“organo ufficiale ENCI”
N. 7 agosto 2020 - Pubblicazione online sul sito www.enci.it
agosto 2020
BOVARO DEL BERNESE • BOSTON TERRIER ANSIA DA SEPARAZIONE PROVE A ROCCARASO E COLFIORITO
© ROYAL CANIN® SAS 2019. All rights reserved.
SOMMARIO BOVARO DEL BERNESE L’orso dai molti contrasti Maddalena Manciani
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Notizie ENCI
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BOSTON TERRIER Un “gentleman” che raccoglie consensi Pietro Paolo Condò
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I cani di Zhokhov Renata Fossati
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ALIMENTAZIONE E FORMA FISICA Quando la taglia fa la differenza Sara Ceccarelli
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ALIMENTAZIONE E FORMA FISICA Dolce far niente A.B.
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DOMINANZA ED EQUILIBRIO TRA CANI E qui comando io... Renata Fossati
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COME AFFRONTARE L’ANSIA DA SEPARAZIONE DEI CANI Non lasciarmi solo R.F.
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Il cane rampante Rodolfo Grassi Alla ricerca del passato remoto Ermelinda Pozzi Standard in pillole Notizie dal Mondo Se l’edera si attacca al cane... Rodolfo Grassi Roccaraso riapre il sipario Marco Ragatzu I quattro giorni di Colfiorito Marco Ragatzu
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PER LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIF FUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTE RE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA. CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPO SIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI. SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTI VAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it - tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30
PER I GRUPPI CINOFILI Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedi cate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358
TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO Pubblicità expo: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita (es. 5 novem bre per pubblicazione in dicembre) Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it TUTTE LE RUBRICHE SONO GRATUITE Si ringrazia per la collaborazione
FORMATO TESTI E FOTO CHI E DOVE
I club Gli allevatori
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Testi in WORD o similari di scrittura (NO pdf) Foto in formato jpg o tif NON impaginare
Allevamento Santa Caterina del Sasso di Emilio Lago
CAMPIONE ITALIANO INTERNAZIONALE KUMAN DI SANTA CATERINA DEL SASSO ALLEVAMENTO DAL 1976 SOLO KURZHAAR BRACCO TEDESCO
Il Pet food per l'allevatore professionista
Monge come azienda italiana leader nel settore pet food e con oltre 50 anni di esperienza, è il miglior alleato per nutrire e far crescere forti e sani i cani fin dalla prima delicata fase dello svezzamento, un partner ideale perché propone un prodotto formulato appositamente per le esigenze degli allevatori. Monge Natural Superpremium è una linea di prodotti ad alto contenuto di carne fresca, con ricette monoproteiche, Low grain senza patate e Grain Free senza cereali. Ogni ricetta garantisce altissimi livelli di proteine di origine animale con un’ottima appetibilità e digeribilità, con nutrienti essenziali per il benessere quotidiano dei nostri campioni. MONGE & C. S.p.A. Via Savigliano, 31 • Monasterolo di Savigliano (CN) • Tel. 0172 747111 Allevamento Santa Caterina del Sasso di Emilio Lago • Via Mazzini, 747 21020 - Bregano (VA) Tel. 335 5942724 • emilio.lago@live.it • www.kurzhaarsantacaterina.it
Notizie ENCI CANE DA PASTORE BERGAMASCO
BASSOTTO TEDESCO
Prova di lavoro tramite Herding Working Test
Modifica età minima per la conferma di taglia
Il Consiglio Direttivo del 20/5/2020, in considerazione delle valutazioni e del parere favorevole espresso dalla Commissione Tecnica Centrale, ha deliberato di accoglie re l’istanza avanzata dell’Associazione Nazionale Amatori del Cane da Pastore Bergamasco, prevedendo che la razza sia inclusa tra quelle sottoposte a prova di lavoro con il superamento dell’HWT (Herding Working Test) con entrata in vigore dal 1 gennaio 2021, e la conseguente possibilità di partecipare alle Esposizioni di bellezza, nella classe lavoro. Si precisa che Il CAC rimane uno solo ed è assegnato dal giudice al soggetto ritenuto idoneo tra i vincitori delle clas si libera, intermedia e lavoro.
Il Consiglio Direttivo in data 20/5/2020 in relazione alla richiesta dell’Amici Bassotto Club, acquisito il parere della Commissione Tecnica Centrale, ha deliberato di approvare la modifica del Regolamento per la conferma di taglia. L’età minima per tale conferma, a partire dal 1 gennaio 2021 è di 15 mesi.
