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Una concezione circolare del patrimonio

La vita utile di un’opera può essere valorizzata con soluzioni capaci di rigenerare l’infrastruttura non più funzionale all’esercizio (stazioni, linee e aree ferroviarie, case cantoniere, ecc.) attraverso progetti di riqualificazione che ne estendono il fine vita. Particolare attenzione viene posta, tra l’altro, alla gestione delle infrastrutture e complessi ferroviari esistenti in disuso o dismessi dall’esercizio, per i quali sono avviati progetti di rigenerazione urbana e valorizzazione e di recupero delle linee ferroviarie storiche di interesse naturalistico, turistico o di particolare rilievo ingegneristico.

Negli ultimi anni FS Sistemi Urbani, ad esempio, all’interno del progetto Reinventing Cities, ha avanzato proposte di trasformazione sostenibile di siti sottoutilizzati in diverse città italiane (Milano, Roma, Bologna, ecc.). RFI promuove la valorizzazione a fini turistici di tratte ferroviarie in

ATLANTE DELLE GREENWAYS SU LINEE FS: DAL DISUSO AL RIUSO

L’impegno del Gruppo FS Italiane, improntato al raggiungimento del giusto equilibrio tra sostenibilità e trasporto attraverso il recupero del costruito, si concretizza grazie all’introduzione delle greenways. Queste ultime sono delle linee ferroviarie non più funzionali, dismesse dall’esercizio, che vengono riqualificate al fine di implementare il network di reti ciclo-pedonali esistenti, connettendo tra loro più comunità e riducendo al contempo l’inquinamento.

Nel corso del 2022, RFI ha pubblicato l’Atlante delle greenways su linee FS: dal disuso al riuso che presenta i dati relativi ai progetti distesi su tutto il territorio italiano, i luoghi di interesse nelle vicinanze e le prospettive future, con l’obiettivo di contribuire attivamente all’incremento della slow mobility e dei flussi turistici.

disuso dal grande valore paesaggistico, storico-archeologico e urbanistico. A questo si aggiunge la riconversione di fabbricati e linee ferroviarie dismesse, in accordo con Pubbliche Amministrazioni e altri enti, per la realizzazione di spazi sociali, greenways e altre iniziative in favore delle comunità locali. Anche il progetto Binari Senza Tempo della Fondazione FS si propone di dare una nuova vita alle linee ferroviarie che attraversano la provincia italiana, creando una formula innovativa di turismo ferroviario.

Grazie alla legge sulle ferrovie storiche del 2017, stimolata anche dal lavoro della Fondazione FS, oggi queste linee sono tutelate e rispondono al nuovo scopo di rivalutare i territori attraversati, creando un museo diffuso – un museo mobile, se vogliamo ‐ dei piccoli borghi e dei gioielli paesaggistici italiani.

Fs Sistemi Urbani Per La Ciclovia Tirrenica

FS Sistemi Urbani, ha sottoscritto con il Comune di Diano Marina l’atto per la cessione di circa 37mila mq di ex sedime ferroviario dismesso, propedeutico alla realizzazione della Ciclovia Tirrenica. Un progetto finanziato da fondi PNRR, il cui assetto finale dovrebbe collegare Ventimiglia a Civitavecchia. Con questa intesa, si favorisce lo sviluppo della Pista ciclabile del Ponente Ligure realizzata su vecchio sedime ferroviaria e già fruibile sia da pedoni che da ciclisti. L’attuale percorso conta complessivamente 24 chilometri, è completamente asfaltato e dotato di segnaletica orizzontale e verticale, impianto di sorveglianza e di richiesta soccorso.

È possibile scaricare l’atlante completo dal sito: https://www.rfi.it/it/news-e-media/pubblicazioni.html

(301-1, 301-2, 403-9)

Gestione e controllo dei cantieri

Nella fase di realizzazione delle infrastrutture, il Gruppo FS, per il tramite delle Società afferenti al Polo Infrastrutture, assume il ruolo di committente, affidando i lavori a imprese terze. Attribuisce, nella maggior parte dei casi, a società interne al Gruppo il ruolo di soggetto tecnico nonché, a seconda delle esigenze e dello schema contrattuale specifico, di direzione lavori e/o supervisione lavori, con il compito di svolgere direttamente, qualora previste, le attività di monitoraggio prima, durante e dopo i lavori individuando, ove presenti, le criticità e le opportune misure correttive.

Il Gruppo contribuisce a instaurare, nel settore delle costruzioni, una crescente consapevolezza attenta alla gestione ambientale, grazie alla richiesta di implementazione dei Sistemi di Gestione ISO 9001, 14001 e 45001 alle ditte appaltatrici di lavori, durante la fase di realizzazione dell’opera ferroviaria.

