Rassegna Stampa Dolomiti UNESCO | Speciale Decennale Giugno 2019

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Fondazione Dolomiti Dolomites Dolomiten Dolomitis

RASSEGNA STAMPA SPECIALE “10 ANNI DOLOMITI UNESCO” maggio – luglio 2019


diffusione:4391 tiratura:5510 05/05/2019 Pag. 25

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17 maggio 2019

Mondiali e Fondazione Unesco patto nel segno delle Dolomiti L’organizzazionedei campionati diventasocio sostenitore dell’entededicato al Patrimoniomondiale dell’umanità vento iridato. Due Fondazioni unite da un unico fil rouge che passa per la tutela all’ambiente naturale, lo sviluppo sostenibile delle comunità locali, e la promozione dell’intera area dolomitica, e che si presentezione Cortina 2021 alla Fon- ranno fianco a fianco già il dazione Dolomiti Unesco, 26 giugno in occasione del l’ente che svolge un fonda- decimo anniversario dell’imentale ruolo di coordina- scrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Monmento per l’armonizzazione delle politiche di gestione diale Unesco. Sarà una giornata per celedel bene dichiarato nel 2009 Patrimonio Mondiale. brare la bellezza di un terriL’accordo, che fa di Corti- torio unico nel suo genere, na 2021 un socio sostenitore ma anche il primo passo di delle Dolomiti Unesco, se- un lungo percorso verso l’apgna un passo importante nel coinvolgimento di tutti gli in- puntamento dei Campionaterlocutori strategici in vista ti del mondo di sci e oltre. Per Cortina 2021 si tratta dei prossimi Campionati del di una chiara assunzione di mondo di sci alpino. responsabilità nei confronti Diventare socio sostenito- di tutto il territorio, che sarà re significa condividere ap- protagonista nella sua intepieno gli scopi della Fonda- grità – insieme alla capofila zione Dolomiti Unesco, con- Cortina d’Ampezzo – dei tribuendo alla conservazio- Campionati del mondo di ne, alla comunicazione e alla valorizzazione di questo sci alpino. D’altra parte, l’atspettacolare gioiello paesag- tenzione a un’eredità infragistico e naturalistico, unico strutturale sostenibile e l’impegno per il rispetto dell’amal mondo. Il supporto di Cortina biente sono da sempre i pun2021 alla Fondazione Doloti fermi della Fondazione miti Unesco costituisce un Cortina 2021. Ne sono un esempio la passaggio decisivo volto ad assicurare il rispetto dei più “Carta Cortina”, il documenalti standard di qualità to sottoscritto dal ministero nell’organizzazione dell’e- dell’Ambiente per lo svilupCORTINA. Cortina 2021 so-

stiene la Fondazione Dolomiti Unesco. Cortina e Dolomiti, un binomio indissolubile. Anche per questo non poteva mancare il sostegno della Fonda-

po turistico e sportivo in chiave sostenibile; l’asta benefica dei pettorali delle atlete che hanno partecipato all’ultima Coppa del mondo, il cui ricavato è stato devoluto alle Regole d’Ampezzo, per i lavori di esbosco e di pulizia dei boschi duramente colpiti dalla tempesta Vaia; la speciale livrea “Save our planet, stop climate change” per l’autobus del tifoso, realizzata in partnership con Dolomiti Bus nelle giornate di Coppa del mondo. — A.S.

Le due realtà celebreranno assieme la festa del decennale il 26 giugno

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Cortina

I Mondiali 2021 sostengono la Fondazione Unesco Sostenibilità ambientale, visi sono sufficienti per

rispetto l appoggio

del territorio: gli obiettivi tra le due Fondazioni

Dibona

condi-

a pagina XIII

Partner Mondiale per

l Unesco ` Nel decennale dell inserimento delle Dolomiti nel patrimonio, Cortina 2021sposa la Fondazione impegna il centro turistico come socio sostenitore e coinvolge tutti data gli interlocutori motivazione ` L accordo

dall istituzione

CORTINA Il 26 giugno, nel decennale del riconoscimento delle Dolomiti quale patrimonio dell umanità, da parte dell Unesco, ci sarà un partner in più, ad affiancare questo ente: la Fondazione Cortina 2021, che organizza ogni anno le gare di Coppa del mondo di sci alpino femminile e i Campionati del mondo fra due anni. «Diventare socio sostenitore significa condividere appieno gli scopi della Fondazione Dolomiti Unesco, contribuendo alla conservazione, alla comunicazione e alla valorizzazione di uno spettacolare gioiello paesaggistico e naturalistico, che è unico al mondo.

IVALORI Ai quattro pilastri delle Dolomiti Unesco, patrimonio, esperienza, comunità, sistema, si affiancano così i quattro valori di Fondazione Cortina 2021: sport, territorio, passione, futuro», è la motivazione data dall istituzione

presieduta dall imprenditore veneto Alessandro Benetton e amministrata da Valerio Giacobbi. Dalla sede in Ampezzo spiegano che si tratta di una assunzione di responsabilità verso tutto il territorio: «Cortina e le Dolomiti sono un binomio indissolubile. Anche per questo non poteva mancare il nostro sostegno a Fondazione Dolomiti Unesco, che svolge un fondamentale ruolo di coordinamento, per armonizzare le politiche di gestione del bene dichiarato patrimonio mondiale dieci anni fa». L ACCORDO

2021 un L accordo fa di Cortina socio sostenitore e segna un passo importante nel coinvolgimento di tutti gli interlocutori strategici in vista dei prossimi Mondiali. Soprattutto si vuole assicurare il rispetto dei più alti standard di qualità nell organizzazione Questo impedell evento iridato. gno fa seguito alla sottoscrizione della Carta di Cortina, tre anni fa, da parte del ministero dell Am-

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da parte del ministero dell Ambiente e di molti altri interlocutori istituzionali, convinti della necessità di una organizzazione sostenibile dei grandi eventi sportivi in montagna. Molti di questi si presenteranno fianco a fianco il 26 giugno, nella piazza di Cortina, in occasione del 10. anniversario dell iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio Unesco. E ci sono altri segni di condivisione: nell ultima edizione delle gare di Coppa del mondo, lo scorso mese di gennaio, furono donati per un asta benefica i numeri di pettorale delle atlete e il ricavato è stato devoluto alle Regole d Ampezzo, per i lavori di esbosco e di pulizia dei boschi duramente colpiti dalla tempesta Vaia del 29 ottobre 2018. Fra i segni più vistosi c èla speciale livrea Save our planet, stop climate change per l autobus del tifoso, realizzata in collaborazione con Dolomiti Bus nelle giornatedi Coppa del mondo. Marco Dibona

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INPISTALindsey Vonn durante

una discesa a Cortina:

l evento

mondiale

del 2021 avvicina

la conca ampezzana alla Fondazione

Unesco

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24 maggio 2019

cortina:

da giugno

Anche una mostra di foto per festeggiare i 10 anni delle Dolomiti Unesco CORTINA.Le foto delle Dolomi-

ti Unesco in esposizione negli uffici di Cortina Marketing per celebrare il decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista del patrimonio mondiale Unesco, che ricorre il 26 giugno. Dolomiti come opere d’arte negli scatti fotografici di Cristian Bigontina e Lorena Bravin di “Notti delle Dolomiti”. Da giugno, negli uffici di via Marconi, in stazione, si potrà ammirare gratuitamente una selezione di immagini delle Dolomiti scattate dal tramonto all’alba. Cristian Bigontina, nato e cresciuto tra le Dolomiti d’Ampezzo, da anni appassionato di fotografia paesaggistica, nel 2014 ha esposto all’Ikonos

Unadelleimmagini in mostra Art Gallery nella mostra collettiva “I colori della notte” a cura dell’associazione Astronomica Cortina; nel 2015 ha pubblicato alcune sue foto nel libro “Il cielo stellato delle Dolomiti” e oggi sceglie di esporre nella sala di Cortina Marketing, in cui si accolgonogiornalisti e operatori nazionali e in-

ternazionali. Le immagini (100X70 cm con cornice artigianale in legno di abete spazzolato) sono studiate per offrire prospettive inconsuete nei momenti più indicati e suggestivi del giorno e della notte. «Ogni foto inizia nel momento in cui la immagino e continua con la preparazione del mio zaino: di solito pesa qualche chilo, ma l’entusiasmo non me lo fa sentire», afferma Bigontina, «avolte si percorrono alcuni chilometri, altre meno, ma il vero viaggio inizia nell’istante in cui ti posizioni e attendi l’attimo, quell’attimo in cui vai oltre i panorami che conosci da una vita e li vedi sotto una lucenuova; perché la luce cambia costantemente e ridisegna all’infinito la natura meravigliosa delle Dolomiti, cosìsensibili ai mutamenti di colore». L’esposizione è visitabile a partire da giugno, su prenotazione, scrivendo all’indirizzo press@cortinadolomiti. eu o telefonando allo 0436 866252. — A.S. BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI

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25 maggio 2019 - Edizione Belluno

Dieci anni di Unesco CORTINA D AMPEZZO Si sta delineando il Dolomiti Day, previsto a Cortina il 26 giugno, nel decennale del riconoscimento di patrimonio dell umanità, attribuito dall Unesco alle Dolomiti, nel 2009 a Siviglia. Quel giorno si aprirà un ricco calendario di celebrazioni, che si susseguiranno nel corso dell anno, in varie località; saranno oltre 140 eventi in programma durante tutta l estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I festeggiamenti scatteranno a partire dalle 11nel padiglione della musica in Piazza Angelo Dibona. Interverranno delegati del ministero dell Ambiente che ha dato vita per l occasione ad un comitato per le celebrazio-

ni del decennale, presieduto dal sottosegretario Vannia Gava. Si esibiranno quattro bande musicali, intervallando i momenti ufficiali: i gruppi, provenienti dai diversi territori delle Dolomiti, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione che è alla base del riconoscimento Unesco. La giornata del 26 giugno è frutto della collaborazione fra ministero Fondazione Dolodell Ambiente, miti Unesco, Comune di Cortina Fondazione Cortina d Ampezzo, 2021 e Regole d Ampezzo. Tutti assieme ritengono che le Dolomiti siano un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Il decennale del significativo riconoscimento internazionale vuole essere un punto di partenza per delineare strategie di crescita sostenibile. (mdib)

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26 maggio 2019

Dolomiti Unesco, 140iniziative per festeggiare il decennale Si parte il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo Il 29 la festa altoatesina a San Vigilio di Marebbe BOLZANO.

Sono circa 140 le proposte per iniziative e manifestazioni celebrative che hanno ottenuto parere positivo in vista dei festeggiamenti nel 2019 per la ricorrenza del decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco. Il programma delle manifestazioni è coordinato dal ministero per l’ambiente e dalla fondazione Dolomiti Unesco, diretta da Marcella Morandini. Le iniziative, proposte dalla cinque Province del territorio interessato e da varie organizzazioni locali, e dai Comuni, sono state ammesse perché rispondenti ai criteri e ai valori che connotano questo patrimonio sui quali l’assessore provinciale altoatesino alla tutela del paesaggio e sviluppo del territorio ha puntato fin dalla programmazione. Proprio per questa connotazione le manifestazioni e la loro gestione hanno incontrato l’apprezzamento del ministero dell’ambiente in occasione del recente incontro del Comitato nazionale per il coordi-

nistri e dei rappresentanti politici dei territori interessati. In Alto Adige l’evento principale è la festa Dolomites Unesco Fest, che si svolgerà il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe. Il segretario generale della commissione nazionale Unesco, Enrico Vincenti, ha già confermato la sua presenza. Il 30 settembre si svolgerà a Sesto Pusteria il congresso scientifico Dolomites Unesco Forum III con un’ampia discussione fra esperti e interessati che stileranno un bilancio dei primi 10 anni dal riconoscimento Unesco con una prospettiva sui prossimi dieci. Protagonisti delle manifestazioni saranno anche i prodotti di qualità altoatesini provenienti da coltivazioni locali del territorio Unesco, e attente alla sostenibilità ambientale.

namento delle iniziative per i festeggiamenti, al quale ha partecipato anche l’assessore Waltraud Deeg, quale responsabile per la Provincia di Bolzano. Gli appuntamenti L’avvio delle iniziative per il decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco avverrà con una manifestazione istituzionale il 26 giugno a Cortina con la partecipazione di alcuni ministri e dei rappresentanti poli-

• Escursionisti sul Latemar

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30 maggio 2019 - Edizione Pordenone

FeStival

Un nuovo bando per finanziare progetti ideati dai giovani MANIAGO.Al via la sestaedi-

zione del Festival dei giovani delle Dolomiti con il nuovo bando di idee. In occasione del decennaledella fondazione Dolomiti Unesconel 2019 il festival svilupperà il tema “Dolomiti patrimonio comune”, inteso come luogo della comunità, in cui quest’ultima ha un forte valore intrinseco,ma anche un bene globale da custodire, valorizzare, vivere, promuovere. Un patrimonio fatto di biodiversità, paesaggi, persone, lingue e volti. Il festival per questaedizione avrà ancheun altro tema, quello del #Sogno follow your dreams, ispirandosi alla figura di Leonardo da Vinci, che insegna a non smettere mai di inseguire i propri sogni, persino quando ci sembrano impossibili e sfidano i limiti. Il limite in questo caso diventa la sfida dei giovani per arrivare a raggiungere gli obiettivi. Saranno finanziate dieci iniziative progettuali ideate da giovani

e associazioni del territorio dell’Uti delle Valli e Dolomiti friulane suddivise in due aree tematiche: cinque premi per la sezione #Sogno da mille euro e cinque per “Dolomiti patrimonio comune” dello stessoimporto. Leproposte progettuali dovranno riguardare sei ambiti – arte, ambiente, eventi tematici, sport e sociale – epervenire all’indirizzo mail cultura@vallidolomitifriulane.utifvg.it entro il 10 giugno.La commissionesaràformata da tre componenti e presieduta dal responsabile della funzione cultura e biblioteche dell’Uti. I premiati dovranno obbligatoriamente partecipare alla giornata di assegnazione dei riconoscimenti nell’ambito del festival (dal 18 luglio all’11 agosto). In casodi mancata partecipazione all’evento dovrà essererestituito il 50 per cento del premio. — G.S. BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI

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31 maggio 2019

dolomiti

unesco

- domani

a pieve di cadore

Convegno e mostra per i 10anni del marchio PIEVEDI CADORE.Le Dolomiti

dell’Unesco compiono 10 anni. Il compleanno inizieranno a festeggiarlo domani alle 10 nella sala della Magnifica Comunità di Pieve con una conferenza sulvalore di un riconoscimento e sulla cultura di un patrimonio. Tra i relatori, l’antropologo Annibale Salsa. Nella stessa occasione nell’auditorium -mansarda del palazzo comunitario, sarà inaugurata la mostra del

pittore Roberto Bianchi “Le Dolomiti Incantate”. Le opere in mostra rappresentano uno spaccato delle Dolomiti in una dimensione incontaminata, dove visioni quasi celestiali delle rocce che siinnalzano verso il cielo dialogano con paesaggi fiabeschi econ visioni dettagliate di animali. Alle opere ad olio si accostano disegni di una precisione e meticolosità straordinaria. — V.D.

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31 maggio 2019

LA STRADA DELLE DOLOMffl

COMPIE CENTANNI

Il RifugioRodadi Yael ricordaTheodorChristomannos uest'estate, in concomitanza con il decennale della Fondazione Dolomiti Unesco, al Rifugio Roda di Vael, sul Cagnaccio, è in programma un ricco calendario di appuntamenti dedicati alla visione di Theodor Christomannos, pioniere del turismo delle Dolomiti. Nel 2019 cade il centenario della «Strada delle Dolomiti» che venne inaugurata nella sua completezza proprio nel 1909, rendendo possibile il viaggio da Bolzano a Dobbiaco anche alle automobili attraverso la Val d'Ega. La realizzazione di questa arteria di comunicazione aprì le porte al turismo delle Dolomiti. Per ricordare la figura e la visione di Christomannos, il Rifugio Roda di Vael organizza una serie di appuntamenti.

Q

TheodorChristomannos.Genialepioniere del turismo nelle Dolomiti (Reverdito)

è il titolo del libro

che Silvano Faggioni ha dedicato al manager viennese, di origine greca, sepolto a Merano. L'8 giugno e il 28 settembre alle ore 11, con ritrovo al monumento a ricordo di Christomannos, Virna Pierobon parlerà del suo sogno e della visione dello sviluppo turistico delle Dolomiti. Nel racconto emozionale, partendo dall'aquila monumentale a lui dedicata, prendendo spunto dal libro scritto da Silvano Faggioni, racconterà la storia di questo pioniere. Il 16 luglio e il 6 agosto, dalle 13.30 alle 15.30, un evento per bambini con Fabio Vettori, illustratore, per disegnare una visione firmata Dolomiti. 1116 agosto, «Animazione per bambini Art Mountain Attack» con «Hallo Christomannos», laboratorio di animazione analogica che avrà come protagonista la storia di Theodor Christomannos (ore 10.30-12.30 e 14-16).

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AGENDA A cura di Luca Mattei

ellemme1 – l.mattei@fsitaliane.it

save GIUGNO the date 2019 ROY LICHTENSTEIN

MILANO//FINO ALL’8 SETTEMBRE È come trovarsi immersi in un fumetto, invece è un’opera d’arte. Ma in fondo, chi può negare che il fumetto non sia esso stesso un’opera

d’arte? Lo stile di Roy Lichtenstein, uno dei più noti esponenti della Pop Art, riconoscibile al primo sguardo, sembra facile da comprendere. Eppure, come le strisce disegnate,

Sconti Trenitalia

Roy Lichtenstein, Crying Girl (1963) mudec.museodelleculture MudecMi

presenta diversi livelli di lettura. L’interesse dell’autore è per l’aspetto formale, anziché narrativo, dei comics, è per la percezione dell’immagine, non per il soggetto o l’azione: così preleva un singolo fotogramma, lo ingrandisce in fuori scala e imita poi a mano la tecnica con cui era stato riprodotto, il puntino tipografico. Tuttavia, pur essendo la forma stampata come riproduzione meccanica il tratto distintivo della sua poetica, il linguaggio artistico evolve nel tempo, per le diverse rappresentazioni di ciò che tratta. Ecco perché si parla di Multiple visions nel titolo della mostra al Mudec di Milano, che ospita circa 100 lavori tra stampe, sculture, arazzi, video e foto. L’esposizione evidenzia come elementi di differenti culture siano confluiti nel lavoro del maestro, dall’epopea del Far West e degli indiani d’America ai paesaggi orientali. mudec.it

TRAME LAMEZIA TERME (CZ)//19>23 GIUGNO «Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima di non accorgerci più di niente!». L’appello di Peppino Impastato non dovrebbe mai restare inascoltato. Lo sanno benissimo i volontari che ogni anno in Calabria organizzano Trame Festival dei libri sulle mafie, un importante momento a livello nazionale di analisi e confronto su legalità e lotta alla criminalità organizzata. Cinque giorni di incontri, dibattiti, spettacoli, mostre e testimonianze dirette. Tema della IX edizione è Voi che vivete sicuri, verso introduttivo di Se questo è un uomo di Primo Levi. «Una suggestione e al tempo stesso una provocazione. In questi mesi il tema della sicurezza è diventato centrale e a volte sembra andare in antitesi a quello dei diritti umani», spiega Gaetano Savatteri, direttore artistico del festival. Tra gli ospiti Gian Carlo Caselli, Chef Rubio e Marco Travaglio. tramefestival.it Il logo di Trame - Festival dei libri sulle mafie realizzato da Guido Scarabottolo tramefestival 24


© Massimo Percossi/Ansa

FestadellaMusica

FestaMusicainfo

FESTA DELLA MUSICA ITALIA//21 GIUGNO Dare un messaggio di cultura, partecipazione, integrazione e armonia. Questo lo spirito della Festa della Musica che, come ogni anno, si celebra nel giorno del solstizio d’estate. Un evento internazionale nato in Francia nel 1982, che da allora ha interessato oltre 120 Paesi. Parchi, musei, carceri, ospedali, metropolitane, strade e piazze diventano luoghi dove tutti possono esprimere gratuitamente la propria creatività melodica. Per l’edizione 2019, promossa in Italia dal Ministero dei Beni culturali, sono previste iniziative in più di 300 città, per oltre 4.700 artisti, sia alle prime armi sia professionisti. Location più suggestive che mai, per il fascino del binomio viaggio-musica, sono le stazioni ferroviarie. I pianoforti presenti in molti dei più grandi scali, tra cui quelli di Venezia, Torino, Roma, Napoli, Bergamo e Treviso, consentono di cimentarsi con le note o di concedersi un piacevole momento di pausa in veste di spettatori. festadellamusica.beniculturali.it

Edward Burtynsky, Clearcut #1 Palm Oil Plantation Borneo Malaysia (2016) MAST.Bologna MAST_Bologna

© pixcube.it | Fondazione Dolomiti Unesco

presenta 35 straordinari scatti del fotografo di fama internazionale Edward Burtynsky, che illustrano temi quali le deforestazioni, il cambiamento climatico e l’inquinamento. Da non perdere le installazioni di realtà aumentata e i filmati dei registi pluripremiati Jennifer Baichwal e Nicholas De Pencier, che consentono di comprendere meglio la portata del fenomeno con tecniche di ripresa all’avanguardia. Si può così osservare l’indelebile impronta dell’uomo sul nostro pianeta, dalle barriere frangiflutti edificate sul 60% delle coste cinesi alle psichedeliche miniere di potassio in Russia, dalle piantagioni di palme da olio in Malaysia a una delle più grandi discariche del mondo in Kenya. mast.org

© Edward Burtynsky

ANTHROPOCENE BOLOGNA//FINO AL 22 SETTEMBRE Un’esplorazione multidisciplinare documenta l’impatto antropico sulla Terra. La mostra al MAST di Bologna

DOLOMITI UNESCO DOLOMITI//26 GIUGNO>21 SETTEMBRE Venerdì 26 giugno 2009: le Dolomiti sono inserite nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. Due lustri dopo, mercoledì 26 giugno 2019, partono da Cortina d’Ampezzo (BL) i festeggiamenti per celebrare il decennale di quella data storica. Spazio alla musica, con quattro bande del territorio. Allo sport con momenti dedicati ai gruppi del Club Alpino Italiano. Ai film, con il progetto Dolomites Today, in cui i cittadini possono realizzare un filmato con un pensiero sull’evento. E alla gastronomia, con ricette di chef stellati. Ma la giornata cortinese è solo l’inizio di una serie di iniziative che animeranno tutta l’estate. Tra i vari appuntamenti il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe (BZ) si tiene il Dolomites Unesco Fest, con canti, balli, food e sbandieratori. Il 27 luglio con Brenta Open nel Parco naturale Adamello Brenta si affronta il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte delle persone con disabilità. Gran finale il 21 settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton. dolomitiunesco.info 25


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AUTORE :Di Fausta Slanzi

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Terra Trentina 1 giugno 2019

18 ^

ATTUALITÀ

Intervista

• TERRATRENTIIMA

a Marcella

vogliamo

Morandini

direttrice

UNESCO, camminare

Fondazione

Dolomiti

insieme

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Terra Trentina 1 giugno 2019

TERRA

di Fausta Slanzi

la strada

da fare è ancora lunga e non bisogna

uniti verso una direzione condivisa. Reti istituzionali reti informali, come quelle dei produttori o dei gestori

hanno compreso

mai

di più a camminare

abbassare la guardia, ma siamo sempre

insieme a

di qualità dei territori

dei rifugi, che ormai

quello che diceva Aristotele

da tempo

nella sua Me-

stranieri,

lontani e che dichiarano apertamente

del Patrimonio

Mondiale.

anni di lavoro dopo il riconoscimento cambiata

che in questi ultimi

radicalmente

gna. - continua situati all'interno

UNESCO delle Dolomiti. dieci anni, ad esempio,

la frequentazione

la direttrice

Morandini

del Patrimonio

di dieci

riconoscimento

tanto importante

conferisce

a luoghi dall'eccezionale

nanzitutto

un'opportunità

dell'alta

dolomitici

monta-

- I gestori dei 66 rifugi

Mondiale parlano di crescita

che un

come quello che UNESCO valore universale,

è in-

per le comunità

celebrano

di grande ufficialità questo

ma tutti

compleanno,

quali

sono i più significativi? 26 giugno 2009, a Siviglia, il Comitato

è

e

della Lista

Voglio però sottolineare

i territori

Dolomiti, quando le chiediamo quali i segni più tangibili

zvutsrqponmlihgfedcbaVUSRQPONMLIGFEDCA

di aver deciso di visi-

perché sono inserite all'interno

Il decennale avrà un momento

della Fondazione

19

degli escursionisti

tare le Dolomiti

sue parti'

le parole della direttrice

fìj?

che vengono in alcuni casi da Paesi molto

tafisica: 'L'intero è di gran lunga maggiore della somma delle

ricordato

• A TTU A L I T À

TI I M A

a due cifre, con un marcato incremento alpinisti

delle Dolomiti

TREN

per il Patrimonio

Mondiale UNESCO, inseriva le Dolomiti nella prestigiosa Lista. A distanza di dieci anni esatti verrà organizzata a Cortina d'Ampezzo una giornata celebrativa

alla presenza delle massime

autorità, una festa delle e per le comunità dolomitiche. bande musicali provenienti

da territori

diversi

insieme un brano dedicato alle Dolomiti Patrimonio un momento

di festa

simbolico. Parafrasando

Quattro

suoneranno Mondiale,

che vuole dare anche un messaggio Goethe, quando le comunità

dolo-

a*/'' >

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Terra Trentina 1 giugno 2019

mitiche suonano insieme, grandi cose accadono. Da Cortina,

organizzata

il 26 giugno, cinquanta

del Trento Film Festival, non possiamo restare

associazioni

ragazzi dell'alpinismo

alpinistiche

di Trentino,

Friuli Venezia Giulia partiranno di alcuni sentieri

Un'azione formativa

Alto Adige, Veneto

per un 'campo

Cadore, dove insieme ai volontari sistemazione

giovanile delle

sentieri'

CAI e 5AT lavoreranno e della relativa

che contribuiscono

e

Che cos'è ttSOSerrai e perché la Fondazione SCO ha voluto questa iniziativa?

alla

il valore

alla manutenzio-

ne dei sentieri alpini, messi a dura prova anche dai recenti eventi meteorologici.

Il 29 giugno sarà la volta di Dolomites

UNESCO Fest a San Vigilio di Marebbe, rassegna

'Incontri

vedranno

protagonisti

d'alt(r)a

il 5 luglio inizia la

quota' nei rifugi che in Trentino

il Rifugio Agostini

sul Brenta

28 luglio) e il Rifugio Pradidali sulle Pale di San Martino settembre).

Le celebrazioni

proseguiranno

e l'autunno e le informazioni

sul sito

www.dolomitiunesco.info La montagna

fragilità

rologici

sconvolgenti:

Dolomiti

causata

di fronte

da eventi

come sono

dalla tempesta

tempesta

(21

la tempesta

alla

meteo-

dei Serrai di Sottoguda, ai piedi

della Marmolada,

simbolo degli sforzi congiunti

il progetto

di tutti i territori. progetto

I Serrai erano uno dei percorsi di punta del

Dolomiti Accessibili, il progetto

favore dell'inclusione

so privilegiate al Patrimonio. Un canyon naturale d'eccezionale bellezza, meta di migliaia di escursionisti motore importante

c'è più, la strada è stata letteralmente

spazzata via nel giro di

poche ore. La Fondazione

in modo che la

dei Serrai di domani diventi

ai cambiamenti

per l'adattamento

climatici, perché non

ai

biato dal 29 ottobre

di simile portata

ingenti, in alcune zone in modo particolare. Frane, ma soprattutto

forza inaudita del vento che ha abbattuto

la

cambiare

milioni di

territorio,

in questa drammatica situazione, è la trasversalità danno e la diffusa percezione che qualcosa sta Come ci ha ricordato artistica

del

e soprattutto

escludere

che eventi

e intensità

verificarsi. Dobbiamo

cercare un lato positivo

Marco Nones nella performance

intende contribuire

facendo

Veneto all'Alto Adige i danni sono stati davvero

davvero cambiando.

in tutte le stagioni, un

per lo sviluppo locale. Ora tutto questo non

non possiamo

alberi. Se proprio dobbiamo

della Fondazione a

sociale, nonché una delle porte di acces-

possiamo far finta che niente sia cam-

Vaia non ha certo guardato

strade crollate

Il

individuare nella ricostruzione

confini. Nelle Dolomiti, dal Trentino al Friuli, dal

smottamenti,

UNE-

della Fondazione ha deciso di

una buona pratica

Vaia?

Dolomiti

Vaia nessuno può restare indifferente.

progettazione

uscite le

2019

Consiglio di Amministrazione

alla ricostruzione,

ci sta mettendo

grande

(27 e

per tutta l'estate

sono disponibili

dell'edizione

in

segnaletica.

sul campo per far comprendere

del lavoro dei volontari

con la Fondazione nell'ambito

tornino a

necessariamente

il modo di guardare al nostro che improvvisamente

scopria-

mo più fragile di quanto avessimo immaginato. mo

Abbia-

lanciato campagna

una di

raccolta fon-

Marcella Morandini

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Terra Trentina 1 giugno 2019

• UTLIA AT T U A

TERRATRENTINA

la lungimiranza

di credere

21

LIT À

in quest'ambizioso

progetto

fin

da subito, esprimendo

una visione capace di andare oltre i

confini amministrativi.

Desidero ricordare

persone che hanno contribuito processo di candidatura più: Artur Kammerer, vincia autonoma

in particolare

e che ora, purtroppo,

direttore

due

in maniera determinante

dell'Ufficio

al

non ci sono

Parchi della Pro-

di Bolzano e Sergio Reolon, presidente della

Provincia di Belluno dal 2004 al 2009. Senza dubbio, oggi, il bilancio

di questo decennio

energico dinamismo: è divenuto

ci restituisce

l'immagine

di un

quello che resta e che, stratificandosi,

roccia dolomitica,

è l'entusiasmo è responsabile,

e la passione di

chi è convinto

che ognuno

insieme agli altri,

del Patrimonio

che abbiamo in gestione, Sono convinta che il

modo migliore per raccontare questi dieci anni, per celebrarli e per guardare al futuro è il coraggio di abitare le Dolomiti,

il

nostro spazio di vita, come il luogo delle reti e delle relazioni, della sperimentazione

di forme nuove di collaborazione

visione multisettoriale

che includa la tutela e la valorizzazione

del territorio,

la formazione,

il turismo,

ricerca. Seppur con marcate differenze condividono tendenza di a sostegno

della ricostruzione:

l'ambizioso

obiettivo

è di

raccogliere 1 milione di euro entro l'anno. Spero siano sempre di più le persone che decideranno piccolo. Un contributo

di dare un contributo,

che fa la differenza.

anche

quest'anno,

in capo al Trentino:

che vede il direttore Amministrazione

un passaggio

interfacciarsi

diversa, ci state

Fondazione

è stata pensata

ma che agevoli la gestione

ogni tre anni con una

coordinata

frammentazione,

ricchezza e diversità

culturali, rischi di

di chiusure e di scarsa coesione. Il riconosci-

unitariamente,

ineludibile affinché condividendo

questi

una stessa

visione strategica. L'augurio più bello che ci possiamo fare è di a coltivare insieme l'ambizione

sopra i confini, camminando

di costruire

ponti

fianco a fianco con chi si sente

di un Bene comune, riconosciuto

al massimo

livello

del Bene da parte di

e Regioni. Un tavolo

strategie e progetti,

per realizzarne

della gestione

delle terre

per essere una piattafor-

Province autonome

proprio territorio

e sviluppo economico,

cittadino

lavorando?

e sfide simili:

alte, necessità di trovare un equilibrio tra tutela del paesaggio

continuare

di testimone

la che

le Dolomiti hanno caratteristiche

temi vengano trattati

La presidenza della Fondazione Dolomiti UNESCO sarà, entro

le infrastrutture, tra loro, i territori

più o meno marcata allo spopolamento

mento resta dunque l'opportunità

Per informazioni

www.dolomitiunesco.info

in una

dove condividere

ciascuno un tassello

nel

sulla base di un'idea comune e del principio

a rete. Analogamente

a quanto avviene in enti

ben più articolati e complessi anche a livello internazionale,

la

Presidenza della Fondazione ruota, ogni tre anni, tra gli Enti che la compongono.

Entro il 2019 sarà quindi, per la prima

volta dalla sua istituzione autonoma precedente

nel 2010, il turno della Provincia

di Trento. Il presidente riveste

entrante

già nel triennio

la carica di vicepresidente

e in questo

senso il passaggio di consegne viene naturalmente L'assessore

e vicepresidente

agevolato.

Mario Tonina ha mostrato

fin

dalla sua elezione grande interesse e vicinanza alle Dolomiti Patrimonio

Mondiale,

Posso sicuramente sotto

i migliori

entrando affermare

fin da subito insrmieda medias res. che la sua presidenza

parte

auspici, sarà un onore per tutti noi lavorare

insieme a lui in questo The future

is here: quali progetti

miti UNESCO e i territori fatto in dieci anni? che le persone.

ha la Fondazione

per potenziare

il lavoro

Dolofin qui

dieci anni cambiano molte cose, an-

Il pensiero va innanzitutto

a chi ha avuto

TRNIEA

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :117 SUPERFICIE :100 %

Trentino Mese 1 giugno 2019

trentinaappuntamenti

zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRQPONMLKIHGFEDCBA

\GIOTTO\, LA MATITA DELLE IDEE COSTRUIRE IL FUTURO... CON LA vutronmligedcaZVUTSRPONMLKIHGFEDCBA CONOSCENZA ANCHE

PIERO ANGELA

PROTAGONISTI

UN PREMIO PER LA SCUOLA PRIMARIA GIOVANNI SEGANTINI DI ARCO olore,

TRA I

forma,

spazio

e luce:

l'insieme

che crea

questo il titolo che ha coinvolto più di dell'infanzia e primarie di tutta Italia grazie a

V^ mille scuole

GIOTTO La M a tita delle Idee, il concorso promosso da F.I.L.A. - Fabbrica Italiana Lapis ed affini. Un'edizione che

DELLA RAI REGIONALE

ha portato i piccoli, insieme ai loro insegnanti, a sperimentare, interpretare e poi dare forma al concetto di armonia attraverso la realizzazione di un elaborato: migliaia portati al vaglio della giuria, proposte di ottima

i lavori qualità

che hanno reso dura la scelta finale. Quest'edizione del concorso ha visto una grande novità: i premi regionali. Tra tutti gli elaborati giunti dal Trentino-Alto scelto il vincitore regionale: la Scuola

Adige è così stato Primaria Giovanni

Segantini di Arco con \Evoluzione\. L'elaborato esprime un concetto importante: tutti gli elementi che costituiscono il nostro pianeta, dai più piccoli distinguono nella loro diversità ma,

nche questo

A

mese

programmazione

alle 9.45

molto

interessante

la

circa su RAI3 (e in replica

sul canale

e delle forme,

103 del

prevede:

con la

giunge

e ospita racconta

Massimo Tononi, economista il non sempre facile rapporto La sua pluridecennale

tecniche dell'opera, la musica e i colori

alla sua nona puntata

nello

spazio.

esperienza,

tanto nel con l'Univesità

economia.

affronterà moderna.

Che tipo di sistema

semplice o scontata. Programma dedicato

nona edizione, protagonisti

incontro

preferire?

La risposta

letterario

dal 13 al 16 giugno, e giornalistico

impressioni ed idee, come e della inventiva letteraria.

Il Teatro Sociale

non è

BOOK FESTIVAL alla manifestazione arrivata alla

a Caldonazzo

del panorama

Testimonianze, della creatività

anni.

italiano.

quest'anno

in Trentino

è il felice

risultato tra un pubblico appassionato, curioso e aperto alle novità, e un vero e proprio esercito di attori e registi amatoriali che popolano le rassegne teatrali di valli e città. DISEGNO

NEL

programma

che esplora le recenti tendenze estetiche nel campo della cucina d'autore. Domenica di LA appuntamento conferenze

23 giugno,

ancora

IL FUTURO... Decimo della serie di realizzate

da

FBK in collaborazione

una puntata CON ed ultimo

Relatore,

dedicato

di Trento.

Piero Angela

Interverrà

per l'occasione

che, coadiuvato

da Piero

come Bianucci,

il tema del ruolo delle tecnologie nella società È questa l'ideale conclusione del ciclo di incontri alla visione

del Futuro.

DOLOMITI,

DIECI ANNI

DI

PATRIMONIO UNESCO. Dieci anni fa a Siviglia, le Dolomiti venivano proclamate Patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco,

A

di Trento celebra

La forza del teatro

i

espressione

i duecento anni dalla fondazione. Ma il Teatro più antico del Trentino è lo Zandonai di Rovereto, restaurato negli ultimi

in cui le sono le-

di chiara fama che ci fra stato ed economia

settore pubblico quanto nel privato, ci aiuta a conoscere le complesse relazioni fra queste due realtà quando si parla di affatto

si

gati e fusi dall'onda di un arcobaleno che parte dalla terra e si disperde

il

futuro...

ai più grandi,

come parte equilibrio e

armonia. Questo è testimoniato e rappresentato dall'armonia dei colori

televisiva su Rai Trentino. in onda domenica 9 giugno

Digitale Terrestre alle ore 22.30) IL FUTURO... CON LA

di mercato.

se uniti e considerati di un tutto, generano

l'organizzazione

che si occupa

natura per le Nazioni Unite. Mercoledì festa a Cortina per questo decennale. che ha consacrato

le Dolomiti,

di cultura

e

26 giugno sarà grande Un riconoscimento

articolate

su tre regioni

e

cinque province nel nostro Arco Alpino, come montagne più belle del mondo. Originalità geologica, natura intatta,

ecosistemi

unici,

sono

il biglietto

da visita di

questo patrimonio, peraltro fragile ed esposto ai cambiamenti climatici. BRAND TERRITORIALE, MARCHI

E BREVETTI.

Il brand

oggi non riguarda

solo le multinazionali e le grandi aziende, ma anche le piccole realtà economiche e interi territori. Ma quali sono gli elementi

che contribuiscono

a

creare un'identità territoriale? Se ne è parlato in un seminario organizzato dalla Camera di Commercio di Trento,

che ha un apposito marchi

e brevetti. sui mercati

ufficio

per registrare

Il Trentino, per proporsi globali, punta soprattutto

su ambiente

e innovazione.

A

Piero Angela

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :101

Trentino Mese

SUPERFICIE :3 %

1 giugno 2019

Musica COUNTDOWN CORALE Trento, ore 11.00. Muse. Rassegna di cori per il decennale delle Dolomiti Unesco. Concerto del coro Negritella di Predazzo. Ogni intervento canoro, della durata di circa 20 minuti, sarà anticipato da una breve introduzione sul tema Dolomiti Unesco da parte di un esperto del museo. Informazioni: www.muse.it.

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PAESE :Italia

AUTORE :Alessandra Segaf…

PAGINE :1,30 SUPERFICIE :49 %

2 giugno 2019

LE DOLOMITI UNESCO COMPIONO DIECI ANNI SEGAFREDDO E DORO/ A PAG.30

Dolomiti Unesco,un percorso lungo 10anni «Tutelae valorizzazioneper un futuro roseo» Il sottosegretario Gava e il presidente Pizzimenti indicano la strada per promuovere un bene naturale unico al mondo

AlessandraSegafreddo CORTINA. Buon compleanno,

Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando Unescodichiarò i Monti Pallidi patrimonio mondiale dell’umanità. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per le Dolomiti è iniziato un nuovo corso chequest’anno saràcelebrato con una grande festadiffusa che, da Cortina, proseguirà per tutta l’estate, grazie a un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale. «Il riconoscimento Unescoconferito 10 anni fa alle Dolomiti», dichiara Vannia Gava, sottosegretario per l’Ambiente e presidente del comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Unesco, «è stato

to Dolomiti Unesco, «è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio. Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite, le Dolomiti spiccano in quanto Bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colorepallido. Le Dolomiti siconfigurano anchecome laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi dieci anni, èsempre più evidente l’impegno e il lavoro che hanno portato questo territorio a una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza a un contesto così peculiare e straordinario». Nove sistemi montuosi, 142

Nove sistemi montuosi, 142 mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone,Trento, Udine ele Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. «Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune», spiega Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, «da allora il sensodella nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità». A Cortina il 26 giugno ci sarà il Dolomiti day. I festeggiamenti scatteranno a partire dalle 11: il centro, con piazza Angelo Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in pro-

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PAESE :Italia

AUTORE :Alessandra Segaf…

PAGINE :1,30 SUPERFICIE :49 %

2 giugno 2019

degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal ministero dell’Ambiente. «Cortina porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti», sottolinea il sindaco Ghedina, «e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della tradizione di un territorio così complesso e delicato». Saranno quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. Dalle 11.45 via ai progetti messi in campo per questo decennale: primo fra tutti SosSerrai di Sottoguda. —

Agosto2009: ilPresidentedellaRepubblicaNapolitanoeadAuronzoperil riconoscimentodelmarchioUnescoalle Dolomiti,adestrai bambiniin festa

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PAESE :Italia

AUTORE :Vittore Doro

PAGINE :30 SUPERFICIE :17 %

2 giugno 2019

il convegno a pieve di cadore

Morandini: «Coinvolgeteci di più nei progetti di sviluppo» La segretaria della Fondazione critica amministratori e imprenditori del Comelico: «Sul collegamentopotevamo trovare un punto d’incontro» PIEVEDI CADORE.Un convegno

sul valore del marchio Dolomiti Unesco e sulla cultura di un patrimonio. Marcella Morandini e l’antropologo della montagna Annibale Salsa, più che fare un bilancio del decennio trascorso, hanno voluto evidenziare le criticità che oggi permangono e che hanno impedito di raggiungere quegli obiettivi cheal momento della firma della convenzione molti siattendevano. Le situazioni chenon hanno consentito l’armonizzazione dei territori sono stateillustrate con molta franchezza dalla segretaria della Fondazione, per la quale non sono stati i presunti vincoli dell’Unesco a

è stato elaborato anni fa, all’inizio degli anni 2000. In questo progetto, però, non ho trovato mai citata la Fondazione Unesco. Tutti i ragionamenti hanno sempre escluso la convenzione delle Dolomiti Unesco. La Fondazione è un’organizzazione che avrebbe potuto concordare una diversa fomulazione del progetto. Questa mancanza di collaborazione ha portato a uno scontro con le associazioni ambientaliste e con la Sopraintendenza. Questo è dipeso anche dal fatto che, pur esistendonella Fondazione un tavolo di lavoro nel quale sono rappresentati tutti gli enti interessati, questo viene usato pochissimo». Molto approfondito l’intervento dell’antropologo Salsa,

tenere sul posto la loro popolazione. Questo non succede neppure in Friuli Venezia Giulia. Ma non accadrebbeneppure in Veneto, sequesto fosseregione autonoma. Perché qui la aree di montagna sono inferiori a quelle di pianura e pertanto sono politicamente emarginate. La stessapopolazione della pianura e delle città non conosce minimamente i problemi della montagna. È quindi necessario che ognuno faccia la propria parte e che chi abita nelle Dolomiti faccia tutto il possibile per invertire questa situazione». — questa situazione». — Vittore Doro

Salsa:«I politici della pianura non conoscono che ha analizzato i motivi per i i nostri problemi»

quali le Dolomiti e le Alpi sono diventate zoneemarginate politicamente ed economicamente. «Vi siete mai chiesti», ha affermato, «perché,pur esiostacolare uno sviluppo armo- stendo in Italia cinque regioni nioso delle zone perimetrate, a statuto speciale, solamente bensì i comportamenti degli tre (Valle D’Aosta, Alto Adige amministratori locali chehan- e Trentino) in questi anni non no tenuto fuori dai piani di sviluppo la Fondazione. hanno visto la fuga dai loro ter«In questi giorni», ha affer- ritori dei giovani e non soffromato Marcella Morandini, «so- no di spopolamento? Semplino molto amareggiata, perché cemente perché quelle regiosi parla del collegamento del ni sono completamente monComelico con la Pusteria e del sacrosanto diritto della popo- tane e tutta la loro autonomia lazione di trovare lavoro in lo- è diretta a dare ai territori, anco per non dover abbandona- chequelli più disagiati, lo stessotrattamento, fornendo loro re i loro paesi. Un progetto che tutti i servizi necessariper tratè stato elaborato anni fa, all’i- tenere sul posto la loro popola-

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :17 SUPERFICIE :5 %

2 giugno 2019

Turismo flash Cortina d ’Ampezzo

Dolomiti Unesco la festa per i dieci anni n Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo è un giorno storico. Si celebrano i dieci anni di Dolomiti Unesco. L’in serimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Nella città di Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti per i dieci anni di Dolomiti Unesco scatteranno a partire dalle 11: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi che si snoderanno per tutti i mesi di questa estate 2019. La giornata vedrà sul palco ben quattro bande musicali. Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della montagna.

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PAESE :Italia

AUTORE :Dario Fontanive

PAGINE :13 SUPERFICIE :26 %

5 giugno 2019 - Edizione Belluno

A 3mila metri la Marmolada `

Riapre sabato 22 giugno la funivia

Dal 7 al 22 luglio guerra e medicina rassegna dal Il 21è previsto l arrivo con cori che provengono Dolomiti

ROCCAPIETORE Sabato 22 giugno, riapre la funivia della Marmolada, per una estate che si preannuncia sotto i migliori auspici anche grazie a un programma pensato per attirare ancora più visitatori. Assieme ai vari panorami mozzafiato che offre La Regina c è,infatti, un ricco carnet di appuntamenti.

ROADMAP

`

c è

AGORDO (rg) più La

Corin

dalla Sardegna e dal Giappone. La Marmolada poi, come sede di uno dei più belli e particolari musei dedicati alla Grande guerra, vuole offrire anche quest anno una mostra particolare, dedicata aquesto tragico evento.

LAMOSTRA «Dal 7 luglio fino al 22 agosto ospiteremo una mostra particolare che avrà come tema: Guerra e medicina» curata da Federica Dal Forno, che è un esperta ricercatrice di questo particolare tema. Lamostra sarà allestitanella sala polifunzionale della stazione funiviaria del Serauta, quindi il turista potrà visitare sia il museo che questa mostra. Inoltre se

A illustrare le iniziative è la responsabile del settore marketing di Marmolada e Tofana, GiulianaBoscheri. «Il 21giugno, giorno molti gli appuntamenti prima dell apertura della funivia, con una conferenza stampa di mettere anche che si svolgerà nella sala polifuntotem nelle trincee della zionale della stazione funiviaria monumentale del Seraudel Serauta dove sarà consegnaPoi avremmo un importante to ufficialmente all attore Marco dal titolo Dolomiti accesPaolini il premio Pelmo d Oro , che fa parte di quella riche gli era stato assegnato l anno rassegna degli eventi dediscorso ma che per ragioni persoai dieci anni di fondazione di nali Paolini non ha potuto venire Unesco che si svolgea ritirare. Sarà presente quindi SERAUTA 23 di luglio e vedrà Oscar De venerdì 21 giugno in Marmolada e Moreno Pesce che e gli sarà consegnato in questa tutte le opportuoccasione». Il giorno dell apertuofferte dalla nostra funivia, ra invece, il 22 giugno, sarà corola sedia a rotelle per far capinato dai canti di alcuni cori della la nostra funivia sia starassegna Dolomiti dal Corin

Taibon

Torna

Il In Soccol giunta il anche attende ancora da fare

Lucano

Cine...Maset: donano ROCCA (df) gonisti Comuni tempesta mente zione rio

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PAESE :Italia

AUTORE :Dario Fontanive

PAGINE :13 SUPERFICIE :26 %

5 giugno 2019 - Edizione Belluno

e ideata senza bararchitettoniche al fine di datutti il modo di poter salire ficima alla Marmolada per i panorami che questa ofA conclusione ci sarà una rotonda su questo tema alparteciperanno sia opedegli impianti funiviari, turistici.

anche la cine popolazioni tremenda Ed contributo bambini P.

me nizzata collaborazione Agordo Agordina. centi stessi: tive ro più ni tendo pratiche. sarà pallavolo, naggio do ,

gimkana, le, fondo, danza rate, nuoto. che stradale, chi trova insieme. rà dalle il to

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Dolomiti Unesco, premio di laurea per il decennale Trento. In occasione del decimo anniversario della proclamazione delle Dolomiti come Patrimonio Mondiale UNESCO, che verrà peraltro celebrato con una grande festa u!ciale a Cortina d’Ampezzo il 26... di Lorenzo Di Domenico Dolomiti Unesco

07 giugno 2019

rento. In occasione del decimo anniversario della proclamazione delle Dolomiti come Patrimonio Mondiale UNESCO, che verrà peraltro celebrato con una grande festa ufficiale a Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, arriva il Premio di laurea “Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”. Istituito dalla Provincia tramite la tsm|step Scuola per il

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Governo del Territorio e del Paesaggio ed in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco,

Non e' un mondo di ladri, lo dice il test del portafoglio - Video - Trentino

il premio di laurea si dividerà in due bandi con diversi target: il primo sarà dedicato ai laureati che hanno

Estradizione di Assange a Usa, se ne riparla fra 7 mesi - Video - Trentino

discusso la propria tesi negli ultimi tre anni accademici, l’altro ai laureandi che la discuteranno tra il

da Taboola

27 giugno 2019 ed il 26 giugno 2021. Verranno in totale premiate, con mille euro l’una, quattro tesi triennali o magistrali che trattino di conservazione, comunicazione e valorizzazione delle Dolomiti. Per il bando dedicato ai laureati verranno premiate una tesi dedicata al paesaggio ed una dedicata alla geologia delle Dolomiti. Per quanto

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riguarda il bando per laureandi si prenderà invece in considerazione il tema in modo più ampio, anche con riferimento alla Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, alla Convenzione Europea per il Paesaggio ed alla Convenzione delle Alpi, i loro valori e significati.

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da Taboola

In parallelo torna, con la sua terza edizione The #FossilSeaChallenge, il concorso dedicato alle scuole medie e superiori che ruota attorno proprio alle Dolomiti e che in questa edizione si focalizzerà sulla tematica del tempo. Il formato in cui i progetti possono essere proposti è molto vario e va dai filmati fino ai fumetti, passando per i più classici lavori scientifici o elaborazioni grafiche.

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Golpe sventato in Etiopia, ucciso il capo dell'esercito MONDO

La giornata di ieri è stata anche momento di premiazioni per l’edizione passata di The #FossilSeaChallenge: a vincere è stato un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Galilei, mentre una speciale menzione da parte della giuria è andata al progetto del Liceo Madonna del Grappa di Treviso. In sede di presentazione di queste iniziative l’Assessore provinciale ad urbanistica, ambiente e cooperazione, nonché vicepresidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, Mario Tonina ha sottolineato l’importanza di “trasmettere una cultura che deve coinvolgere soprattutto i giovani –

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aggiungendo- sono i giovani i futuri gestori del Bene Dolomiti, per questo è fondamentale il lavoro di formazione proposto dalle reti della Fondazione, in sinergia con scuole e università”.

Migranti, la Sea Watch si rivolge a Strasburgo

Dolomiti Unesco

07 giugno 2019

ITALIA

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PAESE :Italia

AUTORE :Lorenzo Di Domenico

PAGINE :23 SUPERFICIE :19 %

7 giugno 2019

Dolomiti Unesco, premio di laurea per il decennale La cerimonia. Premiati anche i partecipanti al concorso dedicato alle medie esuperiori LORENZO DI DOMENICO

TRENTO.

In occasione del decimo anniversario della proclamazione delle Dolomiti come Patrimonio Mondiale UNESCO, che verrà peraltro celebrato con una grande festa ufficiale a Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, arriva il Premio di laurea “Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”. Istituito dalla Provincia tramite la tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio ed in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco, il premio di laurea si dividerà in due bandi con diversi target: il primo sarà dedicato ai laureati che hanno discusso la propria tesi negli ultimi tre anni accademici, l’altro ai laureandi che la discuteranno tra il 27 giugno 2019 ed il 26 giugno 2021. Verranno in totale premiate, con mille euro l’una, quattro tesi triennali o magistrali che trattino di conservazione, comunicazione e valorizzazione delle Dolomiti. Per il bando dedicato ai laureati verranno premiate una tesi dedicata al paesaggio ed una dedicata alla geologia delle Dolomiti. Per quanto ri-

le Dolomiti. Per quanto riguarda il bando per laureandi si prenderà invece in considerazione il tema in modo più ampio, anche con riferimento alla Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, alla Convenzione Europea per il Paesaggio ed alla Convenzione delle Alpi, i loro valori e significati. In parallelo torna, con la sua terza edizione The #FossilSeaChallenge, il concorso dedicato alle scuole medie e superiori che ruota attorno proprio alle Dolomiti e che in questa edizione si focalizzerà sulla tematica del tempo. Il formato in cui i progetti possono essere proposti è molto vario e va dai filmati fino ai fumetti, passando per i più classici lavori scientifici o elaborazioni grafiche. La giornata di ieri è stata anche momento di premiazioni per l’edizione passata di The #FossilSeaChallenge: a vincere è stato un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Galilei, mentre una speciale menzione da parte della giuria è andata al progetto del Liceo Madonna del Grappa di Treviso. In sede di presentazione di queste iniziative l’Assessore

queste iniziative l’Assessore provinciale ad urbanistica, ambiente e cooperazione, nonché vicepresidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, Mario Tonina ha sottolineato l’importanza di “trasmettere una cultura che deve coinvolgere soprattutto i giovani –aggiungendosono i giovani i futuri gestori del Bene Dolomiti, per questo è fondamentale il lavoro di formazione proposto dalle reti della Fondazione, in sinergia con scuole euniversità”.

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PAESE :Italia

AUTORE :Lorenzo Di Domenico

PAGINE :23 SUPERFICIE :19 %

7 giugno 2019

• La premiazione del concorso The#FossilSeaChallenge

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :15 SUPERFICIE :5 %

9 giugno 2019

le celebrazioni

Il 26 giugno a Cortina la grande festa con quattro bande L’agendadeldecennale.Il26 giugno 2009, a Siviglia,il Comitato per il Patrimonio MondialeUnesco,inserivale Dolomitinellaprestigiosalista. A distanzadi dieci anni esatti verrà organizzata a Cortinauna giornatacelebrativa cheintendeessereunafestadelle e per le comunitàdolomitiche. Quattro bande musicali provenienti da territori diversi suonerannoinsiemeun branodedicato alleDolomitiPatrimonioMondiale.DaCortina,quelgiorno,unacinquantina di ragazzi dell’alpinismo giovaniledelle associazioni alpinistichedi Veneto, Trentino, Alto Adigee Friuli VeneziaGiulia partirannoperun “camposentieri” inCadore,dovelavorerannoinsiemeallasistemazionedi alcuni sentierie dellarelativasegnaletica.Un’azioneformativasulcampoperfar comprenderevaloredel lavorodeivolontarichecontribuisconoallamanutenzionedeisentierialpini,messia duraprovaanchedai recentieventimetereologici.

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CorriereAlpi.geloca

PAESE :Italia TYPE :Web International

10 giugno 2019 - 09:34

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Belluno

10 GIUGNO 2019

»

Cronaca

»

Dolomiti Unesco

Il 26 giugno a Cortina la grande festa con quattro bande

FRULLATO DI FRAGOLE, ASPARAGI, CAROTE E MENTA

NELLO STESSO TOPIC

L’agenda del decennale. Il 26 giugno 2009, a Siviglia, il Comitato per il Patrimonio Mondiale Unesco, inseriva le Dolomiti nella prestigiosa lista. A distanza di dieci anni esatti verrà organizzata a Cortina una giornata celebrativa che intende essere una festa delle e per le comunità dolomitiche. Quattro bande musicali provenienti da territori diversi suoneranno insieme un brano dedicato alle Dolomiti Patrimonio Mondiale. Da Cortina, quel giorno, una cinquantina di ragazzi dell’alpinismo giovanile delle associazioni alpinistiche di Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia partiranno per un “campo sentieri” in Cadore, dove lavoreranno insieme alla sistemazione di alcuni sentieri e della relativa segnaletica. Un’azione formativa sul campo per far

Dolomiti Unesco, promessa per i 10 anni «Riapriremo i Serrai per l’estate 2020» Francesco Dal Mas

comprendere valore del lavoro dei volontari che contribuiscono alla manutenzione dei sentieri alpini, messi a dura prova anche dai recenti eventi metereologici.

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Morandini: «I Serrai saranno la nostra bandiera. Saranno ricostruiti a prova di alluvione»

Ventitrè percorsi per una montagna a misura di disabile

Morandini: «I Serrai saranno la nostra bandiera. Saranno ricostruiti a prova di alluvione» Francesco Dal Mas

di Francesco Dal Mas

Francesco Dal Mas

Ventitrè percorsi per una montagna a misura di disabile di Francesco Dal Mas

Aste Giudiziarie

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11 giugno 2019 - 14:05

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Dolomites Today Film: iniziativa per il decennale dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco Davide Macor P U B B L I C A T O I L 1 1 G I U G N O 2 0 1 9

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Diventa protagonista, raccontaci le tue Dolomiti: partecipa alla creazione del Dolomites Today, film. Il 26 giugno lasciati ispirare da queste straordinarie montagne, uniche al mondo, prendi il tuo smartphone e proponici un video, potresti essere l’attore del grande racconto collettivo che stiamo realizzando.

Perché proprio il 26 giugno? Perché quel giorno, nel 2009, vale a dire dieci anni, fa le Dolomiti furono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale. Gli invitati a questo compleanno, unico al

IL PAIS TV

mondo, siamo tutti noi per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO propone a tutte le persone che amano le Dolomiti di partecipare al Dolomites Today. Da dieci anni l’UNESCO ci ha consegnato la responsabilità della conservazione attiva del Patrimonio. Per questo, giorno dopo giorno, tutti

L'Avvocato Roberto Ome…

possiamo e dobbiamo in misura e modo differente attivarci per trasmettere il Patrimonio Mondiale Dolomiti alle generazioni future.

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11 giugno 2019 - 14:05

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Vogliamo rendere unica la giornata del 26 giugno e, per farlo, abbiamo bisogno della partecipazione di tutti: lasciati ispirare dalla fantasia. Non importa dove tu sia, sulle Dolomiti o in qualsiasi posto del mondo, queste montagne ci appartengono e tutti possiamo esserne protagonisti (e raccontarle)

MESTOLI E PADELLE

per rendere eccezionale questo compleanno.

Creeremo il racconto di una giornata al tempo stesso comune e straordinaria perché vista con gli occhi della comunità che vive e ama le Dolomiti Patrimonio Mondiale.

Come partecipare

La rubrica di cucina settimanale de “Il Pais”

Il 26 giugno 2019 prendi il tuo smartphone e mostra in un video cosa sono per te le Dolomiti e come il riconoscimento a Patrimonio Mondiale ha cambiato il modo di viverle.

METEO Cosa puoi riprendere Il legame di ciascuno con le Dolomiti è particolare e speciale: libera la fantasia ed esprimilo nel modo più spontaneo possibile. Mancano pochi giorni al 26 giugno, comincia subito: pensa alle emozioni e ai ricordi che le Dolomiti suscitano in te e racconta. Nel video potrai esprimerti con parole, suoni e immagini. Se riprendi altre persone (oltre a te) ricordati di ottenere il loro permesso o quello di un genitore nel caso tu riprenda bambine o bambini, ragazze o ragazzi non maggiorenni, altrimenti non potremo inserire il tuo video in Dolomites Today. Prima di girare il video stampa quindi le liberatorie, falle firmare e conservale.

Dove puoi riprendere Non importa che tu sia in montagna o in città, su un pascolo d’alta quota, in ufficio, in spiaggia o nel salotto di casa. Se riprendi il tuo video in un luogo privato, è importante però che tu abbia il consenso del proprietario. Anche in questo caso prima di girare il video stampa le liberatorie, falle firmare e conservale.

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Dove caricare le immagini Il tuo legame con le Dolomiti è il tassello di un mosaico che andrà a comporsi con quelli di tanti

Il Paîs

altri amici dolomitici. Dal 26 giugno al 10 luglio 2019 è possibile caricare il video attraverso il sito

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www.dolomitestoday.it, compilando l’apposito modulo. Il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine visionerà e valuterà tutto il materiale video pervenuto, sia sulla base delle caratteristiche tecniche (cioè se suono e immagine sono tecnicamente accettabili), sia sulla base dei contenuti. Se

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il tuo video verrà selezionato per entrare nel montaggio finale, verrai ricontattato. Il Paîs Circa un'ora fa

Dolomites Today è un progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO realizzato in collaborazione con il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine.

Nimis: uomo minaccia con un coltello da cucina un conoscente, denunciato

Fondazione Dolomiti UNESCO

Nel 2009 l’UNESCO ha iscritto le Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale. Si tratta di un Bene complesso sia dal punto di vista geografico che amministrativo, composto da nove Sistemi ed esteso su 142mila ettari in 5 Province e 3 Regioni. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione Dolomiti UNESCO, il cui compito è garantire una gestione efficace del Bene seriale, favorirne lo sviluppo sostenibile e promuovere la collaborazione tra gli Enti territoriali che amministrano il proprio territorio secondo diversi ordinamenti.

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Nimis: uomo minaccia con un coltello da Nel tarda serata di ieri, i Carabinieri del Norm di Co Digital Storytelling Lab Il Digital Storytelling Lab (DSL) è un laboratorio dedicato alle narrazioni digitali e multimediali, uno

TUTTOUDINESE.IT

spazio di incontro, di sperimentazione, aggregazione e formazione. Favorendo il pensiero creativo e critico e le modalità formative laboratoriali e cooperative, il DSL vuole proporsi come risorsa per il territorio, per l’apprendimento, per la comunicazione e per l’innovazione creativa e sostenibile. Il progetto DSL ha vinto un bando MIUR per “laboratori territoriali per l’occupabilità” con la

11/06 UFFICIALE - Udinese, dal Palermo ecco Jajalo:

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11 giugno 2019 - 14:05

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partecipazione di un network composto da una rete di scuole di Udine e provincia coordinate dal Liceo classico Iacopo Stellini, dall’Università degli Studi di Udine, da associazioni di categoria, istituzioni culturali e imprese”.

contratto fino al 2022 11/06 Matos di ritorno: il brasiliano non sarà riscattato

dall'Hellas 11/06 Nicola e Iachini in corsa per la panchina del

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Fondata nel 1978, nell’ambito degli interventi per la ricostruzione del Friuli, colpito dagli eventi

della Virtus

sismici del 1976, sull’onda di un ampio movimento di opinione, che supportò l’iniziativa con la

11/06 Larsen titolare nella vittoria della Danimarca per

raccolta di 125mila firme, l’Università di Udine è il punto di riferimento per un territorio che

5-1 contro la Georgia 11/06 Pradè: “Grazie Popolo Friulano”

storicamente si propone come luogo d’incontro tra mondi e culture differenti. L’Ateneo friulano,

11/06 Giovanili, l'Under 17 femminile seconda al Torneo

oltre alle tradizionali missioni della ricerca e della didattica, è molto attivo nella cosiddetta Terza

"Rosa di Maggio"

Missione, che prevede una fitta rete di collaborazioni concrete con gli enti e con gli attori territoriali.

11/06 Italia, Mancini: "Non avendo giocato il Mondiale,

meglio lasciare la presunzione"

Nel Piano Strategico d’Ateneo ha preso avvio il Progetto “Cantiere Friuli”, che si propone di generare idee, ragionamenti e progetti, in una prospettiva di ri-costruzione di percorsi di sviluppo locale a vantaggio del territorio: in questa direzione vanno valutati l’adesione e il supporto al

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progetto.

Per ulteriori informazioni: www.dolomitiunesco.info www.dolomitestoday.it www.storytellinglab.eu

Barefoot McCoy - Take Me Away

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Back to Virginia

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AUTORE

Davide Macor

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11 giugno 2019 - 14:05

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ARTICOLO SUCCESSIVO

Il King of Games al “The Game Fortress Comic&Movie Festival” di Palmanova

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tamponamento. Un ferito lieve Gabriel Rossi dell’Istituto Linussio di Tolmezzo è il vincitore della sesta edizione del Premio Silvia Lunelli 2019 Lignano Sabbiadoro e Grado su Mediaset e “ospiti” di Linus a Radio Deejay

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12 giugno 2019 - 07:58

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Mastlé, in arrivo il secondo balcone panoramico Dolomiti Unesco Pubblicato il 12 giugno 2019 in Territorio

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In asccordo con la Fondazione Dolomiti UNESCO è prevista la realizzazione di una serie di questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

cosiddetti balconi panoramici nelle aree interessate dal patrimonio mondiale, in Alto Adige, Ok

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in Trentino e nelle provincie di Belluno, Pordenone e Udine. Con la realizzazione dei balconi si

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PAESE :Italia

AUTORE :Francesco Dal Mas

PAGINE :27 SUPERFICIE :34 %

12 giugno 2019

a dieci anni dalla

proclamazione

L’invito della Fondazione «Raccontatein un video le Dolomiti Unesco» MarcellaMorandini:«Tutti abbiamola responsabilità diconservarein modo attivo questo patrimonio» il tassello di un mosaico che la Fondazione propone a tutnia piuttosto che ai piedi del- te le persone che amano le le Tofane, o nel cuore dell’A- Dolomiti di partecipare al Dofrica anziché a Pechino, o a lomites Today. Da dieci anni Zoppè di Cadore, come ti im- l’Unesco ci ha consegnato la responsabilità della consermagini le Dolomiti? vazione attiva del PatrimoLa Fondazione Dolomiti Unesco, in occasione del de- nio. Per questo, giorno dopo cennale, la cui cerimonia cen- giorno, tutti possiamo e dobtrale sarà il 26 giugno, due biamo in misura emodo diffegiorni dopo la probabile asse- rente attivarci per trasmettere il Patrimonio Mondiale Dognazione delle Olimpiadi, ha lomiti alle generazioni futulanciato un originale concor- re». Si tratta, insomma, di moso: raccontaci le tue Dolomiti, partecipa alla creazione strare in un video cosa sono le Dolomiti e come il riconodel Dolomites Today. “Il 26 giugno – questo l’invi- scimento a Patrimonio Monto -, lasciati ispirare da que- diale ha cambiato il modo di ste straordinarie montagne, viverle. Nel video ci si potrà espriuniche al mondo, prendi il tuo smartphone e proponici mere con parole, suoni e imun video, potresti esserel’at- magini che più ci aggradano. Se si riprendono altre persotore del grande racconto col- ne bisogna, ovviamente, ottelettivo che stiamo realizzan- nere il loro permesso o queldo”. lo di un genitore nel casotu riIl 26 giugno 2009, come si prenda bambine o bambini, ricorderà, le Dolomiti furono ragazze o ragazzi non magiscritte nella Lista del Patri- giorenni, altrimenti non pomonio Mondiale. «Gli invitati a questo compleanno, uni- tremo inserire il video in Doco al mondo, siamo tutti noi lomites Today. Il legame con le Dolomiti è – rassicura Marcella Morandini, la direttrice – per questo il tassello di un mosaico che CORTINA. Se abiti in Patago-

andrà a comporsi con quelli di tanti altri amici dolomitici. Dal 26 giugno al 10 luglio prossimi è possibile caricare il video attraverso il sito www.dolomitestoday.it, compilando l’apposito modulo. Il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine visionerà e valuterà tutto il materiale video pervenuto, siasulla base delle caratteristiche tecniche (cioè sesuono e immagine sono tecnicamente accettabili), siasulla basedei contenuti. Seil proprio video verrà selezionato per entrare nel montaggio finale, chi l’ha girato verrà ricontattato. Si tratta di una delle iniziative che sono state messe in campo dalla Fondazione Unesco per i dieic anni. — Francesco Dal Mas

Dal 26 giugno al 10 luglio si potrà caricare il lavoro fatto attraverso il sito

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PAESE :Italia

AUTORE :Francesco Dal Mas

PAGINE :27 SUPERFICIE :34 %

12 giugno 2019

Unadelleiniziative dellaFondazioneDolomiti Unescoè un invito ainviaredei video

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PAESE :Italia

AUTORE :Walter Musizza

PAGINE :28 SUPERFICIE :20 %

12 giugno 2019

fondazione

unesco, sat e cai

Campeggio a Peronaz di Selva sulla fragilità della montagna Il periodo scelto va dal 26 al 30 giugno. È rivolto a ragazzi tra i 12 e i 17 anni A disposizioneuna struttura del Caidi Montecchio SELVA DI CADORE.. Non basta

avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna anche insegnare loro a prendersene cura, soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito gli effetti della tempesta Vaia. Con questo convincimento la Fondazione Dolomiti Unesco e la Sat-Società Alpinisti Tridentini, unitamente alle Commissioni alpinismo giovanile del Cai dell’Alto Adige, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, hanno organizzato un soggiorno di 5 giorni nel cuore delle Dolomiti aperto a 45 giovani tra i 12 e i 17 anni. La base per l’iniziativa è stata fornita dal Cai di Montecchio Maggiore, che ha messo a disposizione il campeggio “Cadore” in località Peronaz a Selva di Cadore, a quota m 1580. Il periodo scelto è dal 26 al 30 giugno, durante il quale i giovani impareranno a prendersi cura dei sentieri e a riflettere sul senso di comune appartenenza al Patrimonio mondiale. Se essi un giorno da adulti siprodigheranno nella manutenzione dei sentieri si potrà certo di-

Ilcamping Cadorea Peronazdi Selvadi Cadore re di aver centrato l’obiettivo, ma sarà già un ottimo risultato se comprenderanno appieno l’importanza del lavoro dei volontari e la necessità di difendere in ogni modo un territorio bellissimo ma estremamente fragile. I partecipanti si ritroveranno mercoledì 26 giugno a Cortina, dove parteciperanno alle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Unesco, e si trasferiranno poi al campeggio di Selva di Cadore con l’autobus che Dolomitibus ha dedicato alle Dolomiti e alla ricostruzione dei Serrai di Sottoguda.

Nei giorni successivi affronteranno varie escursioni, imparando a tracciare i sentieri, esercitandosi sia con la segnaletica orizzontale che con quella verticale ed apprendendo le tecniche di mantenimento del fondo e di sramatura dei percorsi. Naturalmente non mancheranno attività ludiche e momenti di svago, sotto la sorveglianza di accompagnatori titolati Cai/Sat e da tecnici della sentieristica. Per informazioni segreteria@caiveneto.it e info@sat.tn.it. fo@sat.tn.it. — — Walter

Musizza

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gazzettadellevalli.

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12 giugno 2019 - 09:02

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Gazzetta delle Valli News dalle Valli Lombarde e Trentine

Darfo Boario

Edolo

Dolomiti Ponte di Legno UNESCO: inaugurazione Passo del Tonale balcone panoramico Mastlè mercoledì, Val di Sole 12 giugno e Non2019

St. Moritz

QUANDO: Campiglio

Valtellina

16 giugno 2019@11:00–12:00 Europe/Rome Fuso orario Riva del Garda Cronaca Ultimato sul Mastlé, a S.Cristina di val Gardena, il secondo balcone Cultura Eventi panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO. Inaugurazione il 16 giugno. Attualità

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In asccordo con la Fondazione Dolomiti UNESCO è prevista la realizzazione di una serie di cosiddetti balconi panoramici nelle aree Meteo interessate dal patrimonio mondiale, in Alto Adige, in Trentino e nelle provincie di Belluno, Pordenone e Udine. Con la realizzazione Cerca nel sito... dei balconi si punta a incrementare il grado di conoscenza sulle Dolomiti UNESCO illustrandone la bellezza paesaggistica e l’importanza geologica e geomorfologica valorizzando altresì l’intero territorio posto sotto tutela dall’UNESCO.

CERCA

Il secondo balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO in territorio altoatesino sorge sul Mastlé a S.Cristina di Val Gardena, nel parco naturale Puez-Odle. Il primo, situato sul Monte Specie/Strudelkopf, nel parco naturale di Fanes-Senes-Braies nel comune di Dobbiaco, è QUESTO SITO UTILIZZA COOKIE TECNICI E DI PROFILAZIONE ANCHE DI "TERZE PARTI" PER INVIARTI PUBBLICITÀ E SERVIZI IN LINEA CON stato inaugurato nel 2015. LE TUE PREFERENZE. CHIUDENDO QUESTO BANNER, SCORRENDO QUESTA PAGINA O CLICCANDO QUALUNQUE SUO ELEMENTO ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES. SE VUOI SAPERNE DI PIÙ O NEGARE IL CONSENSO CLICCA QUI.

L’inaugurazione del secondo balcone panoramico in val Gardena,

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :6 SUPERFICIE :3 %

12 giugno 2019 - Edizione Pordenone

MONTAGNA DUESCALATORI RACCONTANO LEDOLOMITI In occasione del decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio

Unesco il Cai organizza un incontro con Nives Meroi e Romano Benet (nella foto), per la presentazione del libro Il volo del corvo timido , che si terrà oggi, alle 20.45, a Cinemazero, in piazza Mestri del Lavoro, a Pordenone. dell umanità

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Lavocedelnordest.it

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12 giugno 2019 - 14:41

Mercoledì, Giugno 12, 2019

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Appm Primiero Vanoi, al via il proge o per l’occupazione giovanile estiva By Redazione Web on 12 giugno 2019 · No Comment · Edit

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L’Appm propone a Primiero per l’estate un Progetto lavoro Tutti i diritti riservati


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13 giugno 2019 - 12:07

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Thursday, 13 June 2019 - 14:37 cerca

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Fondazione Dolomiti Unesco. Corsi e concorsi per insegnanti e studenti sul tema delle Dolomiti Giu 13th, 2019 | By redazione | Category: Pausa Caffè, Scuola

Una Summer School per insegnanti sul “dopo Vaia”, due premi di Laurea per celebrare il decennale e una nuova edizione di “The#FossilSeaChallenge” per i ragazzi delle superiori di primo e secondo grado. Sono solo alcune delle attività promosse per i prossimi mesi dalla Rete della Formazione e della Ricerca Scientifica della Fondazione Dolomiti Unesco. IMPARARE LA RESILIENZA DOPO LA TEMPESTA VAIA

Gli insegnanti della scuola primaria e secondaria hanno tempo fino all’11 agosto per iscriversi alla Summer School UNESCO in programma dal 26 a l 2 8 a g o s t o p r e s s o i l Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, in Val di Fiemme. Tre giornate di lezioni ed escursioni sul territorio del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, per comprendere a fondo il tema della fragilità dell’ambiente dolomitico, dopo la tempesta Vaia. Dal momento che i corsisti sono a loro volta dei docenti, l’obiettivo finale è quello di dare loro delle competenze spendibili in aula, per raccontare ai propri alunni la “lezione” di Vaia. Come è cambiato il paesaggio? Quali sono state le ripercussioni sulla popolazione locale, anche dal punto di vista emotivo? Come sarà ripristinato il patrimonio forestale danneggiato? Come ripensare il modo di vivere e abitare le Dolomiti alla luce dei cambiamenti climatici? Sono alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere nelle 23 ore del corso. Per informazioni dettagliate e per scaricare il modulo di iscrizione si può fare riferimento al sito del MUSE. UN PREMIO A CHI STUDIA LE DOLOMITI. E UNO A CHI LE STUDIERÀ

Il miglior modo per festeggiare un traguardo raggiunto è fissarne un altro. Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale sono uno stimolo a operare ancora per la conservazione attiva, la comunicazione dei valori del riconoscimento, la valorizzazione del Patrimonio stesso. Cercando magari idee fresche e premiandole, come intendono fare la Provincia autonoma di Trento nell’ambito delle attività di coordinamento della Rete della Formazione e Ricerca Scientifica della Fondazione Dolomiti UNESCO, attraverso la tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, che ha istituito un Premio di laurea. Anzi due. Il bando “Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, mira a premiare i laureati che hanno discusso una tesi di laurea

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AUTORE :Gianfranco Giusep…

PAESE :Italia PAGINE :17 SUPERFICIE :18 %

13 giugno 2019 - Edizione Belluno

Agenda (C) Ced Digital e Servizi | ID: 00064145

| IP ADDRESS:

37.187.188.107

sfoglia.ilgazzettino.it

Auronzo celebra con un evento dai grandi numeri il decimo anniversario

Un decennaleper LAMOSTRA Dieci anni con l Unesco da celebrare con una mega esposizione di opere di ben 130 artisti. Tutti pronti a raccontare le Dolomiti, dal 2009 patrimonio sotto dell umanità l egida delle naziodell Organizzazione ni unite per l educazione, la scienza e la cultura (ecco cosa significa la sigla Unesco). Impressiona soprattutto la cifra 130, perché tante sono le persone coinvolte da tre associazioni culturali (Arte Comelico, Circolo Morales e Artisti trevigiani) nella mostra allestita nella grande Sala esposizioni del municipio di Auronzo. rientra L evento nelle manifestazioni del decennale della proclamazione dei Monti pallidi come Patrimonio Unesco. Correva l anno 2009 quando il 26 giugno nella spagnola Siviglia, durante la sua trentatreesima seduta, il Comitato Unesco iscrisse le Dolomiti nella lista del Patrimonio mondiale, suggellandone così l eccezionale valore di bene naturale che da allora compare con un proprio logo e l intitolazione ad hoc di Fondazione Dolomiti comprese le reUnesco (sono gioni Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia). delle Tre Cime di LaAll ombra varedo una rassegna di prestigio, quindi, per l interessamento dell assessore al bilancio e presidente di Arte Comelico (40 artisti), Andrea Costa, e grazie

Lauria Pinter, presidente del Circolo artistico MarioMorales (63) e di Silvano Bonazza, presidente dell Associazioneartisti trevigiani (27).

QUADRIELOQUENTI Sono loro a delineare i diversi aspettidelle Dolomiti: un monche racchiudono do .Montagne unmondo e si aprono al mondo: mondodi storia, di presenze, di di operatività, di amore, di emozioni, di bellezza, di floreali, di eleganti e di euforie incantate.La Mostra si presenta così comeun mosaico in cui gli abaculi sonole opere realizzate in cifre personali, in cui idee, rigeforme,segni e cromatismi nerano la realtà rendendone significati e libere in-

IL

le rità, ciazioni tiche ra Pinter. saranno Biasi gine fonso una sionaria che re mondo pa divenire». 24 dell anniversario

sco sta con gati volgimento Soccorso

130 artisti

con l intervento delle autoe dei presidenti delle assoartistiche, con note cridi Ombretta Frezza, BarbaBortot e Francesca Lauria Gli intermezzi musicali curati da Mattia NioDe con la lettura di alcune paG del libro Le tre lune di AlLentini che attraverso scrittura frammentaria e vi osserva la montagna A vive, muore, si sposta, appae scompare... specchio di un dove ogni cosa parteciMal gioco dell essere e del suo del L intero weekend

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AUTORE :Gianfranco Giusep…

PAESE :Italia PAGINE :17 SUPERFICIE :18 %

13 giugno 2019 - Edizione Belluno

sempre all insegna Dolomiti Uneavrà invece come protagoniil regista Giovanni Carraro i suoi documentari, i bus lodi Dolomitibus, con il coindegli uomini del agosto

alpino

di Auronzo

SABATO NELLA DEL TRE e (COMELICO, Negrelli ta ba). prefestivo 8-20). na, na, 0439-883287/883785; zaso, 0439-883781/883782; ` BELLUNO Turno nerdì): to Stefano Trichiana, Favretti Orario dalle15.30 le12.30 ` CORTINA

L INAUGURAZIONE

SALA ESPOSIZIONI MUNICIPIO. COINVOLTE ASSOCIAZIONI MORALES

Orario lico: 8.45-12-30 Giorgio, dore. ` FELTRE Orario manale

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :12 SUPERFICIE :5 %

13 giugno 2019 - Edizione Pordenone

a cinemazero

Le Dolomiti e l’Unesco Ospite Nives Meroi In occasione del decennale di riconoscimento delle Dolomiti quali patrimonio dell’Unesco,oggi alle 20.45 a Cinemazero (ingresso gratuito) si terrà una serata-evento cui parteciperanno l’assessore regionale Graziano Pizzimenti e Marcella Morandini, presidente e direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, Nives Meroi ( in foto) e Romano Benetche dialoghe-

ranno con la giornalista Fausta Slanzi del libro “Il volo del corvo timido” dedicato all’Annapurrna. —

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PAESE :Italia

AUTORE :Marco Dibona

PAGINE :17,19 SUPERFICIE :37 % PERIODICITÀ :Quotidiano

14 giugno 2019

Vito e balli i Ladini Cadore

LADINICanti, balli e corteo con gli abiti tradizionali

domenica

possela,

a San Vito di Cadore

ILCARTELLONE

Cerimonie religiose, sfilate in costume, dibattiti e incontri

Ladini in Cadore L EVENTO

a festa del folclore ladino che San Vito di Cadore propone domenica 16 giugno anticipa di

L

16 giugno anticipa di dieci giorni l avvio uffise. ciale delle celebrazioni chiale il per i dieci anni trascorsi dall inserimento delle Dolomiti nel patrimonio sedell umanità, vati condo l Unesco. Sarà dunque paese una delle prime di 140 manifeoltre

Ad rà domani British Awards lo Awards med per secondo via nuovissimo sure

Quindi Consoli,

I triarcato pezzo;

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PAESE :Italia

AUTORE :Marco Dibona

PAGINE :17,19 SUPERFICIE :37 % PERIODICITÀ :Quotidiano

14 giugno 2019

stazioni, previste per tutto il 2019 nelle province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine, con una maggiore intensità durante l estate. Il calendario completo sarà presentato a Cortina d Ampezzo mercoledì 26 giugno.

TRASTORIA ETRADIZIONE A San Vito si tratteranno aspetti di storia, arte, tradizione, devozione religiosa, musica. In mattinata, alle 11, il giornalista e scrittore Mario Ferruccio Belli guiderà una visita alla chiesa della Beata Vergine della Difesa, esempio dell antico culto popolare per la Madonna che tutela le popolazioni in pericolo, diffuso in diverse comunità ladine, a cominciare dalla vicina Cortina d Ampezzo. Nel pomeriggio, alle 15, gruppi ladini indosseranno gli abiti da festa e da lavoro della tradizione e si riuniranno in piazza, per poi sfilare lungo le vie del pae-

folkloristici della Ladinia, a la danza popolare comomento di aggregazione comunitaria. Questo appuntamento vuole uno degli aspetti terra ladina, dove il forte di riti, usi, costue tradizioni si somma alle del paesaggio e geologia.

sualizzazioni che con il suo il primo Il 25 Massimo tamento e proprie dipendente insieme. luglio, ni di le al scana, 69esimo torna

Padova

LADINIA DOLOMITICA

Dedica pertanto l attenzione abitanti, alle persone che talvolta caparbiamente rac è al territorio, in un legaSi forte, ma nel contempo fraBinlioteca La festa è stata organizzata Padova, Federazione tra le Unioni dei Ladini dolomitici collezione Regione del Veneto, preda Lucio Eicher Clere, fino oltre trent anni figura di rife Settecento del vasto movimento proporrà anima il Comelico. La Fededipinti, riunisce i Ladini dei nuCollezione comuni del Bellunese, Gallo, quarantina, che hanno stada con delibera la loro apa questo gruppo lindalla legAlle 16, nella chiesa parrocoriente, riconosciuto regionale 482 del 1999. Condi San Vito, sarà recitato valli Provincia di Belluno, Vespro solenne, con i canti na, di San Vito, Fondazioche si sono conserCarnia. Dolomiti Unesco, Regione a Zoppè di Cadore, piccolo rocchiale, Union Ladina d Oltrearroccato sotto il Pelmo, to, Istituto Ladin de la Doloche a San Vito. che e il consorzio di promod anni, turistica Cadore DoloCANTI PATRIARCHINI dizionale Ricordano il culto del Pa- cluderà Marco Dibona di Aquileia, al quale coreografici, © RIPRODUZIONE RISERVATA Cadore e Ampi simo Carmen sua che giunse in queste contraddistingue cristial evangelizzazione gna transitando dal Friuli, dalla delle Usciti dalla chiesa parpanorama alle 16.30, sul sagrainternazionale. suonerà la Banda Valboite, Tom ha adottato da una trentina inglese come divisa, l abito traso nel ladino. La festa si conlissima con l esibizione di balli On , proposta da grupfolkloristici della Ladinia, a oltre

Alla

IN ITALIA Il cantante

DOMENICA PROSSIMA CORTEO INPIAZZA CONGLIABITISTORICI EBALLITIPICI CONLABANDA DELLA VALBOITE

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PAESE :Italia

AUTORE :Marco Dibona

PAGINE :17,19 SUPERFICIE :37 % PERIODICITÀ :Quotidiano

14 giugno 2019

James al

Festival di

ILFESTIVAL

T

zata Arts trale ce e dini. sicuramente più ranno se dedicata 2019 (sempre denti è stato di nomi nali: come to il tuzionale nett mano data right Calvi,

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14 giugno 2019 - 15:07

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GIUGNO 14, 2019 ‐ TEDXCORTINA

A CORTINA TORNA IL TEDX PIÙ ALTO D’ITALIA Incontri e dibattiti all’ombra delle Dolomiti per ridisegnare il #futuro e condividere strategie, con un occhio al territorio ed alla sostenibilità ambientale: il 23 giugno, fra gli ospiti, anche monsignor Ruiz, Sick Luke, Marcella Morandini ed Alessandro Benetton. Senza dimenticare Picasso

Cortina d’Ampezzo, 14 giugno 2019 _ Parlare del pianeta per parlare di noi. Grandi domande e importanti risposte: TEDxCortina sale fra i monti, con l’obiettivo di condividere – dal motto americano di fondazione di T E D– Technology, Entertainment and Design ‐ ideas worth spreading, idee di valore. #tedxcortina rinnova così il suo impegno: preceduto da una serie di eventi, fin da giovedì 22, venerdì 23 agosto 2019, per il terzo anno, scatta l’appuntamento con la consapevolezza e il dibattito. #tedxcortina sbarca nella Regina della Dolomiti, per una delle tappe più significative e più in “quota”, dato che rinsalda stabile la sua permanenza oltre i 1200metri dei Monti Pallidi. DALLE ORIGINI AL FUTURO Quartier generale dei lavori sarà il centro polifunzionale Alexander Girardi Hall di via Marangoni, dove il team italiano che declina il sistema di conferenze motivazionali che arriva dagli Stati Uniti, porterà sul palco istanze di grande attualità e molti ospiti. Alcuni grandi sponsor – Audi, Cooperativa di Cortina, Deloitte ed Enel – e i patrocini del Comune di Cortina D’Ampezzo e Fondazione Cortina 2021 sono il motore di questa due giorni che verterà sul tema della “IOrigine”: l’essere umano inteso come motore principale di qualsiasi cambiamento, ma allo stesso tempo anche come elemento che subisce cambiamenti ed effetti dell’evoluzione del nostro pianeta e del suo delicato ambiente. “Per questo motivo siamo sempre alla ricerca della risposta alla domanda delle domande: “Chi sono io?” “, spiega Alberto Paccagnella, presidente di #tedxcortina, “In particolare, l’evento di Cortina D’Ampezzo Leggi tutto -

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15 giugno 2019

domani a san vito

La “festa del folclore ladino” apre il decennale dell’Unesco In programma già 140 eventi di diversa natura spalmati nell’arcodi 12 mesi Celebrazioneufficiale in programma a Cortina il 26 CORTINA. Mancano poco più

di dieci giorni alla festa per il decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio Unesco: il 26, a Cortina (che ospita la sede della Fondazione DolomitiUnesco), i festeggiamenti ufficiali; ma gli eventi programmati nell’arco dell’anno, in realtà, sono già oltre 140. Si inizierà domani a San Vito, primo Comune ad offrire un contributo alla ricorrenza con la “festa del folclore ladino”, organizzata tra Pelmo e Antelao dalla Federazione tra le Unioni culturali dei Ladini dolomitici della Regione del Veneto, in collaborazione con la Provincia di Bellu-

tro del paese, la celebrazione del Vespro in Parrocchiale (accompagnata dai canti patriarchini); e poi il concerto della banda Valboite e l’esibizione di ballo dei gruppi folk dell’area ladina bellunese. «L’inserimento delle Dolomiti nella lista Unesco ha consolidato un’idea presente da tempo immemore nell’immaginario collettivo: l’area merita protezione e valorizzazione nella sua multiforme unicità, tutelando boschi, fiumi, laghi, pascoli e rocce ma soprattutto chi tra le crode dolomitiche abita e lavora, e sostenendone la cultura, le tradizioni, le parlate millenarie», ha spiegato Ernesto Majoni, direttore dell’Istituto ladin

de la Dolomites di Borca. Non solo eventi, ma anche attività promosse per i prossimi mesi dalla “Rete della formazione e della ricerca scientifica”. Gli insegnanti della scuola primaria e secondaria no, il Comune di San Vito, la Fondazione Dolomiti Une- hanno tempo fino all’11 agosto per iscriversi alla Sumsco,la Regione, l’Union Ladimer School Unesco in prona d’Oltreciusa, l’Istituto Ladin de la Dolomites e il Consorzio di Promozione Turistica Cadore Dolomieu. La ma- La Fondazione inoltre nifestazione sarà preceduta promuove attività dalla visita guidata col gior- riservati ai laureati nalista e scrittore Mario Fer- eagli insegnanti ruccio Belli all’antica chiesa della della Difesa, alle 11. Nel pomeriggio, dalle 15, gramma dal 26 al 28 agosto ci saranno il raduno dei grupal Museo geologico delle Dopi nei tradizionali abiti ladini lomiti di Predazzo, in Val di della festa, la sfilata per il cen- Fiemme. Tre giornate di lezioni ed escursioni sul territo-

rio del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, per comprendere a fondo il tema della fragilità dell’ambiente dolomitico, dopo la tempesta Vaia. Il bando “Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”, mira a premiare i laureati che hanno discusso una tesi di laurea triennale o magistrale sulla conservazione, comunicazione e valorizzazione del Bene negli ultimi tre anni accademici, entro la data di pubblicazione del bando e comunque non oltre il 26 giugno. Un secondo bando è invece rivolto a chi discuterà la tesi di laurea (triennale o magistrale) sugli stessi temi fra il 27 giugno 2019 e il 26 giugno 2021. — M.M.

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17 giugno 2019 - 02:23

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Dolomiti-Unesco: balcone panoramico in val Gardena Il secondo balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco in territorio altoatesino sorge sul Mastlé a S.Cristina di Val Gardena, nel parco naturale Puez-Odle. L'inaugurazione è avvenuta, da parte dell'assessora provinciale alla tutela del paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer, della direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandini, del sindaco di S.Cristina, Moritz Demetz, e del presidente dell'associazione turistica, Ezio Prinoth. L'inaugurazione è uno degli eventi concomitanti con il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio mondiale Unesco. "Anche a distanza di 10 anni ci rallegriamo molto del riconoscimento quale patrimonio mondiale Unesco. Dal balcone si gode un panorama unico che invita ospiti e residenti alla consapevolezza dell'unicità del territorio montano nel quale si trovano e vivono", ha sottolineato l'assessora Maria Hochgruber Kuenzer. Come il patrimonio Dolomiti Unesco può essere definito seriale perché interessa nove territori che rappresentano ognuno un aspetto peculiare dal punto di vista geologico-paesaggistico delle Dolomiti, così anche l'obiettivo dei balconi panoramici è quello di raccontare e rendere vivibili queste peculiarità che rendono così straordinarie le Dolomiti nei vari territori, ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco.

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La “festa del folclore ladino” apre il decennale dell’Unesco In programma già 140 eventi di diversa natura spalmati nell’arco di 12 mesi Celebrazione ufficiale in programma a Cortina il 26

M.M.

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16 GIUGNO 2019

CORTINA. Mancano poco più di dieci giorni alla festa per il decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio Unesco: il 26, a Cortina (che ospita la sede della Fondazione DolomitiUnesco), i festeggiamenti ufficiali; ma gli eventi programmati nell’arco dell’anno, in realtà, sono già oltre 140. Si inizierà domani a San Vito, primo Comune ad offrire un contributo alla ricorrenza con la “festa del folclore ladino”, organizzata tra Pelmo e Antelao dalla Federazione tra le Unioni culturali dei Ladini dolomitici della Regione del Veneto, in collaborazione con la Provincia di Belluno, il Comune di San Vito, la Fondazione Dolomiti Unesco, la Regione, l’Union Ladina d’Oltreciusa, l’Istituto Ladin de la Dolomites e il Consorzio di Promozione Turistica Cadore Dolomieu. La manifestazione sarà preceduta dalla visita guidata col giornalista e scrittore Mario Ferruccio Belli all’antica chiesa della della Difesa, alle 11. Nel pomeriggio, dalle 15, ci saranno il raduno dei gruppi nei tradizionali abiti ladini della festa, la sfilata per il centro del paese, la celebrazione del Vespro in Parrocchiale (accompagnata dai canti patriarchini); e poi il concerto della banda Valboite e l’esibizione di ballo dei gruppi folk dell’area ladina bellunese. PUBBLICITÀ


«L’inserimento delle Dolomiti nella lista Unesco ha consolidato un’idea presente da tempo immemore nell’immaginario collettivo: l’area merita protezione e valorizzazione nella sua multiforme unicità, tutelando boschi, fiumi, laghi, pascoli e rocce ma soprattutto chi tra le crode dolomitiche abita e lavora, e sostenendone la cultura, le tradizioni, le parlate millenarie», ha spiegato Ernesto Majoni, direttore dell’Istituto ladin de la Dolomites di Borca. Non solo eventi, ma anche attività promosse per i prossimi mesi dalla “Rete della formazione e della ricerca scientifica”. Gli insegnanti della scuola primaria e secondaria hanno tempo fino all’11 agosto per iscriversi alla Summer School Unesco in programma dal 26 al 28 agosto al Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo, in Val di Fiemme. Tre giornate di lezioni ed escursioni sul territorio del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, per comprendere a fondo il tema della fragilità dell’ambiente dolomitico, dopo la tempesta Vaia. Il bando “Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”, mira a premiare i laureati che hanno discusso una tesi di laurea triennale o magistrale sulla conservazione, comunicazione e valorizzazione del Bene negli ultimi tre anni accademici, entro la data di pubblicazione del bando e comunque non oltre il 26 giugno. Un secondo bando è invece rivolto a chi discuterà la tesi di laurea (triennale o magistrale) sugli stessi temi fra il 27 giugno 2019 e il 26 giugno 2021. — M.M.


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PAGINE :13 SUPERFICIE :5 %

16 giugno 2019 - Edizione Belluno

Dolomiti Unesco: a 10 anni la festa della cultura ladina SANVITO (gb) Per il decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti patrimonio dell umanità oggi a San Vito di Cadore, primo comune ad offrire un contributo di idee alla ricorrenza, va in scena la Festa del Folclore Ladino. tra gli L eventoè organizzato altri dalla Federazione tra le Unioni culturali dei Ladini dolomitici del Veneto in collaborazione con la provincia di

Belluno. La manifestazione sarà preceduta dalla visita guidata con lo storico locale Mario Ferruccio Belli all antica chiesa della Beata Vergine della Difesa in tarda mattinata. A seguire, dalle 15, il raduno dei gruppi nei tradizionali abiti ladini della festa, la sfilata per il centro del paese, la celebrazione in chiesa parrocchiale del Vespro accompagnato dai canti patriarchini; il concerto della Banda Valboite e l esibizione di ballo dei gruppi folk dell area ladina bellunese.

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16 giugno 2019 - 05:48

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 Home  Rubriche  Appuntamenti  GLI APPUNTAMENTI DEL 16 GIUGNO 2019 RUBRICHE

APPUNTAMENTI

GLI APPUNTAMENTI DEL 16 GIUGNO 2019 16 Giugno 2019

 11

Domenica ricca di appuntamenti quella di oggi. Si comincia con la musica: a Rovereto, a Casa Mozart, alle 11 il concerto di Jole Barberini al pianoforte per la rassegna Matinée in Casa Mozart; alla stessa ora, però al Muse di Trento, l’esibizione del Coro Torre Franca di Mattarello per il decennale delle Dolomiti Unesco. Per i golosi ad Arco in via delle Palme ultima giornata dell’Arco Street Food Festival mentre a Vigo Rendena si conclude la tre giorni della Festa del Gelato. A Castel Beseno primo weekend della rassegna Portobeseno con diverse installazioni artistiche. Andiamo in Valsugana: a Levico c’è la 15esima edizione del raduno Barber Day, con auto e moto americane, a Caldonazzo ultimo giorno per il Trentino Book Festival.

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16 giugno 2019

Tutti a fare video con il cellulare per Dolomites Today Il 26 giugno è la data prescelta da Fondazione Dolomiti per partecipare aun racconto collettivo TRENTO.

L’invito lanciato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO nel decennale del riconoscimento UNESCO è di raccontare le proprie Dolomiti, partecipando alla creazione del Dolomites Today il film il prossimo 26 giugno, lasciandosi ispirare da queste straordinarie montagne, uniche al mondo. Partecipare è molto semplice: il prossimo 26 giugno basta prendere il proprio smartphone e mostrare in un video cosa sono le Dolomiti e come il riconoscimento a Patrimonio Mondiale ha cambiato il modo di viverle. Ma perché proprio il 26 giugno? Perché quel giorno, nel 2009, ovvero dieci anni fa, le Dolomiti furono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale. Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, sono le persone che amano le Dolomiti. Ma il legame di ognuno con le Dolomiti è particolare e speciale. Liberando la fantasia e la creatività si potrà esprimerlo nel modo più spontaneo e personale possibile. Con parole, suoni e immagini. Da ricordare che riprendendo persone, bambini o minori bisognerà avere da loro il permesso, altrimenti il video non potrà essere inserito in Dolomites Today. E non importa che siate in montagna o in città, su un pascolo d’alta quota, in ufficio, in spiaggia o nel salotto di casa.

Il legame con le Dolomiti raccontato con i vari video sarà un tassello di un mosaico che andrà a comporsi insieme a quelli di tanti altri amici dolomitici. Dal 26 giugno al 10 luglio 2019 si potranno caricare i video attraverso il sito www.dolomitestoday.it, compilando l'apposito modulo. Il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine visionerà e valuterà tutto il materiale video pervenuto, sia sulla base delle caratteristiche tecniche (cioè se suono e immagine sono tecnicamente accettabili), sia sulla base dei contenuti. Dolomites Today è un progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO realizzato in collaborazione con il Digital Storytelling Lab dell'Università di Udine. Ma.Be.

• Il manifesto di Dolomites Today

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17 giugno 2019

In Val Gardena

Una nuova terrazza sulle Dolomiti > Il servizio apagina14

Nuova terrazza sulle Dolomiti Vista mozzafiato. È sul Mastlé il secondo balcone panoramico sulle cime realizzato nell’ambito del Patrimonio Unesco Inaugurata ieri la struttura disegnata dallo studio Messner Un invito a fermarsi. Come a Fanes,la terrazza in cima al Col Raiser vuole favorire l’identificazione con un paesaggioda preservare È realizzata in acciaio e pietra ed è posta a 2200 metri d’altitudine SANTA CRISTINA.

Il secondo balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco in territorio altoatesino sorge sul Mastlé a Santa Cristina di Val Gardena, nel parco naturale Puez-Odle. L’inaugurazione ieri da parte dell’assessora provinciale alla tutela del paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer , della direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandin i, del sindaco di Santa Cristina, Moritz Demetz , del presidente dell'associazione turistica, Ezio Prinoth , e di Elisabeth Berger dell’Ufficio Parchi. L’inaugurazione è uno degli eventi concomitanti con il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio mondiale Unesco. «Dal balcone si gode un panorama unico che invita ospiti e residenti alla consapevolezza dell’unicità del territorio montano nel quale si trovano e vivono», ha sottolineato l’assessora Kuenzer . Il patrimonio Dolomiti Unesco interessa nove territori tra Trentino, Alto Adige, Friuli e

Veneto. Ognuno rappresenta un aspetto peculiare dal punto di vista geologico-paesaggistico delle Dolomiti. L’obiettivo dei balconi panoramici è quello di raccontare e rendere vivibili queste peculiarità che rendono così straordinarie le Dolomiti nei vari territori. Una terrazza a 2.200 metri Il balcone sorge a quota 2.200 metri nei pressi della stazione a monte dell’impianto di risalita Col Raiser lungo un sentiero fortemente battuto. «Il concetto predisposto dalla Fondazione assieme alle Province per i balconi panoramici trova un’esplicazione esemplare in quello realizzato sul Mastlé grazie alla collaborazione del Comune e dell’associazione turistica - ha detto ancora l’assessora -. I territori perseguono compatti il medesimo obiettivo, abbiamo intrapreso la medesima strada. La forza crescente che ne deriva costituisce una buona base per portare avanti assieme il no-

stro patrimonio mondiale». «Con questi balconi - ha spiegato Elisabeth Berger dell’Ufficio parchi della Provincia - vogliamo invitare le persone a fermarsi un attimo. A guardare cosa li circonda. Un modo per aumentare anche l’identificazione con le Dolomiti Unesco». Il presidente dell’Associazione turistica sindaco di Santa Cristina Ezio Prinoth , ha posto in evidenza la grande importanza turistica del balcone panoramico sul Mastlé per l’intera val Gardena, mentre il sindaco di Santa Cristina Moritz Demetz ha ricordato come si è giunti alla realizzazione della struttura. Il lavoro con la Fondazione In accordo con la Fondazione Dolomiti Unesco èprevista la realizzazione di una serie di cosiddetti balconi panoramici nelle aree interessate dal patrimonio mondiale, in Alto Adige, in Trentino e nelle provincie di Belluno, Pordenone e Udine. Con la realizzazione dei balconi si punta a incre-

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17 giugno 2019

mentare il grado di conoscenza sulle Dolomiti Unesco illustrandone la bellezza paesaggistica e l'importanza geologica e geomorfologica . Il primo balcone, situato sul Monte Specie/Strudelkopf, nel parco naturale di Fanes-Senes-Braies nel comune di Dobbiaco, è stato inaugurato nel 2015. Questo primo balcone panoramico, il cui prototipo era stato sviluppato dall'architetto David Messner assieme al padre, l'artista Franz Messner, èservito come progetto pilota per gli altri sette che sorgeranno in territorio altoatesino. «La realizzazione di tutti gli altri balconi panoramici, anche nelle altre realtà territoriali, avverrà secondo questo standard», ha detto Marcella Morandini . Accanto aquelli sul Monte Specie/Strudelkopf e sul Mastlé, sono stati già realizzati balconi panoramici in Trentino, nel parco naturale Paneveggio-Pale di San

• L’affaccio della terrazza (foto Rb)

Martino a Tognola, euno nel parco naturale Adamello-Brenta a Ritort. Nel Bellunese, invece, sono in fase di realizzazione tre balconi nelle località Nevegal, Monte Rite e Monte Agudo. Le particolarità del balcone panoramico sono stati illustrati da Verena e David Messner dello studio di architettura Messner Architects, che ha predisposto il relativo progetto. Per la loro realizzazione sono stati preferiti dei punti belvedere con panorama su più cime, che si prestano all’esplicazione di caratteristiche geologiche e geomorfologiche, e in vicinanza a stazioni a monte con il passaggio di numerose persone. «A fronte della sensibilità dei luoghi alpini si è inteso creare strutture di acciaio e di pietre locali che possano anche essere decostruite», così i due architetti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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17 giugno 2019

• L’Unescoinrosa: Elisabeth Berger,Renate Senoner,Maria Hochgruber Kuenzer, ela direttrice Marcella Morandini

• La struttura della terrazza realizzata dallo studio Messner (Foto Roberta Benatti)

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17 giugno 2019

Tantegente ieri sul Mastlé per l’inaugurazione della secondaterrazza Unesco sulle Dolomiti (foto Stefano Piva)

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17 giugno 2019

• La gioia di una giornata insieme in bicicletta tra le Dolomiti

• Immancabile: il selfie sul passo

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17 giugno 2019

• Bici di ogni tipo ieri al Dolomites Bike Day

• Tanti i turisti attirati dall’unicità della manifestazione

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17 giugno 2019 - 02:23

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Dolomiti-Unesco: balcone panoramico in val Gardena Il secondo balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco in territorio altoatesino sorge sul Mastlé a S.Cristina di Val Gardena, nel parco naturale Puez-Odle. L'inaugurazione è avvenuta, da parte dell'assessora provinciale alla tutela del paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer, della direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandini, del sindaco di S.Cristina, Moritz Demetz, e del presidente dell'associazione turistica, Ezio Prinoth. L'inaugurazione è uno degli eventi concomitanti con il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio mondiale Unesco. "Anche a distanza di 10 anni ci rallegriamo molto del riconoscimento quale patrimonio mondiale Unesco. Dal balcone si gode un panorama unico che invita ospiti e residenti alla consapevolezza dell'unicità del territorio montano nel quale si trovano e vivono", ha sottolineato l'assessora Maria Hochgruber Kuenzer. Come il patrimonio Dolomiti Unesco può essere definito seriale perché interessa nove territori che rappresentano ognuno un aspetto peculiare dal punto di vista geologico-paesaggistico delle Dolomiti, così anche l'obiettivo dei balconi panoramici è quello di raccontare e rendere vivibili queste peculiarità che rendono così straordinarie le Dolomiti nei vari territori, ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco.

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17 giugno 2019 - 06:30

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Mastlé, ecco il balcone panoramico con vista sul patrimonio mondiale Unesco

Il secondo balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO in territorio altoatesino sorge sul Mastlé a S.Cristina di Val Gardena, nel parco naturale Puez-Odle. «Anche a distanza di 10 anni ci rallegriamo molto del riconoscimento quale patrimonio mondiale UNESCO. Dal balcone si gode un panorama unico che invita ospiti e residenti alla consapevolezza dell’unicità del territorio montano nel quale si trovano e vivono», ha sottolineato l’assessora Maria Hochgruber Kuenzer. Come il patrimonio Dolomiti UNESCO può essere definito seriale perché interessa nove territori che rappresentano ognuno un aspetto peculiare dal punto di vista geologico-paesaggistico delle Dolomiti, così anche l’obiettivo dei balconi panoramici è quello di raccontare e rendere vivibili queste peculiarità che rendono così straordinarie le Dolomiti nei vari territori, ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO. Il balcone sorge a quota 2.200 metri nei pressi della stazione a monte dell’impianto di risalita Col Raiser lungo un sentiero fortemente battuto. «Il concetto predisposto dalla Fondazione assieme alle Province del patrimonio mondiale per i balconi panoramici trova un’esplicazione esemplare in quello realizzato sul Mastlé grazie alla collaborazione del Comune e dell’associazione turistica», ha affermato l’assessora. «Noi, tutte le Province, perseguiamo il medesimo obiettivo, abbiamo intrapreso la medesima strada, e per questo ci avviciniamo sempre di più. La forza crescente che ne deriva costituisce una buona base per portare avanti assieme il nostro patrimonio mondiale», così l’assessora Hochgruber Kuenzer Il presidente dell’Associazione turistica sindaco di St. Christina Ezio Prinoth, ha posto in evidenza la grande importanza turistica del balcone panoramico sul Mastlé per l’intera val Gardena, mentre il sindaco di Santa Cristina Moritz Demetz ha ricordato come si è giunti alla realizzazione della struttura.

Concetto unico per molteplici balconi panoramici In accordo con la Fondazione Dolomiti UNESCO è prevista la realizzazione di una serie di cosiddetti balconi panoramici nelle aree interessate dal patrimonio mondiale, in Alto Adige, in Trentino e nelle provincie di Belluno, Pordenone e Udine. Con la realizzazione dei balconi si punta a incrementare il grado di conoscenza sulle Dolomiti UNESCO illustrandone la bellezza paesaggistica e l’importanza geologica e geomorfologica valorizzando altresì l’intero territorio posto sotto tutela dall’UNESCO. Il primo, situato sul Monte Specie/Strudelkopf, nel parco naturale di Fanes-Senes-Braies nel comune di Dobbiaco, è stato inaugurato nel 2015. Questo

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primo balcone panoramico, il cui prototipo era stato sviluppato dall’architetto David Messner assieme al padre, l’artista Franz Messner, venuto a mancare, è servita quale progetto pilota per le altre 7 che sorgeranno in territorio altoatesino. «La realizzazione di tutti gli altri balconi panoramici, anche nelle atre realtà territoriali, avverrà secondo questo standard», ha detto Morandini. Accanto a quelli sul Monte Specie/Strudelkopf e sul Mastlé, sono stati già realizzati balconi panoramici in Trentino, nel parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino a Tognola, e uno nel parco naturale Adamello-Brenta a Ritort. Nel Bellunese, invece, sono in fase di realizzazione tre balconi nelle località Nevegal, Monte Rite e Monte Agudo. Le particolarità del balcone panoramico sono stati illustrati da Verena e David Messner dello studio di architettura Messner Architects, che ha predisposto il relativo progetto. Per la loro realizzazione sono stati preferiti dei punti belvedere con panorama su più cime, che si prestano all’esplicazione di caratteristiche geologiche e geomorfologiche, e in vicinanza a stazioni a monte con il passaggio di numerose persone. «A fronte della sensibilità dei luoghi alpini si è inteso creare strutture di acciaio e di pietre locali che possano anche essere decostruite», così i due architetti. L’inaugurazione è avvenuta il 16 giugno, da parte dell’assessora provinciale alla tutela del paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer, della direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, Marcella Morandini, del sindaco di S.Cristina, Moritz Demetz, e del presidente dell’associazione turistica, Ezio Prinoth. L’inaugurazione è uno degli eventi concomitanti con il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio mondiale UNESCO. Alcuni diritti riservati

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17 giugno 2019 - Edizione Belluno

Provincia

www.gazzettino.it

Orgoglio ladino: «Noi e le Dolomiti» `

La prima festa del Folclore ieri a San Vito ha dato il via

`

In tanti sono arrivati dalla provincia alta con

ero dipendente della Provincia alle iniziative per il decennale ho avuto la fortuna di accompa-

SANVITO Le Dolomiti sarebbero così uniche,così straordinariamente belle senza le popolazioni che le hanno vissute? La prima Festa del Folclore Ladino, ieri a San Vito di Cadore, ha evidenziato anche il ruolo degli abitanti della montagna. Per gli organizzatori una grande soddisfazione aver potuto mostrare, con una presenza consistente, che «la ladinità è ancora viva, fra tradizione e contemporaneità», come ha detto il presidente della Federazione tra le Unioni culturali dei Ladini Dolomitici del Veneto, Lucio Eicher Clere. La Festa del folclore ladino si inserisce nel programma delle celebrazioni peril decennale della Fondazione Dolomiti Unesco che coincide con il prestigioso sigillo consegnato nel 26 giugno 2009 a Siviglia. Proprio il 26 giugno prossimo ci sarà la celebrazione del decennale a Cortina, alla presenza del sottosegretario all Ambiente Vannia Gava. Proprio il sottosegretario Gava domani invece a Roma in Senato illustrerà l iniziativa in una conferenza stampadi presentazione.

ILBILANCIO È stato proprio San Vito ieri, con la Festa del Folclore Ladino, ad aprire le danze di questi festeggiamenti. Il sindaco Franco De Bon, che ha partecipato indossando il vestito antico: «Abbiamo colto questa opportunità, credo che questa sia la prima manifestazione di una serie di eventi per il decennale. Quando

l abito

antico

Soccorsi

gnare le delegazioni, nel 2006 e 2008, nella ricognizione dei nostallato stri siti. È stato emozionante parmeno tecipare, il nostro Paese ha un cordi elevato numero di siti ma quelli ca naturalistici si contano sulle dita di una mano e noi siamo uno LA dei questi. Le Dolomiti sono state riconosciute come valore amricco bientale nazionale assoluto. Ingruppi sieme alla geologia, insieme al ne paesaggio ci mettiamo anche la sulla gente, e quindi l identità, e quinziata di i Ladini». Quanto alla consapevolezza del valore del riconoscimento. «Qualcuno - prosegue De Bon - si era illuso che il 26 giugno 2009 le cose fossero risolte, in realtà a dieci anni abbiamo capito che quello era un punto di partenza non d arrivo. È evidente che, e metto in prima fi-

Malore: Caviglia Diversi montagna Cnsas. è Croda dove Leo, scalata C.M., sentita punto donna persone,

del sigillo all ingresso del paese aluna cartellonistica che rile Dolomiti Unesco signifiaver perso un opportunità».

MANIFESTAZIONE Ieri la giornata ha offerto un programma. Radunati i nei vestiti della tradizioalle 15.30, bloccato il traffico

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Per San Vito un giorno pregno

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Per San Vito un giorno pregno significati, spiega Lucio EiClere: «Anticamente le Reriunivano le assemblee per coloro che andavano pascoli di montagna con gli È quindi la festa di tutti si unisce alla ricorrenza del patrono. Abbiamo propodi fare questa festa in coincied è stato importante che accolto la proposta sia Ladina d Oltreciusa, dida Daniele Lucia che ha cumaterialmente l organizzache il sindaco Franco De che in Provincia ha le deleper le minoranze linguistiTanti gruppi ladini. «Sono - spiega Eicher Clere - da a Rocca Pietore, da Goa Rivamonte, da Selva al alla vallata del Boite una manifestazione che maladinità. l essenza della gli elementi per la conservala lingua e gli aspetti tradia cominciare dal vestire orgoglio l abito antico come Peccato che da Ampezzo sia venuto nessuno. Lì l atè tutta concentrata neeventi internazionali ma chi sul territorio ha necessità di in sintonia con la vita delpersone o rischia di perdere i originari». Giuditta Bolzonello

la sfilata fragli

applausi del

di cher gole scegliere nei animali. che santo sto denza abbiano l Union

LAFESTA

retta rato zione, Bon ghe che». arrivati Fodom saldo Comelico per nifesta Due

Dimissioni «Un VODO ancora ni si, protocollata

SINDACO BELFI: 10ANNI SIèRIUSCITI A METTERE CARTELLONISTICA:

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presidente della Federazione:«Mancavano gli ampezzani»

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17 giugno 2019 - 08:47

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A Cortina torna il TEDx più alto d’Italia Parlare del pianeta per parlare di noi. Grandi domande e importanti risposte: TEDxCortina sale fra i monti, con l’obiettivo di condividere – dal motto americano di fondazione di TED – Technology, Entertainment and Design –ideas worth spreading, idee di valore. TEDxCortina rinnova così il suo impegno: preceduto da una serie di eventi, fin da giovedì 22, venerdì 23 agosto 2019, per il terzo anno, scatta l’appuntamento con la consapevolezza e il dibattito. TEDxCortina sbarca nella Regina della Dolomiti, per una delle tappe più significative e più in “quota”, dato che rinsaldastabile la sua permanenza oltre i 1200 metri dei Monti Pallidi. DALLE ORIGINI AL FUTURO Quartier generale dei lavori sarà il centro polifunzionale Alexander Girardi Hall di via Marangoni, dove il team italiano che declina il sistema di conferenze motivazionali che arriva dagli Stati Uniti, porterà sul palco istanze di grande attualità e molti ospiti. Alcuni grandi sponsor – Audi, Cooperativa di Cortina, Deloitte ed Enel – e i patrocini del Comune di Cortina D’Ampezzo e Fondazione Cortina 2021 sono il motore di questa due giorni che verterà sul tema della “IOrigine”: l’essere umano inteso come motore principale di qualsiasi cambiamento, ma allo stesso tempo anche come elemento che subisce cambiamenti ed effetti dell’evoluzione del nostro pianeta e del suo delicato ambiente. “Per questo motivo siamo sempre alla ricerca della risposta alla domanda delle domande: “Chi sono io?” “, spiega Alberto Paccagnella, presidente di TEDxCortina, “In particolare, l’evento di Cortina D’Ampezzo non vuole essere solo uno strumento di divulgazione di idee, ma intende diventare ancor più parte attiva nella società civile, sviluppando attività a forte impatto sociale”. UN EVENTO GREEN ORIENTED Il progetto di TEDxCortina non si limita a promuovere idee di valore ma, nel caso di questo terzo evento nella conca d’Ampezzo intende porre l’accento sulla tutela del territorio, favorendo il dibattito culturale fra attori diversi. “Per Cortina d’Ampezzo, infatti, – prosegueJacopo Pertile, license manager di TEDxCortina – l’obiettivo è creare un circolo virtuoso tra i protagonisti dell’evento, la comunità e il territorio, promuovendo, con specifica attenzione, tematiche legate alla Green Innovation Sustainability”. Per questo, fondamentale, da quest’anno, è la collaborazione con FSC – Forest Stewarding Council che si concretizza anche nella costruzione di un evento green oriented e totalmente plastic free, oltre ad una serie di iniziative volte alla tutela del bosco e del sottobosco, ambienti spesso minacciati e feriti, nello specifico, lo scorso ottobre, dalla tempesta Vaia. Fra i relatori principali di questa 24 ore di consapevolezza e brainstorming figurano ospiti differenti, ma accomunati dal loro impegno in prima linea nei vari settori di appartenenza. C’è monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del dicastero vaticano per la Comunicazione. Ci sarà Alessandro Benetton che, con il suo esempio di imprenditore e il suo impegno per il territorio di Cortina d’Ampezzo anche come presidente della Fondazione Cortina 2021, pone da sempre grande attenzione al contesto ambientale. Marcella Morandini, direttore della Fondazione Unesco Dolomiti, sarà – nel primo decennale Unesco delle Dolomiti, Patrimonio dell’umanità – un contrappunto prezioso e puntuale nel ribadire le diverse istanze ambientali di cui tener conto nella gestione del territorio. Estro, irriverenza e tanta gioventù saranno, invece, protagonisti dell’intervento di Sick Luke, beatmaker della Dark Polo Gang. UN CUBISTA FRA I MONTI La sera di giovedì 22 agosto l’Alexander Girardi Hall sarà teatro di un’anteprima d’arte, elemento che da sempre accompagna gli incontri di TEDxCortina. Giorgio Chinea porterà, fra le crode delle Dolomiti, una nuova performance del suo Art Cabinet. Con “Pablo – il peggior nemico della creatività è il buon senso”, protagonisti saranno la vita di Picasso ed uno art show che racconterà le origini della sua spinta creativa e il forte legame con la percezione dell’ambiente e del fluire del tempo, elementi fondanti dell’arte del genio di Malaga.

