I Nostri cani - gennaio 2021 light

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N. 1 gennaio 2021 - Pubblicazione online sul sito www.enci.it

ASSEMBLEA 2020 • BOXER • BOVARO DELL’APPENZELL YORKSHIRE TERRIER • L’ISTINTO MATERNO “organo ufficiale ENCI”

gennaio 2021


Cane da pastore belga Groenendael. Foto Fabio Schiano.

l’incanto della neve‌.

Bovaro del Bernese. Foto Maddalena Manciani.


SOMMARIO Assemblea generale Notizie ENCI Il Boxer e le sue meraviglie Ottavio Perricone Dai pascoli alla vita di famiglia Angela Del Carro Voi e lo Yorky, parlatevi così Luciana Lastrucci Complici meravigliosi Guido Massimello L’istinto di madre fa bene ai figli Renata Fossati I cani hanno Santi in paradiso Rodolfo Grassi La torsione dello stomaco Sara Ceccarelli Memorie di un tempo Standard in pillole Freddo e gelo Ermelinda Pozzi Notizie dal Mondo Epagneul Breton più forti di Covid 19 Giorgio Bellotti Il Capodanno dei Bracchi Italiani Marco Ragatzu

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CHI E DOVE

63 Gli allevatori 64 I club

PER LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIF­ FUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTE­ RE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA. CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPO­ SIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI. SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTI­ VAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it - tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30

PER I GRUPPI CINOFILI Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedi­ cate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO Pubblicità expo: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita (es. 5 novem­ bre per pubblicazione in dicembre) Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it TUTTE LE RUBRICHE SONO GRATUITE Si ringrazia per la collaborazione

FORMATO TESTI E FOTO Testi in WORD o similari di scrittura (NO pdf) Foto in formato jpg o tif NON impaginare


Notizie ENCI ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2020

UN’ASSEMBLEA DIVERSA Dalla sede centrale di Milano si è diramato l’evento che ha coinvolto numerosissimi Soci sparsi in tutta Italia. Confronto, idee e la speranza che il prossimo anno porti maggiore serenità. I bilanci approvati a larghissima maggioranza. Ecco una breve cronaca dell’evento, da non intendersi ovviamente come il verbale dell’Assemblea

Il Presidente Dino Muto apre i lavori di questa Assemblea Generali dei Soci, insolita, diversa. Sono le 11.00 esatte del 19 dicembre 2020, in questa giornata di sabato dove nella sede di viale Corsica a Milano, il cuore dell’ENCI, c’è un grande movimento di computer, cavi e persone addette ai lavori, debita­ mente “mascherate”. Si aprono i collegamenti di questo evento obbligatoriamente svolto in streaming per i motivi che tutti noi ben conosciamo.

È emozionato, Dino Muto, e lo dice in diretta, mentre annuncia: “Apro ufficialmente i lavori dell’Assemblea. C’è stato un grande sforzo di tutti per la realizzazione di questo evento da remoto e vorrei ringraziare il Consiglio Direttivo tutto, i collaboratori, gli Uffici dell’ENCI”. Si parte, i lavori saranno suddivisi in due fasi. La prima dedicata agli argomenti all’ordine del giorno e 4


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relative votazioni. Chiusa l’Assemblea, proseguirà il confronto tra i Soci sui più diversi argomenti, anche non previsti dall’ordine del giorno. A presiedere l’Assemblea lo stesso presidente Dino Muto. Angelo Pedrazzini -direttore tecnico di ENCI – è eletto segretario, mentre Andrea Boscarello e Severino Guastaferro, sempre degli uffici, sono indicati come scrutatori. La scelta è approvata dai Soci con un solo voto contrario. Lo stesso Boscarello interviene per spiegare nel dettaglio il sistema di voto, peraltro molto semplice. È il momento del Collegio Sindacale, atto ad illustrare nel dettaglio l’opera di vigilanza sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile di ENCI, sull’os­ servanza della legge, dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. In collegamento Erika Guerri, Presidente del Collegio, Giovanni Torre e Cesare Bianchetti. Quest’ultimo illustra minuziosa­ mente il lavoro effettuato dal Collegio, sottolineando che le attività dell’ENCI si sono svolte in conformità a quanto previsto e che il Collegio non ha rilievi da segnalare.

domande attraverso una prenotazione che avviene digitando semplicemente una icona dedicata. I collegamenti si sono svolti in maniera consona, fatto salvo alcune eccezioni che non dipendevano dalla piattaforma ENCI ma dai collegamenti periferici di alcuni Soci.

Silvia Paoletti chiede che venga messo a verbale che l’audio non è consono e che parte del discorso non è stato da lei udito e di non poter valutare a pieno quanto sin ora è stato detto. Informa che non le è stato consentito di visionare i relativi atti. Dichiara la sua astensione.

