I Nostri cani - aprile 2016

Page 1

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 4 aprile 2016

I TRAGUARDI DELL’ENCI VIZSLA IL CANE DA ORSO I MANTELLI DELL’ALANO

“organo ufficiale ENCI”

aprile 2016


Notizie ENCI

CONVENZIONE ENCI-FCA Prospetto modelli FCA FIAT in promozione. Sconto minimo garantito

Requisiti di accesso alla promozione Per poter usufruire di questa promozione è necessario essere Soci ENCI, che al momento della prenotazione del veicolo (ovvero al momento della sottoscrizione del contratto) possano esibire la tessera associativa, in grado di validare l’effettiva iscrizione all’associazione per l’anno in corso. Le vetture dovranno, pertanto, essere intestate direttamente agli Associati ENCI, quali soggetti privati o aziende. Condizioni generali I tassi di sconto indicati saranno applicati esclusivamente agli autoveicoli elencati nelle Tabelle e saranno praticati sul prezzo di listino detassato, ma comprensivo di eventuali optional. I tassi di sconto non sono cumulabili con altre iniziative promozionali. Inoltre, nell’ipotesi di valutazione dell’usato, il Socio ENCI intratterrà una libera trattativa con le concessionarie dei marchi: FIAT, Lancia, Abarth, Alfa Romeo, Jeep e Fiat Professional. Condizioni di pagamento Ugualmente, le modalità di pagamento dovranno essere concordate direttamente con la concessionaria venditrice. Con questa iniziativa, ENCI intende offrire a tutti i Soci l’opportunità di usufruire di eccezionali sconti per l’acquisto di veicoli in grado di soddisfare le diverse esigenze di allevatori, espositori, sportivi e proprietari di cani. Moderni mezzi di trasporto in grado di garantire confort e sicurezza non solo ai passeggeri ma anche ai cani trasportati.

PER ACCEDERE ALL’INIZIATIVA CONSULTARE IL SITO: http://www.enci.it

2

MARCA MODELLO 500X 500L 500L LIVING 500 PANDA FIAT PUNTO TIPO BERLINA 4 porte QUBO DOBLÒ FREEMONT LANCIA YPSILON 5 porte ABARTH 500 MITO ALFA ROMEO GIULIETTA CHEROKEE GRAND CHEROKEE JEEP WRANGLER RENEGADE

% sconto a cliente 16,0 18,0 20,0 22,0 23,0 30,0 15,0 27,0 23,0 12,0 25,0 8,0 25,0 25,5 16,5 20,5 16,5 16,5

Prospetto Veicoli Commerciali FCA. Sconto minimo garantito

MARCA MODELLO

PANDA Van PUNTO Van 500L PRO FIAT FIORINO PROFESSIONAL DOBLÒ Cargo SCUDO DUCATO NEW DUCATO H NEW

% sconto a cliente SENZA permuta CON permuta

o rottamazione o rottamazione

11,0 11,0 21,0 21,0 14,0 14,0 22,5 26,5 23,0 28,0 27,5 32,5 29,0 29,5 29,0 29,5


SOMMARIO Relazione del Presidente Dino Muto Trofei ENCI anno 2015 Vizsla, falchi e gentiluomini Mariella Michelon

4

32 Non siamo tutti Don Chisciotte Renata Fossati

6 7

37 Vicenza & Belluno un altro successo della cinofilia Marco Ragatzu

12

I coraggiosi della Carelia Maria Grazia Miglietta Assicurazione SOCI Il gigante dai cinque mantelli Selene Festa Amos e Mariaceleste Mariaceleste de Mauro La resurrezione di Maverick Elettra Grassi Roma, galateo a... 6 zampe Anna G. Taucci

16 18

Perchè il Maremmano Abruzzese è senza tramonto

NOTIZIE ENCI

44 Bianco come la neve Domenico De Giosa 46 La staffetta della vittoria Rodolfo Grassi

24

50 Il maltempo non ferma il “Trofeo Zilio” Maurizio Meneguzzo

25

28

Musei Dog Friendly in Italia R.F.

40 Biella e Vercelli insieme Elena Ronchetta

22

Così i francobolli raccontano la storia 26 Valentino Vannelli Notizie dall’estero Paolo Dondina

39 L’odore dei soldi R.F.

29 30

52 Le beccacce di Sperlinga G.Carlo Perani

CHI E DOVE

53 I successi 59 I club 62 Gli allevatori

AV V I S O Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate per compiuta giacenza, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione di addebito relativa al procedimento disciplinare n. 52/15 nei confronti di SPERANZA MICHELE. Il Segretario Istruttore avv. Giorgio Griffa


Notizie ENCI

LUIGI NERILLI UN POSTO D’ONORE NELLA VERA CINOFILIA Il 21 marzo ha lasciato un grande vuoto e tanto rimpianto Una primavera che meglio sarebbe definire un autunno cinofilo: il 21 Marzo ci ha lasciato Luigi Nerilli. Cinofilo troppo noto perché qui se ne debbano enumerare le capacità tecniche come giudice sia di esposizione sia di prove di lavoro, merita ora di essere ricordato per la sua inesausta passione ed il suo costante impegno nell’ attività istituzionale. In questa ha sempre fatto valere la sua franchezza e la sua tenacia nella difesa delle sue idee, poco occupandosi di verificare che queste potessero essere o meno condivise dai più: se ci credeva si impegnava fino in fondo, pronto

peraltro a dare ascolto e spazio a quelle altrui, se convincentemente argomentate. Infaticabile nell’accorrere dovunque, attento e riguardoso nei confronti di tutti gli altri, è stato un esempio di educazione e signorilità in ogni suo atteggiamento, si trovasse sul ring, sul campo di prove o in commissione d’ esame. Mancherà non poco il suo apporto sempre costruttivo ai lavori consiliari. Ne prendiamo atto con tristezza, rassegnandoci all’inevitabile. Ai familiari le più fervide condoglianze. Il Consiglio Direttivo

La relazione del Presidente all’Assemblea generale

“Ecco i nostri traguardi” Prima di entrare nel merito della relazione è doveroso, come ogni anno, il ricordo dei Soci scomparsi: Paolo Bellandi, Walter Bettelli, Patrizia Bernicchi, Fernando Casolino, Luigi Corna, Aldo Foschi, Giovanni Pietro Grecchi, Giovanni Lollegni, Carla Mariani, Luigi Michelini, Fabiano Morganti, Luigi Nerilli, Susy Pellicari, Angelo Peretti, Giovanni Perrucci, Romano Raggiaschi, Giuliano Santantoni, Stefania Savini, Ademaro Scipioni, Ambrogio Villa. Uno degli indici più rilevanti per comprendere l’andamento dell’ENCI è quello dei cani che vengono iscritti nei diversi registri del Libro genealogico. Non soltanto per gli effetti sul bilancio che tali iscrizioni determinano, ma anche per verificare se l’ENCI riesce ad aggregare quote significative di interesse cinofilo della società. A questo proposito, il Consiglio Direttivo rende noto

4

L’intervento di Dino Muto ripercorre un anno di successi e le strategie per nuovi sviluppi che nel 2015, anche grazie al lavoro capillare dei nostri Soci, sono stati registrati oltre settemila cani in più rispetto all’anno precedente. La tendenza, positiva già da qualche anno, viene inoltre confermata dai dati relativi ai primi mesi del 2016. Anche la partecipazione alle manifestazioni organizzate, direttamente o indirettamente, dall’ENCI è stata nel 2015 assai consistente e in aumento. Tali elementi, che esprimono la capacità

dell’Ente di offrire risposte più adeguate alle concrete esigenze dei cinofili, offrono anche la possibilità di acquisizione per l’ENCI di una posizione più centrale rispetto alle dinamiche della Federazione Cinologica Internazione (FCI) e della stessa società italiana, che sottolinea sempre più marcatamente il rapporto tra uomo e cane. Un passo importante per l’acquisizione di una posizione di indiscussa centralità l’ENCI lo ha compiuto con l’organizzazione esemplare del World Dog Show 2015. Siamo stati al centro del mondo per parecchi giorni, ricevendo i complimenti delle Autorità, della FCI, dei Kennel Club esteri e dei giudici presenti. Ma ciò che più ha contato per ciascuno di noi, per ciascun Socio dell’ENCI, ciò che veramente ci portiamo dentro di quei giorni è stato l’orgoglio di vedere tanti appassionati e amici


Notizie ENCI provenienti da ogni lembo del mondo dire a noi cinofili italiani che avevamo, tutti assieme, fatto un grandissimo lavoro. E spesso ce lo hanno detto con le lacrime agli occhi, per avere potuto vivere fino in fondo le emozioni di un World Dog Show perfettamente riuscito sotto il profilo tecnico e organizzativo. È stato il più grande investimento che l’ENCI potesse fare per acquisire il ruolo che merita, a partire dall’ambito FCI. Al termine della Mondiale l’ENCI ha infatti cominciato un percorso all’interno dell’organismo internazionale volto al cambiamento condiviso delle regole. Perché è giusto che ogni paese venga considerato per quanto effettivamente esprime, nel rispetto di ciascun kennel club ma nella considerazione del valore concretamente rappresentato. La strada è ancora lunga, ma possiamo dire che l’ENCI ha finalmente un ruolo di rilievo nelle dinamiche della FCI. Il World Dog Show 2015 è anche stato uno strumento formidabile per mostrare la consistenza del mondo cinofilo italiano ad operatori esterni al nostro settore. Il recente accordo tra ENCI e FCA (marchi Fiat, Alfa Romeo, Jeep, Lancia e Abarth) nasce proprio dall’ottimo esito della Mondiale e oggi possiamo offrire agli associati dell’ENCI un’importante scontistica per l’acquisto di una vettura. L’obiettivo è quello di acquisire nuovi partner, aziende private e partner istituzionali, che ci aiutino nella strategia di crescita. Le intese con Legambiente e con altri importanti partner istituzionali, i rapporti con Federparchi e con le maggiori Università Italiane contribuiscono alla stesura e alla realizzazione di progetti che tendono all’ampliamento del raggio d’a-

zione dell’ENCI, al suo miglior inserimento nel tessuto sociale del nostro paese e alla possibilità di effettuare le attività di selezione in condizioni sempre più ottimali. A questo proposito ricordiamo la partecipazione dell’ENCI al progetto Life Natura Perdix per il ripopolamento della starna italica in alcune aree di intervento. Il 2015 è stato anche l’anno del Mondiale di Agility di Bologna: un altro clamoroso successo della cinofilia italiana, per organizzazione, per la straordinaria presenza di pubblico, ma anche per il risultato storico della squadra azzurra che tra i senior ha ribadito i brillanti risultati ottenuti dai ragazzi che hanno partecipato al Campionato Europeo di Agility Junior in Repubblica Ceca oltre alla presenza della nostra squadra in Germania per l’European Open Agility. Hanno rappresentato un grande successo tecnico e organizzativo anche la Mondiale di Obedience, la Coppa Europa Spaniel e il Campionato del Mondo di Lavoro (IFR) Rottweiler organizzati in Italia. Grande il successo dell’Italia nelle razze da ferma, con la vittoria sia della Coppa Europa per le razze inglesi che della Coppa Europa per le razze Continentali. A confermare che la cinofilia venatoria italiana continua a fare scuola. Da sottolineare inoltre la presenza delle altre squadre italiane, che hanno gareggiato nel mese di marzo alla Coppa Europa Segugi a San Marino, a maggio al Campionato del Mondo di Pista in Russia, a giugno in Finlandia al Campionato Europeo di Coursing, in settembre al Campionato Europeo di Racing in Germania, al Campionato del Mondo di Utilità in Svizzera e alla Coppa Europa

Retrievers in Svezia, ad ottobre alla Coppa del Mondo di Mondioring in Francia e alla Coppa Europa Bassotti in Austria. Da non sottovalutare l’impegno costante dell’ENCI per le razze italiane. Quest’anno, in particolare, ci si è concentrati per il riconoscimento FCI del Segugio Maremmano e del Segugio dell’Appennino, oltre all’organizzazione delle numerose attività cinotecniche per il Cane di Mannara, lo Spino degli Iblei, il Cane Fonnese, il Cane da Pastore d’Oropa e il Pastore della Sila. Se lo scorso anno abbiamo costruito il nuovo Portale, che tanta popolarità ha riscosso per la sua grafica e fruibilità, il 2015 è stato l’anno nel quale sono cominciate le trasmissioni della WEB TV ENCI. Si è partiti con le prove autunnali in Serbia per le razze da ferma e si è andati avanti con le Esposizioni, l’Obedience, l’Utilità e Difesa, l’Agility e con le prove primaverili ancora in Serbia. Il programma si infittisce di eventi per uno strumento che offre più trasparenza all’intero sistema e possibilità di mostrare agli appassionati e al grande pubblico le meravigliose attività che organizziamo per migliorare la selezione e valorizzare le razze canine. Abbiamo incrementato l’impegno anche nelle scuole, dove il progetto Di Te mi Fido, che coinvolge un numero sempre maggiore di Soci Collettivi e di Centri Cinofili, ha consentito di far conoscere le razze canine e le attività dell’ENCI ha un numero sempre più grande di alunni delle scuole primarie e secondarie. Fino ad oggi sono stati coinvolti più di 13.000 bambini che costituiscono la grande speranza per la cinofilia che verrà. Il Presidente Dino Muto L’Assemblea dello scorso anno

5


Trofei ENCI anno 2015 PREMIAZIONI ASSEMBLEA DEI SOCI ANNO 2016 TROFEO CAJELLI RAZZA maltese cocker spaniel inglese petit basset griffon vendeen

NOME DEL CANE CINECITTA’ IAN SOMERHALDER FRANCINI’S DAY BY DAY PINK PANTHER VAN TUM TUM’S VRIENDJES

RAZZA maltese bracco italiano maltese

NOME DEL CANE CINECITTA’ IAN SOMERHALDER BOTERO AUDACE CONDOTTIERO DELL’ANTICA STORIA

PROPRIETARIO PROSPERI FRANCO MARCELLINO CRISTIAN HUIKESHOVEN GWEN

posto 1° 2° 3°

TROFEO CAJELLI RAZZE ITALIANE PROPRIETARIO PROSPERI FRANCO SALVI MARCELLO SARACINI TIZIANA

posto 1° 2° 3°

TROFEO ALLEVAMENTO EXPO 2015 RAZZA GRUPPO Cane da Pastore Scozzese pelo lungo 1° gruppo Cane da Pastore di Brie 1° gruppo Bullmastiff 2° gruppo Bovaro del Bernese 2° gruppo Norfolk terrier 3° gruppo Airdale Terrier 3° gruppo Bassotto tedesco 4° gruppo Bassotto tedesco 4° gruppo Alaskan Malamute 5° gruppo Akita 5° gruppo Rhodesian Ridgeback 6° gruppo Dalmata 6° gruppo Bracco Italiano 7° gruppo Setter Inglese 7° gruppo Cocker Spaniel Inglese 8° gruppo Labrador Retriever 8° gruppo Chihuahua 9° gruppo Cavalier King Charles Spaniel 9° gruppo Piccolo Levriero Italiano 10° gruppo Piccolo Levriero Italiano 10° gruppo

ALLEVAMENTO Allevamento Della Collina Dei Ciliegi di Galdelli Danilo Allevamento Delle Nebbie di Avalon di Chiea Luigino Allevamento I Bravi Ragazzi di Furlon Nadia Allevamento Del Sacro Fiume di Fasso Domenico Allevamento Oroboro di Giannatempo Luca Allevamento Iulius di Audisio Di Somma Giulio Allevamento Del Wanhelsing di Pascarella Gabriel Mario Allevamento Del Tocai di Ranza Laura Allevamento del Biagio di Biagiotti Giuseppe Allevamento Hachiko Samurai di Convertini Manuela Allevamento Harmakhis Wisdom di Venturelli Sara Allevamento Daumont di Vettori Gabriele Allevamento Di Cascina Croce di Gritti Renato Allevamento della Bassana di Lui Stefano e Remo Allevamento Francini’s di Francini Angela Allevamento di Casa Biagini di Biagini Viola Allevamento Di Rio Galeria di Tartaro Paolo Allevamento Dei Comte D’Eau di Condò Pietro Paolo Allevamento Dei Raggi di Luna di Anconetti Sergio Allevamento Del Barone Rampante di Goldoni Dorella

posto 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2°

TROFEO ALLEVAMENTO PROVE 2015 RAZZA GRUPPO Cane da Pastore Belga Malinois Cani da pastore: a. militari - b. civili Deutscher Jagdterrier Terrier Bassotto tedesco Bassotti Bassotto tedesco Bassotti Segugio italiano Segugi e cani per pista di sangue Ariégeois Segugi e cani per pista di sangue Bracco italiano Cani da ferma continentali italiani Bracco italiano Cani da ferma continentali italiani Epagneul Breton Cani da ferma continentali esteri Drahthaar Cani da ferma continentali esteri Setter inglese Cani da ferma britannici Setter inglese Cani da ferma britannici Springer Spaniel Inglese Cani da riporto e spaniels Springer Spaniel Inglese Cani da riporto e spaniels Piccolo Levriero Italiano Levrieri Levriero Afgano Levrieri TROFEO LA REGINA DEL BOSCO 2015 RAZZA Drahthaar

NOME SOGGETTO TEPPA DELLA MIMOSA DI KRIEG

PROPRIETARIO Burzi Marina

TROFEO SALADINI PILASTRI2015 CONDUTTORE Burzi Marina

TROFEO OSCAR MONACO 2015 RAZZA NOME SOGGETTO Setter inglese DESIANENSIS LINUX

PROPRIETARIO Riva Lidio

CONDUTTORE Pezzotta Ernesto

TROFEO ENCI GRUPPO DUE 2015 Assegnato a Grumolo delle Abbadesse (Vi) 28 febbraio – 1 marzo 2015: RAZZA NOME DEL CANE PROPRIETARIO CONDUTTORE Dobermann NOVE VON SCHATTENJAGER Soprani Giuseppe Soprani Giuseppe marrone focato TROFEO ENCI PROVE CLASSICHE SU QUAGLIE 2015 Ai Vincitori del Trofeo, viene assegnata una medaglia a: CONDUTTORE CLASSIFICATO LOMBARDI RODOLFO 1° IAZZETTA MAURO 2° MORETTI FRANCESCO 3° TESTA ANGELO 4°

6

ALLEVAMENTO posto Allevamento La Maschera di Ferro di Berruto Liliana 1° Allevamento Del Re di Macchia di Stagi Gabriele 1° Allevamento Della Val Vezzeno di Palladini Antonio 1° Allevamento Regina Viarum di Caprioglio Paolo 2° Allevamento di Montersino di Montersino Cristian 1° Allevamento Da Nogara di Raimondi Davide 2° Allevamento di Cascina Croce di Gritti Renato 1° Allevamento Dei Sanchi di Sanchi Francesco 2° Allevamento Della Notte di S.Lorenzo di Dinelli Massimo 1° Allevamento Della Mimosa di Krieg di Bixio Enrico 2° Allevamento Pianigiani’s di Pianigiani Stefano 1° Allevamento Del Zagnis di Zagni Libero 2° Allevamento Hispellum di Marchesini Fausto 1° Allevamento Della Banda Alata di Cupini Andrea 2° Allevamento Del Colle Folignato di Micarelli Simona 1° Allevamento Del Gran Pamir di Aimaretti Cinzia Maria Patrizia 2°

Al Vincitore del Trofeo, che consiste in una scultura di coturnice RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO setter inglese MARS OD SLJUKA TRAVEL Esposito Giovanni Al miglior soggetto di sesso femminile: RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO setter inglese DENDABERRI KINA Flores Miguel José

Viene inoltre assegnato il premio speciale denominato “Trofeo allevamento”: al titolare dell’affisso “DEDABERRI” che ha ottenuto i maggiori risultati con i propri soggetti alle prove del circuito Trofeo Saladini Pilastri 2015, Sig. Flores Miguel José.

