Pur non essendo mai stato scout, il professor Scurati ha saputo recepire ed interpretare in modo originale la proposta pedagogica di BadenPowell e le sue parole “sono tacche coscientemente lasciate sugli alberi”. La loro lettura sollecita una riscoperta delle potenzialità del metodo scout per una sua più intenzionale proposta. Rivolto a capi scout e a cultori della pedagogia, il libro offre una selezione della riflessione pedagogica di Cesare Scurati sul tema dello scautismo. La parte antologica è preceduta da un profilo biografico che rende ragione dell’ampio ambito di impegno di Scurati e ne mette in risalto anche la grande attenzione al panorama internazionale. Non dimenticando la dimensione personale vengono infine proposti tre “ricordi” di amici e colleghi che completano il quadro della sua personalità. € 16,50
La collana tracce intende offrire ai capi scout e agli educatori indicazioni metodologiche e sussidi pratici per lasciare le tracce che servono ad orientare il cammino dei loro ragazzi.
Michele Aglieri • Paola Dal Toso
Cesare Scurati la passione scout di un pedagogista M. Aglieri, P. Dal Toso Cesare Scurati la passione scout di un pedagogista
“Nel vostro passaggio in questo mondo, che ve ne accorgiate o no, chiunque voi siate e dovunque andiate, state lasciando dietro di voi una traccia. […] La vostra traccia è segnata da azioni, dalle frasi che dite e dalle parole che scrivete. Le azioni sono pietre miliari fissate in modo permanente; le frasi sono soltanto orme che il tempo può alterare o cancellare; le parole scritte sono tacche coscientemente lasciate sugli alberi.” B.-P.
2
Incaricata del Comitato editoriale: Laura Galimberti
Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
Introduzione
Michele Aglieri • Paola Dal Toso
Fotografie: AGESCI Centro Documentazione Archivio Cesare Scurati Si ringrazia la famiglia Scurati per il permesso di riprodurre foto dell’archivio familiare
È vietata la riproduzione
stampato su carta ecologica
Cesare Scurati
la passione scout di un pedagogista
ISBN: 978-88-8054-911-6
in collaborazione con Ente Educativo e Fondazione mons. A. Ghetti-Baden
Grafica e impaginazione: Studio Marabotto Consulenza editoriale: Stefania Cesaretti Coordinamento editoriale: Maria Sole Migliari © Fiordaliso Società cooperativa Corso Vittorio Emanuele II, 337 00186 Roma www.fiordaliso.it
edizioni scout • fiordaliso
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Incaricata del Comitato editoriale: Laura Galimberti
Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
Introduzione
Michele Aglieri • Paola Dal Toso
Fotografie: AGESCI Centro Documentazione Archivio Cesare Scurati Si ringrazia la famiglia Scurati per il permesso di riprodurre foto dell’archivio familiare
È vietata la riproduzione
stampato su carta ecologica
Cesare Scurati
la passione scout di un pedagogista
ISBN: 978-88-8054-911-6
in collaborazione con Ente Educativo e Fondazione mons. A. Ghetti-Baden
Grafica e impaginazione: Studio Marabotto Consulenza editoriale: Stefania Cesaretti Coordinamento editoriale: Maria Sole Migliari © Fiordaliso Società cooperativa Corso Vittorio Emanuele II, 337 00186 Roma www.fiordaliso.it
edizioni scout • fiordaliso
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Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
4
Edificare come costruire. Edificare come testimonianza e trasparenza di chi educa alla libertà. Edificare perché vi sia la ricchezza scientifica e profetica delle nuove soluzioni. Le nuove interpretazioni pedagogiche - quelle dei fini - devono generare Maestri capaci di una autoformazione assistita. Vi è qui una nuova attenzione per chi, formato o in via di formazione, percorre un cammino perché si realizzi la globalità della persona. La Collana “Edificare” opera perché emerga ciò che è vero nell’educazione, perché si faccia attenzione al nuovo storico, perché si colga il futuribile in un momento di movimento e di disordine.
