Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 4 aprile 2017
CRUFTS POMERANIA CLUMBER KURZHAAR COPPA EUROPA
“organo ufficiale ENCI”
aprile 2017
editoriale
La cinofilia italiana ai vertici mondiali L’allevamento italiano ha conquistato il mondo nel decennale dell’Eukanuba World Challenge svoltosi al CRUTFS di Birminghan lo scorso marzo. Il Maltese Cinecittà Ian Somerhalder allevato da Franco Prosperi e Stefano Paolantoni si è aggiudicato l’ambitissimo Best in Show lasciandosi alle spalle ben 31 soggetti provenienti da tutto il mondo. Una vittoria strepitosa, considerando che l’accesso a questo Trofeo è frutto di una lunga serie di Best in Show ottenuti durante il precedente anno nell’ambito di esposizioni internazionali. Ogni nazione, attraverso il proprio kennel club, è rappresentata durante la finale dal soggetto più meritevole e quest’anno l’ENCI ha presentato il Maltese “Ian” che ha conquistato la scena con un portamento fiero ed elegante sovrastato dal lungo mantello bianco, incorniciato da un’espressione dolce e accattivante. Un soggetto nato e allevato in Italia, una razza che è parte integrante del nostro patrimonio zootecnico, della nostra storia e della nostra cultura cinofila. Un lavoro di selezione intelligente, frutto di anni d’esperienza che i nostri allevatori sanno evidenziare nelle esposizioni di tutto il mondo. A tale proposito, questa grande affermazione azzurra è proseguita durante le giornate del CRUFTS ad opera di altri allevatori italiani che si sono imposti all’attenzione del grande pubblico con diversi BOB. Tra di loro, ancora una razza italiana il Bracco Sobers Atticus dei signori Ahrens e Primavera che hanno bissato il traguardo del BOB con il Greyhound Sobers Achillea Karkati; successo e tanti flash per il Jack Russell Granlasco Simply A Beauty di Annalisa Marinelli, razza per la prima volta esposta al Crufts e per l’Irish Wolfhound Donnerhal della Bassa Pavese di Ludovica Salamon che oltre al BOB ha ottenuto un prestigioso 3° posto nel Hound Group. Questi soggetti, nati e allevati in Italia rendono grande la nostra cinofilia in tutto il mondo. A nome di tutto il Consiglio Direttivo, mi congratulo con tutti voi per il meritato successo, consapevole che l’opera di selezione è frutto di accurato lavoro e tanta passione. Dino Muto
SOMMARIO 4
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I Clumber nella foresta di Robin Hood 10 Linda Tyrrell
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Il principe dal mantello folto Loretta Forti
Come cambia lo Shiba Elettra Grassi Tutto Crufts minuto per minuto Paolo Dondina “Di te mi Fido” a Vilnius Maria Grazia Miglietta Notizie ENCI Educazione familiare Renata Fossati Bibi, un concentrato di affetto Gilda Besana Giovi... oltre la passione! Emanuela Carne In milletrecento a Biella Elena Ronchetta
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Hemingway firma il Derby Erica Recchia
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I Kurzhaar campioni del mondo Giancarlo Passini Coppa Europa. Belly è il migliore Marco Ragatzu Pastrone, Cabiria e gli standard Rodolfo Grassi I Segugi brindano col Pinot Gian Carlo Bosio Prove in Croazia: concorrenti, cani e starne di Zara Marco Ragatzu Ghibli fa suo il “Gramignani” Marco Ragatzu Gemma e le coturnici Marco Ragatzu
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Vercelli, Tibaldo vince il Best 34 Katia Morgante e Maurizia Bucaglino Bari, due piccoli sul grande podio Domenico De Giosa
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Due giorni da Retriever Alessandra Franchi
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CHI E DOVE
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I successi
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I club
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Gli allevatori
PER I GRUPPI CINOFILI
TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO
Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358
Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it Si ringrazia per la collaborazione
Giunge dalla Germania uno Spitz in miniatura
Il principe
dal mantello folto GERMANIA Il kennek club tedesco “Verband für das Deutsche Hundewesen” è Federato FCI. Ha sede a Dortmund, per visitare il sito web: www.vdh.de
La storia degli Spitz tedeschi è lunga e intricata sia dalla traduzione dei testi che dalla varietà delle taglie e dei colori; a questo proposito è bene specificare che la FCI riconosce un solo standard suddiviso per varietà di taglia così come segue: a) Wolfspitz/Keeshond 49cm +/- 6 cm b) Grande Spitz 46 cm +- 4 cm c) Spitz Medio 34 cm +/- 4 cm d) Spitz Piccolo 26 cm +/- 3 cm e) Spitz Nano/Pomerania 20 cm +/- 2 cm In questo articolo parleremo dello Spitz
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nano , da tutti conosciuto come Pomerania o Zwergspitz. Questa razza di origini germaniche è stata lungamente selezionata e portata al successo in Inghilterra per via di alcuni regnanti che se ne innamorarono e la fecero conoscere in tutta Europa ed anche negli Stati Uniti. I primi soggetti si fecero notare nel 1863 all’esposizione “Cremorne Gardens” di Chelsea (UK) dove furono esposti due Poms (diminutivo comune per definire la razza) Mike del signor Barnes e Beauty del signor McCarthy. Se consideriamo che il Kennel Club fu fon-
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Portamento fiero e carattere affettuoso. Una nuvoletta di pelo che ha conquistato le simpatie di molte famiglie in tutto il mondo. La controversia sulla definizione “Pomerania”
dato il 4 aprile 1873, si può notare che nel primo Stud Book prodotto nel 1874 dove erano elencate 40 razze di cani, una di loro era proprio il Pomerania. Alcune ricerche hanno dimostrato che già nel 1859 un primo Stud Book compilato da Frank Pearce, registrava la presenza record di 43 Poms. Tra gli allevatori più conosciuti di allora, si trovano i nomi di Harrington, il principe Maltzoff e Lines Turner. Nel 1891 fu costituito il Club di razza, presieduto da Miss Hamilton. Dopo 1874 inizia una nuova era per la razza a seguito dell’importazione dalla Germania di un soggetto di colore nero ad opera del signor Lender. Seguirono altre importazioni di soggetti tedeschi dalla regione del Wuerttemberg famosa per i cani Toy Spitz (Mannheimer o Zwergspitz). Albert Kull, esperto giudice, considerato un’autorità tedesca per la razza, già nel 1906 cerca di confutare il nome Pomerania, spiegando che nessun cane in realtà proveniva da quella regione, bensì antichi teschi di Spitz si trovano in gran numero in Svizzera, in tutta la Germania e soprattutto nel Wurtemberg nei resti di palafitte e nelle grotte. Pare che la questione risalga all’inizio del 1874, dato che per un periodo di circa venticinque anni in Gran Bretagna tutti gli Spitz furono classificati come Pomerianians. indipendentemente da
dove avessero avuto origine e di quali dimensioni o colore essi fossero. Nel 1906 Mr. Hicks (Segretario e Tesoriere del Pomerania Club) scrisse che la definizione di Pomerania non era ammessa dai tedeschi, i quali sostenevano come le loro razze nazionali dovessero essere definite Spitz. In realtà, ancora ai giorni nostri è comunemente definita “Pomerania”.
LE DIVERSE TAGLIE La razza, non era ancora ben distinta per via delle diverse taglie e colori che gli Spitz tedeschi presentavano, così Mr Hicks scrisse: “Questa razza di cane che noi chiamiamo Pomerania, è conosciuta con diverse definizioni sul Continente, per esempio: Spitz, Wolfspitz, Volpino, Lupino, Lulu e Pommer”. Si può pertanto concludere che gli antenati del moderno Spitz nano /Pomerania potrebbero essere tutte le razze sopra citate. Si ritiene che i più noti tipi di Spitz tedesco fossero il Pommer o Pommern Spitz, il Grauer Rheinischer Spitz ed i Toy Spitz provenienti dalla regione Wuerttemberg chiamato Mannheimer Spitz o Zwergspitz. L’ esperto tedesco Loewi, considerò che il Rheinischer Spitz (o Wolfspitz) era lo stesso cane noto agli olandesi come Keeshond. A quel tempo, il Pommer o Pomerania era tipicamente bianco, 5
anche se alcuni avevano aree crema dietro le orecchie. Nero, rosso e parti-color, erano rari. I più popolari erano i Mannheimer Spitz di colore nero. Nel 1898 lo Spitz tedesco è stato classificato in tre dimensioni (in Germania) che alla fine sono state suddivise in ulteriori categorie per taglia. Le piccole dimensioni erano rappresentate dal Mannheimer Spitz, sinonimo di Toy (Zwergspitz). Questa dimensione sarebbe oggi equiparata alle dimensioni del Kleinspitz. Il Principe di Galles nel 1891 né acquistò uno a Bad Homburg come regalo per sua figlia – Blackie - come veniva chiamato, pesava 4 libre. Al London Toy Dog Show nel 1886, organizzata dal Mr. Cruft, fu introdotta una classe per Pomeranians o Spitz, limitata ai cani “sotto 10 libre di peso”. Mr Cruft sembra aver dato una mano a promuovere la piccola dimensione! Fu anche notato un miglioramento nel carattere nei soggetti di taglia nana, molto più dolci e mansueti rispetto agli altri Spitz che mostravano un carattere più reattivo e nervoso. La razza ha trovato nel tempo ammiratori famosi di grande fama come il compositore Wolfgang Amadeus Mozart, Michelangelo e Giuseppina imperatrice di Francia che ebbero grande considerazione per questi piccoli cani definiti Loulou. Anche la regina Vittoria nel 1888, in viaggio in Toscana se ne innamorò, fondando un allevamento che ebbe come capostipite Gona, un Volpino italiano bianco.
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TAGLIA Spitz Nano/Pomerania: 20 cm +/- 2 cm, al garrese.
UN CANE PRIMORDIALE Albert Kull, nel 1898, definiva gli Spitz “una rappresentazione del cane primordiale” con qualità diverse da quelle comuni tra gli altri cani. “Non è un vagabondo né un cane servile; lui sa quale sia il suo posto e quali i suoi compiti. Egli deve sorvegliare la casa e la fattoria e seguire solo il suo padrone. Pertanto non tiene in alcun conto le altre persone e gli altri animali, anzi li considera degli intrusi, dei nemici da osteggiare. Quasi non conosce il sonno; il suo piccolo orecchio a punta percepisce ogni rumore e come una furia si precipita sul presunto nemico. Tutte queste qualità lo rendono il protettore e il guardiano delle case e delle fattorie, come nessun’altra razza di cani”. Lo stesso Kull scrisse che si distinguevano per le dimensioni: grande o carter di Pomerania; di medie dimensioni e nano di Pomerania quest’ultimo divenuto molto raro venne sempre più richiesto. Il Wolfspitz divenne il cane di guerra dell’esercito prussiano nel conflitto franco-prussiano; il Keeshond fu impiegato come cu-
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stode sulle chiatte in Olanda. Gli altri piccoli Spitz accompagnavano le carovane dei commercianti sia in Germania che in Italia (vedi Volpino italiano), mente le taglie nane erano perfette per case e giardini. Miss. Hamilton, famosa per Koh-I-Noor, un soggetto bianco di taglia grande, lo scovò nel Nord dell’Inghilterra mentre trotterellava accanto ad un carro che trasportava merci, montando la guardia in maniera diligente e incorruttibile.
VIVACE, FEDELE E SEMPRE ALL’ERTA Lo Spitz nano/ Pomerania può dare l’impressione di essere un cane che richiede molte attenzioni per via del suo mantello folto e vaporoso, in realtà è un cane robusto, molto vivace, sempre alla ricerca di nuovi giochi. È un compagno intelligente che non accetta tutto quello che gli viene imposto. Ama fare passeggiate , è curioso, intraprendente ed estremamente sensibile. Pretende molte attenzioni dal padrone e di essere coinvolto in ogni situazione famigliare. È affettuoso, leale, sempre attento, agile e pronto ad imparare. Sono cani di famiglia, né aggressivi né timidi e sanno adattarsi rapidamente a una vita in campagna o in appartamento. Data la piccola taglia, si adattano perfettamente alle persone che non hanno molto spazio a disposizione e sono ideali per le persone anziane che sono limitate nella mobilità. Non amano stare soli e quindi poco adatti a persone che lavorano fuori casa tutto il giorno.
COLORE Nero, marrone, bianco, arancio, grigio sfumato, altri colori. Spitz nero: nello Spitz nero, il sottopelo e pelle devono pure essere neri e il colore sulla superficie deve essere un nero brillante senza alcun bianco o altre macchie. Spitz marrone: lo spitz marrone dovrebbe essere uniformemente marrone scuro Spitz bianco: il mantello dovrebbe essere bianco puro, soprattutto senza alcuna traccia di giallo, il che accade spesso, specialmente sugli orecchi. Spitz arancio: dovrebbe essere uniformemente colorato nella sfumatura media della gamma.
Grazie al carattere intelligente e desideroso di imparare, il Pomerania si educare molto bene ed è quindi adatto anche per gli amanti dei cani con poca esperienza. Sono utili anche come cani da guardia poiché allertano il padrone ad ogni minimo rumore sospetto. Sono consigliati a famiglie con bambini con i quali sono gentili e premurosi. Una razza meravigliosa, facile da gestire che in Italia si sta diffondendo con soggetti di alta qualità per merito di allevatori attenti e sensibili. È tutelata dall’Associazione specializzata riconosciuta dell’ENCI denominata Club Italiano Spitz. Loretta Forti Foto Ra&Ma
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Esposizione valida per la qualifica del CRUFTS 2018
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FRIDAY, 16th June 2017 SUNDAY, 18th June 2017
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VENERDÌ, 16 giugno 2017 DOMENICA , 18 giugno 2017
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INTERNAZIONALE MEDITERRANOEAWN WINNER SH ENCI WINNER
PADIGLIONI DEDICATI AGLI EVENTI
ENCI WINNER 2017 PADIGLIONI 13/15 - 22/24
Qualifying shows for CRUFTS 2018
TITOLI
017” “ENCI WINuiNti EneRlla2manifestazione “ENCI WINNER” ai CACIB conseg no 2017 di domenica 18 giug
EAN WINNEneR MEDITERRAuiN ti nella manifestazio
giugno 2017 ai CACIB conseg INNER” di sabato 17 W AN NE RA ER IT ED “M ALIANO uono il CAC CAMPIONEggIT M/F che conseg assegnato ai so etti ni nelle tre manifestazio
PAVILIONS DEDICATED TO THE EVENT
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PAVILIONS 13/15 - 22/24
GIOVANE PROMESSA ENCI
assegnato ai soggetti M/F che conseguono il 1° ECCELLENTE in classe giovani nelle tre manifestazioni
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assegnato ai soggetti M/F che conseguono il 1° MOLTO PROMETTENTE in classe juniores nelle tre manifestazioni
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ENTE NAZIONALE DELLA CINOFILIA ITALIANA
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INGRESSI VISITATORI RECEPTION PADIGLIONI PRINCIPALI PUNTI DI RISTORAZIONE SALE RIUNIONI UFFICI SEGRETERIA MOSTRA TUNNEL COLLEGAMENTO IN QUOTA
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Il più grande degli Spaniel tra lavoro e famiglia
I Clumber nella foresta di Robin Hood REGNO UNITO “The Kennel Club” ha sede nel quartiere Piccadilly di Londra. Non è Federato FCI, è indipendente. Pe visitare il sito web: www.the-kennel-club.org.uk
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Francia e Inghilterra sono la nazioni che hanno dato i natali alla razza anche se, come spesso accade, la memoria antica si perde nel tempo tanto che ai giorni nostri è sotto il patrocinio della Gran Bretagna, inserita nel Gruppo 8 della FCI, essendo il Cluber Spaniel un cane da cerca. Sbarcato nel Regno Unito oltre 250 anni fa, prende il nome da “Clumber Park” nel Nottinghamshire, località dove risiedevano i Duchi di Newcastle. Qui la razza ebbe molta notorietà, tanto che il 2° Duca di Newcastle Henry Fiennes Pelham-Clinto (succedette al titolo nel 1768) che vantava un’ amicizia con il Duca di Noailles, si sentì raccontare una vicenda secondo la quale alcuni soggetti francesi vennero portati in Gran Bretagna per sfuggire alla Rivoluzione, ma di ciò non si ha riscontro nei documenti
che invece attestano che nel 1760 i primi Clumber vennero importati e portati a Cluber Park. Secondo alcuni ricercatori invece, la razza era presente a Clumber Park già da molti anni prima con soggetti discendenti degli originali Blenheim, utilizzati per scopi sportivi già da diversi secoli. Le importazioni sarebbero quindi state utili per aumentare il patrimonio genetico e produrre uno Spaniel più forte, più lento, adatto per la cerca nel sottobosco della foresta di Sherwood. Pare che a quei tempi non fossero addestrati a riportare la selvaggina. PESO Peso ideale:
Maschi 29,5 – 34 Kg Femmine 25 – 29,5
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Famose le mute che in passato cacciavano nella foresta di Sherwood. Lento e instancabile ha un carattere giocoso che mantiene per anni. La tutela del Kennel Club
La diatriba si sposta anche sul famoso dipinto ‘Return from Shooting’ (Francis Wheatley, 1788) dove i tre Spaniel raffigurati sono stati descritti come “springers or cockflushers”, mentre l’ultimo Duca di Portland ha sempre sostenuto che avrebbero dovuto essere chiamati Welbeck Spaniel come quelli che la sua famiglia da molti anni possedeva, e in numero maggiore rispetto a quelli di Newcastle. Altre personalità che hanno allevato la razza sono stati i Duchi di Norfolk, Northumberland, Sunderland, Westminster, Manchester e Bedford e molti altri Marchesi e Conti. Molti reali hanno ammirato la razza ed alcuni soggetti furono di proprietà del principe consorte, Edoardo VII e Giorgio V. Nel primo Kennel Club Stud Book del 1874, sessantacinque Clumbers sono stati menzionati e la razza è rimasta abbastanza
stabile durante l’inizio del XX secolo. Nel 1904, quaranta appassionati membri de Clumber Spaniel Club si incontrarono per stabilire i parametri morfologici e definire uno standard che più tardi sarebbe stato riconosciuto dal Kennel Club. Le Guerre mondiali e la crescita delle industrie portarono alla scomparsa di molte residenze di campagna e tenute sportive, ma la razza riuscì a sopravvivere per merito dell’aumento delle mostre canine e la richiesta di soggetti con pedigree. Negli ultimi cinquant’anni, molti allevamenti hanno proliferato
MANTELLO PELO abbondante, fitto, serico e diritto. Arti e petto ben forniti di frange. COLORE preferito il corpo interamente bianco con macchie color limone; ammesso l’arancio. Macchie leggere in testa e lentiggini sul muso.
operando una buona selezione della razza ma purtroppo, molti di questi non ci sono più. Probabilmente la più grande influenza sulla moderna selezione del Clumber è stata opera del compianto Rae Furness (Raycroft). Nel 1954 Rae acquistò una femmina da Brian Gent (Thornville) come cane da compagnia. Furness era famoso nel mondo per i suoi Setter irlandesie la storia vuole che un giorno, durante un Dog show qualcuno lo sfidò a migliorare la razza Clumber e lui, raccolse la sfida allevando e selezionando cuccioli della sua prima femmina… e il resto è storia e i suoi successi sono stati riconosciuti a livello internazionale. In quel periodo, molti furono gli appassionati d’oltremare desiderosi di acquistare soggetti dal Regno Unito e molti Clumber furono esportati in tutto il mondo. Negli ultimi anni, invece, la razza è poco rappresentata anche nel Regno Unito (definita dal Kennel Club una razza da proteggere) e la tendenza si è invertita con importazioni di soggetti d’oltreoceano .
INDOLE Il Clumber è un grande spaniel con soggetti maschili che possono raggiungere i 34 kg, considerato il suo peso si può affermare che il Clumber è un cane molto attivo. 11
Ha una caratteristica espressione pensierosa e gentile, una grande testa quadrata, e gli occhi mostrando la palpebra inferiore è un po’ allentata. Poco adatti alla vita in appartamento, non amano stare soli e annoiandosi, potrebbero diventare distruttivi. Hanno bisogno di esplorare l’ambiente con lunghe passeggiate adatte alla loro età, senza sforzi e senza salti. Da cuccioli, necessitano di una buona e abbondante quantità di cibo (la taglia lo richiede), di una buona razione di sonno e di una educazione diluita nel tempo, senza affaticarli troppo, aumentando gli esercizi dopo i sei mesi d’età per evitare problemi alle articolazioni.
Ha un solo scopo nella vita: quello di compiacere il suo padrone, e così è diventato anche un ottimo riportatore. La maggior parte dei Clumber sono felici di lavorare in acqua al pari dei Labrador. Data la loro indole pacifica e gentile, attualmente sono impiegati anche in attività sociali come la pet therapy. Si adatta bene con gli altri pet e con cani di altre razze ed è facilmente addestrabile. In generale, la razza ha una lunga prospettiva di vita; sempre fedele al suo padrone, si mostra giocherellone come un cucciolone sino ai due/tre anni d’età.
IL LAVORO Il Clumber Spaniel è un cane molto istintivo sul campo di lavoro e pur non essendo veloce come gli altri Spaniel più leggeri di lui, è imbattibile nell’esplorare il fitto sottobosco, avanzando come fosse un carrarmato. Il suo lavoro originario è sempre stato quello del battitore, e una muta di questi grandi cani deve essere stata uno spettacolo meraviglioso.
OCCHI Puliti, di color ambra scuro. Gli occhi pieni e chiari sono altamente indesiderabili. Accettabile un po’ di congiuntiva visibile, ma senza esagerazione. Esenti da evidenti problemi oculari.
