I Nostri cani - febbraio 2021 light

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“organo ufficiale ENCI”

febbraio 2021

N. 2 febbraio 2021 - Pubblicazione online sul sito www.enci.it

CÃO DE AGUA PORTUGUÊS • GRIFFONI BELGI SLEDDOG • CINOFILIA E SCIENZA IL CANE ANZIANO


Lapinporokoira. Foto Roberta Rigo.

Cane da pastore tedesco. Foto Cristina Gaudenzi.

... per grandi e piccoli... Jack Russell Terrier. Foto Giovanni Fischietti.


SOMMARIO Cão de Agua Português, una bella storia di mare Fabiana Bazzani GRIFFONI. Tre razze, un solo cuore Pietro Paolo Condò Il Samoiedo e lo sleddog Maurizio Drigo Il cane è migliore dell’uomo Rodolfo Grassi Notizie ENCI Quando la cinofilia incontra la scienza Renata Fossati Cucciolo educato,cucciolo fortunato Paola Daffunchio Cane e gatto insegnano a vivere insieme Renata Fossati Invecchiare in salute Giusy Mazzalupi Una dieta adeguata allunga la vita A.B. Falsa gravidanza Sara Ceccarelli Standard in pillole La conta delle Beccacce Marco Ragatzu

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Affissi

PER LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIF­ FUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTE­ RE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA. CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPO­ SIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI. SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTI­ VAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it - tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30

PER I GRUPPI CINOFILI Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedi­ cate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

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FORMATO TESTI E FOTO CHI E DOVE

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Dalle barche dei pescatori di merluzzo alle abitazioni

Cão de Agua Português, una bella storia di mare

Superlativo per i collegamento fra le imbarcazioni, ha saputo meravigliosamente adattarsi alla vita di città. La “conquista” delle case cominciò nel 1934 a Lisbona... e continua ancor oggi. È sereno, tranquillo, ama la gente e soffre di solitudine


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MANTELLO PELO Tutto il corpo è ricoperto abbondantemente di un pelo resistente, senza sottopelo. Ci sono due varietà: uno ondulato l’altro arricciato. Il primo è leggermente lucido e lanoso e cresce 1 cm e mezzo al mese. Il secondo è più corto, fitto, opaco, e forma compatti riccioli cilindrici e cresce un po’ meno del primo. Tranne che sotto le ascelle e all’inguine, il pelo ricopre uniformemente tutto il corpo. Sulla testa, il pelo ha la sua crescita più bassa, mentre quella più abbondante rimane nel posteriore, motivo per cui, proprio li veniva tosato per evitare appesantimento in acqua e con il nuoto.

In passato, quando i pescatori portoghesi lavoravano sulla Costa Atlantica del Portogallo alla ricerca del merluzzo bianco, ad aiutarli c’erano cani di taglia media con mantello riccio lungo che spingevano i pesci nelle reti, avvistavano banchi di squali, recuperavano l’attrezzatura persa e nuotavano portando messaggi da una barca all’altra. Lo stesso cane, seguiva il pescatore nella sua casa e viveva in famiglia come uno dei componenti più affettuosi. Un tempo conosciuto in vari modi come Cão de Agua o Cane da pesca portoghese o Portuguese Water Dog, la razza ha modificato il suo impiego principale ma si è mantenuta caratterialmente intatta fino ai giorni nostri come lo conosciamo: un cane equilibrato, intelligente, allegro ed esuberante e, ovviamente, amante dell’acqua. Diverse sono le caratteristiche di questa razza, ma due sono quelle distintive: i piedi palmati per una nuotata più vigorosa e un mantello che convive bene con le persone allergiche. Tuttavia, non c’è uniformità di vedute su come il Cão de Agua Português sia arrivato in Portogallo. Una teoria suggerisce che i loro antenati abbiano accompagnato i Visigoti dall’Europa orientale all’Europa occidentale. Questa razza primitiva divergeva in tre tipi: Barboni, Löwchen e Cane da acqua portoghese. L’altra teoria afferma invece che sono discendenti di cani portati dai Mori durante le loro conquiste dell’VIII secolo. Da qualunque parte provenissero, sappiamo che il Cão de Agua Português esisteva nel 1297. Un documento scritto da monaci in quell’anno descrive come un marinaio naufragato fu salvato al largo della costa portoghese da un cane con un “mantello nero, il pelo lungo e ruvido, tagliato alla prima costa e con ciuffo 6


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di coda”. Questa descrizione ben si adatta al Cão de Agua Português. Erano i cani preferiti dei pescatori. Nella piccole imbarcazioni, che navigavano prevalentemente nella zona dell’Algarve, il Cão non solo proteggeva la loro casa, ma faceva compagnia ai bambini, aiutava nelle operazioni in mare, essendo dotati di grande voglia di aiutare, ed erano anche formidabili nuotatori e tuffatori. I pescatori portoghesi andavano in tutto l’Atlantico, dalla costa portoghese all’Islanda e Terranova. Invariabilmente, sarebbero stati accompagnati da Cão de Agua Português che hanno svolto vari ruoli sulla nave. Agivano come messaggeri, nuotando da nave a nave o da nave a riva. Sulle grandi navi i cani venivano seguiti da personale addetto e venivano ricompensati con uno stipendio in percentuale sul pescato. Sfortunatamente, la razza era popolare solo tra i pescatori e presto, con l’avvento delle moderne tecnologie di pesca, sono stati dimenticati. Negli anni ’34 furono presentati alla expo di Lisbona, per la prima volta 2 Cão de Agua e questo suscitò l’interesse di 7


