I Nostri Cani - settembre 2017

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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 commaPoste 1 LO/MI Italiane - N.S.p.a. 8 settembre - Spedizione 2017 in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 7 luglio 2017

“organo ufficiale ENCI”

settembre 2017

CAMPO FELICE OBEDIENCE • MONDIALE SAS VOLPINO ITALIANO MAREMMANO ABRUZZESE


Alaskan Malamute. Foto India Scavello.

Ultime cartoline...

Rhodesian Ridgeback Foto Federica Cattaneo Ponzoni.


SOMMARIO

CAMPO FELICE Il fascino dell’appennino e la magia del silenzio Dino Muto, “Una palestra per confronto e selezione” La quinta stagione della cinofilia Rodolfo Grassi Cinofilia in festa a Campo Felice Erica Recchia Notizie ENCI La SAS Campione del mondo Luciano Musolino Il campanello dei carrettieri Fabrizio Bonanno Obedience. Il trionfo dell’Italia Maria Di Francesco Il Bovaro delle Ardenne François Vartier I cani delle razze perdute Rodolfo Grassi

I 28 giorni del Maremmano Abruzzese Luigi Liotta, Elisa Ciaccio, Alessandro Zumbo Il ruolo del cane di razza Renata Fossati Da Lassie a Zeus Fabian Ballarin Campionato di Francia Vince anche l’Italia Beatrice Muretti Terni. Parco dei Pini, il grande Show Giovanni Barbieri

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A Vicenza vince il cane della regina Marco Lunardon Palermo. In 900 alla favorita Giorgio Varoli Rende e Vibo Valenzia Bobtail, due volte vincitore Paolo Dondina Livorno. Blue e nero sul podio A.L. I campioni di Giovanni Verga Marco Ragatzu Lepri, Segugi, Territorio Roberto Aguzzoni Il raduno dei cinquecento Vincenzo Ferrara Camerino, starne e campioni Renzo Paniccià Daiki e la musica Andrea Pighin Pedro dalle lunghe orecchie Claudia Botti

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CHI E DOVE

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I successi I club Gli allevatori

PER I GRUPPI CINOFILI

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO

Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it Si ringrazia per la collaborazione



CAMPO FELICE

i nostri

Cani

Anno 63 num. 8 settembre 2017

CAMPO FELICE 2017

Il fascino dell’appennino e la magia del silenzio Campo Felice, altopiano suggestivo dell’Appennino centrale, a circa 25 chilometri da Aquila e 113 da Roma si trova a circa 1500 metri di altezza. A forma di conca verso cui degradano le stupende montagne a confine e con una visione mozzafiato del Gran Sasso, è stazione invernale nota e fu la preferita da Giovanni Paolo II.

Sul suo territorio insistono tre comuni, Lucoli con la bella abbazia di San Giovanni costruita nel 1400, Rocca di Cambio che lascia ancora intravvedere le forme di un antico borgo medievale, Rocca di Mezzo sede del Parco regionale naturale del Sirente-Velino e Ovindoli che risale all’epoca romana. Il paesaggio è tipicamente alpino, proprio

come il clima, la cortesia e l’ospitalità sono proverbiali, i terreni da prove offrono oltreché le emozioni del confronto anche la suggestione dei luoghi. Mentre osservi cani e selvatici t’accorgi che è bello ascoltare il silenzio perché nell’atmosfera magica di Campo Felice non fa mai lo stesso rumore.

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Dino Muto, “ per confronto e s 6


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Dino Muto e Silvio Marelli con la scuderia Iazzetta

, “Una palestra e selezione”

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“A Campo Felice l’ENCI ha disegnato una nuova immagine. Testimonia confronto e selezione, impegno organizzativo ed entusiasmo ed è la conferma del significato della nuova frontiera della cinofilia agonistica nazionale”. Dino Muto presidente di un’ENCI che continua a trasformare speranze ed entusiasmi in certezze e risultati - ed a questo proposito è ancor viva la eco di ENCI Winner, il suggestivo confronto fra razze nei padiglioni della Fiera a Milano - ne parla con la serena consapevolezza di chi è conscio che i risultati sono la somma di impegni condivisi da tutto il Consiglio. Resta sullo sfondo il ricordo, ogni giorno più remoto, di quella palestra nei terreni di Castelluccio di Norcia e che per tanti anni fu capace di calamitare progetti e propositi. Si staglia invece trovando nuove conferme in risultati e propositi, una realtà ben più complessa e quindi ancor più stimolante, ed è in quei suoi paesaggi che ad ogni svolta di sentiero mutano in nuove immagini e quei terreni che compaiono d’improvviso e li diresti disegnati per il confronto più puro. Le giornate all’ombra del Gran Sasso, fuor dalla suggestione di panorami da cartolina, hanno infatti sancito il valore dei confronti. “Com’è negli scopi istituzionali dell’Ente e del Ministero delle Politiche Agricole, Campo Felice si conferma quindi - dice il presidente - un’invidiabile palestra per il prezioso ed insostituibile valore della selezione”. I risultati sono già eclatanti, i presupposti saldamente ancorati alla realtà, la partecipazione è stata grande. A render più significativi i risultati dei confronti gli ottimi rapporti con le istituzioni che presiedono a luoghi di riferimento per la suggestione e ottimi per una cinofilia capace di far giungere i propri richiami ed il prestigio oltre i confini nazionali” “Il numero ed il valore dei partecipanti infatti sono una garanzia di continuità”. Il presidente ha poi nuovamente sottolineato che ben oltre l’aspetto ludico, pure importante, vi è stata una selezione con un cospicuo numero di concorrenti proprio com’è negli intendimento di una virtuosa sinergia fra Ministero ed ENCI.

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CAMPO FELICE La scuderia Girandola

Grande partecipazione e risultati nelle prove a Campo Felice

La quinta stagione della cinofilia Non giudicare ogni giorno dal raccolto ma dai semi che pianti. (Robert Louis Stevenson) Campo Felice ha una stagione in più, la quinta. Inventata da una cinofilia d’élite, resa grande dalla partecipazione e suggestiva per i luoghi è la più coinvolgente e breve. Vive appena due giorni ma ad ogni edizione incide nell’albo d’oro nomi di campioni e,

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nel suo diario, pagine destinate alla storia del confronto e della selezione. Proprio come è accaduto dal’8 al 9 luglio 2017. “Confronti da ricordare…” dice Silvio Marelli vicepresidente nazionale ENCI e presidente del Pointer Club d’Italia e Internazionale. “Giorni in cui si sono constatati i progressi del confronto ma anche l’entusiasmo che accompagna questa ENCI che il presidente Dino Muto rende capace di grandi risultati”. Le parole delineano un’organizzazione nuova e dinamica alla base di un successo destinato a continuare perché ha dato ri-

sposte significative ad interrogativi tecnici e requisiti di razza, valorizzato capacità individuali e lavoro di gruppo, allargato il confronto cominciato con i grandi inglesi perché si amplierà ai continentali, e creato i presupposti per una presenza annuale e ricorrente in uno scenario unico al mondo. Proprio come una quinta stagione che si affaccia alle tradizionali del confronto e vuol meritare di essere la più bella inventando e dando contenuto ad una nuova primavera della cinofilia. Lo scorso anno vi furono classifiche da ricordare e cani entrati nell’albo d’oro ma


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Premiazione Master. Dino Muto e Rodolfo Lombardi alzano la Coppa

tutto galoppò via in fretta lasciando il patrimonio di una grande esperienza che il tempo ha impreziosito: “quest’anno - precisa Silvio Marelli - la manifestazione è stata più incisiva perché la validità del confronto è esaltata da un’organizzazione pressoché perfetta. Ne sono stati registi Paolo Gulinelli e Daniele Cecchetti che hanno saputo creare ed avvalersi di uno staff di prim’ordine”. Tutto è stato preparato seguendo una precisa programmazione che va dalla richiesta dei nulla osta al controllo dei terreni ed alla logistica. L’ENCI Village è stato

La manifestazione, rilanciata dalla presidenza di Dino Muto, conquista il traguardo dei più significativi appuntamento internazionali. Il successo delle prove per inglesi e il prossimo ampliamento ai continentali. Il vicepresidente Silvio Marelli dice che….

un punto di riferimento essenziale ed ha contribuito ad accentuare la conoscenza dell’Ente e delle sue finalità. L’ENCI quindi con i suoi riferimenti ha svolto un lavoro egregio e la sinergia fra i due gruppi, gli organizzatori sul campo, i consiglieri, i giudici e i tecnici a programmare l’iniziativa, non poteva non giungere con soddisfazione di tutti al traguardo del successo. “Il grande lavoro – continua il vicepresidente ENCI - non poteva non avere come risultato giorni da ricordare ma anche riscontri che hanno un’importanza fonda-

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CAMPO FELICE Premiazione Master

mentale per la selezione, cioè le finalità statutarie”. Si sono ulteriormente valorizzati i confronti su quaglie restituendo loro quella valenza tecnica già meritata in passato. È lievitato oltre ogni aspettativa il numero dei partecipanti e sono aumentati gli spettatori che - fatto da non dimenticare - nei confronti ENCI sono tecnici, allevatori, operatori del settore ed autentici innamorati del cane da ferma in tutte le sue suggestioni. Sia nelle prove di eccellenza che nei master si è inoltre notato un innalzamento della qualità media e mai prima si erano visti tanti protagonisti di così elevate prerogative e questo conferma la validità delle prove per una selezione sempre più rivolta alla qualità”. L’esperienza positiva fa quindi di Campo Felice un autentico riferimento e diventa essa stessa - come tiene a sottolineare il

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vicepresidente - “un patrimonio da spendere in altre manifestazioni ponendo in primo piano il rispetto delle regole e dei ruoli.” “È di grande soddisfazione, ed anche in questo il mio pensiero è in armonia con quello del presidente Dino Muto a cui va tutta la nostra profonda stima e la nostra considerazione per i grandi risultati che la sua presidenza sta ottenendo e la scrupolosità con cui ha seguito l’evolversi della programmazione delle giornate a Campo Felice, constatare come i cinofili abbiano esternato una volta ancora la voglia di far bene e che trova una risposta concreta nei risultati”. Ecco perché la kermesse si collocata a livello delle grandi manifestazioni internazionali, diventa un appuntamento importante e per certi aspetti irrinunciabile come lo sono Coppa Europa e tanti altri che hanno per patria la Serbia, la Spagna e

la Grecia. “Al traguardo tecnico va aggiunto un altro risultato non secondario ed è la conferma di quanto affermava Oscar Wilde: “la vita imita l’arte più di quanto l’arte non imiti la vita” ed io intendo per arte una cinofilia legata al territorio e capace di coinvolgere la gente. Una ulteriore soddisfazione- conclude poi Silvio Marelli- è constatare la riuscita del Pointer show nella mattina di domenica 9 luglio. Oltre quattrocento esemplari in passerella per una sfilata che ha avuto momenti di autentica soddisfazione e di orgoglio per essere riusciti a superare un traguardo che solo poco tempo fa sembrava soltanto una speranza remota. I membri dell’Euro Pointer Club hanno dimostrato grande professionalità, sincero attaccamento ai colori del club e sono riusciti a condurre a termine con successo un’impresa non facile”. Rodolfo Grassi


CAMPO FELICE Rodolfo Lombardi e Sandro Pacioni

Cinofilia in festa a Campo Felice È l’appuntamento dell’anno per tutti gli appassionati di setter e pointer. Oltre 5mila spettatori che nei due giorni hanno affollato la spettacolare piana di Campo Felice che, circondata dai monti Velino e Sirente, costituisce un palcoscenico molto suggestivo. Ma il successo della manifestazione organizzata dall’ENCI non si deve solo alla bellezza del posto, bensì ad una regia molto attenta alle esigenze di tutti, concorrenti e pubblico in primis. Zootecnia e cultura, questo forse potrebbe essere il nuovo paradigma dell’ENCI. che sta dimostrando la sua forza nell’organizzazione di vere e proprie eccellenze. In un calendario fitto di eventi, spiccano gli appuntamenti più importanti, quelli fatti per radunare tutti sotto un unica bandiera, quella di cui possiamo andare veramente fieri: la cinofilia italiana, che ENCI è orgogliosa di rappresentare.

Zootecnia, perché si tratta di prove che da questo punto di vista hanno massimo valore: organizzate con grande cura, seguite con scrupolo e zelo. Cultura, perché sono un importante momento di condivisione,

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hanno una visibilità che permette di poter raggiungere un numero sempre maggiore di appassionati e divulgare quindi il verbo - e la passione - cinofila. Lo spettacolo che i nostri dresseur sono in grado di mostrare al folto pubblico quando i loro allievi interpretano la nota della Classica a quaglie è uno dei più emozionanti e coinvolgenti. I grandi protagonisti, i nomi più blasonati della scena cinofila, per due giorni all’anno sono sotto agli occhi di tutti! E il pubblico esulta, gioisce e si rammarica se il proprio favorito commette un errore. Campo Felice rappresenta il traguardo del circuito delle prove a quaglie, che è spesso paragonato a una sorta di Giro d’Italia per prodi pedalatori: in due mesi si percorre l’Italia a tappe, partendo dal nord, da Treviso, il primo fine settimana di maggio, fino ad arrivare in Abruzzo, con le tappe di Roccaraso poi di Campo Felice, dove - il secondo weekend di Luglio - si festeggia il traguardo con le prove di Eccellenza e il Master. Qui, storicamente, Società Italiana Setter e Pointer Club d’Italia organizzano le premiazioni dei loro campioni sociali per condividere il patrimonio di ciascuna delle due razze con le migliaia di appassionati, che sopraggiungono da ogni dove per partecipare all’atto conclusivo e alla festa. Da un paio di anni a questa parte l’ENCI ha iniziato a dialogare con le istituzioni e le amministrazioni locali e questa manifestazione, che negli ultimi anni era a rischio per via dell’istituzione del Parco VelinoSirente, che ha incluso la “nostra” enorme piana al suo territorio, ha trovato in realtà maggior vigore e una nuova identità. Grazie anche alla collaborazione di appassionati come Paolo Gulinelli, che con il suo staff ha contribuito portando nuove idee e nuova forza organizzatrice; gli uffici dell’ENCI hanno poi supportato tutto egregiamente con una segreteria mobile efficientissima… e tutto questo ha contribuito a fare dell’edizione 2017 un’edizione

CAMPO FELICE 8 LUGLIO 2017 PROVA CLASSICA SU QUAGLIE ECCELLENZA POINTER Giuria: Giovanni Bernabé (Presidente), Mario Di Pinto, Artemio Spezia. 1 ECC CAC ICI DEI DIPINTI Conduttore Matteo Richelli 2 ECC FRANZINI QWUOP Conduttore Angelo Testa 3 ECC UCRAINA DEL VOLTURNO Conduttore Mauro Iazzetta ECC PALAZIENSIS GERARD Conduttore Mauro Iazzetta MB S-RIK OD PAVLAKE Conduttore Dejian Gavrilovic MB FUSEE DE PREBOIS Conduttore Cristiano Formenti

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CAMPO FELICE CAMPO FELICE 8 LUGLIO 2017 PROVA CLASSICA SU QUAGLIE ECCELLENZA SETTER Giuria: Oliviano Nobile (Presidente), Francesco Balducci, Piero Frangini. 1 ECC CAC TRIS Conduttore Rodolfo Lombardi 2 ECC 1 R/ CAC ROVAL SALVO Conduttore Fabrizio Baraghini 3 ECC TORERO DEL SOLE Conduttore Rodolfo Lombardi MB ROMOLO DEL COTORNO Conduttore Giacomo Cantoni MB ACHILLE Conduttore Matteo Richelli da record. Record di visualizzazioni su ENCI TV, record di visitatori a Campo Felice (tutti accolti nel funzionale ENCI Village) e uno dei più bei Master della storia, con prestazioni di altissimo livello. Le dimensioni che la manifestazione aveva assunto negli ultimi anni non consentivano più alle sole società specializzate seppur con la collaborazione dei Gruppi Cinofili Teramano e Aquilano - di pianificarla, ma per fortuna ENCI ha deciso di assumersi la responsabilità di organizzare, oltre al Master, anche le prove di Eccellenza, la cui competenza tecnica rimane alle società specializzate, che indicano sia le giurie sia i criteri di ammissione. Così, con la collaborazione dei due Gruppi cinofili locali, ne è uscita la manifestazione di successo, a cui anche quest’anno abbiamo assistito. Giovedì e venerdì si sono svolte le ultime due prove libere del Circuito a quaglie 2017 che hanno stabilito la partecipazione alle Prove di Eccellenza: 26 setter e 24 pointer tutti preparati e pronti ad esibirsi in questa nota squisitamente italiana, che il mondo ci invidia. La Classica a quaglie, nota fatta di eleganza e di ordine, di disciplina e stile, è infatti una di quelle invenzioni italiane che piacciono tanto anche all’estero. Spagnoli, Greci, Serbi, Croati hanno anche loro partecipato quest’anno a qualche tappa, e qualcuno si è qualificato per partecipare all’Eccellenza. Anche francesi e portoghesi, in passato, vi hanno preso parte, ma è indubbiamente una nota che non lascia spazio all’interpretazione, perché lo stile di razza, l’eleganza e il percorso ordinato sono condizioni irrinunciabili per la buona interpretazione della prova. A garantire il regolare svolgimento ENCI ha nominato delle giurie di esperti composte da Oliviano Nobile, Francesco Balducci e Piero Frangini per l’Eccellenza setter; Gianni Bernabé, Mario Di Pinto e Artemio Spezia per l’Eccellenza pointer e Paolo Verdiani, Dusko Sormaz, Diego Pola e Beppe Bonacina per il Master.

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Grande protagonista di tutta la tournée - e di Eccellenza e Master - è stato indubbiamente Rudy Lombardi che si conferma “Re delle quaglie” presentando un lotto importante di soggetti, setter e pointer, presentati sempre in condizioni impeccabili. Otto i setter da lui condotti nella prova di Eccellenza vinta da un imbattibile Tris che, se già lo scorso anno era il setter da battere, quest’anno era in uno stato di forma impressionante. Segue in classifica Roval Salvo di Baraghini che qui a Campo Felice ha fatto veramente bene, vincendo entrambe le due prove libere di giovedì e venerdì (1 ECC e 1 ECC CAC) e facendo la Riserva di CAC all’Eccellenza. Tra i pointer spicca una femmina, Ici dei Dipinti, condotta da Matteo Richelli che fa un turno impeccabile e strappa - è proprio il caso di dirlo - un punto, concludendolo in vero stile di razza. Sarà CAC. Segue all’Eccellente Franzini Qwuop condotto da Angelo Testa. Le prove finisco al calar delle tenebre, ma la soddisfazione generale ripaga la stanchezza di chi, a vario titolo, è stato in campo tutto il giorno. La cena offerta dall’Enci al resort Aurora è stata la degna conclusione della giornata e un’occasione in più per stare insieme e condividere i valori fondamentali

che la nostra cinofilia ci insegna. I discorsi del presidente Dino Muto e del vicepresidente di Silvio Marelli sono stati gratificanti perché hanno sottolineato l’impegno di tutti e l’attenzione che ENCI mette nell’organizzare questi eventi. Quest’anno era inoltre la ricorrenza del 50esimo anniversario del Gruppo Cinofilo Aquilano: Goffredo De’ Matteis che è stato tra i fondatori, ha ricordato, a nome di tutti gli amici oggi scomparsi, la loro avventura e come ci credessero fermamente dell’importanza di organizzare prove per la selezione zootecnica. È grazie a persone come lui che oggi la nostra cinofilia è cresciuta tanto, ed è su gruppi cinofili come il suo che ENCI può programmare tante attività sul territorio e garantire il lavoro degli allevatori. Domenica è la volta del Master, prova per i migliori dieci setter e i migliori dieci pointer. Vista la qualità e la preparazione dei cani, quest’anno lo spettacolo era garantito. E così infatti è stato: turni di altissimo livello, scanditi da applausi accalorati del grande pubblico che seguiva da bordo campo, hanno sancito un vincitore Tris, setter inglese di Elisabetta Bucalossi, condotto da Rudy Lombardi. A lui anche la prestigiosa Canicom Cup e il premio Top Dog Canicom che Enci, grazie alla partecipazione e sponsorizzazione dell’azienda Canicom, quest’anno ha deciso di destinare ai proprietari, in segno di gratitudine per il ruolo fondamentale che svolgono. La presidenza dell’Enci, riunita attorno al vincitore e alla proprietaria, festeggiati dagli amici e dai simpatizzanti, sono stati il degno finale di questo grande evento. Un anno ci separa dall’edizione 2018… un anno per lavorare e per meditare su quale può essere la formula migliore per promuovere la nota Classica, patrimonio dell’ENCI che spetta a tutti noi, soci, professionisti e “tifosi” difendere. Erica Recchia

CAMPO FELICE 9 LUGLIO 2017 PROVA CLASSICA SU QUAGLIE – MASTER INGLESI Giuria: Paolo Verdiani (Presidente), Giuseppe Bonacina, Diego Pola, Sormaz Dusko. 1 ECC CAC TRIS Conduttore: Rodolfo Lombardi 2 ECC 1 R/ CAC ROVAL MIRO Conduttore Fabrizio Baraghini 3 ECC RAPACE DEL SOLE Conduttore: Rodolfo Lombardi ECC BUK Conduttore: Rodolfo Lombardi ECC ICI DEI DIPINTI Conduttore: Matteo Richelli ECC DECORTEPEPE Conduttore Angelo Testa MB TURBINE DEL SOLE Conduttore Rodolfo Lombardi MB JASEUS DOS POTINHOS Conduttore Rodolfo Lombardi


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Richelli ti cond. in ip D i e Ici d

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2017

Franzini Qwuop cond. Testa

Roval Salvo Miro cond. Baraghini

Tris cond. Lomba rdi

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CAMPO FELICE

Bill della Steccaia cond. Ca ntoni Block cond. Baraghini Ardi di Casa Letizia cond. Testa

i cond. Lombard Rapace del Sole

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Ganner di Val di Chiana

Torero del Sole cond. Lombardi

zetta Mauro Iaz . d n o c o el Volturn Ucraina d nd. Testa Decortepepe co

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cond. Bietolini


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Gimac Willy cond. Mauro Iazzetta

Quarto di Villa Elena

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cond. Iazzetta

Ringo cond. Andrea Nuziata

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Testa

CAMPO FELICE Legolas d i Ioannina cond. Pav lidis

Turbine del Sole cond. Lombardi

2017

Nelson cond.

