Distribuzione Eventi
DI
MONICA RENNA
BricoDay 2012: il bricolage tra marca e private label Questo il tema portante dell’ultimo BricoDay, che ha visto un’affluenza senza precedenti, con la partecipazione di oltre 1.400 operatori del settore e la presenza di 100 aziende espositrici. n successo oltre alle aspettative ha salutato la quinta edizione di BricoDay, che si è svolta lo scorso 27 settembre al Mi.Co. Milano Congressi. Per l’occasione sono intervenuti oltre 1.400 operatori del settore che hanno potuto incontrare le 100 aziende rappresentate e ascoltare i 15 relatori che si sono alternati nel corso della giornata. Elemento distintivo rispetto alle edizioni precedenti è stata la presenza molto più massiccia di rappresentanti della distribuzione sia organizzata che indipendente, che ha generato un’interessante affluenza nel corso di tutta la giornata. In particolare l'esposizione
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di quest'anno si è distinta per un’ampia e diversificata proposta degli espositori che ha coperto la maggior parte dei settori merceologici del settore brico. A questa edizione hanno partecipato con uno spazio espositivo anche alcune insegne, consorzi e franchising, che hanno proposto la propria offerta di affiliazione, oltre ad aver incontrato numerosi fornitori. Evento cardine di BricoDay 2012 è stato il convegno il cui tema di quest'anno era "Il prodotto tra marca e private label, quale scenario nel mercato del bricolage", che ha visto salire sul palco rappresentanti di primo piano di produzione e distribuzione, offrendo
una visione globale riguardo alla tematica affrontata. Di particolare rilievo la presenza tra i relatori di due insegne straniere attualmente non presenti in Italia (The Home Depot e Mr Bricolage), che hanno presentato le rispettive realtà.
USA e Francia a BricoDay 2012 A tal proposito Massimiliano Zampella, European Sourcing Office Managing Director The Home Depot, ha focalizzato il suo intervento sul tema “Private Label ed Interconnected Retail”. Dopo aver presentato un’analisi del posizionamento e della
politica aziendale della multinazionale, ha focalizzato l’intervento partendo da un’analisi del mercato online dove quello europeo, al 2011, vale 92 miliardi di euro, con proiezioni di crescita del 10%, mentre il mercato americano arriva a 197 miliardi di dollari (circa 150 miliardi di euro), registrando però un trend analogo, che oscillerebbe dall’11 al 15%. “Perché il retailer sviluppa la private label? Per massimizzare i propri profitti, aumentare la marginalità, ma anche incrementare la customer loyalty, cioè il legame che lega il consumatore al negozio dove effettua l’acquisto. Una stima fatta da alcune università americane rileva che il mercato totale mondo retail delle private label vale mille miliardi di dollari, pari al 17% della capacità di spesa totale dei consumatori. Il prezzo di vendita di questi prodotti è di solito un quarto più basso rispetto al diretto competitor del national brand”. La seconda insegna internazionale, presente a questa edizione del BricoDay è stata Mr Bricolage, rappresentata da Yves Puddu, Directeur Développement International Mr Bricolage, che ha fornito una panoramica del gruppo (che conta 922 punti vendita, di cui 279 affiliati) e ne ha descritto >>>
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POMERIGGIO, SEMINARI TECNICI
MATTINA SALA PLENARIA
GLI INTERVENTI DELLA GIORNATA
Introduzione ai lavori Giulia Arrigoni, direttore editoriale BricoMagazine.
Private Label ed Interconnected Retail. Massimiliano Zampella, European Sourcing Office Managing Director The Home Depot.
Il prodotto di marca come motore della crescita nel Bricolage: la strategia di Philips nell’illuminazione. Lucio Trocino, Cluster Leader Italy & Greece Philips Consumer Lighting.
Marchi Distributori Dedicati (MDD): l’esperienza di Self Italia. Kristos Basimas, Purchase & Sourcing Director Gruppo Self Italia.
