Carlo Verga Vittorio Cagnoni
Le Aquile Randagie scautismo clandestino lombardo nel periodo della Giungla Silente
Vittorio Cagnoni. Nato a Chiavenna (SO) nel 1946, conobbe mons. Ghetti nel 1959 che lo introdusse immediatamente nello scautismo. Ha pronunciato la sua Promessa Scout il 29 giugno 1960 percorrendo tutto il sentiero Scout nel MI I. Ha avuto modo di avvicinare e conoscere molte Aquile Randagie, ricevendo notizie, informazioni e testimonianze. Sposato, con due figlie, svolge servizi nello scautismo e nel sociale ed è autore di diverse pubblicazioni.
A 75 anni dalla Liberazione, un’edizione celebrativa a tiratura limitata del libro che racconta la vicenda esemplare delle Aquile Randagie. Gli autori – rispettivamente in qualità di testimone (Verga) e storiografo (Cagnoni) – ripercorrono il cammino di un gruppo scout che, nonostante la soppressione dello scautismo
voluta dal fascismo, continuò a operare in clandestinità, resistendo fino al 1945. L’inserto speciale dedicato al film “Aquile Randagie” completa idealmente un percorso che, dal libro alla pellicola, mette in luce le vite di uomini normali, che hanno fatto cose straordinarie, sulla strada della libertà.
€ 32,00
La collana tracce intende offrire ai capi scout e agli educatori indicazioni metodologiche e sussidi pratici per lasciare le tracce che servono a orientare il cammino dei loro ragazzi.
Carlo Verga Vittorio Cagnoni Le Aquile Randagie
Carlo Verga (Milano, 26 gennaio 1916 – Laglio, 14 settembre 2013). Laureato all’Università Cattolica nel 1938, e ivi assistente del geografo Prof. Giuseppe Nangeroni. Poi insegnante e preside nelle scuole statali e autore di testi di geografia. Dal 1938 Aquila Randagia, passato poi nel gruppo dei Cavalieri di S. Giorgio, indi MASCI. Fedele al motto Semel Scout, semper Scout, è rimasto legato allo scautismo. Ha viaggiato per l’Italia raccontando ai giovani l’esperienza dello scautismo clandestino.
1928-1945
Edizione Limitata
25 aprile 1945. Settantacinque anni fa veniva liberata Milano. Una data scelta, in seguito, come anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un anniversario significativo che quest’anno ricordiamo senza celebrazioni pubbliche, a causa della pandemia che ha costretto il mondo a fermarsi. Il tempo sembra sospeso, ma noi scout e guide scegliamo di viverlo consapevolmente, di non far scorrere i giorni in modo anonimo, vogliamo far memoria. La Festa della Liberazione, quest’anno, ci chiama all’essenza, ci conferma l’importanza della libertà che fino a qualche mese fa davamo per scontata. Non vogliamo assimilare le restrizioni che viviamo oggi alla crudezza e all’ingiustizia delle leggi fasciste, ma soltanto invitare il lettore a leggere la storia delle Aquile Randagie come un percorso che oggi siamo chiamati a fare per riscoprire la bellezza di tornare liberi e incontrarci di nuovo liberamente.
Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
collana tracce - radici
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2 Incaricato nazionale al Settore comunicazione: Niccolò Carratelli Collaborazione dell’Associazione Centro Studi e Documentazione Scout Mario Mazza Prima edizione: Nuova Fiordaliso, ottobre 2002 Ristampa: Fiordaliso, febbraio 2005 Seconda edizione: Fiordaliso, giugno 2010 Terza edizione: Fiordaliso, novembre 2015 Quarta edizione speciale a tiratura limitata: Fiordaliso, maggio 2020 ISBN 978–88–8054–941–3 edizione a tiratura limitata di 1000 esemplari Grafica e impaginazione: Studio Marabotto Coordinamento editoriale: Francesco Casale © Fiordaliso S.r.l. SB Piazza Pasquale Paoli, 18 00186 Roma www.fiordaliso.it
Le Aquile Randagie
Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
Carlo Verga Vittorio Cagnoni
Le Aquile Randagie scautismo clandestino lombardo nel periodo della Giungla Silente 1928-1945 in collaborazione con Ente Educativo e Fondazione Mons. A. Ghetti-Baden
edizioni scout • fiordaliso
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Le Aquile Randagie
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Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
INDICE
PREFAZIONE dei Presidenti AGESCI alla IV ed. 8 PREFAZIONE di don Giorgio Basadonna
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PRESENTAZIONE degli autori
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RINGRAZIAMENTI
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SIGLE E ABBREVIAZIONI
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EVENTI SALIENTI DELLE AQUILE RANDAGIE
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PER APPROFONDIRE
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Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie Primi anni dello scautismo a Milano L’avvento del fascismo e le violenze contro gli Scout Papa Pio XI Verso lo scioglimento dello scautismo Prima fase dello scioglimento L’inizio della Resistenza Scout contro il fascismo
28 35 37 40 46
Capitolo 2 La vita delle Aquile Randagie Nascita delle Aquile Randagie La Lega dei Cavalieri della Buona Azione
60 72
