I Nostri Cani - marzo 2017

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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 3 marzo 2017

ENCI-ISPRA ENCI-LEGAMBIENTE COLLIE • AKITA • MUDI HIT SHOW

“organo ufficiale ENCI”

marzo 2017



SOMMARIO ENCI ed ISPRA insieme Erica Recchia Notizie ENCI ENCI-LEGAMBIENTE Randagi, una vita dietro la rete Rodolfo Grassi Trofei ENCI Il Mudi è capace di tutto Marina Rubick Akita Inu, storia di un samurai Simona Cupelloni Così cambia il Collie Myrna Shiboleth Notizie dal Mondo Principi di educazione famigliare Gabriele Dalle Mulle Di te mi fido Maria Grazia Miglietta Pan, il mare e i tartufi Daniela Floris L’agility è Bella Dorella Bandini Il mestiere di allevare Renata Fossati Notizie dal Mondo Sul sentiero con Luna Marco Bologna

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Il comandante Miguel Valentina Gianferrari Notizie dall’estero Paolo Dondina Vicenza, due giorni di cinofilia Marco Ragatzu Modena. Cosmo in vetta al Best Nadia Maffei Il valore del lacet Angelo Cammi Le beccacce di Demo e Devil Pietro Garro All’Italia la Coppa Europa Mario Musselli Prova speciale Epagneul Breton Giorgio Bellotti Affissi

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CHI E DOVE

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I successi

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I club

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Gli allevatori

PER I GRUPPI CINOFILI

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO

Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it Si ringrazia per la collaborazione


Un importante accordo sulla gestione dell’ambiente

Il presidente apre i lavori del convegno

ENCI ed ISPRA insieme La collaborazione illustrata da Dino Muto e dal vicepresidente Silvio Marelli. I cani impiegati per censimenti antibracconaggio Il 26 Gennaio è stato presentato l’accordo tra ENCI e ISPRA. Forse il passo più importante per la nostra cinofilia, che trova nella gestione dell’ambiente un nuovo importante ruolo. Il Presidente dell’ENCI Dino Muto e il Vicepresidente Silvio Marelli hanno con orgoglio siglato, dopo una lunga trattativa, quella che si può tranquillamente definire la garanzia di un futuro per la nostra cinofilia. Durante la conferenza stampa Francesco Riga e Barbara Franzetti di ISPRA hanno presentato i dettagli dell’accordo, mentre Alfio Guarnieri - Segretario del Kurzhaar Club ed esperto giudice- che ha seguito e guidato l’accordo fin dagli albori, ha parlato del mondo delle prove per cani da caccia e il grosso apporto che questo sodalizio potrà fornire alla cinofilia venatoria. Serena Donnini e Roberta Bottaro hanno invece affrontato la parte più squisitamente tecnica della preparazione dei cani in vista di questo nuovo importante ruolo nella ricerca scientifica. Essere responsabili dell’ambiente è la veste migliore a cui chiunque possa ambire, e oggi, grazie a questo accordo, ENCI porta la cinofilia moderna sul gradino più alto, quello della ricerca scientifica, consen-

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tendo al cinofilo di avere un ruolo attivo nella tutela e conservazione della fauna selvatica. Al primo comma del primo articolo della legge che regola l’attività venatoria (la L.157/92) si specifica che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale. Si tratta quindi di un patrimonio sociale la cui conservazione si attua attraverso programmi di gestione volti a mitigare l’impatto dell’attività antropica sulle esigenze ambientali. La gestione della fauna è un processo decisionale che prevede l’applicazione di conoscenze scientifiche/tecniche e che ha come base di partenza la conoscenza della densità e dislocazione delle specie. Solo partendo da una solida base di dati faunistici ogni strategia di gestione sarà concreta e avrà maggior probabilità di successo. Questi dati son sempre stati la vera spina nel fianco, perché “mappare” tutto il territorio italiano non è affatto semplice: ci vogliono persone qualificate che si prestino a scavalcare montagne, attraversare pianure, scandagliare colline e lambire le coste… riconoscendo la specie, l’età e il genere di ciascun animale presente sul


i nostri

Cani

Anno 63 num. 3 marzo 2017

CANE DA PISTA, TRACCIA O DA DETECTION Nel settore faunistico-ambientale, possono essere impiegate con successo tre differenti tipologie di unità cinofile: le unità cinofile specializzate in tracking (cane da pista), quelle specializzate in trailing (cane da traccia) e le Unità cinofile specializzate in detection (cane da rilevamento). Il cane da tracking è quello addestrato a seguire una pista, lo farà quindi usando il naso a terra e in maniera molto meticolosa, dettagliando e allertando il conduttore circa la presenza di punti salienti sul percorso. Se sta seguendo una pista umana (utile ad esempio per l’antibracconaggio) segnalerà la presenza di oggetti appartenenti alla persona, seguendo una pista animale (durante -ad esempio- il monitoraggio di una specie protetta) segnalerà la presenza di punti caldi (quale sangue, peli, ecc). Il cane da detection è, invece, un cane addestrato a riconoscere diversi odori che gli son stati presentati come target, ovvero l’obiettivo raggiunto il quale otterrà un premio. A differenza del cane da tracking e del cane da trailing, addestrati a seguire un odore, il cane da detection cerca, identifica e segnala la presenza di determinati odori in un’area. In ambito faunistico ambientale il cane da detection può essere impiegato per il rilevamento di pellets fecali di specie protette o specie invasive (scat detection), ma anche per il rilevamento di malattie delle piante, di armi o munizioni… Come ci si arriva ad avere cani in grado di fare la differenza durante una ricerca? Partendo da una buona genetica e con la semplice ma corretta motivazione, perché a un cane non interessa un animale in particolare, non interessano le armi... interessa una pallina o un premio e lo scopo dell’addestramento è creare proprio quell’associazione che rende il lavoro piacevole per il cane e utile per l’uomo. Roberta Bottaro

territorio. Chi può quindi offrire un valido appoggio all’ISPRA? Forse nessuno meglio di un cinofilo, che con l’ausilio del cane può dire esattamente dove si trova la selvaggina, fornendo dati indispensabili per avere un quadro completo della situazione faunistica nel nostro Paese. Un duplice vantaggio perché i benefici anche per la cinofilia sono massicci, e consisteranno non solo nella centralità del cane all’interno della società, ma anche in nuovi stimoli per la selezione e l’addestramento. In quanto coinvolto nei censimenti e nell’attività di detection (cioè rilevazione dati), il cane abilitato avrà il permesso di entrare nei Parchi e nelle aree protette, dove si potranno eventualmente disputare, tra l’altro, anche delle bellissime prove. L’attività di monitoraggio che i cinofili - che conoscono bene zone e abitudini della selvaggina- potranno effettuare, si spera possa essere determinante. Questa attività di detection si può sinteticamente spiegare come il rilevamento di tracce organiche biologiche (vedi peli, piume e feci, ad esempio) che i cani opportunamente addestrati sono in grado di segnalare attestando la presenza di tutti quegli animali che non si fanno scovare. Questo è uno forse dei vantaggi più grandi, più imponenti, mai offerti alla zootecnia la cui selezione sulla funzione ci son stati dei

momenti in cui sembrava poter perdere di valore, seguendo di pari passo la crisi della caccia, della pastorizia e di tutte quelle attività che vedevano il coinvolgimento del cane. Non solo torna la centralità del cane nelle attività dell’uomo, ma si aprono nuove stimolanti sfide ad allevatori e addestratori, che dovranno preparare ausiliari affidabili al riconoscimento (detection) delle specie. Per la cinofilia venatoria, che aveva puntato a questo accordo già da diverso tempo, esser riusciti a farsi riconoscere come partner per l’elaborazione di strategie di gestione ambientale è un grandissimo successo. Nella sala soci della sede dell’ENCI, dopo la presentazione da parte dei relatori dei termini dell’accordo e dei programmi che ne derivano, l’ENCI ha ricevuto i complimenti anche da parte di Giancarlo Bosio, Presidente della VI Commissione dei cani da seguita della FCI, e di Sergio Penner, consigliere della Prosegugio, che ha definito quest’accordo “una giornata di sole” perché a sostegno della selezione di razze specifiche. Infatti non solo con l’addestramento si arriverà ad avere la collaborazione dei cani, ma anche partendo dalle caratteristiche che il vasto e ricco patrimonio canino offre, andando a ricercare quelle antiche funzioni primigenie e adattandole alle esigenze della ricerca.

I VANTAGGI OFFERTI DAI CANI Ad oggi l’utilizzo dei cani si è rivelato efficace già in diversi campi: dalla guardia ai greggi per proteggerli dai lupi (con lo scopo non solo di proteggere gli animali da reddito, ma anche di diminuire l’astio nei confronti della specie selvatica), per il controllo della fauna selvatica dagli aeroporti (che costituisce grave rischio per la sicurezza), dai nuclei antiveleno (per rintracciare polpette e bocconi avvelenati che costituiscono ad oggi una grave minaccia per carnivori e rapaci) e da oggi anche per la scatt detection, ovvero l’individuazione di fatte di una precisa specie per constatarne la presenza in un areale (si veda il progetto dell’ENCI sulla Lepre italica). I vantaggi che i cani offrono sono molteplici, innanzitutto hanno la capacità di percepire un odore 100 milioni di volte meglio di un uomo, possono individuare un composto diluito fino a 500 parti e possono indagare un territorio quattro volte più velocemente di un uomo. Naturalmente non tutti i cani sono uguali, ma possono differire nelle capacità olfattive, nella copertura del terreno, anche a seconda dell’esperienza. Le prestazioni dello stesso cane possono poi differire di volta in volta, a seconda di fattori ambientali (quali vento, pioggia o secchezza del terreno), fattori fisiologici (parassiti, dieta, fatica) e fattori etologici (come la competizione tra cani o la motivazione del conduttore). Per ridurre l’errore di campionamento è consigliabile usare lo stesso cane - o lo stesso team di cani- per tutto lo studio, assicurandosi che siano sempre in buone condizioni fisiche e ben allenati. È utile inoltre cercare di uscire per l’attività di monitoraggio sempre nelle stesse condizioni, vale a dire condizioni atmosferiche, ma anche ore della giornata perché queste caratteristiche possono condizionare le capacità del cane, l’attività e le emissioni odorose delle specie selvatiche. Francesco Riga

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SCAT DETECTION DOGS L’utilizzo dei cani da rilevamento è utile sia per verificare segni di presenza di una determinata specie in una determinata area, sia come supporto alle operazioni di censimento. I cani, preparati con la tecnica del “passive alert”, sono in grado di discriminare la specie oggetto della ricerca dal suo campione fecale, distinguendolo ed ignorando quelli delle altre specie. Il primo progetto dell’ENCI di Unità Cinofile è stato fatto per il monitoraggio della lepre italica, ma all’estero - nei pressi e all’interno dell’Emas National Park, in Brasile - son state preparate, ad esempio, delle unità cinofile per il rilevamento di crisocioni, puma, giaguari, formichieri e armadilli. Serena Donnini

Il tavolo dei relatori

Cinofili e cacciatori, che sono tra i più informati fruitori del territorio, sono delle sentinelle importantissime per il monitoraggio dell’ambiente e la raccolta di quelle informazioni in grado di determinare la consistenza faunistica di una zona. Ora ISPRA ed ENCI dovranno definire un protocollo per la validazione dei cani e fare

formazione anche degli uomini che, tramite delle schede, dovranno segnalare la specie, il genere e l’età di ogni selvatico incontrato. La raccolta dei dati è un’operazione scrupolosa, che andrà insegnata ed eseguita con rigore, ma dove c’è la forza di volontà, ci sono i risultati. Erica Recchia

Notizie ENCI ELEZIONE DI UN COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO sezione Soci Collettivi Ai sensi dell’art. 12.5 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale dell’ENCI, pubblichiamo il nominativo del candidato ammesso all’Assemblea dei soci, che si terrà a Milano presso l’Hotel Michelangelo - Via Scarlatti n. 33 - alle ore 20,00 di venerdì 28 aprile 2017 in 1° convocazione e alle 9,00 di sabato 29 aprile 2017 nello stesso luogo in 2° convocazione:

NEGRO CARLOTTA La candidata aderisce al programma della “Lista Muto” presentato in occasione del rinnovo del Consiglio Direttivo avvenuto il 23 aprile 2016. Il programma a suo tempo pubblicato sugli organi di informazione dell’ENCI è consultabile nuovamente sul sito dell’Ente nella sezione all’uopo dedicata.

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Un’iniziativa nell’ambito dell’impegno sul benessere animale

Randagi, una vita dietro la rete

Il tavolo dei relatori

Italia amara per i randagi, miseri peregrini tra fame e prigionia. Perché i rifugi, salvo poche e lodevoli eccezioni non son altro che depositi di vite disperate e spesso neppure ben gestiti. Pochi gli esempi meritevoli di encomio, molti quelli che sfiorano il limite della compassione, troppi che diventano depositi di vite destinate a consumarsi in un box o in recinti dietro una rete. È quanto emerso nella bella indagine fatta da Lega Ambiente, l’organizzazione benemerita per i numerosi interventi a favore della vita e dell’integrità della natura e presentata nel salone delle conferenze ENCI dal responsabile dell’indagine, Antonino Morabito. L’iniziativa voluta dal presidente Dino Muto nell’ambito del vasto programma per un’educazione cinofila sempre più diffusa e quindi per il benessere del cane e il suo inserimento nelle famiglie ha riscosso un lusinghiero successo. Presenti fra gli altri la consigliera regionale Carolina Toia che nel suo lucido ed apprezzato intervento ha ricordato le iniziative della Regione, la sinergia con l’ENCI e significativamente con il presidente Dino Muto e infine che nel 2014 è stato approvato un innovativo progetto di legge inserito nel regolamento ed in attesa di approvazione regionale: si giungerà, ha detto, alla formulazione di proposte e di disposizioni che diano una soluzione al problema e ci auguriamo avvenga nella direzione che tutti auspichiamo. Dino Muto nel presentare l’iniziativa aveva sottolineato gli ottimi rapporti con la Lombardia e riconfermato che il randagismo può e deve essere risolto con sinergie ed interventi mirati e razionali. Il problema - ha poi aggiunto - non va sotto-

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valutato. Abbiamo stretto rapporti anche con la Regione Toscana - ha quindi aggiunto - dando nuovi sbocchi al nostro impegno a favore del benessere animale. Serena Donnini, in un breve e piacevolissimo intervallo, ha dimostrato come i cani - un esemplare di Segugio di Hannover da lei addestrato ha fatto da cavia meritando applausi - riescano a seguire tracce o reperire oggetti nascosti: una funzione importante sia per monitorare la selvaggina nei parchi e nelle zone protette che condurre la lotta al bracconaggio individuando tagliole ed altri micidiali congegni vietati dalla legge. Si tratta dell’innovativo metodo addestrativo, attuato con metodo gentile, denominato cani da detection, durante il quale il soggetto è addestrato a riconoscere diversi odori in aree anche molto vaste. La ricerca diretta da Antonino Morabito è bella e disarmante: mette a nudo un’Italia che ha tante marce quanti sono gli oltre 8 mila Comuni. Si va dagli ottimi, naturalmente il giudizio è riferito al benessere animale e più in particolare al randagismo - agli indifferenti così tenaci da non dare alcuna risposta al questionario inviato da Lega Ambiente e tornato al mittente da 1017 Comuni. Comunque l’indagine di Antonino Morabito per Lega Ambiente è preziosa anche per disegnare una mappa di affezione (o il contrario) verso i cani. “Vi sono molte differenze fra Regioni e persino fra Comuni vicini fra di loro - ha sottolineato Morabito - e resta grave il problema dei cani privi di microchip, inoltre nell’era della comunicazione non solo non esiste una anagrafe canina nazionale ma anche le singole anagrafe regionali comunicano a stento fra di loro”. Il relatore ha subito dopo

aggiunto che i costi a carico di Comuni e Stato sono elevatissimi: nel 2015 sono stati spesi 245 milioni di euro e la spesa, considerando gli utili che sono esigui, diventa ancor più scarsamente comprensibile considerando che è 70 volte più di quanto viene impegnato per le aree marine protette. La relazione - ben scritta ed ancor meglio spiegata nei dettagli - conferma che anche i controlli sono insufficienti “Manca, precisa, un coordinamento sui sequestri di animali maltrattati. Si spendono molto soldi e non ci sono strutture idonee per accoglierli: si ricorre sempre al volontariato o si creano situazioni precarie. Antonino Morabito conclude la sua relazione che costituisce un documento da cui non è possibile prescindere per una seria analisi del problema e la ricerca di soluzioni sia con un ringraziamento all’ENCI sia con un forte richiamo alla responsabilità di chi governa i Comuni. Il più virtuoso fra i pochi (purtroppo) comuni virtuosi è Terni ben rappresentato al tavolo dei relatori da Federico Nannurelli. Spiega che nel 2011 si spendevano 1.400.000,00 Euro per gestire 1.100 cani dei canili. È stato istituito un comitato tecnico scientifico con la collaborazione di 9 associazioni animaliste e creato un regolamento. Il Comune non prende più in carico i cani lasciati dai cittadini ma interviene presso chi li adotta e, proprio col nuovo regolamento si spendono 920.000,00 euro ed i cani ospitati sono 717. Edgard Meyer, uno storico animalista milanese impegnato in una effettiva difesa della natura e dei suoi inquilini indica una delle vie per risolvere il problema. “Dal 2007 è in vigore un regolamento pubblicato sul sito del Comune di Peschiera


Da sx. Fabrizio Crivellari, Dino Muto e Antonino Morabito

Dino Muto con il consigliere regionale Carolina Toia ed il Barbone dell’allevamento Samarcanda

Incontro all’ENCI per la presentazione di un dettagliato studio di Lega Ambiente. Ampi consensi all’iniziativa di Dino Muto. Carolina Toia consigliere regionale assicura la continuità dell’impegno della Regione Lombardia Borromeo in maniera tale che i cittadini conoscano le regole. È stato creato un canile moderno definito Eco Parco e vi sono in media ospitati 55 cani. Lo scorso anno, ne sono stati affidati 480. In questo modo, si abbattono i costi e si offre ai cani una vita serena” Ed è senza dubbio questa una delle vie maestre da imboccare e diventa significativo che una volta ancora la indichi chi anni or sono divenne il simbolo di un animalismo italiano serio, documentato e concreto. Vincenzo Caputo del Comune di Napoli coordinatore dei servizi veterinari in una relazione ricca di spunti e di suggerimenti precisa che a Napoli “ è stato creato un modello attuativo per contenere le spese basato su ospedali veterinari e canile dinamico. La sua politica verte anche sull’affidamento ai cittadini per i cani reimmessi sul territorio, sulla sterilizzazione e sulla microchippatura”. Francesco Orefici dell’ANVI, l’Associazione dei veterinari liberi professionisti conferma che la legge 281 in Lombardia è applicata e funziona benissimo. I veterinari sono preparati ad affrontare le problematiche del territorio: basta organizzarsi. “In Lombardia - dice Orefici - c’è la concertazione tra Associazione veterinari e Comuni su come fare i regolamenti e tutti usano la microchippatura. Come mai non

avviene al Sud? Perché qui ci sono i controlli al Sud invece, no. I veterinari sono obbligati ha mettere il microchip se in ambulatorio arriva un cliente con cane che ne è privo”. Carla Bernasconi veterinaria afferma che “sussiste il pericolo di dare in gestioni i canili ai privati in quanto sarebbe loro guadagno tenerli anziché affidarli. Purtroppo la spesa pubblica per il mantenimento è spaventosa ed è necessario microchippare e sterilizzare e far applicare la legge.

Infine Antonio Di Loreto della ASL di Brescia con un intervento dal folto pubblico presente in sala, si dice convinto che sarebbe sufficiente applicare bene le leggi. “noi- conclude - sterilizziamo circa 600/700 cani l’anno per un totale di 2000 recuperati. Gli altri, erano microchippati e sono stati restituiti al padrone. Quando affidiamo un cucciolo, la famiglia è obbligata a tornare al canile per la sterilizzazione che è gratuita”. Rodolfo Grassi

Dino Muto segue la relazione sui cani da detection presentata da Serena Donnini

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Notizie ENCI TROFEO CAJELLI RAZZA Piccolo Levriero Italiano Whippet Cocker Spaniel Inglese

NOME DEL CANE ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE SOBRESALTO XXX FRANCINI’S DAY BY DAY

PROPRIETARIO ALL.TO DEI RAGGI DI LUNA DE GASPARI ENRICO MARCELLINO CRISTIAN

POSTO 1° 2° 3°

TROFEO CAJELLI RAZZE ITALIANE RAZZA Piccolo Levriero Italiano Bracco Italiano Maltese

NOME DEL CANE ROSALIA GAETANA DEL BARONE RAMPANTE BOLO CINECITTA’ IAN SOMERHALDER

PROPRIETARIO ALL.TO RAGGI DI LUNA TURCI MAURIZIO PROSPERI FRANCO

POSTO 1° 2° 3°

TROFEO ALLEVAMENTO EXPO 2016 RAZZA Cane da Pastore Scozzese pelo lungo Cane Lupo di Saarloos Bovaro del Bernese Bullmastiff Airedale Terrier Irish Soft Coated Wheaten Terrier Bassotto tedesco Bassotto tedesco Alaskan Malamute Shiba Rhodesian Ridgeback Alpenläendische Dachsbracke Setter Inglese Bracco Italiano Cocker Spaniel Inglese Labrador Retriever Chihuahua Barbone Piccolo Levriero Italiano Whippet

GRUPPO 1° gruppo 1° gruppo 2° gruppo 2° gruppo 3° gruppo 3° gruppo 4° gruppo 4° gruppo 5° gruppo 5° gruppo 6° gruppo 6° gruppo 7° gruppo 7° gruppo 8° gruppo 8° gruppo 9° gruppo 9° gruppo 10° gruppo 10° gruppo

ALLEVAMENTO Allevamento Di Cambiano di Garabelli Maria Teresa Allevamento Di Fossombrone di Pancani Giovanni Allevamento Del Sacro Fiume di Fasso Domenico Allevamento I Bravi Ragazzi di Furlon Nadia Allevamento Iulius di Audisio Di Somma Giulio Allevamento Iulius di Audisio Di Somma Giulio Allevamento Del Wanhelsing di Pascarella Gabriel Mario Allevamento Del Tocai di Ranza Laura Allevamento del Biagio di Biagiotti Giuseppe Allevamento del Biagio di Biagiotti Giuseppe Allevamento Harmakhis Wisdom di Venturelli Sara Allevamento della Valle degli Oscar di Di Loreto Giuseppe Allevamento della Bassana di Lui Stefano e Remo Allevamento Polcevera’s di Sodini Maurizio Allevamento Francini’s di Francini Angela Allevamento di Casa Biagini di Biagini Viola Allevamento Di Rio Galeria di Tartaro Paolo Allevamento Samarcanda di Merati Lorena Allevamento Del Barone Rampante di Goldoni Dorella Allevamento Sobresalto di Rovani Annalisa

POSTO 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2°

TROFEO ALLEVAMENTO PROVE 2016 RAZZA Cane da Pastore Tedesco Cane da Pastore Belga Malinois Parson Russel terrier Deutscher Jagdterrier Bassotto tedesco Bassotto tedesco Segugio italiano Ariégeois Bracco italiano Epagneul Breton Kurzhaar Setter Inglese Setter inglese Springer spaniel inglese Cocker Spaniel Inglese Piccolo Levriero Italiano

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GRUPPO 1° gruppo 1° gruppo 3° gruppo 3° gruppo 4° gruppo 4° gruppo 5° gruppo 5° gruppo 6° gruppo 7° gruppo 7° gruppo 8° gruppo 8° gruppo 9° gruppo 9° gruppo 10° gruppo

ALLEVAMENTO Allevamento Della Decima Mas di Barbanera Daniele Allevamento La Maschera di Ferro di Berruto Liliana Allevamento Nock River’s di Toffanello Aurelio Allevamento Del Re Di Macchia di Stagi Gabriele Allevamento Della Val Vezzeno di Palladini Antonio Allevamento Del Tocai di Ranza Laura Allevamento di Montersino di Montersino Cristian Allevamento Da Nogara di Raimondi Davide Allevamento di Cascina Croce di Gritti Renato Allevamento Della Notte di S.Lorenzo di Dinelli Massimo Allevamento di San Mamiliano di Moretti Mauro Allevamento Pianigiani’s di Pianigiani Stefano Allevamento del Zagnis di Zagni Marco Allevamento Hispellum di Marchesini Fausto Allevamento Francini’s di Francini Angela Allevamento Del Colle Folignato di Micarelli Simona

POSTO 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1


Notizie ENCI TROFEO LA REGINA DEL BOSCO 2016 RAZZA

NOME SOGGETTO

PROPRIETARIO

CONDUTTORE

Kurzhaar

TURIDDU DELLA RISERVA REALE

Francaviglia Francesco

Roncalli Lore’ Angelo

TROFEO LA REGINA DEL BOSCO 2016 RAZZA Setter inglese

NOME SOGGETTO DIANA DELLA RISERVA REALE

PROPRIETARIO Francaviglia Francesco

TROFEO OSCAR MONACO 2016 RAZZA Setter inglese

NOME SOGGETTO DESIANENSIS LINUX

PROPRIETARIO Riva Lidio

CONDUTTORE Pezzotta Ernesto

TROFEO SALADINI PILASTRI 2016 Al Vincitore del Trofeo, che consiste in una scultura di coturnice RAZZA Setter inglese

NOME SOGGETTO MARS OD SLJUKA TRAVEL

CONDUTTORE D’Alessandris Umberto

Al miglior soggetto di sesso femminile: RAZZA Setter inglese

NOME SOGGETTO DEDABERRI KINA

PROPRIETARIO Flores Miguel José

Viene inoltre assegnato il premio speciale denominato “Trofeo allevamento”: al titolare dell’affisso “DEDABERRI” che ha ottenuto i maggiori risultati con i propri soggetti alle prove del circuito Trofeo Saladini Pilastri 2016, Sig. Flores Miguel José.

