono cani adatti alle famiglie, meglio ancora con dei bambini, e che vivono in un contesto urbano ricco di attività da poter svolgere insieme. Magari possono pure diventare ottimi

“campanelli d’allarme” ma abbastanza raramente sono anche dei deterrenti per la loro capacità di offesa e di espressione aggressiva. Ciò non vuol dire che siano cani privi di una loro personalità, anzi, di personalità ne hanno da vendere ma a questa si devono aggiungere qualità quali la docilità, l’ intelligenza, la flessibilità e adattabilità, un grande temperamento estroverso, con una immensa voglia di giocare e con una tempra giusta, ne troppo dura da renderli troppo ostinati e ottusi, ne troppo fragile da essere sempre al limite di una crisi di nervi. Oltre alla loro bellezza fisica e morale e con una salute di ferro e una giusta longevità sia il Golden che il Labrador hanno una versatilità straordinaria e una capacità di apprendimento incredibile, con un carattere sorprendente per la capacità di adattamento ed inserimento nell’ambiente umano, preferendo il stare vicino al proprietario in un piccolo appartamento piuttosto di avere un giardino di dimensioni straordinarie ma godibile solo in modo separato dalla vita di famiglia. Non temono il freddo e adorano l’acqua in modo veramente viscerale e conquistare questo elemento è il massimo della loro aspirazione, e ancora di più, se vissuto con il proprio compagno umano.


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La loro duttilità nell’interagire gli permette di eccellere in qualsiasi attività che si possa svolgere con l’uomo. L’attività sportiva per loro è occasione di gioire di un rapporto di mescolanza fra gioco e competizione che se ben direzionata permette all’uomo di raggiungere con il proprio Golden o Labrador finalità incredibili anche da un punto di vista utilitario. Saranno dei compagni di gioco fantastici per i vostri figli, di qualunque età, e possono rallegrare la vita dell’uomo fino al loro, e nostro, ultimo respiro. La loro educazione e sensibilità nell’interagire con l’uomo rendono entrambi questi cani compagni ideali per superare momenti e situazione difficili e sanno dare un contributo di emotività positiva straordinaria. Se proprio dovessi dare una maggiore eloquenza che identifichi ciascuna delle due razze in modo più peculiare, attribuirei, al Golden una maggiore nobiltà dei modi con un galateo molto più fine e raffinato, al

cate, una volta apprese correttamente, e, il maggiore impegno iniziale, richiesto nel giovane Labrador, viene lautamente ricompensato dal suo futuro, fantastico, splendido, sincero e adorabile carattere da adulto. Incapace di troppa e facile aggressività territoriale e sociale, il Labrador sa, comunque, imporre un notevole rispetto a chiunque volesse mettere in discussione il suo coraggio e il suo essere impavido. Persino morfologicamente, i due, hanno delle qualità che esprimono la loro personalità e le loro caratteristiche funzionali specifiche; con il suo stupendo mantello di straordinaria bellezza ed eleganza, esprimente rispetto, equilibrio, armonia e signorilità, nel Golden, e la perfezione funzionale, con il suo torace possente a “botte”, come la sezione trasversale di una barca, con le costole che escono quasi orizzontali dalla colonna vertebrale per allargare di più la superficie resistente alla massa d’acqua e una tipica coda “a lontra” Labrador

limite, a volte, dello frivolo, e ne sottolineerei, però, anche, la grande sensibilità emotivo, con una tempra di media qualità, ideale per un facile, veloce e flessibile apprendimento, ma che anche lo espone con maggiore fragilità a stimoli ambientali negativi e che può richiedere una maggiore “abituazione” da sviluppare bene nella fase molto delicata della socializzazione, di fondamentale importanza, e che è meglio venga fatta in un Ambiente stimolante e vivace, e soprattutto il più precocemente possibile. Del Labrador possiamo invece dire che è un cane perfetto, una macchina da lavoro eccellente e un compagno di vita formidabile, con una personalità molto forte e arricchita da una notevole tempra che a volte richiede un po’ di pazienza, nel giovane cane, per fissare chiaramente le regole sociali dell’educato vivere, e che, però, altrettanto profondamente, restano radi-

come un perfetto e potente timone, adatto a nuotare e “virare” con disinvoltura e senza fatica come se l’acqua fosse il suo elemento naturale. Il suo perfetto aspetto, in apparenza “ grassottello”, non è affatto dato dal sovrappeso ma proprio da questo genere di architettura della struttura ossea del torace. Cosa dire, poi, della appariscente coda a “sciabola”, magnifica ed espressiva nel Golden. Per un esperto osservatore la coda potrebbe già dire tutto o quasi della qualità strutturale e della tipicità di uno specifico individuo di queste due razze. L’allevamento, sempre meno finalizzato alla “caccia”, per conservare la meravigliosa tipicità di queste due razze deve essere sempre più attento a saper mantenere oltre al tipo morfologico anche quello caratteriale. Pur essendo, il Golden e il Labrador, dei normotipi, mesomorfi, è fin

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troppo facile l’evolversi di un “tipo costituzionale”, eccessivamente “catabolizzante” nel Golden e, all’opposto, un po’ troppo “anabolizzante” nel Labrador, arrivando a produrre una struttura sempre più longilinea e dolicomorfa, nel primo, e sempre più brevilinea e brachimorfa nel secondo, con il rischio di avere dei Golden, sempre più leggeri e alti sugli arti e con scarsi diametri trasversali, più sensibili e troppo reattivi e dei Labrador, bassi sugli arti con un eccesso dei diametri trasversali , pesanti e tendenti all’obesità, e sempre più flemmatici. Entrambi posseggono delle eccellenti attitudini venatorie con delle attitudini naturali molto spinte dove l’istinto al “riporto” e la capacità di attenzione e di memoria non mette affatto in secondo piano l’intimo legame con il proprietario, al quale fanno costantemente riferimento. Il loro fiuto è straordinario a tal punto che vengono classificati tra i cani con l’olfatto in assoluto più potente e raffinato della Golden

propria specie. Ma è il rapporto tra temperamento e la tempra la vera miscela esplosiva del loro carattere, dove viene anche a diversificarsi la loro personalità più intima. Con un temperamento “spumeggiante” e sveglio in entrambi, il Golden ha una maggiore sensibilità emotiva e una tempra di media-bassa intensità , il Labrador invece, con una tempra medio-forte alle spalle va gestito con maggiore determinazione ma è decisamente più ostinato e caparbio, capace di resistere a tensioni decisamente maggiori . Il risultato, comunque lo si voglia vedere, rimane quello di due razze meravigliose capaci di arricchire la vita dell’uomo con la loro gioia di vivere e capaci di “riportare” la cosa più preziosa del mondo: il senso di libertà che nasce dalla purezza del loro animo. Massimo Telatin Disegni arch. Massimo Telatin

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Un originale confronto al Raduno Pastori Scozzesi

Giochi di cuccioli Dalle difficoltà che dovevano superare si capivano le attitudini

In occasione di un Raduno Informale di pastori scozzesi a pelo lungo e corto, il 15 settembre sono stati organizzati un match con valutazione morfologica e di presentazione nel ring, l’avvicinamento al gregge ed un momento “giochi con i cuccioli”. Questa ultima cosa mi aveva incuriosito ed avevo pertanto portato con me due cucciole collie di tre mesi e mezzo e di cinque mesi. Coordinatrice era Caterina Amandini, educatore cinofilo molto esperto e grande appassionata di collie, Caterina ha superato con la sua femmina Madame Butterfly di Casabocci il Test Buon Cittadino a 4 zampe ed il Test Comportamentale su Gregge (TANC). Su un campo erano state distribuite varie difficoltà che i cuccioli dovevano superare e Caterina ha prima preso la cucciola di tre mesi e mezzo: con dolcezza, bocconcini e persuasione l’ho vista con sorpresa passare senza alcun problema attraverso un cerchio, saltare delle stecche a terra di un ostacolo, passare attraverso un tubo giallo trasparente alquanto luccicante e di un diametro ridotto….. bravissima!!! Quella di cinque mesi oltre ai suddetti ostacoli ha dovuto cercare il bocconcino in uno scatolone pieno di giornali scavando con le zampe, entrare dentro diverse gomme di automobile posate per terra scavalcandole sempre alla ricerca del bocconcino ed entrare in una tendina anche lei trasparente e poco invitante, tutte cose che ha fatto senza alcuna difficoltà solo con l’incoraggiamento della voce e dei bocconcini. Ha poi fatto lo stesso percorso una femmina di 10 mesi, questa volta con accanto la proprietaria (da notare che i miei cuccioli vedevano Caterina per la prima volta e si sono lasciati condurre da lei seguendola senza alcun problema) a cui era stata alzata lievemente la stecca dell’ostacolo, ed ha dovuto alla fine anche fare una specie di slalom insieme alla padrona tra degli scatoloni piazzati ad una certa di-

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Passaggio dentro le gomme

Invito a passare nel cerchio

Passaggio nel tubo rigido

stanza uno dall’altro. Ho trovato questa esperienza molto positiva, gratificante per i cuccioli che hanno fatto tutto in allegria considerandolo un nuovo bellissimo gioco. Penso che dopo esperienze di questo tipo, un soggetto possa essere poi indirizzato verso diverse discipline, agility, obedience o ricerca e comunque essere istruttive per il conseguimento del CAE1. Il tutto senza precorrere i tempi, dandogli la possibilità di crescere senza una meta prefissata o condizionamento, una specie di scuola elementare e media in attesa della scelta per le superiori!!! Questo mi è piaciuto moltissimo se si considera che spesso i cuccioli vengono subito condizionati alla pallina o altro in vista di farne un campione di agility o di obedience oppure un cane da soccorso senza dagli tempo di crescere e capire la loro tendenza naturale. Per le mie cucciole è stata indubbiamente una giornata tutta al positivo, dopo essersi pavoneggiate al mattino nel ring ed aver partecipato nel pomeriggio ai giochi, hanno dormito in macchina per tutta la strada del ritorno, contente e soddisfatte: da sottolineare che si tratta di cucciole cresciute in campagna ed in allevamento, per cui pur essendo seguite nel miglior modo possibile non a contatto col mondo esterno come un cucciolo cresciuto in città. Che si trattava della prima uscita in mezzo ad altri cani e a tante persone estranee ed il primo lungo viaggio in macchina. E che si tratta di collie, soggetti sensibili e più facili allo stress. Il fatto che si siano comportate egregiamente va tutto a merito di chi ha saputo infondere loro fiducia, allegria e partnership. Mi auguro di avere la possibilità di partecipare ad altri incontri del genere, che consiglio a chiunque desideri avere accanto un soggetto equilibrato, sereno e mentalmente sano. Maria Teresa Garabelli


XXXVII ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA GRANDI RADUNI DI NATALE ERBA (CO)

8-9 Dicembre 2012

CAC-CACIB

Centro Espositivo “LARIOFIERE”

GRUPPO CINOFILO COMASCO

Via Borgo Vico,203 22100 COMO Tel. 031/571037- 345/2352675 Fax. 031/573300 www.gruppocinofilocomasco.it segreteria@gruppocinofilocomasco.it

Sabato 8 dicembre MOSTRE SPECIALI: 1° Gruppo: Pastore Australiano-Bovaro delle Fiandre

Domenica 9 dicembre MOSTRE SPECIALI:

2° Gruppo: Terranova 9° Gruppo: Maltese-Bolognese-Carlino-Boston Terrier

GRANDI RADUNI DI NATALE: Sabato 8 dicembre

BOVARI SVIZZERI -RETRIEVER tutte le razze

Domenica 9 dicembre

Cani da pastore di Beauce-Cani da pastore Scozzese a pelo lungo-Cane da pastore-Scozzese a pelo corto Brochure con giuria completa disponibile sui siti www.gruppocinofilocomasco.it - www.bremadog.it ISCRIZIONI: Dovranno essere inviate al Gruppo Cinofilo Comasco Via Borgo Vico,203 22100 Como Tel.031/571037 345/2352675 Fax 031/573300 1a CHIUSURA 9 Novembre 2012 2a CHIUSURA 19 Novembre 2012 con maggiorazione del 30% MODALITA’ DI PAGAMENTO: Bollettino Postale C/C N°10792224-Vaglia Postale intestato al Gruppo Cinofilo Comasco-Bonifico Bancario IBAN IT60Z0521650870000000002405 SWIFT BPCVIT2SCOM ON.LINE pagamento con carta di credito www.bremadog.it <http://www.bremadog.it> LE ISCRIZIONI PRIVE DEL RELATIVO IMPORTO NON SARANNO ASSOLUTAMENTE INSERITE A CATALOGO I soggetti con caudectomia e/o conchectomia non previsti dal relativo standard di razza FCI in vigore, non potranno essere iscritti e, in ogni caso, se a catalogo, non potranno essere giudicati, indipendentemente dal Paese/Nazione di origine/provenienza. Per essere ammessi all’Esposizione i cani dovranno essere muniti del libretto sanitario attestante l’avvenuta vaccinazione contro la rabbia, cimurro, epatite infettiva, parvovirosi e leptospirosi di data non inferiore a 30 giorni e non superiore a 12 mesi dalla data dell’esposizione.


Campionato mondiale FCI a squadre per cani da soccorso

L’Italia conquista il podio

TEAM 9 SUPERFICIE Schirmacher A. Bodrero D. Bunino P. Grasso M.

TEAM 8 SUPERFICIE Pini P. Lironi G. Carrara N. Campanile R.

TEAM 7 MACERIE Ciceri G. Migliavacca I. De Fronzo A. Motta M.

TEAM 6 MACERIE Bonfanti M. Madonnini E. D’Andrea M. Martinelli G.

TEAM 4 PISTE Khuen B. De Piccoli P. Diani R. Rungaldier W.

Significativo risultato della nazionale azzurra a Zatec nella Repubblica Ceca. Il confronto fra 23 rappresentative Anche questa edizione ha visto l’Italia sul podio ai Campionati Mondiali per cani da soccorso; le prove, svoltesi a Zatec (Repubblica Ceca) il 24-25-26 agosto, hanno visto la partecipazione di ventitré squadre provenienti da tutto il mondo che si sono confrontate su tre diverse specialità: Ricerca su Macerie; la prova si è svolta in un sito a pochi chilometri da Zatec, in un ambiente che simula edifici crollati in seguito ad un evento catastrofico,il campo si è subito dimostrato particolarmente tecnico,con diverse difficoltà tra cui locali sopraelevati e balconi poco accessibili in cui venivano nascosti i “dispersi”, inoltre le numerose buche anche molto vicine tra di loro favorivano le tanto temute “false segnalazioni”. Non per ultimo durante le due giornate di prova un vento teso e di notevole intensità rendeva ancora più arduo il lavoro dei cani. Rumori che simulavano le macchine operatrici, fumo di falò sparsi su tutta l’area e sirene, scandivano i venti minuti di tempo che avevano a disposizione le squadre per ritrovare i tre figuranti dispersi.

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Ricerca in Superficie; la prova si è svolta sulle colline di Zatec, in un ambiente con la vegetazione che variava di metro in metro,ritrovandosi a volte in un piccolo fazzoletto di prato ed altre tra rovi impenetrabili. Il sentiero su cui i conduttori potevano muoversi ma senza poterne uscire o percorrere a ritroso, era a tratti sdrucciolevole e ripido, condizioni che ne impedivano gli spostamenti di corsa. L’area di circa 50.000 metri quadri celava tre figuranti,vestiti di tuta mimetica e coperti da teli che si confondevano perfettamente con la vegetazione. Venti minuti era il tempo che avevano le squadre di ricerca per trovare i dispersi, dopo aver fatto una brevissima riflessione sulla tattica di intervento. Ricerca in Piste, le squadre hanno lavorato in un area nelle vicinanze del campo masponsor ufficiale

cerie. Lo scenario che hanno dovuto affrontare è stato estremamente tecnico ed impegnativo,dovendo seguire percorsi su terreni arati, polverosi ed aridi dalle scarse piogge, per poi passare su attraversamenti stradali dove i cani provavano ad orientarsi sull’asfalto bollente, ed infine tra campi di grano appena mietuti e tratti boschivi ricchi di rovi e felci. Anche in questa prova il forte vento ha contribuito ad aumentarne le difficoltà. A rappresentare il nostro Paese, guidate dal cav. Bruno Piccinelli, le cinque squadre che hanno superato le prove di selezione nel mese di giugno: due team di ricerca in superficie, due di macerie ed una per la prova di pista. La caratteristica fondamentale di questa competizione è il lavoro di squadra,infatti i team sono composti da tre unità cinofile e un caposquadra che deve in ogni momento prendere decisioni in merito alle strategie da adottare,questo mette a dura prova la tempra dei conduttori che devono coesistere in una sinergia continua dimostrando competenza, rispetto e disciplina.


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Cani

Anno 58 num. ottobre 2012

Il campo macerie approntato per le prove

Nella prova di obbedienza e destrezza, comune a tutte le specialità,composta da 9 esercizi da eseguire in team,che testa in modo severo il rapporto tra cane e conduttore, mettendo alla prova la resistenza di entrambi con circa 30 minuti sul campo di gara, l’Italia ha dimostrato di essere allineata con le migliori scuole del mondo, ottenendo ottimi punteggi con tutte le squadre. Nelle prove di specialità è emersa la preparazione dei team italiani avendo ottenuto ottenuto il miglior punteggio assoluto (255/260) nella ricerca in superficie, ritrovando tre dispersi in meno di cinque mi-

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3º posto all’Italia per la prova di specialità

nuti. Questo in associazione ad una buona prestazione in obbedienza ci ha permesso di guadagnare il terzo posto. Ottimi anche i risultati delle altre squadre italiane, che hanno conquistato 4° e 6° posto nella ricerca in macerie, 8° posto in superficie e 4° in pista; questi dati dimostrano come il grado di preparazione delle nostre unità cinofile da soccorso sia in continuo miglioramento, fatto particolarmente lodevole essendo le nostre squadre composte da volontari e non da professionisti, come avviene nella maggior parte del mondo. Essenziale e strategico è stato il lavoro di selezione compiuto dal Cav.

Recensione IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI CANI Graeme Sims Sperling & Kupfer Editori Parliamo ai nostri cani in continuazione: richiami, ordini, coccole, chiacchiere. Ma sappiamo farci capire? E, soprattutto, sappiamo capirli? L’autore ha fatto della comunicazione tra le due specie il pilastro del suo addestramento. Il segreto è imparare a rivolgersi ai nostri amici a quattro zampe nella loro lingua, quella che istintivamente comprendono e di cui noi abbiamo perso i codici: il linguaggio del corpo. L’importanza dell’approccio dolce; come completare la comunicazione con la gestualità e i segnali verbali; l’uso della “corda magica”; i semplici espedienti educativi cui ricorrere senza cadere nelle trappole delle mode o nella tentazione dei mezzi coercitivi sono solo alcune delle preziose informazioni presenti in questo libro, che contiene anche utili suggerimenti per il momento tanto triste quanto inevitabile in cui saremo chiamati a dare l’addio al nostro “migliore amico”.

Bruno Piccinelli, dal Ing. Giovanni Martinelli e dall’esperto giudice Daniele Peres. Ci auguriamo che questi risultati spingano sempre più gruppi cinofili da soccorso a partecipare ad eventi di tipo agonistico, considerandoli non un modo per mettersi in mostra, ma un’occasione per mettersi alla prova e cogliere dal lavoro delle altre squadre nuovi spunti di miglioramento; così facendo professionalità e competenza delle nostre Unità Cinofile non potranno che migliorare e potremo fornire un servizio sempre più affidabile negli interventi reali. Giovanna Barranca


Monza, expo alla Villa Reale

ieri...