Prof. Umberto Dell’Acqua Presidente della Commissione dei Servizi Specialistici Medico-Pedagogici e Psico-Sociali del Bureau International Catholique de L’Enfance (B.I.C.E.) (Novembre 1991) Collana “Edificare” fondata da mons. Andrea Ghetti
Introduzione
INDICE Presentazione (Simonetta Polenghi)
7
Introduzione (Federica Frattini)
9
Cesare Scurati (1937-2011): la pedagogia tra università, scuola ed extrascuola (Michele Aglieri) Dagli scritti del prof. Scurati (a cura di Paola Dal Toso)
- - - -
L’emergere dell’educazione per obiettivi nel dibattito pedagogico contemporaneo “Essere Capo” o “fare il Capo” Avventura cercasi
24 39 61 63
… Scautismo per la pace
69
Le “lezioni pedagogiche” dello scautismo: ancora?
90
Hanno sede in Milano Via M. Burigozzo n.11. I loro scopi statutari comprendono: organizzare convegni di studio e promuovere incontri per il coordinamento e il raccordo di attività di ricerca in campo educativo; sollecitare e curare la creazione e la divulgazione di una letteratura formativa per i giovani, nonché pubblicare e diffondere libri, riviste e impiegare ogni altro mezzo di diffusione del pensiero; offrire agli educatori in generale e a quelli scout in particolare, occasioni di incontro e di formazione umana e cristiana; promuovere iniziative educative a favore di giovani meno privilegiati in senso socio-economico e psicofisico.
Il fanciullo e l’adulto
14
L’Ente Educativo e la Fondazione mons. Andrea Ghetti-Baden
5
Progetto e problemi
Cent’anni di scautismo: il suo posto nella pedagogia
98
Cent’anni spesi bene
107
Cesare Scurati: un amico (Achille Cartoccio)
118
Amore e Paura in prospettiva scout Ricordando il prof. Scurati
75
L’esempio come modello educativo. Il ricordo di un collaboratore (Michele Aglieri) Il contributo di Scurati alla pedagogia. Il ricordo di un collega (Milena Santerini)
112
122 127
Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
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Edificare come costruire. Edificare come testimonianza e trasparenza di chi educa alla libertà. Edificare perché vi sia la ricchezza scientifica e profetica delle nuove soluzioni. Le nuove interpretazioni pedagogiche - quelle dei fini - devono generare Maestri capaci di una autoformazione assistita. Vi è qui una nuova attenzione per chi, formato o in via di formazione, percorre un cammino perché si realizzi la globalità della persona. La Collana “Edificare” opera perché emerga ciò che è vero nell’educazione, perché si faccia attenzione al nuovo storico, perché si colga il futuribile in un momento di movimento e di disordine.
Prof. Umberto Dell’Acqua Presidente della Commissione dei Servizi Specialistici Medico-Pedagogici e Psico-Sociali del Bureau International Catholique de L’Enfance (B.I.C.E.) (Novembre 1991) Collana “Edificare” fondata da mons. Andrea Ghetti
Introduzione
INDICE Presentazione (Simonetta Polenghi)
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Introduzione (Federica Frattini)
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Cesare Scurati (1937-2011): la pedagogia tra università, scuola ed extrascuola (Michele Aglieri) Dagli scritti del prof. Scurati (a cura di Paola Dal Toso)
- - - -
L’emergere dell’educazione per obiettivi nel dibattito pedagogico contemporaneo “Essere Capo” o “fare il Capo” Avventura cercasi
24 39 61 63
… Scautismo per la pace
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Le “lezioni pedagogiche” dello scautismo: ancora?