La Marca; concetto evanescente o elemento fondamentale? Marcel Masson, DIY Business Unit Manager presso Materis Paints Italia
Le Groupe Mr Bricolage et activités à l'international. Yves Puddu, Directeur Développement International Mr Bricolage.
La marca privata in Leroy Merlin: una strategia per mondi. Mauro Carchidio, Direttore Finanziario Leroy Merlin Italia.
Private Label come nuovo “App” nel mercato italiano. Andrea Lenotti, Consulente di Direzione Annovi Reverberi e Consigliere Nazionale Assofermet.
"Qui trovi quello che ti serve". Il banco consigliere di vendita. Dora Binnella, consulente visual merchandiser. In collaborazione con Brico OK
Lo sbocco al mare, ovvero, come arrivare al mercato più efficacemente attraverso una integrazione distributiva. Testimonianza della Fraschetti Distribuzione e di Defi Brico Bricopoint diy stores
Le private label nelle rilevazioni di GfK. Geomarketing, uno strumento per analizzare il territorio: case history. Ivano Garavaglia, Account Manager di GfK Retail and Technology Italia
L’evoluzione della promocomunicazione nel punto vendita. Interactive Virtual Hostess e il modello di business proposto dal partner M. System. Massimo Seregni, direzione commerciale Gruppo DSE
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L'approccio progettuale al punto vendita di bricolage. Massimo Saggioro, Responsabile Ufficio Tecnico Commerciale Intrac Spa
E’ possibile vedere i video integrali degli interventi e scaricare le slides delle presentazioni attraverso il QR Code qui a sinistra o nel sito www.bricoday.it
Distribuzione Eventi l’attività a livello internazionale. Presente soprattutto in Europa, America del Sud e Oceano Indiano, Mr Bricolage registra una crescita annua pari a 10 milioni di euro, operando in un mercato (francese) composto per il 76% dalle grosse superfici di bricolage, dai grossisti per il 17%, dal comparto alimentare per il 4% e per il 3% dai punti vendita tradizionali. Per quanto riguarda le private label Puddu ha dichiarato: “Abbiamo sviluppato 5 forme di private label che sono concentrate in diverse casistiche; power, home, beauty, resist. Entro fine 2012 avevamo come obiettivo quello di avere una presenza di private label del 13% e abbiamo già raggiunto il 14%, mentre per il 2014 ci poniamo il traguardo del 20%”.
Italia: insegne strategie di marchio La parola è poi passata alle insegne presenti su terra italica. Per cominciare Self Italia, che ha visto la partecipazione di Kristos Basimas, Purchase & Sourcing Director del Gruppo Self, con la sua presentazione “Marchi Distributori Dedicati (MDD): l’esperienza di Self Italia”. Un’analisi del 30 BricoMagazine
marchio, partita da un’indagine di mercato che ha coinvolto 1000 clienti, tra uomini e donne, focalizzata in tre punti vendita della catena, rispettivamente Moncalieri e Settimo Torinese e lo storico negozio di Torino 1. Un’analisi del marchio a 360° che ha voluto fare il punto sull’approccio verso il marchio da parte dell’utilizzatore finale, prendendo in esame il settore vernici. Da questa ricerca è emerso che il cliente ricorda solo i brand più conosciuti, non è fedele a un solo punto vendita, tende ad acquistare i prodotti più convenienti, e non ritiene che sia importate, come elemento di scelta di un articolo, il marchio. “Io penso che il marchio, a condizione che il ruolo della marca sia di vera innovazione, è molto importante. Traina, crea traffico e permette di raggiungere lo scontrino medio”. La presentazione ha poi analizzato rapidamente la situazione delle PL in Europa. In particolare è emerso che, in Inghilterra, dove il discount è meno presente, il marchio proprio è molto sviluppato (oltre il 40% di quota di mercato), mentre in Italia siamo ancora in ritardo, con il 17% sul totale, anche se è possibile sviluppare questo segmento. Il mix vincente è mirare al rapporto qualità- prezzo, offrire