Semplicemente “Il Migliore” Gareggiare? No, vincere. Tentare il Migliore di Razza? No, raggiungere il Best in Show. L’importante è partecipare? Roba d’altri tempi. Buona per i libri di storia della cinofilia e le vecchie Esposizioni del Parco di Monza. A quell’epoca, tra una prova di caccia e l’altra, la cinofilia era un’attività ideale per rilassarsi. Oggi è tutta un’altra cosa. In barba ai Solaro e Barbieri i padri della cinofilia moderna, il mondo è andato avanti. Per fortuna. E la vittoria è un obbiettivo naturale. Suvvia basta con l’ipocrisia! Se non ci fosse la possibilità di vincere, quanti cani avremmo iscritti alle esposizioni o alle

... oggi

prove di lavoro? Date retta a me. Oggi non si espone un cane per fine a se stesso! Si gareggia con un cane per la folla, i media, la celebrità, lo spettacolo. Ci si cimenta per uscire dall’anonimato. E diventare i NUMERI UNO! Perché la fama cambia la vita. E chi alleva con impegno, chi lavora sodo merita la giusta ricompensa! Altrimenti c’è sempre il giardinetto sotto casa, per rilassarsi e sognare. Ma sognare cosa? Di arrivare primi naturalmente! Vincere montagne di coppe. E portare la qualità del proprio allevamento alle stelle! Perché la vita è fatta così. Bisogna agire col

cervello, lavorare duramente coi cani e magari qualche buono sponsor. Alla faccia dello spirito sportivo. Col quale non si pagano le bollette a fine mese. E semmai va bene a casa, davanti alla TV. Oppure a chiacchiere. Il resto è spettacolo, duro lavoro di allevamento e preparazione, e ansia di vivere, di progredire. La morale serve a poco. Conta la competizione. Vero stimolo del progresso. Perché la vita è uno show. Dove l’importante è vincere. E divertirsi. Alla faccia dei predicatori da quattro soldi. E dei fannulloni idealisti… Jack Placido

West minster 2012



Il gioco tra cuccioli aiuta a crescere…

La vita in famiglia, l’educazione e l’addestramento

I nostri cani

È necessario comprendere le loro esigenze per ottenere il meglio dalle loro prestazioni Possiamo solo immaginare quali siano le emozioni dei cani. Certo, l’esperienza, le ricerche, il contatto quotidiano ci aiutano a capire… pronti a ricrederci quando il cane prende l’iniziativa, corre dietro al suo sentire, ai suoi istinti, non risponde alle nostre richieste e quindi… è ignorante, non è adatto alla mansione in cui noi tanto avevamo creduto e tanto c’eravamo impegnati. Noi, appunto. E lui? Chissà se la pensava nello stesso modo! Educare non è impresa da poco, insegnare è un’arte, addestrare, una vera missione. I cani sono furbi, dice qualcuno e… certe volte ci prendono in giro… Credenze popolari e metropolitane? Dipende. Sicuramente, i cani meriterebbero più attenzione. Di certo, sono intelligenti e devono adattarsi continuamente alle richieste ambientali. In certi casi, noi umani sappiamo solo pretendere, senza considerare la controparte. Anche quest’anno, l’estate è passata, lasciandosi dietro frattaglie di cronaca nera dove i cani, purtroppo, sono stati ancora protagonisti. Le solite razze messe all’indice, o altre che parevano miti e poi d’un tratto si trasformano in diavoli. Le conseguenze lasciano nella disperazione senza fine le persone e per i cani, non c’è quasi mai una vita d’uscita. Siamo tutti allibiti, impotenti, sempre a dire le stesse cose: si poteva… si doveva… nessuno l’avrebbe mai pensato… Ma perché i cani in alcuni casi aggrediscono e mordono con tanta determinazione? La risposta, per quanto possa sembrare banale, è semplice: è un moto di difesa della propria incolumità e sopravvivenza. Quello che noi non abbiamo ancora ben definito e compreso del tutto,

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sono i meccanismi che determinano “l’attivazione” di questo tipo di comportamento solitamente improvviso e irrefrenabile. Partiamo dal concetto che la mente del cane è compresa tra istinti e intelligenza. Più al cane sarà dato modo di imparare e meglio sarà in grado di adattarsi al vivere quotidiano in compagnia dell’uomo, capace di interagire a livelli superiori espletando compiti difficili che prevedono un addestramento lungo e articolato. Un cane adeguatamente educato o addestrato sarà quindi capace di controllare meglio i suoi istinti perché avrà avuto modo di sperimentare un’ alternativa di vita gratificante a fianco dell’uomo. Per es., imparare la convivenza con altri cani, definito in addestramento “indifferenza agli altri cani” gli consente di imparare ad avere fiducia nell’umano che lo ricompenserà e , nel tempo, a smorzare l’attenzione nei confronti di possibili rivali poiché la mira sarà quella di compiacere l’umano nel compito richiesto. E’ quindi lecito presupporre che i cani ben educati o addestrati siano sempre sotto controllo? Purtroppo, non è così. Anzitutto, è necessario che entrambi i percorsi abbiano seguito metodologie etiche, prive di coercizione, basate sulla fiducia, sulla gratificazione e sulla certezza che il cane abbia compreso le richieste e le sappia replicare correttamente nell’ambiente. Diversamente, il cane potrebbe apparentemente ubbidire in determinati contesti per via dei condizionamenti subiti ma, in realtà, non ha imparato nulla se non a evitare la punizione e, di conseguenza, essere sempre sotto stress. Ciò è causa di nervosismo e frustrazione; il cane è sempre in allerta o, al contrario, sempre pauroso. In balia dello stress le reazioni diventano


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… anche quello tra cani adulti imprevedibili. Il cane può cercare di eludere lo stimolo stressorio sottomettendosi, scappando o aggredendo. Poniamo, per es. che un cane sia stato picchiato con un bastone. Alla vista dell’arnese, potrebbe tentare di scappare, o perdere il controllo delle minzioni, oppure aggredire. Dipende da ciò che la sua mente gli consentirà di fare. In quel preciso istante. La complessità del problema sta nel fatto che la mente del cane si è evoluta e raffinata. Il forte legame che lo unisce agli umani, lo ha fatto progredire in intelligenza e capacità intuitive, rendendolo insostituibile nella risoluzioni di compiti per la nostra società civile. Le sue aspettative, comprendono oramai il soddisfacimento di bisogni relazionali che una volta ottenuti diventano parte integrante della quotidianità . Un cane abituato a dormire in casa, a viaggiare in macchina, a fare passeggiate e giocare col padrone, ha condividere con lui la quotidianità non sarà in grado di adattarsi ad uno stile di vita troppo deprivante senza subire un forte stress emotivo. Lo stress si manifesta anche attraverso la percezione di stimoli ambientali considerati “allarmanti” per il cane. Ciò che ad occhio umano può sembrare, normale o naturale, per il cane può costituire un pericolo: il pianto di un neonato, le grida dei bambini che giocano o corrono, un passeggino che cigola e quant’altro. Capita che alcuni cani fingano indifferenza verso uno stimolo stressorio : fanno finta di niente , ripiegano, ma in realtà, soffrono e si stressano, quando poi la sopportazione è al culmine, esplodono e fano danni. Tutto ciò andrebbe meglio compreso e ognuno deve fare la sua parte. La vita dei cani è sempre e comunque nelle mani dell’uomo. La convivenza in famiglia, l’educazione, l’addestramento: è tutto nelle nostre mani. Il cane è facilmente condizionabile ma sottovalutare la sua intelligenza, i suoi bisogni affettivi e relazionali , le sue paure, e il suo diritto ad avere una vita dignitosa non è solo un errore madornale ma una mancanza di etica sociale e civile. Renata Fossati

• CORSO PER ISTRUTTORI DI EDUCAZIONE DI BASE • CORSO PER ALLEVATORI • COACHING IN COMPORTAMENTO DEL CANE da ottobre 2012 (MASTER (MASTER per per professionisti professionisti del del comportamento comportamento animale animale del del Dr. Dr. Joel Joel Dehasse) Dehasse)

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NOTIZIE DAL MONDO I CANI PROTEGGONO DALLE ALLERGIE Uno studio recente condotto da un gruppo di studiosi della Kuopio University Hospital in Finlandia e pubblicato sulla rivista Pediatrics ha rilevato che i bambini che nel primo anno di vita hanno in casa un cane o un gatto evidenziano il 44% di probabilità in meno di contrarre un’infezione all’orecchio e il 29% di probabilità in meno di dover assumere un antibiotico per curare delle infezioni rispetto ai loro coetanei che hanno vissuto il loro primo anno di vita senza un cane in casa. Dalla ricerca è emerso che a influenzare così positivamente la salute dei neonati sono i cani, mentre il ruolo dai gatti è risultato meno evidente. Quale sia la ragione per cui avere un cane in casa riduca il numero e la gravità delle malattie respiratorie dei neonati non è affatto chiaro: i ricercatori hanno ipotizzato che il cane porti solitamente in casa degli agenti infettivi che aiutano la funzionalità del sistema immunitario rendendolo più reattivo e più efficiente anche nel contrastare i batteri che sostengono le infezioni delle vie respiratorie.

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CANI IN CONDOMINIO Nessun regolamento o assemblea condominiale può impedire di tenere animali in condominio. Già nel 1972 la seconda sezione della Corte di Cassazione stabilì, con la sentenza n. 899, che era assolutamente inesistente il divieto giuridico di tenere cani in condominio: “È inesistente il divieto giuridico di tenere cani in condominio. Il regolamento condominiale che contenga una norma contraria è limitativo del diritto di proprietà, quindi giuridicamente nullo. L’assemblea condominiale non può deliberarlo”. 

Solo in rarissimi casi il giudice e l’autorità sanitaria possono imporre l’allontanamento di un animale dal condominio e solo se vi siano comprovati motivi di ordine igienico-sanitario. Come stabilito dalla Corte di Cassazione, seconda sezione civile, con sentenza n.12028 del 1993, “il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva”. 
La detenzione di animali in un condominio può essere vietata solo se il proprietario dell’immobile si sia contrattualmente obbligato a non detenere animali nel proprio appartamento. Quindi, primi di acquistare o affittare un appartamento, è bene controllare le clausole contenute nel contratto.


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RICERCHE GENETICHE

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Un intervento di Rosita Trotti medico specialista in Biologia Clinica

Il romanzo del colore

Groenendael con macchia bianca al petto

Malinois

La genetica spiega la meravigliosa diversità dei mantelli. Ed ogni scoperta è un nuovo capitolo di un coinvolgente romanzo a puntate Si ringrazia lo studioso Jean-Marie Vanbutsele, noto storico belga della razza, per il materiale fotografico, tratto dai propri archivi, offerto a corredo di questo articolo e per il prezioso supporto fornito per la redazione del testo. Da quando, nel XIX secolo, il frate agostiniano Gregorio Mendel gettò le basi della genetica classica con le sue osservazioni sui caratteri ereditari, i progressi fatti in questo campo, grazie all’avvento delle biotecnologie e dell’analisi del DNA, sono stati veramente imponenti. Uno degli aspetti più affascinanti e com-

plessi riguarda senza dubbio lo studio dei meccanismi che regolano la pigmentazione nei mammiferi, tant’è che, pur con i sofisticati mezzi oggi a nostra disposizione, i geni coinvolti non sono stati ancora del tutto identificati. Una cosa è certa: a fronte del fatto che tipo, distribuzione e intensità dei colori nei

mammiferi rappresentano il risultato dell’interazione di numerose varianti genetiche, è tuttavia incredibile che la miriade di sfumature e di patterns (modelli) osservabili in natura sia in realtà riconducibile a due soli varianti di uno stesso pigmento, la melanina.

LA RIVOLUZIONE DI SHEILA SCHMUTZ Come vengono trasmessi i colori del mantello nei cani domestici? Un contributo determinante per rispondere a tale quesito è venuto negli ultimi anni dagli studi della dott.ssa Sheila Schmutz e dai suoi collaboratori delle Università di Standford (USA) e di Saskatchewan (Canada), studi basati sull’analisi diretta del DNA, uno dei quali pubblicato nel 2007 dalla prestigiosa rivista “Science”. I risultati di tali osservazioni hanno smentito in modo clamoroso alcune ipotesi radicate profondamente da decenni nella stessa comunità scientifica prima dell’avvento della genetica molecolare: una vera e propria rivoluzione copernicana in ambito zootecnico, che ha provocato una frattura netta tra quella che era la genetica “classica”, basata sulla semplice osservazione dei fenomeni, e la moderna genetica “molecolare”, basata invece sull’analisi diretta del DNA. In questa sede ci occuperemo dei geni che regolano la trasmissione dei colori in una delle razze che più si prestano ad illustrare la complessità di tale fenomeno: il Cane da Pastore Belga. Una razza composta da quattro varietà contraddistinte da mantelli di diversi colori, il nero (Groenendael), il fulvo carbonato (Tervueren, Malinois, Laekenois) ed il sabbia carbonato (Tervueren). Non prenderemo qui in esame i tre tipi di tessitura del pelo (lungo, corto, duro) presenti in questa razza. Un contributo determinante riguardo tale argomento è venuto dalla collaborazione di allevatori e proprietari di Pastori Belgi di Canada, U.S.A. e Olanda, che hanno messo a disposizione campioni biologici provenienti dai propri cani, permettendo così a Sheila Schmutz ed alla sua équipe di “mappare” il loro DNA e di scoprirne il corredo genetico o genotipo.

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RICERCHE GENETICHE ALCUNE DEFINIZIONI (DNA, LOCI, GENI, ALLELI) Il DNA, o acido desossiribonucleico, è un composto chimico a doppia elica contenuto all’interno del nucleo di ogni cellula, in strutture dette cromosomi. Il DNA racchiude il corredo genetico di un individuo, detto genotipo, cioè l’insieme di tutti i caratteri che vengono ereditati dai due genitori. Il genotipo di un individuo non è modificabile. Ogni gene determina un carattere ereditario (es.: il colore del pelo) e occupa sul cromosoma una posizione detta “locus”(“luogo” in latino). Un gene può esistere in diverse forme alternative, dette alleli; ogni individuo eredita per uno stesso gene due alleli, uno dal padre ed uno dalla madre. Per convenzione, geni e loci vengono identificati dalle lettere dell’ alfabeto: gli alleli vengono espressi in forma maiuscola o minuscola a seconda che ci trovi di fronte ad un allele “dominante” o ad un allele “recessivo”. Nel primo caso, il carattere ereditario (es. colore del mantello) sarà visibile anche quando l’allele proviene da uno solo dei due genitori (in termine tecnico si dice che è presente in “dose singola” o allo stato “eterozigote”). Nel secondo caso, il carattere ereditario sarà visibile solo quando lo stesso allele proviene da entrambi i genitori, se, cioè, è presente in “dose doppia”o allo stato “omozigote”. L’espressione di un carattere ereditario, cioè la sua “visibilità” (es. colore del mantello) prende il nome di “fenotipo” (dal greco “fàinomai”, “appaio”).

Tervueren fulvo

Laekenois

MELANOCITI E PIGMENTI Le cellule specializzate nella produzione di colore o pigmento, i melanociti, derivano dalle cellule nervose. Durante lo sviluppo dell’embrione, i melanociti migrano lungo la colonna vertebrale e da qui raggiungono le diverse regioni del corpo (pelo, pelle, iride), pigmentandole. Non sempre questo processo si conclude alla nascita. In alcuni casi, la migrazione dei melanociti può completarsi più tardivamente o, addirittura, non completarsi mai. Inoltre, la pigmentazione può essere modificata a seconda della più o meno ridotta attività di queste cellule. Se i melanociti sono assenti o inattivi, il pelo e la pelle si presentano bianchi, mentre l’iride appare rossa per effetto dei vasi sanguigni sottostanti (albinismo). In caso di migrazione ritardata o incompleta dei melanociti, nel contesto di un mantello colorato si formano macchie bianche più o meno estese, di cui parleremo più in dettaglio in un paragrafo specifico, tollerate nel Pastore Belga solo se confinate ad alcune regioni del corpo (petto, piedi) e se di estensione limitata. Eumelanina e Feomelanina – Come si è detto poc’anzi, i colori del mantello sono legati alla presenza/assenza di due varianti della melanina, dette eumelanina e feomelanina, prodotte dai melanociti. L’eumelanina determina la produzione di colore che, a seconda delle razze, sarà nero/marrone/cioccolato, a livello di mantello, naso, mucose e iride. La feomelanina è responsabile invece, solo a livello di mantello, di tutta la gamma di colori che vanno dal fulvo, al beige, al crema. Per rendere meno complessa la trattazione di questo argomento, oggi ci occuperemo esclusivamente dei 3 principali geni che, secondo la moderna genetica molecolare e le scoperte di Sheila Schumtz, determinano i colori del mantello nel Pastore Belga: Agouti (A), Extension (E), Black (K) L’intensità dei colori è invece sotto il controllo di due altri loci: Dilution (D) e Intense (I)

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RICERCHE GENETICHE

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GENI CHE DETERMINANO IL TIPO DI COLORE Agouti signalling protein (ASIP), Locus A, cromosoma 24 Il gene “Agouti” deve il suo nome ad un piccolo roditore, la cavia selvatica, ed è coinvolto nella distribuzione di eumelanina e di feomelanina. Sono quattro le varianti di Agouti attualmente riconosciute, nel seguente ordine di dominanza: Ay > aw > at > a â Ay (y = yellow) è considerato l’allele più comune tra i cani ed anche il più dominante (“forte”) della serie. Nel Pastore Belga ed in certe altre razze è responsabile del colore del mantello definito “fauve” (“fulvo”) dagli Autori francofoni, “fawn” dalla cinologia anglosassone, con tutta la sua gamma di tonalità, con carbonature nere. â aw è detto “wild-type”, vale a dire selvatico. Nelle razze in cui è presente, dà il colore “grigio-lupo”. Non è presente nel Pastore Belga. â at in alcune razze (Beauceron, Dobermann) è responsabile del colore “black-and-tan”, “nero-focato”. Come il precedente, non appartiene al patrimonio genetico del Pastore Belga. Come si spiega la nascita di un Groenendael da una coppia di Tervueren? â a è l’allele più recessivo (“debole”) della serie. È responsabile del colore nero in numerose razze canine, soprattutto da pastore, come il Pastore Tedesco, lo Shetland e lo Schiperkee. L’allele a, quando proviene da entrambi i genitori ed è quindi presente allo stato omozigote, vale a dire a/a, determina il colore nero anche nel Pastore Belga. Si parla in questo caso di “nero recessivo”, in contrapposizione al “nero dominante”, responsabile del colore nero nella maggioranza dei Groenendael, e di cui parleremo a breve. La presenza del genotipo a/a giustifica l’altrimenti inspiegabile nascita di soggetti della varietà Groenendael da due genitori Tervueren. Affinché ciò accada, deve realizzarsi l’accoppiamento di due soggetti con genotipo Ay/a che, secondo le leggi della statistica mendeliana, porterà alla nascita del 25% di soggetti a/a, cioè neri recessivi. Il nero recessivo è già molto frequente nello Schipperke, parente stretto del Pastore Belga. Nell’ultimo decennio si è assistito ad un aumento di Groenendael portatori di tale genotipo. Peraltro, il nero recessivo ha una valenza storica, essendo già stato evidenziato alle origini della razza. Ne è un esempio Moor, un pelo duro nero, figlio dei peli duri fulvi Vos I e della di lui figlia Spits. Allele As e nero dominante Originariamente (Little, 1957) si era ritenuto in via ipotetica che nel locus A fosse collocato anche un quinto allele, responsabile del “nero dominante”, in grado di determinare il colore nero nella stragrande maggioranza dei Groenendael. Ad esso venne dato il nome di As. Questa teoria rimase radicata nella comunità scientifica fino all’ avvento della genetica molecolare, quando Sheila Schmutz, con i suoi studi basati sull’analisi del DNA, scoprì invece che il nero dominante è determinato dalla variante KB del locus/gene K situato sul cromosoma 16. In seguito alle ricerche della Schmutz, l’esistenza dell’allele As venne addirittura messa in discussione, non avendo trovato alcun riscontro con l’analisi del DNA. Locus K (Dominant Black), cromosoma 16 Grazie all’ analisi del DNA, Sheila Schmutz e la sua équipe, dunque, scoprirono che il colore “nero dominante” è determinato dall’allele KB del gene collocato sul locus K (dall’ultima lettera di BlacK) del cromosoma 16 e non, come ritenuto per oltre mezzo secolo, dalla variante As del gene Agouti. A fronte di ciò, ancora oggi numerosi testi ed articoli al proposito riportano erroneamente la vecchia teoria, ignorando in modo paradossale le scoperte della Schmutz. L’allele KB è responsabile del colore nero in almeno 50 razze di cani, tra le quali il Pastore Belga. Vediamo più in dettaglio le 3 varianti conosciute del gene K: KB (dominant black o “nero dominante”) > kbr (da “brindle”, ovvero, “tigrato”, in inglese, “bringé” in francese) > ky (da “yellow” o “giallo”) ove il simbolo > indica anche in questo caso l’ordine di dominanza. â KB , essendo “dominante”, è responsabile del colore nero del mantello dei Groenendael anche quando viene ereditato da un solo genitore, cioè anche quando è presente da solo, vale a dire allo stato “eterozigote” (es. KB/ky). L’allele KB, inoltre, è “epistatico” sul locus/gene A. In altre parole, l’allele KB non permette al locus/gene A di esprimersi, cioè di essere visibile. Ciò significa che quando l’allele KB è presente, il colore del mantello non può essere che nero. â kbr è responsabile della presenza di striature nel mantello, che appare tigrato. E’ diventato ormai molto raro nel Pastore Belga. La stessa Schmutz non è riuscita a trovare alcun soggetto portatore di tale allele tra quelli da lei testati. Era però presente alle origini della razza, come attestano alcuni documenti storici, per poi “andarsene” con il ceppo che ha dato in seguito origine al Pastore Olandese. â ky è il più recessivo della serie. Quando è presente in dose “doppia”, cioè allo stato “omozigote” (ky/ky) permette all’allele Ay di esprimersi, determinando il colore fulvo. Si dice che l’allele ky è “ipostatico” rispetto al locus/gene A. Melanocortin receptor 1(MC1R), Locus E (Extension), cromosoma 5 Le varianti geniche di questo gene sono responsabili della presenza/assenza della maschera; quelle fino ad ora identificate sono tre: Em, E, e m â E (m = mask), la più dominante della serie, è responsabile della presenza della maschera anche quando presente in dose “singola”, cioè allo stato “eterozigote”. Lo standard stabilisce un rigoroso numero di 6 punti di pigmentazione: i due orecchi, le due palpebre superiori e le due labbra superiore e inferiore, che devono essere nere. Come è intuitivo, la maschera non è visibile nei Groenendael, che sono neri, ma solo nelle varietà a mantello chiaro (es. Tervueren, Malinois). â E, detta anche “wild type” o variante “selvatica”, è neutra. Quando presente allo stato omozigote, cioè con genotipo E/E, determina l’assenza di maschera, che, come è intuitivo, non è visibile a priori in un Groenendael, ma solo in seguito all’ accoppiamento di due Groenendael eterozigoti con genotipo K/k, che statisticamente porterà alla nascita del 25% di Tervueren senza maschera. Per le varietà Malinois e Tervueren, la maschera è un requisito obbligatorio a partire dallo standard del 1978. â e, la variante più recessiva, non presente nel Pastore Belga. Rosita Trotti (Fine 1° parte)

