Reflessologia oggi 07 2007

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Trimestrale di Cultura, Scienza e Tecnica del Benessere

Sped. abb. post. - PubblicitĂ 70% - Filiale di Milano - Anno 21 - N. 2 - Giugno 2007

Organo Ufficiale FIRP

www.firp.it


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Giugno 2007

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SOMMARIO

REFLESSOLOGIAOGGI Direttore Responsabile Manuela Maria Mancini Comitato di Redazione Raffaello Cuter Simonetta Sala Stefano Suardi Consulente editoriale Carlo Gaeta Progetto grafico Promotion Merate s.r.l. Merate (LC) Stampa MEDUSA - Caravaggio (Bg) - Via L. Da Vinci Tel. 0363/53919 Direzione, Redazione e Pubblicità Via A. Manzoni, 29 24053 Brignano Gera d’Adda (BG) C/C post. 36643203 Segreteria c/o Studio Media P.zza Locatelli, 10 24043 Caravaggio (Bg) Tel. 0363/350135 (9-12; 14,30-17,30) Fax 0363/350654 E-mail: info@firp.it CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Raffaello Cuter Vicepresidente vicario Elena Cirelli Vicepresidente Emilio Leorin Segretario Stefano Suardi Consiglieri: Erminio Frezzini, Ariella Lupi, Simonetta Sala, Clara Venturelli, Guido Zandi Collegio dei Revisori dei Conti Sonia Arnaboldi, Claudio Gatti, Renzo Zanier Collegio dei Probiviri Gloria Fabbroni, Laura Minisini, Emanuela Passador

Trimestrale di Cultura, Scienza e Tecnica del Benessere Organo ufficiale della FIRP Autorizzazione del Tribunale di Bergamo del 25/2/05

EDITORIALE

Amare e lasciar andare

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VITA FIRP

AGM 2007: ad Atene il meeting europeo dei reflessologi

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E il cammino continua SPECIALE CONVEGNO Le relazioni

E la favola continua

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Convegno, un’occasione in più

VI

Ricominciare si può

VII

Lettera aperta, una di noi

VIII

Ritorno al sorriso

IX

Colori d’autunno

X

Sessualità nella coppia

XI

Ritrovarsi

XII

Dall’oriente all’occidente, dal kamasutra alla pornografia

XIII

L’amore che fa crescere

XIV

Anch’io ballo

XV

E se il corpo non risponde?

XVI

Tantra yoga: la grande armonia

XVII

Coppia di ballo, coppia di vita

XVIII

L’attrazione illuminante dell’amore

XIX

Tutti i numeri del Convegno

XX

SCUOLA FIRP

Diplomati 2006

XXI

ALBUM FIRP

Cartoline da Riccione

Tutti i diritti sono riservati. Testi e immagini inviati al giornale non verranno restituiti. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente l’opinione dei singoli autori. Abbonamento annuale € 26,00, arretrati € 8,00. Versamento su vaglia postale o C.C.P. n. 36643203 intestato a FIRP, Via Manzoni, 29 -24053 Brignano Gera D’Adda (BG).

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EDITORIALE

di Manuela Mancini

Amare e lasciar andare

“S

e non penserò all’amore, non sarò niente” scrive Paulo Coelho nel suo romanzo “Undici minuti” ed è stato proprio questo il cuore del nostro convegno nazionale: la favola di Amore e Psiche come emblema dell’immortalità dell’anima e quindi dell’amore. Le anime quando si amano, lo fanno per sempre. Il loro legame è come un filo di luce e di speranza che oltrepassa ogni difficoltà, ogni giudizio, ogni paura, ogni limite di spazio e tempo: è un sogno che le porta ad andare sempre oltre. Amare e lasciar andare sono la stessa cosa: se amiamo veramente lasciamo l’altro libero, pensiamo al suo massimo bene e ci dimentichiamo delle nostre aspettative. Perché l’amore puro, vero è libero dalle aspettative, è un amore incondizionato. Amiamo nonostante tutto e oltre tutto. Spesso confondiamo il richiamo dell’amore universale con il nostro falso bisogno di dipendere dall’amore dell’altro per poter sopravvivere. L’amore è dentro di noi in una forma immanente e inesauribile, viene dalla Fonte prima dell’amore che pervade tutto e tutti perché da quella siamo stati generati. Solo se siamo separati dalla Fonte diventiamo bisognosi di un amore esterno…altrimenti siamo sempre nutriti dall’amore vero e puro e paradossalmente in quel momento anche dall’esterno sembra propagarsi sempre più amore verso di noi. La separazione, illusione del nostro pensiero, una volta trasformata ci permette di entrare in contatto diretto con l’Amore più grande, un amore universale e infinito. Solo così possiamo scegliere di camminare con l’altro senza appoggiarci al suo amore, senza pretenderlo per riempirci… ”Non è il mio amore che ti riempie, semplicemente il mio amore risveglia il tuo che, quando vibra nel suo stato di maggior purezza, raggiunge l’unica Fonte del Tutto presente anche dentro di te come tesoro prezioso, come scintilla divina”… Così impariamo ad amare…“Un grande amante è sempre pronto a dare amore e non gli interessa che venga ricambiato o meno. Sarà sempre contraccambiato perché è nella natura stessa delle cose. E’ come andare in montagna e cantare una canzone: la valle vi risponderà. Ogni cuore è una valle. Se ci riversate amore, vi risponderà. L’amore ha una felicità intrinseca: accade quando amate. Non è necessario attendere il risultato: inizia ad amare e piano piano vedrai che una quantità d’amore sempre più grande ritornerà a te... Solo amando si arriva a conoscere cos’è l’amore…” (Osho, “Amore e libertà”).

