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6.5 Punto della strada

[ 152 ] Parte 2 – Stile e strumenti

6.5PUNTO DELLA STRADA R/S art. 36

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Èlo strumento principale della progressione personale del rover e della scolta, momento privilegiato ed esplicito di rilettura delle esperienze e delle competenze individuali, di verifica del proprio cammino rispetto a valori di riferimento e impegni assunti, di coscienza, fantasia e desiderio per la nuova pianificazione di passi futuri.

COS’È E A COSA SERVE

È un tempo di verifica e di rilancio del cammino personale alla luce del vissuto. È fatto di obiettivi concreti elaborati con uno sguardo coscientemente rivolto all’orizzonte della Partenza, obiettivi che riguardano il ragazzo nella sua globalità, toccandone la vita all’interno della comunità e al di fuori di essa. È vissuto con la comunità e prende forma grazie agli strumenti che essa utilizza: è quindi realizzato cogliendo e sfruttando le occasioni significative della vita insieme (strada, servizio, deserto, route, etc.) o del percorso che il rover o la scolta sta vivendo, in funzione delle sue scelte di vita più significative. Si articola in 4 fasi: fase della coscienza, ovvero di messa a fuoco di sé, delle proprie relazioni e del cammino percorso; fase del confronto, spazio per raffrontare i propri passi con la Promessa, la Legge, la Parola di Dio e la carta di clan;

Capitolo 6 – La progressione personale in Branca R/S [ 153 ]

fase del progetto, per trasformare le osservazioni così raccolte in nuovi obiettivi e percorsi; fase del programma, utile a stabilire e presentare alla comunità gli impegni concreti e verificabili per il raggiungimento degli obiettivi di progressione.

IO ROVER, IO SCOLTA

Due-tre volte all’anno cerco di ritagliare con la mia comunità

R/S uno spazio per guardarmi allo specchio in modo autentico e sincero, per riflettere, raccontarmi agli altri e ascoltare.

Per farlo faccio riferimento alla Promessa e alla Legge; penso ai tipi di relazione su cui impegnarmi (me stesso, gli altri,

Dio, il mondo); tengo sotto mano la carta di clan…

Il punto della strada è per me un’occasione per: • essere concreto: posso pianificare i miei obiettivi e gli impegni graduali utili a raggiungerli (che devono essere concreti e verificabili), darmi dei tempi e scegliere quali strumenti e occasioni sfruttare; • rileggere le esperienze fatte e verificare il cammino percorso rispetto ai miei obiettivi, cogliere conquiste e insuccessi; • condividere con la comunità il mio percorso, raccontare le cose importanti di me e ricevere dagli altri rover e scolte e dai miei capi stimoli, suggerimenti, incoraggiamento; • vivere delle relazioni più autentiche e profonde con i capi e la comunità; • essere supportato e comprendere che nel mio camminare, cadere e rialzarmi c’è chi mi accompagna; • riallineare al mio vissuto quotidiano le esperienze svolte con il noviziato o il clan/fuoco e comprendere come esse siano tra loro strettamente connesse.

R/S art.37

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Per anni ci siamo ritrovati a fare il punto della strada con la stessa modalità. Ultimamente, con l’aiuto dei capi, abbiamo iniziato a variare stili e momenti. Spesso sfruttiamo delle occasioni forti della vita della comunità (un esempio su tutti: i momenti di verifica) per richiamare i nostri obiettivi personali e rileggere le esperienze in funzione del nostro percorso.

Anche se può sembrare un po’ “scolastico” mi sono accorto che tener traccia per iscritto di quanto mi prefiggo mi aiuta a verificarmi meglio, in modo più costante, autonomo ed efficace.

Già in noviziato ho visto utilizzare dagli R/S del clan/fuoco questo strumento che mi è stato proposto dai maestri dei novizi come occasione per acquisire maggiore consapevolezza di me stesso e del mio ruolo nel gruppo. Mi è stato spiegato come si articola e ho potuto sperimentare concretamente come e quando utilizzarlo, supportato dai miei capi e dagli altri novizi. L’ho quindi già sfruttato a partire dai passi di scoperta.

Nel tempo ho imparato a sfruttarlo con sempre maggiore consapevolezza; il confronto con i rover e le scolte più grandi, con i loro passi e obiettivi mi permette di guardare con coscienza sempre più profonda al percorso che può aprirsi davanti a me; il loro racconto e la loro testimonianza mi mostrano concretamente il senso dell’essere “uomini e donne della Partenza”. Per questo motivo condivido il punto della strada sia con i miei capi sia con tutta la comunità.

R/S art.40

IO CAPO

Attraverso il punto della strada educo i ragazzi a scegliere, incoraggiandoli non tanto ad accumulare occasioni, quanto a prediligere opportunità di valore e significato.

