26
DAL MONDO DELLA CI NOFI LI A
QUANDO UN CANE PARLA
DI MADDALENA SALVADEO
Se vogliamo cominciare nel modo giusto il nostro viaggio attraverso l’universo “cane” dobbiamo prima di tutto imparare la sua lingua. Vi siete mai chiesti cosa passa per la testa del vostro amico? E’ una domanda la cui risposta resta ad oggi piuttosto vaga: esistono dei segnali, ma per interpretarli dobbiamo partire ancora una volta dal suo passato. Abbiamo imparato che il cane condivide il 98% del DNA con il suo antenato selvaggio e questo sta a significare che anche gran parte della sua comunicazione ha origine nel lupo, detentore del titolo di linguaggio più articolato del regno animale. Il lupo, come animale sociale, basa la propria sopravvivenza sul gruppo e sopravvivere insieme vuol dire saper comunicare e risolvere i conflitti con i membri del branco in maniera pacifica. Se di fronte ad un conflitto spendo troppe energie per risolvere la situazione, il rischio è quello di compromettere non solo la mia sopravvivenza, ma anche quella di tutta la mia famiglia perché successivamente potrei non avere più l’energia sufficiente per cacciare o difendermi. Il linguaggio del lupo è quindi una strategia di sopravvivenza che non si limita a stabilire il dominante nel branco o il capro espiatorio del Il Cavallo Libero
gruppo (i famosi individui alfa e omega), ma anche a far sì che una battuta di caccia aumenti le probabilità di successo. Lo sapevate che ogni branco ha la sua tecnica e che gli adulti tramandano le strategie più eff icaci ai loro cuccioli? Questo linguaggio raffinato è tipico della specie dei Canidi. In quanto membro di questa categoria il cane ha ereditato parte di questo linguaggio, mischiandolo ad una buona dose di empatia nei nostri confronti. Il risultato è un linguaggio tutto suo, comprensibile ad occhio canino ma che mira in particolare a farsi comprendere dal convivente principale, ovvero l’uomo. A parte casi eccezionali, il cane si trova a dover comunicare per la maggior parte del tempo con qualcuno di una specie totalmente differente dalla sua, ma possiamo dire che si è adattato benissimo: immaginate il com-
portamento di un cane che vi sta chiedendo un biscotto o del cibo, oltre che molto chiaro risulta anche estremamente efficace! La parte più interessante della comunicazione canina è ovviamente quella che viene messa in atto in maniera intraspecifica (ovvero tra cane e cane); è lì che si possono ritrovare alcuni comportamenti lupini. I cani comunicano tra loro per conoscersi, per salutarsi, per studiarsi, ma non per sopravvivere... infatti i cani litigano: è ormai noto che le zuffe tra cani sono immensamente più comuni rispetto a quelle tra lupi. Ma come parlano eff ettivamente i cani? Esistono diversi tipi di comunicazione: visiva, vocale e chimica. La comunicazione vocale è legata principalmente a tutti i suoni e quindi all’udito: i classici abbai di ogni genere e specie, da quello