un valore aggiunto al cliente, un servizio migliore, creare un imballo attrattivo, creare una comunicazione dedicata. Infine, le motivazioni: marginare di più per avere la possibilità di investire nello sviluppo e nell’apertura di nuovi centri e, non ultimo, la possibilità di una migliore negoziazione con la produzione”. E' toccato quindi a Mauro Carchidio, Direttore Finanziario Leroy Merlin Italia spiegare la strategia dell’insegna nella marca privata, che si basa sulla creazione di prodotti al centro della gamma (sia in termini di qualità che di prezzo), con un posizionamento prezzo del 20% inferiore ad un eventuale marchio leader e con una marginalità superiore. Si tratta di prodotti che puntano a fidelizzare il cliente grazie ad un packaging e una pedagogia capace di parlare meglio agli utilizzatori. Un vero aiuto alla scelta. Sono "marchi universo", trasversali alla logica dei reparti ma che fanno riferimento ad un universo prodotto e valoriale più ampio. E’ una strategia sviluppata assieme alle altre business units del Gruppo per mercati con analoghi livelli di qualità e di prestazioni dei prodotti (per esempio cluster Francia, Italia, Spagna oppure >>>
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cluster Paesi dell’Est ). La qualità è garantita da capitolati redatti per ogni prodotto e seguiti dal servizio qualità Adeo o delle singole BU, per i prodotti sviluppati localmente (per esempio le pitture). L’evoluzione futura di questi marchi li porterà ad essere sempre più protagonisti nel loro linguaggio cliente, diventando veicolo per comunicare i valori dell’insegna, tra cui spiccano quelli legati allo sviluppo sostenibile: risparmio d’acqua, energia, risorse, comfort e sicurezza nella casa. Nei prossimi 3 anni le marche private nell'assortimento di Leroy Merlin Italia passeranno dal 11 % attuale, al 16% (in Francia sono al 22%, in Spagna al 17 % ); i settori di maggior sviluppo sono il giardino e i sanitari.
La parola alla produzione La presenza delle aziende di produzione è stata testimoniata da Philips, Materis Paints e Annovi Reverberi. Aziende di primaria notorietà e, per quanto riguarda Annovi, conosciuta anche per la profonda esperienza di produttore di PL per le insegne. Ha iniziato Lucio Trocino, Cluster Leader Italy & Greece Philips Consumer Lighting che, durante il suo intervento, ha dichiarato: “La marca è un universo di qualità a 360°, essenziale per conquistare e mantenere la fiducia del consumatore”. Con la sua presentazione “Il prodotto di marca come motore della crescita nel Bricolage: la strategia di Philips nell’illuminazione”, Trocino ha espresso quanto
la presenza delle marche identifichi il corretto rapporto tra qualità e prezzo. La marca è anche innovazione che crea futuro, oltre ad essere il volano dello sviluppo economico. Da parte sua il consumatore vuole poter scegliere qualità, innovazione e assortimento. Difatti, sul punto vendita un aumento della presenza e della visibilità delle marche garantisce più scelta ai consumatori, una definizione corretta del giusto rapporto qualità-prezzo, più attenzione verso gli aspetti di Category Management e una maggiore conversione sul punto vendita. La strategia di Philips Lighting parte da una ricerca sul canale bricolage che rivela che il 70% delle decisioni di acquisto sono prese in store e che il 45% dei potenziali consumatori lascia il negozio senza effettuare nessun acquisto. Pertanto il brand Philips si pone tre obiettivi in tal senso: sfruttare la forza del marchio, semplificare la scelta del consumatore e rafforzare a razionalizzare il portfolio”. Marcel Masson, DIY Business Unit Manager presso Materis Paints Italia si è invece posto un quesito: “La Marca; concetto evanescente o elemento fondamentale?” L’intervento di Masson è partito con diverse analisi: dal significato etimologico, alla sua storia, passando per il suo ruolo nella società attuale. “Chi compra una marca rispetto ad un’altra afferma uno stile di vita, ma in definitiva la marca assume queste funzioni: riconoscere, distinguersi, rassicurare cliente, esprimere concetto e offrire un sogno. Molte volte si parla di marche private o marche originali, ma la marca privata è una marca e si comporta come i marchi originali. Devono però veicolare un altro messaggio e attrarre il consumatore in modo diverso. In certi casi differiscono solo le strategie delle insegne tra Marca e Insegna (Self, >>>
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DAGLI ESPOSITORI: “FINALMENTE UN EVENTO CHE METTE AL CENTRO PRODUTTORI E DISTRIBUZIONE” Girando tra gli stand BricoMagazine ha raccolto qualche opinione sull’iniziativa, giunta al quinto anno. In generale, gli espositori, hanno commentato positivamente la giornata, offrendo anche qualche commento sul mercato e la situazione attuale.