PICCOLE CONTROINDICAZIONI È un insostituibile cane da compagnia ma presenta alcuni svantaggi. Ha un mantello con molto bianco ed al suo pelo che rasenta il suolo si attacca spesso molto fango. Deve essere spazzolato e lavato di frequente per mantenere un mantello sano e splendente, specialmente se lavora. È consigliabile controllare che tra le dita dei piedi non si formino nodi che andrebbero subito tagliati; gli occhi e le orecchie vanno tenuti costantemente puliti. Ha la tendenza a sbavare ed è anche molto bravo a russare! Nelle patologie genetiche sono inclusi problemi di displasia dell’anca e agli occhi come entropion e ectropion. Il Clumber è anche noto per il suo spirito indipendente, tanto da sembrare spesso ostinato e testardo. Linda Tyrrell 12
Modificato lo standard dopo 84 anni
Come cambia lo Shiba GIAPPONE Il “Japan Kennel Club” ha sede a Tokyo. È Federato FCI. Per visitare il sito web: www.jkc.or.jp
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Come un fulmine a ciel sereno a febbraio il mondo per lo Shiba è cambiato: lo standard FCI cambia, muta, evolve, si aggiorna radicalmente. Cambiamento inatteso ma ottimo: attese invece, erano le modifiche puntualmente fatte dal JKC (Kennel Club Giapponese) e ratificate il giugno scorso dalla FCI. Le modifiche sono sostanziali non già nei contenuti, ma nella forma: molte cose fon-
damentali vengono esplicitate nel nuovo standard, non lasciando più su alcuni punti fondamentali un range di interpretazione forse troppo ampio e discrezionale. Chi ha sempre utilizzato lo standard del 1932 come riferimento interpretativo dello standard in vigore fino a febbraio di quest’anno non troverà alcuna novità, diversa situazione per chi non abbia utilizzato questo testo per gli approfondimenti
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lezioso. Il nuovo standard aggiunge ex novo anche indicazioni per quanto concerne la descrizione degli arti e gli angoli dell’anteriore: “l’angolo scapolo omerale deve essere moderato”, e “i metacarpi leggermente flessi”, “la coscia ampia e ben sviluppata”. Gli arti e le proporzioni del corpo devono quindi esprimere “una andatura brillante e veloce”, cosa che non potrebbe avvenire con proporzioni diverse. Lo Shiba non deve mai avere un movimento lento , pesante con poca presa di terreno. Lo Shiba esprime una andatura tipica dei cani da caccia : forza, resistenza, velocità ed agilità sui terreni montuosi, cosi come descritto dallo standard. Anche la taglia subisce un “restyling”. Si torna alle classiche taglie definite nello standard del 1932: 39,5 cm(con tolleranza di +-1,5 cm) per i maschi 36,5 per le femmine (con tolleranza di +-1,5 cm). Di fatto viene ridotto di mezzo centimetro la taglia massima, pertanto i cani intorno ai 42 cm escono definitivamente di scena. Attenzione comunque a non valutare la taglia dalle semplici dimensioni: molti soggetti fisicamente vigorosi e dal manto sontuoso, potrebbero sembrare più alti di quel che sono in realtà. Bisogna rammentare sempre che lo standard descrive un cane robusto e adatto alla caccia, pertanto se il cane pesante e linfatico non è corretto, altrettanto vale per il cane troppo sottile ed esile. Anche la descrizione della testa subisce modifiche sostanziali.
Ridefinito il colore sesamo e la forma degli occhi. Escluse le pezzature nei punti chiave, quali: colore, testa, occhi, arti. Il nuovo standard, se vogliamo, è in realtà il più vecchio, ovvero è più intransigente e più allineato alla “dottrina nipponica” da sempre in vigore nei circuiti cinotecnici della madrepatria, e di fatto riprende appieno lo standard degli anni trenta. Questo sembrerebbe rappresentare un’esigenza di ricondurre il tipo della razza alla sua identità originale e forse sembra un po’ un richiamo alla eccessiva occidentalizzazione di certi aspetti quali espressioni troppo dolci o sorridenti, arti troppo corti, tronchi troppo quadrati. Nulla che non sia già stato rilevato e scritto più volte negli anni nelle pubblicazioni nipponiche o americane. Bisogna innanzitutto recuperare la consapevolezza della funzione: se è vero che il tipo è legato indissolubilmente a questo aspetto, è da qui che bisogna partire per comprendere lo standard. Lo Shiba è un cane da caccia di montagna per la piccola selvaggina. Nello specifico esegue un tipo di caccia assimilabile a quella del segugio, quindi come dice lo standard il cane deve essere “ben proporzionato, con buona ossatura e muscoli ben sviluppati. Forte costituzione. Bel movimento veloce e sciolto”. In conseguenza di ciò, lo Shiba non può essere né un cane leggero e lezioso né linfatico e pesante; tantomeno gli arti potranno essere cosi corti da impedire un efficiente e veloce movimento, caratterizzato da resistenza tipico di tutti i cani da caccia che abbiano la funzione di seguire, anche per chilometri e su terreni scoscesi, la selvaggina. In tal senso viene anche ribadito che la proporzione importante è e rimane quella del tronco: 11/10. Va da se che i cani quadrati potranno anche essere esteticamente accattivanti per quanto concerne la bellezza convenzionale, ma non corretti dal punto di vista del tipo e dello standard. Lo standard sancisce ora che il tronco deve avere “la linea inferiore leggermente risalente”, pertanto i tronchi “a tubo” risultano non corretti. Questo ancor di più riconferma quanto descritto nell’incipit circa l’apparenza generale, ovvero la descrizione di un cane forte e robusto ma anche agile e atletico, mai pesante o
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Particolare attenzione va data all’espressione e agli occhi. Lo standard attualmente in vigore finalmente esplicita due requisiti fondamentali : “gli occhi devono essere triangolari, non troppo piccoli”, ne consegue che diventano penalizzanti gli occhi a fessura. Inoltre viene sancito che “l’angolo esterno deve essere più alto di quello interno”, ovvero l’inclinazione dell’occhio deve essere evidente. Questo porrà interessanti problemi in selezione: è molto facile dare inclinazione sul’occhio stretto/ a fessura, molto meno selezionare questo elemento in rapporto alla giusta dimensione. C’è da dire che negli ultimi 5 anni sono stata spesso ai raduni in Giappone, anche tre volte in un anno, e per quanto concerne la selezione sull’ occhio non piccolo, ma anzi ben aperto e di rilevante inclinazione, il trend era già da tempo evidente e consolidato. Il nuovo standard non fa che ratificare questa scelta di selezione estendendola a tutto il mondo shibista. Sul fronte del colore il nuovo standard da un bel colpo di spugna ai carbonati e definisce inequivocabilmente il sesamo. Chi ha seguito con attenzione le native nipponiche ben sa che il sesamo è unicamente quel mantello in cui le punte del pelo nero sono distribuite omogeneamente su tutto il corpo (fatta eccezione per le zone dove è presente l’urajiro) e con una densità tale da non macchiare il mantello o da essere cosi rado da rientrare nella casistica della semplice carbonatura. È pure vero che il fenotipo sesamo potendo avere due differenti espressioni genetiche e non meno di 6 fenotipi differenti sulle basi citate dallo standard (sesamo, sesamo rosso, sesamo nero) rimane il colore più difficile in selezione e in teoria nel giudizio. In realtà il nuovo standard circa il sesamo recita: “un bilanciato mix di peli neri, rossi e bianchi sull’intero corpo”. Pertanto i soggetti che presentino solo qualche zona, classicamente il dorso, o la coda o anche tutto il tronco senza la testa, non rientrano a nessun titolo nel sesamo e pertanto non devono essere giudicati e valutati come tali. Questa correzione apportata nel nuovo standard porta a dare un taglio netto con la vecchia tradizione europea che tendeva a classificare come sesamo ogni soggetto rosso che avesse zone picchiettate di nero più o meno estese. In realtà riconoscere un vero sesamo è quanto mai semplice: esso avrà il sesamo dalla testa (il minimo è la veletta da vedova, cosi come viene definita la zona sesamo della fronte, la perfezione è l’intera maschera) alla punta della coda su tutto il corpo equamente distribuito. L’urajiro tenderà ad avere come espressione fenotipica dominante il disegno tipico del nero , a cui questo colore è particolarmente legato in selezione. Pertanto nel sesamo ben selezionato ritroveremo il papillon e le ali di mosca sul petto, la gola , l’interno degli arti la pancia, la coda, come zone di espressione dell’urajiro. Il sesamo rosso, invece, avendo spesso una forte influenza di questo colore, non solo avrà una forte base rossa come recita lo standard, ma tenderà ad esprimere anche il tipico urajiro del rosso, e spesso sarà carente della maschera completa(ovvero avrà solo la veletta da vedova).
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In ogni caso il sesamo, secondo la dicitura del nuovo standard, è solamente il mantello che esprime il goma (sesamo) sull’intero soggetto, ovvero dalla testa alla coda, in ogni zona del corpo non coperta da urajiro. I soggetti che non rientrino in questa casistica andranno valutati come rosso e nel caso penalizzati in proporzione alla rispondenza o meno di tale colore. Fra i difetti gravi il nuovo standard inserisce inoltre il pinto, ovvero la pezzatura. Questo grave difetto di colore è adesso chiaramente e gravemente penalizzante. Quando l’estensione dell’urajiro è tale da far rientrare un soggetto nel pinto? Classicamente e tradizionalmente si ritiene questo quando sugli arti l’estensione supera il gomito e il garretto negli arti e l’estensione del bianco sul petto arriva sin’oltre le spalle. Chiaramente è pezzatura ogni macchia bianca che si trovi nelle zone obbligatoriamente colorate: sul tan nel nero per esempio, oppure sul collo o sulla schiena e cosi via. Fra i difetti gravi viene inserito, addirittura al primo punto come importanza, la penalizzazione grave della mancanza di dimorfismo sessuale. Questo è coerente con le modifiche apportate in questo grosso restyling dello standard FCI. Si può supporre Mantello color sesamo che la riduzione di taglia possa tendere a spingere la selezione verso soggetti piccoli ma poco mascolini o viceversa. Pertanto bisogna dare attenzione e il giusto peso a questo aspetto, sancito con tanta forza dallo standard FCI. Un rammarico rimane per quanto concerne questo restyling. Se fra i difetti gravi viene inserito una chiusura anche solo leggermente imperfetta, e nelle squalifiche viene rimarcato il grave enognatismo o prognatismo, nessuna penalizzazione può essere data per la mancanza di numerosi denti. In questo elemento lo standard si riconferma estremamente “tollerante”, mentre per quanto concerne il controllo della chiusura, che deve essere perfettamente a forbice, assume i contorni di una missione di primaria importanza. In questo , opinione mia personale, trovo una incongruenza: ritengo sarebbe stato importante almeno cominciare ad inserire un limite ai denti che possono mancare senza penalità. In conclusione la mia personale opinione è estremamente positiva per quanto concerne il restyling dello standard dello Shiba, per le indicazioni chiare che vengono date e per i molti problemi interpretativi che vengono risolti. Certo è difficile pensare che il mondo possa cambiare da un giorno all’altro: per molto tempo ci saranno ancora molte persone per cui una schiena nera definisce un sesamo, o che trova “bello” un cane magari un po’ troppo quadrato. Ma man mano che questo standard nel tempo, magari anche su lungo periodo, con pazienza , diverrà sempre più l’unico standard di cui ci si ricordi o a cui ci si riferisca, non potrà che produrre giovamento nella selezione della razza. Pertanto: benvenuto Shiba 2.0. È ora di accogliere un nuovo futuro! Elettra Grassi
NOTIZIE DALL’ESTERO - APRILE 2017
TUTTO CRUFTS
MINUTO PER MINUTO a cura di Paolo Dondina
Maltese CINECITTÀ IAN SOMERHALDER di Franco Prosperi. Vincitore EUKANUBA WORLD CHALLENGE (VRDnal Photo) Come promesso in tempo (quasi) reale siamo in grado di fornire al lettore notizie e risultati della più importante Esposizione Canina al mondo, quest’anno alla sua centoventiduesima edizione. Più che probabilmente la più riuscita di tutti i tempi con il patrocinio e il controllo del KC e l’organizzazione affidata a molte persone esperte e super specializzate, coordinate dal Presidente di Crufts Mr. Gerald King, l’onnipresente infaticabile, determinato quanto cortese ambasciatore della cino-
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filia anglosassone. La prima manifestazione si tenne nel 1891 per impulso e grande impegno finanziario di Mr. Crufts. Pensate che erano presenti già allora ben 2432 cani di 26 razze riconosciute. Quest’anno i cani iscritti, come già comunicato, erano circa 22.000 con pochissimi assenti. Di questi, i cani dall’estero erano circa 3.500 e gli stranieri dunque tra proprietari, conduttori e supporter hanno superato la cifra di ben quattro mila persone. Quest’anno si è parlato al Crufts in almeno
trenta differenti lingue, dal giapponese al finlandese, dal russo al cinese, dallo sloveno al portoghese, anche per l’apporto di circa 30 Nazioni aderenti alla FCI che partecipavano ospiti del Crufts con i loro rappresentanti a quattro zampe, al Trofeo Eukanuba (in palio una grande coppa simboleggiante il globo terraqueo e premi in denaro consistenti ai primi tre assoluti premiati). La manifestazione, come ormai da molti anni si è svolta in quattro giornate, dal giovedì 9 alla domenica 12 di marzo. Il giovedì e il sabato sono state giornate esaltanti per gli italiani presenti, come si è visto, numerosissimi e con bellissimi cani, a volte ingiustamente ignorati o sottovalutati. Nel raggruppamento degli Hound (Segugi, Bassotti e Levrieri), negli Irish Wolfhound la parte del leone (meglio della leonessa) l’ha fatta Ludovica Salamon che ha vinto sia nei maschi (CC e BOB) che nelle femmine (CC e BOS), eguagliando un record che risale ai primi anni ‘60. Ma la vittoria è ancora più esaltante se si considera il numero degli iscritti ben oltre il centinaio (calcolati gli assenti) provenienti da tutto il mondo, non solo quindi del Regno Unito e Irlanda! I due cani incoronati sono il Ch. Europeo e Italiano DONNERHALL DELLA BASSA PAVESE. Ricordo che in classe libera è arrivato secondo il Ch. It. KAIL DELLA BASSA PAVESE (del Dott. Agnoli). Il giovane maschio BOB di Ludovica in un gremitissimo e qualificato Raggruppamento Hound ha conquistato nel pomeriggio il titolo “onorario” di miglior cane italiano presentato al Crufts 2017, allorché il giudice inglese Graham Hill gli ha assegnato il terzo posto dietro il Gran Griffon Vendeen di proprietà olandese e la Whippet inglese, migliore di razza su oltre 300 cani. Un’altra grande vittoria di un cane italiano in questo Raggruppamento al Crufts (Giudice Gilberto Grandi, unico italiano invitato al Crufts 2017) è quella dell’allevamento Sobers di B. Ahrens e P. Primavera che con la Greyhound femmina SOBERS ACHILLEA KARKATI di soli 17 mesi ha
NOTIZIE DALL’ESTERO - APRILE 2017
Nova Scotia Duck Tolling Retriever JAVAHILL REDHOT SHOWOFF2 DEL VECCHIO MULINO dell’Allevamento WHYMARK’S. BOB
i nostri
Cani
Anno 63 num. 4 aprile 2017
Jack Russell Terrier GRANLASCO SIMPLY A BEAUTY di Annalisa Marinelli. BOB
L’allevamento italiano conquista importanti risultati anche nei Raggruppamenti vinto il BOB nella razza. Questa tipica e solida giovane femmina ha battuto cani famosi tra cui il cane dell’anno norvegese 2016 e altri campioni (n. 79 presenti). Sempre il giovedì ha vinto il Kerry Blue (CC e BOB) di Roberto Tasselli, al quarto posto assegnatogli dal giudice del Raggruppamento Don Munro. Il cane si chiama Ch. It. DANDY BLACK AND BLUE JUST OF BALBOA. Questo, stando ai risultati ufficiali, lo pone al secondo posto “onorario” tra tutti i cani italiani presenti quest’anno. So che molti penseranno che quel “primo” e “secondo” forse non erano i più tipici e i più in forma tra tutti gli altri cani di proprietà italiana ma negli sport, come il nostro è, i risultati sono quello che sono. Non possono essere mai disattesi e
Irish Wolfhound DONNERHALL DELLA BASSA PAVESE di Ludovica Salamon BOB - 3° classificato Hound Group 19
1º al Best in Show: SH CH AFTERGLOW MIAMI INK Spaniel (American Cocker). Dog Owner: MR J & MR R LYNN & DA SILVA vanno sportivamente accettati. Sempre nei Terriers una giovane eroina della razza è italiana al 100%, per nascita, affisso e proprietà, intendo, la Jack Russell BOB (razza che in UK è stata riconosciuta solo da un anno) GRANLASCO SIMPLY A BEAUTY (in italiano semplicemente una bellezza), di Annalisa Marinelli. Ma non è finita, tutti riconoscono che gli italiani attualmente sono tra i migliori allevatori di Jack Russell. Eppure la razza nel Regno Unito, prima del riconoscimento ufficiale, esisteva nella varietà a pelo corto da oltre cento anni! Quanto ho appena detto è dimostrato dai risultati di Crufts. Il secondo miglior maschio è andato a TOUCHSTAR I AM WHAT I AM (sono quello che sono, in italiano) di Francesca Scorza. Touchstar è un altro glorioso allevamento italiano che è stato presente quest’anno al Crufts con altri cinque soggetti con ottimi risultati. Secondo nei giovani maschi, primo in Post Graduate maschi, primo e terzo in libera maschi (24 presenti), quinta su 20 in libera femmine. I Jack Russell in totale sono stati ben novantaquattro (già contati i dodici assenti). Non male per una razza Terrier presentata per la prima volta al Crufts. Mi domando quante decine in più saranno l’anno venturo! Dimenticavo che il giudice era un famoso terrierista inglese, grande allevatore di Scottish Terrier, noto per la sua imparzialità, Stuart Plane. Il venerdì sono stati giudicati il Toy e l’Utility Group. Nessun italiano nelle alte classifiche. Il sabato ha visto un solo Raggruppamento, quello dei Gundogs (in pratica tutti i cani da caccia, da ferma, cerca e riporto). A mio
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giudizio questo è stato il gruppo più importante per il numero di razze presenti ma anche per la qualità altissima dei cani in competizione. Prova ne sia che il Miglior Cane (BIS) della migliore edizione (126°) del Crufts dal 1891, a detta dei più, è andato al Cocker Americano vincitore di questo Raggruppamento. Il bellissimo cane è di proprietà dell’Allevamento Afterglow, uno degli affissi più famosi al mondo ed in particolare in UK e USA. Ebbene in questo fortissimo raggruppamento si sono visti sfilare due cani di proprietà italiana vincitori del BOB. Il Bracco italiano, maschio, nato e allevato in Italia, SOBERS ATTICUS condotto abilmente dalla sua allevatrice e proprietaria Bitte Primavera. Questa nota allevatrice al Crufts 2017 ha presentato due razze come visto, che hanno conquistato il BOB ed il diritto di sfilare nel magico sterminato catino dell’Arena di Crufts. A quanto mi consta nessun altro allevatore o proprietario è riuscito quest’anno in questa difficile impresa. Traguardo raggiunto da BITTE. Brava! Ed ora parliamo di un’altra razza, di proprietà italiana, che ha vinto per l’Italia il BOB. È una razza da riporto in acqua canadese. Le anatre selvatiche sono la sua specialità. Si tratta infatti di una razza assai popolare nel Paese di origine in USA, in Inghilterra e Scozia oltre che in Scandinavia. La razza è poco nota nel Centro Sud dell’ Europa. In Italia è da considerare quasi una rarità alle esposizioni. Si tratta del Nova Scotia Duck Tolling Retriever, razza intelligente, laboriosa ed
affettuosa come tutte le razze da riporto. Al Crufts la razza raggiunge cifre eccezionali come quest’anno. Erano infatti iscritti n. 177 soggetti di ogni età tra maschi e femmine. Chi ha vinto? Un campione? No! una bellissima femmina di 17 mesi ha vinto il migliore di razza (giudice Jeff Luscott) ed è stata presentata in maniera impeccabile nella razza e nel ring d’onore dalla sua handler Roberta Semenzato. La cagna nata negli USA in un famoso allevamento si chiama JAVAHILL REDHOT SHOWOFF2 DEL VECCHIO MULINO. È stata importata in Italia ancora cucciola e qui è stata cresciuta in famiglia dai fortunati ed appassionati proprietari ed allevatori Cristina Gavazzi e Peppino Franchini. Anche la Handler della cagna, Roberta, ha raggiunto un traguardo da record quest’anno. Presentando in due giorni due cagne femmine in modo assai professionale ha ottenuto due BOB (Jack Russell Terrier e, appunto la Razza “Toller”) nonostante la fortissima concorrenza di cani e abili presentatori. Una considerazione ulteriore viene spontanea e, cioè, che l’Italia ora primeggia all’estero anche nelle presentazioni, come anche dimostrano le importanti vittorie nelle finali Junior Handling al Crufts degli anni passati. Veniamo ora alle razze italiane di cui non abbiamo ancora parlato. Nei Lagotto Romagnolo (61 iscritti – giudice Espen Engh) ha vinto una bella femmina nata in Danimarca, ROZEBOTTLE’S CARAMEL BROWNIE di proprietà della signora Gemert, olandese, proprietaria anche della riserva di CC f. Non c’erano cani di proprietà italiana, ma tre importati dal nostro Paese hanno vinto la classe cuccio-
Bracco Italiano SOBERS ATTICUS di Ahrens e Primavera. BOB
i nostri
Cani
Anno 63 num. 4 aprile 2017
loni m. (Allev. Malatesta), la classe Giovani m. (Allev. Malatesta). La classe dei puppy m. è stata vinta da “SONNY” importato pure dall’Italia, senza affisso. Nei Bolognesi (54 presenti) il Ch. It. ZEUS DELLA CORTE DEL PIOLA (propr. Lelli) è arrivato in open maschi buon secondo tra otto maschi presenti. Passando ai Cirnenchi dell’Etna – giudice Mr. M. Cocozza, l’Allevamento italiano Adranensis della naturalizzata italiana signora Moore Tricomi, ha dominato la scena con vittorie per il miglior maschio assoluto e la miglior femmina nonché il miglior maschio in Puppy, ADRANENSIS REMO. Nei Mastini Napoletani (poco numerosi e nessun italiano iscritto), figura un solo maschio importato dall’Italia, FREDDO DEI MASTINI DELLA RUPE che ha vinto la classe Open (la nostra libera). Nella razza Maltese Italiano (69 iscritti, giudice Mrs. V. Bloze)il nostro portacolori “JAN” è stato battuto da un altro maschio neppure poi selezionato nel Raggruppamento Toy il venerdì pomeriggio intorno alle 19, a nome Ch. ZUMARWICK STARS NO STRIPE. Questo è quanto può avvenire al Crufts ove anche i supercampioni possono essere battuti. Ma il nostro grande-piccolo Maltese Italiano lo stesso venerdì pomeriggio tra le ore 17.30 e le 18, si è preso subito la grande rivincita nel ring d’onore di Crufts vincendo il Trofeo Eukanuba e portando così in Italia, a livello FCI, il titolo più importante della sua carriera avendo sconfitto i numero uno tra tutti i rappresentanti, di trenta nazioni. Ma non basta perché JAN, anzi il multi BIS Ch. CINECITTÀ I AM SOMERHALDER di Franco Prosperi ha
Greyhound SOBERS ACHILLEA KARKATI di Ahrens e Primavera. BOB (Foto Yossi Guy) anche battuto il cane dell’anno 2016 in Inghilterra, il BIS di Crufts 2016, il BIS all’Europea 2016 di Bruxelles e il BIS della Mondiale di Mosca 2016. E concludiamo finalmente con il BIS di Crufts 2017. Il Cocker Americano ha conquistato il Giudice Jeff Horswell, il più giovane giudice che abbia mai avuto questo grande onore dal 1891. Il nome del vincitore è Ch. AFTERGLOW MIAMI INK di due anni e magistralmente condotto e presentato dal proprietario-allevatore Mr. Jeff Lynn. Il conduttore, intervistato a caldo ha riferito commosso che “l’annuncio della vittoria è un attimo di gioia irripetibile”.