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Salute e corretta alimentazione

Identikit del colesterolo Esiste quello buono ed il cattivo: come identificarli e che funzione hanno

Molto spesso, nella vita quotidiana chiamate lipoproteine, termine tecnico dell’uomo si sente parlare di colesterolo, di che descrive particolari complessi di moquesto nemico invisibile che si fa avvertire lecole di natura sia proteica che lipidica solo ed esclusivamente in casi di patologia che trasportano i grassi nel sangue. come la formazione di grumi che ostruiMolto spesso il colesterolo LDL viene ad scono il flusso di sangue nelle arterie. essere definito nei mammiferi come “catMolto spesso si sente parlare di trigliceridi tivo” poiché se in eccesso si deposita nelle e di grassi, di queste molecole invisibili ma arterie dei mammiferi provocando il ralpotenzialmente dannose. lentamento del flusso sanguigno, mentre il E per i nostri cani, colesterolo e trigliceridi colesterolo HDL viene ad essere definito che tipo di comportamento assumono? Il come “buono” poiché ha la capacità di rimetabolismo di queste molecole nel nomuovere secondo dei fenomeni precisi stro cane è identico a quello dell’uomo? Il metabolismo dei grassi in tutti i mammiferi è regolato da pre- quello cattivo dalle arterie. cise sostanze chiamate enzimi che vengono ad essere prodotte in L’insieme delle due forme di colesterolo va a definire il colesterolo base alla diversità del DNA che permette l’esistenza della biodi- totale. versità sul nostro pianeta. Per rendere direttamente partecipe il I mammiferi, proprio per il loro DNA, non soffrono tutti allo lettore di questa cultura citiamo un esempio. Si dice molto spesso stesso modo le patologie derivati dal colesterolo “cattivo” in che, su base genetica, il DNA dei primati è identico a quello quanto grazie alla differenza dei geni negli organismi possiamo dell’uomo per il 98 %, e la restante percentuale cosa determina? definire quelli che lo recepiscono poco a livello del fegato e di conseguenza se lo ritrovano nel sangue (mammiferi LDL), e Proprio il metabolismo del colesterolo e dei grassi. Il nostro cane, pur essendo un mammifero come noi e come altri quelli che lo recepiscono molto a livello epatico facendo aumenorganismi, grazie alla sua costituzione genica, ha una differente regolazione del Mammiferi “LDL” – colesterolo cattivo Mammiferi “HDL” – colesterolo buono metabolismo di queste sostanze. Nel momento in cui il nostro cane si aliUomo e parte delle scimmie antropomorfe Cane Coniglio Gatto menta di nutrienti e in particolare di Lipidi Criceto Cavallo nello stato di buona nutrizione, questi nuCavia Ruminanti trienti giungono nel muscolo e nel fegato Suino Ratti grazie al sistema linfatico e nell’intestino. Cammello Topi Nel muscolo vengono ad essere immediaRinoceronte Altri mammiferi tamente utilizzati per la produzione di energia, nel fegato invece vengono ad esTabella 1: Predominio delle forme di lipoproteine nei mammiferi. sere trasformati in particolari sostanze

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tare nel sangue la concentrazione di quello buono (mammiferi HDL) con effetti positivi (tab 1). Il cane quindi è un organismo che tollera meglio il colesterolo cattivo poiché nel suo sangue circola più efficientemente quello buono che lo rimuove. Quindi il cane domestico è un organismo immune alle patologie derivate dai grassi? Assolutamente no, è differente per certi aspetti ma il paradosso “mangiare per vivere – vivere per mangiare” bisogna tenerlo sempre in mente come campanello di allarme per eventuali patologie. Il metabolismo del colesterolo e delle lipoproteine Il colesterolo nel sangue viene ad essere sintetizzato in particolari situazioni. Bisogna ricordare che se nelle cellule del nostro cane l’energia è alta per la presenza di particolari sostanze, le cellule allora scelgono di depositare eventuali sostanze pervenute grazie all’alimentazione, al contrario se energia non ce n’è allora le cellule attuano particolari meccanismi come la combustione delle riserve e la richiesta degli alimenti con la fame. Abbiamo detto precedentemente che il colesterolo “cattivo” diviene tale come comportamento solo ed esclusivamente quando è in eccesso nel sangue. Al contrario, quando è in concentrazioni accettabili, il colesterolo LDL è indispensabile per la sopravvivenza del nostro cane poiché assume particolari funzioni come avvolgere le cellule nervose e farle funzionare come un cavo elettrico per trasmettere gli impulsi nervosi. Se nella cellula c’è già molta energia, ad esempio dopo aver metabolizzato i nutrienti introdotti con gli alimenti, nuove sostanze introdotte vengono ad essere depositate fisiologicamente, se dopo questo naturale deposito ne giungono delle altre il deposito diviene nocivo come nel caso del colesterolo cattivo nelle arterie. Quando i grassi giungono nell’intestino parte di questi viene ad essere utilizzata per produrre i chilomicroni, parte invece giungerà nel fegato per produrre le altre lipoproteine secondo dei meccanismi biochimici prestabiliti. Grazie a queste sostanze il colesterolo potrà essere trasportato nel sangue perché insolubile in questo e giungerà nei differenti distretti per assolvere le sue funzioni fondamentali.

Solo la consapevole coscienza che il cane è in salute può rendere partecipe l’uomo di quanto l’organismo che ha accanto sia delicato. Per questo motivo qualsiasi consiglio diretto veloce e privo di fondamenta cliniche può essere riduttivo nella spiegazione biologica. Solo le indagini su consiglio veterinario possono chiarire eventuali dubbi sulle potenziali patologie dei nutrienti. Stefano Spagnulo Biologo

Il colesterolo nel sangue e l’iperilipidemia La concentrazione di questo nutriente nel sangue può essere un campanello di allarme per indagini di uso veterinario. La biologia del colesterolo e la sua moderna caratterizzazione nella nutrigenomica da parte dei biologi e biochimici della nutrizione comparata, ci sta sempre dando informazioni precise ed importanti. Oggi sappiamo che il diabete mellito, l’ipotirodismo, la pancreatite e altre patologie che riguardano la nutrizione rientrano tutte nello scorretto funzionamento del metabolismo dei nutrienti. Le sindromi metaboliche nascono proprio a causa della cattiva nutrizione e stile di vita. Un eccesso di lipidi nel sangue ad esempio può essere più o meno identificativo di patologie varie. Ad esempio alcuni cani obesi mostrano un rilevante innalzamento di trigliceridi nel sangue e un lieve aumento di colesterolo con abbassamento di quello HDL. In ogni caso diete ricche di grassi con attività fisica nulla e in base alle stagioni possono aumentare il livello di trigliceridi nel sangue del nostro cane e un marcato incremento delle lipoproteine LDL.

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Il grande successo dell’Esposizione Nazionale di Cingoli

Il record nei ring

Applausi alla giuria ed agli espositori. Il Best ad uno splendido Spitz nano Record di iscrizioni a Cingoli per l’Esposizione Nazionale Canina che domenica 8 luglio scorso è giunta alla sua 37° edizione. Sono state 137 le razze rappresentate, per un totale di 573 cani iscritti che hanno sfilato all’ombra dei magnifici Viali Valentini, luogo consueto della manifestazione, di fronte ad una giuria di esperti di fama internazionale che gli espositori hanno mostrato di gradire particolarmente e alla quale va il ringraziamento del Gruppo Cinofilo Cingolano per il lavoro accurato, svolto con grande professionalità. Soddisfazione, quindi, per il comitato organizzatore che in questo 2012 ha visto un

significativo ampliamento dell’Esposizione con Mostre Speciali al suo interno e il Concorso Junior Handling valido per il Campionato Italiano, giudicato da Alice Varchi. Numerose le Mostre Speciali che hanno interessato razze del gruppo 6 e del gruppo 9 Il Best in Show finale, giudicato da Nicola Imbimbo si è svolto nel tardo pomeriggio lungo la pista di pattinaggio alla presenza di un folto pubblico entusiasta e partecipe. Al termine, sul gradino più alto del podio lo Spitz nano “Upstart Fora Sunblush” di proprietà di Gentili Riccardo, al 2° lo Shih tzu “Perfect Style di Casa Corsini” di Filogrosso Marilena e al 3°

NOTIZIE DAL MONDO I CANI AVVERTONO IL DOLORE DELLE PERSONE Una ricerca pubblicata sulla rivista ‘Animal Cognition’.condotta dall’ University of London Goldsmiths College ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, che i cani riescono a entrare in empatia con gli esseri umani più di ogni altra specie. I ricercatori sostengono che i cani siano ipersensibili alle emozioni umane e capaci realmente di avvertite quando i padroni sono angosciati per star loro vicino. “Dai nostri test effettuati con esemplari di diverse razze ed età - ha spiegato Deborah Custance - emerge che i cani hanno una marcata tendenza a registrare la tristezza nei padroni e a offrire per istinto conforto e vicinanza. In pratica si preoccupano per le persone attraverso una corrispondenza empatica che gli permette di avvertire le sensazioni provate dal padrone e a reagire di conseguenza. I risultati dimostrano, inoltre, che i cani sono molto attenti a comprendere le emozioni dei padroni. Ad esempio, reagiscono subito quando avvertono il pianto e il dolore di una persona”.

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Irish terrier “O’connell Machagony”, proprietario Roberto Cappellari. A coronare il successo di questa edizione va anche la perfetta riuscita del Raduno Alani organizzato dalla SIA il sabato precedente e svolto nello stesso piacevole luogo: i Viali alberati di Cingoli Ora il pensiero è alla prossima edizione, dove il Gruppo Cinofilo Cingolano già prefigura e si attiva per un fine settimana all’insegna dell’alta cinofilia con Raduni (il sabato) e diverse Mostre Speciali nella stupenda cornice verde dell’entroterra marchigiano. Michela Paciarotti

RAZZE E PERSONALITA’ A CONFRONTO Uno studio realizzato dalla Scuola di Psicologia dell’Università di Leicester (Gb) ha scoperto che le persone che risultano più antipatiche e scostanti sarebbero anche le più propense a preferire cani aggressivi, confermando in qualche modo la credenza popolare secondo cui i quattrozampe rispecchiano la personalità dei loro proprietari. I ricercatori hanno rivelato dunque che un carattere poco piacevole per gli altri è il miglior fattore predittivo della preferenza verso cani spesso considerati più impegnativi. Nello studio, i partecipanti hanno indicato la loro preferenza per diversi tipi di cani e completato un test della personalità. Analizzando i risultati, il team di ricerca ha scoperto che alcuni elementi che caratterizzano la personalità possono predire una preferenza per i cani percepiti come più aggressivi. Un carattere poco gradevole è stato correlato alla preferenza per cani aggressivi, soprattutto fra i giovani. Ma a emergere è stato anche il fatto che gli antipatici amanti dei quadrupedi ‘impegnativi’ sono anche i più coscienziosi, attenti, affidabili e riflessivi. Un elemento importante, che contraddice la percezione che i proprietari di cani aggressivi siano irresponsabili. Gli autori precisano comunque che “questi risultati dovranno essere confermati in un gruppo diverso di persone. Indagini di questo tipo tendono a guardare solo a una ristretta fascia di età, in cui possono essere amplificati fenomeni che non si verificano durante tutto l’arco della vita”.


& filo diretto

gruppi cinofili

Cinofili socialmente utili Il Gruppo Cinofilo Ravennate al servizio dei cittadini

Il 2 settembre scorso, durante le fasi della rimozione di una bomba d’aereo risalente alla Seconda Guerra, trovata negli scavi della zona archeologica del porto romano di Classe, il Gruppo Cinofilo Ravennate, come già fatto in precedenza per un analogo evento cittadino in via Lanzoni, nel 2008, si è messo a disposizione di chi, dovendo momentaneamente permanere fuori dalla propria abitazione per motivi di sicurezza, avesse avuto bisogno di assistenza per il proprio amico a quattro zampe. Presenti nel gazebo, allestito all’interno di zona franca nei pressi di quella interessata alle operazioni, il presidente Domenico Leo, il consigliere Franco Fanti, il veterinario dott. Luigi Fabbri, altri consiglieri e il l’Ass. cinofila Onlus “Zarlot”. Il Gruppo ringrazia il Comune di Ravenna per la sensibilità dimostrata, in particolar modo l’Ufficio per i diritti degli animali, il Comitato cittadino del quartiere Ponte Nuovo, l’Associazione Zarlot, la ditta Badiali di Faenza e tutto il personale del

zzoni di Roberto Agu

Gruppo di premiati e organizzatori

Gruppo Cinofilo Ravennate che si è prodigato al fine di rendere meno disagiato il momento.

Il gazebo del Gruppo Cinofilo Ravennate allestito per l’evento

a n g a m o R o e Trof

Il Trofeo Romagna è una competizione strutturata su una serie di prove attitudinali su quaglie, nata ventitré anni fa da un’idea del Gruppo Cinofilo Ravennate

(promotori Ivo Geminiani, Gianni Bernabè e il compianto Luigi Renzi) e del Gruppo Cinofilo Forlivese (promotore il compianto Giordano Rosetti) per coin-

volgere i cinofili locali in una manifestazione che creasse più aggregazione e portasse linfa alla cinofilia. Lungo il percorso, gli organizzatori hanno sempre cercato di coinvolgere i Gruppi Cinofili locali, i Club cinofili e le Associazione venatorie (in particolare la Federcaccia). Il Trofeo ha sempre goduto di una buona affluenza di soggetti, registrando spesso i nomi di tanti cinofili locali che poi si sono affermati anche in prove di più alto livello. Per l’edizione 2012 hanno operato il Gruppo Cinofilo Ravennate, Gruppo Cinofilo Forlivese, Club Cinofilo Cesenate, Federcaccia di Cervia, Club Cinofilo Lughese, Fidasc Amici Cinofili Camporeno, Federcaccia comunale Bologna. Il 2012 ha visto primeggiare il Breton Bianco (cond. Enrico Zanfini) e il Setter inglese Palianesis Inò (cond. Deversy). La premiazione si è svolta a CarpinelloForlì in concomitanza della premiazione del Trofeo del Passatore nella serata con cena del 25 agosto scorso.

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A sinistra: Silvio Marelli e Paris Eschini. A destra: Francesco Balducci ed Egisto Nardi

Pieno successo nel tradizionale appuntamento per Inglesi e Kurzhaar

A Roccaraso cinofilia d’élite

Nelle prove per Setter, Pointer e Bracchi tedeschi sono emersi atleti eccellenti e conduttori di prestigio come ha sottolineato il presidente Francesco Balducci. Le giurie. Gli Eccellenti Tante pagine verdi nell’albo d’oro di Setter, Pointer e Bracchi tedeschi. Pagine scritte sui difficili terreni di Roccaraso, in val di Sangro, a 100 chilometri da Pescara al confine con il fascino del parco della Majella da cani superlativi e quaglie degne di trialler. Merito dei terreni, dei 251 tra Setter, Pointer e Bracchi che hanno dato vita ad uno spettacolo di alta cinofilia . Merito soprattutto di un’organizzazione perfetta che ha avuto in Vincenzo Rago, oramai abbonato a questi successi, un coordinatore eccezionale. Dal 29 giugno al primo luglio hanno segnato il loro nome nell’albo d’oro 32 Eccellenti a conferma dell’importanza delle prove, della qualità del terreno e della capacità dei concorrenti ad essere protagonisti. Un successo che diventa merito di una cinofilia agonistica di primo piano rappresentata nella difficile palestra dai più qualificati portacolori. E bene lo ha sottolineato il presidente nazionale ENCI Francesco Balducci affer-

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mando che “Roccaraso ha confermato di essere un riferimento irrinunciabile nella più importante cinofilia nazionale”. Un giudizio di merito pienamente condiviso da Sandro Pacioni convinto che “Roccaraso è uno degli esami più completi e difficili e laurea campioni autentici e non fuoriclasse per un giorno”. “Dopo il successo di Altamura dice Vincenzo Rago,non poteva mancare Roccaraso dove l’intera organizzazione ha dimostrato ancora una volta alte capacità. Merito anche dei presidenti dei gruppi cinofili di Chieti, Caserta, Partenopeo e Stabiese. Un risultato che premia soprattutto il valore di concorrenti apparsi nella nota. I conduttori hanno dato prova di autentica sportività ed i giudici, come è accaduto in tante altre circostanze, hanno saputo rispondere alle attese.” Ciascuna prova ha una sua storia fatta di tanti capitoli e a Roccaraso, giudici e conduttori hanno espresso al più alto grado le

loro capacità dando ai confronti un alto significato tecnico. Hanno risposto all’appello quasi tutti i più importanti conduttori italiani, da Cantoni a Testa, Bruni, Iazzetta, Baraghini. Rudy Lombardi, Targetti, sempre in prima fila tra i migliori. Ed ancora Giovannelli, Moretti, Cantoni, Giavarini, eppoi Scarpecci, Russo, Taccon e tanti altri. Insieme per un grande confronto di sport e di agonismo, di tecnica venatoria, perché questo sono (o dovrebbero essere) le prove, e di passione in un momento difficile non solo per l’Italia. Di seguito numeri e classifiche delle prove su quaglie liberate per cani da ferma del 29-30 giugno e 1 luglio in località Aremogna di Roccaraso (AQ) dai Gruppi Cinofili: CASERTANO - CHIETI – PARTENOPEO – SALERNITANO – STABIESE. Nei tre giorni di prove si contano 251 soggetti tra Setter inglesi, Pointer inglesi e Kurzhaar divisi nelle classi “Giovane” e “Libera”.