BARISON MARCO – SPS SCORRITENDA E SICUREZZA “Siamo presenti al BricoDay dalla prima edizione. Ci abbiamo creduto sin da subito, e per il terzo anno consecutivo partecipiamo anche in qualità di espositori. È un evento unico nel suo genere, perché si dissocia dalle classiche fiere, che oramai vengono praticate sempre meno: questa è una giusta mediazione tra un evento fieristico di settore e un workshop, un giusto punto di incontro non dispersivo, e in continua evoluzione. Partecipiamo al BricoDay per una questione di immagine, incontrare i nostri clienti, nonché instaurare nuovi contat-
ti. In particolare quest’anno ci presentiamo non solo per la sicurezza (serrature, cilindri, lucchetti, casseforti, chiavi, radiocomandi), ma anche con gli scorritenda. SPS distribuisce sicurezza e scorritenda da 30 anni, nel canale tradizionale, e da 24 nella grande distribuzione specializzata con la sola sicurezza. Ci presentiamo in concomitanza e in occasione del BricoDay alla grande distribuzione specializzata, con gli scorritenda, e per entrambi i canali distributivi anche con le nuove gamme di maniglie e porta abiti, cassette postali e portachiavi”.
ALESSANDRA CIANCI – CLAI IMBALLAGGI INDUSTRIALI "Siamo al BricoDay per far conoscere agli attori più importanti del mercato la nostra nuova linea di prodotti per la protezione, l'imballo e il trasloco utilizzati da professionisti e resi di facile uso per i cultori del fai da te. La Clai Retail, infatti, nasce come azienda di articoli per l'imballaggio dedicati alle aziende di produzione e in tempi più recenti ha rivolto la sua attenzione alla rivendita, realizzando una linea ad hoc. Fa-
cendo una valutazione di mercato, si può dire che questo settore all’interno dei punti vendita è ancora poco sviluppato ma è destinato a crescere. Secondo noi il mercato della Gds sarà sempre più concentrato tra poche catene e pochi gruppi associati, e in tale logica essere qui al BricoDay per la nostra azienda rappresenta un’occasione per farsi conoscere e creare partnership importanti”.
GUGLIELMO BITOSSI -CFG “Anche per noi BricoDay è un appuntamento fisso sin dalla prima edizione, perché è stato studiato secondo una formula innovativa, un evento tutt’altro che dispersivo, sia in numero di giorni che in numero di visite. Nel corso di questa giornata abbiamo la possibilità di incontrare persone in target, interessate, che visitano il nostro stand perché è noi che cercano per il loro business. In questa edizione ci presentiamo nell’inedita veste di distributore unico nazionale del marchio Duracell. Abbiamo scelto di fare due stand diversi però
con lo stesso brand per far passare il concetto di un progetto unito, sebbene le linee siano distinte. Ci aspettavamo che con la crisi economica incombente e ormai conclamata, da parte dell’utilizzatore finale ci sarebbe stata una maggiore attenzione a cercare di fare da sé, anziché del farsi fare, invece non è così. Fortunatamente, nonostante la crisi e la flessione di tutti quei prodotti storici del settore, la nostra azienda è in grado di proporre sempre nuove soluzioni al mercato e continuare il suo percorso di crescita”.