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17 giugno 2019 - 08:47

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Intanto, fino al 20 giugno, è già scattato l’early booking con molti vantaggi per chi voglia assicurarsi un posto in prima fila: il sistema Eventbrite ha strutturato una politica di ticketing che prevede un biglietto a 33 euro per l’ingresso a TEDxCortina, coffee break, gift bag, aperitivo finale ed ingresso alla performance su Picasso. Per informazioni: tedxcortina.org

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18 giugno 2019 - 16:33

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Dolomiti, tutto pronto per il decennale del riconoscimento Unesco Si lancia così un’estate di eventi diffusi e l’impegno per un futuro sempre più sostenibile

Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le Dolomiti. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. Si è svolta a Palazzo Montecitorio... Per visualizzare l'articolo integrale bisogna essere abbonati. Per sottoscrivere un abbonamento contatta gli uffici commerciali all'indirizzo marketing@agcult.it. Se invece vuoi ricevere settimanalmente una selezione delle notizie pubblicate da AgCult registrati alla Newsletter settimanale gratuita.

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18 giugno 2019 - 03:32

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Boom del turismo da quando le Dolomiti sono Patrimonio Unesco: +10% ROMA. I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%». Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell'Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.

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18 giugno 2019 - 22:00

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Cadore “I Bareloi” di Mario Tomè in mostra nell’ex prigioni della Magnifica L'esposizione è stata inaugurata a Pieve di Cadore mercoledì 19 giugno e rientra nel programma della Settimana della cultura cadorina. “I Bareloi (Mèio èse uzel de bosk ke de gaba)” di Mario Tomè nelle ex prigioni della Magnifica Comunità di Cadore. La mostra è stata inaugurata mercoledì 19 giugno. Il progetto si realizza grazie alla Magnifica, in collaborazione con Gal Alto Bellunese e Dolomiti Contemporanee e con il contributo di Fondazione Cariverona. Nella primavera del 2014, Mario Tomè (Agordo, 1980) ha vissuto a Piar, nel Comune di La Valle Agordina. Qui, immerso nel bosco, ha lavorato alla ristrutturazione della “scofa”, il vecchio fienile di famiglia, costruito nel 1827 dal bisnonno, “al nane Barelon”. “Barelon” è il soprannome dato in valle al casato paterno.La “scofa”, inutilizzata da anni, era ormai a pezzi. Andava salvata. Dapprima, egli ha demolito il vecchio volume. Poi l’ha ricostruito da zero, utilizzando il sistema costruttivo tradizionale. Sempre nel 2014, con il progetto Chiavi di Accesso, Tomè è stato invitato a pensare a una mostra per il Museo etnografico di Zoppè: l’idea è stata, da subito, quella di portare la scofa all’interno del Pojat, mettendo in relazione diretta questi due elementi, e i loro territori. Ora, Tomè riallestisce questo lavoro nelle ex prigioni della Magnifica. E lo adatta al differente contesto, trasformandolo in modo sostanziale. La porta originale della scofa viene incardinata alla porta esterna delle ex prigioni. Il complesso delle due porte connesse crea una relazione, un’apertura che non è spalancamento ma pertugio, al tempo stesso varco e ostacolo quasi. L’esposizione in Magnifica rientra in un progetto più ampio: cinque anni fa i tre artisti Nicolò Degiorgis, Michael Fliri, Mario Tomè hanno preso parte a “Chiavi di Accesso”, sviluppato dal Gal Alto Bellunese. Le opere, realizzate quell’occasione, vengono ora riprese e riallestite nelle antiche prigioni del Palazzo sede della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve di Cadore, in due piccoli ambienti posti al pianterreno, recentemente restaurati.Gli ambienti delle prigioni sono stati aperti al pubblico per la prima volta il 17 maggio, in occasione dell’apertura della Settimana della Cultura Cadorina. La mostra di Tomè sarà visitabile fino al 30 giugno, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. L’accesso alle prigioni sarà garantito in queste fasce orarie dal lunedì al sabato e, su richiesta, anche la domenica, previa prenotazione al numero 0435 32262 o scrivendo a info@magnificacomunitadicadore Correlati L’arte di Mario Tomè a Pieve Viene inaugurata oggi, mercoledì 19 giugno, la mostra «I Bareloi (Mèio èse uzel de bosk ke de gaba)» di Mario Tomè al piano terra della Magnifica Comunità di Cadore. 19 Giugno 2019 In "Cadore" L'arte contemporanea nelle ex prigioni del palazzo sede della Magnifica Venerdì 17 maggio, nell'ambito della Settimana della cultura cadorina, saranno presentate le opere di Fliris, Degiorgis e Tomè realizzate con il progetto "Chiavi di Accesso". 15 Maggio 2019 In "Cadore" "Le Dolomiti incantate" di Roberto Bianchi celebrano il decennale Unesco La mostra dell'artista di Cibiana sarà inaugurata domenica 2 giugno nella sala espositiva del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve.

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18 giugno 2019 - 13:25

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Dolomiti, +10% di turismo da quando sono Patrimonio Unesco Celebrazioni decennale dal 26 giugno a Cortina, 140 eventi (ANSA) - ROMA, 18 GIU - I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). "Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%". Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell'Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. (ANSA).

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18 giugno 2019

alla camera

Dieci anni di Unesco oggi la presentazione CORTINA.Questa mattina, al-

la Camera dei Deputati, si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma per il decennale della Fondazione Dolomiti Unesco. La conferenza stampa sarà tenuta dal sottosegretario all’Ambiente, Vannia Gava, e dal presidente della

Fondazione, Graziano Pizzimenti. In particolare, sarà presentata la celebrazione del 26 giugno, a Cortina, evento che vede il patrocinio del Senato, della Camera, della Regione Veneto e della Commissione nazionale Unesco. L’evento è stato organizzato in collaborazione

con il Comune di Cortina, la fondazione Cortina 2021, le Regole e altre realtà territoriali. A presiedere il comitato per le celebrazioni è appunto la Gava. La fondazione Dolomiti Unesco ha avuto mandato dal comitato di coordinare la definizione del calendario di oltre 140 eventi, nell’ottica – come spiega il sottosegretario – di offrire iniziative che promuovano un territorio da vivere nel rispetto dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni, e soprattutto nella necessariasicurezza. — '%.

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18 giugno 2019 - 17:45

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Decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO Calendario 18 giugno 2019@17:55–18:55 Europe/Rome Fuso orario 2019-06-18T17:55:00+02:00 2019-06-18T18:55:00+02:00 Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. IL LABORATORIO DOLOMITI “Il riconoscimento UNESCO conferito 10 anni fa alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio” – così l’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare e Presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite” – continua il Sottosegretario – “le Dolomiti spiccano in quanto Bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Le Dolomiti si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza ad un contesto così peculiare e straordinario”. TUTELA, VALORIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”. LA MISSION E LA REVENUE Conoscere e curarsi dei luoghi dove si è nati non significa solo difenderli e preservarli, ma anche saperli raccontare alle generazioni che verranno. “Essere cittadini di un luogo come il nostro – prosegue Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia complessiva di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Non è stato semplice: dieci anni fa c’era chi credeva che nuovi riconoscimenti avrebbero significato anche maggiori vincoli. Oggi, al giro di boa del primo decennale, assistiamo invece ad

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18 giugno 2019 - 17:45

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uno straordinario fermento positivo nei territori. Il riconoscimento UNESCO, è sempre di più un’occasione per “ri-conoscersi” e un’opportunità per rilanciare turismo, tutela e valorizzazione dell’ambiente, agricoltura, forme produttive legate al territorio privilegiando la qualità. Ora, dopo questo primo decennale, il viaggio sotto l’egida dell’UNESCO continua, articolandosi su quattro cardini fondamentali: conservare i valori di un patrimonio universale, valorizzare l’esperienza di un turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza e il senso di comunità e fare sistema attraverso una governance comune. FESTA A CORTINA Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo per celebrare i primi 10 anni di Dolomiti UNESCO con una grande giornata in cui lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. TUTTI IN CONCHIGLIA A Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti scatteranno a partire dalle ore 11: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal Ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO, presieduto dal Sottosegretario Gava. “Cortina d’Ampezzo porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della tradizione di un territorio così complesso e delicato”, spiega il Sindaco Gianpietro Ghedina. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con cinque appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. Si comincia il 5 luglio al rifugio Berti – Vallon Popera. Nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e lo chef stellato sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. Secondo appuntamento è, il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. La fotografia è protagonista del terzo appuntamento, il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO. Il 7 settembre, al rifugio Cava Buscada si parla di geologia e si va alla scoperta della storia della Terra, in un evento in collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco naturale delle Dolomiti friulane. Ultimo appuntamento, il 21 settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori.

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18 giugno 2019 - 04:25

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Boom del turismo da quando le Dolomiti sono Patrimonio Unesco: +10% ROMA. I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%». Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell'Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.

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18 giugno 2019 - Edizione Belluno

luoghi delle Dolomiti che devi scoprire e immortalati a due mani La scrittrice Gattinara il fotografoVerin ospiti UnaMontagnadi libri RASSEGNA Mentre ci si accinge a celeil decennale del riconoUnesco, nel patrimo(evento in prodell umanità domenica prossima a le Dolomiti sono proanche nell incontro esordio della rassegna Una di libri dell estate Domani alle 18, alla sala delle Poste, la scrittrice Castelli Gattinara e il foMario Verin parlerandel loro libro 111luoghi delDolomiti che devi proprio (Emons Edizioni). E guida di luoghi, arte, artistoria e tradizioni edicon il supporto di Cortina SeAm. Il testo si prodi contribuire a far conodavvero queste montache ammaliano da secoli pochi altri posti al monLa scrittrice, dinamica spore il fotografo alpinista domontagne, valli e da Madonna di Campia Cortina da d Ampezzo, a Belluno, dal Cadore alPusteria. Sono inevitabilnumerosi i riferimenti realtà locale, a storie, permiti e leggende delle Bellunesi. la rassegna prepara successivo, l appuntamento sabato 29 giugno: sarà con Rid eccezione

no le scoprire

una con Rid eccezione ta Powers, vincitore del PreMarketing ponePulitzer 2019 con Il susscere del mondo (La Nave di gne, un libro sulla magia dequanto mai attuale e come fra boschi e foreste do. dalla tempesta Vaia. M.Dib.

alla Virginia manzo te .

Carnia, ma lina Da mettere

previsto l incontro

NOSTRE tiva, cumentano paesi glio Trento la val mente alla sonaggi, Dolomiti Intanto già

chard mio surro Teseo), gli puntuale, martoriati

ILTESTO VUOLE CONTRIBUIRE A FAR CONOSCERE LENOSTRE VETTE

IN lontano, Nei nell Egitto

to, elabora quarant anni

mente, combinazione maginabili. alla

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18 giugno 2019 - 15:51

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Dolomiti, il riconoscimento Unesco fa crescere il turismo

L’inserimento delle Dolomiti nella lista dei beni patrimonio dell’umanità Unesco ha fatto decisamente bene al turismo. Dal riconoscimento, nel 2009, si è registrato un più 10 per cento dei visitatori, con punte anche superiori, che in alcune località arrivano fino al 90 per cento. Il dato è stato reso noto questa mattina alla Camera dei Deputati a Roma, in occasione della presentazione delle celebrazioni per il decennale, che si apriranno il 26 giugno a Cortina, sede della Fondazione. Alla conferenza stampa erano presenti Marcella Morandini, direttore della Fondazione, la sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava e l'assessore regionale Graziano Pizzimenti. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati dalle associazioni del territorio che copre un'area di 142mila ettari fra Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine.

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18 giugno 2019 - 15:51

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Dolomiti, che splendore! Da quando sono patrimonio Unesco arriva il 10% di turisti in più CORTINA - I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco , nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90% ». Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell'Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. «Le Dolomiti si configurano come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso - ha detto stamani alla presentazione la sottosegretaria all'Ambiente Vannia Gava (Lega) -. Trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l'impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini». «Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune -, ha spiegato Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore regionale al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia -. Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall'altra, il nostro territorio, nel nome della sostenibilità».

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18 giugno 2019 - 13:41

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Dolomiti, «grazie all'Unesco turisti aumentati del 10%» I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d’Ampezzo (Belluno). «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l’incremento è arrivato al 90%». Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell’Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l’estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un’area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. (ANSA). «Le Dolomiti si configurano come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso - ha detto stamani alla presentazione la sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava (Lega) -. Trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini». «Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune -, ha spiegato Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore regionale al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia -. Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio, nel nome della sostenibilità».

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18 giugno 2019

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Ricco calendario di eventi. Con un occhio al dopo Vaia e al clima

Apiedi nudioconl'asino Immersione nella n atura Leproposte, anche notturne, di alparco»

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inquota». chesuidannicausati dallatem- Il 26giugnosaràcelebrato il pestaVaiaesullanecessità di PATRIZIA NICCOLINI decennale delriconoscimento gestireesalvaguardare il no- delleDolomiti Patrimonio Monstropatrimonio naturale attra- dialedell'Umanità Unesco, ocMille proposteper vivere versoazioniquotidiane: seficasione ancora piùgraditaper da tranovità noranonc'èstatospopolamen- apprezzare lenumerose attivieconferme, 29Centri visitatori, tocomeinaltrezonedell'arco tàin programma neiParchi e alcunideiqualiverranno pre- alpino,lodobbiamo agliinve- nelleAreeprotette, dalle passtoinaugurati, aCogolo diPeio stimenti miratiagarantire preapiedinudiaitrekking eBrentonico, e21lineedi bus venzione e programmazione. seggiate con gliasini, immersi nellamanavetta checontribuiscono a LaGiunta provinciale ci crede giadell'atmosfera notturna o garantirela sostenibilitàdi moltoeconferma gliimpegni un'offerta culturalmente eleva- assunti neiconfronti dichivive taevariegata. Sono numeriche inquelladellealbein malga, invogliano a scoprireil ricco daiconcerti allemostre,illucalendario di appuntamenti strate daRomano Stanchina, dipredisposto perl'estate2019 provinciale delServizio inquesti territori,ado- rigente daiParchi edalleRetidiriser- elavora sostenibile eareeprovedelTrentino, presentato ieri perandosipercustodirnela sviluppo tetteedirettore delParcoNamattina nellasalastampa pro- bellezza». quanto riguarda laretesen- zionaledelloStelvio-«ilturivinciale, alfinediconsentire a Per tieristica trentina, u n quarto smoè diventatofortemente turistieresidenti divivere ogni e trainatodal itinerarièstatoresoina- esperienziale giorno un'esperienza originate, degli suisocial,dando masista passaparola di divertimentoe scoperta gibiledallatempesta, lapossibilità didialacremente alripri- alTrentino dell'ambiente naturale, finaliz- lavorando stinguersi perlesuepeculiaristinodell'accessibilità, e notizataadacquisire anchemag-,SilvioGrisotto, - «abbiamo intemporeale tà» gioreconsapevolezza circala zieaggiornate ricalibrare il programe dovuto tuteladi unterritoriofragile. sullostatodi percorribilità maVaia cihadatol'oppor«AirecentiStatigenerali della riaperturasitrovanoconsul- ma, tunità diproporre attivitàche tandovisittrentino.info/mca, Montagna èstataconfermata, puntano afavorire conoscenza dallacam- suicambiamenti elaribadisco, lavaliditàdelle conl'invitoveicolato climatici ereazionimesse incampo dàPar- pagnainformativa costruendo un Mentre il bosco sponsabilità, chie Retidi riserva-haesor- conattenzione. modello turistico t rentino f atto rinasce, rispetta la segnaletiditol'assessore provinciale dell'ambiente eculall'ambiente MarioTonina -esi incollaborazione congli dirispetto turadellimite» , Matteo Masè, èriconosciuto ilvaloredell'am- ufficituristicidelleApt.«Ciso- assessore concompetenza in bientequaleelemento distin- nozoneancorairraggiungibili marketing ecomunicazione del tivoperunterritoriodi monParco Naturale Adamello Brentagnacomeil nostroelè opta«la parola chiave è consaportunitàdi sviluppo adesso l'ambiente èunaripresi- pevolezza, SilvioGrisotto, legate. Abbiamo riflettutoan- -hadetto -e delParco Naturale Pane- sorsapertuttoil Trentino» chesuidannicausati dallatem- dente presidente Perenzoni, veggio Paledi SanMartino,il Christian Naturale Locale Monpiùdanneggiato -,mai sentieri delParco - «conservazione, culprincipalisonostatiliberati, teBaldo anche conl'aiutodeivolontari dellaSat,edègarantito almeno unaccesso arifugie strutture

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18 giugno 2019

turae didattica, svilupposostenibile nelleAreeProtette sonoi nostriobiettivi» -. Tralenovitàci sono escursione guidata nellezona della deiviodiPaneveggio, percapire i cambiamenti avvenutie le prospettive, mestieri e mostra allestita nel fienilediVillaWelsperg, un boratorio perfar comprendere ai bambinile conseguenze negative sulclimadialcune nostreabitudini, inmodochepossano diventare promotoridi coscienza ambientale elamostra acuradi Roberta Bonazzaedelgruppodi lavorodel Parco, allestita alPaladolomiti di Pinzolo finoal20agosto.

Matteo Masè (Adamello Brenta) e Christian Perenzoni (Monte Baldo)

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18 giugno 2019

PAGANELLI Corsi di mtb, sci da fondo e arrampicata proposti durante l'anno: 145 iscritti

Avvicinarsi alla montagna con la scuola MARIANOMARINOLU PAGANELLA - Gli alunni delle scuole media di Andalo e Spormaggiore sono stati coinvolti nel «Progetto montagna», un ciclo di lezioni pratiche e teoriche legate al territorio, che il Dipartimento scolastico provinciale ha avviato nelle scuole della Paganella, a titolo sperimentale, per il secondo anno consecutivo. La professoressa Rossella Del Franco, docente referente del progetto, ha presentato i risultati del percorso didattico suddiviso in cicli di attività obbligatorie, all'interno del normale orario delle lezioni, e cicli di attività facoltative, durante le ore opzionali. Le esercitazioni svolte durante le ore di attività motorie hanno coinvolto, nell'autunno scorso, i ragazzi di entrambe le scuole nel ciclo di «Avvicinamento alla montagna»: in inverno, per i soli ragazzi di Andalo, si è svolto il ciclo di lezioni di sci di fondo; in primavera, per i soli ragazzi di Spormaggiore, il ciclo di lezioni di Mtb e, per i ragazzi di Andalo, il ciclo di lezioni di arrampicata. Al corso di «Avvicinamento alla montagna», hanno partecipato ben 145 alunni delle due scuole; alle lezioni di sci di fondo la partecipazione è stata di 105 alunni; alle lezioni di Mtb 43 alunni e 102 le iscrizioni al corso di arrampicata. Il «Progetto montagna» consentiva anche, ai ragazzi che svolgono

attività agonistica, di potersi allenare durante le ore stabilite dal ciclo a loro riservato: dieci gli atleti dello sci alpino e due le alunne che si sono dedicate al pattinaggio artistico e che, grazie a questo ciclo, hanno potuto classificarsi al terzo posto nei campionati nazionali di categoria. Questi dodici alunni hanno potuto recuperare le lezioni di scuola perse per partecipare alle competizioni, con la possibilità di recuperare anche i compiti non effettuati per i troppi impegni giornalieri dovuti agli allenamenti. Il «Progetto montagna» è culminato con la serata del 12 aprile scorso «Dolomiti Unesco», al Palacongressi di Andalo, in occasione del decennale della Fondazione Dolomiti Unesco, dove i ragazzi delle classi terze del plesso di Andalo hanno presentato alla popolazione la loro interessante ricerca sulle Dolomiti, un lavoro completo anche sotto l'aspetto storico e ambientale oltre che scientifico. Tra le varie uscite, gli alunni hanno provato l'emozione del rafting e gli studenti delle classi seconde hanno compiuto anche un'escursione in Paganella con le eiaspole, studiando la nivologia, mentre gli alunni delle classi terze hanno affrontato ad Arco la ben nota via ferrata dei Colodri. Tutti i ragazzi hanno partecipato il 3 giugno scorso all'ultima uscita dell'anno scolastico, raggiungendo il Rifugio Croz dell'Altissimo sotto l'occhio vigile

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18 giugno 2019

degli accompagnatori di media montagna. I costi degli istruttori nelle varie discipline sportive e quelli per il noleggio delle attrezzature sono stati interamente sostenuti dalla Comunità Paganella. Il Dipartimento scolastico, provinciale ha concesso otto ore di insegnamento aggiuntive per il recupero delle lezioni e infine, per il prossimo anno scolastico, a differenza di quello appena terminato in cui le attività inerenti al progetto erano gestite in contemporanea alle ore di educazione fisica, il «Progetto montagna» dovrebbe articolarsi in otto giornate intere per le classi prime; nove giornate per le classi seconde e dieci per le classi terze. Sarà pure stipulata una convenzione con le guide alpine che prevede la loro equiparazione ai docenti, per ogni uscita degli studenti in cui sarà richiesta la loro assistenza.

Accordocon le Guide La sc u ol a sti pu l er à una convenzione con le guide alpine che prevede la loro equiparazione ai docenti, per ogni uscita degli s tud ent i in cui sar à r i c hi es ta la loro assistenza. Il p r os si mo anno scolastico, a differenza di quello appena t er minato in cui le attività del progetto erano gestite in c o nt em p or anea alle ore di educazione fisica, il «Progetto montagna» dovrebbe articolarsi in otto giornate i nter e per le classi prime; nove giornate per le classi seconde e dieci per le classi ter z e.

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18 giugno 2019 - 19:05

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Dolomiti, il turismo cresce da quando sono Patrimonio Unesco

ROMA – I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d’Ampezzo (Belluno). “Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito – ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco – ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l’incremento è arrivato al 90%”. Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell’Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l’estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un’area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. “Le Dolomiti si configurano come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso – ha detto stamani alla presentazione la sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava (Lega) -. Trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini”. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune -, ha spiegato Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore regionale al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia -. Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da

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una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio, nel nome della sostenibilità”.

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18 giugno 2019 - 11:45

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Dolomiti-Unesco: balcone panoramico in val Gardena

(ANSA) - BOLZANO, 17 GIU - Il secondo balcone panoramico sulle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco in territorio altoatesino sorge sul Mastlé a S.Cristina di Val Gardena, nel parco naturale Puez-Odle. L'inaugurazione è avvenuta, da parte dell'assessora provinciale alla tutela del paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer, della direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandini, del sindaco di S.Cristina, Moritz Demetz, e del presidente dell'associazione turistica, Ezio Prinoth. L'inaugurazione è uno degli eventi concomitanti con il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio mondiale Unesco. "Anche a distanza di 10 anni ci rallegriamo molto del riconoscimento quale patrimonio mondiale Unesco. Dal balcone si gode un panorama unico che invita ospiti e residenti alla consapevolezza dell'unicità del territorio montano nel quale si trovano e vivono", ha sottolineato l'assessora Maria Hochgruber Kuenzer. Come il patrimonio Dolomiti Unesco può essere definito seriale perché interessa nove territori che rappresentano ognuno un aspetto peculiare dal punto di vista geologico-paesaggistico delle Dolomiti, così anche l'obiettivo dei balconi panoramici è quello di raccontare e rendere vivibili queste peculiarità che rendono così straordinarie le Dolomiti nei vari territori, ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco. (ANSA). Leggi tutto

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18 giugno 2019 - 17:49

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Decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. IL LABORATORIO DOLOMITI “Il riconoscimento UNESCO conferito 10 anni fa alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio” – cosìl’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare e Presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite” – continua il Sottosegretario – “le Dolomiti spiccano in quanto Bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Le Dolomiti si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza ad un contesto così peculiare e straordinario”. TUTELA, VALORIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”. LA MISSION E LA REVENUE Conoscere e curarsi dei luoghi dove si è nati non significa solo difenderli e preservarli, ma anche saperli raccontare alle generazioni che verranno. “Essere cittadini di un luogo come il nostro – prosegue Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia complessiva di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Non è stato semplice: dieci anni fa c’era chi credeva che nuovi riconoscimenti avrebbero significato anche maggiori vincoli. Oggi, al giro di boa del primo decennale, assistiamo invece ad uno straordinario fermento positivo nei territori. Il riconoscimento UNESCO, è sempre di più un’occasione per “ri-conoscersi” e un’opportunità per rilanciare turismo, tutela e valorizzazione

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18 giugno 2019 - 17:49

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dell’ambiente, agricoltura, forme produttive legate al territorio privilegiando la qualità. Ora, dopo questo primo decennale, il viaggio sotto l’egida dell’UNESCO continua, articolandosi su quattro cardini fondamentali: conservare i valori di un patrimonio universale, valorizzare l’esperienza di un turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza e il senso di comunità e fare sistema attraverso una governance comune. FESTA A CORTINA Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo per celebrare i primi 10 anni di Dolomiti UNESCO con una grande giornata in cui lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. TUTTI IN CONCHIGLIA A Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti scatteranno a partire dalle ore 11: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal Ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO, presieduto dal Sottosegretario Gava. “Cortina d’Ampezzo porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della tradizione di un territorio così complesso e delicato”, spiega il Sindaco Gianpietro Ghedina. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con cinque appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. Si comincia il 5 luglio al rifugio Berti – Vallon Popera. Nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e lo chef stellato sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. Secondo appuntamento è, il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. La fotografia è protagonista del terzo appuntamento, il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO. Il 7 settembre, al rifugio Cava Buscada si parla di geologia e si va alla scoperta della storia della Terra, in un evento in collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco naturale delle Dolomiti friulane. Ultimo appuntamento, il 21 settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori. NOTA – CONFERENZA STAMPA 18 GIUGNO PALAZZO MONTECITORIO Si è svolta oggi a Palazzo Montecitorio la conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni del Decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, alla presenza dell’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare, Presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento UNESCO; deldott. Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, e delladott.ssa Marcella Morandini,

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18 giugno 2019 - 17:49

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Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO. In allegato un’immagine della conferenza, da sinistra a destra: dott.ssa Marcella Morandini, On. Vannia Gava, dott. Graziano Pizzimenti.

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18 giugno 2019 - 15:16

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Dolomiti "Più 10% di turisti da quando sono Patrimonio Unesco"

I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 2009. Il dato è stato reso noto alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). "Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%". Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell'Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti, lo ricordiamo, comprendono nove sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le tre Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.

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18 giugno 2019 - 15:17

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Dolomiti, +10% di turismo da quando sono Patrimonio Unesco I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). "Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%". Le celebrazioni per il decennale cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina, che è anche sede della Fondazione. Il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione a Patrimonio dell'Unesco. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. "Le Dolomiti si configurano come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso - ha detto stamani alla presentazione la sottosegretaria all'Ambiente Vannia Gava (Lega) -. Trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l'impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini". "Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune -, ha spiegato Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore regionale al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia -. Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall'altra, il nostro territorio, nel nome della sostenibilità".

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19 giugno 2019 - 11:14

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Cadore L’arte di Mario Tomè a Pieve Viene inaugurata oggi, mercoledì 19 giugno, la mostra «I Bareloi (Mèio èse uzel de bosk ke de gaba)» di Mario Tomè al piano terra della Magnifica Comunità di Cadore. Viene inaugurata oggi, mercoledì 19 giugno, alle 18, la mostra «I Bareloi (Mèio èse uzel de bosk ke de gaba)» di Mario Tomè al piano terra del palazzo della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore. L’esposizione rimarrà aperta fino a domenica 30 giugno con questi orari: 10-12.30 e 14.30-18. Era il 2014 quando gli artisti Mario Tomè, Micael Fliri e Nicolò Degiorgis presero parte al progetto «Chiavi di Accesso» del Gal Alto Bellunese. Ora le loro opere, parzialmente rielaborate, vengono ora ripresentate in una variante aggiornata. Dal 17 al 31 maggio è stata la volta di Fliri, dal 4 al 16 giugno di Degiorgis ed ora tocca a Tomè: la sua opera, “la scofa”, già parte della collezione del Museo etnografico di Zoppè di Cadore, rimarrà in mostra dal 19 al 30 giugno. La “scofa” è il vecchio fienile di famiglia che fu costruito nel 1827 dal bisnonno di Tomè (“al nane Barelon”, soprannome dato in valle al casato paterno) e che ora Tomè ha ristrutturato. E rifare la “scofa” – sottolineano gli organizzatori della mostra – ha significato abitare il territorio, conoscerne gli usi e le pratiche, i nomi, gli attrezzi da lavoro. Proprio a partire da qui questo tipo di proposta artistica cerca di dare vita a nuove visioni dei luoghi nel presente e a immaginare il futuro in un processo riflessivo e creativo nella continua e mai facile ricerca di equilibrio tra uomo e ambiente, tra passato e presente, tra locale e globale. Info: info@magnificacomunitadicadore.it – info@dolomiticontemporanee.net – gal.cooperazione@dolomites.com Correlati L'arte contemporanea nelle ex prigioni del palazzo sede della Magnifica Venerdì 17 maggio, nell'ambito della Settimana della cultura cadorina, saranno presentate le opere di Fliris, Degiorgis e Tomè realizzate con il progetto "Chiavi di Accesso". 15 Maggio 2019 In "Cadore" La protostoria del Bostel di Rotzo Martedì 4 giugno alle 21 nel Palazzo della Magnifica a Pieve di Cadore. 3 Giugno 2019 In "Cadore" "Le Dolomiti incantate" di Roberto Bianchi celebrano il decennale Unesco La mostra dell'artista di Cibiana sarà inaugurata domenica 2 giugno nella sala espositiva del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve. 31 Maggio 2019 In "Cadore"

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19 giugno 2019 - 14:36

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In provincia “Dolomiti Day” il 26 giugno a Cortina per festeggiare i 10 anni del riconoscimento Unesco Oltre all'evento istituzionale, è stato stilato un calendario che comprende oltre 140 eventi. Una festa di tutti e per tutti. È questo il senso della giornata del 26 giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti Patrimonio mondiale, nel primo decennale del riconoscimento Unesco. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. Per questo le istituzioni e gli attori coinvolti hanno agito all’unisono e in sinergia, per la realizzazione di un obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. «Dopo 10 anni possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio», dichiara Graziano Pizzimenti, assessore alle infrastrutture e territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. «Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del Patrimonio mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile: lo facciamo ogni giorno attraverso i canali social e l’ottimo riscontro mediatico che fortunatamente continuano ad avere le nostre iniziative. Più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide». «Vogliamo festeggiare un percorso lungo 10 anni che è stato anche e soprattutto un importante veicolo promozionale delle grandi bellezze di questo territorio, innalzando le Dolomiti agli occhi del mondo intero. Un riconoscimento importante per un territorio che da sempre è stato bene prezioso per tutti, innanzitutto per coloro che vi abitano», dichiara Federico Caner, assessore al turismo della Regione del Veneto. «E proprio per questo la Regione è e sarà sempre al fianco delle comunità locali supportandone il coraggio di intraprendere un percorso culturale fondato su innovazione, consapevolezza e tutela di un territorio unico al mondo». «Le Dolomiti non sarebbero tali senza le persone che le abitano e che ne curano il territorio. Per questo il decennale è in primis la festa delle comunità dolomitiche, che ne hanno plasmato l’eccezionale paesaggio attraverso un eroico lavoro di allevamento e coltivazione in condizioni spesso estreme», aggiunge Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno. «Garantire oggi una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti da Unesco Patrimonio mondiale». «Abbiamo fatto squadra nell’appoggiare la Fondazione Dolomiti Unesco e siamo felici di fornire tutto il supporto ad un anniversario così importante, che riteniamo possa essere un nuovo punto di partenza per tutte le nostre valli, nella prospettiva delle sfide future che attendono il territorio. Il lavoro di team ci rende innanzitutto orgogliosi come comun spiega Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo. «Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi», dichiara il direttore delle Fondazione Marcella Morandini. «Per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto

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prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018». Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bbne, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento Unesco. Durante la giornata sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri del Cai (Cai Veneto, Cai Alto Adige e Cai Friuli Venezia Giulia) e della Sat-Società Alpinisti Tridentini, impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti. Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina il 26 giugno, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” www.dolomitestoday.it è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti Unesco. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Il territorio di Cortina ha da tempo messo in cantiere il proprio futuro, che per la conca ampezzana significa anche importanti traguardi sportivi. Per questo Fondazione Cortina 2021 si è confermata partner prezioso e strategico anche nell’occasione del decennale, scegliendo di diventare socio sostenitore della Fondazione Dolomiti Unesco. «Un impegno, il nostro, che vuole significare la grande attenzione che come comitato organizzatore abbiamo per il nostro territorio», commenta Valerio Giacobbi, amministratore delegato di Fondazione Cortina 2021. «Un luogo dalla bellezza fragile, da tutelare con responsabilità e scelte etiche anche nella gestione dei grandi eventi; un patrimonio da custodire in sinergia condivisa ed in costante dialogo tra istituzioni ed enti che agiscono sul territorio». Per il Dolomiti day, a scendere in campo sono, con il loro team rodato dalle giornate di Coppa del Mondo di sci alpino, gli Chef Ambassador di Fondazione Cortina 2021. Saranno loro a curare, infatti, il grande buffet che sarà allestito nel centro del paese. Per augurare buon compleanno ai Monti Pallidi anche le Regole d’Ampezzo, con il loro patrimonio museale diffuso, hanno realizzato una serie di iniziative, contribuendo, innanzitutto, all’allestimento dell’area degustazione davanti alla Ciasa de Ra Regoles. Dal buffet alla cultura, ci saranno, inoltre, pacchetti di visita ad hoc: in particolare nei giorni della festa del decennale saranno organizzati percorsi guidati sia al museo Etnografico, dedicato alla secolare tradizione della proprietà collettiva della valle, sia a quello Paleontologico “Rinaldo Zardini”, che custodisce una preziosa raccolta di fossili del Triassico, così importanti anche per il riconoscimento conferito dall’Unesco. Fino al 30 settembre, grazie all’associazione Cortina4Us e ai commercianti della regina delle Dolomiti, saranno 120 gli scatti che finiranno in vetrina, nei principali negozi, bar, ristoranti e hotel della città. Gli scatti sono stati realizzati dai fotografi sostenitori della Fondazione, con l’obiettivo di raccontare l’unicità e la straordinarietà del paesaggio dolomitico. Anche gli albergatori hanno voluto pensare ad una serie di iniziative a sostegno della grande festa delle Dolomiti. Chi arriverà nella conca da turista se ne andrà da amico nei giorni del decennale, perché troverà speciali pacchetti e sconti ad attenderlo e soprattutto l’invito alla partecipazione a tutte le attività del 26 giugno in città. Cortina d’Ampezzo fa anche squadra con tutte le associazioni sportive, le scuole e gli sci club,

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impegnati a coinvolgere ragazzi con una serie di attività declinate anche per i giovani sportivi del territorio. In particolare, per i più piccoli, il 26 giugno sarà allestita, grazie ad Emaprice, technical supplier di Fondazione Cortina 2021, una grande “scatola” di cemento fresco, dove i bambini potranno lasciare l’impronta delle loro mani, a memoria futura del significato profondo di far parte di una comunità così importante. Correlati Dolomiti Bus, veicoli personalizzati per promuovere il territorio Presentati oggi a Belluno gli autobus con grafiche particolari sulle fiancate ideate dai partner del progetto: Provincia di Belluno, Fondazione Dolomiti Unesco, Fondazione Cortina 2021, Comuni di Auronzo, Belluno e Feltre. 27 Marzo 2019 In "In provincia" «Io vivo qui», progetto per promuovere la cittadinanza attiva tra le Dolomiti Lunedì 18 marzo la presentazione dell’iniziativa nella sede della Fondazione G. Angelini a Belluno (foto da www.dolomitiunesco.info). 15 Marzo 2019 In "Belluno" Pronto a debuttare il logo "Dolomiti" Vantaggi, direttore Dmo: «Sarà il marchio che comparirà in tutto il materiale promozionale. La presentazione ufficiale domenica 10 febbraio alla Bit di Milano». 4 Febbraio 2019 In "In provincia"

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19 giugno 2019 - 13:29

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Dolomiti festeggiano 10 anni Unesco L'obiettivo comune è conservare e valorizzare il territorio (ANSA) - BOLZANO, 19 GIU - Tutto pronto per il decennale del riconoscimento Unesco: le Dolomiti Patrimonio Mondiale lanciano un'estate di eventi diffusi e l'impegno per un futuro sempre più sostenibile. Tra Trentino e Alto Adige appuntamenti da San Vigilio di Marebbe al Parco Naturale Adamello Brenta. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il ministero dell'Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale. "Noi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento Unesco, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio", dichiara l'assessore della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer. "Quella che ci sarà a Cortina d'Ampezzo, mercoledì 26 giugno, è una festa per le comunità dolomitiche: un'occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilità che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un'opportunità per guardare al futuro", dichiara l'assessore trentino Mario Tonina.

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19 giugno 2019 - 20:23

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Cortina festeggia i 10 anni delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco

Con la regia della Fondazione Dolomiti UNESCO e del Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con il Comune di Cortina d’Ampezzo, i ragazzi delle Dolomiti e gli Chef della Fondazione Cortina 2021 protagonisti degli eventi del 26 giugno. Visite ai musei delle Regole e una mostra fotografica per raccontare il territorio. Tutti invitati a realizzare insieme il film collettivo “Dolomites Today” Una festa di tutti e per tutti. È questo il senso della giornata del 26 giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti Patrimonio Mondiale, nel primo decennale del riconoscimento UNESCO. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. Per questo le istituzioni e gli attori coinvolti hanno agito all’unisono e in sinergia, per la realizzazione di un obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. “Dopo 10 anni possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del Patrimonio Mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile: lo facciamo ogni giorno attraverso i canali social e l’ottimo riscontro mediatico che fortunatamente continuano ad avere le nostre iniziative. – dichiara Graziano Pizzimenti, assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolo miti UNESCO – Più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide”. “Vogliamo festeggiare un percorso lungo 10 anni che è stato anche e soprattutto un importante veicolo promozionale delle grandi bellezze di questo territorio, innalzando le Dolomiti agli occhi del mondo intero. Un riconoscimento importante per un territorio che da sempre è stato bene prezioso per tutti, innanzitutto per coloro che vi abitano. – dichiara Federico Caner, assessore al turismo della Regione del Veneto – E proprio per questo la Regione è e sarà sempre al fianco delle comunità locali supportandone il coraggio di intraprendere un percorso culturale fondato su innovazione, consapevolezza e tutela di un territorio unico al mondo”.

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19 giugno 2019 - 20:23

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“Le Dolomiti non sarebbero tali senza le persone che le abitano e che ne curano il territorio. Per questo il decennale è in primis la festa delle comunità dolomitiche, che ne hanno plasmato l’eccezionale paesaggio attraverso un eroico lavoro di allevamento e coltivazione in condizioni spesso estreme. – dichiara Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno – Garantire oggi una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti da UNESCO Patrimonio Mondiale”. “Abbiamo fatto squadra nell’appoggiare la Fondazione Dolomiti UNESCO e siamo felici di fornire tutto il supporto ad un anniversario così importante, che riteniamo possa essere un nuovo punto di partenza per tutte le nostre valli, nella prospettiva delle sfide future che attendono il territorio. Il lavoro di team ci rende innanzitutto orgogliosi come comunità – spiega Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo – Cortina si riconferma una volta di più la regina delle Dolomiti”. “Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini – per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”. COLLABORARE SIGNIFICA SUONARE INSIEME Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. GIOVANI PROTAGONISTI Durante la giornata sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri del CAI – Club alpino italiano (CAI Veneto, CAI Alto Adige e CAI Friuli Venezia Giulia) e della SAT – Società Alpinisti Tridentini, impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti. DOLOMITES TODAY – CREARE INSIEME UN FILM COLLETTIVO Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina il 26 giugno, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi. UN CAMPIONATO DI SAPORI Il territorio di Cortina ha da tempo messo in cantiere il proprio futuro, che per la conca ampezzana significa anche importanti traguardi sportivi. Per questo Fondazione Cortina 2021 si è confermata partner prezioso e strategico anche nell’occasione del decennale UNESCO, scegliendo di diventare Socio sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO.

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19 giugno 2019 - 20:23

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“Un impegno, il nostro, che vuole significare la grande attenzione che come comitato organizzatore abbiamo per il nostro territorio – commenta Valerio Giacobbi, Amministratore Delegato di Fondazione Cortina 2021 – Un luogo dalla bellezza fragile, da tutelare con responsabilità e scelte etiche anche nella gestione dei grandi eventi; un patrimonio da custodire in sinergia condivisa ed in costante dialogo tra istituzioni ed enti che agiscono sul territorio.” Per il Dolomiti day, a scendere in campo sono, con il loro team rodato dalle giornate di Coppa del Mondo di sci alpino, gli Chef Ambassador di Fondazione Cortina 2021. Saranno loro a curare, infatti, il grande buffet che sarà allestito nel centro del paese. Lavoreranno ancora una volta in squadra, per un campionato di sapori che farà finire in tavola tutto il gusto delle Dolomiti. A partire dalle materie prime pregiate e tutelate del territorio: per “cucinare” le loro montagne gli chef partiranno, infatti, dai prodotti dolomitici che proprio la Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO ha permesso di valorizzare e tutelare con progetti ad hoc in questi primi dieci anni. REGOLE D’ORO Per augurare buon compleanno ai Monti Pallidi anche le Regole d’Ampezzo, con il loro patrimonio museale diffuso, hanno realizzato una serie di iniziative, contribuendo, innanzitutto, all’allestimento dell’area degustazione davanti alla Ciasa de Ra Regoles: i tavoli del grande buffet, in particolare, sono stati realizzati con i legni schiantati dal ciclone mediterraneo Vaia lo scorso autunno, a significare il senso di recupero, continuità, resilienza e speranza con cui la gente di qui ha saputo subito reagire agli eventi. Dal buffet alla cultura, ci saranno, inoltre, pacchetti di visita ad hoc: in particolare nei giorni della festa del decennale saranno organizzati percorsi guidati sia al museo Etnografico, dedicato alla secolare tradizione della proprietà collettiva della valle, sia a quello Paleontologico “Rinaldo Zardini”, che custodisce una preziosa raccolta di fossili del Triassico, così importanti anche per il riconoscimento conferito dall’UNESCO. UN RACCONTO CORALE A raccontare l’unicità di un territorio è soprattutto la sua popolazione, che custodisce tradizioni, usi e costumi e che, insieme ad una natura eccezionale, ha formato, nel caso delle Dolomiti, una comunità trasversale e unica, complessa ed articolata. Per questo il decennale UNESCO è anche il compleanno della gente di qui. Le vite di tutti, le vite comuni, per un’estate si faranno non comuni, grazie ad una mostra fotografica che darà vita ad un grande racconto collettivo, costruito con scatti di panorami, scorci e vedute dei luoghi, catturati da chi conosce bene il territorio. Fino al 30 settembre, grazie all’associazione Cortina4Us e ai commercianti della regina delle Dolomiti, saranno 120 gli scatti che finiranno in vetrina, nei principali negozi, bar, ristoranti e hote l della città. Gli scatti sono stati realizzati dai fotografi sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO, con l’obbiettivo di raccontare l’unicità e la straordinarietà del paesaggio dolomitico. TURISTI ED AMICI Anche gli albergatori hanno voluto pensare ad una serie di iniziative a sostegno della grande festa delle Dolomiti. Chi arriverà nella conca da turista se ne andrà da amico nei giorni del decennale, perché troverà speciali pacchetti e sconti ad attenderlo e soprattutto l’invito alla partecipazione a tutte le attività del 26 giugno in città. SQUADRA CHE VINCE Cortina d’Ampezzo fa anche squadra con tutte le associazioni sportive, le scuole e gli sci club, impegnati a coinvolgere ragazzi con una serie di attività declinate anche per i giovani sportivi del territorio. In particolare, per i più piccoli, il 26 giugno sarà allestita, grazie ad Emaprice, technical supplier di Fondazione Cortina 2021, una grande “scatola” di cemento fresco, dove i bambini potranno lasciare l’impronta delle loro mani, a memoria futura del significato profondo di far parte di una comunità così importante. TUTTE LE DOLOMITI IN FESTA NEI I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con gli appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Veneto si comincia il 5 luglio al rifugio Berti –

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19 giugno 2019 - 20:23

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Vallon Popera: nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e uno chef stellato sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. La fotografia sarà la protagonista il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO.

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19 giugno 2019 - 20:10

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decennale Dolomiti-Unesco: boom per il turismo +10% (cazzata del giorno)

Il decennale Dolomiti-Unesco è dietro l’angolo e come di consueto, quando si materializzano queste circostanze, i giornalai (non riesco proprio a definirli giornali e giornalisti) iniziano a caricare i cannoni con cui spareranno le stronzate notizie del caso con enormi, gigantesche, colossali cazzate. Seguiti ed aiutati, in questo improbo lavoro, ovviamente, dai sodomitici d’ordinanza. Hanno già iniziato a spararle grosse e nei prossimi giorni, ma anche dopo l’avvento del decennale, continueranno a sputarci addosso le loro minchiate come se piovesse. Vale, in questa particolare circostanza, il detto secondo il quale “ogni mattina un giornalaio si alza e sa che dovrà inventarsi una cazzata più grande di quella scritta il giorno prima”: un compito davvero estenuante.

Pulsanti abilitati per richiedere informazioni al B&B

Apro le danze con la corriera delle alpi, ma la frittatona è ovviamente stata fatta rimbalzare prima ancora dall‘Ansa. Titola la corriera: “Dolomiti a marchio Unesco – E’ stato boom per il turismo” con sottotitolo “Bilancio al decennale: visitatori cresciuti in media del 10% con punte del 90“.

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19 giugno 2019 - 20:10

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Ora, trascurando quelle immaginifiche “punte del 90” delle quali neanche il giornalaio dei peggiori bar di Caracas riuscirebbe a interessarsi, proviamo a dare una risposta a questa semplice domanda: assumendo che il 10% sia veritiero (ma non lo è, perlomeno per le Dolomiti bellunesi, e i dati che vi farò vedere… mi cosano) e assumendo poi che la crescita sia imputabile all’iscrizione del bene a Patrimonio dell’Umanità (che è però affermazione statisticamente insostenibile) come cavolo fai a parlare di “boom per il turismo” se in dieci anni dieci sei cresciuto in media del 10%? (cioè, semplificando, se ogni anno sei cresciuto dell’1% -uno per cento!!- rispetto al 2009) Ma facciamo qualche confronto. Tra il 2009 e il 2017 (per il 2018 i dati non sono ancora disponibili) l’Italia ha visto crescere le proprie presenze del 13,4%; tra il 2009 e il 2018 le presenze nella regione Trentino Alto Adige sono cresciute del 15,9% mentre quelle della regione del Veneto del 14,5%. Come possiamo definire ‘sta roba: boom-boom o magari boombone? Tra il 2009 e il 2017 le presenze turistiche nell’UE-28 sono cresciute del 37,8%: ‘sta roba la definiamo boom-agli-steroidi o magari super-boom? (Suvvia, giornalai, non è poi così difficile…) Condividi: • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra) • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra) •

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AUTORE :Moreno Gioli

PAGINE :6 SUPERFICIE :23 %

19 giugno 2019 - Edizione Treviso e Belluno

DolomitiamarchioUnesco Èstatoboomperilturismo Bilancioaldecennale:visitatoricresciutiinmediadel10%,conpuntedel90 stessomodo, ma l’effetto bene- voro di Morandini — dà riSalvaguardare l’ambiente paga. È la lezione che porta in dote il decennaledella dichiarazione delle Dolomiti a Patrimonio dell’umanità, che cadrà il prossimo 26 giugno. Dal 2009, quando l’Unesco riconobbe il sistema Dolomiti come patrimonio naturale, i turisti sono aumentati in media del 10per cento, con punte che sfiorano il 90.Il dato è stato reso noto ieri alla Camera dei deputati dalla direttrice della Fondazione «Dolomiti Unesco», Marcella Morandini, nella conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni del decennale. «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito — ha spiegato Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco — ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%.Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l’incremento è arrivato al 90%». Sulla stessalunghezza d’onda Walter DeCassan,presidente di Federalberghi Belluno. «Lo dicemmo già a suo tempo, ci sarebberovoluti anni per vedere i primi risultati della dichiarazione delle Dolomiti a patrimonio universale — chiarisce — Oggi finalmente i frutti cominciano a vedersi, soprattutto per il turismo estivo. Certo, non tutti sono cresciuti allo stessomodo, ma l’effetto beneBELLUNO

fico del marchio Unescoè reale». Il marchio Unesco,globale e garantito, è uno «status sym-

scontro DeCassan— Il miglior direttore che la Fondazione Unesco potesse avere. Dopo i primi anni di stallo, dal suo arrivo ha dato grande impulso albol» che ha appeal soprattutto la promozione delle nostre nel mercato anglosassone,co- splendide Dolomiti». me conferma Giuliano VantagMoreno Gioli Moreno Gioli gi, direttore della «Dmo Dolo© RIPRODUZIONE RISERVATA miti», l’organismo che cura la promozione turistica della provincia. «Ai turisti storicamente più classici per il nostro territorio montano come tedeschi, austriaci e svizzeri, il marchio Unescoha affiancato in numero sempre maggiore escursionisti e appassionati di montagna di Paesi ricchi come Stati Uniti, Canadae Giappone, che subiscono il fascino del marchio Unesco — puntualizza Vantaggi — Il trend è in continua crescita e, in futuro, a questi si aggiungeranno altri nuovi mercati, soprattutto nel turismo estivo, quello che ha avuto l’aumento maggiore a seguito della dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità». Con i turisti in costante aumento in tutto il globo, sfruttare le potenzialità del marchio Unesco è una necessità ineludibile. «Come Dmo stiamo già lavorando in tal senso — aggiunge il direttore della Dmo — e stiamo creando offerte turistiche incentrate proprio sulle Dolomiti Unesco. Saranno pronte per la prossima estate». Insomma, c’è molta strada ancora da fare, ma le basi ci sono. «Anche grazie al grande lavoro di Morandini — dà ri-

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AUTORE :Moreno Gioli

PAGINE :6 SUPERFICIE :23 %

19 giugno 2019 - Edizione Treviso e Belluno

L’estate protagonista

Questo il periodo dell’anno in cui il turismo provinciale è aumentato di più

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AUTORE :N.D.

PAGINE :10 SUPERFICIE :11 %

19 giugno 2019

Le celebrazioni

DolomitiPatrimoniodell’Umanità Indiecianniilturismocrescedel10% TRENTO

Tesoro Unesco Le Dolomiti sono patrimonio dell’umanità dal 2009

I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a

Cortina d’Ampezzo. «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito — ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco — ci hanno detto che le presenze turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%.Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il © RIPRODUZIONE RISERVATA mondo».

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PAGINE :5 SUPERFICIE :10 %

19 giugno 2019

Le celebrazioni

TRONIE

TRENTOI zvutsrqponmlihgfedcbaUTRPMIFDCA turisti nelle

Dolom iti sono aum entati del 10% (ma in m olte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrim onio dell'Um anità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stam ani alla Cam era dei Deputati a Rom a, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolom iti Patrim onio dell'Um anità, che si aprono il 26 giugno prossim o a zxwvutsrqponmlkihgfedcbaWVUTSRQPONMLKIHGFEDCBA Cortina d'Am pezzo. «Tutti gli operatori turistici che abbiam o sentito — ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolom iti Unesco — ci hanno detto che le presenze turistiche dopo il 2009 sono aum entate alm eno del 10%. Merito della iscrizione a Patrim onio dell'Um anità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il © RIPRODUZIONE RISERVATA mondo ». lZVUTSRPONIEDCA

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19 giugno 2019

la presentazione

a roma

Turisti aumentati del 10% Celebrazioni piene di eventi Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. «Il riconoscimento Unesco conferito alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese,motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio», ha detto Vannia Gava, sottosegretario per l’Ambiente e presidente del Comitato per le celebrazioni, intervenendo in una conferenzastampa alla Camera. «Frai 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite – ha «Tutti gli operatori turistici aggiunto la rappresentante che abbiamo sentito – ha spie- del Governo – le Dolomiti spicgato Marcella Morandini, di- cano in quanto bene naturale rettore della Fondazione – ci di bellezza unica, scrigno di hanno detto chele presenzatu- una strepitosa ricchezza naturistiche dopo il 2009 sono au- rale caratterizzata dalle spettamentate almeno del 10%. Me- colari pareti verticali e dal tipirito della iscrizione a Patrimo- cocolore pallido. Queste monnio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei no- tagne, che si estendono su tre stri monti in tutto il mondo. Regioni, si configurano anche Ma in alcune località l’incre- come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di mento è arrivato al 90%». Il 26 giugno 2009 c’èstata la un patrimonio naturale particolarmente complesso. Il Coproclamazione a Patrimonio mitato che presiedo – ha condell’Unesco. In programma cluso Gava – ha elaborato una per l’anniversario concerti di seriedi iniziative grazie ad un bande, gare sportive, degusta- lavoro di squadra che ha coinzioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per volto il ministero dell’Ambientutta l’estate, con 140 eventi te, quello dei beni culturali e organizzati da associazioni quello degli Affari esteri». Nel corso dell’estate sonoin del territorio. LeDolomiti comprogramma escursioni geoloprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono giche in alta quota, concerti un’area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolza- acustici ai piedi delle pareti dolomitiche, workshop fotografino, Pordenone, Trento, Udine cie molto altro ancora. Partecie le 3 Regioni Friuli Venezia pano alla festa anche i rifugi CORTINA.Compleanno col bot-

to per la Fondazione Dolomiti Unesco. I turisti in zona sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando è in vigore la protezione Unesco,perchéquestemontagne sono Patrimonio dell’Umanità. Il dato è stato reso noto ieri alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale, che si aprono il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo.

Berti, Agostini, Pian de Fontana, Cava Buscada e Pradidali, dove si svolgeranno camminate, conferenze e laboratori. «Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune» ha spiegato Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. «Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio, nel nome della sostenibilità». — F.D.M.

Nove sistemi montani su 142mila ettari divisi in 5 province e tre Regioni

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oltre

le vette

Il concerto su Vaia di FrancescaGallo e una mostra dedicata a Dino Buzzati Nel programma della rassegna che si terrà dal 4 al 13 ottobre ancheun incontro con MaurizioZanollaManolo nei 10 anni da Dolomiti Unesco BELLUNO. A un anno esatto

dall’impronta lasciata dalla tempesta Vaia sulle Dolomiti, la prossima edizione di Oltre Le Vette - Metafore, uomini, luoghi della montagna a Belluno dal 4 al 13 ottobre, non poteva che essere diversadalle altre. Un grande evento, con l’anteprima nelle sale del film concerto su Vaia, dell’artista nota a livello internazionale Francesca Gallo, accanto a una mostra sul mondo di Dino Buzzati, dove per la prima volta saranno mostrati al pubblico non solo quadri noti, disegni e scritti, ma alcuni oggetti che hanno accompagnato l’artista scrittore alla scoperta delle sue Dolomiti. Sarà un’occasione unica per volgere lo sguardo dal vivo verso le montagne che Buzzati raccontava, in compagnia dei suoi sci, degli scarponi, dei suoi attrezzi di lavoro e alcuni autografi privati e davvero poco conosciuti. Ma non solo. Saranno diversi i momenti che illumineranno Belluno, la “Città Splendente”, di arancione. Sì perché in occasione del decimo anniversario delle Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità, si rafforzerà la partnership tra Oltre le Vette

e la Fondazione Dolomiti Unesco, che il 26 giugno prossimo festeggerà i suoi primi 10 anni, e che ha proprio l’arancione come colore simbolo. Per celebrare questo importante decennale, Oltre le Vette ha programmato per venerdì 4 ottobre la presenza di Maurizio Zanolla, meglio conosciuto come Manolo, che da sempre vive la montagna non come una gara dove sfidarsi, ma come un cammino da fare insieme. Uno dei più importanti esponenti dell’alpinismo classico dolomitico non ha infatti mai voluto partecipare ad alcuna competizione. Per quanto riguarda FrancescaGallo, trevigiana, è appassionata di musica tradizionale fin da bambina, anche ricercatrice di musiche popolari per cercare le quali ha girato il mondo. La sua vita di Francesca si svolge tra i palchi e la bottega ereditata dal padre dove crea i suoi strumenti, nei boschi e nella campagna dove va a scegliere gli alberi per gli strumenti. —

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FrancescaGallo

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I 10 anni delle Dolomiti nel Patrimonio Unesco • Home • News • • 19 Giugno 2019

© Fotografia - K. Peterlin - Tre Cime di Lavaredo

Era il 26 giugno 2009 quando le Dolomiti furono riconosciute dall’ UNESCO come Patrimonio Mondiale. L’importante anniversario di questo riconoscimento per i “Monti Pallidi” sarà celebrato con una festa diffusa che partirà da Cortina d’Ampezzo e proseguirà per tutta l’estate con oltre 140 eventi. “Il riconoscimento UNESCO conferito 10 anni fa alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio - ha commentato Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare e Presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO - Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite le Dolomiti spiccano in quanto bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Le Dolomiti si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza ad un contesto così peculiare e straordinario”. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi distribuiti su 142.000 ettari distribuiti fra le province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. di Redazione DoveSciare.it 19 Giugno 2019

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Articoli promozionali Alpe Cimbra paradiso dell'outdoor L’Alpe Cimbra di Folgaria Lavarone e Lusérn in Trentino si trasformano da mag... CONTINUA Un pezzo di paradiso allo Sport Hotel Panorama Alle porte delle Dolomiti di Brenta, sull’altopiano della Paganella, un luogo ... CONTINUA

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Compleanno Dolomiti UNESCO Calendario 26 giugno 2019@17:00–18:00 Europe/Rome Fuso orario 2019-06-26T17:00:00+02:00 2019-06-26T18:00:00+02:00 Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Noi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento UNESCO, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio. – dichiara l’assessora alla tutela del paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer – Insieme abbiamo intrapreso un percorso che ci unisce sempre di più, pur nel rispetto delle diversità di ciascuno. Ed è proprio questo il nostro motto: ‘Uniti nella diversità’. E insieme, nella consapevolezza di vivere in un luogo unico al mondo sapremo individuare gli strumenti più adeguati per trasmettere al mondo l’eccezionalità del nostro Patrimonio”. “Quella che ci sarà a Cortina d’Ampezzo, mercoledì 26 giugno, è una festa per le comunità dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilità che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un’opportunità per guardare al futuro, valutando gli obiettivi fin qui raggiunti e le sfide che sono davanti a noi. Come vicepresidente, in procinto di raccogliere il testimone da presidente della Fondazione, posso solo dire che continueremo nel solco fin qui tracciato coordinando, creando e connettendo le strategie di sviluppo sostenibile su tutto il territorio dolomitico. – dichiara Mario Tonina, assessore all’all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia Autonoma di Trento - Le Dolomiti UNESCO sono un’opportunità magnifica per coloro che vivono e lavorano su queste straordinarie montagne. Il decennale fa tappa a Cortina d’Ampezzo ed è l’evento principe ma, durante tutto il 2019, sono oltre 140 gli eventi organizzati per festeggiare il riconoscimento avvenuto a Siviglia il 26 giugno del 2009”. “Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini - per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”. DOLOMITES TODAY – CREARE INSIEME UN FILM COLLETTIVO Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi. GIOVANI PROTAGONISTI

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Durante la giornata del 26 giugno sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri della SAT – Società Alpinisti Tridentini e del CAI – Club alpino italiano (CAI Alto Adige, CAI Veneto e CAI Friuli Venezia Giulia), impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta che ha colpito le Dolomiti a fine ottobre. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti. DOLOMITES UNESCO FEST Dopo le celebrazioni inaugurali di Cortina D’Ampezzo in programma il 26 giugno in piazza Dibona, il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe è tempo di Dolomites UNESCO Fest. Musica, gastronomia e laboratori animeranno un grande festa dedicata a tutti gli abitanti e gli appassionati delle Dolomiti. Grande attenzione è stata riservata ai bambini e alla divulgazione dei valori del Patrimonio Mondiale grazie alla presenze, lungo il percorso che va dal padiglione al Centro Visite del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, di molte istituzioni: Ufficio provinciale Parchi Naturali, Fondazione Dolomiti UNESCO, Ufficio provinciale Geologia, MUSE di Trento, Museo Geologico di Predazzo, Museo delle scienze di Bolzano, Ispettorato forestale Brunico/stazione forestale San Vigilio, Istituto Ladino “Micura de Rü”, Museo Ladino “Ciastel de Tor”, AVS e CAI, Associazione “Geologia & Turismo”, Università Popolare delle Alpi Dolomitiche. Il programma, coordinato dall’Associazione Turistica San Vigilio / San Martin, prevede anche, il 27 e 28 giugno, un articolato convegno sul tema: “I patrimoni per le future generazioni: ambiente, natura e cieli stellati”. Quella del 28 giugno sarà una serata stellare: forse non tutti sanno che nel 2008 l’osservatorio astronomico ucraino Andrušivka, scoprì un asteroide al quale venne dato il nome “UNESCO”, per omaggiare uno degli enti internazionali più meritori per la promozione dell’educazione, della scienza, della cultura e della collaborazione fra nazioni. Ebbene: gli ospiti della serata potranno viaggiare – grazie a un video – fino all’asteroide, osservandone anche il segnale fotometrico proveniente dall’Osservatorio Tivoli Farm, in Namibia, che verrà attivato per dare il via simbolico alle celebrazioni. UN NUOVO PUNTO DI VISTA Anteprima della festa di Cortina è stata anche l’inaugurazione del balcone panoramico sulle Dolomiti UNESCO a Santa Cristina in Val Gardena, domenica 16 giugno, nel Parco Naturale Puez-Odle. La struttura, che sorge a quota 2200 metri, non lontano dalla stazione a monte del Col Raiser, permette di abbracciare in un solo sguardo tutto il gruppo delle Odle. Le strutture sono realizzate dagli enti territoriali sulla base di uno studio preliminare a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO che aveva lo scopo di individuare alcuni luoghi significativi e particolarmente adatti ad ospitare un balcone panoramico. Ad oggi sono presenti sul territorio altre quattro postazioni, sull’Alpe Tognola nelle Pale di San Martino, sul Monte Specie con vista su Croda Rossa, Monte Cristallo, Tofane e Tre Cime di Lavaredo, a Malga Ritort con affaccio sulle Dolomiti di Brenta e a Sagron Mis con la torre panoramica che abbraccia le Pale di San Martino e le Dolomiti Bellunesi. Altri tre balconi panoramici sono in fase di ultimazione in Provincia di Belluno. TRA FESTE IN QUOTA E CONVEGNI Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Trentino-Alto Adige il primo appuntamento è il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. L’estate dei festeggiamenti per il Decennale si chiuderà poi il 21 settembre al rifugio Pradidali, con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori. Il 30 settembre, infine,

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si svolgerà a Sesto Pusteria il congresso scientifico Dolomites UNESCO Forum, sotto la supervisione scientifica dell’Eurac di Bolzano, un convegno per riflettere sulle strategie per il futuro dell’area dolomitica. UNA STORIA ANTICA VENUTA DAL MARE Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali – basti pensare alle tante tappe della Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021 di Cortina, oltre, naturalmente ai Giochi del 1956 che rinnovano il sogno olimpico del 2026 – ma soprattutto la casa di tanti uomini e donne che hanno deciso di impegnarsi nella cura del proprio territorio. LA MISSION E LA TUTELA “Essere cittadini di un luogo come il nostro – afferma Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Tutti i dettagli sulla Rete dei 140 Eventi del decennale sono disponibili sul sito ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO all’indirizzo www.dolomitiunesco.info.

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Boom di turisti grazie

Boom di turisti grazie `

Dieci anni di

patrimonio

all Unesco

hanno portato sulle Dolomiti

all Unesco

`

La

celebrazione del decennale presentata ieri a Roma il 10% in più di presenze Da 10 anni le Dolomiti sono patrimonio mondiale. I visitatori hanno capito che i Monti pallidi sono di tutti. Così in questo decennio i turisti sono arrivati sempre più numerosisulle vette dolomitiche, con un aumento del 10%,rispetto a quel 2009 quando la proclamazione a Siviglia ha lanciato le Dolomiti e il Bellunese nel panoramamondiale. Il compleanno di Dolomiti Unesco si celebrerà mercoledì prossimo,26giugno, dalle ore 11a Cortina. Sarà una festa «sobria», come ha sottolineato ieri il sottosegretario all Ambiente, Vannia Gava, presidente del Comitato per le celebrazioni, nella conferenza stampa di presentazione

Non Roma duto in quello Unesco. ieri tore Unesco Serrai re Serrai ca mento to della mento Per ma.

e gli operatori confermano

poteva non esserci ieri a il ricordo di quanto accail 29 ottobre scorso, anche un momento di festa come quello per i 10 anni di Dolomiti Unesco. «L obiettivo - ha detto Marcella Morandini, diretdella Fondazione Dolomiti Unesco - è la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda. L idea di fala progettazione dei nuovi Serrai è anche una buona pratiper l adattamento al cambiaclimatico». Poi si è parladella lotta allo spopolamento montagna e del coinvolgidei giovani nella festa. loro i 140 eventi in program-

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il dato dalla presidente del Comitato, Borca

Prelievi con

dell amica «Era importi aumento cassa 70%». insospettire amici origine venuta per accusa

Primo Piano

Le celebrazioni

Dolomiti Unesco: «In questi 10anni arrivati più turisti `

Ieri alla Cameraa Roma la presentazionedei festeggiamenti

ILPATRIMONIO BELLUNO Da 10 anni le Dolomiti sono patrimonio mondiale. I visitatori lo hanno capito: i Monti pallidi sono di tutti. Così in questo de-

che ma, dazione ziano della sco,

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cennio i turisti sono arrivati sempre più numerosi sulle vette dolomitiche, con un aumento del 10%, rispetto a quel 2009 quando la proclamazione a Siviglia ha lanciato le Dolomiti e il Bellunese nel panorama mondiale. «Dovremo abituarci a vederegiapponesi sui sentieri del MOnte Pelmo», si diceva allora. E così è stato. L APPUNTAMENTO

Il compleanno di Dolomiti Unesco si celebrerà il 26 giugno, con l avvio a Cortina, sede della Fondazione, dei festeggiamenti con 140 appuntamenti. Sarà una festa «sobria», come ha sottolineato ieri il sottosegretario Vannia Gava, nella all Ambiente, conferenza stampa di presenta-

si è tenuto alla Camera a Rocon il presidente della FonDolomiti Unesco, GraPizzimenti e il direttore Fondazione Dolomiti UneMarcella Morandini.

DAVIVERE «È un piacere e onore per me presiedere questocomitato i festeggiamenti - ha esordito sottosegretario Vannia Gava -. chiesto che fosse una festa socon tanti eventi che valorizquella che è la sensibilità di verso questo sito straordinaL obiettivo è che lo facciamo ancora di più, ma soche lo facciamo vivere.

che coinvolgono giovani sportivi. Mirano a prola valorizzazione delle

come montagna da viin sicurezza nel rispetto delle tradizioni e cultura». Il sottosegretario mercoledì 26 giugno sarà a (il 26 giugno del 2009 ci la proclamazione) a dare il via festeggiamenti. Il presidente Fondazione Dolomiti UneMONTAGNA Graziano Pizzimenti, ieri ha come la conferenza poter stata fatta a Roma proprio per per valore nazionale dell evento. il sito ha una valenza territoriaHo altissima - ha detto -, non solo bria punto di vistaambientale, ma zino perché mette assieme 5 tutti Comprendono infatti rio. sistemi montuosi delle Alpi conosceree coprono un area di prattuttoettari fra le 5 province di Per Bolzano, Pordenone, Udine e le 3 Regioni FriuVenezia Giulia, Trentino Alto e Veneto.

10%

«Tutti gli operatori che abbiaIn il sentito - ha spiegato ieri Mar-

Morandini, direttore della Dolomiti Unesco - ci detto che le presenza turidopo il 2009 sono cresciuti e almeno del 10%. Merito della a Patrimonio muovere Ma in alcune localiDolomiti al vere l incremento è arrivato «La fondazione - ha spiegadell ambiente, - è stata costituita in accordo della GavaUnesco per gestire la comCortina di questo sito e patrimofu mondiale che è uno dei più al mondo. Territorio ai diverso e ricco dal della di vista linguistico, tanto sco, la Fondazione ha più nomi sottolineato - Dolomiten - Dolomisia

IL DATO le presenze

Sport, Il ILCALENDARIO BELLUNO festeggiamenti del piazza fica tier e della 140 te tutta tino, Giulia.

ILPROGRAMMA

La con tati Ministero Ministero il -Dolomitis Unesco». voluto «Il questo sono stati pensati tananche le province». dal 9 Orientali 142mila Belluno, Trento, più di visitatori: li turismo è volato Adige

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dell evento.

Un incontro

con Dolomiti sito Unesco

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presentato ieri a Roma l evento 10 anni di Dolomiti Unesco, con il sottosegretario Gava e il presidente Pizzimenti

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19 giugno 2019 - Edizione Belluno Mercoledì 19 Giugno 2019 www.gazzettino.it

in 10 anni di Dolomiti

Unesco il turismo

sulle vette dolomitiche

è volato:

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19 giugno 2019 - Edizione Belluno

escursioni, musica e tanto cibo

compleanno A Cortina d Ampezzo i scattano dalle 11 26 giugno: il centro, con Dibona e la sua scenograConchiglia, saranno il quargenerale delle celebrazioni presentazione degli oltre eventi in programma duranl estate tra Veneto, TrenAlto Adige e Friuli Venezia

giornata prenderà il via gli interventi dei rappresendelle istituzioni a partire dal che ha dell Ambiente istituire per l occasione il per le celebrazioni del del riconoscimento Unesco, presieduto sottosegretario Gava. Quinla musica: saranno ben le bande ad esibirsi, ini momenti ufficiali. musicali, provenienti diversi territori, suonerannello spirito di cooalla base del riconoUnesco. 11.45 via ai progetti mescampo per questo decennain particolare la ricostruzioSerrai di Sottoguda.

EI GIOVANI la giornata sarà dato spazio ai giovani con dedicati ai gruppi e al campo sentieri del Club alpino italiano e della Società Alpinisti Tridentinella ricostruziodopo i danni di Vaia. Un

dopo

i danni di Vaia. Un di 45 giovani partirà nel pomeriggio da Cortista. alla volta della d Ampezzo costruire del Monte Pelmo per risanenza alcune ferite della temperelazioni

LAGIORNATA festa dei partecipanti

inizia mercoledì

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torio. stare insieme, vani un senso di appartegna, costruire dolomitico , prendersene e imparare sul campo in un della cura del terrimi sentieri Non basta avvicinare i gioingenti. alla bellezza della montabisogna insegnare loro a ILPROGETTO cura. Soprattutto Un momento in cui moltissive: Dolomites hanno subito danni ti sono quindi film di emozioni collettiILVIDEO today. Le DolomiPatrimonio Mondiale, DOLOMITES

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per questo miti Unesco zione te, partendo giornata sca per bellezza, cordi. miti di la giornata tano le cuore proprio montagne Il progetto stato realizzato ne con

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dall idea

sulle Dolomiti costituiciascuno un unicum di emozione e grandi riallora spazio alle Doloognuno di noi: per tutta tutti coloro che abiDolomiti o le portano nel potranno realizzare un personale augurio alle più belle del mondo. Dolomites Today è in collaborazioil Digital Storytelling Lab di Udine e pera tutti di inviare un brecon un pensiero sul di questi 10 anni di Unesco. Tutti i contripoi, nella

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di un video-racconto

DELLE CRODE spazio sarà dato anprodotti della Rete dei di qualità delle Dolosaranno esposti in una area dedicata, accanto ad buffet aperto al pubL appuntamento è per sempre nel centro di di fronte al Museo delle d Ampezzo con una dea cura degli chef amdella Fondazione Corche per realizzare i loavranno a disposizione sapore delle Dolomiti. dell azienda bio, ma il formaggio di capra; ci farro, idromele e faalcune cooperative. Il le erbe sono biologiche, nel bicchiere finiscono i zona, che fanno a gara e liquore barancile Dolomiti nel piatto il territorio a fare puntando sulla qualità.

RACCONTO

TODAY

POTRANNO UNFILMATO

il 26 giugno grande a Cortina e video-racconto partecipanti

miti che golosa un grande blico. pranzo, Cortina, Regole gustazione bassador tina2021, ro piatti tutto il C èla carne anche sono orzo, gioli di miele e mentre vini della con idromele no. Ecco che aiutano squadra

metterà ve filmato significato Dolomiti buti creazione collettivo.

ILGUSTO Ampio

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Dolomiti, 10 anni in Patrimonio dell’Umanità Unesco fanno volare turismo

Le Dolomiticompiono10 anni sotto l’ombrello della dichiarazionePatrimonio dell’Umanità Unesco con un bilancio positivo sia sotto l’aspettoconservativo che economico, in quanto salvaguardare il territorio paga. Tenere bene quello che la natura ci ha donato, impedire inquinamento e speculazioni edilizie, puntare sullo sviluppo sostenibile, promuovere turismo e cultura, porta molti piu’ soldi della cementificazione e dell’industria selvaggia. Oltre a far vivere la gente in un posto più sano e più bello. E’ la lezione che arriva dal decennale della dichiarazione delle Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità Unesco, che cade il 26 giugno prossimo. Dal 2009, il riconoscimento dell’Unesco ha fatto conoscere nel mondo non solo le bellezze dei Monti Pallidi, ma anche la loro buona gestionepolitico-amministrativa e le loro formidabili infrastrutture turistiche. Dalla dichiarazione Unesco ad oggi i turistisono aumentati. «Tutti gli operatori che abbiamo sentito – spiega Marcella Morandini, direttore della Fondazione DolomitiUnesco, con sede a Cortina – ci hanno detto che le presenza turistichedopo il 2009 sono cresciutealmeno del 10%. Merito dell’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità. Ma in alcune località, l’incremento è arrivato al 90%». Le Dolomiti, montagne calcaree emerse dal mare 230 milioni di anni fa, comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali. Coprono un’area di 142.000 ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine, e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Le celebrazioni per il decennale sono state presentate alla Camera dei deputati a Roma dal sottosegretarioall’Ambiente, Vannia Gava (Lega), e dal presidente della Fondazione DolomitiUnesco e assessore al territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti. Gli eventi inizieranno il 26 giugno a Cortina (il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione). In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l’estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio: feste nei rifugi, convegni, mostre, sistemazioni di sentieri. Ci sara’ anche un crowfunding per sostenere il ripristino dei boschi dei Serrai di Sottoguda, a Rocca Pietore (Belluno), devastati dalla tempesta Vaia del 29 ottobre scorso.

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19 giugno 2019 - 16:05

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Dolomiti Santa Cristina Val Gardena inaugurato il secondo bacone panoramico. Da sx Elisabeth Berger (Ufficio parchi naturali), Renate Senoner (Comune di S. Cristina), Assessore Hochgruber Kuenzer, la direttrice della Fondazione Dolomiti, Monica Morandini Per il decennale, il 16 giugno è stato inaugurato il balcone panoramico delle DolomitiUnesco a Santa Cristina in Val Gardena. Un belvedere a 2.200 metri di quota, dal quale si ammira tutto il gruppo del Sella. Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, consultate i canali social: https://t.me/ilnordest https://twitter.com/nestquotidiano https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/ https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/ © Riproduzione Riservata

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TURISMO

TERRITORIO

di Mariella Morosi

Dolomiti Patrimonio Unesco Per i 10 anni, un'estate di eventi Pubblicato il 19 Giugno 2019 | 10:20

I

n occasione del decimo anniversario, tre Regioni e 5 Province saranno coinvolte in un 6tto calendario che inizierà il 26 giugno a Cortina d'Ampezzo (Bl). Un decennio fa, per la precisione il 26 giugno 2009, l'Unesco dichiarò Patrimonio mondiale le Dolomiti, ad oggi

uno dei 54 siti italiani. Da allora per le montagne articolate tra le regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto e le province Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine cominciò un nuovo corso che sarà celebrato con una grande festa diffusa che da Cortina d'Ampezzo, dove ha sede la Fondazione Dolomiti Unesco, proseguirà per tutta l'estate con un calendario di 140 eventi.


Le Dolomiti, da 10 anni Patrimonio Unesco (foto: D.G. Bandion) A presentare il programma alla Camera dei Deputati sono stati Vannia Gava, sottosegretario di Stato per l'Ambiente e presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale, Graziano Pizzimenti e Marcella Morandini, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Dolomiti Unesco. «Questo riconoscimento è per noi motivo di grande orgoglio - ha detto Vannia Gava - perché le Dolomiti spiccano in quanto bene naturale di bellezza unica e si conXgurano anche come patrimonio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dopo dieci anni sono evidenti l'impegno e il lavoro che hanno portato ad una rinnovata sinergia di squadra tra le varie amministrazioni, le associazioni e i cittadini con una grande risposta dei territori agli eventi previsti, che si svolgeranno in tante località diverse con attività di promozione, valorizzazione e anche educativa, soprattutto pensando ai giovani a cui dovremo consegnare il territorio». Forte è stata la collaborazione sulla cultura e sullo sport. «Le Dolomiti - ha aggiunto il direttore del Comitato Marcella Morandini - sono un bene culturale che non esisterebbe senza le comunità che lo hanno abitato e lo abitano. Coinvolgeremo i giovani nelle buone pratiche, nell'affrontare le emergenze, come la recente


distruzione dei boschi ad opera della tempesta Vaia o i cambiamenti climatici. Per il recupero dei territori danneggiati per cui serviranno dagli 8 ai 10 milioni di euro, ma già con i fondi raccolti in questi primi mesi di crowdfunding sono stati realizzati alcuni interventi di messa in sicurezza. Tra gli eventi previsti ce ne sarà uno speciale, un momento simbolico con le bande musicali delle varie località che, con le loro divise, suoneranno insieme in un unico gruppo. È questo il senso del Patrimonio mondiale: condividere una partitura unitaria».

Marcella Morandini, Vannia Gava e Graziano Pizzimenti Il 26 giugno sarà una grande giornata, secondo il programma, con concerti, incontri e una tavola collettiva a cura di chef stellati e del territorio, oltre alla presentazione di nuovi progetti tra cui quello di salvare i Serrai di Sottoguida dopo l'ondata di maltempo. Un gruppo di 45 giovani parteciperà al risanamento del Monte Pelmo. «Cortina d'Ampezzo - per il sindaco Giampietro Ghedina - porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti e rinnova il suo impegno nella valorizzazione di un territorio tanto complesso e delicato». Per il decennale saranno mobilitati il Cai - Club Alpino Italiano e la Sat - Società alpinisti trentini per escursioni in alta quota. Inoltre con il progetto Dolomires To Day, in collaborazione con l'Università di Udine, tutti potranno partecipare ad una competizione con un Xlmato. Grande spazio all'enogastronomia con un grande buffet aperto al pubblico curato dagli chef


ambassador in collaborazione con i produttori delle tipicità locali. Per informazioni: www.dolomitiunesco.info HOME > TURISMO > TERRITORIO > Dolomiti Patrimonio Unesco Per i 10 anni, un'estate di

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Buon compleanno Dolomiti UNESCO!

Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. IL LABORATORIO DOLOMITI “Il riconoscimento UNESCO conferito 10 anni fa alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio” – così l’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare e Presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite” – continua il Sottosegretario – “le Dolomiti spiccano in quanto Bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Le Dolomiti si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza ad un contesto così peculiare e straordinario”. TUTELA, VALORIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”. LA MISSION Conoscere e curarsi dei luoghi dove si è nati non significa solo difenderli e preservarli, ma anche saperli raccontare alle generazioni che verranno. “Essere cittadini di un luogo come il nostro –

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prosegue Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia complessiva di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Non è stato semplice: dieci anni fa c’era chi credeva che nuovi riconoscimenti avrebbero significato anche maggiori vincoli. Oggi, al giro di boa del primo decennale, assistiamo invece ad uno straordinario fermento positivo nei territori. Il riconoscimento UNESCO, è sempre di più un’occasione per “ri-conoscersi” e un’opportunità per rilanciare turismo, tutela e valorizzazione dell’ambiente, agricoltura, forme produttive legate al territorio privilegiando la qualità. IL FUTURO Ora, dopo questo primo decennale, il viaggio sotto l’egida dell’UNESCO continua, articolandosi su quattro cardini fondamentali: conservare i valori di un patrimonio universale, valorizzare l’esperienza di un turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza e il senso di comunità e fare sistema attraverso una governance comune. FESTA A CORTINA Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo per celebrare i primi 10 anni di Dolomiti UNESCO con una grande giornata in cui lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. TUTTI IN CONCHIGLIA A Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti scatteranno a partire dalle ore 11: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO, presieduto dal Sottosegretario Gava. “Cortina d’Ampezzo porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della tradizione di un territorio così complesso e delicato”, spiega il Sindaco Gianpietro Ghedina. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con cinque appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. Si comincia il 5 luglio al rifugio Berti – Vallon Popera. Nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e lo chef stellato sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. Secondo appuntamento è, il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. La fotografia è protagonista del terzo appuntamento, il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO. Il 7 settembre, al rifugio Cava Buscada si parla di geologia e si va alla scoperta della storia della Terra, in un evento in collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco naturale delle Dolomiti friulane. Ultimo appuntamento, il 21

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settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori.

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AUTORE :N.D.

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19 maggio 2019

BORGO

1130 e 15

Eduardo Souto De Moura Malga Costa, Val di Sella. EduardoSouto De Moura inaugura la sua installazionee ale 15 tiene una Lectio Magistraliscon MarcoImperadori, FedericoBucci, Barbara Bogoni. L'ingressoall'incontro è gratuito, previa prenotazione,con il biglietto per l'area di Malga Costao il Giardinodi Villa Strobele.Per la Lectio Magistralis prenotazioneal n. 0461.751251. •

TRENTO

Effetti Corali Muse, Corso del Lavoro e della Scienza, 3. Intervento corale, brani legati alla luce. MORI

Musica boema Chiesa di Valle San Felice. Concertocon la partecipazionedel Coro interparrocchialedella Valledi Gresta e degli studenti del Ginnasio e della Scuolamusicaledi Praga. •

ROVERETO

dalie 10

Nuvolette Vari luoghi. Tanteiniziative in città per la manifestazionededicata all'illustrazione e aifumetti. TRENTO

Samovar), alle 16.30 e 20.30 Panikommedia (Circo Finito). •

Tango Salone delle feste, Casinò municipale. Nell'ambito del festival «Radici» laScuola Musicale Alto Garda propone lo spettacolo «Tango:quando l'emigrazione crea musica,danza e poesia». » ROVERETO

Maria Navelli: pianoforte Casa Mozart, Via della Terra, 48. FrancescoMaria Navelli al pianoforte; musichedi Mozart, Schumann,Prokofiev.Costi, 12 euro intero, 10 ridotto. TRENTO

Effetti Corali Chiesa di S. Maria Maggiore. Concertofinale del Coro Laboratorio del Festival,diretto dal maestro ospite, Burak Onur Erdem, Coro Anin, Coro Polifonico Emerald,Coro PolifonicoV. Gianferrari, Ensemblevocale Ad Maiora.lngressolibero. •

Countdown corale Muse, Corso del Lavoro e della Scienza, 3. Per i 10 anni di Dolomiti Unescocanta il Coro Monte Iran di Ragoli. TRENTO

Sguardi d'archivio Palazzo RoccabrunaVia Santissima Trinità, 24. Vengono proiettati i video «Le carte raccontano: l'Archivio Bossi Fedrigotti»,«Uvasulla montagna», «La strada del vino». •

TRENTO

ARCO

VILLA 1AGARINA

dalle 16

Il mistero dei Lodron Museo diocesano, Via Giuseppe Garibaldi, 10. Il mistero dei Lodron.Cacciaal tesoro per famiglie con bambini dai 7 ai 12 anni. Costi,4 a bambino, gratuito per gli adulti accompagnatori. t

PERGINE

Sincronia danza Teatro comunale, piazza Garibaldi 5/g. Saggiodi fine anno degli allievi dell'associazione Sincronia danza.

dalle 11

Circuspring Tendone, via Fermi. Alle 11 e 18.30 Contrappunti (Compagnia Samovar), alle 16.30 e 20.30

TRENTO

20.45

As You Like It Teatro Spazio 14, Vìa Vannetti, 14. «AsYouLike It», una delle commedie di Shakespeareche più agilmente

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AUTORE :N.D.

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19 maggio 2019

Shakespeareche più agilmente gioca con tutti i luoghi comuni dell'intrattenimento. Spettacolo targato ScuoladiTeatro Spazio14, Live Art snc-Teatrincorso. •fr TRENTO

20.45

La notte dei folli Teatro di Villazzano, Via U. Giordano 6. Da un'idea di Nicola Sordo,serataall'insegna della comicità in tutte lesue forme.

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AUTORE :N.D.

PAGINE :23 SUPERFICIE :15 %

19 giugno 2019

L'ANNIVERSARIO

MarcellaMorandini:in mediale presenzesonosalite del 10%

Le Dolomiti volano con il marchio Unesco Salvaguardare il territorio paga. Tenere bene quello che la natura ci ha donato, impedire inquinamento e speculazioni edilizie, puntare sullo sviluppo sostenibile, promuovere turismo e cultura, porta molti più soldi della cementificazione e dell'industria selvaggia. Oltre a far vivere la gente in un posto più sano e più bello. È la lezione che si ricava dal decennale della dichiarazione delle Dolomiti come Patrimonio dell'Umanità, che cade il 26 giugno. Dal 2009, il riconoscimento dell'Unesco ha fatto conoscere nel mondo non solo le bellezze dei Monti Pallidi, ma anche la loro buona gestione politico-amministrativa e le loro formidabili infrastrutture turistiche. E il risultato è che da allora i turisti sono aumentati. «Tutti gli operatori che abbiamo sentito - spiega Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono cresciute almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell'Umanità. Ma in alcune località, l'incremento è arrivato al 90%».Le Dolomiti, montagne calcaree emerse dal mare 230 milioni di anni fa, comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali. Coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine, e le 3 Regioni

Jn evento sportivo in vai di Fassa, uno dei territori delle Dolomiti tutelate dalPUnesco

Friuli, Trentino Alto Adige e Veneto. Le celebrazioni per il decennale sono state presentate alla Camera a Roma dal presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, Graziano Pizzimenti. Gli eventi cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina. In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l'estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Ci sarà anche un crowfunding per sostenere il ripristino dei boschi dei Serrai di Sottoguda, a Rocca Pietore (Belluno), devastati dalla tempesta Vaia del 29 ottobre scorso.

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BUON COMPLEANNO DOLOMITI UNESCO! Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. IL LABORATORIO DOLOMITI “Il riconoscimento UNESCO conferito 10 anni fa alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio” – così l’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare e Presidente delComitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite” – continua il Sottosegretario – “le Dolomiti spiccano in quanto Bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Le Dolomiti si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza ad un contesto così peculiare e straordinario”. TUTELA, VALORIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”. LA MISSION E LA REVENUE Conoscere e curarsi dei luoghi dove si è nati non significa solo difenderli e preservarli, ma anche saperli raccontare alle generazioni che verranno. “Essere cittadini di un luogo come il nostro – prosegue Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia complessiva di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Non è stato semplice: dieci anni fa c’era chi credeva che nuovi riconoscimenti avrebbero significato anche maggiori vincoli. Oggi, al giro di boa del primo decennale, assistiamo invece ad uno straordinario fermento positivo nei territori. Il riconoscimento UNESCO, è sempre di più un'occasione per “ri-conoscersi” e un'opportunità per rilanciare turismo, tutela e valorizzazione

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dell'ambiente, agricoltura, forme produttive legate al territorio privilegiando la qualità. Ora, dopo questo primo decennale, il viaggio sotto l’egida dell’UNESCO continua, articolandosi su quattro cardini fondamentali: conservare i valori di un patrimonio universale, valorizzare l’esperienza di un turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza e il senso di comunità e fare sistema attraverso una governance comune. FESTA A CORTINA Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo per celebrare i primi 10 anni di Dolomiti UNESCO con una grande giornata in cui lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. TUTTI IN CONCHIGLIA A Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti scatteranno a partire dalle ore 11: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal Ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO, presieduto dal Sottosegretario Gava. “Cortina d’Ampezzo porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della tradizione di un territorio così complesso e delicato”, spiega il Sindaco Gianpietro Ghedina. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con cinque appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. Si comincia il 5 luglio al rifugio Berti – Vallon Popera. Nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e lo chef stellato sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. Secondo appuntamento è, il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. La fotografia è protagonista del terzo appuntamento, il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO. Il 7 settembre, al rifugio Cava Buscada si parla di geologia e si va alla scoperta della storia della Terra, in un evento in collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco naturale delle Dolomiti friulane. Ultimo appuntamento, il 21 settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori.

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19 giugno 2019 - 13:36

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Le Dolomiti festeggiano i 10 anni come patrimonio Unesco: l’obiettivo è conservare e valorizzare il territorio Tutto pronto per il decennale del riconoscimento Unesco alle Dolomiti come Patrimonio Mondiale . L’estate prevede eventi diffusi e l’impegno per un futuro sempre più sostenibile. Tra Trentino e Alto Adige appuntamenti da San Vigilio di Marebbe al Parco Naturale Adamello Brenta. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale. “N oi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento Unesco, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio “, dichiara l’assessore della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer. “ Quella che ci sara’ a Cortina d’Ampezzo, mercoledi’ 26 giugno, e’ una festa per le comunita’ dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilita’ che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un’opportunita’ per guardare al futuro “, dichiara l’assessore trentino Mario Tonina. #SMStickyVideo { bottom: 0px !important; z-index: 100000001; } Valuta questo articolo No votes yet. Please wait...

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19 giugno 2019 - 09:37

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Dolomiti, turismo in crescita del 10% da quando sono Patrimonio Unesco Pubblicato mercoledì, 19 giugno 2019 Sky News Tg24 La catena montuosa è stata dichiarata patrimonio dell'umanità nel 2009 e da allora il numero di turisti ha fatto registrare una crescita costante Le Dolomiti hanno fatto registrare un aumento del turismo del 10% da quando, nel 2009, sono state dichiarate Patrimonio Unesco. Il dato è stato reso noto alla Camera dei Deputati a Roma, nell’ambito della presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che andranno in scena dal prossimo 26 giugno a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. Turismo in crescita La catena dolomitica comprende in totale nove sistemi montuosi delle Alpi Orientali. Coprono complessivamente un’area di 142mila ettari distribuiti fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine e le tre Regioni di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. "Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che la presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%”. E la ragione andrebbe ricercata proprio nell’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, “che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%". Le celebrazioni per il decennale Dal prossimo 26 giugno a Cortina inizieranno le celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco. Sono diversi gli appuntamenti già in programma per la giornata: dai concerti, a gare sportive, passando per le degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti proseguiranno oltre i 26 giugno per tutto il corso dell’estate, per un totale di 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Il segreto delle Dolomiti A 10 anni dall’iscrizione delle Dolomiti nella lista Unesco, "è sempre più evidente – ha detto la sottosegretaria all'Ambiente Vannia Gava della Lega - l'impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini". Le Dolomiti, ha sottolineato Gava, sono un esempio virtuoso di gestione del patrimonio naturale. Per Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore regionale al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, il segreto per raggiungere una gestione piena e condivisa di questo patrimonio comune è stato "mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce". Tag: #Ambiente

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19 giugno 2019 - 13:34

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Cortina d’Ampezzo festeggia i 10 anni delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO Una festa di tutti e per tutti. È questo il senso della giornata del 26 giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti Patrimonio Mondiale, nel primo decennale del riconoscimento UNESCO. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. Per questo le istituzioni e gli attori coinvolti hanno agito all’unisono e in sinergia, per la realizzazione di un obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. “Dopo 10 anni possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del Patrimonio Mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile: lo facciamo ogni giorno attraverso i canali social e l’ottimo riscontro mediatico che fortunatamente continuano ad avere le nostre iniziative. – dichiara Graziano Pizzimenti, assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO – Più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide”. “Vogliamo festeggiare un percorso lungo 10 anni che è stato anche e soprattutto un importante veicolo promozionale delle grandi bellezze di questo territorio, innalzando le Dolomiti agli occhi del mondo intero. Un riconoscimento importante per un territorio che da sempre è stato bene prezioso per tutti, innanzitutto per coloro che vi abitano. – dichiara Federico Caner, assessore al turismo della Regione del Veneto – E proprio per questo la Regione è e sarà sempre al fianco delle comunità locali supportandone il coraggio di intraprendere un percorso culturale fondato su innovazione, consapevolezza e tutela di un territorio unico al mondo”. “Le Dolomiti non sarebbero tali senza le persone che le abitano e che ne curano il territorio. Per questo il decennale è in primis la festa delle comunità dolomitiche, che ne hanno plasmato l’eccezionale paesaggio attraverso un eroico lavoro di allevamento e coltivazione in condizioni spesso estreme. – dichiara Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno – Garantire oggi una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti da UNESCO Patrimonio Mondiale”. “Abbiamo fatto squadra nell’appoggiare la Fondazione Dolomiti UNESCO e siamo felici di fornire tutto il supporto ad un anniversario così importante, che riteniamo possa essere un nuovo punto di partenza per tutte le nostre valli, nella prospettiva delle sfide future che attendono il territorio. Il lavoro di team ci rende innanzitutto orgogliosi come comunità – spiega Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo – Cortina si riconferma una volta di più la regina delle Dolomiti”. “Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini – per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario

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soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”. COLLABORARE SIGNIFICA SUONARE INSIEME Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. GIOVANI PROTAGONISTI Durante la giornata sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri del CAI – Club alpino italiano (CAI Veneto, CAI Alto Adige e CAI Friuli Venezia Giulia) e della SAT – Società Alpinisti Tridentini, impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti. DOLOMITES TODAY – CREARE INSIEME UN FILM COLLETTIVO Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina il 26 giugno, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi. UN CAMPIONATO DI SAPORI Il territorio di Cortina ha da tempo messo in cantiere il proprio futuro, che per la conca ampezzana significa anche importanti traguardi sportivi. Per questo Fondazione Cortina 2021 si è confermata partner prezioso e strategico anche nell’occasione del decennale UNESCO, scegliendo di diventare Socio sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO. “Un impegno, il nostro, che vuole significare la grande attenzione che come comitato organizzatore abbiamo per il nostro territorio – commenta Valerio Giacobbi, Amministratore Delegato di Fondazione Cortina 2021 – Un luogo dalla bellezza fragile, da tutelare con responsabilità e scelte etiche anche nella gestione dei grandi eventi; un patrimonio da custodire in sinergia condivisa ed in costante dialogo tra istituzioni ed enti che agiscono sul territorio.” Per il Dolomiti day, a scendere in campo sono, con il loro team rodato dalle giornate di Coppa del Mondo di sci alpino, gli Chef Ambassador di Fondazione Cortina 2021. Saranno loro a curare, infatti, il grande buffet che sarà allestito nel centro del paese. Lavoreranno ancora una volta in squadra, per un campionato di sapori che farà finire in tavola tutto il gusto delle Dolomiti. A partire dalle materie prime pregiate e tutelate del territorio: per “cucinare” le loro montagne gli chef partiranno, infatti, dai prodotti dolomitici che proprio la Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO ha permesso di valorizzare e tutelare con progetti ad hoc in questi primi dieci anni. REGOLE D’ORO Per augurare buon compleanno ai Monti Pallidi anche le Regole d’Ampezzo, con il loro patrimonio museale diffuso, hanno realizzato una serie di iniziative, contribuendo, innanzitutto,

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all’allestimento dell’area degustazione davanti alla Ciasa de Ra Regoles: i tavoli del grande buffet, in particolare, sono stati realizzati con i legni schiantati dal ciclone mediterraneo Vaia lo scorso autunno, a significare il senso di recupero, continuità, resilienza e speranza con cui la gente di qui ha saputo subito reagire agli eventi. Dal buffet alla cultura, ci saranno, inoltre, pacchetti di visita ad hoc: in particolare nei giorni della festa del decennale saranno organizzati percorsi guidati sia al museo Etnografico, dedicato alla secolare tradizione della proprietà collettiva della valle, sia a quello Paleontologico “Rinaldo Zardini”, che custodisce una preziosa raccolta di fossili del Triassico, così importanti anche per il riconoscimento conferito dall’UNESCO. UN RACCONTO CORALE A raccontare l’unicità di un territorio è soprattutto la sua popolazione, che custodisce tradizioni, usi e costumi e che, insieme ad una natura eccezionale, ha formato, nel caso delle Dolomiti, una comunità trasversale e unica, complessa ed articolata. Per questo il decennale UNESCO è anche il compleanno della gente di qui. Le vite di tutti, le vite comuni, per un’estate si faranno non comuni, grazie ad una mostra fotografica che darà vita ad un grande racconto collettivo, costruito con scatti di panorami, scorci e vedute dei luoghi, catturati da chi conosce bene il territorio. Fino al 30 settembre, grazie all’associazione Cortina4Us e ai commercianti della regina delle Dolomiti, saranno 120 gli scatti che finiranno in vetrina, nei principali negozi, bar, ristoranti e hotel della città. Gli scatti sono stati realizzati dai fotografi sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO, con l’obbiettivo di raccontare l’unicità e la straordinarietà del paesaggio dolomitico. TURISTI ED AMICI Anche gli albergatori hanno voluto pensare ad una serie di iniziative a sostegno della grande festa delle Dolomiti. Chi arriverà nella conca da turista se ne andrà da amico nei giorni del decennale, perché troverà speciali pacchetti e sconti ad attenderlo e soprattutto l’invito alla partecipazione a tutte le attività del 26 giugno in città. SQUADRA CHE VINCE Cortina d’Ampezzo fa anche squadra con tutte le associazioni sportive, le scuole e gli sci club, impegnati a coinvolgere ragazzi con una serie di attività declinate anche per i giovani sportivi del territorio. In particolare, per i più piccoli, il 26 giugno sarà allestita, grazie ad Emaprice, technical supplier di Fondazione Cortina 2021, una grande “scatola” di cemento fresco, dove i bambini potranno lasciare l’impronta delle loro mani, a memoria futura del significato profondo di far parte di una comunità così importante. TUTTE LE DOLOMITI IN FESTA NEI I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con gli appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Veneto si comincia il 5 luglio al rifugio Berti – Vallon Popera: nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e uno chef stellato sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. La fotografia sarà la protagonista il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione Dolomiti UNESCO Share this post

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19 giugno 2019 - 14:57

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Dolomiti festeggiano 10 anni Unesco L'obiettivo comune è conservare e valorizzare il territorio (ANSA) - BOLZANO, 19 GIU - Tutto pronto per il decennale del riconoscimento Unesco: le Dolomiti Patrimonio Mondiale lanciano un'estate di eventi diffusi e l'impegno per un futuro sempre più sostenibile. Tra Trentino e Alto Adige appuntamenti da San Vigilio di Marebbe al Parco Naturale Adamello Brenta. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il ministero dell'Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale. "Noi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento Unesco, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio", dichiara l'assessore della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer. "Quella che ci sarà a Cortina d'Ampezzo, mercoledì 26 giugno, è una festa per le comunità dolomitiche: un'occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilità che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un'opportunità per guardare al futuro", dichiara l'assessore trentino Mario Tonina.

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19 giugno 2019 - 09:33

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Dolomiti, turismo in crescita del 10% da quando sono Patrimonio Unesco

Le Dolomiti hanno fatto registrare un aumento del turismo del 10% da quando, nel 2009, sono state dichiarate Patrimonio Unesco. Il dato è stato reso noto alla Camera dei Deputati a Roma, nell’ambito della presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che andranno in scena dal prossimo 26 giugno a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno.

Turismo in crescita La catena dolomitica comprende in totale nove sistemi montuosi delle Alpi Orientali. Coprono complessivamente un’area di 142mila ettari distribuiti fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine e le tre Regioni di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. "Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito - ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - ci hanno detto che la presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%”. E la ragione andrebbe ricercata proprio nell’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, “che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l'incremento è arrivato al 90%".

Le celebrazioni per il decennale Dal prossimo 26 giugno a Cortina inizieranno le celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco. Sono diversi gli appuntamenti già in programma per la giornata: dai concerti, a gare sportive, passando per le degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti proseguiranno oltre i 26 giugno per tutto il corso dell’estate, per un totale di 140 eventi organizzati da associazioni del territorio.

Il segreto delle Dolomiti A 10 anni dall’iscrizione delle Dolomiti nella lista Unesco, "è sempre più evidente – ha detto la sottosegretaria all'Ambiente Vannia Gava della Lega - l'impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini". Le Dolomiti, ha sottolineato Gava, sono un esempio virtuoso di gestione del patrimonio naturale. Per Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore regionale al Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, il segreto per raggiungere una gestione piena e condivisa di questo patrimonio comune è stato "mettere in luce le differenze

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ed evidenziare anche ciò che unisce".

Estate 2019, 2 milioni di presenze in meno per le vacanze in Italia

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19 giugno 2019 - 10:15

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Le Dolomiti festeggiano 10 anni in Patrimonio Unesco e fanno volare turismo

Tenere a quello che la natura ci ha donato, impedire inquinamento e speculazioni edilizie, puntare sullo sviluppo sostenibile, promuovere turismo e cultura. È la lezione che si ricava dal decennale della dichiarazione delle Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità, che cade il 26 giugno prossimo. Dal 2009, il riconoscimento dell’Unesco ha fatto conoscere nel mondo non solo le bellezze dei Monti Pallidi, ma anche la loro buona gestione politico-amministrativa e le loro formidabili infrastrutture turistiche. “Tutti gli operatori che abbiamo sentito – spiega Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, con sede a Cortina – ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono cresciute almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità. Ma in alcune località, l’incremento è arrivato al 90%”. Le Dolomiti, montagne calcaree emerse dal mare 230 milioni di anni fa, comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali. Coprono un’area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine, e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Le celebrazioni per il decennale sono state presentate stamane alla Camera a Roma dal sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava (Lega) e dal presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, Graziano Pizzimenti. Gli eventi cominceranno il 26 giugno prossimo a Cortina (il 26 giugno del 2009 ci fu la proclamazione). In programma per la giornata concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l’estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio: feste nei rifugi, convegni, mostre, sistemazioni di sentieri. Ci sarà anche un crowfunding per sostenere il ripristino dei boschi dei Serrai di Sottoguda, a Rocca Pietore (Belluno), devastati dalla tempesta Vaia del 29 ottobre scorso. Per il decennale, il 16 giugno è stato inaugurato il balcone panoramico delle Dolomiti Unesco a Santa Cristina in Val Gardena. Un belvedere a 2200 metri di quota, dal quale si ammira tutto il gruppo del Sella.

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

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19 maggio 2019

OGGIIN TRENTINO TRENTO

Countdown corale Muse,ore 11 Per festeggiare il decennale delle Dolomiti Unesco proseguono i concerti con i cori della montagna trentini di cui ospite il Coro Monte Iron di Ragoli •

Nell’ambito della proposta per le famiglia Al museo ci vado anch’io, proseguono gli appuntamenti con Little Mart con Creazione biglietto a sorpresa Nella foresta di bambù

Matinee Casa Mozart PalazzoDiamanti, ore 11 •

Per i Matinee in Casa Mozart prosegue la rassegna di concerti con recital al pianoforte a cura di Francesco Maria Navelli

VILLA LAGARINA

Il mistero dei Lodron La notte dei folli

Museo Diocesano,ore 16

Teatro Villazzano, ore 20.45

Da un’idea di Nicola Sordo, una serata all’insegna della comicità in tutte le sue forme, un varietà spumeggiante con il microfono aperto a chi è stato selezionato per il suo posto sotto il riflettore •

Concerto corale ChiesaSMaria Maggiore, ore 11.15 •

Per il Festival di Musica Sacra in collaborazione con #EffettiCorali si tiene il concerto di Insieme Vocale Vox Cordis di Arezzo diretto da Lorenzo Donati

As You Like it Spazio14,ore 20.45 Appuntamento con il teatro allo Spazio 14 di via Vannetti, che ospita “As You Like It” con la regia di Elena R Marino e Silvia Furlan per il ciclo Trasfigurazioni 2019 •

CircuSpring Festival Tendonevia Fermi, ore 11 •

Conclude quest’oggi la programmazione del CircuSpring Festival con la Compagnia Samovar in Contrappunto e Circo Paniko in Panikommedia

FabLabNet BigFest

Per “Al museo ci vado anch’io”, si tiene l’evento “Il mistero dei Lodron. Caccia al tesoro per famiglie curiose” un’attività per famiglie con bambini dai 7 ai 12 anni.

ARCO

CALLIANO

Giochi sul confine La RoccaCastel Pietra, ore 13 I curatori di Portobeseno e Nexus Culture, partendo da una riflessione sull’attuale momento storico-sociale, si interrogano sul concetto di CONFINE attraverso attività e giochi dedicati all’infanzia. •

PERGINEVALSUGANA PEDALATA PERLA VITA

Centro storico, ore 9.30 Torna il tradizionale appuntamento primaverile con la Pedalata per lavita a favore di AIL Associazione italiana contro le leucemie linfomi emieloma Trentino onlus

Tango

STORO

CasinòMunicipale, ore 11

Palazzi aperti

via GiuseppeGaribaldi,ore 11

Nell’ambito del festival Radici, la Scuola Musicale Alto Garda propone lo spettacolo Tango: quando l’emigrazione crea musica, danza e poesia. Danza, musica e voce narrante ad ingresso libero

BORGOVALSUGANA

Lectio Magistralis Malga Costa, 15 •

Edoardo Souto de Moura sarà protagonista di una Lectio Magistralis. In dialogo con Marco Imperadori e Federico Bucci, Pro rettore Polo di Mantova del Politecnico di Milano eBarbara Bogoni.

Passeggiata con presentazione del percorso Fontane del Comune di Storo alla Fontana di Spenigol recentemente restaurata •

CLES

Palazzi aperti <NC>Chiesetta S Antonio, ore 11 Visita guidata alla Chiesetta di S Antonio eMonte di Clesa cura di Associazione Anastasia Val diNon Si consiglia la prenotazione alle attività

Edoardo Souto de Moura Villa Strobele, ore 11.30 •

Si tiene l’incontro con l’architetto e l’inaugurazione dell’installazione definita dall’artista “ L’ultimo baluardo dell’architettura: questo è ciò che resta”

Muse,ore 10 Prosegue per tutta la giornata e conclude la manifestazione che prevede incontri, approfondimenti, intrattenimento e molto altro •

PREDAZZO

DoloMet Tendone Ottagono, ore 17 •

ROVERETO

Little Mart Mart, ore 15

Prosegue la due giorni non stop di musica con il festival metal nel cuore delle Dolomiti con ospiti del panorama internazionale, nazionale e le band locali

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20 giugno 2019 - 10:37

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Belluno Una mongolfiera sulle Dolomiti Un'opera di Roberto Bianchi all'asta a favore della Mongolfiera di Giorgia Onlus. Dal connubio tra solidarietà e arte nasce «Una Mongolfiera sulle Dolomiti», una mostra, che si terrà a Belluno nei fine settimana del mese di luglio, frutto del generoso gesto di un artista locale. È questo il risultato dell’incontro tra la Mongolfiera di Giorgia Onlus, associazione bellunese che si occupa di dare sollievo ai giovani con disagio psicofisico, e l’artista di Cibiana di Cadore Roberto Bianchi, “art animalier”, che ha esposto le sue opere nei luoghi più prestigiosi, da Las Vegas ad Abu Dhabi, passando per il Louvre. È nella primavera scorsa che Bianchi, ascoltando un intervento televisivo della presidente dell’associazione Ivana Turrin, viene a conoscenza della Onlus in memoria di Giorgia Praloran – mancata nell’ottobre del 2016 per un tumore al cervello – associazione costituita allo scopo di raccogliere e distribuire fondi agli adolescenti disabili affinché, durante la malattia, possano ricavarsi un momento ludico, di svago e divertimento. Ascoltando il racconto sulla scelta della mongolfiera quale simbolo dell’associazione, legata a una delle passioni di Giorgia, Roberto Bianchi si rende conto di aver completato, nell’autunno del 2018, un’opera che, in qualche modo, “racconta” gli interessi di questa ragazza: oltre a delle mongolfiere il quadro ritrae anche i libri e la natura. «Con grande generosità l’artista ha deciso di sposare la nostra missione offrendo la sua opera, splendido esempio di espressione surrealista, al fine di raccogliere fondi da devolvere all’associazione», spiega Ivana Turrin. «Quando il mondo della solidarietà incontra il mondo dell’arte possono nascere solo iniziative speciali come questa». Da qui, dunque, il via alla mostra: si tratta di una personale di Roberto Bianchi che, grazie alla sua tecnica e al suo legame con la natura, è riuscito negli anni a cogliere la magia che si cela ogni giorno nei boschi delle Dolomiti. All’interno della mostra verrà esposta anche l’opera messa all’asta per la raccolta fondi per l’associazione. La mostra si terrà presso la sala “ex Pub Carrera” di Palazzo Fulcis a Belluno, gentilmente concessa dalla Fondazione Cariverona, nei fine settimana dal 5 al 21 luglio con il patrocinio della Provincia di Belluno e del Comune di Belluno. L’inaugurazione si terrà sabato 6 luglio alle 17. L’ingresso è gratuito ed avviene tramite l’accesso di Palazzo Fulcis. Il direttivo dell’associazione e Roberto Bianchi ringraziano la Fondazione Cariverona per aver concesso l’utilizzo della sala. Correlati Feltre, una Festa della salute "in rosa" Torna domenica 19 maggio la manifestazione abbinata per il settimo anno alla Corrifeltre, e promossa dall’Ulss 1 Dolomiti, al fine di stimolare la cittadinanza a prendersi cura in modo attivo e informato della propria salute. 17 Maggio 2019 In "Feltre" "Le Dolomiti incantate" di Roberto Bianchi celebrano il decennale Unesco La mostra dell'artista di Cibiana sarà inaugurata domenica 2 giugno nella sala espositiva del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve. 31 Maggio 2019 In "Cadore" "Cuore e gambe", domenica a Sedico fitness a ritmo di solidarietà Al Palaskating sesta edizione della "Dolomiti Fitness Marathon". Il ricavato della giornata andrà a "Caramella Buona", associazione che si concentra su prevenzione e repressione del reato di pedofilia.

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20 giugno 2019 - 10:37

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13 Febbraio 2019 In "Valbelluna"

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20 giugno 2019

l’evento

del 26 giugno

Dolomiti Unesco Cortina celebra i primi dieci anni na festa di tutti e per tutti: parola d’ordine fare rete. È questo il senso della giornata del 26 giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti patrimonio mondiale, nel primo decennale del riconoscimen/ APAG.27 to Unesco. SEGAFREDDO

U

Dieci anni di Dolomiti patrimonio Unesco A Cortina mercoledì sarà festa grande Pizzimenti:«La sfidainizialeha innescatoun processovirtuosomolto positivo». Padrin:«Il merito è di chi ciabita» Dolomiti patrimonio mon- sto traguardo costituisce il diale, nel primo decennale più significativo riconosciAlessandraSegafreddo del riconoscimento Unesco. mento internazionale, ma anL’inserimento delle Dolo- che un punto di partenza per CORTINA.Una festa di tutti e miti nella lista Unesco, pro- delineare strategie e percorsi per tutti: parola d’ordine fare mosso dal compianto Sergio futuri di sviluppo nel nome rete. È questo il senso della Reolon, ha suggellato la na- della sostenibilità. Per questo le istituzioni e giornata del 26 giugno, quan- scita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da gli attori coinvolti hanno agido Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico tutelare e valorizzare nella to all’unisono e in sinergia, da cui festeggiare insieme le sua composita unicità. Que- per la realizzazione di un Dolomiti patrimonio mon- sto traguardo costituisce il obiettivo comune e di una

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20 giugno 2019

obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. I festeggiamenti del decennale sono stati presentati ieri mattina a Cortina. «Dopo 10 anni», ha dichiarato Graziano Pizzimenti, assessore alle infrastrutture della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, «possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha

abitano e che ne curano il territorio», ha ricordato Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, «per questo il decennale è in primis la festa delle comunità dolomitiche, che ne hanno plasmato l’eccezionale paesaggio attraverso un eroico lavoro di allevamento e coltivazione in condizioni spesso estreme. Garantire oggi, dopo l’uragano Vaia, una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti patrimonio mondiale». – BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI

innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del patrimonio mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche per le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile», osserva Pizzimenti, «più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide». «Le Dolomiti non sarebbero tali senza le persone che le abitano e che ne curano il ter-

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20 giugno 2019

Ilgruppochehaorganizzatoi festeggiamentiperi 10anni delleDolomitiUnesco

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20 giugno 2019 - 11:02

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Turisti aumentati del 10% Celebrazioni piene di eventi CORTINA. Compleanno col botto per la Fondazione Dolomiti Unesco. I turisti in zona sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando è in vigore la protezione Unesco, perché queste montagne sono Patrimonio dell’Umanità. Il dato è stato reso noto ieri alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale, che si aprono il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo. «Tutti gli operatori turistici che abbiamo sentito – ha spiegato Marcella Morandini, direttore della Fondazione – ci hanno detto che le presenza turistiche dopo il 2009 sono aumentate almeno del 10%. Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l’incremento è arrivato al 90%». Il 26 giugno 2009 c’è stata la proclamazione a Patrimonio dell’Unesco. In programma per l’anniversario concerti di bande, gare sportive, degustazioni di prodotti tipici. I festeggiamenti andranno avanti per tutta l’estate, con 140 eventi organizzati da associazioni del territorio. Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un’area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. «Il riconoscimento Unesco conferito alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio», ha detto Vannia Gava, sottosegretario per l’Ambiente e presidente del Comitato per le celebrazioni, intervenendo in una conferenza stampa alla Camera. «Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite – ha aggiunto la rappresentante del Governo – le Dolomiti spiccano in quanto bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Queste montagne, che si estendono su tre Regioni, si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Il Comitato che presiedo – ha concluso Gava – ha elaborato una serie di iniziative grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto il ministero dell’Ambiente, quello dei beni culturali e quello degli Affari esteri». Nel corso dell’estate sono in programma escursioni geologiche in alta quota, concerti acustici ai piedi delle pareti dolomitiche, workshop fotografici e molto altro ancora. Partecipano alla festa anche i rifugi Berti, Agostini, Pian de Fontana, Cava Buscada e Pradidali, dove si svolgeranno camminate, conferenze e laboratori. «Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune» ha spiegato Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. «Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio, nel nome della sostenibilità». — F.D.M.