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29 giugno Libera Pointer Esperti/Giudici: Dellatorre – Procaccini – Riva 1 Eccellente – Licinio condotto da Cantoni; 2 Eccellente – Vasco del Frangio condotto da Testa 3 Eccellente – Lucio di Tramonte condotto da Bruni

2 Eccellente 1°R/CAC – Devil Pos Potinhos condotto da Lombardi

Giovani Pointer: Esperti/Giudici: Dellatorre – Procaccini - Riva Eccellente – Ucraina del Volturno condotta da Iazzetta

Libera Pointer Esperti/Giudici: Dellatorre – Nerilli – Riva 1 Eccellente – Axel della Galluccia condotto da Iazzetta 2 Eccellente – Single della Cisa condotto da Testa 3 Eccellente – Gessy condotta da Iazzetta Eccellente – Picenum Zenek condotto da Bruni

Giovani Setter Esperti/Giudici: Capparoni – Nerilli – Cataldi 1 Eccellente – Foan Dev condotto da Baraghini 2 Molto Buono – Roval Giob condotto da Baraghini

1 luglio Giovani Pointer Esperti/Giudici: Dellatorre – Nerilli – Riva Eccellente – Inge dei Morbidi condotta da Taccon

Libera Setter Esperti/Giudici: Balducci – Pacioni – Verdiani 1 Eccellente CAC – Rapace del Sole condotto da Lombardi 2 Eccellente 1°R/CAC – Tris del Dianella condotto da Targetti 3 Eccellente 2°R/CAC – Felix di Loro Piceno condotto da Testa

30 giugno Libera Kurzhaar (Speciale) Esperti/Giudici: Passini – Procaccini 1 Eccellente CAC- Cayenne del Cacik condotto da Scarpecci Giovani Setter Esperti/Giudici: Dellatorre – Nerilli – Riva Molto Buono – Oriolensis Gip condotto da Giavarini Libera Setter Esperti/Giudici: Dellatorre – Nerilli – Riva 1 Eccellente CAC – Rapace del Sole condotto da Lombardi 2 Eccellente 1R/CAC – Pierrot condotto da Testa 3 Eccellente – Obelix condotto da Bruni Giovani Pointer Esperti/Giudici: Balducci – Capparoni - Palmieri Eccellente – Ucraina del Volturno condotto da Iazzetta Libera Pointer Esperti/Giudici: Balducci – Cataldi - Palmieri 1 Eccellente CAC – Lucio di Tramonte condotto da Bruni

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ROCCARASO, TUTTO È STATO OK Roccaraso è divenuto momento di incontro cinofilo irrinunciabile e l’invito a giudicare le prove classiche da parte dei gruppi cinofili è più che gradito. Sarà per la stima maturata in anni di amicizia con il presidente del Gruppo Cinofilo Regionale e del Gruppo Cinofilo Salernitano, Enzo Rago, o per le capacità organizzative dimostrate anche in altre occasioni dal gruppo di lavoro che affianca il presidente nella preparazione e nella gestione delle manifestazioni che questo rapporto si è ormai consolidato. Non che la terra d’Abruzzo ed i suoi abitanti mi siano indifferenti, anzi: le poesie del D’Anninzio o i racconti sulla Vita del Parco letti e riletti nella mia adolescenza mi hanno lasciato un desiderio di conoscenza dello stile di vita degli abitanti di questa regione ancor oggi non saziato. Tornando alle nostre manifestazioni, uno dei tanti meriti dell’organizzazione è quello di arrivare sul campo all’inizio delle prove con l’elenco dei passaggi delle coppie già sorteggiati con i cani iscritti entro i tempo richiesti.

Vincenzo Rago, organizzatore della manifestazione

Esperti/Giudici: Capparoni – Palmieri – Procaccini 1 Eccellente CAC – Tris condotto da Lombardi 2 Eccellente 1°R/CAC – Bull delle Pastenelle condotto da Moretti 3 Eccellente 2”R/CAC – Lampo condotto da Taccon RADUNO NAZIONALE SETTER INGLESE 29 GIUGNO 2012 - ROCCARASO (AQ) Giudice: Balducci Francesco 1° Eccellente CAC – BOB Darma dei Casprini RADUNO NAZIONALE KURZHAAR 29 GIUGNO 2012 - ROCCARASO (AQ) Esperto/Giudice: Rago Vincenzo (femmine) Esperto/Giudice: Capparoni Matilde (maschi) 1° Eccellente – BOB Tosca di S. Mamiliano Marco Antonelli

Abbiamo constatato che anche nelle prove classiche a quaglie la sequenza del passaggio delle coppie è molto importante perché è chiaro a tutti che con queste calure un conto è correre a Mezzogiorno, ben altro è correre all’imbrunire e qui a Roccaraso non c’è “trippa” per i ritardatari o gli smemorati…. non finirò mai di essere grato agli organizzatori che rispettano e fanno rispettare le regole del gioco: sono troppo importanti ! Oltre a ciò, quel che rende ancor più gradevole la manifestazione è la coreografia delle montagne, le bizze del tempo con minacciosi e improvvisi temporali che rinfrescano l’aria e… gli spiriti. Le note tecniche sono alte, anzi di altissimo livello: basterebbe guardare alle qualifiche rilasciate da diverse giurie che brillano, non solo per la qualità ma anche per la quantità, ben 17 setter qualificati in una prova, ben 14 in un’altra. A lato qualifiche e classifiche che rispecchiano il valore dei concorrenti scesi in campo nelle tre giornate di prova.

Lidio Riva

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Il corretto comportamento dell’ausiliare sul terreno venatorio

Il cane, il vento e il conduttore

Come si propaga l’emanazione del selvatico. L’importanza di essere in posizione favorevole per cogliere anche il minimo effluvio Non hanno patria ne destinazione, sono senza frontiere eccetto quelle dell’anima: per questo gli antichi immaginarono i venti magici figli degli dei come ne fossero il respiro adirato o lieve. E li identificarono nel soffio animatore del mondo. Ed in verità è suggestivo fantasticarli giungere da Dio o credere, alla maniera degli arabi, che siano messaggeri fatti di niente. Come gli angeli. Anche i nomi si rivelano originali ed alcuni li legano ancor più alla terra evocando persino il carattere degli uomini. Ci sono i “costanti” ed i “persistenti” ma anche gli Alisei ed i Polari. Eppoi i monsoni che allentano la forza senza mutar direzione e le brezze che paiono un soffio leggero leggero e viaggiano ad una velocità compresa fra 6 e 20 chilometri. Ed allungano l’elenco il Grecale, lo Scirocco, il Maestrale, il Ponentino e via via tutti gli altri fra cui gli “intermittenti” che “funzionano”proprio come un cuore e giungono a folate e se ne van via lasciandoti una quiete improvvisa e breve perché tornano e la loro voce somiglia ad una cantilena tra foglie, cespugli e rami. Così almeno volle ascoltarla Federico Garcia Lorca, il grande poeta spagnolo fucilato a 38 anni dai falangisti di Franco il 19 agosto 1936 “ I versi son le foglie nere/sulla bianca terra/ e la voce che li legge/ è il soffio del

vento”. Chiudono l’elenco i “locali” sempre dominanti. Per ogni loro comportamento c’è un vocabolo ed una spiegazione che confessiamolo- te li rendono un po’ meno magici. Ed esiste anche una loro carta geografica e d’identità insieme e non poteva non avere il nome più bello dal fiore più suggestivo, la rosa dei venti. E li indica quattro alla volta o suoi multipli, vale a dire 4, 8,12 e così via. E non puoi non trala-

lano, si placano, cadono. E possono essere caldi, gelidi, umidi, secchi, a folate, a raffiche. Restano comunque e sempre il solo veicolo che trasporta emanazioni e il cane che non ne tien conto resterà sempre men che mediocre neppur adatto ad esposizioni se si vuol dare a queste l’importanza di palestra per la selezione a completamento delle prove di lavoro. Perchè bisogna sempre considerare che il cane, per quanto “intelligenza” tu gli attribuisca, in caccia pensa col naso ed è quello a cui dà retta perché da lì capta le tracce nell’aria o sul terreno, le invia al cervello che le elabora trasformandole poi in impulsi. E tale prerogativa di discernimento del naso è addirittura stupefacente considerando che dove l’uomo ha cinque milioni di cellule lui ne possiede dai cento milioni in su ed è capace di far una selezione rapida come un computer distinguendo l’odore della starna da quello della beccaccia, della lepre, della quaglia e di tutti gli altri selvatici che l’uomo gli ha saputo selezionare con l’addestramento. Ecco perché, ammonivano i Padri, “il cane ha sempre ragione” anche quando par che tutte le circostanze gli diano torto e significa che molte mancanze attribuite al naso sono da imputare al conduttore che l’ha

Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi. sciare che si tratta di un numero magico simbolo del tangibile, del concreto come il quadrato che non subisce deformazioni ed esprime idea di compiutezza così come sono quattro gli elementi dell’universo (terra, acqua, fuoco ed aria), uguali in numero ai punti cardinali, alle stagioni, alle emozioni (gioia, tristezza, paura, dolore), ai regni (minerale, vegetale, animale ed umano). E persino il cristianesimo vi fa riferimento con i quattro evangelisti e le virtù cardinali. Ciascun vento ha una sua identità ed una voce differente dagli altri ma tutti si alzano, spirano, soffiano, mutano direzione, sibi-

Eolo e i quattro fratelli Eolo per i Greci antichi era il dio dei venti. Figlio di Poseidone ed Arne e viveva nelle Eolie, arcipelago Nord della Sicilia. Giove lo nominò signore dei venti chiusi in caverne e in un un otre a Lipari. Tra loro c’erano quattro fratelli (associati ai quattro venti principali) : Borea,vento del nord, forte e violento. Innamoratosi delle cavalle di Dardano, si tramutò in cavallo e fu padre di dodici puledri veloci come il vento. Il vento dell’Ovest, Zefiro che porta la primavera e l’estate ed è calmo e salutare; Euro, vento dell’Est portatore di bel tempo o siccità e Austro vento del Sud,che precede la pioggia. Eolo donò ad Ulisse, sopravvissuto alla guerra di Troia, l’otre di pelle con i venti contrari alla navigazione e che vennero successivamente scatenati dai compagni di viaggio del re di Itaca. Credendo infatti che l’otre contenesse chissà quali tesori, questi l’aprirono ed i venti che ne uscirono scatenarono un orribile tempesta.

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Tutti i venti della rosa La rosa dei venti è lo schema dei punti cardinali: Nord, Sud, Est ed Ovest e delle direzioni che indicano. La usarono per primi i naviganti di Amalfi ai tempi delle Repubbliche marinare. La più semplice ha 4 punte formata dai punti cardinali: • Nord (N 0°) chiamato anche settentrione o mezzanotte e da cui spira la tramontana • Est (E 90°) anche oriente o levante e da cui spira il levante • Sud (S 180°) detto meridione e da cui spira il mezzogiorno od ostro • Ovest (W 270°) detto occidente o ponente e da cui giunge il ponente Tra i quattro punti cardinali principali si possono fissare 4 punti intermedi da cui hanno origine altri venti e successivamente altri quattro punti o multipli di quattro dando a ciascuno il proprio nome.

avuto a scuola e possiede quindi l’ausiliare che merita. Accade oggi ma accadeva anche in giorni in cui la selvaggina nasceva libera e continuava ad esserlo ed i pochi ripopolamenti erano, come si soleva dire, mirati, magari con starne nate sotto “americanine” e portate da queste a spasso nei maggesi per una ventina di giorni. Fino a quando non se n’andavano per conto loro. Ma non tutti i venti son favorevoli ai cani: se spira forte non aiuta l’olfatto ed il perché è intuitivo. Ben diversamente dalle brezze costanti a mai eccessivamente veloci. E seppe scriverlo con la solita maestria il grande Alberto Chelini andatosene troppo presto non solo dal nostro mondo privilegiato di cacciatori ma anche da quello di tutti gli altri. “Il vento trasporta il pennacchio odoroso in forma coniforme con l’asse del solido più o meno parallela al terreno: proprio come il fumo di un fuoco. E proprio come il fumo di un fuoco l’assenza di vento favorisce invece il ristagno della emanazione nei pressi del selvatico” (Alberto Chelini). Già nel sedicesimo secolo in “Dialogos de la Monteria”, un anonimo spagnolo consigliava al cacciatore, appena giunto sul terreno, di “notare la direzione del vento e sguinzagliato il cane velocissimo obbligarlo ad incrociare sotto vento dirigendolo a destra e a sinistra perchè per la sua cerca estesa gli facesse risparmiar passi e potesse scovare gli uccelli che non avrebbe trovato se fosse stato lento e portasse la testa alta e fiera per dimostrarsi maggiormente signore dell’aria, ovviare al rischio di cadere meno facilmente fra la selvaggina” Nel 1888 Eliazar Blaze sembra proprio gli rifaccia il verso nel suo “La caccia con cane da punta” scongiurando il cacciatore di non commettere il peccato mortale di far trascurare il vento. “Cominciate prima dal prendere il vento, cioè se il vento viene dal Nord bisogna camminare verso il Nord, se viene da mezzogiorno dovete camminare verso mezzogiorno, non fate un cattivissimo affare regolandovi diversamente. Due gravi inconvenienti ne sarebbero infatti la conseguenza necessaria: la selvaggina sentirebbe il rumore dei vostri passi ed il cane non fiuterebbe la selvaggina. Avviene il contrario allorchè la brezza leg-

gera batte in faccia a voi, essa porta fino alle narici del cane le particelle odorose della lepre o della starna”. Per ogni razza il vento determina il modo di portar la testa, cioè metter le narici nella miglior condizione di captare gli effluvi. Il vento dunque è il regolatore insostituibile di cerca, filata, ferma, guidata ed il cane che non sa adeguarvisi mai diventerà cacciatore autentico. Per l’onesto ausiliare infatti stare sul terreno con cerca impostata correttamente costituisce la premessa indispensabile per esplicare con efficacia gli atti che compongono l’azione venatoria. Ecco perché han torto anche quanti guardano con sufficienza alle prove od ai confronti che avvengono, da stagione venatoria conclusa a settembre nei campi preparati.

Nelle pianure prive di intralci, il vento è necessario per reperire il selvatico e primeggia chi ha meglio imparato come sfruttarlo, come adeguarsi a lui, cogliere anche il più lieve effluvio: quando accade si vedrà una cerca da manuale con il cane che sembra seguire un ideale sentiero nell’aria e non si smarrisce mai. E se esemplare di cervello lo si scopre protagonista magnifico che esalta la cerca e la trasforma in un’autentica danza, proprio come ebbero ad identificarla i grandi giudici ed i grandi cacciatori non escludendo alcuna razza che la cinegetica impone al sevizio del fucile.”Ogni specie- scrive a questo proposito Sandro Pacioni- ha proprie caratteristiche ed a seconda delle possibilità che gli si è data di fare esperienza saranno memorizzate. Ecco il significato del gergo

“metter l’emanazione nel naso”. Sono questi i momenti più esaltanti della caccia quando l’uomo si sente pienamente inserito nella natura, anche lui a celebrare un rito antico e magico che lo riporta all’alba del mondo. Il vento non è mai eguale anche in rapporto alla zona. Su terreni ondulati o rotti di collina e di montagna che lo rimbalzano, gli intralci vegetali che lo deviano, nei corridoi interminabili delle vigne dove l’impostazione proficua di cerca richiede perspicacia diventa infatti addirittura fantasioso e può soltanto essere dominato dal cane. Inglese o continentale, da seguita o da cerca che sia autentico artista. Attenzione però a non gridare all’eccezionalità od a comportamenti strabilianti: non occorrono particolari doti perché “per il cane - scrive Felice Steffenino uno dei più grandi autori italiani - stare sul terreno con cerca impostata correttamente costituisce la permessa indispensabile per esplicare con efficacia gli atti che compongono l’azione venatoria”. Congiurano col vento però anche altre circostanze. “Sull’emanazione - ebbe a dire il grande Giulio Colombo - ci sarebbe da scrivere un intero capitolo. E’ bene considerare che agli effetti della percettibilità essa è più o meno efficace a seconda del favore del vento, non solo ma dell’umidità, dell’asciutto,della vegetazione nella quale la selvaggina alberga”. Ed aggiunge poi che la rugiada più della pioggia trattiene l’emanazione, la brina è ottima conduttrice, la nebbia trattiene e stagna. Logico che nasca proprio dal vento quel senso del selvatico che molti hanno definito addirittura capacità divinatoria o derivante da facoltà rabdomantiche lasciando in queste definizioni, al limite del paradosso, briglia sciolta alla fantasia: un modo pessimo per esser cinofili rifuggendo dalla caccia che si identifica con la concretezza delle circostanze. Ammaestra ancora a tal proposito Felice Steffenino “Durante la cerca deve avventare e discernere tra gli odori quelli dell’uccello da reperire. Può provocare l’arresto subitaneo se esso è vicino come dar inizio alla filata eseguita secondo le caratteristiche di razza se è discosto, per accertarne la presenza e fermarli. Ma la filata non pre-

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cede necessariamente la ferma: il cane rimontata nel vento l’emanazione e vagliatane l’inconsistenza riprende subito la cerca”. E sono attimi irripetibili per il cacciatore. Nel vento puoi cogliere filate esaltanti, quelle che un tempo venivano definite con evidenti esagerazioni che il linguaggio sportivo comunque sempre pretende, “chilometriche” e ti esaltano l’emozione della caccia, ti mantengono in continua tensione, in ansia. Sai che c’è il selvatico, segui il cane ma comprendi anche che il vento può diventar di colpo malandrino e magari congiurare col pennuto tradendo il cane prima e te subito dopo. Son queste le filate che vengono suscitate da beccacce e beccaccini, starne e fagiani e sui monti dove il silenzio e tanto intenso da diventar uno strepito nell’anima. Ma ogni specie ha proprie caratteristiche ed a seconda della possibilità che si è data al cane di fare esperienza saranno state memorizzate. NORD 0° Tramontana

Tabella della velocità del vento Beaufort - Velocità del vento (Km/h) Indicazione Concetto

valutazione

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tranquillo Dolce dolce moderato moderato vivo forte forte forte molto forte fortissimo fortissimo uragani

0 - 2 2 - 5 6 - 12 13 - 20 21 - 29 30 - 39 40 - 50 51 - 61 62 - 74 75 - 87 88 - 101 102 - 116 117 >

Il fumo ascende verticalmente Il fumo devia verso un lato Il vento si percepisce sulla pelle Le bandiere si muovono leggermente Si sollevano la polvere e la carta Piccoli alberi cominciano a muoversi Gli ombrelli non si possono aprire Alberi mossi / difficoltà ad andare contro vento I rami si spezzano molto Danni alle coperture di edifici Notevoli danni agli edifici Gravi danni agli edifici Cadono le costruzioni più resistenti

A raffiche, di solito freddo anticipa tempo asciutto e cielo terso.

NORD-EST 45° Grecale o Greco Soffia a raffiche dai Balcani, freddo porta tempo asciutto. EST 90° Levante

Il nome indica la direzione “da dove leva il sole”. Debole anticipa lo Scirocco e annuncia tempo in peggioramento.

SUD-EST 135° Scirocco

Il nome svela che giunge dalla Siria. Caldo, crea mare mosso e si carica di umidità. Indica arrivo di perturbazioni.

SUD 180° Mezzogiorno o Ostro E’ debolissimo e poco avvertito se non nelle zone dell’Adriatico. SUD-OVEST 225° Libeccio

La Libia da cui proviene gli dà il nome. Nasce rapido, ha forza notevole, cala d’improvviso e resta bel tempo. Crea mare mosso.

OVEST 270° Ponente

Indica dove cala il sole. Estivo, pomeridiano indica tempo buono.

NORD-OVEST 315° Maestrale

Il nome deriva da Roma, “magistra” per gli antichi. Freddo, più forte della Tramontana, porta bel tempo e cieli puliti.

