edizioni scout fiordaliso
Baden-Powell
”
8,50
i libri di Baden-Powell • Guida da te la tua canoa
“P
er me ho avuto una giornata molto gradevole. Ha avuto le sue nubi e i suoi acquazzoni, ma anche i suoi momenti di sole splendido. Ma cosa intendi fare, tu, della tua giornata? Potrà essere altrettanto felice, se solo tu lo vorrai. Ma non lo sarà se ti metterai a perdere tempo aspettando che qualcosa succeda, o a sprecarne una parte dormendo. Svegliati! datti da fare… la felicità è tua, purché tu guidi bene la tua canoa
Guida da te la tua canoa
i libri di Baden-Powell
i libri di Baden-Powell
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i libri di Baden-Powell
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Collana i libri di Baden-Powell diretta da Mario Sica Incaricata nazionale al Settore comunicazione: Andreina Del Grosso Edizione autorizzata e approvata dalla Federazione Italiana dello Scautismo Scelta e traduzione: Mario Sica Prima edizione: Nuova Fiordaliso, 1995 Prima e seconda ristampa: Nuova Fiordaliso, 1996 Terza ristampa: Nuova Fiordaliso, 1997 Quarta ristampa: Nuova Fiordaliso, 1999 Quinta ristampa: Nuova Fiordaliso, 2001 Sesta ristampa aggiornata: Nuova Fiordaliso, 2003 Settima ristampa aggiornata: Fiordaliso, 2006 Ottava ristampa: Fiordaliso, 2010 Nona ristampa: Fiordaliso, 2013 Decima ristampa: Fiordaliso, 2014 Undicesima ristampa: Fiordaliso, marzo 2019 Dodicesima ristampa: Fiordaliso, novembre 2021 ISBN 978-88-8054-912-3 Grafica: Agenzia Image Copertina: Palombi & Partner S.r.l.
© Fiordaliso S.r.l. SB Piazza Pasquale Paoli, 18 00186 Roma www.fiordaliso.it
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Robert Baden-Powell
Guida da te la tua canoa pensieri per i giovani
Con illustrazioni dell’Autore
edizioni scout fiordaliso
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Baden-Powell Questa collana è interamente dedicata alla pubblicazione delle opere di Robert Baden-Powell (Londra 1857 - Nyeri, Kenya 1941) fondatore dello Scautismo, il movimento educativo più diffuso nel mondo, con quasi 40 milioni di aderenti. La sua originale proposta educativa – formazione del carattere, sviluppo dell’abilità manuale, cura della salute, servizio del prossimo – risulta ancora oggi, dopo circa 100 anni, di grande attualità in quanto tiene conto del mondo dei ragazzi cui si rivolge.
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indice
PRESENTAZIONE di Franco La Ferla
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NOTA STORICA SUI TESTI di Mario Sica
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INTRODUZIONE La tua via alla felicità
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CAPITOLO I
17
Guida da te la tua canoa Guida la tua canoa - Necessità dell’autoeducazione Il tuo sforzo personale - Padronanza di sé - Forza di volontà Fare del proprio meglio - Abitudini - Tagliar via snobismi ed egoismi - Il tuo corpo, una macchina meravigliosa Il vero sport - Espressione ed ascolto - Guardiamo al lato buffo Non prendersi troppo sul serio - Il senso dell’umorismo Prendere il lavoro come un gioco - I miei amici libri Paternità - Giocare nella squadra di Dio Una base religiosa per la tua vita - Il piano di Dio Cristo come esempio - La Legge scout in età rover Essere preparati fino alla morte
CAPITOLO II La strada Le gioie della strada - Il viaggio come educazione - La bellezza della natura - Uscite - Uscite anche d’inverno - Le meraviglie della foresta - L’alpinismo, religione della gioia Mantenersi in forma - Una vetrata dipinta da Dio
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CAPITOLO III
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La comunità Servizio per la comunità - Dietro di voi lasciate una traccia Essere capi - Hai una responsabilità verso i più giovani La fraternità rover
CAPITOLO IV
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Il servizio Il segreto della felicità - Sii preparato a servire - Servizio di sé o servizio del prossimo - Venuti per dare, non per ricevere “Facciamolo subito” - Servire Dio
CAPITOLO V Mettetevi al lavoro adesso Uno spirito nuovo per il mondo - Mettetevi al lavoro adesso Una totale conversione interiore - Adesso tocca a te Progetta la tua vita - Ultimo messaggio
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PRESENTAZIONE di Franco La Ferla