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Delicatezza delle Aquile Randagie 82 Pellerossa o Cavalieri? 86 IV Jamboree 93 Allargamento o tutela? 99 “Ho scoperto il paradiso perduto” 105 “Scautismo forma di vita” 112 V Jamboree 122 Inserto delle rivista “Italia Missionaria” con il racconto della storia delle Aquile Randagie (intervista al Prof. Arrigo Luppi) 129 “Applicare lo scoutismo, tutto lo scoutismo” 140 “Ehi ministro cosa fai qui?” 144 Val Codera 150 La guerra: chi parte e chi resta 154 Primo Campo Estivo in Val Codera 160 La Cavalleria del Seminario 168 Le “Aquile” di don Aceti 178 Solerzia delle AR per un’ASCI indipendente! 180 OSCAR 190 Le Aquile Randagie nell’OSCAR 195 Operatività e significato di OSCAR 195 E si continua! 197 Baden ricercato dalle SS 198 Liberazione! 202 Capitolo 3 L’impronta delle Aquile Randagie Significato delle Aquile Randagie Contrasto al fascismo Motivi di ribellione al fascismo
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Le Aquile Randagie
Spirito di servizio e Spirito Scout 210 L’applicazione dello scautismo 210 Una posizione controcorrente 212 I loro nomi 213 Le attività Scout 215 Continuano le Aquile Randagie, non rinascono 217 Visibilità 218 Spegnere i fuochi di paglia 219 Il primo Campo Scuola è a Colico 221 Altre difficoltà 223 Il Campo della Rinascita 223 Tutti a Roma! 224 Scoutismo, ma quello di B.-P. 225 Riconoscimento ufficiale delle Aquile Randagie 226 Very bad boy! 226 L’impronta delle Aquile Randagie nella neonata ASCI 227 La Freccia Rossa della Bontà 227 I Malgré Tout e i Foulard Blanc 228 Altre iniziative AR 229 Scioglimento del voto di Kelly 229 CONCLUSIONI Ma come si spiega questa vicenda delle AR? Il vero collante: una profonda amicizia E poi la Natura! Jamboree del Cielo
FIGURE DI CAPI Mons. Antonio Andrea Ghetti (Baden) Giulio Cesare Uccellini (Kelly) Don Aldo Mauri Vittorio Ghetti Don Ennio Bonati Gaetano Fracassi Antonio Fossati Mons. Davide Antonio Merisi Beniamino Casati Mons. Enrico Violi (Denvi) Bertoletti fratel Avonio Raimondo Carlo Verga
238 241 244 245 246 249 251 251 252 253 255 256
PICCOLO GLOSSARIO SCOUT
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CANTI 264 POSTFAZIONE Attualizzare l’esperienza delle Aquile Randagie: il perché di un film
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BIBLIOGRAFIA 289 234 235 236 236
VIDEOGRAFIA 290 GLI AUTORI
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Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
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“Ha comandato ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, perché le sappia la generazione futura, i figli che nasceranno. Anch’essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio” (Salmo 78; 5-7)
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Le Aquile Randagie
Prefazione dei Presidenti AGESCI alla IV edizione
25 aprile 1945. Settantacinque anni fa veniva liberata Milano. Una data scelta, in seguito, come anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un anniversario significativo che quest’anno ricordiamo in casa, senza celebrazioni pubbliche, a causa della pandemia legata al Covid-19 che ha costretto il mondo a fermarsi. Il tempo sembra sospeso, ma noi scout e guide scegliamo di viverlo consapevolmente, di non far scorrere i giorni in modo anonimo, vogliamo far memoria. La Festa della Liberazione assume quest’anno una veste strana, ma che ci chiama all’essenza, ci conferma l’importanza della libertà che fino a qualche mese fa davamo per scontata. Non vogliamo assimilare le restrizioni che viviamo oggi alla crudezza e all’ingiustizia delle leggi fasciste, ma sicuramente esse ci portano a comprendere cosa significasse per la popolazione il non potersi muovere liberamente, non poter manifestare pubblicamente il proprio pensiero, essere dapprima isolati e schedati e poi perseguitati per la fede professata. E con il passare del tempo le limitazioni furono estese fino ad impedire la libertà di aggregazione per le Associazioni. Nella vita dell’ASCI si presentò una decisione dura: chiudere le attività, scelta che generò smarrimento e sconcerto tra gli scout italiani. I riparti vissero un momento di forte crisi, ma dietro ad ogni crisi può celarsi un’opportunità: ecco che nacque la spinta a continuare a vivere, seppur in clandestinità, quella Promessa pronunciata davanti agli altri fratelli, che aveva dato un sapore nuovo alla propria vita. Lo scautismo “entrato dai piedi” si era così incarnato nella quotidianità, un insieme di esperienze atte a smuovere le emozioni e che rendono felici. Alcuni ragazzi decisero di continuare l’esperienza scout. Anche questa scelta fu frutto della Promessa.
Prometto di compiere il mio dovere. Prometto di aiutare le altre persone. Prometto di osservare la legge scout. Una Promessa che è un programma di vita che si innesta da quel momento non solo nelle attività settimanali, ma nell’ordinarietà della propria vita. Una Promessa che chiede di vivere una fedeltà a Dio e all’uomo attraverso la Legge scout, una legge di libertà che consente di vivere felici e in armonia con il creato… E quando una persona sperimenta la felicità difficilmente può abbandonarla!