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di Stefano Suardi

VITA FIRP

AGM 2007: ad Atene il meeting europeo dei reflessologi I delegati delle associazioni aderenti al RIEN riuniti nella capitale greca per l’incontro annuale

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membri di 27 associazioni provenienti da 14 paesi: tanti erano i delegati presenti ad Atene lo scorso 26 e 27 maggio per l’assemblea generale annuale del RIEN, il grande network continentale dei reflessologi. ‘Sono tempi di grandi cambiamenti ha detto il Presidente Giles – L’Inghilterra, che vanta il maggior numero di reflessologi (35.000, ma c’è chi assicura siano 50.000), ha visto all’inizio dell’anno la fusione di due grosse associazioni. In alcuni Paesi sono sorte nuove associazioni (due nuove in Danimarca; altre due in Grecia). C’è dunque un grande fermento nel mondo reflessologico e questo è, senza dubbio, positivo. “Dobbiamo decidere insieme cosa vogliamo essere e dove vogliamo arrivare da qui a 5 anni”, ha concluso Giles. Durante i due giorni di lavori si è parlato molto di ‘networking’. E’ un neologismo divenuto di comune diffusione grazie alle nuove tecnologie e ad internet; significa scambiarsi informazioni mantenendosi in contatto attraverso

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un forum, lanciare il proprio messaggio attraverso un’area dedicata a questi scambi, costruire relazioni e scambiare informazioni ‘in progress’, cioè in forma continuativa, minuto per minuto. Il RIEN ha deciso di investire in queste tecnologie destinando una quota del surplus di bilancio per migliorare il sito internet, trasformandolo in uno strumento professionale e operativo. http://www.reflexeurope-talk.org sarà questo il logo di accesso del nuovo forum che permetterà anche alle piccole associazioni di partecipare in modo paritario. Evelyn Haukaas, Tesoriere e Hans van der Werff, Segretario, hanno presentato le loro relazioni prima di lasciare le rispettive cariche sostituiti, in seguito all’elezione avvenuta nel primo pomeriggio, da Gail Chamberlain – Irlanda, futuro Segretario e Hans Van Der Werff – Olanda, futuro Tesoriere. Durante la sua relazione, Hans van der Werff ha riferito alcuni aggiornamenti in merito ai contatti con la Commissione Europea di Bruxelles. Anche


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se sostanzialmente non ci sono grandi novità, Efcam ha contribuito a definire una classifica su tre livelli di un centinaio di terapie alternative e complementari; tra le terapie di 1° livello complementari rientra anche la reflessologia, nel 2° livello rientrano quelle che vengono chiamate alternative, nel 3° livello sono state inserite tutte quelle discipline che non hanno una specifica storia o rappresentanza. Come in ogni organizzazione di tipo politico appare necessaria un’azione di lobbying all’interno della Commissione; quindi, in attesa delle elezioni che si svolgeranno nel 2008, da più parti si è suggerita l’opportunità di identificare una persona nell’ambito della commissione che possa fare da riferimento e attraverso la quale il RIEN possa avanzare le sue idee e proposte. Leila Eriksen, rappresentante danese, ha parlato come sempre di ricerca e di una nuova super-associazione, NEFCAM, che raccoglie al suo interno i paesi nord-europei (Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda e Isole Far Oer). Durante gli incontri tra i gruppi di lavoro la Firp ha proposto un ruolo guida per il RIEN: l’associazione

europea deve farsi promotrice di una campagna per armonizzare il livello di preparazione e le tecniche delle varie associazioni. Per poter svolgere un ruolo efficace di rappresentanza il RIEN deve poter contare su associazioni che abbiano almeno un livello di partenza comune, lasciando poi che all’interno di ogni associazione ci sia spazio per livelli di preparazione superiori, tecniche complementari o differenziate. Oggi non è così, tanto è vero che tra gli argomenti di chiusura dell’AGM è stato proposto - e unanimemente accettato - un convegno sulle tecniche e sulla manualità. Un’altra proposta lanciata dalla Firp, che verrà discussa all’interno dei gruppi ‘Education’, riguarda la certificazione, da parte di RIEN, dei diplomi rilasciati ai reflessologi licenziati da ogni Scuola/Associazione in Europa, una sorta di certificazione di qualità. E’ sembrata a tutti una buona idea che ha bisogno ancora di qualche tempo per diventare operativa perché deve essere preceduta da un’‘armonizzazione’ delle materie, delle ore di lezione e delle tecniche manuali. Nelle due giornate sono state presentate nume-

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Foto di gruppo per i rappresentanti della reflessologia europea.


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VITA FIRP

Il segretario, Stefano Suardi (a destra), e il consigliere, Guido Zandi, rappresentanti FIRP al meeting RIEN di Atene.

rose relazioni dai singoli rappresentanti delle varie associazioni: le svizzere Jacqueline Dordi e Noelle Weyeneth hanno parlato di quanto sta facendo la Federazione Elvetica per cercare di dare uniformità alla formazione reflessologica all’interno dei vari cantoni; José Pierre Luga e Dr Fabienne Bouche, del Lussemburgo, dalla cui collaborazione è nata una scuola, si prefiggono di diplomare e dare un’opportunità di lavoro reale a 8/10 reflessologi l’anno, numeri compatibili con le dimensioni del loro Paese; Nada Tomazin, slovena, ha presentato le sue riflessioni e un nuovo modo di sollecitare interesse attorno alla reflessologia, puntando molto sul volontariato e su eventi; la danese Helle Thorup Witt ha suggerito di incentivare una migliore comunicazione e più marketing per essere più visibili e più efficaci. La Firp ha presentato la relazione con il questionario e la statistica preparati da Carlo Ongaro, con il supporto degli allievi del 3° anno della scuola Zamboni relativi al triennio 2001-2004 con i 148

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casi esaminati. Helga Dittmann, reflessologa tedesca, ha sottolineato le due diverse strade della reflessologia in Germania, quella medica che fa riferimento alla Marquardt e quella legata alle terapie del benessere. Heinrike Bergmans, belga, ha aggiornato l’assemblea sulla posizione della sua associazione, BeVo, e lanciato la candidatura del Belgio come Paese nel quale ospitare il 7° convegno RIEN nel 2010. L’ AGM 2007 ha visto una fattiva collaborazione e partecipazione da parte di tutti i presenti che hanno voluto dare un significativo spaccato dell’attività reflessologica in Europa. Una sola nota negativa: essendosi sciolto il gruppo di lavoro che si occupava della scuola, è stato lanciato un invito a tutti per formare un gruppo temporaneo volontario di rappresentanti che, attraverso il forum, possa prendere in considerazione e discutere le proposte emerse riguardanti il settore ‘Education’. Le due intense giornate di lavoro e contatti si sono concluse nel pomeriggio di domenica 27 maggio con il ringraziamento del Presidente Geraldine Giles ai delegati per la loro partecipazione e per i positivi suggerimenti. Infine l’invito a tutti i paesi membri di inviare al RIEN, entro il 30 Novembre 2007, le candidature per ospitare il convegno europeo del 2010. I lavori si sono conclusi con un arrivederci a Parigi per il prossimo AGM in programma l’10-11 maggio 2008.