* CRUFTS 2017
Kerry Blue Terrier DANDY BLACK AND BLUE JUST FOR BALBOA di Roberto Tasselli. BOB
BOB soggetti italiani per allevamento e/o proprietà Bracco Italiano SOBERS ATTICUS maschio BOB Allev. e pr. Allevamento SOBERS Nova Scotia Duck Tolling Retriever JAVAHILL REDHOT SHOWOFF2 DEL VECCHIO MULINO femmina BOB Allevatore D. Lundberg e L. Fitmauicie, Proprietario Allevamento WHYMARK’S Kerry Blue Terrier DANDY BLACK AND BLUE JUST FOR BALBOA maschio BOB Allevatore Ban Andela Proprietario Roberto Tasselli
Non si può non condividere. Il secondo meritatissimo posto è stato aggiudicato ad uno splendido Barbone Medio Nero maschio giovanissimo, di nome MINARETS BEST KEPT allevato e di proprietà di Miss Hardwood allevatrice di terza generazione. Devo qui pubblicamente confessare che facevo dentro di me, tra le due grandi stars, il tifo per il Barbone di cui prevedo una carriera sfolgorante nei prossimi anni. Spero proprio di non sbagliarmi. Voi che ne dite? * (accesso alla rubrica successi all’estero per i 1° classificati di ogni classe di allevamento e/o proprietà italiana)
Jack Russell Terrier GRANLASCO SIMPLY A BEAUTY femmina BOB Allevatore Allevamento Granlasco Proprietario Annalisa Marinelli Irish Wolfhound DONNERHALL DELLA BASSA PAVESE maschio BOB 3° classificato HOUND GROUP Allev. e pr. Allevamento della BASSA PAVESE Greyhound SOBERS ACHILLEA KARKATI femmina BOB Allev. e pr. Allevamento SOBERS
VINCITORE EUKANUBA WORLD CHALLENGE Maltese CINECITTA IAN SOMERHALDER Allevatore e proprietario Franco Prosperi
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Maria Grazia Miglietta
“Di te mi Fido” a Vilnius Il Convegno internazionale in Lituania ha visto la partecipazione di 18 nazioni. Molte proposte sul ruolo del cane nella Società civile Il 6 e 7 Marzo 2017 si è svolto a Vilnius, egregiamente organizzato dal Kennel Club Lituania, il secondo Workshop Internazionale “A Dog loving Society, best Practices and Perspective”, al quale abbiamo avuto l’onore di essere invitati quali Speaker per la presentazione del nostro Progetto di Educazione nelle Scuole, DI TE MI “FIDO”. 18 Nazioni si sono avvicendate nelle Presentazioni per una due giorni puntualmente organizzata dallo staff del Kennel Club Locale, dalla Presidente Ramunè Kazlauskaitè. Da subito, il clima e la sensazione di partecipare ad uno straordinario evento di condivisione generale di intenti comuni ci ha trascinato in una atmosfera di vera cooperazione; mano mano che gli interventi avevano luogo, un unico filo legava tutti ed una parola: “responsabilità”. Ognuno dei relatori sentiva il forte senso di impegno sociale e morale di avvicinare la Cinofilia ufficiale alla Società, ed il concetto di “cane quale attore sociale” è stato esplicito e percepibile in tutti gli interventi. Il lunedì mattina, dopo i saluti iniziali della Presidente, della Responsabile Marketing e Pubbliche relazioni della FCI Marie Luna Duran, e di Sean Delmar in rappresentanza di FCI Europa, il primo intervento di Kim Leblanc dal Canada ver-
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teva sul continuo aggiornamento e formazione dei Giudici canadesi attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, attraverso canali on line. Infatti il Kennel Club Canadese con l’utilizzo di video procede alla formazione dei giudici. A seguire, Jenni Nellist dalla Gran Bretagna, tracciava un profilo di cosa e come la educazione sul cane impatta sulla attuale società, con degli interessanti spunti sulle possibilità di utilizzo dello stesso nelle differenti tipologie di attività educative. Una menzione speciale mi sento di farla al giornalista Ungherese Attila Martton, il quale con il suo intervento ha voluto focalizzare la nostra attenzione su come l’Educazione all’Animal Welfare può essere resa efficace e perché, interessanti spunti sono arrivati su come il messaggio oggi viene veicolato grazie soprattutto ai social e che spesso questi messaggi risultano fuorvianti e dettati da nessuna conoscenza del cane e dei suoi numerosi aspetti. Interessantissimo l’intervento di Mr. Sean Delmar Presidente del Kennel Club Irlandese sugli interventi assistiti sugli Animali sulla importanza dei Kennel Club nel corretto approccio a tali attività. Illuminante l’intervento di Helle Friis Prchowsky dalla Danimarca sulla metodologia con cui il Dansk Kennel Club
procede, in accordo alle leggi locali alla formazione ed alla qualificazione degli allevatori per renderli al passo coi tempi e fruibili socialmente, questo è possibile attraverso un percorso di qualificazione e controllo messo in atto al fine di verificare e valutare le effettivi condizioni di selezione ed allevamento, di benessere animale e di socializzazione dei cuccioli che andranno ad allietare le famiglie, addirittura la possibilità di dare agli allevamenti più virtuosi una sorta di marchio di qualità che consente la immediata individuazione di tutti quegli allevatori che dimostrano di avere uno standard qualitativo alto su tutti i livelli (struttura, socializzazione dei cuccioli, spazi chiusi ed aperti, periodo dedicato ai cani). La Campagna Finlandese: “The National Dog Day” ha veramente suscitato l’interesse di molti, questa idee di inserire nel Calendario un giorno in cui si festeggia il cane con tutte le sue sfaccettature e sviluppare ogni anno un tema di discussione cinofila, può risultare vincente, la Finlandia ha lanciato l’idea di una catena di Paesi che utilizzano il 24 Aprile (questo è il loro giorno) per parlare e discutere e fare campagna informativa alla Nazione su vari temi, dalla educazione di base, alla educazione dei bambini, la sco-
perta delle razze nazionali, i cani da assistenza, il cane come strumento di messaggio universale ha una sua identità. La Svezia invece, ha messo in piedi un’attività promozionale chiamata “Don’t Blame the Dog” che, attraverso delle iniziative locali nei punti di interesse delle principali città locali, aiuta le persone ad approcciare al proprio compagno a 4 zampe con le giuste metodologie, questo anche per evitare i continui episodi di aggressione che ormai sono alla ribalta nelle cronache nazionali di tutti i Paesi. La mattina dopo l’argomento era la Educazione delle nuove generazioni alla Cinofilia, ci sono stati diversi interventi interessanti, ciascuno con le proprie culture ed iniziative ma tutti incentrati sullo scopo di coltivare nuovi cinofili per crescerli nella cultura del rispetto e del giusto Approccio agli animali, l’introduzione puntuale di Attila Marton su come colloquiare con le nuove generazioni, senza apparire vecchi è stata molto interessante, soprattutto per la attenta analisi di quanto oggi le generazioni siano troppo tecnologiche e quindi anche i canali di comunicazione sono cambiati ed è su questo che bisogna ragionare per arrivare ad una giusta modulazione del messaggio. Grandissima ed interessantissima scoperta la D.ssa Christa Bremer dalla Germania che nella giornata ha tenuto due interventi, uno sulle attività con i ragazzi delle discipline sportive ed una sul progetto scolastico “Helpers on four Paws”. Il progetto sport è molto interessante in quanto oltre a coinvolgere un numero impressionante di bambini, difatti solo quest’anno più di 1.800 bambini sono stati coinvolti nelle discipline cinofile sportive, sia nelle gare che nelle attività collaterali,
ESPOSIZIONE NAZIONALE CANINA CAC 21 MAGGIO 2017 ISOLA DI ALBARELLA (RO)
Presso il piazzale del porto Premio per il Best in Show: Una settimana di villeggiatura presso l’isola Esposizine valida per il Trofeo Leone Alato 2017 LA GIURIA È DISPONIBILE SUI SITI:
WWW.GRUPPOCINOFILOPOLESANO.IT E WWW.MIGLIOREDIRAZZAREPORT.IT Per informazioni: Gruppo Cinofilo Polesano - Via Levico, 15 (RO) - Tel e Fax: 0425 25427 Prima chiusura 30 aprile 2017 seconda chiusura 10 maggio 2017
interessantissimo lo sforzo del VDH di crescere non solo cinofili ma anche sportivi coscienziosi, attraverso momenti di aggregazione e di vera vista sociale di questi ragazzi, i quali poi si trovano ad approcciare allo sport con agonismo ben veicolato e con spirito di unione veramente invidiabile, abbiamo visto alcune foto di attività (cani cross, atletica, flyball, agility, disc dog, dog dancing, obedience), che mostrano ragazzi in appositi Campus dove vengono istruiti alle discipline sportive, una idea sicuramente da esportare e di cercare una attenta collaborazione con la Germania, perché sono veramente all’avanguardia sulle tematiche giovanili, il Progetto scuola invece verte molto sull’approccio cane/bambini, interessantissima la loro struttura, organizzata territorialmente con dei responsabili locali e anche il sistema di verifica dei cani che devono accedere alle strutture scolastiche, insomma questo intervento è stato veraWorkshop speakers
mente illuminante sotto tanti punti di vista, infatti abbiamo portato a casa degli spunti che speriamo di poter ampliare in Italia. La Lituania invece punta su un progetto scolastico “Ben and Skipy Rushing at School” in cui questi personaggi spiegano ai bambini i segnali del cane, spiegano le razze canine, e poi i giochi agli Show, il tappeto dei quiz ed i lavori dei ragazzi con Skippy, molto interattivo ed intelligente. Arrivato il nostro momento, con le nostre slide ed i video, abbiamo spiegato cosa facciamo, suscitando l’interesse delle Nazioni, abbiamo portato i nostri video, i nostri supporti con Fido parlante ed i fumetti del Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese, hanno apprezzato molto il nostro taglio didattico, incentrato veramente sulla tutela delle razze e del patrimonio delle nostre razze italiane, abbiamo spiegato che, attraverso le razze italiane per esempio, consentiamo agli insegnanti di utilizzare il cane come strumento interdisciplinare (storia, geografia, scienze, letteratura), abbiamo spiegato che i nostri video mettono i ragazzi nelle condizioni di vivere le esperienze attraverso messaggi visivi importanti che speriamo restino nei loro cuori, abbiamo spiegato perché gli diciamo cosa è un pedigree e perché è importante il microchip, abbiamo mostrato loro le foto di tutti i nostri ragazzi, per i quali DI TE MI FIDO è una grande opportunità di crescita, tutti questi ragazzi del nostro circuito cinofilo hanno diritto di cavalcare un sogno e loro lo prendono con un grande senso di responsabilità. Insomma ci siamo lasciati con la consapevolezza e la promessa che quell’incontro sarebbe stato solo l’inizio di una cooperazione internazionale, auspicata anche da Mr. Sean Delmar di FCI Europa, possiamo veramente tracciare l’inizio per una nuova era del Rapporto Kennel Club – Nazione . Maria Grazia Miglietta
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Notizie ENCI AVVISO
AVVISO
AVVISO
“Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate con motivazione “sconosciuto”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 34/15 anche nei confronti di PEPI ANTONINO. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione. Trascorso tale termine la decisione verrà dichiarata definiva”.
“Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate con motivazione “al mittente per compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza sono state depositate lettere di contestazione di addebito + decisioni relative ai procedimenti disciplinari n. 124/16 e n. 137/16 nei confronti di Piccoli Salvatore. Il termine perentorio per le difese scritte e gli eventuali appelli è di 30 gg. dalla presente pubblicazione”.
“Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate per compiuta giacenza, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione di addebito relativa al procedimento disciplinare n. 36/16 nei confronti di STREGAPEDE MARIO”.
Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia
Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia
Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia
NOTIZIE DAL MONDO
Recensione
SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE SULL’UTILIZZO DEI COLLARI ELETTRICI TRENTO - La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la condanna penale alla multa da mille euro, per il reato di maltrattamento di animali del Tribunale di Trento di un anno fa. Sanzione a cui si sono aggiunti millecinquecento euro per la inammissibilià dei motivi con i quali ha tentato di difendersi il ricorrente. Il collare che il cane aveva al collo quando era stato trovato “dava il segnale di acceso, utilizzato per scopi addestrativi, attivato a distanza da un telecomando in modo da provocare nel cane scosse elettriche aventi come conseguenza oltre al dolore fisico anche uno stress psicologico”, ha rilevato la Suprema Corte nella sua sentenza 50491 (depositata il 29 novembre 2016). 26
Turid Rugaas L’ABBAIO, IL SUONO DI UN LINGUAGGIO Edizioni Haqihana CHE COSA È L’ABBAIO? È un motivo di lamentela da parte dei vicini? È un segno di aggressività? Un modo di mostrare dominanza? Abbaia per irritarmi? È un cattivo comportamento? I versi che possono produrre i cani - abbaiare, uggiolare, ringhiare, ululare e molti altri suoni - sono tutti elementi del linguaggio della specie e hanno l’obiettivo di comunicare qualcosa al mondo che li circonda ed esprimere i propri sentimenti in quel momento.
Numerose ricerche hanno confermato l’importanza di un corretto comportamento
EDUCAZIONE FAMILIARE Sempre più presenti nelle case degli italiani, i cani stanno conquistano simpatie ed attenzioni nella nostra vita quotidiana. Hanno libero accesso in molti esercizi e luoghi pubblici, a loro sono dedicate aree di verdi per correre e giocare, possono salire sui mezzi di trasporto, seguendo determinate regole. A al proposito, una compagnia aerea giapponese la All Nippon Airways Co, dopo il successo ottenuto con un volo di prova partito dall’aeroporto Narita di Tokyo ed atterrato a Kushiro in Hokkaido con 87 passeggieri accompagnati dai loro 44 cani (tutti rigorosamente in cabina), ha programmato un pacchetto vacanze dove sarà possibile viaggiare tenendo i cani in cabina e non più nella stiva, dove, oltre allo stress, a volte (nel mondo) sono stati regi-
La reazione allo stress può essere suddivisa in tre fasi: • La fase di allarme: l’impulso nervoso e la produzione ormonale concorrono a cerare la preparazione ottimale alla reazione. • La fase di resistenza: l’opposizione all’evento stressante principale si intensifica, mentre si riduce quella ad altri stimoli secondari. Questo significa che il tentativo di superamento del fattore primario compromette la capacità di resistenza verso fattori stressanti concomitanti. • La fase di esaurimento: se lo stress dura troppo a lungo, l’organismo può non reggere nonostante l’adattamento raggiunto in precedenza. I sintomi di allarme della prima fase si riattivano, però a questo punto diventano permanenti.
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strati incidenti mortali. L’iniziativa sta avendo un gran successo perché cercare di evitare lo stress al proprio “beniamino” sta diventando, fortunatamente, di moda. Il guaio è che, a volte, il concetto di stress è visto in un’ottica molto variabile, ovvero, ognuno di noi ha un concetto personale dello stress che i cani possono subire. Per esempio, cappottini su cani dal pelo molto folto di certo non sortiscono un effetto benefico, così come cappellini, occhiali da sole, passeggini utilizzati a sproposito impedendo al cane di camminare; coccole eccessive, abbracci soffocanti, cibo sfizioso (secondo il ns. punto di vista…) e continue spazzolature più volte al giorno, non lo rendono felice: è un comportamento che soddisfa solo noi umani. Dopo le attenzioni esagerate, si passa a quelle programmate in favore di una gestione ottimale del “menage famigliare” come l’utilizzo sconsiderato della gabbia, in casa. In gabbia di notte, così sta tranquillo. In gabbia quando si esce per la spesa, per il cinema o per qualsiasi altro motivo: così sta tranquillo e non fa danni. È spaventoso. Queste persone, pare non si rendano conto di avere a che fare con un essere vivente. Per quanto possa essere stato abituato, l’utilizzo eccessivo della gabbia in casa è un rimedio che fa comodo solo agli umani, il cane ne farebbe volentieri a meno. E quando mi sento dire: “è lui che vuole entrare...” mi viene da pensare... “come mai...?”
I CONSIGLI DEGLI ESPERTI Anders Hallgren è uno psico-terapeuta svedese esperto del comportamento canino molto conosciuto a livello internazionale. Ha redatto la prefazione del libro “Lo Stress nel Cane” (Haqihana Ed.), poiché si augura che molti lettori, allevatori o semplici appassionati cinofili, ne possano
Pieno successo del volo sperimentale in Giappone. 87 passeggieri con i loro 44 cani in cabina
trarre beneficio abituandosi all’osservazione dei segnali di stress che i cani mandano sia a livello fisico che psicologico. Commenta Hallgren: “Molti, se non addirittura tutti i problemi comportamentali, sono più o meno riconducibili allo stress”. Le autrici dell’opera, la dott.ssa Martina Nagel e Clarissa v. Reinhardt sono entrambe istruttori cinofili con specializzazione sulle problematiche comportamentali. Il libro, originale nel suo genere sia per l’argomento trattato che per la traccia seguita, utilizzando un linguaggio facilmente comprensibile espone in maniera dettagliata e schematica uno scenario sempre più riscontrabile nel nostro cane moderno: lo stato di stress. E si chiedono: “Cos’è lo stress? La maggior parte delle definizioni descrive lo stress come uno stato in cui l’organismo reagisce ad una minaccia interna o esterna
i nostri
Cani
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tutto per l’impossibilità di potersi sottrarre ad un eventuale pericolo. Le autrici chiudono con una raccomandazione basata sul buon senso: “Non aspettatevi né da voi né dal vostro cane troppe cose tutte in una volta!”
