I Nostri Cani - novembre 2018

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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 10 novembre 2018

“organo ufficiale ENCI”

novembre 2018

PAPA FRANCESCO E I SAN BERNARDO


Bassotto a pelo duro. Foto Silvia Bagni.

... e senti nell’aria... Jack Russell. Foto Caterina Greppi.


SOMMARIO L’Alleanza Latina aggrega Il Papa benedice i San Bernardo Giovanni Morsiani Skye Terrier al settimo cielo Lucrezia Pirola La due giorni dei Levrieri Afghani Lara Rigato Notizie ENCI Il lupo e la montagna A.S. ENCI-LEGAMBIENTE L’Italia non è più patria dei randagi Una vita nuova Renata Fossati

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Mondiale Racing L’Italia entra nella leggenda Dario Tobino

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Coppa del Mondo Flyball Fra salti e rincorse Gianfranco Giraudi

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Le abilità dei cani Renata Fossati CACIB Treviso Il week end dei “novecento” Barbara Severin

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PER I GRUPPI CINOFILI Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

30 CACIB Santa Giusta

Un Fox Terrier sul trono Filippo Cadoni 32 Doppio CACIB Bergamo-Lecco Un Kerry Blue vince due volte Sergio Scarpellini 36 Il fascino dei cani con i baffi Rodolfo Grassi, Abele Barbati 38 I Continentali stregati dal Mezzano... Valeria Merighi Giancarlo Passini 41 Trofeo Passatore Roberto Aguzzoni 42 La montagna e i suoi campioni Erica Recchia 46 L’Europa degli Irlandesi Angelo Brisa 48 I 150 del Trofeo Trivellato Marco Ragatzu

CHI E DOVE

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I successi I club Gli allevatori

Notizie ENCI STATI GENERALI È in preparazione come già anticipato nell’edizione del maggio scorso un incontro degli “Stati Generali della Cinofilia”. Sarà un confronto sui diversi aspetti dell’allevamento e delle esigenze ed attese degli Allevatori e delle razze canine.

A breve tutte le informazioni su http://www.enci.it/enci/news/statigenerali


RIUNIONE FCI. Per l’Italia da sx. Barbara Corsini, Dino Muto e Clemente Grosso

Dino Muto e il presidente del Kennel Club Spagnolo Julian Hernandez Luis

Italia, Francia, Spagna e Portogallo insieme

L’Alleanza Latina aggrega Risultati positivi dai nuovi incontri durante i lavori a margine dell’Europea di Varsavia. Il presidente Dino Muto dice che…

Ancora un passo avanti, a Varsavia, dell’Alleanza Latina in occasione dell’Esposizione Europea dell’ottobre scorso. Una strada non facile da percorrere ma piena di attrattive per i risultati che promette. I rappresentanti dei quattro Paesi Italia, Francia, Spagna e Portogallo, per l’ENCI il presidente Dino Muto, si sono incontrati per compilare altre pagine di una vicenda destinata a dare risultati nuovi e fino ad oggi insperati. Riguardano una dinamica gestione dei dati custoditi dalle singole nazioni dell’Alleanza; mutuo riconoscimento delle razze in via di riconoscimento; sinergia nella gestione delle manifestazioni e scambio di risultati di ricerche scientifiche dei membri che danno vita all’Alleanza stessa. Tutti questi progetti, potranno quindi a breve essere calati nella realtà di confronti internazionali che risulteranno ancor più importanti per quanto riguarda la selezione di singole razze e la valorizzazione del patrimonio cinofilo di ogni nazione coinvolta. Un serbatoio di idee che permetterà di confrontare professionalità, impegno e creatività aventi un unico obiettivo: la selezione e la tutela delle razze. Queste ed altre finalità sono state al centro dei colloqui in cui una volta ancora l’Italia, tramite Dino Muto, promotore dell’Alleanza, si è dimostrata protagonista. A Varsavia l’Italia ha messo a segno un altro meritato successo, il riconoscimento in via provvisoria da parte della FCI di una razza tipica della Penisola, il Segugio Maremmano che sta conoscendo ripetuti successi in qualità e diffusione.

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Al centro, Dino Muto con i giudici Boris Chapiro (Francia), Gerard Jipping (Olanda) e ultimo a dx Dinky Santos (Filippine)

Carla Molinari dal Portogallo, André Varlet dalla Francia, Dino Muto e con loro il presidente del Kennel Club Russo Vladimir Golubev


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Anno 64 num. 10 novembre 2018

Il Papa benedice i San Bernardo

L’‘incontro di una delegazione composta da 15 cani adulti, due cuccioli e circa 20 persone (fra i quali era presente anche Julian Hernandez Luis, presidente della Real Sociedad Canina di Spagna - e gentile consorte -) ha avuto un carattere estremamente affettuoso e assolutamente diretto. Ho avuto modo di stringere la mano al Papa e di intrattenermi con Sua Santità (che mi ha posto diverse domande) sui principali aspetti della nostra razza, sia quelli attuali che quelli che ne hanno costruito la leggenda nel corso dei secoli. È stato questo un evento davvero straordinario non solo per il nostro club (che conclude in questo modo irripetibile i festeggiamenti per il suo 50° anniversario di fondazione), ma anche per noi come semplici cinofili e per i cani presenti in rappresentanza della razza e di tutti i cani in genere. Non ci risulta infatti che, prima d’ora, una delegazione ufficiale di un club cinofilo dell’ENCI, coi relativi cani, sia stata mai ricevuta da un pontefice in visita ufficiale e davanti all’intera piazza San Pietro gremita da oltre centomila persone. Un evento importante anche per il nostro comune, Bagnara di Romagna, in provincia di Ravenna, sede da sempre del Club Italiano San Bernardo e del nostro allevamento di Cani di San Bernardo “Del Soccorso” che, fondato da mio padre e da

mio nonno nel 1939,il prossimo anni compie 80 anni (il più antico al mondo per la razza). Mercoledì 19 settembre, verso le 12, sono stato intervistato da Radio Vaticana (la più

ascoltata al mondo) e dal suo giornalista Orazio Coclite. In questa intervista, durata circa 15 minuti (e diffusa in varie lingue in 190 Paesi del mondo con un bacino di utenza di circa 3 miliardi di persone), ho potuto, fra l’altro, citare l’ENCI, quando è stato fondato, le sue specifiche funzioni, la sua benemerita attività in favore delle razze canine pure nel corso di oltre 130 anni. Oltre naturalmente a trattare della nostra razza e degli approfonditi studi cinognostici e scientifici che da sempre caratterizzano l’attività hobbistica della mia famiglia e del Club Italiano San Bernardo “Antonio Morsiani” che rappresento come presidente dal 1995. Giovanni Morsiani

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Storia e attualità di una razza rara

Skye Terrier al settimo cielo

La razza prende il nome dall’isola di Skye (Anticamente era chiamato “Terrier of the Western Isles) che si trova al largo della costa nord-occidentale della Scozia ed è la più grande di un gruppo di isole conosciute come Ebridi Interne. (in lingua gaelica scozzese: Na h-Eileanan a-staigh) ed è nota per essere la più antica della Scozia, risalente almeno al quattordicesimo secolo. In quei tempi, i terrier erano necessari ovunque ci fossero animali nocivi ed i migliori soggetti provenivano dalla costa occidentale delle Highlands scozzesi. È quasi impossibile risalire

Uno dei più famosi cani di questa razza fu Greyfriars Bobby che, ad Edimburgo, attorno al 1858 stette di guardia alla tomba del suo padrone nel Cimitero Greyfriars fino a quando lui pure morì. Fu sepolto nello stesso cimitero (in terra non consacrata) e la sua devozione è ricordata in una targa sulla strada e in una lapide sulla sua tomba.

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all’origine certa della razza per via del fatto che molte informazioni sono state tramandate nel tempo oralmente. È opinione diffusa che alcuni terrier sopravvissuti all’affondamento di una nave da guerra distrutta dall’armata spagnola, furono allevati come terrier locali, producendo un ceppo con un lungo mantello setoso. Lady MacDonald of Armadale Castle possedeva certamente un allevamento di terrier di questo tipo. La presenza di terrier sull’isola di Skye è antecedente il 1588, ed è presumibile pensare che le sue origini fossero più antiche. Ad esempio, gli studi sui Vichinghi hanno dimostrato che portarono con sé cani che potrebbero avere avuto un’influenza sullo sviluppo dello Skye Terrier. Alcuni studiosi ritengono che il Drever, o il Vallhund svedese come è meglio conosciuto in Gran Bretagna, la cui storia risale ai tempi dei Vichinghi, abbia la forma del tronco simile a quella di uno Skye. Sebbene il Valhund sia più strettamente legato al Corgi, la somiglianza con lo Skye è un fattore che dovrebbe essere considerato. Attraverso numerose ricerche, risulta che due clan scozzesi de-


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TAGLIA Altezza ideale al garrese Maschi: 25 - 26 cm. Lunghezza dalla punta del tartufo alla punta della coda: 105 cm Femmine: un poco più piccole con le stesse proporzioni.

terminarono la storia degli Skye Terrier: i Macdonalds e i MacLeods. Nel corso degli anni questi clan hanno combattuto una guerra continua, le loro numerose e sanguinose schermaglie forniscono materiale per altre leggende dell’isola. I capi dei clan erano uomini ben addestrati che guidarono i loro membri in molte famose battaglie. I clan, tuttavia, vivevano in condizioni precarie, riuscendo a malapena a nutrire le loro famiglie. I capi, espropriarono numerose terre costringendo i pastori ad emigrare in Canada o in America , mentre altri si adattarono a vivere vicino alla costa divenendo pescatori per necessità.

Quando i MacDonalds ed i MacLeods si contendevano il successo nella selezione Il capo Macdonald viveva nel suo castello a Duntulm, anche se altre precedenti dimore furono trovate a Dunsgaith e Cnoc nella penisola Sleat. Nel 1670 il capo si trasferì ad Armadale nel sud di Skye, ma nel 1690 la casa fu bruciata dalle truppe del re Guglielmo. Questo fu un atto di punizione contro Donald, figlio di Sir Donald Macdonald, che aveva combattuto valorosamente a fianco del Visconte Dundee (Bonnie Dundee) nella Battaglia di Killiecrankie nel 1689. Anche se gravemente ferito, Donald era tornato a Skye. Dopo l’incendio, la famiglia ritornò al castello di Duntulm, che era ormai molto umido e fatiscente, facendo frequenti viaggi in una fattoria ad Armadale. Il castello di Duntulm fu infine abbandonato nel 1732, quando la famiglia fu sposrtò a Monkstadt. Sir Alexander Wentworth, 10° baronetto, 2° Lord MacDonald e 17 ° capo di Sleat, nacque nel 1773. Nel 1798 costruì una nuova villa ad Armadale e ne fece la sua casa. Una faida familiare nel 1799 portò alla divisione della famiglia quando fu eletto Godfrey, che in seguito divenne il 19º capo del clan. Quando morì, i titoli pas-

sarono al suo secondo figlio, poiché il suo primogenito sarebbe stato illegittimo secondo la legge inglese. Le proprietà di famiglia a Thorpe nello Yorkshire furono quindi date al primo nato come compenso. Il nipote di Godfrey, Alexander Wentworth Bosville di Thorpe, sposò Alice Middleton nel 1886 e, quando Alice indagò sul caso, scoprì che l’accusa di illegittimità era del tutto falsa. Pertanto, Alexander fu stato reintegrato nel ruolo di 21th Chief of Sleat nel 1910 e conosciuto come MacDonald of the Isles. Il clan aveva ora due capi, La casa di famiglia è meglio conosciuta ora come Flodigarry Hotel. Sir Alexander e Lady Alice possedevano uno Skye Terrier di nome Connis. In una lettera che Lady Alice scrisse mentre era su Skye, dichiarava: “Venivamo costantemente informati della straordinaria somiglianza tra Alex e i vecchi capii, e il nostro cane era sempre una meraviglia per la gente che da molto tempo non vedeva una cane simile”. Questa affermazione sembra sostenere l’idea che cani simili siano stati tenuti dai MacDonald in tempi lontani. Nel 1815 fu costruito il castello di Armadale, che divenne dimora del capo clan fino al 1934. Oggi è rimasto molto poco del castello, ma il clan Donald Trust ha creato il terreno per il quale i membri del clan di tutto il mondo possono venire per rintracciare i loro antenati. Nel 2013 i membri e gli appassionati del Skye Terrier Club hanno installato una bellissima statua nel parco del castello di Armadale. Chiamato “The Homecoming”, mostra due Skye

COLORE Nero, grigio scuro o chiaro, fulvo, crema, tutti con punte nere. Ogni monocolore può avere delle sfumature della stessa tinta e un sottopelo più chiaro, purché naso e orecchi siano neri. Una piccola macchia bianca al petto è permessa.

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ORECCHI Orecchi eretti o cadenti Quando sono eretti, elegantemente ricoperti di frange, non grandi, con i margini esterni diritti, mentre quelli interni si inclinano, gli uni verso gli altri, dalla punta verso l’attaccatura. Se pendenti, il padiglione auricolare è più grande e ricade diritto, piatto e aderente al cranio.

Terrier per celebrare la lunga storia che la razza ha con l’Isola di Skye e il Clan Donald. Queste complesse vicende hanno tracciato la strada per la selezione della razza attraverso i secoli tramandandoci un cane originale sia nell’aspetto che nel carattere, emblema delle più antiche tradizioni scozzesi. In Italia la razza non è molto nota. In passato, alcuni allevatori hanno prodotto ottimi soggetti sia per morfologia che per carattere. Attualmente, il Club (SIT) si sta prodigando per farla conoscere in quanto possiede alcune caratteristiche originali, non solo per la sua tipica morfologia ed il mantello setoso, ma anche per il suo carattere insolito, allo stesso tempo indipendente e fiero ma leale ed affettuoso con la sua famiglia

SALUTE La durata media della vita di Skye Terrier va dai 12 ai 14 anni. Le preoccupazioni possono includere problemi alla schiena, epatite cronica, glaucoma, displasia renale e zoppia. 8

CARATTERE Lo Skye Terrier chiede di essere al centro dell’attenzione in ogni momento e farà tutto il necessario per mantenere quell’attenzione, incluso fare dei danni in casa. Sono rilassati e felici di stare vicino al padrone e di rannicchiarsi sul primo cuscino disponibile. Amano uscire e camminare più volte al giorno. Sono degli abili cacciatori attratti da tutto ciò che si muove… non importa quanto grande o piccolo. Sono cani coraggiosi, indipendenti e risoluti ma anche molto affettuosi e fedeli alla famiglia. Non hanno una grande resistenza alle corse, tuttavia sono adatti a semplici passeggiate dove poter esercitare il loro fiuto. EDUCAZIONE La razza non è incline ad accettare molte regole, pertanto, la loro educazione dovrebbe iniziare presto e dovrebbe essere condotta con elogi e tante leccornie per mantenerlo ben motivato. La coerenza assoluta è d’obbligo per allevare uno Skye Terrier ben educato ed evitare che prenda iniziative poco appropriate. Un addestramento troppo duro lo indurrà a ribellarsi in maniera evidente. Un cane indipendente, non per tutti, che ama la sua famiglia ed è disposto a proteggerla. Un compagno ideale per chi ama passeggiare senza esagerazioni; un cane desideroso di condividere la vita quotidiana con il padrone ma pretende di avere i propri spazi senza troppi condizionamenti. Lucrezia Pirola (foto: per gentile concessione di Carina Kitti, Finald)



BOB e BOS del 22 settembre

La due giorni dei Levrieri Afghani Il 22 e 23 settembre scorso nei pressi della Cittadella Medievale di Bagnoregio, nel viterbese, si è svolto l’annuale Raduno d’Autunno per i tre club (AIALA, CdL e CPLI) che rappresentano il gruppo 10, i levrieri. L’evento è stato ospitato dall’Agriturismo Buonasera che ha messo a disposizione le sue ampie strutture all’aperto per lo svolgimento dell’importante rassegna cinofila in un contesto a dir poco suggestivo. Complice due giornate dal clima estivo, un vero e proprio colpo di coda dell’estate con temperature vicine ai 30 gradi, hanno sfilato oltre 150 levrieri provenienti da tutta Italia (e in piccola parte anche esteri); un notevole numero, tenuto conto della location non molto pratica da raggiungere. Per quanto riguarda l’AIALA (Associazione Italiana Amatori Levrieri Afghani) nella prima giornata valevole come Raduno di Campionato Sociale, erano iscritti 41 Afghani giudicati dall’esperta giudice danese Lotte Jorgensen (Boxadan Kennel), una persona stimata in tutto il mondo e che ha valutato con grande professionalità ciascuno dei soggetti presentati, sugge-

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rendo a volte agli handler il miglior modo per valorizzare i propri cani. Ad entrare per primi nel ring sono stati un Miglior Giovane del 22 settembre

gruppo di cuccioli dai 3 ai 6 mesi che hanno strappato qualche sorriso con la loro spontanea goffa performance come


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BOB e BOS del 23 settembre

Giudici specialisti ed aspiranti campioni. Nei ring, dai cuccioli ai veterani, hanno sfilato con l’eleganza tipica della razza solo gli Afghani sanno essere da piccoli. Ad ottenere il titolo di Best Baby è stata la femmina Vivat Sanraiz Upgrade Position Nikita di Miriam Einaudi. In classe Giovani c’era in palio il titolo di AIALA Winner Giovani che è stato assegnato al biondo Way Up Gemini’s Castore di Enrico Scoziero che poi ha conquistato anche il titolo di Best Junior e Riserva di Miglior Maschio mentre l’AIALA Winner Giovani femmine è andato alla sorella Way Up Berenice Crowning Glory di Agnese della Rocca. La classe più numerosa, come quasi sempre succede, è stata la libera con 7 soggetti iscritti per i maschi, in cui si è aggiudicato il CAC il cane Xenos Ores di proprietà di Marika Bramini conquistando poi il titolo di AIALA Winner, Miglior Maschio e BOS (e con questo chiude anche il Campionato Italiano di Bellezza). Presenti altrettante 7 in libera femmine dove ha vinto Xantudd’s Just in Time allevata, presentata e di proprietà di Gaetano Macchia, conquistando successivamente anche il BOB e SBIS. La riserva di CAC è andata al soggetto Kharasahnsky Almost Like the Blues, allevatore e proprietario

Miglior Baby del 23 settembre

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Progeny Group del 22 settembre

Tiziana Azzolini, per i maschi, e Way Up Emerald Escape di Enrico Scoziero, per le femmine. Un solo soggetto maschio iscritto in classe lavoro ha conquistato il CAC, Martin Mystere del Gran Pamir sempre di proprietà della signora Azzolini. Un’altra classe prestigiosa è stata quella dei veterani: fa sempre piacere vedere dei soggetti in eccellenti condizioni distinguersi ancora nel ring. Il miglior Veterano e Campione Sociale Veterano è andato al maschio Way Up Scream Louder che con i suoi 9 anni ha danzato nel ring impeccabilmente presentato dal suo proprietario Alessio Mocchi che si è aggiudicato un bellissimo dipinto dell’artista Stefano Tonelli, mentre As a Kindgdom Beyond Miglior Juniores del 23 settembre

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The Skies - allevamento e proprietà Azzolini - ha ottenuto il titolo di Campione Sociale Veterano femmine. Fiore all’occhiello e purtroppo non sempre rappresentata ai raduni, la classe Progeny che in questo contesto ha assegnato il titolo di Campione Sociale Riproduttori al soggetto femmina Way Up Ultimate Love entrata nel ring con tre figli di due cucciolate diverse. Nella giornata di domenica gli iscritti erano 36 giudicati dall’esperto giudice Paulo Coelho proveniente dal Portogallo, che ha piacevolmente stupito con la sua

professionalità e accuratezza nei dettagli dei giudizi dei cani a lui presentati. Nei cuccioli abbiamo ritrovato gli stessi del giorno precedente e il miglior Baby è stata la femmina Charismashow Grandeur di Marina Misheneva. Nei giovani si è aggiudicata il titolo di Best Junior Way Up Berenice Crowning Glory, allevamento e proprietà Agnese della Rocca. I CAC sono stati assegnati in classe libera, per i maschi al soggetto Kharasahnsky Almost Like the Blues, allevamento e proprietà Tiziana Azzolini, e Riserva CAC Xenos Ores di Marika Bramini; mentre per le femmine il CAC a Way Up Emerald Escape di Enrico Scoziero che con questo risultato chiude anche il Campionato Italiano di Bellezza, mentre la Riserva di CAC viene assegnata a Xantudd’s Just in Time, allevamento e proprietà Gaetano Macchia. Ancora un CAC va all’unico cane iscritto in classe lavoro maschi Martin Mystere del Gran Pamir di Tiziana Azzolini. Nuovamente la deliziosa sfilata dei veterani dove si aggiudica il titolo di Miglior Veterano ancora il soggetto Way Up Scream Louder di Alessio Mocchi. Il BOB e SBIS viene poi assegnato alla femmina in campioni Way Up Ruby the Heartstealer, allevamento e proprietà Agnese della Rocca, mentre il BOS a Kharasahnsky Almost Like the Blues di Tiziana Azzolini. Lara Rigato Fotoservizio di Simone Luca (I risultati completi nella rubrica Club a pag. 61)

Miglior Veterano del 23 settembre



Notizie ENCI TROFEO ANNUALE DI ALLEVAMENTO Articolo 31 del Regolamento generale delle manifestazioni canine Possono concorrere tutti gli allevatori italiani titolari di affisso. L’allevatore può conteggiare le qualifiche conseguite in manifestazioni riconosciute dall’ENCI ed organizzate in Italia, e le qualifiche italiane ottenute all’estero. Le stesse, ottenute contemporaneamente dal soggetto (es. Ecc. Cac, Cacib o Ecc. Cac, Cacit), non sono cumulabili. L’allevatore non può concorrere con soggetti di razze diverse. I risultati, comprensivi delle fotocopie dei libretti delle qualifiche e della pagina riepilogativa dei dati del soggetto (frontespizio), dovranno essere inviati all’ENCI entro e non oltre il 31 dicembre p.v. Non saranno presi in considerazione i risultati di soggetti privi della documentazione probatoria. Il Trofeo sarà consegnato ogni anno in occasione dell’Assemblea Generale dei Soci. L’allevatore sospeso dalla Commissione di disciplina non potrà concorrere sino al termine della sanzione.