RECENSIONE Jeffrey Moussaieff Masson I CANI NON MENTONO SULL’AMORE CAIRO Editore L’autore si concentra sull’esplorazione del misterioso universo interiore del “nostro migliore e più sincero amico” con gli strumenti che la professione di psicoanalista gli ha insegnato a usare. Attingendo dunque al mito, alla letteratura, agli studi scientifici - da Senofane a Voltaire, da Freud a Lorenz, da Thomas Mann a Kundera - ma soprattutto alle storie personali e a quelle degli amanti dei cani, Masson racconta i «moti del cuore» canino. E rende omaggio alla loro emozione per eccellenza: l’amore, su cui i cani, diversamente
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BOSTON TERRIER - L’americano che arrivò dall’altra parte dell’oceano
Un “gentleman” che raccoglie consensi
Robusto, gioioso e gentile. Lo sguardo sognante e l’originale pezzatura del mantello lo rendono unico
PICCOLO E GIOCOSO • È piccolo ma robusto, agosto 2020 e non è un cane da guardia • Ha occhi grandi ed espressivi • Ha un elegante mantello Certamente americano per l’attenta selezione avvenuta condo piano, di facile manutenzione proprio nella città di Boston , la razza fonda le sue lontane Barnard aveva un • Di solito è gentile radici in Inghilterra. Intorno al 1860, gli incroci tra il allevamento ben con tutti, compresi altri Bulldog e il West Highland White Terrier erano molto poorganizzato, e le paanimali domestici polari. Erano famosi per la loro abilità di “ratter” e per i reti erano ricoperte di • In genere ama combattimenti; in questi incroci - che mostravano anche stampe e foto di tutti i giocare e inseguire un’intelligenza fuori dal comune - si evidenziavano le principali cani di enpalle migliori caratteristiche dei loro antenati Bulldog e Terrier. trambi i Paesi. Il signor Alcuni di questi cani di taglia media, tigrati e bianchi fuBarnard era orgoglioso del rono trasportati a mezzo delle navi nel Massachusetts, e progresso del suo unico hobby, il immediatamente divennero famosi tra gli appassionati di “Bullet Headed Dog”, com’era chiacani nella zona di Boston. mato allora. Che questi cani a testa Uno dei primi di questi appassionati fu il dr. James tonda fossero il risultato dell’incrocio origiBoutelle che scrisse come la razza mosse i primi passi. nale tra Bull Terrier era ammesso da tutti, senza conVerso la fine del 20° secolo, tramite i suoi scritti diede un troversie”. affascinante resoconto degli inizi del Boston Terrier: “Ci Tuttavia, questa affermazione non trova d’accordo altre sono molte persone che si affermano all’inizio della selepersone che sostengono che la razza sia stata ottenuta zione di questi terrier, ma a John P. Barnard Jr., di Boston, attraverso incroci casuali tra varie razze. Il racconto di Massachusetts, va il maggior merito. In una delle più faBoutelle dimostra, quasi fin dall’inizio, che questi primi mose scuderie di hacking di proprietà di John. P. Barnard appassionati allevatori avevano uno scopo chiaro per Syndicate, situato in Myrtle Street,sopra l’ufficio, al secreare la razza perfetta. Guidati dal talento di Barnard,
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stavano lavorando verso un obiettivo definito e il loro progresso era straordinariamente veloce. Edward Axtell ha scritto un tributo illuminante ed evocativo a Mr. Barnard - il “padre della razza” - e ci parla anche di alcuni importantissimi primi cani. «L’altra sera ero seduto accanto al fuoco e mi passò per la testa una revisione della razza da quando l’ho vista per la prima volta molti anni fa. Un bel giovanotto che portava in Beacon Street, a Boston, due cani di un tipo diverso da quello che non avevo mai visto prima, che sembrava aver impresso su di loro una personalità e uno stile individuali. Non erano Bulldogs, né erano Bull Terrier; razze con cui avevo avuto familiarità per tutta la vita; ma sembrava essere una felice combinazione di entrambi. Devo dire che uno era “Barnard’s Tom” e l’altro era suo fratello, “Atkinson To-by”. Tom era quello destinato a fare la storia di Boston Terrier, poiché era il padre di Mike di Barnard. Mr. Barnard è stato giustamente chiamato il “Padre del Boston Terrier”».
PILLOLE DI SAGGEZZA • Durante l’estate evitare di portarlo a passeggiare durante le ore calde ed accertarsi che abbia sempre una zona fresca dove riposare. • Durante l’inverno proteggerlo dal freddo poiché il suo mantello è inadeguato alle basse temperature, non ha sottopelo e il pelo di copertura è cortissimo. • Tenere sempre gli occhi ben puliti e asciutti utilizzando appositi prodotti consigliati dal veterinario. • In genere, sono cani silenziosi e gentili. A volte i maschi possono essere scontrosi con altri cani che ritengono stiano invadendo il loro territorio.
L’entusiasmo per questi cani molto attraenti e accattivanti si diffuse rapidamente, ma la “razza” era ancora limitata principalmente alla città di Boston e all’area circostante. Alcuni allevatori esperti delinearono un piano per la selezione con un’immagine mentale ideale di come dovesse essere e rapidamente cominciò ad emergere ed a stabilizzarsi un tipo definitivo di Boston Terrier.Tuttavia, durante questi primi passi della selezione, sembranon sia stata prestata molta attenzione al colore – che ora è una parte ben distintiva della razza - dato che alcuni dei primi soggetti erano in realtà principalmente bianchi, pezzati o tigrati e sono quindi stati compiuti maggiori sforzi per ridurre le dimensioni e dare un’impronta distintiva di razza.
• Possono essere troppo ghiotti , quindi è meglio tenere il loro peso sotto controllo. • A volte sono testardi, quindi la perseveranza e la coerenza sono raccomandati nei metodi dieducazione. Sono sensibili al tono di voce e la punizione può farli chiudere in sé stessi, quindi l’educazione dovrebbe essere moderata nei tempi e motivazionale.