Di seguito vengono rappresentanti i consumi dei materiali128 più rilevanti relativi alla fase di realizzazione delle infrastrutture ferroviarie del Gruppo.

a) Ai sensi del GRI standard, si intendono per materiali non rinnovabili, le risorse che non si rigenerano in brevi periodi di tempo (es.: minerali, metalli, petrolio, gas o carbone, ecc.)

b) Ai sensi del GRI standard, si intendono per materiali rinnovabili, i materiali derivanti da risorse abbondanti che si ricostituiscono rapidamente tramite cicli ecologici o processi agricoli così che i servizi forniti da queste e da altre risorse correlate non vengano compromessi e restino disponibili per le generazioni future.

di indagine nel corso del 2022, i dati acquisiti riguardano circa il 90% del campione totale in linea rispetto al dato precedente anche se la quantità dei cantieri recensiti risulta aumentata. Tale percentuale è stata calcolata come media pesata sugli importi lavori comprese le varianti.

Il controllo ambientale nei cantieri viene effettuato attraverso ispezioni e sopralluoghi periodici svolti da un team di esperti nonché attraverso le attività di monitoraggio ambientale mediante le quali è possibile controllare la presenza di eventuali modifiche indotte nella costruzione dell’opera. Il monitoraggio dello stato ambientale consente di:

• verificare l’effettivo manifestarsi delle previsioni d’impatto;

L’IMPRONTA CLIMATICA NEI PROGETTI DI ITALFERR

Rilasciata a Italferr SpA, Società di ingegneria del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, l’attestazione di conformità alla Norma UNI EN ISO 14064-1:2019 della Metodologia per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra generate dalle attività di progettazione e realizzazione di infrastrutture di trasporto. La metodologia consente

• verificare la compliance ai requisiti di partecipazione all’appalto, compresi quelli inerenti la sostenibilità dell’opera;

• verificare l’efficacia dei sistemi di mitigazione attuati;

• garantire una corretta gestione ambientale del cantiere; di ottenere la stima della Carbon Footprint delle opere infrastrutturali, intesa come la somma delle emissioni originate nelle fasi di produzione e trasporto in cantiere dei materiali da costruzione e durante le attività previste per la realizzazione dell'opera, ed è utilizzata per valutarne gli impatti in termini di Climate change.

• rilevare e gestire tempestivamente eventuali emergenze ambientali.

Per quanto concerne la sicurezza nei cantieri per le infrastrutture ferroviarie, il Gruppo rivolge la massima attenzione alle attività di responsabilizzazione e sensibi- lizzazione delle ditte appaltatrici. Di seguito si riportano i principali indici sulla safety129:

Infortuni dipendenti ditte appaltatrici (n.)

L’Indice di Frequenza130 presenta un valore inferiore rispetto a quanto registrato nel corso del 2021 (If= 13,19) mentre l’Indice di Gravità131 risulta in aumento stante il verificarsi, nel corso del 2022, di un infortunio mortale a fronte dell’assenza di eventi registrati nel 2021. Nel corso del 2022 si è registrato un aumento delle ore lavorate pari a circa il 17% rispetto alle ore lavorate nel corso dell’anno precedente, segno evidente dei continui investimenti nel settore ferroviario e dell’impegno da parte del Gruppo nel proseguire nell’ammodernamento della rete infrastrutturale ferroviaria del Paese, tanto realizzando nuove tratte, quanto dotando le tratte esistenti di tecnologie di ultima generazione. A fronte di tale aumento di ore lavorate si registra una diminuzione degli infortuni, sia in termini assoluti (174 infortuni registrati a fronte dei 2022 dell’anno 2021), sia in termini relativi, come testimoniato dalla diminuzione dell’indice di frequenza.

*indici INAIL medi relativi al settore costruzioni per gli anni 2008-2010 desunti dalle pubblicazioni presenti on-line e che rappresentano i dati più aggiornati disponibili al momento della redazione del presente documento

Dall’analisi dei dati medi, invece, si evince come, a fronte di una maggiore frequenza degli infortuni registrati nei cantieri rispetto alla media INAIL, l’indice di gravità presenta valori notevolmente inferiori rispetto al corrispondente indice INAIL.

Per approfondimenti sulle attività di gestione e controllo dei cantieri relativi alle infrastrutture, si rimanda alla sezione Sostenibilità del sito internet e ai siti internet di RFI (rfi. it), Anas (stradeanas.it) e Italferr (italferr.it).

130. Indice di frequenza: [numero infortuni/ore lavorate]*1.000.000. Le ore lavorate sono ottenute moltiplicando le ore lavorative giornaliere (convenzionalmente 8h/gg) alle giornate uomo degli operai.

131. Indice di gravità: [(giorni di prognosi rilevati + giorni convenzionali relativi agli eventi mortali)/ore lavorate]*1.000.

I giorni convenzionali relativi agli eventi mortali sono ottenuti moltiplicando il numero di infortuni mortali per 7.500. Le ore lavorate sono ottenute moltiplicando le ore lavorative giornaliere (convenzionalmente 8h/gg) alle giornate uomo degli operai.

