Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 11 dicembre 2015
“organo ufficiale ENCI”
dicembre 2015
VOLPINO TCHIORNY TERRIER BOLOGNESE COPPA ITALIA
Notizie ENCI
SOMMARIO
Il Volpino Italiano domani Fabrizio Bonanno Il ritorno del Bolognese Stefano Paolantoni Il guardiano moscovita Lorena Quarta Lagotti e tartufi Paolo Alessandrini AGILITY: parla Vittorio Papavero Gianluca Di Giannantonio “Torna la grande cerca” Rodolfo Grassi Se all’improvviso ti dà un morso... Giusy Mazzalupi Il tesoro del Giappone Marco Valigi E Molly mi prese per mano Ugo Simonetti L’importanza dell’educazione Clara Palestrini Paola Daffunchio
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Il cane nella società Renata Fossati Gli standard in pillole Notizie dal mondo Tris vincente a Busto Arsizio Rosita Trotti Il Chihuahua e il Pastore Salvatore Cavallaro Vola Zara della Banda Alata Tiziano Pavolettoni
COPPA ITALIA CONTINENTALI
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“La nostra prima volta” Roberto Rossi Coppa Italia, brinda la SABI Marco Ragatzu La riscossa dei Breton R.G.
CHI E DOVE
50 I successi 59 I club 62 Gli allevatori
NOTIZIE ENCI
LE NOSTRE ESPOSIZIONI PROBLEMI E SOLUZIONI PER IL NOSTRO MONDO CHE CAMBIA a cura di Dino Scarso Scrivere a dinoscarso@enci.it Un nuovo spazio dedicato a quanti desiderano un tavolo di confronto o semplicemente prendere atto delle novità ed aggiornarsi in modo costruttivo sul mondo delle esposizioni dove chiunque potrà portare le proprie esperienze e/o proporre le proprie idee di carattere generale.
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Natale, i cinofili e il tempo I traguardi raggiunti come risultato di un prezioso lavoro collettivo. Continuiamo ad essere insieme per continuare ad essere primi Dino Muto
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atale ha la suggestione della memoria che ritorna ed il desiderio della speranza. Ricordi di voci lontane, progetti che giungono dal futuro e desideri di continuare il cammino nei giorni insieme. Sia così per tutti noi, i nostri cari, quanti ci sono vicini nell’amicizia, nel lavoro, nelle comuni passioni. Accogliamo come viandanti e amici quanti vorranno cominciare una nuova strada con noi. E’ il nostro augurio di pace e per una Società civile che non può non respingere l’odio e le divisioni. Insieme, in questo nostro meraviglioso ENCI, abbiamo raggiunto traguardi importanti, accresciuto il prestigio dell’Italia in una cinofilia sempre più diffusa e vicina alla gente. In una cinofilia capace di unire nel significato profondo dello stare insieme. Il percorso non è stato facile perché niente nella Società civile e nella vita di ciascuno, giunge senza intelligente impegno e consapevoli sacrifici. Abbiamo vinto perché insieme abbiamo avuto la capacità, la costanza, l’intelligenza, di voler giungere al traguardo. L’anno che lasciamo alle spalle è stato fecondo di risultati ed ha posto le basi per altre fondate speranze. L’Esposizione mondiale – in concomitanza con l’Expo Universale che ha posto l’Italia al centro dell’attenzione – è stata la più bella di sempre non solo per un’organizzazione definita da tutti pressoché perfetta ma anche con il record di oltre trentamila iscrizioni, la presenza dei massimi dirigenti della cinofilia di ogni nazione, il
recupero ed il riconoscimento del prestigio dell’Italia ed un rilancio del suo ruolo non solo in Europa. A Bologna l’Italia dell’Agility ha stupito il mondo ottenendo successi mai avuti nel passato. Posizioni che abbiamo conquistato e dobbiamo consolidare con un lavoro continuo e sapiente. Proprio come è avvenuto fino ad oggi. Nella cinofilia venatoria ENCI continua ad imporsi, nei tanti successi internazionali, con cani nati e selezionati in Italia. Da sottolineare infine il diffuso interesse dell’opinione pubblica per una cinofilia che sta diventando sempre più a portata della gente e trova unanimi apprezzamenti. L’occasione di un bilancio di fine anno ed i successi conseguiti non possono né devono far dimenticare gli sforzi e l’impegno professionale del Consiglio tutto e del personale ENCI – ed a loro va la mia gratitudine - nel continuo adeguamento delle strutture ad una Società che si sta profondamente e rapidamente modificando ed a cui noi non possiamo non dare il nostro contributo. Solo così potremo vivere il cambiamento da protagonisti. A Voi tutti, cari amici cinofili in prima linea in un impegno che nasce dalla passione e le dà significato, i miei più veri auguri per Festività che voglio credere per tutti fatte solo di giorni sereni, il mio grazie e la mia sincera, profonda gratitudine fermamente convinto che, insieme, non potremo non continuare a vincere.
NOTIZIE ENCI REGOLAMENTI NAZIONALI DELLE PROVE DI LAVORO SU OVINI
AVVISO
• Regolamento Nazionale Generale per le Prove di Lavoro su Ovini • Regolamento Nazionale per Prove di Lavoro tipo Collecting Style (all’inglese) • Regolamento Nazionale per Prove di Lavoro tipo Traditional Style (interrazza) • Regolamento Nazionale per Herding Working Test tipo Traditional Style (interrazza) • Regolamento Nazionale per Herding Working Test tipo Collecting Style (all’inglese) Approvato dal Consiglio Direttivo del 30.10.2012 su conforme parere della Commissione Tecnica Centrale del 24.7.2012 Modificato dal Consiglio Direttivo del 5.10.2015 su conforme parere della Commissione Tecnica Centrale del 06.10.2015 IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2016 Sul sito www.enci.it è possibile scaricare i regolamenti completi.
Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. più volte ritornate, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione di addebito relativa al procedimento disciplinare n. 116/14 nei confronti di ORTESE DONATO. Il Segretario Istruttore avv. Giorgio Griffa”
ALPENLAENDISCHE DACHBRACKE
RUSSIAN TOY PELO LUNGO E CORTO
La limitazione di accesso dei capostipiti al RSR nei raduni e nelle mostre speciali sarà a partire dal 1 luglio 2016. ESTRATTO VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO 19 NOVEMBRE 2015 Il Consiglio Direttivo, per quanto attiene al verbale della Commissione Tecnica Centrale del 8 luglio 2015: approva la proposta riguardante la razza Alpenlaendische Dachbracke limitando l’accesso al Registro Supplementare Riconosciuti (RSR) solo nei raduni e nelle mostre speciali, a partire dal 1 luglio 2016.
La limitazione di accesso dei capostipiti al RSR nei raduni e nelle mostre speciali sarà a partire dal 1 luglio 2016. ESTRATTO VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO 19 NOVEMBRE 2015 Il Consiglio Direttivo, per quanto attiene al verbale della Commissione Tecnica Centrale del 8 luglio 2015: approva la proposta riguardante la razza Russian Toy pelo lungo e corto limitando l’accesso al Registro Supplementare Riconosciuti (RSR) solo nei raduni e nelle mostre speciali, a partire dal 1 luglio 2016.
NOTIZIE ENCI
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI Ai sensi dell’art. 9, commi 4, 5 e 6 dello Statuto Sociale, si comunica che l’Assemblea dei Soci dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana è convocata in Milano presso l’Hotel Michelangelo Via Scarlatti n. 33 tel 02/67551 alle ore 20,00 di venerdì 22 Aprile 2016 in 1° convocazione ed il giorno 23 Aprile 2016 nello stesso luogo alle ore 11,00 in 2° convocazione. L’Assemblea è valida in prima convocazione quando siano presenti o rappresentati almeno la metà dei voti spettanti alla totalità dei Soci; l’Assemblea sarà valida in seconda convocazione qualunque sia il numero dei Soci presenti o rappresentati.
ORDINE DEL GIORNO Parte Ordinaria Relazione del Presidente sulla gestione dell’anno 2015; 2. Relazione del Collegio dei Sindaci al Bilancio Consuntivo 2015; 3. Approvazione variazioni al Bilancio di Previsione 2015; 4. Approvazione del Bilancio Consuntivo 2015; 5. Programma Generale dell’attività dell’Ente nel 2016; 6. Approvazione del Bilancio di Previsione 2016; 7. Elezione 11 membri del Consiglio Direttivo di cui cinque Soci Allevatori eletti da questi ultimi e sei eletti dai Gruppi Cinofili e dalle Associazioni Specializzate; 8. Elezione di un componente effettivo ed uno supplente del Collegio dei Sindaci; 9. Elezione di tre componenti effettivi e due supplenti della Commissione di Disciplina di 1^ Istanza; 10. Elezione di tre componenti effettivi e due supplenti della Commissione di Disciplina di 2^ Istanza. 1.
VERIFICA POTERI DI VOTO, COMUNICAZIONI AI SOCI ALLEVATORI E COLLETTIVI In caso di impossibilità a partecipare ai lavori assembleari, i soci Allevatori ed i Presidenti dei Gruppi Cinofili e delle Associazioni Specializzate potranno far pervenire la loro delega entro le ore 17,30 del 21 aprile 2016 alla sede ENCI di V.le Corsica 20 in Milano fax 02/70020323, secondo quanto disposto ai commi 4 e 5 dall’art. 10 dello Statuto Sociale e secondo le modalità che seguono. N.B. Possono partecipare con diritto di
voto soltanto i Soci in regola con la quota sociale 2016. I Soci in possesso di deleghe dovranno presentarsi presso la sede sociale ENCI di Milano in V.le Corsica 20 – giovedì 21 aprile 2016 dalle ore 10,30 alle ore 17,30 per il controllo della validità delle deleghe. Non sono ammesse correzioni o cancellazioni sulle deleghe ne è consentito ad un socio delegato di trasferire le proprie deleghe ad un altro socio. Inoltre: - saranno accettate le deleghe trasmesse a mezzo fax se redatte sulla cartolina di convocazione; - se le deleghe vengono redatte su modulo diverso dalla cartolina dovranno essere accompagnate dalla fotocopia del documento di riconoscimento del delegante; - verranno accettate tutte le deleghe, ancorché non registrate nei termini contenuti nella convocazione, se pervenute alla sede sociale ENCI sopradetta, c/o la Commissione Verifica Deleghe, entro e non oltre le ore 17,30 di giovedì 21 aprile 2016; - non saranno accettate le deleghe trasmesse anche a mezzo fax dopo le ore 17,30; - l’indicazione del codice fiscale del delegante è sempre obbligatoria. Per i soci Allevatori Le quote associative dei soci Allevatori pervenute alla sede sociale dell’ENCI dopo il 15 aprile 2016, saranno convalidate soltanto se effettuate con pagamenti in contanti o con altri mezzi a copertura garantita. Le quote Socio Allevatore pagate presso i Gruppi Cinofili/Delegazioni saranno convalidate se effettuate e regolarizzate verso ENCI, entro mercoledì 20 aprile 2016. Per i Gruppi Cinofili/Associazioni Specializzate di razza I Gruppi Cinofili/Associazioni Specializzate di razza devono aggiornare i propri associati e regolarizzare il versamento delle quote all’ENCI utilizzando il programma “Gestione Soci” entro mercoledì 20 aprile 2016. Il pagamento deve essere effettuato mediante carta di credito. In virtù dell’art. 8.1 lett. c) del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI, il numero dei voti spettanti al Socio Collettivo viene calcolato in relazione ai propri associati, aggiornati da quest’ultimo sino a tre giorni prima della data dell’Assemblea, ossia fino al 20 aprile 2016. I Soci inseriti dopo tale termine, quindi dal 21 aprile 2016, non concorreranno al computo dei voti spettanti al Socio Collettivo. Il Presidente Espedito Muto
Regolamentazione delle liste Le liste devono essere depositate a mano presso la sede dell’ENCI V.le Corsica n. 20 in Milano entro le ore 17,30 di lunedì 22 febbraio 2016. Il deposito dovrà essere effettuato dal capolista o da persona dallo stesso delegata per iscritto. Della documentazione presentata all’ENCI verrà rilasciato verbale di consegna controfirmato dal depositario. All’ENCI dovrà pervenire l’originale della lista, sottoscritta dal capolista, compilata preferibilmente utilizzando l’apposito modulo distribuito dall’ENCI (1), a mani o reperito sul sito, unitamente all’originale o al fax delle dichiarazioni di accettazione delle singole candidature sottoscritte dai candidati (2). Il tutto dovrà essere accompagnato dalle sottoscrizioni dei Soci Allevatori e/o dei Soci Collettivi a sostegno di ogni lista (3). Le firme di sostegno possono essere raccolte anche a mezzo fax utilizzando preferibilmente, anche in questo caso, gli appositi moduli (3), forniti come sopra detto, e comunque compilati tenuto conto di quanto previsto agli artt. 12.1, 12.6 e 12.7 del regolamento di attuazione unitamente all’indicazione del numero della tessera associativa dell’ENCI, e sempre accompagnati dalla copia del documento di identità. Sia i candidati che i Soci sostenitori delle Liste dovranno essere in regola con il versamento della quota associativa dell’anno 2016 al momento della sottoscrizione della Lista.
Modulistica da utilizzare per la presentazione delle liste La modulistica da utilizzare (1) (2) (3) per la presentazione delle liste dei candidati al rinnovo delle cariche sociali dell’ENCI sarà disponibile sul sito www.enci.it. Le liste sono predisposte secondo quanto previsto dal Regolamento di attuazione approvato dall’Assemblea dei Soci ENCI il 21-22 Aprile 2006 e ratificato con D.M. n. 21909 del 28 Giugno 2006. (art. 12.1; 12.2; 12.3; 12.4; 12.5; 12.6; 12.7).
Pubblicazione delle liste “Non meno di trenta giorni prima dell’assemblea, verificata a cura degli uffici dell’ENCI la regolare presentazione delle liste e l’eleggibilità dei singoli candidati, tutte le liste ammesse e i relativi programmi vengono pubblicati sull’organo dell’ENCI e sul sito web”. “L’elezione dei componenti del Consiglio Direttivo avviene sulla base di liste mentre quella dei componenti del Collegio dei Sindaci e delle Commissioni di disciplina avviene mediante il meccanismo della votazione di candidati presentati direttamente in assemblea”.
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Allevamento - Tradizione Cultura e Prospettive
Il Volpino Italiano domani
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Foto Odilia Piscedda
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n un precedente articolo pubblicato, avevo, tra gli altri argomenti, accennato alla genesi dei volpinoidi che come tutti sappiamo, è talmente remota da essere individuabile solo in una temporalità molto approssimativa. Emoziona il fatto che, questo ceppo abbia disinvoltamente attraversato i secoli tipicizzandosi poi localmente e dando vita alle varie razze che oggi sono una splendida realtà perché da sempre allevate con ogni cura nei rispettivi Paesi di origine. In Italia non fu così e l’italico Volpino si avvicinò pericolosamente al baratro dell’estinzione ma per fortuna fu oggetto di una meritoria opera di recupero (dapprima per la varietà bianca e in tempi successivi per quella rossa) che prosegue con buoni risultati. L’accresciuta maturità culturale ha fatto sì che anche la Cinofilia Ufficiale dedicasse un’attenzione più consona rispetto al passato nei confronti delle razze autoctone. Ma la Cinofilia Ufficiale in sé non può molto se manca la volontà degli allevatori i quali sono peraltro parte integrante di essa. Da sempre la cinofilia e la cinologia non conoscono confini di nessun tipo. Noi allevatori cinotecnici siamo orgogliosi custodi e artefici di una parte rilevante del patrimonio zootecnico mondiale e siamo attenti interpreti di una cultura che dobbiamo impegnarci a rendere sempre più capillare. Questo significa non cedere alla tentazione di spettacolarizzare tutto anche per non falsare la nostra immagine ed evitare che il pubblico sia portato a fraintendere il nostro lavoro selettivo. Questi criteri hanno sempre ispirato e ispirano gli allevatori del Volpino Italiano soci dell’ATAVI (Associazione Tecnica Amatori Volpino Italiano) il cui Comitato Tecnico ha sempre posto la dovuta attenzione nel propugnare una corretta selezione morfo-caratteriale. Sotto questo irrinunciabile profilo la situazione attuale appare più che soddisfacente nella sua globalità ma occorre lavorare sapientemente in prospettiva futura. L’eco della esposizione mondiale 2015 non è destinato a spegnersi tanto presto e per noi volpinisti l’evento si è tradotto nell’opportunità di fare il punto della situazione sia visionando i soggetti esposti nelle due giornate, che in occasione dell’approfondimento tecnico propiziato dal convegno di razza dove si è disquisito ampiamente in maniera omnicomprensiva sui fattori morfo - caratteriali e sanitario. Sotto quest’ultimo aspetto ci siamo anche riallacciati a una va-
i nostri
Cani
Anno 61 num. 11 dicembre 2015
lida iniziativa attuata dall’ENCI che ha messo a disposizione più agevolmente “sotto controllo” la situazione. delle Associazioni Specializzate un consulente scientifico nella Per quanto riguarda la varietà rossa, il lavoro di ricostituzione qualificata persona del dr. Stefano Marelli, genetista e ricercainiziò nel 1997 e, a partire da quell’epoca, furono iscritti i primi tore, con il quale l’ATAVI ha interloquito proficuamente. soggetti al Libro genealogico. Morfo - caratterialmente parlando, la situazione è, come ripeto, L’opera selettiva procede attivamente con più linee di sangue e si soddisfacente ma bisogna ricercare quella variabilità genetica notano soggetti di buon tipo che autorizzano a ipotizzare una che consente un corretto sistema di allevamento in quanto preprospettiva ragionevolmente ottimistica. vede l’utilizzo mirato di soggetti provenienti da più linee di sangue e comunque portatori La situazione sanitaria merita di determinate caratteristiche un cenno preceduto da una doanche non necessariamente verosa premessa a livello genePositivo impegno dell’ENCI fissate che però garantiscono rale. per lo sviluppo della razza. una multifattorialità utile sotto E’ invalsa la pessima abitudine molteplici aspetti tra cui quello di rendere note “statistiche” Il ruolo del consulente scientifico Foto Luigino Pellegrini
di evitare che taluni difetti si radichino a tal punto da diventare “difetti di popolazione”. Per quanto concerne la varietà bianca è noto che il lavoro di ricostruzione si incentrò su un ristretto numero soggetti - taluni anche validi - ma con poche alternative per quanto riguardava le linee di sangue. Opinabile una successiva immissione spontanea effettuata ricorrendo al Kleinspitz bianco che non poteva dare felice risultato. Il proseguo della selezione impone adesso di ampliare il numero delle linee di sangue ricorrendo a soggetti di idonea tipi-
cità ancora presenti in zone molto delocalizzate e quindi verosimilmente lontani dai soggetti portatori delle usuali linee di sangue. Questo lavoro selettivo compete a noi allevatori italiani perché non esistono nelle altre nazioni dove il Volpino Italiano è allevato linee di sangue locali diverse dalle nostre. La diffusione numerica della razza, incoraggiante in molte nazioni, da anni si mantiene costante in Italia come ha sottolineato al convegno tenutosi alla mondiale 2015 il vicepresidente dell’ATAVI Massimo Fiorini, e ciò può essere vantaggioso perché si può tenere
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che tali non sono perché riconducibili a un ristretto numero di soggetti. Quando, ad esempio, si afferma che nella tal razza vi è un’incidenza più o meno alta di una certa patologia, lo si deduce in base a una campionatura sempre molto relativa di cani esaminati. Sarebbe più probante (e scientificamente più corretto) render noto che annualmente vengono iscritti al Libro genealogico tot soggetti della tal razza e precisare il numero di soggetti sottoposti a specifici accertamenti diagnostici. Diversamente si fornisce un’informazione viziata nella forma e nella sostanza. Ciò premesso, il Volpino Italiano -anche in virtù della costruzione corretta nella stragrande maggioranza della popolazionenon presenta patologie scheletriche di rilievo. Qualche sporadico caso di lussazione congenita della rotula è imputabile a difetti soggettivi di costruzione che interessano tutto il treno posteriore. Finora mai riscontrata nel Volpino Italiano Rosso, la lussazione congenita del cristallino interessa qualche soggetto nella varietà bianca. La situazione è monitorata e potrà continuare ad esserlo solo se gli allevatori continueranno responsabilmente ad effettuare il test in base al Protocollo vigente in tutte le diciassette Nazioni aderenti all’UMAVI (Unione Mondiale Associazioni Volpino Italiano) i cui scopi sono:
Foto Luigino Pellegrini Volpino italiano dal mantello rosso. Ancora una rarità
• Favorire la diffusione della razza mediante criteri zootecnici di allevamento improntati agli usuali canoni di una corretta selezione . • Approfondire tutte le tematiche istituzionali, tecniche e sanitarie, uniformando i protocolli di ricerca di eventuali patologie. Questo è già stato attuato per la PLL (lussazione congenita del cristallino). • Coltivare un interscambio di esperienze tra le varie realtà nazionali attraverso una concreta e continua collaborazione intesa ad ogni livello, di cui si fanno garanti gli Junior President delle rispettive Nazioni aderenti all’Unione mondiale. • Creare - per la corretta interpretazione e rigorosa osservanza dello standard di razza - delle linee-guida per gli allevatori e i giudici di esposizione. In merito si è provveduto in sede di aggiornamento dello standard -in attesa di ratifica da parte della FCI , dove si sono precisate le linee guida anche in riferimento a una maggior precisione della descrizione dei colori delle due varietà che devono essere bianco-latte e rossocervo. • Organizzare, anche nell’ambito di esposizioni canine di importanza rilevante, Raduni e incontri tecnici. A questo proposito sono stati organizzati due eventi importanti in Polonia nel 2014 e alla mondiale di Milano nel 2015. In queste occasioni sono stati assegnati, nel contesto del giudizio morfologico, i titoli onorifici di “Campione UMAVI”. Per il conseguimento degli obiettivi enunciati, è prevista la formazione di Commissioni apposite formate da tecnici nelle rispettive specializzazioni. Fabrizio Bonanno
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NOTIZIE ENCI CANE DA PASTORE SCOZZESE A PELO CORTO E LUNGO
OBEDIENCE
Il divieto di accoppiamento tra soggetti entrambi fenotipicamente merle di razza cane da pastore scozzese a pelo corto e a pelo lungo partirà dal 1 gennaio 2016. Il consiglio Direttivo del 19 novembre 2015, riscontrate le proposte formulate dalla Commissione Tecnica Centrale (su proposta della società Italiana Collies), ha deliberato di recepire le indicazioni contenute: * divieto di accoppiamento tra soggetti entrambi fenotipicamente merle (eterozigoti Mm) al fine di evitare la nascita di soggetti omozigoti (doppio merle MM), a partire dal 1 gennaio 2016.
