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di Fosca Giannotti

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di Michele Nardini

di Michele Nardini

L’ERA DEI DATI

TRA MONOPOLIO E PLURALISMO, DOVE VA LA NUOVA SOCIETÀ? E CON QUALI VALORI?

The age of data

La Scienza dei Dati ci permette di osservare fenomeni comdi FOSCA GIANNOTTI* plessi della società con una sorta di microscopio nuovo, composto da due lenti: i dati, che le persone generano utilizzando i tanti servizi informatici che abbiamo a disposizione, sotto forma di tracce digitali (le lasciamo negli scontrini della spesa, nei telefoni, quando accediamo a internet, nei sensori – che sono ora così miniaturizzati da trovarli nei contesti più svariati); gli algoritmi, ovvero schemi di natura statistica e matematica, che ci consentono di imparare da quei dati comportamenti individuali e collettivi più o meno regolari che contribuiscono a comprendere meglio vecchi e nuovi fenomeni.

Tutto questo si chiama DATA SCIENCE, ed è alla base della medicina personalizzata, dell’agricoltura di precisione, della scienza museale, delle scienze sociali. Il momento che viviamo è una dimensione digitale della società in cui la Scienza dei Dati e l’Intelligenza Artificiale stanno di fatto riscrivendo il futuro. Ora, è mai possibile pensare di progettare questo futuro con così poche donne a dire la loro? Soprattutto nel mondo occidentale, ci sono pochissime ragazze che accedono ai percorsi STEM: Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria. È come se il percorso computazionale fosse poco

interessante per l’universo femminile. Eppure, la prima programmatrice è stata una donna, Ada Lovelace, che nel 1843 codifica il primo algoritmo espressamente inteso per essere elaborato in un primo prototipo di calcolatore, l’analytical engine. Tutte le traiettorie delle missioni Apollo, 11-12-13, vennero calcolate da un team di matematiche di colore, guidate da Catherine Johnson (una storia raccontata anche nel film uscito nel 2016 Il diritto di contare). Quando io mi sono iscritta alla facoltà di Informatica alla fine degli anni Settanta le ragazze in quella disciplina così nuova erano quasi metà degli uomini. Perché questa presenza femminile maggiore nel passato rispetto a ora? Perché avevamo la percezione che il mondo del computer stesse costruendo il futuro. Forse questa percezione adesso è cambiata: penso che le studentesse siano meno attratte non perché ritengano le discipline scientifiche difficili (perché le ragazze poi hanno buone performance alla prova dei fatti, i dati ISTAT ci dicono che nelle STEM, le ragazze hanno in media un voto di lau-

DATA SCIENCE E AI STANNO DI FATTO RISCRIVENDO IL FUTURO

rea più alto), ma perché probabilmente è scomparsa un po’ l’aurea di novità che invece esisteva qualche decennio fa e questi ambiti appaiono adesso non così interessanti, come se tutto fosse già sta-

to definito e la differenza potesse essere fatta solo con una micro-specializzazione un po’ da “nerd”. E invece no: io credo che oggi proprio grazie alle tecniche di Data Science e Intelligenza Artificiale si stia progettando una società nuova, che può andare in direzioni diverse. Nella direzione del monopolismo, ovvero in un accumulo di tecnologie e di informazioni nelle mani di pochi, del rimpiazzamento delle persone sul lavoro, delle decisioni demandate all’“algoritmo”, dei bot asociali. Oppure del pluralismo, ove si accetti il fatto che gli individui possano essere attori consapevoli e insostituibili della trasformazione digitale, padroni dei loro dati e responsabili delle decisioni supportate dalla tecnologia. Insomma, una tecnologia benefica alla persona e alla società. Questa è la direzione che a mio modo di vedere dobbiamo prendere nella progettazione del futuro attraverso la Scienza dei Dati e l’Intelligenza Artificiale: e non possono mancare le ragazze a determinare i “valori” della nuova società, della nuova conoscenza.

* Professoressa di Informatica alla Scuola Normale

The moment we are living in is a digital dimension in which Data Science and Artificial Intelligence are rewriting future. This revolution must include women, who, instead, are scarcely represented in STEM disciplines in Italy. Perhaps, students consider these areas not so interesting, a bit “nerdslike”: instead, in this very moment, thanks to Data Science and Artificial Intelligence techniques, we are planning a new society that women must help to create.

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