DAVIDE CAVALLERI - BONA “La partecipazione al BricoDay per noi è una novità assoluta e la ritengo positiva. È una “fiera” piccola che ritengo essere qualificata, perché c’è il pubblico adatto. Per quanto riguarda l’azienda, Bona è assolutamente nuova nel canale: infatti, siamo sul mercato da 93 anni in qualità di leader mondiali in oltre 100 nazioni nel segmento professionale. Oggi, invece, ci presentiamo ufficialmente al mondo del retail, presentando la nostra linea di prodotti al consumatore finale. La nostra intenzione è di parlare con quante più persone
possiamo, nel senso che abbiamo argomenti validi per tutti i target, gds, gdo, piccola gds, ferramenta e utente finale. Per noi questa è un’opportunità unica, perché attualmente non abbiamo competitor nel canale dei prodotti di fascia alta, e offriamo prodotti nuovi sul mercato, dotati di una tecnologia assolutamente d’avanguardia, poiché dall’anno scorso non utilizziamo più i solventi, e a quanto ci risulta siamo l’unica azienda del settore professionale che ha adottato questa scelta”.
SIMONA DEL GELSO – ARCANSAS “Arcansas è da sempre main sponsor del BricoDay, da qualche anno abbiamo aderito anche in qualità di espositori. Riteniamo che questo sia un evento più funzionale rispetto ad una classica fiera, perché meno dispersivo e perché risulta essere una occasione di incontro tra aziende e insegne. Quest’anno tra l’altro ho notato anche maggior affluenza da parte di ferramente indipendenti il che denota che la Gdo in prospettiva va sempre più ad assorbire queste realtà. Operiamo in un
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mercato in continua evoluzione, dove ciò che è consolidato oggi non è detto che lo sia domani. Da parte nostra prestiamo la massima attenzione alla soddisfazione del cliente e al suo incremento di fatturato, dando importanza ad assortimenti mirati. alto rotanti e personalizzati secondo la metratura del punto vendita. La politica di Arcansas è inoltre di ottimizzare al massimo la redditività del metro lineare compattando gli ingombri degli espositori ma aumentandone la capienza.
ALESSANDRO DE LISA – TESA “Tesa è da sempre leader in Europa nella produzione di nastri adesivi. I nastri rappresentano il nostro core business ma quest’anno siamo al BricoDay per lanciare una nuova linea di ganci rimovibili, a forte tenuta, resistenti all’acqua, che non lasciano alcun tipo di residuo una volta rimossi, ideati soprattutto per l’ambiente bagno. Da sempre partecipiamo a questa kermesse, che riteniamo sempre più interessante, grazie alla presenza di tutti i principali player del trade, nonché buyer della Gdo. È l’unica occasione di incontro per il canale in cui operiamo, un momento di condivisione sia per
presentare prodotti nuovi sia per trovare potenziali clienti, che normalmente è sempre più difficile riuscire a contattare, soprattutto per via del sempre poco tempo che normalmente hanno a disposizione. Per quanto riguarda le conferenze in programma, credo che quest’anno si sia registrata una grande attenzione; ho inoltre notato una maggiore presenza presso gli stand. La grande sfida della Gds dal mio punto di vista è rappresentata dal miglioramento dell’offerta della vendita assistita sul punto vendita, che ad oggi è ancora carente da un punto di vista qualitativo”.
MARCO SOZZINI – SNIPS Questa è la prima volta che abbiamo partecipato come espositori al BricoDay. L’anno scorso ero stato invitato da un titolare di un’azienda che espone, e dopo tale visita, parlando con la proprietà, abbiamo deciso anche noi di esporre. Sino a qui non c’è nulla di strano se non dire che la nostra azienda produce accessori per la pulizia (ma non di consumo) e articoli casalinghi. Detto questo, il motivo della parziale inusualità dei nostri prodotti verso questo settore è che ci siamo accorti che alcune catene del bri-
colage hanno accresciuto la presenza di articoli per la casa confermando che anche qui la presenza del consumatore specialmente quello femminile è in continuo aumento. Ovviamente siamo consapevoli che il core business delle catene del bricolage non è il nostro settore, ma pensiamo anche che un’offerta mirata, compatta con un numero di referenze basilari e di utilità, possa essere un’importante aggiunta di fatturato per le aziende e di servizio verso il cliente finale.
