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MATTEO RIGHETTO AL RIFUGIO CITTA’ DI FIUME PER INCONTRI D’ALT(R)A QUOTA
Corriere delle Alpi | 14 Luglio 2021
p. 26
Dialogo sul futuro della montagna: Matteo Righetto al "Città di Fiume"
Borca di Cadore "La montagna dopo di noi", dialogo con lo scrittore Matteo Righetto all'ombra del Pelmo. Appuntamento per venerdì alle 14 , sui prati antistanti il rifugio Città di Fiume, con la rassegna "Incontri d'alt(r)a quota", organizzata dalla Fondazione Dolomiti Unesco. Righetto dialogherà con il pubblico sui grandi temi che caratterizzano il presente e il futuro del vivere in quota. Autore di numerosi romanzi come "La pelle dell'orso" (da cui è stato tratto l'omonimo film di Marco Segato con Marco Paolini), lo scrittore è noto al grande pubblico anche per la cosiddetta "Trilogia della Patria" (L'anima della frontiera, L'ultima patria, La terra promessa), definita un caso letterario e ampiamente tradotta all'estero. In molte delle sue opere è protagonista l'ambiente montano, di cui Righetto affronta la complessità e le contraddizioni. «Venerdì partiremo proprio da qui», dicono gli organizzatori, «dalla montagna che per secoli è stata un luogo da cui fuggire (e purtroppo i dati dello spopolamento confermano che in parte lo è ancora), ma che i cambiamenti climatici potrebbero
trasformare in un luogo verso cui fuggire. L'evento - moderato dal giornalista Giambattista Zampieri - è gratuito e prevede l'obbligo di iscrizione via mail a press@dolomitiunesco.info. La rassegna proseguirà in Friuli Venezia Giulia il 20-21 luglio al rifugio Pordenone, con "Cucina sotto le stelle", in compagna dello chef stellato Alessandro Gilmozzi, il 10 settembre al rifugio Antermoia in Trentino con la pittrice Silvia De Bastiani per un workshop di acquerello e si concluderà il 18 e 19 settembre al rifugio Alpe di Tires in Alto Adige con il fotografo Moreno Geremetta per un laboratorio dal titolo "Catturare attimi di luce". --© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere del Veneto | 24 Luglio 2021
p. 15, edizione Treviso-Belluno
Vette, libri, escursioni I trekking letterari Lo scrittore Matteo Righetto guida tra parole e natura
Francesca Visentin Montagne e letteratura. Boschi, prati, vette prendono vita tra le pagine di romanzi memorabili. Come quelli di Matteo Righetto, che in particolare con La pelle dell’orso (Tea) prima e Trilogia della patria (Mondadori) poi, ha trascinato lettori e lettrici dentro paesaggi di roccia, di selva e di prato. Dalla carta alla realtà, quelle vette e quei boschi diventano itinerari da percorrere camminando, con i trekking letterari di Matteo Righetto. Lo scrittore ieri ha guidato gli appassionati di libri e natura nella zona del monte Pelmo, fino al Rifugio Città di Fiume, nell’evento organizzato da Fondazione Dolomiti Unesco per gli «Incontri d’Alt(r)a Quota». Zaino in spalla, scarponcini, carta e penna, tre ore di escursione per guardarsi intorno, respirare a pieni polmoni, scoprire la magia del dialogo tra uomo e natura e conoscere la montagna più autentica. Oggi invece il trekking letterario sarà lungo l’Alta via dell’Orso, nel bellunese, il percorso creato sui luoghi dove è nato il romanzo di Righetto La pelle dell’orso , da cui è stato tratto l’omonimo film con Marco Paolini. Cinque ore circa di escursione, con 12 tappe e in ognuna un reading letterario tratto dalle pagine del romanzo. Guida e anima dei percorsi è sempre Matteo Righetto, legato alla montagna da una profonda connessione interiore. Al suo fianco, la cagnolina Dorch. «Il nome gliel’ha dato Mauro Corona - rivela - in ladino significa “fieno di settembre”». Passeggiate, ma anche esercizi di scrittura creativa. «L’ambiente naturale offre molti spunti e suggestioni - spiega Matteo Righetto . Mettersi in ascolto, cercare l’empatia con boschi e montagne potenzia anche la capacità di raccontarli. Questi trekking letterari hanno l’obiettivo di fare riflettere sulla sostenibilità. Di mettere davanti al significato della presenza umana in un ambiente e in un ecosistema fragile come è quello di vette e boschi. Per fare riflettere sul clima e sui temi della sostenibilità le montagne non hanno bisogno solo di geologi e scienziati, ma anche di scrittori e umanisti. Divulgare bellezza e fragilità della natura è molto importante perché il messaggio arrivi a tutti». Sulla scia della tradizione narrativa del Veneto, in cui il paesaggio è sempre stato al centro della scrittura e dell’impegno di nomi che hanno fatto la storia della letteratura, da Andra Zanzotto, a Mario Rigoni Stern, a Dino Buzzati, il progetto di Matteo Righetto mette al