Targetti

rdi hos cond. Lomba Jaseus dos Potin

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Notizie ENCI

L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, il Club Italiano Spaniel e lo Springer Spaniel Club d’Italia organizzano il

DERBY 2017 PER COCKER E PER SPRINGER (e altre varietà di spaniel) in località

Cenaia (Pi) il 29 ottobre 2017 c/o “Tenuta agricola Torre a Cenaia” - Ritrovo ore 7:30 c/o “tenuta agricola Torre a Cenaia” Via Livornese 55 – Loc. Cenaia – Crespina Lorenzana (Pi ) tel. 050-643739

iscrizioni da inviare all’ENCI entro giovedì 19 ottobre 2017

Il programma contenente il modulo di iscrizione è scaricabile dal portale dell’ENCI

RHODESIAN RIDGEBACK

Limitazione di accesso dei capostipiti al RSR nei raduni e nelle mostre speciali. Il Consiglio Direttivo del 12 luglio 2017, su proposta della Commissione Tecnica Centrale del 18 maggio 2017 ha deliberato per la razza RHODESIAN RIDGEBACK di limitare l’accesso dei capostipiti al RSR nei raduni a partire dal 1 gennaio 2018.

PICCOLO LEVRIERO ITALIANO

Limitazione di accesso dei capostipiti al RSR nei raduni e nelle mostre speciali. ESTRATTO VERBALE RIUNIONE COMMISSIONE TECNICA CENTRALE 18 MAGGIO 2017 APPROVATO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO – 12 LUGLIO 2017 Circolo del Piccolo Levriero Italiano: limitazione accesso RSR e indirizzi etici La Commissione Tecnica Centrale prende in esame la richiesta pervenuta il 14 aprile 2017 dal Circolo del Piccolo Levriero Italiano (CPLI) con la quale si richiede di chiudere il Registro Supplementare Riconosciuti per la razza tutelata. La Commissione Tecnica Centrale riscontrati i dati di registrazione dei cani della razza in argomento nel Libro genealogico negli anni dal 2012 al 2016 ritiene opportuno limitare l’accesso dei soggetti al RSR nei raduni e nelle mostre speciali a partire dal 1 gennaio 2018.

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AVVISO “Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate con motivazione “trasferito” e “al mittente per compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione di addebito relativa al procedimento disciplinare n. 120/16 nei confronti di Polverigiani Fabio. Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia”

CANE CORSO: ACCESSO CLASSE LAVORO ESPOSIZIONI IN ITALIA ED ALL’ESTERO E CAMPIONATO ITALIANO Il Consiglio Direttivo del 27 luglio 2017, per quanto attiene alla razza cane corso, ha deliberato, a far data 1 settembre 2017, di considerare valido il CAL2 sia per accedere alla classe lavoro in esposizioni nazionali ed internazionali, sia per la proclamazione a campione italiano di bellezza. I soggetti italiani che hanno conseguito il CAL2 potranno conseguentemente richiedere all’ENCI il certificato necessario ad iscrivere il soggetto in classe lavoro anche in esposizioni all’estero.



La squadra italiana vincitrice del titolo mondiale a squadre e individuale

Risultato stupefacente dei portacolori italiani

La SAS campione del mondo Nei giorni dal 9 all’11 giugno si è svolta a Gmunden-Regau, Austria, l’edizione 2017 dell’WUSV-UNIVERSALSIEGER. Ben 14 nazioni presenti a una manifestazione molto ben organizzata e con un buon richiamo di appassionati e che va acquisendo di anno in anno un rilievo sempre maggiore. Ottimo risultato per l’Italia, a livello individuale, 1° e 2° posto nelle femmine con Giorgia Libardi e Enzo Mascolo e 4° e 6° nei maschi con Werner Runggaldier e Mirko Spada che ha anche ottenuto il miglior punteggio in Obbedienza con 97 punti . Straordinario a livello di squadra che con un grande distacco di punti ha ottenuto uno splendido 1° posto assoluto . Comunque al di la del risultato dei singoli tutti si sono ottimamente comportati e quindi un grazie a: • Mirco Spada con Goemon dell’Alto Piano

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Il confronto con le rappresentanze di 14 nazioni. Gli azzurri primi come squadra e nell’individuale • Werner Runggaldier con Gundo vom Kloster Steinach • Giorgia Libardi con Genny di Casa Libardi • Maurizio Cavatorta con Alfa • Enzo Mascoli con Cuva • Stefano Ceriani con Wespo aus Konigshole Un ringraziamento particolare al Team Leader della squadra, Leonardo Roman, per il super lavoro fatto sotto tutti i punti di vista dalla gestione della squadra alla gestione della logistica, veramente una figura importante a cui deve andare il ringraziamento di tutta la SAS. Grazie anche al suo lavoro, dopo alcuni anni, siamo riusciti a

mettere a punto un criterio di selezione della squadra che finalmente “ha pagato” consentendoci di raggiungere questo importante traguardo. Voglio mettere in risalto anche il lavoro svolto da Giorgia Libardi che a soli 20 anni ha raggiunto questo importante risultato, qualificandosi di diritto per la prossima WELTMEISTERSCHAFT, così come deliberato dal Consiglio Direttivo WUSV. Complimenti e auguri a Giorgia per un futuro radioso e un riconoscimento anche al settore giovanile della SAS che dopo tanti sforzi e investimenti inizia a raccogliere risultati di valore assoluto anche in una disciplina difficile come questa. Mi auguro che questo eccellente risultato sia da stimolo per tutto il settore affinché l’Italia ritorni stabilmente ai “piani alti” dell’Utilità e Difesa. Ancora grazie a tutti Luciano Musolino



Storia e carattere del Volpino Italiano PAESE D’ORIGINE ITALIA La testimonianza più antica del Volpino Italiano autoctono risale addirittura al 1502 ed è rappresentata dal dipinto ad olio su tela “La visione di Sant’Agostino”, conservato alla Scuola di San Giorgio a Venezia, opera di Vittore Carpaccio

Il campanello dei carrettieri Come è noto, lo standard è la descrizione dei caratteri somatici e psichici di una razza canina. L’allevatore deve essere un attento interprete dei dettami morfo-caratteriali espressi dallo standard della razza che ha scelto di allevare. E deve essere costantemente animato da grande senso di responsabilità zootecnica anche in prospettiva futura. Nel senso che una trascuratezza selettiva -morfologica o caratterialepuò avere ripercussioni anche a lungo termine. L’equilibrio di carattere è uno dei tanti fattori selettivi che deve contraddistinguere i cani appartenenti a qualsiasi razza. Nel nostro caso, l’equilibrio di carattere del Volpino Italiano si valuta in diverse circostanze. Nel suo ambiente deve denotare serenità in ogni situazione, soprattutto in presenza di persone estranee accettate in casa dal padrone. Libero nella proprietà, saprà segnalare la presenza di estranei abbaiando con

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tono classico e inequivocabile e senza esteriorizzare insicurezza, timore o -peggiopaura. Può essere giustificabile, di fronte a una novità, un momentaneo atteggiamento di circospezione ma deve essere rapidamente superato. In ambiente esterno, come ad esempio a passeggio con il padrone o i familiari, deve avere un normale comportamento e si abituerà facilmente agli usuali rumori del traffico. Le orecchie portate erette e la coda adagiata sul dorso, denotano sicurezza. Anche in esposizione il nostro dovrà avere l’atteggiamento appena descritto. La circostanza inusuale (la presenza di molti cani e l’immancabile momento emotivo del padrone puntualmente trasmesso al proprio esemplare) non deve influenzare il comportamento di un Volpino Italiano caratterialmente normale. In effetti sono state riscontrate rarissime eccezioni e qualche episodico soggetto pauroso (sia nel suo ambiente che in espo-


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sizione) che mantiene costantemente le orecchie abbassate e la coda portata in mezzo alle gambe, deve essere scartato dalla riproduzione. Lo standard caratteriale indica le peculiarità genotipiche e per l’esperto rappresenta la chiave di lettura per comprendere appieno l’abito mentale della razza. Per curiosità storica devo ricordare che i primi due standard del Volpino Italiano non accennavano minimamente alle peculiarità genotipiche. Bisogna attendere lo standard redatto nel 1989 per leggere una breve ma corretta descrizione del carattere del nostro che viene definito “molto attaccato alla casa ed ai familiari, temperamento molto pronunciato, vivace, allegro, gioioso”. L’ultima versione aggiornata dello standard del Volpino Italiano risale al gennaio 2016 e alla voce inerente recita “cane da guardia e da compagnia. Molto attaccato al suo ambiente ed i suoi familiari, d’un temperamento molto esuberante, vivace, gaio, gioioso”. Non ho mai notato sfumature di comportamento tra le due varietà di colore. La guardia è un’attitudine istintiva che le razze specializzate (di media e grande mole) estrinsecano in vari modi e con differenti aspetti specialistici. Nel nostro caso, la dimensione stessa del Volpino Italiano non consente una deterrenza intesa nel senso classico, cioè come quella consona ai cani di maggior mole, ma l’indole costantemente vigile del nostro gli consente di dare sempre l’allarme in caso di necessità. In anni ormai lontani le merci erano trasportate su grossi carri trainati da cavalli da tiro e inseparabile compagno del carrettiere era proprio il Volpino Italiano, sempre pronto a segnalare la pre-

Vivace, gioioso, affezionato alla casa di cui è guardiano. Un tempo ritenuto prezioso per avvertire della presenza di ladri

senza di persone estranee soprattutto durante le soste ai posti di ristoro. Nelle masserie del sud il “pumetto” (o “pometto”) era il Volpino Italiano (bianco ma soprattutto rosso) che si rendeva utile cacciando i piccoli roditori, facendo compagnia e coadiuvando il Cane Corso nella guardia alla proprietà. Un piccolo ausiliario ma sempre utilissimo, allora come oggi. Questi cani erano fedelissimi al padrone e alle sue cose e non si allontanavano mai. Lo stesso isolamento delle masserie, piuttosto distanti l’una dalle altre, favoriva gli accoppiamenti entro una cerchia sempre piuttosto ristretta e questo fattore contribuiva a mantenere la razza ben fissata mantenendo quelle caratteristiche feno-geno- tipiche desiderate. Non bisogna dimenticare che nel contesto di una economia rurale povera, non si poteva concedere nulla al superfluo e ciò spiega l’estinzione di razze (non solo canine) ormai divenute improduttive. Lo standard menziona il “temperamento esuberante” che caratterizza la razza. In termini cinotecnici, il temperamento è definibile come velocità e intensità di reazione del cane a ogni stimolo, sia gradito che sgradito, con espresso riferimento a quelli di provenienza emotiva e fisica.La vivacità e la gioiosità sono qualità insite e solitamente ben radicate nel Volpino Italiano e si

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traducono in un’andatura brillante (quasi un incedere) con corretto portamento della coda e delle orecchie. Queste ultime, costantemente portate erette, denotano la perenne attenzione del cane. La coda portata correttamente (adagiata sul dorso) in ogni circostanza è indice di sicurezza, mentre se fosse portata bassa denota il disagio del cane o, peggio, il timore. l Volpino Italiano, come prosegue lo standard caratteriale, è anche un gradevole cane da compagnia, piuttosto allegro, gioioso e soggettivamente anche esuberante. Questo ruolo, oggi più che mai, si rivela importante. Concludo con una annotazione di carattere storico. Un tempo i cani delle varie razze erano definiti piuttosto sommariamente in tre categorie: “da caccia”, “di utilità” e “di lusso”. Quest’ultima definizione oggi appare quantomeno curiosa ma non bisogna dimenticare che i cani da caccia erano la maggioranza e i cacciatori consideravano qualsiasi cane non da caccia (eccezion fatta per quelli adibiti al governo degli armenti) come “di lusso”. Fu nel 1946 che, su autorevole proposta di Piero Scanziani (noto letterato e cinologo svizzero cui va ascritto il merito della ricostruzione del Mastino Napoletano) fu adottata la più consona denominazione di “cani da compagnia”. Fabrizio Bonanno (foto Luigino Pellegrini)

NOTIZIE DAL MONDO LA FEDELTÀ DEI CANI È SCRITTA NEL DNA Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Advances spiega come si debba a una modificazione dei geni l’antico sodalizio tra il cane e l’uomo. La ricerca (sulle orme di quella condotta qualche anno fa da Adam Miklosic e pubblicata sulla rivista Science) condotta da team di scienziati provenienti da diverse università degli Stati Uniti è arrivato alla conclusione che sia proprio il DNA dei nostri cani a renderli così inclini alla domesticazione e al loro tipico comportamento socievole nei nostro confronti. La mutazione genetica che hanno subito nel corso dei millenni li ha portati ad avere una condotta sociale simile a quella di un bambino, estremamente aperta agli altri e in continua ricerca della nostra attenzione e approvazione. Per arrivare a tale conclusione, i ricercatori - guidati da Bridgett vonHoldt dell’ateneo di Princeton (USA) hanno analizzato le differenze comportamentali tra cani di razze differenti insieme a lupi grigi tenuti in cattività e abituati all’interazione con gli esseri umani, e hanno appreso come il DNA dei cani abbia subito ben 4 mutazioni genetiche rispetto a quello dei lupi, tutte importanti per il loro comportamento sociale. In particolare, gli studiosi hanno individuato delle mutazioni nel gene WBSCR17. “Tali variazioni erano frequenti in molte popolazioni o specie animali e probabilmente sono alla base del cambio di personalità o ruolo sociale” spiega la vonHoldt. R.F.

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Ad Ostende in Belgio il Mondiale di Obedience

Il trionfo dell’Italia Ripensando a Ostende ho ancora negli occhi, nelle orecchie e nel cuore tutti i colori, i rumori e le emozioni provate in questo Campionato del Mondo di Obedience. Già nelle prove di selezione e negli allenamenti della squadra italiana si percepiva una grandissima potenzialità dei nostri ragazzi ma al nostro arrivo ad Ostende e nel primo giorno di gara ho avuto la netta sensazione che questo sarebbe stato il nostro Campionato del Mondo. Tutti i nostri concorrenti hanno dimostrato un altissimo livello tecnico ed una capacità di stare nel campo con il cane da veri campioni. La competizione si è svolta in un campo di calcio, in erba, situato all’interno di una vasta struttura sportiva, attorniata da alberi e ampi spazi verdi che hanno consentito un’ ottimale gestione dei cani e la possibilità di lasciarli a riposo all’ombra. Il Campionato si è svolto nelle giornate dal 15 al 18 giugno 2017 e per la prima volta non è stata prevista la prova campo. I concorrenti iscritti erano 111 appartenenti a venti nazioni differenti. Le prove sono state giudicate da Lucie

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La squadra italiana

Gabrielova (Repubblica Ceca), Ingrid Tkacova (Slovacchia), Rudy Cattrysse (Belgio) e Odd-Geir Sermaken (Norvegia) mentre il ruolo di Capo giudice è stato rivestito da Jean-Pierre Deplancke (Belgio). Le gare sono iniziate già nel pomeriggio di giovedì 15 giugno con gli esercizi SEDUTO e TERRA affrontati da tutti i concorrenti in gruppi 5 cani ognuno. I nostri concorrenti hanno brillantemente superato questi esercizi o con appena qualche lieve penalizzazione. Nella giornata di venerdì 16 giugno hanno gareggiato i primi 60 binomi tra i quali i nostri: Anna Maria Cini con Erak La Maschera di Ferro ottenendo la qualifica di Molto Buono con 245,75 punti, Christian Asirelli con Paco ottenendo il punteggio di 280,50 e la qualifica di Eccellente, che gli ha consentito di gareggiare nella finale, e con Zoe ottenendo il punteggio di 243,25 e la qualifica di Molto Buono e Stefano Bertocchi con Jpot Expeting to Fly ottenendo il punteggio di 249,25 e la qualifica di Molto Buono. Nella giornata di sabato 17 giugno hanno gareggiato gli altri 51 concorrenti tra cui le nostre Doris Raffaelli con Trixi Gulden Land ottenendo il punteggio di 255,25 (0,75 dall’Eccellente) con qualifica di Molto Buono, Laura Fantini con Constatazioneamichevole detta Kim ottenendo 274,75 punti e la qualifica di Eccellente, Valentina Balli con Mind The Dog Lycan ottenendo 284,5 punti e la qualifica di Eccellente e infine Anna Scelsa con Gingerbell Y Ahora Que detta Nina otte-

nendo lo stratosferico punteggio di 303 punti su 320, la qualifica di Eccellente e il 1^ posto nella classifica di giornata e il miglior punteggio delle 2 giornate. Le prove delle due giornate hanno deterA Valentina Balli il titolo individuale


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Anno 63 num. 8 settembre 2017

Titolo individuale a Valentina Balli con il Border Collie Mind The Dog Lycan e argento per il titolo a squadre. Competizione ad altissimo livello con la presenza di 111 concorrenti da 20 nazioni minato la classifica delle squadre che, con nostra grandissima emozione, ha decretato l’Italia VICECAMPIONE del Mondo arrivando al secondo posto dopo la Finlandia. Al terzo posto si è classificata la Norvegia. I risultati delle due giornate hanno anche determinato i primi venti binomi che avrebbero affrontato la finale in programma domenica 18 giugno. Ben tre dei nostri ragazzi si erano piazzati entro i venti facendoci fortemente sperare in risultati importanti: Anna Scelsa, Valentina Balli e Christian Asirelli (con Paco). La gara di domenica è stata seguita con ansia e palpitazione da tutti noi e anche dal pubblico presente, tanto era la tensione e la consapevolezza di assistere a prestazioni incredibili, perché il livello dei concorrenti era molto alto, in generale, ma i nostri rappresentanti hanno dimostrato ancora una volta una preparazione eccezionale. Il risultato della finale, pieno di aspettative e monitorato da noi momento per momento, ha infine decretato con nostro enorme gaudio Valentina Balli Campionessa del Mondo di Obedience 2017 con un lavoro preciso, costante ed estremamente emozionante, la nostra finalista Anna Scelsa si è classificata al 4^

posto e infine Christian Asirelli si è classificato al 13^ posto. Abbiamo ricevuto il riconoscimento dell’ottima preparazione dei nostri concorrenti dai rappresentanti delle altre nazioni, inoltre, ed è la cosa più importante, siamo diventati consapevoli di aver raggiunto un livello mai avuto prima e che ci ha portato a superare gran parte dei paesi nordici che storicamente si sono contesi il titolo di Campione del Mondo. La squadra si è dimostrata compatta e coesa nel sostegno reciproco e nella condivisione di quanto andava via via delineandosi. Un grazie doveroso va al Consiglio Direttivo dell’ENCI che crede nell’Obedience e che ci ha dato il massimo sostegno per poter effettuare la trasferta in Belgio. Grazie allo sponsor IRONDOGLINE per averci dotato di divise tecniche, molto eleganti e confortevoli. Speriamo di poterci contare anche per il futuro. Al seguito della squadra molti supporters italiani le hanno portato il calore, il tifo e il sostegno preziosissimi. Anche a loro va il nostro ringraziamento, tra loro cito gli stewards Alessandro Bonaveri e Roberto Monachino, che hanno aiutato negli allenamenti, Daniela Scanelli che è stata instancabilmente presente per ogni necessità e tanti altri che in un modo o nell’altro sono stati vicini ai nostri ragazzi. Grandi prospettive si aprono per l’Obedience italiana, che già stava crescendo in preparazione. I risultati di questi mondiali sicuramente le daranno grande impulso e auspicabilmente un forte aumento di partecipazione alle competizioni.

Anna Scelsa con Gingerbell Y Ahora Que 1° posto nella classifica del 17 giugno

Un anno ci separa dal Campionato del Mondo 2018, che si svolgerà in Olanda, un anno che dovrà consolidare il livello raggiunto dall’Obedience italiana, da un lato, e, dall’altro, consentirci di diventare un costante riferimento ai massimi livelli di questa disciplina nel mondo. Maria Di Francesco Selezionatore e Team leader Foto

Christian Asirelli e Zoe

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Rustico, leale e guardiano incorruttibile della proprietà e della famiglia

Il Bovaro delle Ardenne

PAESE D’ORIGINE BELGIO Union Royale Cynologique Saint Hubert Avenue A. Giraud 981030 BRUXELLES info@srsh.be - www.srsh.be

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Cane da pastore utilizzato per la dura vita di campagna, il Bouvier des Ardennes è di proporzioni più modeste rispetto al suo cugino il Fiandre (circa 20 a 25 kg per 55 a 60 cm al garrese). Prodotto di una selezione il cui unico obiettivo era quello di farne un buon cane da fattoria, capace di condurre gli animali in qualsiasi condizione atmosferica, il Bovaro delle Ardenne è principalmente un cane da lavoro. La sua grande vivacità gli permette di guidare le pecore senza alcuna difficoltà, come il suo coraggio e la tenacia gli permetterà di stare in piedi fino alla conduzione del bestiame alla sua destinazione. Molto attaccato al suo padrone, questa quintessenza versatile (si ricordi che è stato utilizzato anche per la caccia grossa) si troverà ad affrontare la preda con coraggio

esemplare e, anche se non particolarmente aggressivo, la vigilanza è impeccabile perché è la sua natura che lo porta a diffidare dello sconosciuto. Questo “purosangue” belga che, bisogna ammetterlo, ha una certa somiglianza di famiglia con il Berger Picard richiede un minimo di cure. Il suo mantello, asciutto e ruvido quasi da scricchiolare sotto le dita, ha una lunghezza che varia di 5 a 7 cm. Il sottopelo è denso e più o meno abbondante, a seconda della stagione, per consentirgli di sopportare i rigori di un clima piuttosto duro. È un cane rustico e come tale, il suo aspetto e quello di un cane dal pelo arruffato che non ha bisogno di essere toelettato. L’aspetto morfologico ci rimanda un cane


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Pelo arruffato, carattere riservato e lavoratore instancabile. Le suo origini si intrecciano con il “cugino” Berger Picard e con altri bovari... di medie dimensioni, dando sia un senso di robustezza che di agilità. Un cane da lavoro, coraggioso, fedele al padrone e riservato con gli estranei. Alcune ricerche lo vorrebbero antenato del Pastore di Piccardia ed anche del Bovaro delle Fiandre ma i pareri sono discordi. È ‘innegabile che il Bovaro delle Fiandre all’inizio del XX secolo aveva una somiglianza con il Bovaro delle Ardenne. Inoltre, alcune immagini del tempo sono state utilizzate per rappresentare entrambe le razze. Ricordiamo poi che il professor Reul, nell’esposizione di Liegi il 27 aprile del 1903 scoprì “Tom” il primo cane Bouvier di tipo ideale. La storia racconta che è stato in quel giorno che si definì un tipo ideale, senza definizione particolare che fosse un bovaro delle Fiandre o delle Ardenne. Per quanto riguarda gli standard del tempo, erano così vicini l’uno all’altro tanto da renderne ardua la differenziazione. Per quanto riguarda il Berger Picard, è anche innegabile che esso abbia “un’aria di Ardennes” e, ad alimentare la confusione, c’è anche la possibilità che il termine provenga da un antico nome dei Bouviers belgi , dove Pikhaar potrebbe avere qui il significato di pelo duro… Così come si potrebbe dare una lontana parentela con l’olandese Pastore Laekenois o setole dure… La scomparsa di molte fattorie nelle Ardenne, aggiunta alla diminuzione degli animali da latte, ridusse notevolmente il numero dei cani che vi erano impiegati. Verso il 1985, fu la raccolta di colostro nelle mandrie da latte, che portò i cinofili a scoprire qualche superstite, più o meno tipico, dei Bovari delle Ardenne. Verso il 1990, degli allevatori s’impegnarono a produrre cani che rispondessero meglio al tipo descritto dallo standard, partendo proprio da queste linee delle Ardenne. Paradossalmente, è nel nord del paese che dei bovari e pastori, meravigliati dall’efficienza di questi cani nella conduzione delle greggi, ne avevano

COLORE Tutti i colori sono ammessi, tranne il bianco; il colore del sottopelo varia in funzione di quella del pelo di copertura. Una macchia bianca al petto o le estremità bianche delle dita sono ammesse senza essere auspicabili. Il mantello è spesso costituito di peli grigi, neri e fulvi mischiati; mantello grigio che va dal grigio chiaro al grigio scuro; mantello marrone, rosso o di color paglia.

continuato l’allevamento, discretamente ma con cura e competenza, a partire da un un ceppo trapiantato verso il 1930. Solo nel 1996 questa stirpe è stata scoperta dalla Cinofilia ufficiale. Tutti i cani da lavoro sono stati selezionati per le loro capacità e non solo sull’aspetto morfologico. Un tempo, il contadino che possedeva una fattrice di buona razza, la faceva accoppiare con lo stallone del vicino che era anche un buon cane da lavoro. Questa selezione essenziale portata avanti per lungo tempo mise le basi di alcuni tipi di Bergeres e Bouvières. Certamente, le diverse opinioni dei selezionatori ebbero una notevole influenza sull’aspetto morfologico, ma non ha scapito della funzione che i cani erano chiamati ad assolvere.

