Reflessologia oggi 06 2009

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Sped. abb. post. - PubblicitĂ 70% - Filiale di Milano - Anno 23 - N. 2 - Giugno 2009

Trimestrale di Cultura, Scienza e Tecnica del Benessere

www.firp.it


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Giugno 2009

SOMMARIO

REFLESSOLOGIAOGGI Direttore Responsabile Manuela Maria Mancini Comitato di Redazione Raffaello Cuter Stefano Suardi Consulente editoriale Carlo Gaeta Progetto grafico Promotion Merate s.r.l. Merate (LC) Stampa MEDUSA - Caravaggio (Bg) - Via L. Da Vinci Tel. 0363/53919 Direzione, Redazione e Pubblicità Via A. Manzoni, 29 24053 Brignano Gera d’Adda (BG) C/C post. 36643203 Segreteria c/o Studio Media P.zza Locatelli, 10 24043 Caravaggio (Bg) Tel. 0363/350135 (9-12; 14,30-17,30) Fax 0363/350654 E-mail: info@firp.it CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Raffaello Cuter Vicepresidente vicario Emilio Leorin Vicepresidente Guido Zandi Segretario Stefano Suardi Consiglieri: Erminio Frezzini, Carlo Ongaro, Biago Franco, Carlo Annoni, Martino Papetti Collegio dei Revisori dei Conti: Sonia Arnaboldi, Claudio Gatti, Renzo Zanier Collegio dei Probiviri Gloria Fabbroni, Aldo Oneto, Michele Rasizzi Scalora

Trimestrale di Cultura, Scienza e Tecnica del Benessere Organo ufficiale della FIRP Autorizzazione del Tribunale di Bergamo del 25/2/05

EDITORIALE

I ricercatori di stelle

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VITA FIRP

Reflessologia, networking e ricerca

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Convocazione assemblea ordinaria FIRP

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L’intervento del Coordinatore: Il viaggio continua... insieme a voi!

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SPECIALE CONVEGNO

Reportage: 25 anni con l’entusiasmo di sempre L’intervento del Presidente: 25 e poi... continueremo a volare un dialogo possibile

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Le relazioni

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SCUOLA FIRP

I diplomati 2008

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CARTOLINE

Album fotografico da Pesaro

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Tutti i diritti sono riservati. Testi e immagini inviati al giornale non verranno restituiti. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente l’opinione dei singoli autori. Abbonamento annuale € 26,00, arretrati € 8,00. Versamento su vaglia postale o C.C.P. n. 36643203 intestato a FIRP, Via Manzoni, 29 -24053 Brignano Gera D’Adda (BG).

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La grande serata di gala Asia, la p iĂš piccola

Devon Scott (al centro) ospite del Convegno

Taglio della torta del 25° Convegno


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ivo t t e r i D Il a Firp e l .O. one R ti i z a d e R tut a o n a r augu E BUONZE! N VAC A

In autunno ritorna la Scuola Triennale di Reflessologia

OCCASIONE PER UNA NUOVA PROFESSIONE Per nu N m el de ero pro lla il ss Sc pro imo uo gr la am FIR m P a

informazioni e iscrizioni contattare la segreteria: Tel. 0363.350135 www.firp.it


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EDITORIALE

di Manuela Mancini

I ricercatori di stelle

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utto avviene quaggiù come lassù… nel firmamento che avvolge l’Universo vediamo molte figure formate dalle stelle e dai pianeti, che rivelano profondi misteri. Nello stesso modo sulla nostra pelle, che racchiude l’essere umano, esistono forme e tratti che sono le stelle dei nostri corpi – è scritto nel meraviglioso libro “Podomanzia” presentato dall’autrice, Devon Scott nella serata di esordio del 25° Convegno Nazionale di Pesaro. Così noi reflessologi osserviamo le linee incise sulla mappa del piede, la loro forma, il colore, l’odore come dei ricercatori di stelle, di segnali che ci portino a scoprire la verità di quella persona, i messaggi della sua Anima tracciati indelebilmente sul suo piede e sulla sua pelle… Così abbiamo imparato a decodificare i loro simboli e a trasformare i blocchi, i disagi in consapevolezza, guarigione e amore. Sappiamo infatti che ogni dolore è un richiamo d’Amore… un richiamo che siamo pronti ad abbracciare… “Nulla può la testa senza il piede” dice un vecchio proverbio e senza questo punto di contatto con la terra, come alberi senza radici, ci mancherebbe la forza di alzarci verso il Cielo. Il libro della Scott ricorda che nelle antiche tradizioni il piede era simbolo dell’anima, proprio perché sosteneva il corpo: chi zoppicava rivelava, con il suo difetto, anche una deformazione interiore. Nella Qabbalàh, la dottrina mistica del popolo ebraico, si dice che perché l’Anima salga fino a Dio ci si può servire delle trentadue vie di saggezza segreta, le Sephirot e all’ultima Sephirah, Malkuth, sfera della terra, del corpo, della materia e radice dell’Albero della Vita, corrispondono i piedi, radice del corpo umano. Malkuth è la terra su cui poggiano i nostri piedi e senza di lei i Cieli non potrebbero toccare la terra, perché l’intera evoluzione naturale è presente nel corpo di un uomo. Nello stesso tempo i nostri piedi trasmettono al terreno i poteri e le influenze che emanano da noi: in questo modo, per tutta la vita lasciamo la nostra impronta. Un’impronta, quella dei Piedi della Firp, che in occasione di questo 25° Convegno: “Il viaggio continua, un altro passo verso il futuro” si è aperta in un confronto con altre tecniche, altri cieli e altre stelle, in un nuovo orizzonte sconfinato di Pianeti e di paradigmi di benessere, tutti volti alla ricerca della verità, seppur ognuno con i suoi strumenti. Se è vero che

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EDITORIALE

ogni malattia ci svela la verità della nostra Anima, è anche vero che la Verità è come un grande specchio rotto: ognuno ne ha in tasca un pezzetto… e quando si tratta di stelle le verità possono essere davvero tante… infinite e meravigliosamente sconfinate… Quello di Pesaro è stato un evento davvero sentito, caratterizzato da molta armonia, una magica sinergia che ha attraversato anche tutti gli interventi dei relatori, che non si conoscevano neanche, in una cornice indimenticabile, un lussuoso hotel proprio di fronte al mare… lì c’eravamo tutti, giovani e meno giovani e in quello scenario, tra il cielo e il mare, la tradizione della Reflessologia e la storia “del Maestro” ha incontrato il nuovo, l’era contemporanea della medicina energetica, per nuove nozze, un vero e proprio “matrimonio del benessere”, all’insegna di un reale scambio anche tra la reflessologia e altre discipline... Perché il vero viaggio di scoperta – come scriveva Marcel Proust - non è vedere nuove terre, ma avere nuovi occhi… allora: buon viaggio di trasformazione tra le stelle!...