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Vasco Bensaude, un ricco armatore navale che, decise di impiegare il suo tempo nella salvezza di questa razza. La maggior parte dei moderni Cão de Agua Português discendono dal suo programma di allevamento istituito negli anni ’30. Vasco Bensaude riuscì con grande dispendio di tempo ed energie a recuperare pochissimi soggetti ancora impiegati nel lavoro in mare (Leao, Nero, Vanesa) che gli vennero ceduti con fatica dai pescatori dell’Algarve. Uno di essi, Leao, fu il modello su cui venne redatto lo standard di razza, tuttora in vigore. Nei decenni seguenti la razza poté incrementarsi fino al giorno in cui, il più grande allevamento portoghese di Concita Branco fu chiuso dai sanitari del governo e la razza negli anni ’70 tornò, in Portogallo e in Europa ancora una volta nell’oblio. Di quei periodi resta il triste primato registrato nel Guinness come il cane più raro nel mondo. Poco prima di questa chiusura alcuni Cão furono importati in America dove presto sono diventati relativamente popolari. Per la sua storia, abbiamo visto questo cane, impiegato principalmente alla provincia di Algarve, che è ora considerata la sua regione di provenienza. Poiché la presenza di questi cani lungo le coste del Portogallo risale a tempi molto remoti, il Cão de Agua Português va riconosciuto come una razza portoghese autoctona con prevalente impiego in questa provincia.

ATLETICI ED ELEGANTI Come ci si aspetterebbe da un cane allevato per il nuoto, i Cão de Agua Português. sono una razza atletica e scattante, con muscolatura a fibra lunga e con mantelli molto resistenti agli agenti atmosferici. Le loro teste sono caratterizzate da un solco centrale nella fronte, insieme a un ampio muso. Il colore del tartufo corrisponde al colore del mantello mentre gli occhi sono solitamente marrone scuro nei neri e un po’ più chiari nei mantelli marroni, così come la pigmentazione di mucose e pelle. Lo sguardo di un vero portoghese è ardente, attento e vigile. Le loro orecchie sono spesse a forma di cuore e pendono lungo il lato della testa al di sotto del livello degli occhi. Sono cani larghi con un torace profondo che scorre nell’addome con una moderata piega. I Cani da acqua portoghesi hanno dita palmate sui loro piedi rotondi. La pelle tra le dita dei piedi è ricoperta di pelliccia e si estende fino alla punta, conferendo alle loro zampe un aspetto simile a una lontra.

AMICHEVOLI, ALLEGRI E MOLTO INTELLIGENTI I Cão de Agua Português sono una razza amichevole e giocherellona con le persone di famiglia, tuttavia, hanno la tendenza ad essere piuttosto indipendenti, quindi potrebbero non essere adatti a proprietari inesperti, perché mantengono una loro capacità di ragionamento. Sono molto energici il che li rende perfetti per chi ha uno stile 8


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di vita attivo, preferibilmente con facile accesso ad una fonte di acqua. Sono una razza altamente sociale che ama stare con le persone e sono persino amichevoli con gli estranei. Questa cordialità li rende popolari come cani da terapia che visitano ospedali e case di cura. Se vengono lasciati soli per lunghi periodi, tuttavia, possono essere suscettibili all’ansia da separazione, che può manifestarsi come masticazione inappropriata. Come altri retriever, il Cão de Agua Português è una razza affettuosa, quindi avrà bisogno di giocattoli da masticare appropriati per esprimere questo comportamento. La noia è un altro motivo per una masticazione inappropriata. Sono una razza intelligente, che necessita di stimoli mentali tanto quanto esercizio fisico. Vanno d’accordo con i bambini con i quali bisogna supervisionare la loro esuberanza. Se socializzati correttamente, possono andare d’accordo con gatti e altri cani. Sono amanti del gioco, molto amichevoli, allegri e super affettuosi. Per una famiglia attiva, soprattutto con una piscina, una spiaggia vicina o una barca, possono essere una scelta eccellente. Chi conosce bene il Cão sa però che è un amante di tutto quello che si adatta “al fare” e che hanno un entusiasmo profondo per ogni cosa possa es-

sere fatta con l’amico umano, perciò apprezzano campagna e montagna, ivi compresa la neve (che li diverte moltissimo) forse quanto l’acqua proprio perché è una possibilità concreta di interagire con la famiglia.

