I Nostri Cani - Maggio 2021- Light

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“organo ufficiale ENCI”

maggio 2021

N. 5 maggio 2021 - Pubblicazione online sul sito www.enci.it

ASSEMBLEA SOCI • LEONBERGER • IRISH WOLFHOUND DOGUE DE BORDEAUX MAREMMANI ABRUZZESI AL LAVORO PROVE SEGUGI



SOMMARIO Assemblea generale Renata Fossati Rodolfo Grassi Notizie ENCI Master allevatore cinofilo enci 2021 Il leone “mascherato” Stéphanie Palumbo L’Irish dalle buone maniere Marcello Poli Difensori temerari e affidabili Valter Grossi Il Rosso di Bordeaux Vincenzo Parmiciano Massimiliano Ravaglioli Alla ricerca della felicità Renata Fossati I cani, dalla Bibbia ai Vangeli Rodolfo Grassi In ricordo di Revaz Khomasuridze Francesco Cochetti Claudio De Giuliani Prati e giardini, una giungla nascosta Sara Ceccarelli Storia di “SNORRY” Colette Rubini & Vanda Baldaccini Standard in pillole I Segugi sul sentiero dei cinghiali Marco Ragatzu

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PER LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIF­ FUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTE­ RE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA. CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPO­ SIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI. SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTI­ VAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it - tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30

PER I GRUPPI CINOFILI Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedi­ cate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO Pubblicità expo: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita (es. 5 novem­ bre per pubblicazione in dicembre) Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it TUTTE LE RUBRICHE SONO GRATUITE Si ringrazia per la collaborazione

FORMATO TESTI E FOTO Testi in WORD o similari di scrittura (NO pdf) Foto in formato jpg o tif NON impaginare


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ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI VIA WEB 30 APRILE 2021

Notizie ENCI

L’augurio del presidente Dino Muto per un domani che porterà innovazione e nuovi servizi per gli allevatori. I Bilanci approvati all’unanimità. Eletto il nuovo consigliere Roberto Pigliacelli

In una Milano battuta dal vento e dalla pioggia, nella sede centrale dell’ENCI, in Viale Corsica 20, alle 11,00 del 30 aprile 2021 si è aperta in seconda convocazione l’Assemblea Generale dei Soci, mediante collegamento e autentificazione in modalità remota via web per via delle condizioni dettate dalla pandemia. L’Assemblea ha registrato la presenza di numero5

sissimi Soci nonostante la celebrazione in un giorno feriale. È la seconda volta, la prima fu in occasione dell’Assemblea Generale dei Soci del 2020, che si deve procedere con questa modalità e, come sottolineerà il presidente Dino Muto in uno dei suoi interventi, “auspichiamo sia anche l’ultima, che la pandemia


ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI VIA WEB 30 APRILE 2021

Notizie ENCI rallenti e ci riporti ad una vita normale, dove ci si possa incontrare, guardarci e parlarci, dato che qui, solo davanti ad un video, non è facile… senza poter percepire i vostri sguardi, o ascoltare dal vivo i vostri commenti…”. Presenta quindi i ringraziamenti della Prefettura di Milano per la decisione adottata dal Consiglio Direttivo di modificare la convocazione al fine di effettuare l’a­ dunanza non in presenza. Vengono eletti unanimemente il Presidente Dino Muto quale Presidente dell’Assemblea, Il Direttore Tecnico Angelo Pedrazzini quale Segretario, i dipendenti ENCI Andrea Boscarello e Severino Guastaferro quali scru­ tatori. Si parte con la Relazione del Presidente, pubblicata con ampio anticipo sul libretto assembleare, disponi­ bile sul sito dell’ENCI dal mese di marzo. Si procede nel dare la parola a Cesare Bianchetti, membro del Collegio dei Sindaci, il quale spiega nel dettaglio le azioni dell’intero Collegio nel valutare l’o­ perato dell’Ente sotto il profilo organizzativo e contabi­

Cesare Bianchetti

le. Sottolinea l’assidua partecipazione del Collegio Sindacale durante le riunioni del Consiglio Direttivo, che ha permesso di verificare la corretta gestione dell’Ente da parte degli Amministratori e un assetto equilibrato del bilancio. Riguardo al Bilancio Consuntivo 2020, è stato ritenuto congruo dal Collegio Sindacale. Il Presidente ringrazia il Collegio Sindacale, gli uffici per i sacrifici effettuati in questo periodo così compli­ cato e difficile e propone ai Soci di votare. Il Bilancio Consuntivo viene approvato all’unanimità.