Dino Muto riprende la parola per sottolineare alcuni aspetti della vita dell’ENCI: “È necessaria una disami­ na più approfondita che potrà essere fatta negli Stati Generali che auspichiamo si possano svolgere in presenza nel 2021. Ci dobbiamo tutti confrontare sulla fase della ripartenza per condividere progetti, idee, collaborazioni. Quest’anno la quasi totalità delle manifestazioni è stata bloccata dalla pandemia: guar­ diamo ai prossimi mesi con speranza e ottimismo per la ripresa delle manifestazioni. Le iscrizioni al Libro sono in linea confortanti”.

L’esito della votazione sul Bilancio consuntivo dell’an­ no 2019 è stato il seguente: approvato con 1448 voti a favore, 1 astenuto e nessun voto contrario. La piattaforma utilizzata per lo svolgimento dell’As­ semblea, permette ai partecipanti di porre delle 5


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sull’intervento di Natale Tortora a sottolineare le scel­ te lungimiranti prese dal Consiglio per la promozione del Cane Sociale, da lei stessa definita “una scelta vincente”. Sottolinea anche il ruolo del cane da com­ pagnia che in questo periodo di continue e necessa­ rie restrizioni ha portato nelle famiglie sollievo e pre­ ziosi benefici. E continua: “Certamente, amministrare significa prendere decisioni, guardiamo con fiducia alle scelte per il 2021”.

È il momento di collegarsi col dr. Natale Tortora per il Bilancio di Previsione 2020 che, come sottolineerà egli stesso, si è trasformato in un Bilancio reale, già concluso, a causa del rinvio dell’Assemblea di aprile. L’accento è stato posto sulla pandemia che ha bloc­ cato di fatto alcune attività di ENCI modificando le previsioni delle entrate e delle uscite di Bilancio. Dati positivi, invece, arrivano dall’andamento del Libro genealogico che ha portato una ventata di ottimismo: una bella risposta da parte degli allevatori. Bene anche i corsi di formazione, con modalità da remoto, che hanno continuato a svolgersi.

Il Presidente, con riferimento all’intervento di Donnini, ha sottolineato: “È stato difficile prendere decisioni in questi momenti. ENCI ha guardato con attenzione alle direttive delle Regioni e del Governo… Sono state scelte difficili, come quella di annullare i derby a ridosso del loro svolgimento… è stato doloroso, ma inevitabile”. E aggiunge un pensiero agli Uffici dell’ENCI e ai Soci:

Proseguono gli interventi dai Soci collegati. È il momento di Serena Donnini che ringrazia gli Uffici, i Soci, in particolare quelli della sua Delegazione di Firenze, che in questo periodo così complesso hanno continuato il loro prezioso lavoro. Pone poi l’accento

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Notizie ENCI Giuseppe Abbatangelo si fa portavoce di numerosi Soci che attraverso le chat hanno trasmesso apprez­ zamenti e solidarietà per il lavoro svolto da ENCI. È quindi la volta di Ferdinando Asnaghi che porta apprezzamenti per i lavori assembleari, per la riuscita tecnica dell’evento e anticipa di avere formulato, in qualità di componente della Commissione Standard della FCI, una bozza di protocollo per il riconoscimen­ to delle nuove razze che al momento è al vaglio dell’ENCI. Interviene quindi Salvatore Dell’Aquila: “Tutta la cino­ filia sta pagando uno scotto a causa della pandemia, in ENCI abbiamo trovato un supporto - ha detto -, anche nel limitato svolgimento delle attività. Forte e inesauribile l’entusiasmo di Dino Muto mantenuto intatto tra un tavolo Ministeriale e l’altro”. “C’è sempre stata piena armonia tra gli Uffici e le Delegazioni, una comune linea di condotta è stata la scelta perseguita”.

Domenico De Giosa pone l’accento sulla rivalutazio­ ne dei compiti delle Delegazioni che dovrebbero avere un ruolo maggiore, per esempio nella conces­ sione degli Affissi. Ha poi rilevato che i corsi per adde­ stratori dovrebbero essere meglio monitorati. Il presi­ dente Dino Muto assicura che le proposte di De Giosa verranno valutate nelle sedi appropriate.

Continuano gli interventi. Mario Pinelli esprime soddi­ sfazione per il bilancio. Pone la questione dei cuccioli importati dall’Est che a causa della pandemia hanno fortunatamente subìto un rallentamento. Auspica il sostegno di tutti i Soci per affrontare insieme questo difficile periodo. A seguire Francesco Cochetti che si complimenta, aggiungendosi agli altri, per la piattaforma telematica che ha permesso il buon andamento dell’Assemblea. Si congratula con ENCI e Soci per i Raduni e le Prove che durante la finestra estiva si sono potuti svolgere, grazie alla tregua “concessa” dal Covid. Sottolinea il grande impegno del presidente Dino Muto, presente in moltissimi di questi eventi, con fatica e determina­ zione, sempre disponibile all’ascolto di tutti. “ENCI è una famiglia – dice Cochetti – andiamo avan­ ti con forza”; e conclude sottolineando anche l’ottimo andamento delle sessioni didattiche svolte da remoto per la formazione dei giudici.