TROFEO PAOLO CICERI 2015 Al Vincitore del Trofeo, che consiste in una scultura di coturnice RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO Bracco italiano SORAIA Penati Ferruccio Al miglior soggetto di sesso femminile: RAZZA NOME SOGGETTO PROPRIETARIO Bracco italiano SORAIA Penati Ferruccio TROFEO ENCI UTILITA’ E DIFESA – IPO3 – 2015 Assegnato a Torino il 20/21/22 marzo 2015: RAZZA NOME DEL CANE PROPRIETARIO CONDUTTORE Pastore tedesco BASCO VOM WILDEN KLEE Sgarlata Guglielmo Sgarlata Guglielmo a pelo corto


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

Conoscere il Bracco ungherese

Vizsla, falchi e gentiluomini

Quando si vede per la prima volta un Magyar Vizsla si rimane affascinati dall’eleganza, dalla signorilità e dal portamento fiero dei soggetti appartenenti a questa razza. Si rimane rapiti dallo sguardo penetrante ed al contempo mansueto, basta poco per comprendere lo stupendo carattere di questi soggetti e l’attaccamento che provano verso il loro sodale. Le origini del Bracco Ungherese sono difficili da rintracciare, molto probabilmente risalgono al IX secolo, quando le tribù Magiare iniziarono la migrazione dalle steppe dell’Asia verso occidente, percorrendo le sponde del Danubio fino al bacino dei Carpazi, conosciuto attualmente come Ungheria. I Magiari erano pastori, allevavano cavalli, mucche, pecore e cammelli ma anche abili cacciatori ed è da quel cane che accudiva il gregge e li affiancava nella caccia che si è evoluto l’attuale Magyar Vizsla (in italiano letteralmente Bracco Ungherese). Così, mentre dai loro possenti cani da pastore si evolvevano e selezionavano animali tenaci e attaccati alle mandrie e alle greggi che venivano loro affidate, l’attività venatoria veniva agevolata da cani di dimensioni inferiori ma non meno potenti, agili e resi-

stenti, selezionati dalla dura “puszta” (steppa ungherese) dove a sopravvivere potevano solamente essere soggetti estremamente versatili, dotati di una passione venatoria multiforme e della delicatezza felina di non farsi scorgere dagli uccelli che si trovavano a terra allo scoperto. La razza Magyar Vizsla è famosa per il suo pelo corto e il suo mantello frumento/fulvo. Grazie a questa prima “selezione venatoria” gli antenati del Bracco ungherese furono incrociati con il segugio di Pannonia, primitivo segugio a pelo corto che trasferì i suoi caratteri somatici tutt’oggi visibili come ad esempio l’orecchio allungato e soprattutto il peculiare colore fulvo del mantello, riscontrabile anche in altre razze canine ungheresi. Un’ulteriore selezione avvenne durante il XVI e XVII secolo quando i Turchi invasero e occuparono l’Ungheria ed incrociarono il loro “cane giallo turco” con quello che era il primordiale Bracco Ungherese. Fu proprio in questo periodo che venne assegnato il nome “Vizsla”che in lingua turca significa appunto “cercare” e venne

7


abbandonato quello vecchio di Durante il XX secolo l’Ungheria “pointer giallo”. È proprio questo venne scossa dalle due Guerre nuovo incrocio che getta le basi del mondiali e dall’occupazione russa: Selezionato per la caccia, Bracco Ungherese attuale. anche il suo cane subì molte metaha un olfatto eccellente I primi cenni storici risalgono al XII morfosi. Viene infatti rinsanguato e ottime capacità secolo, poi li ritroviamo nel manocon Setter e Pointer inglesi o scritto “Cronaca illustrata di Bracchi tedeschi con l’errata condi seguire la traccia. Vienna” (1357 d.C.), opera dei frati vinzione di migliorarne ulteriorIl carattere carmelitani commissionata dal Re mente le doti venatorie, tantoché Luigi il grande, ma è a partire dal alla fine della Seconda Guerra XIV secolo che si diffonde anche in mondiale si potevano contare pomanoscritti e raffigurazioni l’immagine del Vizsla. Da quel mochissimi esemplari provenienti dal ceppo originale. mento la sua importanza per la caccia non ha cessato di aumenDopo l’ultima Grande Guerra il Vizsla risorge e torna in auge tare tanto che alla fine del XIX secolo si organizzavano in soprattutto in America ed in Inghilterra accompagnando i soldati Ungheria concorsi per cani da ferma, dove questa razza raggiundi ritorno dalla campagna militare. geva grandi successi. Nel corso degli anni ‘30 viene incrociato il Vizsla a pelo corto con il cane da ferma tedesco a pelo duro (Drahthar) dando origine al I falconieri Magyar Vizsla a pelo duro, di costituzione un po’ più importante Il Bracco Ungherese è l’ideale per la caccia e per il riporto di seldel Bracco Ungherese a pelo corto ma i cui tratti caratteristici vaggina anche nei terreni più difficili. Il Vizsla veniva impiegato sono gli stessi. dai falconieri, con il compito di stanare gli uccelli che venivano Nel 1936 viene riconosciuto lo standard dell’attuale Vizsla dalla poi predati dai grandi falchi, ma erano assai utilizzati anche per FCI in Europa e nel 1960 dall’ AKC in America. la caccia alla quaglia ed il riporto di selvaggina su lago. Bellezza morfologica e funzionale Fu grazie a queste doti che il sangue del Bracco Ungherese fu conservato in purezza dai nobili nonché dai proprietari terrieri e Mediamente grande, elegante, di aspetto nobile, color giallo dall’aristocrazia, insomma tutto il popolo ungherese aveva già crusca. adottato il Vizsla facendolo divenire patrimonio nazionale, sviDi struttura leggera, asciutto, con muscolatura definita, rispecluppando con costanza le sue doti venatorie di punta e riporto. chia l’armonia della bellezza e della forza. Tra i vari estimatori si ricorda la famiglia Zay che nel 1700 fornì Il trotto è l’andatura caratteristica durante l’azione, mentre duagli aristocratici i propri soggetti allevati e selezionati per le loro rante la ricerca è regolare, tenace veloce. Durante il trotto la doti venatorie. mobilità abbraccia il territorio, è leggero, elegante, regolare. Il

8


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

gomito è aderente al corpo senza deviazioni esterne. Il movimento del tronco non può essere serpeggiante, durante il trotto, la linea superiore non può deviare dalla linea orizzontale. Pelle tesa, senza arricciamenti e rughe, pigmentata. Ciglia, palpebre, unghie marrone, tartufo color carne. Pelo fitto, corto, dritto, ruvido al tatto, senza sottopelo. Il ventre è poco peloso, sulle orecchie è più corto e setoso. Il pelo sulla coda è un poco più lungo. Colore: diverse sfumature del giallo crusca. L’orecchio può essere di una gradazione più scuro, il resto omogeneo.

Indole amichevole Vivace, amichevole, equilibrato, facilmente addestrabile. Caratteristica fondamentale è la capacità di mantenere il contatto. Difficilmente tollera il trattamento duro. È un ottimo cacciatore sui campi, in acqua e nel bosco. È dotato di un olfatto eccellente, di un’ottima capacità di seguire le tracce, di composta ed elegante ferma e di sviluppato istinto di riporto. Per la sua natura e la sua grande adattabilità è possibile tenerlo facilmente anche in appartamento, garantendo però una buona dose di movimento quotidiano per sfogare tutta la sua fisicità e mantenere attiva la muscolatura. Addestramento e sport Il Bracco Ungherese si addice molto al cacciatore che conduce il cane per la prima volta, la voglia di collaborare con il suo padrone, la sua intelligenza e le sue ottime doti venatorie ne fanno un ausiliare molto facile da addestrare. Il Vizsla poco sopporta però il trattamento duro, impara l’obbedienza di base molto velocemente, a patto che lo si faccia in maniera paziente e senza toni bruschi.

L’addestramento venatorio deve iniziare presto e consistere in alcune brevi lezioni quotidiane. Dai due mesi, circa, il cucciolo dovrebbe quindi, accompagnare il suo padrone sui terreni di caccia, in modo da crearsi un’esperienza indispensabile per il suo lavoro futuro abituandosi alla presenza ed alla vista della selvaggina senza agitarsi. Non sarà difficile ottenere ottimi risultati in tutti gli ambienti, dalla pianura alla montagna, dai boschi, alle paludi, agli spazi aperti. È quindi da considerare assolutamente un ottimo ausiliare dal galoppo sostenuto, equilibrato ed instancabile. Ha una cerca metodica che non disdegna mai di tenere sotto controllo i movimenti del cacciatore in modo da tenere sempre un buon collegamento. Questa razza, appartenente al Gruppo 7 dei cani da ferma, dovrebbe essere preferibilmente utilizzata per l’attività venatoria, ma viste le sue peculiarità può essere definita polivalente. Il Bracco Ungherese, grazie infatti al suo carattere estremamente intelligente e socievole sia con i suoi simili che con l’uomo, può fare praticamente di tutto: dall’Agility al Soccorso Nautico, dalla Protezione Civile alla ricerca del tartufo, dalla Pet Terapy al CaniCross.

In buona salute Il Bracco Ungherese è un cane genericamente sano, forte senza problemi particolari. Ha il fisico robusto, senza particolari criticità patologiche. Durante la stagione venatoria è opportuno controllare l’alimentazione con più attenzione, dal momento che l’animale si trova sotto sforzo. Alcuni soggetti possono presentare problemi di displasia dell’anca e del gomito. Poiché si tratta di un difetto ereditario, 9


tutti gli esemplari con possibilità riproduttiva dovrebbero essere sottoposti a controllo radiografico appena raggiunta la maturità sessuale. Sono stati segnalati alcuni casi di polimiosite, una malattia autoimmune che nel Vizsla è caratterizzata da disfagia faringea e atrofia muscolare. Negli Stati Uniti è nato un sito proprio con lo scopo di raccogliere dati su questa malattia. Sono da tenere sotto controllo anche allergie e intolleranze alimentari.

Vita in famiglia La scelta di acquistare un cucciolo di Bracco Ungherese è legata in prevalenza all’attività venatoria ed alla tradizione di aver avuto in precedenza questa razza. Tuttavia ci sono persone che decidono di acquistarlo non necessariamente per la caccia ma anche come semplice compagno di vita, di attività sportiva in pianura o in montagna o anche per sfruttare il suo grande fiuto nella ricerca dei tartufi. Il Vizsla è quindi un cane perfetto anche per la vita di famiglia, selezionato fin dall’inizio per l’aristocrazia ungherese è vissuto nelle case insieme ai bambini e ad altri cani. Affettuosissimo con tutti i membri della famiglia non disdegna il lavoro di “guardiano” per proteggerla. È un cane molto intelligente che impara in fretta e proprio per questa sua spiccata dote apprende con estrema velocità la pulizia e le regole della casa. Anche se su un divano può sembrare il cane più felice del mondo, rimane pur sempre un cane da lavoro ed è quindi bene

ricordarsi che se si decide di far entrare un Vizsla nella propria casa bisognerà garantirgli ampie corse libero nei campi e di poter annusare, cercare, cacciare e lui vi ripagherà con la sua dolcezza, eleganza e devozione che solo questi cani sono in grado di darvi. Al contrario, un Vizsla che non fa sufficiente attività diventa facilmente nevrotico e distruttivo. Il Vizsla deve avere uno scopo nella vita, un lavoro da fare preferibilmente insieme a voi. Il Vizsla che vive in casa, come tutti i cani del resto, deve avere una socializzazione corretta che dovrebbe essere parte del suo regime di allenamento. Se il vostro Vizsla è felice, lui sarà una terapia eccellente per la vostra felicità.

Il Club L’Associazione Magyar Vizsla Club Italiano è nata nel 2002, è associata all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) di cui 10

osserva le regole, ed ha come scopo il miglioramento genetico delle popolazioni, lo studio, la valorizzazione, l’incremento e l’utilizzo della razza Magyar Vizsla, svolgendo anche gli incarichi di ricerca e verifica affidati dall’ENCI e fornendo i necessari supporti tecnici alla Commissione Tecnica Centrale prevista dal Disciplinare del Libro Genealogico. Il Club è un gruppo di persone unite da un interesse comune: il Vizsla. Questo Club, che conta al suo interno numerosi cacciatori, è composto anche da persone attirate oltre che dall’istinto venatorio del Vizsla anche dalla sua stupenda struttura fisica e dalla sua apertura mentale che gli permette di svolgere qualsiasi attività a lui richiesta e di adattarsi ad ogni situazione, dal lavorare a temperature estreme, a vivere comodamente sdraiato sul divano di casa. L’attività zootecnica svolta da AMVCI si è evoluta nel corso degli anni. In un primo tempo caratterizzata dalle consuete verifiche zootecniche nelle Esposizioni Canine e nelle Prove di Lavoro. In seguito l’AMVCI ha richiesto ed ottenuto l’inserimento della razza nell’elenco della “Riproduzione Selezionata” per il quale oltre ai requisiti costituiti dalle qualifiche ottenute sia nelle prove che nelle esposizioni (Eccellente in Raduno o Speciale di Razza e almeno Molto Buono in Prova Speciale Vizsla) si aggiungono anche le verifiche fisiologiche strutturali quali displasia anca solo A e B e gomito solo 0 e BL. A questo è seguita poi l’istituzione del Campionato Sociale che ha lo scopo di valorizzare con un titolo annotato nel ROI i soggetti di elevata qualità che si qualificano sia in Prove di Lavoro

organizzate da AMVCI che in mostre Speciali e Raduni così da individuare “i più belli fra i più bravi”. Numerose altre iniziative sono promosse dal Club, come il Trofeo del Magyaro, i Corsi di avviamento alla Selvaggina, i ritrovi informali. Iniziative che hanno reso possibile l’avvicinamento di quanti solitamente non partecipano alle manifestazioni riconosciute ENCI rendendo così più ampio il controllo ad un più elevato numero di soggetti. Il Club vuole essere un faro, un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono “saperne di più” su questa splendida razza, dove tutti posso portare la propria esperienza per poter arricchire la conoscenza di altri. Il Club tutela in Italia anche la razza a pelo duro che, pur contando di numeri ancora esigui, vede al suo interno un discreto aumento di interesse. Mariella Michelon



Il Cane da Orso

I coraggiosi della Carelia Per comprendere appieno il Cane da Orso della Carelia è necessario chiudere gli occhi e fare un viaggio nel tempo, indietro fino alla fine del secolo scorso e ci sorprenderemmo nel trovare nei fantastici boschi di questa regione, il cui territorio è coperto per il 70% di foreste, uomini con le lance, pronti a combattere gli orsi con dei cani di tipo spitz, molto coraggiosi, con lo sguardo di fuoco. Questi cani si sono sempre distinti per la loro grande versatilità di cacciatori, sia che la preda fosse un orso, un cervo, linci o volativi, ebbene il cane careliano non deludeva mai il suo conduttore. Con la migrazione di questi cacciatori verso le lande finniche la razza è stata sviluppata appunto in Finlandia che oggi ne detiene la tutela.

La Storia L’antenato del Cane da Orso careliano può essere considerato il “Komi”, detto anche Cane di Zyrians. A seguito della migrazione, subito dopo la costituzione del Kennel Club Finlandese, la razza è stata sviluppata e preservata. Il fautore del suo sviluppo fu senza dubbio l’agronomo Olof Z. Berg che iniziò ad allevare ed ad inviare cuccioli in altre zone della Finlandia, questo ha consentito anche la crescita degli estimatori e dell’allevamento. L’introduzione effettiva avvenne il 2 e 3 Maggio 1936 ad un primo Show del Kennel Club, successivamente i cani vennero esposti in una mostra a Sortavala il 16 agosto 1936. I soggetti erano di buona costruzione ed avevano particolari attitudini alla caccia all’alce ed all’orso. Mentre la razza appariva in sviluppo ed in condizioni di buon allevamento, purtroppo la Guerra d’inverno del 1939 distrusse quasi completamente tutta la popolazione canina, fortunatamente una piccola parte di questa raggiunse la Finlandia Occidentale e da un censimento di 60 cani, 43 furono utilizzati per la rifondazione della razza, particolare impronta diedero i maschi: Selki, Tuusik e Mökki e la femmina Saida.

12

Specialista nella caccia a grandi mammiferi è caparbio e di indole fiera Il lavoro Impiegato soprattutto per la caccia all’alce e all’orso, blocca e tiene a bada la preda. È un cacciatore appassionato, molto indipendente, ma collabora attivamente alla caccia poiché indica la presenza del selvatico abbaiando. Ha sensi molto sviluppati, specialmente quello dell’odorato, il che permette di utilizzarlo nella caccia alla grossa selvaggina. Ottimo il suo senso di orientamento.


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

PROPORZIONI IMPORTANTI: • La lunghezza del corpo è solo leggermente superiore dell’altezza al garrese. • La profondità del torace è circa la metà dell’altezza al garrese. • La proporzione fra muso e cranio è circa 2 : 3. • La lunghezza del cranio è all’incirca uguale alla sua ampiezza e profondità.

Lo Standard Nel 1936 il cane è stato chiamato Karjalankarhukoira, (Cane da orso della Carelia), nel 1939 il Kennel Club Finlandese istituì un comitato per definire lo standand e dalla osservazione dei cani originali il Professor Antii Tanttu ha proposto la sua prima descrizione che venne ratificata il 14/12/1945 come primo standard di razza, mantenendo appunto la dicitura originale. Aspetto generale Così come suggerisce la sua funzione deve dare immediatamente la sensazione di un cane da lavoro dalle alte qualità, appartiene agli Spitz da caccia, ha una costruzione leggermente più lunga che alta, la coda arricciata portata sul dorso, gli occhi scuri, lo sguardo di fiamme e dotato di una grande elasticità muscolare, in questo può veramente racchiudersi il suo fascino “un pezzo di natura selvaggia racchiusa in un meraviglioso quattro zampe”. La testa è di forma triangolare, con le orecchie diritte e gli occhi piuttosto piccoli e leggermente ovali, le arcate zigomatiche si

TAGLIA E PESO Altezza al garrese: misura ideale per i maschi 57 cm per le femmine 52 cm con una tolleranza di ± 3 cm. Peso Maschi 25 – 28 Kg Femmine 17 – 20 Kg

presentano forti, la sua espressione è attenta e sveglia. Il collo deve presentarsi muscoloso e di media lunghezza ed il garrese è più definito nei maschi piuttosto che nelle femmine, il dorso deve essere diritto e tonico e non mostrare alcun cenno di cedimento, il suo torace è spazioso, non molto ampio con le costole leggermente arcuate, il petto deve essere ben evidente anche se non si presenta molto largo, la linea inferiore è leggermente rilevata. Particolarità della razza: è possibile la nascita di soggetti con la coda corta, sono ammessi in esposizione e non necessitano di particolare certificazione, in quanto la coda si presenta in maniera naturale, in Finlandia gli allevatori sono tenuti ad indicare sul pedigree la presenza di questo tipo di coda.

L’andatura Leggera e facile, con lunghe falcate. Cambia facilmente dal trotto al galoppo, che è la sua andatura più naturale. Gli arti si muovono parallelamente.

13


Il temperamento Per sua stessa natura, è un cane equilibrato, un po’ riservato, coraggioso e di indole docile verso le persone, può mostrarsi aggressivo verso gli altri cani. Conclusioni Il careliano non è un cane per tutti, necessita di un padrone sportivo, il suo carattere molto indipendente lo porta a non avere paura di nulla, sa essere caparbio ma allo stesso tempo può diventare un insostituibile membro della famiglia, per la sua naturale dolcezza. Va gestito con fermezza sin da cucciolo, mai imponendosi con eccessiva durezza senza eccedere nelle concessioni. È importante non stimolare troppo la sua aggressività (che diventa funzionale per la caccia), questo lo trasformerebbe in un cane di difficile gestione non adatto a vivere nella società moderna. Essendo un grande segnalatore, non è adatto alla guardia ma comunque vi avviserà sempre della presenza di estranei. È un cane su cui si può fare un grande affidamento, sarete affascinati dalla sua fedeltà che non diventerà mai assoluto servilismo. Giocare con lui vi risulterà un pochino faticoso, in quanto la sua irruenza e tutto il suo peso vi potrebbe piombare addosso in un momento, ma la sua straordinaria intelligenza lo renderà anche un insostituibile amico per i bambini, con cui apprenderà immediatamente a giocare con le dovute accortezze. Chi decide di trascorrere la propria vita con un bellissimo esemplare di questo tipo potrà, guardandolo negli occhi, vedere trasparire tutta la bellezza, il vigore e la vitalità di una straordinaria razza che porta dentro di sé l’eredità delle grandi foreste della Carelia. Maria Grazia Miglietta (foto: Andrea Principato, Roberta Zappa e Claudio Moretto)

57ª ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA CAC GROSSETO 1 MAGGIO 2016 Sede della manifestazione PARCO CAMPEGGIO CIELOVERDE Marina di Grosseto (Tel. 0564/321611)

MOSTRE SPECIALI:

Bichon Havanaise - Bichon a poil frisée - Coton de Tulear - Piccolo cane leone - Chinese crested dog Griffone Belga - Griffone di Bruxelles - Piccolo brabantino - Barboni - Chihuahua pl - Chihuahua pc

RICONOSCIMENTO DEL SEGUGIO MAREMMANO

30 APRILE • RADUNI DI PRIMAVERA

ALANI - BASSOTTI - BULLDOG - LAGOTTO ROMAGNOLO - MASTIFF - SPITZ TEDESCHI Programma Giuria e Iscrizioni on-line: www.expocani.net • 1ª chiusura 12 Aprile 2016 - 2ª chiusura 22 Aprile 2016 Modalità di pagamento: On-line www.expocani.net - assegno circolare - c/c postale n.50285816 – Bonifico Bancario Banca Sella IBAN IT 63J0326814302052879180040 intestati a: Gruppo Cinofilo Grossetano Via de Barberi 108 fabbr. 5 scala B tel e fax 0564/450440 e-mail info@gruppocinofilogrossetano.it Le iscrizioni prive della ricevuta di pagamento, incomplete o illeggibili saranno ritenute nulle



Notizie ENCI UN’IMPORTANTE CONFERMA TESSERAMENTO 2016

SportelloAssicurazioni

SOCIO ENCI = SOCIO ASSICURATO

Anche con il tesseramento del 2016, tutti i tesserati ENCI – Soci allevatori, Associati ai Gruppi Cinofili e alle Associazioni specializzate di razza – fruiscono delle garanzie assicurative

Infortuni + Responsabilità Civile verso Terzi

GARANZIE ASSICURATIVE INFORTUNI e RESPONSABILITÀ CIVILE Anno 2016 SOGGETTI ASSICURATI: TESSERATI ENCI Si definiscono Tesserati ENCI (“Tesserati”) i Soci allevatori e i Soci aderenti ai Soci Collettivi (Gruppi Cinofili e Associazioni Specializzate di razza). I Tesserati possono risultare iscritti ad un (ed uno solo) Gruppo Cinofilo riconosciuto e ad una o più Associazione Specializzata di razza.

GARANZIA ASSICURATIVA INFORTUNIO del CANE Anno 2016 SOGGETTI ASSICURATI: CANI DI PROPRIETÀ DEI TESSERATI ENCI Si assicurano i cani di proprietà dei Tesserati ENCI ed iscritti ai registri ENCI. Si definiscono Tesserati ENCI (“Tesserati”) i Soci allevatori e i Soci aderenti ai Soci Collettivi (Gruppi Cinofili e Associazioni Specializzate di razza). I Tesserati possono risultare iscritti ad un (ed uno solo) Gruppo Cinofilo riconosciuto e ad una o più Associazione Specializzata di razza.

ATTENZIONE

Sul sito www.enci.it/assicurazionisoci è possibile visionare e scaricare l’intero pacchetto assicurativo con ogni informazione necessaria, la decorrenza delle garanzie e il modulo “data certa” da presentare all’ufficio postale per la vidimazione, che consentirà l’attivazione della polizza. Smooth Collie. Foto Francesca Mussi.

16



Come si formano i colori in cui si distinguono gli Alani

Il gigante dai cinque mantelli

Mantello fulvo

Nell’organismo vivente si distinguono due tipi di cellule: quelle somatiche (soma = corpo), il cui numero di cromosomi è diploide (2n, cane = 78) e quelle germinali, oociti e spermatozoi, che sole, presentano un numero aploide di cromosomi, cioè pari a n (cane = 39). Le prime costituiscono i vari tessuti, mentre le cellule germinali sono necessarie per la riproduzione. Entrambe contengono il materiale genetico, ossia il DNA, ma solo le cellule germinali hanno il compito di trasmetterlo alla prole. I cromosomi, sono costituiti da un lungo filamento di DNA e da proteine strutturali, inoltre sezioni di questo filamento possono codificare per la sintesi di proteine e vengo generalmente indicate col nome di geni. Con il termine “locus” si indica la porzione di cromosoma dove è situato il gene. Di quest’ultimo sono sempre disponibili due copie, definite alleli, che risiedono

18

nello stesso locus dei due cromosomi omologhi (Pagnacco, 2004). Questo permette di far fronte a un gene anomalo ereditato dal padre o dalla madre, utilizzando quello che codifica per proteine funzionanti. Se gli alleli sono identici (AA o aa) si tratta di un individuo con genotipo (patrimonio genetico) omozigote per quel determinato locus, mentre se sono diversi (Aa) si definisce eterozigote. L’allele è definito dominante se si manifesta anche in eterozigosi, mentre è chiamato recessivo se per manifestarsi deve essere presente in omozigosi. Il colore del mantello del Canis lupus familiaris è il risultato di molti geni pleiotropici, ossia geni che influenzano due o più caratteri di un individuo (Leotta, 2005). Di seguito sono riportati i geni coinvolti nella determinazione fenotipica del colore del mantello (Willis, 1989), in ordine di dominanza.