UNA RIPARTENZA CONDIVISA “Non è semplice effettuare una programmazione di dettaglio delle prossime attività per via dei tempi non certi delle riaperture a seguito dell’emergenza sanita­ ria…” Inizia così l’intervento del Presidente che riguar­ da il Programma Generale per le attività dell’ENCI nel 2021. Schietto e diretto com’è nel suo stile non usa giri di parole per dire che la ripartenza non sarà facile: “abbiamo aperto qualche attività – dice – ma dobbia­ mo ovviamente fare i conti con l’andamento della pandemia e sperare nell’efficacia dei vaccini. C’è da parte di ENCI l’impegno per gestire al meglio e in sicu­ rezza la ripartenza. In questi mesi abbiamo migliorato alcuni servizi erogati, abbiamo incontrato le Delegazioni, i Gruppi Cinofili, le Associazioni Specializzate per informarli delle innovazioni e dei nuovi progetti. Stiamo lavorando per fornire agli alle­ vatori nuovi servizi a tutela della selezione: a questo proposito, voglio anticiparvi che sono in atto lavori per la creazione di una mappatura del genoma a livello

Da sinistra Angelo Pedrazzini, Dino Muto e Fabrizio Crivellari

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ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI VIA WEB 30 APRILE 2021

Notizie ENCI

Natale Tortora

internazionale al fine di tutelare e preservare l’alleva­ mento italiano.” L’immagine del presidente appare seminascosta dalla mascherina, lo sguardo accorto ma allo stesso tempo desideroso di una presenza… di quell’empatia che solo la platea fisica dei Soci potrebbe dare ma che anche per stavolta sarà solo possibile immaginare.

di potervi incontrare a settembre, per gli Stati Generali e per l’Assemblea dei Soci”. Passa la parola a Natale Tortora per la relazione in merito al Bilancio di Previsione del 2021. Tortora esor­ disce sottolineando come la pandemia abbia in sostanza annullato quasi tutte le manifestazioni del 2020 portando ad un sensibile decremento delle entrate riferite a questo settore. Lusinghiero invece il risultato delle iscrizioni al Libro genealogico che hanno registrato un incremento (rispetto al 2019), grazie anche al prezioso lavoro del Presidente che si è prodigato senza sosta al fine di agevolare in ogni suo aspetto lo spostamento dei cuccioli dall’allevatore presso le nuove famiglie. Natale Tortora riporta la pre­ visione di bilancio approvata dal Consiglio Direttivo. Anche il Bilancio di Previsione 2021 viene approvato all’unanimità.

ELEZIONE DI UN NUOVO CONSIGLIERE Dino Muto presenta il candidato, unico presentatosi, per il Consiglio Direttivo, nella sezione Soci Collettivi: Roberto Pigliacelli, Presidente della Società Italiana Pro Segugio. Sottolinea che Silvio Marelli, consigliere dimissionario, ha operato per l’ENCI con grande dedi­

Riparte con vigore Dino Muto quando spiega le ragioni di una correzione dell’ordine del giorno dell’Assem­ blea: “vista l’impossibilità di organizzare l’Assemblea in presenza, abbiamo ritenuto necessario rimandare alcuni punti all’ordine del giorno originariamente pre­ visti. A tal proposito, in autunno verranno indetti gli Stati Generali poiché alcune tematiche, come la certi­ ficazione degli allevatori e le linee guida per la moder­ nizzazione del Regolamento di attuazione dello Statuto necessitano di approfondimenti e di condivi­ sione fatte in presenza. Se sarà possibile, verranno dunque organizzati gli Stati Generali e a seguire, un’Assemblea dei Soci. Vorrei anche sottolineare un altro punto essenziale che riguarda la Disciplina inter­ na all’ENCI dove i “non soci” godono attualmente di una specie di immunità rispetto ai loro eventuali com­ portamenti non corretti tenuti in occasione delle manifestazioni ENCI. Il nostro obiettivo è quello di modificare questa situazione e di abbattere i tempi di giudizio sia per i Soci che per i non soci”. Si toglie gli occhiali il Presidente e si concede una pausa di riflessione: “è difficile parlare ad uno scher­ mo, ma voglio dirvi che siamo sempre disponibili ad incontrarvi, a discutere con voi. La ripartenza non sarà facile, ma siamo a disposizione… spero davvero 7

Da sinistra Angelo Pedrazzini e Dino Muto


ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI VIA WEB 30 APRILE 2021

Notizie ENCI

Roberto Pigliacelli

Dino Muto

zione e impegno. “Assieme, abbiamo fatto cose importanti – dice – e lo ringrazio”.

tro. Auspico sempre maggiori interventi da parte vostra e un sempre maggiore coinvolgimento. Il Consiglio Direttivo è disponibile per ogni confronto, per trovare assieme le migliori soluzioni per la cinofi­ lia”. Ed ancora: “ringrazio tutti per l’impegno e per essere intervenuti in Assemblea. Prima di lasciarvi, intendo darvi una notizia in anteprima: abbiamo fatto una scelta condivisa con il Kennel Club Finlandese per la presentazione delle nostre rispettive candidature, presso la FCI, per l’organizzazione del Word Dog Show 2025 in Finlandia e del Word Dog Show 2026 in Italia. La Mondiale del 2015 in Italia, come tutti sapete, ha rappresentato un pezzo importante della storia della cinofilia italiana. Siamo certi che nel 2026 faremo ancora meglio! Un saluto a tutti voi”