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20 giugno 2019 - 07:18

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Dieci anni di Dolomiti patrimonio Unesco: a Cortina mercoledì sarà festa grande Pizzimenti: «La sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso molto positivo». Padrin: «Il merito è di chi ci abita» Una festa di tutti e per tutti: parola d’ordine fare rete. È questo il senso della giornata del 26 giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti patrimonio mondiale, nel primo decennale del riconoscimento Unesco. L’inserimento delle Dolomiti nella lista Unesco, promosso dal compianto Sergio Reolon, ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. Per questo le istituzioni e gli attori coinvolti hanno agito all’unisono e in sinergia, per la realizzazione di un obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. I festeggiamenti del decennale sono stati presentati ieri mattina a Cortina. «Dopo 10 anni», ha dichiarato Graziano Pizzimenti, assessore alle infrastrutture della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, «possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del patrimonio mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche per le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile», osserva Pizzimenti, «più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide». «Le Dolomiti non sarebbero tali senza le persone che le abitano e che ne curano il territorio», ha ricordato Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, «per questo il decennale è in primis la festa delle comunità dolomitiche, che ne hanno plasmato l’eccezionale paesaggio attraverso un eroico lavoro di allevamento e coltivazione in condizioni spesso estreme. Garantire oggi, dopo l’uragano Vaia, una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti patrimonio mondiale». –

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20 giugno 2019 - 22:03

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decennale Dolomiti-Unesco: boom per il turismo +10% (cazzata del giorno)

Generic selectors Exact matches only Exact matches only Search in title Search in title Search in content Search in content Search in excerpt Search in posts Search in posts Search in pages Search in pages Pulsanti abilitati solo per info: Finanziamenti e Agevolazioni Il decennale Dolomiti-Unesco è dietro l’angolo e come di consueto, quando si materializzano queste circostanze, i giornalai (non riesco proprio a definirli giornali e giornalisti) iniziano a caricare i cannoni con cui spareranno le stronzate notizie del caso con enormi, gigantesche, colossali cazzate. Seguiti ed aiutati, in questo improbo lavoro, ovviamente, dai sodomitici d’ordinanza. Hanno già iniziato a spararle grosse e nei prossimi giorni, ma anche dopo l’avvento del decennale, continueranno a sputarci addosso le loro minchiate come se piovesse. Vale, in questa particolare circostanza, il detto secondo il quale “ogni mattina un giornalaio si alza e sa che dovrà inventarsi una cazzata più grande di quella scritta il giorno prima”: un compito davvero estenuante. Apro le danze con la corriera delle alpi, ma la frittatona è ovviamente stata fatta rimbalzare prima ancora dall‘Ansa. Titola la corriera: “Dolomiti a marchio Unesco – E’ stato boom per il turismo” con sottotitolo “Bilancio al decennale: visitatori cresciuti in media del 10% con punte del 90“. Ora, trascurando quelle immaginifiche “punte del 90” delle quali neanche il giornalaio dei peggiori bar di Caracas riuscirebbe a interessarsi, proviamo a dare una risposta a questa semplice domanda: assumendo che il 10% sia veritiero (ma non lo è, perlomeno per le Dolomiti bellunesi, e i dati che vi farò vedere… mi cosano) e assumendo poi che la crescita sia imputabile all’iscrizione del bene a Patrimonio dell’Umanità (che è però affermazione statisticamente insostenibile) come cavolo fai a parlare di “boom per il turismo” se in dieci anni dieci sei cresciuto in media del 10%? (cioè, semplificando, se ogni anno sei cresciuto dell’1% -uno per cento!!- rispetto al 2009) Ma facciamo qualche confronto. Tra il 2009 e il 2017 (per il 2018 i dati non sono ancora disponibili) l’Italia ha visto crescere le proprie presenze del 13,4%; tra il 2009 e il 2018 le presenze nella regione Trentino Alto Adige sono cresciute del 15,9% mentre quelle della regione del Veneto del 14,5%. Come possiamo definire ‘sta roba: boom-boom o magari boombone? Tra il 2009 e il 2017 le presenze turistiche nell’UE-28 sono cresciute del 37,8%: ‘sta roba la definiamo boom-agli-steroidi o magari super-boom? (Suvvia, giornalai, non è poi così difficile…) Pulsanti abilitati solo per info: Finanziamenti e Agevolazioni Daily Limit Exceeded. The quota will be reset at midnight Pacific Time (PT). You may monitor your quota usage and adjust limits in the API Console: https://console.developers.google.com/apis/api/youtube.googleapis.com/quotas?project=1441955 54597

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24 giugno 2019 - 13:19

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Dolomiti da 10 anni patrimonio di tutti

Un’estate di eventi per il decennale (foto: www.dolomiti.it) - Sono trascorsi 10 anni dal 26 giugno 2009: in quella data, a Siviglia, durante la sua 33esima seduta, il comitato per il patrimonio Unesco diede la comunicazione che le Dolomiti erano state inserite nella lista del patrimonio naturale dell’umanità, suggellando così la nascita delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco. Patrimonio dell’umanità: un bene che ci appartiene, quindi. Sulla base di un trattato internazionale conosciuto come Convenzione sulla protezione del Patrimonio mondiale, culturale e naturale, adottato nel 1972, l’Unesco ha finora riconosciuto un totale di 1052 siti (814 beni culturali, 203 naturali e 35 misti) presenti in 165 Paesi del mondo. Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche. Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. Anteprima della festa di Cortina è stata l’inaugurazione del balcone panoramico sulle Dolomiti UNESCO a Santa Cristina in Val Gardena, domenica 16 giugno, nel Parco Naturale Puez-Odle. La struttura, che sorge a quota 2200 metri, non lontano dalla stazione a monte del Col Raiser, permette di abbracciare in un solo sguardo tutto il gruppo delle Odle. Le strutture sono realizzate dagli enti territoriali sulla base di uno studio preliminare a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO che aveva lo scopo di individuare alcuni luoghi significativi e particolarmente adatti ad ospitare un balcone panoramico. Ad oggi sono presenti sul territorio altre quattro postazioni, sull'Alpe Tognola nelle Pale di San Martino, sul Monte Specie con vista su Croda Rossa, Monte Cristallo, Tofane e Tre Cime di Lavaredo, a Malga Ritort con affaccio sulle Dolomiti di Brenta e a Sagron Mis con la torre panoramica che abbraccia le Pale di San Martino e le Dolomiti Bellunesi. Altri tre balconi panoramici sono in fase di ultimazione in Provincia di Belluno. A coordinare le tante iniziative del decennale sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti

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24 giugno 2019 - 13:19

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Patrimonio UNESCO. A Cortina d’Ampezzo, mercoledì 26 giugno, grande festa per le comunità dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro svolto e le responsabilità per il futuro. “Siamo tutti invitati” affera la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini. Va in questo senso il contest Dolomites Today: il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Sempre il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Durante la giornata del 26 giugno sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri della SAT – Società Alpinisti Tridentini e del CAI – Club alpino italiano (CAI Alto Adige, CAI Veneto e CAI Friuli Venezia Giulia), impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta che ha colpito le Dolomiti a fine ottobre. Dopo le celebrazioni di Cortina D’Ampezzo, il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe sarà di scena la musica con il Dolomites UNESCO Fest. Musica, gastronomia e laboratori animeranno un grande festa dedicata a tutti gli abitanti e gli appassionati delle Dolomiti. Grande attenzione è stata riservata ai bambini e alla divulgazione dei valori del Patrimonio Mondiale grazie alla presenze, lungo il percorso che va dal padiglione al Centro Visite del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, di molte istituzioni: Ufficio provinciale Parchi Naturali, Fondazione Dolomiti UNESCO, Ufficio provinciale Geologia, MUSE di Trento, Museo Geologico di Predazzo, Museo delle scienze di Bolzano, Ispettorato forestale Brunico/stazione forestale San Vigilio, Istituto Ladino “Micura de Rü”, Museo Ladino “Ciastel de Tor”, AVS e CAI, Associazione “Geologia & Turismo”, Università Popolare delle Alpi Dolomitiche. Il programma, coordinato dall’Associazione Turistica San Vigilio-San Martin, prevede anche, il 27 e 28 giugno, un articolato convegno sul tema: “I patrimoni per le future generazioni: ambiente, natura e cieli stellati”. Nel 2008 l’osservatorio astronomico ucraino Andrušivka, scoprì un asteroide al quale venne dato il nome “UNESCO”, per omaggiare uno degli enti internazionali più meritori per la promozione dell’educazione, della scienza, della cultura e della collaborazione fra nazioni. Ebbene: gli ospiti della serata potranno viaggiare - grazie a un video - fino all’asteroide, osservandone anche il segnale fotometrico proveniente dall’Osservatorio Tivoli Farm, in Namibia, che verrà attivato per dare il via simbolico alle celebrazioni. Durante l’estate i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Trentino-Alto Adige il primo appuntamento è il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. L’estate dei festeggiamenti per il Decennale si chiuderà poi il 21 settembre al rifugio Pradidali, con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori. Il 30 settembre, infine, si svolgerà a Sesto Pusteria il congresso scientifico Dolomites UNESCO Forum, sotto la supervisione scientifica dell'Eurac di Bolzano, un convegno per riflettere sulle strategie per il futuro dell’area dolomitica. www.giornalesentire.it - riproduzione riservata* 20 giugno 2019

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PAGINE :13 SUPERFICIE :25 %

20 giugno 2019 - Edizione Belluno

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Decennale dell Unesco: l omaggio Cai e Sat metteranno mano ai sentieri: della Regione Friuli Venezia saranno il cuore dellasore Giulia, nella rotazione `

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LECELEBRAZIONI «Lunedì, assieme al ministero abbiamo anticipato le manifestazioni in Parlamento e abbiamo spiegato che cosa è successo in questi dieci anni», dice Graziano Pizzimenti, che presiede la Fondazione quale assessore della Regione Friuli Venezia dell Ambiente,

co: «La festa sarà occasione per damentale, capirequanto fatto sinorae quali tutto sono le tante prospettive di quedella sta Fondazione, in questi anni è mato cresciuta moltissimo. Oggi è un del punto di riferimento, non solo tutto per il turismo, ma culturale, sogabile ciale e anche divulgativo, quindi per di educazione. Lo è per il territoci rio, ma soprattutto per quanti portanza vengono da fuori, che possono capire cosa sono veramente le Fondazione Dolomiti». brazioni: intensa TURISMO CRESCIUTO che Pizzimenti assicura che c èputale re un ritorno economico immestra diato, per le comunità: «Certail zazione d apertura le, muni, perché si conosce in gi». il mondo, quindi è garanzia Fondazione qualità di questo sito. E stirandini un aumento di oltre il 10% lo turismo ambientale, sopratpiattaforma fra straniero, quindi è un inneil vantaggio economico ne. il territorio, che in questi diegie, anni ha risposto, ha capito l imrealizzarne

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del riconoscimento». Marcella Morandini dirige la e coordina le cele«Sarà un estate molto con tantissimi eventi, hanno fulcro a Cortina, capidelle Dolomiti, dove c èla nosede. Dimostrerannoquanto territorio è attivo nella valorizdel patrimonio mondiamettendosi in prima fila: coassociazioni, parchi, rifuPer spiegare cosa ha fatto la in questi anni, Moriassume: «Svolge il ruoche Unesco le attribuisce: è di coordinamento i territori che gestiscono il beCondivide progetti e strateanche a lungo termine, per una parte».

FESTA INPIAZZA Mercoledì sarà una festa di tute per tutti. Avranno un ruolo di piano cinquanta ragazzi giovanile Cai e che partiranno dalla piazza Cortina per andare a lavorare settimana nella zona del Pelmo, al rifugio Aquileia, ripristinare sentieri e segnadanneggiati dal maltempo scorso autunno. La colonna sosarà scandita dagli strumendelle quattro bande musicali Cortina d Ampezzo, San Vigidi Marebbe, Pozza di Fassa e che suoneranno assiegli stessi brani.

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20 giugno 2019 - 03:03

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Decennale dell'Unesco: l'omaggio degli alpinisti CORTINA Un'annata intensa, con almeno 150 eventi, taluni destinati a prolungarsi nel 2020. La Fondazione Dolomiti Unesco sta coordinando le manifestazioni destinate a celebrare il decennale del riconoscimento quale patrimonio dell'umanità, tributato alle montagne che stanno fra tre regioni, cinque province, da Belluno nel Veneto a Pordenone e Udine in Friuli Venezia Giulia, a Bolzano e Trento in Trentino Alto Adige. Ieri c'è stata la presentazione della grande festa celebrativa prevista a Cortina mercoledì 26 giugno. LE...

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AUTORE :Di Marco Angelillo

PAGINE :12 SUPERFICIE :73 % PERIODICITÀ :Settimanale

20 giugno 2019 - Edizione Scienze

Lassùnel paesedei tropici anzi, sulle Dolomiti di Marco Angelillo hi frequenta le terre alte sa che le Dolomiti non sono come tutte le altre montagne: c'è chi dice siano le più belle al mondo, ma la bellezza non è la sola caratteristica che ha indotto l'Unesco 10 anni fa a riconoscerle patrimonio dell'umanità. Sono le Bahamas delle Alpi: costruite da stratificazioni di organismi viventi - conchiglie, coralli, alghe calcaree,microbi - depositatisi sui fondali marini e trasformati in roccia in milioni di anni, atolli tropicali sollevati oltre i 3.000 metri quando la placca africana si scontra con quella euroasiatica. Una roccia calcarea, la dolomia, che in certi tramonti o albe assumecolori rosa, rossastri, viola (è il fenomeno dell'enrosadira). «Sono montagne costruite dalla vita», dice Piero Gianolla, geologo dell'Università di Ferrara e consulente della Fondazione Dolomiti Unesco. «Da sempre riservano sorprese, nuove scoperte, alimentano ricerca e formazione, sono un mondo infinito dove leggere l'evoluzione della vita sulla Terra», ribadisce. Interi periodi geologici, il Triassico su tutti, sono impressi in torri, pinnacoli e in alcune pareti calcaree verticali tra le più alte del mondo. Proprio nel Triassico, 220 milioni di anni fa, si è formata la dolomia. «In questi mesi la ricerca si sta concentrando sul Carnico, una delle epoche del Triassico», spiega Gianolla, «un periodo geologico che ha

molti punti in comune con l'attuale crisi climatica planetaria». Caratterizzato da un notevole aumento della CO , in atmosfera, il Carnico ha lasciato una cengia riconoscibile, alla base di molte cime, con rocce rosse e terrigene. È un'epoca di cruciali mutamenti della biodiversità: si creano le condizioni per il dominio dei dinosauri. E ancora una volta è la vita, incastonata nelle cenge, che regala i racconti più interessanti: «Stiamo trovando moltissime gocce d'ambra, tra le più antiche al mondo: in una situazione di stress ecologico le piante hanno emessopiù resina, come quando sono ferite, inglobando organismi unicellulari, protozoi, insetti. Un micromondo tutto da studiare», affenna Gianolla. E infatti università tedesche e italiane e il Cnr sono lì, a interpretare il futuro osservando il passato remoto. Navigando verso Ovest, si approda nell'isola più occidentale dei nove sistemi Unesco: le Dolomiti di Brenta. Anche qui è la vita che ci accoglie: il gruppo si colloca al bordo della piattaforma carbonatica dalla quale si sono generate le montagne: lo testimoniano gradoni di roccia digradanti verso il bacino lombardo da una parte e verso quello bellunese dall'altra. «Le Dolomiti di Brenta conservano sedimentazioni depositate dai cicli di alta e bassa marea. La roccia è come una pellicola cinematografica dov'è impresso il movimento delle onde», dice Vajolet Masè, geologa del Parco naturale Adamello Brenta. Qui, tra Cima Tosa e il Campanile Basso,abbonda il fossile guida, il Megalodon, mollusco bivalve simile a una vongola, organismo

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tipico degli ambienti sabbiosi bagnati da acque calde: «È nato, vissuto ed estinto nel Triassico, quando si è formata la dolomia principale». Ogni atollo ha le sue particolarità. A Est le Dolomiti Friulane, oltre il Piave, sono tra le più selvagge:il patrimonio dell'umanità qui scende fino a fondo valle. «Il futuro è nelle nostre mani: siamo come un'orchestra che deve scrivere e suonare insieme la partitura, per gestire al meglio una complessità unica e irripetibile», conclude Marcella Morandini, direttore della Fondazione Unesco. Istituzioni, Parchi, università e comunità che parlano 4 lingue sono i musicisti; gli strumenti sono le 9 aree protette che coprono il 95%del patrimonio. RIPRODUZIONERISERVATA

Nelle loro rocce e nei/ossili conchiglie e coralli, tracce del Triassico, quando la placca africana si scontrò con quella euro asiatica

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Formazione

Sono costituite da stratificazioni di organismi viventi: conchiglie, coralli, alghe calcaree,

microbi

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20 giugno 2019 - 07:45

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Buon compleanno Dolomiti Unesco! Tutto pronto per il decennale del riconoscimento UNESCO: le Dolomiti Patrimonio Mondiale lanciano un’estate di eventi diffusi e l’impegno per un futuro sempre più sostenibile Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione #dolomitiunesco e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. IL LABORATORIO DOLOMITI “Il riconoscimento UNESCO conferito 10 anni fa alle Dolomiti è stato un risultato importante per il nostro Paese, motivo per il quale dobbiamo celebrarlo con profondo orgoglio” – così l’On. Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare e Presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Patrimonio UNESCO . “Fra i 54 siti italiani riconosciuti dalle Nazioni Unite” – continua il Sottosegretario – “le Dolomiti spiccano in quanto Bene naturale di bellezza unica, scrigno di una strepitosa ricchezza naturale caratterizzata dalle spettacolari pareti verticali e dal tipico colore pallido. Le Dolomiti si configurano anche come laboratorio internazionale virtuoso per la gestione di un patrimonio naturale particolarmente complesso. Dobbiamo riconoscere come, trascorsi questi 10 anni, è sempre più evidente l’impegno ed il lavoro che hanno portato questo territorio ad una rinnovata sinergia di squadra tra le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini, che hanno permesso di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza ad un contesto così peculiare e straordinario”. TUTELA, VALORIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO , “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”. LA MISSION E LA REVENUE Conoscere e curarsi dei luoghi dove si è nati non significa solo difenderli e preservarli, ma anche saperli raccontare alle generazioni che verranno. “Essere cittadini di un luogo come il nostro – prosegue Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia complessiva di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Non è stato semplice: dieci anni fa c’era chi credeva che nuovi riconoscimenti avrebbero significato anche maggiori vincoli. Oggi, al giro di boa del primo decennale, assistiamo invece ad uno straordinario fermento positivo nei territori. Il riconoscimento UNESCO, è sempre di più un'occasione per “ri-conoscersi” e un'opportunità per rilanciare turismo, tutela e valorizzazione

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20 giugno 2019 - 07:45

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dell'ambiente, agricoltura, forme produttive legate al territorio privilegiando la qualità. IL FUTURO Ora, dopo questo primo decennale, il viaggio sotto l’egida dell’UNESCO continua, articolandosi su quattro cardini fondamentali: conservare i valori di un patrimonio universale, valorizzare l’esperienza di un turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza e il senso di comunità e fare sistema attraverso una governance comune. FESTA A CORTINA Il 26 giugno a Cortina d’Ampezzo per celebrare i primi 10 anni di #dolomitiunesco con una grande giornata in cui lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. TUTTI IN CONCHIGLIA A Cortina d’Ampezzo i festeggiamenti scatteranno a partire dalle ore 11: il centro, con piazza Dibona e la sua scenografica Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal Ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento #dolomitiunesco , presieduto dal Sottosegretario Gava. “Cortina d’Ampezzo porta avanti il suo ruolo di capitale delle Dolomiti e rinnova il suo impegno nella valorizzazione della tradizione di un territorio così complesso e delicato”, spiega il Sindaco Gianpietro Ghedina . Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO. LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con cinque appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. Si comincia il 5 luglio al rifugio Berti – Vallon Popera. Nella zona del Comelico arriveranno i produttori di qualità e lo chef stellato sostenitore della Fondazione #dolomitiunesco per una passeggiata botanica alla scoperta del territorio. Secondo appuntamento è, il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. La fotografia è protagonista del terzo appuntamento, il 31 agosto e il primo settembre, al rifugio Pian de Fontana, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il cui valore estetico-paesaggistico sarà al centro degli obbiettivi di una quindicina di fotografi che prenderanno parte a un workshop curato da Moreno Geremetta, sostenitore della Fondazione #dolomitiunesco . Il 7 settembre, al rifugio Cava Buscada si parla di geologia e si va alla scoperta della storia della Terra, in un evento in collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco naturale delle Dolomiti friulane. Ultimo appuntamento, il 21 settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori.

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20 giugno 2019 - 11:12

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Dolomiti Unesco, iniziano i festaggiamenti per il decennale Sono trascorsi 10 anni da quando l’UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le Dolomiti, era il 26 giugno 2009. Un anniversario che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, partendo da Cortina d’Ampezzo il prossimo 26 giugno, proseguirà per tutta l’estate, grazie a oltre 140 eventi. Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con cinque appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo, ma anche complesso. “ Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune ”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “ Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità ”. Da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità, i turisti sono aumentati in media del 10% secondo il dato è stato reso noto alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità. “ Merito della iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, che ha fatto conoscere la bellezza dei nostri monti in tutto il mondo. Ma in alcune località l’incremento è arrivato al 90% ” ha dichiarato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco.

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20 giugno 2019 - 06:29

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Le Dolomiti festeggiano 10 anni di Patrimonio Unesco Tutto pronto per il decennale del riconoscimento Unesco: le Dolomiti Patrimonio Mondiale lanciano un’estate di eventi diffusi e l’impegno per un futuro sempre più sostenibile. Tra Trentino e Alto Adige appuntamenti da San Vigilio di Marebbe al Parco Naturale Adamello Brenta. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale. “Noi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento Unesco, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio”, dichiara l’assessore della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer. “Quella che ci sarà a Cortina d’Ampezzo, mercoledì 26 giugno, è una festa per le comunità dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilità che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un’opportunità per guardare al futuro”, dichiara l’assessore trentino Mario Tonina. fonte: ansa © 2019, ALL RIGHTS RESERVED.

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20 giugno 2019 - 11:20

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La sfida della sostenibilità. Le storie del 20 giugno 2019 Mentre i maturandi sono ancora intenti a cercare la traccia nascosta su Greta Thunberg tra quelle dell'esame di stato - neanche fosse un album dei Beatles -, sui quotidiani locali del Gruppo Gedi si parla soprattutto di vita sostenibile. L'Unesco premia la "conservazione dell'ecosistema e della biodiversità" sulle Alpi Giulie e lungo il tratto mediano del Po come "Riserve della biosfera" (e qui quei siti naturalistici che cercano ostinatamente il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità dovrebbero imparare qualcosa). I fautori del luogo comune "l'Italia dovrebbe campare solo di turismo", invece, ascoltino il grido di aiuto di Venezia per una città più sostenibile: "Non vogliamo morire di turismo". Una celebrazione di uno stile di vita meno frenetico arriva dal decimo torneo internazionale di scacchi a Forni di Sopra, un paesino incastonato tra le Dolomiti friulane dove sembra che il tempo si sia fermato. LA STORIA DEL GIORNO A Trieste è guerra delle petizioni: dalle statue di D'Annunzio e Ressel, fino alle campane Trieste. Forse è indice di un alto senso civico e di un'attenzione alta per il bene comune. Oppure di una spiccata indole per la polemica. Il fatto resta: a Trieste è in atto una vera propria guerra delle petizioni per i motivi più disparati. Di poco tempo fa era quella contro l'installazione di una statua di D'Annunzio in piazza Borsa, ora invece ne è spuntata una a favore. E nello stesso luogo c'è chi vorrebbe invece erigere un monumento all'inventore dell'elica navale Josef Ressel, senza l'italianizzazione del nome in Giuseppe, per opporsi alla retorica nazionalista-guerrafondaia. Meno politica è invece la raccolta firme che ha fatto spegnere le tradizionali campane di San Giovanni, che oggi riecheggiano solo prima delle messe e a mezzogiorno, invece che ogni quindici minuti. Ma niente paura: c'è chi ha iniziato a raccogliere le firme per ripristinarle (Il Piccolo). La statua di D'Annunzio pronta per essere installata in piazza Borsa a Trieste VITA SOSTENIBILE L'Unesco premia le Alpi Giulie e il tratto mediano del Po: “Luoghi unici da tutelare” Udine. Descritte spesso come aspre,severe e aguzze, ma anche incantevoli cime conservano caratteristiche di purezza altrove non più riscontrabili. Forse è anche questo il motivo per cui le Alpi Giulie, quelle che insistono nel territorio del Friuli Venezia Giulia, da ieri sono Riserva Mondiale della Biosfera dell'Unesco. Così vanno ad aggiungersi agli altri siti, non più di una ventina in Italia, fra cui il tratto mediano del Po (quello che scorre fra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) scelto ieri nella stessa sessione. In tutto, i siti elencati e individuati in base a eccezionali valori di “conservazione dell'ecosistema e della sua biodiversità con l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali” sono meno di settecento nel mondo (Il Messaggero Veneto, La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di Reggio, La Provincia Pavese). I maestri degli scacchi si sfidano tra le Dolomiti: c'è anche un leggendario campione ucraino Forni di Sopra (Udine). A Forni di Sopra, un paese della Carnia dove sembra che il tempo si sia fermato, va in scena uno dei tornei di scacchi più importanti: l'Open Internazionale delle Dolomiti, a cui partecipano 130 giocatori da ben venti nazioni differenti.Per celebrare il decennale della manifestazione sono stati invitati alcuni dei giocatori più importanti di questa disciplina: Vassily Ivanchuk, da 30 anni nella top 10 mondiale e universalmente insignito del titolo di “Leggenda degli scacchi”, Alexey Dreev, nuovo ct della nazionale italiana , José Martinez, campione del mondo under 18 e tanti altri (Il Messaggero Veneto). “Non vogliamo morire di turismo, serve una Venezia più sostenibile” Venezia. Sotto le scie delle Frecce Tricolori, “inseguendo” l'idea di una Venezia insieme

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20 giugno 2019 - 11:20

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produttiva e sostenibile. Si è inaugurata così ieri mattina all'Arsenale la prima edizione del Salone Nautico del Lusso, voluto dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro aperto con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Entrambi hanno insistito sul concetto di sostenibilità per una città alla ricerca di alternative - “non vogliamo morire di turismo”, ha ripetuto lo stesso Brugnaro - partendo anche da un ritrovato rapporto con il mare (La Nuova Venezia). LA BUONA NOTIZIA Pordenone, la stella dell'Nba promuove il basket dell'uguaglianza tra disabili e normodotati Pordenone. Cosa ci fa una leggenda del basket come Julius Winfield Erving II°, alias “Doctor J”, a Pordenone? Nato di umili origini e assurto alla gloria della sport, è tra gli uomini che hanno riscritto le regole del basket – un tempo era vietato schiacciare - traghettando nella scintillante Nba di oggi le magie dei playground che richiamavano sui tetti dei palazzi newyorkesi centinaia di persone ad ammirare l'uomo che con in mano una palla a spicchi sfidava le leggi della fisica. Oggi si occupa di promuovere il “baskin”, non la pallacanestro dei mostri sacri e dei gesti eccezionali, ma quella che parifica normodotati e disabili, li fa giocare insieme limitando i primi e valorizzando i secondi. E allora, chapeau (IL Messaggero Veneto). IL PERSONAGGIO Il compagno Pilade, ex capo della posta di Renzi: “Vi racconto il contado magico” San Miniato (Pisa). Prendi un comunista della campagna pisana e mettilo a leggere la posta di Renzi, “l'ex bambino democristiano” diventato “Piccolo Principe”. Il risultato è Marcovaldo Punk, il libro scritto dal quarantasettenne Pilade Cantini, per raccontare i suoi 4 anni vissuti nel centro del potere a Roma, accanto al “giglio magico” (che lui ribattezza “contado magico”), come “responsabile area per la trattazione della corrispondenza e per i rapporti coi cittadini”. Il suo compito era leggere tutta la posta inviata al premier e confrontarsi con il capo sulla percezione degli argomenti più disparati: dagli 80 euro alla Buona Scuola, dal Jobs Act all'elezione del presidente della Repubblica (Il Tirreno). DALLE NOSTRE CRONACHE Treviso, spunta un'altra processione oscurantista contro il Gay Pride Treviso. Dopo la prima a Modena, si moltiplicano le “processioni di riparazione” degli oscurantisti cattolici contro i Gay Pride. Il 23 giugno sarà la volta di Treviso, con il movimento “Con Cristo per la vita” pronto a scendere in piazza contro la manifestazione prevista il 29. Lino Nasato, uno dei coordinatori dell'iniziativa, commenta: “I gay ci sono e sono fatti così: ma non possiamo accettare che alle loro manifestazioni portino i bambini e ancor di più che diano scandalo di fronte a loro. È per questo che ci troveremo a pregare per una famiglia fatta di mamma, papà e figli” (La Tribuna di Treviso). Il Treviso Pride 2018 Greenpeace: “Il carbone cinese in Bosnia rischia di inquinare fino a Trieste e Napoli” Sarajevo. Rischiano di avere gravi effetti sulla salute pubblica, pure a centinaia di chilometri di distanza i progetti delle future centrali a carbone di Tuzla 7 e Banovici, finanziate dai cinesi in Bosnia, già oggi uno dei Paesi balcanici più inquinati per colpa della lignite Conseguenze che si potrebbero sentire fino a Budapest, Salonicco, ma anche Napoli e Trieste. La denuncia arriva da un rapporto di Greenpeace, che ha studiato sulla base di modelli scientifici l'effetto dei fumi delle future centrali (Il Piccolo). Sulle pietre dell'Appennino iscrizioni di 2.200 anni fa: è l'antica cultura dei liguri Ventasso (Reggio Emilia). Tra le pietre dell'Appennino è nascosto un tesoro di conoscenza. Iscrizioni di oltre 2.200 anni fa ci raccontano di un popolo che dominava sulla Liguria e il Piemonte, ma anche sull'Emilia, l'Umbria e la Toscana, prima dell'espansione etrusca e di quella romana. Si tratta dei liguri, un tempo ritenuti rozzi e illetterati. Le iscrizioni sarebbero state praticate in particolare dal gruppo dei Friniati, che popolavano la fascia appennica tra Reggio Emilia e Modena e si pensa che le iscrizioni potessero avere un valore magico (La Gazzetta di

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20 giugno 2019 - 11:20

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20 giugno 2019 - 08:14

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Dolomiti, turismo a +10% da quanto sono Patrimonio Unesco La nomina a Patrimonio Unesco fa bene al turismo. Lo dimostra il caso delle Dolomiti , che hanno visto un incremento del 10% da quando hanno ricevuto la tutela dell’organismo Onu. Il dato è stato presentato alla Camera dei Deputati, come riporta tg24.sky.it . Pubblicità Secondo le cifre annunciate, le presente dopo il 2009 sono aumentate a doppia cifra, anche se in alcune località l’incremento è arrivato a toccare il 90% . Dal prossimo 26 giugno, inoltre, a Cortina inizieranno le celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco. I festeggiamenti proseguiranno per tutta l’estate, per un totale di 140 eventi.

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PAGINE :37 SUPERFICIE :11 %

21 giugno 2019

Festa in Alta Badia

Dieci anni di Dolomiti patrimonio Unesco ALTA BADIA.

Il 26 giugno saranno passati 10 anni dal giorno in cui l’Unesco ha dichiarato le Dolomiti Patrimonio mondiale. E mercoledì prossimo, esattamente nel giorno in cui si festeggia il decennale, un evento celebrativo è atteso sui prati ai piedi delle cascate del Pisciadù. Alle 21.15 inizierà un concerto dei Lilac for People, moderno ensemble composto da otto elementi che affonda le proprie radici nel jazz. Al fine di avere un impatto sonoro minimo nel rispetto della quiete del luogo, il gruppo suonerà in acustico. Mo-

• Il Sassodi Santa Croce (foto Alta Badia/ Freddy Planinschek)

mento centrale della serata sarà una suggestiva proiezione, al ritmo delle note del concerto, sulle pareti del Pisciadù, una proiezione sulle Dolomiti, sull’unicità di queste montagne e sulla salvaguardia del territorio. I prati ai piedi delle cascate si possono raggiungere dall’hotel Luianta in cima al paese di Colfosco facendo una camminata di 15 minuti. In Alta Badia, sono due i siti che rientrano nell’assegnazione Unesco: il Parco naturale Fanes-Senes-Braies e il Parco naturale Puez-Odle.

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21 giugno 2019 - 14:05

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Bellunopress – Dolomiti

Si apre una settimana clou per Cortina e per lo sport internazionale: lunedì 24 marzo, a Losanna, il CIO annuncerà la sede dei XXV Giochi Olimpici Invernali nel 2026. Per vivere queste giornate decisive all’insegna dei valori sportivi e della promozione del territorio, a fianco degli Enti e delle Istituzioni locali, Fondazione Cortina 2021 sfodera un calendario ricco di appuntamenti, che danno il via alla stagione estiva nella Regina delle Dolomiti. Mercoledì 26 giugno ricorre il primo decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Per festeggiare l’anniversario di questo prestigioso riconoscimento, che ha ufficialmente annoverato i Monti Pallidi tra i paesaggi naturali di maggior valore del pianeta, Cortina 2021 sarà a fianco di Fondazione Dolomiti Unesco, di cui appena il mese scorso è diventata Socio sostenitore. Una mattinata per celebrare insieme la bellezza e l’unicità di un territorio unico al mondo e una chiara assunzione di responsabilità da parte di Fondazione Cortina 2021 nei confronti di tutto il territorio che sarà protagonista dei Campionati del Mondo di Sci alpino. Gli Chef Ambassador Cortina 2021 daranno un tocco di gusto in più all’evento con un menù di sfiziosi assaggi, preparati con i prodotti Unesco e insieme ai partner di Cortina 2021 Prosecco e Lattebusche. A coinvolgere i più piccoli ci sarà anche Emaprice, con una “montagna simbolica di cemento” che verrà portata in piazza ancora fresca e su cui i bambini, accompagnati dall’Ambassador di Cortina 2021 Kristian Ghedina, potranno lasciare la loro impronta. Sempre mercoledì 26 giugno, alle ore 18.00, si terrà l’inaugurazione, aperta a tutti, della Lounge Fondazione Cortina 2021, in Corso Italia 200 nei pressi della P.zza Pittori Fratelli Ghedina. A fare gli onori di casa, in occasione di un aperitivo con brindisi, saranno il Sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianpietro Ghedina, e l’Amministratore Delegato di Fondazione, Valerio Giacobbi. La Lounge sarà poi aperta a partire dal 15 luglio – con l’approssimarsi del periodo caldo delle presenze turistiche estive – ogni pomeriggio a media e pubblico come “info point” per le attività e alle iniziative della stessa Fondazione e dei suoi partner. La Lounge sarà anche il set privilegiato per incontri, riunioni e piccoli eventi insieme ai partner, in forma sia pubblica che riservata, per valorizzare al meglio le attività sul territorio in vista dei prossimi Campionati del Mondo di Sci. Per quanto riguarda lo sport, da giovedì 27 a sabato 29 giugno, si continua con La Sportiva Lavaredo Ultra Trail, Trail Running tra i più importanti al mondo, parte dell’Ultra Trail World Tour, giunta ormai alla tredicesima edizione. Quattro diversi tracciati, fino a un massimo di 120 chilometri di lunghezza e oltre 5.800 metri di dislivello, per vivere l’esperienza di un’elettrizzante gara sportiva ad altissima quota. Fondazione Cortina 2021, in accordo con la propria mission di

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21 giugno 2019 - 14:05

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aiutare il territorio a “fare rete” mettendo a fattor comune conoscenze ed esperienze, si è impegnata attivamente per far nascere una collaborazione tra questa grande manifestazione sportiva e Fondazione Dolomiti Unesco. Nelle giornate di gara, nove atleti correranno simbolicamente da Largo Poste a Piazza Angelo Dibona, luogo delle celebrazioni, portando il Tricolore italiano, le bandiere Unesco e delle altre Istituzioni territoriali

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» Cronaca » Dolomiti Unesco

Dieci anni di Dolomiti patrimonio Unesco A Cortina mercoledì sarà festa grande

Pizzimenti: «La sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso molto positivo». Padrin: «Il merito è di chi ci abita»

Alessandra Segafreddo 21 GIUGNO 2019

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Una festa di tutti e per tutti: parola d’ordine fare rete. È questo il senso della giornata del 26


giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti patrimonio mondiale, nel primo decennale del riconoscimento Unesco.

L’inserimento delle Dolomiti nella lista Unesco, promosso dal compianto Sergio Reolon, ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. Per questo le istituzioni e gli attori coinvolti hanno agito all’unisono e in sinergia, per la realizzazione di un obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. I festeggiamenti del decennale sono stati presentati ieri mattina a Cortina. «Dopo 10 anni», ha dichiarato Graziano Pizzimenti, assessore alle infrastrutture della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, «possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del patrimonio mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche per le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile», osserva Pizzimenti, «più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide». «Le Dolomiti non sarebbero tali senza le persone che le abitano e che ne curano il territorio», ha ricordato Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, «per questo il decennale è in primis la festa delle comunità dolomitiche, che ne hanno plasmato l’eccezionale paesaggio attraverso un eroico lavoro di allevamento e coltivazione in condizioni spesso estreme. Garantire oggi, dopo l’uragano Vaia, una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti patrimonio mondiale». –


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AUTORE :N.D.

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Cronaca del Veneto

SUPERFICIE :48 % PERIODICITÀ :Settimanale

21 giugno 2019

CORTINA, DIECI ANNIDIPATRIMONIO UNESCO Unafestapertuttie di tutti.Il paesedelleDolomitisi trasformeràin un palcoscenico Una festa di tutti e per tutti. È questo il senso della giornata del 26 giugno, quando Cortina d’Ampezzo si trasformerà nel palcoscenico da cui festeggiare insieme le Dolomiti Patrimonio Mon diale, nel primo decennale del riconoscimento UNESCO. L’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO ha suggellato la nascita e la rinascita di un’idea: le Dolomiti sono un bene da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità. Questo traguardo costituisce il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo nel nome della sostenibilità. Per questo le istituzioni e gli attori coinvolti hanno agito all’unisono e in sinergia, per la realizzazione di un obiettivo comune e di una lunga stagione di oltre 140 eventi che accompagneranno questo importante compleanno fra Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto. “Dopo 10 anni possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi

la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del Patrimonio Mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile: lo facciamo ogni giorno attraverso i canali social e l’ottimo riscontro mediatico che fortunatamente continuano ad avere le nostre iniziative. – dichiara a , assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO - Più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avan-

azione Dolomiti UNESCO e siamo felici di fornire tutto il supporto ad un anniversario così importante, che riteniamo possa essere un nuovo punto di partenza per tutte le nostre valli, nella prospettiva delle sfide future che attendono il territorio. Il lavoro di team ci rende innanzitutto orgogliosi come comunità – spiega Gianpietro Ghedina , sindaco di Cortina d’Ampezzo – Cortina si riconferma una volta di più la regina delle Dolomiti”. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento UNESCO.

ti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide”. “Abbiamo fatto squadra nell’appoggiare la Fond -

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Cronaca del Veneto

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21 giugno 2019

Il panorama

su Cortina

D’ampezzo

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21 giugno 2019 - 13:08

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Dolomiti, Ibiza, Olimpia e Dubrovnik: 4 patrimoni Unesco da visitare

• • • • • • Quest'estate ricorrono alcuni anniversari che celebrano l'unicità e la straordinaria bellezza di luoghi che, nei secoli, si sono conservati a dispetto di tragedie naturali e umane. Ricevere il prestigioso riconoscimento e poi mantenerlo negli anni, premia anche chi si adopera per la salvaguardia di beni che appartengono all'umanità. Dal decennale di Dolomiti Unesco al ventennale del Parco Naturale di Formentera-Ibiza, dai 30 anni del sito di Olimpia in Grecia al 40esimo di Dubrovnik in Croazia: ecco dove programmare una vacanza estiva, in luoghi unici. Italia: 10 anni delle Dolomiti Patrimonio Unesco Sono trascorsi 10 anni da quando Unesco dichiarò Patrimonio dell’Umanità le Dolomiti. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi, è iniziato un nuovo corso. Dei 51 siti Unesco in Italia (siamo il Paese che ne ha di più al mondo) questo gruppo montuoso è stato premiato per il valore estetico e paesaggistico e celebrato per l'importanza scientifica a livello geologico e geomorfolofico che lo contraddistingue. Stiamo parlando di un bene complesso sia dal punto di vista geografico, sia amministrativo, composto da nove sistemi ed esteso su 142mila ettari che si estendono fra le province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. L'anniversario sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d'Ampezzo, proseguirà per tutta l'estate con un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le varie iniziative la Fondazione Dolomiti Unesco e il Ministero dell'Ambiente. Spagna: i 20 anni del Parco marino di Formentera e le praterie di posidonia Dei 41 siti Unesco che detiene la Spagna, quello del 1999 è tra i più particolari. Unesco incluse Ibiza tra i luoghi Patrimonio dell’Umanità per la ricchezza culturale ma anche per la sua biodiversità. In particolare per le praterie di posidonia oceanica del Parco Naturale di Ses Salines, dove è immersa la gran parte di Formentera, la più piccola delle Baleari (circa 82 km2 di superficie e quasi 70 km di costa) conosciuta per le sue spiagge, le acque trasparenti, i fari, le torri, i mulini, le saline e le grotte nascoste. La posidonia rappresenta uno degli aspetti naturali più importanti dell'isola poiché esercita una funzione nel filtraggio dei sedimenti, dando così una trasparenza unica all'acqua e contribuendo a mantenere la qualità e l'ossigenazione dell'ecosistema sottomarino. Una prateria di posidonia è l'organismo vivente più grande e più longevo al mondo con i suoi 8 km di lunghezza e 100.000 anni di vita. Per preservarla è nato il “Save Posidonia Project”, un progetto pilota, a cui è possibile partecipare “adottando” alcuni degli ettari di

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ecosistema. Basta anche un euro. Grecia: i 30 anni del mito di Olimpia Unesco ha voluto includere tra i suoi siti Olimpia, la città antica dove nacque un mito che vive ancora: le Olimpiadi. Olimpia, a meno di 4 ore da Atene e solo un'ora da Patrasso, è l'antica città nel Peloponneso sede dei giochi olimpici, che si sono svolti a partire dal 776 a. C.. Chiamata anche la Valle degli Dei, Olimpia già nel X secolo a. C. divenne il centro del culto di Zeus e i resti di antichi templi, teatri e monumenti ne sottolineano l'unicità. Dei 18 siti Unesco della Grecia, Olimpia ha una delle più alte concentrazioni di capolavori del mondo greco antico. È una meta suggestiva che torna a rivivere ogni quattro anni poichè, da qui, riparte la fiamma olimpica. Croazia: i 40 anni di Dubrovnik Quest'anno sulla costa adriatica della Croazia si festeggiano i 40 anni di uno dei primi siti europei ad essere stati insigniti del riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità. Nel lontano 1979 il riconoscimento arriva per Dubrovnik, la Ragusa di Dalmazia che con le sue mura, le sue torri e le sue isole ammaliò Lord Byron che la definì la “perla dell'Adriatico”. La città ha un centro di grande valore storico e culturale che, sebbene fortemente danneggiata dal terremoto del 1667, è riuscita a conservare chiese gotiche, rinascimentali e barocche, conventi, palazzi, fontane, torri e fortini come, ad esempio, il forte Lovrijenac che sorveglia l'intera costa dai suoi 37 metri d'altezza. Oppure la fortezza di Min eta, uno dei punti panoramici più belli di tutta la località, entrambe usate come location per la serie “Il Trono di Spade”. Da non perdere il suggestivo arcipelago di Mljet e le isole Elafiti che, oltre agli ancoraggi sicuri, sono anche ricche di bellezze naturali uniche. © Riproduzione riservata Argomenti: • Veneto • Atene • Udine • Trento • Trentino Alto Adige • Spagna • Siviglia • Ses Salines • regioni Friuli Venezia Giulia • Pordenone • Peloponneso • Patrasso • Otok Mljet • Olimpia • Monti Pallidi • ministero dell'ambiente • Minceta • Mar Adriatico • Lovrijenac • Lord Byron • Italia • Isole Baleari • Ibiza • Grecia • Fondazione Dolomiti Unesco • Elafiti • Dolomiti Patrimonio • Dolomiti • Dalmazia • Croazia • Cortina d'Ampezzo

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Bolzano • UNESCO • Dubrovnik • Formentera • Olimpia Unesco Per saperne di più 0 commenti Partecipa alla discussione • Annulla • Disclaimer • Pubblica • 0 Commenti • | • Aggiorna • Vedi tutti i commenti Carica altri commenti

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2009 – 2019 Buon Compleanno Dolomiti Unesco: al via un’estate di eventi sui “Monti Pallidi”

Oltre 140 manifestazioni per celebrare i 10 anni dalla proclamazione delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Il 26 giugno la cerimonia a Cortina

La Baita Segantini a Passo Rolle e il Cimon della Pala (Ph. Marco Zaffignani) di Martina Filippi Gilli NordEst – Sono trascorsi dieci anni da quando l’Unesco dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa, che prenderà il via a Cortina d’Ampezzo e proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le varie iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Unesco.

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21 giugno 2019 - 20:02

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Come nasce la Fondazione Il 13 maggio 2010, facendo seguito allo specifico impegno preso nei confronti dell’Unesco di garantire una gestione efficace e coordinata del Bene Dolomiti, le Province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine, hanno costituito la Fondazione Dolomiti – Dolomiten – Dolomites – Dolomitis Unesco. La Fondazione ha il compito di promuovere la comunicazione e la collaborazione tra gli Enti territoriali che gestiscono e amministrano il territorio definito dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Svolge, anche un fondamentale ruolo di coordinamento per l’armonizzazione delle politiche di gestione del Bene Dolomiti, con l’obiettivo di costruire una strategia condivisa, denominata appunto ‘Strategia Complessiva di Gestione del Bene’. La Strategia Complessiva di Gestione pone l’ambiente naturale al centro dell’interesse sociale ed economico e la cooperazione quale metodo per sperimentare politiche innovative per la crescita consapevole. Ogni sei anni, il Centro per il Patrimonio Mondiale Unesco monitora lo stato di conservazione e gestione del Sito per mezzo di esperti della IUCN (International Union for Conservation of Nature). Lo scopo di queste valutazioni, svolte anche tramite visite sul campo, è la verifica del livello di attuazione degli obiettivi che la Fondazione ha dichiarato nel proprio programma pluriennale e l’esame dello stato di conservazione e gestione del Bene. Ma vediamo di scoprire quali sono le montagne che compongono le Dolomiti Unesco.

I sistemi montuosi I nove sistemi che compongono le Dolomiti sono: • Pelmo, Croda da Lago. Con la sua superficie di 4.344 ettari, tutta in provincia di Belluno, il sistema Pelmo-Croda da Lago si estende lungo una direzione nord-ovest/sud-est compresa tra la Valle del Boite a est, la Val di Zoldo e la Val Fiorentina a sud, la Val Codalonga a ovest e la Val Costeana a nord. Il sistema, dominato dal massiccio del Pelmo, è uno dei più belli e celebrati delle Dolomiti. Il Pelmo, per la sua particolare forma che ricorda un gigantesco sedile, è definito dai locali il “Caregon del Padreterno”, il trono di Dio. • Marmolada. Con i suoi 2.208 ettari di territorio, condiviso tra le province di Belluno e Trento, forma l’area della “Regina delle Dolomiti”, la Marmolada. Il sistema comprende le cime più alte di tutta la regione, tra cui Punta Penìa (con 3.343 metri è la montagna più alta di tutte le Dolomiti Unesco), e costituisce un insieme unico di altissimo valore scenografico. • Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine. Un’estensione di 31.666 ettari fa di questo sistema il secondo più vasto delle Dolomiti Unesco e un’area molto variegata dal punto di vista paesaggistico e geologico. Il paesaggio di questo sistema è estramamente ricco. Se nella parte meridionale lo scenario è aspro, caratterizzato da valli profondamente incise e da pareti strapiombanti, nella parte settentrionale il paesaggio naturale si fa più articolato e varia dalle praterie dei pascoli alpini alle nude rocce. In questo sistema si trovano alcune delle pareti più affascinanti e famose dell’alpinismo mondiale. • Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave. Il sistema, che si estende nelle province di Pordenone e Udine e per un breve tratto anche in quella di Belluno, ha una superficie di 21.461 ettari ed è racchiuso tra il Piave, l’alto corso del Tagliamento, la Val Tramontina e la Val Cellina. Le Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave si presentano come un gruppo piuttosto unitario e compatto, una suggestiva successione di picchi e cime che regala panorami mozzafiato e scenari inaspettati. Qui, più che in altri luoghi, è possibile ammirare tutta la potenza della natura con modesti segni di antropizzazione. • Dolomiti settentrionali. Il più vasto tra i sistemi Dolomiti Unesco si estende per 53.586 ettari nelle province di Belluno e Bolzano. Delimitato dalle valli Pusteria, Sesto, Badia, dalla valle di San Cassiano e dalle valli del Boite e del Piave, il sistema è composto da quattro aree principali: le Dolomiti di Sesto-Cadini, i gruppi di Braies-Senes-Fanes con le Tofane, il Cristallo e le Dolomiti Cadorine. • Puez-Odle. Il sistema Puez-Odle si estende per tutta la sua superficie (7.930 ettari) all’interno della provincia di Bolzano e il suo territorio rientra interamente nell’area protetta del Parco Naturale Puez-Odle. Si tratta di un gruppo montuoso relativamente compatto, racchiuso tra tre

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splendide valli: la Val di Funes a nord, la Val Badia a est e la Val Gardena a sud. • Sciliar-Catinaccio, Latemar. Il sistema, esteso su superficie di 9.302 ettari, è condiviso tra le province di Trento e Bolzano. Lo Sciliar si trova tra l’altopiano di Fiè-Siusi, la Val d’Isarco, l’Alpe di Siusi e la Val Gardena. È un massiccio compatto di roccia dolomitica, e a seconda della prospettiva appare come un gigantesco monolite dal tetto pianeggiate o un’isola di roccia, con la gigantesca scarpata che si raccorda ai pascoli sottostanti come nell’antichità l’atollo si congiungeva con il fondale marino. Il Catinaccio, tra il passo di Carezza, l’Alpe di Tires e la Val di Fassa, è caratterizzato da una cresta scoscesa e frastagliata con diversi picchi che sfiorano i 3000 metri di altitudine. Il gruppo del Latemar si trova più a sud, tra le valli di Fiemme e Fassa (Trentino) e la Val d’Ega (Alto Adige). L’affascinante limite settentrionale del massiccio è segnato dal lago di Carezza, sulle cui limpide acque si specchiano i campanili del Latemar. • Bletterbach. Il Bletterbach, con i suoi 271 ettari di estensione all’interno della provincia di Bolzano, è il più piccolo sistema delle Dolomiti UNESCO. Questo Monumento Naturale è una stretta gola compresa tra i territori dei comuni di Aldino e Redagno, il Monte Pausabella/Schönrast e il Passo degli Oclini. Separato geograficamente dagli altri gruppi dolomitici e dominato dalla cima del Corno Bianco/Weisshorn, 2.317 m, il Bletterbach è un sito di grande fascino paesaggistico e di eccezionale rilevanza geologica. La formazione della gola è il risultato del processo di erosione ad opera dal torrente Bletterbach sulle formazioni rocciose di origine vulcanica presenti in quest’area. • Dolomiti di Brenta. Situate nella parte più occidentale della regione dolomitica, al confine ovest della provincia di Trento, le Dolomiti di Brenta sono un’isola di dolomia dalla superficie di 11.135 ettari delimitata a ovest dalle valli Giudicarie, a est dalla Val di Non e a nord dalla Val di Sole. Se il resto delle Dolomiti sono caratterizzate da snellezza di linee e plasticità di masse, le crode del Brenta sono strutture maestose e superbe, modellate dall’erosione in guglie e pinnacoli dalle forme e dalle dimensioni più varie.

Le iniziative per i dieci anni La celebrazione ufficiale si terrà a Cortina d’Ampezzo il 26 giugno alle 11.00 nella quale verranno presentate le oltre 140 manifestazioni che caratterizzeranno tutta l’estate nei territori delle province di Trento, Bolzano, Belluno e Pordenone. La giornata prenderà il via con gli interventi dei rappresentati delle istituzioni a partire dal Ministero dell’Ambiente che ha voluto dar vita per l’occasione ad un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti Unesco, presieduto dal Sottosegretario Gava. Saranno ben quattro le bande musicali ad esibirsi, intervallando i momenti ufficiali. I gruppi, provenienti dai diversi territori che condividono il Bene, suoneranno insieme nello spirito di cooperazione alla base del riconoscimento Unesco. • Tutti gli eventi organizzati Domenica 16 giugno è stato inaugurato il secondo balcone panoramico sul Mastlé a S.Cristina di Val Gardena, nel parco naturale del Puez-Odle. Questo evento fa parte delle manifestazioni per la commemorazione dei 10 anni di Dolomiti Unesco. Durante la manifestazione sono intervenuti: l’assessora provinciale alla tutela del paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandini, il sindaco di S.Cristina, Moritz Demetz e il presidente dell’associazione turistica, Ezio Prinoth. Come ha spiegato Marcella Morandini, lo scopo dei balconi panoramici è quello di rendere vivibili le caratteristiche che rendono, nei vari territori, speciali le Dolomiti. Le Dolomiti Unesco sono composte da 9 sistemi montuosi che comprendono: il Pelmo e la Croda da Lago, la Marmolada, le Pale di San Martino, il San Lucano, le Dolomiti Bellunesi, le Vette Feltrine, le Dolomiti Friulane, le Dolomiti settentrionali, il Puez-Odle, il Latemar, il Bletterbach e le Dolomiti di Brenta. https://twitter.com/DolomitesUNESCO/status/1140556282392391682

Guarda il video dedicato alle Dolomiti 2009 – 2019 Buon Compleanno Dolomiti Unesco: al via un’estate di eventi sui “Monti Pallidi”

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21 giugno 2019 - 22:22

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Dolomiti e Unesco, dieci anni dentro due belle mostre, Predazzo. “Il mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti” e “10 libri per raccontare le Dolomiti”, sono le due mostre che accompagneranno il decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti... Predazzo. “Il mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti” e “10 libri per raccontare le Dolomiti”, sono le due mostre che accompagneranno il decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti patrimonio mondiale dell’umanità, presso il Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo e che saranno inaugurate oggi, alle 17, nella sede del Museo in piazza Santi Apostoli a Predazzo. Accanto alle mostre un programma di eventi e attività diffusi dentro il Museo e sul territorio per festeggiare i Monti pallidi. “Il mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti” è un suggestivo allestimento che propone gli studi sulle principali grotte nelle Dolomiti e racconta delle creature mitiche che le abitano. L’esposizione è curata in collaborazione con il Museum Ladin Ursus ladinicus di San Cassiano e sarà aperta fino al 31 gennaio 2020. “10 libri per raccontare le Dolomiti” è invece il titolo della mostra in dieci tappe per raccontare la cronaca di una scoperta: quella del territorio dolomitico. Saranno esposti in edizione originale 10 libri fra i più significativi della storia dolomitica: dai racconti dei primi viaggiatori dell’800, ai testi fondamentali della geologica e del folclore dolomitico, dal ruolo delle donne allo sviluppo turistico. Dal 31 luglio fino al 28 agosto, tutti i mercoledì, è in programma un ciclo di letture collegate ai temi della mostra, tratte dalle pagine più significative di questo racconto dolomitico, con interventi di esperti dei vari settori e una degustazione in collaborazione con la cantina Endrizzi. L’iniziativa è curata in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Predazzo. La mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2020. Entrambe saranno visitabili durante gli orari di apertura del museo dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 da martedì a domenica.

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PAESE :Italia

AUTORE :Ezio Danieli

PAGINE :34 SUPERFICIE :56 %

22 giugno 2019

Dolomiti, 10 anni di tutela Unesco Celebrazioni a San Vigilio di Marebbe. Una giornata per ricordare l’ingresso dell’area e delle sue montagne nel Patrimonio mondiale Laboratori e attività per bimbi si alterneranno a conferenze e sfilate all’insegna della riflessione sulle possibilità di uno sviluppo sostenibile

EZIODANIELI

amplificheranno le frequenze, consentendo così di scoprire, ad esempio, che pino e larice hanno due voci molto diverse.

DOLOMITI.

È stato presentato ieri il “Dolomites Unesco Fest”, l’evento che sabato 29 giugno riunirà a San Vigilio di Marebbe per celebrare il decennale dell’inclusione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco. A San Vigilio si svolgerà l’evento più importante in Alto Adige, mentre il 26 giugno Cortina ospiterà la cerimonia ufficiale che vedrà la presenzadei rappresentanti delle istituzioni delle regioni e delle province nel cui territorio sorgono le Dolomiti. La festa a San Vigilio è pensata come momento di coinvolgimento per le famiglie e come episodio di un evento itinerante, al fine di consentire alla popolazione locale eai turisti di conoscere ogni anno un posto diverso del patrimonio Unesco. Il “Miglio delle esperienze”. Per tutta la giornata di sabato, il “Miglio delle esperienze” consentirà a grandi e piccini di conoscere le Dolomiti attraverso laboratori e attività. Grazie al facepainting, proposto dai collaboratori del Museo di scienze naturali dell’Alto Adige, adulti ebambini si vedranno trasformati in dinosauri. Sono anche in programma le Olimpiadi di questi animali preistorici. La paleontologa Evelyn Kustatscher illustrerà l’aspetto delle Dolomiti milioni di anni fa, si potranno osservare da vicino le civette o imparare a individuare e riconoscere diversi tipi di roccia. I visitatori avranno l’occasione unica di ascoltare il canto degli alberi: dei sensori applicati sulle piante ne amplificheranno le frequenze,

In sfilata le leggende dei Fanes. La grande sfilata delle leggende dei Fanes, che vedrà la partecipazione di oltre 200 comparse in costume, sarà un’altra un’esperienzaentusiasmante per tutti gli spettatori. Il Parco naturale Fanes-Senes-Braies è famoso anche per le sue saghe e i visitatori avranno modo di vivere in prima persona lamagia evocata dalle leggende di Dolasilla, Spina de Mul e Nani dal Latemar. Il programma prevede inoltre un’escursione mattutina guidata e la presenza di stand gastronomici con prodotti dalle diverse aree dolomitiche. In due differenti momenti della giornata, i famosi “gelatieri di Zoldo” offriranno gratuitamente il loro rinomato gelato. Non mancherà la musica dal vivo e saranno allestite una mostra fotografica e una di opere d’arte. Ambiente e turismo. Nei due giorni prima della festa (27 e 28 giugno) si terranno a SanVigilio due conferenze e una tavola rotonda aperte a esperti e interessati, nel corso delle quali saranno approfonditi i temi della tutela ambientale, dell’eredità per le generazioni future, del turismo sostenibile, della valorizzazione dei prodotti locali, dello studio scientifico delle Dolomiti e dell’inquinamento luminoso. Durante la conferenza stampa di ieri, i due organizzatori degli incontri, il divulgatore scientifico Rodolfo Calanca eil geologo e direttore dell’associazione “Geologia e turismo” Ludwig Noessing,

gia e turismo” Ludwig Noessing, hanno sottolineato l’importanza dei relatori invitati ai due giorni di conferenze, come, per esempio, Claudio Marazzini dell’Accademia della Crusca e Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana per l’Unesco.

Un’estate di appuntamenti. Responsabile dell’organizzazione della festa è l’Associazione turistica di SanVigilio-San Martino, che si fa anche carico della maggior parte dei costi con il sostegno della Ripartizione provinciale natura, paesaggio e sviluppo del territorio, in particolare dell’Ufficio parchi naturali, della Fondazione Dolomiti Unesco e di Idm. Fondamentali sono anche i contributi e le collaborazioni offerti da numerose associazioni e organizzazioni. Il 26 giugno, come detto, a Cortina saranno presentati gli oltre 140eventi che si terranno nel corso dell’estate in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il programma è disponibile nella brochure della “Dolomites Unesco Fest” sul sito www.sanvigilio.com/fest. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL NUMERO

140 eventi • Nel corso dell’estate appuntamenti per il decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia

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PAESE :Italia

AUTORE :Ezio Danieli

PAGINE :34 SUPERFICIE :56 %

22 giugno 2019

• Maria Hochgruber Kuenzer, assessora provinciale all’urbanistica

• SanVigilio di Marebbe (foto Associazione turistica S.Vigilio-S.Martino)

Le TreCimedi Lavaredo eil rifugio Locatelli al tramonto

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :34 SUPERFICIE :18 %

22 giugno 2019

«Non è soltanto un marchio turistico» L’intervento. Morandini (Fondazione Dolomiti Unesco): «Opportunità per le comunità locali» DOLOMITI.

Presentando ieri a Bolzano la giornata a Marebbe, Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, ha sottolineato la necessità di non ridurre il riconoscimento Unesco ad un marchio per la promozione turistica: il significato più profondo, ha detto, risiede nelle potenzialità che garantisce e sviluppa per le comunità locali, promuovendo la collaborazione fra le zone interessate per una tutela attiva del Patrimonio mondiale. “Come affermato da Aristotele, il tutto è più grande delle parti che lo compongono”, ha continuato Marcella Morandini. Le Dolomiti, Patrimonio Mondiale Unesco, sono un bene comune che va protetto e valorizzato nella sua unicità. L’inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco è certamente un importante traguardo raggiunto in termini di riconoscimento internazionale, ma deve anche essere il punto di partenza, è stato sottolineato ieri, “per l’elaborazione di future strategie di sviluppo attente alla sostenibilità”. La presenza di numerosi promotori ha fatto sì che la festa che celebrerà il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco sia stata “organizzata dal basso verso l’alto”, per usare le parole di Maria Hochgruber Kuenzer, assessore provinciale all’urbanistica, tu-

provinciale all’urbanistica, tutela del paesaggio e beni culturali. “La scelta di tenere questa conferenza stampa al centro commerciale Twenty non è casuale - ha continuato Kuenzer - Qui infatti, fino all’11 luglio, è visitabile la mostra ‘Guardare e vedere – Parchi naturali dell’Alto Adige’. che si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei visitatori in merito alle bellezze naturali e alle unicità del nostro territorio: quella di San Vigilio di Marebbe è in primo luogo una festa per gli altoatesini”. Quest’evento, ha concluso l’assessora Kuenzer, “vuole anche fungere da stimolo per la popolazione locale ad avvicinarsi a questo straordinario paesaggio dolomitico e a promuovere un rapporto rispettoso con la natura e il territorio”. E.D.

• Marcella Morandini,direttrice della FondazioneDolomiti Unesco

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AUTORE :Marika Giovannini…

PAESE :Italia PAGINE :1-3 SUPERFICIE :82 %

22 giugno 2019

L'anniversario Marchio Unesco, mercoledì il viaallecelebrazioni dei10anni. SaieAlpenverein: «Presidio ambientale»

Dolomiti, sbarcail GrandeFratello Passo Sella, pronte 24telecamere: monitoreranno iltraffico. Failoni: «Servono daticerti» Si aprono mercoledì prossimo le celebrazioni per i dieci anni delle Dolomiti Unesco. E in attesa di festeggiare, torna a far discutere la questione del traffico sui passi dolomitici. Le Province di Trento e Bolzano, infatti, hanno deciso di installare 24 telecamere fisse per monitorare i flussi di traffico in quota, in modo da avere in autunno dei dati certi sui quali ragionare per elaborare un piano quinquennale. Riflettono sui dieci anni del riconoscimento intanto Sat e Alpenverein, invitando ad andare oltre il semplice marketing. «Dieci anni ambiziosi» commenta la direttrice Marcella Morandini. alle pagine

2 e 3

Giovannini, Ferro

Auto suipassi dolomitici Pronte 24telecamere monitorare Prospettive A dieci anni dal riconoscimento, si ragiona di mobilità e natura La parola d'ordine, per quest'estate, sarà «controllo». Non per fermare le automobili nel fondovalle: come annunciato, meo 2019 sui passi dolomitici non ci saranno limitazioni al traffico privato. Ma quei mezzi che saliranno TRENTO

Ma quei mezzi che saliranno in quota saranno attentamente monitorati, per capire da dove vengono e dove sono diretti. Per avere un quadro dettagliato, i flussi saranno tenuti d'occhio da 24 telecamere fisse, che già da quest'estate saranno in azione. «Vogliamo ragionare su numeri certi» spiega l'assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, che in questi giorni si è confrontato — a Selva di Val Gardena — con il collega altoatesino Daniel Alfreider e con i sindaci di Selva, Canazei, Corvara e Arabba, che «presidiano» il giro del Sella. «C'è perfetta sintonia» ripete più volte Failoni. Che spiega il senso dei controlli: «Voglia-

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AUTORE :Marika Giovannini…

PAESE :Italia PAGINE :1-3 SUPERFICIE :82 %

22 giugno 2019

senso dei controlli: «Vogliamo capire chi sono le persone che attraversano i passi in macchina: se sono turisti e, in questo caso, se sono solamente di passaggio o meno; o se sono persone del posto». In ottobre, poi, i rappresentanti trentini, altoatesini e bellunesi torneranno a incontrarsi per analizzare l'esito del monitoraggio. «Sulla base dei risultati — assicura l'assessore — decideremo come muoverci non solo per il prossimo anno: l'intenzione è di valutare un piano pluriennale di regolazione del traffico». Conferma la linea l'assessora altoatesina Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, che fra le sue competenze ha la tutela del paesaggio. E che si mostra comprensiva rispetto al «dietrofront» trentino sulla chiusura dei passi dopo due anni di sperimentazioni (un passo indietro che ha però sollevato più di una critica sul fronte delle associazioni ambientaliste). «Lo capisco, il Trentino non ha flussi turistici consistenti quanto quelli dell'Alto Adige — commenta l'assessora — ma dovremo riunirci attorno a un tavolo e discutere ancora. Abbiamo deciso di avviare questa sperimentazione sul passo Sella, sottoponendo anche questionari ai cittadini che lì vivono tutto l'anno per poi valutare insieme verso quale direzione procedere: dobbiamo avere il coraggio di optare per una soluzione anche più rigida di una chiusura solo a luglio e agosto in determinati giorni e ore». E in attesa di misure strutturali, la giunta del governatore Maurizio Fugatti ha approvato ieri una convenzione con la Provincia di Bolzano per potenziare il servizio di mobilità estiva sul passo Sella. In sostanza, a partire da domani e fino al 13 settembre le corse

e fino al 13 settembre le corse degli autobus — svolte da Sad — saranno garantite ogni ora dalle 8.30 alle 17.30 (la Provincia verserà a Sad circa 55.000 euro per il servizio). Sulla tratta Canazei-Passo Sella e Passo Pordoi-Passo Sella saranno riconosciute le carte turistiche «Panoramapass» e «Guest card».

tori vive, lavora e opera». E soprattutto oggi, reduci da un evento catastrofico come la tempesta Vaia di fine ottobre (i cui effetti sono ancora visibili), è importante tenere a mente che «tutta questa bellezza è anche fragile». «Prevenzione e programmazione» dunque, come peraltro in Trentino già avviene, «per

Intanto, nell'anno che segna il decennale di Dolomiti Unesco, l'agenda politica si gonfia anche di altri temi strategici. Uno su tutti, la consapevolezza di abitare «un patrimonio straordinario, che dobbiamo imparare a conservare, apprezzare e valorizzare» come sottolinea l'assessore all'ambiente della Provincia di Trento Mario Tonina.

maturare la consapevolezza che per preservare il riconoscimento Unesco occorre un surplus di attenzione nei confronti dell'ambiente». Le celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Unesco cominceranno in maniera ufficiale a Cortina d'Ampezzo mercoledì (era il 26 giugno 2009 quando ci fu la proclamazione) e proseguiranno con una grande festa diffusa in tutti i territori interessati per tutta l'estate, grazie a un calendario di oltre 140 eventi. «Che il riconoscimento sia stato un'opportunità importante per le Dolomiti tutte credo siano i dati a confermarlo, a partire da quelli delle presenze turistiche — aggiunge Tonina — ora si tratta di cementare questa consapevolezza coinvolgendo i cittadini, a partire dai giovani, entrando nelle scuole: non che ciò non sia stato fatto finora, ma è un'operazione che occorre perfezionare». Anche perché, tornando al tema del turismo, «una comunità locale consapevole delle proprie potenzialità avrà maggiore facilità nel trasmetterle agli ospiti che in quel territorio soggiornano. Sto lavorando e lavorerò per trovare forme e formule che consentano di promuovere il territorio nel suo complesso, dalle sue bellezze naturali a ciò che si produce al suo interno, nel mondo agricolo, artigianale o in altri settori: potrebbe essere un'ulteriore opportunità da sfruttare».

Per Hochgruber Kuenzer nemmeno il problema di un'eccessiva presenza antropica è da sottovalutare: «Il turismo ha saputo sfruttare il riconoscimento Unesco in termini di marketing, ma di un patrimonio dell'umanità non può godere solo chi ci arriva, scatta una foto e se ne va — sottolinea — è necessario sedere attorno a un tavolo con tutti gli attori coinvolti e capire come ottenere un giusto equilibrio anche con le esigenze della popolazione residente: non è possibile che la nostra gente decida di non frequentare i luoghi Unesco perché troppo affollati e trafficati». Anche Mario Tonina, tra l'altro prossimo presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, si concentra sull'ambiente: «Il paesaggio è un tratto distintivo per un territorio di montagna dove la parola chiave è qualità — spiega il vicepresidente della Provincia — per garantire vivibilità serve cultura, per saper coinvolgere dal basso chi nei territori vive, lavora e opera». E so-

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monitorate

La vicenda • Nel 2017 erano state attuate delle misure di limitazione del traffico sui passi dolomitici, sotto l'iniziativa «Dolomites vives» • La sperimentazio ne aveva visto il coinvolgimento anche di personaggi famosi, come l'alpinista Messner • Quest'anno la nuova giunta provinciale ha deciso di cambiare strategia: non ci saranno, in sostanza, delle limitazioni perii traffico privato. Le auto verranno

MarioTonina Pergarantire vivibilità serve cultura, persaper coinvolgere dalbasso chineiterritori vive, lavora eopera. Sideve entrare nellescuole

SE SE Hochgruber Kuenzer Il turismo hasfruttato il riconoscimento, madiun patrimonio dell'umanità nonpuògodere solo chiarriva, scatta unafoto esenevavia

Roberto Failoni Cepiena sintonia sulle misure daadottare in materia ditraffico Vogliamo capire chisono lepersone chesalgono inquota inmacchina

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«Sculture uniche al mondo» i

«I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell'umanità comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria» queste le parole pronunciate a Siviglia il 26 giugno 2009.

«Dolomites today»: le cime su pellicola Il primo film collettivo italiano, «Italy in a day», porta la firma di Gabriele Salvatores, che nel 2014 curò l'edizione nazionale di un progetto di Ridley Scott. Il sogno della Fondazione Dolomiti Unesco e del Digital storytelling lab dell'università di Udine è dare vita a un progetto analogo, «Dolomites today»: per questo invitano i cittadini a inviare loro dei video.

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Oltre 142.000 ettari in 5 Province Nel 2009 l'Unesco ha iscritto le Dolomiti tra i Patrimoni naturali dell'umanità. Si tratta di un Bene complesso sia dal punto di vista geografico che amministrativo, composto da nove Sistemi ed esteso su 142mila ettari in 5 Province e 3 Regioni. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione, il cui compito è garantire una gestione efficace del bene seriale.

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L'analisi di Alpenverein

Sudtirol

e Sat

«Ilmarchio nonsiasolo marketing mapresidio etutela ambientale»

Facendo leva su uno degli esempi retorici più classici, si potrebbe dire che se il decennale delle Dolomiti patrimonio dell'umanità fosse un bicchiere, per Anna Facchini sarebbe mezzo pieno mentre Georg Simeoni lo vedrebbe mezzo vuoto. Ad accomunare la riflessione della presidente della Società degli alpinisti tridentini e del parigrado dell'Alpenverein Sudtirol è la positività delle collaborazioni extraterritorali che il riconoscimento delTUnesco TRENTO

ha consentito di mettere in campo, ma Simeoni non usa mezzi termini nell'affermare che il marchio Dolomiti Unesco «si è trasformato in marketing del turismo invece che di tutela dell'ambiente». Facchini va indietro negli anni, in quel 2009, anno in cui, il 26 giugno, da Siviglia arrivò la notizia del riconoscimento dei Monti Pallidi patrimonio dell'umanità: faceva parte, allora, della commissione «Tutela ambiente montano» della Sat, che a lungo si interrogò sul significato e le potenzialità di un tale riconoscimento fino all'ingresso nel collegio dei sostenitori (del quale fa parte, peraltro, anche l'Alpenverein). «Abbiamo rafforzato i legami con l'Avs stessa, con gli altri Cai di Alto Adige, Veneto e Friuli impostando tavoli di lavoro su rifugi,

sentieri, la frequentazione con i mezzi motorizzati ad esempio, che hanno fatto fatica a costituirsi ma poi sono diventati luogo di confronto, dibattito e proposta — evidenzia la presidente della Sat — e non è facile individuare politiche comuni di pianificazione quando i soggetti e gli enti territoriali sono diversi anche sul piano dei rispettivi riferimenti normativi». «È vero, la collaborazione con i club alpini degli altri territori è ottima, l'Unesco ci ha aiutato in molte cose, da ultimo esprimendo parere negativo sulla torre di cristallo sotto al rifugio Coronelle sul Catinaccio — ammette Simeoni — però il riconoscimento è stato mal interpretato o perlomeno utilizzato in altra maniera rispetto a ciò che si pensasse che fosse».

Il presidente dell'Alpenverein non si nasconde: «Quello Unesco doveva essere per noi un marchio di tutela dell'ambiente, per conservarlo così com'è, ma in questi dieci anni si è trasformato in marketing del turismo e degli eventi». Simeoni cita il lago di Braies e la vai di Funes: «Scoppiano di turisti che al tessuto economico locale non portano nulla: arrivano, fanno un paio di foto e se ne vanno. Non può essere questo il senso del-

essere questo il senso dell'Unesco». Anche Anna Facchini mette sul tavolo due esempi concreti: «Un paio di anni fa in occasione di una manifestazione di quad a cavallo fra Trentino e bellunese, Sat e Cai presero una posizione condivisa con la Fondazione Dolomiti Unesco in virtù di un riconoscersi in una comunanza di intenti che rende tut-

ti i territori partecipi a strategie di sviluppo sostenibile, solidarietà, formazione e conoscenza — ricorda — ma penso anche alla Marmolada, alla possibilità di mettersi in rete e confrontarsi per ragionare su un ghiacciaio a rischio sul quale i progetti di sviluppo devono essere coniugati in modo equilibrato con le esigenze di tutela attiva». Simeoni richiama dal canto suo la querelle sul traffico sui passi dolomitici: «Insieme abbiamo cercato di regolarlo, poi però la politica ha deciso in un'altra maniera e la Fondazione non può sopraffarne la volontà e questo è un problema grosso perché la politica è guidata da altri interessi». La presidente della Sat, però, ribadisce come «la possibilità di ragionare in termini di tutela attiva senza confini amministrativi» sia «una grandissima opportunità da sfruttare», anche in termini di

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sfruttare», anche in termini di «promozione, che diventa orientata a tanti concetti comuni a tutti i club alpini, a partire dalla capacità di mettere in campo una pianificazione integrata fra sviluppo economico, turismo e salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale». In futuro secondo Facchini occorre puntare sulla cultura, «alla formazione e all'informazione». Per celebrare il decennale, ad esempio, la Sat propone, allargandolo a tutti i territori, il suo progetto «Campo sentieri»: dal 26 al 30 giugno 45 giovani dai 12 ai 17anni trascorreranno cinque giorni nel cuore delle Dolomiti bellunesi imparando a prendersi cura dei sentieri che le attraversano e riflettendo sul senso di comune appartenenza al patrimonio mondiale. «Accrescere una cultura del rispetto è fondamentale anche nell'ottica di una frequentazione turistica» chiosa la presidente. «Spero che nei prossimi anni la Fondazione Dolomiti Unesco possa farsi sentire maggiormente o addirittura fare la voce grossa per tutelare questo patrimonio unico al mondo che sono le Dolomiti — si augura infine Georg Simeoni — mettendolo a disposizione di chi ne voglia godere, ma non di eventi o manifestazioni che non stanno iinnpiedi».. piedi» A Addesempioo esempi iill con con-certo di Jovanotti a Pian de Corones? «Quella è una zona industriale, l'importante è che vengano lasciate in pace le aree intatte e da tutelare».

Musica Grandi eventi? Basta che vengano lasciate in pace le aree intatte e da tutelare

Sinergie Abbiamo ereato tavoli di lavoro congiunti su rifugi, sentieri e mezzi motorizzati

Note amare Braies e vai di Funes scoppiano di turisti che non portano

portano nulla al tessuto economico

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PassiDolomitici,sbarcailGrandeFratello Sella:24telecamerepermonitorareleauto Si aprono mercoledì prossimo le celebrazioni per i 10 anni delle Dolomiti Unesco. E in attesa di festeggiare, torna a far discutere la questione del traffico sui passi dolomitici. Le Province di Trento e Bolzano, infatti, hanno deciso di installare 24 telecamere fisse per monitorare i flussi di traffico, in modo da avere in autunno dati certi sui quali ragionare per elaborare un piano quinquennale. Riflettono sui 10anni del riconoscimento intanto Sat e Alpenverein, invitando ad andare oltre il semplice marketing. «Dieci anni ambiziosi» commenta la direttrice Morandini. alle pagine 2 e 3

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Auto sui passi dolomitici Pronte 24 telecamere per monitorare i flussi La parola d’ordine, per quest’estate, sarà«controllo». Non per fermare le automobili nel fondovalle: come annunciato, meò 2019 sui passi dolomitici non ci saranno limitazioni al traffico privato. Ma quei mezzi che saliranno in quota saranno attentamente monitorati, per capire da dove vengono e dove sono diretti. Per avereun quadro dettagliato, i flussi saranno tenuti d’occhio da 24 telecamere fisse, che già da quest’estate saranno in azione. «Vogliamo ragionare su numeri certi» spiega l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, che in questi giorni si è confrontato — a Selvadi Val Gardena — con il collega altoatesino Daniel Alfreider e con i sindaci di Selva,Canazei, Corvara e Arabba, che «presidiano» il giro del Sella. «C’è perfetta sintonia» ripete più volte Failoni. Che spiega il senso dei controlli: «Vogliamo capire chi sono le persone che attraversano i passi in macchina: se sono turisti e, in questo caso, se sono solamente di passaggio o meno; o se sono persone del posto». In ottobre, poi, i rappresentanti trentini, altoatesini e bellunesi torneranno a incontrarsi per analizzare l’esito del monitoraggio. «Sulla base dei risultati — assicura l’assessore — decideremo come muoverci non solo per il prossimo anno: l’intenzione è di valutare un piano pluriennale di regolazione del traffico». Conferma la linea l’assessora altoatesina Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, che fra TRENTO

le suecompetenze ha la tutela del paesaggio.E che si mostra comprensiva rispetto al «dietrofront» trentino sulla chiusura dei passi dopo due anni di sperimentazioni (un passo indietro che ha però sollevato più di una critica sul fronte delle associazioni ambientaliste). «Lo capisco, il Trentino non ha flussi turistici consistenti quanto quelli dell’Alto Adige — commenta l’assessora — ma dovremo riunirci attorno a un tavolo e discutere ancora. Abbiamo deciso di avviare questa sperimentazione sul passoSella, sottoponendo anche questionari ai cittadini che lì vivono tutto l’anno per poi valutare insieme verso quale direzione procedere: dobbiamo avereil coraggio di optare per una soluzione anche più rigida di una chiusura solo a luglio e agosto in determinati giorni e ore». E in attesa di misure strutturali, la giunta del governatore Maurizio Fugatti ha approvato ieri una convenzione con la Provincia di Bolzano per potenziare il servizio di mobilità estiva sul passo Sella. In sostanza,a partire da domani e fino al 13settembre le corse degli autobus — svolte da Sad — saranno garantite ogni ora dalle 8.30alle 17.30(la Provincia verserà a Sad circa 55.000 euro per il servizio). Sulla tratta Canazei-PassoSella e Passo Pordoi-PassoSella saranno riconosciute le carte turistiche «Panoramapass» e «Guest card». Intanto, nell’anno che se-

gna il decennale di Dolomiti Unesco, l’agenda politica si gonfia anche di altri temi strategici. Uno su tutti, la consapevolezza di abitare «un patrimonio straordinario, che dobbiamo imparare a conservare, apprezzare e valorizzare» come sottolinea l’assessore all’ambiente della Provincia di Trento Mario Tonina. Per Hochgruber Kuenzer nemmeno il problema di un’eccessiva presenza antropica è da sottovalutare: «Il turismo ha saputo sfruttare il riconoscimento Unesco in termini di marketing, ma di un patrimonio dell’umanità non può godere solo chi ci arriva, scatta una foto e se ne va — sottolinea — è necessario sedere attorno a un tavolo con tutti gli attori coinvolti e capire come ottenere un giusto equilibrio anche con le esigenze della popolazione residente: non è possibile che la nostra gente decida di non frequentare i luoghi Unesco perché troppo affollati e trafficati». Anche Mario Tonina, tra l’altro prossimo presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, si concentra sull’ambiente: «Il paesaggio è un tratto distintivo per un territorio di montagna dove la parola chiave è qualità — spiega il vicepresidente della Provincia — per garantire vivibilità serve cultura, per saper coinvolgere dal basso chi nei territori vive, lavora e opera». E soprattutto oggi, reduci da un

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evento catastrofico come la tempesta Vaia di fine ottobre (i cui effetti sono ancora visibili), è importante tenere a mente che «tutta questa bellezza è anche fragile». «Prevenzione e programmazione» dunque, come peraltro in Trentino già avviene, «per

Prospettive A dieciannidal riconoscimento, siragionadi mobilità e natura

maturare la consapevolezza che per preservare il riconoscimento Unesco occorre un surplus di attenzione nei confronti dell’ambiente». La vicenda Le celebrazioni per il de● Nel 2017 cennale delle Dolomiti Uneerano state sco cominceranno in maniera ufficiale a Cortina d’Ampezzo attuate delle mercoledì (era il 26 giugno misure di limitazione del 2009 quando ci fu la proclatraffico sui mazione) e proseguiranno con una grande festa diffusa passi in tutti i territori interessati dolomitici, per tutta l’estate, grazie a un sotto l’iniziativa calendario di oltre 140eventi. «Dolomites «Che il riconoscimento sia vives» stato un’opportunità impor● La tante per le Dolomiti tutte credo siano i dati a confermarlo, sperimentazio a partire da quelli delle prene aveva visto il senze turistiche — aggiunge coinvolgimento Tonina — ora si tratta di cementare questa consapevoanche di personaggi lezzacoinvolgendo i cittadini, famosi, come a partire dai giovani, entranl’alpinista do nelle scuole: non che ciò Messner non sia stato fatto finora, ma è un’operazione che occorre perfezionare». Anche perché, ● Quest’anno tornando al tema del turismo, la nuova giunta «una comunità locale consaprovinciale ha pevole delle proprie potenziadeciso di lità avrà maggiore facilità nel cambiare trasmetterle agli ospiti che in strategia: non quel territorio soggiornano. ci saranno, in Sto lavorando e lavorerò per sostanza, delle trovare forme e formule che limitazioni per il consentano di promuovere il traffico privato. territorio nel suo complesso, Le auto dalle sue bellezz bellezzeenaturaliaturali n a verranno ciò che si produce al suo inmonitorate terno, nel mondo agricolo, artigianale o in altri settori: potrebbe essere un’ulteriore opportunità da sfruttare». Marika Giovannini Erica Ferro

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Mario Tonina Per garantire vivibilità serve cultura, per saper coinvolgere dal basso chi nei territori vive, lavora eopera.Si deve entrare nelle scuole

Hochgruber Kuenzer Il turismo ha sfruttato il riconoscimento, ma di un patrimonio dell’umanità non può goderesolo chi arriva, scattauna foto e sene va via

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Ieri e oggi: le tappe del percorso

Oltre 142.000

ettari in 5 Province

Nel 2009 l’Unesco ha iscritto le Dolomiti tra i Patrimoni naturali dell’umanità. Si tratta di un Bene complesso sia dal punto di vista geografico che amministrativo, composto da nove Sistemi ed esteso su 142mila ettari in 5 Province e 3 Regioni. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO,la Fondazione, il cui compito è garantire una gestione efficace del bene seriale.

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«Sculture uniche al mondo» «I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’umanità comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezzanaturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria» queste le parole pronunciate a Siviglia il 26 giugno 2009.

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«Dolomites

today»: le cime su pellicola

Il primo film collettivo italiano, «Italy in a day», porta la firma di Gabriele Salvatores, che nel 2014 curò l’edizione nazionale di un progetto di Ridley Scott. Ilsogno della Fondazione Dolomiti Unesco e del Digital storytelling lab dell’università di Udine è dare vita a un progetto analogo, «Dolomites today»: per questo invitano icittadini a inviare loro dei video.

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Roberto Failoni C’èpiena sintonia sulle misure da adottare in materia di traffico Vogliamo capirechi sono le personechesalgono in quota in macchina

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L’analisi di Alpenverein Südtirol e Sat

«Il marchio non sia solomarketing ma presidio e tutela ambientale» Facendo leva su uno degli esempi retorici più classici, si potrebbe dire che se il decennale delle Dolomiti patrimonio dell’umanità fosse un bicchiere, per Anna Facchini sarebbe mezzo pieno mentre Georg Simeoni lo vedrebbe mezzo vuoto. Ad accomunare la riflessione della presidente della Società degli alpinisti tridentini e del parigrado dell’Alpenverein Südtirol è la positività delle collaborazioni extraterritorali che il riconoscimento dell’Unesco TRENTO

ha consentito di mettere in campo, ma Simeoni non usa mezzi termini nell’affermare che il marchio Dolomiti Unesco «si è trasformato in marketing del turismo invece che di tutela dell’ambiente». Facchini va indietro negli anni, in quel 2009, anno in cui, il 26 giugno, da Siviglia arrivò la notizia del riconoscimento dei Monti Pallidi patrimonio dell’umanità: faceva parte, allora, della commissione «Tutela ambiente montano» della Sat, che a lungo si interrogò sul significato e le potenzialità di un tale riconoscimento fino all’ingresso nel collegio dei sostenitori (del quale fa parte, peraltro, anche l’Alpenverein). «Abbiamo rafforzato i legami con l’Avs stessa,con gli altri Caidi Alto Adige, Veneto e Friuli impostando tavoli di lavoro su rifugi,

sentieri, la frequentazione con i mezzi motorizzati ad esempio, che hanno fatto fatica a costituirsi ma poi sono diventati luogo di confronto, dibattito e proposta — evidenzia la presidente della Sat — e non è facile individuare politiche comuni di pianificazione quando i soggetti e gli enti territoriali sono diversi anche sul piano dei rispettivi riferimenti normativi». «È vero, la collaborazione con i club alpini degli altri territorioriè ot rit ottima,tima, l’Unesconesco l’U ci ha aiutato in molte cose, da ultimo esprimendo parere negativo sulla torre di cristallo sotto al rifugio Coronelle sul Catinaccio — ammette Simeoni — però il riconoscimento è stato mal interpretato o perlomeno utilizzato in altra maniera rispetto a ciò che si pensasseche fosse». Il presidente dell’Alpenverein non si nasconde: «Quello Unesco doveva essere per noi un marchio di tutela dell’ambiente, per conservarlo così com’è, ma in questi dieci anni si è trasformato in marketing del turismo e degli eventi». Simeoni cita il lago di Braies e la val di Funes: «Scoppiano di turisti che al tessuto economico locale non portano nulla: arrivano, fanno un paio di foto e se ne vanno. Non può essere questo il senso dell’Unesco».Anche Anna Facchini mette sul tavolo due esempi concreti: «Un paio di anni fa in occasione di una manifestazione di quad a ca-

manifestazione di quad a cavallo fra Trentino e bellunese, Sat e Cai presero una posizione condivisa con la Fondazione Dolomiti Unesco in virtù di un riconoscersi in una comunanza di intenti che rende tut-

ti i territori partecipi a strategie di sviluppo sostenibile, solidarietà, fo formazionermazione e cco-onoscenza — ricorda — ma penso anche alla Marmolada, alla possibilità di mettersi in rete e confrontarsi per ragionare su un ghiacciaio a rischio sul quale i progetti di sviluppo devono essereconiugati in modo equilibrato con le esigenze di tutela attiva». Simeoni richiama dal canto suo la querelle sul traffico sui passi dolomitici: «Insieme abbiamo cercato di regolarlo, poi però la politica ha deciso in un’altra maniera e la Fondazione non può sopraffarne la volontà e questo è un problema grosso perché la politica è guidata da altri interessi». La presidente della Sat, però, ribadisce come «la possibilità di ragionare in termini di tutela attiva senza confini amministrativi» sia «una grandissima opportunità da sfruttare», anche in termini di «promozione, che diventa orientata a tanti concetti comuni a tutti i club alpini, a partire dalla capacità di mettere in campo una pianificazione integrata fra sviluppo economico, turismo e salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale». In futuro secondo Facchini occorre puntare sulla cultura, «alla formazione e all’informazione». Per celebrare il decennale, ad esempio, la Sat propo-

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le, ad esempio, la Sat propone, allargandolo a tutti i territori, il suo progetto «Campo sentieri»: dal 26 al 30 giugno 45 giovani dai 12ai 17anni trascorreranno cinque giorni nel cuore delle Dolomiti bellunesi imparando a prendersi cura dei sentieri che le attraversano e riflettendo sul senso di comune appartenenza al patrimonio mondiale. «Accrescere una cultura del rispetto è fondamentale anche nell’ottica di una frequentazione turistica» chiosa la presidente. «Spero che nei prossimi anni la Fondazione Dolomiti Unesco possa farsi sentire maggiormente o addirittura fare la voce grossa per tutelare questo patrimonio unico al mondo che sono le Dolomiti — si augura infine Georg Simeoni — mettendolo a disposizione di chi ne voglia godere, ma non di eventi o manifestazioni che non stanno in piedi». Ad esempio il concerto di Jovanotti a Plan de Corones? «Quella è una zona industriale, l’importante è che vengano lasciate in pace le aree intatte e da tutelare». E. Fer.

❞ Musica Grandi eventi? Bastache vengano lasciate in pace le aree intattee da tutelare

Sinergie Abbiamo creato tavoli di lavoro congiunti surifugi, sentieri emezzi motorizzati

Noteamare Braieseval di Funes scoppiano di turisti chenon portano nulla al tessuto economico

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22 giugno 2019 - 20:14

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Dolomiti, Ibiza, Olimpia e Dubrovnik: 4 patrimoni Unesco da visitare - Il Sole 24 ORE Dolomiti, Ibiza, Olimpia e Dubrovnik: 4 patrimoni Unesco da visitare - Il Sole 24 ORE

3' di lettura Quest'estate ricorrono alcuni anniversari che celebrano l'unicità e la straordinaria bellezza di luoghi che, nei secoli, si sono conservati a dispetto di tragedie naturali e umane. Ricevere il prestigioso riconoscimento e poi mantenerlo negli anni, premia anche chi si adopera per la salvaguardia di beni che appartengono all'umanità. Dal decennale di Dolomiti Unesco al ventennale del Parco Naturale di Formentera-Ibiza, dai 30 anni del sito di Olimpia in Grecia al 40esimo di Dubrovnik in Croazia: ecco dove programmare una vacanza estiva, in luoghi unici e iconici. Italia: 10 anni delle Dolomiti Patrimonio Unesco Sono trascorsi 10 anni da quando Unesco dichiarò Patrimonio dell’Umanità le Dolomiti. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi, è iniziato un nuovo corso. Dei 51 siti Unesco in Italia (siamo il Paese che ne ha di più al mondo) questo gruppo montuoso è stato premiato per il valore estetico e paesaggistico e celebrato per l'importanza scientifica a livello geologico e geomorfolofico che lo contraddistingue. Stiamo parlando di un bene complesso sia dal punto di vista geografico, sia amministrativo, composto da nove sistemi ed esteso su 142mila ettari che si estendono fra le province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. L'anniversario sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d'Ampezzo, proseguirà per tutta l'estate con un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le varie iniziative la Fondazione Dolomiti Unesco e il Ministero dell'Ambiente. Spagna: i 20 anni del Parco marino di Formentera e le praterie di posidonia Dei 41 siti Unesco che detiene la Spagna, quello del 1999 è tra i più particolari. Unesco incluse Ibiza tra i luoghi Patrimonio dell’Umanità per la ricchezza culturale ma anche per la sua biodiversità. In particolare per le praterie di posidonia oceanica del Parco Naturale di Ses Salines, dove è immersa la gran parte di Formentera, la più piccola delle Baleari (circa 82 km2 di superficie e quasi 70 km di costa) conosciuta per le sue spiagge, le acque trasparenti, i fari, le torri, i mulini, le saline e le grotte nascoste. La posidonia rappresenta uno degli aspetti naturali più importanti dell'isola poiché esercita una funzione nel filtraggio dei sedimenti, dando così una trasparenza unica all'acqua e contribuendo a mantenere la qualità e l'ossigenazione dell'ecosistema sottomarino. Una prateria di posidonia è l'organismo vivente più grande e più longevo al mondo con i suoi 8 km di lunghezza e 100.000 anni di vita. Per preservarla è nato il “Save Posidonia Project”, un progetto pilota, a cui è possibile partecipare “adottando” alcuni degli ettari di ecosistema. Basta anche un euro. Grecia: i 30 anni del mito di Olimpia Unesco ha voluto includere tra i suoi siti Olimpia, la città

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antica dove nacque un mito che vive ancora: le Olimpiadi. Olimpia, a meno di 4 ore da Atene e solo un'ora da Patrasso, è l'antica città nel Peloponneso sede dei giochi olimpici, che si sono svolti a partire dal 776 a. C.. Chiamata anche la Valle degli Dei, Olimpia già nel X secolo a. C. divenne il centro del culto di Zeus e i resti di antichi templi, teatri e monumenti ne sottolineano l'unicità. Dei 18 siti Unesco della Grecia, Olimpia ha una delle più alte concentrazioni di capolavori del mondo greco antico. È una meta suggestiva che torna a rivivere ogni quattro anni poichè, da qui, riparte la fiamma olimpica. Croazia: i 40 anni di Dubrovnik

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22 giugno 2019 - 20:13

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Diventa protagonista di un grande racconto collettivo L’invito della Fondazione Dolomites Today nel decennale del riconoscimento UNESCO

Foto Alessia Bortolameotti. Diventa protagonista, raccontaci le tue Dolomiti: partecipa alla creazione del Dolomites Today, film. Il 26 giugno lasciati ispirare da queste straordinarie montagne, uniche al mondo, prendi il tuo smartphone e proponici un video, potresti essere l’attore del grande racconto collettivo che stiamo realizzando. Il 26 giugno del 2009, dieci anni fa, le Dolomiti furono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale. Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO propone a chi ama le Dolomiti di partecipare al Dolomites Today. Non importa dove tu sia, sulle Dolomiti o in qualsiasi posto del mondo, queste montagne ci appartengono e tutti possiamo esserne protagonisti (e raccontarle) per rendere eccezionale questo compleanno Da dieci anni l’UNESCO ci ha consegnato la responsabilità della conservazione attiva del Patrimonio. Per questo, giorno dopo giorno, tutti possiamo e dobbiamo in misura e modo differente attivarci per trasmettere il Patrimonio Mondiale Dolomiti alle generazioni future. Vogliamo rendere unica la giornata del 26 giugno e, per farlo, abbiamo bisogno della partecipazione di tutti: lasciati ispirare dalla fantasia. Creeremo il racconto di una giornata al tempo stesso comune e straordinaria perché vista con gli occhi della comunità che vive e ama le Dolomiti Patrimonio Mondiale. Come partecipare Il 26 giugno 2019 prendi il tuo smartphone e mostra in un video cosa sono per te le Dolomiti e come il riconoscimento a Patrimonio Mondiale ha cambiato il modo di viverle. Cosa puoi riprendere

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22 giugno 2019 - 20:13

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Il legame di ciascuno con le Dolomiti è particolare e speciale: libera la fantasia ed esprimilo nel modo più spontaneo possibile. Mancano pochi giorni al 26 giugno, comincia subito: pensa alle emozioni e ai ricordi che le Dolomiti suscitano in te e racconta. Nel video potrai esprimerti con parole, suoni e immagini. Se riprendi altre persone (oltre a te) ricordati di ottenere il loro permesso o quello di un genitore nel caso tu riprenda bambine o bambini, ragazze o ragazzi non maggiorenni, altrimenti non potremo inserire il tuo video in Dolomites Today. Prima di girare il video stampa quindi le liberatorie, falle firmare e conservale. Dove puoi riprendere Non importa che tu sia in montagna o in città, su un pascolo d’alta quota, in ufficio, in spiaggia o nel salotto di casa. Se riprendi il tuo video in un luogo privato, è importante però che tu abbia il consenso del proprietario. Anche in questo caso prima di girare il video stampa le liberatorie, falle firmare e conservale. Dove caricare le immagini Il tuo legame con le Dolomiti è il tassello di un mosaico che andrà a comporsi con quelli di tanti altri amici dolomitici. Dal 26 giugno al 10 luglio 2019 è possibile caricare il video attraverso il sito www.dolomitestoday.it, compilando l'apposito modulo. Il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine visionerà e valuterà tutto il materiale video pervenuto, sia sulla base delle caratteristiche tecniche (cioè se suono e immagine sono tecnicamente accettabili), sia sulla base dei contenuti. Se il tuo video verrà selezionato per entrare nel montaggio finale, verrai ricontattato. Dolomites Today è un progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO realizzato in collaborazione con il Digital Storytelling Lab dell'Università di Udine. Fondazione Dolomiti UNESCO Nel 2009 l’UNESCO ha iscritto le Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale. Si tratta di un Bene complesso sia dal punto di vista geografico che amministrativo, composto da nove Sistemi ed esteso su 142mila ettari in 5 Province e 3 Regioni. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione Dolomiti UNESCO, il cui compito è garantire una gestione efficace del Bene seriale, favorirne lo sviluppo sostenibile e promuovere la collaborazione tra gli Enti territoriali che amministrano il proprio territorio secondo diversi ordinamenti. Digital Storytelling Lab Il Digital Storytelling Lab (DSL) è un laboratorio dedicato alle narrazioni digitali e multimediali, uno spazio di incontro, di sperimentazione, aggregazione e formazione. Favorendo il pensiero creativo e critico e le modalità formative laboratoriali e cooperative, il DSL vuole proporsi come risorsa per il territorio, per l’apprendimento, per la comunicazione e per l’innovazione creativa e sostenibile. Il progetto DSL ha vinto un bando MIUR per «laboratori territoriali per l’occupabilità» con la partecipazione di un network composto da una rete di scuole di Udine e provincia coordinate dal Liceo classico Iacopo Stellini, dall’Università degli Studi di Udine, da associazioni di categoria, istituzioni culturali e imprese. Università di Udine Fondata nel 1978, nell'ambito degli interventi per la ricostruzione del Friuli, colpito dagli eventi sismici del 1976, sull’onda di un ampio movimento di opinione, che supportò l'iniziativa con la raccolta di 125mila firme, l’Università di Udine è il punto di riferimento per un territorio che storicamente si propone come luogo d’incontro tra mondi e culture differenti. L’Ateneo friulano, oltre alle tradizionali missioni della ricerca e della didattica, è molto attivo nella cosiddetta Terza Missione, che prevede una fitta rete di collaborazioni concrete con gli enti

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Ladigetto.it

URL :http://ladigetto.it/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public

22 giugno 2019 - 20:13

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e con gli attori territoriali. Nel Piano Strategico d’Ateneo ha preso avvio il Progetto «Cantiere Friuli», che si propone di generare idee, ragionamenti e progetti, in una prospettiva di ri-costruzione di percorsi di sviluppo locale a vantaggio del territorio: in questa direzione vanno valutati l’adesione e il supporto al progetto. © Riproduzione riservata

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Diventa protagonista di un grande racconto collettivo L’invito della Fondazione Dolomites Today nel decennale del riconoscimento UNESCO

Foto Alessia Bortolameotti. Diventa protagonista, raccontaci le tue Dolomiti: partecipa alla creazione del Dolomites Today, film. Il 26 giugno lasciati ispirare da queste straordinarie montagne, uniche al mondo, prendi il tuo smartphone e proponici un video, potresti essere l’attore del grande racconto collettivo che stiamo realizzando. Il 26 giugno del 2009, dieci anni fa, le Dolomiti furono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale. Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO propone a chi ama le Dolomiti di partecipare al Dolomites Today. Non importa dove tu sia, sulle Dolomiti o in qualsiasi posto del mondo, queste montagne ci appartengono e tutti possiamo esserne protagonisti (e raccontarle) per rendere eccezionale questo compleanno Da dieci anni l’UNESCO ci ha consegnato la responsabilità della conservazione attiva del Patrimonio. Per questo, giorno dopo giorno, tutti possiamo e dobbiamo in misura e modo differente attivarci per trasmettere il Patrimonio Mondiale Dolomiti alle generazioni future. Vogliamo rendere unica la giornata del 26 giugno e, per farlo, abbiamo bisogno della partecipazione di tutti: lasciati ispirare dalla fantasia. Creeremo il racconto di una giornata al tempo stesso comune e straordinaria perché vista con gli occhi della comunità che vive e ama le Dolomiti Patrimonio Mondiale. Come partecipare Il 26 giugno 2019 prendi il tuo smartphone e mostra in un video cosa sono per te le Dolomiti e come il riconoscimento a Patrimonio Mondiale ha cambiato il modo di viverle. Cosa puoi riprendere

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Il legame di ciascuno con le Dolomiti è particolare e speciale: libera la fantasia ed esprimilo nel modo più spontaneo possibile. Mancano pochi giorni al 26 giugno, comincia subito: pensa alle emozioni e ai ricordi che le Dolomiti suscitano in te e racconta. Nel video potrai esprimerti con parole, suoni e immagini. Se riprendi altre persone (oltre a te) ricordati di ottenere il loro permesso o quello di un genitore nel caso tu riprenda bambine o bambini, ragazze o ragazzi non maggiorenni, altrimenti non potremo inserire il tuo video in Dolomites Today. Prima di girare il video stampa quindi le liberatorie, falle firmare e conservale. Dove puoi riprendere Non importa che tu sia in montagna o in città, su un pascolo d’alta quota, in ufficio, in spiaggia o nel salotto di casa. Se riprendi il tuo video in un luogo privato, è importante però che tu abbia il consenso del proprietario. Anche in questo caso prima di girare il video stampa le liberatorie, falle firmare e conservale. Dove caricare le immagini Il tuo legame con le Dolomiti è il tassello di un mosaico che andrà a comporsi con quelli di tanti altri amici dolomitici. Dal 26 giugno al 10 luglio 2019 è possibile caricare il video attraverso il sito www.dolomitestoday.it, compilando l'apposito modulo. Il Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine visionerà e valuterà tutto il materiale video pervenuto, sia sulla base delle caratteristiche tecniche (cioè se suono e immagine sono tecnicamente accettabili), sia sulla base dei contenuti. Se il tuo video verrà selezionato per entrare nel montaggio finale, verrai ricontattato. Dolomites Today è un progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO realizzato in collaborazione con il Digital Storytelling Lab dell'Università di Udine. Fondazione Dolomiti UNESCO Nel 2009 l’UNESCO ha iscritto le Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale. Si tratta di un Bene complesso sia dal punto di vista geografico che amministrativo, composto da nove Sistemi ed esteso su 142mila ettari in 5 Province e 3 Regioni. Nel 2010 nasce, in accordo con UNESCO, la Fondazione Dolomiti UNESCO, il cui compito è garantire una gestione efficace del Bene seriale, favorirne lo sviluppo sostenibile e promuovere la collaborazione tra gli Enti territoriali che amministrano il proprio territorio secondo diversi ordinamenti. Digital Storytelling Lab Il Digital Storytelling Lab (DSL) è un laboratorio dedicato alle narrazioni digitali e multimediali, uno spazio di incontro, di sperimentazione, aggregazione e formazione. Favorendo il pensiero creativo e critico e le modalità formative laboratoriali e cooperative, il DSL vuole proporsi come risorsa per il territorio, per l’apprendimento, per la comunicazione e per l’innovazione creativa e sostenibile. Il progetto DSL ha vinto un bando MIUR per «laboratori territoriali per l’occupabilità» con la partecipazione di un network composto da una rete di scuole di Udine e provincia coordinate dal Liceo classico Iacopo Stellini, dall’Università degli Studi di Udine, da associazioni di categoria, istituzioni culturali e imprese. Università di Udine Fondata nel 1978, nell'ambito degli interventi per la ricostruzione del Friuli, colpito dagli eventi sismici del 1976, sull’onda di un ampio movimento di opinione, che supportò l'iniziativa con la raccolta di 125mila firme, l’Università di Udine è il punto di riferimento per un territorio che storicamente si propone come luogo d’incontro tra mondi e culture differenti. L’Ateneo friulano, oltre alle tradizionali missioni della ricerca e della didattica, è molto attivo nella cosiddetta Terza Missione, che prevede una fitta rete di collaborazioni concrete con gli enti

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e con gli attori territoriali. Nel Piano Strategico d’Ateneo ha preso avvio il Progetto «Cantiere Friuli», che si propone di generare idee, ragionamenti e progetti, in una prospettiva di ri-costruzione di percorsi di sviluppo locale a vantaggio del territorio: in questa direzione vanno valutati l’adesione e il supporto al progetto. © Riproduzione riservata

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PAESE :Italia

AUTORE :Ezio Danieli

PAGINE :26 SUPERFICIE :56 %

22 giugno 2019

Dolomiti, 10 anni di tutela Unesco Celebrazioni a San Vigilio di Marebbe. Una giornata per ricordare l’ingresso dell’area e delle sue montagne nel Patrimonio mondiale Laboratori e attività per bimbi si alterneranno a conferenze e sfilate all’insegna della riflessione sulle possibilità di uno sviluppo sostenibile

EZIODANIELI

È stato presentato ieri il “Dolomites Unesco Fest”, l’evento che sabato 29 giugno riunirà a San Vigilio di Marebbe per celebrare il decennale dell’inclusione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco. A San Vigilio si svolgerà l’evento più importante in Alto Adige, mentre il 26 giugno Cortina ospiterà la cerimonia ufficiale che vedrà la presenzadei rappresentanti delle istituzioni delle regioni e delle province nel cui territorio sorgono le Dolomiti. La festa a San Vigilio è pensata come momento di coinvolgimento per le famiglie e come episodio di un evento itinerante, al fine di consentire alla popolazione locale eai turisti di conoscere ogni anno un posto diverso del patrimonio Unesco. DOLOMITI.

Il “Miglio delle esperienze”. Per tutta la giornata di sabato, il “Miglio delle esperienze” consentirà a grandi e piccini di conoscere le Dolomiti attraverso laboratori e attività. Grazie al facepainting, proposto dai collaboratori del Museo di scienze naturali dell’Alto Adige, adulti ebambini si vedranno trasformati in dinosauri. Sono anche in programma le Olimpiadi di questi animali preistorici. La paleontologa Evelyn Kustatscher illustrerà l’aspetto delle Dolomiti milioni di anni fa, si potranno osservare da vicino le civette o imparare a individuare e riconoscere diversi tipi di roccia. I visitatori avranno l’occasione unica di ascoltare il canto degli alberi: dei sensori applicati sulle piante ne amplificheranno le frequenze,

amplificheranno le frequenze, consentendo così di scoprire, ad esempio, che pino e larice hanno due voci molto diverse.

In sfilata le leggende dei Fanes. La grande sfilata delle leggende dei Fanes, che vedrà la partecipazione di oltre 200 comparse in costume, sarà un’altra un’esperienzaentusiasmante per tutti gli spettatori. Il Parco naturale Fanes-Senes-Braies è famoso anche per le sue saghe e i visitatori avranno modo di vivere in prima persona lamagia evocata dalle leggende di Dolasilla, Spina de Mul e Nani dal Latemar. Il programma prevede inoltre un’escursione mattutina guidata e la presenza di stand gastronomici con prodotti dalle diverse aree dolomitiche. In due differenti momenti della giornata, i famosi “gelatieri di Zoldo” offriranno gratuitamente il loro rinomato gelato. Non mancherà la musica dal vivo e saranno allestite una mostra fotografica e una di opere d’arte. Ambiente e turismo. Nei due giorni prima della festa (27 e 28 giugno) si terranno a San Vigilio due conferenze e una tavola rotonda aperte a esperti e interessati, nel corso delle quali saranno approfonditi i temi della tutela ambientale, dell’eredità per le generazioni future, del turismo sostenibile, della valorizzazione dei prodotti locali, dello studio scientifico delle Dolomiti e dell’inquinamento

gia e turismo” Ludwig Noessing, hanno sottolineato l’importanza dei relatori invitati ai due giorni di conferenze, come, per esempio, Claudio Marazzini dell’Accademia della Crusca e Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana per l’Unesco.

Un’estate di appuntamenti. Responsabile dell’organizzazione della festa è l’Associazione turisticadi SanVigilio-San Martino, che si fa anche carico della maggior parte dei costi con il sostegno della Ripartizione provinciale natura, paesaggio e sviluppo del territorio, in particolare dell’Ufficio parchi naturali, della Fondazione Dolomiti Unesco e di Idm. Fondamentali sono anche i contributi e le collaborazioni offerti da numerose associazioni e organizzazioni. Il 26 giugno, come detto, a Cortina saranno presentati gli oltre 140 eventi che si terranno nel corso dell’estate in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il programma è disponibile nella brochure della “Dolomites Unesco Fest” sul sito www.sanvigilio.com/fest. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL NUMERO

140 eventi • Nel corso dell’estate

luminoso. Durante la conferenza stampa di ieri, i due organizzatori degli incontri, il divulgatore scientifico Rodolfo Calanca eil geologo e direttore dell’associazione “Geologia e turismo” Ludwig Noessing,

appuntamenti per il decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco inAlto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia

Tutti i diritti riservati


PAESE :Italia

AUTORE :Ezio Danieli

PAGINE :26 SUPERFICIE :56 %

22 giugno 2019

• Maria Hochgruber Kuenzer, assessoraprovinciale all’urbanistica

• San Vigilio di Marebbe (foto Associazione turistica

• Le Tre Cime di Lavaredo

e il rifugio

Locatelli

S.Vigilio-S.Martino)

al tramonto

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AUTORE :Ezio Danieli

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22 giugno 2019

Dolomiti, 10 anni di tutela Unesco Celebrazioni a San Vigilio di Marebbe. Una giornata per ricordare l’ingresso dell’area e delle sue montagne nel Patrimonio mondiale Laboratori e attività per bimbi si alterneranno a conferenze e sfilate all’insegna della riflessione sulle possibilità di uno sviluppo sostenibile

EZIODANIELI

È stato presentato ieri il “Dolomites Unesco Fest”, l’evento che sabato 29 giugno riunirà a San Vigilio di Marebbe per celebrare il decennale dell’inclusione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco. A San Vigilio si svolgerà l’evento più importante in Alto Adige, mentre il 26 giugno Cortina ospiterà la cerimonia ufficiale che vedrà la presenzadei rappresentanti delle istituzioni delle regioni e delle province nel cui territorio sorgono le Dolomiti. La festa a San Vigilio è pensata come momento di coinvolgimento per le famiglie e come episodio di un evento itinerante, al fine di consentire alla popolazione locale eai turisti di conoscere ogni anno un posto diverso del patrimonio Unesco. DOLOMITI.

Il “Miglio delle esperienze”. Per tutta la giornata di sabato, il “Miglio delle esperienze” consentirà a grandi e piccini di conoscere le Dolomiti attraverso laboratori e attività. Grazie al facepainting, proposto dai collaboratori del Museo di scienze naturali dell’Alto Adige, adulti ebambini si vedranno trasformati in dinosauri. Sono anche in programma le Olimpiadi di questi animali preistorici. La paleontologa Evelyn Kustatscher illustrerà l’aspetto delle Dolomiti milioni di anni fa, si potranno osservare da vicino le civette o imparare a individuare e riconoscere diversi tipi di roccia. I visitatori avranno l’occasione unica di ascoltare il canto degli alberi: dei sensori applicati sulle piante ne amplificheranno le frequenze,

amplificheranno le frequenze, consentendo così di scoprire, ad esempio, che pino e larice hanno due voci molto diverse.

In sfilata le leggende dei Fanes. La grande sfilata delle leggende dei Fanes, che vedrà la partecipazione di oltre 200 comparse in costume, sarà un’altra un’esperienzaentusiasmante per tutti gli spettatori. Il Parco naturale Fanes-Senes-Braies è famoso anche per le sue saghe e i visitatori avranno modo di vivere in prima persona lamagia evocata dalle leggende di Dolasilla, Spina de Mul e Nani dal Latemar. Il programma prevede inoltre un’escursione mattutina guidata e la presenza di stand gastronomici con prodotti dalle diverse aree dolomitiche. In due differenti momenti della giornata, i famosi “gelatieri di Zoldo” offriranno gratuitamente il loro rinomato gelato. Non mancherà la musica dal vivo e saranno allestite una mostra fotografica e una di opere d’arte. Ambiente e turismo. Nei due giorni prima della festa (27 e 28 giugno) si terranno a San Vigilio due conferenze e una tavola rotonda aperte a esperti e interessati, nel corso delle quali saranno approfonditi i temi della tutela ambientale, dell’eredità per le generazioni future, del turismo sostenibile, della valorizzazione dei prodotti locali, dello studio scientifico delle Dolomiti e dell’inquinamento

gia e turismo” Ludwig Noessing, hanno sottolineato l’importanza dei relatori invitati ai due giorni di conferenze, come, per esempio, Claudio Marazzini dell’Accademia della Crusca e Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana per l’Unesco.