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VITA FIRP

di Arianna Mossali

Reflessologia, networking e ricerca

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rasferta in Belgio quest’anno, a Leuven, sede di una delle più antiche università europee risalente al 1425, per l’incontro annuale tra tutte le associazioni europee di reflessologia associate al RiEN (Reflexology in Europe Network). Due giornate intense per le 21 associazioni presenti che hanno discusso degli sviluppi delle leggi comunitarie e nazionali in materia di riconoscimento della professione e di disciplina delle terapie complementari, di ricerca e del futuro dell’associazione che vuole diventare punto di riferimento per il settore, coordinando il lavoro delle associazioni nazionali con gli organismi europei. La presidente in carica, Geraldine Giles, ha dato il benvenuto ai presenti e ha chiesto di procedere alla votazione del Tesoriere, Hans van der Werff, giunto quest’anno al termine del suo incarico e della Segretaria, in quanto l’irlandese Gail non è in grado di assicurare la sua presenza. All’unanimità sono stati eletti Heinrich Weitz, Germania, come Tesoriere e l’irlandese Una Cashin alla Segreteria. Hans continuerà a fare da referente RiEN con l’EFCAM (Federazione Europea per la

Medicina Complementare e Alternativa) e nei rapporti con il parlamento europeo. Attualmente le associazioni rappresentate dal RiEN sono 36, le scuole associate 9, oltre a 5 friend members. La crisi economica si è fatta sentire anche tra le associazioni e diverse non hanno fatto fronte alla quota associativa, tuttavia considerato che per il RiEN è stato un anno relativamente tranquillo, senza grandi attività e quindi esborsi, la presidente ha proposto, come forma di sostegno, la riduzione della quota associativa, fissando a Euro 100,00 la quota 2009 per ogni associazione e solo per quest’anno. È stato deciso invece che tale quota promozionale sarà applicata per il primo anno a tutte le nuove associazioni che vorranno entrare a far parte del RiEN, mentre successivamente si riprenderà il solito meccanismo di calcolo legato al numero di soci iscritti. Durante le varie relazioni da parte delle associazioni è apparso chiaro come la ricerca e il networking siano elementi essenziali e di uso comune in particolare tra le associazioni nordeuropee (Scandinavia, Olanda, Belgio e Inghilterra), altri paesi si stanno

Queste le priorità dell'Associazione Europea ribadite nell'AGM RiEN 2009

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VITA FIRP

I delegati delle Associazioni europee all’AGM svoltasi a Leuven in Belgio

rapidamente adeguando a questo nuovo modo di lavoro per restare in contatto per lo scambio di idee ed esperienze, dati di ricerca e tutta una serie di informazioni vitali per lo sviluppo della reflessologia. Ci sono tante risorse professionali e tanti individui che fanno ricerca, anche se manca ancora quella unità e condivisione che sarebbero necessarie per progredire più velocemente. L’associazione spagnola, da poco entrata a far parte del RiEN, si sta dimostrando tra le più attive dal punto di vista della ricerca e quest’anno sono parecchi i corsi in programma: cranio-sacrale, sistema immunitario e nervoso, reflessologia verticale e di precisione; anche la Grecia sta facendo grandi passi avanti, numerosi gli ospiti di livello europeo che svolgono corsi e relazioni durante l’anno ad Atene su invito della Hellenic Association of Reflexologists.

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Interessante il referendum svizzero per il riconoscimento delle terapie complementari. Il governo è a favore e questo è un ottimo segnale. Ancora un’altra novità positiva, arriva sempre dai paesi del nord, Danimarca per la precisione, dove la più grossa compagnia di assicurazione sanitaria privata ‘Danmark’ concede il riconoscimento di un rimborso fino al 30% sui trattamenti reflessologici. Anche la Firp ha svolto la sua relazione, sintetica ed efficace come sempre, portando dati e aggiornamenti sulla situazione italiana, sul nostro recente convegno del venticinquennale e presentando due delle ultime ricerche effettuate: la medicina germanica di Luigino Codutti e la sperimentazione presso l’ospedale di Gorizia di Gloria Fabbroni che le è valsa il Premio Nazionale Tiziano Terzani per l’Umanizzazione della Medicina 2006. Come ogni anno, le copie della nostra rivista “Reflessologia Oggi”, degli atti e delle ricerche che portiamo, sono molto ambite e oggetto di grande interesse. E’ seguita la partecipazione dell’irlandese Seamus Connelly presidente dell’EFCAM, ente no-profit che con PROCOMED ed EPHA collabora con la Commissione Europea per il riconoscimento professionale dopo che nel 1997 questa ha recepito il rapporto Lannoye. Purtroppo da quel rapporto non è scaturita alcuna decisione significativa, quindi l’obiettivo dell’EFCAM attualmente si è modificato ponendo l’accento sull’integrazione del-


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I delegati FIRP all’AGM 2009: da sinistra, Guido Zandi e Stefano Suardi

la CAM (Complementary Alternative Medicine) in un contesto medicoscientifico che punta molto sulla prevenzione e molto più in linea con la politica UE. Occorre identificare delle linee guida condivise in materia di formazione, in modo che i vari Paesi non si muovano autonomamente creando disunità: la regolamentazione dovrà avere un comune riferimento europeo, dovrà essere la norma UE ad essere applicata ad ogni singolo Paese e non il contrario. Entro il 2012 tutte le certificazioni professionali dovranno essere portate a livello EQF 3, l’EUROPASS è il servizio diretto per accedere alle informazioni su questa nuova regolamentazione (www.ec.europa.eu). Il prossimo appuntamento per tutte le associazioni di reflessologia sarà la

5a Conferenza Internazionale sulla Ricerca delle Terapie Complementari che si terrà dal 19 al 21 maggio 2010 a Troms in Norvegia. Per quanto riguarda l'AGM 2010, non è ancora stato deciso se coinciderà con l’appuntamento scandinavo. L’impegno del RiEN in questo frattempo sarà quello di favorire un vero scambio di informazioni e ricerche tra le varie associazioni europee, rivedere l’atto costitutivo in alcuni capitoli significativi e formare i nuovi gruppi di ricerca e scuola. Un compito impegnativo che la nostra associazione sostiene e contribuisce, fornendo il supporto necessario, per esempio fornendo la traduzione in italiano del loro sito, e mettendo in evidenza quanto viene fatto in Italia e all’interno della FIRP.