Prende quindi la parola il candidato Roberto Pigliacelli, che riassume la sua “vita cinofila”. Socio della Pro Segugio sin dal 1978, ha attraversato le attività di ENCI avendo ben chiara una visione d’in­ sieme. Da concorrente, a giudice e poi giudice forma­ tore. Allevatore di Segugi francesi Gascon Saintongeois e Segugi dell’Appennino con i quali ha ottenuto nume­ rosi Campioni. Ha rivestito diverse cariche nella Pro Segugio sino ad arrivare alla presidenza. Il suo motto: tutela del cane e massimo impegno. Roberto Pigliacelli viene eletto nuovo consigliere dell’ENCI nella sezione Soci Collettivi. Riprende la parola Dino Muto per sottolineare che la Società Italiana Pro Segugio vanta, tra le altre cose, un’organizzazione eccellente sia nel campo delle prove che nei raduni, associando un nutrito numero di cinofili su tutto il territorio nazionale. Ritiene che il nuovo Consigliere potrà dare ulteriore vigore all’intera opera del Consiglio Direttivo.

SALUTI FINALI Ultimo sguardo al video per Dino Muto, dedicato ai saluti: “auguro a tutti voi di riprendere in mano la nostra passione, attraverso la socialità delle prove, delle esposizioni e dei raduni, che non sono soltanto verifiche zootecniche ma importanti momenti di incon­

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Renata Fossati Rodolfo Grassi


Notizie ENCI ENCI a fianco dei Carabinieri CITES per la tutela delle razze canine

Giovane promessa ENCI

Per quanto concerne l’indagine dei Carabinieri CITES denomi­ nata “Cappuccetto Rosso” e riguardante possibili ibridazioni tra lupi e cani di razza Cane Lupo Cecoslovacco, la cui notizia è stata ampiamente diffusa nella giornata di ieri dai mezzi di informazione, ENCI informa i propri associati di prestare da mesi, con il doveroso e responsabile riserbo, la propria colla­ borazione tecnica ai Carabinieri al fine di individuare le ibrida­ zioni e di tutelare il lavoro di tanti allevatori che correttamente selezionano la razza. Da mesi, e in attesa degli sviluppi dell’in­ dagine, in via cautelativa l’Ufficio Centrale del Libro ha conge­ lato la posizione di alcuni soggetti e delle loro discendenze al Libro genealogico, informando di tale circostanza il Consiglio Direttivo, la Commissione Tecnica Centrale e la Federazione Cinologica Internazionale. Affiancando i Carabinieri CITES e ripercorrendo quanto già fatto in una precedente indagine avente ad oggetto la stessa problematica, ENCI ribadisce il proprio ruolo di stretto collaboratore degli organi inquirenti, secondo le proprie competenze, al fine di sostenere l’alleva­ mento cinofilo italiano, che è improntato alla consapevole e responsabile selezione e al rispetto del benessere dei cani e di tutte le specie animali. Il Presidente Dino Muto

Il Consiglio Direttivo, nella riunione del 8 marzo 2021, stante il perdurare dell’emergenza sanita­ ria da Covid-19 e la conseguente sospensione delle esposizioni autorizzate dall’ENCI, ha delibe­ rato di:

norma transitoria e istituzione titolo di Giovane campione italiano

• proclamare, su richiesta dei proprietari, Giovane Promessa ENCI i cani nati dal 1 gen­ naio 2019 che abbiano conseguito un punteg­ gio di almeno 15 punti; • istituire il nuovo titolo di Giovane Campione Italiano di Bellezza: ai soggetti esposti in clas­ se giovani meritevoli della massima qualifica e che abbiano vinto la propria classe, il giudice potrà assegnare il titolo di “J. CAC”; il titolo di Giovane Campione Italiano di Bellezza potrà essere rilasciato a quei soggetti che abbiano conseguito almeno 6 J. CAC; Gli uffici dell’ENCI sono a disposizione per ogni eventuale informazione all’indirizzo email campioni@enci.it.

AVVISO

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “compiuta giacen­ za”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione relativa al procedimento disciplinare n. 84/20 nei confronti di GIOVANNETTI FEDERICO.

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motiva­ zione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 39/19 nei confronti di PALMERI TULLIO. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione. Trascorso tale termine la decisione verrà dichiarata definiva.

