3 minute read
Arts&Crafts
RECOVERED MATERIALS FOR MODERN FURNITURE
DESIGN COMPANIES CREATE FURNITURE AND ACCESSORIES FROM DISCARDED RAW MATERIALS. THANKS TO THE ITALIAN ARTISAN TRADITION
Advertisement
MATERIALI DI RECUPERO PER ARREDI MODERNI
AZIENDE DI DESIGN CREANO MOBILI E OGGETTI CON RESTI DI PREZIOSE MATERIE PRIME. GRAZIE ALLA TRADIZIONE ARTIGIANA ITALIANA
di LETIZIA RICCIO
Recuperare materiali, tessuti e oggetti per creare arredi è ormai più che una tendenza; c ’è chi ha iniziato decenni fa grazie a un ’ispirazione personale e chi ha cominciato da poco traendo spunto dall’ esperienza. L’ abilità artigianale e la ricercatezza delle materie prime, entrambe italiane, fanno il resto. Due aziende, l’ una di Pordenone, l’ altra di Milano, hanno raccontato a Ville&Casali la loro storia e il lavoro sapiente. Slow Design 44 è una costola dello studio Interni 44, fondato dieci anni fa a Pordenone dall’interior designer Silvia Camerotto. Nel 2020, un gruppo tutto al femminile dell’ azienda rivolge la sua attenzione agli oggetti d’ arredo, creando un marchio basato su italianità, artigianalità, sostenibilità. “Slow design è rallentare i ritmi e dedicare tempo alla propria casa e all’ emozione per gli oggetti che vi prendono forma ” , spiega Camerotto. Ed ecco nascere tre linee. La prima è Amerigo, tovagliette numerate, realizzate con il lino della Tela Olona proveniente dalle vele della prestigiosa nave scuola Amerigo Vespucci. Le tovagliette sono cucite con 260 metri di tessuto rimanente dalla lavorazione delle vele, confezionate nel 2012 da una storica azienda di tessitura lombarda. La tela ottenuta è particolarmente resistente e, se bagnata, diviene rigida, mentre, una volta asciutta, torna fluida. Si chiama, invece, Cerchi-Amo il vassoio scomponibile e versatile realizzato da maestri artigiani con resti di lavorazione di marmi pregiati. Slow Design 44 lo ha abbinato al vaso Easy, composto da canne di vetro borosilicato (usato anche per attrezzature di laboratori chimico-farmaceutici) che vengono scaldate, soffiate e tagliate a mano per ottenere contenitori leggeri e resistenti. A Milano, grazie a una felice intuizione e a una spinta ambientalista,
IN APERTURA, IL LAVELLO E IL PIANO COTTURA DI UNA CUCINA DI ALGRANTI LAB. IN QUESTA PAGINA, SOPRA, LE TOVAGLIETTE AMERIGO DI SLOW DESIGN 44 CON VASI DI PAOLA PARONETTO. SOTTO, IL VASSOIO CERCHI-AMO DI SLOW DESIGN 44. TOP: A KITCHEN COOKTOP BY ALGRANTI LAB. SIDE: AMERIGO PLACEMATS BY SLOW DESIGN 44 WITH VASES BY PAOLA PARONETTO. BOTTOM: THE CERCHI-AMO TRAY AND THE EASY VASE BY SLOW DESIGN 44.
© Copyright by Stefano Mascolo
nel 1998 Costanza Algranti apre un laboratorio di design con oggetti di recupero. All’inizio si serviva di legni e pietre delle spiagge della sua Livorno. Da qualche anno Costanza non c ’è più e il nipote e designer Pietro, con Algranti Lab, ha raccolto il testimone della zia e produce arredi in legno, ferro, alluminio, ottone e rame, recuperati dalle ex zone industriali milanesi. “Una troncatrice per rompere i materiali è l’ unico attrezzo che abbiamo ” , racconta Pietro, “ per il resto facciamo tutto a mano. Costruiamo ex novo tavoli, librerie, cucine, ma anche specchi, lampade, vassoi, funzionali e su misura ” . I materiali recuperati conservano le ossidazioni e le modifiche naturali dovute al tempo e all’ usura. Il rame, in particolar modo, produce varie sfumature di colore, dal rosso al turchese, al verde. Algranti Lab ha un negozio adiacente al laboratorio e uno shop online; oltre ai lavori personalizzati, l’ azienda ha creato due linee (“i Grandi” e “i Piccoli”) di mobili e oggetti dalle misure predefinite, con tempi e costi più contenuti ma dalla qualità analoga. E, in occasione del Salone del Mobile Milano 2021, Algranti Lab ha presentato un nuovo tavolino da caffè dalle forme complementari e sperimentali.