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LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO E LA LENTE DELLA TASSONOMIA EUROPEA

Nel paragrafo seguente le attività del Gruppo FS Italiane sono esposte e commentate con riferimento alla classificazione delle attività economiche introdotta dal Regolamento UE n. 852/2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento UE 2019/2088 (cd. Tassonomia UE). La Tassonomia UE si inquadra nell’ambito del più ampio Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile18 messo in campo dalla Commissione Europea, risalente a marzo 2018, con l’intento di finanziare una crescita sostenibile e inclusiva, prevalentemente per mezzo del riorientamento dei flussi di capitali. Con l’approvazione del Green Deal19 nel 2019, l’Unione Europea (UE) ha sostanzialmente tracciato la rotta per investimenti più sostenibili. L’obiettivo è quello di raggiungere un’economia clima neutrale nell’UE entro il 2050, con una riduzione del 55% delle emissioni già nel 2030, rispetto ai livelli del 1990. L’UE ha adottato il Green Deal europeo per sostenere la transizione verso un sistema economico e finanziario europeo più sostenibile e nei prossimi anni diventeranno applicabili a tutte le imprese requisiti dettagliati di rendicontazione sui cambiamenti climatici nell’ambito degli standard europei sulla sostenibilità, con la consapevolezza che l’aspettativa generale, sia degli utenti che delle autorità di regolamentazione, è quella di una maggiore trasparenza sulle questioni relative al clima. Un’area informativa particolarmente importante sarà rappresentata dai piani di transizione, che aiuteranno gli utenti a capire come e se un’impresa intende spostare il proprio modello di business verso una traiettoria compatibile con le più recenti raccomandazioni in tema di clima e sostenibilità ambientale.

La Tassonomia UE è stata introdotta nel sistema europeo con il Regolamento Tassonomia UE (Reg. 852/2020), che definisce le condizioni che un’attività economica deve soddisfare al fine di essere considerata ecosostenibile e si applica, tra le altre, alle imprese che attualmente ricadono nell’ambito di applicazione della Non-Financial Reporting Directive (Direttiva 2014/95/EU), recepita nel sistema legislativo italiano con il D.Lgs. 254/2016, che verrà sostituita dalla nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) a partire dagli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024.

In particolare, il Regolamento UE n. 852/2020 definisce come attività ecosostenibili quelle che contribuiscono in modo sostanziale almeno a uno dei seguenti sei obiettivi ambientali: e che, contemporaneamente:

18. “Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile”, Comunicazione della Commissione Europea dell’8 marzo 2018.

19. “Il Green Deal Europeo”, Comunicazione della Commissione Europea dell’11 dicembre 2019.

• non arrecano un danno significativo ad alcuno degli obiettivi ambientali (DNSH - Do No Significant Harm);

• sono svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia.

Come stabilito dallo stesso Regolamento, i parametri da prendere a riferimento per verificare l’ecosostenibilità di ogni singola attività contemplata dalla Tassonomia sono esplicitati in appositi atti delegati emanati dalla Commissione Europea.

Processo di adozione della tassonomia nel Gruppo

Il Regolamento sulla Tassonomia è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 22 giugno 2020 ed è entrato in vigore il 12 luglio successivo. Lo stesso richiede alle società soggette all’obbligo di pubblicazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) di includere, nella propria dichiarazione, informazioni su come e in che misura le attività dell’impresa siano associate ad attività economiche considerate ecosostenibili, in particolare esplicitando la quota del loro fatturato (Turnover KPI) proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche ecosostenibili, la quota delle loro spese operative (OpEx KPI) e la quota delle loro spese in conto capitale (CapEx KPI) relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche ecosostenibili. Per quanto concerne l’individuazione delle attività, nel corso dell’anno 2021 la Commissione Europea ha definito, per mezzo di specifico atto delegato (Regolamento delegato UE n. 2139/2021 c.d. Atto Clima20), le attività e i relativi criteri di screening tecnico con riferimento soltanto ai primi due obiettivi della Tassonomia (mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici), mentre risultano ancora in corso i lavori relativi agli altri quattro obiettivi; pertanto, l’analisi svolta dalle società del Gruppo FS si è concentrata sui suddetti due obiettivi.