Il Consiglio Direttivo nella giornata del 5 ottobre 2015 ha approvato le Norme Tecniche ed Organizzative delle Prove di Obedience e le Schede di Giudizio.
DEUTSCHER JAGD TERRIER REGOLAMENTO PROVE DI LAVORO E TEST ATTITUDINALI PER DEUTSCHER JAGD TERRIER
Sul sito www.enci.it è possibile scaricare l’intero fascicolo
PER I TERRIER (escluso il Deutscher Jagd Terrier) REGOLAMENTO PROVE DI LAVORO E TEST ATTITUDINALI PER TERRIER (ESCLUSO IL DEUTSCHER JAGD TERRIER)
Approvato dal Consiglio Direttivo dell’ENCI del 5 ottobre 2015 su conforme parere della Commissione Tecnica Centrale IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2016 E’ prescritto in tutte le prove/test tanto il rispetto assoluto dell’integrità fisica e psichica della fauna impiegata quanto quello dell’ausiliare (anche ai sensi degli articoli 544-bis, 544ter, 544-quater e 544-quinquies del Codice di Procedura Penale - TITOLO IX BIS - Dei delitti contro il sentimento per gli animali).
Approvato dal Consiglio Direttivo dell’ENCI del 5 ottobre 2015 su conforme parere della Commissione Tecnica Centrale IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2016 E’ prescritto in tutte le prove/test tanto il rispetto assoluto dell’integrità fisica e psichica della fauna impiegata quanto quello dell’ausiliare (anche ai sensi degli articoli 544-bis, 544- ter, 544-quater e 544-quinquies del Codice di Procedura Penale - TITOLO IX BIS - Dei delitti contro il sentimento per gli animali)
Sul sito www.enci.it è possibile scaricare sia il regolamento che i test attitudinali
Sul sito www.enci.it è possibile scaricare sia il regolamento che i test attitudinali
Un tempo prediletta da re e nobili la razza sta riconquistando le case
Il ritorno del Bolognese
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Una lunga storia testimoniata da tele nche l’origine del Già dal 1400 qualcuno ne apBolognese si perde prezza le caratteristiche, ritradi Carpaccio, Lotto, Tiziano ed altri nella notte dei temendo questi soggetti in dipinti, artisti famosi. L’Expo mondiale ha pi. Di teorie, come che si avvicinano parecchio alle segnato il rilancio con presenze record per molte razze caattuali caratteristiche morfolonine, ce ne sono tante. C’è chi giche della razza. La certezza narra che nascano da incroci che fossero Bolognesi non l’abtra razze da pastore e segugi, discendenti poi da diversi luoghi biamo, ma visionando i dipinti di quell’epoca, si trovano cagnodel Nord Africa e dell’alto adriatico, che avrebbero successivalini di taglia piccola e di colore bianco che ricordano il Bolognese mente originato, diverse razze italiane, spagnole, portoghesi e o il Barbone. francesi. Nel 1496 il Carpaccio, nell’opera “Miracolo della reliquia della La caratteristica di molti di questi cani era un pelo di tessitura croce di San Marco” (Galleria dell’Accademia - Venezia), ci forpiuttosto lanosa che li favoriva assolutamente per il riporto in nisce una testimonianza. acqua. Altre tracce si trovano nelle corti europee, dove il Bolognese è Sembra che proprio per il fatto che si lavorasse molto in consanpresto diventato compagno di salotto di nobili donne e prezioso guineità, visto ovviamente un limitato pool genetico, nascessero oggetto di scambio fra i potenti. Verso la metà del Cinquecento, cani molto piccoli che non potevano essere utilizzati come cani il Bolognese ha conquistato i cuori dell’aristocrazia italiana ed da lavoro. Quindi, questi soggetti di taglia più ridotta, venivano europea. Questi nobili proprietari, infatti, amavano molto farsi tenuti in casa, come cani da compagnia ed utilizzati anche per la ritrarre in compagnia dei loro amici a quattro zampe, divenuti catturava di topi. ormai simbolo di raffinatezza. 10
i nostri
Cani
Anno 61 num. 11 dicembre 2015
Come per altri cani di piccola taglia, erano amati e coccolati dalle famiglie nobili, che scoprendoli, li accolgono nelle proprie case, proprio per i loro piacevoli tratti morfologici ed il carattere dolce, che permetteva un facile contatto con l’uomo. Si potrebbe facilmente credere infatti, che gli stessi nobili, ne ingentilirono le caratteristiche e ne rimpiccolirono ancora la taglia, incrociandoli con i Maltesi che a quel tempo erano già diffusi. All’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia, in un dipinto degli inizi del cinquecento, Lorenzo Lotto ritrae due coniugi con in braccio un piccolo cane bianco che sembra proprio un incrocio tra un Bolognese ed un Maltese. Ed ancora, qualche anno dopo, Tiziano immortala Federico Gonzaga in compagnia del suo amato cagnolino, con accanto la
Venere, dea della bellezza, segno proprio dell’alta considerazione di questa razza. Alla fine del settecento Goya, nell’opera intitolata “Venere con organista, amorino e cagnolino” rappresenta il ritratto della duchessa d’Alba con il suo piccolo cane bianco. È interessante sapere che anche Caterina di Russia alla metà del settecento possedeva questa razza. Il riconoscimento della razza avviene all’inizio del novecento, quando fu redatto il primo standard di razza che, poco si discosta da quello in essere. La razza ha subito una ricostruzione all’inizio degli anni ottanta, in quanto, ahimè, stava quasi per estinguersi, già a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Probabilmente è stata rico-
Foto di gruppo per i Bolognesi che hanno partecipato al WDS 2015
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Gli stessi Scandinavi hanno anche iniziato i test genetici, rotula ed occhi, sui soggetti importati ed allevati, lavorando quindi sulla selezione anche dal punto di vista della salute. È allevata anche in Russia, dove, già dai tempi di Caterina di Russia erano presenti dei soggetti di questa razza.
LA CURA DEL MANTELLO La cura del mantello del Bolognese richiede senza dubbio meno impegno rispetto al mantello del Maltese. Ovviamente, una corretta e sana alimentazione favorirà le condizioni del mantello. Si consiglia prima di ogni bagno, l’uso di spazzola e pettine a denti larghi, partendo dal basso verso l’alto e quindi dal sottopelo. Si può procedere al bagno ogni volta che se ne avverta l’esigenza e comunque è consigliabile farlo almeno ogni due settimane. L’utilizzo di prodotti specifici e di qualità faciliteranno lo spessore e la consistenza del mantello. Quindi, è bene utilizzare degli shampoo e balsami e/o guaine che siano preparati per il condizionamento del mantello del cane. Esistono tra l’altro prodotti specifici per manti bianchi, che facilitano il mantenimento del colore. Data la caratteristica di un mantello a boccoli, dopo il risciacquo, è bene non frizionare troppo il mantello, asciugandolo come se si volesse tamponare. Si consiglia di utilizzare l’asciugatore, modulato con aria tiepida, utilizzando soprattutto le mani ed evitando il più possibile l’utilizzo del pettine o della spazzola, proprio per favorire il mantello alla sua formazione naturale del boccolo. Il mantello del Bolognese deve essere il più naturale possibile, pertanto non vanno utilizzate forbici e laddove si utilizzassero, va fatto con molta cautela, senza mai mostrare tagli netti o profondi. Le forbici possono essere utilizzate per rimuovere l’eccesso di pelo dai cuscinetti plantari, intorno all’occhio, qualora dia fastidio e nella zona anale. Il boccolo avrà maggiore consistenza nel soggetto adulto, piuttosto che nel cucciolo. Per i cani che frequentano le esposizioni si consigliano lavaggi più frequenti. Meglio sempre lavare il soggetto da esposizione due o tre giorni prima della gara, onde favorire la ricostituzione naturale del boccolo. Il mantenimento in buone condizioni del mantello del Bolognese comporta un modesto ma costante impegno, rispetto ad altre razze a pelo lungo. Due o tre volte alla settimana va spazzolato e pettinato, mentre il contorno degli occhi ed i baffi vanno puliti quotidianamente con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua borica al 3%, diluita con un po’ d’acqua o con gli appositi prodotti a base di camomilla, facilmente reperibili nei negozi specializzati per animali, per evitare che il pelo si ossidi e si ingiallisca. struita con l’intrusione di altre razze, tra cui il Bichon Frisé, il Barbone ed il Maltese. Venivano quindi riconosciuti tutti quei soggetti che si avvicinavano maggiormente a quello che è lo standard di razza, via via poi con gli anni si sono ottenuti e si stanno ottenendo buoni risultati. Negli ultimi vent’anni c’è stata sicuramente un’evoluzione della razza, basti pensare a ciò che si vedeva negli anni ottanta, soggetti bassi sugli arti, di taglia grande e che presentavano macchie considerevoli sui loro mantelli, raramente con i tipici boccoli. Di conseguenza, il patrimonio genetico per questa razza era assolutamente insufficiente. La razza ha iniziato ultimamente a suscitare interesse nei Paesi Scandinavi, dove ci sono allevatori che stanno ottenendo eccellenti risultati.
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SITUAZIONE DELLA RAZZA Considerato che abbiamo rischiato di perdere la razza, dobbiamo ritenerci soddisfatti dei numeri e soprattutto della qualità della stessa attualmente presente, in costante aumento. Oggi la razza è bene allevata nel nostro Paese e gli allevatori italiani hanno posto le basi alla creazione, con le loro linee di sangue, all’allevamento nei Paesi Scandinavi ed in Russia. Alla nostra passata esposizione mondiale erano presenti ben 80 soggetti e questo numero ha segnato il record delle iscrizioni di tutti i tempi. Non c’è ancora diffusione della razza nei Paesi oltre oceano ma per esempio, in Inghilterra si lavora affinché venga presto assegnato il CAC e quindi il titolo di Campione Inglese. Stefano Paolantoni
Struttura e carattere del Terrier Nero Russo
Il guardiano moscovita
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olete un cane da guardia eccezionale, robusto e resistente e in grado di adattarsi alle condizioni più difficili? Ecco il Terrier Nero Russo o Tchiorny Terrier. Poche razze al mondo sono state selezionate con così tanta attenzione come il Terrier Nero Russo (TNR) forse anche perché l’idea di ottenere una razza che rispondesse a determinati requisiti non era venuta a un singolo cinofilo quanto, addirittura, al Governo Sovietico Centrale. Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, infatti, è stata la massima autorità del Paese ad affidare al Centro di Allevamento Nazionale “Stella Rossa” il compito di creare un cane da guardia e da difesa che fosse in grado di lavorare con immutata efficienza anche in condizioni ambientali e climatiche estremamente proibitive. Le difficili situazioni di lavoro richiedevano di conseguenza caratteristiche come la rusticità, l’adattabilità e l’addestrabilità e dal punto di vista fisico, una taglia importante e una folta pelliccia che lo proteggesse efficacemente dalle intemperie. I primi esemplari della nuova razza furono presentati nel 1955 in occasione di rassegne ufficiali e i risultati ottenuti dovevano essere decisamente buoni dal momento che il Centro Nazionale Stella Rossa ricevette la prestigiosa medaglia d’oro. Nel 1957 furono presentati oltre 40 soggetti alla Mostra Panasovietica dei cani poliziotto che suscitarono un grande interesse, tanto che alcuni furono affidati dal Centro Nazionale ad allevatori privati,
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permettendo così che avesse inizio una proficua collaborazione tra “pubblico” e “privato”. L’anno successivo è fondamentale per il TNR, perché viene pubblicato il primo standard di razza (corredato dalle istruzioni per l’addestramento e l’utilizzo), una preziosa linea-guida per migliorare ulteriormente la selezione, non solo dal punto di vista caratteriale ma anche da quello morfologico. La cinofilia ufficiale si accorgerà di questo tesoro sovietico molti anni dopo: nel 1981, infatti, il Terrier Nero Russo viene riconosciuto nella madre patria (con la redazione del primo vero standard ufficiale emanato dalla Direzione Generale del Ministero dell’Agricoltura), due anni dopo sarà la volta della Federazione Cinologica Internazionale,che lo inserirà inizialmente, considerato il nome, nel gruppo dei terrier. Questa decisione non fu gradita al Kennel Club Russo che temeva di veder sminuite le sue qualità di cane da lavoro, per questo chiese, e ottenne, il suo trasferimento al più consono gruppo 2, quello dei cani da difesa e utilità.
IL CONTRIBUTO RIESENSCHNAUZER Per quanto condotti nella più totale segretezza, si sa che negli esperimenti per ottenere il TNR presso il centro di Allevamento Stella Rossa si utilizzarono diverse razze che, almeno dal punto di vista morfologico, non sembrano aver lasciato il segno:
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Rottweiler, Airedale, Terranova, Pastore della Russia Meridionale e di alcune razze autoctone quali il Lupo Alsaziano e l’Alano Moscovita. Il ricorso a queste razze, del resto, non diede i risultati soddisfacenti, tanto che presto questa strada fu abbandonata. Le cose cominciarono a migliorare decisamente quando si scoprì che il Riesenschnauzer Roj, accoppiato con femmine di razze diverse, dava sempre dei discendenti che avevano in comune il mantello scuro, la struttura robusta e la testa lunga ed importante. Confortati dai risultati, si continuò ad utilizzare Roj e i suoi di-
scendenti, selezionando i cuccioli migliori e più robusti. E non c’è dubbio che il Terrier Nero Russo possa ricordare lo Schnauzer Gigante, dal quale tuttavia si differenzia molto per la struttura più massiccia, la maggiore taglia e la tessitura del pelo completamente diversa.
L’altezza al garrese desiderata nei maschi è 72-76 (peso 50-60 kg), nelle femmine 68-72 (peso 45-50 Kg).
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POCO DIFFUSO IN EUROPA Nonostante le indubbie qualità caratteriali il TNR non è una razza particolarmente diffusa nel nostro Paese, ogni anno infatti vengono iscritti al Libro genealogico una cinquantina di soggetti (56 nel 2010, 34 nel 2011, 46 nel 2012, 47 nel 2013 e 62 nel 2014), un numero in linea con la sua diffusione nel resto d’Europa (nel 2014 sono stati iscritti 13 esemplari in Francia, 55 in Gran Bretagna, 41in Spagna e 129 in Germania). A questi numeri tutto sommato esigui ha senz’altro contribuito la politica di totale chiusura al mondo occidentale dell’allora impero sovietico, che ha fatto vivere la razza in uno splendido isolamento determinando una conoscenza tardiva da parte dei cinofili stranieri. La prima apparizione in Italia del Terrier Nero Russo risale agli anni Novanta, grazie a un allevatore che aveva avuto modo di conoscerlo in occasione di un’esposizione mondiale. Poco dopo cominciano le prime importazioni dai Paesi dell’Est come Ungheria, Cecoslovacchia e Polonia, che facevano praticamente da collegamento tra l’allora Unione Sovietica e il resto d’Europa, consentendo agli allevatori italiani di lavorare con soggetti provenienti dall’Unione Sovietica, a volte dietro il cane con coscia moderataportati in questi Paesi dall’esercito. Selezionato dai russi mente lunga e leggermente obliqua e Nel gennaio 1996 è arrivato in Italia il nell’allevamento nazionale piedi leggermente più piccoli degli anprimo soggetto russo che ha potuto ottenere l’iscrizione al Libro genealogico, “Stella Rossa” è rustico e fedele. teriori. Il movimento è sciolto e ben equilila femmina Kuzina Olex iz Chernoi Stai; Cos’è il test caratteriale e della brato, il movimento tipico è un trotto da allora gli allevatori italiani hanno socializzazione energico con lunghi passi, derivante da intessuto ottime relazioni con gli allevauna potente spinta del posteriore e sitori russi e sono così potuti entrare in gnificativo allungo degli anteriori. possesso di soggetti che hanno contribuito a migliorare notevolIl mantello è doppio, con pelo esterno duro, spesso, leggermente mente lo standard della razza nel nostro Paese, ottenendo lusinondulato e un sottopelo morbido, corto e fitto; la lunghezza del ghieri successi anche nelle più importanti competizioni cinotecpelo naturale e non strippato è 5-15 cm, quello della testa è molto niche. ben sviluppato e forma abbondanti sopracciglia, baffi e barba. Il colore è nero, è permesso il nero con trascurabile mescolanza di COME È FATTO pelo bianco, non sono ammesse macchie. Il Terrier Nero Russo è un cane di grande mole, con ossatura UNA TOELETTATURA CONTENUTA massiccia, muscolatura potente e spiccata differenza fra i due sessi. Ha testa massiccia ma proporzionata al corpo, stop visibile La folta pelliccia, formata da un pelo esterno spesso, leggermente ma non acuto, tartufo largo e nero, muso forte leggermente più ondulato e da un sottopelo morbido, corto e fitto non è di difficile corto del cranio con baffi e barba a dare un aspetto rettangolare manutenzione, ovviamente fatta eccezione per i soggetti destie smussato; gli occhi sono di media misura, di forma ovale, scuri, nati a una carriera espositiva. le orecchie pendenti, attaccate alte con padiglione spesso. Il collo Sicuramente il cucciolo va abituato il prima possibile a prendere è forte e muscoloso, il corpo solido e ben proporzionato, il garconfidenza con gli attrezzi del mestiere (pettine, spazzola forbici rese alto e ben sviluppato, il dorso diritto e muscoloso, la groppa e tosatrice) affinché una volta adulto si sottoponga alle varie opemuscolosa leggermente discendente, il torace lungo e ampio. razioni senza fare problemi. La coda è spessa alla radice e inserita alta, portata in modo Il segreto è esaltare le forme del TNR senza però stravolgerne la brioso in movimento ma la radice non deve inclinarsi sul dorso; natura. tradizionalmente tagliata nel Paese di origine, la forma preferita Lo stesso standard, del resto, precisa che la toelettatura ha più se integra è a sciabola o a falcetto. scopi funzionali che estetici, il pelo tagliato dovrebbe infatti enGli arti anteriori visti dal davanti sono diritti e paralleli, la spalla fatizzare il carattere di un cane forte e sicuro di sé ma non deve lunga, i piedi larghi, compatti e di forma rotonda con unghie e assolutamente trasformarlo in un cane vezzoso e lezioso. cuscinetti neri, i posteriori diritti e paralleli, piazzati leggermente
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A toelettatura finita un TNR deve dimostrare belle e naturali linee del corpo esibendo maestosità, sicurezza e forza.
RUSTICO E FEDELE Il Terrier Nero Russo, da sempre abituato a lavorare con qualsiasi condizione climatica, è un cane molto rustico che non soffre il freddo nemmeno nei giorni più rigidi, ma non disdegna le comodità di un bel divano o di un morbido tappeto, anche perché è per lui più importante godere del contatto con il padrone piuttosto che avere un grande spazio a disposizione all’aperto dove starsene tutto solo. Dal punto di vista del carattere, possiede tutte le qualità per essere un eccellente cane da utilità, memore del suo impiego a fianco dei militari nello stendere i cavi per le telecomunicazioni, trainarli sugli sci e trasportare viveri e munizioni. Si tratta di un cane estremamente equilibrato e se l’aspetto può incutere un certo timore, conoscendolo meglio non si possono che apprezzare l’indole serena, la socievolezza e la disponibilità che riserva non solo nei confronti delle persone ma anche dei suoi simili; è un po’ riservato verso gli estranei, caratteristica del resto richiesta a un buon cane da guardia, ma senza mai essere inutilmente aggressivo. La sua educazione deve puntare a costruire un rapporto di fiducia, ricorrendo a una ferma dolcezza e alla coerenza, il TNR non accetta né chi si vuole imporre come leader con metodi violenti né chi ricorre a metodi coercitivi e troppo rigidi.