Un’estate di appuntamenti. Responsabile dell’organizzazione della festa è l’Associazione turisticadi SanVigilio-San Martino, che si fa anche carico della maggior parte dei costi con il sostegno della Ripartizione provinciale natura, paesaggio e sviluppo del territorio, in particolare dell’Ufficio parchi naturali, della Fondazione Dolomiti Unesco e di Idm. Fondamentali sono anche i contributi e le collaborazioni offerti da numerose associazioni e organizzazioni. Il 26 giugno, come detto, a Cortina saranno presentati gli oltre 140 eventi che si terranno nel corso dell’estate in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il programma è disponibile nella brochure della “Dolomites Unesco Fest” sul sito www.sanvigilio.com/fest. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL NUMERO

140 eventi • Nel corso dell’estate

luminoso. Durante la conferenza stampa di ieri, i due organizzatori degli incontri, il divulgatore scientifico Rodolfo Calanca eil geologo e direttore dell’associazione “Geologia e turismo” Ludwig Noessing,

appuntamenti per il decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco inAlto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia

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AUTORE :Ezio Danieli

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22 giugno 2019

• Maria Hochgruber Kuenzer, assessoraprovinciale all’urbanistica

• San Vigilio di Marebbe (foto Associazione turistica

• Le Tre Cime di Lavaredo

e il rifugio

Locatelli

S.Vigilio-S.Martino)

al tramonto

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :24 SUPERFICIE :8 %

23 giugno 2019

CALENDARIETTO

Per il decennale - In via Galilei

Dolomiti Unesco, una mostra al Twenty Le immagini delle Dolomiti esposte al Twenty di via Galilei • In occasione dei 10 anni delle Dolomiti patrimonio Unesco, e della “Dolomites Unesco Fest” che si terrà sabato 29 giugno a San Vigilio di Marebbe, al Twenty è stata allestita una mostra fotografica temporanea che ci porta attraverso paesaggi mozzafiato e viste spettacolari nel cuore delle Dolomiti. Uno sguar-

do sulle piante e sugli animali che vivono nelle zone di alta montagna dei Parchi Naturali dell’Alto Adige. Scatti indimenticabili per gli amanti della montagna e di questa terra. Alla “Dolomites Unesco Fest”, sabato 29 giugno a San Vigilio di Marebbe è previsto un programma ricchissimo di eventi per celebrare il decennale dell’inclusione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

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PAESE :Italia

AUTORE :Paul Renner

PAGINE :1,7 SUPERFICIE :18 %

23 giugno 2019

LA RIFLESSIONE

UN BENE DA AMMIRARE

OCCHIINPRESTITO PERLEDOLOMITI di Paul Renner

● ●

a pagina 7

La riflessione

Occhiin prestito per ammirare le Dolomiti di Paul Renner

Le Dolomiti festeggiano 10anni dall’ingresso nel nobile palmares dell’Unesco. Sono per noi spesso una presenza muta e scontata che poco incide sul nostro esistere. Verso sera dalla stazione di Bolzano capita a volte di provare l’emozione dell’enrosadira, ma molto spessoi Monti pallidi restano lontani dalla sfera vitale di bolzanini, meranesi e altri altoatesini. Per questo abbiamo bisogno di altri occhi, di sguardi presi a prestito per riscoprire questi tesori di cui siamo custodi e fruitori. Il primo sguardo «da fuori» che le considerò con ammirazione fu quello del geologo Dolomieu, affascinato dalla composizione mineralogica di tale catena montuosa. Avendo scoperto che paradossalmente i locali non le avevano ancora battezzate, coniò il termine «dolomia» per la roccia corallina, da cui nacque il termine Dolomiti. Si deve poi all’imprenditore greco Theodor Christomannos l’intuizione della potenzialità turistica della regione. Fu lui a costruirvi le prime strade per una fruizione su larga scala,nonché a promuovere opere epocali come il Grand Hotel Carezza. E sono pur sempre di nuovo gli occhi stupiti e commossi dei turisti, nazionali e stranieri, che ci guidano a riscoprire il fascino di una bellezza unica, che per noi rischia di diventare quotidiana e banale. Si pensi al lago di Braies che, causa una serie televisiva che vi è stata realizzata, è ora meta di pellegrinaggi massicci, che mettono in affanno il suo ecosistema. Le Dolomiti sono un po’ come la mamma. Ti accorgi quanto è importante e fragile, quando comincia a soffrire gli acciacchi dell’età. Ed allora ecco il timore causato da notizie di crolli di guglie, di tempeste catastrofiche come quella dell’ottobre 2018,di manifestazioni di massa impattanti, di turismo irresponsabile e attività edilizie non rispettose dell’ambiente. Questi eventi negativi stimolano però anche interventi virtuosi: si pensi all’idea di pedaggi o chiusura per i passi, ai controlli aumentati da parte delle

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PAESE :Italia

AUTORE :Paul Renner

PAGINE :1,7 SUPERFICIE :18 %

23 giugno 2019

forze dell’ordine soprattutto nei confronti di motociclisti rumorosi e non in regola, o a manifestazioni popolari e coinvolgenti come la stupenda Maratona dles Dlomites, che per un giorno limita ai soli ciclisti l’accesso al regno dolomitico. A partire da mercoledì 26 numerose iniziative da Cortina a San Vigilio di Marebbe celebreranno il decennale dell’accoglienza dei nostri monti nella lista dell’Unesco. A san Vigilio parteciperò a una tavola rotonda la sera di venerdì 28, in cui spiegherò il valore mistico e terapeutico dei Monti pallidi, l’energia positiva che proviene da un rapporto rispettoso e amorevole con ogni aspetto del creato che ci circonda e in cui siamo immersi. Nella messa di sabato 29 insisterò su come l’ambiente in cui viviamo sia un delicato organismo vivente, dono di un Dio che ama la vita e che ha affidato all’uomo un potere e una responsabilità terribili. Che non abbia a succedere che anziché custodi delle Dolomiti ne diventiamo spietati sfruttatori e carnefici. E che quando il Creatore ce ne chiederà conto, che non abbiamo a rispondere come Caino dopo aver ucciso il fratello Abele: «Sono forse io il custode di mio fratello, delle mie e tue creature?». Buona festa alle nostre Dolomiti e auguri di saperle trattare sempre con deferente rispetto e amorevole cura, come anziane signore che emanano una discreta ma © RIPRODUZIONE RISERVATA sempre fascinosa bellezza.

Tutti i diritti riservati


AUTORE :Alessandra Segaf…

PAESE :Italia PAGINE :25 SUPERFICIE :30 %

23 giugno 2019

mercoledì

prossimo in centro

Cortina 2021, eventi per veri buongustai nel cuore di Cortina Ufficializzatoun calendariomolto riccodi appuntamenti Si è pensatoancheaiGlibimbi conla montagna di cemento Chef Ambassador CortiCi saranno alcuni addetti Alessandra Segafreddo CORTINA.La Fondazione Cor-

tina 2021 sfodera un calendario ricco di appuntamenti, che danno il via alla stagione estiva. Mercoledì 26 giugno ricorre il primo decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Per festeggiare l’anniversario di questo prestigioso riconoscimento, che ha ufficialmente annoverato i monti Pallidi tra i paesaggi naturali di maggior valore del pianeta, Cortina 2021 sarà a fianco della Fondazione Dolomiti Unesco, di cui appena il mese scorsoè diventata socio sostenitore. Una mattinata per celebrare insieme la bellezza e l’unicità di un territorio unico al mondo e una chiara assunzione di responsabilità da parte della Fondazione Cortina 2021, presieduta da Alessandro Benetton, nei confronti di tutto il territorio che sarà protagonista dei Campionati. Gli Chef Ambassador Corti-

na 202, dalle 11 in piazza Angelo Dibona, daranno un tocco di gusto in più all’evento con un menù di sfiziosi assaggi, preparati con i prodotti Unesco, insieme ai partner di Cortina 2021 Prosecco e Lattebusche. A coinvolgere i più piccoli ci sarà anche Emaprice, con una “montagna simbolica di cemento” che verrà portata in piazza ancora frescae sulla quale i bambini, accompagnati dall’Ambassador di Cortina 2021 Kristian Ghedina, potranno lasciare la loro impronta. Sempre mercoledì 26 giugno, alle 18, si terrà l’inaugurazione, aperta a tutti, della Lounge

pronti a spiegare le attività della stessa Fondazione e dei suoi partner. La Lounge sarà anche il set privilegiato per incontri, riunioni e piccoli eventi insieme ai partner, in forma sia pubblica che riservata, per valorizzare al meglio le attività sul territorio in vista dei prossimi Campionati del mondo di sci alpino. —

Fondazione Cortina 2021, in Corso Italia 200 nei pressi della piazza Pittori Fratelli Ghedina. A fare gli onori di casa,in occasionedi un aperitivo con brindisi, saranno il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, e l’amministratore delegato della Fondazione, Valerio Giacobbi. La Lounge sarà poi aperta a partire dal 15 luglio ogni pomeriggio a media e pubblico, come “info point”. Ci saranno alcuni addetti

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PAESE :Italia

AUTORE :Alessandra Segaf…

PAGINE :25 SUPERFICIE :30 %

23 giugno 2019

Unodeglieventi organizzatidalla FondazioneCortina2021

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AUTORE :Paul Renner

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23 giugno 2019

LA RIFLESSIONE

UN BENE DA AMMIRARE

OCCHIINPRESTITO PERLEDOLOMITI di Paul Renner

● ●

a pagina 7

La riflessione

Occhiin prestito per ammirare le Dolomiti di Paul Renner

Le Dolomiti festeggiano 10anni dall’ingresso nel nobile palmares dell’Unesco. Sono per noi spesso una presenza muta e scontata che poco incide sul nostro esistere. Verso sera dalla stazione di Bolzano capita a volte di provare l’emozione dell’enrosadira, ma molto spessoi Monti pallidi restano lontani dalla sfera vitale di bolzanini, meranesi e altri altoatesini. Per questo abbiamo bisogno di altri occhi, di sguardi presi a prestito per riscoprire questi tesori di cui siamo custodi e fruitori. Il primo sguardo «da fuori» che le considerò con ammirazione fu quello del geologo Dolomieu, affascinato dalla composizione mineralogica di tale catena montuosa. Avendo scoperto che paradossalmente i locali non le avevano ancora battezzate, coniò il termine «dolomia» per la roccia corallina, da cui nacque il termine Dolomiti. Si deve poi all’imprenditore greco Theodor Christomannos l’intuizione della potenzialità turistica della regione. Fu lui a costruirvi le prime strade per una fruizione su larga scala,nonché a promuovere opere epocali come il Grand Hotel Carezza. E sono pur sempre di nuovo gli occhi stupiti e commossi dei turisti, nazionali e stranieri, che ci guidano a riscoprire il fascino di una bellezza unica, che per noi rischia di diventare quotidiana e banale. Si pensi al lago di Braies che, causa una serie televisiva che vi è stata realizzata, è ora meta di pellegrinaggi massicci, che mettono in affanno il suo ecosistema. Le Dolomiti sono un po’ come la mamma. Ti accorgi quanto è importante e fragile, quando comincia a soffrire gli acciacchi dell’età. Ed allora ecco il timore causato da notizie di crolli di guglie, di tempeste catastrofiche come quella dell’ottobre 2018,di manifestazioni di massa impattanti, di turismo irresponsabile e attività edilizie non rispettose dell’ambiente. Questi eventi negativi stimolano però anche interventi virtuosi: si pensi all’idea di pedaggi o chiusura per i passi, ai controlli aumentati da parte delle

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AUTORE :Paul Renner

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23 giugno 2019

forze dell’ordine soprattutto nei confronti di motociclisti rumorosi e non in regola, o a manifestazioni popolari e coinvolgenti come la stupenda Maratona dles Dlomites, che per un giorno limita ai soli ciclisti l’accesso al regno dolomitico. A partire da mercoledì 26 numerose iniziative da Cortina a San Vigilio di Marebbe celebreranno il decennale dell’accoglienza dei nostri monti nella lista dell’Unesco. A san Vigilio parteciperò a una tavola rotonda la sera di venerdì 28, in cui spiegherò il valore mistico e terapeutico dei Monti pallidi, l’energia positiva che proviene da un rapporto rispettoso e amorevole con ogni aspetto del creato che ci circonda e in cui siamo immersi. Nella messa di sabato 29 insisterò su come l’ambiente in cui viviamo sia un delicato organismo vivente, dono di un Dio che ama la vita e che ha affidato all’uomo un potere e una responsabilità terribili. Che non abbia a succedere che anziché custodi delle Dolomiti ne diventiamo spietati sfruttatori e carnefici. E che quando il Creatore ce ne chiederà conto, che non abbiamo a rispondere come Caino dopo aver ucciso il fratello Abele: «Sono forse io il custode di mio fratello, delle mie e tue creature?». Buona festa alle nostre Dolomiti e auguri di saperle trattare sempre con deferente rispetto e amorevole cura, come anziane signore che emanano una discreta ma © RIPRODUZIONE RISERVATA sempre fascinosa bellezza.

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AUTORE :Alessandra Segaf…

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23 giugno 2019

mercoledì

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Cortina 2021, eventi per veri buongustai nel cuore di Cortina Ufficializzatoun calendariomolto riccodi appuntamenti Si è pensatoancheaiGlibimbi conla montagna di cemento Chef Ambassador CortiCi saranno alcuni addetti Alessandra Segafreddo CORTINA.La Fondazione Cor-

tina 2021 sfodera un calendario ricco di appuntamenti, che danno il via alla stagione estiva. Mercoledì 26 giugno ricorre il primo decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Per festeggiare l’anniversario di questo prestigioso riconoscimento, che ha ufficialmente annoverato i monti Pallidi tra i paesaggi naturali di maggior valore del pianeta, Cortina 2021 sarà a fianco della Fondazione Dolomiti Unesco, di cui appena il mese scorsoè diventata socio sostenitore. Una mattinata per celebrare insieme la bellezza e l’unicità di un territorio unico al mondo e una chiara assunzione di responsabilità da parte della Fondazione Cortina 2021, presieduta da Alessandro Benetton, nei confronti di tutto il territorio che sarà protagonista dei Campionati. Gli Chef Ambassador Corti-

na 202, dalle 11 in piazza Angelo Dibona, daranno un tocco di gusto in più all’evento con un menù di sfiziosi assaggi, preparati con i prodotti Unesco, insieme ai partner di Cortina 2021 Prosecco e Lattebusche. A coinvolgere i più piccoli ci sarà anche Emaprice, con una “montagna simbolica di cemento” che verrà portata in piazza ancora frescae sulla quale i bambini, accompagnati dall’Ambassador di Cortina 2021 Kristian Ghedina, potranno lasciare la loro impronta. Sempre mercoledì 26 giugno, alle 18, si terrà l’inaugurazione, aperta a tutti, della Lounge

pronti a spiegare le attività della stessa Fondazione e dei suoi partner. La Lounge sarà anche il set privilegiato per incontri, riunioni e piccoli eventi insieme ai partner, in forma sia pubblica che riservata, per valorizzare al meglio le attività sul territorio in vista dei prossimi Campionati del mondo di sci alpino. —

Fondazione Cortina 2021, in Corso Italia 200 nei pressi della piazza Pittori Fratelli Ghedina. A fare gli onori di casa,in occasionedi un aperitivo con brindisi, saranno il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, e l’amministratore delegato della Fondazione, Valerio Giacobbi. La Lounge sarà poi aperta a partire dal 15 luglio ogni pomeriggio a media e pubblico, come “info point”. Ci saranno alcuni addetti

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AUTORE :Alessandra Segaf…

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23 giugno 2019

Unodeglieventi organizzatidalla FondazioneCortina2021

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Dolomiti, turisti aumentati da quando sono patrimonio UNESCO

domenica 23 giugno 2019 - 08:01 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Google+ Dolomiti, turisti aumentati da quando sono patrimonio UNESCO Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari di Federico Marconi ROMA – I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). IL TERRITORIO – Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.

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Dolomiti, turisti aumentati da quando sono patrimonio UNESCO

domenica 23 giugno 2019 - 08:01 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Google+ Dolomiti, turisti aumentati da quando sono patrimonio UNESCO Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari di Federico Marconi ROMA – I turisti nelle Dolomiti sono aumentati del 10% (ma in molte località ancora di più) da quando la catena montuosa è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, nel 2009. Il dato è stato reso noto stamani alla Camera dei Deputati a Roma, alla presentazione delle celebrazioni per il decennale delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, che si aprono il 26 giugno prossimo a Cortina d'Ampezzo (Belluno). IL TERRITORIO – Le Dolomiti comprendono 9 sistemi montuosi delle Alpi Orientali e coprono un'area di 142mila ettari fra le 5 province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le 3 Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.

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Il riconoscimentodeiMontiPallidiottenutonel2009 aSiviglia.Meritoanche deglientilocalichehannosaputovalorizzarliinnomedellasostenibilità

Le Dolomitidadiecianni patrimonioUnesco “Noi unitinelladiversità” L’ANNIVERSARIO MAX CASSANI MAX CASSANI

olomiten, Dolomites, Dolomitis: cambiando la desinenza il risultato non cambia. Le Dolomiti sono le montagne più belle del mondo, e che tutto il mondo ci invidia. Altro che Pirenei, Appalachi e Rocky Mountains: i Monti Pallidi hanno oltre 200 milioni di anni ma ne dimostrano dieci. Esattamente quelli trascorsi dal 26 giugno 2009 quando a Siviglia l’Unesco le ha proclamate Patrimonio dell’umanità per i «paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale». Una ricorrenza che quest’estatesarà celebrata con una grande festa diffusa che dal 26 giugno a Cortina d’Ampezzo proseguirà fino a settembre, anche in Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia con un calendario denso di 140 eventi sportivi e culturali. Nove sistemi montuosi Non un’ininterrotta catena di cime ma nove sistemi mon-

pretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile». Perché il riconoscimento dell’Unesco da solo non basta se a monte non ci sono amministrazioni che fanno sistema per preservare il patrimonio paesaggistico, favorire il turismo e la mobilità sostenibile, incentivare la ricerca e la forloro. Essere legati nella di- mazione. «E’ evidente - ha versità: è questa la loro bel- detto l’onorevole Vannia Galezza e insieme la loro unici- va, sottosegretario di Stato tà, che da sempre ha ispirato per l’Ambiente e la tutela del scrittori e registi, e fatto da territorio - l’impegno e il lavoscenario a grandi sfide alpi- ro che in questi dieci anni nistiche e sportive. hanno portato questo territo«Mettere in luce le differen- rio a una rinnovata sinergia di ze ed evidenziare anche ciò squadra tra le amministrazioche ci unisce è stata la chiave ni locali, le associazioni e i citdi volta per raggiungere la tadini, che hanno permesso piena e condivisa gestione di di consolidare ulteriormente questo patrimonio comune - il senso di appartenenza a un ha detto Graziano Pezzimen- contesto cosìpeculiare e strati, presidente della Fondazio- ordinario». ne Dolomiti Unesco- . Il senso Un impegno che si è tradotdella nostra azione è stato duplice: tutelare da una parte e to in risultati concreti: da valorizzare dall’altra il nostro quando le Dolomiti sono diterritorio nel nome della so- ventate patrimonio Unesco, i turisti sono aumentati in mestenibilità». dia del 10 per cento, d’estate Un patrimonio da tutelare sui sentieri e nei rifugi come Un concetto ribadito anche d’inverno sulle piste dello dal direttore della Fondazio- sconfinato carosello sciistico ne, Marcella Morandini: «Es- Superski: «L’iscrizionea Patrisere cittadini di un luogo co- monio dell’umanità ha fatto me il nostro significa inter- conoscere la bellezza dei notuosi tra loro separati da vallate, fiumi, altri gruppi di montagne. Le Dolomiti sono un arcipelago di vette e guglie spalmato su 142 mila ettari, suddiviso in tre regioni e cinque province - Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone, Udine - tutte diverse tra

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stri monti in tutto il mondo ha aggiunto Marcella Morandini -. Ma in alcune località l’incremento è arrivato addirittura al 90%». Nuovi progetti per il futuro L’appuntamento che aprirà ufficialmente le celebrazioni sarà il 26 giugno a Cortina: una giornata intera di parole, musica e sapori. In scena concerti, incontri e anche una tavola collettiva a cura di chef stellati e del territorio, oltre alla presentazione di nuovi progetti tra cui quello per salvare i Serrai di Sottoguda dopo la tempesta Vaia dello scorso autunno. — c

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+10% Èl’incrementomediodel turismo (estivoe invernale)sulleDolomiti da quandol’Unescole ha dichiarate patrimonio dell’umanità

140 Èil numerodegli eventiorganizzati per celebrare il decennale dell’iscrizionedelleDolomitia patrimonioUnesco.Ifesteggiamenti inizianoil 26 giugnoa Cortinae proseguonofino asettembreancheinTrentino-AltoAdigeeFriuli-VeneziaGiulia

Le celebrazioni si aprono il 26 giugno a Cortina con musica, incontri e cene stellate

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In alto le Tre cime di Lavaredo; qui sopra, alba sulla Cima Cir, vetta nel Gruppo del Puez in Val Gardena. La grande festa delle Dolomiti coinvolgerà tutte le vallate fino alla fine dell’estate

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L’iniziativa

La Fondazione ai cittadini: «Raccontateci le Dolomiti» TRENTO. In

occasione del decennale del riconoscimento Unescoalle Dolomiti, la Fondazione Dolomiti Unesco invita a raccontare le Dolomiti, partecipando alla creazione del Dolomites Today film: «Il 26 giugno lasciati ispirare da queste straordinarie montagne, uniche al mondo, prendi il tuo smartphone e proponici un video, potresti essere l’attore del grande racconto collettivo che stiamo realizzando. Creeremo il racconto di una giornata al tempo stesso comune e straordinaria perché vista con gli occhi della comunità che vive e ama le Dolomiti Patrimonio Mondiale». Come partecipare: «Il 26 giugno prendi il tuo smartphone e mostra in un video cosa sono per te le Dolomiti e come il riconoscimento a Patrimonio Mondiale ha cambiato il modo di viverle». Cosa puoi riprendere: «Nel video potrai esprimerti con parole, suoni e immagini. Se riprendi altre persone (oltre a te) ricordati di ottenere il loro permesso o quello di un genitore nel caso tu riprenda ragazzi non maggiorenni, altrimenti non potremo inserire il tuo video. Prima di girare il video stampa leliberatorie, fallefirmare econservale».

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23 giugno 2019

IN BREVE

Al Muse

Dolomiti Unesco countdown corale • Termina

oggi, alle 11, al Muse, il “Countdown corale” iniziato ad aprile, una rassegna di cori per il decennale delle Dolomiti Unesco. Il 26 giugno, infatti, si celebrano i 10 anni della dichiarazione da parte dell’Unesco delle Dolomiti quale parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un traguardo importante che significa riconoscimento di unicità, conoscenza, attrattiva, necessità di salvaguardia di un bene inteso nel suo complesso come habitat, natura, cultura e storia. Di domenica in domenica, a partire dal 7 aprile, i cori trentini si sono alternati al Muse ed - attingendo al loro repertorio tradizionale -ne hanno riempito gli spazi dando voce alle montagne, cantando le vette, raccontando le caratteristiche uniche delle Dolomiti, le imprese umane che hanno portato alla loro conquista, il periodo storico in cui sono state teatro di eventi drammatici, invece che superbe testimoni del paesaggio geologico e di una storia antica milioni di anni. Ogni intervento canoro, della durata di circa 20 minuti, è stato anticipato da una breve introduzione sul tema Dolomiti Unesco da parte di un esperto del museo. Oggi concerto del Coro Tre Cime di Cimone. C.L.

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23 giugno 2019

AGENDA acuradellaSAT

Le iniziative per il decennale Dolomiti Unesco

• Annibale Salsa

• La SAT, attraverso la sua

Commissione storico-culturale e biblioteca, intende ricordare con una serie di iniziative il decennale dall'inserimento delle Dolomiti nella lista UNESCOdei siti Patrimonio mondiale dell'umanità: Dolomiti di carta. Nello Spazio Alpino, al pianterreno della Casa della SAT (via Manci 57 a Trento) sarà visitabile in luglio e agosto (ore 14-18) una sezione staccata della Biblioteca della Montagna-SAT, interamente dedicata alle Dolomiti, costituita dai volumi del Fondo Dolomiti bene UNESCO. Parlano le Dolomiti. Ad accompagnare il visitatore ci sarà un catalogo-guida con poco meno di cento citazioni tratte da altrettanti libri di argomento dolomitico. Il visita-

tore potrà poi salire due piani di scale e visitare anche la grande Biblioteca della Montagna-SAT con le sue collezioni di libri, carte topografiche, film, attrezzatura alpinistica, fotografie ecc. Dolomiti da conoscere. Due laboratori per bambini e famiglie, con lettura di leggende delle Dolomiti e intermezzi musicali a cura del gruppo 3D Family Project, che reinterpreta in chiave jazz le musiche tradizionali ladine. A cura di Alberta Rossi, presso lo Spazio Alpino SAT il 24 luglio e il 21 agosto. Su prenotazione: Info@albertarossi.com La sostenibilità come forma mentis: conferenze a cura del prof. Annibale Salsa, in collaborazione con Paola Carini a Madonna di Campiglio il 16 agosto. Ma.Be.

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23 giugno 2019 - 22:16

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La Fondazione ai cittadini: «Raccontateci le Dolomiti», Trento. In occasione del decennale del riconoscimento Unesco alle Dolomiti, la Fondazione Dolomiti Unesco invita a raccontare le Dolomiti, partecipando alla creazione del Dolomites Today film: «Il Trento. In occasione del decennale del riconoscimento Unesco alle Dolomiti, la Fondazione Dolomiti Unesco invita a raccontare le Dolomiti, partecipando alla creazione del Dolomites Today film: «Il 26 giugno lasciati ispirare da queste straordinarie montagne, uniche al mondo, prendi il tuo smartphone e proponici un video, potresti essere l’attore del grande racconto collettivo che stiamo realizzando. Creeremo il racconto di una giornata al tempo stesso comune e straordinaria perché vista con gli occhi della comunità che vive e ama le Dolomiti Patrimonio Mondiale». Come partecipare: «Il 26 giugno prendi il tuo smartphone e mostra in un video cosa sono per te le Dolomiti e come il riconoscimento a Patrimonio Mondiale ha cambiato il modo di viverle». Cosa puoi riprendere: «Nel video potrai esprimerti con parole, suoni e immagini. Se riprendi altre persone (oltre a te) ricordati di ottenere il loro permesso o quello di un genitore nel caso tu riprenda ragazzi non maggiorenni, altrimenti non potremo inserire il tuo video. Prima di girare il video stampa le liberatorie, falle firmare e conservale».

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24 giugno 2019 - 09:22

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Aska ewe

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2026 , Fondazione Dolomiti

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Cortina , 24 giu . (askanews) - Non ci poteva essere coincidenza migliore: due giorni prima del decennale del riconoscimento Unesco , arriva la notizia che il nostro impegno per la conservazione "

attiva del territorio

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e sviluppo per i territori montani . Sono certo che anche la lunga tradizione nell organizzare grandi eventi nonché la consolidata collaborazione tra i territori delle Dolomiti stato un valore aggiunto straordinario per questo riconoscimento . occasione che rappresenterà

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va colta a 360° , nel pieno rispetto della sostenibilità e dei valori geologici e paesaggistici che hanno reso le Dolomiti Patrimonio Mondiale . "

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conferma il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella

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Mondiale e il mondo , grazie alle Olimpiadi , avrà modo di rendersene ulteriormente conto . Per conservarle e valorizzarle occorre però puntare su approcci inediti e per questo la Fondazione

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a disposizione per individuarli e continuare sulla strada già segnata dalla Carta di Cortina , sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021 . Come abbiamo dimostrato dieci anni fa a Siviglia , le grandi sfide si possono vincere , se ci sono obiettivi chiari e collaborazione

"

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24 giugno 2019 - 16:59

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Olimpiadi 2026, Fondazione Dolomiti Unesco: Dolomiti in festa

• Olimpiadi Lunedì 24 giugno 2019 - 18:48

Olimpiadi 2026, Fondazione Dolomiti Unesco: Dolomiti in festa "Siamo le Olimpiadi della sostenibilità" Cortina, 24 giu. (askanews) – “Non ci poteva essere coincidenza migliore: due giorni prima del decennale del riconoscimento Unesco, arriva la notizia che il nostro impegno per la conservazione attiva del territorio dolomitico vivrà un banco di prova straordinario”. Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco che proprio a Cortina ha la sua sede, commenta così la notizia giunta in questi minuti da Losanna, dove i membri del CIO hanno deliberato che saranno Milano e Cortina a ospitare le Olimpiadi Invernali del 2026. “Ci congratuliamo con tutti gli attori che hanno gestito questa difficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato straordinario, che rappresenterà un’occasione di visibilità e sviluppo per i territori montani. Sono certo che anche la lunga tradizione nell’organizzare grandi eventi nonché la consolidata collaborazione tra i territori delle Dolomiti è stato un valore aggiunto straordinario per questo riconoscimento. Un’occasione che va colta a 360°, nel pieno rispetto della sostenibilità e dei valori geologici e paesaggistici che hanno reso le Dolomiti Patrimonio Mondiale”. “È una grandissima sfida” conferma il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini, “qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi, realizzando un’Olimpiade a bassissimo impatto”. L’orientamento generale è quello di utilizzare il più possibile le strutture esistenti, limitando al massimo i costi ambientali. “L’impatto di un evento simile è inevitabile, anche solo in termini di afflusso, ma l’auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici un’opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza, non legate alle sole settimane in cui si svolgeranno le gare, ma a lungo termine. Le Dolomiti sono un Patrimonio Mondiale e il mondo, grazie alle Olimpiadi, avrà modo di rendersene ulteriormente conto. Per conservarle e valorizzarle occorre però puntare su approcci inediti e per questo la Fondazione c’è ed è a disposizione per individuarli e continuare sulla strada già segnata dalla Carta di Cortina, sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021. Come abbiamo dimostrato dieci anni fa a Siviglia, le grandi sfide si possono vincere, se ci sono obiettivi chiari e collaborazione”. CONDIVIDI SU:

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24 giugno 2019 - 13:19

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Dolomiti da 10 anni patrimonio di tutti

Un’estate di eventi per il decennale (foto: www.dolomiti.it) - Sono trascorsi 10 anni dal 26 giugno 2009: in quella data, a Siviglia, durante la sua 33esima seduta, il comitato per il patrimonio Unesco diede la comunicazione che le Dolomiti erano state inserite nella lista del patrimonio naturale dell’umanità, suggellando così la nascita delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco. Patrimonio dell’umanità: un bene che ci appartiene, quindi. Sulla base di un trattato internazionale conosciuto come Convenzione sulla protezione del Patrimonio mondiale, culturale e naturale, adottato nel 1972, l’Unesco ha finora riconosciuto un totale di 1052 siti (814 beni culturali, 203 naturali e 35 misti) presenti in 165 Paesi del mondo. Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche. Sono trascorsi 10 anni da quando UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. Anteprima della festa di Cortina è stata l’inaugurazione del balcone panoramico sulle Dolomiti UNESCO a Santa Cristina in Val Gardena, domenica 16 giugno, nel Parco Naturale Puez-Odle. La struttura, che sorge a quota 2200 metri, non lontano dalla stazione a monte del Col Raiser, permette di abbracciare in un solo sguardo tutto il gruppo delle Odle. Le strutture sono realizzate dagli enti territoriali sulla base di uno studio preliminare a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO che aveva lo scopo di individuare alcuni luoghi significativi e particolarmente adatti ad ospitare un balcone panoramico. Ad oggi sono presenti sul territorio altre quattro postazioni, sull'Alpe Tognola nelle Pale di San Martino, sul Monte Specie con vista su Croda Rossa, Monte Cristallo, Tofane e Tre Cime di Lavaredo, a Malga Ritort con affaccio sulle Dolomiti di Brenta e a Sagron Mis con la torre panoramica che abbraccia le Pale di San Martino e le Dolomiti Bellunesi. Altri tre balconi panoramici sono in fase di ultimazione in Provincia di Belluno. A coordinare le tante iniziative del decennale sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti

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24 giugno 2019 - 13:19

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Patrimonio UNESCO. A Cortina d’Ampezzo, mercoledì 26 giugno, grande festa per le comunità dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro svolto e le responsabilità per il futuro. “Siamo tutti invitati” affera la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini. Va in questo senso il contest Dolomites Today: il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Sempre il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Durante la giornata del 26 giugno sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri della SAT – Società Alpinisti Tridentini e del CAI – Club alpino italiano (CAI Alto Adige, CAI Veneto e CAI Friuli Venezia Giulia), impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta che ha colpito le Dolomiti a fine ottobre. Dopo le celebrazioni di Cortina D’Ampezzo, il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe sarà di scena la musica con il Dolomites UNESCO Fest. Musica, gastronomia e laboratori animeranno un grande festa dedicata a tutti gli abitanti e gli appassionati delle Dolomiti. Grande attenzione è stata riservata ai bambini e alla divulgazione dei valori del Patrimonio Mondiale grazie alla presenze, lungo il percorso che va dal padiglione al Centro Visite del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, di molte istituzioni: Ufficio provinciale Parchi Naturali, Fondazione Dolomiti UNESCO, Ufficio provinciale Geologia, MUSE di Trento, Museo Geologico di Predazzo, Museo delle scienze di Bolzano, Ispettorato forestale Brunico/stazione forestale San Vigilio, Istituto Ladino “Micura de Rü”, Museo Ladino “Ciastel de Tor”, AVS e CAI, Associazione “Geologia & Turismo”, Università Popolare delle Alpi Dolomitiche. Il programma, coordinato dall’Associazione Turistica San Vigilio-San Martin, prevede anche, il 27 e 28 giugno, un articolato convegno sul tema: “I patrimoni per le future generazioni: ambiente, natura e cieli stellati”. Nel 2008 l’osservatorio astronomico ucraino Andrušivka, scoprì un asteroide al quale venne dato il nome “UNESCO”, per omaggiare uno degli enti internazionali più meritori per la promozione dell’educazione, della scienza, della cultura e della collaborazione fra nazioni. Ebbene: gli ospiti della serata potranno viaggiare - grazie a un video - fino all’asteroide, osservandone anche il segnale fotometrico proveniente dall’Osservatorio Tivoli Farm, in Namibia, che verrà attivato per dare il via simbolico alle celebrazioni. Durante l’estate i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Trentino-Alto Adige il primo appuntamento è il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. L’estate dei festeggiamenti per il Decennale si chiuderà poi il 21 settembre al rifugio Pradidali, con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori. Il 30 settembre, infine, si svolgerà a Sesto Pusteria il congresso scientifico Dolomites UNESCO Forum, sotto la supervisione scientifica dell'Eurac di Bolzano, un convegno per riflettere sulle strategie per il futuro dell’area dolomitica. www.giornalesentire.it - riproduzione riservata* 20 giugno 2019

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24 giugno 2019 - 16:43

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Olimpiadi 2026, De Carlo: «non siano mangiatoria per lobby cemento» : «è un grandissimo risultato, frutto del lavoro e del sostegno di tutti, dal mondo economico a quello alberghiero e sportivo, fino a quello politico. Ora però questo evento deve diventare un volano per l’economia del nostro territorio, e non ridursi a una semplice mangiatoia per le solite lobby del cemento. Le Olimpiadi 2026 diventino un vero evento a marchio tutto italiano. Non solo le opere, ma anche tutti i prodotti commercializzabili, dalle magliette ai cappellini ai vari ricordini, devono essere prodotti in Italia. No all’invasione delle “cinesate”, sì a prodotti di qualità realizzati dai nostri artigiani e dai nostri produttori: è così che si sostiene la piccola e media impresa, il tessuto dell’economia italiana ben rappresentato dalle regioni che ospiteranno i giochi, Veneto e Lombardia». L’onorevole cadorino ricorda anche i dati riportati dall’analisi di impatto economico e finanziario delle Olimpiadi invernali 2026, prodotta dal Dipartimento di Economia e diritto dell’Università la Sapienza e presentata a Palazzo Chigi lo scorso marzo: l’incremento del Pil tra il 2020 e il 2028 oscilla dai 93 milioni a un picco di 374 milioni nel 2025, per tornare a 81 milioni nell’ultimo anno, per un Pil cumulato massimo di 2,3 miliardi di euro ( clicca qui per leggere il rapporto dell’Università Ca’ Foscari ). «Questa è una grande occasione di crescita economica per la provincia di Belluno. I giochi invernali tornano nella Regina delle Dolomiti esattamente 70 anni dopo, e l’annuncio arriva alla vigilia dei festeggiamenti per il decennale della proclamazione delle Dolomiti a patrimonio dell’umanità Unesco: le premesse per un evento storico ci sono tutte, ora sta a chi di dovere rispettarle». (a.mat.) (ph: imagoeconomica)

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25 giugno 2019 - 16:38

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DOMANI ALLE 11 ZAIA A CORTINA PER DECENNALE DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO agenparleu/

domani-alle-11-zaia-a-cortina-per-decennale-dolomiti-patrimonio-unesco

Redazione

25 giugno 2019

( AGENPARL) - mar 25 giugno 2019 DOMANI ALLE 11 ZAIA A CORTINA PER DECENNALE DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO( AVN) Venezia , 25 giugno 201911Presidente della Regione del Veneto , Luca Zaia , interverrà domani , mercoledì 26 giugno 2019 , alla cerimonia celebrativa del decimo anniversario dell iscrizione delle '

Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco .L appuntamento è per le ore 11.00 a Cortina d Ampezzo , per un evento che si terrà all aperto , in piazza Angelo Di Bona .Comunicato nr . 1025-2019 (PRESIDENTE) Agenzia Veneto Notizie '

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DIECI ANNI DI DOLOMITI UNESCO ANNIBALE

SALSA

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6 Giugno 2009: le Dolomiti diventano Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Il prossimo 26 Giugno 2019 ricorrerà il decimo anniversario del prestigioso riconoscimento. In occasione del primo anniversario quinquennale avevo scritto, dalle pagine di questo giornale, alcune riflessioni che intendo ora riproporre in forma rivisitata alla luce del nuovo traguardo decennale. > Segue a pagina 15

SEGUE DALLA PRIMA

DOLOMITI, IL VALORE DI UN ANNIVERSARIO ANNIBALE

SALSA

n questi dieci anni si sono perfezionate esperienze di gestione e si sono evidenziati rimedi alle diverse criticità. I problemi da affrontare sono ancora tanti, ma siamo ormai sulla buona strada. Il riconoscimento dell’Unesco ai Monti Pallidi ha rappresentato l’affidamento di un’importante responsabilità agli uomini di oggi. Un monito a conservare e tutelare questi beni comuni a futura memoria. La stessa distinzione fra “patrimonio materiale” e“patrimonio immateriale” appare talvolta fuorviante, pur segiu-

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le” appare talvolta fuorviante, pur segiustificabile in termini di definizione. Non sono certamente separabili, alla luce del valore di un bene, la dimensione naturale da quella culturale espirituale. Le Dolomiti, al di là della loro specificità geomorfologica, disvelano un orizzonte di significati ben più complesso, che le ha trasformate in icone universali della montagna, oltrepassando le rigide classificazioni della scienza geologica. Ogni estate la cronaca dolomitica registra crolli e cedimenti di pale ecrode. Il segnale evidente è che il destino della montagna è quello di scendere in basso o di annullarsi come montagna per farsi pianura. Altrimenti non vi sarebbero guglie e pinnacoli, ghiaioni e cenge. Proprio per questi motivi, le categorie interpretative che dobbiamo adottare quando parliamo di identità vanno ricondotte alla logica del mutamento. La museificazione statica del paesaggio non appartiene né alla dimensione della natura, né a quella della cultura bensì ad una visione idealizzata edematerializzata. Da ciò deriva l’urgenza di intervenire con efficaci e credibili azioni di salvaguardia edi “tutela attiva” da parte delle istituzioni edelle comunità residenti. La Fondazione Dolomiti-Unesco, che coordina le cinque realtà istituzionali provinciali e regionali (Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, Udine), persegue lo scopo di promuovere - all’interno di una visione territoriale unitaria - azioni responsabili di governance del patrimonio dolomitico. Tanti sono ancora i problemi da affrontare al fine di garantire il rispetto dei criteri di salvaguardia che Unesco ha indicato. Prioritaria dovrà essere l’attenzione da porre in rapporto alla fruizione turistica in quanto i rischi di una banalizzazione del paesaggio sono elevati e gli attentati ad elevati egli attentati ad una sua profanazione e

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una sua profanazione e volgarizzazione sono sempre in agguato. Tra questi rischi vi èl’attraversamento motorizzato dei passi dolomitici nella stagione estiva,

nio riconosciuto dall’Unesco dovrà rafforzare gli anticorpi culturali, sia nei confronti di aggressioni all’ambiente ed al di aggressioni all’ambiente ed al paesaggio in termini di «dysneylandizzazione», sia da visioni da montagna spopolata, re-inselvatichita, da «wilderness» di ritorno. Le

una disordinata pianificazione urbanistica in talune aree, l’adozione di stili archiDolomiti, pertanto, non potranno tettonici poco compatibili con il conteprescindere dai loro custodi che prescindere dai loro custodi che sto, un eccessivo consumo di suolo, la sono, oltre agli abitanti di ieri pratica dell’eliski in alcune aree di preche hanno tramandato il gio. Occorrerà evitare la monocultura turistica che tende atrasformare le monPatrimonio, quelli di ogtagne in banali terreni di gioco edi consugi edi domani chiamati mo, dove l’attenzione al paesaggio divena governarne responsata secondaria. Godere la bellezza delle bilmente le trasformaDolomiti impone un capovolgimento di zioni. prospettiva in grado di sostituire il piacere dell’itinerario all’assillo della meta (la vera meta è il percorso!), il “lasciarsi andare” senza fretta per il piacere della «flanêrie», piuttosto che “l’andare tra-lasciando” per la libidine della velocità. Il «viaggiatore», come annotava il grande antropologo Marc Augé, si differenzia in questo dal «passeggero» o turista frettoloso. I primi scopritori e frequentatori delle Dolomiti erano, infatti, «viaggiatori», come riportano le cronache ed i resoconti di “viaggio”: una «categoria dello spirito» anzitutto. Seil riconoscimento internazionale di Patrimonio dell’Umanità dovesse ridursi ad un mero «label», i risultati sarebbero deludenti. Tutti siamo chiamati, ciascuno nel proprio ambito, a raccogliere la sfida della comunità mondiale per mettere a punto azioni concrete nel dare continuità e futuro ad un territorio che non ha eguali sulla Terra. La nostra società, dilaniata dalla cultura dell’eccesso, va alla ricerca di un tipo di armonia sempre più avvertito come bisogno esistenziale. Il fascino che il paesaggio dolomitico è in grado di suscitare costituisce il grande capitale naturale ed umano di questi territori. La sua salvaguardia deve passare attraverso la promozione di una “cultura della cura” che garantisca l’equilibrio dinamico fra le esigenze di vita delle popolazioni che lo abitano (per questo non è un territorio selvaggio!) e quelle di un’umanità allargata che ha il diritto-dovere di conoscerlo e apprezzarlo. Il Patrimo-

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Dolomiti Unesco: un decennale con poco da festeggiare I protezionisti. Da Funesa Braiesal traffico sui passi.Tutto da rivedere Dachverbande MW:la Fondazionelavora bene,la politica provinciale no ta, talvolta oltre i limiti del sopDAVIDE PASQUALI

Il tornello alla chiesetta di Ranui in val di Funes per arginare il popolo digitale dei selfie in viaggio verso le Dolomiti fin dall’estremo oriente. Il lago di Braies assaltato dai teledipendenti delle fiction Rai. Le auto sportive portate in alta quota dall’elicottero. Per non parlare della torre di cristallo sul Catinaccio: diciotto metri di inutilità che il Comune di Nova Levante vuole portare avanti nonostante il parere negativo della Fondazione Unesco e le fortissime rimostranze di tutte le associazioni alpinistiche e protezionistiche della nostra provincia. Per arrivare al delirio motoristico estivo sui passi, in particolare al Sella, dove si è iniziato e subito terminato di intervenire. Mentre al Gardena, unico passo interamente altoatesino, pur avendo piena competenza mai si è voluto mettere mano. Sono soltanto alcune delle perle ricordate nella mattinata di ieri dai rappresentanti del Dachverband e di Mountain Wilderness, che hanno convocato una conferenza stampa chiedendosi: ha BOLZANO.

senso festeggiare i dieci anni delle Dolomiti patrimonio mondiale naturale dell’Unesco? Perché la Fondazione Unesco sta portando avanti un egregio lavoro di sensibilizzazione, ma la politica, siaquella provinciale altoatesina sia quella di tanti, troppi Comuni altoatesini, non pare curarsene. Anzi, si utilizza il sigillo Unesco esclusivamente a fini di marketing turistico. Senza rendersi conto che la tutela Unesco non è un vincolo ma un’enorme, magnifica opportunità per mantenere quest’area, delicata assai, anche per il futuro. Dieci anni di Dolomiti Unesco Un motivo per festeggiare? Questa domanda è stata posta dai rappresentanti di Mountain Wilderness Italia e dall'organizzazione Federazione Protezionisti Sudtirolesi in occasione della conferenza stampa di ieri alla casa Kolping. Una conclusione che fa riflettere. Nei primi dieci anni dall'assegnazione del titolo di patrimonio mondiale dell'Unesco alle Dolomiti, come ha chiarito ieri Klauspeter Dissinger del Dachverband für Natur und Umwelt, «l'area principalmente è stata commercializzata, talvolta oltre i limiti del sop-

portabile. Tuttavia, non è stata data priorità all'effettivo compito di preservare l'integrità dei paesaggi, in gran parte naturali». In occasione del decennale del riconoscimento Unesco, Klauspeter Dissinger (Dachverband) e Silvia Simoni (Mountain Wilderness) hanno mostrato come l'assegnazione del titolo di patrimonio mondiale abbia portato ad una corsa massiccia verso i punti caldi del patrimonio mondiale. «Anche le aree sono state e vengono ulteriormente antropizzate con nuove infrastrutture. Questo è in netto contrasto con i valori e le condizioni con cui le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità nel 2009». I documenti ufficiali contengono infatti requisiti chiari e inequivocabili per mantenere l'eccezionale valore universale e le condizioni di integrità (“outstanding universal value and conditions of integrity“) del territorio. Tra le altre cose sono richiesti una strategia comprensibile per un turismo sostenibile e il divieto di intensificare le infrastrutture per garantire la conservazione a lungo termine dell'area. E invece, «le realtà sui passi dolomiti-

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ce, «le realtà sui passi dolomitici, al lago di Braies, a Funes, sulle terrazze appositamente costruite, per citare solo alcuni esempi, contraddicono chiaramente queste esigenze. Nei prossimi dieci anni ci deve essere una chiara svolta nei nostri rapporti con il patrimonio mondiale delle Dolomiti. Altrimenti potrebbe facilmente accadere che non festeggeremo per molto tempo». Riconoscimento a tempo Perché non tutti lo sanno, ma il riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio mondiale dell’Unesco non è eterno. Nel senso: sedel caso può anche essere revocato. È già accaduto. Le associazione protezionistiche tutto vorrebbero tranne questo, però nelle prossime settimane si muoveranno. Si èraccolta documentazione, si sono scattate fotografie, ora le si spedirà alla commissione Unesco a Parigi. Perché si prenda coscienza. Un esempio su tutti: il traffico sui passi dolomitici. L’ultimo controllo dei commissari Unesco venne effettuato nel settembre di otto anni fa, in una giornata fredda, con trenta centimetri di neve al suolo. Ovvio, che non ci fosse traffico. Ma la realtà contingente è affatto diversa, come testimoniano le foto scattate dai protezionisti.

mitici e del traffico. I parcheggi al Passo Pordoi. «La conclusione dopo un decennio sta facendo riflettere», sostengono Dissinger e Simoni. «La designazione del Patrimonio mondiale in Alto Adige è soprattutto uno strumento di marketing». ©RIPRODUZIONERISERVATA

HANNO DETTO

«

La designazioneUnesco in Alto Adigeè soprattutto uno strumento dimarketing Silvia Simoni, MW

Le conclusioni Il Patrimonio mondiale dell'Unesco è il più alto riconoscimento mondiale per un sito naturale, ma allo stesso tempo anche un obbligo per la sua protezione e conservazione. La politica altoatesina però pare non averlo compreso. Ecco qualche esempio portato dai protezionisti. L’esempio attuale della torre di cristallo sul Catinaccio. L’esempio attuale del lago di Braies. L’esempio attuale dei passi dolomitici e del traffico. I parcheggi

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• Il progetto criticatissimo da Dachverband, Mountain Wilderness, Cai e Alpenverein: la torre di cristallo sul Catinaccio, accando al rifugio Fronza

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Dolomiti Unesco: un decennale con poco da festeggiare Bolzano. Il tornello alla chiesetta di Ranui in val di Funes per arginare il popolo digitale dei selfie in viaggio verso le Dolomiti fin dall’estremo oriente. Il lago di Braies assaltato dai teledipendenti delle fiction Rai. Le auto sportive portate in alta quota dall’elicottero. Per non parlare della torre di cristallo sul Catinaccio: diciotto metri di inutilità che il Comune di Nova Levante vuole portare avanti nonostante il parere negativo della Fondazione Unesco e le fortissime rimostranze di tutte le associazioni alpinistiche e protezionistiche della nostra provincia. Per arrivare al delirio motoristico estivo sui passi, in particolare al Sella, dove si è iniziato e subito terminato di intervenire. Mentre al Gardena, unico passo interamente altoatesino, pur avendo piena competenza mai si è voluto mettere mano. Sono soltanto alcune delle perle ricordate nella mattinata di ieri dai rappresentanti del Dachverband e di Mountain Wilderness, che hanno convocato una conferenza stampa chiedendosi: ha senso festeggiare i dieci anni delle Dolomiti patrimonio mondiale naturale dell’Unesco? Perché la Fondazione Unesco sta portando avanti un egregio lavoro di sensibilizzazione, ma la politica, sia quella provinciale altoatesina sia quella di tanti, troppi Comuni altoatesini, non pare curarsene. Anzi, si utilizza il sigillo Unesco esclusivamente a fini di marketing turistico. Senza rendersi conto che la tutela Unesco non è un vincolo ma un’enorme, magnifica opportunità per mantenere quest’area, delicata assai, anche per il futuro. Dieci anni di Dolomiti Unesco Un motivo per festeggiare? Questa domanda è stata posta dai rappresentanti di Mountain Wilderness Italia e dall'organizzazione Federazione Protezionisti Sudtirolesi in occasione della conferenza stampa di ieri alla casa Kolping. Una conclusione che fa riflettere. Nei primi dieci anni dall'assegnazione del titolo di patrimonio mondiale dell'Unesco alle Dolomiti, come ha chiarito ieri Klauspeter Dissinger del Dachverband für Natur und Umwelt, «l'area principalmente è stata commercializzata, talvolta oltre i limiti del sopportabile. Tuttavia, non è stata data priorità all'effettivo compito di preservare l'integrità dei paesaggi, in gran parte naturali». In occasione del decennale del riconoscimento Unesco, Klauspeter Dissinger (Dachverband) e Silvia Simoni (Mountain Wilderness) hanno mostrato come l'assegnazione del titolo di patrimonio mondiale abbia portato ad una corsa massiccia verso i punti caldi del patrimonio mondiale. «Anche le aree sono state e vengono ulteriormente antropizzate con nuove infrastrutture. Questo è in netto contrasto con i valori e le condizioni con cui le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità nel 2009». I documenti ufficiali contengono infatti requisiti chiari e inequivocabili per mantenere l'eccezionale valore universale e le condizioni di integrità (“outstanding universal value and conditions of integrity“) del territorio. Tra le altre cose sono richiesti una strategia comprensibile per un turismo sostenibile e il divieto di intensificare le infrastrutture per garantire la conservazione a lungo termine dell'area. E invece, «le realtà sui passi dolomitici, al lago di Braies, a Funes, sulle terrazze appositamente costruite, per citare solo alcuni esempi, contraddicono chiaramente queste esigenze. Nei prossimi dieci anni ci deve essere una chiara svolta nei nostri rapporti con il patrimonio mondiale delle Dolomiti. Altrimenti potrebbe facilmente accadere che non festeggeremo per molto tempo». Riconoscimento a tempo Perché non tutti lo sanno, ma il riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio mondiale dell’Unesco non è eterno. Nel senso: se del caso può anche essere revocato. È già accaduto. Le associazione protezionistiche tutto vorrebbero tranne questo, però nelle prossime settimane si muoveranno. Si è raccolta documentazione, si sono scattate fotografie, ora le si spedirà alla commissione Unesco a Parigi. Perché si prenda coscienza. Un esempio su tutti: il traffico sui passi dolomitici. L’ultimo controllo dei commissari Unesco venne effettuato nel settembre di otto

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anni fa, in una giornata fredda, con trenta centimetri di neve al suolo. Ovvio, che non ci fosse traffico. Ma la realtà contingente è affatto diversa, come testimoniano le foto scattate dai protezionisti. Le conclusioni Il Patrimonio mondiale dell'Unesco è il più alto riconoscimento mondiale per un sito naturale, ma allo stesso tempo anche un obbligo per la sua protezione e conservazione. La politica altoatesina però pare non averlo compreso. Ecco qualche esempio portato dai protezionisti. L’esempio attuale della torre di cristallo sul Catinaccio. L’esempio attuale del lago di Braies. L’esempio attuale dei passi dolomitici e del traffico. I parcheggi al Passo Pordoi. «La conclusione dopo un decennio sta facendo riflettere», sostengono Dissinger e Simoni. «La designazione del Patrimonio mondiale in Alto Adige è soprattutto uno strumento di marketing». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Cortina Fondazione Dolomiti Unesco: «Olimpiadi della sostenibilità» Morandini: «L’auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici un’opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza, non legate alle sole settimane in cui si svolgeranno le gare, ma a lungo termine». «Non ci poteva essere coincidenza migliore: due giorni prima del decennale del riconoscimento Unesco, arriva la notizia che il nostro impegno per la conservazione attiva del territorio dolomitico vivrà un banco di prova straordinario». Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco che proprio a Cortina ha la sua sede, commenta così la notizia giunta in questi minuti da Losanna, dove i membri del Cio hanno deliberato che saranno Milano e Cortina a ospitare le Olimpiadi Invernali del 2026. «Ci congratuliamo con tutti gli attori che hanno gestito questa difficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato straordinario, che rappresenterà un’occasione di visibilità e sviluppo per i territori montani. Sono certo che anche la lunga tradizione nell’organizzare grandi eventi nonché la consolidata collaborazione tra i territori delle Dolomiti è stato un valore aggiunto straordinario per questo riconoscimento. Un’occasione che va colta a 360°, nel pieno rispetto della sostenibilità e dei valori geologici e paesaggistici che hanno reso le Dolomiti Patrimonio Mondiale». «È una grandissima sfida», conferma il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini, «qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi, realizzando un’Olimpiade a bassissimo impatto». L’orientamento generale è quello di utilizzare il più possibile le strutture esistenti, limitando al massimo i costi ambientali. «L’impatto di un evento simile è inevitabile, anche solo in termini di afflusso, ma l’auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici un’opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza, non legate alle sole settimane in cui si svolgeranno le gare, ma a lungo termine. Le Dolomiti sono un Patrimonio Mondiale e il mondo, grazie alle Olimpiadi, avrà modo di rendersene ulteriormente conto. Per conservarle e valorizzarle occorre però puntare su approcci inediti e per questo la Fondazione c’è ed è a disposizione per individuarli e continuare sulla strada già segnata dalla Carta di Cortina, sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021. Come abbiamo dimostrato dieci anni fa a Siviglia, le grandi sfide si possono vincere, se ci sono obiettivi chiari e collaborazione». Correlati «Io vivo qui», progetto per promuovere la cittadinanza attiva tra le Dolomiti Lunedì 18 marzo la presentazione dell’iniziativa nella sede della Fondazione G. Angelini a Belluno (foto da www.dolomitiunesco.info). 15 Marzo 2019 In "Belluno" Milano Cortina 2026, Berton: «Per il Bellunese è l’occasione della vita» La presidente di Confindustria Belluno Dolomiti: «Giornata memorabile, siano le olimpiadi del territorio. Per un futuro di crescita e sostenibilità». 25 Giugno 2019 In "In provincia" "Dolomiti Day" il 26 giugno a Cortina per festeggiare i 10 anni del riconoscimento Unesco Oltre all'evento istituzionale, è stato stilato un calendario che comprende oltre 140 eventi. 19 Giugno 2019 In "In provincia"

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Olimpiadi 2026, De Carlo: Siano evento a marchio italiano, no a ‘cinesate’. Tutti i prodotti commercializzabili devono essere prodotti in Italia Agevolazioni: attività imprenditoriali nel meridionePrevious Next “La scelta di Milano-Cortina per le Olimpiadi del 2026 è un grandissimo risultato, frutto del lavoro e del sostegno di tutti, dal mondo economico a quello alberghiero e sportivo, fino a quello politico. Ora però questo evento deve diventare un volano per l’economia del nostro territorio, e non ridursi a una semplice mangiatoia per le solite lobby del cemento”. Lo dichiara Luca de Carlo, deputato di Fratelli d’Italia e sindaco di Calalzo di Cadore. “Per sostenere la nostra economia – aggiunge De Carlo – dobbiamo fare delle Olimpiadi 2026 un vero evento a marchio tutto italiano. Non solo le opere, ma anche tutti i prodotti commercializzabili, dalle magliette ai cappellini ai vari ricordini, devono essere prodotti in Italia. No all’invasione delle “cinesate”, sì a prodotti di qualità realizzati dai nostri artigiani e dai nostri produttori: è così che si sostiene la piccola e media impresa, il tessuto dell’economia italiana ben rappresentato dalle regioni che ospiteranno i giochi, Veneto e Lombardia. Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto le Olimpiadi di Cortina, a patto di avere una manifestazione eco-sostenibile. Non vogliamo sprechi, scempi o abusi tra le nostre montagne, le più belle del mondo”. “Questa – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – è una grande occasione di crescita economica anche per la provincia di Belluno. I giochi invernali tornano nella Regina delle Dolomiti esattamente 70 anni dopo, e l’annuncio arriva alla vigilia dei festeggiamenti per il decennale della proclamazione delle Dolomiti a patrimonio dell’umanità Unesco: le premesse per un evento storico ci sono tutte, ora sta a chi di dovere rispettarle”. L’articolo Olimpiadi 2026, De Carlo: Siano evento a marchio italiano, no a ‘cinesate’. Tutti i prodotti commercializzabili devono essere prodotti in Italia proviene da Fratelli d'Italia. Correlati

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Dolomiti UNESCO festeggia 10 anni! Celebrazioni al via il 26 giugno

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Foto: Nubi sul Latemar | Autore: Tappeiner

Un’estate di eventi diffusi per i dieci anni del riconoscimento UNESCO alle Dolomiti. Tra Trentino e Alto Adige, appuntamenti da San Vigilio di Marebbe al Parco Naturale Adamello Brenta Sono trascorsi 10 anni da quando l’UNESCO dichiarò le Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Noi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento UNESCO, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio. – dichiara l’assessora alla tutela del paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer – Insieme abbiamo intrapreso un percorso che ci unisce sempre di più, pur nel rispetto delle diversità di ciascuno. Ed è proprio questo il nostro motto: ‘Uniti nella diversità’. E insieme, nella consapevolezza di vivere in un luogo unico al mondo sapremo individuare gli strumenti più adeguati per trasmettere al mondo l’eccezionalità del nostro Patrimonio”. “Quella che ci sarà a Cortina d’Ampezzo, mercoledì 26 giugno, è una festa per le comunità dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilità che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un’opportunità per guardare al futuro, valutando gli obiettivi fin qui raggiunti e le sfide che sono davanti a noi. Come vicepresidente, in procinto di raccogliere il testimone da presidente della Fondazione, posso solo dire che continueremo nel solco fin qui tracciato coordinando, creando e connettendo le strategie di sviluppo sostenibile su tutto il territorio dolomitico. – dichiara Mario Tonina, assessore all’all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia Autonoma di Trento – Le Dolomiti UNESCO sono un’opportunità magnifica per coloro che vivono e lavorano su queste straordinarie montagne. Il decennale fa tappa a Cortina d’Ampezzo ed è l’evento principe ma, durante tutto il 2019, sono oltre 140 gli eventi organizzati per festeggiare il riconoscimento avvenuto a Siviglia il 26 giugno del 2009”. “Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini – per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri

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fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”.

Dolomites Today – Creare insieme un film collettivo Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi.

Giovani protagonisti Durante la giornata del 26 giugno sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri della SAT – Società Alpinisti Tridentini e del CAI – Club alpino italiano (CAI Alto Adige, CAI Veneto e CAI Friuli Venezia Giulia), impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta che ha colpito le Dolomiti a fine ottobre. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti.

Dolomites Unesco Fest Dopo le celebrazioni inaugurali di Cortina D’Ampezzo in programma il 26 giugno in piazza Dibona, il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe è tempo di Dolomites UNESCO Fest. Musica, gastronomia e laboratori animeranno un grande festa dedicata a tutti gli abitanti e gli appassionati delle Dolomiti. Grande attenzione è stata riservata ai bambini e alla divulgazione dei valori del Patrimonio Mondiale grazie alla presenze, lungo il percorso che va dal padiglione al Centro Visite del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, di molte istituzioni: Ufficio provinciale Parchi Naturali, Fondazione Dolomiti UNESCO, Ufficio provinciale Geologia, MUSE di Trento, Museo Geologico di Predazzo, Museo delle scienze di Bolzano, Ispettorato forestale Brunico/stazione forestale San Vigilio, Istituto Ladino “Micura de Rü”, Museo Ladino “Ciastel de Tor”, AVS e CAI, Associazione “Geologia & Turismo”, Università Popolare delle Alpi Dolomitiche. Il programma, coordinato dall’Associazione Turistica San Vigilio / San Martin, prevede anche, il 27 e 28 giugno, un articolato convegno sul tema: “I patrimoni per le future generazioni: ambiente, natura e cieli stellati”. Quella del 28 giugno sarà una serata stellare: forse non tutti sanno che nel 2008 l’osservatorio astronomico ucraino Andrušivka, scoprì un asteroide al quale venne dato il nome “UNESCO”, per omaggiare uno degli enti internazionali più meritori per la promozione dell’educazione, della scienza, della cultura e della collaborazione fra nazioni. Ebbene: gli ospiti della serata potranno viaggiare – grazie a un video – fino all’asteroide, osservandone anche il segnale fotometrico proveniente dall’Osservatorio Tivoli Farm, in Namibia, che verrà attivato per dare il via simbolico alle celebrazioni.

Un nuovo punto di vista Anteprima della festa di Cortina è stata anche l’inaugurazione del balcone panoramico sulle Dolomiti UNESCO a Santa Cristina in Val Gardena, domenica 16 giugno, nel Parco Naturale Puez-Odle. La struttura, che sorge a quota 2200 metri, non lontano dalla stazione a monte del Col Raiser, permette di abbracciare in un solo sguardo tutto il gruppo delle Odle. Le strutture sono realizzate dagli enti territoriali sulla base di uno studio preliminare a cura della Fondazione

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Dolomiti UNESCO che aveva lo scopo di individuare alcuni luoghi significativi e particolarmente adatti ad ospitare un balcone panoramico. Ad oggi sono presenti sul territorio altre quattro postazioni, sull’Alpe Tognola nelle Pale di San Martino, sul Monte Specie con vista su Croda Rossa, Monte Cristallo, Tofane e Tre Cime di Lavaredo, a Malga Ritort con affaccio sulle Dolomiti di Brenta e a Sagron Mis con la torre panoramica che abbraccia le Pale di San Martino e le Dolomiti Bellunesi. Altri tre balconi panoramici sono in fase di ultimazione in Provincia di Belluno.

Tra feste in quota e convegni Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Trentino-Alto Adige il primo appuntamento è il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. L’estate dei festeggiamenti per il Decennale si chiuderà poi il 21 settembre al rifugio Pradidali, con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori. Il 30 settembre, infine, si svolgerà a Sesto Pusteria il congresso scientifico Dolomites UNESCO Forum, sotto la supervisione scientifica dell’Eurac di Bolzano, un convegno per riflettere sulle strategie per il futuro dell’area dolomitica.

Una storia antica venuta dal mare Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali – basti pensare alle tante tappe della Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021 di Cortina, oltre, naturalmente ai Giochi del 1956 che rinnovano il sogno olimpico del 2026 – ma soprattutto la casa di tanti uomini e donne che hanno deciso di impegnarsi nella cura del proprio territorio.

La Mission e la tutela “Essere cittadini di un luogo come il nostro – afferma Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Tutti i dettagli sulla Rete dei 140 Eventi del decennale sono disponibili sul sito ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO Fonte: Dolomiti Unesco L’articolo Dolomiti UNESCO festeggia 10 anni! Celebrazioni al via il 26 giugno sembra essere il primo su MountainBlog. Condividi: • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra) • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

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25 giugno 2019

commenti contrastanti

Fondazione Unesco applaude Gli ambientalisti: una sciagura «qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi, realizzando un’Olimpiade a bassissimo impatto». L’orientamento generale è quello di utilizzare il più possibile le strutture esistenti, liCORTINA. Due giorni prima mitando al massimo i costi della festa del decennale di ambientali. «L’impatto di un fondazione delle Dolomiti evento simile è inevitabile, Unesco, a Cortina, la Regina anche solo in termini di afdelle Dolomiti si vede asseflusso, ma l’auspicio è che i gnare i Giochi olimpici. territori montani possano «È una grandissima sfida», trovare nei Giochi Olimpici un’opportunità per elaborail commento della Fondaziore nuove strategie di resilienne Dolomiti Unesco, mentre za, non legate alle sole settiil mondo dell’ambientalismo mane in cui si svolgeranno le manifesta, ancora una volta, gare, ma a lungo termine». tutta la sua preoccupazione. Morandini mette le mani «Non ci poteva esserecoinavanti. Per conservare e valocidenza migliore: due giorni rizzare le Dolomiti, occorre prima del decennale del riconoscimento Unesco, arriva la puntare su approcci inediti e notizia che il nostro impegno per questo la Fondazione c’è per la conservazione attiva ed è a disposizione per individel territorio dolomitico viduarli e continuare sulla stravrà un banco di prova straorda già segnata dalla Carta di dinario», sottolinea GraziaCortina, sottoscritta per i no Pizzimenti , presidente Mondiali di Scidel 2021. L’associazione ambientalidella Fondazione «ci congrasta Mountain Wilderness, intuliamo con tutti gli attori vece, conferma ancora una che hanno gestito questa difficile partita: il gioco di squa- volta il suo no. dra ha portato a un risultato «Come avvenuto con i straordinario, che rappresen- mondiali di sci alpino del terà un’occasione di visibilità 2021 a Cortina d’Ampezzo i e sviluppo per i territori mon- grandi eventi sportivi diventani», è la convinzione del presidente. tano occasioni di speculazio«È una grandissima sfida», ni», si legge in una nota del ribadisce il direttore della consiglio nazionale di MouFondazione Dolomiti Une- tain Wilderness. «A Cortina è Pizzimenti e Morandini: grande sfida, abbiamo l’opportunità di riscrivere la storia degli eventi olimpici premiando il minimo impatto sull’habitat

sco, Marcella Morandini , «qui si presenta l’opportuni-

collegamento Cortina – Monte Civetta oltre a quello verso Badia. Si preannuncia la distruzione definitiva degli ambienti più fragili e strategici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Oltre a questo il mondo affamato di autostrade è pronto a chiedere il prolungamento della A 27 verso l’Austria. Delle Olimpiadi a noi spaventano questi aspetti. Inoltre la massadi persona che invaderanno il patrimonio è insostenibile. Si è perso ogni riferimento al limite e alla cultura». – F. D. M.

Mountain Wilderness «I luoghi più preziosi efragili delle Dolomiti ne usciranno distrutti»

già stato annunciato il folle collegamento Cortina – Mon-

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DOLOMITI Belluno

» Cronaca

Gli ambientalisti

UNESCO

» Dolomiti Unesco

contro

le Olimpiadi

a Cortina

Mountain Wilderness: saràò un evento insostenibile per non parlare delle speculazioni. Fondazione Unesco applaude: grande sfida , l impatto sull ambiente sarà minimo '

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F . D . M. 25 GIUGNO 2019

. Due giorni prima della festa del decennale di fondazione delle Dolomiti Unesco , a Cortina , la Regina delle Dolomiti si vede assegnare i Giochi olimpici . . «È una grandissima sfida» CORTINA

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Unesco , arriva la notizia che il nostro impegno per la conservazione attiva del territorio dolomitico vivrà un banco di prova straordinario» , sottolinea Graziano Pizzimenti , presidente della Fondazione di squadra sviluppo

« ci congratuliamo con tutti gli attori che hanno gestito questa difficile partita: il gioco ha portato a un risultato straordinario , che rappresenterà occasione di visibilità e un'

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il prolungamento della A 27 verso l Austria . Delle Olimpiadi a noi spaventano questi aspetti . Inoltre la massa di persona che invaderanno il patrimonio è insostenibile . Si è perso ogni riferimento

'

al limite e alla cultura» . -

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25 giugno 2019 - 08:54

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Gli ambientalisti contro le Olimpiadi a Cortina Mountain Wilderness: saràò un evento insostenibile per non parlare delle speculazioni. Fondazione Unesco applaude: grande sfida, l’impatto sull’ambiente sarà minimo CORTINA. Due giorni prima della festa del decennale di fondazione delle Dolomiti Unesco, a Cortina, la Regina delle Dolomiti si vede assegnare i Giochi olimpici.. «È una grandissima sfida», il commento della Fondazione Dolomiti Unesco, mentre il mondo dell’ambientalismo manifesta, ancora una volta, tutta la sua preoccupazione. «Non ci poteva essere coincidenza migliore: due giorni prima del decennale del riconoscimento Unesco, arriva la notizia che il nostro impegno per la conservazione attiva del territorio dolomitico vivrà un banco di prova straordinario», sottolinea Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione «ci congratuliamo con tutti gli attori che hanno gestito questa difficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato straordinario, che rappresenterà un’occasione di visibilità e sviluppo per i territori montani», è la convinzione del presidente. «È una grandissima sfida», ribadisce il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella Morandini, «qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi, realizzando un’Olimpiade a bassissimo impatto». L’orientamento generale è quello di utilizzare il più possibile le strutture esistenti, limitando al massimo i costi ambientali. «L’impatto di un evento simile è inevitabile, anche solo in termini di afflusso, ma l’auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici un’opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza, non legate alle sole settimane in cui si svolgeranno le gare, ma a lungo termine». Morandini mette le mani avanti. Per conservare e valorizzare le Dolomiti, occorre puntare su approcci inediti e per questo la Fondazione c’è ed è a disposizione per individuarli e continuare sulla strada già segnata dalla Carta di Cortina, sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021. L’associazione ambientalista Mountain Wilderness, invece, conferma ancora una volta il suo no. «Come avvenuto con i mondiali di sci alpino del 2021 a Cortina d’Ampezzo i grandi eventi sportivi diventano occasioni di speculazioni», si legge in una nota del consiglio nazionale di Moutain Wilderness. «A Cortina è già stato annunciato il folle collegamento Cortina – Monte Civetta oltre a quello verso Badia. Si preannuncia la distruzione definitiva degli ambienti più fragili e strategici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Oltre a questo il mondo affamato di autostrade è pronto a chiedere il prolungamento della A 27 verso l’Austria. Delle Olimpiadi a noi spaventano questi aspetti. Inoltre la massa di persona che invaderanno il patrimonio è insostenibile. Si è perso ogni riferimento al limite e alla cultura». – F. D. M. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

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Tanti eventi per festeggiare i dieci anni di Dolomiti Unesco 25 Giugno 2019 CORTINA. Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando l’Unesco dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco. “Dopo 10 anni possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del Patrimonio Mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile: lo facciamo ogni giorno attraverso i canali social e l’ottimo riscontro mediatico che fortunatamente continuano ad avere le nostre iniziative. – dichiara Graziano Pizzimenti, assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Fvg e presidente della Fondazione Dolomiti -. Più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide”. “Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti Marcella Morandini – per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di Sat e Cai regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti Unesco. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”. UN FILM COLLETTIVO Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina il 26 giugno, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti Unesco. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi. LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA Dopo l’evento celebrativo iniziale a Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, e quello del 29 giugno a San Vigilio di Marebbe con il ‘Dolomites Unesco Fest’, durante l’estate i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Friuli-Venezia Giulia un appuntamento da non perdere è quello del 7 settembre al rifugio Cava Buscada, per parlare di geologia e andare alla scoperta della storia della Terra, in un evento in

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collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco Naturale delle Dolomiti friulane. UNA STORIA ANTICA VENUTA DAL MARE Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali – basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021, oltre, naturalmente ai Giochi del 1956 che rinnovano il sogno olimpico del 2026 – ma soprattutto la casa di tanti uomini e donne che hanno deciso di impegnarsi nella cura del proprio territorio. Tutti i dettagli sulla Rete dei 140 Eventi del decennale sono disponibili sul sito ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco all’indirizzo www.dolomitiunesco.info Argomenti correlati: Cortina dolomiti unesco Condividi questo articolo! • Facebook • Twitter • Google+ • LinkedIn • Pinterest Potrebbero interessarti anche.. Concerto a Venzone per il Premio Maquor 2015 • Arie del melodramma • L’acqua va gestita meglio ‹ Articolo precedente Articolo successivo ›

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«Abbiamo vinto» e Cortina esplode Dopo i Mondiali anche le Olimpiadi, e la piazza va in delirio: campane a festa mentre un intera comunità si unisce al coro `

Dal parroco ai campioni del passato: «Premio al lavoro» e anche la Fondazione 2021 esulta: «Impianti già pronti» `

Una comunità compatta, accorsa in modo massiccio ai piedi della conchiglia di piazza Dibona. Il presidente del Cio, Bach, aveva appena annunciato il nome dei vincitori dell assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Così Cortina è esplosa di gioia, tra bottiglie stappate e tricolori e bandierine al vento. Tutti, dai campioni el passato fino al parroco, si sono uniti alla festa. Tutti, compresi i vertici di Fondazione 2021, ad iniziare dal presidente Alessandro Benetton: «Un grande lavoro di squadra, e i lavori già fatti per i Mondiali serviranno per i Giochi». Dibona alle pagine II, III,IV e V

Le Olimpiadi

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La rivincita del bob undici anni dopo la rinuncia Mondiale La ricostruzione della pista di Ronco l intervento più importante da realizzare ` Il tracciato chiuso nel 2008 con la scelta di non ospitare l eventogià assegnato `

LEOPERE CORTINA La ricostruzione della pista di bob Eugenio Monti di

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Ronco sarà l intervento di maggior spessore che le Olimpiadi invernali 2026 porteranno a Cortina. La riapertura dell impianto sanerà la sciagurata chiusura del 2008, con la rinuncia ai Campionati del mondo 2011, già assegnai a Cortina, nel congresso di Londra 2007 della Federazione internazionale. Fra i primi a gioirne c è Gianfranco Rezzadore, già pilota e da molti anni presidente del Bob club Cortina: «I Giochi rappresentano un opportunità unica per riaprire la pista, con la creazione di una struttura moderna, con tutti i crismi, che possa accogliere le gare olimpiche, ma anche gli eventi che verranno prima e dopo del 2026. Tutto ciò nel contesto di uno studio di sostenibilità fatto dal comudell impianto, ne, che va oltre l evento. Non accadrà come per Torino 2006, che dopo i Giochi è morto tutto. A Cortina è più facile andare avanti, perché c è un club molto attivo, storia del c è la bob, una radicata tradizione, tanti volontari, atleti giovani, che siamo riusciti ad avvicinare a questo sport». L annuncio della assegnazione dei Giochi 2026 è stato lo sparo dello starter: «Ora parte il periodo di lavoro conferma Rezzadore ma ci conforta e ci motiva il fatto di aver tenuto duro per undici anni per qualcosa. Nascerà un nuovo impianto, idoneo per tutte e tre le discipline del bob, dello skeleton e dello slittino, come lo avremmo voluto noi, prima della chiusura assurda e ingiustificata. Sarà la rivalsa delle nostre discipline, che hanno sofferto per la mancanza di

no sofferto per la mancanza di un impianto in Italia». Alla festa in piazza era esposto un bob, con la presenza della squadra nazionale: segnale «E un della rinascita del bob e dello skeleton a Cortina, grazie alla collaborazione fra il nostro club e la Federazione», conclude Rezzadore. Fra gli atleti in piazza c èMatta Gaspari, pilota ampezzano del bob che sta tornando all attività agonistica, dopo due anni di fermo per un grave infortunio: «Fra sette anni avrò letteralmente i Giochi in casa, visto che la pista dista soltanto 500 metri. Presto faremo una riunione generale, per sapere che cosa accadrà: non vedo l ora di vedere il progetto di seguire i lavodell impianto, ri, di scendere per omologarlo». Gaspari ha tre obiettivi davanti, nei prossimi tre anni: ci saranno i Mondiali 2020 ad Altenberg e 2021 a Lake Placid, su due pistetecniche, che mi piacciono molto, poi le Olimpiadi 2022 a Pechino. A questo punto guardo all appuntamento successivo di Cortina 2026». Il bellunese Franco Gidoni gioisce nella duplice veste di consigliere regionale e di ingegnere, per tanti anni direttore di pista di Ronco, a fiandell impianto co del Bob club Cortina nell organizzazione di tanti eventi nazionali e internazionali: «La pista di Cortina per il bob è come Montecarlo per la Formula Uno: è la storia del bob. Torneremo ad aprirla, è già pronto il disegno, il progetto. Fra gli sport destinati a Cortina nel 2026, le piste per lo sci femminile sono già pronte per i Mondiali 2021; per il curling c è lo stadio Olimpico del 1956, da migliorare, ma esistente. qualificante sarà la L aspetto riapertura della pista di Ron-

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riapertura della pista di Ronco». Più in generale, sull assegnazione dei Giochi, il consigliere Gidoni commenta: «Rappresenterà di riun occasione lancio per le Dolomiti, per l intera montagna veneta. Va ad aggiungersi al riconoscimento del quale festegdell Unesco, giamo il decennale, che ha comunque funzione. I un altra Giochi fatti da noi avranno una potenzialità enorme, con 3 miliardi di Pil stimati e oltre ottomila posti di lavoro. Saranno per ripopolare un opportunità la montagna, per realizzare infrastrutture, saranno un occasione per migliorare. La più grande offerta negli ultimi anni. Già si vede l effetto Cortina 2021 dei Mondiali di sci; sarà ben maggiore quello dei Giochi 2026». chi 2026». Marco Dibona

PILOTA REZZADORE: «OPPORTUNITÀ UNICA PERCREARE UNASTRUTTURA MODERNA» L EX

GASPARI: «FRASETTE ANNI AVRóIGIOCHI LETTERALMENTE SOTTO CASA, SOGNO DIESSERCI» L ATLETA

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25 giugno 2019 - 14:07

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Domani alle 11 Zaia a Cortina per decennale Dolomiti Patrimonio Unesco IlPresidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interverrà domani, mercoledì 26giugno 2019, alla cerimonia celebrativa del decimo anniversario dell’iscrizionedelle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. L’appuntamentoè per le ore 11.00 a Cortina d’Ampezzo, per un evento che si terrà all’aperto,in piazza Angelo Di Bona. Condividi: • Condivisione •

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25 giugno 2019

DOLOMITI-UNESCO

Un anniversario di grande valore ANNIBALI

SALSA

giugno 2009: le Dolomiti diventano Patrimonio dell'Umanità tutelato dall'Unesco. Domani, 26 giugno 2019, ricorrerà il decimo anniversario del prestigioso riconoscimento. In occasione del primo anniversario quinquennale avevo scritto, dalle pagine di questo giornale, alcune riflessioni che intendo ora riproporre in forma rivisitata alla luce del nuovo traguardo decennale. In questi dieci anni si sono perfezionate esperienze di gestione e si sono evidenziati rimedi alle diverse criticità. I problemi da affrontare sono ancora tanti, ma siamo ormai sulla buona strada. Il riconoscimento dell'Unesco ai Monti Pallidi ha rappresentato l'affidamento di un'importante responsabilità agli uomini di oggi. Un monito a conservare e tutelare questi beni comuni a futura memoria. La stessa distinzione fra e appare talvolta fuorviante. CONTINUAA PAGINA A f i

Dolomiti

- Unesco

Un anniversario di grande valore ANNIBALE

(segue dalla

SALSA

prima

pagina)

Pur se giustificabile in termini di definizione. Non sono certamente

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separabili, alla luce del valore di un bene, la dimensione naturale da quella culturale e spirituale. Le Dolomiti, al di là della loro specificità geomorfologica, disvelano un orizzonte di significati ben più complesso, che le ha trasformate in icone universali della montagna, oltrepassando le rigide classificazioni della scienza geologica. Con l'iscrizione delle Dolomiti nel «World Heritage List» quale bene naturale seriale per la sua eccezionalità, è iniziata la grande sfida per la loro conservazione. Ma, come accade per ogni tipo di identità, sono le diversità che conferiscono al paradigma identitario un indiscusso valore aggiunto. Identità e diversità sono termini indisgiungibili, in quanto rinviano alla dimensione relazionale, alla dimensione del confronto. Le rocce dolomitiche non sono, infatti, un'esclusiva di queste montagne. Anche in altri distretti geografici delle Alpi e degli Appennini esistono limitate porzioni di territori assimilabili, per costituzione chimicofisica, alle Dolomiti. Ma ciò che fa la differenza è, da un lato, la concentrazione del fenomeno in un'area geografica relativamente omogenea, dall'altro un paesaggio unico generato dall'interazione di lunga durata fra uomo e natura. Le pratiche colturali e residenziali delle popolazioni-dolomitiche hanno plasmato, attraverso i secoli, un sistema di marcatori territoriali che simboleggiano un modo di essere e di abitare la montagna. Il valore del paesaggio dolomitico risiede proprio in tale ricchezza di paesaggi, costruiti da sistemi diversi di governo del territorio - beni collettivi, regole, statuti, proprietà indivisibili o frazionate - che prescindono dalla natura degli strati rocciosi. Siamo in presenza di un'unica entità che si manifesta in una ricca diversità culturale. Si tratta di un universo naturale omogeneo, arricchito dalla presenza di un'elevata biodiversità naturale e culturale. Identità multiformi, ereditate dalla storia e dalla geopolitica ma tutte dotate di un loro valore intrinseco, chiedono di essere fatte conoscere nella loro unitarietà. Da una parte l'area trentino-sudtirolese, con le sue specificità linguistiche cementate da un'appartenenza comune millenaria.

Dall'altra, l'area veneto-friulana, riconducibile ad altri modelli

riconducibile ad altri modelli socioculturali di grande interesse. L'unicità delle Dolomiti è riconducibile prioritariamente agli aspetti geologici e geomorfologici che si riscontrano nei nove siti seriali di «eccezionale valore universale». Da questa evidenza incontrovertibile deriva per tutti residenti, ospiti, amministratori, studiosi - una grande responsabilità nella salvaguardia di tale patrimonio nel rispetto di parametri economico-turistici bilanciati, tali da non intaccare il grande capitale naturale, unico e irripetibile. Il territorio dolomitico, come tutti i territori alpini, è stato plasmato attraverso i secoli dalla presenza umana organizzata in comunità o in insediamenti sparsi. Tale presenza ha modellato nel tempo i contorni delle montagne addomesticandone i contesti, armonizzandone i multiformi tratti paesaggistici, connotandone l'appartenenza a comunità ben definite sul piano storico ed etnografico. Le Dolomiti, al centro dell'attenzione del mondo intero, impegnano chi vi abita e chi ne fruisce ad assumersi nuove obbligazioni morali attraverso l'adozione di buone pratiche nell'orizzonte della sostenibilità, parola un po' abusata che andrebbe riscritta in termini di «durabilità». La montagna, per sua costituzione, è il del che si impone in maniera costrittiva, come ben sapevano i vecchi montanari. Il limite fisico ha forgiato una consapevolezza etico-culturale che si è tradotta in sagge regole comportamentali per gli abitanti, plasmando la loro topografia mentale, il loro bagaglio esperienziale e sapienziale. I «saperi» legati alla quotidianità, alle prove dell'esperienza individuale e collettiva, insegnavano a non oltrepassare certe soglie, pena la vendetta inesorabile della natura che si esprime, da sempre, attraverso un'implacabile «nèmesi». 11 superamento del limite nella società odierna, spesso supportato da una diffusa «hybris» (tracotanza) tecnocratica, può generare inattesi ed insospettabili con le conseguenze che si possono immaginare. Non vi sono dubbi che la montagna non debba essere mummificata in nome di una presunta quanto ingenua immutabilità. Tutto cambia rapidamente e si trasforma. Di pietrificato - in senso metaforico - non vi è nulla, neanche le pietre! Ogni estate la cronaca dolomitica registra crolli e cedimenti di pale e erode. Il segnale evidente è che il destino della montagna è quello di scendere in bass bassoo o o,, pe perr usar usaree un paradosso forte, di annullarsi come

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montagna per farsi pianura. Altrimenti non vi sarebbero guglie e pinnacoli, ghiaioni e cenge. Proprio per questi motivi, le categorie interpretative che dobbiamo adottare quando parliamo di identità vanno ricondotte alla logica del mutamento. La museificazione statica del paesaggio non appartiene né alla dimensione della natura, né a quella della cultura bensì ad una visione idealizzata e dematerializzata. Da ciò deriva l'urgenza di intervenire con efficaci e credibili azioni di salvaguardia e di da parte delle istituzioni e delle comunità residenti. La Fondazione Dolomiti-Unesco, che coordina le cinque realtà istituzionali provinciali e regionali (Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, Udine), persegue lo scopo di promuovere - all'interno di una visione territoriale unitaria - azioni responsabili di governance del patrimonio dolomitico. Tanti sono ancora i problemi da affrontare al fine di garantire il rispetto dei criteri di salvaguardia che Unesco ha indicato. Prioritaria dovrà essere l'attenzione da porre in rapporto alla fruizione turistica in quanto i rischi di una banalizzazione del paesaggio sono elevati e gli attentati ad una sua profanazione e volgarizzazione sono sempre in agguato. Tra questi rischi vi è l'attraversamento motorizzato dei passi dolomitici nella stagione estiva, una disordinata pianificazione urbanistica in talune aree, l'adozione di stili

Se il riconoscimento internazionale di Patrimonio dell'Umanità dovesse ridursi ad un mero «label», i risultati sarebbero deludenti. Tutti siamo chiamati, ciascuno nel proprio ambito, a raccogliere la sfida della comunità mondiale per mettere a punto azioni concrete nel dare continuità e futuro ad un territorio che non ha eguali sulla Terra. La nostra società, dilaniata dalla cultura dell'eccesso, va alla ricerca di un tipo di armonia sempre più avvertito come bisogno esistenziale. Il fascino che il paesaggio dolomitico è in grado di suscitare costituisce il grande capitale naturale ed umano di questi territori. La sua salvaguardia deve passare attraverso la promozione di una della che garantisca l'equilibrio dinamico fra le esigenze di vita delle popolazioni che lo abitano (per questo non è un territorio selvaggio!) e quelle di un'umanità allargata che ha il diritto-dovere di conoscerlo e apprezzarlo. Il Patrimonio riconosciuto dall'Unesco dovrà rafforzare gli anticorpi culturali, sia nei confronti di aggressioni all'ambiente ed al paesaggio in termini di «dysneylandizzazione», sia da visioni da montagna spopolata, re-inselvatichita, da «wilderness» di ritorno. Le Dolomiti, pertanto, non potranno prescindere dai loro custodi che sono, oltre agli abitanti di ieri che hanno tramandato il Patrimonio, quelli di oggi e di domani chiamati a governarne responsabilmente le trasformazioni.

architettonici poco compatibili con il contesto, un eccessivo consumo di suolo, la pratica dell'elisici in alcune aree di pregio. Occorrerà evitare la monocultura turistica che tende a trasformare le montagne in banali terreni di gioco e di consumo, dove l'attenzione al paesaggio diventa secondaria. Godere la bellezza delle Dolomiti impone un capovolgimento di prospettiva in grado di sostituire il piacere dell'itinerario all'assillo della meta (la vera meta è il percorso!), il senza fretta per il piacere della «flanèrie», piuttosto che per la libidine della velocità. Il «viaggiatore», come annotava il grande antropologo Marc Augé, si differenzia in questo dal «passeggero» o turista frettoloso. I primi scopritori e frequentatori delle Dolomiti erano, infatti, «viaggiatori», come riportano le cronache ed i resoconti di \viaggio\: una «categoria dello spirito» anzitutto.

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Fondazione Unesco applaude Gli ambientalisti: una sciagura Pizzimenti e Morandini: grande sfida, abbiamo l’opportunità di riscriverela storia degli eventi olimpici premiando il minimo impatto sull’habitat CORTINA. Due giorni

prima della festa del decennale di fondazione delle Dolomiti Unesco, a Cortina, la Regina delle Dolomiti si vede assegnare i Giochi olimpici. «È una grandissima sfida», il commento della Fondazione Dolomiti Unesco, mentre il mondo dell’ambientalismo manifesta, ancora una volta, tutta la sua preoccupazione. «Non ci poteva essere coincidenza migliore: due giorni prima del decennale del riconoscimento Unesco, arriva la notizia che il nostro impegno per la conservazione attiva del territorio dolomitico vivrà un banco di prova straordinario», sottolinea Graziano Pizzimenti , presidente della Fondazione «ci congratuliamo con tutti gli attori che hanno gestito questa difficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato straordinario, che rappresenterà un’occasione di visibilità e sviluppo per i territori montani», è la convinzione del presidente. «È una grandissima sfida», ribadisce il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco, Marcella

Morandini ,

sco, Marcella Morandini , «qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi, realizzando un’Olimpiade a bassissimo impatto». L’orientamento generale è quello di utilizzare il più possibile le strutture esistenti, limitando al massimo i costi ambientali. «L’impatto di un evento simile è inevitabile, anche solo in termini di afflusso, ma l’auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici un’opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza, non legate alle sole settimane in cui si svolgeranno le gare, ma a lungo termine». Morandini mette le mani avanti. Per conservare e valorizzare le Dolomiti, occorre

tano occasioni di speculazioni», si legge in una nota del consiglio nazionale di Moutain Wilderness. «A Cortina è già stato annunciato il folle collegamento Cortina – Monte Civetta oltre a quello verso Badia. Si preannuncia la distruzione definitiva degli ambienti più fragili e strategici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Oltre a questo il mondo affamato di autostrade è pronto a chiedere il prolungamento della A 27 verso l’Austria. Delle Olimpiadi a noi spaventano questi aspetti. Inoltre la massa di persona che invaderanno il patrimonio è insostenibile. Si è perso ogni riferimento al limite e alla cultura» cultura».. – F. D. M. BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI

puntare su approcci inediti e per questo la Fondazione c’è ed è a disposizione per individuarli e continuare sulla strada già segnata dalla Carta di Cortina, sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021. L’associazione ambientalista Mountain Wilderness, invece, conferma ancora una

Mountain Wilderness «I luoghi più preziosi e fragili delle Dolomiti ne usciranno distrutti»

volta il suo no. «Come avvenuto con i mondiali di sci alpino del 2021 a Cortina d’Ampezzo i grandi eventi sportivi diven-

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Fondazione Unesco applaude Gli ambientalisti: una sciagura sco, Marcella Morandini , «qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi, realizzando un’Olimpiade a bassissimo impatto». L’orientamento generale è quello di utilizzare il più posCORTINA. Due giorni prima sibile le strutture esistenti, lidella festa del decennale di mitando al massimo i costi fondazione delle Dolomiti ambientali. «L’impatto di un Unesco, a Cortina, la Regina evento simile è inevitabile, delle Dolomiti si vede asseanche solo in termini di afgnare i Giochi olimpici. flusso, ma l’auspicio è che i «È una grandissima sfida», territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici il commento della Fondazioun’opportunità per elaborane Dolomiti Unesco, mentre re nuove strategie di resilienil mondo dell’ambientalismo za, non legate alle sole settimanifesta, ancora una volta, mane in cui si svolgeranno le tutta la sua preoccupazione. gare, ma a lungo termine». «Non ci poteva essere coinMorandini mette le mani cidenza migliore: due giorni avanti. Per conservare e valoprima del decennale del ricorizzare le Dolomiti, occorre noscimento Unesco, arriva la notizia che il nostro impegno puntare su approcci inediti e per la conservazione attiva per questo la Fondazione c’è del territorio dolomitico vied è a disposizione per indivivrà un banco di prova straor- duarli e continuare sulla stradinario», sottolinea Graziada già segnata dalla Carta di no Pizzimenti , presidente Cortina, sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021. della Fondazione «ci congraL’associazione ambientalituliamo con tutti gli attori sta Mountain Wilderness, inche hanno gestito questa difvece, conferma ancora una ficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato volta il suo no. straordinario, che rappresen«Come avvenuto con i terà un’occasione di visibilità mondiali di sci alpino del e sviluppo per i territori mon- 2021 a Cortina d’Ampezzo i tani», è la convinzione del grandi eventi sportivi divenpresidente. «È una grandissima sfida», tano occasioni di speculazioribadisce il direttore della ni», si legge in una nota del Fondazione Dolomiti Une- consiglio nazionale di MouPizzimenti e Morandini: grande sfida, abbiamo l’opportunità di riscriverela storia degli eventi olimpici premiando il minimo impatto sull’habitat

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già stato annunciato il folle collegamento Cortina – Monte Civetta oltre a quello verso Badia. Si preannuncia la distruzione definitiva degli ambienti più fragili e strategici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Oltre a questo il mondo affamato di autostrade è pronto a chiedere il prolungamento della A 27 verso l’Austria. Delle Olimpiadi a noi spaventano questi aspetti. Inoltre la massa di persona che invaderanno il patrimonio è insostenibile. Si è perso ogni riferimento al limite e alla cultura». – to al limite e alla cultura». – F. D. M.

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Fondazione Unesco applaude Gli ambientalisti: una sciagura sco, Marcella Morandini , Pizzimenti e Morandini:grande «qui si presenta l’opportunità di riscrivere la storia dei sfida, abbiamol’opportunità grandi eventi, realizzando di riscrivere la storia degli eventi olimpici premiando un’Olimpiade a bassissimo impatto». il minimo impatto sull’habitat L’orientamento generale è quello di utilizzare il più posCORTINA. Due giorni prima sibile le strutture esistenti, lidella festa del decennale di mitando al massimo i costi fondazione delle Dolomiti ambientali. «L’impatto di un Unesco, a Cortina, la Regina evento simile è inevitabile, delle Dolomiti si vede asseanche solo in termini di afgnare i Giochi olimpici. flusso, ma l’auspicio è che i «Èuna grandissima sfida», territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici il commento della Fondazioun’opportunità per elaborane Dolomiti Unesco, mentre re nuove strategie di resilienil mondo dell’ambientalismo za, non legate alle sole settimanifesta, ancora una volta, mane in cui si svolgeranno le tutta la sua preoccupazione. gare, ma a lungo termine». «Non ci poteva esserecoinMorandini mette le mani cidenza migliore: due giorni avanti. Per conservare e valoprima del decennale del ricorizzare le Dolomiti, occorre noscimento Unesco, arriva la notizia che il nostro impegno puntare su approcci inediti e per la conservazione attiva per questo la Fondazione c’è del territorio dolomitico vied è a disposizione per indivivrà un banco di prova straor- duarli e continuare sulla straGraziadinario», sottolinea da già segnata dalla Carta di no Pizzimenti , presidente Cortina, sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021. della Fondazione «ci congraL’associazione ambientalituliamo con tutti gli attori sta Mountain Wilderness, inche hanno gestito questa dif- vece, conferma ancora una ficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato volta il suo no. straordinario, che rappresen«Come avvenuto con i terà un’occasione di visibilità mondiali di sci alpino del e sviluppo per i territori mon- 2021 a Cortina d’Ampezzo i tani», è la convinzione del grandi eventi sportivi divenpresidente. «Èuna grandissima sfida», tano occasioni di speculazioribadisce il direttore della ni», si legge in una nota del Fondazione Dolomiti Une- consiglio nazionale di Mousco, Marcella

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tain Wilderness. «A Cortina è già stato annunciato il folle collegamento Cortina – Monte Civetta oltre a quello verso Badia. Si preannuncia la distruzione definitiva degli ambienti più fragili e strategici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Oltre a questo il mondo affamato di autostrade è pronto a chiedere il prolungamento della A 27 verso l’Austria. Delle Olimpiadi a noi spaventano questi aspetti. Inoltre la massa di persona che invaderanno il patrimonio è insostenibile. Si è perso ogni riferimento al limite e alla cultura». – F. D. M.

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Dolomiti UNESCO festeggia 10 anni! Celebrazioni al via il 26 giugno

Foto: Nubi sul Latemar | Autore: Tappeiner

Un’estate di eventi diffusi per i dieci anni del riconoscimento UNESCO alle Dolomiti. Tra Trentino e Alto Adige, appuntamenti da San Vigilio di Marebbe al Parco Naturale Adamello Brenta Sono trascorsi 10 anni da quando l’UNESCO dichiarò le Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è

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iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. “Noi, insieme a tutte le Province e Regioni interessate dal riconoscimento UNESCO, attraverso la Fondazione perseguiamo gli obiettivi di conservare e valorizzare questo immenso Patrimonio. – dichiara l’assessora alla tutela del paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Maria Hochgruber Kuenzer – Insieme abbiamo intrapreso un percorso che ci unisce sempre di più, pur nel rispetto delle diversità di ciascuno. Ed è proprio questo il nostro motto: ‘Uniti nella diversità’. E insieme, nella consapevolezza di vivere in un luogo unico al mondo sapremo individuare gli strumenti più adeguati per trasmettere al mondo l’eccezionalità del nostro Patrimonio”. “Quella che ci sarà a Cortina d’Ampezzo, mercoledì 26 giugno, è una festa per le comunità dolomitiche: un’occasione per festeggiare il lavoro fin qui fatto, le responsabilità che tante persone hanno saputo assumersi e condividere, un’opportunità per guardare al futuro, valutando gli obiettivi fin qui raggiunti e le sfide che sono davanti a noi. Come vicepresidente, in procinto di raccogliere il testimone da presidente della Fondazione, posso solo dire che continueremo nel solco fin qui tracciato coordinando, creando e connettendo le strategie di sviluppo sostenibile su tutto il territorio dolomitico. – dichiara Mario Tonina, assessore all’all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia Autonoma di Trento – Le Dolomiti UNESCO sono un’opportunità magnifica per coloro che vivono e lavorano su queste straordinarie montagne. Il decennale fa tappa a Cortina d’Ampezzo ed è l’evento principe ma, durante tutto il 2019, sono oltre 140 gli eventi organizzati per festeggiare il riconoscimento avvenuto a Siviglia il 26 giugno del 2009”. “Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini – per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di SAT e CAI regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti UNESCO. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”.

Dolomites Today – Creare insieme un film collettivo Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti UNESCO. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti UNESCO ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi.

Giovani protagonisti Durante la giornata del 26 giugno sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri della SAT – Società Alpinisti Tridentini e del CAI – Club alpino italiano (CAI Alto Adige, CAI Veneto e CAI Friuli Venezia Giulia), impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta che ha colpito le Dolomiti a fine ottobre. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del

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territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti.

Dolomites Unesco Fest Dopo le celebrazioni inaugurali di Cortina D’Ampezzo in programma il 26 giugno in piazza Dibona, il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe è tempo di Dolomites UNESCO Fest. Musica, gastronomia e laboratori animeranno un grande festa dedicata a tutti gli abitanti e gli appassionati delle Dolomiti. Grande attenzione è stata riservata ai bambini e alla divulgazione dei valori del Patrimonio Mondiale grazie alla presenze, lungo il percorso che va dal padiglione al Centro Visite del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, di molte istituzioni: Ufficio provinciale Parchi Naturali, Fondazione Dolomiti UNESCO, Ufficio provinciale Geologia, MUSE di Trento, Museo Geologico di Predazzo, Museo delle scienze di Bolzano, Ispettorato forestale Brunico/stazione forestale San Vigilio, Istituto Ladino “Micura de Rü”, Museo Ladino “Ciastel de Tor”, AVS e CAI, Associazione “Geologia & Turismo”, Università Popolare delle Alpi Dolomitiche. Il programma, coordinato dall’Associazione Turistica San Vigilio / San Martin, prevede anche, il 27 e 28 giugno, un articolato convegno sul tema: “I patrimoni per le future generazioni: ambiente, natura e cieli stellati”. Quella del 28 giugno sarà una serata stellare: forse non tutti sanno che nel 2008 l’osservatorio astronomico ucraino Andrušivka, scoprì un asteroide al quale venne dato il nome “UNESCO”, per omaggiare uno degli enti internazionali più meritori per la promozione dell’educazione, della scienza, della cultura e della collaborazione fra nazioni. Ebbene: gli ospiti della serata potranno viaggiare – grazie a un video – fino all’asteroide, osservandone anche il segnale fotometrico proveniente dall’Osservatorio Tivoli Farm, in Namibia, che verrà attivato per dare il via simbolico alle celebrazioni.

Un nuovo punto di vista Anteprima della festa di Cortina è stata anche l’inaugurazione del balcone panoramico sulle Dolomiti UNESCO a Santa Cristina in Val Gardena, domenica 16 giugno, nel Parco Naturale Puez-Odle. La struttura, che sorge a quota 2200 metri, non lontano dalla stazione a monte del Col Raiser, permette di abbracciare in un solo sguardo tutto il gruppo delle Odle. Le strutture sono realizzate dagli enti territoriali sulla base di uno studio preliminare a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO che aveva lo scopo di individuare alcuni luoghi significativi e particolarmente adatti ad ospitare un balcone panoramico. Ad oggi sono presenti sul territorio altre quattro postazioni, sull’Alpe Tognola nelle Pale di San Martino, sul Monte Specie con vista su Croda Rossa, Monte Cristallo, Tofane e Tre Cime di Lavaredo, a Malga Ritort con affaccio sulle Dolomiti di Brenta e a Sagron Mis con la torre panoramica che abbraccia le Pale di San Martino e le Dolomiti Bellunesi. Altri tre balconi panoramici sono in fase di ultimazione in Provincia di Belluno.

Tra feste in quota e convegni Durante l’estate, poi, i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Trentino-Alto Adige il primo appuntamento è il 27 luglio, con “Brenta Open” al rifugio Agostini, nel Parco Naturale Adamello Brenta, per affrontare il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte di chi ha qualche forma di disabilità. L’estate dei festeggiamenti per il Decennale si chiuderà poi il 21 settembre al rifugio Pradidali, con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton, impegnati in un dialogo itinerante nel cuore delle Pale di San Martino, che hanno ispirato tanti scrittori e compositori. Il 30 settembre, infine, si svolgerà a Sesto Pusteria il congresso scientifico Dolomites UNESCO Forum, sotto la supervisione scientifica dell’Eurac di Bolzano, un convegno per riflettere sulle strategie per il futuro dell’area dolomitica.

Una storia antica venuta dal mare Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno,

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Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali – basti pensare alle tante tappe della Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021 di Cortina, oltre, naturalmente ai Giochi del 1956 che rinnovano il sogno olimpico del 2026 – ma soprattutto la casa di tanti uomini e donne che hanno deciso di impegnarsi nella cura del proprio territorio.

La Mission e la tutela “Essere cittadini di un luogo come il nostro – afferma Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Tutti i dettagli sulla Rete dei 140 Eventi del decennale sono disponibili sul sito ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO Fonte: Dolomiti Unesco

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REGIONE

VENETO

)gione del Veneto portale della Regione del Veneto

DECENNALE ZAIA NON Comunicato

DOLOMITI UNESCO DOMANI A CORTINA. ESSERCI

POTRA'

stampa N° 1027 del 25/ 06/ 2019

( AVN) Venezia , 25 giugno 2019 Presidente

della Regione del Veneto , Luca Zaia , non potrà intervenire

giugno 2019 , alla cerimonia nella Lista del Patrimonio

La decisione

Data ultimo aggiornamento:

maturata

celebrativa

Mondiale

del decimo anniversario

domani , mercoledì

dell iscrizione '

delle Dolomiti

Unesco.

per sopravvenuti

importanti

impegni.

25/ 06/ 2019

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25 giugno 2019 - 10:28

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DOMANI ALLE 11 ZAIA A CORTINA PER DECENNALE DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO Comunicato stampa N° 1025 del 25/06/2019 (AVN) Venezia, 25 giugno 2019 Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interverrà domani, mercoledì 26 giugno 2019, alla cerimonia celebrativa del decimo anniversario dell’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. L’appuntamento è per le ore 11.00 a Cortina d’Ampezzo, per un evento che si terrà all’aperto, in piazza Angelo Di Bona.

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AUTORE :Davide Pasquali

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25 giugno 2019

Dolomiti Unesco: un decennale con poco da festeggiare I protezionisti. Da Funesa Braiesal traffico sui passi.Tutto da rivedere Dachverbande MW:la Fondazionelavora bene,la politica provinciale no ta, talvolta oltre i limiti del sopDAVIDE PASQUALI

Il tornello alla chiesetta di Ranui in val di Funes per arginare il popolo digitale dei selfie in viaggio verso le Dolomiti fin dall’estremo oriente. Il lago di Braies assaltato dai teledipendenti delle fiction Rai. Le auto sportive portate in alta quota dall’elicottero. Per non parlare della torre di cristallo sul Catinaccio: diciotto metri di inutilità che il Comune di Nova Levante vuole portare avanti nonostante il parere negativo della Fondazione Unesco e le fortissime rimostranze di tutte le associazioni alpinistiche e protezionistiche della nostra provincia. Per arrivare al delirio motoristico estivo sui passi, in particolare al Sella, dove si è iniziato e subito terminato di intervenire. Mentre al Gardena, unico passo interamente altoatesino, pur avendo piena competenza mai si è voluto mettere mano. Sono soltanto alcune delle perle ricordate nella mattinata di ieri dai rappresentanti del Dachverband e di Mountain Wilderness, che hanno convocato una conferenza stampa chiedendosi: ha BOLZANO.

senso festeggiare i dieci anni delle Dolomiti patrimonio mondiale naturale dell’Unesco? Perché la Fondazione Unesco sta portando avanti un egregio lavoro di sensibilizzazione, ma la politica, siaquella provinciale altoatesina sia quella di tanti, troppi Comuni altoatesini, non pare curarsene. Anzi, si utilizza il sigillo Unesco esclusivamente a fini di marketing turistico. Senza rendersi conto che la tutela Unesco non è un vincolo ma un’enorme, magnifica opportunità per mantenere quest’area, delicata assai, anche per il futuro. Dieci anni di Dolomiti Unesco Un motivo per festeggiare? Questa domanda è stata posta dai rappresentanti di Mountain Wilderness Italia e dall'organizzazione Federazione Protezionisti Sudtirolesi in occasione della conferenza stampa di ieri alla casa Kolping. Una conclusione che fa riflettere. Nei primi dieci anni dall'assegnazione del titolo di patrimonio mondiale dell'Unesco alle Dolomiti, come ha chiarito ieri Klauspeter Dissinger del Dachverband für Natur und Umwelt, «l'area principalmente è stata commercializzata, talvolta oltre i limiti del sop-

portabile. Tuttavia, non è stata data priorità all'effettivo compito di preservare l'integrità dei paesaggi, in gran parte naturali». In occasione del decennale del riconoscimento Unesco, Klauspeter Dissinger (Dachverband) e Silvia Simoni (Mountain Wilderness) hanno mostrato come l'assegnazione del titolo di patrimonio mondiale abbia portato ad una corsa massiccia verso i punti caldi del patrimonio mondiale. «Anche le aree sono state e vengono ulteriormente antropizzate con nuove infrastrutture. Questo è in netto contrasto con i valori e le condizioni con cui le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità nel 2009». I documenti ufficiali contengono infatti requisiti chiari e inequivocabili per mantenere l'eccezionale valore universale e le condizioni di integrità (“outstanding universal value and conditions of integrity“) del territorio. Tra le altre cose sono richiesti una strategia comprensibile per un turismo sostenibile e il divieto di intensificare le infrastrutture per garantire la conservazione a lungo termine dell'area. E invece, «le realtà sui passi dolomiti-

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ce, «le realtà sui passi dolomitici, al lago di Braies, a Funes, sulle terrazze appositamente costruite, per citare solo alcuni esempi, contraddicono chiaramente queste esigenze. Nei prossimi dieci anni ci deve essere una chiara svolta nei nostri rapporti con il patrimonio mondiale delle Dolomiti. Altrimenti potrebbe facilmente accadere che non festeggeremo per molto tempo». Riconoscimento a tempo Perché non tutti lo sanno, ma il riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio mondiale dell’Unesco non è eterno. Nel senso: sedel caso può anche essere revocato. È già accaduto. Le associazione protezionistiche tutto vorrebbero tranne questo, però nelle prossime settimane si muoveranno. Si èraccolta documentazione, si sono scattate fotografie, ora le si spedirà alla commissione Unesco a Parigi. Perché si prenda coscienza. Un esempio su tutti: il traffico sui passi dolomitici. L’ultimo controllo dei commissari Unesco venne effettuato nel settembre di otto anni fa, in una giornata fredda, con trenta centimetri di neve al suolo. Ovvio, che non ci fosse traffico. Ma la realtà contingente è affatto diversa, come testimoniano le foto scattate dai protezionisti.

mitici e del traffico. I parcheggi al Passo Pordoi. «La conclusione dopo un decennio sta facendo riflettere», sostengono Dissinger e Simoni. «La designazione del Patrimonio mondiale in Alto Adige è soprattutto uno strumento di marketing». ©RIPRODUZIONERISERVATA

HANNO DETTO

«

La designazioneUnesco in Alto Adigeè soprattutto uno strumento dimarketing Silvia Simoni, MW

Le conclusioni Il Patrimonio mondiale dell'Unesco è il più alto riconoscimento mondiale per un sito naturale, ma allo stesso tempo anche un obbligo per la sua protezione e conservazione. La politica altoatesina però pare non averlo compreso. Ecco qualche esempio portato dai protezionisti. L’esempio attuale della torre di cristallo sul Catinaccio. L’esempio attuale del lago di Braies. L’esempio attuale dei passi dolomitici e del traffico. I parcheggi

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25 giugno 2019

• Il progetto criticatissimo da Dachverband, Mountain Wilderness, Cai e Alpenverein: la torre di cristallo sul Catinaccio, accando al rifugio Fronza

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Dolomiti sviluppo

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Unesco , un decennale sostenibile

'

all insegna

dello

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Territorio

mzp

26 giugno

2019 18 :20

Una giornata per lanciare un augurio corale e profondo per le montagne dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre prezioso bene per tutti

decennale dell iscrizione delle Dolomiti è stato festeggiato nella giornata del 26 giugno nel centro di Cortina d Ampezzo . Tante le presenze istituzionali tra cui la Sottosegretaria all Ambiente Gava e il Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana '

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Unesco . Tutti i vari interventi hanno posto l accento sulla sfida dello sviluppo sostenibile come chiave per affrontare terni legati ... '

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :18 SUPERFICIE :7 %

26 giugno 2019

SABATO 29 GIUGNO

Dolomiti Unesco, a San Vigilio la grande festa per il decennale • Sabato 29 giugno a San Vigi-

lio di Marebbe in Val Badia si celebrerà la grande festa delle Dolomiti Patrimonio Mondiale con un calendario fitto di eventi culturali e gastronomici. • Sono passati ormai 10 anni dal 26 giugno 2009, giorno in cui l’UNESCO ha dichiarato le Dolomiti, Patrimonio Mondiale. I parchi naturali, posti sotto la ferrea tutela della Provincia autonoma di Bolzano, comprendono estese aree di interesse paesaggistico eculturale, che sono considerate preziose perché contribuiscono a mantenere i paesaggi e la natura circostante allo stato originario, offrendo la possibilità di vivere esperienze turistiche in modo naturale. • Il Parco nazionale del Kili-

mangiaro in Africa, la foresta pluviale amazzonica, le isole Galapagos, il Grand Canyon e Yellowstone in America, il lago Bajkal e il Parco nazionale di Great Himalayan in Asia, le isole Auckland in Nuova Zelanda e le Eolie in Italia: sono solo alcuni dei 209 siti (aggiornamento al 2018) che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura annovera come Patrimonio mondiale dell’umanità in ragione della loro unicità, autenticità e integrità. • Dal 26 giugno 2009 a questo prestigioso gruppo appartengono anche le Dolomiti. Il motivo? “Le loro impressionanti vette, verticali e pallide”, la “straordinaria varietà di forme” e la rilevanza geologica e geomorfologica.

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26 giugno 2019 - 10:34

Presidente Provincia passi Dolomiti

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Bolzano , stop mezzi a motore

su

assoitalia .eu/ 2019/ 06/ 26/ presidente-provincia-bolzano-stop-mezzi-a-motore-su-passi-dolomiti News dalla rete

"

26 giugno 2019

Servono scelte coraggiose , blocco in estate in ore

centrali"

Servono scelte coraggiose , per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti , che sia ambientale , economica , storica , culturale . Come presidente della "

Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante il periodo culminante della stagione turistica estiva . Lo ha detto Arno Kompatscher , presidente della Provincia autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina "

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26 giugno 2019 - 10:34

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d Ampezzo alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento , da parte dell Unesco , delle Dolomiti patrimonio dell umanità . Certamente sarà necessario proporre una alternativa - ha aggiunto - un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi . Vanno fatte scelte coraggiose , con chi vive '

'

'

"

questo territorio ; saranno le basi per un successo futuro . "

Meno netta la posizione di Roberto Padrin , presidente della Provincia di Belluno: sulla chiusura dei passi dolomitici bisogna parlare , fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche , gli albergatori , chi vive e lavora sui valichi , per trovare una "

soluzione unitaria . Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli , non di metterne . Mario Tonina , vice presidente della Provincia di Trento , ha aggiunto: per quanto riguarda la mobilità , giunto il momento di frenare , per poi ripartire . Anche a seguito "

"

dell assegnazione dei Giochi Olimpici invernali 2026 all Italia , per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti , dobbiamo tenere alto questo nome . I Giochi del 2026 saranno la prima edizione sostenibile , per uno sviluppo duraturo , con una sostenibilità '

'

duratura . "

[ Fonte articolo:

ANSA

L articolo Presidente Provincia Bolzano ,stop mezzi a motore su passi Dolomiti proviene da Notizie Oggi. '

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26 giugno 2019 - 10:10

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Dolomiti in festa cittanuovalt/

dolomiti-in-festa

Di Chiara Andreola

26 giugno 2019

26 giugno ricorrono i anni da quando l Unesco ha proclamato queste suggestive catene montuose patrimonio dell umanità . Tante le iniziative previste per tutta l estate. '

'

'

Grande festa in Trentino

Alto Adige , Veneto e Friuli: si celebrano infatti dieci anni da l Unesco ha dichiarato le dolomiti patrimonio mondiale , il 26 giugno 2009. guando Un riconoscimento giunto in virtù del loro valore estetico e paesaggistico , ma anche per l importanza a livello scientifico e morfologico: già a prima vista , anche al visitatore '

'

"

non esperto , appare infatti chiara l unicità di queste montagne - data in particolare dalla loro roccia bianco-rosata , la dolomia , che prende il nome dal geologo francese Dolomieu che la studiò per primo. "

'

Si tratta di un ambiente assai articolato , che occupa ben 142 mile ettari divisi su nove sistemi montuosi e cinque province ; e appunto per gestire al meglio questo patrimonio a fronte del riconoscimento Unesco nel 2013 , gli enti locali coinvolti hanno costituito la Fondazione

dolomiti

relative alla tutela , salvaguardia Sono state naturalmente

Unesco , con il compito di coordinare tutte le attività e valorizzazione delle montagne.

innumerevoli

le azioni intraprese in questi dieci anni: dalle attività rivolte alle scuole alla messa in rete di produttori locali , alla valorizzazione dei rifugi , alla realizzazione di percorsi accessibili , all elaborazione di progetti condivisi con gli abitanti dei luoghi interessati , fino alle raccolte di fondi per fronteggiare l emergenza maltempo che ha colpito questi territori lo scorso autunno . E '

'

naturalmente

innumerevoli sono anche le iniziative per festeggiare

il decennale.