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Amore e Psiche Riccione, Palazzo del Turismo 28-30 aprile 2007

• Reportage • Sintesi degli interventi • I diplomati 2006

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SPECIALE CONVEGNO

E la favola continua... 23° convegno FIRP: un percorso di evoluzione per corpo, cuore e anima

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re giornate dedicate all’amore, alle coppie e alla sessualità nella magica cornice di Riccione, avvolti dal dolce rumore delle onde del mare e scaldati da un sole forte e intenso. Forte e intenso come le emozioni che si sprigionano quando si vive un rapporto d’amore e di sessualità, quando ci si confronta con l’altro e si definiscono spazi, limiti, tempi, confini, aspettative, desideri e sogni… Come ha evidenziato il Presidente Firp Raffaello Cuter nell’apertura dell’evento annuale del 28, 29 e 30 aprile, il sesso è una delle principali compo-

Lo staff organizzativo pronto alla reception

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nenti della storia di ogni singola persona e ne condiziona, nel bene e nel male, gli equilibri… ma “Ricominciare si può”, ricordano Sonia Arnaboldi e Salvatore Aragona e nei casi di impotenza, il terapeuta può aiutare il paziente ad esprimere meglio i propri sentimenti ed emozioni, favorendo la sua capacità di lasciarsi andare, di diventare più flessibile e interagire con gli altri. E anche nei casi di abbandono, quando la famiglia si spezza e il partner ci lascia, come racconta una donna sola attraverso le parole di Clara Venturelli in “Lettera aperta, una di


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noi” è possibile ritrovare se stessi e guardare avanti con più serenità, per aprirsi nuovamente all’amore… mentre Elisa sceglie di affidarsi a un percorso reflessologico e viene così bombardata da una serie di stimoli e sensazioni a lei nuove. Nel suo percorso di “Ritorno al sorriso” (Maria Virzi) ora Elisa, finalmente, si sente libera di amare e percepisce il rapporto sessuale come una fonte di energia. I sentimenti positivi si fanno spazio, ripristinando anche l’equilibrio energetico. E, se la maturità di ognuno permette una maggiore disponibilità all’ascolto e alla consapevolezza, il proprio impegno farà crescere la condivisione di esperienze di vita insieme a quelle sessuali… così nella “Sessualità nella coppia” Clara Serina ci conduce verso la passione vera, là dove il corpo è la pura poesia dell’anima. Per poi “Ritrovarsi” (Tiziana Vidini) meravigliosa-

mente dopo una vita di carriera, di impegni e doveri, per riscoprirsi attraverso quella complice e intima comunicazione che diventa relazione fra anime e non solo fra corpi e restare, come adolescenti, a parlare affiatati fino alle tre del mattino e sorprendersi a dire: “Siamo tornati indietro ai vecchi tempi, è stato bellissimo…”. Fino a riscoprire il vero senso della sessualità in un avvincente percorso “Dall’Oriente all’Occidente, dalla filosofia del Kamasutra alla pornografia” guidato da Cristina Solvetti dentro il cuore della filosofia induista e del Kama Sutra per i quali l’atto amoroso è, a livello psicofisico, il momento in cui l’uomo e la donna sono indistinti e formano una monade che ricrea l’unità divina. L’eros è un patrimonio inestimabile, energia vitale e motivazione per tutto ciò che è vivo; è il respiro necessario per compiere il passaggio dal malessere al benessere e realiz-

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Ariella Lupi, coordinatrice del convegno, insieme a Guido Zandi ed Erminio Frezzini

zare il senso della propria esistenza. Ma qual è il percorso che trasforma la pulsione sessuale giovanile in amore maturo? Flavio Violetto, nei suoi “Colori d’Autunno” risponde che è la vita stessa, a patto di non intendere che l’amore è una conquista automatica, simile a un frutto che matura naturalmente, perché si evolve e si struttura attraverso le varie fasi della vita. E che dire della vita sessuale negli adolescenti? Esiste un “Amore che fa crescere” e Luca Meregalli ce lo descrive profondamente in un’ottica improntata ad una vera comprensione, una sincera empatia e un’autentica stima di fronte a tutta la fatica che queste “piccole-grandi persone” stanno vivendo. Così noi reflessologi ci prenderemo cura degli adolescenti, consapevoli di essere per loro una sorta di accompagnatori in questo viaggio così faticoso, pieno di insidie, di alti e bassi ma nel contempo così avvincente e

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meraviglioso. Sarà un incontro tra l’adolescente con la sua unica e irripetibile bellezza e ricchezza e noi, persone adulte, con il nostro modo di essere e i nostri interventi pensati e attuati per lui… E la stessa passionalità adolescenziale la ritroviamo in una danza intensa, malinconica, drammatica: il tango. Un ballo erotico, sensuale, raccontato in mille sfumature da Silvia Cuter (“Anch’io ballo”): una danza accesa che, come lava eruttante da un vulcano, diviene la metafora della vita stessa. Una vita danzata per trasformarsi, lasciando i panni della quotidianità e farsi trasportare da fantasie e meravigliosi desideri… Ma non si è ballerini solo in gara, lo si è sempre. I ballerini vivono in un clan chiuso, con regole e comportamenti validi solo per loro, tra allenamenti, esibizioni, competizioni, in una vita in cui lo spazio per se stessi e la propria sessualità viene ridotto quasi al nul-


