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Capitolo 6 La progressione personale in Branca R/S
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6.1 Passi di scoperta 6.2 Passi di competenza 6.3 Passi di responsabilità 6.4 Partenza 6.5 Punto della strada 6.6 Eventi di progressione personale a partecipazione individuale (EPPPI)
Il cammino di crescita e progressione proposto nell’esperienza scout ha come tratto distintivo una speciale attenzione rivolta a ciascun ragazzo, nella sua unicità. Ogni capo ha a mente il cammino di crescita di ciascun rover o scolta e l’opportunità, attraverso la proposta di esperienze personali e comunitarie e il confronto con valori e virtù chiari e significativi, di aiutarlo a prendere coscienza di sé, a valorizzare i propri talenti, a compiere scelte durevoli.
I TRATTI DISTINTIVI DELLA PROGRESSIONE PERSONALE. È noto che l’orizzonte comune a cui tendere in tutto il cammino scout è la Partenza (unitarietà della progressione); essa per i rover e le scolte, fin dal noviziato, diventa scelta concreta e chiara con cui confrontarsi, opportunità per fondare il proprio futuro su valori e impegni fatti propri, esempio reale che si incarna in altri compagni di strada. Non tutti sentiranno di possedere le virtù proprie dell’uomo e della donna della Partenza, ma tutti, confrontandosi con questo modello, potranno interrogarsi e fare le proprie scelte consapevoli, per rimanere fedeli a loro stessi.
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Questo percorso di progressione personale sa tener conto di tutte le dimensioni di vita del ragazzo nella sua globalità: in Branca R/S questo forte legame tra spiritualità e concretezza, tra dimensione sociale e cognitiva, deve risultare ancor più evidente (con uno sforzo non banale da parte dei capi), sostenendo il rover o la scolta a guardarsi nella propria unitarietà, mostrandosi coerente nello scautismo come nel proprio vissuto quotidiano. Egli avrà modo di apprezzare la bellezza della gradualità, di scoprirsi rinnovato passo dopo passo, come la strada insegna, e l’importanza di vivere esperienze con sempre maggiore intensità, profondità e consapevolezza. Noi capi abbiamo il compito di sostenerli in questa progressione, non demandando o rimandando temi, riflessioni, passi che meritano già approfondimento, impegni o scelte. La precarietà di ogni passaggio o cambiamento saranno inoltre stimolo a ripartire sempre, con rinnovato impegno, preparando il ragazzo a un cammino di vita che chiederà sempre e ancora di trovare risorse e fantasia per riprendere il passo (continuità-discontinuità).
I PASSI. In Branca R/S viene riconosciuta ai rover e alle scolte la capacità di individuare, in modo sempre più autonomo e consapevole, gli obiettivi personali da raggiungere, secondo il principio dell’autoeducazione, ritenendo quindi superflua la visualizzazione del percorso attraverso l’utilizzo di distintivi specifici. È però importante valorizzare i momenti di passaggio per accrescere nei ragazzi e nella comunità la consapevolezza delle diverse fasi di crescita che stanno vivendo e a cui sono chiamati: dalla scoperta alla Partenza, passando per passi di competenza e responsabilità.
Dopo un tempo di scoperta della proposta di Branca e una ri-scoperta di se stesso, tempo vissuto in particolare in noviziato, il rover o la scolta deciderà se prender parte alla vita del clan/fuoco convalidando il proprio impegno attraverso la firma della carta di clan. Nei passi di competenza, si metterà quindi in gioco nella comunità utilizzando conoscenze e abilità per “vivere la quotidianità, affrontare le sfide della vita e servire il prossimo” (Regolamento metodologico R/S, art. 33). Egli diventerà sempre più consapevole dell’invito che gli viene rivolto a camminare nel mondo,
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con autenticità e libertà, con scelte e valori solidi. Nel momento in cui inizierà a confrontarsi esplicitamente con le tre scelte proprie della Partenza (fede, impegno politico e servizio) intraprenderà nuovi passi, ora di responsabilità, che lo porteranno a comprendere come desidera rispondere alla chiamata a servizio della comunità.
Il percorso dovrà sempre avvenire con tempi e modalità adatti a ciascuno: la firma della carta di clan, il passaggio dalla competenza alla responsabilità, la Partenza, non devono essere vissuti con tempistiche “prestabilite” ma basarsi sul cammino effettivo del singolo. Saranno dunque da privilegiare cerimonie individuali rispetto a momenti celebrativi condivisi, che rischiano di non valorizzare l’unicità della scelta e dei passi compiuti.
QUALI STRUMENTI. L’occasione privilegiata di lettura e rilancio del proprio cammino di progressione personale è, per un rover o una scolta, il punto della strada. Utilizzato fin dal noviziato, è in Branca R/S lo strumento che consente di proiettarsi in avanti, a partire da sollecitazioni, consapevolezza, sogni, per verificare e progettare il proprio cammino, in coerenza con i passi che si stanno percorrendo. Il ragazzo potrà individuare e assegnarsi obiettivi e impegni a cui dare corpo per trasformarli in scelte e azioni. La capacità di progettarsi, messa in atto nel punto della strada, è già di per sé patrimonio estremamente arricchente, abito mentale che aiuterà il rover e la scolta a percorrere la propria strada in autonomia anche dopo la Partenza.
In fase di programmazione il rover e la scolta saranno chiamati a formulare obiettivi concreti in merito alle quattro dimensioni relazionali fondamentali (relazione con se stessi, con Dio, con l’altro e con il mondo), avendo come punto di riferimento costante la Promessa e la Legge scout nonché, per coloro che hanno espresso la propria adesione e il proprio impegno mediante la firma, la carta di clan della comunità.
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R/S art.31
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Come detto, il legame tra scautismo ed esperienze di vita quotidiana deve essere richiamato progressivamente sempre con maggiore forza e il clan/fuoco divenire il luogo in cui discernere e fare sintesi di tutto il vissuto. Gli obiettivi stessi del rover o della scolta devono essere sempre più orientati al bene comune attraverso uno stile di vita e impegno adulto e maturo. Anche per questo devono essere suggerite loro occasioni di stimolo anche al di fuori della comunità, sia in Associazione (eventi di Zona, regionali, EPPPI, incontri internazionali...), sia al di fuori di essa (realtà parrocchiali, altre associazioni o movimenti…). In particolar modo gli Eventi di progressione personale a partecipazione individuale sono strumento consolidato, ricco e variegato, che offre opportunità significative differenti a seconda dei passi ai quali appartiene il rover o la scolta, facendo leva su passioni, curiosità, inclinazioni per veicolare messaggi ed esperienze stimolanti ed educative.
La condivisione del cammino di progressione personale è bene avvenga con tutta la comunità evitando che il rover o la scolta viva un rapporto privilegiato – se non addirittura esclusivo – di confronto con lo staff. La comunità ha infatti un importante ruolo nella crescita di ciascuno, in modo diretto e indiretto: nelle esperienze vissute insieme, nella condivisione del punto della strada e nella correzione fraterna; il confronto garantisce pluralità di letture, di sollecitazioni, di rinforzi positivi che solo il gruppo di pari può garantire.
Anche in questo caso il capo non può esimersi dal suo fondamentale ruolo educativo nell’affiancare i giovani nel loro percorso individuale e nel loro confronto comunitario, facendosi presenza rispettosa ma carismatica, e camminando loro accanto come fratello maggiore, aiuto e testimone.
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R/S art.40
5.4 “Autogestione e cogestione”