Questo libro nasce dalla convinzione che un ragazzo di 18-20 anni possa provare oggi ancora interesse a leggere quello che Baden-Powell aveva scritto per lui circa 100 anni fa. Mentre sto scrivendo questa presentazione, mi rendo conto che si tratta in realtà semplicemente di una sorta di sfida, che merita qualche parola di chiarimento per te, ragazzo che hai cominciato a sfogliare queste pagine. A me sembra che esistano almeno tre buoni motivi perché tu vada avanti a leggere. Il primo è la simpatia dell’autore. Per quel che si capisce dai suoi scritti o si è sentito raccontare da chi lo ha conosciuto, B.-P. doveva essere un uomo simpatico: buon senso dell’umorismo; per niente “trombone” quando doveva raccontare qualcosa di edificante; apprezzava la bellezza; era un uomo d’azione che non diventava mai pedante, perché lo scrivere ed il parlare erano semplicemente la riflessione dopo un impegno per prepararne uno successivo; era ottimista e si sforzava di cogliere soprattutto gli aspetti positivi in tutto quello che lo circondava. Sono doti rare, quasi impossibili sia in un giovane privo di esempi cui fare riferimento, sia in un uomo adulto privo di pungoli da parte di una persona più giovane che esiga da lui queste doti. Dunque l’esempio di B.-P. dovrebbe aiutarti sia a crescere, sia a far crescere gli adulti che ti sono vicini. P RESENTAZIONE - 7
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Dovrebbe in secondo luogo esserti utile avvicinarti al suo stile di comunicazione. Intanto c’è in B.-P. il desiderio di parlare; di parlare di cose serie; di parlare di cose serie con leggerezza, con humor. Poi c’è il frequente ricorso al racconto della propria storia personale. Questo riferimento alla propria vita è fondamentale, perché invita a vivere una vita vera; invoglia a rifletterci su, facendo tesoro dei fatti, degli incontri con personaggi significativi; sprona a volerla regalare ad altri, la nostra esperienza, non per ostentare la nostra bravura, ma con la generosità di offrire loro elementi che permettano “di raggiungere con più facilità un più alto livello di capacità, di risultati concreti, di saggezza”. Raccontare dunque per gli altri e non per se stessi. Parlare per ascoltare. Infine queste pagine, come del resto le altre di B.-P. che hai già letto, dovrebbero rinforzare in te la consapevolezza che, attraverso lo scautismo, si è aiutati a superare i confini del nostro Paese e dell’attuale momento storico. Ti potrebbe cioè diventare più chiaro come la fedeltà alla Promessa e alla Legge scout, attraverso un gioco avventuroso condiviso oggi da milioni di giovani, può consentire di diventare cittadino del mondo senza aver paura, anzi godendo della responsabilità che da questo deriva. Non credo di sbagliare nell’immaginare che tu sia interessato a questi tre aspetti che emergono dagli scritti di B.-P.
8 - G UIDA DA TE LA TUA CANOA
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NOTA STORICA SUI TESTI di Mario Sica
Questo volume offre al lettore italiano una scelta dei migliori brani di B.-P. per i giovani, tratti da La Strada verso il Successo e da varie altre fonti. Tutti i testi qui presentati risalgono agli anni ’20 e ’30 (La Strada verso il Successo è del 1922). Gli anni ’20 sono quelli della ripresa dopo la prima guerra mondiale, con il trattato di Locarno (1925) e lo sviluppo della Società delle Nazioni che sembrano segnare la riconciliazione franco-tedesca e la nascita di un sistema di sicurezza collettiva. Gli anni ’30 sono invece quelli della crisi di questo sistema e della Società delle Nazioni, della nascita del nazismo cui presto si accoda il fascismo, del perdurante isolazionismo americano, delle purghe staliniane, del precipitare dell’Europa verso la nuova catastrofe. Questo è lo sfondo degli scritti di B.-P. ai giovani. Il messaggio di fraternità internazionale in un libero movimento giovanile, da lui lanciato, batte in breccia tutti i nazionalismi e i totalitarismi: è un vero e proprio programma alternativo (non a caso lo scautismo è proibito in Italia, in Germania, nell’Unione Sovietica) e, in quanto sfida lanciata ai giovani, una scommessa sul futuro dell’uomo. Gli scritti si collocano anche in un periodo particolare della lunga vita di B.-P. Abbandonando progressivamente la guida quotidiana del Movimento - ormai consolidato e sviluppa-
NOTA STORICA SUI TESTI - 9
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to nelle sue strutture, sia interne inglesi che internazionali egli ne rimane il capo spirituale: ansioso di trasmettere ai giovani la propria esperienza di vita, di vederli evitare gli scogli. Il taglio dei suoi scritti si fa meno metodologico, più ideologico-morale. Poco più della metà del contenuto è tratta da La Strada verso il Successo, in una traduzione appositamente riveduta rispetto a quella dell’edizione Àncora (1960) e priva delle parti del libro più “datate”. L’altra parte è tratta da scritti vari (brani di libri, articoli, discorsi, documenti d’archivio), inediti in italiano. La fonte è sempre citata in calce al brano (SvS = La strada verso il successo - Nuova Fiordaliso 2000 e Fiordaliso 2013). Le note dell’Autore sono indicate come tali (N.d.A.). Il materiale è stato riordinato secondo uno schema logico aderente all’ispirazione italiana del roverismo/scoltismo. Al capitolo iniziale (“Guida da te la tua canoa”) fa infatti seguito la triade tradizionale di “Strada” - “Comunità” - “Servizio”. Segue una conclusione concreta: “Mettetevi al lavoro adesso”. In qualche caso i titoli o sottotitoli originali sono stati modificati per coordinare meglio i brani inserendoli nel predetto schema.
