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7.11 Impresa R/S
[ 224 ] Parte 2 – Stile e strumenti
7.11IMPRESA R/S R/S art. 24
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L’impresa R/S è un’attività pratica volta a realizzare un obiettivo da raggiungere insieme. È uno strumento privilegiato del noviziato.
COS'È E A COSA SERVE
È un’attività concreta per la cui realizzazione gli R/S collaborano insieme. È strumento tipico del noviziato in quanto pone le sue radici nell’impresa E/G, ma rispetto a questa ha un respiro più ampio perché può integrarsi a una più complessiva progettualità della comunità R/S (per esempio, può essere un’azione contemplata nel percorso di un capitolo). Ha una durata breve, viene vissuta intensamente e rappresenta un momento di scoperta, ma anche di acquisizione di competenze e abilità manuali. Si articola in 4 fasi: 1. Ideazione: è importante che l’impresa abbia un significato preciso legato alla comunità che la sceglie, rispetto, ad esempio, alle caratteristiche dei ragazzi, al loro ambiente di vita, alla carta di clan. 2. Progettazione-programmazione: il lancio viene realizzato in spirito di gioco ed è quindi associato a un clima di festa.
La progettazione dell’impresa deve tenere conto di tutti gli aspetti pratici legati alla sua realizzazione.
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Capitolo 7 – Vita di Branca [ 225 ]
3. Svolgimento: l’impresa, nella scansione delle azioni progettate, viene portata a compimento. 4. Verifica: è il momento in cui i ragazzi prendono coscienza di quanto hanno vissuto e scoperto, rendendolo base di rilancio per il futuro, in un clima di festoso e maturo confronto.
IO ROVER, IO SCOLTA
L’impresa mi fa vivere il gusto del “fare”, del realizzare insieme qualcosa di concreto. Avere un obiettivo comune ci spinge a collaborare intensamente e a cercare delle sfide sempre più stimolanti.
Nello svolgimento dell’impresa posso mettere al servizio le mie competenze, in particolare quelle maturate negli anni di reparto, e accrescerne di nuove. È un’ottima occasione per rendermi utile e per ritagliarmi un ruolo significativo all’interno della comunità di noviziato.
Siamo un gruppo un po’ nostalgico dei mitici tempi del reparto… Ci sono tante novità in questo nuovo cammino in
Branca R/S, a volte non tutte semplici da digerire. Quando i maestri dei novizi ci hanno proposto di realizzare un’impresa ci è piaciuta l’idea di rivivere un’esperienza nota e che sapevamo come portare a compimento. Con i capi abbiamo però capito che dovevamo ideare un’impresa che fosse anche utile, che ci portasse a incontrare altre persone, che ci aiutasse ad aprirci all’esterno.
Inutile dire che la scelta dell’impresa da realizzare è stata un bel terreno di discussione, poiché ognuno ha messo sul piatto i propri interessi, idee e curiosità. Il dibattito che ne è nato è stato, però, per noi stimolo al confronto e alla costruzione di un pensiero condiviso.
[ 226 ] Parte 2 – Stile e strumenti
IO CAPO
Lo strumento dell’impresa risponde a un bisogno di concretezza e avventura che i ragazzi manifestano. Possono, in tale contesto, valorizzare le proprie competenze imparando a leggerle in un’ottica nuova, legata all’idea del mettersi a servizio per contribuire a un progetto comune.
L’impresa, come già in Branca E/G, è un’esigente palestra di progettualità. S’impara l’arte del fare e del fare bene.
Le diverse fasi dell’impresa possono offrire svariati stimoli di crescita per i ragazzi: 1. nella fase dell’IDEAZIONE imparano a confrontarsi, rispettare le opinioni degli altri, condividere i propri interessi e pensieri; 2. nella fase della PROGETTAZIONE-PROGRAMMAZIONE sperimentano la gioia dello stare insieme e il desiderio di superare le difficoltà che si possono incontrare nel lavorare in gruppo; maturano, inoltre, una capacità progettuale utile alla vita di comunità ma ancor più al loro cammino personale, presente e futuro; imparano a programmarsi traducendo gli obiettivi in azioni concrete e tempi di realizzazione; 3. nella fase dello SVOLGIMENTO vivono la fatica della “strada”, dell’impegno costante per la realizzazione degli obiettivi condivisi; 4. nella fase della VERIFICA provano a rileggere criticamente il proprio percorso e quello della comunità, imparano a confrontarsi in un clima di correzione fraterna, sperimentano la mediazione e l’ascolto come strumenti di relazione efficace; godono di un tempo per contemplare e apprezzare quanto realizzato.
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Capitolo 7 – Vita di Branca [ 227 ]
ALCUNE ATTENZIONI
• È importante che l’impresa valorizzi il percorso compiuto dai ragazzi in reparto, anche attraverso un’adeguata e condivisa presa di coscienza delle loro competenze.
• Il capo deve cercare di mantenere vivo l’entusiasmo dei ragazzi, offrendo stimoli continui ed evitando che la comunità lavori su un progetto per troppo tempo.
• La verifica è una tappa che non deve mai mancare, sia che l’impresa sia stata realizzata con successo, sia che non abbia avuto compimento: è parte essa stessa del processo di lavoro e serve a rielaborare l’esperienza per definire i successivi passi di crescita.
• Anche l’impresa può terminare con un tempo di celebrazione e racconto quale, ad esempio, una veglia R/S.
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TRACCE DI VITA CRISTIANA
«Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? (…) Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?».
Che l’impresa sia la costruzione di una torre oppure la guerra contro un altro re, la prima cosa da fare è mettersi seduti attorno a un tavolo per tirare fuori le idee migliori (ideazione), fare dei calcoli per capire quali sono le risorse e le competenze a disposizione e rendersi conto che anche le cose più belle devono reggere la sfida tempo, ossia che le cose fatte per bene bisogna portarle a termine (progettazione). Anche la vita cristiana è una bella impresa: mettere i nostri passi dietro a Gesù, che sta sempre un po’ più in là, a volte si rivela una vera sfida. Non è facile stargli dietro, soprattutto quando percorre strade strette e in salita, le strade del coraggio: quelle dell’amore che si fa particolarmente esigente nelle tante forme del servizio.
L’impresa della vita cristiana ha il suo segreto nel “gioco di squadra”. Bisogna attrezzarsi non soltanto di coraggio ed entusiasmo (parola di Dio e preghiera), ma anche di competenza (sacramenti e formazione cristiana) e di gioco di squadra (la Chiesa): perché «sai da soli non si può fare nulla; sai aspetto solo te. Noi, voi, tutti, vicini e lontani insieme si fa… un arcobaleno di anime»4 .
Lc 14,28-31
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Canto: “Strade e pensieri per domani”, M. Civico, 1997