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26 giugno 2019 - 10:10

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Le celebrazioni ufficiali si tengono il 26 giugno a Cortina d Ampezzo ; ma proprio queste saranno l occasione per presentare i 140 eventi che si snoderanno durante tutta l estate , consultabili sul sito Dolomiti Unesco . Ce è davvero per tutti i gusti: '

'

'

n'

mostre fotografiche e di pittura , presentazioni di libri , concerti , escursioni , manifestazioni folcloristiche , aperitivi , proiezioni cinematografiche , workshop fotografici e alla scoperta della geologia. Da segnalare poi per l originalità l iniziativa Dolomites today , che invita tutti , proprio nella giornata del 26 giugno , a caricare sul sito www .dolomitestoday un semplice video cos] come ciascuno le vive. girato con il proprio smartphone che racconti le Dolomiti" L Università di Udine , che ha collaborato alla creazione di questo progetto con il Digital '

'

"

"

"

'

storytelling lab , si occuperà poi di selezionare e creare un collage racconto collettivo. "

video"

a

mo'

di

Al di là degli eventi ufficiali , il decennale vuol essere l occasione per scoprire e riscoprire , una volta di più , queste straordinarie montagne. '

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AUTORE :Moreno Gioli

PAGINE :4 SUPERFICIE :24 %

26 giugno 2019 - Edizione Treviso e Belluno

Olimpiadiampezzane Entusiasmobipartisan maè«no»ambientalista Il Bard(autonomisti):pensateai veriproblemimontani La strana coppia Milano-Cortina ha funzionato, le Olimpiadi invernali 2026 sono realtà. La segreteria provinciale della Lega, che sottolinea «il grande lavoro svolto dalle Regioni Veneto e Lombardia, col supporto dei due sindaci Ghedina e Sala (Milano, Ndr ) e l’apporto fondamentale di Giancarlo Giorgetti (sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio, Ndr ). Le Olimpiadi opportunità per tutto il nostro territorio». Soddisfatti anche i deputati del Pd,che sottolineano come «servirà molto lavoro per preparare al meglio il territorio». Monito dal Bard (Movimento autonomista bellunese): «Non si dimentichino le verepriorità della montagna ovvero fragilità idrogeologica, invecchiamento e spopolamento, tutte le emergenze sociali. In una parola: l’assenza di autonomia, necessaria per un territorio ai margini nazionali e regionali». E c’è chi critica. Come gli CORTINA

D’AMPEZZO

ambientalisti di «Mountain wilderness». Si legge nel loro sito web: «I grandi eventi sportivi diventano occasione di speculazione. E il mondo affamato di autostrade chie-

affamato di autostrade chiederà il prolungamento dell’A27: la massadi persone che invaderà le nostre Alpi è insostenibile per un ambiente così fragile». Contro le Olimpiadi anche Roberta De Zanna, storica ambientalista cortinese. «Uno studio di Oxford dimostra che ogni edizione olimpica ha sforato il budget previsto, del doppio nel 47%dei casi». Per DeZanna l’evento non porterà sviluppo, anzi «i Giochi del 2004 hanno affossatola Grecia e la stessaTorino, sedeolimpica2006, è tra le città più indebitate d’Italia». Perplessitàanche sulla logica dei grandi eventi. «Cortina li insegue da trent’anni. Anche i Mondiali di sci, inseguti a lungo, non hanno impedito che il paese andassesempre più indietro, come presenzeturistiche, servizi per i cittadini e numero di residenti» conclude De Zanna. Un nodo cruciale da risolvere in vista delle Olimpiadi sarà quello del potenziamento e messain sicurezzadella Statale 51 «di Alemagna». Il Piano di Anas da 170milioni di euro, diviso in 38 interventi e previsto inizialmente per i mondiali di Cortina 2021,lasceràfuori le quattro varianti di Tai, Valle, San Vito di Cadore e Cortina

San Vito di Cadore e Cortina che, dopo il parere favorevole della commissione regionale Via (Valutazione impatto ambientale), rimangono ferme al ministero in attesa del giudizio finale. Le circonvallazioni, fondamentali per l’intero progetto, costano 30 milioni di euro ciascuna. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera del 2020, mentre la fine nel 2022-23, teoricamente ben prima dei Giochi Olimpici. Gli altri interventi continuano invece a pieno ritmo. Cinque sono in affidamento: la rettifica plano-altimetrica e la messain sicurezzadegli incroci con la viabilità locale a Fortogna di Longarone e l’allargamento del tornante in corrispondenza del ponte sul torrente Bigontina a Cortina. Entro luglio in gara i tre progetti dell’ultimo stralcio che prevedono il miglioramento degli svincoli, l’adeguamento del corpo stradale e la rettifica del tracciato a Longarone. Intanto a Cortina oggi i festeggiamenti per il decimo anniversario dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio mondiale Unesco.Il via alle 11in piazza Dibona. Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, darà spazio a una ta-

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PAESE :Italia

AUTORE :Moreno Gioli

PAGINE :4 SUPERFICIE :24 %

26 giugno 2019 - Edizione Treviso e Belluno

Unesco, darà spazio a una tavolarotonda tra i cui ospiti l’ex campione di sci Kristian Ghedina, l’imprenditore Alessandro Benetton, presidente di Fondazione Cortina 2021.Poi musica con le Bande delle Dolomiti, degustazione di prodotti «a km zero» e mostra fotografica con i soci di «Cortina forfor Us».Us». Morenoeno Mor Gioli (hanno collaborato Davide Piol e Katia Tafner) © RIPRODUZIONE

RISERVATA

Statale 51, ritardi Le quattro circonvallazioni pronte per i Giochi non per i Mondiali di sci nel 2021

Unesco, 10 anni Oggi festa a Cortina per il primo decennale delle Dolomiti tutelate

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AUTORE :N.D.

PAGINE :14 SUPERFICIE :18 %

26 maggio 2019

NOTTE EGIORNO Musica TRENTO Ein deutsches Requiem Op.45 di J.Brahms

Alle 20.45

Teatri TRENTO «Il suicida» di Nicolaj Erdman «Il suicida» di Nicolaj Erdman, spettacolo finale del Laboratorio annuale di allestimento scenico. Insegnanti: Paolo Vicentini e

Gli artisti impegnati

Giacomo Anderle. Ingresso

nell'esibizione «Ein deutsches

libero con prenotazione

Requiem Op.45 di J.Brahms»

obbligatoria a

saranno: L'Ensemble Vocale

prenotazioni@teatroportland.it

Ad Maiora.il Coro Antiche

oppure al 0461/924470.

Armonie di Bergamo. Ingresso

TeatroPortland

libero. Infotel 0461/985244.

ViaPapiria,8 Alle 21

Sala Filarmonica ViaVerdi,30 Alle 11

TRENTO «Panopticon» il teatro ai tempi dei social network

Ultimo appuntamento del Countdown Corale

«Panopticon» il teatro ai

Il Coro Croz da la Stria si

spettacolo finale del

Spiazzo sarà l'ultimo ad

Laboratorio di costruzione

esibirsi nella rassegna corale

drammaturgica a cura di

«Countdown Corale», per

Alessio Dalla Costa e Annalisa

celebrare i dieci anni delle

Morsella. Ingresso: €8.

Dolomiti Unesco. Ingresso

Infotel 0461/511332.

tempi dei social network,

incluso nel biglietto del

Teatrodi Meano

Museo. Infotel 0461/270311.

viadelleSugatine, 22 Alle 18.30

MuseMuseodelle scienze Corso delLavoroe della Scienza, 3 Alle 11

Bambini LAVIS

In volo con la musica

L'avezdel Prinzep e l'incantesimo dei folletti

tre gruppi in concerto

Per il «Maggio dei Libri» si

Stagione di concerti

terrà la presentazione del libro

TRENTO A Journey - In viaggio con il Treno della Memoria Antepreima del film «Un viaggio (a journey)» di Giacomo Gabrielli. Precederà la visione il racconto dei giovani del treno della Memoria 2019. Una serata di storia, memoria e impegno. Ingresso libero. Infotel 0461/ 217445.

Teatro Sanbàpolis ViadellaMalpensada, 82 Alle 20

Eventi TRENTO 0... maggio d'arte, evento dell'associazione Estuario L'associazione Estuario presenta l'evento «0... maggio d'arte», si terrà l'esibizione del Coro di Estuario e la performance teatrale del gruppo Amici Comici. A seguire buffet. Ingresso libero. Infotel 0461/391799.

Sala Auditorium ViaGiusti,35 Alle 18.30

Mostre Focus.Ladonazione Pablo Echaurren al Mart

dell'Associazione Amici dell'Opera E.Garofalo,

per bambini di e con Maria

Un approfondimento

concerto dei gruppi musicali

Luisa Clerico «Lavez del

cari a Pablo Echaurren, come

Trio Inconnu, Alioth Brass

Prinzep e l'incantesimo dei

l'abolizione della gerarchia tra

Quartet e Blue Sax Ensemble.

folletti del bosco». Ingresso

cultura alta e cultura bassa, lo

Ingresso libero. Infotel 0464/

libero. Infotel 3703274157.

sconfinamento tra i generi e in

435255.

Parcourbano Alle 16

altre discipline, la rilettura

Sala Filarmonica CorsoRosmini,86

dei temi

delle avanguardie storiche attraverso un mezzo popolare

Proiezioni

come il fumetto, attraverso

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AUTORE :N.D.

PAGINE :14 SUPERFICIE :18 %

26 maggio 2019

l'analisi dei documenti e delle opere donate al museo. Orario: martedì-domenica 10-18, venerdì fino alle 21. Ingresso € 11/7

Mart CorsoBettini43, tel. 0464.438887 Fino al 23 giugno

Comeun film. Il cinema post futurista anni Trenta L'esposizione pone in grande risalto il personaggio di Emanuele Caracciolo, regista e rappresentante del Gruppo Futurista Napoletano, la cui attività è documentata nel fondo Fortunato Depero presso l'archivio del Mart. Attraverso una selezione di fotografie, lettere, libri e riviste si mostrano alcuni aspetti relativi a progetti e contatti di Depero con il mondo del cinema. Da martedì a domenica 10-18, ingresso €7/4. Infotel 800397760.

Casad'artefuturistaDepero ViadeiPortici38 Fino al 20 ottobre

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Dolomiti Unesco: per festeggiare i 10 anni dal riconoscimento, un’estate di eventi sulle Dolomiti

SPECIALE ESTATE

(/tag/estate) Valentina Ciprian (https://www.dolomitireview.com/author/valentina/) LE ULTIME 26 Giugno 2019

NEWS:

DOLOMITI UNESCO: PER FESTEGGIARE I 10 ANNI DAL RICONOSCIMENTO, UN’ESTATE DI EVENTI SULLE DOLOMITI

Sono passati 10 anni esatti da quando UNESCO dichiarò Patrimonio

Olimpiadi 2026 a Cortina: i giochi

Mondiale dell’Umanità le Dolomiti Dolomiti, per il loro valore estetico e

olimpici invernali assegnati

paesaggistico e per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfico.

all’Italia, a Milano – Cortina

E le Dolomiti festeggiano questa significativa ricorrenza con un’estate estate ricca di eventi diffusi. Il 26 giugno 2009, a Siviglia Siviglia, con queste parole l’Unesco inserì le Dolomiti tra i Patrimoni Mondiali:

I laghi più belli d’Italia? La classifica 2019 di Legambiente e Touring Club premia Trentino Alto Adige e Veneto HERO MTB 2019: sulle Dolomiti la maratona di Mountain Bike per veri eroi

“Le loro cime cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza

Dolomiti Extreme Trail da tutto esaurito: in 1500 da 46 nazioni per la gara più estrema sui sentieri della Val di Zoldo

Prossima meta?

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internazionale per le scienze della Terra” Prenota ora

Nel 2019, anno in cui ricorre il decennale, le Dolomiti festeggiano questo momento fondamentale con una grande festa diffusa su tutto il territorio.

EVENTI SULLE DOLOMITI:


Infatti, l’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale

HERO MTB 2019: sulle Dolomiti la

UNESCO ha rafforzato un concetto molto importante: le Dolomiti sono

maratona di Mountain Bike per

un bene naturale da tutelare e valorizzare nella sua composita unicità unicità. Basti pensare alla loro collocazione geografica: queste montagne uniche al mondo sono dislocate a cavallo tra più province e più regioni regioni, scavalcando i confini. Le Dolomiti UNESCO non sono un’ininterrotta catena di cime, bensì 9 sistemi (http://www.dolomitiunesco.info/i-nove-gruppi-

veri eroi Dolomiti Extreme Trail da tutto esaurito: in 1500 da 46 nazioni per la gara più estrema sui sentieri della Val di Zoldo Haute Route Dolomites 2019: 3 giorni di ciclismo con base a Cortina d’Ampezzo

dolomitici/)montuosi montuosi tra loro separati da vallate, fiumi e altri gruppi di

Dolomiti Unesco Fest 2019: il

montagne. I 142mila ettari che formano il Bene UNESCO costituiscono un

decennale si festeggia a San

sorta di arcipelago arcipelago, distribuito su un’area alpina molto più vasta e

Vigilio di Marebbe

suddiviso in cinque Province diverse tra loro dal punto di vista istituzionale e amministrativo. Il riconoscimento internazionale sancito dall’UNESCO ha rappresentato un significativo punto di partenza per definire strategie e percorsi comuni

Calendario Trail 2019 sulle Dolomiti: le gare di corsa in montagna in Veneto e Trentino Alto Adige

di sviluppo, nel nome della sostenibilità ambientale.

DOVE ANDARE?

Dolomiti: un’estate di eventi per festeggiare i 10 anni dal riconoscimento UNESCO Il ricco programma di eventi per celebrare i 10 anni dal riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio mondiale Unesco si apre il 26 giugno 2019 – giorno del 10° anniversario dalla dichiarazione dell’UNESCO – con la cerimonia ufficiale a Cortina d’Ampezzo d’Ampezzo. Si prosegue poi con un fitto calendario di appuntamenti appuntamenti, distribuiti sul territorio, che copriranno tutta l’estate. Sabato 29 giugno giugno, ad esempio, è in programma il festival Dolomiti Unesco Fest a San Vigilio di Marebbe (https://www.dolomitireview.com/dolomiti-unesco-fest-decennale-

(/dove-andare)

DOVE MANGIARE?

2019-san-vigilio-di-marebbe/) 2019-san-vigilio-di-marebbe/). A coordinare le iniziative ci sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO.

26 giugno 2019, a Cortina D’Ampezzo, le celebrazioni ufficiali Mercoledì 26 giugno 2019 a Cortina d’Ampezzo si celebrano i primi 10 anni di Dolomiti UNESCO con una grande giornata di festa alla presenza

(/dove-mangiare/)

delle autorità. L’intento è lanciare, uniti, un augurio corale e profondo per le montagne

PARLIAMO DI:

dichiarate Patrimonio Mondiale e da sempre un bene naturale preziosissimo

Alta Badia

per tutti.

(https://www.dolomitireview.com/t

Alle ore 11.00 a Cortina, piazza Dibona e la sua scenografica

badia/) Alto Adige

Conchiglia, saranno il quartier generale delle celebrazioni e della

(https://www.dolomitireview.c

presentazione degli oltre 140 eventi in programma durante tutta l’estate


sulle Dolomiti tra Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. In programma, gli interventi dei rappresentati delle istituzioni istituzioni,

adige/) Appuntamenti (https://www.dolomitireview.c

intervallati dall’esibizione esibizione di quattro bande musicali musicali, provenienti dai

Arabba (https://www.dolomitireview.com/tag/arabba/)

diversi territori dolomitici che condividono il bene.

Attualità (https://www.dolomitireview.com/tag/attualita/)

Bike (https://www.dolomitireview.com/tag/bike/)

Il Ministero dell’Ambiente ha voluto istituire per l’occasione un Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO UNESCO, presieduto dal Sottosegretario Gava Gava.

Bressanone (https://www.dolomitireview.com/tag/bressanone/)

Civetta (https://www.dolomitireview.com/tag/civetta/) Consigli (https://www.dolomitireview.com/tag/consigli/)

dell’Ambiente, Fondazione Dolomiti UNESCO, Comune di Cortina,

Cortina d'Ampezzo (https://www.dolomitireview.com/t

Fondazione Cortina 2021 e Regole d’Ampezzo.

dampezzo/) Cosa fare

La giornata del 26 giugno è frutto della collaborazione fra Ministero

29 giugno 2019, a San Vigilio di Marebbe, Dolomiti Unesco Fest Sabato 29 giugno 2019 è il giorno della festa popolare: a San Vigilio di Marebbe è in programma il Dolomiti Unesco Fest 2019 (https://www.dolomitireview.com/dolomiti-unesco-fest-decennale2019-san-vigilio-di-marebbe/) 2019-san-vigilio-di-marebbe/). (https://www.dolomitireview.com/dolomiti-unesco-fest-decennale-2019san-vigilio-di-marebbe/) Quest’anno il festival è dedicato ai popoli delle Dolomiti Dolomiti. Il programma prevede celebrazioni istituzionali, workshop, stand gastronomici e intrattenimenti musicali.

(https://www.dolomitireview.com/tag/cosa fare/) Cultura (https://www.dolomitireview.com/tag/cultur

Dolomiti Superski

(https://www.dolomitireview.com/t superski/) Dove andare (https://www.dolomitireview.com/tag/doveandare/) Dove mangiare (https://www.dolomitireview.com/tag/dovemangiare/) Emergenza maltempo (https://www.dolomitireview.com/tag/emergenza-maltempo/)

Enogastronomia (https://www.dolomitireview.com Escursioni

Da luglio ad agosto, 5 incontri nei rifugi delle Dolomiti Unesco

(https://www.dolomitireview.com/tag/escursioni/)

Tra gli eventi in programma nell’estate 2019 sulle Dolomiti, segnaliamo

Feltre (https://www.dolomitireview.com/tag/feltre/)

“Incontri d’alt(r)a quota” (https://www.dolomitireview.com/10anni-di-dolomiti-unesco-5-incontri-tra-i-rifugi-dalta-quota-da-nonperdere-questestate/) perdere-questestate/), (https://www.dolomitireview.com/10-anni-di-

Estate

(https://www.dolomitireview.com/t

Gourmet (https://www.dolomitireview.com Grandi eventi

dolomiti-unesco-5-incontri-tra-i-rifugi-dalta-quota-da-non-perdere-

(https://www.dolomitireview.com/tag/grandi-

questestate/) una rassegna di 5 appuntamenti in altrettanti rifugi

eventi/) Gratis

alpini sulle Dolomiti.

(https://www.dolomitireview.com/tag/gratis/) Impianti (https://www.dolomitireview.com/tag/impianti/)

Tutti gli eventi in programma nell’estate 2019 sulle Dolomiti Unesco Per festeggiare i 10 anni dal riconoscimento UNESCO, nell’estate estate 2019 le Dolomiti ospitano oltre 140 eventi coordinati dalla Fondazione Dolomiti Unesco.

Inverno (https://www.dolomitireview. Marmolada (https://www.dolomitireview.com/tag/marmolada/)

Mercatini di Natale (https://www.dolomitireview.com/tag/mercatinidi-natale/) Natale

(https://www.dolomitireview.com/tag/natale/) Passi Dolomitici (https://www.dolomitireview.com/tag/passi-dolomitici/)

Passo San Pellegrino

Iniziative molto diverse, accomunate da un unico messaggio fondamentale:

(https://www.dolomitireview.com/tag/passo-

le Dolomiti sono un luogo da amare, da vivere e di cui prendersi cura.

san-pellegrino/) Primavera

(https://www.dolomitireview.com/tag/primave

Rassegne (https://www.dolomitireview.com/tag/rass


Cerimonia a Cortina per i 10 anni delle Dolomiti nel Patrimonio UNESCO mercoledì, 26 giugno 2019 QUAN DO:

27 giugno 2019@18:00– 19:00 Europe/Rome Fuso orario

! Calendario (https://www.gazzettadellevalli.it/lagenda-delle-valli/)

Si è svolta questa mattina (26 giugno) a Cortina d’Ampezzo la celebrazione ufficiale per i 10 anni delle Dolomiti nel patrimonio dell’UNESCO. Le Dolomiti vennero inserite nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO il 26 giugno del 2009 a Siviglia. In questo modo venivano riconosciute a livello mondiale la bellezza paesaggistica e l’importanza geo-morfologica delle Dolomiti, un’opportunità importante per tutto il territorio delle Dolomiti. Ma questo riconoscimento significa anche responsabilità per la natura e le future generazioni, per questa ragione il rapporto con questo patrimonio va inteso come una sorta di “laboratorio della sostenibilità”. Sono necessarie progettualità e misure concrete che devono essere costantemente verificate in merito alla loro adeguatezza. Sono particolarmente urgenti le questioni riguardanti la mobilità. Questo, in sostanza, il principale messaggio lanciato oggi (26 giugno) a Cortina d’Ampezzo, sede della Fondazione Dolomiti UNESCO, in occasione della celebrazione ufficiale dei dieci anni dall’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio dell’UNESCO. L’importanza dell’evento è stata sancita dalla presenza del rappresentante del Ministero dell’Ambiente, Pier Luigi Petrillo, del sottosegretario di Stato, Vannia Gava, del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, Graziano Pizzimenti, dei rappresentanti a livello nazionale dell’UNESCO, nonché dei rappresentanti politici dei territori dolomitici. L’Alto Adige è stato rappresentato alla cerimonia dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher e gli assessori Maria Hochgruber Kuenzer e Giuliano Vettorato. L’intervento del presidente Kompatscher Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha dichiarato “Le celebrazioni per i 10 anni delle Dolomiti patrimonio UNESCO racchiudono in sé la gioia per i tanti traguardi già raggiunti e l’umiltà per quelli ancora da conquistare. A livello nazionale devono finalmente essere inserite nel codice della strada le basi giuridiche per la chiusura dei passi dolomitici. Se riusciremo a restituire alle montagne la loro pace, ciò andrà a vantaggio della natura ma anche delle persone e delle loro attività economiche”. La rappresentante dell’UNESCO ed assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer nel suo intervento ha quindi paragonato le dolomiti ad una sorta di “laboratorio”. A suo avviso la questione più urgente è rappresentata dal traffico veicolare al quale è legata la domanda “Quanto turismo può essere sostenuto dal paesaggio e dall’ambiente naturale? Dobbiamo ulteriormente sviluppare questo patrimonio per le future generazioni”. A questo proposito ha quindi chiesto a tutti i gruppi d’interesse coinvolti, gli abitanti, il turismo, i responsabili della mobilità ed i protezionisti di “aprire un confronto. Il nostro Dipartimento promuoverà questa iniziativa, per discutere senza timori e prevenzioni del futuro delle Dolomiti”. Nel suo intervento l’assessore Giuliano Vettorato ha quindi sottolineato “Le Dolomiti patrimonio Unesco sono un bene da tutelare e il nostro compito è quello di continuare a valorizzare le tante risorse che le costituiscono. Questo traguardo rappresenta per tutti noi il più significativo riconoscimento internazionale, ma anche un punto di partenza per delineare strategie e percorsi futuri di sviluppo”.


Nel corso della cerimonia di Cortina d’Ampezzo sono giunti segnali importanti anche da parte del Governo. Ad esempio il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l’UNESCO, Enrico Vicenti, ha affermato che l’organizzazione si farà promotrice di concrete misure ed iniziative a favore delle Dolomiti e delle popolazioni che abitano in questi territori alpini. Le celebrazioni proseguono La principale cerimonia a livello provinciale, organizzata dalla locale Associazione turistica, dalla Ripartizione natura, paesaggio, dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dall’IDM, avrà luogo sabato 29 giugno, alle ore 11,30, nella Piazza della Festa a San Vigilio di Marebbe. Le celebrazioni sono rivolte in primo luogo alla popolazione con una serie di eventi che spaziano dal “Miglio delle esperienze” alla valorizzazione dei prodotti locali. Il 27 e 28 giugno avranno luogo conferenze e tavole rotonde incentrate sul tema della valorizzazione culturale delle Dolomiti. 0

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PAESE :Italia

AUTORE :Marco Dibona

PAGINE :12 SUPERFICIE :13 % PERIODICITÀ :Quotidiano

26 giugno 2019

Dolomiti patrimonio vulgativo». Unesco, dieci anni per un successo L APPUNTAMENTO

CORTINA (BELLUNO)Sarà la piazza centrale di Cortina d Ampezzo ad accogliere la festa che oggi darà il via alle manifestazioni per il decennale del riconoscimento delle Dolomiti quale patrimonio da parte dell umanità, Il calendario coindell Unesco. volgerà cinque province in tre regioni, da Belluno nel Veneto a Pordenone e Udine in Friuli Venezia Giulia, a Bolzano e Trento in Trentino Alto Adige. Saranno almeno 150 eventi, taluni destinati a prolungarsi nel 2020. La Fondazione Dolomiti Unesco le ha raccolte, con il coordinamento del ministero dell Ambiente, che oggi sarà rappresentato dal sottosegretario Vannia Gava; non ci sarà invece Luca Zaia, che aveva preannunciato la sua presenza, al rientro dalla trasferta di Losanna, in Svizzera, dove l Italia ha conquistato dei Giochi oliml assegnazione pici e paralimpici invernali 2026, con il progetto Milano Cortina. «Assieme dell Ambiente,

al

ministero

abbiamo

pato le manifestazioni mento

e abbiamo

antici-

Pizzimenti assicura che c è pure un ritorno economico immediato per le comunità: «Unesco è un marchio fondamentale, perché si conosce in tutto il mondo, quindi è garanzia della qualità di questo sito. È stimato un aumento di oltre il 10% del turismo ambientale, soprattutto straniero, quindi è un innegabile il vantaggio economico per il territorio, che in questi dieci anni ha capito l importanza del riconoscimento».

COORDINAMENTO Marcella Morandini dirige la Fondazione: «Sarà un estate con tantissimi eventi, che hanno fulcro a Cortina, capitale delle Dolomiti, dove c è la nostra sede. Dimostreranno quanto il territorio è attivo nella valorizzazione del patrimonio mondiale, mettendosi in prima fila, assieme a Comuni, associazioni, parchi, rifugi. La Fondazione svolge il ruolo che Unesco le attribuisce: è piattaforma di coordinamento fra i territori che gestiscono il bene. Condivide progetti e strategie, anche a lungo termine, per realizzarne una parte». per realizzarne una parte». Marco Dibona

in Parla-

spiegato

che

cosa è successo in questi dieci anni», spiega Graziano Pizzimenti, che presiede la Fondazione quale assessore della Regione Friuli Venezia Giulia nella rotazione dell incarico: «La festa sarà occasione per capire quanto fatto sinora e quali sono le tante prospettive di questa Fondazione. Oggi è un punto di riferimento, non solo per il turismo, ma culturale, sociale e anche divulgativo».

© RIPRODUZIONERISERVATA

ALVIAOGGI LEMANIFESTAZIONI PERCELEBRARE ILRICONOSCIMENTO CHE HADATO VISIBILITÁ EVANTAGGI ECONOMICI

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26 giugno 2019 - 09:49

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Olimpiadi: sindaco Belluno , riconoscimento Dolomiti , occasione per il territorio' '

F.

per le

2019/ 06/ 26/ news/

ilfoglioitiadn-kronos/

olimpiadi-sindaco-belluno-riconoscimento-per-le-dolomitioccasione-per-il-territorio-262526

Belluno , 26 giu . (AdnKronos) - Per commentare i dieci anni di vita delle Dolomiti Unesco , bisogna partire dalla fine , cioè dall aggiudicazione delle Olimpiadi invernali 2026 "

'

a Cortina d Ampezzo: o questo evento diventa la concretizzazione del riconoscimento Unesco , oggi più che altro sulla carta , oppure i giochi diventano occasione di speculazione per l immediato profitto economico , ma con danni di medio-lungo termine '

'

anche al patrimonio ambientale e naturale : così il Sindaco di Belluno , Jacopo Massaro , commenta il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell umanità festeggiato a Cortina d Ampezzo. "

'

'

Legare le Olimpiadi al paesaggio , all ambiente , alla qualità della vita , significa costruire un evento sportivo , turistico e sociale sulle basi poste oggi dal territorio bellunese per il proprio sviluppo - spiega Massaro . - Siamo davanti a un bivio: un evento mediatico ed economico fine a sé stesso , o l occasione per realizzare e mostrare al mondo il futuro "

'

'

che abbiamo sempre sognato per la provincia di Belluno . Un territorio , cioè , che fa dell ambiente , della sostenibilità , del paesaggio , del biologico , della cultura e della qualità della vita il perno attorno cui ruota lo sviluppo economico . '

"

Le Olimpiadi non rappresentano soltanto l occasione per realizzare questo ambizioso progetto , ma anche per comunicarlo al mondo , attribuendo al nostro territorio immagine che rimarrà impressa per i prossimi decenni . È il miglior contributo che le "

'

un'

montagne patrimonio dell Unesco e il territorio del Bellunese possono dare per contrastare il cambiamento climatico , conclude. '

"

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26 giugno 2019 - 08:38

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Italo: sostiene decennale Unesco

Dolomiti

Data:

26/ 06/ 2019

15:25

Fonte :

MF Dow Jones (Italiano)

Italo: sostiene

decennale Dolomiti

Italo sostiene le celebrazioni dell inserimento '

nel patrimonio

nel patrimonio

Unesco

per il decennale

delle Dolomiti nella lista del patrimonio mondiale Unesco

che da oggi prende il via a Cortina d Ampezzo. Grazie al servizio intermodale Cortina con 4 collegamenti raggiungere

rotaia-gomma

Italobus , Italo serve

quotidiani e darà modo ai propri viaggiatori

i tantissimi eventi in programma

a Cortina , utilizzando

e bus con un unico biglietto . Con comode coincidenze raggiungere

gli oltre 140 eventi che proseguiranno

Veneto , Trentino-Alto

Adige e Friuli Venezia Giulia .

di

treno

si potranno

per tutta l estate tra '

E'

da giugno 2009 che

l Unesco ha inserito le Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale . In '

occasione del decennale

gli eventi dureranno

per tutta l estate. '

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26 giugno 2019 - 10:40

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I dieci anni di Dolomiti italiatravelworldithrticolo/

UNESCO

492-i-dieci-anni-di-dolomiti-unesco

Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio . Oggi , in piazza Dibona a Cortina d Ampezzo , una grande e gioiosa celebrazione per ricordare il valore e l importanza di questi territori , e la necessità di salvaguardarli nel segno della sostenibilità. '

'

[siAl suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento UNESCO . È stata Cortina lo scenario della festa per il decennale della proclamazione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale . Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio

( Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) si sono date appuntamento in piazza Angelo Dibona , per salutare con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che sono state anche l occasione per festeggiare l assegnazione a '

'

'

'

'

'

Milano e Cortina dei Giochi Olimpici

invernali del 2026.

anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani Protagonisti

nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall alpinismo giovanile di SAT , CAI Veneto , CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore , per imparare il valore della cura del territorio . La festa ora si sposta a San '

'

Vigilio di Marebbe , in Val Badia , dove il 29 giugno si svolgerà il Dolomites "

UNESCO

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26 giugno 2019 - 10:40

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all insegna della cultura , della partecipazione popolare , della musica e della gastronomia. '

Fest"

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26 giugno 2019 - 09:30

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Frammenti

Tipo

di evento:

Proposto Forni

da:

di Sopra

Mostra

fotografica

di emozioni

personale

Adrimas51 ( Friuli-Venezia

Giulia) , dal 29 Giugno

2019

al 29 Giugno

2019

' " FRAMMENTI DI Sabato 29 Giugno alle ore 20 .45 con l amico Eugenio Cappena la multivisione presenteremo Fornès a Forni di Sopra. ' Presenteremo tra l altro 4 nuove multivisioni da non perdere in cui potrete vedere vari aspetti , uno spettacolo nostro vagabondare tra i monti. ' ' Questa serata rientra nelle manifestazioni per il decennale dell iscrizione delle Dolomiti nelle liste dell Unesco. Non mancate a questo evento che si svolge nella bellissima conca Forni Sopra. Qui sotto il link per la locandina .adrianomascherin .it/ wp-content/

uploads/

2019/

EMOZIONI"

'

dell ambiente

presso

la Ciasa

montano

06/ Locandina-29-giugno

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dai

raccolti

nel


PAESE :Italia

AUTORE :Franco Gottardi

PAGINE :1,17 SUPERFICIE :79 %

26 giugno 2019

PatrimonioUnesco, dieci anni in \crescita\

Oggièil decennale delleDolomiti patrimonio Unesco. «Cresce la sensibilità versoquestobenenaturale», diceMarcella Morandini. F.G0TTARDI

A PAGINA

17

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PAESE :Italia

AUTORE :Franco Gottardi

PAGINE :1,17 SUPERFICIE :79 %

26 giugno 2019

«Cresce lasensibilità perquesto patrimonio» cennale l'abbiamo intervistata. Dottoressa Morandini, chebilancio possiamo fareadieciannidalriconoscimentodelleDolomiti come patrimonio Unesco? Ilbilancioèpositivoperchéstacrescendo laconsapevolezza e lasensibilitàneiconfronti delbenenaturale eculturale cheèpostoalcentrodell'interesse. Persovrintendere allatutela delleDolomitiènatalaFondazione cheleidirige, qualipoterihaneiconfronti deglienti territoriali, delletreregioni elecinque FRANCO GOTTARDI province? nonhaalcunpotere Conoggisonodiecianniesattida LaFondazione impositivo m aènata propriosuiniquando l'Unesco hariconosciuto le ziativadeglientialloscopo difarcreDolomitipatrimonio dell'umanità. È laconsapevolezza elasensibilità solounodei1.092 sitiinseritinell'elen- scere territorineiconfronti diquesto pacodelleeccellenze dapartedell'orga- sui trimonio unico chesono le Dolomiti. nizzazione delleNazioniUniteper Direichelacrescita culturale c'èedè l'educazione, lascienza ela cultura, continua grazie a lconfronto costante marestringendo il campoaisiti amealleiniziative condivise di bientali èsolounodei209nelmondo suitemi chevengono portate edei5inItalia(conil monte S.Giorgio,sensibilizzazione leisoleEolie, l'Etnaelefaggete prima- avanti. ultimimesiinTrentino sièdirieevetuste diffuse inalcune regioni). Inquesti moltosuduesituazioni dipotenMaèunriconoscimento uniconelsuo scusso ambientale. Unaèlamangenere perché riguarda unarealtà mol- zialeimpatto limitazione deltraffico suipassi dotoampiaediversificata, checopreno- cata inparticolare il Sella, nelcorso vegruppidimontagne estesi su142mi- lomitici, el'altraèil raduno dicentinaia laettariin5province (Trento, Bolzano, dell'estate previsto traunpaiodisettimane Belluno, Pordenone eUdine)etrere- diJeep echetoccherà anche il Primiero. Situagioni. zionidicuisièparlato in Fondazione? 1festeggiamenti ufficialideldecennaleCertamente. Perquantoriguarda lelisonoin programma oggia Cortina mitazioni altrafficosulSellaèun'inid'Ampezzo. Inpiazza Dibona alle11 ziativanatadueannifapropriosu lasottosegretario all'ambiente Vannia istanza dellaFondazione echesi era Gava daràil viaallecelebrazioni che poiconcretizzata nell'estate del2017 prevedono 140eventiin programmael'annoscorso condivietieprecisilidurante tuttal'estate traVeneto, Tren- mitidiflusso. Unasceltasuggerita antino,AltoAdigeeFriuliVenezia Giulia. chedaiquestionari distribuititrai tuPerlaProvincia saràpresente il vice ristifrequentatori diquelle zone,l'otpresidente dellagiuntaMarioTonina, tantapercentodeiqualisieradetto cheèanche assessore all'ambiente e delusodell'esperienza proprioper vicepresidente dellaFondazione Do- l'eccessivo affollamento dellezonevisitate. Quest'anno conil rinnovo delle provinciali nonsi è lomitiUnesco, dicuiprenderà il co- amministrazioni di darcorsoaquestainiziamandoentrolafinedell'anno peril ritenuto seneparlerà ancora emiauprossimo triennio, nellalogicadell'al- tiva,ma chegiàdall'anno prossimo siposternanza traistituzionipartecipanti. guro trovare soluzioni perdareunseMaancheMarcella Morandini, dacin- sano queannidirettrice dellaFondazione,guito. èdioriginitrentine. Allavigiliadelde-

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26 giugno 2019

EperleJeep, nonc'eramodo di evitare? Anche lìsonostatefattedellevalutazionieiadecisione finalespettaaiterritori.Ècomunque positivochesivalutil'impattochepuòaverequalsiasi tipodiiniziativa, anche questo unsegnocheci siponecomunque il problema dellacompatibilità conambientidelicati edell'impatto sulpaesaggio, altroelemento chebisogna tutelare. Aqualiiniziative stalavorando inprospettiva laFondazione? Cisonodecine diiniziative edispunti. Madireichetraleprincipali c'èquella pergliinterventi diripristino deiSerrai diSottoguda, lameraviglia dellanatura devastata dallatempesta Vaianell'autunnoscorso.LaFondazione contribuiràconunostanziamento di200.000 euroal ripristino delsito,uncanyon scavato nellarocciaaipiedidellaMarmolada nelcomune diRocca Pietore, nell'Agordino. MaoggiègiornodifestaeMorandini lanciauninvitoadareuncontributo dicreatività girando, anchesemplicemente colproprio smartphone, immaginiispirate dallefantastiche Dolomiti. Lescene piùbelleeparticolari entrerannoafarpartediunfilmcollettivo realizzato inoccasione deldecennale. Perinformazioni eindicazioni sulla spedizione delleimmagini sipuòconsultare il sito dolomitestoday.it.

t

TRAFFICO

Ai turisti non piace l'affollamento sul Sella, un problema di cui si parlerà anche in futuro Marcella Morandini

Nelgiornodei festeggiamenti a Cortinaintervista alla direttricedella Fondazione, la trentina MarcellaMorandini

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PAESE :Italia

AUTORE :Franco Gottardi

PAGINE :1,17 SUPERFICIE :79 %

26 giugno 2019

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PAESE :Italia

AUTORE :Franco Gottardi

PAGINE :1,17 SUPERFICIE :79 %

26 giugno 2019

Alba sulle Dolomiti in una foto di Mariano Marinolli Sopra la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco,la trentina Marcella Morandini

Qui sopra una fotografia della passeggiata lungo i Serrai di Sottoguda, lo splendido canyon ai piedi della Marmolada sul lato veneto, nel comune di RoccaPietore. I Serrai sono stati pesantemente danneggiati dalla tempesta Vaia nell'ottobre scorsoe la Fondazione Dolomiti Unescoha lanciato una raccoltaafond raccolt fondii per intervenire

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AUTORE :N.D.

PAGINE :1,12-13 SUPERFICIE :63 %

26 giugno 2019

OLIMPIADI INVERNALI. Il Governatore:

«Rinascimento

per il Veneto

Zaia:«Giochi,lavori subito e l'Arenasaràdi ghiaccio»

UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE. «Le Olimpiadi 2026 saranno una sorta di nuovo Rinascimento che interesserà l'Italia e il Veneto». Lo ha affermato a Venezia il governatore del Veneto, Luca Zaia, dopo l'assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi. «Questa è la più bella sfida che tocca alla regione. La cerimonia di chiusura sarà all'Arena di Verona con 23mila persone presenti, il collegamento in mondovisione e», ha svelato il Governatore, «uno spettacolo sul ghiaccio». Il sindaco Federico Sboarina propone subito un tavolo di lavoro con Provincia ed enti economici, (nella foto una edizione di «Arena on ice» con l'anfiteatro ghiacciato) © MOZZO e GIARDINI PAG 12 e 13

IL GOVERNATORE VENETO.Già svelata un'anteprima sull'evento conclusivo dei Giochi,che si terrà nel nostro anfiteatro

«Arena inmondovisione Spettacolo sulghiaccio»

Zaia:«Quella finaleè lacerimonia piùpartecipata, dove andranno tutti.Sarà affidata aimigliori delsettore. Ecisono giàtante idee. Ora parte ilprogetto diavvicinamento» «Milano Cortina». Poche ore dopol'apertura dellabusta,i salti,leurladigioiaei brindisiperl'assegnazione deiGiochiolimpiciinvernali2026

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26 giugno 2019

chi olimpiciinvernali2026 allaLombardia ealVeneto, il presidente dellaRegione, LucaZaia,recupera l'«aplomb» istituzionale. GiàvedeVerona,l'Arena, teatrodellacerimoniadichiusura in mondovisione:«Ventitremila spettatorinell'anfiteatro e chissà quantedecine di milioninel mondo.Saranno all'operai migliorispecialisti delsettore e ci sonogiàmolteidee. Unanovitàsuquesto granfinale»,annuncia, «posso svelarla:cisarà il ghiaccio». «AncoraVeneto, ancora identità, ancora sport», scandisce infine.Prestigio a pai-te,l'assegnazione vale«unRinascimentodellamontagna veneta,siainveste invernale esciisticacheestiva». Eun'iniezioneperil prodotto intemolordo regionale, ora attestato sui150miliardi.

dapartequelpessimismo cosmicochedatemposembra diffondersi», diceil presidentedellaRegione. Parladella Lombardia e delVenetocome della «Bavierad'Italia chehadimostrato, mettendo incampo legaranzie, dipotere affrontareun eventodi questaportata».Risultato per nullascontato:«Ciho sperato, tanto»,ammette LucaZaia. L'assegnazione dei Giochi olimpiciinvernali come fattore di rilancioperla montagnaveneta, unadesignazionechearrivadiparipasso al decennale delladichiarazionedelleDolomiticome«patrimonioUnesco». «Dicerto solonoipotevamo proporre qualcosa disimile», commentail presidente. E promette: «Noncisaranno sprechi, ciò chegiàesiste interminidiimpiantiverrà ristrutturato e sfrattato. Lostesso Villaggio olimpico diCortina, inseguito, saràsmontato e diverrà presidio mobileperlaProtezionecivileveneta».

davvero immensa, forsepiù ancoradellegiornatedella mialaureao dell'elezione». Da«Milano-Cortina 2026» arrivaanche un«assist» preziosoversol'autonomia? «Ci sonotutti i presupposti, noi abbiamo fattoi per HovistoConte aLosanna»,spiega il presidente del Veneto.«Emi sembrache ciòcheabbiamopresentato siaampiamente sottoscrivibile e in lineaconlalegge.Il Governo cifacciasemmai delleproposte di \limatura\esi vedràsesi potràtrovareun accordo». Nonèsoloquestione diGiochi invernali.La decisione sportiva appare destinata ad assumere, inprospettiva, ancheunpesopolitico.Chenel vocabolario di LucaZaiasi traduce con «autonomia».• P.M.

RILANCIO.

Nonacaso,spiega AUTONOMIA. «EratuttasaliZaia,per«governare» l'even- ta»,ammette Zaia,«orache toevalutare anche l'effettodi tutti sonopro-Olimpiade». ritornosull'economia della «E la soddisfazione è stata regione «abbiamo chiesto la collaborazione ditreuniversità,Sapienza, Bocconi e,fortissimamente voluta, Ca'Foscari».Unabuonaspintaperla venturaautonomia? «Sarà uncaso cheinqueste orenon siparlipiùdi\spread\ eproblemi con l'Europa ma dell'assegnazione dei Giochi?Finalmente si parladi economia efuturo,lasciando

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :1,12-13 SUPERFICIE :63 %

26 giugno 2019

La conferenza

stampa di Luca Zaia

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26 giugno 2019

L'esultanza della delegazione italianalunedì all'annunciodella designazione di o-Cortina Milan per leOlimpiadi invernali 2026

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26 giugno 2019 - 10:37

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A Cortina festeggiati i dieci anni delle Dolomiti Unesco: auspicando meno polemiche , più coraggio e rilancio promozione N

lavocedelnordesteu/

cortina-festeggiati-dieci-anni-delle-dolomiti-unesco-auspicando-piucollaborazione-rilancio-promozione

26 giugno

2019

Kompatscher: stop sui passi dolomitici . Servono scelte coraggiose . I rappresentanti dei vari territori su cui si elevano maestose le Dolomiti - assenti i presidenti Fugatti e Zaia - hanno partecipato a Cortina alla festa per i dieci anni dal riconoscimento Unesco

NordEst

- Dieci anni non sempre facili per le Dolomiti Unesco , dalla dichiarazione ufficiale nel 2009 fino ad oggi . Dalle polemiche per il primo logo fino alle più recenti campagne

di comunicazione

province vicine , auspicando

che in più occasioni hanno sollevato accesi confronti tra le un rilancio della promozione del marchio Dolomiti e una

migliore sinergia tra i soggetti coinvolti . Ma oggi a rasserenare fresca aggiudicazione delle Olimpiadi 2026.

gli animi di tutti ,

c'

è la

La Festa a Cortina senza Zaia e Fugatti Tutti i diritti riservati


Lavocedelnordest.it

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26 giugno 2019 - 10:37

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Per la Provincia autonoma

era il vicepresidente Mario Tonina che , nelle sue vesti di vicepresidente della Fondazione Dolomiti , raccoglierà il testimone della presidenza dal Friuli Venezia Giulia entro l anno. c'

'

Uno degli obiettivi primari della mia presidenza sarà fare in modo che gli amministratori che condividono le Dolomiti riconoscano il ruolo della Fondazione che finora ha saputo fare bene e proporre altre opportunità per migliorare ancora . Credo che tutela e sviluppo possano andare di pari passo se prima rispondiamo alla domanda , che tipo di sviluppo vogliamo dare alle Dolomiti , ha detto Tonina. "

La Fondazione può essere una piattaforma importante per supportare i territori nel percorso verso una visione diversa e aperta . Il mio impegno sarà fare in modo che questo strumento venga valorizzato e utilizzato come merita , come laboratorio per costruire insieme un futuro sostenibile per i territori montani . Porto anche il saluto del "

presidente Fugatti e della Giunta della Provincia autonoma di Trento . Voglio ringraziare tutte le persone che in questi dieci anni , e anche prima , hanno portato avanti un lavoro di squadra molto importante e vincente , ha detto in apertura il vicepresidente della "

Provincia autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti Unesco.

Dolomiti laboratorio

per il futuro

vicepresidente Tonina ha aggiunto che Immagino anche - e spero non sia solo un sogno - che le Dolomiti possano diventare il luogo in cui si progetta e si sperimenta il futuro delle aree cosidette marginali , lavorando sulla tutela e la valorizzazione del territorio , l agricoltura di montagna , la formazione , il turismo , le infrastrutture , la ricerca. "

'

seppur con notevoli differenze tra loro , i territori che condividono le Dolomiti hanno tendenze analoghe: spopolamento delle terre alte , necessità di trovare equilibrio tra tutela del paesaggio e sviluppo economico , ricchezza e diversità culturali , rischi di Perch&

frammentazione , di chiusure e di scarsa coesione. riconoscimento Unesco è ciò che ci dà una visione strategica e complessiva . Le Olimpiadi saranno un grande banco di prova in questo senso . Se vogliamo davvero , non solo a parole , che queste Olimpiadi restino nella storia come prima edizione che fa dello sviluppo sostenibile la colonna portante , creando occasioni di sviluppo duraturo per le comunità locali , occorre che già da domani iniziamo a lavorare in questo senso . La Fondazione è ed è a disposizione di chi voglia mettersi in gioco . "

c'

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26 giugno 2019 - 10:37

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, stop sui passi dolomitici . Servono scelte coraggiose , per affermare con responsabilità il valore della sostenibilita delle Dolomiti , che sia ambientale , economica , storica , culturale . Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione "

Kompatscher

Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante il periodo culminante della stagione turistica estiva . Lo ha "

detto Arno Kompatscher , presidente della Provincia autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina d Ampezzo alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento , da parte necessario dell Unesco , delle Dolomiti patrimonio dell umanità . Certamente '

'

'

"

proporre una alternativa - ha aggiunto - un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi . Vanno fatte scelte coraggiose , con chi vive questo territorio ; saranno le basi per un successo futuro

"

.

Gli interventi '

stato Gianpietro Ghedina , sindaco di Cortina d Ampezzo , primo a prendere la parola da Graziano Pizzimenti della Fondazione , quindi Enrico Vicenti , , seguito presidente Nazionale Italiana per l Unesco . Ha poi preso la segretario generale della Commissione Vannia Gava , di Stato per l ambiente e la tutela del territorio e del parola sottosegretario '

'

mare e presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale stato letto il testo della mail che il presidente Dolomiti Unesco .

del riconoscimento del Consiglio

E'

ministri

Giuseppe

Le quattro chiusura

ha voluto inviare.

bande dei quattro e intermezzo

Artur Kammerer mancato

territori

dolomitici

che hanno proposto

hanno ad un certo punto proposto

, una delle colonne

prematuramente della Provincia

presidente Matteo

Conte

dei

qualche di Belluno

Rosati ha introdotto

tavola

il brano commissionato

della candidatura

portanti anno fa .

UNESCO

Sergio Reolon , ebbe inizio.

rotonda a cui hanno

partecipato , oltre al regionale del Veneto , Roberto

Tonina , Federico Caner assessore vicepresidente della Provincia di Belluno , Arno Kompatscher presidente Alto Adige , Maria Magdalena e paesaggio e beni culturali , Provincia

presidente Fondazione Cortina e Antonio Montani , vicepresidente Dolomitibus

Padrin ,

della Regione

, presidente Kuenzer , assessora urbanistica Hochgruber autonoma di Bolzano , Alessandro Benetton 2021 , Natalia Ranza , amministratore delegato

Trentino

da

che , purtroppo ,

stato ricordo anche

E'

l iter di candidatura '

guando

brani di apertura ,

tutela

del CAI nazionale.

I progetti in campo I ragazzi

delle associazioni

particolarmente

emozionante

sportive , accompagnati e divertente , hanno

mani sull argilla , come segno '

Patrimonio

Mondiale

. Marcella

Morandini

poi lasciato

dell impegno '

significativo

da Kristian

Ghedina , in un momento delle proprie

le impronte

delle generazioni

future per il

Dolomiti Unesco , direttrice della Fondazione e Dolomites Today. , realtà aumentata

ha poi presentato tre progetti: #S0Serrai Quest' ultimo è un racconto collettivo in forma di film che raccoglierà tutti i contributi video che arriverranno sul sito della Fondazione www .dolomitiunesco info e narrano le Dolomiti da un punto di vista personale.

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26 giugno 2019 - 10:37

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Si è quindi passati alla presentazione del progetto Campo Sentieri: i presidenti del CAI Veneto , CAI FVG , SAT ( Società Alpinisti tridentini) e CAI Alto Adige hanno illustrato il distrutti dalla tempesta Vaia progetto di sistemazione dei sentieri del Sistema nell ottobre 2018 che vede coinvolti 45 ragazze e ragazzi dei CAI giovanili di tutti e 4 i '

territori.

In breve Olimpiadi 2026: Fugatti incontra Giorgetti a Palazzo Chigi A Cortina festeggiati

i dieci anni delle Dolomiti

polemiche , più coraggio 2019

e rilancio

promozione

Unesco: auspicando meno added by Redazione on 26 giugno

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26 giugno 2019 - 12:15

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Dolomiti, da dieci anni Patrimonio Unesco

L'anfiteatro di Mondeval, dominato dalla mole del Monte Pelmo, è frequentato dall'uomo da diecimila anni. Fotografia di Luciano Gaudenzio, L'Altro Versante ll 26 giugno del 2009 l’UNESCO ha iscritto le Dolomiti tra i Patrimoni naturali dell’Umanità. Da allora, per le nostre montagne è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi. A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso. “Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”. Le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali - basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino, ai Mondiali del 2021, oltre, che alle prossime Olimpiadi invernali del 2026, appena assegnate all'Italia - impegni che richiedono un ulteriore sforzo per la difesa e la conservazione di un territorio unico, ma anche tanto fragile. Una sfida, che, come ricorda Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO, significa mettere in campo una strategia complessiva di gestione che tuteli il patrimonio geologico, quello paesaggistico e le aree protette, che incentivi un turismo e una mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione. Dieci anni fa la Dichiarazione Unesco di eccezionale valore universale “I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’umanità comprendono

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26 giugno 2019 - 12:15

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una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra. La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria nel mondo, e contemporaneamente la geologia, esposta in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori”. (UNESCO, Comitato per il Patrimonio mondiale – Siviglia, 26 giugno 2009)

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26 giugno 2019 - 10:32

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Presidente Provincia passi Dolomiti notizieoggi

Bolzano , stop mezzi a motore su

.com/ 2019/ 06/ 26/ presidente-provincia-bolzano-stop-mezzi-a-motore-su-passi-dolomiti 26 giugno 2019

"

Servono scelte coraggiose , per affermare

con responsabilità

il valore della sostenibilità

delle Dolomiti , che sia ambientale , economica , storica , culturale . Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante il periodo culminante della stagione turistica estiva . Lo ha detto Arno "

Kompatscher , presidente della Provincia autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina d Ampezzo alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento , da parte dell Unesco , delle Dolomiti patrimonio dell umanità . Certamente sarà necessario proporre una '

'

'

"

alternativa

- ha aggiunto - un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi . Vanno fatte scelte coraggiose , con chi vive questo territorio ; saranno le basi per un successo futuro . "

Meno netta la posizione di Roberto Padrin , presidente della Provincia di Belluno: sulla chiusura dei passi dolomitici bisogna parlare , fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche , gli albergatori , chi vive e lavora sui valichi , per trovare una soluzione

unitaria . Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli , non di metterne Mario Tonina , vice presidente della Provincia di Trento , ha aggiunto: per quanto

"

.

"

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26 giugno 2019 - 10:32

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riguarda la mobilità , è giunto il momento di frenare , per poi ripartire . Anche a seguito dell assegnazione dei Giochi Olimpici invernali 2026 all Italia , per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti , dobbiamo tenere alto questo nome . I Giochi del 2026 '

'

saranno la prima edizione sostenibile , per uno sviluppo duraturo , con una sostenibilità duratura . "

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26 giugno 2019 - 08:54

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SAFILO SCEGLIE GLI CHEF ENRICO BARTOLINI COME AMBASSADOR 26/06/2019

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E ANDREA

BERTON

Share

SAFILO - Leader nel design , nella produzione

e nella distribuzione

di eyewear

di alta qualità

per il sole ,

la vista e lo sport - ha scelto gli chef stellati Enrico Bartolini e Andrea Berton come ambassador delle di montature da vista per la Primavera/ Estate 2019 e una selezione di modelli in nuova collezione anteprima della collezione Autunno/ Inverno 2019. I due celebri chef sono protagonisti , assieme alle loro montature da vista SAFILO , di alcuni scatti suggestivi che li ritraggono nel loro ambiente di elezione , la cucina , e nei momenti in cui sono intenti a dare vita alle loro creazioni , con addosso gli occhiali da vista SAFILO , come accessorio stile nel quotidiano.

'

distintivo per l occasione

completa

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il loro


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26 giugno 2019 - 08:54

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ogni singolo aspetto del prodotto , la maestria costante di materie prime nuove o accostamenti tra le creazioni dei celebri chef e la realizzazione

artigianale

nel saper creare

inediti , sempre della massima degli occhiali SAFILO.

piccoli

e la ricerca

capolavori

quanta: questi i tratti in comune

ENRICO Chef

BARTOLINI del

Bartolini

"

"

,

Ristorante

Enrico Mudec

presso

a

Milano Nato

nel

1979 a

martini

Caste'

in

'

Toscana , Enrico chef

nella

Bartolini

storia

unico

della

Guida

Michelin

ad aver conquistato quattro Stelle in una sola volta , due delle quali al ristorante che '

porta il suo nome all interno del delle Culture MUDEC-Museo di Milano . Il suo un percorso e imprenditoriale in crescita nel mondo

personale costante dell alta '

ristorazione

la creative

. L intuizione , la serietà , l ambizione '

'

e la passione per il proprio lavoro hanno portato Chef Bartolini a distinguersi dapprima all estero , in primis a Parigi e Londra , e poi in Italia sotto la guida di Massimiliano '

e nella del Alajmo gestione ristorante Le Robinie in Oltrepò Pavese

dove , a 29 anni , conquista la sua prima Stella Michelin. Nel

2010

per Ristorante"

Enrico

occuparsi e del

Restaurant"

vicino

lascia

l Oltrepei '

del "

"

Dodici24

Dever° Quick

Milano , dove , a

33 anni , ottiene la seconda Stella , oltre ai Tre Cappelli de l Espresso '

e le Tre

Forchette

del

Gambero

Rosso . Nel 2016 apre il Ristorante al terzo piano del MUDEC , e il Casual Ristorante" a Bergamo , mentre gestisce la ristorazione a , esclusivo resort di Castiglione della Pescaia , e poco più tardi inaugura il Ristorante Glam" "

Enrico de

"

Bartolini"

L Andana '

"

"

"

Venezia. Nello stesso anno la Guida Michelin

gli assegna ben quattro Stelle , due a Milano , una a Bergamo e una a Castiglione della Pescaia . Un riconoscimento importante che diventa ancora più significativo se si considera che i tre ristoranti premiati sono stati aperti quasi contemporaneamente , mentre nel 2017 conquista una stella Michelin anche al Glam di Venezia , confermandosi L ultima sfida imprenditoriale di Enrico Bartolini '

cosi uno dei più importanti chef a livello internazionale. la Locanda del SantUffizio , in provincia di Asti , anche "

"

questa stellata. Gli occhiali da vista Safilo rispecchiano alcuni tratti della mia personalità e del mio modo di creare in cucina: la capacità di infondere ogni creazione con gesti sapienti dettati dall esperienza , la cura per ogni dettaglio nel anche i pilastri su cui si fonda il mio design e l impiego di materie prime di qualità ineccepibile rappresentano "

'

'

lavoro , e che amo ritrovare negli occhiali che indosso

"

.

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26 giugno 2019 - 08:54

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ANDREA

BERTON

del Chef-patron Berton a Milano Andrea 1970

Ristorante

Berton nasce e inizia

cucina

nel

in Friuli net

il suo

percorso in a Milano nella

1989

Marchesi per 4 anni , al Louis poi proseguire per XV di Alain Ducasse a Montecarlo brigata

Dal

di Gualtiero

1997

al 2001

Chef alla Taverna

lavora di

"

come di

Colloredo"

Monte

Albano , guadagnando la sua prima stella Michelin . Nel 2005 inizia la collaborazione con il "

Ristorante

Trussardi

dove

alla

ottiene

Scala"

numerosi

riconoscimenti , tra cui la prima stella Michelin nel 2008 e la seconda nel 2009 , le tre Forchette dal Gambero Rosso net 2010 e tre Cappelli nella guida dell Espresso nel 2011. '

Nel 2013

inaugura il Ristorante Berton" a Milano è net 2014 ottiene la stella Michelin , nel 2016 ottiene 18

su

"

20

Guida punti dalla le Tre Forchette del Espresso , Gambero Rosso , e net 2019 i della Guida ai quattro Cappelli Ristoranti

d Italia de l Espresso vince il premio piatto dell anno. '

'

e

'

Nel 2016 collaborazione lussuoso resort sul lago di Como inaugurato che nel 2018 ottiene una Stella Michelin.

Inizia

i primi di settembre , dove apre il suo ristorante

Degli occhiali Sa filo amo non solo l eccellenza di

nella cura per

"

sua la Sereno , "

con "

"

Berton Al Lago , "

design e la funzionalità , ma anche la proposta

varie forme e stili , che ingredienti inaspettati . Sa filo

la mia propensione a sperimentare in cucina con nuovi accostamenti e con con un gusto contemporaneo reinterpreta suggestioni prese dal proprio stilistico: ed è ciò che io amo fare in cucina ai della tradizione , ma , patrimonio proprio ispirandomi piatti con un tocco moderno innovativo . , sempre sorprendente aggiornandoli , "

Le montature

da vista

di SAFILO

celebrano

del marchio

alto livello , quail il design all avanguardia , innovazione hanno fatto conoscere il brand in tutto il mondo. '

Realizzate minuziosa

'

funzionale

con contenuti ed

know-how

tecnici "

ed estetici

Made in Italy

"

di

, che

con materiali pregiati , i modelli SAFILO , maschili e femminili , riflettono la sapiente artigianalità , la attenzione al dettaglio , le caratteristiche straordinarie e l eccellente uso dei materiali che '

il savoir-faire di SAFILO. contraddistinguono Dedicati a veri appassionati di occhiali , gli occhiali SAFILO sono caratterizzati

da sofisticati contenuti di design ,

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26 giugno 2019 - 08:54

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dove forme classiche e contemporanee si sposano con un tocco di modernità. Le montature da vista SAFILO , che rappresentano un tributo all artigianalità italiana , a partire dai nomi scelti le tecniche e gli strumenti tradizionali Sagoma , Tratto , Registro ed altri che richiamano impiegati nella occhiali simbolo di autentica Made in maestria , produzione degli qualità Italy coniugano artigianale con le '

tecnologie più avanzate per dare vita a creazioni uniche , dallo stile senza tempo ma contemporaneo , dalle esclusive caratteristiche tecno-estetiche , per offrire sempre il massimo comfort unito ad un design distintivo. La collezione di montature da vista di Safilo è disponibile in selezionati punti vendita di ottica.

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26 giugno 2019 - 08:45

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KOMPATCHER PROMETTE LA CHIUSURA DEI PASSI DOLOMITICI

Dolomiti , che sia ambientale autonoma

di Bolzano

basi di una normativa governatore

altoatesino

per il decennale

, economica ,

e per la Regione Trentino solida , per la chiusura Arno Kompatscher

del riconoscimento

dell umanità . I passi nelle intenzioni '

. Come presidente Alto Adige affermo

dei principali intervenendo

idrogeno

o a trazione

"

a Cortina d Ampezzo '

. Lo ha detto il alle celebrazioni

'

, da parte dell Unesco , delle Dolomiti patrimonio della giunta provinciale

estiva . Parallelamente

turistica

che lavorerò per creare le

passi delle Dolomiti

dovrebbero

a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante stagione

della Provincia

verrà potenziato

elettrica , che non hanno emissioni

il servizio

essere chiusi ai mezzi

il periodo culminante pubblico

con mezzi a

e sono silenziosi

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della


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26 giugno 2019 - 09:51

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Olimpiadi: sindaco Belluno , riconoscimento Dolomiti , occasione per il territorio' olimpiadi-sindaco-belluno-riconoscimento-per-le-dolomiti-occasione-per-ilterritorio

per le

25 giugno 2019

Belluno , 26 giu . (AdnKronos) - Per commentare i dieci anni di vita delle Dolomiti Unesco , bisogna partire dalla fine , cioè dall aggiudicazione delle Olimpiadi invernali "

'

2026 a Cortina d Ampezzo: o questo evento diventa la concretizzazione del riconoscimento Unesco , oggi più che altro sulla carta , oppure i giochi diventano occasione di speculazione per l immediato profitto economico , ma con danni di '

'

termine anche al patrimonio ambientale e naturale : così il Sindaco di Belluno , mediolungo "

Jacopo Massaro , commenta il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell umanità festeggiato a Cortina d Ampezzo. '

'

Legare le Olimpiadi al paesaggio , all ambiente , alla qualità della vita , significa costruire un evento sportivo , turistico e sociale sulle basi poste oggi dal territorio bellunese per il proprio sviluppo - spiega Massaro . - Siamo davanti a un bivio: un evento mediatico ed '

"

economico fine a sä stesso , o l occasione per realizzare e mostrare al mondo il futuro che abbiamo sempre sognato per la provincia di Belluno . Un territorio , cioè , che fa dell ambiente , della sostenibilitä , del paesaggio , del biologico , della cultura e della qualità della vita il perno attorno cui ruota lo sviluppo economico . '

'

"

"

Le Olimpiadi non rappresentano soltanto l occasione per realizzare questo ambizioso progetto , ma anche per comunicarlo al mondo , attribuendo al nostro territorio immagine che rimarrà impressa per i prossimi decenni . È il miglior contributo che le '

un'

montagne patrimonio dell Unesco e il territorio del Bellunese possono dare per contrastare il cambiamento climatico , conclude. '

"

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Dieci anni di Dolomiti Unesco

SPI CGIL

Anziani soli

26 Giugno 2019 a cura di Redazione

A Cortina i festeggiamenti per l’anniversario

montagna

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del 26 Giugno 2019

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Calendario Appu…

Dieci anni di Dolomiti Unesco

10:12 I Grandi Santuari Germania 11:11 Documentario "Ruote amish" 11:37 Segnale orario della mattina 11:38 Borghi d'Italia "Castelnuovo Don Bosco" 12:06 Fabrizio Col-liscio

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del 28 Giugno 2019

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Inaugurata la nu…


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26 giugno 2019 - 10:27

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Decennale Dolomiti corse verso Cortina .coestories/

ttgitalia

trasporti/

Patrimonio

Unesco , Italo aggiunge

153402_decennale_dolomiti_patrimonio_unesco

jtalo_aggiunge_corse_verso

la Digital Edition , fai clic qui! 26/ 06/ 2019 21 :00 Leggi anche: Italo sostiene

le celebrazioni

dell inserimento servizio

per il decennale

delle Dolomiti

'

nella lista del Patrimonio

Mondiale

Unesco . Con il

intermodale

Italobus , il vettore ferroviario servirà Cortina con 4 rotaia-gomma e darà modo ai propri passegeri di raggiungere gli eventi in quotidiani

collegamenti

per la ricorrenza.

programma I viaggiatori

potranno raggiungere Cortina utilizzando il treno e salendo poi il bus dalla stazione di Venezia Mestre con un unico biglietto . Saranno 4 i collegamenti al giorno di Italobus: 2 che verso Cortina (arrivo alle 12 .35 e 17 .45) e 2 che da Cortina '

al network dell Alta velocità

collegheranno

(partenza

10 . 00 e 13 . 15) .

Pubblicità Con le coincidenze

si potranno raggiungere gli oltre 140 eventi che proseguiranno tutta l estate tra Veneto , Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

per

'

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27 giugno 2019 - 10:50

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passi vanno chiusi» : così Kompatscher stop A

cronaca/

altoadigejt/

rilancia lo

.2052154

bolzano/ i-passi-vanno-chiusi-cosi-kompatscher-rilancia-lo-stop-1

Bolzano . « Qui si respira la passione per il territorio» : così Vannia Gava (Lega) , sottosegretaria per l Ambiente , ha inaugurato ieri a Cortina (Belluno) i festeggiamenti per i 10 anni trascorsi da quando l Unesco dichiarò le Dolomiti patrimonio mondiale . A fare '

'

gli onori di casa , il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco , Graziano Pizzimenti. Sono 140 gli eventi organizzati per il decennale . Sabato appuntamento in Alto Adige , a San Viglio di Marebbe ( articolo sotto) . Il presidente provinciale Arno Kompatscher ha '

voluto rilanciare

proprio da Cortina , celebrando le Dolomiti patrimonio Unesco , l azione sui passi dolomitici . Si va avanti , nonostante i problemi e le contrarietà , annuncia Kompatscher , a Cortina con il vicepresidente Giuliano Vettorato e l assessora Maria '

Hochgruber

Kuenzer . « Servono scelte coraggiose , per affermare

con responsabilità

il

valore della sostenibilità

delle Dolomiti , che sia ambientale , economica , storica , culturale» , così Kompatscher , « Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige lavorerò per creare le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante il periodo culminante della stagione turistica estiva . A livello nazionale

devono finalmente

essere inserite nel codice della strada le

basi giuridiche per la chiusura dei passi dolomitici» . Kompatscher ha poi aggiunto: «Certamente sarà necessario proporre una alternativa , un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi» . Netta Maria Hochgruber Kuenzer: « Le Dolomiti sono un laboratorio . Quanto turismo può essere sostenuto dal paesaggio e dall ambiente naturale? Chiedo a tutti i gruppi d interesse coinvolti , gli abitanti , il turismo , i responsabili della mobilità ed i protezionisti di aprire un '

'

confronto . Il nostro dipartimento promuoverà questa iniziativa , per discutere senza timori e prevenzioni del futuro delle Dolomiti: il traffico è la questione più urgente» . Secondo Vettorato , « le Dolomiti patrimonio Unesco sono un bene da tutelare e il nostro compito è quello di continuare

a valorizzare

.

le tante risorse che le costituiscono» '

Una meraviglia

da proteggere , è questo che sottolinea il ministro dell Ambiente Sergio Costa , ricordando il decimo anniversario del riconoscimento Unesco: « Le Dolomiti rappresentano

eccellenza

un'

estetici riconosciuti

del nostro Paese per gli straordinari valori scientifici ed dall Unesco e soprattutto perché , oggi come ieri , raccontano le '

'

'

meraviglie che si celano nel patrimonio naturale dell Italia e l elevata capacità dei nostri territori di fare squadra attorno a politiche e azioni concrete di protezione e valorizzazione , in un comune percorso di impegno e responsabilità» Il riconoscimento Unesco , prosegue

Costa , «ha imposto agli enti coinvolti nella gestione delle Dolomiti di mutare la prospettiva di sviluppo di questo territorio e ha consentito di valorizzare il Bellunesi , oggi epicentro delle Dolomiti Unesco . Occorre proseguire su questa strada e rafforzare l alleanza tra lo Stato e tutte le istituzioni del territorio per preservare questo patrimonio inestimabile e assicurarne la trasmissione alle Parco nazionale

delle Dolomiti

'

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27 giugno 2019 - 10:50

giovani

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generazioni»

. Per la Provincia

nelle sue vesti di vicepresidente presidenza

dal Friuli Venezia

©RIPRODUZIONE

di Trento

della Fondazione

c'

era il vicepresidente Dolomiti , raccoglierà

Mario Tonina che , il testimone

della

Giulia.

RISERVATA.

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27 giugno 2019 - 10:12

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Cortina Festa per amicodelpopoloit

anni di Dolomiti Unesco

2019/ 06/ 26/ festa-per-i-10-anni-di-dolomiti-unesco 26 giugno 2019

I suoni , le voci , volti delle Dolomiti uniti nel riconoscimento Unesco . La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio mondiale , si è svolta nella mattinata di oggi , mercoledì 26 giugno , a Cortina d Ampezzo in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico . Le bande '

provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio ( Cortina , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l inno d Italia l inizio delle celebrazioni '

'

'

che , fin dalle prime battute , si sono innestate sui festeggiamenti per l assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici , ma anche una sfida da affrontare nel segno della sostenibilità , ha '

sottolineato la Fondazione Dolomiti Unesco. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina , Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti Unesco , Graziano Pizzimenti , del segretario generale della Commissione italiana per l Unesco , Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige , '

Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell ufficio regionale Unesco per la scienza e la cultura in Europa e del sottosegretario di Stato per l Ambiente e la tutela del territorio e del mare ( nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del '

'

riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti Unesco una medaglia della Presidenza della Repubblica.

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27 giugno 2019 - 10:12

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Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento Unesco in termini di opportunità , ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi '

'

schiantati . Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti Unesco. Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio mondiale sono state al centro della tavola rotonda cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , assessore alla Tutela del paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano , Antonio Mantovani , vicepresidente del Cai nazionale , Natalia Ranza , amministratore delegato di Dolomitibus , Alessandro Benetton , presidente della Fondazione 2021 , Federico Caner , assessore al Turismo della Regione Veneto , Roberto Padrin , presidente della Provincia di Belluno , Mario Tonina , vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti Unesco. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti Unesco debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall alpinismo giovanile di Sat , Cai Veneto , Cai FVG e Cai Alto Adige a Selva di Cadore , per imparare il valore della cura del territorio. '

'

L ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti Unesco , Marcella Morandini , che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l intero territorio dolomitico nei prossimi mesi , come ad esempio '

'

la raccolta fondi #S0Serrai

per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda , porta di accesso alla Marmolada . La parola d ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo , da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell atmosfera festosa di Cortina , insieme alla capacità di guardare al di là '

'

dei confini amministrativi e delle differenze. La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe , in Val Badia , dove il 29 giugno si svolgerà il «Dolomites Unesco Fest» all insegna della cultura , della partecipazione popolare , della musica e della gastronomia. '

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27 giugno 2019 - 10:17

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Cadore Milano Cortina 2026 , De Carlo: Volano per il territorio , non mangiatoia per le lobby del cemento» milano-cortina-2026-de-carlo-volano-per-il-territorio-non-mangiatoia-perle-lobby-del-cemento

25 giugno 2019

'

Festeggia per l assegnazione a Milano Cortina dei Giochi 2026 anche il deputato di Fratelli d Italia e sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo: «È un grandissimo '

risultato , frutto del lavoro e del sostegno di tutti , dal mondo economico a quello alberghiero e sportivo , fino a quello politico . Ora però questo evento deve diventare un volano per l economia del nostro territorio , e non ridursi a una semplice mangiatoia per le solite lobby del cemento» . '

Come sostenere

'

« Facendo delle Olimpiadi 2026 un vero evento a marchio tutto italiano» , sottolinea De Carlo . « Non solo le opere , ma anche tutti i prodotti commercializzabili , dalle magliette ai cappellini ai vari ricordini , devono essere prodotti in '

l economia?

"

Italia . No all invasione delle cinesate

"

, si a prodotti di qualità realizzati dai nostri artigiani

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e dai nostri produttori: è così che si sostiene la piccola e media impresa , il tessuto dell economia italiana ben rappresentato dalle regioni che ospiteranno i giochi , Veneto e '

Lombardia» . De Carlo ribadisce inoltre quanto affermato un paio di mesi fa al sottosegretario Giorgetti , in questi giorni a Losanna come componente della delegazione italiana: «Fratelli d Italia ha sempre sostenuto le Olimpiadi di Cortina , a patto di avere una '

manifestazione eco-sostenibile . Non vogliamo sprechi , scempi o abusi tra le nostre montagne , le più belle del mondo» . L onorevole cadorino ricorda anche i dati riportati dall analisi di impatto economico e finanziario delle Olimpiadi invernali 2026 , prodotta dal Dipartimento di Economia e diritto '

'

dell Università la Sapienza e presentata a Palazzo Chigi lo scorso marzo: l incremento del Pil tra il 2020 e il 2028 oscilla dai 93 milioni a un picco di 374 milioni nel 2025 , per tornare a 81 milioni nell ultimo anno , per un Pii cumulato massimo di 2 ,3 miliardi di euro. '

'

'

«Questa è una grande occasione di crescita economica per la provincia di Belluno» , conclude De Carlo . «I giochi invernali tornano nella Regina delle Dolomiti esattamente 70 anni dopo , e l annuncio arriva alla vigilia dei festeggiamenti per il decennale della proclamazione delle Dolomiti a patrimonio dell umanità Unesco: le premesse per un evento storico ci sono tutte , ora sta a chi di dovere rispettarle» . '

'

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27 giugno 2019 - 09:20

CORTINA Fondazione

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Dolomiti

Unesco:

« Olimpiadi

della

sostenibilità»

«L auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza , non legate alle sole settimane cui si svolgeranno le gare , ma a lungo termine» . Morandini:

'

un'

in

Martedì 25 giugno 2019 08 :52

on ci poteva essere coincidenza migliore: due giorni prima del decennale del Unesco , arriva la notizia che il nostro impegno per la riconoscimento conservazione attiva del territorio dolomitico vivrà un banco di prova straordinario» . Graziano Pizzimenti , presidente della Fondazione Dolomiti Unesco che proprio a Cortina ha la sua sede , commenta così la notizia giunta in questi minuti da Losanna , dove i membri del Cio hanno deliberato che saranno Milano e Cortina a ospitare

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27 giugno 2019 - 09:20

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con tutti gli attori che hanno gestito le Olimpiadi Invernali del 2026 . Ci congratuliamo questa difficile partita: il gioco di squadra ha portato a un risultato straordinario , che occasione di visibilità e sviluppo per i territori montani . Sono certo che rappresenterà anche la lunga tradizione nell organizzare grandi eventi nonché la consolidata un'

'

collaborazione

tra i territori delle Dolomiti

stato un valore aggiunto straordinario per occasione che va colta a 3600 , nel pieno rispetto della questo riconoscimento . sostenibilità e dei valori geologici e paesaggistici che hanno reso le Dolomiti Patrimonio Un'

Mondiale» .

«È una grandissima sfida» , conferma il direttore della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini , « qui si presenta l opportunità di riscrivere la storia dei grandi eventi , realizzando Olimpiade a bassissimo impatto» . L orientamento generale è quello di utilizzare il più possibile le strutture esistenti , limitando al massimo i costi ambientali. '

'

un'

«L impatto di un evento simile è inevitabile , anche solo in termini di afflusso , ma l auspicio è che i territori montani possano trovare nei Giochi Olimpici opportunità per elaborare nuove strategie di resilienza , non legate alle sole settimane in cui si svolgeranno le gare , ma a lungo termine . Le Dolomiti sono un Patrimonio Mondiale e il mondo , grazie alle '

'

un'

Olimpiadi , avrà modo di rendersene ulteriormente conto . Per conservarle e valorizzarle occorre pert puntare su approcci inediti e per questo la Fondazione è ed è a disposizione per individuarli e continuare sulla strada già segnata dalla Carta di Cortina , sottoscritta per i Mondiali di Sci del 2021 . Come abbiamo dimostrato dieci anni fa a Siviglia , le grandi sfide si possono vincere , se ci sono obiettivi chiari e collaborazione» . c'

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27 giugno 2019 - 08:08

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Tutelare le Dolomiti chiudendo i passi: la proposta di Kompatscher a Cortina

Chiudere i passi delle Dolomiti ai veicoli nelle ore centrali della stagione estiva per tutelare la catena montuosa: è questa la proposta avanzata dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. «Servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasce orarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva», ha spiegato in occasione delle celebrazioni del decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. «Certamente sarà necessario proporre una alternativa - aggiunge Kompatscher - un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un successo futuro, in termini turistici ed economici». Non è esattamente d'accordo il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin: «Sulla chiusura dei passi dolomitici bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli, non di metterne».

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27 giugno 2019 - 06:04

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Italo sulle Dolomiti Italo, sempre vicino agli eventi culturali e sociali che nascono sul territorio, sostiene le celebrazioni per il decennale dell’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO che da oggi prende il via a Cortina d’Ampezzo. Grazie al servizio intermodale rotaia – gomma Italobus, Italo serve Cortina con 4 collegamenti quotidiani e darà modo ai propri viaggiatori di raggiungere i tantissimi eventi in programma a Cortina. Con comode coincidenze si potranno raggiungere gli oltre 140 eventi che proseguiranno per tutta l’estate tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. E’ da Giugno 2009 infatti che l’UNESCO ha inserito le Dolomiti, montagne situate nel nordest d’Italia, nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale. Elette a Sito UNESCO per la loro sublime bellezza e per l’importanza geologica e geomorfologica per la Storia della Terra. Quest’anno, in occasione del decennale di questo importante riconoscimento, accanto a momenti istituzionali ed alla presenza di rappresentati delle istituzioni nazionali e del territorio, musica e cultura saranno la cornice perfetta per augurare buon compleanno alle Dolomiti. Gli eventi in onore del decennale continueranno per tutta l’estate, a cominciare dagli “Incontri d’Alt(r)a Quota”, e prevedranno passeggiate ed escursioni dai rifugi più belli delle Dolomiti come il Rifugio Berti, il Rifugio Agostini, il Rifugio Plan de Fontana, il Rifugio Cava Buscada ed il Rifugio Pradidali. A coordinare le tante iniziative in programma sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. Foto: -

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cataniaoggi.it

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27 giugno 2019 - 09:57

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Olimpiadi: sindaco Belluno , `riconoscimento Dolomiti , occasione per il territorio' cataniaoggi

per le

.it/ olimpiadi-sindaco-belluno-riconoscimento-per-le-dolomiti-occasione-per-il-territorio

Adnkronos

26 giugno 2019

Belluno , 26 giu . (AdnKronos) - Per commentare i dieci anni di vita delle Dolomiti Unesco , bisogna partire dalla fine , cioè "

dall aggiudicazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Cortina '

d Ampezzo: o questo evento diventa la concretizzazione del '

riconoscimento Unesco , oggi più che altro sulla carta , oppure i giochi diventano occasione di speculazione per l immediato '

profitto economico , ma con danni di medio-lungo termine anche al patrimonio ambientale e naturale : così il Sindaco di "

Belluno , Jacopo Massaro , commenta il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell umanità festeggiato a Cortina d Ampezzo . Legare le Olimpiadi al paesaggio , all ambiente , alla qualità della vita , significa costruire un evento sportivo , '

"

'

'

turistico e sociale sulle basi poste oggi dal territorio bellunese per il proprio sviluppo spiega Massaro . - Siamo davanti a un bivio: un evento mediatico ed economico fine a sé stesso , o l occasione per realizzare e mostrare al mondo il futuro che abbiamo sempre sognato per la provincia di Belluno . Un territorio , cioè , che fa dell ambiente , della '

'

sostenibilità , del paesaggio , del biologico , della cultura e della qualità della vita il perno attorno cui ruota lo sviluppo economico . Le Olimpiadi non rappresentano soltanto l occasione per realizzare questo ambizioso progetto , ma anche per comunicarlo al mondo , attribuendo al nostro territorio immagine che rimarrà impressa per i prossimi "

"

'

un'

decenni . È il miglior contributo che le montagne patrimonio dell Unesco e il territorio del Bellunese possono dare per contrastare il cambiamento climatico , conclude. '

"

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27 giugno 2019 - 09:25

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Dolomiti, in 10 anni il marchio Unesco ha moltiplicato turisti e grandi eventi Festa in piazza e tempo di bilanci. Da Bolzano Kompatscher avvisa: «Non rinuncio a chiudere i passi» CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) La piazza di Cortina ancora in festa, questa volta per i dieci anni del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità. Sono passati solo due giorni dall’assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina e l’eco della vittoria accompagna ancora tutti i discorsi di palco anche perché le due cose sono legate. Per tutti è la bellezza del territorio la carta vincente per chi lo vive. Lo aveva detto l’altro giorno il governatore Zaia, ci è tornato il sindaco Gianpietro Ghedina: «Per andare lontano bisogna saper fare squadra e continuare a far crescere una cultura nei confronti dell’ambiente che ci ospita, con le nostre montagne che sono realmente tra le più belle del mondo, valore imprescindibile per lo sviluppo del turismo». «Con i suoi nove sistemi montuosi, 142mila ettari divisi tra cinque province la chiave di volta è proprio raggiungere la piena e condivisa gestione del patrimonio. Tutelare e valorizzare in nome della sostenibilità è la nostra mission» ha ricordato Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. «Un riconoscimento che va celebrato con orgoglio poiché - dice Vannia Gava, Sottosegretario all’Ambiente e presidente del comitato celebrazioni del decennale Unesco – ci ha permesso di consolidare il senso di appartenenza ad un territorio straordinario». Punta Fiames, veduta verso Cortina e Cadore (Archivio Consorzio Dolomiti) «Servono scelte coraggiose» Per Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano «Servono scelte coraggiose. Lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasce orarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo clou della stagione estiva, proponendo un’alternativa, magari in collaborazione con servizi pubblici a idrogeno o a trazione elettrica». Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dal canto suo, ha evidenziato l’importanza di rafforzare l’alleanza tra istituzioni e territorio per preservare il patrimonio mentre Marcella Morandini, Direttore Fondazione Dolomiti, ha ricordato gli oltre 140 eventi previsti per le celebrazioni in estate. Del resto sono i numeri relativi alle presenze turistiche a certificare la forza planetaria del brand Dolomiti Unesco. In dieci anni - ha detto nei giorni scorsi la stessa Morandini - i turisti sono aumentati in media del 10 per cento, con punte che sfiorano il 90 in alcune aree. Merito di un marchio che funziona soprattutto all’estero, come rileva Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti, l’organismo che cura la promozione turistica della provincia di Belluno: «Ai mercati storicamente più forti, Austria, Germania e Svizzera, il marchio Unesco ha affiancato un numero sempre maggiore di appassionati dei paesi di cultura anglosassone». Una crescita che si misura soprattutto nella stagione estiva, puntualizza Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno: «Sapevamo che ci sarebbero voluti alcuni anni per vedere i primi risultati. Oggi stiamo raccogliendo i frutti soprattutto nell’escursionismo estivo, grazie anche al lavoro della Fondazione». Un organismo che però ha pensato più a fare marketing che conservazione del territorio. Questa l’accusa lanciata dagli ambientalisti di Mountain Wilderness con lo storico portavoce Luigi Casanova, che parla di «incoerenza»: «Per noi la coerenza è fondamentale e non ne vediamo negli atti concreti né della Fondazione, né tantomeno della politica. Dalla Fondazione, in particolare, ci saremmo aspettati un progetto di tutela dei passi dolomitici, ancora oggi presi d’assalto da auto che parcheggiano ovunque, senza ordine né decoro». Leggi anche

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27 giugno 2019

DIECI ANNI DI UNESCO KOMPATSCHER

SPINGE. TRENTINO

ATTENDISTA

zxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZWVUTSRPONMLKJIGFE

L'Alto Adige rilancia sui passi «Chiudiamoli a fasce orarie» Divieti a fasce orarie sui passi dolomitici. A rilanciare la proposta da Cortina, dove ieri son o iniziate le celebrazioni per i dieci anni delle Dolomiti Patrimonio Unesco, è il presiden t e altoatesino Arn o Kompatscher. Ma sia il Trentino che la Provincia di Belluno si mostrano caute. zxvutsrponmlihgfedcbaZXVUTSRQONMLKIGFEDCBA a pagina 8zvutsrponmljigedcbaRPOMLIGFDCB De Pellegrin zvutsrqponmlkihgfedcbaVUTSRQPONMLKIGFEDCBA

Passichiusi, 1Alto Adige rilancia Da Coitina Kompatscher Quest'anno sul Sella non ci saranno divieti. Ma Arno Kompatscher non m olla e preannuncia di voler t ornare alla carica sulle limitazioni al traffico. «Servono scelte coraggiose, per afferm ar e con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolom it i, che sia ambientale, econom ica, storica, culturale. Com e presidente della Provincia di Bo l za n o e p er la Re gi o n e Trentino Alto Adige afferm o che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per

insiste: divieti a fasce orarie. Trento e Belluno caute

vutsronligedaZURPONLIGDCB

BOLZANO

la chiusura dei principali passi delle Dolom it i ai m ezzi a motore, per fasce orarie, nelle ore cen t r ali della giorn at a, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva». Queste le p arole pronunciate dal Landeshauptmann a Cortina d'Am p ezzo, dove era ospite delle celebrazioni p er il decennale del riconoscim ento, da parte dellUnesco, delle Dolom i t i pat r i m o n i o d el-

Dolom i t i pa tr i m o ni o d ell'umanità. «Certamente sarà necessario proporre una alternativa — ha aggiunto —, un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a tr azione elettrica, che n on han no em issioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi p er un successo futuro, in term in i turistici ed econom ici». Meno netta la posizione di Roberto Padrin, presiden te della Provin cia di Bellu no: «Sulla chiusura dei passi dolomitici bisogna parlare, fare u n ragion am en to con diviso con le categorie econom iche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una solu zion e un it ar ia. Questa m on tagn a ha bisogn o di togliere vincoli, n on di metterne». Cautela anche d al Trentino, che dopo il cam bio di giunta (da quella di Ugo Rossi a quel-

(da quella di Ugo Rossi a quella nuova, a t razione leghista, guidata da Maurizio Fugatti) ha con gelato le sperim entazioni avviate nel 2018. Mario Tonina, vicepresidente della Provincia di Trento anche lui ieri a Cortina, ha aggiun to: «Per quanto riguarda la mobilità, è giun t o il m om ent o di frenare, p er poi ripartire. Anche a seguito dell'assegnazione dei Giochi 2026, per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti, dobbiam o tenere alto questo nom e. I Gioch i 20 26 sar an no la pr i m a edizione sostenibile». Infine anche il ministro per l'ambiente Sergio Costa manda un messaggio in occasione del d ecen n ale Un es co: «Le Dolom it i sono un'eccellenza italiane, occorre proseguire su questa strada e r afforzare l'alleanza tra Stato e istituzioni del territorio».

A. D. P. zvutsrqponmlihgfedcbaZVU © RIPRODUZIONE

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27 giugno 2019

Costa zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLKIGFEDCBA «Occorre rafforzare l'alleanza fra il governo e i t erritori» zvutsrqponmlkihgfedcbaVUTSRQPONMLKIGFEDCBA

ÌTiTK? ÌTiTK? A. Kom p at scher

M ario Tonina

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27 giugno 2019

DOLOMITI

PATRIMONIO

UNESCO IL DECENNALE

vutsronmligfedcaR

Runggaldier: non rassegniamoci a diventare solo «mecca dei selfìe» S. Vigilio di Marebbe, tre giorni di confronto su tutela e gestione ticità del m essaggio e della portan t e dire subito ch e la Una m an o t esa agli certificazione Unesco, partita ambientalisti, una lunga serie da una r ichiesta e da un apdi p rogetti, un p o' di autocritiprofondito esame, che risale a ca e tante visioni per un futupiù di dieci anni fa, riguarda ro di sostenibilità e di r ispetto 12 aree definite nel territorio applicato all'economia turistidolomitico. Non tutte le Doloca, sempre più fondamentale miti h an no la certificazione di fonte di reddito per la montapatrim onio dell'umanità, angn a. È l'ap p r occio di Carlo che se si t ende a far passare Ru nggaldier , direttore dell'idea del contrario m entre è l'Associazione turistica di San anche necessario sottolineare Vigilio di Marebbe e San Marche i controlli continuano: se tino in Badia che da oggi e fidovessero intervenire varian o a sabato osp it er à la tre zioni in contrasto con i r igidi giorni di studio e di festa per i protocolli Unesco, la certificadieci an n i di Dolom it i Unezione potrebbe addirittura essco. zvutsrqponmlkihgfedcbaWVUSQPMLEDA sere ritirata, con conseguenze S an Vigilio di Ma r e b b e p er d ' i m m agi n e, ch e n o n oso D o l o m i t i U n e sco . Un a sce l t a neppure pensare». BRUNICO

si g n if i ca t i va .

«Vero. Siam o onorati e, al m om ento, anche molto impegn at i per fare in m od o ch e tutto si svolga per il m eglio. Siamo stati scelti, insiem e al com un e di San Martino in Badia, anche per i due parchi naturali che insistono sui nostri territori, che in siem e fan n o parte di un a delle aree più vaste dell'area Dolomiti Unesco. Oggi e dom ani ospiteremo la parte congressuale, mentre la giornata di sabato sarà interamente dedicata ad ospiti, residenti ed estimatori». Le i p a r l a d i m a fioccano le ti ch e r i sp e t t o d e l m a r ch i o di

« e st i m a t o r i » , p o si zi o n i crial l a ges ti o ne tutel a.

«È innegabile. Ma per parlare di questo tem a è necessario partire dall'inizio. È im -

Ep p u r e , co m e d i c e a n c h e Le i , il n o m e D o l o m i t i , se n o n il m a r c h i o , se m p r e p i ù sp e s s o vie n e g en e r a l i z za t o , p e r u sar l o e t r a r n e va n t a g g i i m pr op r i .

«Questo è vero. Sopratutto negli u lt imi dieci anni, il turism o e gli operatori turistici hanno spesso tralasciato l'autenticità del significato di Dolomiti, patrim onio m ondiale dell'Umanità, per privilegiare u n i c am en t e l' a sp et t o di m arketing, cioè la parte che porta i maggiori benefici econom ici. Creando, anche consapevolmente, questa confusione fra Dolomiti in senso lato e Dolom i t i p at r i m on i o Unesco non si r ispetta l'autenticità del m essaggio e della

stessa certificazione, che è alla base an che del sano tur ismo che ci pr oponiam o di favorire e di avere». M a c o sa si a sp e t t an o i visi t a t o r i ?

«Devo dire che il turista che cerca l'autenticità e la salvaguardia di Dolom it i Unesco non è un turista superficiale ma assolutam en t e con sapevole, che apprezza l'ecoturism o ed è attento alla società che va a conoscere e visitare. Lo r it engo un elemento molto im portante. Da parte nostra dobbiam o essere coraggiosi e stare attenti alla sostenibilità, anche degli afflussi, consideran d o che oggi i social ed i media creano delle del tur ism o da selfie o da Instagram, che s fuggono al controllo e alla volontà degli stessi operatori: il Lago di Braies, m a an che le Tre cim e di Lavaredo, per esem p io son o diventati pur tr oppo un esem p io negativo». S e co n d o le i , q u al i s o n o i rim e d i ?

«È u n fen om en o che è stato studiato e che stiamo ancora studiando. Ma che nell'immediato crescerà ancora. Dobbiam o cercare di introdurre un certo ordine, trovare alternative valide e coraggiose, anche per evitare che il fenom eno vada a colpire anche altre

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vutsronligedaZURPONLI


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AUTORE :Aldo De Pellegrin

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27 giugno 2019

no vada a colpire anche altre a u g u r i o p e r i p r o ss i m i ? località». zvutsrqponmlkihgfedcbaWVUSQPMLEDA Qu e st o d e t e r m i n a a n c h e «Con fid o ch e l'an alisi di questi prim i anni sia la base le p o si z i o n i di Alp e n v e r ei n , per un pu nto d i svolta, in direP r o t ez i o n i st i a l t o a t e si n i e zione di una m aggiore autenM o u n t a i n W i l d er n e ss , c h e ticità e di una maggiore tutela p a r l a n o di in v a si o n e, s f r u t t a m e n t o e c ce s si v o , e p u r e del patrim onio naturale, che o p er az i o n i di m a r k et i n g t u t è poi anche un'autotutela. Con le pr evision i di u n tur ism o t'altro c h e d a fe s t e gg i a r e . sempre in aumento, dovremo «È u n dato che il n om e Doessere bravi ad indirizzarlo su lomiti, nel m on do, sia conobinari giusti ed equi, an che sciuto di suo. Chi può lo usa, con i contributi delle associaperché è gratis ed è fam oso. zioni di ambientalisti e p roteDetto questo condivido le vezionisti e consapevoli che abrità che queste associazion i L'assedio « rituale» biam o ancora un po ' d i tem po denunciano, anche se talvolta spinto dai social per prepararci, insieme. L'aucon m od i un po' bruschi ed gurio è quello di sederci tutti, è un aspetto nuovo: enfatici. Verità che dobbiam o seren am ent e, ad un tavolo: leggere e com pr endere e che servono alternative operatori, ambientalisti e istinoi che operiamo nel tur ismo tuzioni, dim enticando gli atd ob bi am o essere attenti ed triti del passato e guardando a interpretare ben e, anche inciò che vogliamo, la proteziosieme a loro, a cominciare dal ne della natura, il m iglioran om e Unesco, una certificamento della nostra società, il zione che pr ima di tutto è per sano tur ismo, anche con limila gente del posto, affin ch é ti giusti e corretti, che è semcom pr en dan o il patrim on io pre p iù fonte di sostentamendi cui sono affidatari e che deto e anche la redistribuzione vono e posson o condividere dei proventi fra tutte le catecon l'ospite, m a secondo certe gorie econ om iche locali. È il regole. È im por t ant e, com e m om en to giusto per farlo». vutsronligedaZURPONLIGDCBA sempre l'equilibrio fra visitatore, am bien t e sociale della Aldo De Pellegrin zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLKIGFEDCBA m ontagna e la natura stessa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un tr iangolo fon dam ent ale. Non è turismo sano Non c'è tur ismo sano se la nase la n atura soffre: tura soffre e se questa soffre miope pensare solo ne patisce an che l'am biente sociale. Sempre più, noi opead accessi e presenze ponmcaI ratori turistici dovremo quindi occuparci di questi aspetti

99

99

anziché dei soli accessi e pernottamenti». A sa n Vigilio e a San M a r tin o c o sa st at e fa c en d o ?

«Noi, popolazione compresa, ne siamo consapevoli e in qu es ta d ir ezion e vogliam o andare. Speriam o di riuscire ad essere anche un esem p io per altre zone m a credo che, in gen er ale, stia n ascen d o una migliore consapevolezza sulla necessità di un tur ismo diverso».

99 Gli esami non sono finiti, perdere il marchio sarebbe un danno enorme

In campo Carlo Runggaldier, diret to r e dell'associazio ne tu r i st i ca di San Vigilio

Un b i l a n c i o su i p r i m i 10 a n n i , u n a p r e v i si o n e e u n

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AUTORE :Aldo De Pellegrin

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27 giugno 2019

«Propost

Gli eventi •

e per

zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLKIGFEDCBA un t u r i sm o responsabile

Dopo quelle

e

di Cort i n a, le

sost enibile»;

celebrazioni

ore 21 Tavola

per i i

rot o n d a: «La

decennale dell'iscrizione

bellezza e l'arm o n i a della

delle

nat u r a»

Dolomit i

nel pat r i m o n i o Unesco

pr o seguono a San Vigilio di

giugno

M arebbe

dalle

con

una t r e giorni

di

Sabat o 29 fe st a

del decennale: 11

event i da oggi a

«M iglio delle esperienze»,

sabat o

ore 14.30 Sfilat a

Oggi (ore 9)

conf e r e n za

folclorist

ica: le

leggende di Fanes, fi n o a

dibat tit o «Cieli st ellat i e parchi delle st elle»:

ser a m u sica e

luoghi

piazza

protetti

dall'inquinam

gast r o n o m i a in

e

nto acust i co e lum i n o so; ore 14 dibat tit o: «L' u o m o nelle Dolomit i »

Do m an i , ore

9: conf e r e n za «Aspet t i geologici

delle

Dolomit i»;ore 14: conf e r e n za

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AUTORE :Katia Tafner E Mo…

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27 giugno 2019 - Edizione Venezia e Mestre

I DIECI ANNI DEL MARCHIO

Dolomiti,effettoUnesco: piùeventieturisti MurodiBolzanosuipassi di Katia Tafner e Moreno Gioli a pagina 5

Dolomiti,in10anniilmarchioUnesco hamoltiplicatoturistiegrandieventi Festainpiazzaetempodibilanci.DaBolzanoKompatscheravvisa:«Nonrinuncioachiudereipassi» La piazza di Cortina ancora in festa, questa volta per i dieci anni del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità. Sono passati solo due giorni dall’assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina e l’ecodella vittoria accompagna ancora tutti i discorsi di palco ancheperché le due cosesono legate.Pertutti è la bellezza del territorio la carta vincente per chi lo vive. Lo aveva detto l’altro ieri il governatoreZaia, ci è tornato il sindaco Gianpietro Ghedina: «Per andare lontano bisogna saperfare squadra e continuare a far crescereuna cultura nei confronti dell’ambiente che ci ospita, con le nostre montagne che sono realmente tra le più belle del mondo, valore imprescindibile per lo sviluppo del turismo». «Con i suoi nove sistemi montuosi, 142mila ettari divisi tra cinque province la chiave di volta è proprio raggiungere la piena e condivisa gestione del patrimonio. Tutelare e valorizzarein nome della sostenibilità è la nostra mission» ha ricordato Graziano Pizzimenti, Presidente della CORTINA D’AMPEZZO

Fondazione Dolomiti Unesco. «Un riconoscimento che vacelebrato con orgoglio poiché dice Vannia Gava, Sottosegretario all’Ambiente e presidente del comitato celebrazioni del

zioni in estate. Del resto sono i numeri relativi alle presenze turistiche a certificare la forza planetaria del brand Dolomiti Unesco.In dieci anni - ha detto nei giorni scorsi la stessa Morandini - i decennale Unesco – ci ha per- turisti sono aumentati in memesso di consolidare il senso dia del 10per cento, con punte di appartenenza ad un territo- che sfiorano il 90 in alcune rio straordinario». aree.Merito di un marchio che Per Arno Kompatscher, pre- funziona soprattutto all’estero, sidente della Provincia auto- come rileva Giuliano Vantaggi, noma di Bolzano «Servono direttore della Dmo Dolomiti, sceltecoraggiose.Lavorerò per crearele basidi una normativa l’organismo che cura la prosolida, per la chiusura dei prin- mozione turistica della provincipali passi delle Dolomiti ai cia di Belluno: «Ai mercati stomezzi a motore, per fasce ora- ricamente più forti, Austria, rie, nelle ore centrali della Germania e Svizzera, il margiornata, durante il periodo chio Unesco ha affiancato un numero sempre maggiore di clou della stagione estiva, pro- appassionatidei paesidi cultuponendo un’alternativa, maga- ra anglosassone».Una crescita ri in collaborazione con servizi che si misura soprattutto nella pubblici a idrogeno o a trazio- stagione estiva, puntualizza ne elettrica». Il ministro del- Walter De Cassan, presidente l’Ambiente Sergio Costa, dal di Federalberghi Belluno: «Sacanto suo, ha evidenziato l’im- pevamo checi sarebberovoluti portanza di rafforzare l’allean- alcuni anni per vederei primi za tra istituzioni e territorio risultati. Oggi stiamo raccoper preservare il patrimonio gliendo i frutti soprattutto nelmentre Marcella Morandini, l’escursionismo estivo, grazie Direttore Fondazione Dolomi- ancheal lavoro della Fondazioti, ha ricordato gli oltre 140 ne». Un organismo che però eventi previsti per le celebra-

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27 giugno 2019 - Edizione Venezia e Mestre

ha pensato più a fare marketing che conservazionedel territorio. Questal’accusalanciata dagli ambientalisti di Mountain Wilderness con lo storico portavoce Luigi Casanova,che parla di «incoerenza»: «Per noi la coerenza è fondamentale e non ne vediamo negli atti concreti né della Fondazione, né tantomeno della politica. Dalla Fondazione,in particolare, ci saremmo aspettati un progetto di tutela dei passi dolomitici, ancora oggi presi d’assaltoda auto che parcheggiano ovunque, senza ordine né decoro».

invernali del 2026

Katia Tafner Moreno Gioli © RIPRODUZIONE

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La scheda ● Ieri la montagna festeggiava il decennale del riconoscimento Unesco che ha valorizzato l’immagine delle Dolomiti nel mondo ● A Cortina sono iniziate le celebrazioni che prevedono un cartellone estivo con oltre 140 eventi ● E’ stata l’occasione per un bilancio : con il marchio è arrivato un aumento esponenziale dei turisti e sono arrivati due grandi eventi, i mondiali di sci del 2021 e i Giochi olimpici

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27 giugno 2019 - Edizione Treviso e Belluno

Sport e Grandi eventi Guida Lorraine Berton Confindustria,unruolonazionaleperilpresidenteprovinciale Olimpiadi,studiouniversitario:peruneuroinvestito2,7dirientro loci e una mobilità efficiente, glia replica alla Lega,ricordandi Moreno Gioli

La decisione ha anticipato di qualche giorno l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Cortina: il consiglio generale nazionale di Confindustria ha costituito il Gruppo tecnico Sport e Grandi eventi. E a presiederlo sarà il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton. La ciliegina sulla torta per un territorio che, in pochi anni, accoglierà prima i Mondiali di sci alpino nel 2021e poi la competizione a Cinque cerchi. Berton coordinerà un tavolo di 30 componenti scelti tra i rappresentanti del sistema confindustriale. «Una grandissima responsabilità, ne sono onorata» le prime parole di Lorraine Berton affidate a una nota. «I Giochi olimpici e i grandi eventi sono un’enorme opportunità per il nostro Paese— ha aggiunto — Adesso dobbiamo lavorare senza sosta: occorre programmare un futuro sostenibile di crescita e rinnovata competitività». Per Berton i temi basilari sono lo sviluppo delle infrastrutture, materiali e immateriali. «Sono la basedi ogni ragionamento — spiega — Servono collegamenti e connettività veloci e una mobilità efficiente, BELLUNO

ma sostenibile». Spostando lo sguardo al Bellunese,Berton sottolinea come «le Olimpiadi e i Grandi eventi sono un modo concreto per frenare lo spopolamento e la fuga dei giovani verso altre realtà». Di «incarico strategico» parla Alessio Cremonese,vicepresidente di Confindustria Belluno con delega ai Grandi eventi, che snocciola i dati di una ricerca delle università Bocconi, Sapienza e Ca’ Foscari. «Per ogni euro investito nelle Olimpiadi ne entreranno 2,7. Dovremo essere lungimiranti e pronti» chiarisce Cremonese. E di potenziare i collegamenti in ottica olimpica tra la Lombardia e il Belluneseparla il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, che caldeggia la realizzazione del traforo del Mortirolo. «Sarebbe un’opera realizzabile in due anni e c’èun progetto esistente dal 2003 — puntualizza — Il traforo permetterebbe da un lato di mantenere la Valtellina accessibile ai molti visitatori previsti per le gare di sci maschile e dall’altro aprirebbe un passaggio a est, incrementando le opportunità per il turismo». E mentre il consigliere regionale del Pd, Claudio Sinigaglia replica alla Lega,ricordan-

do come «il Partito Democraticonon è mai stato contrario alle Olimpiadi a Cortina, al contrario del governo gialloverde che ha cambiato idea in fretta», le sezioni lombarda e venetadi Legambiente chiedono che i Giochi siano l’occasione per salvaguardare l’aspetto ambientale. «Avremo gli occhi del mondo addosso e le Olimpiadi dovranno essere l’occasione per promuovere la sostenibilità, per garantire la buona riuscita dei Giochi e il rispetto dell’ambiente». Legambiente si augura che «le Olimpiadi 2026 possano favorire lo sviluppo locale. Quindi niente grandi opere inutili, ma impianti predisposti per l’uso futuro, gestione efficiente dei rifiuti e spostamenti di mezzi e pubblico a impatto ridotto». Di legare le Olimpiadi al paesaggio parla anche il sindaco di Belluno, JacopoMassaro,in parallelo col decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti. «Solo unendo le Olimpiadi a paesaggio, ambiente e qualità della vita si costruisce un evento sportivo, turistico e sociale sulle basi poste dal territorio bellunese per il proprio sviluppo» chiarisce Massaro. © RIPRODUZIONE

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RUNGGALDIER (S. VIGILIO DI MAREBBE)

«Nonsoloassediodiselfie, ripensiamoilturismo» di Aldo De Pellegrin arlo Runggaldier è il direttore dell’Associazione turistica di San Vigilio di Marebbe e San Martino in Badia,che da oggi ospiterà la tre giorni di studio e di festaper i dieci anni di Dolomiti Unesco.«I social creano delle “mecche” del turismo da selfie: un esempio negativo».

