Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 11 dicembre 2013
“organo ufficiale ENCI”
dicembre 2013
ENCI & ALLEVATORI, IL SUCCESSO CONTINUA
SOMMARIO
“L’ENCI è una realtà meravigliosa” Rodolfo Grassi
Leader del Siberian Husky Davide Capanni e Cristina Rimini Il cane dietro al naso Egle Dorato dei Maranzana Pierluigi Pezzano medaglia d’oro Rodolfo Grassi
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Il Cirneco moderno torna alle origini 14 Domenico Tricomi Non soltanto fotografie… La Redazione Applausi all’Italia dell’Agility Gianluca Di Giannantonio La solidarietà ha fatto scuola Zeffirino Riccardi Festa grande per il Giubileo Grazia Guadagno Assicuriamoci... del cane Avv. Giuseppe Anastasio Gli italiani sul podio Daniele Peres Dalla penicillina ai fans Sara Ceccarelli Il nono Raduno merita dieci Zeffirino Riccardi
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Ravenna, la casa del “buon cittadino” 37 Roberto Aguzzoni Le classifiche del TOP DOG sono visibili sul sito dell’ENCI
Campioni in www.enci.it I campioni sono sul sito ENCI in questo modo si avrà un'informazione più diffusa.
38 Pochi grani d’oro... ... e il cane guarisce Franco Adinolfi
40 Fabriano, Ancona e Fermo tre successi insieme Gianni Fulgenzi 42 A Cingoli un’altra vittoria Michela Paciarotti 43 Un Cocker cinge la Corona di ferro Gianercole Mentasti
44 Dopo Anter… Era Ora Gianluca Luconi
45 “I miei fuoriclasse fatti in casa” R.G. 46 ... Aver conosciuto Paolo Ciceri Angelo Cammi 47 Setterfoto e i suoi campioni David Stocchi 48 Primo Dusty poi gli altri Marco Ragatzu
51 Bambini e cani in vacanza Giuseppe Abbatangelo CHI E DOVE
54 I club 58 I successi 62 Gli allevatori PER I GRUPPI CINOFILI
Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358
Calendario esposizioni e prove in www.enci.it
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Anno 59 num. dicembre 2013
Un anno di lavoro nelle parole del presidente nazionale Francesco Balducci
“L’ENCI è una realtà meravigliosa” La sinergia fra Consiglio, allevatori, tecnici ed organizzazione ha favorito risultati eccellenti in tutti i settori. L’Italia prima sui più importanti podi del mondo A fine anno le parole diventano numeri e raccontano vicende mai perdute. Appartengono al mosaico di una cinofilia che chiude il 2013 in positivo. Somma le vittorie, le impreziosisce con i progetti grazie ad un rinnovato impegno ed ai risultati economici ottenuti con nuove iniziative e guarda a nuovi traguardi lungo la strada infinita di viandanti mai stanchi. Francesco Balducci, presidente nazionale al secondo mandato la percorre oramai da molti decenni, compagno di via ad allevatori ed esperti giudici, dirigenti locali e nazionali, traccia un bilancio breve com’è consuetudine ad ogni appuntamento di fine anno. “Il tempo passa troppo in fretta – dice subito - fra un’esposizione ed un progetto, una prova ed un incontro sembra faccia più corto il calendario… Ed è bello così perché trasforma ogni giorno in una realtà nuova ed ancor più stimolante” Tace ed il silenzio fa della stanza un’isola. Fuori c’è lo strepito d’una Milano che si ribella alla crisi, che guarda a nuove frontiere. Ieri c’è stata una manifestazione, i quotidiani ne annunciano altre e lasciano intravvedere spiragli e difficoltà com’è il vivere di ogni giorno di cui ne sono immagine. Il tram che continua a correre in viale Corsica, sembra una cartolina dal passato, l’ultima immagine fuggitiva e in bianco e nero di un’epoca che seppe essere di gnomi e titani, terribile e fantastica insieme. “Ci sono stati e continuano ad esserci cambiamenti- dice il presidenteperché dobbiamo rispondere alle esigenze di una società moderna che muta pur cercando di non snaturare la propria identità. Direi che sotto questo aspetto l’ENCI ha fatti sforzi notevoli ed il Consiglio ha profuso intelligenze ed energie riuscendo a centrare l’obiettivo. Perché, e ne sono convinto, il futuro si conquista facendone un po’ anche se condivido l’affermazione di La Martine che “l’esperienza è la vera profezia dei saggi”.
Cinofilia e società. Lo stesso cammino È vero ma come si traduce in cinofilia? “Fino a qualche anno fa- tanto per esser più concreto - c’era una netta preminenza degli esemplari da caccia, poi seguivano le razze da utilità e difesa. Tutto sembrava schematizzato, pietrificato in un mondo immobile e ripetitivo. Poi sono cominciati i cambiamenti sempre più rapidi nella Società e di conseguenza anche nella cinofilia e significativamente nell’impiego del cane. C’è il boom di alcune razze da compagnia, ci sono attività che, senza troppo specificare potremmo definire ludiche, c’è l’agility dog che continua ad avere consensi, ci sono le squadre collegate alla Protezione civile e dimostrano la sensibilità dei cinofili. C’è stato e
esempio, un accordo con i Lyons per i cani guida per ciechi e continueremo a dare il nostro contributo per la selezione di esemplari di alcune razze - cito ad esempio i Labrador - per questa funzione”.
Il nostro allevamento si impone nel mondo
Il futuro si conquista facendone un po’ continua ad esserci un aumento degli appassionati, una richiesta di conoscere meglio il cane e le sue doti davvero meravigliose”. Non c’è timore di snaturare la cinofilia? “Macché. Semmai potrebbe accadere se si verificasse l’inverso e sarebbe una cinofilia chiusa nel bunker delle tradizioni, arroccata in difesa ed il cane che dilaga nella Società civile che chiede professionalità e non le trova ed allora si avrebbe il fenomeno opposto. Accadrebbe se considerassimo le tradizioni come catene e disseminassimo di trincee la strada di quanti vogliono avvicinarsi al nostro mondo. Siamo convinti invece che le tradizioni, i saperi, e nell’ENCI sono molti, siano risorse a cui fare riferimento per andare avanti più in fretta e meglio. L’ENCI è diventata e continuerà ancora di più ad essere un punto di riferimento irrinunciabile in Italia intorno al cane. Abbiamo iniziato alcuni progetti per il coinvolgimento degli scolari. Vi sono realtà, in tutta la Penisola, davvero virtuose e fanno capo ai Gruppi cinofili che stanno svolgendo un volontariato importante con persone appassionate, altruiste e dotate di capacità tecniche notevoli. Sono un patrimonio che la Società civile comincia a scoprire e che utilizzerà sempre di più.” In concreto quindi… “Niente è più concreto dei progetti che il Consiglio ha elaborato provvedendo anche ad una dotazione finanziaria. Alcuni Comitati, e cito ad esempio quello del Cane nel sociale, sono formati da persone già note in cinofilia per la loro esperienza, la loro capacità e la loro concretezza e da loro l’ENCI e la cinofilia si attendono molto. C’è stato ad
Quindi ENCI nella tradizione e nel futuro…. “Direi nella tradizione e nell’attualità perché va bene guardare avanti ma occorre aver i piedi saldamente piantati nel proprio oggi. La nuova vocazione ENCI quindi, per concretizzare, va di pari passo con la tradizione. Utilizza i saperi e le nuove conoscenze in tutti i settori che possono avere attinenza con la cinofilia. Mi preme sottolineare che i traguardi raggiunti sono notevoli. I cinofili italiani si sono imposti in tutto il mondo ed in tutte le specialità. Non raramente- e non faccio elenchi perché il nostro organo ufficiale di stampa, “I Nostri Cani” ne ha fatto cronache precise e puntuali e continua a darne immagini anche nelle pagine riservate ai “Successi all’estero”sono saliti sul podio, ed al primo posto, per titoli di campione del mondo. Abbiamo conquistato il podio più alto anche al Cruft’s, la più nota esposizione del mondo. Il numero degli iscritti ha un andamento positivo nonostante la crisi in tutti i settori.” Tutto questo quindi significa che l’allevamento italiano è ai vertici... “Certamente. Certamente” dice a voce alta come stesse ripercorrendo alcune tappe di un anno importante. La finestra incornicia uno spicchio di fine autunno, le ultime foglie di robinia, i cappotti, i giacconi, le auto, i tram, il grigio azzurro di un cielo di vetro… “I risultati sono stati ottenuti con selezioni scientifiche, intelligenti. I classici sistemi morfologici e funzionali hanno confermato con i successi ottenuti la validità di tutto l’apparato ENCI ed è la conferma della via giusta intrapresa dalle Società specializzate. Infine sono aumentati i controlli sulle cucciolate con intervento finanziario ENCI ed anche questa è un’ulteriore garanzia per i cinofili ”. Un bilancio.. “Importante perché vi hanno contribuito tutti, dal Consiglio che ha lavorato a lungo e bene agli uffici che sono impegnati con intelligenza in un’opera non certo facile né senza fatica, ed infine ai Soci, agli allevatori, ai cinofili. Insieme dimostrano che l’ENCI è una meravigliosa realtà. Ed è proprio a questa realtà, a questo mondo che ha una identità precisa e si pone come esempio di sinergia, che rivolgo, con sincerità e, mi permetta, con affetto, anche a nome del Consiglio, gli auguri per un lieto Natale ed un sereno Nuovo anno.”
Rodolfo Grassi
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Come vivere in armonia
Leader del Siberian Husky È affettuoso, intelligente, socievole, alla ricerca di affetto da chi sa conquistarlo con dolce fermezza. Alcune dicerie da sfatare Allevato dal popolo dei Ciukci nell’Asia del nord, il Siberian Husky sbarca nella primavera del 1908 nel nord America. L’anno successivo, grazie alla partecipazione dei primi esemplari alla corsa su slitta “All Alaska Sweepstakes”, si fanno notare per velocità e resistenza e, nonostante alcuni musher li definiscano ironicamente RATS Siberian (ratti siberiani), il Siberian Husky inizia a destare un vero interesse nell’ambito delle corse su slitta.
COLORI E DISEGNI ORIGINALI Tutti i colori dal nero al bianco totale sono permessi. Si riscontra una varietà di macchie sulla testa di tipo diverso, inclusi vari disegni che non si trovano in altre razze.
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La gloria e la notorietà per la razza arriva nel 1925 grazie a Leonard Seppala e alla staffetta di cani che permise di portare il vaccino contro la difterite alla cittadina di Nenana e a quella di Nome in Alaska. Nel 1930 la razza viene riconosciuta dall’American Kennel Club. Nel giugno 1938 nel New England viene fondato il Siberian Husky Club of America che, nell’agosto dello stesso anno, redige un nuovo standard più approfondito ed esplicativo sulle caratteristiche della razza. In ritardo di una decina di anni, rispetto al resto d’Europa, le prime importazioni di Siberian Husky in Italia, avvengono nella seconda metà degli anni 70, ma la svolta per la razza avviene nella prima metà degli anni ‘80, quando diversi allevatori italiani rivolgono la loro attenzione verso il mercato americano e iniziano le prime importazioni dagli USA di cani importanti per migliorare e correggere i difetti dei cani presenti in Italia.
TAGLIA E PESO Altezza al garrese Maschi da 53,5 a 60 cm Femmine da 50,5 a 56 cm. Peso: Maschi Femmine
20,5 a 28 kg 15,5 a 23 kg
CURIOSI E INTRAPRENDENTI La credenza in generale è che il Siberian Husky sia testardo, in addestrabile, tendente alla fuga, riservato e per questo non festoso all’arrivo del proprietario e non desideroso di coccole; la maggior parte di queste dicerie sono infondate, il Siberian Husky è un cane intelligente e socievole, non è diffidente verso gli estranei e non ha
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è bravo e si comporta in giusto modo, specialmente quando esegue un comando da noi richiesto. Una volta ambientato tenterà subito di far emergere il suo temperamento curioso e intraprendente, non permettete però che esageri, fategli capire sin da subito quali sono i limiti da non valicare. Ricordiamo però che un cucciolo quando arriva in un nuovo ambiente ha bisogno di tempo per adattarsi. Al Siberian Husky non piace stare solo, adora la compagnia di persone o altri animali.
la natura possessiva del cane da guardia. Per il Siberian Husky tutto ciò che corre, striscia e vola è una preda irresistibile e se decide che vuole farsi un giro esplorativo, lo fa! Ma se il proprietario è riuscito ad ottenere il suo rispetto, educandolo, con il tono della voce, il Siberian Husky lo riconoscerà come suo leader e pertanto ritornerà dal suo capobranco.
L’EDUCAZIONE Prima di pensare di educare il Siberian Husky si deve ottenere il suo rispetto ed
attenzione divenendo così il leader, la vita dei cani nordici dipendeva dal padrone, il rapporto tra l’uomo ed il cane era di cieca obbedienza, vista la difficoltà di sopravvivenza al di fuori del branco. Il Siberian Husky non aspetta altro, vuole obbedire, il suo leader deve essere una persona che ha tempo da trascorrere con lui per fare sport o passeggiate, non importa, quello che conta è trascorrere tempo assieme e fare cose assieme. Per educare bene da subito il nostro cucciolo è importante il tono della voce, deciso ed irremovibile quando sbaglia con un secco “no”, dolce ed affettuoso quando
GLI OCCHI PENETRANTI Sono a forma di mandorla, moderatamente distanziati e posizionati un po’ obliqui. Possono essere marroni o blu; anche diversi l’uno dall’altro: uno marrone e uno blu (l’eterocromia è ammessa dallo standard di razza). L’espressione è penetrante ma amichevole, interessata e mai cattiva.
LA FOLTA PELLICCIA Il mantello è composto dal pelo di guardia e da un sottopelo lanoso che aumenta se le temperature sono sotto zero, cade, o meglio è in muta, quando le temperature ricominciano a salire. La cura del mantello richiede poche ed essenziali operazioni come spazzolarlo regolarmente per rimuovere il sottopelo lanoso specialmente in questi periodi di muta, nei cambi di stagione, un bagno tiepido aiuta a liberarsi prima del pelo superfluo. Il manto è inodore ed anallergico, può essere cardato come la lana ed usato per confezionare guanti, sciarpe e maglioni. Davide Capanni e Cristina Rimini
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LE NOSTRE INTERVISTE
Davide Capanni e Cristina Rimini
“Gli italiani sono migliori” La razza ha subito un prevedibile calo quantitativo ma un netto miglioramento di morfologia e carattere. Il fascino dello sleddog Una razza affascinante che negli ultimi anni ha subito forti scossoni nei numeri, cosa vi ha spinto a “tenere duro”? Finito il boom del cane di moda, quella che in economia viene chiamata “bolla speculativa”, i veri amanti della razza hanno continuato a selezionare, noi siamo felici di questo, cosiddetto, calo di numeri in Italia, è stata la fortuna del Siberian Husky, i pochi allevatori rimasti si presume siano amanti della razza e quindi dediti ad allevare con serietà. Quanto a noi, negli anni, abbiamo sempre fatto un numero esiguo di cucciolate, la nostra forza è l’amore per la razza che fa parte della nostra famiglia dal 1989. Avete ottenuto successi in tutto il mondo, potreste fare una panoramica sulla razza, all’estero? Possiamo dire che in Europa il livello generale è più che buono con molti soggetti di grande qualità mentre pochi anni fa i migliori soggetti venivano da Spagna e Italia, ora anche nel resto d’Europa e in Russia sono presenti ottimi soggetti con molte importazioni da Stati Uniti e Canada da prestigiosi allevamenti.
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Un carattere particolare: vale ancora il detto “mezzo gatto”? Un detto particolarmente calzante. Adora l’ambiente domestico e quando a turno hanno l’opportunità di passare del tempo in casa è una lotta riuscire a sedersi sul divano senza averne almeno uno che ti si stende sopra le gambe cercando coccole e carezze. Alcuni di loro rimangono eterni cuccioli ad esempio il nostro Wondy a 5 anni compiuti pretende ancora di essere preso in braccio come quando era piccolo. Gli occhi azzurri influenzano ancora il gusto della gente? Si, decisamente si. Nonostante in generale ci sia più informazione riguardo la razza, è la richiesta più frequente e non si guarda altro ma riteniamo che sia un dovere di ogni allevatore informare i futuri proprietari di cercare un cucciolo sano con genitori visibili in allevamento e testati per la displasia e le oculopatie. Spesso e volentieri le persone non sanno che il Siberian Husky può portare tutti i colori di occhi e di pelo.
Se doveste descrivere lo sleddog e dare qualche consiglio? Lasciamo la parola a Giancarlo Farneti, musher del team Stelle a Nord, composto da 5 Siberian Husky del nostro allevamento con affisso Cry Out. “Definirei lo sleddog come apice della simbiosi tra uomo/cane e scambio di reciproca fiducia. E musher è la definizione che mi balza subito in testa appena mi sento chiedere cosa vuol dire sleddog. Gli allenamenti, in mancanza di neve, vengono effettuati su terra con un apposito carrello e, sfruttando il loro innato “desire to run” cioè la loro insita “voglia di correre”, si comincia con poche centinaia di metri fino a raggiungere, nell’arco della stagione, in base alla frequenza ed al tipo di allenamento, un percorso quotidiano di circa 10/15 km, tutti incentrati sulla resistenza e non sulla velocità. Il nostro obbiettivo è la partecipazione a traversate non competitive (trekking con la slitta) organizzate da amanti di questo sport. Anche con un Siberian Husky è possibile addentrarsi nel mondo dello sport in bicicletta o correndo con il proprio cane.
Loamy Lane’s LorenSofia
Pregi e carattere del Bloodhound
Il cane dietro al naso “Inventato” da Sant’Uberto è possente, docile e ha un odorato strepitoso Insieme ai Gris de Saint-Louis, portati dal re dalle sue crociate in Oriente, ai Fauve de Bretagne e ai Cani Bianchi del Re, il Chien de Saint-Hubert fa parte delle quattro razze di cani reali citati da Carlo IX come antenati di tutti i cani da grande caccia. Una delle razze più antiche, apprezzata e utilizzata nell’arte venatoria. Discende direttamente da cani da caccia dal mantello nero o nero e focato.
SELEZIONATO DAI MONACI La storia, narra che fu il monaco Hubert ad allevare per primo questo segugio, da lui, diventato patrono dei cacciatori, presero il nome di Chien de Saint Hubert – Cane di San Uberto. Grazie alle sue innate doti di cacciatore questo cane fu richiesto e si diffuse in tutte le Ardenne, utilizzato soprattutto per la caccia al cinghiale. In seguito fu importato anche in Inghilterra, dove fu chiamato Blood Hound , ovvero segugio dal sangue puro. Ben presto anche l’America si accorse di questo eccellente cane, fu importato soprattutto nell’America del sud e utilizzato per la ricerca degli schiavi fuggitivi.
DOTI STRAORDINARIE Il Bloodhound è forse tra tutti i segugi, il più grosso e possente, conosciuto anche come “il cane dietro a un naso” per via di
Ossobuco del Campo dell’Oro
una delle sue caratteristiche più evidenti, un tartufo vistosissimo, dotato d’ineguagliabile olfatto, il quale, fa di questo maestoso cane uno dei più nobili esponenti della famiglia dei segugi.
genza, le potenzialità e il suo atteggiamento positivo fanno del Bloodhound un alunno eccezionale.
CARATTERE
Il Bloodhound è un cane dall’aspetto forte, dignitoso e dalla corporatura possente. Nonostante la mole, il movimento è morbido e gradevole, un corpo dalle linee armoniose, la muscolatura molto sviluppata ma mai pesante e goffa. La testa e il collo attirano subito l’attenzione di chi lo guarda, per l’abbondante pelle e le rughe profonde. A “riposo” questo cane ha un’andatura lenta e ondeggiante ma flessibile, elastica e sobria, all’occorrenza è capace di lunghe corse, su qualunque tipo di terreno. Il Bloodhound ha una pelle liscia e morbida ed elastica su tutto il corpo, più abbondante e pendente quella sulla testa, questa caratteristica lo rende particolarmente riconoscibile, così come la sua espressione che appare un po’ malinconica resa tale dalla pelle sulla fronte e sul muso che forma delle pieghe che pendono e che diventano ancor più evidenti quando
Amorevole e dolcissimo con chi considera i suoi famigliari, adora i complimenti e le coccole del padrone al quale dimostra di essere particolarmente attaccato mentre con chi non conosce, è un po’ riservato ma sempre educato. Tollerante con tutti i cani e con altri animali domestici, ha una vera adorazione per i bambini. Questo cane può essere considerato tra i più gradevoli da accogliere nella propria casa purché sia ben chiaro che per il raggiungimento di un rapporto armonioso, appagante e di soddisfazione reciproca, dovrà essere ben educato sin da subito, consapevoli che la sua educazione, per definirsi tale, richiederà molto tempo, molta fatica e infinita pazienza ma consolatevi, il vostro sforzo di oggi sarà il risultato del vostro domani, infatti, l’intelli-
ASPETTO
il cane abbassa la testa. Ma non fatevi ingannare, il Bloodhound in beffa al suo aspetto è tutt’altro che malinconico, al contrario è esuberante, allegro e giocherellone.
TAGLIA L’altezza dei maschi è compresa tra i 63 e i 68 cm. quella delle femmine, tra i 58 e i 63 cm. Con tolleranza di 4 cm. In più o in meno. Il peso ideale è di 46 - 54 kg per i maschi e 40 - 48 kg per le femmine.
MANTELLO Esistono tre varietà di mantello: rosso, nero focato e fegato focato, Il nero focato può presentarsi con una “gualdrappa” o “sella” di colore scuro – nero. Il nero-focato con gualdrappa il colore nero è predominante mentre le parti di colore fulvo focato saranno quelle sul muso, le guance, sopra gli occhi, sul petto, le gambe e la regione perianale. Il nero-focato con sella presenterà molte più parti del corpo di colore
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SELEZIONE Crescere ma ancor più far nascere un Bloodhound non è semplice, tutt’altro, allevare è una vera e propria arte, una scienza che richiede approfondite e sempre aggiornate conoscenze sulla teoria della selezione e sulle applicazioni dei metodi di miglioramento genetico, le linee di sangue, le caratteristiche e lo standard della razza. E’ necessario assicurarsi che i cani che si vogliono usare nella selezione siano sani, esenti da tutte quelle malattie genetiche che possono interessare la razza. La razza in Italia è tutelata dal Bloodhound Club d’Italia.
IL CANE MOLECOLARE
fulvo focato e la zona di colore nero sarà soprattutto quella dorsale. Le stesse zone e disposizione di colore si trovano nel fegato-focato. I colori dei mantelli non sono sempre del tutto omogenei, spesso si possono notare peli o zone più chiare. Le tonalità e l’intensità dei rossi o fulvi possono variare, in linea di massima è sempre preferibile che il rosso sia deciso. Piccole macchie bianche sul petto, le dita e la punta della coda sono tollerate ma non proprio desiderate.
ATTIVITA’ FISICA E SALUTE Come tutti i segugi hanno bisogno di fare molto esercizio fisico, se vivete in un appartamento, non pensate di cavarvela con la passeggiatina serale è solo nell’immaginario collettivo che questo cane dall’aspetto pacioccone sia tranquillo e ami la vita sedentaria, al contrario adora fare lunghe corse e ha un bisogno fisico di scaricare quotidianamente molte energie. Chi volesse avvicinarsi a questa razza deve necessariamente sapere che a 60 giorni tutti i cuccioli sembrano piccoli e non troppo ingombranti, in meno che non si dica questo cucciolone dal muso buffo e il corpo strabordante di pelle e rughe diventerà un bel cagnone che potrà pesare fino a 50 kg. in alcuni casi anche di più. Oltre l’impegno per l’educazione è necessario mettere in conto quello per curare ogni aspetto della sua crescita: psichica e fisica, bisogna sapere che un cane che cresce così in fretta necessita maggiori cure e attenzioni particolari affinché i suoi muscoli e la sua struttura ossea crescano in modo adeguato.
