I Nostri Cani - aprile 2014

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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 4 aprile 2014

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE HOVAWART PASTORE DI KARST ALANO KURZHAAR

“organo ufficiale ENCI”

aprile 2014


Elenco dei vincitori dei trofei dell’ENCI nel 2013 RAZZA MALTESE CLUMBER SPANIEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

TROFEO CAJELLI NOME DEL CANE CINECITTA’ SACHA BARON COLEN CLUSSEXX KANGAROO JACK TSARSHADOW’S I SPEAK OF WAR

RAZZA MALTESE BRACCO ITALIANO MALTESE

TROFEO CAJELLI RAZZE ITALIANE NOME DEL CANE PROPRIETARIO CINECITTA’ SACHA BARON COLEN PROSPERI FRANCO PRAIA DEI SANCHI SALVI MARCELLO FANNY LADIES RISING SUN NAGOYASHI AYAKO ITO

RAZZA Australian Shepherd Cane da pastore scozzese a pelo lungo Bovaro del Bernese Terranova Airdale Terrier Staffordshire Bull Terrier Bassotto tedesco Bassotto tedesco Alaskan Malamute Siberian Husky Rhodesian Ridgeback Alpenlaendische Dachbracke Bracco Italiano Setter Inglese Cocker Spaniel Inglese Labrador retriever Chihuahua Cavalier King Charles Spaniels Piccolo Levriero Italiano Piccolo Levriero Italiano

GRUPPO 1° gruppo 1° gruppo 2° gruppo 2° gruppo 3° gruppo 3° gruppo 4° gruppo 4° gruppo 5° gruppo 5° gruppo 6° gruppo 6° gruppo 7° gruppo 7° gruppo 8° gruppo 8° gruppo 9° gruppo 9° gruppo 10° gruppo 10° gruppo

RAZZA Bassotto tedesco Bassotto tedesco Segugio italiano Bracco italiano Bracco italiano Epagneul Breton Epagneul Breton Setter inglese Setter inglese Springer spaniel inglese Cocker spaniel inglese

GRUPPO 4° gruppo 4° gruppo 5° gruppo 6° gruppo 6° gruppo 7° gruppo 7° gruppo 8° gruppo 8° gruppo 9° gruppo 9° gruppo

TROFEO ALLEVAMENTO ESPOSIZIONI ALLEVAMENTO Allevamento del Whymper delle G.Jorasses di Lovati Gabriella Ebe Paola Allevamento Della Cambianella di Pascale Guidotti Magnani Giovanna Allevamento Del Molinasco di Mostacchetti Debora Allevamento Thickish Newfoundland di Polloni Oreste Allevamento Iulius di Audisio Di Somma Giulio Allevamento Del Cremo Italy di Cremonesi Matteo Angelo Allevamento Del Wanhelsing di Pascarella Gabriel Mario Allevamento Del Conteverde di Pleitavino Marco Allevamento del Biagio di Biagiotti Giuseppe Allevamento Cry Out di Capanni Davide Allevamento Harmakhis Wisdom di Venturelli Sara Allevamento della Valle degli Oscar di Di Loreto Giuseppe Allevamento Dei Sanchi di Sanchi Francesco Allevamento Della Bassana di Lui Stefano e Remo Allevamento Francini’s di Francini Angela Allevamento di Casa Biagini di Biagini Roberto Allevamento Di Rio Galeria di Tartaro Paolo Allevamento dei Comte D’Eau di Condò Pietro Paolo Allevamento Del Barone Rampante di Goldoni Dorella Allevamento Dei Raggi di Luna di Anconetti Sergio

TROFEO ALLEVAMENTO PROVE ALLEVAMENTO Allevamento Di Casa Mainardi di Nardi Manuela Allevamento Dell’Onnoras di Corsini Croce Piera Allevamento di Montersino di Montersino Cristian Allevamento di Cascina Croce di Gritti Renato Allevamento Dei Sanchi di Sanchi Francesco Allevamento Del Cecchetto di Cecchetto Luciano Allevamento Della Notte di S.Lorenzo di Dinelli Massimo Allevamento Della Vecchia Irlanda di Baldoni Giorgio Allevamento del Zagnis di Zagni Libero Allevamento Della Banda Alata di Cupini Andrea Allevamento Del Bona di Villani Carlo

TROFEO “OSCAR MONACO” RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO CONDUTTORE Setter Inglese DESIANENSIS LINUX Riva Lidio Pezzotta Ernesto

RAZZA Drahthaar

TROFEO “LA REGINA DEL BOSCO” NOME SOGGETTO PROPRIETARIO CONDUTTORE ZETA DELLA Bracali Giorgio Gervasoni Giorgio MIMOSA DI KRIEG

A parità di punteggio: Setter Inglese QUEEN Setter Inglese FRIDA

PROPRIETARIO PROSPERI FRANCO JONHSON DOUGLAS DEELEY DAWNE

Pantaleo Salvatore Pantaleo Salvatore Battanelli Ildo Battanelli Ildo

posto 1° 2° 3°

posto 1° 2° 3°

posto 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2°

posto 1° 2° 1° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2°

TROFEO SALADINI PILASTRI Al Vincitore del Trofeo, che consiste in una scultura di coturnice RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO Setter Inglese COW BOY DE ABEL ET CAINS Guette Jean Michel Al miglior soggetto di sesso femminile: RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO Setter Inglese CORA DELLA REGINA DEL BOSCO Vacca Giovanni Viene inoltre assegnato il premio speciale denominato “Trofeo allevamento”: al titolare dell’affisso ““PODIVARENSIS” che ha ottenuto i maggiori risultati con i propri soggetti alle prove del circuito Trofeo Saladini Pilastri 2013, Sig. Giovanni Vacca.


SOMMARIO 2

Elenco dei vincitori dei trofei dell’ENCI nel 2013

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ENCI, la nuova sfida Francesco Balducci L’Alano, un amico grande così Marina Salmoiraghi e Danilo Dozio Hovawart, sulla buona pista Stefano Lovati Il pastore in grigio Mira Polenghi La lepre come traguardo Tutti in corsa ma senza corona Attualità del cane da pastore Rosita Trotti Seminario Bolognese e Maltese Anna Albrigo Il cane, un figlio minore Costanza Mozzillo La vittoria a un Pastore Tedesco Daniele Peres Se il cane è intelligente… Rodolfo Grassi Vince sempre il cane Renata Fossati L’Assemblea del CCC Il cane in tre ore Claudio De Giuliani

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10 14 16 18 20 24 26 28

30 32 34 36

38 All’Hunting Show sfilano i cani da caccia Maurizio Meneguzzo

40 Un successo lungo due giorni Zeffirino Riccardi 42 Conosciamo le razze canine Cristina Pirotti 43 Due città sul podio Gianercole Mentasti

46 Razze da caccia protagoniste Roberto Aguzzoni

46 Serata del club cinofilo lughese R.A. 47 Forlì premia i suoi campioni R.A.

48 Cotorni d’Abruzzo per il “Saladini” Stefano Belloi 52 “Il mio Kurzhaar… tra sogni e realta” Paolo Bampo

53 Il Kurzhaar in caccia e prove 55 Prima di tutto la morfologia 56 Internet non fa i campioni Giorgio Bellotti CHI E DOVE

73 I successi 78 Gli allevatori

PER I GRUPPI CINOFILI

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO

Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi all’estero: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it Si ringrazia per la collaborazione 3


Assemblea Soci – La relazione del presidente Francesco Balducci

ENCI, LA NUOVA SFIDA Le molte attese da non deludere. Iniziative a favore dei Gruppi. Impegno per la selezione e le prove. Più incisività nella Società civile

C

ari Soci, come ogni anno, prima di lasciarci coinvol­ gere dagli impegni assembleari, è doveroso il ricordo dei Soci scom­ parsi: Albani Athos; Capua Carlo; Candela Giulio, Cardini Giovanni, Falsina Giovanni, Gemignani Gianfranco, Morellini Bruno, Quaroni Giuseppe, Ricci Marcello, Rosini Ivano, Savelli Marco. La crisi economica mondiale ha colpito il nostro Paese duramente ed in profondità ed ha modificato le abitudini di vita, i rap­ porti e le garanzie sociali, la capacità di guardare al futuro ottimisticamente, la si­ curezza familiare. Come sempre, nella storia, anche questa crisi non esaurisce la sua influenza sugli eventi economici ma travolge il tessuto sociale inficiandone i valori etici ed ideali che ne garantiscono l’integrità e la fun­ zione. Ma è anche vero che le grandi diffi­ coltà sono capaci di stimolare le energie e la determinazione necessarie ad un pro­ fondo e radicale cambiamento che affondi le radici nel riconoscimento delle cause e permetta di progettare il futuro con rinno­ vata consapevolezza e vitalità. L’attività dell’ENCI nella presente congiun­

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tura, dovrà prestare attenzione a tutte le indicazioni di discussione, anche di conte­ stazione, che evidenziando criticità, ri­ chiedono interventi di razionalizzazione del sistema compatibile con i tempi. In particolare nel breve e medio periodo focalizzeremo le nostre attività allo svi­ luppo di iniziative di supporto ai nostri Gruppi, sia nell’attività istituzionale, sia nelle verifiche zootecniche. Specificata­ mente l’attività si realizzerà attraverso al­ cune linee d’intervento rilevanti, la sem­ plificazione delle norme, la trasparenza del sistema, tramite l’accessibilità totale alle informazioni, anche allo scopo di fa­ vorire forme diffuse di controllo, la riorga­ nizzazione del sostegno ENCI a tutte le at­ tività delegate. Obiettivo prioritario sarà dare garanzia e attendibilità alle manife­ stazioni zootecniche.

La caduta dei valori tecnici forte­ mente presente nella cultura delle nuove generazioni e l’affer­ marsi di miti sempre più agoni­ stici hanno trasformato alcune volte le nostre manifestazioni in competizioni spesso finalizzate soltanto all’immagine ed al suc­ cesso in senso lato, svuotando l’essenza ed il valore dei cani. C’è oggi una contraddizione grande tra il mondo dell’allevamento (quello sano ed autonomo) ed il mondo delle verifiche zo­ otecniche; entrambi contribuiscono all’ec­ cellenza mondiale dei nostri cani, ma con interessi e percorsi troppo spesso contrad­ dittori e forieri di scontro. Queste deviazioni configurano il quadro di una grave minaccia del tessuto di supporto del mondo dell’allevamento alla ricerca costante di obiettivi più avanzati. La sfi­ ducia e la scarsa credibilità delle verifiche possono innescare un processo di deca­ denza del nostro patrimonio zootecnico nonostante che la grande maggioranza della nostra cinofilia sia sana e motivata correttamente. Al Consiglio dell’ENCI spetta l’intervento, nel processo di analisi delle problematiche umane, organizzative, di delega, di inte­ resse, di prassi, di dottrina e di regola­ menti, al fine di ripristinare l’ordine leso,


i nostri

Cani

Anno 60 num. 4 aprile 2014

necessario a garantire la posizione della barra a dritta. Un grande sforzo abbiamo intrapreso nel perseguimento del cane geneticamente sano. Nonostante l’evoluzione rapidissima delle conoscenze scientifiche, non riu­ sciamo a fare breccia nei retaggi del pas­ sato della cultura di alcuni allevatori che mal si adattano all’utilizzo delle cono­ scenze per evitare che minino il futuro della razza. In quest’anno abbiamo inoltre pianificato la possibilità di modificare l’attuale Regolamento di attuazione dello Statuto, per armonizzarlo e renderlo quanto più vicino alle esigenze dei soci. Questo lavoro affidato ad alcuni Consiglieri e consulenti è in dirittura di arrivo e le proposte sa­ ranno a breve presentate in anteprima ai soci, per poi sottoporle alla approvazione in assemblea. Per tanti anni l’impegno dell’ENCI è stato quello di curare la selezione delle razze, di organizzare esposizioni di bellezza, che ne tutelassero la morfologia e il tipo, e di orga­ nizzare prove di lavoro per la verifica ed il miglioramento della funzione a cui cia­ scuna razza è destinata. I risultati ottenuti sia in esposizione che in prove di lavoro, nei confronti internazionali testimoniano l’eccellente lavoro svolto dai nostri alleva­ tori evidenziando l’alto livello raggiunto dall’allevamento italiano. Oggi quest’im­ pegno non è più sufficiente. L’ENCI deve rispondere alle nuove richieste che ven­ gono dal mutato assetto dell’attuale so­ cietà civile, con interventi che devono avere una alta valenza sociale: di questo ne sono testimonianza i vari progetti che al­ cuni gruppi cinofili, purtroppo ancora pochi, hanno realizzato nelle scuole, negli ospedali e nei luoghi pubblici. Abbiamo portato avanti con successo, come confermano i risultati, anche l’indi­ rizzo zootecnico, sia sotto l’aspetto pratico che quello formativo, con l’organizzazione di corsi di cinotecnia, seminari e convegni, orientati allo studio di problematiche tec­ nico/scientifiche, partecipando inoltre con successo ad esposizioni e prove di la­ voro a carattere europeo e mondiale. Abbiamo così conquistato prestigio ed evi­ denziato l’alto livello raggiunto dai pro­ dotti dell’allevamento italiano. In previsione delle importanti manifesta­ zioni che nel prossimo futuro ENCI avrà l’onore di ospitare, si ricordano il Campionato Europeo Coursing, il Campionato Mondiale Mondioring, l’Eu­ ropean Open Junior di Agility, la Coppa Europa Continentali, il Campionato Mondiale Cane da Soccorso nel 2014. Per il 2015 l’Esposizione Mondiale Canina e il Campionato Mondiale Obedience e Agility. Il Consiglio Direttivo segue con

estrema attenzione i lavori di pianifica­ zione e progettazione di questi eventi che proietteranno l’ENCI in Europa e nel Mondo. A questo proposito ringrazio a nome di tutto il Consiglio Direttivo gli uf­ fici ENCI per il lavoro quotidiano profuso per la gestione di tutte le attività legate a questi importanti eventi. L’attività di selezione si è realizzata ancora con la creazione di zone cinofile, vedi la zona di Lajatico e Tollara per l’addestra­ mento e l’allenamento dei cani che prati­ cano cinofilia venatoria. Grazie al buon andamento economico ab­ biamo ancora fondi da destinare a questa attività e stiamo già esaminando altre ri­ chieste da parte di gruppi cinofili in varie regioni. All’inizio di questo nuovo man­ dato si è approvato il nuovo Trofeo ENCI per le razze appartenenti al gruppo 2, una manifestazione organizzata con cadenza annuale, al fine di promuovere e valoriz­ zare la disciplina dell’utilità e difesa. Si sta prestando particolare attenzione alla cinofilia di base, introducendo norme più snelle, inserendo nuove classi, ed avendo particolare attenzione per chi organizza queste manifestazioni. Infatti il Consiglio Direttivo ha deliberato che per le Espsizioni regionali non saranno da corrispondere ad ENCI i diritti. Abbiamo concesso riconoscimento a centri di addestramento per i cani da uti­ lità e per la protezione civile. Anche i cani da gregge, ausiliari indispensabili per il la­ voro di allevatori italiani saranno oggetto di nuove attività da parte dell’ENCI per far sviluppare anche questo settore. Anche l’agility, che è in grandissima espan­ sione, cresciuta con forze proprie in seno al nostro Ente, è ora entrata nell’ottica di questo Consiglio che, sulle indicazioni di uno specifico comitato tecnico, sta dedi­ cando oltre ad una particolare attenzione, anche risorse economiche per il suo svi­ luppo. Sempre nell’ambito di questa disciplina abbiamo preso in considerazione di avvi­ cinare a questo sport i disabili ed abbiamo attuato un accordo con un gruppo già spe­ cializzato che affianca il nostro Comitato per l’inizio di un percorso di avvicina­ mento a questo settore. Il comitato del “cane attore sociale” ha in cantiere una serie di progetti per l’utilizzo dei cani ausiliari dei portatori di handicap. A breve daremo corso all’ampliamento della collaborazione con le forze di Polizia per la selezione dei cani antidroga ed ausi­ liari per l’ordine pubblico. In fase di sviluppo vi è anche un progetto di zooantropologia didattica collegato alla possibilità di mettere in comunicazione le scuole con i migliori allevamenti cinofili. In questo contesto non dimentichiamo le razze italiane alla cui selezione e divulga­ zione teniamo in modo particolare perché

fanno parte della nostra storia. Sta per par­ tire, ad esempio, un progetto per l’utilizzo del pastore maremmano abruzzese finaliz­ zato a contenere i danni provocati dai lupi alle greggi. E’ da queste premesse che ha preso inizio lo sviluppo del nostro Ente che dopo anni di stasi e di regresso sta ritrovando la sua giusta collocazione nel contesto cinofilo. I nostri compiti istituzionali, la selezione e la promozione del cane di razza, che ave­ vano avuto un contraccolpo negativo a causa anche delle equiparazione delle ta­ riffe istituzionali e per la concorrenza dei cuccioli d’importazione dei paesi dell’Est, con la conseguenza anche della perdita di soci, stanno in questi ultimi 4 anni risa­ lendo la china e, alla fine del 2013, abbiamo di nuovo raggiunto la quota di 140.000 cuc­ cioli nati. E’ dovuto in parte a questo incre­ mento il risultato economico che è stato conseguito in questi ultimi 4 anni. Per meglio valorizzare i prodotti della sele­ zione, portata avanti con tanta dedizione dai nostri allevatori, si è intrapreso uno studio per la modifica dell’attuale certifi­ cato genealogico, che evidenzi per le razze che seguono un programma di selezione tramite le associazioni specializzate i ri­ spettivi controlli sanitari, test caratteriali e morfologici. E’ intenzione di questo Consiglio destinare una consistenze quantità di risorse econo­ miche in iniziative mirate ad aiutare i no­ stri allevatori anche nella vendita dei loro prodotti. Sono infatti già in fase di attua­ zione una serie di progetti per pubbliciz­ zare il “cucciolo nato in Italia”. Fra questi di grande importanza la realiz­ zazione di una serie corners, consultabili sia nei negozi di pet convenzionati, natu­ ralmente che non vendono animali, che presso le sedi dei nostri gruppi cinofili, dove l’interessato all’acquisto di un cuc­ ciolo può ricevere tutte le informazioni re­ lative alla razza che desidera, all’ENCI, e agli allevatori che in quel momento hanno cucciolate disponibili. Al tempo stesso, i corners installati presso i negozi pet con­ venzionati, attraverso il collegamento al sito dell’ENCI, serviranno a fornire infor­ mazioni sulle attività dei gruppi cinofili di zona e dei servizi per l’utente. Questo ed altre iniziative, quali corsi per i cittadini su come gestire il cane in città, sono finalizzati all’acquisizione di nuovi soci in un bacino fino ad oggi trascurato ma di grande rilevanza. L’ENCI dunque, si prefigge obiettivi sempre più ambiziosi nel campo del mi­ glioramento della selezione delle razze canine tutelate e per il riconoscimento del ruolo della cultura cinofila all’interno dei complessi meccanismi della società con­ temporanea. Il Presidente Francesco Balducci

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Maestoso, bello e protettivo, da secoli accanto all’uomo

L’

L’Alano, un amico grande così Fiero, elegante, di proporzioni armoniche, si fa apprezzare soprattutto per il meraviglioso carattere. Come vivere con lui in piena armonia 6

Alano, da sempre è consi­ derato l’Apollo delle razze canine: le sue linee pure, la maestosità nel comportamento, l’ele­ ganza del suo movimento, gli hanno meritato questo titolo e, nono­ stante non sia l’unica razza, nel panorama canino a vantare certe caratteristiche, la sua mole e il suo portamento gli conferi­ scono questa eccellenza. È doveroso riferirsi alla storia di una razza per cercare di comprenderla a fondo; ogni razza affonda le proprie origini, e quindi il suo stesso motivo di essere stata plasmata dall’uomo, nell’uso cui era adibita. Ciò che più affascina nella storia di questo cane è che fin dal più lontano Medioevo ha condiviso la vita e la casa dell’uomo, co­ prendo quei ruoli di guardiano, difensore o semplice compagno che ancora oggi lo contraddistinguono. Ma soprattutto ve­ niva impiegato nella caccia; a differenza di altri cani da caccia che si vedevano gene­ ralmente relegati nei canili, l’Alano condi­ videva il pasto del padrone e ne proteg­ geva il sonno. Antichissime effigi di cani molto simili all’Alano, cioè di morfologia non ricondu­ cibile né all’antico molosso, né al levriero, hanno dimostrato che questo cane può derivare dall’incrocio di queste razze, pro­ babilmente per la necessità di avere sog­ getti più adatti alla caccia di grossa selvag­ gina. È quindi cosa accertata, citata anche nello standard, che l’Alano odierno derivi da antichi cani da caccia, diffusi già nel 1600, molto più potenti dei normali segugi, ed utilizzati per la grossa selvaggina, a loro volta derivati da accoppiamenti tra gli an­ tichi molossi (per conferire forza e resi­ stenza) e gli antichi levrieri (agili e veloci, con istinto predatorio). Quadri del ‘600 del Nord Europa ritrag­ gono scene di corte, scene di caccia, e scorci di vita con cani morfologicamente molto simili all’alano. Nell’800 si vede una grossa diffusione presso tutta l’aristocrazia europea, soprattutto inglese e nord-eu­ ropea. E sono i tedeschi che nella seconda metà dell’800 iniziarono un allevamento selettivo di questo cane, gettando le basi dello “standard” della razza, ancora oggi vigente, nonostante l’evoluzione e gli ag­ giornamenti avvenuti nel corso dei de­ cenni. In Italia fu importato per la prima volta negli anni ’20, con scarso successo; solo negli anni ‘60-’70 inizia la sua vera conoscenza e diffusione. Oggi dunque è considerata una razza te­ desca, ma ha trovato appassionati in tutto il mondo già in tempi antichi.


l’Alano è allevato in 5 varietà di colore: fulvo, tigrato, nero, arlecchino, blu, e re­ centemente è stato riconosciuto l’arlec­ chino a fondo grigio, quello che una volta veniva definito “merle” o “grigio merle”, non come sesto colore ma come varietà di arlecchino.

I COLORI E IL CARATTERE È un cane fiero ed elegante, di proporzioni armoniche, ma la caratteristica principale per cui si fa apprezzare ed amare, al punto di rendere praticamente impossibile cam­ biare razza di cane per chi ha avuto la for­ tuna di averne uno, è il carattere. Al di là del lato estetico che porterebbe via pagine e pagine, anche il carattere contri­ buisce all’unicità di questa razza. Anche in questo è “Apollo”! La definizione che troviamo nello sandard oggi in vigore è sotto un certo punto di vista limitativa, ma ci da un’idea abba­ stanza chiara: “Socievole, affettuoso ed affezionato ai suoi proprietari, può essere riservato verso gli estranei, ma deve essere un cane sicuro, senza paura, facilmente gestibile, un do­ cile compagno ed un cane di famiglia con un alta soglia di resistenza alla provoca­ zione e senza alcun comportamento ag­ gressivo” (FCI Standard n°235 del 20/12/2012.) In parole povere un cane affidabile …… Anche in questo caso è interessante rifarsi alla storia della razza per cercare di capire il perché abbia sviluppato questo carattere particolare. L’unione di queste due grandi “famiglie” canine (il molosso ed il levriero, come ho

citato prima) è visibile quindi non solo morfologicamente, ma anche caratterial­ mente. Il molosso è un cane guardiano, tranquillo e poco attivo, affidabile fino a che non si invadono i suoi spazi, temibile nel momento in cui deve difendere la pro­ prietà; il levriero è un cane sostanzial­ mente da caccia agile e veloce, tranquillo quando è a riposo, legatissimo al padrone ma indifferente e spesso schivo con le per­ sone e situazioni che non conosce. Smussando qualcosina, abbiamo il carat­ tere dell’alano: quindi un cane sostanzial­ mente tranquillo e poco attivo, perfetto anche per il proprietario più pigro, ed anche per questo adattissimo a vivere in casa (meglio su un divano!!) ma che all’oc­ correnza trova piacere in una bella passeg­ giata, rigorosamente con il padrone, perché ama la compagnia; ma questo non esclude che sia anche un validissimo cane da guardia. È un cane molto fedele che si lega soprat­ tutto ad una persona a cui ubbidisce in­ condizionatamente, pur riconoscendo, ri­ spettando ed amando anche gli altri com­ ponenti della famiglia/branco. Una delle caratteristiche è la necessità di vivere e condividere la vita del padrone, e per questo si adatta a qualsiasi cosa; inoltre pur essendo talvolta testardo, è sostanzial­ mente incline all’ubbidienza, soprattutto alla persona che ha scelto come padrone, e sa essere delicato e cauto nella vita di casa, senza travolgere persone e suppellettili. Lasciato a se stesso, anche con un grande giardino a disposizione, è difficile che si muova più dello stretto necessario; e se dovesse vivere da solo in giardino, po­ trebbe diventare annoiato ed infelice. Se

durante la crescita gli si fa fare un corretto movimento, sviluppa delle doti atletiche pari a quelle del levriero, con grande pia­ cere nella corsa e nel gioco.

IN FAMIGLIA Fin da cucciolo dimostra di essere un cane diverso, perché è tranquillo, poco esube­ rante, pigro e dormiglione, ma già incline all’ubbidienza, doti raramente riscontra­ bili in cuccioli di altre razze. Riassumendo, è un cane che male si adatta alla solitudine; estremamente “sociale” cerca sempre la vicinanza di un compagno meglio se umano. Mite e docile, sostan­ zialmente pigro, preferisce vivere in una morbida cuccia ai piedi dell’amato pa­ drone, o comunque in ambito famigliare, disdegnando la libertà in un giardino. È disposto a qualsiasi cosa pur di non restare da solo. È un cane sicuramente paziente ed affida­ bile anche con i bambini e, consapevole della propria mole, sa essere delicato nel gioco e nei movimenti, sopportando forse troppo i fastidi di cui spesso sono artefici certi bambini: un Alano preferisce andar­ sene altrove piuttosto che reagire. Quel “può essere riservato verso gli estranei”, eredità del carattere del levriero, lo rende poco espansivo e molto diffidente con le persone, e situazioni che non co­ nosce. Da non confondere con timidezza, questo atteggiamento non deve mai sfo­ ciare in reazioni aggressive da paura. Adora coccole e carezze se arrivano dal padrone, ma tollera senza grossi entu­ siasmi le attenzioni degli estranei. È anche un cane da guardia, ma anche il

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suo modo di espletare questo incarico è particolare: non è un cane da pastore, non ha un forte istinto di territorialità, il che non lo colloca tra gli ideali cani da mettere a fare la guardia in un giardino. È piuttosto una guardia del corpo; anche l’Alano più mite e coccolone sa tirare fuori una grinta considerevole quando sente un pericolo diretto al suo padrone e non è mai da sot­ tovalutare un suo atteggiamento minac­ cioso; ha una soglia di reattività molto alta, il che lo colloca tra i cani affidabili, e questo significa che non aggredisce per un nonnulla, ma all’occorrenza può anche passare alle vie di fatto. Il comportamento non è aggressivo ne­

anche nei confronti con altri cani, e per quieto vivere tende a girare alla larga dalle minacce dei suoi simili, che siano piccoli o grandi; le risse tra cani che vedono coin­ volti Alani in genere partono da cani di altre razze, ma una volta provocato un Alano esprime tutta la sua potenza.

SCEGLIERE UN CUCCIOLO Quindi, considerando l’Alano l’Apollo delle razze canine anche per la tipicità del suo carattere è dovere dell’Allevatore (la A ma­ iuscola è voluta!) preservare questa sua bellezza anche nella riproduzione, selezio­ nando oculatamente soggetti che corri­

spondano anche in questo alla razza, evi­ tando quei riproduttori, che pur morfolo­ gicamente interessanti, sono portatori di tare caratteriali quali timidezza, insicu­ rezza, aggressività. La decisione di vivere con un cane deve sempre essere ben ponderata, perché un amico a 4 zampe, piccolo o grande che sia, può stravolgere la vita di chiunque e non si può considerare il cane come un giocat­ tolo da buttare quando non è più interes­ sante. Se la scelta poi si orienta verso un Alano, bisogna pensarci ancora più seriamente, non perché sia un cane problematico da gestire anzi, sotto molti aspetti è senz’altro più facile di molte altre razze, ma proprio a causa delle sue dimensioni può rivelarsi un errore in alcune situazioni. Pur essendo, come abbiamo visto, un cane di indole mediamente tranquilla, richiede il suo spazio perché la sua cuccia, o meglio il suo morbido materasso, necessita di un angolo della casa sufficientemente grande. Le sue dimensioni richiedono anche un’automobile idonea al trasporto, sia per le cure veterinarie, sia per una gita, sia per le vacanze. Ed ancora le sue dimensioni influiscono sui bilanci mensili: se la spesa d’acquisto iniziale può risultare ininfluente, perché oggi si vede una tendenza all’allineamento dei prezzi per la maggior parte dei cani di razza, la spesa di mantenimento è ben di­ versa rispetto ad un barboncino od un bassotto, sia per l’alimentazione, e mi pare ovvio, sia per l’alimentazione particolare durante la crescita, sia per le eventuali spese veterinarie che generalmente sono proporzionate al peso del cane (farmaci, interventi chirurgici…).