EDUCAZIONE E LAVORO Il Bouvier des Ardennes è un lavoratore instancabile, sempre alla ricerca del minimo gesto del suo padrone. Addestrarlo con dol27


cezza e fermezza, utilizzando sia comandi vocali che para-verbali : è il segreto per ottenere un cane affidabile, obbediente e devoto. Un addestramento troppo fermo e duro lo renderà sottomesso e incapace di esprimere al meglio le sue doti. La sua capacità di lavoro è pari solo la sua discrezione e può rimanere sdraiato per ore senza che ci si accorga della sua presenza al punto che, anche se lui non è nato per vivere in un appartamento, è in grado di adattarsi anche a questo stile di vita, a patto che gli venga permettono di spendere quotidianamente una parte delle sue grandi energie. Guardiano e strenuo difensore senza essere aggressivo, egli proteggerà il suo padrone e la sua proprietà. Il suo aspetto, generalmente sarà sufficiente per allontanare gli intrusi. Ricordiamo che il Bouvier des Ardennes è un cane versatile e che, a parte la mandria, dove ha sorpreso sia per la sua vivacità che per il suo coraggio, non sarà mai lo specialista in una sola disciplina. La sua peculiarità è piuttosto nella sua multidisciplinarità e, se si sente amato e motivato, niente è per lui impossibile. François Vartier

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TAGLIA E PESO Altezza al garrese 56 a 62 cm per i maschi 52 a 56 cm per le femmine Con tolleranza di ± 1 cm. Peso da 28 a 35 kg per i maschi da 22 a 28 kg per le femmine



Suggestive immagini di un tempo ritrovato

Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre (James Matthew Barrie) Inquilini della memoria, i cani delle razze estinte vivono nelle immagini in un diario caro a chi è prigioniero della malinconia. Riga dopo riga raccontano di giorni remoti e di consuetudini smarrite quando le campane chiamavano la sera ed i sentieri del ritorno odoravano di minestra. Dicono di anni lontani in cui San Martino benediceva i traslochi nelle campagne e s’imparavano a leggere le stagioni dai frutti sugli alberi e dai migratori nei cieli. Sorti all’improvviso, per vicende di guerra o aiutar l’uomo con le greggi o a cacciare per lenir la fame, subito diventati celebri, hanno vissuto pochi anni o alcuni decenni e sono appassiti insieme alle illusioni di chi voleva farli rimanere sull’albero della vita. Scoloriti dal tempo come fiori di carta hanno trascinato nel silenzio sogni impossibili e tremule gioie, progetti senza domani ed attimi che parvero eterni.

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Immaginarli insieme è lasciar scorrere la moviola di un tempo ritrovato. Ridar vita, magari per un attimo, ad un universo che fu disincantato e visionario insieme. Come lo è la cinofilia più autentica che sa guardare a “matrimoni” di convenienza ma anche essere, come i sogni, l’infinita ombra del vero. Sono figure in controluce simili ad ombre di fantasie un tempo reali, immagini, rese ancor più nostalgiche dalle imperfezioni del disegno che oggi ce le ricorda consacrandole nell’irreale galleria di razze credute indispensabili per la caccia, utili per la compagnia, terribili per la guardia o significative per le greggi. Se ne sono andate in silenzio, sono uscite dall’attualità per entrare nella storia e rimanere nella letteratura. La maniera migliore forse, per ambire all’eternità. Ognuno di loro, prima di perdersi nei vicoli della memoria ha lasciato in dono qualcosa, tutti insieme hanno contribuito a creare quell’universo meraviglioso e semisegreto che sono le razze nelle loro storie. In queste che continuano ed in quelle mai del tutto dimenticate. Angelo Vecchio, scrupoloso cinofilo in un secolo che ebbe autentici protagonisti della rivoluzione nell’industria e nelle coscienze pubblica nel 1897 per Hoepli il manuale “Il cane”. Resta il più fe-


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I cani delle razze perdute Ognuno di loro, prima di smarrirsi nei vicoli della memoria ha lasciato in dono qualcosa, tutti insieme hanno contribuito a creare quell’universo meraviglioso e semisegreto che è la cinofilia

dele testimone di razze che continuano ad affacciarsi a pagine ingiallite e che non hanno in alcuna cinofilia ufficiale neppure la pietà d’un fuggevole ricordo. Le descrizioni sono precise, meticolose, dipingono con parole ritratti che il tempo moderno santifica di ingenuità. Diventano un segmento di storia del costume, accomunano dame, cavalieri, pastori e contadini annullando per l’attimo di uno sguardo ogni differenza sociale. Raccontano a saper sbirciare tra una frase e l’altra un tempo lontano ed a volte tanto misero da confermare quant’ebbe a scrivere il poeta Gibran: “l’oblio è una forma di libertà”. Ed in questo vi sono accomunate stirpi da caccia ed esemplari da difesa, minuscoli “cagnoli” da compagnia e spaniel dai diversi colori, cani da guardia simili a quelli magnificati secoli e secoli prima dal romano Columella ed altri capaci di difendere pastori e greggi da lupi ed orsi. Eppoi i cani del grande Nord che giungono in Italia sospinti dalla gloria di Amedeo d’Aosta esploratore fra i più grandi e primo a tracciare alcune labili rotte sui ghiacci che scompaiono d’improvviso, insieme alla loro gloria, come una macchia di neve al solleone. Primo a giungere nella Penisola e primo a diventare poi ricordo il Limier, cane da presa, di cui se ne magnifica il coraggio contro

orsi ed altre “fiere”. “Cane essenzialmente tedesco vuolsi che derivi dal bloodhound” nota Angelo Vecchio. Eppoi lo Staghound, cane da cervo per una caccia crudele in vigore fino agli inizi del secolo scorso. La muta inseguiva il quadrupede indirizzata da gentiluomini inglesi a cavallo e raggiunto lo dilaniava. Scomparsi i grandi proprietari furono limitate le mute per ridurre le spese ma prolungare l’agonia di una tradizione che in Italia ebbe incerti inizi e rapida fine in una parodia di quella che doveva essere un po’ cerimonia ed un po’ festa crudele. Si allevava un cervo in un recinto liberandolo poco prima della muta che lo inseguiva ed era a sua volta inseguita da gentiluomini a cavallo. Il cervo “ dopo un buon galoppo se ne torna a casa dove tenuto in riposo per alcuni mesi serve ancora per altra caccia”. Eppoi i Segugi che continuano a correre nel loro passato: il Saintongeois (“le orecchie, il dorso e il muso sono color nero, con focature alle estremità, color fuoco paglierino, il resto del corpo è bianco a macchie nere, le orecchie sono assai lunghe, fine e accartocciate”). Insieme a loro si rincorrono solo nelle pagine di antichi testi i Segugi de la Bresse:”è un cane che ha finissimo odorato, ma assai lento, triste e selvaggio”.

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simili a fantasmi in un’irreale galleria di razze scomparse o annullatesi in altre il Griffone Boulet a pelo duro ed il Griffone russo di color bianco e “di pelo ispido ma assai lanoso ed arricciato” ed il Barbet da ferma un tempo definito nei colori “bianco-sudicio, grigio piombo, nero, nocciola”. “Questo cane - nota Angelo Vecchio - richiede una pulizia delle più accurate affinché il suo pelo non diventi causa d’infezione nelle case”. Ogni razza splende di luce propria e tutte insieme come gli astri illuminano il cielo della cinofilia. Ma alcune stelle si sono spente o, per tornare alla cinofilia e quindi sulla terra, si sono perdute le tracce e smarrite le genealogie di razze che i contemporanei ritenevano eterne. Nel popolo degli spaniel manca, ad esempio, la tribù del Cocker nero del Gallese: dopo iniziali successi scomparve e con lei anche quella degli Obo creata “dal signor James Farreow di Ipwich” città inglese ricordata più per aver dato i natali a Barnie Ecclestone campione e imprenditore nell’automobilismo che aver tenuto a battesimo cani in quei giorni ritenuti stupendi. E sono scomparse anche tante altre varietà che non hanno neppur superato il traguardo di razza. Hanno avuto i loro attimi di notorietà, i barlumi di una gloria effimera ma non per questo meno valida e sono stati utili per indicare correttamente la via da percorrere. Proprio come affermò lo scrittore Henry Books Adams “Creatività è permettersi di fare degli sbagli. Arte è sapere quali sono quelli da tenere”. Rodolfo Grassi

“Fra i molti individui d’ogni specie che nascono periodicamente, pochi soltanto rimangono in vita. Io chiamo selezione naturale il principio, per il quale così conservasi ogni leggera variazione, quando sia utile.” Charles Robert Darwin

L’Inghilterra e la Francia schierano in una ideale galleria di immagini delle razze scomparse il Bassotto di Lane, che somigliava ad un Basset hound, il Bassotto di Conteulx con manto tricolore. E se n’è andato uscendo dalle pagine dei libri dei primi decenni del secolo scorso il Grande Bracco Italiano “roano marrone o tipo lombardo - nota Angelo Vecchio - o bianco arancio originario del Piemonte e detto anche bracco nobile”. Ed insieme a lui si è allontanato al trotto dalla sua attualità il Bracco-Pointer seguito dal Bracco Dupuy e dal Bracco spagnolo almeno come lo si intendeva un tempo quando la selezione nelle campagne non di rado aveva per padre e madre il caso. Se ne vanno e sono anche loro il segno di epoche che mutano e trascinano nella memoria altre razze e portano nell’attualità incroci destinati a stabilizzarsi nelle loro caratteristiche ed è l’uomo che crea il cane a sua somiglianza che starebbe poi a significare per gli scopi che si prefigge. Proprio come ebbe ad affermare Platone: “La necessità è madre dell’invenzione”. Numerose, nell’elenco degli scomparsi - e le immagini non possono non somigliare ad eteree ombre di un’improbabile galleria di fantasmi - le razze che popolavano il pianeta degli spaniel: c’è il Black field spaniel, nero come il carbone e il Cocker nero del gallese, il Cocker spaniel scozzese, lo Spaniel del Sussex, lo Spaniel inglese d’acqua e l’irlandese. Eppoi il Bull dog spagnolo, ed infine ma non ultimo il Terrier italiano che, profetizza Angelo Vecchio, “senza un direttivo allevamento finirà se non a perdersi a diradarsi assai”. Compaiono,

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RECENSIONI John Fisher PERCHÉ IL MIO CANE FA COSÌ? Alberto Perdisa Editore Perché il mio cane ringhia quando ha un osso, scava buche in giardino, rincorre i gatti, ruba i calzini? Questo manuale pratico, scritto da uno dei massimi esperti del comportamento del cane, fornisce risposte esaurienti a decine di domande come queste e spiega come educare e istruire il nostro amico a quattro zampe senza rincorrere a metodi coercitivi o punitivi. L’alimentazione, l’attività fisica, il livello di socializzazione, l’addestramento ricevuto sono aspetti determinanti e fonte di problemi se non consideriamo il profilo etologico del cane e i meccanismi della sua intelligenza di tipo sociale. Sarà soprattutto indispensabile conoscere e interpretare gli istinti ereditati dal suo antenato, il lupo, che sono all’origine di comportamenti e reazioni assolutamente normali, ma a volte per noi problematici. John Fisher ci offre un quadro d’insieme affascinante e coinvolgente di quanto sta alla base del comportamento del cane.

Enrico Bixio DEUTSCH - DRAHTHAAR (Cane da ferma tedesco a pelo duro) Edito da Punto Rosso 128 pagine, 31 fotografie Dalle origini del cane alla nascita del Drahthaar. Gli standard, genetica, displasia e cenni di etologia. Le prove del Club Italiano Drahthaar, dell’ENCI e le prove tedesche. Ed altro ancora, il tutto in un esposizione semplice e chiara come solo un amante della razza può fare.

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Un’ interessante ricerca svolta dall’Università di Messina

I 28 giorni del Maremmano Abruzzese Nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra il Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese e il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Messina, finalizzato a sviluppare sinergicamente attività di ricerca volte ad approfondire le conoscenze della razza nell’ottica di fornire strumenti idonei ad un sempre più performante allevamento, è stato condotto uno studio che ha permesso di dare un contributo alla definizione delle curve di crescita e di alcuni pattern zootecnici nella fase di vita più critica che va dalla nascita allo svezzamento.

PREMESSA La crescita è un processo complesso in cui fattori come: espressione genetica, nutrizione e ambiente, interagiscono tra di loro determinando uno sviluppo più o meno armonico e corretto del cucciolo. Il peso corporeo rappresenta la misura somatica più rappresentativa e semplice con la 34

quale può essere valutata la crescita. Definire, quindi, dei ranges di riferimento per razza può essere di rilevante importanza sia scientifica che pratica perché di grande utilità per l’allevatore e per il medico veterinario, fornendo dei valori ai quali gli stessi possono attenersi per meglio comprendere lo stato fisiologico del cucciolo, eventuali disordini nutrizionali e dell’accrescimento, consentendo di adottare tempestivi interventi di ordine zootecnico e sanitario riducendo così sempre più la tanto temuta mortalità neonatale.

OBIETTIVO E PIANO DI LAVORO Obiettivo del presente studio è stato quello di contribuire alla definizione delle curve di crescita del cane da pastore Maremmano-Abruzzese (PMA) durante le prime quattro settimane di vita, con lo scopo di fornire elementi capaci di ottimizzare una specifica e mirata gestione e assistenza nel delicato periodo che va dal

postparto allo svezzamento. Lo studio è stato condotto su 158 cuccioli nati a termine da 18 fattrici PMA regolarmente iscritte al Libro genealogico ENCI, di età compresa dai 2 ai 6 anni. I cuccioli che hanno raggiunto lo svezzamento, precisamente 140, sono stati allattati naturalmente e non è stata fornita loro nessuna integrazione alimentare. Le fattrici invece sono state alimentate con mangime commerciale di mantenimento durante la gravidanza, la cui dose è stata aumentata gradualmente dopo i 30 giorni di gravidanza del 10% a settimana. Una settimana prima del parto il mangime di mantenimento è stato gradualmente sostituito con un mangime commerciale per cuccioli, somministrato ad libitum durante la lattazione fino allo svezzamento degli stessi cuccioli. Nessun trattamento farmacologico è stato eseguito sulle fattrici per stimolare la produzione/eiezione lattea. Ogni cucciolo è stato pesato, utilizzando una bilancia elettronica digitale, alla nascita e ogni 24 ore fino al 15^ giorno, successivamente al 22^ e 30^ giorno (range di età previsto per lo svezzamento). E’ stata inoltre registrata l’eventuale mortalità e le patologie congenite. Per una più accurata e attendibile elaborazione statistica, i dati raccolti sono stati suddivisi in tre gruppi in relazione alla


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numerosità della cucciolata, e precisamente: Gruppo A: 22 cuccioli (Cucciolate composte da 3 a 6 soggetti); Gruppo B: 92 cuccioli (Cucciolate composte da 7 a 10 soggetti); Gruppo C: 26 cuccioli (Cucciolate composte da 11 a 15 soggetti).

RISULTATI La prolificità media registrata (n° nati/n° parti) è stata di 8,8 mentre la vivinatalità (n° svezzati/n° nati) dell’88,6% con una media di cuccioli svezzati pari a 7,7, anche se le fattrici del Gruppo B (che rappresentano il 61% del totale delle fattrici), hanno evidenziato una media di cuccioli svezzati pari a 8,4. Le fattrici del Gruppo A, quindi con cucciolate meno numerose, sono quelle con età media di 5 anni, confermando quindi la correlazione tra età e prolificità della fattrice. In merito alla distribuzione del sesso, si è registrata la nascita del 47% di maschi e del 53% di femmine. I risultati relativi al tasso di mortalità durante le 4 settimane di osservazione, hanno evidenziato la maggior incidenza limitatamente alla prima settimana di vita e soltanto per i Gruppi A e B, mortalità ricondotta a parti languidi e schiacciamento. Il peso medio registrato alla nascita è stato di 522 grammi (con un range che andava da 725 a 350 grammi), mentre ai 30 giorni di vita il peso medio è stato pari a 3,075 kg (con un valore massimo di 4,900 kg e minimo d 2,050 kg). I risultati relativi all’andamento del peso corporeo (Grafico) evidenziano, a differenza di quanto riportato in cuccioli di altre razze, l’assenza del calo peso alle 24 ore dalla nascita. In soggetti sani la perdita di peso alla nascita può essere, infatti, un evento fisiologico dovuto all’eliminazione di meconio e urine, tuttavia dovrebbe essere inferiore al 4-5%, con una veloce ripresa del peso entro 3-5

Le curve di crescita della razza monitorate dalla nascita allo svezzamento. Preziosa la collaborazione del Club per la raccolta dei dati giorni. Un’eccessiva perdita di peso o un aumento insufficiente (si considera ideale un incremento del 10% giornaliero) possono essere riconducibili a insufficiente produzione di latte o di bassa qualità o ad assunzione insufficiente o a problematiche sanitarie. Il Gruppo A (Cucciolate da 3-6 soggetti) ha mostrato, come ci si aspettava, performance di crescita significativamente più elevate rispetto ai gruppi che rappresentavano le cucciolate più numerose (Grafico). Indipendentemente dalle differenze esistenti tra loro, i tre Gruppi A, B, C, hanno evidenziato un andamento di crescita lineare fino al 15^ giorno, in linea con quanto osservato in altre razze. Dal 15^ al 30^ giorno invece i pesi hanno subito un incremento esponenziale facendo registrare incrementi medi settimanali del 30% circa a differenza di quanto ottenuto nel periodo precedente. Il Gruppo C, data la numerosità delle cucciolate, ha costretto l’allevatore a un avvio precoce dello svezzamento, facendo raggiungere ai 30 giorni di vita pesi sovrapponibili a quelli del Gruppo A.

CONSIDERAZIONI La perdita di peso corporeo nei primi giorni dopo la nascita, nonostante sia considerato un evento fisiologico non è stata registrata nel PMA. A nostro parere la valu-

tazione del parametro “peso” può consentire di diagnosticare precocemente fasi iniziali di sofferenza o ritardo di crescita del cucciolo appena nato che possono diventare a volte condizioni di pericolo per la sopravvivenza. Un controllo giornaliero del peso corporeo del cucciolo rappresenta quindi un buon indicatore per monitorare lo stato di salute del neonato. Questo lavoro fornisce inoltre un primo range di riferimento utile per gli allevatori per la valutazione dell’evoluzione del peso vivo dei cuccioli di PMA dalla nascita ai 30 giorni di vita. Inoltre, i dati del nostro studio suggeriscono elementi interessanti di approfondimento legati in particolare alla conoscenza di differenze per razza nella crescita fino al raggiungimento del peso da adulto. Andamento del peso corporeo di cuccioli PMA (valori medi espressi in grammi). Gruppo A: Cucciolate composte da 3 a 6 soggetti; Gruppo B: Cucciolate composte da 7 a 10 soggetti; Gruppo C: Cucciolate composte da 11 a 15 soggetti.

RINGRAZIAMENTI Un ringraziamento particolare va rivolto al CPMA per la sensibilità e l’interesse mostrato verso l’iniziativa e a tutti gli allevatori che hanno contribuito mettendo a disposizione i loro soggetti ed il loro tempo all’espletamento del lavoro. Un ringraziamento speciale va agli allevatori esteri di PMA (Finlandia, Olanda e Austarlia) che con la loro collaborazione hanno dato una valenza ancora più ampia al lavoro ed una internazionalità a questa antica razza da pastore italiana. Luigi Liotta, Elisa Ciaccio, Alessandro Zumbo Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università di Messina

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Le Terapie Assistite con gli Animali

Il ruolo del cane di razza esperti addestratori e veterinari al di fuori dal canile/rifugio in maniera tale da valutarne la confidenza ambientale e la disponibilità alla manipolazione dei soggetti.