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

nero copre il tronco come un mantello, mentre il muso, il collo, il petto, il ventre, parte degli arti e l’estremità della coda possono essere bianchi (http://www.enci.it/libro-genealogico/razze/ alano). L’allele si, appartenente al gene S, determina la presenza di aree bianche, quindi questo mantello è definito Irish spotted, tipico dell’Alano Manteltiger e del Boston terrier. Anche gli Alani “Platten” appartengono alla categoria dei neri, il cui colore di fondo, però, è bianco con grandi chiazze nere. L’allele sp determina questo mantello (piebald); i cui soggetti presentano più del 50% di bianco, che spesso attraversa la schiena.

ARLECCHINO Soggetto con macchie irregolari nere lacca a contorno strappato su sfondo bianco puro (http://www.enci.it/libro-genealogico / razze/alano). Le macchie di questo mantello possono essere più o meno estese e variabilmente numerose, a seconda dell’effetto dei geni modificatori. Dal punto di vista genetico il mantello è determinato dal sinergismo del gene merle (M) e arlecchino (H) (Clark et al., 2008). Il gene H non sarà mai presente in forma omozigote dominante poiché provoca la morte dell’embrione; effetto sostenuto per la prima volta da Robinson (1900). BLU Soggetto dal mantello blu, acciaio puro (http://www.enci.it/ libro-genealogico/razze/alano). Corrisponde alla formula del nero con la presenza del locus della diluizione dd (Schumzt et al., 2007). Negli accoppiamenti tra blu, i soggetti saranno dalla nascita fenotipicamente solo di mantello blu. TIGRATO Il colore di fondo dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso presenta striature nere nettamente disegnate, più regolari possibili, che seguono la direzione delle costole; desiderata la maschera nera. Le tigrature sono associate all’allele kbr (Kerns et al., 2007). Mantello arlecchino

Nell’Alano tedesco i mantelli riconosciuti dallo standard sono cinque:

NERO Soggetto di colore nero lacca in cui sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi (http://www.enci.it/libro-genealogico/razze /alano). Accoppiando un soggetto con questo genotipo con qualsiasi altro soggetto, non arlecchino, nascono solo neri, poiché questo mantello è dovuto all’allele dominante KB (Kerns et al, 2007). L’Alano nero può essere portatore del blu, quindi il genotipo sarà dato dall’allele dominante KB e il genotipo eterozigote Dd. Tra i neri sono inclusi anche gli alani “Manteltiger”, nei quali il 19


Mantello tigrato

con poche e piccole aree pigmentate, limitate alle zone di orecchie, cranio e talvolta groppa. I genotipi legati al merle sono: - merle bianco: MMHh, MMhh - merle: Mmhh - arlecchino: MmHh - non merle: mmHh, mmhh Un merle possiede, dunque, nel suo patrimonio genetico la coppia Mm, e trasmetterà al 50% della sua progenie l’allele M e all’altro 50% l’allele m. Ciò nonostante risulta impossibile prevedere in maniera precisa il colore dei cuccioli. Accoppiamenti consentiti Dal 1 gennaio 1976 è in vigore il regolamento, proposto dalla Mantello blu

FULVO Soggetto dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso in cui è desiderata la maschera nera, dovuta all’allele Em. L’allele ky è il responsabile di questo mantello (Kerns et al., 2007). Un altro colore presente nell’Apollo delle razze canine è il merle, deriva da “marbled” e significa marmorizzato. Questo mantello è dovuto alla presenza dell’allele M, incontrato in associazione per definire il mantello arlecchino. Questi soggetti sono i cosiddetti “Grautiger”, che mostrano macchie nere strappate su un fondo prevalentemente grigio. È un mantello indesiderato e la massima qualifica raggiunta in esposizione è “molto buono”. Questo gene presenta solo due alleli ma è considerato uno dei più complessi, poiché M è a dominanza incompleta e pleiotropico, comportando diversi problemi fisici, come microftalmia, colobomi, malformazioni cardiache, al dotto uditivo e nella sfera riproduttiva (Clark et al., 2005). Per questi motivi è severamente vietato l’accoppiamento di due soggetti merle. • M: schiarisce alcune aree del mantello, lasciando inalterate altre aree che quindi appaiono più scure e aumenta l’estensione di aree bianche. • m: non provoca nessuna modifica del pigmento. Quando l’omozigosi è dominante, ossia MM (doppio merle o merle bianco), i soggetti si presentano completamente bianchi, Mantello nero

Società Italiana Alani (S.I.A.), che condiziona tutt’ora gli accoppiamenti nell’Alano. Tali regole risultano importanti al fine di impedire la nascita di colori non approvati dallo standard ufficiale tedesco. Inoltre risulta di fondamentale importanza la dichiarazione del colore del mantello all’interno del pedigree, decisione presa dalla S.I.A. nel 1984. Gli accoppiamenti programmati aumentano notevolmente la prevedibilità di alcune caratteristiche, come quella del colore del mantello, infatti da un incrocio tra fulvo e tigrato nasceranno cuccioli sia fulvi che tigrati a meno che il tigrato sia omozigote, in questo caso i figli saranno tutti tigrati. Un incrocio tra fulvi darà origine solo a fulvi, mentre tra due soggetti blu nasceranno solo blu. Accoppiando un blu con un nero da blu i cuccioli potranno essere neri o blu, se invece il nero fosse omozigote, saranno tutti neri.

20


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

fulvo x fulvo fulvo x tigrato tigrato x tigrato nero x arlecchino o nero

blu x blu blu x nero da blu nero da blu x nero da blu nero da nero x blu e nero da blu

Tab.1 Accoppiamenti consentiti dallo standard tedesco FCI n° 235

Il nero da arlecchino è omozigote non arlecchino, quindi identico al nero da nero e al nero da blu. L’accoppiamento tra due arlecchini può portare differenti patologie gravi legate al sistema nervoso e che coinvolgono diversi sensi, come la vista e l’udito. Il quadrato Punnet, in cui i protagonisti sono due soggetti arlecchini, permette di osservare indicativamente una stima delle probabilità della nascita di soggetti con diversi colori del mantello: il 25% dei feti morirà in utero poiché l’omozigosi dominante nel locus H è letale. Altrettanti soggetti saranno arlecchini e il 12,5% sarà totalmente bianco quindi con problemi uditivi ed epidermici, aumentando la possibilità di tumori alla pelle. Il 18,75% dei soggetti presenterà il mantello nero e altrettanti il colore merle, con la possibilità di presentare problemi fisici precedentemente riportati. Per questi risultati molte Società cinofile spe-

cializzate, volte alla salvaguardia della salute della razza, come ad esempio nella nazione tedesca (Paese d’origine della razza) hanno vietato questo accoppiamento. Ringrazio il Dottor Stefano Paolo Marelli, consulente dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), nonché mio carissimo amico, per il sostegno e i consigli per la stesura dell’articolo. dottoressa Selene Festa c.t. S.I.A.


La mia razza in

40

righe

Amos e Mariaceleste Credo di essermi innamorata di lui quando… Nel mondo della cinofilia esistono tre categorie di “bipedi”: quelli che scelgono il proprio amico a quattro zampe; quelli che sono scelti dal proprio amico a quattro zampe; quelli per i quali è stato scelto un amico a quattro a zampe da altri. Io rientro in quest’ultimo gruppo. Ormai tanti anni fa, il mio papà, cacciatore cinofilo per passione, decise di acquistare un cucciolo, perché fosse il suo cane da caccia, il suo compagno di mille avventure, il suo fedele scudiero. Dopo una lunga ricerca, finalmente trovò il cucciolo adatto a lui (e adatto alla nostra cagnetta). In quel periodo, io non avevo molto potere di scelta, a me quel cucciolo proprio non piaceva, non avrei mai scelto né lui, né la sua razza, ero una quindicenne che voleva il suo cane magari gigantesco, o molto piccolo, le vie di mezzo non mi piacevano. Non vi racconterò dei giorni passati a convincermi che quello era il cane giusto per noi, dell’avventura per raggiungerlo a mille kilometri da casa, del suo allevatore, ma vi parlerò dell’infinito amore nato quel giorno. Si chiamava Amos, era un Bracco italiano bianco-arancio, esattamente come non piaceva a me. Aveva quattro mesi e non soffriva il mal d’auto. Durante il viaggio di ritorno fui l’addetta alle coccole, sette ore di sole carezze e sguardi: da quel momento in poi lui sarebbe stato il mio più grande amico e io la sua compagna a due zampe. Arrivati finalmente a casa, fu davvero tanto difficile farlo addormentare e quella notte decisi di coricarmi che già albeggiava, Amos non aveva nessuna voglia di dormire solo , mamma gli aveva sistemato un posticino tutto suo con la sua coperta, quando proprio non riuscì più a tenere gli occhi aperti, lo salutai a malincuore e lo lasciai lì. Credo di essermi innamorata di lui nel momento in cui mi accorsi che per dor-

mire si acciambellò nel punto esatto della coperta in cui ero seduta io. E quello rimase il suo posto fino a quando di quella coperta non rimase più nemmeno uno straccetto. Amos nel tempo crebbe, diventò un bravo cane da caccia e il cane giusto per il mio papà, un bravo lavoratore Amos e un cane dolce e, a suo modo, premuroso con la famiglia umana, un bel papà per i suoi cuccioli e un degno avversario per gli altri maschi. Ma non fu mai il cane di papà, Amos era innamorato di me! Amos mi ha insegnato che nella vita c’è bisogno di qualcuno di cui fidarsi, di un posto sicuro dove rifugiarsi quando fuori c’è tempesta, che la vita è fatta di momenti felici in cui il tuo cane è lì che saltella e corre e ti salta addosso, e di momenti in cui tutto il mondo ti si rivolta contro e il tuo cane è ancora lì che poggia la tua testa sulla tua spalla e ti ricorda che qualsiasi cosa succeda lui ti ama sempre e comunque. Negli ultimi anni Amos subì un calo, le sue condizioni di salute andavano lentamente peggiorando, però lui continuava a sentirsi sempre un cucciolo, quando era con me

sembrava sempre che la sua giornata fosse piena di sole, riempiva di dolcezza la mia vita, i suoi occhi tutt’oggi mi emozionano. Mi capitava spesso di pensare a quando avrei dovuto scegliere io, quando le sue condizioni sarebbero peggiorate fino all’estremo. Non nascondo che, quando mi capitava, non riuscivo a non piangere, ma non l’avrei mai destinato a una morte lenta e sofferente. Tuttavia Amos, seppur con i suoi acciacchi, stava bene, giocava, mangiava, camminava e passeggiava con noi. Era il 31 Dicembre 2014, da noi aveva nevicato tantissimo, io, la mia sorellina, il mio papà, Amos e sua figlia eravamo felici di correre, cadere, rotolarci nelle neve Amos decise di andarsene quando io non c’ero, quando ero abbastanza lontana da non poter “vedere”. Fu un regalo immenso, perché io Amos lo ricorderò sempre per il collo caldo a cui mi piaceva appoggiarmi. Papà mi ha detto che dormiva, che certamente non se non è accorto, che non è stata colpa di nessuno e che certamente nessuno avrebbe potuto far nulla. Spettò a lui tutto quello che c’è in questi casi. Io piansi, tanto. Ad un anno dalla sua morte, la mia vita è molto diversa: ho un altro cucciolo, anzi ne ho tre, ho quattro cani adulti, indovinate un po’? Tutti bracchi italiani. Forse sarebbe andata così con qualsiasi altro cane, forse anche senza cane, o forse è stato Amos ad indicarmi la mia strada, ad aiutarmi a trovare il mio posto nel mondo, ad indicarmi la direzione nella quale condurre la mia vita. Non saranno queste righe a ricordare il mio amico a quattro zampe, non basteranno nemmeno a ringraziare papà e il signorT per il miglior affare mai fatto, ma se qualcuno mi chiedesse perché vivere con un cane, io posso solo rispondere che un cane ti salva la vita. Mariaceleste de Mauro


Recensioni Joel Dehasse TUTTO SULLA PSICOLOGIA DEL CANE Editore Point Veterinarie Italie Per “vedere” il cane così come è nella realtà, nel suo io, occorre soprattutto imparare a conoscerne e comprenderne comportamenti, l’etogramma. Addomesticandolo, adottandolo e modellandolo in funzione delle nostre esigenze pratiche ma anche affettive, si è tolto al cane parte della sua identità, dei suoi istinti, del suo modo di vivere la vita, che è ben lontano dal nostro. Joël Dehasse ci invita a porci queste domande: “Cosa possiedo io che possa migliorare la vita del mio cane? Cosa possiede lui per migliorare la mia?” Ancora una volta l’autore ci regala un libro che è una miniera di informazioni e di intuizioni sui pensieri, le cognizioni e le emozioni del cane. Mino Milani LA STORIA DI ULISSE E ARGO Edizioni Einaudi Ragazzi L’opera offre un taglio diverso, soprattutto nella parte iniziale, una prospettiva nuova da cui osservare e conoscere l’eroe leggendario greco, e la storia della sua vita. Ci regala inoltre un ritratto veramente commovente del rapporto tra il cane e il suo padrone, che sicuramente farà presa sui giovani lettori, anche quelli che non amano lance e scudi, ma che conoscono o che possono intuire la profondità, la tenerezza e la ricchezza del legame tra l’uomo e il suo fidato compagno di avventure.

ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA CAC 15 MAGGIO 2016

ISOLA DI ALBARELLA (RO) Presso il piazzale del porto

Premio per il Best in Show

una settimana di villeggiatura presso l’Isola

ESPOSIZIONE VALIDA PER IL TROFEO LEONE ALATO 2016 GIURIA DISPONIBILE SUI SITI:

www.gruppocinofilopolesano.it www.miglioredirazzareport.it ISCRIZIONI: 1° chiusura 25 aprile - 2° chiusura 5 maggio Per informazioni: Gruppo Cinofilo Polesano Via Levico, 15 (RO) - Tel e Fax: 0425 25427


Dall’abbandono al trionfo, storia di un campione

La resurrezione di Maverick

Quando si aspetta un grande un equilibrio. Certo le cica­ evento che ha cadenza an­ trici rimangono: Maverick nuale come Westminster dog non riesce più ad attendere il show, si sa, si legge un po’ a suo turno in kennel e altre caso per ingannare l’attesa, e piccole difficoltà, residui di il marketing americano è un passato da dimenticare. abilissimo nel tenere gli ap­ Gli organizzatori delle expo passionati impegnati prima aiutano Dan e Maverick a ov­ durante e dopo lo show. I viare alle situazioni di di­ social poi sono lo strumento sagio, dimostrando che il ideale. E così vengono rievo­ cuore della cinofilia è là dove cate le grandi storie di grandi cani e persone vivono e lavo­ cani e uomini che rendono e rano insieme. Maverick ga­ La sua vicenda ha appassionato hanno reso speciale questo loppa verso una serie im­ l’America e ispirato un libro di successo. evento unico nel suo genere pressionante di successi così come il Crufts. È qui che anche grazie ad un handler Tutto cominciò... ho incontrato la storia di che prende a cuore la sua Maverick, storia un po’ vec­ storia e le sue difficoltà ad chiotta (Westminster 2012) affrontare il ring. Ottiene il ma sempre attuale e soprattutto è la storia cerca ma proprietario e cane sembrano titolo di Grand champion e il top dog, fino di tutti noi. Una delle storie che ha appas­ scomparsi nel nulla. Finché un giorno ri­ a Westminster 2012 dove le tv nazionali sionato tutta l’America , e che ha visto compare nelle “rescue list”, qui lo nota Dan seguono il suo ring. Maverick ha vinto uscire il libro ”One unforgettable journey” Stilling, noto ancorman e appassionato perché è tornato alla vita. Di Maverick an­ che consiglio (è anche in formato Kinlde) e della razza, che poi diverrà la famiglia di cora oggi si parla a Westminster: è il cam­ voci dicono che a breve uscirà anche il film Maverick e il suo sostenitore verso il ri­ pione nato dalla “Rescue List”. di questa meravigliosa storia, che è la scatto da una vita fatta di sofferenze. Anche io oggi ho un mio Maverick sui ring, storia dei nostri cani , è la storia di chi al­ Si scopre poi che Maverick era stato ritro­ per questo motivo questa storia mi tocca leva, è la storia di chi espone, è la storia di vato sepolto vivo in un trasportino, co­ cosi da vicino, non vi dirò chi è, perché chi è cinofilo e dell’amore che ci lega ogni stretto a sopravvivere nutrendosi delle non è importante. È importante far sapere proprie feci, in uno stato di prostrazione che un cane ha sempre una casa in cui giorno ai nostri cani . fisica e psicologica al limite della morte. tornare nel mondo della cinofilia. È impor­ A chi non è capitato un Maverick? Maverick, ovvero Anson’s Unforgettable, Pesava 11 kg, non aveva più il controllo del tante conoscere la storia di Maverick, nasce in un prestigioso allevamento ame­ proprio corpo, poteva solo girare su se perché nella vita di ogni allevatore qualche ricano, già figlio dell’indimenticabile GCH stesso in una pena infinita, fino al giorno cane si è perso ed è stato ritrovato e ha Bzyfeet American Idol BOB Weimaraner di del suo incontro con Dan. Da qui la rina­ trovato in noi l’aiuto di cui aveva bisogno. Westmisnter 2007, viene ceduto come scita. E queste storie meravigliose di vita e dedi­ show dog, inizia cosi una vita che sem­ Dan decide che la vita di Maverick doveva zione verso i nostri cani le possiamo in­ brava pianificata fra casa e ring senza sor­ riprendere da dove si era interrotta. In 4 contrare ogni giorno nei nostri ring: perché mesi rimette Maverick in forma e lo pre­ i nostri cani vicini e lontani hanno sempre prese. E invece ad un certo punto Maverick spa­ para per il ring. Proprio il lavoro in ring lo una casa in cui tornare. Elettra Grassi risce, di lui l’allevatrice non sa più nulla, lo aiuta a riacquistare fiducia negli uomini ed

24


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

Roma, galateo a... 6 zampe Nella suggestiva cornice del Castello Ducale Orsini a Fiano Romano, domenica 28 febbraio, ha avuto luogo la prima gior­ nata di “Galateo a... 6 zampe”, evento ideato e realizzato dal Kennel Club Roma e inaugurato dal presidente, Francesco Cochetti. Una novità assoluta che ha vo­ luto mettere a confronto esperti giudici, allevatori, espositori e tutti coloro interes­ sati al mondo delle esposizioni. Il tema della giornata, come bene esprime il titolo, sono stati la conoscenza dei Regolamenti ENCI, troppo spesso misconosciuti, se non ignoti, anche agli addetti ai lavori, e il cor­ retto e rispettoso comportamento in am­ bito espositivo. La presenza del presidente dell’ENCI, Dino Muto, ha gratificato i pre­ senti, che hanno potuto esporre le loro problematiche, ricevendo risposte sempre esaurienti e cordiali. Un’esperienza deci­ samente positiva ed entusiasmante che il Kennel Club Roma si propone di ripetere anche con una certa regolarità. Anna G. Taucci

Al centro Dino Muto con i rappresentanti del Kennel Club Roma

NOTIZIE DAL MONDO ROSIE, LA GATTA CHE SI CREDE UN HUSKY Una vicenda che ha dell’incredibile. Anche se la rete ci ha abituati a storie di amicizia tra animali tra le più originali e sorpren­ denti, questa, che ha come protagonista una gatta e tre Siberian Husky, non è da meno. Tre sorelle che vivono in California Thoa, Thi, e Tram Bui sin da quando erano bambine si occupano di aiutare i cani e i gatti abbandonati. Qualche tempo fa, tro­ varono per strada una gattina di sole tre settimane di vita, Rosie. Gli occhi erano chiusi a causa di un’infezione, debilitata e spaventata sembrava non dovesse farcela e la misero tra le calde zampe di Lilo una femmina di Siberian Husky, sterilizzata, che l’ha accolta con affetto, prodigandosi e accudendola notte e giorno. Rosie ha avuto un recupero straordinario e il legame con Lilo è cresciuto forte e sin­ cero. La famiglia comprende altri due Siberian Husky, Infinity e Miko che sono diventati la famiglia allargata di Rosie. La gatta, imita in tutto e per tutti gli husky, seguendoli sia in casa che all’aperto mani­ festando un comportamento più canino che felino.

Le sorelle Bui raccolgono fondi realiz­ zando guinzagli e bandane per cani e gatti, hanno anche scritto un libro per bambini su Lilo e Rosie di cui amano citare una

frase: “L’amore non vede con gli occhi, ma col cuore”. Possiamo dar loro torto? R.F.

25


Così i francobolli raccontano la storia Ci sono molti modi per praticare la fila­ telia. Il meno creativo è recarsi all’ufficio postale, acquistare le novità, sistemarle in un album (esistono album bellissimi pro­ dotti ogni anno da diversi operatori del settore). Il più creativo è la filatelia tema­ tica, nella quale esiste una buona tradi­ zione italiana. La definizione che ne dà il CIFT (Centro Italiano Filatelia Tematica) è chiarissima: la Filatelia Tematica si serve delle immagini e delle parole presenti su tutti gli elementi postali e filatelici (franco­ bolli, annulli, interi postali, affrancature meccaniche, prove, etc. etc.) per svilup­ pare un tema, raccontare una storia. Significa inventiva, fantasia e sensibilità; è di stimolo ad una ricerca sempre più at­ tenta e rigorosa della documentazione ne­ cessaria per approfondire le proprie cono­ scenze in materia. Insomma, il filatelista tematico racconta ciò che vuole serven­ dosi di tutto il materiale postale/filatelico che possa documentare il suo discorso, senza limitazioni di tempo e di spazio e senza doversi preoccupare del concetto di completezza. Ma iniziamo dai francobolli. Il primo cane immortalato su un franco­ bollo è un Terranova, e lo troviamo su un valore emesso da… Terranova! Siamo nel 1887, e il francobollo col nostro Terranova è parte di una serie dedicata alla fauna locale.

