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Erpetologia
CURIOSO RETTILE DALLA CODA SPINOSA POCO CONOSCIUTO MA DESTINATO AD AUMENTARE LA SUA POPOLARITÀ GRAZIE AL CARATTERE MANSUETO E ALLA SUA ADATTABILITÀ ALLA VITA IN TERRARIO
L’UROMASTICE
Serena Sola Medico veterinario GPCert ExAP Responsabile Società Italiana Animali Esotici Regione Veneto G li uromastici sono sauri unici (box 1), possiedono infatti un corpo largo e schiacciato dorso-ventralmente, un cranio compatto e dotato di corte e forti mascelle, delle zampe robuste e tozze, tutte fornite di cinque dita. La coda è carnosa e ricoperta da squame indurite disposte ad anelli che formano spine. Quando si sente minacciato, l’uromastice usa la coda spinosa come arma, agitandola violentemente da una parte all’altra, muovendo il corpo a ‘S’ ed emettendo una sorta di sibilo a fauci aperte. Se si trova all’interno della tana può utilizzare la coda per chiudere l’apertura. L’aspettativa di vita è di 15 anni, ma alcuni esemplari possono vivere anche molto più a lungo se adeguatamente stabulati. Per
CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Classe Ordine
Sottordine
Famiglia Sottofamiglia Genere
Reptilia Squamata Sauria
Agamidae Uromasticinae
Uromastyx
Aegyptia
Milchdrink- Pixabay
quanto riguarda la legislazione sono classificati sotto Appendice II della Convenzione sul Commercio Internazionale di Specie pericolose o in via di estinzione (C.I.T.E.S.).
La morfologia
Se ne conoscono almeno 16 specie (box 2) che provengono da un areale che si estende dal Nord Africa fino all’India, differenziate per colorazione, dimensioni e forma del corpo.
Le dimensioni si dividono sostanzialmente in tre fasce. Piccole dimensioni: dai 25 ai 35 cm di lunghezza con un peso oscillante dai 100 ai 300 g. Questi uromastici sono caratterizzati da una grande varietà cromatica, una maggiore agilità e doti di arrampicatori piuttosto accentuate. Medie dimensioni: dai 35 ai 50 cm di lunghezza, peso tra i 200-300 e gli 800-1000 g. La colorazione varia da toni quasi fosforescenti di rosso, giallo, verde a tonalità monocromatiche e spente. Gli appartenenti a questa categoria sono grandi scavatori, piuttosto robusti e solo eccezionalmente arrampicatori. Grandi dimensioni: dai 50 sino ai 70-90 cm e un peso tra gli 800 g e i 3 kg. Raramente i colori sono accesi o combinati in queste specie, che tendono più a tonalità mixate di grigio, nero, marrone e bianco sporco, raramente giallo e arancione. La corporatura è la più robusta fra gli uromastici.
La distinzione dei sessi
Sia per gli esemplari adulti che per i piccoli, non sempre è facile determinare il sesso; per alcune specie, come l’U. Ornato e l’U. dello Yemen, esiste un dimorfismo sessuale che si basa sulla differenza cromatica. Per facilitare tale determinazione possono essere utili alcune caratteristiche: presenza dei pori femorali che nel maschio sono più grandi; presenza di protuberanze post-cloacali (emipeni maschili); particolare forma del corpo che nella femmina risulta essere più prominente nella zona dell’addome.
In natura
Si tratta di un sauro diurno, prevalentemente vegetariano anche se può cibarsi di insetti, vive in zone desertiche rocciose. Gli uromastici sono a loro agio negli ambienti più caldi e inospitali, grazie ad adattamenti anatomici e comportamentali che consentono loro di avere una grande effi
Manfred Werner - Wikimwdia
cienza nell’immagazzinare acqua e sostanze nutritive, proteggersi dai pericoli naturali e termoregolarsi. Le specie più piccole vivono in anfratti rocciosi o cunicoli precedentemente modellati da altri animali, le più grandi sono in grado di scavare buche sino a un metro di profondità e anche di tre metri di lunghezza. Questi rifugi vengono usati sia come riparo da condizioni climatiche avverse, sia per sfuggire ai predatori. Talvolta la tana viene usata anche per la deposizione delle uova nella stagione riproduttiva.
Il terrario
Un buon mantenimento in terrario richiede: l’ambiente secco, la tempe
Geyri
ratura, l’illuminazione e l’umidità da controllate costantemente (sono necessarie specifiche attrezzature come termometri e igrometri) e, infine, un’alimentazione varia e ricca degli adeguati apporti vitaminici e proteici. Le dimensioni del terrario variano in funzione della specie e del numero di esemplari ospitati. Il terrario deve essere sviluppato soprattutto in lunghezza, anche se non bisogna dimenticare che alcune specie sono arrampicatrici. Le dimensioni corrette garantiscono lo sviluppo di un gradiente termico adeguato. Le dimensioni minime per un esemplare tenuto singolarmente sono di 120 cm di lunghezza per 50 cm di altezza e 50 di larghezza.