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Il Bloodhound è conosciuto anche come “cane molecolare” per la loro abilità nel seguire piste di sangue. Le lunghe orecchie raccolgono gli odori che provengono dal terreno, il naso, come un aspirapolvere, raccoglie setaccia e sceglie. I Bloodhound da anni sono utilizzati in Inghilterra e nel nord dell’America per rintracciare fuggitivi e persone scomparse. Da qualche anno i Bloodhound sono anche addestrati e utilizzati in Italia nel soccorso e per la ricerca di persone scom-
parse. La percezione olfattiva di questo cane straordinario è davvero eccezionale, non a caso è considerato uno dei nasi più efficaci e potenti del mondo canino. Un Bloodhound segue piste vecchie di settimane e per decine di chilometri senza stancarsi e senza staccare il naso da terra, riuscendo a distinguere la specifica pista di un animale (o uomo) tra le tante che incontrerà strada facendo. La pista assume per loro una grande importanza, talvolta, ahimè, più del richiamo del padrone. Sappiate dunque, se lo lascerete libero dal guinzaglio che, nel caso in cui odorasse una traccia e iniziasse a seguirla, non vi resteranno che due possibilità: armarvi di tanta pazienza e aspettarlo, oppure corrergli dietro. Sappiate che nulla di ciò che avrete fatto o farete per il vostro amico andrà perso, se compiuti nella giusta direzione, questo segugio meraviglioso sarà capace di regalarvi sentimenti ed emozioni ineguagliabili non solo dal rapporto di fiducia, amore e devozione che saprà donarvi e dalla relazione affettiva che potrete stringere se saprete “mettervi nei suoi panni” ma anche dai riconoscimenti e trofei che vincerà “per compiacervi” nel mondo delle esposizioni e delle prove di lavoro. Egle Dorato dei Maranzana
Vascia Isidoro e Vascia Italo
Il più prestigioso riconoscimento della VDH
Pierluigi Pezzano medaglia d’oro Le congratulazioni del Presidente e l’applauso dei mille invitati. La commozione del premiato che dice… Le parole incidono giorni non ancora remoti: sfumano dall’attualità e diventano frammenti di una favola bella. Vive se consegnata alla memoria perché la racconti ai vagabondi dell’anima, i cinofili che inseguono il sogno mai concluso di razze sempre migliori. L’ha vissuta e continua ad esserne protagonista Pierluigi Pezzano, medico, innamorato di ogni Dobermann che vorrebbe ad immagine del mondo. A lui il 12 ottobre scorso a Dortmund il professor Peter Friedrich presidente della VDH, l’ente della cinofilia tedesco, ha consegnato la medaglia d’oro per le grandi benemerenze acquisite nel mondo della cinofilia ed in particolare nella selezione del Dobermann. È la prima volta che, nella gloriosa storia dell’ente, una onorificenza tanto importante viene consegnata a chi oltrefrontiera si è imposto nella selezione di una razza tipicamente germanica. Un riconoscimento all’universalità della cinofilia che annulla le frontiere in nuovi significati a cui ha fatto riferimento anche il presidente Peter Friedrich e che ogni cinofilo ben conosce in quel suo vagabondare fra tecnica e passione. A conclusione della cerimonia in un
“Il cinofilo è un vagabondo dell’anima” grande salone d’onore l’applauso dei quasi mille invitati a significare il consenso unanime a chi si è imposto nei più importanti ring del mondo ed ha segnato traguardi significativi per la selezione. Perché Pierluigi Pezzano, oramai storico presidente dell’AIAD. l’associazione che tutela la razza, proprietario e selezionatore di campioni nell’albo d’oro delle più prestigiose rassegne e capostipiti negli alberi genealogici più importanti, è un autentico innamorato del Dobermann, un selezionatore mai stanco di credere nei sogni come infinita ombra del vero. Cosa si prova ad essere chiamati, avvicinarsi al palco sapendo che tutti son lì per lei? “È una grande emozione, davvero una grande emozione. Una quindicina di giorni prima mi era stato annunciato con una lettera, del conferimento della medaglia d’oro. È stata la prima sorpresa e la prima grande emozione. Ogni cinofilo autentico sa cosa significhi”…
Tace ed è bello constatare che c’è ancora chi a 65 anni dopo tanto tempo in cinofilia si fa sorprendere ancora da attimi in cui la commozione vince e vela il mondo. “La ritengo una medaglia al Dobermann in Italia per il lavoro che abbiamo fatto e che continuiamo a fare per la razza. Nel mondo i nostri campioni sono al top per bellezza, attitudini e carattere… “Quindi siete soddisfatti…” “Macché, se fosse così sarebbe un guaio. In cinofilia non esiste un trono, ma scale da salire perché selezione significa progresso continuo, non ci sono traguardi definitivi ed il successo non si raggiunge se non con la fatica... Ecco perché siamo un po’ scienziati ed un po’ sognatori”. Quindi non c’è neppur tempo per coltivare i sogni… “E’ vero se si pensa che ogni vittoria non è un punto d’arrivo ma un dono al futuro”. “In cinofilia ogni podio ha una durata effimera, direi che non esistono troni su cui riposare ma gradini da salire”. Tace un attimo, poi, a voce bassa, come a se stessa… “ed è forse proprio questo il bello, guardare ad ogni cucciolo come ad un progetto che si sta avverando ed innamorarsi ogni volta di dei propri desideri”. Rodolfo Grassi
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Il Cirneco moderno torna alle origini Il comitato tecnico ha riesaminato lo standard con l’obiettivo di conservare il tipo primitivo nell’antica tradizione della razza rigettando ogni forma di “modernizzazione” Il Cirneco dell’Etna in Italia è quasi una razza sconosciuta, non ha mai goduto di grande diffusione, e da decenni il numero delle nascite riconosciute si è mantenuto fra i 100 e i 150 soggetti all’anno. Fortunatamente esiste una buona popolazione, alimentata dai cacciatori, che producono circa due o trecento cuccioli all’anno che, seppure privi di pedigree, costituiscono un serbatoio prezioso che risponde alla necessità di rinsanguare le correnti genetiche e soprattutto per consolidare la rusticità e la tradizionale funzione. In Sicilia l’amore per questa antica razza è ancora forte e radicata nella mente dei cinofili dove ancora oggi viene largamente utilizzata per la caccia al coniglio. Cogliere questa realtà significa riconoscere l’essenza primitiva di un animale che la natura ha voluto selvaggio perché solamente questa condizione gli ha permesso di vincere una sfida durata tre mila anni
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che è stata per il cane motivo di sopravvivenza in un ambiente impervio e in larga parte precluso ad ogni altra razza. Da quando il Cirneco è stato riconosciuto dall’ENCI sono stati attuati due aggiornamenti in merito alla descrizione dei suoi caratteri etnici. Il primo standard morfologico, scritto nel 1939 dal Prof. Giuseppe Solaro, rimane sempre l’opera di riferimento e non si può prescindere dalla sua conoscenza se si vuole approfondire la morfologia di questo animale. Lo standard del Cirneco è stato aggiornato per la prima volta nel 1989 ed oltre alla classificazione che da “cane appartenente alle razze da cerca” è diventato “ cane primitivo” non si è neppure provveduto ad eliminare alcune imprecisioni presenti nella descrizione. La difficoltà di verificare la narrazione su un numero sufficientemente adeguato di soggetti, che per la verità non sono stati mai messi a disposizione dell’insigne Maestro,
ha indotto all’inesattezza di alcuni particolari. Siamo così arrivati all’ultimo aggiornamento che nasce alla fine del 2011 da una richiesta specifica della FCI che, nei confronti di tutte le razze italiane, ha richiesto di formulare le descrizioni secondo uno schema standardizzato. Il comitato tecnico della Società Amatori del Cirneco ha così messo mano sullo standard di razza con l’obiettivo di conservare il tipo primitivo nell’antica tradizione della razza, cercando di salvaguardare nella descrizione i caratteri che evidenziassero la distinzione e la innata eleganza di questo cane, rigettando ogni forma di “modernizzazione” e ponendo su tutto, come punto fermo, la consapevolezza che questo animale debba essere votato principalmente all’attività venatoria e che la morfologia debba necessariamente essere assoggettata alla funzione. Questo ultimo aggiornamento è ancora
Cyer’a Marsala e Nor di Hadranensis
NEL MONDO Il Cirneco dell’Etna, nel marzo del 2013, ha fatto il suo debutto ufficiale nell’alta aristocrazia della cinofilia mondiale partecipando per la prima volta al Crurfts. Infatti da quest’anno in Gran Bretagna, sotto le regole Kennel Club, è stato possibile iscrivere soggetti di questa razza nella classe “Any variety import register – Hounds”. Si tratta di una classe mista di cani di tipo “Hounds” che sono momentaneamente inclusi in un registro non ancora pienamente ammesso. Grazie a questa iniziativa la partecipazione del Cirneco ha rappresentato un passo decisivo nel cammino per diventare finalmente riconosciuto al pari delle altre razze. Al Crufts hanno sfilato 20 soggetti. Il giudice all-rounder Steve Hall ha assegnato il BOB a Hadranensis Remo, che è stato riconosciuto anche come miglior soggetto della classe mista, mentre il BOS è stato attribuito alla femmina Hadranensis Violetta di Kinabula, due soggetti allevati in Gran Bretagna da genitori italiani. Il Kennel Club Inglese ha riconosciuto la razza nel 2002 ma questa decisione è scaturita da un decennio di attività da parte di un gruppo di sostenitori mirata a promuovere e fare apprezzare il Cirneco ai cinofili della Grande Isola. Il primo Cirneco è stato adottato nell’Isola nel 2001 e oggi ne risultano registrati più di 100 con una prospettiva rassicurante di curiosità e di interesse. Nel 2009 si è formato in Gran Bretagna un club di razza. Nel febbraio di quest’anno l’Ente Inglese, in collaborazione con il Hound Association, ha organizzato un seminario rivolto ai giudici specialisti Hound dove l’esperto giudice italiano Domenico Tricomi ha proposto una presentazione morfologica del Cirneco che ha destato vivo interesse. Nell’ultimo decennio, nel Nord Europa così come nel Nord America, è stata una consuetudine assistere a raduni di razza con molte decine di soggetti. La Finlandia, che per alcuni versi deve essere considerata la nazione che prima delle altre ha iniziato ad importare soggetti dall’Italia, oggi dispone di una popolazione importante con una significativa attività di club che anno dopo anno tende a consolidarsi. Anche gli allevatori russi, negli ultimi anni, hanno mostrato un interesse crescente nei confronti del nostro cane e, grazie a importazioni di soggetti di ottima qualità, sono riusciti a costituire una popolazione con basi morfologiche di livello al di sopra della media.. Negli USA, già alla fine del secolo scorso, si organizzano prove di lavoro e raduni di bellezza con una partecipazione di oltre 50 soggetti. All’inizio di questa avventura americana, ancora prima che la razza fosse ufficialmente riconosciuta, sono stati chiamati a giudicare i migliori specialisti italiani per dare una giusta e corretta indicazione sul tipo e sulla costruzione di questo cane per garantire uno sviluppo positivo e condiviso in tutto il mondo.
Jane Moore
sottoposto alla verifica della Federazione Internazionale e non appena riceverà l’approvazione sarà ufficialmente pubblicato. Tale lavoro sarà anche accompagnato da un commento attraverso il quale la Società che tutela la razza puntualizzerà tutti i particolari che per l’esigenza dello schema standardizzato non hanno trovato adeguata descrizione. In questo ultimo ventennio si è registrato un continuo aumento di adozioni di questo cane esclusivamente come cane da compagnia ed è facile prevedere che la sua grande eleganza gli farà conquistare un posto di rilievo nella cinofilia italiana ed internazionale. Questa possibilità deve essere motivo di riflessione per chi alleva ma, soprattutto, per chi ha il dovere di salvaguardarlo. Se si vuole veramente tutelare una razza occorre rigettare ogni forma di assoggettamento delle mode o delle dinamiche del mercato e conservarne le caratteristiche fenotipiche così come sono state tramandate. Le motivazioni zootecniche e culturali lo impongono in quanto questo cane deve essere considerato un reperto archeologico vivente e la storia di almeno 5000 anni, di cui è portatore, è un patrimonio che appartiene a tutta l’umanità. Il Cirneco dell’Etna, svuotato dalle sue doti venatorie, resterebbe privo della sua identità, perderebbe le sue radici, sarebbe un altro cane. Domenico Tricomi
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Non soltanto fotografie… Ingenue immagini per incendiare la nostalgia ed illuminare un augurio “A che serve passare dei giorni se non si ricordano?” C. Pavese Anno 1919, un cane poliziotto afferra un uomo per la caviglia durante una sessione di addestramento. Fotografia The Public Ledger Service
Anno 1948, un Fox Terrier a pelo ruvido in posa sul furgoncino per la consegna del latte. Fotografia di Melville B. Grosvernor, National Geographic
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Le immagini giungono da lontano e svaniscono in una favola bella e sono i giorni dei desideri scritti col dito sui vetri alitando per trovare altro spazio. Adesso è grande persino il fiocco di neve a cui li affidi. Svelano età serene ed attimi irripetibili, confidano segreti bisbigliati al vento perché ne faccia altri respiri. Raccontano di gioie che credevi eterne e improvvisi dolori senza cielo. Ed è il diario che santifica la memoria e diminuisce le pagine da consumare. Te n’accorgi all’improvviso precipitando nella suggestione di un altro Natale. Ci pensi mentre nel cammino dei tuoi giorni spalanchi gli occhi alla speranza ed il desiderio rifiuta l’orizzonte e cerca l’infinito. … Solo qualche fotografia sbiadita nel bianco e nero che sa di nostalgia e di tenerezza: incerta e luminosa come un sorriso
di bimbo. Immagini d’un tempo lontano che il National Geographic e La Repubblica ripropongono come un dono alla gente e l’invito ad un delicato cammino in anni scomparsi. Allora tutto era forse più difficile ma indagato ora, con gli sguardi della memoria, sembra appartenere ad un’età dell’oro. Ed era la gioventù che viveva i suoi giorni e la maturità ti pareva remota. … Solo qualche fotografia che diventa tela d’autore a significare un’epoca e tanti ricordi, ad essere la scintilla per un incendio della nostalgia, a far cigolare la moviola che si sofferma sulle pellicole d’autore. Quelle che firmi tu ed il tuo cane. Che interpreta lui ed i vostri affetti. Sappile ascoltare, hanno la voce di stagioni che ritornano su un altro fiocco di neve. Giungono come una preghiera desiderata, durano quanto un sospiro che ti allevia una pena, se ne vanno in una pioggia sottile che bagna i pensieri. Dicono di giorni lontani che hanno i colori
Anno 191 zampa a u7, a Flanders in Belg Fotografia n cane della Croce io un soldato allea R to durante di Harriet Chalmersossa. la Prima G Adams, N uerra Mon ational G diale fascia eographic la
A fa q
ondotta ai cani e c d ta a in a ta tr na corsa. a, una slit e in Alask a al traguardo di u phic m o N a 9 Anno 191 usher donna arriv , National Geogra da una ma di Thomas A. Ross Fotografi
Anni ’50 Alpine, Texas, un mandr e cane. iano stagionale in viaggio con m Fotografia di Lu oglie is Marden, Natio nal Geographic
Anno 1919 Aberfoyle, Scozia, una muta di cani assieme a un guardiacaccia scozzese. Fotografia di William Reid, National Geographic Anno 1941, un pastore tedesco viene accettato nella Guardia Costiera USA, dove svolgerà servizi di sentinella. Fotografia di J. Baylor Roberts, National Geographic Attualità, in Groenlandia la Pattuglia Sirius è l’unico corpo sbiaditi di una nostalgia ingenua. militare al mondo che si muove Perché anche questo, se vuoi, è il signifisu slitte trainate da cani in una cato del Natale ed il tempo diventa gitano: continua sfida contro il freddo, lascia i sentieri quotidiani e s’addentra nei dove il migliore amico viottoli dell’anima per suggerire storie dell’uomo ti salva la d’amore per tutti. vita. Sanne, sulla sua cuccia, si Buon Natale a Voi ed a ciascuno di Voi. gode le attenzioni del capo della La Redazione base Engkjær Søren Hansen. Fotografia di Fritz Hoffmann
Anno 1941 Rush fanno un ottim ville, Indiana. L’abilità nei sa questa foto. Fotoo cane poliziotto, recita la didalti del Doberman ne scalia originale grafia di Willar di d Culver, Nationa l Geographic
t Scott aveva pitano Rober . Chris, uno dei ca il , d Su o ol io edizione al P ere l’equipagg Anno 1911, spammofono per intratten gr hic portato un brava apprezzare. onal Geograp suoi cani sem Herbert G. Pointing, Nati Fotografia di
2º posto per gli azzurri della categoria large
Doppio successo al Campionato Europeo
Applausi all’Italia dell’Agility In gara 800 binomi di 34 nazioni. I tricolori secondi nell’individuale ed a squadre Fantastico ed emozionante sono gli aggettivi più appropriati per definire l’edizione 2013 dell’European Open di Agility Dog, ed è sicuramente fantastica ed emozionante l’esperienza di poterlo vivere direttamente. I numeri che esprime questa manifestazione internazionale ci fanno meglio comprendere la dimensione dell’evento organizzata in maniera ineccepibile dal Belgio nella cittadina di Neeroeteren dove in una location magnifica e con una intelligente distribuzione delle prove in tre giornate e in quattro campi coperti hanno permesso uno svolgimento delle prove più agevole rispetto alle edizioni passate in cui i binomi erano spesso costretti a terminare le prove oltre le dieci di sera, mentre la possibilità offerta di correre indoor e su fondo sabbioso hanno permesso di gareggiare al meglio nonostante i temporali quotidiani improvvisi. Numeri davvero importanti: 800 binomi in gara in rappresentanza di 34 nazioni con oltre 400 soggetti in categoria large, poco meno le categorie small e medium. Molti volti nuovi nella spedizione italiana che hanno affrontato, con lo spirito giusto e determinato, questo grande evento.
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Fondamentale il ruolo del team leader Angelo Lione, giudice di grande esperienza, il quale ha avuto l’indubbia capacità di modulare gli interventi dei team italiani distribuendo consigli, incitando, redarguendo così che tutti i ragazzi hanno potuto mantenere la giusta concentrazione per tutti i tre giorni. I risultati parlano chiaro e danno ragione alle scelte effettuate. Venerdì, il programma prevedeva la qualificazione alla finale di domenica di 15 team large e 15 small/medium. Presenti 104 team large e 91 team small/medium. Ebbene abbiamo qualificato ben 3 team italiani large su 4 presenti rispettivamente 4°, 6° e 12°. Un 5° posto per un team small/ medium ha permesso, dopo anni, di essere presenti alla finale. La qualificazione individuale di sabato ci gratifica con il 1° posto di Gianluca Schingaro e la sua Encore, a seguire , 10° Denis Beoni e Brie, 11° Michele Orsi e Twenty, 26° Fabio Zannoni e Edy nella prova di agility, 7° Gervasio Sicignano nel jumping. In finale entra anche Roberto Ferrari con il miglior risultato italiano nella combinata agility/jumping.