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la… Appunto per questo, quasi tutte le “Coppie di ballo” sono “coppie di vita”… che spesso perdono lo stimolo alla sessualità. Ariella Lupi ci ha fatto comprendere come, grazie alla Reflessologia e al suo tocco amorevole, i sensi si risvegliano all’intimità. Un’intimità che abbiamo visto, sentito e applaudito grazie al meraviglioso spettacolo animato, dopo la cena di gala di domenica, da Fabio e Mara, Claudio, Andrea e Francesca, ballerini della Scuola di Tango Argentino Lady Anna di Uboldo (Saronno). Il nostro percorso nel suggestivo mito di “Amore e Psiche” si è concluso con i due interventi di lunedì 30 aprile. Sergio Maltoni in “Tanta Yoga: la grande armonia” ci ha dipinto la visione tantrica dell’atto sessuale non solo come unione tra uomo e donna, ma come fusione cosmica tra Siva e Sakti, cioè tra la Divinità e l’energia

che permea in tutto l’universo. E’ per questo motivo che l’atto sessuale diventa sacro e se l’unione non è eseguita con questa sacralità, diventa solo un comune atto carnale e, proprio in quanto atto carnale e componente importante del rapporto di coppia, la sessualità può creare preoccupazioni, ansie, paure, blocchi che si esprimono sul corpo, a livello fisico. “E se il corpo non risponde?” Orlando Volpe spiega come entra in gioco la Reflessologia che, fermo restando il lavoro del Sessuologo e dello Psicologo, può mettere in campo la sua arma migliore, quella del rilassamento, intendendo con questo termine la liberazione dalle tensioni psico-fisiche. … Ma, comunque sia, nel suo percorso seppur nodoso e intricato di evoluzione e liberazione di ogni corpo, cuore e anima, l’eterna favola di Amore e Psiche continua…

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Il corpo docenti e i diplomati FIRP 2006


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L’INTERVENTO DELLA COORDINATRICE

Convegno FIRP: un’occasione in più Ecco perché è così importante partecipare…

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urante le ore scolastiche non c’è mai abbastanza tempo per ampliare alcuni argomenti, anche se importanti per la nostra preparazione professionale; così, considerato che il convegno non è solo un momento di incontro ma anche uno spazio di apAriella Lupi profondimento, sono partita in quarta a favore di quell’argomento, tanto difficile e delicato che è la sessualità, e la risposta è stata positiva. La serietà e la competenza con cui è stato trattato ha sottolineato la preparazione e la sensibilità dei relatori che hanno saputo tenere desta la nostra attenzione con interventi interessanti e mirati. Ed ora eccomi qua, per condividere con voi alcune sensazioni. La prima è di gratitudine verso tutti coloro che mi hanno dato una mano in questo compito, collaboratori interni ed

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esterni alla Federazione. Poi la piacevole sensazione di unione e di confronto positivo tra le nostre scuole nazionali. Alla fine il ricordo dei nostri allievi che avevano un’aria perplessa, e allora mi sono ricordata dei miei primi convegni. Anch’io pensavo di non aver capito niente, che non sarei mai stata capace di lavorare così, avevo in mente solo i punti, la paura di sbagliare di mezzo millimetro e poi…. Poi sono cresciuta, ho acquisito esperienza e, rileggendo gli atti dei convegni, mi sono scoperta ad apprezzare e mettere in pratica i tanti suggerimenti che i miei colleghi avevano dato. Ecco perché è tanto importante partecipare. Le tre giornate di convegno non sono solo obbligatorie per gli allievi, in quanto parte del programma scolastico, ma rappresentano un’occasione irripetibile per avere belle e ampie lezioni monotematiche per tutti i livelli di conoscenza. E ricordiamo che gli atti rappresentano un’appendice ai nostri testi, non solo per farne bella mostra nei nostri studi, ma in quanto materiale da tenere a portata di mano, da consultare perché ci può offrire consigli utili per il nostro lavoro e modalità diverse per affrontare il medesimo problema. Approfittiamone!!!


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Ricominciare si può

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ell’impotenza, un disturbo del corpo e della mente, qual è il ruolo del terapeuta? L’impotenza è un deficit erettile, una condizione non fisiologica caratterizzata da un’incapacità costante o saltuaria di ottenere o mantenere un’erezione di rigidità adeguata, per un rapporto sessuale soddisfacente. I dati statistici ne fanno una disfunzione in costante aumento per una serie di motivazioni legate a fattori organici di tipo endocrino-vascolari, a fattori ambientali e socio-culturali. Il trattamento dei disturbi dell’erezione passa attraverso una fase di accurata valutazione del problema, per arrivare al trattamento cognitivocomportamentale (o mansionale), unica terapia psicologica che ha dimostrato una buona efficacia nella cura di questo disturbo. Ma occorre riconoscere che l’eccitazione sessuale non è unicamente legata a stimoli sessuali, bensì conduce all’atto solo con l’intervento anche

Sonia Arnaboldi

del pensiero e delle emozioni. Pertanto il terapeuta può aiutare il paziente ad esprimere al meglio i propri sentimenti ed emozioni, tonificando in senso energetico alcune zone del corpo, preda di tensione e alterazioni energetiche (organi bersaglio), favorendo la sua capacità di lasciarsi andare, di essere flessibile, tollerante e di interagire con gli altri.

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LE RELAZIONI

Lettera aperta, una di noi

Clara Venturelli

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esidero raccontarvi la mia esperienza di vita e il mio percorso di rinascita, affrontato e condiviso con una reflessologa... Dopo il mio matrimonio e la nascita di una figlia, un “bel giorno” mio marito mi comunica che ha trovato un’altra donna… così ci separiamo, mentre io sprofondo in una depressione totale. Trovo conforto nel cibo e ingrasso, mentre la mia sessualità si addormenta.

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La fiducia in me stessa è minata fin nelle sue fondamenta: mi sento una donna respinta. Decido di rivolgermi alla reflessologia. Il massaggio mi scatena subito qualcosa dentro e si mettono in moto una serie di eventi positivi che mi fanno guardare avanti con più serenità. Non mi colpevolizzo più per il fallimento del mio matrimonio e ricomincio, piani piano, ad avere una vita normale. Ma cosa è successo con la Reflessologia? Cardini del trattamento sono stati il Sistema Nervoso Centrale, il Sistema Linfatico e il Sistema Endocrino, mentre l’Apparato Genitale è stato stimolato mettendo in relazione ogni volta questi punti con il cervello, come a voler creare una sinergia fra loro. Anche il Digerente è stato inserito con vari associazioni, per controllare l’alimentazione. Il massaggio reflessologico ha permettesso a tutto il mio corpo di essere stimolato per ritrovare il suo equilibrio e alla mia mente di aprirsi a “giusti pensieri”.


