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cultura e territorio
Anno 11 - Numero 30 - Aprile 2015 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB VERONA
2 DIANA BRACCO: EXPO, LA VITE RACCONTA L’ORGOGLIO ITALIANO DIANA BRACCO: EXPO,VINES A SOURCE OF PRIDE FOR ITALY di Isidoro Trovato
8 “IL GUSTO DEL TEMPO” UN FILM DI SEGRE “THE TASTE OF TIME” FILM BY SEGRE di Antonio Di Lorenzo
14 I PIATTI SORPRENDENTI DEL LAGO DI GARDA THE UNEXPECTED FOOD CULTURE OF LAKE GARDA di Monica Kellerman
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sommario contents cultura e territorio Expo, una risposta di responsabilità
1 Expo, a reply about responsibility di Antonio Di Lorenzo
Anno 11 - Numero 30 - Aprile 2015 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB VERONA
2 DIANA BRACCO: EXPO, LA VITE RACCONTA L’ORGOGLIO ITALIANO DIANA BRACCO: EXPO,VINES A SOURCE OF PRIDE FOR ITALY di Isidoro Trovato
8 “IL GUSTO DEL TEMPO” UN FILM DI SEGRE “THE TASTE OF TIME” FILM BY SEGRE di Antonio Di Lorenzo
14 I PIATTI SORPRENDENTI DEL LAGO DI GARDA THE UNEXPECTED FOOD CULTURE OF LAKE GARDA
La vite racconta l’orgoglio italiano
2 Vines a source of pride for Italy di Isidoro Trovato
Un film d’autore per Masi e l’Amarone
8 An art house video for Masi and Amarone di Antonio Di Lorenzo
Lago di Garda: una raffinata
sorprendente gastronomia 14 eLake Garda: refined and unexpected food culture di Monica Kellermann
di Monica Kellerman
Una blogger in cucina con Campofiorin
24 A blogger in the kitchen with Campofiorin di Sigrid Verbert
In copertina. Diana Bracco, presidente del Padiglione Italia. Cover photograph. President of the Italy Pavilion and symbol.
La coscienza di Ermanno Olmi:
disobbedienza è un dovere 28 laErmanno Olmi’s conscience: disobedience is a duty di Antonio Di Lorenzo
Direttore responsabile
Referenze fotografiche
Antonio Di Lorenzo
Dora Stopazzolo Cristina Valenza Elisa Venturini
Arch. Fondazione Masi Archivio Masi Biblioteca Inter. La Vigna Bob Krieger Giampaolo Mascalzoni Jacopo Salvi
Traduzioni
Hanno collaborato
Stephen Hobley
Mario Bagnara Lucio Bussi Monica Kellermann Nereo Pederzolli Isidoro Trovato Sigrid Verbert
In redazione
Impaginazione e stampa La Grafica Vago di Lavagno (Vr)
Schietta finezza, nobile eleganza
34 Honest finesse and noble elegance di Nereo Pederzolli
La pergola in collina è l’ideale per la vite
38 Pergola training on hillsides:Ideal for vines di Lucio Bussi
Le bonifiche agrarie in Italia
e Novecento 42 traLandSettecento drainage projects in Italy 18th-20th centuries di Mario Bagnara
Tessitura d’arte: i colori di Alice,
telai “lenti” di Bonotto 48 iArtisanal textiles: Alice’s colours, Bonotto’s “Slow” fabrics © 2015 – Fondazione Masi Villa Serego Alighieri Gargagnago di Valpolicella (Verona) Testi e immagini possono essere riprodotti, anche parzialmente, con autorizzazione
Tecniche di appassimento: si conclude una trilogia
Techniques of appassimento 50 concludes a trilogy
Pubblicazione realizzata con il contributo di Masi Agricola SpA Anno 11 - Numero 30 - Aprile 2015 - pubblicazione quadrimestrale Registrata presso il Tribunale di Verona il 24 giugno 2005, n. 1669
Dalla Fondazione Masi: flash
52 Newsflash from the Masi Foundation
EDITORIALE EDITORIAL
EXPO, UNA RISPOSTA DI RESPONSABILITÀ EXPO, A REPLY ABOUT RESPONSIBILITY di Antonio Di Lorenzo
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primi a consegnare il loro stand all’Expo di Milano sono stati gli svizzeri. Puntuali, e non poteva essere altrimenti. Hanno costruito una struttura assai particolare: quattro silos pieni di cibo, dove ognuno può prenderne quanto ne vuole. Quando il cibo sarà terminato, non ce ne sarà dell’altro. Sarà finito per tutti. Una metafora assai chiara della situazione planetaria. L’Expo può essere visto in molti modi: come una calamita capace di attrarre venti milioni di turisti, come un motore che contribuirà a far ripartire l’economia dell’Italia, come la vetrina delle soluzioni progettuali più affascinanti. Ma il suo significato più autentico sta in altri numeri, più crudi: siamo in sette miliardi sulla Terra, si produce cibo per 12 miliardi ma ottocento milioni di persone muoiono di fame. Sono le cifre della Fao, riportate da Carlo Petrini di Slow Food, che denuncia un’altra contraddizione: lo spreco del cibo. Solo in Italia si buttano nell’immondizia quattromila tonnellate di cibo al giorno. Come rimediare a questi squilibri? L’Expo deve fornire una risposta di responsabilità a questo interrogativo fondamentale. I temi del diritto al cibo, della malnutrizione, dell’obesità e dello spreco sono altrettante sfide che la “Carta di Milano” in elaborazione (che rappresenta la vera eredità dell’Expo) dovrà affrontare e vincere. È sul piano dei valori che si gioca la credibilità dell’Expo, che non deve rappresentare una fiera delle vanità, ma l’inizio di un futuro profondamente diverso per il vecchio pianeta Terra. Che è la nostra unica casa.
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he first to deliver their stand to Expo in Milan were the Swiss. On time, and it couldn’t have been otherwise. They supplied a structure that was quite unusual: four silos full of food, where everyone can take as much as they want. And when the food is finished there will be no resupply; it will be finished for everyone. A clear metaphor for what’s happening with the planet. Expo can be interpreted in many ways: as a disaster capable of attracting 20 million tourists, as a motor to help restart the Italian economy, or as the shop window for some more fascinating project solutions. But its most authentic meaning lies in other, more basic calculations: there are seven billion of us on Earth and we produce enough food for 12 billion, but 800 million people are dying of hunger. There are also the figures produced by the FAO and quoted by Carlo Petrini of Slow Food that show something else: how much food we waste. In Italy alone, four thousand tons of food are dumped in the waste bins every day. How do we put these imbalances right? Expo must provide a responsible reply to this fundamental question. The themes of the right to food, of malnutrition, of obesity and waste are challenges that the “Charter of Milan” (which is being prepared now and will be the real legacy of Expo) will have to face up to and conquer. This is the scale of values where the credibility of Expo will be played out: it must not become a fair for vanities, but the beginning of a profoundly different future for our old planet Earth. Which is our only home.
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SERVIZI FEATURES
LA VITE RACCONTA L’ORGOGLIO ITALIANO VINES A SOURCE OF PRIDE FOR ITALY
Diana Bracco, Premio Masi Civiltà Veneta 2010. Diana Bracco, Masi Prize Civiltà Veneta 2010.
di Isidoro Trovato
All’Expo il vino e l’albero della vita sono i simboli del Paese Wine and the Tree of Life, symbols of Italy at Expo La vite e la vita. Saranno due tra i più importanti simboli italiani di Expo 2015. L’albero della vita e il padiglione del vino (e quindi delle viti) intrecceranno le loro radici e racconteranno un territorio straordinario come l’Italia con tutte le sue unicità e le “anomalie eccellenti”. Basta guardare con attenzione il logo del Padiglione Italia, all’insegna dell’orgoglio, per comprendere bene il senti-
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Vines and life: the two most important symbols of Italy at Expo 2015. The Tree of Life and the Pavilion of Wine (and hence vines too) are to criss-cross their roots and tell the story of the wonderful place called Italy with all its unique qualities and “iconic anomalies”. Just take a close look at the logo on the Italy Pavilion, with its dedication to orgoglio, or pride, to understand the sen-
mento che sta ispirando la presenza timent that is inspiring the Italian italiana all’esposizione internazionapresence at this international exhibiDiana Bracco: le. “Dobbiamo ritrovare la fierezza del “Non viviamo soltanto tion. “We have to rediscover pride in nostro saper fare – spiega Diana Bracour abilities – explains Diana Bracdel nostro passato, co, presidente del Padiglione Italia – co, President of the Italy Pavilion – ma anche del futuro” mostrando al mondo la “meglio Itadisplaying that better side of Italy belia” di ieri, di oggi e di domani. Poiché longing to yesterday, today and toDiana Bracco: il passato non basta, ora è il momenmorrow to the world. Because the “We live not just from to di riprenderci il futuro. Per questo, past is not enough, and it’s time to our past, but also lo slogan che abbiamo voluto abbinatake our future in hand. This is the exre al logo del nostro padiglione è “Orplanation of the slogan Orgoglio Italia from our future” goglio Italia”. under our national pavilion logo.” Nel solco di questo viaggio alle radiThe path to the roots of Italian pride ci dell’italico orgoglio nasce Palazzo Italia, un’architettualso leads to Palazzo Italia, a sculpture-cum-building ra-scultura che sarà il cuore dell’Expo 2015. “Il Padiglione that will be at the heart of Expo 2015. “Italy Pavilion Italia – conferma Bracco – sarà un viaggio nella nostra – confirms Bracco – is a journey through our diverse variegata identità nazionale che terrà insieme e mettesources of national identity, collecting together and dis-
Pagina a fronte e a lato. Due rendering del Padiglione Italia ove il vino è protagonista assoluto del Made in Italy. Facing page and this page. Two projections of the Italy Pavilion where wine is the star turn among “Made in Italy” products.
rà in vetrina al tempo stesso la tradizione e l’innovazione, il passato e il futuro. La Grande Bellezza dell’Italia è la nostra eredità storica, artistica e culturale, ma sono anche le centinaia di start up innovative e le migliaia di giovani che si fanno strada nel mondo”. Allegoria del Padiglione Italia è l’Albero della Vita, replicato con tanto di radici all’interno della piazza, unico segno verticale della struttura. Una struttura evocativa che punta a creare il fil rouge tra i molti settori eccellenti del made in Italy. “L’Albero sarà l’approdo del Grand Tour che abbiamo immaginato come filo conduttore del
playing tradition and innovation, the past and the future, at the same time. The “Grande Bellezza or Great Beauty of Italy” is both our historic, artistic and cultural heritage and the hundreds of innovative start-ups and thousands of young people who make their mark on the world.” Italy Pavilion hosts the allegorical Tree of Life, the only vertical structure in the hall, modelled with many of its roots inside the exhibition piazza. The Tree’s symbolism is to connect the many sectors of iconic “Made in Italy” products. “The Tree will be the embarkation point 3
percorso espositivo di Padiglione Italia”, continua Bracco, “sarà come un film, che appassiona, diverte, e lascia un ricordo indelebile. L’albero, che sorgerà al centro di Lake Arena, sarà l’epilogo di questa storia, la metafora che rappresenta e conclude al meglio il nostro concept del Vivaio: le radici dell’Albero affondano nella potenza e nella varietà delle eccellenze italiane. Filo conduttore di tutta la proposta italiana saranno il Vivaio e le Potenze, che rappresentano le nostre guidelines. Un modo per valorizzare il passato e parlare anche di futuro. Innaffieremo il nostro Vivaio con le eccellenze dei nostri territori che tutto il mondo ci invidia: la Potenza del saper fare, la Potenza della bellezza (dei panorami e dei capolavori artistici espressi dai nostri territori), la Poten-
for the Grand Tour that we have imagined as the common link for exhibits in Italy Pavilion – continues Bracco – like a film, the Tour will stir the senses, amuse, and be quite unforgettable. The Tree, which will rise from the centre of Lake Arena, will form the epilogue of this story, the metaphor that best represents our concept of the Vivaio, or nursery garden: the roots of the Tree have their provenance in the strength and variety of Italy’s iconic products. The common theme of all the Italian exhibits will be the Vivaio and the Potenze (Powers), which are the starting point for our guidelines. It’s a way of promoting the past and talking of the future too. We will water our Vivaio with the icon products of our land, the products for which the whole world envies us: the Power of Workmanship, the Power of Beauty (the landscapes and artistic masterpieces throughout Italy), the Power of Limits (the typical Italian ability to adapt to difficulties, to be prudent in the countryside
All’Expo 2015 sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” i vini Masi saranno presenti sia nel quartiere fieristico sia nei locali ed enoteche storiche di Milano. Expo 2015’s themed exhibition “Feed the Planet, Energy for Life” sees Masi wines present both in the fair ground and in the historic wine shops of Milan.
Il vino è simbolo della diversità e della capacità di creare prodotti d’alto livello Wine, the symbol of diversity and the ability to make high class products
za del limite (intesa come la capacità, tipica dell’Italia, di adattamento alle difficoltà, di prudenza rurale e di saggia attenzione alla sostenibilità), la Potenza del futuro (che è la quintessenza del nostro concept del vivaio)”. All’interno di Padiglione Italia avrà un ruolo centrale lo spazio al vino, simbolo delle diversità di valori del territorio italiano e della capacità di creare prodotti eccellenti. “In effetti il vino avrà uno spazio da protagonista, conferma Lamberto Vallarino Gancia; una bellissima installazione a cura di Italo Rota racconterà in modo suggestivo lo specialissimo rapporto tra l’uomo e il territorio che produce il vino italiano. Puntiamo all’effetto “wow” di chi entrerà. Si tratta di una scelta strategica che permetterà di valorizzare al meglio questo prodotto così importante per l’export e l’immagine complessiva del nostro Paese. Sono previsti eventi, degustazioni, percorsi culturali e di business. Proveremo a far capire la straordinaria complessità di un’enologia unica al mondo”. La narrazione dell’Italia vitivinicola si è avvalsa della consulenza di un enologo di fama mondiale come Riccardo Cotarella che ha puntato su un modello educativo e creativo dedicato tanto agli adepti quanto ai neofiti. “Il paesaggio crea un binomio indissolubile con la nostra agricoltura, osserva Cotarella, chi visiterà il mondo del vino ita-
and to take heed of sustainability), and the Power of the Future (which is the quintessence of our concept of the Vivaio). Wine will have a central role inside Italy Pavilion as the symbol of the diversity of values in the land of Italy and the capacity to create products of excellence. “Actually wine will be a major player – confirms Lamberto Vallarino Gancia – a fabulous installation designed by Italo Rota will present the very special relationship between man and territory that produces Italian wine. We are after the ‘wow’ effect for visitors. This is a strategic decision designed to enable us to effectively promote a product that is crucial for our export business and for the general image of Italy as a whole. Events, tastings, cultural and business meetings and itineraries are also part of the programme. We are presenting the extraordinary complexity of a unique winemaking situation.” The adviser on the story of Italian wine is world-famous oenologist Riccardo Cotarella who has put forward a story that is both entertaining and educational and aimed at beginners and insiders alike. “Our countryside and our agricultural products are twins – observes Cotarella – and whoever visits the world of Italian wine at Expo will have not only a cultural experience, but also an olfactory, tactile and sen-
Una visione globale del quartiere fieristico che ospiterà milioni di visitatori. Overview of the fair ground, ready for the visitors in their millions. Ambasciatori del comparto agroalimentare italiano sono l'ex presidente di Federvini Lamberto Vallarino Gancia, l'enologo Riccardo Cotarella e Giovanni Mantovani di Veronafiere. Ambassadors for the Italian food and wine sector: (right to left) ex-President of Federvini, Lamberto Vallarino Gancia; oenologist, Riccardo Cotarella; Giovanni Mantovani of Veronafiere.
liano in Expo proverà un’esperienza culturale ma anche olfattiva, tattile e sensoriale. Avremo pure un’enorme enoteca di 1500 etichette che ruoteranno durante i mesi dell’Expo. Chi visiterà l’area destinata al vino uscirà con un’idea precisa delle capacità di agricoltori e imprenditori italiani in uno dei settori più ricchi di eccellenze mondiali”. Non solo “spettacolo” e didattica però: il “mondo vino” all’Expo troverà una straordinaria vetrina di business che non può essere sprecata. “E non lo sarà, promette Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona Fiere: sarà una grande opportunità di ulteriore rilancio dell’export. Expo, per l’enologia, non sarà paragonabile a una fiera business come Vinitaly, raggiungerà un pubblico più ampio e meno competente: proprio per questo si punterà a un giusto mix tra cultura, divulgazione e affari”. Un perfetto e inestricabile intreccio tra business, vita, vitigni e Made in Italy.
