7 minute read
Digital marketing
SEO, SEA E LOCAL SEO SONO ACRONIMI FONDAMENTALI NEL LINGUAGGIO DI CHI VUOLE TROVARE IL PROPRIO SPAZIO SUL WEB. SCOPRIAMONE SIGNIFICATO E POTENZIALITÀ
COME FARCI TROVARE SUL WEB
SILVIA BOSIO E-commerce specialist e divulgatrice
Quante volte ci è capitato di sentirci dire: “se hai un ecommerce devi conoscere la SEO”, oppure “se hai un negozio fisico non puoi non occuparti di Local SEO”.
E poi, per tutti, si è aggiunta la SEA, online e offine.
Bisogna essere in “prima pagina”
SEO è l’acronimo dell’espressione inglese Search Engine Optimization, in italiano si può tradurre come “ottimizzazione per i motori di ricerca”. La SEO è l’insieme delle attività che vengono svolte su un sito web per permettere ai motori di ricerca (Google su tutti) di indicizzare i suoi contenuti e far apparire tra i risultati di ricerca il sito in questione o una delle sue pagine interne. La pagina di Google dove
vengono visualizzati i risultati di ricerca, la SERP, si compone di una prima parte di risultati “sponsorizzati”, solitamente i primi 3 o 4, per cui occorre pagare, e di una seconda parte di risultati “organici”. Questi ultimi sono frutto del lavoro di ottimizzazione sulla SEO del sito. Comparire in prima pagina sui motori di ricerca è fondamentale per portare traffico al proprio sito, poiché la ricerca dell’utente si ferma ai primi 3, 7 o al massimo ai primi 10 risultati, ovvero a quelli in prima pagina.
La velocità di caricamento del sito
Ma quali sono i primi aspetti da considerare per essere premiati da Google? In realtà sono oltre 200 i fattori che vengono analizzati e che concorrono a comporre il punteggio che il famoso motore di ricerca assegna a ogni pagina web. Probabilmente i principali restano ancora la velocità del sito, l’ottimizzazione e i contenuti delle pagine. La velocità di caricamento del sito è un parametro tecnico che dipende da moltissimi fattori e che incide fortemente. Un sito lento avrà di certo più difficoltà a entrare nelle prime posizioni di Google in quanto la velocità del sito incide sull’esperienza di navigazione di ciascun utente. Bisogna ricordare che Google lavora per fornire ai suoi utenti (tutti noi che effettuiamo ricerche) la miglior esperienza possibile. Se l’utente rischia di abbandonare il sito perché la pagina impiega troppo tempo per caricarsi, Google la penalizzerà e la diminuzione
48 delle visite inciderà di conseguenza non solo sull’opportunità di guadagno ma peggiorerà il posizionamento su Google. Un primo intervento che si può fare per scongiurare questo pericolo è evitare di caricare immagini o video troppo pesanti e affidarsi a un buon servizio di hosting.
Ottimizzare le pagine e curare i contenuti
L’ottimizzazione delle pagine consiste invece nell’applicare quanto più possibile le regole indicate da Google stesso, come per esempio inserire i concetti chiave del testo in grassetto, dividere in paragrafi, utilizzare elenchi puntati o numerati, caricare immagini
pertinenti e nel formato corretto, insomma tutto ciò che noi per primi come utenti consideriamo utile quando ci serviamo del motore.
Curare i contenuti del sito, che si tratti di una pagina prodotto, di una pagina blog o della pagina del “chi siamo”, è un altro buon sistema apprezzato da Google e dagli altri motori di ricerca minori. Google valuta positivamente la pubblicazione continua di nuovi contenuti e l’aggiornamento costante influisce sull’indicizzazione allo stesso modo delle prestazioni tecniche.
SEO e SEA, organico e a pagamento
Dopo aver ottimizzato il proprio sito per raggiungere il miglior risultato organico (termine che equivale a gratuito) possibile con la SEO, si può provare ad aggiungere la SEA, ovvero la search engine advertising, conosciuta come posizionamento a pagamento. La SEA si differenzia dalla SEO in quanto vi è un pagamento diretto al motore di ricerca per comparire nei suoi risultati. La SEA su Google si effettua attraverso la piattaforma Google Ads che consente di creare campagne di link sponsorizzati. Questi risultati vengono contrassegnati con una dicitura specifica in modo da essere immediatamente individutati dagli utenti e, se presenti, sono visualizzati come primi risultati (massimo 4) e ultimi (massimo 3) della pagina. Il meccanismo di remunerazione alla base degli annunci sponsorizzati è il Pay Per Click, ovvero l’inserzionista paga una certa somma ogni volta che un utente clicca sul suo annuncio. La somma da pagare segue la logica dell’asta, chi offre di più sarà più in alto nei risultati rispetto a chi offre di meno. Solitamente le cifre vanno da pochi centesimi a qualche euro a seconda della competizione sulle parole chiave.