IL PRIMATO ITALIANO Secondo i dati del Rapporto Italia 2016 redatto dall’Eurispes, quasi la metà degli italiani ha un pet (43,3%), e magari anche più di uno. Il 22,5% della popolazione ha infatti un animale da compagnia, il 9,3% ne ha due, il 4,1% ne ha tre e il 7,4% dichiara di possederne addirittura più di tre. Sono soprattutto gli amici a quattro zampe gli animali prescelti per condividere la
senza estremismi o atteggiamenti contraddittori che potrebbero mandarli in confusione. Le maggiori ricerche effettuate da esperti veterinari hanno rilevato che i segnali più evidenti manifestati dai cani sotto stress sono: agitazione; eccessiva salivazione; respiro affannoso; leccamenti esagerati; tremori; sbadigli continui; insofferenza al contatto; gemiti continui; apatia; vomito; pelo opaco. Imparare a leggere questi segnali potrebbe essere utile anche quando stiamo pensando di fare il meglio per il nostro cane, visto che le troppe attenzioni a volte potrebbero confonderlo. Renata Fossati
Condividono gran parte della nostra vita. Come osservare i segnali di stress Niente stress per i cani che possono volare accanto ai loro padroni
e concentra le sue forze per superare la situazione di pericolo”. Si può manifestare a tutti i livelli: fisiologico-funzionale con fenomeni di sudorazione, palpitazioni, pelo opaco, eccessiva salivazione ecc. Oppure, comportamentale, con manifestazioni di aggressività, eccitabilità, ansia ecc. Imparare ad osservare il comportamento del proprio cane, potrebbe aiutare sia il percorso addestrativo che di convivenza familiare. Sono interessanti alcuni esempi. Il cane che morde il guinzaglio e lo strattona violentemente con gran foga è spesso interpretato come un gioco, in realtà, è un momento di sfogo. Una parte del libro è dedicata ad una interessante ricerca fatta attraverso la somministrazione di un questionario sulle condizioni di vita dei cani e sui sintomi di stress. È venuto fuori che le razze che meglio reggono situazioni stressanti sono i levrieri e i cani da pastore con compiti di sorveglianza. Infine, il libro propone numerosi consigli su come evitare l’insorgere dei segnali di stress e su come curarli. Per es. accertarsi che il cane abbia sufficienti fasi di riposo; considerare attentamente l’introduzione di un altro cane in famiglia; fare attenzione all’uso del guinzaglio che, se troppo teso e corto, induce stress nel cane non solo per la spiacevole sensazione di sentirsi “appeso” ma soprat-
quotidianità: nel 60,8% dei casi è il cane l’amico domestico. Come rivela il sondaggio, il cane è l’animale più desiderato e più amato ma spesso l’amore può diventare esagerato, oppure, essere spinto dall’emozione del momento ed elargito in maniera altalenante: oggi dormi con me nel letto, domani fuori sul balcone… La vita dei cani in famiglia andrebbe regolata soprattutto dal buonsenso, evitando con cura situazioni altalenanti e permettendo loro di vivere una vita regolare,
Lo stress nell’organismo si può manifestare a tutti i livelli: • Fisiologico-funzionale: sudorazioni, palpitazioni ecc. • Comportamentale: aggressività, eccitabilità, ansia. • Esistenziale: per esempio nella valutazione del proprio stato, della propria condizione.
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La mia razza in
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Bibi, un concentrato di affetto Sono nata in una famiglia dove cani e gatti sono sempre stati presenti e con rilevante importanza. Abbiamo avuto un Pointer,un Pastore Belga, un Mastino Napoletano, un meticcio e negli anni Boxer femmine e maschi. Il Pastore Belga “Bric” mi ha insegnato a camminare, mi infilavano la manina nel collare e camminavamo insieme in giardino. Vorrei raccontare di Bibi e della razza Boxer, sono cani davvero unici. Mi fu regalata da un amico allevatore, quando la portai a casa aveva un anno e mezzo di vita è stata con me poco più di tre anni, troppo pochi ma sufficienti a creare con lei un grande legame, era straordinaria, un concentrato di tutte le caratteristiche del Boxer, bellissima, trasmetteva un affetto che non riesco a descrivere, un’incontenibile voglia di giocare, saltava come una molla e correva, correva così tanto che a
volte, stremata, doveva lanciarsi sul suo materassino per riprendersi e poi via…, pareva fosse sempre alla ricerca di combinare dispetti. Una notte mi hanno svegliata rumori strani provenienti dal salotto: Bibi aveva pensato di triturare il telecomando TV , mangiucchiare la macchina fotografica e strappare alcuni giornali, alla vista di tutto questo però non sono riuscita a rimproverarla. Mi guardava con fierezza quasi ad attendere complimenti per quello che aveva combinato. I suoi occhioni scuri raccontavano tutto, tenerezza, dolcezza, furbizia e una notevole intelligenza, comprendeva ogni stato d’animo e di conseguenza adottava un idoneo comportamento: quante volte ho condiviso con lei gioie e tristezze. Cara Bibi, mi hai regalato pochi ma irripetibili anni felici della mia vita. Gilda Besana
Giovi... oltre la passione! Nell’estate del 2009 entra a far parte della nostra famiglia un cucciolo di Setter inglese bianco arancio che battezzammo Giovi. La cosa non era insolita, data la grande passione di papà. L’argomento preferito di casa nostra erano i cani, i muri
della nostra taverna sono tappezzati di ricordi. Giornate piene, dall’alba fuori con i cani alle serate passate in compagnia di amici per condividere la stessa passione. Inizia così, quasi per scherzo o per sfida, da un regalo di un amico di papà, il “viaggio” con Giovi. Solitamente, papà preferiva i cuccioli nati in famiglia, ma questa volta c’era qualcosa in Giovi che richiamava la sua attenzione. Subito lo mette alla prova, allenamenti su allenamenti, trasferte con tutti gli altri cani adulti, dal pulmino alla mitica “ferrarina R4” e nei momenti di pausa il gioco del riporto e due carezze con un pezzetto di lardo per premio. Tutto questo fortifica il Giovi sviluppando in lui doti di grande intelligenza, spirito di adattamento e tanta, tanta passione venatoria. Nei suoi primi tre anni di vita, diventa Campione italiano di lavoro, conquista 16 CAC, l’ultimo nel febbraio del 2013. Nel giugno dello stesso anno, a causa di una improvvisa e grave malattia del papà, Giovi si trova a essere solo nel canile, tutti gli altri cani hanno con nostro grande dispiacere, trovano un’altra dimora, ma il Giovi rimane con noi. Quando potevo, fischietti dal nastro rosso, guinzaglio e via una corsa veloce con
Giovi, sempre pronto a regalarmi attimi di respiro dalle tante preoccupazioni. Con l’aggravarsi della malattia, Giovi diventa il compagno inseparabile di mio padre, seguendolo ovunque lo portasse la carrozzina, lunghe passeggiate e larghi sorrisi. Le condizioni di papà peggiorano, e un “angelo” arriva dal mare. Antonio, mio fratello, skipper di professione, ritorna dopo mesi di traversate e regate e Giovi lo aiuta a colmare l’immenso dolore. Diventano inseparabili amici tanto da portarselo con lui anche in barca dove Giovi si adatta benissimo. Un giorno Antonio mi dice: “Sai Manu ho un sogno nel cassetto, regalare un altro CAC al papà”. E il sogno si avvera. Lo scorso febbraio, dopo anni di assenza dalle gare, Giovi durante una speciale setter si aggiudica il CAC. Corro da papà, è seduto in carrozzina, immerso nel suo mondo, gli racconto dell’impresa di Giovi e di Antonio. Lui ha un sussulto, raddrizza la schiena, apre gli occhi … io continuo a ripetere le stese parole e lui mi guarda come a dire: “continua, dimmelo ancora”. Emanuela Carne
RECENSIONE Patricia McConnell ALL’ALTRO CAPO DEL GUINZAGLIO Edizioni TEA Una delle abilità dei cani è quella di captare i nostri movimenti, anche i più piccoli, e di attribuirvi significati ben precisi. Noi esseri umani, il più delle volte non prestiamo particolare attenzione ai nostri gesti quando siamo in loro compagnia. Senza accorgercene, ora con la voce, ora con il corpo, lanciamo segnali che rischiano di lasciare completamente spiazzato e confuso il nostro cane. Molto spesso i problemi dipendono dalle profonde e naturali differenze di comportamento tra le due specie. Ciascuna si esprime con il proprio “linguaggio”, che non sempre viene “tradotto” e interpretato nel modo corretto.
BIELLA BEST IN SHOW 1° SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone grande mole nero di Lorena Sofia Merati 2° THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d di Debora Silvestro 3° SOBERS XTRAVAGANZA Greyhound dell’Allevamento Sobers
IN MILLETRECENTO A BIELLA All’internazionale 190 razze rappresentate. Il Barbone Samarcanda Italian’s Lover conquista il Best in Show Il primo grande successo dell’Expo Canina di Biella, svoltasi presso Vercelli Fiere a Caresanablot il 5 febbraio 2017, è di essere riusciti a mantenere i suoi affezionati 1300 esemplari a contendersi con grinta l’ambita vittoria finale. Il secondo successo è l’avere avuto una giuria eccellente per esperienza e professionalità che ha riscosso apprezzamenti lusinghieri per il suo operato. Il nutrito gruppo di esperti giudici stranieri ha evidenziato all’unanimità l’alta qualità dei soggetti esposti elogiando la cinofilia italiana. Le razze rappresentate sono state 190 con una ragguardevole partecipazione di Labrador, Golden Retriever e Bassotti. Si è svolta inoltre un interessante raduno del Cane da Pastore
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D’Oropa, una nuova razza che ha ottenuto lo scorso anno l’iscrizione al “Libro Aperto” ed è attualmente selezionata in attesa del riconoscimento definitivo. Un buon pubblico composto da esperti del settore, ma anche da semplici spettatori, ha seguito con interesse e divertimento lo svolgersi del Best in Show che ha visto salire sul podio più alto Samarcanda Italian Lover, Barbone grande mole nero. Il Best in Show è stato reso piacevole e coinvolgente da momenti di raffinato spettacolo con originali e moderne coreografie e gradevoli accompagnamenti musicali. Ripetuti applausi da parte del pubblico hanno confermato il successo dell’Esposizione. Elena Ronchetta
RAGGRUPPAMENTI BIELLA 5 febbraio 2017 GRUPPO Ê 1° LIONEL RICHIE DEL WHYMPER DELLE G. JORASSES Pastore Australiano Pr. Gabriella Lovati GRUPPO Ë 1° SEEHURST HANDS OF STONE Bulldog Pr. Ribas-Rey GRUPPO Ì 1° GRANCASSA DEL BENACO Lakeland Terrier Pr. Marilisa Confalonieri GRUPPO Í 1° THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d Pr. Debora Silvestro GRUPPO Î 1° SAORI NO HANAMICHI SAKURAGI GO DI BORDAKITAINU KENSHA Akita Pr. Adriano Radaelli GRUPPO Ï 1° HARMAKHIS WISDOM AURORA FOSCA Rhodesian Ridgeback Pr. Sara Venturelli GRUPPO Ð 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci GRUPPO Ñ 1° STANROPH STORYTELLER Golden Retriever Pr. Luigi Ornano GRUPPO Ò 1° SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone grande mole nero Pr. Lorena Sofia Merati GRUPPO Ó 1° SOBERS XTRAVAGANZA Greyhound Pr. Allev. Sobers BIS COPPIE 1° SAMARCANDA ELDORADO & SAMARCANDA DRAGONFLY IN AMBER Barboni grande mole fulvi Pr. Mauro Zucchetti, Marco Gaviati BIS GRUPPI 1° MONTECOLLE’S DIAMONDS HARIT ROUGE & MONTECOLLE’S DIAMONDS YVES SAINT LAURENT & MONTECOLLE’S DIAMONDS MARGHERITA Bassotti nani p/c Pr. Allevamento Montecolle BIS RAZZE ITALIANE 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci BIS JUNIORES 1° RAMZES Cocker Spaniel Inglese Pr. Massimo Dazzara BIS GIOVANI 1° HYPERBOREA TANTUM EQUILLIBRIUM Siberian Husky Pr. Katia Introzzi BIS VETERANI 1° KHADIJA KARISTA Saluki Pr. Allev. del Borghino
BIELLA Gruppo 1 1° LIONEL RICHIE DEL WHYMPER DELLE G. JORASSES Pastore Australiano di Lovati Gabriella 2° RIMMEL DEL CUORE IMPAVIDO Bearded Collie di Nicoletta Letteri 3° LIRIEL DELLE NEBBIE DI AVALON Pastore di Brie dell’Allev. delle Nebbie Di Avalon
BIELLA Gruppo 8 1° STANROPH STORYTELLER Golden Retriever di Luigi Ornano 2° SOPHIA Curly Coated Retriever di Riccardo Monzio Compagnoni 3° JAVAHILL REDHOT SHOWOFF2 DEL VECCHIO MULINO Nova Scotia Duck Tolling Retriever dell’Allev. Whymark’s
BIELLA Gruppo 10 1° SOBERS XTRAVAGANZA Greyhound dell’Allev. Sobers 2° RUSSKIY AZART CERARUS VALIANT INVICTUS Levriero Risso di Maria Lazareva 3° RACHELZOE DEL BORGHINO Saluki dell’Allev. del Borghino
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VERCELLI BEST IN SHOW 1° TIBALDO DEI MAMALGIO Bassotto Nano p/d dell’Allev. dei Mamalgio 2° POLCEVERA’S PONENTE Bracco Italiano b/a di Maurizio Turci 3° ICECREAM VAN TUM-TUM’S VRIENDJES Petit Basset Griffon Vendéen di Gwen Huikeshoven
Internazionale di Vercelli
TIBALDO VINCE IL BEST Il Bassotto “del Marmaglio” batte quasi 1000 concorrenti. Il pubblico affascinato dall’esibizione dei cani della Polizia di Stato Sono stati 1041 cani totali in rappresentanza di 180 razze, gli iscritti all’Esposizione Internazionale organizzata dal Gruppo Cinofilo Vercellese, che si è svolta sabato 4 febbraio presso il Vercelli Fiere di Caresanablot. L’evento è stato organizzato in collaborazione del Gruppo Cinofilo Biellese. Magnifici soggetti provenienti da allevamenti italiani e internazionali: Croazia, Slovenia, Francia, Russia, Svizzera e Belgio. Cani da caccia, compagnia e lavoro hanno sfilato nei ring al mattino, valutati da esperti giudici Italiani ed Internazionali ed i migliori soggetti sono stati selezionati per il Best in Show del pomeriggio.
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Si è svolta in mattinata una dimostrazione dell’Unità Cinofila Antidroga dei reparti speciali della Polizia di Stato, dove sono stati illustrati i ruoli dei cani che vengono preparati alla ricerca di droga, armi, esplosivi o di persone scomparse, spiegando le varie fasi dell’addestramento effettuato in forma di gioco che porta a risultati sorprendenti. I cani sono preparati ad affrontare le situazioni più disparate e, una volta pronti, arruolati a tutti gli effetti. Abbiamo visto cani equilibrati al lavoro in perfetta sintonia con il loro conduttore. Con la collaborazione di bambini e adulti è stato simulato un intervento per individuare una persona sospetta con addosso
dosi di sostanze stupefacenti nascoste, e si è potuto osservare come il cane opera e segnala il sospetto al proprio conduttore. Si è potuto anche riflettere su quanto il binomio cane – conduttore, grazie ad un addestramento speciale, possa essere utile nel sociale e per la nostra incolumità di vita quotidiana attraverso interventi di ordine pubblico. Ringraziamo il Questore di Vercelli per la disponibilità con la speranza di una successiva collaborazione con il nostro Gruppo Cinofilo. Nell’ambito dell’expo, Il Gruppo Cinofilo Vercellese ha voluto ricordare un grande amico, cinofilo, giudice ENCI e allevatore di cani Pointer con il primo “Memorial Luigi Nerilli”, assegnato alle Migliori Espressioni delle razze Cane da Pastore dei Pirenei e Cane da Montagna dei Pireni, con notevole successo di iscrizioni per ambedue le razze,di cui 6 “Pastorini” e 19 “ Montagna” un record per un’Internazionale come la nostra: Miglior Espressione dei Pastori dei Pirenei: Iper Lucy Des Drayeres. Miglior Espressione dei Montagna dei Pirenei: Liaieson Della Rocca Dei Patous. Un Best in Show semplice, scorrevole ed elegante dando massima importanza ai nostri amici a quattro zampe ha concluso al meglio questa giornata con il Bassotto nano a pelo duro Tibaldo dei Mamalgio in alto sul podio. Un ringraziamento speciale ai giudici per l’ottimo lavoro svolto, allo speaker Stefano Marelli che con la sua verve ha tenuto alta l’attenzione del pubblico presente, allo sponsor principale MONGE e a tutti gli altri sponsor che ci hanno sostenuto in questa nostra esposizione cinofila, non da ultimo coloro che ci hanno supportato nel nostro duro lavoro, anche arrivando da lontano ma che con entusiasmo si sono rimboccati le maniche. Katia Morgante e Maurizia Bucaglino
VERCELLI - Memorial Luigi Nerilli. A sx: Miglior Espressione Pastori dei Pirenei: Iper Lucy Des Drayeres. A dx: Miglior Espressione Montagna dei Pirenei: Liaieson Della Rocca Dei Patous. Al centro, il consigliere ENCI Domenico Attimonelli.
GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó
RAGGRUPPAMENTI VERCELLI 4 febbraio 2017 1° LIONEL RICHIE DEL WHYMER DELLE G. JORASSES Pastore Australiano Pr. Gabriella Lovati 1° MARGOT DEL DHARMAPURI Mastino Spagnolo Pr. Bruna Audino 1° LIEVORE’S EDITION I DARE YOU American Staffordshire Terrier Pr. Piergiorgio Lievore 1° THOR DEL WANHELSING Bassotto Nano p/d Pr. Debora Silvestro 1° BEAR BUSTERS CATO Cane da Orso della Carelia Pr. Davide Mastella 1° ICECREAM VAN TUM-TUM’S VRIENDJES Petit Basset Griffon Vendéen Pr. Gwen Huikeshoven 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco Italiano b/a Pr. Maurizio Turci 1° RIZONHILLS MY HORIZON SKY Golden Retriever Pr Cristina Santinon 1° PANYO MAO Pechinese Pr. Allev. Oriente Express 1° LONTERLAS CANTARA Deerhound Pr. Marco Luè
VERCELLI - Interessante esibizione delle Unita Cinofile della Polizia di Stato seguite dal pubblico presente alla manifestazione che è stato coinvolto in alcune prove di ricerca
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BARI BEST IN SHOW 1° Bassotto nano p/d THOR DEL WANHELSING di D. Silvestro 2° Barbone miniatura Smash Jp I Pot di Omura Smash Poodles di Omura Smash 3° Bulldog Inglese SEEHURST HANDS OF STONE di Rey Ribas
L’Internazionale di Bari alla Fiera del Levante
DUE PICCOLI SUL GRANDE PODIO Vince il Bassotto nano Thor del Wanhelsing seguito dal Barbone miniatura Smash Jp I Pot. Nuova veste per l’evento che ha registrato la presenza di 900 cani. Le congratulazioni del presidente Dino Muto La XXXI esposizione internazionale di Bari del 22 gennaio 2017 cresce e si veste a festa, cresce come spazio, ottomila metri quadrati a disposizione di espositori e visitatori, ampi ring di 150 mq. ed ampi spazi di stazionamento a bordo ring per gabbie e tavolini; cresce nel numero di soggetti iscritti, circa novecento a catalogo e si veste a festa con il rosso della moquette e l’eleganza dei nuovi padiglioni della Fiera del Levante, un notevole sforzo organizzativo premiato però dai positivi riscontri ed apprezzamenti ricevuti da tutti, ed alla fine è quello che più conta! Puntuale l’inizio dei giudizi e sereno lo scorrere degli stessi grazie all’esperienza dei giudici e dei commissari di ring ed alla disciplina degli espositori, un’atmosfera da vera giornata cinofila impreziosita dalla auspicata e graditissima presenza del
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presidente Dino Muto. A coronamento della giornata il Best in Show che ha visto salire sul gradino più alto del podio il Bassotto nano Thor del Wanhelsing, al secondo posto il Barbone miniatura Smash jp i Pot, e sul terzo gradino il Bulldog inglese Seehurst Hands of Stone. Una splendida giornata insomma, vissuta con e per i nostri cani che ne sono stati in assoluto i veri protagonisti e che meritano un grande abbraccio ed altrettanto grande ringraziamento unitamente agli espositori ed a quanti hanno collaborato alla riuscita di una manifestazione che siamo certi contribuirà a rendere Bari uno dei principali poli di riferimento della cinofilia del sud, e non solo! Domenico De Giosa
BARI BIS RAZZE ITALIANE 1° Bracco Italiano POLCEVERA’S PONENTE di M. Turci 2° Pastore Bergamasco GALA DEL PIERVEZ di P. Vezzoli 3° Pastore Maremmano Abruzzese FAUNO DI SANTAMARIA di A. Cosentino
GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î
GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ
BARI GRUPPO 1 1° Pastore Bergamasco GALA DEL PIERVEZ di P. Vezzoli 2° Pastore Maremmano Abruzzese FAUNO DI SANTAMARIA di A. Cosentino 3° Pastore Svizzero Bianco DAPHNE DEL WHITE CONERO di S. Garofalo
GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS GIOVANI
RAGGRUPPAMENTI BARI 1° Pastore Bergamasco GALA DEL PIERVEZ pr. Allev. del Piervez 1° Bulldog Inglese SEEHURST HANDS OF STONE pr. Rey Ribas R 1° Kerry Blue Terrier EDBRIOS TARANTINO pr. E. Taddeo 1° Bassotto nano p/d THOR DEL WANHELSING pr. D. Silvestro 1° Siberian Husky I WOULD DREAM OF YOU DELLA CONTEA DEL NORD pr. D. Falcone 1° Chien de Santi Hubert LOAMY LANE’S MORGANA pr. A. Del Rosso 1° Bracco Italiano POLCEVARA’S PONENTE pr. M. Turci 1° Cocker Spaniel Inglese FRANCINIS’ ATOMIC BOOM pr. D. Lucifora 1° Barbone miniatura SMASH JP I POT pr. Omura Smash 1° Levriero Afgano XANTUDD’S JUST IN TIME pr. G. Macchia 1° Cocker Spaniel Inglese BLACK DELJA’S GRAPEFRUIT MINI COOLER pr. A. Pasini
BARI BIS GIOVANI 1° Cocker Spaniel Inglese BLACK DELJIA’S GRAPERFRUIT MINI COOLER di A. Pasini 2° Pastore Maremmano Abruzzese GIRO DI LUCUS ANGITIAE di E. Maceri 3° Wippet SOBRESALTO DICITANCIELLO VUJE dell’Allev. del Raffaello
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ALTAMURA Successo del confronto tra inglesi
Hemingway firma il Derby Il campione “del Maltempo” condotto da Eschini supera 114 concorrenti. Gli elogi del presidente Dino Muto per l’organizzazione ed i risultati tecnici
Hemingway del Maltempo con Paris Eschini. L’emozione in uno scatto Sibux di Val di Chiana cond. Bischi
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La miglior gioventù è quella del Derby: sono i giovani presentati da allevatori e addestratori in questo debutto che da sempre evoca fascino, coltiva speranze e suscita tanto entusiasmo. Dal 24 al 26 febbraio è andato in scena ad Altamura, sulle Murge pugliesi, il Derby 2017 per le razze inglesi da ferma, rivolto ai giovani puledri nati entro i 30 mesi (24 settembre 2014) Non c’è battesimo se non c’è un filo di acqua e così, per ottemperare alla migliore tradizione che vede il Derby bagnato… ecco che la nuvoletta venerdì 24 febbraio si sposta e si posiziona su Altamura. Ma nessuno teme l’acqua, anzi per certi versi è una vera benedizione: clima ideale per i cani, con giusta umidità per l’olfattazione e vento costante. Il paesaggio non sembra quello del nostro meraviglioso Sud: il saliscendi delle dolci colline e i muretti a secco a delimitar le antiche proprietà, con quelle nuvole basse e il cielo grigio, assomiglia più alle Highlands scozzesi che non al cuore della Puglia. È però pur sempre un vero spettacolo guardarsi attorno, e chi non era ancora stato ad Altamura ha avuto modo di innamorarsene. Dal punto di vista tecnico è stato un vero successo, perché i terreni si sono confermati ideali e la selvaggina era assolutamente adeguata; anche il timore della scarsa vegetazione, che ha fatto slittare di una settimana l’evento, ha giustificato la scelta di calendario. A chiudere il cerchio,
l’ottima organizzazione: era forse l’incognita maggiore, il timore recondito di aver affidato uno degli eventi principali della cinofilia italiana a un gruppo non sufficientemente esperto… ma l’organizzazione locale messa in campo da Mimmo Pupillo, nominato dall’ENCI come referente, e lo staff dei 12 collaboratori da lui riunito si è mostrato assolutamente meritevole della fiducia riposta. I Derby sono le manifestazioni più importanti della cinofilia nostrana, e il fatto di poterli organizzare in Italia, su questi terreni e con questa organizzazione, è sicuramente una grandissima opportunità. L’Italia vanta, per la sua stessa conformazione, una buona diversità; dopo anni in Tollara, nell’Alessandrino, dove l’ENCI ha sempre trovato un’accoglienza e una situazione perfetta, si è pensato fosse doveroso avvicinarsi ai migliaia di appassionati del Sud, sfruttando l’opportunità di questa bella zona, che già cinque anni fa fu teatro di un Derby. È sempre emozionante vedere il seguito che ogni evento crea, i momenti di emozione condivisa e di confronto rimangono sempre il cuore della cinofilia. Questo, in sostanza, il discorso del presidente Dino Muto sabato sera, in occasione della grande cena organizzata presso I Luoghi di Pitti, una struttura ricettiva molto bella e tipica (che abbiamo provveduto ad infangare a dovere!) dove era ubicata la segreteria, punto di ritrovo e ristoro, e dove son
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Altamura. Il podio del Derby Inglesi 2017
state fatte le premiazioni finali. In campo per tre giorni 115 soggetti (142 iscritti, con 27 assenti). Guardando il catalogo gli iscritti sono 90 Setter inglesi, 49 Pointer, due Irlandesi e 1 Gordon, sorteggiati in due batterie giudicate da: Natale Tortora, Edoardo Della Bella e Giuseppe Grasso nella prima; Mario di Pinto, Vitaliano Gaggi e Angelo Bonacina nella seconda. Al termine della prima giornata, venerdì 24 nella prima batteria c’erano due cani con il punto: Pathos dei Cevoli, condotto dall’altrettanto giovane dres-seur Sandro Albamonte e Royal Claire, condotto dal veterano (che è sinonimo di esperto) Valerio Ronchi, allevatore, proprietario e conduttore. Nella seconda batteria dei punti, con qualche puntino (saranno CQN). Al termine del secondo giorno, l’elenco dei richiamati delle due giornate è abbastanza corposo: Ade del Baiaross Setter condotto da Richelli, i due fratelli Antenore e Apelles dell’Ad Montes Setter condotti rispettivamente da Cantoni e Targetti, Ardi di Casa Letizia Pointer condotto da Testa, i due
fratelli Calliope e Caronte del Cangia Pointer condotti entrambi da Cantoni, Crac Setter condotto da Nuziata, i due fratelli Hansel e Hemingway del Maltempo Pointer condotti da Eschini, Hurricane Setter condotto da Pioppi, Kalibù Ambrofellis Setter condotto da Bruni, Noe Setter condotto da Targetti, Pelé Setter condotto da Landi, Portos Pointer condotto da Pezzotta, Roval Emo Setter condotto da Ronchi, Sibux di Val di Chiana Setter condotto da Bischi, Teibreak della Porpora Setter condotto da Giuliano Pagni. Non è semplice né valutare le prestazioni dei giovani, né essere giovani e fare prestazioni all’altezza della situazione… fatto sta che, nonostante le numerose opportunità, molti di questi soggetti aventi diritto ad una seconda chance, non andranno in classifica; ma è pur vero che un richiamo è già una bella nota di merito. La cosa interessante dei Derby sono si i soggetti in campo, di cui si guarda l’ardore e l’ardire, ovvero il coraggio nell’interpretazione della cerca e il ritmo con cui la si sostiene; ma parte dell’interesse nei giovani è anche quello di una valutazione degli stalloni, ecco quindi l’interesse nel
CLASSIFICA GIURIA: Mario di Pinto, Natale Tortora, Angelo Bonacina, Giuseppe Grasso, Edoardo Della Bella, Vitaliano Gaggi 1 CAC Hemingway del Maltempo PT allev. Luca Pasqualini prop. Luca Pasqualini cond. Paris Eschini 2 R/ CAC Crac ST allev. Ivana Saccardi prop. Claudio Boggiano cond. Andrea Nuziata 3 ECC Roval Claire ST allev. prop. e cond. Valerio Ronchi ECC Pathos del Cevoli ST allev. Giacomo Aringhieri prop. Francesco Bartoli cond. Sandro Albamonte MB Koss ST allev. Andrea D’Urso prop. Umberto D’Alessandris cond. Stanislav Kartaljia
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In attesa della premiazione. Sulla sinistra: Sandro Pacioni, Silvio Marelli, Dino Muto Crac con Andrea Nuziata
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Sgancio di Roval Claire, cond. Valerio Ronchi
guardare non solo in campo, ma anche al catalogo, perché “non tutti i figli dei gatti prendono i topi”. E allora si cercano i riproduttori che hanno presentato il maggior numero di figli, e chi sono i genitori dei soggetti che si son classificati: rispettivamente Ranger del Sargiadae, Oscar e Roval Giob, tutti e tre protagonisti di Derby. Sono conferme. Ed è un Pointer a salire sul gradino più alto del podio, e a scrivere questo importante capitolo di storia: Hemingway del Maltempo, che dopo un turno mozzafiato, domenica 26 febbraio nel meritato richiamo, inchioda una starna davanti al numeroso pubblico di appassionati che stava seguendo le fasi finali della manifestazione. Gli è secondo il Setter Crac, figlio di Oscar, che, anche lui nel richiamo, va a fermare in bello stile; chiude la classifica Roval Claire, autore di un bel punto il primo giorno, nel turno regolare. Seguono poi altri due qualificati: Pathos dei Cevoli all’Eccellente e Koss al Molto buono; e tre Certificati di qualità naturali a Teibreak della Porpora, Alonso del Cangia e Furio dell’Ad Montes autori di una grande prestazione e rei di un errore di dressaggio. Si chiude tra lacrime di gioia, qualche goccia di pioggia e degli scroscianti applausi il Derby 2017. Erica Recchia
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Novice. La batteria di S. Franchi in attesa del drive
Gara Nazionale per la categoria Novice, a seguire Attitudinale e Open organizzate dal Gruppo Cinofilo Novarese e del Sesia. Risultati eccellenti e selvaggina abbondante
Il campo di prova dei Campioni
Due giorni da Retriever I tre neo Campioni
CLASSIFICHE 18/2/2017 - PROVA NOVICE Batteria 1 Giudice Keld Jorgensen 1 CAC Quentin My Melodie of Golden Spirit GR cond. Keen 2 R/ CAC Veli Vir Alpha LR cond. Bearzi Batteria 2 Giudice Franco Abati 1 CAC Waterfriend Damasco LR cond. Banica 2 R/ CAC Fendale Celtic Gunner LR cond. Bolz Batteria 3 Giudice Sergio Franchi 1 CAC Glenpatrick Oak LR cond. Wachtler 2 R/ CAC Doubleuse Poseidon GR cond. Del Soldato
La riserva La Beccaccia di Cressa (NO) ci ha accolti come al solito con la sua piena e amichevole collaborazione, fornendo ottima selvaggina e il generoso supporto logistico di Giacomo Valentini e Giuseppe Fornara e dei loro amici e collaboratori. Giudici per entrambe le giornate erano gli italiani Franco Abati e Sergio Franchi, e il danese Keld Jorgensen. Sabato 18 Febbraio si è svolta prima in località Fornace la prova Novice, seguita nel pomeriggio dalla prova attitudinale di caccia. I cani della Novice sono stati divisi in tre batterie, giudicate la prima da Keld Jorgensen, la seconda da Franco Abati, la terza da Sergio Franchi. La prova si è svolta in drive e i retriever, dopo aver assistito all’abbattimento della selvaggina, sono passati al riporto. Erano presenti 33 cani: 23 Labrador (17 maschi e 6 femmine), 9 Golden (1 maschio e 8 femmine) e 1 Nova Scotia Duck Tolling Retriever. Hanno ottenuto qualifica 21 cani. Hanno conquistato il CAC in palio Quentin My Melodie of Golden Spirit,
Golden femmina di Jennifer Francis Keen, Waterfriend Damasco, Labrador maschio di Beatrice Banica, Glenpatrick Oak, Labrador maschio di Stefanie Wachtler. Nel pomeriggio 14 cani hanno affrontato la prova attitudinale di caccia, primo livello delle prove di lavoro per retriever. Hanno superato la prova sette cani, di cui ben tre con valutazione “Eccellente”. Domenica 19 Febbraio prova Open, anche questa in drive come il giorno precedente, in località Bogogno. Erano presenti 37 cani: 29 Labrador (20 maschi e 9 femmine) e 8 Golden (4 maschi e 4 femmine). Hanno ottenuto qualifica 22 cani. Hanno ottenuto il CAC Ralf del Bozzetto, Labrador maschio di Rita Masti, condotto da Francesco Massetani, Waterfriend Calvados, Labrador maschio proprietario e conduttore Raffaele Navone, Growingcowboy Ginger, Labrador femmina proprietario e conduttore Nerina Aureli. Per una curiosa coincidenza, tutti e tre questi cani con il CAC vinto a Cressa domenica 19 Febbraio chiudono il Campionato di lavoro; Ralf del
19/2/2017 - PROVA OPEN Batteria 1 Giudice Keld Jorgensen 1 CAC Ralf del Bozzetto LR cond. Massetani 2 ECC Greenbriar Piano LR cond. Waldner Batteria 2 Giudice Franco Abati 1 ECC CAC Waterfriend Calvados LR cond. Navone 2 R/CAC Lesser Burdock Deene LR cond. Julien Batteria 3 Giudice Sergio Franchi 1 CAC Growingcowboy Ginger LR cond. Aureli 2 R/C AC Pinkerly Vesper Martini GR cond. Zanini
Bozzetto centra così il risultato che lo scorso anno, sempre a Cressa in Febbraio, gli era sfuggito per un soffio quando si era piazzato secondo con Riserva di CAC. Al termine delle due belle giornate di gara si sono tenute le premiazioni alla presenza di Giacomo Valentini e Giuseppe Fornara, nella cornice accogliente dell’agriturismo Il Vecchio Fienile di Cressa. Alessandra Franchi (foto Angelo Farris)
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Clamoroso risultato individuale ed a squadre
I Kurzhaar campioni del mondo Vincitore individuale Capelli con Barby
I Kurzhaar si confrontano sui terreni e le starne di Zara nella più alta nota della selezione zootecnica. La Croazia, con una consolidata esperienza organizzativa, è di turno l’8-9 marzo con la regia del Presidente del Club Sruk Veno ed il Presidente del H.K.S. Branko Sare. Dopo una lunga tournee di prove con qualifiche italiane/ croate, prova di eccellenza e Coppa Europa a solo e in coppia, ecco di turno i Kurzhaar. Una tournee di prove che contabilizza un’ineguagliabile partecipazione con 240 cani al giorno, prova di eccellenza al massimo storico con 184 partecipanti e dodici soggetti al barrage di cui 8 Kurzhaar. Ho l’onore di presiedere la terna giudicante che assegna il CACIT a Lolita di Melonio condotta da Pezzulli e la Riserva CACIT a Pradellinensis Best di Affo condotto da Bottani. La filosofia del campionato, nato con la costituzione del Club Internazionale, DKV, è indubbiamente connotata nel confronto zootecnico fra gli allevamenti dei Paesi aderenti, va da se che la globalizzazione ha portato alla ribalta diverse nazioni dove l’allevamento non è ancora sufficientemente sviluppato, partecipano pertanto con soggetti di diversa provenienza. È indubbio il valore raggiunto sulla qualità media dei soggetti partecipanti, che vede sempre più alto e competitivo il confronto. Purtroppo il nostro DKV è assente, speriamo che con le prossime elezioni cambino, politica, atteggiamento e marcia, attribuendo il dovuto interesse anche a coloro che non espletano le discipline tedesche, che hanno tutto il mio rispetto, un rispetto che pretendo però anche per tutte le altre.
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Il confronto sulle starne di Zara. Partecipazione record con i tricolori protagonisti
Noi che viviamo ad alleviamo con tanti vincoli e regole, oltre a non avere palestre ideali per la selezione e preparazione sulle starne quindi costretti ad un “nomadismo” perenne, ci siamo da anni imposti di partecipare con soggetti di nostro allevamento (e siamo l’unico Paese a farlo), esenti dalla patologia EBJ. La deregulation ti può aiutare per tanti motivi..., ma senza regole che vadano a tutelare l’integrità della razza sia sotto il profilo della salute che delle qualità stilistiche e venatorie, palesa indubbiamente rischi che possono mettere a repentaglio la vita e il positivo sviluppo e mantenimento della razza. Torniamo al campionato. Tredici nazioni presenti con 48 soggetti partecipanti. Belgio, Bosnia, Bulgaria, Rep. Ceca, Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Ukraina, Croazia. Giurie rappresentate da: Jagodic, Klun, Uljancic, Gospic per Croazia- Dave Van Het Land, Stoychev, Olaya, Passini, Markovic, Jursa, Liedes, Vargas. La mia selezione parte il 27 febbraio con convocazione di tutti venerdì 3 marzo ne pomeriggio a Zemunik per la visione dei soggetti non visti in prova e verifiche di merito. Appuntamento congiunto con Ragatzu che seleziona Coppa Europa. Grande soddisfazione per l’importante gruppo di soggetti potenzialmente interessati. Akim,Attila, Pradellinensis Boss, Look, Barby, Dux, Pradellinensis Paride, Pradellinensis Giallo, Zagor dei 7 Ducati, Lolita, Muller, Brik, Urban di S.C.del Sasso, Daf degli alti Pascoli, Trueba della val di Rem, Zico della val di Rem, Ralph, Gusto, Africa.