La categoria small vede qualificati Nicola Giraudi con il 6° posto nel jumping e Carlo Zambotto, mentre il miglior risultato italiano nella combinata permette a Costanza Lissoni di accedere alla finale dei medium. La finale di domenica vede gareggiare le squadre su uno spettacolare e coinvolgente percorso a staffetta. Nella categoria large siamo “vice Campioni Europei” con il team Doc’s Friends (Occhini, Rociola, Fazio, Sabbatini) mentre si qualifica al 6°posto Tic e Tac Italy (Ferrari, Orsi, Battaglia, Zannoni) e all’8° All or nothing (Sicignano, Schingaro, Zanti,Beoni). La squadra small/medium Clochards & Friends (Babini, Galleri, Raimondi, Verri) manca per un soffio il podio e si classifica al 5°posto. La finale individuale si svolge su un percorso di agility. Grande emozione e gioia ci procura, nella categoria small, con il 2° posto e conseguentemente vice Campione Europeo la performance di Nicola Giraudi con Twister. Una menzione merita anche Carlo Zambotto con Leopolda (11° posto) per la grinta e la concentrazione messa in campo. Più che onorevole il 22° posto della Lissoni che non ha sfigurato, con Gyula, al co-
Il passaggio allo slalom, uno degli ostacoli più impegnativi dell’agility dog
2º posto individuale categoria smal per Nicola Giraudi con il Jack Russell Twister
spetto di così tanti campioni e professionisti. Grandi speranze erano riposte nell’individuale large per i nostri 6 binomi approdati alla finale. Ci temevano i nostri avversari che reputano ormai l’Italia nel novero delle nazioni più forti. Sarà stata l’emozione della finale, la tenuta della concentrazione dei tre giorni di gara o l’imponderabile destino fatto sta che sul bellissimo percorso elaborato della giudice italiana Sandra Deidda, non abbiamo ottenuto i risultati sperati e che peraltro potevano essere alla nostra portata. I risultati conseguiti all’EO2013, di grandissimo rilievo internazionale, ci inducono a pensare che la strada intrapresa dal movimento dell’agility italiana vada nella
L’intera rappresentativa azzurra al Campionato Europeo Agility Dog 2013
giusta direzione e che l’attenzione che ENCI sta rivolgendo verso questa disciplina è un sicuro investimento verso la cinofilia del futuro, futuro che ci vedrà ancora protagonisti nel panorama competitivo mondiale. In ultimo vorrei mettere sotto una lente d’ingrandimento aspetti che esulano da fattori meramente tecnici; ho visto i ragazzi dei vari team italiani essere accomunati da uno spirito sportivo difficilmente riscontrabile in altre discipline o sport, ho visto i “veterani” dare consigli spassionati alle “matricole”, aiutarli a scacciare paure e dubbi, dispensarsi consigli prima e dopo ogni percorso, farsi il tifo vicendevolmente, tutto questo è stato emozionante tanto
quanto il risultato ottenuto. Altro elemento di soddisfazione, parlo ora come dirigente dell’ENCI, è la grande considerazione che il corpo giudicante internazionale rivolge verso i nostri, ahimè pochi, giudici essi sono la massima espressione tecnica che un Kennel club esprime ; gli attestati di stima e i complimenti rivolti alla nostra Sandra Deidda ci devono riempire di orgoglio. Gianluca Di Giannantonio sponsor ufficiale
Un particolare dell’albero delle donazioni che si trova all’ingresso della scuola a testimonianza della solidarietà ricevuta anche dal mondo della cinofilia
Gonzaga, ricostruito l’istituto distrutto dal terremoto
La solidarietà ha fatto scuola Il nuovo edificio sorto anche con il contributo dell’ENCI, del Gruppo Cinofilo Virgiliano e Comasco. L’inaugurazione alla presenza del sindaco Claudio Terzi e del ministro Maria Chiara Carrozza Poco meno di un anno e mezzo fa, il 29 maggio 2012, un evento catastrofico ha provocato vittime e danni ingentissimi : fu il terremoto di più ampie proporzioni che si fosse mai manifestato in questo lembo di Pianura Padana. Furono particolarmente colpite le province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Mantova. Come Gruppo Cinofilo Virgiliano ci interrogammo immediatamente sull’accaduto e valutammo alcune proposte per dare un tangibile segno di partecipazione alle popolazioni mantovane colpite. Purtroppo le esigue disponibilità delle risorse ci ha successivamente indirizzati a scegliere per una sola comunità. Per una serie di motivazioni, già ampiamente prese in esame in precedenti occasioni, si è scelto di indirizzare gli sforzi per la cittadinanza di Gonzaga e prioritariamente per il ripristino della scuola primaria, poiché l’evento catastrofico aveva reso inagibili le strutture esistenti. Il Consiglio direttivo dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, contestualmente, aveva stanziato una somma da destinare alle terre disastrate. Per la parte destinata al mantovano, il Consiglio Regionale della Lombardia stabilì di appoggiare l’iniziativa a favore di Gonzaga ed alla quale successivamente si unì anche il Gruppo Cinofilo Comasco. Il 7 settembre scorso il sindaco di Gonzaga, avvocato Claudio Terzi, ha invitato quanti avevano contribuito alla ricostruzione, all’inaugurazione della scuola composta da 15 aule, laboratori di musica, arte, informatica, mensa, sala polivalente e palestra di dimensioni regolamentari per pallavolo e basket. Una mattina bellissima di
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fine estate, ampia la partecipazione della popolazione locale. Il sindaco di Gonzaga, alla presenza delle autorità militari, religiose, scolastiche e civili tra cui il ministro all’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, nel suo intervento ha illustrato il percorso che ha portato alla realizzazione di un’opera così importante e ringraziato quanti hanno contribuito alla realizzazione della struttura. Terminati gli interventi si è proceduto alla visita degli ambienti scolastici inaugurati. Con estrema soddisfazione si può affermare di aver assistito ad un chiaro esempio di efficienza ed efficacia: infatti, in tempi veramente corretti si è passati dalle parole ai fatti con una chiara visione dell’impiego delle risorse rese disponibili. Zeffirino Riccardi
Taglio del nastro ad opera del sindaco di Gonzaga Claudio Terzi e del Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza
GRUPPO CINOFILO COMASCO In qualità di presidente, ho aderito all’invito del primo cittadino della città di Gonzaga Dr. Claudio Terzi e con la mia presenza alla cerimonia ho inteso rappresentare tutti i Soci del Gruppo Cinofilo Comasco non potendo comunicare con ognuno ho pensato che il mezzo migliore fosse attraverso l’organo ufficiale dell’ENCI “I NOSTRI CANI” che tutti ricevono. E’ bello pensare che l’edificio scolastico della scuola primaria intitolato a “DON LORENZO MILANI” ricostruito in tempi record come giustamente precisa il Dr. Zeffirino Riccardi, abbia avuto in piccola parte anche il contribuito del Nostro Sodalizio che compare impresso sull’albero posto nell’ampio ingresso della scuola. Piera Corsini Croce
XLIV ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE di FORLÌ CAC-CACIB
GRUPPO CINOFILO FORLIVESE Via E. Locchi 5/E 47122 Forlì (FC) - www.gruppocinofiloforlivese.it - info@gruppocinofiloforlivese.it
1-2 FEBBRAIO 2014
FIERA DI FORLÌ a 500 metri dal casello di Forlì sulla A14 - locali coperti e riscaldati SABATO 1 FEBBRAIO gruppi 1,4,5,6,7,10 - MOSTRE SPECIALI: Bobtail SABATO 1 FEBBRAIO - Raduno del Lagotto Romagnolo DOMENICA 2 FEBBRAIO gruppi 2,3,8,9 - MOSTRE SPECIALI: Labrador Retriever - Golden Retriever - Lagotto Romagnolo DOMENICA 2 FEBBRAIO - Raduno del Volpino Italiano GIURIA COMPLETA SU: WWW.GRUPPOCINOFILOFORLIVESE.IT E WWW.MIGLIOREDIRAZZAREPORT.IT
CONCORSO JUNIOR HANDLER – BIS JUNIORES – BIS GIOVANI – BIS VETERANI 31 GENNAIO 2014 - h. 17.00 – CONVEGNO NAZIONALE: “IL CUCCIOLO, UN NUOVO CITTADINO” 1/2/14 h.15.30 “Criteri di valutazione morfo-funzionale del Lagotto Romagnolo” Conversazione del Prof. Giovanni Morsiani 2/2/14 h.9.30 Incontro formativo UCIS “Quando la cinofilia da soccorso è una realtà” Termine iscrizioni: 1° chiusura 08/01/2014 - 2° chiusura (con maggiorazione) 18/01/2014 Le iscrizioni per l’esposizione internazionale e il raduno e i relativi pagamenti devono essere inviate unicamente a: Kallistè Casa editrice - Via Tommaso Ferreri 73G - 10070 Barbania (TO) - Tel.011/9242660 - Fax 011/9243916 e 011/9243855 - email: kallistecasaeditrice @virgilio.it I pagamenti dovranno pervenire a mezzo vaglia postale intestati a: Kallistè Casa Editrice - Via Tommaso Ferreri 73G - 10070 Barbania (TO) Iscrizioni On-line e pagamento con carta di credito unicamente su: www.miglioredirazzareport.it Per le iscrizioni a mezzo fax si consiglia di chiedere conferma della regolare ricezione DIRETTAMENTE a Kallistè Casa Editrice. Le iscrizioni incomplete, illeggibili e/o non accompagnate dalla prova di avvenuto pagamento saranno cestinate senza preavviso. Per i cani iscritti in classe CAMPIONI, allegare l’attestato. Le iscrizioni dovranno essere corredate dalla dichiarazione di iscrizione all’ANAGRAFE CANINA REGIONALE con indicazione del codice identificativo denunciato presso la stessa anagrafe. È OBBLIGATORIA LA VACCINAZIONE ANTIRABBICA ESEGUITA IN DATA NON INFERIORE A 30 GIORNI E NON SUPERIORE A 12 MESI DAL GIORNO DELL’ESPOSIZIONE
RECENSIONE DOPO DI TE LEI di Mario Bartoli Erasmo Perdere un figlio di diciassette anni all’improvviso per un aneurisma e, in seguito alla certificata morte clinica, donarne gli organi, è l’esperienza tremenda vissuta da Mario Bartoli giornalista di Livorno. Dopo anni di depressione Mario Bartoli riesce a ritrovare un po’ di pace nell’incontro con un cane, Kyra, che non può naturalmente coprire il vuoto lasciato dal figlio, ma che nella pazienza e nell’affetto verso Mario riesce a dare una speranza di vita. Comincia così la storia di un’amicizia tra Mario e Kyra che con il tempo s‘irrobustisce sempre di più e che trova nel servizio e nel volontariato verso i più deboli una ragione di essere. Kyra e Mario diventano una presenza importante per i bambini in difficoltà. Contro ogni aspettativa e previsione Kyra ottiene anche il brevetto che le consente di entrare nella Protezione Civile. I proventi del libro andranno in beneficenza ai ragazzi Autistici del “Progetto Filippide” dove Mario e Kyra svolgono opera di volontariato.
CENTRO DI FORMAZIONE AUTORIZZATO ENCI
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PERUGIA - FEBBRAIO 2014 ROMA - MARZO 2014 CORSO CONDUTTORE CINOFILO DI ESPOSIZIONE
MILANO - FEBBRAIO 2014 Sono aperte le iscrizioni Contattare l’Accademia Europea di Cinologia: e-mail: info@accademiacinologia.it Cell. 346-5165600 - Fax: 0364-456700 Web: www.accademiacinologia.it
Best in Show del Raduno “Giubileo del CCC” Giudice Pietro Paolo Condò 1° Barbone toy nero , Osmanthus Omnia Noir pr. Bruno Nodalli 2° Lowchen, Gwaihir’s Rio Royale pr. Dimitri Corti 3° Griffone Belga, Rus Elodser Vivid Star In My Life pr. Sonia Milesi
A Lucca la due giorni del Club Cani da Compagnia
Festa grande per il Giubileo Cerimonie e confronti in un’atmosfera magica. Nei ring 919 concorrenti. Applausi al presidente del CCC Pietro Paolo Condò e a tutti gli organizzatori dell’evento “Grande” è la parola più adeguata per descrivere la doppia manifestazione cinofila organizzata dal Club Cani Compagnia (CCC) nella struttura fieristica di Lucca il 28 e 29 Settembre scorso. La già consolidata “Special Premier”, tappa obbligata per i Soci del Club, è stata quest’anno associata al “Giubileo”, un evento storico ed unico che ha arricchito la già riconosciuta, meritata fama del Club. Fondato nel 1963, ha infatti festeggiato i 50 anni. In mezzo secolo il Club di cui ci onoriamo essere membri, è cresciuto in maniera esponenziale valicando i confini ed assumendo risonanza a livello internazionale. Merito indubbio di questo successo va al presidente Pietro Paolo Condò ed allo staff direttivo che lo affianca in un clima di entusiasmo, affiatamento e amicizia. Il lavoro del team è all’origine della riuscita delle expo organizzate dal Club ed in particolare del successo del doppio evento di settembre. Capillare e curata in ogni particolare l’organizzazione sia pri22
Un momento del Convegno organizzato durante la manifestazione. Il Dott. Pierre Melanie ha relazionato riguardo il problema dell’obesità.
Best in Show del Raduno CCC “Special Premier” che si è tenuto a Lucca la vigilia del Giubileo del Club Cani Compagnia Giudice Franco Gatti 1° Barbone grande mole nero, Atastar Love Ulimited pr. Philip Langdon - Carolina Tassinari 2 ° Japan Chin, Zenco Del Fior Di Pesco pr. Marco Piovano 3° Lhasa Apso, Chic Choix Pax Romana pr. Kopola Sanna
ma che durante le expo. Costanti e numerose infatti le dettagliate informazioni nel periodo precedente. Mail e continue comunicazioni del Club hanno informato i Soci su sede delle manifestazioni, strutture ricettive e persino itinerari stradali per raggiungere la struttura fieristica ed il parcheggio nel più semplice e breve tempo. Eccellente la scelta della location: una struttura nuova con ampi spazi per gli espositori e i numerosissimi visitatori. Una scelta privilegiata dal presidente che ha escluso strutture all’aperto sebbene corredate di zone verdi e ville di gradevole impatto visivo: vi sarebbero stati seri problemi in caso di pioggia. Una scelta previdente dato che la domenica una pioggia battente in una giornata uggiosa ha perseverato sino a sera inoltrata. La struttura, è stata valorizzata dall’ ordinata disposizione dei ring e da eleganti allestimenti floreali che hanno contribuito ad accentuare il clima festoso in entrambe le giornate. Ottimo il servizio di ristorazione. Spazioso e ben organizzato il parcheggio. Presenti numerose personalità di spicco della Cinofilia Italiana che hanno verificato ed apprezzato il grande interesse tecnico ed il coinvolgimento emotivo di tutti i Soci del Club. Presente anche il presidente ENCI Francesco Balducci che prima di partire per presenziare all’Expo di Macerata, ha inaugurato l’evento della Special Premier ed ha inoltre fatto pervenire un comunicato in cui è scritto fra l’altro: “… colgo l’occasione per esprimere a tutti, in modo particolare al Presidente ed al consiglio del Club, l’orgoglio mio personale e del Consiglio dell’ENCI per il vostro operato”. Grande consenso è stato espresso anche dal Vicepresidente dell’ENCI Dino Muto e dal direttore generale ENCI Fabrizio Crivellari, entrambi partecipi a questo evento di grande valenza per il mondo della cinofilia. Decisamente elevata la presenza degli esemplari Italiani e stranieri iscritti, ben 919, un numero inatteso che ha meravigliato tutti ed ha premiato l’operato
che il CCC ha svolto in questi anni. La giuria, in gran parte costituita da giudici stranieri, ha valutato con severità ma anche con grande competenza, attenzione e precisione. Le verifiche zootecniche sono state rigide ma in generale hanno comunque riscontrato il consenso degli espositori. Non vi sono state polemiche o contestazioni ma atmosfera di sana competizione, cordialità, serenità, armonia ed amicizia che hanno caratterizzato entrambe le giornate. L’intero week-end ha avuto il sapore di una festa, la grande festa del Club, vissuto come una grande famiglia in cui ognuno può godere dei propri spazi per contribuire ad una costante crescita. Al termine dei giudizi un ricco ed ottimo buffet aperto a tutti ha creato un ulteriore momento di convivio e di aggregazione. Splendide e graditissime le torte a tema offerte dal Club a tutti i soci. Rispettando gli orari, con encomiabile precisione, al buffet ha fatto seguito il momento più atteso e ricco di emozioni
Pietro Paolo Condò con il Direttore Generale dell’ENCI Fabrizio Crivellari
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di ogni expo: il Best in Show. Un ring d’onore spazioso con ampio pre-ring, allestito con grande raffinatezza grazie alla presenza di originali composizioni floreali e bandiere delle nazioni di provenienza dei giudici, ha visto sfilare i soggetti più meritevoli per ogni razza tutelata dal Club. Di gran gusto i premi messi in palio dal CCC: oggetti dipinti a mano, medaglie d’oro, coppe, coccarde. Una tovaglietta ricordo con i colori del Club è stata donata a tutti gli iscritti. Numerosissimi i premi offerti dai soci che hanno voluto anch’essi contribuire a queste irripetibili giornate. Al termine del Best in Show sabato 28 un numero elevatissimo di Soci ha preso parte alla Cena di Gala. Presenti il Presidente onorario del CCC Claudia Brocchi, ma anche soci storici fra cui Antonio Lanini ed il presidente del Gruppo Cinofilo Lucchese Daniele Gaddini, il Consigliere del Comitato Consultivo degli Esperti Giudici Gianluca Pasqualetti, l’Avvocato Maria Grazia Poli della Commissione di Disciplina di 2ª istanza dell’ENCI ed il direttore Generale dell’ENCI Fabrizio Crivellari. Una sala gremita ha applaudito alla consegna di numerosissimi premi, diplomi e ricordi offerti dal Club. Momenti di grande soddisfazione ed emozione hanno coinvolto i presenti che hanno sostenuto i premiati con fragorosi applausi. Doverosi riconoscimenti sono stati attribuiti anche ai Soci storici Italiani ed esteri in un clima di reciproca stima. È doveroso ringraziare chi si è prodigato affinché non ci fossero momenti di default nello svolgimento di questo storico appuntamento che appartiene a tutti noi. Un ringraziamento particolare e sincero va al presidente, ai Consiglieri Marco Marabotto e Francesco Di Paola Nuzzo al delegato ENCI Barbara Corsini e ad Elisa Signorini per la sua totale disponibilità nel coordinare le esigenze organizzative nella città di Lucca. Grazie alle instancabili Segretarie, Renata Bonino e Tiziana Falcetti, che con gentilezza e pazienza hanno risolto piccoli e grandi problemi dei Soci. Grazie infine alla Royal Canin per il suo generoso contributo, ai Soci volontari che hanno partecipato all’organizzazione pur non esponendo i
Paolo Condò, Da sinistra: Pietro e Dino Muto
i
Francesco Balducc
loro cani, alla Consigliera Maria Luisa Marchese, a tutti gli altri Consiglieri del CCC, un caloroso ringraziamento anche alle Socie Lori Samarelli e Francesca Romano Greco che con i loro servizi fotografici hanno fermato i momenti salienti di entrambe le giornate consentendo l’immediata pubblicazione delle immagini attraverso i canali informativi istituzionali del Club. Grazie infine agli espositori tutti che con la loro larga partecipazione hanno reso possibile la concretizzazione di tali manifestazioni. Questo week end resterà una tappa importante nella storia del CCC, un riferimento fondamentale per tutti. Concludo con un riferimento estrapolato dal messaggio del Presidente: “… Vi saluto… dandovi soprattutto appuntamento a Lucca per l’ultimo week end di settembre 2063… dove dovremo essere tutti presenti al prossimo Giubileo del CCC!”. Grazia Guadagno
La giuria internazionale che ha operato nell’ambito dei due Raduni “50 anni in Compagnia” .
i nostri
Cani
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Anno 59 num. dicembre 2013
Le responsabilità del proprietario o del conduttore
Assicuriamoci... del cane Anche la sola custodia temporanea di un ausiliare obbliga a risarcire eventuali danni che provoca
La responsabilità che investe il proprietario di un cane “sin dal giorno della sua adozione” non si limita all’impegno moralmente assunto con questo speciale essere vivente, ma si estende ad una responsabilità che si assume nei confronti del nucleo sociale in cui si vuol favorire l’ingresso dell’animale (una famiglia, un condominio, un quartiere, un parco, un luogo di caccia, un locale pubblico… ecc.). Per il corretto funzionamento di ogni contesto sociale, occorre rispettare le regole prefissate da quel determinato gruppo e questo, per un proprietario di cani diligente, significa non solo adeguare i propri comportamenti a ciò che la società si aspetta da lui in quanto “proprietario” (mi viene in mente l’esempio della condotta del cane al guinzaglio e/o museruola nei locali pubblici). Allorquando si contravviene alle suddette regole occorre assumersi, tuttavia, la responsabilità delle proprie azioni (e di quelle del proprio cane) sopportandone le relative conseguenze, si parla così della cosiddetta responsabilità giuridica dei proprietari di animali che può essere di carattere civile e/o penale. Ci occuperemo, in questa occasione, della responsabilità civile disciplinata all’art. 2052 e 2043 c.c. Di regola, il proprietario di un animale, o chi se ne serve, è responsabile dei danni cagionati dall’animale stesso, sia che fosse sotto la sua reale custodia, sia che fosse smarrito o fuggito. Si tratta di una responsabilità di carattere oggettivo a carico del proprietario dell’animale che ha cagionato il danno fondata sulla relazione di fatto tra proprietario e animale: in altri termini, in presenza di un danno provocato da un animale, la legge presume che il responsabile del danno (e, dunque, il soggetto obbligato al risarcimento) sia il proprietario dell’animale. La suddetta responsabilità obbliga il proprietario dell’animale, o il suo detentore, a risarcire il danno patrimoniale e non patri-
moniale (es. danno biologico e danno morale) cagionato a terzi: in altre parole, se per esempio, un animale sfugge al controllo del proprietario e salta addosso ad un passante strappandogli gli abiti e ferendolo ad una mano, il proprietario sarebbe obbligato al risarcimento del danno cagio-
nato dal proprio cane sia con riferimento al danno patrimoniale (il costo degli abiti danneggiati) sia con riferimento al danno non patrimoniale (il danno biologico derivato dalla ferita, i giorni di inabilità temporanea, il danno morale). Sono tristemente noti, infatti, gli episodi di cronaca in cui si descrivono gli esiti drammatici di alcuni incidenti automobilistici dovuti all’attraversamento di cani da caccia e cagionati dai medesimi, come, in questi casi, il proprietario possa addirittura trovarsi obbligato a risarcire danni quantificati in importi pari a diverse centinaia di migliaia di euro anche se dimostra che il cane si era slegato da solo o si è rotto il guinzaglio. Per le ragioni esposte in narrativa, ritengo sia buona abitudine per tutti i proprietari di cani stipulare una polizza assicurativa che garantisca il proprietario da tutti i danni che il proprio animale cagioni a terzi. Avv. Giuseppe Anastasio (del foro di Milano)
PRECISAZIONE
EXPO INTERNAZIONALE DI BIELLA 18 gennaio 2014 Gruppi 1 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 19 gennaio 2014 Gruppi 2 - 8 - 9 - 10 Giuria e iscrizioni su
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La squadra italiana
Gli italiani sul podio Terzi nella classifica a squadre e secondi nell’individuale. Perfetta l’organizzazione, ottimi i terreni, lodevole l’impegno del sindaco e dell’assessore allo sport Domenica 20 Ottobre, nella suggestiva cornice dello storico Comune di Cormons, a 10 km da Gorizia ed a soli 3 km dal confine con la Slovenia, si è concluso il IV° Campionato Europeo di Pista IPO F-H. Tredici quest’anno le Nazioni presenti alla competizione con 32 unità cinofile a catalogo. Per regolamento ogni squadra poteva iscrivere al massimo tre cani; i primi due Team qualificati per Nazione concorrevano con il loro punteggio finale al risultato per la classifica a squadre. Rispetto alla passata edizione che ha visto la partecipazione di 8 Nazioni e 16 cani va sottolineato un incremento pari al doppio del numero di concorrenti con il conseguente aumento dell’ impegno organizzativo. In modo particolare è stato necessario reperire quasi 900 ettari di terreno erboso di prato stabile, il più possibile omogeneo e nello stesso tempo facilmente raggiungibile, per poter accedere alle piste con la propria auto senza l’ausilio di fuoristrada. Dei 900 ettari sparsi nei comuni della
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2º posto individuale per Florian Stampfer e Jango vom Helo, Pastore Tedesco
Regione, 500 sono stati salvaguardati per la gara (visto e considerato che per ogni cane venivano messi a disposizione quasi 5 ettari di terreno) e 400 sono stati messi a disposizione delle squadre per effettuare gli allenamenti. Da regolamento ogni pista è tracciata da una persona estranea che deve effettuare un percorso lungo 1800 passi (pari a circa 1200 metri) formato da 7 lati rettilinei e un lato a semicerchio, per un totale di 8 lati e 7 angoli di cui almeno due devono risultare acuti, ovvero tra i 30° e 60°, lasciando sul percorso 7 oggetti di varia natura. L’esecuzione della ricerca sulla pista verrà effettuata dal cane tre ore dopo la tracciatura. Trenta minuti prima della partenza un secondo tracciatore andrà ad intersecare due lati della pista ad esclusione del primo e dell’ultimo lato; questo attraversamento serve a verificare se il cane ha memorizzato bene l’odore alla partenza e soprattutto non si fa trarre in inganno da altri odori.
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Anno 59 num. dicembre 2013
La giuria e gli organizzatori dell’evento
Nel corso della ricerca il cane dovrà seguire l’andamento della traccia e trovare i sette oggetti posizionati lungo il percorso dal tracciatore e segnalarli al suo conduttore. Ogni binomio dovrà effettuare due prove diverse; con due giudici e tracciatori differenti in due giorni non consecutivi. Per realizzare tutto questo l’organizzazione ha lavorato quasi per un anno nel cercare i terreni, provare e riprovare i percorsi in modo tale che i tracciatori memorizzassero i tracciati per poter segnalare al giudice eventuali errori da parte dei cani. Sono stati scelti due direttori di pista capaci come Gianni Buttò, che ha provveduto a prepara le Piste A, ed Paolo Spaccini per le Piste B; entrambi avevano a disposizione quattro tracciatori e due intersecatori di provata esperienza per un impegno totale di dodici persone. Durante la cerimonia di apertura del Campionato, il conduttore veterano Renzo Diani con la sua Waia di Oroval ha aperto la sfilata, seguito dalle unità cinofile dei cani da soccorso del Friuli Venezia Giulia che hanno portato una bandiera gigante (5mt x 3mt) dell’FCI. Durante i quattro giorni di prove, per la realizzazione di questo Campionato, hanno collaborato oltre 40 persone con varie mansioni e grazie a loro tutto si è svolto nel migliore dei modi. Il lavoro era costantemente seguito dal supervisore Svizzero Mike Greub che alla fine della prova si è congratulato con noi per il perfetto operato, confermato anche dai due Giudici Saso Cvek e Peter Lengvarsky. I disegni delle piste sono stati realizzati tramite Google Earth, pertanto il direttore di pista, i tracciatori, il giudice e alla fine anche il concorrente avevano lo stesso identico disegno e su ogni lato erano segnati i passi del tracciato.
Al centro Daniele Peres con gli organizzatori
A questo importante appuntamento cinofilo abbiamo avuto l’onore della presenza del Presidente Mondiale della commissione utilità e difesa Frans Jansen ed del rappresentante dell’ENCI Franco Di Vito, che ringrazio per aver intrattenuto con professionalità il Presidente, i Giudici ed il Supervisore, i quali non hanno risparmiato parole di elogio per tutto lo staff tecnico e organizzativo, per l’ottimo svolgimento della prova e per l’elevato livello qualitativo dei concorrenti. Eccellenti i risultati che per la prima volta hanno fatto registrare un’alta percentuale di classificati: n° 1 Eccellenti, n° 8 Molto Buono, n° 7 Buono, n° 2 Sufficienti.