Dal nord del mondo, passiamo al sud. Il Territorio Antartico Australiano emette

26

Un importante settore della filatelia tematica riguarda i cani

cobollo ha il facciale di € 0,70, quindi con soli 7 € ti porti a casa 10 cani. Nell’immagine: un Cocker Spaniel dallo sguardo teneris­ simo.

annualmente alcuni valori postali. Difficile immaginarlo come un Paese popolato da migliaia di scribacchini impegnati a spe­ dirsi le lettere, e quindi si tratta di un’emis­ sione abbastanza orientata al mercato col­ lezionistico. Tuttavia è una bella imma­ gine: un cane tra i pinguini!

La serie è stata emessa nel settembre 2015, ed è composta da 4 valori venduti sia sciolti che riuniti in foglietto.

Una delle serie più recenti particolarmente accattivante è quella emessa dal Belgio nel 2014. Si tratta di francobolli riuniti in li­ bretto, dedicati a ben 10 razze. Ogni fran­

Cercando su internet si può incrociare un sito nel quale sono stati censiti ben 2.642 francobolli emessi da 195 Paesi. Sicu­ ramente non saranno stati censiti tutti.


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

Pastore Maremmano Abruzzese. Fa parte dell’unica serie emessa dalle Poste Italiane sul tema. È del 1994

stazione e da divenne “il cane dei ferro­ vieri”. Lampo viveva in mezzo ai treni: aveva imparato gli orari, sapeva distin­ guere il tipo di carrozze (soprattutto le carrozze-ristorante) e sapeva con quali ferrovieri fare qualche viaggetto. Ovviamente gratis, accucciato ai piedi del personale viaggiante. La fama di Lampo arrivò oltre oceano e un settimanale ame­ ricano gli dedicò un servizio. Straordinariamente somigliate la storia di Lampo a quella di Owney, tanto che un ignoto ammiratore di Buffalo gli spedì una grossa scatola di biscotti.

E la filatelia tematica induce a cercare storie da raccontare. Come quella di Owney, un bastardino che tra il 1888 e il 1897 svolse… servizio postale sui treni tra Stati Uniti e Canada. Era diventato una mascotte amatissima, tant’è che le poste statunitensi gli dedicarono un francobollo nel 2011.

Nei giardinetti della stazione di Campiglia c’è la statua di Lampo

Sulla storia di Lampo sono stati scritti libri, ma non è ancora stato emesso un francobollo

Una storia che fa il paio con quella di Lampo, un bastardino pezzato che nel 1953 comparve (come “un lampo”) nella stazione ferroviaria di Campiglia Marittima (LI), venne adottato dalla figlia del capo­

Tra le diverse specializzazioni filateliche vi è anche la meccanofilia, cioè la raccolta e classificazione delle affrancature mecca­ niche. Secondo gli specialisti, in questo segmento l’utilizzo del cane a fini pubbli­ citari è di gran lunga il più diffuso. Ad esempio, la MACK MANUFACTURING COMPANY ha adottato nel suo logo un ringhioso bulldog. Lo troviamo su tutte le affrancature meccaniche di questa ditta e di diversi concessionari in diversi Paesi. E’ interessante rilevare che questo logo è in­ variato sin dalla fondazione dell’azienda, che risale al 1900.

Un altro esempio è Nipper. Il suo padrone era Mark Barraud, uno scenografo inglese il cui fratello Francis era pittore pubblici­ tario. Francis ereditò il cagnetto e notò che, quando metteva in azione il suo fono­ grafo Edison a cilindro, Nipper si avvici­ nava incuriosito cercando di capire da dove arrivasse la voce. Da specialista del settore Francis capì di aver trovato un ottimo soggetto e ne fece un ritratto, lo propose alla Edison Bell Consolidated Phonograph Co. di Londra ma non riscontrò interesse. Contattò allora la Gramophone Company Ltd. che fabbri­ cava i nuovi grammofoni a disco. Al diret­ tore, William Barry Owen, il dipinto piacque e lo battezzò subito “His master’s voice”, adottato poi in tutte le lingue diven­ tando da noi “La voce del padrone”. Owen pagò il dipinto 50 sterline (altre 50 vennero spese per il copyright) e cominciò ad uti­ lizzarlo come marchio della Gramophone Company nel 1899, estendendone poi la licenza d’uso in America nel 1900. Attualmente il diritto d’uso è della EMI, Electrical and Musical Industries Ltd., nei cui uffici centrali di Londra è conservato il quadro originale. Nipper morì nel settembre del 1895 all’età di 11 anni e fu seppellito sotto un gelso nel cortile di Philip Barraud, fratello di Francis. La filatelia è un formidabile stimolo a sco­ prire storie, e quando la filatelia incontra il cane…la cosa diventa veramente appas­ sionante!

Valentino Vannelli (la fonte delle riproduzioni e le notizie delle affrancature meccaniche è l’AICAM, Associazione Italiana Collezionisti Affrancature Meccaniche)

27


NOTIZIE DALL’ESTERO L’Europa contro il traffico illegale di cani. L’FBI e gli animali. Un gruppo di lavoro per cambiare la FCI

a cura di Paolo Dondina * UE Il Parlamento Europeo ha adottato di re­ cente una “Risoluzione” richiamando gli Stati Membri a porre in atto misure efficaci per stroncare l’aumentato traffico illegale di cani e gatti e non solo. Stando agli accer­ tamenti dell’Eurogruppo che si occupa del settore animali, il traffico illegale di ani­ mali cosiddetti di “affezione” è la terza fonte di enormi guadagni illeciti dopo il traffico di droga e di armi. Il Parlamento Europeo, ha inoltre accertato che negli ul­ timi anni oltre a cani e gatti (notoriamente gestiti da organizzazioni criminali in con­ dizioni di deplorevole sofferenza psicofi­ sica) il traffico illegale si è esteso alla im­ portazione nei Paesi più ricchi della UE, dal Centro - Sud America e dall’Africa, di specie selvatiche ed esotiche come cuc­ cioli di tigre, leoni, ghepardi, ecc., alliga­ tori, serpenti, tartarughe di ogni grandezza oltre ad uccelli come pappagalli e specie rare da gabbia. Ponendo a rischio, in viola­ zione di divieti e senza controlli, non solo la sicurezza ma anche la salute pubblica. Lo stesso Parlamento ha incaricato la Commissione di accertare che tutti gli Stati membri si siano dotati di compatibili si­ stemi di controllo della popolazione ca­ nina e felina. Il Parlamento UE, pur ricono­ scendo che molti Stati Membri, specie in nord Europa hanno da tempo istituito i si­ stemi di controllo richiesti, ha lanciato l’allarme agli stati Sud-Est Europei, cosid­ detti di frontiera, perché si adeguino ga­ rantendo un effettivo benessere animale, combattendo nel contempo con adeguati strumenti anche legislativi e punitivi, il traffico illegale denunciato. * USA A questo proposito giova ricordare che l’FBI l’importante organismo deputato alle investigazioni dei delitti più gravi ed effe­ rati, con competenza su tutti gli Stati della Confederazione, dal 1 gennaio di quest’anno ha competenza ad investigare e denunciare alla Magistratura atti di cru­ 28

deltà e sevizie agli animali di affezione, primi tra tutti i cani.

*UK Sulla stampa specializzata inglese è stata data notizia e denunciata all’opinione pubblica che i cani in circolazione ogni anno nel Regno Unito raggiungono cifre oscillanti tra settecentomila e quasi due milioni. Queste cifre altissime sono adde­ bitabili in buona parte alla spregiudicata produzione di cani e gatti (molti meticci) da parte delle cosiddette “Puppy Farms” vere e proprie aziende clandestine per la produzione commerciale di animali sparse nelle campagne, non autorizzate e non controllate. La RSPSA, potente organizzazione per la tutela degli animali ramificata in tutto il Paese, dotata di molti mezzi provenienti da Enti pubblici e donazioni di privati, con canili moderni e attrezzati per il ricovero di animali (specie cani e gatti) abbandonati, perduti, feriti, malati e bisognosi di cure, nel suo ultimo Rapporto di fine febbraio 2016 riferisce che rispetto ai numeri altis­ simi sopra riportati solo 70 mila cuccioli di pura razza (si parla di cani) provengono dagli 895 Allevamenti riconosciuti e in possesso di licenza di allevamento in Gran Bretagna. Le Statistiche ufficiali rivelano che nel 2015, sono stati importati, per es­ sere commercializzati, ben 85 mila cani provenienti dalla Comunità Europea. Individuati come provenienti dall’Irlanda, Lituania, Ungheria, Polonia e Romania . Circa 33 mila soggetti, in gran parte cuc­ cioli di cane. Con una crescita del 75% ri­ spetto al 2014! È noto che al Kennel Club dal 2010 al 2015 sono stati registrati circa 220 mila cuccioli all’anno. Ma, sempre secondo le statistiche riportate dalla RSPCA il mercato dei cani in UK assorbe solo il 30% dei cani puri iscritti al K.C., inclusi tra questi i 70 mila provenienti dagli Allevamenti di eccel­ lenza come sopra. Per concludere significa che in UK ogni anno vengono collocati

oltre mezzo milione di cani o senza pedi­ gree perché prodotti in gran parte dalle Puppy Farms o con pedigree estero, di scarsa affidabilità poiché non controllati. Nonostante le iscrizioni al Registro del K.C. nel 2015 siano un po’ calate rispetto all’anno precedente la vecchia Inghilterra rimane in cima alle classifiche in Europa. Quello che qui mi preme comparativa­ mente evidenziare sono le differenti scelte degli allevatori e, quindi del mercato tra inglesi e italiani. I Labrador iscritti al K.C. Register sono la prima razza con 32.507; secondi i Cockers Spaniel Inglesi con 22.577; i Bulldog francesi sono terzi con 14.607; i Pugs (Carlini) sono quarti con 10.087 nati; a seguire Springer Spaniels con quasi 9 mila; i Pastori Tedeschi con 7.783; Golden Retriever 9.978; Bulldogs Inglesi 9.960 e decimi i Border Terries con 5.426. Come si vede tra le prime dieci razze la maggioranza sono cani di piccola – media taglia. Ma ora giunge la sorpresa! I Setter Inglesi e i Gordon sono tra le 29 razze iscritte nell’Elenco delle “Vulnerable Native Breeds” cioè Razze Nazionali a ri­ schio di estinzione, da tenere monitorate annualmente perché con un numero di iscrizioni in continua diminuzione. I Setter Inglesi scesi a 289 iscrizioni e i Gordon a 234, nel 2015. Azzardo una ipotesi: gli anglosassoni hanno ridotto il loro interesse alla caccia e preferiscono cani più piccoli e comodi da gestire. Ma le sorprese non finiscono perché tra le 29 Razze nazionali da tenere sotto controllo figurano molte altre razze Terrier come Kerry Blue, Lakeland, Sky Terrier, Dandie Didmond, Fox a pelo liscio, Irish Terrier, Norwich e Norfolk T., Manchester T. La ragione potrebbe essere che i grandi allevatori e toelettatori di queste razze sono scomparsi o molto an­ ziani e non sono stati rimpiazzati da nuove generazioni che sappiano anche cimen­ tarsi nelle toelettature, salvo eccezioni. Nella lista nera figurano altre 2 bellissime razze di Levrieri, gli Irish Wolfhound e i


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

Levrieri Scozzesi. Anche in questo caso il motivo può essere spiegato dalla scom­ parsa degli allevatori ma soprattutto della domanda di cani di piccola taglia e costi contenuti. Infine 7 razze come riportato da Caroline Kisko Segretaria Generale del K.C. appaiano nell’elenco delle “Watch Breed”, tutte razze autoctone molto amate e da tenere sotto controllo. Bearded Collie, Welsh Springer, Welsh Corgie Pembroke, Welsh T. , Bedlington T., Parson Russel T., Soft Coated Wheaten T. CRUFTS 2016. Le iscrizioni sono state 21.929 di cui 18.533 inglesi, 428 prove­ nienti dalla Francia e 382 dall’Italia, un dato importante per la nostra nazione con­ siderando la distanza ed i requisiti neces­ sari per potervi accedere. Ben 47 le nazioni rappresentate.

* FCI Parlando di FCI si è di recente diffusa sulla stampa di settore e anche su Internet la notizia della costituzione di un Gruppo di lavoro che dovrà presentare alla prossima Assemblea in occasione della Mondiale a Mosca un pacchetto di riforme, anche nor­ mative, che dovrebbero garantire il benes­ sere canino la trasparenza ed un diverso

sistema di votazione. Stando alle dichiara­ zioni ufficiali sul tema, del Presidente della FCI Rafael de Santiago i cambiamenti do­ vrebbero essere radicali. Il Gruppo di lavoro (acronimo WGRF) è presieduto da Jorgen Hinse, danese, già presidente della Sezione Europa della FCI. Secondo le intenzioni (dopo le recenti passate anche aspre tensioni con l’AKC e il KC, poi ricomposte dopo la Mondiale 2015 di Milano), per gli anni a venire si vorrebbe una FCI meno conservatrice, meglio orga­ nizzata, più dinamica anche in senso nor­ mativo e pragmatico, per rimanere al passo con i tempi anche in vista dei sempre più competitivi confronti con gli altri colossi della cinofilia mondiale, primi tra tutti USA e Regno Unito. La prima riunione si è tenuta a Madrid in una atmosfera di assoluta disponibilità e franca collaborazione di tutti i compo­ nenti. È stato disposto un questionario, inviato a fine Dicembre a tutti i Paesi Membri (oltre 70 nazioni) con la richiesta di esprimere pareri e suggerimenti. Dopo circa due mesi risultano pervenute 37 ri­ sposte e molte altre sono in viaggio. Alla fine di aprile si terrà una seconda riunione del WGRF, prima della presentazione delle proposte finali a giugno, per la ratifica (con

MUSEI DOG FRIENDLY IN ITALIA Sempre più attenzione nel nostro Paese per i cani che spesso ci accompagnano nei nostri viaggi per visitare città d’arte e musei Un esempio importante viene dall’Hangar Bicocca di Milano, uno spazio espositivo ricavato dagli ex stabilimenti Pirelli a par­ tire dal 2004, dedicato all’arte contempo­ ranea che presenta un programma inedito di mostre di artisti italiani e internazionali, accompagnato da un calendario di eventi live, incontri e laboratori didattici per il pubblico e le scuole. Luogo aperto alla città e al territorio, ed anche ai cani. Di recente ha ospitato una mostra sull’artista americana Joan Jonas (New York 1936) considerata una pioniera della performance e del video, amante dei cani. Sempre a Milano, il Museo del Fermo Immagine, dedicato ai manifesti cinema­ tografici. Una meravigliosa storia del ci­ nema vissuta attraverso queste vere e pro­ prie opere d’arte, con possibilità di labora­ tori per i bambini e incontri dedicati alla settima arte. I cani sono ammessi all’in­ terno del museo al guinzaglio, con muse­ ruola se sono di taglia grande. A Torino, il Museo del Cinema. Il più im­ portante e scenografico museo del cinema

in Italia. Un tripudio di scenografie, abiti, pellicole, strumenti e storia del cinema. È un museo che riesce a incantare sia i cine­ fili più appassionati che i bambini. I cani sono ammessi se accompagnati con il tra­ sportino o zaino. Non sono ammessi nell’ascensore panoramico. A Mondragone, il Museo del Cane con la

le eventuali definitive modifiche) da parte dell’Assemblea plenaria dei Soci FCI. Intanto Rafael de Santiago ha rilasciato una dichiarazione decisamente ottimistica testualmente affermando “… sono certo che i risultati finali del lavoro proposto all’Assemblea porteranno a grandi cam­ biamenti nella FCI”.

* SF Il primo Marzo in Helsinki è deceduto Hans Lehtinen, per male incurabile. “Hasser” così chiamato amichevolmente è stato la punta di diamante della scuola ci­ notecnica scandinava ed il punto di riferi­ mento in tutto il mondo di molti appassio­ nati, giudici e allevatori che ne hanno po­ tuto apprezzare la grande competenza, serietà e impegno “del giudicare”. Popolare e conosciuto anche in Italia come giudice all round dove aveva giudicato alla Mondiale di Milano e a molte altre esposi­ zioni nel passato. Aveva iniziato la sua carriera di Giudice in Finlandia, da autodi­ datta, a soli diciotto anni. Giudice del BIS alla Mondiale di Helsinki del 2014. Forse lo chiameranno altri eminenti cino­ tecnici scomparsi, anche italiani, a giudi­ care in più celestiali sedi un celestiale BIS. Chissà?

raccolta di oggetti, immagini e storia inte­ ramente dedicato ai cani. Anche gli scavi di Pompei sono dog­ friendly. Il cane può visitare gli scavi al guinzaglio, ma per entrare nelle “Domus” deve essere tenuto in braccio. R.F. Consigli utili. Contattare le segreterie dei musei per conoscere le modalità d’accesso in merito alla taglia del cane e all’utilizzo di guinzaglio, museruola e trasportino. Joan Jonas con uno dei suoi amatissimi cani

29


Una vecchia immagine del Maremmano Abruzzese al lavoro

Una riflessione ancora di attualità

Perchè il Maremmano Abruzzese è senza tramonto Documentare l’attività pastorale in Italia e la sua diffusione nella storia in tutta la pe­ nisola ed in particolare al ridosso della dorsale appenninica, ha un valore di risco­ perta delle nostre origini economiche ol­ treché di necessaria valorizzazione dei no­ stri primi collaboratori cani da pastore Maremmano Abruzzese. La dottrina è pressoché unanime nel ritenere che la vera origine di questa razza risalga a molti se­ coli or sono, e che la sua vera culla sia stata il lontano Tibet presso gli Arii. La storia ci dice che questo popolo dedito all’agricol­ tura e alla pastorizia, 2000 anni avanti Cristo, iniziò un lento spostamento verso Occidente, sospinto da necessita di spazio e terreni fertili, necessari alla sua sopravvi­ venza. E’sufficiente dare uno sguardo alla cartina che raffigura il continente Asiatico ed Europeo per rendersi conto che agli stessi non si poteva presentare altra alter­ nativa. Al seguito di questa gente si sposta­ vano anche mandrie di bestiame, guidate da numerosi cani impegnati anche alla loro protezione. Questi cani senz’altro pos­ sono considerarsi gli antenati di molte at­ tuali razze europee, tra le quali la nostra. L’Europa risultò invasa da queste genti, di

30

cui una parte attraversò ancora le Alpi, di­ lagò nella Pianura Padana e da qui nella lunga dorsale appenninica e nelle due fasce rivierasche che da essa si origina­ vano, fino a Sud di tutta la penisola. Gli Arii si ricordano come una popola­ zione tranquilla e pacifica, impegnata nel lavoro dei campi, nell’allevamento e nel commercio. Non per questo però il loro lento trasferimento fu tranquillo ed il loro comportamento bucolico. Talvolta di­ venne aggressivo, violento, crudele, bar­ baro, specie nell’incontro con altre popo­ lazioni autoctone non disposte ad acco­ glierli. Il loro cammino verso occidente fu contra­ stato dalle Milizie Romane che intende­ vano estendere i confini dell’Impero verso Oriente, dal momento che al Nord questo era già avvenuto. Incomincia l’occupa­ zione Romana della Pannonia, Dalmatia, Dacia, Tracia, Macedonia, Asia, Cappa­ docia, Armenia e la loro colonizzazione. I costumi dei popoli non cambiano co­ munque e l’agricoltura e la pastorizia ri­ mangono le attività primarie se anche nel frattempo altri secoli sono passati ed uo­ mini e animali, tra i quali i cani, sono an­

dati incontro a lente, ma già visibili modi­ ficazioni nel loro aspetto e nel loro com­ portamento. Ma ritorniamo in Italia. La Pianura Padana era in quel periodo un’ampia distesa di verde, ricca di corsi d’acqua e con un clima piacevole. L’Appennino apparve, per quelle genti di origini montanare, un territorio abitabile, perché costituito da alture non inaccessi­ bili e da ampie vallate in cui la sosta ed il riparo erano assicurati. La vegetazione, rappresentata da vaste radure pascolative e da boschi di quercia, castagne e faggio, garantiva l’alimentazione delle varie specie di loro proprietà: ovini in prevalenza, ma anche bovini, equini e suini. Più in basso “le chiuse” permettevano anche colture cerealicole, ed arboricole come la vite e l’olivo. Più a sud, sempre l’Appennino apparve modificato in quanto ai boschi si erano sostituiti grandi massicci calcarei come quelli dei Monti Sibillini, Reatini, Sabini, Simbruini, Ernici con il Gran Sasso, il Velino, la Maiella, la Meta, il Matese. Comunque, in grado di assicurare la vita agli uomini ed agli animali, se anche con


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

una problematica diversa e più rude, perché capirono che i due versanti: l’adria­ tico e il tirrenico avrebbero loro offerto spazio vitale nei mesi terribili dell’inverno, attraverso un agevole, lento migrare, con il volgere delle stagioni, delle greggi e degli armenti. Le riviere o “maremme”, così chiamate dal latino “maritimae”, cioè affacciate sul mare, si aprivano al termine di tanti trac­ ciati naturali o fondovalli, che presero da allora il termine di “tratturi”, creando gli anelli di quella interminabile catena che si denominò transumanza (trasferimento lento), che gli Etruschi prima e i Romani poi, svilupparono, utilizzandoli, dopo averli riconosciuti legislativamente con privilegio di transito e pascolo attraverso le codificazioni di Teodosio (400) e Giustiniano (480) chiamandole “calles pu­ blicae”. I cosiddetti “tratturi”, costituirono quindi l’anello con cui si creò la saldatura neces­ saria per tutto il ciclo vitale degli animali e degli uomini che aveva la durata di un anno compresi l’estate e l’inverno e vice­ versa. Talune zone di questi versanti presero nomi propri come: Maremme e Tavoliere. In questi nostri territori nostrani: negli Appennini e nelle Maremme quindi, ed in questi periodi la nostra razza canina inizia a vivere e a trascorrere i momenti più si­ gnificativi del suo sviluppo filogenetico, assumendo sempre più i caratteri morfolo­ gici e funzionali, oltre che le sembianze, molto vicine a quelle attuali. Nel meridione l’allevamento ovino fu svi­ luppato in modo particolare; Federico II (1198/1250) riordinò i tratturi e le trezzare, in Puglia costituì la “la Mena delle pecore”. Dalla Spagna furono introdotti molti sog­ getti di razza pregiata, per migliorare la produzione della lana. Nel Centro i Papi non considerarono da meno questo tipo di allevamento che assunse dimensioni note­ voli, tanto che preoccupati di questo, per proteggere l’allevamento bovino interven­ nero limitando i pascoli. Il Governatore di Piediluco (1484) stabilì delle zone in cui questi potevano essere mantenuti: “af­ finché possano comodamente sostentarsi le bestie bovine e altre bestie grosse, le quali per il grande numero delle pecore e delle capre non possono sostentarsi, anzi, per le mancanze delle erbe, più diminui­ scono e deteriorano”. L’ Editto di Alfonso d’ Aragona, nel 1447, rese possibile l’accesso dei pascoli alle Puglie, realizzando una migliore regola­ mentazione dell’uso dei tratturi. Quasi contemporaneamente si aprirono alcuni valichi che permisero una più age­ vole comunicazione con Roma e la sua

vasta campagna circostante, con l’Umbria e le Marche, e presto la consistenza dei greggi, e la capacità produttiva degli stessi aumentò sensibilmente. Al Nord, i Lorenesi (1737/1790) avviarono e portarono a termine opere di grande ri­ lievo sia nel campo agronomico che in quello delle bonifiche. La Maremma subì una profonda e larga bonifica che vide uti­ lizzato quasi per intero il suo vastissimo territorio per l’allevamento del bestiame bovino ed ovino. La Rivoluzione Francese provocò anche in Italia una profonda ripercussione nei set­ tori sociali ed economici. Si cominciò a formare la proprietà privata agraria di di­ verse dimensioni, anche notevoli, ope­ rante con una mentalità più moderna ri­ spetto almeno a quella del passato, sia per quanto riguarda il rapporto tra padrone e dipendente, sia per quanto riguarda la mentalità già imprenditoriale che si an­ dava diffondendo. Si incomincia a notare il divario fra il Nord, il Centro e il Sud per un progresso che si