Analogamente, con riferimento al contenuto, alla metodologia e alla presentazione delle informazioni, il Regolamento ha conferito alla Commissione il potere di adottare uno o più atti delegati volti a indicare alle società come riclassificare ed esporre le disclosure sulle attività. In particolare, tale atto è stato adottato il 6 luglio 2021 (Regolamento delegato UE n. 2178/2021 c.d. Atto delegato art. 8), ed è sulla base dei requisiti richiesti dallo stesso che il Gruppo FS ha prodotto l’informativa, qualitativa e quantitativa, esposta nei paragrafi seguenti.

Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, come richiesto, il Gruppo FS ha provveduto a rendicontare la quota di Turnover, OpEx e CapEx relativa alle sole attività cd. ammissibili (eleggibili - eligible activities), cioè ricadenti in senso lato nell’operatività del Regolamento, in quanto specificatamente elencate nell’Atto clima, senza verificarne l’effettivo allineamen to agli screening criteria, e quindi senza appurarne l’effettiva ecosostenibilità. Si ribadisce, infatti, come l’eleggibilità sia una condizione necessaria ma non sufficiente a dimostrare la reale sostenibilità ambientale di un’attività; più semplicemente, infatti, essa indica soltanto che l’attività in questione ha il potenziale per essere allineata alla Tassonomia. Nel corso dell’anno 2022, invece, in osservazione delle tempistiche stabilite dalla normativa, le società del Gruppo hanno operato sia una completa rivisitazione delle attività ammissibili individuate nell’esercizio precedente, alla luce delle nuove e migliori conoscenze, sia una verifica dei criteri di vaglio tecnico, dell’analisi Do No Significant Harm – DNSH e del rispetto delle clausole minime di salvaguardia al fine di stabilire l’esatta rispondenza (allineamento) delle proprie attività ai requisiti di sostenibilità (attività allineate - aligned activities).

Nell’immagine sotto riportata il processo di screening seguito per la verifica dell’ecosostenibilità delle attività.

Di seguito si fornisce una breve descrizione, per ciascuna fase del processo che ha portato alla rendicontazione relativa alla Tassonomia UE:

1. Individuazione delle attività

L’analisi delle attività ammissibili è stata condotta da ciascuna società del Gruppo FS al fine di verificarne la corrispondenza a una o più delle attività elencate nell’Atto clima.

La seguente tabella riporta le attività eleggibili individuate dalle società del Gruppo:

3. Attività manifatturiere

3.3. Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti

6. Trasporti

6.1. Trasporto ferroviario interurbano di passeggeri

6.2. Trasporto ferroviario di merci

6.3. Trasporto urbano e suburbano, trasporto di passeggeri su strada

6.6. Servizi di trasporto di merci su strada

6.7. Trasporto di passeggeri per vie d’acqua interne

6.10. Trasporto marittimo e costiero di merci, navi per operazioni portuali e attività ausiliarie

6.11. Trasporto marittimo e costiero di passeggeri

6.14. Infrastrutture per il trasporto ferroviario

6.15. Infrastrutture che consentono il trasporto su strada e il trasporto pubblico a basse emissioni di carbonio

7. Edilizia e attività immobiliari

7.2. Ristrutturazione di edifici esistenti

7.3. Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l’efficienza energetica

7.4. Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli edifici (e negli spazi adibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)

7.6. Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili

7.7. Acquisto e proprietà di edifici

2. Verifica di allineamento

Ciascuna società del Gruppo, per ogni attività ammissibile, ha provveduto alla verifica del cd. allineamento, ossia la verifica della capacità di ogni attività di contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più obiettivi, mitigazione o adattamento, distinguendo anche le attività di transizione (attività per le quali non esistono alternative a minori emissioni di carbonio, tecnologicamente ed economicamente praticabili, ma che, tuttavia, presentano delle prestazioni che corrispondono alle migliori performance del settore e a condizione che non ostacolino lo sviluppo e la diffusione di alternative a minori emissioni, né comportino una dipendenza da asset a elevata intensità di carbonio) e le attività abilitanti (le attività che consentono direttamente ad altre attività di fornire un contributo sostanziale a un obiettivo ambientale).