Squadre qualificate n° 9. Vince la Croazia nella classifica a squadra e conquista anche il podio individuale con l’esperto conduttore Klicek Zdravko Un complimento alla Nazionale Italiana che ha ottenuto il 3° posto a squadre ed il 2° posto assoluto nell’individuale con Florian Stampfer e Jango vom Helo, Pastore Tedesco. Non dimentichiamoci però che il motore capace di spingere questa macchina organizzativa è stato l’Assessore allo sport Giorgio Cattarin appoggiato dal Sindaco Luciano Patat e dal supporto dell’Amministrazione Comunale di Cormòns. Daniele Peres
3º posto nella classifica a squadre per l’Italia
La squadra Italiana 3° classificata Piero Piccoli con Ex, Pastore Tedesco Florian Stampfer con Jango vom Helo, Pastore Tedesco Werner Rungalddier con Vasco Lastal, Pastore Tedesco Riserva Simona Martinengo con Black Panther, Boxer tigrata
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Guida alla conoscenza dei farmaci in veterinaria
Dalla penicillina ai fans
La funzione ed il corretto uso di antibiotici, antivirali e prodotti antinfiammatori. La resistenza dei batteri aumenta con l’inverno Quando il veterinario parla di antibiotici, cortisonici, farmaci antinfiammatori… è facile per i proprietari di cani far confusione sul significato, talvolta mai spiegato loro, di tali termini. In realtà, aiutare questa comprensione, anche se necessariamente in modo generico, può essere utile per il medico per avere maggiore collaborazione e per evitare, da parte del proprietario del cane i più comuni errori di somministrazione, sbagli talvolta non da poco perché in grado di compromettere completamente l’efficacia di una terapia. Gli antibiotici sono forse i farmaci più usati, e talvolta abusati, del settore veterinario. Il loro utilizzo sugli animali consegue, evidentemente, ad una lunga pratica nella medicina umana. In realtà, questa considerazione e l’erronea sensazione moderna che essi abbiano salvaguardato la nostra salute, non deve farci perdere il senso dell’immenso valore che la loro scoperta rivestì in tempo non così lontano Fu nel 1928 infatti, che il biologo e farmacologo britannico Alexander Fleming, mentre effettuava degli esperimenti in laboratorio a Londra notò che in una piastra per coltura batterica si erano sviluppate delle muffe. Questo evento non era poi così raro, ma ciò che lo incuriosì fu il fatto che attorno a tali muffe i batteri si erano praticamente disciolti. La muffa apparteneva al genere Penicillium. Nasceva così la storia della penicillina, purificata da quel tipo di muffa 10 anni più tardi, opera scientifica che meritò il Nobel per la medi-
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cina e la fisiologia, nel 1945, non solo a Fleming, ma anche a Ernst Chain e Howard Florey che l’avevano isolata. Da allora, per decenni, si continuò a ricavare antibiotici da muffe e funghi, fino ai giorni nostri in cui gran parte di essi sono prodotti in laboratorio come sostanze di sintesi. La loro attività si esplica su una vastissima gamma di batteri, organismi unicellulari, mentre non hanno alcuna funzione sui virus (dal latino “veleno”), organismi infettanti ancora più piccoli dei batteri e non costituiti nemmeno da una cellula. Questa distinzione è importante ed evidente soprattutto in medicina umana dove siamo riusciti a sconfiggere la micidiale tubercolosi, provocata da un batterio, grazie all’uso degli antibiotici, ma non siamo in grado di contrastare un più banale raffreddore, provocato da virus. È però vero che, di fronte ad un’infezione virale, sarà spesso utile utilizzare comunque antibiotici per prevenire sovra infezioni batteriche, talvolta più gravi della causa primaria. Mentre i virus derivano il loro significato dal latino, gli antibiotici hanno mutuato il significato greco di “anti-bios”, ovvero “contro la vita”. Ed, in effetti, la loro attività può essere tesa all’uccisione dei batteri (antibiotici battericidi) o all’arresto della loro crescita (antibiotici batteriostatici). Questo è possibile perché, a seconda della categoria di appartenenza, l’antibiotico può andare a distruggere la parete cellulare del batterio o alterare le sue funzioni vitali oppure bloccarne lo sviluppo. In generale, questo faciliterà la reazione immu-
nitaria del cane che potrà, così, reagire alla malattia. Il tipo di antibiotico da utilizzare è scelto dal veterinario non solo sulla base dell’infezione da combattere, valutata per mezzo di specifiche colture batteriche o, più comunemente, sull’esperienza del medico, ma anche in relazione alla sede in cui essa si evidenzia. Ciò è importante sia perché esistono antibiotici cosiddetti “ad ampio spettro”, efficaci su molti differenti batteri, e “a spettro ridotto”, sia perché sistema nervoso centrale, occhio, prostata, mammella e polmone possono essere raggiunti in concentrazioni adeguate solamente per mezzo di alcuni particolari antibiotici. La loro somministrazione può, avvenire per iniezione o per bocca. Anche i tempi della cura ed i modi possono variare negli orari e nella durata e, decisi dal veterinario non possono essere mutati. È grave errore ridurre arbitrariamente durata e dosi dell’antibiotico in uso e nessuno deve farlo senza prima aver consultato il veterinario. I batteri, infatti, possono presentare la cosiddetta antibiotico-resistenza, ovvero alcuni loro ceppi possono sopravvivere ad un determinato antibiotico e, replicandosi, riprendere il controllo dell’organismo con l’aggravarsi dell’infezione. Non solo, possono nel tempo dar vita ad una nuova tipologia di batteri più difficile da combattere e trasmissibile anche ad altri cani. Questo accade tanto più facilmente quando, vedendo il nostro ausiliare migliorare, decidiamo all’improvviso di ridurre il dosaggio
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del farmaco o, peggio, interrompiamo la terapia: così facendo i pochi batteri ancora in vita, perché casualmente più resistenti, replicheranno facendo riesplodere l’infezione a questo punto non più controllabile con lo stesso farmaco. Per tutte queste motivazioni è essenziale per un proprietario non somministrare un antibiotico al proprio cane su autonoma iniziativa, né tantomeno decidere da soli di modificare dosi e tempi indicati sulla prescrizione veterinaria. Altra categoria di farmaci, completamente differenti dagli antibiotici, ma sovente utilizzati contemporaneamente, sono i cosiddetti FANS, ovvero i farmaci antinfiammatori non steroidei. Questi, più comunemente definiti antidolorifici, sono sostanze in grado di ridurre i processi infiammatori dell’organismo ma, come dice il nome, non sono cortisonici. Dato che l’infiammazione si accompagna sovente a febbre e dolore, il loro meccanismo d’azione è generalmente sfruttato per l’attività analgesica ed antipiretica che comporta. Da ciò consegue che la durata della loro somministrazione è limitata alla stretta esigenza di ridurre nel cane uno stato di disagio, risolto il quale essi possono anche essere interrotti improvvisamente, senza tempi di terapia predefiniti. Al contrario, quando ad esempio il problema da affrontare è il dolore artritico nel cane anziano, è probabile che essi diventino, per gli ultimi anni della vita del soggetto, un presidio medico da utilizzare spesso e per tempi molto prolungati, vista la progressività della patologia. Altre malattie per le quali
essi sono largamente impiegati sono tendiniti, borsiti, infiammazioni in generale a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, dolori post- intervento chirurgico… Ma il loro utilizzo apparentemente facile, talvolta necessariamente prolungato, non deve affievolire l’accortezza con cui essi vanno somministrati in medicina veterinaria. Di fianco alla loro efficacia nel ridurre gli stati infiammatori, infatti, vi è tutta una serie di effetti dannosi che possono provocare sui meccanismi di protezione della mucosa gastrica, in primis quello di favorire la penetrazione dell’acido cloridrico attraverso la stessa con conseguente effetto corrosivo. Inoltre nei cani, a ancor più nei gatti, vi è una maggiore sensibilità all’azione lesiva degli antinfiammatori, soprattutto se umani (la classica aspirina..), pertanto la regola di base per l’utilizzo dei FANS nei nostri ausiliari è farlo esclusivamente su prescrizione del veterinario, mai con farmaci umani, ma solamente per uso animale e nei dosaggi consigliati, molto più bassi che in campo umano. Altra categoria di farmaci antinfiammatori, utilizzati spesso quando l’efficacia dei FANS non è più sufficiente, è quella dei cortisonici o farmaci steroidei. Queste sostanze, attualmente prodotte anche in laboratorio, sono in natura degli ormoni secreti dai surreni, piccole ghiandole che si trovano sopra ogni rene, le cui funzioni sono molteplici ed essenziali per la sopravvivenza dell’organismo. I cortisonici, ad esclusiva prescrizione medica, possono essere somministrati per via
iniettiva, per via orale o anche sotto forma di creme e pomate. La loro potente attività antinfiammatoria, per inibizione delle normali funzioni del sistema immunitario, li vede farmaci ideali nel combattere numerose patologie quali gravi condizioni allergiche, shock anafilattici, asma, allergie alimentari, discopatie e artriti croniche. Un uso mirato viene fatto contro le più rare malattie “autoimmuni”, patologie gravi che si verificano quando il sistema immunitario “impazzisce” e comincia ad aggredire cellule proprie e normali dell’organismo, provocandone la distruzione (es. anemia autoimmune). In questo caso, i cortisonici andranno a bloccare il sistema immunitario nella sua attività autodistruttiva salvaguardando le cellule sane. Solitamente i dosaggi sono più alti all’inizio della terapia per poi essere ridotti gradualmente fino all’interruzione definitiva anche dopo settimane . Questo è necessario per permettere all’organismo di riabituarsi ad un normale livello di steroidi nel sangue; alcuni soggetti, infatti, durante la terapia cortisonica prolungata possono divenirne addirittura dipendenti ed ammalarsi se viene interrotta troppo presto. Ma i cortisonici, se pur sempre più validi alleati , possono determinare effetti collaterali fra cui aumento della minzione, della fame e della sete, affanno muscolare e letargia fino alla ben più grave predisposizione alle infezioni causata dall’abbassamento delle difese immunitarie. Sara Ceccarelli Medico veterinario
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CONOSCIAMO LE R
IL BASSET H
ENCI JUNIOR CLUB
COM’È FATTO: L’ASPETTO MORFOLOGICO
IL CARATTERE
Il Bassethound è un segugio a gambe corte. La schiena è molto lunga rispetto alle zampe, è quindi un cane che sta nel rettangolo. Pur essendo molto basso, è un cane robusto e forte. La testa è grande ed il tartufo (naso) è largo e sporgente. Le orecchie sono lunghissime, ricoperte da pelo fine e vellutato Gli occhi sono a forma di rombo, marroni, con espressione calma e seria. La coda è lunga, affusolata a forma di sciabola.
Il Bassethound è un cane placido, serio che si muove senza fretta. È riflessivo e osserva senza agitarsi tutto quello che lo circonda. È tenace, affettuoso e possiede una voce melodiosa e profonda.
L’EDUCAZIONE
La sua calma e serietà lo rendono un cane abbastanza facile da educare. Non bisogna però confondere la sua calma con la rassegnazione: sa bene quello che vuole. È molto attaccato al padrone. Da cucciolo è vivace ed ha bisogno di essere educato con pazienza.
altezza
LA TAGLIA Altezza al garrese (spalla) da 33 a 38 cm. Peso femmine circa 23 kg. maschi circa 27 kg. lunghezza
IL MANTELLO Il Bassethound ha un pelo corto e forte, sul muso e sulle orecchie è fine e vellutato. I COLORI Tutti i colori sono ammessi. I più diffusi sono: Tricolore: con macchie bianche, nere e focature marroni. Bianco e arancio
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STORIA DEL BASSETHOUND
Nel Medio Evo fu allevato in Francia dai monaci come cane da caccia alla lepre. In seguito si diffuse in Inghilterra che è diventata la sua Patria. Nel tempo si è trasformato in ottimo cane da compagnia che ha ben conservato il suo ottimo fiuto da segugio.
E RAZZE CANINE
T HOUND
?
ENCI JUNIOR CLUB
? DOMANDINE
Le razze canine sono suddivise in 10 gruppi. I Bassethound appartengono al Gruppo numero:
…………………....................................................………........................................... • GRUPPO 1 • GRUPPO 2 • • • • • • • •
CANI DA PASTORE E BOVARI (ESCLUSI BOVARI SVIZZERI) CANI DI TIPO PINSCHER E SCHNAUZER - MOLOSSOIDI E CANI BOVARI SVIZZERI GRUPPO 3 TERRIER GRUPPO 4 BASSOTTI GRUPPO 5 CANI TIPO SPITZ E TIPO PRIMITIVO GRUPPO 6 SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE GRUPPO 7 CANI DA FERMA GRUPPO 8 CANI DA RIPORTO CANI DA CERCA CANI DA ACQUA GRUPPO 9 CANI DA COMPAGNIA GRUPPO 10 LEVRIERI
Come si chiama il naso del cane? ................................................. E la spalla? ................................................. Di che forma sono gli occhi del Bassethound? ................................................. E’ un cane vivace o placido? ................................................. coloralo come vuoi!
LE CURE
Da buon segugio, ama passeggiare, annusare nei prati e infilarsi nei roveti. Dato il pelo corto, vive bene in casa, al riparo dalle intemperie. Le orecchie hanno bisogno di essere pulite spesso all’interno per proteggerlo dalle otiti. Per mantenere il mantello in ordine, pulirlo spesso con un panno umido o con l’apposito guanto.
INFO
Visita il sito www.enci.it troverai tutte le informazioni sulla razza. Potrai consultare lo Standard di razza (sul motore di ricerca interno al sito digita: standard Bassethound) e leggere gli articoli pubblicati sulla rivista I Nostri Cani (clicca su archivio rivista). 33
CONOSCIAMO LE R
IL CAVALIER KING C COM’È FATTO: L’ASPETTO MORFOLOGICO
Il Cavalier King Charles Spaniel è un cane che sta nel rettangolo: la schiena è un poco più lunga della lunghezza delle zampe. Di taglia piccola è grazioso ed ha uno sguardo molto dolce. Il muso è corto e paffuto. Gli occhi sono larghi, scuri e rotondi. La coda è lunga , allegra e frangiata.
lunghezza altezza
LA TAGLIA L’altezza media al garrese (spalla) è di circa 33 cm. Peso: da 5,4 a 8 kg.
IL CARATTERE
Molto affettuoso, sempre allegro, simpatico e giocherellone. Con il suo sguardo dall’aria sbigottita ha conquistato tutti diventando uno dei cani da compagnia preferiti.
STORIA DEL CAVALIER KING CHARLES SPANIEL
È originario dell’Inghilterra. Discende dal “cugino” King Charles Spaniel. Data la simpatia che ispirava, divenne il cane da compagnia di re Carlo II d’Inghilterra e di molti principi. A corte gli era permesso di entrare in tutte le stanze, così come nel Parlamento.
IL MANTELLO Il Cavalier King Charles Spaniel ha un pelo liscio e setoso con lunghe frange sulle orecchie, zampe, coda, sotto la pancia e sul petto. I COLORI Nero focato (detto Black and Tan) Marrone brillante simile al rubino (detto Ruby) Bianco con grandi macchie color castagna (detto Blenheim) Bianco e nero con focature (detto Tricolore)
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L’EDUCAZIONE
È un cane intelligente con i suoi tempi d’apprendimento. È sensibile pertanto non sarà necessario alzare la voce per farsi ascoltare. Essendo così adorabile, bisognerà evitare di viziarlo troppo e dargli delle abitudini quotidiane che andranno mantenute nel tempo.
E RAZZE CANINE
G CHARLES SPANIEL
ENCI JUNIOR CLUB
? DOMANDINE
Da quale razza deriva il Cavalier King Charles Spaniel? ................................................................... In quale secolo è vissuto re Carlo II d’Inghilterra? ................................................................... Con quale nazioni confina l’Inghilterra? ...................................................................
coloralo come vuoi!
Le razze canine sono suddivise in 10 gruppi. Il Cavalier King Charles Spaniel appartiene al Gruppo numero:
?
…………….................………........................................... • GRUPPO 1 • • • • • • • • •
CANI DA PASTORE E BOVARI (ESCLUSI BOVARI SVIZZERI) GRUPPO 2 CANI DI TIPO PINSCHER E SCHNAUZER - MOLOSSOIDI E CANI BOVARI SVIZZERI GRUPPO 3 TERRIER GRUPPO 4 BASSOTTI GRUPPO 5 CANI TIPO SPITZ E TIPO PRIMITIVO GRUPPO 6 SEGUGI E CANI PER PISTA DI SANGUE GRUPPO 7 CANI DA FERMA GRUPPO 8 CANI DA RIPORTO CANI DA CERCA CANI DA ACQUA GRUPPO 9 CANI DA COMPAGNIA GRUPPO 10 LEVRIERI
LE CURE
Ama passeggiare e annusare nei prati. Stare spaparanzato sui divani o in una morbida cesta. Le orecchie hanno bisogno di essere controllate spesso per proteggerlo dalle otiti. Gli occhi devono essere sempre tenuti puliti. Per mantenere il mantello in ordine, spazzolarlo due volte a settimana.
INFO
Visita il sito www.enci.it troverai tutte le informazioni sulla razza. Potrai consultare lo Standard di razza (sul motore di ricerca interno al sito digita: standard Cavalier King Charles Spaniel) e leggere gli articoli pubblicati sulla rivista I Nostri Cani (clicca su archivio rivista). 35
Rassegna delle razze italiane a Volta Mantovana
Il nono Raduno merita dieci A catalogo 507 esemplari di cui 78 Bracchi e 52 Spinoni. L’appuntamento sta acquistando sempre più prestigio. Trionfa il Piccolo Levriero Idillio dei Raggi di Luna BEST IN SHOW 1° IDILLIO DEI RAGGI DI LUNA Piccolo Levriero Italiano pr. Allev. Dei Raggi di Luna 2° HADRANENSIS ULIVA Cirneco dell’Etna pr. Jane Moore 3° CLAUS DEL NOLANO Mastino Napoletano pr. Allev. del Nolano
A Volta Mantovana, le Razze Italiane si sono date appuntamento per il nono anno consecutivo e sono state protagoniste di una splendida giornata cinofila. Il merito principale per l’ottima riuscita della manifestazione nelle terra di Virgilio va, ovviamente, agli allevatori ed appassionati di queste razze. Nonostante la vicinanza con l’analoga manifestazione fiorentina, anche quest’anno si è confermata l’alta affluenza delle passate edizioni con 423 cani presenti su 507 a
catalogo. Il colpo d’occhio offerto dagli ormai noti giardini della villa gonzaghesca, sede del Municipio voltese, non eguagliabile da altri e le favorevoli condizioni climatiche hanno permesso al Gruppo Cinofilo Virgiliano di realizzare, come al solito, un adeguato allestimento dei ring, fruibili per gli espositori con comodità. Il Gruppo Cinofilo Virgiliano ancora una volta ha dimostrato che con impegno, volontà e partecipazione si possono raggiungere buoni risultati. Non si va alla ricerca
di un primato, ma con grande umiltà si dà la parola ai risultati; in queste occasioni solo la Cinofilia ha diritto di parola. Tra le 15 razze presenti questa volta la hanno fatta da padrone le razze da ferma con 78 Bracchi italiani e 52 Spinoni; gradito exploit la presenza dei 48 Piccoli Levrieri che non è propriamente una razza diffusa; degna di nota la partecipazione del Cane Corso con 60 soggetti. A detta degli esperti giudici anche quest’anno erano presenti esemplari di notevole valore cinotecnico in tutte le razze, il che sta a dimostrare che l’interesse per le stesse è ancora elevato e ci auguriamo che queste manifestazioni possano avere il senso di renderle sempre più importanti. Un ringraziamento particolare all’Amministrazione comunale di Volta Mantovana che da oltre un decennio collabora col nostro Gruppo e che ha inserito, ormai, nel calendario delle sue manifestazioni questo importate appuntamento. Egualmente è doveroso ringraziare la giuria che ha saputo concludere con grande dedizione un lavoro che l’ha vista impegnata per diverse ore, e al delegato ENCI Ballestriero, che competentemente ha offerto la sua collaborazione in ogni occasione. Foto e risultati su www.gruppocinofilovirgiliano.it. Zeffirino Riccardi
MIGLIORI SOGGETTI DI RAZZA PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE CANE CORSO PASTORE BERGAMASCO MASTINO NAPOLETANO VOLPINO ITALIANO CIRNECO DELL’ETNA SEGUGIO DELL’APPENNINO PELO RASO SEGUGIO MAREMMANO PELO RASO SEGUGIO ITALIANO PELO RASO SEGUGIO ITALIANO PELO FORTE SPINONE ITALIANO B/A LAGOTTO ROMAGNOLO MALTESE BOLOGNESE PICCOLO LEVRIERO ITALIANO
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MARECHIARO DI SELVASPINA ZURI CORSO FOR BAJEROVA RUKMINI DEI LUPERCALI CLAUS DEL NOLANO LINUS DEL COLLE DEGLI ULIVI HADRANENSIS ULIVA FARO BLEK ALEX ROL VERA DELL’ADIGE GILL MISSIS WHITE PHILIPPONAT EMILIDOC PIMPA IDILLIO DEI RAGGI DI LUNA
pr. Anna Albrigo pr. Allev. Of Bajer pr. Allev. dei Lupercali pr. Allev. del Nolano pr. Allev. del Colle Degli Ulivi pr. Jane Moore pr. Carlo Formici pr. Agostino Scovoli pr. Alberto Ferrari pr. Luca Marcon pr. Maria Manconi pr. Ferdinando Bassi pr. Barbara Vezzani pr. Lorena Elli pr. Allev. dei Raggi Di Luna
& filo diretto
gruppi cinofili
Inaugurazione con convegno della nuova sede del Gruppo Cinofilo
Ravenna, la casa del “buon cittadino” Il taglio del nastro alla presenza del vicepresidente Dino Muto. Grande partecipazione all’incontro sul cane in città Pubblico da grandi eventi, domenica 22 settembre scorso, per l’inaugurazione ufficiale della nuova sede del Gruppo Cinofilo
Ravennate, presso la struttura della Clinica Veterinaria S. Marco del Dr. Gianfranco Medri. Una partecipazione senza mezzi
Dino Muto premia uno dei giovanissimi conduttori che hanno sfilato dopo il Convegno
termini (oltre duecento persone), soprattutto se si considera che nella stessa giornata si svolgevano in città altri interessanti eventi. Importante la collaborazione data alla giornata da parte di Elanco, Drn-Icf e Badiali, ditte del settore zootecnico. Presente al taglio del nastro il vice-presidente nazionale dell’ENCI Dino Muto, che ha portato i saluti del presidente Francesco Balducci impegnato in altre manifestazioni, ed ha visitato la nuova sede accompagnato dal presidente Leo e dallo staff dell’ufficio. Il battesimo della nuova location ha inoltre voluto offrire al pubblico un momento di cinofilia sociale, argomento oggi molto presente sui tavoli di lavoro dell’ENCI, con l’organizzazione di un Convegno sul tema del “Cane buon cittadino” ben pubblicizzato nei giorni precedenti presso il supermarket ESP di Ravenna. Al convegno, coordinato dal Dr. Lorenzo Tazzari, giornalista del Resto del Carlino, hanno portato il proprio contributo, oltre a vicepresidente Dino Muto e ai presidenti dei gruppi cinofili di Forlì/Cesena, Ing. Giovanni Garoia, di Ravenna, Domenico Leo, di Lugo, Dr. Daniele Belardinelli, la D.ssa Giovanna Piaia, Assessore alla Sanità e Diritti degli Animali del Comune di Ravenna, la D.ssa Donatella Saporetti, del Servizio Veterinario dell’AUSL di Ravenna, il Dr. Sergio Morgagni, vice-presidente del Lions Club Host di Ravenna. Dal convegno è uscita con chiarezza l’immagine di un cane educato e “aperto” al sociale umano, al guinzaglio di un proprietario edotto e preparato a gestire fra la gente un compagno a quattro zampe, se necessario con l’ausilio di addestratori abilitati e di veterinari comportamentalisti. È un fatto che oggi è in evidente aumento l’aspetto del cane al seguito, il che significa che il cane segue l’uomo praticamente in tutti gli ambienti che questi frequenta, anche nelle eventuali vacanze all’estero. Fondamentale quindi, dal punto di vista sanitario e del rapporto etico/comportamentale con l’uomo, l’educazione del padrone quale tramite per l’educazione del cane. Esempio che si è simbolicamente concretizzato in coda alla manifestazione con una piccola sfilata di cani e proprietari (questi con ampia forbice di età, dicasi da nipotini a nonni). Epilogo con torta per tutti, come si conviene per le feste da ricordare. Dalla nuova sede il Gruppo Cinofilo Ravennate ringrazia quanti lo sostengono e partecipano alle sue iniziative. Al Gruppo Cinofilo Ravennate auguriamo dunque buon lavoro e successi. Roberto Aguzzoni In alto: al taglio del nastro l’Assessore Giovanna Piaia, alla sua dx. il Presidente del GCR Domenico Leo. Dietro di lei il vicePresidente nazionale dell’ENCI Dino Muto
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Una cura innovativa della displasia dell’anca
Pochi grani d’oro... ... e il cane guarisce L’intervento eseguito da alcuni anni in Germania dà ottimi risultati e… il malato torna a correre Fu nel 2007 che, durante la mia partecipazione ad un congresso in Germania, venni a conoscenza di questo tipo di terapia. Magnificata dal relatore ne rimasi molto incuriosito, ma allo stesso tempo fui anche pervaso da un certo scetticismo data la mia mentalità molto legata alla medicina tradizionale e poco sensibile a quella cossiddetta “alternativa”. Negli anni a seguire il tarlo di quella relazione continuava a rodermi, continuavo a prendere informazioni ma le notizie che riuscivo ad avere non erano esaustive, anche perchè col senno di poi non ero arrivato alle persone giuste, e il relatore di quel congresso si era dimostrato parco di informazioni. Qualche tempo dopo attratto da un articolo del prof. Ewald Koeppel riguardante la diagnosi precoce sulla displasia dell’anca
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decisi di frequentare il suo corso presso il Vierbeiner Rehazentrum di Bad Wildungen, portandomi appresso le radiografie di alcuni miei casi particolarmente frustranti. Fra questi quello di un giovane Labrador di 8 mesi con una lassità legamentosa delle anche tale, che quando saliva le scale le teste dei femori “schioccavano” entrando e uscendo dagli acetaboli, con grande disperazione della proprietaria. Vi trovai una persona di grande disponibilità che mi consigliò la GOLDIMPLAN TATION (GI). Vinsi il mio scetticismo, ed approfittando di una sua vacanza in Italia qualche mese dopo, lo invitai presso di me per effetture l’intervento. Il risultato fu sorprendente ed ancora oggi a distanza di oltre due anni il cane non ha più avuto problemi, ha costruito massa
muscolare, e non ha mai più dovuto ricorrere ad antinfiammatori. Mi resi conto di aver già perso troppo tempo, e decisi che sicuramente valeva la pena di impegnare tempo, denaro ed energie su questa strada; così mi iscrissi immediatamente ai successivi corsi, che nel frattempo avevo scoperto tenersi nello stesso centro di Bad Wildungen dal dr. A. Zohmann e dal dr. M. Kasper. Ma la storia della GOLDIMPLANTATION (GI), tradotta in italiano come “terapia grani d’oro” risale a molto tempo prima. Già dal 1973 l’agopuntore veterinario statunitense Terry Durkes tratta la displasia dell’anca con i “gold bead implants”, e alla fine del 1982 Kothbauer effettua la sua prima GI sull’animale. Nel 1989 il chirurgo Jan Klitsgaard abbandona il bisturi per dedicarsi esclusivamente a questa tecnica.