Negli ultimi decenni, s’è fatta strada una nuova importante interazione tra il cane e l’uomo definita comunemente Pet Therapy ( in gergo, Attività e Terapie Assistite con Animali ed Educazione). Al suo interno, le applicazioni sono differenti , a seconda dell’ambito d’azione e del tipo di paziente. Il fattore comune, che lega tutti gli interventi, le sedute e i progetti, è costituito dal “cane di razza” che rimane incontrastato protagonista delle ATAA/E ridefinite dalle linee guida ministeriali come IAA (Interventi Assistiti con Animali). I compiti dei cani sono alquanto complessi e rivestono un’importanza strategica per la buona riuscita del progetto. I cani sono il fulcro della seduta, intorno al quale gira l’intera equipe che interagisce spendendo le proprie competenze tecniche e culturali al fine di migliorare la vita del paziente. Definito come “mediatore ambientale” o “facilitatore sociale”, il cane è in grado di catturare la curiosità del paziente sino a trasformarla in un vero e proprio interesse, motivando l’interazione sino a creare un vero e proprio legame affettivo.

PERCHÉ UN CANE DI RAZZA Il panorama internazionale offre dei dati interessanti sull’impiego del cane di razza che arriva ad occupare oltre il 90% dei pro36

getti in atto. La scelta non è casuale ma verte su due aspetti fondamentali. Il primo, riguarda la selezione (garantita dagli allevatori) che permette di valutarne il corredo genetico sotto il profilo morfologico, psicologico e sanitario; il secondo è riferito all’addestramento che, poggiando le basi sulle peculiarità che la razza presenta, offre garanzie di durata, riducendo al minimo lo stress. A ben vedere, selezionare, addestrare e preparare i cani al compito richiesto, diviene una vera e propria specializzazione. È necessario conoscere nel merito i diversi ruoli che il cane andrà ad assumere durante il lavoro, in questo modo si eviteranno perdite di tempo, di energie e di risorse economiche e si andrà ad eliminare il più possibile il “rischio d’impresa”. L’impiego dei cani di razza permette affidabili valutazioni sui soggetti da impiegare basate sulla selezione: la memoria di ceppo legata alla funzione e la memoria recente frutto del lavoro degli allevatori. Attraverso questi strumenti è possibile garantire una maggiore sicurezza e tutela dei pazienti e dei cani stessi. L’impiego di soggetti meticci provenienti dai canili non è da escludersi ma non potrà che basarsi sull’aspetto morfologico e sulla valutazione oggettiva del cane indagata da

Gli allevatori Il ruolo degli allevatori si rivela importante e determinante nella scelta del cucciolo. La conoscenza dell’albero genealogico, l’esperienza nell’allevare i cuccioli , la capacità di osservare le dinamiche all’interno della cucciolata e le prime reazioni agli stimoli esterni, il grado di confidenza ambientale che si sviluppa già nelle prime settimane di vita consentiranno all’allevatore di disegnare una mappa ideale della cucciolata al fine di una giusta collocazione sociale per ogni soggetto. Prevenzione La scelta della razza dovrebbe essere mirata al futuro impiego. Le razze che non amano essere manipolate da persone estranee sono da considerarsi inadatte poiché la pet therapy è anche manipolazione fatta di accarezzamenti e altri approcci ravvicinati con il paziente. Da evitare anche soggetti molto timidi, con sbalzi d’umore, troppo reattivi, apatici o aggressivi. Le razze con canna nasale schiacciata sono da impiegarsi con cautela, osservando l’andamento del respiro. Le statistiche raccontano che la maggior parte dei pazienti è disponibile al contatto con i cani, in caso contrario, non si dovrà insistere sia per la tutela del paziente che per quella del cane stesso che deve essere sempre trattato con rispetto.

LE SPECIALIZZAZIONI DEI CANI THERAPY DOGS: Cani da terapia o d’assistenza, lavorano nei vari ambiti socio-sanitari come: ospedali; strutture per anziani, disabili, minori; carceri e nelle scuole dove è possibile intervenire con progetti mirati alla disabilità o con progetti mirati alla classe. La realtà italiana, racconta che nel 90% dei


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La selezione come garanzia. L’importanza dell’addestramento. Chi sono i cani visitatori casi, il conduttore del cane è lo stesso proprietario se non addirittura sia allevatore che proprietario. Questi cani, sono definiti “Cani Visitatori” in quanto si recano nelle strutture per effettuare le sedute, attraverso un calendario stabilito, e poi tornano a casa. Oltre a loro, in rari casi, ci sono i “Cani residenti nelle strutture”, una realtà davvero complessa da gestire. I Therapy Dogs devono essere preparati al compito richiesto attraverso un processo socio-educativo che prevede diversi steps: • corretta socializzazione; • confidenza ambientale; • interesse al gioco; • disponibilità alla manipolazione; • disponibilità intraspecifica; • tolleranza olfattiva verso sostanze allarmanti. Sono molte le razze interessate che spaziano dai cani di grande taglia a quelli piccoli. Questi ultimi, sono particolarmente adatti per visitare pazienti anziani o affetti da Alzheimer, così come bambini autistici che, specialmente durante le prime sedute, potrebbero dimostrare timore nei confronti dei cani di grande taglia.

I CANI DI SERVIZIO Se i “cani visitatori” svolgono un compito di assistenza e interazione col paziente, i “cani di servizio” svolgono invece un ruolo specifico fornendo un sostegno essenziale

alla disabilità presentata. La durata dell’addestramento è di circa due anni e le razze impiegate sono diverse. SERVICE DOGS. Cani per disabili motori in carrozzina: aiutano nella vita quotidiana: aprono porte, cassetti, lavatrici ecc., riportano oggetti, chiamano l’ascensore, raccolgono oggetti caduti a terra. HEARING DOGS. Cani per persone non udenti. Avvertono di ogni rumore proveniente dall’ambiente e conducono la persona verso la fonte rumorosa. GUIDE DOGS. Cani per persone non vedenti. Sanno stimare il traffico, evitare gli

ostacoli, hanno il concetto di linea retta. DIABETIC ALERT DOG. Addestrati ad allertare gli sbalzi del glucosio nel sangue delle persone diabetiche. AUTISM ALERT DOG. Hanno competenze sia come cani guida che come cani di servizio. SEIZURE ALERT DOG. Addestrati a soccorrere le persone epilettiche POST attacco, aiutandole a riprendersi, dando l’allarme e togliendo loro di dosso oggetti ingombranti. I rari casi in cui i cani avvertono PRIMA il padrone dell’insorgere di un attacco epilettico non sono frutto di addestramento bensì di un comportamento istintivo che il cane mette in atto.

CONCLUSIONE Il cane di razza selezionato attraverso secoli di lavoro scientifico mirato ad ottenere soggetti tipici, sani ed equilibrati, rappresenta ai giorni nostri una risorsa insostituibile per l’intera Società civile. Anche nel campo della “pet therapy” ha conquistato un ruolo di rilevanza internazionale. La rivista della letteratura mostra quanto interesse le Università di mezzo mondo continuino a riservare all’efficacia della therapy dogs ed al ruolo del cane di razza come leader incontrastato di questi particolari interventi terapeutici. Renata Fossati 37







La mia razza in

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righe

Da Lassie a Zeus

Una sera, rimuginando, riordinavo le idee sul fatto che sembra siano stati i Pastori Scozzesi a scegliere me e non viceversa, ma non riuscivo a capire perché mi affascinassero così tanto, figuriamoci descriverlo. Ero piccolo, frequentavo la casa dei miei zii paterni. L’ignoranza cinofila dei miei non mi permise di godermi quel bellissimo “Lassie”, nonostante quel pelosone (scoprirò poi, ripensando a quei tempi) facesse di tutto per starmi accanto e cercare un gesto, una coccola, una prelibatezza. Anni dopo nel mio mondo giunse Sharky, un tricolore di origini ungheresi, di proprietà della mia fidanzata Barbara. Imponente come un dio greco e gran custode della casa riusciva a comunicare con la nonna anche quando noi, ormai, la capivamo poco… Ci volle impegno perché Sharky mi accettasse, ma sempre con riserva; nonostante ciò fu un grande compagno per entrambi fino alla fine e memorabili furono con lui le scampagnate sulle Dolomiti o i viaggi in macchina “Italy coast-to-coast”, dall’Adriatico al Tirreno. Ci manca ogni giorno che

passa ma son sicuro che ci aspetta impettito come il Re Leone alle basi del Ponte dell’Arcobaleno, pronto per nuove avventure o per semplicemente tornare in nostra compagnia. Poi nel 2014 venne Zeus, un altro Pastore Scozzese... naturalmente... Da perfetti inesperti pensavamo di dover essere noi a valutare l’allevatrice, invece fu anche lei (come, capirò poi, andrebbe sempre fatto) a valutarci, comprendere il motivo per il quale lo volevamo, a presentarci la fattrice prima del concepimento e poi, mesi dopo, a consegnarcelo sussurrando un “forse è il caso che gli facciate fare qualche Expo...”. Penso che, in poco più di due anni, abbiamo perso il conto degli eventi cui lo abbiamo reso partecipe. Guardo Zeus e penso. Tutto questo mi ha fatto capire che, come prima accennavo, è difficile comprendere e descrivere un Pastore Scozzese se non ne hai mai avuto almeno uno. O, meglio, se non ne hai mai vissuto almeno uno. Tralasciando la arcinota grande bellezza intrinseca nella razza, il suo fare apparen-

temente distaccato cela un ottimo equilibrio fra lealtà, attenzione ai particolari e di sana ma mai esagerata voglia di divertimento con un giusto tocco di diffidenza verso gli adulti che non conosce. È veloce nell’imparare, forte di spirito e di fisico, curioso, tollerante con i bambini e verso cani di altre razze o corporature se bene educati anche se ospitati in casa; gran camminatore, un po’ brontolone come me, ma soprattutto è un cane che sa sorprendere. Vivo in un luogo di villeggiatura estiva e non è così raro che un bambino a passeggio con i suoi genitori sul lungomare incroci lo sguardo con il “Bau” mentre è seduto, poi sotto la tacita supervisione di tutti lo abbracci senza riserve e... sembra che entrambi non aspettassero altro! In quei dieci magici secondi il tempo si ferma solo per loro due mentre il resto del mondo resta fuori dal cerchio, a guardare. Ora ho capito perché è difficile descrivere un Pastore Scozzese... è magia! Fabian Ballarin


A Nantes il Campionato di Francia

Barbone toy Sex in The City Carrie di Claudia Prever vincitore del BIS Giovani

Vince anche l’Italia

3 e 4 giugno 2017, Nantes, 7000 iscritti, 300 razze, un vincitore: questi i numeri e i nomi che hanno caratterizzato l’evento clou dell’anno per la cinofilia francese. Tre i giudici Italiani che hanno preso parte alla consistente giuria di campionato organizzato dalla Société Centrale Canine: i nostri conosciutissimi Pier Luigi Buratti, Pietro Paolo Condò, Franco Gatti. Un’esposizione organizzata con stile, in un clima amichevole e disteso, anche se con un velo di tristezza da parte di chi ben co-

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nosceva il Presidente Christian Eymar Dauphin, scomparso di recente e di cui ha ricevuto l’importante eredità il fedele amico e consigliere Michel Mottet, al quale Pietro Paolo Condò ha portato i saluti del nostro Presidente Dino con l’intento di progettare incontri futuri, nell’auspicio di sinergie di lavoro tra due Paesi a grande impatto cinofilo. Di classe l’accoglienza riservata ai giudici, con cene ben organizzate in cui vecchi e nuovi amici hanno passato piacevoli momenti di convivio.

L’expo è stata organizzata nella vastissima area fieristica di Nantes: ring interamente moquettati, ampi spazi dentro e fuori dalle zone espositive, un ring d’onore ampissimo, allestito in perfetta sintonia con il paesaggio limitrofo (infatti riproduceva in un’accattivante coreografia i muri in pietra dei castelli e i giardini che caratterizzano la zona). Di notevole impatto scenico anche il grande podio grazie a un vero e proprio trionfo di fiori freschi e ricercati. Nel contesto generale, in più momenti è stato dato risalto alle mute locali composte da AngloFrancais, segugi atletici tanto appassionati nella loro caccia tanto controllabili, anche in questo contesto espositivo a loro decisamente meno consono. Nei giardini attigui alle hall, sono state organizzate simulazioni di caccia al cervo, che hanno calamitato l’attenzione di un pubblico coinvolto e stupito da tanta maestria e dal superbo scenario. Gli “chasseur” in livrea hanno completato il quadro, riproponendo più volte via via le sonate della caccia al capriolo, al cervo o altri ungulati. Parimenti lo spettacolo è stato ripetuto sul ring d’onore come apertura dei vari raggruppamenti. Non sono mancati, purtroppo, momenti di tensione in un Paese dove gli attentati ben noti hanno già messo a dura prova i nervi degli abitanti: il ritrovamento di un bagaglio abbandonato nei padiglioni ha fatto infatti rischiare l’evacuazione immediata di tutto il contesto espositivo, fortunatamente non ci sono state scene di panico e tutto si è risolto con il ritrovamento del distratto proprietario. In ogni caso lo spettacolo del ring d’onore ha fatto il suo corso tra migliaia di battimani di un pubblico compatto e partecipe. Durante i giudizi dei raggruppamenti ci sono state numerose occasioni di orgoglio nazionale per noi italiani, sia per le performance dei nostri giudici, apprezzati e applauditi, sia per il lusinghiero risultato di il Barbone toy nero Sex In The City Carrie di Claudia Prever che si è aggiudicato, sotto l’occhio attento del Presidente della FCI Rafael de Santiago, l’ambito Best in Show dei Giovani. Il Best in Show finale è andato in Spagna grazie alla vittoria di un superbo esemplare di razza Chow Chow King Of Egypt De Los Perros De Bigo giudicato dal Consigliere Nazionale S.C.C. Jacques Medard Mangin. Con perfetta puntualità, i riflettori si sono


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Nella prestigiosa manifestazione un Barbone toy si aggiudica il BIS Giovani. I nostri giudici raccolgono applausi e consensi da un pubblico entusiasta

Il giudice Franco Gatti alla premiazione del raggruppamento Terrier con il 1° classificato Bull Terrier Standard Trick Or Treat My Highland Lassie O’ di Julie Deutsch

Il giudice Pietro Paolo Condò premia il vincitore del gruppo 1. Cane Lupo Cecoslovacco Massai Mara Du Domaine De La Combe Noire di Chrystel Costanzo / Stéphane Bouchoux

spenti perfettamente nei tempi previsti, con l’arrivederci da parte degli speaker che hanno annunciato il ritorno a Parigi de le “Championnat de France 2018” che però, per questioni logistiche e con la delusione di molti nostalgici, non si svolgerà più nella spettacolare location di Long Champ. Beatrice Muretti

Best in Show Chow Chow King Of Egypt De Los Perros De Bigo di Nuria Vigo Navajon

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BEST IN SHOW TERNI 1° GRAND GABLES MR PUSS IN BOOTS Pastore Scozzese Shetland di Mia Ejerstad 2° QOCCLE’S MISS ITALIA Yorkshire Terrier di Nicoletta Pollini 3° THOR DEL WANHESLING Bassotto nano a pelo duro di Debora Silvestro

TERNI E ORVIETO – Doppia Expo Internazionale

PARCO DEI PINI, IL GRANDE SHOW A Narni espositori da tutta Europa. La sinergia dei Gruppi Cinofili Ternano e Orvietano ha consentito il successo della manifestazione. Tripudio di applausi ai vincitori Oltre 1700 i cani presenti al Parco dei Pini a Narni, anche quest’anno concesso dal Comune di Narni, sempre attento agli eventi promozionali, per le due Esposizioni Internazionali curate dai Gruppi Cinofili di Terni ed Orvieto. Nonostante il caldo abbia raggiunto temperature africane, l’allestimento della quasi totalità dei ring all’ombra dei tantissimi alberi che rendono lussureggiante il Parco, che ormai da molti anni fa da cornice a questa splendida manifestazione, ha reso piacevole il soggiorno a Narni di numerosi espositori provenienti

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da ogni parte d’Italia e d’Europa. Come poteva essere diversamente dato che ci si trovava nella verde Umbria? Si era appena concluso l’ENCI Winner a Milano ed erano state appena emanate le nuove norme sulla sicurezza da garantire negli spettacoli pubblici dopo i tragici eventi di Torino e il successo di questo grande evento umbro sembrava vacillare, ma i cinofili sono comunque accorsi in massa, ormai sicuri di trovare una perfetta macchina organizzativa, uno splendido parco dai grandi spazi erbosi, una Giuria

degna delle più significative manifestazioni internazionali. Sotto l’attenta regia della Delegata dell’ENCI Eleonora Caramanna, i volontari del Gruppo Cinofilo di Terni, con il supporto tecnico e gestionale della Società Tratto, hanno dato vita ad una doppia esposizione internazionale dagli alti contenuti tecnici e spettacolari. Numeroso il pubblico presente che ha assistito per tutti e due i giorni alle performance dei propri beniamini fino al momento clou di ciascuna giornata: il Best in


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BEST IN SHOW ORVIETO 1° SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone Grande Mole nero di Sonia Merati 2° GRAND GABLES MR PUSS IN BOOTS Pastore Scozzese Shetland di Mia Ejerstad 3° THOR DEL WANHESLING Bassotto nano a pelo duro di Debora Silvestro

GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS GIOVANI BIS RAZZE ITALIANE

RAGGRUPPAMENTI CACIB TERNI 24/06/2017 1° GRAND GABLES MR PUSS IN BOOTS Pastore Scozzese Shetland Pr. Mia Ejerstad 1° INDIANA JONES-N DEI DEMONI NERI Riesenschnauzer nero Pr. Vincenzo Borriello 1° QOCCLE’S MISS ITALIA Yorkshire Terrier Pr. Nicoletta Pollini 1° THOR DEL WANHESLING Bassotto Nano p/d Pr. Debora Silvestro 1° HEART MIND FIRE DEI LEONI IMPERIALI Chow Chow Pr. Stefania Bettini 1° ICECREAM VAN TUM-TUM’S VRIENDJES Petit Basset Griffon Vandeen Pr. G.M. Huikeshoven 1° COLLINS DEL CIOLO POINTER Pr. Francesco Sergi 1° JOY DE L’ORME ALIEV Cocker Spaniel Inglese Pr. Nathalie De Paule 1° FANTASO DEL GIARDINO DI ARTEMISIA Carlino Pr. Laura Borzelli 1° KOLLAPS ISABEL RAWSTORNE Whippet Pr. Salvatore Andrea Mazzone 1° INDIANA JONES-N DEI DEMONI NERI Riesenschnauzer nero Pr. Vincenzo Borriello 1° LUPO DI SANTAMARIA Pastore Maremmano Abruzzese Pr. Alfonso Cosentino

RAGGRUPPAMENTI CACIB ORVIETO 25/06/2017 GRUPPO Ê 1° GRAND GABLES MR PUSS IN BOOTS Pastore Scozzese Shetland Pr. Mia Ejerstad GRUPPO Ë 1° MIURA DEL TOLKEYEN Dogo Argentino Pr. Giovanni Pannullo GRUPPO Ì 1° TNT POWER COMMANDER American Staffordshire Terrier Pr. Monica Scognamiglio GRUPPO Í 1° THOR DEL WANHESLING Bassotto Nano p/d Pr. Debora Silvestro GRUPPO Î 1° DAN STAR KOM GARGI WINNER Spitz Nano Pr. Simonetta Iurato GRUPPO Ï 1° ICECREAM VAN TUM-TUM’S VRIENDJES Petit Basset Griffon Vandeen Pr. M.G. Huikeshoven GRUPPO Ð 1° LATIN LOVER DEEP SECRET Setter Inglese Pr. Oriano Vespignani GRUPPO Ñ 1° JOY DE L’ORME ALIEV Cocker Spaniel Inglese Pr. Nathalie De Paule GRUPPO Ò 1° SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone Grande Mole nero Pr. Sonia Merati GRUPPO Ó 1° OPLONTIS SIMPLE OBSESSION Levriero Afgano Pr. Fabio Orsolini BIS GIOVANI 1° TATATATIRA GIDDY BLOSSOM Dobermann Pr. Aleksandar Ristovic BIS RAZZE ITALIANE 1° LUPO DI SANTAMARIA Pastore Maremmano Abruzzese Pr. Alfonso Cosentino

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CACIB ORVIETO BIS GRUPPI 1° TERRIER NERO RUSSO Allevamento Lisander 2° AUSTRALIAN CATTLEDOG Allevatore Eugenia Palumbo 3° ALANI Allevamento della Luce Tranquilla

Show, assegnato dal Giudice Stefan Sinko, per l’Internazionale di Terni, al Pastore Scozzese Shetland Grand Gables Mr Puss in Boots proprietaria Mia Ejerstad e dal

Giudice Josè Homen De Mello per l’Internazionale di Orvieto, al Barbone Nero Grande Mole Samarcanda Italian Lover di proprietà di Sonia Merati

Nel Supreme Best in Show giudicato da Valerio Nataletti ha prevalso in un tripudio di applausi il Barbone Nero. Giovanni Barbieri

CACIB TERNI GRUPPO 8 1° JOY DE L’ORME ALIEV Cocker Spaniel Inglese di Nathalie De Pule 2° MEASURE FOR MEASURE Golden Retriever di Giovanni Cardarelli 3° CESARE Lagotto Romagnolo di Marcello Petricciulo

CACIB TERNI GRUPPO 10 1° KOLLAPS ISABEL RAWSTORNE Whippet di Salvatore Mazzone 2° KHARASAHNSKY ALMOST LIKE BLUES Levriero Afgano dell’Allev. Kharasahnsky 3° HULMARRA WISIWIG Saluki di Alessandra Bianchi

CACIB ORVIETO GRUPPO 5 1° DAN STAR KOM GARGI WINNER Spitz Nano di Simonetta Iurato 2° GUNGA ITAPUCA Basenji di Stefano Schiavo 3° SHINJIU GO SHINJURAWA Shiba dell’ Alllev. Shinjukawa

CACIB ORVIETO GRUPPO 7 1° LATIN LOVER DEEP SECRET Setter Inglese di Oriano Vespignani 2° RUMBA Vizsla di Ilaria D’Agostini 3° RAMON DEL GUARDENGO Pointer di Federica Ferroni

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BEST IN SHOW 1° WELSH CORGI PEMBROKE Melisa Saules Kopa At Wallfugh di Roviaro 2° WEIMARANER P/C Giosone Con i Grandi Grigi di Fiorani 3° SAMOIEDO Fly In My Heart Of Bobbie Del Baffin di Zaro