Il Segretario Istruttore

Il Segretario Istruttore

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Master allevatore cinofilo ENCI 2021 PRIMO MODULO DELLA VI° EDIZIONE 29 e 30 GIUGNO 2021

Considerata la recrudescenza del fenomeno epidemiologico COVID-19, si comunica che l’ENCI, in collaborazione con ANMVI, organizza la VI° edizione del Master Allevatore Cinofilo in modalità di collegamento da remoto. Gli argomenti affrontati contribuiscono a favorire le competenze zootecniche, normative e igienico-sanitarie dell’allevamento del cane di

razza, secondo le moderne metodologie di selezione e gestione. Il corso formativo si compone di tre moduli, ciascuno articolato in due giornate: • primo modulo (29-30 giugno 2021): la riproduzione, l’importanza del Libro genealogico, la profilassi vaccinale e le fasi dello sviluppo psico-fisico del cucciolo; • secondo modulo (28-29 settembre

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PRIMO GIORNO: MARTEDÌ 29 GIUGNO 2021 8.45 Registrazione presenze 9.00 Saluto e presentazione del Master Allevatore 9.15 Il cane: filogenesi, razze, classificazione e nomenclatura - Stefano Paolo Marelli 9.50 Morfologia e funzione: principi di anatomia, cinognostica, statica e dinamica Stefano Paolo Marelli 10.30 Verifiche zootecniche e valutazioni morfo-funzionali - Stefano Paolo Marelli 10.45 Pausa 11.00 La cagna in riproduzione: controlli sanitari, alimentazione, abitudini Maria Carmela Pisu 12.30 Lo stallone in riproduzione: controlli sanitari, alimentazione, abitudini Maria Carmela Pisu 13.15 Pausa pranzo 14.00 Monitoraggio dell’ovulazione: come, quando e perché - Maria Carmela Pisu 14.45 Monta naturale o IA? Che cosa c’è da sapere e che cosa c’è di nuovo Maria Carmela Pisu 15.30 Pausa 15.45 Profilassi vaccinale in allevamento: riproduttori e cuccioli - Paola Dall’Ara 16.45 Una vita da Allevatore - Antonio Grasso 17.30 Termine della giornata

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SECONDO GIORNO: MERCOLEDÌ 30 GIUGNO 2021 8.45 Registrazione presenze 9.00 Gestione della cagna in gravidanza: controlli, alimentazione, abitudini Maria Carmela Pisu 10.00 Il parto: grande gioia o grande problema - Maria Carmela Pisu 10.45 Pausa 11.00 Cesareo d’urgenza e cesareo programmato: come, quando e perché? Maria Carmela Pisu 12.00 Cure neonatali e prima infanzia: cosa fare e soprattutto cosa NON fare Maria Carmela Pisu 13.00 Pausa pranzo 13.30 Relazione commerciale a cura di Purina 14.15 L’Herpes Virus: mito e realtà - Maria Carmela Pisu 15.00 I registri del Libro genealogico (RSA, RSR, ROI) - Stefano Paolo Marelli 15.30 Fasi di sviluppo psico-fisico del cucciolo anche in vista della preparazione per le verifiche zootecniche - Sabrina Giussani 16.30 Le principali patologie dello sviluppo comportamentale - Sabrina Giussani 17.30 Termine del primo modulo

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2021): la selezione genetica, le patologie dermatologiche, le principali patologie ereditarie scheletriche, oculari, cardiovascolari, dentali, neurologiche e principi di oncologia; • terzo modulo (23-24 novembre 2021): aspetti fiscali, normativi e legali, controllo delle malattie infettive, comportamento, impiego del cane negli interventi assistiti con gli animali. Al fine di agevolare i Cinofili in un momento di difficoltà dell’intero Paese, l’ENCI ha mantenuto le quote ribassate per la partecipazione ad ogni modulo. Le nuove tariffe sono così stabilite: Soci Allevatore e titolari di Affisso ENCI/FCI € 160,00 + IVA 22% = € 195,20 Soci ENCI € 210,00 + IVA 22% = € 256,20 Non Soci ENCI € 260,00 + IVA 22% = € 317,20 Sarà possibile effettuare l’iscrizione al primo modulo entro il 7 giugno 2021 al seguente url: https://registration.evsrl.it/1662 L’organizzazione è a disposizione per fornire informazioni utili al seguente numero 02-70020325. L’applicazione che verrà utilizzata sarà ZOOM Cloud Meetings. Nei giorni precedenti l’evento sarà inviata a mezzo email una comunicazione per accedere al Master e sarà fornito un supporto utile per facilitare l’accesso agli iscritti in modalità di collegamento da remoto. Le giornate dedicate al primo modulo saranno organizzate come da tabella accanto. Requisiti obbligatori per la partecipazione al Master sono la sottoscrizione del Codice Etico degli Allevatori di cani (da inviare all’indirizzo e-mail masterallevatore.anmvi@enci.it) e il possesso di un indirizzo di posta elettronico valido. Il Direttore Generale Fabrizio Crivellari