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Hanno sede in Milano Via M. Burigozzo n.11. I loro scopi statutari comprendono: organizzare convegni di studio e promuovere incontri per il coordinamento e il raccordo di attività di ricerca in campo educativo; sollecitare e curare la creazione e la divulgazione di una letteratura formativa per i giovani, nonché pubblicare e diffondere libri, riviste e impiegare ogni altro mezzo di diffusione del pensiero; offrire agli educatori in generale e a quelli scout in particolare, occasioni di incontro e di formazione umana e cristiana; promuovere iniziative educative a favore di giovani meno privilegiati in senso socio-economico e psicofisico.
Il fanciullo e l’adulto
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L’Ente Educativo e la Fondazione mons. Andrea Ghetti-Baden
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Progetto e problemi
Cent’anni di scautismo: il suo posto nella pedagogia
98
Cent’anni spesi bene
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Cesare Scurati: un amico (Achille Cartoccio)
118
Amore e Paura in prospettiva scout Ricordando il prof. Scurati
75
L’esempio come modello educativo. Il ricordo di un collaboratore (Michele Aglieri) Il contributo di Scurati alla pedagogia. Il ricordo di un collega (Milena Santerini)
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Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
Introduzione
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PreSENTAZIONE
A poco tempo di distanza dalla scomparsa di Cesare Scurati, il suo ricordo resta vivo nella memoria di colleghi, amici, allievi, studenti, dirigenti scolastici, insegnanti, ispettori, anzi si può dire che, superato lo sgomento per la sua improvvisa morte, il mondo pedagogico si sia chiamato a raccolta e le iniziative per ricordarlo si sono susseguite: l’AIMC e La Scuola editrice hanno subito organizzato in incontro in sua memoria; il Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica ha promosso un convegno di una giornata, che ha visto l’adesione di pedagogisti di tutta Italia1; ha poi voluto e finanziato il bel volume di Michele Aglieri ed Evelina Scaglia, che presenta la bio-bibliografia completa degli innumerevoli scritti di Scurati2; ha altresì favorito l’accoglimento in Università Cattolica, nella sede di Piacenza, della biblioteca di Scurati, ora conservata in una sala a lui intitolata; nell’Università di Aosta grazie al prof. Andrea Bobbio sono stati invece accolti documenti cartacei dell’archivio personale di Scurati; “Scuola Materna” gli ha dedicato un numero3. Una messi di iniziative nate dal desiderio di preservare nei giovani la memoria di un grande pedagogista italiano, che tanto ha fatto per svecchiare la nostra scuola e per ampliare gli orizzonti della nostra pedagogia. Il volume che qui si presenta risponde anch’esso al desiderio di ricordare la figura di Scurati, illustrandone un tratto forse meno noto, ma non 1. http://dipartimenti.unicatt.it/pedagogia-prof-cesare-scurati-ricordando-un-maestro-19-ottobre-2012 2. M.Aglieri, E.Scaglia, Scrivere per l’educazione: le opere di Cesare Scurati. Bibliografia e commento, Milano, Vita e Pensiero, 2012 3. AA.VV., Omaggio a Cesare Scurati, inserto speciale di “Scuola Materna”, XCVIII, 2 (1° settembre 2011), pp. I-XXVIII.