Apprezzamento da parte del pubblico

A VICENZA VINCE IL CANE DELLA REGINA In un clima sereno e conviviale si è svolta la 40° Expo Nazionale del Circolo Cinofilo Vicentino Un luogo, Parco Rizzi, che ti fa star bene già di suo. Prato verde, spazi aperti, una collina piena di grandi alberi che regalano ombra e un po’ di frescura in una delle prime giornate di gran caldo dell’anno. Unite al luogo anche le persone; una giuria internazionale e competente, espositori sereni e sportivi, un pubblico affascinato dalla bellezza delle diverse razze canine. Ecco gli ingredienti che continuano a fare dell’Esposizione Nazionale di Vicenza un appuntamento da non perdere. È stata superata la soglia psicologica dei 400 cani iscritti. Molti gli espositori arrivati dall’estero. La giuria ha avuto modo di valutare con calma i vari soggetti, dedicando a tutti spiegazioni esaustive e giudizi puntuali in un clima così tranquillo e sereno, quasi in “famiglia”. La sensazione era quella di essere ritornati ai tempi della storica cinofilia italiana, dove i grandi maestri discutevano di cani e di cinofilia con passione e competenza che a volte sembra essere stata dimenticata da espositori più giovani. L’onore di giudicare il Best in Show della

40ª Esposizione Nazionale di Vicenza è andato all’esperto Giuliano Biasiolo che ha assegnato il primo gradino del podio al Welsh Corgi Pembroke “MELISA SAULES KOPA AT WALLFUGH” di Roviaro. In concomitanza all’esposizione e come da tradizione negli ultimi anni si è svolta anche una prova Nazionale di Agility valida per il Trofeo Vicentino di Agility. Non rimane altro che ringraziare tutti quelli che hanno permesso di consolidare il successo di una manifestazione come quella di Castelnovo. In primo luogo i ringraziamenti vanno all’ENCI e al suo Delegato, alla Pro Loco, a Novafoods, ai vari standisti, al gruppo “Best Friend Agility”, al comitato organizzatore e a tutti coloro che hanno impegnato il loro tempo per la cinofilia sul territorio vicentino. Ma il ringraziamento più grande e più sentito va a tutti gli espositori che continuano a dare fiducia al lavoro del Circolo Cinofilo Vicentino, sicuri della loro presenza anche nei prossimi appuntamenti che il CCV ha in cantiere. Marco Lunardon

RAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê 1° MELISA SAULES KOPA AT WALLFUGH Welsh Corgi Pembroke pr. Roviaro GRUPPO Ë 1° VIA DEL SALE FLY WITH ME Schnauzer P/S pr. Genna GRUPPO Ì 1° STORM FROM SUPERBIA West Highland White Terrier pr. Sartori GRUPPO Í 1° FURTIF DI CASA NICOLINI REWELCACJA Z GALICJI Petit Basset Griffon Vendeen pr. Dumckley GRUPPO Î 1° FLY IN MY HEART OF BOBBIE DEL BAFFIN Samoiedo pr. Zaro GRUPPO Ï 1° GIOSONE CON I GRANDI GRIGI Weimaraner P/C pr. Fiorani GRUPPO Ð 1° WILL DELLE MURACHE Chihuauhua P/L pr. Braghini GRUPPO Ñ 1° WHITE INFINITY’S ENDORPHIN Levriero Afgano B&P pr. Leonardi

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Expo Internazionale a Palermo

IN 900 ALLA FAVORITA Nel parco leggendario uno scenario da favola. Giuria internazionale, numerosi Raduni e tanto pubblico in festa Oltre 900 gli iscritti alla due giorni palermitana, organizzata dal Kennel Club Palermo, che si è tenuta lo scorso 20 e 21 maggio presso la Struttura Equestre del Real Parco della Favorita. Ed è giusto partire proprio dai numeri, che testimoniano l’impegno e la crescita del nuovo Direttivo dello storico gruppo cinofilo paler-

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BEST IN SHOW 1° ARAGON CANE CORSO di Massimo Puccio 2° IVRAM THE BEST IS YET TO COME BRYAN ALASKAN MALAMUTE di Emanuele Olivieri 3° SAMARCANDA ITALIAN LOVER BARBONE GRANDE MOLE NERO di Sonia Merati

mitano, insediatosi da poco più di un anno: 14 gli esperti giudici di alto livello, 14 i ring immersi nella stupenda cornice all’interno del Parco della Favorita, oltre 130 le razze rappresentate, numerosi i raduni di Razza e le Mostre Speciali, e fra queste anche il raduno del Cane di Mannara, razza autoctona siciliana da poco inserita nel


E X P O GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS GIOVANI

RAGGRUPPAMENTI CACIB PALERMO 21/05/2017 1° CANE DA PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE MOSCHETTO PROP. ALBERTO SANTORO 1° CANE CORSO ARAGON PROP. MASSIMO PUCCIO 1° STAFFORDSHIRE BULL TERRIER MAXSTAFF THE ILLUSIONIST AT STAFFYSTAR PROP. GIOACCHINO F. CASTELLESE 1° BASSOTTO KANINCHEN P/L MINIDOGLAND YATTI PROP. LUCA BISANTI 1° ALASKAN MALAMUTE IVRAM THE BEST IS YET TO COME BRYAN PROP. EMENUELE OLIVERI 1° ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE ZEUS PROP. NICOLO’ SANTORO 1° WEIMARANER PELO CORTO BOKLAWOOD DI GREYSBETH PROP. ELISABETTA PARRINELLO 1° LABRADOR RETRIEVER VERDI TERRE LINCE PROP. FRANCO PICCA 1° BARBONE GRANDE MOLE NERO SAMARCANDA ITALIAN LOVER PROP. SONIA MERATI 1° IRISH WOLFHOUND IZCO PROP. ALESSIA VACCARO 1° ALASKAN MALAMUTE IVRAM THE BEST IS YET TO COME BRYAN PROP. EMANUELE OLIVIERI

2° classificato Best in Show Alaskan Malamute IVRAM THE BEST IS YET TO COME BRYAN di Emanuele Olivieri 3° classificato Best in Show Barbone Grande Mole SAMARCANDA ITALIAN LOVER di Sonia Merati

Registro Supplementare Aperto (RSA). La “due giorni”, fra sabato e domenica, ha visto fra l’altro la presenza - così come lo scorso anno – del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha rinnovato la disponibilità dell’Amministrazione Comunale a riaffidarci anche nel 2018 la preziosa struttura per la prossima Esposizione Internazionale. Il pubblico anche quest’anno è stato numerosissimo, così come importante è stato il ritorno di immagine ottenuto grazie ai numerosi articoli di stampa che hanno raccontato l’evento. Il primo posto del podio del Best in Show è stato assegnato dal giudice turco U. Ozkanal al Cane Corso “Aragon”, al secondo posto “Ivram the Best is Yet to Come Bryan” Alaskan Malamute, al terzo “Samarcanda Italian Lover” Barbone grande mole nero. Al primo classificato è stato assegnato il “Trofeo Giuseppe Fiore”, intitolato all’indimenticabile personalità del mondo cinofilo,premio consegnato dalla figlia Vannella Fiore. Voglio concludere ringraziando gli amici del Kennel Club Palermo, l’ENCI innanzitutto, i Giudici i Consiglieri i soci e i tanti volontari che con il loro aiuto hanno permesso di raggiungere questo grande successo. Appuntamento dunque al maggio 2018, siamo già a lavoro per poter scrivere una nuova, bella pagina del Kennel Club Palermo. Giorgio Varoli

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BEST IN SHOW VIBO VALENZIA Giudice J.Naveda 1° WYNSILOT WILSON FOR MAT’N NIK Bobtail di Nikolas Kanales 2° CALAMITY JANE Bouledogue francese di Vincenzo Pontone 3° POLCEVERA’S PONENTE Bracco italiano bianco arancio di Maurizio Turci

Doppia internazionale a Rende

BOBTAIL, DUE VOLTE VINCITORE La cinofilia calabrese festeggia le due esposizioni di Vibo e Rende. A tutti i BOB una raffinata riproduzione libraria del cane nell’arte molto apprezzata dai protagonisti di questo brillante evento La Calabria cinofila è un grande valore aggiunto alla passione comune per il cane. Le Esposizioni Internazionali di Rende del 28 maggio (domenica) e di Vibo Valenzia del giorno precedente, sono un inno allo spirito organizzativo, alla intelligente intraprendenza ed alla superba ospitalità offerta dalla cinofilia calabrese in un contesto ambientale e culturale tutto da scoprire e, soprattutto da valorizzare. Il merito della totale riuscita delle due manifestazioni ha un nome e un cognome, Donna Maria Assunta de Giovanni Nigro, detta amichevolmente Assuntina “la perfezionista”, con il dono della ubiquità, e

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qualità rare come la forte passione ed il disinteresse. Dico disinteresse perché la presidente del Gruppo Rendese ha deciso da sempre di non allevare e non esporre cani per non alimentare neppure il sospetto di conflitti o peggio di favoritismi e parzialità nell’espletamento della carica e delle funzioni conferitele dall’ENCI. Giustamente Donna Assuntina tiene alla sempre migliore riuscita della manifestazione che da anni organizza con passione e a volte con personale sacrificio anche economico. Naturalmente nessun capo potrebbe sopravvivere a lungo senza un team, pur limitato nel numero, affiatato e

disponibile ad ogni possibile emergenza. Il successo, è noto, si accompagna inoltre ad una oculata e bilanciata scelta delle giurie, possibilmente di livello internazionale, con continua rotazione dei giudici invitati, una accurata preparazione della sede, una pregressa informativa scritta e puntuale ai giudici sulle razze assegnate ed il numero dei soggetti da giudicare (oltre a quelle sul viaggio e l’accoglienza con i tempi da rispettare per la riuscita dell’evento). Non devono mancare servizi puliti ed efficienti, luoghi di ristoro funzionanti adeguatamente per il pubblico e gli addetti ai lavori. Naturalmente al ring d’onore, al suo abbel-


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BEST IN SHOW RENDE Giudice L. Mach 1° WYNSILOT NILSON FOR MAT’N NIK Bobtail di Nikolas Kanales 2° POLCEVERA’S PONENTE Bracco italiano b.a. di Maurizio Turci 3° CALAMITY JANE Whippet di Vincenzo Pontone

GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS RAZZE ITALIANE BIS JUNIORES

CACIB VIBO VALENTIA 27 MAGGIO 2017 3 RAGGRUPPAMENTO 1 MISS ENVY Bull terrier t.n. di Giovanni Durante 3 RIO D’OTTAVA BRIARLCLIFF Fox terrier p/r di Ignazio Russo

RAGGRUPPAMENTI CACIB VIBO VALENTIA 27/5/2017 1° WYNSILOT WILSON FOR MAT’N NIK Bobtail pr. Nikolas Kanales 1° VIKKO DELLA VAL DI NOTO Rottweiler pr. Allev. della Val di Noto 1° MISS ENVY Bull terrier t.n. pr. Giovanni Durante 1° THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d pr. Debora Silvestro 1° HAIDEE D’ORISEO Cirneco dell’Etna pr. Allev. d’Oriseo 1° TERRA D’ORFILI HUGO MIDSUMMER NIGHT’S DREAM Basset hound pr. Camillo Elio Gagliardi 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco italiano b/a pr. Maurizio Turci 1° THAT’S ALL RIGHT DEL GRIFONDORO Golden retriever pr. Giovanni Schifano 1° CALAMITY JANE Bouledogue francese pr. Vincenzo Pontone 1° CHRISOLI BABY JANE Whippet pr. Cris Cachia 1° FAUSTOLO DI SANTAMARIA Pastore maremmano abruzzese pr. Allev. di Santamaria 1° NIPER DEI PATRIZI ROMANI Akita americano pr. Rosa Galluccio

limento e funzionalità, con i premi in bella mostra e i posti intorno a sedere per il pubblico e i giudici, devono rappresentare la massima preoccupazione per gli organizzatori. Visto che nel pomeriggio si svolgono nel rIng d’onore le manifestazioni conclusive e le finali fino alla proclamazione del BIS e, che questa parte importante consente di acquisire, attraverso il

confronto e la parata dei vincitori di razza, la conoscenza, l’interesse e la partecipazione del pubblico presente con funzione educativa e propedeutica alla pratica futura di questa passione e questo sport. A mio sommesso avviso questo è quanto avvenuto a Rende 2017. E potrà avvenire nel prossimo futuro he in termini di iscrizioni (alquanto ridotte quest’anno rispetto

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E X P O GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS RAZZE ITALIANE BIS JUNIORES

RAGGRUPPAMENTI CACIB RENDE 28/5/2017 1° WYNSILOT NILSON FOR MAT’N NIK Bobtail pr. Nikolas Kanales 1° BLUE IVY AMBER DREAM Bullmastiff pr. Vincenzo Costantini 1° TNT POWER COMMANDER American staffordshire terrier pr. Monica Scognamiglio 1° DACHFELLAS ODIE Bassotto nano p/c pr. Caterina D’Angelo 1° MLT IVRAM THE BEST IS YET TO COME BRIAN Alaskan malamute pr. Emanuele Oliveri 1° GIADA DELLA LUCE Basset hound pr. Camillo Elio Gagliardi 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco italiano b/a pr. Maurizio Turci 1° DANTON DEL PESCHIO VICALE Lagotto romagnolo pr. Allev. del Peschio Vicale 1° CALAMITY JANE Bouledogue francese pr. Vincenzo Pontone 1° CHRISOLI BABY JANE Whippet pr. Cris Cachia 1° POLCEVERA’S PONENTE Bracco italiano b/a pr. Maurizio Turci 1° DON MACHO Labrador pr. Luigi Scarpelli

all’impiego profuso ed alle aspettative degli organizzatori) se le due Expo saranno anticipate ai primi di maggio di ogni anno. La cinofilia del Sud, con ottimi Allevamenti in molte razze, specie da pastore, utilità e caccia lo merita e lo richiede a pieno titolo. Lo dice chi, non è privo di esperienza in merito perché prima di Marisa Brivio e del

marito indimenticabile, ha organizzato per molti anni l’Expò di Bellagio, internazionalmente riconosciuta “perla” espositiva del Lago di Como. Senza dire del Collare d’Oro, Stelle a 4 Zampe (tramesso in prima serata TV di canale 5) organizzato al Sud di Milano in un centro attrezzato per l’accoglienza di 4/5 mila spettatori (Forum di Assago), da un Team di grandi cinofili con

CACIB RENDE 28 MAGGIO 2017 5 RAGGRUPPAMENTO 1 MLT IVRAM THE BEST IS YET TO COME BRIAN Alaskan malamute di Emanuele Oliveri 2 UNICORNHILL THAT’S LIABLE Siberian husky di Salvatore Acanfora 3 ASCANIO Wolfspitz dell’Allev. Kees of the Spring

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CACIB RENDE 28 MAGGIO 2017 3 RAGGRUPPAMENTO 2 OTTO Staffordshire bull terrier di Ruocco Letterio 3 BULLISTORGAME CINDY Bull terrier t.n. di Vincenzo Taccone

CACIB VIBO VALENTIA 27 MAGGIO 2017 5 RAGGRUPPAMENTO 1 HAIDEE D’ORISEO Cirneco dell’Etna dell’Allev. d’Oriseo 2 ESTAVA RAIN POWER OF DREAM Akita americano di Rosa Galluccio 3 UNICORNHILL THAT’S LIABLE Siberian husky di Salvatore Acanfora


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CACIB RENDE 28 MAGGIO 2017 1 RAGGRUPPAMENTO 1 WYNSILOT NILSON FOR MAT’N NIK Bobtail di Nikolas Kanales 2 GIORGIA DI SANTA VENERE Pastore tedesco dell’ Allev. di Santa Venere 3 ARIEL DE LA CONDESA DEL ALBA Pastore svizzero bianco di Valeria Alina Lincu

CACIB VIBO VALENTIA 27 MAGGIO 2017 4 RAGGRUPPAMENTO 1 THOR DEL WANHELSING Bassotto nano p/d di Debora Silvestro 2 ANYANKAS CAMELOT Bassotto nano p/c dell’ Allev. Anyankas 3 BIMBO DOLLAR DEL WANHELSING Bassotto kaninchen p/d dell’Allev. del Wanhelsing

il barone Piero Renai, Manlio Massa, Guido Vandoni e validissimi più giovani collaboratori, coordinati da chi scrive. Perdonate la divagazione ed il rimpianto per due memorabili eventi cinofili del passato e ritorniamo in Calabria. Non mi attardo a commentare i risultati delle due esposizioni perché ampiamente pubblicizzati in questo breve commento con didascalie e foto per lunga, lodevole tradizione della rivista. Non posso però non ricordare che viste con l’occhio del giudice partecipante alla selezione di alcune razze e di alcuni raggruppamenti nelle due giornate, il lavoro

CACIB RENDE 28 MAGGIO 2017 6 RAGGRUPPAMENTO 1 GIADA DELLA LUCE Basset hound proprietario Camillo Elio Gagliardi

CACIB VIBO VALENTIA 27 MAGGIO 2017 8 RAGGRUPPAMENTO 1 THAT’S ALL RIGHT DEL GRIFONDORO Golden retriever di Giovanni Schifano 2 BLUE BETTY DE LA VIATTA Cocker americanodi Claudia Cascioli 3 DEA DI CASA SAPIENZA Labrador retriever di Antonio Sapienza

degli arbitri di gara (italiani e stranieri) è stato espletato con serietà e competenza, nei tempi assegnati. Con la naturale positiva conseguenza che le due finali hanno visto nella parata conclusiva per l’aggiudicazione del BIS, esemplari di ottimo livello. Entrambe le esposizioni, con giudici diversi e stranieri di fama (J. Naveda e L. Mach) e sono state vinte dallo stesso cane, Wynsilot Wilson For Mat’n Nik un Antico Pastore Inglese Ch. Americano di circa due anni, maschio, non spettacolare per la taglia ma di grande tipicità e armonia dell’insieme. Assolutamente impareggiabile nel movimento questo bell’esemplare è stato

presentato in forma smagliante dal suo conduttore. Pure ottimi i cani piazzati sul podio delle due giornate. Per concludere, mi ha colpito l’attenzione ed il riguardo dedicato non solo ai giudici ma anche agli espositori (protagonisti veri con i loro cani di successo o meno di tutte le maninfestazioni cinofile) che si sono portati a casa con il BOB una raffinata edizione libraria che vede protagonista il cane nell’arte. Ne sono testimone, avendo a mia volta ricevuto lo stesso apprezzato regalo con dedica manoscritta della Presidente. Grazie davvero... Paolo Dondina

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BEST IN SHOW 1° KERRY BLUE TERRIER BALBOA SALADIN di Roberto Tasselli 2° TERRANOVA BLU EMPEROR OF NEWFOUNDLAND HILLS di Domenico De Vitto 3° BARBONE GRANDE MOLE SAMARCANDA ITALIAN LOVER di Sonia Merati.

Expo Internazionale di Livorno

BLUE E NERO SUL PODIO Un Kerry Blue, un Terranova ed un Barbone al Best in Show. Il presidente Dino Muto si congratula con i vincitori Il 23 Aprile si è svolta a Livorno presso il Forum Modigliani la trentaseiesima internazionale canina organizzata dal Gruppo Cinofilo Livornese “Della Gerardesca”; una prima nuova edizione da quando è stato eletto il nuovo Presidente Alberto Lenzi. Molti i soggetti di qualità che si sono alternati in un’arena dedicata esclusivamente ai soggetti esposti, tutto sotto la vi-

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gile curiosità del pubblico seduto comodamente sugli spalti. Diverse le autorità comunali e regionali che si sono alternate per un saluto. Il Best in Show 2017 è stato aggiudicato al soggetto KERRY BLUE TERRIER “BALBOA SALADIN” - giudicato dalla signora Liz Cartledge (UK) - che si è presentato a Livorno in un ottimo stato di forma .

Alla presenza del Presidente ENCI Dino Muto e del discendente fondatore del nostro Gruppo Il conte Gaddo Della Gherardesca, il nostro nuovo gruppo di lavoro ha fornito un incoraggiante cambio di marcia a livello qualitativo e organizzativo che faranno ben sperare per le prossime edizioni. A.L.