Cani da pastore Maremmani Abruzzesi Un’importante esperienza con la Provincia autonoma di Trento

Difensori temerari e affidabili

La preziosa opera degli oltre settanta esemplari forniti con la collaborazione tecnica del Club di razza. L’esperienza di un noto allevatore di capre


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Sono ormai una settantina i soggetti forniti dal Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese (CPMA) a partire dal 2013 nella Provincia Autonoma di Trento e l’esperienza si è rilevata positiva, come confermato nel Rapporto Provinciale sui Grandi Carnivori del 2019 che, insieme a molteplici informazioni, evidenzia un incremento dei predatori, in particolare del lupo, a fronte di una diminuzione delle predazioni. In proposito non si può non ricordare, tra i numerosi allevatori coinvolti, il precursore di questa esperienza, Ivan Zanoni, allevatore di capre della Val di Non, il quale, sfruttando l’opportunità di una delibera Provinciale tuttora in vigore, che garantisce un rimborso del 90% per l’acquisto di cani da protezione, decise di dotarsi di questi cani, reperiti direttamente in Abruzzo presso un allevamento riconosciuto ENCI. La sorte volle pure che proprio presso il suo gregge, due anni dopo, si verificasse un attacco di orso, prontamente sventato dai suoi cani, in particolare dal capobranco Velino che, affrontando valorosamente il plantigrado, assurse alle cronache locali e nazionali. Il rapporto di collaborazione tra il settore forestale della Provincia e il CPMA nel tempo è andato intensificandosi,

adottando un vero capitolato d’allevamento, che prevede che i cuccioli (tutti con pedigree) provengano da genitori affidabili ed esenti da istinto predatorio, siano precocemente socializzati con ovi-caprini, una precisa profilassi sanitaria (vaccinazioni, trattamenti anti-parassitari, certificato di buona salute), un’età dei cuccioli non inferiore ai settanta giorni e non superiore ai sei mesi . Alla definizione di queste linee guida hanno dato il loro contributo la veterinaria-etologa Silvia Dalmasso, allora consulente della Provincia, che per un certo periodo ha svolto anche l’importante compito di formazione degli allevatori e di monitoraggio (per ogni cane è stata compilata una scheda, aggiornata ad ogni visita del consulente), e lo stesso Corpo Forestale Provinciale, nella persona del compianto Daniele Asson, la guardia Forestale (prematuramente scomparsa da alcuni mesi) , da diversi anni addetta al vaglio delle richieste di cani da protezione ed al controllo della successiva gestione da parte delle aziende agricole. L’introduzione di questi cani in un luogo dove non vi è consuetudine richiede molta disponibilità di tempo sia da parte dell’allevatore, sia da parte di chi li fornisce, perché ogni situazione si presenta con caratteristiche differenti 27


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(tipo di bestiame, numero dei capi, zona di pascolo) e, oltre alla solida memoria di razza, è necessario anche l’impegno e la competenza del suo leader umano.

IL RUOLO DEL FACILITATORE La presenza dei grandi carnivori costringe l’allevatore/ pastore a sobbarcarsi una certa mole di lavoro aggiuntivo per il posizionamento delle apposite reti (anche queste fornite dalla Provincia), per custodire il pascolo, gestire e alimentari i cani da protezione, che sulle Alpi non possono essere sfamati con il siero perché gli ovini vengono allevati per la carne. E questo aspetto va considerato e supportato con adeguate iniziative di formazione ed assistenza, soprattutto nella fase di inserimento dei cani e durante il loro primo anno di vita nel quale andranno corretti eventuali comportamenti inadeguati (gioco con gli agnelli, eccessiva reattività verso automobili o ciclisti, ecc.). Ecco perché accanto al prezioso lavoro del consulente e l’impegno dei forestali in Trentino, come in altre situazioni “vergini”, si è rivelata particolarmente utile anche la figura di uno o più facilitatori, in grado di essere credibili attraverso l’esempio e la capacità di parlare la stessa lingua dei pastori. Questo ruolo se lo è assunto il giovane Bruno Viola, pastore della zona di Ala, che pascolava il suo gregge sul 28


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versante trentino del Carega, una zona piuttosto calda, caratterizzata dalla formazione di uno dei primi branchi stabili di lupo, e che dopo aver subito attacchi, ha deciso di usufruire dei contributo della Provincia, dotandosi inizialmente di una coppia Cani da pastore Maremmani Abruzzesi. Avendo constato di persona la bontà di tale scelta, essendo cessate le predazioni, Bruno ha rinforzato la muta e presenziato a vari eventi, testimoniando l’efficacia dei cani da protezione e rendendosi disponibile a trasferire la sua esperienza ai colleghi, fondando anche con altri allevatori un’associazione per la difesa del bestiame (ADGP), che ha come scopo quello di divulgare informazioni, fornire supporto a coloro che decidono di adottare gli strumenti di prevenzione previsti dalla Provincia. Tale associazione ha anche svolto l’importante compito di distribuire il mangime per i cani, offerto gratuitamente da una nota marca di pet-food. I cani forniti per la gran parte sono stati impiegati su ovi-caprini, in aziende stanziali poste in zone critiche e da aziende transumanti, ma non sono mancate positive esperienze su bovini, asini e alpaca.