LE SPECIE PIÙ DIFFUSE
Uromastix acanthinurus: originario del Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Sudan e Egitto. Specie di media taglia (35-45 cm di lunghezza), conosciuta per i colori che variano dall’arancio al giallo, verde, rosso e blu. È la specie più nota e diffusa sul mercato.
Uromastix aegyptius: Nord Est Africa, Israele e Arabia. Specie di taglia grande (80 cm di lunghezza), presenta una colorazione marronegrigio.
Uromastix ocellatus ornatus: Egitto, Sudan e Israele. Di media taglia e costituzione robusta, coda sottile e zampe piuttosto lunghe. Evidente il dimorfismo sessuale: il maschio può variare colorazione (rosso, giallo, verde o turchese) mentre la femmina è più scura (marrone e giallo).
Uromastix ocellatus ocellatus: Egitto e Sudan. Simile all’U. ornatus, ha una colorazione più tenue. La tipologia più diffusa è sul verde oliva con disegni sul rosso e blu. Specie di piccola taglia, raggiunge al massimo i 30 cm di lunghezza.
Uromastix benti: Yemen. Simile all’U. ornatus, tende a essere più uniformemente marrone con intarsi blu. Il maschio è più colorato della femmina.
Uromastix geyri: Nord Africa. Piccola taglia se ne riconoscono di diverse colorazioni.
Uromastyx ocellata Aegyptia
Quartl - Wikimedia
Ovviamente vanno considerate le attitudini (arrampicatore o meno) della specie, oltre alle dimensioni del soggetto una volta adulto.
Il substrato dovrà essere il più igienico possibile. Meglio evitare la sabbia, che può essere ingerita accidentalmente e provocare occlusioni intestinali potenzialmente letali. Possono essere utilizzati tappetini sintetici o trucioli di diverso materiale e di adeguate dimensioni (non devono essere ingeriti).
L’arredamento del terrario deve consentire all’animale di muoversi liberamente e avere nascondigli, ripari e zone adibite al pasto. Ideali sono rocce, sassi e cortecce di sughero posti in modo tale da ricreare il più possibile l’habitat naturale.
Temperatura e illuminazione
Per questi agamidi deserticoli l’illuminazione è particolarmente importante: durante il periodo estivo va
Ocellata maschio
tenuta per 10/12 ore; il fotoperiodo deve essere regolato anche in base alla stagionalità. Il punto più caldo (basking point - punto ove crogiolarsi o digerire) in estate dovrà raggiungere i 55 gradi, mentre nelle zone limitrofe può variare da 40 sino a 28° circa nel punto più freddo. In inverno la temperatura può scendere anche nel basking point. Per realizzare una simile diversità termica sono necessari, un terrario di adeguate dimensioni e un parco lampade specifico da collocare in diversi punti del terrario. È indispensabile l’utilizzo di lampade UVB e UVA da tenere a scaffale nel petshop. Il calore deve sempre venire dall’alto. L’umidità deve essere bassa, e, al di fuori delle tane, non superare mai il 40%.
L’alimentazione
La dieta è abbastanza semplice e consiste prevalentemente in un alimento in pellett specifico per rettili
RaSaX - Wikimedia
Peter Potrowl - Wikimedia
vegetariani e vegetali freschi misti. Si possono somministrare tutti i tipi di insalata e verdura, solo crude. Ogni 10 giorni circa si possono offrire 2-3 grilli o camole della farina o del miele di mole adeguata alla taglia dell’animale. I pellettati specifici possono essere somministrati insieme alle verdure fresche.
I supplementi vitaminici devono essere somministrati con regolarità; la maggior parte delle vitamine per rettili in commercio sono formulate in modo da essere sufficienti per il fabbisogno di ogni esemplare. Il calcio è un elemento essenziale per le normali funzioni metaboliche di piccoli e per le femmine in deposizione.
La salute
Appena dopo l’acquisto è bene che l’animale sia visitato da un veterinario esperto, sia per una prima visita sia per un esame parassitologico delle feci. I parassiti possono rivelarsi un grosso problema per la salute dell’uromastice. I rettili, inoltre, possono essere portatori di alcune forme di salmonella potenzialmente trasmissibili agli uomini. Per questo motivo è consigliato mantenere un buon livello di igiene fuori e dentro il terrario e lavarsi le mani dopo aver toccato l’animale. La maggior parte delle patologie che colpiscono questi pet sono legate a una scorretta gestione e a una scorretta alimentazione. Pertanto, il negoziante in grado di consigliare e guidare nell‘allestimento del terrario e nella scelta di una giusta illuminazione potrà prevenire la maggior parte dei disturbi dell’uromastice. ●