C

a pagina 5

DOLOMITI PATRIMONIO UNESCOIL DECENNALE

Runggaldier:nonrassegniamoci adiventaresolo«meccadeiselfie» S.VigiliodiMarebbe,tregiornidiconfrontosututelaegestione no a sabato ospiterà la tre turali che insistono sui nostri Una mano tesa agli ambientalisti, una lunga serie di progetti, un po’ di autocritica e tante visioni per un futuro di sostenibilità e di rispetto applicato all’economia turistica, sempre più fondamentale fonte di reddito per la montagna. È l’approccio di Carlo Runggaldier, direttore dell’Associazione turistica di San Vigilio di Marebbe e San Martino in Badia che da oggi e fino a sabato ospiterà la tre BRUNICO

giorni di studio e di festa per i dieci anni di Dolomiti Unesco. San Vigilio di Marebbe per Dolomiti Unesco. Una scelta significativa. «Vero. Siamo onorati e, al momento, anche molto impegnati per fare in modo che tutto si svolga per il meglio. Siamo stati scelti, insieme al comune di San Martino in Badia, anche per i due parchi naturali che insistono sui nostri

territori, che insieme fanno parte di una delle aree più vaste dell’area Dolomiti Unesco. Oggi e domani ospiteremo la parte congressuale, mentre la giornata di sabato saràinteramente dedicata ad ospiti, residenti ed estimatori». Lei parla di «estimatori», ma fioccano le posizioni critiche rispetto alla gestione del marchio di tutela. «È innegabile. Ma per parlare di questo tema è necessa-

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lare di questo tema è necessario partire dall’inizio. È importante dire subito che la certificazione Unesco, partita da una richiesta e da un approfondito esame, che risale a più di dieci anni fa, riguarda 12 aree definite nel territorio dolomitico. Non tutte le Dolomiti hanno la certificazione di patrimonio dell’umanità, anche se si tende a far passare l’idea del contrario mentre è anche necessario sottolineare che i controlli continuano: se dovessero intervenire variazioni in contrasto con i rigidi protocolli Unesco, la certificazione potrebbe addirittura essereritirata, con conseguenze d’immagine, che non oso neppure pensare». Eppure, come dice anche Lei, il nome Dolomiti, se non il marchio, sempre più spesso viene generalizzato, per usarlo e trarne vantaggi impropri. «Questo è vero. Sopratutto negli ultimi dieci anni, il turismo e gli operatori turistici hanno spessotralasciato l’autenticità del significato di Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Umanità, per privilegiare unicamente l’aspetto di marketing, cioè la parte che

che va a conoscere e visitare. Lo ritengo un elemento molto importante. Da parte nostra

vono e possono condividere con l’ospite, ma secondo certe regole. È importante, come sempre l’equilibrio fra visitadobbiamo essere coraggiosi e tore, ambiente sociale della stare attenti alla sostenibilità, montagna e la natura stessa. anche degli afflussi, conside- Un triangolo fondamentale. rando che oggi i social ed i Non c’è turismo sano se la namedia creano delle “mecche” tura soffre e se questa soffre del turismo da selfie o da In- ne patisce anche l’ambiente stagram, che sfuggono al con- sociale. Sempre più, noi opetrollo e alla volontà degli stes- ratori turistici dovremo quinsi operatori: il Lago di Braies, di occuparci di questi aspetti ma anche le Tre cime di Lavaredo, per esempio sono di- anziché dei soli accessie perventati purtroppo un esempio nottamenti». A san Vigilio e a San Marnegativo». Secondo lei, quali sono i tino cosa state facendo? «Noi, popolazione comprerimedi? «È un fenomeno che è stato sa, ne siamo consapevoli e in studiato e che stiamo ancora questa direzione vogliamo studiando. Ma che nell’imme- andare. Speriamo di riuscire diato crescerà ancora. Dob- ad essere anche un esempio per altre zone ma credo che, biamo cercare di introdurre un certo ordine, trovare alter- in generale, stia nascendo native valide e coraggiose, an- una migliore consapevolezza che per evitare che il fenome- sulla necessità di un turismo diverso». Un bilancio sui primi 10 no vada a colpire anche altre anni, una previsione e un località». Questo determina anche augurio per i prossimi? «Confido che l’analisi di le posizioni di Alpenverein, Protezionisti altoatesini e questi primi anni sia la base Mountain Wilderness, che per un punto di svolta, in direparlano di invasione, sfrut- zione di una maggiore autentamento eccessivo, e pure ticità e di una maggiore tutela operazioni di marketing tut- del patrimonio naturale, che è poi anche un’autotutela. Con t’altro che da festeggiare. porta i maggiori benefici eco«È un dato che il nome Do- le previsioni di un turismo nomici. Creando, anche con- lomiti, nel mondo, sia cono- sempre in aumento, dovremo sapevolmente, questa confu- sciuto di suo. Chi può lo usa, esserebravi ad indirizzarlo su sione fra Dolomiti in senso la- perché è gratis ed è famoso. binari giusti ed equi, anche to e Dolomiti patrimonio Detto questo condivido le ve- con i contributi delle associaUnesco non si rispetta l’auten- rità che queste associazioni zioni di ambientalisti e proteticità del messaggio e della denunciano, anche se talvolta zionisti e consapevoli che abstessa certificazione, che è al- con modi un po’ bruschi ed biamo ancora un po’ di tempo la base anche del sano turi- enfatici. Verità che dobbiamo per prepararci, insieme. L’ausmo che ci proponiamo di fa- leggere e comprendere e che gurio è quello di sederci tutti, vorire e di avere». noi che operiamo nel turismo serenamente, ad un tavolo: Ma cosa si aspettano i vi- dobbiamo essere attenti ed operatori, ambientalisti e istisitatori? interpretare bene, anche in- tuzioni, dimenticando gli at«Devo dire che il turista che sieme a loro, a cominciare dal triti del passatoe guardando a cerca l’autenticità e la salva- nome Unesco, una certifica- ciò che vogliamo, la protezioguardia di Dolomiti Unesco zione che prima di tutto è per ne della natura, il miglioranon è un turista superficiale la gente del posto, affinché mento della nostra società, il ma assolutamente consape- comprendano il patrimonio sano turismo, anche con limivole, che apprezza l’ecoturi- di cui sono affidatari e che de- ti giusti e corretti, che è semsmo ed è attento alla società vono e possono condividere pre più fonte di sostentamenche va a conoscere e visitare. to e anche la redistribuzione

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to e anche la redistribuzione dei proventi fra tutte le categorie economiche locali. È il momento giusto per farlo». Aldo De Pellegrin © RIPRODUZIONE

Gli eventi ● Dopo quelle di Cortina, le celebrazioni per il decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio Unesco proseguono a San Vigilio di

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esperienze», ore 14.30 Sfilata folcloristica: le leggende di Fanes, fino a sera musica e gastronomia in piazza

Marebbe con una tre giorni di eventi da oggi a sabato ● Oggi (ore 9) conferenza dibattito «Cieli stellati e parchi delle stelle»: luoghi protetti dall’inquiname nto acustico e luminoso; ore 14 dibattito: «L’uomo nelle Dolomiti» ● Domani , ore 9: conferenza «Aspetti geologici delle Dolomiti»;ore 14: conferenza «Proposte per un turismo responsabile e sostenibile»; ore 21 Tavola rotonda: «La bellezza e l’armonia della natura» ● Sabato 29 giugno festa del decennale: dalle 11 «Miglio delle

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Gli esaminon sono finiti, perdereil marchio sarebbeun danno enorme

L’assedio«rituale» spinto dai social è un aspettonuovo: servonoalternative

Non è turismo sano sela natura soffre: miope pensaresolo ad accessie presenze

In campo Carlo Runggaldier, direttore dell'associazio ne turistica di San Vigilio

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Ambiente L’interventoa Cortinaper il decennaledelmarchioDolomitiUnesco.Il ministroCosta:dialoghiamo

Passichiusi,Kompatscherrilancia Il Landeshauptmann:servecoraggio,divieti a fasceorarie.Trento eBelluno tirano il freno «Servonoscelte coraggiose, per affermare il valore della sostenibilità delle Dolomiti». Lo afferma il presidente altoatesino Arno Kompatscher, intervenendo a Cortina d’Ampezzo alle celebrazioni per il decennale delle «Dolomiti patrimonio dell’umanità». Kompatscher annuncia: «Lavorerò per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva». a pagina 5

Passichiusi,l’AltoAdigerilancia Da Cortina Kompatscher insiste:divieti a fasceorarie. Trento e Belluno caute Quest’anno sul Sella non ci saranno divieti. Ma Arno Kompatscher non molla e preannuncia di voler tornare alla carica sulle limitazioni al traffico. «Servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Come presidente della Provincia di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per BOLZANO

va». Queste le parole pronunciate dal Landeshauptmann a Cortina d’Ampezzo, dove era ospite delle celebrazioni per il decennale del riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle Dolomiti patrimonio dell’umanità. «Certamente sarà necessario proporre una alternativa

— ha aggiunto —, un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte sceltecoraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un la chiusura dei principali pas- successo futuro, in termini si delle Dolomiti ai mezzi a turistici ed economici». Meno netta la posizione di motore, per fasce orarie, nelle Roberto Padrin, presidente ore centrali della giornata, durante il periodo culminan- della Provincia di Belluno: te della stagione turistica esti- «Sulla chiusura dei passi dova». Queste le parole pronun- lomitici bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso

un ragionamento condiviso con le categorie economiche,

gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli, non di metterne». Cautela anche dal Trentino, che dopo il cambio di giunta (da quella di Ugo Rossia quella nuova, a trazione leghista, guidata da Maurizio Fugatti) ha congelato le sperimentazioni avviate nel 2018. Mario Tonina, vicepresidente della Provincia di Trento anche lui ieri a Cortina, ha aggiunto: «Per quanto riguarda la mobilità, è giunto il momento di frenare, per poi ripartire. Anche a seguito dell’assegnazione dei Giochi 2026, per queste Olimpiadi che saranno anche

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Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti, dobbiamo tenere alto questo nome. I Giochi 2026 saranno la prima edizione sostenibile». Infine anche il ministro per l’ambiente Sergio Costa manda un messaggio in occasione del decennale Unesco: «Le Dolomiti sono un’eccellenza italiane, occorre proseguire su questa strada e rafforzare l’alleanza tra Stato e istituzioni del territorio». A. D. P. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Costa «Occorre rafforzare l’alleanza fra il governo e i territori»

A. Kompatscher

Mario Tonina

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L’Alto Adigevuole i passi chiusi Bellunofrena: sceltecondivise Durante lafesta per idieci anni delleDolomiti Unesco,il presidente altoatesinoKompatscher rilancia laproposta: «Sul tema della sostenibilità», hadichiarato, «servono scelte coraggiose». Per RobertoPadrin servonoscelte condivi/ PAGINE2 E3 se,coinvolgendo anche gli operatori economici. SEGAFREDDO

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Passichiusi alle auto a ore Bolzano spinge, Padrin frena Kompatscherribadisce:«Servonosceltecoraggiosepertutelarelamontagna» Il presidentedellaProvinciadi Belluno:«Bisognatoglierei vincoli,non metterne» successofuturo, in termini turistici ed economici». Più aperta la posizione di Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno. «Sulla chiusura dei passi dolomitici», ha dichiarato, «bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa

Mario Tonina, vice presidente della provincia di TrenCORTINA.Stop ad ore alle auto, ha sottolineato l’importo sui passi dolomitici. È quetanza di far emergere il nosta la proposta che ha lanciame delle Dolomiti anche nelto ieri, dal palco di piazza Anla promozione legata ai Giogelo Dibona, Arno Kompachi olimpici. «Per quanto ritscher, presidente della Proguarda la mobilità», ha sintevincia autonoma di Bolzano, tizzato, «è giunto il momenintervenendo a Cortina alle to di frenare, per poi riparticelebrazioni per il decennale re. Anche a seguito dell’assedel riconoscimento, da parte gnazione dei Giochi olimpici dell’Unesco, delle Dolomiti invernali 2026 all’Italia, per patrimonio dell’umanità. queste Olimpiadi che saran«Separliamo di sostenibili- montagna ha bisogno di to- no anche delle Dolomiti, dobtà», ha dichiarato, «va anche gliere vincoli, non di metter- biamo tenere alto questo nodetto che servono scelte co- ne. Oggi celebriamo il decen- me. I Giochi del 2026 saranraggiose, per affermare con nale del rincrescimento Une- no la prima edizione sosteniresponsabilità il valore della sco che deve essere uno sti- bile, per uno sviluppo duratusostenibilità delle Dolomiti, molo per lavorare di più nel- ro, con una sostenibilità durache sia ambientale, economi- la promozione». tura». ca, storica, culturale. Come «Il mio primo pensiero va «Dobbiamo lavorare assiepresidente della Provincia al compianto Sergio Reolon me con coraggio», ha concluautonoma di Bolzano e per la che è stato colui cheha lancia- so Kompatscher, «portare Regione Trentino Alto Adige to l’idea di candidare le Dolo- avanti una normativa seria e affermo che lavorerò per miti a divenire bene Une- ineccepibile, perché solo così creare le basi di una normatisco»,ha aggiunto, «eil secon- possiamo davvero preservava solida, per la chiusura dei do pensiero è che il territorio re il nostro territorio, sfruttaprincipali passi delle Dolomi- necessita di minori vincoli. re in termini turistici che poi Ne è un esempio il Comelico. diventano indotti economici ti ai mezzi a motore, per fa- Non si possono mettere in dif- la sua bellezza. La volontà di sce orarie, nelle ore centrali ficoltà le popolazioni che qui discutere della chiusura a fadella giornata, durante il pe- vivono e lavorano. Va aperto sce orari dei passi dolomitici riodo culminante della sta- un dialogo costruttivo», ha mi sembra che ci sia tutta. Io gione turistica estiva. Certa- concluso, «fra tutti i territori lavorerò per questo obiettimente sarà necessario pro- dolomitici per abbattere i vin- vo. Credo debba essere un porre una alternativa», ha ag- coli, promuovere le località, obiettivo comune a tutti e vagiunto, «un servizio pubblico e discutere anche della chiu- da portato avanti tutti assiecon mezzi a idrogeno o a tra- sura dei passi. Le scelte van- me». — zione elettrica, che non han- no condivise in primis con me». — Alessandra Segafreddo no emissioni, silenziosi. Van- chi sulle Dolomiti ci abita e ci no fatte scelte coraggiose, IL PRESIDENTEDELLA PROVINCIA con chi vive questo territo- lavora e non vanno calate DI BELLLUNO ROBERTOPADRIN PUNTA SU DIALOGOE CONFRONTO rio; saranno le basi per un dall’alto». successofuturo, in termini tuMario Tonina, vice presi-

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«Le sceltedevono esserecondivise conchi sulleDolomiti ciabita e ci lavora Nonpossonoessere calatedall’alto»

AsinistrailpresidentedellaProvinciadiBolzano,ArnoKompatscher,adestraalcuniragazzilascianol’improntadellaloromanosu unpannelloperlaFondazioneCortina2021

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Cortina celebra i dieci anni dell’Unesco Molte le autorità presenti in piazzaDibona.Il sottosegretarioVannia Gava:«Facciamo vivere queste montagne» primatur da dare ai nostri la chiave di volta per raggiungiovani affinché siano gli gere la piena e condivisa geadulti del domani capaci di stione di questo patrimonio Alessandra Segafreddo risollevasi anche nelle avver- comune». «Celebrare il decennale sità». Di ritorno da Losanna, tra non era scontato», ha ribadiCORTINA. «Qui si respira la strette di mano e applausi to Enrico Vicenti, segretario passione per il territorio». per l’ottenimento delle Olim- generale della Commissione Così Vannia Gava, sottosepiadi, il sindaco di Cortina italiana per l’Unesco, «ma gretario di Stato per l’Am- Gianpietro Ghedina ha riba- era importante farlo per ribabiente e la Tutela del territodito l’importanza del ricono- dire l’importanza di avere un rio e del mare ha salutato ieri scimento Unesco. «Abbiamo patrimonio paesaggistico e il folto pubblico presente in le montagne più belle del culturale unico al mondo. Le piazza Angelo Dibona per fe- mondo», ha detto, «suddivi- Dolomiti devono sempre più steggiare i 10 anni trascorsi se in tre regioni e cinque pro- essere sentite come un laboda quando Unesco dichiarò vincie. All’inizio l’importanratorio per tutti e la Fondale Dolomiti patrimonio monzione Unesco ha il compito diale. «Cortina e Milano han- za del marchio Unesco non di valorizzare questo patrino avuto il coraggio e l’ambi- era stata percepita e non era monio, farlo conoscere e vizione che altri non hanno stata molto sfruttata. Con il vere in collaborazione con avuto», ha detto l’onorevole tempo ha invece contribuito tutti gli Enti locali e le assoGava, «e sono stati premiati a creare una coscienza am- ciazioni del territorio». — ottenendo i Giochi invernali bientale importante e a poBYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI del 2026. Queste Olimpiadi tenziare il turismo, soprattutsono un motivo di orgoglio to degli stranieri che cercano ulteriore per questo territo- i siti Unesco. Anche nella ge- Il sindaco Ghedina rio già incastonato fra un be- stione del territorio dobbia- «Il riconoscimento ne Unesco. Questi territori mo esserecapaci di fare squa- ha permesso anche vanno tutelati, ma anche va- dra, con le Olimpiadi lo ablorizzati. La montagna dob- biamo dimostrato: se tutti di potenziare il turismo» biamo farla conoscere, ma soprattutto farla vivere. Noi crediamo negli stessi obiettiabbiamo il dovere di creare i vi possiamo essere vincenti. servizi affinché la montagna Questo compleanno deve esnon si spopoli. Le Olimpiadi sere un nuovo slancio verso sono arrivate nel momento un futuro di crescita». propizio». Il decennale deve essere Gava, che è anche presi- un’opportunità di sviluppo dente del Comitato per le ce- ulteriore anche per Grazialebrazioni del decennale del no Pizzimenti, presidente riconoscimento Dolomiti, della Fondazione Dolomiti ha sottolineato come siano Unesco: «Il lavoro di squastati creati oltre 140 eventi dra, non facile e non scontabasati sulla sobrietà e dedica- to», ha detto, «ci ha portato ti soprattutto ai giovani. prima ad ottenere il ricono«Qui dopo l’uragano Va- scimento e poi oggi a festegia», ha dichiarato, «ho visto giare i primi 10 anni di Doloun popolo che si è tirato su le miti Unesco. Mettere in luce maniche, non ha mai chiesto le differenze ed evidenziare niente, e ha iniziato a pulire, anche ciò che unisce, è stata a ricostruire. Questo è l’im- la chiave di volta per raggiunprimatur da dare ai nostri

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27 giugno 2019

gli albergatori

Pacchetti e sconti per i turisti nelle giornate del decennale Roberta Alveràconferma «Per il nostro settore il marchio è un valoreaggiunto Infatti lo promuoviamo e crediamonella sostenibilità» CORTINA.Anche gli albergato-

ri hanno voluto pensare ad una serie di iniziative a sostegno della grande festa delle Dolomiti. Chi arriva nella Conca da turista sene andrà da amico in questi giorni del decennale, perché troverà speciali pacchetti e sconti ad attenderlo. «Per il nostro settore sicuramente avere il marchio Unesco ha un valore in più», spiega Roberta Alverà, presidente dell’associazione albergatori Cortina, «ed è così in tutto il mondo nei siti Unesco. Per il territorio essere circondato dalle Dolomiti Unesco fa la differenza. Noi non solo promuoviamo il marchio ma abbiamo anche sposato la filosofia della Fondazione cercando di dotare le strutture alberghiere del marchio “green” che è molto riconosciuto all’estero. «A medio termine», aggiunge, «stiamo portando avanti una strategia per allinearci al concetto di sostenibilità che è alla base dell’organizzazione dei Mondiali di sci alpino 2021, e alle iniziative dell’amministrazione comunale legate al pro-

ne comunale legate al progetto plastic free. Anche nelle nostre strutture abbiamo bandito la plastica monouso eutilizziamo prodotti riciclabili come il vetro o compostabili. L’obiettivo è quello di arrivare tutti assieme a tutelare ulteriormente il nostro territorio dichiarato 10 anni fa un bene Unesco». In prima linea, da sempre, per la tutela del territorio ci sono le Regole d’Ampezzo che ieri hanno realizzato una serie di iniziative, contribuendo, innanzitutto, all’allestimento dell’area degustazione davanti alla Ciasa de Ra Regoles: i tavoli del grande buffet sono stati realizzati con legna che proviene dagli alberi schiantanti dall’uragano Vaia, a significare il

vani: insegnare la cura del territorio è fondamentale». Le Regole hanno organizzato ieri anche percorsi guidati sia al museo Etnografico, dedicato alla secolare tradizione della proprietà collettiva della valle, e al museo Paleontologico “Rinaldo Zardini”, che custodisce una preziosa raccolta di fossili del Triassico, così importanti anche per il riconoscimento conferito dall’Unesco. «Lacultura del territorio si sposa con il turismo in maniera perfetta se ben gestiti entrambi», chiosa Lancedelli, «e per questo abbiamo voluto partecipare e collaborare ai festeggiamenti del decennale». – A.S. BYNCNDALCUNIDIRITTIRISERVATI

senso di recupero, continuità, resilienza e speranza con cui la gente di qui ha saputo subito reagire agli eventi. «Noi con le Regole e il Parco abbiamo sempre tutelato il territorio», spiega il presidente Flavio Lancedelli, «ma avere un riconoscimento alle Dolomiti da parte di

Buffet e visite guidate sono stati curati dalle Regole d’Ampezzo «Curiamo il territorio»

altri fa sicuramente piacere. La Fondazione Dolomiti Unesco sta portando avanti delle belle iniziative, soprattutto quelle dedicate ai gio-

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27 giugno 2019

i primi cittadini

Massaro: «Dobbiamo puntare su ambiente e qualità della vita» Peril sindacodi Belluno «è necessariodaredel nostro territorio un’immaginecheduri per i prossimidecenni» Salaaprealla collegaAppendino

invernali del 2026 che si terranno a Milano e Cortina. di Belluno. Un territorio, CORTINA. «Per commentare i cioè, che fa dell’ambiente, «Dice bene il sindaco di Toridieci anni di vita delle Dolo- della sostenibilità, del pae- no Chiara Appendino: le Atp miti Unesco, bisogna partire saggio, del biologico, della Finals e le Olimpiadi Miladalla fine, cioè dall’aggiudicultura e della qualità della no-Cortina 2026 sono due cazione delle Olimpiadi in- vita il perno attorno cui ruota manifestazione che l’Italia vernali 2026 a Cortina d’Am- lo sviluppo economico. Le deve essere molto orgogliosa pezzo: o questo evento diven- Olimpiadi non rappresenta- di poter organizzare. Per il ta la concretizzazione del ri- no soltanto l’occasione per nostro Paesesono un’occasioconoscimento Unesco, oggi realizzare questo ambizioso ne irripetibile per dimostrare più che altro sulla carta, op- progetto», ha detto il primo il valore e la bellezza che tutpure i giochi diventano occa- cittadino, «ma anche per co- to il mondo ci invidia», ha sione di speculazione per municarlo al mondo, attri- scritto il sindaco. «Già ai teml’immediato profitto econo- buendo al nostro territorio pi di Expo 2015 Milano e Tomico, ma con danni di me- un’immagine cherimarrà im- rino hanno lavorato fianco a dio-lungo termine anche al pressa per i prossimi decen- fianco in termini di promopatrimonio ambientale e na- ni. È il miglior contributo che zione e sviluppo, creando di fatto un collegamento unico le montagne patrimonio turale». Così il sindaco di Bel- dell’Unesco e il territorio del tra le due città. Spero quindi luno, Jacopo Massaro, com- Bellunese possono dare per di incontrare presto Chiara menta il decennale del rico- contrastare il cambiamento Appendino, per iniziare quenoscimento delle Dolomiti a climatico». sto dialogo che può essere di patrimonio dell’umanità feFuori dal Bellunese, molto grande beneficio per entramsteggiato ieri mattina a Corti- sidiscute ancora sulla presen- bi i territori», ha concluso. na. Ma il tema non può che es- za di Torino, che ha dato una Una apertura di dialogo sere quello delle Olimpiadi, disponibilità alle due città che viene dopo qualche botappena aggiudicate. ta e risposta piuttosto teso. premiate dal Cio. «Legare le Olimpiadi al Il sindaco di Milano, Giu- Ma forse uno spiraglio c’è anpaesaggio, all’ambiente, alla seppe Sala, ha risposto, con cora. — qualità della vita, significa co- un post sulla sua pagina Facestruire un evento sportivo, tu- book, a quanto detto dalla ristico e sociale sulle basi po- collega di Torino, la sindaca ste oggi dal territorio bellune- Chiara Appendino, sul dialose per il proprio sviluppo», go che ci potrebbe essere in conclude Massaro. «Siamo davanti a un bivio: un evento termini di promozione tra gli mediatico ed economico fine Atp Finals di tennis che il caa se stesso, o l’occasione per poluogo piemontese ospiterealizzare e mostrare al mon- rà dal 2021 al 2025 e i giochi do il futuro che abbiamo sem- invernali del 2026 che si terpre sognato per la provincia

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27 giugno 2019

Il sindacodi Belluno,JacopoMassaro

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27 giugno 2019 - 11:01

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Dolomiti Unesco: il Nordest che conta stamattina a Cortina con l’occhio al 2026 Il tema della sostenibilità ambientale così caro alla Morandini proiettato inevitabilmente sul grande evento a cinque cerchi Francesco Dal Mas 27 Giugno 2019 Per i 10 anni delle Dolomiti patrimonio Unesco ci sono un po’ tutti quelli che contano a Nordest. Alle 11, in piazza, sotto al campanile, s’incontreranno gli assessori regionali Federico Caner e Gianpaolo Bottacin (anche a nome del governatore Zaia che per sopravvenuti impegni dovrà disertare); il presidente del Friuli, Massimiliano Fedriga, col suo assessore Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione; Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano; Roberto Padrin di Belluno; il vicepresidente di Trento, Tonella; la sottosegretaria Vannia Gava che, essendo all’Ambiente, si occupa direttamente della Fondazione e che ha voluto una “festa dei popoli” per questo decennale. I popoli dolomitici, ben s’intende. E ci sarà anche Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021. Ma è ovvio che oggi, a Cortina, ospiti del sindaco Ghedina, non si parlerà solo di protezione Unesco per le più belle montagne al mondo. Ghedina è reduce da Losanna, quindi è evidente che si parlerà anche di Olimpiadi. E magari Fedriga coglierà l’occasione per offrire al Veneto e a Ghedina qualche opportunità. Il tutto all’insegna di quella sostenibilità che la candidatura olimpica ha fatto sua prendendo spunto proprio dalle Dolomiti Unesco. «La sostenibilità è nel nostro dna», afferma, infatti, la direttrice Marcella Morandini. Non è escluso che, in questa prospettiva, si parli anche di trasporti, anch’essi ovviamente sostenibili. E che quindi difficilmente possono essere le autostrade. L’accesso ai passi dolomitici sarà un altro dei problemi. E quanto sono compatibili i collegamenti sciistici con la protezione mondiale? È un altro degli interrogativi cui si farà cenno. Al momento, infatti, il tavolo della Fondazione Dolomiti Unesco è l’unico costantemente aperto e davvero operativo tra il Veneto, il Friuli e le Province di Trento e di Bolzano. Questa mattina non si potrà che parlare anche della tempesta Vaia e dell’urgenza di bonificare quanti più boschi possibili, su tutta la montagna nordestina. Proprio oggi partiranno anche 45 ragazzi dell’alpinismo giovanile delle associazioni alpinistiche di Alto Adige, Friuli, Trentino e Veneto che per una settimana lavoreranno alla sistemazione dei sentieri del Sistema 1 – Pelmo, Croda da Lago. Sotto l’egida del CAI (Club alpino italiano) e della SAT (Società alpinisti tridentini) i giovani lavoreranno per curare segnaletica e sentieri danneggiati dalla tempesta Vaia che si è abbattuta lo scorso 29 ottobre. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito gli effetti della tempesta Vaia: il lavoro volontario dei Club alpini che se ne occupano appare al limite del possibile e comporterà gli “straordinari” per diversi anni. Nelle giornate del campo i ragazzi potranno apprendere, grazie ad esercitazioni teoriche e pratiche, come viene organizzata e gestita la rete escursionistica montana, gestita dalle varie sezioni del CAI/SAT, ed il valore del lavoro dei volontari che contribuiscono alla manutenzione dei sentieri alpini. —

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27 giugno 2019 - 15:48

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Bolzano spinge per i passi chiusi alle auto, Padrin frena Kompatscher ribadisce: «Servono scelte coraggiose per tutelare la montagna». Il presidente della Provincia di Belluno: «Bisogna togliere i vincoli, non metterne» CORTINA. Stop ad ore alle auto sui passi dolomitici. È questa la proposta che ha lanciato ieri, dal palco di piazza Angelo Dibona, Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, intervenendo a Cortina alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle Dolomiti patrimonio dell’umanità.. «Se parliamo di sostenibilità», ha dichiarato, «va anche detto che servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasce orarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva. Certamente sarà necessario proporre una alternativa», ha aggiunto, «un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un successo futuro, in termini turistici ed economici». Più aperta la posizione di Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno. «Sulla chiusura dei passi dolomitici», ha dichiarato, «bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli, non di metterne. Oggi celebriamo il decennale del rincrescimento Unesco che deve essere uno stimolo per lavorare di più nella promozione». «Il mio primo pensiero va al compianto Sergio Reolon che è stato colui che ha lanciato l’idea di candidare le Dolomiti a divenire bene Unesco», ha aggiunto, «e il secondo pensiero è che il territorio necessita di minori vincoli. Ne è un esempio il Comelico. Non si possono mettere in difficoltà le popolazioni che qui vivono e lavorano. Va aperto un dialogo costruttivo», ha concluso, «fra tutti i territori dolomitici per abbattere i vincoli, promuovere le località, e discutere anche della chiusura dei passi. Le scelte vanno condivise in primis con chi sulle Dolomiti ci abita e ci lavora e non vanno calate dall’alto». Mario Tonina, vice presidente della provincia di Trento, ha sottolineato l’importanza di far emergere il nome delle Dolomiti anche nella promozione legata ai Giochi olimpici. «Per quanto riguarda la mobilità», ha sintetizzato, «è giunto il momento di frenare, per poi ripartire. Anche a seguito dell’assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026 all’Italia, per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti, dobbiamo tenere alto questo nome. I Giochi del 2026 saranno la prima edizione sostenibile, per uno sviluppo duraturo, con una sostenibilità duratura». «Dobbiamo lavorare assieme con coraggio», ha concluso Kompatscher, «portare avanti una normativa seria e ineccepibile, perché solo così possiamo davvero preservare il nostro territorio, sfruttare in termini turistici che poi diventano indotti economici la sua bellezza. La volontà di discutere della chiusura a fasce orari dei passi dolomitici mi sembra che ci sia tutta. Io lavorerò per questo obiettivo. Credo debba essere un obiettivo comune a tutti e vada portato avanti tutti assieme». — Alessandra Segafreddo

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27 giugno 2019 - 16:32

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La festa per i dieci anni di Dolomiti UNESCO

I suoni, i volti e le voci delle Dolomiti, unite nel riconoscimento UNESCO. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, si è svolta stamane a Cortina, in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico. Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d’Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l’Inno d’Italia l’inizio delle celebrazioni, che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare, come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria, si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti, del Segretario Generale della Commissione Italiana per l’UNESCO Enrico Vicenti, del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher, di Matteo Rosati, dell’ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che, in occasione del decennale, le Regole d’Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati. Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021, grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile.

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27 giugno 2019 - 10:04

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Dieci anni di Dolomiti UNESCO: da Cortina d Ampezzo parte la festa '

gazzettadellevalli

. it/ evento/ dieckanni-di-dolorniti-unesco-da-cortina-dampezzo-parte-la-festa

Calendario Quando: 29 giugno 2019@17 :00-18 : Europe/ Rome Fuso orario I suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento

UNESCO . La festa per il

decennale

della proclamazione di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale , si è svolta stamane a Cortina , in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico . Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio

(Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che si sono fin dalle prime '

'

'

'

battute innestate

sui festeggiamenti a Milano e Cortina dei Giochi per l assegnazione invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche Olimpici una sfida da affrontare , come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO , nel segno '

della sostenibilità. Con il coordinamento del sindaco

di Cortina

UNESCO

Graziano

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del giornalista

Sudtirol Arno

Duilio Ghedina

Gianpietro

Giammaria

, si sono susseguiti gli interventi , del presidente della Fondazione Dolomiti

Pizzimenti

Italiana per , del Segretario Generale della Commissione Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige

Kompatscher

, di Matteo

Rosati , dell ufficio regionale '

UNESCO

'

Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l Ambiente del territorio e del mare ( nonché presidente del Comitato per le celebrazioni decennale Dolomiti

per la

e la Tutela del

del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica.

Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti '

d Ampezzo

hanno fatto allestire

i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 ,

'

schiantati . Una degustazione grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori prossime Mondiale

di qualità delle Dolomiti

UNESCO . Le

sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio sono state al centro della tavola rotonda , cui hanno preso parte Maria

Magdalena Autonoma

Hochgruber

di Bolzano , Antonio

Ranza , Amministratore Fondazione

Kuenzer

, Assessore

alla Tutela del Paesaggio

Mantovani

, vicepresidente Dolomitibus , Alessandro

delegato 2021 , Federico Caner , Assessore

Veneto , Roberto Padrin , Presidente presidente della Provincia Autonoma

della Provincia

del CAI Nazionale , Natalia Benetton

, Presidente

della

al Turismo della Regione

della Provincia

di Belluno , Mario Tonina , vice di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO.

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27 giugno 2019 - 10:04

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Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato '

dall alpinismo giovanile di SAT , CAI Veneto , CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore , per imparare il valore della cura del territorio. '

L ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini , che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l intero territorio dolomitico nei prossimi mesi , come ad esempio la raccolta fondi #S0Serrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda , porta di accesso '

'

alla Marmolada . La parola d ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo , da attuarsi con quello spirito collaborativo '

che oggi si respirava nell atmosfera festosa di Cortina , insieme alla capacità di guardare al di là dei confini amministrativi e delle differenze. '

La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe , in Val Badia , dove il 29 giugno si all insegna della cultura , della partecipazione svolgerà il Dolomites UNESCO popolare , della musica e della gastronomia. "

'

Fest"

E , terminate le celebrazioni , resta il fascino silenzioso della natura . L incanto di quelle montagne - le Dolomiti - riconosciute ufficialmente patrimonio mondiale UNESCO il 26 a cura di Duilio giugno 2009 , e qui raccontate per immagini nella video-infografica '

Giammaria , noto volto Rai . Dolomiti come archivio della storia della terra e come sguardo privilegiato al futuro , Dolomiti dal valore sociale , di cooperazione e di innovazione , e Dolomiti come spazio di vita , perché vivere in montagna significa vivere di montagna , mantenendo abitato un territorio così vivo , e vitale per tutti . Dieci anni , dieci reason why per scoprirle o riscoprirle . E forse anche molte di più.

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AUTORE :N.D.

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27 giugno 2019 - Edizione Belluno

Lounge 2021: raddoppia la sede dei Mondiali Valerio Giacobbi e durante la prossima estate sarà aperto tutti i giorni, fino al 15 settembre. Sarà gestito l amministratore

ILTAGLIO DELNASTRO CORTINA«Che bello assistere frequentemente ad aperture e inaugurazioni di attività di privati, oppure di spazi pubblici! Così si tocca con mano la nuova energia del paese, sprigionata dai Mondiali di sci alpino 2021, rinforzata dall assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026. A Losanna è stato premiato un progetto serio e condiviso. E vero ciò che è già stato sottolineato: siamo passati dallo slogan della can Dreaming together didatura al Working together di adesso: dopo aver sognato assieme, dobbiamo lavorare assieme». Gianpietro Ghedina sindaco di Cortina commenta con favore la presentazione della Lounge 2021, uno spazio della Fondazione che organizza i Mondiali, fra corso all incrocio Italia, via Paul Grohmann e la strada che scende dalla stazione. Ieri c èstata una festa, volutamente abbinata alla grande giornata del decennale del riconoscimento dell Unesco alle Dolomiti; l apertura al pubblico avverrà il 15 luglio prossimo. «Questo è un luogo che la Fondazione userà per essere più vicina alla comunità e ai turisti, in un posto molto visibile, ben curato nella realizzazione dai nostri artigiani d Ampezzo ha spiegato Valerio Gial amministratore

assieme agli sponsor, accoglierà eventi particolari. Si va ad aggiungere alla nostra sede nel centro Alexander Girardi. Tutti di venirci avrannol opportunità a trovare». Giacobbi anticipa alcuni appuntamenti: «E già previsto che sarà un estate ricca di eventi, dopo questi due giorni speciali dell assegnazione delle Olimpiadi e del decennale Unesco. Il 27 luglio, con i nostri sponsor Enel e Audi, avremo un alla Immobility day , dedicato mobilità sostenibile. Ad agosto gli incontri si susseguiranno numerosi». All esterno del locale, a lato della strada, richiama l attenzione la cabina di un impianto di risalita: è uno dei vagoncini della Leitner che trasporterà i passeggeri del primo tronco della funivia Freccia nel Cielo, in fase di costruzione. «Non abbiamo più scuse continua il sindaco ora dobbiamo offrire servizi, in vista dei due grandi appuntamenti del 2021 e del 2026: ci sono gli eventi, ci sono le risorse, dobbiamo darci da fare. Bisogna fare sistema e collaborare, per il bene del paese. Dobbiamo farlo tutti, pensando di meno alle posizioni estreme e marginali di ognuno, per guardare al bene M.Dib. dellacomunità».

ILSINDACO: «DOBBIAMO PASSARE DALSOGNARE ASSIEME ALLAVORARE TUTTIASSIEME PERUNOBIETTIVO»

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AUTORE :N.D.

PAGINE :3 SUPERFICIE :15 %

27 giugno 2019 - Edizione Belluno

TRACORSO ITALIA e via Paul Grohmann ha aperto il nuovo nuovo punto informativo, l altro si trova nel centro Girardi

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AUTORE :Marco Dibona

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27 giugno 2019 - Edizione Belluno

Passi chiusi: l Alto Adige brinda così all Unesco Dolomiti patrimonio dell umanità festa ieri a Cortina per i dieci anni e Kompatscher annuncia una legge `

Una festa per le Dolomiti, all insegna dell Unesco e del patrimonio che questo tratto di arco alpino costituisce per l umanità. Una festa non solo per Cortina e per il Bellunese, ma anche per altre quattro province, Alto Adige e Trentino comprese. Che rilanciano con vigore il problema dei passi dolomitici che d estate diventano strade di città. E per questo il presidente Adige e della regione dell Alto confinante, Arno Kompac-

drin, presidente della Provincia di Belluno, ha ribattuto: «Il territorio non ha bisogno di ulteriori paletti, ma discutiamone». Dibona alle pagine II e III

tscher, ha ribadito sulla necessità di legiferare in tal senso, per regolare il transito dei veicoli: «Servono scelte coraggiose, e certamente dovrà essere proposta un alternativa alle auto». Proposta che ha dato il la alla discussione. E Roberto Pa-

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AUTORE :Marco Dibona

PAGINE :1-3 SUPERFICIE :101 %

27 giugno 2019 - Edizione Belluno

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Gli eventi in programma durante tutta l estate nelle cinque province toccate dalle Dolomiti

L ANNIVERSARIO

Il sindaco Ghedina prende la parola durante la cerimonia di ieri mattina, a Cortina, per celebrare il decennale delle Dolomiti patrimonio sotto la Conchiglia decine dell Umanità: di autorità, e di amministratori delle cinque province interessate, Alto Adige compreso che insiste sulla necessità di chiudere a tempo i passi, e per questo sta pensando ad una legge.

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AUTORE :Marco Dibona

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27 giugno 2019 - Edizione Belluno

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00064145 | IP ADDRESS:

La festa di Cortina

Dieci anni di Unesco «ma sulle Dolomiti ci sono troppe auto» `

Alle celebrazioni Arno Kompatscher rilancia la chiusura dei passi al traffico

LARICORRENZA CORTINALe celebrazioni per i dieci anni di Dolomiti Unesco hanno acceso il confronto su come utilizzare le montagne. Le Dolomiti, tanto belle, tanto delicate. Proprio durante gli interventi ufficiali il governatore Adige dell Alto ha lanciato chiudere i l idea di passi alle auto. Immediata la replica del presidente della Provincia Roberto Padrin: «Servono meno vincoli, non più vincoli». Attorno a questo dibattito si è sviluppata la festa che ieri Cortina ha accolto per il decennale del riconoscimento avvenuto il 26 giugno 2009 a Siviglia. L incontro di tante persone, giunte da tre regioni e cinque province, è avvenuto nella stessa piazza Angelo Dibona che soltanto due giorni prima ha vissuto l esaltante momento dei Giochi dell assegnazione olimpici e paralimpici invernali 2026. In tutti gli interventi di politici, amministratori, tecnici, è stato inevitabile un collegamento con le Olimpiadi. Graziano Pizzi-

`

La replica del presidente Padrin: «Bisogna togliere vincoli non metterli»

menti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e assessore del Friuli Venezia Giulia, ha detto: «Questa è la festa di chi vive nelle Dolomiti e di chi ci viene; di chi ha a cuore questi luoghi e sa che il marchio Unesco è garanzia per la montagna e gli abitanti, oltre che essere importante opportunità di sviluppo. L assegnazione di lunedì scorso rinforza la nostra festa di oggi, perché sarà un edizione dei Giochi basata sulla sostenibilità e sul rispetto dei luoghi. Voi che vivete qui, prima di tutti, sapete che è strategico avere cura delle Dolomiti, come spazio di vita. Per farlo bisogna avere radici profonde, che siano più forti degli alberi schiantati da Vaia». Il Governo era rappresentato da Vannia Gava, sottosegretario all Ambiente, a capo del comitato che coordina tutti gli eventi: «Questo splendido territorio dovrà continuare ciò che ha fatto in dieci anni, in termini di turismo e ambiente. Inoltre bisogna guardare al grande evento delle Olimpiadi 2026: è un biglietto da

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37.187.188.107


PAESE :Italia

AUTORE :Marco Dibona

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27 giugno 2019 - Edizione Belluno

visita nel mondo». Per la Regione Veneto è salito a Cortina l assessore al turismo Federico Caner, che ha esortato tutti a rimboccarsi le maniche, per proseguire il percorso che ha portato all assegnazione dei Giochi. Sul decennaleUnesco ha aggiunto: «Abbiamo voluto questa festa, come fondazione, per ricordare il lavoro fatto in questi dieci anni per la valorizzazione del patrimonio nella sua interezza, tutti assieme, nelle tre regioni. L assegnazione dei Giochi invernali rafforza la collaborazione, che prevede non soltanto la promozione internazionale delle Dolomiti, ma anche la valorizzazione nel segno della sostenibilità». Arno Kompatscher, da presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige, parlando della tutela dell ambiente in queste valli, ha invece acceso il dibattio: «Servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, in fasce orarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva». Poi il Landeshauptman del Sudtirolo ha precisato: «Certamente sarà necessario proporre una alternativa, un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un successo futuro, in termini turistici ed economici». Per la Provincia di Belluno, il presidente Roberto Padrin ha mediato: «Sulla chiusura dei passi dolomitici bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso con le categorie

economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli, non di metterne». Ha poi fatto riferimento esplicito al Comelico: «Ci sono norme troppo vincolanti, che impediscono il futuro economico di questo territorio. Non si deve impedire che guardi avanti, con fiducia. Chi vive in montagna deve poterci rimanere: se le Dolomiti sono così, è anche merito di chi ha sempre vissuto qui». Fra pochi mesi a capo della Fondazione Dolomiti Unesco, nella rotazione fra le province, toccherà a Trento, ieri presente con il vicepresidente Mario Tonina: «Per la mobilità è giunto il momento di frenare, per poi ripartire. Anche a seguito dell assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026, che saranno anche delle Dolomiti, dobbiamo tenere alto questo nome». Marco Dibona

ILSOTTOSEGRETARIO VANNIA GAVA: QUESTO TERRITORIO DOVRÀ CONTINUARE CIÒCHEHAFATTO INTERMINI DITURISMO

L INTERVENTO di Arno

ha aperto il dibattito vette delle Dolomiti,

Kompatscher, presidente dell Alto Adige sulla sostenibilità e sulla mobilità delle lanciando l ipotesi di una chiusura

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PAESE :Italia

AUTORE :Marco Dibona

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27 giugno 2019 - Edizione Belluno

LASCIARE L IMPRONTA tra le altre iniziative anche la base di cemento in cui i bambini hanno avuto la possibilità di lasciare la propria impronta. Sotto le autorità sedute in prima fila per seguire i discorsi ufficiali

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AUTORE :Alessandra Segaf…

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27 giugno 2019

decennale

delle dolomiti

patrimonio

unesco a cortina

Bolzano insiste: passi chiusi a ore al transito delle auto Ma Belluno frena Kompatscher:«Servonoscelteper tutelare la montagna» Padrin:«Bisognatoglierei vincoli,non metterne» giornata, durante il periodo «Il mio primo pensiero va al CORTINA.Stop ad ore alle auto

sui passi dolomitici. È questa la proposta che ha lanciato ieri, dal palco di piazza Angelo Dibona, Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, intervenendo a Cortina alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle Dolomiti patrimonio dell’umanità. «Separliamo di sostenibilità», ha dichiarato, «va anche detto che servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano eper la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasceorarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo

culminante della stagione turistica estiva. Certamente sarà necessarioproporre una alternativa», ha aggiunto, «un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un successofuturo, in termini turistici ed economici». Più aperta la posizione di Roberto Padrin, presidente

compianto Sergio Reolon che è stato colui che ha lanciato l’idea di candidare le Dolomiti a divenire bene Unesco», ha aggiunto, «e il secondo pensiero è cheil territorio necessi-

ta di minori vincoli. Ne è un esempio il Comelico. Non si possono mettere in difficoltà le popolazioni che qui vivono e lavorano. Va aperto un dialogo costruttivo», ha concluso, «fra tutti i territori dolomitici per abbattere i vincoli, della Provincia di Belluno. promuovere le località, e di«Sulla chiusura dei passidolo- scutere anche della chiusura mitici», ha dichiarato, «biso- dei passi. Le sceltevanno congna parlare, fare un ragiona- divise in primis con chi sulle mento condiviso con le cate- Dolomiti ci abita e ci lavora e gorie economiche, gli alberga- non vanno calate dall’alto». tori, chi vive e lavora sui valiMario Tonina, vice presichi, per trovare una soluzio- dente della provincia di Trenne unitaria. Questa monta- to, ha sottolineato l’importangna ha bisogno di togliere vin- zadi far emergere il nome delcoli, non di metterne. Oggi celebriamo il decennale del rin- le Dolomiti anche nella procrescimento Unesco che deve mozione legata ai Giochi essereuno stimolo per lavora- olimpici. «Perquanto riguarda la more di più nella promozione». «Il mio primo pensiero va al bilità», ha sintetizzato, «è

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bilità», ha sintetizzato, «è giunto il momento di frenare, per poi ripartire. Anche a seguito dell’assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026 all’Italia, per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti, dobbiamo tenere alto questo nome. I Giochi del 2026 saranno la prima edizione sostenibile, per uno sviluppo duraturo, con una sostenibilità duratura». «Dobbiamo lavorare assieme con coraggio», ha concluso Kompatscher, «portare avanti una normativa seria e ineccepibile, perché solo così possiamo davvero preservare il nostro territorio, sfruttare in termini turistici che poi diventano indotti economici la sua bellezza. La volontà di discutere della chiusura a fasce orari dei passi dolomitici mi sembra che ci siatutta. Io lavorerò per questo obiettivo. Credo debba essere un obiettivo comune a tutti e vada portato avanti tutti assieme».— Alessandra Segafreddo BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI

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A Cortina d Ampezzo la festa del decennale Patrimonio dell Umanità Uesco '

di Dolomiti

'

ilnordestquotidiano dellumanita-uesco Keoazione

Grande

.it/2019/ 06/ 26/ a-cortina-dampezzo-la-festa-del-decennale-di-dolomiti-patrimonio 26 giugno 2019

festa a Cortina

delle Dolomiti Gianpietro Graziano

d Ampezzo per celebrare Patrimonio dell Umanità Unesco. di Cortina , ha aperto

, presidente

della Fondazione

Vicenti , segretario generale della Commissione poi preso la parola Vannia Gava , sottosegretario territorio

del riconoscimento

'

Ghedina , sindaco Pizzimenti

decennale

'

e del mare e presidente

del Comitato

le celebrazioni Dolomiti

Nazionale

seguito da

Unesco , quindi Enrico Italiana per l Unesco . Ha '

'

di Stato per l ambiente e la tutela del del decennale del per le celebrazioni

riconoscimento Dolomiti Unesco . stato letto il testo del messaggio che il presidente del Consiglio dei ministri , Giuseppe Conte , ha voluto inviare . Sempre Gava ha comunicato la decisione del Presidente della Repubblica , Sergio Mattarella , di E'

concedere

la medaglia della presidenza alla cerimonia che dà il via alle celebrazioni del decennale , che vedranno proposte oltre 150 iniziative su tutto il territorio dolomitico. Le quattro

bande dei quattro territori dolomitici che hanno proposto i brani di chiusura e intermezzo hanno ad un certo punto proposto il brano apertura , commissionato da Artur Kammerer , una delle colonne portanti della candidatura Unesco

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che , purtroppo , mancato prematuramente qualche anno fa . stato ricordo anche Sergio Reolon , presidente della Provincia di Belluno quando l iter di candidatura ebbe E'

'

inizio. della provincia di Trento e presidente entrante della Mario Tonina , vicepresidente Fondazione Dolomiti Unesco alla fine dell anno al termine della presidenza friulana , ha sottolineato come «uno degli obiettivi primari della mia presidenza sere fare in modo che '

gli amministratori che condividono le Dolomiti riconoscano il ruolo della Fondazione che finora ha saputo fare bene e proporre altre opportunità per migliorare ancora . Credo che tutela e sviluppo possano andare di pari passo se prima rispondiamo alla domanda , che tipo di sviluppo vogliamo dare alle Dolomiti . La Fondazione può essere una piattaforma importante per supportare i territori nel percorso verso una visione diversa e aperta . mio impegno salt fare in modo che questo strumento venga valorizzato e utilizzato come merita , come laboratorio per costruire insieme un futuro sostenibile per i territori montani» . Matteo Rosati ha introdotto la tavola rotonda

a cui hanno partecipato , oltre al vicepresidente Tonina , Federico Caner assessore regionale del Veneto , Roberto Padrin , presidente della Provincia di Belluno , Arno Kompatscher , presidente della Regione Trentino Alto Adige , Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , assessore urbanistica tutela e paesaggio e beni culturali della Provincia di Bolzano , Alessandro Benetton , presidente Fondazione Cortina 2021 , Natalia Ranza , amministratore delegato Dolomitibus e Antonio

Montani , vicepresidente

del CAI nazionale.

I ragazzi delle associazioni sportive , accompagnati da Kristian Ghedina , in un momento particolarmente emozionante e divertente , hanno poi lasciato le impronte delle proprie mani sull argilla , come segno significativo dell impegno delle generazioni future per il Patrimonio Mondiale. '

'

Marcella Morandini , direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco ha poi presentato tre progetti: #S0Serrai , realtà aumentata e Dolomites Today . Quest' ultimo è un racconto collettivo in forma di film che raccoglierà tutti i contributi video che arriverranno sul sito della Fondazione www .dolomitiunesco info e narrano le Dolomiti da un punto di vista personale. Si

quindi passati alla presentazione del progetto Campo Sentieri: i presidenti del CAI Veneto , CAI FVG , SAT ( Societe Alpinisti tridentini) e CAI Alto Adige hanno illustrato il distrutti dalla tempesta Vaia progetto di sistemazione dei sentieri del Sistema nell ottobre 2018 che vede coinvolti 45 ragazze e ragazzi dei CAI giovanili di tutti e 4 i territori. '

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decennale

delle dolomiti

patrimonio

unesco a cortina

Bolzano insiste: passi chiusi a ore al transito delle auto Ma Belluno frena Kompatscher:«Servonoscelteper tutelare la montagna» Padrin:«Bisognatoglierei vincoli,non metterne» rie, nelle ore centrali della essereuno stimolo per lavoraCORTINA.Stop ad ore alle auto

sui passi dolomitici. È questa la proposta che ha lanciato ieri, dal palco di piazza Angelo Dibona, Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, intervenendo a Cortina alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle Dolomiti patrimonio dell’umanità. «Separliamo di sostenibilità», ha dichiarato, «va anche detto che servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasceorarie, nelle ore centrali della

giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva. Certamente sarà necessarioproporre una alternativa», ha aggiunto, «un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un successofuturo, in termini turistici ed economici». Più aperta la posizione di Roberto Padrin, presidente

re di più nella promozione». «Il mio primo pensiero va al compianto Sergio Reolon che è stato colui cheha lanciato l’idea di candidare le Dolomiti a divenire bene Unesco», ha aggiunto, «e il secondo pensiero è cheil territorio necessita di minori vincoli. Ne è un esempio il Comelico. Non si possono mettere in difficoltà le popolazioni che qui vivono e lavorano. Va aperto un dialogo costruttivo», ha concluso, «fra tutti i territori dolomitici per abbattere i vincoli, promuovere le località, e discutere anche della chiusura dei passi. Le scelte vanno condivise in primis con chi sulle Dolomiti ci abita e ci lavora e non vanno calate dall’alto». Mario Tonina, vice presidente della provincia di Trento, ha sottolineato l’importanzadi far emergere il nome del-

della Provincia di Belluno. «Sulla chiusura dei passidolomitici», ha dichiarato, «bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli, non di metterne. Oggi celebriamo il decennale del rincrescimento Unesco che deve le Dolomiti anche nella proessereuno stimolo per lavora- mozione legata ai Giochi

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mozione legata ai Giochi olimpici. «Perquanto riguarda la mobilità», ha sintetizzato, «è giunto il momento di frenare, per poi ripartire. Anche a seguito dell’assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026 all’Italia, per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti, dobbiamo tenere alto questo nome. I Giochi del 2026 saranno la prima edizione sostenibile, per uno sviluppo duraturo, con una sostenibilità duratura». «Dobbiamo lavorare assieme con coraggio», ha concluso Kompatscher, «portare avanti una normativa seria e ineccepibile, perché solo così possiamo davvero preservare il nostro territorio, sfruttare in termini turistici che poi diventano indotti economici la sua bellezza. La volontà di discutere della chiusura a fasce orari dei passi dolomitici mi sembra checi siatutta. Io lavorerò per questo obiettivo. Credo debba essere un obiettivo comune a tutti e vada portato avanti tutti assieme».— Alessandra Segafreddo BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI

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Grande successo per la festa del decennale del riconoscimento UNESCO alle Dolomiti Pubblicato 54 minuti fa 27 giugno 2019 By Redazione Trento

• • • • • • • Share • Tweet • • • I vertici amministrativi dei territori su cui si elevano maestose le Dolomiti hanno partecipato a Cortina alla grande festa per i dieci anni dal riconoscimento UNESCO. Per la Provincia autonoma c’era il vicepresidente Mario Tonina che, nelle sue vesti di vicepresidente della Fondazione Dolomiti, raccoglierà il testimone della presidenza dal Friuli Venezia Giulia entro l’anno. “Uno degli obiettivi primari della mia presidenza sarà fare in modo che gli amministratori che condividono le Dolomiti riconoscano il ruolo della Fondazione che finora ha saputo fare bene e

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proporre altre opportunità per migliorare ancora. Credo che tutela e sviluppo possano andare di pari passo se prima rispondiamo alla domanda, che tipo di sviluppo vogliamo dare alle Dolomiti“, ha detto Tonina. Pubblicità

Pubblicità “La Fondazione può essere una piattaforma importante per supportare i territori nel percorso verso una visione diversa e aperta. Il mio impegno sarà fare in modo che questo strumento venga valorizzato e utilizzato come merita, come laboratorio per costruire insieme un futuro sostenibile per i territori montani.” “Porto anche il saluto del presidente Fugatti e della Giunta della Provincia autonoma di Trento. Voglio ringraziare tutte le persone che in questi dieci anni, e anche prima, hanno portato avanti un lavoro di squadra molto importante e vincente”, ha detto in apertura il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Il vicepresidente Tonina ha aggiunto che: “Immagino anche – e spero non sia solo un sogno – che le Dolomiti possano diventare il luogo in cui si progetta e si sperimenta il futuro delle aree cosidette marginali, lavorando sulla tutela e la valorizzazione del territorio, l’agricoltura di montagna, la formazione, il turismo, le infrastrutture, la ricerca.” “Perché, seppur con notevoli differenze tra loro, i territori che condividono le Dolomiti hanno tendenze analoghe: spopolamento delle terre alte, necessità di trovare equilibrio tra tutela del paesaggio e sviluppo economico, ricchezza e diversità culturali, rischi di frammentazione, di chiusure e di scarsa coesione.” “Il riconoscimento UNESCO è ciò che ci dà una visione strategica e complessiva. Le Olimpiadi saranno un grande banco di prova in questo senso. Se vogliamo davvero, non solo a parole, che queste Olimpiadi restino nella storia come prima edizione che fa dello sviluppo sostenibile la colonna portante, creando occasioni di sviluppo duraturo per le comunità locali, occorre che già da domani iniziamo a lavorare in questo senso. La Fondazione c’è ed è a disposizione di chi voglia mettersi in gioco”. Il primo a prendere la parola è stato Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina d’Ampezzo, seguito da Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, quindi Enrico Vicenti , segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Ha poi preso la parola Vannia Gava, sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare e presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento Dolomiti UNESCO. E’ stato letto il testo della mail che il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha voluto inviare. Le quattro bande dei quattro territori dolomitii che hanno proposto i brani di apertura, chiusura e intermezzo hanno ad un certo punto proposto il brano commissionato da Artur Kammerer, una delle colonne portanti della candidatura UNESCO che, purtroppo, è mancato prematuramente qualche anno fa. E’ stato ricordo anche Sergio Reolon, presidente della Provincia di Belluno quando l’iter di candidatura ebbe inizio. Matteo Rosati ha introdotto tavola rotonda a cui hanno partecipato, oltre al Vicepresidente Tonina, Federico Caner assessore regionale del Veneto, Roberto Padrin, presidente della

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Provincia di Belluno, Arno Kompatscher, presidente della Regione Trentino Alto Adige, Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, assessora urbanistica tutela e paesaggio e beni culturali, Provincia autonoma di Bolzano, Alessandro Benetton, presidente Fondazione Cortina 2021,Roberto Padrin, presidente Provicia di Belluno, Natalia Ranza, amministratore delegato Dolomitibus e Antonio Montani, vicepresidente del CAI nazionale I ragazzi delle associazioni sportive, accompagnati da Kristian Ghedina, in un momento particolarmente emozionante e divertente, hanno poi lasciato le impronte delle proprie mani sull’argilla, come segno significativo dell’impegno delle generazioni future per il Patrimonio Mondiale. Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO ha poi presentato tre progetti: #SOSerrai, realtà aumentata e Dolomites Today. Quest’ultimo è un racconto collettivo in forma di film che raccoglierà tutti i contributi video che arriveranno sul sito della Fondazione www.dolomitiunesco, info e narrano le Dolomiti da un punto di vista personale. Si è quindi passati alla presentazione del progetto Campo Sentieri: i presidenti del CAI Veneto, CAI FVG, SAT (Società Alpinisti tridentini) e CAI Alto Adige hanno illustrato il progetto di sistemazione dei sentieri del Sistema 1 distrutti dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018 che vede coinvolti 45 ragazze e ragazzi dei CAI giovanili di tutti e 4 i territori. Pubblicità

Pubblicità Argomenti correlati: dieci annidolomitifestafilmfondazioneintervisteNazionale ItalianaPresidentericonoscimento UNESCOringraziareurbanistica Prossimo Spin Accelerator Italy, a Milano la sfida finale tra le 8 startup dello sport-tech Non Perderti Trento Rise: confermate le condanne a Giunchiglia e Coletti

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Fondazione Fontana Onlus di Trento vince il «Paralympic Award» a Roma Trento

Diminuisce la bolletta del gas del 6,9%. Pubblicato 23 minuti fa 27 giugno 2019 By Redazione Trento

Se la bolletta della luce sarà ancora più cara a partire dal primo luglio, a diminuire sarà quella del gas. Non nella stessa misura, ma è pur sempre una soddisfazione parziale. A stabilire il costo è l’Arera già Autorità per l’Energia che ha fissato l’aumento di un +1,9 per il costo dell’energia elettrica, ma contestualmente il -6,9% per il gas. Pubblicità

Pubblicità In soldoni da qui a fine anno l’aumento della luce graverà sui conti degli italiani per 566 euro per nucleo famigliare, mentre per quanto riguarda il gas ogni famiglia mediamente spenderà circa 1550 euro ogni anno.

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Arera esprime la propria soddisfazione sia per gli attuali ritocchi che per i rubassi dello scorso semestre che furono pari a -8,5% per l’elettricità e del -9,9% per il gas: “ si conferma un andamento complessivamente favorevole delle bollette dell’energia per i clienti in tutela”. Di tutt’altra opinione le associazioni dei consumatori. L’Unc ( Unione Nazionale Consumatori) pur calcolando il risparmio in 64 euro annuali se da oggi a fine giugno 2020 i prezzi resteranno costanti, il risparmio indicato sarebbe solo ipotetico: “ Almeno per i prossimi tre mesi i caloriferi resteranno spenti, quindi ad interessare le famiglie sarà solo l’aumento del costo della luce. Se poi consideriamo che proprio in estate si registrano i picchi di consumo dovuti all’uso dei condizionatori, i conti sono proprio tutti da rifare”. Pubblicità

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Trentino Digitale: Spinelli vuole azzerare tutto e spuntano anche le bugie sulla gestione Pubblicato 30 minuti fa 27 giugno 2019 By Redazione Trento

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Si è riunita oggi l’assemblea ordinaria dei soci di Trentino Digitale spa. All’ordine del giorno, tra l’altro, l’approvazione del bilancio di esercizio 2018 (il primo dopo la fusione tra le due precedenti società Informatica Trentina spa e Trentino Network srl), alcune nomine (collegio sindacale e organismo di vigilanza) ma anche la proposta di revoca degli amministratori. La Provincia ha proposto in apertura dell’assemblea di sospendere la trattazione di tale punto, per consentire alla Società di riscontrare – evidentemente in tempi brevi – i rilievi mossi alla stessa dal socio di maggioranza, ritenuti presupposti per la revoca per giusta causa. Pubblicità

Pubblicità Ci si riferisce in particolare al ruolo della Società e al progressivo disallineamento della stessa rispetto alle linee di indirizzo provinciali in materia di ICT e innovazione, ma anche alla gestione del Piano Sinet e in termini generali ai rapporti con la proprietà. Con riferimento alle nomine, si è approvata la composizione del nuovo Collegio sindacale e dell’Organismo di Vigilanza. Quanto al bilancio 2018, la Provincia ne ha votato l’approvazione in linea tecnica, per consentire in particolare la regolare prosecuzione dell’operatività aziendale. Si sono peraltro rilevati – in particolare nella relazione sulla gestione – molteplici informazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti circa le azioni realizzate della Società sui temi dell’ICT e dell’innovazione, anche rispetto alla coerenza con le direttive della Provincia e le priorità indicate. “In sostanza – precisa l’assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli – si è ritenuto opportuno fornire a tutti i soggetti interessati la piena conoscenza degli elementi oggetto di contestazione, al fine di adottare il provvedimento di revoca proposto oggi all’ordine del giorno con tutte le garanzie necessarie per una decisione di tale gravità”. Pubblicità

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Spin Accelerator Italy, a Milano la sfida finale tra le 8 startup dello sport-tech Pubblicato 53 minuti fa 27 giugno 2019 By Redazione Trento

Non poteva esserci luogo più adatto di Milano, città simbolo della finanza italiana, per ospitare l’atto finale di Spin Accelerator Italy, che ha visto confrontarsi a suon di pitch le 8 startup finaliste della seconda edizione del più grande acceleratore mondiale per startup dedicate allo sport. Trentino Sviluppo crede fortemente nell’innovazione applicata allo sport, come traino per lo sviluppo territoriale. Calcio, tennis, fan engagement, fitness & training, corsa e bike, questi gli ambiti ai quali appartengono le 8 startup che hanno partecipato all’intero progetto e sono state selezionate per presentare le proprie idee al Demo Day.

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Tra tutte ha avuto la meglio Speed4lifts che ha realizzato uno strumento hardware in grado di analizzare e migliorare le performance di atleti che utilizzano il Velocity Based Training per il proprio allenamento. Pubblicità

Pubblicità Premio per il miglior speech a Golee, che fornisce di e-commerce e sistema di social media management per i club sportivi.ù Per dare qualche numero, l’edizione 2019 ha visto 50 startup applicate, 18 delle quali si sono sfidate durante il bootcamp di Rovereto e solamente 8 sono state selezionate per partecipare al programma. Un percorso particolarmente intenso con 115 ore di formazione in 12 settimane, tra incontri formativi frontali, webinar e momenti di verifica, anche con il coinvolgimento di 30 mentor da varie parti del mondo. L’evento finale, oggi, mercoledì 26 giugno, a Milano rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio: ai vincitori un premio in denaro di 10 mila euro, un periodo di incubazione in Progetto Manifattura, l’incubatore della green & sport tech di Trentino Sviluppo, e la possibilità di incontrare una platea di investitori a caccia di nuove idee su cui scommettere. Oltre ai partner istituzionali, presenti la campionessa paralimpica e testimonial del progetto Martina Caironi – che proprio sabato 8 giugno a Grosseto, ai Campionati Italiani Open, ha siglato il record mondiale di salto in lungo T63 portandolo a 5 metri netti – e lo startup mentor Mario Moroni. Non conta solo la vittoria. Quello di Milano, atto finale del progetto Spin Accelerator Italy, rappresenta anche una chance imperdibile per creare nuovi contatti di business e conoscere le ultime novità tecnologiche applicate al calcio, al tennis, al fitness, al fan engagement, alla corsa e alla bici. Tanti gli interventi da parte dei partner istituzionali, prima di cedere la parola alle startup protagoniste che hanno presentato in dettaglio le proprie idee davanti a una giuria e a una platea di vincitori. Yariv Barak, di Hype Sports Innovation, ha spiegato che “quello di Spin Accelerator è un programma internazionale, che sta crescendo di anno in anno in Paesi diversi: Italia, Inghilterra e Australia. Quest’anno i partner ufficiali sono 12 in 10 Paesi: Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Ucraina, Svezia, Germania, Israele, Turchia e Taiwan. Anche i risultati sono molto interessanti, sia in termini di investimenti, start up e giro d’affari: nei primi due anni di progetto 783 sono state le application e sono stati investiti a livello globale 7 milioni di euro nelle startup finaliste”. Anche da parte del mondo dello sport c’è forte attenzione, come hanno spiegato Donatella Minelli, responsabile formazione Scuola dello Sport CONI e Fabrizio Biffi, Marketing Manager Coni. “Quello sportivo in Italia è un movimento che conta circa 5 milioni di tesserati e oltre 20 milioni di praticanti, ma necessita di una forte spinta all’innovazione tecnologica in molti campi – ha spiegato Donatella Minelli – noi ci crediamo e indirizziamo anche i nostri percorsi formativi su questa tematica, per la creazione di un ecosistema favorevole al settore sportivo”. Tra le nuove proposte per l’innovazione sportiva, nell’edizione 2019 di Spin Accelerator Italy,

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troviamo t-shirt intelligenti e dotate di sensori per misurare le prestazioni, piattaforme tecnologiche che massimizzano il valore di membri, fan e strutture, o che aiutano a scoprire ogni tipo di sport nella propria città, strumenti per riconoscere all’istante immagini in movimento in TV o online di programmi sportivi, e strumenti hardware per migliorare le performance e i propri allenamenti, luoghi di market place digitale per trovare le ultime offerte di mercato. O ancora, dedicate al tennis, sono il lancia-palle integrabile con smartphone e device digitali, telecamera integrabile con smart watch per misurare le metriche tecniche durante una partita. Martina Caironi ha spiegato che tra startup e grandi atleti ci sono tanti punti in comune: entrambi si allenano con costanza per raggiungere i propri obiettivi e superare gli ostacoli, anche avvalendosi del supporto della tecnologia. “Da oltre 10 anni la tecnologia mi aiuta nelle mie attività quotidiane ed anche in quelle sportive e quindi non potevo che essere d’accordo quando mi hanno chiesto di fare da testimonial al progetto. Obiettivi lungimiranti e avvicinamento costante: sono i due elementi che mettono in comunicazione atleti e start up, perché questi mondi hanno necessità di comunicare e di condividere per essere d’aiuto l’uno all’altro!” “Non si diventa atleti da un giorno all’altro, così come non si diventa startupper da un giorno con l’altro. È bello essere i “primi” a fare qualcosa: una motivazione che molto spesso dà anche la spinta per “osare” e andare oltre a quegli ostacoli che sembrano insormontabili, serve ancora tanta ricerca applicata allo sport”. Altre interessanti pillole motivazionali per gli startupper sono arrivate da parte di Mario Moroni, imprenditore, startup mentor e autore di “Startup di Merda”. Per lui, sono tanti i miti da “sfatare” quando si parla di innovazione e startup. Dopo averne intervistate più di 300, Moroni ha delineato una serie di caratteristiche comuni e ha stilato una classifica di 10 punti salienti.” “Tra i “miti” da sfatare, vi è la convinzione che le startup siano solo composte da “giovani” e per “giovani”, che siano necessari suggerimenti da parte di “allenatori mai scesi in campo” e che quello che conta realmente per avere successo sia l’idea, quando in realtà la parte fondamentale è l’esecuzione. Così come non servono “motivatori” in quanto per essere startupper è già necessario essere degli automotivatori di sé stesso. Tra i consigli, quello di farsi aiutare da persone che hanno già fatto o stanno facendo impresa e concentrarsi sì sull’idea innovativa, ma anche sulla realizzazione: partire dalle proprie passioni non è obbligatorio, meglio concentrarsi sulle proprie abilità. Pubblicità Pubblicità Continua a leggere • Pubblicità Pubblicità •

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Spettacolo 4 settimane fa X – men: Dark Phoenix, la nuova puntata della saga esce nelle sale italiane il 6 giugno 2019 • Mamma & Donna 3 settimane fa Adotta una mucca in Trentino: regalo alternativo per riavvicinarsi alla cultura della montagna

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Piazza gremita a Cortina d’Ampezzo per il decennale Dolomiti UNESCO

Piazza Dibona per il decennale 27 giugno 2019 - “Anche le Dolomiti, che sono viste come un esempio dalle altre aree montane, sono attraversate dal rinnovato Sentiero Italia CAI, che vuole rappresentare un modello di sviluppo sostenibile, alternativo alle grandi masse”. Queste le parole del Vicepresidente generale del CAI Antonio Montani, intervenuto ieri a Cortina alla festa per il decennale della proclamazione delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Piazza Angelo Dibona, ieri mattina, ha visto l’esibizione delle bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d’Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia), che hanno salutato con l’Inno d’Italia l’inizio delle celebrazioni. Celebrazioni fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare, come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, nel segno della sostenibilità. Montani nel suo intervento si è soffermato proprio su questo punto: “il CAI vede l’appuntamento olimpico come un’opportunità da declinare partendo dalla Fondazione Dolomiti Unesco e dal suo stretto rapporto di collaborazione con il Club alpino, nell’ottica della sostenibilità. Siamo a completa disposizione per cogliere al meglio questa importante occasione”. La mattinata si è aperta con gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, del presidente della Fondazione Dolomiti Unesco Graziano Pizzimenti, del Segretario Generale della Commissione Italiana per l’ Unesco Enrico Vicenti, del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige - Sudtirol Arno Kompatscher, di Matteo Rosati dell’ufficio regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento Unesco in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia.

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Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che, accompagnati da Kristian Ghedina, hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell’argilla, e quelli che da ieri sono impegnati nel campo sentieri organizzato dall’alpinismo giovanile di SAT, CAI Veneto, CAI Friuli Venezia Giulia e CAI Alto Adige a Selva di Cadore, per imparare il valore della cura del territorio. I giovanissimi si prenderanno infatti cura dei percorsi danneggiati dalla tempesta Vaia. L’ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l’intero territorio dolomitico nei prossimi mesi La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, dove il 29 giugno si svolgerà il “Dolomites UNESCO Fest” all’insegna della cultura, della partecipazione popolare, della musica e della gastronomia. Red

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27 giugno 2019 - 06:33

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Olimpiadi 2026, il sindaco di Belluno: “Riconoscimento per le Dolomiti, occasione per il territorio”

“Per commentare i dieci anni di vita delle Dolomiti Unesco, bisogna partire dalla fine, cioè dall’aggiudicazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Cortina d’Ampezzo: o questo evento diventa la concretizzazione del riconoscimento Unesco, oggi più che altro sulla carta, oppure i giochi diventano occasione di speculazione per l’immediato profitto economico, ma con danni di medio-lungo termine anche al patrimonio ambientale e naturale“: così il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, commenta il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell’umanità festeggiato a Cortina d’Ampezzo. “Legare le Olimpiadi al paesaggio, all’ambiente, alla qualità della vita, significa costruire un evento sportivo, turistico e sociale sulle basi poste oggi dal territorio bellunese per il proprio sviluppo – spiega Massaro. – Siamo davanti a un bivio: un evento mediatico ed economico fine a sé stesso, o l’occasione per realizzare e mostrare al mondo il futuro che abbiamo sempre sognato per la provincia di Belluno. Un territorio, cioè, che fa dell’ambiente, della sostenibilità, del paesaggio, del biologico, della cultura e della qualità della vita il perno attorno cui ruota lo sviluppo economico“. “Le Olimpiadi non rappresentano soltanto l’occasione per realizzare questo ambizioso progetto, ma anche per comunicarlo al mondo, attribuendo al nostro territorio un’immagine che rimarrà impressa per i prossimi decenni. È il miglior contributo che le montagne patrimonio dell’Unesco e il territorio del Bellunese possono dare per contrastare il cambiamento climatico“, conclude.

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27 giugno 2019 - 10:03

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Olimpiadi: sindaco Belluno , riconoscimento Dolomiti , occasione per il territorio' '

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Belluno , 26 giu . (AdnKronos) - Per commentare i dieci anni di vita delle Dolomiti Unesco , bisogna partire dalla fine , cioè dall aggiudicazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Cortina d Ampezzo: o questo evento diventa la concretizzazione del riconoscimento "

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Unesco , oggi più che altro sulla carta , oppure i giochi diventano occasione di speculazione per l immediato profitto economico , ma con danni di medio-lungo termine anche al patrimonio ambientale e naturale : così il Sindaco di Belluno , Jacopo Massaro , commenta il decennale del riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell umanità '

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Legare le Olimpiadi al paesaggio , all ambiente , alla qualità della vita , significa costruire un evento sportivo , turistico e sociale sulle basi poste oggi dal territorio bellunese per il proprio sviluppo - spiega Massaro . - Siamo davanti a un bivio: un evento mediatico ed "

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economico fine a sé stesso , o l occasione per realizzare e mostrare al mondo il futuro che abbiamo sempre sognato per la provincia di Belluno . Un territorio , cioè , che fa dell ambiente , della sostenibilità , del paesaggio , del biologico , della cultura e della '

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Le Olimpiadi non rappresentano soltanto l occasione per realizzare questo ambizioso progetto , ma anche per comunicarlo al mondo , attribuendo al nostro territorio immagine che rimarrà impressa per i prossimi decenni . È il miglior contributo che le montagne patrimonio dell Unesco e il territorio del Bellunese possono dare per "

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contrastare il cambiamento climatico , conclude. "

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27 giugno 2019 - 09:11

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Tutelare le Dolomiti chiudendo i passi: la proposta di Kompatscher a Cortina Chiudere i passi delle Dolomiti ai veicoli nelle ore centrali della stagione estiva per tutelare la catena montuosa: è questa la proposta avanzata dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. «Servono scelte coraggiose, per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti, che sia ambientale, economica, storica, culturale. Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasce orarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva», ha spiegato in occasione delle celebrazioni del decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. «Certamente sarà necessario proporre una alternativa - aggiunge Kompatscher - un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica, che non hanno emissioni, silenziosi. Vanno fatte scelte coraggiose, con chi vive questo territorio; saranno le basi per un successo futuro, in termini turistici ed economici». Non è esattamente d'accordo il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin: «Sulla chiusura dei passi dolomitici bisogna parlare, fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria. Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli, non di metterne». In collaborazione con Automoto.it

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27 giugno 2019 - 10:29

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da Cortina d Ampezzo ontheroad-news

parte la festa

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Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio

suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento UNESCO . La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale , si è svolta a Cortina , il 26 giugno , in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico . Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche '

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una sfida da affrontare , come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO , nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti , del Segretario Generale della Commissione Italiana per l UNESCO Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l Ambiente e la Tutela '

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del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi '

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schiantati . Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO . Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda , cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano , Antonio Mantovani , vicepresidente

del CAI Nazionale , Natalia

Ranza , Amministratore delegato Dolomitibus , Alessandro Benetton , Presidente della Fondazione 2021 , Federico Caner , Assessore al Turismo della Regione Veneto , Roberto Padrin , Presidente della Provincia di Belluno , Mario Tonina , vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato '

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dall alpinismo giovanile di SAT , CAI Veneto , CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore , per imparare il valore della cura del territorio. L ultimo intervento '

toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella

Morandini , che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l intero territorio dolomitico nei prossimi mesi , come ad esempio la raccolta fondi #S0Serrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda , porta di accesso '

alla Marmolada . La parola d ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo , da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi '

si respirava nell atmosfera festosa di Cortina , insieme alla capacità di guardare al di là dei confini amministrativi e delle differenze. '

La festa si sposta a San Vigilio di Marebbe , in Val Badia , dove il 29 giugno si svolgerà Dolomites UNESCO Fest" all insegna della cultura , della partecipazione popolare , della musica e della gastronomia. "

'

E , terminate le celebrazioni , resta il fascino silenzioso della natura . L incanto di quelle montagne - le Dolomiti - riconosciute ufficialmente patrimonio mondiale UNESCO il 26 '

giugno 2009 , e qui raccontate per immagini nella video-infografica a cura di Duilio Giammaria , noto volto Rai . Dolomiti come archivio della storia della terra e come sguardo privilegiato al futuro , Dolomiti dal valore sociale , di cooperazione

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innovazione , e Dolomiti come spazio di vita , perché vivere in montagna significa vivere di montagna , mantenendo abitato un territorio così vivo , e vitale per tutti . Dieci anni , dieci reason why per scoprirle o riscoprirle . E forse anche molte di più. La Redazione

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Dieci anni di Dolomiti UNESCO: parte la festa ontheroad-news

da Cortina d Ampezzo '

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Scritto da La Redazione

Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio

UNESCO . La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale , si è svolta a Cortina , il 26 giugno , in una piazza suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento

Angelo Dibona stipata di pubblico . Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio ( Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigillo di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che si sono fin dalle prime '

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battute innestate sui festeggiamenti per l assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare , come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO , nel segno '

della sostenibilità. Con il coordinamento

del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti , del Segretario Generale della Commissione Italiana per l UNESCO Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma '

Trentino Alto Adige

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Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del '

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decennale del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando tronchi '

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schiantati . Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO . Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda , cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano , Antonio Mantovani , vicepresidente del CAI Nazionale , Natalia Ranza , Amministratore delegato Dolomitibus , Alessandro Benetton , Presidente della Fondazione 2021 , Federico Caner , Assessore al Turismo della Regione Veneto , Roberto Padrin , Presidente della Provincia di Belluno , Mario Tonina , vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato '

dall alpinismo giovanile di SAT, CAI Veneto , CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore , per imparare il valore della cura del territorio. '

ultimo intervento

toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella

Morandini , che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l intero territorio dolomitico nei prossimi mesi , come ad esempio la raccolta fondi #S0Serrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda , porta di accesso '

alla Marmolada . La parola d ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo , da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell atmosfera festosa di Cortina , insieme alla capacità di guardare al di lä '

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E , terminate le celebrazioni , resta il fascino silenzioso della natura . L incanto di quelle montagne - le Dolomiti - riconosciute ufficialmente patrimonio mondiale UNESCO il 26 '

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suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento

UNESCO . La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale , si è svolta stamane a Cortina , in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico . Le bande provenienti

dai quattro ambiti territoriali

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Patrimonio

(Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che si sono fin dalle prime '

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sui festeggiamenti

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per l assegnazione

a Milano e Cortina dei Giochi

Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare , come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO , nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del sindaco UNESCO

del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti

Graziano

Pizzimenti , del Segretario

Generale

della Commissione

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Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell ufficio regionale '

Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario

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di Stato per l Ambiente

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del territorio e del mare ( nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi '

schiantati . Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO . Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda , cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano , Antonio Mantovani , vicepresidente del CAI Nazionale , Natalia Ranza , Amministratore delegato Dolomitibus , Alessandro Benetton , Presidente della Fondazione 2021 , Federico Caner , Assessore al Turismo della Regione Veneto , Roberto Padrin , Presidente della Provincia di Belluno , Mario Tonina , vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall alpinismo giovanile di SAT , CAI Veneto , CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore , per imparare il valore della cura del territorio. '

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L ultimo intervento

toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella

Morandini , che ha illustrato risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l intero territorio dolomitico nei prossimi mesi , come ad esempio '

la raccolta fondi #S0Serrai

per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda , porta di accesso alla Marmolada . La parola d ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo , da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell atmosfera festosa di Cortina , insieme alla capacità di guardare al di lä '

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Dieci anni di Dolomiti UNESCO: da Cortina d’Ampezzo parte la festa

▼ 2019 (723) ► luglio (12)

Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. In piazza Dibona a Cortina d'Ampezzo, una grande e gioiosa celebrazione per ricordare il valore e l'importanza di questi territori, e la necessità di salvaguardarli nel segno della sostenibilità. Cortina d'Ampezzo, 26 giugno 2019_I suoni, i volti e le voci delle Dolomiti, unite nel riconoscimento UNESCO. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, si è svolta stamane a Cortina, in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico. Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d'Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l'Inno d'Italia l'inizio delle celebrazioni, che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l'assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare, come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria, si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti, del Segretario Generale della Commissione Italiana per l'UNESCO Enrico Vicenti, del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher, di Matteo Rosati, dell'ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che, in occasione del decennale, le Regole d'Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati. Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021, grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO. Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda, cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Antonio Mantovani, vicepresidente del CAI Nazionale, Natalia Ranza, Amministratore delegato Dolomitibus, Alessandro Benetton, Presidente della Fondazione 2021, Federico Caner, Assessore al Turismo della Regione Veneto, Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno, Mario Tonina, vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile.

▼ giugno (127) La lunga stagione estiva a Cortina d'Ampezzo Un viaggio nel gusto nei Belvita Leading Wellnessh... TAI, DURELLA E INCROCIO MANZONI: “I BIANCHI DELLA ... Tofana Freccia nel Cielo protagonista delle Olimpi... Piatti 100% mono ingredienti e un dessert dedicato... “Ho la febbre, chiama il prete”: i luoghi comuni s... A tutta Natura nei Familienhotels Südtirol. LO CHEF GIUSEPPE MANCINO PARTECIPA A RISTOGOLF Primo appuntamento a Sankt Daniel Dieci anni di Dolomiti UNESCO: da Cortina d’Ampezz... Mezzano di Primiero colora di rosso le sue sedie p... Al via la prima edizione della “Como Lake Cocktail... LONGLAKE FESTIVAL 2019 WEEKEND INAUGURALE 28.06 – ... Il ristorante Mirazur di Mauro Colagreco si è a... DANNO DI IMMAGINE ALLA BIRRA ARTIGIANALE: RAI COND... Proseguono gli aperitivi sulla Terrazza Aria del S... 26 GIUGNO 2019: BIOWINE SARÀ PRESENTATO IN REGIONE... FIVI AL MINISTRO CENTINAIO: NO ALLA DOPPIA DICHIAR... EAT, PRIDE, LOVE Mascherpa Pride L’evento più importante del mondo del lievitato fu... DALLA SPIAGGIA DI BIBIONE I PRIMI 4 SEMIFINALISTI ... A Milano dal 7 al 10 novembre 2019 la seconda edi... VINARIUS PRESENTA IL FOCUS SUI VINI FRANCESI NELLE... FESTA DEL BACALÀ: TORNA A SETTEMBRE LO STORICO APP... LIBERO RILLO ELETTO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIO... GOZO ENTRA A FAR PARTE DELL’ASSOCIAZIONE DELLE CIT...


Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che, accompagnati da Kristian Ghedina, hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell'argilla, e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall’alpinismo giovanile di SAT, CAI Veneto, CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore, per imparare il valore della cura del territorio. L’ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l'intero territorio dolomitico nei prossimi mesi, come ad esempio la raccolta fondi #SOSerrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda, porta di accesso alla Marmolada. La parola d'ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo, da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell'atmosfera festosa di Cortina, insieme alla capacità di guardare al di là dei confini amministrativi e delle differenze. La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, dove il 29 giugno si svolgerà il “Dolomites UNESCO Fest” all'insegna della cultura, della partecipazione popolare, della musica e della gastronomia. E, terminate le celebrazioni, resta il fascino silenzioso della natura. L'incanto di quelle montagne - le Dolomiti - riconosciute ufficialmente patrimonio mondiale UNESCO il 26 giugno 2009, e qui raccontate per immagini nella videoinfografica a cura di Duilio Giammaria, noto volto Rai. Dolomiti come archivio della storia della terra e come sguardo privilegiato al futuro, Dolomiti dal valore sociale, di cooperazione e di innovazione, e Dolomiti come spazio di vita, perché vivere in montagna significa vivere di montagna, mantenendo abitato un territorio così vivo, e vitale per tutti. Dieci anni, dieci reason why per scoprirle o riscoprirle. E forse anche molte di più. Pubblicato da andrea de franceschi a 03:07

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27 giugno 2019 - 10:34

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Dieci anni di Dolomiti UNESCO, la festa parte da Cortina d’Ampezzo

I suoni, i volti e le voci delle Dolomiti, unite nel riconoscimento UNESCO. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, si è svolta a Cortina con bande provenienti dai 4o ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d’Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia), che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria, si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti, del Segretario Generale della Commissione Italiana per l’UNESCO Enrico Vicenti, del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher, di Matteo Rosati, dell’ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma del valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda, cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Antonio Mantovani, vicepresidente del CAI Nazionale, Natalia Ranza, Amministratore delegato Dolomitibus, Alessandro Benetton, Presidente della Fondazione 2021, Federico Caner, Assessore al Turismo della Regione Veneto, Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno, Mario Tonina, vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. L’ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l’intero territorio dolomitico nei prossimi mesi, come ad esempio la raccolta fondi #SOSerrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda, porta di accesso alla Marmolada.

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27 giugno 2019 - 10:34

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La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, dove il 29 giugno si svolgerà il ‘Dolomites UNESCO Fest’ all’insegna della cultura, della partecipazione popolare, della musica e della gastronomia.

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trentinotv.it

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27 giugno 2019 - 10:27

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Dolomiti Unesco, decennale all'insegna dello sviluppo sostenibile Giovedì 27 Giugno - 08:00 Grande successo ieri per la festa del decennale del riconoscimento UNESCO alle Dolomiti. Per la Provincia autonoma di Trento c'era il vicepresidente Mario Tonina che, nelle sue vesti di vicepresidente della Fondazione Dolomiti ha raccolto il testimone della presidenza dal Friuli Venezia Giulia entro l'anno.

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27 giugno 2019 - 10:35

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Voci di Cortina vocidicortina

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VocidiCortina

periodico mensiledi vita cittadina, cultura eattualità

Dieci anni di Dolomiti UNESCO: da Cortina d Ampezzo parte la festa Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di '

nei opportunità ma anche di responsabilità confronti del territorio . Oggi , in piazza Dibona a Cortina d Ampezzo , una grande e gioiosa celebrazione l importanza sostenibilità. '

di questi territori , e la necessità

per ricordare il valore e di salvaguardarli nel segno della

Cortina , 26 giugno 2019_1 suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento UNESCO . La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale , si è svolta stamane a Cortina , in una piazza Angelo Dibona stipata di gente.

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Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio ( Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti '

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per l assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare , come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO , nel segno della sostenibilità '

Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti , del Segretario Generale della Commissione Italiana per l UNESCO Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell ufficio regionale UNESCO per la '

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Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del '

decennale del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati . Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , '

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grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO. Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda , cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano , Antonio Mantovani , vicepresidente del CAI Nazionale , Natalia Ranza , Amministratore delegato Dolomitibus , Alessandro Benetton , Presidente della Fondazione 2021 , Federico Caner , Assessore al Turismo della Regione Veneto , Roberto Padrin , Presidente della Provincia di Belluno , Mario Tonina , vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che , accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell argilla , e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall alpinismo giovanile di SAT, CAI Veneto , CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di '

'

Cadore , per imparare il valore della cura del territorio. L ultimo intervento '

toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella

Morandini , che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l intero territorio dolomitico nei prossimi mesi , come ad esempio '

la raccolta fondi #S0Serrai

per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda , porta di accesso alla Marmolada . La parola d ordine per prossimo decennio rimane la conservazione '

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attiva di un territorio unico al mondo , da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell atmosfera festosa di Cortina , insieme alla capacità di guardare al di là '

dei confini amministrativi e delle differenze. La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe , in Val Badia , dove 29 giugno si all insegna della cultura , della partecipazione svolgerà il Dolomites UNESCO popolare , della musica e della gastronomia. '

Fest"

Nella foto: l Onorevele '

Vannia Gava , al Ministero dell Ambiente '

sottosegretario

26/ 06/ 2019 - Redazione

COLLEGAMENTI Cronaca Tutti gli articoli di questa categoria Associazione Comitato Civico Cortina Registrato all Agenzia delle Entrate di Pieve di Cadore in data 31/ 07/ 2002 al n.1087 serie 3 Sede : 32043 Cortina d Ampezzo - via Chiave n . 116 - Tel. 349 4912556 Cod .fiscale/ P. IVA 92012960255 '

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altoadige.it

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28 giugno 2019 - 11:03

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Dolomiti-Unesco: un'estate scandita da 150 eventi Un'estate scandita da 150 eventi, taluni dei quali arriveranno al 2020: oggi a Cortina la Fondazione Dolomiti Unesco ha festeggiato i primi dieci anni trascorsi dal riconoscimento espresso il 26 giugno 2026 a Siviglia e ha annunciato il lavoro da svolgere. Graziano Pizzimenti, nella duplice funzione di presidente della Fondazione e di rappresentante del Friuli Venezia Giulia, ha detto che "e' la festa di chi vive nelle Dolomiti e di chi ci viene. Insomma di chi ha a cuore le Dolomiti e sa che il marchio Unesco e' garanzia per la montagna e gli abitanti, oltre che essere importante opportunita' di sviluppo". Inevitabile il riferimento ai Giochi olimpici e paraolimpici invernali 2026, che coinvolgeranno parte di questo territorio: "quell' assegnazione di lunedi' scorso rinforza la nostra festa di oggi - ha detto - perche' sara' un'edizione basata sulla sostenibilita' e sul rispetto dei luoghi". A parlare per il governo e' stata Vannia Gava, sottosegretario all'Ambiente: "ho avuto l'onore di presiedere il comitato interministeriale che ha collaborato con la Fondazione Dolomiti Unesco per questo decennale dal riconoscimento Unesco di questo splendido territorio, che adesso dovra' continuare, dopo cio' che ha fatto in dieci anni, in termini di turismo e ambiente". Fra i protagonisti della giornata 58 ragazzi di tutto il Triveneto che da oggi sono impegnati nella cura e pulizia di sentieri, danneggiati dal maltempo dello scorso autunno, alle pendici del monte Pelmo.

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amicodelpopolo.it

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28 giugno 2019 - 14:55

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Cadore Al Forte di Monte Ricco mostra di Dolomiti Contemporanee. Riflettendo su “Vaia” La collettiva, che aprirà il 12 luglio, coinvolge undici artisti, i quali trattano una serie di temi connessi a paesaggio e territorio, intesi come ecosistema culturale, ovvero spazio aperto, interconnesso. “To be here and there (cantieredivaia)”. Dal 12 luglio la prossima mostra di Dolomiti Contemporanee al Forte di Monte Ricco, a Pieve di Cadore. La collettiva coinvolge undici artisti, i quali trattano una serie di temi connessi a paesaggio e territorio, intesi come ecosistema culturale, ovvero spazio aperto, interconnesso. Dunque ecosistema come metodo e “koinè”: un’attitudine ad attraversare i luoghi, comprendendoli, e sviluppando una riflessione integrata su di essi, attraverso azioni responsabili e pratiche rigenerative, che ne consentano la ridefinizione critica. Tra i nuclei tematici principali della mostra, ampio spazio prende la tempesta “Vaia”, l’evento meteorologico distruttivo che a ottobre 2018 ha colpito Triveneto e Dolomiti, schiantando milioni d’alberi. «Dolomiti Contemporanee, già da alcuni mesi, ha posto al centro della propria riflessione le criticità, le opportunità e i tematismi connessi a “Vaia”», spiega Gianluca D’Incà Levis. «Chiamiamo “Corpo di Vaia” il paesaggio, nella sua configurazione all’indomani dell’uragano. Chiamiamo “Cantiere di Vaia” l’approccio culturale e umanistico, tecnico e scientifico, critico e trasformativo, che alimenta la nostra ricerca». Il Forte di Monte Ricco, proprietà del Comune di Pieve di Cadore, è gestito da Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e Fondazione Museo dell’Occhiale Onlus, che operano con il fondamentale sostegno di Fondazione Cariverona. La mostra “To be here and there (cantieredivaia)” è a cura di D’Incà Levis ed Evelyn Leveghi. Gli artisti che espongono sono Alfred Agostinelli, Veronica Bisesti, Roberto De Pol, Cristiano Focacci Menchini, Anna Groaz, Corinne Mazzoli, Francesco Nordio, Panem et Circenses, Sara Podetti, Ilaria Salvagno. Orari d’apertura: luglio e agosto tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19; settembre da martedì a domenica (chiuso il lunedì), sempre dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. Per visite guidate e percorsi didattici: museo.occhiale@alice.it Correlati Colonia e chiesa ex Villaggio Eni di Borca, prima apertura stagionale al pubblico L'appuntamento è mercoledì 24 aprile, a cura di Dolomiti Contemporanee, che si occupa delle strategie di rigenerazione. 11 Aprile 2019 In "Cadore" “Sistema casa per la montagna” e arte contemporanea protagoniste a Longarone Dal 16 febbraio prenderanno il via «Ri-Costruire 3.0», salone dell’edilizia, del risparmio energetico e della sicurezza e «Arte in Fiera Dolomiti», mostra di arte moderna e contemporanea. 9 Febbraio 2019 In "Valbelluna" "Le Dolomiti incantate" di Roberto Bianchi celebrano il decennale Unesco La mostra dell'artista di Cibiana sarà inaugurata domenica 2 giugno nella sala espositiva del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve. 31 Maggio 2019

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CorriereAlpi.geloca

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28 giugno 2019 - 10:46

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Bolzano insiste: passi chiusi a ore al transito delle auto Ma Belluno frena corrierealpi . gelocaLitiregione/ 2019/ bolzano-insiste-passi-chiusi-a-ore-al-transito-delleauto-ma-belluno-frena-135985196

28 giugno 2019

CORTINA . Stop ad ore alle auto sui passi dolomitici . È questa la proposta che ha lanciato ieri , dal palco di piazza Angelo Dibona , Arno Kornpatscher , presidente della Provincia autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento , da parte dell Unesco , delle Dolomiti patrimonio dell umanità. '

'

«Se parliamo di sostenibilità» , ha dichiarato , «va anche detto che servono scelte coraggiose , per affermare con responsabilità il valore della sostenibilità delle Dolomiti , che sia ambientale , economica , storica , culturale . Come presidente della Provincia autonoma di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante il periodo culminante della stagione turistica estiva . Certamente sarà necessario proporre una alternativa» , ha aggiunto , «un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi . Vanno fatte scelte coraggiose , con chi vive questo territorio ; saranno le basi per un successo futuro , in termini turistici ed economici» .

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :2

Cronaca del Veneto

SUPERFICIE :52 % PERIODICITÀ :Settimanale

28 giugno 2019

Regione

LAFESTA PER I DIECI ANNI DIDOLOMITI UNESCO Un compleannoche confermalo straordinariovaloredel riconoscimento I suoni, i volti e le voci delle Dolomiti, unite nel riconoscimento UNESCO. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, si è svolta stamane a Cortina, in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico. Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d'Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l'Inno d'Italia l'inizio delle celebrazioni, che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l'assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare, come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria, si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti, del Segretario Generale della Commissione Italiana per l'UNESCO

Enrico

Vicenti,

del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell'ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaUna foto

della

Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile.

festa

glia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che, in occasione del decennale, le Regole d'Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati. Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021, grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO.

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28 giugno 2019

Una foto

della

festa

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Regione

LAFESTA PER I DIECI ANNI DIDOLOMITI UNESCO Un compleannoche confermalo straordinariovaloredel riconoscimento I suoni, i volti e le voci delle Dolomiti, unite nel riconoscimento UNESCO. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, si è svolta stamane a Cortina, in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico. Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d'Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l'Inno d'Italia l'inizio delle celebrazioni, che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l'assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare, come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria, si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti, del Segretario Generale della Commissione Italiana per l'UNESCO

Enrico

Vicenti,

del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell'ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava, che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaUna foto

della

Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile.

festa

glia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che, in occasione del decennale, le Regole d'Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati. Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021, grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO.

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28 giugno 2019

Una foto

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28 giugno 2019 - 10:49

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La festa per i dieci anni di Dolomiti UNESCO Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento cronacadelveneto

.com/ la-festa-per-i-dieci-anni-di-dolomiti-unesco 27 giugno 2019

I suoni , i volti e le voci delle Dolomiti , unite nel riconoscimento decennale

della proclamazione

UNESCO . La festa per il di Siviglia , con la quale le Dolomiti sono state iscritte

nella lista del Patrimonio

Mondiale , si è svolta stamane a Cortina , in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico . Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d Ampezzo , Pozza di Fassa , San Vigilio di Marebbe e Muggia) '

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hanno salutato con l Inno d Italia l inizio delle celebrazioni , che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi '

Olimpici invernali del 2026: una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare , come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO , nel segno della sostenibilità . Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO

Graziano Pizzimenti , del Segretario Generale della Commissione UNESCO Italiana per l Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell ufficio regionale UNESCO '

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per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l Ambiente e la Tutela del territorio e del mare ( nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del

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decennale del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica . Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio . Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che , in occasione del decennale , le Regole d Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d Ampezzo hanno '

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fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati . Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO . Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile.

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Dolomiti, Skipass Cortina | Estate 2019: programma eventi Calendario 10 luglio 2019@20:00–21:00 Europe/Rome Fuso orario 2019-07-10T20:00:00+02:00 2019-07-10T21:00:00+02:00 Le Dolomiti sono una scommessa: passeggiate, mountain bike, trekking, ferrate ed arrampicate. L’estate sui Monti Pallidi è fatta per andare, scoprire, conoscere e contemplare. Guardi cime bellissime, ma ti ricordi che sono quel che resta del fondale di un mare antichissimo. Un impasto sapiente e meraviglioso di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni. Un tempo mitico, quasi mitologico, in cui quelle cime, sprofondate negli abissi, cominciarono a sollevarsi per toccare il cielo con un’impennata di vette e guglie ora massicce, ora sottili. Per questo, per la sua complessità geologica e storica, l’UNESCO ha dichiarato, fin dal 2009, le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità e a giugno 2019 proprio da Cortina d’Ampezzo sono partite le celebrazioni del primo importante decennale di questo riconoscimento. Cortina d’Ampezzo, intanto, ricorda anche come le sue Dolomiti siano state terreno fertile di grandi sfide alpinistiche e sede privilegiata di eventi sportivi internazionali: basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021, oltre, ai Giochi Olimpici del 2026. UNA SUPERSUMMER PER BICI E TREKKING Gambe in spalla per escursioni panoramiche o arrampicate adrenaliniche ed, ancora, bici sugli impianti, prima di lanciarsi per discese mozzafiato lungo sentieri suggestivi. L’estate di Cortina d’Ampezzo è un’emozione da vivere a due velocità: con le due ruote o a piedi. Per questo la declinazione estiva del Dolomiti Superski è il Dolomiti SuperSummer ed offre un pacchetto di agevolazioni e idee per un’estate green e piena di energia. Il 2019 è l’anno del Dolomiti Hike Galaxy, con una ventina di percorsi che partono da Cortina e costituiscono la versione escursionistica del circuito a due ruote Dolomiti Bike Galaxy. Quanto ai biker, i percorsi inseriti nel ventaglio di proposte Dolomiti Bike Galaxy includono alcuni must come Bike trail 5 Torri Freeride, il Bike trail Averau, il Bike trail Superpanorama e il Bike trail Mietres Freeride. Si tratta di quattro percorsi che comprendono l’uso di impianti e navette. Per muoversi all’interno del comprensorio sono disponibili le tessere Bike & Hiking Pass, oltre alle diverse soluzioni proposte dal Dolomiti SuperSummer. Per informazioni: www.skipasscortina.com, www.dolomitisupersummer.com LE SETTE SORELLE DELLA REGINA DELLE DOLOMITI Lagazuoi – Una terrazza sulla storia È il superattico delle Dolomiti. Una terrazza sulla natura, una finestra sulla storia. Salire dal passo Falzarego, ai 2.835 metri del Lagazuoi è una delle esperienze più intense fra i Monti Pallidi. La funivia ha aperto i battenti a fine maggio e sarà l’ultima a chiudere in ottobre. Un balzo di 652 metri in meno di tre minuti ed ecco i 2.778 metri della stazione di monte. L’impianto fu costruito nel 1963. L’anno dopo arrivò il rifugio, una cinquantina di metri più in quota. Qui, però, dal 1915 al 1917, c’erano solo i soldati della Grande Guerra. Gli austro-ungarici Kaiserjaeger occuparono, con un presidio fisso di un centinaio di uomini, le postazioni al Passo di Valparola e vetta e cresta del Lagazuoi; gli italiani, invece, cercavano di sfondare il fronte. Oggi quassù arrivano turisti ed escursionisti, innamorati e rispettosi di un’area che conserva le tracce di un evento fondamentale per storia dell’Europa. Il rifugio, gestito dalla famiglia Pompanin, offre 74 posti letto e una terrazza panoramica che permette di ammirare tutti i tremila delle Dolomiti, dalla Marmolada, alle Tofane, dal Piz Boè al Civetta, passando in rassegna anche Conturines, Antelao, Sorapis e Monte Pelmo. La fruizione della funivia è privo di barriere architettoniche. In quota, poi, alcuni sentieri sono stati restaurati per consentire l’accesso alla vetta del Lagazuoi alle persone con ridotta mobilità o anche in carrozzina. DA NON PERDERE • All’arrivo, a monte della funivia, lo spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, inaugurato nel

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2018, è un laboratorio di idee permanente. Quattro sale su tre piani, una superficie di 264 metri quadrati: ecco i numeri di questo osservatorio privilegiato sul mondo della montagna ed uno spazio internazionale e versatile per approfondire la conoscenza della cultura di queste terre alte. Per l’estate 2019, dal 6 luglio al 20 ottobre, è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. La sua eredità artistica e morale, il suo sguardo unico sul mondo e sulle montagne continueranno ad abitare questo spazio a quota 2.778 metri. Sabato 6 luglio, in occasione del vernissage, Lagazuoi Expo Dolomiti apre le porte ai turisti e agli abitanti di Cortina, agli amici, alle persone che in un modo o nell’altro sono entrate in contatto con l’opera e la vita di Stefano Zardini, agli ammiratori e agli appassionati di fotografia e montagna. L’inaugurazione, alle 11, si concluderà con un brindisi ad alta quota. Mercoledì 21 agosto concerto in quota. SENTIERI Non si può visitare il Lagazuoi senza raggiungere la sua croce di vetta, sulla cima del Piccolo Lagazuoi: solo 20 minuti di cammino, adatto a tutti – grazie ad una ghiaia leggera e al recente restauro firmato dagli Alpini di Treviso – anche al passaggio delle carrozzine. Il sentiero ha uno sviluppo di meno di 800 metri e la meraviglia di sentirsi immersi nella natura sarà uno dei ricordi più intensi dell’intero viaggio. A queste quote sono molte le possibilità di camminare nella storia: il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle diverse testimonianze diffuse che si trovano, oltre che sul Lagazuoi, anche sulle Cinque Torri e sul Sasso di Stria. Il Lagazuoi si raggiunge in funivia e si esplora scendendo a piedi a ritroso verso il passo. Sentieri, accessibili anche a carrozzine e ideali per famiglie, portano alla scoperta delle diverse postazioni militari, dalla postazione del Cecchino alla galleria della prima linea della Feldwachweg. Trincee, anche la riproduzione di una mitragliatrice e posizioni difensive ci ricordano oggi la necessità di non scordare il nostro passato. Per scoprire il lavoro degli italiani, si può invece percorrere – in discesa o in salita, scendendo poi in funivia – il sentiero attrezzato che attraversa la galleria dell’Anticima: si tratta di un percorso di 639 metri di dislivello ed occorrono 3 ore di marcia che valgono fiato e fatica. Utilizzando la funivia per salire, sono molti altri gli itinerari che permettono di passeggiare solo in discesa, senza pensieri. Un itinerario molto panoramico conduce, per esempio, alla Capanna Alpina, ripercorrendo in parte, in 1.048 metri di dislivello negativo, il disegno della pista Armentarola, una delle discese con gli sci più celebri del comprensorio, con tappe panoramiche anche al lago del Lagazuoi e al Rifugio Scotoni. Più brevi sono i sentieri che discendono diretti al Passo Falzarego come quello “Del Fronte” che passa in rassegna gli antichi percorsi militari. • Fino al 9 settembre il Museo a cielo aperto della Grande Guerra si può visitare accompagnati da un rievocatore storico perfettamente equipaggiato in divisa del III reggimento Tiroler Kaiserjaeger. Le visite, in italiano, inglese (e tedesco, ma solo dal 13 luglio al 11 agosto e dal 29 settembre al 10 ottobre) durano un’ora e si possono prenotare in anticipo o semplicemente attendere l’arrivo del turno successivo. In particolare, sabato 3 agosto, ben 15 rievocatori storici stazioneranno nelle trincee del Lagazuoi a disposizione dei visitatori. • Dal 6 luglio al 20 ottobre, all’arrivo a monte della funivia del Lagazuoi è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. • Dal 13 al 28 luglio torna il Lagazuoi Cairn Festival, il contest ideato per ricostruire i classici ometti di montagna che indicano la via. Li chiamano cairn e sono da sempre un punto di riferimento per chi cammina, ma anche un modo per esprimere la propria creatività, in piena libertà. Ed è questo lo spirito dell’evento che intende liberare la fantasia creativa dei partecipanti. Ognuno potrà realizzare la sua opera d’arte in un’area delimitata, assegnata al momento dell’iscrizione, lungo il sentiero che collega il rifugio alla vetta del Lagazuoi. Una giuria, composta da esperti di montagna, decreterà il migliore. Per informazioni: www.cairnfestival.lagazuoi.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.lagazuoi.it

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Cinque Torri – Rifugi, geologia e la musica dei Dire Straits Cinque torri, una meraviglia: questo scorcio di Dolomiti ampezzane è una combinazione perfetta fra svago e storia e un concentrato di tutti gli elementi che rendono uniche queste crode. In estate la zona è servita da 2 seggiovie, la Cinque Torri, aperta dal 15 giugno a fine settembre, e Fedare – Nuvolau, aperta dal 6 luglio fino a metà settembre. Il terreno di gioco per i visitatori va dagli inconfondibili picchi di roccia dolomia primaria, ai massi erratici lasciati indietro dalla storia di grandi glaciazioni, fino ai prati d’alta quota. La zona Cinque Torri, Averau e Giau con il rifugio Nuvolau, arroccato su quello che sembra un inespugnabile nido d’aquila, sono una zona d’elezione per il trekking, la mountain bike e i climber che trovano una palestra di roccia ambitissima. DA NON PERDERE Anche qui la storia è protagonista: per questo passeggiare a queste quote significa imbattersi spesso nei racconti di guerra. Qui era di stanza l’artiglieria di montagna italiana con l’obiettivo di sfondare verso la Val Badia. I cannoni erano puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi e del Forte Tre Sassi. Oggi una serie di percorsi segnalati e gratuiti permette di passeggiare lungo trincee e fortificazioni, alla scoperta della vita di tutti i giorni delle truppe quassù dislocate. I percorsi, da 1 a 3 ore, sono molto vari e adatti ad ogni passo. Il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle testimonianze diffuse che si trovano anche sul Lagazuoi e al Forte Tre Sassi. Per informazioni: www.cortinadelicious.it SENTIERI Oltre alla Grande Guerra, oggi fra queste cime è bello riscoprire anche un’altra storia: è quella del nostro pianeta e delle sue ere geologiche che, proprio qui, hanno disegnato, quasi “accumulato”, molti capitoli, rendendo unico l’ambiente che offre 120 km di percorsi segnalati. Fra le escursioni più complete c’è quella che sale ai 2.575 metri del Rifugio Nuvolau. Facendosi dare un passaggio volendo anche dalle seggiovie Cinque Torri e Fedare, il cammino vale il panorama. Il rifugio è uno dei più antichi della zona. Costruito nel 1833 da un colonnello di Dresda che, proprio fra queste valli, guarì da una malattia, oggi ha ancora il fascino delle cose antiche. Con 24 posti letto, è un’esperienza da provare. Una delle passeggiate più classiche dal Rifugio Nuvolau è quella che conduce, per due varianti, al Rifugio Scoiattoli, altro gioiello del comprensorio, anche grazie alla sua iconica vasca esterna per idromassaggio, ricavata nel legno di abete. Per informazioni: www.nuvolau.com e www.rifugioscoiattoli.it • Sabato 29 giugno in occasione del passaggio della Lavaredo Ultra Trail appuntamento, dalle 12, al Rifugio Croda da Lago dove si organizza una pollastrata per accogliere il passaggio dei coraggiosi sky runner e fare il tifo in compagnia di leccornie e musica live. Per informazioni www.crodaldalago.it • Domenica 30 giugno aperitivo e cena sotto le stelle al rifugio Averau. A quota 2416 arriveranno anche due astronomi per illustrare il cielo stellato e i suoi misteri. Per informazioni rifugio.averau@dolomiti.org • Sabato 6 e domenica 7 luglio la montagna fa del bene: fra i passi Giau e Falzarego e in centro a Cortina d’Ampezzo, la Fondazione Il Bene organizza Verticale Solidale, un weekend di informazioni sul tema delle malattie neurologiche rare e neuro immuni. In collaborazione con le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e del Consorzio Delicious Cortina, molte le attività ludiche e le occasioni informative. Per informazioni: info@fondazioneilbene.org • Domenica 14 luglio tutti al rifugio Averau per un appuntamento all’insegna del gusto. La famiglia Siorpaes comincerà già la notte ad imbandire un banchetto per la grande festa dell’estate. Spiedo, carni e sapori di montagna, saranno protagonisti, insieme alle canzoni del Coro Cortina che si esibirà dalle 14, con il suo vasto repertorio di canto popolare, spiritual e brani sacri. Per informazioni: www.rifugioaverau.org • Sabato 20 luglio la serata, dalle 20, è a tutta musica sulla terrazza del Rifugio Scoiattoli dove è attesa una delle più importanti tribute band dei Dire Straits. Ospite della famiglia Lorenzi, la Dire Straits Over Gold, nata come trio Jazz, oltre vent’anni fa, porta in quota il suo ritmo con repertorio intenso, raffinato ed un appuntamento gratuito, incorniciato dalle Dolomiti. In occasione del concerto, la funivia sarà aperta dalle 17.30 alle 23.30. Per

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informazioni: www.rifugioscoiattoli.it • Sabato 3 agosto prende via il Delicious slow trekking, studiato dalla Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo per far scoprire il sapore della notte e il gusto delle camminate fuori orario. Il piccolo trail, alla portata di tutti, parte dal centro del paese, al cospetto della Ciasa De Ra Regoles e si snoda lento, come momento di conoscenza interiore e contemplazione del creato, dal tramonto all’alba e poi di nuovo per tutta la giornata, toccando anche il Rifugio Lagazuoi e ripercorrendo l’iter del Delicious Trail Dolomiti in calendario il 21 settembre con la sua lunga cavalcata a doppia misura: 44,2 km o 22,9 km a zonzo fra Pocol, Croda da Lago, 5 Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Per informazioni: www.guidecortina.it • Domenica 4 agosto protagonista è il Museo a cielo aperto della Grande Guerra. Una sessantina di rievocatori storici, in divisa d’epoca e provenienti da tutto il mondo, daranno via ad una rappresentazione d’epoca. Allestimenti museali racconteranno dal vivo la vita nei campi militari d’alta quota. Fra i vari cimeli saranno esposti anche un cannone d’artiglieria tipo 75 B e una mitragliatrice Maxim 1911. • Venerdì 20 e sabato 21 settembre scatta il Delicious Festival Dolomiti che include alcuni eventi fra cui il Delicious Trail Dolomiti, una corsa di 44,2 km e la sua versione short di 22,9 km, che, partendo dal centro del paese si snoderanno fra Pocol, Croda da Lago, Cinque Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Nel corso del Delicious Festival Dolomiti si svolgeranno anche la terza edizione del Delicious Climbing Dolomiti, la quarta edizione del Mini Delicious Trail e la terza edizione del Mini Climbing Dolomiti. Venerdì 20 si inaugura con l’apertura del Pala Delicious a Pocol, punto di partenza della Short Delicious Trail e arrivo di entrambe le competizioni, con apericena e pasta party a cura del Gruppo Ristoratori di Cortina d’Ampezzo – Amici del Delicious Festival. Sabato 21, invece, è il momento delle gare, ma per tutto il giorno al Pala Delicious sarà possibile gustare i piatti preparati dagli chef dei ristoranti e rifugi dell’area Lagazuoi, Cinque Torri Giau. Alla sera grande festa con musica, animazione, dj set e molto altro ancora. Per informazioni: www.deliciousdolomiti.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.5torri.it Faloria e Cristallo – Il regno della mountain bike Il Faloria è un attico con vista. Ultimo a chiudere con la stagione invernale, il comprensorio riapre l’8 giugno con i due tratti di funivia ed il 21 giugno con la seggiovia del Cristallo. La funivia consegna il visitatore a 2.123 metri di quota per una full immersion delle meraviglie, che permette di abbracciare a 360° una bella fetta di Monti Pallidi, dal Monte Pelmo, alle Tre Cime di Lavaredo con le Tofane al centro. DA NON PERDERE Qui tutto è energia: si può camminare, lungo ampi sentieri circolari lungo il crinale o avventurarsi in più impegnative escursioni. Il luogo è perfetto per mountain bike che, infatti, possono viaggiare liberamene sulla funivia ed anche sulla seggiovia. Per i più contemplativi, poi, c’è la terrazza del Rifugio Faloria: a quota 2.190, è l’indirizzo privilegiato dove farsi coccolare dalla natura, concedendosi, anche un robusto assaggio dei sapori della tradizione. ESCURSIONI Il più ambito dei sentieri è il percorso panoramico Dolomieu che si snoda da Faloria a Rio Gere: data la facilità il percorso, è adatto a tutti e scende verso Rio Gere sulla costa della montagna in mezzo agli alberi, regalando scorci panoramici sulle mille striature delle varie rocce. Per informazioni: www.dolomieutrail.it Una delle passeggiate da non perdere è quella che collega i tre rifugi, Faloria, Tondi e Vandelli. Di media difficoltà, prevede alcuni semplici tratti attrezzati. Dal Rifugio Faloria si può arrivare al Rifugio Tondi anche in jeep, per poi cimentarsi in una classica fra le passeggiate, lungo il sentiero numero 213 che incrocia l’Alta via e poi punta a Ra Zesta e alla forcella Ciadino, a quota 2.378. Dalla forcella, un breve tratto attrezzato porta alla conca Ciadin del Laudo dove, attraverso un’ultima spettacolare cengia attrezzata, si svalica finalmente fra mughi profumati fino al lago Sorapis e al rifugio Vandelli. Ricordate Silvester Stallone appeso ad una fune nel vuoto? Provò anche lui l’ebbrezza del panorama mozzafiato fra Faloria e Cristallo, in alcune delle scene del film Cliffhanger che furono

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girate proprio nella zona a monte della funivia Faloria, dove oggi a ricordare le imprese di Sly c’è il “suo” lodge che si raggiunge con una facile camminata di 10 minuti dalla funivia. FERRATE E FALESIE Gli amanti delle ferrate trovano al Faloria un itinerario impegnativo, ma di grande soddisfazione: la via si chiama Sci Club 18 e si attacca scendendo alla stazione intermedia della funivia, a Mandres. Da qui, in un’ora di cammino, si arriva a Crepe di Faloria, dove parte una bella linea ferrata che in due ore circa porta in cima. Per chi alla ferrata dal percorso obbligato preferisca la libertà di un tiro in falesia, il Faloria ha un unico indirizzo: Crepo Longo. Le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e la società Impianti hanno recentemente apportato un restyling alle vie ed oggi gli appassionati di magnesite e scarpette possono contare su alcuni tiri di quarto e quinto grado, anche se il core business della parete si slancia già verso il 6a e 6b con ben 27 tiri, fra cui uno, classificato 6c per i più arditi. Dall’arrivo della funivia si scende verso la seggiovia Tondi, dove cartelli ben evidenti segnalano l’accesso alla falesia che si raggiunge in una ventina di minuti di cammino. MOUNTAIN BIKE Molti percorsi per la mountain bike si snodano alle pendici del Cristallo e del Faloria: per lunghezza e difficoltà la varietà è così ampia che ognuno può trovare la linea più adatta alle proprie aspirazioni. Salendo, invece, con gli impianti, la MTB è benvenuta sia in funivia sia sulla seggiovia che da Rio Gere sale a Son Forca. Una grande classica è proprio l’anello di 21 km che scende lungo la val Padeon alle pendici del Cristallo. • Dal 2 luglio a fine agosto, ogni martedì è ora dello yoga in quota: il Rifugio Faloria organizza lezioni in terrazza in collaborazione con il Centro Jothyoga Asd a partire dalle 10.30. Dopo un’ora di lezione il rifugio organizza anche un brunch ad hoc. Per informazioni: faloria@dolomiti.org • Lunedì 15 luglio torna l’appuntamento firmato Civiltà del Bere con VinoVip Wine tasting delle aquile e con una delle degustazioni d’alta quota più raffinate ed attese dell’estate cortinese. Si tratta di una biennale del vino italiano che ospita il gotha della produzione nazionale fra etichette famose e boutique del vino. • Dal 27 luglio fino al 7 settembre, ogni sabato il Rifugio Faloria propone un aperitivo con vista. Si sale con la funivia e si attende il tramonto sorseggiando un indimenticabile happy hour. Per informazioni: faloria@folomiti.org • La vigilia di Ferragosto è un must al Faloria: il 14 agosto si cena fra le stelle con grande finale di fuochi artificio. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.faloriacristallo.it Socrepes, Pocol, Tofana e Falzarego: per bikers, escursionisti e scalatori (anche baby) Regina d’inverno, quando le signore dello sci alpino e di Coppa del Mondo ne solcano i pendii, questa parte di regno di Cortina d’Ampezzo si trasforma in estate in un paradiso pensato sia per i più piccoli sia per gli amanti del trekking e dell’arrampicata. Qui l’ospite più gradito è il sole che splende sia la mattina sia il pomeriggio per giocare con i colori della roccia dolomia e le maestose Tofane. Le seggiovie di Piè Tofana – Duca d’Aosta – Pomedes aprono dal 22 giugno alla metà di settembre; poco più tardi, il 6 luglio, apre la seggiovia per Socrepes. DA NON PERDERE Un gruppo poker di rifugi che ha fatto la storia dell’alpinismo è il plus di quest’angolo di Dolomiti e completa l’offerta del comprensorio che conta alcuni fra i più iconici scorci panoramici, immersi nel paradiso delle Tofane. ESCURSIONI Moltissime sono le possibilità per passeggiare fra queste crode, approfondendo tutti i segreti della flora e della fauna del luogo. Ci sono opzioni più facili, adatte a tutta la famiglia, come il sentiero dei Camosci che, in 40 minuti, attraversa il canalone delle Tofane verso Forcella Rossa, oppure i concatenamenti fra rifugi, come il sentiero che congiunge il Duca D’Aosta al Dibona. A collegare, invece, ben tre rifugi – Duca D’Aosta, Dibona e Giussani – è il celebre sentiero attrezzato Astaldi, fra i più belli della zona, pensato per escursionisti esperti, data l’esposizione di

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alcuni tratti. FERRATE Anche le ferrate sono spesso accessibili a tutti in questo scampolo di Monti Pallidi. Dal Rifugio Duca D’Aosta si raggiungono un paio di percorsi attrezzati. In particolare quelli di Ra Bujela e Ra Pegna sono vie ferrata adatte anche ai bimbi che si troveranno a tu per tu con la salita di uno dei due massi del celebre Schuss che caratterizza la discesa invernale di Coppa del Mondo. É invece, un grande classico che da oltre 40 anni attira scalatori che vogliono ampliare il proprio curriculum, la ferrata Giuseppe Olivieri che sale a Punta Anna. PLAY PARK É il paradiso dei più piccoli escursionisti. Il parco giochi ad ingresso gratuito di Socrepes è un concentrato di meraviglie per bambini e genitori, a caccia di ore liete ed alpine. Scivoli, altalene, zip e slack line ed ancora, pedane, pista per grandi biglie di legno. Da quest’anno c’è anche la pista Tubby, per un adrenalinico summer tubing che mette d’accordo grandi e piccini. Il parco è un regno fatato che si raggiunge con la seggiovia Socrepes, si può sostare al vicino, omonimo, rifugio per una sosta golosa e poi decidere di scendere a valle a piedi, con un facile sentiero punteggiato di comode panchine per la sosta. A pochi passi dal parco giochi si raggiungono, poi, i recinti dove osservare le mansuete e affettuose Capre Mohair, le vivaci e dinamiche Capre Tibetane e i simpatici Maialini Nani. BIKE PARK Gli amanti delle due ruote, ma anche chi voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo del downhill in bicicletta, trova sempre a Socrepes l’indirizzo più giusto. Qui sono attrezzati tre percorsi flow e old school di varia difficoltà. Si può far pratica su questi terreni per imparare la postura corretta ed altri trucchi per padroneggiare questa disciplina tutta adrenalina e coraggio. Nelle vicinanze poi si trovano un fornito noleggio di bici Santa Cruz e Focus e le guide mountain bike “Ride in Cortina”, mentre lo Chalet Tofane è l’approdo goloso perfetto, dopo ogni discesa. BABY RANCH DOLOMITI SOCREPES Tutti in sella: quest’anno il maneggio di Socrepes si avvale della collaborazione dell’istruttrice Elettra Monico. I pony Iside, Iusas, Irene e Spirit attendono i baby cavalieri sotto la supervisione di Robin Hood, “gigante buono” che è la razza più grande del mondo, lo Shire. Al baby ranch si svolgono attività teoriche e pratiche per avvicinarsi al mondo dei pony sia in sella sia nel lavoro da terra. Nelle immediate vicinanze sarà aperto anche il rifugio Ria de Saco con griglia esterna, servizio bar e giochi gratuiti per bambini. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.impianticortina.it Col Druscié, Ra Valles e Cima Tofana – Dove volano le aquile Il quadrante delle dolomiti ampezzane che incornicia le Tofane profuma di futuro. È qui che si sta realizzando il nuovo impianto per i Mondiali di Sci Alpino 2021 che darà un passaggio ai campioni impegnati sulle piste del Col Druscié che diventa, per questa estate, il punto di partenza alla scoperta del gruppo delle Tofane. Per arrivarci si può salire in auto o in bus dal centro di Cortina d’Ampezzo fino a Pié Tofana, quindi proseguire con la navetta che effettua servizio gratuito con frequenza ogni 15 minuti. Da qui si torna ad utilizzare gli impianti di risalita con il secondo segmento della funivia, aperta dal 20 luglio al 1° settembre, per salire a Cima Tofana. Escursioni, ferrate leggendarie, la storia della Grande Guerra: passeggiare a Ra Valles ha molti sapori, declinati in grande armonia con la natura. Tanti gli spunti anche solo per gli amanti della montagna slow. Si può scegliere la Capanna Ra Valles che vanta anche un record molto originale dato che ospita la pizzeria più in quota delle Dolomiti con i suoi 2.475 d’altezza. Il bar di Cima Tofana è, invece, un nido d’aquila dove gustare cibo per il corpo mentre lo spirito si nutre del panorama che si squaderna tutto intorno. Sosta gourmand è, invece, il Masi Wine Bar al Druscié. Questa nuova location è uno dei must see fra i più trendy di Cortina dove abbinare un bicchiere di Amarone della casa al fine dining, coccolati da un vista sontuosa. DA NON PERDERE Arrivare a quota 3.244 è già di per se un’esperienza. La vetta di cima Tofana è un viaggio anche

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spirituale fra la terra ed il cielo. L’escursione in funivia è adatta a tutti e permette di comprendere la vastità dei luoghi e, al contempo, la loro delicatezza e complessità. Caratteristiche che hanno conquistato anche le Nazioni Unite dell’UNESCO, quando, dieci anni fa, dichiararono questi monti Patrimonio dell’Umanità. Per tutta l’estate si potrà ammirare la mostra fotografica Per Aspera ad Astra che racconta i capitoli eroici della vita delle Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo. L’esposizione è nata dalla volontà della società impianti di celebrare i primi cinquant’anni di attività che culminano proprio nel 2019 con i lavori per il nuovo impianto in vista del Mondiali di sci Alpino, in calendario nel febbraio del 2021. ESCURSIONI Quando si è così in alto non è difficile immaginarsi di poter toccare il cielo con un dito: la passeggiata Astro ring si snoda lungo un anello di 1.5 km, con un dislivello di 70 metri, perfetto per tutta la famiglia. Si tratta di un percorso didattico naturalistico che segna un punto d’incontro fra cielo, firmamento e terra, grazie ad una serie di passeggiate dove ripassare, attraverso grandi pannelli esplicativi, il nome dei pianeti e le caratteristiche dell’universo, in un’originale lezione di astronomia en plein air. Per completare questa full immersion spaziale, a Col Druscié si può visitare anche l’osservatorio astronomico Helmut Ullrich. Per informazioni: www.cortinastelle.it FERRATE Sono molte le possibilità per chi ami la verticalità estrema e il contatto con la roccia calda d’estate quando il sole ne esalta i colori. Una delle ferrate più famose delle Dolomiti è proprio quella che arriva sulla cima della Tofana di Mezzo: si tratta di un percorso difficile che richiede, partendo dalla capanna Ra Valles, 3 ore abbondanti di impegno in parete. Più accessibile anche alle famiglie, pur a chi abbia già rudimenti di verticalità e gusto per l’arrampicata, è il percorso che in 5 ore porta a concatenare la Tofana di Dentro alla cima di Mezzo, con rientro poi al rifugio. Durante questo percorso cavità e rocce utilizzate durante la guerra arricchiscono l’esperienza verticale. • Peak 2 Peak è un concatenamento ideale che unisce la comodità della funivia all’emozione di un percorso attrezzato: è l’alternativa ideale all’esigente ferrata che conduce alla cima di Mezzo. Si sale, infatti in funivia a Cima Tofana di Mezzo, poi si raggiuge lungo un sentiero attrezzato, la cima della Tofana di Dentro, concatenando la conquista di due Tofane in un solo percorso. • Rappeling the Dolomites ripropone una delle esperienza più adrenaliniche della valle: con una Guida alpina si raggiunge Ra Valles per calarsi poi in corda doppia, a ritroso lungo splendide pareti verticali. Per informazioni www.guidecortina.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.freccianelcielo.com Misurina, piacere slow Virando verso Misurina ci si imbatte nell’omonimo lago, in cui si specchiano molte delle cime delle Dolomiti. È un punto di partenza perfetto per tante escursioni di livello tecnico o anche adatte alle famiglie. Prendendo la seggiovia si raggiunge il rifugio Col de Varda, e da lì, camminando per un’ora e mezza, il rifugio Città di Carpi: panorama assicurato, che spazia dal Sorapiss, alla Marmolada, alle Tofane al Cristallo. DA NON PERDERE Il tramonto sulle numerose montagne circostanti mentre si mangia sulla terrazza del rifugio: Faloria, Croda Da Lago, Tofana, Cristallo, Monte Piana ed ovviamente i Cadini di Misurina. ESCURSIONI • Dal rifugio Col De Varda è possibile visitare i ruderi dell’antico rudere della Grande Guerra, con una breve camminata di circa 20 minuti. • Il rifugio Città di Carpi è raggiungibile a piedi con una passeggiata molto panoramica di un’ora e mezza circa alla portata di tutti oppure in mountain bike attraverso la forcella Maraia. • Con una semplice camminata di circa un’ora e mezza dall’arrivo della seggiovia si può raggiungere Malga Maraia, punto panoramico imperdibile sulle Marmarole e sulle cime del Centro Cadore.