Prefazione dei Presidenti AGESCI alla IV edizione
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Fedeltà. Promessa. Libertà. Sono le tre parole che animano l’esperienza delle Aquile Randagie, che dapprima viene vissuta come “fuga” dalla sopraffazione e prepotenza fascista, ma che ben presto si trasforma in una scoperta del valore della libertà, un dono che Dio offre a tutti gli uomini. Da questa consapevolezza nasce l’OSCAR, che potremmo definire la concretizzazione dello scautismo fino a prima vissuto, un agire politico che porta a liberare uomini e donne dai lacci della prigionia e della persecuzione. Fedeltà. Promessa. Libertà. Sono tre parole che vogliamo continuino a caratterizzare la vita di tanti Gruppi scout nella nostra penisola. Fedeltà all’educazione dei ragazzi e delle ragazze: giocare e crescere assieme a loro, essere con loro e per loro, non stancandosi mai di assaporare la bellezza della relazione educativa. Promessa di fare del nostro meglio per lottare contro le ingiustizie, i soprusi, le barriere culturali ed economiche e favorire l’accoglienza, la vicinanza e l’inclusione. Libertà come cammino da compiere per essere pienamente uomini e donne, un cammino in cui acquisire consapevolezza di quello che sentiamo, assaporare la Parola di Dio e crescere nel desiderio di un dialogo autentico con Lui: così potremo ritrovare lo slancio che ci aiuta a discernere quanto ognuno di noi è chiamato a fare per rendere un po’ migliore il mondo in cui viviamo, irrorandolo di Speranza e Amore. Dopo settantacinque anni vi invitiamo a leggere la storia di quei ragazzi come un percorso che siamo chiamati a fare per riscoprire la bellezza di tornare liberi e incontrarci di nuovo liberamente. 25 aprile 2020
Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo
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Le Aquile Randagie
PREFAZIONE di don Giorgio Basadonna
“L’ASCI un giorno il cuore ci rapì...” cantavano alcuni Scout rimasti fedeli alla loro Promessa e alla Legge nonostante la soppressione voluta dal fascismo nel 1928, e continuarono a vivere il loro ideale nascondendosi, ma non cambiando nulla nel loro stile. C’era solo da non farsi vedere da chi aveva accettato la dittatura e una mentalità contraria alla dignità umana ma continuano le Uscite, i Campi, le Buone Azioni, continuano le riunioni e si mantiene acceso l’antico fuoco sotto la cenere. Sono le “Aquile Randagie”, il gruppo clandestino che resiste fino al 1945 sulla strada della libertà rischiando (o perdendo) la vita, e nell’ultimo tempo aiutando ricercati, prigionieri scappati, renitenti alla leva, ebrei da condurre fuori dall’Italia. Così è continuata in Italia la presenza Scout ed emerge forte e gioiosa appena crolla il regime che l’aveva soppressa: quasi d’incanto divise e canzoni richiamano ragazzi e giovani offrendo una proposta di vita ispirata alla bellezza, alla fratellanza, al servizio, per costruire un mondo finalmente umano. C’è bisogno di conoscere la storia di questa splendida e coraggiosa avventura, per ritrovare oggi nuove energie e generare un mondo un po’ migliore di come lo troviamo. Ecco il dono di queste pagine dovute a Carlo Verga, uno che “allora” c’era ed era “uno di quelli”, e a Vittorio Cagnoni, lo storiografo della Fondazione Mons. Andrea Ghetti-Baden: è la storia, perché sia maestra della vita, e trasmetta agli Scout di oggi il medesimo slancio, la medesima fede, il lievito di ideali cristiani che faccia fermentare la nostra società. Cantavano allora: “E quando un dì l’ASCI risorgerà tutti compatti ci troverà” ed era un sogno. Oggi queste pagine raccontano il desiderio di ieri diventato realtà. Grazie a chi ha saputo trasmetterne il ricordo.
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PRESENTAZIONE degli autori
Riandare con la memoria agli anni dello scautismo clandestino e in particolare a quello lombardo delle Aquile Randagie (1928-1945) può sempre tornar utile ai giovani Scout di oggi, che vivono in tempi assai diversi da quelli. Utile non tanto per fare raffronti, inopportuni, né tanto meno per mettere in luce fatti e situazioni nascoste, con il pericolo di vedervi autoglorificazione, quanto per costatare come le avversità abbiano temprato l’anima di quegli Scout. In quei 16 anni, 10 mesi e 29 giorni di clandestinità essi hanno messo alla prova il valore educativo dello scautismo, che, pur restando tale in ogni epoca storica, maggiormente emerge in tempi difficili. E difficili, se non anche tragici, furono proprio quelli che seguirono alla soppressione dell’ASCI nel 1928.
La vicenda delle Aquile Randagie ha suscitato, nel corso del tempo, un discreto interesse da parte dello scautismo, italiano ed estero, dei mass media e di alcuni ambienti storici. Molteplice è stata la richiesta d’incontri, di esibizioni del Gruppo musicale Aquile Randagie, di scritti su riviste e giornali, programmi televisivi, tra cui Rai Storia, e il film di Gianni Aureli, Aquile Randagie, che ha fatto conoscere un episodio storico non noto ai più. Abbiamo notato però, nei numerosi incontri a cui abbiamo partecipato, il rischio che ci si focalizzi superficialmente e in maniera inesatta su date, episodi, fattarelli, statistiche di salvataggi di espatrianti tralasciando la vera sostanza. Auspichiamo che, tramite questo testo, sia possibile approfondire in maniera filologica il modo in cui i singoli interpreti hanno speso la vita in un duraturo servizio gratuito e colmo di valori. Le Aquile Randagie furono, senza dubbio, un gruppo compatto ed eterogeneo, ma formato da singole persone di grande spessore morale e spirituale: diversamente non avrebbero potuto resistere per così lungo tempo e in condizioni, a volte drammatiche, nell’epoca fascista. Entrate nella maggior parte giovani, scelsero per la loro formazione personale il metodo educativo Scout ortodosso e progredirono con coerenza nella loro testimonianza, anche dopo la seconda guerra mondiale! In altre parole, il gruppo delle Aquile Randagie compì quello che ha fatto perché formato da gente di notevolissimo valore e virtù e per tutta la vita! Di alcune, come Giulio Cesare Uccellini, mons. Andrea Ghetti-Baden, don Ennio Bonati, Giulio Simi, Avonio Raimondo Maria Bertoletti, mons. Giovanni Barbareschi, si è potuto testimoniare approfonditamente il loro operato, di altre, come le Aquile Randagie monzesi, se ne accenna nei vari documenti e libri, ma tutte hanno