ESPOSIZIONE (Internazionali, Nazionali, Raduni) 1) Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri); 2) Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri; 3) Terrier; 4) Bassotti; 5) Cani di tipo spitz e di tipo primitivo; 6) Segugi e cani per pista di sangue; 7) Cani da ferma; 8) Cani da riporto, da cerca e da acqua; 9) Cani da compagnia; 10) Levrieri. Vengono premiati i primi due allevatori che con un minimo di cinque soggetti col proprio affisso, anche se di altrui proprietà, hanno conseguito il maggior punteggio in base alla seguente tabella: Ecc. Cac, Cacib punti 6 Ecc. Cac punti 4 1° Ecc. in raduno (libera o lavoro per razze sottoposte a prove) punti 4 Ecc. Ris. Cac, Ris. Cacib punti 3 Ecc. 1° campioni punti 2 Ecc. punti 1 Ogni allevatore può conteggiare per ogni soggetto soltanto il miglior risultato rilasciato da ogni giudice. A parità di punteggio il Trofeo viene assegnato all’allevamento che lo ha conseguito con il minor numero di cani.

PROVE (Cac in palio) 1) Cani da pastore: a. militari - b. civili; 2) Cani di tipo pinscher e schnauzer; 3) Terrier; 4) Bassotti; 5) Segugi e cani per pista di sangue; 6) Cani da ferma continentali italiani; 7) Cani da ferma continentali esteri; 8) Cani da ferma britannici; 9) Cani da riporto e spaniels; 10) Levrieri. Vengono premiati i primi due allevatori che con un minimo di tre soggetti col proprio affisso, anche se di altrui proprietà, hanno conseguito il maggior punteggio in base alla seguente tabella: Ecc. Cac, Cacit punti 6 Ecc. Cac punti 4 Ecc. Ris. Cac, Ris Cacit punti 3 Ecc. punti 2 Mb e Cqn punti 1 Per i cani da pastore e di tipo pinscher e schnauzer, l’allevatore può conteggiare le qualifiche ottenute in Ipo 1,2,3 e nei brevetti 1,2,3. A parità di punteggio il Trofeo viene assegnato all’allevamento che lo ha conseguito con il minor numero di cani.

TROFEO ANNUALE “LA REGINA DEL BOSCO” CHALLANGE “UN RE PER LA REGINA DEL BOSCO” Articolo 32 del Regolamento generale delle manifestazioni canine

Il Consiglio Direttivo ha istituito un Trofeo annuale denominato “La Regina del Bosco” destinato al miglior cane di razza da ferma inglese e continentale con migliori risultati ottenuti nelle prove con Cac su beccacce. Vengono ritenute valide un minimo di due prove a calendario: a parità di risultato valgono qualifica e classifica superiore, l’ulteriore parità porta alla

proclamazione ex-equo. Il premio consiste in una corona con beccaccia in argento. Al proprietario vincitore del Trofeo “La Regina del Bosco” per due anni anche non consecutivi con il medesimo cane verrà attribuito il Challange “Un Re per la Regina del Bosco” il cui premio consiste in una corona con beccaccia

d’oro. I risultati, comprensivi delle fotocopie dei libretti delle qualifiche, dovranno essere inviati all’ENCI entro e non oltre il 31 dicembre p.v. Non saranno presi in considerazione i risultati di soggetti privi della documentazione probatoria. I Premi verranno consegnati ogni anno in occasione dell’assemblea generale dei soci.

TROFEO OSCAR MONACO Il Consiglio Direttivo nel corso della riunione del 26.7.2011, per ricordare l’illustre figura di Oscar Monaco ha deliberato l’istituzione di un Trofeo annuale in memoria, con il seguente regolamento: • è prevista l’assegnazione del Trofeo, al setter o al pointer che nelle prove a grande cerca con CACIT italiani nel periodo 1 gennaio/31 dicembre di ogni anno, abbia conseguito il miglior 14

punteggio in base alla seguente tabella: Eccellente, CAC - CACIT 12 punti Eccellente, Riserva CAC, Riserva CACIT 11 punti Eccellente 1° 10 punti Eccellente 2° 9 punti Eccellente 3° 8 punti Eccellente dopo il 3° 7 punti Molto Buono, senza classifica 4 punti Buono 2 punti

I risultati, comprensivi delle fotocopie dei libretti delle qualifiche, dovranno essere inviati all’ENCI entro e non oltre il 31 dicembre p.v. Non saranno presi in considerazione i risultati di soggetti privi della documentazione probatoria. La premiazione avverrà nel corso dell’assemblea dei soci ENCI, con l’assegnazione di una scultura.


Notizie ENCI BARBONI Il Consiglio Direttivo del 12 luglio 2018 ha deliberato quanto segue: • revisione assegnazione del CAC per le razze Barbone Gigante-Medio-Nano-Toy; • nulla osta per accoppiamento tra Barbone Toy e Barbone Nano. Per quanto attiene al punto 1) viene introdotta la seguente suddivisione: • Barbone taglie Gigante e Medio 1. un CAC da assegnare tra bianco, nero e marrone 2. un CAC da assegnare tra grigio e fulvo nelle sue tonalità

• Barbone Nano 1. un CAC da assegnare tra nero e marrone 2. un CAC da assegnare tra grigio e bianco 3. un CAC da assegnare al fulvo nelle sue tonalità

• Barbone Toy 1. un CAC da assegnare tra nero e marrone 2. un CAC da assegnare tra grigio e bianco 3. un CAC da assegnare al fulvo nelle sue tonalità

Restano invariate le procedure per l’assegnazione del CACIB. Per quanto attiene al punto 2) il Club Cani Compagnia potrà concedere il nulla osta per accoppiamenti “intertaglia” a condizione che: • almeno uno dei riproduttori sia stato omologato Campione Italiano e l’altro abbia conseguito, in raduno, la qualifica di Eccellente; • tra i riproduttori incorra una disparità di taglia non oltre i tre centimetri. La delibera entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019

CALENDARIO PROVE PER RAZZE DA FERMA SERBIA 2018 Riservato alle razze da ferma continentali ed inglesi con qualifiche italiane e serbe, organizzate in Serbia dal Setter Pointer Club Serbia sui terreni di Nis, con il dettaglio delle tipologie: DATA

TIPOLOGIA

dal 10 al 17 novembre 2018

prove a starne continentali italiani e continentali esteri

dal 19 al 25 novembre 2018

prove a starne inglesi + grande cerca

26 e 27 novembre 2018 2 dicembre 2018

prove a starne inglesi + grande cerca prove inglesi

3 e 4 dicembre 2018

prove a starne inglesi + grande cerca

dal 5 al 10 dicembre 2018

prove a starne inglesi + grande cerca

DETTAGLI 10 – mista cac cacit qualifiche Italia 11 – mista cac cacit + EUROCOPPA qualifiche Italia 12 – mista cac cacit qualifiche Italia 13 – mista cac cacit qualifiche Italia 14 – mista cac cacit qualifiche Italia 15 – mista cac cacit qualifiche Italia 16 – mista cac cacit qualifiche Italia 17 – mista cac cacit qualifiche Italia 19 – mista cac cacit qualifiche Italia 20 – mista cac cacit qualifiche Italia 21 – mista cac cacit qualifiche Italia 22 – mista cac cacit qualifiche Italia 23 – mista cac cacit qualifiche Italia 24 – mista cac cacit qualifiche Italia 25 – giovani + femmine cac qualifiche Italia 26 – mista qualifiche Serbia 27 – mista qualifiche Serbia 2 – EUROCOPPA qualifiche Italia 3 – mista qualifiche Serbia 4 – mista qualifiche Serbia 5 – mista cac cacit qualifiche Italia 6 – mista cac cacit qualifiche Italia 7 – mista cac cacit qualifiche Italia 8 – mista cac cacit qualifiche Italia 9 – giovani + femmine cac qualifiche Italia 10 – mista cac cacit qualifiche Italia

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Notizie ENCI AVVISO

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione del procedimento disciplinare n. 47/18 anche nei confronti del Sig. FRANCESCO PAOLO ALVANO.

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione del procedimento disciplinare n. 68/18 anche nei confronti della Sig.ra NICOLE INNOCENZI.

Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia

Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia

AVVISO

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Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione del procedimento disciplinare n. 55/18 anche nei confronti del Sig. MARIO BENCICH.

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione del procedimento disciplinare n. 45/18 anche nei confronti della Sig.ra KLAPTOCZ JOLANTA KRYSTYNA.

Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia

Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia

AVVISO

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione del procedimento disciplinare n. 57/18 anche nei confronti della Sig.ra MARIA COREA.

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione del procedimento disciplinare n. 70/18 anche nei confronti della Sig.ra LARA SEGHEZZI.

Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia

Il Segretario Istruttore avv. Barbara Macchia

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Nepal sulla neve

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Il lupo e la montagna Martedì 4 settembre 2018 – ore 10.30: Nepal arriva in vetta a Punta Zumstein, 4.563 metri s.l.m., la quinta cima più alta di tutte le Alpi, conquistando (molto probabilmente) il Nuovo Record Europeo come quota più alta mai raggiunta da un cane; insieme a lui, a comporre una tanto insolita quanto fantastica cordata alpinistica a sei zampe, c’è il suo amico di una vita Andrea. Nepal è un Cane Lupo Cecoslovacco maschio di 3 anni, in addestramento come cane da soccorso per la ricerca dei dispersi in superficie e Campione di bellezza, il suo compagno di cordata Andrea Scherini è un ingegnere matematico, dipendente di banca, iscritto al Collegio delle Guide Alpine come accompagnatore di media montagna. Ad unirli e legarli in un rapporto di amicizia e fiducia indissolubile ci hanno pensato l’amore per la montagna e la passione per le alte quote che cane e umano hanno scoperto con il tempo di avere in comune. Il primo incontro tra i due è frutto di un caso: da una cucciolata già tutta prenotata in provincia di Genova all’improvviso si libera un maschio; è il più grande dei fratelli, il più calmo ma anche il più mangione. È amore a prima vista. In Valtellina, lontano dal mare, i due iniziano ben presto a frequentare le montagne finché con l’arrivo dell’inverno si scopre subito qual è la

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più grande passione di Nepal: la neve! Nepal cresce, le escursioni in montagna diventano sempre più lunghe ed impegnative finché quest’anno ad Andrea viene l’idea di alzare il livello, provare qualcosa di nuovo, e così decide di puntare in alto, di provare a conquistare un 4.000 con Nepal legato insieme a lui in cordata. Il presupposto fondamentale non è raggiungere la cima a tutti i costi, ma procedere in sicurezza; Andrea è un alpinista, nel suo curriculum ci sono già alcuni quattromila scalati l’anno scorso e sa perfettamente come scegliere un itinerario che possa garantirgli sufficienti margini di sicurezza in modo da riuscire a gestire anche Nepal senza problemi. Per Nepal viene utilizzata una speciale imbracatura in dotazione al Soccorso Alpino del tutto simile ad un imbrago da arrampicata “umano”, adatta sia per le calate con la corda che per le manovre di carico e scarico dall’elicottero tramite verricello. Insieme ai due è sempre presente almeno un’altra persona a volte anche due, in modo da garantire sicurezza anche a lui, cosa che Nepal da solo ovviamente non potrebbe fare. Ad inizio Agosto i due conquistano il Breithorn Occidentale (4.165) e il Breithorn Centrale (4.160); la notizia fa presto il giro dei social e finisce sui maggiori quotidiani nazionali, ma i due non si fermano e ripartono puntando ancora più in alto. Tra il 2 e

il 4 settembre conquistano altri sette 4.000 sul massiccio del Monte Rosa: Punta Giordani (4.046), Piramide Vincent (4.215), Balmenhorn (4.167), Ludwigshohe (4.341), Punta Parrot (4.432), Punta Gnifetti (4.554) e infine Punta Zumstein (4.563). Se chiedete loro se sono soddisfatti di quanto hanno raggiunto vi guarderanno sorridendo e vi diranno che in realtà hanno appena iniziato; prossimi obiettivi della coppia? Per il 2019 stanno cercando di organizzare la non facile salita al Monte Bianco, ma nel cassetto hanno anche altri due sogni: Kilimanjaro e Campo Base del Monte Everest. A.S. Record Europeo oltre i 4000


Il presidente Dino Muto al Convegno di Legambiente a Napoli

Da sx: Il presidente ENCI Dino Muto, il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti e per il comune di Verona il consigliere Laura Bocchi

L’Italia non è più patria dei randagi

Nell’incontro ribadita la volontà di una sinergia per un impegno a favore del cane L’Italia non è più patria dei randagi. I risultati raggiunti inducono ad un cauto ottimismo perché ogni prudenza, dove c’è soltanto volontariato, è d’obbligo. C’è però la conferma di un impegno che anno dopo anno è in aumento. Questo in sintesi il risultato dell’incontro oramai divenuto consuetudine attuale, promosso a Napoli lo scorso ottobre da Legambiente su “Animali in Città”, patrocinato anche da ENCI. L’occasione di un bilancio è stata anche la consegna del premio a “Città e Aziende Sanitarie amiche degli animali”. Il cane infatti costituisce sempre più in Italia una presenza rassicurante per la famiglia. La conferma giunge anche dall’anagrafe canina che registra dal 2013 al 2017 il passaggio da una media nazionale di un cane ogni 8,8 cittadini a uno ogni 6.

All’importante manifestazione ha presenziato anche il presidente ENCI Dino Muto. L’Ente della cinofilia infatti è impegnato da anni in una vasta campagna di promozione e di tutela del cane. Importanti risultati raggiunti a seguito di una risposta pienamente positiva degli allevatori italiani. Una sinergia cominciata all’indomani della presidenza Dino Muto con un primo incontro all’ENCI e proseguita poi con un impegno concreto sul territorio. Anche le associazioni animaliste hanno espresso la convinzione di volersi sedere a un tavolo con ENCI per trovare sinergie utili alla risoluzione del problema del randagismo. L’intervento di Dino Muto ed i successivi colloqui hanno consentito da fare ulteriori passi in avanti verso una collaborazione concreta per quel benessere animale che è diventato un riferimento sempre più importante, come ha detto Dino Muto, per la gente dell’ENCI. R.G.

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Convegno Nazionale Cani d’Assistenza

Una vita nuova Golden, Labrador, Malinois, Pastori Australiani ed altri ancora impegnati a rendere migliore l’esistenza di persone in difficoltà Firenze ci accoglie in un sabato assolato di fine settembre, quasi a rassicuraci di come l’estate ancora non ci voglia lasciare. Si prende la tranvia e si arriva a Scandicci, nel nuovo Auditorium in piazzale della Resistenza, un edificio moderno, bianco e luminoso. La sala è già gremita di persone, giunte da tutta Italia per il primo Workshop Nazionale “Cani d’Assistenza: lo scenario italiano” con il patrocinio del Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali, diretto da Luca Farina medico veterinario, del Ministero della Salute, di Regione Toscana, del Comune di Scandicci e della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi. Obiettivo dichiarato, fare il punto della situazione italiana in merito al settore dei Cani d’Assistenza. Lo scenario è vasto e le Associazioni presenti sul palco si accingono a relazionare progetti, esperienze e ricerche dando vita ad un caleidoscopio di immagini e dati che hanno come protagonisti i cani; diversi sono i compiti che sono chiamati a svolgere e complessi i protocolli

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addestrativi che devono tutelare in primis il loro benessere psicofisico, utilizzando metodi appropriati, esenti da qualsiasi costrizione, che vedono il gioco come fonte di motivazione, ad evitare il più possibile situazioni di stress. Tra i più popolari in Italia, i cani guida per non vedenti e ipovedenti. La Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi vanta una lunga esperienza a partire dal 1929 anche se, attualmente, soddisfare le richieste prevede una lista d’attesa di 2 anni. Si stima che nel nostro Paese a fronte di una popolazione di 50.000 persone non vedenti o ipovedenti ci siano all’incirca 1.000 cani addestrati. Una figura emergente nel panorama dei “service dogs” è il cane per disabili motori in grado di apprendere oltre 70 comandi tra ordini e oggetti; un addestramento complesso che prevede tre principali steps quali la scelta del cucciolo e affidamento in famiglia per la socializzazione e l’educazione di base; il training per l’apprendimento dei comandi e la conoscenza degli

oggetti, ed infine, l’assegnazione alla persona disabile. Un percorso che richiede grande competenza da parte dell’addestratore e la consapevolezza del disabile a voler condividere la propria esistenza con un essere senziente e sensibile. Il Centro di Referenza guarda oltre confine per conoscere organismi istituzionali e associazioni che si occupano di normative, diritti di accessibilità e libera circolazione per disabili e cani ed i livelli degli standard addestrativi in un mondo dove la disabilità è in aumento e la necessità di confrontarsi è divenuta urgente. Mentre scorrono le immagini, sullo schermo si vedono passare molti Labrador e Golden Retriever ma anche altre razze come Segugi, Malinois, Pastori Australiani. Carla Bernasconi, vice presidente Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) pone l’accento sui requisiti indispensabili nella valutazione di questi cani dal punto di vista clinico e comportamentale per garantire il loro benessere e tutelare la sicurezza del loro fu-