L’IMPORTANZA DEL TEST Un Terrier Nero Russo ben addestrato può mettere in luce le sue migliori caratteristiche e proprio in quest’ottica il Club di razza
(Club Italiano Tchiorny Terrier) ha elaborato un “test del carattere e della socializzazione”, allo scopo di valutare le qualità naturali del cane quali l’equilibrio caratteriale, il livello di socializzazione, la saldezza di nervi e la capacità di difendere il proprio padrone e la famiglia. Il test prevede due prove: 1) adattabilità sociale e indifferenza allo sparo 2) impulso alla difesa del proprietario/conduttore. Nella prima prova cane e conduttore devono passare più volte in mezzo a un gruppo di persone che si muovono in ordine sparso, a un certo punto saranno prodotti rumori metallici e verrà anche sparato un colpo di pistola. Un soggetto equilibrato non deve mostrarsi timido né pauroso ma nemmeno mostrare aggressività nei confronti dei componenti del gruppo, la reazione cercata nei loro confronti è quella di una totale indifferenza o giocosa curiosità, mentre nei confronti dello sparo deve essere indifferente o leggermente interessato all’origine del rumore. Nella seconda prova il conduttore entra in campo con il cane al guinzaglio, da un nascondiglio uscirà un figurante che fingerà, urlando, di attaccare il conduttore. Il cane non deve ovviamente scappare né mostrare atteggiamento timido o pauroso, dovrà invece accorrere in aiuto al conduttore e affrontare coraggiosamente il figurante, mantenendo un atteggiamento vigile nei suoi confronti anche dopo che questi ha cessato l’attività offensiva. Il test è aperto a tutti i cani, purché abbiano superato i 15 mesi di età e costituisce un efficace sistema per sapere se, in caso di necessità, un TNR può essere davvero un valido difensore. Lorena Quarta
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Le prove di lavoro a Bagno di Romagna
Lagotti e tartufi I due migliori soggetti del Raduno BOB Manjla Sessione Cubana del Fatalbecco all. e prop. A. Poggini BOS Rozebottel’s Payboy all. e prop. K. Van Gemert
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i è svolta domenica 4 ottobre 2015 la Prova di Cerca del Tartufo che da molti anni viene organizzata dal C.I.L. in concomitanza con il Raduno di razza di Bagnara di Romagna e che ormai è annoverata da tutti gli appassionati lagottisti probabilmente come la più importante dell’anno su Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco). Per la prima volta, a coronare con successo l’impegno da lungo tempo messo in campo in tal senso dal nostro sodalizio, ci è stata concessa l’assegnazione del CACIT, dando quindi una veste realmente internazionale a questa manifestazione, da sempre frequentata da molti soci stranieri. Per la prova di quest’anno è stato scelto un nuovo luogo di svolgimento, più consono sia per quanto riguarda le caratteristiche dei terreni sia per quanto concerne la loro estensione e fruibilità. Nello spettacolare scenario delle colline della alta val Savio, a poca distanza dalle sorgenti del Tevere, siamo stati ospitati in Comune di Bagno di Romagna all’interno di una magnifica azienda oltre 250 ettari comprendente la più ampia tartufaia controllata presente in provincia di Forlì-Cesena. Il proprietario Pino Valgiusti, il quale oltre che tartufaio è anche appassionato lagottista, ci ha amichevolmente accolto al di sopra di ogni nostra possibile immaginazione, mettendosi a piena disposizione e “sopportando” un vero “assalto” determinato dalla presenza di 134 soggetti iscritti, numero sicuramente importante e che costituisce il nostro record di presenze. I terreni in cui si sono svolte le verifiche zootecniche erano sicuramente all’altezza della situazione: caratterizzati da un ottimo livello tecnico, hanno certamente contribuito a mettere in luce al meglio le qualità dei singoli soggetti esaminati. Il livello si è dimostrato sicuramente alto, confermando il trend positivo che ormai da diverso tempo constatiamo nella nostra razza. Veramente importante la presenza di conduttori stranieri, arrivati da molti Stati del centro e nord Europa, che hanno presentato alle verifiche dei soggetti di vera qualità, provenienti da Paesi in cui la cerca del tartufo, benché non appartenente alla loro tradizione locale, sta negli ultimi anni coinvolgendo un numero sempre maggiore di appassionati, anche in chiave sportiva. Mi sembra doveroso riportare che il premio della “combinata” assegnato al soggetto che ha ottenuto il miglior risultato sia nel Raduno che nella prova di lavoro, aspetto da sempre tenuto ben presente dal Club per mantenere univoche le caratteristiche morfo-funzionali del Lagotto, è stato assegnato quest’anno ad un soggetto proveniente dalla Confederazione Elvetica. Pur nelle mille difficoltà create da una pioggia intensa e battente che ha messo a dura prova per la quasi totalità della manifestazione sia
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RADUNO NAZIONALE - CAMPIONATO SOCIALE PROVA DI LAVORO INTERNAZIONALE 305 Lagotti all’esame dei giudici: Alessandro Zeppi, Giovanni Morsiani, Gilberto Grandi per la bellezza Alvaro Mantovani, Fabrizio Caira, Christian Pandini, Lorenzo Ciacci, Luca Rondinini, Luciano Landi, Paolo Alessandrini, Maria Cristina Sanguinetti, per la prova di lavoro 2/3 ottobre 2015 Bagnara di Romagna (RA) Raduno di bellezza con rilascio di CAC, Raduno nazionale CIL - Campionato Sociale. 4 ottobre 2015 Bagno di Romagna (FC) Prova di lavoro con rilascio di CACCACIT, Prova internazionale. CLASSIFICHE - RADUNO DI BELLEZZA MASCHI Giudice Gilberto Grandi Campioni 1° Ecc Campione Sociale Rozebottel’s Big Spender all. e prop. Van Gemert K. Libera 1° CAC Cavatore dei Boschi D’Oro all. Damaschin C. prop. Eberhardt S. Lavoro 1° CAC Comer Cordis Othello all. e prop. Ruoff U. Intermedia 1° Ecc Joyce all. Robert P. prop. Baugiraud Y. Giovani 1° Ecc Campione Sociale Giovani, Miglior giovane, BOS Rozebottel’s Playboy all. e prop. Van Gemert K. FEMMINE Giudice Giovanni Morsiani Campioni 1° Ecc Bella Verona Chantrel Gorska Fantazja all. Radomska B. prop. Ludvigsen T. Libera 1° CAC Octavia delle Terre di Guà all. Mattiello M. prop. Bortolan G. Lavoro 1° CAC Campione Sociale, BOB Manjla La Sessione Cubana del Fatalbecco all. e prop. Poggini A. Intermedia 1° R/CAC Accompagnatore Ragazzina all. Preisig H-W. prop. Terra Incognita Kennel Giovani 1° Ecc Campione Sociale Giovani Accompagnatore Roma Romantica all. Preisig H.W prop. Backes T.&U. JUNIORES - CUCCIOLI - VETERANI Giudice Alessandro Zeppi MASCHI Juniores 1° MP Marcello all. Chaves Mendes V. L. prop. Shirley J.&L. Cuccioli 1° MP Miglior Cucciolo Dester del Ginestreto all. e prop. Zavagli E. Veterani 1° Ecc Toshiko’s Tru-Pri Rampen Arne Ottar all. Presthaug S. prop. Sundsbarn H. FEMMINE Juniores 1° MP Miglior Juniores Praxtars Jumping Jill all. e prop. Ludvigsen T. Cuccioli 1° MP Tosca di Villa dei Gruccioni all. Lucarelli F. prop. Rodler P. Veterani 1° Ecc Miglior Veterano Comes Cordis Caramella all. Ruoff U. prop. Preisig H.W. TROFEI AGGIUDICATI DA MORSIANI E GRANDI Miglior coppia: FUFI & VILLA BOTTACCI FLORA Miglior gruppo: GINKO + LUPIN DI CAMPOLEONE + NUTELLA DEL MONTE DELLA DEA Trofeo “Luciano Bernabei” per la miglior testa: NUTELLA DEL MONTE DELLA DEA Trofeo per il migliore mantello: OSO DELLA CASCINETTA Trofeo per il migliore movimento e costruzione: ROZEBOTTEl’S PLAYBOY
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“RADUNO DI BELLEZZA E PROVA DI LAVORO RECORD PER IL LAGOTTO ROMAGNOLO”
Con i suoi quasi 350 iscritti il primo fine settimana di ottobre 2015 dedicato al Lagotto Romagnolo ed incentrato sul Raduno Internazionale e sulla Prova Internazionale di Cerca del Tartufo (svoltasi rispettivamente a Bagnara di Romagna e a Bagno di Romagna), è la migliore conferma dell’eccellente lavoro che da tanti anni il Club Italiano Lagotto “Quintino Toschi” riesce a svolgere in favore di quest’antichissima razza romagnola. Sempre di concerto con l’ENCI e con la FCI e grazie all’opera illuminata, scevra da personalismi ed incentrata in modo esclusivo sulla razza, il CIL opera in modo concreto e tangibile, portando avanti (coi raduni di bellezza abbinati alle prove di lavoro) quel fondamentale concetto di “cane da lavoro abbellito” che è la chiave cinotecnica per conservare al meglio una razza canina pura e che ha sancito l’attuale successo del Lagotto nel mondo. Il grande raduno di bellezza (con presenze da 4 continenti del mondo), il simposio tecnico dedicato al lavoro, alle patologie della razza e all’alimentazione del “cane atleta” (con interventi di medici veterinari, esperti e di studiose e ricercatrici di Royal Canin) e la straordinaria prova di lavoro, hanno visto la partecipazione di cani di eccellente qualità complessiva e molto omogenei fra di loro, pur con le inevitabili osservazioni su alcuni difetti ricorrenti che andranno corretti in selezione. Il commento ai colleghi ed amici Gilberto Grandi (che ha giudicato con il sottoscritto ed Alessandro Zeppi il raduno di bellezza) e Paolo Alessandrini, nostro vicepresidente ed uno dei “deus ex-machina” del lavoro e della complessa organizzazione. Grazie a tutti e “avanti così”.
Giovanni Morsiani
Tre giorni di grandi manifestazioni che hanno coinvolto 350 concorrenti PROVA DI LAVORO Libera mista m/f batteria 1. (15 partecipanti, giudice Alvaro Mantovani) 1° Ecc Cuga all. prop. e cond. Gallerini F. Libera mista m/f batteria 2. (15 partecipanti, giudice Fabrizio Caira) 1° CAC CACIT Tom all. Nestola A. prop. e cond. Tomassetti R. Libera mista m/f batteria 3 (14 partecipanti, giudice Christian Pandini) 1° CAC R/CACIT Desy all. Colangelo prop. e cond. Bellomo T. Libera mista m/f batteria 4. (12 partecipanti, giudice Lorenzo Ciacci) 1° ecc BELLA-RIA dal Migliore all. Freese/Davies S. prop. e cond. Collet D. Giovani maschi (15 partecipanti, giudice Luca Rondinini) 1° Ecc Poldo all. prop. e cond. Cianchelli G. Esordienti maschi batteria 1 (9 partecipanti, giudice Luciano Landi) 1° MP Tim all. Pirazzoli D. prop. e cond. Zanelli F. Esordienti maschi batteria 2 (10 partecipanti, giudice Paolo Alessandrini 1° MP Cacao della Metaurense all. Ciacci L. prop. e cond. Fronzetti D. Veterani maschi (2 partecipanti, giudice Fabrizio Caira) 1° MB Toshiko’s Tru-Pri Rampen Arne Ottar all. Presthaug S. prop. e cond. Sundsbarn H. Giovani femmine batteria 1 (8 partecipanti, giudice Paolo Alessandrini) 1° Ecc Nelly all. Galli E. prop. e cond. Ventroni F. Giovani femmine batteria 2 (7 partecipanti, giudice Maria Cristina Sanguinetti) 1° Ecc Safira Safira all. Giusti M. prop. e cond. Gallerini F. Esordienti femmine batteria 1 (8 partecipanti, giudice Maria Cristina Sanguinetti) 1° MP Susy all. prop. e cond. Petroni R. Esordienti femmine batteria 2. (7 partecipanti, giudice Luciano Landi) 1° MP Lisa all. Finessi C. prop. Bellomo D. cond. Bellomo T. Veterani femmine (4 partecipanti, giudice Christian Pandini) 1° MB Dudù all. Strazzari A. prop. e cond. Petroni R.
Combinata bellezza e lavoro. Festeggia D. Collet (a dx) proprietario e conduttore di Bella-Ria Dal Migliore (all. Freese/Davies S.)
I due miglior soggetti della prova di lavoro: CACIT Tom all. A. Nestola prop. e cond. R. Tomassetti R/CACIT Desy all. G. Colangelo prop. e cond. T. Bellomo , insieme ai giudici C. Sanguinetti, P. Alessandrini, L. Ciacci
i giudici che i conduttori, tutto si è svolto in un clima di grande amicizia, collaborazione e sportività. La giornata si è poi conclusa all’insegna della reale tradizione romagnola presso il vicino Centro Turistico Valbonella, dove si è svolta la premiazione e dove ci siamo lasciati con l’augurio di ritrovarci anche il prossimo anno sempre in così numerosa presenza. Un grande ringraziamento a tutti quanti hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione e che con la loro opera, a volte poco visibile, ci hanno permesso di ottenere questo. Paolo Alessandrini (per la Commissione Lavoro del CIL)
IL GIUDICE: “UNA RAZZA IN CONTINUO MIGLIORAMENTO” “Ho giudicato i Lagotti Romagnoli maschi al Raduno del Club di razza il 3 ottobre scorso. Come ogni anno, a quella che è la manifestazione più importante al mondo per il nostro Romagnolo, erano presenti cani e visitatori da tutta Europa, dagli Stati Uniti e dall’Australia. Tre giornate bellissime. Come ho spiegato anche al termine dei miei giudizi, è opportuno fare alcune precisazioni sui cani che mi sono stati presentati. Fermo restando che trovare oggi, nel ring, una testa brutta o molto scarsa è cosa praticamente impossibile (al di là di migliorare qualche occhio chiaro e pochissimi orecchi portati piatti anche in attenzione), è molto opportuno, invece, lavorare sulla lunghezza degli arti e sul garrese basso. Lo standard richiede il torace disceso al gomito e di altezza ideale pari anche al 44% dell’altezza al garrese e, comunque, alquanto inferiore al 50% di quest’ultima. L’arto al gomito sarà quindi il 56% della stessa, conferendo al Lagotto quell’aspetto atletico che gli dovrebbe essere proprio. Erano troppo numerosi i soggetti che non rispettavano tali proporzioni e che avrebbero dovuto avere l’avambraccio più lungo. Troppo numerosi anche gli iscritti nei quali avrei voluto il garrese più elevato e più alto della groppa. Cerchiamo di mantenere le corrette proporzioni del tronco del Lagotto Romagnolo. Stanno diventando troppo simili a quelle del Cane da Acqua Spagnolo. Complimenti a tutti per aver tanto migliorato le groppe; rare, oggi, quelle corte, arrotondate e troppo inclinate. Eccellenti i mantelli e buona la toelettatura, anche se avrei preferito,sugli arti di molti,il pelo più corto. Bellissimi i vincitori delle varie classi e molti dei soggetti che ho piazzato. Grazie a tutti.
Gilberto Grandi
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Agility- Parla Vittorio Papavero, ha guidato l’Italia al successo
“LA MIA NAZIONALE È NATA COSÌ” Concorrente, istruttore,docente nei corsi di formazione e infine coach azzurro. Ho aderito con entusiasmo al grande e rinnovato impegno ENCI presentando un programma che… Incontriamo Vittorio Papavero il coach della nazionale ENCI di Agility Dog, all’indomani del Mondiale svoltosi all’Unipol Arena di Bologna dove la squadra italiana ha ottenuto grandi soddisfazioni in termini di risultati e non solo. Arrivo al Wy Not Dog campo affiliato ENCI dove lo troviamo, in un giorno stranamente nebbioso per essere a Roma, mi accoglie con un saluto che tradisce le sue origini e i luoghi dove ha vissuto. A proposito Vittorio, quando hai iniziato e perché Roma? La mia passione cinofila nasce a Verona, la mia città, nel 1990 con un meticcio di nome Pelè e subito dopo con una Dobermann, Sheeba, con la quale ho ricevuto la convocazione in nazionale e ottenuto importantissime soddisfazioni, poi nel ‘94 mi sono trasferito a Roma dove ho fondato l’associazione “Why not dog center” facendo un percorso di crescita professionale partendo dalla qualifica di istruttore ENCI, docente nei corsi di formazioni per istruttori, ed infine Esperto Giudice di Agility. E la nazionale? Ho respirato l’aria della nazionale in tutte le sue componenti, come concorrente per più di 10 mondiali e con 5 cani in squadra di 4 diverse razze, ed infine negli ultimi anni sono stato assistente al selezionatore. L’attenzione diversa nei confronti dell’agility, avvertita nell’ultimo periodo da parte dell’ENCI e la vicinanza che abbiamo avvertito come squadra con la presenza dei dirigenti in varie occasioni, si è concretizzata quando mi hanno illustrato un progetto a lungo termine al quale io ho aderito con entusiasmo per la parte tecnica. Ho iniziato sottoponendo al Consiglio Direttivo la mia proposta tecnica e dopo aver ottenuto il “via libera” ho stabilito i criteri di selezione mirati a creare una mentalità vincente, dove la convocazione in squadra non fosse l’obiettivo ma il punto di partenza. In questo progetto, una parte importante sono le giovani leve, gli “agilitisti” del futuro. Per loro si è pensato di stabilire una selezione con criterio oggettivo. Meritarsi la convocazione ci è sembrato importante per la crescita, come invitarli ad incontri insieme alla nazionale maggiore. Coinvolgerli e farli crescere, lavorare a stretto contatto con “i grandi”, vederli da vicino durante l’allenamento e magari giocarci a pallavolo insieme nelle pause, ci sembrava il modo giusto per portarli a una maturazione sportiva che li proietterà gradualmente in contesti di livello superiore senza subire pressioni dovute alle alte aspettative nei loro confronti. Per la nazionale maggiore, la presenza degli Junior è sicuramente
AGILITY WORLD CHAMPIONSHIP 2015
uno stimolo a far bene ed inoltre la consapevolezza di essere di esempio, sarà una garanzia per trasmettere i giusti valori dello sport e soprattutto di rispetto nei confronti del cane. Una strategia vincente... Sicuramente creare lo staff giusto per il team Junior e per quello per l’EO e l’AWC era fondamentale, persone con la giusta esperienza nel ruolo adatto e con cui potersi confrontare. Un altro aspetto fondamentale è stato il criterio con il quale si sono svolte le selezioni, concepito per ricavarne una squadra “votata all’attacco” composta da binomi forti e soprattutto abituati a giocarsela in ogni gara A Bologna si è potuto notare come un insieme di fattori positivi, abbiano portato a dei risultati che erano nelle nostre possibilità ma non per questo scontati. Il clima nello spogliatoio è stato determinante perché oltre ad aver trovato ottimi atleti preparati, ho apprezzato il modo intelligente con cui si sono relazionati tra loro con rispetto e stima. La squadra ha iniziato a essere squadra, non ci si è più accontentati di indossare la maglia azzurra ma si voleva vedere quella maglia sul podio e possibilmente ascoltando l’inno. Abbiamo avvertito il supporto dell’ENCI in tante situazioni, la volontà di metterci in condizione di pensare solo al campo, ci siamo resi conto che il podio era nelle nostre corde in diversi elementi e categorie. All’inizio forse per la pressione di giocare in casa, le cose non erano partite benissimo, la squadra mi sembrava carica al punto giusto e quindi speravo che un buon risultato sbloccasse la situazione. Così è stato, bastava una “scintilla” che accendesse l’entusiasmo di tutti, dal pubblico ai volontari che ci sostenevano con sguardi e sorrisi che valevano più di tante parole... per finire al supporto di tutta la squadra, vicina al compagno che gareggiava. Un coinvolgimento sincero quello che ho avvertito, ragazzi che hanno gioito per il successo del compagno, una gioia vera, figlia di una serenità iniziata sin dai raduni con le grigliate al termine di giornate ad allenarsi provando i passaggi più veloci. Alla fine del Mondiale di Bologna possiamo dire che mai come quest’anno abbiamo avuto tante soddisfazioni, ma la cosa che più mi gratifica, oltre al fatto di aver ripagato chi ha avuto fiducia in me, è quello di essere stati competitivi ovunque e in ogni gara e aver avvertito il supporto di tutti i nostri tifosi che ci hanno resi orgogliosi di rappresentarli . Gianluca Di Giannantonio
Parla Sandro Pacioni, esperto giudice e Consigliere ENCI
“Torna la grande cerca” Le previsioni sono per nuovi successi dell’Italia oggi al vertice della cinofilia internazionale. Il fascino di Coppa Europa. Le nuove speranze, le conferme
“Il segreto del successo nella vita è fare della tua vocazione il tuo divertimento”. Mark Twain
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a grande cerca si racconta in un’altra pagina del suo meraviglioso diario. Sono storie di uomini e trialler, di starne e rosse di Spagna un tempo da re. Ed altro non potrebbe essere ad aprire la nuova stagione agonistica se non le starne che i Romani chiamarono così perché giunte superando i confini della repubblica e persino Aristotele ne racconta vicende ed abitudini ed i predicatori del Trecento le presero ad esempio a significare - così come i figli che si sono allontanati rintracciano nuovamente la madre - il ritorno dei peccatori alla Chiesa. “Però oggi le starne selvatiche necessarie ed indispensabili per una selezione seria e veritiera stanno scomparendo e sono soltanto i cinofili veri che le pretendono autentiche. Ecco perché siamo costretti a varcare le frontiere. Le prove infatti sono sempre e comunque finalizzate alla selezione”. Il riferimento, in risposta alla domanda sulla consistenza di un volatile prezioso e scarsamente presente nella
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Penisola è diretto ai confronti che stanno per iniziare in Polonia ed in Serbia. Proseguiranno poi in Spagna, Francia e speriamo qualcosina in Italia perché “la grande cerca è una vocazione ed una condanna insieme e non ha confini se non quelli tracciati dagli habitat e dalla presenza delle specie che insieme ai trialler la fanno grande” dicono dresseur ed appassionati. E Sandro Pacioni appartiene ad entrambe le categoria con qualcosa in più. È giudice dal 1976 ed aveva allora solo 26 anni, allevatore dei blasonati Setter che crescono sotto l’affisso Loro Piceno omonimo della località in cui abita nelle Marche, consigliere nazionale ENCI, già
due volte selezionatore della rappresentativa italiana in Coppa Europa. Come considera la scorsa stagione agonistica? “Il mio giudizio è ampiamente positivo e non potrebbe essere altrimenti visto che abbiamo progredito anche quest’anno ed i risultati ne sono una conferma. C’è stata la scoperta di “nuovi” e la continuità di “vecchi” campioni e di grandi conduttori fra cui Stefano Girandola ed i suoi Pointer, Ernesto Pezzotta con la lieta scoperta del Nolo del Zagnis di proprietà del professor Tosi che oltre ad aver inanellato una serie di vittorie ha anche vinto Coppa Europa svoltasi quest’anno in Francia, Rudy
Eros di Loro Piceno
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Lombardi, Manuele Targetti ed altri giovani rampanti”. La voce continua ad enumerare prove e vincitori e ridà vita ad immagini che pur vissute una manciata di secondi o qualche minuto hanno conquistato il merito di fotogrammi della memoria. “Molti altri si sono distinti nelle prove a starne e fra loro ci sono tanti giovani e questo dà significato e corpo alla speranza. Sta per verificarsi quindi un altro cambio generazionale e - ne sono pienamente convinto - ci sarà un ulteriore progresso. È sempre stato così e le nuove generazioni, proprio perché ci sono allevatori, conduttori e tecnici validissimi che non deluderanno le aspettative. Gli addetti ai lavori del passato, ci hanno dato tanti insegnamenti e lasciato una dura eredità che è nostro dovere salvaguardare e migliorare. Il loro più grosso insegnamento, a mio avviso, è stato quello di curare di pari passo sia l’aspetto stilistico che quello venatorio”. D’improvviso la voce di abbassa, il tono diventa confidenziale nella ricerca di una complicità che , si comprende subito significa partecipazione al dolore. “Sono venuti a mancare gli atleti guidati dal grande Ademaro Scipioni figura fondamentale non solo nella grande cerca. Un riferimento che più trascorrono i giorni più diventa doloroso per tutto quello che la sua prematura mancanza ci ha privato. Era un grande cinofilo, un grande amico con il quale ho condiviso quasi quaranta anni di cinofilia, un personaggio unico che ha scritto un importante capitolo nella storia della Grande cerca e del Setter. Quali le prossime scadenze? “Si è appena concluso il ciclo di prove di Grande Cerca in Polonia i cui risultati hanno dato la conferma che i nostro soggetti possono primeggiare su tutti i terreni di qualunque nazione. Ora ci aspetta un lungo ciclo di prove in Serbia, ove già cominciano a delinearsi le prime indicazioni per i selezionatori che dovranno formare le squadre per Coppa Europa e Campionati che si disputeranno a fine marzo prossimo”.