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Nel 1995 il dr. M. Kasper ottimizza la GI sia nell’analisi del movimento che nella tecnica operatoria dando origine così insieme al dr. A. Zohmann alla “scuola” viennese, dall’alto dei suoi 4000 casi casi trattati nel 2009. Nel 1998 l’ortopedico umano Liertzer tratta cinque pazienti umani con risultati in alcuni casi addirittura stupefacenti, e in Danimarca da tempo una clinica umana lavora esclusivamente con la GI. La GI una TERAPIA DEL DOLORE duratura, indicata nelle malattie croniche dell’apparato muscolo-scheletrico. Con essa vengono trattate, la displasia dell’anca sia nelle sue forme iniziali che nei casi avanzati, la displasia del gomito, le artrosi della colonna vertebrale della spalla e del ginocchio, ma anche le contratture muscolari, la cauda equina (non neurologica), e le recidive delle protrusioni dei dischi intervertebrali (150 bassotti trattati da Kasper). La GI può essere usata anche nei casi in cui permangano dolori residuali a seguito di interventi chirurgici, quali protesi d’anca o legamento del ginocchio, quindi come adiuvante. Viene usata non solo nel cane anziano, ma anche nel giovane a scopo preventivo, ad esempio riducendo i rischi di esiti infausti
nei casi di lassità legamentosa a livello coxo-femorale. La GI viene effettuata dopo l’analisi del movimento, visita clinica ed indagine radiologica, ed ha come scopo non la cura della singola articolazione ma l’ARMONIZZAZIONE DELL’APPARATO LOCO MOTORE. La GI consiste nell’introduzione di piccoli impianti d’oro a 24 carati dello spessore di 1 mm e lunghi da 2 a 4 mm in determinati punti, e secondo uno schema ben preciso a seconda del tipo di patologia. Vengono impiantati non solo punti di agopuntura, ma anche inserzioni muscolari e neoformazioni artrotiche, in alcuni casi a diretto contatto osseo, in altri nel piano muscolare o sottocutaneo. Ciò viene effettuato in assoluta sterilità, con un apposito ago, previa preparazione del campo operatorio, e naturalmente in anestesia generale. L’intervento poco invasivo e richiede un breve periodo postoperatorio in cui il cane deve essere condotto al guinzaglio per un periodo di una decina di giorni. Gli impianti non sono soggetti a rigetto, non migrano, dopo anni si ritrovano infatti nella stessa sede, e non si consumano rimanendo attivi per tutta la vita del paziente. Gli effetti benefici si possono vedere già
dopo alcuni giorni dovuti al ristabilimento di un ph fisiologico delle zone infiammate, con miglioramento della perfusione vasale e conseguente riduzione dell’attività dei mediatori del dolore. Gli effetti portano ad un miglioramento dell’attività muscolare ed articolare, riduzione dello stress, ed un armonizzazione del movimento, quindi ad una ridistribuzione fisiologica del peso corporeo. Nel soggetto anziano lo scopo è quello di migliorarne la qualità della vita. Le frasi che mi sento dire dai proprietari dei cani che hanno sottoposto il loro animale alla GI sono del tipo “è tornato a saltare sul divano”, “ha di nuovo voglia di fare la passeggiata e di giocare con gli altri cani”, “è diventato meno aggressivo”. Nel soggetto giovane che non ha ancora sviluppato degenerazioni artrosiche la meta è il raggiungimento di un movimento fisiologico. Nei Paesi del centro e nord Europa la GI è un tema grande attualità da più anni: basti infatti cliccare la parola “goldimplantation” su Google per rendersene conto. Franco Adinolfi Medico veterinario
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O N A I R B FA
Best in Show del Venerdì Nazionale di Fabriano Giudice Francesco Balducci 1º Annamarta Pom’s Artur Junior Spitz nano pr. Riccardo Gentili 2º Turningtables del Wanhelsing Bassotto Nano a pelo duro pr. Allev. del Wanhelsing 3º Flash White Dream della Corte dei Delfini Bianchi Cane da Pastore Svizzero Bianco pr. Allev. White Conero
Un’Internazionale, due Nazionali e tanti appassionati
Fabriano, Ancona e Fermo tre successi insieme Spitz, Chihuahua e Maltese si sono meritatamente succeduti sul podio Per fare una esposizione ci vogliono un sacco di ingredienti. Materia prima, esperienza, volontà, tempo, partecipazione e se devi organizzare una anche un posto in grado di accogliere tutti i partecipanti, a due e quattro zampe, più il pubblico. Quest’anno il Gruppo Cinofilo Anconitano ha dovuto driblare tutti questi avversari e proprio in zona Cesarini è riuscito a fare goal. Mancando la disponibilità della Fiera tradizionale, quella del porto per capirci, saltata quasi all’ultimo momento anche l’area originariamente prevista, tutto è stato dirottato sullo stadio Conti, che in notturna, data la calura, ha ospitato l’Internazionale di Ancona e le due Nazionali, quella di Fermo e quella di Fabriano. Ci sono volute quattordici camicie (le sette tradizionali più altrettante per il caldo estivo) per farcela ma alla fine i numeri degli iscritti sono andati bene, il pubblico non è stato oceanico ma fedele e presente si è nell’intento. 40
Best in Show “Trofeo dei 2 Mari” disputato tra i vincitori del BIS di Pisa e quello di Ancona 1º Dixie Dancer di Rio Galeria Chihuahua a pelo corto pr. Paolo Tartaro 2º Ludstar Don Miguel Setter Gordon pr. Gabriella Segato
ANCONA
Best in Show del Sabato Internazionale di Ancona Giudice Elzbieta Chwalibog 1º Dixie Dancer di Rio Galeria Chihuahua a pelo corto pr. Paolo Tartaro 2º Starlight Express del Biagio Alaskan Malamute pr. Allev. del Biagio 3º Bassjoy Night of Love Bassethound pr. Alberto Vicarini
Vorremo che Ancona diventasse un appuntamento estivo che oltre l’esposizione canina gli espositori possano ammirare la bellissima città e la riviera del Conero .
Ce la stiamo mettendo tutta, un’arrivederci all’estate 2014. Con la speranza di meravigliarvi. Gianni Fulgenzi
FERMO
Best in Show della Domenica Nazionale di Fermo Giudice Iuza Beradze 1º Missis White Philipponat Maltese pr. Barbara Vezzani 2º Raimbow Prisco Jack Russel Terrier pr. Ollapally A. 3º Goloubet du Ruet del Wanhelsing Bassotto Kaninken a pelo duro pr. Allev. del Wanhelsing
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I L O G CIN
Best in Show 1° KUKKOLA JAMBO JAMBO GOLDEN RETRIEVER pr. Fabrizio Nannotti 2° SWAMI DI CASA KALY SAMOIEDO pr. Massimiliano Latini 3° BOMBA ATOMICA DEI CENTO SCUDI ALANO BLU pr. Alessandra Cantagalli
ENTI RAGGRUPPAM JUMPINGRIVER GRUPPO 1 1° RDER COLLIE BO rchione pr. Pierpaolo Ce ICA BA ATOM M BO 1° 2 I GRUPPO DEI CENTO SCUD ANO BLU AL ntagalli pr. Alessandra Ca URBONICH BO L BI NO ULIUS GRUPPO 3 1° EDALE TERRIER AIR etti pr. Giuliano Socc A DI CASA I CALIGOL IN M 1° 4 GRUPPO GAGLIARDO PELO CORTO BASSOTTO NANO Gagliardo sa Ca di . pr. Allev KALY SWAMI DI CASA GRUPPO 5 1°MOIEDO SA Latini pr. MassimilianoMBO JAMBO KKOLA JA KU 1° 6 PO VER GRUP GOLDEN RETRIE otti . Fabrizio Nann AL LEARN pr ANDREAS ANIM GRUPPO 7 1° RLINO FULVO CA Learn pr. Allev. AnimalKAN JEZEBEL N YA MA KA 1° 8 PO GRUP SALUKI noli pr. Lucio Giovag
Gran pubblico alla XXXVIII Esposizione
A Cingoli un’altra vittoria La manifestazione in ricordo di Fulvio Buschitarri e dello scrittore Carlo Gabrielli. Ha vinto Kukkola Jambo Jambo il golden Retriever di Fabrizio Nannotti Anche quest’anno il Gruppo Cinofilo Cingolano ha svolto con soddisfazione la XXXVIII Esposizione Nazionale Canina il 14 luglio. Edizione ampliata e ricca di proposte questa dell’anno 2013 a partire dal sabato precedente con i Raduni di razza e le numerose Speciali della domenica per un fine settimana all’insegna dell’alta cinofilia. Orgoglio del Gruppo Cinofilo è la location dell’evento: l’incantevole cornice dei Viali Valentini, recentemente restaurati quindi ancora più suggestivi, in particolar modo per coloro che per la prima volta visitano Cingoli. L’appuntamento dell’Expò è in realtà il frutto di oltre cinquant’anni di cinofilia cingolana, una tradizione ricca di significati per il nostro territorio. Nel 1961, infatti, il concittadino Fulvio Buschittari, recentemente scomparso con nostro grande cordoglio, fondava il Gruppo Cinofilo Cingolano intitolandolo “Il Balcone delle Marche”. Il Gruppo veniva fondato in seguito alle suggestioni e all’interesse suscitato dalla I Esposizione Canina a Cingoli svoltasi 42
l’anno precedente, nel 1960, grazie alla collaborazione dei primi appassionati cingolani con il Gruppo Cinofilo di Ascoli Piceno. Altre figure di rilievo si sono susseguite alla guida dell’associazione, tra gli altri ricordiamo Carlo Gabrielli, purtroppo scomparso prematuramente, autore di pregevoli pubblicazioni a tema. Da allora Cingoli è conosciuta nell’ambiente per la professionalità e la serietà delle figure coinvolte, la cortesia e un clima sereno e rispettoso per una competizione d’alto profilo. La giuria selezionata e di alto livello tecnico, gli spazi espositivi ben attrezzati e la disponibilità degli addetti nonché la bellezza dei nostri luoghi hanno confermato questo appuntamento come uno dei più interessanti nel panorama nazionale. Non solo gli esperti del settore sono affezionati frequentatori dell’Esposizione Cingolana: un folto pubblico è richiamato dall’evento per la possibilità di visionare esemplari di numerose razze in competizione. Michela Paciarotti
MONZA
BEST IN SHOW 1° WHUTERING HEIGHTS DEI GINI Cocker Americano pr. Richard Laurent 2° MISSIS WHITE PHILIPPONAT Maltese pr. Barbara Vezzani 3° SAMARCANDA ULTRA GLIDE Airedale Terrier pr. Giuliana Ferrò
Un Cocker cinge la Corona di ferro Confermata la grande tradizione di accoglienza degli espositori e dell’organizzazione ottima. Notevole la qualità dei concorrenti Il 22 Settembre scorso ho avuto l’onore di essere invitato a giudicare all’ Expo nazionale di Monza. Cani iscritti 571, visti i tempi, sono un numero record. Parecchie razze rappresentate da numeri non indifferenti: 34 Labrador e 42 Golden Retriever. Presenti anche razze che raramente si vedono non solo in Italia come lo Spitz dei Visigoti, il cane Finlandese della Lapponia e il Toy russo a pelo corto. Penso che ciò non sia occasionale, ma dovuto a fatti ben precisi. Primo fatto è l’ottima tradizione della Corona Ferrea e la buona riuscita di tutte le precedenti manifestazioni organizzate, la coesione del gruppo direttivo e, non ultimo, la facile raggiungibilità del luogo dell’esposizione. Per me è stata la prima volta e l’impressione è stata ottima. Un campo cinofilo d’addestramento, che per bellezza, capacità e organizzazione è in ordine sopra la media con i suoi prati perfettamente rasati. Molto spazio a disposizione degli espositori, che hanno potuto montare, come ormai si usa, i loro “gazebo”. Ring spaziosi e facilmente raggiungibili sia dagli espositori, che dai visitatori. Giuria internazionale, con colleghi e colleghe, francesi, finlandesi e britannici. Discreta e logica distribuzione delle razze. Io ho avuto il piacere di giudicare il gruppo 3°, dei miei amati terrier, e qualche razza dei gruppi 2° e 8°. La qualità, che ho poi potuto riscontrare anche sul ring d’onore, non era da meno della quantità. Mi viene spontaneo fare alcune considerazioni. Io ritengo che noi giudici italiani distribuiamo troppi giudizi eccellenti e prendiamo poco in considerazione il giudizio di molto buono, che invece utilizzano molto di più i giudici stranieri, tanto che attualmente i nostri espositori ritengono il MB un’offesa per i loro soggetti: oggi il MB in Italia è ritenuto quasi pari a una squalifica e non ricordiamo che la definizione ufficiale di MB si discosta di ben poco da quella di ECC, se non per delle piccole differenze,
appunto, di eccellenza. Sono quindi uno di quei giudici che valorizza il MB. Nonostante queste mie convinzioni il giorno 22, all’expo di Monza, di MB ne ho assegnati pochi perché ho ritenuto che la qualità della quasi totalità dei soggetti presentatimi fosse eccellente. Ormai in quasi in tutte le esposizioni italiane i comitati organizzatori ottengono buoni risultati, ma a Monza i risultati organizzativi, sottolineo ancora, sono stati ottimi. Merito soprattutto dei dirigenti del Gruppo con la Presidente in testa ed anche della scelta della Bremadog, che ha raggiunto un notevole grado di professionalità. Ringrazio quindi tutti coloro, più sopra indicati, che hanno reso il compito dei Giudici più facile e tranquillo. Gianercole Mentasti
ENTI Moonshine RAGGRUPPAM k and White of ca Taciti PO 1 1° In Blac Lu
GRUP no pr. Pastore Australia Alano Tigrato sa El Xeva dell’ GRUPPO 2 1° Gianmarco Corradin rrier . pr Glide Airedale Te marcanda Ultra Sa ° 1 3 PO GRUP pr. Giuliana Ferròg Clementine Clove Beagle Vienna Callin 1 GRUPPO 4 ° Federica Cibin Americano . pr ade in Italy Akita M d oo rw ta ws Ne GRUPPO 5 1° Allev. Newstarwood ericano pr. i Gini Cocker Am ring Heights De he ut W ° 1 6 GRUPPO ent pr. Richard Laur Philipponat Maltese te hi W is iss M GRUPPO 7 1° Barbara Vezzani pr. lamor Whippet dei Boschi di Ka lia Ita ° 1 8 GRUPPO ik pr. Oliver Kolenc store Australiano idone Sealord Pa se Po 1° i an ov BIS Gi Mole pr. Angelina Sas a Angel Heart Barbone Grande nd ca ar m Sa 1° BIS Veterani Cellamare Bianco pr. Biagiois White Philipponat Maltese iss M 1° ne BIS Razze ItaliaBarbara Vezzani pr.
Cronaca del Campionato del Mondo S. Uberto vinto dall’Italia
Dopo Anter… Era Ora
La squadra azzurra
Il trionfo del carrarese Paolo Pardini con il superlativo Pointer figlio di campioni selezionati dal proprietario e da Attilio Pasquali. Perfetta l’organizzazione della FIDC e la giuria con Francesco Balducci L’arrivo a Zara è in tarda mattinata dove troviamo ad attenderci lo staff della FIDC nazionale: il presidente Dall’Oglio, il segretario internazionale Coradeschi, il responsabile del Sant’Uberto D’Angelo, il direttore Romanzini e l’indispensabile segretaria Adriana D’Amato. Partecipiamo, in una bella giornata di sole, alla presentazione delle squadre di 22 nazioni sul lungomare di Zara: inni nazionali, foto di rito e l’immancabile buffet offerto dalla ottima organizzazione Croata. L’Italia si presenta con la squadra per il Campionato Mondiale di caccia e la squadra per il Campionato del Mondo S. Uberto al completo. Il Campionato del Mondo di caccia si svolgerà in due giorni, dove vengono alternate le batterie e le giurie nei terreni del Club di caccia “Jarebica” Nin-Ravni Kotari, ideali per la caccia e ricchi di starne e fagiani. Quattro le batterie, di quindici coppie ciascuna, due per gli inglesi e due per i continentali. Nella categoria Continentali i nostri cani Carburo (BI) di Agostini, Erer (EB) di Pezzulli, Full (EB) di Cecchetto e Kajenne (BT) di Scarpecci, pur fornendo prestazioni di eccellente livello nelle due giornate, non entrano in classifica. Nella categoria Inglesi il nostro Juan (SI), campione Mondiale uscente, condotto dal debuttante E. Chiesa, fornisce prestazioni
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di alto livello ma non sfrutta le occasioni sul campo. Malena (PT) del debuttante M.Caramanti il primo giorno dà spettacolo, ferma e al frullo purtroppo rincorre: il secondo giorno dopo due punti in grande stile vuole accertarsi ancora dove volano le
Paolo Pardini con il Pointer Era Ora
starne! Peccati di gioventù, non ha ancora due anni! Derk (SI) di Sorsoli il primo giorno non entra in classifica, nonostante il richiamo, e il secondo, ripetendo la prestazione, si aggiudica un ottimo punto che gli darà l’eccellente determinante per l’oro
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a squadre… bravo Lupo! Era Ora (PT) di Paolo Pardini il primo giorno si presenta con una riserva di CAC CACIT dietro all’ottimo Setter Gordon del francese Modet e il secondo giorno la sorte vuole che i due corrano in coppia e, dopo un turno entusiasmante, il Pointer di Pardini si aggiudica un bellissimo punto su starne che lo porterà al CAC CACIT e alla conquista dello strameritato oro individuale… grande Paolo! Dopo la serata di festeggiamenti, si torna a casa in compagnia del presidente Balducci con il cuore gonfio di soddisfazione, sicuramente più distesi e appagati del viaggio di andata. Una bella soddisfazione per il sottoscritto, debuttante CT, ma soprattutto per tutti i ragazzi che hanno confermato l’oro singolo e a squadre dello scorso anno. Alla prossima… in Italia? Gianluca Luconi
FRANCESCO BALDUCCI, “UN CONFRONTO COINVOLGENTE”
Francesco Balducci giudice alle prove di caccia in Croazia
“E’ stato incontro davvero coinvolgente: rappresentative di 22 nazioni si sono confrontate, hanno scambiato esperienze ed opinioni, si sono cercate conferme o altre certezze nell’allevamento e nella selezione del cane da sport. Sono risultati altamente positivi e destinati ad avere un seguito. La manifestazione si è svolta come da programma e merita quindi il plauso. Terreni ottimi, cani preparati, una regia attenta. Devo infine congratularmi con gli organizzatori della FIDC ed i membri delle giurie per la competenza dimostrata e l’attenzione nel seguire una prova certamente non facile”.
UNA PIOGGIA DI VITTORIE E DI MEDAGLIE Alla vittoria di Paolo Pardini fan da corona quelle di altri atleti tricolori che rendono ancor più esaltante il successo. All’Italia infatti anche il podio di Campione del Mondo a Squadre per la somma di punti a cui ha contribuito in maniera determinante Pierluigi Sorsoli con il setter Derek ed insieme a lui sul podio anche Ernesto Chiesa e Mirko Caramanti. Nel Mondiale Sant’Uberto, una classica della Federazione Italiana Della Caccia, Tommaso De Angelis conquista il secondo posto nella classifica individuale mondiale con il Breton Zara: i punti ottenuti sommati a quelli conquistati da Mariliano Mazzoleni portano l’Italia al primo posto a squadre. Campione del Mondo individuale Springer è Marco Carretti che si impone con Armaiolo di San Fabiano. La squadra, anche per i punti conquistati da Alessandro Brizzi è seconda nella classifica per il titolo mondiale. Oro a squadre all’Italia per le prestazioni di Paola Gobbi col Breton Suimba e Barbara Bazzocchi con il Setter Bobo.