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turo compagno umano. Si susseguono a ritmo serrato le presentazioni. Ecco i cani addestrati per riconoscere in anticipo le oscillazioni delle concentrazioni del glucosio nel sangue di persone diabetiche: ipoglicemia ed iperglicemia, con progetti che si concentrano soprattutto sui bambini diabetici. Toccante la testimonianza di una madre che racconta di come la vita del figlio affetto da epilessia sia cambiata con l’arrivo di un Golden Retriever addestrato a segnalare con anticipo l’insorgenza di una crisi. Si prosegue con i cani in grado di assistere persone non udenti e quelli che scovano le molecole indicatori del cancro ai polmoni fiutando un campione di urina. Anche le Università come quella di Padova si affacciano in questo panorama con uno studio pilota che andrà a valutare il grado di stress che un cane può subire durante l’addestramento, mettendo a confronto le varie metodologie, il tutto per evitare danni alla salute dei cani coinvolti, contenere gli scarti ed evitare perdite di risorse. Nel tardo pomeriggio, ci si avvia alla conclusione di questa giornata impegnativa e certamente innovativa dal punto di vista tecnico e scientifico: “una svolta importante, come dice il dr. Farina, nel riconoscimento delle molteplici capacità che il

cane d’assistenza può offrire agli utenti”. Ed alla richiesta, rivolta alla platea, di come avessero ritenuto la giornata odierna la riposta è unanime: “utile”! Il dr. Farina sottolinea come il workshop abbia consentito, a tutti coloro ne avessero fatto richiesta, di esporre le proprie esperienze al fine di raccoglierle nel report conclusivo che verrà reso pubblico e dal quale le istituzioni preposte vorrebbero trarre spunto

per procedere nella revisione delle attuali Linee guida nazionali: in particolare la standardizzazione delle procedure per l’educazione dei cani coinvolti. La dott.ssa Paola Garvin, Responsabile della Scuola Nazionale Cani guida per ciechi, auspica infine la possibilità di rendere l’incontro odierno un appuntamento periodico e di riferimento per la disciplina. Renata Fossati

Da sx: il dr. Luca Farina, la dott.ssa Paola Garvin e per l’USL Centro Toscana il dr. Enrico Loretti

RECENSIONE Alberto Vergara BUOLEDOGUE FRANCESE a cura di Amelia Murante, Edizioni Altea Si tratta di un testo che non cade nell’eccessivo tecnicismo e descrive in modo conciso ma esaustivo le caratteristiche principali della razza, utilizzando un linguaggio fresco e accessibile a tutti, leggero e a tratti divertente, proprio come il Bouledogue Francese. Un libro più che mai adatto a tutti, poiché non comunica tanto attraverso l’uso delle parole, quanto punta dritto al cuore attraverso l’uso delle immagini. La descrizione della razza, infatti, si avvale di un eccellente apporto iconografico. A parlare sono le immagini, ed è dalle immagini che scaturisce non solo l’essenza della razza, ma anche il significato della quotidiana convivenza con uno di questi piccoli accattivanti molossi. Alberto Vergara, amico e Consigliere del Club Cani Compagnia in cui, pervaso da grande passione ed entusiasmo porta continuamente con precisione e dinamicità essenziali cooperazioni, ha traslato in questa opera la profonda conoscenza della razza e la grande esperienza conquistate grazie ad anni di allevamento e di successi. Pietro Paolo Condò

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I Campionati Iridati di Racing

L’Italia entra nella leggenda

Il Campione del Mondo Lionello (PLI)

I Campionati Mondiali di Racing si sono tenuti in Belgio, ad Awans dal 31 agosto al 2 settembre. Una pista in erba realmente superba per le sue condizioni dove hanno corso più di 400 levrieri. Appena arrivati ad Awans, abbiamo potuto constatare la capacità e la competenza degli organizzatori di questo evento. Aree delimitate per le varie Nazioni, un servizio

ristorazione ed una logistica di prima qualità e dopo le visite veterinarie del giovedì, i cani Italiani sono pronti per le corse del venerdì. E già ci sono le prime sorprese per il nostro tricolore, con parecchie femmine di Piccolo Levriero Italiano (PLI) che arrivano a pochi centesimi dalle finali. Alma di Fabrizio Nicolini invece, pur non essendo in forma perfetta, arriva in finale e riesce ad ottenere uno strepitoso 4° posto sul podio! Una emozione davvero grande, per i proprietari e per me, che come Chef D’Equipe, ho l’onore di accompagnare sul podio cani e conduttori con il tricolore in mano! Gli occhi di tutti, dopo le femmine, sono puntati sui maschi; la finale dei PLI si prospetta durissima per i colori italiani, in quanto uno degli avversari è davvero tosto. Nelle due manche precedenti è stato più veloce del nostro Lionello di Angelo Ludovico Anselmi. La tensione sale, ai paddock si estraggono le gabbie di partenza. La pista è libera. I cani vengono messi nelle gabbie. Passa la pezza, con il classico rumore che accelera, si aprono le gabbie e via… la gara inizia ed

è subito magia. Lionello schizza fuori come un missile, sicuro e deciso ed allunga sempre di più sugli avversari, incurante di chi gli sta dietro. E da lì, le falcate di questo immenso Piccolo Levriero Italiano, segnano non solo l’erba di Awans, ma le pagine della storia delle corse: Lionello vince! E il venerdì si chiude con una grandissima festa! Il podio dei Deerhound ci regala la gioia di avere Chiara Finotto e Paolo Gagno premiati con il 4° posto del loro bravissimo Olmo! Vedere la loro gioia, i loro sorrisi e la loro felicità, con questo podio ottenuto e cercato con una preparazione attenta e scrupolosa ti fa sentire orgoglioso di questi proprietari e dei loro cani. Dopo le premiazioni lo Chef deve occuparsi delle visite mediche per i cani che correranno il sabato. Quindi si lascia spazio ai festeggiamenti e ci si prepara per supportare Lena Bjorkman ed i suoi Borzoi. Oltre a seguire le visite di Ariel di Nicolò Cometto e la bravissima Galga Kaity di Nicoletta Coiro. In Casa Italia la squadra fa in modo di supportare nel migliore dei modi i Borzoi di Podio Deerhound

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Borzoi. Podio femmine

Siamo Campioni del Mondo Lena. Purtroppo è da sola e deve trovare dei conduttori capaci di rilassare i cani e di portarli tranquilli al paddock delle partenze, in tempo per la gara. Ci si organizza e l’unione fa la forza così dopo le due manche abbiamo la certezza di aver fatto un ottimo lavoro di squadra. Abbiamo tutta la cucciolata dell’allevatrice Bjorkman presente alle finali. Qui l’orgoglio è tanto, non è da tutti riuscire a portare tutti i cuccioli a correre una finale, tenendo conto che tutti hanno la chance di vincerla! Nei Borzoi femmine abbiamo in finale tre cani. Dal paddock non si ha una visuale

perfetta, ma all’arrivo non ci sono assolutamente dubbi. L’Italia è Campionessa del mondo e mette tre cani nei primi quattro posti! 1° Alma di Lena Bjorkman, 2° Ariel di Nicolò Cometto 4° Anita di Lena Bjorkman. Tocca ai Borzoi Maschi con Amadeus ed Astor di Lena Maria Bjorkman coccolati e vezzeggiati dai loro conduttori temporanei fino al paddock. Partono e corrono, con un bellissimo recupero di Astor. Amadeus al 4° posto ed Astor al 5°. Nella finale dei Galgo abbiamo Kaity che parte molto bene e si difende portando a casa uno strepitoso 4° posto.

Podio Alma PLI

Whippet F Penelope 3° posto

La domenica le gare degli Whippet dimostrano l’alta qualità dei cani in corsa. Nelle femmine stacchiamo un record di pista con Penelope di Andrea Pedron. Ed arriviamo in finale con decisione. L’estrazione delle gabbie ci penalizza, perché Penelope si trova imbottigliata in partenza, è sesta ma recupera con una corsa straordinaria e chiude al 3° posto. Ma il podio riserva un ex-aequo per il primo posto! E di nuovo si torna sul podio a sventolare il tricolore ed a festeggiare con i proprietari. Si chiude così un Mondiale che ci porta in dote un bottino molto ricco. Delle riconferme allevatoriali nei PLI e nei Borzoi. Dei nuovi arrivi in squadra che hanno dimostrato il loro valore in razze meno conosciute come i Deerhound. Ed un ottimo lavoro nelle linee dei Whippet femmine. Dario Tobino Chef D’Equipe Galgo F Kaity 4°posto

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Angel sulla flybox

In Francia la prima Coppa del Mondo Open di Flyball

Fra salti e rincorse

Nei giorni 17-19 agosto scorso si è svolta a Gravelines (nel nord della Francia, vicino a Dunkerque) la prima Coppa del Mondo Open di Flyball (sulla base del regolamento FCI, in vigore dal 1 gennaio 2017. I pochi tornei di flyball disputati in Italia durante l’ultimo anno hanno visto la partecipazione finora di un ristretto gruppo di concorrenti, impegnati a sviluppare e diffondere questa disciplina. L’ ENCI ha dato il suo benestare per la partecipazione di due squadre italiane al primo evento mondiale di flyball. La squadra “Ladri di Palline” era composta (in ordine di partenza) da Gabriella Cenderelli con il Border collie Sam (Shepworld Goodby Yellow Brick Road), Cristina Vignolini con la Border collie Dea (Gingerbell Pazza Idea), Elisa Giorio con la Border collie Amelie (Connie) Gianfranco Giraudi, capitano, con la Border collie Angel (Angel Eyes, allevamento Shepworld) e il box loader Giovanni Schirru. La squadra “Touch and Ball” era composta (in ordine di partenza) da Tiziana Dolce, capitano, con la Border collie Happy (Gingerbell Happy Hour), Jacqueline Siddi con la Labrador retriever Gipsy (Blond Gipsy Queen), Elena Marostica con la Parson Russell Terrier Abby (Viba’s Abigail), Luigi Sgarro con la Border collie Blizzard (Bordercollieranch Blizzard) e la box loader Daniela Perucca. Dopo la prova campo del venerdì 17, il sabato è iniziata la prima fase della competizione. Le 36 squadre provenienti da USA,

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Russia, Belgio, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Olanda e Italia, sono state divise in Gruppi di 6 sulla base dei tempi di percorrenza dichiarati, in modo tale che in ogni gruppo vi erano squadre veloci e altre più lente. In ogni gruppo si è svolto il Round Robin, dove ogni squadra correva contro tutte le altre, a due a due, ed in ogni manche la squadra vincente guadagnava 2 punti. Per ogni gruppo si aveva quindi una classifica in

base ai punti ottenuti, classifica utile per la composizione delle Divisioni per le prove decisive dell’ultimo giorno, basate sulla Doppia Eliminazione: una specie di tabellone per incontri di tennis, dove la squadra che perde non viene eliminata ma ritorna a competere insieme alle altre perdenti, fintanto che non perde una seconda volta e quindi è eliminata. Non tutti i nostri cani purtroppo (e come i nostri anche quelli di altre nazioni) erano

Il flyball, questo sconosciuto Il flyball è una disciplina sportiva nella quale 4 cani in staffetta devono saltare 4 salti bassi, premere sulla pedana che lancia una pallina (flybox) e, con la pallina in bocca, ritornare sugli stessi salti. Il primo cane può attraversare la linea di partenza/arrivo solo dopo il “via” del giudice (oppure quando il semaforo da gara è diventato verde). I cani successivi possono attraversare la linea di partenza/ arrivo solo quando il cane precedente è già uscito, altrimenti commettono errore e devono ripetere il percorso. Data la velocità dei cani che percorrono il tragitto (15,55 metri all’andata e altrettanto al ritorno), normalmente si usa una doppia linea di fotocellule, collegate ad un microprocessore, per controllare l’ingresso e l’uscita dei cani. È una disciplina spettacolare aperta a tutti i cani (di razza o meticci) che, nelle

competizioni sportive (dette Tornei di Flyball), vede impegnate due squadre che si affrontano su due corsie parallele. Naturalmente vince la squadra che completa il percorso nel minor tempo e senza errori. La disciplina è particolarmente indicata per cani che amano riportare la pallina, che amano correre e saltare e per conduttori che amano divertirsi con il proprio cane, come per tutte le altre discipline sportive cinofile. È uno sport che si pratica preferibilmente all’aria aperta, su erba o terra, ma che all’occasione può essere praticato anche al chiuso, purché il fondo non sia duro e scivoloso (ideale è un fondo in gomma liscia, utilizzato ad es. nelle competizioni indoor in Nord America), o su erba sintetica del tipo utilizzato nelle prove di agility al chiuso..


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Le squadre italiane

Due le squadre italiane in rappresentanza dell’ENCI preparati ad affrontare la situazione di gara che si è presentata: competizione al chiuso con due ring affiancati e quindi quattro corsie di gara in contemporanea, con 16 cani che correvano insieme e rumore di fondo a livelli altissimi (per dare un’idea, tutti i bambini avevano le cuffie per proteggere le orecchie). Questo ha portato a moltissimi errori nella squadra Ladri di Palline e alla sconfitta contro squadre più lente, alle quali abbiamo regalato

A che altezza saltano i cani Per la prima volta in un Torneo internazionale è stato applicato il metodo della misura dell’ulna per stabilire, mediante una tabella di conversione, l’altezza dei salti che i cani devono saltare. Trattandosi di una staffetta, tutta la squadra salta all’altezza determinata dal cane più piccolo. La misura della lunghezza dell’ulna è più vantaggiosa rispetto alla misura dell’altezza al garrese, perché indipendente dalla posizione del cane e più facilmente ripetibile, e si può facilmente ottenere mediante semplici dispositivi, anche auto costruiti. I salti sono larghi 60 cm ed hanno un’altezza compresa tra 17,5 e 35 cm, mentre i montanti possono essere di qualunque forma ma di altezza compresa tra 60 e 90 cm. Anche la pedana (flybox) che rilascia meccanicamente la pallina ha forma libera e deve rispettare solamente gli ingombri massimi stabiliti dal regolamento.

punti, e quando finalmente abbiamo rimesso insieme i pezzi abbiamo incontrato le squadre più forti del nostro gruppo contro le quali non avevamo speranze. La squadra Touch and Ball, più lenta, è riuscita a racimolare qualche punto in alcune manche dove non ha commesso errori e l’altra squadra ha sbagliato. Quindi siamo finiti nell’ultima Divisione e, dopo lo scontro diretto ed un ulteriore incontro, siamo stati eliminati, sempre per errori nostri. Ciononostante la squadra Ladri di Palline, nei pochi giri netti, è riuscita a migliorare il record italiano (18,83 secondi) che resisteva dal 2003, con un tempo di percorso di 18,62 secondi. Una piccola soddisfazione per una squadra che aveva le carte in regola per un risultato certamente migliore. Finiti i nostri incontri abbiamo potuto goderci le semifinali e le finali della Divisione Campioni, nella quale c’erano tutte le squadre più forti e, in particolare, la squadra americana Fur Fun, che nelle prove di qualificazione ha stabilito il record del mondo FCI con 15,44 secondi e che ha vinto la Coppa del Mondo. (Esistono squadre canadesi che corrono con tempi inferiori ai 15 secondi, ma seguono un regolamento diverso con salti più bassi di 5 cm). Se andate su internet potete trovare vari filmati di flyball di squadre molto veloci, ma vi assicuro che vedersi sfrecciare dal vivo a tre metri di distanza questi cani che girano in maniera impressionante sulla flybox a velocità molto alte trasmette una carica incredibile e uno stimolo fortissimo a migliorare le prestazioni dei nostri cani. Da questa trasferta, al di là del risultato, abbiamo potuto apprendere molto sotto

l’aspetto tecnico, e vedere che le squadre più forti in Europa (belghe prevalentemente) girano con tempi inferiori a 17 secondi. Del resto in Europa il flyball è praticato in queste nazioni da quasi vent’anni e noi siamo all’inizio. Anche così ci siamo collocati non male come tempi di percorrenza, che per molte squadre si attestavano tra i 18 e 20 secondi. In questa trasferta eravamo il numero minimo di persone necessarie per la competizione (5 per squadra), dovendo correre tra un incontro e l’altro per aiutarci a vicenda. Tutte le altre squadre avevano a disposizione 6 cani da poter far girare, e 10 persone in tutto in campo per aiutare (come previsto dal regolamento). Durante il nostro scontro diretto non avevamo nessuno che potesse aiutare, ed è solo grazie alla gentilezza del presidente della commissione flyball FCI, Edwin Vinken, e dei suoi collaboratori, che ci hanno onorato del loro aiuto, che abbiamo potuto competere con un minimo di tranquillità. Quindi in conclusione una trasferta molto faticosa per noi e per i nostri cani (il viaggio di 1100 km in un solo giorno, sia all’andata che al ritorno) e impegnativa, ma ricca di spunti e stimoli per cercare di arrivare possibilmente alla prossima Coppa del Mondo, tra due anni, con squadre più forti e più preparate tecnicamente. Un ringraziamento particolare al consigliere Gianluca Di Giannantonio che fin dai primi tempi ha sostenuto il flyball ed ha creduto in noi e nella possibilità di sviluppare in ENCI questa bellissima disciplina, ed al nostro sponsor FORZA10, che ci ha messo a disposizione molto materiale ed un contributo economico. Gianfranco Giraudi

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Le abilità dei cani

Le dinamiche dell’apprendimento canino interessano e affascinano sempre più il mondo della ricerca e i risultati dimostrano quanto sia plastico e sensibile il processo cognitivo che permette ai cani di apprendere e quanta rilevanza abbia l’ incidenza delle nostre azioni durante l’addestramento che vanno ad interferire sulla sfera emotiva che regola l’interesse, la motivazione e lo stress. Un recente studio condotto dal Dipartimento di Etologia dell’Università di Budapest diretto da Ádám Miklósi che vede tra i suoi collaboratori l’italiana Claudia Fugazza, ha osservato la capacità di apprendere nuovi compiti tramite l’ osservazione di comportamenti messi in atto da altri cani o da altre persone, in cuccioli di appena 8 settimane. “Fino a questo momento - spiega Fugazza - l’apprendimento sociale era stato studiato solo nei cani adulti, per i quali è ormai nota la capacità di imparare sia dai loro simili che dagli esseri umani. Analizzare lo stesso fenomeno nei cuccioli, però, è molto più interessante, dal momento che apprendere determinate abilità da piccoli è molto più vantaggioso, e meno rischioso, che imparare per prove ed errori”. Durante la ricerca, l’équipe di studiosi ha sottoposto 48 cuccioli di otto settimane a

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due diversi esperimenti di apprendimento. In particolare, ai cani veniva mostrata una scatola contenente del cibo, che andava aperta sollevandone il coperchio, in alcuni casi, o spostandolo lateralmente, in altri. Nel primo esperimento, i cuccioli guardavano un cane adulto (la loro madre oppure un cane sconosciuto) aprire la scatola; nel secondo, i cuccioli osservavano un essere umano sconosciuto compiere la stessa attività. Un gruppo di controllo, infine, osservava un altro cane o un essere umano mangiare accanto alla scatola senza aprirla: “Il gruppo di controllo - continua Fugazza - serviva a escludere che l’eventuale apprendimento dei cuccioli non fosse dovuto all’osservazione ma semplicemente a una strategia di prove ed errori oppure alla cosiddetta facilitazione sociale, ossia al fatto che la presenza di un individuo esterno, a prescindere dalla sua attività, aumenta la curiosità e la velocità di un cucciolo”. Analizzando i filmati degli esperimenti, i ricercatori hanno confermato le proprie ipotesi. Sia i cuccioli che avevano osservato i loro conspecifici che quelli che avevano osservato gli esseri umani imparavano ad aprire la scatola più efficacemente rispetto a quelli del gruppo di controllo, il

che indica, effettivamente, che l’apprendimento sociale è attivo in tenera età e soprattutto che è una dinamica che avviene anche tra specie diverse. L’esperimento ha mostrato, infine, che l’abilità appresa si conserva nel tempo: anche dopo un’ora – un tempo sufficiente a confermare il coinvolgimento della memoria a lungo termine, spiegano gli autori – i cuccioli erano ancora in grado di aprire le scatole. I risultati dello studio potranno essere utili per sviluppare nuovi metodi di addestramento: “Il nostro lavoro, conclude Ádám Miklósi, coautore dell’articolo e direttore del Dipartimento di Etologia, suggerisce che il metodo più semplice e naturale per insegnare ai cani a svolgere un’attività è semplicemente quella di mostrargliela e incoraggiarli.”