Isidoro Trovato è commentatore economico de “Il Corriere della Sera”, responsabile delle pagine sulle piccole e medie imprese. Da dieci anni scrive di vino, un po’ per lavoro e un po’ per passione.
sory experience. We will also have an enormous wine display area with 1500 different wines rotating on exhibition during the months of Expo. Visitors to the wine area will leave with a clear idea of the capabilities of Italian grape growers and wine entrepreneurs in one of the world’s most prestigious production areas.” Not just entertainment and education however, the wine world at Expo will benefit from an extraordinary and notto-be-missed business opportunity. “It certainly won’t be missed – promises Giovanni Mantovani, Managing Director of Verona Fiere – it will be a great opportunity for increasing the export market. Expo is not comparable to a business fair like Vinitaly for the wine world; it will reach a wider and less expert world, which is why we are presenting a mix of culture, education and business.” A perfect and indivisible mixture of business, life, vineyards and iconic products, Made in Italy.
Isidoro Trovato is the economics correspondent for “Il Corriere della Sera”, responsible for small-to-medium size business affairs. He has written about wine for the last ten years, partly as part of his work and partly out of sheer enthusiasm.
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SERVIZI FEATURES
UN FILM D’AUTORE PER MASI E L’AMARONE AN ART HOUSE VIDEO FOR MASI AND AMARONE
Il lungo appassimento invernale in Valpolicella. The long winter appassimento in Valpolicella.
di Antonio Di Lorenzo
Andrea Segre, pluripremiato regista veneto, firma “Il gusto del tempo” Andrea Segre, the multi-award winning film director from the Veneto, makes “The taste of time” Un film d’autore per Masi e l’amarone. Un documentaAn art house video has been dedicated to Masi and rio di tredici minuti che racconta non solo il vino, emAmarone. An thirteen-minute documentary about not blema dell’azienda di Gargagnago in Valpolicella, ma just the flagship wine of the Masi company, based in soprattutto la filosofia, spesso controcorrente, che ne Gargagnago in Valpolicella, but also and above all caratterizza la vita. Il video porta la firma di Andrea Seabout the often contrary philosophy behind it. The augre, pluripremiato regista di Dolo, il cui ultimo film è La thor of this video is Andrea Segre, the multi-award-winprima neve e anche con Io sono Li s’è aggiudicato una ning film director from Dolo whose most recent film is pioggia di riconoscimenti, dalla Mostra del cinema di VeLa prima neve and whose Io sono Li won prizes at the nezia ai David di Donatello. L’ha realizzato per la Jolefilm Venice Film Festival and also the “David di Donatello”. di Francesco Bonsembiante e l’ha intitolato Il gusto del Segre made the video for Francesco Bonsembiante’s tempo proprio per sintetizzare quella lentezza, ricca di Jolefilm company under the title Il gusto del tempo significati, che caratterizza la produzione (e la degusta( The taste of time ), taking its name from the wealth zione) dell’Amarone. of meaning behind the slowness that characterises the Diciamolo subito: non è una “clip” pubblicitaria. Né Masi making (and tasting) of Amarone. l’avrebbe cercata, né Segre l’avrebLet’s admit it now: this is no “pubbe accettata. Troppo distante dal licity clip”. Masi wouldn’t have Una produzione suo lavoro di regista che racconta asked for it, and Segre wouldn’t della Jolefilm di Francesco have done it. Too far from his work storie di vita e di (difficile) integrazione sociale. “Quando con Sandro as a film director concerned with Bonsembiante Boscaini due anni fa abbiamo parlathe gritty realities of (difficult) soProduced by Francesco to di realizzare il video – spiega Ancial integration. “When we talked Bonsembiante’s drea Segre – gli ho spiegato subito to Sandro Boscaini about making che sarebbe stato qualcosa di molto this video two years ago – explains Jolefilm diverso. Il regista pubblicitario è meAndrea Segre – I explained right 8
stiere di dignità e grande precisione, away that it would be something rema non è il mio”. ally different. The maker of publicity “Abbiamo avuto Scorrono le immagini e ci si accorge videos follows an honourable and il coraggio di fermare subito che Segre, 37 anni, fino a qualmeticulous calling, but this is not my il tempo e di ascoltarlo” che anno fa docente universitario a profession.” “We dared Bologna, ha mantenuto la parola: il The video begins and it can be seen film non “vende” nulla, ma scava nelquite quickly that Segre, 37 years old to stop time la vita e nei significati. Sembra proprio and until recently a lecturer at Boand listen to it” di annusare l’odore del legno, ascoltalogna University, has kept his word. re le parole della pietra, scoprire i siIt doesn’t “sell” anything – instegnificati senza dover fare domande. Ecco le viti curate da ad, it delves into questions about the meaning of life. grandi mani sapienti, i contadini dallo sguardo profondo, It seems actually to smell the wood, to listen to what la vendemmia, le ville agricole dai muri che raccontano the stones are saying, and to discover meaning withstorie di secoli, l’uva in appassimento, la pigiatura, menout ever needing to ask questions. Here are the vines tre Boscaini racconta che l’Amarone, in un certo senso, looked after by wise men, the peasant farmers with era un “fossile” che egli ha raccolto e valorizzato. In sotsearching expressions, the vintage, the country houses tofondo un pianoforte: essenziali tocchi musicali (eseguiwith rustic walls – age old and eloquent with history –
Il regista Andrea Segre e il direttore della fotografia Matteo Calore durante le riprese. Film producer Andrea Segre and photographic director Matteo Calore during a shoot.
ti dalla Piccola Bottega Baltazar) sottolineano ambienti e personaggi. C’è voluto un anno di lavoro per realizzare il film (per Masi hanno coordinato la produzione Cristina Valenza e Monica Zamboni), perché il regista ha voluto seguire il ritmo delle stagioni. Niente di artefatto, quindi. Le immagini sono punteggiate da brevi testi – scritti dallo stesso Segre – letti dalla voce calda di Giuseppe Battiston (cui è andato nel 2010 il Premio Masi alla Civiltà Veneta) che sottolineano atmosfere e trasmettono perfino le sensazioni tattili, come se si fosse davvero
grapes laid out for appassimento, the pressing process, and Sandro Boscaini telling us that Amarone was almost a “fossil” that he cleaned up and rescued. A piano provides background music, played by Piccola Bottega Baltazar to pick people and moods. Since the producer wanted to follow the rhythm of the seasons the video took a whole year to make – Cristina Valenza and Monica Zamboni looked after co-ordination from the Masi side. No shortcuts, then. The video itself consists of images and short texts – written by Segre himself – narrated in a reassuring voice by Gi9
di fronte alla vite o nel granaio ad attendere che l’uva completi il ciclo di disidratazione. “Abbiamo avuto il coraggio di fermare il tempo – sottolinea Segre nel video – di togliergli il potere di consumare e di consumarci, di ridare forma alla memoria e al gusto”. Ma com’è nato questo feeling tra il regista e l’azienda? “Di Masi mi ha subito colpito il coraggio di sfidare – spiega il regista a chi scrive – e di mettere al centro un processo di lavorazione che era considerato folle al tempo, perché non
useppe Battiston (Masi Civiltà Veneta Prize 2010) to underline the mood and even give some sense of tactile presence, as if the viewer were really facing a vineyard or in a drying loft waiting for the grapes to finish their cycle of dehydration. “We were brave enough to stop time itself – Segre emphasises – and to take away its reductive power. We gave shape back to memory and to taste.” How did this relationship between film producer and wine producer start? “Masi always impressed me with its courage – Segre explains – the courage of putting a work process at the centre of its activities that was considered mad at the time, because it was not based on
rincorreva la velocità. È stata una scelta premonitrice di grande intelligenza, che ha permesso all’azienda di crescere con continuità. Quella di Masi è una scelta che avrebbe dovuto fare anche il Veneto, invece di correre incontro ai grandi guadagni: avrebbe costruito un percorso più lento di sviluppo ma più duraturo, che avrebbe generato anche gli anticorpi per combattere questa crisi”.
speed. But this turned out to be a wise and farsighted decision which meant the company would grow and grow, steadily. This is the decision that the Veneto should have taken as a whole, instead of chasing after ever greater profits: slower and more stable development would also have involved generating the antibodies to combat the current crisis.”
Nella pagina a fianco. Le generazioni dei Boscaini portano avanti la passione e la specializzazione di Masi. Facing page. The Boscaini family ensures the Masi passion for specialised winemaking continues. L’uva in appassimento perde circa il 40% del peso. Scatti a inizio (30 settembre 2013) e fine appassimento (10 gennaio 2014). Grapes laid out for appassimento lose about 40% in weight. Photos taken at the start (30 September 2013) and finish (10 January 2014) of the process.
Tuttavia, alla Masi non sono dei passatisti. In un breve intervento nel video, Raffaele Boscaini, infatti, spiega che la natura non è nemica del progresso: “La natura fornisce le basi. Utilizziamo lieviti naturali ma selezionati nello nostre cantine. È una tecnologia che non si vede. Non è artificiale, ma accompagna la naturalità del vino”. “A parer mio – sottolinea Segre – il coraggio nella vita significa non accontentarsi, non essere soddisfatti. Si deve avere il coraggio di cambiare. E Sandro Boscaini, che aveva la possibilità aziendale di fare semplicemente rendere i suoi vini, non s’è accontentato. Ha imboccato una strada nuova. È un atteggiamento che fa bene a tutta l’economia, troppo abituata a costruire rendite di posizione che non diffondono energia”. “Abbiamo avuto il coraggio di fermare il tempo – racconta Segre nel film – Non abbiamo avuto paura di saperlo ascoltare. Non abbiamo avuto paura di vederlo scomparire. E lui, il tempo, ha saputo trasformarsi. Ha saputo stupirci. Il vino di questa terra è diventato passato e futuro. Ha accolto la sua memoria”.
Antonio Di Lorenzo, giornalista, è caporedattore de “Il Giornale di Vicenza”. Ha scritto vari libri su argomenti di storia locale, economia, architettura e gastronomia. È stato direttore tecnico del “Master in Giornalismo” all’Università di Padova.
There’s no room for the old fashioned at Masi. It’s Raffaele Boscaini, in fact, who explains that nature is no bar to progress: “Nature gives us the basics. We use natural yeasts, but selected by us in our cellars. This is hidden technology; it’s not artificial, it’s a complement to the naturalness of our wines.” “In my opinion – Segre says – if you want to be courageous in life you must never stop striving, never sit back. And Sandro Boscaini, who could have just churned out his wines willy-nilly, never stopped striving. He set out in a new direction. This is an attitude that’s good for the whole economy, which concentrates too much on people’s salaries rather than actually doing anything.” “We dared to stop time – Segre says in the video – we weren’t afraid to listen. We weren’t afraid to see it disappear. And time itself knew how to change. It knew how to astonish us. Wine in this land has become the past and the future. It has embraced its own memory.”
Antonio Di Lorenzo, journalist, is the editor of “Il Giornale di Vicenza”. Author of various books on local history, economics, architecture and gastronomy. Past technical director of the “Master in Giornalismo” at Padua University.
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VENEZIE ART DE VIVRE VENETIAN ART DE VIVRE
LAGO DI GARDA: UNA RAFFINATA E SORPRENDENTE GASTRONOMIA LAKE GARDA: REFINED AND UNEXPECTED FOOD CULTURE di Monica Kellermann
Agli splendidi paesaggi si abbinano piatti tradizionali e vini di livello Traditional recipes and fine wines to go with wonderful views L’unicità che riguarda la zona del Lago di Garda consiLake Garda is unique, because it combines a marvelste nel fatto che, vicino ai meravigliosi contrasti di palous array of different country landscapes with a wide esaggio, regnano sovrane tante e diverse cucine regiovariety of well established traditions of regional cuinali, in abbinata ad un’ampia gamma di vini della vicina sine, all paired with a selection of wines from nearby Valpolicella. Valpolicella. Il mio viaggio alla scoperta dei sapori del Lago di GarMy journey discovering the tastes of Lake Garda begins da inizia a Desenzano, nel blasonato Esplanade. Il riin Desenzano, at the renowned Esplanade. This restaustorante, una stella Michelin, offre rant has one Michelin star, and a un’incantevole vista lago, che spafabulous view of the lake, stretchIndimenticabile zia dalla rocca di Manerba alla puning from the fortress at Manerba to la “sella di capriolo ta di Sirmione con il suo castello. the promontory of Sirmione, with I piatti creativi dello chef Massimo all’Amarone” all’Esplanade its own castle. Dishes created by Fezzardi deliziano il palato; la “selcreative chef Massimo Fezzardi are di Desenzano la di capriolo all’Amarone con ricota treat: “saddle of venison in AmUnforgettable “saddle ta di pecora profumata alla camoarone with sheep’s milk ricotta flamilla, funghi di muschio e zucca” of venison with Amarone” voured with camomile, mushrooms rappresenta il perfetto abbinamenand pumpkin” is the ideal accomat the Esplanade to ad un bicchiere di Amarone Copaniment to a glass of Amarone in Desenzano stasera; lo sposalizio è così indoviCostasera; the match is so perfect nato che verrebbe da chiedersi se that one can only wonder if it is the sono gli avvolgenti aromi fruttati e speziati accarezzati wonderful fruity aromas, spicy warmth and velvety tanda setosi tannini del vino oppure il tramonto sul lago a nins of the wine or the sunset on the lake that makes rendere una serata all’Esplanade indimenticabile. an evening at the Esplanade so unforgettable. Una menzione particolare a Sirmione la merita l’hotel di Luxury hotel Villa Cortine Palace in Sirmione delusso Villa Cortine Palace. Una passeggiata, immersi serves a special mention. A walk in the romantic 14
SELLA DI CAPRIOLO ALL’AMARONE MASI CON RICOTTA DI PECORA PROFUMATA ALLA CAMOMILLA, FUNGHI DI MUSCHIO E ZUCCA Ingredienti: 1 lombatina di capriolo, 100 gr di ricotta di pecora, 2 dl di infuso alla camomilla, 200 gr funghi di muschio, cardoncelli shitake, 2 dl di Amarone Masi, zucca al vapore e poi scottata al burro. Procedimento: arrostire la lombatina in burro chiarificato a fuoco dolce e lasciare riposare per 10 minuti. Deglassare la padella con il vino e lasciare ridurre, dopodiché unire il fondo e aggiustare di sapore. Formare le chenelle di ricotta e metterle in infusione nella camomilla. Saltare i funghi in padella e tenere in caldo. Servire come da foto.