Paolo Pardini per la terza volta Campione del mondo
“I miei fuoriclasse fatti in casa” Ha trionfato in Croazia nel confronto fra “Inglesi” di 22 nazioni. Un altro suo trialler ha la corona d’Europa
“Il genio è una stupenda malattia. Come una perla nell’ostrica” Paolo Pardini, veterinario di 52 anni ha gli occhi che ridono. Come i privilegiati dall’intelligenza. O, se preferisci, da un pizzico di quella genialità che non raramente si piega su se stessa, come volesse nascondersi Racconta il campionato del mondo con parole da cronaca famigliare. Senza aggettivi e senza lodi. Come ne facesse l’anatomia. Eppure è la terza volta che vince. E sempre con campioni selezionati da lui e da quel mago semiclandestino che è Attilio Pasquali, toscano di Livorno e contitolare, con Pardini dell’affisso “della Steccaia”. Campione del mondo per la terza volta! Ed aveva nel confronto campioni di 22 nazioni: tutti sui terreni di Serbia e ciascuno a confronto con starne nate libere. Ed era una prova tipo caccia, conn selvatico abbattutio, non un’accademia dove le starne se ne vanno ed il cane che si attende lo sparo resta allocchito nel silenzio. Ci si abitua a vincere eppoi… “Ma no, Ma no. Non ci si abitua. Semmai si ride un po’ meno fuori e un po’ più dentro. Eppoi si parla con il cane. Gli dici “Ce l’abbiamo fatta. Hai visto?” e lo mormori appena. Si dice così, ci si guarda e si ha la conferma che è stupendo, la vita ci abbia messi sulla stessa strada”. “Sono pochi attimi ma quelli che contano e che ti stampi dentro e magari non li conosce nessun altro se non tu e il tuo cane. Soprattutto se siete cresciuti insieme, se te lo sei allevato, ed avete ricominciato ad imparare insieme perché ogni cane è un mondo” Eppoi...? “Eppoi si continua a sognare ad ogni cucciolo, a trepidare per ciascuna prova, ad andare avanti…” Verso altre vittorie… “Anche questo ma non è sempre necessario vincere. E’ importante il confronto, conoscere altra gente ed altri cani ma anche vedere altri luoghi perché cinofilia significa anche che le prove diventano occasione di conoscersi”. Tace. Lo guardi, gli ridono gli occhi e senti che interrompono il silenzio con
quelle parole che non si dicono. Le difficoltà in Serbia? “Poche ed usuali oramai. Ottimi terreni e selvatici, perfetta l’organizzazione, una giuria di fuoriclasse, dal presidente Enci Francesco Balducci alla carismatica Lavalazz. Eppoi un selezionatore che non ha trascufratio alcun particolare né si è risparmiato”. Carrarese di Carrara, veterinario fra i più conosciuti, ha un albo d’oro da far invidia. Eppure lo confida solo a fatica. E dire che altri, solo ne avessero una citazione, si sarebbero già fatti fare una statua. Perchè Paolo Pardini ha vinto per la terza volta il campionato del mondo, è vero, ma ha anche trionfato, quest’anno, con il pointer Luk, figlio di re Anter, nel campionato d’Europa. Così c’è un campione in carica, un altro che vuol farsi avanti e tanti cuccioli che alla Steccaia attendono il loro turno. Nascono in questo modo le genealogie che conquistano l’attualità e ti fanno comprendere che nella storia ci si entra non con le parole ma facendone un po’. Sul serio. Un campione dopo l’altro… “Sono pointer bravi. Hanno carattere e stile, acquistano forza e consapevolezza negli allenamenti, dimostrano grinta nei confronti”. Lo ascolti e ti vien da ricordare quello che dicevano Enrico Oddo, Alighiero Ammannati ed altri grandi fra cui gli strepitosi Rodolfo Pellegrinotti e Claudio Lanzi. Per loro ogni prova era un traguardo ed un racconto dell’anima insieme. Il tuo segreto? “Non ce ne sono proprio. Allevo, preparo e conduco. Oddio, allevo insieme ad Attilio Pasquali a cui mi lega un sodalizio cementato dall’amicizia e dall’affetto. Chiedo al cane tutto quello che mi può dare. Lavoriamo insieme, fatichiamo insieme, dividiamo fatiche, delusioni e vittorie. Forse è solo questo il mio segreto”. Tace e non puoi non dir vere, a ripensarci, le parole del grande Kerouac, buone per la vita, buone per la cinofilia “Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo? Non lo so, ma dobbiamo andare”. R.G.
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I Grandi Ospiti che hanno fatto la storia della cinofilia
... Aver conosciuto Paolo Ciceri
Grande fra i grandi in un’epoca di titani. I giudizi di Giulio Colombo. L’allevamento, la legge della natura, Morsiani, Grecchi, Zurlini, Zaniboni e… Nel novembre del 1992 Ciceri scrisse un interessantissimo articolo su uno dei tanti incontri con Colombo nel corso dei quali si affrontavano argomenti quali la velocità, lo stile e poi tutto ciò che riguardava gli esiti delle prove in relazione allo scostamento con la nota di base ovvero… la caccia. In quell’occasione Ciceri ricordò la dedica di Colombo su un suo volume del 1950 – IL CANE DA FERMA- che così citava: “Al caro Paolino Ciceri, cacciatore, cinofilo completo, emerito allevatore al quale saranno validamente affidate le sorti delle razze da ferma in Italia”. Ciceri si interessò concretamente dei problemi del cane da ferma e nell’ambito delle sue competenze personali e istituzionali (Presidente del Comitato Giudici ,Presidente della SABI e membro permanente del Consiglio della stessa) affrontò i
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problemi delle groppe, degli appiombi, della velocità e tanti altri. Ma affrontarli per lui significava dare concretezza ai contenuti ed indicazioni sui percorsi selettivi garantiti dalla sua esperienza allevatoriale nel campo dei bovini da latte e dei bracchi (al brac l’è un om). Ricordo la querelle con l’allora “giovin pimpant” Franco Zurlini sulla velocità, secondo Ciceri anomala e dannosa che si imponeva (e tutt’ora si impone con ogni mezzo) agli inglesi prima ed a tutte le razze che approdarono al mondo spettacolare delle prove poi. Ciceri intendeva che fosse conforme agli standard ed alla costruzione, mentre già stava producendo cambiamenti morfologici con i pointer “levrettati” e con i setter “pointerizzati”. Mai nulla di più corretto fu detto. Conoscemmo il Chèganebbia, le gare di velocità degli scarafaggi. Oddo fu con Paolino ma intanto la macchina della velocità aveva ingranato la quinta e con lei la supremazia dei giudizi sui galoppi”. Le vacche mi hanno mangiato i libri “soleva ricordarmi nei frequenti in-
contri con lui, rimpiangendo ciò che una maggior cultura di base avrebbe potuto fare per aiutarlo ad esprimersi con migliore fluidità e raffinatezza. Ma la sua cultura quella cinotecnica dell’autodidatta bastò a farlo Grande. La mattina di Natale andavo a Messa e poi da lui per gli auguri ma ben presto si scivolava sulle note tematiche. La sua era la legge dei “perché”. Domandati sempre del perché delle situazioni e datti delle risposte e se hai dei dubbi ne parliamo. Aveva un’altra legge che si imponeva nell’ allevamento, la legge della “natura”. Ciceri fu anche Giudice di esposizione. Lo seguivo per capire come fosse possibile ottenere miglioramenti selettivi nel lavoro abbinati alla correttezza morfologica. Mi fece capire l’importanza dell’espressione dell’occhio del cane, e mi ricordava come questo “particolare” fosse attentamente valutato anche dal mago Puttini. Mi raccontò delle critiche che da più parti gli arrivavano in merito alle sue scelte dei ripro-
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duttori. Dato che ai tempi la razza bracca era in difficoltà per i pochi soggetti rimasti dal conflitto bellico, attribuivano a lui l’utilizzo di “bracchi tedeschi” allora con strutture più massicce. Lui mi raccontò come riuscì a migliorarlo invece, scegliendo cani cacciatori con buone strutture che avevano la giusta espressione. Se il bracco ha l’espressione del tedesco non è più bracco. La strada fu lunga e complessa ma si dimostrò quella giusta riuscendo contemporaneamente a mantenere nella sua razza, la giusta struttura e la tipicità, a ridurre la troppa pelle poco funzionale e a rafforzare quella tonicità che favoriva/favorisce un’azione avida e continua. I suoi successi permisero al bracco di potersi presentare come un nobile e utile cane da caccia per tutti, mettendo le basi per quel rilancio a cui oggi assistiamo. Seguì la strada del dott. Brianzi della massima attenzione ai caratteri di femminilità e mascolinità. Introdusse altri concetti fondamentali ma i detrattori sospinti da invidia ed ignoranza lo criticavano. Mi diceva con sincera tristezza che il suo impegno era sempre stato rivolto al bene delle razze, aveva consigliato tanti allevatori, mai si era prestato a considerare i guinzagli. Sacrosanto! Passavo a lui per qualche mio scritto per un suo giudizio ed anche questo era mo-
tivo di confronto di esperienze – le mie una briciola, le sue immense -. Negli anni ottanta venne ad un raduno SIS organizzato dalla Delegazione di Piacenza, si presentò con il Dott. Grecchi anch’egli suo allievo. Organizzammo prova ed expò nell’azienda il Pioppaio in comune di Monticelli d’Ongina di proprietà di Pietro Fermi persona sempre disponibile per le nostre attività cinofile. Era presente anche Corrado Zaniboni, fu una giornata che non scorderò per quanto emerso anche nel dibattito che ne seguì; affrontò ogni domanda con riscontri così precisi e concreti che ad un certo punto ci trovammo spiazzati. Fu presente anche ad una prova a grande cerca (l’unica in provincia di Piacenza) svoltasi nel Trebbia nel 1963 ed anche in quell’occasione si formò attorno a lui un gruppo di persone interessate ai suoi commenti. In altra occasione, andammo a trovare il dott. Morsiani che stimava molto e la stima era profondamente ricambiata. Morsiani fu allevatore di setter cacciatori di buoni mezzi in continuazione del ceppo “Cerea” il cui ultimo cultore ed allevatore fu il compianto Gigi Fanton. Ciceri a tavola in quel di Scandiano nel cuore dell’Emilia, raccomandò a Giorgio Morsiani due cose in particolare: la prima di continuare a scrivere di setter, la seconda di non perdere il contatto con la morfologia - Giorgio se curi solo il lavoro, perdi la razza -.
Setterfoto e i suoi campioni Gregor di Val di Chiana di Domenico Pensa
Uno dei punti su cui la discussione con Colombo si accese rimanendo sempre però nel binario della massima correttezza e signorilità negli scambi, fu la questione dello stile e del rendimento. Colombo era per il rendimento, Ciceri non poteva essere contrario ma metteva sullo stesso piano a pari merito lo stile e così si esprimeva: “Il comportamento del cane al cospetto del selvatico e l’accortezza di interpretazione dell’emanazione distinguono il soggetto discendente da selezionata progenie rispetto al semplice cagnolo. Senza lo stile sarebbe vano il concetto stesso di razza in quanto indice genetico che si tramanda nelle generazioni e che la selezione deve mantenere quanto più integro possibile.” Dedicò tempo e carta a trattare i problemi degenerativi. Li studiò con attenzione, ne segnalò i danni permanenti e secondo sue esperienze ne capì le cause che poi si identificavano nelle indicazioni da seguire per evitarle. Depigmentazione e caratteri acquisiti occuparono ampio spazio sulle riviste e ne immortalò il suo pensiero in diversi manoscritti. Ciceri fu un Grande; onesto, semplice, schietto e sincero. Mi onoro di essere stato suo amico ed allievo, l’ho conosciuto così e per me così rimarrà per sempre. I fatti e non le parole, me lo hanno ampiamente confermato. Angelo Cammi
Al termine delle prove su selvaggina di montagna nel calendario del Trofeo Romano Saladini Pilastri sarà consegnato ufficialmente il primo “Trofeo Setterfoto su Selvaggina di Montagna”, e dopo la fine del Trofeo Gramignani sarà la volta del secondo “Trofeo Setterfoto su Beccacce”. Entrambi i Trofei verranno assegnati ai migliori giovani Setter presentati in questi circuiti di Prove specialistiche con l’obiettivo di incentivare l’afflusso di nuove leve e mettere in evidenza giovani soggetti. Il regolamento ed il criterio di assegnazione dei Trofei saranno i seguenti : Razza: Setter - Sesso: M/F Età: 30 mesi alla data dell’ultima prova dei calendari in questione, su Selvaggina di Montagna (Trofeo Saladini Pilastri ultima data delle finali), su Beccacce (Trofeo Gramignani ultima data in calendario) Qualifica minima: MB oppure CQN. Minimo di partecipazioni: 4 prove del circuito. Vige regolamento ENCI. Il vincitore del “1° Trofeo Setterfoto su Selvaggina di Montagna” è Gregor di Val di Chiana conduttore e proprietario Domenico Pensa. Per ulteriori informazioni visitate www.setterfoto.com. David Stocchi
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Lago di Bolsena, splendida cornice della Coppa Italia Continentali
Primo Dusty poi gli altri Vince il Breton di Tureddi. Presenti il presidente ENCI Francesco Balducci, il vicepresidente Dino Muto ed i consiglieri Domenico Attimonelli, Antonino La Barbera, Luigi Nerilli e Giancarlo Passini Squadra bracchi francesi
Squadra giudici
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Squadra bracchi italiani
19 e 20 ottobre 2013: alla tredicesima edizione della Coppa Italia, tenutasi nello splendido scenario del lago di Bolsena, gli Epagneul Breton i migliori per la loro settima volta. La più impiegata nel panorama delle razze da ferma continentali ribadisce le importanti qualità che l’hanno resa così popolare da lungo tempo nel nostro Paese, seguita a ruota dai “giovani” Bracchi francesi che si innalzano nella scalata oramai giunta al decimo anno di selezione italiana. Il titolo di Campione individuale viene assegnato a Dusty, il Breton di Tureddi che ottiene eccellenti qualifiche nelle prove dei due giorni. Parte dall’anno 2000, quando l’allora Coordinamento delle Razze Continentali concretizza l’idea di quell’evento che ha rappresentato sino ad oggi l’appuntamento più importante per questa tipologia di cani. Momento caratterizzato da importanti argomenti cinotecnici durante il quale i sei rappresentanti per ogni razza tra quelle tutelate in Italia dalle rispettive associazioni, si manifestano in un confronto di-
i nostri
Cani
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Anno 59 num. dicembre 2013
Squadra breton
retto ed articolato in differenti test funzionali, corredati anche da una verifica morfologica che chiude il cerchio della formula Coppa Italia. Oltre ai già citati Breton e Bracchi Francesi in scena anche Kurzhaar, Drahthaar, Korthals, insieme a Spinoni e Bracchi Italiani. Quest’anno sono mancati i Weimaraner, poltrona occupata dalla nuova entrata dei Vizsla presenti per la prima volta. Seguendo la turnazione il Club Italiano Bracco Francese ha organizzato la manifestazione, affiancato dal Club Italiano Griffone Korthals e dal Gruppo Cinofilo Viterbese. Ciò che si è potuto realizzare quest’anno deve concreta riconoscenza alla Farmina Pet Food, brand ormai affermato a livello internazionale che si distingue per la ricerca della qualità, ed in particolare all’operato di Riccardo Sarchioni (responsabile dell’area Breeder), che ha contribuito attivamente all’organizzazione e alla logistica della manifestazione, al fine di renderla complessivamente più gradevole. Grazie a Sarchioni, Assessore al Comune di Bolsena, è stato possibile “avere le chiavi” della cittadina medioevale per consegnarle alla cinofilia ufficiale per l’intero fine settimana.
Squadra drahthaar
IL CONVEGNO Prima di entrare nel dettaglio dell’evento e restando alla vigilia, il venerdì pomeriggio ha visto il nutrito gruppo dei primi arrivi per la Coppa, ospiti del Teatro di Bolsena: una chiesa sconsacrata che mette in scena costantemente numerosi spettacoli culturali, e che nell’occasione ci ha permesso di effettuare la presentazione dell’evento cinofilo , di un Convegno cinotecnico, ambientale e faunistico durante il quale è stato anche premiato il Bracco italiano più bello del mondo. Ad aprire il sipario, il Presidente ENCI Francesco Balducci, il Vice Dino Muto, affiancati dai Consiglieri Domenico Attimonelli, Antonino La Barbera, Luigi Nerilli, e Giancarlo Passini impegnati nell’occasione in veste di esperti giudici. L’Ente Nazionale delle Cinofilia Italiana ha patrocinato l’avvenimento, affiancato dalla Federazione Cinologica Internazionale che ha concesso il CACIT per la prima prova del sabato. Relatori del Convegno Cesare Bonasegale e lo scrivente: entrambi abbiamo relazionato in merito alla particolare formula della Coppa cercando di evidenziare gli aspetti peculiari di questa articolata verifica con l’intento di far luce sui possibili argomenti che potrebbero migliorare
quello che già al momento rappresenta un test di importanti riscontri zootecnici. È stata poi la volta di Giuseppe Mazzoni, noto tecnico faunistico che ha proposto una sua pubblicazione dedicata al fagiano quale specie da salvare e tutelare, argomento con evidente legame alla selezione del cane da ferma in quanto strumento essenziale per lo studio e la verifica delle nostre razze canine. Infine, è arrivata la premiazione di Praja dei Sanchi una femmina di Bracco Italiano che, in virtù dei risultati ottenuti, è stata eletta quale “Bracco Italiano più bello del Mondo”. Per lei un bellissimo dipinto realizzato dall’Artista Luciano Funari, ed uno scroscio di applausi dalla nutrita platea di cinofili presenti.
LE PROVE Tecnicamente la manifestazione si svolge in due giornate, durante le quali si susseguono due diverse prove di lavoro, quella del sabato su selvaggina naturale con CACIT in palio, e quella della domenica su selvatico abbattuto con CAC; tra le due verifiche sono stati collocati due differenti test: quello morfologico e quello rivolto ai riporti dall’acqua.
Nanà, Bracco francese di Omar Mariani (prop. Ilaria Bertazzolo)
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Squadra spinoni Squadra kothals
I terreni di prova interessati sono stati quattro diverse “Zone di Ripopolamento e Cattura dell’Ambito Territoriale VT01” comprese nell’arco di 40 km, e quattro Aziende Faunistico Venatorie situate alle medesime distanze. Per mettere in atto una prova di questo genere, occorrono terreni adatti alla verifica, per orografia, tipo di vegetazione e tipo di selvaggina, per noi nell’occasione fagiani. Le zone di ripopolamento sono, seppur ben gestite, per lo più al naturale e la tipologia della vegetazione non sempre è facile da affrontare per il cane. La conseguenza è un comportamento molto scaltro del selvatico che si rende quasi invisibile nei terreni più adatti ai turni di prova, che consente loro di ripararsi repentinamente laddove la vegetazione è più fitta e dove il cane incontra con maggiori difficoltà. Con lo scopo di proporre maggiori occasioni di incontro, inevitabilmente, si rendono ne-
Squadra kurzhaar
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cessari i ripopolamenti. Tutto è stato messo in opera con le condizioni che abbiamo ritenuto ideali, seppur molto difficili, con l’ intenzione di proporre il meglio e per tutti uguale. I soggetti giunti alla Coppa sono passati delle selezioni, e rappresentano quei “cavalieri” delle varie razze che le rispettive Associazioni mettono in evidenza quali i migliori del momento. Le classifiche hanno visto rappresentanti di tutte le razze partecipanti, a questi risultati si è aggiunta la prova dei riporti dall’acqua ad arricchire l’esame e rimarcare l’attività venatoria. Soggetti atletici e coraggiosi che hanno dimostrato di vincere il timore “dell’onda” e la capacità di recuperare il capo di selvaggina lontano dalla sponda conducendolo alla mano del compagno conduttore ben distante dalla riva. I migliori tra tutti sono stati i Drahthaar.
Dato che la selezione è indirizzata con precisione al miglioramento delle razze canine e perciò l’aspetto morfologico rappresenta l’indispensabile fattore da associare al funzionale, tutti i cani partecipanti sono stati esaminati da Antonino La Barbera, il punteggio ottenuto si è poi affiancato a quelli delle qualifiche in prova. Ecco quindi la risultanza finale che nasce da un difficile e complesso esame che in primis attesta la conferma dei Breton quale razza ben selezionata in Italia e largamente diffusa, per riconfermare poi la salute delle nuove razze che sono in aumento nella nostra Penisola e la conferma dell’ottimo stato generale delle altre razze. Non si tratta di agonismo, non sono “gare”: ancora una volta chi ha vinto è la cinofilia che si riflette nell’estenuante lavoro di coloro che operano esclusivamente per il benessere e la tutela del cane di razza. Marco Ragatzu
Squadra vizla
& filo diretto
gruppi cinofili
Nel Gargano un progetto di therapy dog condotto dal Gruppo Cinofilo Dauno
Bambini e cani in vacanza Il metodo ideato dallo psicologo Giovanni Ippolito vice Questore aggiunto a Foggia ha prodotto risultati incoraggianti. L’apporto di numerose Associazioni provenienti da tutta Italia
Carla Donatiello del Gruppo Cinofilo Dauno con il suo Volpino Italiano Hiko durante una fase del progetto.
Pugnochiuso una splendida località del Gargano è stata protagonista di un’attività di Therapy Dog, o meglio di un Intervento Assistito con Animali sviluppato dal Gruppo Cinofilo Dauno per donare ai ragazzi e ai bambini autistici provenienti da tutt’Italia un’esperienza unica e costruttiva allo stesso tempo, in quanto gli individui colpiti da questa patologia hanno una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione, e grazie all’interazione con l’animale, possono migliorare la socializzazione. Grazie alla sensibilità e professionalità dello psicologo Dott. Giovanni Ippolito, Vice Questore aggiunto della Questura di Foggia e del Dott. Giovanni Caputo, psicologo, ideatori della terapia in acqua, questi ragazzi da anni attestano benefici notevoli anche in soggetti colpiti dalla sindrome di autismo. Pertanto da quest’anno il Gruppo Cinofilo Dauno con la propria squadra di conduttori cinofili, veterinari e psicologi, hanno affiancato l’iniziativa supportati da alcuni
Il dr. Giuseppe Iadarola medico immunogolo con la sua Jack Russell Zoe mentre intrattiene uno dei piccoli
cani di razza Golden Retriever, Cocker Spaniel Inglese, Terranova, Volpino Italiano, Pastore Maremmane Abruzzese, Welsh Corgi Pembroke e Jack Russell Terrier, adeguatamente preparati. L’intera iniziativa, organizzata dalla Cooperativa TMA Group in collaborazione con l’associazione “Il Cireneo” di San Giovanni Rotondo ed altre associazioni provenienti da varie regioni, tra cui l’associazione “L’Amico Speciale” di Napoli e la Fondazione “Oltre il Labirinto” di Treviso, viene strutturata all’interno di un innovativo progetto denominato “E…state Sereni” nato dall’esigenza di numerose famiglie, provenienti da tutto il territorio nazionale, di poter fare una vacanza “costruttiva”, che sia utile al bambino per poter continuare percorsi riabilitativi e di rieducazione di specifiche capacità cognitivo comportamentali e contestualmente potesse offrire al resto della famiglia una reale opportunità di relax. La presenza dei cani ha notevolmente age-
volato le sedute: piccoli giochi in acqua, accudimento a terra, condotta al guinzaglio. Un coinvolgimento che piano piano ha entusiasmato i ragazzi. Così come l’arrivo dei conigli nani dell’associazione. Rosa Vitillo di Ariano Irpino e l’intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Foggia, che hanno organizzato alcune dimostrazioni a scopo ludico di salvataggio in mare, anche grazie all’aiuto di alcuni splendidi esemplari di Golden Retriever. Nel segno della continuità il Gruppo Cinofilo Dauno ha presentato presso l’Istituto Comprensivo Parisi-De Sanctis di Foggia un progetto socio educativo, sviluppato dai veterinari Ravo e Amedeo e dall’educatore cinofilo Carla Donatiello. Il progetto rientra nel programma ENCI Junior Club che il Gruppo foggiano intende portare avanti nei prossimi mesi per favorire una corretta conoscenza dei cani e del loro ruolo nella società. Giuseppe Abbatangelo
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Affissi approvati dagli Organi Deliberativi dell’ENCI nelle riunioni del 19.3.13, 5.4.13 e 23.5.13 e ratificati dalla FCI Acanfora Salvatore Via Aquino 35 - 84018 Scafati (SA)
“della Contea del Nord”
Siberian Husky
Andrioli Emanuela Via De Gasperi 102 - 73041 Carmiano (LE)
“Rott King”
Rottweiler
Bottiglieri Domenico Via Vesuvio 1 - 84090 Montecorvino Pugliano (SA)
“Von Templa Paestum”
Pastore Tedesco
Bournique Flavio Corso Umberto I 81 - 80058 Torre Annunziata (NA)
“dei Miradraghi”
Alano
Busso Elisa Via Angiale 15 - 10040 Osasio (TO)
“del Molino delle Gorge”
Bovaro del Bernese
Cairone Raffaello Via Rosmarino 166 - 98070 Torrenova (ME)
“di Villa Ambra”
Pastore Tedesco
Camatta Alessio Via Matteotti 105 - 31015 Conegliano Veneto (TV)
“Athanor Lupus”
Cane Lupo Cecosl.