L’Alano ha un carattere dolcissimo, ma spesso è un po’ testardo e deve sentire una certa fermezza nell’educazione, soprat­ tutto nei primi periodi di convivenza. Se si è troppo remissivi con lui, o si è portati a farsi commuovere dai suoi occhioni dolci, si corre il rischio che poi pretenda di essere lui il padrone di casa e che pretenda di fare ciò che vuole: un cane di 70 kg. ed anche più, diventa così ingestibile. Sempre più spesso si vedono gravi errori educativi che rendono problematica la convivenza. Può diventare anche un grosso problema organizzativo la partenza per il week-end o per le vacanze, perché più difficilmente di altri cani si adatta alle pensioni o ad estranei che lo accudiscano. È diciamolo pure, una palla al piede, completamente dipendente dall’uomo-padrone, perché qualsiasi cosa si voglia fare c’è sempre lui. E come per tutti i cani di taglia gigante,

dolce, non sempre vale per l’Alano, e spesso è al contrario. Con le ovvie diffe­ renze soggettive è facile trovare un ma­ schio “patatone” e la femmina più “fur­ betta”. Entrambi sono remissivi e pazienti , so­ prattutto con i bambini, entrambi morbo­ samente dipendenti dal padrone, entrambi buoni guardiani in caso di necessità. Se si vive in città e si è quindi costretti a frequentare pluri-giornalmente i parchi cittadini frequentati da molti altri cani, il maschio può trovare più occasioni di at­ taccare lite, anche se difficilmente sarà lui il primo ad incominciare. Ma una femmina in città può incontrare problemi di gestione nei periodi di calore, quando attira tutti i maschi del vicinato. Se si ha la fortuna di avere un giardino questi problemi ovviamente non sussi­ stono. Quando arriverà il nuovo cucciolo biso­

anche in un appartamento, non avendo bisogno di particolari cure, ma sicura­ mente più sensibile alle temperature ec­ cessive, e più suscettibile anche a piccoli traumi. Naturalmente lucido se il cane è sano, è sufficiente una spazzolata ogni tanto con le apposite spazzole di gomma, magari solo più frequenti nei periodi di muta, per mantenere il pelo in perfette condizioni. Marina Salmoiraghi e Danilo Dozio

purtroppo bisogna mettere nel bilancio negativo la vita media più breve rispetto ad altre razze di taglia più contenuta. Se tutto ciò non basta a “terrorizzare” ed a dissuadere dall’idea di intraprendere una vita con l’Alano e anzi, se ne è ancora più convinti perché avete capito che è quello che realmente volete da una cane, benis­ simo, che inizi l’avventura con questo cane meraviglioso per forme, indole e soprat­ tutto carattere. Chi ha già avuto la fortuna di conoscerlo sa perfettamente quanto sia difficile vivere senza, e soprattutto con un’altra razza.

gnerà organizzarsi in modo da avere tempo da dedicargli per aiutarlo ad inse­ rirsi nel contesto famigliare e per inse­ gnargli il più velocemente possibile la pas­ seggiata igienica, gli orari dei pasti, la nuova cuccia e non il divano, l’osso da ro­ sicchiare e non la gamba del tavolo…… gettando le fondamenta dell’educazione Non è difficile educare un Alano, ma certo non bisogna dargli dei vizi e permettergli cose che più tardi non potrà più fare; grazie alla sua docilità, con polso fermo e dolcezza possiamo insegnargli veloce­ mente molte cose.

MASCHIO O FEMMINA

LA CURA DEL MANTELLO

Fondamentalmente non c’è una grossa differenza di carattere tra i due sessi; quello che spesso si può dire per altre razze, cioè che il maschio è più duro e la femmina più

L’Alano è, ovviamente, un cane a pelo raso, ma il suo pelo è molto più sottile e corto rispetto ad altre razze, e con pochissimo sottopelo; ciò lo rende di facile gestione


I molti pregi di una razza che conquista ammiratori

Hovawart, sulla buona pista Imponente e scultoreo, più duttile che docile, ha fra le sue attitudini più spiccate la ricerca. L’importanza di una corretta educazione. Il carattere

L

a storia di questa razza la si può leggere un po’ ovunque, ma alcune cose sono meno note. La ricostruzione prese il via ad opera del cinologo Koenig che iniziò ad accoppiare il Cane Tipo con Kuvacz e Leonberger a partire dal 1922, ma la prima cucciolata fondamen­

LA TAGLIA I maschi sono alti da 63 a 70 cm con un peso tra i 40 e i 45 kg. Le femmine sono alte da 58 a 65 cm con un peso che varia tra i 30 e i 35 kg.

tale, dalla quale prese il via l’aspetto defini­ tivo dello Hovawart, è la C di Meyer Busch (1934), per ottenere la quale utilizzò 45% Cane Tipo, 12% Terranova, più piccolo dell’attuale, 15% Kuvacz, 28% Pastore Tedesco. Come spesso accade nell’opera di ricostruzione di una razza, non vi è il con­

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tributo di un solo allevamento, infatti, anche in questo caso, diversi allevamenti, situati in differenti luoghi della Germania, presero parte all’opera di ricostruzione, apportando ognuno le proprie esperienze e sperimentazioni, per produrre cucciolate che fossero sempre più attinenti all’idea di Hovawart. Gli allevamenti più noti che hanno contri­ buito alla formazione dello Hovawart così come lo conosciamo oggi sono stati l’alle­ vamento di Coburg che ha usato in par­ tenza 60% Cane Tipo – 10% Kuvacz – 10% Terranova – 20% Pastore Tedesco, l’alleva­ mento di Amburgo e Scheswing-Holstein, partecipazione Cane Tipo inferiore al 60% - del Pastore Tedesco inferiore al 20% - di Terranova e Kuvacz superiore al 10%, l’al­ levamento di Oldenbourg, Cane Tipo infe­ riore al 50% - Pastore Tedesco al 25% Terranova 10% - Kuvacz 3/4%, l’alleva­ mento di Berlino e della RDA Cane Tipo tra il 40 ed il 70% - Terranova 8/15% Kuvacz e Pastore Tedesco 15/25% Leonberger 4%; a seguito della guerra d’Africa fu riportata in patria, presso l’alle­ vamento di Amburgo, una femmina indi­ cata nei libri d’allevamento come “cagna selvaggia africana Tessa” (un Azawak?) che

fu utilizzata per alleggerire la morfologia appesantita dall’uso dei molossoidi, i di­ scendenti di questa scelta sono ancora oggi riconoscibili da un ossatura più leg­ gera e da un’estrema eleganza nel movi­ mento. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con la suddivisione fra Germania Est e Germania Ovest, l’allevamento dello Hovawart proseguì secondo le strade trac­ ciate dagli allevamenti delle origini, a se­ conda della diversa dislocazione geogra­ fica, per cui nella Germania Ovest si conti­ nuarono a produrre, in alcuni casi, gli esemplari più leggeri derivanti dall’uti­ lizzo del levriere, mentre nella Germania Est rimasero in allevamento i soggetti con caratteristiche più marcatamente molos­ soidi e per decenni lo scambio fu pratica­ mente nullo.

UN CANE GUARDIANO A partire dagli anni ’90, iniziarono anche accoppiamenti delle due diverse linee di allevamento, tant’è che ad oggi può risul­ tare difficile distinguerle l’una dall’altra. Cosa si voleva in realtà? Un guardiano, di


mole importante e possente ma elegante, caratterialmente equilibrato, che si propo­ nesse, in parte, come alternativa al Pastore Tedesco, dal quale era stato eliminato il pelo lungo, recentemente riammesso, ma possiamo dire che i cinologi ci hanno rega­ lato una razza che oggi possiamo apprez­ zare nella sua incredibile modernità, sia dal punto di vista morfologico che caratte­ riale. Le sue proporzioni sono indicativamente 100/110 max 115%, per cui risulterà un cane più lungo che alto, con una linea dor­ sale orizzontale, rene proporzionato, an­ goli anteriori e posteriori da trottatore, go­ miti ben accostati, deve manifestare po­ tenza nella spinta posteriore ed allungo nella spinta anteriore, con un’andatura al trotto di rilevante copertura del terreno, deve essere presente un ben marcato di­ morfismo sessuale. La razza fu riconosciuta ufficialmente nel 1937, standard 190 e nel 1964 inserita come settima razza da Utilità e Difesa.

di farlo capire allontanandosi e metten­ dosi in disparte. L’aspetto mesomorfo è, per così dire, ribat­ tuto nelle sue caratteristiche caratteriali,

temperamento medio, tempra media, cu­ rioso, non aggressivo nei confronti dei cospecifici, guardiano infaticabile ma non aggressivo, profondamente legato al suo

CARATTERE E ATTITUDINI La cosa che colpisce chi vede un Hovawart per la prima volta è l’equilibrio caratte­ riale, riservato ma socievole, sopporta pa­ zientemente anche approcci non propria­ mente a modo, quando si stufa fa in modo

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proprietario ed alla sua famiglia, non pau­ roso. Più specificatamente possiamo dire che si tratta di un cane più duttile che docile, d’altronde lo standard lo definisce come cane da utilità polivalente, ad intendere che pur essendo annoverato tra le razze da utilità e difesa, non ha quelle caratteri­ stiche spinte che si richiedono ad un cane agonista di questa disciplina, tant’è che l’addestramento sportivo in questo caso dovrebbe essere improntato più sulle ca­ pacità predatorie, che possiede in abbon­ danza, che non sull’aggressività che è sempre molto contenuta. Per poter affrontare l’addestramento in qualsivoglia disciplina sportiva, lo Hovawart ha bisogno di un profondo rap­ porto con il proprio compagno umano che si dovrà conquistare la sua docilità, una

arriva oltre i tre anni di età ed è da qui in poi che si può godere a pieno il magico rapporto che si instaura con un Hovawart, a patto che l’educazione sia stata corretta e completa, cioè che il cane sappia perfetta­ mente quale sia il posto che occupa nel suo branco/famiglia.

EDUCAZIONE E SPORT Non è un cane facilissimo da educare, ci vogliono costanza, impegno e tempo da parte del proprietario, ha un carattere forte ed è tendenzialmente indocile, come già detto la docilità è una caratteristica che ci si deve conquistare con il rispetto, da cuc­ ciolo è molto vivace, curioso e va educato da subito con grande coerenza e molte volte questa coerenza sarà messa alla

mere in toto il suo ruolo di guardiano e la sua indocilità raggiungerà livelli che po­ tranno essere sì recuperati ma con note­ vole fatica. Raccomandiamo infatti, di ini­ ziare da subito con una buona educazione, i cuccioli sono dei meravigliosi orsac­ chiotti allegri e dirompenti e questo fa si che il nuovo proprietario possa tendere a dimenticare che nel giro di poco diventerà un cane di dimensioni considerevoli. Nelle discipline sportive eccellerà sicura­ mente in pista ed in ricerca, che sfruttano a pieno le sue capacità olfattive, le altre discipline necessiteranno di un profondo rapporto uomo/cane per essere portate avanti con successo, nell’utilità e difesa darà grande prova di equilibrio caratte­ riale senza eccedere, come altre razze, nelle fasi di attacco.

IL PELO Esistono tre varietà di colore accettate, nero focato, biondo e nero, il nero è pro­ fondo e brillante, il biondo è un biondo medio e nel caso del cane biondo saranno visibili le digradazioni di colore. La colorazione delle focature può andare dal biondo medio al biondo scuro. Il pelo è lungo, setoso, di buona consi­ stenza con presenza di sottopelo maggiore o minore a seconda delle mute stagionali, normalmente liscio o leggermente ondu­ lato, sempre ben coricato, più lungo sulle orecchie, sul petto, sul ventre, nella parte posteriore degli arti anteriori e nella parte posteriore delle cosce e sulla coda.

LA SALUTE caratteristica che compare solo all’interno di un corretto legame uomo/cane. La sua attitudine più spiccata è sicura­ mente la ricerca, per il quale si distingue fra moltissime razze, quindi tutte le disci­ pline di pista e di ricerca sono vivamente consigliate, e la sua pecca, se così la vo­ gliamo definire, è la tempra psicologica medio-bassa associata ad una notevole sensibilità. Una corretta socializzazione ed un corretto rapporto con il suo umano sopperiscono ampiamente a questa lieve carenza. È un cane fiero, la coda sempre portata alta a bandiera, un carattere solido e affidabile, aperto ad un rapporto di fiducia con l’uomo, sereno con i bambini, non istiga risse con nessuno, ma se molto provocato reagisce. Lo vediamo bene sdraiato vicino alla pol­ trona del capo di casa, così come è pronto a seguirlo con brio nelle attività che gli verranno proposte. La maturità psico-fisica di questa razza

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prova dal suo comportamento. È un cane da guardia e non da difesa, dove con l’ac­ cezione del termine vogliamo definire il guardiano come colui che percepisce il territorio con i suoi confini, all’interno del quale ci sono il suo compagno umano, la sua famiglia e le sue cose, avvisa dell’arrivo di estranei ed in presenza di una intru­ sione difenderà senza attaccare. Con questo non vogliamo dire che non difen­ derà il proprietario umano in caso di bi­ sogno estremo, ma nel farlo non sarà of­ fensivo ma dissuasivo. Tutto ciò a patto che sia educato corretta­ mente, cosa fondamentale per non squili­ brarlo. Ha bisogno di spazio aperto e moto, data la sua mole importante, ma non è certamente un cane da chiudere fuori in giardino escludendolo dalla vita familiare, nella quale sarà in grado di integrarsi per­ fettamente a patto di una buona educa­ zione. Se viene lasciato libero di scegliere i propri comportamenti, sentirà il dovere di assu­

Un gran pregio di questa razza è la salva­ guardia dal punto di vista della salute che è stata portata avanti nei decenni di svi­ luppo della razza, dal Club tedesco deposi­ tario dello standard, che ha messo a punto delle severe regole di selezione tali da far si che, per esempio, la displasia dell’anca si attesti a livello mondiale intorno al 4%. In Italia, proprio al fine di salvaguardare questo bene prezioso e fondamentale, il Club ufficiale ha preso accordi con l’Uni­ versità di Bologna Alma Mater Studiorum, per uno studio specifico in merito alla Mielopatia Degenerativa, in considera­ zione degli sviluppi della ricerca avvenuti in questi ultimi anni a proposito di questa malattia. Questo studio ci consentirà di porre in es­ sere programmi di allevamento volti a pre­ venire la nascita di soggetti potenzial­ mente malati, pur senza escludere alcun soggetto dalla riproduzione, salvaguar­ dando così l’intero patrimonio genetico della razza. Stefano Lovati



Originario di Karst

Il pastore in grigio L’

Altopiano Carsico si estende tra l’Italia, la Slovenia e la Croazia ed è caratterizzato da un suolo calcareo con fes­ sure, corsi d’acqua sotter­ ranei, doline e grotte che si sono formate a causa dell’erosione. La regione carsica della Slovenia comprende gran parte dei territori a nord, ed è il luogo di origine del Cane da Pastore di Karst, considerata la più antica razza autoctona dell’intero Paese. L’origine è piuttosto oscura e non si hanno certezze sulla selezione e lo sviluppo di questi antichissimi cani, anche se si ritiene che possa essere esistito già in epoca ro­ mana. Alcuni esperti dicono che la razza abbia avuto origine dal Pastore del

SANO E LONGEVO È una razza sana, senza malattie genetiche e croniche note. Mediamente, ha una speranza di vita di 12 anni. Come molossoide, presenta una taglia contenuta e questo torna a vantaggio della salute e della capacità motoria. Caucaso, altri hanno sostenuto che è in qualche modo collegata al “Cane di Pompei”, dopo il ritrovamento di uno sche­ letro di cane a lui molto simile. Secondo il professor Strebel, esploratore di fama internazionale, il Karst, il Pastore Svizzero, così come il Rottweiler, potreb­ bero essere discesi dal “Cane di Pompei. “ Tuttavia, è più probabile che gli antenati di questa razza siano stati il Molosso Greco che gli Illiri portato nella regione di Karst con le loro greggi di pecore.

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Rischiò l’estinzione durante la Prima Guerra Mondiale. Custode efficace, vigile e sospettoso Il Cane da Pastore di Karst è stato vivida­ mente descritto nella “Gloria del Ducato di Carniola”, opera dello storico Janez Vajkard Valvasor nel 1689. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale ha avuto un impatto devastante sull’esi­ stenza stessa della razza. A causa delle battaglie, l’allevamento ovino diminuì enormemente, di conseguenza, anche la presenza di questi cani da pastore si ri­ dusse moltissimo sino a rischiare l’estin­ zione. Fu solo grazie agli sforzi di Teodor Drenik, un ufficiale di artiglieria slovena, che fu recuperata in extremis. Drenik era un alle­ vatore entusiasta che continuò ad allevare la razza in Slovenska Bistrica un cittadina nella parte nord-orientale della Slovenia, negli anni dopo la Prima Guerra mondiale. La razza e il suo standard sono stati rico­ nosciuti ufficialmente il 2 giugno 1939, con il nome di “Pastore dell’Illiria” nell’assem­ blea generale della FCI a Stoccolma. Nell’assemblea generale della FCI a Bled

(Slovenia), lo standard venne completato e la razza riconosciuta un’altra volta. Tuttavia, fino al 16 marzo 1968, il Pastore d’Illiria del massiccio di Karst portava lo stesso nome del pastore del massiccio di Sarplanina. In presenza di due cani da pa­ store dallo stesso nome, la Società Centrale Jugoslava ha deciso di chiamare quello della regione di Karst “Pastore del mas­ siccio di Karst” e l’altro “Sarplaninac”. D’allora queste due razze sono totalmente indipendenti. Dai 18 cuccioli che sono stati registrati in Slovenia nel 1924, la popolazione è cre­ sciuta a 100 cuccioli nel 1968. Dal 1980 in poi sono stati registrati più di 400 cuccioli ogni anno. Il Karst è ricono­ sciuto come un “monumento naturale slo­ veno”. Per secoli, questa razza è stata utilizzata come cane da pastore nella zona del Carso sloveno. È considerato un guardiano del gregge eccezionale e, ai giorni nostri,


i nostri

Cani

RAZZE RAREAnno 60

num. 4 aprile 2014

TAGLIA E PESO Altezza al garrese Maschi da 57 a 63 cm Femmine da 54 a 60 cm Peso Maschi da 30 a 42 kg Femmine da 25 a 37 kg

guirà gli insegnamenti se impartiti con co­ erenza, decisione e buone maniere. Compagno sicuro per i bambini della sua famiglia, riserverà agli estranei un tratta­ mento distaccato, limitandosi a control­ larli e ad osservarli senza concedere troppa confidenza. È un cane equilibrato e intelligente che ha conservato ancora oggi un forte istinto di indipendenza. Attaccato all’ambiente ru­ rale e con forte bisogno di accudire e pro­ teggere il suo territorio. È un cane che ama lavorare per esprimere al meglio tutte le sue potenzialità come la protezione della famiglia in cui vive, pronto a difenderla con coraggio e determinazione. Nella sua Patri d’origine, la sua notorietà è salita alla ribalta delle cronache e ben 50 esemplari di Karst hanno superato il test per i cani di servizio. Ciò conferma ulte­ riormente le qualità eccezionali di questa razza.

L’ORIGINALE PELLICCIA

anche un eccellente guardiano della casa e compagno della famiglia.

FORTE E INDIPENDENTE Il Cane da Pastore di Karst è una razza in­ telligente che svolge egregiamente le sue funzioni come guardiano del gregge ed anche come fedelissimo compagno di casa. Questo cane si lega fortemente al suo padrone con il quale stabilisce un forte

rapporto di fiducia e, come tutti i cani ata­ vici, mal sopporta di essere trattato ingiu­ stamente e senza coerenza nel comporta­ mento. Questi atteggiamenti indurranno in lui in senso si sospetto che lo rende­ ranno guardingo e poco socievole. Dato il suo carattere forte e indipendente, si rende necessaria sin da cucciolo l’opera di socializzazione all’ambiente special­ mente se si intende introdurlo in famiglia, in area urbana. Essendo un cane leale e coraggioso, se­

Il Karst presenta un mantello dal colore unico che va dal grigio ferro al color sabbia ed è caratterizzato da una “mascherina” più scura sul muso e sulla testa. Ha un doppio mantello. Lungo, fitto e piatto quello di copertura (sino a 10 cm di lunghezza), lanoso e morbido quello at­ taccato alla pelle detto “sottopelo”. La sua pelliccia impermeabile lo protegge ade­ guatamente dalle intemperie quando è al lavoro col gregge. È un pelo facile da gestire con un paio di spazzolature la settimana, più frequenti invece quando è il periodo della muta. È sconsigliabile lavarlo di frequente poiché il mantello perderebbe la giusta consistenza. Mira Polenghi


Le razze che vivificano le emozioni del Coursing

La lepre come traguardo È la preda che ha sollecitato la selezione di una coinvolgente caccia a vista. La differenza fra gli europei e gli orientali

I

l gruppo decimo di cui fanno parte le 13 razze levriere è quello che nell’arco dei secoli, mag­ giormente ha mantenuto inalterato lo standard. Sostanzialmente omogeneo, si differenzia tra una razza e l’altra per taglia, mantello e poche altre caratteristiche. Questa omogeneità è determinata dalla funzione che è quella di sviluppare la mas­ sima velocità nella caccia ad inseguimento

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a vista. Il tipo di preda ed il clima della re­ gione geografica di origine hanno influen­ zato le dimensioni e la lunghezza del pelo, infatti i cani che cacciavano piccoli ani­ mali come lepri e gazzelle sono più leggeri mentre quelli che si dovevano cimentare contro lupi, cinghiali, leopardi o cervi hanno sviluppato una grande taglia. Esistono due ceppi di levrieri: Gli europei: Greyhound, Deerhound, Irish Wolfhound, Whippet, Piccolo Levriero

Italiano, Borzoi Russo, Galgo spagnolo, Magiar Agar e Leviero Polacco. Gli orientali: Afghano, Saluki, Sloughi, Azawak. I Levrieri europei hanno linee più fles­ suose, dorsale curvilinea, orecchie a rosa, mantello prevalentemente raso o ruvido, caratterialmente sono più docili degli orientali, in quanto fin dagli albori della razza erano posseduti dalle classi aristo­ cratiche e condividevano le sontuose abi­


i nostri

Cani

Anno 60 num. 4 aprile 2014

tazioni con i loro proprietari. L’impulso all’inseguimento è sempre mar­ catissimo, la tendenza a vocalizzare scarsa e la tolleranza alle manipolazioni mag­ giore di quella degli orientali. La sensibilità agli stimoli visivi , in partico­ lare verso gli oggetti in movimento, è la loro peculiarità. Nelle razze europee la caccia si contraddi­ stingue per il costante pressing che esse fanno sulla lepre in fuga, l’inseguimento si sviluppa sulla stessa traiettoria della preda, la testa anche in presenza di repentini cambi di direzione è sempre rivolta verso la lepre. Un buon cacciatore non distoglie mai lo sguardo dalla sua preda. Quelli do­ tati di particolare intelligenza, intuiscono

anticipatamente il cambio di direzione, con abile destrezza si posizionano sulla traiettoria e braccano la lepre. I cambi di direzione sono più difficoltosi per le razze di taglia grande, la massa cor­ porea ed il peso incidono sulla destrezza, sull’accelerazione e sulla resistenza, ma se c’è ardore la caccia sarà comunque sempre spettacolare. Più ci si sposta verso l’Europa Orientale e più la caccia riflette del condizionamento legato alla geografia del luogo e alla cul­ tura dei popoli che lo abitano. L’indipendenza dall’uomo e l’autosuffi­ cienza costituiscono elementi fortemente marcati, la necessità di cacciare il cibo per sopravvivere porta il branco ad affinare tecniche diverse dai cugini europei che inseguono la preda percorrendo la stessa traiettoria. I Levrieri orientali sono caratterizzati da linee più spigolose, con dorsale orizzon­ tale e rettilinea, orecchie pendenti. Come premesso, hanno un’indole più selvatica dei cugini europei, dovuta alla cultura dei popoli e alle caratteristiche geografiche dei Paesi di appartenenza. Sono eccellenti corridori su terreni im­

pervi, dove la loro resistenza, agilità, te­ nacia ed astuzia sono leggenda. Soggetti indipendenti e autosufficienti per necessità. I musulmani non amavano i cani, ma i Levrieri costituirono un’ecce­ zione, unicamente per la loro utilità nella caccia, avevano accesso alle tende e condi­ videvano la vita spartana con i nomadi. Il tipo di caccia è sempre stato istintivo l’in­ dole predatoria è molto marcata riescono a cacciare perfettamente i coppia o anche in piccole mute, a differenza degli europei adottano tecniche di caccia dove la stra­ tegia del branco conduce all’abbattimento della preda. Il branco apre delle traiettorie parallele alla direzione del selvatico in fuga, allarga

il raggio d’azione, mantenendo il fuggitivo al centro dell’accerchiamento. La testa è sempre rivolta sull’animale da cacciare. Individuata la direzione della vittima gli orientali chiudono contemporaneamente la morsa in un agguato mortale. Come già detto durante l’inseguimento aprono e chiudono la traiettoria contem­ poraneamente, dando la possibilità al ca­ pobranco, che conduce l’inseguimento, di placare l’animale. Il capo branco è sempre il cane che eccelle per temperamento forza e astuzia, le sue qualità quindi non passano inosservate e chi giudica può individuare con certezza i soggetti migliori.

CAMPIONATO EUROPEO COURSING DAL 27 AL 29 GIUGNO Malga Millegrobbe (Trento)

COME ARRIVARE Da Nord: Percorrendo l’Autostrada A22 Brennero-Modena, per chi arriva da Nord uscita al casello di Trento Sud. Proseguire per un breve tratto sulla seguendo la SS 12 in direzione Rovereto ed imboccare l’uscita 1, attraversando l’abitato di Mattarello. Da qui proseguire seguendo le indicazioni per Vigolo Vattaro, prima sulla Strada delle Novaline, poi sulla SS 349, dove si seguono le indicazioni per Lavarone; superata questa località, si procede in direzione Luserna sulla SP 9. Da Luserna si percorre ancora un brevissimo tratto in direzione Millegrobbe/Passo Vezzena. Da Sud: Percorrendo l’Autostrada A22 Modena-Brennero, per chi arriva da Sud uscita al casello di Rovereto Nord. Proseguire seguendo le indicazioni per Folgaria, seguendo la SS 12 del Brennero fino a Calliano, poi la SS 350. Da Folgaria seguire le indicazioni per Lavarone, percorrendo la SS 349, poi in direzione Luserna sulla SP 9. Da Luserna si percorre ancora un brevissimo tratto in direzione Millegrobbe/Passo Vezzena. IMPORTANTE: sebbene sia il percorso consigliato da molti navigatori satellitari, in quanto il più breve e veloce, NON PRENDERE LA SP 349 DI MONTEROVERE, da Levico Terme o Caldonazzo se si è con Camper o Caravan al seguito, in quanto la strada ha tratti molto stretti e di difficilissima percorrenza. Se si è giunti a Levico o Caldonazzo, il percorso alternativo consiste nel dirigersi verso Calceranica, da qui imboccare la SP1DIR in direzione Vattaro, e raggiungere Lavarone dalla SS 349.

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Quali le razze del gruppo 5 che possono partecipare

Tutti in corsa ma senza corona Pharaon Hound, Cirneco, Podenco Ibicenco e Podenco Canario possono partecipare senza però conseguire il CACIL. Le loro caratteristiche atletiche

N

el maggio del 2007 l’am­ missione alle sole razze del gruppo decimo, fu modificata, ammettendo alla partecipazione delle gare internazionali e Campionati il gruppo 5, limitatamente al Pharaon Hound, al Cirneco, al Podenco Ibicenco e al Podenco Canario. Queste razze del gruppo 5 possono parte­ cipare, ma non possono conseguire la qua­ lifica del CACIL. Il Cirneco antichissima razza italiana, ori­ ginaria della regione Etnea della Sicilia, da sempre impiegata per la caccia al coniglio selvatico, fa parte dei cani primitivi. A differenza di altre razze del gruppo 10 che sono frutto di una scelta da parte dell’uomo, la sua selezione è stata fatta esclusivamente dalla natura, quindi si può dire che è un cane di origine selvatica. E’ una razza versatile, caccia sia utiliz­ zando il fiuto che la vista. Nel Coursing il suo stile di caccia è un’ar­ monica fusione di qualità fisiche, psi­ chiche e fisiologiche pertanto l’eleganza e la tipicità dell’andatura concorrono alla

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valutazione delle salienti caratteristiche della razza. Meno veloce di un Whippet, ma altrettanto agile, dotato di una destrezza incredibile sviluppata in secoli di caccia su terreni impervi e tortuosi, determinato nell’inse­ guimento del selvatico, esprime tutta la sua intelligenza cercando di giocare d’anti­ cipo sui cambi di direzione. Il Cane dei Faraoni, originario dell’isola di Malta deve il suo nome alla rassomiglianza del Tesem dell’antico Egitto. Gli studiosi hanno sviluppato diverse teorie sulle ori­ gini di questa razza. Alcune incisioni rupestri rinvenute in di­ verse località dell’attuale Sahara mostrano che questo cane era conosciuto nel neoli­ tico. Il Tesem potrebbe dunque discendere da un levriero africano presente nel Sahara oltre settemila anni fa. Questo levriero africano si diffuse in tutto il bacino mediterraneo si trova tutt’ora nel Nord Africa, in Spagna, nelle isole Canarie ed anche i Francia. I Fenici e forse prima di loro i cretesi e poi i cartaginesi lo condussero nelle Baleari, a Malta, in Sicilia.

Queste isole sono state il rifugio di tre di­ scendenti diretti del levriero africano: Podenco Ibicenco (levriero delle Baleari), il Cirneco dell’Etna, e il Cane dei Faraoni che oggi vengono considerati come appar­ tenenti a tre razze distinte. Contrariamente ai levrieri (a orecchie ca­ denti) che cacciano servendosi unica­ mente della vista, essi utilizzano tutti i sensi: vista acuta, udito finissimo, e fiuto sviluppato. Queste razze sono abilissime nella caccia del coniglio selvatico. Sono saltatori prodigiosi, montati su molle, vo­ lano al di sopra dei cespugli per inseguire la selvaggina, dotati di agilità straordinaria sono capaci di effettuare curve a stretto raggio, saltando di roccia in roccia ed hanno un’ottima resistenza alla fatica. In piano la loro velocità è inferiore a quella dei Grey o dei Galgo, ma in terreni acci­ dentati sono insuperabili per raggiungere il coniglio selvatico, che con bruschi cam­ biamenti di direzione mette a dura prova i suoi inseguitori. Anche qui quando cacciano in muta il ca­ pobranco è colui che si distingue per de­ terminazione, forza ed intelligenza.