LOIN OF VENISON WITH MASI AMARONE, SHEEP’S CHEESE RICOTTA INFUSED WITH CAMOMILE, MUSHROOMS AND PUMPKIN Ingredients: 1 loin of venison, 100 gr sheep’s cheese ricotta, 2 dl camomile infusion, 200 gr mushrooms (shitake type), 2 dl Masi Amarone, steamed and seared pumpkin with butter. Procedure: roast the venison loin in clarified butter on a low heat and leave to rest for 10 minutes. Deglaze the pan with the wine and reduce; blend sauce and adjust seasoning. Make quenelles of ricotta and put them in the camomile infusion. Sautée the mushrooms in a pan and keep warm. Serve as illustrated in the photo.
Lo chef dell’Esplanade Massimo Fezzardi firma l’abbinamento del capriolo con Costasera Amarone. Massimo Fezzardi, chef at the Esplanade, approves the pairing of venison with Costasera Amarone.
Accoglienza di stile da parte di Miriam e del fratello Maurizio Poli, ristorante “Al Volt” di Riva del Garda. Il Rosa dei Masi è abbinato a carpaccio di baccalà con germogli, pistacchi e freschezze dell’orto. A stylish welcome from Miriam and her brother Maurizio Poli at the “Al Volt” restaurant in Riva del Garda. Rosa dei Masi is paired with carpaccio of baccalà with beansprouts, pistacchios and fresh leaves.
nell’atmosfera romantica del suo parco con un bicchiere di Amarone Costasera, diventa un vero balsamo per l’anima; un vino che, come la storica villa, rispecchia al meglio l’immagine dell’aristocrazia italiana. Tra le strette vie di Sirmione si cela la cucina tradizionale dell’elegante ristorante Risorgimento, un luogo perfetto per fermarsi ad assaporare i gusti tradizionali del lago. La “Sorpresa di cioccolato” con l’Angelorum, uno
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atmosphere of the hotel gardens with a glass of Amarone Costasera is real balm for the soul; just like the historic villa the wine is a perfect reflection of an environment imbued with the spirit of the Italian aristocracy. The narrow lanes of Sirmione hide the traditional cuisine of the elegant Risorgimento restaurant, a perfect place to stop and enjoy the traditional tastes of the
Sara e Federico Chignola scelgono gli amaroni di Masi nel loro ristorante stellato “Casa degli Spiriti” a Costermano. Sara and Federico Chignola prefer Masi Amarones at their Michelin-starred “Casa degli Spiriti” restaurant in Costermano.
dei Recioti della Valpolicella Classica di Masi, che con il lake. Try their “chocolate surprise” with a glass of one suo aroma richiama la frutta usata per il Rumtopf (frutof Masi’s Recioto della Valpolicella Classica wines, the ta preservata in zucchero e rum), si armonizza perfettaAngelorum, whose nose is reminiscent of the fruit in a mente con questo dessert a base di cioccolato, un saRumtopf (fruit preserved under sugar and rum). In fact, pore che rimane indelebile nei ricordi di chi lo assaggia. this particular wine goes perfectly with the chocolate Se si vuole invece vivere il vero “spirito del lago” non pudding and provides an unforgettable taste sensation si può non fermarsi al Tancredi. La vista, dal ristoranfor anyone who tries it. te dallo stile contemporaneo e raffinato, che fronteggia No-one who wants to get into the real “spirit of the la sponda opposta del lago dove si trova la cittadina di lake” should miss stopping at Tancredi. The restauBardolino, è affascinante. L’abbinata perfetta consiste in rant is decorated in refined contemporary style and has un bicchiere di Frescaripa (Bardolino charming views of the little town of Classico), servito leggermente fresco, Bardolino across the lake on the opCapesante carciofi poiché i suoi aromi vivaci di frutta rosposite shore. The perfect food pairing sa, la sua freschezza e leggerezza achere is a glass of Frescaripa (Bardolie succo di vitello compagnano adeguatamente i moalla “Casa degli Spiriti” no Classico), served slightly chilled: menti di una vacanza indimenticabile. its fresh-fruit aromas, freshness and Scallops, artichokes Da oltre 50 anni il ristorante Alla Borlightness are the ideal accompaniand veal jus sa, nella graziosa cittadina di Valeggio ments to any holiday. sul Mincio, è l’indirizzo per assaggiare For more than 50 years, the Alla at “Casa degli Spiriti” i più squisiti tortellini di Valeggio, ma Borsa restaurant in the pretty town non solo: anche le “papparelle alla faof Valeggio sul Mincio has been the raona e finferli”. Entrambi accompagnati da un Brolo place to find the best “tortellini di Valeggio”, or maybe Campofiorin Oro dal colore rubino, con le sue intense also the “pappardelle with a ragù of guinea fowl and note di frutti di bosco, vaniglia e cacao che rappresentachanterelles”. Both should be accompanied by Brolo no un vero paradiso per il palato. Campofiorin Oro with its ruby red colour, and intense Nel bel mezzo dei vigneti di Sommacampagna si trova aromas of berry fruits, vanilla and cocoa on the nose, la cordiale Locanda Vecchia Custoza amorevolmenproviding a real treat for the palate. 17
CAPESANTE ARROSTITE CARCIOFI SOFFICI E CROCCANTI CON SUCCO DI VITELLO ALL’AMARONE DELLA VALPOLICELLA
ROAST SCALLOPS WITH SOFT AND CRUNCHY ARTICHOKES DRESSED WITH VEAL JUS AND AMARONE SAUCE
Ingredienti per 4 persone: 12 capesante senza guscio,
Ingredients for 4 persons: 12 scallops without shells, 6 Sardinian artichokes, 2 dl veal jus reduction, half litre Amarone della Valpolicella.
6 carciofi spinosi sardi, 2 dl di riduzione di vitello, mezzo litro di Amarone della Valpolicella. Preparazione: eliminare le foglie esterne dei carciofi, preparare un recipiente con 1 lt di acqua e 3 gr di vitamina c, che servirà per non far ossidare i carciofi; tre carciofi dovranno essere tagliati finemente e saltati in padella con aglio in camicia, sale e pepe; gli altri tre carciofi invece devono essere sempre tagliati finemente e poi rosolati con un fondo di scalogno e maggiorana; a cottura ultimata frullare il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Fare bollire l'Amarone della Valpolicella sino a ridurlo ad un terzo, in seguito aggiungere il succo di vitello. Le capesante vengono rosolate con olio extravergine d’oliva, sale, pepe aromatico fino alla loro completa doratura. Impiattamento: preparare la crema di carciofi e alternare le capesante guarnendole tra una e l’altra con la julienne di carciofi, decorare con maggiorana e pomodori confit, alla fine aggiungere la salsa di Amarone della Valpolicella.
Preparation: peel the outer leaves off the artichokes, and put in a bowl with 1 lt water and 3 gr vitamin C (to stop the artichokes oxidising). Thinly slice three artichokes, flour them, sprinkle with salt and pepper and fry in olive oil; thinly slice the other three artichokes, sautée with shallots and marjoram before blitzing to make a smooth cream. Boil the Amarone della Valpolicella until reduced to one third of original volume and add veal jus. Sautée the scallops in extra-virgin olive oil until golden. Serving: start with the artichoke cream and alternate the scallops on top with the julienne of artichokes; decorate with marjoram and tomato confit; add the Amarone della Valpolicella sauce last.
Paolo Cappuccio, chef stellato della “Casa degli Spiriti”, sposa il Riserva di Costasera Amarone con le capesante. Paolo Cappuccio, Michelin-starred chef at “Casa degli Spiriti”, pairs Riserva di Costasera Amarone with scallops.
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Nella pagina a fianco. Lo chef Matteo Zanardi e Pierfrancesco Belfanti, patron del ristorante “Ai Beati” di Garda. Facing page. Chef Matteo Zanardi with patron of the restaurant “Ai Beati” in Garda, Pierfrancesco Belfanti. Il petto di faraona è abbinato all’elegante Campofiorin di Masi. Breast of guinea fowl paired with the elegant Masi Campofiorin.
te gestita dalla famiglia Boscaini. La carne di cavallo alla Tucked away in the vineyards at Sommacampagna brace abbinata a un energico rosso come l’argentino you find the friendly Locanda Vecchia Custoza restauPasso Doble fanno venire l’acquolina in bocca. Se da rant, run by the “Boscaini family” with great hospitality. una parte il Malbec argentino conferisce la forza e l’aroA good horsemeat steak cooked on the charcoal grill ma, la Corvina leggermente appassita aggiunge eleganand washed down with a full-bodied Argentinian red, za e charme. like Passo Doble, makes the mouth water. If it’s the Avvicinandosi di nuovo alle sponde del lago mi viene Malbec grapes from Argentina that give the wine body spontaneo paragonare il vecchio porticciolo di Lazise ad and aroma, it’s the lightly dried Corvina grapes that un elegante salotto e la Taverna da give it charm and elegance. Oreste, gestita dalle sorelle Paola e Driving closer to the lake’s shore Un antico frantoio Laura Lucchi, è sinonimo di garanzia again the similarity came to me per la sua cucina eccellente. Oreste quite spontaneously between the ospita a Garda è testimone inconfutabile che pesce old harbour basin at Lazise and an il ristorante “Ai Beati” e vino rosso possono essere un’otelegant dining room in the Taverna An old olive-oil mill tima combinazione enogastronomida Oreste, run by sisters Paola and ca. Sebbene i piatti a base di pesce Laura Lucchi, and synonymous with in Garda is the site del ristorante siano al centro dell’inmasterly cooking. Oreste’s provides for “Ai Beati” restaurant teresse, capisco subito che vini rosincontrovertible proof that red wine si come il Brolo Campofiorin Oro e and fish is an excellent gastronomil Bonacosta, un espressivo Valpolicella Classico, sono ic combination. Even if the focus at the restaurant is in cima alla lista dei preferiti sia della clientela locale sia on the quality of the fish, it’s easy to see that red wines degli stranieri, perfetti con il loro “polipo lessato su letto like Brolo Campofiorin Oro or Bonacosta, a characdi pomodori, zucchine e pane carasau”. terful Valpolicella Classico, are top of the list for local L’Hotel Regina Adelaide a Garda è famoso per la sua and foreign diners, perfect with “boiled octopus on a posizione invidiabile, per gli ambienti arredati con gubed of tomatoes, courgettes and pane carasau”. sto e la raffinata cucina dello chef Andrea CostantiHotel Regina Adelaide in Garda is famous for its enni. I conoscitori di vino trovano nell’ampia carta una vaviable location. Its rooms are decorated with great 20
sta scelta di vini Masi, adatti ad ogni taste and its elegant cuisine is providoccasione. ed by chef Andrea Costantini. Wine Oreste a Lazise Cosa non può mancare per una vacanlovers will see a wide range of Masi conferma che pesce za da sogno? wines on the list, something for every e vino rosso Una serata romantica in un ristorante occasion. sono perfetti elegante e raffinato in una splendida What are the essentials for a dream posizione con vista panoramica dalla holiday? Fundamentally, a romantic Fish goes perfectly quale si domina tutto il Lago di Garda. evening in an elegant and refined with red wine, Sulla costa est del lago non si possono restaurant in a splendid position with as Oreste’s non visitare tre indirizzi imperdibili, che a beautiful panoramic view over Lake combinano una cucina eccezionale fatGarda. There are three not-to-bein Lazise shows ta di specialità locali e cucina creativa missed restaurants on the eastern del territorio abbinandosi camaleontishore of the lake which combine excamente a partire dal Frescaripa, o dal sempre richieceptional traditional local cuisine with creative local stissimo Campofiorin, fino all’elegante potenza di uno cooking, all matched chameleon-like with Frescaripa, dei cinque Amaroni della Cantina Masi. or the ever-popular Campofiorin, or the power of one I proprietari Sara e Federico Chignola, del ristorante of the five Cantina Masi Amarones. stellato Casa degli Spiriti a Costermano con vista mozSara and Federico Chignola, owners of the Michezafiato a 180° sul lago, propongono un’inedita ricetta in lin-starred Casa degli Spiriti restaurant in Costermano, abbinamento all’Amarone Riserva di Costasera accurawith breathtaking 180° views over the lake, suggest an tamente studiata ed eseguita con passione, tecnica e riunusual recipe to go with Amarone Riserva di Costagore dallo chef Paolo Cappuccio: “capesante arrostite sera, prepared with passion, technique and skill by con carciofi soffici e croccanti, succo di vitello all’Amarochef Paolo Cappuccio: “roast scallops with thinly-sliced ne della Valpolicella”: una festa per il palato. crunchy artichokes, and a veal and Amarone della ValIl Ristorante Ai Beati, l’elegante locale ricavato dalla ripolicella jus”: a feast for the palate. strutturazione di un antico frantoio del 1400 sulle colline The Ristorante Ai Beati on the Garda hills is an elegant di Garda, di proprietà del Sig. Pierfrancesco Belfanti, ofstructure created out of an old olive-oil mill from 1400 fre una cucina rispettosa dei criteri della stagionalità. Un belonging to Sig. Pierfrancesco Belfante. Its cuisine is esempio su tutti è “petto di faraona ripieno di fois gras seasonally based; a good example is the “breast of e melanzane alla menta” che si può godere con un bicguinea fowl stuffed with foie gras and minted auberchiere di Campofiorin seduti sulla terrazza godendo di gines” that can be enjoyed with a glass of Campofiorin un panorama stupefacente. on a terrace with a stupendous panoramic view.
Campofiorin di Masi protagonista delle tavole del Lago di Garda e del suo entroterra. Masi Campofiorin, star turn on the tables around Lake Garda and its hinterland. Pagina a fianco. Paola Lucchi guida con la sorella Laura la “Taverna Da Oreste” a Lazise, dove anche il pesce è abbinato a vini rossi come Brolo Campofiorin Oro. Facing page. Helped by his sister, Paola Lucchi runs the “Taverna Da Oreste” in Lazise, where fish is paired with red wines such as Brolo Campofiorin Oro.
POLIPO LESSATO CON ZUCCHINE POMODORO FRESCO E PANE CARASAU Preparazione: lessare il polipo con limone e aromi. Tagliare le zucchine a julienne molto sottile e marinarle con limone, olio e sale. Preparare una dadolata di pomodoro privato di pelle e semi. Ammollare in acqua del pane carasau e ricavarne un rettangolo, friggerlo in olio bollente. Comporre il piatto partendo dalla dadolata di pomodoro quindi la tegola di pane, le zucchine marinate ed infine l’insalata di polipo condito con olio limone e sale.
BOILED OCTOPUS WITH COURGETTES, FRESH TOMATO AND CARASAU BREAD Preparation: boil the octopus with lemon and flavourings. Cut the courgettes into extremely thin julienne strips and marinade with lemon, olive oil and salt. Peel the tomato, de-pip it, and dice. Soften carasau bread in water, make into a rectangle and deep fry. Serve the dish by starting with the diced tomato, adding the fried bread, the marinated courgettes and lastly the octopus salad seasoned with olive-oil, lemon and salt.