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Le Aquile Randagie
singolarmente contribuito a lasciare sicuramente il mondo un po’ migliore di come lo avevano trovato, nel posto in cui Dio le aveva collocate. Scritti e libri di rievocazione storica di tale periodo non mancano, come si può vedere nella bibliografia allegata. Valeva pertanto la pena di aggiungerne un altro? Alla richiesta di Vittorio Ghetti, uno delle AR, un mese prima del suo ritorno alla Casa del Padre, abbiamo aderito per alcune ragioni. Primo perché tanto lo desiderava e ne sentiva, come Capo, la necessità nel mondo Scout odierno, poi per riassumere, in veste più ampia e con maggiori particolari, quanto sinteticamente era presentato in altri lavori. Infine perché era giusto non dimenticare persone che hanno creduto in un ideale per trasmetterlo gratuitamente a noi, fino a rischiare la propria vita. Per rispettare la veridicità, i testi sono riportati fedelmente, compresi gli eventuali errori lessicali. I termini che si riferiscono allo scautismo sono evidenziati con l’iniziale maiuscola e nell’idioma del tempo ASCI delle AR, scostandosi dalla terminologia ufficiale del così detto “scautese”. Non fanno eccezione alcuni termini, quali Jamboree, Challenge, ecc., che, fino al 1955 circa, erano usati col genere femminile per cambiare in seguito in quello maschile, ora in uso. Al lettore, conquistato dallo scautismo, sarà facile individuare l’attualizzazione originalissima del metodo di B.-P. sviscerato dalle AR, riscoprendo, opportunamente vagliato dalla situazione e dal lessico del tempo, la freschezza di valori contenuti nell’elaborazione di una forma educativa originalissima e validissima se applicata in maniera ortodossa e fedele e che don Aldo Mauri, altra AR, definì: “Scoutismo, che passione!”. Quest’opera cerca di ricostruire fedelmente un periodo storico, sulla base delle informazioni disponibili che si accrescono continuamente, attingendo alle testimonianze e alla preziosa documentazione, salvata nel periodo clandestino, conservate presso l’Ente Educativo Mons. Andrea Ghetti-Baden. Ne è risultato un profilo semplice, quale le AR superstiti desideravano, senza vantare alcun compiacimento del loro passato. Certamente la ricerca delle radici profonde è un grande valore se si guarda all’avvenire e offre utili ammaestramenti per un domani migliore. Anche questo è un aspetto dello Scout.
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RINGRAZIAMENTI
Nell’occasione si ringraziano tutti coloro che hanno permesso la realizzazione e l’aggiornamento di questa nuova edizione. In particolare le AR conosciute: Anderloni Giovanni, Barbareschi mons. Giovanni, Basadonna don Giorgio, Bertoletti f. Raimondo Avonio, Contini don Silvio, Corbella Franco, Fossati Antonio, Gambari Mario, Ghetti mons. Andrea, Ghetti Vittorio, Isella Mario, Luppi Arrigo, Mora Giampaolo, Nobili Peppino, Panigatti Mario, Ponzini Carlo, Rebosio Mario, Salzano Gianni, Simi Giulio, Toffoloni Alcide. I familiari delle AR: Confalonieri, Oldrini, Scandellari, Bonati. Per la collaborazione: Uccellini Enrico, Vignoli Luigi, Locatelli Emanuele, Pavanati Fabio, Scandellari Maurizio, Fossati Achille.
Si ringrazia il Centro Documentazione e Studi Mario Mazza. Inoltre è possibile essere aggiornati su tutte le novità e i progetti tramite la pagina Facebook dell’Ente Educativo e Fondazione Mons. Andrea Ghetti-Baden e conoscere le date e i luoghi dei concerti Cantando con le AR: www.facebook.com/EnteFondazioneBaden
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Le Aquile Randagie
SIGLE E ABBREVIAZIONI
Azione Cattolica Italiana Associazione Cattolica dei Lavoratori Italiani AE Assistente/i Ecclesiastico/i (prevalentemente Scout) AECS Associazione Esploratori Cattolici Svizzeri AGE Associazione Giovani Esploratori AR Aquile Randagie ARPI Associazione dei Ragazzi Pionieri Italiani (Milano) BSIB Boy Scouts International Bureau Com.o/i Commissario/i; incarico Scout (prevalentemente ASCI) Com.to/ti Commissariato/ti; organizzazione Scout (prevalentemente ASCI) CLN Comitato di Liberazione Nazionale CVL Corpo Volontari Libertà FASCI Federazione delle Società Sportive Cattoliche Italiane FB Foulard Bianchi FOM Federazione Oratori Milanesi FUCI Federazione Universitari Cattolici Italiani JOC Gioventù Operaia Cristiana (francese) AC ACLI
GC GNR ONB OSCAR OVRA PNF PS P.ta RS RSI SCINÒ SDF SS
Gioventù Cattolica Guardia Nazionale Repubblicana Opera Nazionale Balilla Organizzazione Scout (poi Soccorso) Collocamento Assistenza Ricercati Opera di Vigilanza Repressione Antifascismo Partito Nazionale Fascista Pubblica Sicurezza Porta: riferita ai rioni in cui è suddivisa Milano Rover Scout Repubblica Sociale Italiana Sciogli il Nodo (casa editrice Scout) Scouts de France Schutzstaffeln
Le sigle mancanti in questa sezione sono riportate nel Piccolo Glossario Scout.