Il Club di razza e il Gruppo Cinofilo Perugino ripropongono uno scritto ancor oggi valido del compianto prof. Franco Simoni avvia verso il futuro con movimento decre­ scente come la latitudine. Intanto la popolazione italiana si era ac­ cresciuta passando dai 18 milioni del 1800 ai 25 milioni del 1860, e la produzione ali­ mentare aveva raggiunto l’autosufficienza. L’Unificazione d’Italia provoca un certo naturale disorientamento, di cui a tutt’oggi qualche traccia si rileva. Lo sfruttamento del terreno e dell’alleva­ mento incomincia a diversificarsi: inten­ sivo al Nord, meno al Centro, estensivo ancora al Sud. La popolazione ovina, che è quella che maggiormente ci interessa perché in essa troviamo in proporzione la presenza dei nostri cani da pastore Maremmano Abruzzese, raggiunge dagli anni 1866 al 1908 livelli numerici e qualita­ tivi notevoli, raddoppiando gli effettivi che raggiungono l’entità notevole di circa 12 milioni di capi. Questa consistenza risul­ terà la punta massima raggiunta, dalla quale per fatti a tutti noti e che quindi è inutile riportare, inizia una lenta e co­ stante discesa. La grande ultima guerra ha profonda­ mente sconvolto questa attività, e qui arri­

vano i miei ricordi di giovane veterinario, perché il conflitto più feroce si è espresso lungo la dorsale appenninica (dalla Toscana agli Abruzzi, dall’Appennino Umbro-Marchigiano a quello Laziale: tutte regioni che hanno testimoniato le loro fiere tradizioni pastorali e che alla pre­ senza di pecora seguiva l’opera assidua e costante dei cani da pecora) nei suoi natu­ rali contrafforti e lungo le coste, ove il con­ tinuo timore di sbarchi aveva allontanato le genti e le greggi. A questo sconvolgi­ mento materiale ha fatto seguito quello morale e molto è cambiato. In talune re­ gioni la pastorizia ha ceduto definitiva­ mente, in altre zone ha ridotto le dimen­ sioni e l’entusiasmo, come ad esempio in Abruzzo; in altre zone, come ad esempio in quelle collinari toscane, marchigiane, umbre, laziali ha trasformato i sistemi di allevamento che da transumante è diven­ tato stanziale, anche a causa della riforma fondiaria. Le persone dedite alla pastorizia da generazioni hanno abbandonato, così come hanno abbandonato i mezzadri che conducevano l’allevamento poderale ti­ pico dei territori a conduzione mezzadrile. Questi vasti territori pedemontani sono stati acquistati da pastori sardi. Sono mutate le persone e la razza degli ovini, ma non i nostri cani da pastore Maremmano Abruzzese, riconoscibili per le loro caratteristiche, a svolgere la loro secolare funzione. La razza tuttora è presente ovunque lo era in passato, ma soprattutto è molto ben rappresentata. E se ciò è avvenuto è perché possiede una sua tipica robusta costitu­ zione, che altre razze non posseggono, formata su caratteri fisici e psichici salda­ mente fissati attraverso i secoli, consolidati da una severa selezione naturale, ripetuta­ mente verificatasi attraverso una costante vita difficile e disagiata e perché tenaci e veri amatori della razza, che meritano tutta la gratitudine ed il rispetto, quali pos­ sono essere considerati i pastori appenni­ nici maremmani, pugliesi, campani, abruzzesi, non hanno ceduto al destino avverso e sfortunato, ma hanno perseve­ rato nella fiducia in se stessi ed in tutto ciò a loro vicino, non ultimo i cani. L’aumento della consistenza numerica della popolazione ovina, ricostituitasi in questo ultimo periodo ha completato l’o­ pera e la normalità sta tornando nel set­ tore. In Italia sono allevati oltre otto mi­ lioni di ovini, il valore della pecora per le tre produzioni che genera si è accresciuto ed il cane da pastore Maremmano Abruzzese nuovamente, come in altri pe­ riodi della storia, è ritornato ad essere un protagonista in questo vasto scenario na­ zionale.

31


Sogni e speranze di un popolo itinerante e creativo

Non siamo tutti Don Chisciotte

... sia in casa ... Saluki. Foto Tiziana Benedetti.

Nel palcoscenico della cinofilia al cane il ruolo di primo attore L’opera di Cervantes (1° edizione nel 1605) racconta di un mirabolante cavaliere che in sella al suo Ronzinante e scortato dal fido e goffo scudiero Sancho Panza affronta situazioni inverosimili all’inseguimento di ideali perduti a fronte di confusi pensieri che gli rimediano spesso botte da orbi, umiliazioni e derisioni. Don Chisciotte della Mancia (in realtà don Alonso Quijano, nobile della Mancia) era un visionario, perduto nei suoi ideali di cavalier errante, evanescente e sconclusionato, portato a confondere le sue elucubrazioni mentali con la realtà. Si aggirava per i feudi spagnoli trascinandosi dietro un povero ronzino e un servitore, alla ricerca di gente da difendere e soccorrere, scambiando mulini a vento per guerrieri giganti. Una vita raminga spesa ad inseguire ideali dove la realtà non aveva un gran peso. Gli ideali fano parte della vita di tutti noi, come fossero il carburante del nostro organismo; siamo poco abituati a vivere il presente perché c’è sempre un’aspettativa dietro l’angolo della mente, un sogno da agguantare e trasformarlo in realtà… qui e ora. Il mondo della cinofilia con i suoi attori appassionati, spesso irrequieti, è un mondo di sognatori all’inseguimento della perfezione morfologica e funzionale, della prova perfetta, dell’esposizione memorabile, della presentazione meglio riuscita, della cucciolata senza precedenti. Siamo bravi, non c’è dubbio. La cinofilia italiana è un vanto, non è un sogno. È una realtà tangibile che tutto il mondo conosce: tra i migliori allevatori, tra i migliori espositori, tra i migliori nella cinofilia venatoria e negli sport cinofili. E una classe di esperti giudici che tutti ci invidiano.

32


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

Nella complessa rappresentazione scenografica della cinofilia il ruolo del cane non sempre è promosso a primo attore, come dovrebbe essere. A volte capita che venga relegato ad un ruolo di comprimario, una sorta di Sancho Panza senza voce in capitolo, un gregario, una comparsa senza battute di scena. I media raccontano spesso di situazioni drammatiche in cui versano canili e rifugi abusivi o addirittura autorizzati i cui addetti non espletano i doveri nel fornire le cure adatte ai cani che hanno in custodia. L’ENCI ha in piena attività una commissione antidoping per verificare che non vengano somministrate sostanze proibite. E il mondo delle esposizioni non è esente da persone poco attente al benessere dei propri cani, concitate nella frenetica preparazione dei soggetti, nell’agguantare un posto in prima fila davanti al ring. Una frenesia che i cani di certo non comprendono. I cani vogliono solo passare una giornata con il loro compagno a due zampe per godere della sua stimolante eccitazione e per specchiarsi, quando succede, nella sua felicità. Intendiamoci, alcuni atteggiamenti, non tutti ovviamente, possono essere giustificati da un momento di concitazione, ma se un comportamento è reiterato, se si pretende sempre il tutto subito, qui e ora, allora diventa arroganza e, soprattutto, mancanza di sensibilità nei confronti dei cani. In una recente expo internazionale ho assistito all’apertura dei cancelli, alle otto della mattina. Una folla di persone munite di sedie, borsoni, zaini, trasportini, tavoli e per fortuna cani si è catapultata all’interno dei padiglioni trascinandosi dietro le transenne. Gli addetti li hanno respinti e ridotti alla ragione facendoli entrare in fila, ordinatamente, per i dovuti controlli. Nella stessa esposizione, nel bel mezzo dei giudizi, un uomo, finito di spazzolare i suoi cani si è messo a torso nudo, fonandosi le ascelle dal sudore. Poi si è messo letteralmente in mutande per cambiarsi d’abito ed entrare nel ring. Credo che un minimo di decenza non disturbi nessuno. Le esposizioni, alle quale ho tante volte partecipato con i miei soggetti, sono un mondo variegato di persone e di cani, dove l’adrenalina viaggia alla velocità della luce e l’energia delle persone presenti, se convogliata dentro ad un motore, potrebbe lanciare un razzo ben oltre la luna, ma tutto ciò non deve far perdere il lume della ragione né, tantomeno, la buona educazione nei confronti degli esperti giudici,

degli organizzatori, degli altri espositori e del pubblico. L’ENCI ha una serie di regolamenti e codici che regolano le manifestazioni. Basta collaborare con l’organizzazione e rispettarli, con serenità e correttezza ma, soprattutto, basta pensare in ogni momento che il cane non deve essere relegato al ruolo di comprimario ma deve rimanere sempre

protagonista unico e indiscusso, rispettato e protetto. Inseguire un sogno è legittimo, pretenderlo qui e ora è vanagloria, come don Chisciotte della Mancia, e può diventare arroganza. In ogni caso, a farne le spese non possono essere i nostri cani. Renata Fossati ... che all’aperto, felici di stare con noi. Spriger Spaniel Inglese. Foto Silena Staffolani.

33


BEST IN SHOW SABATO CAC RAZZE DA CACCIA. Giudice Luigi Nerilli 1° NEW MASCALZONE VENETO OF DEVILS PIGEONS Piccolo Levriero Otaliano pr. Munari 2° REMO DELLA BASSANA Setter Onglese pr. Allev. della Bassana 3° FESTALLEGRANDISILVALLEGRA Bassotto nano p/c pr. Frigoli

Due giorni di confronti alla grande fiera

VICENZA & BELLUNO UN ALTRO SUCCESSO DELLA CINOFILIA Trionfano un Piccolo Levriero Italiano e un Barbone grande mole. Il Best in Show giudicato dal compianto Luigi Nerilli Anche quest’anno durante “Hit Dog Show di Fiera Vicenza” del 13 febbraio scorso, si è svolta l’Esposizione Nazionale Canina riservata alle sole razze da caccia alla quale sono stati affiancati i Raduni nazionali concessi dalle differenti Associazioni che tutelano le stesse. Il palcoscenico di Hit Dog show è stato anche ospite per il giorno seguente, domenica 14, dell’ Expo Nazionale di Belluno, destinata a tutte le razze canine, oltre alla finale per la premiazione del Trofeo Leone Alato. Sul podio del Best in Show salgono rispettivamente nelle due giornate il Piccolo levriero italiano New Mascalzone Veneto of Devils Pigeons e il Barbone grande mole nero Samarcanda Italian Lover, mentre è il Levriero Afgano Boris, tra i finalisti che hanno partecipato lo scorso anno nelle esposizioni di Rovigo, Vicenza, Treviso, Belluno, Venezia e Verona, a vincere il Trofeo 34

Leone Alato. Una giuria internazionale composta da Giulio Bezzecchi, Michael Gavin (IRL), Max King (UK), Daniela Maffei, Manola Poggesi, Salvatore Tripoli, Luigi Nerilli, Antonino La Barbera, Ivana Pajkic (SRB), Dusan Pajkic (SRB), e Elena Agafonova (RUS), sotto gli occhi dei quali hanno sfilato circa 1400 soggetti nelle due giornate. Un evento organizzato nei minimi particolari e con encomio dal Circolo Cinofilo Vicentino che si è avvalso della preziosa ospitalità di Fiera Vicenza, ed è stato onorato dalla presenza di alcuni membri del Consiglio Direttivo a partire dal Presidente ENCI dr. Espedito Muto affiancato da Antonino La Barbera. Il BIS giudicato dal compianto Luigi Nerilli. Grande soddisfazione da parte del presidente ENCI che ha assistito nella mattinata del sabato al giudizio delle varie razze da caccia, per poi “toccare con mano” l’intero con-


BEST IN SHOW DOMENICA CAC BELLUNO. Giudice Giulio Bezzecchi 1° SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone grande mole pr. all. Sammarcanda 2° BOLO Bracco Italiano pr. Turci 3° KOLLAPS MELIBEOUS Greyhound pr. Kollaps

testo di Hit Dog Show 2016 facendo parte dei quasi trentaseimila visitatori dell’importante evento internazionale. Avendo potuto apprezzare l’eleganza e la splendida organizzazione messa in atto, il Presidente prevede la possibilità, dati gli argomenti di notevole interesse sociale, di discutere una presenza più marcata dell’ENCI per il futuro di questo evento. Oltre alla componente cinofila, (oramai di cospicua concretezza), tra le occasioni proposte in seno a Hit Dog Show 2016 anche quella della Fondazione Onlus “UNA”, (Uomo Natura Ambiente), che offre progetti concreti per la valorizzazione del territorio e della sua biodiversità, creando sinergie tra mondi diversi ed in qualche modo interpretati come antagonisti sino ad oggi, come quello ambientalista, agricolo, venatorio, scientifico ed accademico. Tutto ciò vede anche l’opportuna proposta di affiancamento della cinofilia ufficiale accanto agli altri Enti che parteci-

Da sx. il presidente Dino Muto ed il consigliere Antonino La Barbera

pano, (come ad esempio Federparchi), in un percorso nel quale protagonisti con identità diverse collaborano per progetti innovativi dedicati alla salvaguardia delle biodiversità, situazione che può vedere la presenza anche di ENCI quale valido collaboratore. A rendere onore alla cinofilia di Hit dog Show anche la presenza del padrone di casa il dr. Matteo Marzotto, Presidente di Fiera di Vicenza, che ha espresso direttamente il suo compiacimento assistendo ai raggruppamenti ed al Best in Show, (dove ha voluto premiare personalmente), dimostrando oltre che soddisfazione anche disponibilità a sviluppi futuri nell’am-

RAGGRUPPAMENTI CAC PER RAZZE DA CACCIA 13/2/16 GRUPPO Ì 1° GRANCASSA DEL BENACO Terrier Lakeland Terrier pr. Confalonieri GRUPPO Í 1° FESTALLEGRANDISILVALLEGRA Bassotti - Segugi e cani Bassotto nano p/c per pista di sangue pr. Frigoli GRUPPO Ï 1° REMO DELLA BASSANA Cani da ferma Setter Inglese cani da riporto pr. Allev. della Bassana cani da cerca da acqua GRUPPO Ñ 1° NEW MASCALZONE VENETO OF DEVILS Levrieri PIGEONS Piccolo Levriero Otaliano pr. Munari BIS JUNIORES 1° KOLAS THE FORGE Greyhound pr. Kollaps BIS GIOVANI 1° ANUEDIS RED HOT MAMA Labrador Retriver pr. Beltrame BIS VETERANI 1 ° RAVNSAGER’S AERKESODE AEMMELY Bassotto standard p/d pr. Allev. del Tocai BIS RAZZE ITLIANE 1 ° NEW MASCALZONE VENETO OF DEVILS PIGEONS Piccolo Levriero Italiano pr. Munari

35


RAGGRUPPAMENTI CAC BELLUNO 14/2/16 GRUPPO Ê 1° GINGER DI CASA INES Pastore Tedesco pr. Vespasiani GRUPPO Ë 1° SIROCCO SANGUE MAGNIFICA Cane Corso pr. Blazic GRUPPO Ì 1° JOKER DES ASTUCIEUX DE KERLABOUR Fox Terrier pr. Christ GRUPPO Í 1° EVRAIN EASTER SIAMON Bassotto standard p/l pr. Giannini GRUPPO Î 1° THE MAGIC WORLD OF STORYTELLER DELLA VANISELLA Siberian husky pr. Allev. della Vanisella GRUPPO Ï 1° BOLO Bracco Italiano pr. Turci GRUPPO Ð 1° SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone grande mole nero pr. Allev. Sammarcanda GRUPPO Ñ 1° KOLLAPS MELIBEOUS Greyhound pr. Kollaps BIS JUNIORES 1° KOLAS THE FORGE Greyhound pr. Kollaps BIS GIOVANI 1° HARMAKHIS WINSDOM AURORA FRIDA Rhodesian Ridgeback pr. Penzani BIS VETERANI 1° RAVNSANGER’S AERKESODE AEMMELY Bassotto standard p/d pr. Allev. del Tocai BIS RAZZE ITALIANE 1° BOLO Bracco Italiano pr. Turci

bito cinofilo a lui particolarmente caro. Un’importante presenza numerica delle razze, soprattutto quelle selezionate per la destinazione venatoria, che attesta il valore della vetrina della manifestazione, opportuna al punto tale da riscontrare l’interesse di ENCI che ribadisce e vuol curare maggiormente l’attenzione particolare e la vicinanza verso tutte le razze da caccia, proponendo programmi e progetti sempre più vicini a queste razze per le verifiche morfologiche ma anche per le prove di lavoro che si svolgono nel nostro Paese. Da ricordare inoltre che

Greyhound in attesa del giudizio

il Circolo Cinofilo Vicentino ha messo a disposizione gratuitamente stand e spazi espositivi per tutte le Associazioni di razza, coinvolte nell’evento. Presenti, il Club Italiano Bracco Francese, la Società Italiana Pro Segugio, il Kurzhaar Club Italia, il Magyar Vizsla Club Italia, il Club Italiano Griffone Korthals, e il Club Italiano Epagneul Breton. Hit Dog Show 2016 era anche tappa obbligatoria per l’assegnazione del Trofeo “Bracco dell’Anno”, “Griffone dell’Anno” e “Vizsla dell’Anno”, che si concluderanno il prossimo novembre in occasione di una prova di lavoro a Bologna. Marco Ragatzu Testo e foto

L’odore dei soldi

Li chiamano “cash dogs” e sono in grado di scovare il malloppo ovunque. Il gioco alla base dell’addestramento Sono negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e ai valichi di frontiera. Sono i nuovi protagonisti di questa era dove i soldi fanno girare il motore dell’economia, ora vanti, ora indietro... dove i sistemi di occultamento del denaro diventano sempre più ingegnosi... ma loro… o nostri nuovi eroi, non si lasciano ingannare. Solo di recente, milioni di euro sono stati recuperati mentre lasciavano illegalmente l’Italia. La Guardia di Finanza è in prima linea nell’addestramento. «Il segreto è il gioco», spiega Vito Ventre, luogotenente della Finanza al comando della squadra cinofila del Gruppo di Torino. È così, giocando, che i cani imparano a trovare i soldi, a seguirne l’odore. Per addestrarli si usano «mattoncini» di banconote pressate, fatti con biglietti altri-

36

menti destinati al macero forniti dalla Banca d’Italia. In Italia i «cash dogs», come vengono chiamati, sono operativi dal 2009; nel Regno Unito li usano da decenni perché, a differenza di quanto dicevano i latini, i soldi hanno, eccome, un odore. «È

più tenue di quello della droga, ma c’è. Riconoscono l’odore della carta e dell’inchiostro usati per le banconote», dice Ventre. I cani antivaluta arrivano dall’allevamento della Finanza di Castiglione del Lago, vicino a Perugia. Vengono addestrati con il loro conduttore e sin da cuccioli associano ai soldi il loro premio, che è una pallina o un manicotto con cui giocare. Non esiste una razza più indicata per diventare un «cash dog» e la scelta dei Labrador è dettata anche dal loro aspetto. Quel muso da eterni cuccioli aiuta perché devono lavorare a contatto con le persone, senza intimorirle. Aggiunge Ventre: «Quando individuano una persona che nasconde denaro ci lanciano il segnale sedendosi di fronte, senza contatto». Più banconote ci sono più è facile che i cani scovino il denaro, anche se è nascosto bene. La normativa sull’importazione-esportazione di capitali prevede che chiunque possa viaggiare portando con sé fino a 10 mila euro. Superata questa cifra occorre denunciare la valuta alla dogana e pagare una quota. R.F.


FINALI TOP DOG 2015, IL GRANDE EVENTO.

Vi aspettiamo numerosi a SAN REMO (IM), Domenica 29 maggio 2016

VINCITORE DELL’EDIZIONE 2014

SOLINO’S CAPITANO

UPcomADV

CHINESE CRESTED DOG SENZA PELO

Le sfide che ci emozionano, tutti.


REGOLAMENTO TOP DOG 2016

PUNTEGGI

Tutti i punteggi inerenti il TOP DOG vengono conteggiati in base ai risultati aggiornati nel sistema informatico che pervengono dai comitati organizzatori. Il TOP DOG ed il TOP DOG GIOVANE verrà assegnato solo ai soggetti iscritti al Libro genealogico italiano. Eventuali contestazioni sui punteggi del TOP DOG e del TOP GIOVANE dovranno pervenire entro il 31 gennaio all’indirizzo di posta elettronica eventi@enci.it

CAC

1

PUNTO

CACIB

3

PUNTI

BOB

(vedi tabella)

Trascorso questo termine non saranno accettate ulteriori comunicazioni e saranno proclamati i risultati definitivi. Se nel corso dell’anno venissero apportate delle modifiche alle razze tali modifiche entreranno in vigore a partire dalla data di introduzione della modifica riportata sulla circolare ENCI. Al termine del concorso, nel caso risultassero più soggetti nella stessa razza a parità di punteggio, verranno applicati i seguenti criteri di valutazione: - Risulterà Top Dog il soggetto che ha partecipato al minor numero di esposizione (fatti salvi requisiti previsti dal regolamento). -

In caso di ulteriore parità il titolo verrà assegnato a pari merito.