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Nel libro“ The Boston Terrier and All AboutIt” pubblicato nel 1910, l’auPESO tore Edward Axtell commenta questi cani impor• sotto i 6,8kg tati, come dice ironica• da 6,8 a 9 kg mente, “dall’altra parte” • da 9 kg a non oltre in altre parole, dalla Gran gli 11,35 kg Bretagna! ‘Un certo numero di altri cani di piccola taglia sono stati successivamente introdotti nella razza, che era diventata piuttosto disomogenea. Questi erano in gran parte importati dalla Gran Bretagna e avevano un carattere simile a Hoopers Judge (uno dei cani di Edward Burnett). Uno dei più noti è stato Jack Reede. Era uniformemente macchiato, tigrato rossastro e bianco, con il mantello un po’ ruvido e un peso di 14 libre. Un altro cane molto piccolo era Perry, importato dalla Scozia, di colore bluastro e bianco, con una coda dritta di tre quarti e un peso di sei libbre. È anche interessante notare che un certo numero di primi allevatori di Boston ha anche allevato e Bulldog francesi e anche questi devono essere entrati nel mix della selezione.” Gli allevatori di Boston erano ovviamente molto fiduciosi della loro nuova razza distintiva e del suo futuro e sentivano che ciò doveva essere confermato dal riconoscimento ufficiale dell’American Kennel Club. Una quarantina di allevatori provenienti da tutta Boston organizzarono un club e nel 1891 fu presentata una richiesta di adesione. Il nome stabilito per questo club era “American Bull Terrier Club”. Ma non ottennero il riconoscimento a causa delle vivaci obiezioni sollevate dagli allevatori di Bull Terrier. Anche il nome “Round-Headed Terrier” fu rifiutato. Un noto scrittore e autorità in campo cinofilo, James Watson, suggerì che, poiché la razza era stata allevata a Boston, perché non chiamarla “Boston Terrier”? Il suggerimento ovviamente ha portato fortuna. Nel 1893 la razza ricevette il riconoscimento ufficiale come Boston Terrier e il Boston Terrier Club fu ammesso a far parte dell’AKC. Questi primi appassionati allevatori iniziarono rapidamente a formulare uno standard, scritto con estrema cura Nei primi anni del xx secolo, la razza crebbe con una incredibile rapidità. Non era insolito che fosse già la razza più rappresentata alle esposizioni canine nelle aree di Boston e New York, e presto questo incredibile successo fu replicatoin tutti gli Stati Uniti. Negli anni ‘20 il Boston Terrier era diventato molto simile a come lo è oggi. Uno degli allevamenti che ha dominato la scena in quel periodo era l’affisso Haggerty Boston. Un profilo di questo allevamento è descritto nel libro di J. Flamholtz “Boston Terrier, The Early Years”, assieme ad altri come “Million Dollar”, famoso negli anni Venti e 16
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Trenta, che esportò un soggetto in Inghilterra a Eveline, presso la contessa dell’Essex, che fece molto per diffondere la razza nel Regno Unito. Nonostante le premesse iniziali, il BostonTerrier rimase una di razza poco conosciuta nel Regno Unito e in Europa. Tuttavia, ai giorni nostri l’interesse per l’“American Gentleman” è esploso. Si può solo pregare che questo splendido cane, non subisca troppo l’influsso della moda e si mantenga in buona saluta come lo è adesso.
MANTELLO: PELO: corto, liscio, lucido e di fine tessitura COLORE: striato, foca, nero, con macchie bianche MACCHIE RICHIESTE: striscia bianca attorno al muso, striscia bianca fra gli occhi, fronte bianca
AFFABILE CON TUTTI Il Boston Terrier è una razza eccezionalmente amichevole, anche congli estranei. Hanno una natura vivace e sono molto intelligenti, la loro tipica espressione attenta e gentile è una caratteristica importantissima per la razza e sono sempre desiderosi di compiacere. Generalmente buoni con i bambini, a volte possono essere turbolenti nel gioco, quindi sono adatti ai bambini un po’ grandicelli.
A causa delle loro piccole dimensioni, è possibile che i bambini li feriscano accidentalmente. Quindi, per la sicurezza di tutti, è importante insegnare ai bambini come gestirli correttamente. Le loro personalità estroverse possono rendere questi
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cani felici e facilmente adattabili in famiglia. Amano l’attenzione e abbaiano per ottenerla, soprattutto quando qualcuno di nuovo arriva in famiglia. La razza è eccezionalmente socievole il che lirende ottimi cani da compagnia, anche se ciò significa che possono essere inclini a soffrire di ansia da separazione. Di solito sono anche buoni con altri animali domestici se introdotti in modo appropriato. La loro natura amichevole anche verso gli estranei significa che non sono buoni cani da guardia. Nonostante il loro carattere deciso, il Boston Terrier è di solito desideroso di compiacere, il che significa che sono facilmente addestrabili anche se tendono a distrarsi osservando qua e là e si rende utile interessarli alle nostre richieste con dei giochi e delle ricompense alimentari. Alcuni di loro ultimamente si possono notare cimentarsi in alcuni sport cinofili, più per divertimento che per velleità agonistiche. All’aperto, sono affidabili, con una buona educazione di base si ottiene un buon controllo sul cane anche perché è sempre desideroso di restare vicino al padrone.