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VITA FIRP

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI F.I.R.P. Tutti i soci sono invitati all’assemblea straordinaria che si terrà in prima convocazione Venerdì 26 giugno 2009 alle ore 8.00, presso l’Hotel Verri - zona Santuario di Caravaggio, via Beata Vergine-Misano Gera D’Adda (BG). Qualora in prima convocazione l’assemblea non fosse regolarmente costituita, ai sensi dell’art. 11 dello statuto, l’assemblea si terrà in seconda convocazione:

domenica 28 Giugno 2009- ore 9.30 presso l’Hotel Verri - zona Santuario di Caravaggio, via Beata Vergine-Misano Gera D’Adda (Bg) Ordine del giorno:

1. modifica statuto 2. varie ed eventuali

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI FIRP

L’assemblea ordinaria dei soci si terrà in prima convocazione Venerdì 26 giugno 2009 alle ore 8.00, presso l’Hotel Verri- zona Santuario di Caravaggio, via Beata Vergine-Misano Gera D’Adda (BG). Qualora in prima convocazione l’assemblea non fosse regolarmente costituita, ai sensi dell’art. 10 dello statuto, l’assemblea si terrà in seconda convocazione:

domenica 28 Giugno 2009- ore 9.45 presso l’Hotel Verri- zona Santuario di Caravaggio, via Beata Vergine-Misano Gera D’Adda (Bg) 1. approvazione bilancio esercizio 2008 2. relazione del Presidente 3. rinnovo cariche organi interni: - consiglieri - revisori dei conti - probiviri 4. varie ed eventuali Il Presidente Raffaello Cuter

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Pesaro, Hotel Baia Flaminia Resort 17-19 aprile 2009

Il viaggio continua

• Reportage • Sintesi degli interventi

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L’INTERVENTO DEL COORDINATORE

Il viaggio continua... ...insieme a voi!

Le linee programmatiche del Segretario Generale FIRP

Stefano Suardi

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uando anche l’ultimo associato è partito, nell’hotel restano poche persone. Il convegno si è chiuso, anche quest’anno, anche questa edizione del 25°. C’è sempre un po’ di malinconia, ma è per lo più dovuta ad un calo di adrenalina. La settimana prima dell’evento e i tre giorni del convegno sono molto intensi e si corre in continuazione, senza un attimo di sosta. La domenica pomeriggio siamo in pochi a guardarci in faccia, seduti un po’ sbracati sulle poltrone della hall

II

ormai vuota. C’è sulle facce la stanchezza, ma anche la convinzione che ancora una volta è andato tutto bene. Facile, direte, dopo 25 anni, dovreste saper fare tutto in assoluta tranquillità, ma non è così. Il convegno non è solo organizzazione. Non è solo un tema o un titolo scelti per quella edizione. Il convegno è il momento clou per l’associazione, perché ci sono allievi, docenti e soci, si mettono a confronto le esperienze, le persone si incontrano, i “vecchi” indulgono nelle loro spiegazioni tecniche, continuando idealmente le lezioni in aula. Noi del resto siamo orgogliosi della nostra storia e di questi nostri “vecchi” insegnanti, poiché loro portano con sé gli insegnamenti del maestro Elipio. Con loro la scuola si è sviluppata e l’associazione è cresciuta. Non ci sono tante associazioni che possono vantare questa storia. Ma non dobbiamo pensare che la nostra storia stia solo in questi 25 anni passati, “…il viaggio continua” dice il titolo del convegno di quest’anno, e io dico: “continua, fortemente proiettato nel futuro”.


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Già l’idea di non dare un tema unico alle conferenze dei relatori è stata una provocazione, abbiamo voluto dare voce a tante voci, che pure possono coesistere con la reflessologia. Una cosa è certa, tutti noi dobbiamo e vogliamo salvaguardare il metodo e l’insegnamento di Zamboni. Questo deve essere un punto fermo della didattica della nostra scuola, ma questo non significa legarsi al passato, perché il nostro corpo docente si arricchisce anno dopo anno di nuovi elementi professionali e preparati che vogliono aggiungere qualcosa alla professione. La FIRP è sempre stata aperta a contributi esterni provenienti sia dal mondo della medicina ortodossa, naturale che dal mondo delle tecniche complementari. Naturalmente in questo nostro mondo associativo succede spesso di incontrarsi o scontrarsi con persone che non condividono la nostra filosofia e visione della scuola e della vita federativa; pur rispettando democraticamente ogni punto di vista lasciamo ad ognuno la libertà di intraprendere altre strade. Sicuramente nell’associazione c’è la volontà di trasmettere gli insegnamenti di Elipio ai giovani che dovranno continuare questo percorso. I nostri sforzi per poter formare dei professionisti non si limitano come sapete alla scuola triennale, abbiamo pensato alla formazione

post-diploma, ai laboratori di approfondimento, all’integrazione con corsi di tecniche complementari, ci siamo attivati anche nel campo delle nuove tecnologie attraverso il sito, il blog, Facebook, tutto questo per dare la possibilità a tutti di partecipare, di interagire. E’ il nostro contributo alla vostra formazione, ma anche alla vostra crescita personale. Sembrerà strano, ma ci auspichiamo che ricerche e interventi provocatori vengano fatti liberamente e nelle sedi opportune, perché è attraverso la condivisione, la sperimentazione che possono nascere sviluppi e materiale interessante per codificare nuovi punti da inserire nella didattica. Abbiamo al nostro interno risorse umane e culturali di grande valore, dobbiamo fare in modo che escano allo scoperto, che condividano con gli altri le loro riflessioni ed esperienze poiché non c’è crescita se non c’è scambio e confronto con gli altri. Quindi un grazie a quanti hanno saputo mettersi in gioco e presentare le loro relazioni, grazie agli amici che hanno integrato brillantemente le nostre lezioni di reflessologia con altre aree scientifiche. Grazie a Ezio Pianezzi che ancora una volta si è dimostrato validissimo collaboratore per la buona riuscita del convegno e, infine, un grazie a Katia per l’assistenza all’organizzazione e all’ospitalità dell’hotel.