TROFEO PAOLO CICERI 2016 Al Vincitore del Trofeo, che consiste in una scultura di coturnice RAZZA Epagneul breton femmina

NOME SOGGETTO HARIETTE DEL MONTE SALUBIO

PROPRIETARIO Gianesini Mauro

Al soggetto di sesso femminile che avrà totalizzato il miglior punteggio nell’intero circuito e che avrà conseguito almeno una qualifica di “Eccellente” verrà assegnato un Trofeo per la miglior femmina. In base al vigente regolamento, poiché il vincitore del Trofeo è un soggetto di sesso femminile, il premio previsto per la miglior femmina viene assegnato al cane di sesso opposto: RAZZA Epagneul breton maschio

NOME SOGGETTO JEKO DU BOIS CORCOL

PROPRIETARIO Dominique Pozo

TROFEO CLASSICHE SU QUAGLIE 2016 Ai Vincitori del Trofeo, che consiste in un attestato e di una medaglia CONDUTTORE Lombardi Rodolfo Iazzetta Mauro Testa Angelo Giovanelli Francesco

CLASSIFICATO 1° 2° 3° 4°

Assegnato a Castano Primo (Mi) 27/28 febbraio 2016: RAZZA

NOME DEL CANE

PROPRIETARIO

CONDUTTORE

Dobermann

BACCO DE’ ANDREOLI

Roma Oriana

Roma Oriana

TROFEO ENCI UTILITA’ E DIFESA 2016 – IPO3 Assegnato a Rosia (Si) il 19/20 marzo 2016: NOME DEL CANE NICK VIKAR

PROPRIETARIO Albachiaro Nury Illia

DOG DANCING Il Comitato Esecutivo del 14 febbraio 2017, presa in esame la possibilità di far giudicare le competizioni di DOG DANCING a tutti gli esperti giudici iscritti all’Albo dell’ENCI, ha deliberato che gli stessi potranno farne richiesta all’Ente che provvederà ad effettuare apposita procedura abilitativa, attraverso un incontro di formazione. Si invitano pertanto gli esperti giudici interessati a formulare istanza all’ENCI entro il 30 aprile 2017. N.B.: si raccomanda di inviare tale richiesta utilizzando un unico mezzo di trasmissione (per lettera a ENCI, Viale Corsica 20, 20137 Milano; oppure via fax al n° 02 70020323; oppure a mezzo e-mail a prove@enci.it

AVVISO “Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate per “compiuta giacenza” e per “destinatario trasferito”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di chiusura istruttoria e deposito atti relativa al procedimento disciplinare n. 61/15 nei confronti di IENNACO GENNARO.

Esposizione Internazionale Canina

TROFEO ENCI GRUPPO DUE 2016

RAZZA Pastore Tedesco

CONDUTTORE Francaviglia Francesco

CONDUTTORE Albachiaro Nury Illia

6-7 MAGGIO 2017 - FONTVIEILLE Presso: Espace Fontvieille 12 Avenue des Ligures Quartier de Fontvieille - Mc 98000 Monaco Coordinate GPS Latitudine: 43.725958 Longitudine: 7.418055 ORGANIZZAZIONE Société Canine de Monaco Tel. 00.377.93.50.55.14 Fax: 00.377.93.30.55.03 11 info@monacokennelclub.com


In Ungheria le cicogne sono in gran numero e costruiscono il nido anche sui pali della corrente.

Un folletto variopinto giunge dall’Ungheria

Il Mudi è capace di tutto Allegro, vivace e affettuoso. La sua intelligenza non ha nulla da invidiare al più famoso Border Collie. Cane tuttofare, buon pastore, guardiano e adatto a molti sport

Per molti secoli l’Ungheria, situata nel cuore dell’Europa, è stata il punto d’incontro di molti popoli quali Unni, Slavi, Teutoni e Turchi che vivevano insieme in questa parte d’Europa centrale. Durante la cosiddetta Grande Migrazione - tra il IV e il VI secolo - diversi tipi di cani sono arrivati sul grande pianura ungherese dei Carpazi. La maggior parte erano cani da pastore tenuti dai mandriani che viaggiavano con il loro gregge, provenienti dall’Asia Minore. I magiari (il nome originale del popolo ungherese) allevavano cani da pastore a partire dalla fine del IX secolo ma la classificazione attraverso il Libro genealogico è ini-

UNGHERIA Nella capitale Budapest risiede l’Hungarian Kennel Club che gestisce il Libro genealogico: www.kennelclub.hu. Le razze autoctone ungheresi sono nove: Puli, Vizsla a pelo corto, Vizsla a pelo duro, Komondor, Kuvasz, Pumi, Mudi, Hungarian Agár e Transylvanian Hound.

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ziata solo nella seconda metà del XIX secolo. Prima di allora, i cani da pastore ungheresi furono semplicemente divisi in due categorie: grandi e piccoli. Nell’antica opera di selezione, gli allevatori separarono i cani di piccola taglia da quelli più grandi (Kuvasz, Komondor), ma i piccoli furono incrociati tra loro, pertanto, la prima storia del Mudi è più o meno la stessa di quella del Pumi e Puli. Il Conte István Széchenyi, (1791-1860) è stato il fondatore dell’Accademia Ungherese delle Scienze e uno dei primi promotori delle razze canine ungheresi. Un altro


i nostri

Cani

Anno 63 num. 3 marzo 2017

uomo importante nella storia dei cani ungheresi è il Dr. Emil Raitsits, professore presso la Clinica Veterinaria nella città di Budapest. Nel XX secolo, il Dr. Raitsits ha viaggiato in tutto il Paese alla ricerca di buoni esemplari di cani da pastore ungherese, ma sembrava più interessato a Puli e Pumi che non al cosiddetto “terzo tipo”, il Mudi. Tuttavia, si ritiene che il Mudi sia con tutta probabilità la più antica delle razze da pastore ungherese.

TAGLIA E PESO Altezza al garrese: Maschi 41-47 cm, altezza ideale 43-45 cm Femmine 38-44 cm, altezza ideale 40-42 cm Peso Maschi 11-13 kg Femmine 8-11 kg

SALUTE È una razza sana, tuttavia si consiglia di fare i controlli per la displasia delle anche.

Questo “terzo tipo” di piccoli cani da pastore era ed è conosciuto in quasi tutta l’Ungheria. Si dice che nei tempi antichi potrebbe essere vissuto nelle grandi pianure della Pannoia un’antica regione compresa tra i fiumi Danubio e Sava, tra Ungheria, Austria ed ex Jugoslavia. Altri sostengono che sia stato ottenuto da incroci tra il Puli e il Pumi. E, ultimo ma non meno importante , si ritiene che sia derivato da incroci tra cani da pastore locali e l’alsaziano o lo spitz tedesco. È questa una teoria interessante, soprattutto considerando la forma della testa e l’espressione degli occhi. Intorno al 1930, il dottor Deszo Fényesi, direttore del museo in Balassagyarmat, fu uno dei primi allevatori ad iniziare la selezione di questo piccolo cane da pastore. Egli diede anche il nome “Mudi” alla razza: non si conosce il significato preciso, ma in latino è “Canis ovilis Fényesi”.

I TEMPI MODERNI Nel 1966 un nuovo standard di razza riguardante soprattutto le dimensioni e i colori, fu scritto dal Dr. Zoltan Balassy per chiederne il riconoscimento alla FCI . Questo standard si basò solo su un piccolo numero di Mudi. La FCI lo approvò ma il numero di allevatori coinvolti nella riproduzione della razza era ed è ancora

CURA DEL MANTELLO Il mantello non richiede cure particolari, è sufficiente spazzolarlo almeno una volta a settimana, per togliere il pelo vecchio.

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oggi molto ridotto. Lo standard attualmente in vigore è stato redatto nell’anno 2004. Come accadde ottanta anni fa, ci sono molti tipi diversi nel Mudi; essi formano una famiglia eterogenea, con testa somigliante agli spitz ed il corpo simile al cane da pastore croato. Il Mudi è un vero e proprio cane da lavoro, ancor più che il Pumi o il Puli. Oggi, la maggior parte di loro vive nelle fattorie in Ungheria e molto spesso le cucciolate non sono registrate. Il Mudi è un cane tuttofare: conduce il gregge o le mandrie, custodisce la casa ed è un ottimo cacciatore di nocivi. A partire dagli anni ’70, un piccolo numero di soggetti sono stati esportati, soprattutto in Svezia, Finlandia e nei Paesi Bassi. Si stima che in tutto il mondo, il loro numero sia di poche migliaia.

CARATTERE Il Mudi è un polivalente cane fattoria, tenace cacciatore di piccoli roditori, ottimo cane da pastore e custode per mandrie e greggi, il Mudi può imparare le cose in fretta per via della sua intelligenza senza pari. È molto veloce, potente e coraggioso, non ha paura di niente, nemmeno di affrontare un cinghiale. Si guadagna l’apprezzamento da parte della famiglia, non solo per essere un buon cane da guardia, ma per la sua dolcezza e l’atteggiamento amorevole. È un ottimo cane da compagnia. È in grado di stabilire un forte legame con una persona all’interno della famiglia, tuttavia, si affeziona amorevolmente a tutti i membri della famiglia stessa.

Sono cani molto reattivi e hanno bisogno di essere socializzati con coerenza e dolcezza sin dai primi mesi di vita.

EDUCAZIONE Il Mudi è molto intelligente e rapido nell’apprendimento tanto da poter competere con il più famoso Border Collie. È affabile e generoso durante l’addestramento con metodo gentile. Ben si adatta alla vita d’appartamento ma richiede esercizio quotidiano per correre e sfogare tutta l’energia che possiede. È un cane robusto, adatto all’agility, al flyball e al disc dog, ideale per le persone che amano fare jogging. Vive bene anche all’aperto ma sarà necessario assicurarsi che lo spazio sia ben recintato poiché la sua curiosità e destrezza potrebbero portarlo a compiere scappatelle indesiderate. Marina Rubick

PELO Testa e parte anteriore degli arti sono ricoperti da pelo corto, diritto e liscio. Sulle altre parti del corpo, il pelo è uniformemente ondulato o leggermente arricciato, denso e sempre brillante, lungo circa da 3 a 7 cm. In certe parti si formano ciuffi e creste. Il pelo è più lungo sulla parte posteriore dell’avambraccio, e della coscia, dove forma frange pronunciate.

COLORE • Fulvo • Nero • Blue-merle, cioè nero moschettato, striato, tigrato o macchiato sul colore di base che è un grigio-bluastro più o meno chiaro. • Colore cenere (grigio blu) • Marrone. Sono tollerate macchie bianche solo leggermente estese, ma non sono desiderate. Una macchia bianca sul petto, di meno di 5 cm di diametro e del bianco sulle dita sono permessi, ma non ricercati. • Bianco

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1. Akita Inu attuale

GIAPPONE Il Giappone annovera tra i cani autoctoni sette razze primitive proclamate monumento naturale, l’Akita Inu è una di queste assieme a Shiba, Kai, Kishu, Hokkaido, Shikoku Inu e al meno conosciuto Ryukyu Inu.

La suggestiva e poco nota vicenda di una razza

Akita Inu, storia di un samurai temente cacciatori. In particolare L’Akita prende il proprio nome dalla nella regione di Tōhoku una ristretta zona di origine, la prefettura di Akita Un lungo itinerario negli anni comunità che veniva chiamata nella regione di Tōhoku, a nord Matagi era dedita alla caccia di dell’isola di Honshū; tuttavia il nome per individuare i capostipite. grossa selvaggina con l’ausilio dei Akita Inu è relativamente recente. Oggi è considerato Matagi Inu, una razza di cane di taFino al 1931, anno in cui è stato promonumento nazionale glia media progenitore dell’Akita Inu clamato monumento nazionale attuale. giapponese, anche all’interno della Tuttavia risulta impossibile indivistessa prefettura l’Akita veniva chiaduare un cane giapponese che rimato con nomi differenti a seconda specchi l’Akita Inu di oggi prima del della città o del distretto di apparte1934, anno dell’ufficiale definizione di uno standard di razza. nenza. Odate Inu, Nambu Inu, Kazuno Inu sono solo alcuni dei Persino le foto, i dipinti o le statuette che risalgono a periodi annomi che definivano i cani delle città o zone omonime aventi tecedenti lo standard potrebbero trarre in inganno, perché sono caratteristiche tra loro simili, ma differenti rispetto ad altri cani esemplificativi di un genere e non di un tipo specifico. “regionali” che popolavano l’arcipelago. Non si può infatti parlare di razza se non si è codificato uno stanAnticamente i popoli che vivevano in Giappone erano prevalen-

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dard che descriva le peculiarità di base di una certo Foto 2. Matagi Inu ecotipo di cane. Prima del 1934 si può dunque soltanto dire che esisteva una specie di cani che aveva certe caratteristiche simili (coda a falce o arricciata, dimensioni medio-grandi, orecchie piccole e diritte) perché simile era il loro patrimonio genetico, ma di certo non è corretto parlare di cani di razza Akita. Sembra dunque più opportuno parlare di specie di cani della regione di Akita, che per selezione naturale (ad esempio, pelo folto per sopravvivere al clima rigido) o artificiale da parte dell’uomo (cani selezionati per la caccia, per il combattimento, o per la guardia) tendevano ad assomigliarsi. È da questo ecotipo di cane che sono state estrapolate le caratteristiche per la costruzione dello standard dell’Akita e definite così le linee guida per l’allevamento e la selezione della razza. Intorno alla fine del 1800, terminato il periodo di autarchia e a seguito dell’intensificarsi dei rapporti col mondo occidentale, i cani della regione di Akita furono ripetutamente incrociati con soggetti provenienti da Paesi stranieri, in particolare per aumentarne struttura e attitudine a cani da combattimento; in quel periodo il combattimento tra cani era infatti una delle forme di intrattenimento più in voga in Giappone. Risulta facile immaginare il valore commerciale degli esemplari che ottenevano successi e l’interesse che muoveva certi allevatori, ben lontano dal Foto 3. Cani della regione di Akita ritratti nel 1919 preservare la specie bensì rivolto al mero tornaconto economico. Il cane di Akita del tardo XIX secolo è dunque più grande di moda e l’imbastardimento (occasionale e non) con i cani indistazza, con una maggior tempra e più atletico, talvolta con un geni divenne inevitabile. pelo più folto e lungo ma ben lontano dai cani registrati nella In pochi anni, persino nella città di Odate, ritenuta una delle prima anagrafe canina giapponese sotto lo shougonato di roccaforti dei cinofili giapponesi, i cani locali iniziarono rapidaTsunayoshi (1680-1709). mente a scomparire, tanto da rischiare l’estinzione; fu così che nel 1919 il Governo ritenne necessario inserire anche i cani nipUNA DIFFICILE SELEZIONE ponici tra le specie da preservare. Quando nel 1920 il dottor Shozaburo Watase si recò a Odate per Durante il tardo periodo Meiji (1868-1912) per i cani di Akita si individuare gli esemplari di cani locali rappresentativi della prospettò una fase di declino e forte imbastardimento dovuta a specie di Akita sfortunatamente trovò una tale disomogeneità tra più eventi: i soggetti esaminati da non riuscire ad indicarne alcuno come • Un’ordinanza nazionale del 1909, emessa con lo scopo di riferimento. proibire il gioco d’azzardo nei duelli tra animali, comportò il L’esito negativo delle indagini di Watase sensibilizzò molti appasconseguente divieto dei combattimenti tra cani. Questo episionati cinofili e tra questi l’allora sindaco di Odate, Shigeie sodio fece immediatamente crollare il giro di interessi attorno Izumi, che nel 1927 istituì l’AKIHO (Akita Inu Hozonkai), un’orai cani di Akita che nessuno pensò di riutilizzare per scopi ganizzazione per la tutela del cane di Akita. A seguire, nel 1928, il diversi dalla lotta e che ben presto divennero “bocche da sfadottor Hirokichi Saito fondò la NIPPO (Nihon Ken Hozonkai), mare” senza alcun ritorno; associazione per la salvaguardia delle razze canine giapponesi, • Al fine di contrastare il randagismo, nel 1910 divenne obbliganata con lo scopo di preservare il cane nativo nella forma più sitorio registrare i cani di proprietà e fu introdotta una sorta di mile all’originale, ricercando gli ultimi esemplari esistenti nelle licenza di possesso dietro pagamento di una tassa per ogni zone più isolate del Giappone e avviando un serio programma di cane posseduto. Questa licenza sortì l’effetto contrario a quelrecupero e selezione. lo per il quale fu istituita e i fenomeni di randagismo aumenNelle zone di provincia, soprattutto in alcuni territori montuosi tarono a dismisura a seguito dei tanti abbandoni, perché ed impervi, vivevano ancora esemplari di cani autoctoni che possedere un cane era diventato un lusso riservato a persone poco o nulla avevano subito il processo di imbastardimento. abbienti; Alcuni di questi furono acquistati da appassionati proprio per • Un’epidemia di rabbia colpì in quegli anni il Paese e sterminò contribuire al programma di restauro della specie e in questo centinaia di cani; contesto persino gli stessi combattimenti clandestini ebbero un • L’era Meiji fu un periodo di grande apertura nei confronti di ruolo significativo nel recupero di alcuni soggetti che possedemodelli socio-culturali, politici ed economici occidentali. vano ancora i tratti caratteristici dei cani originari. Il 30 agosto Qualsiasi cosa provenisse dall’Occidente possedeva un fasci1929 la NIPPO pubblicò il primo registro dei cani di Akita che no esotico particolarmente attraente, animali compresi. Fu quell’anno contò 30 soggetti iscritti. così che, in poco tempo, i cani occidentali diventarono di gran

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Foto 4. Soggetti inseriti nel programma di recupero del cane di Akita: esemplare di Matagi Inu (cane da caccia) e di Kuriya Inu (cane da combattimento)

Foto 5. Kongo Go Heiraku Do e Goromaru Go

L’ERA MODERNA Soltanto nel 1931, quando il Ministero della Pubblica Istruzione inviò ad Odate un secondo gruppo di ricerca guidato dal dottor Tokio Kaburagi, fu individuata una decina di cani nativi caratteristici della specie da eleggere a patrimonio naturale, per la prima volta identificati e raggruppati sotto il nome di Akita Inu. Tuttavia fu evidente fin da subito che esistevano notevoli differenze tra gli esemplari di Akita e non fu semplice individuare un modello chiaro; la diatriba tra esperti fu accesa ed aspra per anni. Il primo standard di razza per i cani giapponesi viene rilasciato dalla NIPPO nel 1934. Semplicemente vengono classificati per dimensione (piccola, media e grande), descrivendone alcuni tratti senza riportare particolari caratteristiche distintive, se non quelle relative alla taglia. Come modello per la definizione dello standard NIPPO vennero usati i cani giapponesi di taglia media, perché erano quelli meno alterati da incroci e che presentavano caratteri uniformi rispetto ad altri. È del 1938, invece, il primo standard dell’AKIHO, che identificò e formalizzò i tratti tipici che dovrebbero possedere i cani di razza Akita. Ad esso fece seguito lo standard redatto nel 1948 dall’AKIKYO, altra importante organizzazione nata a tutela della razza. I tre standard sono sostanzialmente simili, se non per qualche differenza minore e per il livello di dettaglio con cui sono stati elaborati. Purtroppo la fase di avvio al restauro del cane Akita subì l’influenza negativa della Seconda Guerra Mondiale; durante gli anni del conflitto, su richiesta delle stesse autorità locali, moltis18

simi cani furono confiscati e uccisi per farne cibo e pellicce per i militari giapponesi. Fu così che la razza Akita, già provata da decenni di imbastardimento e prossima all’estinzione, venne esposta all’ennesimo rischio di scomparsa. Alcuni esemplari scamparono a questa mattanza, perché spediti dai proprietari ad amici o parenti che vivevano in zone remote e poco accessibili, altri si cercò di confonderli e incrociarli coi Pastori Tedeschi, che essendo l’unica razza destinata ad usi militari non era oggetto di questo sterminio autorizzato. Non è possibile stimare il numero di Akita sopravvissuti alla Guerra, ma due furono le linee di sangue che prevalsero sulle altre e da cui si ripartì, con i pochi soggetti rimasti, per fissare i tratti della razza: la linea Dewa, che in Kongo Go trova uno dei suoi migliori rappresentanti, e la linea Ichinoseki principalmente identificata in Goromaru Go. Le linea Dewa si presentava d’aspetto piuttosto pesante rispetto a quella Ichinoseki, spesso con giogaia e labbra cadenti, con evidenti rughe di pelle sulla fronte e ai lati del muso, e di corporatura massiccia. Per questo, nonostante ebbe una certa notorietà nell’immediato dopoguerra, nel giro di pochi anni ad essa furono invece preferiti cani più “leggeri” e più vicini alla linea Ichinoseki che dettarono le prime basi su cui (ri)costruire l’Akita giapponese. Molti Akita della linea Dewa, che mostravano evidentemente il segno degli incroci con molossi, pastori tedeschi e altri cani occidentali, furono importati negli Stati Uniti da membri dell’Esercito Americano dove vennero molto apprezzati e divennero i capostipiti dell’Akita Americano di oggi.

