Le storie di Mowgli

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(dall’Introduzione)

Tratte da I libri della Giungla di Kipling, Le Storie di Mowgli sono il filo conduttore dell’Atmosfera Giungla che anima la vita del Branco. La scelta dei brani e il commento sono a cura dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, che utilizza l’Ambiente Fantastico Giungla, ricavato dalle opere di Kipling, per la sua originalità pedagogica, come elemento caratterizzante del metodo educativo per i bambini dagli 8 agli 11 anni. € 16,00

La collana tracce intende offrire ai capi scout e agli educatori indicazioni metodologiche e sussidi pratici per lasciare le tracce che servono a orientare il cammino dei loro ragazzi.

Rudyard Kipling Le storie di Mowgli

“Boschi ed acque, venti ed alberi, saggezza, forza e cortesia, il favore della giungla ti accompagna”. I valori della giungla corrono anche sulle vie dell’emozione che ogni capo, che ne è sostanzialmente il custode, riesce a suscitare, perché emozione sia adesione, ed adesione sia vicinanza, e vicinanza sia riflessione, e riflessione crescita.

Rudyard Kipling

Le storie di Mowgli Scelta dei brani e commento a cura dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani



collana tracce - metodo


Incaricato nazionale al Settore comunicazione: Niccolò Carratelli Da I libri della Giungla di Rudyard Kipling Scelta, riduzione e commento a cura dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani Traduzione di Fausto Catani Edizione curata da: Massimo Bertolucci, Fabrizio Coccetti, Mario Turci Collaboratori: Sandro Cancian, Nicola Catellani, Francesco Chiulli, Rosa Ermacora, Giuseppe Finocchietti, Livio Giraudo Hanno inoltre collaborato: Alberto Baggini, Stefano Barbieri, Andrea Bordoni, Chicco Calvo, don Pino Cangiano, Fabio Geda, Paola Lori, don Andrea Lotterio, Zeno Marsili, don Luca Meacci, Cinzia Pagnanini, Angela Pesce, Gaetano Russo, Daniela Sandrini, Pasquale Scarpitti, Daniela Serranò, Francesco Silipo Si ringraziano i partecipanti, gli animatori e i maestri del Convegno nazionale Giungla “La Giungla ha molte lingue…” dell’AGESCI – Branca L/C del 2005 Prima edizione: Nuova Fiordaliso, febbraio 1996 Ristampa: Nuova Fiordaliso, marzo 1997 Seconda edizione: Nuova Fiordaliso, settembre 2000 Ristampe: Nuova Fiordaliso, giugno 2002, ottobre 2004; Fiordaliso, febbraio 2006, novembre 2007 Terza edizione: Fiordaliso, ottobre 2008 Prima ristampa: Fiordaliso, gennaio 2010 Seconda ristampa: Fiordaliso, febbraio 2012 Terza ristampa: Fiordaliso, marzo 2014 Quarta ristampa: Fiordaliso, luglio 2016 Quinta ristampa: Fiordaliso, febbraio 2019 ISBN 978-88-8054-837-9 Progetto grafico e impaginazione: Giovanna Mathis Foto di copertina: Fotolia Illustrazioni: Sergio Trama © Fiordaliso SBC

Corso Vittorio Emanuele II, 337 00186 Roma www.fiordaliso.it


Rudyard Kipling

Le storie di Mowgli

da “Il libro della Giungla” e “Il secondo libro della Giungla” scelta dei brani e commento a cura dell’AGESCI

edizioni scout • fiordaliso



INDICE

PRESENTAZIONE

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INTRODUZIONE

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ISTRUZIONI PER L’USO

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I RACCONTI FONDAMENTALI I fratelli di Mowgli La caccia di Kaa Il Fiore rosso La tigre! La tigre! I cani rossi La corsa di primavera