Irma di Loro Piceno
Cosa ne pensa del successo della Expo? “Oggi stiamo attraversando una congiuntura particolarmente importante e positiva e lo dimostra il clamoroso successo della Expo Mondiale con cani provenienti da tutto il globo a dar vita e significato ad un record di partecipazione e di qualità. Una sfida importante e che ha contribuito ad accentuare il già alto prestigio dell’Italia. Adesso, non rimane che andare avanti su strade tracciate e confermare il valore della nostra cinofilia”. Nonostante l’importanza degli altri confronti è già viva l’attesa per la selezione di Coppa Europa di Marzo prossimo? “Da quando la inventò Giulio Colombo Coppa Europa continua a calamitare attenzione ed interessi agonistici. Paradossalmente direi che le scelte si esauriscono pochi giorni prima dell’evento ma i selezionatori già da adesso cominciano a fare qualche prima valutazione, in special modo se poi la Coppa si corre sugli stessi terreni dove ora si svolgono le prove. Logico quindi che vi sia grande partecipazione ed altrettanto grande attesa e che entrambe vadano aumentando con l’avvicinarsi della scadenza”. Su quali terreni avverrà il confronto fra rappresentative nazionali? “Il compito organizzativo di Coppa Europa e quindi anche dei Campionati Europei che la seguono per l’anno 2016 spetta alla Svizzera che ha scelto come terreno la Serbia. Il perché è logico sia per quanto riguarda il selvatico che il territorio”. Lei ha fatto il selezionatore di Coppa Europa per ben due volte.
La risposta giunge immediata: “Le squadre italiane da me scelte hanno vinto entrambe le volte, la prima nel 1995, l’altra nel 2010. Il compito di selezionatore è fondamentale e difficile, entusiasmante e pieno d’interrogativi da risolvere. Importantissimo è da tener presente la formula e i regolamenti della Coppa Europa che è una competizione a squadre e vince chi acquisisce il maggior punteggio e per l’assegnazione prevede almeno due cani in classifica, contrariamente ai Campionati che è individuale ove vince il migliore. Il selezionatore deve tener presente molte componenti, ma la qualità principale è la positività del cane, cosa che in pratica è necessaria ed indispensabile sia in prova che a caccia. Il cane che non incontra può far solo bella figura ma serve poco alla causa. Pertanto si cerca il trailer che incontra e che in quel momento è in una forma ottimale e aggiungo, sia perfetto nelle geometrie. Non è poi sempre così facile!” Un pronostico? “I pronostici sono diversi dalle speranze ed è assurdo farlo ora. Posso solo dire che noi abbiamo le carte in regola e soggetti che le altre nazioni ci possono solo invidiare. Oltre alla bravura ci vuole anche un po’ di fortuna. Semmai l’augurio vero ed autentico che vinca ancora una volta confermando il suo immenso valore, la cinofilia italiana. Che poi guarda caso a livello allevamento è la fonte dove tutte le altre nazioni vengono ad attingere”. Rodolfo Grassi
Recensione Luis Sepulveda STORIA DI UNA CANE CHE INSEGNÒ A UN BAMBINO LA FEDELTÀ Editore Guanda (collana Le Gabbianelle) È dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukaman, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione - quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco - è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d’affetto che il tempo non può spezzare.
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Come intervenire in caso di aggressività da paura
Se all’improvviso ti dà un morso... Una punizione, seppur tempestiva, può persino aggravare la situazione. La prima cura è il rispetto dell’animale
L’accettazione del gioco è sintomo di un’ottima socializzazione ed educazione, prerogative essenziali per evitare l’insorgere di conflitti legati all’interazione ambientale. Setter Irlandese e Bassotti a pelo duro e a pelo lungo. Foto Danilo Bendotti
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olto diffusi sono i casi di aggressioni causate da ansia e da paura e troppo spesso capita che i proprietari di cani che manifestano tale aggressività cerchino di correggerne i comportamenti, punendoli. Qualora il comportamento è associato a paura, la punizione servirà solo a rinforzare il problema peggiorando così la situazione. L’ansia nel cane può avere origine dalla mancanza di prevedibilità su quanto accade nel contesto ambientale. Uno stato ansioso gioca sicuramente un ruolo assai importante nella genesi dell’ aggressività. Anche molti attacchi nei confronti dei proprietari possono essere ricondotti a stati di disagio e di ansia nel cane. La punizione non insegna agli animali a rispondere agli stimoli ambientali in modo alternativo. Se il cane si sente minacciato
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da una persona il comportamento aggressivo può essere indirizzato verso gli esseri umani. I cani paurosi potrebbero mordere un estraneo o una persona che fa loro paura, che gesticola troppo, o bambini che giocano. Questa situazione si riscontra generalmente nei soggetti che hanno avuto scarsi contatti sociali durante i periodi sensibili dello sviluppo. Da qui, l’importanza della partecipazione a puppy classes gestite correttamente per raggiungere una giusta socializzazione. Il cane pauroso generalmente esibisce specifici comportamenti come ad esempio postura e coda piuttosto basse, orecchie portate indietro e tipiche posture labiali. A volte capita che tali atteggiamenti del cane non siano capiti a causa di una errata valutazione del comportamento canino e addirittura vengano puniti dal proprietario sia fisicamente che verbalmente. Alcune persone sono convinte che un cane debba essere rimproverato afferrandolo per la collottola fissandolo negli occhi. Tali punizioni, invece, indurranno maggiore paura in un cane che vive già uno stato ansioso. Infatti, se l’animale mostra un chiaro comportamento di sottomissione e cerca di allontanarsi, la persona che lo insegue può aspettarsi abbastanza prevedibilmente un morso. Anche abbracciare il cane, è assolutamente sconsigliabile in queste situazioni e potrebbero essere frequenti le morsicature soprattutto se sono bambini che tentano di abbracciarlo. La presenza di braccia intorno all’animale limita molto i suoi movimenti e molti cani potrebbero cercare in tutti i modi di evitare questa costrizione. In realtà, invece, molte persone sono convinte che ai cani piaccia essere abbracciati
secondo un’errata lettura antropomorfica. Sarebbe auspicabile, al riguardo, insegnare nelle scuole come ci si rapporta nella maniera giusta con gli animali per prevenire morsicature, innanzitutto rispettandoli. Altra errata e diffusa convinzione è quella che contempla che un cane sdraiato sulla schiena voglia essere necessariamente accarezzato, quando in realtà questo gesto viene utilizzato dal cane come gesto di pacificazione per abbassare l’aggressività di un altro individuo o per terminare uno scontro. Dunque, piegarsi sopra un cane ed accarezzarlo potrebbe essere interpretato dall’animale come un suo insuccesso e a quel punto potrebbe decidere di utilizzare una strategia aggressiva alternativa per raggiungere il suo scopo. L’aggressività da paura può presentarsi nei confronti di altri cani soprattutto da parte di quei soggetti che hanno scarsamente socializzato o che sono stati trattati in maniera inappropriata quando hanno incontrato altri cani. Un esempio pratico: il proprietario spesso punisce il suo cane perché si agita troppo quando vede un altro cane, magari tale comportamento è legato semplicemente all’eccitazione per l’aspettativa del gioco. Questo modo di comportarsi del proprietario potrebbe compromettere i futuri incontri, poiché i cani estranei potrebbero essere associati inevitabilmente ad un’esperienza negativa, come ad esempio una strattonata di guinzaglio (sicuramente non piacevole per il cane) oppure un forte rimprovero fisico o verbale. In altri casi un cane potrebbe essere attaccato ed avere dunque paura di interagire con gli altri cani o con un tipo particolare di cane, di un certo colore o di una certa taglia. Per questi motivi è sempre più necessario conoscere correttamente il comportamento canino, soprattutto in virtù del benessere dei nostri amici a 4 zampe, che spesso si trovano a vivere e a comportarsi male per causa nostra. Giusy Mazzalupi Etologo
La mia razza in
40
righe
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Il tesoro del Giappone
ono un appassionato della cultura nipponica e da quando ho scoperto gli Akita mi sono innamorato di questa magnifica razza. In Giappone ci sono tante storie e leggende che hanno per protagonista un Akita che nel paese del Sol Levante viene
rispettato ed ammirato. Le donne giapponesi, quando andavano al lavoro nei campi, affidavano i loro figli ad una femmina di Akita, che li avrebbe protetti e sorvegliati fino al loro ritorno. Alla nascita di un bimbo, ancora oggi in Giappone, è usanza diffusa regalare una statuetta di Akita in segno di buon au-
spicio, rievocando la protezione dell’Akita sul nascituro. Questa consuetudine, oggi, ha assunto anche il significato di augurio di lunga vita, pronta guarigione e buona fortuna. Il governo giapponese proclamò l’Akita “Tesoro Naturale del Giappone” nel 1931. Quattro anni fa io e la mia compagna abbiamo scelto di condividere la vita con un Akita che abbiamo chiamato Akira. Avevamo letto molto del legame di questa razza con la sua terra di origine, ma lo capimmo meglio una sera, poco dopo aver preso Akira, quando con il nostro cucciolo ci recammo ad una festa di paese. Come solito, la gente si avvicinava incuriosita dal cucciolo e ci faceva mille domande. Ad un certo punto, due donne si avvicinarono a noi e notai che una di loro aveva tratti somatici orientali. La prima signora, indicando Akira, disse all’amica orientale: “Guarda che bel cane”!... ma l’altra le rispose: “Non è un cane, è un Akita!”. La sua risposta mi colpì molto, ci avvicinammo a lei e le chiesi da dove venisse, lei rispose che era giapponese e che era contenta di aver incontrato un Akita, visto che da quando era in Italia non ne aveva visti molti. Poi si avvicinò ad Akira e gli disse qualcosa nella sua lingua. Mi colpì molto come si comportava con lui: era educata, rispettosa ed un po’ incantata, come se si trovasse di fronte ad piccolo tesoro da ammirare. Marco Valigi
E Molly mi prese per mano
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el buio e nella solitudine che ammantava la mia vita, in bilico fra la morte e la vita è arrivata Molly, un’esplosione di bellezza, tenerezza e tenacia che solo ora che il fato me l’ha portata via, comprendo appieno. Aveva una missione quel fagotto pieno di pieghe e quel muso espressivo, darmi la forza di reagire, di muovermi, di camminare, di lottare e di vincere la mia battaglia contro il cancro per poi decidere di andarsene, a nemmeno 3 anni. Il suo compito era terminato. Mi ha preso per mano conquistandomi giorno per giorno, aiutandomi nelle notti
insonni, sveglia insieme a me, quando le cure mi impedivano di dormire e, fedele compagna nelle passeggiate che mi obbligava a fare e che mi aiutavano a smaltire i medicinali. Sono passati pochi giorni dalla Sua morte ed i ricordi affollano vorticosamente la mia mente in un’altalena di emozioni, dal pianto al sorriso, dal rimpianto al rimorso, dalla gioia alla tristezza ma con la certezza che sarà il Suo indelebile ricordo a farmi amare e rispettare ogni cane che incontrerò d’ora in avanti. Grazie Molly! Ugo Simonetti
Uno studio sui problemi di comportamento
L’importanza dell’educazione
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olto spesso i cani manifestano comportamenti inappropriati, difficili da gestire e che creano tensione al proprietario, soprattutto se la loro manifestazione va a interferire con la sua vita e le relazioni sociali e crea disagio ai familiari o a persone estranee. Questi e molti altri comportamenti possono essere semplicemente dei comportamenti inappropriati, dovuti a una gestione scorretta o a scarsa stimolazione e a rinforzi involontari dati al cane dalle persone, oppure possono essere sintomi di un problema comportamentale del cane. Per esempio, lo scavare, l’abbaiare, il mordicchiare e il distruggere oggetti coi denti, che fanno parte del comportamento normale del cane, possono semplicemente essere dei comportamenti scorretti dovuti a un’educazione sbagliata, ma altre volte essi sono effettivamente il sintomo di una patologia. I disturbi comportamentali rappresentano una delle principali cause dell’allontanamento degli animali dal nucleo familiare, attraverso la cessione in canile e l’abbandono, e della morte degli animali stessi. Purtroppo, molte volte i disturbi del comportamento non vengono riconosciuti, e anche quando il proprietario si rende conto che è presente un problema, spesso lo sottovaluta o non ne parla al proprio veterinario, perché non sa che tali disturbi possono essere affrontati e trattati. Per valutare la presenza dei problemi comportamentali dei cani secondo i proprietari e il modo in cui sono stati affrontati, è stata condotta un’indagine che ha visto la collaborazione tra il Centro Cinofilo Il Biancospino di Casteggio (Pavia) e il Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano. Del lavoro è stato realizzato un
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documento presentato a Bristol 2015, all’Autumn Conference Awselva, Ecawbm, Esvce: “From Research To Practice” Convegno annuale sul comportamento animale che si è svolto dal 30 settembre al 4 Ottobre scorsi. Ai proprietari di cani che hanno partecipato allo studio, è stato chiesto di compilare un questionario che includeva domande relative alla gestione dell’animale e all’eventuale presenza di comportamenti indesiderati o patologici. Sono stati raccolti in tutto 499 questionari. Di questi, 450 proprietari hanno dichiarato
Esaminati 499 casi dagli esperti dell’Università di Milano e della scuola “Il Biancospino” di avere almeno un problema relativo alla sfera del comportamento con il proprio animale. Per 311 di loro il problema poteva essere considerato un comportamento indesiderabile ma non patologico. Tra essi, 142 comportamenti erano classificati come problemi gestionali (saltare sulle persone, giocare in maniera inappropriata, tirare al guinzaglio), 80 erano comportamenti legati all’ambiente domestico (distruggere oggetti, eliminare in maniera inappropriata, abbaiare in modo eccessivo, scavare buche in giardino), 71 erano problemi correlati all’ansia (minzione emotiva, agitazione, eccessivo leccamento) e 18 erano problemi di aggressività verso cani o altri animali. 139 dei 450 proprietari hanno definito il
comportamento manifestato dal cane come “patologico”. Tra essi, 43 erano rappresentati da manifestazioni di aggressività (intra- e inter-specifica), 41 erano legati ad ansia (ansia generalizzata, ansia da separazione, fobie per i rumori forti), 36 erano problemi di natura gestionale (iperattività, monta inappropriata, eliminazione inappropriata), 14 erano comportamenti di distruttività e 5 altri problemi (apatia, depressione, disturbi ossessivi, manie eccessive, leccamento eccessivo). Per risolvere i problemi lamentati, 100 proprietari hanno chiesto l’intervento di un educatore cinofilo o hanno partecipato a un corso di educazione e solo 5 di essi (0,9%) si sono rivolti a un veterinario comportamentalista. Ad eccezione dei 5 soggetti sottoposti a visita comportamentale, i restanti dati non sono avvalorati da una diagnosi veterinaria, ma riflettono quella che è la percezione dei proprietari circa il comportamento dei propri cani. Il dato più importante emerso dallo studio risulta essere l’elevata presenza di comportamenti inappropriati manifestati dai cani (il 90% del totale degli intervistati), che non si accompagna a un eguale ricorso a figure professionali specializzate nella risoluzione di tali problemi, che corrisponde al 22% di coloro che hanno individuato la presenza di un problema nel comportamento del proprio cane. Inoltre, solo lo 0,9% di coloro che hanno cercato aiuto per la risoluzione di tali problematiche si è rivolto al veterinario comportamentalista. Deve essere considerato che i proprietari non sono in grado di distinguere tra patologia comportamentale e problema gestionale e spesso non conoscono l’esistenza di veterinari specializzati in disturbi del com-
i nostri
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portamento animale. L’intervento di un medico veterinario esperto in comportamento animale è invece indispensabile per fare una diagnosi corretta, per capire cioè se il comportamento manifestato dal cane sia normale o patologico. Questo perché esso è la figura più adatta a trattare la patologia comportamentale. Spesso, infatti, si pensa di poter trattare i disturbi comportamentali agendo esclusivamente sulla gestione e tale scelta sembra alla maggior parte dei proprietari quella più semplice e logica. In realtà la maggior parte degli animali con problemi comportamentali “conclamati” non è stata gestita in maniera errata, ma è essa stessa anormale o esprime la manifestazione di un sistema sociale anormale. Sarebbe quindi auspicabile che il proprietario, di fronte alla presenza di un’alterazione del comportamento del proprio cane, si rivolgesse al medico veterinario di riferimento che, valutate le condizioni fisiche del soggetto potrà indirizzarlo all’istruttore cinofilo nei casi di problemi gestionali ed educativi oppure al medico veterinario comportamentalista nel caso sospetti un reale problema comportamentale. Gli addestratori ENCI della Scuola di Formazione il Biancospino, hanno aderito
al progetto, realizzando il censimento educativo dei proprietari. Le interviste si sono svolte nelle esposizioni, nelle fiere, nelle manifestazioni cinofile e presso i campi scuola gestiti dagli istruttori della scuola il Biancospino. I proprietari si sono dimostrati collaborativi e sinceri, per cui è stato possibile raccogliere dati concreti che hanno riportato a un quadro realistico della misura di apprezzamento sociale del cane. Resta il fatto che al fine del benessere psicofisico del cane gli operatori devono lavorare in team per dare una risposta corretta ai problemi del cane e alle esigenze di gestione del proprietario. Clara Palestrini (medico veterinario Università degli Studi di Milano) Paola Daffunchio (scuola ENCI Il Biancospino)
Fotogramma di una tra le numerose interviste che sono state accolte con favore dai proprietari dei cani
DOPPIA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA PISTOIA - AREZZO 2016 Arezzo Fiere e Congressi Via Spallanzani, 23 (uscita autostrada A1 Arezzo, direzione Centro)
SABATO 13 FEBBRAIO 2016 CAC CACIB DI PISTOIA
MOSTRE SPECIALI
GRUPPO 2 Schnauzer, Pinscher GRUPPO 5 Spitz tutti
Programma, giuria, modulo d’iscrizione e informazioni:
www.expocani.com
tel. 0522 382145 - fax 0522 015353 - iscrizioni@expocani.com
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 CAC CACIB DI AREZZO
MOSTRE SPECIALI
GRUPPO 1 Cane da Lupo Cecoslovacco, Australian Shepherd, Bobtail GRUPPO 2 Leonberger GRUPPO 3 Yorkshire, American Staffordshire Terrier, Parson Russell Terrier, Jack Russell Terrier GRUPPO 5 Chow Chow, Volpino Italiano GRUPPO 7 Bracco Ungherese GRUPPO 8 Lagotto Romagnolo
1° Chiusura 15 Gennaio 2016 - 2° chiusura 25 Gennaio 2016 Sistemi di pagamento accettati: On-line con Carta di credito sul sito www.expocani.com Vaglia Postale da intestare a TRATTO Via J.B. Tito 11/c 42123 Reggio Emilia - Bonifico Bancario intestato a TRATTO IBAN IT26 Y030 3212 8110 1000 0091 130 Bollettino Postale sul c.c.p. 88428495 intestato a TRATTO Via J.B.Tito 11/c 42123 Reggio Emilia Le iscrizioni dovranno pervenire a TRATTO via J.B. Tito 11/c- 42123 Reggio Emilia, complete del pagamento entro le date sovraesposte. Se incomplete o illeggibili saranno ritenute nulle. Accertarsi dell’avvenuta iscrizione.