LO SPORT IN ACQUA Le gare appositamente studiate per loro sono i Water Trial, istituiti in Italia da pochi anni, ma sono adatti anche a sport come l’agility, l’obbedienza ecc. Possono essere impiegati in Protezione Civile riuscendo molto bene in quasi tutte le discipline come salvataggio e ricerca in superficie o su macerie grazie al grande fiuto che possiede e alla curiosità di cercare e alla voglia di fare. È adattabile a molte situazioni di vita – se potrà fare abbastanza esercizio fisico può essere un cane da appartamento - e tende a stare tranquillo in casa. Il suo fisico sportivo ed attivo può gestire bene le ore di appartamento proprio perché quello è il nucleo, il luogo dove la famiglia vive e, lui si considera a pieno titolo cane appartenente a questo gruppo. Di certo è un cane che chiede del tempo alla sua famiglia, con la quale ritiene di dover convivere in modo più pieno possibile. Poco si adatta alla vita solitaria da giardino dove penserebbe di essere stato abbandonato. 9


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ADDESTRABILITÀ I Cão de Agua Português sono una razza intelligente che si addestra bene e apprende rapidamente. Come con tutti i cani, la socializzazione è una parte importante di qualsiasi fase di addestramento. Esporre i cuccioli a nuove persone, animali e luoghi garantirà che siano attrezzati per reagire in modo appropriato alle nuove situazioni in età adulta. Data la loro struttura atletica, sono ottimi saltatori e dotati come sono di grande coraggio sono abili tuffatori e adorano stare in piedi sulle zampe posteriori. L’addestramento deve essere costruito con pazienza però, perché imparando in fretta, tendono ad andare avanti e a considerare noiose le basi del lavoro.

TOELETTATURA I Cão de Agua Português non hanno sottopelo, quindi la muta è minima in questa razza e si nota solo nel cambio di mantello da giovane ad adulto. Tuttavia, il mantello necessita di un paio di spazzo10


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lature alla settimana, di bagni frequenti con l’utilizzo di un buon condizionatore. Può essere tagliato, accorciato o tosato in qualsiasi momento a seconda delle esigenze, se si tratta di un cane da lavoro, oppure lasciato il più lungo possibile se si tratta di un cane da esposizione. Per l’esposizione è richiesta la tradizionale toelettatura “leonina”. Nel taglio leonino al cane viene tosato il posteriore, il muso e due terzi della coda. Secondo lo standard FCI il mantello viene lasciato il più lungo possibile, mentre in USA e Canada il mantello, anche su taglio leonino, viene scolpito e modellato. Nel taglio Retriever, il taglio è uniforme su tutto il corpo Come per qualsiasi cane che trascorre molto tempo in acqua, è importante risciacquare accuratamente il mantello con acqua dolce dopo il nuoto per rimuovere sostanze chimiche, sale e altri elementi che possono causare problemi al pelo o alla pelle. Inoltre, pulire e asciugare accuratamente anche l’interno delle orecchie per prevenire infezioni.

ha subito pressioni da mode o pubblicità ingannevoli e si è fatta strada con il riconoscimento delle proprie qualità. Ha buoni apprezzamenti in ambito espositivo e viene ottimamente valutato da addestratori per la sua voglia di apprendere.

ACQUA CHE PASSIONE… Per un Paese come il nostro, circondato dall’acqua di mare per la maggior parte del suo perimetro e ricco di laghi, fiumi e torrenti, questa razza sarebbe davvero il cane ideale per molte famiglie che abbiamo la passione per gli sport all’aria aperta legati all’acqua. Completa il quadro un carattere allegro e socievole, pieno di energia e un mantello originale che lo rende simpatico e accattivante.

FAMOSI CANI DA ACQUA PORTOGHESI Sebbene non si trovino più sulle navi da pesca, il Cão de Agua Português è riuscito a farsi strada e ad essere apprezzato nel mondo svolgendo lavori e attività, o semplicemente come grande compagno affettuoso e gioioso. In questo suo girovagare è arrivato persino alla Casa Bianca, prima con Il Senatore Ted Kennedy e poi con Barack Obama che ne possiede tutt’ora due esemplari di nome Bo e Sunny. In questo caso conviene ricordare che il mantello del Cão De Agua, è adatto a persone con problemi di allergie ai cani.

LA SALUTE Il Cão ha necessità di seguire un suo protocollo di test genetici e di esami per essere riprodotto, che potranno dare la certezza di poter avere cuccioli sani e forti. Un allevatore coscienzioso sottoporrà sempre i suoi cani al controllo ufficiale della Displasia Anca e Gomito e sarà in contatto con i laboratori europei e americani per i test dna sulle malattie quali prcd-PRA, GM1, Improper Coat, Jdcm e Microphtalmia

IN ITALIA Dopo un primo ingresso negli anni ’70, In Italia la razza si è ripresentata negli anni ’90 e da allora ha seguito un andamento costante e leggermente in ascesa. Non

Fabiana Bazzani 11


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George. Golden retriever. Foto Dolores Genco

L’importanza della selezione delle razze in ambiti sociali e sanitari

Quando la cinofilia incontra la scienza Allevatori e addestratori ENCI in prima fila per garantire affidabilità, sicurezza e adeguata socializzazione nei vari compiti che i cani svolgono. Importanti riscontri scientifici da uno studio italiano che ha avuto risonanza internazionale

Il panorama cinofilo offre una vasta gamma di razze allevate e selezionate per svolgere compiti specifici, non ultimo quello della “compagnia” che si sta rivelando prezioso non solamente in questi duri tempi di pandemia ma, in generale, svolge un ruolo determinante per il miglioramento della vita delle persone sia dal punto di vista psicologico che relazionale ed anche fisico. Il lavoro dei nostri allevatori si è reso ancora più prezioso per affinare ulteriormente il carattere e renderlo sempre più adatto ai compiti di compagnia, di supporto sociale, anche in situazioni delicate. La selezione è frutto di conoscenza, passione e attesa… utile al raggiungimento di un obiettivo ambizioso come deve essere chi persegue la creazione di soggetti in buona

salute, morfologicamente armonici, rispondenti allo standard ed equilibrati nel carattere. Non è facile, ma è sicuramente possibile. I nostri allevatori sono famosi in tutto il mondo, hanno carattere e una passione a volte addirittura esuberante. Hanno prodotto nel tempo soggetti in grado di calcare i ring, essere ottimi stalloni o fattrici per poi dedicarsi anche alla pet therapy (IAA - Interventi Assistiti con gli Animali), dimostrando un equilibrio notevole, capacità di adattamento e una disponibilità sorprendente. Caratteristiche queste che sono il risultato di una corretta selezione e di una crescita serena, ordinata e piena di stimoli che hanno favorito l’apprendimento ed un corretto inserimento sociale. 31