15 16 34 76 96 129 169

ALTRI RACCONTI Come venne la paura L’invasione della giungla L’ankus del re

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SCHEDE APPLICATIVE Raccontare I tipi morali Le Parole Maestre I simboli e la simbologia della Giungla Digressioni Giungla La natura nella Giungla La mappa della Giungla Il tempo nella Giungla I libri della Giungla e le Storie di Mowgli I racconti e la Pista di Branco Nomi e personaggi Giungla

315 316 318 321 324 326 328 329 330 332 334 336


RINGRAZIAMENTI Grazie di cuore a tutte le straordinarie persone che hanno fatto parte della Pattuglia nazionale L/C nel percorso che dal 2003 al 2008 ha rilanciato la riflessione sugli Ambienti Fantastici: Massimo Bertolucci, Fabio Geda, Gaetano Ladisa, Zeno Marsili, Cinzia Pagnanini, Marco Quattrini, Gaetano Russo, Daniela Sandrini, Daniela Serranò, Francesco Silipo, Andrea Vecci. Grazie al gruppo di lavoro “Il Favore della Giungla”, che ha contribuito a questa nuova edizione partendo dagli Atti del Convegno nazionale Giungla 2005. Ne hanno fatto parte: Massimo Bertolucci, Sandro Cancian, Nicola Catellani, Francesco Chiulli, Rosa Ermacora, Beppe Finocchietti, Fabio Geda, Livio Giraudo, Angela Pesce. Grazie ai duemila partecipanti, ai maestri di Bottega e agli animatori delle Fucine del Convegno nazionale Giungla “La Giungla ha molte lingue…”, che ha avuto luogo ad Argenta il 3-4-5 giugno 2005. Il percorso durato un anno per arrivare al Convegno e l’impegno degli Staff che hanno lavorato sui racconti e sull’Ambiente Fantastico Giungla hanno permesso di rielaborare, in maniera creativa, struttura e note delle Storie di Mowgli. Grazie, che il favore della Giungla vi accompagni! Paola, Fabrizio e donLotterio Andrea Paola Lori, Fabrizio Coccetti e don Andrea Incaricati e Assistente Nazionale L/C 2008