Ecco il significato del gergo: metter l’emanazione nel naso. La quaglia “rilascia” nell’aria tracce leggere, quella della beccaccia giunge da più lontano nonostante gli intralci della vegetazione ed occorre un fermatore che non si faccia imbrogliare dalle camminate che disegnano nel sottobosco un labirinto ma sappia sfruttare anche il più leggero alito di vento. Il beccaccino pedina quand’è in pastura, mai sotto ferma o comunque son poche le eccezioni Resta immobile attendendo l’attimo favorevole per aggrapparsi al cielo. Ma quando accade ci s’accorge che, come

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tutti i volatili che vogliono avere sopra di se nient’altro che l’aria, si lascia fermare da lontano ed allora non si può non riconoscere che il cane abbia colto la magia del vento che gli ha tracciato un labile sentiero nell’aria. Ci s’accorgerà d’avere un autentico protagonista quando avventata l’emanazione si accerterà rapidamente con la filata se vi sia il selvatico evitando persino di cogliere il cenno del conduttore che magari cerca di indirizzarlo in tutt’altra direzione. Ma la scuola classica in cui il grande inglese, ma anche la stirpe dei bracchi e non ultimi i breton eccelle non può prescindere dalle starne, “selvatico docente per antonomasia- dice Steffenino- a caccia non dovendo confondere lo stile con il comportamento perchè il primo è congenito, il secondo funzionale”. Ed inoltre scrive Felice Delfino “La superiore potenza dell’olfatto non attribuisce un valore proporzionalmente redditizio se non è sostenuta da una superiore capacità nel sapersene servire”. Rodolfo Grassi

Recensione

101 RICETTE DA PREPARARE AL TUO CANE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA Laura Rangoni - Newton Compton Editore Durante la ristrutturazione di una piccola casa tra le montagne umbre, nella buia e angusta soffitta dove i raggi del sole fanno fatica a entrare, Giulia scorge un ingombrante baule. La ragazza non può non sbirciare: fotografie dai contorni incerti, cartoline ingiallite dal tempo, centrini finemente ricamati e tanti vecchi quaderni sui quali una mano sicura e precisa sembrava aver trascorso lunghe e intense giornate. Quando Giulia comincia a leggere, la curiosità diventa stupore: un antico ricettario, consigli pratici per tenere pulita e ordinata la propria dimora, piccoli suggerimenti per diventare una perfetta donna di casa, accorgimenti per avere piante rigogliose, frutti succosi e animali felici, preziose indicazioni per conserve e marmellate; un’intera vita raccontata attraverso profumi, odori, gusti e colori.


i nostri

Cani

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Lonato, prove internazionali di caccia CAC – CACIT

Artù, suo il “Trofeo Lanzi” Successo della manifestazione, promossa dal Gruppo di Brescia e che ricorda il grande cinofilo Il Gruppo Cinofilo Bresciano ha organizzato nel fine settimana di metà luglio, prove cinofile internazionali con CAC – CACIT per continentali in zona DOC . Nel corso delle prove, in palio, per la razza Epagnuel Breton con i migliori risultati conseguiti nei tre giorni, il Trofeo intitolato a Claudio Lanzi, cinofilo di eccellenza, allevatore e conduttore di riconosciuta signorilità. Un premio anche per il miglior Kurzhaar. Nel calendario delle manifestazioni si è svolta anche una “Speciale Epagneul Breton in coppia” ed una “Speciale Weimaraner”. Esordio di qualità per il neo Presidente Saletti che ha dimostrato, insieme al suo nuovo staff, di poter confermare e migliorare le già consolidate capacità organizzative di un Gruppo cinofilo di rango quale si può definire quello di Brescia. Giuria composta dal sottoscritto e da Aquino, Cortesi, Grecchi, Lombardi, Martinovic, Perani, Titonel. Delegato ENCI l’attento e simpatico Tiziano Mores con il suo caratteristico sigaro. Un plauso doveroso alla segreteria curata da Stefania e dal signorile e cordiale Gatti. Temperatura record, ma irrilevante grazie ad una organizzazione curata in ogni dettaglio che ci ha consentito l’inizio dei turni sin dall’alba, mettendo cani e giudici nelle migliori condizioni. Sotto l’aspetto prettamente tecnico da evidenziare quanto segnalato in relazione

dagli esperti giudici: selvaggina abbondante e di ottimo livello che ha messo a dura prova gli oltre centoventi soggetti quotidianamente iscritti a catalogo. Parere concorde ed unanime espresso dalla classe giudicante per l’occasione: Prove, quelle di Lonato, di elevato contenuto non solo numerico, ma prevalentemente zootecnico; verifiche funzionali di indiscussa valenza . Terreni collinari, incolti, medicai ,siepi e boschetti: siti ideali per verifica della nota di caccia pratica; idonei per la serena valutazione del lavoro, della venaticità e dell’istinto predatorio dei soggetti in prova. Sul terreno tante, tantissime lepri che hanno contribuito a mettere a dura prova la correttezza e l’equilibrio dei soggetti a verifica. Per quanto mi riguarda, nei tre giorni in cui sono stato impegnato in giudizio, ho avuto modo di operare nelle zone di Calcinato e Manerba, accompagnato sempre da persone veramente degne del ruolo . Il 13 luglio ho visionato i cani presentati da Stefano Boschi, un lotto di Epagneul Breton ben preparati e ben condotti . Nella batteria si è distinta la solita Dolly, oramai pluridecorata; la massima qualifica con la certificazione è andata ad Artù che si è aggiudicato anche la riserva di CACIT e che, alla fine delle prove, è risultato essere anche il vincitore dell’ambito Trofeo Claudio Lanzi. Artù, nel corso del turno, fornisce una pre-

stazione ai massimi livelli per impegno e metodo di cerca che risulta adattata perfettamente al terreno ed al vento. Non incontra e viene portato a richiamo. Nel richiamo, quasi a fine turno, realizza un punto su isolata che guida lungamente con fluidità e sicurezza in terreno veramente difficile e che conclude perfettamente corretto. Il 14 luglio ho giudicato una mista con soggetti presentati in prevalenza da Bottani e da Rigamonti, quest’ultimo accompagnato dalla gentilissima ed appassionata Maricla. Una batteria composta prevalentemente da Bracchi di Weimar, da evidenziare la prestazione di un Continentale italiano. Aiace , Bracco Italiano condotto da Bottani, unico soggetto in classifica con la qualifica di Eccellente. Questo valido rappresentante dell’italica razza da ferma continentale, nel turno evidenzia mestiere e, a confronto col quesito olfattivo, tipici atteggiamenti di razza. Andatura con tipiche fasi di trotto e bel portamento. Non incontra e viene richiamato. Nel richiamo, in alto medicaio, si appropria di coppia, corretto, chiude il turno in crescendo. Nel pomeriggio invece mi ritrovo a Manerba, nel “regno” di Saletti e con lo stesso che mi fa compagnia in veste di accompagnatore. A giudizio una batteria di femmine: due Epagneul Breton, due Drathaar, due Kurzhaar. Soggetti nelle piena nota della caccia pratica: considerazione spontanea

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e dovuta quella di evidenziare l’istinto venatorio delle femmine. Purtroppo nessun cane in classifica in questa OACS, ma tanta, tantissima selvaggina: forse troppa. Questo fatto ha certamente penalizzato i cani in prova, ma… meglio tanto che niente! Tre brigate di starne di cui una composta da almeno trenta capi. Una famiglia con starnotti ancora giovanissimi; due covate di fagiani. Questo il risultato di un lavoro sistematico ed efficace; che va premiato, riconosciuto ed evidenziato. Il 15 luglio mi ritrovo a Calcinato, sempre in compagnia del bravo Armando; questa volta a verificare i soggetti presentati da Lanzi e Riverso, una batteria di Epagneul Breton definibili di qualità. Ad accompagnare il professionista Lanzi. Due soggetti mi impressionano particolarmente. In primis Il solito pluricampione Tantale De Keranoquan che svolge un turno dimostrando esperienza, determinazione ed efficacia sia nell’impegno che nella cerca . Tantale, nonostante l’alta vegetazione e l’età non più giovanile, affronta con coraggio e con cerca impostata nel vento tutto il terreno a disposizione; avverte risale fila e ferma con sicurezza isolata che rispetta al frullo e sparo. Chiude il turno dimostrando buon fondo e collegamento. Per Tantale la massima qualifica e la certificazione. Interessante la prestazione di Elan de Keranlouan altro Epagneul Breton di proprietà di Merli ma condotto da Lanzi. La sua una prestazione che si esplica in un turno dall’azione tesa e da una impeccabile ispezione del terreno: non incontra. Portato al richiamo, a bordo di un incolto con alta vegetazione ferma espressivo ma, al frullo, lascia prevalere la sua forte personalità e la innata passione e si concede la licenza di inseguire brevemente. Ad Elan la Certificazione di Qualità Naturali.

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Elan si aggiudica un CAC/ CACIT il giorno 13, nell’occasione riserva di CACIT ad Artù di Boschi. Inoltre nelle batterie giudicate dai colleghi, da evidenziare il CAC/CACIT di Diulà De Keranlouan E.B. di Riverso e condotto da Lanzi , la Riserva di CACIT a Bruk di Goffi al fischietto di Pezzulli. Un altro CAC/CACIT appannaggio del giovanissimo Cobra del Cecchetto E.B., condotto da Lapi. Cobra, già giudicato qualche mese fa, mi impressionò non soltanto per le sue notevoli doti e per la giovanile esuberanza, ma per la qualità del movimento e della cerca; avevo visto bene , comincia ad acquisire risultati di prestigio. Miglior Kurzhaar della manifestazione Queiro del Cassinel di Galantini. Lonato, manifestazione di ottimo spessore tecnico. Tanta ospitalità e simpatia, serenità, sportività e correttezza etica, icone non comuni: spesso inusuali, purtroppo. In cinofilia, ed in tutte le manifestazioni sportive e sociali, c’è tanto bisogno di queste qualità che rappresentano un grande valore aggiunto a ciò che, altrimenti, diventerebbe sterile e fine a se stesso. La prova sul terreno verifica funzionalmente i nostri cani, contribuendo alla selezione zootecnica. La vita nelle sue molteplici espressioni, seleziona invece gli uomini evidenziandone le caratteristiche etiche e sociali, le qualità umane e morali: non è poco. E intanto, nel mentre sento ancora in bocca il sapore degli ottimi spaghetti ai gamberi di fiume accompagnati al sapore fruttato di un ottimo bianco sufficientemente mosso, nel clima disteso e festoso di una grande tavola imbandita, momento di grande aggregazione sociale, il pensiero ed il rombo di un aereo che sta decollando, mi riportano alla mia realtà: al mio profondo sud. Arrivederci a tutti, complimenti e ad majora. Tentale di Keranlouan

Pietro Garro


I Campioni Riproduttori: da sn. a dx Pradellinensis Pablo con Capelli, Zeco con Mion, Unno con Barbieri, Lucky con Ferrato, Eros con Pizzolito

Nazionale di Allevamento del Kurzhaar Club a Ravenna

Splendono Magù e Luna I due risultati i migliori soggetti dell’anno. A Scarpecci il Trofeo Team Da due anni a questa parte, Ravenna è la meta scelta per la nazionale d’allevamento del Kurzhaar Club Italiano. Anche per la seconda edizione, il 24 giugno scorso, luogo elettivo è stato il Parco 1° Maggio della Pineta di Classe, debitamente allestito per la manifestazione dall’attivo gruppo di kurzhaaristi ravennati, con l’interessamento diretto di Natale Lacchini e Libero Asioli. Giornata imperniata sulla valutazione dei riproduttori e dei gruppi di allevamento, al giudizio dei giudici De Giuliani, Biasiolo e Fontana. Soddisfazione della presidenza e degli organizzatori per la riuscita della manifestazione, per la partecipazione e per i giudizi espressi, che costituiranno oggetto di valutazione tecnica da parte del Club. Partecipazione importante e coerente con lo spirito tecnico dell’evento: - n. 9 gruppi di allevamento con affisso (minimo 5 soggetti) - n. 3 gruppi di allevatori senza affisso (5 soggetti) - n. 8 allevatori con affisso con soggetto di rappresentanza - n. 5 riproduttori (con minimo 3 figli di cucciolate diverse già qualificati prove/ expo) Per dovere di cronaca i presenti per affisso. Gruppi: Ardruber, Montecarelli, Santa

Caterina del Sasso, Pradellinensis, del Francescano, Gruarius, della Chiusa. Gruppi senza affisso: Domenico Cennamo, Gianni Pizzolito. Soggetti di rappresentanza: del Montorfano, di S. Mamiliano, di Prà Capone, dell’Isola, della Guardiola. Riproduttori: Eros di Pizzolito, Lucky di Ferrato, Pradellinensis Pablo di Capelli, Unno di Prà Capone di Palmieri. Erano presenti nei vari gruppi dodici Campioni di Bellezza e ben più Campioni di Lavoro, fra questi alcuni che hanno rappresentato i Kurzhaar italiani nel vittorioso Campionato del Mondo di primavera a Zara. In tale tipo di manifestazione i giudizi vengono espressi su un contesto con ottica indubbiamente diversa dalla pura expò o dal raduno di razza, trattandosi di evento dal fine prettamente zootecnico. L’aspetto interessante è il disquisire a voce alta su pregi e difetti, senza mettere minimamente in discussione quanto i soggetti abbiano già acquisito sul ring o sul terreno. Poter dibattere e socializzare tali temi è un grande valore aggiunto in quanto si favorisce la crescita della cultura di base. E quindi nel contesto dei commenti a microfono acceso, si è entrati nello specifico di determinati pregi e difetti riscontrati. Soprattutto nei difetti, ci si è soffermati

molto su groppe/linee superiori e spalle, con la consapevolezza che quel determinato soggetto è giudicato sul terreno con eccellenza stilistica da ogni esperto, pur avendo rapporti di angolazioni non propriamente corretti. Ciò conferma il fatto che la psiche, a volte, annulla, o meglio attenua, determinati difetti di costruzione, corroborando movimento ed atteggiamenti classici. Il contatto con il selvatico è poi la cartina di tornasole che certifica definitivamente la razza. Il Club resta impegnato a studiare ed attuare eventuali modifiche che lascino integro il fine tecnico/ zootecnico della manifestazione ma che ne possa aumentare l’aspetto della verifica e mantenere/aumentare la partecipazione. Nella manifestazione si è inoltre proceduto alla premiazione dei Team e dei migliori soggetti del 2011. Trofeo dei Team: 1° Roberto Scarpecci – punti 1885 2° Riccardo Patrignani – punti 1485 3° Cesare Venturelli – punti 1070 Migliori soggetti dell’anno: Femmine: Luna di Aroldi-Martegani con 272 punti Maschi: Magù di Baronti con 359 punti Fabio Fabi

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Successo delle Prove estive per cani da ferma del Gruppo Cinofilo Ravennate

L’estate del Passatore Puntuale all’appuntamento, il Trofeo romagnolo ha quest’anno allargato il raggio d’azione e incamerato nuovi terreni e organizzatori Il Passatore vuol essere un simbolo classico per un discorso nuovo. Cambiano i tempi e i ritmi sociali, e anche Stefano Pelloni oggi non avrebbe potuto non tenere conto della mutevolezza delle cose. Una volta si andava a fare la spesa tutti i giorni al negozietto vicino a casa. Poi i vari negozietti sono stati via via soppiantati dai grandi centri commerciali e oggi la famiglia si toglie spesso il pensiero della spesa andando al supermarket una sola volta la settimana. Anche la cinofilia moderna vede in un ideale “supermarket” la strada per captare maggiormente l’attenzione dei cinofili, cercando nel contempo di cogliere il risultato dell’ottimizzazione dei costi sia per l’organizzazione sia per i concorrenti. Fare cinofilia, una cinofilia pur dilettantistica ma impegnata a conseguire un briciolo di qualifica, oggi costa. Per i professionisti il discorso vale in altro modo, ma la cinofilia non deve dimenticare che gran parte della linfa vitale proviene dalla fascia dei dilettanti “impegnati”, i cosiddetti “gentlemen”. E’ dunque con il concetto della sinergia e dell’ottimizzazione che sono nate le “più-giorni” cinofile in diverse località: per offrire di più agli

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appassionati attraverso una manifestazione che abbia da un lato risonanza gestendo al meglio le risorse economiche ed organizzative, e dall’altro la presenza di una rosa importante di giudici. Una formula che può invogliare ad accettare anche trasferte medio-lunghe, perché, se si dispone di un soggetto preparato che può così essere portato in prova due o tre volte nel giro di due o tre giorni nel raggio di pochi chilometri, il gioco in qualche modo vale la candela. C’è anche un aspetto ulteriore da non trascurare: la possibilità per tutti, concorrenti, organizzatori e giudici di avere più occasioni di comunicare, di trovare cioè momenti di socializzazione per scambi di opinioni e di esperienze che difficilmente altrimenti si realizzano. I contorni del Trofeo del Passatore, giunto quest’anno alla sesta edizione, sono stati dunque fin dal primo inizio definiti traguardando quest’ottica, all’interno di una commissione congiunta fra Gruppo Cinofilo Ravennate e Gruppo Cinofilo Forlivese, con il proposito di creare un circuito in grado di fornire un momento importante agli appassionati dal lato sportivo e agonistico, ma che allo

stesso tempo desse valore al progetto legando le strutture cinofile del territorio. I promotori hanno trovato immediata sintonia con altri Gruppi e Associazioni, che hanno messo a disposizione risorse e terreni. L’edizione 2012 ha visto l’ingresso nell’organizzazione del Circolo Cinofilo Bolognese e del Gruppo Cinofilo Ferrarese, che si sono affiancati al Gruppo Cinofilo Ravennate, Gruppo Cinofilo Forlivese, Gruppo Cinofilo Imolese, Club Cinofilo Cesenate, Federcaccia di Forlì, Federcaccia di Bologna, Pointer Club d’Italia e Società Italiana Setter. Per quanto riguarda i terreni, non più disponibile Rocca delle Caminate, sono stati riconfermati Piandispino, in provincia di Forlì/Cesena, l’Azienda faunistico-venatoria San Martino, in provincia di Bologna, ai quali si è aggiunto il Mezzano, in provincia di Ferrara. Calendario lungo, con sette giorni di prove (18 – 19 – 21 – 22 luglio, 2 – 3 – 19 agosto). Mantenuta la formula che prevede si debba partecipare ad almeno tre delle prove in programma perché le qualifiche ottenute possano accedere all’assegnazione del Trofeo. Particolarmente nutrita la gradua-


Una batteria a Piandispino il 19 luglio 2012

toria finale dei Continentali Esteri, Breton in testa, con alcuni soggetti rimasti fuori dal terzo posto per il fatidico punticino. A puro titolo di cronaca, le massime qualifiche sono arrivate sui terreni di Piandispino e del Mezzano. Sempre per la cronaca, anche una partecipazione estera: il Pointer Ninò des Grad Rafales, condotto dal francese Fabrice Muscari,che ottiene un CAC a Piandispino. Premiazione sabato 25 agosto CONTINENTALI ITALIANI Re di Cascina Croce, b.i., cond. Scevi Paco, b.i., cond. Tognolo CONTINENTALI ESTERI Zero, eb, cond. Cortesi Gek, eb, cond. Cortesi Bianco, eb, cond. Zanfini Panda, eb, cond. Setti Laki, k, cond. Zanni Birbo, eb, cond. Calisesi Vasco de Gama, eb, cond. Atti POINTERS Ninò des Grad Rafales, pt, cond. Muscari Astor di Valiversi, pt, cond. Vangi SETTER Rut del Volano, s.i., cond. Ossi Quark, s.i., cond. Ranieri

con simpatica cena presso il ristorante l’Arquebuse di Carpinello-Forlì. Il Trofeo del Passatore guarda avanti, con l’aspirazione di allargarsi ulteriormente. Le idee e la voglia di fare non mancano. Roberto Aguzzoni CLASSIFICHE Il regolamento prevede che, per accedere all’assegnazione del Trofeo, i soggetti clas-

1° Ecc. 1° Ecc. CAC-CACIT CAC CAC-CACIT 2° CAC R/CACIT 2° R/ CAC 1° Ecc. 2° Ecc. CAC 1° Ecc CAC - CACIT 1° Ecc.

sificati debbano aver partecipato ad almeno tre delle quattro prove a programma per la propria categoria. Hanno giudicato: Adelchi Bortot, Giuseppe Dellatorre, Alessandro Evangelisti, Piero Frangini, Marcello Gardini, Ivo Geminiani, Giuseppe Grasso, Silo Miatton, Fabio Naldi, Mauro Bellodi, Libero Asioli, Ivano Franchini, Giorgio Borsetta, Oliviano Nobile, Giancarlo Passini, Adriano Fasan.