UN LUNGA STORIA EVOLUTIVA In un recente studio, ad opera di un team di scienziati europei e israeliani coordinati dal Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica Francese (CNRS), analizzando le sequenze di Dna trasmesso esclusivamente per via materna (Dna mitocondriale) in resti di cani risalenti dal Paleolitico all’Età del Bronzo (studio pubblicato su Biology Letters), ha dimostrato che sin dal Neolitico, più di 9.000 anni fa, il


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cane aveva accompagnato i popoli nelle migrazioni dal Medio Oriente all’Europa dove avvennero molti incroci con i cani già presenti nel Continente europeo, a dimostrazione che già in quel tempo lontanissimo i cani erano parte integrante e fondamentale della vita dei primi coltivatori e allevatori, dando un contributo importante allo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento.

CALARSI NELLA REALTÀ ADDESTRATIVA Gli studi e le ricerche condotte nel mondo per indagare sul processo evolutivo e cognitivo dei cani sono quindi fonte preziosa che da un lato serve per annodare le fila della nostra umana storia e dall’altro creano le basi per modellare, perfezionare ed arricchire i metodi addestrativi in maniera più consapevole e rispettosa. Il mondo dell’addestramento è ricco di migliaia di addetti ai lavori, alcuni di loro con molta esperienza, altri con buona volontà di imparare, altri ancora con troppa

innata in alcuni cuccioli e latente in altri. L’opera di socializzazione è un valore primario nel campo educativo e addestrativo. In alcuni casi, potrà sopperire ad una scarsa confidenza ambientale, anche se nei confronti di soggetti molto timidi, potrebbe non bastare a renderli fiduciosi nei confronti dell’ambiente. Un altro metodo denominato “Do As I Do” (fai come faccio io) è un sistema affascinante che mostra l’abilità di cani adulti di imitare il comportamento messo in atto dell’addestratore Qui, però, è necessario chiarire le dinamiche che portano il cane ad essere in grado di fare quanto richiesto, poiché frutto di una precedente preparazione in termini di educazione e affiatamento con l’addestratore. Il primo fu W. Kohler che attraverso l’Insight (l’intuizione) dimostrò come uno scimpanzé fosse in grado di afferrare una banana posta fuori dalla sua portata, utilizzando un bastone, intuendo quale fosse la relazione tra il bastone ed il frutto: un

l’ipotesi di Harlow l’adozione di strategie spontanee (per, es l’Insight) e la capacità di utilizzare strategie già apprese è indice del livello evolutivo raggiunto dai processi cognitivi di chi apprende. E qui ben si adatta il metodo “Do As I Do”, dove le strategie già apprese sono quelle insegnate dall’uomo. Durante queste ricerche, la motivazione è stata concettualizzata come pulsione e come bisogno, un qualcosa in grado di modificare l’equilibrio dell’organismo. Le sperimentazioni di C. L. Hull e di R. C. Bolles hanno messo in luce l’aspetto della pulsione - motivazione; in particolare Bolles ha categorizzato il termine “aspettativa” come un processo di Apprendimento Cognitivo piuttosto che Associativo. Quindi: “se raggiungo l’uscita, avrò una ricompensa”. Del resto, anche il filosofo contemporaneo Karl Popper (amico di Konrad Lorenz) dedicò un paragrafo del suo libro “Il Futuro è Aperto” (Rusconi – Mondadori) all’intelligenza dei cani. Lo intitolò: “Il cane di Pavlov era molto più abile”. Dice Popper:

Quando la ricerca mostra la via per un addestramento privo di stress approssimazione o presunzione. Conoscenza ed esperienza sono un binomio imprescindibile in ogni professione, tanto più se gli “allievi” sono esseri senzienti e sensibili e, purtroppo per loro, privi di un linguaggio comune al nostro. Il cane apprende in diverse maniere. Lasciando volutamente da parte il metodo coercitivo (vietato anche per Legge) dove il cane “impara” principalmente ad allontanarsi dalla punizione, è condizionato dalla paura e stressato nel corpo e nella mente, metterei in evidenza l’Apprendimento Cognitivo che di per sé contiene anche l’apprendimento Associativo o Sociale. Apprendere in maniera cognitiva, ovvero, concedere al cane di attivare (senza inibizioni da parte dell’uomo) il meccanismo, significa consentirgli di elaborare le informazioni ricevute ed essere in grado di generalizzarle nell’ambiente. Per esempio, se insegno al cane la parola “seduto” senza stressarlo o inibirlo, egli sarà in grado di replicare il comando in qualsiasi ambiente. Al contrario, se il comando sarà associato a situazioni di stress, il cane potrebbe non eseguire o eseguire mostrando incertezza e ansia. Un aspetto determinante nell’addestramento è la confidenza ambientale che è

rapporto cognitivo tra un mezzo ed un fine. Fu poi la volta di E.C. Tolman che osservando l’animale nel labirinto ne dedusse che non era solo una sequenza di movimenti a muoverlo bensì una mappa mentale del labirinto ed una motivazione legata all’aspettativa d’uscita e alla ricompensa. Tolman ipotizzò un “apprendimento latente non osservabile” che si attiva improvvisamente in caso di ricompensa o di necessità. Su questo ultimo aspetto, la “necessita” si potrebbe aprire un confronto in materia di aggressività apparentemente immotivata dei cani contro le persone, messa in relazione all’apprendimento latente non osservabile ipotizzato da Tolman, che personalmente ho descritto sulle pagine di questa rivista col termine di “ripiegamento”, intendendo come il cane sia in grado di accumulare esperienze negative senza dare segni apparenti di disagio per poi esplodere come una mina davanti a situazioni divenute insopportabili, agendo quindi per “necessità”. Altrettanto interessante è “l’Apprendimento ad Apprendere” illustrato da H.F. Harlow che consente l’abbandono di strategie inadeguate in aggiunta a strategie che possono essere spontaneamente adottate da soggetti meglio motivati. Secondo

“Il famoso cane di Pavlov, che si pretende abbia imparato mediante il riflesso condizionato, era - come tutti i cani - attivamente interessato al cibo. Se non lo fosse stato, non avrebbe imparato nulla. In tal modo, ha stabilito una teoria: quando il campanello suona, arriva il cibo. Questa è una teoria, e non un riflesso condizionato”.

CONCLUSIONI I cani posseggono un processo cognitivo molto elaborato in grado di apprendere e di fare astrazioni, dipende in gran parte dall’uomo dargli la possibilità di utilizzarlo. Come per noi umani, l’apprendimento dovrà essere graduale e promosso secondo criteri che tengano conto della confidenza ambientale, dell’età, della razza, del vissuto, dello stato di salute, della motivazione a collaborare con l’uomo, senza pretendere ciò che non può dare o che gli costa troppo stress. Inoltre, sarebbe consigliabile evitare enfatizzazioni sui risultati ottenuti sul campo per scongiurare il fatto che apprendisti addestratori o neofiti si avventurino per sentieri difficilmente percorribili o solo immaginati, perché a farne le spese sarebbe soltanto lui: il cane. Renata Fossati

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E X P O

CACIB TREVISO BEST IN SHOW 1° Terranova EMPEROR CRIXUS NEWFOUNDLAND HILLS NEWFOUNDLAND HILLS di LUCIANA AULICINO 2° West Highland White Terrier BOGÁRHÁZI NEW FASHION di MÓNIKA TÓTH 3° Lagotto Romagnolo ARNOLD DEL PESCHIO VICALE di GIANNI ORLANDI

CACIB TREVISO

P

iù che soddisfatto il direttivo del Gruppo Cinofilo Trevigiano per il bilancio nettamente positivo della 2° Esposizione Internazionale di Treviso, svoltasi l’1 e 2 settembre nella nuova location di Santa Lucia di Piave.

IL WEEK END DEI “NOVECENTO” Uno statuario Terranova vince il Best in Show

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Attribuzione targa ai Cani da Soccorso


E X P O GRUPPO Ê GRUPPO Ë

GRUPPO Ì GRUPPO Í

GRUPPO Î GRUPPO Ï GRUPPO Ð GRUPPO Ñ GRUPPO Ò GRUPPO Ó BIS R. ITALIANE SABATO BIS R. ITALIANE DOMENICA BIS GIOVANI SABATO BIS GIOVANI DOMENICA

RAGGRUPPAMENTI CACIB TREVISO 1° Border Collie JUMPINGRIVER pr. Pierpaolo Cerchione 1° Terranova EMPEROR CRIXUS NEWFOUNDLAND HILLS NEWFOUNDLAND HILLS pr. Luciana Aulicino 1° West Highland White Terrier BOGÁRHÁZI NEW FASHION pr. Monika Toth 1° Bassotto, kaninchen a pelo duro BUDINA GIRL DEL WANHELSING K/D pr. Gabriel Mario Pascarella 1° Spitz nano Pomerania THE EMPIRE POMS LUTHER KING pr. Claudio Masi 1° Segugio italiano p/r BALDO pr. Maurizio Simionato 1° Weimaraner p/c ROYAL WEIM HAPPY TOGETHER pr. Tea Ravnic 1° Lagotto Romagnolo ARNOLD DEL PESCHIO VICALE pr. Gianni Orlandi 1° Barbone media mole, nero DEFINITIVE CHERISH STARMAN-N pr. Nicola Pace 1° Saluki TORYBURCH DEL BORGHINO pr. Leonardo Galliano 1° Segugio italiano p/r BALDO pr. Maurizio Simionato 1° Lagotto Romagnolo ARNOLD DEL PESCHIO VICALE pr. Gianni Orlandi 1° Border Collie LOVE IN YOUR EYES JOLIE pr. Ilenia Cappellari 1° Siberian Husky BLUE LAGOON MISTISSINI SIBERIANS pr. Manlio Battista Pes

La manifestazione è stata ospitata nei padiglioni coperti della Filanda, che nasceva nell’Ottocento come azienda per la lavorazione di canapa e lino, ma che in tempi recenti si è trasformata in un polo fieristico di prim’ordine. Nemmeno il preannunciato maltempo ha scoraggiato gli organizzatori: i ring previsti all’aperto sono stati spostati al coperto, così la manifestazione si è potuta svolgere senza intoppi. Più di 900 i cani iscritti nel weekend, che si è distinto anche per il Raduno del Bouledogue Francese il sabato e per i Raduni domenicali del Cane da Ferma Tedesco a Pelo corto e delle razze del gruppo 6 tutelate dalla Prosegugio. Numerose inoltre le Speciali in programma. Non solo competizione: l’Azienda Speciale Fiere di Santa Lucia di Piave ha consegnato un riconoscimento alle Unità Cinofile da Soccorso “La

BIS Razze Italiane del Sabato 1° Segugio italiano a pelo raso BALDO di Maurizio Simionato 2° Cane da pastore maremmano abruzzese PASTORE TRANSUMANTE OLIVER di Antonio Rossit 3° Bracco italiano, bianco-arancio SILVA DI COL PETROSA di Giovanni Benasso

Marca” per l’impegno costante nel salvare vite umane nei momenti più drammatici della nostra storia recente. A ricevere la targa encomio quattro generazioni di Labrador Nero con gli addestratori Nedo e Mariagrazia. Al Best in Show finale, il giudice ungherese Erdos Laszlo ha posto sul gradino più alto del podio il Terranova “Emperor Crixus Newfoundland Hills Newfoundland Hills”. Barbara Severin

BIS Giovani della Domenica (Giudice Gianni Fulgenzi) 1° Siberian Husky BLUE LAGOON MISTISSINI SIBERIANS di Manlio Battista Pes 2° Bullmastiff BULLET THE BLU SKY di Elisabetta Lionello 3° Flat Coated Retriever DIVINE BY SHINY COAT GRIFFELLA di Patrizia Errera

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E X P O

CACIB SANTA GIUSTA BEST IN SHOW 1° QUATTROMORI THE COMMISSAR Fox Terrier a pelo ruvido di DAVIDE ALBA 2° GIVIN’ME MILION REASON DEL MAUNIK Basenji di CRISTIAN ACCORINTI 3° TERESA NENCIA DELL’ADIGE Spinone italiano, roano-marrone di MARIA GRAZIA POLI

CACIB SANTA GIUSTA

UN FOX TERRIER SUL TRONO Espositori anche dall’estero in una giornata di piena estate

N

ella splendida cornice naturalistica del Parco di Cirras nel Comune di Santa Giusta (OR), si è svolta il 9 settembre scorso l’Esposizione Internazionale Canina organizzata dal Gruppo Cinofilo Oristanese “Sergio Lapi”. Una giuria internazionale coadiuvata dalla Delegata ENCI Giancarla Fava, si è ci-

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mentata, con il proprio autorevole giudizio, alla valutazione di tutti i soggetti presenti all’Expo con molti espositori provenienti dalla Penisola e dall’estero nonostante le note difficoltà della nostra splendida isola per quanto riguarda i trasporti soprattutto

RAGGRUPPAMENTI SANTA GIUSTA 9/9/2018 GRUPPO Ê 1° ROKKITASSUN KISS ME BLACK-G Pastore Belga Groenendael Prop. SARDONE PAOLA GRUPPO Ë 1° NEO DELLA VALLE DI PIETRA Cane Corso Prop. PODDIGHE COSTANTINO GRUPPO Ì 1° QUATTROMORI THE COMMISSAR Fox Terrier p/r Prop. ALBA DAVIDE GRUPPO Í 1° QUINTESSENZA REGINA CORNARO N/C Bassotto nano p/c Prop. CORI SUSANNA GRUPPO Î 1° GIVIN’ME MILION REASON DEL MAUNIK Basenji Prop. ACCORINTI CRISTIAN GRUPPO Ï 1° CHASE DI CASA SCAVIO Beagle Prop. SCAVIO FRANCESCO GRUPPO Ð 1° TERESA NENCIA DELL’ADIGE Spinone italiano r/m Prop. POLI MARIA GRAZIA GRUPPO Ñ 1° OLANDA Labrador Retriever Prop. DALLA BELLA MARCO GRUPPO Ò 1° TELLA-N DEL BACCANO Barbone grande mole Prop. LOCCI VANESSA GRUPPO Ó 1° STEPNYKH ALMAZOV INVICTUS ASTERION Levriero Russo Prop. ASTERO CRISTINA BIS R. ITALIANE 1° TERESA NENCIA DELL’ADIGE Spinone italiano r/m Prop. POLI MARIA GRAZIA


E X P O

BIS GIOVANI 1° SI VIS AMARI AMA Bulldog di ALESSANDRO PUGGIONI 2° FRANCINI’S RUGIADA Cocker Spaniel Inglese rosso di VALENTINA GHIANI 3° EOLO Pointer inglese di NICOLETTA PILLONI

BIS JUNIORES 1° ADAMO OF PIRODDI Golden Retriever di ALESSANDRO PIRODDI 2° TORNADO DI CASA FARCI Cocker americano di MAURIZIO FARCI 3° GIORGIA FRIEND DEI DUE MARI Labrador Retriever di ANTONIO DEDOLA

nel periodo estivo. Espletate tutte le pratiche iniziali inerenti i parametriti di sicurezza che un evento simile prevede grazie alla instancabile opera del Gruppo, la risposta degli espositori e del pubblico è stata superiore alle aspettative. L’Expo come da programma prevedeva al mattino il giudizio di tutti i gruppi rappresentati con le varie Mostre Speciali assegnate: Setter Inglese, Setter Irlandese, Schapendoes, Bovaro delle Fiandre, Australian Cattle Dog, Spinone Italiano, Golden

Retriever, Rottweiler, Labrador Retriever; al pomeriggio il Ring d’onore ed il Best in Show. Durante la mattinata si è svolta anche una dimostrazione pratica delle Unità Cinofile della Polizia di Stato per il servizio antidroga, una dimostrazione delle Unità Cinofile di Soccorso delle Guide Garibaldine della Sardegna, presente inoltre l’Associazione Amatori del Cane Fonnese, razza tipicamente sarda in fase di riconoscimento. Filippo Cadoni

BIS COPPIE 1° WEIMARANER di MARIA ANTONIA DEMURO 2° SPINONE ITALIANO di MARIA GRAZIA POLI 3° DEUTSCHER JAGDTERRIER di NICOLA PISANO

BIS GRUPPI 1° Cane Corso Allevamento della Valle di Pietra 2° Pastore scozzese a pelo lungo Allevamento della Monade 3° Golden Retriever Allevamento Yellowhouse

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E X P O

CACIB LECCO BEST IN SHOW Giudice Kari Jarvinen 1° Kerry Blue Terrier TORUM’S CAIRO FRED di RON RAMSAY 2° Pastore Australiano A MIDSUMMER NIGHT DREAM GJKENNEL’S di ANDREA FERDINANDO MARIA ROTANTI 3° Welsh Springer Spaniel FERNDEL FOOLING AROUND di MICHELE TIANI

CACIB LECCO-BERGAMO

UN KERRY BLUE VINCE DUE VOLTE Duemila cani da 16 nazioni hanno sfilato al Centro ippico Malaspina di Ornago. Un Pastore Australiano bissa il secondo posto del podio

Q

uest’anno, nel weekend del 22/23 Settembre 2018, il Gruppo Cinofilo Bergamasco in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Lecchese ha organizzato la doppia Esposizione Internazionale canina, un appuntamento ormai fisso per tutti i cinofili e, per il secondo anno consecutivo, l’evento si è svolto ad Ornago presso il bellissimo centro Ippico Malaspina. Il bel tempo ha fatto da cornice all’evento e la bellezza del posto, con i suoi luminosi padiglioni coperti, hanno contribuito a far sì

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che il nostro impegno per realizzare una bella manifestazione degna di nota, non fosse stato vano. Un lavoro veramente notevole che ci ha visti impegnati per preparare al meglio il fondo dei paglioni (per coprire la sabbia), ma alla fine il risultato è stato eccellente. Chi ha esposto i cani o chi è venuto anche solo come visitatore, ha potuto gustarsi uno splendido spettacolo. All’interno della tenuta si son potuti ammirare degli stupendi cavalli e scuderie, mentre nei padiglioni la manifestazione si svolgeva in una piacevole atmosfera. Abbiamo riscontrato una grande qualità nei circa 2000 cani provenienti da 16 nazioni , la maggior parte ovviamente Italiani ma

RAGGRUPPAMENTI CACIB LECCO 22/9/18 GRUPPO Ê 1° PASTORE AUSTRALIANO A MIDSUMMER NIGHT DREAM GJKENNEL’S Pr. ROTANTI ANDREA FERDINANDO MARIA GRUPPO Ë 1° ALANO FULVO GREAT SOUL-F DEL PICCOLO JIGO Pr. ALLEVAMENTO DEL PICCOLO JIGO GRUPPO Ì 1° KERRY BLUE TERRIER TORUM’S CAIRO FRED Pr. RAMSAY RON GRUPPO Í 1° BASSOTTO STANDARD p/l EVRAIN EASTER SIAMON Pr. TASSELLI ROBERTO GRUPPO Î 1° AKITA IKUMI GO DI BORDAKITAINU KENSHA & KAMI NO TORI KENSHA Pr. CACCAVARO LUIGI GRUPPO Ï 1° 1 BEAGLE AMMIRABEL FLEA Pr TURBA RICCARDO GRUPPO Ð 1° BRACCO ITALIANO r/m POLCEVERA’S AMOS Pr. TURCI MAURIZIO GRUPPO Ñ 1° WELSH SPINGER SPANIEL FERNDEL FOOLING AROUND Pr. TIANI MICHELE GRUPPO Ò 1° BOLOGNESE TEODORA LA SIGNORA DEI 100 CANI Pr. BERTO ANTONELLA GRUPPO Ó 1° PICCOLO LEVRIERO ITALIANO HERMOSA DEL BARONE RAMPANTE Pr. MUNARI FABIO