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PRESENTAZIONE

Quest’anno festeggiamo i 100 anni dalla pubblicazione del Manuale deicon Lupetti da parte «Ma più d’ogni altra cosa gli piaceva d’andare Bagheera neldi Baden-Powell. caldo cuore oscuro della foresta, dormire per tutto il giorno, È una di bella occasione presentare la ristame di notte, assistere alla caccia Bagheera per per vedere come faceva». pa delle Storie di Mowgli, un libro che si trova nelloNon zainosi diimpara ogni Vecchio Lupo, magaridiunun po’ La Giungla è esperienza. leggendo le pagine sgualcito, con gli angoli piegati, foglie come segnalibri e un po’ di terra, libro, ma seguendo Bagheera mentre caccia, di notte, per vedere come tracce insolo cui i respirando Lupetti hanno giocato conMowha Akela, Bagheera, fa. La dell’ultima Giungla si caccia intuisce l’odore della in fiore, Baloo, attaccati al collo di Kaa nelle vorticose acque della Waingunga, sdraiandosi per riprendere fiato su un ramo dell’albero del Dhâkcore rendo dallecullare collinedallo di Seeonee finodella alle Tane Fredde epoco poi di nuovo su, verso facendosi scroscio Waingunga, lontana. le paludi del Nord. Un libro che magari ha traNella le prime paginenon la dedica del vecchio Akela o un La Giungla è mistero. Giungla si sa mai cosa possa capilibro nuovo, che si sfoglia pian piano, con trepidazione, immaginando quelle tare, chi si rischi di incrociare lungo la pista, quali occhi ci osservino nel faccette guardano incuriosite e lentamente la voce buio. Lache Giungla è grande, piena di luoghi si daquietano scopriresentendo ed esplorare. che racconta le storie del cucciolo d’uomo. Ogni giorno, siamo chiamati a una nuova caccia, una sfida inedita e Festeggiandoda il Centenario, i bambini e leebambine emozionante, affrontare con coraggio passione.hanno giocato, gridato a gran voce che cosa significa essere Lupetti che con gioia e lealtà fanno del proprio meglio.è avventura. Il viaggio di Mowgli da cucciolo d’uomo a La Giungla Hanno scoperto la storia delgrande Branco,corsa del territorio in cuiattraverso vivono, hanno seSignore della Giungla è una nella natura, le staguito la traccia del daino, della pantera o quella del cinghiale, hanno cantato gioni, i luoghi e lo spirito dei suoi protagonisti. Il senso dell’avventura vecchie canzoni della caccia. tradizione Giungla hanno inventate di nuove. èlela linfa vitale di ogni Non manchie ne mai. Questo stile è ciò che rende la Giungla viva, ciò che restituisce al cuore, alle mani,sono ai piedi Lupetti lo da stile del cucciolo Leorecchie, Storie dialle Mowgli un dei libro, sì, ma usare come und’uomo. taccuino Il libro è sempre lo stesso, uguale per ogni staff di Branco; ciò che ogni di viaggio. Col passare degli anni di servizio in unità, dovrebbe riemvolta lo rende unico, vivo sono i bambini e le bambine che lo ascoltano, che pirsi di sottolineature, di annotazioni, di riflessioni sull’arte del raccondiventano grandi giocando con Mowgli nella Giungla; e noi che lo racconto, di appunti sui giochi e sulle attività svolte. Un grande valore tiamo! di questo testo sono proprio le note che ciascuno può scriaggiunto È perfrutto voi questo libro, perché possiate continuare a narrare una storia vere, della propria esperienza e dei ragionamenti condivisi conche, lo ancora oggi, dopo cento anni, riesce a far giocare bambini e bambine, Staff. Lasciare in dono questo libro a chi farà servizio in Branco dopoad incontrare la loro di noi, offrirà unavita. miniera d’oro di suggerimenti e attenzioni. “Boschi ed acque, venti ed alberi, saggezza forza cortesia, il favore della Buona caccia! giungla ti accompagna” Buona caccia! Paola Lori, Fabrizio Coccetti e don Andrea Lotterio Arcanda, Akela e Baloo d’Italia

Daniela Sandrini, Francesco Silipo e don Andrea della Bianca Arcanda, Akela1 emaggio Baloo d’Italia Bracciano, 2008 Luglio 2016

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INTRODUZIONE

«Che ci faccio con la Giungla?» sembra di leggere ogni tanto nello sguardo di qualche capo. «Chiedilo a Bagheera!» viene d’istinto di rispondere. «Ma perché non ad Akela o a Baloo?» «No, di sicuro, va’ da Bagheera». Se Akela è il garante di quella memoria che nella Giungla è la conoscenza e osservanza della legge e se Baloo è la quieta saggezza del dialogo e dell’incontro, Bagheera è il signore della corsa e della prova e per questo della Giungla conosce tutti i sentieri. Di sicuro Bagheera inviterebbe a chiederti «che ci fai tu nella Giungla?». Perchè qui sta la risposta: la Giungla non la si guarda, la si percorre, la Giungla non è una storia buona da raccontare, la Giungla è una dimensione fantastica buona da giocare. Come direbbe Mowgli, più che nella testa, la Giungla è nello stomaco, nell’esperienza che si riesce a fare di essa (non con, ma di essa). Pare che Kipling non ci abbia detto tutto della Giungla, forse dando per scontata la capacità del lettore di vedere fra le righe. Non ci ha svelato, ad esempio, la mappa di quell’intrico di sentieri che attraversa come una rete tutto il territorio di Seeonee. Sono sentieri per viaggiare, che non ammettono turisti, e Bagheera sa che ogni viaggio si basa su di un motivo, un senso, un significato da dare alla propria presenza e sovente alla propria vita. Correre nella Giungla, quello che amiamo chiamare caccia, è la continua tensione alla ricerca di prede, che è tensione alla realizzazione di piccole e grandi avventure di crescita. Come un viaggio, la preda raggiunta è innanzitutto il risultato di un equilibrio fra intenzione, progetto e obiettivo. La caccia è avventura e tensione al successo anche se l’insuccesso non ne è la negazione, ma uno dei risultati prevedibili. Akela conduce la caccia perché sa aprire sul territorio i sentieri di un sano rapporto fra pensiero (il progetto) e azione (la pratica, gli strumenti, i modi). Che cos’è la Pista di ogni bambino se non l’avventura della continua ricerca di armonia fra progetto e legge, fra creatività e tensione al risultato, fra prova e preda, fra sé ed ogni altro? 8