Il Bilancio di Previsione è approvato dall’Assemblea con 1483 voti a favore, 1 astenuto e nessun voto contrario. Sono le 12,55 quando cala il sipario su questa parti­ colare Assemblea 2020, svolta da remoto. Un bel risultato che premia lo sforzo di decine di persone che si sono prodigate affinché tutto potesse funziona­ re al meglio. Al termine dell’Assemblea, il dibattito è proseguito, tra i Soci, con i Consiglieri e con il Presidente, avendo tutti, come obiettivo, la crescita del nostro Ente. Renata Fossati Rodolfo Grassi

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Notizie ENCI

CONVENZIONE TRA ENCI E ACI Si informa che il Consiglio Direttivo dell’ENCI ha deliberato di stipulare una convenzione tra ENCI e ACI che offre la possibilità di acquista­ re tessere ACI GOLD e ACI SISTEMA a prezzi scontati. Tale possibilità è offerta ai Soci Allevatori e

agli Associati dei Gruppi Cinofili e delle Associazioni Specializzate. La convenzione è valida fino al 31.12.2021. I dettagli sono consultabili sul nostro sito all’indirizzo www.enci.it/servizi-esclusivi-soci

AVVISO

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata al mittente con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazio­ ne dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata deposi­ tata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 62/18 nei confronti di BIOSIN CARMELO ELIO. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione.

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata al mittente con motivazione “compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attua­ zione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata decisione relativa al procedimento discipli­ nare n. 57/18 nei confronti di COREA MARIA. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione.

Il Segretario Istruttore

Il Segretario Istruttore

AVVISO

AVVISO

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “per compiuta giacenza”, in applica­ zione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depo­ sitata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 6/19 nei confronti di MARCHESIN GIOVANNI. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione.

Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “destinatario sconosciuto”, in appli­ cazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depo­ sitata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 5/19 nei confronti di PINTILEI MARIUS. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione.

Il Segretario Istruttore

Il Segretario Istruttore

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Le molte doti alla base di un successo da tempo consolidato

Il Boxer e le sue meraviglie

Originario della Germania e selezionato per la guardia ha ben presto conquistato simpatie per il carattere estroverso, la fedeltĂ al padrone ed ai suoi beni. Pochi consigli per valorizzare appieno tutte le sue qualitĂ


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Del Boxer si conosce sia l’anno che il luogo di nascita, era il 1895 e a Monaco di Baviera veniva registrato sul Libro origini Flocki, nato da un Bullenbeisser, morditore di tori, e da un Bulldog Inglese, e come possiamo immaginare era un cane ben lontano dal Boxer che sarebbe in seguito diventato. Questo, nella storia della razza è l’unico incrocio documentato tra il cane inglese e quello germanico. Dietro a questo primo esemplare di razza Boxer vi è un’operazione di una accurata selezione, non molto documentata, dovuta alla volontà di ridare vita a un molossoide tedesco, quasi scomparso, con un pizzico di sangue inglese che ne ha rafforzato le caratteristiche. I padri del Boxer oltre che cacciatori di bufali, orsi e cinghiali erano cani dei macellai e dei birrai che venivano

utilizzati per difendere l’uomo dai ladri e dai briganti lungo le strade malfamate. Gli antichi allevatori furono molto bravi a fissare i comportamenti che sono alla base delle attitudini del Boxer come difesa dell’uomo, qualità che gli venne riconosciuta nel 1925 per essersi distinto durante la prima guerra mondiale. È di supporto alla polizia di varie nazioni, nei servizi notturni delle pattuglie, presso le unità cinofile volontarie della protezione civile, nei terremoti per la ricerca dei feriti e delle vittime tra le macerie. Il primo standard risale al 1902 mentre in quello del 1990 già veniva descritta la forma delle orecchie integre, in quanto una legge federale in Germania ne vietava l’amputazione. 10