Una solida alleanza che ha attraversato la storia dell’umanità
Il cane nella società
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urante la nostra storia evolutiva il cane ha sempre ricoperto un ruolo, prima marginale poi, via via sempre più definito nell’assolvere compiti legati alla nostra stessa sopravvivenza, facilitando in buona parte la nostra evoluzione, risparmiandoci i compiti più faticosi e prodigandosi per la nostra tutela contro nemici sempre insidiosi (belve feroci, predatori, soldati avversari e via discorrendo) che costituivano un ostacolo verso il progresso della nostra società civile. Il percorso storico lungo millenni è ricco di particolari che di volta in volta i ricercatori (archeologi, paleontologi, scienziati) attraverso preziosi reperti portati alla luce ad ogni latitudine del globo, cercano di rac-
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contarci con l’aiuto di moderne tecnologie che li analizzano. L’era della domesticazione dei cani si sposta mano a mano sempre più in là nel tempo (ad oggi, circa 35.00 anni fa) ma il dato che appare evidente è che i cani sono sempre stati accanto all’uomo, seguendone di pari passo la sua evoluzione. Le condizioni di vita dei cani sono state sempre regolate dagli uomini e legate alla sopravvivenza, ai lavori da svolgere, sino a un certo punto della storia, quando, intorno alla metà del Medio Evo, avvenne un fatto che porterà ad uno stravolgimento nella concezione stessa del termine “cane”, legato esclusivamente al concetto di ausiliare dell’uomo nell’assolvimento di una funzione. La storia racconta che le dame di corte, o
qualche “signora” dell’alta società prese ad occuparsi dei cuccioli deboli e fragili che per l’uomo non sarebbero serviti ad assolvere alcun compito. Da questo principio di “selezione spontanea” prende vita il filone dei “cani da compagnia”, che porterà alla creazione di razze che ben conosciamo: portate in grembo da regnanti di tutto il mondo, venerate e accudite come un ornamento, a simboleggiare la ricchezza, il potere, la nobiltà e persino le divinità. Un autentico salto di qualità che porterà il cane a guadagnare un ruolo diverso nella società, o meglio ad aggiungere al suo carnet un “impiego” dai contorni non definiti. Col passare dei secoli, il cane raggiunge qualità morfologiche di eccellenza attra-
i nostri
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Nella pagina a fianco un esempio di perfetto equilibrio, tra sport e vita in famiglia. Greyhound. Foto Ilaria Grandis
verso una raffinata selezione che lo contraddistingue, ai giorni nostri, in quasi 400 razze riconosciute a livello internazionale. La funzione è sempre presa a modello per una selezione mirata: per raggiungere uno scopo utile, per essere adeguato al compito richiesto, per accontentare ogni nostra esigenza sportiva, di gioco e anche utile al nostro stile di vita. Cani per ogni tempo, per ogni stagione, per ogni capriccio, perché la moda, si sa, ci mette del suo nel convincere, nel persuadere la gente che un certo tipo di cane è indispensabile per essere “cool” e non c’è nulla strano ed anche nulla di male se si riuscisse a mantenere un certo buon senso, a non farsi travolgere da comportamenti bizzarri quasi che l’animale fosse un bambolotto da vezzeggiare piuttosto che un essere vivente con delle esigenze da rispettare. Il concetto di “cane da compagnia”, entrato nel vocabolario di tutti, ha indirettamente creato delle categorie di pensiero quasi a suggerire che le altre razze non lo fossero, o perlomeno, non potessero esserlo. Sappiamo che così non è ma, allo stesso tempo, si sono creati degli “alibi” per giustificare atteggiamenti, metodi addestrativi, e prese di posizione che sono liberamente circolate nel tempo quasi a catalogare l’atteggiamento dei cani a seconda della razza d’appartenenza. Tutto questo ha poi generato prese di posizioni pro e contro, quasi un duello tra i fautori del modello “cane utile alla scopo” e “cane d’affezione”. Il cane utile allo scopo ricopre ruoli diversi: utile alla società civile e sportivo, due campi quasi opponibili dato che il primo impiega il cane per aiutare l’uomo in molteplici ambiti dal soccorso alla pet therapy, mentre l’altro, utilizza il cane per soddisfare obiettivi agonistici. Se il primo impiego ha un obiettivo nobile, il secondo offre ai cani la possibilità di imparare nuove abilità, semmai, ci sarebbe da discutere sui metodi addestrativi che dovrebbero rispettare la natura sensibile dei cani, non solo perché lo impone la legge ma in quanto persone dotate di un minimo di dignità. Il “duello” tra i sostenitori del cane utile e quelli del cane d’affezione ha spostato il problema. Di certo, i cani non sono tutti uguali, non solo per l’aspetto morfologico ma proprio per la selezione cui sono stati sottoposti,
Ausiliare perfetto e compagno di vita. Saper comprendere le sue esigenze facilita il lavoro e l’inserimento in famiglia hanno una diversa “visione del mondo”, quindi, di affrontare i compiti richiesti. Ma per un fattore, possono essere definiti “tutti uguali”, per quel ruolo indefinito di “cani da compagnia”, un fattore comune a tutti i cani che per natura desiderano stare accanto all’uomo. Il concetto “i cani non sono tutti uguali” contiene il principio generale “tutti i cani amano gli umani, ovvero, tutti sono cani da compagnia dato che per apprendere un qualsiasi compito è necessario stabilire un rapporto d’amicizia, di fiducia e di complicità tra il maestro e l’allievo. Certo, sono esistite ed esistono ancora delle frange estremistiche nella nostra Società civile dove il cane è un suddito che deve solo obbedire al tiranno ma questa prevaricazione, fuorilegge, violenta e vigliacca porta solo ad obiettivi di opportunità legati al denaro. Nell’impiego e nell’utilizzo dei cani l’uomo ha sempre cercato di alzare la specializzazione ai massimi livelli. Spesso, sono dei veri e propri atleti che svolgono regolari allenamenti, hanno un’alimentazione mirata e adeguati controlli veterinari. Questo complesso mondo che vede il cane protagonista di imprese anche memorabili, dovrebbe avere maggiore attenzione sull’adattabilità ambientale del cane.
Si dice spesso che gli atleti scelgano di essere tali e di essere protagonisti delle loro scelte di vita. Per i cani, ovviamente, non è così, siamo sempre noi a scegliere per loro e quello che dovrebbe essere approfondito è il concetto stesso del ruolo del cane accanto a noi. Se si partisse dal presupposto che ogni cane è un “cane da compagnia”, un cane che comunque desidera stare accanto all’uomo e che le specializzazioni cui è destinato sono tali, quindi un’evoluzione del comportamento, non resterebbe altro da fare che analizzare le potenzialità che l’animale presenta onde evitare inutili stress, perdite di tempo, energie e denaro. Nondimeno, i cani vezzeggiati oltremodo, coccolati in maniera asfissiante, accuditi come delle bambole, tenuti in braccio come trofei non sono esenti da stress, poiché, è oramai un dato di fatto, le manipolazioni esagerate inducono nei cani uno stato d’ansia, un senso di disorientamento, una mancata capacità di comprendere e quindi di rispondere in maniera adeguata a queste anomale attenzioni. La via di mezzo tra l’essere dittatori pretenziosi di completa obbedienza o asfissianti distributori di coccole e vizi non richiesti sta nel comprendere quali siano le esigenze del nostro cane, nel rispetto delle sua capacità d’apprendimento e di adattabilità ambientale e ciò, al giorno d’oggi, è facilitato dal lavoro degli educatori e addestratori cinofili e dei veterinari esperti del ramo. Il principio denominato “cani da compagnia o d’affezione” dovrebbe comprendere tutti i cani. È da questo principio che dovrebbe partire qualsiasi specializzazione, anche quella di saper stare in famiglia, senza stress. Un gioco di equilibri che è solamente nelle nostre mani. Renata Fossati
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Field Spaniel. Foto Davide Mori
(Il testo completo per tutte le razze è disponibile sul sito www.enci.it/standard)
gli standard in pillole
FIELD SPANIEL Gruppo 8 Retrievers Sezione 2 Cani da cerca CARATTERE. Eccezionalmente docile, attivo, sensibile e indipendente. COLORE. Nero, fegato o roano. TAGLIA E PESO. Altezza: 45,7 cm circa al garrese Peso tra i 18 e i 25 kg PETIT BLEU DE GASCOGNE Gruppo 6 Segugi Sezione 1.2 Segugi di taglia media COMPORTAMENTO. Di fine olfatto, diligente nel suo modo di cacciare, dotato di una bella voce; lavora bene in muta. COLORE. Interamente moschettato (nero e bianco), dà un riflesso blu-ardesia – con o senza macchie nere più o meno estese. TAGLIA. Altezza al garrese Maschi da 52 a 58 cm. Femmine da 50 a 56 cm.
Petit Blue de Gascogne. Foto Isabella Villa
50ª
Gruppo Cinofilo Milanese
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA DI MILANO
FIERA MILANO - RHO pag. 22/24
ESPOSIZIONE NAZIONALE DI SEDRIANO
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
9 GENNAIO 2016
10 GENNAIO 2016
ESIBIZIONI DI
DIMOSTRAZIONI DI
FLYBALL PARAGILITY
qualifica valida per
CRUFTS 2017
OBEDIENCE PROTEZIONE CIVILE
Per info: Gruppo Cinofilo Milanese - tel. 02 76008814 - 327 0652737 info@gruppocinofilomilanese.it - www.gruppocinofilomilanese.it INFO GIURIA: www.bremadog.it - www.gruppocinofilomilanese.it 1° scadenza 11 dicembre 2015 - 2° scadenza 21 dicembre 2015 INVIARE ISCRIZIONI UNICAMENTE A: Bremadog snc Via A.C. Migliavacca 20 21032 Caravate (VA) Fax 0332 610646 ISCRIZIONI ON LINE: www.bremadog.it INGRESSO RISERVATO AI CANI ISCRITTI ALLA MANIFESTAZIONE
SCHNAUZER medio Gruppo 2 Sezione 1 Pinscher e Schnauzer CARATTERE. Tipiche sue caratteristiche sono il temperamento vivace, unito a calma e cautela, una buona indole, l’allegria e la proverbiale devozione al padrone. COLORE. Nero monocolore con sottopelo nero • Pepe e Sale TAGLIA E PESO. Altezza: Maschi e femmine da 45 a 50 cm. Peso: Maschi e femmine da 14 a 20 kg. FILA BRASILEIRO Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e Bovari Svizzeri Sezione 2.1 Molossoidi di tipo Mastino
(Il testo completo per tutte le razze è disponibile sul sito www.enci.it/standard)
gli standard in pillole
Schnauzer medio pepe e sale. Foto Maria Antonella Marano
CARATTERE. La sua fedeltà è divenuta proverbiale; cerca sempre la compagnia del suo padrone. Una delle sue caratteristiche è il riserbo verso gli estranei. TAGLIA E PESO. Altezza al garrese: Maschi da 65 a 75 cm Femmine da 60 a 70 cm Peso: Maschi minimo 50 kg Femmine minimo 40 kg.
Fila Brasileiro. Foto Consiglio Rosinola
DOPPIA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CAC-CACIB
VERCELLIFIERE - CARESANABLOT (VC) Strada Vecchia per Olcenengo 10/11
SABATO DOMENICA 6 FEBBRAIO 2016 7 FEBBRAIO 2016 GRUPPO CINOFILO VERCELLESE
SABATO: MOSTRA SPECIALE CANE CORSO POINTER INGLESE
GRUPPO CINOFILO BIELLESE
DOMENICA: MOSTRE SPECIALI
CANE DA PASTORE BELGA (TUTTI) - BOVARI SVIZZERI - BEAGLE - BEAGLE HARRIER - HARRIER
DOMENICA
RADUNO CANE DA PASTORE D’OROPA CHALLENGE ANGELA CIPOLLA AL MIGLIOR TERRANOVA CHALLENGE FRANCA SIMONDETTI AL MIGLIOR COCKER SPANIEL INGLESE GIURIA CONSULTABILE SUL SITO:
WWW.MIGLIOREDIRAZZAREPORT.IT 1° CHIUSURA 7 GENNAIO 2016 - 2° CHIUSURA 18 GENNAIO 2016 Il pagamento dovrà essere effettuato tramite Bollettino Postale C/C n° 85371136 Assegno Bancario intestato a: Gruppo Cinofilo Biellese Via Bengasi 5 - 13900 Biella - Telefono 015 20877-015 8491729 - FAX 015 8491729-015 402825 ON LINE: www.miglioredirazzareport.it Iscrizioni non accompagnate da relativo importo saranno cestinate senza alcun preavviso OBBLIGATORIO IL LIBRETTO DELLE QUALIFICHE E VACCINAZIONE ANTIRABBICA
NOTIZIE DAL MONDO Il sacrificio di DIESEL, grande Malinois Con il suo coraggio e l’infallibile fiuto Diesel, una femmina di Pastore Belga Malinois, “arruolata” nelle teste di cuoio della polizia francese, ha salvato la vita a dieci agenti durante il blitz a Saint-Denis, dove una terrorista si è fatta esplodere e un altro è stato ucciso dalle forze speciali. È stata lei, poliziotta quattrozampe, ad aprire la strada agli agenti, a lei una cagnolona di 7 anni, affidato il ruolo delicato e cruciale di andare in avanscoperta in cerca di esplosivi, sempre a lei il compito di «valutare la minaccia». E Diesel ha portato a termine la missione, purtroppo l’ultima, scovando i terroristi asserragliati nell’appartamento, la sola vittima tra le forze di polizia per le ferite causate nell’esplosione della cintura azionata dalla kamikaze. A rendere anco-
ra più commovente la storia, è il fatto che, a quanto raccontano alcuni agenti, il cane è tornato dal suo padrone-conduttore per morire ai suoi piedi. Diesel era in forza al Raid, Recherche Assistance Intervention Dissuasion, le forze speciali francesi che ora lo ricordano come un «cane potente, veloce e malizioso». Nei tweet la polizia di Stato, ha definito l’attività dei “cani d’assalto” «indispensabili nelle missioni e nelle operazioni» delle forze speciali.
Il NEPAL ringrazia i cani per la loro fedeltà In Nepal esiste una celebrazione, che cade sempre attorno alla fine di ottobre, per dire ai cani “grazie” di tutto il loro amore. Un giorno dedicato alla loro fedeltà, alla generosità che mostrano nei confronti degli umani, al calore che riescono a dare in modo del tutto disinteressato. Esiste questo giorno, in Nepal, ed esiste questa festa di cui magari si sa ancora poco ma per la quale il mondo intero dovrebbe essere grato al Nepal. Nell’occasione i cani, la cui preziosa amicizia con i bipedi non viene mai sottovalutata, vengono agghindati con collane di fiori e colorati con le insegne dell’amore e della fortuna. La festa si chiama Kuhur Tihar (culto dei cani) che va avanti per l’intera giornata. Sono coinvolti anche i cani delle forze armate e della protezione civile. Le persone offrono agli animali ghirlande e piccoli doni, specialmente bocconcini gustosi, in segno di amore 36
e ringraziamento. Poi la polvere, sparsa sulla testa, diventa una sorta di benedizione. Perché il fato li conservi a lungo, sempre a fianco degli umani. In tutto il mondo occidentale, per quanto ci sia sempre più amore nei confronti dei cani, non esiste un giorno dedicato a loro. Per il Nepal, invece, si tratta di una vera festa, considerata tra le più importanti del Paese.
BRETAGNE L’ultimo eroe Ha compiuto 16 anni il Golden Retriever che con la sua conduttrice Denise salvò molte vite umane tra le macerie delle Twin Towers nel 2001 Bretagne aveva solo due anni di vita l’11 settembre 2001. Pur avendo completato l’addestramento come cane da soccorso presso la task force del Texas, non era mai stato impiegato direttamente sul campo, tra le macerie di un disastro. Il Ground Zero fu la prima esperienza che Bretagne e Denise Corliss, condivisero in un teatro che, a tutti gli effetti, poteva essere definito di guerra. I due, assieme ad altri 100 cani e relativi conduttori, lavorarono ininterrottamente con turni di 12 ore, seguiti da quattro ore di sonno, per diverse giornate. Oltre a cercare corpi, Denise afferma che l’instancabile Bretagne si avvicinava al personale esausto, quasi a confortarlo. «Spesso - dice Denise - Bretagne guardava negli occhi il pompiere seduto tra le macerie e gli strappava quel sorriso che era l’unico viatico per continuare a lavorare in quell’inferno». Ora Bretagne ha compiuto 16 anni. In rappresentanza di tutti gli eroi a quattro zampe che hanno lavorato al Ground Zero e che oggi non ci sono più, è stato invitato assieme a Denise a New York per festeggiare il suo compleanno. E nella suite dell’hotel in cui sono stati ospiti hanno trovato una speciale torta con 16 candeline accese. Ma il momento più commovente è stato quando Bretagne e Denise sono stati accompagnati al Ground Zero dove, durante una breve passeggiata, il cane si è fermato ad annusare l’aria immobile, guardando il cielo, quasi davanti ai suoi occhi si svolgesse l’orribile bobina di quel filmato vissuto 14 anni prima.