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EVENTI SALIENTI DELLE AQUILE RANDAGIE 1904 11 marzo nasce Giulio Cesare Uccellini.
1923 23 agosto don Minzoni è assassinato.
1907 agosto B.-P. inizia lo scautismo con il primo Campo Estivo sperimentale sull’isola di Brownsea (Inghilterra).
1925 per iniziativa del camerata Renato Ricci si fa fortemente strada l’idea di una educazione fascista della gioventù italiana e si pensa di creare un’Opera Nazionale Balilla (ONB). Ricci diventerà Sottosegretario di Stato per l’educazione fisica e giovanile.
1910 nasce la REI (Ragazzi Esploratori Italiani). 1911-12 guerra di Libia. 1912 nasce il CNGEI. 1914-1918 prima guerra mondiale (per l’Italia 1915-1918). 1914-15 nasce l’UNGEI (Unione Nazionale Giovani Esploratrici Italiane). 1916 1 febbraio Mario di Carpegna fonda l’ASCI a Roma, via della Scrofa 70. 1919 23 marzo Mussolini, in piazza Santo Sepolcro a Milano, fonda il movimento dei Fasci Italiani di Combattimento. 1919 3 dicembre uccisione dello Scout Pierino Delpiano a Torino. 1922 23 aprile Pio XI rivolge un primo discorso agli Esploratori preoccupandosi di impartire una solida base cattolica e quasi teologica alla nascente Associazione. 1922 29 ottobre Mussolini parte da Milano per la “Marcia su Roma” e diventa Primo Ministro: inizia l’avvento del fascismo. 1923 14 gennaio Decreto di Mussolini che scioglie le formazioni a carattere o inquadramento militare. 1923 10 giugno secondo discorso di Pio XI agli Scout. 1923 8 luglio don Minzoni, arciprete di Argenta nel ferrarese, invita mons. Fagioli, Assistente Regionale dell’ASCI, all’inaugurazione del suo Riparto Scout presso la parrocchia.
1925 6 settembre terzo intervento di Pio XI agli Scout. 1926 6 febbraio approvazione alla Camera, 219 voti a favore e 9 contrari, della legge per l’istituzione dell’ONB ad integrazione della missione educativa della scuola per l’assistenza della gioventù fascista. L’idea del fascismo e di Mussolini è per “un’educazione fascista che è morale, fisica, sociale e militare: è rivolta a creare l’uomo armonicamente completo, cioè fascista come noi vogliamo”. 1926 16 marzo approvazione al Senato, 111 voti favorevoli e 37 contrari, della legge per l’istituzione dell’ONB. 1926 3 aprile l’istituzione dell’ONB diventa legge n. 2247. 1926 durante i mesi dell’anno si vede il susseguirsi di episodi di violenza contro gli Scout che, pur senza assumere la gravità di quelli di Argenta, denotano l’allargarsi delle persecuzioni nelle più disparate regioni d’Italia. Tutto questo sotto gli occhi di Prefetti, che fingono di non vedere, in un quadro di incidenti veramente allarmante. 1926 15 settembre la rivista Vecchio Scout di Bologna cita una pesante provocazione della rivista fascista 420 contro il mondo Scout invitando a non reagire. 1926 12 dicembre pubblicazione del Regio Decreto che istituisce il segno del Littorio come emblema dello Stato italiano.
16 1927 9 gennaio pubblicazione dei Regolamenti attuativi dell’ONB approvati con Regio Decreto legge n. 5 e n. 6, che entra in vigore dopo alcune modifiche. L’art. 2 del n. 5 contempla la chiusura immediata dei Riparti Scout nelle città con meno di 20.000 abitanti. I restanti devono apporre il segno del Littorio e le iniziali ONB alle insegne come previsto dal Regio Decreto n. 5. Lo slogan fascista è: “I ragazzi d’Italia sono tutti Balilla”. Kelly-Uccellini, Capo Riparto del Milano II, rifiuta di apporre le insegne dell’ONB su Guidoni e Fiamma. 1927 11 gennaio pubblicazione della legge dell’ONB sulla Gazzetta Ufficiale 68° anno, Roma, anno V, numero 7. 1927 12 gennaio la legge dell’ONB diventa applicativa. 1927 24 gennaio Papa Pio XI, con un suo chirografo indirizzato al card. Pietro Gasparri, scioglie i Riparti ASCI. 1927 23 aprile La Scolta italiana, continuazione della rivista Lo Scout italiano, anno 8 n. 6 del 31 maggio 1927, dà notizia della partecipazione dell’on. Ricci, Presidente dell’ONB, al Campo Scout romano di S. Giorgio. 1928 25 marzo Papa Pio XI nel suo discorso denuncia: “... un piano tendente ad un vero monopolio dell’educazione giovanile, non soltanto fisica, ma anche morale e spirituale”. 1928 30 marzo il Consiglio dei Ministri, dopo aver rilevato “la gravità del discorso del Papa tenuto la domenica scorsa alla giunta diocesana” modifica la legge ONB abrogando gli artt. 2 - 4 del Regio Decreto del 9 gennaio 1927, n. 5 con il Regio Decreto n. 696, firmato dal Ministro degli Interni e Capo del Governo Mussolini, che sarà ratificato dal re Vittorio Emanuele III il 9 aprile 1928 e dall’on. Mussolini e on. Fedele e che sancisce l’abolizione di ogni forma di scautismo in Italia. 1928 13 aprile il Regio Decreto è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entra immediatamente in vigore. 1928 22 aprile il Commissariato Centrale ASCI dispone la sospensione immediata di ogni attività.