E X P O GRUPPO Ê GRUPPO Ë GRUPPO Ì GRUPPO Í GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS RAZZE ITALIANE

BIS RAZZE ITALIANE 1° PICCOLO LEVRIERO ITALIANO SALOME’ DEL BARONE RAMPANTE di Lorella Goldoni 2° BRACCO ITALIANO POLCEVERA’S PONENTE dell’Allev. Polcevras 3° MALTESE CINECITTA’ SAGRO GRA di Franco Prosperi

BIS COPPIE BIS GRUPPI

RAGGRUPPAMENTI CACIB LIVORNO 1° BEARDED COLLIE UNFORGETTABLE DEL CUORE IMPAVIDO pr. Filippo Ripoli 1° TERRANOVA BLU EMPEROR OF NEWFOUNDLAND HILLS pr. Domenico De Vitto 1° KERRY BLUE TERRIER BALBOA SALADIN pr. Roberto Tasselli 1° BASSOTTO KANINCHEN P/D BUDINA GIRL DEL WANHELSING pr. Gabriel Mario Pascarella 1° ALASKAN MALAMUTE TARLIGHT EXPRESS DEL BIAGIO pr. Giuseppe Biagiotti 1° RHODESIAN RIDGEBACK DINKA DELLE CIME BIANCHE pr. Giovanna Bacchini 1° SETTER IRLANDESE ROSSO GWENDARIFF GETS CARRY’D AWAY pr. Sabrina Castoldi 1° COCKER SPANIEL INGLESE NERO FRANCINI’S ENIGMA pr. Angela Francini 1° BARBONE GRANDE MOLE NERO SAMARCANDA ITALIAN LOVER pr. Sonia Merati 1° PICCOLO LEVRIERO ITALIANO SALOME’ DEL BARONE RAMPANTE pr. Dorella Goldoni 1° PICCOLO LEVRIERO ITALIANO SALOME’ DEL BARONE RAMPANTE pr. Lorella Goldoni 1° ALASKAN MALAMUTE pr. Allev. del Biagio 1° WELSH CORGI PEMBROKE pr. Allev. Elena Pieroni

Foto di gruupo per organizzatori e giudici

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Continentali ed inglesi nella due giorni di Catania

Scarpinati serve Athos dell’Ammendola al punto

I campioni di Giovanni Verga Continua l’impegno della Sicilia nelle attività cinofile che vedono oramai da diversi anni un incremento, anche qualitativo, delle manifestazioni zootecniche oggetto dell’interesse dei numerosi e attivi cinofili dell’Isola. Ci troviamo a Catania nel fine settimana del 24 e 25 giugno quando si è svolta la prova classica a quaglie per continentali ed inglesi: ricordo Giovanni Verga, natio di questi luoghi, e la sua frase “Forza di giovane e consiglio di vecchio”. Ecco la sostanza che ha condotto allo svolgimento del pregiato Trofeo che si articola da otto anni raggiungendo nel 2017, (con un anno di pausa), la sua settima edizione, ma che è anche la forza trainante delle altre tipologie di prove di lavoro che nell’Isola vengono messe in atto. Dalle oramai consolidate e rinomate prove a beccacce i giovani cinofili trinacriani si sono spinti alle attitudinali a quaglie oltre al ritorno, (felice), delle prove a coturnici ed addirittura alle prove per spaniels nella loro prima edizione. Una sorta di passaggio del testimone che, raccolto dai non più giovanissimi, viene oggi concesso alle nuove leve rappresentanti del futuribile sviluppo della nostra “terra di confine”. Come non ricordare

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Saro Pantò, primo Presidente della Società Amatori del Cirneco fondata a Catania nel 1951, (Giuseppe Solaro ne fu Presidente onorario), e riconosciuta ufficialmente nel 1956, seguito nella carica dal Cav. Vittorio Terranova e Giuseppe Urzi. Nel pensiero anche Agata Paternò Castello e Maurizio Migneco, loro tra i promotori di questa iniziativa, oltre a Simone Valenti, (Presidente del Gruppo Cinofilo Marsalese) e Giuseppe Fiore che è stato anche Presidente ENCI. Continuiamo con Pippo Ceraolo, organizzatore di prove, (che vinse con un setter irlandese una delle prime edizioni dei trofei a beccacce) e Girolamo Vitale il primo allevatore in Sicilia di epagneul breton con affisso di “Punta Raisi” insieme a Paolo Riccobono titolare dell’allevamento “di Capo Gallo” per la stessa razza. Da questi giungiamo a Silvio Tedesco Zammarano che ancora oggi, nelle odierne vesti di animatore del Gruppo Cinofilo Trapanese, ricorda le prime prove a coturnici che lui stesso organizzava in Sicilia. Diretto erede di queste solide fondamenta anche Pippo Aiello, “il padre dei cirnechi”, uno dei più anziani ancora attivi nell’Isola e presente personalmente alla classica di

Catania organizzata dalla collaborazione dei Gruppi Cinofili Etneo e Trinacria, dal Consiglio Siciliano della Caccia e dall’Associazione Beccacciai e Perniciai. L’ impegno poggia su Antonino La Barbera, Michele Pizzuto e Pino Veraldi, a loro si rifanno i giovani cinofili di oggi che intendono promuovere e sviluppare questa splendida cinofilia: Roberto Bottino, Mauro Sabbino, Giuseppe Musumeci, Salvatore Scornavacche e Carlo Caracausi hanno espletato un egregio lavoro nell’organizzare i dettagli della classica di Catania, riscuotendo dopo tanto impegno evidente soddisfazione. Interessati nella verifica funzionale gli Esperti Marco Ragatzu, Giovanni Capone e Antonino La Barbera, ai quali sono stati sottoposti nelle due giornate e divisi tra

Salentina di Conti, Eccellente


i nostri

Cani

Anno 63 num. 8 settembre 2017

Sabbia di Nicolosi, Eccellente

Basco conduttore Bella Giasone di Rivelli in azione

A ricordo dello scrittore importanti iniziative e confronti tra autentici fuoriclasse continentali ed inglesi ben cinquantaquattro soggetti. In palio un Trofeo intitolato “Quaglia della Trinacria”, alla sua settima edizione, oggi assegnato al Breton Athos dell’Ammendola condotto da Leonardo Scarpinati che ha ottenuto due 1^ Eccellente tra le prove del primo e del secondo giorno. Per la categoria inglesi si sono distinti i Setter Sabbia di Nicolosi e Salentina di Conti, entrambi all’Eccellente. L’Epagneul Breton Giasone di Rivelli è invece l’altro continentale che riesce ad esprimersi con concretezza e guadagna un 2^ MB. Sempre al MB anche i Setter Gady de l’Oyat de Dunes di Scornavacche, Basco di Bella, Berto e Toto di Rivelli. Un bell’evento svoltosi nella ZAC Tenuta del Gelso a Juncetto e caratterizzato da aspetti zootecnici ma anche umani in virtù della passione che permette il risveglio dallo stato di torpore, il richiamo, l’entusiasmo e la voglia di vivere dei giovani che confidano nei vecchi per dare nuovamente sapore alla vita: figure importanti ed imprescindibili le une dalle altre per consentire, quando sinceramente desiderata, la continuazione di questa prelibata cinofilia anche affrontando le possibili difficoltà.

Una passione che lega l’uomo al cane da sempre, a quell’aspetto che ha reso possibile nella convivenza la selezione canina per il suo ausilio al fianco dell’essere umano nelle differenti utilizzazioni, oggi per noi in particolare quella venatoria. Adesso che i siciliani, (ma il riferimeto si allarga a tutto il Sud), al loro risveglio chiedono attenzione è necessario che si realizzi l’ipotetico “ponte”, quella possibilità che permetta in aiuto di tanta dedizione, impegno ed entusiasmo, l’opportuno sviluppo della scuola cinofila anche in questi luoghi. Marco Ragatzu

Scarpinati con Athos dell’Ammendola vincitore del Trofeo Quaglia della Trinacria 2017 insieme a giuria e organizzatori

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Foto di gruppo della giornata, con le tre mute salite sul podio: da sx. le mute di Generotti 2° classificato, Bellucci 1° classificato e Petruccioli 3° classificato, e Sindaca con fascia tricolore

La due-giorni di Galeata

Lepri, Segugi, Territorio È stato Federico Bellucci, all’origine della collaborazione fra uomo e Il segugio porta tuttora con sé messaggi e con la sua muta di segugi cane. Insidiosamente selettivi, dal punto di retaggi di culture antiche, di mondi del passato nei quali la lepre era un elemento italiani nero-focati a pelo vista dell’equilibrio psichico, i terreni di prova, non tanto come impervietà quanto di sussistenza, e per questo veniva cacciata corto, ad aggiudicarsi la per la notevole presenza di selvatici diffecon metodo e rispetto. L’urlo dello scovo vittoria alla due-giorni renti, handicap la cui gestione è ormai enche riempie le vallate non è un mero setrata stabilmente nel bagaglio del segugnale di predazione, ma è ancor oggi un di Galeata. Presenti alle gista. Selvatici diversi e molte lepri, un mix richiamo alla cultura della Madre Terra premiazioni la Sindaca faunistico da pelo che potrebbe perfino che concede generosa i suoi frutti a chi li sa della cittadina romagnola, portare al limite del rischio di separazione cogliere con sapienza e giusta misura. Il raggiungimento del “punto carne”, termine Elisa Deo ed il presidente della muta. Prima sul podio la muta di italiani nero-focati a pelo corto di gergale segugistico che identifica la lepre, della SIPS Vincenzo Ferrara Segugi Federico Bellucci, seguita nell’ordine dalla obiettivo concreto della seguita sia nella muta di Segugi italiani fulvi a pelo corto di caccia cacciata che nella simulazione della Carlo Generotti e dalla muta di Segugi itacinofilia sportiva, diviene “momento-diriflessione-selettivo” all’interno della due- perché un’insufficiente memoria del pas- liani fulvi a pelo corto di Giovanni giorni galeatese, tramandando i contorni sato danneggia irreparabilmente il pre- Petruccioli. Nomi, tutti, più che noti e titodi un mondo rurale che la società sta sente. Concetti che il Dr. Michelangelo lati nell’ambito segugistico italiano ed eusempre più sfumando, perdendo per Martino, organizzatore della prova e ropeo. Ma, doveroso ribadirlo, nel pieno strada i pezzi della memoria e della con- Presidente della Delegazione SIPS di Forlì/ apprezzamento e nella piena ammirazione cretezza del vivere. La due-giorni di Cesena, sostiene con enfasi e convinzione. per tutti i partecipanti, attori dal grande Galeata non è solo una prova di lavoro, è Puntualmente presente all’appuntamento, spirito sportivo e dal prezioso bagaglio soprattutto un momento tecnico impor- in quest’occasione anche come giudice di tecnico e culturale in questa disciplina vetante che mette insieme le diverse anime e prova, il Presidente nazionale della SIPS, natoria su grandi spazi, sicuramente non le diverse esperienze della cinofilia segugi- Dr. Vincenzo Ferrara. Dunque verifica zoo- facile per una miriade di motivi. stica nel crogiolo della tavola rotonda che tecnica selettiva che persegue la ricerca Sul campo gli accompagnatori hanno ogni anno viene svolta dopo la prova. Le della morfologia sposata al lavoro “clas- svolto un ottimo lavoro, requisito inditeorie del microlfatto (basso cono olfat- sico” sul terreno, “marchio depositato” del spensabile per condurre in porto una mativo) e del teleolfatto (alto cono olfattivo) metodo di lavoro. L’iniziativa deve som- nifestazione dalla partecipazione così elenella successione della cerca e della se- marsi all’intelligenza, supportate da una vata. Ma tutta la logistica galeatese si moguita, si coniugano con la storia del se- buona conduzione, per inanellare l’incal- stra all’altezza di gestire la situazione, non gugio cane da caccia e con le “figure-me- zante trafila della canizza, dell’urlo dello solo per la messa a disposizione del tenmoria-storica”, da Pastrone a Solaro, da scovo e della seguita. Tradizione e mo- done della Protezione Civile quale punto Luigi Ciceri a Luigi Ugolini e a quanti, fino derna gestione faunistica si intrecciano d’appoggio, ma anche e soprattutto per la a Gildo Fioravanti, in tante diverse forme e nella perpetuazione di un quadro che è propensione all’ospitalità e per il clima umano verso l’ospite. diverso spirito hanno Per questo va un sentito segnato la traccia del riconoscimento al segugismo in Italia. Una QUESTA LA CLASSIFICA FINALE: Sindaco, D.ssa Elisa tavola rotonda impor1° Segugi italiano nero-focato p.c. di Federico Bellucci punti 343,50 Deo, che non diserta tante ed irrinunciabile, 60

2° Segugi italiani fulvi p.c. di Carlo Generotti

punti 337,73

3° Segugi italiani fulvi p.c. di Giovanni Petruccioli

punti 333,80


i nostri

Cani

Anno 63 num. 8 settembre 2017

NUMERI E CLASSIFICA DELLA PROVA

I segugi italiani nero-focati a p.c. di Federico Bellucci (a sx. nella foto) hanno conquistato la prima posizione del podio. A dx. nella foto si riconoscono il Dr. Martino, organizzatore della prova e Presidente provinciale SIPS di Forlì/ Cesena, e la Sindaca di Galeata, D.ssa Elisa Deo. Bellucci è uno dei più esperti conduttori italiani

mai il momento delle premiazioni (nella gestione del Comune sono sue anche le deleghe per le attività di caccia e pesca) presenziandovi attivamente e intrattenendosi sempre in conversazione con organizzatori e concorrenti. Non facile vedere un

Il Trofeo Romagnolo di eccellenza per mute (questa la sesta edizione) si svolge in due prove, una il sabato e una la domenica (quest’anno il 3 e 4 giugno), con la stessa composizione della batteria. I concorrenti possono partecipare con una sola muta ciascuno. Vengono alternati da un giorno all’altro il territorio di prova e il giudice, in modo da realizzare un test il più possibile completo. Viene inoltre effettuata l’inversione dei turni in modo da garantire la rotazione delle mute sul terreno. Quattordici le batterie nelle quali sono state distribuite le quarantadue mute invitate (tre mute per batteria). Hanno giudicato Rossano Fognani – Giovanni Gaino – Pietro Mario Zappa – Franco Virgili – Renato Pescatori – Giorgio Bianchetti – Italo Capri – Massimo Sassara – Gastone Zani – Luciano Cesaro – Nicola Luzzi – Vincenzo Ferrara – Luigi Fusar Poli – Antonio Nuzzi. Vengono assegnati premi ai primi di batteria di ciascuna giornata, al miglior soggetto in una singola prova, alla miglior muta della seconda giornata di lavoro, alle prime tre per sommatoria di punti delle due giornate.

Sindaco (Sindaca in questo caso) con la fascia tricolore che presenzia alla premiazione di una prova di caccia pratica. Segno, questo, di comprendere senza pregiudizi quanto la caccia e la cinofilia possono offrire al territorio “oltre” se stesse. Un doveroso ringraziamento finale agli ATC FO 3-5-6, alle Aziende F.V. “Sassetto Mortano” del Dr. Claudio Ravaioli e “San Paolo” del Cav. Fabio Fabbri, e ai condut-

tori dei fondi per la messa a disposizione dei terreni e per la grande disponibilità. E naturalmente al Comune di Galeata e alle altre Autorità locali, alla Proloco Mevaniola e al Gruppo Cinofilo Forlivese. Arrivederci a Galeata, nelle vallate romagnole del Bidente, del Savio e del Tevere, ridenti arene sulle quali il segugio può far riecheggiare alta la propria voce. Roberto Aguzzoni

La mia razza in 40 righe “Racconti brevi. Storie di vita quotidiana. Aneddoti divertenti. Una razza: che passione! Dalla città alla campagna… … E tutto ciò che racconta la vita condivisa con la scelta di un cane.” I RACCONTI SARANNO PUBBLICATI SULLA RIVISTA “I NOSTRI CANI” E SUL SITO DELL’ENCI INFORMAZIONI TESTO: in formato di scrittura (Word o similari - NO pdf). Lunghezza massima: 4.000 battute (spazi esclusi). FOTO: è possibile allegare 1 foto in formato Jpg o Tif in alta risoluzione. Avvertenze: non impaginare. Testo e foto, separati. INVIARE racconti, foto e liberatoria a: racconti@enci.it. Avvertenze: ad ogni e mail, allegare solo 1 racconto ed 1 foto. È possibile inviare più racconti dello stesso autore con e mail distinte. LIBERATORIA Per la pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI si deve allegare all’invio la seguente dichiarazione: Il sottoscritto: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico. Autorizza la pubblicazione, sulla rivista I Nostri Cani, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI, del racconto e della foto allegati alla presente e mail. Dichiara altresì che gli stessi sono gratuiti e liberi da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2017 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.


Record di Segugi ad Avellino

Il raduno dei cinquecento Magnifico! Superato il numero di Segugi iscritti fino ad oggi ad un Raduno della Società Italiana Pro Segugio (SIPS). Già la sera precedente il Raduno, si respirava un clima di soddisfazione durante la cena svoltasi nella casa di caccia al cinghiale degli ”Invidiabili” di Nusco. Gianfranco Ferrara, presidente della SIPS di Avellino, insieme con i suoi colleghi della sezione irpina, con il risultato ottenuto il 2 luglio 2017 in località Fontigliano di Nusco, hanno stabilito il nuovo record di presenze ad un Raduno della Società Specializzata; ben 492 Segugi sono stati presentati al giudizio degli esperti: Riccardo Laschi, Giuseppe Mozzi, Sandra Piscedda, Raffaele Pozzi, Luisa Salinas. Il Raduno si è svolto con la collaborazione del Gruppo Cinofilo Irpino, Arcicaccia, EPS, Enalcaccia, Federcaccia, Italcaccia, Liberacaccia e con il patrocinio dell’Am-

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Grande sfilata per le razze da seguita all’evento organizzato dalla SIPS. L’impegno della giuria per la verifica morfologica e l’entusiasmo tra i numerosi partecipanti bito Territoriale di Caccia, del Comune di Nusco e della SIPS Nazionale. Sponsor della manifestazione BS Planet, Mistermix-Dog, Calzaturificio Lauretta. Già nel Raduno SIPS del 2016 ad Avellino, erano stati presentati 400 Segugi, che rappresentano già un grande successo per un evento espositivo del Club. Quest’anno è stato superato il numero di soggetti dell’anno passato, stabilendo il record assoluto, chiaramente esclusi i Raduni dei

Campionati Sociali SIPS, che raggiungono anche più di 1000 Segugi . Un evento importante che la dice lunga sulla voglia di partecipare alla vita attiva dei Segugisti Italiani. I Raduni di razza sono importanti per confrontare la qualità morfologica raggiunta dagli allevatori, per conoscere i soggetti più interessanti presenti sul territorio, per poter valutare direttamente i soggetti dei colleghi allevatori e stabilire con loro rapporti per eventuali progetti di future cucciolate. Tecnicamente tutto è andato bene, gli esperti giudici hanno compiuto un ottimo e duro lavoro, valutando, ciascuno, circa 100 soggetti. Molte le razze da seguita presenti a Nusco e tante anche le razze minori, hanno reso una piacevole visione ai numerosissimi spettatori. Vincenzo Ferrara


i nostri

Cani

Anno 63 num. 8 settembre 2017

BEST IN SHOW RADUNO SIPS DI AVELLINO 1° Best in Show ARDA DELLA CANIZZA Segugio Italiano pelo raso di Pino Ponessa 2° Best in Show RODA ALDIMIS Segugio dei Balcani di Antonio Salvatico 3° Best in Show ZIPPO Segugio Italiano pelo forte di Giovanni Mancinelli

CLASSIFICA Raduno SIPS Avellino - Nusco (località Fontigliano) 2 luglio 2017 Totale cani iscritti a catalogo : 492 Giudici: Riccardo Laschi, Giuseppe Mozzi, Raffaele Pozzi, Sandra Piscedda e Luisa Salinas BEST IN SHOW RADUNO SIPS DI AVELLINO 1° Best in Show ARDA DELLA CANIZZA Segugio Italiano pelo raso di Pino Ponessa 2° Best in Show RODA ALDIMIS Segugio dei Balcani di Antonio Salvatico 3° Best in Show ZIPPO Segugio Italiano pelo forte di Giovanni Mancinelli 1° Miglior Coppia Segugi dei Balcani di Antonio Salvatico 2° Miglior Coppia Segugi Maremmani pelo forte di Mario Mancuso 3° Miglior Coppia SIPR All. di Campello di Vincenzo Soprano 1° Miglior Gruppo Segugi Maremmani Allev. di Collesorvo 2° Miglior Gruppo Ariegeois di Marco Barbanera 3° Miglior Gruppo Segugi dell’Istria pelo raso di Piero Busiello e Mario Gerolino

MIGLIORI DI RAZZA TURCO DI COLLESORVO Segugio Maremmano P R di Sergio De Angelis ARDA DELLA CANIZZA SIPR di Pino Ponessa RODA ALDIMIS Segugio dei Balcani di Antonio Salvatico STELLA Porcelaine di Vito Bitetti BRICIOLA Griffon Bleu de Gascogne di Antonio Albano ETTORE Beagle Harrier di Giuseppe Barone GRILLO Anglo-Francaise de P. V. di Giampietro Carrabs PEPITA Ariegeois di Alessio Scoponi ATLAS Gascon Saintongeois di Alessio Scoponi GASBI Petit Bleu de Gascogne – All. Monteruazzo di Fabrizio Maurizio MIMOSIA Briquet Griffon Vendeen – di Francesco Fiorucci ZIPPO SIPF di Giovanni Mancinelli LISCA Segugio Svizzero del Giura di Domenico Fortunato BARI Segugio dell’Istria pelo raso All. del Fattore di Carracillo/ Fattore THOSE Beagle di Carlo Pompele

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GRUPPO CINOFILO CAMERTE

Camerino, starne e campioni Confronto fra Setter e Pointer su terreni montani

Premiazione prova, da sx. Sandro Pacioni , D’ Alessandris (CAC con il Setter inglese Linus) e il presidente Gruppo Cinofilo Camerte Renzo Paniccià

(Piero Frangini, Silvio Corradetti, Alfio Guarnieri, Leonardo Borselli) e concorrenti hanno espresso valutazioni positive riguardo la selvaggina incontrata, i terreni e l’organizzazione: ciò è avvalorato dalle massime qualifiche e classifiche assegnate ai vincitori. L’esame dei soggetti si è riferito alla caccia su selvaggina naturale, ma gran parte degli stessi avrebbero potuto concorrere in una prova di caccia a starne. Il pomeriggio nel neo Comune Valfornace (recente fusione dei Comuni di Fiordimonte e Pievebovigliana), ha avuto luogo il raduno per Setter Inglesi e Irlandesi e, in via del tutto eccezionale, è stato accertato che gran parte dei soggetti presentati nella prova del mattino ha poi partecipato al Raduno pomeridiano, conseguendo anch’essi le massime qualifiche. Causa la

Atos, Setter Inglese di S. Farnocchia CAC e BOB al Raduno

Prova su selvaggina naturale 25/6/17 Batteria n. 1 giudice Silvio Corradetti 1 CAC Desianensis Niki s.t cond. Nikolic 2 R/ CAC Lem s.t cond. De Marchi 3 2R/CAC Cordoba s.t cond. De Marchi Batteria n. 2 giudice Leonardo Borselli 1 CAC Heba della Cervara cond. Scarpecci Simone Batteria n. 3 giudice Alfio Guarnieri 1 ECC Athos di Loro Piceno s.t cond. Agliani 2 ECC Iris di Valiversi p.t cond. Giannattasio Batteria n. 4 giudice Piero Frangini 1 ECC CAC Linux s.t cond. D’Alessandris 2 ECC Holliwood s.t cond. D’Alessandris

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Nonostante le difficoltà incontrate a causa degli eventi sismici che si sono verificati principalmente nel territorio dell’alto Maceratese ed in particolare nella città di Camerino, il Gruppo Cinofilo Camerte è riuscito ad organizzare la tradizionale manifestazione – prova a selvaggina per cani da ferma di razza inglese (Setter e Pointer) e Raduno Setter Inglese ed Irlandese, riscuotendo un notevole consenso nei numerosi partecipanti con 77 soggetti in Prova e 53 soggetti in Raduno provenienti da tutta Italia e dall’estero. L’iniziativa, di livello nazionale, si è svolta su terreni montani situati ad una quota di 800 a 1200 metri slm nella riserva faunistica Valle di Fiordimonte e nella ZAC (Zona Addestramento Cani tipo B) gestita da anni da questo Gruppo Cinofilo. Giudici


i nostri

Cani

Anno 63 num. 8 settembre 2017

Raduno Setter inglese 25/6/17 FEMMINE GIOVANI 1 ECC Birba Pr. Cacciamani S. 2 ECC Urca Pr. Trano V. INTERMEDIA 1 MB Fronda Pr. Piroli S. LIBERA 1 CAC Nera Pr. Cacciamani S. 2 MB Kelly Pr. Piroli S. LAVORO 1 CAC Vilma Pr. Papini R. 2 R/ CAC Piras del Zagnis Pr. Nikolic VETERANI 1 ECC Helga Pr. Papini R.