E X P O

CACIB BERGAMO BEST IN SHOW Giudice Frank Kane 1° KERRY BLUE TERRIER TORUM’S CAIRO FRED di RON RAMSAY 2° PASTORE AUSTRALIANO A MIDSUMMER NIGHT DREAM GJKENNEL’S di ANDREA FERDINANDO MARIA ROTANTI 3° FLAT COATED RETRIEVER CAMWOOD WHAT ELSE di MARIA ANTICH

erano presenti anche soggetti dalla Svizzera, Germania, Francia, Repubblica Ceka,Gran Bretagna,Finlandia, Austria, USA, Russia, Estonia, Romania, Grecia, Corea, Malta e Lussemburgo. Molti i soggetti e un lungo difficile lavoro da parte degli esperti giudici provenienti , oltre che dall’Italia, anche dall’Inghilterra, Spagna, Danimarca, Finlandia, Sud Africa, Norvegia e Francia, il loro grande lavoro svolto ha fatto si tutto si svolgesse in modo lineare e piacevole, sia per gli espositori che per il pubblico presente. I numerosi complimenti che abbiamo ricevuto per l’ottima riuscita della manifestazione da parte dei giudici, degli espositori e del pubblico ci rende davvero felici, un successo che ci da sempre più la forza e voglia di organizzare consapevoli che solo

RAGGRUPPAMENTI CACIB BERGAMO 23/9/2018 GRUPPO Ê 1° PASTORE AUSTRALIANO A MIDSUMMER NIGHT DREAM GJKENNEL’S Pr. ROTANTI ANDREA FERDINANDO MARIA GRUPPO Ë 1° ALANO FULVO GREAT SOUL-F DEL PICCOLO JIGO Pr ALLEVAMENTO DEL PICCOLO JIGO GRUPPO Ì 1° KERRY BLUE TERRIER TORUM’S CAIRO FRED Pr. TASSELLI ROBERTO GRUPPO Í 1° BASSOTTO STANDARD p/l EVRAIN EASTER SIAMON Pr. GIANNINI DANIELA CAMILLA GRUPPO Î 1° SPITZ NANO HAYDEN LISTEN TO YOUR HEART BY SABINA Pr. CARTURAN SONIA GRUPPO Ï 1° BEAGLE AMMIRABEL FLEA Pr. TURBA RICCARDO GRUPPO Ð 1° SETTER INGLESE GIAGGIOLO DELLA LEONILDA Pr. MALATESTA FRANCO GRUPPO Ñ 1° FLAT COATED RETRIEVER CAMWOOD WHAT ELSE Pr. ANTICH MARIA GRUPPO Ò 1° BICHON A POIL FRISEE DIAMELLA PACKAGE OF JOY Pr. MELEGARI GIOVANNI GRUPPO Ó 1° WHIPPET ABSOLUTE MANN THINK OUTSIDE THE BUN Pr. TERRUZZI LUIGI

la qualità viene premiata. Alla fine di tutto vogliamo ringraziare chi insieme a noi ha fatto si che questo weekend sia stato di rilevante qualità: Silvia Tortora, Delegata ENCI per la preziosa collaborazione e per la grande professionalità dimostrata nel risolvere i piccoli problemi che in una manifestazione come questa non mancano; i commissari di Ring, gli i amici di Lecco per la loro preziosa collaborazione e per aver organizzato un emozionante incontro tra i nostri amici a quattro zampe e i ragazzi di “EMEDEA la Nostra Famiglia”, presente sabato pomeriggio, l’amico Alfonso Montefusco con il suo gruppo delle Guide Cinofile per il bel lavoro svolto con il pubblico.

SUPER BEST IN SHOW KERRY BLUE TERRIER TORUM’S CAIRO FRED di RON RAMSAY

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E X P O

CACIB LECCO BIS GRUPPI 1° ALANO FULVO dell’Allevamento del Piccolo Jigo 2° FLAT COATED RETRIEVER dell’Allevamento Diamante Blu 3° CARLINO dell’Allevamento Gio.Do.Gio

CACIB LECCO BIS GIOVANI 1° Pechinese NIMAHRY’S ROMEO OF LIVANDA di PAOLO PRANDI 2° Bovaro del Bernese WALK OF LIFE D’ISOLAGERRE di FABRIZIO TURCHETTI 3° Maltese MISSIS WHITE PABLO PICASSO di BARBARA VEZZANI

Un sentito ringraziamento a tutto lo staff del centro Malaspina per la loro disponibilità, ad Adriana Foti proprietaria della struttura nonché anche grande appassionata cinofila, all’instancabile Andrea Latorraca direttore generale delle scuderie sempre presente per risolvere anche il minimo problema. Un sentito ringraziamento da parte nostra alla Delegazione ENCI di Monza per la gentile concessione. Sergio Scarpellini CACIB BERGAMO BIS VETERANI 1° MARINA Z BANCIARNI Cane da Pastore Bergamasco di MARIA ADELE EMY MARIANI CARNELLI 2° GOLDEN ROSE KING F RING’S American Staffordshire Terrier di STELLA NICOLE FORNASINI 3° THE WAVES’ SONS NEWFONDLANDS KNICKERBOCKERS Terranova di ELISA CORNA

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CACIB LECCO BIS RAZZE ITALIANE 1° Cane da Pastore Bergamasco IRIS DEI LUPERCALI di MARIA ADELE EMY MARIANI CARNELLI 2° Lagotto Romagnolo ARNOLD DEL PESCHIO VICALE di GIANNI ORLANDI 3° Cane Corso Italiano QUERCIA DEI MOLOSSI D’EBURON di KATJA CHTUKA


E X P O CACIB BERGAMO BIS RAZZE ITALIANE 1° BRACCO ITALIANO POLCEVERA’S AMOS di MAURIZIO TURCI 2° MALTESE MISSIS WHITE PABLO PICASSO di BARBARA VEZZANI 3° LAGOTTO ROMAGNOLO ARNOLD DEL PESCHIO VICALE di GIANNI ORLANDI

CACIB BERGAMO BIS COPPIE 1° EPAGNEUL NANO CONTINENTALE di BARBARA MASCHERPA 2° BORDER COLLIE di LORIS BARBIERATO 3° CURLY COATED RETRIEVER di PATRIZIA ERRERA

CACIN BERGAMO BIS GIOVANI 1° PECHINESE FURRYBLISS TOPAZ di GABRIELE ALFIERI 2° BEAGLE AMMIRABEL FLEA di RICCARDO TURBA 3° WHIPPET ABSOLUTE MANN THINK OUTSIDE THE BUN di LUIGI TERRUZZI

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ANNI SESSANTA, COME ERAVAMO

Il fascino dei cani con i baffi Basta una sola incomprensione a rendere vane decine di intese. Il dibattito sulla validità delle razze estere non accenna a diminuire complici anche numerosi equivoci e confermano che peggio di un’incomprensione c’è solo un’incomprensione non chiarita. E ad evitare che accada ci prova Enrico Faja, agli esordi come giudice e già allevatore di esperienza. Con uno scritto lucido cerca di dissipare i molti equivoci che compaiono sulle riviste venatorie riguardo a Drahthaar, Griffone Korthals e Spinone italiano. I caratteri di lunghezza e larghezza sono uguali nelle tre razze e cioé: la lunghezza deve raggiungere i 4/10 dell’altezza al garrese - la larghezza non deve superare la metà della lunghezza totale della testa. Nel nostro spinone e nel drahthaar il profilo superiore della testa è sempre cirtoide, offre cioè la divergenza netta delle linee superiori cranio-facciali, nel griffone korthals invece il comportamento degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso tende al parallelismo o quanto meno ad una divergenza quasi impercettibile. Conseguentemente nello spinone e nel drahthaar il salto frontale è meno marcato che nel griffone korthals. Differenza notevole si nota alla regione craniana. Nello spinone il cranio è a forma di tetto o

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schiena di asino in quanto le pareti laterali dello stesso sono dolcemente inclinate e poco convesse, con cresta interparietale molto pronunciata. Le ossa parietali del drahthaar e del griffone korthals sono, al contrario, molto più arrotondate sì da formare un cranio più arrotondato e largo di quello dello spinone e decisamente con minor sviluppo di cresta interparietale, quindi con sutura metopica più marcata. Da notare poi che, visto superiormente e nella sua parte aborale o posteriore il cranio del griffone korthals è più piatto di quello del drahthaar. Nei tre cani che stiamo esaminando il muso tende sempre alla quadratura ma nel griffone korthals si nota un più spiccato parallelismo delle facce laterali del muso, tanto che tutta la testa di quest’ultimo dà l’idea del parallelepipedo rettangolare. Lo spinone d’altra parte presenta una maggiore altezza del muso rispetto al drahthaar ed al griffone korthals dovuta al più grande sviluppo labiale. L’orecchio ha caratteristiche inconfondibili: nel drahthaar è moderatamente lungo, con inserzione non troppo larga e leggermente al disopra della linea dell’arcata zigomatica, aderente alla guancia, mai ac-

cartocciato, piuttosto arrotondato all’apice e spostato in avanti, ricoperto di pelo corto che può essere mescolato con pelo più lungo verso l’estremità, senza’ stira mento deve raggiungere la commessura labiale; nel griffone korthals ha press’a poco la forma di quello del pointer cioè quasi triangolare, piatto, aderente alla guancia, non oltrepassante la linea della gola, la sua base è piuttosto larga e si inserisce sulla linea dell’arcata zigomatica, leggermente arrotondata all’apice, ricoperto di pelo corto ma mescolato con pelo più lungo verso la punta; nello spinone italiano la forma tende al triangolare, in lunghezza sorpassa la linea della gola, ma non più di cinque centimetri, non è piatto e presenta una voluta intensa, il margine anteriore é però sempre aderente alla guancia, la sua inserzione è piuttosto stretta, ha scarso potere di erettilità ed è ricoperto di pelo corto frammezzato di peluria più fitta ai margini. Occhio tondeggiante nelle tre razze, ma la rima palpebrale tende maggiormente al tondo nel griffone korthals e nello spinone in quanto l’asse che congiunge l’angolo interno dell’occhio trovasi quasi sull’orizzontale. Quest’ultima caratteristica è più spiccata nel griffone korthals avendo gli occhi in posizione sub-frontale. L’iride è per tutte e tre i cani di color ambrato o bruno va da sé che nello spinone bianco e bianco arancio l’iride è sempre ambrata. Alla regione della gola lo spinone presenta, pur avendo sobrietà di pelle, una leggera giogaia che però deve lasciare ben netta la gola stessa. Questa giogaia è proscritta nelle altre due razze. Pelle, pelo e mantello. La pelle dello spinone è spessa, abbondante ma aderente


i nostri

Cani

Anno 64 num. 10 novembre 2018

Le tre razze presentano guarniture di pelo, che può essere anche meno duro di quello del corpo, alle arcate sopracciliari (difese) - mai tanto lunghe da ricoprire gli occhi ed alle labbra a mo’ di baffi e barba. Queste guarniture conferiscono ai cani una espressione rustica e si differenziano, se differenza vi può essere, nel loro aspetto. Nel drahthaar abbiamo baffi meno cadenti che nel griffon korthals e sopraccigli con peli che tendono verso l’alto. Nel griffone korthals barba e baffi sono quasi sempre più abbondanti, i peli di quest’ultimo sono cadenti così come i peli delle difese sono prominenti quasi a formare una specie di tettoia. Nello spinone barba e baffi ricoprono la regione delle guance e gli conferiscono una espressione di «burbero bonario ». I mantelli ammessi sono: Ultima constatazione di una certa importanza, è che il drahthaar, visto a trenta quaranta passi, deve avere i profili e l’aspetto di un kurzhaar con i baffi, così

Ci sono razze che si somigliano ma è sufficiente un pò di attenzione perché ciascuna manifesti la sua individualità. Enrico Faja, con un testo esplicativo, spiega diversità e caratteristiche peculiari. coriacea e, come abbiamo già accennato, forma due pliche alla gola (giogaia). La pelle del drahthaar e del korthals è sottile, fine e ben aderente al corpo in ogni sua regione. Il pelo è l’elemento che in passato ha suscitato i più svariati commenti e le più accese polemiche. Allevatori ed amatori hanno scritto e argomentato nel tentativo di dimostrare che la loro razza vantava la maggior durezza di pelo. Che l’aggettivo «duro» si presti al comparativo di maggioranza e di minoranza è cosa certa, eppertanto ci sarà il più o meno duro, ma, evidentemente, trattasi di individuo più che di razza. Non è raro infatti vedere soggetti delle tre razze il cui pelo varia in quanto a durezza anche fra individui della stessa famiglia. Sarà bene rifarsi agli standards. Drahthaar: «pelo duro, simile a filo metallico con sottopelo molto fitto». Griffone korthals: «pelo duro, grossolano, ricordante al tatto le setole del cinghiale, sotto questo pelo di copertura regna un sottopelo fine e fitto (duvet)». Spinone italiano: «pelo duro, fitto, leggermente increspato, che può essere frammezzato da altro pelo più corto in via di

muta o da peluria. Per le tre razze il pelo è quindi «duro»: semilungo ruvido e rigido al tatto, aderente al corpo, setoloso nella tessitura, increspato e lungo da 4 a 6 centimetri.

come affermano gli esperti cinotecnici tedeschi. (Da “Gente dell’ENCI”. Una storia che ha fatto la storia) Rodolfo Grassi - Abele Barbati

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il Mezzano all’alba

Il Mezzano non mente mai

I Continentali stregati dal Mezzano...

In una giornata che pareva scordarsi di una rovente estate, laggiù tra le ultime stoppie, sotto nuvole minacciose e respirando già l’imminente profumo dell’autunno, abbiamo chiuso questa lunga stagione di prove 2018. Ci siamo salutati come ogni anno con un misto di gratitudine e di malinconia, con quella nostalgia che ti prende quando ti allontani da vecchi amici. Chi è stregato dal Mezzano potrebbe riempire mille pagine spiegandone l’essenza, chi dice di odiarlo dovrebbe almeno cercare di argomentare invece di trincerarsi dietro il solito psicodramma dei fossi da saltare. Io amo questa terra oltre ogni misura, oltre ogni barriera ed oltre ogni timore; e se mi dicono che questo sentimento è qualcosa di eccessivo, contenibile o incomprensibile, tratto chi lo afferma come il più misero e meno attendibile dei testimoni. Voi che ci non siete mai stati, o non tornate più o non siete all’altezza: tacete. Parlate di cose che sapete, di luoghi che preferite, di persone che conoscete, non vi confondete con un mondo malato che mette in risalto il niente. Qui dove l’alba si fonde con l’anima ogni angolo racconta una storia, ce ne sono alcuni più eloquenti di altri, che custodiscono ricordi, incarnano una fede, sono memoria di un passato di cui si favoleggia. Ma noi vogliamo rivelare di un presente

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Bracco Italiano Bajron di Massimo Scevi, condotto da Fabio Angelini


i nostri

Cani

Anno 64 num. 10 novembre 2018

le forze per continuare ma si spreme il cuore nel tentativo di trovarne ancora, senza arrendersi. Eppure, nonostante gli illustri assenti, abbiamo sfiorato le mille iscrizioni. I privati o semi-privati non temono di cimentarsi qui, non amano le scorciatoie, il chiasso, la confusione o i comizi. Si tappano le orecchie, misurano le loro capacità e non si scordano le emozioni. Abbiamo visto con piacere volti nuovi e razze finora poco rappresentate; alcuni arrivano acerbi, vulnerabili e impreparati agli esami di questa università, altri stanno maturando con coraggio e serietà, un passo alla volta, ottenendo anche lusinghieri riconoscimenti. Il Mezzano ha molti segreti ma non mente mai, smaschera subito chi crede di essere andato a fare una scampagnata senza rispetto, è invece generoso con chi ci mette impegno e onestà. È questa la sua forza che non si spiegano, che invano indagano, che molti non gli perdonano.

Gruppo di Vizsla al Trofeo del Mezzano

... luogo infinito e magico concreto, pragmatico, che non lascia niente all’immaginazione e che è controproducente e anacronistico sottovalutare. L’abbiamo scritto tutti tante volte, non è più il tempo fiero delle starne e non abbiamo idea di come proceda un certo progetto di cui si parla da anni. Ci accontentiamo di tantissime quaglie e di una moltitudine di fagiani che sciamano con le ultime covate; sono formidabili avversari, dopo due mesi di prove e allenamenti sono smaliziati e “cattivi” anche per i cani esperti, quelli che hanno cacciato davvero e devono far ricorso a tutto il loro mestiere. Sono inoltre banco di prova eccezionale per formare cani giovani che hanno mentalità e doti superiori. Selvatico da noi vuol dire proprio SELVATICO, dovrebbe essere considerato come il bene più prezioso, non alla stregua di poveri uccelli spennacchiati strappati alle voliere e disseminati qua e là. L’occhio del cacciatore, a maggior ragione dell’esperto conduttore, dovrebbe distinguere immediatamente il vero dal surrogato, per il comportamento, per il volo, per le reazioni dei cani. Dal nostro punto di vista le prove sono una cosa seria se i presupposti sono seri, a cominciare dalla selvaggina. A parte i pochi, soliti, devoti fedelissimi, quelli che ormai fanno parte della nostra famiglia cinofila, quelli che amano le sfide

e la verità mettendosi in gioco con enormi sacrifici, gli altri professionisti sono stati come sempre latitanti. Qualche incursione veloce, poi sono ripartiti per sentieri più comodi. Ma finché i proprietari dei cani che conducono avranno fretta e smanie collezioniste, sarà impossibile far loro comprendere il prestigio di un “misero” Eccellente fatto qui, guadagnato con tanta fatica, anche quando sembra di non avere

Non c’è cronaca di prove dove non si esalti la perfetta organizzazione, i terreni straordinari, la selvaggina abbondante e ben distribuita. Quando da noi lo hanno testimoniato giudici e concorrenti ne siamo stati giustamente orgogliosi, ma dobbiamo ammettere che quest’anno abbiamo dovuto affrontare alcune criticità. Sembra impossibile, con migliaia e mi-

Fra ricordi ed attualità Anche ad occhi aperti mi riesce facile ricordare gli anni d’oro del Mezzano, gli anni dove la primavera viveva il suo massimo splendore sulle starne, correndo le massime note. Chi ha praticato la cinofilia negli anni 70 ne ha sicuramente indelebile ricordo. In quelle terre sottratte al palude, per anni le starne ci hanno concesso di allenare i nostri cani e di effettuare manifestazioni cinotecniche di alto livello, dalla Coppa Europa ai Derby nel 1976. Il Cav.Consonni, col suo gruppo fu il grande animatore delle prove nel Mezzano, e Nandino uno dei punti di riferimento per tutti!!. Era un punto di incontro di livello internazionale, un vanto della cinofilia italiana. Poi il mondo cambia, ed il declino è inesorabile tanto che cessa ogni attività. Poi con l’impegno e la lungimiranza riemerge nell’estate con prove di caccia, ed il successo è in crescendo. Ma per tutto ciò lascio la parola a Valeria che ne racconta il vissuto con grande passione. Giancarlo Passini

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Il consigliere ENCI Giancarlo Passini premia il 1° Classificato Epagneul Breton e il podio degli inglesi

gliaia di ettari di terreni a disposizione, che si possa avere il problema di reperire zone sufficienti. Ma noi non ci accontentiamo di far correre i cani dove capita, è un punto d’onore mettere tutti i conduttori nelle condizioni ideali perché non siano disturbati dalle macchine agricole, prima per i raccolti poi per l’aratura. Questo è il mo-

Trofeo Mezzano 2018 CONTINENTALI ITALIANI 1° Bajron, BI Cond. Angelini Fabio Punti 121 2° Luchino di Cascina Croce, BI Cond. Angelini Fabio Punti 75 3° Tuono, BI Cond. Scevi Massimo Punti 68 CONTINENTALI ESTERI 1° Caput Altum Vazis, K Cond. Marcassa Paolo Punti 57 2° Falena, EB Cond. Armaroli Augusto Punti 46 3° Caput Altum Kingo, K Cond. Biolcati Massimo, Punti 42 INGLESI 1° Mutinensis Jason, Pt Cond. Occhi Olivo Punti 42 2° Ciano del Volano, SI Cond. Mainardi Giuliano Punti 25 3° Blu dei Fulmini, Pt. Cond. Fenati Fulvio Punti 17 TROFEO EPAGNEUL BRETON FEMMINA 1° Falena, Cond. Armaroli Augusto Punti 46 TROFEO EPAGNEUL BRETON MASCHIO 1° Alì di S. Mamiliano, Cond. Venturini Giuseppe Punti 37