IL CARATTERE Dopo la Seconda guerra mondiale gli Akita furono incrociati con cani giapponesi di taglia media come l’Hokkaido, il Kishu e i pochi Matagi Inu rimasti per cercare di restituire alla razza alcune peculiarità primitive andate perse. In particolare si cercò di fissare quelle che erano le qualità essenziali (Honshitsu) e la sua espressione (Hyogen). Le qualità essenziali e l’espressione tenevano conto anche di aspetti intrinseci e caratteriali del cane, per cui un buon esemplare oltre a presentarsi con un’estetica pura, semplice e non corrotta da ibridazione, doveva dimostrare caratteristiche quali buon temperamento (ryosei), dignità, compostezza e una sorta di spiritualità (kan - I) intesa come forza vitale, un misto di coraggio e calma (kishō). Il processo di recupero di quello che era il cane di Akita è stato lungo e tortuoso e la grande diversità che ancora oggi vediamo nei soggetti presentati in esposizione è un chiaro segnale che si tratta di un percorso ancora in evoluzione. È altresì importante ricordare che la selezione si è rivolta non solo all’aspetto morfologico ma anche caratteriale del cane, e l’Akita è un cane dell’indiscussa fierezza, composto e sicuro di sé, di indole dominante e tempra piuttosto dura, è un cane primitivo e va rispettato e tutelato nella sua diffidenza e apparente indolenza, sebbene troppo spesso sia desiderio comune tra proprietari inesperti quello di snaturarlo per modellarlo e renderlo adatto ad ambienti e contesti urbani a discapito delle sue qualità naturali. Simona Cupelloni Fonti: foto 1 Simona Cupelloni foto 2-3-4-5 elaborati da www.nihonken.org



Così cambia il Collie Non dubito che tutti voi abbiate visto svariati prodotti- segnavento, cassette postali, ornamenti da giardino, cartelli stradalicon la forma della vostra razza canina preferita. Alcuni anni fa, un allevatore mio amico mi diede una bella sagoma di Collie in metallo da usare come simbolo per l’allevamento. È appesa sul muro all’ingresso di casa, e mi piace vederla ogni volta che ci passo, penso sia molto rappresentativa dello spirito del Collie, un’immagine elegante, piena di orgoglio e che colpisce.

Le silhouettes indicano i diversi mutamenti della razza. Com’è nato lo studio Mentre la forma dello Shetland ha la giusta forma del collo e del corpo, ed era chiaramente riconoscibile, quella del Collie era quasi senza forma e non mostrava certo l’orgoglio e l’eleganza della razza. Avrei faticato a riconoscere la razza se non ci fosse stato scritto il nome sotto la foto. Ho deciso di cercare altre sagome di Collie, e ne ho trovate alcune.

Di recente, un amico, sapendo che mi piacciono i Collie, mi ha mostrato la pubblicità di una marca di staffe per mensole, le fanno con le forme delle varie razze di cani, tra cui Collie e Shetland. Mi sono stupita.

È così che il pubblico vede i Collie? Dal collo corto, tozzo, senza l’eleganza e l’orgoglio tipici della razza? Ho deciso di fare un esperimento, ho raccolto un certo numero di foto di Collie, cani dai tempi della creazione della razza, vincitori famosi del passato, e campioni attuali. Le ho date ad un amico, un grafico, e gli ho chiesto di trasformarle in sagome. Una cosa semplice da fare per un professionista. Non fa altro che tracciare il contorno e riempire la figura di nero. Nel mondo digitale di oggi, è veramente una cosa semplice. I risultati sono affascinanti. Date un’occhiata.

C’è una certa scelta di forme, ma poche hanno l’eleganza e la presenza di quella che ricevetti anni fa. Potreste chiedervi perché la cosa mi interessi così tanto. Perché è così che I nostri Collie sembrano alle persone che non sono dell’ambiente cinofilo, ma che ama i cani, e non cerca un esemplare da esposizione che corrisponda allo standard, ma a quella immagine della razza. E la sua immagine della razza è creata dai cani che vede. Wellesbourne Conqueror, nato nel 1895

Seedley Superior, 1906

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Questa sagoma mostra un cane senza eleganza. Ha il collo corto, non arcuato quanto i cani precedenti. Le linee del corpo sono meno armoniose, e sembra esprimere meno forza. Questo era un cane famoso negli anni ’50, e molto influente nelle linee di sangue. Era descritto come: “una cane di testa. Ne aveva una straordinaria, gli allevatori non hanno mai visto un’espressione come la sua, e anche se non era di costruzione ottimale, lo hanno usato in massa”.

che mi ha insegnato uno dei miei mentori, un allevatore di grande successo (non di collie) e giudice all rounder dice che “alla fine la qualità emerge e la mediocrità scompare”.

Lochinvar of Ladypark 1947

Qui sopra vediamo un altro cane famoso negli anni ’70. molto usato per la riproduzione. Credo che le differenze coi Collie degli anni prima siano molto evidenti Witchcraft of Rokeby 1963

In tutte queste sagome, c’è un elemento comune. I cani sono in posizione, stabili, zampe dritte, buona angolazione e lunghezza del corpo, che assicura un buon movimento, e un collo orgoglioso e ben arcuato, di buona lunghezza. Nonostante la diversa inquadratura di alcune delle foto (quelle vecchie non erano il massimo della qualità) siamo in grado di capire la tipologia generale di questi cani :eleganza, orgoglio, armonia. Più ci avviciniamo ai “tempi moderni” più si vedono le differenze nelle sagome.

Questo è un cane famoso e molto usato negli anni ’90. Dove è finita la bella sagoma elegante dei primi tempi? Purtroppo per noi e per la razza, molti cani moderni assomigliano a queste sagome, piuttosto che ai meravigliosi cani che diedero origine alla razza. Restano, in ogni caso, dei bellissimi Collie che hanno ancora la struttura e la sagoma corretta. Probabilmente è più difficile trovarli, ma ci sono, e molti sono campioni pluridecorati. Una delle ‘leggi di natura’

Questi cani vengono tutti da diverse linee di sangue e da diverse parti del mondo. Li accomunano le caratteristiche che li rendono dei veri Colllie: eleganza, armonia, bilanciamento, corretta costruzione, non importa da quale linea di sangue arrivino. A parte i cani del passato, non darò i nomi degli altri che ho usato per le sagome. Non è mia intenzione criticare una certa linea di sangue o un allevatore. La mia scelta è stata limitata dal dover trovare cani che erano stati fotografati di profilo, in modo da poterne trarre una sagoma. Ci sono cani belli e brutti in giro, la prossima volta che siete a vicino ad un ring o vedete l’allevamento di qualcuno, immaginatevi di vedere I cani come sagome scure, senza l’interferenza di colore, espressione e altre caratteristiche che potrebbero distrarvi, e poi decidete se il Colie che vedete è fatto come un vero Collie, e se ha le caratteristiche che cerchiamo nella razza. Myrna Shiboleth Allevatrice - Giudice all rounder (traduzione Matteo Rizzardi)

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La mia razza in 40 righe “Racconti brevi. Storie di vita quotidiana. Aneddoti divertenti. Una razza: che passione! Dalla città alla campagna… … E tutto ciò che racconta la vita condivisa con la scelta di un cane.” I RACCONTI SARANNO PUBBLICATI SULLA RIVISTA “I NOSTRI CANI” E SUL SITO DELL’ENCI INFORMAZIONI TESTO: in formato di scrittura (Word o similari - NO pdf). Lunghezza massima: 4.000 battute (spazi esclusi). FOTO: è possibile allegare 1 foto in formato Jpg o Tif in alta risoluzione. Avvertenze: non impaginare. Testo e foto, separati. INVIARE racconti, foto e liberatoria a: racconti@enci.it. Avvertenze: ad ogni e mail, allegare solo 1 racconto ed 1 foto. È possibile inviare più racconti dello stesso autore con e mail distinte. LIBERATORIA Per la pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI si deve allegare all’invio la seguente dichiarazione: Il sottoscritto: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico. Autorizza la pubblicazione, sulla rivista I Nostri Cani, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI, del racconto e della foto allegati alla presente e mail. Dichiara altresì che gli stessi sono gratuiti e liberi da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2017 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.

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Cerchiamo foto che ritraggano cani, con le seguenti caratteristiche:

- Cani adulti. Cuccioli. - Cani in movimento, in stazione, seduti, a terra. - Cani negli sport cinofili.

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Teste in primo piano. Cani singoli, in gruppo. Cani di razze diverse nella stessa foto. Cani ambientati nelle diverse stagioni.

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Foto a colori e bianco/nero. NO PERSONE NO BAMBINI Dimensioni: minimo 2MB

È possibile inviare più foto ma per evitare problemi con il server, si prega di INVIARE 1 FOTO PER VOLTA a: foto@enci.it Ogni foto dovrà essere accompagnata dalla seguente didascalia: razza, sesso e autore della foto. Per la pubblicazione gratuita delle foto su I Nostri Cani a corredo degli articoli che nel tempo potrebbero essere pubblicati e poi riversati anche sul sito ENCI, ognuna di esse dovrà essere accompagnata dalla seguente liberatoria. Il sottoscritto ……………………………………………………… autore della foto in oggetto che ritrae il cane di razza …………………………………… sesso ……………………………… autorizza l’ENCI alla pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI. Dichiara inoltre che la foto è libera da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2017 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.



NOTIZIE DAL MONDO GIAPPONE, LA BENEDIZIONE DEI CANI Tokyo - In Giappone c’è grande rispetto per gli animali, considerati parte integrante della famiglia. A Tokyo, all’inizio del nuovo anno, i proprietari di cani e gatti possono portare i loro amici a quattro zampe al tempio di Ichigaya Kamegaoka Hachimangu per ricevere una particolare benedizione e pregare per loro. La cerimonia del Capodanno degli animali è stata introdotta nel 2000 e da allora, ogni anno, il numero di quelli che vengono portati al tempio è in costante aumento. “I padroni mi dicevano che volevano benedire i loro animali domestici - racconta il sacerdote scintoista del tempio - così ho organizzato questo rituale per loro nel periodo in cui ci sono più visitatori”. Ognuno tiene il proprio cane o gatto in braccio, mentre è seduto per la preghiera davanti al tempio. Poi, ci si alza in piedi e si porge un omaggio all’altare, sempre con il fedele amico al proprio fianco.

LONDRA, IL PRIMO DOG-BUS Ci sono gli alberghi dove si può andare con il cane, le spiagge dove si può andare con il cane e adesso c’è anche il “bus tour” di Londra dove si può andare con il cane. Anzi, in questo caso dove si “deve” andare con il proprio quattro zampe, perché il giro in bus è riservato a loro e ai loro padroni (brutta parola politicamente scorretta per indicare gli umani con cui abitano). È un classico autobus a due piani londinese, verniciato di verde anziché di rosso, che porta persone e animali a visitare i parchi più belli (dal punto di vista dei cani) della capitale, lungo la strada fornisce informazioni su aspetti canini della storia di Londra e all’arrivo indica quale sono i pub, caffè e ristoranti delle vicinanze che accettano i cani. Insomma, un bus amico dei cani dall’inizio alla fine. L’iniziativa è stata lanciata da More Than, una compagnia di assicurazioni inglese, per sottolineare il fatto che la storia di 24

Londra è piena di cani. Non per niente è la città della “Carica dei 101”, il più famoso

cartone animato di cani nella storia del cinema.


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ISCRIZIONI ON-LINE: WWW.BREMADOG.IT Esp. Intern. di Alessandria 1a chiusura 1 aprile 2017 - 2a chiusura 10 aprile 2017 - Esp. Naz. di Novara 1a chiusura 10 aprile 2017 - 2a chiusura 20 aprile 2017 Programma, giuria, modulo d’iscrizione e informazioni: www.bremadog.it - www.gruppocinofiloalessandrino.it - www.gruppocinofilonovara.it Tel. 0131.772837 - Fax 0131.772275- email. gruppocinofiloalessibero.it. Sistemi di pagamento accettati: on-line con carta di credito sul sito www.bremadog.it Vaglia postale da intestare a: Gruppo Cinofilo Alessandrino Cascina Nuova - Strada Felizzano, 12 15043 Fubine (AL) Bonifico bancario IBAN: IT62I08530010400000440113867 Le iscrizioni e i pagamenti per entrambe le expo dovranno pervenire a Gruppo Cinofilo Alessandrino Casc. Nuova - Sda Felizzano, 12 - 15043 Fubine (AL) insieme alla copia del pagamento entro le date sovraesposte. Se incomplete o illeggibili saranno ritenute nulle. Accertarsi dell’avvenuta ricezione


Principi di educazione famigliare Sempre più studi con solide basi scientifiche sottolineano l’importanza di quanto un ambiente ricco di stimoli e impregnato di un clima sereno apporti enormi benefici al futuro carattere del cane. In tutte le fasi di crescita di un cucciolo, soprattutto quando il suo sviluppo cognitivo è in crescendo, l’ambiente circostante ne condiziona pesantemente lo sviluppo. Già nel periodo trascorso nell’utero, il condizionamento ambientale inizia la sua influenza, attraverso le condizioni di vita della madre durante la gravidanza. in questa fase, è molto importante non sottoporre la cagna a situazioni di stress cronico, favorendo invece un clima sereno. Queste situazioni sono soggettive, ogni femmina ha differenti abitudini di vita e differenti situazioni che possono crearle disagio, pertanto è importante che l’allevatore ne tenga conto durante la gravidanza. Cambiamenti nell’alloggiamento, quali ad esempio l’introduzione della cassa parto sono da fare con gradualità e in anticipo rispetto al momento del parto. Far cambiare radicalmente stile di vita e luogo alla fattrice è per me assolutamente negativo per il corretto sviluppo della cucciolata; l’abitudine di alcuni allevatori di far partorire una cagna che vive in famiglia in allevamento è assolutamente deleteria. Bisogna ricordare che il benessere o malessere della madre si ripercuote tutto sui figli. Femmine sicure ed equilibrate nella vita di tutti i giorni sono una garanzia per un allevamento finalizzato al miglioramento della razza. Non dobbiamo mai dimenticare che il carattere è una delle componenti più importanti dello standard in quanto pilastro fondamentale sia per l’impiego pratico di un cane sia per il suo corretto inserimento nella società. In tutte le fasi di sviluppo del cucciolo è necessario un adeguato livello di stimolazione percepito nell’ambiente di sviluppo, così da fornire un adeguato bagaglio “culturale” al futuro cane che andrà ad inserirsi in ambiente famigliare. Recenti studi sulla “Kennel Syndrom” o sindrome da privazione sensoriale hanno sottolineato come una mancanza di stimolazioni sensoriali durante le fasi di crescita del cucciolo causi gravi deficit strutturali sull’organizzazione delle informazioni e riguardo le reazioni emozionali. Sempre questi studi hanno di-

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mostrato come l’arricchimento del bagaglio avviene grazie ad un processo di abituazione, che va inteso appunto come la crescita in un ambiente ricco di stimolazioni sensoriali a tutti i livelli. Forme di privazione vissute nel periodo neonatale e in quello della socializzazione hanno un impatto forte sul carattere successivo del cane. Tutto questo deve far comprendere all’allevatore l’importanza di creare durante la crescita della cucciolata un ambiente di vita il più ricco possibile di stimoli e contatti sociali: l’impoverimento ambientale va assolutamente evitato. Ultimamente su modello di altri allevatori, ho voluto provare a far partorire e crescere la cucciolata nel mio ambiente famigliare: nel soggiorno di casa. Adeguatamente attrezzato con cassa parto, lampada rossa e recinti sul tappeto davanti lala televisione ho allevato i miei cuccioli. Il vantaggio di questa scelta è l’opportunità unica di far crescere i cuccioli in un ambiente sereno e famigliare per la madre e assolutamente ricco di stimolazioni visive e uditive di tutti i tipi, solitamente presenti nel contesto famigliare. Questa tipologia di allevamento può essere gradita o meno dagli allevatori ma sicuramente il suo impatto nella crescita del cucciolo è assolutamente positivo e penetrante. La prolungata e frequente osserva-

Solo in un ambiente ricco di stimoli e piacevoli sensazioni cresce un cucciolo equilibrato zione dei cuccioli nel loro sviluppo e nelle reazioni ai vari tipi di stimolazioni è una scuola importante per la conoscenza dei propri cani. Frequenti stimolazioni visive e olfattive di oggetti di diversa forma, colore e consistenza ne aiuta la capacità di reazione positiva, lo stesso vale per gli stimoli sonori quali il rumore dell’aspirapolvere, del televisore o lo squillo del campanello. La presenza della madre non va mai tolta del tutto, anche durante la fase di socializzazione. Durante i giochi e le esplorazioni dei cuccioli si trasforma da nutrice ad educatrice, dispensando ai piccoli le prime regole dello stare in società e dando supporto e sicurezza durante le prime esplorazioni anche all’aria aperta. Per la mia modesta esperienza l’interazione tra umani e la cucciolata sempre con la madre presente, è assolutamente da praticare con frequenza e con tipologie differenti di persone (uo-

mini, donne, anziani e bambini). Il cucciolo deve capire che esistono varie tipologie di umani. Attraverso il contatto visivo, uditivo e tattile i cuccioli imparano a conoscere e interagire con gli estranei e ad apprezzarne la presenza e l’interazione. Dall’esperienza maturata nelle cucciolate precedenti ho imparato l’importanza di quanto qui riportato, grazie anche alla mia attività di addestramento e quindi all’esperienza maturata nel preparare soggetti di altri allevatori per il superamento di verifiche zootecniche ho potuto notare come il “modo” di allevare un cane incida notevolmente sul suo carattere futuro. Anche se le eccezioni esistono sempre, (vedi alcuni soggetti cresciuti in condizioni ambientali ipostimolanti che dimostrano una ripresa sorprendente e riescono a sviluppare un carattere equilibrato, definito da Béata “recupero spontaneo”), nella maggior parte dei casi i danni sono evidenti e difficilmente reversibili. Il ruolo dell’allevatore è importante sotto ogni aspetto, anche agli occhi della pubblica opinione. Pertanto con i nostri comportamenti e con una salda etica di allevamento possiamo aiutare un positivo sviluppo delle razze canine, dando importanza al nostro ruolo e a quello degli Enti che ci rappresentano. Gabriele Dalle Mulle

59ª ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA CITTÀ DI SEVESO CAC SEVESO (MB) 14 MAGGIO 2017 BOSCO DELLE QUERCE

Giuria consultabile sul sito: WWW.BREMADOG.IT

Organizzata dal GRUPPO CINOFILO GROANE in collaborazione con il COMUNE DI SEVESO Federazione Italiana della Caccia Sezione Provinciale di Milano Sezione Provinciale di Monza e Brianza

JUNIOR HANDLER - VALIDO PER IL CAMPIONATO NAZIONALE ISCRIZIONI - 1a Chiusura 23 aprile - 2a Chiusura 3 maggio (con maggiorazione del 30%) Fax 178 271 59 08 Iscrizioni on line: www.bremadog.it - Informazioni: info@bremadog.it cell. 3472254668 PAGAMENTI Da effettuarsi tramite: Conto Bancoposta n° 69850402, intestato a Gruppo Cinofilo delle Groane - via Fornaci, 4 - 20822 Seveso (MB) Carta di Credito on line www.bremadog.it - NON SI ACCETTANO ASSEGNI Si accettano solo le iscrizioni accompagnate dal relativo pagamento. Le schede di iscrizione incomplete, illeggibili, prive del pagamento o della dichiarazione di iscrizione all’anagrafe canina saranno ritenute nulle e cestinate senza preavviso.


Continuano le lezioni e la grande avventura dei ragazzi e ragazze ENCI nelle Scuole

a cura di Maria Grazia Miglietta Maria Grazia Miglietta con il presidente Dino Muto

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE (Scuola Giovanni Paolo II Villa Santo Stefano - FR)

ZUCCHERO E PIERA… DIARIO DI BORDO (Istituto Comprensivo Collecini - Caserta)

Capita che nel percorso DI TE MI FIDO, ci si imbatta in storie, storie come quelli di A., che voleva tanto un cucciolo, che desiderava tanto condividere la sua vita con un amico a 4 zampe, e poi c’è una insegnante di nome Arianna, capace di percepire quello che gli altri come noi, presi dalla nostra vita, fretta e bramosia non riusciamo più a comprendere. E questa maestra ci chiede, in accordo con i genitori di donare un sorriso a questo Bimbo, e allora dopo un po’ di ricerche ci imbattiamo in Birillo, il suo sguardo attento non ci sfugge, lo prepariamo per questo incontro di anime ed ecco il giorno, prima lezione, Birillo arriva in classe, A. capisce subito che quello è il suo cane e senza proferire parola dice solo sì con la testa, che se ne occuperà, che lo accudirà, ce lo facciamo promettere. Li lasciamo andare Birillo in braccio ad A. … non ci resta che asciugarci le lacrime di commozione ed augurare a queste due anime speciali “una buona vita insieme”. Grazie maestra Arianna per questo grande insegnamento.

Conoscevo il progetto dal suo nome dai suoi rappresentati e da quello che vedevo sui vari social. L’ho scoperto attraverso le foto, i video, i disegni. Non ho mai pensato di poterne fare parte fino a quando non me ne hanno dato l’opportunità. Sto bene. Nell’inculcare cinofilia io sto bene. Cerco di andare a fondo, scopro i ragazzi e mi scopro io. Cerco di entrare nel vivo, cerco di sorprenderli. Mi sento come se in quel momento avessi il loro destino nelle mie mani. Il loro e quello dei futuri cuccioli che saranno loro amici per sempre. Mi sento responsabile. Questo senso di responsabilità mi porta a spiegare le cose fino in fondo, mi sento responsabile se un bambino non capisce cosa il proprio cane cerca di dire, allora mi impegno, fino a che non mi sento di averli aiutati davvero. Oggi ho preso dei disegni e in ognuno dei loro disegni c’era il nome del mio cane, del cane che porto con me. Questo mi fa stare sulle nuvole. Mi fa pensare che io un poco di buono a loro ho dato... Un ho spiegato loro che un uomo che è cattivo con gli animali è vile,è vigliacco ma chi difende quell’animale è coraggioso è buono è giusto. Questo progetto arricchisce anche me! Mi sento giusta anche io! Piera Radice

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S W NE TITTI LA SIMIL BRETON DA CANE ABBANDONATO A TUTOR A 4 ZAMPE. (Istituto Comprensivo Gallicano nel Lazio)

Uno degli scopi di DI TE MI “FIDO” è quello di instillare nei bambini la fiducia verso i nostri amici a 4 zampe, ecco la storia di Titti la “simil breton” che deve essere raccontata, perché Titti invece di buoni motivi per non fidarsi più degli umani ne ha diversi, eppure ogni volta che il suo sguardo incrocia quello di un uomo, o di un bambino la sua devozione diventa assoluta. Titti è stata abbandonata sulle montagne di Amaseno, una cittadina della provincia di Frosinone, proprio lì ha trovato una casa, dove una signora, amante dei cani le ha dato da mangiare e da bere, pensando subito che quella cagnolina non potesse stare lì perché la signora di cani già ne aveva qualcuno. Allora inizia a diffondere un appello su Facebook, chiedendo di dare un’altra possibilità a Titti, quella di avere una famiglia che la amasse, Titti nel frattempo in quella casa, dove spesso c’era la nipote della signora, ha trovato una bimba con gli occhioni grandi; ebbene giorno dopo giorno Titti iniziava a volerle bene, ad avvicinarla e la bambina mostra di gradire molto la sua compagnia. Così Titti non se ne è andata, l’appello su Facebook non è servito e ieri Titti è andata in una scuola insieme alla mamma della bimba la nostra Fabiana Miglietta a mostrare quei suoi occhi pieni di amore verso gli umani. Noi ci fidiamo di lei, lei si è sempre fidata, nonostante gli umani hanno provato a deluderla.