Cantarini Simone Via Teramo 25 - 00040 Ardea (RM)
“Ruba Baci”
Border Collie
Cori Susanna Via delle Baldane 7 - 30020 Meolo (VE)
“Regina Cornaro”
Bassotti Tedesci
Costa Eleonora Via Molino Malta 69 - 40038 Vergato (BO)
“Ombra Grigia”
Weimaraner
Covelli Elisabetta Via Costiola 5 - 29010 Caminata (PC)
“Lecollindedicaro”
Bovaro del Bernese
Cucchiara Emiliano “Neapolitan Bull” Via Madonna delle Grazie 77 - 80014 Giugliano in Campagna (NA)
Bull Terrier Inglese
Fassari Andrea C.da Rocca - 90047 Partinico (PA)
“dell’Isola dei Ciclopi”
Boxer
Forte Antonio Via Marmolada 20 - 31030 Breda di Piave (TV)
“Moruga”
Shar Pei
Frasca Emanuela & Lombardi Decio Via Marcello Provenzale 41 - 00100 Roma (RM)
“Engie’s Star”
Bassotti Tedeschi
Gariboldi Luisa Via Chiusagrande 2 - 57021 Campiglia Marittima (LI)
“di Casa Gariboldi”
Cocker Spaniel Ingl.
Giraudi Nicola Carlo Via Capueta 1 - 22070 Montano Lucino (CO)
“Shepworld”
Border Collie
Grygar Tanja Voc. Poder Nuovo 15 - 06012 Città di Castello (PG)
“Questing Q”
Labrador Retriever
Guarducci Francesca Loc. Livogni 159 - 51028 San Marcello Pistoiese (PT)
“Livogne”
Welsh Corgi Pembr.
Guerra Enzo Loc. Pradella 67 - 15061 Arquata (AL)
“della Pradellina”
Jack Russell Terrier
Guindani Mara Silva Via Valcamonica 25 - 20812 Limbiate (MB)
“Almaen”
Bassotti Tedeschi
Lagonigro Rita Via Cineto Romano 24 - 00010 Guidonia (RM)
“By L’Arena”
Bulldog
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i nostri
Cani
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Anno 59 num. dicembre 2013
Langella Alessandro Via Lupa del Principe 13 - 80145 Napoli (NA)
“In da Club”
Bulldog Inglese
Maggini Monia Via Ficaia 597 - 55054 Massarosa (LU)
“dei Grausi”
Cane Corso
Mancari Tonino C.da Poggio Rena - 98070 Torrenova (ME)
“Valle dei Nebrodi”
Pastore Tedesco
Marelli Pamela Via Don L. Vismara 102 - 21040 Cislago (VA)
“Kukurtihar”
Shih Tzu
Marzano Domenico Prolung. Tiziano 62 - 80024 Cardito (NA)
“del Parco Taglia”
Chihuahua
Mattia Emidio C.da Coste 14/A - 84045 Altavilla Silentina (SA)
“di Argiva”
Past. Maremm. Abr.
Mellica Maria Caterina Via F.lli Carando 13 - 10068 Villafranca Piemonte (TO)
“dei Bernesi dal Piemonte”
Bovaro del Bernese
Meraner Daniel Via Rio della Torre 12 - 39057 Appiano (BZ)
“Vom Hause Meraner”
Pastore Tedesco
Milanesi Valeria Via Chiozzi 19 - 27049 Stradella (PV)
“Dakota Rose”
Chinese Crested D.
Morzenti Maurizio Via Pisani Dossi 14/16 - 20011 Corbetta (MI)
“Luckyland For You”
Labrador Retriever
Murro Marco C.so Pietro Pisani 92 - 90129 Palermo (PA)
“Kemonia Bull”
Bulldog Inglese
Napoli Serena Via Rigone 27 - 16033 Lavagna (GE)
“della Fiumana Bella”
Pastore Tedesco
Nolfo Massimiliano Via Valle Fico 39 - 90030 Altofonte (PA)
“Bull della Valle”
Bulldog Inglese
Pencik Lucie Via Vai 10/F - 21029 Vergiate (VA)
“Shepher Cootage”
Border Collie
Pertile Marilena Via Mincio 9 - 36040 Torri di Quartesolo (VI)
“I Guardiani di Casa Falco”
Jack Russell Terrier
Pontone Vincenzo “of the Royal Way” Via Vecchie Fontanelle 22 - 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Bouledogue Franc.
Procopio Gregorio Via Diana 71 - 88064 Chiaravalle Centrale (CZ)
“del Riace Antico
Pastore Tedesco
Saliceti Daniele & Mapelli Andrea Via Belgio 47 - 28922 Verbania (VB)
“Country Chic”
Shetland
Salvemini Stefania Via Don Minzoni 23 - 34072 Gradisca d’Isonzo (GO)
“dell’Antico Fiammingo”
Pastore Belga
Sardonini Stefano & Geminiani Cristina Via Minarda 18 - 47122 Forlì (FC)
“del Castelfalcino”
Shiba
Spagnul Dennis Loc. Casote 2 - 33017 Tarcento (UD)
“di Tarcento”
Jack Russell Terrier
Totaro Alessandro Via S. Marco 15 - 71042 Cerignola (FG)
“della Valle dell’Ofanto”
Boxer
Travaini Chiara Via S. Agostino 304 - 45015 Corbola (RO)
“dei Bassotti dell’Eridano”
Bassotti Tedeschi
Tureen Anne Mprley Loc. Le Lastre 171/A - 50066 Reggello (FI)
“Tuscan Red”
Irish Terrier
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i club
XXVI RADUNO CIABS DI VOLTA MANTOVANA DOPPIO RADUNO 14-15/9/2013 Giudici: Evgenia Fedorovicheva(RUS), Jan Herngren (S), Massimo Inzoli, Vincenzo Del Carro, Antonella Residori Il 14 e 15 settembre il Club Italiano Amatori Bovari Svizzeri ha festeggiato i 25 anni della sua fondazione con un riuscitissimo doppio raduno a Volta Mantovana (MN) nel confortevole luogo messo a disposizione dall’Agritur Cascina Boschi. È stata una splendida manifestazione alla quale hanno partecipato un gran numero di soci, da quelli “storici” a quelli più recenti, con i loro Bovari Svizzeri in una bella atmosfera di armonia e di festa. Due giudici stranieri e tre italiani hanno giudicato con competenza e professionalità i nostri Bovari: sabato vi erano 90 Bovari del Bernese e domenica 151 Bovari Svizzeri iscritti, un vero spettacolo per il numero e la qualità dei cani, molti dei quali provenienti dall’estero e con un buon numero di Bovari Svizzeri a pelo corto, razze che solitamente sono poco rappresentate nelle altre esposizioni in Italia. In occasione del 25° Anniversario è stato creato un logo speciale raffigurante le quattro razze ed è stata organizzata la cena di gala sabato 14, nel corso della quale sono stati premiati con coppe e targhe i campioni sociali e i campionati ottenuti dai Bovari dei nostri soci nel 2012. L’esperienza appena vissuta ci fa ben sperare per il futuro del nostro club e delle quattro razze tutelate: molto affermato il Bovaro del Bernese e con buone prospettive anche le tre razze a pelo corto. È un ottimo motivo per rafforzare il nostro impegno seguendo la strada intrapresa e concentrandoci su obiettivi sempre più importanti per i nostri Bovari. Silvana Vogel Tedeschi, Presidente CIABS SABATO 14 Totale Bovari Del Bernese iscritti: 90 BOVARI DEL BERNESE CAMPIONI MASCHI 1° Ecc BOB CUSTOM BERSETT pr. A.Dorelli 2° Ecc OOTA-DABUM DA CASA DOS HERDEIROS DO LOBO pr. All. La Signora Dei 100 Cani LIBERA MASCHI 1° CAC STARRY TOWN FOR A SMILE pr. G. Guidi 2° Ecc, STARRY TOWN FRIEND ESPECIALLY FOR YOU pr. A.Zele INTERMEDIA MASCHI 1° Ecc R.CAC STAR IS COMING Z DEIKOWEI DOLINY pr. T.Deik 2° Ecc STARRY TOWN HUMPRHRY BOGART pr. M.Mauro GIOVANI MASCHI 1° Ecc STARRY TOWN HIT THE ROAD pr. V. Colombelli
2° Ecc BEYAN REEF DEL SACRO FIUME pr. E.Rondinini BABY MASCHI 1° MP MIGLIOR BABY BURTI FREDDIE MERCURY pr. M.Burtini 2° MP SPLENDID TRICOLOR SUNNYVALE pr. All.to Wardamak VETERANI MASCHI 1° Ecc DALE GUDBRAND’S C-GEILO ZALA AT STAUBACH pr. Instone Ian & Jill 2° Ecc CRAZY FOR YOU KEEP IN MIND pr. L.Cogliati CAMPIONI FEMMINE 1° Ecc, BOS BEAUTIFUL ELECTRA TO INFINITY DEL MOLINASCO pr. All. Del Molinasco 2° Ecc UN EMOZIONE PER SEMPRE DEL MOLINASCO pr. All.to Del Molinasco LIBERA FEMMINE 1° Ecc, CAC SMILE DEL SACRO FIUME pr. C.Niccoli 2° Ecc R/CAC BI-BLACK ROSE CARRY ON DEL MOLINASCO pr. All.to Del Molinasco INTERMEDIA FEMMINE 1° Ecc LENA EN KINELARTY pr. Murphy Sally & Philip 2° Ecc KIMI VAN’T PACHTHOF pr. J.Gecchelin GIOVANI FEMMINE 1° Ecc MIGLIOR GIOVANE KINELARTY AMO TIZIANA pr. Murphy Sally & Philip 2° Ecc UT PICTURA POESIS DEL MOLINASCO pr. All.to Del Molinasco JUNIORES FEMMINE 1° MP MIGLIOR JUNIORES BABY BECKY pr. R.Fontana 2° MP ABSOLUTELY SHINING pr. R.Fontana BABY FEMMINE 1° MP STARRY TOWN IO CHE AMO SOLO TE pr. M.Maurizio 2° MP ELEANOR RIGBY REVOLVER pr. L.Smorti VETERANI FEMMINE 1° Ecc MIGLIOR VETERANO ELECTRA VAN’T STOKERYBOS pr. All.to Del Molinasco DOMENICA 15 Totale Bovari Svizzeri iscritti: 151 BOVARO DELL’ APPENZELL LIBERA MASCHI 1° Ecc BOB CAC VASCO DA GAMA pr. E.De Benedetti GIOVANI MASCHI 1° Ecc CA’ DEL CORSI BOSKO pr. V.Brignoli 2° Ecc ARNOLD BUDYSAUR pr. M.Battaglia CAMPIONI FEMMINE 1° Ecc LADY MARGOT DELL’ALBALLEGRA pr. M.Battaglia 2° Ecc ARISHA VON HUNDWIL pr. Prachtl Ingo & Renate LIBERA FEMMINE 1° Ecc CAC EXCELLENT FROM EUROPEAN BREEDER pr. A.Savegnano 2° Ecc R/CAC CA’ DEL CORSI DIANA pr. P.Valsecchi JUNIORES FEMMINE 1° MP CAMILLA DELL’ALBALLEGRA pr. M. Battaglia
Bovaro del Bernese BOB e BOSsabato
Bovaro dell’Appenzell BOB e BOS domenica
CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERI
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BOB Trofeo Conti e BIS domenica BOVARO DEL BERNESE CAMPIONI MASCHI 1° Ecc BOB, Trofeo Conti e BIS CUSTOM BERSETT pr. A.Dorelli 2° Ecc STARRY TOWN FABERGE’ pr. S.Fabbri LIBERA MASCHI 1° Ecc CAC JESSIE JAMES pr. C.Niccoli 2° Ecc R/CAC STARRY TOWN FRIEND ESPECIALLY FOR YOU pr. A.Zele INTERMEDIA MASCHI 1° Ecc DOCTOR DOLITTLE DI RICASSO’ pr. M.Scatto 2° Ecc STAR IS COMING Z DEIKOWEI DOLINY pr. T.Deik GIOVANI MASCHI 1° Ecc BRONTE pr. S.Fedi 2° Ecc CALHE DEI BARIHUNDE pr. S.Villa BABY MASCHI 1° MP SPLENDED TRICOLOUR SORRENTO pr. E.Abdullina 2° MP BURTI FREDDIE MERCURY pr. M.Burtini VETERANI MASCHI 1° Ecc DALE GUDBRAND’S GEILO ZALA AT STAUBACH pr. Instone Ian & Jill 2° Ecc FALCO VON DEN BRUNNBAREN pr. Dvorak Beatrix & Martin CAMPIONI FEMMINE 1° Ecc, BEAUTIFUL ELECTRA TO INFINITY DEL MOLINASCO pr. All. Del Molinasco 2° Ecc JOBETH DELL’ALBALLEGRA pr. R.Scita LIBERA FEMMINE 1° Ecc R/CAC CONTE VENETO HAILY JANE pr. All.to Vardamak 2° Ecc AUDREY BERNESI DAL PIEMONTE pr. C.Mellica INTERMEDIA FEMMINE 1° Ecc CAC AMBER GEM AL TGLIO pr. M.A.Lodetti 2° Ecc BURT SCOBY-DOO’S FRIEND CALLED DAPHNE pr. M.Burtini GIOVANI FEMMINE 1° Ecc BIS Giovani ZAIRA DE BARIHUNDE pr. G.Ferani 2° Ecc BABETTE DEL SACRO FIUME pr. E.Aldighieri JUNIORES FEMMINE 1° MP ABSOLUTELY SHINING pr. R.Fontana 2° MP BABY BECKY pr. R.Fontana BABY FEMMINE 1° MP BIS Baby STARRY TOWN IO CHE AMO SOLO TE pr. M.Mauro 2° MP AURA VOM MIRA BERNINA pr. C.Betti VETERANI FEMMINE 1° Ecc BOS ABBYE V.H. GASTELSVEER pr. A. Lonati
i club 2° Ecc ELECTRA VAN’T STOKERYBOS pr.All. Del Molinasco BOVARO DELL’ENTLEBUCH CAMPIONI MASCHI 1° Ecc BOS BENNY VOM THURERKAMP pr. C.Hofmann BABY MASCHI 1° MP ASTOR pr. F.G.Morano CAMPIONI FEMMINE 1° Ecc BOB DIANA AB DEM GUT HEID pr. M.D’Amato INTERMEDIA FEMMINE MB DORLI VOM THURNERKAMP pr. N.C. Kotrecky BABY FEMMINE 1° MP Miglior Baby ALICE pr. F.Bricchi 2° MP ALBA pr. M.D’Amato VETERANI FEMMINE 1° Ecc BIS Veterano NELLY VON GARSTNAECK pr. K.Rumplmayr GRANDE BOVARO SVIZZERO CAMPIONI MASCHI 1° Ecc BOS ASLAN DEL MONGIOIE pr. M. Marzola BABY MASCHI 1° MP SIRTAKI GENTLE GIANT pr. P.Maretti CAMPONI FEMMINE 1° Ecc KIM B2 pr. D.Baccaglini 2° Ecc PAPAYA JUICE SERVALBERG pr. I.Giacomelli LIBERA FEMMINE MB TOSCA QUEENY KIM B-2 pr. D.Baccaglini INTERMEDIA FEMMINE 1° Ecc BETTY BOOP SERVALBERG pr. M.Marzola
Bovaro dell’Entlebuch BOB e BOS domenica GIOVANI FEMMINE 1° Ecc BOB AIDA EDDA KIM B-2 pr. D.Baccaglini BABY FEMMINE MP RUMBA FIRST FIGHTING pr. A.Vignola CLUB ITALIANO AMATORI BOVARI SVIZZERI C/O PATRIZIA SPECIALE VIA CARDINAL MASSAIA 43 - 30172 MESTRE Tel 348.9830876 - fax 041.940194 www.ciabs.net - info@ciabs.it
Grande Bovaro Svizzero BOB e BOS domenica
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO RADUNO DI SEZIONE Il 15 settembre si è svolto nella cornice del Camping “Cielo Verde” a Marina di Grosseto il Raduno annuale della Sezione Bullamstiff-Mastiff del Club Ita-
FEMMINE CLASSE LIBERA 1 ECC CAC BOB RBIS BULLPASSION GIFT FOR YOU 2 ECC NOEDABULL EMMA CLASSE INTERMEDIA 1 ECC RCAC I BRAVI RAGAZZI MCBETH 2 ECC BULL’S ISLAND SHELBY CLASSE GIOVANI 1 ECC BLOODY MARY
Un momento della premiazione liano del molosso. Giudice della Manifestazione Mariano Di Chicco. Soggetti iscritti: 37. Il neo eletto Consiglio di Sezione è stato lieto di organizzare il Raduno annuale in una splendida location e con un bel numero di soggetti iscritti. La manifestazione si è svolta in maniera molto serena e con grande spirito di aggregazione da parte di tutti i partecipanti il che ha reso un successo questa giornata, raggiungendo l’obiettivo che noi tutti membri del Consiglio ci eravamo prefissati. Sul sito di Sezione tutti gli appassionati delle razze Bullmastiff Mastiff possono trovare le modalità di tesseramento e tutte le informazioni sulle razze. www.bullmastiff-mastiff.com. Per info, contattare la segreteria: segreteria.bullmastiffmastiff@hotmail.it. Cinzia Padovan Presidente Sezione Bullmastiff-Mastiff Nuovo Consiglio Sezione Bullmstiff-Mastiff del Club Italiano del Molosso: PRESIDENTE Cinzia Padovan VICE PRESIDENTE Fabio Del Gaudio CONSIGLIERI: Francesco Giorgi, Tiziano Floridia, Roberto Cucchi BULLMASTIFF MASCHI CLASSE CAMPIONI 1 ECC BOS ILMEN CLASSE LIBERA 1 ECC CAC BULLPASSION SUMMER RAINBOW 2 ECC R/CAC GAMEKEEPER MASTERMIND CLASSE INTERMEDIA 1 ECC FERDHU SAMUEL 2 MB SARDINIABULLMASTIFFARES CLASSE GIOVANI 1 ECC BLOODY BULL 2 MB THOR JUNIOR CLASSE PUPPY 1 MP MIGLIOR JUNIORES BIS JUNIORES BULLPASSION ROB ROY
BIS e RBIS
2 ECC NOEDABULL GINEVRA CLASSE JUNIORES 1 MP BIS JUNIORES GREEN DRAGON ALICE MASTIFF MASCHI CLASSE CAMPIONI 1 ECC BOB BIS ILDEBRANDO DEL FRACASSO CLASSE INTERMEDIA 1 MB TERABITHIA DAGON CLASSE GIOVANI 1 MB OTTAVIO DEL FRACASSO FEMMINE CLASSE LIBERA 1 ECC CAC BOS ANNUQUET 2 ECC LEONIE DEL FRACASSO CLASSE INTERMEDIA 1 ECC RCAC NUBIE DEL FRACASSO CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO C/O PARMICIANO-VIA R.SELLARO PICCOLO 10 80048 SANT’ANASTASIA Tel. 081-5316851 Fax. 081-5316851
CLUB CANE LUPO CECOSLOVACCO RADUNO CLUB CANE LUPO CECOSLOVACCO - Roma (RM) 5 Ottobre 2013 Giudice: Muller Barbara (CH) MASCHI Campioni AIKO SIBILLINI 1 Ecc Libera CASPIAN LUPI DI GUBBIO 1 Ecc CAC, Miglior Maschio FORESTA INCANTATA UMBAR 2 Ecc Lavoro ARES (ROI 11/44138) 1 Ecc CAC ARES (ROI 11/30919) 2 Ecc Intermedia KING ARUK OLIM PALUS 1 Ecc R/ CAC AKI 2 Ecc Giovani KENAI 1 Ecc YSAAK 2 Ecc Juniores EGAN 1 MP Baby ARIMMINUM MARKUS 1 M P ARIMMINUM LUPIN 2 M P
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i club
Raduno CCLC di Roma BOB BOS FEMMINE Campioni ARIMMINUM BLAZE OF GLORY 1 Ecc Libera GINGER WOLF LUPI DI MONTE MORELLO 1 Ecc R/CAC CHAKRA DI GUBBIO 2 Ecc Lavoro AISHA SIBILLINI WOLF 1 Ecc CAC, BOB, Miglior Femmina ZELA Z PERONOWKY 2 Ecc R/CAC Intermedia ANYANKAS AMBER EYES OF ICE 1 Ecc CAC DAESY PASSO DEL LUPO 2 Ecc Giovani GLORIA MARLA 1 Ecc Miglior Giovane GAME OVER FOR ALL ENEMY WOLF LUPIMAX 2 Ecc Baby ARIMMINUM LUCY 1 M P Miglior Puppy HARA Z ORAVY 2 M P Club Cane Lupo Cecoslovacco C/O Rubbiani A. - Via Salvaterra 21 - 42048 Rubiera Tel. 331-3190927 Fax. 0536-954585
CLUB ITALIANO DRAHTHAAR 32° RADUNO NAZIONALE DRAHTHAAR 19° ESPOSIZIONE DI ALLEVAMENTO Nei giorni 25 e 26 maggio 2013 si è svolto a Nonantola (MO), presso il Campo Addestramento Cani “Due Pioppi”, il 32° Raduno Nazionale Drahthaar. Questo Raduno è ormai da lungo tempo il momento principale a livello espositivo della razza in Italia. Quest’anno, purtroppo, il numero dei cani partecipanti è stato inferiore a quello degli scorsi anni, con 36 soggetti iscritti al Raduno. Per fortuna una giornata di bel tempo, in mezzo a tanta pioggia, ha permesso lo svolgersi di una manifestazione sempre piacevole, all’insegna di una elevata selezione morfologica con la presenza di due giudici specialisti: Fritz Blüml, dalla Germania e l’italiano Danio Capelletti. La decisione presa dal CID, già dallo scorso anno, di assegnare gli ormai storici Trofei del Club, ad eccezione del Trofeo Cecchini per la classe giovani, solamente a quei soggetti che hanno presentato il Certificato di Esenzione dalla displasia dell’anca, continua a percorrere la strada delle verifiche sanitarie come strumento indispensabile per la tutela della razza. Di seguito le qualifiche dei vincitori dei Trofei tradizionali e delle varie classi: 5° TROFEO MONTAGNANI: CORA (BOB)- All. e Prop. D. Bavilla 31° TROFEO RAVASIO: NONATULA GINA - All.Nonatula.– Prop. C.D. Swager
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30° TROFEO CECCHINI: GRETA DI ZEULA PETROSA - All. G. Capelli Prop. G. Dall’Oglio 17° TROFEO DI ALL.TO.CID: Allevam.”VON DEN VIER EICHEN di Giorgio Dionese MASCHI Juniores NONATULA TEX II 1° MP (All. Allevamento “Nonatula” – Prop. S. Lodi) Giovani RAMON DELL’AGRIFOGLIO 1° MB (All. e Prop. S. Rossi) Intermedia QUICK VOM BURGWALD 1° R/.AC (All. Gerd Riches” – Prop.G. Costa) Libera ELMO VOM LOHRABEN 1° CAC (All. Albert Koch - Prop. R.Rati) Lavoro ULISSE III DEL ZEFFIRO 1° Ecc (All. Z. Gallo Prop. G. Motti) Campioni MAX 1° Ecc (All. Goran Milisavljević – Prop. M. Venturelli) FEMMINE Juniores VENTURELLI’S LOLA 1° P (All.e Prop. Cesare Venturelli”) Giovani GRETA DI ZEULA PETROSA 1° Ecc (All. G. Capelli - Prop. G. Dall’Oglio) Intermedia KESCIA 1° MB (All. B. Carta - Prop. G. Costa) Libera CORA 1° CAC (All. e Prop. D. Bavilla) Campioni NONATULA GINA II 1° Ecc (All. e Prop. Allevamento “Nonatula”) CLUB ITALIANO DRAHTHAAR C/O CAMPEDELLI S. - VIA ROMAGNOLI 45 41015 NONANTOLA Tel. 059-549687 Fax. 059-549687
SHAR PEI CLUB ITALIANO RADUNO S.l2C.l. 15/09/2013 GRANAROLO DELL’EMlLlA Il giorno 15 settembre u.s. in una giornata non troppo afosa, si è svolto nello splendido e ombreggiato parco dell’Hotel Green Park di Granarolo dell’Emilia (BO) l’annuale raduno organizzato dallo Shar Pei Club Italiano. Ha giudicato la Sig.ra Jocelyn Barker (USA) apprezzata giudice AKC e allevatrice. Vogliamo ringraziare tutti i Soci, gli Allevatori, gli amatori della razza e tutti gli espositori italiani e stranieri intervenuti all’evento. MASCHI BABY 1 MP Danny Rosè pr. Salvador Edward 2 P Black Converse pr. Marson Elisa JUNIORES 1 MP Duncan Mcleod pr. Ricchiuti Sergio GIOVANI 1 ECC Gold Panonia Chandagueres Ultra Fortune pr. I dragoni Orientali INTERMEDIA 1 ECC Ercole I dragoni Orientali pr. Contini Giovanni 2 ECC Zhuanshi Mularoni’s House pr. Buroni Mauro LIBERA 1 ECC CAC MIGLIOR Cl. Libera Dior pr. Lazzaro Vanier 2 ECC RIS. CAC Ettore pr. Panicucci Walter CAMPIONI 1 ECC MIGLIOR CL. campioni B.O.S. Black Musck Twister Boy pr. Niccolò Colombo 2 ECC Desmon de l’ere du scorpion pr. Coujou Marie-Claire
Raduno Granarolo dell’Emilia BOB e BOS VETERANI 1 ECC Mi kumare one nite stand pr. Habernig Nadja 2 ECC Dinamite just for the fun of it pr. Trettel Damiana FEMMINE BABY 1 MP Migl. Baby Black musck eva kant pr. Vennari Angela 2 MP Indingo like a cherry du pays des ceries bleues pr. Coujou Marie Claire JUNIORES 1 MP migl. cl. juniores Chancjsgru Beyoncé pr. Trettel Damiana 2 MP Hanyang afrodite pr.Valdini Elena GIOVANI 1 ECC migl. cl. giovani Yijing’s naughty by night pr. Habernig Nadja 2 ECC Jentiki be dazzied pr. Pizzamiglio Isabella INTERMEDIA 1 ECC migl. clas. C.A.C. B.O.B. Angel & devil the never ending story pr. Marson Elisa 2 ECC By the light of the moon pr. Foroni Valentina LIBERA 1 ECC ris. CAC Black musch hula hoop pr. Vago Ambrogio 2 ECC Deep scarlet rose to the sunset nilworld pr. Stefania Langhi CAMPIONI 1 ECC Escape on the rock de chandagueres pr. Cohjou Marie-Claire 2 ECC Honey moon i dragoni orientali pr. Foroni Valentina BASTIA UMBRA L’ultimo ottobre scorso nel centro fieristico di Bastia Umbra, in occasione dell’Esposizione internazionale si è svolta anche la Speciale Shar Pei giudicata da Maite Gonzalbo. MASCHI CLASSE CAMPIONI 1 CACIB BOB Black Musck Sound Like a Flipper all. Prop VAGO AMBROGIO CLASSE LIBERA 1 CAC R/CACIB Ercole I Dregoni Orientali all.