INTRODUZIONE

Mowgli scoprirà presto che l’avventura che l’aspetta si sostanzierà in due grandi cacce, diverse ma integrate l’una con l’altra: quella del confronto con l’ingiustizia e la violenza, e quella del confronto con se stesso e la sua umanità, una ricerca di sé che lo condurrà al grande salto della Corsa di Primavera. Nella giungla del Popolo Libero l’avventura della crescita di Mowgli, uomo e lupo, è rappresentativa di una dimensione sostanziale di quel che chiamiamo Progressione Personale: la ricerca di sentieri per capire e per capirsi, per amarsi e per amare, per comprendersi e saper perdonare. Per utilizzare la Giungla con efficacia va sempre tenuto presente che è tutta la parabola di crescita di Mowgli a rappresentare un forte messaggio per il bambino, per questo il bambino deve essere padrone di questa storia nella sua interezza sostanziale, non solo di qualche singolo episodio o frammento di racconto. Mowgli capita nella Giungla da cucciolo d’uomo, nudo e condannato a morire. Viene salvato e diventa parte del Branco, impara la Legge e le Parole Maestre. Cresce. Sa porsi come garante della Legge, in aiuto di Akela, nella notte del Fiore Rosso. Da Signore della Giungla rischia la propria vita per salvare il Branco e tutta la Giungla nella battaglia contro il Dhole. Solo però dopo la Corsa di Primavera, con il superamento della crisi provocata da un conflitto interiore, potrà passare ad una nuova dimensione della propria vita. Il passaggio al villaggio degli uomini conclude il viaggio iniziatico e lancia una nuova fase: Mowgli uomo tra gli uomini. Il cucciolo d’uomo cresce, si trasforma nel corpo, sperimenta il rapporto con il mondo e l’avventura affascinante della percezione di sé e di sé con l’altro. All’interno del Branco, le relazioni dei bambini tra loro, con la comunità e con gli adulti, nello stile della Parlata Nuova, si realizzano in linguaggi e modi più vicini a quelli della poetica dell’esistenza, che non alle tecnologie del rapporto interpersonale. Nella poetica del rapporto interpersonale sta la sostanza del comprendere e del comprendersi. Infine, l’uso educativo delle Storie di Mowgli rimanda al loro valore di strumento, che richiede quindi una capacità pratica di utilizzo, per evitare che diventi un semplice attrezzo povero e mono-uso. La pratica delle Storie di Mowgli richiede la disponibilità del buon artigiano: conoscenza, esperienza e immaginazione. Conoscenza: quella che si pratica innanzitutto leggendo e rileggendo, commentando e confrontando le proprie scoperte ed emozioni, anche in Staff. 9


