Carlo Verga Vittorio Cagnoni
Le Aquile Randagie scautismo clandestino lombardo nel periodo della Giungla Silente
Vittorio Cagnoni. Nato a Chiavenna (SO) nel 1946, conobbe mons. Ghetti nel 1959 che lo introdusse immediatamente nello scautismo. Ha pronunciato la sua Promessa Scout il 29 giugno 1960 percorrendo tutto il sentiero Scout nel MI I. Ha avuto modo di avvicinare e conoscere molte Aquile Randagie, ricevendo notizie, informazioni e testimonianze. Sposato, con due figlie, svolge servizi nello scautismo e nel sociale ed è autore di diverse pubblicazioni.
A 75 anni dalla Liberazione, un’edizione celebrativa a tiratura limitata del libro che racconta la vicenda esemplare delle Aquile Randagie. Gli autori – rispettivamente in qualità di testimone (Verga) e storiografo (Cagnoni) – ripercorrono il cammino di un gruppo scout che, nonostante la soppressione dello scautismo
voluta dal fascismo, continuò a operare in clandestinità, resistendo fino al 1945. L’inserto speciale dedicato al film “Aquile Randagie” completa idealmente un percorso che, dal libro alla pellicola, mette in luce le vite di uomini normali, che hanno fatto cose straordinarie, sulla strada della libertà.
€ 32,00
La collana tracce intende offrire ai capi scout e agli educatori indicazioni metodologiche e sussidi pratici per lasciare le tracce che servono a orientare il cammino dei loro ragazzi.
Carlo Verga Vittorio Cagnoni Le Aquile Randagie
Carlo Verga (Milano, 26 gennaio 1916 – Laglio, 14 settembre 2013). Laureato all’Università Cattolica nel 1938, e ivi assistente del geografo Prof. Giuseppe Nangeroni. Poi insegnante e preside nelle scuole statali e autore di testi di geografia. Dal 1938 Aquila Randagia, passato poi nel gruppo dei Cavalieri di S. Giorgio, indi MASCI. Fedele al motto Semel Scout, semper Scout, è rimasto legato allo scautismo. Ha viaggiato per l’Italia raccontando ai giovani l’esperienza dello scautismo clandestino.
1928-1945
Edizione Limitata
25 aprile 1945. Settantacinque anni fa veniva liberata Milano. Una data scelta, in seguito, come anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un anniversario significativo che quest’anno ricordiamo senza celebrazioni pubbliche, a causa della pandemia che ha costretto il mondo a fermarsi. Il tempo sembra sospeso, ma noi scout e guide scegliamo di viverlo consapevolmente, di non far scorrere i giorni in modo anonimo, vogliamo far memoria. La Festa della Liberazione, quest’anno, ci chiama all’essenza, ci conferma l’importanza della libertà che fino a qualche mese fa davamo per scontata. Non vogliamo assimilare le restrizioni che viviamo oggi alla crudezza e all’ingiustizia delle leggi fasciste, ma soltanto invitare il lettore a leggere la storia delle Aquile Randagie come un percorso che oggi siamo chiamati a fare per riscoprire la bellezza di tornare liberi e incontrarci di nuovo liberamente.