Le Aquile Randagie
1928 24 aprile a Milano la cerimonia ufficiale di scioglimento dei Riparti Scout ASCI avviene in Arcivescovado nelle mani del card. Tosi. Lo stesso giorno, nella cripta della chiesa del Santo Sepolcro dirimpetto alla sede del Fascio, Ciacio Andrea, un Lupetto del Milano II di UccelliniKelly, pronuncia la sua Promessa. 1928 6 maggio il Consiglio Generale dell’ASCI, riunito in assemblea straordinaria sotto la presidenza di Parisi Salvatore, delibera all’unanimità “... di conformarsi alla volontà della legge dichiarando disciolta l’Associazione, nella serena consapevolezza che tutti i dirigenti hanno lavorato nel campo della formazione giovanile col solo scopo di preparare una giovinezza forte e sana di corpo e di mente, educandola al pieno compimento di ogni suo dovere, e di aver perseverato nel loro compito finché è stato loro permesso e perciò oggi, come sempre, ubbidiscono, pregando il Signore che il loro sacrificio ribondi al bene della gioventù e della Patria”. 1928 14 maggio circolare Stefani ai Prefetti per la soppressione dei soli Esploratori cattolici. 1928 27 maggio Uscita domenicale di un gruppetto di Scout milanesi ai Corni di Canzo. È l’inizio della Resistenza degli Scout milanesi contro il fascismo. Da questo momento si tentano varie strade per continuare lo scautismo milanese camuffandolo da realtà legalmente ammesse. Le più significative sono:
a) la Società di S. Vincenzo de Paoli dei Santi Giorgio e Filippo Neri voluta dal card. Tosi;
b) la Lega dei Cavalieri della BA di Binelli e don Violi;
c) il Convegno Giovanile Cattolico Pierino Delpiano con sede in piazza S. Fedele, di fianco alla Questura Centrale, che poi, su esplicita richiesta del parroco, si trasferisce brevemente presso la chiesa di S. Carlo al Corso dai padri Serviti. In questo periodo, con l’aiuto del giovane Andrea Ghetti, si costituisce un gruppo clandestino di Scout a Monza.
1928 è in questo periodo che Mario Mazza propugna l’entrata degli Scout nell’orbita del regime, come Balilla
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Eventi salienti delle Aquile Randagie
Esploratori. Tentativo che non ha successo e che i dirigenti dell’ASCI subito rifiutano. 1928 luglio imperterrito Uccellini-Kelly organizza il Campo Estivo in Val Gardena. 1929 11 febbraio firma del Concordato tra Chiesa e Stato. 1929 12 maggio la prima foto delle Aquile Randagie in occasione dell’Uscita a Monluè, periferia di Milano. 1929 13 maggio Mussolini, riferendo alla Camera sulla questione dell’impostazione totalitaria dell’educazione fascista della gioventù, accenna alla “questione dei boy Scouts cattolici”. 1929 16 maggio Pio XI, rivolgendosi agli Esploratori cattolici a Mondragone, afferma: “... È per impedire un male maggiore che […] in qualche momento abbiamo trattato, allorché si decideva la sorte dei nostri cari Esploratori cattolici: abbiamo fatto dei sacrifici per impedire mali maggiori, ma abbiamo documentato tutto il cordoglio che sentivamo per essere costretti a tanto...”. Discorso riportato poi da L’Osservatore Romano. 1929 periodo di ferragosto primo Campo Estivo delle AR di Milano e Monza in Val Biandino. 1930 periodo di ferragosto Campo Estivo delle AR di Milano e Monza in Val Biandino. 1931 agosto Campo Estivo delle AR di Milano e Monza a Vendrogno. 1931 Aldo Mauri, AR monzese, entra in Seminario. 1932 Campo Estivo Mobile delle AR di Milano coll’itinerario Valsecca-Alzano-Clusone, mentre le AR di Monza svolgono il loro Campo Estivo a Ello, Villa Vergano. 1933 2 marzo Pio XI riceve in udienza in Vaticano Baden-Powell. 1933 incontro “ufficiale” a Milano delle AR col Commissario Jacques De Noirmont degli Scouts de France. 1933 1-15 agosto Jamboree a Gödöllö: vi partecipano UccelliniKelly, Bertoletti, e mons. Violi. Le AR di Monza svolgono il loro Campo Estivo a Monte di Nese, Val Seriana.
1934 pellegrinaggio a Roma degli Scout olandesi, belgi e francesi. Le AR incontrano e fraternamente ne ospitano alcuni che fanno tappa a Milano. 1934 Ferragosto Campo Estivo delle AR di Milano a Chiareggio, Valmalenco, mentre le AR di Monza a S. Pietro d’Orzio, S. Giovanni Bianco. 1935 Campo Estivo delle AR di Milano al Breuil, Cervinia, e le AR di Monza a Nasolino, Val Seriana. 1935 29 agosto Glisenti, AR milanese, a Bruxelles regge, in Divisa, la bandiera italiana in occasione dei funerali della Regina Astrid, moglie di Leopoldo re del Belgio, morta a soli trent’anni. 1935 Andrea Ghetti-Baden, AR milanese, entra in Seminario. 1935 Guerra d’Etiopia. 1936 primo tentativo di costituire uno scautismo femminile da parte di alcune AR milanesi. 1936 Aldo Mauri è ordinato sacerdote. 1936 Campo Estivo delle AR di Milano e Monza a Capovalle, frazione di Roncobello, Val Brembana. 1937 agosto Jamboree di Vogelenzang cui partecipano Uccellini-Kelly, Baden e suo fratello Vittorio Ghetti. Il 9 agosto 1937 la sparuta delegazione italiana incontra B.-P. che conferisce l’investitura ufficiale di Capo Scout a Uccellini. Al Jamboree partecipano altri intraprendenti Scout italiani: Nolfo di Carpegna e Umberto Bianchi Bolzedi e alcuni Lupi d’Aspromonte con Oreste Serini. Le AR di Monza svolgono il Campo Estivo a Somana, Val d’Era di Mandello del Lario con la partecipazione saltuaria di alcune AR di Milano. 1937 Fracassi, AR milanese, comunica la scoperta della Val Codera. 1937 28 ottobre l’ONB è assorbita nella Gioventù Italiana del Littorio. 1938 13-21 agosto Campo Estivo ad Albogno, frazione di Druogno, Val Vigezzo presso la parrocchia di S. Silvestro con le AR di Milano e Monza, la partecipazione di svizzeri e romani di Trastevere di Gino Armeni.