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L’ARTE DI ADDESTRARE Un altro importante contributo alla formazione di un soggetto equilibrato e ben adattabile all’ambiente è certamente l’opera degli addestratori, molti dei quali davvero abili e preparati ad individuare in ogni soggetto la “chiave” per entrare in empatia con loro ed utilizzare al meglio le moderne tecniche educative/addestrative a seconda dei compiti che il cane andrà a svolgere. Anche nel campo delle IAA il lavoro dell’addestratore può rivelarsi prezioso dato che i compiti di questi cani sono vari ed il loro impiego se da un lato deve essere posto sotto controllo, per evitare qualsiasi imprevisto, dall’altro il cane dovrebbe conservare un aspetto di “spontaneità” che generalmente è legato alla razza, per poter meglio relazionarsi con i pazienti, quindi per l’addestratore è necessaria una conoscenza ed una sensibilità davvero particolare.

PROFESSIONISTI A CONFRONTO Il mondo della cinofilia è davvero variegato, allevatori e addestratori hanno spesso anche un’altra professione che svolgono in ambiti diversi. Per esempio ci sono allevatori che hanno un numero limitato di cani e producono poche cucciolate, oppure addestratori che lavorano part time, o ancora che riescono ad abbinare queste esperienze alla professione primaria che svolgono. È questo il caso di Caterina Ambrosi Zaiontz, addestratore ENCI, handler ENCI che di professione è psicologa-psicoterapeuta e docente universitaria la cui passione per la cinofilia l’ha riportata sui “banchi di scuola” a conseguire riconoscimenti importanti che le hanno consentito di mettere insieme le sue diverse professionalità sino ad ottenere con i suoi progetti scientifici nel campo degli IAA, una risonanza fuori dai confini nazionali. Ma cosa spinge un professionista a mettersi in gioco in un campo così differente dal proprio? “Ho sempre avuto la passione per i cani – dice Caterina Ambrosi - ma solo dopo essere rientrata in Italia dal Regno Unito ho potuto coltivare la mia passione per le razze retrievers. Ho preso un Golden Retriever, poi un altro… e mi sono resa conto che avrebbero potuto dare molto anche nella mia professione di clinico in particolare nei progetti di cura all’interno delle strutture sanitarie ed è stato così che ho ricominciato a studiare. Ho trovato un mare di offerte in internet ma ho pensato di rivolgermi

Apple Pie. Golden retriever. Foto Massimo Telatin

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Ariel. Golden retriever. Foto Caterina Ambrosi

ai corsi dell’ENCI, (addestratori e handler) mi davano più fiducia e in effetti, la mia esperienza è stata estremamente positiva. Ho incontrato docenti molto preparati, programmi didattici rigorosi ed ho avuto l’occasione di incontrare alcuni allevatori con i quali collaboro ancora oggi”. L’incontro tra due professionalità così differenti è stato molto proficuo. Se da un lato c’era l’esperienza con le persone fragili, dall’altro il mondo della cinofilia ufficiale poteva offrire risposte e garanzie per attuare progetti interessanti. Sappiamo che la stragrande maggioranza di animali che lavorano in questi ambiti è costituita da cani di razza. La scelta è dovuta alle “garanzie” che possono offrire dal punto di vista caratteriale, di equilibrio mentale e di salute fisica.

Aaron. Golden retriever Foto Caterina Ambrosi

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Imperio.Flat coated retriever. Foto Dolores Genco

La selezione fatta dagli allevatori è in grado di mettere in evidenza le migliori qualità necessarie per assolvere ad un compito specifico e di assegnare la giusta razza per la mansione richiesta, ma non solo. La capacità di scegliere, all’interno di una stessa cucciolata, il soggetto adatto per un bimbo o un anziano in difficoltà è una sensibilità che sono un allevatore esperto potrà esprimere. Infatti, la conoscenza delle linee di sangue, l’esperienza conseguita nel tempo, la pazienza di osservare per ore, per giorni e per settimane l’andamento di una cucciolata, è prerogativa solo di un allevatore. “Mi sono resa conto immediatamente delle potenzialità che i cani potevano offrire alle persone fragili – afferma Ambrosi - ma, allo stesso tempo, avevo bisogno di approfondire tutti gli aspetti inerenti l’applicazione degli IAA, per questo sono diventata Coadiutore del cane e Responsabile di progetto in campo educativo e terapeutico (E/TAA) e, a questo punto ho potuto preparare i miei Golden e iniziare anche la collaborazione con gli allevatori ENCI preparati e disponibili oltre ogni mia aspettativa”.