GRUPPO CINOFILO ANCONITANO
ORGANIZZA PRESSO ENTE FIERA DI PESARO (PU) PADIGLIONE “A” ROSSINI
3ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA di FABRIANO
20 FEBBRAIO 2016 ORE 10,00 CAC/CACIB
46ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA di ANCONA
21 FEBBRAIO 2016 ORE 10,00 CAC/CACIB
GARA DI AGILITY
a cura del Gruppo Cinofilo Provinciale di Pesaro
LE GIURIE SARANNO CONSULTABILI NEI SITI: www.miglioredirazzareport.it www.gruppocinofiloancona.it Per info:
GRUPPO CINOFILO ANCONITANO Tel. 071 286 43 58 Fax 071 2413270 www.gruppocinofiloancona.it
ISCRIZIONI E & PAGAMENTI Le iscrizioni e i relativi pagamenti dovranno essere mandate esclusivamente a: KALLISTE CASA EDITRICE VIA FERRERI 73/G 10070 BARBANIA (TO) TEL: 011/9242660- FAX. 011/9243916 - FAX 011/9243855 ISCRIZIONI ON LINE ESCLUSIVAMENTE SU: WWW.MIGLIOREDIRAZZAREPORT.IT - INFO@MIGLIOREDIRAZZAREPORT.IT Pagamenti possono essere effettuati con: - con carta di credito su: www.miglioredirazzareport.it info@miglioredirazzareport.it - kallistècasaeditrice@virgilio.it: - Vaglia Postale intestato a: KALLISTE’ CASA EDITRICE VIA FERRERI 73/G - 10070 BARBANIA (TO) - Assegno Bancario intestato a: GRUPPO CINOFILO ANCONITANO (sempre inviato a Kalliste’ Casa Editrice) CHIUSURA ISCRIZIONI: 1° CHIUSURA: 21 gennaio 2016 2° CHIUSURA 1 febbraio 2016 (magg. 30%)
BEST IN SHOW SABATO 31 OTTOBRE 2015 1° YOU ARE NOT ALONE DEL PICCOLO JIGO, ALANO FULVO, pr. ALLEV. DEL PICCOLO JIGO 2° BANANA BENDER THE GOVERNOR, AUSTRALIAN CATTLEDOG, pr. ALLEV. BANANA BENDER 3° RUSSKIY AZART ROMANTIC, LEVRIERO RUSSO, pr. CHRISTINE JAQUIER
INSUBRIA WINNER - Grande cinofilia, scenografie mozzafiato e pubblico entusiasta
TRIS VINCENTE A BUSTO ARSIZIO Le due Expo internazionali e il “Dog of the Year” hanno calamitato nel varesotto cinofili da tutta Europa. Bissato il successo dello scorso anno con 3500 cani. Soddisfazione per il Gruppo Cinofilo Varesino e Bustese per l’ottima riuscita dell’evento Come è ormai consuetudine, il week-end di Ognissanti coincide con un appuntamento cinofilo d’ eccezione, quello con la spettacolare Expo’ Internazionale Insubria Winner, che ha avuto luogo lo scorso 1° novembre a “Malpensa Fiere” per iniziativa del Gruppo Cinofilo Provinciale di Varese, Delegazione ENCI, presieduta da Cesare Tonta. Vincente anche quest’anno il “gemellaggio” con l’Expo’ Internazionale di Busto Arsizio, che si è svolta il giorno prima, sabato 31 ottobre, dimostrando una 38
capacità attrattiva di grande rilievo. Bissato, infatti, il numero, già da record, registrato lo scorso anno, di circa 3.500 cani iscritti nei due giorni, in rappresentanza della stragrande maggioranza delle razze riconosciute, e con soggetti provenienti da numerosi Paesi anche extra-europei. Il week-end cinofilo aveva in realtà aperto “i battenti” già venerdì 30 Ottobre, con il “Dog of the Year 2015”, realizzato in collaborazione con Frontline, nel cui contesto i “Best in Show” delle più importanti Expò Cinofile
BEST IN SHOW DOMENICA 1 NOVEMBRE 2015 1° SOBRESALTO XXX, WHIPPET, pr. ENRICO DE GASPARI 2° DOLCE FONTANA DI TREVI, BASSOTTO STANDARD p/d, pr. FRANCESCA BORRONI 3° CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT, SAMOIEDO, pr. BARBARA MORESCHI
Internazionali hanno sfilato sotto il giudizio di specialisti di livello mondiale, in una cornice spettacolare di musiche e danze. Giunta quest’anno alla sua undicesima edizione, Insubria Winner ha registrato negli anni un crescendo di consensi grazie alla sua formula vincente, rappresentata da una spiccata capacità di rinnovamento, con l’introduzione nel corso del tempo di elementi originali ed inediti, scaturiti anche dalla collaborazione con altri Gruppi Cinofili viciniori come è il caso del Gruppo Cinofilo Bustese, presieduto da Ruggero Zorzan. L’Expo’ varesina rappresenta in effetti anche per questo da decenni un appuntamento fisso per gli “addetti ai lavori” e per gli appassionati, nascendo da una tradizione di oltre mezzo secolo di cinofilia. Dalla prima edizione, che risale al 1952, denominata “Prima Fiera Mercato del Cane”, all’ultimo decen-
Il Trofeo “Challange” di Insubria Winner è toccato quest’anno al soggetto Whippet “Sobresalto XXX” di Enrico De Gaspari
nio, dove l’evento ha assunto la connotazione e le proporzioni di “Insubria Winner”, passando attraverso la lunga e positiva esperienza della Mostra “Città Giardino”, gli sforzi ed i progressi fatti sono stati enormi. L’ambizioso progetto del Gruppo Cinofilo Provinciale di Varese si è sviluppato infatti fino ad assu-
RAGGRUPPAMENTI 31 OTTOBRE 2015 1° BANANA BENDER THE GOVERNOR AUSTRALIAN CATTLEDOG pr. ALLEV. BANANA BENDER GRUPPO Ë 1° YOU ARE NOT ALONE DEL PICCOLO JIGO ALANO FULVO pr. ALLev. DEL PICCOLO JIGO GRUPPO Ì 1° LIEVORE’S EDITION I DARE YOU AMERICAN STAFFORDSHIRE TERRIER pr. MAHDAWI LIEVORE GRUPPO Í 1° JUSTINE CAN DO IT BASSOTTO NANO p/d pr. FRANCESCA BORRONI GRUPPO Î 1° CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT SAMOIEDO pr. BARBARA MORESCHI GRUPPO Ï 1° CHENIL D’ANJA BERNHARD HOLLANDE GRAND BASSET GRIFFON VENDEEN pr. GABRIELLA SEGATO GRUPPO Ð 1° WEIMPOINT NO STRINGS ATTACHED POINTER INGLESE pr. KRISTINA PILATUS GRUPPO Ñ 1° BIG BOOM’S BANDITOS DEX CLUMBER SPANIEL pr. LANA LEVAI GRUPPO Ò 1° ZEUS DELLA CORTE DEL PIOLA BOLOGNESE pr. LORENA ELLI GRUPPO Ó 1° RUSSKIY AZART ROMANTIC LEVRIERO RUSSO pr. CHRISTINE JAQUIER BIS COPPIE 1° WEIMARANER p/c pr. DARIO RAIMONDI COMINESI BIS GRUPPI 1° PASTORE BERGAMASCO pr. ALLEV. DEI LUPERCALI BIS RAZZE ITALIANE 1° GALA DEL PIERVEZ PASTORE BERGAMASCO pr. ALLEV. DEL PIERVEZ BIS JUNIORES 1° ANUEDIS RED HOT MAMA LABRADOR pr. MATTEO BELTRAME BIS GIOVANI 1° SHUTTLE DELL’ALBERICO LHASA APSO pr. STEFANO PAOLANTONI BIS VETERANI 1° KHADIJA KARISTA SALUKI pr. ALLEV. DEL BORGHINO GRUPPO Ê
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Il gruppo di Pastori Bergamaschi dell’Allevamento dei Lupercali di Lele Mariani ha conquistato il primo posto nel BIS gruppi
mere una dimensione veramente internazionale con l’“approdo” a “Malpensa Fiere”, con i suoi 13.000 mq di superficie espositiva, centrando l’obiettivo di far diventare questa manifestazione una delle più acclarate a livello europeo, oltre che un appuntamento zootecnico fisso per allevatori ed espositori italiani e stranieri. Per entrare più nel dettaglio, il week-end espositivo ha ospitato un numero significativo di eventi di “Club”: un Campionato Sociale (Weimaraner), diciotto Mostre Speciali e sette Raduni organizzati da altrettante Associazioni Specializzate, numeri da cui emerge l’alta considerazione per l’evento da parte dei Club di Razza. In particolare, i Raduni, realizzati nel contesto di “Insubria Winner”, hanno visto sfilare oltre 500 soggetti in rappresentanza di: Razze Nordiche, Schnauzer & Pinscher, Weimaraner, Australian Shepherd, Terrier Nero Russo, Cocker Inglese- e Americano, Bovari Svizzeri. I più numerosi sono stati le razze tutelate dal CIRN (Club Italiano Razze Nordiche) (213 soggetti), con in testa Akita ed Husky, che stanno rivivendo un momento di grande popolarità, gli Schnauzer & Pinscher (95 soggetti) ed i Cocker (Inglese e Americano), con 67 soggetti iscritti. Attesissimo come d’abitudine l’ormai immancabile spettacolo, unico nel suo genere, del “Ring d’Onore” e del “Best in Show” di “Insubria Winner”, dove coreografie d’eccezione e musiche “mozza-fiato” la fanno sempre da padrone. Prestigiosa come di consueto la giuria, composta dai più autorevoli esponenti della cinofilia internazionale. Sempre folto ed appassionato il pubblico presente intorno al Ring d’Onore e sugli spalti. Giudice del Best in Show della domenica Hudono Andi, personalità di fama internazionale, proveniente dalla Repubblica di Indonesia, giudice anche del Campionato Sociale Weimeraner. L’ambito trofeo “challange” di Insubria Winner è toccato quest’anno al soggetto Whippet Ch. Sobresalto XXX, di proprietà di Enrico De Gaspari. Ha presieduto alla premiazione il Vice-Presidente dell’ENCI, Avv. Clemente Grosso. Per quanto riguarda la giornata di sabato, che ha ospitato come si è detto l’Expo Internazionale di Busto Arsizio, l’apprezzata 40
RAGGRUPPAMENTI 1 NOVEMBRE 2015 1° DRAGONJOY SONNY CORLEONE WELSH CORGIE PEMBROKE pr. CHIARA CEREDI GRUPPO Ë 1° I BRAVI RAGAZZI O SOLE MIO BULLMASTIFF pr. ALDO NOLLI GRUPPO Ì 1° ABSOLUTELY OH MY FOX TERRIER p/l pr. F.W. SCHONEBERG GRUPPO Í 1° DOLCE FONTANA DI TREVI BASSOTTO STANDARD p/d pr. FRANCESCA BORRONI GRUPPO Î 1° CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT SAMOIEDO pr. BARBARA MORESCHI GRUPPO Ï 1° SALGA LOONEY TUNE BEAGLE pr. ALLEV. SALGA GRUPPO Ð 1° .WEIMPOINT NO STRINGS ATTACHED POINTER INGLESE pr. KRISTINA PILATUS GRUPPO Ñ 1° RUBEUS HAGRID JAGO CAO DE AGUA pr. LIANA CARLON GRUPPO Ò 1° SOLINO’S CAPITANO CHINESE CRESTED DOG s/p pr. VALERIA ELENA MARIA MILANESI GRUPPO Ó 1° SOBRESALTO XXX WHIPPET pr. ENRICO DE GASPARI BIS COPPIE 1° BICHON A POIL FRISE pr. REGINA BELSTAD BIS GRUPPI 1° ALASKAN MALAMUTE pr. ALLEV. DEL BIAGIOI BIS RAZZE ITALIANE 1° ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE PICCOLO LEVRIERO ITALIANO pr. ALLEV. DEI RAGGI DI LUNA BIS JUNIORES 1° EMILIE DEI COLLI ORIENTALI BRACCO ITALIANO b/a pr. MAURO SCARLATO BIS GIOVANI 1° SHUTTLE DELL’ALBERICO LHASA APSO pr. STEFANO PAOLANTONI BIS VETERANI 1° SINPHONYOFVENICE DADDY PUZZLE (vedi foto p. 39) MALTESE pr. VALENTINA HORSEY 2° ZWERGSCHNAUZER CARYGRANT-N DELLA CORREZZANA pr. OSVALDO PIUZZI 3° SAMOIEDO SWEET XEVALIER pr. ROBERTO MAZZETTO GRUPPO Ê
Il giudice Bruno Nodalli premia il vincitore del BIS Veterani di domenica il Maltese Sinphonyofvenice Daddy Puzzle di Valentina Horsey
La scenografia del Ring d’Onore
giudice russa Julia Ovsyannikova ha eletto Best in Show dell’evento l’Alano Fulvo You Are Not Alone del Piccolo Jigo, di proprietà dell’Allevamento d’origine. Anche quest’anno è stato possibile seguire in diretta “streaming” le fasi cruciali del week-end espositivo, dal “Dog of the
Year” ai Ring d’Onore del sabato e della domenica, come pure acquisire in tempo reale i risultati del Ring d’Onore, grazie al magistrale lavoro d’équipe svolto dai Commissari di ring e dallo Staff di Bremadog. Rosita Trotti
Il vincitore del titolo Dog of the Year 2015 “Cinecittà Ian Somerhalder” Maltese di Franco Prosperi, e, da sinistra: Enrico Pellerino (Vema Pet Food Care), i Giudici Francesco Cochetti, Antonino La Barbera, Gianfranco Bauchal, Ferdinando Asnaghi, Dorota Witkowska, Luis Manuel Calado Catalan e Bruno Maffezzoni vice presidente Gruppo Cinofilo Provinciale di Varese
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SIRACUSA. BEST IN SHOW GIUDICE MANOLA POGGESI 1° Chihuahua a pelo lungo Toro Loco di Rio Galeria di Stampigi 2° Dalmata Mondo Dalmata Linus di Catanuso 3° Levriero Afgano Agha Djari’s Hedonism di Russo
SIRACUSA E CATANIA - Doppio appuntamento per i cinofili in Sicilia
IL CHIHUAHUA E IL PASTORE Molta partecipazione di pubblico, 1200 cani e consensi per giudizi ed organizzazione Solo un hobby per alcuni, una vera passione per altri, in un clima festoso misto tra competizione ed allegria che come di consueto ha visto prevalere, non soltanto la perfezione zootecnica di tanti soggetti iscritti in gara ma anche i tanti consensi arrivati per il 1° Weekend Espositivo dello Ionio. Nel verde dei campi SIS, dove normalmente si svolgono competizioni internazionali d’equitazione, il Gruppo Cinofilo Aretuseo insieme a quello Etneo, grazie anche alla clemenza del tempo, hanno accolto nei due giorni espositivi: Sabato 26 settembre CACIB di Siracusa e domenica 27 CAC di Catania, un foltissimo pubblico di appassionati, curiosi, visitatori, 42
bambini, allevatori, amanti e proprietari di cani proveniente da ogni parte d’Italia, in un’esposizione che per la prima volta ha avuto il carattere di internazionale a coronamento del grande e valido lavoro svolto in questi anni dal Gruppo Cinofilo Siracusano. Quasi 1.200 i cani iscritti nei due giorni di competizioni, giudicati da professionisti e qualificati esperti internazionale quali: Elena Agafonova, Luigi Mantellini, Vincenzo Parmiciano, Manola Pogesi Alessandri Alfredi, Giuliano Biasiolo, Stavros Argyrous, Alberto Cuccillato, Gianfranco Bauchal, Luigi Mantellini, John Vullo e Florindo Coppo. Gradi protagonisti, a coronamento dello splendido weekend espo-
SIRACUSA. GRUPPO 3 1° Staffordshirre Bull Terrier Black Man di Pagano SIRACUSA. GRUPPO 1 1° Pastore Maremmano Abruzzese Faustola di Santamaria di A. Cosentino
RAGGRUPPAMENTI INTERNAZIONALE DI SIRACUSA sitivo, anche i piccoli handler nella categoria Junior (da 6 a 11 e dai 12 a 17 anni) futuro della cinofilia italiana, immortalati ed inseriti nella pagina facebook del Gruppo Cinofilo Siracusano. Alla fine tanti i vincitori morali ed uno solo ufficiale il
SIRACUSA. GRUPPO 6 1° Dalmata Mondo Dalmata Linus di Rizzo 2° Seguggio Italiano Ulisse di Campanello di Romeo 3° Rhodesian Ridgeback Harmahkis Wisdon di Marzotto
1° PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE FAUSTOLA DI SANTAMARIA PR. A. COSENTINO GRUPPO Ë 1° RIESENSCHNAUZER VARENNE DEL CASATO SINESI PR. RISINA GRUPPO Ì 1° STAFFORDSHIRRE BULL TERRIER BLACK MAN PR. PAGANO GRUPPO Í 1° BASSOTTO STANDARD P/L SIR ATHOS DEL FICO D’INDIA PR. RIZZO GRUPPO Î 1° SPITZ NANO KUNG FU PANDA PARTY ATTACK PR. MICCICHÈ GRUPPO Ï 1° DALMATA MONDO DALMATA LINUS PR. CATANUSO GRUPPO Ð 1° SETTER IRLANDESE GARIS IZPOD BELSCE PR. Z. ZUPANCIC GRUPPO Ñ 1° COCKER SPANIEL INGLESE FIVE O’CLOCK DANCE INDIRA AT COVENANT PR. A. LINCU GRUPPO Ò 1° CHIHUAHUA P/L TORO LOCO DI RIO GALERIA PR. STAMPIGI GRUPPO Ó 1° LEVRIERO AFGANO AGHA DJARI’S HEDONISM PR. RUSSO BIS COPPIE 1° WEIMARANER P/C PR. ELISABETTA PARRINELLO BIS GRUPPI 1° ZWERGPINSCHER ALLEV. E PR. GIOVANNI LO TURCO BIS RAZZE ITALIANE 1°SEGUGGIO ITALIANO ULISSE DI CAMPANELLO PR. ROMEO BIS JUNIORES 1° CHINESE CRESTED DOG MIDLA BLANDORA PR. M. COREA GRUPPO Ê
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BEST IN SHOW CAC CATANIA DEL 27/9/15 GIUDICE ALESSANDRI 1° Pastore Tedesco MICHELLE VOM GOLDENEN STRAND di Anastasi 2° Labrador Retriever CARPENNY MICHELLE di Giovanna Motta 3° Chinese Crested Dog KIHOSOMU GARDENIYA di M. Corea
piccolo Chihuahua a pelo lungo Toro Loco Di Rio Galeria, (All. Tartaro- Pro Stampigi). “È andata benissimo e siamo molto soddisfatti - ha commentato l’Avv. Micale, presidente del Gruppo Cinofilo Siracusano - Nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli, abbiamo avuto un’ottima partecipazione ed affluenza da SIRACUSA. GRUPPO 7 1° Setter Irlandese Garis Izpod Belsce di Z. Zupancic
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parte di tanti. Un ringraziamento va ai giudici per la grande professionalità, al delegato ENCI ed a tutti quelli che hanno partecipato attivamente per la riuscita dell’evento compreso i componenti del Gruppo Cinofilo Etneo e il presidente Massimo D’Urso”. Salvatore Cavallaro SIRACUSA. GRUPPO 8 1° Cocker Spaniel Inglese Five O’clock Dance Indira At Covenant di A. Lincu
Successo del Derby Spaniel a Moiano di Perugia
Vola Zara della Banda Alata La Springer di Marco Pierotti ha superato altri 32 concorrenti. Nei Cocker ha vinto Pico del Rotmic. Terreni ottimi e selvaggina idonea
ENCI Fabrizio Agostini, sono stati chiamati a scegliere il vincitore in un barrage davvero pieno di suspense. A far da pubblico e da cornice un folto pubblico segno che lo Springer calamita l’attenzione. La vittoria è stata conquistata da Zara della Banda Alata di Marco Pierotti. Ma è d’obbligo dire che ha vinto la razza, il club, i tanti appassionati (continuano ad aumentare) che guardano allo Springer come ad un cane capace di dare emozioni autentiche e vere. Tiziano Pavolettoni
CLASSIFICA DERBY 2015 PER COCKER E SPRINGER (e altre varietà di spaniel) Moiano (PG) 1/11/2015
Barrage Derby Altri Spaniel. Da sx Marco Pierotti con Zara della Banda Alata, Evio Capuccini con Elia della Badia di San Savino e Mario Rossi con Hispellum Quel
U
n Derby Spaniel sotto una buona stella quello disputato il primo novembre. Pieno di agonismo e suggestivo per la qualità dei concorrenti e l’ambiente, l’atmosfera di un autunno che sembra in ritardo ed i selvatici che avevano seminato impronte e tracce un po’ ovunque rendendo non facile il lavoro dei cani ma comunque sempre entusiasmante. Un acquerello, a volerne dare un’immagine sintetica con tantissime luci compresa quella dell’organizzazione, e rarissime ombre sempre necessarie per mettere in risalto l’impegno e la voglia di riuscire. Perché la sorpresa poteva essere - si sa come avviene in ogni prova degli spaniel - dietro ad ogni cespuglio, in ogni angolo di boschetto o di prato, dietro una riva d’erba o ai margini di un bosco. Il terreno - l’azienda faunistico venatorio Le coste di Moiano, Perugia - di Franesco Politini - perfettamente idoneo ad accogliere 33 Springer ed otto Cocker che si sono dati battaglia. Ed il terreno ne era palestra degna. Collinare, come lo sono molti territori dell’entroterra toscano con vegetazione tipica del bosco: quercioli, ginestreti, roveti, tagliate di cedui con la
brocca sul terreno, molto duri ma ben popolati di fagiani e qualche pernice, quindi con parecchie emanazioni che invitavano i cani a cercare. Ed è il “mestiere” degli Spaniel. Nei Cocker, per alterne vicende usuali su terreni di caccia non certo facili per una miriade di situazioni a volte addirittura imprevedibili si è imposto Pico del Rotmic di Michele Rota che quindi si è aggiudicato il Derby Cocker 2015. Il sigillo della vittoria gli è stato dato dal giudice Donato Grimaldi come sempre preciso,metodico, riflessivo. Gli altri Spaniel, praticamente soltanto Springer, giudicati da Franco Abati, Fiorino Battaglia, Francesco Camiolo, Walter Crippa, Lorenzo Martelli e Tiziano Pavolettoni si sono comportati da comprimari pretendendo impegno e fatica della giuria plurima chiesta dal Club, nelle tre batterie. Ci sono stati momenti di autentica suspense e come sanno crearla soltanto gli Springer capaci di trasformare ogni terreno in una stupefacente palestra in cui puoi attenderti ogni sorpresa. Perché questo è il comportamento di una razza davvero meravigliosa. Tutte le batterie si sono concluse con la certificazione e quindi i giudici, sorteggiati dal delegato
COCKER SPANIEL INGLESE 1° PICO DEL ROTMIK pr. Alessandro Gallerani cond. Michele Rota SPRINGER SPANIEL INGLESE 1° ZARA DELLA BANDA ALATA pr. e cond. Marco Pierotti 2° HISPELLUM QUEL pr. Fausto Marchesini cond. Mario Rossi Michele Rota con Pico del Rotmic e il giudice Donato Grimaldi
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Coppa Italia Continentali Considerazioni del presidente del Weimaraner Club Italia L’Epagneul Breton Baldo de Keranlouan, di Maurizio Aldovardi ha conquistato il titolo individuale. Foto Giancarlo Spadacini
“La nostra prima volta” I notevoli progressi compiuti dalla prima partecipazione nel 2007. Il lodevole impegno di Marco Lozza, Giancarlo Passini, Riccardo Soderi, Omar Canovi e Simone Superbi
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uesta XV edizione della Coppa Italia per razze continentali da ferma, organizzata dal Weimaraner Club Italia, forse non passerà alla storia come “memorabile”, ma di sicuro resterà un punto di partenza fondamentale per il club che mi onoro di presiedere. Già , un punto di partenza! Normalmente manifestazioni di questa importanza sono un “punto di arrivo” e non di “partenza”. Punto di arrivo perché si presuppone che per organizzarle ci voglia una “esperienza” specifica e specifiche capacità , che altro non possono essere che il frutto di anni di organizzazione di manifestazioni dalle più semplici alle più complesse. Noi dei Weimaraner siamo arrivati ieri nel mondo della cinofilia che conta e ci siamo arrivati partendo dalle prove di bellezza e
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SABI 1° classificati a squadre. Foto Giancarlo Spadacini
i nostri
Cani
Anno 61 num. 11 dicembre 2015