TROFEO DEL PASSATORE 2012 PER CATEGORIA CONTINENTALI ITALIANI 1° - Carburo, b.i., cond. Agostini 2° - Enne, sp.i., cond. Cavara 3° - Ascanio dei Sanchi, b.i., cond. Ravaglia CONTINENTALI ESTERI 1° - Zero, eb, cond. Cortesi 2° - Zeta, eb, cond. Cortesi 3° - Urk, eb, cond. Setti POINTER 1° - Astor di Valiversi, pt, cond. Vangi 2° - Oro, pt, cond. Magherini SETTER 1° - Quark, s.i., cond. Ranieri 2° - Gaetano, s.i., cond. Lappoli 3° - Tulia, s.i., cond. Becattini

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Foto di gruppo per i vincitori

Casina, Reggio Emilia. Selezionata la Squadra per Coppa Europa

I segugi e la solidarietà Rappresenteranno l’Italia le mute di Pedretti, Generotti e Petruccioli. Un aiuto della Pro Segugio ai terremotati L’Italia ha la squadra segugi per Coppa Europa. Composta dai campioni di Pedretti e Generotti, non nuovi a confronti internazionali, gareggerò contro le più forti rappresentative estere. La scelta è stata difficile per la qualità dei concorrenti e palestre che si sono rivelate idonee e con selvaggina autentica. A render ancor più significativo il confronto negli stupendi terreni di Casina, un magnifico territorio proprio a ridosso della Pietra di Bismantova in Castelnovo Monti magnificata da Dante, una raccolta fondi per i terremotati. La somma è stata consegnata dal giudice Luciano Brazzarola a nome della Pro Segugio, all’assessore della Protezione civile di Casina Alberto Ferrari. Un altro anello quindi in quella catena della solidarietà a cui hanno partecipato i numerosi gruppi cinofili. La giuria chiamata ad un importante lavoro era composta da Luciano Brazzariola, William Landini e Giuseppe Minelli e coadiuvata da Giovanni Montanari ben noto ai segugisti. Dalle verifiche su 16 concorrenti son state ammesse alla selezione le mute di Belluci, Di Stefano, Boschiero, Generotti. Molino, Pedretti Petruccioli, Rigati e Torta. Esordisce nel primo turno la muta di Molino, i cani corretti alla sciolta selezionano bene la pastura con buone voci, eseguono un bell’accostamento fino sulle doppie e vanno in fallo, il conduttore cerca di risolvere portandoli sulla destra ma

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senza riuscirvi. Ritornando sui suoi passi giunge al covo. La lepre si era già defilata con grande anticipo. Il secondo turno è dei fratelli Boschiero. Liberati in medicaio attaccano con brio e abbondanza di voci, anche queste buone, selezionano a tratti la pastura, entrano in bosco senza rilevare, scendono a valle e in prato iniziano un nuovo accostamento. Poi vanno in fallo. Terzo turno a Torta. Liberati in prato si comportano correttamente, attaccando pastura con belle voci selezionandola bene, due cani defilano ben assecondati dai compagni, entrano in bosco e iniziano una serrata seguita ma fatte poche centinaia di metri tornano dal canettiere senza risolvere. La giornata che sembrava buona si rivela difficilissima, colpa delle recenti mutazioni metereologiche e cambio di stagione. Infine la muta di Pedretti. Dimostrano da subito correttezza, segnano la leggera pastura con buone voci. Si passa il turno dimostrando rispetto agli ungolati e equilibrio di iniziativa. Il giorno seguente stessi terreni. Primo turno la muta di Petruccioli. Con correttezza iniziano il turno dando buone voci in prato stabile, il soggetto del collare bianco dimostra una buona iniziativa. si portano bene in bosco ma purtroppo non giungono allo scovo. Secondo turno, per Rigati La sciolta avviene in medicaio. Si dimostrano corretti, dopo un buon

tratto senza rilevare incontro, danno voce nei pressi del bosco, vi entrano defilando con decisione, partono subito in seguita che dura un buon tempo, ma dal bosco escono solo caprioli. Le voci sono un poco pesanti. Terzo turno, sig. Generotti. Anche loro liberati si dimostrano educati, segnano delle pasture con buone voci. La giornata si dimostra molto difficile come la precedente, comunque procedendo nello svolgimento del turno più a valle attaccano pastura che defilano portandosi in bosco. La lepre parte intravista dal giudice, immediata la seguita che si protrae per un buon tempo su terreno favorevole. Al primo vero fallo non risolvono Viene assegnata la qualifica di M.B. Punti 157. Per ultimi Bellucci e Di Stefano. Anche questa muta è corretta alla sciolta che avviene in medicaio, segnano pastura portandosi nei pressi del bosco ma usano poca iniziativa e dimostrano poco senso del selvatico. Finita la prova scelgo di rivedere le mute di Generotti, Molino, Pedretti, e Petruccioli. A Petruccioli il primo turno. Corretti alla sciolta, defilano con metodo, ancora la cagna col collare bianco dimostra un po’ di iniziativa sulla bordura, entrano in bosco, la lepre si è appena derubata. Pronta la seguita, ma nello svolgersi la muta si divide un poco, inseguono anche dopo la fine del turno. Al secondo turno libera Pedretti, correttezza nel liberare, buone le voci sulla pastura, con giusti interventi da


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Anno 58 num. ottobre 2012

parte del conduttore, entrano in bosco segnando gli ultimi tratti di passata. Nello spazio di 50 metri un capriolo e un fagiano. I cani si dilungano qualche decina di metri, a non più di un metro da dove si era visto il capriolo lascia il covo anche la lepre. Il conduttore senza muovere un passo e senza nessun gesto richiama, correttamente rientrano dando voce sulle doppie, un cane mette il naso nel covo della lepre e parte la seguita. Inizialmente con qualche indecisione, poi più sicura e

coesa. Infine il turno di Molino. Attaccano subito e la passata che è ben vocalizzata, dentro il folto le voci si spengono. Nei pressi partono tre lepri, uno paio di cani continuano ad accostare e a fondo valle cambiano marcia, senza passare in seguita. Dopo un buon tratto vanno in seguita, che inizialmente è bella e ben serrata, ma più avanti la muta si sgretola. Ultima la muta di. Generotti corretta alla sciolta, attaccano pastura e defilando en-

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trano in bosco fitto Partono simultaneamente un paio di lepri e un buon numero di caprioli, un giusto intervento da parte del conduttore per mettere ordine e dopo pochissimi minuti la seguita riprende, inizialmente un po’ incerta, poi più sicura e coesa fino a fine turno. Le 4 mute finaliste e un paio delle altre avrebbero ben figurato in Austria ma la scelta cade su Pedretti e Generotti titolari e Petruccioli riserva. Il selezionatore Giuseppe Minelli

La FIDC laurea i segugi campioni Gilberto Calearo con la sua muta di Segugi Campioni Regionali Veneto

Amore, passione e sacrifici sono questi gli aspetti principali che si evidenziano nei concorrenti delle prove di lavoro che puntualmente si svolgono durante l’anno. Una passione che intreccia uomo e natura portando ad una conoscenza dell’ambiente e delle abitudini del selvatico e che dopo una serie di fasi lavorative del segugio si arriva allo scovo. Non parliamo di caccia, dove lo scopo ultimo è abbattere il selvatico con o senza l’ausilio dei cani, bensì di addestrare e far svolgere al segugio (sin-

golo/coppia/muta) una serie di fasi ben precise. Pianura o montagna che sia, il vero cane completo lo si vede fin dalle prime battute nel modo di affrontare le difficoltà e di raggirarle, ascoltare i segnali degli altri componenti in caso di muta, usare un po’ di malizia in caso la mattina non sia delle migliori e la lepre sia particolarmente difficile. Gara dopo gara, anche ques’anno si sono affermati i nuovi Campioni Regionali. Per l’annata 2011 i Campioni Regionali

Veneto FIDC sono: Categoria A Singolo: Settimo Cannella con Lola Coppie: Settimo Cannella con Tosca e Mary Mute: Gilberto Calearo con Fiume, Tom, Jonny e Benito Categoria Libera Coppie: Ernesto Zanovello con Pepe e Cila Mute: Valentino Giorgio con Alba, Dora, Diva e Airi Riccardo Giorgio

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Affissi approvati dal Consiglio Direttivo nella riunione del 25.7.12 e ratificati dalla FCI Abbruzzetti Maurizio M. & Owen Gwynthe Rose Via Stazzo Quadro 15 - 00060 Riano (RM) Bellanova Loredana Via V. Fiorini 15/A - 00179 Roma (RM) Bonauguro Chiara Via Doberdò 13 - 20900 Monza (MB) Boriolo Paola Via Molino 61 - 13010 Caresana (VC) Cannistraci Andrea C.T.R. Ogliastrelli - 98158 Messina (ME) Cantoni Francesca Via S. Antonio 6 - 23032 Bormio (SO) Castellese Gioacchino Francesco Via Fondo Petrigni 5 - 90030 Altofonte (PA) Caudullo Simone Via Marina Levante 76 - 96011 Augusta (SR) Cavazzini Angela Via Castagnavanca 39 - 17025 Loano (SV) Comunetti Simone Via Ticino 15 - 21100 Varese (VA) Curti Massimo Via Meucci 28 - 28019 Suno (NO) Dini Susanna Via Liguria 13 - 53100 Siena (SI) Fanfoni Caterina Via Arconati Visconti 6 - 0020 Arconate (MI) Frigo Alessandro Via Sansovino 4/B - 31044 Montebelluna (TV) Granai Alessandro Via Bonascola 80 - 54033 Carrara (MS) Guassardo Giuseppe Via Rattazzio 8 - 15026 Oviglio (AL) Guerra Serena Via XX Settembre 117 - 55049 Viareggio (LU) Melodoro Adriana Via Rivoli 2 - 10090 Bruino (TO) Nuzzi Saverio Maurizio C.da Salmenzio snc - 70127 Bari (BA) Picchi Pietro Via degli Arditi 16 - 67051 Avezzano (AQ) Pucci Milena C.da Valdice 35 - 62019 Recanati (MC) Reynaud Simona C.da Cataldi 19 - 83030 Montefalcione (AV) Rosso Marco & Reale Riccardo Via Falicetto 49 - 12039 Verzuolo (CN) Schicchi Mario & Lupo Giovanni C.da Petraro snc - 90013 Castelbuono (PA) Sereni Moreno Via XX settembre 101 - 58014 Manciano (GR) Sgorbati Laura Via F.lli Rizzardi 10 - 20151 Milano (MI) Steri Gianfranco Via della Galena 4 - 58100 Grosseto (GR) Valenti Leonardo Via Cairoli 24 - 00185 Roma (RM) Virgili Letizia Via S. Aniello 14 - 80076 Lacco Ameno

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“Tibervalley”

Labrador Retriever

“della Stella Gaia”

Golden Retriever

“del Regno di Avalon”

Chiuhuahua

“delle Giovani Promesse”

Dobermann

“Villa delle Furie”

Chihuahua

“Edelweiss dello Stelvio”

Bovaro del Bernese

“Staffystar”

Staff. Bull Terrier

“di Villa Caudullo”

Pastore Tedesco

“della Rocca dell’Aia”

Pastore Tedesco

“Happy With”

Jack Russell Terrier

“dei Due Leoni”

Jack Russell Terrier

“Assoluta Inosservanza”

Flat Coated Retriever

“The Bulldog’s House Italy”

Bulldog

“di Casa Ale”

Boxer

“dei Magnifici Granai”

Carlino

“Casa Guassardo”

Pastore Tedesco

“del Sasso

Bassotti

“delle Perle Mexicane”

Chihuahua

“di Casalevante”

Labrador Retriever

“della Valle del Fucino”

Pastore Tedesco

“della Valdice”

Barbone

“del Pashà d’Or”

Chihuahua

“del Realred”

Pointer Inglese

“Superdachs”

Pastore Tedesco

“del Pelagone”

Segugio Maremmano

“Ambaradan”

Labrador Retriever

“Giafra”

Staff. Bull Terrier

“Neve e Tartufo”

Dalmata

“Cuddlesmom”

Bovaro del Bernese


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La 7ma edizione della Nazionale al Parco Archeologico Scolacium

Catanzaro, che bella festa Tempo splendido, bella location, tanti ulivi e tanta gente Sonia Bellan assegna la vittoria al Bobtail ZEPPELINE AL CAPONE

Nazionale di Catanzaro gr. 1 (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro gr. 2 (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro gr. 3 (ph. K.)

Il Gruppo Cinofilo Catanzarese ha organizzato la settima edizione della Nazionale il 17 Giugno u.s. in una location davvero spettacolare: il Parco Archeologico Scolacium in località Roccelletta di Borgia. Se già l'impatto col passato era d'effetto gli ulivi (sotto i quali hanno trovato riparo molti espositori) hanno fatto il resto. Unico neo, si fa per dire, al quale non si è potuto porre rimedio è stato il caldo, anzi per l'esattezza Scipione, una delle prime avvisaglie di una estate che si sarebbe poi rivelata come una delle più calde a memoria d'uomo. La macchina organizzativa ha funzionato bene, assistita anche dall'onnipresente delegato ENCI Francesco Biondolillo e da una segreteria presente dall'inizio fino alla fine. Del Best in Show se ne è occupata Sonia Bellan e ha assegnato la vittoria finale al Bobtail ZEPPELINE AL CAPONE, seguito dal Labrador Retriever FOXRUSH BLUE LAVENDER e dal terzo classificato il Bassotto Standard p/l WOLFGANG DEL FICO D'INDIA. Nell'ambito del ring d'onore è stato anche presentato il Progetto di Recupero della razza Pastore della Sila interessante lavoro portato avanti dal Club Italiano Pastore della Sila. Insomma è andato tutto bene, complimenti a tutti e quì di seguito risultati, fotografie e commenti della manifestazione. Arrivederci.

Nazionale di Catanzaro gr. 5 (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro gr. 6 (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro gr. 7 (ph. K.)

RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTI DELL'ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA DI CATANZARO

Nazionale di Catanzaro gr. 4 (ph. K.)

GRUPPO 1 Giudice: Sonia Bellan 1° Bobtail ZEPPELINE AL CAPONE Brambilla A. - 2° Pastore Tedesco S. USSY DELL'ALTO PINO Veraldi G. - 3° Maremmano Abruzzese ARGENTO DI SANTAMARIA Cosentino A. GRUPPO 2

Nazionale di Catanzaro gr. 8 (ph. K.)

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OTTOBRE.QXP:OTTOBRE.QXP 11/09/12 12:33 Pagina 2

Giudice: Sonia Bellan 1° Montagna dei Pirenei DATIL PATOV DE L'HOURQUETTE Loprete A. - 2° San Bernardo p/l CAROL Mirarchi A. 3° Alano Tigrato ALTEREGO-T DEL TEMPIO DEI GIGANTI Caratozzolo C. GRUPPO 3 Giudice: Casale Angiolina 1° Jack Russel WUXI WAMBA THIDALIUM Iacono G. - 2° Bull t/n LADY ZARA Taccone V. - 3° Staffordshire Bull JACK Mancini A. GRUPPO 4 Giudice: Alessandri Alfredo 1° Bassotto S. p/l WOLFGANG DEL FICO D'INDIA Piazza G. - 2° Bassotto N. p/c KINCHVILLE LEWIS HAMILTON Bilotti G. - 3° Gascon Saintongeois DRAGO Cimino G. GRUPPO 5 Giudice: Nataletti Valerio 1° Malamute JODIE DELLA VIGNA DELLA CORTE Ciodaro F. - 2° Spitz Piccolo a/g e a/c DOUBLESSE SUPERMAN Scullino S. - 3° Siberian Husky ABDISCOVERY WAKA WAKA Riolo M. GRUPPO 6 Giudice: Bellan Sonia 1° Labrador FOXRUSH BLUE LAVENDER All. Friend dei Due Mari - 2° Golden MIDNIGHT MEMORIES TANGO ARGENTINO Caruso E. - 3° Setter Inglese VITANTONIO Quarato F. GRUPPO 7 Giudice: Valerio Nataletti 1° Barbone Min. b/m/n SHANTARAM HEAD OVER HEELS IN LOVE Giuliani A. - 2° Shih Tzu DOUBLESSE STEEL MAGNOLIA Scullino S. - 3° Chihuahua p/l MAKE ME FLY Agati D. GRUPPO 8 Giudice: Casale Angiolina 1° Whippet ANFITRITE DEGLI ANTICHI DEI All. Degli Antichi Dei - 2° Saluki ZARIF Colapietro Nicola JUNIORES Giudice: Casale Angiolina 1° Whippet CRONO DEGLI ANTICHI DEI All. Degli Antichi Dei - 2° Chow Chow CREAM AMBASSADOR DEL FIUME GIALLO Barrasso D. - 3° Terranova BEY WORD OF MOUTH NEWFOUNDLAND Pascale G. GIOVANI Giudice: Alessandri Alfredo 1° Bassotto S. p/l CALVIN DEL FICO D'INDIA Alfano S. - 2° Pastore Tedesco S. VICTOR DEL REVENTINO Giglio D. 3° Zwergschnauzer bianco ARASHI Ippolito P. RAZZE ITALIANE Giudice: Alessandri Alfredo 1° Cirneco dell’Etna TESEO DEL GELSO BIANCO All. di Casa Giuffrida -

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Nazionale di Catanzaro coppie (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro giovani (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro gruppi (ph. K.)

Nazionale di Catanzaro razze italiane (ph. K.)

2° Maremmano Abruzzese ARGENTO DI SANTAMARIA Cosentino A. - 3° Volpino Italiano OLIVER Macchione V. BEST IN SHOW Giudice: Bellan Sonia 1° Bobtail ZEPPELINE AL CAPONE - 2° Labrador FOXRUSH BLUE LAVENDER - 3° Bassotto Standard p/l WOLFGANG Nazionale di Catanzaro juniores (ph. K.)

DEL FICO D'INDIA

Nazionale di Catanzaro il Best in Show (ph. K.)


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Ventunesima edizione della Nazionale: bel tempo e tanto pubblico

Argenta a quota 21 Il ricavato dell'edizione 2012 devoluto a favore dei terremotati Best in Show al Terranova AMERICAN BOY

Nazionale di Argenta gr. 1 (ph. K.)

Nazionale di Argenta gr. 2 (ph. K.)

La ventunesima edizione dell'Esposizione Nazionale Canina di Argenta si è svolta il 24 Giugno nella consueta cornice del Parco delle Feste di Filo e ha oltrepassato il 350 soggetti a catalogo. Giornata bella e calda che ha fatto dimenticare il brutto tempo dell'edizione 2011. Folto il pubblico dei visitatori e tutti soddisfatti ad iniziare dal comitato organizzatore nel quale la collaborazione con il Club Cinofilo Lughese è stata molto importante. Anche l'edizione 2012 ha avuto finalità benefiche e il ricavato della manifestazione è stato devoluto a favore dei terremotati. Giuria 2012 tutta tricolore e Best in Show giudicato da Alfredo Alessandri, queste le sue scelte: vincitore il Terranova AMERICAN BOY che ha preceduto il Pastore Australiano MOON SHINE BLUE NOTHING TO LOSE e terzo posto all'Alaskan Malamute ICICLE CREEK'S SUPERSTAR AT MAGICIAN.

Nazionale di Argenta gr. 5 (ph. K.)

Nazionale di Argenta gr. 6 (ph. K.)

RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTI DELL'ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA DI ARGENTA

Nazionale di Argenta gr. 3 (ph. K.)

Nazionale di Argenta gr. 4 (ph. K.)

GRUPPO 1 Giudice: Maria T. Gabrielli Mondo Ingresso in ring: 5 1° Pastore Australiano MOON SHINE BLUE NOTHING TO LOSE All. of Bull's Angel - 2° Cane da Pastore Scozzese p/l OSCAR PERLA DI FIUME Fantini Gilberto - 3Åã Border Collie STORY REX WAITIRI All. Story Rex GRUPPO 2 Giudice: Maria T. Gabrielli Mondo Ingresso in ring: 11 Dopo la prima selezione: 5 1° Terranova AMERICAN BOY Carletti Franco - 2° Terrier Nero Russo DREAMKISS Gregori Gianfranco - 3° Zwergpinscher DUSHALEUCANA De Angelis Dafne GRUPPO 3 Giudice: Francesco Cochetti Ingresso in ring: 5

Nazionale di Argenta gr. 7 (ph. K.)

Nazionale di Argenta gr. 8 (ph. K.)

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OTTOBRE.QXP:OTTOBRE.QXP 11/09/12 12:33 Pagina 4

1° Sealyham Terrier TALAO ORZO CACAO Capomagi Chiara - 2° American Staffordshire Terrier GOLD BOY DU RING DES ANGES Fourriques Marilyn - 3° Cairn Terrier ESTATE DI CAVOJASCA Zanussi Carla

Nazionale di Argenta juniores (ph. K.)

Nazionale di Argenta giovani (ph. K.)

Nazionale di Argenta razze italiane (ph. K.)

GRUPPO 4 Giudice: Maria T. Gabrielli Mondo Ingresso in ring: 9 Dopo la prima selezione: 5 1° Beagle BIG BAD VOODOO KOOLER Asunis Francesca - 2° Bassotto Nano p/c NO MONEY NO LOVE DEL RED VALENTINO Bovio Sonia - 3° Segugio Italiano p/r LIZO Rosaspina Eraldo GRUPPO 5 Giudice: Valerio Nataletti Ingresso in ring:7 1° Alaskan Malamute ICICLE CREEK'S SUPERSTAR AT MAGICIAN Tozzi Franco - 2° Siberian Husky VANAVARA NORAJANE All. Vanavara - 3° Basenji ZAHLEKA ALFRED ARAMIS All. Dandongpei GRUPPO 6 Giudice: Gianni Fulgenzi Ingresso in ring: 8 Dopo la prima selezione: 4 1° Golden Retriever NICE TEMPTATION EILEEN ONE EMOTION All. Nice Temptation - 2° Cane da Ferma Tedesco p/d DANCASTER DI SOLDINI Soldini Marco - 3° Cocker Spaniel Inglese a/c CORUSCANT LADY JALLY BEAN Barbabella Alessandra GRUPPO 7 Giudice: Valerio Nataletti Ingresso in ring: 11 Dopo la prima selezione: 5 1° Barbone Media mole nero AIVENGO S TSVETCHNOI POLJANI Bryukhovetska Olga - 2° Bouledogue Francese BORN TO RUN DEL BROEGAN Bacco Mauro - 3° Pechinese PETESHE SNOW DRIFT Brocchi Claudia GRUPPO 8 Giudice: Francesco Cochetti Ingresso in ring: 6 Dopo la prima selezione: 3 1° Whippet RIVARCO ANDREW OLI-

VER Gigli Stefania - 2° Levriero Afgano KHO I NOOR HI BOY TOUCH ME TO MILLE MIGLIA All. Mille Miglia - 3° Deerhound FABIOLA OF MUMA Orlandi Simonetta JUNIORES Giudice: Alfredo Alessandri Ingresso in ring: 16 Dopo la prima selezione: 6 1° Cane da Pastore Scozzese p/l TORRINO HIGH QUALITY Morosini Marino Alessandro - 2° Alaskan Malamute DANCING QUEEN AT MAGICIAN Tozzi Franco - 3° Akita Americano LORD ODATE'S INHERITANCE TESSA Bergmann Roland GIOVANI Giudice: Valerio Nataletti Ingresso in ring: 34 Dopo la prima selezione: 9 1° Terranova BEARFARM'S BANANAJOE Marcelli Cecilia - 2° Chow Chow A FAIRY OF DREAM DEL FIUME GIALLO Farinella Enzo - 3° Bassotto Nano p/c NO MONEY NO LOVE DEL RED VALENTINO Bovio Sonia VETERANI Giudice: Agnese Spaziani 1° Golden Retriever VENUSIA DELLA CANTERANA Pezzetta Chiara RAZZE ITALIANE Giudice: Maria T. Gabrielli Mondo Ingresso in ring: 5 1° Segugio Italiano p/r LIZO Rosaspina Eraldo - 2° Bracco Italiano b/a PRAIA DEI SANCHI Soldini Luca - 3° Piccolo Levriero Italiano VERTRAGUS ELISIR Ghetti Daniela BEST IN SHOW Giudice: Alfredo Alessandri Terranova AMERICAN BOY - Pastore Australiano MOON SHINE BLUE NOTHING TO LOSE - 3° Alaskan Malamute ICICLE CREEK'S SUPERSTAR AT MAGICIAN

Nazionale di Argenta veterani (ph. K.)