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L’INTERVENTO DEL COORDINATORE

Il 25° convegno della Firp è stato ancora una volta un successo. La scelta di contenuti multidisciplinari ha valorizzato la complementarietà della reflessologia con le altre tecniche olistiche. Ci piace aver constatato l’armonia e la viva partecipazione dei presenti, confermata dall’analisi delle schede di gradimento che riportiamo. Ringraziamo quanti ci hanno riconfermato sia via e-mail che fax e telefonicamente la bella avventura vissuta. Il viaggio continua...

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REPORTAGE

25 anni con l’entusiasmo di sempre Il resoconto della kermesse raccontato dall’ex direttrice di R.O.

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ono contenta di essere tornata alla F.I.R.P. in occasione del 25° Convegno Nazionale di Pesaro, dopo tanti anni di assenza e lontananza... felice per aver ritrovato "vecchi" amici, l'antico entusiasmo che aiuta a soccorrere il prossimo e quel particolare “linguaggio” che tra comuni mortali non è possibile scambiare. Debbo confessarvi che ho ritrovato anche la mia "ignoranza", parlando con i reflessologi, perchè la nostra non è una scienza statica, ma una scienza in divenire. L'unica cosa ferma e statica è e deve essere la capacità di usare il nostro cervello e il nostro cuore, secondo la circostanza, cosa che, nel mondo d'oggi, non è più di moda... Il ritrovarsi tutti insieme e comunicare agli altri le nostre esperienze è senza dubbio valido e positivo per la nostra crescita interiore. Il Convegno è stato un momento ricco di gioia ed entusiasmo, un'occasione per i relatori di presentare ed

evidenziare i risultati delle loro Daniela Butti ricerche ed esperienze. I reflessologi non sono guaritori improvvisati, ma persone che con cognizione di causa sanno dare il proprio contributo per il benessere del prossimo. Mi hanno colpito in modo Reception FIRP particolare alcuni interventi, come al lavoro quello sulla nuova Medicina per l’accoglienza Germanica, che ha posto il paziente dei partecipanti

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REPORTAGE

Nella foto in alto, l’”harem” di Sergio Maltoni. Sotto, gruppo di docenti FIRP

come artefice della propria guarigione e la reflessologia, se ben usata, può abbreviare i tempi per giungere prima al risanamento. La relazione di Gloria Fabbroni “Oltre la ricerca” ha indicato il lavoro di chi ha curato malati oncologici ottenendo risultati validi con la reflessologia plantare, entrando nel tempio sacro del corpo dell'altro grazie a un contatto fisico discreto e rispettoso... mentre “L'uomo nello spazio e nel tempo” di Donato Virgilio ha messo in risalto il vero soggetto delle cure, ossia: "chi è il paziente" nella Reflessolologia, ponendo in secondo

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piano il "che cos'ha il paziente" della Medicina Convenzionale. Bellissimi i casi reflessologici: da un’esperienza di incontinenza urinaria risolta da Sonia Arnaboldi in 7-8 sedute, alla storia raccontata da Biagio Franco di un uomo ridotto in carrozzina che grazie al massaggio recupera l'uso delle proprie gambe, così come la storia del piccolo Giorgio di pochi mesi narrata da Maria Catena Virzi che, grazie alla reflessologia, riprende a camminare correttamente. Quando tocchiamo i piedi, infatti, raggiungiamo e lavoriamo sui tre livelli: fisico, mentale e spirituale. "La sorgente dei riflessi: dalla cute al sistema nervoso centrale" di Luigi Giannachi ci ha indicato che i nostri organi sono collegati tra loro e facendo una leggera pressione esterna sulla pianta dei piedi possiamo anche influenzare il midollo osseo, attraverso i neurotrasmettitori, mentre Orlando Volpe ci ha spiegato come ansia e depressione possano essere sconfitte lavorando sull'apparato digerente e sugli organi collegati indirettamente. Fabrizio Mainetti ha evidenziato nel suo intervento “La muscolatura nell'aspetto reflessologico plantare” che, quando lavoriamo in reflessologia plantare muscolotendinea andiamo ad influire non solo sulla camminata, ma anche sulla componente psico-attitudinale della persona, mentre Giovanni Mercanti ha inserito la legge del Tao e la visione degli "organi indiretti" che


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REFLEXOLOGY

troviamo sulle nostre mappe come immagine tridimensionale dell’organo stesso. Il Maestro Elipio diceva che l'uomo d'oggi è troppo debole e non può superare la malattia con una sola tecnica di medicina naturalistica. Infatti associava al massaggio plantare la fitoterapia o la chiropratica. Sulla stessa idea, la reflessologia è stata correlata e integrata ad altre tecniche complementari nell’intervento di Rosi Coerezza e abbinata allo Yoga in quello di Sergio Maltoni e Francesca Zavattiere. Per concludere, Guido Zandi ha parlato di come alleviare la nevralgia del trigemino negli insegnamenti suggeriti da Elipio Zamboni. Mi farò sentire ancora per La FIRP e il convegno 2009 Bada... bada...bada... la f.i.r.p. ne ha fatta di strada è da un po' che non vengo a convegno e riscopro le bellezze del regno

Testo e Musica di Orlando Volpe IT SEEMS A MIRACLE TRADUZIONE Reflessologia BY A TOUCH ON YOUR FEET Sembra un miracolo… YOU CAN PUT YOUR Con un tocco sui tuoi piedi TROUBLES AWAY Puoi mandare via i tuoi guai IT SEEMS INCREDIBLE (malanni) THAT THRU SUCH AN EASY Sembra incredibile THINK Che attraverso una cosa così facile YOUR ENTIRE LIFE MAY La tua intera vita può CHANGE cambiare Rit . NO IS NOT LIKE, A Non è come essere MAGICIAN da un mago AND IS NOT, EVEN A NEW e non è neanche una nuova MEDICINE medicina IF YOU LEAVE ME TO USE, Se mi lasci usare la REFLEXOLOGY… Reflessologia (trattandoti) Tu puoi conoscere… YOU MAY KNOW…. ..THE POWER INSIDE YOU… ...il potere dentro di te

parlar di "Zambonate", le tecniche più semplici e genuine che Elipio consigliava ed ho conservato. Per ora vi saluto dedicandovi la poesia qui a lato, da me appositamente scritta in occasione del 25° anniversario del Convegno.

l'esperienze che son cose vere vanno ad ampliare il sapere che certamente sterile non è ma trova nella natura i perché ...fa certo grande effetto chi ti spiega l'organo indiretto è pratica, non sol filosofia chi ti dimostra l'energia miracolo o prodigio sembra chi dà nuova vita alle membra ma ricordiam chi ci ha dato entusiasmo per toglier a nostro simile lo spasmo a chi ha suscitato interessi e con amor e umiltà li ha trasmessi continuiam il nostro viaggio con i suggerimenti di chi è stato saggio