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LEALE, ATTENTO E OBBEDIENTE Ogni anno in Italia nascono circa 3000 cuccioli, un numero che corrisponde al grande interesse per questa razza che è diffusa in tutto il mondo ma che proprio in Italia raggiunge altissimi livelli, e il motivo di tanto successo è da imputarsi all’aspetto fisico, al carattere, alla salute. Fulvo o tigrato, maschio o femmina tutti pazzi per l’uomo, sembra quasi che sia vissuto sempre e solo in famiglia, si adatta facilmente anche in appartamento, è intelligente, leale, attento, vigile, furbo, obbediente e sempre pronto al gioco ma anche atleta instancabile e pronto a difenderti se vede un pericolo. Ha una forte individualità, in famiglia si inserisce in una scala gerarchica che riconosce un solo capo, e protegge tutti coloro che vivono con lui, rimanendo distaccato da chi non conosce senza mostrare paura o aggressività. Una volta che ha individuato il suo capo, questo ha la responsabilità di insegnargli le regole di una buona convivenza con gli uomini. Per raggiungere l’obiettivo occorre esercitare coerenza e tempestività, evitare le maniere forti, utilizzando poche parole, brevi, come sì, bravo, no. Il no deve essere deciso, ma non deve essere una punizione, pertanto va ricercata subito un’azione che meriti un sì molto enfatico. Una buona educazione di base è fondamentale e deve essere effettuata solo da quel capo evitando che altri intervengano senza coerenza e senza uno scopo ben chiaro al cucciolo. Il Boxer è proprio l’unione di caratteristiche, apparentemente diverse ma che in questi esemplari si fondono magicamente, dove gli opposti si attraggono e creano una solida stabilità dove la potenza si fonde all’affettuosità. Grande popolarità e successo sin dal suo esordio supportato anche dalla fortuna di aver avuto numerosi maestri che si sono appassionati e che molto ne hanno scritto. Che gran fortuna essere stati di grande interesse per molti italiani che hanno scelto il Boxer come compagno di vita e che li hanno studiati con gran minuzia e hanno lasciato un notevole patrimonio fatto di letteratura, scritti, riflessioni, genealogie presenti in tantissimi pedigree. Confalonieri, Scanziani, Bosi, De Sanctis, Mariotti, Bonetti e Perricone sono solo alcuni tra quelli che hanno contribuito con il loro pensiero e i loro allevamenti a scrivere la storia di questa razza e a diffonderla tra gli appassionati. Il Boxer è un atleta, un agonista, un cane potente, elegante, equilibrato, compatto, socievole che non deve essere un cane pauroso.

È UN BOXER! Così viene apostrofato da molti per dire di lui che quando entra nella nostra vita lo fa a zampa tesa e la sua passione non ci lascerà più, vuole attenzione costante, non è discreto né tantomeno riservato anzi è invadente e sempre giocoso, ma mai aggressivo verso i suoi compagni, unico è il suo atteggiamento verso i bambini per i quali nutre un sentimento di attento custode e fratello maggiore. Non sapete cosa vi siete persi se non avete mai visto un 11


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cucciolo di boxer, che già dai primi giorni rappresenta appieno le caratteristiche morfologiche e caratteriali che lo accompagneranno per tutta la vita, un allevatore esperto riconoscerà quelli della cucciolata che hanno elementi di distinzione. Attenzione però perché già da cuccioli hanno chiaro quale sarà il loro obiettivo, quello di conquistare presto un posto nella famiglia cercando di ribaltare l’ordine gerarchico a loro vantaggio, già ben determinati e con una grande personalità. Quindi sin dai primi mesi di vita dimostrano senza ombra di dubbio che sono dei veri e propri arrampicatori sociali che vogliono primeggiare non per dominare ma per conquistare una posizione che li vedrà subordinati solo ad una persona, quella che hanno riconosciuto come massimo esponente nella famiglia e che meglio ha compreso la loro personalità, mentre vedranno e posizioneranno tutti gli altri ad un gradino più basso, assumendone prote12


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zione in cambio di affetto e amicizia. E proprio per questo loro chiaro atteggiamento si sono contraddistinti come cani per nulla pericolosi, pacifici che mai hanno morso uno dei propri compagni. Intollerante alla solitudine, vi sarà grato se potrà seguirvi nelle attività all’aria aperta ma anche in auto pur di condividere il più possibile il tempo con la sua famiglia umana, unica difficoltà determinata dal “muso corto” è quella delle alte temperature estive che potrebbero causargli difficoltà respiratorie se non si prendono le giuste precauzioni.

AGILE, ROBUSTO ED ELEGANTE Quando guardiamo un boxer dobbiamo tenere a mente la funzione per cui è stata creata la razza: è un cane da difesa. La struttura generale deve consentire al boxer grande agilità, potenza, e competitività. L’aspetto è quello di un cane di media taglia, elegante, dalla costruzione quadrata, pronto a sprigionare tutta la sua potenza data da una muscolatura solida e robusta e ben sviluppata negli arti. Elemento distintivo della razza è la testa, unica per la sua conformazione, il boxer è un brachicefalo, ha, cioè, la testa larga e corta. Il rapporto fra cranio e muso è di 2:1, con assi cranio-facciali convergenti. Il muso è sviluppato nelle tre dimensioni, prognato, con la mandibola inferiore che sopravanza la mascella superiore, con una dentatura forte che deve presentare gli incisivi su una linea retta e ben distanziati. Altro elemento di distinzione è l’occhio, fondamentale nell’espressione di razza, in posizione sub-frontale, di forma ovalizzata e scuro. 13