Cominciano le danze, e come sempre volano i corvi e gli avvoltoi... ma non troveranno l’animale in agonia per il banchetto... Molti soggetti nei 5 giorni riesco a giudicarli e ne seguo il rendimento concertandomi anche coi colleghi, altri, pochi per fortuna mi restano per l’ultimo giorno di verifica. Mi è dispiaciuto non visionare alcuni soggetti, che avevano contabilizzato eccellenti performance, problemi personali hanno costretto i conduttori a lasciare anzitempo il campo. Altri, pur avendo soggetti di provate qualità, non hanno trovato quella positività e continuità indispensabile per andarsi a giocare un campionato. I soggetti che interessavano penso e spero di averli menzionati tutti per confermarne il valore al di la poi dei risultati conseguiti, ma la scelta “cade” su 4 più riserva. La rosa finale, con l’impegno di far correre anche la riserva per i valori espressi, vede costituirsi la seguente squadra: AKIM All. prop. Moser cond. F. Venturelli (si qualifica Ecc. 4 giorni) BARBY all. J. Fracassi prop. cond. Capelli (qualifica Ecc. 3 giorni) PRADELLINENSIS GIALLO all.Capelli prop. Pavia cond. Aroldi (qual. 2 giorniCAC-R.CAC) LOLITA all. prop. Meloni M. cond.Pezzulli (n. 2 CAC - n. 2 R/CAC) Riserve: LOOK all. Zanoletti, prop.Setola cond. Bottani (n.1 CAC n.1 R/CAC) – RALPH all. Bedussi A. prop. Zucca P. cond. Festa ( n. 2 CAC -1 Ecc)La sera che do la squadra, Aroldi riceve una telefonata che ci lascia tutti in ansia. Un grave malore della madre lo tiene in
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sospeso sulla partenza fino a notte. Decide poi di rimanere ma certo con poca tranquillità. Il giorno 8 si parte, sono in giuria con Gospic e Hannu sui terreni di Prkos, soffia una bora impossibile ed il primo turno è di Barby. Parte come sempre decisa ed intraprendente con le narici attaccate al forte vento, traccia giuste diagonali con adeguata profondità. Punta il vento, rimonta impressionante, ferma, guida a lungo ma nulla vola. Ancora in grande espressione va a fermare guidando fluida e a lungo ma senza esito. In quella direzione a quasi 200 metri troviamo due coppie che non si fanno ancora fermare. Prima cartuccia a vuoto. Giornata
del terreno, assecondando il vento che cambiava. A cavallo del minuto scivola in ferma con bella espressione a bordo di siepe, guida, guida... niente vola. Rilanciata si inquadra benissimo con ritmo sostenuto. Ferma ancora, nella stessa direzione ma ancora senza esito. Si rilancia sulla destra dove macina metri su metri e ritoccando il vento ferma ancora espressiva, servita parte coppia ben indicata: che liberazione! Alla fine, dopo due richiami di importanti competitor è 1° Ecc. Dalle altre batterie mi dicono che Look ha l’Eccellente, Akim ha due punti e Barby è l’ultima e deve ancora correre. Sono di
La premiazione della squadra Campione del mondo con il consigliere Passini
nera per la batteria con nessun cane in classifica. Alla sera tutti al Borik, abbiamo un MB di Lolita e tanti musi lunghi. Devo fare l’annunciata sostituzione. Filippo Venturelli con molta sportività mi dice che Akim gli ha preso un attimo la mano sui lati... Degli altri ho puntuali relazioni. Aroldi mi annuncia che ha già le valigie in macchina e deve partire, a tal punto al posto di Giallo entra Look. Salutiamo con affetto Stefano e con previsioni meteo migliori attendiamo l’ultima battaglia. Nella mia batteria ho Lolita al secondo turno. Si mette da subito con ordine ed autorità con giusta ed intelligente lettura venatoria
presidenza all’eventuale barrage, pertanto direzione Antenne dove trovo tutti e la conferma che anche Akim ha l’Eccellente. Trapela la notizia che Barby ha due punti... poi arriva Capelli con il CAC! Al barrage con Jambo del Rade Savic, Barby domina non lasciandogli spazio nemmeno per respirare e si aggiudica il CACIT. A punti siamo avanti ma non si capisce bene come sia messa l’Ukraina. Intanto la terna Vargas, Olaya, Van Het Land è pronta per lo spareggio col CACIT del primo giorno aggiudicato da Attila A. Fidelis di Torbarina, un soggetto di qualità che ha quasi dominato tutta la tournee. Barby rifiuta il suo lato ma anche Attila non parte bene , poi Barby mette il turbo
sulla sinistra recitando per ritmo e tenuta di campo l’altissima nota di primavera, Attila prende anch’esso la sinistra ma la tromba suona... Il verdetto è CACIT a Barby e Riserva ad Attila. Indubbiamente si accetta il verdetto della terna anche se, come sovente, non condivisa da tanti. Barby è sul piedistallo del Campione del mondo individuale, l’unico titolo che al momento siamo certi di avere. Si delineano poi le classifiche finali, dove emerge il dato tecnico più importante che va a denotare il livello medio registrato nel campionato. Su 13 nazioni 11 hanno classificato cani. All’Italia anche il titolo a squadre con 43 punti. Seguono: 39 Ukraina, 26 Croazia, 22 Spagna, 22 Serbia, 20 Francia, 17 Romania, 14 Olanda. Qualifiche anche per Bulgaria, Bosnia e Belgio. Seduto in poltrona, chiudo gli occhi e rivedo tutte le prestazioni dei nostri attori, quello che sanno fare per cercare, placare e risolvere le amate starne. Vedo nel loro sangue le gesta per diverse generazioni di tantissimi dei loro “ascendenti”, vedo il talento che ognuno a suo modo sa esprimere in determinate circostanze, vedo la franchezza e fierezza morale di ognuno, assaporo una vittoria che va a chi ha lavorato tanto e seriamente. Apro gli occhi e penso ai discendenti che saranno il futuro del nostro allevamento, alla conferma dei valori che dovremo essere in grado di mantenere e migliorare senza accontentarsi, puntando sempre ad un orizzonte senza limiti, obbiettivo dio una sostanza funzionale che esprima sempre i caratteri di razza, il tipo, con grande umiltà ma indubbio orgoglio. Anteponiamo sempre i fatti alla facile cattedra, ricercando sempre il Kurzhaar ideale, che a prescindere dalla bandiera è patrimonio della razza, abbiamo da tempo intrapreso questa strada, ormai è tracciata e solo noi la possiamo cambiare. Grazie kurzhaar e kurzhaaristi per le belle emozioni che mi avete dato, grazie per la disponibilità e il rispetto, grazie per la professionalità. Grazie anche a tutti coloro che non sono riusciti ad essere interpreti principali, ma lo sono ugualmente a tutti gli effetti; tanti me lo hanno dimostrato con spiccata sportività. Grazie alla nutrita tifoseria, è dimostrazione di senso di appartenenza. Grazie al Club che mi ha quasi imposto questo compito. Abbiamo scritto un’altra bella pagina di cinofilia internazionale, forza e avanti, le pagine bianche sono infinite! Giancarlo Passini
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Coppa Europa Continentali da ferma
Belly od Postara di Scarpecci
Il Breton di Roberto Scarpecci si impone in un confronto difficile. Buone prestazioni degli altri italiani L’appuntamento europeo più atteso dell’anno dalle razze continentali da ferma: la Coppa Europa. Quest’anno organizzata dal Kennel Club Croato a Zara nei giorni di 6 e 7 marzo 2017 in doppio appuntamento con turni a singolo ed in coppia, (questa per la seconda ed ultima volta in via sperimentale). L’Italia non è mancata e ha partecipato in ambedue le discipline con equipe di cinque soggetti, (dei quali una riserva), selezionati da me selezionate su incarico dell’ENCI. Poca fortuna nella prima, ma in coppia il Tricolore torna a sventolare in alto grazie alla strabiliante prestazione dell’Epagneul Breton Belly od Postara condotto da Roberto Scarpecci di proprietà di Giampaolo Antonucci. Una selezione particolarmente impegnativa in virtù, del gran numero di soggetti presenti con grandi qualità per questa nota di concorso. Dato il materiale a disposizione la scelta ha tenuto conto anche della possibilità di utilizzare cani delle differenti razze da ferma continentali che si sono egregiamente distinte
Dasy di Mauro Moretti in azione
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durante le sessioni di prove anticipando le Coppe. Dopo le prime verifiche effettuate lo scorso autunno sempre a Zara, le prove con qualifiche italiane che hanno avuto luogo dal 27 febbraio al 2 marzo, quella del 3 marzo con qualifiche croate e la seguente prova di eccellenza hanno permesso di definire quel nutrito gruppo dal quale ne sono scaturiti i dieci che hanno sbandierato il Tricolore. L’ultima verifica ha avuto luogo nei terreni di Zemunik quando il cerchio si è chiuso per: (Coppa Europa a singolo), Muller, Kurzhaar condotto da Mauro Pezzulli; Mito, Epagneul Breton condotto da Roberto Scarpecci; Dasy, Bracca francese condotta da Mauro Moretti; Melampo, Spinone condotto da Vinicio Tognolo e Luchino di Cascina Croce condotto da Fabio Angelini. Per la Coppa del secondo giorno in coppia invece vengono designati Belly od Postara, Epagneul breton con Roberto Scarpecci, Ralph, il Kurzhaar condotto da Paolo Festa, Fichu del Palangenito di Gregory Vettore e Edo di Marco Selmi, (ambedue breton). A loro si aggiunge
Belly è il migliore Pradellinensis Boss Kurzhaar di Tullio Bottani. In singolo corrono i primi quattro e Angelini, malgrado la “panchina” non abbandona i compagni e resta sul terreno al loro fianco: il primo a correre è Muller che dopo un meraviglioso ed impegnato turno senza occasione non viene richiamato a causa di due ferme senza esito, (la seconda sul chiudere del turno su scia di lepre vista andare via prima del sopraggiungere del cane). A Mito un brutto incidente arresta il turno nella prima metà: investe una coppia, al volo della quale si mette in ala una seconda. Melampo non incontra. Dasy, la Bracca francese condotta da Mauro Moretti segna il gol della bandiera: un buon turno con punto su coppia le farà guadagnare un MB. Chiaramente non basta, mentre sono sufficienti un Eccellente e due MB al Belgio che si aggiudica la Coppa a squadre nella disciplina a singolo. L’individuale è vinto dal Kurzhaar Atila Aeternum Fidelis per la Croazia che con Ivica Torbarina guadagna un CACIT al barrage con il pari razza Monro del Cakic per l’Ucraina. Il secondo giorno, è il turno di Belly od Postara. Da bordo campo, al termine di un bel turno con due punti su coppia, il giudice francese richiama Roberto Scarpecci per salutarlo togliendosi il cappello. Ottiene un bellissimo CAC che lo conduce al barrage con i rappresentanti di Spagna e Serbia ai quali “strappa” l’am-
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RISULTATI PROVA IN COPPIA 07 marzo 17 Classifica finale
1 CACT CACIT ITALIA BELLY OD POSTARA 2 CACT R/CACIT SERBIA DOLAR DE ATILA FLAGELLUM DEI 3 CACT SPAIN GOKU DE KRONNELLAR
Epagnuel Breton Pr. Antonucci Gianpaolo Deutsch Kurzhaar Pr. Siniša Krstić Epagneul Breton Pr. Fuentes Maestro Luis Angel
Cond. Scarpecci Roberto Cond. Milan Pavlović Cond. Fuentes Maestro Luis Angel
La squadra italiana per la Coppa Europa Continentali in Coppia
bita certificazione internazionale che decreta la vittoria del cane italiano. Si chiude la Coppa Europa con soddisfazione del nostro team, cosciente sia delle ottime qualità dei cani presentati ma anche delle impegnative difficoltà che caratterizzano i terreni di questo momento a Zara: una “sola botta”, un solo giorno per la prova individuale rappresentano occasione durante la quale il fattore “C” gioca ruolo troppo importante. Considerazione questa ponderata anche nella riunione del Comitato razze continentali della FCI che dal prossimo anno decide di disputare la Coppa in due giornate, (parimenti alla Coppa del Mondo Kurzhaar), con la medesima squadra e la
possibilità di alternare una riserva nel secondo giorno. La Coppa in coppia viene interrotta: favorevoli solamente la Spagna e l’Italia, (per la combinata solo-coppia), mentre gli altri Paesi affiliati alla FCI la bocciano. Si rientra in Patria consci dell’impegno e soddisfatti del risultato nell’ulteriore constatazione che oggi la qualità media dei partecipanti provenienti dal resto di Europa e del mondo è nettamente migliorata, rendendo questo confronto ancor più impegnativo rispetto al passato. Ma la cinofilia italiana vince e continua a rappresentare un evidente e considerato punto di riferimento. Marco Ragatzu
Angelini sgancia Luchino alla verifica di Coppa
La squadra italiana per la Coppa a Singolo
COPPA EUROPA CONTINENTALI 06-07 marzo 2017 – Zara Classifica finale
1° Belgio 2° Croazia 3° Francia 45
STORIA Personaggi che fecero grande la cinofilia
Pastrone, Cabiria e gli standard “Un talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire; un genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere” (Arthur Schopenhauer) La cinofilia è fatta così: cerchi il cane e scopri il personaggio. Uno fra i tanti, ostinato a rimanere uguale agli altri e lieto di far splendere per loro le luci della ribalta. E Giovanni Pastrone consigliere nazionale del Kennel Club, fondatore della “Società amatori pointer”, piemontese verace nato ad Asti il 13 settembre 1883 e scomparso a Torino il 27 giugno 1959, lo conferma. Genio del cinema, manager, apprezzato maestro di violino, perfetto conoscitore di tre lingue portò nella cinofilia una ventata nuova e seppe essere uguale fra gli uguali. Come accade sempre nei sodalizi autentici dove conta ciò che si fa e non solo quello che si dice. Forse anche per questo in molti si affrettarono a dimenticarlo per farlo dimenticare convinti, come tutti gli uomini piccoli che rimanessero barlumi di luce in cui collocarsi al suo posto. Nella vita, oltreché cinofilo autentico fu regista, sceneggiatore, attore, produttore e geniale tecnico cinematografico. E non era facile, all’epoca del cinema muto, far parlare le immagini né esser primo a dar volti di celluloide a “L’assedio di Troia” il film più lungo di quei giorni. Lui ci riuscì ed i suoi capolavori sono studiati ancor oggi tantoché la pellicola “Le notti di Cabiria “fa parte della storia del cinema. Geniale
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Nascono gli standard di lavoro in Europa Da quel primo scritto ebbero origine le relazioni sugli standard di lavoro presentate da Giovanni Pastrone il 2 luglio 1937 al Congresso mondiale di Parigi e che furono accolte con entusiasmo e fatte proprie dai congressisti. Il loro impegno è riassunto in uno storico ordine del giorno che di fatto impegnava la FCI ad accettare gli standard e divulgarli. “In considerazione del grave disordine nel quale oggi si trovano tutte le razze di cani da ferma in confronto alle caratteristiche fisico-psichiche che sono tipiche di ciascuna razza, disordine dovuto alle infusioni inconfessate di sangue straniero, si esprime il voto che la Federazione Cinologica Internazionale abbia a nominare una Commissione Internazionale di cinologi e di cinotecnici aventi il mandato di redigere lo standard di lavoro sui campi di prove per ciascuna razza di cane da ferma”.
come pochi della sua epoca seppe metter d’accordo musica e numeri diplomandosi in violino al conservatorio di Asti e, quasi contemporaneamente, meritandosi il diploma di ragioniere. Conosceva e parlava correntemente, tanto da esserne traduttore, inglese, francese e tedesco. Nel 1905 fu assunto come contabile nella casa di cortometraggi Rossi & C. di Torino, nel 1907 venne nominato direttore amministrativo e nel 1908 ne fu comproprietario con Carlo Sciamengo e diedero vita alla Itala Film che portò a livelli internazionali. Diresse ‘Cabiria’, il primo colossal del cinema muto, sceneggiato da Gabriele D’Annunzio e proiettato alla Casa Bianca, “Tigri reali” ed altre pellicole. Alcuni anni dopo si ritirò a vita privata rifiutando ogni invito a collaborare e molte proposte di lavoro ma dedicandosi solo ai cani, come giudice e come tecnico e ricercatore. Fu, in quest’ultima veste, consigliere ascoltato (in particolare da Solaro e Bosisio) del Kennel club a cui diede per molti anni un contributo determinante e fu tra coloro che ne aumentarono il prestigio. Giudice in Esposizioni e Prove contribuì a svecchiare i giudizi affermando la necessità di una maggiore e più diffusa informazione sulle razze e, relativamente ai
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cani da ferma, sull’addestramento. Le sue relazioni, spesso taglienti, fecero epoca e dottrina per contenuto e stile.
Tecnico e giudice apprezzato in tutto il mondo era titolare di Itala Film, la più importante casa cinematografica d’Europa. Propose e fece approvare nel primo congresso mondiale gli standard di lavoro di Setter, Pointer e Bracco
vono possedere grande iniziativa e grande resistenza.
CONSENSO. Si deve prima di tutto pretendere che il cane in ferma diretta sia tipico nella sua posa. Il Gli anni della Grande «trialer» intraprendente, guerra avevano pressoché che non si lascia dominare azzerato gli allevamenti ed dall’avversario, raramente era necessario ricominsi lascia indurre a consenciare daccapo e soprattutto tire un cane che è per lui dare indicazioni su come fermo ma non in ferma. È attuare la selezione e, per questo che in tutti i reancor più in particolare rigolamenti esteri si raccoconoscere e selezionare i manda ai giudici di evitare cani da lavoro, cioè la di mettere un cane al terra caccia, più idonei. per controllare il consenso Giovanni Pastrone accettò del compagno di turno. Un l’incarico di redigere alcuni battito di coda del cane in testi su situazioni particoferma è sufficiente per aulari e infine dar loro una torizzare la rottura del conveste organica in relazioni. senso. Per il setter non È la bozza dello standard vedo opportunità di altri “moderno” per alcune commenti, eccetto che per razze da ferma. Un primo la filata e la guida che sono scritto inaugura l’edizione caratterizzate più dalla del gennaio 1925 del prudenza che non dall’auBollettino del KCI: è un dacia. Preso contatto con il lunghissimo testo - peselvatico il setter tende a raltro attuale e pregevole non più uscirne ed avanza per contenuti e prosa – intiquasi sincronicamente alla tolato “Dello stile del fuga del perseguitato. pointer e del setter (inOsservo ancora che in tutti glese) nelle prove sul teri regolamenti di prove sul reno a grande cerca (field– terreno c’è la tendenza ad trials)”. Lo scritto destinato attribuire maggior valore ad alimentare il dibattito alle doti naturali che non a sui periodici e fra gli allevaquelle conseguenza del «dressage». Tra le tori ha alcune conclusioni che trovano an- cato, meglio in piedi cora oggi condivisione: 12) Può fermare di scatto se incontra doti trasmissibili vi sono certo l’intelli1) Il pointer trialer deve essere velocis- all’improvviso l’effluvio diretto; se ne ha genza e la docilità. simo, in giusto rapporto con il suo eccel- graduale conoscenza di lontano, deve fi- Ora mentre la prima richiede certamente una lunga convivenza per poterla valutare lentissimo olfatto. lare guardingo in ferma prudente. 2) Deve cercare con il naso alto. 13) In guida deve gattonare, abbassarsi ed direttamente, la seconda, evidente anche, nel breve turno di un trials, ci offre la pos3) La sua cerca deve essere metodica e allungarsi con calma e sicurezza. molto estesa lateralmente al conduttore. 14) Entrambi questi cani devono essere sibilità di trarre dalla prima apprezzamenti 4) Galoppando in cerca non deve battere la ubbidienti e disciplinati.15) Entrambi de- indiretti. Ne consegue che mentre si può, si deve perdonare una coda e deve tenerla immoqualche infrazione di detbile e ferma. taglio in una delle varie 5) Deve fermare di scatto. virtù che del dressage più 6) Deve fermare in piedi. specialmente ne sono il 7) In guida deve avanzare a frutto: non si deve tollerare strappi. Fu tra i fondatori e segretario nel 1927 della “Società amatori del una trascuratezza generale 8) Deve consentire spontapointer” tenuta a battesimo nell’expo internazionale di Milano. Ne è di queste neamente in piedi, reprimo presidente l’ingegner Espartero Vignoli di Tuoro Trasimeno e Virtù che chiamerò discistando immobile finché il la società ha sede in Via Giovannetti 13, a Torino presso il domicilio plinari, poiché si arrischiecompagno non rompe la di Giovanni Pastrone. Fra gli aderenti Giulio Colombo, Claudio nob. rebbe di propagare la cocferma. Dal Pozzo, Vittorio Fasce, Ciro Matteucci, Rino Radice, Riccardo ciutaggine irriducibile che 9) Le massime 2 e 3 valTazzini, Giuseppe Solaro, Gaspare Voli, e Filippo Zacchini. Scopo del è una vera maledizione per gono anche per il setter. sodalizio “diffondere sempre più l’allevamento dei pointers in Italia”. l’utilizzazione in caccia, o 10) Anche il setter è veloLe prove saranno tenute in primavera su terreno pianeggiante e su peggio una intelligenza decissimo, tenuto conto della starne, saranno sempre aperte ai pointers e setters con giuria pluficiente. stagione e del pelo. rima. Nelle prove a grande cerca i conduttori dovranno seguire la diRodolfo Grassi 11) Esso può fermare corirezione indicata dalla giuria e conservare tra loro il collegamento necessario per fornire un lavoro di coppia. Sono di rigore: cerca ampia e veloce ma metodicamente incrociata, grandi mezzi, grande stile e correttezza, per quest’ultime però è data ampia facoltà d’ap47 prezzamento alla giuria”.