non da quelle di lavoro. Alla prima Coppa Italia abbiamo partecipato solo nel 2007 arrivando ultimi. In teoria abbiamo partecipato all’organizzazione dell’edizione 2009 in collaborazione con il CIBF (Club Italiano Bracco Francese) ma onestamente la prima vera organizzazione a 360° targata Weimaraner è questa del 2015. Abbiamo cercato consigli da tutti i club disponibili e ne abbiamo avuti tanti. Due in particolare però non posso non citare e ringraziare rispettivamente Marco Lozza (Presidente CISP) e Giancarlo Passini (Presidente Kurzhaar) che hanno dato una disponibilità totale conferendoci quell’esperienza sopracitata. Altre tre persone hanno contribuito in modo sostanziale alla realizzazione del progetto. Altre tre persone senza le quali sarebbe stato impossibile nemmeno immaginare di poter affrontare questo impegno. Riccardo Soderi, consigliere del Club di nomina ENCI, che dall’alto della sua esperienza di organizzatore sia di Coppe Italia, che di raduni mondiali dei Bracchi Italiani e da ultimo della Coppa Europa CIS ci ha indicato la rotta da seguire e ci ha dato l’indispensabile assistenza. Omar Canovi, esperto giudice oltre che membro del Direttivo del Gruppo Cinofilo reggiano, che per una volta ha lasciato la trombetta nel cassetto e si è dedicato anima e corpo prima nella provincia di Reggio per la scelta dei terreni per le prove in zona DOC, poi per l’ottenimento dei permessi necessari, poi, durante le due giornate di prove curando la logistica dei terreni in modo superlativo affinché tutto si svolgesse nei modi e nei tempi previsti. Nella due giorni non è stato registrato nemmeno un minuto di ritardo sulle varie fasi del programma. Una perfezione oserei dire “svizzera”. Grazie Omar e scusami se nella concitazione della chiusura della manifestazione mi sono dimenticato di ringraziarti pubblicamente. Lo faccio ora ad una platea molto più vasta. Simone Superbi, vicepresidente del nostro club e membro del Direttivo del Gruppo Cinofilo Modenese, che ha curato il coordinamento del progetto nella provincia di Modena e che poi, essendosi qualificato come concorrente, ha dovuto restare in disparte durante i due giorni di prove, senza però trascurare l’aggiornamento costante del sito web dedicato e della pagina facebook relativi alla Coppa Italia. Un grazie naturalmente va ai due Gruppi Cinofili Modenese, nella persona di Giancarlo Bonettini, e Reggiano e alle due Arcicaccia di Modena e Reggio Emilia. Dire che tutto è filato liscio sarebbe un’eresia: di quello che è andato bene serberemo il ricordo e di quello che non è andato bene faremo tesoro per migliorare la prossima volta. Un sentito grazie a tutti. Roberto Rossi
Pieno successo del grande confronto Continentali
Coppa Italia, brinda la SABI A Baldo de Keranlouan, il Trofeo individuale. Grande partecipazione ad una kermesse emozionante
S
iamo alla quindicesima edizione della Coppa Italia Continentali da ferma per la quale quest’anno sono stati scelti i terreni di Castellarano a
Reggio Emilia. 24 e 25 ottobre, verso fine autunno come di consueto, le due giornate dedicate all’articolata verifica funzionale che interessa le razze continentali da ferma tutelate in Italia dalle rispettive
KCI 2° classificati a squadre. Foto Giancarlo Spadacini
CIEB 3° classificati a squadre. Foto Giancarlo Spadacini
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Associazioni di razza le quali, a turno, si sono alternate sino ad oggi nell’organizzazione dell’evento. Il 2015 vede all’opera il Weimaraner Club Italia nella sua prima in completa autonomia, (in passato avevano coadiuvato il CIBF durante un’altra edizione), con la preziosa collaborazione dei Gruppi Cinofili di Modena e Reggio Emilia. Nove i Club presenti per un totale di dieci differenti razze in verifica, (per la prima volta anche un Borbonese), divisi in cinque batterie al giorno. Risultato che giunge sulle ali del Tricolore: la SABI ( Società Amatori Bracco Italiano) si impone meritatamente e conquista l’ambita Coppa Italia. A loro secondi il KCI (Kurzhaar Club Italia). Il trofeo individuale finisce nelle “zampe” di Baldo de Keranlouan, l’Epagneul Breton condotto da Maurizio Aldovardi, che per un soffio anticipa Charolotte la Bracca francese condotta da Omar Mariani di proprietà di Francesco Tonini, lei Vicecampione. Siamo giunti alla 15^ edizione, e nel corso degli anni l’esperienza maturata dalle Associazioni di razza (tutte quelle dei continentali) ha permesso di migliorare la particolare “formula” che articola la complessa verifica funzionale: intento dei Club ai natali della Coppa fu quello di verificare annualmente lo stato di salute dell’allevamento di queste razze in un confronto diretto mediante quattro differenti test per lo più indirizzati alla “funzione”, direttamente connessa anche ad argomenti morfologici. Una prova internazionale su selvaggina naturale svolta su zona designata ENCI, (impropriamente definita per consuetudine con l’appellativo “Doc”), una nazionale su selvatico abbattuto, la verifica di riporto dall’acqua profonda e quella morfologica. Alla fine delle due giornate i sei rappresentanti delle differenti razze totalizzano grazie ai test quel punteggio che costituisce l’elemento cardine della classifica finale. Per la prima volta, a rafforzare il favore dell’ENCI in merito all’utilità della Coppa, gli esperti giudici sono inviati direttamente dal Consiglio Direttivo Nazionale: Francesco Balducci, Francesco Bonasera, Giuseppe Colombo Manfroni, Mario Di Pinto, Daniele Gaddini, Pietro Garro, Antonino La Barbera, Pietro Antonio Nurra, Giancarlo Passini e Giancarlo Perani. Delegato ENCI Michele Pizzuto. L’edizione del 2015 è stata caratterizzata da una organizzazione molto precisa che ha permesso l’espletamento dell’articolato programma senza intoppi né inutili perdite di tempo, mettendo altresì tutti i concorrenti nel migliore agio durante gli spostamenti delle differenti batterie. Ottima
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Weimaraner in azione (foto Marco Ragatzu)
anche l’ospitalità per tutti. In merito ai terreni utilizzati si deve focalizzare la qualità messa a disposizione che ha consentito di ottenere, al sabato, verifiche nelle migliori condizioni: ambienti di particolare beltà caratterizzati da variegata vegetazione opportuna per la presenza di autentica e scaltra selvaggina, costituita da numerose specie tra le quali quella che in modo preponderante viene identificata come “target” per il cane da ferma in questa occasione, il fagiano. Differente la situazione del secondo giorno a costituire un netto contrasto, per il quale si dovrà riflettere e perfezionare ove “perfettibile”: i terreni concessi dall’Azienda Agrituristico Venatoria S. Valentino, punto centrale dell’evento, sono risultati limitati forse a causa della scarsità di campi opportunamente vegetati, a volte contornati da ampi boschi che hanno costituito rifugio per gli animali dove poco ortodossa risulta la verifica di questo test. Pur considerando l’impegno profuso, la “preparazione”, con la consueta introduzione di fagiani, quì ha rappresentato un banco di
prova che poteva, e doveva, donare differenti opportunità per un migliore e più probante esame. Di fatto, comunque, le risultanze rispondono alle aspettative: nella distinzione delle classifiche i Bracchi italiani si pongono in netta evidenza insieme ai Kurzhaar, subito seguiti con minima differenza dai Breton. Segue a loro il gruppo di Drahthaar, spinoni, Weimaraner e Bracchi francesi, quindi, con minori risultati ma comunque in buona positività, i Vizsla e i Korthals. Il Coordinamento delle razze da ferma continentali, recentemente riconosciuto come gruppo di lavoro da parte dell’ENCI, continua nell’impegnativo lavoro per migliorare questo test zootecnico che rappresenta annualmente il momento più importante per le razze alle quali esso è dedicato, con il chiaro obiettivo di mettere in atto quanto è necessario affinché ogni anno si possano garantire le migliori e medesime condizioni, come banco di prova per la verifica delle risultanze dell’allevamento italiano. Marco Ragatzu
15ª COPPA ITALIA 2015 CLASSIFICA A SQUADRE 1 Società Amatori Bracco Italiano 2 Kurzhaar Club Italiano 3 Club Italiano Epagneul Breton 4 Club Italiano Drahthaar 5 Club Italiano Spinoni 6 Weimaraner Club Italia 7 Club Italiano Bracco Francese 8 Associazioe Magyar Vizla Club Italiano 9 Club Italiano Griffone Korthals
98,16 96,66 85,63 59,60 38,60 38,20 36,70 15,63 7,83
i nostri
Cani
Anno 61 num. 11 dicembre 2015
Successo della Prova ENCI per soli esemplari nati in Italia
La riscossa dei Breton
F
ortemente voluta dal Club Italiano Epagneul Breton e dal vice presidente Giorgio Bellotti, il giorno 17 ottobre, a Lajatico, con la stretta collaborazione del Club italiano E.B. Delegazione Toscana e del Gruppo Cinofilo Pistoiese, si è svolta la prima prova autorizzata in Italia dall’ENCIsu selvatico abbattuto con CAC per soli Epagneul Breton allevati nella Penisola. Il confronto si è rivelato un testo importante per valutare la situazione di questa magnifica razza, che negli ultimi anni purtroppo ha subito, in Italia, un calo di iscrizioni, mentre sono sempre più numerosi gli esemplari importati da altri Paesi, in particolar modo da quelli dell’Est, soprattutto per i prezzi, considerati dai cacciatori molto allettanti. Poiché il dovere di una Associazione Specializzata, in conformità con quanto stabilito dall’articolo due dello statuto sociale, è quello di vigilare e controllare lo stato della razza sul territorio si è deciso di organizzare questa manifestazione riservata ad esemplari di allevamento nazionale. Trentuno i concorrenti tutti di proprietà dei soci della delegazione Toscana, e delle delegazioni, di Lucca e Livorno suddivisi in quattro batterie. Dieci i qualificati, l’incasso totale della manifestazione, totalmente devoluto in beneficenza per la ricerca nella lotta contro i tumori. La giustificativa dell’avvenuto pagamento verrà pubblicata sul sito dell’E.B. Il CIEB (Club Italiano Epagneul Breton) nazionale, ringrazia i giudici, l’ENCI, la delegazione CIEB di Padova che ha provveduto ai premi, alla Mister Mix Dog di Sinalunga (SI) per la fornitura di mangime per tutti i soggetti qualificati, e i soci presenti che si sono auto-sponsorizzati provvedendo al pagamento delle riserve. Era previsto anche un premio speciale, consistente in un piatto artistico ricamato in filigrana per il miglior soggetto maschio e il miglior soggetto di sesso femminile, entrambi i premi sono stati vinti da cani presentati dalla “scuderia Stefano Stefano”. Alla relazione finale, i giudici Riccardo Acerbi, Francesco Balducci, Giorgio Bellotti ed Omar Canovi hanno evidenziato l’importanza delle prove a selvatico abbattuto che sono poi quelle più vicine alla caccia: hanno sottolineato inoltre che tutti i concorrenti erano nella piena nota
della caccia pratica, quindi per quanto riguarda le delegazioni della Toscana, la situazione della razza può essere considerata positiva, mentre non è stato possibile verificare l’andamento nelle altre regioni italiane visto che i soggetti delle altre delegazioni non si sono presentati. R.G.
CLASSIFICHE 1° Batteria Riserva di caccia “Montelopio” Giudice Acerbi Riccardo 1° MB Rogo cond. Simone Guerrieri
Quarta batteria da dx Luciano Cecchetto e Gianni Calcinai
Il confronto organizzato dalla delegazione toscana, dal Gruppo Cinofilo Pistoiese e dal vicepresidente CIEB Giorgio Bellotti. Il ricavato devoluto per la ricerca nella lotta contro i tumori
2° Batteria Riserva “Il Colle” Giudice Canovi Omar 1° Ecc Artù cond. Stefano Boschi 2° MB Jago cond. Stefano Boschi 3° Batteria Riserva “La Vallata” Giudice Giorgio Bellotti 1° Ecc Milito cond. Andrea Tureddi 2° Ecc Ozil cond. Marino Tesei 4° Batteria riserva “la Vallata” Giudice Balducci Francesco 1° Ecc Schumi cond. Gianni Calcinai 2° Ecc Nero del Cecchetto cond. Luciano Cecchetto
Stefano Boschi con Artù e Jago , rispettivamente 1° e 2° classificati nella seconda batteria
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successi estero
RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI
ACCESSO ALLA RUBRICA Best in show: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS
1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani
INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate
Inviare a redazione@enci.it
DAL NUMERO DI DICEMBRE SOLO SUCCESSI OTTENUTI DOPO IL 1 GIUGNO 2015
QOCCLE’S WELCOME EMIRA Yorkshire Terrier Expo di Obala-Koper (SLO) 13/9/15 2° classificato gruppo 3 Giudice Mirja Lipanja
National D’Elevage, Charnay Les Macon (F) 27 /9/15 1° classificato Best in Show B Giudice Laurent Pichard Allevatore Nicoletta Pollini (Qoccle’s) Proprietario Nicoletta Pollini
CAMILO GUEVARA DEL SOLE AZZURRO Cavalier King Charles Spaniel Speciale di San Marino 5/9/15 CAC Giudice Vanaken J.F Allevatore e propr. Giulia Degli Angeli 50
WILMA DELLE ROSE & BAMBÙ Bassotto standard p/c Prishtina (RKS) 12/9/15 1° classificato Best in Show Giudice al Best in Show Milić Momčilo Allevatore Elena Vaccari Proprietario Nicola Sacco
NIKE DI LAGO OMBROSO Bassethound Speciale di San Marino 5/9/15 CAC Giudice Blaha M.
Speciale di San Marino 6/9/15 CAC e BOS Giudice Martinez M. A. Allevatore Cristina Giovannini Proprietario Greta Badodi
TERSICORE & ARISTOTELE DEL PARNASO Dalmata Expo di San Marino 6/9/15 1° BIS coppie Giudice Sergio Pierluigi Allevatore Manola Poggesi Proprietario Donatella Soldati
DREAM OF A SUMMER NIGHT Cocker Americano Expo di Novi Sad (SRB) 27/9/15 3° classificato gruppo 8 Giudice Natasa Davidovic Allevatore e propr. Claudia Cascioli
successi all’estero
STARLIGHT EXPRESS DEL BIAGIO Alaskan Malamute Nationale d’Elevage di Francia 19-20/9/15 BOB & Best in Specialty Show
FRANCINI’S SOMEONE LIKE YOU Cocker spaniel inglese Expo di Innsbruck (A) 15/8/15 2° classificato gruppo 8 Giudici Annamaria Tarjan Allevatore Angela Francini Proprietario Alessandra Fioravanti
Giudici I. Chu, J.J. Dupas, C. John
HERBERIENSIS GALLANT GAMBLER Dalmata Expo di Pamplona (S) 13/9/15 3° classificato gruppo 6
STARLIGHT EXPRESS & ANGIE & RAYNER & KAYA DEL BIAGIO Alaskan Malamute Nationale d’Elevage di Francia 19-20/9/15 1° Best in Specialty Show Gruppi Giudici I. Chu, J.J. Dupas, C. John Allevatore e propr. Allev. del Biagio
Giudice J.C Sastre Jimenez Allevatoree propr. Allev. Herberiensis
MISS PRINCESS BULLSTYLE FOR BULLI DI MANU Bulldog inglese Expo San Marino 6/9/15 3° classificato gruppo 2 Giudice Vojislav Al Daghistan Allevatore Allev. Looking For Bulldog Proprietaria Lorella Longhetti
DONGIOVANNI DELLA BAIA AZZURRA DJ MIRIAM DEL SOLE AZZURRO Alano blu Cavalier King Charles Spaniel Club show di Hackenheim (D) 13/9/15 Speciale di San Marino 5/9/15 1° classificato Best in Show CAC BOS Giudice I. Ingraffia Giudice Vanaken J.F Allevatore e propr. Giulia Degli Angeli
Allevatore Patrizio Donati Proprietario D. Kotzaurek
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successi all’estero
RIHANNA-B DEI MONTI DEL KERATON Alano blu CAMPARIS HOLLYWOOD HILLS Speciale di San Marino 5/9/15 Classe Campioni CAC BOB Yorkshire Terrier Giudice Miguel Angel Martinez Expo di Maastricht (NL) 26/9/15 Allevatore Carla Carletti 1° classificato gruppo 3 Proprietario Sandro Adriani
KOLLAPS SLEEPING BY DAY Whippet Expo di San Marino 6/9/15 1° BIS Juniores Giudice Vanaken Jean Francois Allevatore allev. Kollaps Proprietario L. Santinon
Giudice Bill Leslie Allevatore Markus Ackermann Proprietario Patrizia Casadei
PEMCADER LIGHT MY FIRE Welsh Corgi Pembroke Expo di San Marino 6/9/15 3 classificato gruppo 1 Giudice Martinez Miguel Angel Allevatore Pemcader Proprietario Ferrari
LATIN LOVER DEEP SECRET Setter Inglese Expo di Lipica (SLO) 4/10/15 3° classificato Best in Show Giudice Paolo Dondina, IT Allevatore Allev. Latin Lover Proprietario Oriano Vespignani
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LITTLE BEARS ONE, I THINK I’M THE SPECIAL ONE Terranova Expo di Lipica (SLO) 4/10/15 2° classificato gruppo 2 Giudice Luis Catalan Allevatore Kennel Little Bears Proprietario Giuliano Gadaldi
PSQUARED VIOLANTE Bassotto nano p/d Atene (GR) 9/10/15 2 classificato gruppo 4
TOMMY DEI MANGIALUPI Irish Wolfhound Expo di Innsbruck (A) 16/8/15 2° classificato gruppo 10
Giudice Carla Molinari Allevatore Alberto Sanson Proprietario Gianluca Portera
Giudice Heliane Meissen-Jarisch Allevatore Marcello Poli Proprietario Riva Alex
successi all’estero
AFRICA DEL REGNO DI FANTASIA Alano EU.D.D.C di Charleroi (B) 03/10/15 Riserva Best in Show Giudici Hillbrunner - Franzetti Allevatore Danilo Dozio Proprietario Bice Aprile
LIFE’S STORM FOR SHEN TE APOCALYPSE Chow- Chow Expo di Turija (RSB) 20/9/15 1° classificato gruppo 5
ARISTOTELE DEL PARNASO Dalmata Expo di Lipica (SLO) 3/10/15 3° classificato gruppo 6 Giudice Paolo Dondina Proprietario Donatella Soldati Allevatore Manola Poggesi
Giudice Dusko Piljevic
Riserva J/BIS
Giudice Sinisa Sancanin
Expo di Gornji Milanovac (SRB) 26/9/15 3° classificato gruppo 5 Giudice Milic Ralic
3° classificato J/BIS Giudice Mahmoud Al Daghistani Allevatore Danijel Todorovic Proprietario A. Jurcan e S. Lazic
HEADSTAR CIKO Chihuahua p/c Expo di di San Marino 6/9/15 3 classificato gruppo 9
LUNGORESINA CRIMSON STAR Pastore Svizzero Bianco Raduno Alpentrophy di Radstadt 26/7/15 CAC - WSO CAC
Giudice Vanaken J.F. Allevatore Headstar Proprietario M. Lopez e C. Friscia
Giudice Gabriela Ridarcikova Allevatore P. Martinelli Proprietaria Glenda Alberti
OPERA PRIMA I’M JUST A GIGOLO’ Yorkshire Terrier Expo di Lipica (SLO) 2 classificato gruppo 3 Giudice Miroslav Zidar Allevatore e propr. Allev. Opera Prima 53
successi all’estero
IRRESISTIBLE MISTER RED DEI BACI RUBATI, HULLALLA’ DEI BACI RUBATI, FAROUK DEI BACI RUBATI Pastori Belgi Tervueren Nationale d’Élevage di Aubigny-sur-Nère (F) 22-23/8/15 1° BIS Gruppi
OOTA-DABUM DA CASA DOS HERDEIROS DO LOBO Bovaro del Bernese Expo di Lipica Ii (SLO) ì4/10/15 1° classificato gruppo 2
Allevatore Rosita Trotti Propr. Rosita Trotti e Serge Delohen
Giudice Luis Catalan Allevatore Maria Amelia Taborda Propr. Allev. La Signora Dei 100 Cani
UMA WHITE CHOCOLATE VOM SUTUMER GRUND Pastore Svizzero Bianco Raduno Oer Erkenschwick (D) 16/8/15 1° cl. Campioni ORCHARD IN BLOOM Chow-chow Expo di Trstenik 3/10/15 (SRB) 2° classificato gruppo 5
Giudice Norman Deschuymere Allevatore Manu Bortel Proprietario Giovanna Moro
Giudice Miofrag Mile Mnikic Allevatore Galyna Vorobyeva Propietario A. Jurcan e S. Lazic
LARGOWYNCH DU HAMEAU ST-BLAISE Pastore Belga Malinois Nationale d’Elevage a Aubigny sur Nère (F) 23/8/15 CACS BOS cl. Libera Giudice Marie Berton Sarlat Allevatore du Hameau St-Blaise Kennel Proprietario Allev. dei Baci di Dama 54
QUARTO DEL RE LEONE San Bernardo p/l Klubsieger di Innsbruck (A)14/8/15 CAC BOB Giudice R.Welsch Allevatore e propr. Allev. del Re Leone
ANEESH TOKUNOSHIMA Barbone toy Expo di Gornij Milanovac (SRB) 26/9/15 3° classificato Best in Show Giudice M. Al Daghistani
Speciale di Novi Sad (SRB) 27/9/15 CAC CACIB BOS Giudice A.Kondjias Allevatore Aneesh Poodles Proprietario Instant Crush Kennel
successi all’estero
STARRY TOWN FRIEND ESPECIALLY FOR YOU Bovaro del Bernese Expo di Gradacac (BIH) 4/10/15 1° Best in Show e Super Best in Show
DONALD CURRY Bassotto standard p/l Expo di Lipica (SLO) 03/10/15 3° classificato gruppo 4
Giudici Zlatko Kraljic - Refet Hadzic Allevatore Maurizio Mauro Proprietario Alessandro Zele
Expo di Lipica (SLO) 4/10/15 2° classificato gruppo 4
Giudice Monika Blaha (AT)
Giudice Milan Kranjc (SLO) Allevatore e proprietario Dario Corallo
DIAMANTE DELLA BAIA AZZURRA Alano fulvo National d’Elevage di Neuvic (F) 20/9/15 1° classificato Best in Show Giudice F. Vasquez Lopez Allevatore Patrizio Donati Proprietario Fabio Ottaviani
ANEESH ISHIKAKI JIMA Barbone toy Speciale di Novi Sad (SRB) 27/9/15 BOB
SKJÆRGAARDENS M.STAR REALE Leonberger Clubschau di Leonberg (D) 27/9/15 CAC cl. Libera
Giudice A. Kondjias Allevatore Aneesh Poodles Proprietario Grazia M. A. Guadagno
Giudice W. Güllix Allevatore Tone Mosby Proprietario Paola Maggi
FIVE O’CLOCK TEA Siberian Husky Speciale di San Marino 5/9/15 1° Ecc Miglior Giovane Giudice Al Daghistani V. Allevatore e propr. Renato Tomasini 55
successi all’estero
TRINITOTOLUENE T.N.T DEL PEODORO Shar Pei Speciale di Lipica (SLO) 3/10/15 1° BIS Veterani
IULIUS PLANUS OPOPONACO Irish Soft Coated Wheaten Terrier Expo di Lipica (SLO) 4/10/15 3° classificato gruppo 3 Giudice W. Jungblut Allevatore Giulio Audisio Di Somma Proprietario Lucia Ensoli
GOOD FORTUNE YOU’RE NOT THE BOSS OF ME Shar Pei Speciale di Lipica (SLO) 3/10/15 CAC BOB
Giudice Barbara Mueller Allevatore e proprietario Gabriella Zaro
Giudice Claudio De Giuliani Allevatore Grace Fritz Proprietario Gabriella Zaro
GOOD FORTUNE YOU’RE NOT THE BOSS OF ME & MISS MARPLE DEL PEODORO Shar Pei Expo di Lipica (SLO) 4/10/15 3° BIS Coppie Giudice Monika Blaha Proprietario Gabriella Zaro Allevatore Fritz G. e Zaro G.