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Ritorno al sorriso

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ella nostra esistenza, a volte, ci imbattiamo in esperienze che ci segnano dal profondo. Se viene colpita una parte di noi, cercheremo di rinnegarla e nasconderla causando una dolorosa ferita, ferita che si renderà visibile sia sul piano fisico che su quello psicologico. Elisa ha 26 anni ed ha sofferto di pubertà precoce; a soli 7 anni aveva già il seno sviluppato e i corpo di un’adolescente e si è sempre portata dietro la paura che tutti la guardassero! I problemi iniziano a 19 anni con i primi rapporti sessuali: non riesce a viverli in modo sereno e li rifiuta. Scompare anche il ciclo mestruale… Elisa sceglie di affidarsi a un percorso reflessologico e viene così bombardata da una serie di stimoli e sensazioni a lei nuove. La ragazza si mette in gioco completamente: durante il trattamento ha l’impressione che qualcosa si muova dentro di lei; riaffiorano i “ricordi penosi”, lei li lascia andare e avverte una

Maria Virzi

distensione generale, soprattutto nella zona pelvica. Ricompare il ciclo mestruale ed Elisa ricomincia a provare affetto, anche verso il suo partner, senza sensi di colpa. Finalmente, ora si sente libera di amare e percepisce il rapporto sessuale come una fonte di energia. I sentimenti positivi si fanno spazio, ripristinando anche l’equilibrio energetico.

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LE RELAZIONI

Colori d’autunno

Flavio Violetto

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arlando di relazioni intime, di contatto fisico per la terza e quarta età, l’accento va giustamente posto sull’amore più che sulla sessualità, perché l’amore comprende la sessualità e la sessualità può anche essere lontana dall’amore. L’amore è tanto più grande quanto più l’uomo espande la comprensione e la consapevolezza di sé. Qual è il percorso che trasforma la pulsione sessuale giovanile in

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amore maturo? Si potrebbe dire che è la vita stessa, a patto di non intendere che l’amore è una conquista automatica, simile a un frutto che matura naturalmente mentre invece procede attraverso le fasi della vita. Il desiderio spinge l’adolescente ad avvicinare il partner, arriva l’innamoramento e poi l’affetto, quindi i figli, l’amore per la famiglia, i nipoti… Ma non è sempre così, poiché può capitare che le convenzioni sociali e le necessità materiali siano scambiate per amore anche se non lo sono. Dunque si impegna una vita ad imparare cos’è l’Amore, ma spesso una vita non basta…allora il reflessologo non può far recuperare all’anziano una sessualità perduta, ma può donare Amore, il calore del proprio animo, può coinvolgere la sfera emotiva, condividendo la vicinanza a una sorte che tocca ad ogni essere umano. L’azione reflessologica può in primo luogo coinvolgere la sfera emotiva: testa e cuore, occhi e orecchi perché l’attrazione e il desiderio passano attraverso i sensi.


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Sessualità nella coppia

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a coppia: un insieme di coincidenze, di aspettative appagate, di contraddizioni… L’emozione di un incontro tanto sognato produce un cambiamento nella comunicazione e può favorire l’espressione, oppure bloccarla. Può far sì che l’eros si riversi, come un fiume in piena, uno sull’altra e l’incontro si manifesti in modo focoso e con disinvoltura. Altresì può distogliere dall’espressività i due, o anche uno solo, ed ecco che le manifestazioni vengono condizionate e l’unione non si realizza bene. Di conseguenza frustrazione e senso di inadeguatezza pervadono gli esseri e l’eros non è raggiungibile nell’incontro. A volte il bisogno di “prestazione” interviene, creando ansia e lo stato di attenzione si fa molto presente, non permettendo il rilassamento e la fiducia necessari a realizzare l’incontro amoroso sessuale. Per favorire l’intimità e il rapporto è importante che si crei familiarità. Anche la paura del giudizio reciproco, all’inizio di una relazione, è più grande e può inibire l’accesso all’intimità. Poi lo

stare insieme e avere un atteggiamento giocoso fanno sì che la tensione cali e aumenti la spontaneità nel mostrarsi e nel darsi… L’ansia da prestazione solitamente dipende da un senso del fare che segue un Clara Serina programma severo, esigente che viene seguito nell’illusione di realizzare l’incontro in modo soddisfacente. Ma ciò che si è prefissato diventa un ideale irraggiungibile e l’attenzione è rivolta più al programma che al vissuto personale del momento. Ma, se la coppia è in grado di comunicare i propri vissuti in modo conoscitivo e non rivendicativo, ecco che inizia il dialogo, l’ascolto e i cambiamenti che permettono di sciogliere le paure e di incontrare l’anima dell’altro…

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LE RELAZIONI

Ritrovarsi

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ssere una coppia in “carriera” comporta numerose variazioni nella vita di relazione, coinvolgendo sia l’aspetto privato che quello sociale e provocando una crisi Tiziana Vidini dovuta al minor tempo che la coppia può dedicare a se stessa al frequentare compagnie diverse per incarichi aziendali, ad alti standard lavorativi pretesi dai rispettivi capi. Tra le principali conseguenze di ciò, si possono manifestare ansia da prestazione, stress, tensioni fisiche e mentali, overloop (quando i pensieri circolano su se stessi) e una modificazione della reciproca espressione della sensualità e sessualità. E’ ciò che sembra accaduto a Ugo e Olivia che, ultimamente, trovano difficile chiudere con il mondo per potersi

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ritrovare da soli. Entrambi si sottopongono a un percorso reflessologico. Il percorso reflessologico si incentra sulla respirazione, il plesso solare, il nervo frenico, l’apparato urinario, le orecchie, il Sistema Nervoso Centrale, l’ipotalamo, la base cranica, l’asse ipotalamo-ipofisisurreni, l’apparato digerente fino allo stomaco, al fegato, al colon e al Plesso Mesenterico. Per terminare con i punti riflessi dei genitali e l’apparato urinario. Ma l’origine della sofferenza di Ugo e Olivia non è solo il bisogno di sessualità, bensì l’esigenza di ritrovarsi e riscoprirsi attraverso quella complice e intima comunicazione che diventa relazione fra anime e non solo fra corpi. Per questo invento uno “spazio” traslocabile dal mio studio alla loro abitazione entro il quale la coppia possa ritrovarsi all’interno di un percorso corporeo, di contatto per rilassarsi. La conclusione è stata decisamente positiva. Mi hanno riferito che dopo aver ottenuto questa condizione di rilassamento sono rimasti a parlare fino alle tre del mattino: “Siamo tornati indietro ai vecchi tempi, è stato bellissimo…”.