Per quanto inerente il Top Giovane, al termine del concorso, nel caso risultassero più soggetti nella stessa razza a parità di punteggio, risulterà Top Giovane il soggetto che ha partecipato al minor numero di esposizioni. In caso di ulteriore parità il titolo verrà assegnato a

Da N.SOGGETTI

A N.SOGGETTI

Punti

1

1

1

2

5

3

6

10

5

11

20

7

21

30

9

31

40

11

41

50

13

51

100

15

Oltre 100

20

Valgono esclusivamente le esposizioni aventi luogo in Italia

TOP GIOVANE Riservato ai soggetti iscritti in classe GIOVANE in base ai risultati ottenuti nelle sole esposizioni Internazionali Italiane

PUNTEGGI QUALIFICA

N.SOGGETTI

MB 1°

Punti 1

pari merito.

ECC 1°

1 iscritto nella classe

3

In entrambe le classifiche (parziali, finali e definitive) sarà pubblicato solo il primo classificato.

ECC 1°

2 a 5 iscritti nella classe

5

ECC 1°

6 a 10 iscritti nella classe

6

TOP DOG

ECC 1°

11 a 15 iscritti nella classe

7

ECC 1°

16 a 20 iscritti nella classe

8

ECC 1°

Oltre 21 iscritti nella classe

9

Il punteggio viene calcolato in base ai risultati ottenuti nelle Esposizioni Internazionali Italiane dal 01/01/2016 al 31/12/2016. Le Esposizioni Nazionali e i Raduni non sono conteggiati. Le mostre speciali valgono doppio sia che si svolgano in expo Internazionale che in expo Nazionale. La partecipazione (cioè iscrizione) minima richiesta è ad almeno 4 esposizioni ed è necessario ottenere punteggio in almeno 2 esposizioni. Qualora il primo classificato non fosse in possesso di questi requisiti nella razza in questione il titolo di Top Dog non verrà assegnato.

A questi punteggi vanno eventualmente aggiunti 3 punti se il soggetto ottiene anche il BOB (minimo 5 iscritti nella razza). Il numero dei soggetti iscritti in classe giovani non è cumulabile fra maschi e femmine ai fini del calcolo del punteggio.


TOP DOG 2016

Inizia un nuovo anno da Campioni.

Le sfide che ci emozionano, tutti.


BEST IN SHOW BIELLA 1° ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE Piccolo Levriero Italiano dell’Allevamento dei Raggi di Luna 2° CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT Samoiedo di Barbara Moreschi 3° GABRIEL DEL COLLE DELL’INFINITO Boxer di Ruben Maschio

Presenze record alle due expo internazionali

BIELLA E VERCELLI INSIEME Oltre 2500 concorrenti di 183 razze. Tante “speciali”. Sabato trionfa un Barbone grande mole e domenica il Best ad un Piccolo Levriero Italiano La Doppia Esposizione Internazionale Canina, organizzata dal Gruppo Cinofilo Vercellese e Biellese, svoltasi presso “Vercelli Fiere” a Caresanablot il 6-7 febbraio 2016, ha chiuso i battenti con un significativo “più”, sia per numero di soggetti iscritti - circa 2500 - sia per il numero delle razze ufficiali dichiarate - 183 - a cui si aggiunge il Cane da Pastore

BIELLA GRUPPO 6 1° CHENIL D’ANJA BERNHARD HOLLANDE Grand Basset Griffon Vendéen Pr. Gabriella Segato 2° FOX’S NIGHTMARE EMERALD A JEWELRY Petit Basset Griffon Vendéen Pr. Matteo Ferrari 3° AMMIRABEL CAMILLO Beagle Pr. Allev. Ammirabel

40


BEST IN SHOW VERCELLI 1° HUFFISH AMERICAN GIGOLÒ Barbone grande mole di Rosalba Vigorita 2° BOLO Bracco Italiano b/a di Maurizio Turci 3° ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE Piccolo Levriero Italiano dell’Allevamento dei Raggi di Luna

d’Oropa (Attualmente, nel Registro Supplementare Aperto), unica razza tipica del Piemonte. Si tratta di un cane adatto al nostro ambiente montano, condut-

tore e guardiano delle greggi e delle mandrie. È stato quindi un anno da record questo 2016, lo possiamo dire con grande orgoglio!

RAGGRUPPAMENTI BIELLA 7 FEBBRAIO 2016 GRUPPO Ê 1° GALA DEL PIERVEZ Pastore Bergamasco Pr. Allev. del Piervez GRUPPO Ë 1° GABRIEL DEL COLLE DELL’INFINITO Boxer fulvo Pr. Ruben Maschio GRUPPO Ì 1° TNT POWER COMMANDER American Staffordshire Terrier Pr. Monica Scognamiglio GRUPPO Í 1° CARO MARZIO DEL WANHELSING Bassotto Nano p/d Pr. Allev. del Wanhelsing GRUPPO Î 1° CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT Samoiedo Pr. Barbara Moreschi GRUPPO Ï 1° CHENIL D’ANJA BERNHARD HOLLANDE Grand Basset Griffon Vendéen Pr. Gabriella Segato GRUPPO Ð 1° BOLO Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci GRUPPO Ñ 1° IL TROVATORE DELLA VAL D’AVVENTO Golden Retriever Pr. Salvatore Carboni GRUPPO Ò 1° MARIGOLD STARS AMAZING FIGHTER Barbone nano nero Pr. Laura Manzini GRUPPO Ó 1° ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE Piccolo Levriero Italiano Pr. Allev. dei Raggi di Luna BIS COPPIE 1° Chihuahua p/c Pr. Lucilla Lampariello BIS GRUPPI 1° Chihuahua p/c Pr. Lucilla Lampariello BIS RAZZE ITALIANE 1° BOLO Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci BIS JUNIORES 1° STARRY TOWN DIEGO MARADONA Bovaro del Bernese Pr. Angèla Adler Derèk BIS GIOVANI 1° ESTAVA RAIN ALL OR NOTHING Akita Americano Pr. Chiara Nicole Ronchini BIS VETERANI 1° CARONTE DELLA VAL TICINO Bracco Italiano b/a Pr. Gianni Cislaghi

VERCELLI GRUPPO 9 1° HUFFISH AMERICAN GIGOLÒ Barbone grande mole nero Pr. Rosalba Vigorita 2° MOPS AND’S DONINO DANCING Carlino Fulvo Argento Pr. Felipe Carneiro 3° RUS ELODSER VIVID STAR IN MY LIBE Griffone Belga Pr. Sonia Milesi

41


BIELLA GRUPPO 4 1° CARO MARZIO DEL WANHELSING Bassotto nano p/d Pr. Allev. Wanhelsing 2° FESTALLEGRASILVALLEGRA Bassotto nano p/c Pr. Allev. Silvallegra 3° HERMES DEL CONTE VERDE Bassotto standard p/c Pr. Maria Grazia D’Onofrio

RAGGRUPPAMENTI VERCELLI 6 FEBBRAIO 2016 GRUPPO Ê 1° KNOWING ME KNOWING YOU Bearded Collie Pr. Catherine Poidevin GRUPPO Ë 1° BLU EMPEROR OF NEWFOUNDLAND HILLS Terranova Pr. Domenico De Vitto GRUPPO Ì 1° DANDY BLACK & BLUE JUST FOR BALBOA Kerry Blue Terrier Pr. Filippo Meda GRUPPO Í 1° BOB MARLEY DEL WANHELSING Bassotto Kaninchen p/d Pr. Allev. Wanhelsing GRUPPO Î 1° KABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT Samoiedo Pr. Barbara Moreschi GRUPPO Ï 1° CHENIL D’ANJA BERNHARD HOLLANDE Grand Basset Griffon Vendéen Pr. Riccardo Segato GRUPPO Ð 1° BOLO Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci GRUPPO Ñ 1° DIAMANTE BLU PETARDO CINESE Flat Coated Retriever Pr. Federica Bardella GRUPPO Ò 1° HUFFISH AMERICAN GIGOLÒ Barbone grande mole Pr. Rosalba Vigorita GRUPPO Ó 1° ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE Piccolo Levriero Italiano Pr. Allev. dei Raggi di Luna BIS COPPIE 1° Chihuahua Pr. Lucilla Lampariello BIS GRUPPI 1° Norfolk Terrier Pr. Allevamento Oroboro BIS RAZZE ITALIANE 1° BOLO Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci BIS JUNIORES 1° POKAHONTASSE Pechinese Pr. Gandolfo La Placa BIS GIOVANI 1° ESTAVA RAIN ALL OR NOTHING Akita Americano Pr. Chiara Nicole Ronchini BIS VETERANI 1° KNOWING ME KNOWING YOU Bearded Collie Pr. Catherine Poidevin

42

VERCELLI BIS VETERANI 1° KNOWING ME KNOWING YOU Bearded Collie Pr. Catherine Poidevin 2° MONTEREGALE ACTION FULL OF AFFECTION Cocker Spaniel Inglese Pr. Elisabetta Vessallo 3° GINEVRA MAY LITTLE PEARL Shih Tzu Pr. Maria Rosa Colorio


BIELLA GRUPPO 10 1° ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE Piccolo Levriero Italiano Pr. Allev. dei Raggi di Luna 2° RUSSKIY AZART JULIUS CELEBRITY EVENTO Levriero Russo Pr. Maria Lazareva 3° LLUM DE LLUNA DE CAN NET Whippet Pr. Roca Alsina Salvador

VERCELLI GRUPPO 1 1° KNOWING ME KNOWING YOU Bearded Collie Pr. Catherine Poidevin 2° OLIVER Welsh Corgi Cardigan Pr. Pierotti 3° CLAN ABBY NZ TARTAN PIPER Border Collie Pr. Davide Lanza

Numerose anche le speciali con buona partecipazione di soggetti. Presenti espositori nazionali ed internazionali che hanno atteso pazientemente il loro turno ed hanno apprezzato le decisioni di una giuria d’eccellenza che ha saputo come sempre “esaminare” con occhio esperto i vari esemplari, tutti peraltro di altissimo livello. I “Best in Show” dei due giorni sono stati allietati da momenti di svago e di leggerezza a stemperare la tensione naturale dei concorrenti in gara per il podio finale. Il Best di Vercelli, svoltosi sabato 6 febbraio, dopo una divertente esibizione di “Disc Dog”, è stato vinto da Huffish American Gigolo, Barbone grande mole nero. Domenica 7 febbraio l’anteprima del Best in Show di Biella ha visto varie esibizioni di fanciulle che si sono cimentate in balletti di grande effetto, con inno nazionale cantato da una ottima soprano e con una simpatica performance di “Dog Dance”. Vincitore del BIS, il Piccolo Levriero Italiano Rosalia Gaetana del Barone Rampante. A fare onore a tutto lo spettacolo c’è stata una folta presenza di pubblico che ha partecipato con numerosi applausi ai momenti “clou” delle manifestazioni. Un grazie di cuore a chi ha dato tempo, passione ed un pizzico di fantasia affinché rimanesse nel cuore questa splendida edizione. Elena Ronchetta 43


BEST IN SHOW 1° Barbone Miniatura Bianco Smash Jp I Pot di T. Gargano 2° Wippet Sobresalto Vuelta Ganar di A. Rovani 3° Labrador Retriever Blue Velvet Friend dei Due Mari dell’Allevamento Friend dei Due Mari

L’internazionale di Bari accolta da una insolita nevicata

BIANCO COME LA NEVE Al candido Barbone nano Smash Jp I Pot il gradino più alto del podio. Il maltempo non ha fermato espositori e pubblico per una giornata cinofila di grande interesse 17 gennaio, giornata scelta dal fato per imbiancare tutto il sud con una copiosa, quanto insolita, nevicata che causa l’interruzione di molte strade ed autostrade rendendo così molto difficile raggiungere Bari. Ciò nonostante la XXX Internazionale di Bari registra la presenza di circa 800 soggetti iscritti ai cui proprietari va un plauso per l’aver sfidato (e sconfitto) il meteo pur di essere presenti… potenza della passione cinofila, crediamo ne sia valsa la pena! L’atmosfera è accogliente, dal padiglione fieristico molto ampio e climatizzato all’attrezzato bar al capiente parcheggio, insomma manca solo il sole! I giudizi, cominciati per tempo, si svolgono con fluidità grazie alla capacità dei giudici in sinergia con gli ottimi commissari di ring e, naturalmente, con gli espositori corretti e collaboranti, pertanto, tranne qualche lieve protrarsi dei giudizi su di un paio di ring, tutto si è svolto nel migliore dei modi, peccato che, come sempre ed ovunque accade, al best in show la grande maggioranza dei soggetti abbia già preso la via del ritorno, ma questa volta, forse, la causa è da addebitarsi alle condizioni climatiche avverse. Ma tutto questo non ha tolto al Best in Show conquistato dal Barbone nano bianco Smash Jp I Pot il naturale emozionante fascino che i presenti hanno vissuto appieno. 44

GIOVANI 1° Cocker Spaniel Inglese Ingrid dei Machich Pr. Allev. dei Machich


GRUPPO 7 1° Cane da ferma tedesco p/c Jerri degli Alti Pascoli Pr. N. Semeraro 2° Setter Irlandese Betta dei Garos Pr. M. Turci 3° Pointer Inglese Dalla della Rivarazza Pr. N. Semeraro

GRUPPI 1° Pastore Bergamasco pr. Allevamento del Piervez

GRUPPO 8 1° Labrador Retriever Blue Velvet Friend dei due Mari Pr. Allev. Friend dei Due Mari 2° Cocker Spaniel inglese Francini’s My Life Pr. A. Francini 3° Golden Retriever Brave Big Bear dell’Antica Etruria Pr. C. Zanetti

RAZZE ITALIANE 1° Pastore Maremmano Abruzzese Faustolo di Santamaria Pr. A. Cosentino 2° Pastore Bergamasco Gala del Piervez Pr. Allev. del Piervez 3° Maltese Illusion Pr. P. Carcangiu

E come sempre doveroso, un caloroso ringraziamento a tutti coloro, protagonisti e non, che hanno contribuito alla buona riuscita della esposizione e, mi ripeto e mi ripeterò sempre, un abbraccio affettuoso e grato a tutti i nostri cani. Domenico De Giosa

GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS RAZZE ITALIANE BIS GRUPPI BIS GIOVANI

RAGGRUPPAMENTI BARI 17 GENNAIO 2016 1° Pastore Tedesco HIRA VILLA DEI CEDRI pr. Olimpio Ciciriello 1° Cane Corso ATLANTIS pr. S. Krsteka 1° Jack Russel Terrier JACKOFSUN GLORIOSA SUPERBA pr. G. Messina 1° Bassotto Kaninchen p/c FALANGHINA DELL’ANTICO TORCHIO pr. C. Torchio 1° Akita HACHIKO SAMURAI NORIKO pr. G. Semeraro 1° Beagle IGOR DELL’ISOLA DI IOS pr. C. Pompele 1° Cane da ferma tedesco p/c JERRI DEGLI ALTI PASCOLI pr. N. Semeraro 1° Labrador Retriever BLUE VELVET FRIEND DEI DUE MARI pr. Allev. Friend dei Due Mari 1° Barbone miniatura bianco SMASH JP I POT pr. T. Gargano 1° Wippet SOBRESALTO VUELTA GANAR pr. A. Rovani 1° Pastore Maremmano Abruzzese FAUSTOLO DI SANTAMARIA pr. A. Cosentino 1° Pastore Bergamasco pr. Allevamento del Piervez 1° Cocker Spaniel Inglese INGRID DEI MACHICH pr. Allev. dei Machich

45


SABATO BEST IN SHOW 1° SOLIDE DI LUCUS ANGITIAE Maremmano abruzzese dell’Allevamento di Lucus Angitiae 2° BOLO Bracco Italiano b/a di Maurizio Turci 3° SHUTTLE DELL’ALBERICO Lhasa Apso di Stefano Paolantoni

Gruppo di Salerno e Gruppo Irpino uniti nel successo dell’expo

LA STAFFETTA DELLA VITTORIA Due giorni di autentica cinofilia nel Palasele di Eboli. Presenze record di razze, concorrenti e pubblico. Le congratulazioni del sindaco Massimo Cariello Il Palasele, ad uno sguardo da Eboli, la città che L’appuntamento somma anno ad anno ed ogni “La nostra è una storia Carlo Levi rese suggestiva, ha la magia del volta diventa uno scampolo di primavera perché Che diventa storia”. luogo e la nostalgia crudele del ricordo degli qui, al Sud, già sono fiorite primule e viole, cerV. Rago ultimi due giorni di gennaio. Lo confida il Sele chi il profumo di zagare ed è la vigilia delle mentre continua a scorrere verso il Tirreno in margherite. quelle notti serene e magiche in cui ogni cosa ha un odore Anche quest’anno il “Gruppo Cinofilo Salernitano” a cui spetta impossibile di corpi celesti e fa sembrar tutto vero e nessun l’onore di un’organizzazione puntuale ed il Gruppo Irpino (il sogno troppo fantastico. primo presieduto da Vincenzo Rago non secondo ai successi, Racconta di una passione autentica che ha fatto giungere insiel’altro da Adolfo Graziano grande cinofilo di lunga esperienza) me uomini e cani per un nuovo appuntamento. Ed è spettacolo hanno centrato il traguardo e lo dimostrano le duemila presene tecnica fatti vivere da una pattuglia di appassionati coordinaze complessive che infoltiscono il catalogo e ne fanno un Gotha ti dal presidente Vincenzo Rago e dal grande cuore delle genti per quattrozampe, gli ottomila visitatori di cui tremila sabato, i del Sud. magnifici cento bassotti che hanno affollato la “speciale” e 46


DOMENICA BEST IN SHOW 1° EKLETAS COULD IT BE MAGIC Pastore Australiano di Gaetano Mammana 2° RICH RACH LAVEE Rhodesian Ridgeback di Vittoria Clara Franceschetti 3° URSS DI CASA CORSINI Shih-tzu di Rossana Corsini

calamitato le attenzioni. Ed è stato un altro passo alla vigilia di quel grande traguardo del mezzo secolo di vita e di passione che il Gruppo di Salerno si prepara a celebrare. La cronaca di sabato ed il racconto della domenica sono semplici e belli perché testimoniano una cinofilia che si è affrancata

da tempo da vetusti luoghi comuni ed è diventata protagonista nella promozione di territori seducenti, dalla magia di Paestum alle foci del Sele all’incanto di Salerno, dalle tracce dei Romani alle impronte sul territorio lasciate dagli Ostrogoti di Alarico e dai Longobardi di Arechi.

GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS RAZZE ITALIANE BIS JUNIORES BIS GIOVANI BIS VETERANI

RAGGRUPPAMENTI SABATO 30/01/2016

1° SOLIDE DI LUCUS ANGITIAE Maremmano abruzzese Pr. Allev. di Lucus Angitiae 1° ALBERO OF HONEY DYNASTY Bullmastiff Pr. Vincenzo Costantini 1° O SOLE MIO OF BAZO TOWN American Stafforshire terrier Pr. Francesco Gaglione 1° JOKER DELLA KAFARA Bassotto nanop/d Pr. Allev. della Kafara 1° THEMAGICIANSEANCONERY Alaskan Malamute Pr. Allev. The Magician 1° DALMINO WITHCRAF WIZARD Dalmata Pr. Allev. Mondo Dalmata 1° BOLO Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci 1° KUKKOLA HAKUNA MATATA Golden Retriever Pr. Carla Zanetti 1° SHUTTLE DELL’ALBERICO Lhasa Apso Pr. Stefano Paolantoni 1° ESEDRA MIRAMARE Whippet Pr. Mariarita Catturato 1° SOLIDEA DI LUCUS ANGITIAE Pastore Maremmano Abruzzese Pr. Allev. di Lucus Angitiae 1° KALAYAAN’S JESSICA RABBIT Siberian Husky Pr. Angelo Fiorillo 1° POLCEVERA’S VANDA Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci 1° MAGICA ROMA Bassotto standard p/d Pr. Annaluce Saletti

GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS RAZZE ITALIANE BIS JUNIORES BIS GIOVANI BIS VETERANI

RAGGRUPPAMENTI DOMENICA 31/01/2016

1° EKLETAS COULD IT BE MAGIC Pastore Australiano Pr. Gaetano Mammana 1° ARCHIMEDE Cane Corso Pr. Guglielmo Panebianco 1° MANDOWAL CLEOPATRA QUEEN Scottish Terrier Pr. Del Vasto Pasquale 1° QUEENLORD SKINNY LOVE Bassotto nano p/d Pr. Valentina Barcella 1° UNICORNHILL THAT’S LIABLE Siberian Husky Pr. Allev. della Contea del Nord 1° RICH RACH LAVEE Rhodesian Ridgeback Pr. Vittoria Clara Franceschetti 1° GAS Cane da ferma tedesco a pelo corto Pr. Roberto Marini 1° LAGUNA LOVE CIRCLE CURLS CARUSO Curly Coated Retriever PR. Gusane Gunta 1° URSS DI CASA CORSINI Shih-tzu Pr. Rossana Corsini 1° SOBRESALTO XXX Whippet Pr. Enrico De Gasperi 1° PICARO DEI SANCHI Bracco italiano b/a Pr. Maurizio Turci 1° KALAYAN’S JACK SPARROW Siberian Husky Pr. Rosa Galluccio 1° CLAUDIANA ENNIA NEVIA Scottish Terrier Pr. Pasquale del Vasto 1° LEONE Cane Corso Pr. allev. di Casa Cesaro