IN ITALIA La razza vive la fortuna di essere seguita da abili allevatori, tanto che sui ring la qualità è costantemente medio alta. Il numero delle iscrizioni al Libro genealogico è in trend attivo. La tutela è affidata al Club Cani Compagnia ed è collocata nella sezione interna alla associazione dedicata ai piccoli molossoidi, la sezione numero 7.
ORECCHIE Le orecchie di solito verso i 2/3 mesi salgono, certi cuccioli a due mesi le hanno già su. Si può dire che si rizzano da sole dai 40 giorni ai 3 mesi
Una razza che sta guadagnando consensi per l’originale aspetto e per il carattere allegro e disponibile con tutti. Da cuccioli sono incredibilmente attraenti per quell’aria un poco imbambolata che nasconde in realtà un carattere curioso e giocherellone. La taglia ridotta lo rende un cane da compagnia ideale anche se alcune attenzioni sono indispensabili, specialmente d’estate. Pietro Paolo Condò Presidente del Club Cani Compagnia (Fotoservizio Liliana Carta)
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ALIMENTAZIONE E FORMA FISICA
Irish Wolfhound. Il gigante delle razze canine. Altezza al garrese per i maschi cm 86. Foto Marcello Poli.
Un originale raffronto fra le età dell’uomo e del cane
Quando la taglia fa la differenza Tante volte ci saremo domandati come facesse il nostro vecchio Breton a continuare a profondere vitalità ed energico impegno in battuta, nonostante un’età che, paragonata a quella dell’uomo, ci sembrava ormai avanzata. Quante altre invece abbiamo cercato di comprendere perché il nostro adorato Hannoveriano, con vista annebbiata ma volontà tenace, si strascicasse lentamente nelle lunghe passeggiate pur avendo, a parer nostro, un’età che, nell’uomo, sarebbe stata quella di un adolescente. In quante circostanze, insomma, abbiamo davvero stentato a comprendere come e se lo scorrere dei nostri anni potesse avere una qualche correlazione con il progredire dell’età del cane pur percependo chiaramente un senso di ineluttabilità nel destino di quell’amico che, un giorno, avrebbe improvvisamente smesso di esserci accanto. Una precisazione è d’obbligo: non esistono formule certe per comparare i loro anni ai nostri, non vi è 24
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Classica differenza di taglia tra un Chihuahua ed un Alano
Alimentazione, cure e attenzioni per rendere migliore la vita del nostro “migliore amico”
alcun attendibile paragone poiché fatti e circostanze che caratterizzano la lunghezza della vita di un cane sono estremamente variabili. L’unica certezza è che per i cani, a confronto con noi, le fasi della vita corrono molto più veloci e che la loro esistenza rispetto alla nostra è molto breve. Nonostante questo però, possiamo riscontrare in tutte le razze tappe fisse che ne caratterizzano i primi mesi di vita, assolutamente paragonabili, dall’Alano al Barbone, nel maschio come nella femmina. Esse, possono essere così suddivise: Periodo Neonatale: è rappresentato dalle prime due settimane di vita, periodo in cui il cucciolo è cieco, sordo e dorme per il 90% della giornata. Riesce a malapena ad orientarsi nello spazio e, pur avendo un minimo di equilibrio, si muove con estrema difficoltà, senza la forza di sollevarsi sugli arti. Ancora non è in grado di fare nemmeno pipì e feci da solo, se non accuratamente stimolato dalla madre. Dato che ancora non riesce a mantenere costante la pro-
pria temperatura corporea, tende a raggrupparsi con i fratelli o addosso alla madre. Periodo di Transizione: è molto breve, dai 14 ai 21 giorni di vita del cucciolo. Inizia con l’apertura degli occhi e, finalmente, con la scoperta… della madre, che adesso non è più solo una fonte di calore e di latte, ma un individuo da seguire e da cui imparare. Il cucciolo comincia a diminuire le proprie ore di sonno. Inizia da ora, e durerà fino a circa quattro mesi, la cosiddetta “impregnazione”, cioè il cucciolo comincerà a riconoscere come simili tutti gli altri cani e come specie amiche e, quindi non predabili, l’uomo ed eventuali altri animali (es. il gatto di casa, il pollo nel cortile...). Periodo di Socializzazione: può variare per durata, potendosi prolungare dalla terza settimana fino al sesto mese o all’anno. È un periodo importantissimo in cui si svilupperanno le capacità del cucciolo di comunicare col mondo esterno, la sua curiosità nell’esplorare, la possibilità di controllarsi e di gestirsi. Piano, piano diventerà un giovane, capace di distaccarsi dalla madre: questo di solito 25