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Sopra, il testo della canzone per la FIRP scritta da Orlando Volpe (al centro del gruppo) in occasione del 25° anniversario


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L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE

25 e poi... continuiamo a volare

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resentando il 25° convegno della nostra Federazione, Raffaello Cuter, Presidente FIRP non posso non ricordare Elipio Zamboni, maestro e figura ispiratrice per tutti coloro che hanno costruito e portato avanti la Firp, fino a questo traguardo inatteso e lusinghiero: 25 anni di vita attiva e proficua, sempre conforme all’ideale di valorizzare la reflessologia in Italia e in Europa, nonostante le grosse difficoltà che siamo riusciti a superare. Eppure, in un momento di gioia per i risultati ottenuti, sarebbe sterile se non pericoloso adagiarci sugli allori. Dobbiamo guardare avanti e focalizzare i punti chiave che ci permettono di crescere. Innanzitutto la scuola triennale, che si caratterizza per gli insegnamenti che trasmette, come sottolinea una frase di Papa Paolo VI: “L’uomo di oggi ha più bisogno di testimoni che di maestri, e ascolta i maestri

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quando essi sono anche dei testimoni”. Abbiamo bisogno di docenti che portino in classe anche le lacrime e i sorrisi dei loro clienti, non da esibire come successi personali ma come testimonianza della validità della reflessologia nel mettersi al servizio della persona. Avverto la necessità di un rapporto con gli allievi aperto all’ascolto delle loro problematiche ed esigenze. Sant’Agostino diceva: “I veri maestri sono coloro che si fanno guidare dai discepoli”. Non c’è alcuni insegnante se non ci sono allievi. Altrettanto importanti sono la vita federativa e il sito Internet: far parte di un’associazione significa dare e poi ricevere, perché chi è stato da voi eletto a guidare la Federazione ha bisogno dei vostri consigli, richieste e proposte. Mi piace ricordare una citazione di Santa Caterina da Siena: “Il rancore blocca. Il suo peso è tale che nessuno uccello può farlo volare”. La Firp invece vuole ancora volare!


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RELAZIONI

Il reflessologo e la medicina germanica

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a Nuova Medicina Germanica si basa su leggi biologiche e non su ipotesi e teorie, essa è una terapia dall’inizio alla fine. Gli esseri viventi, esseri umani compresi, sono immersi in un ambiente che ne ha condizionato l’evoluzione. I loro organismi si sono modificati in base alle esigenze di ogni specie, fino al punto da perfezionare degli specialissimi sistemi automatici di reazione agli eventi potenzialmente mortali. Con l’attivazione dei Programmi Speciali Biologici e Sensati della natura, gli esseri viventi riescono a sopravvivere a questi eventi che causalmente incontrano nel corso della loro esistenza. Chi si attiva adeguatamente può reagire, lottare o scappare e quindi sopravvivere. L’attivazione di ogni Programma Speciale Biologico e Sensato è la “terapia alla vita”. Ora, l’evento inaspettato, scioccante, drammatico che ci prende in contropiede, rappresenta per noi l’interruttore che ci permette di avviare un Programma Speciale Biologico e Sensato. Così come la reflessologia non va contro natura ma tende ad assecondare gli eventi e le necessità della natura stessa. E

Daniela Carini

tutto ciò che favorisce i processi biologici e non li ostacola, come un massaggio eseguito ad arte, può essere d’aiuto nei momenti più critici. La guarigione vera avviene quando il paziente ha preso coscienza dei propri processi biologici e non ha più paura della malattia, assumendosi in modo maturo la responsabilità della propria guarigione. Per maggiori informazioni consultate il sito: www.lanuovamedicinagermanica.it

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LE RELAZIONI

Oltre la ricerca

Gloria Fabbroni

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l tema della qualità della vita del paziente oncologico è oggi un argomento ampiamente trattato; il concetto multidimensionale della valutazione del malato, rivolta ai quattro aspetti fondamentali della salute (fisico, funzionale, psicologico, sociale) si propone come un modello fondamentale. Pertanto è indicato un approccio globale volto a soddisfare i bisogni dei malati oncologici: appunto per questo, accanto ai tradizionali interventi terapeutici, appare utile l’impiego di alcune risorse complementari come la reflessologia plantare (RP) antica

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metodica di manipolazione della pianta del piede che si basa su una stretta interrelazione tra il paziente e l’operatore, non è invasiva e si affianca senza alcuna interferenza ai classici trattamenti oncologici. In questo lavoro vengono presentati i risultati di uno studio prospettico condotto presso l’Unità Operativa di Oncologia dell’ospedale di Gorizia volto a verificare il contributo della reflessologia al miglioramento della qualità di vita in pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico. I dati si riferiscono a 39 pazienti trattati con RP da gennaio 2002 a ottobre 2007. I pazienti hanno dimostrato un elevato gradimento, dovuto anche al rapporto personalizzato, all’ambiente rilassato e favorevole alla comunicazione, alla disponibilità ad accogliere riflessioni e confidenze, oltre all’effetto proprio della RP. La mappa dei punti rilevati dalla ricerca reflessologica ha messo in rilievo il coinvolgimento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene rimarcando lo stato di stress del malato e sottolineando quindi l’importanza di un’alleanza terapeutica. E’ stato riscontrato un miglioramento dei parametri fisici (calo dell’80%) e psicologici (calo del 70%).


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Da Darwin alla psiconeuroimmunologia

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er noi che operiamo nell’ambito della salute diventa essenziale trovare sempre nuovi strumenti operativi per riconquistarla laddove è compromessa. Già, ma qualcuno è mai riuscito a mettere una linea di confine tra salute e malattia? Siamo sicuri che le malattie, manifestate attraverso una serie di sintomi, siano l’esito della rottura di un equilibrio e non piuttosto un diverso punto di equilibrio, raggiunto attraverso un percorso differente? La tensione verso l’omeostasi si basa sulla valutazione in tempo reale del rapporto tra richieste “ottimali” e risorse complessive: il tutto finalizzato all’elaborazione di una risposta ottimale che consenta la sopravvivenza “attuale” del sistema stesso. Così lo stimolo della fame, se siamo in riserva energetica, è una risposta adattiva valida quanto la pulsione verso il riposo, in base alle esigenze “attuali” del momento. Allora ci renderemo conto di quanto i sintomi siano un prezzo da pagare e di come la Medicina si orienti maggiormente verso il contenimento dei sintomi piuttosto che verso l’analisi del bisogno.