47


Coinvolgente il programma: due giorni e due spettacoli di qualità, due giurie, entrambe applaudite e due Gruppi cinofili che una volta ancora si sono messi in discussione di fronte ad un pubblico internazionale ed hanno nuovamente vinto una sfida non certamente facile per la distanza dei luoghi e la concorrenza di altre analoghe iniziative in calendario. Folto il pubblico ad ogni stand, gran folla ad ascoltare i giudizi, espressi, fra gli altri e ad alta voce dal compianto dottor Luigi Nerilli che nel Best strapperà applausi per la scelta, unanimemente condiSABATO BIS RAZZE ITALIANE visa, di un Pastore Ma1° SOLIDEA DI LUCUS ANGITIAE Pastore Maremmano Abruzzese pr. Allev. di Lucus Angitiae remmano Abruzzese. Il 2° BOLO Bracco Italiano b/a pr. Maurizio Turci successo sarà replicato 3° VASCO DELLO STRADONE VESUVIANO Mastino Napoletano pr. Allev. dello Stradone Vesuviano Premia la dott.ssa Dina Cifrodelli domenica da Gioacchino Murante che decreta vincitore un suggestivo Pastore Australiano. “Mi complimento con gli organizzaIL SINDACO: AVV. MASSIMO CARIELLO tori - ha detto Ennio Ginetti assessore al comune di “Una manifestazione importante: rende onore alla Cinofilia non solo del Eboli - per la competenza, l’impegno: trovano riscontro Sud caratterizzata da grandi razze fra cui il Mastino napoletano. Un in una esposizione che continua di anno in anno a creincontro fatto di passione e che siamo onorati di continuare ad ospitascere in qualità e numero di concorrenti e contribuisce re ed annoverarlo fra le iniziative più qualificate. Il prossimo anno ci a far conoscere la nostra terra meravigliosa”. sarà una traguardo importante da raggiungere: i cinquant’anni dell’ini“Abbiamo assolto ad un impegno importante ed attesoziativa e sono sicuro che verrà celebrata con tutta quella solennità che ha detto Adolfo Graziano presidente del Gruppo Cinofilo merita. Ringrazio a nome dell’amministrazione e del cittadinanza i due Irpino – partecipando ad una sinergia che una volta Gruppi cinofili ed i loro presidenti, Vincenzo Rago e Adolfo Graziano per ancora si è rivelata vincente. La cinofilia nel Sud sta un risultato che fa onore a tutti”. conquistando posizioni importanti ed è merito di grandi

SABATO GRUPPO 7 1° BOLO Bracco italiano pr. Maurizio Turci 2° AS Cane da ferma tedesco a pelo duro pr. Maurizio Turci 3° AMAR DI SAN MAMILIANO Cane da ferma tedesco a pelo corto pr. Elisabetta Bianconi Mari Nella foto a sx la giudice Evelyn Hurley, al centro Vincenzo Rago

48

SABATO BIS GIOVANI 1° POLCEVERA’S VANDA Bracco Italiano b/a pr. Maurizio Turci 2° ESTAVA RAIN POWER OF DREAM Akita Americano pr. Rosa Galluccio 3° LAGUNA LOVE CIRCLE CURLS CARUSO Curly Coated Retriever pr. Gusane Gunta Nella foto il sindaco di Eboli Massimo Cariello e il presidente del Gruppo Cinofilo Salernitano Vincenzo Rago


DOMENICA BIS RAZZE ITALIANE 1° PICARO DEI SANCHI Bracco italiano b/a Maurizio Turci 2° VASCO DELLO STRADONE VESUVIANO Mastino napoletano pr. Allev. dello Stradone Vesuviano 3° CINECITTA’ LUCAS BLACK Maltese pr. Franco Prosperi In alto a sinistra Luigi Nerilli

appassionati e grandi allevatori”. E Vincenzo Rago: “Ringrazio quanti hanno partecipato ed abbraccio i meravigliosi soci cinofili del Gruppo salernitano. Quanto accaduto è merito loro già proiettati verso il prestigioso traguardo dei cinquant’anni della manifestazione. Diamo appuntamento fin da oggi a tutti: non sarà un anniversario ma una nuova meta a cui mi auguro giungeremo tutti insieme. Da vincitori”. Rodolfo Grassi

DOMENICA GRUPPO 1 1° EKLETAS COULD IT BE MAGIC Pastore Australiano di Gaetano Mammana 2° JASON DE CHILA Border Collie dell’Allev. Story Rex 3° FOFO’ DI ARAGONA Pastore di Brie di Alfonso Velardi Premia il responsabile ASL Salerno Unità Operativa Veterinaria dott. Luigi Morena. A sx Luigi Nerilli

LE PAROLE DI LUIGI NERILLI “Due giorni di autentica cinofilia, due traguardi importanti raggiunti da gruppi di appassionati che onorano anno dopo anno un impegno non facile. L’esposizione ha dimostrato che il Sud partecipa, con grande merito, alla promozione ed allo sviluppo di una cinofilia sempre più qualificata ed il numero di spettatori dimostrato che è ogni volta di più vicino alla gente. Questo sta a significare che l’impegno dell’ENCI e dei suoi rappresentanti sul territorio è condiviso e significativo”.

DOMENICA GRUPPO 4 1° QUEENLORD SKINNY LOVE Bassotto nano p/d di Valentina Barcella 2° PIUMETTA DEL MIO CAPPELLO Bassotto standard p/d di Annaluce Saletti 3° FROM REDTECKEL STORY CASABLANCA Bassotto standrad p/c di Arianna Gabelli A dx. il presidente del Gruppo Cinofilo Irpino Adolfo Graziano, a sx. la giudice Marina Kovalenko

49


Al via il tradizionale confronto a tappe nel Vicentino

Il maltempo non ferma il “Trofeo Zilio” Complessivamente hanno preso parte alla prova, in ricordo del grande cinofilo, dieci batterie fra inglesi e continentali. Il gran finale domenica 8 maggio a Recoaro Mille

Organizzato dal Circolo Cinofilo Vicentino dalla FIDC di Castelgomberto in collaborazione con l’atc 1 vi nord nell’ ultimo fine settimana di febbraio e nel primo di marzo si sono svolte le prime due prove di caccia su selvaggina dell’ambito trofeo “Erminio Zilio” giunto appunto alla 22° edizione. Voluto fortemente dal nipote Fabio Fancon, co-titolare della Nova Foods, azienda leader nel settore alimenti per cani e gatti e sponsor insostituibile dell’evento, a ricordo del nonno, uno dei primi

cinofili vicentini conosciuto come “Erminio dal Ponte”. La prima delle due prove nel mese di febbraio ha visto la partecipazione di un buon numero di soggetti; sabato 27 febbraio con 4 batterie delle razze inglesi, e domenica 28 con l’altrettanto numerosa partecipazione per le razze continentali (2 batterie di Italiani e 4 degli Esteri). Se il sabato ci ha riservato un tempo abbastanza clemente la domenica invece ha messo a dura prova cani e conduttori, ma nonostante ciò si sono ottenuti degli ottimi

VICENZA 22° TROFEO “E. ZILIO” 27–28 FEBBRAIO 2016 PROVA DI CACCIA SU SELVAGGINA CAC

Brando e Kira di Pellizzari

INGLESI 1° Batteria Giudice Braga 1 Ecc Varaschin’s Arno st cond. Mansi 3° Batteria Giudice Klun 1 CAC Oriolensi’s Etò st cond. Salatin 2 R/CAC Dragone st cond. Pasotti 3 2R/CAC Fidato st consd. Rui 4° Batteria Giudice Titonel 1 CAC Yeller st.ir. cond. Bonatto 2 R/CAC Sorsoli’s Naike st cond. Sorsoli CONTINENTALI ITALIANI 1° Batteria Giudice Primon 1 Ecc Leone sp cond. Serraglia 2° Batteria Giudice Meneguzzo 1 Ecc Brando bi cond. Pellizzari

Classificati 1ª batteria inglesi 6.3.16

50

CONTINENTALI ESTERI 1° Batteria Giudice Titonel 1 CAC Rina eb cond. Sella 2 R/CAC Flash od Heraca eb cond. Piva 2° Batteria Giudice Klun 1 CAC Biber del Rade Savic k cond. Bolcato 2 R/ CAC Lion del Rade Savic k cond. Bolcato 3° Batteria Giudice Grasso 1 Ecc Kobra del Cecchetto eb cond. Cecchetto 4° Batteria Giudice Braga 1 CAC Hito eb cond. Cigala


i nostri

Cani

Anno 62 num. 4 aprile 2016

Classificati 2ª batteria inglesi del 6.3.16

Classificati 4ª batteria continentali

VICENZA 22° TROFEO “E. ZILIO” 5-6 MARZO 2016 PROVA DI CACCIA SU SELVAGGINA CAC SABATO 5/3/16

DOMENICA 6/3/16

CONTINENTALI ITALIANI 1° Batteria Giudice Titonel 1 Ecc Eva 2 di Cascina Laghetto bi cond. Conzato 2 Ecc Brando bi cond. Vialetto

INGLESI 1° Batteria Giudice Titonel 1 Ecc Nik st cond. Zanette 2 Ecc Lemmensis Amithaon pt cond. Martincevic 2° Batteria Giudice Canovi 1 Ecc Gina Bi st.ir. cond. Bonatto 2 Ecc Alien st cond. Veronese 3° Batteria Giudice Asioli 1 CAC Barabba pt cond. Bariola 2 Ecc Irak dei Laderchi st cond. Albertini

CONTINENTALI ESTERI 1° Batteria Giudice Klun 1 Ecc Cochise eb cond. Atti 2 Ecc Ciano k cond. Normelli 2° Batteria Giudice Asioli 1 CAC Falko k cond. Bolcato 3° Batteria Giudice Bolla 1 Ecc Astor k cond. Cazzola 2 Ecc Kobra del Cecchetto eb cond. Cecchetto 4° Batteria Giudice Canovi 1 CAC Mia del Cecchetto eb cond. Corradini 2 Ecc Ama k cond. Ponzio

risultati. Da evidenziare anche la presenza del nostro Ente per il controllo antidoping. La settimana successiva si ritorna sui terreni sperando in una migliore situazione climatica; anche se così non è stato, la tenacia, la costanza e soprattutto la grande passione hanno portato un numero importante di presenze. Il sabato 5 marzo le batterie delle razze continentali erano cinque, mentre domenica 6 marzo le batterie di inglesi erano tre e due nella speciale epagneul breton. A riconfermare quanto sia sentito questo ambito Trofeo sono i numeri, ancora una volta importanti nonostante concomitanze ed intemperie. Doveroso il ringraziamento a tutti giudici presenti per la dedizione e la tenacia che hanno dimostrato nonostante i cambia-

SPECIALE EPAGNEUL BRETON 1° Batteria Giudice Klun 1 Ecc Full del Cecchetto cond. Cecchetto 2 Ecc Agor cond. Garzaro 2° Batteria Giudice Bolla 1 Ecc Aldebaran cond. Nardi 2 Ecc Gum cond. Matteazzi

menti climatici di questa strana stagione, al presidente dell’atc1 vi nord Renato Graziani per la collaborazione fornita, a tutti i nostri collaboratori per la passione e per il lavoro svolto mettendosi a disposizione per la buona riuscita delle manifestazioni e a tutti i partecipanti che nonostante le condizioni avverse ci hanno voluto premiare con la loro presenza. Diamo quindi appuntamento con la terza prova, la finale, mai così decisiva, con un’attitudinale su quaglie che si svolgerà nei meravigliosi terreni di Recoaro Mille domenica 8 maggio 2016, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comu­ nale di Recoaro Terme e alla FIDC locale alle quali va il nostro ringraziamento. Taro e Leone di Serraglia

Maurizio Meneguzzo

51


Ambiente suggestivo e concorrenti preparati nella due giorni sui Nebrodi. Boschi immensi e magici e cani preparati

Le beccacce di Sperlinga Prova su beccacce nei giorni i 27/28 febbraio organizzate dalla ASCE Associazione Sportiva Cinofili Etnei presente il suo Presidente Avv. Torrisi e per gentile concessione delle AA.FF di Sperlinga nella persona dell’ Avv. Evola gestore della zona. Chiamati a visionare i cani iscritti alla manifestazione oltre al sottoscritto Angelo Madia, Natale Tortora e Fernando Cala­ bretta Alloggiati nel comodo Hotel Panorama di Nicosia e rifocillati nel vicino Ristorante, quasi coccolati da Roberto D’Emanuele e Antonio Urpi che si sono occupati anche in modo efficiente e puntuale della segreteria. Nei due giorni abbiamo incontrato tempo clemente ma ventoso, vento che non ha mollato un attimo, spirava da Sud-Sud Ovest e in alcune occasioni ha disturbato il lavoro dei cani. La cronaca è presto detta, poche le presenze e difficili, i selvatici che rimangono in loco han sentito fischiare più di una volta i pallini e agiscono di conseguenza cercando di vender cara la pelle, non sapendo che, ahimè da noi, nell’occasione, c’è poco da temere. In coppia con Angelo Madia si visiona una batteria Speciale Epagneul Breton, belle prestazioni e buone tipicità di razza, in evidenza i soggetti presentati da Siragusa, Lupen, la Mia e Max, Ficù dei Monti Sicani presentato da Lo Giudice, nulla però si è palesato. A seguire una batteria di Continentali in Libera, si aggiungono Drahthaar, Kurzhaar e Bracchi Italici, ma il risultato non cambia. Il giorno dopo si replica e Tosca bella Kurzhaar di Lorè ferma a bordo di pozza d’acqua una beccaccia che ci sente arrivare e che prudentemente si sposta in alto a bordo di un costone su uno spigolo appena sotto vento, inutile dire che se la batte per tempo prima del nostro arrivo, ma viene avvistata in volo e indicata dai concorrenti fermi sulla stradella in attesa del turno cinquanta metri sotto, si ribatte e tocca a Quirl Drahthaar di Cucchiara che prima si arresta dove la Rusticola ha posato le zampe per terra e poi, con un una buona dose di fortuna, ingrediente indispensabile in tutte le situazioni, riesce a bloccare la beccuta che si era già rubata dietro alla cima sassosa della altura che si stava perlustrando, ma per imperizia e

52

Roberto d’Emanuele con Daria, Giudice Natale Tortora e Antonio Urpi con Noha

inesperienza il conduttore non spara al frullo e perciò si controllerà a fermo la correttezza allo sparo del soggetto che nell’occasione si meriterà il MB Si tenta un’altra ribattuta per poter mettere in classifica il soggetto più meritevole della batteria quella Tosca Kurzhaar di Lorè che anche il giorno precedente ha fornito una bella prestazione sopportata anche da una buona tipicità che per una femmina è decisamente una bella qualità. Dopo un turno prolungato la cagna non riesce, purtroppo, ad aver ragione di una beccaccia decisamente difficile, forse disturbata dal forte vento risale l’emanazione ma lascia l’animale che si invola disturbata da concorrente e giuria.

Tante considerazioni si potrebbero fare a fine manifestazione. È vero solo in parte il famoso detto relativo al “gioco duro” che faciliterebbe solo i “duri”, purtroppo le condizioni di rarefazione della selvaggina aiuta anche i… “fortunati” e nemmeno quelli maggiormente dotati di tale invidiata prerogativa, in pratica a chi capita, capita. Noi in giuria facciamo di tutto per aiutare, con eventuali richiami, i soggetti più meritevoli, ma a contatto con selvatici così incattiviti e intrattabili spesso non c’è nulla da fare. È da rimarcare, invece l’impegno che gli organizzatori hanno profuso per metter in piedi la manifestazione, hanno affrontato mille difficoltà, qualcuna creata ad arte e cavilli burocratici, impicci di ogni genere sono stati risolti con tanto impegno e buona volontà e così tutto è andato secondo copione e allora tanto di cappello per aver incentivato la crescita cinofila e umana di quell’angolo di Sicilia che già in passato vide tanti allori cinofili. Così dopo tante fatiche, dunque è comprensibile che il comitato organizzatore abbia fatto fatica a lasciarci andare, lungo il tragitto del ritorno con la scusa del funzionamento del traghetto a singhiozzo a causa del mare grosso, ci siamo scoperti ostaggi di caffè e ammazza caffè, di dolcetti dell’ultima ora, quasi una vendetta dopo tutte le difficoltà passate, celebrata a suon di gentilezze, in pratica: dopo quel che abbiamo passato chi vi molla più?!... appuntamento al prossimo anno… forse!! G.Carlo Perani

I partecipanti alla prova riuniti alla cena conviviale


RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

successi all’estero INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it

CRUFTS 2016: ACCESSO ALLA RUBRICA AI BOB - BOS E RAGGRUPPAMENTI A SOGGETTI DI PROPRIETA’ E/O DI ALLEVAMENTO ITALIANO

DAL NUMERO DI DICEMBRE SOLO SUCCESSI OTTENUTI DOPO IL 1 GIUGNO 2015

ARIEL BLACK MOON Bassotto standard p/c Expo di Tivat (MNE) 6/2/16 1° classificato gruppo 4

GASPET GLADYS Bassotto standard p/c Expo di San Marino 5/12/15 1° classificato gruppo 4

Giudice Bulaji Miljko Allevatore e proprietario Nicola Sacco

Giudice Paunovic Dusan

Expo di San Marino 6/12/15 1° classificato gruppo 4 Giudice Zidar Miroslav Allevatore Allev. Gaspet Proprietario Sabrina Mauro

FAVOLOSA FORTUNA DIAMANTE VIOLETTA JACK Jack Russell Terrier Nazionale di Golubac (SRB) 22/08/2015 3° BOG Giudice Ivan Vasiljevic Allevatore Violetta Jack Kennel Proprietario Violetta Jack Kennel

BLACKROSE OF DESERT DE LOS PERROS DE BIGO Chow Chow Expo di Tivat (MNE) 6/2/16 1° classificato gruppo 5 Giudice Momo Milic Allevatore Los Perros de Bigo Proprietario Contea di Danstef

MIDNIGHT LADY’S TOP OF THE LINE AT CAYUGA Terranova Expo di Rijeka (HR ) 7/2/16 2° classificata Best in Show Giudice Janelle W. Robbins Allevatore Attila Soos Proprietario Allev. Cayuga

53


successi all’estero

FAVOLOSA FORTUNA DIAMANTE VIOLETTA JACK RAPUNZEL DORALISA’S COFFEE VIOLETTA JACK CLASSIC CARA DIAMANTE VIOLETTA JACK GIONUS LA VIOLETTA COFFEE Jack Russell Terrier Expo di Golubac (SRB) 22/8/15 1° BIS gruppi

QUEEN LORD SKINNY LOVE Bassotto nano p/d Expo di Jyvaskyla (SF) 21/11/15 1 classificato Best in Show Giudice Tino Pehar

DEFINITIVE CHERISH VERY VALENTINO Barbone nano rosso fulvo Speciale Toy Club Ljubliana (SLO) 16/1/16 CAC BOB Giudice R.Velez Pico Allevatore e proprietario Allev. Definitive Cherish

Expo di Jyvaskyla (SF) 22/11/15 4° classificato Best in Show

Giudice Liz Cartledge Allevatore e propr. Valentina Barcella

Giudice Ivan Vasiljevic Allevatore e propr. Violetta Jack Kennel

SKJÆRGAARDENS M.STAR REALE Leonberger Raduno di Lillestrøm (NO) 4/9/15 Cl. Libera CAC Giudice Peter Van Montfoort Allevatore Tone Mosby Proprietario Paola Maggi

ATTILIO DELLA VAL METAURO Schipperkee Expo di San Marino 5/12/15 3° BIS Giovani Giudice Oliveira Ruiz

Expo di San Marino 6/12/15 2° classificato gruppo 1

Giudice Ozan Belkis Allevatore Angela Di Stefano Proprietario Annagiulia Romagnoli 54

TEMPEST’S DOUBLE OR NOTHING Terranova Expo di Rijeka (HR) 6/2/16 2° classificata gruppo 2 Giudice Eva Liljekvist Borg Allevatore Steve e Deja Petch Proprietario Allev. Cayuga

ATHENA CYGNUS SYLVIA Bassotto standard p/c Expo di Herceg Novi (MNE) 7/2/16 2° classificato gruppo 4

Giudice Valerio Nataletti Allevatore e proprietario Nicola Sacco


successi all’estero

KING LORD EAGER BOY Bassotto nano p/d Expo Holland Cup di Amsterdam (NL) 11/12/15 1° classificato gruppo 4

GUEMART MEXICAN GLADIATOR Yorkshire Terrier Westminster Dog Show New York 15-16/2/16 “AWARD of MERIT” Giudice Charles C. Scott Allevatore Jesus Guerrero Proprietario Patrizia Casadei

I BELIEVE IN YOU MADE BY PATCHWORK Australian Shepherd Expo di Vrtojba (SLO) 8/11/15 1° classificato gruppo 1 Giudice Ozan Belkis

Expo di Rijeka (HR) 7/2/16 2° classificato gruppo 1

Giudice Andrew Georege Bear All. e pr. Daniele Patchwork Moroso

Giudice Andre v.d. Broek

3° BIS Giovani BE

Giudice Irina Haapaniemi Allevatore e propr. Valentina Barcella

ALLYMOON NOEL Border Collie Expo di Tivat (MNE) 7/2/16 2° classificato gruppo 1

Giudice Čelebić Pero Allevatore Francesca Balducci Proprietario Vito Maragno

ALLYMOON DAGO Border Collie Expo di Tivat (MNE) 6/2/16 3° classificato Best in Show Giudice Brajović Vojislav Allevatore Francesca Balducci Proprietario Giuseppe Forese

PANTHERA UNICA CARINA Dalmata Expo di Celje (SLO) 20/2/16 3° classificato gruppo 6 Giudice Zeljka Halper Drazic

3° BIS veterani

Giudice Natasa Blanusa Allevatore Kennel Panthera Unica Proprietario Norma Godina 55


successi in italia ACCESSO ALLA RUBRICA 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di dicembre solo successi ottenuti dopo il 1 giugno 2015

* RADUNI WDS 2015, POSSONO ACCEDERE A QUESTA RUBRICA I BOB E I BOS

JACKOFSUN GLORIOSA SUPERBA Jack Russell Expo di Bari 17/1/16 1° classificato gruppo 3

Giudice Manola Poggesi Allevatore Jackofsun Kennel Messina Proprietario Giuseppe

THE MAGICIAN SEAN CONERY Alaskan malamute Expo di Eboli 30/1/16 1° classificato gruppo 5

Giudice Valerio Nataletti Allevatore e propr. Allev. The Magician

SKJÆRGAARDENS M.STAR REALE Leonberger Expo di Arezzo 14/2/16 1° classificata gruppo 2 Giudice Michael Forte Allevatore Tone Mosby Proprietario Paola Maggi

BORN TO BE MY DESTINY Beagle Expo di Arezzo 14/2/16 1° classificato gruppo 6

Giudice Michael Forte Allevatore e proprietario Federica Cibin 56

FALANGHINA DELL’ANTICO TORCHIO Bassotto kaninchen o/c Expo di Bari 17/1/16 1° classificato gruppo 4

Giudice Manola Poggesi Allevatore e propr. Cristina Torchio

CAYENNE PEPPER Zwergpinscher Raduno WDS Milano 11/6/15 BOB

Giudice Gianni Pentenero Allevatore e propr. Lorenzo Di Bella


successi in italia

STARLIGHT EXPRESS DEL BIAGIO Alaskan Malamute Expo di Fabriano 20/2/16 1° classificato gruppo 5 Giudice Maria Ceccarelli