8
Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
per questo meno importante, ovvero la sua attenzione al mondo Scout. Scurati non era solo un grande e fine conoscitore della pedagogia e della didattica, era anche uomo di molteplici interessi e svariate letture, in campo artistico, letterario, musicale. Era sempre attento agli altri e disponibile all’ascolto: la porta del suo studio era sempre aperta. Dimostrava nei confronti degli studenti grande attenzione e rispetto e dedicava tempo ai giovani ricercatori, promuovendone con passione gli studi, sempre in un’ottica di libertà di ricerca. Che un uomo come lui, profondo conoscitore della pedagogia e in prima persona educatore in senso autenticamente personalista fosse attratto dallo scautismo non sorprende. Egli apprezzava i cardini del movimento di Baden-Powell, nei quali riconosceva il fondamento personalistico e la capacità di veicolare regole e ideali socialmente validi ai ragazzi, facendo leva sullo spirito di avventura, tipico della fanciullezza e dell’adolescenza. La formazione morale e il tirocinio dei capi, accompagnati ad un sano apprezzamento della natura e del “saper fare” pratico sono tratti pedagogici rilevanti dello scautismo, che Scurati apprezzava. Il volume raccoglie una serie di interventi di Scurati sullo scautismo, dai quali emerge il suo profondo rispetto per tale movimento. Accompagnano questi suoi interventi gli scritti di colleghi, amici ed allievi, che contribuiscono ad illuminare la sua figura di maestro e di professore. Un volume, quindi, che ha il duplice pregio di raccogliere articoli di Scurati sullo scautismo altrimenti dispersi, e di illustrare ancora una volta la ricchezza della produzione scientifica del professore, la varietà dei sui interessi e la sua grande umanità. L’augurio è che questo non sia l’ultimo volume su Scurati, ma che altri se ne aggiungano, grazie anche agli strumenti documentari e bibliografici ricordati sopra.
Simonetta Polenghi Direttrice del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Introduzione
9
Introduzione
Pensare ad un libro che raccogliesse gli scritti del professor Cesare Scurati sullo scautismo è stato in un certo senso naturale, si potrebbe dire “ovvio”. E questo per più di una ragione. A chiunque l’abbia conosciuto o anche solo avvicinato o ascoltato risultava evidente di trovarsi di fronte a qualcuno che non solo era “maestro”, ma anche testimone. Un tratto che dovrebbe costituire una delle caratteristiche fondamentali del capo scout: aiutare a crescere attraverso ciò che si è, ciò che si fa e come lo si fa. Una sintonia che spiega probabilmente il suo coinvolgimento, a più riprese e in contesti e situazioni diverse, in momenti di riflessione per capi scout ed educatori: dai convegni “Educare oggi con un progetto” alla collaborazione con la Formazione Capi nazionale dell’AGESCI, dalla collaborazione con la rivista scout per educatori, “R/S Servire”, alla direzione scientifica della collana Edificare, in cui viene inserito ora questo volume a lui dedicato. Occorre, a questo riguardo, ricordare che proprio sotto la sua direzione è stato tradotto e pubblicato il libro di Olivier Reboul – I valori dell’educazione4, testo, ancora oggi, a distanza di tanti anni, importante per chi vuole avvicinare e approfondire il discorso pedagogico. Un ulteriore segno della sua capacità di guardare avanti e di lanciare proposte alte. Da esterno, lui che non era stato scout, ma, come amava dire, “aveva fatto scautismo a due livelli: come professore di Pedagogia – era ordinario di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – e
4. O. Reboul, I valori dell’educazione, Ancora, Milano, 1995.
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Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
per questo meno importante, ovvero la sua attenzione al mondo Scout. Scurati non era solo un grande e fine conoscitore della pedagogia e della didattica, era anche uomo di molteplici interessi e svariate letture, in campo artistico, letterario, musicale. Era sempre attento agli altri e disponibile all’ascolto: la porta del suo studio era sempre aperta. Dimostrava nei confronti degli studenti grande attenzione e rispetto e dedicava tempo ai giovani ricercatori, promuovendone con passione gli studi, sempre in un’ottica di libertà di ricerca. Che un uomo come lui, profondo conoscitore della pedagogia e in prima persona educatore in senso autenticamente personalista fosse attratto dallo scautismo non sorprende. Egli apprezzava i cardini del movimento di Baden-Powell, nei quali riconosceva il fondamento personalistico e la capacità di veicolare regole e ideali socialmente validi ai ragazzi, facendo leva sullo spirito di avventura, tipico della fanciullezza e dell’adolescenza. La formazione morale e il tirocinio dei capi, accompagnati ad un sano apprezzamento della natura e del “saper fare” pratico sono tratti pedagogici rilevanti dello scautismo, che Scurati apprezzava. Il volume raccoglie una serie di interventi di Scurati sullo scautismo, dai quali emerge il suo profondo rispetto per tale movimento. Accompagnano questi suoi interventi gli scritti di colleghi, amici ed allievi, che contribuiscono ad illuminare la sua figura di maestro e di professore. Un volume, quindi, che ha il duplice pregio di raccogliere articoli di Scurati sullo scautismo altrimenti dispersi, e di illustrare ancora una volta la ricchezza della produzione scientifica del professore, la varietà dei sui interessi e la sua grande umanità. L’augurio è che questo non sia l’ultimo volume su Scurati, ma che altri se ne aggiungano, grazie anche agli strumenti documentari e bibliografici ricordati sopra.