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IL CLUB DI RAZZA L’Associazione specializzata che si occupa della razza è il Boxer Club Italia fondata a Roma nel 1946. Il Club collabora con le diverse Associazioni Europee ed in particolare con il Boxer Club Tedesco, patria dello standard, e proprio grazie a queste collaborazioni si è giunti ad uniformare le prove di Allevamento che in Italia hanno la stessa valenza e le stesse modalità di quelle fatte in Germania. Molti gli impegni che il Club si prefigge per salvaguardare la razza, ma l’impegno per la salute è un punto fermo da cui non si transige, vengono effettuati monitoraggi e controlli obbligati per quelli che sono punti di attenzione per la prevenzione delle patologie ereditarie: Displasie, Spondilosi e Cardiopatie. Le cardiopatie, sono state affrontate dal Club di Razza con una grande campagna di screening e di sensibilizzazione degli allevatori, portando ad una drastica riduzione dell’incidenza delle cardiopatie con la Stenosi subaortica passata dal 11,5% nel 1997 al 1,5% di oggi e la Stenosi polmonare dal 5% nel 1997 allo 0,5% di oggi. Tutto ciò ha migliorato la vita del Boxer rendendola più sana e più longeva. L’allevamento italiano primeggia ormai da anni, sui ring europei, dove i nostri allevatori dominano nelle più importanti manifestazioni cinofile. Questi risultati sono la giusta conseguenza al lavoro svolto nella selezione della razza mirato al miglioramento morfologico e della salute del boxer. Un Boxer è un compagno di vita giocherellone, un protagonista che non passerà mai inosservato, un amico vero. Ottavio Perricone

Vice Presidente Boxer Club Italia

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La conferma da un importante studio sull’amore materno Prime cure ai cuccioli con una fattrice molto attenta. Cane da pastore scozzese a pelo lungo. Foto Maria Teresa Garabelli.

L’istinto di madre fa bene ai figli Il rapporto tra fattrice e cuccioli è alla base dello sviluppo dei piccoli e previene eventuali problemi di comportamento

Il mondo della scienza rivolge continuamente il suo sguardo attorno all’universo unico e allo stesso tempo variegato dei cani. Una banca dati universale e inesauribile che offre la possibilità di ricerche, confronti, statistiche e permette agli studiosi di raccontarci vicende lontane nel tempo e vicine ai giorni nostri. Recentemente, un team di studiosi francesi ha rivisitato alcuni studi svolti negli anni da altri colleghi di tutto il mondo che si sono occupati di un fattore determinante per il benessere stesso dell’allevamento: l’Istinto Materno. Natalia R Santos di ENVA, Maisons-Alfort (F); Alexandra Beck e Thomas Blondel Ceva Santé Animale, Libourne (F); Cindy Maenhoudt e Alain Fontbonne di CERCA,

Maisons-Alfort (F), hanno svolto un prezioso lavoro di ricerca e confronto nel tentativo di valutare l’impatto dell’istinto materno sulla vita futura dei cuccioli. Nonostante gli sudi fatti nel tempo, è ancora difficile ai giorni nostri valutare appieno tutte le variabili sia genetiche che ambientali e comportamentali che possano influire in maniera corretta oppure distorta nella cura e nell’allevamento dei cuccioli da parte della fattrice. I ricercatori hanno sottolineato che l’obiettivo di questa revisione è descrivere il repertorio delle interazioni madre-cucciolo e le attività comuni associate al comportamento materno nel cane, sia durante la preparazione al parto che nelle prime 3 settimane dopo il parto. Inoltre, 32


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tanza a lasciarlo, la leccata genitale e generale del cucciolo neonato, l’allattamento e il contatto diretto con la lettiera. La costruzione del giaciglio è generalmente osservata prima del parto e l’allattamento si avvia sin dalla nascita sino a circa 5 / 10 settimane dopo il parto, sia per la cagna domestica che per tutte le specie di canidi. Tuttavia, la caratterizzazione del comportamento materno per razza non risulta essere stata studiata. Le razze che sono state utilizzate nel tempo per studiare il comportamento materno (a partire da Scott. 1958) includono: Beagle Cocker Spaniel, Cane di pastore tedesco, Labrador e Golden retriever, Border terrier, English Staffordshire terrier, Greyhound, Whippet, Cane da pastore belga Groenendael, Boxer, Border Collie, Bassotto a pelo corto, Weimaraner, incroci fra razze pure e incroci fra meticci. Uno dei primi studi sull’interazione tra la cagna e i suoi cuccioli è stato eseguito da Scott et all., durante lo svezzamento. Lo stesso gruppo di ricerca si è poi concentrato sulla genetica e sul comportamento sociale dei cani. Il comportamento materno e le interazioni con i cuccioli al momento del parto e durante il primo periodo postpartum sono stati da allora studiati da molti altri gruppi (non è possibile qui citarli tutti n.d.r.). Il numero di ricerche volte a caratterizzare l’assistenza materna nei cani domestici durante le prime settimane successive al parto sono limitate, tuttavia, è stato dimostrato che tratti del carattere di cani adulti possono essere stati influenzati da variabili materne, ovvero dal comportamento della madre durante il parto e l’allattamento.

LA VASTA GAMMA DEL COMPORTAMENTO MATERNO

Al sicuro vicino alla mamma. Samoiedo. Foto Maria Grazia Cervone.