Seabel. Golden retriever. Foto Dolores Genco

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LO SGUARDO DELLA SCIENZA

Nuvola. Golden retriever Foto Elena La Marca

Ed è così che la lunga professionalità nel campo della psicoterapia e della ricerca si unisce all’esperienza dei cinofili - allevatori e addestratori ENCI - e si forma una squadra che nel tempo ha prodotto diversi progetti sul territorio. Tra questi, uno in particolare ha avuto risonanza internazionale. Questo studio è stato condotto presso la Fondazione Santa Chiara Centro Multiservizi per la Popolazione Anziana di Lodi (reso possibile grazie ad un Bando della Comunitaria di Lodi) e mirava ad investigare gli effetti degli IAA sulla sfera emozionale in particolare sulla Depressione e sulle interazioni sociali su un campione di circa 20 soggetti anziani istituzionalizzati presso la Fondazione stessa, messi a confronto con un gruppo di controllo di soggetti anziani che non godevano dell’interazione con i cani. I dati ottenuti mostrano una diminuzione del 33% dei sintomi depressivi del campione che ha ricevuto l’Intervento di IAA - rispetto al gruppo di controllo - con un alto livello di significatività statistica e l’11% di diminuzione della percezione del dolore fisico nel campione. Oltre al risultato interessante ottenuto, la comunità scientifica internazionale ha evidenziato lo strumento analitico utilizzato (scale e dati statistici) durante le sedute, al punto da essere pubblicato su Psychogeriatrics, Journal Ufficiale della Società Psicogeriatrica Giapponese Editore Wiley; presentato successivamente nel 2019 al Congresso Internazionale di Gerontologia di Roma, e citato, ad oggi, in 24 studi scientifici internazionali: titolo originale dell’Articolo: Randomized Controlled Study on the Effectiveness of Animal-Assisted Therapy on Depression, Anxiety and Illness Perception in Institutionalized Elderly di Caterina Ambrosi, Charles Zaiontz, Giuseppe Peragine, Simona Sarchi, Francesca Bona.

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Wendy. Golden retriever.Foto Paola Daffunchio

genza, per l’affetto che ci dimostrano e per la pazienza che li accompagna durante i nostri sbalzi d’umore, la nostra fretta esagerata e a volte, la nostra noncuranza. Loro sono sempre lì, ci osservano, ci seguono con tranquillità e ci supportano con la loro presenza silenziosa o esuberante come può essere quella dei cuccioli. Tutte queste doti sono emerse in maniera evidente e preponderante con l’avvento della pet therapy (IAA). Il loro contributo si è rivelato essenziale, insostituibile e primario in ogni circostanza, al punto tale che la scienza osserva costantemente attraverso studi scientifici l’andamento di questo fenomeno. Importante ed essenziale è divenuto il lavoro degli allevatori e degli addestratori della cinofilia ufficiale a supporto di professionisti della salute umana sia mentale che fisica. Un patto sociale e solidale che permetterà la continuità di un lavoro speciale, unico, basato sull’antica alleanza tra l’uomo e il cane che da millenni ci accompagna.

I CANI SONO PROTAGONISTI “In questo progetto – continua Ambrosi – sono stati impiegati cani di razza Golden retriever e Flat coated retriever, tutti provenienti da allevatori ENCI con affisso e preparati con l’ausilio di addestratori ENCI. Questa scelta di affidarci alla cinofilia ufficiale, è continuata nel tempo dato che la nostra “squadra” si è allargata di molto ad altri soggetti anche di razze diverse che offrono le stesse caratteristiche, così come il team certificato di Coadiutori del cane che li conduce durante le sedute. Sono fermamente convinta che la validità di un progetto debba comprendere la giusta scelta dei cani da condurre nelle sedute, così come un corretto strumento di validazione dei dati che non farà altro che avvalorare il prezioso contributo che i cani sono in grado di offrirci in situazioni delicate e gravose”.

CONCLUSIONE Sappiamo con certezza che le abilità dei cani sono innumerevoli, ogni volta ci sorprendono per la loro intelli-

Renata Fossati 36


Affissi approvati dal Consiglio direttivo e ratificati dalla FCI

Adinolfi Leonardo “I Dreamed of You “ Bouledogue Via III Traversa Mazoni 2 84010 San Marzano sul Sarno (SA)

Bertagna Samuele “Melamordo” Pastore Olandese Via dei Cribj 10 21030 Mesenzana (VA)

Casati Silvio “dei Diamanti Rossi” Setter Irlandese Rosso Via San Pietro 1 28805 Vogogna (VB)

Agostini Lorenzo “della Terra dei Lari” Cane da P. Belga Via Passo di Roma 2 2040 Tarano (RI)

Bertin Arianna “dell’Alta Sorgente” Pastore Tedesco Via Vottero 31 12032 Barge (CN)

Casula Salvatore “di Torecasula” Beagle Via Regina Elena 53 07039 Valledoria (SS)

Agostino Maria Teresa “dell’Antica Malea” Alano Contrada Scinà 89045 Mammola (RC)

Betti Marco “della Poderina” Bracco Italiano Loc. Bellaria 62 53049 Torrita di Siena (SI)

Catamo Angelo “di Casa Catamo” Cane Corso Via Titina de Filippo 32 90135 Palermo

Andreacchio Antonio “Colleaspro” Marem. Abruzzese Via Aspro 93 00045 Genzano di Roma (RM)