Donato Virgilio

Alleviare i sintomi va benissimo, ma l’approccio deve essere bidirezionale. Pagare senza soffrire da un lato ma capire per cosa stiamo pagando dall’altro è l’unico modo per non “inflazionare” il sistema. Il concetto di “adattabilità” darwiniano va allargato anche nel senso che adattarsi significa modificare delle reazioni, delle funzionalità senza aspettare la variazione genetica. In quest’ottica allargata e olistica, i sintomi rappresentano un simbolo, un messaggio che ristabilisce un nuovo e più fecondo equilibrio.

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LE RELAZIONI

Esperienze: l’incontinenza urinaria

Sonia Arnaboldi

L’

incontinenza urinaria è la perdita involontaria dell’urina. La vescica è un organo deputato alla raccolta e all’espulsione volontaria dell’urina, sulla base di uno stimolo che si avverte in luoghi e tempi adeguati, consentendo così, entro certi limiti, di rinviare lo svuotamento del serbatoio stesso. Normalmente il serbatoio vescicale invia dei segnali che risalgono lungo il midollo spinale fino ad arrivare al livello del cervello: è a questo punto che viene avvertito lo stimolo urinario. Lo

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svuotamento della vescica è quindi una scelta volontaria che parte dal SNC, quindi l’anomalo svuotamento vescicale (incontinenza o ritenzione) è dovuto alla perdita di coordinazione fra vescica e sfintere uretrale. Giovanna è una donna attraente di 55 anni che ha subito 10 anni fa un intervento di asportazione totale delle ovaie. Sottoposta a sedute di Reflessologia, l’indagine ha evidenziato i punti dolenti di tutta la colonna (cervicali-dorsali-lombarisacrali), le costole, il diaframma, lo stomaco, il colon, il plesso lombare. Il percorso ha riguardato: respirazione, tutta la parte linfatica, testa in toto, apparato urinario, vago 1, atlante epistrofeo e muscoli del collo, tutta la colonna, ganglio mesenterico inferiore, apparato urinario, vertebre dorso-lombari e vescica, pudendo, frenico, muscolo retto-addominale e, in chiusura, linfatica. La stimolazione dei punti riflessi ha consentito all’organismo di riequilibrarsi e la cliente riferisce di aver avuto un netto miglioramento dopo 7/8 sedute. Ha continuato per alcuni mesi a sottoporsi sporadicamente alle sedute di reflessologia. Oggi, a distanza di alcuni anni, il problema di Giovanna non si è più ripresentato!


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Star bene si può!

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o conosciuto Dante ai primi di Giugno del 2002 e, in seguito a un suo problema di stomaco e per la gamba destra che sentiva più fredda del solito, decidemmo di avviare una serie di trattamenti reflessologici. Così il disturbo allo stomaco scomparve e la gamba migliorò… trascorsero quattro anni e alla fine di febbraio 2006 Dante restò bloccato sulla carrozzella e mi richiamò… Non riusciva a stare in piedi, non sentiva più le gambe, le caviglie erano rigide e l’addome duro alla pressione. Si verificò poi un blocco alla vescica e una biopsia prostatica risultò positiva. Si rilevarono dei noduli polmonari e la presenza di cellule maligne compatibili con il carcinoma prostatico. Mi proposi così di iniziare un ciclo di trattamenti di Reflessologia con tre sedute a settimana. Iniziai prendendo in considerazione l’apparato digerente e urinario, la colonna e la circolazione linfatica. Accompagnavo i trattamenti con dei movimenti passivi delle gambe, versando qualche goccia di “olio energetico” sulla schiena. Le condizioni di Dante iniziarono a migliorare, ma si sentiva stanco, così alternavo al percorso

Biagio Franco

reflessologico la stimolazione di tutte le ghiandole endocrine. Con questo Dante cominciò a sentirsi più in forma e iniziò a usare le stampelle. A gennaio 2007 Dante camminava con una sola stampella e si sottopose a una RM di controllo che evidenziò la scomparsa della massa. Quando incontrai Dante il 31 dicembre 2008 per il Cenone di Capodanno, fuori nevicava e per la prima volta lo vidi camminare senza bastone! Nel corso della serata la moglie mi confermò che aveva anche ripreso a guidare la sua autovettura.

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LE RELAZIONI

La legge degli opposti Ying-Yang e la reflessologia

Giovanni Mercanti

L’

occasione di questo Convegno mi permette di esporre ciò che di nuovo può offrire la legge degli opposti applicata ai punti riflessi degli apparati del nostro corpo. In base a queste legge, potremo trovare altri punti riflessi che non sono presenti nelle mappature e che trovano una collocazione corrispondente nel nostro organismo o, viceversa, partendo da una disarmonia nell’organismo arrivare al punto riflesso. Ciò è possibile perché tutto il nostro esistere è attraversato dalla

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legge degli opposti, “opposti” ma non in conflitto. Ogni valore ha il germe del suo opposto: se si distrugge, infatti, il proprio nemico o lo Stato nemico, se ne ereditano le problematiche, (poiché il nemico esprime qualcosa che è solo apparentemente contrario a noi stessi), la nostra intelligenza ci dovrebbe portare a cercare un punto di equilibrio tra questi due opposti, così come nella legge duale. Basta osservare i piedi: il plantare è a diretto contatto con la terra, la grande madre che ci ha generato (Yin) ed è zona prevalentemente buia (Yin) con tutti i riflessi degli organi interni (Yin), dalla gabbia toracica al ventre, simili ad un utero che racchiude e contiene (Yin). Il dorso del piede è l’opposto del plantare, perché a diretto contatto con la luce ed il sole (Yang) e contiene per logica le parti Yang. Così è nato il mio logo dove il plantare, lunare e buio, si contrappone al dorsale luminoso e solare. Due prospettive di uno stesso piede che si incontrano in una visione taoista.