L’interazione materna con i cuccioli inizia con la preparazione al parto e include la serie di eventi che portano alla nascita, alla sopravvivenza e allo sviluppo di un cane sano e sociale. In generale, i ricercatori si sono concentrati sulle interazioni più facili da osservare e misurare come la leccata anogenitale che si osserva subito dopo la nascita e durante le prime 3 settimane di vita per stimolare la minzione e la defecazione nei cuccioli. Il comportamento materno durante il periodo neonatale è definito nella maggior parte degli studi come la quantità di tempo che la fattrice trascorre con i cuccioli (tempo trascorso a contatto e tempo trascorso nell’area della cassa parto), l’entità dell’interazione oro - nasale e il tempo trascorso ad allattare. L’inadeguata o scarsa stimolazione materna durante il periodo neonatale e quello di transizione può alterare il comportamento dei cuccioli nel corso della vita (Czerwinski et al. 2016). Sono disponibili pochissime informazioni per aiutare a definire i fattori che influenzano il comportamento materno, tuttavia, è noto che alcuni fattori ambientali lo possano influenzare. Per esempio, è stato osservato che il tempo trascorso con i cuccioli variava a seconda del materiale utilizzato come lettiera nella cassa parto.

vengono discussi i fattori che possono influenzare il comportamento materno e l’effetto dell’assistenza materna sullo sviluppo del cucciolo. Riconoscere i comportamenti che possono essere osservati al momento della nascita contribuisce a favorire il lavoro dei veterinari e degli allevatori di cani. Inoltre, una maggiore conoscenza dei fattori che possono influire sullo sviluppo futuro del cucciolo può aiutare a ridurre al minimo i problemi comportamentali nei cani adulti. Infine, questa revisione mira a evidenziare le aree in cui è ancora necessaria una futura ricerca. La prima riflessione dei ricercatori francesi dice che sebbene l’allevamento selettivo abbia prodotto una grande variazione nel fenotipo, nella funzione e nella taglia dei cani, il suo effetto sugli istinti di base come il comportamento materno, sembra essere marginale. La maggior parte delle razze canine mostra ancora un comportamento materno di base molto simile. Ciò include elementi integrati come la costruzione del giaciglio e la rilut33


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L’istinto materno di questa Golden retriever è molto evidente. Anche l’amico cucciolo di Alano trova spazio per un breve pisolino. Foto Emanuele Lissignoli.

razione descrivere quasi sempre un semicerchio che porta alle mammelle. I cuccioli sono attratti dalla ghiandola mammaria da segnali olfattivi, un comportamento che facilita l’assunzione di latte. Una volta che i cuccioli aprono gli occhi e sono in grado di muoversi, il loro tempo di contatto con la madre aumenta di nuovo perché ora sono in grado di seguirla.

INTERAZIONE CUCCIOLO-MADRE I cuccioli neonati hanno una forte tendenza a localizzare luoghi caldi, rilevano istintivamente il capezzolo e allattano il prima possibile dopo la nascita. Le attività dei cuccioli nelle prime 2 settimane di vita consistono nel dormire, cercare calore e poppare, e la direzione dell’inte34


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Tutti in cerca di contatto con la mamma. Weimaraner. Foto Gianmatteo Demuro.

CURA MATERNA NEL TEMPO

FATTRICI ALLA PRIMA ESPERIENZA E FATTRICI ESPERTE

Tutte le interazioni caratterizzate come cure materne si verificano frequentemente durante le prime settimane di vita di un cucciolo per poi progressivamente diminuire nel tempo. I ricercatori hanno osservato che nei cani in libertà, così come in molti canidi selvatici, la cura materna inizia a essere sostituita dalla cura del branco (con l’aiuto di cani adulti femmine e maschi imparentati con i cuccioli) a circa 3-4 settimane. Ciò aumenta al momento dello svezzamento, dando alla cagna l’opportunità di recuperare le sue condizioni fisiche e quindi aumentare le sue possibilità di riprodursi con successo in futuro. Nell’allevamento domestico, il tempo dello svezzamento è dato anche dal numero dei cuccioli nati, infatti, se la cucciolata è numerosa avverrà qualche giorno prima, per salvaguardare la fattrice e preservarla anche da eventuali crisi di eclampsia (ipocalcemia) dovuta allo svuotamento improvviso delle mammelle da parte dei cuccioli. Se invece il numero è limitato, i cuccioli avranno meno esigenze di essere svezzati precocemente avendo a disposizione una maggiore quantità di latte.

Il comportamento materno nelle femmine primipare e pluripare sembrava essere simile, sulla base di una valutazione descrittiva del comportamento fatto dai ricercatori negli anni Sessanta e Settanta. Attualmente, invece, è stato rilevato che una madre esperta risponde più prontamente alle esigenze del neonato il quale è meno disturbato dai cambiamenti fisiologici durante tutto il parto. Uno studio (riferito a 10 femmine di taglia medio-piccola) ha scoperto che le femmine esperte mostravano un livello molto più alto di cure materne rispetto alle femmine primipare durante i primi giorni dopo il parto, ma l’assistenza materna è aumentata nelle femmine primipare nelle settimane successive, superando infine le femmine più esperte. Una ricerca condotta presso un allevamento di Cani da pastori tedeschi delle Forze Armate svedesi ha dimostrato che i cuccioli nati da cagne più esperte, durante la loro carriera addestrativa (in età giovanile) ottenevano un punteggio migliore riguardo la fiducia e la ripetizione degli esercizi durante gli allenamenti. In uno studio presso un centro di addestramento per cani guida per 35