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S D È partito alla grande il progetto in Piemonte, grazie ai nostri professionisti che hanno deciso di onorarci della loro esperienza e condivisione del nostro sogno. Oggi la nostra Silvia Tortora ha inaugurato con la prima lezione presso la Trilli la piccola Breton con Fabiana Miglietta

Scuola Secondaria I.C. F. FERRARI di Momo. A Silvia ed a tutti i ragazzi del Piemonte: grazie.

scuole... sempre più fiera ed onorata di far parte di questo Progetto! Adele Matrusciano

D L’Akita Fly incanta i bambini della Scuola bubu settete di Ariccia. E poi succede che DI TE MI FIDO va nelle scuole e queste diventano esempi di Eccellenza, oggi alla Scuola per l’Infanzia Bubù settete di Ariccia abbiamo incontrato Fly, Akita della Maestra Sonia che di fatto fa da insegnante ai bambini durante tutto l’Anno, Fly ci ha particolarmente colpito per il suo grande equilibrio ed atteggiamento “kids care”. Da parte di tutti noi un complimenti a Sonia Alessandra Ilaria e Victor per la loro grande sensibilità verso la crescita dei piccoli con un Cane. D DALLA SARDEGNA Lezione della protezione civile presso la scuola primaria di via Parigi Selargius, sempre alla grande. GRAZIE Francesco GRAZIE staff dell’A.R.C.U.S. le immagini dei bambini parlano da sole!!! Nunzio Sorrentino D Educhiamo un bambino ad amare un cane ed avremo piantato un ottimo seme per l’umanità!... Cinofilia per le

L’Akita Fly

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La mia razza in

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Pan, il mare e i tartufi

Da quando avevo 7 anni la mia vita si è svolta sempre con un cane affianco. Avere un cane per me era l’essenza fondamentale di ogni mia giornata e non mi sono mai sentita sola… ad un certo punto però, ho deciso che la “famiglia” avrebbe dovuto allargarsi ancora un pochino, che era giunto il momento di regalare a Shonny (il mio meticcio) una compagna di giochi, così, con grande amore , abbiamo accolto in casa la nuova arrivata Pan, una femmina di Lagotto Romagnolo bianco e arancio che appena la vedi ti ricorda un agnellino, dolce e affettuosa. Ho pensato di chiamarla Pan perché da subito è sembrata qualcosa di meraviglioso, Pan è l’abbreviazione di Pan di Zucchero un monumento naturale patrimonio dell’Unesco che si trova nel Sulcis Iglesiente, qualcosa di talmente bello che lascia tutti a bocca aperta, proprio come ha fatto lei! Pan è quella cucciola che ti svegli la mattina e ti fa trovare la casa sottosopra, alle volte vorresti sgridarla per l’ennesima monelleria fatta ma poi la guardi, ti guarda e ti scappa da ridere da quant’è buffa, e piena di allegria! Ama molto nuotare, è instancabile! Quando gioca sulla spiaggia, corre, si rotola, ruba il tronchetto portato dal mare al suo amico Shonny, ti stanchi solo a guardarla e continui a chiederti dove possa trovare tutta questa energia. Pan è anche un ottimo cane da lavoro, da subito ha dimostrato una grande attitudine nella ricerca dei tartufi, così dopo qualche lezione di addestramento è bastato poco per trasformarla in un’abile cavatrice; ricordo ancora quando ci ha riportato da sola il suo primo tartufo… era una notte fresca col cielo colmo di stelle, l’abbiamo sguinzagliata per farsi una passeggiata assieme a Shonny, ad un certo punto comincia a scavare, prende qualcosa in bocca e ci riporta un piccolo tartufo… appena cinque mesi e già il suo primo tartufo, quanta emozione! Lo abbiamo conservato in un piccolo vasetto di vetro e lo custodiamo come se fosse un trofeo. Daniela Floris

L’agility è Bella Bella è una Segugia Maremmana tigrata di sette anni, nata per la caccia al cinghiale che in Toscana è molto praticata, si è trovata a fare altro... Aveva un paio di mesi ed un po’ di problemi quando entrò a far parte della mia dog family di 12 cani: nove Border collie, una Shetlland, una Westie ed una meticcina tutti atleti di agility dog. Era inevitabile che a mia figlia, sportiva ed addestratrice, venisse l’idea di provare anche con questa razza a noi sconosciuta. I risultati sono stati sorprendenti. Il Segugio Maremmano è un cane piuttosto schivo e poco espansivo, ma fedele, coraggioso, attento ed affidabile. Il suo fiuto è straordinario e l’abbaio “a fermo”, sulla preda è inarrestabile e determinato. Bella, grazie ad un metodo gentile di addestramento ha imparato a giocare, a socializzare e a condividere i nostri viaggi in camper. Al pari dei Border ha calcato i campi gara d’Italia e d’Europa dove ha dato il suo contributo a squadre nei Campionati Juniores under 18 in Ungheria (bronzo) e in Germania. Si è fatta notare anche ai Giochi Olimpici di Lignano Sabbiadoro per la sua energia e simpatia e soprattutto per la sua voglia di divertirsi. E anche quando fa sorridere con le sue distrazioni e qualche tentativo di fuga sulla scia di una traccia è comunque la nostra Segugia insostituibile. Una bella storia che mi piaceva condividere anche con chi pensa che ogni razza sia fine a se stessa. Al di là dell’agonismo ci sono valori e sentimenti che legano indissolubilmente. Così Bella è diventata la nostra mascotte. Dorella Bandini


Via Carpi 16 - RICCIONE Uscita A14 Riccione www.palasportriccione.it GIURIA SABATO 15 APRILE 2017 CACIB IMOLA GR.

RAZZE

GIUDICE

Australian Shepherd, Bobtail, Cane da pastore di Brie, Bearded collie

AGAFONOVA ELENA

Rimanenti razze gr. 1

BEZZECCHI GIULIO

Cane da pastore Maremmano Abruzzese, Cane da pastore Bergamasco

GABOARDI LUIGI

Alani, Cane Corso, Mastino Napoletano

GABOARDI LUIGI

GIURIA DOMENICA 16 APRILE 2017 CACIB RIMINI GR.

RAZZE

GIUDICE

Cane lupo Cecoslovacco

AGAFONOVA ELENA

Pastore Tedesco p/c p/l, Cane da pastore Belga, Cane da pastore Scozzese p/l p/c, Cane da pastore Scozzese Shetland, Bearde collie, Cane da pastore Maremmano Abruzzese, Cane da pastore Bergamasco, Pastore Svizzero bianco, Cane da pastore della Brie

MIGLIARINI MARIO

Rimanenti razze gr. 1

POGGESI MANOLA

Alani, Dobermann, Rottweiler

FULGENZI GIANNI

Rimanenti razze gr. 2

GABRIELLI MONDO MARIA TERESA

Rimanenti razze gr. 2

BEZZECCHI GIULIO

Terrier tutti

SERGIO PIERLUIGI (RSM)

Terrier tutti

GABRIELLI MONDO MARIA TERESA

Bassotti tutti

LOVAGLIO PAOLO

Bassotti tutti

TRIPOLI SALVATORE

rimanenti razze gruppo 5

AGAFONOVA ELENA

rimanenti razze gruppo 5

FULGENZI GIANNI

Volpino Italiano, Cirneco dell’etna

GABOARDI LUIGI

Wolfspitz, Spitz Tedeschi, Spitz Giapponese

POGGESI MANOLA

Segugi e cani per pista di sangue Tutti

MIGLIARINI MARIO

Segugi e cani per pista di sangue Tutti

POGGESI MANOLA

Pointer, Weimaraner

FULGENZI GIANNI

rimanenti razze gruppo 7

PIERLUIGI SERGIO (RSM)

Setter Inglese, Gordon Setter, Setter Irlandese rosso, Setter Irlandese Rosso bianco, Spinone Italiano, Bracco Italiano

VITKOVA VIERA (SK)

9° 10°

rimanenti razze gruppo 7

POGGESI MANOLA

rimanenti razze gruppo 8

FULGENZI GIANNI

Labrador retriever, Golden retriever, Lagotto Romagnolo, Cocker Spaniel Inglese, Cocker Americano

rimanenti razze gruppo 8

GABOARDI LUIGI

POGGESI MANOLA

Cocker Spaniel Inglese, Cocker Americano, Lagotto Romagnolo

VITKOVA VIERA (SK)

Maltese, Bolognese

GABOARDI LUIGI

LOVAGLIO PAOLO

rimanenti razze gruppo 9

VITKOVA VIERA (SK)

Barboni, Coton de Tulear, Pechinese, Bouledogue Francese, Boston terrier, Carlino, Shih Tzu, Lhasa Apso rimanenti razze gruppo 9

PIERLUIGI SERGIO (RSM)

Piccolo Levriero Italiano

MIGLIARINI MARIO

Piccolo Levriero Italiano

GABOARDI LUIGI

rimanenti razze gruppo 10

TRIPOLI SALVATORE

rimanenti razze gruppo 10

AGAFONOVA ELENA

9° 10°

Prima Chiusura 16 marzo Seconda Chiusura 27 marzo

Iscrizioni Bremadog snc Fax 0332 1520100 info@bremadog.it

Comune di Riccione


Il mestiere di allevare All’inizio, potrebbe essere il caso. Affascinati dall’estetica di una razza vista in expo, in tv o in un film. Stregati dal portamento o dal carattere. Attratti dalla statura gigantesca oppure… minuscola. Ammagliati da fluenti mantelli o da insoliti colori... perché l’estetica vuole la sua parte. L’immaginazione corre veloce, ma da sola non basta. Le razze canine sono un’attrazione fatale, una tentazione che coinvolge l’immaginario collettivo, una sorta di folgorazione che a volte colpisce in maniera travolgente e lascia senza fiato. L’idea di allevare, di produrre delle cucciolate ha di per sé un aspetto romantico, bucolico e regala allo spettatore e al neofita una serenità d’animo da fare invidia hai lettori di romanzi rosa tipo “harmony” e via discorrendo; perché i cuccioli sono irresistibili e l’idea di poterli coccolare è senza dubbio un’aspettativa legittima, un’aspirazione cui è facile tendere... con il rischio di lasciar fuori dal filo dei pensieri una parte della realtà.

ALLEVARE È UN’ARTE COMPLESSA L’immagine dell’allevatore ha diverse facce. C’è chi lo fa a tempo pieno. Chi part time . Chi solo occasionalmente. Chi per mera convenienza e chi per passione. Del resto, il mondo è grande e ognuno alleva come meglio crede, nel rispetto della legge che prevede pene severe per chi non garantisca una vita dignitosa ai cani del

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suo allevamento, piccolo o grande che sia. Se provassimo a descrivere il profilo di un “buon allevatore”, sarebbe necessario iniziare dal principio.

IL “BUON ALLEVATORE” La scelta della razza. Dettata dall’estetica, dal carattere o dalla funzione che svolge, dovrebbe essere basata sulla conoscenza. Le razze sono diverse tra loro per l’aspetto morfologico, l’indole, la mole, il tipo di mantello ecc. Ognuna di loro ha delle prerogative che dovrebbero corrispondere ad altrettante aspettative soddisfatte per garantire loro una buona vita. Ogni razza possiede un profilo sanitario, una casistica sulle malattie genetiche, longevità, rischi di gravidanza. Ed ha una storia lunga e complessa che attraverso i secoli l’ha preservata sino ad oggi attraverso una selezione che altri allevatori prima di noi hanno operato con grande dispendio di energie. Le razze molossoidi hanno bisogno di grandi attenzioni per crescere: alimentazione consona allo sviluppo dello scheletro e della massa muscolare. Spazi adeguati per potersi muovere liberamente. Auto capienti per poterli trasportare. Le razze nane richiedono molte cure: amano stare in casa, vicino al padrone. Hanno mantelli che esigono una manutenzione quasi giornaliera. Il cibo deve essere adeguato al peso, all’attività che svolgono e al tipo di pelo. Il parto, per alcune razze nane, potrebbe essere difficoltoso.

LO STILE DI VITA Vale in entrambe le direzioni, per l’una e l’altra parte: uomo e cane. Garantire una vita dignitosa ai cani è compito dell’uomo. D’altra parte, se l’uomo non ha una buona vita, difficilmente potrà assolvere il compito. Allevare è dedizione, impegno, conoscenza, saggezza ed anche umiltà di imparare. Il tempo è necessario. Chi alleva a tempo pieno lo sa bene. I cani hanno bisogno di attenzioni, di educazione, di cure, di un’alimentazione adeguata e non rimediata. I cani sono saggi: non hanno idea del calendario. Partoriscono quando è il momento: Natale, Pasqua e specialmente di notte. Spesso hanno bisogno del nostro aiuto e di quello del veterinario. Ai cani serve spazio per muoversi e la possibilità di conoscere l’ambiente, non piccoli box o peggio ancora, gabbie anguste. La deprivazione sensoriale crea danni a volte irreversibili. Si alleva anche quando piove ed è necessario tenerli all’asciutto, o quando c’è il solleone e bisogna attrezzarsi per ripararli dalla “canicola” e abbeverarli lasciando sempre l’acqua a disposizione... non una volta al giorno... nemmeno fossero recipienti da colmare: questo, un buon allevatore lo sa. Chi alleva part time, ovvero, chi svolge un altro lavoro e poi si dedica a produrre cucciolate di tanto in tanto, oppure, spesso, ha


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sicuramente una vita molto impegnata, a volte, frenetica. Organizzare gli spazi, il tempo, le uscite. Provvedere alle cure, all’educazione e a tutto il resto non è semplice perché i cani hanno esigenze quotidiane irrinunciabili: questo, è un puzzle molto complesso e mettere in ordine i pezzi non è per niente facile.

LA SELEZIONE Tra ascendenti e discendenti la genetica resta per molti allevatori una scienza complessa che i ricercatori cercano di rendere meno ostica. Selezionare significa scegliere e in cinofilia lo standard è il traguardo al quale tendere: il modello ideale, il cane perfetto, lo stallone infallibile e la fattrice senza eguali. I cuccioli hanno un corredo genetico diviso in parti uguali: 50% padre e 50% madre, è una legge incontestabile delle genetica che a volte

IL MERCATO Anche la cinofilia risente dell’andamento del mercato con i suoi capricci dettati dalle mode. Le razze non sono indenni da questi cambiamenti che si possono contrastare solo con una buona selezione. Purtroppo, quando al mercato si affacciano pseudo allevatori che producono in grande quantità cucciolate richieste in quel dato momento, capita che la selezione ne risenta e la qualità della razza decada ed è proprio qui che il buon allevatore si distingue, conservando il patrimonio genetico, evitando di farsi prendere dalle mode moltiplicando a dismisura la produzione di cuccioli. Un altro concorrente si potrebbe affacciare al mercato del momento, il privato che ogni tanto produce cucciolate e constatata la grande richiesta di una determinata razza potrebbe produrre e offrire cuccioli a prezzi vantaggiosi.

LA PASSIONE La vita del buon allevatore è faticosa ma ricca di soddisfazioni. I giorni della settimana cambiano di nome: sabato e domenica diventano Expo. Le vacanze sono un miraggio. In compenso, si viaggia molto, si incontrano persone, si visitano città grandi e piccole, si imparano lingue sconosciute e usanze che non sono le nostre. Abbiamo macchine capienti... piene di peli… come i nostri vestiti e quando piove il “profumo” che si sente appena si apre una portiera... non è da tutti gradito. I nostri amici, si devono adeguare... perché il buon allevatore ha un segreto che tutti oramai conoscono: una passione smisurata per i cani! Renata Fossati

Tra scienza, arte e passione viene letta in maniera partigiana facendo pendere il fenotipo tutto da una parte o tutto dall’altra: è come il padre, anzi no, è come la madre! Il metodo più efficace per valutare la resa delle qualità di uno stallone o di una fattrice è lo studio degli ascendenti e dei discendenti e tanto più sono le variabili degli accoppiamenti, tanto meglio si evidenzieranno le caratteristiche dei riproduttori e un buon allevatore ne deve tenere conto.

LE ESPOSIZIONI Manifestazioni zootecniche dove è possibile osservare ascendenti e discendenti dei soggetti interessati alla nostra selezione. Il buon allevatore pur mirando allo standard di razza ha un suo modello in testa che potrebbe confrontare osservando i cani che si sottopongono al giudizio dei giudici incaricati. Le esposizioni di oggi sono molto cambiate rispetto al passato, i cani sono estremamente curati sia nella toelettatura che nella presentazione, nessun dettaglio è trascurato, il soggetto deve essere sempre al top. Specialmente nei Raduni di razza è possibile vedere numerosi soggetti, osservare l’esito della selezione che si adatterà o meno al modello ideale del buon allevatore. La collaborazione tra esperti allevatori è un valore aggiunto per condividere esperienze, limitare danni, perdite di risorse e di tempo anche se questo aspetto è soggettivo ed ognuno opera a seconda delle proprie idee.

È una situazione ormai nota, che ciclicamente si ripete cambiando solo il nome alle razze e il rimedio è sempre lo stesso: produrre cuccioli di qualità, sani, con le dovute garanzie genetiche. Lo pseudo allevatore che produce cuccioli in batteria difficilmente potrà fornire queste garanzie, lo stesso potrebbe valere per un privato che magari produrrà un paio di cucciolate in tutta la sua vita. Capita spesso che un piccolo investimento si trasformi in una grande delusione, mentre un buon investimento presso un allevatore esperto offrirà una migliore garanzia sulla tipicità e sulla salute del cucciolo.

Pastore Scozzese e Samoiedo. Foto Margherita Abboud.

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NOTIZIE DAL MONDO AMICI E ALLEATI

Aumentano le ricerche che dimostrano la qualità del rapporto tra adolescenti e cani in materia di benessere e supporto psicologico L’amicizia tra bambini, adolescenti e cani porta ad un miglioramento della qualità della vita. È quanto emerso da una ricerca dell’Università di Cambridge secondo cui i giovanissimi sembrerebbero trarre più soddisfazione dal rapporto con gli animali domestici che da quello con i loro pari. L’analisi è stata pubblicata sul Journal of Applied Developmental Psychology. Lo studio dei ricercatori di Cambridge aggiunge un tassello ad altre ricerche che evidenziano la grande influenza degli animali domestici sullo sviluppo di bambini e adolescenti. Una presenza, spiegano gli scienziati, che potrebbe avere un impatto positivo sulle competenze “sociali” dei bambini e sul loro benessere emotivo. Per la ricerca sono stati presi in esame dei dodicenni di 77 famiglie che avevano almeno un animale domestico e più di un figlio. Dai risultati, ottenuti applicando alla relazione fra ragazzi e animali una misura utilizzata per valutare la qualità delle relazioni umane (il Network of Relationships Inventory o Nri), è emerso che i bambini mostravano relazioni “forti” con i loro animali domestici rispetto ai rapporti con i loro fratelli o sorelle, con un livello di “conflitto” basso e una maggiore soddisfazione percepita per coloro che avevano dei cani.

“Anche se gli animali domestici non possono comprendere in pieno o rispondere verbalmente, il livello di apertura dei ragazzi nei loro confronti non era minore di quello mostrato con i propri fratelli o sorelle”, spiega il ricercatore Matt Cassells. Anzi, aggiunge, “il fatto che gli animali non

L’EMPATIA FA LA DIFFERENZA Una ricerca condotta dalla University of Helsinki e dalla Aalto University di Espoo in Finlandia e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE, ha dimostrato che alcune persone sono molto più portate di altre a capire i cani. Secondo quanto riportato dai ricercatori, sarebbe la personalità a fare la differenza: più siamo empatici e sensibili, più siamo in grado di capire i nostri amici a quattro zampe. Non è solo questione di pratica, dunque: non è detto che giocando con il cane o addestrandolo, la nostra capacità di capirlo al primo sguardo migliori. Gli autori dello studio hanno reclutato 34 volontari: tutti avevano un cane, ma alcuni di loro (26, per l’esattezza) avevano vissuto nella

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stessa famiglia con lui, gli altri 15 avevano solo un rapporto occasionale: impegnati con lui in attività come la caccia o l’addestramento. Ai partecipanti al test è stato chiesto di guardare una serie di immagini con volti di uomini e di cani e di indovinare la loro espressione: potevano dare un punteggio in categorie come “tristezza”, “felicità”, “rabbia”, “sorpresa”, etc. In questo modo, gli studiosi sono riusciti a misurare il loro grado di empatia. Dall’esperimento è emerso che gli individui che riuscivano a “leggere” meglio le espressioni disegnate sui volti di altri esseri umani erano anche quelli che riuscivano a interpretare meglio anche quelle dei cani.

possono capire o rispondere potrebbe essere un vantaggio perché questo significa che sono del tutto privi di giudizi”. Questo studio delinea che il livello di “soddisfazione” nel rapporto con i cani si equivale per ragazzi e ragazze.

Empatia spontanea tra cani e bambini


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La mia razza in

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Sul sentiero con Luna Sono sempre stato un tipo abbastanza solitario ma da sei anni a questa parte ho trovato il mio compagno ideale di escursioni. Lei si chiama Luna, una stupenda Golden Retriever. Ha cominciato a trotterellare sui sentieri a pochi mesi, intervallando il tragitto con salutari pennichelle all’interno dello zaino, con la testa che ciondolava a destra e sinistra… presto la resistenza è aumentata, di pari passo con la curiosità per quel mondo immenso che è la montagna. A sei mesi Luna ha cominciato i corsi di addestramento, abbiamo imparato a conoscerci, è diventato un cane per la ricerca di persone in superficie, facciamo parte della Protezione Civile: io e lei siamo una Unità Cinofila. Dire che nella natura il legame uomo cane cresce, si rafforza e diventa indissolubile, non è spiccia retorica. Con il tempo anche lei ha imparato a conoscere i sentieri, a tastare la neve, a odorare il vento… Io ho imparato a conoscere i suoi atteggiamenti, i suoi sguardi, le sue attenzioni e

questo ha ampliato ulteriormente le mie percezioni lungo il cammino, dell’ambiente che mi circonda… Di solito trotterella sempre qualche metro davanti a me, con il tartufo a fare la spola tra il terreno e gli odori portati dal vento, poi si ferma, la raggiungo, il suo sguardo fissa un qualcosa, mi sforzo di guardare anch’io… sul crinale, dei puntini che si muovono, forse camosci, nella pietraia la testolina di una marmotta, a volte anche solo la forma particolare di una pietra cattura la sua attenzione. Mi segue ovunque, mai una volta è successo che volesse tornare indietro, gettasse la spugna, per un qualche motivo. Se la neve è troppo alta, diligentemente si mette dietro il battipista, la fatica non le fa paura; il caldo è una brutta bestia, ma dopo un bel bagno nell’acqua gelida di qualche sorgente, è pronta a ripartire. Continua sempre, finche il sentiero non incontra il cielo. Allora ci si siede uno accanto all’altro, gli occhi che guardano lontano, poi i nostri sguardi si incrociano, si guardano nell’anima.

Cosa stai pensando amica mia, anche tu stai semplicemente ringraziando per tutto questo? Marco Bologna

Il comandante Miguel Correva l’anno 1974: “Mamma mi compri il cane?”

