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Ricerche scientifiche

DEI

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DOPO AVER CONSIDERATO I BENEFICI CHE I PET APPORTANO NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA, VEDIAMO COSA HA RIVELATO LA RICERCA SCIENTIFICA PER QUANTO RIGUARDA ADULTI E PERSONE DELLA TERZA ETÀ

I BENEFICI PET: ADULTI E ANZIANI

Adulti e anziani, che vivono con un animale da compagnia, hanno di sicuro dei benefici legati alla relazione instaurata, soprattutto quando essa è vissuta in modo responsabile. Il pet owner che ne beneficia di più è in relazione con gli animali in modo empatico e consapevole e rispetta sempre l’etogramma del suo pet. Adulti e benefici psichici

Per le persone adulte, tra i 20 e i 60 anni circa, la compagnia di un animale assicura molti di quei benefici che abbiamo già visto per i più giovani. In particolare, sul piano psicologico, la compagnia di un pet fa sentire meno soli e aiuta a contrastare stati d’ansia e di depressione. Uno studio

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della Università di Miami, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, dimostra che possedere un animale d’affezione può avere un impatto positivo sull’autostima e addirittura rendere una persona più estroversa rispetto alle precedenti abitudini 1 .

Come ampiamente risaputo e dimostrato anche da diverse ricerche scientifiche, il supporto sociale fornito da un animale d’affezione può infatti spingere a maggiori interazioni sociali attenuando le situazioni di isolamento 2 .

Il supporto affettivo fornito da un pet riduce inoltre lo stress e rende le persone più rilassate. A differenza della compagnia di familiari e amici, che pur fornisce un importante sostegno morale, la presenza di un cane o di un gatto o un altro pet non suscita mai conflitti e situazioni ansiogene. Accarezzare e giocare con un animale può addirittura aumentare i livelli di ossitocina, l’ormone che riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress 3 .

Adulti e benefici fisici

Diversi studi hanno dimostrato che avere un animale familiare comporta vari effetti benefici sulla salute fisica, come una riduzione del colesterolo e dei livelli di trigliceridi, con la conseguente riduzione del rischio di infarto 4 . Secondo i dati riportati in un articolo della American Heart Association, il possesso di un cane o di un gatto riduce i rischi di attacco di cuore, sia grazie al supporto affettivo sia per l’attività fisica che l’animale induce a fare. Secondo lo studio, in particolare i conviventi con i cani mostrano una riduzione della pressione sanguigna e mantengono molto più facilmente una buona forma fisica rispetto ai non possessori 5 . Una ricerca tedesca ha raccolto un’importante mole di informazioni tali da credere che coloro che vivono con un pet sono ricorsi a un numero minore di visite mediche rispetto alle persone che non possedevano alcun animale 6 . Ad analoghi risultati è giunto uno studio cinese, condotto su due gruppi di donne, da cui è risultato che coloro che possedevano un cane hanno manifestato meno problemi di salute rispetto alle donne senza un animale 7 .

Terza età e benefici psichici

Anche per le persone anziane la compagnia di un animale può essere un’importante fonte di benessere e sostegno morale. Un’indagine sulla terza età ha rivelato che gli anziani proprietari di un cane o di un gatto svolgono con maggiore facilità semplici attività della vita quotidiana rispetto ai coetanei che non possiedono animali 8 . Il fatto di prendersi cura degli animali implica infatti avere un’occupazione e orari da rispettare che scandiscono la giornata motivando l’esistenza della persona. Quanto già visto per gli adulti, si conferma per gli anziani: chi possiede un cane o un gatto è meno soggetto a forme depressive e soffre meno la solitudine. L’animale da compagnia può aiutare a ritrovare una ragione di vita, ponendosi come punto di riferimento affettivo che stimola un miglioramento delle condizioni psicofisiche dell’anziano. Occuparsi di un pet può aiutare a sentirsi nuovamente responsabile del benessere di qualcuno attenuando quel senso di “inutilità” che facilmente sorge in questa età 9 .

Altro aspetto fondamentale della relazione con un animale da compagnia è il contatto fisico. Il cane o il gatto consentono alla persona anziana di godere di un’esperienza tattile che apporta di per sé una sensazione di benessere. Un fattore tutt’altro che trascurabile dato che uno degli aspetti

più carenti nella vita delle persone anziane è proprio il contatto fisico. L’impatto positivo offerto dalla compagnia di un animale rende più facile e accettabile il normale decorso dell’invecchiamento 10 .