TERESA DE LUCA – SPONTEX “Spontex è la società leader nella produzione e distribuzione di prodotti per la pulizia della casa. Presente nella grande distribuzione da oltre 60 anni, Spontex, a partire da quest’anno, ha deciso di adottare una strategia di espansione, nonché di estensione del proprio know-how in nuovi canali distributivi. Ecco che Spontex lancia Spontex Expert, una nuova linea di prodotti studiata appositamente per il canale “Do It Yourself”. Per fare conoscere Spontex Expert abbiamo ritenuto necessario partecipare all’evento
più importante per il mondo del fai da te. Riteniamo che BricoDay sia un’ottima vetrina per dare una certa visibilità al brand e alla gamma, soprattutto per chi come noi approccia per la prima volta un nuovo canale come quello del Diy. La decisione di allargare il contesto competitivo è stata mossa dall’obiettivo di volere diventare partner di valore per i clienti del fai da te, offrendo loro dei prodotti affidabili e di qualità, con i quali da sempre Spontex si è contraddistinta sul mercato della grande distribuzione”.
COSIMO FADDA - BRICOLIFE “La nostra insegna ha deciso di partecipare a questa quinta edizione del BricoDay per migliorare il grado di notorietà di Bricolife, ma soprattutto per incontrare fornitori e altri operatori del settore. In quest’ottica aver potuto ascoltare i relatori invitati per quest’occasione ha migliorato il nostro spirito aggressivo e ci fornisce maggiori aggiornamenti sul mercato del bricolage. Nonostante il settore del bricolage offra ampi margini di crescita, l’aggravarsi della situazione
economica mondiale, soprattutto nel nostro Paese, ha fatto sì che anche il comparto in cui operiamo risentisse di questo momento di sofferenza. Oggi il cliente è sicuramente molto più attento negli acquisti e pertanto bisogna migliorare gli assortimenti, per essere sempre più vicini al consumatore. Riteniamo che i settori con una maggiore prospettiva di crescita siano quelli del giardinaggio e della decorazione casa”.
SARA ROMAGNOSI – ELEMATIC “Abbiamo deciso di prendere uno stand doppio, perché avevamo un nuovo programma molto importante da presentare, Mr Matic, che ha un approccio altamente innovativo. Si tratta di sistemi espositivi differenziati che ricalcano le esigenze dei punti vendita: niente codici e sigle incomprensibili, solo l’oggetto da fissare e la stanza di riferimento. Devo dire che riconfermerei la scelta perché il livello di affluenza è molto alto, il numero degli espositori è davvero interessante, rispetto alle precedenti edizioni. Passare dalla prima edizione dove l’impegno delle aziende
era solo quello di essere sponsor, ad oggi con 100 stand e convegni molto interessanti, rappresenta un salto di qualità notevole. Passando all’attualità, il mercato non sta attraversando una fase positiva: per quanto riguarda la ferramenta tradizionale questo è stato un anno di stallo, dove non siamo né cresciuti, né calati clamorosamente. Quanto alla Gds, abbiamo visto un settore in transizione, dove molte insegne hanno cercato di capire “cosa fare da grandi”, qualcuno ha chiuso e qualcuno ha perso parecchi punti vendita”.