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La sorgente dei riflessi

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a cute e il tessuto nervoso condividono la stessa origine embriologica dell’ectoderma, ma rappresentano le strutture rispettivamente più esterna e più interna del nostro organismo. La cute rappresenta il confine vitale di ciascuno di noi e con la sua ampia superficie mette in comunicazione l’individuo con l’ambiente esterno. Il parenchima cerebrale e midollare, all’interno dei loro involucri ossei, ricevono informazioni fondamentali che, unite alle informazioni provenienti dagli organi sensoriali, mettono l’organismo in relazione con gli altri. Le informazioni viaggiano quindi in entrambi i sensi, attraverso vie afferenti ed efferenti, centripete e centrifughe. La comunicazione fra cute e sistema nervoso avviene a doppio senso solo attraverso meccanismi neurofisiologici o anche secondo modalità potenzialmente terapeutiche? La stimolazione di aree o punti della superficie cutanea ha molteplici effetti non solo dal punto di vista neurofisiologico ma anche terapeutico. E’ possibile osservare le conseguenze di opportune stimolazioni cutanee in regioni adiacenti a quelle stimolate ed in regioni a distanza, così come è possibile avere conseguenze

Luigi Giannachi

anche sul tono muscolare e sull’umore. Una spiegazione plausibile a tecniche terapeutiche che hanno risposte in più punti dell’organismo contemporaneamente, non può che basarsi sulla presenza di risorse naturali del complesso vitale “mente-corpo”: un’energia insita nel nostro organismo che viene regolata attraverso una continua modulazione di molteplici connessioni fra il centro e la periferia effettuate attraverso il sistema nervoso, endocrino e immunitario; tutto questo senza dimenticare la matrice extracellulare e i sistemi enzimatici che permettono di accumulare energia in complessi biomolecolari.

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LE RELAZIONI

Ansia e depressione, disarmonie psicofisiche

Orlando Volpe

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osa può fare la Reflessologia per stimolare l’organismo e aiutare chi soffre di ansia e depressione? Sebbene queste disarmonie siano molto diverse tra loro, talvolta accade che vi sia nella stessa persona una concomitanza delle stesse, in quanto l’una può scatenare l’altra. Prima di impostare un trattamento è sempre bene effettuare la ricerca e fare due chiacchiere con il cliente. E’ importante ascoltare molto bene quanto ci dice poiché si dovrà

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procedere in modo alquanto soggettivo. Una zona da non trascurare nel trattamento reflessologico è l’apparato digerente, che ha una funzione energetica molto rilevante, così come altri organi ad esso collegati indirettamente. Infatti il 90% della serotonina prodotta dal nostro corpo viene stimolata dalle pareti del tratto digerente e forse è anche per questo che si migliora l’umore lavorando su queste zone. Il percorso di un trattamento, in questi casi, è: stomaco per dare calma, pancreas per stimolare la gioia, intestino tenue per l’autoaffermazione, fegato per infondere pacatezza, colon per aumentare l’accettazione, milza per dare empatia, polmone per stimolare la gioia, cuore per stimolare l’adattabilità e reni per infondere coraggio. Possiamo aggiungere il SNC e l’ipotalamo, in quanto regolatore di tutti i cicli circadiani del nostro organismo. Senza dimenticare di metterci l’ingrediente più importante: l’amore, la medicina più forte. In questo concordano sia il mondo sanitario che quello bio-naturale.


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La muscolatura nella reflessologia

L’

azione della Reflessologia si esplica principalmente negli organi, ma non va sottovalutata neppure la grande importanza della muscolatura e della postura che si riflettono sulla superficie plantare. La postura è anche la dimensione visibile e saliente di un certo tipo di atteggiamento psicologico, cinetico e mentale. Quando noi lavoriamo nell’ambito della reflessologia plantare muscolo-tendinea andiamo ad influire non solo sulla camminata, ma anche sulla componente psico-attitudinale della persona e ciò darà risultati sinergici in base al trattamento tradizionale che ne seguirà. La struttura è di per sé un fatto molto impegnativo, ma applicando anche tecnologie nuove è possibile dare un contributo anche volto al suo riordino e ripristino in fase sia cinetica che propriocettiva, creando una sinergia al mantenimento sia della verticalità che della funzionalità organica. La respirazione e la camminata svolgono un ruolo fondamentale nella nostra vita ed il piede costituisce quindi funzionalmente e cineticamente la superficie di

Fabrizio Mainetti

appoggio di ambedue, sia nella posizione eretta statica che in movimento. E’ quindi necessario che anche il piede sia libero nelle sue componenti cinetiche, motorie e statiche, sia come punto di appoggio forte ed elastico, sia come punto di riferimento del nostro direzionarci nello spazio; è il punto cinetico di forza motoria deambulante di tutto l’organismo. La fragilità di una di queste componenti si rifletterà sull’insieme non solo cinetico di tutto l’organismo ma anche su quello viscerale e psicologico.

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LE RELAZIONI

Il bimbo sorride alla reflessologia

Maria Catena Virzi

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n giorno entrò nel mio studio Monica, che dopo l’interruzione terapeutica della sua prima gravidanza per il rischio di setticemia, dopo soli 4 mesi si accorse di aspettare due gemelli: Giorgio e Greta. Già a pochi mesi di vita, Giorgio, trascinava l’arto inferiore sinistro e gli venne diagnosticato un ritardo motorio e ipotonia al muscolo della gamba sinistra. Così iniziai i trattamenti al mio piccolo cliente, con sedute brevi e frequenti, senza eseguire la solita ricerca ma lavorando di intuito, ascoltando con la sensibilità tattile, aiutata anche

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dalla fisiognomica del piede. Il problema di Giorgio alla gamba sinistra corrisponde a livello energetico al lato emozionale (paura di procedere), le prime vertebre cervicali bloccate sono spesso legate ad insicurezza, il rene e la vescica sono la zona delle radici ma anche delle paure. Data la tenera età mi sono avvalsa anche della “tecnica metamorfica” che libera dai blocchi del periodo fetale. Il trattamento ha riguardato rene-vescica, cioè la vita che nasce dall’acqua: il feto si sviluppa nel liquido amniotico, il sistema nervoso-centrale: ipotalamo, a cui arrivano le sensazioni e dal quale partono gli impulsi motori, il cervelletto e tutta la parte occipitale, essenziale nella coordinazione dei movimenti e nel mantenimento della postura, il sistema linfatico superiore e inguinale per rigenerare, timo e milza per sostenere il sistema immunitario, le ghiandole endocrine e il surrene, muscoli trapezio, psoas, quadricipite e tensore della fascia alata. Oggi Giorgio cammina correttamente e sono immensamente grata alla vita per questa meravigliosa esperienza.