IINTRODUZIONE FRATELLI DI MOWGLI

annotazioni

Esperienza: chedisse nasceMamma dalla frequentazione quotidiana della «Ha mancato laquella preda», Lupa, «Che succede?». giungla, dalla costanza e dalla naturalezza dell’uso di Parole Maestre, detti, richiami ad corse episodi, danze, canti, di tutto ciòShere che costruisce 22. Babbo Lupo fuori di pochi passi ed udì Khan che l’Atmosfera brontolava eGiungla. ringhiava furiosamente, mentre si rotolava in mezzo alla Immaginazione: la giungla ha sentieri, radure, guadi, rupi, pozze boscaglia. sicure e argini pericolosi; Kipling li ha descritti, ma quelli veri (cioè quelli che veramente è possibile trasmettere) sono solo nella 23. «Lo stupido non ha saputo far di meglio che saltare dentro un nostra capacità di immaginarli e dileanimarli come li sentiamo fuoco di taglialegna, e si è bruciato zampe»,per disse Babbo Lupo cone come li vediamo. un grugnito. «Tabaqui l'accompagna». I valori della giungla corrono sulle vie Mamma dell’emozione ogni 24. «Qualcuno viene su per la anche collina», disse Lupa, che drizzancapo, ne è sostanzialmente il custode, riesce a suscitare, perchè do un che orecchio. «Sta' in guardia». emozione sia adesione, ed adesione sia vicinanza, e vicinanza sia riflessione, crescita. 25. Si udì eunriflessione lieve fruscìo nel fitto dei cespugli e Babbo Lupo si accucciò sulle zampe posteriori, pronto al balzo. Allora, se foste stati Boschi acque, ed alberi,del mondo: il lupo là a guardare, avreste vistoed la cosa piùventi meravigliosa forzaera e cortesia, spezzare a metà il suosaggezza, slancio. Egli scattato prima di vedere conil favore della giungla ti accompagna. tro chi stava saltando, e poi aveva tentato di fermarsi. Il risultato fu un balzo di quattro o cinque piedi dritti in aria; e ricadde quasi nel medeMassimo Bertolucci simo punto da cui s'era levato. Fabrizio Coccetti 26. «L'uomo!» ringhiò. «Un cucciolo d'uomo. Guarda!». Mario Turci 27. Proprio di fronte a lui, sorreggendosi ad un ramo basso, stava un piccolo bimbo bruno tutto nudo, che sapeva appena camminare... La creatura più morbida e grassottella che mai sia giunta di notte ad una caverna di lupi. Il bimbo guardò in su, dritto negli occhi di Babbo Lupo, e rise. 28. «È un cucciolo d'uomo codesto?» disse Mamma Lupa. «Non ne ho mai visti. Portalo qui».

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L’ANKUS DEL RE

del diametro di due piedi; e Kaa rimase immobile, soffiando in Id'acqua STRUZIONI PER L’USO silenzioso divertimento. Poi cominciò il gioco abituale della sera... il