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tivo per cui abbiamo dovuto accorciare la stagione di una settimana. Un altro problema riguardava il reperire sufficienti giudici mentre aumentavano le iscrizioni in modo imprevisto anche se graditissimo. Si sono avvicendati 32 giudici, ma non bastavano; il prossimo anno faremo tesoro di questa esperienza, augurandoci di non dover più rifiutare qualche concorrente, cosa sempre spiacevole e per noi inusuale. Una riflessione seria andrebbe dedicata alle persone che si prodigano a titolo assolutamente gratuito per far funzionare un’organizzazione così complessa e prolungata. Non si tratta solo di occuparsi della segreteria o di accompagnare i giudici, anche se si può facilmente immaginare cosa significa gestire con puntualità e in grande armonia un totale di 81 batterie! Come abbiamo cercato di spiegare in varie occasioni, i veterani del Gruppo Cinofilo Ferrarese seguono il nostro territorio tutto l’anno, mantengono i contatti e i buoni rapporti con gli agricoltori e l’amministrazione, controllano i nocivi, scelgono giorno per giorno le zone più idonee. È chiaro che qui non servono aiutanti occasionali e sprovveduti. Continuare ad impegnarsi tanto richiede un’incredibile dedizione, un po’ di follia, ma soprattutto un’immensa fiducia nella nostra irriducibile squadra di collaboratori espertissimi. È grazie a loro che il Mezzano è rinato, siamo stati sul punto di cadere e non siamo caduti. Andiamo avanti con determinazione per la nostra strada anche se a volte ci sentiamo trascurati da qualcuno, ma siamo assolutamente convinti che ritrovarsi in mezzo a

cose nocive, per caso, è sfortuna; restarci, per scelta o rassegnazione, è responsabilità. Una preoccupazione che qualche volta ci angoscia è la mancanza di ricambio, lo scarso numero di giovani che possano un giorno raccogliere il testimone e prendersi cura del Mezzano come abbiamo fatto noi per tanti anni. La fiducia viene da questo luogo infinito e magico che ci fa sperare vicine e raggiungibili cose che sembrano lontane e oscure. Non vogliamo che solo l’anima di tanti grandi cani e grandi uomini, che qui hanno scritto una leggendaria pagina di cinofilia, rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta volavano le starne. Valeria Merighi I primi tre classificati dei Continentali


C Trofei con Gruppo dei premiati dei due Anno 64 num. 10 giudici, organizzatori e ospiti d’onore i nostri

Trofeo del Passatore

ani

novembre 2018

Quella bella dozzina Il Passatore ha fatto dodici. Le prove estive romagnole di caccia pratica per cani da ferma si sono svolte sui terreni di Piandispino e del Mezzano. Le premiazioni alla presenza del presidente Dino Muto Una volta fare dodici alla schedina del totocalcio era un bel risultato. Risultato che non è mancato nemmeno all’organizzazione del tradizionale trofeo romagnolo, celebrato nella brillante serata del 2 settembre presso l’Hotel Globus di Forlì con la partecipazione del presidente dell’ENCI, Dino Muto, e del consigliere nazionale Giancarlo Passini. L’organizzazione (Gruppo Cinofilo Forlivese - Gruppo Cinofilo Ravennate Gruppo Cinofilo Ferrarese - Circolo Ci­ nofilo Bolognese - Club Cinofilo Cesenate - Federazione Italiana della Caccia, Sez. di Forlì e Bologna - Pointer Club d’Italia Società Italiana Setter) ha dovuto quest’anno fare i conti con la temporanea mancanza del terreno di Castel S. Pietro, riversando il peso maggiore della manifestazione su Piandispino. Le ultime due prove si sono invece svolte come di consueto sui terreni del Mezzano. I cani hanno invece dovuto fare i conti con il clima estivo, che induce soprattutto i fagiani ad essere più elusivi del solito, tenendosi più al bosco che al campo. Protagoniste fra i selvatici sono state invece le starne di Piandispino, che hanno offerto piacevoli incontri, avvalorando quanto si sta facendo sulla zona dal 2014 per il reinserimento della specie. Quanto alla partecipazione, lo zoccolo duro è stato rappresentato dai continentali presenti in buon numero e con livelli di

preparazione e qualità degni di nota. Molto più scarsi gli inglesi, fra i quali va comunque sottolineata la buona presenza dei Pointer, costante “zoccolo duro” di categoria della manifestazione. In sordina i setter, per motivi che non sapremmo qui spiegare. Da segnalare l’interesse a questo trofeo da parte di numerosi concorrenti extra-Romagna, che presentano soggetti preparati e di qualità. Nei continentali italiani grande successo di Angelini sia per il numero di qualifiche che per la classifica finale, seguito a ruota da Scevi. Molto applaudito il discorso di saluto del presidente Dino Muto durante la serata di premiazione. Muto ha sottolineato come la Romagna sia detentrice di gran parte della storia della cinofilia italiana. Oggi la cinofilia nazionale coinvolge tutte le famiglie che ricevono i 270.000 cuccioli che nascono annualmente, ed è necessario capire bene il valore sociale del fenomeno. Nel corso della serata sono stati conferiti i premi d’onore della caveja romagnola, per meriti cinofili, al dressuer Rudy Lombardi e al consigliere nazionale dell’ENCI ed esperto giudice Giancarlo Passini. Nell’occasione, come ormai consueto, si è tenuta anche la premiazione del Trofeo Romagna, circuito romagnolo di prove attitudinali su quaglie giunto alla 29.ma edizione, che registra costantemente una partecipazione molto elevata. Applausi per l’ultraottantenne Natale Lacchini, secondo

in classifica, ancora saldamente sulla breccia con i suoi “della Chiusa”. Roberto Aguzzoni

TROFEO DEL PASSATORE Classifica Finale Setter 1 Sorbellis Quento cond. Sorbelli Agostino 2 Mina cond. De Santis 3 Sorbelli’s Spirit cond. Sorbelli Agostino Classifica Finale Pointer 1 Mutinensis Nero cond. Tebaldi 2 Zico della Rocca Sforza cond. Gamberini 3 Caelum Diomira cond. Bernabè Classifica Finale Continentali 1 Simba EB cond. Setti 2 Lot EB cond. Venturelli 3 Falena EB cond. Armaroli Classifica Finale Continentali Italiani 1 Lara di Cappella Reale cond. Angelini 2 Luchino di Cascina Croce cond. Angelini 3 Lupo di Cappella Reale cond. Angelini TROFEO ROMAGNA Continentali 1 Dusca K cond. Cova 2 Artù della Chiusa K cond. Lacchini 3 Ninette de Valois EB cond. Occhi Inglesi 1 Back dei Laderchi SI cond. Strocchi 2 Festival del Sole SI cond. Strocchi 3 Bond SI cond. Venturini Giovani Inglesi Akerensis Irene PT cond. Landi

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Il fascino suggestivo e fuori tempo delle prove ad alta quota

TROFEO SALADINI PILASTRI E TROFEO ENCI DI MONTAGNA. VINCITORE DESIANENSIS ASTRO, allevatore Lidio Riva, proprietario e conduttore Alessandro Pederiva

La montagna e i suoi campioni

Prove di montagna… la cinofilia ci guadagna Non è solo un vecchio slogan anni 80, ma una grande verità. Le prove specialistiche su selvaggina di montagna evidenziano tre aspetti che le rendono non solo uniche, ma anche fondamentali per la nostra cinofilia. Dal punto di vista tecnico -e mi sembra giusto mettere questo aspetto davanti a tutti- sono prove su selvaggina “indubitabile” che si svolgono su terreni in grado di evidenziare aspetti quali la morfologia, lo stile, il fondo, il rendimento e la mentalità. Elementi che non è possibile valutare in tutte le prove, per lo meno non in condizioni dure, come la montagna propone. Non è un caso che tra i soggetti migliori si trovino tanti figli di grandi trialer (il vinci-

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tore di quest’anno è un figlio di Bobet di Loro Piceno, la vincitrice figlia del grande Kapò…). Vi è poi un aspetto “naturalistico” perché la fatica cui tutti sono sottoposti per seguire -a vario titolo- le prove di montagna, fa si che la natura sia vissuta, apprezzata e interiorizzata in maniera molto più profonda. Ci sono paesaggi e situazioni a cui è oggettivamente impossibile restare indifferenti, ci sono momenti di autentica intimità tra la natura che ci circonda e la nostra anima, che goderseli è un bene prezioso. Queste prove comunque non sono per tutti, la fatica è tale che in montagna ci viene solo chi ama i monti, chi li conosce (c’è un fattore di rischio anche molto elevato, va evidenziato), e chi ha un buon cane (con tutta la fatica che si fa, avere il

dubbio di aver tralasciato dei selvatici non fa dormire sonni sereni). Il terzo aspetto è quello aggregativo, che riesce ad essere più forte di quello agonistico e competitivo, che spesso guasta l’ambiente della cinofilia “di pianura”. Qui l’immagine più ricorrente -e la situazione più squisitamente normale- è quella di un concorrente che porta i cani di un “avversario”, oppure le nottate in stanze condivise e i viaggi tutti insieme. La cinofilia di montagna è tutto questo e riesce davvero a mostrare il lato bello di questa passione, con cui ognuno contribuisce alla zootecnia. La cinofilia specialistica negli ultimi anni è cresciuta molto -complici le mutate condizioni ambientali e anche quelle economiche, tutt’altro che da sottovalutare- e


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Cani

Anno 64 num. 10 novembre 2018

Rea di Monte Guglielmo, proprietario e conduttore Carlo Pagliari. Miglior Femmina al Trofeo Saladini Pilastri

TROFEO CICERI Mauro Gianesini con la vincitrice Harriette del Monte Salubio

Ogni anno si rinnovano gli appuntamenti per gli appassionati. I “Trofei” che continuano a fare la storia di una cinofilia egregia

grazie all’impegno di ENCI, alla crescita numerica è corrisposta una crescita qualitativa: le prove di montagna hanno davvero cambiato i cani da caccia, che oggi sono dei soggetti interessanti, non più solo venatoriamente, ma anche stilisticamente. Un percorso che ENCI ha favorito organizzando trofei e prove sempre saggiamente gestiti, dove alla serietà degli organizzatori corrispondesse quella delle giurie. Sulla scia del più blasonato Trofeo Saladini Pilastri, giunto quest’anno alla sua 33° edizione, sono così nati il Trofeo Ciceri, rivolto alle razze continentali, il Trofeo ENCI di Montagna (che si svolge in zona Alpi in concomitanza al Saladini) e il Trofeo Alectoris Graeca, che invece si svolge prettamente su coturnici sugli Appennini del Centro.

TROFEO SALADINI PILASTRI Quest’anno è stata un’edizione splendida: le organizzazioni sono davvero sempre più rodate e capaci di evidenziare il lato tecnico dell’evento. Quest’anno poi, che al diminuire dei galli forcelli è corrisposto l’aumento delle coturnici, in moltissimi casi le prove si sono svolte su pendii puliti dove l’azione era pienamente visibile. I cani da montagna su questi terreni hanno mostrato il loro lato eroico con estrema naturalezza, li abbiamo seguiti con lo sguardo andarsi a prendere dei selvatici appena sotto la vetta mostrando mestiere,

resistenza e una buona meccanica di galoppo. In 33 anni di Saladini il cane da montagna ha cambiato volto e, se quasi sempre si tratta di Setter, qualche buon Pointer emerge anche qui. Quattordici località alpine hanno segnato le tappe di questo storico circuito, che si caratterizza per essere prettamente alpino, e snodarsi da est a ovest, e ritorno. Qualcuno sul contachilometri dice di aver passato gli 8000, questa la distanza percorsa in 30 giorni per partecipare alla maggior parte delle prove. L’inizio è il 15 agosto nel versante elvetico delle Alpi, nel cantone Vallese, sull’alpeggio de La Mandelon, unica tappa estera che dona l’internazionalità al trofeo. Poi si passa rapidamente a est con la tappa trentina di Brentonico (Circolo Cinofilo Roveretano). Il 21 agosto è la volta della tappa comasca sul Monte Giovo e il 22 di quella di Aosta. Il 25 agosto si soffre sul Visentin (in provincia di Belluno) mentre il 28 è la volta della tappa del Gruppo Cinofilo di Sanremo, che organizza a Imperia, vista mare. La carovana torna poi a Est per la tripletta del Gruppo Cinofilo Trevigiano che apre le porte della riserva alpina di Vigo di Cadore, ed è invece ospite a Vittorio Veneto dove la Federcaccia organizza un’altra prova sul Visentin. Poi Paularo e Paderno del Grappa prima di andare a toccare con mano il cuore della

cinofilia di montagna: Bergamo dove il Gruppo Cinofilo quest’anno celebra il 49° anno di prove su selvaggina di montagna e si prepara alla grande festa dei 50. Insieme a Brescia, Bergamo è senz’altro il cuore pulsante di questa cinofilia. Difficile parlare di tappe migliori, perché ognuna ha qualcosa di speciale e spesso è l’organizzazione, l’accoglienza, insieme alla presenza di selvaggina, a far la differenza. Il 14 settembre si è inserita a calendario lo scorso anno, ma sembra lì da sempre, la tappa del Gruppo Cinofilo Novarese e Sesia che nella provincia di VerbanoCusio-Ossola ha delle splendide montagne e una sana tradizione venatoria. Il 15 settembre, esattamente 30 giorni dopo il suo esordio, a Cuneo si festeggia la tappa finale che chiude la 33°edizione del Trofeo Saladini Pilastri. Finale molto atteso che ha visto una forte partecipazione, non solo degli aspiranti al titolo (erano infatti più di uno i possibili vincitori), ma anche di amici e fans, tutti pronti a festeggiare. La festa non poteva essere più grande che per la vittoria di Alessandro Pederiva con il suo Setter Desianensis Astro che, dopo averla sfiorata per qualche anno, finalmente assapora il gusto “spumeggiante” della vittoria. Il barrage finale con Holliwood, condotto dal professionista Umberto D’Alessandris, ha dato quel pizzico di adrenalina in più e ha reso ancora più speciale la vittoria dimostrando che…

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TROFEO ENCI DI MONTAGNA. Cristiano Fondi con Ariel

TROFEO ENCI DI MONTAGNA. Umberto D’Alessandris e Holliwood

nelle caccie specialistiche i privati possono sempre battersela alla pari con i professionisti. Vincitore 33° Trofeo Saladini Pilastri DESIANENSIS ASTRO allevatore Lidio Riva, proprietario e conduttore Alessandro Pederiva. Miglior Femmina REA DEL MONTE GUGLIELMO allevatore e proprietario Giancarlo Caldinelli, conduttore Carlo Pagliari Miglior Allevamento “DEL MONTE GUGLIELMO” di Giancarlo Caldinelli.

TROFEO ENCI DI MONTAGNA Giunto alla sua seconda edizione, questo Trofeo dell’ENCI vuol premiare il rendimento e si basa sui punti accumulati in tutte le prove, sia in quelle del Saladini che in quelle specifiche di questo Trofeo. 21 prove: le 14 del Trofeo Saladini più le sette organizzate proprio per far la differenza. Mentre quindi il Saladini, basandosi sui quattro risultati migliori, premia lo stile, il Trofeo ENCI di Montagna premia il rendimento. A conferma che però queste due qualità non sono più “rivali”, e che non sia più necessario rinunciare allo stile per il 44

rendimento, sia l’anno scorso (vincitore Hollywood prop. Giovanni Esposito, cond. Umberto D’Alessandris), sia quest’anno (edizione vinta da Desianensis Astro prop. e cond. Alessandro Pederiva) il vincitore del Saladini e il vincitore del Trofeo ENCI di montagna è lo stesso. Doppi applausi e abbracci a Cuneo dove il 16 settembre si è svolta l’ultima prova. Primo posto per DESIANENSIS ASTRO che replica l’eccezionale CACIT del giorno prima, conquistando il Trofeo con 68 punti. Secondo HOLLIWOOD, Setter di D’Alessandris (65 punti). Terza ARIEL, Setter di Cristiano Fondi.

TROFEO PAOLO CICERI Nato quattro anni fa sulle spoglie di un’iniziativa privata poi naufragata, il Trofeo Montesano, il Ciceri dovrebbe essere il corrispondente del neonato Trofeo ENCI di montagna. Dovrebbe, perché se oggi questo Trofeo è un frutto acerbo, se sono ancora pochi i cultori del continentale in montagna, si tratta solo di lavorarci ancora e cercare di mettere in evidenza il lavoro che questi preziosi ausiliari possono compiere in questo ambiente. Pochi ma buoni quindi i concorrenti e quattro in tutto le tappe, per sette prove: Trento il 18 e 19 agosto, Imperia il 25 e 26 agosto, Aosta l’8 e 9 settembre e Verbania il 15 settembre. Un solo vincitore, che per il terzo anno consecutio viene premiato: HARRIETTE DEL MONTE SALUBIO, Epagneul Breton

dI Mauro Gianesini. La speranza è che questo trofeo possa crescere e valorizzare sempre più le razze continentali aggiungendo alla selezione quell’elemento di forza che queste prove offrono. Erica Recchia (fotoservizio di Erica Recchia) Demo, Miglior Pointer del Saladini Pilastri, su un pendio verticale


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Anno 64 num. 10 novembre 2018

A Vittorio Veneto, la prima linea dietro ai turni

A cotorne in Valle Brembana (foto Matteo Toniato)

Edbel Febo (R-CACIT) cond. Pederiva e Holliwood (CACIT) cond D’Alessandris

Domenico Pensa e Carlitos del Sargiadae Roberto Fiorona con Back, Hellori e Brembo

Alessandro Sala e Angelo Lasagna

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Concorrenti italiani

3° Campionato d’Europa di Caccia Pratica - Piemonte - Italia

L’Europa degli Irlandesi Nei giorni 15 e 16 settembre 2018 si è tenuta a Ceresole d’Alba in Piemonte, la terza edizione del Campionato d’Europa per Setter Irlandesi, manifestazione patrocinata dall’International Irish Red Setter Club e organizzata dal Club irlandesi della Società Italiana Setter.