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Reflessologia e terapie complementari

“M

edicina” nell’anno 2009 significa anche, e in certi casi soprattutto, terapie complementari, cioè non convenzionali, integrate, ormai imprescindibili per il benessere del paziente. Non ci si può trovare in equilibrio con l’ambiente che ci circonda se non si ricerca un’omeostasi, cioè un equilibrio tra quello che ci circonda e le necessità del nostro corpo. Fra le tecniche complementari il massaggio reflessologico occupa una posizione prioritaria, sia perché si propone anche come terapia mirata ed energetica, sia perché tiene conto delle conoscenze della medicina scientifica senza tralasciare tutte quelle antiche e preziose conoscenze proprie della medicina orientale. Il risultato è una perfetta fusione con una grande valenza “terapeutica” che solo il massaggio reflessologico riesce ad ottenere. Fra le varie terapie complementari, non può mancare un accenno all’uso delle medicine omeopatiche e omotossicologiche. Questi farmaci naturali preparano e sostengono il paziente in tutto il percorso terapeutico e facilitano così la remissione dei sintomi e il ritorno al benessere.

Rosi Coerezza

LA REFLESSOLOGIA SBARCA SU FACEBOOK Carlo Gaeta, consulente editoriale della nostra rivista, si è fatto recentemente promotore del gruppo “Amici della Reflessologia plantare” nel popolare social network internazionale facebook via internet. Per accedere basta semplicemente digitare www.facebook.com, iscrivendosi con una propria scheda completa di un breve profilo e foto di riconoscimento per poi aderire al gruppo in questione, chiedendo di volta in volta “l’amicizia” ad altri componenti. Attraverso facebook è possibile attivare un continuo scambio, anche via chat, tra amici. Si tratta certamente di un ottimo sistema di comunicazione e informazione. E’ possibile inoltre inserire album fotografici e video che saranno disponibili per tutta la community reflessologica.

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LE RELAZIONI

Il trigemino secondo Elipio Zamboni

Guido Zandi ed Emilio Leorin

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l trigemino è un nervo misto che presenta due funzioni: una motrice e una sensitiva. Da quest’ultima derivano i movimenti masticatori, la sensibilità della cute, del viso, del cuoio capelluto, dei denti e di alcune mucose. La nevralgia del trigemino viene curata nei punti riflessi di tutte le cinque dita dei piedi, della base cranica e del viso, zigomi e zona orbitale. I punti di riflesso si trovano sulla prima e seconda falange di tutte le dita dei piedi. La tecnica consiste nel praticare

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pulsazioni sui punti del trigemino iniziando dall’alluce, lateralmente a fianco del tendine estensore, con il pollice. La pressione va mantenuta fino alla scomparsa del dolore, si passa quindi alla zona cervicale in prossimità dell’atlante, epistrofeo e, usando tutte le dita di entrambe le mani, si pratica un massaggio pressorio scivolando verso la zona occipitale, poi si tratta la mandibola inferiore lungo il suo margine, sempre con pulsazioni digitali, premendo (fino alla scomparsa del dolore) i punti di riflesso, quindi si tratta la zona zigomatica, sotto-orbitale, sopraorbitale e frontale. Quindi: manipolazione del piede e respirazione, apparato urinario, plesso solare, testa in toto, circonvoluzione pre e postcentrale, base cranica, processo mastoideo, punti specifici plantari e dorsali, meglio se con stimolatore. Ricercare i punti dolenti della zona dorso-medio-laterale dell’alluce e stimolarli tre volte con stimolatore. Poi trattare il tratto cervicale, il fegato, l’apparato urinario, il plesso solare e le orecchie.


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Reflessologia e yoga unite per il benessere

L

a Reflessologia plantare e lo Yoga hanno un obiettivo in comune: condurre l’essere umano al benessere psicofisico. Gli esercizi che propongo in questo convegno sono specifici per una persona che soffre di stati d’ansia. Nello Yoga quando si eseguono gli Asana (le posizioni), vengono stimolati determinati muscoli, organi e ghiandole esattamente come accade durante un trattamento di Reflessologia, ma c’è una differenza sostanziale tra queste due tecniche: nella prima lavoriamo su noi stessi e l’unico ausilio esterno è l’insegnante che indica la strada e il modo in cui percorrerla per raggiungere il risultato finale. In Reflessologia plantare invece la maggior parte degli stimoli giungono dall’esterno attraverso la pressione del dito dell’operatore in specifici punti sul piede. Così, partendo con un percorso di reflessologia associato a una seduta di Yoga inizieremo col Saluto al Sole che riscalda il corpo, elasticizza le articolazioni, sollecita i muscoli e fa aumentare la circolazione sanguigna. In RP si inizia il trattamento con un dolce massaggio ai piedi, per riscaldarli e

Sergio Maltoni

tonificarli, sollecitando così la muscolatura, la circolazione e le articolazioni a recepire in pieno le stimolazioni prodotte dal reflessologo. Si prosegue con il TalaAsana che allunga la cassa toracica e migliora la respirazione, mentre in reflessologia si effettua uno stiramento del piede che probabilmente porta a una respirazione diaframmatica e a un rilassamento completo. Continuando così si possono realizzare in parallelo ben sette Asana, terminando con la posizione del rilassamento profondo.

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Nel prossimo numero di R.O. la sintesi dell’intervento di Mario Luvié


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SCUOLA FIRP

I diplomati 2008 MILANO 1 Aquilini Massimo 2 Balzano Federica 3 Calderini Laura 4 Casolo Ginelli Cristina 5 Cerelli Mauro 6 Coletta Adriano 7 Conoscenti Nicoletta 8 Cucchi Lorenza 9 De Gaspari Simona 10 Della Noce Agnese 11 Filipponi Maria Teresa 12 Fumagalli Marilena 13 Garampazzi Luciana 14 Luoni Valentina 15 Marangon Gabriella 16 Pergami Maria Teresa 17 Persico Marilena 18 Salis Maria Claudia 19 Toninelli Valentina 20 Wallace Jaime Machelle 21 Zerbinati Andrea TORINO 1 Aimone Secat Bruna 2 Albenzio Laura 3 Amoruso Stefania

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4 5 6 7 8 9 10 11 12

Bevilacqua Angela Chiantor Maria Teresa Garzotto Silvana Girotti Sara Manzone Manuela Oberto Grazia Richiardi Alessio Tamai Monica Zanchi Antonella

PORDENONE 1 Capano Paola 2 Casagrande Mirko 3 Corona Donatella 4 Cristofoli Gian Marco 5 Cristofoli Gino 6 Fontanini Barbara 7 Moras Claudia 8 Moretto Isabella 9 Nonis Paolo 10 Soardo Lorena 11 Sonego Lucia 12 Torresan Maria Carmen 13 Unghietti Alessandra 14 Vettoretti Laura 15 Viola Gaia


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