IL CONTROLLO DELLE PREDAZIONI Dall’azione di monitoraggio e dai verbali del Corpo Forestale della Provincia di Trento è emerso che gli allevatori che si sono muniti di cani da protezione non hanno più subito predazioni, che non si sono manifestati problemi particolari con i turisti, così come è stato documentata l’azione dissuasiva svolta nei confronti del lupo da un gruppo di cani dell’Azienda Agricola di Fabio Campestrin, in val di Fassa. All’avvicinarsi del predatore i cani hanno saputo interporsi tra esso ed il bestiame, neutralizzare l’attacco, mai perdendo il contatto e il controllo della mandria. Tra i pochi casi di insuccesso o problematicità si è registrato un episodio di grave displasia dell’anca su una cucciolona (poi sostituita), qualche soggetto con scarso livello di socializzazione con gli umani (i cani allevati in ambiente rurale isolato presentano talvolta un comportamento troppo schivo) ed una cagna che rincorreva le auto in transito al bordo della zona di pascolo. Su questi casi è intervenuta con i suoi consigli e le successive verifiche la Dott.sa Dalmasso. A testimonianza del grado di duttilità del Cane da pastore Maremmano Abruzzese e dell’impor29


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tanza del ruolo di chi li gestisce si può citare ancora Bruno Viola che, dopo aver sperimentato l’utilizzo dei suoi cani con gli ovini sul Carega, ha utilizzato con successo gli stessi cani in Val di Sole con i bovini. In conclusione occorre ribadire che nessuno ha la presunzione di banalizzare un tema complesso come quello di una possibile convivenza tra attività antropiche come la pastorizia transumante o l’allevamento e grandi carnivori, che non in tutti i casi la soluzione del cane da protezione può essere la più indicata, pensiamo ai moltissimi allevatori amatoriali con pochi capi, ma l’esperienza svolta in questi anni nella Provincia di Trento ci conforta nel ritenere che tra i mezzi di prevenzione il cane custode costituisce la risposta più efficace, sebbene per certi aspetti la più impegnativa e che il livello di equilibrio ca-

ratteriale raggiunto sul Cane da pastore Maremmano Abruzzese, insieme alla memoria di razza, ne fanno tuttora un aiuto affidabile ed insostituibile a tutela della pastorizia e dell’allevamento di bestiame. Questa convinzione ci spinge ad auguraci che in Provincia di Trento, come sul resto delle Alpi, l’adozione dei cani da guardiania possa ulteriormente diffondersi, seguendo metodiche e procedure, che alla cultura pastorale uniscono le buone prassi cinofile e che a loro volta hanno dimostrato tutta la loro efficacia, mettendo una pietra tombale sulla stucchevole diatriba tra cani con pedigree e cani di origine pastorale. Valter Grossi Resp. Settore lavoro CPMA Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese

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La muta vincitrice di Morra

Asti, la prova per cani da seguita nel rispetto delle norme anti Covid

I Segugi sul sentiero dei cinghiali Terreni idonei, mute ben allenate e numerosi selvatici hanno reso indimenticabili due giorni di autentico agonismo finalizzato a verifiche zootecniche. Encomiabile l’organizzazione messa in campo dal Gruppo Cinofilo Astigiano e dalla Federcaccia di Asti

Verifiche zootecniche per cani da seguita su cinghiale, organizzate nella categoria coppie e mute ad Asti nei giorni 20 e 21 febbraio 2021 con CAC in palio: un eccezionale e partecipato evento che ha visto la presenza di oltre cento cani delle differenti razze interessate, ad opera del Gruppo Cinofilo Astigiano e Fidc di Asti. Forte e fonda-

mentale la collaborazione delle squadre di caccia al cinghiale dell’Atc AT1 che hanno concesso la disponibilità delle zone e responsabili del servizio di accompagnatori per le diverse batterie. Risultanze finali confortanti per quanto concerne lo sviluppo di selezione delle razze da seguita, qui misurate non solamente nell’aspetto funzio61


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nale ma anche morfologico: tra i numerosi concorrenti delle razze al test, Beagle, Porcelaine, Griffon Bleu di Gascogne, Segugio Maremmano, Griffoni Nivernesi, Petite Gascogne Saintongeois, Ariegeois e Briquett Griffon Vendeen, (questi due ultimi in maggioranza) si impongono, rispettivamente, la coppia di Beagle di Giampiero Boglio, Moro e Fata e la muta di Ariegeois di Gabriele Morra e Giuseppe Cavallero composta da Argo, Laika, Isi, Golia, Emma e Keppy.