Società Amatori del Pointer
La muta Ariegeoi di Lanau Masset
Pieno successo per la Coppa dei cani da seguita
I Segugi brindano col Pinot Organizzata dalla neonata Sezione SIPS dell’Appennino si è svolta dal 3 al 5 marzo scorso la prova per Cani da Seguita su lepre riservata alla Classe Mute denominata 1^ COPPA PINOT OLTREPO PAVESE. La partecipazione di 16 mute in rappresentanza del Segugio italiano e 16 in rappresentanza del Segugio francese, fra le più blasonate, ha contribuito a dare lustro alla manifestazione ed a rilanciare, dopo un periodo di silenzio, la Provincia di Pavia come centro di segugismo di eccellenza. Da segnalare la presenza di due mute d’Oltralpe guidate da Gilbert Massat e Benjamin Lanau. Lo splendido scenario collinare ed appenninico dell’Oltrepo Pavese ha fatto da cornice a questo evento riconfermando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di essere terra non solo di vini pregiati ma terra vocata alla caccia alla lepre col Segugio. L’inclemenza del tempo nella giornata di sabato ha messo a dura prova sia le capacità venatorie degli ausiliari che la salute dei canettieri, ma nonostante questo imprevisto si è assistito ad una prova di altissimo livello. La formula prevedeva che la somma dei punteggi ottenuti nelle prime due giornate di prova andasse a determinare la griglia finale che doveva essere composta dalle
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due migliori mute “italiane” e dalle due migliori mute “francesi”. Il tutto si è svolto con la valutazione attenta ed appassionata degli Esperti Giudici Capri, Cesaro, DellaGiovanna, Di Giannantonio, Gaino, Mapelli, Massardi, Selvatici. Domenica ha avuto luogo la finalissima alla quale sono state ammesse le seguenti mute: • Fiume, Lea, Lia, Mery e Sibilla Segugi Italiani a pelo raso nero focato di Claudio Rampini;1° ECC. p.162 che si è anche aggiudicata il prestigioso Trofeo. • Oaro, Punto, Tex E Aurora Ariegeois dei fratelli D’Onofrio • Graig, Iceo, Imperial, Jina, Java e Jesca Ariegeois di Gilbert Massat • Michelle, Orietta, Ares, Athena, Bijoux e Jack Segugi Italiani a pelo raso nero focato di Patarino. Il successo è andato quindi alla muta di Segugi italiani a pelo raso di Claudio Rampini, fresca vincitrice della Coppa Europa, che ha così smentito l’antico adagio che recita “nemo profeta in Patria”. Nelle tre giornate di prova ha ottenuto sempre la qualifica di “eccellente” confermando quindi la costanza e la bravura dei cani che la compongono, fra i quali si è
particolarmente distinto Fiume che si è aggiudicato anche il premio come miglior soggetto”italiano” della manifestazione con punti 168. Una particolare citazione la meritano i giovani fratelli D’Onofrio che pur essendo alle prime armi nel mondo delle verifiche zootecniche segugistiche hanno dimostrato di avere un’ottima muta di Ariegeois sulla quale lavorare. Il loro soggetto Oaro con punti 162 si è aggiudicato il premio come miglior soggetto “francese” della
La muta di Patarino
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Anno 63 num. 4 aprile 2017
La muta di Caludio Rampini vincitrice della Coppa Pinot La muta dei fratelli D’Onofrio
manifestazione. Considerato il successo ottenuto e l’entusiasmo dei concorrenti e dei giudici per la formula di questa prova, il Consiglio Direttivo della SIPS Sezione dell’Appennino ha deciso che questa manifestazione verrà ripetuta anche il prossimo anno. Volevamo chiudere questo breve resoconto ringraziando tutti coloro che hanno contribuito al successo della 1^ Coppa
Grande spettacolo ed autentico agonismo nell’Oltrepo Pavese. Prevale la muta di Segugi di Rampini
Pinot Oltrepo Pavese ed in particolare le Istituzioni, i giudici, i Presidenti degli ATC 4 e 5,i concessionari degli Istituti privati Arpesina-Sant’Andrea-MontebellettoSarnago-Monteacuto e tutti gli accompagnatori, i concorrenti, gli sponsor e gli amici del Consiglio Direttivo della nostra Sezione sperando di non aver dimenticato nessuno. Gian Carlo Bosio
In ricordo di Luciano Bochese Ciao Luciano, te ne sei andato in silenzio, portato via dalla brutta malattia che avevi sconfitto per anni. Tanta sofferenza ma tanto insegnamento di dignità e coraggio. Tu sei stato un “grande maestro di vita”, la cinofilia ti deve molto. Quelli che come me hanno avuto la fortuna di conoscerti, di apprezzarti, di ricordarti lo sanno, i nuovi cinofili non avranno mai questa fortuna. Tu che appena preso in mano un cane di qualsiasi razza, riuscivi a stabilire un contatto, mi dicevi: “il cane lo senti dal guinzaglio, è una sensazione, una vibrazione, il cane ti risponde”. Ho sempre fatto tesoro dei tuoi insegnamenti, come toelettatore, handler, allevatore e imprenditore, un “uomo di cani” che ha dato una marcia in più alla cinofilia. Ti bastava uno sguardo, un passo in più e il ring era tuo, vincente, nato per vincere, arrabbiato qualche volta, ma la grinta, la classe, la galanteria, ti hanno distinto. Ti devo tanti successi tanta gioia e fiducia, infatti mi hai insegnato ad amare i cani, ad allevarli e conoscerli; abbiamo scelto cani insieme, toelettato e calcato ring insieme, momenti di esposizione e di divertimento con la tua famiglia, ricordi indimenticabili di un tempo che è volato via, ma che è rimasto nel cuore, nella mente, grazie “grande maestro” lascerai un vuoto incolmabile. Con affetto la tua amica Irene Gaslini
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Il successo delle classiche a ZARA Con molte preoccupazioni siamo tornati a Zara, quella palestra che da molti anni costituisce un doppio appuntamento annuale per tanti cinofili, italiani ed esteri, che si rivolgono nella nota della caccia a starne indirizzata ai branchi, (in autunno), ed alle coppie, (le classiche di primavera). Dal 27 febbraio al 2 marzo hanno avuto luogo le prove con qualifiche italiane concesse dall’ENCI durante le quali, un po’ a sorpresa, vi hanno partecipato una media di duecentoventi cani. Concorrenti provenienti da tutto il mondo, (vista la partecipazione anche di alcuni argentini), in virtù delle Coppe e Campionati che si sono poi svolti dopo la sessione di Zara negli stessi terreni. Branko Sare ha dimostrato ancora una volta la sua grande professionalità e capacità organizzativa coadiuvato da uno staff preparato e ben disposto: oltre alle normali procedure logistiche, che si ripetono da anni, in questa occasione l’operato era anche rivolto al tentativo di risolvere le difficoltà che hanno caratterizzato le sessioni di prove precedenti nel merito degli ambienti frequentati durante i test. Le starne a Zara hanno avuto un calo, ma la quantità della selvaggina effettivamente presente è tale da rendere probanti questi appuntamenti zootecnici per il cane da ferma. Ben diversa era la situazione ambientale: a causa della costante e sviluppata perdita dei terreni coltivati nel corso degli ultimi anni, l’habitat ha subito notevoli mutamenti al punto tale da ridurre gli spazi utilizzabili per le batterie e, nel contempo, anche quelli idonei alla sopravvivenza delle starne stesse. La conseguenza è stata che i branchi, (oggi le coppie), si rifugiano maggiormente nei piccoli lembi ancora rimasti intatti dove riescono a sopravvivere in modo migliore, con la derivante limitazione della loro presenza laddove invece i cani vengono testati. Ciò ha permesso alle starne di tornare periodicamente nei loro siti abituali, in una frequenza seppur limitata ma tale da garantire il sufficiente numero per l’espletamento delle prove. Branko, (oggi Presidente del Kennel Club Croato), ci dice che: “Sono soddisfatto delle risultanze ottenute dalla sessione di prove primaverili di Zara 2017, Campionati compresi, e sono convinto che quanto fatto sino ad oggi abbia contribuito a migliorare le condizioni del passato appena tra-
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Lolita di Mauro Pezzulli
Concorrenti, cani e starne di Zara
Ottimi terreni e selvatici. Palestra valida per i grandi confronti scorso. Devo molto all’Italia, all’ENCI ed ai cinofili italiani che da sempre vengono da noi con i loro cani, ed oggi mi sento di ringraziare Giancarlo Passini che si è adoperato molto durante queste giornate di prove”. Considerando la parte tecnica è opportuno notare che in questa sessione hanno partecipato un buon numero di Esperti italiani, che nell’occasione sono stati affiancati da altri Giudici, soprattutto croati, in numero maggiore rispetto al passato. In maggioranza le iscrizioni per la razza Epagnuel Breton seguiti dai Kurzhaar, questi ultimi risultati migliori dei primi nella concretezza delle qualifiche ottenute. Proprio di uno di questi è il rappresentante di razza che ha guadagnato il podio per l’intera sessione: si tratta di Lolita di Massimiliano Meloni e condotta da Mauro Pezzulli. Lo stesso dresseur è colui che con i suoi cani sale il gradino più alto nel ranking dei conduttori. Secondo cane con maggiori qualifiche è Fichu del Palangenito, Epagneul Breton condotto da Gregory Vettore di proprietà di Italo Giusti. Il secondo conduttore è risultato Roberto Scarpecci che con i suoi Kurzhaar e Breton rappresenta da molti anni uno tra i nostri dresseur più noti in Europa. Nell’ovvia considerazione del successo di Zara dobbiamo rilevare un altro dato importante costituito dal numero di presenze, alla prova di Eccellenza che ha anticipato ed aperto il sipario alle Coppe: oltre centoottanta cani, un numero inimmaginabile e mai visto prima d’ora. Ebbene, la qualità e le risultanze dei cani italiani non ha costituito sorpresa ma bensì piacevole conferma, mentre la situazione, seppur ancora migliorabile come auspichiamo, ha piacevolmente meravigliato mettendo a tacere tutte quelle preoccupazioni che avevano anticipato la primavera di Bisern Jadrana. Come sempre accade dove regna lealtà e correttezza, la cinofilia ha vinto nuovamente nella perla dell’Adriatico. Marco Ragatzu
Il consigliere ENCI Giancarlo Passini durante una relazione Vettore Gregory con Fichu del Palangelito
i nostri
Cani
Anno 63 num. 4 aprile 2017
La grande prova su beccacce in Maremma
Ghibli fa suo il “Gramignani”
Il Setter di Fabrizio Baloci si impone sulla concorrenza. Nella tenuta del duca Gaetani molti i selvatici
Beccaccia mimetizzata tra gli arbusti
Ghibli di Baloci
Prosegue l’impegno della Delegazione SIS di Grosseto, affiancata alla Fidc provinciale, nell’organizzazione annuale della prova su beccacce in Maremma facente parte del Trofeo Gramignani. Il 2017 vede premiare l’11 febbraio con la massima qualifica certificata Ghibli, il Setter inglese condotto da Fabrizio Baloci. Il litorale a sud della Toscana concede nuovamente una preziosa occasione nelle verifiche funzionali indirizzate al nobile scolopacide, grazie alla preziosissima collaborazione e disponibilità del duca Giovanni Gaetani. Una storia che si ripete da molti anni e che vede questa zona centrale d’Italia interessata al circuito intitolato a Gramignani. Prove di grande qualità e notevole contributo zootecnico in virtù del target ricercato: la beccaccia, durante la sua migrazione stagionale, sceglie da sempre queste splendide macchie che rappresentano, sin dai tempi del principe Ferdinando Gaetani, il teatro d’azione dove i cani da ferma specialisti per lo scolopacide mostrano le loro potenzialità e concretezze. Giuliano Baricci ancora a coordinare l’evento che vede iscritti trentacinque soggetti divisi in due batterie di turni in coppia, verificate
La premiazione di Baloci, con lui i giudici Donatucci e Frangini
dagli esperti Berlingozzi, Bettocchi, Donatucci e Frangini. L’inverno che si sta chiudendo ha concesso anche in questa occasione, (forse è stata una delle annate da annoverarsi tra le migliori), una cospicua presenza di beccacce: partendo dal mese di dicembre la presenza nei boschi del litorale tosco laziale è stata importante, probabilmente in virtù delle condizioni ambientali che questi luoghi ancora garantiscono. La presenza del bestiame brado e le antiche modalità di conservazione garantite dai conduttori dei fondi e proprietari terrieri, costituisce ancora il motivo fondamentale per il quale tutto ciò, fortunatamente, perpetua da anni. Per noi un grande guadagno che si traduce in aiuto alla selezione del cane da ferma. Volontà a reperire e particolare metodo, equilibrio e senso del selvatico per quell’animale che concede poca confidenza e permette la realizzazione del risultato solo a quei cani che ben conoscono le sue abitudini e sanno interpretare le flebili indicazioni tra la vegetazione. Leggermente meno le iscrizioni dei cani al test se ci riferiamo alle edizioni del passato, ma gli specialisti non hanno mancato l’appuntamento. Sufficienti le beccacce che si sono potute censire e che hanno permesso l’espletarsi della verifica sui cani. Tra di loro il bianco nero Ghibli riesce nella bellissima prestazione e realizza il punto decisivo guadagnando il CAC, in un momento che vede oramai in calo la presenza dei selvatici che si preparano al viaggio di ritorno verso i luoghi di riproduzione, soprattutto allertate alla presenza dell’uomo che le ha braccate per la trascorsa stagione venatoria. Capalbio chiude il sipario per l’anno 2017 rimandando all’appuntamento per il prossimo anno che vedrà nuovamente in opera i cinofili grossetani nell’organizzare ancora magnifiche prove di lavoro. Marco Ragatzu
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Grande partecipazione al Trofeo “Alectoris Graeca Withakeri”
Gemma e le coturnici
Tornano le prove a coturnici in Trinacria e Gemma de L’Oyat Des Dunes è il Setter inglese che si aggiudica il Trofeo Alectoris Graeca Withakeri per l’anno 2017. Il 18 e 19 febbraio 43 cani si cimentano nelle prove di lavoro su coturnici, rappresentando nell’occasione anche valido strumento per censire la specie a Montagna Longa e Monte Pecoraro. Venti le coppie osservate nei due Demani Forestali del palermitano, ( perlustrati solamente per il quaranta per cento), dove è stato possibile realizzare quest’evento che rappresenta il ritorno di tale pregiatissima disciplina, per anni una delle perle della cinofilia siciliana. Grandi spazi dove l’autoctona vacca Cinisara trova ancora motivo di allevamento brado tra euphorbia, ampelodesma, lecci e olivastri, nei quali grazie all’operato del Gruppo Cinofilo Trinacria e dell’Associazione Beccacciai e Perniciai, con la collaborazione fattiva della SIS Delegazione Sicilia Occidentale, il Club Italiano Bracco Francese e il Gruppo Cinofilo Marsalese, questo argomento storico ritrova realizzazione ai giorni nostri: dopo una lunga parentesi, (considerando anche l’ultima prova svoltasi nei Monti Inici qualche anno fa), la Sicilia torna teatro per le prove a coturnici dalla fine degli anni ‘80 quando si organizzava la Settimana Cinofilia Internazionale di Sicilia tra i Monti Nebrodi (M. Soro eTroina), e i Monti Inici. La manifestazione nasce dopo un serio ed oculato lavoro che ha coinvolto gli stessi comitati organizzatori insieme all’opera del Comando Forestale, fruendo anche
Scornavacche tra La Barbera e Vassallo premiato dal Presidente del Gruppo Cinofilo Trinacria Michele Pizzuto
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Vince la Setter di Scornavacche. La prova è stata utile anche per il censimento dei selvatici della preziosa collaborazione dell’arch. Fausto Scuderi, (del Gruppo Cinofilo Marsalese), del Consiglio Siciliano della Caccia e del dr. Salvatore Ticali Dirigente della Ripartizione Faunistico Venatoria di Palermo, del dr. Vito Sinatra, Capo della Segreteria Tecnica per l’Assessorato e Agricoltura della Regione Siciliana, del Distaccamento Forestale di Carini (Comandante Felice Bruscia), oltre a Giovanni Misseri. Altro collaboratore di fondamentale rilevanza è stato il dr. Francesco Francaviglia, componente del Gruppo di Lavoro ENCI per le prove su coturnici, coadiuvato da Carlo Caracausi. Gli esperti giudici in opera sono stati indicati nelle persone di Antonino La Barbera e Filippo Vassallo, accompagnati sui terreni di prova da Antonio Pisciotta, Gianfranco Cali e Mario Bruscia. Molto lavoro ha preceduto il periodo delle prove, un’opera cha ha garantito il controllo dei terreni a salvaguardia delle specie selvatiche, oltre a quanto concerne la preparazione della parte tecnica. Talmente accolta con favore che il comitato organizzatore ha dovuto limitare il numero degli iscritti, consentendo comunque a tutti la partecipazione. Le aspettative si sono realizzate, anche in maniera più positiva di quanto ci si potesse attendere, sia per opinione del comparto cinotecnico che di quello ambientale e faunistico: tangibile il contributo e le risultanze ottenute in entrambi i settori, talmente soddisfacente che il presupposto è quello di vedere per il prossimo futuro la continuazione di queste verifiche zootecniche che permetteranno ancora di percorrere argomenti storici e ottenere tangibili risultati a proposito della selezione del cane da ferma, oltre che monitorare per la sua tutela la coturnice siciliana. La montagna non è ambiente facile da frequentare e le cotorne rappresentano uno dei target più selettivi e difficili da realizzare. I cinofili siciliani non smentiscono l’impegno che da sempre li caratterizza,
sotto tutti i fronti. La gratitudine è rivolta ai diretti organizzatori e a tutte le Istituzioni che hanno permesso il realizzarsi di tutto ciò, mentre il plauso più acclamante risuona per il vero protagonista qui rappresentato dai bravi soggetti presentati alla verifica: la sincera cinofilia. Il progetto futuro è quello che permetterà l’inserimento di queste prove, in quanto tappa, nel circuito con Trofeo Enci su coturnici di nuova istituzione. Marco Ragatzu
CLASSIFICHE 18/2/2017 Libera mista inglesi Batteria 1 – Giudice La Barbera 1° MB Corfù di Monte Ilice SI cond. Valenza Batteria 2 – Giudice Vassallo 1° Ecc Perla SI cond. Drago 2° MB Cina di Crocedomini SI cond. Milia 19/2/2017 Libera mista inglesi Batteria 1– Giudice Vassallo 1° CAC Gemma de L’Oyat Des Dunes SI cond. Scornavacche Scornavacche con Gemma ritira il Trofeo
RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS
1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani
successi all’estero INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate Inviare a redazione@enci.it
ATTENZIONE I NOMI DEGLI ALLEVATORI E DEI PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO
DAL NUMERO DI MARZO 2017 SOLO SUCCESSI OTTENUTI DOPO IL 30 GIUGNO 2016 CRUFTS 2017. Accesso alla rubrica per i 1° classificati di ogni classe che siano di allevamento e/o di proprietà italiana.
KARISHMA DELLA BASSA PAVESE Irish Wolfhound Raduno di Pompadour (F) 29/9/16 CAC BOB
Giudice Y. Emmanuel Vilanova Allevatore e proprietario Antonia Turini Salamon e Ludovica Salamon
KINGARRA DELLA BASSA PAVESE Irish Wolfhound Raduno di Pompadour (F) 29/9/16 CAC BOS
Giudice Y. Emmanuel Vilanova Allevatore e proprietario Antonia Turini Salamon e Ludovica Salamon
SETH DEI MONTI DEL KERATON & RAHIMA DEI MONTI DEL KERATON Alani arlecchino Expo di Posusje (BHN ) (CAC morning) 20/8/16 1° BIS Coppie Giudice Vladimir Zizakov
Expo di Posusje (BHN) (CACIB night) 20/8/16 1° BIS Coppie
Giudice A. Alessandri Allevatore Allev. Monti del Keraton Proprietario Giuseppe D’Amato
GOTTWJ DIEGO Boston terrier Expo di Ljubljana (SLO) 21/1/17 1° classificato gruppo 9
Giudice Monique Van Brempt Allevatore Gottwj Proprietario Roberta Bettoni
SETH DEI MONTI DEL KERATON Alano arlecchino Expo di Posusje (BHN)19/08/16 3° classificato Best in Show SAXON LEGENDARIO Barbone grande mole Expo di Herceg Novi (MNE) 5/2/17 2° classificato Best in Show
Giudice Vladimir Zizakov Allevatore Allev. Monti del Keraton Proprietario Giuseppe D’Amato
Giudie Brajovic Allevatore R. Vigorita Proprietario Rubini Roberta
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successi all’estero
I AM BLACK VAN DE MADROELHOEVE Dogue de Bordeaux. Speciale di Lubiana (SLO) 21/1/17 Cl. Campioni CAC BOB
ARIMMINUM BAGHEERA Cane Lupo Cecoslovacco Expo Nitra (SK) 14/1/17 1° BIS Giovani gruppo 1 2° BIS Giovani 2° classificato gruppo 1
Giudice Jaroslav Matyas Allevatore Sarka Matrasova Proprietario Alessandra Ansuini
Giudice Bas Bosch Allevatore Rob Van Os Proprietario Alaimo Fabio
W ACAMAR OF IMPERIAL GRACE Alano Expo di di Bordeaux (F) 15/1/17 2° classificato gruppo 2 Giovani giudice A.M. Class (F) Allevatore Diana Minaeva Proprietario Sheila De Franco 54
CANMOY’S MAGIC WORD Barbone media mole Expo di Ljubljana (SLO)21/1/17 3° classificato gruppo 9 Giudice Monique Van Brempt
Toy Club Specialty Ljubljana 21/1/17 CAC/BOB Giudice S. Makaritis Allevatore Tiina Taulos Proprietario Donatella Liurni
HARMAKHIS WISDOM AURORA FLOYD Rhodesian Ridgeback Speciale di Lipica (SLO) 9/10/16 2° classificato Best in Show Giudice Rajic Allevatore e proprietario Sara Venturelli
YOGI DEL SERRO DEL LAURO Cane di San Bernardo p/l Speciale di Lubiana (SLO) 21/1/17 CAC-BOB Giudice Satu Yla Mononen Allevatore Giuseppe Franchina Proprietario Pietro Musotto