3. Verifica DNSH

Per la verifica del rispetto del principio Do No Signficant Harm (DNSH), il Gruppo ha identificato per ciascuna attività economica, e sulla base del contributo sostanziale agli obiettivi di mitigazione e adattamento, le evidenze documentali e gli elementi sufficienti a dimostrare l’assenza di impatti negativi sui restanti obiettivi ambientali, quali ad esempio:

• sistemi di gestione e certificazioni (ISO14001, ISO50001, etc.);

• analisi dei rischi climatici e valutazione della vulnerabilità degli asset;

• valutazioni di impatto ambientale (VIA);

• dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD);

• criteri ambientali minimi (CAM) e/o altri criteri di sostenibilità inclusi nelle procedure negoziali e nei contratti;

• procedure per la gestione dei rifiuti;

• misurazione dell’impronta carbonica.

4. Verifica garanzie minime di salvaguardia

In merito al rispetto delle clausole minime di salvaguardia, il Gruppo FS garantisce e promuove la tutela dei diritti umani, operando nel quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite e delle Convenzioni fondamentali dell’International Labour Organization. Per maggiori dettagli riguardo le politiche, gli strumenti e le attività poste in essere dal Gruppo si rimanda al paragrafo Tutela dei diritti umani.

5. Rendicontazione attività ecosostenibili garantire il funzionamento continuo ed efficace di tali

Per l’esercizio 2022, il livello di allineamento delle attività economiche del Gruppo FS alla Tassonomia UE, in ragione del loro contributo sostanziale agli obiettivi di Mitigazione e Adattamento, nel rispetto del principio di non arrecare un danno significativo agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia, è evidenziato nei grafici di seguito riportati.

Oltre il 60% dei ricavi del Gruppo è riferibile ad attività ecosostenibili, con le attività relative al trasporto ferroviario, passeggeri e merci, (42,9%) e le attività di gestione dell’infrastruttura ferroviaria (13,5%) che contribuiscono maggiormente a tale risultato. Il trasporto su gomma pesa circa il 3,7%, l’infrastruttura stradale e le attività immobiliari contribuiscono in via residuale per circa lo 0,4%.

Non sono inclusi nel numeratore del Turnover KPI i ricavi ottenuti da prodotti e servizi associati ad attività economiche adattate ai cambiamenti climatici.

Oltre l’84% delle spese in conto capitale del Gruppo sono per investimenti in attività ecosostenibili, dimostrazione dell’impegno del Gruppo nel contribuire a sviluppare un sistema di mobilità sostenibile. Il 64,9% dei CapEx allineati sono relativi alla gestione dell’infrastruttura ferroviaria, il 19% circa è relativo al trasporto su ferro mentre la restante quota (0,5% circa) è correlata al trasporto su gomma e alle attività immobiliari. Se si considerano, inoltre, gli investimenti tecnici di Anas che contribuiscono all’obiettivo di adattamento al cambiamento climatico (rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRIC 1222), la quota di spese in conto capitale ecosostenibile aumenterebbe di circa 282 milioni di euro.

Per quanto riguarda i costi operativi21 definiti dall’allegato I del cd. Atto delegato art. 8, circa il 44,5% è riferibile ad attività ecosostenibili. Le attività relative all’infrastruttura ferroviaria e al trasporto su ferro contribuiscono alla quota ecosostenibile rispettivamente con il 18,7% e il 17,4%, l’infrastruttura stradale pesa circa il 6,7%, il trasporto su gomma l’1,7% e, in via residuale, contribuiscono anche le attività immobiliari.

Nell’allegato Tabelle indicatori di performance sono riportate le tabelle informative a norma dell’articolo 8 del Regolamento sulla Tassonomia dell’UE.

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