“Che cane vorresti?” “Un Cocker!” “Ti prendo un Chihuahua, abbiamo un appartamento piccolo quindi il cane deve essere piccolo”. Ci recammo da un contadino di Bagnolo in Piano che commerciava zucchero col Messico che ci mostrò due cuccioli microscopici uno nero e uno marroncino con la stellina bianca in fronte e i calzini bianchi. Scelsi il maschio marroncino e lo chiamammo Miguel. Avevo 6 anni e per me avere un cane era un po’ come per un principe avere uno scettro. Cominciai col vestirlo da bambola e metterlo nella carrozzina, poi mia madre mi spiegò che per lui non andava bene questo trattamento, così diventò la mia piccola guardia del corpo. Miguel nei suoi 16 anni di vita non ebbe mai un guinzaglio perché ci seguiva come un’ombra. Aveva grandi doti amatoriali, stava dentro ad un vaso da fiori sul balcone e ululava alla bastardina della villetta a fianco: era un amore platonico. Miguel inoltre era convinto di essere importante e dominante. Questo ci comportò

molti imbarazzi. Ricordo una volta in piazza quando dovemmo portarlo via di forza perché abbaiava come un pazzo sotto ad un Alano arlecchino… Per lui era una discussione vera e propria, l’Alano invece sentiva dell’ aria provenire da qualche parte e si guardava intorno non curante di cosa la producesse. Date le dimensioni, con Miguel andavamo al cinema, nascondendolo nella borsa. Oppure, lo mettevo nel cappuccio del montgomery e lui sembrava capisse che se ne doveva stare buono lì... Mia madre che aveva sempre avuto cani grossi si innamorò perdutamente del gringo messicano. Diventò il terzo membro della famiglia tanto che mia madre decise di portarselo anche agli scrutini a scuola e persino agli orali degli esami di Stato: il poverino da sotto il banco ascoltava tutti gli strafalcioni degli studenti senza battere ciglio. Un anno, un professore di gli diede il diploma (se lo meritava!!!). Miguel visse 16 anni pieni di avventure anche brutte ma la sua tempra era indistruttibile. Valentina Gianferrari



NOTIZIE DALL’ESTERO Al Maltese di Franco Prosperi il Best della prima esposizione inglese a Manchester. Anteprima Cruft’s: quasi 22.000 gli iscritti. Negli USA, un Pastore Tedesco conquista Westminster

È trascorso un anno da quando ha preso l’avvio questa rubrica sui Nostri Cani. Ringrazio pubblicamente Direzione e Redazione per la fattiva collaborazione. Ed ora accendiamo… la prima candelina sulla torta.

UK La prima esposizione dell’anno in Inghilterra si è svolta nei giorni 21, 22 e 23 gennaio a Manchester. Erano presenti quasi diecimila cani. Il BIS è stato vinto da supertitolato Maltese italiano di Franco Prosperi. Mi riferisco al CH. CINECITTA’ I AM SOMERHAILDE che ora si candida, meritatamente, a scalare il gradino più alto del Cruft’s, il traguardo massimo per la carriera di un allevatore e del suo cane. Non si dubita che quest’anno gli italiani, espositori e visitatori, ogni anno sempre più numerosi al Centro Espositivo (NEC) di Birmingham, sapranno adeguatamente sostenere i nostri portacolori. Prima di chiudere su Manchester è giusto ricordare che la riserva di BIS è stata assegnata dal giudice inglese della finale, Mr. Martin Freeman al miglior giovane tra tutte le razze del 2016, CH. DIALYNNE PETER PIPER, maschio Beagle che, presumo, quest’anno andrà fortissimo e di cui abbiamo già menzionato nei mesi scorsi le esaltanti vittorie. La razza più rappresentata è quella dei Golden Retrievers con 300 iscritti. Degna di menzione la razza Bullmastiff per la quale non era in palio il CC (nostro CAC-CACIB) con ben 75 cani iscritti. Il forte Raggruppamento “Working” è stato vinto proprio da un Bullmastiff! La battaglia per il Top Dog 2016 si è conclusa sul filo di lana alla Esposizione Ladies Kennel Association (LKA) dello

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scorso dicembre, ultima anche per la qualificazione al Crufts. Dopo un serrato testa a testa tra il magnifico Bulldog Inglese CH. SCALAVILLE HE’S TYLER, maschio allevato in Inghilterra di proprietà Mr. e Mrs Seal e la eterea femmina Whippet CH. NOTHING COMPARES YOU AT CROSS COP, allevata e di proprietà Morris e Wadden (riserva BIS al Crufts 2016) la Whippet ha sopravanzato il Bulldog di soli due punti. Evento unico nella storia inglese. Un ennesimo record da tramandare ai posteri! Il Trofeo Eukanuba. Per la prima volta e per celebrare il decennale della importante manifestazione il KC e la FCI, con unico Sponsor Eukanuba, hanno organizzato il confronto mondiale tra i rappresentanti di trenta Nazioni che si svolgerà nell’immenso suggestivo Ring d’Onore del Cruft’s. Alle 17.30 di giovedi 13 marzo si contenderanno il diritto di accesso alla finale ben 31 cani rappresentanti di altrettante Nazioni in tre Sezioni - In diretta televisiva. Giudici delle semifinali che giudicheranno ognuno concorrenti di una Sezione di Nazioni assegnata per sorteggio saranno la inglese-svedese Elisabeth Cartledge, la spagnola Carmen Navarro e il francese Jean Dupas. Venerdì 14 marzo sempre alle ore 17.30 ed in diretta televisiva si svolgerà la finale nel grande ring di Crufts che vedrà al centro per il giudizio lo svizzero Mr. Laurent Pichard, noto all round ed orgoglioso allevatore del vincitore del Trofeo Eukanuba alla Winner di Amsterdam 2016. Quest’anno per onorare la Nazione ospitante, partecipano oltre al Cane dell’Anno 2016, il Petit Griffon Basset Vendeen (PGBV) CH. SOLETRADER MAGIC MIKE

a cura di Paolo Dondina

di Sara Roberson’s e Wendy Doherty anche il vincitore di Cruft’s 2016, il West Hihland White Terrier CH. BURNEZA GORDIE GIRL di Marie e Ann Burn. Inoltre altri partecipanti di diritto sono il vincitore dell’Europea di Bruxelles, Lakeland Terrier AIOLA VAN DEN SHONEN di Friedrich Wilhem Shonenberg e il BIS alla Mondiale 2016 di Mosca, Terrier Nero Russo femmina FINE LAKY’S ZOLOTOLO GADO nata e di proprietà russa. Gli altri partecipanti (le cui spese di viaggio e soggiorno per due persone vengono pure sostenute dalla potente multinazionale) sono: Argentina - Cairn Terrier ROCCO’S COLLAR HAPPY SUPER GUENON di Gerardo Paolucci. Australia - Irish Setter NORTHWINDS CLASH OF THE TITANS di Asley Reid, Tony Rales e Laurent Gordon. Austria - Labrador ANATOL AMAROK VOM VELTEN LAND di Helmut e Monica Blaha. Belgio - Papillon LION KING DAYDREAMS BELIVIERS di Kathelen Roosen. Repubblica Ceca - Alaskan Malamute LORD RINGS APPALACHIAN. Danimarca - Cocker Spaniel AM. GALASKI THIS IS ME di Lotte e Michael Christensen. Lituania - Yorshire Terrier SEMACHATES DANCING WITH DESIRE di Olga Begena. Slovenia - Coton di Tulear MONSIEUR AMES RAJ KARPAT di Daria Klevisar Finlandia - Cocker Americano VERY VIEGE VIGIE HULUBERLULU di Sania Vartinainen, Heidi Kangas e T. Korkoneu. Francia - Yorkshire Terrier HEROTIC BOY DE PETIT LAC SAINT JAMES di Caterine Costeu. Germania - Tibetan Terrier FALAMANDUS REMASTERED EDITION di Katia Rannut. Ungheria Komondor SOLT


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OHUNGARIHAM di Isvan Nagy. Indonesia - Jack Russel Terrier SANDY DIAMOND ARISHEM THE JUDGE di Antony Wijya. Irlanda - Siberian Husky BEDARRA COLD PAWS WARM HEART FOR LEORIENT di Junny Duggan. Italia - Maltese CINECITTA’ JAN SOMERHADLER di Franco Prosperi. Messico - Chihuhua pelo corto SONNUS FILLO di James Moses. Olanda - Bearded Collie BEARDIE CONNECTION KEUJI di Rinus Otto. Nuova Zelanda - Bichon Frise SHANDON IT’S ALL ABOUT IMAGE di Davida Brown. Norvegia - GreyHound JET’S MAN IN THE MOON di Stephanka Horakova. Polonia - Bovaro del Bernese FRYDERYSK SNOBODNE ZYCIE di Marius Matusiak. Portogallo - Basset Hound YOGI BEAR DA SETES MOINHOS di Jose Homen de Mello. Sud Africa - Maltese CH. WINDS OF FORTUNE VALENTINIA’S MAGIC di Heidi Rolfes. Spagna - Akita Inu TAIKU GO SHUI YOU KEUSHA di Silvia Esposito. Svezia - Saluki QIRMIZI OVATION di Nicklas e Ingunn Eriksson. Svizzera - Groenendael ATOS VON CALZUNA di Ivonee Gaemperle. Tailandia Beagle PERFECT COMPANION’S BRUCE ALMIGHT di Charivan Phong Thep e Pisitwittanar Pee Pong. Cruft’s 2017 - Marzo 9-12. Il totale delle iscrizioni al NEC di Birmingham è di 21.839 cani nelle razze e varie specialità (ciò ha posto Crufts 2017 ancora nelle alte classifiche dopo il record raggiunto nel 1991 data della celebrazione del Centenario, di questa che è, a livello mondiale, la più importante e conosciuta Esposizione in assoluto. Quest’anno la partecipazione dei cani stranieri è cresciuta ancora con 3.396 cani (i proprietari ben 2.314) provenienti da 55 Nazioni inclusi per la prima volta Porto Rico, patria del Presidente FCI R. De Santiago, la Georgia, la Guadalupa e l’Isola di Réunion. Ben otto Nazioni in più dello sorso anno! La Francia si attesta come prima Nazione per numero i iscritti con 418 cani, seconda l’Italia con 373, quindi l’Olanda con 327 e la Repubblica di Irlanda con 305. Quest’anno sono aumentate le iscrizioni del 50% nelle razze Basenji, Japanese Spitz e Cane da acqua Portoghese. I Jack Russel (97 Iscrizioni) e il Grande Bovaro Svizzero (40 iscrizioni) vengono presentati al Cruft’s per la prima volta come razza, senza CC. Mentre due razze hanno ottenuto il CC per la prima volta e sono gli Spanish Water Dog ed i Cesky Terriers. La top entries del

2017 va ai Labrador con 555 iscritti (giudici Sheelim Culbert e Frank Kane). Quest’anno sono secondi tra tutte le razze i Golden Retriviers con 542 cani, giudici Keith Young e Malcoln Godefroy. Il numero più alto nei Terriers sono gli Stafforshire Bull T. con 369; i Whippet 386 negli Hounds; nella Compagnia i Cavalier King Charles Spaniel 311; nell’Utility Group i Bulldog inglesi sono 282 (il più alto numero di iscrizioni per un solo giudice, Mr. Chris Carberry). Nle Gruppo Working + Boxer e Rottweiler sono alla pari con 226 iscrizioni per razza. Nel Gruppo dei Pastori i Border Collies sono i più numerosi con 352 cani iscritti. Dall’intervista rilasciata dal Presidente del Crufts Mr. King alla stampa specializzata, le Nazioni a catalogo risultano come segue - Australia 2, Belgio 219, Bermuda 1, Bulgaria 1, Belize 2, Canada 11, Cina 5, Croazia 22, Repubblica Ceca 123, Danimarca 89, Estonia 12, Finlandia 72, Francia 418, Georgia 3, Germania 280, Grecia 9, Guadalupa 1, Hong Kong 1, Ungheria 78, Repubblica di Irlanda 305, Islanda 4, Indonesia 2,m Israele 10, Italia 373, Giappone 11, Repubblica Corea del Sud 1, Lettonia 12, Lituania 22, Lussemburgo 1, Malesia 2, Malta 10, Messico 1, Nuova Zelanda 1, Norvegia 83, Olanda 327, Filippine 2, Polonia 120, Portogallo 20, Porto Rico 1, Réunion 1, Romania 11, Spagna 118, Svizzera 38, Tailandia 5, Ucraina 23 e Stati Uniti 39. Nessuna altra Esposizione nel mondo dei cani ha attratto i migliori cani di razza di tante e così lontane Nazioni!! Certamente i cinofili di tutto il mondo rappresentano un sodalizio di appassionati per la competizione ai massimi livelli che non si è fermato e non fermerà di fronte ai veti, ai muri ed alle barriere della politica No Brexit in cinofilia è il motto comune a tutti noi. Siete d’accordo?

USA La centoquarantunesima Esposizione canina organizzata dal Westminster Kennel Club (il più antico Club del globo fondato nel 1877) si è tenuta a New York, come da tradizione, nei giorni di lunedì e martedì 13 e 14 Febbraio e si è conclusa, con la consueta superba organizzazione e pubblico (prezzo dei posti in tribuna intorno ai 200 dollari), al Madison Square Garden con questi risultati. LUNEDÌ Hound Group - (i nostri raggruppamenti 4, 6 e 10) 1 - Elkound Norvegese Gran Ch. VIN MELCA’S DAGARWOOD DELIGHT Proprietà Patricia V. Trotter. 2 - Basset Hound Gran Ch. BLODDOMHILLSTOPSFIELD SAUSHU

LITTLE PRINCESSE. 3 - American Foxhound - Gr. Ch. KIRRYA’S IAKSON. Toy Group - 1 - Pekingese - Gran Ch. PASQUET PICKWICK FITZPATRICH. 2 Carlino - Gran Ch. HILL COUNTRY’S LET’S GET READY TO RUMBLE. 3 Chihuahua pelo corto Gran Ch. SONNUS FILHO. Quest’ultimo è anche come sopra già ricordato l’unico rappresentate del Messico all’Eukanuba di Marzo. Non Sporting - 1 - Miniature Poodle nero Gran Ch. DANFOUR AVALON AS IF - Prop. Chavez, James e Janet Moses. 2 - Boston Terrier Gran Ch. SABE’S SIMPLY INVINCIBLE. 3 - Bichon Frise Gran Ch. BELLE CREEK’S ALL I CARE ABOUT IS LOVE. Herding Group - 1 - Pastore Tedesco Gran Ch. LOCKENHANS RUMOR HAS IT V. KENLYSS. 2 - Puli Gran Ch. CORDMACKER MISTER BLUE SKY. 3 - Pembroke Welsh Corgie Gran Ch. COVENTRY ALLURE AT WINDSTAR. MARTEDÌ Working Group 1 - Boxer f. tigrata Gran Ch. MEFISTO’S SPEAK OF THE DEVIL Prop. Jack Billhardt, Sergio Teuenbaun Questa tipica ed elegante f. è anche in testa alle classifiche del 2016 in USA. 2 - Akita Gr. Ch. MOJO’S CONTINUATION OF MYTH. 3 - Schnauzer medio Gran Ch. WUNDERKIN ONE GOLDEN MOMENT. Terrier Group 1 - Norwich Terrier Gran Ch. TALIESIN TWICE AS NICE - Prop. Lisa Sons. 2 - West Higland Terrier Gran Ch. LOTRAUDO SUNSHINE CELEBRATION. 3 - American Stafforshire Terrier Gran Ch. ROADHOUSE’S LIFE OF THE PARTY. Sporting Group (in nostro regolamento, cani da ferma e riporto) 1 - Irish Setter Gran Ch. VERNULLION’S SEA BREEZE Prop. Bruce and Mary Foot. 2 - Griffon Francese Gran Ch. WISKEYTOWN DALWINNIE BRIE. 3 - Golden Retrivier Gran Ch. BEAUFIELD’S BOUNDARY WATER AT POOLE’S I DE. BIS Tra gli applausi e i fischi (in maggioranza di consenso), provenienti da un pubblico alle stelle è stato assegnato al Pastore Tedesco Gran Ch. LOCKENHAUS’ RUMOR HAS IT KEULYN di proprietà di un pool di persone. Questa popolare razza aveva vinto al Madison Square Garden di N.Y. nel 1987 con il Ch. COVY TUKER HILL’S MANHATTAN di proprietà di Jane A. Firestone, per intenderci dell’impero del pneumatico USA. Con questo ritengo di aver mantenuto parte della promessa fatta ai lettori nel numero scorso. Di Cruft’s si parlerà nei prossimi mesi.

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Successo della manifestazione riservata allo sport

Da sx. Patrizio Carotta Event Manager di Vicenza Fiera, Matteo Marzotto presidente di Vicenza Fiera, Dino Muto presidente ENCI e Silvio Marelli vicepresidente

Alla soglia dei duemila cani la presenza a Hit Dog Show 2017. Nei giorni di sabato 11 e domenica 12 febbraio scorsi, a Vicenza si sviluppa l’evento magistralmente organizzato dal Gruppo Cinofilo Vicentino ospite di Matteo Marzotto presidente della Fiera internazionale. Un’importante vetrina che ha visto partecipi quarantamila spettatori, (circa 11% in più rispetto al 2016), articolata in Expo Nazionale per le razze da caccia - con numerose Speciali - al primo giorno, organizzata dal Gruppo Cinofilo Vicentino, ed Expo nazionale per tutte le razze, organizzata dal Gruppo Cinofilo di Belluno, nel secondo, con presenze che si sono divise in poco meno di milleduecento il sabato e oltre settecento per la nazionale aperta a tutte le razze. Sintomatica la netta differenza che testimonia il consenso e l’interesse a partecipare da parte delle Associazioni che tutelano le razze da caccia, in

Vicenza, due giorni di cinofilia virtù del tema a carattere venatorio che particolareggia HIT. Esperti Giudici italiani ed esteri provenienti da Portogallo, Romania, Finlandia, Repubblica Ceca, Svezia e Bulgaria, hanno decretato i migliori delle due giornate alle finalissime dei Best in Show: tutto rosa il sabato con il Bassotto nano a pelo duro Ilona Staller di Casa Mainardi che sale sul gradino più alto del podio, seguita dal Kurzhaar Ginger dei Tre Laghi e dall ‘Afgano Way Up Ultimate Love. La domenica invece si impone il Pastore Tedesco Stochaar Jude di Casa Ines che vede alla sua destra il Fox terrier Ashgrove Black Sails e terzo tra i migliori il Bracco Italiano Bolo. HIT è ancora occasione per premiare il Trofeo Leone Alato che vede per questa edizione, riferita ai risultati ottenuti nel 2016, la Kurzhaar Ginger dei Tre Laghi quale vincitrice del premio messo in palio dal Circolo Vicentino, seguita dal Siberian Husky Five

CAC BELLUNO 12/2/17 BEST IN SHOW 1° Jude di Casa Ines Pastore Tedesco Stockhaar Pr. Gazzetta 2° Ashgrove Time Lady Fox Terrier P/R Pr. Soave 3° Bolo Bracco Italiano Pr. Turci

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TROFEO “LEONE ALATO” 2016 1° Ginger Dei Tre Laghi Cane Da Ferma Tedesco P/C Pr. Malagutti 2° Five O’Cloock Tea Siberian Husky Pr. Tomasini 3° New Mascalzone Veneto Of Devils Pigeons Piccolo Levriero Italiano Pr. Munari

O’Clock Tea e dal Piccolo Levriero Italiano New Mascalzone Veneto of Devils Pigeon. L’aumento degli spettatori rispetto al passato lo si deve alla presenza della cinofilia che costituisce sempre più argomento di interesse tra quelli proposti in questo evento internazionale. Nell’occasione l’ENCI non ha voluto mancare all’appuntamento: durante la giornata di sabato il presidente Dino Muto e il vicepresidente Silvio Marelli hanno avuto modo di apprezzare il tangibile riscontro e l’importante presenza anche dei Club affiliati all’Ente. Matteo Marzotto, presidente di Vicenza Fiera, li ha accolti manifestando il suo personale consenso per la partecipazione della componente cinofila a HIT, prospettando anche per il futuro la possibilità di concertare insieme un evento internazionale dedicato esclusivamente alla cinofilia. In visita allo stand ENCI anche la dr.ssa Renata Briano, vicepresidente dell’Intergruppo biodiversità, caccia, attività rurali e vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo che, accolta dal presidente Dino Muto e dagli altri con-

CAC VICENZA 11/2/17 BEST IN SHOW 1° Ilona Staller di Casa Mainardi Bassotto Nano P/D Pr. Nardi 2° Ginger Dei Tre Laghi Cane da ferma Tedesco P/C Pr. Malagutti 3° Way Up Ultimate Love Levriero Afgano Pr. Dalla Rocca

Da sx Silvio Marelli, il presidente del Circolo Cinofilo Vicentino Maurizio Meneguzzo, Dino Muto e il consigliere Antonino La Barbera

siglieri ENCI, ha espresso grande interesse verso questo meraviglioso appuntamento magistralmente organizzato in tutela delle razze canine, del loro benessere e dello sviluppo di quelle attività che la vedono in opera al Parlamento Europeo. Gradimento unanime e soddisfazione per questa manifestazione che riscuote grande successo: ennesima occasione durante la quale la cinofilia ufficiale veste ancora gli abiti del protagonista in eventi a carattere sociale, quando lo spettacolo è caratterizzato sia da temi zootecnici di selezione che dall’amore e la vicinanza tra l’uomo e il cane in un rapporto che vive da sempre. Marco Ragatzu

Dino Muto, il consigliere Marcello Poli e l’On. Renata Briano

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BEST IN SHOW 1° Boxer tigrato Cosmo di Casa Bartolini di Stefano Agostinelli 2° Yorkshire Terrier Qoccle’s Welcome Emira di Nicoletta Pollini 3° Whippet Siprex Noah di Bitte Ahrens e Pierluigi Primavera

Internazionale di Modena, folto pubblico e numerosi iscritti

COSMO IN VETTA AL BEST Il Boxer di Casa Bartolini conquista il podio. Giuria internazionale, location attrezzata e confortevole hanno garantito il successo Gli eleganti padiglioni di ModenaFiere, sono stati la degna cornice a quella che si può certamente definire una manifestazione di grande successo. La 25esima edizione dell’Esposizione Internazionale di Modena, conferma ed aumenta i propri numeri. 1400 soggetti a catalogo, 200 razze rappresentate, Mostre speciali per Cane da pastore scozzese Shetland, Schapendoes, Bassotti, Alpenlandische Dachsbracke, Weimaraner, Bolognese, Maltese e quasi 3500 visitatori. Il tutto in un solo giorno, garantendo tuttavia ampi spazi ad espositori, cani e pubblico. La prestigiosa giuria internazionale, attiva e numerosa ha con-

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sentito che i giudizi si svolgessero nei tempi previsti. La loro competenza ha reso possibile un’atmosfera serena e tranquilla. A Modena, abbiamo visto tutti una bella cinofilia. Ne abbiamo avuto la conferma dai commenti dei partecipanti tutti e questo ci ha consentito di credere di aver raggiunto il nostro obiettivo. Indubbiamente, la location ci ha aiutato: ModenaFiere è a pochi passi dall’uscita autostradale di Modena Nord, con 20000 mq completamente rivestiti di moquette antiscivolo che hanno consentito l’allestimento di 20 ring ampi e curati (15mx20m), con spazi appositamente delimitati per gli espositori che hanno anche potuto, come sempre, godere di un parcheggio completa-


