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RECOVERED MATERIALS FOR MODERN FURNITURE DESIGN COMPANIES CREATE FURNITURE AND ACCESSORIES FROM DISCARDED RAW MATERIALS. THANKS TO THE ITALIAN ARTISAN TRADITION
MATERIALI DI RECUPERO PER ARREDI MODERNI AZIENDE DI DESIGN CREANO MOBILI E OGGETTI CON RESTI DI PREZIOSE MATERIE PRIME. GRAZIE ALLA TRADIZIONE ARTIGIANA ITALIANA di LETIZIA RICCIO
Recuperare materiali, tessuti e oggetti per creare arredi è ormai più che una tendenza; c’è chi ha iniziato decenni fa grazie a un’ispirazione personale e chi ha cominciato da poco traendo spunto dall’esperienza. L’abilità artigianale e la ricercatezza delle materie prime, entrambe italiane, fanno il resto. Due aziende, l’una di Pordenone, l’altra di Milano, hanno raccontato a Ville&Casali la loro storia e il lavoro sapiente. Slow Design 44 è una costola dello studio Interni 44, fondato dieci anni fa a Pordenone dall’interior designer Silvia Camerotto. Nel 2020, un gruppo tutto al femminile dell’azienda rivolge la sua attenzione agli oggetti d’arredo, creando un marchio basato su italianità, artigianalità, sostenibilità. “Slow design è rallentare i ritmi e dedicare tempo alla propria casa e all’emozione per gli oggetti che vi prendono forma”, spiega Camerotto. Ed ecco nascere tre linee. 20 VILLE&CASALI
La prima è Amerigo, tovagliette numerate, realizzate con il lino della Tela Olona proveniente dalle vele della prestigiosa nave scuola Amerigo Vespucci. Le tovagliette sono cucite con 260 metri di tessuto rimanente dalla lavorazione delle vele, confezionate nel 2012 da una storica azienda di tessitura lombarda. La tela ottenuta è particolarmente resistente e, se bagnata, diviene rigida, mentre, una volta asciutta, torna fluida. Si chiama, invece, Cerchi-Amo il vassoio scomponibile e versatile realizzato da maestri artigiani con resti di lavorazione di marmi pregiati. Slow Design 44 lo ha abbinato al vaso Easy, composto da canne di vetro borosilicato (usato anche per attrezzature di laboratori chimico-farmaceutici) che vengono scaldate, soffiate e tagliate a mano per ottenere contenitori leggeri e resistenti. A Milano, grazie a una felice intuizione e a una spinta ambientalista,