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ATTUALITÀ
LE POTENZIALITÀ DELLA DIAGNOSTICA OLFATTIVA CANINA SONO OGGETTO DI MOLTI STUDI IN DIVERSI CAMPI E OGGI SE NE VALUTANO LE APPLICAZIONI ANCHE NELLA LOTTA ALLA PANDEMIA
Dimitris Vetsikas - Pixabay
IL FIUTO ANTI COVID-19
G Alessio Arbuatti Medico Veterinario
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PetTrend • Marzo 2021
razie a 300 milioni di specifici recettori, la capacità olfattoria canina è fino a 100.000 volte superiore rispetto a quella umana. Questa dote da sempre trova nella caccia la sua principale applicazione sul campo, ma è solo a partire dal XX secolo che si sono potuti formare cani utili per la ricerca di composti di diversa natura, grazie agli studi scientifici sull’anatomia, sulla fisiologia dell’olfatto e sull’etologia canina. Tuttavia l’impiego di questi cani
è ancora limitato a specifici settori e alcune potenzialità olfattive sono ancora poco indagate, o semplicemente non ancora diffuse su larga scala. In medicina umana e in medicina veterinaria l’olfatto del medico è ancora uno dei sensi utilizzati durante l’esame clinico per indirizzare verso la diagnosi di specifiche condizioni patologiche. Basti pensare solo all’odore delle gangrene o della chetoacidosi diabetica. Ma, a fronte di un senso dell’olfatto