SEO e SEA rientrano entrambe nell’attività di web marketing detta SEM, ovvero search engine marketing (marketing attraverso i motori di ricerca).
La Local SEO per le attività fisiche
Se la SEO, come abbiamo visto, è l’insieme delle ottimizzazioni utili a migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di un sito web, la Local SEO può essere definita come il suo omologo in chiave locale, ovvero per
COME MONITORARE IL PROPRIO POSIZIONAMENTO
Una volta messe in campo tutte le attività per migliorare SEO, SEA e Local SEO, il passo successivo è controllare i risultati. Google Analytics è lo strumento più completo per il monitoraggio del posizionamento organico di un sito web; è messo a disposizione gratuitamente da Google stesso e si installa facilmente su qualsiasi tipo di sito. Permette di tracciare centinaia di parametri, tra cui i più utilizzati sono le visite al sito, le pagine viste da ciascun utente, il tempo di permanenza solo per citarne alcuni. Altro utilissimo strumento per migliorare le performance del proprio sito ma anche per controllare la concorrenza è SEOZoom (www.seozoom.it), tool completamente italiano che offre una versione gratuita già sufficientemente completa per chi vuole migliorare i propri risultati.
le attività fisiche. L’algoritmo di Google che determina l’ordine dei risultati locali si basa da sempre su tre fattori: rilevanza, prossimità e prominenza. La rilevanza per l’algoritmo di Google deve rispondere a domande come: “questo negozio fa, o vende, o ha ciò che l’utente sta cercando?” La pagina dei risultati di ricerca presenterà tutte le attività che potrebbero essere rilevanti.
Per quanto riguarda la prossimità o vicinanza, la domanda che si pone è: “L’azienda o il negozio sono abbastanza vicini all’utente da essere considerati una buona risposta alla ricerca fatta?” Una ricerca premiata dalla prossimità è quella che viene fatta aggiungendo alle chiavi di ricerca le parole “vicino a me”, come ad esempio “toelettatura per cani vicino a me” Quelli considerati prominenti sono i risultati geolocalizzati in base a dove viene effettuata la ricerca. Google li classifica molto probabilmente in base alla loro importanza. Se chiedessimo a Google qualcosa in un posto in particolare, per esempio “toelettatura per cani in centro”, indipendentemente da dove ci troviamo al momento della ricerca, allora l’algoritmo favorirà le aziende in centro. Se si chiedesse invece “toelettatura per cani aperta adesso”, potrebbe esserci un’attività da una parte della città come un’altra dalla parte opposta. In questo caso Google prenderebbe in considerazione l’orario. Se si chiedesse la migliore toelettatura per cani, potrebbero apparire altri risultati ancora.
Il meglio per chi ha un negozio fisico Riassumendo, i fattori che caratterizzano la risposta per un’attività locale possono essere: la domanda, la posizione dell’utente, la rilevanza della domanda e la preminenza del business. Il punto di partenza per poter intraprendere una strategia di Local SEO è Google My Business, uno strumento che consente di creare una scheda dedicata alla propria attività “offline”. Il profilo Google My Business, che è gratuito, contiene tutte le informazioni rilevanti per un’azienda, come l’indirizzo, il numero di telefono, il sito web, la posizione su Google Maps e gli orari di apertura. Inoltre, è possibile caricare foto e immagini dell’attività suddivise per categoria: foto dell’esterno della sede, degli interni e del personale, nonché la descrizione dei settori in cui opera l’azienda. Queste informazioni diventano visibili anche sulla rete di ricerca di Google. ●
LESSICO DIGITALE
• SERP (Search Engine Results Page): la pagina di Google dove vengono visualizzati i risultati di una determinata ricerca. • SEO (Search Engine Optimization): insieme delle attività svolte per far apparire un sito o una sua pagina tra i risultati di ricerca sul web. • SEA (Search Engine Advertising): impiego di strumenti a pagamento per ottenere un buon posizionamento nelle attività di ricerca (es. Google Ads). • Local SEO: insieme delle ottimizzazioni per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca delle attività fisiche.