Silvia Piroli Scon Onkedene off the Record Setter Irlandese CAC e BOB al Raduno

moltitudine di partecipanti, giudicati da Silvio Corradetti, la manifestazione ha avuto inizio alle ore 16.00 e termine alle ore 20.30.

MASCHI GIOVANI 1 ECC Arretium Ser Gorello Pr. Scarpecci S. INTERMEDIA 1 MB Onni del Fragim Pr. Impoco F. 2 MB Dandy Pr. Beccarini F. LIBERA 1 CAC Maximus od Labusa Pr. Scarpecci S. LAVORO 1 CAC BOB Atos Pr. Farnocchia S. 2 E R/ CAC Garbo del Zagnis Pr. Nikolic CAMPIONI 1 ECC Aslan Pr. Farnocchia S.

Raduno Setter ilandese 25/6/17 FEMMINE INTERMEDIA 1 CAC Garden Star’s Irish Beauty Pr. Corradini A. 2 R/ CAC Flegreum Jane Birkin Pr. Piroli S. LAVORO 1 CAC Garden star’s irish witch Pr. Corradini A. MASCHI LIBERA 1 CAC BOB Onkdene off the Record Pr. Piroli s. LAVORO 1 CAC Max Pr. Scarnà S.

È d’obbligo ringraziare i Giudici e il Delegato Fabrizio Capomagi, la Società Italiana Setters, l’amministrazione comunale di Valfornace, l’azienda faunistica Valle di Fiordimonte, le ditte Essebi di Peccioli (PI) e Rinati di Lamporecchio (PR) che hanno fatto omaggio di prodotti tipici toscani, tutti i collaboratori, i fotografi Luigi Marasco e Noemi Vitanzi. Renzo Paniccià

NOTIZIE DAL MONDO CANI SOLI IN CASA: ANARCHICI O ANSIOSI...

La mancanza di educazione e di abituazione a rimanere soli crea notevoli problemi al sistema nervoso Un’ indagine condotta dall’Università di Bristol, ha svelato come la gran parte dei cani viva un momento di comprensibile smarrimento alla scomparsa momentanea dei proprietari. Nella maggior parte dei casi, il tutto si risolve in breve tempo, ma per i cani più ansiosi – o, ancora, con disturbi comportamentali – il disagio potrebbe protrarsi a lungo. In generale, i primi minuti di separazione sono i più stressanti per i cani: quasi tutti gli esemplari esaminati, infatti, tendono a ululare e abbaiare, per un lamentio inconsolabile. Entro la mezzora, la situazione si stabilizza per gli animali senza particolari disturbi d’adattamento, mentre i più ansiosi possono continuare per ore con gli schiamazzi, tanto da essere colti dal desiderio di urinare per lo stress, defecare all’interno dell’abitazione o, nei casi più gravi, rigurgitare i pasti o distruggere mobili e supellettili. Nelle ore successive, la situazione tende a stabilizzarsi per qualsiasi tipo di esemplare, anche se i cani più ansiosi continueranno a manifestare comportamenti indesiderati.

Ad esempio, il cane potrebbe gironzolare freneticamente nei dintorni della porta, sedersi davanti all’uscio e alzarsi a ogni minimo rumore, nell’attesa del suo proprietario. I cani più serafici, invece, tendono a sonnecchiare o a divertirsi con i loro giochi preferiti. Emily Blackwell, ricercatrice presso il sopraccitato ateneo, ha così spiegato sulla stampa britannica: I cani con problemi di ansia da separazione tendono a non abituarsi affatto nei lunghi

periodi di tempo, nemmeno quando il proprietario è assente per molte ore. In genere, si riposano meno di un minuto, prima di alzarsi e tornare a muoversi, quindi tale riposo risulta molto disturbato. Per cercare di gestire l’ansia di separazione, nei casi non gravi e che non richiedono il supporto di uno specialista del comportamento si possono mettere in atto alcune strategie. Innanzitutto, bisogna incoraggiare il cane a rimanere seduto, preferibilmente sulla sua poltrona preferita o nella cuccia, affinché non colga segnali predittivi dell’ansia: mettere le scarpe, prendere le chiavi e via dicendo. Dopodiché, si può rinforzare positivamente il cane con un premio alimentare. Infine, utile è abituare l’animale ad assenze “simulate” progressive, distribuite su più giorni, aumentando gradatamente la tempistica, Il cane imparerà, con il tempo, come a ogni assenza corrisponda un ritorno, diminuendo le proprie paure… purché le assenze non siano quotidianamente lunghissime. R. F.

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La mia razza in

40

righe

Daiki e la musica Aveva tre mesi o poco più il nostro Daiki, un Akita Inu con le orecchie abbassate e il pelo crespo da cucciolo. Si era appena abituato alla nuova casa, quando presi in mano la mia chitarra acustica ed iniziai a suonare alcune canzoni dei Beatles. Si era trattato di un gesto consueto, a cui non avevo dato particolare importanza. Daiki si trovava in un’altra stanza, quando sentì un suono nuovo, inaspettato. Gli accordi maggiori, movimentati, gli diedero forse l’idea di qualcosa di giocoso. Emise una sorta di ululato da cucciolo e scodinzolò. Mi fermai e lo fissai; anche lui era in attesa. Un Do maggiore e piegò la testa incuriosito. Continuai con la progressione; poi mi alzai dalla sedia e feci per avvicinarmi, ma qualcosa gli fece cambiare umore. Capii che era affascinato da quell’oggetto che emetteva suoni e mi accorsi che c’erano suoni che apprezzava ed altri che lo infastidivano. Nel corso dei mesi Daiki divenne un giudice severo e – bisogna dirlo – anche un po’ esigente. In generale si alzava e se ne andava indispettito di fronte a ritmi accelerati. Poi, però, bastava cambiare repertorio: un Fa major, un Mi minore e via dicendo. Sembrò particolarmente interessato a Neil Young. Accordi minori, melodie lente e malinconiche; era quasi un modo per costruirsi la sua storia e velarla di un pizzico di orgoglio.

Eppure un Akita non tradisce mai la sua natura; quando il giro di ricognizione è concluso, inizia il lungo riposo. Un giorno ero al computer; lo sentii muoversi alle mie spalle in modalità incognita. Non sapeva che lo stessi fissando. In qualche modo stava tentando di comunicare con la chitarra. Questa era sistemata sul supporto, immobile e come priva di vita. Daiki iniziò ad annusarne il manico, sperando di risolvere quello strano mistero, finché ad un certo punto toccò la cassa armonica provocando un leggero suono. Daiki si rizzò sconvolto, in una posizione che era a metà tra il desiderio di giocare e quello di difendersi. Alzò la zampa sinistra come a voler mettere in chiaro la gerarchia, perché anche in questo un Akita non si smentisce mai. Alla fine ho compreso quale sia la sua musica preferita. Quando leggo o scrivo alla scrivania, di solito Daiki riposa alla mia sinistra, con la testa appoggiata ad un cuscino. Da qualche tempo ho incominciato a mettere in sottofondo dei suoni con vari tipi di onde, in particolare Theta e Delta, quelle che caratterizzano gli stadi del sonno REM e del sonno profondo. Tuttora non sono certo che tutto ciò che vale per noi sia tale anche per gli Akita, ma di sicuro, quando si tratta di dormire, il nostro Daiki condivide ogni genere di musica… e senza troppe distinzioni! Andrea Pighin

Pedro dalle lunghe orecchie È nato la notte di S. Lorenzo: una stella tra le stelle. Il giorno dopo, sono corsa a vedere la cucciolata. Lunghi un dito e già le orecchie spropositate. Tornavo a vedere i loro progressi spessissimo e alla fine ho dovuto sceglierne uno. La mia indole da crocerossina ha prevalso e ho scelto il più piccolo di tutti, che era scampato ad una malattia gastrointestinale: “Diamogli un’altra possibilità!”. Già dopo alcune settimane, i cuccioli erano irresistibili e lui, Pedro, uno tra i più belli. A due mesi e mezzo, me lo porto a casa dentro un trasportino per gatti e lui pensa bene di farla lì dentro: un unico pasticcio di pelo, orecchie e cacca! Appena arrivati a casa (per fortuna pochi km) subito un bagno.

Ma la sua irresistibile simpatia era già in atto… e con la simpatia, anche l’impunità! Chi ha scritto il decalogo del Bassetthound, sapeva di cosa parlava: con quegli occhi imploranti ottiene ancora adesso tutto, o quasi. Quando russa, quando sogna e mugola, quando parla per farsi dare un premio, quando annusa intensamente ed ostinatamente in terra e per aria (Hoover), quando accenna una corsa e sventola le orecchie come un grosso pipistrello, quando beve e gocciola dappertutto, quando scende le scale di corsa e non riesce a fermarsi sbattendo contro la porta, quando va in retromarcia e ti aspetti di sentire il tlin-tlin di un Tir, quando si ostina a non fare o fare qualcosa, quando al mattino gli apri la porta e lui, anche con -10°, sta sulla soglia a riflettere se uscire o meno... insomma lo amo

sempre e comunque perché mi capisce, mi tollera, mi ascolta (... e non risponde!), mi fa molto ridere. Grazie Pedro, mon amour! Claudia Botti


Notizie ENCI

CONVENZIONE ENCI-FCA PROSPETTO MODELLI FCA FIAT IN PROMOZIONE. SCONTO GARANTITO MARCA

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REQUISITI DI ACCESSO ALLA PROMOZIONE Per poter usufruire di questa promozione è necessario essere Soci ENCI, che al momento della prenotazione del veicolo (ovvero al momento della sottoscrizione del contratto) possano esibire la tessera associativa, in grado di validare l’effettiva iscrizione all’associazione per l’anno in corso da almeno due mesi. Le vetture dovranno, pertanto, essere intestate direttamente agli Associati ENCI, quali soggetti privati o aziende. CONDIZIONI GENERALI DI FORNITURA I trattamenti di sconto sopra indicati s’intendono praticati sul listino detassato comprensivo di eventuali optional e sono cumulabili con le azioni finanziarie indicate nelle azioni commerciali mensili. CONDIZIONI DI PAGAMENTO Ugualmente, le modalità di pagamento dovranno essere concordate direttamente con la concessionaria venditrice. Con questa iniziativa, ENCI intende offrire a tutti i Soci l’opportunità di usufruire di eccezionali sconti per l’acquisto di veicoli in grado di soddisfare le diverse esigenze di allevatori, espositori, sportivi e proprietari di cani. Moderni mezzi di trasporto in grado di garantire confort e sicurezza non solo ai passeggeri ma anche ai cani trasportati.

DURATA DELLA PROMOZIONE L’iniziativa è valida per i veicoli ordinati presso la rete Concessionaria Italiana dei brand Fiat, Lancia, Abarth, Alfa Romeo, Jeep e Fiat Professional, dal 25 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 e comunque immatricolati entro il 31 dicembre 2017.

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successi all’estero

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate Inviare a redazione@enci.it

WALLFUGH I DREAM NIRENO WHAT Welsh Corgi Pembroke Expo di Bled (SLO) 24/6/17 1° classificato gruppo1

ATTENZIONE

I NOMI DEGLI ALLEVATORI E DEI PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO

Giudice Malgorzata Halas Allevatore e proprietario Allevamento Wallfugh

DAL NUMERO DI LUGLIO 2017 SOLO SUCCESSI OTTENUTI DAL 1 GENNAIO 2017

ABSOLUT LOVER VOM HAUS ROSENPRACHT & LOVE ME TENDER DELLA BUCA DELLE FATE Pastore Scozzese p/l Expo di Montecarlo 6/5/17 2° BIS Coppie

Giudici Kerihuel-La Rocca-Vanaken-Scheper All. O. & P. Scheuer & L. Ricciardi Proprietario Marco Fontanelli

ABSOLUT LOVER VOM HAUS ROSENPRACHT Pastore Scozzese p/l Expo di Montecarlo 6/5/17 2° BIS Veterani Giudice Fabrizio La Rocca Allevatore O. & P. Scheuer Proprietario Fontanelli Marco

VESTIGIA FLAMMAE MYRANDA & LONDON Cavalier King Charles Spaniel Expo di Bled (SLO) 24/6/17 3° BIS Coppie Giudice Darko Korosec Allevatore S. Caldarera & V. Visintini Proprietaria Cosetta Lanfritto 68

WILL SCARLET DEI MANGIALUPI Irish Wolfhound Speciale di Nürnberg (DE) 8/1/17 1° Cl. Campioni VDH Giudice Olaf Knauber Allevatore Allev. dei Mangialupi Proprietario Alex Riva

SONNENTEND INDIANA JONES Field Spaniel Expo Neunkirchen (D) 4/6/17 1° classificato Gruppo 8 Giudice Peter Beryersdorf, Allevatore Barbara Cavagna Proprietario Davide Mori


successi all’estero

JOSEPH DEL BIAGIO Alaskan Malamute Expo di Klagenfurt (A) 10/6/17 2 ° classificato gruppo 5 Giudice Jens Utke Ramsing

Expo di Klagenfurt (A) 11/6/17 1° classificato gruppo 5

Giudice Heidi Kirschbichler Allevatore Giuseppe Biagiotti Proprietario Maurizio Pizzolato

LÉA DES GARDIENS DE ROME Cane da pastore di Beauce Speciale di Bordeaux (F) 15/1/17 CACS Giudice - Katerine Couteau Allevatore Marco Pantaleoni Proprietario Silvy Florence

PUSSYCAT DE POMPADOUR Papillon Expo di Aarau (CH) 25/6/17 1° BIS veterani Giudice S. Jobse Allevatore Nouzakova Zuzana Proprietario Barbara Mascherpa

I’ M FEELING GOOD DEI GHERARDINI Pastore Scozzese p/l National d’Elevage di Cerans-Foulletourte (F) 30/4/17 1° Cl. Campioni Giudice John Congdon Allevatore Allev. dei Gherardini Proprietario Nadia Gherardini

DREAM LOVER DE CABRENYSSET Pastore Scozzese Pelo Lungo Club Show di Landgraaf (NL) 11/6/17 1° Classe Veterani Giudice Jean Catliff Allevatore Jean Claude Agoutin Proprietario Petri Mario Giuseppe

INNAMORATO DI TE Bassotto standard p/c Expo di Umag (HR) 3/6/17 2° classificato gruppo 4

Giudice Alessandro Zeppi Allevatore e propr. Allev. Dei Carraresi 69


successi all’estero

RIVARCO JASMINE Whippet Expo di di Klagenfurt (A) 10/6/17 1° classificato Best in Show KEYLINE MARILYN MONROE Pastore Scozzese p/l Expo di Klagenfurt (A) 11/6/17 3° classificato gruppo 1

Giudice Niksa Lemo Allevatore e propr. Gaetano Turrini

Giudice Anna Albrigo Allevatore e propr. Emanuela Licini

DOOGE Rottweiler Mondiale di Keskemet (H) 4/6/17 R/CAC Cl. Intermedia

Giudice Vinicio di Paolo Allevatore Attilio Sparano Proprietario Giuseppe Camputaro

MOON SHINE BLUE JEWEL PUZZLE GAME Australian Shepherd Expo di Rijeka (HR) 26/2/17 2° classificato gruppo 1

Giudice Gunnar Nymann Allevatore Moon Shine Blue Kennel Proprietario Daniele moroso

BYRON Pastore Svizzero Bianco Expo di Opatija (HR) 25/6/17 3° classificato gruppo 1

Giudice Igor Selimovic Allevatore Lucia Dosolina Bonazzoli Proprietario Giuseppe Gazzilli 70

PROVIDENCE DEI CENTO SCUDI Alano blu Expo di Umag (SLO) 4/6/17 1° BIS Giovani

Giudice Fon Zidar Željka Allevatore Alessandra Cantagalli Proprietario Svetlana Zubchenko

POLVERE DI STELLE ELLIOT Scottish Terrier Bled (SLO) 24/6/17 1° classificato gruppo 3

Giudice Robert Bandelj Allev. e propr. Allev. Polvere di Stelle


successi all’estero

ELFIN Welsh Springer Spaniel Speciale di Grosshabersdorf (D) 2/7/17 BIS Classe Lavoro

ZEUDY ARAYA DELL’ISOLA DEI COLLIES Pastore scozzese p/l Expo di Prijedor (BIH) 17/6/17 2° classificato gruppo 1

Giudice Barbara Muller, Allevatore Barbara Cavagna Proprietario Davide Mori

Giudice Carmen Navarro Allevatore Erminia Benaglia Proprietaria Claudia Pretelli

FIANNA Borzoi Expo di di Rogla (SLO) 8/7/17 1° classificato Best in Show Giudice Olga Sino Kupriyanova Allev. e propr. Marina Cornaglia

DEFINITIVE CHERISH RED FLAME Barbone nano fulvo Speciale di Eggebek (D) 25/6/17 BOB Speciale Barboni Giudice Lothar Meuter Allevatore Donatella Liurni Proprietario Lene Delgard Riis

CAMILLA OLIMPIA MINERVA MCGRANITT & CARBONCOPY NAME OF THE GAME Bassethound Expo di Monaco 7/5/17 1° BIS Coppie Giudice Barbara Muller All. Mara Giacometti, Federico Sanguinetti Proprietario Francesco Tremul

HOLLYWOOD RUSSELL CROWE Weimaraner Expo di Umag (HR) 3/6/17 2° Best Hunting Working Dog Giudice Nina Kharatishvili Allevatore Eleonora Costa Proprietario Massimo Bertino

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successi all’estero

ALMALEO COCA E RUM Cocker spaniel inglese Expo di Bled (SLO) 25/617 3° classificato Best in Show

Giudice Fernando Medeira Rodrigues Allevatore e propr. Laura Franzoni

GOLIA DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Raduno di St. Andrè Le Gaz (F) 18/6/17 Cl. intermedia ECC. 1° Giudice W. Kotik Allevatore Patrizio Donati Proprietario Gian Maria Furini

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LA VIOLA MENTA PIPERITA Jack Russell Terrier Speciale World Interra di Maribor (SLO) 17/4/17 Cl. LiberaCAC Giudice Stefan Sinko Allevatore Violetta Jack Kennel Proprietario Monica Bottigelli

CLASSIC CARA DIAMANTE VIOLETTA JACK Jack Russell Terrier Speciale World Interra di Maribor (SLO) 17/4/17 Cl. Campioni CAC Giudice Stefan Sinko Allevatore Violetta Jack Kennel Proprietario Monica Bottigelli

ARISTOTELE DEL PARNASO Dalmata Expo di Obala (SLO) 7/5/17 1° classificato gruppo 6 Giudice A. La Barbera Allevatore Manola Poggesi Proprietario D. Soldati

ARES GOOD SIDE & ABLAZE WITH LIGHT Pastore Scozzese p/l Collie Club Show di Landgraaf (NL) 11/6/17 1° BIS - Coppie Giudici Jean Catliff & Terence McGowan

ABLAZE WITH LIGHT Collie Club Show di Landgraaf (NL) 11/6/17 Cl. Campioni 1° ECC Giudice Terence McGowan

ARES GOOD SIDE Collie Club Show di Landgraaf (NL) 11/6/17 2° classificato Best in Show Giudici Jean Catliff & Terence McGowan Allevatore e propr. Marco Fontanelli


RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

successi Italia

ACCESSO ALLA RUBRICA A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2017 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie, Gruppi, Giovani e Juniores in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate Inviare a redazione@enci.it

ATTENZIONE

I NOMI DEGLI ALLEVATORI E DEI PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO DAL NUMERO DI LUGLIO 2017 SOLO SUCCESSI OTTENUTI DAL 1 GENNAIO 2017

BLU EMPEROR OF NEWFOUDLAND HILLS Terranova Expo di Livorno 23/4/17 2° classificato Best in Show Giudice Liz Cartledge

Expo di Milano 16/6/17 1° classificato gruppo 2 Giudice La Rocca

Expo di Ivrea 1/7/17 1 classificato gruppo 2 Giudice Di Ram Raclim

Expo di Torino 2/7/17 1° classificato gruppo 2

Giudice Fabrizio La Rocca Allevatore e propr. Domenico De Vitto

RIVARCO JAGUARUNDI Whippet Expo di Ravenna 25/4/17 1° classificato gruppo 10

Giudice Alberto Cuccillato Allevatore e propr. Gaetano Turrini

GWENDARIFF GETS CARRY”D AWAY Setter irlandese rosso Expo di Pisa 4/6/17 1° classificato gruppo 7 Giudice S. Zeferino Allevatore Diane RitchieStewart Proprietario Sabrina Castoldi

DANTON DEL PESCHIO VICALE Lagotto Romagnolo Expo di Rende 28/5/17 1° classificato gruppo 8 Giudice Giovanni Battista Tabò Allevatore Allev. del Peschio Vicale Proprietario Gianni Orlandi

RIVARCO JASMINE & RIVARCO JAGUARUNDI Whippet Expo di Ferrara 2/04/17 1° BIS Coppie Giudice Biasiolo Giuliano

Expo di Trento 13/5/17 1° BIS Coppie

Giudice Colombo Manfroni Giuseppe Allevatore e proprietario Allev. Rivarco 73


successi in italia

DODGE Australian Cattledog Expo di Campobasso 30/4/17 1° classificato gruppo 1

OPLONTIS SIMPLE OBSESSION Levriero Afgano Expo di Firenze 29/4/17 1° classificato gruppo 10

Giudice Andrei Kisliakov Allevatore e propr. Eugenia Palumbo

Giudice A. J. Hlebarov Allevatore Betty Capriglione Proprietario Fabio Orsolini

JACKANDFISH GET LUCKY Jack Russell Terrier Esposizione di Forlì 22/4/17 1° classificato gruppo 3

KEEP IT COMIN’ LOVE MADE BY PATCHWORK Australian Shepherd Expo di Ravenna 25/4/17 1° classificato gruppo 1