Un magnifico esemplare di Pastore Bergamasco durante la conduzione del gregge

Le qualità naturali delle razze da gregge

Attualità del cane da pastore Come valorizzare le sue molte prerogative. Quali doti vengono trasmesse geneticamente. Differenza fra “conduttore” e “guardiano”

L’

odierna notevole diffusione delle razze da gregge (con espresso riferimento alle più popolari) non è certamente dovuta all’utilizzo originario (la conduzione, appunto), ma agli altri impieghi collaterali di “fattoria” - se così li possiamo definire - come la custodia dei beni e l’occasionale difesa del padrone, che il cane da pastore è in grado di svolgere in maniera soddisfacente, senza pretendere che agisca come gli esemplari delle razze specializzate settorialmente. È peraltro importante che i cani da pastore mantengano le prerogative originarie che furono alla base della loro selezione. Soprattutto nell’attuale contesto culturale che vede il concetto di razza saldamente radicato. L’istituzione dei test attitudinali specifici è stata infatti finalizzata

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a valutare la permanenza nel corredo genetico delle peculiarità intrinseche. Lo scopo dei test è quello di mettere in evidenza le qualità naturali del cane e le sue attitudini al lavoro di conduzione del bestiame, per individuare e far conoscere in età precoce, ai fini dell’allevamento, i soggetti più idonei a questo tipo di utilizzo. Solo l’addestramento e l’esercizio, però, sono in grado di evidenziare al meglio le attitudini naturali, permettendo ai soggetti più dotati di affrontare le prove più impegnative. Ma il comportamento di un individuo viene trasmesso geneticamente? E se sì, in quale misura? Le risposte della Scienza a tale proposito non sono sempre chiare e univoche, anche perché nell’ uomo sono coinvolti aspetti etici e sociali. Certamente le doti caratteriali che sono alla base dell’indole di ciascun cane sono trasmissibili geneticamente.

Ogni razza di cane ha un suo stile di lavoro legato alla selezione operata dall’uomo in un determinato ambiente e per i differenti impieghi e, nell’ambito delle singole razze, si sono selezionate linee specializzate per i differenti impieghi. È del resto convinzione comune di tutti coloro che si occupano di addestramento che i figli dei cani addestrati sono più facilmente addestrabili dei figli dei cani non selezionati con questo obiettivo. Le differenti razze da pastore hanno sviluppato dei comportamenti specifici che sono innati e che comprendono tutto un repertorio di modelli che vengono ad influire sulle attitudini di lavoro e sul carattere in generale. Il comportamento predatorio che è alla base del lavoro di conduzione, nelle varie razze è stato più o meno smussato o rinforzato in funzione del:


Un Border Collie mentre si avvicina gattonando alle pecore

- tipo di preda, più o meno disposta alla fuga tipo di ambiente: grandi spazi, presenza di coltivi, dirupi alpini Molti aspetti del carattere e del comportamento (temperamento, tempra, capacità di comprendere e farsi comprendere, autocontrollo, docilità) del cane da pastore impiegato come cane da compagnia nell’ambito della vita moderna dipendono dall’ etogramma proprio della razza. Tale caratteristica è strettamente legata al tipo di lavoro per cui queste razze sono state selezionate per centinaia di anni. Molti cani hanno dimenticato il loro vero lavoro poiché una selezione mirata ad altri tipi di attività (obbedienza, pista, difesa, agility, ecc.) o allo show li ha allontanati dalle reali attitudini naturali, con delle inevitabili conseguenze sul carattere.

della razza, alcuni tratti dei comportamenti di base sono stati “repressi” e “incanalati” all’interesse dell’uomo. E, tra questi, il senso predatorio. Una differenza sostanziale tra cani guardiani e cani conduttori è quindi l’assoluta assenza di senso predatorio nei primi, predatorietà che rappresenta invece una peculiarità nei secondi. Si può affermare che il cane guardiano ama le sue pecore, mentre

il cane conduttore ama il suo pastore. L’intuito del cane conduttore è dunque innato e deriva dall’ evoluzione filogenetica, su cui poi hanno agito la selezione operata dall’uomo e l’addestramento, che tende a contenere il carattere dei cani eccessivamente veementi e troppo aggressivi, il cui comportamento sarebbe deleterio nell’ economia del binomio cane-pastore. L’istinto predatorio del cane da pa-

Pastore Belga Groenendael in conduzione

IL CANE DA CONDUZIONE “Presa di possesso”, “accerchiamento” e “raggruppamento del bestiame” sono i comportamenti di base del cane da conduzione e, com’è stato ampiamente documentato (Fox 1978, Isnard 2005), è l’istinto di caccia che ne sta alla base. A seconda

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Pastore Tedesco nella prova di conduzione del gregge

store lo porta spontaneamente a tener raggruppato il gregge, lavorando in sintonia con i suoi compagni di muta, proprio come il branco di lupi cerca, dapprima, di raggruppare in uno spazio ristretto le sue potenziali prede, allo scopo di isolarne poi la più giovane o la più indifesa per attaccarla. In questo senso, il grado di addestramento riesce a raggiungere livelli assai elevati, permettendo di ottenere un equilibrio tra obbedienza e istinto predatorio. Così il pastore impara a ricondurre all’ordine l’animale, dosando l’intensità del morso e persino le zone dove mordere. Questo tipo di interazione si costruisce giorno dopo giorno con l’ educazione e la convivenza del cucciolo con il suo proprietario. Diverso è il comportamento dei cani adibiti alla custodia, che accompagnano il gregge, ma non aiutano in nessun modo a condurlo, in quanto hanno assai sviluppato un elevato senso protettivo nei confronti del bestiame ad essi affidato e mancano degli stimoli necessari alla conduzione. Sono cani sicuri della propria forza, ma mai aggressivi verso il bestiame affidato loro e con il quale sono cresciuti a stretto contatto, tanto da avere subito un processo di identificazione con esso. Sono cani attenti e vigili, di aspetto maestoso, con mantello generalmente bianco per meglio mimetizzarsi nel gregge ed essere distinti dalle fiere in caso di lotta notturna.

Il professor Luigi Guidobono Cavalchini presidente del CLB durante una prova di conduzione con un Pastore Bergamasco.

esecutore di ordini, ma un valido collaboratore ed ausiliario, il braccio destro del pastore o del mandriano, il suo “alter-ego”. La funzione del cane da conduzione è però sempre la stessa: pascolare le pecore, radunarle quando necessario, dirigerle frenando i capi che deviano dal percorso o spingendo quelli che si attardano. I conduttori devono essere cani attivi, sempre pronti a intervenire al primo fischio del padrone, attenti al comando, ma capaci anche di agire autonomamente quando ve ne sia la necessità.

LE ATTITUDINI NATURALI C.A.N.T. (Certificat d’Aptitudes Naturelles sur Troupeau) o TANC (Test Attitudini Naturali per Cani Conduttori). Questo tipo di test è stato concepito in Francia, Paese in cui ancora oggi agricoltura ed allevamento rappresentano una fetta importante del prodotto interno lordo nazionale, ed “importato” ufficialmente dal 2001 in Italia, per individuare in età precoce (6-18 mesi in Francia, dai 6 mesi in su in Italia) i soggetti più dotati di attitudine alla conduzione del bestiame. Trattandosi di un test attitudinale, è auspicabile l’assenza di addestramento specifico. Si compone di due parti. La prima, in cui si valuta il comportamento di base del cane, con particolare riferimento sia alla socievolezza con le persone e con altri cani, sia al legame esi-

IL BINOMIO CONDUTTORE-CANE Per un cane da conduzione, il lavoro su bestiame è tra quelli che più contribuiscono a creare un legame molto forte con il suo proprietario. Un legame che non deve essere in ogni caso di sottomissione e di subordinazione (fatto questo che ostacolerebbe lo sviluppo dello spirito di iniziativa e delle capacità decisionali tipiche del cane da conduzione), ma di rispetto e di fiducia reciproche, per il raggiungimento di un obiettivo comune, rappresentato appunto dalla gestione del gregge o della mandria. Un cane destinato a governare un gregge o una mandria non è infatti un semplice

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Prova di conduzione per un Australian Shepherd

stente tra il cane ed il proprietario, sia all’attitudine “fisica” e “psicologica” del cane al lavoro di conduzione (salto di ostacoli naturali, corsa, ecc.). Nella seconda parte del test si entra invece nel merito delle attitudini da pastore vere e proprie, con l’ avvicinamento progressivo del cane e del suo conduttore al gregge od alla mandria, chiusi in un recinto, prima al guinzaglio, poi senza. Sono previsti tre tipi di giudizio: ADATTO, AGGIORNATO, RIFIUTATO. Saranno giudicati ADATTI i cani che abbiano mostrato i tipici comportamenti del cane da conduzione (presa di possesso, accerchiamento, raggruppamento del bestiame). Saranno AGGIORNATI i cani ancora inesperti, di solito si tratta di cani molto giovani, che mancano di sufficiente sicurezza nell’ approccio e nel contatto con il gregge, oppure che non si “sbloccano”. Sono cani cui bisogna offrire una seconda chance: a volte si assiste ad una modifica del comportamento nel giro di qualche mese. I cani che non mostrino alcun interesse reale nei confronti delle pecore, o che lascino il recinto in cui sono ospitate le pecore nonostante la presenza del proprietario, o che, ancora, si rivelino troppo aggressivi nei confronti del gregge, vengono RIFIUTATI. Rosita Trotti (Fine 2° parte. La 1° sul numero di marzo)



Roma: 1° Convegno Internazionale sulle razze Bolognese e Maltese

Relazioni, DVD ed esposizione

il meglio per le razze tutelate Perfetta l’organizzazione diretta dal presidente del Club Stefano Paolantoni. Gli interventi di Francesco Cochetti e Claudio De Giuliani

E’

stato un grande successo l’iniziativa del Club Bolognese & Maltese (C.B.M.) di organizzare il 1° Convegno Interna­ zionale sulle razze tutelate: il Bolognese e il Maltese.

In questa occasione, il termine “Internazionale” non era presente solo sulla carta stampata, ma effettivamente nella realtà. L’eccezionale afflusso di partecipanti dall’estero, Svezia e Finlandia in testa, ha caratterizzato questo appuntamento e ha marcato quanto queste due

razze siano amate anche fuori dai confini italiani e quanto interesse esse suscitino nelle cinofilie di altri paesi, soprattutto nella prestigiosa cinofilia scandinava. Il convegno, che si è svolto il giorno antecedente all’Esposizione Internazionale di Capena (Roma), è stato organizzato con

Francesco Cochetti durante il seminario


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Anno 60 num. 4 aprile 2014

Stefano Paolantoni e Paolo Dondina

grande cura da tutto il direttivo del Club ed in particolar modo dal suo presidente Stefano Paolantoni che ha saputo attirare, veramente da tutto il mondo, gli addetti ai lavori di queste due razze italiane. Il seminario ha avuto come relatori i giudici Francesco Cochetti e Claudio de Giuliani che hanno trattato e analizzato con estrema precisione ogni aspetto relativo ai due standards, coadiuvati dalle immagini sullo schermo tratte dal bellissimo DVD presentato proprio in questa occasione dal Club Bolognese & Maltese. Una bella opera, che il club aveva realizzato nei mesi precedenti con il patrocinio dell’Enci e con l’aiuto di Royal Canin, nella quale vengono trattati tutti gli aspetti delle due razze, oltre al minuzioso commento allo standard, ampio spazio è dedicato all’alle-

vamento dei cuccioli, alla salute, alla toelettatura. Molto interessante è stato il forum che si è aperto alla fine del convegno, un convegno che tutti i partecipanti hanno potuto seguire sia in italiano che in inglese, e che ha quindi coinvolto tutti nella discussione finale, dove ogni quesito ha avuto la dovuta risposta. Il giorno seguente al Convegno si è svolto un Raduno ufficiale per le due razze giudicato dall’avv. Paolo Dondina con grande partecipazione soprattutto di Bolognesi, e proprio nei Bolognesi è risultato miglior soggetto del raduno un cane allevato in Svezia, a testimonianza del fatto che oltre all’interesse per questa nostra razza da parte degli stranieri c’è anche un ottimo e competente allevamento all’estero. Due giornate importanti quindi per le no-

stre due razze italiane, che hanno chiarito molti punti discussi sulla tipicità del Bolognese e del Maltese, anche a seguito della recente revisione degli standards operata dal Comitato Giudici, un seminario di grande utilità pratica anche per gli stessi giudici, sia italiani che stranieri, che hanno potuto mettere a fuoco le particolarità delle due razze, un incontro tra allevatori che ha gettato le basi per future collaborazioni, il tutto in un clima sereno di grande famigliarità. Per cui alla fine la proposta dei soci scandinavi di organizzare il 2° Convegno sul Bolognese & Maltese nel 2014 in occasione della Mondiale di Helsinki non poteva che essere accolta con grande entusiasmo. Quindi a tutti, arrivederci in Finlandia ! Anna Albrigo

BOLOGNESE e MALTESE www.clubdelbologneseemaltese.it

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Diritti naturali e benessere animale

Il cane, un figlio minore Una decisione della Cassazione stabilisce che, relativamente alle spese, va considerato come un membro della famiglia ed ha la dignità di “essere senziente”

N

eanche in tempi di crisi gli Italiani rinunciano ad avere tra le mura domestiche un animale con cui condividere il tempo quotidiano. Anzi è in aumento il numero di coloro che destinano un posto della propria “tavola” o del proprio divano ad uno o più animali. Nel 2013, secondo i dati Eurispes, il 55,3% delle nostre famiglie ospita almeno un animale domestico e fra questi è il cane che occupa la prima posizione. Non è questa la sede per dare spiegazioni su tale crescita e sulle motivazioni etico-sociali che ne sono il fondamento, ma è indubbio che oggi il cane sia vero e proprio componente del nucleo famigliare e quindi soggetto, come chi partecipa alla vita sociale, a doveri ed obblighi, al rispetto di regole. Fortunatamente l’animale d’affezione, e quindi il cane, non viene quasi più oggi considerato, neppure dal diritto, un “bene mobile”, una cosa, ma gli si riconosce una dignità che lo porta ad essere tutelato come “essere senziente”. A tal proposito vi è pure la decisione della Cassazione che, la primavera scorsa, ha decretato che “… anche il cane deve essere considerato come membro della famiglia e per tali motivi va collocato presso il coniuge separato con regolamento di spese analogo a quello del figlio minore.” Siamo ancora lontani dal considerare il cane vero e proprio soggetto di diritto con la possibilità di essere titolare di patrimoni, come avviene in altri ordinamenti, ma nei suoi confronti la legge assume un atteggiamento di tutela e di difesa dei fondamentali diritti naturali e primariamente del suo “benessere”. Soggetto degno di attenzione e tutela da parte della norma, il cane, per obbligo del suo possessore, non deve limitare la libertà altrui sia nei luoghi pubblici che in quelli privati. In tal senso sono orientate le disposizioni contenute nell’Ordinanza del Ministero della Salute sull’obbligo per il proprietario di tenere pulita l’area di passeggio dell’animale, di usare un guinzaglio non più lungo di 150 cm e la museruola sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici e la disciplina relativa agli animali d’affezione che vivono in condominio. Oggi infatti, nelle aree metropolitane, ma non solo, anche in situazioni abitative residenziali di luoghi di villeggiatura, la maggior parte delle abitazioni rientra nella fattispecie condominiale, sia essa intesa, come tradizione, in verticale, che in accezione più

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recente in orizzontale. Prerogativa di questo istituto giuridico è la contemporanea presenza di proprietà privata esclusiva, la singola abitazione e le sue pertinenze, come pure la comune proprietà di spazi ed enti che possono essere goduti indistintamente dai condomini nei limiti del regolamento vigente: le c.d. parti comuni. Con l’entrata in vigore, il 18 giugno scorso, della legge che riforma il condominio, viene modificato l’articolo del codice civile (1138 C.C.) con la disposizione: “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. Sicuramente ogni lettore ne avrà avuto notizia, ma è in questa sede che mi pare opportuno segnalare la portata dell’innovazione legislativa, nei suoi riflessi pratici e di costume. Ricordo che, anni fa, quando già possedevo alcuni cani, in procinto di acquistare un appartamento in un residence in montagna, subordinai tale scelta anche al mancato divieto a tenere animali contenuto nel regolamento di condominio. In tal modo potevo essere certa che nessuno avrebbe potuto obiettare sulla presenza dei miei animali negli spazi comuni, sempre che questi avessero tenuto un comportamento adeguato. Il regolamento predisposto dal costruttore e regolarmente trascritto assieme all’atto di acquisto è vincolante e può venir modificato solo all’unanimità. Oggi, con la nuova normativa, nessun nuovo regolamento, né assembleare, cioè votato a maggioranza dall’assemblea, né contrattuale, cioè stilato dal costruttore al momento della costituzione del condominio, potrà mai vietare di possedere o detenere animali domestici. Qualche dubbio interpretativo riguarda i regolamenti contrattuali già in essere che contenessero il divieto suddetto: questi manterrebbero la propria efficacia. Alcuni sottolineano che l’art.1138 C.C. sarebbe addirittura derogabile quando venisse approvato all’unanimità dall’assemblea un nuovo regolamento . Si ricorda peraltro che diverse leggi a livello europeo e nazionale, hanno valorizzato il rapporto uomo-animale, pure riconosciuto dalla giurisprudenza come diritto inviolabile della persona, difeso dall’art. 2 della nostra Costituzione. Via libera quindi ai nostri amati in condominio, ma ricordiamo che rumori molesti, danneggiamenti, condotte che deturpano o imbrattano sono comunque sanzionabili ai sensi degli artt. 635 e


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639 del codice penale, oltre che costituire illecito civile e dare luogo a richieste di risarcimento danni. Nella nuova regolamentazione del condominio cade qualunque divieto di possedere un animale da compagnia, ma attenzione se si è affittuari di un appartamento perchè il proprio contratto di locazione potrebbe contenere una clausola di divieto, pienamente efficace se inserita dal locatore e firmata dal conduttore, quindi accettata liberamente dalle parti nel rispetto dell’autonomia contrattuale. Anche in questo caso però, secondo alcune recenti sentenze, non potrebbe venir limitato un diritto, una libertà fondamentale di ciascuno di noi di condividere la propria esistenza con il proprio amato animale. La norma riformata del Codice Civile prende atto dell’evoluzione dei costumi della società italiana e, sia in sede legislativa che amministrativa, sono sempre più numerose le disposizioni che ga-

rantiscono ai possessori di cani il libero accesso a luoghi fino ad ora interdetti e maggiore tutela finalizzata al benessere dei nostri compagni di vita. Costanza Mozzillo

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MILANO - APRILE 2014 VERONA - MAGGIO 2014 NAPOLI - GIUGNO 2014 Sono aperte le iscrizioni Contattare l’Accademia Europea di Cinologia: e-mail: info@accademiacinologia.it Cell. 346-5165600 - Fax: 0364-456700 Web: www.accademiacinologia.it

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Campionato Italiano Pista IPO FH

La vittoria a un Pastore Tedesco È il fuoriclasse di Barbara Khuen. I selezionati per l’evento più importante

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ei giorni 8 e 9 febbraio 2014 si è svolto presso la SAS di Udine il Campionato Italiano IPO-FH 2014 valevole anche come Selezione per il prossimo Campionato del Mondo che si svolgerà in Germania nei giorni 24-27 aprile 2014; una disciplina fra le più impegnative che comportano per l’unità cinofila un impegno non indifferente viste le caratteristiche tecniche dovute al difficol-

toso tracciato ed all’invecchiamento di tre ore. Questo inizio anno, così piovoso, ci ha lasciato in eredità terreni tanto pesanti che non si vedevano da anni ed è comprensibile quindi l’enorme difficoltà dei cani ad eseguire le piste. I terreni prescelti per la gara erano molto omogenei tra loro: per la giornata di sabato su terreno arato e per il giorno successivo, domenica, su tappeto erboso. Il Giudice Daniele Ceschia con la sua pro-

fessionalità ha permesso di mettere in evidenza la preparazione tecnica dei soggetti che hanno partecipato. Alla prova erano presenti 9 cani appartenenti a varie tipologie di razza: 6 Pastori Tedeschi 1 Labrador Retriever 1 Pastore di Brie 1 Boxer Tigrato. Il Campionato Italiano IPO FH 2014 è stato

IN VISTA DEL MONDIALE La grande passione per le prove di pista, ancora una volta, mi ha fatto decidere di essere presente al Campionato italiano di pista in IPO-FH 2014, nonché prova valida come selezione della squadra italiana per il prossimo Campionato del Mondo. Quando venerdì sono arrivato vicino a Coderno, punto di ritrovo per i concorrenti , nei dintorni di Udine, ho cominciato ad osservare le varie tipologie di terreni che man mano incontravo, ho subito notato quanto fossero veramente impegnativi, non erano i soliti terreni che troviamo da altre parti, dove il fondo è normalmente terra lavorata, qui il fondo carsico è composto in quasi egual misura da sassi e terra rossa e bianco sabbia!, Una situazione quasi introvabile altrove. Erano belli allo sguardo, ma dalla macchina valutati “insidiosi”. Il sabato mattina dopo il sorteggio mi sono aggregato al gruppo A, che sarebbe stato giudicato dal giudice Peres (giudice selezionatore della squadra per il prossimo mondiale). Ci attendevano quegli spazi enormi già visti, di terreno arato erpicato, intervallati da altrettanti enormi in seminato a orzo, con piantine che raggiungevano mediamente10/15cm., spazi suddivisi in campi di 430 x 430 mt., sembrava fossero stati preparati con quelle misure non solo per le coltivazioni, ma in particolare per le prove di IPO-FH. Potendo, poi, entrare sull’arato e constatando quanto fossero impegnativi, ho avuto la conferma che finalmente avrei assistito ad una prova di selezione che interpretasse il vero significato della parola stessa! Il giorno successivo la seconda prova per gli stessi cani, veniva giudicata dal giudice Ceschia, sui terreni seminati ad orzo delle stesse dimensioni di quelli in arato, con la stessa tipologia di “terra e sassi”. Il verde faceva pensare che la traccia fosse più facile da seguire… sbagliato, dato che dalla notte diluviava, e non solo, alle 10 (ora inizio piste) si è alzato il tipico vento di queste zone che viene chiamato “boretta” la cui caratteristica è di soffiare a tratti con forti refoli! Questa situazione ha permesso di poter valutare l’intensità, la determinazione e la voglia di cercare; come sull’arato ha dimostrato che solo i cani liberi di testa possono affrontare e superare una selezione con queste difficoltà . Il lavoro di ricerca dei 9 cani presenti, di varie razze, ha dimostrato senza ombra di dubbio quale fosse la loro preparazione e quali fossero le doti naturali di ogni singolo concorrente, permettendo di essere valutati nella massima sicurezza; ma soprattutto facendo valutare ai vari conduttori la preparazione fatta al loro cane negli allenamenti e soprattutto dove dover intervenire nei prossimi giorni per avere dei risultati migliori. Concludo, elogiando l’organizzazione per quanto hanno fatto (era la stessa dell’Europeo) e come lo hanno fatto perché ho visto la esatta simulazione di quanto succede normalmente al Campionato del Mondo, dove lo “stress” dell’attesa non viene mai preso in considerazione durante le selezioni! E qui mi spiego, al mondiale nel sorteggio succede che i vari gruppi di partecipanti vengono suddivisi in gruppi di tre cani con lo stesso orario di partenza, questi tre raggiungono il punto di ritrovo ( lontano dai terreni di pista) dove viene fatto un nuovo sorteggio per decidere chi sarà il primo, il secondo o il terzo ad entrare in pista, la successione della partenza dei tre cani è intervallata da un’attesa, il primo parte subito, mentre l’attesa sarà di 45 minuti per il secondo, ed il terzo dovrà attendere 90 minuti prima del suo turno. In questo tempo di attesa si può ben immaginare cosa possa passare nella testa del conduttore. Bene tutto questo è stato preso in considerazione e così è stato fatto, da qui i miei elogi agli organizzatori di questa selezione per i Mondiali 2014! Carlo Mezzetti

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vinto da Barbara Khuen, con il Pastore Tedesco Hex Vom d.Donauvorstadt, che ha ottenuto il risultato totale di 183 punti (94/89) MB. Sono stati selezionati per il Campionato IPO FH 2014 i seguenti binomi: • Barbara Khuen con il Pastore Tedesco Hex Vom d.Donauvorstad • Florian Stampfer con il Pastore Tedesco Jango vom Helo • Franz Blasinger con il Labrador Retriever Tina

Barbara Khuen durante la premiazione . Alla sua sinistra Daniele Peres

Tutti i conduttori si sono impegnati in questa difficile prova con professionalità, sportività e spirito di gruppo, caratteristiche indispensabili per creare un Team vincente all’altezza di poter competere con le altre Nazioni. Un grazie a tutti i collaboratori della SAS dI Udine e tutti i tracciatori che, nonostante la avversità atmosferiche, hanno fatto in modo che tutto si svolgesse nel migliore dei modi, organizzando una manifestazione ad alto livello ed apprezzata da tutti. Ci ha onorato con la sua presenza il giudice Carlo Mezzetti, molto competente e preparato, sempre presente in queste importanti manifestazioni, che ha voluto esprimere le sue considerazioni. Daniele Peres

DOPPIA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE Presso Parco Naturale San Rossore - Ippodromo - viale delle Cascine - Pisa

PISA - CAC CACIB

PISA - CAC CACIB

57ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

36ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

SABATO 31 MAGGIO 2014 ORE ORE 10 10 Gruppo Cinofilo Pisano

DOMENICA 1 GIUGNO 2014 ORE ORE 10 10 Gruppo Cinofilo Empolese

• 2° RADUNO di tutti i PASTORI INGLESI sabato 31 maggio 0re 16. • CORSO DI HANDLING con Frank Sabella (USA) e Nicolas Pineiro (Arg.) lunedì 2 giugno ore 10 prenotazioni a numero chiuso a: gruppocinofilopisano@libero.it

MOSTRE SPECIALI 31 MAGGIO pastore australiano, english toy terrier black and tan, jack russel terrier, setter irlandese e inglese, Cao de agua Portugues, springer spaniel inglese MOSTRE SPECIALI 1 GIUGNO boxer, bulddog, terrier nero russo, American staffordshire t., australian t., bull terrier min. e taglia norm., dandie dinmont t., staffordshire bull terrier, terrier brasileiro, west highland w.t., bassotti tutti, akita, akita americano, Alaskan mal, Orso della carelia, eurasier, groenlandese, Hokkaido, jamthund, laika tutte, lapinkoira, norsk elghund grigio e nero e lundehund, Samoiedo, shiba, siberian husky, spitz finnico, chesapeake bay r., flat coated r., curly coated r., golden r., Labrador r., nova scotia duck tolling r., barboni tutti, bolognese, Boston terrier, bouledogue francese, carlino, cavalier king charles spaniel, Chihuahua, ep. Nano cont. Papillon e phalene, king charles s., Kromfohrlander, maltese, russian toy Le iscrizioni dovranno pervenire insieme all’attestazione di pagamento entro 1° chiusura 2 Maggio, 2° chiusura 12 maggio a: Kallistè Casa Editrice, via Ferreri 73/g – 10070 Barbania (TO) - Tel 011/9242660 fax 011/9243916 e 9243855 + vaglia postale iscrizioni on line: miglioredirazzareport.it: pagamento con carta di credito. Le iscrizioni dovranno essere complete di tutti i dati richiesti, obbligatorio il codice identificativo dell’anagrafe canina regionale (USL). LE ISCRIZIONI PRIVE DELLA RICEVUTA DI PAGAMENTO SARANNO RITENUTE NULLE E CESTINATE SENZA PREAVVISO.