Lo stesso vale per la Taverna Kus, a San Zeno di Montagna dove, anche se non da tutti i tavoli si può godere di vista sul lago, il buongustaio e l’appassionato di vino non rinuncerebbero mai all’ottima cucina servita in questo locale romantico e accogliente. Nella parte trentina del Lago di Garda le attività sportive sono in primo piano. Per chi desidera non solo quietare il proprio appetito ma soprattutto assaporare deliziosi piatti, i posti giusti da frequentare sono sia il Ristorante Leon D’Oro sia l’elegante Al Volt. Due locali diversissimi per lo stile di arredamento, ma in entrambi l’ospite viene viziato con autentiche prelibatezze e una grande scelta di vini Masi. Mi sono appena accorta che nel mio viaggio enogastronomico, ho incontrato solo vini rossi di Masi. Ma sarebbe molto adatto allo spirito vacanziero il fragrante e fresco Rosa dei Masi, con i suoi riflessi color cerasuolo e con i suoi aromi di lampone e marasca, perfetto per un aperitivo o come accompagnamento ad antipasti, di sicuro gradimento per ospiti nazionali e internazionali.
Monica Kellermann, giornalista e scrittrice, vive tra Monaco e il Lago di Garda. Il suo amore per la terra e le genti italiane si rispecchia nei numerosi volumi e articoli dedicati alla natura, alla cultura, al cibo e al vino del Lago di Garda.
The same goes for Taverna Kus in San Zeno di Montagna, where, despite the fact that not all the tables have views of the lake, food and wine enthusiasts will not regret trying the excellent cuisine of this romantic and welcoming place. Hotels on the northern, Trentino side of Lake Garda are largely devoted to sporting activities. But anyone in need of a good meal and who wants to try some delicious cooking as well, should go either to Ristorante Leon D’Oro or the elegant Al Volt. The two restaurants are very different in their style of furnishing, but both spoil their guests with a range of authentic delicacies and a great selection of Masi wines. I have just realised that during my gastronomic tour I have only touched on Masi’s red wines. But the holiday spirit would be much better suited to Masi’s rosé wine, the fresh and fruity Rosa dei Masi, with its cherry-red colour reflections and its raspberry and marasca cherry aromas – perfect for an aperitif or as an accompaniment to the antipasti course, and of great interest to Italian and foreign tourists alike.
Monica Kellermann, writer and journalist, lives in Munich and Lake Garda. Her love for the land and for Italians is reflected in the numerous books she has written on the environment, culture, food and wine of Lake Garda.
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VENEZIE ART DE VIVRE VENETIAN ART DE VIVRE
UNA BLOGGER IN CUCINA CON CAMPOFIORIN A BLOGGER IN THE KITCHEN WITH CAMPOFIORIN
di Sigrid Verbert
Gli abbinamenti con i piatti per il 50° compleanno del grande vino di casa Masi Food pairings for the fiftieth birthday of Masi’s great wine Si dice che il vino mostri la sua naturale versatilità al meglio quando lo si abbina al cibo. Così abbiamo pensato di fare la prova della tavola e di mostrarvi le cinquanta sfumature, pardon, ricette, del Campofiorin. Infatti, sarò a farvi compagnia in cucina, proponendovi ricette e piatti che possano appunto dialogare col Campofiorin, creando abbinamenti divertenti, insoliti, ma soprattutto molto piacevoli. Permettetemi intanto di presentarmi. Mi chiamo Sigrid, sono belga di origine, italiana di adozione e momentaneamente espatriata a New York. Sono autrice di libri di cucina (otto in tutto), foodblogger e fotografa di cibo in
Wine is famous for showing its natural versatility at its best when served with food. Which is why we decided to do the “table test” and show you the fifty shades, sorry, fifty recipes, for Campofiorin with food. In fact, it’s me who will keep you company in the kitchen, showing you recipes and dishes made to work with Campofiorin: exciting and unusual pairings that are, above all, delicious to eat. Let me introduce myself. My name is Sigrid, I originally come from Belgium, but I’m Italian by adoption and just for the moment I live in New York. I write cook books (8 so far), I am a food-blogger and food-pho-
PAPPARDELLE AL PESTO DI ZUCCHINE E ANACARDI CON VONGOLE E PANCETTA Ingredienti per 4 persone: pappardelle all’uovo 320 g, zucchina media 1, anacardi 50 g, parmigiano reggiano 40 g, basilico 2 rametti, aglio 1 spicchio, olio extravergine di oliva 1 dl, vongole 400 g, pancetta 50 g, sale. Preparazione: lavare la zucchina e, con un pelapatate, prelevarne la buccia. Scottare le listarelle di buccia in acqua bollente per un minuto, scolare e passare sotto l’acqua fresca. Frullare le bucce di zucchina insieme al basilico, l’aglio, il parmigiano, gli anacardi, una presa di sale e l’olio d’oliva.
PAPPARDELLE WITH COURGETTE PESTO AND CASHEWS WITH CLAMS AND PANCETTA Ingredients for 4: 320 g egg pappardelle 1 medium courgette 50 g cashews, 40 g parmigiano reggiano, 2 sprigs basil, 1 clove garlic, 1 dl extravirgin olive oil, 400 g clams, 50 g pancetta, salt. Preparation: wash the courgette and peel the skin off in ribbons with a potato peeler. Blanch the courgette ribbons in boiling water for one minute, drain and refresh with cold water. Blend together the courgette pulp, basil, garlic, parmigiano and cashews in a mixer with a pinch of salt and the olive oil.
La blogger Sigrid Verbert proporrà per un anno nel suo www.cavolettodibruxelles.it una serie di ricette creative abbinate al versatile Campofiorin. Over the next year, blogger Sigrid Verbert is going to post a series of creative recipes to go with the ever-versatile Campofiorin on her website www.cavolettodibruxelles.it
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tutte le sue forme e sembianze, occasionalmente cuoca televisiva. Ho collaborato per diversi anni con il Gambero Rosso e di quel periodo, conservo l’irrefrenabile curiosità per i sapori nuovi e il piacere di annusare pentole e calici. L’invito dell’azienda Masi è quindi arrivato come un invito a nozze: poter immaginare una serie di ricette intorno a un vino piacevole quanto elegante è innanzitutto un grandissimo piacere. Sicché, per questo cinquantesimo compleanno del Campofiorin, vi proporremo un vero e proprio banchetto a trecentosessanta gradi. Di questo progetto risulteranno una cinquantina di ricette, per un po’ tutte le occasioni in cui si mangia e si beve, da quelle più improvvisate a quelle più formali, passando per quei nuovi riti che sono il brunch e l’aperitivo,
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tographer in all its many forms, and occasionally you see me as a TV chef. I worked with Gambero Rosso for several years and that’s when I formed an insatiable curiosity for new tastes and for the pleasure of sniffing at pots and pans. So Masi’s invitation was like being asked to matchmake, to pair recipes with an elegant, attractive wine, that is above all just a delight to drink. The result being that for this fiftieth birthday party for Campofiorin I am going to prepare a real 360° banquet. 50 recipes are going to be presented, suitable for just about any eating situation, from the most impromptu to the most formal, including those new occasions like brunch and the aperitif, without forgetting of
Gli appassionati del cosmopolita Campofiorin sono in più di 80 paesi nel mondo. Cosmopolitan Campofiorin has its fans in more than 80 countries in the world. Nella pagina a fianco, in basso. Vigneti Masi nella Valle di Marano, Valpolicella. Bottom left. Masi vineyards in the Marano Valley, Valpolicella. Dal 1964 Campofiorin ha inaugurato una nuova categoria di vini veronesi, ottenendo riconoscimenti a livello internazionale. Campofiorin has represented a new style of Veronese wines since 1964, and has won prizes the world over.
senza dimenticare ovviamente le riunioni di famiglia: tutcourse family get-togethers and all those important octi i momenti topici di chi vive in Italia e nel mondo oggi. casions for people in Italy and abroad in modern times. Proprio come il Campofiorin, le ricette che vi serviremo Just like Campofiorin, our recipes have solid Italian hanno solidi radici italiane; come lui che ha un destiroots and an international mission to enliven the eatno globale, rallegrando le tavole di ing habits of half the world. So mezzo mondo, andremo all’estewe’ll travel abroad, nicking ingrediSaranno raccolte ro, spizzicando ingredienti e abbients and taste matchings here and namenti qua e là, intrecciandoli alla there, and marrying them with the in un volume che verrà tradizione italiana che rimane il noItalian tradition that is our point of presentato al Vinitaly 2016 stro punto di partenza. departure. Recipes to be collected Potrete seguire, commentare e You can follow this new adventure condividere questa nuova avvenon the Masi website and on Masi in a book presented tura con le mie ricette per Camposocial network links, discussing and at Vinitaly 2016 fiorin, sul sito internet e sui social sharing our ideas, and later, at media dell’azienda. Potrete sfogliaryour leisure, you’ll be able to leaf le, con calma, in un volume che sarà presentato in octhrough a book of the series to be presented at Vinitaly casione di Vinitaly 2016. Intanto, vi invito calorosamente 2016. Meanwhile, you are warmly invited to come with ad accompagnarci in questo viaggio gustoso in cinquanus on this taste journey through 50 recipes. May I sugta ricette, e infine, suggerirei un brindisi: Buon complegest a toast? Happy Birthday, Campofiorin! anno, Campofiorin!
Sigrid Verbert, giornalista, fotografa, foodblogger, belga di origine, ha vissuto a Roma e New York. A Roma ha preso inizio l’avventura «Cavoletto di Bruxelles», il suo foodblog nato nel 2005. Da allora ha firmato 8 libri di cucina (per Gambero Rosso, Rizzoli e Mondadori) e ha presenziato per una stagione ai fornelli de La5.
Sigrid Verbert, journalist, photographer, foodblogger, Belgian by origin, has lived in Rome and New York. Her foodblog «Cavoletto di Bruxelles» began as an adventure in Rome in 2005. Since then she has written 8 cook books (for Gambero Rosso, Rizzoli and Mondadori) and has presided over the ovens for a season on La5.
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LA COSCIENZA DI ERMANNO OLMI: LA DISOBBEDIENZA È UN DOVERE ERMANNO OLMI’S CONSCIENCE: DISOBEDIENCE IS A DUTY di Antonio Di Lorenzo
“Torneranno i prati” è il grido di ribellione alla guerra e agli ordini assurdi “Torneranno i prati” (“The fields will come back”) is against war and absurd orders Con Torneranno i prati, Ermanno Olmi racconta la Grande Guerra, a cento anni di distanza, nel modo più disarmante e responsabile: giustificando la disobbedienza agli ordini assurdi. E affermando, a rovescio, il primato della libertà dell’uomo, della sua coscienza e quindi del-
A hundred years after the event, Ermanno Olmi’s film Torneranno i prati (“The fields will come back”), deals with the Great War, lightly and authoritatively, justifying disobedience to orders that were absurd. And also affirming the primacy of the liberty of man and
“Ciascuno di noi
la pace che si fonda su questi principi, his conscience, and peace based on può e deve opporsi riassunti in un solo comandamento laithese principles, summed up in a sinall’annientamento co: onestà. Torna subito in mente l’invigle basic requirement: honesty. His to a “Obbedire in piedi” di don Lorenzo film quickly brings to mind Don Lorendell’uomo” Milani, autore cinquant’anni fa di quel “Each one of us can zo Milani’s famous instruction “Obbecarteggio rivoluzionario con i cappellani dire in piedi” (“Obey standing up”, or and should oppose militari che fu “L’obbedienza non è più “Obey with action”) from the author’s the destruction una virtù”. radical correspondence with military Ma il film di Olmi non è un semplicichaplains fifty years ago entitled “Obeof his fellow man” stico “J’accuse” antimilitarista. Il voldience is no longer a virtue”. to feroce e assurdo del primo conflitto But Olmi’s film is no simplistic anti-war mondiale è stato già spiegato al cinema da capolavo“J’accuse”. The ferocity and absurdity of the First World ri come Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick, UomiWar has already been explored by film classics such ni contro di Francesco Rosi, La Grande Guerra di Maas Stanley Kubrick’s “Paths of Glory”, Francesco Rosi’s rio Monicelli. “Many Wars Ago” and Mario Monicelli’s “The Great Di quelle vicende l’83enne Olmi ha memoria nelle paWar”. 83-year-old Olmi remembers his father speaking role del papà, che fu diciannovenne ardito bersagliere about his experience as a 19-year-old assault trooper
“Torneranno i prati” racconta una storia vera accaduta nel 1917 sull’Altopiano di Asiago. “The fields will come back” is the true story of events on the Asiago plateau in 1917. Il “carismatico” Andrea Santamaria interpreta l’ufficiale territoriale, protagonista della storia con i suoi commilitoni. “Carismatic” Andrea Santamaria plays the territorial officer who is the hero of the story with his fellow soldiers.
sull’Isonzo e sul Carso, quando negli anni Trenta raccomandava ai suoi bambini: “Se verrà la guerra capirete cosa vuol dire lasciare nel piatto anche un boccone avanzato”. Se ne resero conto, purtroppo. Il maestro, bergamasco di nascita ma asiaghese di adozione, premio Masi per la Civiltà veneta nel 1994, fa un passo in avanti. Il suo film è la risposta a quel rovello che lo assilla oggi: “Viviamo una vigilia che rischia di somigliare molto a quella del 1915, ma con conseguenze ben più gravi. Dentro di me ho qualche tremore, ma non è ancora scattata l’ora in cui accadranno even-
on the Isonzo and Carso fronts in the Great War when he told his children in the 1930s that: “If war comes you’ll know what it means to leave even the smallest morsel on your plate.” Sadly, they did learn what it meant too. Born in Bergamo, but now living in Asiago, Olmi won the Masi Civiltà Veneta Prize in 1994. He explains that his film is a response to modern preoccupations: “We live at the eve of a time that could well be like it was in 1915, but with consequences that could be considerably more serious. I feel afraid, but the hour for terrible 29
Ermanno Olmi sul set del film girato nei luoghi della Grande Guerra. Ermanno Olmi on the set of his film shot in Great War locations.
ti terribili. Siamo ancora in tempo”. In tempo a ritornaevents has not yet come. We still have time.” Time to re padroni di noi stessi; in tempo a far parlare la Storia find ourselves again; time to let history be related by con la voce di chi l’ha vissuta, quella di chi non ha pathose who have not been heard but who actually lived rola, non quella degli intellettuali che l’hanno scritta; in it, rather than by the intellectuals who write about it; tempo per comprendere “che la guerra non è l’epidetime to understand that “war is not a plague started mia di un virus sconosciuto, ma è by an unknown virus, but that we un virus conosciutissimo”. know all about this virus.” “Il rischio del XXI secolo Il film è la metafora di questo viagThe film is the metaphor of this gio, un percorso interiore di liberajourney, an interior journey of è di annegare nella zione da quell’assillo di sopraffare liberation from the worry about indifferenza quotidiana” il prossimo che ha accompagnaovercoming the next man that “The risk of the XXI century has been with the human race to il genere umano dalle caverne is of drowning in quotidian from its caveman beginnings to al ventunesimo secolo. Perché un ufficiale e un soldatino, sperduti in the twenty-first century. Why do indifference” un avamposto decidono di risponan officer and a private soldier, dere “signornò” agli ordini assurlost in a front-line post, decide to di nella notte della trincea e della ragione? La risposta è reply “No, sir” to absurd orders in the darkness of the collocata nell’autunno del 1917, sui monti di Asiago e ha trenches and their minds? The reply is set in the auil colore grigioverde delle divise, ma è assai legata alle tumn of 1917 on the mountains of Asiago and spoken preoccupazioni dell’oggi. Ciascuno di noi, spiega il maeby soldiers in grey-blue uniforms, but it’s just as relestro, in ogni situazione, può e deve opporsi all’annienvant today. Each of us, explains the maestro, can and tamento dell’uomo; può e deve ribadire il valore delshould oppose the destruction of his fellow man at all
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Nella pagina a fianco. Ermanno Olmi sul set del film. Il maestro racconta la metafora di un viaggio che è anche un percorso interiore dell’uomo d'oggi. Facing page. Ermanno Olmi on set. Maestro Olmi has made an allegorical film about a journey that is also a modern person’s voyage of self-discovery. A lato. La Fondazione Masi ha assegnato a Olmi il “Premio Masi Civiltà Veneta” nel 1994: qui il regista con l’allora presidente Demetrio Volcic. This page. The Masi Foundation awarded Olmi the Masi Civiltà Veneta Prize in 1994. Pictured here, Olmi with the then president, Demetrio Volcic.