RAGGRUPPAMENTI MODENA 6/1/2017 1° RIMMEL DEL CUORE IMPAVIDO Bearded Collie Pr. Nicoletta Letteri GRUPPO Ë 1° COSMO DI CASA BARTOLINI Boxer Tigrato Pr. Stefano Agostinelli GRUPPO Ì 1° QOCCLE’S WELCOME EMIRA Yorkshire Terrier Pr Nicoletta Pollini GRUPPO Í 1° THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d Pr. Debora Silvestro GRUPPO Î 1° MINDA QUANTUM THE RANSOM OF RED CHIEF Akita Americano Pr. Walker Hamblet GRUPPO Ï 1° NOCCIOLATO DEL CAMPO DELL’ORO Chien de Saint-Hubert Pr. Rodolfo Antonini GRUPPO Ð 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci GRUPPO Ñ 1° NICE TEMPTATION QUALITY STREET Golden Retriever Pr. All.ev. Nice Temptation GRUPPO Ò 1° J’SAPIN DES CAVALIERS DES SABLES DE LA DUNE Cavalier King Charles Spaniel Pr. Silvia Marcela Sanchez GRUPPO Ó 1° SIPREX NOAH Whippet Pr. Bitte Ahrens e Pierluigi Primavera BIS GIOVANI 1° SATELLITE OF LOVE Whippet Pr. Alessia Corradini BIS RAZZE ITALIANE 1° CINECITTÀ GREGORY SIERRA Maltese Pr. Ortese Donato GRUPPO Ê

BIS GRUPPO 4 1° Bassotto nano p/d Thor del WanHelsing di D. Silvestro 2° Bassotto kaninchen p/c Kurzebeine MS Von Bright Moonlit Night di A. Gambelli 3° Bassotto standard p/l Yuppi Du del Tocai di S. Brentegani

BID GRUPPO 5 1°Akita Americano Minda Quantum The Ransom of Red Chief di W. Hamblet 2° Alaskan Malamute The Magician Red Foley di P. Artu 3° Akita Gakujou Go Shirai di A. Bordone

BIS RAZZE ITALIANE 1° Maltese Cinecittà Gregory Sierra di Ortese Donato 2° Bolognese Ares di Chiesanova di Annalisa Agostini 3° Bracco Italiano b/a Polcevera’s Ponente di Maurizio Turci

mente gratuito e sorvegliato. L’imponente l’affluenza di pubblico, fortemente attratto ed interessato al mondo della cinofilia, ha coronato l’evento. Nel padiglione adiacente, fin dal primo pomeriggio vi sono state diverse esibizioni da parte di professionisti delle più svariate discipline cinofile: dall’agility, al disc-dog, alla dog dance per finire con la presenza di alcuni atleti della squadra nazionale italiana di obedience, che hanno dato vita ad uno spettacolo eccezionale. Insomma, Modena può definirsi una grande e bella esposizione che ha visto un Boxer tigrato conquistare il Best in Show, seguito da Yorkshire e Whippet, tra gli applausi del numeroso pubblico. Grazie a tutti quelli che ci hanno affiancato in questo successo, al comitato organizzatore, agli esperti giudici, ai commissari di ring e, soprattutto, agli espositori. Nadia Maffei

BIS GRUPPO 7 1° Bracco Italiano b/a Polcevera’s Ponente di Maurizio Turci 2° Setter Inglese Giosuè della Bassana dell’Allev. della Bassana 3° Weimaraner p/c Narciso dei Grandi Grigi di Curzi Elena Fabbri

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Addestramento e valutazione di un cane da sport

Il valore del lacet

È il primo gradino delle valutazioni; come lo sganci da cucciolone, cominci a farti un’idea del suo essere, anche se ai primi approcci con il terreno prevarranno la voglia di correre, rincorrere, a prescindere. Dalla cerca, dopo i primi incontri, hai indicazioni circa la passione, l’istinto, l’equilibrio e la razza. Ogni razza esprime una specifica cerca, è nel DNA come la costruzione e l’attitudine. Con l’esperienza che va di pari passo con l’età, la formazione e lo sviluppo, la cerca “matura” e gradualmente assumerà le connotazioni del temperamento e della personalità. Temperamento e personalità rappresentano in sostanza il genotipo, il mappale genetico che può identificarsi solo nel lavoro e, nello specifico, in una cerca autonoma, naturale, innata, scevra da condizionamenti. La voglia di cacciare, la potenza olfattiva e la predisposizione a svolgere un lavoro in linea con lo standard, sono tutti racchiusi nel come cerca. Il collegamento e l’ubbidienza, valori potenziali che vanno sviluppati con l’educazione, costituiscono un positivo corollario

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che va tenuto nella massima considerazione. È intuitiva la conclusione che la velocità e le condizioni ambientali risultano essere elementi che la condizionano. Vento forte, mancanza di brezza, caldo afoso, neve, elevata umidità ecc. si ripercuotono sull’emanazione e la deformano; il cane da caccia che è massimamente concentrato nella cerca, percepisce queste situazioni e, come tale, non può che adottare meccanismi utili a superare tali difficoltà. Da come si comporta, in tale contingenza, se ne valuteranno le capacità; dalla situazione di cerca a testa alta nel vento, come deve essere nelle condizioni ideali, si può verificare un rallentamento dell’andatura, un abbassamento della testa dato che senza vento è giocoforza che l’emanazione si appiattisca sul terreno o sulle vegetazione, non può mancare una sorta di spasimo che pervade il corpo per evitare di lasciar trascinare il tartufo troppo vicino al terreno con conseguente dettaglio. Se riesce ad arrivare alla conclusione, con ferma a giusta distanza per non mettere in allarme il selvatico e senza aver detta-

gliato, la valutazione sarà particolarmente positiva e nel giudizio sono entrate particolarità che coinvolgono la razza e la grande attitudine propria dei cani con un bagaglio facilmente trasferibile alla prole, dato che un cane che non arriva da idonea selezione, difficilmente riesce a concludere rispettando i canoni dell’adattabilità senza cadere in comportamenti censurabili (il dettaglio protratto non è caratteristica del cane da ferma). La differenza di comportamento del soggetto “da prove” consiste nel mantenere in qualsiasi condizione lo schema imposto, con velocità elevata a prescindere dalla possibilità di realizzare. Nel rispetto dei lacet. Dicevo della specificità di cerca legata alla razza che in certo senso, rispecchia il diverso modo di cacciare per procacciarsi il cibo degli animali allo stato naturale. La cerca, in questo caso azione vitale per la sopravvivenza e riproduzione, assomma ogni particolarità fisiologica e psichica per realizzare un progetto istintivo che non fallirà perché svolto secondo indicazioni che caratterizzano la specie. Le razze di cani, dall’uomo plasmate per


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adattarle ad ambienti e/o diversa selvaggina, sono state catalogate secondo standard morfologici e funzionali, il primo per assecondare e convalidare il secondo. Quindi il massimo rendimento con l’applicazione di situazioni consolidate nel tempo dalla selezione. Con il depauperamento della caccia in generale, l’interesse cinofilo si è spostato verso le manifestazioni: prove ed esposizioni. Le morfologie hanno raggiunto i casi “iper”, esasperazione delle particolarità con conseguente indebolimento degli aspetti funzionali; le prove invece, hanno deviato pesantemente il modo di cercare la selvaggina trovando supporto purtroppo anomalo da velocità non catalogate negli standard. Una penalizzante confusione che si ripercuote sui mutamenti del complessivo tem-

torie che anziché essere asservite al miglior rendimento, risultano indispensabili per completare un turno con buone possibilità di successo. Il lacet, la cui ampiezza non è esposta dal regolamento della prova, assume tanto più valore quanto più è esteso. L’ampiezza di cerca considerata maggiormente nelle razze inglesi da ferma, ha tro-

peramento-cervello modificando lo spirito della razza e della sua capacità realizzatrice. Le velocità, o meglio le meccaniche che le generano, sono diverse a seconda della razza. Proprio come la cerca. Un cane molto veloce piace, soddisfa l’occhio ma se è spinto oltre i limiti che ne consentono di realizzare ”naturalmente”, risulterà essere un’arma a doppio taglio. Troppa velocità riduce gli incontri! Il lacet, termine sviluppato con l’ascesa delle prove, si è introdotto nel lavoro del cane arrogandosi il diritto di essere considerato elemento di base, non solo, ma anche di essere in automatico uguale in razze diverse. La cerca in prova, sul piano delle geometrie, è composta da linee, curve e traiet-

vato consenso agli albori innanzitutto fra i cacciatori scozzesi in quanto cacciando in ampie distese, più era ampia la cerca, maggiore era la possibilità di incontro; i nostri regolamenti peraltro frutto di competenze che li fanno definire completi sul piano della trattazione delle tipicità di razza come della conseguente tipologia di cerca, esprimono il concetto che l’ampiezza è direttamente proporzionale al tipo di selvaggina perseguito ed al conseguente ambiente da questa abitato. Definiscono inoltre, con dovizia di riferimenti tecnici di notevole spessore, le diverse impostazioni di cerca legate alla razza, per modo e metodo e tanto più si approfondiscono le specificità, quanto più emergono differenze. Quelle considerate dagli standard.

La cerca è la base del lavoro di un ausiliare da caccia a qualunque razza appartenga

I Regolamenti sono periodicamente aggiornati ma non stravolti, gli standard sono fermi da anni ma contengono concetti di alto profilo per identificare le tipicità di razza. Toccarli in questi momenti di esasperato agonismo, significherebbe snaturarne l’essenza. Esattamente come trascurarli. Il lacet, quindi risulta essere l’elemento qualificante del soggetto che ancor giovane senza alcuna esperienza, lo disegna sul terreno spingendolo a distanze impreviste. Questo soggetto immaturo viene definito di “notevole mentalità”. La maggior preoccupazione trae però origine dal fatto che una cerca in zone ampie, estesissime non rappresenta, come dovrebbe, la super volontà del cane a cercare gli animali là in fondo perché qui attorno

non percepisce alcuna usta, bensì un’imposizione anomala che trova tanto più terreno fertile quanto più il cane dimostra scarsa sensibilità. L’attenzione quasi esclusiva dell’allievo quindi, consiste nel porre il massimo impegno a non accorciare il lacet non tanto perché indotto da intuizioni o giustificabili motivazioni, ma perché il compito prevede un’ampiezza standard che lui, può modificare solo aumentandola. E le disobbedienze lasciano il segno. In questo contesto di supervalutazione del lacet, risultante né più né meno che un tracciato anziché una cerca a tutti gli affetti, viene il dubbio sul suo effettivo valore. Angelo Cammi

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Prove e censimenti nel Matese

Il Pointer Devil condotto da F. Baloci

San Gregorio Matese, piccolo paese Situato a 765 metri d’altezza s.l.m., nel cuore del Parco regionale del Matese, a poca distanza dall’omonimo lago e dal passo di Miralago, è meta turistica tra le più visitate dell’alto Casertano. Confina con cinque comuni del Molise: Campochiaro, San Polo Matese, Bojano, San Massimo e Roccamandolfi. Il paese prende il nome da un’antica chiesa benedettina, dedicata al culto di San Gregorio, definitivamente crollata agli inizi del Settecento, così come è andata completamente distrutta anche l’antica cappella del Sacramento con la sua ricca decorazione barocca. Il Monte Porco, il Pagliarone, il Pianellone, la vallata di Camporuccio, sono di grandissimo interesse naturalistico grazie alla presenza di rigogliose faggete, habitat naturale per i cinghiali ma anche caprioli ed altre specie che numerose, vi dimorano. È stata avvistata più volte, anche sull’abitato, la sontuosa aquila reale che nidifica sulle rocce della Valle dell’Inferno, uno degli orridi più profondi d’Europa. Sono numerosi anche gli ipogei carsici, essendo il massiccio del Matese di questa costituzione geologica. Il più noto di tutti è certamente il sistema sotterraneo di Campobraca. Molto più conosciuto dai turisti il Lago del Matese. Negli ultimi anni sono nate diverse associazioni con lo scopo di valorizzare il territorio organizzando eventi e pianificando programmi turistici capaci di attrarre su di esso appassionati da tutto il mondo. Ma il parco Regionale del Matese che comprende anche territorio del Comune di Letino, è tappa sistematica della beccaccia, selvatico principe dei boschi e oggetto di probante selezione zootecnica del cane da ferma.

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Le beccacce di Demo e Devil I censimenti effettuati a scopo prettamente scientifico lo hanno confermato. Ecco quindi che, In questo magnifico scenario, si svolgono le prove specialistiche organizzate dal Gruppo Cinofilo Sannita capitanato da Amedeo di Leone, vero anfitrione ed appassionato cultore di queste prove . Tappa valida per l’assegnazione del trofeo Gramignani e, anche quest’anno, verifica utile per la definizione delle squadre di coppa Europa a beccacce della Sis e del Pointer club Italia. In giuria Francesco Bettocchi, anche in veste di selezionatore della squadra setter, Mario di Pinto “uomo di casa” ma anche valida rappresentanza del pointer club, Pietro Garro ed Alberto Montervino. Graditissima, sabato, la presenza di Lillino Piazza. Delegato ENCI l’instancabile Tonino Genco. Due le batterie molto nutrite, fra i conduttori buona parte dei “professionisti” di questa nota e delle prove in montagna in genere, per citarne alcuni: D’alessandris, Baloci, Scarpinati, Impoco, Chisari, Radicioli, Cipriani, Fangon ecc. Organizzazione impeccabile sotto ogni profilo, ospitalità rara come consuetudine e caratteristica campana. Giurie plurime per il CACIT in palio e formate da Di Pinto e dal sottoscritto la prima, da Bettochi e Montervino la seconda. Una nota difficile quella a beccacce nella quale è richiesto ai cani metodo di cerca particolare, fondo, collegamento, ferma solida; una prova insomma che richiede da parte di cani, conduttori e anche giudici una particolare esperienza specifica e di conoscenza di abitudini e comportamenti del selvatico; La “GAMBA” poi è indispensabile... Eccezionale presenza dello scolopacide

nel primo giorno; nei primi otto turni della nostra batteria ne abbiamo contate sei diverse; una mattinata tra l’altro, nella quale al risveglio ci siamo trovati con tutti i terreni imbiancati da una coltre di neve a rendere il paesaggio ancora più ammirevole e suggestivo, scioltasi al primo sole mattutino. Il primo giorno nella nostra batteria abbiamo verificato dei soggetti quasi tutti capaci di interpretare la formula nel modo più consono; due massime qualifiche con la certificazione e la riserva, ma sei soggetti a richiamo. Solo due cani in classifica ma alcune buone occasioni sciupate purtroppo. Il primo Eccellente con CAC al pointer DEMO condotto da Umberto D’alessandris, secondo Eccellente con riserva di CAC al setter inglese GHIBLI condotto da Fabrizio Baloci. DEMO parte deciso e, appena sganciato, risale e blocca cattivo con precisa indicazione beccaccia che conclude perfettamente corretto dopo una tipica guidata. Rilanciato sempre attento e determinato realizza per ben altre due volte sulla molto probabile beccaccia di rimessa che, seppur infastidita, viene costretta a rimanere ferma fino all’arrivo del conduttore: conclusione impeccabile. Grande esperienza quindi e notevolissima sicurezza sono le doti dimostrate da questo pointer che chiude il turno senza una minima flessione e sempre concentrato, nonostante il terreno difficile. Ghibli corre ai primi turni evidenzia impegno e metodo. In un costone di faggi e roveti lo individuiamo in ferma mediante l’azionamento del beeper, lo troviamo in posa tipica, molto espressivo. All’arrivo del conduttore guida e conclude corretto. Rilanciato sempre teso ed attento chiude


i nostri

Cani

Anno 63 num. 3 marzo 2017

Terreni ottimi, buona presenza di selvatici e cani ben preparati. Importanti risultati tecnici in crescendo, il tutto nella piena nota. Massima qualifica anche per lui. Il CAC e la riserva a fine giornata diventeranno rispettivamente CACIT per DEMO e e Riserva di CACIT per GHIBLI. Sabato Meno fortunata la batteria a verifica di Bettocchi e Montervino dove, nonostante i vari richiami, nessun cane è andato in classifica. Domenica si invertono i concorrenti ma le giurie rimangono sugli stessi terreni del giorno precedente. Un solo cane in classifica con l’eccellente nella nostra batteria: MERLINO setter di Impoco. Ancora richiami, ma oggi le beccacce non sono numerose come ieri, almeno alla vista... Merlino svolge un turno di qualità per impegno, metodo e collegamento ma non incontra; viene rivisto e, su un costone rado di faggi , rifugio probabile di una beccaccia involatasi da sola durante il rientro dei conduttori, si aggiudica un buon punto nonostante la particolare “leggerezza” dello scolopacide. Corretto al frullo ed allo sparo . Più nutrita la classifica della batteria di Bettocchi e Montervino, Un primo eccellente e CAC ad Hollywood di D’alessandris ed un secondo eccellente ad Africa condotta anche essa da D’Alessandris. Di entrambi i cani i giudici danno ampio margine alle caratteristiche specifiche evidenziate per interpretazione della nota, Prestazione superlative per HOLLIWOOD. Nella relazione di fine prova, oltre ad evidenziare la bellezza e l’idoneità dei luoghi, sottolineata la particolare presenza di beccacce, emerge la qualità indiscussa generale dei cani a concorso. Le prove del Matese, quindi, si rivelano appuntamento obbligatorio per chi ama questa disciplina; prove di alto valore tecnico e di indiscussa valenza sociale, una esperienza da non perdere, un appuntamento quasi obbligato per trascorrere giornate all’insegna di una sana e genuina cinofilia in un ambiente veramente caldo ed accogliente. Dal punto di vista prettamente zootecnico, Riflessione indispensabile di chi è chiamato a dare indicazioni di selezione relativamente alla prova è lo stato di buona sa-

lute di due razze inglesi da ferma che mentre per i setters sembrerebbe affermazione scontata, per i pointer, venatoriamente parlando, assume una conferma necessaria e fondamentale. Questo ad evidenziare che, quando si lavora con criterio e capacità, i risultati non tardano ad arrivare ed il merito, in tutto questo, credo vada riconosciuto anche e principalmente ad una società specializzata che fornisce indirizzi corretti e lavora per stimolare un maggiore ed efficace utilizzo della razza anche a scopo prettamente venatorio. Pietro Garro

Un momento della relazione dei giudici

Il Pointer Demo condotto da U. D’Alessandris

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Strepitosa vittoria dei Segugi in Croazia

All’Italia la Coppa Europa 1° e 2° posto per l’Italia sul podio di Coppa Europa Segugi

Le due mute di Rampini e Sacchetti ,selezionate dall’ENCI in rappresentanza dell’Italia, si sono fatte onore in terra croata con due prestazioni di altissimo livello ed hanno conquistato Coppa Europa. Il raduno della competizione è stato fissato nella storica città di Zadar (Zara in lingua italiana) una volta capitale della Dalmazia ed attuale Centro Culturale dell’intera Regione. Raggiunta la destinazione finale nella tarda serata di giovedì, il giorno successivo si è svolta la cerimonia di apertura della manifestazione con la presentazione delle nazioni partecipanti: l’esecuzione dell’inno di Mameli, nonostante il coro intonato dalla delegazione italiana non fosse propriamente impeccabile, ha suscitato in tutti noi una profonda emozione. Trascorsa la notte della vigilia con la trepidazione e la speranza che precedono la prova, sabato 15 dopo il sorteggio dei giudici, ogni concorrente è partito per la zona assegnata. Qui di seguito siamo ad illustravi la prova di Claudio Rampini che si è aggiudicato il Titolo continentale nella Classe Mute. Accompagnati dai giudici Giovanni Gaino (Italia), Milan Uliancic (Slovenia) e dai fidi compagni di mille avventure abbiamo raggiunto l’isola di Pago a sud di Zara. Anche la mente più fervida non potrebbe immaginare la nostra perplessità di fronte al paesaggio che ci si è presentato dinanzi agli occhi: un terreno completamente roccioso con qualche raro ciuffo di erbacce rinsecchite dalla salsedine e dal vento tipici di quella zona. I sei Segugi italiani nero focati a pelo raso (Lea, Lia, Mara, Meri, Rino e Sibilla di Montersino) liberati alle 8,08, smentendo i

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Giarcarlo Bosio, Claudio Rampini e Gianluca Di Giannantonio

Nonostante le difficoltà dei terreni la nostra rappresentativa si è imposta su avversari preparatissimi più infausti pronostici, danno inizio ad un accostamento difficoltoso ma preciso che porta allo scovo “a pelo” di Sibilla, la quale trascina tutta la muta in una seguita senza fine che suscita numerosi applausi da

parte degli spettatori (il tutto nonostante la presenza di muriccioli e recinzioni per le greggi di ovini che hanno messo a dura prova le qualità dei sei ausiliari). Il turno si è chiuso alle 10,15 con i cani ancora in seguita. Degna di nota anche la prova dell’altro rappresentante della delegazione italiana di Davide Sacchetti che con i suoi segugi italiani fulvi a pelo raso (Cuca, Falco, Felice, Lolita, Moschino, Sara) si è aggiudicato il secondo posto del podio. Per dovere di cronaca segnaliamo che il terzo posto è stato ad appannaggio della muta macedone condotta da Vaso Nuculovic. La cerimonia di premiazione si è svolta nella serata di sabato 15 e, nonostante il successo ottenuto in terra Svizzera nel 2010 in Coppa Europa in classe Coppie avrebbe dovuto temprarlo, il nostro Claudio non è riuscito a celare l’emozione per questo prestigioso traguardo. Grazie quindi a Claudio Rampini e Davide Sacchetti che in virtù della lusinghiera prova dei propri ausiliari hanno contribuito a tenere alto l’onore dei colori italiani in Europa. Ringraziamenti che vanno estesi agli organizzatori del Paese ospitante, al Selezionatore ENCI Gianluca Di Giannantonio, ai Giudici Baldoni, Fiaschetti e Gaino, a tutto il Consiglio ed al Presidente della Pro Segugio Nazionale, allo Sponsor BS Planet di Sauro Bazzani e Federico Cucini ed a tutti gli appassionati che hanno avuto la fortuna di assistere dal vivo a questa Manifestazione. Congratulazioni infine al Dr. Giancarlo Bosio per la sua recente nomina a Presidente del Comitato FCI per Cani da seguita e che il successo della Delegazione Italiana sia di buon auspicio per l’importante compito che lo aspetta. Mario Musselli


i nostri

Milito in ferma

Cani

Artù, conduttore Boschi Anno 63 num. 3 marzo 2017

Prova speciale Epagneul Breton Il 18 dicembre, il Club Italiano Epagneul Breton, in la collaborazione della delegazione Toscana, ha organizzato, la seconda prova a selvatico abbattuto autorizzata dall’ENCI, con in palio il CAC, riservata ai soggetti di allevamento italiano. In conformità di quanto previsto all’articolo due dello statuto sociale, è dovere dell’associazione vigilare e controllare lo stato della razza sul territorio ed inviare periodicamente una relazione all’ENCI. Considerando che ultimamente si è avuto un calo delle nascite ed un aumento considerevole di soggetti provenienti da altri Paesi europei, l’attuale consiglio direttivo del CIEB ha voluto testare, con una prova di caccia pratica a selvatico abbattuto, quella più vicina alla caccia, gli Epagneul Breton di allevamento italiano. La prova si è svolta in Toscana a Layatico, nelle riserve di caccia La Vallata e Layatico. Tre le batterie giudicate rispettivamente da Riccardo Acerbi Giorgio Bellotti e Daniele, Gaddini. Dalla relazione dei giudici, si à potuto notare, che i soggetti presentati, erano di ottima qualità non solo venatoriamente, ma anche morfologicamente, quindi si può certificare che l’allevamento italiano produce degli ottimi Breton, vorrei però evidenziare che i soggetti presentati nelle tre batterie, ad eccezione di uno, erano tutti allevati in Toscana, non è quindi stato possibile verificare la salute nazionale ma solo quella regionale. Ai vincitori di batteria, è stato donata una targa messa a disposizione dal CIEB Nazionale, mentre al miglior maschio e alla migliore femmina, il presidente della sezione Federcaccia di Fivizzano ha voluto premiare i vincitori con medaglia d’oro e diploma di merito .