Boglio con la sua coppia di Beagle

Le razze canine del gruppo della seguita costituiscono una parte preponderante e di notevole importanza nel palcoscenico di quelle che l’ENCi tutela nel nostro Paese. Normalmente vengono espletate centinaia di verifiche zootecniche indirizzate alla funzione su tutto il territorio nazionale, (soprattutto in Centro Italia e Sardegna) che hanno come obiettivo il cinghiale, selvatico diffusissimo e sempre in maggiore incremento nei nostri spazi rupestri. Quella di cui trattiamo ha rappresentato un momento di notevole importanza in quanto, grazie a coloro che si sono adoperati nella sua organizzazione ma anche a ciò che ENCI ha permesso di realizzare stilando le linee guida per le modalità di esecuzione in tempo di pandemia, è stata l’unico seguito al Derby di Montaione a Firenze tenutosi nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2020, con circa trecento cani in prova nei due giorni e ottocento al raduno. Inoltre, si tratta forse della primissima prova organizzata da Fidc e il Gruppo di Asti. Sono intervenuti in giudizio gli esperti Felice Bracco, Mauro Casetta, Massimo Favo e Gianni Gaino. Tutto si è svolto nei terreni dell’ATC 1 di Asti, più precisamente a Refrancore, Portacomaro, Bramairate e Viatosto: il teatro d’azione era rappresentato da zone boscate di acacie e querce, con rimesse molto fitte di rovi e ginestre attorniate da verdeggianti coltivi ad inizio produzione. La manifestazione si è svolta con due batterie di mute da quattro e una batteria di coppie da quattro, oltre ad una batteria composta da quattro coppie e una muta al sabato, mentre per la domenica due batterie di quattro mute cadauna ed altrettante di coppie in medesimi numeri. Ovviamente la partecipazione, seppur in numeri importanti, era riservata ai soli residenti della Regione Piemonte a causa delle note restrizioni che hanno caratterizzato la “zona gialla” del momento. La verifica zootecnica, nel pieno rispetto ambientale e faunistico, si è svolta secondo i canoni previsti per tale disciplina: ai cani, (sia in coppia che in muta), dopo essere stati sottoposti alla valutazione morfologica, (che pure incide nella qualifica finale) viene richiesto di rispondere a quattro differenti quesiti: il primo step è rappresentato dalla cerca, (in silenzio a rilevare il punto dove è transitato l’animale obiettivo della prova) quindi l’accostamento, (l’avvicinamento all’animale segnalato vocalmente nel percorso che questi ha composto durante la notte, intensificando la voce nell’avvicinamento alla rimessa di riposo) seguito dall’abbaio a fermo (vocalizza-

La muta di Ivan Sorba

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Ariegeois al lavoro

Classifica finale

zione per segnalare la presenza con abbaio di timbro e tono differente ed espressivo, manifestando sicurezza senza spavalderia e con rispetto privo di intenzione a caricare) concludendo con la seguita (alla partenza in fuga i cinghiali vengono inseguiti vocalizzando intensamente e cercando di mantenerne il contatto prolungato fino alla fine del turno). Tutto questo permette all’esperto giudice di avere sufficienti elementi per attribuire la qualifica. Nulla di cruento quindi viene rivolto alla selvaggina, qui reperita eccezionalmente in quantità importanti concedendo a tutti la possibilità di incontro: una densità di cinghiali impressionante pur trattandosi di zone di bassa pianura, molto coltivata e poco rurale, con coltivi di mais, frumenti e vigne in vicinanza di centri abitati. Ciò testimonia inequivocabilmente la sempre più massiva frequentazione da parte di questi selvatici negli spazi urbanizzati.

CLASSIFICA FINALE CLASSE COPPIE 1° BOGLIO GIAMPIERO BEAGLE ECC. 2° COLOMBARO LUCA ARIEGEOIS ECC. 3° PORCELLATO MARCO BRIQUET GRIFFON VENDEEN ECC. 4° RAIMONDI ANDREA BRIQUET GRIFFON VENDEEN Buono

CLASSIFICA FINALE CLASSE MUTE 1° MORRA - CAVALLERO ARIEGEOIS ECC. 2° GALLO ALESSANDRO SEGUGI MAREMMANI ECC. 3° SORBA IVAN ARIEGEOIS MB. 4° GRECO MAURO ARIEGEOIS Buono 63


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Mauro Greco con la sua muta di Ariegeois