Capitolo 6 – La progressione personale in Branca R/S [ 155 ]

Ho la possibilità di trasmettere loro l’abitudine a contemplare e rielaborare quanto vissuto, per coglierne bellezza e limiti. Ho inoltre l’opportunità di condividere riflessioni e offrire stimoli che hanno ricadute fattive nelle relazioni, nelle esperienze e nelle scelte quotidiane del ragazzo.

Questo strumento è per me utile per educare gli R/S alla progettualità: essi imparano che pianificare il proprio cammino consente di lavorare su se stessi in modo più efficace.

Acquisiscono quindi uno “stile” di cammino da riportare nel futuro percorso di adulti, che sanno e desiderano vivere con un progetto.

L’utilizzo di uno strumento chiaro e strutturato, che gli R/S adoperano con continuità, consente loro di diventare via via più autonomi nella gestione della propria progressione personale: la mia presenza di capo si fa sempre meno ingombrante ma non per questo più distratta o meno incisiva laddove è importante sostenere, incoraggiare, correggere.

Si stimola ciascun rover e scolta a confrontarsi in modo libero e sincero con valori, ideali e stili di vita espliciti e precisi, incarnati nelle scelte della Partenza che io stesso, con gli altri capi, testimonio. Il riferimento chiaro a questo orizzonte incoraggia quindi un cammino di consapevolezza e verità per la definizione della propria identità.

Esso risponde al bisogno di ascolto e di relazione profonda con i capi e all’interno della comunità che ciascun giovane esprime: il mettersi a nudo, il riconoscere i limiti ma anche gli elementi di solidità che a tutti appartengono, rafforzano il senso di comunità in cui ciascuno può essere integralmente accolto.

2.1

[ 156 ] Parte 2 – Stile e strumenti

ALCUNE ATTENZIONI

• Pur nel valorizzare l’autonomia dei ragazzi il capo deve aver chiari i contenuti e gli elementi caratterizzanti il punto della strada e la progressione personale, per poterli richiamare continuamente alla comunità e garantire un cammino di crescita significativo: è importante tenere a mente le fasi di coscienza, confronto, progetto, programma, le quattro dimensioni relazionali di riferimento (relazione con se stessi, con

Dio, con l’altro, con il mondo) e i quattro ambiti di crescita dell’individuo suggeriti da B.-P. (salute e forza fisica, formazione del carattere, abilità manuale, servizio del prossimo).

• È importante aiutare il ragazzo a individuare obiettivi che siano impegnativi e sfidanti ma al contempo sensati e proporzionati. Il capo non deve sostituirsi al ragazzo nell’individuare il suo progetto e i suoi obiettivi ma deve stimolarlo a scegliere in autonomia mantenendo il giusto equilibrio tra sogno, ambizione e concretezza.

• Lo sguardo che i rover e le scolte rivolgono a se stessi è spesso eccessivamente critico o, al contrario, poco sincero: è importante che noi capi, per primi, riconosciamo e mettiamo in luce ciò che non va, con sensibilità e attenzione, esaltando al contempo il bello che sappiamo cogliere in ciascuno, invitando i ragazzi a fare altrettanto con loro stessi e con gli altri.

• Affinché il punto della strada sia momento significativo è necessario dedicare ad esso un tempo congruo e scegliere il contesto più adatto alla sua realizzazione: un luogo evocativo, un clima comunitario armonioso e sincero, la spiritualità sperimentata sulla strada, in route o in un deserto, sono elementi importanti affinché ciascun R/S possa guardare a sé e al proprio cammino con profondità, rilanciandosi nella progressione personale con la giusta dose di emozione ed energia.

Cap. 6

art.12

Capitolo 6 – La progressione personale in Branca R/S [ 157 ]

• La comunità R/S deve essere il luogo privilegiato di condivisione. Questo non esclude uno spazio di dialogo e confronto tra il ragazzo e lo staff (contesto privilegiato soprattutto per affrontare i temi più delicati e personali), ma è importante che esso non diventi contesto esclusivo.

• Il tempo dedicato al punto della strada non va vissuto come ritualità sterile ma valorizzato come spazio autentico di condivisione di pensieri e di ascolto e accoglimento delle storie degli altri, di cui, nel confronto fraterno, impariamo a farci carico.

5.3

TRACCE DI VITA CRISTIANA

Anche Gesù ha vissuto il punto della strada insieme ai suoi discepoli, quando chiese loro: «Chi sono io per voi?». È un momento di verità, dove verifichi il cammino che hai percorso e quello che ancora ti resta da vivere. Verifichi la tua vita con la Parola di Dio, quanto questa Parola sia significativa nella tua esistenza. È l’occasione per comprendere quanto sei parte della comunità R/S e della Chiesa. Mentre fai il punto della strada sperimenti quell’incontro a tu per tu con Gesù, incrociando i tuoi occhi con il Suo sguardo denso di amore: «fissatolo lo amò».

Mt 16,13-20

4.1

Mc 10,17-22

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