10 - G UIDA DA TE LA TUA CANOA
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INTRODUZIONE
La tua via alla felicità
La mia esperienza
Mi è sempre sembrato molto strano che un uomo, morendo, porti con sé tutta l’esperienza che ha fatto durante la sua vita, nei momenti peggiori come nelle ore di successo, e lasci che i suoi figli o fratelli minori facciano la loro esperienza personale incominciando daccapo! Perché egli non può trasmettere loro la propria esperienza? Sarebbe un modo per farli entrare nella vita con un patrimonio di esperienza che permetterebbe loro di raggiungere con più facilità un più alto livello di capacità, di risultati concreti, di saggezza. Questa considerazione mi ha indotto a delineare qualcuna delle difficoltà che personalmente ho incontrato e a dire qual è, secondo me, il metodo migliore per affrontarle. Queste pagine dunque non sono scritte per quelli che sono già esperti. Ad essi non consiglio di leggerle. È per voi, giovani, che scrivo, voi che avete il buon senso di guardare avanti, e che siete ansiosi di vedere in che direzione andare e cosa fare della vostra vita. Dovrete attendervi molti ostacoli. Anch’io ho provato alcune amarezze e molte dolcezze nella vita, in varie parti del mondo; perciò non dovete pensare che parli a vanvera quando vi do dei consigli. Una vita tutta dolcezze sarebbe insulsa; il sale è amaro se preso da solo, ma quando è gustato nella pietanza, le dà sapore. Le difficoltà sono il sale della vita.
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La felicità, unico vero successo
Cos’è il successo? Un’elevata condizione sociale? Ricchezza? Posizione? Potere? Niente di tutto questo. Queste e molte altre idee del genere ti verranno spontanee alla mente, perché si riferiscono a ciò che generalmente si intende per successo; sono idee che implicano l’avanzare a scapito di un altro e il far vedere che si è più bravi di lui in questo o in quel campo. Vale a dire guadagnare qualcosa a spese di un altro. Questa non è la mia idea del successo. Credo che siamo stati posti in questo mondo di meravigliose bellezze con una particolare capacità per apprezzarle, talora per aver la gioia di collaborare al loro sviluppo, ed anche per poter aiutare gli altri anziché scavalcarli, e, tutto ciò facendo, godere la vita: ossia, raggiungere la felicità. Questo è ciò che io chiamo “successo”: essere felice. Ma la felicità non è una cosa puramente passiva: cioè, non si può ottenerla mettendosi a sedere per riceverla. Questa sarebbe un’altra cosa, meno importante: il piacere. Ma a noi sono state date braccia, gambe, intelletto e aspirazioni che devono renderci attivi; ed è l’attività, più che l’attesa passiva, che conta per raggiungere la vera felicità.
Le due chiavi della felicità
Il ricco ha le sue limitazioni. Può avere due o tre case, e in ciascuna di esse molte stanze, ma, dal momento che ha un solo corpo, non ne può occupare più di una alla volta. In questo senso non si trova in una situazione migliore del povero. Egli può osservare ed ammirare un tramonto, godere della luce del sole o di un panorama, ma anche il povero può farlo altrettanto bene. Anche l’uomo meno ricco può godersi la vita come un miliardario, e forse meglio di lui, se ha il buon senso di fare due cose.
Un esploratore è attivo facendo il bene non passivo contentandosi di essere buono.
12 - G UIDA DA TE LA TUA CANOA
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Gioco di parole tra “Good Will” e “God’s Will”.
La prima è: non prendere le cose troppo sul serio, ma trai il miglior partito da ciò che hai, e considera la vita come un gioco ed il mondo come un campo da gioco. La seconda è: fa’ in modo che sia l’Amore a guidare le tue azioni e i tuoi pensieri. Dicendo “Amore” con l’A maiuscola non intendo l’innamorarsi o cose del genere, ma l’applicazione di quello spirito di gentilezza di cui si dà prova quando si dimostra gratitudine verso gli altri per buone azioni ricevute. Ciò si chiama buona volontà. E la Buona Volontà è la Volontà di Dio(1).