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Ai cuccioli tutto è permesso. Beagle. Foto Paola Nuciari.

persone non vedenti è stato invece rilevato che le fattrici che avevano partorito meno cucciolate avevano punteggi di comportamento materno significativamente più alti rispetto alle fattrici più esperte, il che riconduce all’idea di una esplorazione più approfondita sul tema che risente di notevoli variabili sia genetiche che ambientali, primo tra i quali l’indice di stress delle fattrici stesse. Uno studio di Foyer et al. del 2016, osserva che le dimensioni della cucciolata possono anche influenzare le cure fornite dalla fattrice. Le madri con un minor numero di cuccioli (da 1 a 5) sembrano dedicare più tempo ai singoli cuccioli, migliorando così la cura materna. La valutazione dell’assistenza materna in relazione al sesso del cucciolo non è stata studiata in modo specifico; in generale, non sono state osservate differenze specifiche o significative in base alle interazioni cucciolo-cagna in relazione al sesso del cucciolo stesso.

LA GENETICA E L’INTERFERENZA UMANA L’attenzione dei ricercatori si è quindi spostata sulla genetica. Anche se ancora poco conosciuta nei cani, la genetica può svolgere un ruolo importante nel comportamento materno e giustifica l’attenzione nella selezione del bestiame da riproduzione. La rimozione delle femmine che hanno un comportamento materno scadente dal programma di allevamento, sembra essere una strategia positiva per migliorare il comportamento materno in generale (Houpt 2012). In questo, modo, le fattrici con un istinto materno consolidato, forniranno meno cure ai cuccioli malati o che stanno morendo senza per questo mostrarsi ansiose. Quello che conta maggiormente sarebbe valutare con maggiore obiettività uno scarso comportamento materno nei confronti dei cuccioli sani che non prevede nulla di 36


gennaio 2021

IMPATTO DEL COMPORTAMENTO MATERNO SULLO SVILUPPO DEI CUCCIOLI Anche se è stato suggerito che lo stile di cura e la quantità delle interazioni della cagna possono essere importanti segnali predittori del comportamento futuro dei cuccioli sino all’età adulta (Dietz et al. 2018), l’impatto dell’assistenza materna sulla cucciolata necessita di un’ulteriore valutazione. I risultati finora sono equivoci, o almeno sembrano dipendere dalla razza ma anche dall’ambiente. Il comportamento materno molto probabilmente modella il carattere dei cuccioli, portando a una serie di reazioni e adattamenti che influenzeranno il comportamento del cucciolo e probabilmente anche del cane adulto. Alcune ricerche (Guardini et al. 2015, Bray et al. 2017b, Foyer et al. 2016), hanno portato a risultarti contraddittori. Per es. nel caso di cani allevati per essere reclutati al servizio delle Forze dell’Ordine e cresciuti con elevate cure materne, si è notato una migliore disposizione nell’affrontare lo stress addestrativo; al contrario, cuccioli allevati da associazioni e addestrati per diventare cani guida per persone non vedenti, pur essendo stati allevati da fattrici premurose hanno fornito scarse prestazioni durante un’attività di risoluzione dei problemi, facendoli ritenere non idonei. Secondo Houpt (2018), il periodo di socializzazione da 4 a 14 settimane sembra essere il più importante dal punto di vista comportamentale perché durante questo periodo i cuccioli sono in grado di imparare dalle interazioni con i loro compagni di cucciolata, la madre e gli umani. Non ci sono studi che trattano l’effetto delle interazioni umane o interspecie durante il periodo neonatale, di solito limitato alle prime 2 o 3 settimane di vita, sulla socializzazione nei cani.

Sempre attenta a ciò che succede intorno. Jack Russell. Foto Michele Caricato.

buono sia per i cuccioli che per la fattrice stessa. L’interferenza umana potrebbe anche avere un impatto negativo sul comportamento materno delle fattrici. Dal momento in cui nel corso della loro vita abbiano sviluppato un legame fortissimo di dipendenza con gli umani, potrebbero addirittura mostrare cure materne peggiori e abbandonare i loro cuccioli. Inoltre, se questi cuccioli vengono poi allevati artificialmente, è più probabile che vengano inclusi nel programma di allevamento, influenzando ulteriormente il processo di selezione verso le madri povere del giusto istinto di accudimento. L’interferenza umana è un fattore comune a tutti gli allevatori. Si tende a “salvare” più cuccioli possibile, comportamento dettato per i più da un atto di innata umanità o, magari, per i pochi… con un pensiero al portafoglio. Un caso limite è quello delle future fattrici, “figlie uniche” che vivono in famiglia, troppo coccolate e umanizzate al punto tale da confondere i loro istinti, innescando in questo modo ansie e stress che le inducono, al momento del parto, a cercare tutte le soluzioni fra le braccia del padrone, o nel suo letto o nei posti più impensati dove poter “nascondere” la cucciolata in arrivo. Come dicevamo, un caso limite ma non così raro.