CLASSIFICHE 1° Batteria zona Layatico 1° Ecc. Roki cond. Giuseppe Iacomini 2° Ecc. Vilma cond. Loreno Ancillotti 3° Ecc. Artù cond. Boschi Stefano 2° Batteria zona “La Vallata” 1° Ecc. Gipsi cond. Maurizio Aldovardi 3° Batteria zona “La Vallata” 1° Molto Buono, Fallinis Yoko cond. Marco Selmi

A selvatico abbattuto riservata ai soggetti di allevamento italiano Il diploma di merito con medaglia d’oro, è stato assegnato per i maschi a Roki condotto da Iacomini e per quanto riguarda le femmine a Gipsi condotta da Aldovardi. Giorgio Bellotti

A sx Aldovardi con Gipsi e Iacomini con Rocky, entrambi medaglia d’oro

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Affissi approvati dal Consiglio Direttivo e ratificati dalla FCI

Angelici A. & D’Ambrosio F. & Fabbri S. “Vacunensis” Setter Inglese Strada dei Colli 8 05036 Narni (TR)

Castellucci Chiara “di Collevento” Pastore Maremm. Abruzzese S.P. Stazione di Capranica km 4,650 01012 Capranica (VT)

Del Vasto Pasquale Andrea “Delvastus” Scottish Terrier Vico San Geronimo alle Monache 1 80134 Napoli (NA)

Barbello Michele “von der Alten Dingo” Rottweiler Via Fratelli Cervi 14 3000 Campolongo Maggiore (VE)

Cozza Veronica “United Kingdom” Rottweiler Via Guspini 28 00054 Fiumicino (RM)

Di Francesco Valentina & Chiroli Christian “Bushido No Torii Kensha” Akita Via Provinciale 85/A 54010 Montedivalli (MS)

Barbieri Valentina “Alba del Lupo” Cane Lupo Cecoslovacco Via per Marmirolo 40 42019 Scandiano (RE)

Cucini Paolo “Cucini’s” Segugio Maremmano Strada delle Lellere 53034 Colle di Val d’Elsa (SI)

Di Vita Giovanni “di Marsa’ Allah” Epagneul Breton Contrada Cozzaro 228/N 91025 Marsala (TP)

Bastianello Paola Sabrina “Levante Ponente” Akita Via Costabella 27 36020 Pozzolo di Villaga (VI)

D’Acunzi Gaetano “vom Haus d’Acunzi” Pastore Tedesco Via Porta Romana 66 84015 Nocera Superiore (SA)

Dibari Gianfranco “von Coppa Ranch” Pastore Tedesco Via Minervino 230 76121 Barletta (BT)

Beltrame Martina “Macaribò” Chihuahua Via Redipuglia 25 33019 Tricesimo (UD)

Dallavalle Luisa “Barone d’Asolo” Grande Bovaro Svizzero Via Gasparona 11 31011 Asolo, loc. Pagnano (TV)

Dirienzo Nunzio “von Haus Dircas” Pastore Tedesco Loc. San Vittore 23 12045 Fossano (CN)

Blason Eleonora “Christar Brightest” Bovaro del Bernese Via Borgo Lacchin 24 33077 Sacile (PN)

De Bartolomeis Francesca “di Donnafrancesca” Boxer Via dei Platani 3 33030 Varmo (UD)

Farfariello Selenya “di Casa Selly” Dobermann Via Piave 19 27041 Casanova Lonati (PV)

Boselli Aksamitova Vladimira “Jackerson’s” Jack Russell Terrier Via Giotto 352 35047 Solesino (PD)

De Franco Sheila “del Colle San Martino” Cocker Spaniel Ing. Via dello Stadio 30 00015 Monte Rotondo (RM)

Ferrari Andrea “di Casa Ferranath” Pastore Tedesco Strada Piccola Loc. Aclus 33035 Martignacco (UD)

Bruno Paola “von Haus Rudiae” Pastore Tedesco Via Contrada Li Mori 73023 Lizzanello (LE)

De Rose Corrado “Fiveroads” Parson Russell Terrier Via Cinque Vie snc 81051 Pietramelara (CE)

Fontanelli Marco “Bydanding” Cane da pastore Scozz P.L. Via delle Selve 12-14 56031 Bietina (PI)

Carretta Gian Luca “de la Suprema Chimera” Dogo Argentino Via s. Lucia 33/C 10077 San Maurizio C.se

De Vivo Anna “Quicksilver delle Isole Verdi” Cavalier King C.S. Via Piave, parco Isole Verdi 94 80011 Acerra (NA)

Galassi Alessandro “de El Vangal” Dogo Argentino Via Castello di Barcaglione 60015 Falconara (AN)

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Gallo Vito Donato “Spartan Warrior” American Staff. T. Via S.P. 20 Km 4 70021 Acquaviva delle Fonti (BA)

Mediati Jenny “Ragdoll House” Alano Via Tanaro 21 00040 Ardea (RM)

Selezione Cane Corso dei Negroni società agricola “dei Negroni” Cane Corso Via del Bertoletto 9 25017 Lonato del Garda (BS)

Genovese Barbara “dei Guerrieri d’Amelie” Pastore di Beauce Cascina Molino 2 13046 Lamporo (VC)

Messina Marcello “delle Cento Viole” Epagneul Breton Via Dego 42 00168 Dego (RM)

Silvestri Gennaro “Angrisan Bull” Bulldog Via Sant’Aniello 37 81050 Francolise (CE)

Giordano Michele & Ardolino Santolo “di Ardolino & Giordano” Mastino Napoletano Via Taverna Campanile 93 83024 Monteforte Irpino (AV)

Morgante Serenella “Adabundantiam” West Highland White T. Via di Pea 4 67100 L’Aquila (AQ)

Soc. Agr. Il Segugio di San Venanzio “di San Venanzio” Segugio Italiano 62010 Castel San Venanzo 1 62010 Serrapetrona (MC)

Gotti Valeria “Duckling Flower” Golden Retriever Via Sant’Edigio 11/Q 23900 Lecco (LC)

Ogliastro Stelio “Merito di Gilda” Bassotto p.d. Via Reg. Dogliano 44 14041 Agliano Terme (AT)

Spagnoli Roberta “del Bassranch” Bassethound Via Castellaccio 530 01036 Nepi (VT)

Krassoi Beata “del Cuore del Danubio” Boxer Contrada Acqualagna 2 60010 Ostra Vetere (AN)

Orselli Daria “della Corte del Re” Springer Spaniel Ing. Via bel Poggio 6/A 40026 Imola (BO)

Spina Luigi “Naspibulldogs” Bulldog Via S. Maria delle Grazie a Castello 119 80049 Somma Vesuviana (NA)

Lafera Antonella “Roshanto’s” Bouledogue francese Via Speranza 24 40133 Bologna (BO)

Palmacci Simona “Taigalab” Labrador Via Bocchi snc 04019 Terracina (LT)

Spinosa Raimondo & Spinosa Selene “della Banda Lagotti” Lagotto Romagnolo Frazione Capodonico 24 16043 Chiavari (GE)

Lorenzetti Laura & Polenti Marta “Polo Jack” Jack Russell Terrier Frazione Montesicuro 186 60131 Ancona (AN)

Panci Alessio “Bizzochi Joys” Beagle Via Trieste 12 00030 San Cesareo (RM)

Tidei Andrea “Fianensi’s” Setter Inglese Via Capodimonte snc 00065 Fiano Romano (RM)

Luciani Massimo “di Casa Luciani” Alano Via Picena 195/A 66100 Chieti (CH)

Piras Floria “Floryartpom’s” Spitz tedeschi Via Crimea 15 09134 Cagliari (CA)

Trombini Daniele & Trombini Marco “delle Vette Camune” Setter Inglese Via Dossi 7 25017 Lonato (BS)

Maietto Mauro “della Locanda del Lupo” Boxer Corso Cavour 229 05018 Orvieto (TR)

Sarnico Roberto “dei Nobilicrestati” Chinese Crested Dog Via 4 Novembre 73 25035 Ospitaletto (BS)

Turriziani Marilena “del Tempio Ciclopico” Alano Via Pozzo Marinaro 60 03010 Vico nel Lazio (FR)

Maraia Paola “All at Once” Chihuahua Via Mascagni 12 37060 Sona (VR)

Sartorello Stefano “Wild Stars Collection” Cavalier King C.S. Via delle Rimembranze 38/C 24028 Ponte Nossa (BG)

Vezzoli Mark “Gilmore Heels” Australian Shepherd Via Palestro 77 25045 Castegnato (BS)

Marchetti Jessika “Imperial Gordon’s” Setter Gordon Strada Folle 7 47025 Mercato Saraceno (FC)

Scarfì Massimo “Casa Nancy’s” Barbone Contrada Frandanese 96011 Augusta (SR)

Viano Giulia “Giugia’s” Dobermann Via Corte ai Neri 1 50054 Fucecchio (FI)

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successi all’estero ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it

DAL NUMERO DI MARZO 2017 SOLO SUCCESSI OTTENUTI DOPO IL 30 GIUGNO 2016

SWEET DELILAH THE AKITA QUEEN Akita Americano Speciale di Malta 19/11/16 Miglior Giovane e BOB Giudice Stefan Sinko Allevatore Nespola Roberta Proprietario Giovanni Trevisan

GOLIATH-IMHOTEP-LAND ROVER-ISABEAU “DEL CASTELLO DELLE ROCCHE” Alani neri GOLIATH DEL CASTELLO Campionato di Club Wels (A) 10/12/16 DELLE ROCCHE 1° BIS GRUPPI Alano nero Giudice Koroz e Ruker. Campionato di Club Wels (A) 10/12/16 Allevatore Alberto Malaguti 1° classificato Best in Show Proprietari J. Čelakovský e Ferdinand Rezek; József Kusz e EKati Kuszné Szücs; Danielle Python; S. Botto e M. Setaro

JOSEPH DEL BIAGIO Alaskan Malamute Expo di Wels (A) 10/12/16 3° classificato gruppo 5 Giudice Jorgen Hindse

Expo di Wels (A) 11/12/16 2° classificato gruppo 5

Giudice Dan Ericsson Allevatore Giuseppe Biagiotti Proprietario Maurizio Pizzolato 52

Giudice Körosz András Allevatore Alberto Malaguti Propr. J. Čelakovský e Ferdinand Rezek

ISABEAU DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Campionato di Club Wels (A) 10/12/16 CAC cl. Campioni Giudice Klaus Ruker Allevatore Alberto Malaguti Proprietario S. Botto e M. Setaro


successi all’estero

LOKAPALA & IUMA D’ISKANDAR Alani arlecchini Raduno di Campionato di Wels (A) 10/12/16 1° BIS Coppie

Giudice K. Rucker A. Korozs Allevatore Caroll e David Gattegno Proprietario Mario Castelli

GASPET EIRIK & VENUS Bassotti Kaninchen p/c Expo di Vrtojba (SLO) 13/11/16 1° BIS COPPIE Giudice Špela Židan Allevatore Allev. Gaspet Proprietario Sabrina Mauro

GASPET EIRIK Bassotto Kaninchen p/c Expo di Vrtojba (SLO) 13/11/16 1° classificato gruppo 4

IUMA D’ISKANDAR Alano arlecchino Raduno di Campionato di Wels (A) 10/12/16 2° classificata Best in Show

COSMO DI CASA BARTOLINI Boxer Expo di Dortmund Bundessiger del 14-16/10/16 2° classificato gruppo 2 Giudice Andrei Kisliakov

Expo di Vrtojba 13/11/16 1° classificato gruppo 2

Giudice John Williams Allevatore e propr. Stefano Bartolini

Giudice Rucker Klaus Allevatore Caroll e David Gattegno Proprietario Mario Castelli

Giudice Georgiy Onisenko Allevatore Allev. Gaspet Proprietario Sabrina Mauro

AKIRA PARUS Hannoverischer Schweisshund, Speciale di Ljubljana (SLO) 22/1/17 Juinor BOB - BOS Giudice Astrid Lundava Allevatore Andreas Sigismondi Proprietario Marco Del Prete

BREMBO D’EGITTO Cane da Pastore Bergamasco Speciale di Lubiana (SLO) 21/1/17 CAC-CACIB BOB Giudice Anna Albrigo Allevatore Roberto Biza Proprietario Maurizio Morbidelli

*AMIR Pointer Speciale Ajaccio (F) 14/5/16 2° classificato gruppo 7

Giudice C. Eymar- Dauphin Allevatore Salvatore Serusi Proprietario Francesco Garau *(Giunto per tempo in redazione)

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successi all’estero

GASPET GLADYS Bassotto Standard p/c Expo di Vrtojba (SLO) 13/11/16 2° classificato gruppo 4

SOPHIA Curly Coated Retriever Expo di Sempeter (SLO) 12/11/16 2° classificato gruppo 8

Giudice Andrzej Stepinski Allevatore Allev. San Francesco Propr. Riccardo Monzio Compagnoni

Giudice Georgiy Onisenko Allevatore Allev. Gaspet Proprietario Sabrina Mauro

ESTHER DE LA MAISON DE ALFAREE Dogue de Bordeaux Speciale di Lubiana (SLO) 21/1/17 Cl. Campioni CAC Giudice Bas Bosch Allevatore Enzo di Leo Proprietario Fabio Alaimo

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LUXURY LALALOOPSY DIAMANTE VIOLETTA JACK Jack Russell Terrier Expo Ohrid (BG) 14/8/16 3° classificato gruppo 3 Giudice P. Sasho Allevatore Violetta Jack Kennel Proprietario Kiskovski Kennel

ADONE Cane da Pastore del Caucaso Expo di Malta 19/11/16 1° classificato gruppo 2 Giudice Nedad Davidovic Allevatore Nicola Roberti Proprietario Antonino Treppiedi

WHITETAN INVERBRAE JAMBOREE Jack Russell Terrier Expo Lipica (SLO) 8/9/16 3° classificato gruppo 3

Giudice E. Mate Duran All. e propr. Maria Cristina Garbarino


RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI ACCESSO ALLA RUBRICA 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

AMIR Pointer Expo do Oristano 10/9/16 1° classificato Best in Show

successi in italia

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

THE MAGICIAN POPPER Alaskan Malamute Expo di Massa Carrara 8/1/17 3° classificato Best in Show Giudice Antonino La Barbera Allevatore The Magician Proprietario India Scavello

Giudice Hlebarov Antoan Allevatore Salvatore Serusi Proprietario Francesco Garau

THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d Expo di Bari 22/1/17 1° classificato gruppo 4 Giudice Jari Spagna Allevatore G. Pascarella Proprietario D. Silvestro

LUPO, FAUNO E IZABEL DI SANTAMARIA Cane da Pastore Marem. Abruz. Expo di Roma 3/12/16 1° BIS Gruppi Giudice Pietro Marino Allevatore e propr. Alfonso Cosentino

LUPO DI SANTAMARIA Cane da Pastore Marem. Abruz. Expo di Roma 3/12/16 1° classificato gruppo 2 Giudice L. Jancik Allevatore e propr. Alfonso Cosentino

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di marzo 2017 solo successi ottenuti dopo il 30 giugno 2016

WALLFUGH INK TO NIRENO PICTURE & WALLFUGH XMAS LULLABY Welsh Corgi Expo di Modena 6/1/17 1° BIS COPPIE

Giudice Monica Blaha Allevatore e prorietario Allev. Wallfugh

HERBERIENSIS HEAVEN HEIRESS Dalmata Expo di Massa Carrara 8/1/17 1° classificato gruppo 6 Giudice Giulio Bezzecchi Allevatore Francesco Ricchetti Proprietario Emilio Vacondio

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C L U B AMICI DEL BEAUCERON CAMPIONATO SOCIALE 2016 Nei giorni 22 e 23 ottobre 2016 si sono tenuti a Gazzola località Memoliano (PC) una prova di CANT e il tradizionale Campionato Sociale. La prova di CANT ha visto partecipare 27 cani interrazza di cui 14 Beauceron, giudicati dal Prof. Guidobono Cavalchini coadiuvato nel lavoro dal socio Andrea Fagnoni che si è prodigato per la riuscita dell’evento e al quale vanno i ringraziamenti per la sua preziosa opera: miglior Beauceron è stato dichiarato Matrix delle Ombre di Fuoco di proprietà di Roberto Roppo e Allevamento delle Ombre di Fuoco. Ancora al Prof. Guidobono Cavalchini è stato assegnato il compito di valutare, il giorno successivo, i 37 cani, provenienti dall’Italia e dalla Francia, che si sono disputati il Campionato Sociale e contesi i piazzamenti nelle varie classi, un doveroso ringraziamento al Giudice che onorandoci della sua presenza ha scrupolosamente spiegato i propri giudizi. Si ringraziano inoltre i commissari di ring Maria Teresa Berruti, Barbara Nardini, Francesco Pupillo per l’impegnativo lavoro svolto con grande efficienza e la consigliera Emanuela Copelli che si è prodigata nell’organizzazione dell’evento. Unico neo nelle due giornate è stato il tempo inclemente che ha disturbato lo la manifestazione senza impedirne il regolare svolgimento, né tantomeno spaventare i concorrenti che si sono presentati, con un solo assente, alla chiamata in ring. Il TROFEO “GIOVANNI BRUNO MOI” intitolato ad uno dei soci fondatori è stato assegnato a JUNE DARLING DES CONTES DE L’ABEUVAGE, miglior soggetto assoluto di proprietà della socia Christine Laviletti, il MEMORIAL “DUCK DES FLEURS NOIRES” a KEN DES GARDIENS DE ROME miglior maschio in classe libera allevato in Italia e il MEMORIAL “MABELLE DU DOMAINE DE BEAUVOIS” a LEA DES GARDIENS DE

BOB e BOS

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ROME miglior femmina in classe libera allevata in Italia. Due gruppi di allevamento si sono presentati in ring e sono stati premiati a pari merito: l’Allevamento della Corte di Clema con cinque soggetti e l’Allevamento di Vaudagne con tre soggetti. I riscontri positivi dei concorrenti ci spronano a lavorare con maggior impegno e passione per migliorare l’organizzazione per il futuro, affinché sempre più appassionati si possano avvicinare a questa meravigliosa razza, a tutti diamo appuntamento al prossimo Campionato Sociale 2017 CLASSIFICHE MASCHI CAMPIONI 1 ECC BOS C.S. SHEDAR TEO 2 ECC IAGO DELLE OMBRE DI FUOCO LIBERA 1 CAC KEN DES GARDIENS DE ROME 2 R/CAC JAGUAR HOEY DES CONTES DE L’ABEAUVAGE LAVORO 1 MB JACOB BLACK DELLE OMBRE DI FUOCO INTERMEDIA 1 ECC LEX LUTHOR DE SAINTE PETRONILLE 2 ECC LEEROY ARGENTE’ DE SAINTE PETRONILLE GIOVANI 1 ECC LENNON DE SAINTE PETRONILLE 2ECC LARS ARGENTE’ DES GARDIENS DE ROME JUNIORES 1MP MATRIX DELLE OMBRE DI FUOCO 2MP MORGAN LEONIDA DELLE OMBRE DI FUOCO FEMMINE CAMPIONI 1 ECC BELLATRIX 2 ECC DELOREN DELLA CORTE DI CLEMA LIBERA 1 CAC BOB JUNE DARLING DES CONTES DE L’ABEUVAGE 2 R/CAC LEA DES GARDIENS DE ROME

INTERMEDIA 1 MB LORIANNE DES GARDIENS DE ROME GIOVANI 1 ECC LAUREN BACALL DELLA CORTE DI CLEMA 2 ECC MARKYZE DE VAGORIA JUNIORES 1 MP MISS MISTIC CAMPIONE SOCIALE MASCHIO 2016 SHEDAR TEO All. Marzolino Dario. Prop. Ferrari Marco CAMPIONE SOCIALE FEMMINA 2016 JUNE DARLING DES CONTES DE L’ABEUVAGE All Leconte Prop. Laviletti Christine CAMPIONE SOCIALE GIOVANE MASCHIO 2016 LENNON DE SAINTE PETRONILLE All. Laviletti Christine Prop.Ramorino Mauro CAMPIONE SOCIALE GIOVANE FEMMINA 2016 LAUREN BACALL DELLA CORTE DI CLEMA All e Prop. All.to della Corte di Clema di Violino Clemente GIOVANE PROMESSA SOCIALE MASCHIO 2016 MATRIX DELLE OMBRE DI FUOCO All. All.to delle Ombre di Fuoco Prop.Roppo Roberto GIOVANE PROMESSA SOCIALE FEMMINA 2016 MISS MISTIC All Genovese Barbara Prop Laviletti Christine AMICI DEL BEAUCERON C/O VIOLINO VIA GIAMBONE 17 - BORGARETTO 10092 BEINASCO (TO) Tel. 011-3201112 Fax 011-3580701 info@amicidelbeauceron.it www.amicidelbeauceron.it

CLUB CANI COMPAGNIA Anno importante il 2017 per il Club Cani Compagnia: tre anni di attività dal rinnovo dell’ultimo Consiglio volati in un battito di ciglia, tre anni di iniziative e soddisfazioni che hanno lasciato un segno importante per la diffusione e divulgazione delle razze del IX Gruppo. Guardare avanti verso il futuro con un approccio sempre positivo e propositivo, mai cullarsi per un risultato ottenuto, ma piuttosto considerarlo il punto di partenza per raggiungere nuovi obiettivi: con questo spirito già il 22 gennaio 2017 il CCC vede convocata la sua assemblea elettiva in Arenzano, per interrogarsi e decidere sul futuro dell’associazione. La morsa del gelo e della neve che attanaglia specialmente il centro-sud della penisola, non impedisce ai Soci di giungere numerosi in rappresentanza di tutto il territorio nazionale, dalle regioni più lontane, come la Calabria, a quelle in cui la situazione meteo è decisamente proibitiva, come l’Abruzzo, ma accorsi pure Soci dalla Spagna, Svizzera e Francia. Dal canto suo la solare Liguria non risparmia agli ospiti un vento gelido e sferzante. Le numerose presenze che gremiscono la sala ad hoc predisposta presso l’Hotel Poggio, contribuiscono tuttavia a creare con la loro motivata partecipazione un’atmosfera calda e confortevole. Dopo il rinnovo delle tessere e il cambio delle dele-


C L U B

Un momento dell’assemblea. Il presidente Pietro Paolo Condò illustra il programma ad una platea molto attenta ghe, perfettamente in orario rispetto alla tabella di marcia, il Presidente uscente Pietro Paolo Condò procede con la lettura della sua relazione. Un discorso diretto e gentile, incisivo, a tratti fermo e tagliente; il Presidente si presenta ai soci senza inutili fronzoli, non ricama su quanto fatto di buono né minimizza su quanto migliorabile, ma semplicemente espone i fatti così come sono, come si conviene ad un leader che, dopo cinque mandati, non ha necessità di stupire la platea con effetti speciali, ma che trae la sua forza da dati e argomenti che oramai sono sotto gli occhi di tutti. La relazione si conclude con il ringraziamento ai consiglieri. Anche in questo caso appare evidente che non si tratta del solito atto dovuto. Al di là di ogni retorica e con la consapevolezza di aver creduto nella creazione e di fatto realizzato oltre che un gruppo affiatato una vera e propria Scuola, Pietro Paolo Condò rivolge un personale ringraziamento e le congratulazioni per il lavoro svolto ai “suoi” Consiglieri, collaboratori, confidenti, colleghi, spalle, amici... Un lungo scroscio di applausi è la miglior dimostra-