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Dall’oriente all’occidente, dal kamasutra alla pornografia

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ome qualsiasi aspetto legato al comportamento umano, la condotta sessuale risente profondamente dell’humus psicologico, emotivo ed affettivo, etico e sociale in cui l’individuo è inserito e che si innesta su fattori biologici della specie. L’evidenza è intuibile: la donna in una società occidentale viene vissuta, in termini di condotta sessuale, in modo diverso da una donna di cultura cinese, giapponese o araba. Nel comportamento sessuale sono presenti fattori motivazionali molto elevati, riferiti sia all’attrazione tra i sessi, sia alla prosecuzione della specie umana. Per questo motivo le religioni si sono occupate del comportamento sessuale dando una serie di precetti che lo inscrivono all’interno della spiritualità. La psicologia occidentale si è occupata di spiritualità in modo trasversale, ma la trascendenza viene posta da Ma slow al gradino più alto dei bisogni dell’uomo, da Carl Gustav Jung viene sintetizzata nel concetto di Archetipi, la predisposizione a simbolizzare tipica di ogni cultura che vede all’interno di ogni uomo e donna degli aspetti universali, rispettivamente anima/animus,

femminile e maschile da armonizzare all’interno della propria psiche. Nella filosofia induista e nel Kama Sutra l’atto amoroso è, a livello psicofisico, il momento in cui l’uomo e la donna sono indistinti e formano una monade che Cristina Salvetti ricrea l’unità divina. Nella pornografia invece, che distorce il messaggio del Kamasutra facendone scomparire lo spessore filosofico e il contesto storico, il messaggio sessuale viene fornito come un pacchetto pronto per l’uso, trasformato in “usa e getta”, in un vuoto totale di senso e dell’anima. Mentre l’eros è un patrimonio inestimabile, energia vitale e motivazione per tutto ciò che è vivo. L’eros è il respiro necessario per compiere il passaggio dal malessere al benessere e realizzare il senso della propria esistenza.

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LE RELAZIONI

L’amore che fa crescere

Luca Meregalli

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l termine adolescenza deriva dal verbo latino “adolescere” che significa “crescere fino a raggiungere l’età adulta”; l’adolescenza ha quindi inizio con la pubertà e termina con l’assunzione delle responsabilità adulte. Per ogni società è differente l’età in cui si ritiene che l’individuo sia diventato sufficientemente capace o maturo da assumersi le

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responsabilità tipiche dell’età adulta ma, comunque sia, si può considerare l’adolescente come un ragazzino che si affaccia ad una nuova fase della sua vita ricca di incognite, interrogativi e incertezze. E’ proprio secondo questa ottica improntata ad una vera comprensione, ad una sincera empatia e ad un’autentica stima di fronte a tutta la fatica che queste “piccole-grandi persone” stanno vivendo che noi reflessologi intendiamo prenderci cura di loro, consapevoli di essere per loro una sorta di accompagnatori in questo viaggio così faticoso, pieno di insidie, di alti e bassi ma nel contempo così avvincente e meraviglioso. Sarà un incontro tra l’adolescente con la sua unica e irripetibile bellezza e ricchezza e noi, persone adulte, con il nostro modo di essere e i nostri interventi pensati e attuati per lui. I diversi iter reflessologici sono stati accomunati da un lavoro mirato a distendere la persona, lavorando sul SNC, plesso solare e diaframma per una respirazione più profonda.


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Anch’io ballo

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erso la fine dell’Ottocento sbarcarono nei porti sudamericani del Rio de la Plata, in fuga da guerre e carestie, ondate di emigranti italiani, francesi, ungheresi e di altre nazionalità. Carichi di speranze e aspettative, cercavano una nuova vita nella “Terra d’Argento”, l’Argentina. Data la grande disponibilità di manodopera, i lavori erano duri e i salari piuttosto miseri. Gli immigrati vivevano in squallidi appartamenti in quartieri costruiti nel nulla, creando una miscela unica e irripetibile di tradizioni etniche e culturali… ben presto emerse una speranza comune rappresentata da una volontà di fuga, sia pure soltanto momentanea, dall’oppressione, sentimento forte espresso in canzoni. Canzoni che cantavano la tristezza delle persone, ma anche la loro felicità e le loro gioie. Cantavano la nostalgia, ma anche la speranza e le aspirazioni… E la canzone richiede come suo completamento espressivo la danza. Una danza

intensa, malinconica, drammatica. Così, nei vicoli di Buenos Aires nasce il tango: il giro di bassi cadenzava la situazione di inerzia impotente che si rivelava agli occhi dei Silvia Cuter suonatori di ghetto, mentre la melodia traduceva le loro emozioni. Lotta per superare l’inerzia e bramosia di una nuova libertà si trasferirono prepotentemente nella musica del tango che, come lava eruttante da un vulcano, divenne la metafora della vita stessa. Una vita danzata per trasformarsi, lasciando i panni della quotidianità e farsi trasportare da fantasie e meravigliosi desideri…

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LE RELAZIONI

E se il corpo non risponde?