Boatti Arianna “Kiss Me Baby” Barbone Via Corrado Villa 13 13047 San Germano (VC)

Cecconi Chiara “Dreaming Time” Bassotto Via A. Gramsci 137 56038 Ponsacco (PI)

Bangrazi Mirko “Proud and Rebels” Deutscher Jagdterrier Via delle Mimose 20 00033 Cave (RM)

Bonelli Roberto “degli Angel-i Neri della Bisalta” Rottweiler Via Rifreddo 31 12081 Beinette (CN)

Cencini Roberto “del Re di Quaglie” Setter Inglese Via della Resistenza 43 53045 Montepulciano (SI)

Barilà Francesco “di Casaljack” Jack Russell Terrier Via XI febbraio 26 56029 S. Croce sull’Arno (PI)

Bortolozzo Sara “Shougai No Tomo” Akita Via G. Boccaccio 1 57016 Rosignano Marittimo (LI)

Centore Giovanni “de Centore” Setter Inglese Via Trieste 40 Int. 9 81020 San Nicola la Strada (CE)

Bellini Sabino “Pittihalo Pittihalo” Griffone di Bruxelles Via Chiesa Sud 121/A 41016 Novi di Modena (MO)

Bruni Davide “del Codice da Vinci” Pointer inglese Via Fangacci 460 51015 Monsummano Terme (PT)

Coco Francesco “della Vitulia” Cane Corso Via Salluzzo 18 B 95017 Piedimonte Etneo (CT)

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Cofani Roberto “Valli di Monticello” Pastore Tedesco Loc. Le Valli 10 06059 Monticello (PG)

Di Maggio Clemente “Team Clely Step By Step” Siberian Husky Via Pane 2 81050 Francolise (CE)

Francescangeli Cinzia “delle Fonti Chianelle” Epagneul Breton Via del Daino 33 05100 Terni

Colussi-Mas Ilaria “Diamond Breed Supremacy” Australian Shepherd Strada dei Prati Nuovi 2 10035 Mazzè (TO)

Di Marco Paolo & Mosca Sara “Haruken Kensha” Akita Via C. Battisti 7 64024 Notaresco (TE)

Galantucci Danilo “Silver Project” Weimaraner Viale dei Normanni 2 Int. 4 84135 Salerno

Corradi Edoardo “Lupus Vitae” Maltese Via Toschi 56 42121 Reggio Emilia

Di Marzo Antonella “Sunrise of a New Day” Maltese Via Roma 51 70131 Bari

Galeazzi Fabrizio “dei Lupi Neri – Beauceron Ancona” Pastore di Beauce Via Coppetella 1 60035 Jesi (AN)

Cortese Sartori Federica “Inugami No Shiiku” Shiba Via ai Calpi 39 A 38060 Brentonico (TN)

Di Pasquale Franz “of the Goliards Kingdom” Bouledogue Via Lucerne 4 B 47122 Taranto

Griggio Riccardo “Go Ukiyo Kensha” Shiba Via Argine Basso 7 35016 Piazzola sul Brenta (PD)

Cupello Aldo “von Haus Isca” Pastore Tedesco Via della Civiltà 48 87027 Paola (CS)

Fanari Daniela “dell’Antico Nuraghe” Chihuahua Via dei Tigli 8 02038 Scandriglia (RI)

Grindean Dorel Ghita “Carpathian Iron Guard” Romanian Car. S.D. Via Pianure 879 37067 Valeggio sul Mincio (VR)

D’Amico Maurizio “della Viariana” Dobermann Via Ariana 10 02020 Belmonte in Sabina (RI)

Ferentini Marta “di Casa Viola” Beagle Via Leopardi 96 20010 Marcallo Casone (MI)

Gullì Mario “d’Alkontres” Alaskan Malamute Via Comandante Todaro 24 98026 Nizza di Sicilia (ME)

De Angelis Cristina “della Valle dei Pomerania” Spitz Tedeschi Via Autunno 3 00060 Formello (RM)

Ferraccioli Tiziana “di Cà Scalini” Lagotto Romagnolo Via Pagnina 12 40027 Mordano (BO)

Tenasescu Nicoleta “delle Piccole Gemme” Chihuahua Via Maglio 55 25037 Pontoglio (BS)

De Paoli Simone “del Fiume Rio” Akita Via Carpinetana est 87 00037 Segni (RM)

Ferrero Gianni “dei Trerivi” Jack Russell Terrier Frazione tre rivi 54 12040 Monteu Roero (CN)

La Corte Loredana “Peterpan-dog House” Maltese Via de le Bas Pere 12 38019 Ville d’Anaunia (TN)

De Luca Margherita “Sicet Simpliciter” Bassotti Via G. Garibaldi 16 33080 Roveredo in Piano (PI)

Fiadotava Krystsina “Chiaradia’s Kennel” Bouledogue Via Provinciale 89 87064 Corigliano (CS)

Lauretti Ruggero “delle Mole di Monte Leano” Setter Inglese Strada Statale Appia km 98 04019 Terracina (LT)

Degli Esposti Barbara “Old Greygun” Cane Lupo Cecoslovacco Via Stradone dei Bei Camini 3 44011 Argenta (FE)

Fontana Tania “Nocturnal” Bull Terrier Inglese Via Ronchetrin 29 37060 Gazzo Veronesi (VR)

Leali Norma Lucia “di Villa Fontanella” Dalmata Via Fontanella 9 24039 Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG)