Per eventuali modifiche in giuria: consultare i siti www.miglioredirazzareport.it e www.gruppocinofilopisano.com


Si accende il dibattito fra psicologi, ricercatori ed esperti

Se il cane è intelligente…

Il primo a parlarne fu Aristotele poi… Nella ricerca, ammoniscono, mai cadere nella trappola dei sentimenti

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l primo a porsi il problema sull’intelligenza dei cani fu Aristotele dicendosi convinto che differissero dagli uomini solo nel grado di possesso delle doti mentali e quindi di fatto ammettendone l’intelligenza. Dopo di lui altri filosofi e scienziati affrontarono il problema ma mai alcuno riuscì a dimostrare che i cani non fossero intelligenti. Charles Darwin in “Origine dell’uomo” scrive: “i sensi e le intuizioni, le varie emozioni e facoltà delle quali l’uomo va fiero, come amore, memoria, attenzione, curiosità, imitazione, ragione, eccetera, possono essere riscontrate in una fase incipiente o talora persino sviluppate negli animali inferiori”. Ed Enrico Oddo vice presidente dell’ENCI scomparso nel 1980.”Su di un substrato di carattere dolce e riflessivo come quello del Laverack l’intelligenza è qualità suscettibile di agevole esaltazione. A ciò a mio avviso molto si deve del successo del Laverack come ausiliare da caccia”. L’autore, che fu uno dei giudici internazionali fra i più stimati si dice poi convinto che è profondamente sbagliato ritenere che nella caccia siano sufficienti le doti atletiche, il buon naso e la ferma solida. Quel che più conta è la materia grigia. L’intelligenza del cane, secondo alcuni ricercatori non è altro che un insieme di abilità mentali primarie ciascuna delle quali viene considerata come una facoltà a se stante. Howard Gardner psicologo ad Harward, considera tali abilità “intelligenze multiple” e ciascuna è la capacità di risolvere problemi o produrre comportamenti logici in

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“I cani non sono persone vestite di pelliccia e negare la loro natura significa render loro un pessimo servizio” Jeanne Schinto.

particolari situazioni ambientali. Distingue quindi sette intelligenze di cui alcune, a suo dire, sono possedute anche dal cane. In questo modo quindi si spiegano determinati comportamenti logici, l’apprendimento più o meno rapido nei diversi soggetti ed anche la predisposizione a determinate incombenze. L’intelligenza spaziale consiste nella capacità di aver ben presente l’organizzazione di quanto ci circonda: il luogo in cui si trovano gli oggetti, la distanza fra due punti. Il cane che rammenta dove si trova il suo giocattolo o il guinzaglio, ma sono solo due dei molti esempi che si potrebbero fare, ha questo tipo di intelligenza. L’intelligenza corporeo cinestetica corrisponde alla capacità di muovere il corpo come viene richiesto da quanto si deve compiere: scrivere, fare sport, ballare, cacciare in un determinato modo o, per quanto riguarda il setter, entrando nei cespugli o compiendo la filata in stile di razza. La dimostrazione più facilmente comprensibile è quella data da cani che salgono sulle scale a pioli o partecipano a gare di agility o che comunque eseguono particolari esercizi dimostrando anche di possedere un’ intelligenza spaziale. L’intelligenza interpersonale. Cono­ scenza dei limiti delle proprie capacità e quindi di ergersi a capobranco o comunque svolgere determinati compiti o ruoli. Si rivela anche quando un cane inizia a socializzare con altri o tenta di comunicare i propri bisogni a un uomo. È il fondamento della comuni-


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cazione. Se uno non riconosce che esistono altri individui e che il loro comportamento può influire direttamente su di lui allora non ha bisogno di stabilire un rapporto. Non si cada nei facili entusiasmi ammoniscono a questo proposito gli psicologi. “Ciò che manca è l’occhio interiore della coscienza. Nell’animale inconsapevole i comportamenti sembrano limitarsi ad accadere innescati da una sorta di pilota automatico psicologico, mentre nell’animale conscio le attività intelligenti sono accompagnate da una certa consapevolezza dei relativi processi di pensiero” precisa lo psicologo americano Stanley Corey.

Inoltre il cane riconosce perfettamente il linguaggio del corpo che per uno psicologo significa come ci muoviamo e quali posizioni assumiamo, persino con le espressioni del volto. Cioè come variamo a seconda delle emozioni o delle diverse situazioni sociali. Molti si saranno accorti

che quando sono arrabbiati, magari non col proprio setter, o stanno cercando di dominarsi, il cane si mette quieto o addirittura se ne va come se avesse sbagliato lui o comunque fosse la causa del mutamento di umore. Le continue ricerche hanno portato nuove interessanti teorie. Oggi per esempio sono molto diffusi i giocattoli interattivi per cani. Viene definita “attivazione mentale”. Si pongono al cane piccoli quesiti da risolvere come cercare il cibo nascosto in un giocattolo, oppure, di azionare delle leve o schiacciare un pulsante per arrivare al bocconcino nascosto alla vista ma di cui il cane sente l’odore. Sono un ottimo passatempo, specialmente per i cani che passano molte ore da soli in casa o nel recinto. Una sorta di “intelligenza creativa” che stimola l’attività mentale e garantisce al cane meno stress. Rodolfo Grassi

L’intelligenza musicale. I cani non hanno mai dato prova di apprezzare l’armonia nonostante vi sia tutta una letteratura che affermi il contrario e paia, in apparenza, convincente. Quando il branco - come avviene nei lupi - si raduna ed ulula lo fa solo per dimostrare la propria presenza. Cani attratti da determinate musiche a cui sono stati abituati rispondono ad un comando. L’intelligenza logico matematica. Non è altro che la capacità di risolvere problemi usando formule matematiche o trovare soluzioni scientifiche, e quindi produrre scienza. È chiaro che nonostante il cane sia protagonista di alcune manifestazioni (contare fino a cinque od oltre, ecc) che possono impressionare e stupire non possiede intelligenza logica proprio perché manca la consequenzialità. L’intelligenza linguistica. Bisogna partire dalla considerazione che “la capacità di produrre suoni o segnali per comunicare con gli altri viene dopo quella di comprendere il linguaggio e rappresenta un livello superiore nella graduatoria delle abilità linguistiche” Stanley Coren. Così quando si chiama il cane o gli si dà determinati ordini ci s’accorge che possiede proprio tale intelligenza linguistica.

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In Italia, la presenza degli animali da compagnia è in continuo aumento

Vince sempre il cane Il peso della crisi. La passione per la cinofilia e gli esempi da imitare…

È

È ormai noto che la crisi economica abbia avuto effetti profondi anche sulla gestione degli animali domestici. L’Eurispes, nelle prime settimane del 2014 fotografava ancora una contrazione delle spese degli italiani per i propri animali domestici. Ma le cifre (relative al 2013) diffuse agli inizi di quest’anno dagli organizzatori di QuattroZampe in Fiera fotografano un mercato comunque molto redditizio, che lo scorso anno ha raggiunto un fatturato di 1,7 miliardi, in crescita del 2,1% rispetto al 2012. Probabilmente le due indagini hanno una doppia valenza. Secondo l’Eurispes (che anticipa una tendenza degli ultimissimi mesi) diminuisce infatti la cifra media che gli italiani sono disposti a spendere per i propri pet (anche se l’82,8% si prende cura in modo adeguato di loro), con un taglio netto delle spese veterinarie, soprattutto per gli interventi chirurgici costosi. Ma al tempo stesso aumentano, secondo gli organizzatori della fiera, le persone che tengono in casa un amico peloso, ovvero il 55% degli italiani, il 13,6% in più rispetto all’anno prima. Il 9% di loro, non baderebbe a spese per il proprio animale da compagnia, in particolare cani (55,6%) e gatti (49,7%), ma anche conigli nani, in aumento del 4,6%.

UN CANE… CHE PASSIONE Tra gli animali domestici più diffusi in Italia e non solo, il cane spicca sicuramente per il

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ruolo che svolge nella società, per la sua capacità di interazione con l’uomo, per la sua generosità e affettività che ci concede senza remore e senza pretendere niente in cambio, affidandosi con lealtà alla nostra generosità e comprensione. La scelta di avere un cane presenta una gamma di variabili infinite. Passione, interesse, ricerca di sicurezza e protezione, di affetto. Anche un adeguamento alla moda corrente. La presenza di un cane può agevolare la vita di un anziano, di un bambino. Crea molti interessi, occasioni per socializzare, per fare sport. In fin dei conti è un valore aggiunto alla nostra esistenza. La passione per una razza, ad esempio, può travolgere e cambiare radicalmente lo stile di vita delle persone. Magari, si comincia dall’aspetto morfologico che piace, affascina, incuriosisce e poi, pian piano si studia, si ricerca, ci si confronta nei ring. La passione non lascia tregua, a volte, travolge anche il buon senso. Di certo, la vita ha preso un’altra direzione. Un cane, …due cani… e poi,… un piccolo allevamento. Dall’appartamento al cascinale, dal balcone alla campagna verde, nebbiosa, umida, assolata non importa, oramai, la vita è cambiata radicalmente. La genetica che prima era considerata materia ostica e inaccessibile diventa mano a mano una sorta di “bibbia”, il faro della conoscenza. La passione non demorde mai, cane dopo cane, cucciolo dopo cucciolo. Cani in casa, in giardino, in macchina, in cortile…cani sempre con noi, oppure, … noi, sempre con loro. Perché la passione è così, travolgente e senza mezze misure.

UN CANE PER PROTEGGERCI C’era una volta il cane da guardia. Era tenuto in condizioni per lo meno discutibili. Secondo una logica alquanto strampalata, di giorno stava chiuso in un piccolo recinto, lontano da tutto e da tutti, poi, al calar delle tenebre era liberato nel cortile antistante la fabbrica che doveva difendere … a tutti i costi. In allerta a ogni minimo rumore che lo spaventava, il poveretto abbaiava e abbaiava e più di una volta è andata a finire che anche il padrone, entrato “senza avvertire” di notte, fu scambiato per un intruso e aggredito da quel cane che nemmeno lui conosceva. Ad oggi, a difesa delle abitazioni e dei capannoni industriali, ci sono sofisticati sistemi di allarme che garantiscono una certa sicurezza, ci sono le guardie giurate che perlustrano e le forze dell’ordine dotate di apparecchiature elettroniche in grado di sorvegliare il territorio. Se il ruolo del cane da guardia oggi appare obsoleto e superato dalle apparecchiature elettroniche, c’è da considerare un altro aspetto che la presenza di un cane è sicuramente in grado di garantire: la protezione. La presenza di un cane dà sicurezza, infonde un senso di protezione e fiducia, non solo dal punto di vista emotivo ma anche da quello fisico e materiale. Fare jogging al parco, attraversare di notte le strade di una città o camminare in montagna in compagnia di un cane è ben diverso che farlo da soli. La presenza di un cane ci rende più sicuri


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Anno 60 num. 4 aprile 2014

Cani sempre con noi, anche sul letto, un’esigenza tutta umana alla quale i cani spesso si adeguano con piacere

e protetti dai pericoli che la moderna società mette in mostra quotidianamente dalle pagine della cronaca nera dei giornali e delle televisioni. Chi vive fuori mano, isolato dal centro cittadino, sa che la presenza dei cani indurrà i malintenzionati a pensarci due volte prima di commettere un’effrazione. E vale la pena di sottolineare che i cani andrebbero tenuti in casa di notte e non in giardino, dove potrebbero essere neutralizzati in vari modi, anche cruenti.

UN CANE PER ESSERE FELICI Spendiamo molto del nostro tempo e delle nostre energie per addestrare i nostri cani, senza considerare che loro ci insegnano molto. Prendersi cura di un cane richiede responsabilità e impegno, e ci insegna ad essere più pazienti e meno egoisti. Ad essere meno concentrati su se stessi a relazionarci con gli altri, ad essere più tolleranti. Dai cani potremmo imparare la felicità, la gioia di vivere. Guardiamoli quando ci accolgono al nostro ritorno a casa, festanti, scodinzolanti, in attesa di una carezza, di uno sguardo, di un gioco condiviso. Guardiamoli quando abbaiano e saltellano alla vista del guinzaglio che vuol dire “passeggiata” o della pallina che vuol dire “gioco”. E potremmo imparare da loro la dignità e la compostezza, quando ci aspettano… e ci aspettano … anche se non torneremo mai più da loro. I cani, oramai lo sappiamo, forniscono alle persone benefici fisici, psicologici e sociali. Forniscono alla società preziosi e insostituibili servizi che aiutano i cittadini. Dovremmo imparare da loro la pazienza e l’impegno che mettono per accontentarci perché i cani arricchiscono davvero la nostra vita e possono renderci persone migliori. Renata Fossati

ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA

CAC ISOLA DI ALBARELLA (RO) 18 MAGGIO 2014 Presso il Piazzale del Porto

Premio per il Best in Show: Una settimana di villeggiatura presso l’isola Esposizione valida per il Trofeo Leone Alato 2014 Giuria disponibile sui siti:

www.gruppocinofilopolesano.it www.miglioredirazzareport.it Per informazioni: Gruppo Cinofilo Polesano Via Levico, 15 (RO) - Tel e Fax: 0425 25427


LE NOSTRE INTERVISTE

Parla Pietro Paolo Condò riconfermato presidente del Club

Il cane da compagnia è di più… Unanimi consensi all’assemblea elettiva. Un rinnovato impegno a favore di razze meravigliose create per donare affetto e tenerezza

È

Ad Arenzano l’8 marzo è stato riconfermato il Consiglio direttivo…

Si, il giorno 8 marzo 2014 ad Arenzano i Soci del CCC si sono riuniti in assemblea e, in un momento di vita dell’associazione fondamentale come questo considerando che l’assemblea era anche elettiva, come consiglio Direttivo uscente abbiamo piacevolmente constatato l’espressione compatta e favorevole nei nostri confronti ed essere quindi riconfermati. Personalmente sono giunto, unitamente alla nostra Vice Presidente Renata Pessina Bonino, al quinto mandato e devo dire sull’esperienza acquisita in tutti questi anni che la composizione di quest’ ultimo

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Consiglio Direttivo è stata la più vincente ed apprezzata e la conferma si è vista. Cosa significa per lei il termine Cane da Compagnia? Sono perfettamente convinto che ogni cane sia in primis un cane da compagnia. Vivo in compagnia di un cane corso, un riesenschnauzer un podenco ibicienco e una meticcia, e trovo che la loro compagnia sia appagante tanto quanto quella dei nostri Cavalier, però il cane da compagnia propriamente detto, va oltre questa definizione, qui si parla non solo del contatto di un fedele amico, ma dell’avere un animale che ,facendone la ragione della sua esistenza, osserva ogni minuto cosa fai e cerca di adattarsi al tuo modus vivendi tralasciando qualsiasi altro istinto canino, come

caccia, guardia o corsa. Il cane da compagnia è tale quando esterna tutta la sua esperienza secolare che ne ha fatto un perfetto compagno di vita, sia nel carattere sia per la sua conformazione, in certi casi per la sua faccia (in molte razze da compagnia la selezione ha portato ad avere musi corti, mascelle squadrate, occhi in posizione quasi frontale e tondeggianti, barba, baffi e sopracciglia, nell’intento di ricordare, in un risvolto psicologico dell’umano, più l’espressione di una persona che quella di un animale) e nelle sue rotondità, tutte caratteristiche atte ad evocare la tenerezza che può suscitare un neonato. Ma non sono solo le forme, così tipiche come quelle di un carlino, di un pechinese o di un griffone, a farli salire in vetta alle preferenze di chi vuole trovare un compagno della propria


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Cani

Anno 60 num. 4 aprile 2014

esistenza in un cane, sono pure i mantelli, lunghi e setacei come nel maltese o lo shihtzu per esempio, cani da pettinare e toelettare, consuetudini che portano chi trae piacere nel curare in maniera minuziosa il mantello e il benessere di questi animali a riempirsi davvero la vita. Sono svariate le caratteristiche che determinano e significano il “cane da compagnia”: l’indole ideale per chi cerca nel cane un compagno di vita atletico, intelligente e sensibile come può essere un barbone, che per la sua gamma di taglie e colori appaga il senso del bello come solo un cane così elegante può fare, e ancora i mantelli selezionati apposta per non lasciare tracce nelle nostre case, proprio appunto come il barbone, o pelli così delicate che avendo perso quel bisogno di difendersi dal freddo e dall’umidità hanno perso parimenti l’odore di animale come i piccoli spaniel da compagnia, e quelli che si son fatti piccoli per vivere bene nei nostri spazi anche qualora questi fossero ristretti, e poi i manti rasi o addirittura la sola pelle, come il chinese crested dog. Insomma intendo per cane da compagnia non solo la presenza fisica accanto a te, ma forme, manti, colori e caratteri che ci permettano di allietare la nostra vita, sia nei momenti più felici, sia in quelli più bui, quando solo il conforto di un piccolo cane può toccare gli animi più sfiduciati, soprattutto in questo periodo di crisi globale. Non per nulla il cane da compagnia, una volta spesso guardato con ironia o bollato come cane inutile, con la sua inossidabile fedeltà sta raccogliendo consensi sempre più inaspettati. Il vostro Club è diviso in sezioni, ci spiega come funziona questo organigramma? Il nostro Club vive ormai da mezzo secolo e lo fa all’insegna dell’unione e della compattezza, per cui dopo un periodo sperimentale si è giunti a comprendere la necessità delle nostre sezioni non come motivo di “separazione”, ma come veicolo di ancor maggiore coesione. Pertanto sì, è tornato molto utile avere le nostre razze divise per gruppi legati da caratteristiche o necessità, ma per meglio identificarle, per meglio organizzare eventi, per meglio continuare a lavorare sempre al meglio per queste razze che ci sono state affidate ai fini della loro tutela e divulgazione. Con l’ultimo aggiornamento dello Statuto le nostre sezioni sono state modernizzate e snellite. Oggi il Consiglio direttivo individua persone che meglio hanno dimostrato la loro abilità o coinvolgimento e li nomina referenti di sezione, una sorta di trait d’ union tra direttivo e Soci, a loro si affiancano due collaboratori di sezione che quindi hanno la possibilità di relazionare velocemente con il CD. Le sezioni tramite il loro referente possono riunirsi e discutere sui vari punti che riten-

gono utili o di interesse comune. Ovviamente il Consiglio Centrale è pronto a supportare le iniziative, sia con lavori di segreteria o possibili supporti economici. Il Consiglio Direttivo neo eletto una volta insediato ha l’intenzione di riunire come sempre le sezioni onde discutere e stimolare iniziative; l’associazione specializzata ha un certo potenziale da sfruttare che va ben oltre la programmazione di calendario espositivo. Non sempre a secondo delle sezioni vi è il dinamismo desiderato, ma dove si è voluto si è toccato con mano il loro peso. L’ultimo nostro Raduno del Giubileo per esempio è stato supportato dalla sezione 2 e 5 che hanno saputo inserire nel contesto un seminario sull’alimentazione, eventi che lasciano segni tangibili nella storia del CCC. Sul tema della salute dei cani, cosa ci può dire? Parlare di salute, patologie, razze a rischio, non è paragonabile ad altri argomenti estremamente validi ma più leggeri sotto il profilo dell’immagine delle razze. Uno dei mali moderni per quel che concerne le razze canine è l’allarmismo, il pontificare da un sito a un blog, il più delle volte senza essere davvero edotti, può portare a rovinare il futuro di una razza. Proprio per questo il CCC, anche grazie al suo Comitato Tecnico, valuta e ragiona con i dovuti tempi e intende operare con certezze soprattutto sull’informazione; per questo seguiamo metodi informativi quali i seminari riservati agli “addetti ai lavori” dove si mettono a nudo particolari fragilità legate a questa o quella razza o comunque argomenti di interesse comune. Il nostro sistema di conseguenza non obbliga a effettuare test in particolare ma l’obiettivo è quello di informare i soci sulle problematiche di alcune razze, come ad esempio i seminari tenuti ultimamente sulla siringomielia, sulle problematiche legate alle tare oculari o relative all’apparato buccale, del tegumento ecc. e fare in modo che grazie all’informazione offerta dal CCC i propri soci allevatori, nei quali viene riposta una certa fiducia, operino al meglio. In merito ai doveri ad oggi vi è comunque l’obbligo introdotto di certificare l’assenza di patologie articolari a livello del ginocchio per quei cani che aspirano ai titoli di Campione Sociale, essendo questa patologia tra quelle più facilmente riscontrabili, alla stessa maniera si richiedono attestati legati alla displasia dell’anca per quel che concerne il barbone standard ed effettivamente tra i nostri soci si è ben radicato il principio che tale pratica serve a migliorare il proprio lavoro e dare una forte concretezza al titolo di Campione Sociale. Prossimamente, valuteremo di inserire altre richieste sanitarie tanto che stiamo già stipulando convenzioni, laddove vi siano test attendibili, per introdurre nuovi protocolli in favore della salute delle nostre razze.

Qualche consiglio sulla scelta della razza? Volentieri. Pur definiti generalmente “cani da compagnia”, ogni razza ha le sue sfumature. Prima di scegliere solo in base all’aspetto, consiglio di valutare bene cosa potremo offrire a colui che andrà ad integrare il nostro nucleo famigliare. Per es., avremo tempo da dedicare a un cane dinamico come il boston terrier? Un cane più sedentario fa per noi? Abbiamo bambini, saremo in grado di concedere la calma e il rispetto che richiedono un King Charles o un pechinese? Siamo predisposti a pettinare e spazzolare un Tibetan terrier o un Lhasa per mantenere il giusto aspetto e la salute della cute? Avremo tempo per poter lavare regolarmente un Cavalier King Charles Spaniel ogni quindici giorni, o sarà meglio un cane a pelo corto? Interroghiamoci infine su taglia e peso: il cane da compagnia per antonomasia chiamato barboncino, ci offre 4 taglie e appaga appieno le necessità di chi ama questa razza. Il gruppo 9 “cani da compagnia” può soddisfare ogni esigenza: razze che si attestano in pesi piuma o piccoli e tarchiati molossi di taglia contenuta ma con un peso specifico rilevante, razze esuberanti oppure regali, razze che godono di molto consenso o razze così rare da suscitare l’interesse di pochi. Per ulteriori consigli, vi segnalo il sito www. clubcanicompagnia.it ma in special modo, vi suggerisco prima di fare il passo decisivo di determinare con voi stessi che il nuovo arrivato dovrà essere amato, rispettato e protetto per tutta la vita. Le vostre prossime iniziative? Ci sono tanti progetti nel cassetto, l’intento è quello di toccare altri rami che caratterizzano la cinofilia, come per esempio quello dello sport. Un primo esperimento lo si è tenuto da poco e grazie allo spazio che ci avete offerto ne abbiamo parlato anche su questo giornale: le olimpiadi. Ma ci interessa anche il sociale: con i miei Soci intrattengo contatti costanti, grazie al cielo non si parla solo di expo e di risultati ottenuti o mancati, ma di esperienze di allevamento e di vita. Qui emergono con grande frequenza esperienze che danno grande soddisfazione e parlo di persone disabili o bisognose alle quali il cane ha portato una ventata di allegria ed è divenuto stimolo alla vita e su questo, come Consiglio Direttivo e come sezioni, vogliamo puntare l’obbiettivo. Certo sono progetti” importanti” e difficili e non sempre le persone sono tutte collaborative, ma se uniamo le sette sezioni parliamo di 21 volontari oltre a noi alla direzione, insomma si potrebbe avere una forza operativa di ben 31 persone con la collaborazione di altre e altre ancora... che dire!!!… volere è potere!

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15 GIUGNO 2014


56º ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA CAC “Bosco delle Querce”

“CITTÀ DI SEVESO”

SEVESO (MB) 18 MAGGIO 2014 Organizzata dal GRUPPO CINOFILO GROANE in collaborazione con il COMUNE DI SEVESO

Federazione Italiana della Caccia Sezione Provinciale di Milano Sezione Provinciale di Monza e Brianza

Giuria consultabile sul sito: WWW.BREMADOG.IT JUNIOR HANDLER - VALIDO PER IL CAMPIONATO NAZIONALE ISCRIZIONI - 1a Chiusura: 28° aprile 2014 - 2a Chiusura: 8 Maggio 2014 (con maggiorazione del 30%) Fax 178 271 59 08 Iscrizioni on line: www.bremadog.it - Informazioni: info@bremadog.it cell. 3472254668 PAGAMENTI - Da effettuarsi tramite: Conto Bancoposta n° 69850402, intestato a Gruppo Cinofilo delle Groane – via Fornaci, 4 - 20822 Seveso (MB) Carta di Credito on line www.bremadog.it - NON SI ACCETTANO ASSEGNI Si accettano solo le iscrizioni accompagnate dal relativo pagamento. Le schede di iscrizione incomplete, illeggibili, prive del pagamento o della dichiarazione di iscrizione all’anagrafe canina saranno ritenute nulle e cestinate senza preavviso.

17 MAGGIO 2014 RADUNO RAZZE ITALIANE ISCRIZIONE GRATUITA SULLA VIA DEL CRUFTS 2015 18 MAGGIO 2014 FLORENCE STEEPLECHASE DOG’S CUP:

18 MAGGIO 2014 82º ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA DI FIRENZE XXIº TROFEO MARIO QUERCI PER MASTINI NAPOLETANI VALIDA COME SECONDA SELEZIONE CRUFTS 2015 LUOGO: FIRENZE, IPPODROMO DEL VISARNO, PADIGLIONI COPERTI

PRIMA CORSA PER CANI E PADRONI IN PISTA DI GALOPPO

MOSTRE SPECIALI: BOXER, CHOW CHOW, RHODESIAN RIDGEBACK, BEAGLE-BEAGLE HARRIER, BLOODHOUND Regolamento, giurie, modalità di iscrizione su

www.gruppocinofilofiorentino.it e www.bremadog.it


A Z N E C I V BEST IN SHOW 1° GRAND BASSET GRIFFON VENDEEN. CHENIL D’ANJA BERNHARD HOLLANDE, Prop. Huikeshoven 2° LAKELAND TERRIER, GRAHAND JOWAN, Prop. Gravante 3° CANE DA FERMA TEDESCO A PELO CORTO, EMMA DEI TRE LAGHI, Prop. All.to Dei Tre Laghi

La cinofilia alla “Fiera dello Sport Venatorio”

All’Hunting Show sfilano i cani da caccia L’esordio della Expo Canina applaudito da migliaia di visitatori. Il Best ad un Grand Basset Griffon Vendéen Fiera Vicenza spa organizza da anni “Hunting Show”, manifestazione dedicata alla caccia e alla pesca, e da qualche anno cercava di inserire in quest’ambito anche la cinofilia. Il Circolo Cinofilo Vicentino ha voluto essere presente per la prima volta, affrontando anche qualche difficoltà, ed in poco tempo è riuscito a dimostrare il proprio impegno organizzando una esposizione riservata alle sole razze da caccia. Quasi quattrocento i soggetti presenti che hanno sicuramente contribuito al successo di questo importante evento. 32.000 i visitatori dell’Hunting Show 2014 che molto hanno apprezzato questa importante novità. Visto il successo ottenuto, il 2015 ci vedrà ancora protagonisti in questa importante vetrina dove saremo presenti in due giornate, sabato 7 febbraio dedicata ai raduni razze da caccia e domenica 8 febbraio esposizione nazionale per tutte le razze. Maurizio Meneguzzo

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RAGGRUPPAMENTI GRUPPO 3 Terrier 1° Lakeland Terrier – GRAHAND JOWAN Prop. Gravante GRUPPO 4

Bassotti, segugi e cani per pista di sangue 1° Grand Basset Griffon Vendéen CHENIL D’ANJA BERNHARD HOLLANDE Prop. Huikeshoven

GRUPPO 6 Cani da ferma cani da riporto da cerca e da acqua 1° Cane da ferma tedesco a pelo corto EMMA DEI TRE LAGHI – Prop. All.to Dei Tre Laghi GRUPPO 8 Levrieri 1° Levriero Afgano WHITE INFINITY’S ENDPRPHIN – Prop. Leopardi


XXVIII ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI BARI SABATO 7 GIUGNO 2014 Gruppo Cinofilo KENNEL CLUB B A R I

Tel./fax 0805046733 - per urgenze 3396792999 www.kennelbari.it - kennelbari@alice.it Presso il Green Village di Modugno- SS/96 Km. 116 (Modugno/Palo) c.da Conella 39q Zona espositiva su prato, folta alberatura. Bar e Ristorante

DOMENICA 8 GIUGNO RADUNO ROTTWEILER - RADUNO MASTINO NAPOLETANO Expo e Raduni: Ingresso Espositori ore 8,30 – Inizio Giudizi ore 10,00

Giuria completa ed iscrizioni on line per Internazionale e Raduni:

WWW.MIGLIOREDIRAZZAREPORT.IT Pagamento con carta di credito

Le iscrizioni dovranno pervenire insieme all’attestazione di pagamento a Kallistè Casa Editrice Via Ferreri 73/g – 10070 Barbania (TO) tel 011/9242660 – fax 011/9243916-9243855 1° chiusura 8 maggio - 2° chiusura 18 maggio E’ obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe canina. Le iscrizioni incomplete o senza attestato di pagamento non saranno ritenute valide. Vige il regolamento ENCI. La giuria può essere soggetta a variazioni per necessità organizzative


A G A Z N GO

BEST IN SHOW 1°Griffone Belga, RUS ELODSER VIVID STAR IN MY LIFE, Pr. Sonia Milesi 2° Samoiedo, CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT, Pr. Barbara Moreschi 3° Bassotto Kaninchen pelo duro, BALOU GIRL DEL WANHELSING, Pr. Allevamento del Wanhelsing

Folla e cani all’Expo di Gonzaga

Un successo lungo due giorni La vittoria al Griffone Belga di Sonia Milesi. Oltre 1350 cani a catalogo Nel primo weekend di marzo 2014 a Gonzaga, terra Virgiliana, si è svolta la 51ª Esposizione internazionale canina organizzata e gestita dal locale Gruppo Cinofilo. RAGGRUPPAMENTI GRUPPO 1 1° AUSTRALIAN SHEPHERD, LET’S DO IT OF MUSIMACIAY, Pr. Camilla Todesco GRUPPO 2 1° TERRANOVA, LITTLEBEARS INFLUENCING A FUTURE, Pr. Alessia Menchini GRUPPO 3 1° LAKELAND TERRIER, RAFINGAM RIFLEMAN, Pr. Connel Mason GRUPPO 4 1° BASSOTTO KANINCHEN PELO DURO, BALOU GIRL DEL WANHELSING, Pr. Allev. Wanhelsing GRUPPO 5 1° SAMOIEDO, CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT, Pr Barbara. Moreschi

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Più che buona la presenza dei soggetti, oltre 1350 cani a catalogo, esaminati da una competentissima giuria applaudita a lungo da un attentissimo pubblico, ridotto del numero da GRUPPO 6 1° RHODESIAN RIDGEBACK, HARMAKHIS WISDOM SHADA, Pr. Sara Venturelli GRUPPO 7 1° WEIMARANER PELO CORTO, CALIFORNICATION FALA LOVE’A, Pr. Simone Superbi GRUPPO 8 1° CLUMBER SPANIEL, WYMESWOLD TIRAMISU, Pr. Lorella Vismara GRUPPO 9 1° GRIFFONE BELGA, RUS ELODSER VIVID STAR IN MY LIFE, Pr. Sonia Milesi GRUPPO 10 1° LEVRIERO RUSSO, RUSSKIY AZART YEVASOR D’ARAGON ANTARES, Pr. Maria Lazareva


i nostri

Cani

Anno 60 num. 3 aprile 2014

GRUPPO 1 1° Australian Shepherd LET’S DO IT OF MUSIMACIAY pr. Camilla Todesco 2 Pastore Tedesco pelo corto QUANTO DI CASA INES pr. Roberto Amali 3 Bearded Collie HAUT VOL DES EMERAUTES DU LAC pr. Catherine Poidevin

una inclemente situazione meteorologica. Durante la mattinata del sabato si è conclusa, con una visita ai rings, la programmata attività didattica di conoscenza delle razze canine svolta nelle 3 classi quarte della scuola elementare di Gonzaga nelle settimane antecedenti la manifestazione. Con immensa soddisfazione riscontrata dagli alunni, dai componenti il gruppo dei docenti e dagli accompagnatori, l’avventura si è conclusa nel ring dell’esperto giudice dott. Nerilli che ha ampiamente spiegato come si formula un giudizio morfologico. Soddisfacente anche il comportamento degli espositori purtroppo messi a disagio dalle condizioni atmosferiche avverse, pioggia e vento continui, al momento del parcheggio degli automezzi anche se a poche decine di metri dai locali espositivi.