18 1938 5 settembre Vittorio Emanuele III firma le leggi razziali nella tenuta di S. Rossore. 1938-39 in più riprese vengono emanate leggi note come “razziali”; tra i più colpiti vi sono gli ebrei. 1939 25 marzo ordinazione sacerdotale di Andrea Ghetti-Baden. 1939 Ferragosto Campo Estivo delle AR di Milano e Monza a S. Antonio di Caspoggio, Valmalenco. 1939 8-9 settembre Baden e alcune AR salgono in Val Codera. 1939 10 settembre con l’invasione della Polonia da parte della Germania comincia la seconda guerra mondiale. 1939 l’Abbé Jean Rupp, AE Nazionale degli Scout francesi, nella sua sosta a Milano rivolge parole di saluto alle poche AR presenti, ricordando la vitalità della grande fraternità internazionale degli Scout. 1940 28 aprile S. Giorgio delle AR di Milano e Monza a Canonica al Lambro. 1940 10 giugno l’Italia entra in guerra aggredendo la Francia. 1940 11-18 agosto Campo Estivo delle AR di Milano e Monza a Capovalle, frazione di Roncobello, Val Brembana. 1941 22 maggio S. Giorgio in Groane delle AR di Milano e Monza. 1941 conoscenza di Baden dell’avv. Umberto Osio che lo invita nella sua tenuta a Montecchio Sud di Colico con Uccellini-Kelly e Vittorio Ghetti. 1941 9-17 agosto Campo Estivo delle AR di Milano, Monza e Parma a Bresciadega, in Val Codera. 1942 15 febbraio Avonio Raimondo Bertoletti, AR milanese, entra nel Seminario di Venegono. 1942 2-3 maggio S. Giorgio delle AR di Milano e Monza a Villa Amalia, Erba. 1942 8-16 agosto Campo Estivo delle AR di Milano, Monza e Parma a Bresciadega, in Val Codera. 1943 inverno le AR decidono di recarsi negli oratori della Diocesi per animare con spettacoli di arte varia i pomeriggi domenicali dei giovani. Di ritorno da uno di questi sono bombardati dagli aerei alleati e si salvano gettandosi nei fossi.
Le Aquile Randagie
1943 S. Giorgio a Meda delle AR di Milano e Monza. 1943 10 luglio sbarco degli alleati in Sicilia. 1943 18 luglio 1 agosto Campo Estivo a Montecchio di Colico delle AR di Milano, Monza e Parma. 1943 25 luglio il Gran Consiglio del Fascio revoca la fiducia a Mussolini che viene arrestato. Gli Osio informano le AR dell’avvenimento, mentre Baden celebra la Messa al Campo Estivo di Colico. Nasce l’illusione che il fascismo e la guerra siano finiti. 1943 8 settembre comunicato della firma dell’armistizio. In pochi giorni i tedeschi occupano il Nord Italia. A Milano tra il 10 e il 12 settembre. 1943 12 settembre Mussolini è liberato dai tedeschi e inizia la Repubblica Sociale Italiana. L’Italia rimane divisa in due: al Nord fascisti e nazisti, al Sud le truppe alleate. Per iniziativa di Baden, aiutato da alcune AR, nasce OSCAR per trasferire in Svizzera soldati in fuga, prigionieri di guerra, renitenti alla leva, oppositori del fascismo, politici, partigiani, ebrei perseguitati. 1943 27 dicembre il seminarista Giovanni Barbareschi pronuncia la sua Promessa Scout nella cappellina del S. Carlo: è l’ultima AR. 1943 28 dicembre a Roma, occupata dai tedeschi, nelle catacombe di Priscilla nasce l’AGI. 1944 S. Giorgio delle AR di Milano e Monza a Villa Grugnana, Calco. 1944 Campo Estivo a Baccanello di Calusco d’Adda delle AR di Milano e Monza. 1944 15 agosto prima Messa di don Barbareschi e alla sera suo primo arresto. 1944 Binelli, sfollato a Blevio, fonda un gruppo clandestino di Scout a Como che darà origine al Gruppo Como I. 1945 25 aprile LIBERAZIONE! Dopo 16 anni, 10 mesi e 29 giorni di clandestinità terminano le AR e riprende l’ASCI. 1945 14 maggio S. Giorgio dell’ASCI risorta a Canonica al Lambro.