Dellabora Elisabetta “le Orme della Fenice” Basenji Via Costanti 21 25080 Nuvolera (BS)

Forni Clemente Maria “di Villa Forni” Labrador Strada Cognento 111 41126 Modena

Leone Francesco Carmine “Ajia No Hoseki” Shiba Via Puccini 15 95030 Gravina di Catania (CT)

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Leoni Elia & Leoni Achille “di Castel Peccio” Springer Spaniel Inglese Via degli Ulivi 44 B 05018 Orvieto (TR)

Martorano Maria Teresa “du Mon Pays” Jack Russell Fraz. San Giacomo 7 13046 Livorno Ferraris (VC)

Musto Felice “Mons Militum” Rottweiler Via S. Eusebio 28 83038 Monte Miletto (AV)

Lionetti Giuseppe “Labtroublemaker” Labrador Retriever Via Roma 9 26010 Castelvisconti (CR)

Maurelli Erika “dei Colli Esini” American Staff. Terrier Loc. Marcucci 5/A 62011 Cingoli (MC)

Oreni Lino “dei Diavoli Nerazzurri” Zwergpinscher Via Venezia 80 24045 Fara Gera d’Adda (BG)

Lo Nigro Domenico “Kemonia’s” Bull Terrier Inglese Via Pitrè 204 90135 Palermo

Mazzocca Francesco “Vulcane Soldiers Kennel” Malinois Via Torre 163 80039 Saviano (NA)

Panattoni Cinzia “Template” Fox Terrier pelo ruvido Via Misciano 23 G 55041 Camaiore (LU)

Lombardi Osvaldo Antonio “the Royal Lions Kennel” Chow Chow Contrada Monte snc 87012 Castrovillari (CS)

Mazzoli Graziella “Black Diamond Star” Carlino Strada Prov. S. A. Pobtone 112 L 60019 Senigallia (AN)

Papa Cosimo Nicola “delle Timperosse” Segugio Maremmano C.da Tippe Rosse 89821 Vallelonga (VV)

Maffeis Michele “delle Martinenghine” Bull Terrier Via G. Bosco 3 25034 Orzinuovi (BS)

Menella Cristina “Sofia’s Bouledogue Kennel” Bouledogue Via Corso Umberto I 80030 Scisciano (NA)

Parmigiani Valentina “Vale della Rocca” Bouledogue Via Granelli 20 29012 Caorso (PC)

Mandelli Cristina “del Clan Kodai Samurai” Akita Via Aurelia 84 01019 Vetralla (VT)

Miglionico Fulvio “del Passo di Mira” Golden Retriever Via Donnadezio 135 85100 Potenza

Parra Claudio “di Casa Charly” Epagneul Breton Via Le Rene 25 56121 Pisa

Maragno Vito “del Fiore di Loto” Border Collie Via La Martella 86 75100 Matera (MT)

Milani Giada “dei Cento Camini” Chihuahua Via della Chiesa 25/27 59015 Artimino Carmignano (PO)

Pascale Maria Antonietta “dei Maltesi di Sofysofia” Maltese Strada Boschetto 11 12042 Bra (CN)

Marchetti Giuseppe “dei Colli Flamini” Bracco Italiano Via C. A. Dalla Chiesa 63 00067 Morlupo (RM)

Millanta Francesca “Fab Tribe” Jack Russell Via F. Baracca 1 50127 Firenze

Passantino Ginevra “Like a Lullaby” Chihuahua Via S. Scrofani 10 90143 Palermo

Marchetti Rodolfo “Aussie’s Heart” Australian Shepherd Via Canton Ciare 52 10036 Rivarolo Canavese (TO)

Molteni Aldo “del Fermento” Setter Inglese Via Giovanni XXIII 1/A 22071 Cadorago (CO)

Paventi Giuseppe “Monteverdelab” Labrador Retriever Contrada Torre 15 86019 Vinchiaturo (CB)

Marinelli Eleonora “Re Dog Kennel” Autralian Shepherd Loc. Radice 16 05010 Porano (TR)

Montella Marco “i Bulli del Monte” Bullmastiff Via Montecasale 2 42031 Baiso (RE)

Pederzani Cristina “delle Anime Nere” Rottweiler Via Marmolada 7 43122 Parma

Martinas Catalin “del Mamaor” Epagneul Breton Via Cappellin 1 37060 Sona (VR)

Motta Tindaro Daniele “Futsutachi Kensha” Akita C.da Castriciani 98050 Terme Vigliatore (ME)

Piacentini Carlo “Habemus” Kurzhaar Via Albucceto 36 00061 Anguillara Sabazia (RM)

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Ponzin Pier Paolo “Euganean Hills” Bassethound Via Malusa 28 35034 Lozzo Atestino (PD)

Ravazzani Giovanna Andrea “della Contea di Devon” Jack Russell Via Parodine 8 15060 Capriata d’Orba (AL)

Veneziani Carola “Love of Love” Cavalier K. C. S. Strada di Macchiano 10 00063 Campagnano di Roma (RM)

Pulvirenti Marta “Dare to Charm” Siberian Husky Via G. Verdi 14 31030 Arcade (TV)

Rocca Andrea “il Regno del Nord” Akita Via Bassa del Castello 53 10060 Bibiana (TO)