Simonetta Polenghi Direttrice del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
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Introduzione
Pensare ad un libro che raccogliesse gli scritti del professor Cesare Scurati sullo scautismo è stato in un certo senso naturale, si potrebbe dire “ovvio”. E questo per più di una ragione. A chiunque l’abbia conosciuto o anche solo avvicinato o ascoltato risultava evidente di trovarsi di fronte a qualcuno che non solo era “maestro”, ma anche testimone. Un tratto che dovrebbe costituire una delle caratteristiche fondamentali del capo scout: aiutare a crescere attraverso ciò che si è, ciò che si fa e come lo si fa. Una sintonia che spiega probabilmente il suo coinvolgimento, a più riprese e in contesti e situazioni diverse, in momenti di riflessione per capi scout ed educatori: dai convegni “Educare oggi con un progetto” alla collaborazione con la Formazione Capi nazionale dell’AGESCI, dalla collaborazione con la rivista scout per educatori, “R/S Servire”, alla direzione scientifica della collana Edificare, in cui viene inserito ora questo volume a lui dedicato. Occorre, a questo riguardo, ricordare che proprio sotto la sua direzione è stato tradotto e pubblicato il libro di Olivier Reboul – I valori dell’educazione4, testo, ancora oggi, a distanza di tanti anni, importante per chi vuole avvicinare e approfondire il discorso pedagogico. Un ulteriore segno della sua capacità di guardare avanti e di lanciare proposte alte. Da esterno, lui che non era stato scout, ma, come amava dire, “aveva fatto scautismo a due livelli: come professore di Pedagogia – era ordinario di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – e
4. O. Reboul, I valori dell’educazione, Ancora, Milano, 1995.
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Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
come padre”, è stato in grado di offrire una riflessione scientifica ed una lettura critica positiva del metodo scout, che permettesse di individuare spazi di adeguamento del metodo che non si traducessero in “tradimenti” dell’intuizione originaria, permettendo inoltre di affinare la capacità di analisi delle scelte di fede e delle loro motivazioni. In questo senso Cesare Scurati è stato un “cultore” dello scautismo e della sua importanza nel panorama pedagogico, allo scautismo si è appassionato (come a tutto ciò che riteneva “bene” ed in cui si impegnava), ne ha approfondito gli aspetti qualificanti, i nuclei costitutivi, mettendo anche in luce il rischio di cedere a formule e concetti mutuati da altri linguaggi, da altre intuizioni, con altri obiettivi. Un’ottima sintesi della sua riflessione sulla proposta educativa scout ce la offre il professor Enver Bardulla, docente di Pedagogia presso l’Università degli Studi di Parma, nel libro da lui curato Scautismo dal passato al futuro: «Di recente, anche Cesare Scurati, si è posto questo interrogativo ed ha individuato le determinanti di quello che considera un discorso pedagogico forte, in un’epoca di linguaggi pedagogici deboli, in alcuni nuclei costitutivi: l’intuizione, da parte del fondatore, “di un bisogno universale di aggancio a proposte semplici ma robuste, giocate sulla rispondenza diretta ed immediata alla mente del fanciullo e del giovane”; la capacità di accordare la semplicità dei mezzi e delle strumentazioni... con la maestosità degli ideali e dei valori”; il “vedere la possibilità del ‘grande’ nel ‘piccolo’, la possibilità dell’ulteriore dietro e oltre le risorse dell’immediato; la fusione di elementi di grande realismo e praticità... con l’accensione motivante del ‘paesaggio fantastico’; il sapersi avvalere in maniera sinergica dell’eredità culturale occidentale... con le suggestioni delle tradizioni orientali; l’armonizzazione di componenti di carattere tradizionalistico... con tratti di modernità anticipatrice; la permeazione di traguardi... di assoluta serietà e doverosità con i linguaggi e le forme del gioco”5»6.