Gestione delle emissioni acustiche

L’impegno delle Società del Gruppo, principalmente appartenenti al Polo Infrastrutture e al Polo Passeggeri, è costantemente orientato alla prevenzione e alla riduzione dell’impatto acustico. Il normale esercizio delle infrastrutture di trasporto genera immissioni acustiche che possono produrre impatti anche significativi nell’ambiente attraversato da strade e linee ferroviarie. L’attenzione alla tematica si realizza nelle fasi di progettazione delle nuove infrastrutture (compreso l’ampliamento di quelle esistenti) e di avvio di nuove attività potenzialmente rumorose, mediante l’adozione di modelli previsionali di impatto acustico e nelle fasi di gestione, pianificando ed eseguendo interventi manutentivi della rete esistente mirati alla riduzione delle emissioni acustiche (nuove tecnologie per la circolazione, elettrificazioni, molatura periodica delle rotaie e delle ruote dei treni per ridurre asperità e rugosità, installazione dispositivi ungi-bordo delle rotaie per la riduzione dello stridio, installazione smorzatori alla rotaia, sostituzione o modifica del sistema frenante, riqualificazioni delle stazioni, asfalto fonoassorbente, ecc.).

Le Società del Gruppo possono avvalersi, tra l’altro, del supporto di Italcertifer132 per l’effettuazione di campagne di misura delle emissioni e delle immissioni acustiche e l’esecuzione degli studi previsionali.

In ambito ferroviario, in coerenza con l’orientamento che predilige l’esecuzione di interventi di mitigazione direttamente alla sorgente, il parco rotabili sta subendo un graduale ma significativo percorso di rinnovamento ed efficientamento, che consiste nella dismissione dei veicoli più vetusti e nell’inserimento di nuovi veicoli ferroviari conformi e omologati alle più recenti specifiche tecniche (unionali e nazionali) in materia acustica, nelle diverse fasi di utilizzo come l’avviamento, lo stazionamento e la marcia. Si veda ad esempio il Blues, il nuovo treno di Trenitalia che entra a far parte della flotta regionale. La tecnologia ibrida di nuova generazione si traduce in prestazioni all’avanguardia che, mediante lo spegnimento dei motori nelle fasi di approccio, sosta e ripartenza dalle stazioni, sono in grado di garantire, rispetto agli attuali convogli diesel, la massima silenziosità in particolare nelle fasi di stazionamento prolungato.

DELLE MERCI: IL MAXI-PIANO DI FS

Al fine di ringiovanire la flotta del trasporto merci del Gruppo FS - la cui età media passerà da 30 a 7 anni – saranno inserite quattrocento nuove locomotrici, elettriche e ibride e 3.600 carri di nuova generazione. È il piano green del Polo Logistica del Gruppo FS per dare un forte impulso alla sostenibilità della logistica e raggiungere uno degli obiettivi del Piano Industriale del Gruppo. È inoltre in via di conclusione il programma di ammodernamento della flotta di 240 carri di Mercitalia Intermodal che prevede la sostituzione dei ceppi freno in ghisa con ceppi sintetici, l’impiego di un sistema frenante tra i più moderni e di sale termostabili di ultima generazione che consentono di diminuire significativamente le emissioni sonore in frenata.

A quanto detto si aggiunge che i veicoli ferroviari, esistenti e nuovi, sono costantemente manutenuti anche al fine di garantire il rispetto dei valori di emissione acustica previsti; in taluni casi, su veicoli già in esercizio, sono state implementate modifiche per garantire la riduzione delle emissioni acustiche anche durante lo stazionamento in parking.

Per contenere le immissioni acustiche, sono realizzati inoltre interventi direttamente lungo la via di propagazione del rumore, tra la sorgente lineare (l’infrastruttura) e il ricettore finale come, ad esempio, installazione di barriere acustiche, di dune e terrapieni, di barriere vegetali o gallerie artificiali.

In ambito stradale, l’azione del Gruppo nell’individuare soluzioni che consentano la mitigazione acustica lungo le vie di propagazione sonora, nel rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici, è duplice: non ci si limita alla ricerca di soluzioni sul mercato, in grado di rispondere a requisiti di qualità e sostenibilità, ma si procede anche con la valutazione di soluzioni sempre più innovative, come le barriere integrate multifunzione (fotovoltaiche, di sicurezza, verdi, catalitiche). Con riferimento ai bus, intesi come sorgenti mobili di emissioni, è stato avviato un percorso di rinnovamento del parco veicoli da parte delle società appartenenti al Polo Passeggeri che porterà alla dismissione di quelli vetusti e la sostituzione con veicoli più efficienti e conformi alle norme più stringenti in materia di emissioni acustiche, oltre che di scarico.

Con riferimento sia alle infrastrutture ferroviarie che stradali di nuova realizzazione, sia alle infrastrutture già in esercizio e agli interventi di mitigazione effettuati lungo la via di propagazione, l’impegno del Gruppo ha prodotto i seguenti risultati:

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