annotazioni

ragazzo, dalla sua grande forza, e il pitone nella sua nuova pelle sontuosa, che si erigevano l'un contro l'altro per una partita di lotta: una prova di occhio e di forza. Naturalmente Kaa avrebbe potuto schiacciare una dozzina di Mowgli se si fosse lasciato andare; invece giocava facendo attenzione e non metteva in azione nemmeno la decima parte della sua potenza. Sin da quando Mowgli era stato in grado di sopportare un tratLe Storieun di po' Mowgli in tre parti: questo gioco, che gli tamento rude,sono Kaa divise gli aveva insegnato aveva sciolto le membra come niente altro avrebbe potuto. A volte 1. I racconti fondamentali. La avvolto parabolafin di quasi crescita Mowgli Mowgli rimaneva lambito ed al di collo tra le rappremobili sentadiunKaa, fortelottando messaggio i Lupetti, devono essere padroni del spire perper liberare una che mano ed afferrarlo alla gola. senso Kaa compiuto delle Storie di Mowgli loro interezza. Ogni muoanno Allora si afflosciava, lasciando chenella si liberasse, e Mowgli, vannorapidamente quindi raccontati tuttii ipiedi racconti contenuti in questa sezione. di vendo entrambi cercava d'intralciare il vantaggio 2. Altri racconti. I racconti in scagliava questa parte potrannoalla essere utilizquell'enorme coda, mentre inseriti questa si all'indietro ricerca di zati a scelta Staff, asulla delle esigenze educativeavanti dell’Unità. un masso o didello un tronco cui base avvolgersi. Si dondolavano e die3. Vengono presentati alcunipropizia approfondimenti tro,Schede testa aapplicative. testa, ognuno aspettando l'occasione finché il sui bel principali strumenti Giungla. gruppo, degno di unalegati statua,all’Ambiente si disfaceva Fantastico in un turbinio di spire nere e gialle e di gambe e braccia, che si dibattevano freneticamente, per poi ricomporsi ancora nuovamente. «Su! Su! Su!» lo incitava Kaa, mentre Le introduzioni compiva una seriedei di racconti finte con la testa, cui perfino la guizzante mano di Mowgli non poteva stornare. «Attento! Ti tocco lì, fratellino! Lì e poi L’introduzione di ogni racconto suddivisa lì! Ti si sono intorpidite le mani?è E di nuovonelle lì!». seguenti parti: - Presentazione. Introduce brevemente al racconto e al suo utilizzo. -10. LaIltraccia. Offre una sintesi puntimaniera... del racconto nepreciso proponecolpo una gioco finiva sempre allaper stessa con eun possibile suddivisione. diretto dalla testa che mandava il ragazzo a rotoloni. Mowgli non era -mai I tipi morali. Vengono presentati i tipi morali compaiono nel racriuscito a trovare una difesa efficace controche quella botta fulminea, rimandi per una migliore e,conto, come con diceva Kaa, al eratesto perfettamente inutile caratterizzazione. che ci si provasse. - I luoghi. Vengono descritti i luoghi principali in cui si svolge il racconto,«Buona con rimandi al testo. 11. caccia», borbottò Kaa alla fine; e Mowgli, come di consue- Mowgli. Viene descritta l’evoluzione di Mowgli nelle Storie. - La Giungla e la Pista Personale. Offre spunti per collegare la Pista 11. Mowgli è ansimante e ridente: sapeva che avrebbe perso, ma ha fatto del suo meglio e si è divertito ugualmente. Personale dei Lupetti con il racconto. Uso del grassetto Il grassetto è usato nel testo per far risaltare alcune Parole Maestre, Detti e Modi di dire della Giungla o espressioni particolarmente importanti. Le Parole Maestre sono figlie dell’esperienza, quindi dipendono dalla vita del proprio Branco. Alcune tra le frasi in grassetto potranno diventare Parole Maestre, se utilizzate in modo opportuno, 11 289


ISTRUZIONI PER L’USO

vedi a proposito la scheda “Le Parole Maestre”. Un asterisco è messo vicino alle frasi che saranno - quasi certamente Parole Maestre in ogni Branco. Uso del corsivo Il corsivo è usato nel testo per mettere in evidenza alcune frasi importanti, che è bene saper raccontare in maniera fedele al racconto. Uso delle parentesi quadre Alcune frasi del testo sono racchiuse tra parentesi quadre. Sono quelle che presentano un messaggio che potrebbe generare confusione nella definizione dei tipi morali (non pensati da Kipling, ma sviluppati dalla nostra pedagogia) o che presentano eccessi dei personaggi. In questi casi, va messa una particolare attenzione nel racconto, modificando queste parti come sembra più opportuno, visto che facciamo un uso pedagogico (e non letterale) delle Storie di Mowgli. A destra trovate lo schema di una pagina tipo e le relative istruzioni per l’uso.

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TITOLO DEL RACCONTO

La colonna esterna al testo serve per scrivere le proprie annotazioni personali durante la lettura, come in un taccuino di viaggio.

annotazioni

La zampa è un indizio di un tipo morale. È posizionata a lato del testo in corrispondenza di una frase che descrive un tipo morale. Ne sono state messe solo alcune, come invito alla ricerca e al corretto uso della morale per tipi. Un asterisco indica le frasi che sono - quasi certamente Parole Maestre in ogni Branco.

*

È lo spazio per annotare le proprie riflessioni sui contenuti e messaggi principali del racconto. Ne sono state scritte alcune come suggerimento iniziale. È lo spazio per scrivere la traduzione del contenuto valoriale/educativo del racconto in azioni pedagogiche e attenzioni concrete della vita di Branco. Si può anche tenere sinteticamente nota delle proprie attività e giochi collegati al racconto. Anche qui sono proposti alcuni suggerimenti iniziali. NEL RACCONTO

IN CACCIA

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