5. C. Scurati, Esperienza educativa e riflessione pedagogica. Analisi, incontri, commenti, letture, La Scuola, Brescia, 2007, pp. 52-53 passim. 6. E. Bardulla (a cura di), Scautismo dal passato al futuro, Anicia, Roma, 2008, p. 105.
11
Introduzione
Dopo l’attenzione che l’AGESCI ha giustamente dedicato a Piero Bertolini e a Riccardo Massa, questo libro vuole offrire a cultori della pedagogia e a capi scout una selezione della riflessione pedagogica di Cesare Scurati sul tema dello scautismo. Non sono quindi qui raccolti altri articoli pubblicati ad esempio sulla rivista “R/S Servire”7, ma di contenuto non scout, mentre è interessante notare come il tema scout sia al centro anche di articoli su riviste per educatori. La parte antologica, curata da Paola Dal Toso, è preceduta dal profilo biografico redatto da Michele Aglieri, che non segue una traccia strettamente cronologica, ma strutturata per temi, che rende ragione dell’ampio ambito di impegno di Cesare Scurati e ne mette in risalto anche la grande attenzione e apertura al panorama internazionale. Non volendo però dimenticare la dimensione personale vengono proposti tre ricordi che completano il quadro della sua personalità ed umanità, che trae forza da una profonda vocazione cristiana e da una scelta di vita per l’educazione come servizio. Scrive infatti: «educare è senza dubbio una delle forme del servire, ma questo non deve essere confuso con la debolezza. Solo chi è forte (competente, preparato, sicuro) può imbandire la tavola agli altri; solo chi ha può dare: il servizio dell’educatore, quindi, non è il servire dello schiavo, ma l’invito del signore, che ha in sé la ricchezza del contenuto, la bellezza del dono e l’attrazione del gesto». Una prospettiva impegnativa ma liberante per educatori e capi scout. Federica Frattini Presidente dell’Ente Educativo mons. A. Ghetti-Baden
7. Si ricorda ad esempio: C. Scurati, Riforme e formazione dei docenti, in “R/S Servire: rivista scout per educatori”, 1987, Vol. - Num.: anno XLI [i.e. XL], n. 3, pp. 38-42, in cui il professor Cesare Scurati affronta tre questioni cruciali, cioè la qualità della scuola, la professionalità del dirigente e del docente, facendo anche riferimento al quadro internazionale.