Tali prove permettono l’ottenimento di dati tecnici ma anche avere idea della densità dei selvatici contribuendo alla loro tutela ed alla salvaguardia ambientale ed agricola: nel libretto delle relazioni, in coda, viene utilizzato l’apposito spazio che si riferisce appunto alla raccolta dei dati inerenti la densità e le specie degli ungulati reperiti durante il turno, dati che, in intenzione, dovrebbero essere destinati a comunicazioni presso gli Enti preposti alla tutela faunistica e ambientale appunto. Oltre a questo, l’esercizio della prova stessa permette di “muovere” i selvatici scovati, costringendoli a consistenti spostamenti che evitano l’imbrancamento numeroso, lasciando respirare l’habitat e le coltivazioni. Sotto il profilo tecnico si è potuto apprezzare la corret-

tezza di molti soggetti, non soltanto nei confronti del target ricercato, il cinghiale, ma anche nei numerosissimi caprioli reperiti, (ed ignorati) nei terreni di prova: riscontrato un livello medio alto nella composizione delle mute e coppie, sotto i punti di vista che riguardano l’addestramento, il lavoro svolto e lo stile di razza, così come la qualità morfologica. Riportiamo l’asterisco di due degli esperti giudici intervenuti. Massimo Favo: “Molti concorrenti giovani che in questa specialità attestano una continuazione per il futuro in ambito cinofilo. Oggi non si parla più di “cacciatori di cinghiale” ma di cinofili attenti alla componente tecnica e morfologica. Evidente l’apprezzamento da parte dei concorrenti per la possibilità di effettuare la prova in 64


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Segugi durante il lavoro

tempo di Covid, grazie a quanto ha messo in atto l’ENCI. Il risultato della partecipazione da parte dei giovani è grazie a quanto è stato fatto dalla SIPS e dall’ENCI per la formazione e informazione in questo ambito”. Con lui presente anche Felice Bracco Esperto di lunga data che sottolinea: “È molto migliorato l’aspetto tecnico dei soggetti così come la sportività dei concorrenti. Ho ideato il “Circuito Mari e Monti”, prova nazionale dislocata in otto tappe con la quale, nel contesto delle tante verifiche zootecniche che si svolgono in questa disciplina, è nata una grande possibilità di scambio di linee di sangue, accoppiamenti e cucciolate contribuendo ad una migliore e maggiore diffusione in tutto il territorio nazionale e tra le regioni italiane, con conseguenti risultati che hanno condotto ad una migliore salute di queste razze”. Marco Ragatzu 65


SAMPSON IL “FERROVIERE” ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 5 maggio 2021 – Anno 67° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Vanda Baldaccini, Sara Ceccarelli, Francesco Cochetti, Claudio De Giuliani, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Valter Grossi, Séphanie Palumbo, Vincenzo Parmiciano, Marcello Poli, Marco Ragatzu, Massimiliano Ravaglioli, Colette Rubini.

ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: DOD artegrafica - Massa Lombarda (RA) STAMPA: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

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In copertina: Cane da pastore Maremmano Abruzzese Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

NEW YORK - Mike Francow stava pranzando in un parco di East Hampton quando il suo Bulldog Sampson è scappato. Per ore lo ha cercato, ma senza successo. Qualche kilometro più avanti, il ferro­ viere Christian Beck alla guida del treno diretto a Montauk, non poteva credere ai suoi occhi: c’era un cane sui binari che trotterellava con aria affranta: “Essendo un amante dei cani, vederne uno sui binari è stato davvero tremendo – ha dichiarato fortunatamente era su un tratto di binario in cui la velocità massima permessa è di 40 miglia l’ora e c’è stato il tempo di frenare”. Beck e il suo collega Fragale dopo aver fermato il treno sono scesi per prenderlo, cercando di fare tutto il più in fretta possibile, per evitare pericoli. Sampson, però era molto spaventato, e si è nascosto sotto una carrozza. Fortunatamente, dopo

pochi minuti sono riusciti a farlo usci­ re e a metterlo in sicurezza a bordo del treno. Gli hanno dato un po’ d’ac­ qua e hanno continuato il loro viag­ gio verso Montauk, arrivando pun­ tuali. Terminato il turno Beck, Fragale e gli altri membri dell’equipaggio della Lirr (la compagnia ferroviaria) hanno iniziato a pubblicare le foto di Sampson in una serie di gruppi Facebook dedicati agli animali scom­ parsi. In poche ore Francow, il pro­ prietario, è stato rintracciato e ha potuto riabbracciare il suo Bulldog. Phil Eng, presidente della Lirr, si è detto orgoglioso del salvataggio ope­ rato dai suoi ferrovieri, dichiarando: “Essendo io stesso proprietario di cani, sono lieto che il nostro equipag­ gio sia andato ben oltre il loro compi­ to per salvare Sampson e metterlo in contatto con il suo proprietario. Non vedo l’ora di offrire loro un encomio”.


Cane da Pastore Maremmano Abruzzese e Welsh Corgi Pembroke. Foto Simona Nani.

... di corsa verso l’estate Welsh Corgi Pembroke e Cane da Pastore Tedesco. Foto Elena Corselli.



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