GRUPPO 6 1°Rhodesian Ridgeback HARMAKHIS WISDOM SHADA pr. Sara Venturelli 2°Chien De Saint-Hubert VASCIA ISIDORO pr. Egle Dorato 3°Beagle CAPTAIN HARLOCK pr. Rudi Baldi

GRUPPO 7 1° Weimaraner pelo corto CALIFORNICATION FALA LOVE’A pr. Simone Superbi 2° Kurzhaar DEMON Allev. Tre Laghi 3° Setter Inglese DYANA DELLA BASSANA pr. Romano Bianchini

Notevole la presenza del pubblico ai bordi del ring d’onore dove si è svolto il best in show, giudicarlo da Ferdinando Asnaghi applauditissimo per le scelta dei tre migliori soggetti condivisa unanimemente. Tutto sommato sono state due giornate di intenso lavoro ripagate dall’entusiasmo dei partecipanti ed a riscontro della loro passione ed a coronamento degli sforzi sostenuti, sul nostro sito il cinofilo abbiamo pubblicato una completa Gallery fotografica, tutti i risultati nonché l’elenco di tutti i migliori di razza. L’esperienza maturata nel corso di questi ultimi anni, anche se si può considerare positiva, fa ritenere di dover pensare a qualcosa di nuovo, di diverso, di innovativo e già si sta lavorando per il futuro. Zeffirino Riccardi

GRUPPO 8 1° Clumber Spaniel WYMESWOLD TIRAMISU pr. Lorella Vismara 2° Sussex Spaniel THREE D ZIEGFELD FOLLY pr. Lorella Vismara 3° Welsh Springer Spaniel FERNDEL FOOLING AROUND pr. Michele Tiani

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Interessante iniziativa del Gruppo Cinofilo Virgiliano

Conosciamo le razze canine Lezioni in classe e visita all’Expo per gli alunni della scuola elementare di Gonzaga

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Gruppo Cinofilo Virgiliano ha finanziato un progetto didattico di conoscenza e approfondimento delle razze canine presso la scuola elementare di Gonzaga. Il progetto è stato rivolto alle classi quarte, si è articolato su tre incontri ed è stato ideato e svolto dall’associazione Obiettivo Kane, specializzata in attività di pet therapy. I primi due incontri si sono tenuti presso le aule della scuola, dove per mezzo di lavagne interattive multimediali sono stati presentati da due educatori professionali filmati relativi alle razze canine, alla morfologia e alle discipline ENCI. Le presentazioni sono state proposte sotto forma di giochi e quiz in modo tale da interessare gli alunni tenendo alta la loro attenzione e la partecipazione. Oltre a questo è stato portato in aula un cane, al fine di illustrare la morfologia durante il primo incontro e i comandi dell’obbedienza di base durante il secondo; anche in questo caso i bambini hanno interagito attivamente con il cane guidati da un addestratore cinofilo ENCI. Il terzo incontro si è svolto invece presso

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l’Esposizione canina internazionale di Gonzaga, dove gli scolari si sono recati per una visita guidata accompagnati dalle insegnanti di classe. La gita presso i padiglioni dell’esposizione canina è stata strutturata dagli educatori dell’ associazione in modo tale che potesse divenire per gli alunni un’occasione per entrare in relazione con i cani e comprendere l’importanza di una manifestazione zootecnica. Durante la prima ora di permanenza i bambini sono stati trattenuti in un ring appositamente preparato e messo a disposizione dall’organizzazione nel quale hanno sperimentato vari esercizi con diversi cani. Un addestratore cinofilo ENCI li ha coinvolti in esercizi pratici di “approccio col cane”, “condotta al guinzaglio” e “obbedienza”. In un secondo momento sono stati accompagnati a visitare i cani presenti nei padiglioni, con particolare riguardo a cinque razze che erano state approfondite in aula negli incontri precedenti. Di seguito, gli scolari sono stati accolti nel ring dell’esperto giudice Luigi Nerilli il quale a fine giudizio ha gentilmente richiamato i soggetti migliori della razza Kurzhaar, in particolare miglior maschio e

miglior femmina, illustrandoli alla scolaresca. L’iniziativa ha avuto un riscontro positivo: la scuola ha infatti ringraziato il Gruppo Cinofilo Virgiliano e l’Associazione Obiettivo Kane affermando che l’esperienza è stata molto gradita e molto positiva per gli alunni. L’obiettivo principale per cui tutta l’operazione è stata pensata e finanziata è dunque stato raggiunto: l’idea di promuovere nelle scuole primarie la cultura cinofila è sicuramente molto importante e fondamentale in questo preciso momento storico. Purtroppo si rischia di vedere il “cane di razza” sempre più discriminato a favore del “cane meticcio da salvare”, le associazioni animaliste e i mass media promuovono infatti campagne pubblicitarie molto importanti su questi temi. Riteniamo che sicuramente si debba prestare attenzione alla sorte ed al destino di tutti i cani, crediamo fortemente nelle campagne contro maltrattamenti e abbandoni, ma crediamo altrettanto fortemente nell’ importanza della divulgazione e della conoscenza del prezioso patrimonio storico e culturale rappresentato dalle razze canine. Cristina Pirotti


NUORO BEST IN SHOW NUORO 1° Robin Hood King o Sherwood del Whymper delle Grand Jorasse, Pastore Australiano, Pr. Gabriella Lovati 2° Hamlet Del Barone Rampante, Piccolo Levriero Italiano, Pr. Allevamento Del Barone Rampante 3° Very Vigie Farouk, Cocker Americano, Pr. Isabelle Talon

Cinofilia e applausi all’Expo di Nuoro e Cagliari

Due città sul podio Un Pastore Australiano e un Clumber si dividono il successo della due giorni Nel 1978 giudicai per la prima volta a Cagliari e fu una regionale. Da allora, quasi tutti gli anni, sono stato invitato alle varie esposizioni organizzate da quel Gruppo Cinofilo e posso testimoniare l’evoluzione organizzativa e tecnica che negli RAGGRUPPAMENTI GRUPPO 1 1° Robin Hood King o Sherwood del Whymper delle Grand Jorasse, Pastore Australiano, Pr. Gabriella Lovati GRUPPO 2 1° Nemo Dei Molossi Dell’Angra,Cane Corso, Pr. Fernandez Samon Montserrat GRUPPO 3 1° Fantastic Red Bullet, American Staffordshire Terrier, Pr. Luca Betti GRUPPO 4 1° Sundsdal’s Wee Will Rock You, Bassotto Kaninchen p/c, Pr. Chiara Pardini GRUPPO 5 1° Charlyn’s Fierce Allegiance, Siberian Husky, Pr. Allev. Torquemada’s GRUPPO 6 1° Very Vigie Farouk, Cocker Americano, Pr. Isabelle Talon GRUPPO 7 1° Rapsody In White, Barbone Miniature Toy Bianco, Pr. Vittoria Clara Franceschetti GRUPPO 8 1° Hamlet Del Barone Rampante, Piccolo Levriero Italiano, Pr. Allev. Del Barone Rampante

anni hanno caratterizzato le varie manifestazioni. All’aperto su terreno prospiciente l’ippodromo, poi allo stadio e così via sino a giungere alla Fiera, in ottimi padiglioni, quindi al coperto, come si conviene ad una esposizione internazionale.

BIS COPPIE NUORO, premia il presidente del Gruppo Cinofilo Nuorese Gonario Capelli. 1° Golden Retriever Pr. Antonietta Fradelloni 2° Cavalier King Charles Spaniel Pr. Giulia Fazio 3° Basset Hound Pr. Antonella Bonacossa

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I R A I L G CA BEST IN SHOW CAGLIARI 1° Wymeswold Tiramisu, Clumber Spaniel, Pr. Lorella Vismara 2° Tsarshadows State Of Siege, Cane Da Orso Della Carelia, Pr. Maureen Griffin 3° Ch. Imk Cassius Clay Mdm, Dogue De Bordeaux, Pr. Mirko Leto

RAGGRUPPAMENTI GRUPPO 1 1° Robin Hood King o Sherwood del Whymper delle G. Jor, Pastore australiano, Pr. Gabriella Lovati GRUPPO 2 1° Imk Cassius Clay Mdm, Dogue De Bordeaux, Pr. Mirko Leto GRUPPO 3 1° Peabar Great Balls Of Fire, Scottish Terrier, Pr. Lorella Vismara GRUPPO 4 1° Mister Sushi, Bassotto Nano p/d, Pr. Ilaria Barbonaglia GRUPPO 5 1° Tsarshadows State Of Siege,

Cane Da Orso Della Carelia, Pr. Maureen Griffin GRUPPO 6 1° Trick Or Treat Van Tum –Tum’s Vriendjes, Petit Basset Griffon Vendeen, Pr. Gwen Huikeshoven GRUPPO 7 1° Ludstar Don Miguel, Setter Gordon, Pr. Lorella Vismara GRUPPO 8 1° Wymeswold Tiramisu, Clumber Spaniel, Pr. Lorella Vismara GRUPPO 9 1° Dixie Dancer Di Rio Galeria, Chihuahua A Pelo Corto, Pr. Paolo Tartaro GRUPPO 10 1° Celine Del Borghino, Saluki, Pr. Ivana Musiu

4° GRUPPO CAGLIARI - Giudice Vincent O’Brien 1° Mister Sushi, Bassotto Nano p/d, Pr. Ilaria Barbonaglia 2° Piumetta Del Mio Cappello, Bassotto Standard p/d, Pr. Annaluce Saletti 3° Kroll Del Fico D’india, Bassotto p/l, Pr. Giuseppa Piazza

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La Sardegna, Cagliari, sono luoghi molto belli, quindi il contorno è molto piacevole, ma che ha sempre caratterizzato le mostre in questa città è stata l’accoglienza. Non che nelle altre città italiane i giudici e i cinofili siano mal accolti, ma a Cagliari tutto è sempre stato speciale. Negli ultimi decenni del secolo scorso, che dominava era l’atmosfera familiare, che ancora persiste, ma alla quale si è aggiunto un signorile supporto in tutti i momenti della manifestazione e dell’ospitalità. Tutto ciò è dovuto al Gruppo Cinofilo Cagliaritano, quest’anno coadiuvato da quello Nuorese per la Nazionale di sabato, ma soprattutto a due persone che sono il motore e l’anima del gruppo: i coniugi


i nostri

Cani

Anno 60 num. 3 aprile 2014

BIS COPPIE CAGLIARI - Giudice Pierluigi Buratti 1° Piccolo Levriero Italiano, Pr. Allev. Almargentea 2° Alaskan Malamute, Pr. Allev. Emanuela Mirtillo 3°Golden Retriever, Pr. Antonietta Fradelloni

Grassi e in primo luogo Giulia. Anche l’intelligente decisione di utilizzare una società, in questo caso la Bremadog, che provvede a compilare il catalogo, fornire i commissari di ring e soddisfare tutte le esigenze della segreteria, denota il livel-

6º GRUPPO CAGLIARI - Giudice Sonia Bellan Falletti 1° Trick Or Treat Van Tum –Tum’s Vriendjes, Petit Basset Griffon Vendeen, Pr. Gwen Huikeshoven 2° Amaretto Biscuoit, Bassathound, Pr. Sandra Pinna 3° Dago Di Montersino, Segugio Italiano p/f, Pr. Gianfranco Demurtas

lo professionale raggiunto dagli organizzatori isolani. Veniamo alle esposizioni che si sono svolte nell’accogliente fiera di Cagliari, sotto l’egida della locale Camera di Commercio. Molti i partecipanti e non pochi cinofili del continente, presenti anche più qualificati “handler”, a sottolineare l’importanza della manifestazione. Più di 130 rappresentate, circa 15 ring allestiti, con un ottimo ring d’onore, una giuria internazionale, ricchezza in numero e qualità di premi, sono dati concorrenziali con le manifestazioni che si svolgono nelle altre regioni. Ho avuto l’onore di giudicare il “Best in Show” ed anche l’onere data l’alta qualità dei cani giunti alla finale. Ogni raggruppamento era rappresentato da soggetti molto tipici, in ottima forma e ben presentati e ardua è stata la mia scelta, che a mia consolazione è stata poi condivisa da tutti i colleghi giudici presenti sul ring d’onore. Gianercole Mentasti 45


& filo diretto

gruppi cinofili

Serata Razze da caccia del club protagoniste cinofilo lughese

I premiati 2013 del Gruppo Cinofilo Ravennate

Affermazioni importanti per la cinofilia romagnola, che nel 2013 ha visto i suoi soci spesso primeggiare su diversi fronti. La premiazione sociale l’8 marzo scorso Nella Sala delle Rose del ristorante “La Campaza”, per la serata di gala i commensali sono stati accolti con una simpatica novità, un piccolo gadget gastronomico ad ogni posto a tavola: un biscotto glassato con lo stemma del Gruppo. Le novità di “fantasia”, pur piccole, fanno sempre colore e allegria e favoriscono il clima sociale. Il presidente Domenico Leo ha aperto la serata rivolgendo un saluto e un augurio di nuovi brillanti appuntamenti sportivi ai presenti, chiamando vicino a sé il dott. Gianfranco Medri della Clinica Veterinaria S. Marco di Ravenna, presso cui si trova la nuova sede del Gruppo. Dicevamo dei risultati. Anno particolare il 2013 per le razze da caccia dei cinofili ravennati, che hanno fatto la parte del leone nella classifica dei premi che il Gruppo Cinofilo Ravennate mette in palio ogni anno per i soci. L’affermazione delle razze da caccia è sinonimo di grande impegno da parte dei cinofili, perché la quasi totalità delle qualifiche (in lavoro), e titoli conseguenti, è stata ottenuta lontano da casa. Il territorio ravennate non presenta palestre idonee a manifestazioni di grossa portata, e quindi per le prove di lavoro si è sempre in trasferta. In vetta alla classifica di esposizione Praia dei Sanchi, Bracco Italiano di Marcello Salvi, soggetto pluricampione più che noto, seguito dal Pointer Duk di Sergio Pompignoli Fra i premiati, alcuni Top Dog: Crown to the

Kingdom del Fiume Giallo (Chow-chow di Enzo Farinella), Xiva de Torres (Bracco Portoghese di Graziano Zavatta), e lo stesso Duk (Pointer di Sergio Pomignoli). Nutrita la presenza dei Bassotti tedeschi nani di “Casa Gagliardo” di Giuliano Gagliardo, con diversi titoli italiani e internazionali. Non da meno i Kurzhaar di Gianni Scantamburlo (delle Bonifiche) e di Carlo Benini (dei Sette Ducati), così come i Drahthaar di Luca Soldini (di Soldini), i Setter Inglesi di Gagliano Rossi (dei Garos), e la Setter Irlandese Cordarragh Rhumbaba di Elena Turrichia. Assenti peraltro alcuni dei premiati, essendo in quei giorni in trasferta al Cruft e il che è tutto dire delle aspirazioni della cinofilia ravennate. Una nota veramente “verde” in classifica è venuta da un giovanissimo cinofilo (assente nella serata) figlio d’arte: Alessio Montanari di dodici anni, che con il suo Breton ha vinto il Campionato Fidasc 2013 per cani da ferma nelle razze continentali. Molti altri i premi a singoli soggetti e singoli conduttori, in un elenco effettivamente troppo lungo da riportare. Il Premio Allevatore è stato appannaggio di Giuliano Gagliardo con i Bassotti tedeschi nani di Casa Gagliardo, e di Luca Soldini con i Drahthaar di Soldini. Un buon anno il 2013 per il Gruppo Cinofilo Ravennate, nella speranza e con l’impegno di poter replicare. Roberto Aguzzoni

Gruppo dei premiati alla serata di gala del Gruppo Cinofilo Ravennate

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Maria Teresa Gabrielli Mondo, giudice del BIS dell’expo lughese, e il Dr. Daniele Belardinelli, Presidente del Club Cinofilo Lughese

Sull’onda del successo della sua prima esposizione nazionale (10 novembre 2013, presso i padiglioni della Fiera di Cesena), il Club Cinofilo Lughese ha dato il via ad una simpatica iniziativa in occasione della serata di premiazione dei soci. Infatti, ospiti d’onore alla serata svoltasi il 7 febbraio scorso presso il ristorante Acqua & Vino in località Camerlona-Ravenna, sono state Chiara Ceredi proprietaria del soggetto BIS dell’expo lughese (il Welsh Corgi Pembroke Dragonjoy Sonny Corleone), e Maria Teresa Gabrielli Mondo, giudice del BIS. Intorno a tale novità, che il Club ha in programma di mantenere per i futuri appuntamenti sociali, si è sviluppata una festosa serata conviviale. A conclusione della cena si sono svolte le premiazioni dei soci che hanno conquistato titoli e qualifiche con i propri soggetti nelle diverse discipline cinofile. Club piccolo ma molto attivo, il Club Lughese si è costruita passo passo una solida esperienza attraverso una serie di esposizioni regionali, fino a giungere al meritato successo della sua prima esposizione nazionale con un record di iscrizioni. Gli auguri al Presidente Daniele Belardinelli e al suo staff per una felice continuazione si fondono nella certezza che l’impegno del Club per la cinofilia non mancherà certamente. R. A.


NOTIZIE ENCI NEWS DALLA FEDERAZIONE CINOLOGICA INTERNAZIONALE

LAGOTTO ROMAGNOLO

Si comunica che il Presidente dell’Amici Bassotto Club, Antonio Palladini, è stato eletto presidente della Commissione FCI per Bassotti e Terrier (Cani da Tana).

È on line l’aggiornamento dello standard di lavoro ed il regolamento prove di lavoro del Lagotto Romagnolo. Per accedere al documento completo: www.enci.it/documenti/lagotto_sl_rpl.pdf.

& filo diretto

gruppi cinofili

La festa del Gruppo Cinofilo Forlivese

Forlì premia i suoi campioni Salone delle feste con tutti i posti occupati, all’Hotel della Città, per la serata di gala del Gruppo Cinofilo Forlivese. Una simpatica e calda serata conviviale, sabato 22 febbraio scorso, per premiare i titoli e i risultati che i cinofili forlivesi hanno conseguito nel corso del 2013. E i cinofili, al netto di coloro che in quel fine settimana erano in trasferta già impegnati per il 2014, hanno risposto in gran numero alla chiamata della Presidenza, dando vita ad uno di quei piacevoli momenti di socialità “fuori ring” e “fuori campo” che arricchiscono la cinofilia. Il Presidente Giovanni Garoia ha aperto la serata con un saluto a tutti i convenuti, e con un accorato ricordo

alla memoria di Marco Savelli, recentemente scomparso, uno dei past-President e per oltre trent’anni grande riferimento storico e organizzativo per il Gruppo. E’ seguita una breve panoramica sul programma delle attività del 2014, conclusa con l’augurio di una felice serata. Le premiazioni sociali si sono svolte a fine cena. Oltre trenta i soci premiati, a fronte di una lunga lista di qualifiche e titoli sociali, nazionali e internazionali, alcuni dei quali guadagnati in Paesi che richiedono trasferte impegnative, a dimostrazione di una cinofilia veramente sentita. Fra i carnet da expo più nutriti, quelli di Palo Cerchione con i Border Collie (allev. Jumping River),

Gruppo dei premiati alla serata di gala del Gruppo Cinofilo Forlivese

di Paolo Coletta con gli Australian Cattlle Dog, di Silvia Boschi con i Riesenschnauzer, di Maurizio Marchetti con Setter irlandese. Nel lavoro, Giancarlo Cortesi ed Enrico Zanfini con titolo di Campione e diversi CACIT per gli Epagneul Breton, e Giancarlo Ranieri con Setter inglese. Incoraggiante la presenza di allevatori giovani, che si sono affacciati alla cinofilia con passione. In alcuni casi si tratta di giovani che oltre ad essere coppia nella vita lo sono anche in cinofilia, e questa è un’ulteriore inquadratura di come il cane possa essere catalizzatore non solo di sport ma anche di condivisione di interessi e di vita. R. A.


Esordio di inglesi e continentali sui monti di Scanno Il Setter Inglese Ok di Matteo Maselli in azione

Cotorni d’Abruzzo per il “Saladini” La collaborazione fra G.C. Sagittario Sangro e Nuovo G.C. Marsicano ha decretato il successo. Limitatamente agli inglesi, la prova era valida per il trofeo Saladini Pilastri

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a caccia e le prove di lavoro hanno un comune denominatore: il cane. Sono due passioni strettamente legate tra loro e interdipendenti l’una dall’altra: la caccia necessita dei cani e i cani devono essere sempre all’altezza del loro ruolo di ausiliari, e qui entra in gioco la cinofilia e il suo obiettivo della selezione. Ma queste nostre passioni sono differenti l’una dall’altra sotto diversi aspetti: la durata della prestazione del cane, il suo dressaggio, il fine ultimo (abbattimento e prelievo nell’una, conclusione corretta dell’azione nell’altro), la verifica sotto gli occhi di esperti giudici Enci, ecc. Purtroppo, con il passare del tempo i terreni a disposizione dei cacciatori e dei cinofili si sono ridotti oltremodo: parchi nazionali, parchi regionali, zps, oasi e altri vincoli hanno sottratto sempre più spazio ai cani e a noi appassionati; tutto ciò in

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un’ottica protezionistica della natura, quindi un fine positivo, ma discutibile sui modi di realizzazione della stessa e sulle

conseguenze verso i cani e la cinofilia. Se in un’ottica di conservazione dell’habitat naturale tutto questo può essere positivo


i nostri

Cani

Anno 60 num. 4 aprile 2014

Il giudice Bortot insieme a D’Alessandris con il Setter Inglese Mars e Pensa con il Setter Inglese Gregor di Valdichiana

(d’altronde, per noi cacciatori e cinofili l’ambiente è materia prima!), tuttavia non è comprensibile la ragione che ha sempre portato le pubbliche amministrazioni e gli enti a negare l’ingresso ai cani in certi territori, sottovalutando il contributo positivo che il cane e il cinofilo possono apportare. L’incomprensibilità è ancora maggiore se si pensa alla differenza tra cinofilia e caccia, quindi ci si domanda: se le due cose sono differenti, perché assoggettarle alle stesse norme e limitazioni? In passato, qualche apertura alla cinofilia c’è stata, ma si è dovuto accettare il compromesso della rinuncia alla pistola a salve. Al contrario, questa edizione del Saladini Pilastri sarà ricordata perché la cinofilia abruzzese è riuscita a dialogare e sensibilizzare le istituzioni pubbliche, ottenendo così la concessione di terreno utile (lo scorso anno negato) per i fini zootecnici della cinofilia e senza alcun limite. Grazie all’impegno di Raffaele Pozzi, del dott. Giuseppe Oddi (biologo, tecnico faunistico e anche presidente del Gruppo Cinofilo Marsicano) del commercialista dott. Giuseppe Marone, del Comune di Scanno con il sindaco Pietro Spacone e la sua valida commissione ambiente diretta da Antonio Petrocco, del consigliere provinciale Amedeo Fusco, del sindaco di Villalago Fernando Gatta, del prezioso funzionario regionale Franco Recchia, del dott. Paolo Spicacci (membro dei sindaci Enci) e del direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Dario Febbo, si è costruito un lungo dialogo che ha consentito ai cinofili

Gabriele Flammini con il Setter Inglese Margot

di dimostrare gli effetti negativi (pari a zero) e positivi (anche in termini turistici) della manifestazione; il dott. Oddo ha curato l’aspetto scientifico con una relazione nella quale ha valutato l’impatto di una prova di lavoro sui selvatici e sui terreni normalmente interdetti alle manifestazioni cinofile. Tutto ciò ha fatto capire a chi di dovere che caccia e cinofilia sono cose differenti e non sarebbe corretto assoggettarle agli stessi limiti. Raffaele Pozzi pensa ancora più in grande: negli stessi luoghi vede anche le prove di lavoro su lepre per razze da seguita, il coinvolgimento dell’Enci per un lavoro di differenziazione della normativa inerente le prove da quella sulla caccia e quindi l’esportazione del modello a livello nazionale. Ma veniamo alla prova: l’1 e il 2 marzo i cani sono stati verificati nella zona di protezione esterna (ZPE) del Parco Nazionale d’Abruzzo, terreni in cui si trova l’orso. Due giornate, due batterie, 39 cani iscritti, tutti inglesi. Sono mancati i continentali, ed è


Caldinelli, una riserva di Cac a Gim di Antonacci, un Ecc a Zendi di Giusti e un Cqn a Ginger di Turri. Quindi, la prova è proseguita con la verifica (conclusasi positivamente) per l’assegnazione dei cartellini Cacit e riserva a tutte e due i cani: Black, di Giancarlo Caldinelli (Cac Cacit) e Gim, di Renzo Antonacci (ris Cac ris Cacit). Una prova bellissima, uno scenario mozzafiato. Il grazie a tutti: organizzatori, collaboratori, accompagnatori, partecipanti e cani; grazie anche alle amministrazioni comunali, provinciali e regionale, all’Ente Parco e a tutte le persone che hanno reso possibile questo importante evento. Stefano Belloi (foto di Stefano Belloi. Si precisa che i collari dei cani sono indossatori di sistema GPS e di campanella) un vero peccato non aver visto questi cani in alta montagna. Il sabato, i cani sono stati giudicati in una condizione meteorologica decisamente avversa, sotto una fortissima nevicata e un vento gelido. La prima batteria è andata agli esperti giudici Bortot e Coti Zelati e non ha visto nessun cane in classifica; la seconda batteria agli esperti giudici Pozzi e Di Pinto, e qui c’è stato un solo cane in classifica: Africa di D’Alessandris, con l’Ecc. La domenica sono state invertite le batterie con scambio dei terreni. Nonostante il tempo davvero bello, purtroppo nella prima batteria giudicata da Bortot e Coti Zelati non ci sono stati incontri; nella seconda, giudicata da Pozzi e Di Pinto c’è stato il colpaccio: un Cac a Black di

Speciale menzione per il Pointer Argo di Roscioli: prestazione di carattere e passione per un cane con sole tre zampe

IL SECONDO APPUNTAMENTO Il 14 e 15 marzo 2014, sempre nelle montagne di Scanno e dintorni si è tenuto il secondo appuntamento con le coturnici per le razze da ferma inglesi e continentali, in palio il Cac Cacit; limitatamente agli inglesi, anche questa volta si è trattato di prove valide per l’assegnazione del trofeo Saladini Pilastri. Organizzatori dell’evento, sempre il gruppo cinofilo Sagittario-Sangro con la collaborazione del gruppo cinofilo Marsicano. Ancora due batterie di inglesi e nessun continentale iscritto, un vero peccato per le tante razze così apprezzate dai cacciatori e dai cinofili! I setter inglesi e i pointer si sono mossi negli stessi terreni del primo appuntamento: le montagne alle spalle di Frattura Vecchia e Frattura Nuova. Il venerdì e il sabato il tempo è stato ideale: «due giornate splendide, ricche di sole, natura e coturnici», ci ha detto Raffaele Pozzi. Dicevamo, due batterie affidate ai giudizi degli esperti giudici Enci: Mario Di Pinto, Sergio Bianconi, Raffaele Pozzi e Fernando Calabretta. Tanti i cani in classifica e ottime le qualifiche, pure con assegnazione delle certificazioni: il venerdì, giudicata da Di Pinto e Bianconi, la prima batteria è stata vinta dal setter inglese Gregor di Val di Chiana con un 1 Ecc Cac Cacit, conduttore Pensa; secondo classificato, sempre con l’Ecc, Klammer del Monte Guglielmo di T. Flammini. Nella seconda batteria, giudicata da Pozzi e Calabretta, ha vinto il setter inglese Africa di D’Alessandris con un 1 Ecc; secondo classificato, sempre con l’Ecc, il setter inglese Palaziensi’s Evola di Oddi. Il giorno seguente sono state invertite le batterie, quindi con il cambio dei giudici; giudicata da Di Pinto e Bianconi, la prima batteria è stata vinta da Mars di D’Alessandris con un 1 Ecc. Giudicata da Pozzi e Calabretta, la seconda batteria è stata vinta da Zeudi con il 1 Ecc, condotto da Giusti; al secondo posto, sempre con l’Ecc, Gregor di Val di Chiana, condotto da Pensa. Anche stavolta ci sono stati ottimi turni e diversi richiami, e ciò ha confermato la buona qualità dei cani montanari e la capacità dei loro conduttori; rispetto alle prime due giornate, ci sono stati più cani in classifica: «ogni giornata è diversa da un’altra per tanti motivi, ma noi siamo solo poveri uomini molto più piccoli della natura che ci circonda», ha commentato Raffaele Pozzi; difficile capire e spiegare cosa accade ogni volta, e questo lo aggiungiamo noi.