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Cesare Scurati • la passione scout di un pedagogista
come padre”, è stato in grado di offrire una riflessione scientifica ed una lettura critica positiva del metodo scout, che permettesse di individuare spazi di adeguamento del metodo che non si traducessero in “tradimenti” dell’intuizione originaria, permettendo inoltre di affinare la capacità di analisi delle scelte di fede e delle loro motivazioni. In questo senso Cesare Scurati è stato un “cultore” dello scautismo e della sua importanza nel panorama pedagogico, allo scautismo si è appassionato (come a tutto ciò che riteneva “bene” ed in cui si impegnava), ne ha approfondito gli aspetti qualificanti, i nuclei costitutivi, mettendo anche in luce il rischio di cedere a formule e concetti mutuati da altri linguaggi, da altre intuizioni, con altri obiettivi. Un’ottima sintesi della sua riflessione sulla proposta educativa scout ce la offre il professor Enver Bardulla, docente di Pedagogia presso l’Università degli Studi di Parma, nel libro da lui curato Scautismo dal passato al futuro: «Di recente, anche Cesare Scurati, si è posto questo interrogativo ed ha individuato le determinanti di quello che considera un discorso pedagogico forte, in un’epoca di linguaggi pedagogici deboli, in alcuni nuclei costitutivi: l’intuizione, da parte del fondatore, “di un bisogno universale di aggancio a proposte semplici ma robuste, giocate sulla rispondenza diretta ed immediata alla mente del fanciullo e del giovane”; la capacità di accordare la semplicità dei mezzi e delle strumentazioni... con la maestosità degli ideali e dei valori”; il “vedere la possibilità del ‘grande’ nel ‘piccolo’, la possibilità dell’ulteriore dietro e oltre le risorse dell’immediato; la fusione di elementi di grande realismo e praticità... con l’accensione motivante del ‘paesaggio fantastico’; il sapersi avvalere in maniera sinergica dell’eredità culturale occidentale... con le suggestioni delle tradizioni orientali; l’armonizzazione di componenti di carattere tradizionalistico... con tratti di modernità anticipatrice; la permeazione di traguardi... di assoluta serietà e doverosità con i linguaggi e le forme del gioco”5»6.
5. C. Scurati, Esperienza educativa e riflessione pedagogica. Analisi, incontri, commenti, letture, La Scuola, Brescia, 2007, pp. 52-53 passim. 6. E. Bardulla (a cura di), Scautismo dal passato al futuro, Anicia, Roma, 2008, p. 105.
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Introduzione
Dopo l’attenzione che l’AGESCI ha giustamente dedicato a Piero Bertolini e a Riccardo Massa, questo libro vuole offrire a cultori della pedagogia e a capi scout una selezione della riflessione pedagogica di Cesare Scurati sul tema dello scautismo. Non sono quindi qui raccolti altri articoli pubblicati ad esempio sulla rivista “R/S Servire”7, ma di contenuto non scout, mentre è interessante notare come il tema scout sia al centro anche di articoli su riviste per educatori. La parte antologica, curata da Paola Dal Toso, è preceduta dal profilo biografico redatto da Michele Aglieri, che non segue una traccia strettamente cronologica, ma strutturata per temi, che rende ragione dell’ampio ambito di impegno di Cesare Scurati e ne mette in risalto anche la grande attenzione e apertura al panorama internazionale. Non volendo però dimenticare la dimensione personale vengono proposti tre ricordi che completano il quadro della sua personalità ed umanità, che trae forza da una profonda vocazione cristiana e da una scelta di vita per l’educazione come servizio. Scrive infatti: «educare è senza dubbio una delle forme del servire, ma questo non deve essere confuso con la debolezza. Solo chi è forte (competente, preparato, sicuro) può imbandire la tavola agli altri; solo chi ha può dare: il servizio dell’educatore, quindi, non è il servire dello schiavo, ma l’invito del signore, che ha in sé la ricchezza del contenuto, la bellezza del dono e l’attrazione del gesto». Una prospettiva impegnativa ma liberante per educatori e capi scout. Federica Frattini Presidente dell’Ente Educativo mons. A. Ghetti-Baden
7. Si ricorda ad esempio: C. Scurati, Riforme e formazione dei docenti, in “R/S Servire: rivista scout per educatori”, 1987, Vol. - Num.: anno XLI [i.e. XL], n. 3, pp. 38-42, in cui il professor Cesare Scurati affronta tre questioni cruciali, cioè la qualità della scuola, la professionalità del dirigente e del docente, facendo anche riferimento al quadro internazionale.