Nazionale di Argenta coppie (ph. K.)

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Nazionale di Argenta il Best in Show (ph. K.)


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L'edizione di quest'anno si è svolta a San Donà di Piave

In trasferta Venezia 2012 L'Akita SHARUBARU INU AKIHIRO si aggiudica il BIS L'edizione 2013 tornerà nella storica sede del campeggio

Nazionale di San Donà di Piave gr. 1 (ph. btphoto)

Nazionale di San Donà di Piave gr. 2 (ph. btphoto)

L'Associazione Cinofila Serenissima quest'anno è andata in trasferta a San Donà di Piave nei Padiglioni fieristici di Via Pralungo. Una dimensione un po' diversa rispetto alla consueta collocazione del Campeggio che ospita normalmente la Nazionale ma non per questo meno gradita agli espositori. L'Esposizione si è svolta il 24 Giugno, una giornata calda come era già la stagione e che ha registrato ai nastri di partenza oltre trecento soggetti. Giuria tutta italiana composta di otto nominativi fra i quali Gioachino Murante che è stato incaricato del Best in Show che ha scelto per i tre gradini del podio rispettivamente l'Akita SHARUBARU INU AKIHIRO che ha preceduto il Dalmata COLIN e il terzo classificato il Bedlington Terrier COLACODA YOU OUGHT TO BE IN MOVIES. L'anno prossimo la Nazionale ritornerà al Campeggio, in faccia a Venezia, e la data prescelta è quella del 22 Settembre 2013. Arrivederci.

Nazionale di San Donà di Piave gr. 5 (ph. btphoto)

Nazionale di San Donà di Piave gr. 6 (ph. btphoto)

RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTI DELL'ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA DI SAN DONÀ DI PIAVE

Nazionale di San Donà di Piave gr. 3 (ph. btphoto)

Nazionale di San Donà di Piave gr. 4 (ph. btphoto)

GRUPPO 1 Giudice: Gioacchino Murante 1° Schipperke LOLITA Ubaldi Maria Luisa - 2° Bobtail PATCHWORK MONELLA VAGABONDA Leonarduzzi Daniela - 3° Pastore Australiano CHAMPAGNE ELEGANCE Pesavento Michela GRUPPO 2 Giudice: Gabriele Dondi 1° Bovaro del Bernese EASTER Fornasa Marta - 2° Bulldog FEBO Colasanti Enrico - 3° Terranova STARRY TOWN E BASTE JE Pellanda Andrea GRUPPO 3 Giudice: Sonia Pagani 1° Bedlington COLACODA YOU OUGHT TO BE IN MOVIES All. Colacoda - 2° Fox p/r BEINNEIN DARK SIDE STROZZAVOLPE Dionisio Davide - 3° American Staffordshire

Nazionale di San Donà di Piave gr. 7 (ph. btphoto)

Nazionale di San Donà di Piave gr. 8 (ph. btphoto)

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OTTOBRE.QXP:OTTOBRE.QXP 11/09/12 12:33 Pagina 6

Nazionale di San Donà di Piave coppie (ph. btphoto)

Nazionale di San Donà di Piave gruppi (ph. btphoto)

DANIELATO BABY LADY Danielato Marco GRUPPO 4 Giudice: Gioacchino Murante 1° Dalmata COLIN Casalicchio Enrica - 2° Basset Hound WHEREVER YOU WILL GO DELLA TERRA DEI TEMPLARI All. della Terra dei Templari - 3° Bassotto Kaninchen p/d DARGONNE-

KAPITOL DEL WANHELSING All. del Wanhelsing GRUPPO 5 Giudice: Gabriele Dondi 1° Akita SHARUBARU INU AKIHIRO Favaretto Fabio - 2° Chow Chow TIN PAN ALLEY EASY RIDER FOR TIMANG Da Gioz Serena - 3° Spitz n t/c KIMY BOY Lattaruolo Gian Luca GRUPPO 6 Giudice: Sonia Pagani 1° Setter I. BAMBO Olivan Vittorino 2° Kurzhaar G-LIA DI EURICLEA Carpenedo Luca - 3° Labrador EDIS BEATRICE Fraccaro Edis GRUPPO 7 Giudice: Sonia Pagani 1° Epagneul Nano Continentale Papillon TILA'S READY TO TAKE OFF Farè Arianna - 2° Lhasa Apso RONDO' VENEZIANO Ponzé Adelaide - 3° Shih Tzu PICASSO EL CAN Rosolen Angelo GRUPPO 8 Giudice: Gioacchino Murante 1° Levriero Afgano WAY UP ENUFF'Z ENUFF Rigato Lara - 2° Whippet EVITA Romoli Francesca - 3° Levriero Ungherese DEVAJ 976 FULLANK Taglioli Maria JUNIORES Giudice: Sonia Pagani 1° Bassotto Nano p/d HOLLYWOOD DON IT DEL WANHELSING All. del Wanhelsing - 2° Bulldog BENITO MERRIVEEN Cudini Linda - 3° Shiba MIYA L'OMBRA DELLA LUNA

Nazionale di San Donà di Piave giovani (ph. btphoto)

Gavagnin Patrizia GIOVANI Giudice: Gabriele Dondi 1° Fox Terrier p/r ITS A SUNNY DAY Dionisio Davide - 2° Shih Tzu KIMBERLY FROM AUDREYS PARADISE Rosolen Angelo - 3° Cane da Ferma Tedesco p/d LEX VOM GHELLER Brustoloni Maurizio RAZZE ITALIANE Giudice: Gioacchino Murante 1° Bracco Italiano b/a BARONE DI MONTE MULO Olivan Vittorino - 2° Spinone Italiano r/m FALCO DI CASCINA CROCE Benedetti Egidio - 3° Maltese ALANDALUSBARBIE GIRL Mora Margarita BEST IN SHOW Giudice: Gioacchino Murante 1° Akita SHARUBARU INU AKIHIRO 2° Dalmata COLIN - 3° Bedlington Terrier COLACODA YOU OUGHT TO BE IN MOVIES

Nazionale di San Donà di Piave il Best in Show (ph. btphoto)

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Piace, l’Esposizione ad "alta quota"

Sauze, crescono i numeri L'appuntamento 2012, tra Nazionale e Raduni, sfiora quota 500 Frank Kane assegna il BIS al Lakeland Terrier SWEET FAIRY KISS

Nazionale di Sauze gr. 1 (ph. K.)

Nazionale di Sauze gr. 2 (ph. K.)

Nazionale di Sauze gr. 3 (ph. K.)

Nazionale di Sauze gr. 4 (ph. K.)

Spettacolare come sa essere l'alta montagna anche quest'anno Sauze d'Oulx ha dato il meglio e superato se stessa. Il programma del week end cinofilo ad alta quota prevedeva i raduni Bovari del Bernese e Alpenlandische Dachsbracke al sabato e la Nazionale la domenica. Parlando di numeri la Nazionale ha agevolmente oltrepassato quota quattrocento e aggiungendo i due raduni di razza l'appuntamento di Sauze ha sfiorato quota cinquecento. La manifestazione quest'anno si è svolta indoor nell'ampio parcheggio coperto sempre in zona centro sportivo e la struttura, anche in relazione alla temperatura non così elevata, è stata apprezzata dagli espositori. Quella di Sauze d'Oulx è una manifestazione che ha dimostrato le potenzialità delle sinergie quando esiste la voglia e la volontà di metterle in atto. E così fra Gruppo Cinofilo Langhe e Roeri, Gruppo Cinofilo Torinese, l'Associazione Caccia Pesca Ambiente e l'onnipresente Comune di Sauze d'Oulx e a tutti coloro che hanno collaborato e che sarebbero veramente troppi da citare senza rischiare di dimenticare qualcuno l'appuntamento si è svolto bene con soddisfazione per tutti. Otto in totale i componenti della giuria, fra questi tre quelli stranieri e proprio a uno di loro, per la precisione Frank Kane, è toccata la pratica Best in Show. Il giudice britannico ha scelto i seguenti soggetti per i tre gradini del podio: il Lakeland Terrier SWEET FAIRY KISS al quale è andata la vittoria, secondo posto al Levriero Afgano KOUROS VITASPERICOLATA e terzo posto al Cane da Pastore dell’Asia Centrale BERENDEY EDIL. In conclusione un ottimo bilancio per la manifestazione di Sauze d'Oulx che tornerà l'anno prossimo in data 21 Luglio.

Nazionale di Sauze gr. 5 (ph. K.)

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Nazionale di Sauze juniores (ph. K.)

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Nazionale di Sauze veterani (ph. K.)

Nazionale di Sauze coppie (ph. K.)

RISULTATI DEI RAGGRUPPAMENTI DELL'ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA DI SAUZE

Nazionale di Sauze giovani (ph. K.)

Nazionale di Sauze razze italiane (ph. K.)

GRUPPO 1 Giudice: Anthony Kelly 1° Pastore di Brie f/g BILLIEJEAN DELLE NEBBIE DI AVALON All. delle Nebbie di Avalon - 2° Shetland TESORO KINGS RANSOMAll. Enfy’s - 3° Pastore Australiano COPPERIDGE'S ONE MORE TIME OFFER Miller John Sheree GRUPPO 2 Giudice: Claudio De Giuliani 1° Pastore dell’Asia Centrale BERENDEY EDIL All. Lievore's Edition - 2° Shar Pei GOLDING QUESTION OF FAITH All. i Dragoni Orientali - 3° Bernese NAVARRA VAN'T RIJKENSPARK Accatino Agnese GRUPPO 3 Giudice: Michael Forte 1° Lakeland SWEET FAIRY KISS Gravante Giovanni - 2° American Staffordshire MAGLINDS BAD MEDI-

Nazionale di Sauze gruppi (ph. K.)

CINE All. Lievore's Edition - 3° Jack Russel LEMOSA MICKS THUNDER All. Vardamak GRUPPO 4 Giudice: Claudio De Giuliani 1° Bassotto kan p/d VITTA KERDOOLAR DEL WANHELSING Pascarella Gabriel - 2° Basset Hound CARBONCOPY IKEA Sanguinetti Federico - 3° Bassotto Sta p/d NELSON DELL'ONNORAS Origoni Marinella GRUPPO 5

Nazionale di Sauze il Best in Show (ph. K.)

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Cani

Anno 58 num. ottobre 2012

Nazionale di Sauze miglior cane da caccia (ph. K.)

Giudice: Silvio Rivolta 1° Akita Americano EXORDIUM AMERICAN Manzini Laura - 2° Podenco Ibicenco p/c PIUMINO Luino Isabella 3° Xoloitzcuintle Medio YOHUALLI FREEMAN Gallina Katarina GRUPPO 6 Giudice: Sonia Bellan 1° Lagotto EMILIA DELLA TAPARINA Gabelli Fabiana - 2° Labrador LOCH MOR DENIM Barberi Franco - 3° Cocker Americano FLAVIO FLY MYSTERY Natali Anna Maria GRUPPO 7 Giudice: Anthony Kelly 1° Barbone Nano nero IVANHOE THE GREAT YRTEP Bosio Simone - 2° Shih Tzu ITALIAN BOY OF EPSYLON OF Fareri Anna Maria - 3° Boston Terrier TBO'S REGAL LEGACY Belletti Paola GRUPPO 8 Giudice: Michael Forte 1° Afgano KOUROS VITASPERICOLATA Leonardi Maria Cristina - 2° Borzoi RUSSKIY AZART DAGON Lazareva Maria - 3° Saluki AZZEDINEALAIA DEL BORGHINO Galliano Leonardo JUNIORES Giudice: Claudio De Giuliani 1° Shar Pei KAYLIE I DRAGONI ORIENTALI All. I Dragoni Orientali - 2° Shih Tzu DIAMONDANDPERARLS Boarin Patrizia - 3° Cane Lupo Cecoslovacco EAGLE DADDY PARAJAUTA Oddenino Roberto GIOVANI Giudice: Michael Forte 1° Bassotto n p/d UBALDA DI CASA MAINARDI Prevelato Eleonora - 2° Husky CRY OUT THE LONG RUN Introzzi Katia - 3° Pastore di Brie f/g GWENSTEFANI DELLE NEBBIE DI AVALON All. delle Nebbie di Avalon RAZZE ITALIANE Giudice: Silvio Rivolta 1° Bracco Italiano r/m EMILIANA BRUNELLA DI ALA D'ORO La Spada Salvatore - 2° Lagotto Romagnolo EMILIA DELLA TAPARINA Gabelli Fabiana 3° PLI FAILABRAVA DEL BARONE RAMPANTE Stringa Maria VETERANI Giudice: Franco Gatti 1° Xoloitzcuintle Medio YOHUALLI

FREEMAN Gallina Katarina - 2° Golden STARSHINEDOWN All. Granroche - 3° Pastore di Brie f/g TERRIBLYBELOVE DELLE NEBBIE DI AVALON All. delle Nebbie di Avalon BEST IN SHOW Giudice: Frank Kane 1° Lakeland Terrier SWEET FAIRY KISS 2° Levriero Afgano KOUROS VITASPERICOLATA - 3° Cane da Pastore dell’Asia Centrale BERENDEY EDIL TROFEO MIGLIOR CANE DA CACCIA Giudice: Michael Forte 1° Pointer I. FRANZINI ZUCCA Guffanti Gianbattista - 2° Bassotto Kan p/d VITTA KERDOOLAR DEL WANHELSING Pascarella Gabriel - 3° Bassotto N p/d ILORD BOYDEN DEL WANHELSING Barcella Valentina

Il commento di Frank Kane giudice del Best in Show dell’Esposizione Nazionale Canina di Sauze "Si potrebbe dire un vincitore in punta di piedi, come solo un Terrier sa fare. Affascinante, elegante, in ottime condizioni e ben presentato, l'ho notato fin dal suo ingresso in ring. È un ottimo rappresentante della razza e ha vinto meritatamente. Alle sue spalle il Levriero Afgano e il Pastore dell'Asia Centrale, due bei soggetti con bella presenza di ring."

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Il commento di Sonia Bellan giudice del Best in Show dell’Esposizione Nazionale Canina di Catanzaro "Ha vinto un gran bel cane, un Bobtail in grandi condizioni, di sostanza e in ottime condizioni di mantello. Al secondo posto il Labrador Retriever, tipico, con grande movimento e terzo posto per il Bassotto Standard p/l, bello, con ottimo mantello ed ottimo movimento. Davvero i tre vincitori di un Best in Show che aveva anche altri pretendenti." Il commento di Alfredo Alessandri giudice del Best in Show dell’Esposizione Nazionale Canina di Argenta "Ho preferito il Terranova per la tipicità, la corretta costruzione generale, il grande impulso nel movimento e una sorprendente condizione di mantello in questa torrida stagione. La piazza d'onore all 'Australian per la tipicità e il movimento che si chiede a questa razza da lavoro. Al terzo posto l'Alaskan Malamute soggetto di pregio tra l'altro valorizzato dalla conduzione di un ottimo handler."

mente - prossimamente - prossimamente - prossimamente - pro

Nazionale di Villalago il Best in Show (ph. K.)

Internazionale di Bologna il Best in Show (ph. K.)

Internazionale di Rieti il Best in Show (ph. K.)

Nazionale di Treviso il Best in Show (ph. K.)

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RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

successi estero

Inviare a redazione@enci.it Per essere inseriti nella rubrica SUCCESSI ALL’ESTERO occorre aver conseguito questi risultati: ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI Best in show: 1°, 2°, 3° classificato Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani DAL NUMERO DI MAGGIO SOLO RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2012 Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.

SIRO DI SPIGHI Kurzhaar, Split - Croazia 28/07/12 1° Best Hunting Working Dogs Giudice Boris Spoljaric Allevatore Maurizio Spighi, Proprietario M. Guido SchieveninInvita

HIGH OAKS X-TREME MAKEOVER Bovaro del Bernese Expo di Lendava ( SLO) 1/7/12 1° classificato BIS Giovani Giudice Tamas Jakkel (H)

2° classificato gruppo 2 Giudice Plestenjak Janez Allevatore e proprietario Maddalena Manciani 52

ASCANIO DI CASA MAINARDI Bassotto nano p/d 4 Summer Night Shows Split (HR) TIN PAN ALLEY EASY RIDER 26/7/12 FOR TIMANG Chow Chow 3° classificato gruppo 4 Expo di Innsbruch (A) 12/8/12 Giudice Dusan Paunovic (SER) 1 classificato gruppo 5 27/7/12 Giudice Heidi Kirschbichler (A) 1° BIS Work Hunting Dogs Giudice Knut Sigurd Wilberg (UK)

28/7/12 2° BIS Work Hunting Dogs

Allevatore Gordana Zupanc Proprietario Serena Da Gioz

Giudice Cathy Delmar (IRL)

29/7/12 1° BIS Work Hunting Dogs Giudice Hans V. D. Berg (NL) Allevatore Nardi Manuela Proprietario Federica Cavallero

MASIALAB NANJING Labrador Retriever Raduno di Malvern (UK) 8/8/12 C.C. - BOC Giudice Jean Allen (Uk) Allevevatore e proprietario All.to Masialab

BACIRUBATI Pastore Belga Groenedael Cam.to di Metz (F) 6-8 /7/12 Miglio Veterano di razza Giudici Varlet e Mc Laren Allevatore e proprietario Rosita Totti


i successi all’estero

L’END SHOW MORE BEAUTIFUL GIRL Bedlington terrier Expo di Innsbruk (A) 12/8/12 3° classificato gruppo 3

ZENITH OD UHOSTE Cane da Lupo Cecoslovacco Expo Innsbruck 11/8/12 2° classificato gruppo 1 Giudice Biasiolo Giuliano (IT)

Expo Innsbruck 12/8/12 3° classificato gruppo 1

Giudice Rui Oliveira Allevatore Hana Kaufmanova H Proprietario Massimiliano Paini

CHERIE DELLA BAIA AZZURRA Alano tigrato Speciale di Empfingen (D) 11/8/12 1° CAC BOB cl. intermedia

Giudice Lisbet Mach

Expo di Tallin “Baltic Winner”18/8/12 3°classificato gruppo 3 BLACK MUSCK SOUND LIKE A FLIPPER Shar Pei Expo di Innsbruk 11/8/12 1° classificato gruppo 2 Giudice Giuliano Biasiolo Allevatore e proprietario Ambrogio Vago

Giudice Astrid Lundava

Special terrier di Tallin (EE) 19/8/12 4° classificata BIS Giudici Harry Tast Allevatore Elena Pykhtar Proprietario Samuela De Nardi

Giudice Wagner H. (D)

Raduno di Sprendlingen (D) 12/8/12 1° CAC cl. libera

POLAR EXPRESS Cocker Spaniel Inglese Expo di San Marino 25/8/12 3° classificato gruppo 8

EZECHIELE OLIM PALUS Cane Lupo Cecoslovacco Raduno di Bad Schonborn (DE) 4/8/12 1° cl. classe Campioni

Giudice Hartich J. (D) Allevatore Patrizio Donati Proprietario K. Kotzaurek (A)

Giudice Giuseppe Biasiolo Allevatore Giuseppe Guglielmi Proprietario Stefania Rizzi

Giudice Soňa Bognárová (SK) Allevatore Simona Coriddi Proprietario Claudia Paolini 53


i successi all’estero

CARLOS DELLA BAIA AZZURRA Alano nero Speciale di Empfingen (D) 11/8/12 1° CAC cl. intermedia Giudice Wagner H. (D) Allevatore Patrizio Donati Proprietario K. Kotzaurek

BAHIA DO LUSIADAS Cao de Agua Portugues Expo’ Innsbruck 11 /8/12 1° classificato gruppo 8 Giudice Monika Blaha

Expo’ Innsbruck 12 /8/12 1° classificato gruppo 8 Giudice Niksa Lemo Allevatore Fabiana Bazzani Proprietario Monica Frassoni

CAC 2 2 ° BIS Giovani Giudice Giuliano Biasiolo Allevatorie e proprietario G. Bacchini Carr

Giudice Machetanz P.