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i nostri

Cani

Anno 60 num. 4 aprile 2014

Lezione di cinofilia a Spilimbergo

Il cane in tre ore Tanto è durata la lezione all’Istituto superiore. In cattedra Claudio De Giuliani

A

ndare a parlare ai ragazzi è sempre una cosa stimolante, ancor di più se l’argomento trattato è relativo ad una cosa che si ama, come nel mio caso, la cinofilia. L’opportunità è nata grazie all’interessamento di Pietro Iuliano, allevatore di Zwergpinscher ed assiduo frequentatore delle esposizioni di bellezza nella veste di commissario di ring ma, cosa più importante, professore all’Istituto Superiore Tecnico Agrario “Il Tagliamento” di Spilimbergo in provincia di Pordenone, fiore all’occhiello tra le scuole friulane. Coinvolgendo in prima persona il dirigente scolastico, professoressa Lucia D’Andrea, il professor Andrea Di Cesco, la professoressa Caterina Treglia ed il professore Lucio Guglielmin, è riuscito ad organizzare questo incontro rivolto ai ragazzi della Terze a cui, con piacere, ho parteci-

pato in veste di relatore. Il titolo “... e il cane decise di incontrare l’uomo – Cinofilia 2.0” voleva riassumere la mia intenzione di illustrare l’evoluzione del cane, dagli albori sino ai nostri giorni, in un modo innovativo per i ragazzi e, per quello, ho inserito la sigla 2.0 che nel gergo proprio dei giovani, sta ad indicare qualche cosa di nuovo, di innovativo. In tre ore ho cercato di riassumere i punti più importanti del mondo cinofilo con il primo scopo di non annoiare i ragazzi ma cercando di stimolarli ad interessarsi ad un mondo per loro alle volte nuovo e sconosciuto soprattutto per quanto riguarda il cane di razza pura. Dopo una prima introduzione grafica per far capire ai ragazzi il grado di diffusione del cane nella società italiana, ho ricordato loro la sua evoluzione a partire dalla preistoria fino ad arrivare alla fine del ‘800 quando ebbe sviluppo la cinofilia moderna, illustrando le

fasi più importanti che hanno portato alla addomesticazione del lupo prima ed alla sua domesticazione poi, grazie alla quale, dopo migliaia di anni, si possono contare oggi circa 350 razze. Nella seconda parte della presentazione ho illustrato le varie metodologie di classificazione delle varie razze, partendo dalla suddivisione fatta da Senofonte nel 400 a.C. fino ad arrivare a quelle più moderne della metà dell’800 di Cornevin, Baron, Dechambre e Megnin, classificazioni ancora per un certo verso attuali e riconosciute universalmente da tutta la cinofilia mondiale. Nella terza parte ho illustrato, invece, la classificazione ufficiale della Federazione Cinologica Internazionale che ha suddiviso le 342 razze in dieci gruppi utilizzando un criterio di destinazione utilitaristica delle stesse e tenendo anche conto delle loro tipologie strutturali o ceppi d’origine. Dopo questa introduzione ho spiegato la funzione dell’ENCI nel più ampio contesto della selezione e della diffusione del cane di razza pura, attraverso il controllo degli allevatori e della loro produzione grazie alle verifiche zootecniche per controllarne il grado di aderenza allo standard morfologico ed attitudinale. E’ stato questo un argomento che ha interessato molto i giovani studenti che non pensavano ci fosse un interesse così importante sull’utilizzo del cane sia in esposizione che nelle prove di lavoro. Nell’ultima parte ho accennato, per mancanza di tempo, alla necessità che tutte e verifiche zootecniche e l’allevamento avessero sempre come obbiettivo principale il benessere animale. Nell’ultima mezz’ora ci siamo spostati all’esterno ed approfittando della presenza di un bel Pastore Tedesco portato gentilmente da un professore ho simulato il giudizio in un ring d’esposizione. Ritengo che l’obbiettivo sia della scuola che mia, ovvero quello di far avvicinare i ragazzi al mondo del cane di razza pura, sia dal punto di vista dell’allevamento ma anche da quello puramente affettivo, sia stato centrato. Un’esperienza da ripetere. Claudio De Giuliani

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VERONA - Partecipazione record al Convegno

“Il mio Kurzhaar… tra sogni e realta” Organizzazione perfetta, oltre duecento presenti, consensi unanimi ai relatori. Il saluto di Delaini e Guarnieri

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uello indetto per la celebrazione del 40° anniversario dalla nascita della Delegazione Veneta del Kurzhaar Club d’Italia, non è stato sicuramente il primo, né sarà, probabilmente, l’ultimo Convegno organizzato al servizio della nostra razza. Permettetemi , però, di affermare che esso ha sicuramente messo in evidenza un alto livello tecnico per un incontro a cui hanno partecipato circa 200 soci. Per la cronaca, il seminario “IL MIO KURZHAAR… TRA SOGNI E REALTA”, organizzato dalla delegazione VenetoTrentino Alto Adige, sotto l’egida della sede nazionale del Kurzhaar Club d’Italia, con la regia del presidente regionale del KCI, Luciano Schiavon e del segretario Giuseppe Spiazzi, (i quali hanno avuto comunque la collaborazione di tutto il direttivo regionale), aveva il triplice scopo di: a) sottolineare alcuni temi culturali; b) festeggiare un importante anniversario; c) tributare all’ing. Antonino Cipriano Ferriani, padre storico della delegazione, il giusto e riconoscente omaggio per la sua lunga attività al timone o comunque in sala macchine della nave kurzhaarista, nelle terre della Serenissima e non solo di quelle. Nato nel 1973 su iniziativa proprio di Cipriano, come delegazione del Veneto, il

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gruppo ha poi accolto nel nome e nei fatti anche i soci delle due province autonome di Trento e Bolzano, tant’è che ora possiamo parlare di “Delegazione Veneto e Trentino – Alto Adige”. La supervisione del presidente nazionale Giancarlo Passini e del segretario Alfio Guarnieri, nonché la presenza del presidente del Gruppo cinofilo Veronese dr. Giangaetano Delaini e del Presidente della delegazione veneta dell’ENCI centrale, Maurizio Meneguzzo, hanno offerto all’ iniziativa la giusta luce e legittimazione. A sottolinearne la valenza tecnica, invece, ha contribuito, in maniera fondamentale, lo spessore dei 4 relatori invitati: Claudio De Giuliani e Giuliano Biasiolo (L’importanza della morfologia: come leggerla e capirla), l’avv. Franco Zurlini (Andature e morfofunzionalità), e lo stesso Passini a cui è spettato l’intervento conclusivo imperniato su: “La caccia e le prove”. Al sottoscritto il graditissimo onore di regolare tempi ed interventi e ad Alfio Guarnieri quello delle conclusioni di un Convegno che ha colto tutti di sorpresa dato il numero insperato di partecipanti e di cui, proprio Guarnieri, ha saputo formulare una adeguata sintesi in sede di chiusura dello stesso. La commozione per il richiamo alla memoria dei numerosi soci scomparsi in questi primi 40 anni è stata sottolineata

(con tutti i soci e relatori rispettosamente in piedi) da una sonata di corno dell’Horn Quartet di Verona, le cui note, in altre 5 occasioni, hanno scandito le varie fasi della giornata. Nella lezione collegiale di De Giuliani e Biasiolo, tenuta in apertura del congresso, subito dopo gli interventi di saluto ufficiale, particolare accento è stato posto sulla descrizione di alcuni particolari morfologici e di tipo quali: proporzioni, linee cranio facciali, collo, spalla, inclinazione della groppa, appiombi, angolazioni principali, ecc. Non tralascio però di ricordare che le relazioni di De Giuliani e Biasiolo oltre che da foto e disegni esplicativi, hanno avuto il supporto di 2 Kurzhaar presenti in carne ed ossa a far da modelli viventi, i campioni sociali Tilli di Gallerini (lavoro) e Nadir di San Mamiliano di Masetti (tipo) che, in tale veste, hanno dato dimostrazione di saper affrontare ogni difficoltà, compresa quella inusuale di una sala affollata. A proseguire la sezione tecnica del convegno dopo l’apertura da parte della coppia di relatori summenzionata, l’avvocato Zurlini, che tutti conosciamo come pointerista sopraffino, ma che, come cinofilo, nacque con un Bracco-Pointer, a cui seguì proprio un Kurzhaar, ha illustrato agli astanti il concetto di movimento ed i vari tipi di andatura. Relativamente allo


VERONA - Alcune importanti considerazioni tecniche di Giancarlo Passini specifico galoppo del Kurzhaar, egli ha poi lanciato un chiaro richiamo ad allevatori, conduttori e giudici. Raccogliendo l’ invito a far menzione di un tema anche a me caro (il portamento di coda in galoppo) l’avvocato ha suggerito di esser cauti nei giudizi positivi per quei soggetti che galoppano con la coda portata scorrettamente ritta sopra l’orizzontale (a candela). Il rischio per questi è infatti quello di produrre un galoppo spezzato (basculante), dispendioso e poco tipico, in cui si viene a perdere anche la rampatura dell’anteriore, caratteristica deliziosa del Kurzhaar. Solo una coda mobile e portata sull’orizzontale è, infatti, elemento complementare ed essenziale per un galoppo tipico. Intervenuto dopo Zurlini, Passini ha invece posto l’accento sul pericolo che corre la cinofilia se ci si dovesse scostare dalla caccia o se ci si dovesse dimenticare nella selezione della funzione venatoria per la quale le razze da ferma sono state plasmate. Le prove devono essere, infatti, momento di verifica delle qualità naturali e non finalità ultime per le quali gli allevatori progettino la selezione. Attenzione quindi alle “prove finalizzate a se stesse”. Per sottolineare quanto sia condivisibile la visione del nostro presidente vorrei rubare e riportare, riferendola però al Kuzhaar, una celebre frase che, proprio l’avvocato Zurlini un giorno formulò per evidenziare l’interdipendenza tra caccia e cinofilia: “Quando dietro un pointer non ci sarà più un fucile, la cinofilia non avrà più senso”. Mi sento in dovere di porgere, credo interpretando anche il sentimento di tanti, un esplicito “Grazie” ed un meritato “Bravi” agli ideatori ed agli organizzatori del convegno. Reputo doveroso, però, rivolgere un pensiero di riconoscenza e di simpatia oltre che ai relatori, anche a tutti gli intervenuti, i quali hanno partecipato al seminario con attenzione e correttezza, senza mai lasciar una sedia vuota, durante tutto il corso della seduta. La giornata è stata seguita per tutto il tempo da una registrazione audio video che, speriamo, possa presto essere posta a disposizione di tutte le delegazioni per sviluppare alcuni momenti di approfondimento tecnico che, in chiusura, sono stati caldamente suggeriti per portare a profitto lo sforzo sinora testé descritto. Allego alcune immagini dell’evento, che sono sicuramente meglio delle parole che potrei esprimere io, aggiungendo unicamente che, durante la giornata, il presidente Passini ha ricordato la figura dello scomparso Ezio Rigon, già presidente nazionale del KCI ed ha assegnato due riconoscimenti a Carlo Carradore e Francesco Perdoncin, per il contributo da loro apportato allo sviluppo del club. Paolo Bampo

Il Kurzhaar in caccia e prove La razza ha raggiunto livelli di eccellenza, di equilibrio e tipicità

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Dopo alcuni mesi di riflessioni, con gli amici kurzhaaristi veneti, ne è uscito “un tema” condiviso che ha visto affrontare alcune tematiche sulla razza, sia sotto il profilo tecnico che generale, oltre naturalmente ad essere preceduto dai festeggiamenti del 40° anniversario dalla fondazione della Delegazione.. Puntuale e piacevole la relazione a firma del moderatore Paolo Bampo che ringrazio ancora, come ringrazio tutto lo staff veneto- Trentino Alto Adige capeggiato da un “Capitano d’Industria” di morale etica e stile ineccepibili come l’Ing. Antonino Cipriano Ferriani. Ho voluto ricordare quei tempi dove nel consiglio del Club c’erano i “ 4 C” Al mattino andavo in stazione a Bologna ad aspettare Corteggiani.Conforti,Cavicchi ed all’hotel dove si teneva la riunione c’era già Cipriano. Quanti anni... Torniamo a Verona... Definire la giornata un successo è il meno che si possa dire. Classica e puntuale l’organizzazione ed importante la partecipazione. Oltre 200 persone che hanno seguito con grande attenzione ogni intervento, oltre 140 al pranzo sociale. Una platea eterogenea e qualificata pervenuta non solo dal veneto ma da tante regioni; giudici, allevatori, dresseur ed ap-

passionati veri hanno indubbiamente dato soddisfazione agli organizzatori ma anche ai relatori. Indubbio senso di appartenenza e passione vera. Voglio ringraziare ancora l’amico Franco Zurlini per non avermi negato la sua presenza ed essersi fatto coinvolgere con un apporto tecnico, professionale ed appassionato come sempre. Stile e concretezza!!! De Giuliani e Biasiolo li considero parte attiva del nostro mondo kurzhaarista, e sempre prestano le loro competenze al servizio della collettività. Paolo Bampo mi aveva posto alcune domande provocatorie alle quali penso di aver risposto nel mio intervento, ma ci tengo a ribadire alcuni concetti generali che, pur rimanendo mia opinione, ritengo debbano farci riflettere e trarne successivi orientamenti.

CACCIA E PROVE Nel mio intervento ho cercato di esprimere concetti e riflessioni a 360°, spero di essere riuscito a far passare qualche messaggio. Si potrebbe scrivere un libro cercando di non essere banali o scadere nella sterile cronistoria del costante degenerare della situazione ambientale/faunistica.. La caccia deve rimanere comunque “inscindibile” dalle prove, a meno che inten-

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diamo percorrere una strada rivolta ad una zootecnia mirata esclusivamente al “cane da sport”. E’ indubbio che la nostra razza ha toccato livelli di eccellenza sotto tutti i profili, e non è cosa recente ma è una continuità. L’attenzione dobbiamo comunque tenerla fortemente indirizzata alla produzione di un cane da caccia utile, funzionale, versatile, equilibrato ed anche tipico nel soma. I cacciatori ci sono ancora e cercano cani di qualità, fermatori, riportatori, ed indubbiamente gestibili... Le caccie specialistiche, che forse potremo anche definirle nicchie eccellenti , sono comunque una splendida ed entusiasmante realtà, guai se pensassimo che stanno diventando una “moda”... L’apparato zootecnico è sempre lo stesso, consolidato da decenni, con regolamenti che se applicati... sono ancora funzionali, razionali ed utili alla selezione del cane da caccia. Le associazioni specializzate in primis, hanno, con tutti i limiti attribuiti, un grande compito di verifica e tutela, che però non può incidere, come molti pensano, con indirizzi di merito che sono invece di inappellabile libertà personale. Pertanto, per esempio, se qualcuno volesse continuare ad utilizzare soggetti portatori di patologie ereditarie, nessuno potrebbe e può impedirlo. Il nostro compito è comunque, in un mercato globale, di non perdere occasione per sensibilizzare gli addetti ai lavori a non

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utilizzare riproduttori di dubbia provenienza e di prestare la massima attenzione alla salute dei cani, facendone le opportune verifiche sulle patologie ereditarie. La circolazione di soggetti di altri ceppi ge-

netici, se frutto di selezione controllata, possono essere solo un valore aggiunto, e come dice sempre l’amico Conter, “un patrimonio di tutti”-. Una domanda però dobbiamo porcela, forse anche di più: - come mai la Germania (detentrice degli standard) zoo-tecnicamente parlando non accoglie nulla dal mercato globale? - è solo uno stile conservatore imposto dai loro regolamenti? - è un fattore culturale legato allo specifico utilizzo in patria?? Ma questo meriterebbe un convegno “monotematico”...anzi è già un’idea in cantiere. Ho fatto un accenno anche al nostro impegno nell’attività di conservazione e rispetto del territorio, senza di questo non si potranno ricreare i presupposti per un equilibrio di flora/fauna. La filosofia Wilderness, che se pur introdotta in Italia dal 1985, non ha raccolto quel successo che forse meritava ? Preservazione assoluta dell’ambiente senza precludere una classica ed etica attività venatoria. Pensiamo poi alla cinofilia, che per le importanti verifiche zootecniche su starne è costretta a migrare continuamente nei paradisi Croati e Serbi. Concludo, ringraziando tutti i presenti, lo staff veneto con l’attivo consigliere Spiazzi, gli amici Gallerini e Moretti che hanno presenziato coi cani per un apporto pratico al tema svolto da De Giuliani e Biasiolo sulla morfologia, e consequenziale quello di Zurlini sulle andature. Giancarlo Passini


VERONA – Intervento di Claudio De Giuliani e Giuliano Biasiolo

Prima di tutto la morfologia

Come interpretare il rapporto fra le parti anatomiche. Evitare il dualismo fra caccia a prove

C

hi se lo aspettava una affluenza così importante per questo incontro organizzato dalla delegazione veneta e trentina del Kurzhaar Club Italia per festeggiare il 40° anniversario della sua costituzione? Negli ultimi giorni che precedevano il seminario, Giuseppe Spiazzi ci aggiornava sul numero di iscrizioni: prima cinquanta, poi novanta, poi cento venti, poi cento cinquanta per arrivare al numero finale di circa 180. Un grande onore per noi, kurzharisti da sempre, essere invitati come relatori e poter stare al di qua del tavolo insieme ad altri kurzharisti puri, quali Paolo Bampo ed il presidente del KCI Giancarlo Passini, e di essere seduti a fianco di Franco Zurlini che da una vita parla di cani e di cinofilia con rara competenza e passione.

Morfologia, la sua importanza Il tema affidatoci, spiegare l’importanza della morfologia non solo dal punto di vista della bellezza estetica ma anche e soprattutto di quella funzionale, ci ha impegnato non poco nella sua preparazione, in quanto sapevamo di avere di fronte una platea eterogenea ed il primo nostro compito era quello di non annoiare i partecipanti! Speriamo d esserci riusciti in questo e di avere svolto il nostro incarico in modo gradevole e, soprattutto, di aver trasmesso ai partecipanti qualche nozione tecnica

utile al loro approccio al Kurzhaar sia come allevatori o utilizzatori di questa stupenda razza. Abbiamo, all’inizio, incentrato la nostra presentazione, cercando di far capire la pericolosità per una razza quando viene intrapresa, un po’ alla volta, senza quasi accorgersene, quella suddivisione tra tipo di esposizione e tipo di prove o addirittura tipo da caccia. Purtroppo è un indirizzo di allevamento già intrapreso, più o meno pesantemente, in molte razze, che ha creato così un dualismo che ben difficilmente potrà essere ripreso e riportato in quei limiti accettabili che l’utilizzo finale inevitabilmente comporta. Abbiamo cercato di spiegare la morfologia in generale, applicandola e illustrandola poi dal vivo, grazie alla presenza di due soggetti in sala. Riteniamo che sia stato interessante! Commentando le caratteristiche della testa e del collo abbiamo fatto capire la differenza del movimento del nostro Kurzhaar, razza galoppatrice a linee superiori leggermente divergenti, da quello di razze galoppatrici con linee superiori della testa parallele o da razze trottatrici con linee superiori nettamente divergenti. Commentando poi le misure del tronco e le angolazioni degli arti abbiamo spiegato come queste siano correlate tra di loro e come influenzino sempre il movimento. Nell’illustrare le varie regioni morfologiche ci siamo anche focalizzati sui difetti più comuni che possono essere riscontrati nei Kurzhaar in Italia e nel resto del mondo

ed abbiamo ricordato ancora una volta i punti più importanti di tipo e di costruzione che mai dobbiamo tralasciare nel nostro Kurzhaar ideale. Per quanto riguarda le caratteristiche della testa, dobbiamo puntare ad ottenere soggetti che presentino linee cranio facciali leggermente divergenti, rapporti craniomuso pari 1 a 1, orecchie inserite a livello dell’arcata zigomatica e ben aderenti, occhi ben scuri e di forma ovaleggiante, mai rotondi. Per quanto riguarda la costruzione e le varie misure, deve essere posta la massima attenzione a rispettare la taglia e a mantenere il giusto rapporto tra l’altezza al garrese e la lunghezza del tronco, con leggera prevalenza di quest’ultima di un paio di centimetri, quindi un cane che, a prima vista, deve dare l’impressione di essere iscritto in quadrato leggermente allungato. Mai dimenticare, inoltre, di puntare ad ottenere soggetti con spalle ben inclinate e groppe lunghe a leggermente inclinate, molto importanti per ottenere un movimento efficacie oltre che tipico. Abbiamo fatto un cenno anche alla dentatura che deve rispecchiare quanto previsto dallo standard di razza, auspicando che sempre più proprietari facciano ricorso alla Carta Dentaria, omologata recentemente dall’ENCI, per certificare la dentatura dei propri soggetti. Un grazie ancora agli organizzatori per avere voluto questo incontro e per l’onore che ci hanno dato a farne parte come relatori.

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ALLEVAMENTO Tempo di accoppiamenti, come scegliere i riproduttori

Internet non fa i campioni “Allevare non è intuizione ma conoscenza tecnica e cultura cinofila”. L’importanza del maschio e della femmina. “Produrre soggetti da lavoro con caratteristiche morfologiche conformi allo standard”

A

llevare è cosa ardua e difficile, bisogna avere conoscenza tecnica e ben conoscere tutte quelle caratteristiche peculiari della razza, solo dopo un’accurata scelta dei riproduttori, si può azzardare a fare una cucciolata e sottolineo azzardare, in quanto spesso anche l’accoppiamento calcolato nei minimi dettagli non da la certezza di una buona riuscita. Mi riferirò prevalentemente agli l’Epagneul Breton, razza che allevo da anni, ma gli stessi criteri di selezione, possono essere adottati su tutte le razze da caccia. Il grande maestro Dominique Covolo, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente, titolare dell’allevamento in Francia Du Mas De La Combe, che con le sue linee di sangue ha dato lustro al Breton e al Kurzhaar, non solo in Italia ma anche oltre i Pirenei, sapendo il mio desiderio di ap-

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prendere su questa meravigliosa razza, (era il 1972), mi ha detto: “quando saprai distinguere da quale genealogia proviene un breton tenuto al guinzaglio, puoi tentare di fare un accoppiamento”. A quell’epoca, si distinguevano i Grandi allevatori, in quanto producevano, pur mantenendosi nello standard, prodotti con determinate caratteristiche, attualmente purtroppo mancano queste linee di sangue ed in molti credono che per essere grandi allevatori, basti accoppiare femmine modeste, con soggetti super titolati. Tanti appassionati cinofili, attraverso la rete internet, trovano i risultati ottenuti dai migliori soggetti sia in Italia che all’estero, senza valutare la genetica e cosa quella linea di sangue ha trasmesso anche in generazioni passate. Un tempo il vero cinofilo, quando aveva scelto un maschio, andava anche oltralpe a vedere quel cane, poiché mancava la globalizzazione e le notizie che si potevano

ottenere di un soggetto erano soltanto quelle derivate da conoscenza personale o da riviste del settore. Ritengo che per gli accoppiamenti sia troppo superficiale cercare notizie su internet. In molti miei articoli, ho sottolineato che i cani di importazione specie dai Paesi dell’est, pur essendo alcuni anche validi, non danno mai garanzia riproduttiva, spesso le genealogie sono sconosciute. Nell’ambito delle esposizioni canine, ho sentito alcuni accoppiatori, (e sottolineo accoppiatori, in quanto allevatore è colui che migliora la razza) che la scelta del riproduttore è come un colpo di fulmine, altri decidono solo per simpatia personale, senza tenere conto che allevare, non è un’arte come sottolineato da qualcuno, ma conoscenza tecnica e coltura cinofila. Associare l’attitudine al lavoro con la morfologia è difficile, ma come mai negli anni passati l’Epagneul Breton era l’unica razza


i nostri

Cani

Anno 60 num. 4 aprile 2014

che si fregiava del primato di avere molti campioni assoluti e riproduttori? Forse perché era più facile ottenere la certificazione al campionato? Assolutamente no, nelle esposizioni il numero dei concorrenti era molto più elevato di oggi, ricordo che appena giudice di esposizione, all’internazionale di Milano, di Rapallo, di Firenze, dove ho più volte giudicato, vi erano molti Breton con settanta, ottanta concorrenti, difficilmente oggi se ne contano più di dieci, le prove sicuramente erano molto più difficili in quanto allora di prove su selvaggina da ripopolamento non se ne parlava, quindi il titolo era altamente meritato e sudato. Allevare soggetti morfologicamente tipici solo ed esclusivamente per essere presentati nei ring, è facile, in quanto le caratteristiche morfologiche sono facilmente ereditabili, ma il vero problema è produrre soggetti da lavoro con caratteristiche morfologiche conformi allo standard. Un soggetto molto tipico, che proviene solo da linee di sangue di campioni di bellezza, anche se accoppiato con linee di sangue da lavoro, difficilmente riuscirà a trasmettere prodotti validi sul terreno. Nella scelta dei riproduttori bisogna tenere nella massima considerazione le discendenze, ecco l’importanza della veridicità dei certificati, la femmina imprime alla prole il 50%, il maschio ha le medesime probabilità di trasmissione della femmina. Tuttavia è proprio sui maschi che bisogna esercitare la massima pressione selettiva, per una questione puramente numerica, infatti bastano pochi stalloni per mantenere in vita una razza. Spesso però questo concetto viene travi-

sato e si crede erroneamente che sia prevalentemente il maschio a trasmettere le proprie caratteristiche alla prole. Da una grande femmina con genealogie sicure, con un soggetto di buona qualità, ma grande cacciatore, usciranno soggetti di pregio, in quanto non è di certo il numero dei risultati che un soggetto ha ottenuto nella sua carriera, che definirà se è un eccellente riproduttore. Ho conosciuto soggetti super titolati senza alcun valore riproduttivo, altrettanti soggetti di semplici cacciatori ma provenienti da genealogie sicure e di pregio che nella riproduzione hanno trasmesso egregiamente. Nell’allevamento canino, non succede, come nei bovini, che un toro, viene testato riproduttore ed è quello che incide nei futuri vitelli, nei cani bisogna valutare la socievolezza, l’intelligenza, la facilità dell’apprendere, la grande venaticità, il rendimento fisico alle fatiche della caccia e l’aspetto morfologico. L’assenza di displasia dell’anca, (quanti sono gli allevatori o privati che fanno una cucciolata che hanno fatto il test. della displasia?) sono tanti fattori, che alla fine vengono conglobati in uno solo, un gran cane da caccia. Il vero test alla fine è l’esercizio venatorio, e il rendimento a intere giornate di caccia, ma anche in questa circostanza, quanti sono gli utilizzatori che esercitano ancora la caccia dall’alba al tramonto e su selvaggina vera? Quanti sono quei soggetti che hanno abboccato anche una minima quantità di selvaggina che non conosce la voliera? Queste purtroppo sono le realtà attuali, che portano al degrado delle varie razze, ma allora cosa deve fare un giovane

neofita per fare una cucciolata, che secondo la mia esperienza è la cosa più bella per un cinofilo? Innanzi tutto conoscere le genealogie almeno le generazioni scritte sul certificato ma anche oltre, utilizzare solo fattrici robuste, con ossature importanti e bene in taglia, avere il test della displasia specie per quelle razze in cui questo problema esiste, che a mio avviso non deve essere inferiore al grado B., possedere caratteristiche di grande venaticità e grande addestrabilità, l’aspetto morfologico deve essere quello descritto dai vari standard e non da mode personali, con teste tipiche, ossature importanti, massa muscolare ben sviluppata, attitudine venatoria elevata, con ferma e consenso spontanei, correttezza nelle angolazioni degli arti, con groppe di giusta lunghezza e inclinazione. Se un soggetto pecca nella costruzione, sicuramente nella prole si trasmetteranno tali difetti evidenti anche nell’andatura il maschio anche se non titolato, deve possedere le stesse caratteristiche della fattrice, solo accoppiando soggetti sani e con queste caratteristiche si potrà sperare di avere dei buoni cani da caccia, ritengo che un eccellente cane da caccia se preparato nel giusto modo, sarà anche un grande cane da prove, in quanto caccia e prove devono essere un binomio unico. Le Prove al di là dell’aspetto ludico e della competizione non sono altro che un controllo da parte di esperti cinofili dei risultati ottenuti con la selezione, vanno quindi tenute in giusta considerazione nella scelta di un riproduttore anche se non devono essere l’unico parametro di valutazione. Giorgio Bellotti




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Risultati definitivi

TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA GRUPPO 1 Cane da Pastore Australiano Cane da Pastore Belga Groenendael Cane da Pastore Belga Lakenois Cane da Pastore Belga Malinois Cane da Pastore Belga Tervueren Schipperke Cane da Pastore Tedesco S. Cane da Pastore Tedesco L. Cane da Pastore Catalano Cane da Pastore di Beauce Cane da Pastore di Brie nero ardesia Cane da Pastore di Brie fulvo grigio Cane da Pastore di Picardia Cane da Pastore dei Pirenei p/l Bearded Collie Border Collie Cane da Pastore Scozzese p/l Cane da Pastore Scozzese p/c Bobtail Pastore Scozzese Shetland Welsh Corgi Cardigan Welsh Corgi Pembroke Cane da Pastore Bergamasco Pastore Maremmano Abruzzese Puli a/c Puli a/c Puli bianco perla Pumi Cane da Pastore Olandese p/c Cane da Pastore OIandese p/l Cane Lupo di Saarloos Schapendoes Cane da Pastore di Vallée Cane da Pastore di Tatra Cane da Pastore Croato Pastore della Russia Meridionale Cane Lupo Cecoslovacco Pastore Australiano Pastore Svizzero Bianco Romanian Mioritic Shepherd Dog Australian Cattle Dog Bovaro delle Fiandre GRUPPO 2 Dobermann nero focato Dobermann marrone focato Pinscher Zwergpinscher Affenpinscher Riesenschnauzer p/s Riesenschnauzer nero Schnauzer p/s