successi all’estero
WALLFUGH HONEYMOON Welsh Corgi Speciale di Lipica 9/10/2016 Cl. Campioni CAC CACIB BOB Giudice J. Smojver Selimovic Allevatore Allev. Wallfugh Proprietario Patrizia Roviaro
AIRWILD’S ANTARES Whippet Raduno di Donaueschingen 13/8/16 CAC
ARTAIGA’S QUIET WARRIOR & BABY SNOW FLAKE Samoiedo Expo di Lubiana (SLO) 21/1/17 3 ° BIS. Coppie
Giudice H. Harling Allevatore e propr. Allev. Airwild’s
Giudice Bruno Nodalli Allev. Allev. Artaiga’s - Andrea Benati Proprietario Andrea Benati
KAJ KAVALIER DI GREYS BETH Weimaraner p/c Expo Malta 29/1/17 1° classificato gruppo 7
ROYALQUATTRO WHITE VIOLET Labrador Retriever Expo di Malta 19/11/16 2 BIS Giovani
KENBEC DI GREYSBETH Weimaraner p/c Speciale di Lubiana 22/1/17 CAC CACIB BOB
Giudice Vlado Piskay Allevatore e propr. Allev Greys Beth
Giudice Peter Harsanyi Allevatore e propr. Allev Greys Beth
Giudice Stefan Sinko
2 classificato Best in Show
Giudice Nenad Davidovic Allev. D. Cvejin - A. Fabijanov Cvejin Proprietario Allev. dei Tre Tigli
RED Hannoverischer Schweisshund Speciale di Ljubljana (SLO) 22/1/17 Cl. Campioni CAC CACIB BOB Giudice Astrid Lundava, Allevatore Enzo Ascari Proprietario Michele Martinelli
VENETIAN MOONLIGHT JHON TRAVOLTA Bichon à poil frisé Raduno di Zagreb (HR) 25/11/16 1° classificato Best in Show Giudice Lisbeth Campbell Allevatore Allev. Venetian Moonlight Proprietario Bruno Giovati
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successi all’estero
FATA TURCHINA LADNAR DI CAMBIANO Pastore scozzese p/l CRUFTS Birmingham 12/3/17 Best Puppy In Breed GRUSHENKA DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Speciale di Bordeaux 15/1/17 1° classificato gruppo 2
Giudice M. Delahaye Allevatore e propr. Patrizio Donati
RADICCHIO DELLA VAL VEZZENO Bassotto standard p/d Expo di Saragozza (E) 5/2/17 2° classificato gruppo 4
Giudice S. Hawkins Allevatore Maria Teresa Garabelli Proprietario S. & D. Rendall
Giudice Vitor Veiga Allevatore Antonio Palladini Proprietario Mauro Scarlato
FAIRRAY UNFORGETTABLE YOU ARE Setter Inglese Expo di Lipica (SLO) 8/10/16 3° classificato gruppo 7 Giudice Andrej Kazmierski
Speciale di Lipica (SLO) 9/10/16 BOB Giudice Marko Lepasaar
Expo di Lipica (SLO) 9/10/16 3° classificato gruppo 7 Giudice Marko Lepasaar Allevatore Hans Sleegers Proprietario Mario Fighera 56
HILLCON’S MERCEDES Bouledogue Francese Speciale Toy Breeds di Sempeter (SLO) 12/11/16 CAC CACIB BOS
Giudice Jose M. Doval Allevatore e proprietario Paolo Basei
GOLIA DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Speciale di Bordeaux 15/1/17 JBOS - BOS Giudice M. Delahaye Allevatore Patrizio Donati Proprietario Gianmaria Furini
RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI ACCESSO ALLA RUBRICA A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2017 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie, Gruppi, Giovani e Juniores in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale
successi in italia INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate Inviare a redazione@enci.it
ATTENZIONE I NOMI DEGLI ALLEVATORI E DEI PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO
DAL NUMERO DI MARZO 2017 SOLO SUCCESSI OTTENUTI DOPO IL 30 GIUGNO 2016
THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d Expo di 12/2/17 1° classificato gruppo 4 Giudice E.Deutscher(AT
Exoi di Ancona 18/2/17 1° classificato gruppo 4 Giudice G.Bauchal Allevatore G.Pascarella Proprietario D.Silvestro
SKJAERGAARDENS DISNEY PIPPO Leonberger Expo di Arezzo 12/2/17 2° classificato Best in Show
Giudice Valdez Gabriel Allevatore Tone Mosby - Nina Lillelien Proprietario Laura Seles
DAKOTA ROSE MY NAME IS PRINCE Chinese Crested Dog (senza pelo) Expo di Ancona 18/2/17 1° BIS Giovani Giudici Francesco Cochetti Allevatore e propr. Valeria E. Milanesi
FONTEPOSCA’S BLUE TORNADO Beagle Expo di Nuoro 25/2/17 1 classificato gruppo 6
Giudice Manola Poggesi Allevatore Fonteposca Proprietario Casula Salvatore
HEART MIND FIRE DEI LEONI IMPERIALI Chow Chow Expo di Busto Arsizio 1/11/16 1° classificato gruppo 5 Giudice Blangino Jean Allevatore Campi e Carinelli Proprietario Stefania Bettini
GINGER DEI TRE LAGHI Kurzhaar Expo di Padova 14-15/1/17 1° classificato gruppo 7
Giudice Gianni Fulgenzi Allevatore e propr. Dino Malaguti 57
C L U B AMICI BASSOTTO CLUB Quest’anno il nostro club ha avuto l’onore di organizzare il mondiale WUT nella bellissima location di Malpensa Fiere ottenendo la partecipazione di alcuni tra i giudici più esperti e competenti della razza. La grande riuscita della manifestazione, tenutasi all’interno della Esposizione Internazionale dell’Insubria Winner, è testimoniata dalla numerosità degli iscritti, oltre 400, provenienti da ogni parte del mondo. Il mondiale WUT inserito a ridosso di altre tre Esposizioni Internazionali , ha consentito a molti espositori di ottenere i Certificati di Attitudine al Campionato italiano nel breve periodo di una settimana. La qualità dei soggetti esposti è parsa molto elevata e tra loro erano inclusi alcuni tra i Bassotti più vincenti a livello europeo. Credo doveroso indirizzare un grande ringraziamento ai giudici, professionali e disponibili , ai numerosi ed appassionati espositori ed alla Organizzazione dell’Insubria Winner che ci ha gentilmente ospitati. A tutti un arrivederci al prossimo WUT a Mosca nel 2017! Il Presidente Gaetano Caramico CLASSIFICA BEST IN SHOW PUPPY 1° ROYLA PRINT ZUM ZUM N/C PROP. GAETANO CARAMICO 2° VANESSA DI CASA GAGLIARDO N/D PROP. GIULIANO GAGLIARDO 3° LUX DEL PALATINO VIOLINA S/D PROP. ANNALUCE SALETTI BEST IN SHOW JUNIORES 1° WONDERFUL DI CASA NICOLINI S/C PROP. ANNALISI NICCOLINI 2° SHAH I MAT IZ MISHKINOGO DOMA N/C PROP. CHALOVA IZ MISHKINOGO 3° DRACMON SINGLE IS NICE N/D PROP. FERRÀNDEZ PINEDA MONTSE BEST IN SHOW GIOVANI 1° ALPHERATZ ANDALUZ K/D PROP. ALL. ALPHERATZ 2° TEZAURUS DREAM PRIZE FOR DAKSVEG-AS K/L PROP. MARINA RESHETINA 3° DARINS VON LINTELER FORST S/D PROP. DIETER ENGEL BEST IN SHOW VETERANI 1° VITTAKERDOLLAR DEL WANHELSING K/D PROP. ALL DEL WANHELSING 2° DONNA DAVINA DU CREDO S/L PROP. FRED NAGEL 3° SOFONISBA ANGUISSOLA PROP. CINZIA ARDITI BEST IN SHOW WORKING CLASS 1° OLIVIA DI TURBOLAND S/C RPOP. ANTONELLA NICCOLINI 2° YUPPI DU DEL TOCAI S/L PROP. SERGIO BRENTEGANI 3° I KNOW I LIKE IT VITORAZ K/D PROP. JAN BUSTA BEST IN SHOW COPPIE 1° UMA DEL TOCAI E OLMO DEL TOCAI S/D PROP. ALL. DEL TOCAI 2° LINE OF LIFE TAMERLAN E LINE OF LIFE AFINA PALLADA N/C PROP. LILIYA IGNATOVA 3° ALMARXILS LUCIA E ALPHERATZ ACHO N/D
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WUT. Best in Show. Al centro, il presidente Dino Muto
WUT Bis Puppy
WUT Bis Giovani BEST IN SHOW GRUPPI DI ALLEVAMENTO 1° TURBOLAND S/C 2° LINE OF LIFE N/C 3° MISHKINOGO DOMA N/C BEST IN SHOW GRUPPO RIPRODUTTORE ISOTTA DI TURBOLAND S/C PROP. ANTONELLA NICCOLINI BEST IN SHOW 1° PICOLLO TECKEL INFANTA PROP. EKATERINA PICKUL
2° PINK MAFIA VITORAZ PROP. JAN BUSTA 3° ALBANO VOM MARGELCHOPF PROP. DORIS VETSCH AMICI BASSOTTO CLUB VIA ROMANA 13/A 19136 LA SPEZIA (SP) Tel. 0187-020524 Fax 0187-980221 info@amicibassottoclub.com http://www.amicibassottoclub.com/
C L U B BRIARDS & AMICI RADUNO NAZIONALE 2016 Si è svolto ad Abano Terme il 2 ottobre 2016 il 34° Raduno Nazionale. Esso coincideva con il 35°anniversario del Club B&A; e seguiva la prova di Selezione effettuata il giorno prima. 50 i soggetti iscritti, dei quali 19 provenienti dall’estero forse indotti anche dalla fama del giudice Jean Bremond, specialista francese di esposizione, ed anche di lavoro,ben noto da sempre ai briardisti. 24 gli affissi rappresentati. Al termine delle premiazione è anche stato consegnato il Trofeo Luigi Roversi, relativo ai successi in esposizione nell’anno 2015. Esso è stato assegnato al soggetto Ch. Geronimo du Domaine du Delta, allevato da Gianpiero Pezzoli e di proprietà di Umberto Natoli CLASSIFICA NERO ARDESIA Maschi Campioni 1° ECC. HIGHLANDER RAMIREZ DEL CONTE RISSOSO Allev. e Prop. C. Malinverno Femmine Campioni 1° ECC. – MIGLIOR FEMMINA CH. ZUCKERPUPPE ZSAZSAZSU ROMANI Allev. e Prop. I. May 2° ECC . CH. GRAFFITH REVENGE DU DOMAINE DU DELTA Allev. e Prop. G. Pezzoli Lavoro 1° CAC CHIRIGUANA CHANE AVEC LA FORCE DEL’OURS Allev. S. Fiebiger Prop. P. Loibner Libera 1° R/CAC IBIZA BLU SKY Allev. G. Baldo Prop. S. Rizzi 2° ECC. LADY GAGA DEL CONTE RISSOSO Allev. C. Malinverno Prop. C. Nardini Intermedia 1° ECC. LIU’ DEL CONTE RISSOSO Allev. e Prop. C. Malinverno 2° ECC. KHALEESI DE LOS NIEGOS Allev. E. Alia Benitez Prop. P. Bergantin Juniores 1° M.P. MIGLIOR JUNIOR COOKAI DU COURAGE NOBLE Allev. e Prop. T+T Van Elkan 2° M.P. CRIS DU CŒUR DU COURAGE NOBLE Allev. T+T Van Elkan Prop. S. Keshin + T+T Van Elkan FULVOGRIGIO Maschi Campioni 1° ECC. MIGLIOR MASCHIO GERONIMO DU DOMAINE DU DELTA Allev. G. Pezzoli Prop. U. Natoli 2° ECC. CH. LARES Z KUZNI CHAMPIONOW Allev. H. Sacha + D. Hermann Prop. S. Hakenberg Libera 1° CAC HERR OTTO DEL NEBBIOSO Allev. All.to del Nebbioso Prop. A. Orienti Giovani 1° M.B. MIGLIOR GIOVANE MASCHIO BENBEN BOOGIEMAN ROMANI Allev. I. May Prop. G. Moelter
MIGLIOR MASCHIO. Ch. GERONUMA DU DOMAINE DU DELTA (fulvo) MIGLIOR FEMMINA. CH. ZUCKERPUPPE ZSAZSAZSU ROMANI (nero)
MIGLIOR GIOVANE FEMMINA (sx). MONAMOUR DEL CONTE RISSOSO MIGLIOR GIOVANE MASCHIO (dx). BENBEN BOOGIE-MAN ROMANI
Trofeo Roversi 2015 Ch. Geronimo du Domain edu Delta
2° M.B. MAVERIK DELLE NEBBIE DI AVALON) Allev. e Prop. Allevamento delle Nebbie di Avalon Classe Juniores 1° M.P. MAIGRET DEL VIZIR NERO Allev. e Prop. Allevamento del Vizir Nero Classe Baby 1° M.P. MAKE YOUR WAY DU SEL DOUX Allev. e Prop. G. Mazzotti Femmine Campioni 1° ECC. LIRIEL DELLE NEBBIE DI AVALON Allev. All.to delle Nebbie di Avalon – Prop. L. Chiea Lavoro 1° CAC. KOKOPELLI KASHQUAI DONATIEN MARQUIS DE SADE Allev. All.to Donatien Marquis de Sade Prop. P. Loibner 2° R/CAC COCHOUMEE COAHOMA DONATIEN MARQUIS DE SADE Allev.e Prop. P. Loibner Libera 1° CAC JESABEL DE LA CHAUME DU BOIS DIEU Allev. C. De Brouwer – Prop. G. Pezzoli 2° R/CAC. ISOTTA FRASCHINI DU SEL DOUX Allev. e Prop. G. Mazzotti
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C L U B Intermedia 1° ECC ALIARA DE LA FORÊT MYSTIQUE Allev. All.to T. u. A. Wahl – Prop. S. Busatta Giovani 1° ECC. MIGLIOR GIOVANE FEMMINA MONAMOUR DEL CONTE RISSOSO Allev. e Prop. C. Malinverno 2° M.B. DONATIEN MARQUIS DE SADE SAMBA Allev. All.to Donatien des Marquis de Sade – Prop. L. Pavanello Classe Baby 1° M.P. NEVERENDINGSTORY DELLE NEBBIE DI AVALON Allev. e Prop. All.to delle Nebbie di Avalon 2° M.P. MARGARETHA MARLIES DU SEL DOUX Allev. e Prop. G. Mazzotti Classe Veterani 1° ECC. MIGLIOR VETERANO ZAMOYONI ZADE DONATIEN MARQUIS DE SADE Allev. e Prop. P. Loibner 2° ECC. CH. DITA Allev. A. Velardi Prop. L. Gelmi COPPIE CH. DIESEL LOVERDOSE VELMOND x SUPER STAR MORAVIA CAMPANELLA Prop. E. Gombac CLUB BRIARDS & AMICI VIA PONTEMANCO 9 35020 DUE CARRARE (PD) Tel. 0495290253 - Fax 0495290253 briardseamici.segreteria@alice.it http//www.briardseamici.it
SHAR PEI CLUB ITALIANO MOSTRA SPECIALE CAGLIARI 26/02/2017 GIUDICE MANOLA POGGESI MASCHI LIBERA 1 ECC ACHILLE 1 ECC CAC CACIB BOB all. Trois Prop. Mereu Andrea Mereu FEMMINE LIBERA 1 CAC CACIB BOS QUINT ESSENCE BLU ELUANA DEL TEMPIO SHAR PEI All. e prop Franco Deborah
Cagliari BOB e BOS
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2 R/ CAC R./CACIB MAIA CLEOPATRA all. Trois Prop. Mereu Andrea GIOVANI 1 ECC MIGLIOR GIOVANE REINA QUENN OF QUEENS DE TIANXIA all. De Tianxia Prop. Mereu Andrea 2 ECC EL DRAGON DE KHOSI YZARA All. Nuria Alvarez prop. Franco Deborah SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O DAL ZOTTO LAURA VIA NORCEN 31 32034 PEDAVENA (BL) Tel. 0439-303270 Alt. 329-2117313 Fax 049-3006989 segreteria@sharpeiclub.it http://www.sharpeiclub.it
ASSOCIAZIONE MAGYAR VIZSLA CLUB ITALIANO MOSTRA SPECIALE MAGYAR VIZSLA PRESSO 39° EXPO NAZIONALE DI VICENZA HIT SHOW 11/2/2017 Sabato 11 febbraio si è svolta la prima Mostra Speciale AMVCI dell’anno, durante la 39^ Esposizione Nazionale Canina di Vicenza all’interno dei padiglioni della Fiera in occasione della manifestazione HIT Show 2017. La Fiera HIT Show di Vicenza è diventata il punto di riferimento per gli appassionati dell’arte venatoria e della vita all’aria aperta, conquistando una posizione di primissimo livello nello scenario nazionale ed internazionale non solo per l’offerta espositiva, ma soprattutto per il ruolo di catalizzatore di idee, proposte ed iniziative per tutto il settore. Nella giornata di sabato 11 febbraio hanno avuto luogo i Raduni Nazionali e Speciali per razze inglesi e continentali da ferma, per retrievers e spaniels, oltre che segugi, bassotti e levrieri.
Una bellissima giornata che ha permesso al pubblico presente di vivere lo spettacolo di selezione zootecnica dell’allevamento italiano. Alla Mostra Speciale AMVCI erano iscritti a catalogo in totale 7 soggetti suddivisi in 3 maschi e 4 femmine della razza a pelo corto. Non erano presenti soggetti della razza a pelo duro. Un ringraziamento particolare va al Circolo Cinofilo Vicentino per l’ottima organizzazione dell’evento e per averci messo a disposizione uno stand per il nostro Club all’interno della Fiera, grazie al quale abbiamo potuto dare il nostro contributo alla conoscenza della nostra amata razza. CLASSIFICA Maschi Libera 1° Ecc, CAC Van Iron del Fatalbecco all. Alessandro Poggini propr. Livia Fabbri Lavoro 1° Ecc, CAC, BOB Eduardo Bertoni Prague all. Dagmar Munzilova propr. Gualtiero Gelmini Lavoro 2° Ecc, RCAC Magasparti Rutinos Oszka’r all. Anna Marmarosi propr. Aldo Vercellotti Femmine Campioni 1° Ecc, BOS Csokolandy Kalacs all. Sandor Kertesz propr. Aldo Vercellotti Libera 1° Ecc Dora di Osteria Nuova all. e propr. Paolo Chiodini Lavoro 1° Ecc, CAC Hennessy Danitty all. Lucie Svobodova propr. Gualtiero Gelmini MOSTRA SPECIALE MAGYAR VIZSLA PRESSO 13° EXPO INTERNAZIONALE DI AREZZO 12/2/2017 Domenica 12 febbraio 2017 In occasione della 13° mostra internazionale canina di Arezzo ha avuto luogo anche la seconda mostra speciale vizsla sotto l’attenta visione dell’Esperto giudice Colombo Manfroni. 9 i soggetti iscritti di cui 5 maschi e 4 femmine suddivisi tra le varie classe di età. Nessun pelo duro presente per l’occasione.
Vicenza. A sinistra BOB Csokolandy Kalacs di Vercellotti, a destra BOB Eduardo Bertoni Prague di Gelmini, al centro il Giudice Pierluigi Buratti
C L U B
Arezzo. Da sinistra a destra BOB Alexander di Neri, Giudice Colombo Manfroni, BOS Artemide del Fatalbecco di Ghezzi, Miglior Giovane Furiosa del Fatalbecco di Poggini ASSOCIAZIONE MAGYAR VIZSLA CLUB ITALIANO c/o Poggini - Frazione Montedoglio 19 52037 Sansepolcro (AR) Tel. 335-6637690 segretario@vizslaclub.it - http://www.vizslaclub.it
CLUB ITALIANO SPINONI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL CLUB ITALIANO SPINONI
Arezzo. BOB Alexander di Neri, a sinistra il Presidente AMVCI Poggini ed il Giudice Colombo Manfroni Ringraziamo il Gruppo Cinofilo Aretino per l’ospitalità e con il quale ci complimentiamo per l’ottima organizzazione. Variegata la provenienza dei vizsla in gara tra cui due di origine argentina, gli altri tutti allevati in Italia; ben ripartita anche la presenza di conduttori esperti o handlers e neofiti allo loro prima esperienza ma che ben si sono comportati sul ring assieme al loro ausiliario. Ringraziamo ancora l’esperto Giudice Manfroni per averci dedicato del tempo a fine giudizi dandoci una esaustiva valutazione sulla razza e prestandosi alle foto di rito. CLASSIFICHE Maschi Campioni 1° Ecc, CACIB, BOB Alexander all. e propr. Ferdinando Neri Libera 1° Ecc, CAC Van Iron del Fatalbecco all. Alessandro
Poggini propr. Livia Fabbri 2° Ecc Gauss all. Paolo Turati propr. Fabio Vitali Lavoro 1° Ecc, CAC, RCACIB Iurgen Rey D’Celis all. Sergio Alonso De Celis propr. Romina Cantini Intermedia 1° Ecc, RCAC Zack del Fatalbecco all. Alessandro Poggini propr. Federica Feliziani Femmine Libera 1° Ecc, RCAC, RCACIB Fiaba del Crehuatan all. Miguel Angel Martinez propr. Maria Rita Cutonilli 2° Ecc Afrodite del Fatalbecco all. e propr. Alessandro Poggini Intermedia 1° Ecc, CAC, CACIB, BOSArtemide del Fatalbecco all. Alessandro Poggini propr. Francesca Ghezzi Giovani 1° Ecc, Miglior Giovane Furiosa del Fatalbecco all. e propr. Alessandro Poggini
Ai sensi dell’art. 13 dello Statuto Sociale si comunica che l’Assemblea Generale dei Soci del Club Italiano Spinoni è convocata per il giorno Sabato 13 maggio 2017 presso la F.I.D.C Via Corticella 183/6 40120 Bologna alle ore 8,00 in prima convocazione ed alle ore 10,00 dello stesso giorno e nello stesso luogo in seconda convocazione. L’Assemblea è valida in prima convocazione allorché risulti presente, di persona o per delega, almeno la metà più uno dei Soci ordinari e sostenitori aventi diritto al voto; l’Assemblea è valida in seconda convocazione qualunque sia il numero dei Soci presenti. ORDINE DEL GIORNO: 1. Relazione del Presidente e programma dell’Associazione per l’anno 2017 2. Approvazione del Rendiconto economico-finanziario consuntivo 2016 3. Premiazione Campioni 4. Varie ed eventuali Tutti i Soci del C. I. SP. in regola con la quota sociale 2017, sono invitati ad intervenire. In caso di impossibilità, i Soci potranno farsi rappresentare da un altro Socio mediante delega scritta e firmata, secondo quanto disposto dall’art. 11 dello Statuto Sociale. Il Presidente del C.I.Sp. Marco Lozza CLUB ITALIANO SPINONI VIA ASTICO 47 21100 VARESE Tel.: 0332-285189 clubitalianospinoni@tiscali.it www.spinone-italiano.it
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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 4 aprile 2017 – Anno 63°
A GAZA IL PRIMO RIFUGIO PER CANI
DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Gilda Besana, Gian Carlo Bosio, Maurizia Bucaglino, Emanuela Carne, Domenico De Giosa, Paolo Dondina, Loretta Forti, Renata Fossati, Alessandra Franchi, Elettra Grassi, Rodolfo Grassi, Maria Grazia Miglietta, Katia Morgante, Giancarlo Passini, Marco Ragatzu, Erica Recchia, Elena Ronchetta, Linda Tyrrell ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.
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Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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Nel sobborgo meridionale della città di Gaza è stato costruito un rifugio che accoglie e educa i cani randagi. Un gesto d’amore, in un territorio martoriato dalla guerra. «Come possiamo costruire un rifugio per animali, quando abbiamo bisogno di un rifugio per noi stessi?», questo è il classico ragionamento di tutti gli abitanti della Striscia di Gaza. Ar, un quarantacinquenne padre di sette figli, ha deciso di contrastare l’opinione comune e di intervenire per salvare i cani. Lo scorso anno, ha aperto il primo rifugio per animali e ora il suo centro conta circa 75 cani, che vengono accuditi, sfamati e soprattutto addestrati. «Questo è il primo centro in Palestina che sostiene i cani randagi e li addomestica», ha raccontato Ar, fiero del proprio lavoro. Ar, in passato, lavorava nell’unità cinofi-
la della polizia, con cani specializzati nell’individuare droga ed esplosivi, e per questo adora gli animali. Rimasto senza lavoro a causa degli eventi bellici, si occupa a tempo pieno del rifugio e nonostante le mille difficoltà è riuscito a mettere insieme un team di 25 volontari che si danno il cambio per catturare e portare al sicuro gli animali. Ogni mattina, i volontari raccolgono gli avanzi dei ristoranti e dei negozi della città per sfamare o cani ma per garantire il mantenimento della struttura, servono molti fondi che Ar ha già anticipato abbondantemente di tasca propria. Ultimamente, le autorità gli hanno concesso un nuovo lotto di terreno che accoglierà altri cani e tutto il team coinvolto spera che la popolazione si renda conto dell’utilità dell’opera e contribuisca al sostentamento.
Recensione John W. Pilley con Hilary Hinzmann IO E CHASER Garzanti Editore Quando il professore di psicologia John Pilley va in pensione decide, quasi per gioco, di iniziare un piccolo esperimento con la sua Chaser, una cucciola border collie. Il suo obiettivo è di comprendere più a fondo i modi per comunicare con gli animali. Ma i risultati raggiunti da Chaser vanno ben oltre le aspettative, e stanno ora rivoluzionando il nostro modo di intendere l’intelligenza degli animali. Con uno stile caldo e familiare, Pilley ci descrive passo dopo passo come Chaser ha imparato oltre 1000 parole e in che modo quelle tecniche possono essere facilmente replicate. Oggi Chaser è una superstar, la sua storia ha fatto il giro del mondo rivelando le potenzialità del dialogo tra esseri umani e cani: il suo straordinario viaggio con John dimostra il potere dell’apprendimento attraverso il gioco e apre i nostri occhi sulle infinite capacità dei nostri adorabili amici a quattro zampe.
Epagneul Breton. Foto Cristian Umili.
... esordi di primavera!
Springer Spaniel. Foto Sara Furlani.
Cirneco dell’Etna. Foto Giuseppe Toscano.