Orlando Volpe

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a sessualità, in quanto componente importante nel rapporto di coppia, può creare preoccupazioni, ansie, paure, blocchi che si esprimono sul corpo, a livello fisico. Qui entra in gioco la Reflessologia che, fermo restando il lavoro del Sessuologo e dello Psicologo, può mettere in campo la sua arma migliore, quella del rilassamento, intendendo con questo termine la liberazione dalle tensioni

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psico-fisiche. Senza dubbio, un mare in tempesta non è indicato per intraprendere un viaggio, ma un mare calmo di sicuro lo è. Allo stesso modo, quando si è tesi o ansiosi, si perde di lucidità sia nelle azioni che nei ragionamenti, mentre un sano rilassamento aiuta l’individuo a migliorare la messa a fuoco su una certa situazione e affrontarla. Più precisamente, l’aspetto fisiognomico del piede può indicare disarmonia nella sfera sessuale con la posizione del V dito, così come il tallone è associato alla fertilità e all’apparato genitale. Inoltre, alcuni punti sul piede segnalano lo stress e altri possono essere utilizzati per i trattamenti dell’impotenza, eiaculazione precoce, varicocele, ansie da prestazione, eccessività di appetito sessuale… La Reflessologia può quindi essere un valido aiuto nelle problematiche inerenti la sessualità, meglio ancora se affiancata al supporto di professionisti del settore.


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Tantra yoga: la grande armonia

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a parola “Yoga” deriva dalla radice sanscrita Yu” che tradotta prende il significato di “soggiogare, unire”. Unire che cosa? La meta dello Yoga è di riuscire a calmare le fluttuazioni della mente, fonte di disarmonia sia a livello fisico che mentale. Quando abbiamo sottomesso la mente possiamo accedere a livelli superiori per giungere alla meta finale che è quella di unire il sé individuale con il sé universale. Ogni sensazione che proviamo, piacevole o no, crea all’interno di noi tensione, turba il nostro stato d’animo o crea eccitazione, sconforto, depressione. Cosa succede quando siamo sessualmente eccitati? Date voi la risposta. Il compito e lo scopo dello Yoga è proprio quello di calmare e sottomettere al nostro volere gli stati mentali causa d’agitazione e turbamenti. Il tipo di Yoga più diffuso in occidente è l’Hatha Yoga, suddiviso in stadi. Il primo stadio è costituito da Yama (freni, astinenze) di cinque tipi: non violenza, dire sempre la verità, astensione dal furto, castità e non

possesso. Soffermandoci sulla castità o astinenza sessuale, il significato di questa parola, nello Yoga chiamata Brahmacarya è “vivere la presenza divina in ogni istante e Sergio Maltoni qualsiasi azione si compia” e poi può anche prendere il significato di “autocontrollo”. Brahmacarya significa quindi completa padronanza dei sensi, ottenendo esperienze coscienti e consapevoli, comprendendo la potente energia sessuale e dominandola. Chi è riuscito ad arrivare a questo stadio non è più succube dei suoi istinti e riesce a vivere una vita equilibrata, in questo modo la vita diventa divina e tutto ciò che si fa è divino.

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LE RELAZIONI

Coppia di ballo, coppia di vita

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l Tango: una passione travolgente, di cui non si può più fare a meno… Non si è ballerini solo in gara, ma lo si è sempre. I ballerini vivono in un clan chiuso, con regole e comportamenti validi solo per loro, tra Ariella Lupi allenamenti, esibizioni, competizioni, in una vita in cui lo spazio per se stessi e per la coppia viene ridotto quasi al nulla… Appunto per questo, quasi tutte le coppie che ballano sono coppie anche nella vita. Sarebbe difficile, se così non fosse, resistere per lunghi periodi assieme. Nessun ballerino mai si è rivolto a me, come Reflessologa, per difficoltà sessuali, ma quando si sentono “toccare” i piedi in modo diverso, attraverso un massaggio fatto con

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amore e dedizione, allora si sentono al sicuro e dai piedi si arriva alla mente… allora trovano il coraggio di parlare dei loro problemi, delle difficoltà che incontrano nella vita sessuale. In questi casi inizio il mio lavoro con alcune sedute di trattamenti specifici per la depurazione dell’organismo dalle tossine presenti (ad esempio acido lattico, adrenalina, sostanze varie provenienti da diete squilibrate) lavorando sull’apparato urinario, respiratorio, sui punti riflessi dell’intestino tenue, crasso, sul fegato e l’apparato linfatico. Ad ogni seduta aggiungo poi una ricerca pressoria, facendomi guidare dalla conoscenza del soggetto, da quello che mi racconta, da quello che mi dice il suo piede e dal mio istinto. Quasi sempre, così, si arriva all’origine della somatizzazione e al momento in cui la coppia, senza rendersene conto, ha perso lo stimolo al rapporto sessuale. E la Reflessologia, attraverso il suo tocco amorevole, risveglia i sensi e l’intimità.


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L’attrazione illuminante dell’amore...

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more e sensualità, a prima vista sembra difficile separarli. Tutto proviene da una forza più alta, tutto ciò che si manifesta come energia è, all’origine, una forza che potremmo definire divina. Tale energia produce effetti differenti secondo l’utilizzo che se ne fa e ciò attraverso cui si manifesta. Per fare un paragone con l’elettricità: essa, quando si manifesta attraverso una lampada, diventa luce, benché non lo sia; attraverso una resistenza diventa calore, attraverso un motore diventa movimento. Allo stesso modo l’amore che può afferrare l’uno e l’altro aspetto, lo fa anche attraverso il corpo umano, manifestandosi così in maniera diversa. Pertanto, l’energia sessuale attraverso il cervello diventa intelligenza o ragionamento, attraverso il plesso solare sensazioni e sentimenti; attraverso il sistema muscolare, movimento e, attraverso gli organi genitali, maschili o femminili, attrazione verso l’altro sesso. L’energia sessuale è dunque quella energia che proviene da molto lontano e passando attraverso gli organi sessuali produce sensazioni, eccitazioni, desiderio e, in ultimo, si trasforma in AMORE. E’ così anche per gli altri esseri viventi:

chi può dire se gli animali non provano amore? L’amore non è pura sessualità ma passa anche attraverso di essa. L’amore comincia da quando quest’energia cosmica, tocca univocamente centri importanti come il cervello, il cuore e l’anima. A questo punto l’attrazione, ovvero quel desiderio che si prova nell’avvicinarsi a qualcuno, è illuminato, allora Elena Cirelli produce pensieri e sentimenti illuminati, rischiarando e illuminando il rapporto di coppia. Quindi l’amore è anche sessualità più allargata, illuminata e trasformata. Nel vivere la sessualità e l’amore, se non ci fermiamo soltanto sulle sensazioni fisiche grossolane, possiamo arrivare a percepire i gradi superiori di questa forza e, lasciandosi invadere da essa, possiamo sentire e provare la sua potenza rigeneratrice, che è quel sentimento meraviglioso che tutti chiamano AMORE.