Terza età e benefici fisici

Anche per le persone anziane la compagnia di un animale costituisce un fattore positivo per migliorare la condizione fisica e ridurre gli effetti negativi di diverse patologie. Come abbiamo già visto, il semplice contatto con un animale ha il potere di modificare alcuni parametri fisici, come la pressione, portando a una riduzione dell’ipertensione e del rischio di infarto cardiaco 11 .

Prendersi cura di un cane, in particolare, impone all’anziano di muoversi da casa per soddisfare le naturali esigenze dell’animale: queste passeggiate quotidiane si traducono in una salutare attività motoria che produce indubbi benefici sul sistema circolatorio 12 . È stato ampiamente chiarito

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infatti come il vivere con un pet comporti una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari 13 . Anche la Pet Therapy ha dimostrato di poter contribuire in modo importante al benessere degli anziani. In uno studio sui malati affetti da demenza senile con manifestazioni depressive, il ricorso ad attività con animali ha rivelato una riduzione dei sintomi e un generale sollievo nei pazienti oggetto della indagine scientifica 14 . ●

LE FONTI

1. Allen R. McConnell, Christina M. Brown, Tonya M. Shoda, Laura E. Stayton, and Colleen E. Martin. Friends With Benefits:

On the Positive Consequences of Pet Ownership. (2010). 2. McNicholas J, Collis GM (2000). Dogs as catalysts for social interactions: robustness of the effect. Br J Psychol; 91: 61-70. 3. Miho Nagasawa, Department of Animal Science and Biotechnology, Azabu University, Sagamihara, Kanagawa, Japan.

Department of Physiology, Jichi Medical University, Shimotsuke, Tochigi, Japan. Oxytocin-gaze positive loop and the coevolution of human-dog bonds, Apr. 17, 2015. 4. Hodgson, K., Barton, L., Darling, M., Antao, V., Kim, F. A., & Monavvari, A. (2015). Pets’ Impact on Your Patients’ Health:

Leveraging Benefits and Mitigating Risk. The Journal of the American Board of Family Medicine, 28 (4), 526-534. 5. American Heart Association. Can Your Pet Help You Be Healthier? Walking your dog helps your heart. 6. Headey B & Grabka MM (2007). Pets and human health in Germany and Australia: National longitudinal results. Social

Indicators Research. 80: 297-311. 7. Headey BW, Fu Na, Zheng R (2008). Pet Dogs Benefit Owners’ Health: A ‘Natural Experiment’ in China. Soc Indic Res. 87: 481-493. 8. Raina P, Waltner-Toews D, Bonnett B, Woodward C, Abernathy T (1999). Influence of companion animals on the physical and psychological health of older people: an analysis of a one-year longitudinal study. J Am Geriatr Soc. Mar; 47(3): 323-9. 9. Banks MR and Banks WA (2002). The Effects of Animal-Assisted Therapy on Loneliness in an Elderly Population in Long

Term Care Facilities. The Journals of Gerontology 57 (7): 428 - 432. USA. 10. Garrity TF and Stallones L (1998). Effects of Pet Contact on Human Well-being: Review of recent research, in CC Wilson and DC Turner (eds), Companion Animals in Human Health. Sage Publications (Thousand Oaks, CA). USA. 11. Alan M. Beck, Aaron Honori Katcher. Between Pets and People: The Importance of Animal Companionship. Purdue

University West Lafayette, Indiana. 12. Rhodes RE, Murray H, Temple VA, Tuokko H and Higgins JW (2012). Pilot Study of a Dog Walking Randomized Intervention:

Effects of a focus on canine exercise. Preventive Medicine 54 (5): 309-12. Canada. Lentino C, Visek AJ, McDonnell K,

DiPietro L. Dog walking is associated with a favorable risk profile independent of moderate to high volume of physical activity. J Phys Act Health. 2012; 9: 414-420. 13. Levine GN, Allen K, Braun LT, Christian HE, Friedmann E, Taubert KA, Thomas SA, Wells DL, Lange RA; on behalf of the

American Heart Association Council on Clinical Cardiology and Council on Cardiovascular and Stroke Nursing. Pet ownership and cardiovascular risk: a scientific statement from the American Heart Association. Circulation. 2013; 127: 2353-2363. Anderson, W. P., Reid, C. M., Jennings. G. L. Pet Ownership and Risk Factors for Cardiovascular Disease.

Medical Journal of Australia 1991; 157: 298-301. 14. Moretti F, de Ronchi D, Bernabei V, Marchetti L, Ferrari B, Forlani C, Negretti F, Sacchetti C and Atti AR (2011). Pet

Therapy in Elderly Patients with Mental Illness. Psychogeriatrics 11 (2): 125-129. Italy.

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