NOME DEL CANE

PROPRIETARIO

P

APOLLO 13 ROKKITASSUN ICE QUEEN JURA VAN MONED WINALMIK'S BELIEVE YOUR EYES LUAVJAN'S FAST AND FURIOUS LOLITA EVAN DELLE GUALDARIE KATE DI CASA BEGGIATO ISABEL FRANSISKA DU COL DI TOSCANA ANGELINA JOLIE DU TCHIBO D'EBENE GWENSTEFANI DELLE NEBBIE DI AVALON GAVIN DE LA JASSETTE DU CAP DEL MAS GABAS DU PICOURLET RAMSGROVE BORKASON JUMPINGRIVER FIRE AND ICE DI PARADISE COLLIES ONEWAY'S PRIVATE PLUTO INCOGNITO OF SNOWBOOT BEARS PHANTOM DI SELVASPINA OSCAR DRAGONJOY SONNY CORLEONE RUKMINI DEI LUPERCALI GIOTTO DI LUCUS ANGITIAE RASZTARI DUCI SZITA RASZTARI DUCI UNDOK CSERI-SUBAS AKAC COSTANCE GREYMOONLIGHT DARK SIDE DES FONDS DE GUEULE RIOJA JASNAMY V. OSCARLI BRISINGR DI FOSSOMBRONE ISOTTA DES UNS ET DES AUTRES PONADTO IRGA GLORIA SUKCES CHWALA D. T. D. M. NVENTOUX CIGO BLIZZARD DEI CUORI D'ACCIAIO ALVIN PASSO DEL LUPO QUICK JOEY SMALL D. W. D. G. JORASSES FLASH WHITE DREAM D. C. DEI DELFINI BIANCHI VELA DE RUNC BANANA BENDER BA BA BACIAMI PICCINA FERROEFUOCO CHICCO

Lupetti Francesca 22 Bressan Sandra Donata 31 Acciavatti Laura 6 Pavanati Michela 34 Manzi Salvatore 44 Ubaldi Maria Luisa 50 All. delle Gualdarie 43 Congiu Enrico 16 Granziero Maela 1 Benelli Dario 45 Baldo Giorgio 46 All. delle Nebbie di Avalon 84 Rodolfi Isabelle 14 Monzio C. Nadia 40 Goransson Ulrica 45 All. From Jumping River 159 Cuccu Giulia 218 All. di Casabocci 8 Crepaldi Simonetta 47 All. di Selvaspina 44 Pierotti Rossano 20 Ceredi Chiara 98 All. dei Lupercali 80 Segato Gabriella 115 Svitan Gaborovic 5 Zerbo F. 5 Codnik Aldo 10 Bertolin Maurizio 20 Villaume Frederic 17 Blase Monika 5 All. di Fossombrone 27 Bianchi Claudia 43 Pezzoli Gianpiero 20 Farina Brigitte 7 Titonel Fulvio 2 Chiacchiera Giampiero 19 Merlino Eliana 82 Carioni Linda 176 Colantoni Giuseppe 60 Chiocchini Filippo 6 All. Banana Bender 50 Lapucci Paolo 47

POCHO DI PRISCONTE AVATAR BRAUN DI CAMPOVALANO HICKSON JUST A JAGOLO DIAMANTE ROSSO DI KRISTIANDEN TAMARIN TICKET TO RIDE BETTY BOOP MINERVA DEI NUOVI USSARI NERI AMOR DI SCHNAUZER VA PENSIERO-PS

Andretta Cosimo Lucchesi Debora Ferretti Stefania Depyak Nataliya Bizin Andrew Vito Daniela De Vincentiis Laura Scapin Chiara

44 30 58 142 44 39 82 93


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TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA Schnauzer nero Zwergschnauzer p/s Zwergschnauzer nero Zwergschnauzer n/a Zwergschnauzer bianco Terrier Nero Russo Dogo Argentino Fila Brasileiro Shar Pei Broholmer Boxer fulvo Boxer tigrato Alano fulvo Alano tigrato Alano nero Alano arlecchino Alano blu Rottweiler Perro Dogo Mallorquin Dogue de Bordeaux Bulldog Bulldog Bullmastiff Mastiff Mastino Napoletano Tosa Cane Corso Ciobanesc Romanesc de Bucovina Ciobanesc Romanesc de Bucovina Cane da Pastore dell’Anatolia Terranova Hovawart Leonberger Landseer Mastino Spagnolo Mastino dei Pirenei Cane da Montagna dei Pirenei Cane da Pastore di Ciarplanina Cão de Castro Laboreiro Cane di San Bernardo p/c Cane di San Bernardo p/l Cane di San Bernardo p/l Cane da Pastore del Caucaso Cane da Pastore dell'Asia Centrale Tibetan Mastiff Tornjak Dogo Canario Bovaro dell’ Appenzell Bovaro del Bernese Bovaro dell’Entlebuch Grande Bovaro Svizzero

NOME DEL CANE ELECTRIC LADY DEL GUIDANTE AUXIMUM DANNY ZUKO JOHNNY CASH DI MONTEGENTILE SCEDIR HUMPREY BOGART DEMI EL VALOR DARK VELVET INTI DEL PICADERO ZAFER CALVADA BLACK MUSCK SOUND LIKE A FLIPPER PHOENIX BIRD ANTON YVARR MOJITO DEI QUATTRO CALZINI VEDOVA NERA DELLA ROCCA COSTANZA SHALOM DEL PICCOLO JIGO BARTH DEL TEMPIO DEI GIGANTI AFRICA DEL REGNO DI FANTASIA QUARK OF OLD PINK HOUSE BASTET DELLA LUCE TRANQUILLA BENEDIKTA DELL'ANTICO GUERRIERO DAIKO DE LJY PASSION IMK CASSIUS CLAY MDM BUCK AND SONS IKESHA MANGOLLO ROLLING STONES I BRAVI RAGAZZI EDWARD SCISSORHANDS FERDINANDO DEL FRACASSO CLAUS DEL NOLANO BRUCE TISAMA TOSA KEN LEANDRO SUNSHINE OF BUCOVINA ARCHIBALD SUNSHINE OF BUCOVINA BRYLL TURK ASLAN MELIKE VERTIGO DONNIE DARKO AAKY KIRA ELIOTT DES TITANS D'OURANOS ET GAIA TITAN DEL DHARMAPURI GANDALF FEBUS MARQUISE DE FARBRUOUK VARGA'S BULL NADIN BALLI FIONA DELLA TORRE DI PERSIA BEE BOP RAUL DEL PICCOLO PARADISO BASKOY ZVER EZHIK GREY LIEVORE'S EDITION CASTA DIVA SHANG-HAI'S AZZ YI WAN FOR CARCHI PAULA BOSS TOR SOL DE SAMCOR CA' DEL CORSI TOTO' STARRY TOWN EXCUSE MOI DIANA AB DEM GUT HEID LUCIA

PROPRIETARIO Gottardello Luigi Stanislao Francesco Barry Collen Mary Ferrari Fabio Romano Salvatore Rinaldi Gianni Carpanese Mirco Guidone Serafino Vago Ambrogio Montebugnoli Marco Puccini Gabriele La Mattina Amalia All. del Piccolo Jigo Statella Andrea Aprile Bice Rita All. of Old Pink House Papiccio Tamara Carla Riccioni Alfredo Bec Caroline Leto Mirko Martinini Luana Godi Jonathan Furlon Nadia Fracassi Antonio All. del Nolano Drudi Enrico Citro Emilio Fekete Attila Fekete Attila Barzizza Francesca Gioffreda Sergio Eccessi Maria Teresa Alboni Letizia Montmain Christine All. del Dharmapuri Spagnoli Andrea Abbruzzese Pasquale Isgrò Alberto All. dell'Antica Sibari All. della Torre di Persia Esposito Angelo Manolino Giovanni Baskova Marina Giudice Federica Conforti Carlo Pereczes Zsolt Sgherzi Matteo All. Ca' del Corsi Andriani Saverio D’Amato Marinella Cavina Stefano

P 30 59 75 114 36 77 76 19 196 12 38 79 46 36 34 82 48 62 14 52 56 56 100 48 48 44 68 1 1 10 41 24 40 7 30 44 61 43 22 29 30 30 92 70 64 3 10 31 77 4 27


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TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA GRUPPO 3 Deutscher Jagdterrier Deutscher Jagdterrier Airedale Terrier Bedlington Terrier Border Terrier Fox Terrier p/l Fox Terrier p/r Lakeland Terrier Manchester Terrier Welsh Terrier Irish Terrier Kerry Blue Terrier Irish Soft Coated Wheaten Terrier Parson Russel Terrier Australian Terrier Cairn Terrier Dandie Dinmont Terrier Norfolk Terrier Norwich Terrier Scottish Terrier Sealyham Terrier Skye Terrier West Highland White Terrier Terrier Boemo Jack Russel Terrier Bull Terrier taglia normale Bull Terrier miniatura Staffordshire Bull Terrier American Staffordshire Terrier Australian Silky Terrier Yorkshire Terrier GRUPPO 4 Bassotto Standard p/c Bassotto Standard p/l Bassotto Standard p/d Bassotto Standard p/d Bassotto Nano p/c Bassotto Nano p/l Bassotto Nano p/d Bassotto Kaninchen p/c Bassotto Kaninchen p/l Bassotto Kaninchen p/d GRUPPO 5 Samoiedo Alaskan Malamute Siberian Husky Laika della Siberia Occidentale Cane da Orso della Carelia Iceland Dog Västgötaspets Västgötaspets

NOME DEL CANE

PROPRIETARIO

P

ECCETERA DEL BOSCO MAGICO KOBRA AUS KREKEMBURG KATHERINAS' LAND SCILIAN C. OF SAREDON VELVETY GOLDEN ANGEL LONTERLAS SILVER SHADOW KNIGHT FAMMITUA DEI REALI DI SPAGNA MERCURY FOX VALAMI AMERIKA SAREDON KEBULAK MOONDANCE MARLEY CUNNINGS MARCUS SAREDON SOME LIKE RED EILEEN ARCAVISA CAMERON BRILLIANT LULU' DI SOPRAVENTO NOTICE ROMANCE CALDO TARA COTTAGE GOOD GIRL SUNJOY'S THE WAY YOU MAKE ME FEEL LADY COCCA DELL'ISOLA DEGLI ORSI BACIO DI SUTRI RAGLAN READ E REACT BUSSY BUDDY DOT AND DASH YIARDICAN BELLINDALLOCH ERQUI DES IBIS DE LA MANA UHLIK LARAFF WHITETAN MOWGLI BULLCAL ALTAMIRA RUSSIAN ROULETTE GRASCO'S HONKY TONKY MAXSTAFFY PAMPERO AT STAFFYSTAR ANGEL OF DEMON OF THE REAL DRAGON ALIBI BEST TOUCH RIGAIR WARM UP CANADA

All. del Bosco Magico Lapi Guido Savini Stefania Varchi Alice Landinetti Pasquale De Meo Maria Calonaci Marco Savini Stefania Brenciani Patrizia Avveduti Giuseppe Savini Stefania Tasselli Roberto Plano Monica Furbatto Giuliana Riner Anita Courant Marie Line Taucci Anna G. Giannatempo Luca D'Atanasio Alessandra Del Vasto Pasquale Lazzari Michele Oliveri Nicole Szlachta Valerie Bacci Chiara All. Whitetan Uccelli Vincenzo Scotton Moreno Castellese Gioacchino Ramiro Flavia Valentina All. Alibi Meucci Antonella

42 42 60 40 25 66 35 47 25 58 50 42 29 39 7 32 20 43 31 114 20 18 66 15 198 53 59 79 97 15 82

HERMES DEL CONTEVERDE ARSENIOLUPEN FRANSIN TRE PINHEIRO CIOCCOLATO QUADRIFOGLIO DELLA VAL VEZZENO INVICTA DELLA CORTE DEI BARBAGRIGIA LUNA CAPRESE INES DE LA FRESSANGE AMAONORAERISPETTA DEL WANHELSING SHERRY DARLING LUNA CAPRESE LA VOCE DELLA LUNA GOLOUBET DU RUOET DEL WANHELSING

D'Onofrio Maria Grazia Rostagno Antonello Cassin Francesca Piazza Giuseppa All. del Conteverde De' Robertis Francesca All. del Wanhelsing Pardini Chiara All. Antica Torre All. del Wanhelsing

84 129 45 45 75 70 144 142 74 76

CABAKA'S BOBBIE OF STORM CAT STARLIGHT EXPRESS DEL BIAGIO ABDISCOVERY'S KEEP IN TOUCH FIGO W CIENIU CROBREGO TSARSHADOW'S I SPEAK OF WAR VALESTAR ITALIAN ICIE MIMMO HELLISS OF SHEYTANE SANNINGEGARDENS KIRA KARAMELL

Moreschi Barbara All. del Biagio All. Conti Esploratori Rani Sauro Deeley Dawne Faggionato Valentina Agnelli Federica Bauer Konrad

168 51 105 10 184 29 4 4


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TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA Lapinkoira Wolfspitz Grande Spitz bianco Spitz Medio m/n Spitz Medio a/g e a/c Spitz Piccolo bianco Spitz Piccolo m/n Spitz Piccolo a/g e a/c Spitz nano tutti colori Volpino Italiano Chow Chow Eurasier Akita Hokkaido Spitz Giapponese Shiba Shikoku Akita Americano Pharaon Hound Pharaon Hound Pharaon Hound Xoloitzcuintle Standard Perro Sin Pelo del Perù Grande Perro Sin Pelo del Perù Medio Perro Sin Pelo del Perù Piccolo Basenji Podenco Canario Podenco Ibicenco p/d Podenco Ibicenco p/c Cirneco dell'Etna GRUPPO 6 Chien de Saint-Hubert Gascon Saintongeois Black and Tan Coonhound Segugio dell’Istria p/r Segugio Maremmano Anglo-Français de Petite Vénerie Ariégeois Beagle-Harrier Porcelaine Petit Bleu de Gascogne Briquet Griffon Vendéen Griffon Bleu de Gascogne Griffon Nivernais Segugio Italiano p/r Segugio Italiano p/f Segugio Italiano p/f Segugio del Giura Segugio Svizzero Slovensky Kopov Segugio dell'Appennino Basset Artésien Normand

NOME DEL CANE HECTOR VAN YNNOR YCNAN LUCIUS SUMBARSKY PRAMEN DONNIE VAN MILLUS CHICCO DIVA AT CANEDEN HABBY DES JARDINS DE L'ATLANTIQUE BLACK SPECIAL CIRCUS BRIO CHAR'S CRUISIN' FOR HOTTIES LARA SHIMON FALCO AZZURRO DELLA VALLE DE CONDOR G'KOUCHEI GO OF KAMINO KEN HOKKA HOWASOU JASAM'S QUITE TOO HARD TO BEAT OLGA GENKI GO DEL BIAGIO FUUJIN-MICHI VAN DE EGMATO ESTAVA RAIN PLAY MAGIC ENIGMA ONE STEP AHEAD RISING SUN FARANUBIS BAHAAR SHARQIYA LOOK WHO'S TALKING FOLSOM AT GERVASONI ANIKA VEVOS GELEES BARATTOLO FOLIE INCA DE VACCARES MOCHE DOLLI AMBER SUN GOTHINGAMGACELA RONDA AT TIGIDIT PIUMINO QUINCY DEL GELSO BIANCO

PROPRIETARIO Mattheus - Janssens Menicori Lucia Klossner Susanne Paolicelli Giovanna Carre Carine Mazzalovo Ornella Miccichè Marco Vittadello Luciano Milintenda Simona Penso Francesco Chierico Natale Binda Laura Convertini Manuela Zozzaro Giovanni All. di Paranor All. del Biagio Garzonio Laura Stark Linda All. Touchstar Sleegers Hans Tenna Bihlet Dahl Gervasoni Michela Jacquier Catherine Jacquier Catherine Jacquier G. Catherine Ferrini Maurizio Frigoli Cristina Rossi Alberto Luino Isabella Palumbo Gaetano

P 6 38 7 25 27 20 38 56 167 66 49 19 78 2 15 54 22 53 5 5 5 44 25 40 15 37 11 19 15 74

VASCIA ISIDORO GILDO NECKU IF I HAD A COON SISSY STELLA MARCO AURELIO ORCHIDEA ARMA GIOIA FREE DES COTEAUX DU COMMINESS DAISY LOLO BABY DU RIO SOURO TOSCA DEA DI PONTENIZZA RAS DI PUNTA GRO' BIRO SHIRO IBIS SPOD CERINKOVA BRINA FABIUS DES ROSIERS D'ANJOU

Dorato Egle Rossi Virgilio Vedelago Marino Brambilla G. Andrea Piani Ivan Borri Stefano Rigati Matteo Scarabattoli Mario Petturiti Adelmo Ferrara Vincenzo Bartolini B. Maurizio Corghi Floriano Lui Graziano Saccomani Giorgio Agostini Lelio Raffaello All. di Punta Grò Bartolini B. Thomas Galeotti Simone Guidarelli Leonardo Bonaventura Martina Rousset Bernard

77 21 4 18 43 14 21 15 39 18 17 36 14 30 22 22 21 22 40 11 15


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TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA Basset Bleu de Gascogne Basset Fauve de Bretagne Grand Basset Griffon Vendéen Petit Basset Griffon Vendéen Basset Hound Beagle Bayrischer Gebirgsschweisshund Hannoverischer Schweisshund Alpenläendische Dachsbracke Dalmata Rhodesian Ridgeback GRUPPO 7 Cane da Ferma Tedesco p/c Cane da Ferma Tedesco p/d Weimaraner p/c Weimaraner p/l Bracco d'Auvergne Bracco del Bourbonnais Bracco Francese tipo Pirenei Bracco Italiano b/a Bracco Italiano r/m Bracco Ungherese p/f Bracco Ungherese p/c Bracco Portoghese Epagneul Breton b/a Epagneul Breton a/c Epagneul Olandese di Drent Stabyhound Stabyhound Griffone p/d Griffone p/d Spinone Italiano b/a Spinone Italiano r/m Pointer Inglese Setter Inglese Gordon Setter Setter Irlandese r/b Setter Irlandese GRUPPO 8 Nova Scotia Duck Tolling Retriever Curly Coated Retriever Flat Coated Retriever Labrador Retriever Golden Retriever Chesapeake Bay Retriever Spaniel Tedesco Clumber Spaniel Cocker Spaniel Inglese r. Cocker Spaniel Inglese n. - n/f Cocker Spaniel Inglese a/c Springer Spaniel Inglese Welsh Springer Spaniel

NOME DEL CANE LIONEL VOM KURATH LOCH TRUFFA CHENIL D'ANJA BERNHARD HOLLANDE TRICK OR TREAT VAN TUM TUM'S VRIENDJES BASSJOY NIGHT OF LOVE CAPTAIN HARLOCK CASPER CIERNA SKALA BLONDI ARONNE DELLA VALLE DEGLI OSCAR HERBERIENSIS GALLANT GAMBLER HARMAKHIS WISDOM SISSI

PROPRIETARIO Lang Susanne Martinelli Costantino Huikeshoven Gwen Huikeshoven Gwen All. Terra dei Templari Baldi Rudi Orsi Fabio Marsilli Massimo Di Loreto Giuseppe Ricchetti Francesco Venturelli Sara

P 6 6 18 165 219 215 44 27 95 97 175

DEMON BARONE ROYAL WEIM PAINT IT BLACK EPSILON VAN DE PUTTERSLAMP GAUGUIN DU BRUIL SAINT AMAND ETHAN DES PEUTS PRES ZARA DEL GUARDENGO PRAIA DEI SANCHI ELENIA DI CASCINA CROCE ZOLDMALI ZSOMBEK BRUTUS TAREMYS BOHEMICA XIVA DE TORRES CENTO DI VALANIDI YANOSH DI VALANIDI BATIDA ANNIRA VAN SILVANSON DANA DINA V .D. KRAAY HEIDE KIRIELEISON DANCE WITH YOU DARIO DES BORDS DU DAN GENNA DELL'OLTREPO COUCHFIELDS DONATELLA DEL MUCRONE TREBBIO DELL'ADIGE DUK BINGO DEI GAROS LUDSTAR DON MIGUEL VISTADOR ANNY LIMITED EDITION TOO LITTLE PART OF HEAVEN DELLA MAGNASILA

All. dei Tre Laghi 42 Ledda Alessandra 32 Raimondi Cominesi Dario125 Windelinkx Stefan 6 Dilena Miguel Angel 20 Vaglio Rubens 6 All. del Guardengo 29 Salvi Marcello 295 All. di Cascina Croce 28 Miczek Zsofia 1 Gelmini Gualtiero 72 All. Piana del Sole 15 Pellicanò Stefano 49 Pellicanò Stefano 23 Nadolph Tamara 5 Van Gemert - De Groen 10 Guida Catello 10 Garnier Jean 7 Germano Luigi 7 Brustein Michelle 27 All. dell'Adige 68 Pompignoli Sergio 77 Rossi Gagliano 48 Segato Gabriella 140 Coter Alessandra 28 Presta Mimmo 78

TOLLCHESTER'S LOVE STRUK MIDDOG'S BIJOU GARY COOPER BLUVEIL BAOBAB GOLDENTAIL SERENADE PRINCE OF COCO KELECSWY POKLAD RINA CLUSSEXX KANGAROO JACK FRANCINI'S IDYLLE FRANCINI'S NEGRITA FRANCINI'S PRIVATE COLLECTION GALA DU CLOS D'APPE ULISSE JANKINA ZAHRADA

Sortwell Simone Monzio C. Riccardo All. Morvern Piva Stefano Petrozzi Fiorella Sehnalì kovà Sona All. del Bosco Magico Douglas Jonhson All. Francini's Francini Angela Francini Angela Simonin Laurent All. del Colle degli Ulivi

50 10 30 161 86 44 10 223 36 170 227 42 14


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TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA NOME DEL CANE Kooikerhondje OLINA CARINA VON CHICOSTEIN Cocker Americano VERY VIGIE FAROUK Barbet LUCREZIA BORGIA II DELLA CORTE DEI BERBERI Irish Water Spaniel CATANKA IMPROMPTU Cão de Agua Português AQUAFORTIS DO LUSIADAS ZENO Lagotto Romagnolo DANTE DELLE GUALDARIE GRUPPO 9 Maltese CINECITTA' SASHA BARON COLEN Biçhon Havanais FAUST DE LA TOUR DE SENLIS Biçhon à Poil Frisé ZARALEXANDER DEL CARDINAL GHERARDO Bolognese RADAMANTINO TAI CHI Coton de Tuléar DORAQUEENJOLIE Piccolo Cane Leone GWAIHIR'S RIO ROYALE Barbone Grande m/b GABBANA DES ELEGANTS DE CYRTHOS Barbone Grande m/m SAMARCANDA BRITANNIA Barbone Grande m/m SAMARCANDA THE THUNDER ROOLS Barbone Grande m/n VI-VI DIAMOND Barbone Grande m/g PAJANS AUENPUDEL MESSI LIONEL Barbone Grande m/g SAMARCANDA PLATINA KING Barbone Grande m/a EASTER HOLIDAY IZ VOLZHSKOY SERENADY Barbone Grande m/r/f EMPERADOR IZ VOLZHSKOY SERENADY Barbone Media m/b KELKA'S DIAMOND DIVA Barbone Media m/m DUSTIN FANTAZIA BROWN Barbone Media m/n BRAND S TSVETOCHNOI POLJANY Barbone Media m/a ULISSE-A Barbone Media m/r/f WOODY BY BARBALLEGRI Barbone Nano b MIRFANON TRES JOLIE Barbone Nano m KNOCK OUT AT MARGOR Barbone Nano n SHOWRING FREAK LIKE ME Barbone Nano g EVAK'S DIVERSIA Barbone Nano a LENTO MON L'AMI Barbone Nano r/f MY PASSION THE FOCUS Barbone Miniatura b/m/n BALTHAZAR'S DARK SIDE FOR A. OF LEI TING Barbone Miniatura g/a/r SOLNES RAINBOW Griffone Belga MUSIC VELVET ISIDE SVELATA Griffone di Bruxelles NICHI GRACE JONES Piccolo Brabantino MUSIC VELVET VICTORIA Chinese Crested Dog senza pelo WHISPERING LANE REAL MEN WEAR PINK Chinese Crested Dog con pelo ALEXANDRIA PASTORAL Lhasa Apso PABER'S KALIMBA DE LUNA Shih Tzu KASINO FROM AUDREYS PARADIS Tibetan Spaniel DRAMDUL VOM SUMMERSTARN Tibetan Terrier LOST VALLEY TSIN DA-MA-NI Chihuahua p/c DIXIE DANCER DI RIO GALERIA Chihuahua p/l NINOTTO PAPEROTTO DI RIO GALERIA Cavalier King Charles Spaniel ATTENTIALLUPO DEI COMTE D'EAU King Charles Spaniel GERHARD DES TROIS MAILLETS Pechinese JIODORAN VAWNEE Chin ZENCO DEL FIOR DI PESCO Epagneul Nano Continentale Papillon TILA'S READY TO TAKE OFF Epagneul Nano Continentale Phalène BUTTERFLY BLUES ANOTHER LEVEL Russian Toy p/c BELMONDO IZ VOLZHSKOY SERENADY

PROPRIETARIO Dassinger Monika Talon Isabelle Zagone Ezia Vitartali Guido Bazzani Fabiana Tonelli Orietta

P 14 41 7 16 94 109

Prosperi Franco 321 Bellavere Donatella 29 Bellini Antonella 62 Farina Alessandro 66 Casarin Monica 36 Corti Dimitri 55 Festa Giuseppe 59 Zanardo Marco 2 Meccoli Chiara 2 All. del Baccano 59 Roccoberton Alessandra 28 Merati Lorena 28 Revelli Luca 19 Yakimova Tatiana 18 Kelher Karmen 8 Casacci Simona 20 Nastja Mihelj 37 Berzieri Orietta 10 Colombo Antonella 10 La Grotta Minou Jenny 12 Severi Catia 34 Bandini Simona 56 Nizzola Lorena Adriana 52 Roncevich Zdenco 24 Di Bitetto Antonio 69 Gargano Tiziano 99 Rivi Letizia 39 Ciappelli Samuele 51 Wiederhofer Nichi 56 Stocchi Carlotta 113 Milanesi Valeria Elena 94 Paradisi Maura 20 Bernicchi Patrizia 71 Baccarini Angelo 45 Bellini Corrado 26 Saponi Silvia 53 Tartaro Paolo 245 Nuzzo Di Paola Francesco 149 Morotti Franco 145 All. del Fior di Pesco 42 All. Oriente Express 66 Piovano Marco 87 Farè Arianna 43 Rutten Carine 14 Revelli Luca 28


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TOP

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TOP DOG 2013 I nomi dei soggetti pubblicati in bold (grassetto) evidenziano la conquista del titolo mentre quelli primi classificati ma pubblicati normalmente indicano che nella razza in questione non è stato assegnato il titolo di Top Dog. RAZZA Russian Toy p/l Bouledogue Francese Carlino f/a/a Carlino n Boston Terrier GRUPPO 10 Levriero Afgano Saluki Levriero Russo Levriero Irlandese Deerhound Levriero Spagnolo Greyhound Whippet Piccolo Levriero Italiano Levriero Ungherese Azawakh Levriero Arabo Levriero Polacco

NOME DEL CANE GEMMISSIMA ROANO REY BORN TO RUN DE BREOGAN ANJOS ZACARIAS CAPRICCIDIDAMA NAOMI CAMPBELL DAISY DEL PRIMO CAVALIERE

PROPRIETARIO Guadagno Grazia Bacco Mauro Vismara Lorella Magri Monica Carta Liliana

P 65 76 132 22 83

TIBERIO TANCREDI GANDAMAK VIVIENNE WESTWOOD DEL BORGHINO APRIORI NIZHINSKIY ARTU MAREA BUFERA II SOBERS PORTIA GRANCRU SOBERS MIMOSA FAILABRAVA DEL BARONE RAMPANTE DEVAJ 1976 FULLANK TIGIDIT ODESSA FE' CHARMEUSE DE LA HORDE D'OR KLEJNOT MAGICZNY BIALY HIGHWIND

Leonardi Maria Cristina Galliano Leonardo Merulli Francesco Galli Marcella Bottura Massimo Boscolo Pelo Elisa All. Sobers All. Sobers Stringa Maria Benetazzo Ilaria Rossi Alberto Girelli Piero Nowakowska Anna

104 48 57 34 33 20 181 80 153 10 51 30 32

Il titolo di Top Dog nella razza Deutscher Jagdterrier è assegnato a pari merito.