Tiziana Falcetti, Renata Bonino, Elena Faravelli, instancabili segretarie coinvolte nell’organizzazione dell’Assemblea

zione di apprezzamento da parte dei Soci riguardo la gestione del Club e di quanto finora fatto. Il discorso viene approvato all’unanimità. Si passa quindi a dar voce alle urne, e più che una singola voce, anche in questo caso si alza un coro. 235 i soci presenti, di cui 82 di persona e 135 per delega eleggono il nuovo consiglio del CCC: tutti i Consiglieri uscenti sono confermati, e nelle altre cariche alcune new entry: tre giovani ragazze pronte a dare con entusiasmo e competenza il loro contributo alle attività del Club. Che dire? Anche nel rispetto delle “quote rosa” il CCC si dimostra sempre attuale e all’altezza dei tempi!!! Alcune riflessioni in merito alla giornata: l’assemblea,

sempre partecipata, è stata per tutti i Soci un piacevole momento di scambio e incontro, ciascuno con le proprie istanze ed idee, ma tutti uniti nella consapevolezza di avere un ruolo fondamentale nella vita del Club. Dopo tanti anni, ormai ci si conosce un po’ tutti, ed anche le nuove leve percepiscono subito quell’atmosfera familiare che da sempre caratterizza il Club. “Con gli anni sono entrato molto in confidenza con tanti di voi, sono entrato nelle vostre case, parlando non solo di cani, ma di progetti, di figli, di cose belle e meno belle, talvolta portando nel mio piccolo qualche attimo di conforto ed è gratificante essere Presidente di un Club dove i Soci non sono solo un numero di tessera ma, oserei dire, amici di famiglia”, aveva detto Pietro Paolo Condò nella sua relazione pochi minuti prima, ed i numeri ancora una volta gli danno ragione. Il Club si muove titanico e compatto anche al momento del voto: non ci sono dispersioni, né sbavature, ma la ferrea volontà di proseguire su una strada già tracciata. Tracciata dai 249 soggetti che nel 2016 hanno omologato il titolo di Campione Italiano di Bellezza, dai 39 Esperti Giudici italiani e 43 stranieri provenienti da 23 Paesi che si sono avvicendati nel giudizio dei Raduni e Mostre Speciali, dal successo di iniziative come seminari e di tipo editoriale che hanno contribuito a diffondere la cultura e, di conseguenza l’amore, per i cani da compagnia a tutti i livelli: allevatori (amatoriali e di professione), storici e neofiti, semplici appassionati proprietari. Grazie CCC per tutto questo, e buon lavoro a tutti!!! Barbara Lococo CLUB CANI COMPAGNIA CASELLA POSTALE 72 16033 LAVAGNA (GE) Tel. 333-9263505 Fax 0185-377660 - 0184-235187 segreteria@clubcanicompagnia.it www.clubcanicompagnia.it

Il Consiglio uscente del Club Cani Compagnia rinnovato in toto

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C L U B ASSOCIAZIONE MAGYAR VIZSLA CLUB ITALIANO I VIZSLA DI MASERADA PROVA DI LAVORO SU SELVAGGINA NATURALE IN ZONA DOC SPECIALE VIZSLA - CAC MASERADA (TV) 29.01.2017 La prova speciale su selvaggina naturale in zona DOC in partnership con il Gruppo Cinofilo Trevigiano e svoltasi sugli splendidi terreni della ZRC “Medio Piave e Postumia apre la stagione 2017 delle prove di lavoro dell’Associazione Magyar Vizsla Club Italiano. Un inizio anno prestigioso che tutti noi ci ricorderemo a lungo, in compagnia di amici ed appassionati arrivati anche dalla Germania. Abbiamo infatti avuto l’onore ed il piacere di ospitare nella nostra Batteria tre soggetti tedeschi, due dei quali già conosciuti durante la 18° Coppa Europa Vizsla svoltasi lo scorso ottobre in Toscana ed appartenenti al Team della Germania. La mattinata è soleggiata ma freddissima, all’alba il termometro segna -7°C. I terreni gelati, la temperatura rigida unita ad una persistente siccità rendono durissima la prova, con una selvaggina assai scaltra ma che viene comunque reperita palesandosi utilmente nei terreni. L’area a noi destinata per la prova è la cosiddetta “Cava”, una zona di gerbidi asciutti contornati da un aspro fitto e da ammassi calcarei del bacino fluviale del Piave. Nove i Vizsla in batteria. I turni si svolgono con serena sportività sotto l’attento e preparato giudizio dell’esperto Omar Canovi, Giudice che abbiamo avuto l’onore di avere già come selezionatore ufficiale della nostra razza nel corso del 2016 e componente della nostra Commissione Tecnica. L’aria gelida taglia la vegetazione bassa e taglia i volti scoperti dei conduttori entusiasti di scendere in campo non meno dei loro bramosi ausiliari. Il gran freddo ed il ghiaccio mettono a dura prova i cani, i conduttori ed il Giudice. Ciò nonostante, la qualità dei soggetti concorrenti, la professionalità dei conduttori e Ia selvaggina presente, hanno consentito il manifestarsi di una classifica nutrita di una massima qualifica ed uno splendido turno di coppia finale. Capacità, rendimento e stile costituiscono, in sintesi lo scopo delle prove di lavoro ed è ciò che debbono verificare gli esperti giudici, in aggiunta alle qualità naturali dei soggetti partecipanti fra cui è compresa la capacità di apprendere gli addestramenti dell’uomo. E Maserada si conferma una palestra difficile e prestigiosa nella quale palesare la salute venatoria della razza, dimostrandosi il miglior banco di prova per la selezione del cane da caccia. La mattinata epiloga con la relazione del Giudice Canovi che qui riportiamo: “Inizio con i ringraziamenti al Gruppo Cinofilo Trevigiano e ad Edoardo Della Bella. Tutti gli anni vengo chiamato e molto volentieri vengo a giudicare qui a Maserada dove trovo un ambiente eccezionale e soprattutto una selvaggina vera, quella che non dà possibilità ai cani di poter sbagliare. Cani che su questa selvaggina, su questi terreni ed in

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Foto di gruppo

A sinistra 1° Eccellente BARU VON SCHIMBERG di Kai Steeg a destra 2° Molto Buono ELKO VON HENTSCHENRIED di Hans Aumann, al centro il Giudice Omar Canovi questo preciso momento dell’anno, devono saper dimostrare di avere tanta venaticità, tanto equilibrio e di saper servire nel migliore dei modi le esigenze di un cacciatore. Ma fondamentalmente Signori, la nota della caccia pratica è questa: riuscire a rilevare quei soggetti che in futuro andranno a riprodurre una discendenza che debba servire alle esigenze di un cacciatore. Risulta quindi difficile trovare un ambiente con un selvatico migliore di Maserada per poter attuare questo progetto, che è la finalità assoluta dei nostri cani. Oggi è una Speciale Vizsla, speciale di razza, e quindi ci soffermeremo anche sullo stato della salute venatoria del Bracco Ungherese. Io conosco bene questa razza perché sono tre anni che collaboro con loro nella Commissione Tecnica.

L’anno scorso ci siamo tolti anche una grande soddisfazione, quella di organizzare e vincere la 18° Coppa Europa, che è quindi un valore aggiunto per il Club AMVCI che in questo triennio sta lavorando, a mio avviso, in maniera ineccepibile. I soggetti a catalogo erano nove, tre dei quali sono venuti a trovarci dalla vicina Germania, un applauso per questi appassionati della razza. In linea di massima i soggetti che ho giudicato stamattina erano tutti nella nota del concorso. Per quanto riguarda la nota di ciò che ho visto stamattina voglio analizzare tre punti fondamentali sui quali in particolar modo noi italiani dobbiamo lavorare: ll portamento di testa; Le fasi di dettaglio;


C L U B roveto ed ha rispettato due fagiani che si sono involati perfettamente ubicati. Nel turno di coppia ha svolto un lavoro autonomo. Elko è un soggetto che è partito un attimino in sordina e si è andato a giudicare un punto in un paglione sull’estrema destra rispettando la correttezza al frullo. Nel turno di coppia ha svolto un lavoro autonomo. Grazie a tutti ed un in bocca al lupo per le prossime.” Anche noi ci uniamo ai ringraziamenti: innanzi tutto agli amici tedeschi che hanno affrontato un lungo viaggio pur di partecipare alla nostra Speciale, a Christl Aumann per lo splendido servizio fotografico che ci ha dedicato ed agli accompagnatori sempre disponibili. Un ringraziamento speciale va al Giudice Omar Canovi per la sua professionalità e disponibilità che ci ha da sempre riservato, ed al Presidente del Gruppo Cinofilo Trevigiano Edoardo Della Bella senza il quale l’AMVCI non potrebbe realizzare delle gare così qualitativamente importanti. Una nuova stagione di cimenti e di speranze sta affacciandosi alle porte per cui inviamo un caloroso in bocca al lupo a tutti! Mariella Michelon

Vizsla in corsa L’addestramento in fase di risoluzione. Al di là di queste tre componenti che sono sicuramente da migliorare, in linea di massima i cani che mi sono stati presentati stamattina sono stati tutti nella nota del concorso per servire nel miglior modo possibile l’esigenza di un cacciatore. La classifica che ne consegue è la seguente: vince con il

1° Eccellente a BARU VON SCHIMBERG condotto dal signor Kai Steeg 2° Molto Buono ELKO VON HENTSCHENRIED condotto dal signor Hans Aumann Baru è un ottimo soggetto venatoriamente parlando. Ha affrontato un gerbido ed un bosco nel migliore dei modi. A fine turno è andato in ferma lungo un

ASSOCIAZIONE MAGYAR VIZSLA CLUB ITALIANO c/o Poggini Frazione Montedoglio 19 52037 SANSEPOLCRO (AR) Tel. 335-6637690 segretario@vizslaclub.it www.vizslaclub.it

SHAR PEI CLUB ITALIANO MOSTRA SPECIALE 15/1/2017 PADOVA Giudice Gerhard A. Pollinger MASCHI LIBERA 1 R/ CAC CACIB EL YOC KAI Prop. Iolanda Bergagna All. Biondi de Ciabatti Ilaria 2 ECC RUBICK DEL PEODORORO Prop. E All. Del Peodoro di Zaro Gabriella INTERMEDIA 1 CAC CACIB BOS PACO RABANNE GOL KING FIRE Prop. Schettini Adriano All.Babcheva Yua JUNIORES 1 MP SHIRA VICTORY NEVER MIND Prop. Silvia Vannucci All. Matrai Victoria FEMMINE LIBERA 1 CAC CACIB BOB NO WAY DEL PEODORO Prop. e All. Del Peodoro di Zaro Gabriella 2 R/ CAC CACIB NELLY FURTADO I DRAGONI ORIENTALI Prop. Giulia Frate All. I Dragoni orientali di Bergagna Iolanda GIOVANI 1 ECC MIGLIOR GIOVANE FROM THE SKY DOWN DEL PEODORO Prop. e All. Del Peodoro di Zaro Gabriella JUNIORES 1 MP VIOLA I DRAGONI ORIENTALI Prop.e All I Dragoni orientali di Iolanda Bergagna

Padova. BOB e BOS SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O DAL ZOTTO LAURA VIA NORCEN 31 - 32034 PEDAVENA (BL)

Tel. 0439-303270 - Alt. 329-2117313 Fax 049-3006989 segreteria@sharpeiclub.it - www.sharpeiclub.it

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C L U B Legolas Des Loups De Mousette BIS Raduno Capb Erba

CLUB AMATORI PASTORE BELGA RADUNO ERBA PASTORI BELGI 10 Dicembre 2016 Giudice: Hana Pisarčíková (CZ) GROENENDAEL MASCHI CAMPIONI VALKOHAMPAAN BATTICUORE 1° ECC. BOB ALL: SERENA SAARIOKARI - PROP.: VASSALLO LAURA IL SIGNOR G DEI BACI DI DAMA 2° ECC. ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: COLLA ANDREA LIBERA GOTAN-G 1° M B ALL: ROSSI RAFFAELLA - PROP.: DAVIDE RATTO INTERMEDIA SWEET SUNSET LANCELOT OF THE LAKE 1° CAC ALL: TOGNOLO ROBERTA - PROP.: VALENTINA PEGORARO LAVORO KENO-G DI TORRE D’ARESE 1° CAC ALL: POLEDRI ENZO - PROP.: POLEDRI ENZO ICARO DES LOUPS DE MOUSETTE 2° R/CAC ALL: MASSIMO ADORNI - PROP.: STEFANINI ERALDO FEMMINE LIBERA ISOTTA-G DI TORRE D’ARESE 1 ECC. CAC/ BOS ALL: POLEDRI ENZO - PROP.: ROZZI GIAN FRANCO DHALIA-G DI COLFOSCO 2° R/CAC ALL: FOSCO FIORAVANZI - PROP.: GANDINI ALESSIO INTERMEDIA MARY POPPINS-G DELL’ALTA VIA 1° ECC. ALL: ALL.TO DELL’ALTA VIA - PROP.: COLOMBO LAURA FIORENZA VETERANI AFRICANERA-G DELL’ALTA VIA 1° ECC. MIGLIOR VETERANO ALL: ALL.TO DELL’ALTA VIA - PROP.: FRANZINI PAMELA MALINOIS MASCHI CAMPIONI IO CHE NON SONO L’IMPERATORE DEI BACI DI DAMA 1° ECC. ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: ALL. TO DEI BACI DI DAMA LIBERA LATIN LOVER DEI BACI DI DAMA 1° CAC BOS ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: MALCHIODI FLAVIO ITALO DU MAS DES LAVANDES 2° R/CAC ALL: MME AURIAN BERNADETTE - PROP.: PLAVAN FRANCO LAVORO BOURN 1° M B ALL: MARCO MANNARA - PROP.: BARIGGI CHRISTIAN

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GIOVANI LOUBARD DES SOLDATS DE KRIST ALE 1° B ALL: DES SOLDATS DE KRIST ALE - PROP.: SCASSA CLAUDIO BABY LEONIDA A P ALL: DAVIDE GHIZZONI - PROP.: SANTARELLI CLAUDIA FEMMINE CAMPIONI ITALIA LOVES EMILIA DEI BACI DI DAMA 1° ECC. BOB ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: BOLZONI ILARIA LIBERA JE NE SAIS QUOI DEI BACI DI DAMA 1° CAC ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: MAGLIONE ALESSIO LEONIE DES SOLDATS DE KRIST ALE BUONO ALL: DUFOUR ALEXA - PROP.: PARENTE STEFANO GIOVANI MA L’AMORE NO DEI BACI DI DAMA 1° ECC. MIGLIOR GIOVANE ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: ALL. TO DEI BACI DI DAMA LIFE IS BETTER WITH A MALINOIS DEI BACI DI DAMA 2° ECC. ALL: ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP.: COLLA ANDREA

JACK SPARROW DES LOUPS DE MOUSETTE 2° ECC. ALL: MASSIMO ADORNI - PROP.: STEFANINI ERALDO LIBERA LEGOLAS-T DES LOUPS DE MOUSETTE 1° CAC/BOB/BIS ALL: ADORNI MASSIMO - PROP.: DI GIACINTO MARTINA INTERMEDIA CAPITAN JACK SPARROW 1° M B ALL: BERTILLA SMANIOTTO - PROP.: DEL FEDELE RENATO GIOVANI MILLO 1° M B ALL: STEFANIA SALVEMINI - PROP.: CANELLA ALDO FEMMINE LIBERA JUMANJI DEL LOUPS DE MOUSETTE 1° CAC ALL: MASSIMO ADORNI - PROP.: GUGLIELMONE GABRIELLA INTERMEDIA LA VIE EST BELLE DES LOUPS DE MOUSETTE 1° ECC. ALL: ALL.TO DES LOUPS DE MOUSETTE PROP.: ADORNI MASSIMO LAVORO LUAVJAN’S LISBOA-T 1° CAC BOS ALL: PIETRO BOTTAGISIO - PROP.: BALLERINI LAURA

TERVUEREN MASCHI CAMPIONI LUAVJAN’S HIMSELF-T 1° ECC. ALL: BOTTAGISIO PIETRO - - PROP.: CHECCHIN BARBARA

CLUB AMATORI PASTORI BELGI C/O TROTTI ROSA VIA DEI VIGNO’ 22 21100 VARESE (VA) Tel. 335-405128 capb@legalmail.it - www.capb-club.com


C L U B SOCIETÀ ITALIANA PRO SEGUGIO CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI Ai sensi dell’art. 13 e 14 dello Statuto Sociale SIPS, si informa che l’Assemblea Generale dei Soci della Società Italiana Pro Segugio è convocata per sabato 22 aprile 2017, presso il Ristorante “Al Ponte Magno” – Strada Provinciale Staffolo Jesi, 15/b – Monte Roberto (AN), per le ore 13.30 in prima convocazione e per le ore 14.30 in seconda convocazione, con il seguente Ordine del Giorno: 1) Relazione del Presidente sulla gestione del 2016 2) Relazione sul bilancio consuntivo del 2016 3) Approvazione del bilancio consuntivo 2016 4) Programma attività da svolgere nel 2017 5) Approvazione bilancio di previsione 2017 Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto, i Soci dell’anno precedente, in regola con la quota sociale dell’anno in corso. Il Presidente Nazionale SIPS Dr. Vincenzo Ferrara SOCIETA’ ITALIANA PRO SEGUGIO Via Cavour, 56 26841 Casalpusterlengo LO Tel. 0377802414 - Fax. 0377802234 info@prosegugio.it

GRUPPO CINOFILO DI TERRA D’OTRANTO CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA Ai sensi dell’articolo 13 dello statuto è convocata l’assemblea ordinaria per l’anno 2017 c/o la sede del Gruppo Cinofilo di Terra d’Otranto in via B. Croce n 23 in Lecce il giorno 13 aprile alle ore 05.00 in prima convocazione e alle ore 19.00 in seconda convocazione con il seguente OdG: 1) approvazione bilancio 2016 2) determinazioni bilancio 2017 3) attività sociali 2017 4) elezioni consiglio

GRUPPO CINOFILO PROVINCIALE TERRA D’OTRANTO Via Benedetto Croce, 23 73100 Lecce gruppocinofilolecce@alice.it

Il Presidente Jari Spagna

SOCIETÀ AMATORI BRACCO ITALIANO

CLUB ITALIANO TERRANOVA CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DELLA SOCIETA’ AMATORI BRACCO ITALIANO Ai sensi dell’art. 14 dello Statuto Sociale SABI, si informa che l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Società Amatori Bracco Italiano è convocata per il giorno Domenica 11 Marzo 2017 presso l’Agriturismo A.M.A. Loc. Campogrande Vigolzone (PC) alle ore 9:00 in prima convocazione e alle ore 10:00 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno : 1) Elezioni Sindaco supplente; 2) Relazione del Presidente; 3) Resoconto economico-finanziario 2016; 4) Premiazione del Campionato Sociale, Trofeo Specialista e del Trofeo di Allevamento “Paolo Ciceri”; Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto, i Soci in regola con la quota sociale dell’anno in corso. Il Presidente SABI Cesare Manganelli SABI C/O FIDC PIAZZA LAGO BALANO 9 43125 PARMA Tel. 347-2619005 - Fax 0521-964341 www.ilbraccoitaliano.org

L’Assemblea Generale dei Soci del Club Italiano del Terranova è convocata, ai sensi dell’art. 13 dello Statuto Sociale, per il giorno di sabato 1 Aprile 2017 in Milano presso ENCI – Viale Corsica,20 – alle ore 9,00 in prima convocazione e, in seconda convocazione, per lo stesso giorno alle ore 11,00. In prima convocazione occorre la presenza, di persona o per delega, di almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto; in seconda convocazione l’assemblea è valida qualunque sia il numero dei soci presenti. L’Assemblea è chiamata a discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO: 1 - Relazione del Presidente. 2 - Approvazione del bilancio 2016 e del programma di attività 2017. 3 - Elezione di due Consiglieri, Collegio revisori dei conti, Collegio dei Probiviri. 4 - Varie ed eventuali. Lorenzo Giuliano Presidente Club Italiano del Terranova CLUB ITALIANO TERRANOVA VIA M. PAGANO, 17 - 73048 NARDÒ (LE) Tel. 331-5825706 - Fax 0832-791872 segreteria@clubitalianodelterranova.it www.clubitalianodelterranova.it

Recensione Elizabeth Marshall Thomas LA VITA SEGRETA DEI CANI Edizioni TEA Pensano i cani? Provano desideri e angosce, vivono gioie e amarezze, ambizioni e rimorsi? Per rispondere a queste domande Elizabeth Marshall Thomas ha osservato i suoi cani per oltre trent’anni, e lo ha fatto senza provare ad “addomesticarli”: ha offerto loro ospitalità, cibo e acqua, li ha seguiti nei loro lunghi vagabondaggi cercando di individuarne i pensieri e le emozioni, di scoprire quali fossero le leggi cui obbedivano. Il risultato di questa attentissima osservazione è racchiuso in questo libro, affettuosa “biografia” di undici cani, ognuno dei quali dotato di una personalità e di un carattere assolutamente unici.

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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 3 marzo 2017 – Anno 63°

DALLA SCOZIA ALLA THAILANDIA... CON AMORE

DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Dorella Bandini, Giorgio Bellotti, Marco Bologna, Angelo Cammi, Simona Cupelloni, Gabriele Dalle Mulle, Paolo Dondina, Daniela Floris, Renata Fossati, Pietro Garro, Valentina Gianferrari, Rodolfo Grassi, Nadia Maffeis, Maria Grazie Miglietta, Mario Musselli, Marco Ragatzu, Erica Recchia, Marina Rubick, Myrna Shiboleth ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori In copertina: Pastori Scozzesi a pelo lungo: Kiaro di Luna di Cambiano ed Elisir d’Amore Dellamonade. Foto Alessandra Rota. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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Da cinque anni percorre le strade di Chonburi, in Thailandia, e dà da mangiare a 80 cani abbandonati. Si chiama Michael Baines e ormai la sua è diventata quasi una missione di vita: i cani si fidano solo di lui e lo aspettano ogni giorno. È grazie a lui che riescono a sopravvivere in un Paese che non si interessa di loro. Ci sono anche stati casi di persone che hanno avvelenato i cani randagi, e per questo Baines porta sempre con sé dei flaconi di antidoto. Michael Baines è nato in Scozia e si è trasferito in Thailandia nel 2002. Nel Paese asiatico lavora come general manager di un ristorante. Ogni giorno percorre le strade della città e fa 17 soste, su tre diversi itinerari. Uno la mattina, lungo il tragitto per andare al lavoro: fa 9 soste e nutre una trentina di cani. Poi un altro dopo colazione, per

altri 35 animali. Infine, ne nutre 6 nel retro del ristorante e altri 5 nel tragitto per tornare a casa. Le razioni prevedono cibo secco, riso bollito e pollo o maiale. Una volta al mese, aggiunge una polvere che previene i vermi e le zecche. I costi sono sostenuti da lui o grazie a donazioni private. Tutto è cominciato con una prima cagnolina, che lo ha cercato nel retro del suo ristorante. «L’ho guardata negli occhi e sembrava dirmi “aiutami, sono affamata”. Così ho visto quanto questi cani sono amichevoli e quanto soffrono», ha raccontato Baines. Quando un cane ha bisogno di cure, Michael lo tiene nel retro del suo ristorante fino a che non si riprende. Poi trova una famiglia disposta ad adottarlo e, incredibilmente, ci è sempre riuscito.

Recensione Vincenzo Alberto Fiorelli BOXER tesi di una razza Book Sprint Editore “Dotato di un temperamento amichevole, allegro nel gioco e innocuo in famiglia, ma all’occorrenza diffidente verso gli estranei diventa un coraggioso difensore. Forza e nobiltà corrispondono al BOXER”


Whippet. Foto Letizia Folletti.

... di corsa verso la primavera!

Boxer. Foto Loris Battaglia.



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