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avviene prima per i maschi, intorno ai sette mesi, anticipando di poco la maturità sessuale, mentre le femmine possono rimanere ancora legate per mesi alla madre. Questa differenza fra i sessi si suppone sia dovuta, in natura, al fatto che i maschi giovani debbano esser presto allontanati dal branco dal maschio dominante per evitare accoppiamenti innaturali con la madre al momento del nuovo calore. Da 6 ad 8 mesi i maschi in particolare cominciano a cercare “una propria strada”, un po’ come i nostri adolescenti. Il loro atteggiamento diventa ogni giorno più di sfida nei confronti degli adulti e cominciano i primi goffi tentativi di imporsi nella gerarchia. Solitamente in questa fase i capobranco fanno loro capire in maniera decisamente manifesta che dovranno ancora per molto mantenere il loro ruolo di subordinati. Oltre questi primi stadi di vita, che abbiamo visto relativamente fissi al variare del sesso e della razza, crescendo, la vita di un cane può invece essere fortemente influenzata da questi due fattori. Innanzitutto, la maturità sessuale, cioè la capacità di riprodursi, può essere più precocemente raggiunta dalle femmine, dalle razze piccole piuttosto che dalle medie e dalle grandi. Comunque è compresa di solito fra 8 e 12 mesi. Più tardivo è, invece, lo sviluppo mentale e sociale, che si manifesta con il raggiungimento da parte del cane di una piena autonomia di comportamento e di azione. Anche in questo caso femmine ed esemplari di piccola taglia tenderanno a svilupparsi più precocemente rispetto ai maschi, soprattutto se di grossa taglia, che tenderanno a rimanere “bamboccioni” fino anche ai 24-36 mesi. Da questo stadio di vita in poi la differenza fra taglie di notevole mole e cani più piccoli si fa sempre più evidente. Per Setter, Bracchi, grandi Segugi come quello di Sant’Uberto, per non parlare di Levrieri quali il gigantesco Irlandese, la piena maturità avviene tanto prima quanto è maggiore la loro mole standard: se per un Kurzhaar il completo vigore sarà raggiunto e mantenuto far i 4 e gli 8 anni, un grande Bloodhound di 50 kg comincerà un po’ prima il declino fisico. Non potremo, quindi, più paragonare gli 8 anni del nostro ancor vivacissimo Breton con quelli di un cane di taglia medio grande, già meno brillante di qualche annetto prima.
Chihuahua. Il peso ideale è compreso tra 1,5 e 3 kg. Foto Viola Caroti.
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Per non parlare poi degli otto anni di un cane di taglia gigante, che a quest’età soffre ormai dei più tipici acciacchi di una vecchiaia avanzata. E, così, le aspettative di vita inevitabilmente si accorciano proporzionalmente alla mole raggiunta; mentre i cani di tagli medio piccola concluderanno la loro carriera anche oltre i 16 anni di vita, quelli di taglia gigante hanno un’aspettativa di vita minore. Anche i cani da lavoro andranno valutati attentamente per l’usura delle articolazioni e l’affaticamento di muscoli e tendini Ovviamente, riportata questa valutazione di base, molte altre ne andrebbero fatte:
Epagneul nano continentale Papillon. Altezza ideale al garrese cm. 28. Foto Egle Dildaite.
se ha vissuto in piena salute sarà più tardivamente preda di acciacchi; un cane ben nutrito e gestito avrà maggiori aspettative di vita; le femmine di solito vivono un po’ di più rispetto ai maschi. Questo per capire, con un po’ di logica, che indubbiamente ogni valutazione deve sempre essere integrata da una buona dose di soggettività che ci permetta di agire di conseguenza. Sara Ceccarelli Medico veterinario
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ALIMENTAZIONE E FORMA FISICA
Tibetan Mastiff. Altezza minima al garrese per i maschi cm. 66. Foto Francesco Mancina.
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ALIMENTAZIONE E FORMA FISICA
Dolce far niente La mancanza di attività fisica associata ad una dieta ricca di grassi e proteine non aiuta la salute dei cani… e nemmeno quella dei loro padroni
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1. Costole e spina dorsale visibili a distanza. Nessun grasso corporeo 2. Le costole possono essere visibili e facilmente percepibili. 3. Le costole possono essere sentite senza grasso in eccesso. 4. Le costole possono essere sentite con difficoltà sotto uno strato di grasso pesante. Grasso visibile vicino all’attaccatura della coda sulla spina dorsale. 5. Depositi di grasso su collo, arti e spina dorsale. Evidente distensione addominale. L’Università di Copenhagen ha condotto una originale ricerca secondo la quale i cani obesi hanno in buona percentuale un proprietario altrettanto obeso o comunque in sovrappeso Lo stesso afferma un ricerca italiana condotta da Pet Obesity Task Force italiana secondo la quale oltre la metà dei cani in Italia sarebbero alquanto grassi. Dicono i ricercatori danesi che l’alimentazione “fai da te” somministrata ai cani corrisponde spesso ad una dieta alimentare poco sana e senza regole dei rispettivi padroni. Come visto nel procedente articolo, le cause che fanno ingrassare i cani sono diverse, e riguardano l’età, la razza, la scarsa attività fisica, tutte caratteristiche che si riflettono anche nella quotidianità delle persone a cui spesso si aggiunge una dieta frettolosa e poco bilanciata. Lo studio danese ha preso in esame 268 cani, il 20,5% dei quali era in sovrappeso. La valutazione dei dati raccolti ha evidenziato che i cani obesi erano più del doppio se i padroni erano obesi rispetto a quelli con proprietari senza problemi di peso, con percentuali del 35% nel primo caso, contro il 14% del secondo. Charlotte Bjørnvad che ha coordinato lo studio afferma: “Quando il padrone in sovrappeso si siede sul divano, davanti alla tivù e mangia un panino o dei biscotti, spesso li condivide anche con il suo cane», Potrebbe sembrare una banalità del tipo: … che male può fare un piccolo biscotto o un pezzetto di pane… ma in realtà le piccole cattive abitudini quotidiane hanno un peso non indifferente… sia sulla bilancia… che sulla salute del nostro cane… e anche su quella dei loro padroni. A.B. 28