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Obi, ecc) e Marca Privata di fantasia (Luxens). L’idea per la nostra strategia in Max Meyer è di considerare che le marche originali e le marche private fanno parte di uno stesso mondo. Convivono, crescono reciprocamente, ed è qualcosa di cui teniamo conto tutti i giorni. Perciò lo sviluppo della marca privata ci spinge anche a distinguerci e a trovare nuove leve, nuova linfa, attraverso la storia, la qualità e il sogno”. Andrea Lenotti, Consulente di Direzione Annovi Reverberi e Consigliere Nazionale Assofermet ha spiegato gli ingredienti per creare un assortimento di prodotti a marchi di successo, partendo dalla produzione intesa come fortissima specializzazione. Oggi il mondo della produzione invita il mondo della distribuzione a lavorare di più, lavorare insieme, andare oltre quello che è il concetto del prezzo, del prodotto fine a se stesso, per andare incontro al consumatore finale e trasmettere il valore giusto. Che si parli di grande marca o di private label, si parla comunque di un marchio che va sostenuto e portato avanti con grande competenza e formazione. Un altro aspetto è quello del posizionamento tra marca industriale e private label. Contrariamente al resto d'Europa, in Italia si chiede la prestazione al prezzo più basso e questo non può funzionare. Inoltre, capita che la distribuzione chieda contributi addirittura sui propri prodotti a marchio, un vero e proprio paradosso. Oggi siamo di fronte a un mercato che non è facile per i produttori: il futuro passa attraverso la diversificazione. "Noi abbiamo una grande opportunità che passa sia attraverso il marchio sia le private label, di diventare partner delle grandi catene italiane e internazionali perché abbiamo quel valore aggiunto che è la conoscenza del prodotto e la capacità di fare analisi. Ma il nostro paese deve fare co36 BricoMagazine
scienza in questo, perché diversamente non riusciremo a fare quel salto di qualità che è necessario, a recuperare quei valori" conclude Lenotti.
Le sessioni pomeridiane Nel pomeriggio si sono tenuti 5 seminari. Ha aperto Dora Binnella, consulente visual merchandiser, che ha proposto con la collaborazione di Brico Ok (la sperimentazione è stata realizzata nel negozio di Arluno), un esercizio basato su tre elementi, che avesse come obiettivo la creazione di un banco che parli al cliente di un progetto di fai da te. L’obiettivo che ci si è posti è quello di rendere il cliente autonomo nell’acquisto e fornire all’utente le informazioni che solitamente chiede all’addetto alla vendita, rendendo il banco veramente a libero servizio, cioè un vero e proprio consigliere di vendita. Un interessante filmato ha spiegato come attraverso interventi di semplice realizzazione e con una spesa irrisoria si è raggiunto il risultato con ottimi risultati di vendita. A seguire la Fraschetti Distribuzione che, con l'intervento dei titolari Franco e Giorgio Fraschetti, insieme a Pierluigi di Turi, titolare di Defi Brico Bricopoint, hanno annunciato l’ingresso di Fraschetti Distribuzione nell’assetto societario di Defi Brico e l’obiettivo di attuare interessanti sinergie. Chiude il programma della sala Rossa Ivano Garavaglia, Account Manager di GfK Retail and Technology Italia che ha rivelato l’andamento del
canale nel primo semestre 2012: ancora in maniera positiva, con un risultato di circa 1,6 miliardi di euro rispetto a poco più di 1,5 miliardi l’anno scorso e un trend del 2% (l’anno scorso si registrò un +3,2%). Gli andamenti per merceologie sono piuttosto stabili, con alcuni settori fortemente positivi come il Pet e l’Automotive, mentre negativi sono complementi d’arredo, mobilio e tessile casa. Quali sono poi i rapporti di forza tra marchio tradizionale e private label? Si sono presi in considerazione gli utensili elettrici, il giardinaggio, la decorazione e manutenzione della casa e l’illuminazione sommati insieme per verificare quanto pesano le private label rispetto al brand tradizionale. Nel primo semestre 2012 il peso è di quasi il 14%, con un 3,7% a valore, quindi ancora una quota che potrebbe sembrare marginale, ma che non lo è perché è comunque un trend che negli ultimi 4 anni è sempre stato in crescita. Nella sala Gialla Massimo Seregni, della direzione commerciale Gruppo DSE, ha illustrato le potenzialità della promo comunicazione nel punto vendita realizzata attraverso la "Interactive Virtual Hostess", una dimostratrice virtuale in grado di interagire con il cliente in molteplici modalità. Ha chiuso Massimo Saggioro, Responsabile Ufficio Tecnico Commerciale Intrac, società leader nell'allestimento dei punti vendita del bricolage, che ha spiegato l'approccio progettuale a questo tipo di punto vendita dal punto di vista di chi progetta e costruisce strutture espositive. ■