Speciale Bastia Umbra BOB e BOS
i club WEIMARANER CLUB D’ITALIA
Speciale di Messina BOB e BOS Bergagna I. prop. Contini G. 2 R/ CAC Ettore all.Verde N. prop. Panicucci V. CLASSE GIOVANI 1 ecc Gold Panonia Chandgueres ultra Fortune all. Tadic J, prop. Bergagna I. 2 ecc Khambaliq Catch My Heart all. prop. Pizzamiglio I. FEMMINE CLASSE LIBERA 1 CAC CACIB BOS Black Musck Dancing Hula Hoop all. Prop. Vago Ambrogio 2 ecc Sleeping Beauty I Dragoni Orientali all.Bergagna I prop. Biondo S. INTERMEDIA 1 R/ CAC R/CACIB By The Light of the Moon all. prop. Foroni V. 2 ecc Della Egletorre all. Biond S. prop.Bergagna I. GIOVANI 1 ecc Jentiki Be Dazzled all. Baker J. prop. Pizzamiglio I. MESSINA Durante il week end espositivo dello Stretto di Messina, la domenica 27.10.2103 si è svolta la Mostra Speciale Shar Pei, ha giudicato Blumel Rbert (AU) MASCHI CLASSE CAMPIONI 1 ecc FULVIO DELLA TERRA DEI SIKANI all. Caruso E. prop. Pulvirenti S. CLASSE LIBERA 1ecc DIEGO DELLA TORRE VENTIMIGLIA all. Biondo S. prop. Pitti M. 2 ecc PACO all. Colletti M. prop. Aiello P. CLASSE INTERMEDIA 1 R/CAC R/CACIB CHERNYI CHIZH GENUINE RISK all.Chernyi prop. Papi D. 2 MB ACHILLE all. prop. Rizzuto S. CLASSE GIOVANI 1 ecc M. GIOV. BOB ACE OF PEIS PUTTING OUT FIVE IN VENTIMIGLIA all.Panos D. prop. Biondo S. 2 ecc LANCELOT DEL PEODORO all.Zaro G. prop. Caruso E. FEMMINE CLASSE LIBERA 1 CAC CACIB BOS SLEEPING BEAUTY I DRAGONI ORIENTALI all.Bergagna I. prop Biondo S. 2 R/CAC LILI GRUBER DELLA TERRA DEI SIKANI all.prop. Caruso E. CLASSE INTERMEDIA 1 ecc CHANCJS GRU GEORGIE MY LOVE all. Trettel D. prop. Maglio A. 2 ecc KINDHERTED WOMAN BLUES DEL PEODORO all. Zaro G. prop. Papi D. CLASSE GIOVANI 1 ecc KHAMBALIQ VANIGLIA all.Pizzamiglio I. prop Frasca G. 2 eccADA I DRAGONI ORIENTALI prop.Bergagna I. prop. Biondo S. SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O BECHERONI-VIA DELLA BISCIA 153 35136 PADOVA Tel. 049-8716909 Fax. 049-3006989
PROVE DI LAVORO SPECIALE WEIMARANER MARMIROLO (MN) - SABATO 28/9/2013 Un buon lotto di Weimaraner presenti alle prove di caccia che includevano, oltre al selvatico abbattuto, anche la PAR e la PAV. Un ringraziamento ai soci del Club del Bracco Francese che hanno organizzato il tutto e si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento, finito a tarda sera per l’alto numero dei cani coinvolti e le numerose verifiche previste che includevano i riporti da terra e dall’acqua di selvaggina di piuma e di pelo. Buoni i terreni e le condizioni climatiche della mattinata, finchè non è arrivato il caldo a giocare a sfavore degli ultimi turni, specialmente quelli del pomeriggio. Prova a Selvatico Abbattuto Batteria 1 1 ECC: Royal Weim Ludmilla All. Dario Raimondi, prop. e cond. Michael Bocchi 2 MB: Californication Fala Love’a All. krzystof Szwarc, prop. e cond. Simone Superbi Batteria 2 1 MB: Thelma All. Telma Tucci, prop Tomas Bonesi, cond G. Rigamonti 2 MB: Artus Von Godenenberg All., prop. e cond. Giorgio Sannini PAR 1° classif. Con punti 190: Royal Weim Ludmilla 2° classif. Con punti 176 – Ex aequo Artus Von Godenenberg e Mila PAV L’hanno superata due soggetti: - Rissana Hillwood’s Perfect Shot All. A. Charles, J. Colan, A. Folz, prop. e cond. Dario Raimondi - Royal Weim Walking on The Moon All. e prop. Dario Raimondi, cond. Filippo Biagi RISULTATI DEL RADUNO DI RAZZA di Marmirolo (MN) 29/9/2013 Anche l’organizzazione di questo evento è stata curata dal Club Italiano del Bracco Francese presso l’agriturismo Beatilla di Marmirolo . Il clima non è stato dei migliori, la manifestazione è infatti finita sotto una pioggia battente che ha messo in seria difficoltà presenti ed espositori. Giudice: Giuliano Biasiolo. BOB: Royal Weim Paint It Black BOS: Rissana Hillwood’s Perfect Shot Miglior Giovane: Fantastic Freedom Miglior juniores: Afrodite Miglior Puppy: Royal Weim Another One Bites the Dust Miglior Gruppo di Allevamento: ROYAL WEIM Miglior Coppia: ROYAL WEIM (R.W.Paint It Black/ R.W. Walking on The Moon) CAMPIONI MASCHI 1° ECC BOB ROYAL WEIM PAINT IT BLACK all. e prop. Dario Raimondi Cominesi 2° ECC WEIMARANUS QUEST FOR ADVENTURE, all E.I.K. Paterka, prop Silvia Fanetti LIBERA MASCHI 1° CAC Charly Brown all.re Costa Eleonora prop. F. Previdi 2° ECC SILVERSMITH CHATEAU ROYAL WEIM all.re Smith Lamberson Elena, prop. Dario Raimondi Cominesi LAVORO MASCHI 1° CAC MARLON BIG WAVE RIDER DIEGO all.re F. Cavina Pratesi prop. S. Fanetti 2° ECC R/ CAC- Le Quatrième de Chanel Nommée BOB All.re Rossi Erika prop. Bausani Marco INTERMEDIA MASCHI 1° R/CAC Bajorhegyi Hamvas Demon all.re Bajorhegyi T., prop Evangelista M. 2° ECC LOVE ME TENDER DEI GRANDI GRIGI all.re e prop. S. Fanetti
Californication Fala Love’a di Superbi GIOVANI MASCHI 1° ECC MIGLIOR GIOVANE FANTASTIC FREEDOM all.re E. Costa prop. S. Bettella 2° ECC ROYAL WEIM YOU SHOULD BE DANCING all.re D. Raimondi Cominesi, prop. Marcello Lucchi JUNIORES MASCHI 1° P TWIST all.re T. Bonesi prop. A. Bianchi 2° P LEO all.re T. Bonesi prop. M. Zara PUPPY MASCHI (4/6 mesi) 1° MP -MIGLIOR PUPPY - ROYAL WEIM ANOTHER ONE BITES THE DUST all.re e prop D. Raimondi Cominesi 2° MP HIGHWAY TO HELL all.re e prop. M.G. Valsesia CAMPIONI FEMMINE 1° ECC BOS RISSANA HILLWOOD’S PERFECT SHOT all.re E. Charles, J. Colan, A. Folz - prop. D. Raimondi Cominesi 2° ECC CHARLIZE THERON all.re E. Costa prop. B. Manfredi
Rissana Hillwood’s Perfect Shot di Raimondi LIBERA FEMMINE 1° ECC La Deuxiéme de Chanel Nommèe Grace, all.re E. Rossi prop. T. Biondani LAVORO FEMMINE 1° CAC EST MAGNIFIQUE DEI GRANDI GRIGI all.re S. Fanetti , prop. M. Borgia 2° R/CAC - ROYAL WEIM HOLLY all.re D. Raimondi Cominesi prop. R. Rossi INTERMEDIA FEMMINE 1° CAC ROYAL WEIM WALKING ON THE MOON All.re e prop. Dario Raimondi Cominesi 2° R/ CAC- OMBRA GRIGIA DUST OF STARS GIOVANI FEMMINE 1° ECC GREY CLASSIC’S LOVE ME DO all.re e prop. Lenaerts Edwin 2° ECC VICTORIA DEI GRANDI GRIGI all.re e prop. S. Fanetti JUNIORES FEMMINE 1° MP MIGLIOR JUNIORES – AFRODITE all.re C. Balboni prop. M. Borgia 2° MP OMBRA GRIGIA IMPERATOR POPPEA all.re e prop. E. Costa PUPPY FEMMINE (4/6 mesi) 1° MP RAG DOLL (Axel x Nina, all.re e prop. M.G. Valsesia) WEIMARANER CLUB D’ITALIA C/O ROSSI ROBERTO - VIA F. TURATI 14/16 20865 USMATE VELATE - Tel. 333-2049071
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RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI Inviare a redazione@enci.it Per essere inseriti nella rubrica SUCCESSI ALL’ESTERO occorre aver conseguito questi risultati: ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI Best in show: 1°, 2°, 3° classificato Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani
DAL NUMERO DI GENNAIO 2014 SOLO RISULTATI OTTENUTI DOPO IL 30/6/2013
successi estero
Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.
SAYLA DE GENBERG Cane di San Bernardo p/l Raduno di Ludwigshafen (D) 6/10/13 1° Best in Show Giudice Giovanni Morsiani Allevatore Isaac Echevarria Propr. Allevamento del Re Leone
AMOR DI SCHNAUZER XOTERIC EXPERIENCE NETTL GREIT Schnauzer medio p/s Speciale di Kazan (Russia) 23/6/13 CAC Junior BOB Giudice M. Permyakov Allevatore Alessandro Schmid Proprietario E. Bataeva & A. Uchaev
DRESSED TO WIN BY GABBANA DES ELEGANTS DE CYRTHOS Barbone grande mole Expo di Kotor (Mne) 25/8/13 2° classificato Best In Show Giudice A. Mracevic Allevatore C. Boulineau Proprietario G. Festa
ARES GOOD SIDE Pastore scozzese p/l Raduno Central Europe Cup di Gödöllő (H) 18/5/13 1° cl. giovani maschi ARES GOOD SIDE & ABLAZE WITH LIGHT 3° BIS-coppie
EMI DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Camp.to Club di Zbraslav (CZ) 17/8/13 CAC cl. Campioni
Giudice Gwen Beaden
Giudice M. Václavík
Giudice Claus-Peter Fricke Allev. e proprietario Marco Fontanelli
Giudice G. Bezzecchi Allev. e proprietario Alberto Malaguti
Giudice Claus-Peter Fricke
ABLAZE WITH LIGHT 1° cl giovani femmine 2° BIS
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Camp.to Club di Ginevra (CH) 30/8/13 CAC cl. Campioni
i successi all’estero
I BRAVI RAGAZZI BOTERO Bullmastiff Nationale d’Elevage di Beaune (F) 22/9/13 BOS Giudici M. Bernard Panet Allevatore Nadia Furlon Proprietario Franco Zerbi
STARRY TOWN INT DI VISASI Terranova Europea di Ginevra (CH) 31/8/13 Best junior gruppo 2 ROGER DELLA PRINCIPESSA 2° al Best of the Day Giudice Rafael de Santiago DEL MONTE IGINO Allevatore e propr. Maurizio Mauro Lagotto Romagnolo Expo S. Marino 16/3/2013 Cipro/Georgia/S. Marino 2° classificato B.I.S. Gruppo 8 Giudice Migliarini Mario Allevatore e propr. Petroni Roberto
BOSCHIERA CRAZY LADY Jack Russell Raduno di Tullnn 28/9/13 1° Best in Show VIOLETTA DE IL LARICE BIANCO Welsh Corgi Pembroke British Sheepdog Specialty di Tulln 28/9/13 BOB Giudice Cristian Stefanescu Allev. e propr. Allev. del Larice Bianco
Giudice Susanne Kaurek Allevatore Allevamento Boschiera Proprietario Lucia Pastore
LEATHERNECK BLACK MAGIC INDY BOSCHIERA CHANGE FOR MY Bullmastiff Jack Russell Nationale d’Elevage di Beaune (F) Raduno di Tullnn 28/9/13 22/9/13 CAC - BOS 1° BIS Veterani Giudice Otto Schimpf Allevatore Allevamento Boschiera Proprietario Mattia Dinoi
Giudice A.M. Class Allevatore Jean Robinson Proprietario Nadia Furlon 59
i successi all’estero
DAYDREAM OF DREAMS DEL FIUME GIALLO Cow Chow Expo di Szombathely (H) 14/7/13 1° classificato Best in Show Giudice Peter Harsanyi Allev. e propr. Allev. del Fiume Giallo
MOONLIGHTFIRE FIRE FLOWER & BRAMVER’S SUPER ACTIVE Chihuahua Austria Specialty di Tulln 28/9/13 1° BIS Coppie Giudice Gerda Bolter Allevatori Leandro Sommella Chizuru Kadowaki
MOONLIGHTFIRE FIRE FLOWER Austria Specialty di Tulln 28/9/13 1° CAC Giudice Gerda Bolter Allevatore e propr. Leandro Sommella 60
BUFERA II Galgo Español Expo di Münster (D) 27/4/13 1° classificato Best in Show Giudice Francisco Ruiz Rodriguez Allev. e proprietario Elisa Boscolo Pelo
WHITETAN MOWGLI Jack Russell Terrier Expo di Lussemburgo 8/9/13 2 classificato gruppo 3 Giudice Gitty Schwab Allev. e proprietario Allev. Whitetan
MOIMA ALBERTO TOMBA Chow Chow Expo di St. Gallen (CH) 5/5/13 2° classificato gruppo 5 Giudice C. Rossier Allevatore e proprietario Allev. Moima
STARRY TOWN INT DI VISASI Terranova Europea – Ginevra (CH) 31/8/13 Best Junior gruppo 2 Giudice Christine Rossier
2° Best of the Day
Giudice Rafael de Santiago Allev. e proprietario Maurizio Mauro
CACIB ITALIANI EUROPEA GINEVRA 2013 WHIPPET - RIVARCO THUNDERBIRD M Allevatore Gaetano Turrini, pr. Daniela Sorlini
RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI Inviare a redazione@enci.it Per essere inseriti nella rubrica SUCCESSI IN ITALIA occorre aver conseguito questi risultati: 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale
DAL NUMERO DI GENNAIO 2014 SOLO RISULTATI OTTENUTI DOPO IL 30/6/2013
DRAGONJOY JESSICA RABBIT Welsh Corgi Pembroke Expo di Cuneo 4/9/13 1° classificato gruppo 1 Giudice Beata Petkevica Allevatore e propr. Allev. Dragonjoy
FRANCINI’S NEGRITA Cocker Spaniel Inglese Expo di Roma 5/10/13 1° classificato gruppo 8 Giudice: Pichard Allev. e proprietario Angela Francini
ALADINO & BITMAP JPEG DEL FATALBECCO Bracco Ungherese Expò Internazionale di Lucca 27/4/13 1° classificato BIS Coppie
MADE IN CANADA BALLACOILUPI Bracco Italiano b/a Expo di Pescara 19/10/13 1° classificato gruppo 7
Giudice Gianni Fulgenzi Allev. e propr. Alessandro Poggini
Giudice: Sonia Falletti Bellan Allev. e propr. Allev. Made in Canada
successi italia
Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.
SCEDIR HUMPREYBOGART Zwergschnauzer n/a Expo di Rapallo 16/6/13 2° classificato Best in Show
Giudice L. Mach Allevatore e proprietario Fabio Ferrari
QUAI YUKON VOM SUTUMER GRUND Pastore Svizzero Bianco Expo di Prato 22/6/13 1° classificato gruppo 1 Giudice Elena Ruscovaara Allevatore Manuela Bortel Proprietario Eleonora Mariotti 61
ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 11 dicembre 2013 – Anno 59° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Giuseppe Abbatangelo, Franco Adinolfi, Roberto Aguzzoni, Giuseppe Anastasio, Angelo Cammi, Davide Capanni, Sara Ceccarelli, Gianluca Di Giannantonio, Egle Dorato dei Maranzana, Gianni Fulgenzi, Rodolfo Grassi, Grazia Guadagno, Gianluca Luconi, Gianercole Mentasti, Jane Moore, Daniele Peres, Michela Paciarotti, Marco Ragatzu, Zeffirino Riccardi, Cristina Rimini, David Stocchi, Domenico Tricomi ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: Rotolito Lombarda Via Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI) SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito Lombarda Via Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI) La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.
La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori In copertina: Siberian Husky Cry Out the long Run Allevatore All.to CRY OUT di Capanni e Rimini Proprietario Katia Introzzi Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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AI GRUPPI CINOFILI
In favore di una serena convivenza nella moderna società civile, l’ENCI presenta
“La città dei cani” La vita dei cani in famiglia e nell’ambiente urbano
14/1/2014 presso sede ENCI Viale Corsica, 20 Milano
Siamo convinti che l’educazione, la consapevolezza delle regole e il buon senso possano contribuire a rendere la vita dei cani in famiglia, nel tessuto sociale e nell’ambiente urbano, più serena e produttiva. Evitando contrapposizioni, liti, malintesi tra cittadini proprietari e non proprietari di cani. Le città sono di tutti: dei bambini, degli anziani, degli adulti, e dei cani che le abitano. Viverle in maniera costruttiva è compito di tutti. In quest’ottica, l’ENCI propone ai Gruppi Cinofili sparsi su tutto il territorio italiano un breve corso di formazione gratuito al fine di promuovere una corretta convivenza. Successivamente, sarà compito dei Gruppi Cinofili riproporre la tematica alla cittadinanza nei rispettivi territori di competenza.
PROGRAMMA 1. Il ruolo dell’ENCI nella società moderna 2. SCELTA DEL CUCCIOLO 3. ORGANIZZAZIONE FAMIGLIARE 4. EDUCAZIONE E ADDESTRAMENTO 5. REGOLE CITTADINE 6. L’ALIMENTAZIONE 7. LE CURE VETERINARIE 8. BENEFICI E COSTI
RISERVATO AI GRUPPI CINOFILI CHE NON HANNO PARTECIPATO AL PRECEDENTE INCONTRO TENUTOSI IL 23/5/2013 I Gruppi Cinofili interessati possono contattare l’ENCI inviando una e-mail a: redazione@enci.it
ERRATA CORRIGE INC ottobre 2013 pag. 14 – Europea Ginevra “Stelle Italiane” GIAGIA’ Cane Corso allevatore Fabio Foti INC novembre 2013 pag. 43 – Expo internazionale di Bergamo Dida foto CACIB BIS GIOVANI e tabella raggruppamenti: il proprietario del Bullmastiff “I Bravi Ragazzi O Sole Mio” 1º classificato, è Aldo Nolli.