Le premiazioni finali

Buona la partecipazione con concorrenti venuti dall’Olanda - Hensk Ten Klooster, dall’Ucraina - Anatoly Golubcenko e Alex Taranenk e da varie regioni d’Italia. In totale sono stati 26 i setter irlandesi presentati, divisi in due batterie giudicate rispettivamente da Giorgio Gaggero e Roberto Collodoro e da Francesco Balducci e Mario Testa. Alla giuria va il ringraziamento per per la loro grande disponibilità verso la nostra razza. Un ulteriore ringraziamento allo sponsor “Mister MIX” di Doriano Vannucci, fornitore delle divise per tutti i concorrenti italiani. Bellissimi i terreni messi a disposizione dall’Ambito Territoriale di Caccia CN3, suf-

CLASSIFICA PROVE CERESOLE D’ALBA 15 SETTEMBRE 2018 16 SETTEMBRE 2018 Giudici: BALDUCCI - TESTA Giudici: GAGGERO - COLLODORO BRISA’S IRISHES NEMO CQN Cond. IOSIA 1 ECC MON CHERI DELLE LAMBRINE 1° ECC Cond. PAPETTI Giudici: GAGGERO - COLLODORO ELG DEI NORMANNI 1° ECC Giudici: BALDUCCI - TESTA Cond. SCARPINATI NEMO BMZ CACIT CAC Cond. BONATTO BELLE 2° MB Cond. TAROCCO ELVARE MZE EVELINA R/CACIT JULIS DELLE RIVE DEL PO 3° MB R/CAC Cond. TARANENKO Cond. MARELLI DINA 3° MB Cond. TARANENKO

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PROVA SPECIALE SETTER IRLANDESE 14/9/18 Batteria n 1: 1° ECC Brisa’s Irishes Poker Pr. Angelo Brisa Cond. Gianpiero Iosia 2° ECC. Brisa’s Irishes Nemo Pr. Angelo Brisa cond. Gianpiero Iosia


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I concorrenti ucraini

Il concorrente olandese

CAMPIONE D’EUROPA DI CACCIA PRATICA 2018 NEMO BMZ proprietario e conduttore Gianni Bonatto VICE CAMPIONE D’EUROPA DI CACCIA PRATICA 2018 ELVARE MZE EVELINA di Nikola Azhykhariev conduttore Alex Tarenenko

VINCITORE PSI PREMIO DI STILE IRLANDESE GIMAC WILLY di Giuseppe Cocozza conduttore Iazzetta PREMIO BELLO E BRAVO MON CHERI DELLE LAMBRINE di Giada Papetti

Confermati i pregi della razza ficientemente aperti che hanno facilitato la valutazione dei soggetti partecipanti. Ottimale la presenza di selvaggina, fagiani e starne in branco, con opportunità di incontro in tutti i turni che hanno confermato i progressi. Certamente la temperatura alta per la stagione e la qualità della selvaggina hanno reso difficile il compito ai cani. Sicuramente avremmo gradito una mag-

gior partecipazione di concorrenti di altre nazioni aderenti all’ International Irish Red Setter per un miglior confronto e valutazione dei soggetti messi a confronto su terreni veramente validi per la nota della caccia pratica, nota che ritengo la più vicina al livello attuale della maggior parte dei setter irlandesi presentati e partecipanti alle prove sul terreno. Angelo Brisa Delegato Club Irlandesi SIS

RADUNO DI CERESOLE D’ALBA CLASSIFICA MASCHI Libera 1° Ecc Snoopy Allev. Alessandro Sartori Pr. Letizia Ledda Lavoro 1° Ecc Miglior Maschio Steven Spielberg Degli Angeli Rossi Allev. G. Danze’ Pr. L. Galletti FEMMINE Campioni 1Ecc Bob Shirley Temple Degli Angeli Rossi Allev. G. Danze’ Pr. Silvia Di Palma

Libera 1° Cac Flegreum Jane Birkin Allev. Matteo Di Domenico Pr. Silvia Piroli Intermedia Mb Blue Allev. e Pr. Maria Dell’Acqua Lavoro 1° Cac Mon Cheri De Lambrinie Allev. Renata Ferrari Pr. Giada Papetti Giovani 1° Ecc Pensiero Stupendo della Mezza Luna Allev. Maria Rossella Ungaro Bartoli Pr. Sandra Brunetti

Il vincitore della speciale irlandesi Brisa’s Irishes Poker di Angelo Brisa cond. Gianpiero Iosia

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Da sx: Maurizio Meneguzzo, Francesco Trivellato, Silvio Marelli e Roberto Cecchinato

Il Gruppo Cinofilo Vicentino al tradizionale appuntamento sull’Altipiano

I 150 del Trofeo Trivellato Anche per il 2018 il Gruppo Cinofilo Vicentino si impegna nell’organizzare verifiche funzionali per cani da ferma, destinate sia alle razze inglesi che continentali. I terreni di prova, oramai noti, sono sempre quelli di Asiago: bellissimi prati di alta montagna caratterizzati da ampie estensioni e popolati, nella loro tranquillità, da una buona densità di starne. Sabato 25 e domenica 26 agosto, chiudono il sipario per il “Trofeo Trivellato Mercedes Benz” che ogni anno viene qui disputato ed articolato in tre appuntamenti estivi: i vincitori del 2018, per le rispettive razze, sono stati il Bracco italiano Trento di Rebaschio che si ripete per la seconda edizione consecutiva, l’Epagneul Breton Ciano di Festa, il Setter inglese Aragon di Leandri e il Pointer Semos di Cecchinato.

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Oltre centocinquanta cani nelle undici batterie organizzate per ogni giornata e la partecipazione, con provenienza da tutta Italia, è stata talmente importante e ricercata che le iscrizioni sono state chiuse per garantire l’eccellente qualità delle prove. Presente all’evento ed impegnato nei campi di prova come esperto giudice, anche il Vicepresidente ENCI Silvio Marelli. Sostanzialmente l’evento ricalca quanto messo in atto lo scorso anno, con un tangibile incremento dell’impegno profuso da parte di tutto il Gruppo capitanato da Maurizio Meneguzzo che ha garantito e migliorato ideali condizioni di lavoro. Sia per la parte recettiva, la logistica e l’assistenza per esperti e partecipanti che per quella tecnica e rivolta ai terreni di prova e

Epagneul Breton Ciano di Paolo Festa


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Anno 64 num. 10 novembre 2018

Pointer Semos di Roberto Cecchinato

alla presenza e densità di starne, il comitato organizzatore ha saputo porre a disposizione oltre l’indispensabile sperato, creando quella situazione che oramai si ripete negli anni a garantire eccellenti condizioni. Molti chilometri da percorrere per tanti partecipanti, sforzo ed impegno ripagato da quanto è possibile avere a disposizione in questi magnifici altipiani in piena fioritura di montagna, in quota tra i milleduecento ed i milleseicento metri di altitudine nei Comuni di Asiago, Enego e Gallio. In giuria, oltre a Silvio Marelli, anche Giovanni Benasso, Giovanni Battista Bolla, Alessandro Braga, Omar Canovi, Giuseppe Colombo Manfroni, Adriano Fasan, Maurizio Meneguzzo, Marco Ragatzu e

Ad Asiago si rinnova tradizione e successo

Setter Inglese Aragon di Alfredo Leandri

Guglielmo Zanetti. Le condizioni climatiche hanno permesso lo sviluppo della manifestazione senza particolari problematiche, tutto dovuto, se vogliamo, anche alla fortuna che ha concentrato le copiose piogge di stagione solamente nei momenti di prove ferme lasciando piacevoli lunghe pause di cielo azzurro e soleggiato durante i turni. Come di consueto la ventilazione in quota non manca anche se costantemente caratterizzata dal modificarsi di direzione, che però ha piuttosto favorito invece che limitato la qualità del test impegnando maggiormente i cani. Pertanto, senza voler ribadire quelle qualità di condizioni alle quali siamo abituati ad Asiago, ma anzi considerando appunto che queste prove vengono oramai organizzate da molti anni, è da rimarcare il concreto incremento di impegno che questo Gruppo è stato capace di mettere in atto. Maurizio Meneguzzo, rieletto al vertice cinofilo vicentino, si pone direttamente in opera assieme ai suoi collaboratori, con il comune intento di valorizzare l’habitat e dare tangibili aiuti e risultati all’impegno zootecnico che li vede a lavoro per la selezione del cane da ferma. I terreni di montagna sono probanti, le condizioni mai facili e solamente un cane dai mezzi fisici e psichici importanti riesce nell’intento dettato dalla sua natura di predatore. A ciò si aggiunga anche che tali condizioni permettono la verifica di quelle doti di stile fondamentali per evidenziare quelli che vorremmo potenziali riproduttori. Marco Ragatzu

Silvio Marelli e Paolo Festa

Bracco Italiano Trento di Danilo Rebaschio

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La mia razza in 40 righe “Racconti brevi. Storie di vita quotidiana. Aneddoti divertenti. Una razza: che passione! Dalla città alla campagna… … E tutto ciò che racconta la vita condivisa con la scelta di un cane.” I RACCONTI SARANNO PUBBLICATI SULLA RIVISTA “I NOSTRI CANI” E SUL SITO DELL’ENCI INFORMAZIONI TESTO: in formato di scrittura (Word o similari - NO pdf). Lunghezza massima: 4.000 battute (spazi esclusi). FOTO: è possibile allegare 1 foto in formato Jpg o Tif in alta risoluzione. Avvertenze: non impaginare. Testo e foto, separati. INVIARE racconti, foto e liberatoria a: racconti@enci.it. Avvertenze: ad ogni e mail, allegare solo 1 racconto ed 1 foto. È possibile inviare più racconti dello stesso autore con e mail distinte. LIBERATORIA Per la pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI si deve allegare all’invio la seguente dichiarazione: Il sottoscritto: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico. Autorizza la pubblicazione, sulla rivista I Nostri Cani, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI, del racconto e della foto allegati alla presente e mail. Dichiara altresì che gli stessi sono gratuiti e liberi da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2019 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.


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successi all’estero

ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate Inviare a redazione@enci.it I NOME DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI DAL NUMERO DI DICEMBRE SOLO RISULTATI OTTENUTI DOPO IL 30 DI GIUGNO 2018 CRUFTS 2018 Accesso alla rubrica per i soggetti di allevamento e/o proprietà italiana che abbiano ottenuto il 1° posto nella classe d’appartenenza, oltre a BOB-BOS e risultati nel Ring d’Onore

AKASHA V.D. FEHNBRUECKEN Alano fulvo Expo di Den Bosch (NL) 5/8/18 3° classificato gruppo 2 Giudice S. Vanden Bosch Allevatore Rita Sutanto Proprietario Cristiana Rasini

PIC ALYS THE SHINING Border Collie Expo di Opastija (HR) 9/6/18 2° classificato Best in Show

Allevatore e proprietario Paola Graziola Giudice Nenad Andric

ENCANTADOR CHARMER CHIANTIVERVE Cocker Spaniel Inglese Speciale di Oberwart 14/7/18 BOS

Giudice Marie Luise Doppelreiter Allev. e propr. Alessandra Fioravanti

BLUE ICE Border Collie Expo di Zepce (BIH) 30/6/18 BOB Giudice Vojislav Brajovic

Expo di Danilovgrad (BNE) 1/7/18 BOB

Giudice Andric Slavolijub Allevatore e propr. Giacomo Calcagnoli

STINGER IZ DONSKOY LIBERII Spitz nano Expo di Insbruck (A) 18/8/18 2° classificato gruppo 5 Giudice Hadzgc Refet Allevatore Marguerita Cheremushkina Proprietario Gilberto Fabbro 51


successi all’estero

ANUEDIS ISABELLA Labrador Retriever Club Show di Malvern (UK) 8/8/18 BOS

Giudice Pam Blay Allevatore e proprietario Federica Bidin

LATIN LOVER OVER THE MOON Setter Inglese Expo di GradisKa (BIH) 2/9/18 1° classificato gruppo 7

ORAVA MALY BYSTEREC Cane Lupo Cecoslovacco Raduno di Dolny Kubin (SK) 12/8/18 CAC Cl. Lavoro

HARMAKHIS WISDOM AURORA FOSCA Rhodesian Ridgeback Speciale di Oberwart (A) 14/7/18 BOS

Europeo del Club di Dolny Kubin (SK) 13/8/18 CAC Cl. Lavoro

ELFIN Welsh Springer Spaniel Speciale di Gottingen (D) 10/6/18 BOB

NIGHT FORCE U BELIVE IN MAGIC Kurzhaar Expo di GradisKa (BIH) 1/9/18 3° classificato gruppo 7

Giudice Franke Marjon Allevatore proprietario Sara Venturelli

Giudice Daiva Rimaityte

Giudice Sona Bognarova Allevatore Marek Medvecky Proprietario Barbara Degli Esposti

Giudice Dragoslav Racic Allevatore Barbara Gruzzi Proprietario Luigi Cocchi

THE MAGICIAN PHILIPPE COURT CHATRIER Alaskan Malamute Expo di Innsbruck (A) 19/8/18 1° classificato gruppo 5

Giudice Heliane Maissen Jarisch Allevatore e propr. Allev. The Magician 52

Giudice Yvonne Jaussi Allevatore Barbara Cavagna Proprietario Davide Mori

Giudice Raisinger Karl Allevatore David Mate Proprietario Serenella Cerri


successi all’estero

SONNETEND INDIANA JONES Field Spaniel Speciale di Gottingen (D) 10/6/18 3° classificato Best In Show Giudice Yvonne Jaussi Allevatore Deborah Mr Martin Stone Proprietario Davide Mori

BACCO DE’ ANDREOLI Dobermann Speciale di Bled (SLO) 16/6/18 CAC R/CACIB Cl. Lavoro Giudice Vibor Jezek Allevatore C. Andreoli Proprietario Oriana Roma

INDIACAN INDIANA JONES’ GREATEST ADVENTURE Cao de Agua p/o Championnat de France di Paris Le Bourget 3/6/18 CAC - R/ CACIB Giudice Theo Leenen All. Emanuela Fabrizia Palmegiano Proprietario Enrica Campisi

LADIESNIGHT Australian Shepherd Expo di Rijeka (HR) 25/2/18 1° classificata gruppo 1 Giudice Maija Lehtonen Allevatore Daniele Moroso Proprietario Andrea Chittò

ABSOLUT LOVER VOM HAUS ROSENPRACHT Pastore Scozzese p/l Nationale d’Elevage di Cérans Foulletourte (F) 28-29/4/18 Miglior Veterano Giudice Didier Dupont Allevatore P. & O. Scheuer Proprietario Marco Fontanelli

OTVAZHNY VOIN DU SOLEIL Terrier nero russo Expo di Umago (HR) 2/6/18 3° classificato gruppo 2 Giudice Srecko Kukic

Expo di Umago (HR) 3/6/18 1° classificato gruppo 2 Giudice Enrico Drudi

Speciale di Amsterdam (NL) 11/8/18 R/CAC Cl. Intermedia Giudice Kimmo Mustonen Allevatore Svetlana Perovich Proprietario Dovile Seskaite

MELODY OF MY HEART BAIKAL WHITE Siberian Husky Speciale di Celje (SLO) 17/2/18 CAC Cl. Intermedia

Giudice Rafael Garcia Parrondo Allevatore Zatta Paolo Proprietario Alessandro Zanghierato 53


successi all’estero

RUBEN ROSH HASHANAH Chow Chow National d’Elevage Amiens (F) 29/4/18 CAC Giudice Maria Gvodzdeva Allevatore Elena Briatore Proprietario Serena Da Gioz

SAMARCANDA ITALIAN LOVER Barbone grande mole Campionnat de France di Parigi 3/6/18 1° classificato gruppo 9 1° Best in Show French Breed Giudice Laurent pichard Allevatore Allev. Samarcanda Proprietario Sonia Merati

ANTONIO FLORO FLORES Wolfspitz/Keeshond Expo di Rogla (SLO) 30/6/18 1° classificato gruppo 5

Giudice Dragana Bujisic Vasiljevic Allevatore Caterina Falcinelli Proprietario Sergio Gemmi

PEMSLIFE GREAT EXPECTATIONS Welsh Corgi Pembroke Expo di Dortmund (D) 12/5/18 3° classificato gruppo 1

Giudice Willy Gullix Allevatore e proprietario Allev. Pemslife

KAUKARHAUGENS DIONYSOS Bovaro del Bernese Expo di Umago (HR) 2/6/18 2° BIS Veterani AMOR DI SCHNAUZER COME PRIMA PIU’ DI PRIMA Schnauzer p/s Expo di Cuneo 30/6/18 1° classificato gruppo 2 Giudice A. Cuccillato Allevatore Alessandro Fabio Schmid Proprietario Nicola Centorame 54

Giudice Srecko Kukic

Expo di Umago (HR) 3/6/18 2° BIS Veterani

Giudice Enrico Drudi Allevatore Valset Ove & Marit Proprietario Marzio Lipari

FANTASY GIN SHEN TE CHOWS Chow Chow Expo di Trbovlje (SLO) 26/8/18 1° classificato Best in Show Giudice Miodrag Vretenicic Allevatore e proprietario Andrea Jurcan


successi all’estero

TIN PAN ALLEY EASY RIDER FOR TIMANG Chow Chow National d’Elevage di Amiens (F) 29/4/18 1° ECC Cl. Veterani Giudice Maria Gvodzdeva Allevatore Gordana Zupanc Proprietario Serena Da Gioz

LOVE Cao De Agua p/o Championnat de France di Paris Le Bourget 3/6/18 1° ECCD Cl. Giovani

LITTLE SOLDIER ENERGY JACK Jack Russell Terrier Expo di Innsbruck (A) 19/8/18 3° classificato gruppo 3

Giudice Reflect Hacic Allevatore e propr. Honti Adrienn

Giudice Theo Leenen Allevatore Paolo Bacchilega Proprietario Enrica Campisi

QUIXA PASSO DEL LUPO Cane Lupo Cecoslovacco Expo di Golubovci (MNE) 2/9/18 2° classificata gruppo 1

Giudice Augustin Ionescu Allevatore Allev. Passo del Lupo Proprietario Michela Papi

BLACK STORM AFRICAN ROSES Cocker Americano Expo di Malta 9/6/18 2° classificato gruppo 8

Giudice Goran Bodegard Allevatore e proprietario Vincenzo Pace

ONE EXTRAORDINARY BLU DI CAMBIANO Pastore scozzese p/l Expo di Darlington (GB) 15/9/18 1° classificato Pastoral Group Giudice Jeff Horswell Allevatore Maria Teresa Garabelli Proprietario Gianpaolo Falletto

BLACK IDOL’S BRAD PITT Manchester Terrier Expo di Rotterdam (NL) 8/9/18 3° classificato gruppo 3

Giudice. Rony Doedijns NL. Allevatore e propr. Patrizia Brenciani

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successi all’estero

UBOLD Kurzhaar Speciale di Amsterdam (NL) 9/8/18 BOS

Giudice Cristian Stefanescu Allevatore e propr. Alberto Meloni

CAMPARIS JERONIMO Yorkshire Terrier Speciale Terrier di Dresda (D) 1/9/18 BOB - 2° Best Terrier gamba corta Giudici Jens Ruck, Elfride Heidecker Allevatore Markus Ackermann Proprietario Patrizia Casadei

MICHAEL CORLEONE VON HAUSE LEROY Rottweiler Raduno di Ludstadt (D) 7/9/18 Riserva Miglior Maschio Giudice Ivan Ristovic Allevatore Vincenzo Bonfardino Proprietario Sasa Vukelic

LANZAROTE-A DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano arlecchino Raduno di Holbach (D) 15/7/18 CAC Cl. Campioni Giudice Regina Bachmann Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Tiziana Busato 56

ESENTASSE DELLE TORRI FELSINEE Bulldog Inglese Expo di Lendava (HR) 15/9/18 3° classificato gruppo 2 Giudice Laszlo Erdos

Speciale di Lendava (HR) 16/9/18 1° classificato gruppo 2 Giudice Milorad Nikic Allevatore Massimo Cinti Proprietario Luca Dallacasa

FLATHEAD Bulldog inglese Speciale di Lendava (HR) 16/9/18 BOS Giudice Bela Siklosi Allevatore Luca Mattioli Proprietario Claudia Caporali


successi all’estero

BIBI DI SAN MAMILIANO Kurzhaar Speciale di Amsterdam (NL) 9/8/18 BOB

Giudice Cristian Stefanescu Allevatore Mauro Moretti Proprietario Maria Elisabetta Biancani

HOLGUIN DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Raduno di Le Breuil (F) 24/8/18 Miglior Maschio blu adulto Giudice D. Basset Allevatore Patrizio Donati Proprietario Italo Mella

PARADIZ RONADO PAMELA PREMIER PRIX Carlino Speciale di Amsterdam (NL) 10/8/18 BOS

Giudice Birk Carsten Allev. e propr. Irina Revyakina Ciuti

PATCHWORK I GO CRAZY FOR MARSH MALLOWS Pastore Australiano National d’Elevage di Cerilly (FR) 12-13/5/18 1° Classe Campioni

Giudice Kerry Kirtley Allevatore e propr. Daniele Moroso

CA’ FROSCO HIBA Borzoi Raduno di Dolsko (SLO) 8/9/18 1° BIS Veterani

Giudice Veronika Chrpova Allevatore E. Bertolini Proprietario Marina Cornaglia

J.Q. APRIL DEI GRANDI GRIGI Weimaraner Expo di Klagenfurt (A) 10/6/18 3° classificato gruppo 7 Giudice Erwin Deutscher Allevatore Silvia Fanetti Proprietario Claudia Rettondini

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successi all’estero

HOMBRE DELLA BAIA AZZURRA Alano blu National d’Elevage di Neuvic (F) 16/9/18 CAC Giudice J. Walsh

Raduno franco-tedesco di St Avold (F) 30/9/18 BOB

ROYAL SILK OSCAR WILDE Flat Coated Retriever Expo di Maribor (SLO) 21/4/18 2° BIS Giovani Giudice Piskay Vlado Allevatore Maddalena Gambini Proprietario Simonetta Murri

