FARCORO 3-2021

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Storia

I cori al cinema (1) Carrellata (non esaustiva) sull’immagine del canto corale nella settima arte

DI SILVIA VACCHI

Voci bianche e audizioni L’immaginario cinematografico ci influenza e ci suggestiona in tanti ambiti. Vedendo un film ci illudiamo di conoscere situazioni lontanissime da noi e abbiamo l’impressione di viaggiare nel tempo e nello spazio. Un bel film può anche ispirarci facendoci conoscere mondi nuovi, può rendere affascinanti attività o professioni che non lo sono o viceversa. È innegabile che il cinema sia una fabbrica di miti moderni e abbia in larga parte colonizzato la nostra fantasia. Da maestra di coro mi è spesso successo di condividere con vari colleghi una considerazione (sarebbe meglio dire lamentela) sulla scarsa presenza del mondo corale nei media. Mi è sorta allora la curiosità di verificare se la nostra attività sia o meno presente nei soggetti cinematografici. Ho anche pensato che potesse essere interessante capire quale fosse il tipo di rappresentazione che ne viene fatta e se vi siano degli stereotipi ricorrenti. Insomma, la domanda alla quale ho cercato di rispondere con questa piccola, e sicuramente limitata, ricerca personale è: come vengono rappresentati i cori nel cinema? Il punto di vista dal quale mi muoverò è quello della direttrice di coro; lungi da me il pensiero di occuparmi di critica cinematografica non avendo la minima competenza al riguardo. Non ho potuto fare a meno, comunque, di far emergere anche i miei gusti personali. Cominciamo prendendo in esame alcuni tra i film in cui il coro costituisce l’elemento centrale della trama. Non sono pochi, contrariamente a quel che pensavo, ma tra questi i veri successi internazionali si contano sulle dita di una mano. I primi esempi che mi piace citare sono dedicati alle voci bianche e presentano l’attività corale ricorrendo ad alcuni elementi

28 | STORIA

Les Choristes

narrativi tipici: in tutti ritroviamo un’audizione più o meno severa e un protagonista in forte crisi alla ricerca di dignità e di riscatto. Può rientrare in questo canovaccio “Les Choristes“: film francese di genere drammatico del 2004 diretto da Christophe Barratier. Ebbe un notevole successo, come testimonia la grande diffusione, tra i cori di voci bianche, dei brani corali presenti nella colonna sonora. Il più famoso è senza dubbio “Vois sur ton chemin”, eseguito in tutto il mondo. Può essere considerato un remake poiché il nocciolo della storia è tratto dal film del 1945 “La gabbia degli usignoli” diretto da Jean Dreville, che ottenne una candidatura agli Oscar del 1948 per il miglior soggetto. In entrambi i film è presente anche

Almost Angels


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