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Con le prove classiche a quaglie ricomincia la stagione agonistica. Trecento i soggetti in gara Giancarlo Passini al lavoro durante i turni
Roccaraso riapre il sipario I tradizionali confronti nei tre giorni hanno confermato il valore della cinofilia nazionale capace di superare tutte le difficoltà create dalla pandemia. Unanimi i consensi per il positivo impegno dell’ENCI Le prove classiche a quaglie riaprono il sipario: dal 26 al 28 giugno a Roccaraso sono tornate in scena le verifiche zootecniche che ogni anno caratterizzano il palcoscenico dalla primavera all’inizio dell’estate. In opera un nutrito comitato organizzatore costituito dai Gruppi Cinofili Irpino, Marsicano, Sannita, Casertano, Stabiese, Chieti, Acquilano Gran Sasso, Partenopeo, Pescarese e Teramano. Accorsi in gran numero i rappresentanti delle razze inglesi e continentali per rispondere al quesito della pregiata nota di concorso. Grande soddisfazione per l’ENCI che raccoglie i frutti di un determinato impegno nella ripresa. Da questa convocati gli Esperti Ermenegildo Bonfante, Mario Di Pinto, Claudio Lombardi, Alberto Montervino, Tullio Moretti, Sandro Pacioni, Giancarlo Passini, Americo Procaccini e Guglielmo Zanetti. Finalmenti ci siamo: il momento tanto atteso, il ritorno sui terreni di prova dove ogni anno abbiamo la possibilità di ammirare la beltà e l’impegno del cane da ferma nelle sue mirabili prestazioni. Abbiamo trascorso un periodo che ci ha messo tutti alla prova, molto duro e caratterizzato da rinunce, ma lo abbiamo superato con pronte reazioni. Un lungo momento di apparente pausa: tutto fermo, tutto sospeso ma c’è stato chi ha comunque continuato ininterrottamente per essere pronti alla ripartenza: un mirabile
impegno quello dell’ENCI, del suo compatto Consiglio Direttivo e degli uffici che hanno coadiuvato con professionalità e dedizione tutto il processo che ha portato l’Ente ad essere pronto allo start dopo il lockdown. Roccaraso ha avuto l’onore e l’onere di riaprire il sipario e lo ha fatto con grande determinazione nel poco tempo concesso, fruendo delle linee guida che proprio l’impegno di ENCI ha generato durante un lungo e costante lavoro; “binari” innovativi che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi di sempre, permettendo di mettere in campo gli usuali strumenti nel nuovo contesto con indiscutibili e determinanti innovazioni organizzative che godono della tecnologia. La nota della classica a quaglie, lo spettacolo al quale hanno possibilità di assistere nei nostri Confini numerosi appassionati in scenari di incomparabile bellezza dove gli allievi dei più rinoimati dresseur italiani realizzano la nostra scuola cinofila, l’unica presa a riferimento. Quasi trecento cani tra continentali ed inglesi nelle tre giornate di prova tra i quali risultano migliori il Setter inglese Torero del Sole condotto da Rudy Lombardi e il Kurzhaar Rolex condotto da Roberto Scarpecci. Al di là delle ovvie considerazioni è obbligo ascoltare dalla voce di chi ha dato vita a questo splendido evento. 54
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TITTY CECCARELLI in regia così ci racconta a caldo mentre rientra verso Napoli dall’Altopiano delle Cinquemiglia: “L’inizio non è stato facile, dentro di noi la preoccupazione per essere i primi a ricominciare con una manifestazione dopo il lockdown causato dal COVID19, con tanti dubbi e incertezze. Molte le cose da prevedere, come distanziamenti e postazioni sanificanti, limitazione degli accessi alle aree comuni e richieste continue di indossare la mascherina. Poi l’organizzazione generale dell’evento, che è stato formalizzato solo la settimana precedente, costringendoci a fare tutto di fretta e contattare gli Esperti con così poco preavviso. Non ultimo riuscire a reperire le quaglie, introvabili perché gli allevamenti non avevano schiuso le uova. È stato veramente difficile. Si è poi aggiunto, a tutto ciò, il nuovo programma gestione prove, con molti dubbi sia da parte del team di segreteria per testare e utilizzare un programma fin d’ora sconosciuto, sia per le ritrosie da parte dei conduttori che mal accettavano la richiesta di formalizzare le iscrizioni il giorno prima dell’evento, abituati da tempo immemorabile ad iscrivere la mattina della prova dopo aver valutato condizioni ambientali e altre variabili. Il programma invece si è dimostrato molto semplice e veloce nella gestione, grazie sopratutto all’assistenza ricevuta da Luca Mollo e Claudio De Giuliani. Solamente i primi giorni sono