DON’T LOOSE MY NUMBER MADE BY PATCHWORK Pastore Australiano National d’Elevage di Cerilly (FR) 12-13/5/18 1° Classe Intermedia R/CAC

Giudici Kerry Kirtley Allevatore e propr. Daniele Moroso

Giudice M. Delahaye Allevatore Patrizio Donati Proprietario Carla Goncalves

FORTUNE COOKIE Borzoi Raduno di Dolsko (SLO) 8/9/18 CAC Cl. Libera

Giudice Marija Kavcic Allevatore e propr. Marina Cornaglia

BABETTE DEI BACI RUBATI Pastore Belga Groenendael Nationale d’Ėlevage di Aubigny-sur-Nère (F) 25/8/18 1° ECC. Cl. Veterani

Giudici Marie France Varlet, Daniel Juif Allevatore e proprietario Rosita Trotti 58

IRMA MILLY DELLA SILFA Norfolk Terrier Speciale di Maribor (SLO) 21/4/18 BOS

Giudice Vesa Lehtonen Allevatore e proprietario Silvia Zabai

AGGIUNTA CACIB WDS 2018 ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE ZEUS M

Allevatore Aleksandar Icic Proprietario Giorgio Navone


RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

successi Italia

ACCESSO ALLA RUBRICA A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2017 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie, Gruppi, Giovani e Juniores in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate Inviare a redazione@enci.it I NOME DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI DAL NUMERO DI DICEMBRE SOLO RISULTATI OTTENUTI DOPO IL 30 DI GIUGNO 2018

OROBORO NADA MEJOR Norfolk Terrier Expo di Mondovì 22/7/18 1° classificato gruppo 3 Giudice Luisa Salinas Allevatore Luca Giannatempo Proprietario Germana Moroni

ARIANNA E PINO Bassethound Expo di Treviso 1/9/18 1° BIS Coppie

Giudice Marino Pietro Allevatore e propr. Pier Paolo Ponzin

UBOLD Kurzhaar Expo di Modica 29/7/18 1° classificato Best in Show

Giudice Jovica Golubovic Allevatore e propr. Alberto Meloni

STORM Rhodesian Ridgeback Expo di Marsala 22/4/18 1° classificato gruppo 6

Giudice Vincenzo Todaro Allevatore e propr. Arianna Braghieri

MESSALINA DEGLI ANTICHI GLADIATORI Carlino Expo di Catania 8/9/18 1° classificato gruppo 9

Giudice Vojislav al Daghistani Allev. Allev. degli Antichi Gladiatori Proprietario Anna Margiotta 59


successi in italia

LONDON Cavalier King Charles Spaniel Expo di Gradisca d’Isonzo 13/8/18 1° classificato gruppo 9 Giudice Tartaro Paolo Allevatore Valter Visintini Proprietario Cosetta Lanfritto

KUORII LIME Bassethound Expo di Gradisca 14/8/18 1° classificato gruppo 6

Giudice Ribas Silva L.F. Allev. e propr. Maddalena Tranchina

KAJ KAVALIER & BOKLAWOOD & GIOIA DI GREYSBETH Weimaraner p/c Expo di Catania 8/9/18 1° BIS Gruppi Giudice Vijiolav Al Daghistani Allevatore e propr. Allev Greysbeth

OTVAZHNY VOIN DU SOLEIL Terrier nero russo Expo di Torino 1/7/18 1° classificato gruppo 2 CHASE DI CASA SCAVIO Beagle Expo di Oristano 9/9/18 1° classificato gruppo 6

Giudice Gianni Fulgenzi Allevatore e propr. Francesco Scavio

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Giudice Watten Micara Allevatore Svetlana Perovich Proprietario Dovile Seskaite

SOFIYA VELIKAYA IZ RUSSKOI DINASTII Terrier Nero Russo Expo di Porano (TR) 23/6/18 1° classificato gruppo 2 Giudice Gonzalbo Lorenzo Maite Allevatore Olga Vorobieva Proprietaria Daniela Tuchetti


C L U B ASSOCIAZIONE ITALIANA AMATORI LEVRIERI AFGHANI RISULTATI RADUNO D’AUTUNNO BAGNOREGIO 22/9/2018 Giudice Jorgensen Lotte (DK) MASCHI BABY 1° M.P. Garrito Il Moro All. Mocchi Alessio Prop. Filipponi Franco 2° M.P. Guitto Pertinace All./Prop. Mocchi Alessio JUNIORES 1° P. Admiral Amir Al – Bahr All. Vinogradova Elena Prop. Einaudi Miriam GIOVANI 1° ECC. BEST JUNIOR IN SHOW, R/BEST MALE, A.I.A.L.A. WINNER GIOVANI Way Up Gemini’s Castore All. Della Rocca Agnese Prop. Scoziero Enrico 2° ECC. Way Up Betelgeuse All. Della Rocca Agnese Prop. Cella Lorenzo INTERMEDIA 1° ECC. Vivat Sanraiz Twinkle Of Stars All. Matveeva E.V. Prop. Versienti Mino 2° M.B. Kultowy Kochanek Z Korczowki All. Dorota Korcz Prop. Einaudi Miriam LIBERA 1°CAC BEST MALE, BEST OF OPPOSITE SEX, A.I.A.L.A. WINNER Xenos Ores All. Bongiovanni Roberto Prop. Bramini Marika 2° R/CAC Kharasahnsky Almost Like The Blues All. e Prop. Kharasahnsky di Tiziana Azzolini LAVORO 1° CAC Martin Mystere Del Gran Pamir All. Aymaretti Camia Cinzia Prop. All.to Kharasahnsky VETERANI 1° ECC. BEST VETERAN IN SHOW, CAMPIONE SOCIALE VETERANO CH Way Up Scream Louder All. Della Rocca Agnese Prop. Mocchi Alessio FEMMINE BABY 1° M.P. BEST BABY IN SHOW Vivat Sanraiz Upgrade Position Nikita All. Matveeva Elena Prop. Einaudi Miriam 2° M.P. Charismashow Grandeur All. Charismashow Prop. Misheneva Marina GIOVANI 1° ECC. A.I.A.L.A. WINNER GIOVANI - Way Up Berenice Crowning Glory All. e Prop. Della Rocca Agnese 2° ECC. Way Up Shining Venus All. e Prop. Della Rocca Agnese INTERMEDIA 1° ECC. Xenos Yuki All. Bongiovanni Roberto Prop. Arvieri Sergio 2° M.B. Setoura All. Cino Giuseppe Prop. Ruggeri Eugenio LIBERA 1° CAC, BEST OF BREED, BEST IN SHOW SPECIALTY, A.I.A.L.A. WINNER Xantudd’s Just In Time All. e Prop. Macchia Gaetano 2° R/CAC Way Up Emerald Escape All. Della Rocca Agnese Scoziero Enrico CAMPIONI 1° R/BEST BITCH - Way Up Ruby The Heartstealer All./Prop. Della Rocca Agnese 2° ECC. Xenos Zena All. e Prop. Bongiovanni Roberto

Miglior Maschio 22 settembre

Miglior Femmina 23 settembre VETERANI 1° ECC. CAMPIONE SOCIALE VETERANO CH. It Is A Kingdom Beyond Your Skies All. e Prop. Kharasahnsky di Tiziana Azzolini 2° ECC. Celestian Amazing All. Petreski Darko Prop. D’Errico Emanuela MIGLIOR COPPIA Kultowy Kochanek Z Korczowki &Dancing Queen Szitar Al-Fidda CAMPIONE SOCIALE RIPRODUTTORE: CH Way Up Ultimate Love RISULTATI RADUNO D’AUTUNNO BAGNOREGIO 23/9/2018 Giudice Coelho Paulo (PT) MASCHI BABY 1° M.P. Garrito Il Moro All. Mocchi Alessio Prop. Filipponi Franco 2° M.P. Draghetto Baldo All. Mocchi Alessio Prop. Rigato Lara JUNIORES 1° M.P. BEST PUPPY IN SHOW Admiral Amir Al - Bahr All. Vinogradova Elena Prop. Einaudi Miriam GIOVANI 1° ECC. Way Up Betelgeuse All. Della Rocca Agnese Prop. Cella Lorenzo 2° ECC. Way Up Gemini’s Castore All. Della Rocca Agnese Prop. Scoziero Enrico INTERMEDIA – INTERMEDIATE 1° ECC. Kultowy Kochanek Z Korczowki All. Dorota Korcz Prop. Einaudi Miriam

BIS 23 settembre

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C L U B LIBERA 1° CAC BEST MALE, BEST OF OPPOSITE SEX - Kharasahnsky Almost Like The Blues All. e Prop. Kharasahnsky di Tiziana Azzolini 2° R/CAC Xenos Ores All. Bongiovanni Roberto Prop. Bramini Marika LAVORO 1° CAC, Ris. BEST MALE - Martin Mystere Del Gran Pamir All. Aymaretti Camia Cinzia Prop. All.to Kharasahnsky VETERANI 1° ECC. BEST VETERAN IN SHOW – CH Way Up Scream Louder All. Della Rocca Agnese Prop. Mocchi Alessio FEMMINE BABY 1° M.P. BEST BABY IN SHOW Charismashow Grandeur All. Charismashow/ Prop. Misheneva Marina 2° M.P. Mala Strana Furente All. Mocchi Alessio/Prop. Bacaille Oriella GIOVANI 1° ECC. BEST JUNIOR IN SHOW Way Up Berenice Crowning Glory All./Prop. Della Rocca Agnese 2° ECC. Way Up Shining Venus All./Prop. Della Rocca Agnese

ASSOCIAZIONE ITALIANA ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE RADUNO Il giorno 4 agosto 2018 presso lo splendido agriturismo” Poggio della Volara”(TR) si è tenuto un Raduno della nostra razza. Prima del Raduno l’associazione ha organizzato un Convegno sul cane limiere con

Salinas con BOB e BOS

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INTERMEDIA 1° M.B. Xenos Yuki All. Bongiovanni Roberto Prop. Arvieri Sergio LIBERA 1° CAC R/ BEST BITCH Way Up Emerald Escape All. Della Rocca Agnese, Scoziero Enrico 2° R/CAC Xantudd’s Just In Time All. e Prop. Macchia Gaetano CAMPIONI 1° ECC. BEST OF BREED, BEST IN SHOW SPECIALTY - Way Up Ruby The Heartstealer All. e Prop. Della Rocca Agnese 2° ECC. Xenos Zena All. e Prop. Bongiovanni Roberto VETERANI 1° ECC. Celestian Amazing All. Petreski Darko Prop. D’Errico Emanuela MIGLIOR COPPIA Kultowy Kochanek Z Korczowki & Dancing Queen Szitar Al-Fidda ASSOCIAZIONE ITALIANA AMATORI LEVRIERI AFGHANI c/o Bonino Renata - Via Rivoli 17/1 16033 LAVAGNA (GE) Tel. 347-2998050 segreteria@aiala.it http://www.aiala.it

l’aiuto di Giuseppe Maran. I partecipanti hanno potuto discutere sulle tecniche di addestramento ed anche verificare nell’ampio parco a disposizione ciò di cui si era appreso. Dopo una piccola merenda offerta dall’associazione l’esperto giudice Luisa Salinas ha potuto giudicare i 51 cani a catalogo. Qui di seguito vengono riportati i risultati. MASCHI CAMPIONI 1 ECC BOS NAPOLEONE DI CREVALCORE DI SESTINI 2 ECC KIM S.B. DI PENNONI

Del Grosso con Bianchina LAVORO 1 CAC HARRY DI ACCIAI 2 R/ CAC ACHILLE DI MONACI LIBERA 1 CAC AKI DEL GLOBODER DI ROSSI 2 R/ CAC NERONE DI TRANQUILLI INTERMEDIA 1 ECC BRUCE DI CASCIARRI GIOVANI 1 ECC LIDONERONE DI CAPANNELLI 2 ECC GAS DI FANI FEMMINE CAMPIONI 1 ECC MIA DI SESTINI LAVORO 1 CAC BIANCHINA DI DEL GROSSO 2 ECC R/CAC CICA DI GIGLIONI LIBERA 1 CAC BOB NERINA DI CREVALCORE DI BEVILACQUA 2 R/CAC DAFNE DI PENNONI INTERMEDIA 1 ECC. CHIARA DI GIOVANNETTI 2 ECC. ZOE DI ACCIAI GIOVANI 1 ECC LUNA DI TROIANI 2 ECC. KORA DI CASALINI

ASSOCIAZIONE ITALIANA ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE C/O GR. CIN. SAVONESE-VIA SABAZIA 42 R 17047 VADO LIGURE (SV) Tel. 019 881139 Fax 019 884282 dachsbrackeitalia@gmail.com http://www.dachsbrackeitalia.it


C L U B SHAR PEI CLUB ITALIANO SPECIALE BASTIA UMBRA 7 OTTOBRE 2018 Giudice Pietro Paolo Condò MASCHI LIBERA 1° CACIB, CAC BLACK IDOL’S SPLECIAL ONE All. Breanciani Patrizia Prop. Branciani Patrizia 2° ECC BELTRAN I DRAGONI ORIENTALI All. Bergagna Iolanda Prop. Lo Giudice Girolamo INTERMEDIA 1° ECC BLACK MUSK REAL EMOTION All. Vago Ambrogio Prop. Colombo Stefano 2° MB LUP’S GOLD FRED SALINES ALWAY WITH ME All. Postiglione Alessandro Prop. Coni Carlo GIOVANI 1° ECC BLACK MUSCK HOHN TRAVOLTA All. Vago Ambrogio Prop. Colombo Stefano FEMMINE LIBERA 1°ECC BLU DIAMOND FOR BLACK MUSCK All. Marson Elisa Prop. Vago Ambrogio 2°MB LUPOCOCO’CHANEL All. Postiglione Alessandro Prop. Soreca Francesco INTERMEDIA 1° CAC CACIB BOB KHAMBALIQ ROXANE All. Pizzamiglio Isabella Prop. Pizzamiglio Isabella 2° MB LUPO’S GOLD FORTUNA IMPERATRIX MUNDI All. Postiglione Alessandro Prop. Postiglione Alessandro

BOB

BOS

GIOVANI 1° ECC BJ BLACK MUSCK SPLENDIDA FOLLIA All. Vago Ambrogio Prop. Tognetti Nelita 2° ECC - NIRVANA TY KOAN KY All. Etienne Dany Prop. Cipriano Anto

SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O DAL ZOTTO LAURA VIA NORCEN 31 32034 PEDAVENA (BL) Tel. 0439-303270 - Alt. 329-2117313 Fax 049-3006989 segreteria@sharpeiclub.it - http://www.sharpeiclub.it

IL FIUTO DI MOLLY In una palazzetto per l’hockey su ghiaccio a nord di Stoccolma, Molly, una femmina di quattro anni Springer Spaniel, cerca attivamente le sostanze che i suoi conduttori hanno nascosto negli spogliatoi, nelle scarpe e nei bidoni della spazzatura. Il cane si sta allenando in una sessione pratica per un ruolo che i suoi operatori dicono è unico per lei: cercare sostanze dopanti annusando polveri, compresse e liquidi usati per ottenere vantaggi nelle prestazioni sportive. La Confederazione sportiva svedese ha dichiarato che Molly è il primo cane antidoping del mondo, un progetto messo in atto nel tentativo di ampliare gli sforzi del Paese nel limitare l’uso di droghe ai fini sportivi. “È un cane da ricerca quindi è addestrata esattamente come un cane dell’ antidroga, solo che Molly cerca sostanze dopanti” ha detto l’ufficiale di controllo antidoping svedese Michael Sjoo, responsabile di Molly. Originaria dell’Irlanda del Nord, Molly ora vive con Sjoo e sua moglie Joanna, anche lei impiegata nel controllo antidoping per la Confederazione sportiva svedese. Insieme si presentano agli eventi sportivi senza preavviso per effettuare ricerche. I suoi conduttori sono cauti nel rivelare tutte le sostanze che riesce a trovare, ma dicono che è addestrata ad annusare ogni sorta di potenziatori delle prestazioni. R.F.

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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 10 novembre 2018 – Anno 64°

Terapia intensiva: i cani migliorano la vita

DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Roberto Aguzzoni, Abele Barbati, Angelo Brisa, Filippo Cadoni, Renata, Fossati, Gianfranco Giraudi, Rodolfo Grassi, Giovanni Morsiani, Valeria Merighi, Giancarlo Passini, Lucrezia Pirola, Marco Ragatzu, Erica Recchia, Lara Rigato, Sergio Scarpellini, Andrea Scherini, Barbara Severin, Dario Tobino ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona PUBBLICITÀ: Greentime S.p.A. Via San Gervasio 1 40121 Bologna Tel. 051/223327 info@greentime.it - www.greentime.it La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori In copertina: I Cani di San Bernardo in Piazza San Pietro

Un progetto unico in Italia è stato avviato presso l’ospedale Careggi di Firenze. A beneficiarne i pazienti della terapia intensiva che, da oltre tre anni, hanno la possibilità di avere al loro fianco un cane addestrato per il periodo necessario alla riabilitazione dopo un periodo di coma. Gli animali fanno parte dell’equipe, indossando una pettorina che riporta la dicitura «Pet Therapy Regione Toscana». Manuela Bonizzoli, responsabile della rianimazione, quasi si commuove nel raccontare: «Li chiamiamo collaboratori, quando entrano in reparto è come veder arrivare un collega. Danno benessere al malato, non solo emotivo ma soprattutto in termini di miglioramento e di aderenza alle terapie di recupero. E anche noi beneficiamo della loro presenza rassere-

nante. La vita del centro è cambiata». Nuvola e Dante, i due Golden Retriever arruolati nel progetto, si alternano due volte a settimana a seconda delle caratteristiche dei pazienti. Insieme a loro sono presenti anche il labrador Zeus, il Cavalier King Caos, la Cockerina Teresa ed altri ancora. Ogni cane trascorre il tempo necessario in corsia in compagnia dell’operatore che lo ha addestrato. Provengono tutti dalla scuola pubblica per cani d’assistenza, sede a Scandicci, finanziata dalla Regione Toscana. Sono stati addestrati fin da cuccioli a sopportare i rumori insoliti e gli odori penetranti della terapia intensiva. Una volta preparati sono accompagnati al letto del paziente oltre che dall’addestratore, dal medico e dal fisioterapista. Distesi su teli, leccano la mano, si fanno accarezzare, ricevono il bocconcino e quando le condizioni del paziente lo consentono, lo stimolano a giocare. Ogni gesto rappresenta un esercizio di riabilitazione inserito in un protocollo. I risultati sono straordinari e vanno al di là di ogni previsione sperata.

IN RICORDO DI ELSA MARCHESE Conobbi Elsa Marchese tanti anni fa, a bordo ring con i suoi amati Barboni “del Bocciolo Bianco”, era una persona sempre presente nella vita del Club. La ricordo con quel viso buono e sorridente, anche se il destino non sempre è stato comprensivo con lei. Oggi, con la sua scomparsa un’altra pagina della storia della cinofilia Italiana è stata girata e si accumula su tante altre di questo libro a noi tanto caro, un’altra amica del Club Cani Compagnia ci ha lasciato. Elsa c’è sempre stata e fino all’ultimo ha pensato a noi, lasciando detto di inviare a me questa splendida foto quando avrebbe attraversato il ponte, per ricordarla, per ricordare il suo affisso, per ricordare la sua missione di selezione per il cane Barbone. Con struggente malinconia non dimenticheremo mai questa simpatica signora, orgogliosa dei suoi cuccioli.

Pietro Paolo Condò Presidente del Club Cani Compagnia

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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ERRATA CORRIGE INC pag. 24 Mondiale Soccorso. Il capitano del Team Superficie classificato al 3° posto era Andrea Rossi (e non Matteo Fanfoni).


Pastore Belga Malinois. Foto Federica Cuccagna.

... l’odore dell’autunno Pastore Tedesco e Dalmata. Foto Elena Corselli.



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