Violante Angelo “Lupi del Pollino” Cane Lupo Cecoslovacco Via Leopardi 9 85035 Noepoli (PZ)

Rossini Paola “Colle di Sale” Barbone Via Colle di Sale 11 65013 Città Sant’Angelo (PE)

Tasciotti Luca “the City Boston” Boston Terrier Via Ortella 104 03038 Roccasecca (FR)

Zaccheddu Daniele “del Monte Ualla” Epagneul Breton Via Castelvetrano 64 00135 Roma

Russo Maria “F.E.M. Sisters” Chihuahua Via F. Petrarca 5 52041 Civitella in Val di Chiana (AR)

Tallarida Giuseppe “di Epizefiri” Setter Inglese Via Torino 12 89044 Locrì (RC)

Zerbi Franco “Italian Bad Boys” Bull Mastiff Via XVII Gennaio 5 44039 Tresignana (FE)

Saccoccio Giorgia “Chihuahua che Passione” Chihuahua Via Piazza San G. Bosco 86 00175 Roma

Togni Luisa “del Pian di Neve” Pastore Tedesco Piazza Garibaldi 11 25040 Esine (BS)

Zettin Francesca “Moon and Stars” Australian Shepherd Via alla Fonte 15 22024 Lanzo d’Intelvi (CO)

Schiavoni Mirco “dei Passum Templi” Pastore Tedesco Via Fontanelle Passatempo 3 60027 Osimo (AN)

Trotta Matteo Pio “Lupi del Gargano” Pastore Tedesco Via Papa Benedetto XIII 24 71030 Mattinata (FG)

Zotti Antonio “Codariccia” Shiba Strada Negri 31 10090 Castagneto Po (TO)

Scuderi Donatella “dell’Antico Olimpo” Beagle Via S.S. Salvatore 90034 Corleone (PA)

Tucci Maria “delle Terre d’Ercole” Jack Russell Terrier Via Kennedy 50 75025 Policoro (MT)

Zottola Roberto “Souljack” Jack Russell Terrier Via Pennino 5 84046 Ascea (SA)

Signorini Monica “di Casa Pamina” Bassethound Via Casale Scavarda 1 28060 Vinzaglio (NO)

Turacchi Laila “delle Terre del Bruna” Boxer Via dell’Asina Montemassi 58027 Roccastrada (GR)

Simeone Fabio “dei Nanetti di Pheby” Bassotto Via Gaetano Luporini 59 00124 Roma

Turchi Simone “i Giunchi del Montefeltro” Lagotto Romagnolo Via Roma 14 61040 Mercatello sul Metauro (PU)

Statella Martina “Sakura Hanami” Shiba Contrada Luppineria 4 90030 Castelmola (ME)

Vaccaro Naomi “Carlino’s Way” Carlino Via Fratelli Kennedy 2 20872 Cornate d’Adda (MI)

Stella Ivana “dei Diamanti Rari” Piccolo Levriero Italiano Via Betteloni 14 31029 Vittorio Veneto (TV)

Vecchi Massimo “Justkiss” Golden Retriever Via P. Mascagni 9 Int. 12 40141 Bologna

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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 2 febbraio 2021 – Anno 67° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari

L’ATTESA...

UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Fabiana Bazzani, Pietro Paolo Condò, Sara Ceccarelli, Paola Daffunchio, Maurizio Drigo, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Giusy Mazzalupi, Marco Ragatzu.

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In copertina: cuccioli di Cão de Agua Português. Foto di Fabiana Bazzani. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

Associato alla Unione Stampa Periodica

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Italiana

MESSICO - La pandemia racconta storie che hanno anche un risvolto positivo, oltre la tragedia. All’ospedale Nuevo Laredo, Tamaulipas, un cane meticcio di media taglia è rimasto più di un mese ad aspettare il suo padrone che, ricoverato per Covid, purtroppo non ha mai fatto ritorno, sopraffatto dalla malattia. Convito, così è stato ribattezzato il cane dal personale sanitario, ha continuato a sperare, incurante dei giorni e delle notte che passavano. La sua presenza non è passata inosservata al personale sanitario: medici e infermieri hanno deciso di chiamarlo Covito, (di Covid memoria), e si sono preoccupati di dare al piccolo meticcio cibo, acqua e coccole. Proprio la responsabile del reparto Covid-19 si è affezionata a Covito: «Lui ci ha regalato molta felicità in questo periodo difficile». La donna spiega ai giornali locali che il cane si è subito dimostrato molto docile e simpatico, anche per questo ha conquistato il cuore di tutti i lavoratori dell’ospedale. Fortunatamente la storia del meticcio ha varcato i confini messicani e Kendra Hernández, rappresentante di un’associazione animalista texana, è andata a Tamaulipas per prenderlo, vaccinarlo e trovargli una nuova famiglia che lo adotti. Per ora Covito vive insieme ad altri 43 animali – tra cani e gatti – ed è sereno in attesa che una famiglia lo adotti per sempre. Tutti i suoi amici dell’ospedale raccontano di sentire la sua mancanza, ma sono consapevoli del fatto che meriti una vita migliore. E Covito la merita di sicuro.


Tibetan Mastiff. Foto Francesco Mancina.

... la neve diverte tutti quanti!

Cane da pastore scozzese. Foto Guido Albinola.


Shiba. Foto Giuseppe Biagiotti.

Siberian Husky. Foto Marisa Drioli.


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