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TOP GIOVANE 2013 RAZZA GRUPPO 1 Cane da Pastore Belga Malinois Cane da Pastore Tedesco S. Cane da Pastore di Brie fulvo grigio Border Collie Cane da Pastore Scozzese p/l Cane Lupo di Saarloos Cane Lupo Cecoslovacco Pastore Australiano Pastore Svizzero Bianco GRUPPO 2 Riesenschnauzer p/s Riesenschnauzer nero Schnauzer p/s Schnauzer nero Zwergschnauzer nero Zwergschnauzer bianco Terrier Nero Russo Dogo Argentino Shar Pei Boxer fulvo Boxer tigrato Alano blu Bulldog Bullmastiff Mastiff Mastino Napoletano Cane Corso Hovawart Cane di San Bernardo p/l Cane da Pastore dell’Asia Centrale Tibetan Mastiff Bovaro del Bernese GRUPPO 3 Kerry Blue Terrier Parson Russel Terrier Norfolk Terrier Scottish Terrier West Highland White Terrier Jack Russel Terrier Bull Terrier taglia normale Staffordshire Bull Terrier American Staffordshire Terrier Yorkshire Terrier GRUPPO 4 Bassotto Standard p/c Bassotto Standard p/l Bassotto Standard p/d Bassotto Nano p/c Bassotto Nano p/l Bassotto Kaninchen p/c

NOME DEL CANE

PROPRIETARIO

P

WINALMIK'S HAWKEYE EVAN DELLE GUALDARIE HIGHWAYTOHELL DELLE NEBBIE DI AVALON TONKORY EXTRAVAGANZA PAPILLON FLIGHT NERO DELLA CAMBIANELLA HIGRAINE LADY DES LOUP DE LEENDERT COPPERHEAD VON RUDE WOLF HOLLYWOOD-STAR OF WINNER MISTRAL BEAUTIFUL EUPLEA WHITE CONERO

Marcolini Marco 18 All. delle Gualdarie 30 All. delle Nebbie di Avalon 21 Merlino Eliana 80 Ghetti Flavio 53 Russo Angelo 13 Castellano Rodolfo 22 Rossetti Albano 37 Colantoni Giuseppe 18

SAMSON EL MACHO FABERJANUS GRAN GALA AMOR DI SCHNAUZER YO YO MASAAL ZAMBESI BLACK RIVER JOHNNY CASH DI MONTEGENTILE DEMI EL VALOR ALAN RAMSAY CRONO DE EL POLIVALENTE BY THE LIGHT OF THE MOON GAREXIUM CRISTINA ALONSO DEL COLLE DELL'INFINITO PERICLE DELLA LUCE TRANQUILLA WEMBLEY 1986 I BRAVI RAGAZZI PAPILLON TERABITHIA DAGON DONNA DEI MASTINI DELLA RUPE AARON WASABI URSULA DEL SOCCORSO JASHMI FOR PG SHAH-AZIM DEL CREMO ITALY ANAXSTASIA NEW KILLER STAR

Vito Daniela Pancaldi Dario All. Amor Di Schnauzer Bignotti Luca Barry Collen Mary Romano Salvatore Rinaldi Gianni All. De El Polivalente Foroni Valentina Ceresola Elisabetta Malavolta Alfredo Papiccio Tamara Sandrinelli Carla Castiglioni Daniele Barlettani Paola Vaccaro Aniello Villa Mario Biacca Cinzia All. delle Gualdarie Lievore Piergiorgio All. del Cremo Italy Braconi Jacopo

3 36 57 14 46 9 37 33 27 23 29 25 38 46 21 13 20 25 9 22 10 14

BALBOA THUNDER BALL FOXSET STAINLESS STEEL OROBORO HASTA LA VISTA RAGLAN READ E REACT STREGA GRANLASCO A BEAUTIFUL MIND UAN DEL DIANIRI DEL CREMO ITALY URSOLA TERZA TRINDOGS PREMIERE DIVINE RUMBA TIME DEI FIOCCHI ROSSI

Del Vasto Pasquale Amici Alessandra Zanussi Carla Del Vasto Pasquale Tresoldi Fabio Gemmari Dario Burlotti Riccardo All. del Cremo Italy Samperi Filippo Confaloni Anna

16 15 18 25 26 85 6 17 39 31

JOSHUA TREE DEL CONTEVERDE ORNBERGETS JULIET CASTELPETROIO FRAGORE INFINITY CHERRY DELLA C. DEI BARBAGRIGIA LUNA CAPRESE QUE PAPICHULO PICOLLO TECKEL COSMICGIRL WANHELSING

All. del Conteverde 20 All. Del Tocai 27 Tinti Marco 26 All. della C. d. Barbagrigia 33 Baiocchi Davide 27 Barcella Valentina 17


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TOP

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TOP GIOVANE 2013 RAZZA NOME DEL CANE GRUPPO 5 Samoiedo FEBAK OF BOBBIE DEL BAFFIN Alaskan Malamute HEAVEN'S STARS DEL BIAGIO Siberian Husky HALIZEN'S BLIZZARD BUSTER Västgötaspets HELLISS OF SHEYTANE Spitz nano tutti colori MISTERIYA DEL ESTO FAIRY AMY Chow Chow ANTONIO BANDERAS FOR NANNI WITH LOVE Akita KIYOKO GO L'OMBRA DELLA LUNA Shiba TINTOWN'S HONEY GO MY MUFFIN Shikoku KORAKUEN KAZEMACHI NO KEN Akita Americano COUNTRYSIDE'S JOURNEY TO DOUBLEDRAKE Cirneco dell’Etna CHEOPE GRUPPO 6 Chien de Saint-Hubert KATHERINE ZETA MONOLOGAS Segugio Italiano p/r DAMA Basset Hound VARENNE DEL MAUNIK Beagle SKAR DELL'ETRURIA 2000 Alpenläendische Dachsbracke ERCOLE DELLA VALLE DEGLI OSCAR Dalmata HERBERIENSIS GALLANT GAMBLER Rhodesian Ridgeback HARMAKHIS WINSDOM VASHA GRUPPO 7 Bracco Italiano r/m POLCEVERA'S DORIA Bracco Ungherese p/c ALADINO DEL FATALBECCO Epagneul Breton a/c ULISSE Pointer Inglese FRANZINI RUBINO Setter Inglese IGOR Setter Irlandese NICK JONAS DEGLI ANGELI ROSSI GRUPPO 8 Nova Scotia Duck Tolling Retriever WELCOME TO THE JUNGLE DI CASA TOLLER Labrador Retriever AZURYOSEMITE Cocker Spaniel Inglese rosso FRANCINI'S JAMES BOND Cocker Spaniel Inglese nero - nero focato FRANCINI'S SIMPLY THE BEST Welsh Springer Spaniel FERNDEL FASHION NEWS Cocker Americano SOUND OF SILENCE DEI GINI Cão de Agua Português DEA GRUPPO 9 Biçhon Havanais HARLOW DE LA TOUR DE SENLIS Bolognese EUFORIA DEL VIALE DEI PLATANI Barbone Grande mole marrone SAMARCANDA BRITANNIA Barbone Grande mole nero SAXON GARBATELLA Barbone Media mole marrone DELIGHT EXPRESSION LESOTHOBROWN Barbone Media mole nero JASENAK DREAM BABY Barbone Nano nero FINNHIT'S SYLVI KEKKONEN Barbone Miniatura g/a/r SOLNES RAINBOW Chinese Crested Dog senza pelo WHAT COULD BE BETTER TO DAKOTA Chihuahua p/c FAST AND FURIOUS DI RIO GALERIA Chihuahua p/l MARISOL Cavalier King Charles Spaniel FLAUBERT Chin BOMBASTIC LOVE DEL PASSO DEL TURCHINO Epagneul Nano Continentale Papillon DYLAN DOG Bouledogue Francese VITELLOZZO D. P. NELLA TERRA DI MEZZO Carlino fulvo, argento, albicocca VOGUE'S MADE LANE

PROPRIETARIO

P

Saccani Giuseppe Scatizzi Mara Rosin Claudia Agnelli Federica Russo Claudia Rosolia Antonino Nanni Favaretto Fabio Balducci Rossano Montanarini Orlando Masutti Elisa Barberis Tiziana

54 20 40 12 41 16 51 42 18 24 17

Dorato Egle Ghidinelli Matteo Marchese Sebastiano Nuciari Paola Di Loreto Giuseppe Ricchetti Francesco Lovino Chiara

17 3 41 35 12 23 25

Pastorelli Giorgio Poggini Alessandro Begali Giordano Barzaghi Claudio Bertuzzo Claudio Gibbisi Loreto

30 21 9 18 6 34

Frasson Simone Mauri Monica C. Paltro Armando Francini Angela Froreich Claudia Cascioli Claudia Galiazzo Valentina

17 10 58 69 21 30 20

Vincenzi Eder Elli Lorena Zanardo Marco Tassinari Carolina Catani Sara Menghini Carla Prever Claudia Rivi Letizia Milanesi Valeria Elena Pizzoli Gloria Perricone Gabriella Ugolotti Oscar Leardi Valentina Basilico Alessandro Mazzola Michele Barbieri Marco

13 19 11 28 15 22 22 32 17 44 41 16 26 22 25 42


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TOP GIOVANE 2013 RAZZA Carlino nero Boston Terrier GRUPPO 10 Levriero Afgano Saluki Levriero Russo Azawakh

NOME DEL CANE PARADIZ RONADO ISMAELE MARYLIN MONROE DWOR ALEKSANDRIA

PROPRIETARIO All. Akrosja di Lubrano All. Himalia's Style

WAY UP JACK SPARROW Papi Dalila SULEIMA DIVINA Benedetti Tiziana RUSSIAN SPELLBOUND EARL OF ERAKLYON Paltro Armando TOMBOUKTOU'S GHIMBALA AT KEL ALBUFERA Boscolo Pelo Elisa

FINALE TOP DOG 2013: la terna giudicante • Balducci Francesco (Italia) • Brace Andrew (Gran Bretagna) • Ericsson Dan (Svezia)

P 15 43 37 11 21 12


Affissi approvati dal Consiglio Direttivo e ratificati dalla FCI Accatino Agnese “Bernerdok’s Aunts” Bovaro del Bernese Str. Verna 1/A 10040 Cumiana (TO)

Cardin Stella Passion of Stars” Australian Shepherd Via Balla 2/I 35010 Campodoro (PD)

Cuccarese Domenico “di Santa Bruna” Setter Inglese Via Togliatti 35 75020 Scanzano Jonico (MT)

Amoroso Roberto “Island Balck Paradise” Terranova Via Celona 19 90145 Palermo (PA)

Carlevaro Alessandra “Ideally Ice” Siberian Husky Cascina Gerola 20060 Truccazzano (MI)

Cuccarese Gaetano “della Vecchia Baviera” Boxer Via della Libertà 21 33039 Sedegliano (UD)

Baglieri Corrado “delle Terre di Sicilia” Boxer Via Circonvallazione Ortisana 56 97015 Modica (RG)

Carrara Lucia “Dallemillerughe” Shar Pei Via Pascoli 8/A 24030 Mapello (BG)

D’Arcangeli Fabrizio “del Vecchio Mattatoio” Mastino Napoletano Via Orbetello 14 00040 Ardea (RM)

Barbonaglia Ilaria “del Bosco Mignolo” Bassotti Via Cassi km 38.033 01036 Nepi (VT)

Castagna Emanuele “della Valle del Gabbiano” Pastore Tedesco C.da Gabbiano 8 63833 Montegiorgio (FM)

Da Prato Maria Cristina “del Lago di Massaciuccoli” Epagneul Breton Via Puccini 223 55048 Torre del Lago Puccini (LU)

Beneventi Mariarosa & Ciampà Salvatore “Sinergy Dog” Pastore Tedesco Via Volta 13 42030 Vezzano sul Crostolo (RE)

Castiglioni Roberto “Snoopyland” Beagle Via Monfalcone 11 21052 Busto Arsizio (VA)

Davies Lucia “Lulu Black Wood” Barboni Via Storo 57 00054 Fiumicino (RM)

Bertelli Francesca “Made of Candy” Chihuahua Via S. Ambrogio 24 25088 Toscolano Maderno (BS)

Cipollini Sergio “dell’Antica Brughiera” Mastino dei Pirenei Via G. Giusti 5 20025 Legnano (MI)

Della Torre Monica “Zara of Tower Bull” Bulldog Viale Immacolata 03030 Castrocielo (FR)

Biagi Ida Lisa “dei Breton del Montecchio” Epagneul Breton Str. Querciaiolo 17 01100 Viterbo (VT)

Collura Massimo “Delloronero Kennel” Dobermann Prov. Lucchese 525 51030 Serravalle Pistoiese (PI)

Depyak Nataliya “Magic Dogs & Kristianden” Zwergpinscher Via Breccelle 35 83024 Monteforte Irpino (AV)

Buonfrate Mario “La Cuccia di Esmeralda” Rottweiler Via Sciabelle 11 74122 Taranto (TA)

Colorio Maria Rosa & Bonfanti Valentina “Colorio’s” Shih Tzu Via Cantone 9/C 23899 Robbiate (LC)

Di Franco Antonio “del Taras Tarentum” Cane Corso Via G. Baracca 232 74020 Leporano (TA)

Campi Giorgia “della Carboncina” Golden Retriever Str. Moglie Verdi 24 17014 Cairo Montenotte (SV)

Crulli Michele “del Grande Impero” Boxer Loc. Parnacciano 15 06016 San Giustino (PG)

Di Vuono Elisa “Edivi Eyes” Golden Retriever Via XXV Aprile 14 15060 Sardigliano (AL)

70


Esposito Pio “del Pugnans Vesuvii” Shetland Via Marconi 87 80053 Castellammare di Stabia (NA)

Imperato Alberto “Vom Hause Imperial” Rottweiler Via Ceresio 19 21015 Lonate Pozzolo (VA)

Molendi Alessandra & Di Natale Andrea “del Monte Conero” Dobermann Via Concio 7/A 60026 Numana (AN)

Fazio Francesco & Arminio Marinella “Fukushu-no Kensha” Akita Via dei Mille 4 02100 Rieti (RI)

Locatelli Antonio “dell’Antonio Carvico” Setter Inglese Via C. C. Gerolamo 108 24030 Carvico (BG)

Monastero Maria “Celtic Tower” Petit Basset G. V. Via Mucchiando 10100 Alice Superiore (TO)

Ferretti Nicolino “Wings of Wind” Pointer Inglese Via Mediana 12 Fr. Fontanelle 64032 Atri (TE)

Longoni Giangiacomo “Monterosa” Akita Americano Via dei Pini 1005 21027 Ispra (VA)

Monetti Luana & Bacco Mauro “K-Pass” Bouledogue Francese Via Garubbio 3 35020 Codevigo (PD)

Filotto Nicola “dei Gomberti” Bouledogue Francese Via Vivaldi 25 36070 Castelgomberto (VI)

Lubrano Riccardo “Ricky’s Wolf” Cane da Lupo Cec. Via castagnola 19 03012 Anagni (FR)

Navone Giorgio “Z Kanci Hory” Alpenlaendische Dach. Via G. Torre 12/A Loc. Orero 16010 Serra Ricco’ (GE)

Fontana Roberta “Veio Park’s” Bovaro del Bernese Via Monte Soriano 19/B 00060 Castelnuovo di Porto (RM)

Maione Giovanni & Maione Alessandro “Vesuvian Fire” American Staff. T. Via Cavour 95 80040 Pollena Trocchia (NA)

Olcelli Moreno “dei Campasch” Bayerischer Gebirg. Via Conciliazione 441 23010 Berbenno di Valtellina (SO)

Fresta Sergio “Vom Panormus” Rottweiler Via E. Salgari 69/C 90147 Palermo (PA)

Mancino Lucia “dei Molossi dello Jonio” Cane Corso Via Bosco Gaggioni 215 74026 Pulsano (TA)

Ondretti Egidio & Giansiracusa Carmelo G. “dell’Anfiteatro Romano” Pastore Tedesco Via Lorenzo Frattarolo 40 71036 Lucera (FG)

Garau Pietro Paolo “di Casa Garau” Rottweiler Loc. Medau su Cramu 3 09126 Cagliari (CA)

Martignago Franco “Bulljoy Italia” Bouledogue Francese Via Castagnole 26 31044 Montebelluna (TV)

Paolini Elia “Black Brave Heart” American Staff. T. Via Provinciale Monteleone 2051 47020 Roncofreddo (FC)

Gilardoni Corrado “Coenobium” Deutsch Langhaar Via Bernaschina 23 22020 Faloppio (CO)

Melis Massimiliano “dei Corsi dei Nuraghi” Cane Corso S.P. S.S. Argentiera 2 07100 Sassari (SS)

Parra Claudio & Petta Lucia “By Simba” Epagneul Nana Cont. Via Le Rene 25 56121 Pisa (PI)

Guglielmino Fortunata “dell’Isola di Marnad” Spitz Tedeschi Via Fossa del Pero 5 95030 Pedara (CT)

Meta Cristian & Meta Manuel “Von Hause Ziel” Rottweiler Via Aleardi 6 00013 Mentana (RM)

Pichenino Maria Giulia & Boiocchi Luca “Leonibus” Golden Retrievers Strada dei Quattro Poderi 23 58100 Grosseto (GR) 71


Porfilio Gabriele “dei Conti della Mutilena” Rottweiler Via A. Volta 39 42123 Reggio Emilia (RE)

Santarone Alessandro Clemente & “Wise Beard” Bovaro delle Fiandre Bottani Clemente Maria Via Bellinzona 18 20900 Monza (MB)

Sparti Manfredi “dei Frangipane” Boxer Piazza Virgilio 26 90141 Palermo (PA)

Pozzato Elena “Peacantree” Labrador Retriever Via Levà di Sotto 8 37060 Gazzo Veronese (VR)

Santoro Tiziana “Extreme Angel Eyes” Barbone Via Panaro 51 - 04011 Aprilia (LT)

Stasiana Arianna “Versace Verde Smeraldo” Yorkschire Terrier Via Rossini 45 27010 Linarolo (PV)

Rinaldi Alessandra “Infinity Mon Amour” Spitz Tedesco Via Madonna di fatima 42 95030 Gravina di Catania (CT)

Saviori Egidio “Collies of the Lario Lake” Past. Scozzese P L. Via Cavour 9/A 22020 Bizzarone (CO)

Strozzi Valeria “di Bassottopoli” Bassotto Tedesco Via del Biancospino 126/03 00042 Anzio (RM)

Rizzi Giuliano “Benacensis” Setter Inglese Via Montavoletta 5 37011 Bardolino (VR)

Scanu Marco “di Casa Scanu” Segugi Sviz. del Giura Regione Campos 8 07025 Luras (OT)

Tognato Francesca & Tonolli Andrea “Kollaps” Whippet Via Campalto 27 37036 San Martino Buon Albergo (VR)

Rondinini Luca “di Campoleone” Lagotto Romagnolo Via II giugno 106 Fr. Castelleccio 52010 Capolona (AR)

Serafini Stefano “Jackandfish” Jack Russell Terrier Via Alfortville 8 63074 San Benedetto del Tronto (AP)

Tottoli Elena “Lelen Te” American Staff. T. Via Zucco Panigada 31 25047 Darfo Boario Terme (BS)

Rossetti Albano “della Terra del Falco” Australian Shepherd Loc. Capannone 45 06036 Montefalco (PG)

Serra Fabio “Dellamonade” Past. Scozzese P.L. SP 59 KM 9,7 Loc. Mori Sa Corti 3 09025 Sanluri (CA)

Valentini Luisa “della Terra Rubra” Rottweiler Via P. Sette 1/L 70126 Bari (BA)

Rossi Davide “Rossinensis” Springer Spaniel Ingl. Via delle Tre Torri 10 06132 Castel del Piano (PG)

Severin Barbara “della Casa di Maia” Cavalier King C. S. Vicolo E. Fermi 3 31038 Paese (TV)

Vergnani Valentina “Beautystyle” Bassotti Via Adua 84 42124 Reggio Emilio (RE)

Russo Claudia “Plumules” Spitz Tedeschi Via Bruciate 389 int. 1 47034 Forlimpopoli (FC)

Siragusa Massimiliano “dei Fenici” Epagneul Breton Via del Lino 7 91026 Mazara del Vallo (TP)

Vitulano Michele A. “dei Monti del Duca” Pastore Tedesco Via C. Basile 34/I 74015 Martina Franca (TA)

Sabaini Marco “della Frontiera di Saba” Pastore Tedesco Via Marconi C.na Anna 25020 Quinzanello di Dello (BS)

Solari Romina “di Casa Romina” Labrador Retriever Via G. Cademartori 70 16040 San Colombano Certenoli (GE)

Zomparelli Marco & Montagner Enrico Vom Hause Marker” Rottweiler Via Pratelle 7 03021 Amaseno (FR)

72



successi estero ACCESSO ALLA RUBRICA Best in show: 1°, 2°, 3° classificato Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di giugno solo risultati ottenuti nell’anno 2014

BALTHAZAR’S DARK SIDE FOR ANEESH OF LEI TING Barbone toy Speciale di Parigi 12/1/14 CAC CACIB BOB Giudice S. Desserne Allevatore Of lei Ting Proprietario Tiziano Gargano

PLAY OFF DI RIO GALERIA Chihuahua pelo lungo Raduno Toy breed di Sophia 18 /1/14 1° classificato gruppo 9 Giudice N. Davidovska Allevatore Paolo Tartaro Proprietario Grazia Maria A. Guadagno

BUCK AND SONS NONNA ABELARDA Bulldog inglese Cam.to Sociale Sloveno di Lubiana 18/1/14 1° classificato Best in Show

CUNNINGS MARTINA Welsh Terrier Speciale di Karlsruhe (D) 10/11/13 BOS - Giudice Muriel Froelich Speciale di Karlsruhe (D) 9/11/13 2° classificato gruppo 3

Giudice Lieza Handley Allevatore e propr. Luana Martinini

Giudice Peter Machetanz

Speciale di Metz (F)3/11/13 BOB - Giudice Michel Gauvrit Speciale di Merchweiler (D) 29/9/13 1° classificato Best in Show

ALBA DI SANTAMARIA Cane da Pastore Maremmano Abruzzese Speciale San Marino 7/12/13 BOB - Giudice B. Baic

Giudice Christine Rossier Allevatore e propr. Giuseppe Avveduti

Allevatore Guglielmo Caruso Proprietario Alfonso Cosentino

74


successi all’estero

ANEESH JE SUIS ANGE ET DEMON Barbone toy Expo di Sophia 18/1/14 CAC CACIB BOS Giudice N. Savicic Allevatore Anna Laronca Proprietario Diego Olivo

CUNNINGS MARCUS Welsh Terrier Speciale di Merchweiler (D) 29/9/13 BOS - Giudice Elisabeth Feuz Speciale di Metz (F) 3/11/13 BOS - Giudice Michel Gauvrit Speciale di Karlsruhe (D) 9/11/13 BOS - Giudice Richter R. Jacobs Speciale di Karlsruhe (D) 10/11/13 2° classificato gruppo 3

POCAHONTAS DELL’ETRURIA 2000 Bealge Expo di Celje (SLO) 23/2/14 1°classificato gruppo 6 Giudice Otakar Vondrous Allevatore Allev. Dell’Etruria Proprietario Allev. Whiteax

Giudice Christine Rossier

Expo di Amsterdam (NL)13/12/13 2° classificato Best in Show Giudice Rafael Malo Alcrudo

Amsterdam Winner 14/12/13 1° classificato gruppo 3

ROYAL CREST GOLD -N TRICK Giudice Orietta Zilli Allevatore e propr. Giuseppe Avveduti OR TREAT Golden Retriever Expo Int’l Fribourg (CH) 23/2/14 2° BIS Veterani Giudice Moa Person Allev. e propr. Allev. Royal Crest Gold

APRIORI NIZHINSKIY Borzoi Expo di Celje (SLO) 22/1/14 1° classificato gruppo 10 Giudice Iris Ursichtz Allevatore Apriori Kennel Proprietario Francesco Merulli

J. J. AMOUR DE PIERROT Bassotto nano p/c Speciale di Zagaria d 22/11/13 CAC BOB cl. Lavoro Giudice Refet Hadzic Allevatore e proprietario Luisa Nolasco

PRISCO MIKARI Jack Russell Terrier Expo di Celje (SLO) 22/2/14 2° classificato gruppo 3 Giudice Darko Korosec

Expo Celje (SLO 23/2/14 1° BOB - Giudice Maja Korosec Allevatore e propr. Arianna Ollapally 75


successi all’estero

STARLIGHT EXPRESS DEL BIAGIO Alaskan Malamute Expo di Rijeka (HR) 15/2/14 1° classificato Best in Show

CHAYO MAJOR IMPACT AT MAAT Alaskan Malamute Expo di Malta 1/12/13 1° classificvato gruppo 5 Giudice Anca Giura Allevatore Sue Ellis Proprietario Fabrizio Calì

TANO DEL LITORAL Dogo Argentino Expo di Celje (SLO) 22/2/14 2° classificato gruppo 2

LATIN LOVER CIDER CUP Setter Inglese Expo di Ljubljana (SLO) 19/1/14 2° classificato gruppo 7

DAMIANO ITALIAN VIOLETTA COFFEE Jack Russell Terrier Speciale di Hod Hasharon (IL) 1/2/14 BOB - 2° BIS Juniores

TAIDE DEL PARNASO Dalmata Expo di Celje (SLO) 30/11/13 2° classificato gruppo 6

Giudice Blaz Kaucic Allevatore Barbara Gruzzi Proprietario Oriano Vespigani

Giudice Niksa Lemo Allevatore Violetta Jack Kennel Proprietario Roei Hakfar Kennel

Giudice Olga Dolejsovà Allevatore Manola Poggesi Proprietario Francesca Arnetoli

Giudice D.Manton Allevatore e propr. Allev. Del Biagio

76

Giudice Freddie Kindrup Allevatore allev. del Litoral Proprietario Fabio De Rugeriis


successi all’estero

PALLANTE DI CASA CARUSO Cane da Pastore Maremmano Abruzzese Speciale San Marino 7/12/13 CAC

BILLA DI KRISTIANDEN Zwergpinscher Speciale di San Marino 7/12/13 Cl. Intermedia CAC BOS Giudice Liudmila Lavrova. Allevatore e propr. Ismaele Vezzoli

Giudice Mile B. Aleksoski Allevatore Guglielmo Caruso Proprietario Alfonso Cosentino

successi italia ACCESSO ALLA RUBRICA 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

PAOLINA DEL PARNASO TAIDE DEL PARNASO SORRISO DEL PARNASO Dalmata Expo di Gradisca d’Isonzo 14/8/13 1° BIS Gruppi Giudice Eugeny Kujlyaskas Allevatore Manola Poggesi Pr. M. Poggesi, F. Arnetoli, A. Mirizzi

MALAGRIS YUSTAS YUSTINIANO Zwergpinscher Speciale Schnauzer e Pinscher Vrtojba (SLO) 9/11/13 Cl. Campioni CAC Giudice Ole Staunskjaer Allevatore Marina Sergeeva Proprietario Ivano Conto’

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

BLUE VELVET FRIEND DEI DUE MARI Labrador Retriever Expo di Eboli 26/1/14 1° classificato gruppo 8 Giudice Alenka Pokorn All. e pr. Franco e Matteo Galiano

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di giugno solo risultati ottenuti nell’anno 2014

ARESVUMA KABIRI NGUVU Rhodesian Ridgeback Expo di Gradisca d’Isonzo 14/8/13 2° classificato Best in Show Giudice Eugeny Kuplyauskas Allevatore Svetlana Malinnikova Proprietario Renata Capra 77


NOTIZIE DAL MONDO ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 4 aprile 2014 – Anno 60° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati

NUOVO CODICE DELLA STRADA Alcune importanti modifiche per garantire la sicurezza dei cani e del guidatore

PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano

La grata che divide l’abitacolo dal bagagliaio dovrà essere omologata dalla Motorizzazione nel caso sia installata in maniera permanente nell’auto

HANNO COLLABORATO: Roberto Aguzzoni, Anna Albrigo, Paola Bampo, Stefano Belloi, Giorgio Bellotti, Claudio De Giuliani, Danilo Dozio, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Stefano Lovati, Maurizio Meneguzzo, Gianercole Mentasti, Costanza Mozzillo, Daniele Peres, Cristina Pirotti, Mira Polenghi, Zeffirino Riccardi, Marina Salmoiraghi, Rosita Trotti

Le cinture garantiscono sicurezza per il cane e per il conducente.

ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: Rotolito Lombarda Via Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI) SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito Lombarda Via Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI) La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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I tradizionali kennel da trasporto sono ora disponibili in vari modelli e materiali che garantiscono al cane il massimo confort e sicurezza durante il viaggio

GRUPPO CINOFILO DI TERRA D’OTRANTO

L’Art. 169 riguardante il trasporto di per­ sone, animali e oggetti sui veicoli a mo­ tore, redatto nel lontano 1954 (punto 6 n. 320) che recita “è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costi­ tuire impedimento o pericolo per la guida”, è stato così integrato dal nuovo Codice della Strada: “È consentito il tra­ sporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida apposita­ mente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via per­ manente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C. (Dipar­ timento per i trasporti terrestri)”.

RINNOVO DEL CONSIGLIO Si rende noto che il giorno 14 aprile 2014 si terranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio del suddetto sodalizio. In prima convocazione alle ore 07.30 e in seconda convocazione alle ore 19.00.

Ordine del Giorno: 1) approvazione relazione del presidente e rendiconto consuntivo 2) approvazione rendiconto preventivo 2014 3) elezione nuovo consiglio direttivo 4) varie ed eventuali Il Presidente Jari Spagna GRUPPO CINOFILO DI TERRA D’OTRANTO VIA B.CROCE 23 - 73100 LECCE - Tel.0832-372200 Fax:0832-372200


y r e l l a g oto

F

INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ENCI PER VALORIZZARE IL CANE DI RAZZA Se sei interessato, segui il percorso indicato. Cerchiamo foto che ritraggano cani, con le seguenti caratteristiche: - Cani adulti. Cuccioli. - Cani in movimento, in stazione, seduti, a terra. - Cani negli sport cinofili. - Teste in primo piano. - Cani singoli, in gruppo. - Cani di razze diverse nella stessa foto. - Cani ambientati nelle diverse stagioni. - Foto a colori e bianco/nero. - NO PERSONE - NO BAMBINI - Dimensioni: minimo 2MB È possibile inviare più foto ma per evitare problemi con il server, si prega di INVIARE 1 FOTO PER VOLTA a: foto@enci.it Ogni foto dovrà essere accompagnata dalla seguente didascalia: razza, sesso e autore della foto. Per la pubblicazione gratuita delle foto su I Nostri Cani a corredo degli articoli che nel tempo potrebbero essere pubblicati e poi riversati anche sul sito ENCI, ognuna di esse dovrà essere accompagnata dalla seguente liberatoria. Il sottoscritto ……………………………………………………… autore della foto in oggetto che ritrae il cane di razza …………………………………… sesso …………………………………… autorizza l’ENCI alla pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani” e sul sito www.enci.it, e dichiara che la foto è libera da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2014 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.



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