Resta da vedere, data la complessa interazione tra genetica e ambiente quali siano le variabili reversibili o irreversibili e la loro incidenza sulle prime esperienze di vita (Dietz et al. 2018), e se un’adeguata stimolazione durante il periodo di socializzazione sia in grado di superare gli effetti della mancanza di adeguate cure materne. La plasticità e l’adattabilità del comportamento del cane sono state ben documentate in molte situazioni, per es. quando si introduce un cane adulto in un nuovo ambiente domestico. Tuttavia, i problemi comportamentali e le fobie sono una delle cause principali dell’abbandono dei cani. Pertanto, concludono i ricercatori francesi, è importante condurre ulteriori ricerche per comprendere meglio l’effetto del comportamento materno durante ogni fase dello sviluppo del cucciolo e l’impatto complessivo sulla plasticità del cervello del cane adulto, al fine di migliorare il benessere generale dei cani nella società moderna. Renata Fossati 37


RECENSIONI Rodolfo Grassi L’Odissea dei cacciatori FIDC Edizioni È la cronaca nella storia, il diario di giorni, nomi e volti incisi nella memoria del tempo. È il variopinto e coinvolgente ritratto della caccia italiana, descritta non come elemento a sé stante, ma ben inserita nella Storia d’Italia. È il cammino, controverso e lento, di proposte e leggi, fra cui quelle per regolamentare l’attività venatoria, inserite nei tormenti di una Società civile che sta muovendo passi sempre più faticosi verso la consapevolezza del proprio ruolo. Incontri e assemblee, congressi e proteste, proposte e promesse, nascita dell’associazionismo venatorio, con in testa la Federcaccia, sono raccontati con l’immediatezza della cronaca colta da giornali dell’epoca e scritti di personaggi che ne furono protagonisti. Un inusuale ritorno al passato per comprendere meglio il futuro, dove il cane è protagonista…

MEMORIE DI UN TEMPO… “Un’immagine vale più di mille parole”. Confucio

Le vecchie fotografie hanno il fascino silenzioso del c’era una volta. Libere dalla crudeltà del ricordo donano scintil­ le di eternità a volti di un mondo avvolto in tenere malin­ conie. Ed è il fascino silenzioso del tempo. Raccontano di affetti remoti e destinati a vivere in scintille di luce e parlare per silenzi. Come le lucciole. Così Filippo e Maria Di Pinto, fratello e sorella, e lui padre del noto cinofilo ed allevatore Mario, tornano per un attimo in quell’attualità che fermarono nell’immagine di Tom in un remoto 1936 a Posillipo. Accomunati dalla stessa passione vollero dar significato ad uno dei loro Spinoni di un allevamento amatoriale di cui il figlio e nipote continuano la tradizione.

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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 1 gennaio 2021 – Anno 67° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari

BICICLETTA SALVAVITA

UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Giorgio Bellotti, Sara Ceccarelli, Angela Del Carro, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Luciana Lastrucci, Guido Massimello, Ottavio Perricone, Ermelinda Pozzi, Marco Ragatzu.

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Italiana

BRASILE - Un Bassotto è passato dalla condizione di cane randagio, affamato, solo e malnutrito, ad essere il compagno di vita di un giovanotto che gli dà tutto l’amore del mondo. È successo in Brasile lo scorso dicembre, e oggi la vita di entrambi è cambiata. Il quattro zampe passeggiava in una zona desolata e arida ed è stato salvato da un giovane brasiliano, che stava facendo un giro in bicicletta. Il cane era stato abbandonato dal suo precedente proprietario, e se non fosse arrivato il ciclista con ogni probabilità sarebbe morto nel giro di qualche giorno. La scena è stata fotografata dall’amministratore di una pagina Facebook chiamata «Motivação e Você», e ha già fatto il giro del web. Il ragazzo pochi minuti dopo averlo incontrato si è avvicinato, lo ha accarezzato, e gli ha subito dato acqua e cibo in modo che potesse stare meglio. Il Bassotto era infatti talmente magro che si riusciva a vedergli le ossa. Il ciclista non ci ha pensato due volte: ha preso il cane e l’ha messo nel suo zaino proseguendo il viaggio un po’ a piedi e un po’ in sella, mentre il cucciolo appoggiava le sue zampette sulla schiena del ragazzo. Il destino li ha uniti, ma nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbero diventati compagni di avventura. Oggi sono sempre insieme, e il post sulla pagina Facebok che immortala il loro incontro ha già totalizzato migliaia di like e di condivisioni , ricevendo gli auguri di buona vita da mezzo mondo.


Dalmata. Foto Elena Corselli.

... invita al gioco Labrador Retriever. Foto Vittorio Dubini.


Samoiedo. Foto Irene Galli.

Alaskan Malamute. Foto India Scavello.


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