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28 giugno 2019 - 12:40

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Chi ama l’arrampicata può trovare numerose vie sulla palestra di roccia a poca distanza dall’arrivo della seggiovia SENTIERI Nell’area ci sono i famosi sentieri Bonacossa e Durissini, che attraversano la catena dei Cadini di Misurina. Entrambi necessitano di un minimo di attrezzatura (casco, cordino ed imbrago) e di una preparazione fisica adeguata. • Domenica 7 luglio ci sarà il Tre Cime Experience Camp: avrai la possibilità di correre assieme a campioni protagonisti della gara come Stefano Fantuz e l’ideatore dell’evento Ivano Molin, provando i tratti più panoramici della gara di settembre • Sabato e Domenica 7 e 8 Settembre appuntamento con la Tre Cime Experience, evento sportivo dell’estate che prevede 4 gare: sabato la Diavolo Vertical Sprint (1,5 km e 400 D+) e domenica la Cadini Sky Race (20 km e 1600 D+), la Misurina Sky Marathon (40 km e 3000 D+) e la Cadini Kids Race riservata ai più piccoli. Per info scrivete a info@trecimeexperience.com oppure www.trecimeexperience.com Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.auronzomisurina.it Auronzo, adrenalina nel verde Poco distante, Auronzo, altra bella località del Cadore: da qui gli impianti portano in pochi minuti al Rifugio Monte Agudo, a quasi 1.600 metri, da dove si possono ammirare il lago di Auronzo, e, a distanza, le Tre Cime di Lavaredo. Inoltre, a monte della seggiovia Taiarezze – Malon, c’è il Fun Bob più lungo del mondo, a disposizione di grandi e piccini per sfrecciare tra rettilinei, curve e tornanti.

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28 giugno 2019 - 13:49

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Dolomiti-Unesco: un'estate scandita da 150 eventi Un'estate scandita da 150 eventi, taluni dei quali arriveranno al 2020: oggi a Cortina la Fondazione Dolomiti Unesco ha festeggiato i primi dieci anni trascorsi dal riconoscimento espresso il 26 giugno 2026 a Siviglia e ha annunciato il lavoro da svolgere. Graziano Pizzimenti, nella duplice funzione di presidente della Fondazione e di rappresentante del Friuli Venezia Giulia, ha detto che "e' la festa di chi vive nelle Dolomiti e di chi ci viene. Insomma di chi ha a cuore le Dolomiti e sa che il marchio Unesco e' garanzia per la montagna e gli abitanti, oltre che essere importante opportunita' di sviluppo". Inevitabile il riferimento ai Giochi olimpici e paraolimpici invernali 2026, che coinvolgeranno parte di questo territorio: "quell' assegnazione di lunedi' scorso rinforza la nostra festa di oggi - ha detto - perche' sara' un'edizione basata sulla sostenibilita' e sul rispetto dei luoghi". A parlare per il governo e'stata Vannia Gava, sottosegretario all'Ambiente: "ho avuto l'onore di presiedere il comitato interministeriale che ha collaborato con la Fondazione Dolomiti Unesco per questo decennale dal riconoscimento Unesco di questo splendido territorio, che adesso dovra' continuare, dopo cio' che ha fatto in dieci anni, in termini di turismo e ambiente". Fra i protagonisti della giornata 58 ragazzi di tutto il Triveneto che da oggi sono impegnati nella cura e pulizia di sentieri, danneggiati dal maltempo dello scorso autunno, alle pendici del monte Pelmo.

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Il prossimo presidente Unesco: «Discutiamone» Il vice di Fugatti guiderà l ente entro la fine dell anno `

TRENTINO L ASSESSORE TRENTO(a.zam.) «Kompatscher da solo non va da nessuna parte sulla storia dei Passi. Dobbiamo provare e dobbiamo riuscire a fare un ragionamento condiviso che può essere solo il risultato di una strategia che ci possa portare verso il futuro. Le soluzioni al tema esistono e non volerci pensare sarebbe sbagliato. Dobbiamo farloe in tempi brevi». Mario Tonina è il numero due della giunta provinciale di Trento e entro la fine del 2019 siederà

nello dazione la Friuli cia denza di più. Seci crediamo diventare le olimpiadi ideale Dolomiti, non sappiamo se anche il nome ma l imnon è che servano a far crezione tutto il territorio. Creare ocro di sviluppo e coinvolgere dere, locali». ve secondo il vicepresicodelTrentino, c èun aspetto non portare rispetto al semplice va. tutti d accordo su un dra giorni di chiusura dei pas«Serve concordare. Serve do.insegna, abbiamo un terestremamente fragile. Ogl abbandono delle terQuando non garantisci i la montagna non soprav-

si dolomitici: Vaia lo ritorio gi fa paura re alte. servizi vive». Insomma, le, quella possibilità

scranno più alto della FonDolomiti Unesco che nelrotazione passa dalla regione un idea percorribiVenezia Giulia alla provindi chiudere i Passi. Una autonoma. «Non ho nessuna da valutare, secondo di sprecare la presianche nella sede di Fon- spiega Tonina - anzi la Unesco. «I presupposti può essere il luogo ci si può mettere a tavoliper avviare questo tipo di possono creare le condisarebbe sbagliato delle fragilità ma volerci pensare. Serve attenanche un territorio che e sensibilità perché il futuin campo un offerta passa da qui. Bisogna condiviche non teme paragochi ha la responsabilità dedarsi da fare e cercherò, ma diquattro parole: servono cercheremo perché da soli egioco di squadra». si va da nessuna parte, di avanti questa prospettiSono convinto che fare squae lavorare assieme sia l unica per ottenere risultati. un progetto di lungo perioSe la condivisione nascesse LEAUTORITÀ della691e2d8359bfa30400e4e3598162095c Fondazione que- Da

TONINA:

DISQUADRA RAGGIUNGERE

sicuramente un peso Ora che ci sono state afle olimpiadi è necessario

più ampio mettere

paio di

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sto avrebbe rilevante. fidate fareancora possono delle otterremo portante scere casione lecomunità Insomma, dente

AUTORITÀ alle celebrazioni sinistra, Mario Tonina,

per il decennale delle Dolomiti Unesco. Roberto Padrin e Federico Caner

MARIO «SERVONO CONDIVISIONE EGIOCO PER GLI

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Una birra celebrativa per i 10 anni Unesco delle Dolomiti al Rifugio Lavarella di San Vigilio di Marebbe in Alto Adige Home Breaking news Una birra celebrativa per i 10 anni Unesco delle Dolomiti al Rifugio...

• Breaking news Da Redazione Centrale - 28 Giugno 2019 59 Email Telegram

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– SAN VIGILIO DI MAREBBE (BOLZANO) – Nel micro birrificio più alto d’Europa, a 2.050 metri tra le cime del monte Fanes, in Alto Adige, nasce la birra artigianale che celebra il decimo anniversario dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. È in questo vasto angolo di paradiso tra cespugli di vegetazione fiorita e radi abeti abbarbicati sulle rocce granitiche che dal 1912 sorge il rifugio Lavarella, un istituzione per gli sci-alpinisti che attraversano le montagne immerse nel parco di Fanes-Senes-Braies. A gestirlo, sin dagli inizi del secolo scorso è la famiglia Frenner. Oggi è Peter,con la moglie Michela che ha fatto del rifugio anche una metà gourmet, ad essere il punto di riferimento per questo territorio che si apre lungo la vecchia strada militare che collega il rifugio Pederu a Cortina d’Ampezzo.Ad aver lanciato lo scorso anno l’idea di un birrificio in quota è stato il genero di Peter, Gabor Sogorka con la moglie Anna. Oggi nel “menù” della piccola produzione della Ga.Beer, ci sono cinque tipi di birre tra cui una fruttata estiva che ricorda sentori di agrumi. Ma è su la celebrativa Ale dedicato al decennale Unesco delle Dolomiti che ora si stanno appuntando gli interessi dei trekker che in questa stagione renderanno omaggio alla bellezza paesaggistiche di questa catena montagnosa e alle loro leggende. – Fonte: PrimaPress.it (I-TALICOM) Facebook

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Redazione Centrale NOTIZIE CORRELATEALTRA NOTIZIE DALL'AUTORE Un nuovo disegno legge per riformare il gioco italiano Sposarsi in Italia: il sogno sempre più ricorrente per gli stranieri Castellammare, al via la prima edizione del Teatro Film Festival “Sogna!” Qundis presenta Q Node 5.5, il nuovo network node per raccogliere tutti i dati dei propri misuratori

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Cambridge Analytica: il garante privacy multa Facebook per 1 milione di... 28 Giugno 2019

Il decennale delle Dolomiti con il titolo Unesco celebrate oggi con... 28 Giugno 2019

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All’Unisannio gli studenti della Texas Tech University 27 Giugno 2019

Boom Imagestudio: la Startup che celebra la fotografia 27 Giugno 2019

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NetCom Java School: un successo la prima edizione. Decine gli assunti... 27 Giugno 2019 ULTIME NOTIZIE «Quindi cosa significa veramente Intelligent Enterprise?» Redazione Centrale - 27 Giugno 2019 0 Conversion acquisisce il controllo di Nextmove e rinforza le competenze tecnologiche del gruppo Redazione Centrale - 27 Giugno 2019 0 Presentata la piattaforma innovativa che migliora il business degli agenti di viaggio Redazione Centrale - 27 Giugno 2019 0 Finnair continua a far crescere il suo traffico asiatico: tre voli settimanali per il... Redazione Centrale - 27 Giugno 2019 0 Smart Up Lab @ Benevento: il corso per chi vuole sviluppare un’idea imprenditoriale Redazione Centrale - 27 Giugno 2019 0 Allarme dalle associazioni di categoria dell’agroalimentare sull’etichetta “semaforo” di Nestlè Redazione Centrale - 27 Giugno 2019 0

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28 giugno 2019 - 11:00

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Il decennale delle Dolomiti con il titolo Unesco celebrate oggi con le immagini dell’asteroide

SAN VIGILIO DI MAREBBE (BOLZANO) – Cerimonia di apertura per il decennale Dolomiti UNESCO a San Vigilio con le immagini dell’asteroide UNESCO in diretta da un osservatorio astronomico in Africa. La cerimonia si terrà presso la Sala delle Manifestazioni di San Vigilio di Marebbe in via Plan de Corones 30 e sarà condotta dal giornalista scientifico e conduttore televisivo Luigi Bignami e dall’astrofisica Sofia Sarperi. L’UNESCO è anche tra le stelle. Nella serata di venerdì 28 giugno alle ore 21 avrà luogo a San Vigilio di Marebbe una cerimonia in occasione delle celebrazioni del decennale sotto la luce dell’asteroide UNESCO. Più in là vi sarà una tavola rotonda con ospiti d’eccezione.La serata si aprirà con le immagini dell’asteroide UNESCO che arriveranno in diretta da un osservatorio astronomico collocato in Namibia, il Tivoli Farm. Valeria Tienghi, candidata console della Repubblica di Namibia, parlerà di questa terra misteriosa, mentre l’astronomo Fabian Neyer si collegherà con l’Osservatorio, raccontandoci la storia della sua osservazione celeste.La tavola rotonda si intitola “La Bellezza ed l’Armonia della Natura”. Gli ospiti saranno: Pier Luigi Petrillo, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente ed Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Marcella Morandini, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, Roberto Ragazzoni, Direttore dell’Osservatorio INAF di Padova, Saul Ripamonti, fotografo specializzato in Parchi Nazionali, don Paul Renner, teologo e scrittore, Marco Buttu dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca.Nel 2008 l’Osservatorio astronomico ucraino Andrušivka, scoprì un nuovo asteroide al quale fu assegnato il nome “UNESCO”. Lo scopo degli astronomi che hanno effettuato la scoperta era di ricordare uno dei più meritori Enti internazionali dediti “all’educazione, alla scienza, alla cultura e alla collaborazione fra le nazioni”. (I-TALICOM)

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28 giugno 2019 - 10:44

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Dolomiti turistica A

EasYgO

ladigeitipopuladmontagna/

in Primiero il servizio

di mobilità

2019/ 06/ 28/ dolomiti-easygo-primiero-servizio-mobilit-turistica 28 giugno

2019

Annulla Ven , 28/ 06/ 2019 - 05 :59

Apri Per approfondire: Tempo di lettura: 1 minuto

secondo

Con l inizio della stagione estiva , torna operativo '

Comunità

il servizio di mobilità turistica nella

di Primiero.

PUBBLICITÀ Si tratta , a quanto rilevato da un nota , di disturbare

un'

opportunità

per visitare luoghi unici senza

l ambiente , gli animali e gli altri visitatori. '

Per la stagione 2019 saranno disponibili « Dolomiti EasYg0» .

per gli ospiti del territorio le carte mobilità

Le tessere saranno valide dal 29 giugno 2019 al 1° settembre Come per le passate stagioni , verranno vendute unitamente

2019. alla «Chip on Paper» .

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28 giugno 2019 - 10:44

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La carta sarà in vendita a 12 euro per un adulto , 10 per gli over65 ed avranno validità su tutti i mezzi di Trentino Trasporti . Sarà proposta inoltre la versione Short della durata di 3 giorni al costo di 6 euro. servizio pubblico di trasporto urbano turistico assicura il collegamento delle diverse località e strutture del Primiero-Vanoi , Mis mediante un sistema integrato di autobus e navette , secondo modalità organizzative concertate con i soggetti pubblici e privati. A proposito di molbilità e di rispetto dell ambiente dolomitico , proprio ieri Arno Kompatscher , presidente della Provincia autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina d Ampezzo alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento , da parte dell Unesco , '

'

'

delle Dolomiti patrimonio dell umanità , ha rilanciato l obiettivo di chiudere alta stagione i passi principali . '

'

Montagna RIPRODUZIONE

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al traffico

in

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Adige

Ti sei ricordato di condividerlo con i tuoi amici? L utilizzo della piattaforma dei commenti prevede l invio di alcune informazioni al fornitore del servizio DISQUS . Utilizzare il form equivale ad acconsentire al trattamento dei dati '

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E'

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28 giugno 2019 - 10:52

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Bolzano insiste: passi chiusi a ore al transito delle auto Ma Belluno frena mattinopadova

. gelocalitiregione/

2019/ 06/ 27/ news/

.35985196 bolzano-insiste-passi-chiusi-a-ore-al-transito-delleauto-ma-belluno-frena-1

28 giugno

2019

CORTINA . Stop ad ore alle auto sui passi dolomitici . È questa la proposta che ha lanciato Provincia

ieri , dal palco di piazza Angelo Dibona , Arno Kompatscher , presidente della autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina alle celebrazioni per il decennale

del riconoscimento « Se parliamo

'

, da parte dell Unesco , delle Dolomiti

di sostenibilità»

'

patrimonio

dell umanità.

, ha dichiarato , « va anche detto che servono scelte

valore della sostenibilità delle Dolomiti , coraggiose , per affermare con responsabilità che sia ambientale , economica , storica , culturale . Come presidente della Provincia di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti creare autonoma

ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante periodo culminante della stagione turistica estiva . Certamente sarà necessario proporre una alternativa»

, ha aggiunto , « un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi . Vanno fatte scelte coraggiose , con chi vive questo territorio ; saranno le basi per un successo futuro , in termini turistici ed economici» .

Più aperta la posizione di Roberto Padrin , presidente della Provincia di Belluno . « Sulla chiusura dei passi dolomitici» , ha dichiarato , « bisogna parlare , fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche , gli albergatori , chi vive e lavora sui valichi , per trovare una soluzione

unitaria . Questa montagna

ha bisogno di togliere

vincoli , non di

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28 giugno 2019 - 10:52

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metterne . Oggi celebriamo il decennale del rincrescimento Unesco che deve essere uno stimolo per lavorare di più nella promozione» . « mio primo pensiero va al compianto Sergio Reolon che è stato colui che ha lanciato l idea di candidare le Dolomiti a divenire bene Unesco» , ha aggiunto , «e il secondo pensiero è che il territorio necessita di minori vincoli . Ne è un esempio il Comelico . Non '

si possono mettere in difficoltà le popolazioni che qui vivono e lavorano . Va aperto un dialogo costruttivo» , ha concluso , «fra tutti i territori dolomitici per abbattere i vincoli , promuovere le località , e discutere anche della chiusura dei passi . Le scelte vanno condivise in primis con chi sulle Dolomiti ci abita e ci lavora e non vanno calate dall alto» . '

Mario Tonina , vice presidente della provincia di Trento , ha sottolineato l importanza di far emergere il nome delle Dolomiti anche nella promozione legata ai Giochi olimpici. '

«Per quanto riguarda la mobilità» , ha sintetizzato , «è giunto il momento di frenare , per poi ripartire . Anche a seguito dell assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026 all Italia , per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti , dobbiamo tenere alto questo nome . I Giochi del 2026 saranno la prima edizione sostenibile , per uno sviluppo '

'

duraturo , con una sostenibilità duratura» . «Dobbiamo lavorare assieme con coraggio» , ha concluso Kompatscher , « portare avanti una normativa seria e ineccepibile , perché solo così possiamo davvero preservare il nostro territorio , sfruttare in termini turistici che poi diventano indotti economici la sua bellezza . La volontà di discutere della chiusura a fasce orari dei passi dolomitici mi sembra che ci sia tutta . lo lavorerò per questo obiettivo . Credo debba essere un obiettivo comune a tutti e vada portato avanti tutti assieme» . Alessandra

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28 giugno 2019 - 10:43

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Scoprire le Dolomiti UNESCO in MTB È periodo di festeggiamenti sulle Dolomiti per il decennale del riconoscimento a Patrimonio Unesco. Una buona occasione per riscoprire “ le montagne più belle del mondo ”, come le ha definite Reinhold Messner. Tra i tanti modi di viverle anche le due ruote, grazie alla recente pubblicazione di una mappa dedicata alle MTB e al nuovo sito www.mtb-dolomites.com, dove è possibile trovare informazioni (inclusi i divieti in caso di aree protette) e le descrizioni dei percorsi con lunghezza, dislivelli, tempi e dati Gps da scaricare. Uno strumento utile per i biker, che possono scegliere facilmente quale itinerario percorrere – in base alla propria preparazione – tra i quasi 600 chilometri di tracciati nell’unica “Certified Bike Area” in Dolomiti, la Val Gardena, da cui è possibile accedere a 22 escursioni giornaliere. Tra i percorsi che si possono trovare sul sito, anche il Giro del Sella, uno dei tour più famosi delle Dolomiti per la spettacolare vista sul Gruppo del Sella e sulla Marmolada grazie all’attraversamento di ben quattro passi dolomitici (Sella, Gardena, Pordoi e Campolongo). Sentieri sterrati, strade forestali e alpeggi soleggiati fra i tre villaggi ladini di Ortisei, Santa Cristina e Selva Gardena, con il Sassolungo a fare da osservatore, caratterizzano invece il Panorama E-bike Tour powered by Bosch. Un’occasione anche per i meno allenati grazie alla pedalata assistita, che permette di superare agevolmente le salite.

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28 giugno 2019 - 10:56

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Bolzano insiste: passi chiusi a ore al transito Ma Belluno frena

delle auto

nuovavenezia .gelocaleregione/ 2019/ 06/ 27/ newstolzano-insiste-passi-chiusi-a-ore-al-transito-delleauto-ma-belluno-frena-1 .35985196

28 giugno 2019

CORTINA. Stop ad ore alle auto sui passi dolomitici . È questa la proposta che ha lanciato ieri , dal palco di piazza Angelo Dibona , Arno Konnpatscher , presidente della Provincia autonoma di Bolzano , intervenendo a Cortina alle celebrazioni per il decennale del riconoscimento , da parte dell Unesco , delle Dolomiti patrimonio dell umanità. '

'

«Se parliamo

di sostenibilitä» , ha dichiarato , « va anche detto che servono scelte coraggiose , per affermare con responsabilità il valore della sostenibilitä delle Dolomiti , che sia ambientale , economica , storica , culturale . Come presidente della Provincia autonoma

di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige affermo che lavorerò per creare le basi di una normativa solida , per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore , per fasce orarie , nelle ore centrali della giornata , durante il periodo culminante della stagione turistica estiva . Certamente sarà necessario proporre una alternativa» , ha aggiunto , «un servizio pubblico con mezzi a idrogeno o a trazione elettrica , che non hanno emissioni , silenziosi . Vanno fatte scelte coraggiose , con chi vive questo territorio ; saranno le basi per un successo futuro , in termini turistici ed economici» .

Più aperta la posizione di Roberto Padrin , presidente

della Provincia di Belluno . «Sulla

chiusura dei passi dolomitici» , ha dichiarato , « bisogna parlare , fare un ragionamento condiviso con le categorie economiche , gli albergatori , chi vive e lavora sui valichi , per trovare una soluzione unitaria . Questa montagna ha bisogno di togliere vincoli , non di

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28 giugno 2019 - 10:56

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metterne . Oggi celebriamo il decennale del rincrescimento Unesco che deve essere uno stimolo per lavorare di più nella promozione» . « mio primo pensiero va al compianto Sergio Reolon che è stato colui che ha lanciato l idea di candidare le Dolomiti a divenire bene Unesco» , ha aggiunto , «e il secondo che il territorio necessita di minori vincoli . Ne è un esempio il Comelico . Non pensiero '

si possono mettere in difficoltà le popolazioni che qui vivono e lavorano . Va aperto un dialogo costruttivo» , ha concluso , «fra tutti i territori dolomitici per abbattere i vincoli , promuovere le località , e discutere anche della chiusura dei passi . Le scelte vanno condivise in primis con chi sulle Dolomiti ci abita e ci lavora e non vanno calate dall alto» . '

Mario Tonina , vice presidente della provincia di Trento , ha sottolineato l importanza di far emergere il nome delle Dolomiti anche nella promozione legata ai Giochi olimpici. '

«Per quanto riguarda la mobilità» , ha sintetizzato , «è giunto il momento di frenare , per poi ripartire . Anche a seguito dell assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026 all Italia , per queste Olimpiadi che saranno anche delle Dolomiti , dobbiamo tenere alto questo nome . I Giochi del 2026 saranno la prima edizione sostenibile , per uno sviluppo duraturo , con una sostenibilità duratura» . '

'

«Dobbiamo lavorare assieme con coraggio» , ha concluso Kompatscher , « portare avanti una normativa seria e ineccepibile , perché solo così possiamo davvero preservare il nostro territorio , sfruttare in termini turistici che poi diventano indotti economici la sua bellezza . La volontà di discutere della chiusura a fasce orari dei passi dolomitici mi sembra che ci sia tutta . lo lavorerò per questo obiettivo . Credo debba essere un obiettivo comune a tutti e vada portato avanti tutti assieme» . Alessandra

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28 giugno 2019 - 12:18

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II decennale delle Dolomiti con il titolo Unesco oggi con le immagini dell asteroide

celebrate

'

primapress .itieuropa/ 122-ultimora/ il-decennale-delle-dolomiti-con-il-titolo-unesco-celebrate-oggi-con-leimmaaMi-dell-asteroide .html

- SAN VIGILIO DI MAREBBE (BOLZANO) ( PRIMAPRESS) decennale Dolomiti UNESCO a San Vigilio con le immagini diretta da un osservatorio

astronomico

- Cerimonia

di apertura per il dell asteroide UNESCO in

in Africa . La cerimonia

'

si terrà presso la Sala

delle Manifestazioni

di San Vigilio di Marebbe in via Plan de Corones 30 e sarà condotta scientifico e conduttore televisivo Luigi Bignami e dall astrofisica Sofia '

dal giornalista

Sarperi . L UNESCO è anche tra le stelle . Nella serata di venerdì 28 giugno alle ore 21 avrà luogo a San Vigilio di Marebbe una cerimonia in occasione delle celebrazioni del decennale sotto la luce dell asteroide UNESCO . Più in là vi sarà una tavola rotonda con '

'

'

'

ospiti d eccezione .La serata si aprirà con le immagini

dell asteroide

arriveranno

collocato

in diretta da un osservatorio

astronomico

UNESCO

che

in Namibia , il Tivoli Farm.

Valeria Tienghi , candidata console della Repubblica di Namibia , parlerà di questa terra misteriosa , mentre l astronomo Fabian Neyer si collegherà con l Osservatorio , '

raccontandoci Bellezza

'

la storia della sua osservazione "

ed l Armonia

della Natura . Gli ospiti saranno:

'

Gabinetto

del Ministero

Commissione Fondazione

'

dell Ambiente

si intitola

"

La

Pier Luigi Petrillo , Capo di

ed Enrico Vicenti , Segretario

Generale

della

'

Nazionale Dolomiti

celeste .La tavola rotonda

Italiana per l UNESCO , Marcella Morandini , Presidente della UNESCO , Roberto Ragazzoni , Direttore dell Osservatorio INAF di '

Padova , Saul Ripamonti , fotografo specializzato in Parchi Nazionali , don Paul Renner , teologo e scrittore , Marco Buttu dell Istituto Nazionale di Astrofisica e Claudio Marazzini , '

Presidente

dell Accademia

della Crusca . Nel 2008 l Osservatorio

'

'

astronomico

ucraino

Andru§ivka , scopri un nuovo asteroide al quale fu assegnato il nome UNESCO . Lo scopo degli astronomi che hanno effettuato la scoperta era di ricordare uno dei più "

Enti internazionali collaborazione

dediti

fra le nazioni

"

"

"

all educazione , alla scienza , alla cultura e alla '

. - ( PRIMAPRESS)

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La lunga stagione estiva a Cortina d'Ampezzo Tags: Cortina | Lagazuoi Expo Dolomiti Foto Manaz Productions UN MARE DI MONTAGNE CHE SFIDANO IL CIELO Le Dolomiti sono una scommessa: passeggiate, mountain bike, trekking, ferrate ed arrampicate. L’estate sui Monti Pallidi è fatta per andare, scoprire, conoscere e contemplare. Guardi cime bellissime, ma ti ricordi che sono quel che resta del fondale di un mare antichissimo. Un impasto sapiente e meraviglioso di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni. Un tempo mitico, quasi mitologico, in cui quelle cime, sprofondate negli abissi, cominciarono a sollevarsi per toccare il cielo con un’impennata di vette e guglie ora massicce, ora sottili. Per questo, per la sua complessità geologica e storica, l’UNESCO ha dichiarato, fin dal 2009, le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità e a giugno 2019 proprio da Cortina d’Ampezzo sono partite le celebrazioni del primo importante decennale di questo riconoscimento. Cortina d’Ampezzo, intanto, ricorda anche come le sue Dolomiti siano state terreno fertile di grandi sfide alpinistiche e sede privilegiata di eventi sportivi internazionali: basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021, oltre, ai Giochi Olimpici del 2026. UNA SUPERSUMMER PER BICI E TREKKING Gambe in spalla per escursioni panoramiche o arrampicate adrenaliniche ed, ancora, bici sugli impianti, prima di lanciarsi per discese mozzafiato lungo sentieri suggestivi. L’estate di Cortina d’Ampezzo è un’emozione da vivere a due velocità: con le due ruote o a piedi. Per questo la declinazione estiva del Dolomiti Superski è il Dolomiti SuperSummer ed offre un pacchetto di agevolazioni e idee per un’estate green e piena di energia. Il 2019 è l’anno del Dolomiti Hike Galaxy, con una ventina di percorsi che partono da Cortina e costituiscono la versione escursionistica del circuito a due ruote Dolomiti Bike Galaxy. Quanto ai biker, i percorsi inseriti nel ventaglio di proposte Dolomiti Bike Galaxy includono alcuni must come Bike trail 5 Torri Freeride, il Bike trail Averau, il Bike trail Superpanorama e il Bike trail Mietres Freeride. Si tratta di quattro percorsi che comprendono l’uso di impianti e navette. Per muoversi all’interno del comprensorio sono disponibili le tessere Bike & Hiking Pass, oltre alle diverse soluzioni proposte dal Dolomiti SuperSummer. Per informazioni: www.skipasscortina.com, www.dolomitisupersummer.com LE SETTE SORELLE DELLA REGINA DELLE DOLOMITI Lagazuoi – Una terrazza sulla storia È il superattico delle Dolomiti. Una terrazza sulla natura, una finestra sulla storia. Salire dal passo Falzarego, ai 2.835 metri del Lagazuoi è una delle esperienze più intense fra i Monti Pallidi. La funivia ha aperto i battenti a fine maggio e sarà l’ultima a chiudere in ottobre. Un balzo di 652 metri in meno di tre minuti ed ecco i 2.778 metri della stazione di monte. L’impianto fu costruito nel 1963. L’anno dopo arrivò il rifugio, una cinquantina di metri più in quota. Qui, però, dal 1915 al 1917, c’erano solo i soldati della Grande Guerra. Gli austro-ungarici Kaiserjaeger occuparono, con un presidio fisso di un centinaio di uomini, le postazioni al Passo di Valparola e vetta e cresta del Lagazuoi; gli italiani, invece, cercavano di sfondare il fronte. Oggi quassù arrivano turisti ed escursionisti, innamorati e rispettosi di un’area che conserva le tracce di un evento fondamentale per storia dell’Europa. Il rifugio, gestito dalla famiglia Pompanin, offre 74 posti letto e una terrazza panoramica che permette di ammirare tutti i tremila delle Dolomiti, dalla Marmolada, alle Tofane, dal Piz Boè al Civetta, passando in rassegna anche Conturines, Antelao, Sorapis e Monte Pelmo. La fruizione della funivia è privo di barriere architettoniche. In quota, poi, alcuni sentieri sono stati restaurati per consentire l’accesso alla vetta del Lagazuoi alle persone con ridotta mobilità o anche in carrozzina.

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DA NON PERDERE All’arrivo, a monte della funivia, lo spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, inaugurato nel 2018, è un laboratorio di idee permanente. Quattro sale su tre piani, una superficie di 264 metri quadrati: ecco i numeri di questo osservatorio privilegiato sul mondo della montagna ed uno spazio internazionale e versatile per approfondire la conoscenza della cultura di queste terre alte. Per l’estate 2019, dal 6 luglio al 20 ottobre, è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. La sua eredità artistica e morale, il suo sguardo unico sul mondo e sulle montagne continueranno ad abitare questo spazio a quota 2.778 metri. Sabato 6 luglio, in occasione del vernissage, Lagazuoi Expo Dolomiti apre le porte ai turisti e agli abitanti di Cortina, agli amici, alle persone che in un modo o nell’altro sono entrate in contatto con l’opera e la vita di Stefano Zardini, agli ammiratori e agli appassionati di fotografia e montagna. L’inaugurazione, alle 11, si concluderà con un brindisi ad alta quota. Mercoledì 21 agosto concerto in quota. SENTIERI Non si può visitare il Lagazuoi senza raggiungere la sua croce di vetta, sulla cima del Piccolo Lagazuoi: solo 20 minuti di cammino, adatto a tutti - grazie ad una ghiaia leggera e al recente restauro firmato dagli Alpini di Treviso – anche al passaggio delle carrozzine. Il sentiero ha uno sviluppo di meno di 800 metri e la meraviglia di sentirsi immersi nella natura sarà uno dei ricordi più intensi dell’intero viaggio. A queste quote sono molte le possibilità di camminare nella storia: il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle diverse testimonianze diffuse che si trovano, oltre che sul Lagazuoi, anche sulle Cinque Torri e sul Sasso di Stria. Il Lagazuoi si raggiunge in funivia e si esplora scendendo a piedi a ritroso verso il passo. Sentieri, accessibili anche a carrozzine e ideali per famiglie, portano alla scoperta delle diverse postazioni militari, dalla postazione del Cecchino alla galleria della prima linea della Feldwachweg. Trincee, anche la riproduzione di una mitragliatrice e posizioni difensive ci ricordano oggi la necessità di non scordare il nostro passato. Per scoprire il lavoro degli italiani, si può invece percorrere - in discesa o in salita, scendendo poi in funivia - il sentiero attrezzato che attraversa la galleria dell’Anticima: si tratta di un percorso di 639 metri di dislivello ed occorrono 3 ore di marcia che valgono fiato e fatica. Utilizzando la funivia per salire, sono molti altri gli itinerari che permettono di passeggiare solo in discesa, senza pensieri. Un itinerario molto panoramico conduce, per esempio, alla Capanna Alpina, ripercorrendo in parte, in 1.048 metri di dislivello negativo, il disegno della pista Armentarola, una delle discese con gli sci più celebri del comprensorio, con tappe panoramiche anche al lago del Lagazuoi e al Rifugio Scotoni. Più brevi sono i sentieri che discendono diretti al Passo Falzarego come quello “Del Fronte” che passa in rassegna gli antichi percorsi militari. EVENTI Fino al 9 settembre il Museo a cielo aperto della Grande Guerra si può visitare accompagnati da un rievocatore storico perfettamente equipaggiato in divisa del III reggimento Tiroler Kaiserjaeger. Le visite, in italiano, inglese (e tedesco, ma solo dal 13 luglio al 11 agosto e dal 29 settembre al 10 ottobre) durano un’ora e si possono prenotare in anticipo o semplicemente attendere l’arrivo del turno successivo. In particolare, sabato 3 agosto, ben 15 rievocatori storici stazioneranno nelle trincee del Lagazuoi a disposizione dei visitatori. Dal 6 luglio al 20 ottobre, all’arrivo a monte della funivia del Lagazuoi è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. Dal 13 al 28 luglio torna il Lagazuoi Cairn Festival, il contest ideato per ricostruire i classici

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ometti di montagna che indicano la via. Li chiamano cairn e sono da sempre un punto di riferimento per chi cammina, ma anche un modo per esprimere la propria creatività, in piena libertà. Ed è questo lo spirito dell’evento che intende liberare la fantasia creativa dei partecipanti. Ognuno potrà realizzare la sua opera d’arte in un’area delimitata, assegnata al momento dell’iscrizione, lungo il sentiero che collega il rifugio alla vetta del Lagazuoi. Una giuria, composta da esperti di montagna, decreterà il migliore. Per informazioni: www.cairnfestival.lagazuoi.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.lagazuoi.it Cinque Torri - Rifugi, geologia e la musica dei Dire Straits Cinque torri, una meraviglia: questo scorcio di Dolomiti ampezzane è una combinazione perfetta fra svago e storia e un concentrato di tutti gli elementi che rendono uniche queste crode. In estate la zona è servita da 2 seggiovie, la Cinque Torri, aperta dal 15 giugno a fine settembre, e Fedare Nuvolau, aperta dal 6 luglio fino a metà settembre. Il terreno di gioco per i visitatori va dagli inconfondibili picchi di roccia dolomia primaria, ai massi erratici lasciati indietro dalla storia di grandi glaciazioni, fino ai prati d’alta quota. La zona Cinque Torri, Averau e Giau con il rifugio Nuvolau, arroccato su quello che sembra un inespugnabile nido d’aquila, sono una zona d’elezione per il trekking, la mountain bike e i climber che trovano una palestra di roccia ambitissima. DA NON PERDERE Anche qui la storia è protagonista: per questo passeggiare a queste quote significa imbattersi spesso nei racconti di guerra. Qui era di stanza l’artiglieria di montagna italiana con l’obiettivo di sfondare verso la Val Badia. I cannoni erano puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi e del Forte Tre Sassi. Oggi una serie di percorsi segnalati e gratuiti permette di passeggiare lungo trincee e fortificazioni, alla scoperta della vita di tutti i giorni delle truppe quassù dislocate. I percorsi, da 1 a 3 ore, sono molto vari e adatti ad ogni passo. Il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle testimonianze diffuse che si trovano anche sul Lagazuoi e al Forte Tre Sassi. Per informazioni: www.cortinadelicious.it SENTIERI Oltre alla Grande Guerra, oggi fra queste cime è bello riscoprire anche un’altra storia: è quella del nostro pianeta e delle sue ere geologiche che, proprio qui, hanno disegnato, quasi “accumulato”, molti capitoli, rendendo unico l’ambiente che offre 120 km di percorsi segnalati. Fra le escursioni più complete c’è quella che sale ai 2.575 metri del Rifugio Nuvolau. Facendosi dare un passaggio volendo anche dalle seggiovie Cinque Torri e Fedare, il cammino vale il panorama. Il rifugio è uno dei più antichi della zona. Costruito nel 1833 da un colonnello di Dresda che, proprio fra queste valli, guarì da una malattia, oggi ha ancora il fascino delle cose antiche. Con 24 posti letto, è un’esperienza da provare. Una delle passeggiate più classiche dal Rifugio Nuvolau è quella che conduce, per due varianti, al Rifugio Scoiattoli, altro gioiello del comprensorio, anche grazie alla sua iconica vasca esterna per idromassaggio, ricavata nel legno di abete. Per informazioni: www.nuvolau.com e www.rifugioscoiattoli.it EVENTI Sabato 29 giugno in occasione del passaggio della Lavaredo Ultra Trail appuntamento, dalle 12, al Rifugio Croda da Lago dove si organizza una pollastrata per accogliere il passaggio dei coraggiosi sky runner e fare il tifo in compagnia di leccornie e musica live. Per informazioni www.crodaldalago.it Domenica 30 giugno aperitivo e cena sotto le stelle al rifugio Averau. A quota 2416 arriveranno anche due astronomi per illustrare il cielo stellato e i suoi misteri. Per informazioni Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Sabato 6 e domenica 7 luglio la montagna fa del bene: fra i passi Giau e Falzarego e in centro a Cortina d’Ampezzo, la Fondazione Il Bene organizza Verticale Solidale, un weekend di

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informazioni sul tema delle malattie neurologiche rare e neuro immuni. In collaborazione con le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e del Consorzio Delicious Cortina, molte le attività ludiche e le occasioni informative. Per informazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Domenica 14 luglio tutti al rifugio Averau per un appuntamento all’insegna del gusto. La famiglia Siorpaes comincerà già la notte ad imbandire un banchetto per la grande festa dell’estate. Spiedo, carni e sapori di montagna, saranno protagonisti, insieme alle canzoni del Coro Cortina che si esibirà dalle 14, con il suo vasto repertorio di canto popolare, spiritual e brani sacri. Per informazioni: www.rifugioaverau.org Sabato 20 luglio la serata, dalle 20, è a tutta musica sulla terrazza del Rifugio Scoiattoli dove è attesa una delle più importanti tribute band dei Dire Straits. Ospite della famiglia Lorenzi, la Dire Straits Over Gold, nata come trio Jazz, oltre vent’anni fa, porta in quota il suo ritmo con repertorio intenso, raffinato ed un appuntamento gratuito, incorniciato dalle Dolomiti. In occasione del concerto, la funivia sarà aperta dalle 17.30 alle 23.30. Per informazioni: www.rifugioscoiattoli.it Sabato 3 agosto prende via il Delicious slow trekking, studiato dalla Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo per far scoprire il sapore della notte e il gusto delle camminate fuori orario. Il piccolo trail, alla portata di tutti, parte dal centro del paese, al cospetto della Ciasa De Ra Regoles e si snoda lento, come momento di conoscenza interiore e contemplazione del creato, dal tramonto all’alba e poi di nuovo per tutta la giornata, toccando anche il Rifugio Lagazuoi e ripercorrendo l’iter del Delicious Trail Dolomiti in calendario il 21 settembre con la sua lunga cavalcata a doppia misura: 44,2 km o 22,9 km a zonzo fra Pocol, Croda da Lago, 5 Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Per informazioni: www.guidecortina.it Domenica 4 agosto protagonista è il Museo a cielo aperto della Grande Guerra. Una sessantina di rievocatori storici, in divisa d’epoca e provenienti da tutto il mondo, daranno via ad una rappresentazione d’epoca. Allestimenti museali racconteranno dal vivo la vita nei campi militari d’alta quota. Fra i vari cimeli saranno esposti anche un cannone d’artiglieria tipo 75 B e una mitragliatrice Maxim 1911. Venerdì 20 e sabato 21 settembre scatta il Delicious Festival Dolomiti che include alcuni eventi fra cui il Delicious Trail Dolomiti, una corsa di 44,2 km e la sua versione short di 22,9 km, che, partendo dal centro del paese si snoderanno fra Pocol, Croda da Lago, Cinque Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Nel corso del Delicious Festival Dolomiti si svolgeranno anche la terza edizione del Delicious Climbing Dolomiti, la quarta edizione del Mini Delicious Trail e la terza edizione del Mini Climbing Dolomiti. Venerdì 20 si inaugura con l’apertura del Pala Delicious a Pocol, punto di partenza della Short Delicious Trail e arrivo di entrambe le competizioni, con apericena e pasta party a cura del Gruppo Ristoratori di Cortina d'Ampezzo Amici del Delicious Festival. Sabato 21, invece, è il momento delle gare, ma per tutto il giorno al Pala Delicious sarà possibile gustare i piatti preparati dagli chef dei ristoranti e rifugi dell'area Lagazuoi, Cinque Torri Giau. Alla sera grande festa con musica, animazione, dj set e molto altro ancora. Per informazioni: www.deliciousdolomiti.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.5torri.it Faloria e Cristallo – Il regno della mountain bike Il Faloria è un attico con vista. Ultimo a chiudere con la stagione invernale, il comprensorio riapre l’8 giugno con i due tratti di funivia ed il 21 giugno con la seggiovia del Cristallo. La funivia consegna il visitatore a 2.123 metri di quota per una full immersion delle meraviglie, che permette di abbracciare a 360° una bella fetta di Monti Pallidi, dal Monte Pelmo, alle Tre Cime di Lavaredo con le Tofane al centro. DA NON PERDERE Qui tutto è energia: si può camminare, lungo ampi sentieri circolari lungo il crinale o avventurarsi in più impegnative escursioni. Il luogo è perfetto per mountain bike che, infatti, possono viaggiare

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liberamene sulla funivia ed anche sulla seggiovia. Per i più contemplativi, poi, c’è la terrazza del Rifugio Faloria: a quota 2.190, è l’indirizzo privilegiato dove farsi coccolare dalla natura, concedendosi, anche un robusto assaggio dei sapori della tradizione. ESCURSIONI Il più ambito dei sentieri è il percorso panoramico Dolomieu che si snoda da Faloria a Rio Gere: data la facilità il percorso, è adatto a tutti e scende verso Rio Gere sulla costa della montagna in mezzo agli alberi, regalando scorci panoramici sulle mille striature delle varie rocce. Per informazioni: www.dolomieutrail.it Una delle passeggiate da non perdere è quella che collega i tre rifugi, Faloria, Tondi e Vandelli. Di media difficoltà, prevede alcuni semplici tratti attrezzati. Dal Rifugio Faloria si può arrivare al Rifugio Tondi anche in jeep, per poi cimentarsi in una classica fra le passeggiate, lungo il sentiero numero 213 che incrocia l’Alta via e poi punta a Ra Zesta e alla forcella Ciadino, a quota 2.378. Dalla forcella, un breve tratto attrezzato porta alla conca Ciadin del Laudo dove, attraverso un’ultima spettacolare cengia attrezzata, si svalica finalmente fra mughi profumati fino al lago Sorapis e al rifugio Vandelli. Ricordate Silvester Stallone appeso ad una fune nel vuoto? Provò anche lui l’ebbrezza del panorama mozzafiato fra Faloria e Cristallo, in alcune delle scene del film Cliffhanger che furono girate proprio nella zona a monte della funivia Faloria, dove oggi a ricordare le imprese di Sly c’è il “suo” lodge che si raggiunge con una facile camminata di 10 minuti dalla funivia. FERRATE E FALESIE Gli amanti delle ferrate trovano al Faloria un itinerario impegnativo, ma di grande soddisfazione: la via si chiama Sci Club 18 e si attacca scendendo alla stazione intermedia della funivia, a Mandres. Da qui, in un’ora di cammino, si arriva a Crepe di Faloria, dove parte una bella linea ferrata che in due ore circa porta in cima. Per chi alla ferrata dal percorso obbligato preferisca la libertà di un tiro in falesia, il Faloria ha un unico indirizzo: Crepo Longo. Le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e la società Impianti hanno recentemente apportato un restyling alle vie ed oggi gli appassionati di magnesite e scarpette possono contare su alcuni tiri di quarto e quinto grado, anche se il core business della parete si slancia già verso il 6a e 6b con ben 27 tiri, fra cui uno, classificato 6c per i più arditi. Dall’arrivo della funivia si scende verso la seggiovia Tondi, dove cartelli ben evidenti segnalano l’accesso alla falesia che si raggiunge in una ventina di minuti di cammino. MOUNTAIN BIKE Molti percorsi per la mountain bike si snodano alle pendici del Cristallo e del Faloria: per lunghezza e difficoltà la varietà è così ampia che ognuno può trovare la linea più adatta alle proprie aspirazioni. Salendo, invece, con gli impianti, la MTB è benvenuta sia in funivia sia sulla seggiovia che da Rio Gere sale a Son Forca. Una grande classica è proprio l’anello di 21 km che scende lungo la val Padeon alle pendici del Cristallo. EVENTI Dal 2 luglio a fine agosto, ogni martedì è ora dello yoga in quota: il Rifugio Faloria organizza lezioni in terrazza in collaborazione con il Centro Jothyoga Asd a partire dalle 10.30. Dopo un’ora di lezione il rifugio organizza anche un brunch ad hoc. Per informazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Lunedì 15 luglio torna l’appuntamento firmato Civiltà del Bere con VinoVip Wine tasting delle aquile e con una delle degustazioni d’alta quota più raffinate ed attese dell’estate cortinese. Si tratta di una biennale del vino italiano che ospita il gotha della produzione nazionale fra etichette famose e boutique del vino. Dal 27 luglio fino al 7 settembre, ogni sabato il Rifugio Faloria propone un aperitivo con vista. Si sale con la funivia e si attende il tramonto sorseggiando un indimenticabile happy hour. Per

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informazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. La vigilia di Ferragosto è un must al Faloria: il 14 agosto si cena fra le stelle con grande finale di fuochi artificio. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.faloriacristallo.it Socrepes, Pocol, Tofana e Falzarego: per bikers, escursionisti e scalatori (anche baby) Regina d’inverno, quando le signore dello sci alpino e di Coppa del Mondo ne solcano i pendii, questa parte di regno di Cortina d’Ampezzo si trasforma in estate in un paradiso pensato sia per i più piccoli sia per gli amanti del trekking e dell’arrampicata. Qui l’ospite più gradito è il sole che splende sia la mattina sia il pomeriggio per giocare con i colori della roccia dolomia e le maestose Tofane. Le seggiovie di Piè Tofana – Duca d’Aosta - Pomedes aprono dal 22 giugno alla metà di settembre; poco più tardi, il 6 luglio, apre la seggiovia per Socrepes. DA NON PERDERE Un gruppo poker di rifugi che ha fatto la storia dell’alpinismo è il plus di quest’angolo di Dolomiti e completa l’offerta del comprensorio che conta alcuni fra i più iconici scorci panoramici, immersi nel paradiso delle Tofane. ESCURSIONI Moltissime sono le possibilità per passeggiare fra queste crode, approfondendo tutti i segreti della flora e della fauna del luogo. Ci sono opzioni più facili, adatte a tutta la famiglia, come il sentiero dei Camosci che, in 40 minuti, attraversa il canalone delle Tofane verso Forcella Rossa, oppure i concatenamenti fra rifugi, come il sentiero che congiunge il Duca D’Aosta al Dibona. A collegare, invece, ben tre rifugi – Duca D’Aosta, Dibona e Giussani - è il celebre sentiero attrezzato Astaldi, fra i più belli della zona, pensato per escursionisti esperti, data l’esposizione di alcuni tratti. FERRATE Anche le ferrate sono spesso accessibili a tutti in questo scampolo di Monti Pallidi. Dal Rifugio Duca D’Aosta si raggiungono un paio di percorsi attrezzati. In particolare quelli di Ra Bujela e Ra Pegna sono vie ferrata adatte anche ai bimbi che si troveranno a tu per tu con la salita di uno dei due massi del celebre Schuss che caratterizza la discesa invernale di Coppa del Mondo. É invece, un grande classico che da oltre 40 anni attira scalatori che vogliono ampliare il proprio curriculum, la ferrata Giuseppe Olivieri che sale a Punta Anna. PLAY PARK É il paradiso dei più piccoli escursionisti. Il parco giochi ad ingresso gratuito di Socrepes è un concentrato di meraviglie per bambini e genitori, a caccia di ore liete ed alpine. Scivoli, altalene, zip e slack line ed ancora, pedane, pista per grandi biglie di legno. Da quest’anno c’è anche la pista Tubby, per un adrenalinico summer tubing che mette d’accordo grandi e piccini. Il parco è un regno fatato che si raggiunge con la seggiovia Socrepes, si può sostare al vicino, omonimo, rifugio per una sosta golosa e poi decidere di scendere a valle a piedi, con un facile sentiero punteggiato di comode panchine per la sosta. A pochi passi dal parco giochi si raggiungono, poi, i recinti dove osservare le mansuete e affettuose Capre Mohair, le vivaci e dinamiche Capre Tibetane e i simpatici Maialini Nani. BIKE PARK Gli amanti delle due ruote, ma anche chi voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo del downhill in bicicletta, trova sempre a Socrepes l’indirizzo più giusto. Qui sono attrezzati tre percorsi flow e old school di varia difficoltà. Si può far pratica su questi terreni per imparare la postura corretta ed altri trucchi per padroneggiare questa disciplina tutta adrenalina e coraggio. Nelle vicinanze poi si trovano un fornito noleggio di bici Santa Cruz e Focus e le guide mountain bike “Ride in Cortina”, mentre lo Chalet Tofane è l’approdo goloso perfetto, dopo ogni discesa.

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BABY RANCH DOLOMITI SOCREPES Tutti in sella: quest’anno il maneggio di Socrepes si avvale della collaborazione dell’istruttrice Elettra Monico. I pony Iside, Iusas, Irene e Spirit attendono i baby cavalieri sotto la supervisione di Robin Hood, “gigante buono” che è la razza più grande del mondo, lo Shire. Al baby ranch si svolgono attività teoriche e pratiche per avvicinarsi al mondo dei pony sia in sella sia nel lavoro da terra. Nelle immediate vicinanze sarà aperto anche il rifugio Ria de Saco con griglia esterna, servizio bar e giochi gratuiti per bambini. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.impianticortina.it Col Druscié, Ra Valles e Cima Tofana – Dove volano le aquile Il quadrante delle dolomiti ampezzane che incornicia le Tofane profuma di futuro. È qui che si sta realizzando il nuovo impianto per i Mondiali di Sci Alpino 2021 che darà un passaggio ai campioni impegnati sulle piste del Col Druscié che diventa, per questa estate, il punto di partenza alla scoperta del gruppo delle Tofane. Per arrivarci si può salire in auto o in bus dal centro di Cortina d’Ampezzo fino a Pié Tofana, quindi proseguire con la navetta che effettua servizio gratuito con frequenza ogni 15 minuti. Da qui si torna ad utilizzare gli impianti di risalita con il secondo segmento della funivia, aperta dal 20 luglio al 1° settembre, per salire a Cima Tofana. Escursioni, ferrate leggendarie, la storia della Grande Guerra: passeggiare a Ra Valles ha molti sapori, declinati in grande armonia con la natura. Tanti gli spunti anche solo per gli amanti della montagna slow. Si può scegliere la Capanna Ra Valles che vanta anche un record molto originale dato che ospita la pizzeria più in quota delle Dolomiti con i suoi 2.475 d’altezza. Il bar di Cima Tofana è, invece, un nido d’aquila dove gustare cibo per il corpo mentre lo spirito si nutre del panorama che si squaderna tutto intorno. Sosta gourmand è, invece, il Masi Wine Bar al Druscié. Questa nuova location è uno dei must see fra i più trendy di Cortina dove abbinare un bicchiere di Amarone della casa al fine dining, coccolati da un vista sontuosa. DA NON PERDERE Arrivare a quota 3.244 è già di per se un’esperienza. La vetta di cima Tofana è un viaggio anche spirituale fra la terra ed il cielo. L’escursione in funivia è adatta a tutti e permette di comprendere la vastità dei luoghi e, al contempo, la loro delicatezza e complessità. Caratteristiche che hanno conquistato anche le Nazioni Unite dell’UNESCO, quando, dieci anni fa, dichiararono questi monti Patrimonio dell’Umanità. Per tutta l’estate si potrà ammirare la mostra fotografica Per Aspera ad Astra che racconta i capitoli eroici della vita delle Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo. L’esposizione è nata dalla volontà della società impianti di celebrare i primi cinquant’anni di attività che culminano proprio nel 2019 con i lavori per il nuovo impianto in vista del Mondiali di sci Alpino, in calendario nel febbraio del 2021. ESCURSIONI Quando si è così in alto non è difficile immaginarsi di poter toccare il cielo con un dito: la passeggiata Astro ring si snoda lungo un anello di 1.5 km, con un dislivello di 70 metri, perfetto per tutta la famiglia. Si tratta di un percorso didattico naturalistico che segna un punto d’incontro fra cielo, firmamento e terra, grazie ad una serie di passeggiate dove ripassare, attraverso grandi pannelli esplicativi, il nome dei pianeti e le caratteristiche dell’universo, in un’originale lezione di astronomia en plein air. Per completare questa full immersion spaziale, a Col Druscié si può visitare anche l’osservatorio astronomico Helmut Ullrich. Per informazioni: www.cortinastelle.it FERRATE Sono molte le possibilità per chi ami la verticalità estrema e il contatto con la roccia calda d’estate quando il sole ne esalta i colori. Una delle ferrate più famose delle Dolomiti è proprio quella che arriva sulla cima della Tofana di Mezzo: si tratta di un percorso difficile che richiede, partendo dalla capanna Ra Valles, 3 ore abbondanti di impegno in parete. Più accessibile anche alle famiglie, pur a chi abbia già rudimenti di verticalità e gusto per l’arrampicata, è il percorso che in 5 ore porta a concatenare la Tofana di Dentro alla cima di Mezzo, con rientro poi al rifugio. Durante questo percorso cavità e rocce utilizzate durante la

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guerra arricchiscono l’esperienza verticale. EVENTI Peak 2 Peak è un concatenamento ideale che unisce la comodità della funivia all’emozione di un percorso attrezzato: è l’alternativa ideale all’esigente ferrata che conduce alla cima di Mezzo. Si sale, infatti in funivia a Cima Tofana di Mezzo, poi si raggiuge lungo un sentiero attrezzato, la cima della Tofana di Dentro, concatenando la conquista di due Tofane in un solo percorso. Rappeling the Dolomites ripropone una delle esperienza più adrenaliniche della valle: con una Guida alpina si raggiunge Ra Valles per calarsi poi in corda doppia, a ritroso lungo splendide pareti verticali. Per informazioni www.guidecortina.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.freccianelcielo.com Misurina, piacere slow Virando verso Misurina ci si imbatte nell’omonimo lago, in cui si specchiano molte delle cime delle Dolomiti. È un punto di partenza perfetto per tante escursioni di livello tecnico o anche adatte alle famiglie. Prendendo la seggiovia si raggiunge il rifugio Col de Varda, e da lì, camminando per un’ora e mezza, il rifugio Città di Carpi: panorama assicurato, che spazia dal Sorapiss, alla Marmolada, alle Tofane al Cristallo. DA NON

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28 giugno 2019 - 12:40

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La lunga stagione estiva a Cortina d’Ampezzo

UN MARE DI MONTAGNE CHE SFIDANO IL CIELO Le Dolomiti sono una scommessa: passeggiate, mountain bike, trekking, ferrate ed arrampicate. L’estate sui Monti Pallidi è fatta per andare, scoprire, conoscere e contemplare. Guardi cime bellissime, ma ti ricordi che sono quel che resta del fondale di un mare antichissimo. Un impasto sapiente e meraviglioso di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni. Un tempo mitico, quasi mitologico, in cui quelle cime, sprofondate negli abissi, cominciarono a sollevarsi per toccare il cielo con un’impennata di vette e guglie ora massicce, ora sottili. Per questo, per la sua complessità geologica e storica, l’UNESCO ha dichiarato, fin dal 2009, le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità e a giugno 2019 proprio da Cortina d’Ampezzo sono partite le celebrazioni del primo importante decennale di questo riconoscimento. Cortina d’Ampezzo, intanto, ricorda anche come le sue Dolomiti siano state terreno fertile di grandi sfide alpinistiche e sede privilegiata di eventi sportivi internazionali: basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021, oltre, ai Giochi Olimpici del 2026. UNA SUPERSUMMER PER BICI E TREKKING Gambe in spalla per escursioni panoramiche o arrampicate adrenaliniche ed, ancora, bici sugli impianti, prima di lanciarsi per discese mozzafiato lungo sentieri suggestivi. L’estate di Cortina d’Ampezzo è un’emozione da vivere a due velocità: con le due ruote o a piedi. Per questo la declinazione estiva del Dolomiti Superski è il Dolomiti SuperSummer ed offre un pacchetto di agevolazioni e idee per un’estate green e piena di energia. Il 2019 è l’anno del Dolomiti Hike Galaxy, con una ventina di percorsi che partono da Cortina e costituiscono la versione escursionistica del circuito a due ruote Dolomiti Bike Galaxy. Quanto ai biker, i percorsi inseriti nel ventaglio di proposte Dolomiti Bike Galaxy includono alcuni must come Bike trail 5 Torri Freeride, il Bike trail Averau, il Bike trail Superpanorama e il Bike trail Mietres Freeride. Si tratta di quattro percorsi che comprendono l’uso di impianti e navette. Per muoversi all’interno del comprensorio sono disponibili le tessere Bike & Hiking Pass, oltre alle diverse soluzioni proposte dal Dolomiti SuperSummer. Per informazioni: www.skipasscortina.com, www.dolomitisupersummer.com LE SETTE SORELLE DELLA REGINA DELLE DOLOMITI Lagazuoi – Una terrazza sulla storia È il superattico delle Dolomiti. Una terrazza sulla natura, una finestra sulla storia. Salire dal passo Falzarego, ai 2.835 metri del Lagazuoi è una delle esperienze più intense fra i Monti Pallidi. La funivia ha aperto i battenti a fine maggio e sarà l’ultima a chiudere in ottobre. Un balzo di 652 metri in meno di tre minuti ed ecco i 2.778 metri della stazione di monte. L’impianto fu costruito nel 1963. L’anno dopo arrivò il rifugio, una cinquantina di metri più in quota. Qui, però, dal 1915 al 1917, c’erano solo i soldati della Grande Guerra. Gli austro-ungarici Kaiserjaeger occuparono,

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con un presidio fisso di un centinaio di uomini, le postazioni al Passo di Valparola e vetta e cresta del Lagazuoi; gli italiani, invece, cercavano di sfondare il fronte. Oggi quassù arrivano turisti ed escursionisti, innamorati e rispettosi di un’area che conserva le tracce di un evento fondamentale per storia dell’Europa. Il rifugio, gestito dalla famiglia Pompanin, offre 74 posti letto e una terrazza panoramica che permette di ammirare tutti i tremila delle Dolomiti, dalla Marmolada, alle Tofane, dal Piz Boè al Civetta, passando in rassegna anche Conturines, Antelao, Sorapis e Monte Pelmo. La fruizione della funivia è privo di barriere architettoniche. In quota, poi, alcuni sentieri sono stati restaurati per consentire l’accesso alla vetta del Lagazuoi alle persone con ridotta mobilità o anche in carrozzina. (photo credit Manaz Productions) DA NON PERDERE • All’arrivo, a monte della funivia, lo spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, inaugurato nel 2018, è un laboratorio di idee permanente. Quattro sale su tre piani, una superficie di 264 metri quadrati: ecco i numeri di questo osservatorio privilegiato sul mondo della montagna ed uno spazio internazionale e versatile per approfondire la conoscenza della cultura di queste terre alte. Per l’estate 2019, dal 6 luglio al 20 ottobre, è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. La sua eredità artistica e morale, il suo sguardo unico sul mondo e sulle montagnecontinueranno ad abitare questo spazio a quota 2.778 metri. Sabato 6 luglio, in occasione del vernissage, Lagazuoi Expo Dolomiti apre le porte ai turisti e agli abitanti di Cortina, agli amici, alle persone che in un modo o nell’altro sono entrate in contatto con l’opera e la vita di Stefano Zardini, agli ammiratori e agli appassionati di fotografia e montagna. L’inaugurazione, alle 11, si concluderà con un brindisi ad alta quota. Mercoledì 21 agosto concerto in quota. SENTIERI Non si può visitare il Lagazuoi senza raggiungere la sua croce di vetta, sulla cima del Piccolo Lagazuoi: solo 20 minuti di cammino, adatto a tutti – grazie ad una ghiaia leggera e al recente restauro firmato dagli Alpini di Treviso – anche al passaggio delle carrozzine. Il sentiero ha uno sviluppo di meno di 800 metri e la meraviglia di sentirsi immersi nella natura sarà uno dei ricordi più intensi dell’intero viaggio. A queste quote sono molte le possibilità di camminare nella storia: il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle diverse testimonianze diffuse che si trovano, oltre che sul Lagazuoi, anche sulle Cinque Torri e sul Sasso di Stria. Il Lagazuoi si raggiunge in funivia e si esplora scendendo a piedi a ritroso verso il passo. Sentieri, accessibili anche a carrozzine e ideali per famiglie, portano alla scoperta delle diverse postazioni militari, dallapostazione del Cecchino alla galleria della prima linea della Feldwachweg. Trincee, anche la riproduzione di una mitragliatrice e posizioni difensive ci ricordano oggi la necessità di non scordare il nostro passato. Per scoprire il lavoro degli italiani, si può invece percorrere – in discesa o in salita, scendendo poi in funivia – il sentiero attrezzato che attraversa la galleria dell’Anticima: si tratta di un percorso di 639 metri di dislivello ed occorrono 3 ore di marcia che valgono fiato e fatica. Utilizzando la funivia per salire, sono molti altri gli itinerari che permettono di passeggiare solo in discesa, senza pensieri. Un itinerario molto panoramico conduce, per esempio, allaCapanna Alpina, ripercorrendo in parte, in 1.048 metri di dislivello negativo, il disegno della pista Armentarola, una delle discese con gli sci più celebri del comprensorio, con tappe panoramiche anche al lago del Lagazuoi e al Rifugio Scotoni. Più brevi sono i sentieri che discendono diretti al Passo Falzarego come quello “Del Fronte” che passa in rassegna gli antichi percorsi militari. • Fino al 9 settembre il Museo a cielo aperto della Grande Guerra si può visitare accompagnati da un rievocatore storico perfettamente equipaggiato in divisa del III reggimento Tiroler Kaiserjaeger. Le visite, in italiano, inglese (e tedesco, ma solo dal 13 luglio al 11 agosto e dal 29 settembre al 10 ottobre) durano un’ora e si possono prenotare in anticipo o semplicemente attendere l’arrivo del turno successivo. In particolare, sabato 3 agosto, ben 15 rievocatori

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storici stazioneranno nelle trincee del Lagazuoi a disposizione dei visitatori. • Dal 6 luglio al 20 ottobre, all’arrivo a monte della funivia del Lagazuoi è la mostra“Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. • Dal 13 al 28 luglio torna il Lagazuoi Cairn Festival, il contest ideato per ricostruire i classici ometti di montagna che indicano la via. Li chiamano cairn e sono da sempre un punto di riferimento per chi cammina, ma anche un modo per esprimere la propria creatività, in piena libertà. Ed è questo lo spirito dell’evento che intende liberare la fantasia creativa dei partecipanti. Ognuno potrà realizzare la sua opera d’arte in un’area delimitata, assegnata al momento dell’iscrizione, lungo il sentiero che collega il rifugio alla vetta del Lagazuoi. Una giuria, composta da esperti di montagna, decreterà il migliore. Per informazioni:www.cairnfestival.lagazuoi.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.lagazuoi.it Cinque Torri – Rifugi, geologia e la musica dei Dire Straits Cinque torri, una meraviglia: questo scorcio di Dolomiti ampezzane è una combinazione perfetta fra svago e storia e un concentrato di tutti gli elementi che rendono uniche queste crode. In estate la zona è servita da 2 seggiovie, la Cinque Torri, aperta dal 15 giugno a fine settembre, e Fedare – Nuvolau, aperta dal 6 luglio fino a metà settembre. Il terreno di gioco per i visitatori va dagli inconfondibili picchi di roccia dolomia primaria, ai massi erratici lasciati indietro dalla storia di grandi glaciazioni, fino ai prati d’alta quota. La zona Cinque Torri, Averau e Giau con il rifugio Nuvolau, arroccato su quello che sembra un inespugnabile nido d’aquila, sono una zona d’elezione per il trekking, la mountain bike e i climber che trovano una palestra di roccia ambitissima. DA NON PERDERE Anche qui la storia è protagonista: per questo passeggiare a queste quote significa imbattersi spesso nei racconti di guerra. Qui era di stanza l’artiglieria di montagna italiana con l’obiettivo di sfondare verso la Val Badia. I cannoni erano puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi e del Forte Tre Sassi. Oggi una serie di percorsi segnalati e gratuiti permette di passeggiare lungo trincee e fortificazioni, alla scoperta della vita di tutti i giorni delle truppe quassù dislocate. I percorsi, da 1 a 3 ore, sono molto vari e adatti ad ogni passo. Il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle testimonianze diffuse che si trovano anche sul Lagazuoi e al Forte Tre Sassi. Per informazioni:www.cortinadelicious.it SENTIERI Oltre alla Grande Guerra, oggi fra queste cime è bello riscoprire anche un’altra storia: è quella del nostro pianeta e delle sue ere geologiche che, proprio qui, hanno disegnato, quasi “accumulato”, molti capitoli, rendendo unico l’ambiente che offre 120 km di percorsi segnalati. Fra le escursioni più complete c’è quella che sale ai 2.575 metri del Rifugio Nuvolau. Facendosi dare un passaggio volendo anche dalle seggiovie Cinque Torri e Fedare, il cammino vale il panorama. Il rifugio è uno dei più antichi della zona. Costruito nel 1833 da un colonnello di Dresda che, proprio fra queste valli, guarì da una malattia, oggi ha ancora il fascino delle cose antiche. Con 24 posti letto, è un’esperienza da provare. Una delle passeggiate più classiche dal Rifugio Nuvolau è quella che conduce, per due varianti, alRifugio Scoiattoli, altro gioiello del comprensorio, anche grazie alla sua iconica vasca esterna per idromassaggio, ricavata nel legno di abete. Per informazioni: www.nuvolau.come www.rifugioscoiattoli.it • Sabato 29 giugno in occasione del passaggio della Lavaredo Ultra Trail appuntamento, dalle 12, al Rifugio Croda da Lago dove si organizza una pollastrata per accogliere il passaggio dei coraggiosi sky runner e fare il tifo in compagnia di leccornie e musica live. Per informazioni www.crodaldalago.it • Domenica 30 giugno aperitivo e cena sotto le stelle al rifugio Averau. A quota 2416 arriveranno anche due astronomi per illustrare il cielo stellato e i suoi misteri. Per informazioni rifugio.averau@dolomiti.org • Sabato 6 e domenica 7 luglio la montagna fa del bene: fra i passi Giau e Falzarego e in centro

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a Cortina d’Ampezzo, la Fondazione Il Bene organizzaVerticale Solidale, un weekend di informazioni sul tema delle malattie neurologiche rare e neuro immuni. In collaborazione con le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e del Consorzio Delicious Cortina, molte le attività ludiche e le occasioni informative. Per informazioni: info@fondazioneilbene.org • Domenica 14 luglio tutti al rifugio Averau per un appuntamento all’insegna del gusto. La famiglia Siorpaes comincerà già la notte ad imbandire un banchetto per lagrande festa dell’estate. Spiedo, carni e sapori di montagna, saranno protagonisti, insieme alle canzoni del Coro Cortina che si esibirà dalle 14, con il suo vasto repertorio di canto popolare, spiritual e brani sacri. Per informazioni:www.rifugioaverau.org • Sabato 20 luglio la serata, dalle 20, è a tutta musica sulla terrazza del Rifugio Scoiattoli dove è attesa una delle più importanti tribute band dei Dire Straits. Ospite della famiglia Lorenzi, la Dire Straits Over Gold, nata come trio Jazz, oltre vent’anni fa, porta in quota il suo ritmo con repertorio intenso, raffinato ed un appuntamento gratuito, incorniciato dalle Dolomiti. In occasione del concerto, la funivia sarà aperta dalle 17.30 alle 23.30. Per informazioni: www.rifugioscoiattoli.it • Sabato 3 agosto prende via il Delicious slow trekking, studiato dalla Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo per far scoprire il sapore della notte e il gusto delle camminate fuori orario. Il piccolo trail, alla portata di tutti, parte dal centro del paese, al cospetto della Ciasa De Ra Regoles e si snoda lento, come momento di conoscenza interiore e contemplazione del creato, dal tramonto all’alba e poi di nuovo per tutta la giornata, toccando anche il Rifugio Lagazuoi e ripercorrendo l’iter del Delicious Trail Dolomiti in calendario il 21 settembre con la sua lunga cavalcata a doppia misura: 44,2 km o 22,9 km a zonzo fra Pocol, Croda da Lago, 5 Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Per informazioni: www.guidecortina.it • Domenica 4 agosto protagonista è il Museo a cielo aperto della Grande Guerra. Una sessantina di rievocatori storici, in divisa d’epoca e provenienti da tutto il mondo, daranno via ad una rappresentazione d’epoca. Allestimenti museali racconteranno dal vivo la vita nei campi militari d’alta quota. Fra i vari cimeli saranno esposti anche un cannone d’artiglieria tipo 75 B e una mitragliatrice Maxim 1911. • Venerdì 20 e sabato 21 settembre scatta il Delicious Festival Dolomiti che include alcuni eventi fra cui il Delicious Trail Dolomiti, una corsa di 44,2 km e la sua versione short di 22,9 km, che, partendo dal centro del paese si snoderanno fra Pocol, Croda da Lago, Cinque Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Nel corso del Delicious Festival Dolomiti si svolgeranno anche la terza edizione del Delicious Climbing Dolomiti, la quarta edizione del Mini Delicious Trail e la terza edizione del Mini Climbing Dolomiti. Venerdì 20 si inaugura con l’apertura del Pala Delicious a Pocol, punto di partenza della Short Delicious Trail e arrivo di entrambe le competizioni, con apericena e pasta party a cura del Gruppo Ristoratori di Cortina d’Ampezzo – Amici del Delicious Festival. Sabato 21, invece, è il momento delle gare, ma per tutto il giorno al Pala Delicious sarà possibile gustare i piatti preparati dagli chef dei ristoranti e rifugi dell’area Lagazuoi, Cinque Torri Giau. Alla sera grande festa con musica, animazione, dj set e molto altro ancora. Per informazioni:www.deliciousdolomiti.it Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.5torri.it Faloria e Cristallo – Il regno della mountain bike Il Faloria è un attico con vista. Ultimo a chiudere con la stagione invernale, il comprensorio riapre l’8 giugno con i due tratti di funivia ed il 21 giugno con la seggiovia del Cristallo. La funivia consegna il visitatore a 2.123 metri di quota per una full immersion delle meraviglie, che permette di abbracciare a 360° una bella fetta di Monti Pallidi, dal Monte Pelmo, alle Tre Cime di Lavaredo con le Tofane al centro. (photo credit Dino Colli) DA NON PERDERE Qui tutto è energia: si può camminare, lungo ampi sentieri circolari lungo il crinale o avventurarsi in più impegnative escursioni. Il luogo è perfetto per mountain bike che, infatti, possono viaggiare liberamene sulla funivia ed anche sulla seggiovia. Per i più contemplativi, poi, c’è la terrazza del Rifugio Faloria: a quota 2.190, è l’indirizzo privilegiato dove farsi coccolare dalla natura, concedendosi, anche un robusto assaggio dei sapori

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della tradizione. ESCURSIONI Il più ambito dei sentieri è il percorso panoramico Dolomieu che si snoda da Faloria a Rio Gere: data la facilità il percorso, è adatto a tutti e scende verso Rio Gere sulla costa della montagna in mezzo agli alberi, regalando scorci panoramici sulle mille striature delle varie rocce. Per informazioni: www.dolomieutrail.it Una delle passeggiate da non perdere è quella che collega i tre rifugi, Faloria, Tondi e Vandelli. Di media difficoltà, prevede alcuni semplici tratti attrezzati. Dal Rifugio Faloria si può arrivare al Rifugio Tondi anche in jeep, per poi cimentarsi in una classica fra le passeggiate, lungo il sentiero numero 213 che incrocia l’Alta via e poi punta a Ra Zesta e alla forcella Ciadino, a quota 2.378. Dalla forcella, un breve tratto attrezzato porta alla conca Ciadin del Laudo dove, attraverso un’ultima spettacolare cengia attrezzata, si svalica finalmente fra mughi profumati fino al lago Sorapis e al rifugio Vandelli. Ricordate Silvester Stallone appeso ad una fune nel vuoto? Provò anche lui l’ebbrezza del panorama mozzafiato fra Faloria e Cristallo, in alcune delle scene del film Cliffhanger che furono girate proprio nella zona a monte della funivia Faloria, dove oggi a ricordare le imprese di Sly c’è il “suo” lodge che si raggiunge con una facile camminata di 10 minuti dalla funivia. FERRATE E FALESIE Gli amanti delle ferrate trovano al Faloria un itinerario impegnativo, ma di grande soddisfazione: la via si chiama Sci Club 18 e si attacca scendendo alla stazione intermedia della funivia, a Mandres. Da qui, in un’ora di cammino, si arriva a Crepe di Faloria, dove parte una bella linea ferrata che in due ore circa porta in cima. Per chi alla ferrata dal percorso obbligato preferisca la libertà di un tiro in falesia, il Faloria ha un unico indirizzo: Crepo Longo. Le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e la società Impianti hanno recentemente apportato un restyling alle vie ed oggi gli appassionati di magnesite e scarpette possono contare su alcuni tiri di quarto e quinto grado, anche se il core business della parete si slancia già verso il 6a e 6b con ben 27 tiri, fra cui uno, classificato 6c per i più arditi. Dall’arrivo della funivia si scende verso la seggiovia Tondi, dove cartelli ben evidenti segnalano l’accesso alla falesia che si raggiunge in una ventina di minuti di cammino. MOUNTAIN BIKE Molti percorsi per la mountain bike si snodano alle pendici del Cristallo e del Faloria: per lunghezza e difficoltà la varietà è così ampia che ognuno può trovare la linea più adatta alle proprie aspirazioni. Salendo, invece, con gli impianti, la MTB è benvenuta sia in funivia sia sulla seggiovia che da Rio Gere sale a Son Forca. Una grande classica è proprio l’anello di 21 km che scende lungo la val Padeon alle pendici del Cristallo. • Dal 2 luglio a fine agosto, ogni martedì è ora dello yoga in quota: il Rifugio Faloria organizza lezioni in terrazza in collaborazione con il Centro Jothyoga Asd a partire dalle 10.30. Dopo un’ora di lezione il rifugio organizza anche un brunch ad hoc. Per informazioni: faloria@dolomiti.org • Lunedì 15 luglio torna l’appuntamento firmato Civiltà del Bere con VinoVip Wine tasting delle aquile e con una delle degustazioni d’alta quota più raffinate ed attese dell’estate cortinese. Si tratta di una biennale del vino italiano che ospita il gotha della produzione nazionale fra etichette famose e boutique del vino.-Dal 27 luglio fino al 7 settembre, ogni sabato il Rifugio Faloria propone un aperitivo con vista. Si sale con la funivia e si attende il tramonto sorseggiando un indimenticabile happy hour. Per informazioni: faloria@folomiti.org • La vigilia di Ferragosto è un must al Faloria: il 14 agosto si cena fra le stelle con grande finale di fuochi artificio. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.faloriacristallo.it Socrepes, Pocol, Tofana e Falzarego: per bikers, escursionisti e scalatori (anche baby) Regina d’inverno, quando le signore dello sci alpino e di Coppa del Mondo ne solcano i pendii, questa parte di regno di Cortina d’Ampezzo si trasforma in estate in un paradiso pensato sia per i più piccoli sia per gli amanti del trekking e dell’arrampicata. Qui l’ospite più gradito è il sole che splende sia la mattina sia il pomeriggio per giocare con i colori della roccia dolomia e le maestose

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Tofane. Le seggiovie di Piè Tofana – Duca d’Aosta – Pomedes aprono dal 22 giugno alla metà di settembre; poco più tardi, il 6 luglio, apre la seggiovia per Socrepes. (photo credit Sebastiano Lacedelli) DA NON PERDERE Un gruppo poker di rifugi che ha fatto la storia dell’alpinismo è il plus di quest’angolo di Dolomiti e completa l’offerta del comprensorio che conta alcuni fra i più iconici scorci panoramici, immersi nel paradiso delle Tofane. ESCURSIONI Moltissime sono le possibilità per passeggiare fra queste crode, approfondendo tutti i segreti della flora e della fauna del luogo. Ci sono opzioni più facili, adatte a tutta la famiglia, come il sentiero dei Camosci che, in 40 minuti, attraversa il canalone delle Tofane verso Forcella Rossa, oppure i concatenamenti fra rifugi, come il sentiero che congiunge il Duca D’Aosta al Dibona. A collegare, invece, ben tre rifugi – Duca D’Aosta, Dibona e Giussani – è il celebre sentiero attrezzato Astaldi, fra i più belli della zona, pensato per escursionisti esperti, data l’esposizione di alcuni tratti. FERRATE Anche le ferrate sono spesso accessibili a tutti in questo scampolo di Monti Pallidi. Dal Rifugio Duca D’Aosta si raggiungono un paio di percorsi attrezzati. In particolare quelli diRa Bujela e Ra Pegna sono vie ferrata adatte anche ai bimbi che si troveranno a tu per tu con la salita di uno dei due massi del celebre Schuss che caratterizza la discesa invernale di Coppa del Mondo. É invece, un grande classico che da oltre 40 anni attira scalatori che vogliono ampliare il proprio curriculum, la ferrata Giuseppe Olivieri che sale a Punta Anna. PLAY PARK É il paradiso dei più piccoli escursionisti. Il parco giochi ad ingresso gratuito di Socrepes è un concentrato di meraviglie per bambini e genitori, a caccia di ore liete ed alpine. Scivoli, altalene, zip e slack line ed ancora, pedane, pista per grandi biglie di legno. Da quest’anno c’è anche la pista Tubby, per un adrenalinico summer tubing che mette d’accordo grandi e piccini. Il parco è un regno fatato che si raggiunge con la seggiovia Socrepes, si può sostare al vicino, omonimo, rifugio per una sosta golosa e poi decidere di scendere a valle a piedi, con un facile sentiero punteggiato di comode panchine per la sosta. A pochi passi dal parco giochi si raggiungono, poi, i recinti dove osservare le mansuete e affettuose Capre Mohair, le vivaci e dinamiche Capre Tibetane e i simpatici Maialini Nani. BIKE PARK Gli amanti delle due ruote, ma anche chi voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo deldownhill in bicicletta, trova sempre a Socrepes l’indirizzo più giusto. Qui sono attrezzatitre percorsi flow e old school di varia difficoltà. Si può far pratica su questi terreni per imparare la postura corretta ed altri trucchi per padroneggiare questa disciplina tutta adrenalina e coraggio. Nelle vicinanze poi si trovano un fornito noleggio di bici Santa Cruz e Focus e le guide mountain bike “Ride in Cortina”, mentre lo Chalet Tofane è l’approdo goloso perfetto, dopo ogni discesa. BABY RANCH DOLOMITI SOCREPES Tutti in sella: quest’anno il maneggio di Socrepes si avvale della collaborazione dell’istruttrice Elettra Monico. I pony Iside, Iusas, Irene e Spirit attendono i baby cavalieri sotto la supervisione di Robin Hood, “gigante buono” che è la razza più grande del mondo, lo Shire. Al baby ranch si svolgono attività teoriche e pratiche per avvicinarsi al mondo dei pony sia in sella sia nel lavoro da terra. Nelle immediate vicinanze sarà aperto anche il rifugio Ria de Saco con griglia esterna, servizio bar e giochi gratuiti per bambini. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.impianticortina.it Col Druscié, Ra Valles e Cima Tofana – Dove volano le aquile Il quadrante delle dolomiti ampezzane che incornicia le Tofane profuma di futuro. È qui che si sta realizzando il nuovo impianto per i Mondiali di Sci Alpino 2021 che darà un passaggio ai campioni impegnati sulle piste del Col Druscié che diventa, per questa estate, il punto di partenza

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alla scoperta del gruppo delle Tofane. Per arrivarci si può salire in auto o in bus dal centro di Cortina d’Ampezzo fino a Pié Tofana, quindi proseguire con la navetta che effettua servizio gratuito con frequenza ogni 15 minuti. Da qui si torna ad utilizzare gli impianti di risalita con il secondo segmento della funivia, aperta dal 20 luglio al 1° settembre, per salire a Cima Tofana. Escursioni, ferrate leggendarie, la storia della Grande Guerra: passeggiare a Ra Valles ha molti sapori, declinati in grande armonia con la natura. Tanti gli spunti anche solo per gli amanti della montagna slow. Si può scegliere la Capanna Ra Valles che vanta anche un record molto originale dato che ospita la pizzeria più in quota delle Dolomiti con i suoi 2.475 d’altezza. Il bar di Cima Tofana è, invece, un nido d’aquila dove gustare cibo per il corpo mentre lo spirito si nutre del panorama che si squaderna tutto intorno. Sosta gourmand è, invece, il Masi Wine Bar al Druscié. Questa nuova location è uno dei must see fra i più trendy di Cortina dove abbinare un bicchiere di Amarone della casa al fine dining, coccolati da un vista sontuosa. DA NON PERDERE Arrivare a quota 3.244 è già di per se un’esperienza. La vetta di cima Tofana è un viaggio anche spirituale fra la terra ed il cielo. L’escursione in funivia è adatta a tutti e permette di comprendere la vastità dei luoghi e, al contempo, la loro delicatezza e complessità. Caratteristiche che hanno conquistato anche le Nazioni Unite dell’UNESCO, quando, dieci anni fa, dichiararono questi monti Patrimonio dell’Umanità. Per tutta l’estate si potrà ammirare la mostra fotografica Per Aspera ad Astra che racconta i capitoli eroici della vita delle Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo. L’esposizione è nata dalla volontà della società impianti di celebrare i primi cinquant’anni di attività che culminano proprio nel 2019 con i lavori per il nuovo impianto in vista del Mondiali di sci Alpino, in calendario nel febbraio del 2021. ESCURSIONI Quando si è così in alto non è difficile immaginarsi di poter toccare il cielo con un dito: la passeggiata Astro ring si snoda lungo un anello di 1.5 km, con un dislivello di 70 metri, perfetto per tutta la famiglia. Si tratta di un percorso didattico naturalistico che segna un punto d’incontro fra cielo, firmamento e terra, grazie ad una serie di passeggiate dove ripassare, attraverso grandi pannelli esplicativi, il nome dei pianeti e le caratteristiche dell’universo, in un’originale lezione di astronomia en plein air. Per completare questa full immersion spaziale, a Col Druscié si può visitare anche l’osservatorio astronomico Helmut Ullrich. Per informazioni: www.cortinastelle.it FERRATE Sono molte le possibilità per chi ami la verticalità estrema e il contatto con la roccia calda d’estate quando il sole ne esalta i colori. Una delle ferrate più famose delle Dolomiti è proprio quella che arriva sulla cima della Tofana di Mezzo: si tratta di un percorso difficile che richiede, partendo dalla capanna Ra Valles, 3 ore abbondanti di impegno in parete. Più accessibile anche alle famiglie, pur a chi abbia già rudimenti di verticalità e gusto per l’arrampicata, è il percorso che in 5 ore porta a concatenare la Tofana di Dentro alla cima di Mezzo, con rientro poi al rifugio. Durante questo percorso cavità e rocce utilizzate durante la guerra arricchiscono l’esperienza verticale. • Peak 2 Peak è un concatenamento ideale che unisce la comodità della funivia all’emozione di un percorso attrezzato: è l’alternativa ideale all’esigente ferrata che conduce alla cima di Mezzo. Si sale, infatti in funivia a Cima Tofana di Mezzo, poi si raggiuge lungo un sentiero attrezzato, la cima della Tofana di Dentro, concatenando la conquista di due Tofane in un solo percorso. • Rappeling the Dolomites ripropone una delle esperienza più adrenaliniche della valle: con una Guida alpina si raggiunge Ra Valles per calarsi poi in corda doppia, a ritroso lungo splendide pareti verticali. Per informazioni www.guidecortina.itPer ulteriori informazioni sull’area consultare: www.freccianelcielo.com Misurina, piacere slow Virando verso Misurina ci si imbatte nell’omonimo lago, in cui si specchiano molte delle cime delle Dolomiti. È un punto di partenza perfetto per tante escursioni di livello tecnico o anche adatte alle famiglie. Prendendo la seggiovia si raggiunge il rifugio Col de Varda, e da lì, camminando per un’ora e mezza, il rifugio Città di Carpi: panorama assicurato, che spazia dal

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Sorapiss, alla Marmolada, alle Tofane al Cristallo. DA NON PERDERE Il tramonto sulle numerose montagne circostanti mentre si mangia sulla terrazza del rifugio: Faloria, Croda Da Lago, Tofana, Cristallo, Monte Piana ed ovviamente i Cadini di Misurina. ESCURSIONI • Dal rifugio Col De Varda è possibile visitare i ruderi dell’antico rudere della Grande Guerra, con una breve camminata di circa 20 minuti. • Il rifugio Città di Carpi è raggiungibile a piedi con una passeggiata molto panoramica di un’ora e mezza circa alla portata di tutti oppure in mountain bike attraverso la forcella Maraia. • Con una semplice camminata di circa un’ora e mezza dall’arrivo della seggiovia si può raggiungere Malga Maraia, punto panoramico imperdibile sulle Marmarole e sulle cime del Centro Cadore. • Chi ama l’arrampicata può trovare numerose vie sulla palestra di roccia a poca distanza dall’arrivo della seggiovia SENTIERI Nell’area ci sono i famosi sentieri Bonacossa e Durissini, che attraversano la catena dei Cadini di Misurina. Entrambi necessitano di un minimo di attrezzatura (casco, cordino ed imbrago) e di una preparazione fisica adeguata. • Domenica 7 luglio ci sarà il Tre Cime Experience Camp: avrai la possibilità di correre assieme a campioni protagonisti della gara come Stefano Fantuz e l’ideatore dell’evento Ivano Molin, provando i tratti più panoramici della gara di settembre • Sabato e Domenica 7 e 8 Settembre appuntamento con la Tre Cime Experience, evento sportivo dell’estate che prevede 4 gare: sabato la Diavolo Vertical Sprint (1,5 km e 400 D+) e domenica la Cadini Sky Race (20 km e 1600 D+), la Misurina Sky Marathon (40 km e 3000 D+) e la Cadini Kids Raceriservata ai più piccoli. Per info scrivete a info@trecimeexperience.com oppurewww.trecimeexperience.com Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.auronzomisurina.it Auronzo, adrenalina nel verde Poco distante, Auronzo, altra bella località del Cadore: da qui gli impianti portano in pochi minuti al Rifugio Monte Agudo, a quasi 1.600 metri, da dove si possono ammirare il lago di Auronzo, e, a distanza, le Tre Cime di Lavaredo. Inoltre, a monte della seggiovia Taiarezze – Malon, c’è il Fun Bob più lungo del mondo, a disposizione di grandi e piccini per sfrecciare tra rettilinei, curve e tornanti. Per ulteriori informazioni sull’area consultare: www.monteagudo.it

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28 giugno 2019 - 11:13

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Dolomiti-Unesco: un'estate scandita da 150 eventi Un'estate scandita da 150 eventi, taluni dei quali arriveranno al 2020: oggi a Cortina la Fondazione Dolomiti Unesco ha festeggiato i primi dieci anni trascorsi dal riconoscimento espresso il 26 giugno 2026 a Siviglia e ha annunciato il lavoro da svolgere. Graziano Pizzimenti, nella duplice funzione di presidente della Fondazione e di rappresentante del Friuli Venezia Giulia, ha detto che "e' la festa di chi vive nelle Dolomiti e di chi ci viene. Insomma di chi ha a cuore le Dolomiti e sa che il marchio Unesco e' garanzia per la montagna e gli abitanti, oltre che essere importante opportunita' di sviluppo". Inevitabile il riferimento ai Giochi olimpici e paraolimpici invernali 2026, che coinvolgeranno parte di questo territorio: "quell' assegnazione di lunedi' scorso rinforza la nostra festa di oggi - ha detto - perche' sara' un'edizione basata sulla sostenibilita' e sul rispetto dei luoghi". A parlare per il governo e'stata Vannia Gava, sottosegretario all'Ambiente: "ho avuto l'onore di presiedere il comitato interministeriale che ha collaborato con la Fondazione Dolomiti Unesco per questo decennale dal riconoscimento Unesco di questo splendido territorio, che adesso dovra' continuare, dopo cio' che ha fatto in dieci anni, in termini di turismo e ambiente". Fra i protagonisti della giornata 58 ragazzi di tutto il Triveneto che da oggi sono impegnati nella cura e pulizia di sentieri, danneggiati dal maltempo dello scorso autunno, alle pendici del monte Pelmo.

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29 giugno 2019 - 17:58

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San Vigilio di Marebbe: festa per il decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco San Vigilio Marebbe – A San Vigilio di Marebbe (Bolzano) si è svolta la cerimonia per il decennale dall’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio dell’Unesco. Ha ospitato la manifestazione organizzata a livello provinciale per celebrare i dieci anni dall’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Il “Dolomites UNESCO Festival”, l‘evento principale dei festeggiamenti in Alto Adige, è stato organizzato dall‘Associazione Turistica di San Vigilio in collaborazione con la Ripartizione provinciale per la natura, paesaggio esSviluppo del territorio, la Fondazione Dolomiti UNESCO e l‘IDM Alto Adige.

(Nella foto USP la manifestazione di San Vigilio di Marebbe per i 10 anni delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco). In rappresentanza della Provincia erano presenti gli assessori Maria Hochgruber Kuenzer, Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider. Hanno preso parte alla cerimonia anche il rappresentante del Ministero dell’ambiente, Pier Luigi Petrillo, il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l’Unesco, Enrico Vicenti, la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, Marcella Morandini, ed il sindaco di S. Vigilio, Albert Palfrader. La cerimonia un simbolo della proficua collaborazione Nel suo intervento l’assessora Maria Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che la festa rappresenta un simbolo della proficua collaborazione tra le numerose istituzioni a favore della popolazione. “Questa collaborazione tra i territori delle Dolomiti – ha aggiunto l’assessora – è anche uno degli obiettivi dell’inserimento nel patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è anche in questo che possiamo riconoscere una grande sfida. In questo senso va anche interpretato il senso del tavolo di esperti convocato per dare prospettive di sviluppo al patrimonio rappresentato dalle Dolomiti”. L’assessore all’ambiente, Giuliano Vettorato, ha quindi affermato “I dieci anni delle Dolomiti patrimonio Unesco rappresentano un primo grande anniversario, ma anche un punto di partenza fondamentale per continuare a praticare, sempre di più, una buona governance del territorio, per uno sviluppo sostenibile di queste straordinarie bellezze. Lo dobbiamo a tutti noi, alle generazioni future e ai nostri figli. Tutelare e difendere questo ambiente rimane una priorità, trattandosi di un bene unico e anche di una grande attrazione turistica, che richiama nelle nostre zone, da sempre, milioni di visitatori da tutto il mondo”. Mobilità sostenibile Secondo l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, “il nostro obiettivo è quello di ridurre il

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traffico in tutta la zona dolomitica in collaborazione con i Comuni e la popolazione e di liberare l’area dal traffico di attraversamento. Stiamo lavorando per giungere ad una riduzione sostenibile del traffico a favore del nostro sensibile ambiente alpino, per la tutela della natura e delle popolazioni che risiedono in quest’area. Per adottare misure significative sui passi dolomiti sono necessarie una nuova base giuridica ed una gestione coordinata del traffico veicolare”. Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO ha sottolineato nel suo intervento che l’anniversario non è costituito solamente da festeggiamenti “il traguardo del primo decennio rappresenta per noi un’occasione per rivitalizzare ed approfondire il ruolo delle Dolomiti in quanto patrimonio mondiale dell’UNESCO, riflettere sulle sfide future e collaborare ancora meglio a livello interprovinciale”. Il capo di Gabinetto del Ministero dell’ambiente, Pier Luigi Petrillo, ha ricordato la sua soddisfazione quando, nel 2009, venne presentata la candidatura delle Dolomiti per la quale ha sempre assicurato il suo appoggio allo scopo di assicurare un’adeguata tutela a questo territorio. Il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l’UNESCO, Enrico Vicenti, ha quindi posto l’accento sull’importanza di uno sviluppo sostenibile, strumento fondamentale per affrontare le tematiche del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, la mobilità ed il flusso di turisti che vengono a visitare questi territori dolomitici. Parole di riflessione sono quindi venute da Don Paolo Renner che ha esortato a svolgere un ruolo di tutela e di protezione per il patrimonio naturale rappresentato dalle Dolomiti, anche in vista dei Giochi olompici invernali del 2026. Un ricco programma di eventi I festeggiamenti a S. Vigilio di Marebbe hanno proposto un ricco programma di eventi a favore delle famiglie, tra questi il “Miglio delle esperienze” e la valorizzazione dei prodotti locali, la grande sfilata delle “Leggende dei Fanes” che si è snodata dal Centro Visite del Parco Naturale fino alla piazza della festa, numerosi interventi musicali, una mostra d’arte ed una mostra fotografica che hanno registrato la partecipazione della popolazione locale e dei numeri.

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OTTANT’ANNI DISCOIATTOLI ACORTINA ILCUORE PULSANTE DELLEDOLOMITI DI

STEFANIA N ICOLICH

un anno di grandi anniversari questo, lo scorso 26 giugno si è festeggiato il decennale della proclamazione con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Celebrazione arrivata al momento giusto, all’indomani dell’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali 2026. Una grande occasione per il territorio dolomitico che il primo luglio festeggia anche l’ottantesimo anniversario del Gruppo Scoiattoli di Cortina, quegli arrampicatori non professionisti che si sono distinti per le loro imprese tanto da farli percepire a molti come degli eroi. “Uno per tutti e tutti per uno” è il loro motto, scelto per sottolineare come il forte legame di amicizia stia alla base dell’unio ne dei dieci fondatori in questo gruppo: Albino Alverà (Boni), Silvio Alverà (Boricio),

È

Romano Apollonio (Nano), Angelo Bernardi (Alo), Ettore Costantini (Vecio), Siro Dandrea (Cajuto), Giuseppe Ghedina (Tomasc), Luigi Ghedina (Bibi), Bortolo Pompanin (Bortolin), Mario Zardini (Zesta). Domenica 30 giugno si riuniscono al richiamo del rosso al Diego Valleferro Rifugio Passo Giau, dove è esposta la mostra fotografica “80 anni di storia del Gruppo Scoiattoli”. La giornata sarà animata da musica dal vivo con canzoni originali scritte da uno dei fondatori, il Bortolin, che suonava sempre in rifugio al termine delle arrampicate. Le stampe raccontano e illustrano un emozionante viaggio soprattutto attraverso l’evoluzione dei materiali e degli stili di arrampicata che hanno affrontato gli Scoiattoli durante questi ottant’anni. segue a pagina tre

il senso dellacordata

Il cuorepulsantedelleDolomiti Gli 80anni degli Scoiattoli, il gruppo di scalatori di Cortina cheha aperto vie impossibile sulle montagne e conquistato il K2. L’amicizia cheresistee la memoria delle imprese sulla roccia seguedalla prima uesto passaggio del testimone al nuovo approccio viene rappresentato dall’incontro tra uno degli storici Scoiattoli, Lorenzo Lorenzi, e uno dei giovani Manuel Soccol. Quest’ultimo la scorsa estate ha chiesto il permesso a Lorenzi di poter sostituire le soste sullo Spigolo Scoiattoli sulla Cima Ovest del Lavaredo, aperta da lui e Albino Michielli, Gualtiero Ghedina e Lino Lacedelli nel 1959.

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delli nel 1959. Per far parte di questa grande famiglia ci sono solo due condizioni: essere nati e risiedere a Cortina d’Ampez zo. Con il passare del tempo, però, solo la seconda è diventata inderogabile. La prima donna a far parte degli Scoiattoli è stata Emma Franceschi Gheba, nel 1941.Negli anni Settanta è entrata Iaia Walpoth, nel 1979 Nadia Dimai. Quando l’alpinista compie il viaggio della memoria e parla delle sue imprese, fa emergere tutte le emozioni vissute sul proprio volto: è uno sguardo diverso dal solito, si percepisce in lui l’energia profonda del ricordo, però quasi mai nostalgico. Si inizia a ricordare la prima ascensione, la variante molto esposta della via Comici-Dimai fatta da Carletto Alverà ed Ettore Costantini nel ’41. E nel ’44 il pilastro Costantini-Appollonio sulla Tofana di Rozes. Sono gli anni, (il decennio che va dal 1939-al 1949) che vedono protagonisti Ettore Costantini, Romano Appollonio, Carletto Alverà e Luigi Ghedini, il Bibi. Non avevano imbrago, per salire usavano la corda legata intorno alla vita e per calarsi usavano, invece, l’attrito della corda intorno al corpo. Il decennio successivo (1949-1959) vede Lino Lacedelli, Guido Lorenzi e Luigi Ghedina compiere l’impresa di conquistare la Cima Scotoni, una via che ha richiesto molta tenacia. L’impresa che segna gli Scoiattoli è però quella del 1954: Lino Lacedelli e Achille Compagnoni salgono in cima

al K2, sono i primi a conquistare questo traguardo. Per sua ammissione, Lacedelli vuole proprio essere ricordato per la conquista del K2, l’ascesa della montagna che aveva più incognite in assoluto: nessuno sapeva se fosse effettivamente arrampicabile e se una persona potesse sopravvivere a quelle altezze. A cinquant’anni dalla conquista, nell’estate del 2004, sei Scoiattoli sono tornati in cima al K2: con loro è tornato, al campo base, anche Lino Lacedelli. Il 1963 vede la comparsa sulla scena ampezzana di Ivano Dibona, accanito sostenitore della tecnica artificiale. Protagonista di numerose salite sfidanti, muore a 25 anni con un cliente sulla cima grande del Lavaredo. Un’altra apertura importante nel 1963, dal 17 al 22 giugno sul Pilastro della Tofana di Rozes, è quella della via Paolo VI. All’impresa parteciparono gli Scoiattoli Lorenzo Lorenzi, Bruno Menardi, Strobel, Carlo Gandini e Arturo Zardini. Non solo arrampicate sulle montagne di casa, ci sono state anche molte spedizioni extraeuropee. Lo Scoiattolo che ne vanta di più è Lorenzo Lo-

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renzi. A organizzare la maggior parte di queste spedizioni è stato Marino Tremonti: in Yukon, tra le cime dell’Himalaya alla conquista del Parvati Peak (6.633 metri), il Fraile Grande in Ecuador, il Pan di Zucchero in Brasile e il Ruwenzori in Africa. L’unica spedizione dolorosa è stata quella del 1976 sullo Huascaran nelle Ande Peruviane: durante la salita a causa di una valanga muoiono Carlo Demenego e Raniero Valleferro. Dopo la loro tragica morte nessuno volle continuare verso la cima perché avrebbe significato passare sopra di loro: anche se non si vedevano più i corpi dei compagni, gli altri raccontano che se ne sentiva ancora forte la presenza. Ma è proprio il senso di impotenza che negli anni gli Scoiattoli hanno imparato a conoscere, essendo tra gli alpinisti più attivi nei soccorsi. Sono stati moltissimi negli anni i loro interventi sulle Tre Cime di Lavaredo. Tutti volevano ripetere le vie aperte più difficili senza essere particolarmente preparati per la sfida. A quel tempo non esistevano relazioni, né segni chiari per capire dove andare, soprattutto per le calate. Lorenzo Lorenzi, che è stato anche il Presidente della squadra di soccorso, nel 1962, racconta al Foglio Sportivo che “c’era più soccorso una volta, ora le persone sono più preparate”. Portare soccorso non pagava, il materiale che usavano era tutto pagato di tasca propria, non c’era nessuna copertura assicurativa. All’inizio, proprio al primo soccorso organizzato da Ugo Pompanin, si sono raggiunte le Tre Cime del Lavaredo grazie alla jeep di un privato. Gli Scoiattoli dei primi anni di fondazione usavano come mezzi di trasporto la bicicletta, non c’erano ancora macchine e moto. Si saliva la montagna dalla parte più

facile e poi ci si calava dove si trovava il ferito. Una volta raggiunto lo si calava se si poteva alla base oppure lo si caricava in spalla fino in cima per poi calarlo dalla parte idonea. Solo nei primi anni Settanta si incomincia a usare l’elicottero, e grazie all’impegno di Lorenzi si ottengono le prime coperture assicurative e le prime donazioni di benefattori. Proprio dal lato dei soccorsi si vede il grande cuore che hanno gli Scoiattoli e, aggiunge Lorenzi, di tutti montanari. Ugo Pompanin racconta di come molte volte abbia ospitato le persone soccorse, fornendo loro anche cibo e vestiario necessario, andando di là dal proprio dovere di riportare a valle quelli che non ce l’hanno fatta. Non si tiravano mai indietro, e il loro amore verso le montagne si è visto nel loro impegno a costruire i rifugi e non solo. Prima di costruire il Rifugio Lagazuoi, Pompanin ha fondato una società per raccogliere fondi, 168 milioni, e costruire la funivia che oggi porta al rifugio, a 2.733 metri di altezza. Lorenzo Lorenzi ha fatto la stessa cosa con gli impianti di risalita per costruire il Rifugio Scoiattoli vicino alle 5 Torri, palestra di roccia di eccellenza degli Scoiattoli. Il Rifugio Pomedes è stato costruito nel 1955 dal Bibi, Luigi Ghedina, insieme alla moglie Lucilla Gilmozzi. E infine il Rifugio Lorenzi sul Cristallo pensato da Beniamino Franceschi. In ogni campo il cambiamento è sempre qualcosa che fa discutere, l’alpinismo non è da meno: ci sono state discussioni e polemiche sin dall’introduzione dell’arrampicata su staffa, usata per superare punti altrimenti insuperabili, come i tetti strapiombanti, fino all’invenzione dei

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chiodi a pressione. Così si passa all’arrampicata libera, usando la corda solo come sicurezza per conquistare la cima, e all’arrampicata sportiva che negli anni Settanta e Ottanta vede protagonisti Bruno Menardi, Massimo Da Pozzo e Luca Zardini, detto il Canon. Grazie anche alla rivoluzione dei materiali, le corde elastiche, le scarpette con la suola più aderente alla parete, c’è la possibilità di appoggiare i piedi su appigli sempre più piccoli, cosa impensabile con gli scarponi. Anche il modo di battezzare le vie cambia, dai nomi dei primi salitori, si passa a nomi più “creativi”. Incominciano a emergere nuove discipline dell’alpinismo, nasce l’arrampica ta su brevi strutture rocciose dove la ricerca del passaggio con mosse particolari la fa da padrone, (cosa che permette agli alpinisti di allenarsi alle grandi difficoltà senza alcun rischio). Iniziano gare e competizioni grazie all’arrivo delle palestre di plastica, un’evoluzione che porta ora l’arrampicata tra le discipline delle Olimpiadi. La gara consiste nell’ar rampicare più in fretta possibile una parete con delle prese. Lo Scoiattolo per eccellenza che si è formato proprio sui monotiri (vie d’arrampicata costituite da brevi salite e immediate discese) e sui grandi massi con la pratica del boulder è Luca Zardini, conosciuto da tutti come il Canon. Nel 2009 libera “Welcome to the Club” un monotiro a Volpera, a oggi il tiro più difficile nelle falesie ampezzane. Dal 1991 al 2008 ha vestito anche i colori della Nazionale italiana di Arrampicata Sportiva. Ha iniziato ad arrampicare con Bruno Menardi che lo ha portato a Erto, il centro dell’arrampicata sportiva di quegli anni.

Oggi, invece, il punto di ritrovo è diventata la palestra d’arrampicata a Cortina che porta il nome Lino Lacedelli e che quest’anno, il 2 giugno, ha celebrato il primo anno di attività. Il Canon racconta al Foglio Sportivo: “Alla base del gruppo degli Scoiattoli c’è sempre stata l’amicizia, ma con gli anni e sempre più membri che ne fanno parte è difficile tenere il gruppo unito. La palestra è diventata un’otti ma opportunità e punto d’incontro anche per allenare lo spirito dell’ar rampicata”. Nel film “ROSSO70”, realizzato per il 70° anniversario degli Scoiattoli, Bortolin dice: “Oggi si ha tutto, la tv, i telefoni… ma noi non avevamo niente, però avevamo tutto, avevamo un cuore pulsante”. Quel cuore si vede su quel maglione rosso con lo scoiattolo bianco disegnato sul braccio sinistro, segno di un legame impossibile da spezzare e del senso della cordata. Stefania Nicolich

Condizioneinderogabile perfareparte delgruppo: essereampezzani.Il passaggiodi testimone tra LorenzieSoccol Sono stati in Yukon, sull’Himalaya, sul Fraile Grande in Ecuador, sul Pan di Zucchero in Brasile e sul Ruwenzori

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Illustrazione di Andrea DallaBarba

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Il cuore pulsante delle Dolomiti Gli 80 anni degli Scoiattoli, il gruppo di scalatori di Cortina che ha aperto vie impossibile sulle montagne e conquistato il K2. L’amicizia che resiste e la memoria delle imprese sulla roccia È un anno di grandi anniversari questo, lo scorso 26 giugno si è festeggiato il decennale della proclamazione con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Celebrazione arrivata al momento giusto, all’indomani dell’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali 2026. Una grande occasione per il territorio dolomitico che il primo luglio festeggia anche l’ottantesimo anniversario del Gruppo Scoiattoli di Cortina, quegli arrampicatori non professionisti che si sono distinti per le loro imprese tanto da farli percepire a molti come degli eroi. “Uno per tutti e tutti per uno” è il loro motto, scelto per sottolineare come il forte legame di amicizia stia alla base dell’unione dei dieci fondatori in questo gruppo: Albino Alverà (Boni), Silvio Alverà (Boricio), Romano Apollonio (Nano), Angelo Bernardi (Alo), Ettore Costantini (Vecio), Siro Dandrea (Cajuto), Giuseppe Ghedina (Tomasc), Luigi Ghedina (Bibi), Bortolo Pompanin (Bortolin), Mario Zardini (Zesta). Domenica 30 giugno si riuniscono al richiamo del rosso al Diego Valleferro Rifugio Passo Giau, dove è esposta la mostra fotografica “80 anni di storia del Gruppo Scoiattoli ”. La giornata sarà animata da musica dal vivo con canzoni originali scritte da uno dei fondatori, il Bortolin, che suonava sempre in rifugio al termine delle arrampicate. Le stampe raccontano e illustrano un emozionante viaggio soprattutto attraverso l’evoluzione dei materiali e degli stili di arrampicata che hanno affrontato gli Scoiattoli durante questi ottant’anni. Questo passaggio del testimone al nuovo approccio viene rappresentato dall’incontro tra uno degli storici Scoiattoli, Lorenzo Lorenzi, e uno dei giovani Manuel Soccol. Quest’ultimo la scorsa estate ha chiesto il permesso a Lorenzi di poter sostituire le soste sullo Spigolo Scoiattoli sulla Cima Ovest del Lavaredo, aperta da lui e Albino Michielli, Gualtiero Ghedina e Lino Lacedelli nel 1959. illustrazione di Andrea Dalla Barba Per far parte di questa grande famiglia ci sono solo due condizioni: essere nati e risiedere a Cortina d’Ampezzo. Con il passare del tempo, però, solo la seconda è diventata inderogabile. La prima donna a far parte degli Scoiattoli è stata Emma Franceschi Gheba, nel 1941. Negli anni Settanta è entrata Iaia Walpoth, nel 1979 Nadia Dimai. Quando l’alpinista compie il viaggio della memoria e parla delle sue imprese, fa emergere tutte le emozioni vissute sul proprio volto: è uno sguardo diverso dal solito, si percepisce in lui l’energia profonda del ricordo, però quasi mai nostalgico. Si inizia a ricordare la prima ascensione, la variante molto esposta della via Comici-Dimai fatta da Carletto Alverà ed Ettore Costantini nel ’41. E nel ’44 il pilastro Costantini-Appollonio sulla Tofana di Rozes. Sono gli anni, (il decennio che va dal 1939-al 1949) che vedono protagonisti Ettore Costantini, Romano Appollonio, Carletto Alverà e Luigi Ghedini, il Bibi. Non avevano imbrago, per salire usavano la corda legata intorno alla vita e per calarsi usavano, invece, l’attrito della corda intorno al corpo. Il decennio successivo (1949-1959) vede Lino Lacedelli, Guido Lorenzi e Luigi Ghedina compiere l’impresa di conquistare la Cima Scotoni, una via che ha richiesto molta tenacia. L’impresa che segna gli Scoiattoli è però quella del 1954: Lino Lacedelli e Achille Compagnoni salgono in cima al K2, sono i primi a conquistare questo traguardo. Per sua ammissione, Lacedelli vuole proprio essere ricordato per la conquista del K2, l’ascesa della montagna che aveva più incognite in assoluto: nessuno sapeva se fosse effettivamente arrampicabile e se una persona potesse sopravvivere a quelle altezze. A cinquant’anni dalla conquista, nell’estate del 2004, sei Scoiattoli sono tornati in cima al K2: con loro è tornato, al campo base, anche Lino Lacedelli. Il 1963 vede la comparsa sulla scena ampezzana di Ivano Dibona, accanito sostenitore della tecnica artificiale. Protagonista di numerose salite sfidanti, muore a 25 anni con un cliente sulla

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cima grande del Lavaredo. Un’altra apertura importante nel 1963, dal 17 al 22 giugno sul Pilastro della Tofana di Rozes, è quella della via Paolo VI. All’impresa parteciparono gli Scoiattoli Lorenzo Lorenzi, Bruno Menardi, Strobel, Carlo Gandini e Arturo Zardini. Non solo arrampicate sulle montagne di casa, ci sono state anche molte spedizioni extraeuropee. Lo Scoiattolo che ne vanta di più è Lorenzo Lorenzi. A organizzare la maggior parte di queste spedizioni è stato Marino Tremonti: in Yukon, tra le cime dell’Himalaya alla conquista del Parvati Peak (6.633 metri), il Fraile Grande in Ecuador, il Pan di Zucchero in Brasile e il Ruwenzori in Africa. L’unica spedizione dolorosa è stata quella del 1976 sullo Huascaran nelle Ande Peruviane: durante la salita a causa di una valanga muoiono Carlo Demenego e Raniero Valleferro. Dopo la loro tragica morte nessuno volle continuare verso la cima perché avrebbe significato passare sopra di loro: anche se non si vedevano più i corpi dei compagni, gli altri raccontano che se ne sentiva ancora forte la presenza. Ma è proprio il senso di impotenza che negli anni gli Scoiattoli hanno imparato a conoscere, essendo tra gli alpinisti più attivi nei soccorsi. Sono stati moltissimi negli anni i loro interventi sulle Tre Cime di Lavaredo. Tutti volevano ripetere le vie aperte più difficili senza essere particolarmente preparati per la sfida. A quel tempo non esistevano relazioni, né segni chiari per capire dove andare, soprattutto per le calate. Lorenzo Lorenzi, che è stato anche il Presidente della squadra di soccorso, nel 1962, racconta al Foglio Sportivo che “c’era più soccorso una volta, ora le persone sono più preparate”. Portare soccorso non pagava, il materiale che usavano era tutto pagato di tasca propria, non c’era nessuna copertura assicurativa. All’inizio, proprio al primo soccorso organizzato da Ugo Pompanin, si sono raggiunte le Tre Cime del Lavaredo grazie alla jeep di un privato. Gli Scoiattoli dei primi anni di fondazione usavano come mezzi di trasporto la bicicletta, non c’erano ancora macchine e moto. Si saliva la montagna dalla parte più facile e poi ci si calava dove si trovava il ferito. Una volta raggiunto lo si calava se si poteva alla base oppure lo si caricava in spalla fino in cima per poi calarlo dalla parte idonea. Solo nei primi anni Settanta si incomincia a usare l’elicottero, e grazie all’impegno di Lorenzi si ottengono le prime coperture assicurative e le prime donazioni di benefattori. Proprio dal lato dei soccorsi si vede il grande cuore che hanno gli Scoiattoli e, aggiunge Lorenzi, di tutti montanari. Ugo Pompanin racconta di come molte volte abbia ospitato le persone soccorse, fornendo loro anche cibo e vestiario necessario, andando di là dal proprio dovere di riportare a valle quelli che non ce l’hanno fatta. Non si tiravano mai indietro, e il loro amore verso le montagne si è visto nel loro impegno a costruire i rifugi e non solo. Prima di costruire il Rifugio Lagazuoi, Pompanin ha fondato una società per raccogliere fondi, 168 milioni, e costruire la funivia che oggi porta al rifugio, a 2.733 metri di altezza. Lorenzo Lorenzi ha fatto la stessa cosa con gli impianti di risalita per costruire il Rifugio Scoiattoli vicino alle 5 Torri, palestra di roccia di eccellenza degli Scoiattoli. Il Rifugio Pomedes è stato costruito nel 1955 dal Bibi, Luigi Ghedina, insieme alla moglie Lucilla Gilmozzi. E infine il Rifugio Lorenzi sul Cristallo pensato da Beniamino Franceschi. In ogni campo il cambiamento è sempre qualcosa che fa discutere, l’alpinismo non è da meno: ci sono state discussioni e polemiche sin dall’introduzione dell’arrampicata su staffa, usata per superare punti altrimenti insuperabili, come i tetti strapiombanti, fino all’invenzione dei chiodi a pressione. Così si passa all’arrampicata libera, usando la corda solo come sicurezza per conquistare la cima, e all’arrampicata sportiva che negli anni Settanta e Ottanta vede protagonisti Bruno Menardi, Massimo Da Pozzo e Luca Zardini, detto il Canon. Grazie anche alla rivoluzione dei materiali, le corde elastiche, le scarpette con la suola più aderente alla parete, c’è la possibilità di appoggiare i piedi su appigli sempre più piccoli, cosa impensabile con gli scarponi. Anche il modo di battezzare le vie cambia, dai nomi dei primi salitori, si passa a nomi più “creativi”. Incominciano a emergere nuove discipline dell’alpinismo, nasce l’arrampicata su brevi strutture rocciose dove la ricerca del passaggio con mosse particolari la fa da padrone, (cosa che permette agli alpinisti di allenarsi alle grandi difficoltà senza alcun rischio). Iniziano gare e competizioni grazie all’arrivo delle palestre di plastica, un’evoluzione che porta ora l’arrampicata tra le discipline delle Olimpiadi. La gara consiste nell’arrampicare più in fretta possibile una parete con delle prese.

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Lo Scoiattolo per eccellenza che si è formato proprio sui monotiri (vie d’arrampicata costituite da brevi salite e immediate discese) e sui grandi massi con la pratica del boulder è Luca Zardini, conosciuto da tutti come il Canon. Nel 2009 libera “Welcome to the Club” un monotiro a Volpera, a oggi il tiro più difficile nelle falesie ampezzane. Dal 1991 al 2008 ha vestito anche i colori della Nazionale italiana di Arrampicata Sportiva. Ha iniziato ad arrampicare con Bruno Menardi che lo ha portato a Erto, il centro dell’arrampicata sportiva di quegli anni. Oggi, invece, il punto di ritrovo è diventata la palestra d’arrampicata a Cortina che porta il nome Lino Lacedelli e che quest’anno, il 2 giugno, ha celebrato il primo anno di attività. Il Canon racconta al Foglio Sportivo: “Alla base del gruppo degli Scoiattoli c’è sempre stata l’amicizia, ma con gli anni e sempre più membri che ne fanno parte è difficile tenere il gruppo unito. La palestra è diventata un’ottima opportunità e punto d’incontro anche per allenare lo spirito dell’arrampicata”. Nel film “ROSSO70”, realizzato per il 70° anniversario degli Scoiattoli, Bortolin dice: “Oggi si ha tutto, la tv, i telefoni… ma noi non avevamo niente, però avevamo tutto, avevamo un cuore pulsante”. Quel cuore si vede su quel maglione rosso con lo scoiattolo bianco disegnato sul braccio sinistro, segno di un legame impossibile da spezzare e del senso della cordata.