Expo di Innsbruck 12/8/12 2° BIS Juniores Giudice Maissen Jarisch H. ( Allevatore e proprietario Allev. Herberiensis

BERENICE IN WONDERLAND Bull terrier standard Raduno KABT di Blatnà (CZ) 15/9/12 1° BIS Giovani

DARUMA DELLE CIME BIANCHE Rhodesian Ridgeback Expo di San Marino 25/8/12 CAC 1 1° BIS giovani Giudice Gabriele Dondi

HERBERIENSIS GALLANT GAMBLER Dalmata Expo di Innsbruck 11/8/12 2° classificato BIS Juniores

DEFINITIVE CHERISH ALL FOR MY PRINCESS Barbone nano nero Speciale di Estoril (P) 24/8/12 CAC BOB

Giudice Carl Pew Allevatore e proprietario Mauro Bassi

Giudice Dagmar Klein (RO) Allevatore Donatella Liurni Proprietario Caterina Mugnaini

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DRAGONJOY NEW GIRL IN TOWN Welsh Corgi Pembroke Inland Empire K. A. S. Idaho (USA) 15/7/12 2° classificata gruppo 1

KETY MAJERKA Alpenlaendische Dachsbracke Expo di Bratislava 18/8/12 1° classificato gruppo 6

Giudice C. Houston Alevatore Allev. Dragonjoy Proprietario Randee Blume

Giudice Vera Dvorakova Allevatore Roman Bleha Proprietario Giorgio Navone


i successi all’estero

LADY ML FOAL BOY WHITETAN MOWGLI Basenji Jack Russell Terrier Expo di San Marino 25/8/12 Raduno di Anif (A) 19/5/12 1° CAC - 1° classificato gruppo 5 1° BIS Junior Giudice M.T. Gabrielli Mondo 1° classificato Best in Show 2° CAC - 2° classificato gruppo 5 Giudice B. Rajic (SLO) - G. Pollinger (A) giudice Augustin Ionescu Expo di Luxembourg Spring 31/3/12 Allevatore Anna Miselli 1° BIS JUNIOR Proprietario Giorgio Bernasconi Giudice Ferdinando Asnaghi Allevatore Whitetan Proprietario M. Cristina Garbarino

EMI DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Camp. to Club di Zbraslav (CZ) 18/8/12 cl. libera CAC Ch. di Club Giudice Jan Celakovsky Allevatore e proprietario Alberto Malaguti

RED BARON Welsh Corgi Pembroke Raduno di Trakai (Lituania) 15/7/12 1° BIS Veterani Giudice Chari Magnan (USA)

Raduno di Velikij Novgorod (Russia) 19/8/12 1° BIS Veterani Giudice Igoris Zizevskis

Expo di Pskov (Russia) 12 /8/12 3° BIS Veterani

EXKALIBUR DEL GRAN MOGOL Boxer Expo di Innsbruk 12/8/12 3° classificato gruppo 2

BARONE Bassotto nano p/d Expo di Lendava (SLO) 1/7/12 1° classificato gruppo 4

Giudice Tina Peixoto Allevatore Allev. Dragonjoy Proprietario Anna Kuznetsova

Giudice Orietta Zilli Allevatore e proprietario Giancarlo Perrotta

Giudice Mijo Fury Allevatore Mauro Perna Proprietario Silvia Bagni 55


i successi all’estero

CONSUL DELLA BAIA AZZURRA Alano Blu Danubius Dog Klub 11/8/12 1° BIS Junior Giudice A. Korozs (HU) Allevatore Patrizio Donati Proprietario Frank Gilmer

QIANNA DI CAMBIANO Pastore Scozzese p/l Raduno Club Razze da pastore britanniche di Atene 9/9/12 1° classificato Best in Show Giudice G. Kostopoulus Allevatore M.Teresa Garabelli Proprietario Maria Xireas

DRAGONJOY SOME BUNNY TO LOVE Welsh Corgi Pembroke Raduno di Velikij Novgorod (Russia) 19/8/12 WOOLMARK APOCALYPSE BROWN Best Dog - Culb Winner Barbone medio Giudice Igoris Zizevskis Speciale di Estoril (E) 25/8/12 Alevatore Allev. Dragonjoy Proprietario Nataliya Leontyeva Best junior - BOB

MISTY LAKE’S NEVER SAY NEVER Setter Gordon Expo di Innsbruk 11/8/12 3° classificato gruppo 7 Giudice Walter Van Den Broeck Allevatore Kati Piippo Proprietario Daniela Ferrari

CORGILANDIA MIRO Welsh Corgi Pembroke Expo di Umag (HR) 10/6/12 2° classificata gruppo 1 Giudice Marija Kavcic Allevatore e proprietario Gianandrea

Giudice Stelius Makaritis Allevatore e Propietario Elena Bernardi

OUT ACTING RAGS PUMA Jack Russell Terrier Raduno Terrier Anif 19/7/12 BOS

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Giudice G. Pollinger (A)

Expo di Innsbruk 11/8/12 2° classificato gruppo 3

AL CAPONE DELLA VAL VEZZENO Bassotto standard p/d Klub Sieger Salisburgo (A) 19/5/12 CAC - Klubsieger

Giudice Ferdinando Asnaghi Allevatore Ragas Puma Proprietario M. Cristina Gambarino

Giudice Gisela Werner (D) Allvatore e proprietario Antonio Palladini


i successi all’estero

VICTORIOUS STAR FOREVER & ISOTTA DEI DEMONI NERI Zwergschnauzer Expo di Macon (F) 1/9/12 1° BIS Coppie Giudice M. Dupas; Allevatori Belskaya Inna/Napolano Raffaele Proprietario M. Luisa Russo

SHOKOLADNAYA TYANUCHKA IZ OMSKOI K. Bassotto kaninchen p/c Expo di Bled (SLO) 17 / 6 / 12 2 classificata gruppo 4 Giudice Bojan Debersek Allevatore O. Galkevich Proprietario Allev. Di Monna Giò

EDMOND DANTES DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano arlecchino Camp.to di Club di Zbraslav (CZ) 18/8/12 1° cl. Best in Show Giudice Petr Nemec (CZ) Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Ferdinand Rezek

Inviare a redazione@enci.it Per essere inseriti nella rubrica SUCCESSI IN ITALIA occorre aver conseguito questi risultati:

successi italia

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale DAL NUMERO DI MAGGIO SOLO RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2012 Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.

MIMI’ MILD LOVE DI GREYSBETH Weimaraner Expo di Palermo 2/9/12 1° classificato gruppo 7 Giudice: Antonino La Barbera Allevatore e proprietario Allev. Greysbeth

JOY AND PRIDE DI CAMBIANO Pastore Scozzese p/l Expo di Palermo 2/9/12 2° classificato Best in Show Giudice Francesco Balducci Allevatore M. Teresa Garabelli Proprietario Cristina Cavazzana

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i successi in italia

ARENZANO DE CIUKCI Siberian Husky Expo di Rapallo 24/6/12 3° classificato Best In Show Giudice Delmar Katy Allevatore J. Guardiola Durall Proprietario Allev. Cry Out

SUSINA DELLA VAL VEZZENO Bassotto standard p/d Expo di Palermo 2/9/12 1° classificato gruppo 4 Giudice Massimo Inzoli Allevatore Antonio Palladini Proprietario Mauro Scarlato

VITTAKERDOOLAR DEL WANHELSING Bassotto kaninchen p/d Expo di Gorizia 17/8/12 1° classificato gruppo 4 Giudice M. Poggesi Allevatore e proprietario Allev. Wanhelsing

GERARLDO DELL’OASI DEL VOLPINO ITALIANO & CHANTAL Volpino Italiano Expo di Gradisca d’Isonzo 17-18/8/12 1° BIS Coppie

FEELING AND DREAMIGN BLUE DELLA CAMBIANELLA & BLUE BAYOU DELLA CAMBIANELLA & BLUE BABY DOLL DELLA CAMBIANELLA Pastore scozzese Expo di Forlì 21/4/12 1° BIS Gruppi

Giudice Nicola Imbimbo Allevatore Manlio Narduzzi, Lucrezia Martucci Proprietario Marco Coggiola

Giudice Giancarlo Sambucco Allevatore Giovanna Pascale Proprietari: C. Ciaravalle, E. Azzini, F. Ghetti.

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FRANCINI’S RUBACUORI Cocker Spaniel Inglese Expo di Ostuni 8/6/12 1° classificato gruppo 8 Giudice Cristian Stefanescu Allevatore e proprietario Angela Francini


i successi in italia

DRAGONJOY JESSICA RABBIT Welsh Corgi Pembroke Expo di Chieti 15/9//12 1° classificata gruppo 1 WHITETAN MOWGLI Jack Russell terrier Expo di Livorno 14 / 4 / 12 3° classificato Best in Show Giudice B. Matakovic Allevatore e proprietario M. Cristina Garbarino

FRANCINI’S GIGOLO’ Cocker spaniel inglese Expo di Lecce 10/6/12 1° classificato gruppo 8

Giudice Orietta Zilli Allevatore e proprietario Allev. Dragonjoy

Giudice Claudio de Giuliani Allevatore e proprietario Angela Francini

MANGIAMI DI BACI DELLE CROSE Dalmata Expo di Rapallo 23/6/12 1° classificato gruppo 6

HARLEY & OKLAOMA & MIMI’ DI GREYSBETH Weimaraner Expo di Palermo 2/9/12 1° BIS Gruppi

Giudice M. Migliarini Allevatore R. Bonino Pessina Proprietario Benedetta Merlo

Giudice: Antonino Di Trapani Allevatore e proprietario Allev. Greysbeth

HIGH OAKS X-TREME MAKEOVER Bovaro del Bernese, Expo di Lecce 10/6/12 1° classificato Best in Show Giudice Carla Molinari ( P)

1° Best in Show Supreme Giudice Cristian Stefanescu ( RO) Allevatore e proprietario Maddalena Manciani 59


CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERI

i club

Esposizione Nazionale Santa Giusta (OR) Domenica 9 settembre 2012 Mostra Speciale Shar Pei Giudice Gio Batta Tabò

Raduno CIABS di Sauze d’Oulx (TO) 14 LUGLIO 2012 Giudice Frank Kane Totale Bovari del Bernese iscritti: 52 CLASSE CAMPIONI MASCHI 1° Ecc BOB CUSTOM BERSETT pr. Dorelli A. 2° Ecc OOTA-DABUM DA CASA DOS HERDEIROS DO LOBO pr. All. la Signora dei 100 cani 3° Ecc TAPLACS PRINCE JUNIOR GLOBETROTTER pr. Monteggia B. CLASSE LIBERA MASCHI 1° Ecc R/CAC BERNERDALENS JOVANOTTI pr. All. Torre Gentile 2° Ecc CARUSO pr. Ruina L.. 3° Ecc BENITO DI CORTE ROMANE pr. Benaglia A. CLASSE INTERMEDIA MASCHI 1° Ecc CAC STARRY TOWN FRIEND ESPECIALLY FOR YOU pr. Zele A. 2° Ecc VARDAMAK AIACE IL GRANDE pr. All. Vardamak 3° Ecc VARDAMAK APOLLO FEBO pr. Ricco D. CLASSE GIOVANI MASCHI 1° Ecc ATTILA pr. D’Avena A. 2° Ecc RODRIGO DELLA VAL DI VARA pr. Mazzantini G. 3° Ecc JACK DANIELS DEL MOLINASCO pr. Bettineschi P. CLASSE JUNIORES MASCHI 1° MP ATOS-KOBE pr. Giorletto S. 2° MP MARRON GLACE DEL MOLINASCO pr. Gervasoni L. 3° MP PRINCETOWN UNIVERSITY pr. Cogliati L. CLASSE BABY MASCHI MP 1° CHARLIE pr. Trabucco C. MP 2° HEYNER pr. Baldi P. MP 3° CESARE pr. Carrino E. CLASSE CAMPIONI FEMMINE 1° Ecc MISS ITALIA VON DE WILDENHAYN pr. Monteggia B. 2° Ecc PANQUECA DA CASA DOS HERDEIROS DO LOBO pr. All. la Signora dei 100 cani

Maschi, CAC e Riserva CAC

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SHAR PEI CLUB ITALIANO

BOB e BOS 3° Ecc ALPENLIEBE pr. Pietrini A. CLASSE LIBERA FEMMINE 1° Ecc R.CAC COCO CHANEL pr. Copercini S. 2° Ecc ERRA BERMONDO BOHEMIA pr. Scita R. 3° Ecc UN’ EMOZIONE PER SEMPRE DELMOLINASCO pr. All. Molinasco CLASSE INTERMEDIA FEMMINE 1° Ecc CAC BOS BEAUTIFUL ELECTRA TO INFINITY DEL MOLINASCO pr. All. Molinasco CLASSE GIOVANI FEMMINE 1° Ecc GINGER ROGER DEL MOLINASCO pr. Donadoni D. 2° Ecc TENNESSEE DELLA TORRE GENTILE pr. All. Torre Gentile 3° Ecc BIBIDIBOBIDIBUSS pr. Belli S. CLASSE JUNIORES FEMMINE 1° MP CINDARELLA GHOST pr. Accattino A. 2° P CHANTY SWEET MIRACLE pr. Pigozzo L. CLASSE BABY FEMMINE 1° MP HASELNUSS pr. Accattino A. 2° MP CLOTHILDE JNES BERNESI DAL PIEMONTE pr. Meloni R. CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERI C/O MRVCIC ROBERTO - VIA BORGO VIOLA 4 33050 RUDA Tel. 0431-973242 Fax. 0431-973242

BOB & BOS Speciale di Santa Giusta (OR) Giovani Maschi 1° MB White Paolino Junior propr. Alessandra Bordingoni allev. Francesca Trois 2° MB Remus Lupin propr.Fabrizio Faedda allev. Francesca Trois Giovani Femmine 1° Ecc. Jenny Woww propr. Stefania Sara allev. Francesca Trois BOB Jenny Woww BOS White Paolino Junior SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O BECHERONI-VIA DELLA BISCIA 153 35136 PADOVA Tel. 049-8716909 Fax. 049-3006989

Femmine, CAC e Riserva CAC


i club CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO RADUNO DI MARINA DI GROSSETO Il giorno 29 Aprile 2012 nella splendida Marina di Grosseto presso il Campeggio Cielo Verde si è svolto l’8 Raduno di Sezione Bullmastiff-Mastiff. Oltre 50 i soggetti iscritti, tutti di altissima qualità in entrambe le razze. I giudici designati per i Bullmastiff è stato W.F. Toogood di nazionalità inglese, mentre i Mastiff sono stati giudicati da Mario Vecchi, grande appassionato delle nostre razze. I BIS sono stati sapientemente giudicati da entrambi. Vincitore del BIS è risultato il Mastiff proveniente dalla classe Intermedia Ildebrando del Fracasso di proprietà di Massimo Manni mentre la Riserva di BIS se l’è aggiudicata la Campionessa di razza Bullmastiff Nightfallking Hada di proprietà di Roberto Floridia. Ringraziamo infinitamente la Signora Elisabetta Bucalossi proprietaria del Campeggio CieloVerde, per averci dato la possibilità di poter godere tutti di quella meravigliosa struttura. Infine i Commissari di

Bullmastiff BOB e BOS ring il servizio Veterinario e tutti coloro hanno contribuito allo svolgimento della manifestazione. Il Consiglio di Sezione Bullmastiff-Mastiff 29 aprile 2012 Raduno di Sezione Bullmastiff-Mastiff c/o Campeggio Cielo Verde Marina di Grosseto (Gr) Giudice Bullmastiff W.F. Toogood (UK) Giudice Mastiff M. Vecchi (I) BULLMASTIFF CAMPIONI MASCHI Ilmen - 1°ECC -BOS all. Giorgi Francesco - propr Giorgi Francesco LIBERA MASCHI E Regio Lepidi Victor - 1°ECC R/CAC All. Grasselli Saverio Maria - Propr. Gaspari Andrea I Bravi Ragazzi Edward Scissorhands - 2° ECC All. Nadia Furlon - propr. I Bravi Ragazzi INTERMEDIA MASCHI Hertzel by Sealand Shomer Hayearot - 1° ECC CAC Miglior testa bullmastiff All. Eran Metzger - Propr. Nikolaos Stratikis Bullpassion Summer Rainbow - 2° ECC All. Del Gaudio Fabio - Propr. Paolo Gentilucci GIOVANI MASCHI

I Bravi Ragazzi Fade to Black - 1° ECC All. Nadia Furlon - Propr. Stefano Martinelli PUPPY MASCHI I Bravi Ragazzi Masaniello - 1° MP - Miglior Puppy 1° Bis Puppy All. Nadia Furlon - Propr. I Bravi Ragazzi Lothar - 2° MP All. Roberto Cucchi - Propr. Fabio Mazzoni CAMPIONI FEMMINE Nightfallking Hada - 1° ECC - Miglior Femmina BOB – Riserva BIS All. Floridia Roberto - Propr. All. Nightfallking LIBERA FEMMINE I Bravi ragazzi Barcelona Monserrat - 1° ECC CAC All. Nadia Furlon - Propr Paola Montemurro Bull’s Island Penny Black 2° ECC All. Francesca Calò - Propr. Francesca Calò INTERMEDIA FEMMINE Bull’s Passion Gift for You - 1° ECC R/CAC All. Del Gaudio Fabio - Propr. Guidotti Maurizio E Regio Lepidi Aida 2° ECC All. Grasselli Saverio Maria - Propr. Razzauti Katia GIOVANI FEMMINE Noedabull Cleopatra 1° ECC - Miglior Giovane - 1° BIS Giovani All. Lo Sciuto Leonardo - Propr. Giorgi Francesco Altairbull Freia 2° ECC

All. Apice Gennaro - propr. Bruni Claudio INTERMEDIA MASCHI Ildebrando del Fracasso 1° ECC CAC - BOB BIS All. Fracassi Antonio- Propr. Massimo Manni GIOVANI MASCHI Folomi Freyr Du Ranc De Bannes 1° ECC All. Laubriat Delphine - Propr. Delphine Bellotto Laubria LIBERA FEMMINE Atena - 1°ECC- CAC-BOS All. Barlettani Paola - Propr. All.to di Terabithia Diamante del Fracasso 2° ECC R/ CAC All. Fracassi Antonio - Propr. Cappelli Massimiliano PUPPY FEMMINE Lilu dell’Old Keeper 1° M.P. Riserva BIS Puppy All. Balduzzi Giuseppe Propr. All.to dell’Old Keeper Lana dell’Old Keeper 2° M.P. All. Balduzzi Giuseppe Propr. All.to dell’Old Keeper CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO C/O PARMICIANO VIA R.SELLARO PICCOLO 10 80048 SANT’ANASTASIA Tel. 081-5316851 Fax. 081-5316851

Mastiff , BOB E BOS All. Guidotti Maurizio - Propr. Guidotti Maurizio JUNIORES FEMMINE Nightfallking Kimberley 1° M.P. Miglior Juniores 1° BIS Juniores All. Floridia Roberto - Propr. All. Nightfallking Angie Lucky Team - Promettente All. Scarcella Elena - Propr. Daniela Cirino PUPPY FEMMINE Nodaro Kim Novak 1° M.P. All. Roberto Cucchi - Propr. Roberto Cucchi Bull’s Island Bentley 2° M.P. Allevatore Francesca Calò - Propr. Massimo Greggi VETERANI FEMMINE Green Dragon Ivorwen - 1°ECC Allevatore Marasi G. e Pasini S. - Propr. All. Greendragon MASTIFF CAMPIONI MASCHI Ferdinando del Fracasso - 1°ECC All. Gracassi Antonio- propr. All.to del Fracasso Albatros 2° ECC All. Josè Luis Hernandes Gutierrez - Propr. Giuseppina Terranova LIBERA MASCHI Agamennone 1° ECC R/ CAC

ASSOCIAZIONE TECNICA AMATORI VOLPINO ITALIANO RICORDO DI EZIA VALENTINI Nel nostro mondo cinofilo domina purtroppo la tendenza a dimenticare presto i Colleghi Allevatori che rimarranno pur sempre parte integrante della storia di una razza. Ezia Valentini, socia onoraria dell’Atavi, ci ha lasciato per sempre il primo febbraio 2012, quasi alla soglia del suo novantesimo compleanno. Con l’affisso “della Volpe Candida” allevò tipici Volpini Italiani bianchi producendo anche campioni importanti. Ma al di là dei suoi meriti cinotecnici, vogliamo doverosamente ricordarla anche per la innata signorilità che la contraddistingueva.

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