DANCING IN THE DARK DELLA BAIA AZZURRA Alano nero Expo di Santiago De Compostela (E) 11/10/15 3° classificato gruppo 2 Giudice S. Giannone Allevatore Patrizio Donati Proprietario Carla Goncalves
YOU ARE NOT ALONE DEL PICCOLO JIGO Alano fulvo EUDDC Show di Charleroi (B) 3/10/15 1° classificato BIS Giudice Milena Franzetti Allevatore e propr. Roberto Lo Martire
NO WAY DEL PEODORO Shar Pei Speciale di Lipica (SLO) 3/10/15 3° BIS Giovani Giudice Andrasz Korosz Allevatore e proprietario Gabriella Zaro
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successi italia ACCESSO ALLA RUBRICA 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale
RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate
Inviare a redazione@enci.it Dal numero di dicembre solo successi ottenuti dopo il 1 giugno 2015
* RADUNI WDS 2015, POSSONO ACCEDERE A QUESTA RUBRICA I BOB E I BOS
ROYAL CREST GOLDN OH MY LORD Golden Retriever Expo di Messina 25/10/15 1° classificato gruppo 8 Giudice P. Asensi Peinado Allevatore e proprietario Royal Crest Gold-n
ALFRED Broholmer Raduno WDS 11/6/15 BOB Giudice Pascal Asensi Peinado Allevatore Karin Schmidt Proprietario Maria Rubina Pica
KIARA DI MONTE TONICO Australian Cattledog Expo di Messina 25/10/15 1° classificato gruppo 2 Giudice Panos Allev. Francesco Bianchi Proprietario Gianpaolo Falletto
GREYCLASSIC’S MONTHGAMERY WOOD WITH LOVE MARAVIGLIA DI GREYSBETH Weimaraner p/c Expo di Siracusa 26/9/15 1° BIS Coppie Giudice Elena Agafonova Allevatore Lenaerts - Parrinello Proprietario Allev. Greysbeth
ERRATA CORRIGE INC di ottobre pag. 27, Expo di Ercolano : Raggruppamenti Domenica - Gruppo 8: il soggetto 1° classificato è BLUE VELVET FRIEND DEI DUE MARI, Labrador, proprietario Franco Galiano, e non quello indicato nella tabella. 57
successi in italia
MIYA GO DEL BIAGIO - GENKI GO DEL BIAGIO - TAE GO DEL BIAGIO Shiba Inu Expo di Bastia Umbra 11/10/15 1° BIS Gruppi
ELEANOR RIGBY DEL GRAN PAMIR Levriero Afgano Expo di Torino 5/7/15 2° classificato Best in Show Giudici Paolo Dondina Allevatore Allev. del Gran Pamir Proprietario Sabrina Paradiso
SMASH JP I-POT Barbone Toy Expo di Reggio Calabria 24/10/15 2° classificato Best In Show Giudice Ferdinando Asnaghi Allevatore Toshinori Omura Propr. Gargano Tiziano Aneesh Poodles
Giudice Martin Baskaran Allevatore e propr. Allev. del Biagio
STARLIGHT EXPRESS, ANGIE, RAYNER & KAYA DEL BIAGIO Alaskan Malamute Expo Insubria Winner 1/11/15 1° BIS Gruppi
RAFFAELLO Bassotto standard p/l Expo di Siracusa 26/9/15 1° classificato gruppo 4 Giudice Alfredo Alessandri Allevatore e propr. Maria Simoncini 58
GOLDENDARUMA QUITTING IS NOT AN OPTION & GALLINAGOS EVEN NOW Cocker Spaniel Inglese Expo di Matera 18/10/15 1 BIS Coppie Giudice Gianni Fulgenzi Allevatori Piljevic Dusko - Federica Pesce Proprietario Federica Pesce
Giudice Rosario Jari Spagna Allevatore e propr. Giuseppe Biagiotti
C L U B CIM - Massenziatico - Sez. Broholmer 1ª volta nella storia italiana Test Esteriore 3/10/2015
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO
Ha giudicato Bo Lasthein Andersen giudice storico danese del Broholmerselskabet/DKK, questo giudice è stato l’unico riconosciuto ad approvare i Broholmer per la riproduzione negli ultimi 30 anni.
SEZIONE BROHOLMER RADUNO CIM MASSENZIATICO SEZIONE BROHOLMER Giudice: Bo Lasthein Andersen (DK) L’appuntamento del Raduno CIM di tutte le razze rappresentate nel Club e del Campionato Sociale 2015 si è svolto a Massenziatico (Reggio Emilia), luogo ormai storico per questo incontro annuale. Per noi Broholmeriani è stato un evento di doppia importanza; infatti, non solo era il ritrovo per il Raduno ma era soprattutto la Selezione Ufficiale per l’approvazione alla Riproduzione, avendo invitato il giudice Bo Lasthein Andersen – riconosciuto FCI per la cernita di razza. La massiccia presenza degli iscritti (21 Broholmer) ha dimostrato quanto i proprietari siano consapevoli dell’importanza di seguire le regole imposte per il riconoscimento del proprio Broholmer. E’ stato un vero successo infatti hanno superato questa prova in 12. Abbiamo avuto i complimenti di Bo Lasthein Andersen che ci ha elogiato per l’ottima qualità dei nostri soggetti. Questo è un grande passo concreto per incrementare il numero dei Broholmer in Italia. E’ stata un’esperienza emozionante; un enorme “grazie” al CIM ed alla sua Presidenza!
Sei soggetti presentati; sei soggetti approvati.
Bellini Campione Sociale
Elenco dei vincitori:
FEMMINE Campioni 1° Ecc. BOB BELLINI Allev. Sanne Droghe Heesche Prop. Vanda Baldaccini 2° Ecc. VESTERNAES VIKIKA Allev. Rikke Wulf Andersen Prop. Vanda Baldaccini Intermedia 1° CAC PAGO THREANT GEFION Allev. Dennis Smit Prop. Maria Rubina Pica Giovani 1° MIGLIOR GIOVANE JANSEN’S LUNA Allev. Lars Jans Prop. Mauro Masetti 2° Ecc. MERIDA Allev. Carsten Jefsen Prop. Kurt Egger
MASCHI Campioni 1° Ecc BOS PHOENIX BIRD ANTON YVARR Allev. Hegyl Laszlo Prop. Cosimo Rummo Libera 1° CAC THOR Allev. Vanda Baldaccini Prop. Pietro Pianto Juniores BEST JUNIORE ARGO Alleev. Regina Mygind Prop. Mirco Oliva
RADUNO 3° classificata raggruppamento Giovani 1° Ecc. MIGLIOR GIOVANE – JANSEN’S LUNA Allev. Lars Jans Prop. Mauro Masetti Campioni Femmine 1° CAMP. SOC. CIM Sezione Broholmer 1° Ecc .BOB BELLINI Allev. Sanne Droghe Heesche – Prop.Baldaccini Vanda Vanda Baldaccini Presidente di Sezione
BOB e BOS
1) PHOENIX BIRD ANTON YVARR XXXX (eccellente) Allev. Hegyl Laszlo Prop. Cosimo Rummo 2) BENIGNO XXX++ (molto buono) Allev. Sanne Droghe Heesche Prop. Costantino Somma 3) BELLINI XXX+++ (eccellente) All.re Sanne Droghe Heesche Prop. Vanda Baldaccini 4) VESTERNAES VIKIKA XXXX (eccellente) Allev. Rikke Wulf Andersen Prop. Vanda Baldaccini 5) THYRA XXX+ (buono) Allev. Bidsch Sorensen Karin Prop. Erika Schar 6) BABYNANYVE XXX+++ (molto buono) Allev. Sanne Droghe Heesche Prop. Rudy Mazzero CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO SEZIONE BROHOLMER VANDA BALDACCINI Via Paradiso 1130 40053 Valsamoggia (Bo) Cell. +39 3473710795 presidente@sezionebroholmer.it
CLUB ITALIANO LAGOTTO Doppio appuntamento all’esposizione internazionale di Bastia Umbra: sabato si è svolto il Raduno e domenica la Mostra speciale. RADUNO CIL - BASTIA UMBRA 10 ottobre 2015 Giudice Domenico Milillo, 30 iscritti MASCHI Campioni 1° Ecc GINKO all. e prop. Rondinini L. Libera 1° CAC Miglior Maschio BOB REGUN MANGO all. Tanos L. prop. Killingmo K. 2° R/CAC ROY DEI RE D’ABRUZZO all. Milillo D. prop. Langianni A. Lavoro 1° CAC MADIBA DI CAMPOLEONE All. Rondinini L. prop. Tellini M. 2° R/CAC DREW DEL PESCHIO VICALE all. e prop. Orlandi G.
I due vincitori della combinata RoioArchi - Prove lavoro 7-8 novembre 2015
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C L U B Intermedia B TOM all. e prop. Febbi S. Giovani 1° Ecc Miglior Giovane BART All. Colangelo G. prop. Caira F. Juniores 1° MP TERMINANDO DEL FATALBECCO all. e prop. Poggini A. 2° MP PICO all. Colotti A. prop. Mencarelli M. Cuccioli 1° MP CASPER all. Bistocchi P. prop. Petricciuolo M. FEMMINE Libera 1° CAC Miglior Femmina BOS IL GRANAIO DEI MALATESTA FIONA all. Benelli M. pr. Palumbo A. 2° R/CAC VILLA BOTTACCI PERLA all. Bottacci C. prop. Lucarelli F. Lavoro 1° CAC MANJLA LA SESSIONE CUBANA DEL FATALBECCO all. e prop. Poggini A. 2° MB BRUNA all. e prop. Fronzetti D. Giovani 1° Ecc MOKA DI CAMPOLEONE all. e prop. Rondinini L. 2° MB SALLY DELLE TERRE DI GUA’ all. Mattiello M. prop. Imparato R. Cuccioli 1° MP NIKITA all. Bistocchi P. prop. Petricciuolo M. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE BASTIA UMBRA - MOSTRA SPECIALE 11 ottobre 2015 Giudice Serena Bernardi, 32 partecipanti MASCHI Libera 1° CAC CACIB Miglior Maschio BOB REGUN MANGO all. Tanos L. prop. Killingmo K. 2° Ecc ARGO all. Martelli M. prop. Terra Incognita Kennel Intermedia 1° R/CAC R/CACIB IL GRANAIO DEI MALATESTA GIULIANO PALMA all. e prop. Benelli M. 2° Ecc TOM all. e prop. Febbi S. Giovani 1° Ecc Miglior Giovane IL GRANAIO DEI MALATESTA REMO all. Benelli M. prop. Gamberini G. 2° Ecc BART all. Colangelo G. prop. Caira F. Juniores 1° MP Miglior Juniores TERMINANDO DEL FATALBECCO all. e prop. Poggini A. 2° MP IL GRANAIO DEI MALATESTA TIRAMISU all. e prop. Benelli M. FEMMINE Libera 1° CAC CACIB Miglior Femmina BOS WHOOPI AMICI PER SEMPRE all. Frei C. prop. Lachmann S. 2° R/CAC R/CACIB MANJLA SESSIONE CUBANA di Fatalbecco all. e prop. Poggini A. Intermedia 1° Ecc IL GRANAIO DEI MALATESTA ILENIA all. e prop. Benelli M. 2° Ecc ACCOMPAGNATORE RAGAZZINA all. e prop. Preisig H. Giovani 1° Ecc IL GRANAIO DEI MALATESTA QUINTINA all. e prop. Benelli M. 2° Ecc MARSALA all. e prop. Bizzari M. Juniores 1° ACCOMPAGNATORE TOFFE all. e pr. Preisig H. 2° MP IL GRANAIO DEI MALATESTA TAGLIATA all. e prop. Benelli M. PROVA DI LAVORO ENCI BARBARESCO (CN) 25 ottobre 2015 Con rilascio di CAC su Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco)
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valida per il Campionato ENCI valida per il Campionato sociale di lavoro CIL MASCHI Libera (5 partecipanti, giudice Paolo Alessandrini): 1° CAC PINO ALL. CASTELLETTI F. prop. e cond. Spada R. (16 p.) 2° R/CAC IGOR all. prop. e cond. Berardi B. (14 p.) Giovani (6 partecipanti, giudice Franco Billi): 1° Ecc DEMON all. Bellomo M. prop. e cond. Bellomo T. (12 p.) 2° Ecc ECCOLO all. prop. e cond. Gallerini F. (10 p.) Esordienti (7 partecipanti, giudice Ferdinando Bassi): 1° MP KAPO’ all. prop. e cond. Bellomo T. (12 p.) 2° MP TIM all. e prop. Pirazzoli D. cond. Zanelli F. (10 p.) FEMMINE Libera (6 partecipanti, giudice Ferdinando Bassi): 1° CAC DESY all. Colangelo G. prop. Bellomo M. cond. Bellomo T. (16 p.) 2° R/CAC GAIA all. prop. e cond. Gracci R. (14 p.) Giovani (12 partecipanti, giudice Franco Billi): 1° Ecc PENNY all. Ghini M. prop. e cond. Scotto M. (12 p) 2° Ecc NELLY all. Galli E. prop. e cond. Ventroni F. (10 p.) Esordienti (7 partecipanti, giudice Paolo Alessandrini): 1° MP MANOLA all. Belomo T. prop. Bellomo D. cond. Bellomo T. (12 p.) 2° MP DYNA all. Ottobrino W. prop. e cond. Ottobrino G.P. (10 p.) CLUB ITALIANO LAGOTTO C/O ZAVAGLI E. - VIA DALLA CHIESA 53 40026 IMOLA (BO) - Tel. 0542-690284 lagotto@lagottoromagnolo.org
SOCIETÀ ITALIANA AMATORI SCHAPENDOES Volta Mantovana 15 giugno 2015 giorno dell’Euro Schapendoes Show, organizzato quest’anno in Italia dalla SIAS, l’associazione che tutela la razza nel nostro Paese, l’ESS ha coinciso con il quinto Raduno nazionale di razza. 67 Schapendoes iscritti, ben 26 gli affissi rappresentati.
BOB E BOS, al centro, la giudice Anna Albrigo
ESS ITALY 15/06/2015 GIUDICI: Hans Ulrich Haberli CH - Anna Albrigo I MASCHI Campioni Excel Vom Kleinen Kreisel ECC 1 BEST MALE BOS Hyadi Du jardin Des Lucioles ECC 2 Libera Filou Van De Wuselstulpje 1 CAC Camelot Des Uns Et Des Autres 2 R/CAC Giovani Jakson De Forlhand MB Power Point Des Uns et Des Autres ECC 1 Veterani Italian Shooting Star Des Uns et Des Autres ECC 1 Tip Tap Des Uns et Des Autres ECC 2 Juniores Aaron Von Den Lechfeldzwergen MP 1 Cuccioli Somebody To love Des Uns et Des Autres MP 1 FEMMINE Campioni Emmy Vom Zollernblick ECC 1 Killing Me Softly Des Uns et Des Autres ECC 2 Libera Fibbie Caatje tequila Slomart Tuft ECC 1 R/CAC Lucky Star De Nature Paisible ECC 2 Intermedia One In A Million Des Uns et Des Autres CAC BEST FEMALE BOB Giovani Paint It Black Des Uns et Des Autres ECC 1 BEST JOUNG Rubis Mon Amour Des Uns et Des Autres ECC 2 Juniores Amalia Von den Lechfeldzwergen MP 1 BEST JUNIORES La Familia’s Quispel Hollie Hio MP 2 Veterani Everybody’s Darling Designed By Blue de Lux ECC 1 BEST VETERAN Enya Bajule Von Happy Shaggy Family ECC 2 MIGLIOR GRUPPO DI ALLEVAMENTO: 1° DU JARDIN DES LUCIOLES (Fotografi: Gabriele Boni e Annalisa Serroni) SOCIETA’ ITALIANA AMATORI SCHAPENDOES VIA MOSCATELLO 8 - 46040 MONZAMBANO (MN) Tel. 0376-809235 - info@schapendoesclub.it
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Foto di gruppo per i partecipanti alla manifestazione
MEETING NAZIONALE 17 e 18 Ottobre 2015 Barberino del Mugello e Vinci Anche quest’anno il Cao de Agua Club ha organizzato nelle giornate del 17 e 18 ottobre, l’annuale raduno conviviale: si è iniziato con le prove in acqua del sabato pomeriggio, nella bella cornice del lago di Bilancino a Barberino del Mugello; cuccioloni al loro primo ingresso in acqua, ma anche cani più esperti, hanno partecipato a questo momento sempre divertente, ma altresì spunto importante per rafforzare l’istinto al lavoro in acqua di questa razza. Complimenti ai coraggiosi proprietari che, muniti di muta e calzari, hanno accompagnato i loro cani nelle fresche acque del lago!
La ormai usuale cena sociale è stata simpatica conclusione di questa bella giornata. Domenica si è passati alle attività a terra presso il campo di Agility Dog del Gruppo Cinofilo Empolese, dove tutti si sono potuti cimentare in questa disciplina che già vede impegnati tanti Cao italiani. Luciano Pucci, esperto del settore, ha seguito i binomi “alle prime armi” spiegando le regole ed impostando i primi ostacoli. Poi si è passati alle vere e proprie “gare”, con livelli di difficoltà maggiori a seconda del grado di preparazione dei partecipanti. Un grazie anche a Rita Montagnani, toelettatrice professionista, che, come ormai ogni anno, ha messo a disposizione dei soci la sua esperienza specifica sul mantenimento e la cura dei vari mantelli del Cao. Sempre allegri e giocosi i cani presenti, a ribadire il carattere tipico di questa simpatica razza; soddisfatti anche i soci dell’esperienza vissuta in compagnia e a loro va il ringraziamento di tutto il Consiglio del Club che da queste occasioni trae ogni volta preziose informazioni e spunti per il futuro lavoro.
Nel tardo pomeriggio, un momento di informazione ai soci per quanto riguarda le gare di Water Trial che il Club sta patrocinando presso ENCI, con illustrazione delle modalità di gara e condivisione delle esperienze appena vissute in Portogallo.
CAO DE AGUA CLUB VIA MAZZINI 27 50050 GAMBASSI TERME (FI) Tel. 349-5789127 - Fax. 049-8717269 info@caodeaguaclub.it
CAO DE AGUA CLUB ITALIA
RICORDO DI ERMES VARLIERO Si è spento il 2 novembre 2015 nella sua casa di Viarigi Ermes Varliero, fondatore insieme alla moglie Lidia Francese del C.I.A.B.S., Club Italiano Amatori Bovari Svizzeri nel lontano 1988. Ermes era stato Presidente del CIABS dal 1988 al 2000, ricoprendo quella carica con la passione cinofila e la determinazione che lo contraddistingueva. Aveva sempre seguito con grande coinvolgimento le sorti del club, pronto a trasmettere la sua esperienza e a dare consigli a chi lo aveva portato avanti dopo di lui. Alcuni anni fa era diventato Presidente Onorario del C.I.A.B.S., ma negli ultimi tempi, la sua salute non gli aveva più permesso di essere presente nelle varie attività di club. Malgrado questo non aveva mai smesso di interessarsi del “suo” club e di seguirlo con grande attenzione, seppur da lontano. Gli amici e i Soci del CIABS che lo hanno conosciuto lo ricordano con riconoscenza e sono vicini alla moglie Lidia e al figlio Giovanni con grande affetto.
Silvana Vogel Tedeschi
Cani e padroni si sono cimentati nella prova in acqua, per i cuccioloni è stata la prima volta
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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 11 dicembre 2015 – Anno 61° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Paolo Alessandrini, Fabrizio Bonanno, Salvatore Cavallaro, Paola Daffunchio, Gianluca Di Giannantonio, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Giusy Mazzalupi, Clara Palestrini, Stefano Paolantoni, Tiziano Pavolettoni, Lorena Quarta, Marco Ragatzu, Roberto Rossi, Ugo Simonetti, Rosita Trotti, Marco Valigi. ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.
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Giovanni Perrucci e i suoi Segugi La scomparsa di un grande cinotecnico Il 12 ottobre 2015, il professor Giovanni Perrucci, con un arrivederci, ha salutato i segugisti Abruzzesi ed in particolare quelli della provincia di Pescara. Se n’è andato in mezzo al silenzio della natura, sulle montagne del Paradiso, portandosi con sé i suoi compagni di vita: il cavallo ed i segugi. Sicuramente con il cavallo seguirà il lavoro dei suoi segugi: in pastura, in accostamento ed allo scovo per godersi poi una seguita serrata ed incalzante, come piaceva a lui, con voci squillanti che riempiono le valli di musica sonora e vibrante. È stato allevatore, a scopo amatoriale, di segugi italiani con affisso ENCI “del Sinello”. Il suo lavoro di selezione è stato principalmente quello di recuperare e valorizzare il patrimonio genetico, utilizzato in passato, dalla nostra cultura rurale, dando la massima importanza al timbro e tono di voce. I suoi cantori dovevano emettere solo voce italiana, lui diceva che la quiete delle montagne si può solo arricchire di musicalità metallica. Critico e rivoluzionario nel commentare lo standard del segugio italiano; ha prodotto, come voleva lui, ottimi soggetti da caccia. Docente, all’Università di Chieti, cattedra d’Antropologia sociale con specializzazione in sociobiologia, ci ha lasciato due magistrali opere: 1ª e 2ª edizione di “Segugi e Segugisti” di cui la 2å, dedicata ai figli Alessandro e Marco, educati da sempre al rispetto della Natura. Opere che stanno sicuramente bene a fianco di quella di Zacchetti, Fioravanti, Quadri e Don Nando. L’amico Giovanni è stato un uomo di grande cultura e preparazione cinofila. Ha scritto sin dal 1970 articoli di cinotecnica segugistica pubblicati sui giornali: “I Segugi”, “Diana”, “I Nostri Cani” e “Cani da Seguita”. Quarant’anni fa fondò la sezione della Pro Segugio di Pescara che portò avanti, da solo, per diversi anni poi l’affidò a gente appassionata come lui. Nicola Santullo
Recensione Andrea Scanzi I CANI LO SANNO Elogio dello sguardo rasoterra Feltrinelli Editore È tutta questione di sguardi. È sempre stato così. Il nostro quello degli umani - è proiettato in avanti, spesso miope, quasi sempre selettivo. Il loro - quello dei cani - è ancorato al suolo, grandangolare, spalancato su un mondo dove niente è mai di troppo. Ed è il loro punto di vista basso, umile, mai servile, stoicamente onnipresente che ci insegna a essere umani. Andrea Scanzi racconta delle sue Labrador, Tavira e Zara: delle loro abitudini, delle loro peculiarità, delle avventure di cui sono protagoniste. Ci sono categorizzazioni, e tipologizzazioni (cane bonsai, cane Springsteen, cane camionista), che finiscono per evocare quello che Shakespeare chiamava “il catalogo degli uomini”. Ribaltato, però. Ci sono il sesso, le malattie, l’intelligenza emotiva. Un mondo in cui si ride, molto, e ci si commuove, non di rado. In Tavira e Zara, e in tutti i cani che a loro si accompagnano, si riflette la comunità umana e lì si scopre fragile e potente, sconsiderata e ottusa. Forse anche felice. Felicemente animale.
Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639
ERRATA CORRIGE
Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente
INC di novembre. Le foto relative all’articolo “Il Lapinkoira e le renne” pubblicato alle pagine 16-17-18 attribuite a Vanessa Grossemy sono di: Mijn Stijl fotografie and Kennel Vasaran
Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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Pastore Svizzero Bianco Foto Agi Zitkowsky
l’inverno adesso Bassotto a pelo duro. Foto Silvia Bagni
Pastore Tedesco Foto Giuseppe di Persia
l’inverno adesso
Saluki Foto Nedo Vinzio