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PER APPROFONDIRE
Per un approfondimento inerente alle Aquile Randagie si propone un elenco bibliografico e videografico reperibile presso le Cooperative Scout o presso l’Ente Educativo e la Fondazione Mons. Andrea Ghetti-Baden (via Burigozzo 11, 20122 Milano). AA.VV., L’inverno e il rosaio. Tracce di scautismo clandestino, Tipi edizioni. Barbareschi G., Grampa G. (a cura di), Chiamati a Libertà, In Dialogo. Basadonna G., … Sempre pronto! Un profilo di don Andrea Ghetti, Àncora. Bigatti F., I ragazzi della Giungla Silente, Fiordaliso. Cagnoni V. (a cura di), La traccia di Baden. Scritti di mons. Andrea Ghetti. Testimonianze a 25 anni dalla sua morte, numero speciale 157-158, Anno XXXIII, Centro Studi Baden-Powell. Cagnoni V., Avonio Raimondo Maria Bertoletti, Aquila Randagia, Piccolo Fratello di Gesù, Seminatore di Bontà, Mendicante d’amore, Tipi edizioni. Cagnoni V., Baden. Vita e pensiero di mons. Andrea Ghetti, Tipi edizioni. Cagnoni V., Giulio Cesare Uccellini Kelly. Il “Bad Boy” dello Scautismo Italiano, Tipi edizioni. Don Ennio Bonati sacerdote Scout teologo, edizione riservata.
DVD: Monsignor Andrea Ghetti detto Baden. Un modo particolare di vivere la vita. Galli G., Il vescovo di Codera. In memoria di don Andrea Ghetti, Editoriale s.r.l. Ghetti A., Al ritmo dei passi, Fiordaliso. Isella M., Cantando nella notte, Pattuglia del Kraal. Isella M., Fedeli e Ribelli. Lo scautismo clandestino monzese 1928-1945, Fiordaliso. Isella M., Penne d’aquila. Stralci di corrispondenza tra le Aquile Randagie di Monza nel periodo 1939-1943. Simi G., Vita di un cristiano semplice misericordiosamente felice, In Dialogo, Cooperativa Culturale S.r.l., Milano. Un giorno in più del fascismo. La resistenza delle Aquile Randagie, Documentario di Rai Storia, regia di Bruno Testori. VHS: La lunga traccia, realizzata da Francesco Tagliabue su progetto di Vittorio Cagnoni, Hiland s.r.l. Ente Educativo e Fondazione Mons. Andrea Ghetti-Baden: www.monsghetti-baden.it csd@monsghetti-baden.it www.facebook.com/EnteFondazioneBaden
Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
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Le Aquile Randagie
Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
Primi anni dello scautismo a Milano A Milano la prima esperienza ad inclinazione Scout inizia col nome di Associazione Nazionale Fiorente Gioventù nel 1909 per opera di Ugo Perucci, insegnante delle Scuole Comunali Urbane. Dopo poco tempo il gruppetto è ribattezzato in Piccoli Esploratori della Pace Boy Scouts d’Italia, ma il suo fondatore deve assentarsi per rispondere alla chiamata alle armi per la guerra in Libia. Al suo rientro nel 1912 consolida l’attività educativa che assume la sigla definitiva di ARPI, originando una delle prime associazioni Scout italiane. Verso la fine dello stesso anno, nobili, notabili ed esponenti della cultura favoriscono la fondazione della prima sezione cittadina del CNGEI. Ugo Perucci, insegnante delle Scuole Comunali Urbane
Nel 1913 la Chiesa, attraverso le riviste Civiltà Cattolica e L’Unità Cattolica di Firenze, si mostra guardinga se non addirittura maldisposta a una proposta educativa che viene da un promotore di religione anglicana. Il cattolico conte Giuseppe Dal Verme, nell’attesa che la Chiesa prenda una posizione ufficiale e mentre a Roma si discute per l’organizzazione dello scautismo cattolico, brucia le tappe nel 1914 ed entra nel Comitato CNGEI di Milano aprendo una sottosezione cattolica. In questo periodo, che precede la prima guerra mondiale, le sezioni Scout sono alla ricerca di una valente applicazione dello scautismo, ma subiscono l’influenza delle personalità dei vari Dirigenti, causando confusione nel mondo dell’educazione. Così, nella prefazione al libro Il giovane esploratore d’Italia manuale d’Istruzione per i “Boy Scouts” italiani, pubblicazione diretta dal conte Emanuele di Castelbarco Pindemonte, Presidente della Sezione di Milano del CNGEI, si legge nelle Premesse:
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Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
“Lo scutismo, ovvero l’allenamento dei ragazzi agli sports militari e alla disciplina, sorse in America, negli Stati Uniti, per opera di Seton Thomson, ma non poté diffondersi in tutte le nazioni civili se non dopo che il generale Baden Powell, l’eroico difensore di Mafeking contro i Boeri, non ebbe data all’iniziativa del Thomson un indirizzo pratico... Ecco perché il nostro manuale d’istruzione per gli Scout boys si distacca da quelli fino ad oggi pubblicati all’estero e in Italia, e si studia di familiarizzare il giovane esploratore italiano non soltanto con la vita al campo in genere, ma con le funzioni del nostro esercito, con le sue armi e con la sua organizzazione”.
Di conseguenza le attività Scout prevedono: campo e attendamento, ginnastica collettiva elementare e applicata, difesa personale, Segnalazione, Pronto Soccorso, gare gastronomiche, cross country ciclo-podistico, gare di canottaggio e ciclo alpine, turismo scolastico. A Milano esiste anche l’EUELPI1, fondata nel 1914, che nella relazione dell’anno scolastico 1915‑16 informa di aver svolto 14 gite festive. Nel testo non appare mai la parola Scout, ma si evince chiaramente l’indirizzo allo spirito dello scautismo. Fra gli animatori Nella foto, da sinistra: Ernest Thompson Seton, Capo Scout dei BSA (Boy Scouts of America), scrittore e illustratore naturalista, Baden-Powell, Daniel Carter Beard, Commissario nazionale dei BSA, scrittore e illustratore
1. Nome di origine greca che significa “di buona speranza”.