la coscienza, senza lasciare che il mondo anneghi neltimes. We can and should rediscover our consciences, la nebbiolina – la chiama così – dell’indifferenza che ci so that the world does not get lost in the fog (that’s sta uccidendo tutti, ammalati di “sonnolenza”, convinhow he describes it) of indifference that is killing eveti di non poter fare nulla per cambiare: “Tanto il mondo ryone, sleep-walking to disaster, convinced that we va così…”. can’t do anything to change because “that’s what the Che faccia ha il nemico, quei soldati che al Termine di world is like…” Asiago parlavano la stessa lingua, si conoscevano, si faWhat does the enemy look like? Those soldiers in Asiacevano anche favori? Il nemico nel go talked the same language, knew film non si vede mai. Evocato, come each other, and even did each other “Il nemico non si vede i tartari del Deserto di Buzzati, resta favours. The enemy never actually una presenza-assenza incombente. appears on screen. Their presence is mai, ma in realtà Il maestro, però, ha in serbo una sofelt, like the Tartars in Buzzati’s Desiamo noi stessi” presa nel finale. La fa intuire con una serto, as an imminent event. But the “You never see frase: “Il nostro vero nemico siamo maestro keeps his surprise to the noi stessi, perché molto spesso ci the enemy, but actually end. One line from the script lets us creiamo dei nemici contro cui comthe enemy is ourselves” into the secret: “Our real enemy is battere, per combattere in realtà i noourselves, because often we create stri fallimenti e le nostre omissioni”. an adversary to fight which is really Perfettamente in linea con la filosofia del film, che puna substitute for our own omissions and failures.” This ta a responsabilizzare ognuno per creare la pace. Per lo is the film’s philosophy: stressing our own personal restesso motivo, non appare nessuna mostrina sulle divisponsibility for creating peace. For the same reason, no se, né compaiono nomi, ma esiste solo l’ufficiale terribadges or names appear on the uniforms. Characters toriale (Claudio Santamaria) il tenentino, il capitano e do not have names; they are just “Territorial Officer” così via. (Claudio Santamaria), “Lieutenant”, “Captain”, and La scelta di rendere impersonali i personaggi serve naso on. Denying the characters names is a choice deturalmente ad accentuare il significato universale del signed to accentuate the universal significance of the messaggio. message. 33
UN VINO UNA STORIA WINE STORIES
SCHIETTA FINEZZA NOBILE ELEGANZA HONEST FINESSE AND NOBLE ELEGANCE Ampelografia dello Chardonnay. Ampelography of Chardonnay.
di Nereo Pederzolli
Il Vign’Asmara della Cantina Bossi Fedrigotti ha un fascino ancestrale Cantina Bossi Fedrigotti’s Vign’Asmara has the charm of times past Coltivare il tempo per recuperare i valori che scandiThe cultivation of time to rediscover the values that scono l’identità di un territorio, l’indole di una famiglia, go into the identity of a territory, the make up of a la piacevolezza di un prodotto è un mix di sapienza e family, the appeal of a product. A mixture of knowsperanze. In Vallagarina – dove il fiume Adige si espanhow and aspirations. Made in the Vallagarina, where de quasi sgorgando dalle sovrastanti Dolomiti – esso si the Adige river broadens out, almost erupting from concretizza anche nei filari di viti inconfondibili, in declivi the Dolomites, made from very particular rows of che segnano borghi, nei paesi e nei masi agricoli, archevines, on slopes that mark out rural hamlets, villages tipi rurali e custodi dello sviluppo di una comunità forand agricultural estates, guardians of the well-being giata dalla montagna. of communities forged by the Sono caratteri indelebili, scaturimountains. Composto da Chardonnay ti da ameni contrasti dell’habitat Characteristics from time immestesso, che conserva e nel conmorial these, drawn from happy e Traminer affinati tempo rilancia nuove opportunità: contrasts in the local environment in rovere e acciaio anche quelle legate al frutto delthat both protect the status quo Made of Chardonnay le variegate vendemmie dolomiand allow for innovation. Innovaand Traminer, aged in oak tion linked to vintages in the Dotiche, di quanti coltivano appunto il tempo per diffondere la cultura lomites, vintages that use time to and stainless steel del vino. spread the culture of wine. In Vallagarina, i conti Bossi FeIn Vallagarina, the Conti Bossi Fedrigotti sono sinonimo di presidio enoico dal lontano drigotti family has been a natural leader in winemak1697; dinastia nobiliare con l’amore per la terra nel loro ing since 1697; a noble dynasty with love for the land Dna, salde radici vitivinicole, sapienti intuizioni enoloin their DNA, solid viticultural roots, intuitive skill in wingiche, per rilanciare vini autenticamente legati alla loro emaking, skill in launching wines with authentic links to storia. Sono sinonimo di classe, sincerità e stile tuttheir history and class, expressing sincerity and a comto dolomitico. Come stimola l’assaggio di questo vino pletely Dolomitic style. It’s an experience tasting a fasci34
bianco assolutamente affascinante: Vign’Asmara 2013. nating white wine: Vign’Asmara 2013. The name comes Esso è edicato, nel nome, al mito che ancora aleggia from Villa Asmara, a sumptuous villa lost in the middle tra filari collinari che puntano verso il lago di Garda, tra of the 19th century as the result of a far-off war that terrazzamenti basaltici di fronte a Rovereto e Isera; qui, lives on in memory alone in the hillside vineyards that fino a metà dell’800, si ergeva la slope down to Lake Garda and sontuosa villa Asmara, dimora nothe basalt-fronted terraces that biliare, travolta purtroppo da vicisface Rovereto and Isera. But what situdini belliche fortunatamente remains, embellished by judicious lontane. Ma preciso rimane – acviticultural technique, is the vinecudito con lungimirante tecnica yard that made Asmara one of agronomica – il suo vigneto, che the premier cru sites of the whole rendeva l’Asmara uno dei primi Triveneto. cru del Triveneto. It’s a specialist vineyard, not too È un vigneto stanziale – l’età di big, planted with Chardonnay gran parte delle piante di Charvines mostly more than fifty years donnay supera il mezzo secolo – old, suspended between the ledgdi contenute dimensioni, sospees overlooking the lake and the so tra i balzi lagarini e i pendii che slopes that lead up to Mount Balportano al monte Baldo, spazio do, an area cultivated almost as if coltivato quasi fosse un giardino. it were a garden. Sono piante di viti di varietà rinoA famous grape variety, Charmate – Chardonnay, assieme a donnay, together with a variety Traminer, tipologia veramente inrarely seen on the hills of Roversolita tra le colline di Rovereto – eto, Traminer, growing under the influenzate marcatamente sia dal benign influence of the breezes vento benefico che spira dal vicino from nearby Lake Garda, both Garda, sia dall’unicità dei terreni unite with the special nature of dove crescono, con basalto scuro, the vineyard site: dark, basaltic, in compatta composizione calcadensely-packed chalky soil. All this Un vino gentile rea. Tutto questo per trasferire nel makes Vign’Asmara a very mode scattante Vign’Asmara caratteri di contemern wine: international in style poraneità: stampo internazionale but with specific local roots. A ma con una poderosa e altrettanta nostrana specificità. white wine that speaks many lanimpostazione Un vino bianco che dialoga in – e guages, but has not forgotten its A wine with verve con – tante lingue, senza dimentiaccent, the typical phonetic caand style, but with care l’accento, la tipica cadenza fodences of its beautiful land of netica della sua terra, della bellezorigin. an imposing structure too za del luogo dove nasce. The grapes are picked by hand Trattasi di uve vendemmiate a maand cultivated using sound, susno, dopo pratiche colturali di sana sostenibilità ambientainable environmental practices. Harvesting takes tale, con tempi di raccolta differenziati, rispettosi dell’anplace in tranches, according to prevailing weather condamento climatico dell’annata, nella tutela della sponditions, in a process designed to produce the healthiest tanea vigorìa delle varietà, senza forzature produttive grapes possible. Yields are kept low and vinification is (basse, le rese per ettaro) con altrettanta mirata vinificacarried out traditionally. zione tradizionale. The Chardonnay component (the largest) is left to Lungo è il riposo in nuove piccole botti di rovere per lo mature in small new oak barrels while the TraminChardonnay (vitigno prevalente) mentre il Traminer si er ages in modern stainless steel tanks designed evolve in moderni contenitori d’acciaio, per conservarne to conserve its intrinsic aromatic characteristics. As35
tutta la sua intrinseca aromaticità. Entrambi sono accuditi con sapiente pazienza, in attesa dell’assemblaggio finale, coltivando il tempo. L’assaggio della prima annata di Vign’Asmara 2013 recupera il fascino per certi versi ancestrale che evoca il suo nome e rilancia una gamma di sensazioni decisasemblage for the two varieties follows a mente appaganti: sommatoria di schietta finezza, nobifinely-judged ageing process, cultivating le eleganza e vibrante finale; dorato nell’aspetto, lumitime. noso, solatìo, conciliante nell’approccio; largo quanto Vign’Asmara 2013, the first vintage; the avvolgente nel ventaglio aromatico, timbro fragrante, charm of the vanished house comes con note di agrume, spezie, pepe bianco e pure alloro. through with a range of wonderful taste Si staglia con implacabile nitidezza, sensations. Honest finesse, noper poi richiamare al palato stimoble elegance and a vibrant finish Si ritrovano nel bicchiere li trovati negli aromi; sapido, polpoare all there. Golden, luminous, aromi e profumi so, un ricamo di sapori, supportati light-filled and easy to approach. da un’architettura strutturale posA broad aromatic spectrum holds della sua Vallagarina sente, gentile e scattante seppur hints of citrus peel, spices, white Aromas from di poderosa impostazione. Che lo pepper and even bay leafs. Outits Vallagarina origins rende vino subito coinvolgente, distanding for its linear directness, namico, di grande equilibrio senand complemented on the palate on the nose soriale, con coerente progressioby the nose. Rich, fleshy, complex ne finale. tastes, supported by an imposVign’Asmara 2013 è un vino insolito e per certi versi proing structure; attractive and approachable despite its vocatorio – nell’amalgama tra Chardonnay e Traminer – full-bodied nature. Which makes it a wine of great ma proprio per questo, per la forza della sua innovaticharm: dynamic but well balanced and finishing with va identità, in grado pure di sfidare il tempo. Come pogreat clarity. chi vini da uve a bacca bianca (la sintonia è basata sulla Vign’Asmara 2013 is in some ways unusual; its redominante austerità – 80% – dello Chardonnay, commarkable balance is based on the dominant austerpletata dalla speziata fragranza del Traminer) possono ity coming from 80% Chardonnay complemented by permettersi. the fragrance of the Traminer. But controversial as 36
I vigneti di Traminer, uva dallo splendido colore rosa intenso, nelle tenute Bossi Fedrigotti prospicienti la Valdadige. Traminer grapes with their beautiful pinkish colour in Bossi Fedrigotti vineyards overlooking the Valdadige.
this blend of Chardonnay and Traminer may be, it gives the wine an innovative identity and means it will age well - an unusual quality for a wine made from white grapes.
Nereo Pederzolli, trentino, fotografo, cineasta, giornalista radio-televisivo, inviato speciale della Rai, appassionato enogastronomo, impegnato nella difesa delle genuine tradizioni agroalimentari. Tra i soci fondatori di Slow food, ha pubblicato libri gastronomici ed enologici.
Nereo Pederzolli, from Trentino, photographer, film-maker, TV and radio journalist, correspondent for the RAI, gastronomic expert specialising in authentic gastronomic traditions. One of the founders of Slow food and the author of various books on food and wine.
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VITE E VINO NELLE VENEZIE VINES AND WINE IN THE VENETIAN AREA
LA PERGOLA IN COLLINA È L’IDEALE PER LA VITE PERGOLA TRAINING ON HILLSIDES: IDEAL FOR VINES
di Lucio Bussi
I risultati del lavoro del Gruppo Tecnico Masi sugli ultimi tre anni Results of Masi Technical Group research in the last three years Il genius loci della Valpolicella ha saputo individuare neThe methods used to grow the best quality grapes gli anni le buone pratiche che hanno regolato il modo used to make the region’s finest red wines – Amarone di selezionare le uve da destinare all’appassimento traand Recioto, above all – are a product of local experdizionale per la produzione di grandi vini rossi, a comintise refined by tradition: the genius loci of the Valpoliciare dall’Amarone e dal Recioto. Sì, proprio il genio del cella region. It is the “genius” of the territory, expressed luogo, cioè lo spirito del territorio che si esprime attraby its people, that has codified the vineyard and dryverso la sua gente, ha costruito nel ing loft practices that scientific exvigneto e nel fruttaio queste pratiperiment only serves to confirm and Il professor che che la sperimentazione scienperfect. tifica non fa altro che confermare e Using pergola training for vines Lucio Brancadoro raffinare. on hillside sites, selecting sparsely dell’università di Milano L’allevamento della vite a pergola in packed grape bunches, and the ha collaborato agli studi collina, la scelta dei grappoli più sparuse of certain selected grape vaHelped by Professor goli, la selezione di determinate varierieties are all part of the corpus of tà di uve sono un patrimonio di coknowledge that the Masi TechniLucio Brancadoro noscenze che il Gruppo Tecnico Masi cal Group presents as the result of of Milan University codifica con una sperimentazione their experiments at the traditional che viene presentata al tradizionale Masi Seminar at Vinitaly 2015. Under Seminario Masi a Vinitaly 2015 e che analizza l’andamenexamination is the development of the appassimento to del processo di appassimento e di sovramaturazione and over-ripening processes in the last three vintages nelle ultime tre annate, il 2012, il 2013 e il 2014 a secon– 2012, 2013 and 2014 – judged in relation to different da del mutare di condizioni climatiche, varietali e agroclimates, different grape varieties and different viticulnomiche. “Tre annate profondamente diverse tra loro”, tural practices. “These were three profoundly different spiega il professor Lucio Brancadoro dell’Università di Mivintages,” explains Prof. Lucio Brancadoro from Milan lano che con il suo staff accademico ha collaborato con University, whose team worked on the project with the 38
il Gruppo tecnico Masi nella sperimenMasi Technical Group. “2012 was quite tazione. “Il 2012 è stata un’annata piuta hot vintage, 2013 was temperate, and I grappoli più radi tosto calda, mentre il 2013 media cui è 2014 was cold and wet. So we have a fanno circolare seguito un 2014 piovoso e freddo. Inrepresentative selection of conditions in meglio l’aria somma tre situazioni che possono sinthree different years.” e limitano l’umidità tetizzare le situazioni più diverse”. The project looks at Corvina and CorviL’analisi è stata fatta su uve Corvina e none grapes in Masi-owned vineyards Sparsely packed Corvinone in vigneti di pianura e di colgrape bunches help located in Gargagnago, Mazzano and lina delle proprietà del Gruppo Masi tra Torbe in hillside sites and on the plains, air circulation Gargagnago, Mazzano e Torbe, allevatrained in both pergola and Guyot ti a pergola o a guyot. Sono state fatte fashion. Further variations were introand limit humidity anche delle sottotesi con diversi trattaduced with two different vineyard intermenti agronomici (trattamenti con calventions: using calcium and defoliation. cio e defogliazioni). Il dettaglio degli effetti delle combinaFull details of the effect of all these variables on the fizioni delle varianti sulla qualità finale dell’uva prodotta e nal quality of the grapes selected for appassimento will posta ad appassire viene svelato al Seminario Masi a Vibe presented at the Masi Seminar at Vinitaly, but Prof.