stati veramente impegnativi ma la domenica abbiamo lavorato in maniera fluida e senza problemi. I conduttori hanno in primo tempo manifestato un po’ di scetticismo, per poi apprezzare questa nuova gestione che, contrariamente agli anni precedenti, è iniziata in orario e terminata nei tempi previsti. Tutto ciò anche perché, fortunatamente, Roccaraso ci ha accolto con un tempo magnifico e, si sa, quando c’è il sole ed in una bella giornata si è immersi nella natura, le questioni più pesanti passano in secondo piano. Tutto è stato animato da un comune intento di voglia di cinofilia, quella per ricominciare, con la consapevolezza che qualcosa è cambiato, ma queste condizioni hanno reso ogni cosa più facile ed il risultato è evidente nella partecipazione e nelle classifiche ottenute. Molti infatti i complimenti all’organizzazione per la tranquillità in cui si sono svolti i turni, organizzazione comunque ormai collaudata e formata da rappresentanti dei Gruppi Cinofili di Napoli, Benevento e Chieti, capintèsta di tutti i gruppi cinofili abruzzesi e campani”. Queste le sensazioni di chi si è adoperato nell’organizzare, mentre sul campo erano impegnati due dei Consiglieri ENCI che giungono a Roccaraso proprio dopo il lungo periodo durante il quale si sono impegnati per preparare la ripartenza e qui hanno avuto l’ccasione di apprezzarne i frutti. Lombardi con Torero del Sole2
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Rolex con Scarpecci
GIANCARLO PASSINI “Nonostante il forzato lockdown che ha toccato tutto e tutti, compreso i cani, abbiamo avuto la soddisfazione di ammirare splendidi risultati, anche da parte dei veterenai che confermano le loro qualità, pur dimostrando la mancata possibilità della preparazione alla quale erano abituati nelle edizioni degli anni precedenti. Gli allenamenti, comprensibilmente, sono ripresi tardi e a ridosso di questo evento. Una partecipazione importante con una media di circa cento cani al giorno. Rifletto su quello che è stato tutto il lavoro di ENCI, dei Consiglieri che si sono incontrati e degli uffici; intendo rimarcare quanto è stato fatto, un grande lavoro a risolvere le numerose difficoltà grazie ad un Presidente che ha dato l’anima con l’intento di far ripartire tutto nel pieno rispetto delle normative che caratterizzano la società odierna, a tutela della salute di tutti noi e del sempre considerato benessere animale. Con grande determinazione si è voluti ripartire con Roccaraso. I Gruppi dell’Abruzzo e della Campania si sono impegnati in una atmosfera particolare per garantire la sicurezza di tutti. Anche se non previsto nell’obbligatorietà era presente l’accompagnatore che misurava la temperatura malgrado la prescrizione non dovuta. Ribadisco: un enorme ringraziamento a Dino Muto per la capacità e la volontà di aver coordinato ciò che era necessario per giungere a questo risultato. Io mi sono occupato dei continentali. C’erano Filippo Venturelli, Roberto Scarpecci e Dario Berna (lui con due spinoni). Ammetto con soddisfazione che c’è stato un bel livello qualitativo anche nella preparazione malgrado le difficili condizioni che hanno anticipato questa verifica zootecnica. Risultati e qualifiche pienamente guadagnati senza nessuna eccezione. Un pizzico di delusione per la mancata presenza degli epagneul breton che non hanno affiancato numerosi i kurzhaar invece accorsi in gran quantità. Sono veramente orgoglioso, ripartire con una manifestazione che racchiude molta gente era un segnale che andava dato, soddisfatto per ENCI e per la cinofilia”.
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Chiudiamo con i commenti di SANDRO PACIONI che invece è stato impegnato in campo con le razze inglesi: “Bellissima conferma di un risultato che speravamo nel periodo durante il quale ci siamo incontrati molto spesso per preparare tutto. In ombra, on line durante riunioni eteree che hanno permesso di contrastare una inutile stasi. Non poche difficoltà ma non ci siamo tirati indietro. Compattezza nelle decisioni e fruttuoso impegno per giungere ad oggi nell’optimum necessario ad affronatre questa nuova epoca con innovazioni che si sono fatte apprezzare malgrado la diffidenza iniziale. Era la prima, i cani pronti malgrado il fermo. Torero di Lombardi ed Herman di Cantoni i migliori inglesi in campo. Un entusiasmo da far paura per la riuscita dell’evento. Il Presidente Dino Muto ha avuto un ruolo determinante per la ripartenza ed anche Paolo Gulinelli ha dimostrato grande impegno, addirittura riuscendo a reperire all’estero le quaglie risolvendo il problema riscontrato in Italia a causa del fermo degli allevamenti che non le mettevano a disposizione. Anche il KCI ha contribuito in maniera decisiva, ma sopratutto la maggior parte dei Consiglieri ENCI. Vorrei parlare di un particolare che nel corso della nostra lunga storia cinofila ha contribuito alla realizzazione di questi eventi: mi riferisco a u quagliaru. Effettivamente commosso mi sono fermato a riflettere su cosa pensasse Giggino Tramontano (detto “u quagliaro”) che da sempre scorre in lungo e in largo l’altopiano di Roccaraso durante le classiche per la determinante semina di quaglie. Cosa passerà per la sua mente oggi nel vedere le mutate condizioni che caratterizzano inevitabilmente questo palcoscenico? Con il sorriso negli occhi e le rughe del tempo che testimoniano l’esperienza quassù, tranquillizza sostenendo che questo paradiso è magnifico come sempre, i cani continuano a regalarci quel sogno di cinofilia che inseguiamo costantemente e che nulla, neanche questo maledetto virus, potrà arrestare”. Sandro Pacioni con Giggino Tramontano