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domande è stato assegnato un punteggio da 1 a 5 (insoddisfacente-scarsosufficiente-buono-ottimo e insoddisfacente-scarso-sufficientebuono-ottimo). All’ultima batteria di domande, che analizza la durata del convegno, è stato assegnato

un punteggio da 1 a 4 (troppo breve-breve-giusto-lungo). Da quanto emerso dagli esiti del questionario il Convegno 2007 ha avuto certamente un buon riscontro; alcuni aspetti che hanno sollevato criticità saranno oggetto di una più attenta valutazione. I grafici sottolineano il positivo andamento del Convegno FIRP 2007

Media

Organizzazione Convegno

Località

Convegno 2007

Struttura alberghiera

Ore convegno/tempo libero

Convegno 2006

Durata Convegno Convegno 2006

Percentuali

Convegno 2007

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SCUOLA FIRP

Diplomati 2006 SCUOLA DI MILANO Amodeo Raffaella Belluzzi Cristian Bolzoni Giordano Centurioni M. Luisa Ceriani Emiliano Corrarello Rino Ferrante Giuseppe Fisicaro Alfredo Fognini Patrizia Fognini Sonia Ghizzi Anna Maria Lorandi William Magni Silvia Marenco Barbara Monguzzi Cristina Paganotto Veronica Previtali Antonella Randazzo Maria Rodella Nicoletta Sibilio Marina Soldi Luigi Tesfai Abbai Saba Volpi Massimiliano

SCUOLA PORDENONE Battaglin Davide Bongiovanni Marilena Cosimi Lorella Costantini Rossella Gingillino Sergio Vittorio Pegoraro Barbara

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SCUOLA DI TORINO Abbo Francesca Balducelli Anna Balducelli Franca Coscia Giovanna Lupo Gisella Manassero Cristina Mazza Tatiana Melano Fulvio Monteleone Patrizia Nigretto Patrizia Piccato Rosanna Pogliano Tiziana Reitano Franca Savaris Riccardo Strumia Vittoria Zavattiere Francesca

SCUOLA DI PONTIDA Cariddi Ivana Contiero Giuseppina Donadoni Tarcisio Galimberti Silvia Goisis Angelo Lanfranchi Milena Mangili Gilberto Mauri Graziella Radaelli Loredana Rotta Franco Ruggeri Emanuela Russo Silvia Sarpellon Giovanni Walter Somaschini Riccardo Tagliaferri Giovanni

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VITA FIRP

E il cammino continua Verso il riconoscimento della nostra Professione

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ari soci, eccovi un'altra azione a sostegno e rafforzamento di quanto già fatto per il riconoscimento della professione. Il dottor Douglas Gattini, presidente della I.A.S. (Interassociazione delle Arti per la Salute) lo scorso aprile ha diramato un comunicato stampa inerente la diffusione e regolamentazione delle discipline olistiche, per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori. Lo pubblichiamo qui di seguito e invitiamo tutti i soci a visionare sul sito della I.A.S. la brochure “Le discipline olistiche per la salute” dove troverete i profili professionali e le linee guida delle singole associazioni confederate nella I.A.S., nonché le richieste dei professionisti delle discipline olistiche al mondo politico e istituzionale. E il cammino continua……. Diffusione e regolamentazione delle discipline olistiche per la salute: il punto della situazione La Interassociazione Arti per la Salute è una confederazione di associazioni professionali che rappresenta operatori di diverse discipline naturali per la salute. La presente per informarLa, della diffusione e del successo che queste arti hanno avuto in Italia e nel mondo e per portare alla Sua conoscenza le precise richieste della nostra categoria al mondo politico istituzionale. Ci auguriamo che, Ella possa intervenire a favore di una corretta informazione riguardo il significato delle

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nostre discipline e di una sollecitazione alla classe politica istituzionale per un esito positivo della regolamentazione che è in corso sia a livello regionale (leggi regionali e proposte in via di approvazione), che a livello nazionale (legge delega Mastella sulle nuove professioni e pdl che riguarda il settore delle discipline naturali presso la XII Commissione della Camera). Non essendoci un riconoscimento istituzionale delle nostre professioni, le associazioni nazionali di categoria hanno lavorato in maniera seria per ottenere un’autoregolamentazione del settore. Le Discipline Olistiche per la Salute non si pongono come terapie mediche o paramediche, ma come discipline di sostegno alla salute in un inquadramento non sanitario, anche per formazione e tradizione storica. I nostri operatori collaborano in ospedali pubblici e privati, Asl ed istituti salutistici rispettando la diagnosi medica e le competenze delle varie discipline offerte al pubblico. Le nostre arti hanno creato decine e decine di migliaia di posti di lavoro, ma come detto, necessitano al più presto di un riconoscimento istituzionale da parte dello Stato perché i nostri operatori abbiano il giusto ruolo che compete nella società. RingraziandoLa per l’attenzione prestata, a nome dell'Interassociazione Arti per la Salute, porgo i più distinti saluti. Douglas Gattini, Presidente I.A.S.


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Riccione 2007: in alto, la torta per festeggiare il 23° Convegno. A sinistra, i due splendidi ballerini Mara e Fabio. A destra, non poteva certo mancare... Miss Italia. Sotto, la piÚ giovane partecipante, Alessia.


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ivo t t e r i D Il a Firp e l .O. one R ti i z a d e R tut a o n a r augu E BUONZE! N VAC A

In autunno ritorna la Scuola Triennale di Reflessologia OCCASIONE PER UNA NUOVA PROFESSIONE Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria: Tel. 0363.350135 www.firp.it


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