Confronto tra guyot e pergola in collina: gli infrarossi rivelano la notevole differenza di microclima nei vigneti. Comparison between Guyot and pergola training in hillside vineyards: infra-red images reveal the notable differences in microclimate in the vineyards.
nitaly, ma il professor Brancadoro anticipa che “l’effetto di quello che i francesi chiamano terroir e noi, più semplicemente, identifichiamo con la zona di produzione emergono in modo prepotente. Insomma, quello che definiamo come genius loci aveva già individuato da tempo quali siano le migliori modalità di allevamento della vite”. Notiamo evidenti differenze a seconda delle diverse situazioni, specialmente in un’annata particolarmente difficile come il 2014”, aggiunge Raffaele Boscaini, coor-
Brancadoro reveals in advance that “the effect of what the French call terroir and we identify more simply as the zone of production is crucial. All in all, what we define as the genius loci is how the best way to grow grapes was decided, long ago.” “Different results come into play in different situations, especially in years with difficult climatic conditions, such as 2014”, adds Raffaele Boscaini, co-ordinator of the Masi Technical Group. “We checked for what hap39
dinatore del Gruppo Tecnico Masi. “Abbiamo verificato cosa accade in situazione climatiche avverse nella zona del grappolo; sono emerse quelle evidenze che confermano che i grappoli spargoli sono ideali perché fanno circolare meglio l’aria e limitano la presenza di umidità”. E la forma di allevamento più adatta, aggiunge il professor Brancadoro, “si conferma la pergola in collina, che
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pens in contrary weather conditions as far as the grape bunches are concerned; what emerges is a confirmation that sparsely packed grape bunches are best, because they allow the air to circulate and prevent humidity building up.” “And the best form of vine training,” adds Prof. Brancadoro, “is confirmed as pergola in hillside sites: this
Nella pagina a fianco. Invito al Seminario proposto dal Gruppo Tecnico Masi a Vinitaly 2015. Opposite page. Invitation to the Masi Technical Group’s Seminar held at Vinitaly 2015. Vigneti a pergola a Torbe, alta Valpolicella, ove si produce il Campolongo di Torbe Amarone di Masi. Pergola-trained vineyards at Torbe, upper Valpolicella, where Masi produces the Campolongo di Torbe Amarone. A lato. Il Gruppo Tecnico Masi promotore dello studio sulla viticoltura per l’appassimento. Left. The Masi Technical Group, sponsor of research on the effect of viticulture on appassimento.
crea attorno a sé un microclima adatto per dare acicreates its own microclimate, perfect for grapes that ni sani e serbevoli adatti all’appassimento. La pergola will undergo appassimento. Pergola training limits – aggiunge – lima gli eccessi termici e luminosi e queextremes in temperature and light, which makes for sto permette una fisiologia migliograpes that are better formed.” re della vite”. “This research is ultimately aimed La pergola crea “Queste ricerche sono destinate a at finding ways to reduce intervenstudiare il modo per ridurre i trattions in the vineyard and improvun microclima adatto tamenti in vigna e a proseguire nei ing not only the quality of our own per ottenere acini sani processi di costante miglioramengrapes – explains Boscaini – but Pergola training creates to non solo delle nostre uve – spiealso those supplied to us by conga Boscaini – ma anche di quelle tract growers working with the the ideal climate for dei nostri conferenti costantemenproducing healthy grapes Masi Technical Group. This group te seguiti dal Gruppo Tecnico Masi. consists of about forty families, Sono una quarantina di famiglie some of whom we have worked con alcune delle quali abbiamo rapporti da moltissimi with for a very long time, and we are keen to establish anni; puntiamo con incontri di formazione con il profestraining sessions with Prof. Brancadoro to reinforce the sor Brancadoro a trasmettere la filosofia di fondo dell’abasic company philosophy: the production of the best zienda: quella di produrre uve principe per ottenere poi quality grapes to allow us to produce the best quality il miglior Amarone”. Amarone.”
Lucio Bussi è stato giornalista del quotidiano “L’Arena” di Verona dal 1990, responsabile del settore Economia / Interni ed Esteri. Laureato in Scienze agrarie e autore di pubblicazioni sul settore del vino, ha collaborato con quotidiani nazionali e periodici specializzati di Economia. All’Università di Verona ha tenuto corsi di comunicazione nel settore enologico.
Lucio Bussi has been a journalist with “L’Arena”, Verona’s daily newspaper, since 1990. In charge of the Domestic and Foreign Economics section. He has a degree in Agricultural Sciences and is the author of books on the wine sector. He has worked with national daily newspapers and specialised financial publications. Lecturer on communications in the wine world at the University of Verona.
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IL MESTIERE DEI CAMPI E DELLA CANTINA THE ART OF CULTIVATION AND OF THE CELLARS
LE BONIFICHE AGRARIE IN ITALIA TRA SETTECENTO E NOVECENTO LAND DRAINAGE PROJECTS IN ITALY 18TH-20TH CENTURIES di Mario Bagnara
Dopo l’Olanda, siamo il Paese d’Europa con il maggior impegno nel settore After Holland, Italy is the biggest European country involved in this sector Tra gli ideatori italiani di progetti di risanamento agraGaribaldi was one of the Italian architects of agrarrio, prima ancora di Giovanni Giolitti (un vero leader anian reform, even before Giovanni Giolitti (another real che in questo, pur nei suoi vari incarichi di Presidente leader in this field, during his various terms as Presidel Consiglio dal 1891 al 1920) compare anche Giusepdent of the Council between 1891 and 1920). After the pe Garibaldi, quando, rientrato dal ritiro di Caprera e acgreat man’s return from Caprera and triumphal welcolto a Roma trionfalmente, alla Camera dei Deputati il come in Rome, on 26 January 1875 he presented a pro26 gennaio 1875 presenta il progetto ject to the Chamber of Deputies for di bonifica dell’agro romano, apprezland drainage in the Rome district Un progetto di bonifica zato dallo stesso capo del governo, that was adopted by the then head Marco Minghetti. of government, Marco Minghetti. dell’agro romano Il progetto è ben analizzato nei suoi The project had solid technical and fu presentato aspetti tecnici e finanziari (non più financial research behind it (Garida Garibaldi nel 1875 di 80 milioni di lire, secondo le prebaldi’s calculations put its cost at no A Roman land drainage visioni dello stesso Garibaldi) nel more than 80 million lire), all defascicolo “Sulle bonifiche romane tailed in the publication “Sulle boniproject was presented proposte dal generale Giuseppe Gafiche romane proposte dal generale by Garibaldi in 1875 ribaldi. Considerazioni di Quirico FiloGiuseppe Garibaldi. Considerazioni panti”, Roma, 1875. di Quirico Filopanti”*, Roma, 1875. L’autore, professore di meccanica e idraulica dell’univerFilopanti, Professor of Mechanics and Hydraulics at the sità di Bologna, evidenzia in premessa l’antica saggezza University of Bologna, repeats the old saw about Imdella Roma imperiale che non sarebbe divenuta la “capiperial Rome that it would never have become “the tale del mondo”, se “la fortuna o il genio dei suoi fondacapital of the world” if “the skill and luck of its founders tori non l’avessero collocata in mezzo ad una vasta piahadn’t found its location in the middle of a vast rolling nura ondulata, ma naturalmente fertilissima, e sopra uno plain that was naturally extremely fertile and on one of dei più grandi fiumi d’Italia”. Ma, a suo giudizio, dopo gli the biggest rivers in Italy.” But, according to him, after 42
ultimi due secoli di “progresso” quetwo centuries of “progress” these Un libro del XVIII secolo sti due mezzi di prosperità e di potwo sources of wealth and power tenza sono divenuti causa di danni. had become causes of ruin and testimonia un progetto Provvidenziale quindi, secondo Fidegradation. per la maremma senese lopanti, il progetto di Garibaldi, finaGaribaldi’s project was therefore, An 18th century book lizzato a liberare Roma dalle inonaccording to Filopanti, “providendazioni mediante la deviazione del details a drainage project tial” and would free Rome from Tevere, la costruzione di un canathe risk of flooding by constructin the Sienese Maremma le urbano e la conseguente bonifiing a canal to go through the city ca dell’agro romano: il tutto sinteand diverting the Tiber. This would tizzato in una tavola, copia di una grande tela esposta also reclaim agricultural land in the process. The whole al pubblico in due conferenze da lui tenute nel marzo project is summed up in one illustration, a copy of the del 1870, la prima nell’Aula dei Conservatori in Campigreat plan put on public display at two conferences doglio. Alla fine del fascicolo è proposta anche la letteheld by Filopanti in March 1870 – the first of which was ra di ringraziamento del 29 aprile 1875, inviatagli da Gain the Great Hall of the Conservatories in the Campiribaldi per il suo sostegno ad un “progetto preservatore doglio. The final part of the publication contains a letter di inondazioni e di malaria per Roma”. sent to him by Garibaldi, dated 29 April 1875, thanking
Tavola progettuale da Sulle bonifiche romane proposte dal generale Giuseppe Garibaldi. Considerazioni di Quirico Filopanti, Roma, 1875. Plan from Sulle bonifiche romane proposte dal generale Giuseppe Garibaldi. Considerazioni di Quirico Filopanti*, Rome, 1875.
Sulle bonifiche laziali ritorna nel 1928 anche una pubblicazione del Ministero dell’Economia Nazionale, “L’Agro Romano nel primo quinquennio fascista, MCMXXIIIMCMXXVII”, con varie tavole a colori e molte foto in bianco e nero: tra queste, una mappa dello stato dei lavori al 31 dicembre 1922 in cui è annotata anche la tenuta “Sepolcro di Nerone”. A dieci anni dall’inizio del regime fascista, una puntuale sintesi delle bonifiche finanziate in base alla legge
him for his support for a “project designed to preserve Rome from the threat of flooding and malaria.” A publication issued by the Ministry for the National Economy in 1928 returns to the theme of land drainage in Lazio. “L’Agro Romano nel primo quinquennio fascista, MCMXXIII-MCMXXVII”** contains various illustrations in colour and numerous black and white photographs. Maps include works undertaken as on 31 December 1922 with indications, amongst other 43
Sezione nord-orientale della carta geografica dell’Italia con la distribuzione dei comprensori di bonifica e dei perimetri di sistemazione montana da La bonifica integrale nel decennale della legge Mussolini, Roma, XVII (1939).
North-east section of map of Italy showing the boundaries of land reclamation and mountain viability projects, taken from La bonifica integrale nel decennale della legge Mussolini, Roma, XVII***. (Overview of land reclamation projects following the Mussolini law, Rome, XVII) (1939).
Mappa sullo stato dei lavori al 31 dicembre 1922 da L’Agro Romano nel primo quinquennio fascista, MCMXXIII-MCMXXVII, Roma, 1928. Map of projects in progress on 31 December 1922 from L’Agro Romano nel primo quinquennio fascista, MCMXXIII-MCMXXVII**, (Roman agriculture in the first five-year-period of Fascism MCMXXIII-MCMXXVII), Rome, 1928. Mappa della bonifica grossetana e dell’arginatura del fiume Ombrone da Della fisica riduzione della Maremma senese. Ragionamenti due, Firenze, 1769. Map of Grosseto district land drainage projects and plans to construct banks for the River Ombrone, from Della Fisica Riduzione della Maremma Senese. Ragionamenti due****, Florence, 1769.
del 24 dicembre 1928, voluta dal Duce, convinto della things, of an estate called “Sepolcro di Nerone”, or necessità di “bonificare la terra e con la terra gli uomi“Nero’s Sepulchre”. ni”, è contenuta nel volume La bonifica integrale nel Ten years after the Fascists came to power, the Duce decennale della legge Mussolini, Roma, XVII. Ne è aucommissioned a detailed report on land drainage protore lo stesso sottosegretario di jects financed by the Law of 24 Stato per le bonifiche, GiusepDecember 1928. Mussolini was pe Tassinari, che correda l’opera convinced that it was necessary con mappe di quasi tutte le reto “reclaim the land, and with the gioni italiane e con una grande land, men.” The report was called carta finale di cui la figura a pagiLa bonifica integrale nel decenna 45-46, propone solo la parte nale della legge Mussolini, Roma, nord-orientale. XVII*** and its author was the Da queste indicazioni bibliograUnder-Secretary of State for Recfiche della Biblioteca “La Vigna”, lamations in person, Giuseppe trascurando il suo Fondo CaproTassinari, who adorned the publini di oltre 6.000 volumi, pervecation with maps of almost all the nuto dall’omonima famiglia di Italian regions and finished with a imprenditori aeronautici, impevast plan, the north-east corner of gnati anche nel risanamento delwhich can be seen in the map at la tenuta di Vizzola Ticino, è facile pages 45-46. comprendere perché nella stoQuite apart from the 6,000 volria delle bonifiche l’Italia, dopo ume contribution of the FonVoleva liberare Roma l’Olanda, sia considerata il paese do Caproni, originating from the dalle inondazioni con la maggiore superficie agraeponymous family of aeronautiria bonificata. cal entrepreneurs, who were also deviando il Tevere Un’attività questa, documentata involved in drainage work on the He wanted to free Rome già nel ’700 nel volume Della FiVizzola Ticino estate, the works from flooding by diverting sica Riduzione della Maremma on land reclamation held at BibSenese. Ragionamenti due, Filioteca “La Vigna” show Italy as the Tiber renze 1769. L’autore, Leonardo the country with the largest tracts Ximenes, gesuita, matematico a of reclaimed land after Holland. servizio del granduca Leopoldo I, con varie illustrazioDocumentation on this type of activity was already ni anche a colori presenta un progetto di interventi urextant in the 18th century with, for example, the book genti, per riordinare il sistema fisico della maremma Della Fisica Riduzione della Maremma Senese. Ragiosenese, “disordinato, e rovinoso”, con la bonifica della namenti due****, published in Florence in 1769. Its aupianura grossetana e l’arginatura del fiume Ombrone. thor, Leonardo Ximenes, a Jesuit mathematician in the service of Grand Duke Leopold I, outlines the urgent interventions (with colour illustrations) needed to modify the landscape of the “chaotic and ruined” Sienese Maremma with land reclamations in the Grosseto plain and bank construction on the River Ombrone.
Mario Bagnara, presidente della Biblioteca Internazionale « La Vigna » di Vicenza. È stato docente e preside nei licei statali, assistente universitario, assessore alla Cultura nel Comune di Vicenza e presidente dell’Associazione nazionale delle città e siti Unesco italiani. È pubblicista e saggista, autore di varie monografie di carattere storico e scientifico.
Mario Bagnara is president of the Biblioteca Internazionale « La Vigna ». His career includes posts as a lecturer, school head, university assistant, town councillor for culture in Vicenza and president of the Association of Italian unesco Cities and Sites. He is a publicist and writer, as well as the author of various historical and scientific monographs.