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La fila dei furgoni in attesa dei turni a bordo campo
Tutti concordi: l’ENCI ha lavorato ininterrottamente in quella condizione che in molti hanno erroneamente interpretato come “stasi obbligata”, ma che invece si è poi rivelata nella possibilità di rimettere tutto subito in atto, (appena possibile terminato il lockdown) pur in condizioni variate dal punto di vista organizzativo ma con innovazioni tali da rendere facile e addirittura migliorare l’or-
ganizzazione. Alcune perplessità hanno anticipato il restart, se vogliamo, a causa del modificarsi di abitudini radicate, (comprensibili) ma è bastato iniziare per capire i numerosi vantaggi e la possibilità di continuare a vivere la cinofilia in pieno allineamento con questa nuova era. Marco Ragatzu
I terreni di Roccaraso durante i turni
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C L U B CLUB ITALIANO GRIFFONE KORTHAL LAJATICO PROVA SPECIALE E RADUNO DI BELLEZZA L’11 luglio a Lajatico (PI) ha avuto luogo una speciale Griffone Korthals su selvaggina naturale e un Raduno con una partecipazione totale di 10 soggetti. La Speciale è stata accompagnata anche dal selezionatore Burzi per poter iniziare a visionare i soggetti per formare la squadra per la Coppa Italia 2020. La Speciale ha visto la partecipazione di 7 soggetti, tutti nella nota del concorso. Batteria 1 Giudice Bixio CQN Yoko cond. Troysi CQN Cusi del Padule di Orbetello Casini
Migliore di razza
Anche nel Raduno c’è stata la partecipazione di 7 soggetti, giudicati dall’esperto Simone Panerai.
In base al punteggio ottenuto il Trofeo Bello & Bravo veniva assegnato a Cusi del Padule di Orbetello, proprietario e conduttrice Marta Casini.
MASCHI Intermedia Omero CAC Big Gim del Padule di Orbetello R/CAC Lavoro Reartù CAC BOS
Enrico Bixio Il Presidente del Club Italiano Griffone Kortharls
CLUB ITALIANO GRIFFONE KORTHAL c/o Bixio Enrico Via Tuia 53 - 16035 RAPALLO (GE) Tel. 3381538047 info@drahthaarbixio.com - http://www.cigk.eu
FEMMINE Giovani Yoko 1° M B Libera Cusi del Padule di Orbetello CAC BOB Anar di S.Ubaldo R/CAC Lara 3° ECC Migliori Femmine
Reartù CAC BOS
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ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 7 agosto 2020 – Anno 66° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Sara Ceccarelli, Pietro Paolo Condò, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Maddalena Manciani, Ermelinda Pozzi, Marco Ragatzu.
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Italiana
RECENSIONI PER I PIÙ PICCOLI Ilia PalmerinI OTTO L’incredibile storia di un cane e del suo più caro amico Porziuncola Edizioni Lele e il suo fidato cagnolino Otto sono i protagonisti di una serie di incredibili avventure che lasciano il segno. Una storia in cui i giovani lettori potranno riconoscersi: Lele è un bambino fragile, un po’ solitario, che ama viaggiare con la fantasia e coltiva grandi sogni... Sarà l’incontro con Otto che lo aiuterà, passo dopo passo, a diventare grande e a superare le sue paure.
Amber Richards IL LIBRO DELLE RAZZE CANINE PER BAMBINI Sono tutti cani Babelcube Boolks È un e-book per bambini che introduce all’idea di diverse razze di cani. Questo libro è educativo e divertente, e può essere letto dai genitori ai bambini più piccoli o direttamente dai bambini che stanno imparando a leggere. Può diventare facilmente uno dei preferiti per la famiglia, da leggere ai bambini per avere in cambio sorrisi e risa. Il libro contiene le fotografie di 21 diverse razze canine, alcune comuni ed altre insolite. Contiene degli esercizi da fare insieme genitori e bambini per divertirsi e migliorare il rapporto.
A. P. Hernàndez IL MIO PRIMO CANE Babelcube Books Sofia ha sette anni e vuole un cane. Lo vuole per giocare a prendere il tè, spazzolarlo e cavalcarlo come una vera fantina. Sofia vuole il cane, e lo vuole subito. Quasi tutti i suoi amici di scuola hanno un cane tranne lei. Per questo motivo, e dopo molte insistenze, finisce per convincere i suoi genitori a prendere un cane. E così, un bel giorno... Timba arriva a casa! Ma Timba non è disposto a giocare con Sofia. A Timba non piace prendere il tè, non gli piace essere spazzolato né, tanto meno, gli piace che qualcuno gli salga in groppa. Sofia capisce così che Timba non è un giocattolo e che sarà fondamentale conquistarne la fiducia e l’affetto.
Border Collie. Foto Claudio Branca.
... neve e vento
Saluki. Foto Elisabetta Bellomi.