Puoi essere felice su questa terra
La felicità è alla portata di tutti, ricchi e poveri. Però le persone felici sono relativamente poche. Penso che ciò sia dovuto al fatto che la maggior parte delle persone non sanno riconoscere la felicità anche quando l’hanno a portata di mano. Molti considerano il proprio lavoro come un peso e perfino l’andare e tornare ogni giorno dal lavoro come una schiavitù. Perciò attendono con impazienza le ferie, come l’unico periodo in cui potranno trascorrere momenti felici. Troppo spesso, poi, quando le vacanze arrivano, piove, fa freddo o si è a letto con l’influenza, e il tanto desiderato svago se ne va in fumo. La verità è che non serve attendere la felicità dell’avvenire: bisogna saper godere della vita ad ogni istante. Il saggio non si accontenta di un vago paradiso di un futuro indistinto. Egli capisce che è in suo potere costruirsi il proprio paradiso qui, in questo mondo, ora; e che il paradiso che gli si prepara per l’avvenire sarà tanto migliore, quanto più completo è quello che ora sta vivendo. Così un giorno potrà entrare nel vero paradiso, preparato per lui, oasi di riposo, di pace, di ringraziamento.
Il piacere non è la felicità
Molti pensano che “piacere” e “felicità” siano la stessa cosa, ma si sbagliano. Il piacere è troppo spesso solo uno svago. Si può provare un senso di piacere assistendo ad una partita
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di calcio, o ad uno spettacolo teatrale, o leggendo un buon libro, o criticando i vicini, o facendosi una buona mangiata o una buona sbronza. Ma questi piaceri durano un breve istante (e talvolta hanno strascichi tutt’altro che piacevoli, come un tremendo mal di capo il mattino dopo!). La felicità è un’altra cosa: accompagna e riempie tutta la vita. Si scopre cioè che il Paradiso non è solo qualche cosa di vago lassù tra le nuvole, ma è qui, in questo mondo, proprio nel nostro cuore. Sir Ernest Cassel, che molti indicherebbero come uno che “ha avuto successo nella vita” poco prima di morire ammise che gli era mancato qualcosa di più importante: la felicità. “La maggior parte degli uomini” disse, “crede troppo nella teoria che la ricchezza porti alla felicità. Essendo ricco posso dire che non è così. Le cose che maggiormente val la pena di avere sono quelle che non si possono acquistare col denaro”. Questo concetto può essere di conforto e di incoraggiamento per chi è povero. Il lavoro attivo è fonte di felicità
Ma anche la felicità di un focolare domestico non soddisfa appieno, perché non si estende abbastanza oltre noi stessi e pertanto rischia di trasformarsi in egoismo: e l’egoismo è la radice della tristezza. La vera felicità è come il radio. È una forma di amore che diviene tanto più piena quanto più viene rivolta verso gli altri. Per questo la felicità è alla portata di tutti, anche del più povero. Mi sembra che la felicità sia soprattutto attiva, e solo in piccola parte passiva. Passiva, perché il godere la bellezza della natura, la magnificenza di un tramonto, la maestosità delle montagne, le meraviglie della vita degli animali, il profumo di un fuoco da campo, insieme alla gioia di un focolare felice, suscita verso il Creatore un senso di gratitudine: che però può trovare la sua espressione solo in un’attività. Lo sforzo di essere utili agli altri sopperisce largamente a questa necessità. Ciò che conta è fare del bene realmente.
14 - G UIDA DA TE LA TUA CANOA
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Una casa gioiosa, unita alla capacità di servire gli altri, è la miglior fonte di felicità. Dio ci ha dato in questo mondo tutto ciò che serve per poter godere della vita: sta a noi utilizzare queste possibilità, ovvero sprecarle. Dato che abbiamo poco tempo per vivere, è essenziale compiere azioni che abbiano valore, e compierle ora. Nel mio caso, da anni mi vado dicendo: “Fra tre anni sarò morto: quindi devo fare questo e portare a termine quello, altrimenti sarà troppo tardi”. È proprio così. Il sentimento che turba la maggior parte degli uomini al termine della loro vita è che solo allora essi vedono le cose nella loro giusta proporzione, e troppo tardi capiscono che hanno sciupato il loro tempo in cose che non valeva la pena di fare. SvS, 16-24
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Sei tu che devi vivere la tua vita... nessun altro può farlo per te. ... E nel viaggio della vita, devi spingere la canoa con la pagaia, non remare come in una barca. Guida la tua canoa, non contare sull'aiuto degli altri.
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