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DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS
TESSITURA D’ARTE: I COLORI DI ALICE, I TELAI “LENTI” DI BONOTTO ARTISANAL TEXTILES: ALICE’S COLOURS, BONOTTO’S “SLOW” FABRICS Giovanni Bonotto nella sua ”fabbrica lenta”. Giovanni Bonotto in his “slow factory”.
La Fondazione Masi promuove l’opera di una giovane interessante artista The Masi Foundation promotes the work of an interesting young artist La Fondazione Masi, alla ricerca di persone, valori ed In the quest for people, values and things with a parespressioni di precisa identità veneta, ha scelto la Fabticular Venetian identity, the Masi Foundation selected brica Lenta di Bonotto per trasferire, in raffinata tessithe Fabbrica Lenta di Bonotto (Bonotto Slow Factotura, l’opera della giovane Alice ry) to transform the young Alice Voglino. L’incanto e la vitalità dei Voglino’s artworks into artisanal suoi colori sono stati catturati daltextiles. The charm and vitality of le esperte mani dei maestri artiher colours have been captured giani che ci restituiscono, assieme by the expert hands of master ad un’opera di grande fascino, la craftsmen who prove not only that certezza che la nostra gente trova they can make a highly skilled nella cultura la forza di innovarsi e work of art, but also that Venetians creare originalità. can still find the inspiration for inLa Fabbrica Lenta di Bonotto, Prenovation and for the creation of mio Masi per la Civiltà Veneta nel original work in their cultural roots. 2013, è attiva a Molvena di Vicenza The Fabbrica Lenta di Bonotto e opera con telai meccanici giap(Masi Civiltà Veneta Prize 2013), is ponesi degli anni Cinquanta nel located in Molvena di Vicenza and segno e con la sensibilità della traworks with Japanese mechanical dizione di artigianato d’arte di falooms from the 1950s in the finAlice Voglino miglia. “È la ricerca di un nuovo est tradition of artisanal family “Il colore è la mia forza, possibile modello manifatturiero workshop production. “This is the le opere sono la mia gioia” nel quale è messa al centro la culsearch for a new possible model Alice Voglino tura delle mani. for manufacturing in which handPer trent’anni nel Nordest abbiawork takes centre stage. For thirty “Colour is my strength, mo vissuto sulla comunicazione years in the Northeast people
my art is my delight”
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del prodotto. Basta. Siamo alla saturazione. Si deve rehave talked only about the product. Enough. We’re up cuperare la memoria. Non serve essere campioni del to here with it. We must rediscover some old ways. It’s mondo di premere un pulsante. È fondamentale riuscino use being a world-champion button pusher. We have re a reinventare i processi. Come? Con got to reinvent manufacturing. How? gli occhiali della fantasia di cui ha bene With Proust’s ‘spectacles of the imagiBonotto: spiegato Proust. Noi guardiamo al futunation’, as he described it. We look to ro recuperando il passato, non siamo the future by rediscovering the past; “Mettiamo al centro un artigianato nostalgico”. la cultura delle mani” there’s no room for mere nostalgia.” C’è un forte legame tra l’artista e le There’s a strong link between the “We’ll put hand-work artist and her works: “Colour is my sue opere, che definisce così: “Il coloat the centre of it,” re è la mia forza, le mie opere sono la strength, my art gives me my joie-demia gioia di vivere”. Alice Voglino navivre,” says Alice Voglino, who was Bonotto sce nel 1995 in Ungheria e si trasferiborn in Hungary in 1995, but came sce piccolissima in Italia. Il colore dito Italy while still very young. Colour venta presto un efficace strumento di comunicazione is very much an efficient means of communication for della sua particolare sensibilità. her particular sensibilities. Nel 2013 consegue il Diploma di Maturità Artistica. Alice Voglino took the Diploma di Maturità Artistica in Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Verona. Il la2013 and is a pupil at the Accademia di Belle Arti in voro che è stato prodotto dalla Fondazione Masi in Verona. Her work, entitled “People posturing on the un’edizione limitata, si intitola “Persone che posano grass”, has been produced as a limited edition by the nell’erba”. Masi Foundation.
DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS
TECNICHE DI APPASSIMENTO: SI CONCLUDE UNA TRILOGIA TECHNIQUES OF APPASSIMENTO CONCLUDES A TRILOGY
Dieci anni di studi per delineare il comparto vinicolo delle Venezie Ten years of study to map out winemaking in the Venetian regions A Vicenza e a Verona è stato presentato, in altrettanti The book Appassimento and Amarone. The essence convegni, il volume Appassimento e amarone: paraof the Venetian art of winemaking, compiled by Landigmi delle tecniche vitivinicole delle Venezie, a cura franco Paronetto and the Masi Technical Group. It has di Lanfranco Paronetto e del Gruppo Tecnico Masi. been presented in conferences in Vicenza and Verona. Gli incontri si sono svolti alla Biblioteca Internazionale Meetings were held at the Biblioteca Internazionale “La “La Vigna” di Vicenza e all’AccaVigna” in Vicenza and the Acdemia di Agricoltura, Scienze e cademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Sono interveLettere in Verona. Speakers were nuti Raffaele Boscaini, responRaffaele Boscaini, head of the sabile del Gruppo Tecnico Masi Masi Technical Group, and Sane Sandra Torriani, dell’univerdra Torriani, from Verona Unisità di Verona, dipartimento di versity’s Department of Biotechbiotecnologie. nologies. Alla stesura del libro hanno conTalented researchers from both tribuito valenti studiosi di univerItalian and foreign universities sità italiane e straniere. L’esperto helped put the book together, franco-inglese Gerard Basset, Mawhile the Anglo-French wine exAlla Biblioteca “La Vigna” Raffaele Boscaini, Antonio ster of Wine e Master Sommelier pert, Gerard Basset, OBE, Master Di Lorenzo, Mario Bagnara e Sandra Torriani. Raffaele Boscaini, Antonio Di Lorenzo, Mario BagnaOBE, lo ha arricchito con un’amof Wine and Master Sommelier, ra e Sandra Torriani at Biblioteca “La Vigna” . pia e autorevole introduzione. enhanced it with an authoritaIl libro su Appassimento e amative and comprehensive introrone conclude una trilogia, i cui precedenti volumi duction. This book, on Appassimento and Amarone is sono stati pubblicati nel 2006 e nel 2011: erano dedicathe concluding part of a trilogy whose first two parts ti rispettivamente alle uve autoctone e ai “terroir” delwere published in 2006 (a work on indigenous grapes) le Venezie. La trilogia completa costituisce una disamiand 2011 (“terroir” in the Venetian regions). The fin50
L’ingegno dei veneti ha permesso di avere a disposizione macchinari innovativi Venetian genius has made innovative equipment available
na inedita della storia e dello stato dell’arte del comparto vinicolo ed enologico del Nordest, costata un decennio di studi, sperimentazioni e profondo impegno. In particolare, quest’ultimo volume testimonia il contributo fornito da Masi in oltre cinquant’anni di esperienza nell’antica tecnica dell’appassimento. “Le uve, il terroir e l’uomo – ha spiegato, fra l’altro, Raffaele Boscaini – indicano quel triangolo della qualità cui fanno riferimento i tre libri editi della Fondazione Masi. In particolare, è da sottolineare l’aspetto che riguarda l’industriosità veneta e il contributo che la tecnologia ha fornito in questi decenni all’enologia: pensiamo alle scuole, per esempio, da quella di San Michele all’Adige a quella di Conegliano; oppure pen-
ished trilogy is an unprecedented study of the history and actuality of the winemaking sector in the Northeast, backed up by a decade of far-reaching research and experimentation. Moreover, this last volume testifies to Masi’s contribution to the ancient appassimento technique in more than fifty years of experience. “Grapes, terroir and man – explains Raffaele Boscaini – form the ‘quality triangle’ that the three books published by the Masi Foundation talk about. Particular emphasis should be placed on the relevant work and manufacturing skills of the people in the Veneto and the contribution that technology has made to winemaking in recent decades. Think of the wine schools: San Michele all’Adige and Conegliano,
Alla presentazione del libro a Londra hanno partecipato: Lanfranco Paronetto, Alex Hunt, Andrea Dal Cin, Piergiuseppe Torresani, Raffaele Boscaini e Gerard Basset. Participants at the book presentation in London: Lanfranco Paronetto, Alex Hunt, Andrea Dal Cin, Piergiuseppe Torresani, Raffaele Boscaini and Gerard Basset.
siamo ai macchinari (serbatoi, pompe, botti, presse…) che sono apprezzati in tutto il mondo e sono frutto della capacità dei veneti, anche se magari sono in pochi a saperlo”. L’altro aspetto da sottolineare è quello del lavoro universitario: assieme al Gruppo Tecnico Masi sono stati messi a punto i “lieviti naturali” (nulla di artificiale, quindi) che accompagnano lo sviluppo dei vini. Un traguardo che è di particolare orgoglio per Masi, in quanto sono rarissime le aziende che possiedono lieviti propri.
for example; think of the mechanical equipment (vats, pumps, barrels, presses…) that are in demand all over the world and are the result of manufacturing expertise in the Veneto, even if this is a very little known fact.” The other aspect to underline is the work that’s being done in universities. A good example is the university collaboration with the Masi Technical Group to assess the effect of “natural yeasts” (nothing artificial here) on winemaking. This project was a source of particular pride for Masi, since there are few companies which can lay claim to having their own personal strains of yeast. 51
DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION
MASI PREMIATA AL CAESAR AWARD GALA Sandro Boscaini è stato tra i protagonisti a Bucarest della nona edizione del Caesar Awards Gala, che lo ha visto premiato con la menzione “Best Honoris” assieme ad altre personalità italiane quali Tonino Lamborghini e Fabrizio Giugiaro: sono simboli dell’industria vitivinicola, di quella automobilistica e del design italiano.
MASI PRIZE AT CAESAR AWARDS GALA Sandro Boscaini was one of the award winners at the ninth edition of the Caesar Awards Gala in Bucharest, which saw him presented with the “Best Honoris” prize together with two other Italian personalities, Tonino Lamborghini and Fabrizio Giugiaro. The three are symbols of excellence in the wine industry, the automobile industry, and the world of Italian design.
CONCERTO DI PRIMAVERA A VERONA Il tradizionale Concerto di primavera organizzato dalla Fondazione Masi si svolgerà sabato 18 aprile nell’auditorium del conservatorio “Dell’Abaco” a Verona. Sarà protagonista l’orchestra da Camera del Conservatorio di Mantova, vincitrice del Premio Discografico alla Civiltà Veneta. In programma pezzi da Vivaldi a Piazzolla.
SPRING CONCERT IN VERONA The traditional spring concert organised by the Masi Foundation takes place on Saturday 18 April in the auditorium of the “Dell’Abaco” Conservatory in Verona. The performers are the Chamber Orchestra of Mantua Conservatory, winners of the Civiltà Veneta Discography Prize. On the programme, pieces by Vivaldi and Piazzolla.
LA “DANTE SUMMER SCHOOL” A VILLA SEREGO ALIGHIERI Trova spazio anche a villa Serego Alighieri il programma della “Dante Summer School” inserito fra le iniziative di “Dante a Verona”. Una giornata – prevista il 27 agosto – si svolgerà alla villa sede di rappresentanza della Fondazione Masi, appartenuta al figlio di Dante Alighieri. La “Dante summer school” si svolge dal 24 al 29 agosto.
“DANTE SUMMER SCHOOL” AT VILLA SEREGO ALIGHIERI Part of the “Dante in Verona” series of events, the “Dante Summer School” will also come to Villa Serego Alighieri. The one-day event, located in the property acquired by Dante Alighieri’s son, now the Masi Foundation headquarters, is planned for 27 August, while the complete “Dante Summer School” programme runs from 24-29 August.
ANTONIA ARSLAN RICORDA IL GENOCIDIO ARMENO La scrittrice Antonia Arslan, Premio Masi per la Civiltà Veneta 2007, è stata di recente a Verona assieme all’ambasciatore armeno Sargis Ghazaryan, in occasione dei cento anni del genocidio armeno. La scrittrice è stata anche ospite della Scuola Alberghiera, che ha preparato in suo onore un pranzo armeno.
ANTONIA ARSLAN COMMEMORATES THE ARMENIAN GENOCIDE Writer Antonia Arslan (Masi Civiltà Veneta Prize 2007) came to Verona recently with the Armenian ambassador, Sargis Ghazaryan, to commemorate the centenary of the Armenian genocide. Arslan was also a guest at the Scuola Alberghiera (Hotel School), which prepared an Armenian meal in her honour.
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DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION
BOSCAINI RICEVE IL PREMIO MEININGER Sandro Boscaini ha ricevuto il premio “Meininger alla carriera” che gli è stato consegnato la sera prima dell’aperura del ProWein di Düsseldorf, di fronte a oltre 600 opinion leader del mondo del vino. Il premio, ogni anno, è assegnato a personaggi prestigiosi e di successo della scena enologica internazionale.
BOSCAINI RECEIVES THE MEININGER PRIZE Sandro Boscaini has been awarded the “Meininger Career Prize”, given to him on the opening night of the ProWein fair in Düsseldorf in a ceremony attended by 600 opinion leaders from the world of wine. The prize is an annual award for successful leading personalities in the field of international winemaking.
ADDIO A LIGABUE, STUDIOSO DI FAMA INTERNAZIONALE Il mondo della cultura internazionale, come la Fondazione Masi, piangono Giancarlo Ligabue, scomparso recentemente. Imprenditore e paleontologo, era uno studioso conosciuto in tutto il mondo. È stato insignito del Premio Masi per la Civiltà Veneta nel 1988. Era nato a Venezia nel 1931.
FAREWELL TO LIGABUE, THE INTERNATIONALLY FAMOUS SCHOLAR The Masi Foundation and the whole world of international culture are in mourning after the recent death of Giancarlo Ligabue, the entrepreneurial palaeontologist world famous for his academic work. Ligabue was born in Venice in 1931 and won the Masi Civiltà Veneta Prize in 1988.
PREMIO CAMPIELLO, DIAMANTI PRESIDENTE GIURIA DEI LETTERATI È il sociologo e politologo vicentino Ilvo Diamanti, Premio Masi per la Civiltà Veneta 2002, il presidente della Giuria dei Letterati della 53esima edizione del Campiello. Diamanti è professore di Scienza Politica e di Comunicazione Politica all’università di Urbino. Dal 1995 insegna anche all’università Paris II, Panthéon-Assas.
PREMIO CAMPIELLO, DIAMANTI PRESIDENT OF LITERARY JURY Sociologist and political expert from Vicenza, Ilvo Diamanti (Masi Civiltà Veneta Prize 2002) is President of the 53rd Campiello Prize Literary Jury. Diamanti is Professor of Political Science and Political Communications at the University of Urbino. Since 1995, he has also taught at the Panthéon-Assas Paris II University.
IL LIBRO DEI LIBRI DI GIANNI BERENGO GARDIN Contrasto pubblica Il libro dei libri che presenta un’ampia scelta della produzione editoriale del maestro della fotografia italiana Gianni Berengo Gardin, Premio Masi per la Civiltà Veneta 2007. Ha pubblicato oltre 250 volumi in oltre 50 anni di carriera: un patrimonio unico di immagini, voci, sguardi, visioni.
GIANNI BERENGO GARDIN’S IL LIBRO DEI LIBRI Contrasto are the publishers for Il libro dei libri (“The book of books”) which is an anthology of works by the Italian master photographer, Gianni Berengo Gardin (Masi Civiltà Veneta Prize 2007). With over 250 books in more than 50 years of activity, his is a unique patrimony of images, voices, looks and visions.