Giudice Hastings Colm Allevatore Made By Patchwork Kennel Proprietario Daniele Moroso

Giudice Dušan Pajkić Allevatore Stefano Serafini Proprietario Silvia De Lorenzi

MAPLE TREE DUBLIN AT GOLDEN TAIL Golden Retriever Expo di Montichiari 8/4/17 1° classificato gruppo 8 Giudice Jana Janek Allevatore Lisa Ginoulhiac Proprietario Fiorella Petrozzi 74

GWENDARIFF GETS CARRY’D AWAY Setter irlandese rosso Expo di di Ivrea 1/7/17 1° classificato gruppo 7 Giudice Sonia Bellan Allevatore Diane Stewart Ritchie Proprietario Sabrina Castoldi

NIGHTFALLKING AARON Bullmastiff Expo di Cefalù 26/3/17 1° classificato gruppo 2 Giudice M.Urosevic Allevatore Roberto Floridia Proprietario Riccardo Scarascia


successi in italia

FONTEPOSCA’S BLUE TORNADO Beagle Expo di Sassari 8/7/17 1° classificato gruppo 6 FANTASIS MR TIBBS AT BLACK IDOL’S English Toy Terrier Expo di Ivrea 1/7/17 1° classificato gruppo 3

Giudice Maria Teresa Gabrielli Mondo Allevatore Allev. Fonteposca’s Proprietario Salvatore Casula

MELLOWMOOD GERLONI Bulldog inglese Expo di Torino 2/7/17 1° BIS Juniores Giudice Elina Haapaniemi Allevatore D. Lees Proprietario Maurilio Gerloni

Giudice Sonia Pagani Allevatore Sondra/Beverly e Leitner Proprietario Patrizia Brenciani

SHIVA SHANTI IUNOS DI TORRIMPIETRA Beagle Expo di i Sassari 8/7/17 1° BIS Juniores Giudicie Lokodi Ksaba Zsolt Allevatore Rudi Baldi Proprietario Salvatore Casula

BLUE IVY AMBER DREAM Bullmastiff Expo di Rende 28/5/17 1° classificato gruppo 2 TEODORA LA SIGNORA DEI 100 CANI Bolognese Expo di di Ivrea 1/7/17 1° BIS Juniores

Giudice Paolo Dondina Allevatore Katarzyna Piesecka Proprietario Vincenzo Costantini

Giudice Anne Marie Class Allev. e propr. La Signora dei 100 Cani 75


C L U B SOCIETÀ ITALIANA AMATORI SCHAPENDOES Quest’anno, in concomitanza con il 7° raduno, la SIAS ha fatto un super regalo ai suoi soci, una giornata di avvicinamento al lavoro su oche con la bravissima Giorgia Bicego. Dopo una breve chiacchierata nella quale Giorgia ha spiegato come si sarebbero svolte le sessioni di lavoro e che lo scopo di questa giornata è vedere se nel cane c’è l’istinto del pastore, si inizia... Per la maggioranza dei presenti (canini) era la prima esperienza su oche, anche se alcuni avevano già lavorato o lavorano su pecore. I partecipanti erano parecchi, di età diverse e che nella vita quotidiana fanno cose completamente diverse, alcuni fanno agility, altri obedience altri ancora fanno semplicemente il felice cane di casa, ma praticamente tutti hanno dimostrato l’istinto del pastore, il che dimostra ancora una volta che si può essere belli e bravi! E’ stata una giornata divertente ed interessante, Giorgia non si è risparmiata in spiegazioni, incitamenti e consigli e vedere lavorare i proprio amici a 4 zampe è sempre una cosa affascinante e coinvolgente, soprattutto è stato bello vedere come ogni cane e relativo proprietario hanno affrontato la situazione. C’è stato il cane un pochino più timido che ha dimostrato qualche perplessità iniziale davanti “ai pennuti” e che grazie alle indicazioni di Giorgia si è poi sciolto facendo il suo lavoro, o quello più irruento che è partito all’arrembaggio e lo ha dovuto frenare... ma tutti a modo loro fantastici e speciali. Il tutto è avvenuto nella splendida location dell’Agriturismo Ca’ Boschi, che ha permesso di godere di uno spazio erboso e ombreggiato adatto sia a far lavorare i cani che per le chiacchiere dei proprietari. Veramente un splendida iniziativa che credo abbia dato diversi spunti su come rapportarsi con il proprio Schapendoes per mantenere vivo il suo istinto, perché dobbiamo sempre ricordare che anche se è un piccolo folletto dispettoso è e resta un cane da pastore. Foto: Gabriele Boni Il commento della giudice Giudice Eva Mosimann (CH) Raduno italiano Schapendoes: un viaggio che è valso la pena! “Per prima vorrei ringraziare calorosamente la SIAS per l’ospitalità e le belle ore che abbiamo trascorso. Il

posto è bellissimo e la struttura con il grande Ring coperto è stata semplicemente fantastica. L’unico peccato è che fossero iscritti pochi cani ma, con mio grande piacere, tutti di qualità. In generale i cani sono stati presentati bene. Il loro comportamento nel ring e verso gli altri cani è stato molto socievole da parte di quasi tutti i partecipanti. Alcuni cani hanno evidenziato piccoli difetti, per esempio un avambraccio superiore un po’ corto e quindi un passo anteriore anch’esso un po’ corto; di conseguenza nel movimento i posteriori avevano poco spinta. La maggior parte dei cani aveva un movimento molto leggero. È stato un Raduno che mi ha lasciato molto soddisfatta! Il mio ringraziamento va al personale nel ring e agli organizzatori: al giorno d’oggi non è più scontato che le persone lavorino gratuitamente per queste manifestazioni. Domenica mattina abbiamo avuto l’opportunità farci un idea di come lavora lo Schapendoes con le oche. È stato molto interessante perché ci vuole veramente tanta pazienza ed empatia da parte degli addestratori. Lo Schapendoes è un cane vivace e vibrante e vorrebbe muoversi sempre molto rapidamente. Questo tipo di lavoro è sicuramente più adatto per il Border Collie, a mio parere allo Schapendoes piacerebbe di più lavorare con le pecore. Ancora una volta cordialmente grazie per il bel fine settimana.” Eva Mosimann 7° Raduno Nazionale Schapendoes 22/4/2017 Volta Mantovana Giudice: Eva Mosimann CH MASCHI CAMPIONI Hector de la Vallée du Doux Exc 1 Hyadi Du Jardin Des Lucioles Exc 2 LIBERA Thrill Me Des Uns et Des Autres CAC Hakan Ke-Sera Van Hoefflaecken’s Cocò 2 MB INTERMEDIA Arno Feeling Kabouterdoes Van Hard R/CAC GIOVANI Un’Avventura Des Uns et Des Autres Exc 1 Miglior Giovane Miglior Maschio BOS FEMMINE CAMPIONI Pixi Wings Des Uns et Des Autres Exc 1 Miglior femmina BOB Zelda Des Uns et Des Autres Exc 2 LIBERA Baila Bandita La Doesquetaire CAC Paint It Black Des Uns et Des Autres R/CAC

Raduno Volta Mantovana BOB GIOVANI Unforgettable Wilma Des Uns et Des Autres Exc 1 Pepita Lola De Borre-Berg 2 MB VETERANI Apricot Lady Des Uns et Des Autres Exc 1 Ziquita Banana Des Uns et Des Autres Exc 2 SOCIETÀ ITALIANA AMATORI SCHAPENDOES IVIA MOSCATELLO 8 46040 MONZAMBANO (MN) Tel. 0376-809235 info@schapendoesclub.it http://www.schapendoesclub.it

SHAR PEI CLUB ITALIANO MOSTRA SPECIALE MILANO 16 GIUGNO 2017 Giudice Mr. Belkis Ozan (TR) MASCHI CAMPIONI CACIB BOB - BLACK MUSCK SOUND LIKE A FLIPPER All. e Prop. Ambrogio Vago LIBERA 1 CAC R/CACIB HANYANG PAINT YOUR LIFE All. e Prop. Silvia Piatti 2 R/CAC EL YOC KAI All. Biondi de Ciabatti I. Prop. Iolanda Bergagna GIOVANI 1 MB SIMBA MAGIC WHITE All. e Prop. Marco Vico

Prova di conduzione con le oche

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JUNIORES 1 MP Miglior Juniores LUPO’S GOLD FRED SALINES ALWAYS WITH ME All. Postiglione Alessandro Prop. Carlo Coni


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Inchiostro dei Baci Rubati BOB Groenendael Speciale IDS Montichiari Speciale Milano BOB - BOS FEMMINE CAMPIONI 1 CACIB HAVANA DELLA TORRE VENTIMIGLIA All. Salvatore Biondo. - Prop. Iolanda Bergagna 2 ECC LOOKING THE MOON IT’S GOOD TO BE IN LOVE All. e Prop. Valentina Foroni LIBERA 1 ECC WINGS OF CAMPUS TIANA All. Nemanja Males Prop. Zeljka Gojun 2 ECC BLACK MUSCK MONNALISA All. e Prop. Ambrogio Vago INTERMEDIA 1 CAC R/CACIB LUPO’S COCO CHANEL All. Alessandro Postiglione Prop. Francesco Soreca 2 R/CAC PARTY WITH DEVIL LELA SHAR PEI All. e Prop. Zeljka Gojun

CLUB AMATORI PASTORE BELGA MOSTRA SPECIALE CAPB IDS MONTICHIARI GIUDICE SIG.A DUBACH MARIA ADRIANA JACOBA (NL) GROENENDAEL MASCHI LIBERA INCHIOSTRO DEI BACI RUBATI 1° CAC/CACIB/BOB ALL TROTTI ROSA - PROP. BAGLIONI BARBARA HERE COMES THE SUN DI MONTE RUPINI 2° R/CAC/ - R/CACIB ALL BACCIATTI MARCO - PROP. MORDENTI VALERIO

GIOVANI 1 ECC Miglior Giovane VIOLA I DRAGONI ORIENTALI All. e Prop. Iolanda Bergagna 2 ECC BLU DIAMOND FOR BLACK MUSCK All. Marson E. - Prop. Ambrogio Vago VETERANI 1 ECC BOS Miglior Veterano HONEY MOON I DRAGONI ORIENTALI All. Iolanda Bergagna Prop. Valentina Foroni C/O DAL ZOTTO LAURA VIA NORCEN 31 32034 PEDAVENA (BL) Tel. 0439-303270 Alt. 329-2117313 Fax 049-3006989 segreteria@sharpeiclub.it http://www.sharpeiclub.it

INTERMEDIA SWEET SUNSET LANCELOT OF THE LAKE 1° ECC. ALL TOGNOLO ROBERTA - PROP. PEGORARO VALENTINA LAVORO KENO-G DI TORRE D’ARESE 1° CAC ALL POLEDRI ENZO - PROP. POLEDRI ENZO VETERANI BYRON-G DEI BACI RUBATI 1° ECC. MIGLIOR VETERANO ALL TROTTI ROSITA - PROP. SCHIANO RAFFAELE FEMMINE CAMPIONE JOY - G DI TORRE D’ARESE 1° ECC. ALL POLEDRI ENZO - PROP. POLEDRI ENZO LIBERA DHALIA-G DI COLFOSCO 1° CAC/CACIB/ BOS ALL FOSCO FIORAVANZI - PROP. GANDINI ALESSIO JOIE DE VIVRE DES JARDINS D’EBENE 2° R/ CAC/ - R/CACIB ALL GILBERT DUCHMANN - PROP. MORDENTI VALERIO

LAEKENOIS MASCHI GIOVANI A-OPIUM 1° MOLTO BUONO ALL ACCIAVATTI LAURA - PROP. PIAZZOLLA MICHELE FEMMINE GIOVANI A-KIRA 1° MOLTO BUONO ALL ACCIAVATTI LAURA - PROP. PIAZZOLLA MICHELE MALINOIS MASCHI CAMPIONE LARGOWYNCH DU HAMEAU ST-BLAISE 1° CACIB BOS ALL ALL.TO DU HAMEAU DE ST-BLAISE PROP. ALL.TO DEI BACI DI DAMA WINALMIKS THE SENTINEL 2° ECC. ALL MICHELA PAVANATI - PROP. SPINELLI GIAN LUIGI LIBERA LATIN LOVER DEI BACI DI DAMA 1° CAC - R/ CACIB ALL ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP. MALCHIODI FLAVIO ITALO DU MAS DES LAVANDES 1° MOLTO BUONO ALL AURIAN BERNADETTE - PROP. PLAVAN FRANCO INTERMEDIA BAD BOY BUONO ALL BELTRAN OSVALDO OMAR - PROP. IOB VALERIA LAVORO LASKO VON WATZDORF BUONO ALL KARL TUSCH - PROP. PFATTNER FRANZ JOSEF GIOVANI WINAMIK’S PATHFINDER 1° MOLTO BUONO ALL PAVANATI MICHELA - PROP. GUGLIELMETTI ANNALISA FEMMINE LIBERA JE NE SAIS QUOI DEI BACI DI DAMA 1° CAC/ CACIB/BOB

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Luavjan’s La Rochelle BOB Tervueren Speciale IDS Montichiari

Je Ne Sais Quoi Dei Baci Di Dama Malinois BOB Speciale IDS Montichiari ALL ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP. MAGLIONE ALESSIO ATLANTIC IN THE STAR 2° MOLTO BUONO ALL BABINI OMAR - PROP. PASINI ELENA INTERMEDIA WINALMIK’S SHE’S GOT THE LOOK 1° R/ CAC - R/CACIB

ALL ALL.TO WINALMIK’S - PROP. MELEGARI DAVIDE LIFE WITHOUT MUSIC (WOULD BE A MISTAKE) DEI BACI DI DAMA 2° ECC. ALL MARCHESINI CECILIA - PROP. CAMBIERI MARINA GIOVANI MESSAGE IN A BOTTLE DEI BACI DI DAMA 1° ECC. MIGLIOR GIOVANE ALL ALL.TO DEI BACI DI DAMA - PROP. LOMBARDO MONICA WINALMIK’S INTERSTELLAR 2° ECC. ALL PAVANATI MICHELA - PROP. CHIESI PATRIZIA CORA D’ISOLALTA BUONO ALL MAURO SARTORI - PROP. PIACENTINI ANDREA

TERVUEREN MASCHI LIBERA LUAVJAN’S LAZYBONES 1° CAC/CACIB/BOS ALL ALL.TO LUAVJAN’S - PROP. PISTONO GIORGIO BLACK 2° R/CAC - R/ CACIB ALL PIOVANELLI BRUNO - PROP. PIOVANELLI BRUNO INTERMEDIA ASTRO SIRIUS 1° ECC. ALL BERTILLA SMANIOTTO - PROP. CARRE ALEXANDRE GIOVANI BALOO-T 1° MOLTO BUONO ALL MUNARI GIACOMO - PROP. BIGI ELISABETTA JUNIORES CAMMINO DI STELLE JACK LO SQUARTATORE 1° MOLTO PROMETTENTE ALL ALL.TO CAMMINODISTELLE - PROP. GUGLIELMETTI ANNALISA FEMMINE LIBERA LUAVIAN’S LA ROCHELLE 1° CAC/CACIB/ BOB ALL PIETRO BOTTAGISIO - PROP. SARTEANETTI GABRIELE SASHA-T 2° / RCAC - R/CACIB ALL STRANGIO GRAZIA - PROP. GNOCCHI VITTORIO JUNIORES CAMMINO DI STELLE LUCREZIA BORGIA 1° MOLTO PROMETTENTE ALL ALL.TO CAMMINO DI STELLE - PROP. GUGLIELMETTI CLUB AMATORI PASTORI BELGI C/O TROTTI ROSA - VIA DEI VIGNO’ 22 21100 VARESE (VA) Tel. 335-405128 capb@legalmail.it - http://www.capb-club.com

NOTIZIE DAL MONDO GIUSTO E INGIUSTO: I CANI LO SANNO Uno studio della University of Veterinary Medicine di Vienna ha dimostrato che i cani sapevano distinguere tra giusto e ingiusto ben prima di essere addomesticati. Un gruppo di lupi e uno di cani, tutti allevati presso il Wolf Science Center della capitale austriaca, sono stati addestrati a premere un pulsante in cambio di un premio rappresentato da una porzione di cibo. Successivamente, due esemplari di ogni specie sono stati posti in gabbie adiacenti. Quando gli animali premevano il pulsante ottenevano una ricompensa : la discriminante del test era rappresentata da una gratificazione che, in alcuni casi, era più succulenta (carne invece di crocchette) per uno solo dei due esemplari, spingendo il secondo a provare un senso di frustrazione e a smettere di collaborare. La reazione di rifiuto è stata più evidente nei lupi, tanto che uno dei partecipanti all’esperimento ha

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smesso di premere il pulsante dopo appena tre tentativi in cui non aveva ricevuto nulla mentre il partner era stato ricompensato. Addirittura il fastidio per il torto subìto lo ha spinto a distruggere l’apparecchio. Gli autori dell’esperimento sottolineano l’importanza del paragone tra due trattamenti diversi: senza la possibilità di un raffronto con il partner ogni esemplare

avrebbe continuato ad eseguire il comando. Inoltre, il comportamento simile di cani e lupi, ha spinto gli studiosi a trarre la conclusione che il cane non ha appreso l’idea di giustizia dall’uomo, ma la possedeva già prima della domesticazione. I ricercatori di Vienna hanno anche notato che lo status sociale degli animali gioca un ruolo nel metabolizzare il torto subìto: esemplari di cani e di lupi che occupavano un rango elevato si dimostravano più velocemente intolleranti all’ingiustizia se il partner aveva una posizione inferiore nella scala gerarchica. Inoltre i cani domestici sopportavano meglio i torti durante i test, probabilmente proprio perché abituati dall’esperienza di vita con i padroni e dal desiderio di compiacerli. Ma resta la loro capacità di capire quando un simile, a parità di prestazione, è stato trattato meglio. R.F.


ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 8 settembre 2017 – Anno 63° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Roberto Aguzzoni, Fabian Ballarin, Fabrizio Bonanno, Giovanni Barbieri, Claudia Botti, Elisa Ciaccio, Maria Di Francesco, Paolo Dondina, Vincenzo Ferrara, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Luigi Liotta, Marco Lunardon, Beatrice Muretti, Luciano Musolino, Renzo Paniccià, Andrea Pighin, Marco Ragatzu, Erica Recchia, Giorgio Varoli, François Vartier, Alessandro Zumbo ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 20096 Seggiano di Pioltello (MI) PUBBLICITÀ: Greentime S.p.A. Via San Gervasio 1 40121 Bologna Tel. 051/223327 info@greentime.it - www.greentime.it La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori In copertina: Tris, Setter inglese, vincitore Master Inglesi a Campo Felice. Conduttore Rodolfo Lombardi. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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CACCIA AGLI ORDIGNI FATTI IN CASA Gli esseri umani da sempre si affidano ai cani per il loro olfatto sviluppato, specialmente nella caccia, nel rintracciare persone scomparse e nel rilevare sostanze stupefacenti. Ad oggi, una nuova sfida si profila: trovare e riconoscere gli ordigni “artigianali” (in inglese IED - Improvised Explosive Devices) creati con elementi non dannosi, se presi separatamente. “Non è nemmeno come chiedere di trovare un ago in un pagliaio, ma addirittura un qualsiasi oggetto appuntito”, ha affermato Clive Wynne, professore dell’Arizona State University. Wynne è a capo di uno studio, finanziato dall’Office of Naval Research, alla ricerca di nuovi metodi per addestrare i cuccioli ad identificare il maggior numero possibile di materiali che, uniti, potrebbero essere usati per fabbricare bombe. I cuccioli non solo dovranno rilevare la presenza di materiali esplosivi, ma anche determinare se i diversi ingredienti potrebbero essere combinati per formare una miscela esplosiva. Rohan, un Rottweiler, è una delle reclute del Canine Science Lab dell’Arizona State University. Tra le varie prove, c’è quella dell’olfattometro, una macchina che emette migliaia di composti odorosi, dalla vaniglia al nitrato di ammonio. “Rohan infila il muso nella macchina e riceve del cibo se le indicazioni che dà sono corrette”, afferma il ricercatore Nathan Hall, del team di ricerca, mentre osserva Rohan durante il processo. Wynne dice che molti dei materiali analizzati non sembrano per nulla pericolosi: “Sono cresciuto nel Regno Unito e, quando ero bambino, ci sono stati una lunga serie di attentati terroristici, ma solo recentemente ho scoperto che il componente principale usato per creare gli ordigni era semplice zucchero”, ha detto Wynne. “Avrebbe senso addestrare i cani

per rilevare l’odore di zucchero confezionato? Ovviamente no”. Ma Wynne sostiene che i cani debbano imparare che quando combinato con altri elementi, anche lo zucchero può essere usato per creare una bomba. “Vogliamo che i nostri amici comprendano il concetto del ‘potenzialmente esplosivo’ non solo facendogli capire la differenza tra l’odore di qualcosa di esplosivo e qualcosa di non esplosivo, ma sottoponendo loro migliaia di odori differenti”. È un tipo di approccio molto diverso rispetto al semplice insegnare ai cani a riconoscere esplosivi come il C4 o il TNT. “Gli elementi che le compongono possono essere presenti in diverse quantità e qualità e ciò sembra avere ripercussioni sulla performance delle rilevazioni”, dice l’esperto Joogn Kim. “Queste variabili rappresentano la prova più difficile da superare, per localizzare una possibile minaccia”. “Negli Stati Uniti, le agenzie di ricerca della Difesa hanno speso miliardi di dollari negli ultimi 15 anni per provare a ricreare in laboratorio una tecnologia che si avvicinasse alle capacità olfattive canine, ma hanno ammesso di non essersi nemmeno avvicinati”, ha detto Wynne.

ERRATA CORRIGE INC giugno - pag. 75, Successi in Italia. Expo di Ferrara del 2/4/17. Il vincitore del 7° Gruppo è in realtà Dyana della Bassana, che andrà poi a conquistare anche il Best in Show. Il Drahthaar indicato erroneamente dal proprietario come vincitore del 7° raggruppamento, in realtà ha conquistato il BOB. Si ricorda a tutti gli inserzionisti delle rubriche Successi in Italia e Successi all’Estero che i dati inviati in redazione devono corrispondere ai titoli registrati dal Delegato ENCI.


Australiano Shepherd. Foto Danilo Bendotti.

... di bell’estate Drahthaar. Foto Ilaria Sirio.



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