Expo di Fabriano 21/2/16 1 classificato gruppo 5

Giudice Fernando Quilis Bonet Allevatore e proprietario G. Biagiotti

ZEUS DELLA CORTE DEL PIOLA Bolognese Expo Insubria Winner 31/10/15 1° classificato gruppo 9

Giudice Gianercole Mentasti Allevatore e proprietario Lorena Elli

NERETUM TRIBE ZERO HOUR FIONA & NERETUM TRIBE ZENITH FOR INSERRA Terranova Expo di Reggio Calabria 24/10/15 1° BIS Coppie Giudice D. Poltri Allevatore Neretum Tribe Proprietario Fabrizio Aglieri Rinella

OROBORO JUAN CARLOS + OROBORO JOYA + OROBORO LOLITA Norfolk Terrier Expo di Vercelli 6/2/16 P1° BIS Gruppi

Giudice Sonia Bellan Allevatore e propr. Luca Giannatempo

REBECCA DELL’ETRURIA 2000 Beagle Expo di Cagliari 12/3/16 1° classificato gruppo Giudice Simone Panerai Allevatore Paolo Pieracci Proprietario Francesco Scavio

BLU EMPEROR OF NEWFOUNDLAND HILLS Terranova Expo di Piacenza 18/3/16 1° classificato gruppo 2 Giudice Boris Chapiro

Expo di Parma 19/3/16 1° classificato gruppo 2

Giudice lew Hot Matgo Allevatore e propr. Domenico De Vitto 57


successi in italia

LITTLE BEARS ONE I THINK I’M THE SPECIAL ONE Terranova Expo di Gonzaga (MN) 6/3/16 1° classificato gruppo 2 Giudice Francesco Balducci Allevatore Kennel Little Bears Proprietario Giuliano Gadaldi

I BRAVI RAGAZZI EASY RIDER, I BRAVI RAGAZZI ELECTRA, I BRAVI RAGAZZI ECLIPSE, I BRAVI RAGAZZI ECSTASY Bullmastiff Expo di Gonzaga (MN) 6/3/16 1° BIS Gruppi Giudice Douma Rob Allevatore Nadia Furlon Proprietari Nadia Furlon, Erica Brusaferro, Stefano Martinelli

ROYAL CREST GOLD-N PRIVATE AFFAIR Golden Retriever Expo di Cagliari 5/3/16 1° classificato Best in Show

Giudice Gianercole Mentasti Allev. e propr. Allev. Royal Crest Gold

Recensione John Bradshaw LA NATURALE SUPERIORITA’ DEL CANE SULL’UOMO Rizzoli Editore

TORUK MAKTO Pastore Svizzero Bianco Expo di Bastia Umbra 10-11/10/15 3° classificato Best in Show

Giudice Ann Ingram Allevatore e propr. Patrizia Martinelli 58

Bestseller negli Usa, il primo studio su cosa significa essere un cane: come si è evoluto, come elabora dati e sensazioni il cervello del nostro “migliore amico”? In un’indagine che mescola storia, attualità, ricerca sul campo, il maggiore specialista europeo svela verità insospettate e sfata miti pericolosi. Per esempio: il cane non è la versione addomesticata del lupo, e non va “dominato”. Non è capace solo di reazioni semplici come piacere, rabbia o paura ma di sentimenti complessi come gelosia e abnegazione. Sa anticipare i nostri gesti, ha capacità riflessive, notevoli potenzialità cognitive, un linguaggio complesso.


C L U B CLUB ITALIANO LAGOTTO ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE PADOVA – MOSTRA SPECIALE 23 gennaio 2016 Giudice Gilberto Grandi, 27 iscritti MASCHI LIBERA 1° CAC, CACIB COMES CORDIS OTHELLO all. e prop. Ruof U. 2° DIABOLIK all. Ballardini E. prop. Venturini A. INTERMEDIA 1° R/CAC R/CACIB SAM DELLE TERRE DI GUA’ all. e prop. Mattiello M. GIOVANI 1° Ecc Miglior Giovane BOB ROZEBOTTEL’S PLAYBOY all. e prop. Van Gemert K. 2° Ecc IL GRANAIO DEI MALATESTA REMO all. Benelli M. prop. Gamberini G.

JUNIORES 1° MP Miglior Juniores PETER DELLA CASCINETTA all. Bassi F. prop. Andreetti E. 2° MP REGUN OLMO all. e prop. Tanos L. FEMMINE LIBERA 1° CAC CACIB BOS REMEDIOS BUENDIA DI SEGUSIA all. e prop. Quadri M. 2° R/CAC R/CACIB VILLA BOTTACCI PERLA all. Bottacci C. prop. Lucarelli F. INTERMEDIA 1° Ecc ACCOMPAGNATORE RAGAZZINA all. Preisig H-W. prop. Schmidt S. GIOVANI 1° Ecc DOLCE VITA JUSTINA all. Mignogna S. prop. Tonelli O. JUNIORES 1° MP NALEDY all. e prop. Nicolai M. 2° MP REGINA DI CUORI CAPRICCI RICCI all. e prop. Nicolai M.

ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE AREZZO MOSTRA SPECIALE 14 febbraio 2016 Giudice Bodegaard Karl Josef Goeran (S), CAMPIONI MASCHI 1° Ecc DREW DEL PESCHIO VICALE all. e prop. Orlandi G. LIBERA 1° CAC CACIB BOB ARGO all. Martelli M.C. prop. Schmidt S. 2° R/CAC R/CACIB FULMINE all. Bellomo T. prop. Iannotta N. INTERMEDIA 1° Ecc RALPH DI VILLA DEI GRUCCIONI all. e prop. Lucarelli F. 2° MB TOM all. e prop. Febbi S. GIOVANI 1° Ecc Miglior Giovane IL GRANAIO DEI MALATESTA OTELLO all. Benelli M. prop. Sandberg T.M. 2° Ecc TERMINANDO DEL FATALBECCO all. e prop. Poggini A.

Expo internazionale Padova . BOB ROZEBOTTEL’S PLAYBOY e BOS REMEDIOS BUENDIA DI SEGUSIA Prova lavoro Arezzo. Al centro, il giudice Domenico Milillo con i vincitori . 1° Ecc. Otto della Metaurense e 2° Ecc. Croy

Prova lavoro Ravenna. La consegna dei premi ai vincitori da parte del giudice Luciano Landi

Prova lavoro Grosseto. Il giudice Lorenzi Cacci con i tre piazzati della prova: 1° CAC DUILIO DELLA METAURENSE, R/CAC ORAZIO DELLA CASCINETTA, 3° Ecc IGOR

59


C L U B JUNIORES 1° MP Miglior Juniores CASPER all. Bistocchi P. prop. Petricciuolo M. FEMMINE LIBERA 1° R/CAC R/CACIB KIRA all. Valeri D. prop. Orlandi G. 2° Ecc Villa Bottacci PERLA all. All. Villa Bottacci prop. Lucarelli F. INTERMEDIA 1° CAC CACIB BOS ACCOMPAGNATORE RAGAZZINA all. Preisig H.-W. prop. Schmidt S. 2° Ecc ZARA all. Iannotta N. prop. Iannetta D. GIOVANI 1° Ecc MOKA di Campoleone all. e prop. Rondinini L. 2° Ecc IL GRANAIO DEI MALATESTA TAGLIATA all. Benelli M. prop. Turtora L. JUNIORES 1° MP TERRORE DOLCE DI VILLA DEI GRUCCIONI all. e prop. Lucarelli F. 2° MP CESIRA DEL MONTE DELLA DEA all. Caira F. prop. Bonzo D. COPPIE 1° Drew del Peschio Vicale – Kira prop. Orlandi G. 2° Ralph di Villa dei Gruccioni – Randie di Villa dei Gruccioni prop. Lucarelli F.

GIOVANI Batteria 1 7 partecipanti, giudice Luciano Landi 1° Ecc YAGO all. Salaroli F. prop. e cond. Cheli A. (12 p.) 2° Ecc PICO all. Colotti A. prop. e cond. Mencarelli M. (10 p.) GIOVANI Batteria 2 (6 partecipanti, giudice Maria Cristina Sanguinetti): 1° Ecc TIM all. Pirazzoli D. prop. e cond. Zanelli F. (12 p.) 2° Ecc TERMINANDO DEL FATALBECCO all. prop. e cond. Poggini A. (10 p.) FEMMINE LIBERA 14 partecipanti, giudice Serafino Marangoni 1° CAC SAFIRA all. Giusti M. prop. e cond. Gallerini F. (16 p.) 2° R/CAC NARA DELLA CASCINETTA all. prop. e cond. Bassi F. (14 p.)

RAVENNA (RA) 7 febbraio 2016 Prova di lavoro ENCI Con rilascio di CAC su Tuber Albidum (bianchetto) Valida per il campionato ENCI Valida per il campionato sociale di lavoro CIL

SPECIALE SHAR PEI ANCONA 21 FEBBRAIO 2016 GIUDICE: FABRIZIO LA ROCCA

MASCHI LIBERA 10 partecipanti, giudice Christian Pandini 1° CAC POLDO all. prop. e cond. Cianghelli G. (16 p.) 2° R/CAC DEMON all. Bellomo M. prop. e cond. Bellomo T. (14 p.) GIOVANI 6 partecipanti, giudice Ferdinando Bassi 1° Ecc BOB DELLA METAURENSE all. prop. e cond. Ciacci L. (12 p.) 2° Ecc OTTO DELLA METAURENSE all. prop. e cond. Ciacci L. (10 p.) FEMMINE LIBERA 14 partecipanti, giudice Luciano Landi 1° CAC GAIA all. prop. e cond. Gracci R. (16 p.) 2° R/CAC NELLY all. Galli E. prop. e cond. Ventroni F. (14 p.) Giovani femmine (7 partecipanti, giudice Franco Billi): 1° Ecc MARIACASTAGNA DELLA PRINCIPESSA DEL MONTE INGINO all. prop. e cond. Petroni R. (12 p.) 2° Ecc KIRA all. prop. e cond. Bianchini C. (10 p.)

60

CLUB ITALIANO LAGOTTO C/O ZAVAGLI E. VIA DALLA CHIESA 53 40026 IMOLA (BO) Tel. 0542-690284 lagotto@lagottoromagnolo.org http://www.lagottoromagnolo.org

SHAR PEI CLUB ITALIANO

MASCHI LIBERA 1 CAC CACIB BOS WINCHESTER DELLA TERRA DEI SIKANI All. E.Caruso – Prop. G.lo Giudice 2 R/CAC R/ CACIB KHAMBALIQ CATCH MY HEART All.re Prop. I. Pizzamiglio

GROSSETO 6 marzo 2016 Prova di lavoro E.N.C.I. Con rilascio di CAC su Tuber Albidum (bianchetto) Valida per il campionato ENCI Valida per il campionato sociale di lavoro CIL Valida per il campionato regionale di lavoro CIL MASCHI LIBERA 14 partecipanti, giudice Lorenzo Ciacci 1° CAC DUILIO della Metaurense all. Ciacci L. prop. e cond. Fronzetti D. (16 p.) 2° R/CAC ORAZIO DELLA CASCINETTA all. prop. e cond. Bassi F. (14 p.)

GIOVANI BATTERIA 1 9 partecipanti, giudice Luciano Landi 1° Ecc KIRA all. prop. e cond. Bianchini C. (12 p.) 2° Ecc DIAVOLA all. prop. e cond. Gallerini F (p10) GIOVANI BATTERIA 2 9 partecipanti, giudice Maria Cristina Sanguinetti 1° Ecc KIRA all. prop. e cond. Venditti A. (12 p.) 2° Ecc PINTA all. Fronzetti D. prop. e cond. Coppola A. (10 p.)

Speciale Ancona BOB e BOS

FEMMINE LIBERA 1 CAC CACIB HOLGA DELLA TORRE VENTIMIGLIA All.re S. Biondo – Prop. C. Manfrè 2 R/CAC R/ CACIB CANARIANPEIS I BELIEVE All.re – Prop. I.P. Hernandez Mendez INTERMEDIA 1 Ecc NELLY FURTADO I DRAGONI ORIENTALI All.re I. Bergagna – Prop. G. Frate GIOVANI 1 Ecc Miglior giovane BOB KHAMBALIQ FLY


C L U B HIGH All.re – Prop. I. Pizzamiglio 2 B ONE LOVE BRENDA DEL TEMPIO DEGLI SHAR PEI All.re D. Franco – Prop. S. Canu SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O DAL ZOTTO LAURA VIA NORCEN 31 32034 PEDAVENA (BL) Tel. 0439-303270 Alt. 329-2117313 Fax 049-3006989 segreteria@sharpeiclub.it http://www.sharpeiclub.it

CLUB AMATORI PASTORE BELGA RADUNO CAPB ERBA – RELAZIONE DELLA GIUDICE DOTT.SSA LAURA VASSALLO “E’ stato per me un piacere essere chiamata a giudicare il Raduno CAPB di Erba del 13 Dicembre. Come sempre ho trovato accogliente l’atmosfera di questa ormai classica Esposizione Internazionale prenatalizia. Ringrazio gli organizzatori e i miei commissari di ring per la preparazione e la gentilezza. E ringrazio tutti gli espositori per la loro sportività. Ho potuto giudicare un soddisfacente numero di soggetti nell’insieme di buona qualità, ben presentati e di buon carattere. Nei Groenendael ho apprezzato la costruzione, la condizione e la presenza del Campione Il signor G dei Baci di Dama, ma ho preferito per l’assegnazione del titolo di Migliore di razza l’eleganza e la tipica espressività della femmina in lavoro (Classe 3 di Conduzione Bestiame) Ironia dell’Alta Via. Un’altra elegante femmina sul ring d’onore: la Malinoise Campionessa Italia Loves Emilia dei Baci di Dama. Nella stessa varietà da segnalare due giovani femmine in classe juniores Winalmik’s Belladonna e Last Woman on Earth molto promettenti e da seguire. Nei Tervueren domina Luavjan’s Faust che termina meritato Best in Show.” Laura Vassallo RADUNO ERBA, 13 DICEMBRE 2015 GIUDI LAURA VASSALLO CANE DA PASTORE BELGA GROENENDAEL MASCHI CAMPIONI IL SIGNOR G DEI BACI DI DAMA 1° ECC BOS ALL.DEI BACI DI DAMA - PROP. COLLA ANDREA LIBERA GOTAN-G 1° CAC ALL. ROSSI RAFFAELLA - PROP. DAVIDE RATTO INTERMEDIA JOYCE DI TORRE D’ARESE 1° R/CAC ALL. POLEDRI ENZO - PROP. CONVERSANO DIEGO JOLLY JOKER-G 2° MB ALL. ZIRAFI MICHELE - PROP. PARADINO ADRIANO FEMMINE LIBERA EVITA DI COLFOSCO 1° CAC ALL. E PROP. ALL.TO DI COLFOSCO ISOTTA DI TORRE D’ARESE 2° R/CAC

ALL. POLEDRI ENZO - PROP. ROZZI GIANFRANCO INTERMEDIA JASMINE-G 1° MB ALL. ZIRAFI MICHELE - PROP. MOSTOSI PAOLO LAVORO IRONIA-G DELL’ALTA VIA 1° CAC BOB ALL. LAURA VASSALLO - PROP. ZAMBON LINALBA CANE DA PASTORE BELGA MALINOIS MASCHI LIBERA H’GASKO 1° MB ALL. LAMPE EMMANUELLE - PROP. MANDRILE VALERIO INTERMEDIA WINALMIK’S ROQUEFORT 1° CAC BOS ALL. MICHELA PAVANATI - PROP. BONETTI MICHELA FEMMINE CAMPIONE ITALIA LOVES EMILIA DEI BACI DI DAMA 1° ECC BOB ALL. DEI BACI DI DAMA - PROP. BOLZONI ILARIA LAVORO C’MIA 1° MB ALL. POZZI DANIELE PIETRO - PROP. TROGU MASSIMILIANO JUNIORES WINALMIK’S BELLADONNA 1° MP MIGLIOR JUNIORES ALL. WINALMIK’S - PROP. PAVANATI MICHELA LAST WOMAN ON EARTH 2° MP ALL. DEI BACI DI DAMA - PROP. CIMARDI LUCIANA CANE DA PASTORE BELGA TERVUEREN MASCHI LIBERA LUAVJAN’S FAUST 1° CAC BOB BIS ALL. BOTTAGISIO PIETRO - PROP. SACCHI GUIDO HARRIE DES ILES BORROMEES 2° R/CAC ALL. DES ILES BORROMEES - PROP. SONZOGNI DANIELE INTERMEDIA JACKAL IS COMING DES ILES BORROMEES 1° ECC ALL. CASSANO ALBERTO - PROP. RIGOLIN CORRADO I LOVE OTELLO DU CLOCHER DU FEE MELUSINE 2° ECC ALL MORCRETTE LAURENCE - PROP. CASSANO ALBERTO GIOVANI KLAUS DES ILES BORROMEES 1° MB ALL. E PROP. CASSANO ALBERTO BRUCE LEE DETTO ARGO 2° MB ALL. GARDELLA LUCIANO - PROP. BERNINI IVANO JUNIORES LOCO DU DOMAINE DE L’AVENIR 1° MP ALL. DU DOMAINE DE L’AVENIR - PROP. RAVANELLI QUARRY ITS ME DI SCOTTATURA 2° P. ALL. WILLEMINE VAN DEIJL - PROP. PICCONE ERIKA BABY LEGOLAS DES LOUPS DE MOUSETTE 1° MP ALL. ADORNI MASSIMO - PROP. DI GIACINTO MARTINA FEMMINE

LIBERA JUMANJI DES LOUPS DE MOUSETTE 1° CAC BOS ALL. DES LOUPS DE MOUSETTE - PROP. ADORNI MASSIMO HONDA DES ILES BORROMEES 2° R/CAC ALL ALL.TO DES ILES BORROMEES - PROP. MIHICH MAURA INTERMEDIA J’ADORE MA VIE DES ILES BORROMEES 1° ECC ALL. E PROP. CASSANO ALBERTO JEILO’ LADY REBEL DES ILES BORROMEES 2° ECC ALL. E PROPR. CASSANO ALBERTO BABY LA VIE EST BELLE DES LOUPS DE MOUSETTE 1° MP MIGLIOR BABY ALL ALL.TO DES LOUPS DE MOUSETTE PROP. ADORNI MASSIMO MIGLIOR GRUPPO D’ALLEVAMENTO ALLEVAMENTO DES ILES BORROMEES CLUB AMATORI PASTORI BELGI C/O TROTTI ROSA - VIA DEI VIGNO’ 22 21100 VARESE (VA) Tel. 335-405128 capb@legalmail.it http://www.capb-club.com

CLUB ITALIANO SPINONI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL CLUB ITALIANO SPINONI Ai sensi dell’art. 13 dello Statuto Sociale si comunica che l’Assemblea Generale dei Soci del Club Italiano Spinoni è convocata per il giorno Sabato 16 aprile 2016 presso la F.I.D.C Via Corticella 183/6 40120 Bologna alle ore 8,00 in prima convocazione ed alle ore 10,00 dello stesso giorno e nello stesso luogo in seconda convocazione. L’Assemblea è valida in prima convocazione allorché risulti presente, di persona o per delega, almeno la metà più uno dei Soci ordinari e sostenitori aventi diritto al voto; l’Assemblea è valida in seconda convocazione qualunque sia il numero dei Soci presenti. ORDINE DEL GIORNO: 1. Relazione del Presidente e programma dell’Associazione per l’anno 2016 2. Approvazione del Rendiconto economico-finanziario consuntivo 2015 3. Premiazione Campioni 4. Varie ed eventuali Tutti i Soci del C. I. SP. in regola con la quota sociale 2016, sono invitati ad intervenire. In caso di impossibilità, i Soci potranno farsi rappresentare da un altro Socio mediante delega scritta e firmata, secondo quanto disposto dall’art. 11 dello Statuto Sociale. Il Presidente del C.I.Sp. Marco Lozza CLUB ITALIANO SPINONI VIA ASTICO 47 21100 VARESE Tel.: 0332-285189 clubitalianospinoni@tiscali.it www.spinone-italiano.it

61


ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 4 aprile 2016 – Anno 62° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi

CAMPIONATO ITALIANO JUNIOR HANDLER La vittoria a Sara Fiammengo

REDAZIONE: Renata Fossati

Sara Fiammengo, anni 14, si è aggiudicata la finale del Campionato Nazionale Junior Handler, svoltosi a Milano durante l’esposizione internazionale di bellezza. Giudice della kermesse finale Bruno Nodalli che ha pre­ miato lo stile e l’eleganza della coppia formata da Sara e dal Setter Irlandese rosso Flegreum Zeus di proprietà di Sabrina Chianese. Per questi ragazzi, tanta preparazione fatta da maniere gentili, profonda conoscenza delle razze e del lavoro nel ring, unite ad una invidiabile tenacia ovviamente condita da una passione per la cinofilia. Autentici protagonisti del futuro, dove la tecnica e lo stile si fondono con eleganza… mentre sembrano danzare nei ring con la leggerezza tipica della loro giovane età.

PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Mariaceleste de Mauro, Domenico De Giosa, Paolo Dondina, Selene Festa, Renata Fossati, Elettra Grassi, Rodolfo Grassi, Maurizio Meneguzzo, Mariella Michelon, Maria Grazia Miglietta, G. Carlo Perani, Marco Ragatzu, Elena Ronchetta, Anna G. Taucci, Valentino Vannelli ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA)

Il RITORNO DEL COMMISSARIO

STAMPA: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona

Speranza Avino è tor­ nata a camminare, da commissario, nei ring. Fino a poco tempo fa seguiva i giudizi dalla carrozzella a cui l’ave­ va costretta una malattia che le impe­ diva di stare a lungo in piedi ma non di dar seguito alla sua gran­ de passione. Il tra­ pianto di un organo le ha restituito salute e moltiplicato la voglia di seguire le esposi­ zioni di cui continua ad essere una prota­ gonista nel non facile impegno di Commis­ sario di ring.

SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori In copertina: Vizsla a pelo corto. Foto Mariella Michelon Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

66

ERRATA CORRIGE INC marzo 2° di copertina La foto in basso di Matteo Capurro ritrae un Alaskan Malamute (non un siberian husky come erroneamente scritto).


Bassotti. Foto Dario Corallo.

stare insieme...

Rhodesian Ridgeback. Foto Federica Cattaneo Ponzoni.


Australian Shepherd. Foto Danilo Bendotti.

... un po’ per gioco

Dalmata. Foto Mary Ly Rekh.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.