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DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION
ROSE BIANCHE A FIUME DI STEFANO ZECCHI Con Rose bianche a Fiume Stefano Zecchi narra l’avventura di un uomo e di una donna illuminati da radiose speranze e poi costretti a percorrere fino in fondo il cammino della disillusione. Portano sulle spalle la parabola di un secolo intero, il Novecento, e la sua eredità.
STEFANO ZECCHI’S ROSE BIANCHE A FIUME “Rose bianche a Fiume” (“White roses in Friuli”) is Stefano Zecchi’s story of a man and a woman who start life with high hopes and are thrust into a vortex of despair. The story spans the entire 20th century and its aftermath.
ISNENGHI E LA STORIA D’ITALIA… PER TUTTI Mario Isnenghi, veneziano, storico, già professore a Ca’ Foscari, Premio Masi per la Civiltà Veneta nel 2014, ha pubblicato con Laterza Breve storia d’italia a uso dei perplessi (e non). È una breve storia d’Italia “per tutti”, soprattutto per i più dubbiosi sull’utilità dello Stato unitario e per chi italiano fino in fondo non si sente.
ISNENGHI AND THE HISTORY OF ITALY... FOR EVERYONE Mario Isnenghi, Venetian, historian, once professor at the Ca’ Foscari, Masi Civiltà Veneta Prize 2014, has had a book published by Laterza called “Short history of Italy for the perplexed (and not)”. It’s a short history “for everyone”, or rather, above all, for those who are most doubtful about the use of the unitary State and those who don’t feel very Italian in their hearts.
ECCO SALTA, BART DI SUSANNA TAMARO Susanna Tamaro, Premio Masi per la Civiltà Veneta nel 2002, ha pubblicato per Giunti nella collana “Junior” il libro Salta, Bart. È una riflessione sulle distorsioni della tecnologia e sulla nostra società ossessionata dal benessere che lascia indietro i valori più importanti e il rispetto per il Pianeta che la ospita.
SUSANNA TAMARO’S SALTA, BART Salta, Bart (“Jump, Bart”) is Susanna Tamaro’s new book published by Giunti in the “Junior” series. Tamaro (Masi Civiltà Veneta Prize 2002) has written a reflection on the distortions caused by technology in a society obsessed with “well-being” to the point of ignoring more important values and not having respect for the planet.
RUMIZ: COME CAVALLI CHE DORMONO IN PIEDI Questo libro è il racconto di un viaggio in treno, anzi di molti viaggi in treno. Il narratore parte per la Galizia: che prima nel 1914 e poi nel 1915 fu teatro di pesantissimi combattimenti fra russi e austroungarici. Lì scorre il primo sangue della grande guerra. Il viaggio si conclude a Redipuglia.
RUMIZ: LIKE HORSES ASLEEP ON THEIR FEET This book is the story of a train journey, or rather many train journeys. The narrator sets out for Galicia, which before 1914 and then again after 1915 was the scene of fierce fighting between Russians and Austro-Hungarians. This was the first blood-letting of the Great War. The journey ends at Redipuglia.
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DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION
ARRIGO CIPRIANI PRESENTA LE SUE STUPDT Arrigo Cipriani, Premio Masi alla Civiltà Veneta nel 2011, lascia l’Harry’s Bar e potenzia ironia e verve comica: in Stupdt (“Stupidate”) che ha come sottotitolo L’arte di rialzarsi da terra, pubblicato con Feltrinelli. Queste due dimensioni sono infatti portate ai loro estremi. Il lettore passa dal sorriso alla risata.
ARRIGO CIPRIANI PRESENTS HIS STUPDT Arrigo Cipriani (Masi Civiltà Veneta Prize 2011), leaves Harry’s Bar for the power of irony and comic verve. In Stupdt (“Stupidate”), whose subtitle is “The art of getting up from the ground again”, published by Feltrinelli, these two qualities are taken to their extremes. The reader goes from smiling to laughing out loud.
ROMANO E IL DECLINO DELL’IMPERO AMERICANO Sergio Romano, Premio Masi per la Civiltà Veneta 2013, pubblica con Longanesi Il declino dell’impero americano. Nel saggio, l’autore affida una precisa responsabilità all’Unione europea, che non può assecondare l’America in ciò che rimane della sua politica imperiale.
ROMANO AND IL DECLINO DELL’IMPERO AMERICANO Sergio Romano (Masi Civiltà Veneta Prize 2013) has written a new book, Il Declino dell’Impero Americano (“The Decline of the American Empire”), published by Longanesi. The author is clear who is to blame: it’s the European Union, who are not able to back America up in what remains of its “imperial” policies.
MARIO BRUNELLO E IL SILENZIO COME ISPIRAZIONE Mario Brunello, Premio Masi per la Civiltà Veneta 2010, pubblica con Il Mulino Silenzio: anche per un musicista l’assenza di suoni può rappresentare ispirazione, e vera e propria musica per le orecchie. Con questo libro Brunello racconta che cos’è questa strana forma, ormai quasi aliena per l’umanità.
MARIO BRUNELLO AND SILENCE AS AN INSPIRATION Mulino have published the book Silenzio (“Silence”) by Mario Brunello (Masi Civiltà Veneta Prize 2010). The theme is that even for a musician the absence of sound can provide inspiration and is its own true form of music. Brunello tells us in this book what this almost alien concept is.
BOLLI, SEMPRE BOLLI DI GIAN ANTONIO STELLA Gian Antonio Stella, Premio Masi per la Civiltà Veneta nel 2012, ha pubblicato con Feltrinelli Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Stella racconta di queste leggi italiane che sarebbero uno spasso se tutte insieme, nella loro insensatezza logorroica, non pesassero come macigni sulla nostra vita quotidiana.
STAMPS, ALWAYS STAMPS BY GIAN ANTONIO STELLA Feltrinelli have published a book by Gian Antonio Stella (Masi Civiltà Veneta Prize 2012) with the title Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (“Stamps, more stamps, the most stamps possible”). Stella talks about the Italian laws would be funny if their verbal effulgence didn’t suffocate our everyday lives.
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a Fondazione Masi è impegnata a promuovere e valorizzare il territorio, la popolazione, il patrimonio culturale, le grandi capacità dell’ingegno e produttive della Civiltà Veneta. Particolare attenzione è riservata alla cultura e alla produzione vitivinicola, che rappresentano caratteri peculiari del territorio veneto. Le finalità sono perseguite operando a livello nazionale e internazionale anche in collaborazione con Amministrazioni, Enti pubblici e privati, Fondazioni e altri organismi italiani e stranieri. La Fondazione Masi nasce nel 2001 dall’esperienza ventennale del Premio Masi, del quale intende assicurare la continuità e l’indirizzo, affiancandolo con una serie di iniziative in ambito culturale e ampliando così la propria attenzione a tutto quel mondo che ha fatto dei valori della civiltà veneta motivo ispiratore e stimolo per un progresso produttivo, culturale e civile su scala internazionale. Il 16 aprile 2007 la Regione Veneto ha conferito alla Fondazione Masi personalità giuridica, riconoscendone i valori e le finalità statutarie.
Bozzetto di Pino Castagna in occasione del trentennale Premio Masi, Sketch by Pino Castagna in honour of the thirtieth anniversary of the Masi Prize.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE BOARD OF DIRECTORS
Presidente / President Isabella Bossi Fedrigotti
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he Masi Foundation has as its aim the promotion and development of the territory, the population and the cultural inheritance of the Venetian territories, as well as the skill and productive capabilities that are part of the civiltà veneta (Venetian culture). Particular attention is given to the art of winemaking, which is a special characteristic of the Venetian regions. The Masi Foundation acts at both national and international levels in collaboration with governments, public and private institutions, foundations and other Italian and foreign entities. The Masi Foundation was established in 2001 as a product of a twenty year experience with the Masi Prize to guarantee the continuity of it. At the same time the Masi Foundation began a cultural programme to highlight the values of the civiltà veneta that are the inspiration behind manufacturing, cultural and civil progress on an international scale. On 16 th April 2007 the Masi Foundation was given official status as a legal entity by Regione Veneto, with full recognition of its values and statutory aims.
Presidente Onorario Honorary President Demetrio Volcic Vicepresidente Vice-President Sandro Boscaini Consiglieri / Board Members Francesco Benedetti
Bruno Boscaini Giuseppe Brugnoli Maurizio Marino Giuseppe Nicolò Ezio Rivella Pieralvise di Serego Alighieri Marco Vigevani Revisore / Accountant Giovanni Aspes
MEMBRI DELLE COMMISSIONI SELEZIONATRICI DEL PREMIO MASI MASI PRIZE COMMITTEE
Piero Antinori Gabriella Belli Ulderico Bernardi Isabella Bossi Fedrigotti Marzio Breda Giuseppe Brugnoli Federico Castellucci Ilvo Diamanti Antonio Di Lorenzo Massimo Ferro Angelo Gaja Stefano Lorenzetto Piergaetano Marchetti Jens Priewe Pilade Riello Ezio Rivella Pieralvise di Serego Alighieri Roberto Stringa Alessandro Torcoli Marco Vigevani Demetrio Volcic Stefano Zecchi Alvise Zorzi Filiberto Zovico
ALBO D’ONORE DEL PREMIO MASI MASI PRIZE ROLL OF HONOUR 1981 Civiltà Veneta ELIO BARTOLINI BIAGIO MARIN GIULIO NASCIMBENI ALVISE ZORZI
1982 Civiltà Veneta I SOLISTI VENETI UTO UGHI
1983 Civiltà Veneta CASA MARZOTTO BRUNO VISENTINI
1984 Civiltà Veneta ANTONIO CIBOTTO GIANFRANCO DE BOSIO ANNA PROCLEMER
1986 Civiltà Veneta CASA BENETTON OTTAVIO MISSONI LUCIANO VISTOSI
1987 Civiltà del Vino ANGELO BETTI
1988 Civiltà Veneta GAETANO COZZI GIANCARLO LIGABUE PILADE RIELLO FULVIO TOMIZZA
1989 Civiltà del Vino EMILE PEYNAUD
1990 Civiltà Veneta CLAUDIO MAGRIS ZORAN MUŠIC HUGO PRATT
1991 Civiltà del Vino ZELMA LONG
1992 Civiltà Veneta FERNANDO BANDINI GIUSEPPE GOZZETTI DEMETRIO VOLCIC
Civiltà del Vino
Civiltà del Vino
Civiltà del Vino
NORIS SILIPRANDI
NICOLÒ INCISA DELLA ROCCHETTA
GEORGE SANDEMAN [WINE IN MODERATION]
Grosso d’Oro Veneziano
Grosso d’Oro Veneziano
1996 Civiltà Veneta IVANO BEGGIO DON ANTONIO MAZZI PIERRE ROSENBERG
Civiltà del Vino PHILIPPINE DE ROTHSCHILD
1997 Civiltà Veneta ENZO BETTIZA PIERRE CARDIN FEDERICO FAGGIN
1998 Civiltà Veneta CARLO GUARIENTI PAOLA MALANOTTE LUIGI MENEGHELLO
Civiltà del Vino EZIO RIVELLA
1999 Civiltà Veneta TULLIO KEZICH CLETO MUNARI GIORGIO ZANOTTO
Civiltà del Vino MONDAVI & FRESCOBALDI [LUCE JOINT VENTURE]
2000 Civiltà Veneta FONDAZIONE GIORGIO CINI TOMMASO PADOASCHIOPPA MARCO PAOLINI GIUSEPPE SINOPOLI
Civiltà del Vino SIRIO MACCIONI
2001 Civiltà Veneta MARIO RIGONI STERN RENZO ROSSETTI WOLFGANG WOLTERS ANDREA ZANZOTTO
1993 Civiltà del Vino HUGH JOHNSON
Civiltà del Vino FRATELLI TORRES
1994 Civiltà Veneta PIER GIUSEPPE CEVESE RENATO OLIVIERI ERMANNO OLMI APOLLINARE VERONESI
1995 Civiltà Veneta ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI CECILIA DANIELI PAUL GIROLAMI LUCIA VALENTINI TERRANI GIUSEPPE ZIGAINA
2002 Civiltà Veneta SILVIO BERTOLDI ILVO DIAMANTI FULVIO ROITER SUSANNA TAMARO
MILAN KUCAN
2004 Civiltà Veneta FERRUCCIO DE BORTOLI NADIA SANTINI ETTORE SOTTSASS
Civiltà del Vino ANDREA MUCCIOLI E LA COMUNITÀ DI SAN PATRIGNANO
2005 Civiltà Veneta GUIDO BERTOLASO GILLO DORFLES FRANCESCO MACEDONIO ALESSANDRO MAZZUCCO
DIANA BRACCO DE SILVA MARIO BRUNELLO FRANCESCO TULLIO-ALTAN
Civiltà del Vino SERGI DI NEKRESI
Grosso d’Oro Veneziano PETER ESTERHAZY
2011 Civiltà Veneta
FEDERICO CASTELLUCCI
Grosso d’Oro Veneziano
Civiltà del Vino
VARTAN OSKANIAN
JACQUES ORHON
2006 Civiltà Veneta PINO CASTAGNA FONDAZIONE CARIVERONA MARSILIO EDITORI
Civiltà del Vino ANTONIO CARLUCCIO
Grosso d’Oro Veneziano ALVISE ZORZI
2007 Civiltà Veneta ANTONIA ARSLAN GIANNI BERENGO GARDIN MILO MANARA
Civiltà del Vino PETER HAYES
Grosso d’Oro Veneziano HANS-DIETRICH GENSCHER
2008 Civiltà Veneta BEPI DE MARZI LIONELLO PUPPI GIOVANNI MARIA VIAN
Civiltà del Vino DONALD ZIRALDO
Civiltà del Vino
Grosso d’Oro Veneziano SANJIT BUNKER ROY
GABRIELLA BELLI NOVELLO FINOTTI CESARE MONTECUCCO
2010 Civiltà Veneta
GIUSEPPE BATTISTON ARRIGO CIPRIANI MASSIMO MARCHIORI
Civiltà del Vino
FAMIGLIA KRUG
2003 Civiltà Veneta
LUIGI LUCA CAVALLI-SFORZA
2009 Civiltà Veneta LINO DAINESE CARLO MAZZACURATI PAOLO RUMIZ
Grosso d’Oro Veneziano MONS. LUIGI MAZZUCATO
2012 Civiltà Veneta ANDREA BATTISTONI GIOVANNI RADOSSI GIAN ANTONIO STELLA
Civiltà del Vino LYNNE SHERRIFF [MASTERS OF WINE]
Grosso d’Oro Veneziano KUKI GALLMANN
2013 Civiltà Veneta GIOVANNI BONOTTO GIACOMO RIZZOLATTI SERGIO ROMANO
Civiltà del Vino GIANLUCA BISOL FLAVIO FRANCESCHET MICHEL THOULOUZE
Grosso d’Oro Veneziano MARJANE SATRAPI
2014 Civiltà Veneta UMBERTO CONTARELLO MARIO ISNENGHI ALBERTO PASSI
Civiltà del Vino ANDREA BOCELLI
Grosso d’Oro Veneziano SVETLANA ALEKSIEVIĆ
Diana Bracco davanti al logo del Padiglione Italia. Diana Bracco in front of the Italy Pavilion logo.
Villa Serego Alighieri in Valpolicella 37015 Gargagnago - Verona - Telefono +39 045 6832511 www.fondazionemasi.com 路 www.premiomasi.com 路 www.premiomasi.it