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Dieci anni di Dolomiti UNESCO: da Cortina d’Ampezzo parte la festa Un compleanno che conferma lo straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Oggi, in piazza Dibona a Cortina d'Ampezzo, una grande e gioiosa celebrazione per ricordare il valore e l'importanza di questi territori, e la necessità di salvaguardarli nel segno della sostenibilità. I suoni, i volti e le voci delle Dolomiti, unite nel riconoscimento UNESCO. La festa per il decennale della proclamazione di Siviglia, con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, si è svolta stamane a Cortina, in una piazza Angelo Dibona stipata di pubblico. Le bande provenienti dai quattro ambiti territoriali del Patrimonio (Cortina d'Ampezzo, Pozza di Fassa, San Vigilio di Marebbe e Muggia) hanno salutato con l'Inno d'Italia l'inizio delle celebrazioni, che si sono fin dalle prime battute innestate sui festeggiamenti per l'assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali del 2026 : una grande occasione per i territori dolomitici ma anche una sfida da affrontare, come ribadito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, nel segno della sostenibilità. Con il coordinamento del giornalista Duilio Giammaria , si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina , del presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti , del Segretario Generale della Commissione Italiana per l'UNESCO Enrico Vicenti , del presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Sudtirol Arno Kompatscher , di Matteo Rosati , dell'ufficio regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e del Sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la Tutela del territorio e del mare (nonché presidente del Comitato per le celebrazioni del decennale del riconoscimento) Vannia Gava , che ha consegnato alla Fondazione Dolomiti UNESCO una medaglia della Presidenza della Repubblica. Da parte di tutti gli intervenuti la conferma dello straordinario valore del riconoscimento UNESCO in termini di opportunità ma anche di responsabilità nei confronti del territorio. Una responsabilità ancora più evidente dopo la tempesta Vaia: è per questo che, in occasione del decennale, le Regole d'Ampezzo e il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo hanno fatto allestire i tavoli della degustazione finale utilizzando i tronchi schiantati. Una degustazione realizzata dagli chef ambassador della Fondazione 2021 , grazie ai prodotti offerti dalla Rete dei produttori di qualità delle Dolomiti UNESCO. Le prossime sfide per una gestione condivisa dei nove Sistemi dolomitici Patrimonio Mondiale sono state al centro della tavola rotonda, cui hanno preso parte Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer , Assessore alla Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano, Antonio Mantovani , vicepresidente del CAI Nazionale, Natalia Ranza , Amministratore delegato Dolomitibus, Alessandro Benetton , Presidente della Fondazione 2021, Federico Caner , Assessore al Turismo della Regione Veneto, Roberto Padrin , Presidente della Provincia di Belluno, Mario Tonina , vice presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Dolomiti UNESCO. Unanime la convinzione che la Fondazione Dolomiti UNESCO debba essere sempre più valorizzata nella sua funzione di laboratorio per la condivisione di politiche innovative e finalizzate a dare alla montagna vivibilità e sviluppo sostenibile. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi: quelli delle associazioni sportive di Cortina che, accompagnati da Kristian Ghedina , hanno lasciato le impronte delle proprie mani nell'argilla, e quelli che da oggi saranno impegnati nel campo sentieri organizzato dall’alpinismo giovanile di SAT, CAI Veneto, CAI FVG e CAI Alto Adige a Selva di Cadore, per imparare il valore della cura del territorio. L’ultimo intervento è toccato al direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini , che ha illustrato i risultati raggiunti e presentato alcuni dei progetti che vedranno protagonista l'intero territorio dolomitico nei prossimi mesi, come ad esempio la raccolta fondi #SOSerrai per la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda, porta di accesso alla Marmolada. La parola

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d'ordine per il prossimo decennio rimane la conservazione attiva di un territorio unico al mondo, da attuarsi con quello spirito collaborativo che oggi si respirava nell'atmosfera festosa di Cortina, insieme alla capacità di guardare al di là dei confini amministrativi e delle differenze. La festa ora si sposta a San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, dove il 29 giugno si svolgerà il “Dolomites UNESCO Fest” all'insegna della cultura, della partecipazione popolare, della musica e della gastronomia. E, terminate le celebrazioni, resta il fascino silenzioso della natura. L'incanto di quelle montagne le Dolomiti - riconosciute ufficialmente patrimonio mondiale UNESCO il 26 giugno 2009, e qui raccontate per immagini nella video-infografica a cura di Duilio Giammaria , noto volto Rai. Dolomiti come archivio della storia della terra e come sguardo privilegiato al futuro, Dolomiti dal valore sociale , di cooperazione e di innovazione, e Dolomiti come spazio di vita, perché vivere in montagna significa vivere di montagna, mantenendo abitato un territorio così vivo, e vitale per tutti. Dieci anni, dieci reason why per scoprirle o riscoprirle. E forse anche molte di più. Oggi 11:11 Oggi 11:13 Un allarmante rapporto sulle violenze dei gruppi di estrema destra in Germania Oggi 11:13 Nanni Moretti, i libri, la tecnologia che ci rende meno umani. Intervista a Eshkol Nevo Oggi 11:13 Costituzione Comitato di Quartiere "Santa Caterina San Brunello" Oggi 11:11 Dieci anni di Dolomiti UNESCO: da Cortina d’Ampezzo parte la festa Oggi 11:08 MA CHE NE SAI TU DI PRIDE? Il sondaggio di StubHub marcia con l’Onda Arcobaleno a caccia delle icone del movimento e delle canzoni più emblematiche Oggi 11:07 Italia dei Diritti, De Pierro nomina Oscar Tortosa vice presidente Oggi 11:04 NEAPOLITANATA Oggi 11:04 TAYLOR MEGA TOPLESS DI LUSSO! Chiara Ferragni mostra il lato B e... Le foto delle vip Oggi 11:04 L'aumenta dell'età e i vizi dei nostri vecchi Oggi 11:04 Sofri, gli insulti a Salvini e il defunto Luigi Calabresi Oggi 11:04 Salvini, avanti così. Occhio ai temporali estivi! Oggi 11:04 Ascolti Tv Auditel: La Sai L'Ultima? cala ma batte la Guaccero in replica Oggi 11:04 Ascolti Tv/ Rai, Morelli (Lega): “Diamo il ben servito al giglio magico” Oggi 11:04 Parlamento Ue, al via la spartizione delle commissioni: Lega e M5S senza nulla Oggi 11:04 Trump ci ripensa sulla Brexit: Meglio una Ue unita per contrastare Pechino Oggi 11:04 Trump: "Eccellente l'incontro con Xi". Usa: no a nuovi dazi alla Cina Oggi 11:04 Tria: "Procedura Ue? Sono ottimista". Conte: "Molto ambiziosi sulla flat tax" Oggi 11:04 Civitavecchia, si butta dalla nave crociera: dopo 2 giorni trovato in mare il cadavere Oggi 11:04 Mirabilandia, la mamma di Edoardo morto a 8 anni: «Quel posto è pericoloso e deve chiudere» Oggi 11:04 Assalto armato nell'outlet The Mall: banda fa razzia da Svarovski poi fugge provocando un incendio Oggi 11:01 Italia, battere l'Olanda per scrivere la storia Oggi 11:01 Papa Francesco: «Dio non fa prodigi con chi è giusto ma con chi sa essere bisognoso e umile» Oggi 11:01 Mirabilandia, la mamma di Edoardo morto a 8 anni: «Quel posto è pericoloso e deve chiudere» Oggi 11:01 Caldo, l'allerta dei cardiologi: «Aritmie, svenimenti e ischemie in agguato» Oggi 11:01 Roma, ecco Spinazzola: visite mediche e firma. Luca Pellegrini saluta e va alla Juventus Oggi 10:55 LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE: IL PICCOLO DI MILANO A SAN PIETROBURGO PER LE OLIMPIADI DEL TEATRO Oggi 10:55 Ubriaco al volante di un Suv travolge e uccide due motociclisti sulla Tantenziale di Milano Oggi 10:55 È iniziata la stagione dei saldi estivi: al via in Campania poi le altre Regioni Oggi 10:44 MENSE SCOLASTICHE: R.MUSSOLINI (CON GIORGIA). BANDO NON GARANTISCE QUALITA’ SERVIZIO E LIVELLI OCCUPAZIONALI. AMMINISTRAZIONE OPERI IN AUTOTUTELA Oggi 10:43 CONTINUA SILE JAZZ, il 28 giugno a Zero Branco e il 29 giugno a Morgano: non "solo" jazz ma anche menù tipici e una passeggiata in bicicletta lungo il Sile Oggi 10:34 La Sea Watch attraccata a Lampedusa, la Capitana arrestata Oggi 10:31 Giuseppe Conte: "Evitare la procedura d'infrazione. La flat tax sarà ragionata" Oggi 10:22 Le probabili formazioni di Uruguay-Perù - Farfan out, Nàndez più di Lodeiro Oggi 10:22 Toro, l'Europa è realtà e parte il mercato. Verdi e Pereyra i grandi colpi Oggi 10:22 Le aperture spagnole - Real-Mbappè. Barça-Griezmann senza clausola Oggi 10:22 Juventus, Cancelo al bivio City: ora può restare grazie a Spinazzola Oggi 10:22 Lippi: "Cercato dalla Roma dopo l'esonero di Di Francesco" Oggi 10:22 Le aperture inglesi - Arsenal pronto a spendere 80 mln per Zaha Oggi 10:22 Il Messaggero: "Italia femminile, oggi si fa la storia" Oggi 10:22 L'apertura de L'Equipe - Francia Femminile eliminata: "La sbornia" Oggi 10:22 TMW -

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Genoa in pressing, ma Caputo ha scelto Sassuolo: Frattesi nell'affare Oggi 10:22 TMW - Juve, definito l'accordo con il giovane fantasista Joel Ribeiro Oggi 10:22 ESCLUSIVA TMW - Balli: "Dragowski prontissimo per Firenze. Handa il top" Oggi 10:22 TMW - Empoli, Laribi del Verona il prescelto per la trequarti Oggi 10:22 James Rodriguez: "Napoli? Dipende dal Real, 20 giorni per pensarci" Oggi 10:22 Argentina, Messi: "Non sto giocando come speravo ma contava vincere" Oggi 10:22 Defrel +35 milioni di euro: così la Roma ha sorpassato l'Inter per Barella Oggi 10:22 Settlement agreement e conti in regola: il piano del Milan per ripartire Oggi 10:22 Colombia, Cuadrado: "I rigori sono una lotteria, usciamo a testa alta" Oggi 10:22 Roma, ecco Spinazzola: è arrivato a Villa Stuart per le visite mediche

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29 giugno 2019 - 13:08

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Il cuore pulsante delle Dolomiti Pubblicato sabato, 29 giugno 2019 Il Foglio È un anno di grandi anniversari questo, lo scorso 26 giugno si è festeggiato il decennale della proclamazione con la quale le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Celebrazione arrivata al momento giusto, all’indomani dell’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Olimpici invernali 2026. Una grande occasione per il territorio dolomitico che il primo luglio festeggia anche l’ottantesimo anniversario del Gruppo Scoiattoli di Cortina, quegli arrampicatori non professionisti che si sono distinti per le loro imprese tanto da farli percepire a molti come degli eroi. “Uno per tutti e tutti per uno” è il loro motto, scelto per sottolineare come il forte legame di amicizia stia alla base dell’unione dei dieci fondatori in questo gruppo: Albino Alverà (Boni), Silvio Alverà (Boricio), Romano Apollonio (Nano), Angelo Bernardi (Alo), Ettore Costantini (Vecio), Siro Dandrea (Cajuto), Giuseppe Ghedina (Tomasc), Luigi Ghedina (Bibi), Bortolo Pompanin (Bortolin), Mario Zardini (Zesta). Domenica 30 giugno si riuniscono al richiamo del rosso al Diego Valleferro Rifugio Passo Giau, dove è esposta la mostra fotografica “80 anni di storia del Gruppo Scoiattoli”. La giornata sarà animata da musica dal vivo con canzoni originali scritte da uno dei fondatori, il Bortolin, che suonava sempre in rifugio al termine delle arrampicate. Le stampe raccontano e illustrano un emozionante viaggio soprattutto attraverso l’evoluzione dei materiali e degli stili di arrampicata che hanno affrontato gli Scoiattoli durante questi ottant’anni. Questo passaggio del testimone al nuovo approccio viene rappresentato dall’incontro tra uno degli storici Scoiattoli, Lorenzo Lorenzi, e uno dei giovani Manuel Soccol. Quest’ultimo la scorsa estate ha chiesto il permesso a Lorenzi di poter sostituire le soste sullo Spigolo Scoiattoli sulla Cima Ovest del Lavaredo, aperta da lui e Albino Michielli, Gualtiero Ghedina e Lino Lacedelli nel 1959. illustrazione di Andrea Dalla Barba Per far parte di questa grande famiglia ci sono solo due condizioni: essere nati e risiedere a Cortina d’Ampezzo. Con il passare del tempo, però, solo la seconda è diventata inderogabile. La prima donna a far parte degli Scoiattoli è stata Emma Franceschi Gheba, nel 1941. Negli anni Settanta è entrata Iaia Walpoth, nel 1979 Nadia Dimai. Quando l’alpinista compie il viaggio della memoria e parla delle sue imprese, fa emergere tutte le emozioni vissute sul proprio volto: è uno sguardo diverso dal solito, si percepisce in lui l’energia profonda del ricordo, però quasi mai nostalgico. Si inizia a ricordare la prima ascensione, la variante molto esposta della via Comici-Dimai fatta da Carletto Alverà ed Ettore Costantini nel ’41. E nel ’44 il pilastro Costantini-Appollonio sulla Tofana di Rozes. Sono gli anni, (il decennio che va dal 1939-al 1949) che vedono protagonisti Ettore Costantini, Romano Appollonio, Carletto Alverà e Luigi Ghedini, il Bibi. Non avevano imbrago, per salire usavano la corda legata intorno alla vita e per calarsi usavano, invece, l’attrito della corda intorno al corpo. Il decennio successivo (1949-1959) vede Lino Lacedelli, Guido Lorenzi e Luigi Ghedina compiere l’impresa di conquistare la Cima Scotoni, una via che ha richiesto molta tenacia. L’impresa che segna gli Scoiattoli è però quella del 1954: Lino Lacedelli e Achille Compagnoni

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29 giugno 2019 - 13:08

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salgono in cima al K2, sono i primi a conquistare questo traguardo. Per sua ammissione, Lacedelli vuole proprio essere ricordato per la conquista del K2, l’ascesa della montagna che aveva più incognite in assoluto: nessuno sapeva se fosse effettivamente arrampicabile e se una persona potesse sopravvivere a quelle altezze. A cinquant’anni dalla conquista, nell’estate del 2004, sei Scoiattoli sono tornati in cima al K2: con loro è tornato, al campo base, anche Lino Lacedelli. Il 1963 vede la comparsa sulla scena ampezzana di Ivano Dibona, accanito sostenitore della tecnica artificiale. Protagonista di numerose salite sfidanti, muore a 25 anni con un cliente sulla cima grande del Lavaredo. Un’altra apertura importante nel 1963, dal 17 al 22 giugno sul Pilastro della Tofana di Rozes, è quella della via Paolo VI. All’impresa parteciparono gli Scoiattoli Lorenzo Lorenzi, Bruno Menardi, Strobel, Carlo Gandini e Arturo Zardini. Non solo arrampicate sulle montagne di casa, ci sono state anche molte spedizioni extraeuropee. Lo Scoiattolo che ne vanta di più è Lorenzo Lorenzi. A organizzare la maggior parte di queste spedizioni è stato Marino Tremonti: in Yukon, tra le cime dell’Himalaya alla conquista del Parvati Peak (6.633 metri), il Fraile Grande in Ecuador, il Pan di Zucchero in Brasile e il Ruwenzori in Africa. L’unica spedizione dolorosa è stata quella del 1976 sullo Huascaran nelle Ande Peruviane: durante la salita a causa di una valanga muoiono Carlo Demenego e Raniero Valleferro. Dopo la loro tragica morte nessuno volle continuare verso la cima perché avrebbe significato passare sopra di loro: anche se non si vedevano più i corpi dei compagni, gli altri raccontano che se ne sentiva ancora forte la presenza. Ma è proprio il senso di impotenza che negli anni gli Scoiattoli hanno imparato a conoscere, essendo tra gli alpinisti più attivi nei soccorsi. Sono stati moltissimi negli anni i loro interventi sulle Tre Cime di Lavaredo. Tutti volevano ripetere le vie aperte più difficili senza essere particolarmente preparati per la sfida. A quel tempo non esistevano relazioni, né segni chiari per capire dove andare, soprattutto per le calate. Lorenzo Lorenzi, che è stato anche il Presidente della squadra di soccorso, nel 1962, racconta al Foglio Sportivo che “c’era più soccorso una volta, ora le persone sono più preparate”. Portare soccorso non pagava, il materiale che usavano era tutto pagato di tasca propria, non c’era nessuna copertura assicurativa. All’inizio, proprio al primo soccorso organizzato da Ugo Pompanin, si sono raggiunte le Tre Cime del Lavaredo grazie alla jeep di un privato. Gli Scoiattoli dei primi anni di fondazione usavano come mezzi di trasporto la bicicletta, non c’erano ancora macchine e moto. Si saliva la montagna dalla parte più facile e poi ci si calava dove si trovava il ferito. Una volta raggiunto lo si calava se si poteva alla base oppure lo si caricava in spalla fino in cima per poi calarlo dalla parte idonea. Solo nei primi anni Settanta si incomincia a usare l’elicottero, e grazie all’impegno di Lorenzi si ottengono le prime coperture assicurative e le prime donazioni di benefattori. Proprio dal lato dei soccorsi si vede il grande cuore che hanno gli Scoiattoli e, aggiunge Lorenzi, di tutti montanari. Ugo Pompanin racconta di come molte volte abbia ospitato le persone soccorse, fornendo loro anche cibo e vestiario necessario, andando di là dal proprio dovere di riportare a valle quelli che non ce l’hanno fatta. Non si tiravano mai indietro, e il loro amore verso le montagne si è visto nel loro impegno a costruire i rifugi e non solo. Prima di costruire il Rifugio Lagazuoi, Pompanin ha fondato una società per raccogliere fondi, 168 milioni, e costruire la funivia che oggi porta al rifugio, a 2.733 metri di altezza. Lorenzo Lorenzi ha fatto la stessa cosa con gli impianti di risalita per costruire il Rifugio Scoiattoli vicino alle 5 Torri, palestra di roccia di eccellenza degli Scoiattoli. Il Rifugio Pomedes è stato costruito nel 1955 dal Bibi, Luigi Ghedina, insieme alla moglie Lucilla Gilmozzi. E infine il Rifugio Lorenzi sul Cristallo pensato da Beniamino Franceschi. In ogni campo il cambiamento è sempre qualcosa che fa discutere, l’alpinismo non è da meno: ci sono state discussioni e polemiche sin dall’introduzione dell’arrampicata su staffa, usata per superare punti altrimenti insuperabili, come i tetti strapiombanti, fino all’invenzione dei chiodi a pressione. Così si passa all’arrampicata libera, usando la corda solo come sicurezza per conquistare la cima, e all’arrampicata sportiva che negli anni Settanta e Ottanta vede protagonisti

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Bruno Menardi, Massimo Da Pozzo e Luca Zardini, detto il Canon. Grazie anche alla rivoluzione dei materiali, le corde elastiche, le scarpette con la suola più aderente alla parete, c’è la possibilità di appoggiare i piedi su appigli sempre più piccoli, cosa impensabile con gli scarponi. Anche il modo di battezzare le vie cambia, dai nomi dei primi salitori, si passa a nomi più “creativi”. Incominciano a emergere nuove discipline dell’alpinismo, nasce l’arrampicata su brevi strutture rocciose dove la ricerca del passaggio con mosse particolari la fa da padrone, (cosa che permette agli alpinisti di allenarsi alle grandi difficoltà senza alcun rischio). Iniziano gare e competizioni grazie all’arrivo delle palestre di plastica, un’evoluzione che porta ora l’arrampicata tra le discipline delle Olimpiadi. La gara consiste nell’arrampicare più in fretta possibile una parete con delle prese. Lo Scoiattolo per eccellenza che si è formato proprio sui monotiri (vie d’arrampicata costituite da brevi salite e immediate discese) e sui grandi massi con la pratica del boulder è Luca Zardini, conosciuto da tutti come il Canon. Nel 2009 libera “Welcome to the Club” un monotiro a Volpera, a oggi il tiro più difficile nelle falesie ampezzane. Dal 1991 al 2008 ha vestito anche i colori della Nazionale italiana di Arrampicata Sportiva. Ha iniziato ad arrampicare con Bruno Menardi che lo ha portato a Erto, il centro dell’arrampicata sportiva di quegli anni. Oggi, invece, il punto di ritrovo è diventata la palestra d’arrampicata a Cortina che porta il nome Lino Lacedelli e che quest’anno, il 2 giugno, ha celebrato il primo anno di attività. Il Canon racconta al Foglio Sportivo: “Alla base del gruppo degli Scoiattoli c’è sempre stata l’amicizia, ma con gli anni e sempre più membri che ne fanno parte è difficile tenere il gruppo unito. La palestra è diventata un’ottima opportunità e punto d’incontro anche per allenare lo spirito dell’arrampicata”. Nel film “ROSSO70”, realizzato per il 70° anniversario degli Scoiattoli, Bortolin dice: “Oggi si ha tutto, la tv, i telefoni… ma noi non avevamo niente, però avevamo tutto, avevamo un cuore pulsante”. Quel cuore si vede su quel maglione rosso con lo scoiattolo bianco disegnato sul braccio sinistro, segno di un legame impossibile da spezzare e del senso della cordata. Tag: #Alpinismo #GruppoScoiattoli #Dolomiti

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Festa a S. Vigilio per i 10 anni delle Dolomiti nel patrimonio UNESCO Ambiente | 29.06.2019 | 18:00 Si è svolta oggi (29 giugno) a S. Vigilio di Marebbe la cerimonia per il decennale dall’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio dell’Unesco.

Gli assessori Alfreider, Hochgruber Kuenze e Vettorato nel corso della cerimonia di S. Vigilio di Marebbe Foto: USP S. Vigilio di Marebbe ha ospitato oggi la manifestazione organizzata a livello provinciale per celebrare i dieci anni dall’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Il "Dolomites UNESCO Festival", l‘evento principale dei festeggiamenti in Alto Adige, è stato organizzato dall‘Associazione Turistica di San Vigilio in collaborazione con la Ripartizione provinciale per la natura, paesaggio esSviluppo del territorio, la Fondazione Dolomiti UNESCO e l‘IDM Alto Adige. In rappresentanza della Provincia erano presenti gli assessori Maria Hochgruber Kuenzer, Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider. Hanno preso parte alla cerimonia anche il rappresentante del Ministero dell’ambiente, Pier Luigi Petrillo, il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'UNESCO, Enrico Vicenti, la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, Marcella Morandini, ed il sindaco di S. Vigilio, Albert Palfrader. La cerimonia un simbolo della proficua collaborazione Nel suo intervento l’assessora Maria Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che la festa rappresenta un simbolo della proficua collaborazione tra le numerose istituzioni a favore della popolazione. “Questa collaborazione tra i territori delle Dolomiti – ha aggiunto l’assessora - è anche uno degli obiettivi dell’inserimento nel patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è anche in questo che possiamo riconoscere una grande sfida. In questo senso va anche interpretato il senso del tavolo di esperti convocato per dare prospettive di sviluppo al patrimonio rappresentato dalle Dolomiti”. L’assessore all’ambiente, Giuliano Vettorato, ha quindi affermato “I dieci anni delle Dolomiti patrimonio Unesco rappresentano un primo grande anniversario, ma anche un punto di partenza fondamentale per continuare a praticare, sempre di più, una buona governance del territorio, per uno sviluppo sostenibile di queste straordinarie bellezze. Lo dobbiamo a tutti noi, alle generazioni future e ai nostri figli. Tutelare e difendere questo ambiente rimane una priorità, trattandosi di un bene unico e anche di una grande attrazione turistica, che richiama nelle nostre zone, da sempre, milioni di visitatori da tutto il mondo”. Mobilità sostenibile Secondo l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, “il nostro obiettivo è quello di ridurre il

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traffico in tutta la zona dolomitica in collaborazione con i Comuni e la popolazione e di liberare l’area dal traffico di attraversamento. Stiamo lavorando per giungere ad una riduzione sostenibile del traffico a favore del nostro sensibile ambiente alpino, per la tutela della natura e delle popolazioni che risiedono in quest’area. Per adottare misure significative sui passi dolomiti sono necessarie una nuova base giuridica ed una gestione coordinata del traffico veicolare”. Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO ha sottolineato nel suo intervento che l’anniversario non è costituito solamente da festeggiamenti “il traguardo del primo decennio rappresenta per noi un’occasione per rivitalizzare ed approfondire il ruolo delle Dolomiti in quanto patrimonio mondiale dell’UNESCO, riflettere sulle sfide future e collaborare ancora meglio a livello interprovinciale”. Il capo di Gabinetto del Ministero dell'ambiente, Pier Luigi Petrillo, ha ricordato la sua soddisfazione quando, nel 2009, venne presentata la candidatura delle Dolomiti per la quale ha sempre assicurato il suo appoggio allo scopo di assicurare un'adeguata tutela a questo territorio. Il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'UNESCO, Enrico Vicenti, ha quindi posto l'accento sull'importanza di uno sviluppo sostenibile, strumento fondamentale per affrontare le tematiche del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, la mobilità ed il flusso di turisti che vengono a visitare questi territori dolomitici. Parole di riflessione sono quindi venute da Don Paolo Renner che ha esortato a svolgere un ruolo di tutela e di protezione per il patrimonio naturale rappresentato dalle Dolomiti, anche in vista dei Giochi olompici invernali del 2026. Un ricco programma di eventi I festeggiamenti a S. Vigilio di Marebbe hanno proposto un ricco programma di eventi a favore delle famiglie, tra questi il "Miglio delle esperienze" e la valorizzazione dei prodotti locali, la grande sfilata delle “Leggende dei Fanes” che si è snodata dal Centro Visite del Parco Naturale fino alla piazza della festa, numerosi interventi musicali, una mostra d’arte ed una mostra fotografica che hanno registrato la partecipazione della popolazione locale e dei numerosi ospiti che in queste settimane trascorrono le loro vacanze nelle vallate dolomitiche. Di seguito interviste ed immagini in alta risoluzione: Intervista all'assessora Maria Hochgruber Kuenzer Intervista all'assessorae Giuliano Vettorato Intervista a Pier Luigi Petrillo, capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente Intervista a Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Intervista a Werner Call presidente dell'Associazione turistica di S. Vigilio Intervista al sindaco di S. Vigilio di Marebbe Albert Palfrader Immagini della manifestazione di S. Vigilio di Marebbe

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AUTORE :N.D.

PAGINE :20 SUPERFICIE :80 %

30 giugno 2019

Dolomiti, via al monitoraggio di rumore e moto Il decennale. L’annuncio ieri a San Vigilio di Marebbe durante le celebrazioni del decennale Dolomiti patrimonio Unesco Alfreider: «Vogliamo ridurre il traffico sui passi e in tutta l’area» S. VIGILIO DI MAREBBE.

Passi dolomiti chiusi? Dopo l’annuncio di Kompatscher («lavorerò per creare le basi di una normativa solida»), il tema viene rilanciato dall’assessore all’Ambiente Giuliano Vettorato. Lo scenario è sempre il decennale per l’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. «La giunta provinciale si muove in questa direzione», conferma Vettorato, che ieri con gli assessori Daniel Alfreider e Maria Hochgruber Kuenzer era a San Vigilio di Marebbe per il «Dolomites Unesco Festival», l’evento principale dei festeggiamenti in Alto Adige, organizzato dall’Associazione turistica di San Vigilio in collaborazione con la ripartizione Provinciale per la Natura, paesaggio sviluppo del territorio, la Fondazione Dolomiti Unesco e l’Idm Alto Adige. La giunta ha approvato di recente un promemoria sui passi dolomitici, annuncia Vettorato , con l’incarico agli uffici eall’Appa di organizzare i rilievi sull’inquinamento acustico e il numero di passaggi di mezzi sui passi. «Conto che in agosto

avremo i risultati», fa sapere Vettorato. M aria Hochgruber Kuenzer non ha dubbi: «Un rumore insopportabile. Moto e auto che sfrecciano, senza che gli interessi nulla. Non è questo il nostro futuro». A San Vigilio di Marebbe c’erano ieri anche il rappresentante del ministero dell’Ambiente, Pier Luigi Petrillo, il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'Unesco Enrico Vicenti, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini e il sindaco Albert Palfrader.Maria Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che la festa rappresenta un simbolo della collaborazione tra le istituzioni a favore della popolazione: «Questa collaborazione tra i territori delle Dolomiti è anche uno degli obiettivi dell’inserimento nel patrimonio mondiale dell’Unesco. In questo senso va anche interpretato il tavolo di esperti convocato per dare prospettive di sviluppo al patrimonio rappresentato dalle Dolomiti». Secondo Vettorato, «il decennale è un punto di partenza fondamentale per continuare a prati-

care, sempre di più, una buona governance del territorio, per uno sviluppo sostenibile di queste straordinarie bellezze. Lo dobbiamo a tutti noi, alle generazioni future e ai nostri figli. Tutelare e difendere questo ambiente rimane una priorità, trattandosi di un bene unico e anche di una grande attrazione turistica, che richiama nelle nostre zone, da sempre, milioni di visitatori da tutto il mondo». Mobilità sostenibile L’assessore alla Mobilità Alfreider conferma: «Il nostro obiettivo è ridurre il traffico in tutta la zona dolomitica, in collaborazione con i Comuni e la popolazione, e liberare l’area dal traffico di attraversamento. Stiamo lavorando per giungere ad una riduzione sostenibile del traffico a favore del nostro sensibile ambiente alpino, per la tutela della natura e delle popolazioni che risiedono in quest’area. Per adottare misure significative sui passi dolomiti sono necessarie una nuova base giuridica ed una gestione coordinata del traf-

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30 giugno 2019

fico veicolare». La tutela Marcella Morandini ha sottolineato che l’anniversario non è costituito solamente da festeggiamenti: «Il traguardo del primo decennio rappresenta per noi un’occasione per rivitalizzare ed approfondire il ruolo delle Dolomiti in quanto patrimonio mondiale dell’Unesco, riflettere sulle sfide future e collaborare ancora meglio a livello interprovinciale». Il capo di Gabinetto del Ministero Pier Luigi Petrillo ha ricordato la sua soddisfazione quando nel 2009 venne presentata la candidatura delle Dolomiti alla quale, ha detto, ha assicurato il suo appoggio «per assicurare un'adeguata tutela a questo territorio». Anche Vicenti ha posto l'accento sull'importanza di uno sviluppo sostenibile, «strumento fondamentale per affrontare le tematiche del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, la mobilità ed il flusso di turisti che vengono a visitare questi territori dolomitici». Don Paolo Renner ha esortato a svolgere un ruolo di tutela del patrimonio naturale anche in vista dei Giochi olimpici invernali del 2026. I festeggiamenti hanno proposto un programma di eventi, tra questi il «Miglio delle esperienze» e la sfilata delle «Leggende dei Fanes». ©RIPRODUZIONERISERVATA

• Palazzo Widmann

Inquinamento acustico e numero di passaggi Presto i risultati • Le olimpiadi

2026 Don Renner:particolare attenzione al territorio

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• Sono stati toccati tutti gli aspetti della vita nella Dolomiti, anche il rapporto con gli animali

• Lo staff organizzativo del decennale Dolomiti Patrimonio Unesco ieri a San Vigilio di Marebbe

• Una maschera dolomitica

• Anche l’antica arte del gelato ha radici nell’area dolomitica

• La festosa sfilata delle “Leggende di Fanes”. (Fotoservizio: Fondazione Dolomiti Unesco)

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• Unmomento della sfilata di ieri per il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco

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IL CONSIGLIO incollaborazione conlaSAT

Dolomiti Unesco Le iniziative per il decennale • La Società degli alpinisti

tridentini, attraverso la sua Commissione storico-culturale e biblioteca, intende ricordare con una serie di iniziative il decennale dall'inserimento delle Dolomiti nella lista UNESCO dei siti Patrimonio mondiale dell'umanità: • Dolomiti di carta. Nello Spazio Alpino, al pianterreno della Casa della SAT (via Manci 57 a Trento) sarà visitabile in luglio e agosto (ore 14-18) una sezione staccata della Biblioteca della Montagna-SAT, interamente dedicata alle Dolomiti, costituita dai volumi del Fondo Dolomiti bene UNESCO. • Parlano le Dolomiti. Ad accompagnare il visitatore ci sarà un catalogo-guida con poco meno di cento citazioni tratte da altrettanti libri di argomento dolomitico. Il visitatore potrà poi salire due piani di scale e visitare anche la grande Biblioteca della Montagna-SAT con le sue collezioni di libri, carte topografiche, film, attrezzatura alpinistica, fotografie ecc. • Dolomiti da conoscere. Due laboratori per bambini e famiglie, con lettura di leggende delle Dolomiti e intermezzi musicali a cura del gruppo 3D Family Project, che reinterpreta in chiave jazz le musiche tradizionali ladine. A cura di Alberta Rossi, presso lo Spazio Alpino SAT il 24 luglio e il 21 agosto. Su prenotazio-

ne: Info@albertarossi.com • La sostenibilità come forma mentis: conferenze a cura del professor Annibale Salsa, in collaborazione con Paola Carini a Madonna di Campiglio il 16 agosto.

• Le torri del Vajolet, Catinaccio

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Dolomiti, via al monitoraggio di rumore e moto S. vigilio di marebbe. Passi dolomiti chiusi? Dopo l’annuncio di Kompatscher («lavorerò per creare le basi di una normativa solida»), il tema viene rilanciato dall’assessore all’Ambiente Giuliano Vettorato. Lo scenario è sempre il decennale per l’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. «La giunta provinciale si muove in questa direzione», conferma Vettorato, che ieri con gli assessori Daniel Alfreider e Maria Hochgruber Kuenzer era a San Vigilio di Marebbe per il «Dolomites Unesco Festival», l’evento principale dei festeggiamenti in Alto Adige, organizzato dall’Associazione turistica di San Vigilio in collaborazione con la ripartizione Provinciale per la Natura, paesaggio sviluppo del territorio, la Fondazione Dolomiti Unesco e l’Idm Alto Adige. La giunta ha approvato di recente un promemoria sui passi dolomitici, annuncia Vettorato, con l’incarico agli uffici e all’Appa di organizzare i rilievi sull’inquinamento acustico e il numero di passaggi di mezzi sui passi. «Conto che in agosto avremo i risultati», fa sapere Vettorato. Maria Hochgruber Kuenzer non ha dubbi: «Un rumore insopportabile. Moto e auto che sfrecciano, senza che gli interessi nulla. Non è questo il nostro futuro». A San Vigilio di Marebbe c’erano ieri anche il rappresentante del ministero dell’Ambiente, Pier Luigi Petrillo, il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'Unesco Enrico Vicenti, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini e il sindaco Albert Palfrader.Maria Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che la festa rappresenta un simbolo della collaborazione tra le istituzioni a favore della popolazione: «Questa collaborazione tra i territori delle Dolomiti è anche uno degli obiettivi dell’inserimento nel patrimonio mondiale dell’Unesco. In questo senso va anche interpretato il tavolo di esperti convocato per dare prospettive di sviluppo al patrimonio rappresentato dalle Dolomiti». Secondo Vettorato, «il decennale è un punto di partenza fondamentale per continuare a praticare, sempre di più, una buona governance del territorio, per uno sviluppo sostenibile di queste straordinarie bellezze. Lo dobbiamo a tutti noi, alle generazioni future e ai nostri figli. Tutelare e difendere questo ambiente rimane una priorità, trattandosi di un bene unico e anche di una grande attrazione turistica, che richiama nelle nostre zone, da sempre, milioni di visitatori da tutto il mondo». Mobilità sostenibile L’assessore alla MobiLità Alfreider conferma: «il nostro obiettivo è ridurre il traffico in tutta la zona dolomitica, in collaborazione con i comuni e la popolazione, e liberare l’area dal traffico di attraversamento. stiamo lavorando per giungere ad una riduzione sostenibile del traffico a favore del nostro sensibile ambiente alpino, per la tutela della natura e delle popolazioni che risiedono in quest’area. per adottare misure significative sui passi dolomiti sono necessarie una nuova base giuridica ed una gestione coordinata del traffico veicolare». La tutela Marcella MorandiniHa sottolineato che l’anniversario non è costituito solamente da festeggiamenti: «il traguardo del primo decennio rappresenta per noi un’occasione per rivitalizzare ed approfondire il ruolo delle dolomiti in quanto patrimonio mondiale dell’unesco, riflettere sulle sfide future e collaborare ancora meglio a livello interprovinciale». Il capo di gabinetto del ministero Pier luigi petrillo ha ricordato la sua soddisfazione quando nel 2009 venne presentata la candidatura delle dolomiti alla quale, ha detto, ha assicurato il suo appoggio «per assicurare un'adeguata tutela a questo territorio». anche vicenti ha posto l'accento sull'importanza di uno sviluppo sostenibile, «strumento fondamentale per affrontare le tematiche del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, la

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mobilità ed il flusso di turisti che vengono a visitare questi territori dolomitici». don Paolo renner ha esortato a svolgere un ruolo di tutela del patrimonio naturale anche in vista dei giochi olimpici invernali del 2026. i festeggiamenti hanno proposto un programma di eventi, tra questi il «miglio delle esperienze» e la sfilata delle «leggende dei fanes». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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30 giugno 2019

L'INTERVISTA A KOMPATSCHER

Arno guarda a Caramaschi «Due settimane e la Svp darà un segnale a chi lo attende» «Stetta ai camion in Tirolo, legittima difesa. Ma serve una linea comune» le?

di utsronmlihgedcaNLIDC Nicola Chiarini

«Le carte sono pronte, in attesa del voto di ratifica in consiglio comunale. A quel punt o verrà fatto il ban do p er individuare il soggetto che dovrà realizzare le opere. Sono convinto che saranno inserite clausole pr emianti per chi coinvolgerà gruppi locali nelle attività di can t ier e. Sarà u n per cor so molto lungo, da costruire per passi nel r ispetto del Masterplan e delle norme urbanistiche. Ci vorranno anni: prima 10 spostamento dei binari, poi 11terminal bus e le infrastrutture di supporto. Solo dopo arriveranno gli edifici privati».

Una qu i n di cin a di giorni e la Volkspartei chiarirà se potranno esserci le condizioni perché il sindaco Renzo Caram aschi possa effettuare un secondo mandato, sempre con il sostegno di centrosinistra e Stella Alpina. «Ne ho già fatto cen n o all'Obmann Philipp Acham mer e il partito ne discuterà al proprio interno» spiega Ar n o Kom p at sch er , Lande s hau pt m an n e u o m o forte della Volkspartei, supportato a Palazzo Widm ann da una inedita alleanza con la LeRe st a n d o i n t e m a di o p ere, ga, dopo anni di asse privilein qu este ore Joachim Re i n a lgiato con il cam po progressiter, si n d a co di Perca, ha re s ti sta. zvutsrqponmlkihgfedcbaWVUTSRPONMLKJIHGDCBA B OL ZA N O

Ko m p a t sch er , Caram a sch i atte n d e u n v o st r o se g n a l e pe r s ci o g l i e r e le ris er v e su u n a e ve n t u a l e rican d i d a t u r a n e l 20 2 0 ...

«Nelle prossim e due settimane i livelli provinciale e comunale d ella Svp si confronteranno e chi attende segnali, li riceverà». In tan to i l 3 l u gl i o verrà firm a t a l'in t e sa su l r e cu p e r o d e l l 'are a l e fe r r o v i a r i o , p r o ge t t o caro a Caram a sc h i . Una rivo lu zi o n e u r b a n i st i ca a rid o s so d el c en t r o st o r i c o di Bo lzan o . È r e alm e n te fattibi-

tu i t o pe r pro t est a la te sse r a de lla Svp, so st e n e n d o ch e la Pro vin cia n o n abbia accan t o n at o i f o n d i n e ce ssa r i a re a lizzare la ci r co n vallazio n e de l pae s e in Val Puste r i a.

«Se mi avesse chiesto spiegazioni, gli avrei detto che la cosa è sui binari. L'iter è in corso, con i necessari t em pi da espletare per la progettazione esecutiva». Altro fro n te ca l d o a Palazzo W i d m an n è qu el l o de l pe r so n al e , tra il rin n o v o d el co n tra t t o co l l e t t i v o te r r it o r i a l e de l pu b b l i co im p i eg o e la re s t i t u zi o n e d e l l e i n d en n i t à

p e r ce p i t e , se co n d o la Co r t e co s t i t u zi on a le , in d eb i t a m e n te da m o l ti f u n zi o n ar i pro vin ciali.

«Per la contrattazione collettiva mettiamo sul tavolo 300 milioni di euro, la somma più alta mai proposta dalla parte pubblica. Spero nei sindacati prevalga una volontà di collaborazione, cercando di costruire insieme le r isposte attese dai lavoratori. Sul versan te delle indennità, ne abbiam o bloccato il pagam ento. Per le restituzioni, stiamo operando i chiarimenti del caso, prima di procedere». Un ulte r i o r e n o d o, la n u ova stre tta i m p r essa dal Tiro lo al t r a n si t o d e i c a m i o n . U n a sc elta ch e h a m o ss o pro te ste n o n so l o in Alto Ad i ge , m a p u r e n el re st o d 'Ita l i a e in Ge r m a n i a. Ne h a parlato co n il co l l e g a tiro l es e Giin t h e r Platter?

«Con Platter ci vediam o e sentiamo con grande frequenza. Le iniziative del Tirolo non sono infondate perché partono da un dato di fatto: abbiam o superato la capacità di trasporto al Brennero. L'autostrada è sempre intasata, creando oltretutto un problem a di sicurezza per il tr affico privato. I dosaggi dei flussi evidentemente non bastano, ma sono

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30 giugno 2019

mente non bastano, ma sono l'esecutivo, chiediamo di esse- cessario, quan to men o nelle una legittima difesa che il Ti- re vigile r ispetto agli atteggiaore cen tr ali della giorn at a. rolo ha adottato. La necessità m enti del Movim ento 5 Stel- Serviranno parcheggi adeguadi imporre filtri è condivisa in le». ti, un a rete pu bblica di tr aambito Euregio. In attesa della sporti con m ezzi elettrici e a Se Salvin i le ris p o n d e ss e, galleria ferroviaria Bbt, vanno co sa gli dire b b e ? idrogeno, oltre a percorsi riadottate altre forme di disin« Chiederei di passare da servati per r esidenti e pendocentivo a flussi di t raffico pe- una politica mediatica a una lari. Sono proposte per un lasante che superano annualpiù con creta. A su on di an- voro da avviare insieme da subito» zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMKIGEDCBA mente, per entità, quanto regi- n un ci, com e abbiam o visto, strato in siem e ai valici con © RIPRODUZIONE RISERVATA salgon o i t assi d'interesse e Francia e Svizzera. Penso al pe- l'economia ci r imette». daggio ambientale, con tariffe Olim p i ad i 20 26 . In diversi, più elevate per i mezzi più in- tra cui il ca m p i o n e di sci CriIl capitano e la capitana quinanti. C'è poi il costo del s t o p h In n e r h o fe r , h a n n o co n Tra Salvini e Carola? gasolio: in Austria è troppo te st a t o alla Pro vin ci a di aver Sto con le persone che basso e incentiva i camionisti pe r so l'o cca si o n e pe r dare u n a puntare verso il Brennero». zvutsrqponmlkihgfedcbaWVUTSRPONMLKJIHGDCBA devono essere salvate ru o l o cen trale all'Alto Ad i ge . AI Bre n n er o n o n p a ss a n o Co n il sen n o di po i , ripe te r e b - Prima di tutto c 'è so l o m erci, m a pure pe r so n e. Il m i n i stro de ll'In te rn o , Matte o Salvin i, ha re c en t e m e n t e ev o ca t o u n m u r o tra Italia e Slo ven ia. No n t em e te n tazio n i si m i li su l co n f i n e tra Alto Ad ig e e Au stria?

«Non c'è r agion e per annunciare una cosa del genere. Al Brennero non ci sono flussi di per s on e, in en t r at a e in uscita, particolarm ente rilevanti. Mi pare un'ipotesi dalla realtà».

fuori

Tra il c ap it an o Salvini della Le g a e la ca p i tan a Caro la Racke t e d e l l a n av e Se a W a t c h , co n ch i sta?

« I nn anzitu tt o sto con le person e da salvare. Bisogna agire nel r ispetto della legalità, ma pr ima di tutto c'è un dovere di umanità». A Salvin i, co m e s eg r e t a r i o d el Carro cci o , aveva ch i e st o u n i n co n tro ch i a r i fi ca to r e su l ru o l o de l g ov e rn o n azi o n ale a tu t e l a d e l l 'Au t o n o m i a . H a avuto ris p o ste ?

«Da Salvini an cora nulla, Abbiam o raccolto la disponibilità di Erika Stefani, ministra degli Affari r egionali. Credo ci vedremo la prossima settimana, insieme ai referenti di altri ministeri, a partire da quello della Salute. Alla Lega, com e componente autonomista dell'esecutivo, chiediamo di esse-

be t u t t i i p a s si fatti?

«Innerhofer

un dovere di umanità

è un bravo atle-

ta, ma pr ima di parlare di politica dovrebbe docum entarsi. Per una questione di sostenibilità am b ien tale, abbiam o sempre ritenuto non opportuno che le gare fossero concentrate in Alto Adige. Per lo stesso motivo, abbiam o scelto di valorizzare impianti esistenti e di non costruirne di n uovi. Ciò prem esso, saremo nel board dei Giochi con gli altri partner con pieno diritto di voto e pari dignità nell'orientare le scelte. Il nostro marchio sarà pienamente valorizzato». Si sta ce l e b r an d o il de c en n a le de l r i c on o sci m en t o delle D ol om i ti c om e p at r i m o ni o U n e sco . Pe r ch é ha sce l t o di to r n a r e, p r o p r i o in q u e st i g i o r n i , su l l a c h i u su r a d e i pas si , n o n o stan te le pe r p l es sità de i vicin i di Tre n to e Be llu n o?

«Ho detto che van no costruite le basi giuridiche per costruire con gradualità un percorso condiviso. Per farlo ho suggerito alcune ipotesi, tenendo ben presente che le Dolom it i n on son o solo nostre, ma di tu tta l'um an it à. Perciò dobbiam o consentire alle persone di vivere davvero questi spazi, nel silenzio necessario, quan tom en o nelle

Dire e fare Al segretario della Lega chiedo una politica meno mediatica e più concreta: alcuni annunci hanno danneggiato l'economia

i utsronmlihgedcaNLIDC mandati per Kompastscher da presidente dell'Alto Adige, coincidenti con le legislature 15 e 16 della Provincia autonoma di Bolzano

luglio la data in cui verrà siglata alla presenza del sindaco Caramaschi l'intesa per lo sblocco della riqualificazione dell'areale ferroviario

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AUTORE :Di Nicola Chiarini

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30 giugno 2019

Itemi

zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMKIGEDCBA

• Molte le questioni sul tavolo per Kompatscher • Sul terreno della gestione del personale priorità per il governatore è la chiusura del contratto del pubblico impiego e la soluzione del

fllMl HQIEH

zvutsrqponmlkihgfedcbaZWVUTSRQPONMLKIHGFEDCB

Lega II segretario Matteo Salvini

nodo restituzione indennità per i funzionari provinciali • Sulle Olimpiadi rivendica la gestione \verde\ del percorso respingendo le critiche, avanzate anche dal campione di sci Innerhofer • Sulla gestione dei flussi di t raffico sulle Dolomiti, per l'ipotesi di chiusura dei passi, auspica un percorso graduale concordato con Trento e Belluno • Sul versante immigrazione ritiene del tutto destituita di fondamento l'ipotesi di muri lungo i confini del Brennero tsrponligfaMI

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AUTORE :Di Nicola Chiarini

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30 giugno 2019

Destini incrociati

II sindaco Renzo Caramaschi (a sinistra) per ricandidarsi attende zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMKIGEDCBA

che Arno Kompatscher

(a destra) e la Svp lancino segnali sul rinnovo dell'alleanza

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AUTORE :Moreno Gioli © Ri…

PAGINE :11 SUPERFICIE :22 %

30 giugno 2019 - Edizione Treviso e Belluno

Stopsuipassi,laRegioneapre aBolzano:nonsiamocontrari L’assessoreal turismo Canerrispondealla proposta avanzatada Kompatscher «No a decisioniunilaterali, discutiamoneanchecon operatori e associazioni» Nel clima di festa che si respirava mercoledì a Cortina, tra l’assegnazione dei giochi olimpici 2026 e le cerimonie per il decennale della dichiarazione delle Dolomiti come patrimonio Unesco, il carico da 90 lo ha calato sul tavolo Arno Kompatscher. Durante il suo intervento in piazza Angelo Dibona il presidente della Provincia di Bolzano ha riaffermato la volontà di chiudere i passi dolomitici ai mezzi a motore: «In tema di sostenibilità - ha dichiarato Kompatscher dal palco - servono scelte coraggiose per affermare il valore delle Dolomiti. Come presidente della Provincia di Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige mi batterò per la creazione di una normativa che regoli il flusso dei veicoli sui principali passi dolomitici, con la chiusura per fasce orarie nelle ore centrali della giornata, in concomitanza con il picco della stagione estiva». Kompatscher ha parlato anche di mobilità alternativa: «Vanno fatte scelte coraggiose anche qui. Pensoad un servizio di trasporto pubblico ad idrogeno o con mezzi elettrici, silenziosi, che non inquinano». Una posizione non nuova quella dell’Alto Adige, che negli ultimi BELLUNO

zione migliore». In realtà di tavoli di discussione sene parlò anche lo scorso anno, quando il tema si ripropose, dopo la proposta di Bolzano di istituire un «numero chiuso» alle auto: «In realtà poi non sene è più fatto nulla ammette Caner - anche a causa dei vari eventi che ci hanno coinvolto a lungo e in prima persona. Ma la posizione della Regione Veneto non è cambiata in questi mesi: non abbiamo preclusioni di sorta, ma una soluzione va trovata tutti insieme». Frena anche Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, che ha risposto in tempo reale al collega altoatesino, sostenendo nei fatti la posizione espressada Caner: «Sulla chiusura dei passi dolomitici - ha dichiarato Padrin a stretto giro di posta, dal palco di piazza Dibona - bisogna parlare, fare un ragionamento, che sia però condiviso anche con le categorie economiche, gli albergatori, chi vive e lavora sui valichi, per trovare una soluzione unitaria e che metta d’accordo tutti. La montagna ha bisogno di occasioni, di togliere vincoli, non di metterne di nuovi». Moreno Gioli © RIPRODUZIONE

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anni ha sperimentato diverse soluzioni. Nel 2017, ad esempio, fu provata la strada della Il precedente chiusura dei passi nel periodo estivo nei mer- L’anno scorso Bolzano voleva coledì, con un ricco calendario di iniziative culturali a corollario. Un esperimento che a istituire un numero chiuso per detta degli amministratori altoatesini portò limitare l’accesso alle auto, ma il ottimi risultati ma che scatenò le vibranti pro- tavolo non venne mai convocato teste dei vicini. « Caner ha «No a decisioni unilaterali», risponde a La vicenda risposto che la Kompatscher l’assessore al turismo della Re- « Il presidente Regione non ha gione Veneto, Federico Caner: «Non siamo nessuna contrari a priori all’idea, anzi, possiamo di- della Provincia preclusione, e scuterne, ma per fare le cose fatte bene occor- di Bolzano ha che bisogna re coinvolgere non solo la parte politica, ma rilanciato l’idea trovare una anche e soprattutto i cittadini, gli operatori di chiudere i decisione turistici e le associazioni di categoria. Mettia- passi dolomitici condivisa moci attorno ad un tavolo e cerchiamo la solu- in estate

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30 giugno 2019

Dolomiti, via al monitoraggio di rumore e moto Il decennale. L’annuncio ieri a San Vigilio di Marebbe durante le celebrazioni del decennale Dolomiti patrimonio Unesco Alfreider: «Vogliamo ridurre il traffico sui passi e in tutta l’area» S. VIGILIO DI MAREBBE.

Passi dolomiti chiusi? Dopo l’annuncio di Kompatscher («lavorerò per creare le basi di una normativa solida»), il tema viene rilanciato dall’assessore all’Ambiente Giuliano Vettorato. Lo scenario è sempre il decennale per l’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. «La giunta provinciale si muove in questa direzione», conferma Vettorato, che ieri con gli assessori Daniel Alfreider e Maria Hochgruber Kuenzer era a San Vigilio di Marebbe per il «Dolomites Unesco Festival», l’evento principale dei festeggiamenti in Alto Adige, organizzato dall’Associazione turistica di San Vigilio in collaborazione con la ripartizione Provinciale per la Natura, paesaggio sviluppo del territorio, la Fondazione Dolomiti Unesco e l’Idm Alto Adige. La giunta ha approvato di recente un promemoria sui passi dolomitici, annuncia Vettorato , con l’incarico agli uffici e all’Appa di organizzare i rilievi sull’inquinamento acustico e il numero di passaggi di mezzi sui passi. «Conto che in agosto

avremo i risultati», fa sapere Vettorato. Maria Hochgruber Kuenzer non ha dubbi: «Un rumore insopportabile. Moto eauto che sfrecciano, senza che gli interessi nulla. Non è questo il nostro futuro». A San Vigilio di Marebbe c’erano ieri anche il rappresentante del ministero dell’Ambiente, Pier Luigi Petrillo, il segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'Unesco Enrico Vicenti, la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini e il sindaco Albert Palfrader.Maria Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che la festa rappresenta un simbolo della collaborazione tra le istituzioni a favore della popolazione: «Questa collaborazione tra i territori delle Dolomiti èanche uno degli obiettivi dell’inserimento nel patrimonio mondiale dell’Unesco. In questo senso va anche interpretato il tavolo di esperti convocato per dare prospettive di sviluppo al patrimonio rappresentato dalle Dolomiti». Secondo Vettorato, «il decennale è un punto di partenza fonda-

mentale per continuare a praticare, sempre di più, una buona governance del territorio, per uno sviluppo sostenibile di queste straordinarie bellezze. Lo dobbiamo a tutti noi, alle generazioni future e ai nostri figli. Tutelare edifendere questo ambiente rimane una priorità, trattandosi di un bene unico e anche di una grande attrazione turistica, che richiama nelle nostre zone, da sempre, milioni di visitatori da tutto il mondo». Mobilità sostenibile L’assessore alla Mobilità Alfreider conferma: «Il nostro obiettivo è ridurre il traffico in tutta la zona dolomitica, in collaborazione con i Comuni e la popolazione, e liberare l’area dal traffico di attraversamento. Stiamo lavorando per giungere ad una riduzione sostenibile del traffico a favore del nostro sensibile ambiente alpino, per la tutela della natura e delle popolazioni che risiedono in quest’area. Per adottare misure significative sui passi dolomiti sono necessarie una nuova base giuridica ed

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una gestione coordinata del traffico veicolare». La tutela Marcella Morandini ha sottolineato che l’anniversario non è costituito solamente da festeggiamenti: «Il traguardo del primo decennio rappresenta per noi un’occasione per rivitalizzare ed approfondire il ruolo delle Dolomiti in quanto patrimonio mondiale dell’Unesco, riflettere sulle sfide future e collaborare ancora meglio a livello interprovinciale». Il capo di Gabinetto del Ministero Pier Luigi Petrillo ha ricordato la sua soddisfazione quando nel 2009 venne presentata la candidatura delle Dolomiti alla quale, ha detto, ha assicurato il suo appoggio «per assicurare un'adeguata tutela a questo territorio». Anche Vicenti ha posto l'accento sull'importanza di uno sviluppo sostenibile, «strumento fondamentale per affrontare le tematiche del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, la mobilità ed il flusso di turisti che vengono a visitare questi territori dolomitici». Don Paolo Renner ha esortato a svolgere un ruolo di tutela del patrimonio naturale anche in vista dei Giochi olimpici invernali del 2026. I festeggiamenti hanno proposto un programma di eventi, tra questi il «Miglio delle esperienze» e la sfilata delle «Leggende dei Fanes».

• La Provincia

Inquinamento acustico e numero di passaggi Presto i risultati • Le Olimpiadi

2026 Don Renner:particolare attenzione al territorio

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• Unamaschera dolomitica

• Anche l’antica arte del gelato ha radici nell’area dolomitica

• La festosa sfilata delle “Leggende di Fanes”. (Fotoservizio: Fondazione Dolomiti Unesco)

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• Lo staff organizzativo del decennale Dolomiti Patrimonio Unesco ieri a SanVigilio di Marebbe

• Unmomento della sfilata di ieri per il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco

• Sonostati toccati tutti gli aspetti della vita nella Dolomiti, anche il rapporto con gli animali

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Dolomiti

S.Vigilio,festa perl’Unesco esta ieri a San Vigilio di Marebbe per celebrare i dieci anni dall’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio mondiale dell’Unesco. In rappresentanza della Provincia erano presenti gli assessori Maria Hochgruber Kuenzer, Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider. Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, ha sottolineato che l’anniversario non è costituito solo da festeggiamenti: «Il decennale rappresenta l’occasione per rivitalizzare e approfondire il ruolo delle Dolomiti». A. D. P.

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La lunga stagione estiva a Cortina d'Ampezzo UNA SUPERSUMMER PER BICI E TREKKING Gambe in spalla per escursioni panoramiche o arrampicate adrenaliniche ed, ancora, bici sugli impianti, prima di lanciarsi per discese mozzafiato lungo sentieri suggestivi. L’estate di Cortina d’Ampezzo è un’emozione da vivere a due velocità: con le due ruote o a piedi. Per questo la declinazione estiva del Dolomiti Superski è il Dolomiti SuperSummer ed offre un pacchetto di agevolazioni e idee per un’estate green e piena di energia. Il 2019 è l’anno del Dolomiti Hike Galaxy, con una ventina di percorsi che partono da Cortina e costituiscono la versione escursionistica del circuito a due ruote Dolomiti Bike Galaxy. Quanto ai biker, i percorsi inseriti nel ventaglio di proposte Dolomiti Bike Galaxy includono alcuni must come Bike trail 5 Torri Freeride, il Bike trail Averau, il Bike trail Superpanorama e il Bike trail Mietres Freeride. Si tratta di quattro percorsi che comprendono l’uso di impianti e navette. Per muoversi all’interno del comprensorio sono disponibili le tessere Bike & Hiking Pass, oltre alle diverse soluzioni proposte dal Dolomiti SuperSummer. LE SETTE SORELLE DELLA REGINA DELLE DOLOMITI Lagazuoi – Una terrazza sulla storia È il superattico delle Dolomiti. Una terrazza sulla natura, una finestra sulla storia. Salire dal passo Falzarego, ai 2.835 metri del Lagazuoi è una delle esperienze più intense fra i Monti Pallidi. La funivia ha aperto i battenti a fine maggio e sarà l’ultima a chiudere in ottobre. Un balzo di 652 metri in meno di tre minuti ed ecco i 2.778 metri della stazione di monte. L’impianto fu costruito nel 1963. L’anno dopo arrivò il rifugio, una cinquantina di metri più in quota. Qui, però, dal 1915 al 1917, c’erano solo i soldati della Grande Guerra. Gli austro-ungarici Kaiserjaeger occuparono, con un presidio fisso di un centinaio di uomini, le postazioni al Passo di Valparola e vetta e cresta del Lagazuoi; gli italiani, invece, cercavano di sfondare il fronte. Oggi quassù arrivano turisti ed escursionisti, innamorati e rispettosi di un’area che conserva le tracce di un evento fondamentale per storia dell’Europa. Il rifugio, gestito dalla famiglia Pompanin, offre 74 posti letto e una terrazza panoramica che permette di ammirare tutti i tremila delle Dolomiti, dalla Marmolada, alle Tofane, dal Piz Boè al Civetta, passando in rassegna anche Conturines, Antelao, Sorapis e Monte Pelmo. La fruizione della funivia è privo di barriere architettoniche. In quota, poi, alcuni sentieri sono stati restaurati per consentire l’accesso alla vetta del Lagazuoi alle persone con ridotta mobilità o anche in carrozzina. DA NON PERDERE • All’arrivo, a monte della funivia, lo spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, inaugurato nel 2018, è un laboratorio di idee permanente. Quattro sale su tre piani, una superficie di 264 metri quadrati: ecco i numeri di questo osservatorio privilegiato sul mondo della montagna ed uno spazio internazionale e versatile per approfondire la conoscenza della cultura di queste terre alte. Per l’estate 2019, dal 6 luglio al 20 ottobre, è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. La sua eredità artistica e morale, il suosguardo unico sul mondo e sulle montagne continueranno ad abitare questo spazio a quota 2.778 metri. Sabato 6 luglio, in occasione del vernissage, Lagazuoi Expo Dolomiti apre le porte ai turisti e agli abitanti di Cortina, agli amici, alle persone che in un modo o nell’altro sono entrate in contatto con l’opera e la vita di Stefano Zardini, agli ammiratori e agli appassionati di fotografia e montagna. L’inaugurazione, alle 11, si concluderà con un brindisi ad alta quota. Mercoledì 21 agosto concerto in quota. SENTIERI Non si può visitare il Lagazuoi senza raggiungere la sua croce di vetta, sulla cima del Piccolo Lagazuoi: solo 20 minuti di cammino, adatto a tutti - grazie ad una ghiaia leggera e al recente restauro firmato dagli Alpini di Treviso – anche al passaggio delle carrozzine. Il sentiero ha uno

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sviluppo di meno di 800 metri e la meraviglia di sentirsi immersi nella natura sarà uno dei ricordi più intensi dell’intero viaggio. A queste quote sono molte le possibilità di camminare nella storia: il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle diverse testimonianze diffuse che si trovano, oltre che sul Lagazuoi, anche sulle Cinque Torri e sul Sasso di Stria. Il Lagazuoi si raggiunge in funivia e si esplora scendendo a piedi a ritroso verso il passo. Sentieri, accessibili anche a carrozzine e ideali per famiglie, portano alla scoperta delle diverse postazioni militari, dalla postazione del Cecchino alla galleria della prima linea dellaFeldwachweg. Trincee, anche la riproduzione di una mitragliatrice e posizioni difensive ci ricordano oggi la necessità di non scordare il nostro passato. Per scoprire il lavoro degli italiani, si può invece percorrere - in discesa o in salita, scendendo poi in funivia - il sentiero attrezzato che attraversa la galleria dell’Anticima: si tratta di un percorso di 639 metri di dislivello ed occorrono 3 ore di marcia che valgono fiato e fatica. Utilizzando la funivia per salire, sono molti altri gli itinerari che permettono di passeggiare solo in discesa, senza pensieri. Un itinerario molto panoramico conduce, per esempio, alla Capanna Alpina, ripercorrendo in parte, in 1.048 metri di dislivello negativo, il disegno della pista Armentarola, una delle discese con gli sci più celebri del comprensorio, con tappe panoramiche anche al lago del Lagazuoi e al Rifugio Scotoni. Più brevi sono i sentieri che discendono diretti al Passo Falzarego come quello “Del Fronte” che passa in rassegna gli antichi percorsi militari. • Fino al 9 settembre il Museo a cielo aperto della Grande Guerra si può visitare accompagnati da un rievocatore storico perfettamente equipaggiato in divisa del III reggimento Tiroler Kaiserjaeger. Le visite, in italiano, inglese (e tedesco, ma solo dal 13 luglio al 11 agosto e dal 29 settembre al 10 ottobre) durano un’ora e si possono prenotare in anticipo o semplicemente attendere l’arrivo del turno successivo. In particolare, sabato 3 agosto, ben 15 rievocatori storici stazioneranno nelle trincee del Lagazuoi a disposizione dei visitatori. • Dal 6 luglio al 20 ottobre, all’arrivo a monte della funivia del Lagazuoi è la mostra “Oltre” che illustra la poetica e la fotografia di Stefano Zardini, scomparso lo scorso inverno, ad accogliere il visitatore. Si tratta di un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. • Dal 13 al 28 luglio torna il Lagazuoi Cairn Festival, il contest ideato per ricostruire i classici ometti di montagna che indicano la via. Li chiamano cairn e sono da sempre un punto di riferimento per chi cammina, ma anche un modo per esprimere la propria creatività, in piena libertà. Ed è questo lo spirito dell’evento che intende liberare la fantasia creativa dei partecipanti. Ognuno potrà realizzare la sua opera d’arte in un’area delimitata, assegnata al momento dell’iscrizione, lungo il sentiero che collega il rifugio alla vetta del Lagazuoi. Una giuria, composta da esperti di montagna, decreterà il migliore. Cinque Torri - Rifugi, geologia e la musica dei Dire Straits Cinque torri, una meraviglia: questo scorcio di Dolomiti ampezzane è una combinazione perfetta fra svago e storia e un concentrato di tutti gli elementi che rendono uniche queste crode. In estate la zona è servita da 2 seggiovie, la Cinque Torri, aperta dal 15 giugno a fine settembre, e Fedare Nuvolau, aperta dal 6 luglio fino a metà settembre. Il terreno di gioco per i visitatori va dagli inconfondibili picchi di roccia dolomia primaria, ai massi erratici lasciati indietro dalla storia di grandi glaciazioni, fino ai prati d’alta quota. La zona Cinque Torri, Averau e Giau con il rifugio Nuvolau, arroccato su quello che sembra un inespugnabile nido d’aquila, sono una zona d’elezione per il trekking, la mountain bike e i climber che trovano una palestra di roccia ambitissima.

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DA NON PERDERE Anche qui la storia è protagonista: per questo passeggiare a queste quote significa imbattersi spesso nei racconti di guerra. Qui era di stanza l’artiglieria di montagna italiana con l’obiettivo di sfondare verso la Val Badia. I cannoni erano puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi e del Forte Tre Sassi. Oggi una serie di percorsi segnalati e gratuiti permette di passeggiare lungo trincee e fortificazioni, alla scoperta della vita di tutti i giorni delle truppe quassù dislocate. I percorsi, da 1 a 3 ore, sono molto vari e adatti ad ogni passo. Il Museo a cielo aperto della Grande Guerra è una delle testimonianze diffuse che si trovano anche sul Lagazuoi e al Forte Tre Sassi. SENTIERI Oltre alla Grande Guerra, oggi fra queste cime è bello riscoprire anche un’altra storia: è quella del nostro pianeta e delle sue ere geologiche che, proprio qui, hanno disegnato, quasi “accumulato”, molti capitoli, rendendo unico l’ambiente che offre 120 km di percorsi segnalati. Fra le escursioni più complete c’è quella che sale ai 2.575 metri del Rifugio Nuvolau. Facendosi dare un passaggio volendo anche dalle seggiovie Cinque Torri e Fedare, il cammino vale il panorama. Il rifugio è uno dei più antichi della zona. Costruito nel 1833 da un colonnello di Dresda che, proprio fra queste valli, guarì da una malattia, oggi ha ancora il fascino delle cose antiche. Con 24 posti letto, è un’esperienza da provare. Una delle passeggiate più classiche dal Rifugio Nuvolau è quella che conduce, per due varianti, al Rifugio Scoiattoli, altro gioiello del comprensorio, anche grazie alla sua iconica vasca esterna per idromassaggio, ricavata nel legno di abete. • Sabato 6 e domenica 7 luglio la montagna fa del bene: fra i passi Giau e Falzarego e in centro a Cortina d’Ampezzo, la Fondazione Il Bene organizza Verticale Solidale, un weekend di informazioni sul tema delle malattie neurologiche rare e neuro immuni. In collaborazione con le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e del Consorzio Delicious Cortina, molte le attività ludiche e le occasioni informative. • Domenica 14 luglio tutti al rifugio Averau per un appuntamento all’insegna del gusto. La famiglia Siorpaes comincerà già la notte ad imbandire un banchetto per la grande festa dell’estate. Spiedo, carni e sapori di montagna, saranno protagonisti, insieme alle canzoni delCoro Cortina che si esibirà dalle 14, con il suo vasto repertorio di canto popolare, spiritual e brani sacri. • Sabato 20 luglio la serata, dalle 20, è a tutta musica sulla terrazza del Rifugio Scoiattoli dove è attesa una delle più importanti tribute band dei Dire Straits. Ospite della famiglia Lorenzi, la Dire Straits Over Gold, nata come trio Jazz, oltre vent’anni fa, porta in quota il suo ritmo con repertorio intenso, raffinato ed un appuntamento gratuito, incorniciato dalle Dolomiti. In occasione del concerto, la funivia sarà aperta dalle 17.30 alle 23.30. • Sabato 3 agosto prende via il Delicious slow trekking, studiato dalla Guide Alpine di Cortina

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d’Ampezzo per far scoprire il sapore della notte e il gusto delle camminate fuori orario. Il piccolo trail, alla portata di tutti, parte dal centro del paese, al cospetto della Ciasa De Ra Regoles e si snoda lento, come momento di conoscenza interiore e contemplazione del creato, dal tramonto all’alba e poi di nuovo per tutta la giornata, toccando anche il Rifugio Lagazuoi e ripercorrendo l’iter del Delicious Trail Dolomiti in calendario il 21 settembre con la sua lunga cavalcata a doppia misura: 44,2 km o 22,9 km a zonzo fra Pocol, Croda da Lago, 5 Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. • Domenica 4 agosto protagonista è il Museo a cielo aperto della Grande Guerra. Una sessantina di rievocatori storici, in divisa d’epoca e provenienti da tutto il mondo, daranno via ad una rappresentazione d’epoca. Allestimenti museali racconteranno dal vivo la vita nei campi militari d’alta quota. Fra i vari cimeli saranno esposti anche un cannone d’artiglieria tipo 75 B e una mitragliatrice Maxim 1911. • Venerdì 20 e sabato 21 settembre scatta il Delicious Festival Dolomiti che include alcuni eventi fra cui il Delicious Trail Dolomiti, una corsa di 44,2 km e la sua versione short di 22,9 km, che, partendo dal centro del paese si snoderanno fra Pocol, Croda da Lago, Cinque Torri, Nuvolau, Lagazuoi e Passo Falzarego. Nel corso del Delicious Festival Dolomiti si svolgeranno anche la terza edizione del Delicious Climbing Dolomiti, la quarta edizione del Mini Delicious Trail e la terza edizione del Mini Climbing Dolomiti. Venerdì 20 si inaugura con l’apertura del Pala Delicious a Pocol, punto di partenza della Short Delicious Trail e arrivo di entrambe le competizioni, con apericena e pasta party a cura del Gruppo Ristoratori di Cortina d'Ampezzo - Amici del Delicious Festival. Sabato 21, invece, è il momento delle gare, ma per tutto il giorno al Pala Delicious sarà possibile gustare i piatti preparati dagli chef dei ristoranti e rifugi dell'area Lagazuoi, Cinque Torri Giau. Alla sera grande festa con musica, animazione, dj set e molto altro ancora. Faloria e Cristallo – Il regno della mountain bike Il Faloria è un attico con vista. Ultimo a chiudere con la stagione invernale, il comprensorio riapre l’8 giugno con i due tratti di funivia ed il 21 giugno con la seggiovia del Cristallo. La funivia consegna il visitatore a 2.123 metri di quota per una full immersion delle meraviglie, che permette di abbracciare a 360° una bella fetta di Monti Pallidi, dal Monte Pelmo, alle Tre Cime di Lavaredo con le Tofane al centro.

(photo credit Dino Colli) DA NON PERDERE Qui tutto è energia: si può camminare, lungo ampi sentieri circolari lungo il crinale o avventurarsi

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in più impegnative escursioni. Il luogo è perfetto per mountain bike che, infatti, possono viaggiare liberamene sulla funivia ed anche sulla seggiovia. Per i più contemplativi, poi, c’è la terrazza del Rifugio Faloria: a quota 2.190, è l’indirizzo privilegiato dove farsi coccolare dalla natura, concedendosi, anche un robusto assaggio dei sapori della tradizione. ESCURSIONI Il più ambito dei sentieri è il percorso panoramico Dolomieu che si snoda da Faloria a Rio Gere: data la facilità il percorso, è adatto a tutti e scende verso Rio Gere sulla costa della montagna in mezzo agli alberi, regalando scorci panoramici sulle mille striature delle varie rocce. Una delle passeggiate da non perdere è quella che collega i tre rifugi, Faloria, Tondi e Vandelli. Di media difficoltà, prevede alcuni semplici tratti attrezzati. Dal Rifugio Faloria si può arrivare al Rifugio Tondi anche in jeep, per poi cimentarsi in una classica fra le passeggiate, lungo il sentiero numero 213 che incrocia l’Alta via e poi punta a Ra Zesta e alla forcella Ciadino, a quota 2.378. Dalla forcella, un breve tratto attrezzato porta alla conca Ciadin del Laudo dove, attraverso un’ultima spettacolare cengia attrezzata, si svalica finalmente fra mughi profumati fino al lago Sorapis e al rifugio Vandelli. Ricordate Silvester Stallone appeso ad una fune nel vuoto? Provò anche lui l’ebbrezza del panorama mozzafiato fra Faloria e Cristallo, in alcune delle scene del film Cliffhanger che furono girate proprio nella zona a monte della funivia Faloria, dove oggi a ricordare le imprese di Sly c’è il “suo” lodge che si raggiunge con una facile camminata di 10 minuti dalla funivia. FERRATE E FALESIE Gli amanti delle ferrate trovano al Faloria un itinerario impegnativo, ma di grande soddisfazione: la via si chiama Sci Club 18 e si attacca scendendo alla stazione intermedia della funivia, a Mandres. Da qui, in un’ora di cammino, si arriva a Crepe di Faloria, dove parte una bella linea ferrata che in due ore circa porta in cima. Per chi alla ferrata dal percorso obbligato preferisca la libertà di un tiro in falesia, il Faloria ha un unico indirizzo: Crepo Longo. Le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e la società Impianti hanno recentemente apportato un restyling alle vie ed oggi gli appassionati di magnesite e scarpette possono contare su alcuni tiri di quarto e quinto grado, anche se il core business della parete si slancia già versoil 6a e 6b con ben 27 tiri, fra cui uno, classificato 6c per i più arditi. Dall’arrivo della funivia si scende verso la seggiovia Tondi, dove cartelli ben evidenti segnalano l’accesso alla falesia che si raggiunge in una ventina di minuti di cammino. MOUNTAIN BIKE Molti percorsi per la mountain bike si snodano alle pendici del Cristallo e del Faloria: per lunghezza e difficoltà la varietà è così ampia che ognuno può trovare la linea più adatta alle proprie aspirazioni. Salendo, invece, con gli impianti, la MTB è benvenuta sia in funivia sia sulla seggiovia che da Rio Gere sale a Son Forca. Una grande classica è proprio l’anello di 21 km che scende lungo la val Padeon alle pendici del Cristallo. • Dal 2 luglio a fine agosto, ogni martedì è ora dello yoga in quota: il Rifugio Faloria organizza lezioni in terrazza in collaborazione con il Centro Jothyoga Asd a partire dalle 10.30. Dopo un’ora di lezione il rifugio organizza anche un brunch ad hoc. • Lunedì 15 luglio torna l’appuntamento firmato Civiltà del Bere con VinoVip Wine tasting delle aquile e con una delle degustazioni d’alta quota più raffinate ed attese dell’estate cortinese. Si tratta di una biennale del vino italiano che ospita il gotha della produzione nazionale fra etichette famose e boutique del vino. • Dal 27 luglio fino al 7 settembre, ogni sabato il Rifugio Faloria propone un aperitivo con vista. Si sale con la funivia e si attende il tramonto sorseggiando un indimenticabile happy hour. • La vigilia di Ferragosto è un must al Faloria: il 14 agosto si cena fra le stelle con grande finale di fuochi artificio. Socrepes, Pocol, Tofana e Falzarego: per bikers, escursionisti e scalatori (anche baby) Regina d’inverno, quando le signore dello sci alpino e di Coppa del Mondo ne solcano i pendii, questa parte di regno di Cortina d’Ampezzo si trasforma in estate in un paradiso pensato sia per i più piccoli sia per gli amanti del trekking e dell’arrampicata. Qui l’ospite più gradito è il sole che

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splende sia la mattina sia il pomeriggio per giocare con i colori della roccia dolomia e le maestose Tofane. Le seggiovie di Piè Tofana – Duca d’Aosta - Pomedes aprono dal 22 giugno alla metà di settembre; poco più tardi, il 6 luglio, apre la seggiovia per Socrepes.

(photo credit Sebastiano Lacedelli) DA NON PERDERE Un gruppo poker di rifugi che ha fatto la storia dell’alpinismo è il plus di quest’angolo di Dolomiti e completa l’offerta del comprensorio che conta alcuni fra i più iconici scorci panoramici, immersi nel paradiso delle Tofane. ESCURSIONI Moltissime sono le possibilità per passeggiare fra queste crode, approfondendo tutti i segreti della flora e della fauna del luogo. Ci sono opzioni più facili, adatte a tutta la famiglia, come il sentiero dei Camosciche, in 40 minuti, attraversa il canalone delle Tofane verso Forcella Rossa, oppure i concatenamenti fra rifugi, come il sentiero che congiunge il Duca D’Aosta al Dibona. A collegare, invece, ben tre rifugi – Duca D’Aosta, Dibona e Giussani - è il celebre sentiero attrezzato Astaldi, fra i più belli della zona, pensato per escursionisti esperti, data l’esposizione di alcuni tratti. FERRATE Anche le ferrate sono spesso accessibili a tutti in questo scampolo di Monti Pallidi. Dal Rifugio Duca D’Aosta si raggiungono un paio di percorsi attrezzati. In particolare quelli di Ra Bujela e Ra Pegna sono vie ferrata adatte anche ai bimbi che si troveranno a tu per tu con la salita di uno dei due massi del celebre Schuss che caratterizza la discesa invernale di Coppa del Mondo. É invece, un grande classico che da oltre 40 anni attira scalatori che vogliono ampliare il proprio curriculum, la ferrata Giuseppe Olivieri che sale a Punta Anna. PLAY PARK É il paradiso dei più piccoli escursionisti. Il parco giochi ad ingresso gratuito di Socrepes è un concentrato di meraviglie per bambini e genitori, a caccia di ore liete ed alpine. Scivoli, altalene, zip e slack line ed ancora, pedane, pista per grandi biglie di legno. Da quest’anno c’è anche la pista Tubby, per un adrenalinico summer tubing che mette d’accordo grandi e piccini. Il parco è un regno fatato che si raggiunge con la seggiovia Socrepes, si può sostare al vicino, omonimo, rifugio per una sosta golosa e poi decidere di scendere a valle a piedi, con un facile sentiero punteggiato di comode panchine per la sosta. A pochi passi dal parco giochi si raggiungono, poi, i recinti dove osservare le mansuete e affettuose Capre Mohair, le vivaci e dinamiche Capre Tibetane e i simpatici Maialini Nani.

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BIKE PARK Gli amanti delle due ruote, ma anche chi voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo del downhill in bicicletta, trova sempre a Socrepes l’indirizzo più giusto. Qui sono attrezzati tre percorsi flow e old school di varia difficoltà. Si può far pratica su questi terreni per imparare la postura corretta ed altri trucchi per padroneggiare questa disciplina tutta adrenalina e coraggio. Nelle vicinanze poi si trovano un fornito noleggio di bici Santa Cruz e Focus e le guide mountain bike “Ride in Cortina”, mentre lo Chalet Tofane è l’approdo goloso perfetto, dopo ogni discesa. BABY RANCH DOLOMITI SOCREPES Tutti in sella: quest’anno il maneggio di Socrepes si avvale della collaborazione dell’istruttrice Elettra Monico. I pony Iside, Iusas, Irene e Spirit attendono i baby cavalieri sotto la supervisione di Robin Hood, “gigante buono” che è la razza più grande del mondo, lo Shire. Al baby ranch si svolgono attività teoriche e pratiche per avvicinarsi al mondo dei pony sia in sella sia nel lavoro da terra. Nelle immediate vicinanze sarà aperto anche il rifugio Ria de Saco con griglia esterna, servizio bar e giochi gratuiti per bambini. Col Druscié, Ra Valles e Cima Tofana – Dove volano le aquile Il quadrante delle dolomiti ampezzane che incornicia le Tofane profuma di futuro. È qui che si sta realizzando il nuovo impianto per i Mondiali di Sci Alpino 2021 che darà un passaggio ai campioni impegnati sulle piste del Col Druscié che diventa, per questa estate, il punto di partenza alla scoperta del gruppo delle Tofane. Per arrivarci si può salire in auto o in bus dal centro di Cortina d’Ampezzo fino a Pié Tofana, quindi proseguire con la navetta che effettua servizio gratuito con frequenza ogni 15 minuti. Da qui si torna ad utilizzare gli impianti di risalita con il secondo segmento della funivia, aperta dal 20 luglio al 1° settembre, per salire a Cima Tofana. Escursioni, ferrate leggendarie, la storia della Grande Guerra: passeggiare a Ra Valles ha molti sapori, declinati in grande armonia con la natura. Tanti gli spunti anche solo per gli amanti della montagna slow. Si può scegliere la Capanna Ra Valles che vanta anche un record molto originale dato che ospita la pizzeria più in quota delle Dolomiti con i suoi 2.475 d’altezza. Il bar di Cima Tofana è, invece, un nido d’aquila dove gustare cibo per il corpo mentre lo spirito si nutre del panorama che si squaderna tutto intorno. Sosta gourmand è, invece, il Masi Wine Baral Druscié. Questa nuova location è uno dei must see fra i più trendy di Cortina dove abbinare un bicchiere di Amarone della casa al fine dining, coccolati da un vista sontuosa.

DA NON PERDERE Arrivare a quota 3.244 è già di per se un’esperienza. La vetta di cima Tofana è un viaggio anche spirituale fra la terra ed il cielo. L’escursione in funivia è adatta a tutti e permette di comprendere

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la vastità dei luoghi e, al contempo, la loro delicatezza e complessità. Caratteristiche che hanno conquistato anche le Nazioni Unite dell’UNESCO, quando, dieci anni fa, dichiararono questi montiPatrimonio dell’Umanità. Per tutta l’estate si potrà ammirare la mostra fotografica Per Aspera ad Astra che racconta i capitoli eroici della vita delle Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo. L’esposizione è nata dalla volontà della società impianti di celebrare i primi cinquant’anni di attività che culminano proprio nel 2019 con i lavori per il nuovo impianto in vista del Mondiali di sci Alpino, in calendario nel febbraio del 2021. ESCURSIONI Quando si è così in alto non è difficile immaginarsi di poter toccare il cielo con un dito: la passeggiataAstro ring si snoda lungo un anello di 1.5 km, con un dislivello di 70 metri, perfetto per tutta la famiglia. Si tratta di un percorso didattico naturalistico che segna un punto d’incontro fra cielo, firmamento e terra, grazie ad una serie di passeggiate dove ripassare, attraverso grandi pannelli esplicativi, il nome dei pianeti e le caratteristiche dell’universo, in un’originale lezione di astronomia en plein air. Per completare questa full immersion spaziale, a Col Druscié si può visitare anche l’osservatorio astronomico Helmut Ullrich. FERRATE Sono molte le possibilità per chi ami la verticalità estrema e il contatto con la roccia calda d’estate quando il sole ne esalta i colori. Una delle ferrate più famose delle Dolomiti è proprio quella che arriva sulla cima della Tofana di Mezzo: si tratta di un percorso difficile che richiede, partendo dalla capanna Ra Valles, 3 ore abbondanti di impegno in parete. Più accessibile anche alle famiglie, pur a chi abbia già rudimenti di verticalità e gusto per l’arrampicata, è il percorso che in 5 ore porta a concatenare la Tofana di Dentro alla cima di Mezzo, con rientro poi al rifugio. Durante questo percorso cavità e rocce utilizzate durante la guerra arricchiscono l’esperienza verticale. • Peak 2 Peak è un concatenamento ideale che unisce la comodità della funivia all’emozione di un percorso attrezzato: è l’alternativa ideale all’esigente ferrata che conduce alla cima di Mezzo. Si sale, infatti in funivia a Cima Tofana di Mezzo, poi si raggiuge lungo un sentiero attrezzato, la cima della Tofana di Dentro, concatenando la conquista di due Tofane in un solo percorso. • Rappeling the Dolomites ripropone una delle esperienza più adrenaliniche della valle: con una Guida alpina si raggiunge Ra Valles per calarsi poi in corda doppia, a ritroso lungo splendide pareti verticali. Misurina, piacere slow Virando verso Misurina ci si imbatte nell’omonimo lago, in cui si specchiano molte delle cime delle Dolomiti. È un punto di partenza perfetto per tante escursioni di livello tecnico o anche adatte alle famiglie. Prendendo la seggiovia si raggiunge il rifugio Col de Varda, e da lì, camminando per un’ora e mezza, il rifugio Città di Carpi: panorama assicurato, che spazia dal Sorapiss, alla Marmolada, alle Tofane al Cristallo. DA NON PERDERE Il tramonto sulle numerose montagne circostanti mentre si mangia sulla terrazza del rifugio: Faloria, Croda Da Lago, Tofana, Cristallo, Monte Piana ed ovviamente i Cadini di Misurina. ESCURSIONI • Dal rifugio Col De Varda è possibile visitare i ruderi dell'antico rudere della Grande Guerra, con una breve camminata di circa 20 minuti. • Il rifugio Città di Carpi è raggiungibile a piedi con una passeggiata molto panoramica di un'ora e mezza circa alla portata di tutti oppure in mountain bike attraverso la forcella Maraia. • Con una semplice camminata di circa un’ora e mezza dall’arrivo della seggiovia si può raggiungere Malga Maraia, punto panoramico imperdibile sulle Marmarole e sulle cime del Centro Cadore. • Chi ama l’arrampicata può trovare numerose vie sulla palestra di roccia a poca distanza dall'arrivo della seggiovia SENTIERI

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Nell’area ci sono i famosi sentieri Bonacossa e Durissini, che attraversano la catena dei Cadini di Misurina. Entrambi necessitano di un minimo di attrezzatura (casco, cordino ed imbrago) e di una preparazione fisica adeguata. • Domenica 7 luglio ci sarà il Tre Cime Experience Camp: avrai la possibilità di correre assieme a campioni protagonisti della gara come Stefano Fantuz e l’ideatore dell’evento Ivano Molin, provando i tratti più panoramici della gara di settembre • Sabato e Domenica 7 e 8 Settembre appuntamento con la Tre Cime Experience, evento sportivo dell’estate che prevede 4 gare: sabato la Diavolo Vertical Sprint (1,5 km e 400 D+) edomenica la Cadini Sky Race (20 km e 1600 D+), la Misurina Sky Marathon (40 km e 3000 D+) e la Cadini Kids Race riservata ai più piccoli. Auronzo, adrenalina nel verde Poco distante, Auronzo, altra bella località del Cadore: da qui gli impianti portano in pochi minuti al Rifugio Monte Agudo, a quasi 1.600 metri, da dove si possono ammirare il lago di Auronzo, e, a distanza, le Tre Cime di Lavaredo. Inoltre, a monte della seggiovia Taiarezze - Malon, c’è il Fun Bob più lungo del mondo, a disposizione di grandi e piccini per sfrecciare tra rettilinei, curve e tornanti.

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PAESE :Italia

AUTORE :Giuditta Bolzonello

PAGINE :14 SUPERFICIE :16 %

2 luglio 2019 - Edizione Belluno

Folkest ad Auronzo: la prima in Cadore L APPUNTAMENTO

Domani esordio assoluto di Folkest in Cadore: è un festival musicale itinerante che va al di là della proposta musicale, intende rivitalizzare piazze e parchi come scenari perfetti per ambientare concerti, eventi, momenti di studio e approfondimento, diventando veicolo di promozione culturale e turistica del territorio.

ILRISVOLTO Un aspetto di valore che non si è lasciato sfuggire la sindaca di Auronzo, Tatiana Pais Becher, per lanciare il progetto già in estate con tre date in valle dell Ansiei, per poi arrivare nel corso dell anno, e in prospettiva per il 2020 in modo più articolato, al coinvolgimento dell intero territorio cadorino e alla valorizzazione degli artisti che già lavorano in loco. «La cultura, le tradizioni, la lingua, la musica quali occasione di crescita culturale e turistica del Cadore Tatiana Pais Be sottolinea cher- sono un opportunità da non lasciarsi sfuggire. Anche un festival può combattere lo spopolamento, se riesce a coinvolgere e valorizzare i giovani artisti locali affinché possano continuare a produrre musica e arte in Cadore, senza dover per forza emigrare verso le città e la pianura».

ILPROGRAMMA Domani alle 21 in piazza Santa Giustina suoneranno gli Hoodman Blind, un giovane trio scozzese proveniente

da Limerick, nella contea di Clare, una delle più ricche dal punto di vista musicale. In questi pochi anni hanno saputo costruirsi una solida reputazione, che li ha portati a esibirsi ai top festival Other Voices e Electric Picnic, così come il Festival di Kaustinen in Finlandia. Il 10 luglio sarà la volta di una serata di musica delle comunità ladina e friulana con i Na Fuoia (Cadore) e i gruppi del Friuli: La sedon salvadie, Grop Trad, Furlane Carantan. Infine il 25 agosto Alberto Grollo insieme al Five Strings Quintet si cimenterà nella Sinfonia delle Dolomilunga suite nata da ti , una suggestioni di matrice classica, ma che sfociano verso altri stili musicali in un viaggio immaginario attraverso boschi, vette, cenge, rifugi, paesi; un tributo allo splendore delle montagne in occasione, tra del l altro, delle celebrazioni decennale della nomina delle Dolomiti a patrimonio dell Unesco. Il Cadore con le sue tradizioni culturali, la lingua, le Regole e la Magnifica Comunità, si presta naturalmente a un progetto culturale e turistico come quello di Folkest, che porta concerti in località di alto valore ambientale, urbanistico e architettonico, e ancora incontri con personalità di spicco della musica e della cultura mondiale. E un progetto speciale dedicato alla promozione della musica e alle tradizioni locali con un ensemble inter ladino tra musicisti grigionesi, ladini centrali e friulani.

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AUTORE :Giuditta Bolzonello

PAGINE :14 SUPERFICIE :16 %

2 luglio 2019 - Edizione Belluno

Giuditta

L EVENTO Gli

Bolzonello

Hoodman

Blind,

giovane

trio scozzese

di Limerick

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PAGINE :31 SUPERFICIE :20 %

3 luglio 2019

MUSICA E TRADIZIONI

Il festival Folkest arriva in Cadore: “Hoodman Blind” oggi ad Auronzo Alle 21.15 il concertodel trio scozzese Il 10 luglio spazioal folk ladino e friulano AURONZO.Approda oggi per

la prima volta in Cadore il Folkest, con concerti, incontri con personalità di spicco della musica e della cultura mondiale, mostre, presentazioni di libri dedicati all’argomento e approfondimenti di vario tipo. Folkest è un festival musicale itinerante che va al di là del semplice aspetto musicale, con la rivitalizzazione di piazze, parchi, castelli quali scenari perfetti per ambientare concerti, eventi, momenti di studio e approfondimento, assumendo il ruolo di veicolo di promozione culturale e turistica del territorio. Oggi alle 21.15 suoneranno gli Hoodman Blind, un giovane trio scozzeseproveniente da Limerick, nella contea di Clare, una delle più ricche dal punto di vista musicale. Formatisi nel 2016, hanno da subito inserito il loro grande amore per le musiche della Finlandia e della Svezia nelle loro composizioni, che alternano ai

brani della tradizione irlandese. Il 10 luglio sarà la volta di una serata di musica delle comunità ladina e friulana con i “Na Fuoia” (Cadore) e i gruppi del Friuli “La sedon salvadie” e “Carantan”. Infine il 25 agosto Alberto Grollo insieme al Five Strings Quintet si cimenterà nella “Sinfonia delle Dolomiti”, una lunga suite nata da suggestioni di matrice classica, ma che sfociano verso altri stili musicali in un viaggio immaginario attraverso boschi, vette, cenge, rifugi, paesi, un tributo allo splendore delle montagne in occasione, tra l’altro, delle celebrazioni del decennale della nomina delle Dolomiti a patrimonio dell’Unesco. —

La conclusione è prevista il 25 agosto con Alberto Grollo e il Five Strings Quintet

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PAGINE :31 SUPERFICIE :20 %

3 luglio 2019

Due dei tre giovani musicisti che compongono gli Hoodman Blind,in scena stasera ad Auronzo

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5 luglio 2019 - 07:39

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A Cortina torna il TEDx più alto d’Italia

Parlare del pianeta per parlare di noi. Grandi domande e importanti risposte: TEDxCortina sale fra i monti, con l’obiettivo di condividere – dal motto americano di fondazione di TED – Technology, Entertainment and Design - ideas worth spreading, idee di valore. TEDxCortina rinnova così il suo impegno: preceduto da una serie di eventi, fin da giovedì 22, venerdì 23 agosto 2019, per il terzo anno, scatta l’appuntamento con la consapevolezza e il dibattito. TEDxCortina sbarca nella Regina della Dolomiti, per una delle tappe più significative e più in “quota”, dato che rinsalda stabile la sua permanenza oltre i 1200 metri dei Monti Pallidi. DALLE ORIGINI AL FUTURO Quartier generale dei lavori sarà il centro polifunzionale Alexander Girardi Hall di via Marangoni, dove il team italiano che declina il sistema di conferenze motivazionali che arriva dagli Stati Uniti, porterà sul palco istanze di grande attualità e molti ospiti. Alcuni grandi sponsor – Audi, Cooperativa di Cortina, Deloitte ed Enel – e i patrocini del Comune di Cortina D’Ampezzo e Fondazione Cortina 2021 sono il motore di questa due giorni che verterà sul tema della “IOrigine”: l’essere umano inteso come motore principale di qualsiasi cambiamento, ma allo stesso tempo anche come elemento che subisce cambiamenti ed effetti dell’evoluzione del nostro pianeta e del suo delicato ambiente. “Per questo motivo siamo sempre alla ricerca della risposta alla domanda delle domande: “Chi sono io?” “, spiega Alberto Paccagnella, presidente di TEDxCortina, “In particolare, l’evento di Cortina D’Ampezzo non vuole essere solo uno strumento di divulgazione di idee, ma intende diventare ancor più parte attiva nella società civile, sviluppando attività a forte impatto sociale”. UN EVENTO GREEN ORIENTED Il progetto di TEDxCortina non si limita a promuovere idee di valore ma, nel caso di questo terzo evento nella conca d’Ampezzo intende porre l’accento sulla tutela del territorio, favorendo il dibattito culturale fra attori diversi. “Per Cortina d’Ampezzo, infatti, - prosegue Jacopo Pertile, license manager di TEDxCortina – l’obiettivo è creare un circolo virtuoso tra i protagonisti dell’evento, la comunità e il territorio, promuovendo, con specifica attenzione, tematiche legate alla Green Innovation Sustainability”. Per questo, fondamentale, da quest’anno, è la collaborazione con FSC – Forest Stewarding Council che si concretizza anche nella costruzione di un evento green oriented e totalmente plastic free, oltre ad una serie di iniziative volte alla tutela del bosco e del sottobosco, ambienti spesso minacciati e feriti, nello specifico, lo scorso ottobre, dalla tempesta Vaia. Fra i relatori principali di questa 24 ore di consapevolezza e brainstorming figurano ospiti differenti, ma accomunati dal loro impegno in prima linea nei vari settori di appartenenza.

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5 luglio 2019 - 07:39

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C’è monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del dicastero vaticano per la Comunicazione. Ci sarà Alessandro Benetton che, con il suo esempio di imprenditore e il suo impegno per il territorio di Cortina d’Ampezzo anche come presidente della Fondazione Cortina 2021, pone da sempre grande attenzione al contesto ambientale. Marcella Morandini, direttore della Fondazione Unesco Dolomiti, sarà – nel primo decennale Unesco delle Dolomiti, Patrimonio dell’umanità - un contrappunto prezioso e puntuale nel ribadire le diverse istanze ambientali di cui tener conto nella gestione del territorio. Estro, irriverenza e tanta gioventù saranno, invece, protagonisti dell’intervento di Sick Luke, beatmaker della Dark Polo Gang. UN CUBISTA FRA I MONTI La sera di giovedì 22 agosto l’Alexander Girardi Hall sarà teatro di un’anteprima d’arte, elemento che da sempre accompagna gli incontri di TEDxCortina. Giorgio Chinea porterà, fra le crode delle Dolomiti, una nuova performance del suo Art Cabinet. Con “Pablo – il peggior nemico della creatività è il buon senso”, protagonisti saranno la vita di Picasso ed uno art show che racconterà le origini della sua spinta creativa e il forte legame con la percezione dell’ambiente e del fluire del tempo, elementi fondanti dell’arte del genio di Malaga.

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8 luglio 2019

Alla Casa della Sat i v olumi

Unesco

Le Dolomiti di carta

utsrponmlihfedcaSLDCA

U

na mos t r a d i libri, laboratori, mus ica e confe re n ze so n o le iniziative c he lazywvutsrqponmlkjihgfedcbaWVUTSRQPONMLIGFEDCBA Sat, at t r a ve r so la su a Commis sione storico- culturale e b ibliote c a, organizza pe r il d e ce nn ale dall'ins er ime n t o de lle Dolomiti ne lla lista Une sco de i siti Patrimonio mo n dia le de ll'uma n it à: tsronmlifedcbaPMLDC Dolomiti di carta: ne llo Spa z io Alpino, al pia n t er r e n o de lla Ca sa de lla Sat (in via Manci 57 a T r e nt o ) sa r à v is it a bile in luglio e a g o st o (ore 14- 18) un a se zione st a cc at a de lla Bibliote c a de lla Montagna- Sat, intera me n t e de d icata alle Dolomiti, cos t it uit a dai v o lumi de lla c olle zione Fondo Dolomiti be n e Une sco .

U

Parlano le Dolomiti: ad a cc o mpa g n ar e il vis it at or e ci sa r à un catalogo- g uida c on po co me n o di c e n t o cit a zioni t ra t t e da altr e t t an t i libri di ar g o me n t o dolomitic o . Il vis it a t or e potr à p oi salire d ue piani di scale e vis it ar e a n ch e la gr a nd e Bibliote c a de lla Montagna- Sat c o n le s ue c olle zioni d i libri,

Sassolungo e Sassopiatto, incisione tratta dal libro «The Dolomite Mountains»

c ar t e t o po g r a fic h e, film, at t r e zz at u r a alpinis t ica, fotografie e cc . Dolomiti da conoscere: due labor at or i pe r ba mbini e famiglie, c o n le t t ura di le gg ende de lle Dolomiti e inte r me zzi mus icali a cu r a de l g r u p p o 3 D F amily Proje ct , ch e re interpre t a in c hiave jazz le mus ic h e t r ad izionali ladine . A c ur a di Albe r t a Ros s i, pr e s so lo Spazio Alpino SAT il 24 luglio e il 21 agos t o. Attività gr a t uit a pe r la q ua le è p e r ò necessa r ia la p r e n o t a zio n e : Info@albe rt a ro ss i.com La sostenibilità come forma mentis: confere n ze de l p r ofe ss or Anniba le Sals a , in collabor a zione co n Paola Carini (s o cio soste- * nitore Fondazione Dolomiti Une sco ) so n o in pr o g ra mma a Ma d o n n a di Ca mpiglio il 16 a g os t o (alle ore 17.30) e a T r en t o , allo Spa z ioAlpinoSa t . il 1 0 o t t ob r e (o r e 17.30). T ut te le a t t ività s o n o a d ac ce ss o gratuito. All'inte r n o de lla Sat è n at a poi una nuo v a re alt à, la Commissione Medica, ch e si prefigge l'obie t t ivo di cre ar e c u lt u ra de lla salute in mo n t a g n a e d i ess er e un su p p o r t o alle pr o ble ma t ic h e ch e r igua r d a no la salute e la fr e q u e n t azione de lla mo nt a g n a pe r so ci es cu rs ionis t i, a lpinis t i m a a n ch e lavor at o r i di monta g n a. Pre side n t e èAntone lla Be rg a mo, s eg re t ar io Edoar d o Geat e cons iglie r i Andr ea Bus et t i e Paolo Acler.

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9 luglio 2019

pieve di cadore

La bellezzaminacciata delle Dolomiti in mostra alla Magnifica PIEVE DI CADORE. «Per mol-

ti», ha affermato Matteo Da Deppo, aprendo la mostra “Le Dolomiti: La bellezza minacciata”, «celebrare il decennale dell’Unesco vuol dire brindisi e festeggiamenti: per la Magnifica non è così, perché intende portare i cittadini a farsi delle domande sul loro futuro». I dipinti di Mario Testa, Nanni De Biasi e Maurizio De Lotto, esposti nel palazzo dela Magnifica, sono stati visitati in anteprima da un ospite illustre: il famoso alpinista e politico francese Pierre Mazzeaud, giudice titolare dell’Alta Corte di Giustizia di Francia. L’ospite è un grande amico delle montagne cadorine, e ha molto apprezzato l’iniziativa. L’apertura della mostra è stata molto sobria, anche per rispettare lo spirito degli artisti che l’hanno ispirata. Lo ha spiegato con poche parole Matteo DaDeppo, direttore della rete museale della Magnifica Comunità: «Èda oltre un anno che stiamo lavorando per celebrare degnamente il decennale delle Dolomiti Unesco, coinvolgendo la Coopertiva Sociale Cadore e molti comuni del territorio proponendo loro il progetto “Le Dolomiti in mostra”». «È una specie di catena

formata da opere di artisti viventi e non, che culminerà con le mostre di artisti del ’900 cadorino che si terranno a San Vito, ad Auronzo e a Pieve», prosegue Da Deppo. «Con questo percorso vogliamo dimostrare ai detrattori che l’arte non è una perdita di tempo: con questa mostra invitiamo a ragionare sulla situazione delle nostre montagne. Per molti», ha poi aggiunto, «il decennale dell’Unesco è sinonimo di brindisi e festeggiamenti. Per la Magnifica non è così: noi vogliamo portare tutti a farsi delle domande sul loro futuro». Dopo aver presentato con brevi parole i tre artisti protagonisti dell’esposizione, Da Deppo ha quindi invitato gli ospiti a trasferirsi al terzo piano dov’è collocata la mostra. Una esposizione che ha stupito gli ospiti per i tre temi proposti: la bellezza e la semplicità di Nanni De Biasi; la fantasia ironica e dirompente ma gioiosa di Maurizio De Lotto e la preoccupazione sempre presente nelle opere di Mario Testa. La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 6 al 28 luglio la mattina dalle ore 10 alle 12: 30 e il pomeriggio dalle 15 alle 17, 30. — Vittore Doro

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :31 SUPERFICIE :18 %

9 luglio 2019

Ivisitatori allamostra dellaMagnificaComunità

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agenparl.eu

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10 luglio 2019 - 16:09

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Al via la seconda edizione del Premio “Fare Paesaggio” “Obiettivo del premio, come ha evidenziato nel corso della presentazione l’archittetto Giorgio Tecilla direttore dell’Osservatorio del Paesaggio, è sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando in tal senso, cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative. Il Premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative realizzate nel territorio europeo definito dalla Convenzione delle Alpi, che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale”. La “selezione” riguarderà tre distinti ambiti tematici: “programmazione, pianificazione e gestione del territorio”; “segni nel paesaggio”; “cultura, educazione e partecipazione”. Per questa edizione in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO delle Dolomiti è prevista l’attribuzione di una “Menzione speciale” riservata a tutte le candidature, di qualsiasi sezione che ricadono nei territori dolomitici. Nel comitato organizzatore del Premio, presieduto dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, sono presenti Giulio Andreolli, rappresentante dell’Ordine Ingegneri della provincia di Trento, Elena Dai Prà dell’Università degli Studi di Trento, Gianluca Cepollaro direttore di tsm-step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, Federico Giuliani, presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Trento, Giorgio Tecilla, direttore dell’Osservatorio del Paesaggio e Susanna Serafini, rappresentante dell’Ordine degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Trento. Per la valutazione delle proposte è stata istituita una giuria internazionale di esperti presieduta dal paesaggista portoghese João Nunes e che vede la partecipazione dell’architetto svizzero Armando Ruinelli, della geografa Viviana Ferrario dell‘Istituto universitario di architettura di Venezia e dell’architetta slovena Maja Ivani . La Giuria considererà in particolare gli aspetti relativi all’innovazione e alla sostenibilità, al valore esemplare, alla partecipazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza ai temi del paesaggio. Tutte le info sul sito

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copenaghenhouse.it

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10 luglio 2019 - 19:06

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Al via la seconda edizione del Premio “Fare Paesaggio” Al via la seconda edizione del Premio “Fare Paesaggio” – Il paesaggio è una grande opera collettiva a cui tutti, e in modo diverso, contribuiamo attraverso le nostre azioni: un piano regolatore, la costruzione di un edificio, la ristrutturazione di una casa, il recupero di un paesaggio rurale, un progetto educativo nelle scuole o una campagna informativa. Azioni che possono candidarsi a partecipare al Premio internazionale triennale “Fare paesaggio” presentato oggi a Trento. Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, è curato dall’Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento che si avvale, per la sua organizzazione della tsm-step Scuola. “Il paesaggio – ha detto intervenendo alla presentazione il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina – non è più inteso come un oggetto statico, ma come un elemento in continuo mutamento, la cui gestione deve bilanciare in modo equilibrato e attento le istanze di tutela degli elementi di valore con la qualità delle trasformazioni, che inevitabilmente investono un territorio vivo e attivo come il nostro. Obiettivo del premio, come ha evidenziato nel corso della presentazione l’archittetto Giorgio Tecilla direttore dell’Osservatorio del Paesaggio, è sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando in tal senso, cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative. Il Premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative realizzate nel territorio europeo definito dalla Convenzione delle Alpi, che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale”. La “selezione” riguarderà tre distinti ambiti tematici: “programmazione, pianificazione e gestione del territorio”; “segni nel paesaggio”; “cultura, educazione e partecipazione”. Per questa edizione in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO delle Dolomiti è prevista l’attribuzione di una “Menzione speciale” riservata a tutte le candidature, di qualsiasi sezione che ricadono nei territori dolomitici. Nel comitato organizzatore del Premio, presieduto dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, sono presenti Giulio Andreolli, rappresentante dell’Ordine Ingegneri della provincia di Trento, Elena Dai Prà dell’Università degli Studi di Trento, Gianluca Cepollaro direttore di tsm-step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, Federico Giuliani, presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Trento, Giorgio Tecilla, direttore dell’Osservatorio del Paesaggio e Susanna Serafini, rappresentante dell’Ordine degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Trento. Per la valutazione delle proposte è stata istituita una giuria internazionale di esperti presieduta dal paesaggista portoghese João Nunes e che vede la partecipazione dell’architetto svizzero Armando Ruinelli, della geografa Viviana Ferrario dell‘Istituto universitario di architettura di Venezia e dell’architetta slovena Maja Ivani . La Giuria considererà in particolare gli aspetti relativi all’innovazione e alla sostenibilità, al valore esemplare, alla partecipazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza ai temi del paesaggio. Tutte le info sul sito www.premiofarepaesaggio.it L’articolo Al via la seconda edizione del Premio “Fare Paesaggio” sembra essere il primo su Oltre le colonne. B&B Copenaghen House Tel +39 079 097 6223 : Sistemazioni climatizzate, bagno in camera e la connessione WiFi gratuita. "Copenaghen House Sassari" Previous Next

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Ladigetto.it

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10 luglio 2019 - 22:41

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Al via la seconda edizione del Premio «Fare Paesaggio» Prevista una menzione speciale per le iniziative che ricadono nei territori dolomitici, candidature entro il 31 ottobre

Il paesaggio è una grande opera collettiva a cui tutti, e in modo diverso, contribuiamo attraverso le nostre azioni: un piano regolatore, la costruzione di un edificio, la ristrutturazione di una casa, il recupero di un paesaggio rurale, un progetto educativo nelle scuole o una campagna informativa. Azioni che possono candidarsi a partecipare al Premio internazionale triennale «Fare paesaggio» presentato oggi a Trento. Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, è curato dall’Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento che si avvale, per la sua organizzazione della tsm-step Scuola. «Il paesaggio – ha detto intervenendo alla presentazione il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina (nella foto con l'architetto Tecilla) – non è più inteso come un oggetto statico, ma come un elemento in continuo mutamento, la cui gestione deve bilanciare in modo equilibrato e attento le istanze di tutela degli elementi di valore con la qualità delle trasformazioni, che inevitabilmente investono un territorio vivo e attivo come il nostro.» «Per supportare questi processi – ha proseguito il vice presidente – abbiamo da tempo compreso che ad una tradizionale azione di tutela paesaggistica devono essere necessariamente affiancate iniziative di carattere culturale e tecnico, in grado di far crescere e maturare la percezione collettiva del valore del paesaggio e di assicurare una generalizzata crescita qualitativa nelle azioni di trasformazione dei luoghi, siano esse di carattere architettonico, di pianificazione o di gestione del territorio, concetto emerso con forza anche nei recenti Stati generali della Montagna. «L’auspicio è che questa seconda edizione del premio «Fare paesaggio» possa servirci, grazie agli esempi virtuosi che saranno presentati, a rendere sempre più efficaci le nostre azioni, proprio sotto il profilo della qualità, l’elemento che dovrà distinguere le nostre politiche. «Se tutti lavoreremo nella stessa direzione, - ha concluso - potremo garantire un futuro ad un territorio di montagna come il nostro.» «Obiettivo del premio – come ha evidenziato nel corso della presentazione l'architetto Giorgio Tecilla direttore dell'Osservatorio del Paesaggio – è sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando in tal senso, cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative.

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Ladigetto.it

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10 luglio 2019 - 22:41

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«Il Premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative realizzate nel territorio europeo definito dalla Convenzione delle Alpi, che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale.» La «selezione» riguarderà tre distinti ambiti tematici - Programmazione, pianificazione e gestione del territorio; - Segni nel paesaggio; - Cultura, educazione e partecipazione. Per questa edizione in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO delle Dolomiti è prevista l'attribuzione di una «Menzione speciale» riservata a tutte le candidature, di qualsiasi sezione che ricadono nei territori dolomitici. Nel comitato organizzatore del Premio, presieduto dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, sono presenti Giulio Andreolli, rappresentante dell'Ordine Ingegneri della provincia di Trento, Elena Dai Prà dell’Università degli Studi di Trento, Gianluca Cepollaro direttore di tsm-step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, Federico Giuliani, presidente dell'Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Trento, Giorgio Tecilla, direttore dell’Osservatorio del Paesaggio e Susanna Serafini, rappresentante dell'Ordine degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Trento. Per la valutazione delle proposte è stata istituita una giuria internazionale di esperti presieduta dal paesaggista portoghese João Nunes e che vede la partecipazione dell’architetto svizzero Armando Ruinelli, della geografa Viviana Ferrario dell‘Istituto universitario di architettura di Venezia e dell’architetta slovena Maja Ivani . La Giuria considererà in particolare gli aspetti relativi all’innovazione e alla sostenibilità, al valore esemplare, alla partecipazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza ai temi del paesaggio. © Riproduzione riservata

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PAESE :Italia

AUTORE :Claudio Libera

PAGINE :10 SUPERFICIE :13 %

10 luglio 2019

Nella sede della Sat

Decennale Unesco, una mostra a Trento CLAUDIO LIBERA TRENTO.

La Sat grazie al lavoro svolto della propria Commissione Storico Culturale e Biblioteca, partecipa in maniera concreta e “ben visibile”, al decennale dell’ingresso delle Dolomiti nei siti Unesco, patrimonio mondiale dell’umanità, con un bouquet ricco di iniziative che comprende una esposizione di libri sulle Dolomiti corredata da un catalogo guida, due laboratori per bambini e due conferenze dedicate al nono gruppo dolomitico inserito in Dolomiti Unesco, le Dolomiti di Brenta; l’esposizione, dall’intrigante ed evocativo titolo che pare un gioco di parole “Dolomiti di carta”, trova collocazione nello Spazio Alpino, al pianterreno della Casa della Sat, in via Manci 57 ed è visitabile tutti i giorni, festivi esclusi, dalle 14 alle 18 nei due mesi di luglio ed agosto. Si tratta di una sezione staccata della Biblioteca della Montagna-Sat, interamente dedicata alle Dolomiti. La mostra, composta dai volumi della collezione Fondo Dolomiti Bene Unesco, è corredata da un catalogo guida, all’interno del quale parlano le Dolomiti stesse, attraverso una sequenza di circa cento citazioni, tratte da altrettanti volumi, nei quali vengono si citano argomenti, fatti, luoghi, sensazioni ed esperienze in ambito dolomitico. Il

visitatore potrà inoltre salire al secondo piano della Casa della Sat e visitare la grande Biblioteca della Montagna-Sat con le collezioni di libri, le carte topografiche, i film, l’attrezzatura alpinistica e le numerosissime fotografie. Sono intitolati “Dolomiti da conoscere” e sono a cura della scrittrice Alberta Rossi, i due laboratori per bambini e famiglie, ideati e costruiti attraverso la lettura di alcune famose leggende delle Dolomiti, intervallate da brani musicali a cura di 3D Family Project, un gruppo che reinterpreta in chiave jazz le musiche tradizionali ladine. Gli eventi si terranno il 24 luglio ed il 21 agosto dalle 10-12 nello Spazio Alpino Sat. L’attività proposta è gratuita ma è necessaria la prenotazione a info@albertarossi.com “La sostenibilità come forma mentis” è una disquisizione antropologica che adotta il format della conferenza, curata dal professor Annibale Salsa, antropologo, docente universitario ed Accademico del Cai, con Paola Carini, socio sostenitore Fondazione Dolomiti Unesco. Il primo incontro è a Madonna di Campiglio il 16 agosto, alle 17.30, nella sala della Cultura del Centro Rainalter ed in replica allo Spazio Alpino Sat, il 10 ottobre, sempre alle 17.30.

• Le Dolomiti diBrenta

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Trentinocorrierealp

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10 luglio 2019 - 22:17

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Decennale Unesco, una mostra a Trento, Trento. La Sat grazie al lavoro svolto della propria Commissione Storico Culturale e Biblioteca, partecipa in maniera concreta e “ben visibile”, al decennale dell’ingresso delle Dolomiti nei siti... Trento. La Sat grazie al lavoro svolto della propria Commissione Storico Culturale e Biblioteca, partecipa in maniera concreta e “ben visibile”, al decennale dell’ingresso delle Dolomiti nei siti Unesco, patrimonio mondiale dell’umanità, con un bouquet ricco di iniziative che comprende una esposizione di libri sulle Dolomiti corredata da un catalogo guida, due laboratori per bambini e due conferenze dedicate al nono gruppo dolomitico inserito in Dolomiti Unesco, le Dolomiti di Brenta; l’esposizione, dall’intrigante ed evocativo titolo che pare un gioco di parole “Dolomiti di carta”, trova collocazione nello Spazio Alpino, al pianterreno della Casa della Sat, in via Manci 57 ed è visitabile tutti i giorni, festivi esclusi, dalle 14 alle 18 nei due mesi di luglio ed agosto. Si tratta di una sezione staccata della Biblioteca della Montagna-Sat, interamente dedicata alle Dolomiti. La mostra, composta dai volumi della collezione Fondo Dolomiti Bene Unesco, è corredata da un catalogo guida, all’interno del quale parlano le Dolomiti stesse, attraverso una sequenza di circa cento citazioni, tratte da altrettanti volumi, nei quali vengono si citano argomenti, fatti, luoghi, sensazioni ed esperienze in ambito dolomitico. Il visitatore potrà inoltre salire al secondo piano della Casa della Sat e visitare la grande Biblioteca della Montagna-Sat con le collezioni di libri, le carte topografiche, i film, l’attrezzatura alpinistica e le numerosissime fotografie. Sono intitolati “Dolomiti da conoscere” e sono a cura della scrittrice Alberta Rossi, i due laboratori per bambini e famiglie, ideati e costruiti attraverso la lettura di alcune famose leggende delle Dolomiti, intervallate da brani musicali a cura di 3D Family Project, un gruppo che reinterpreta in chiave jazz le musiche tradizionali ladine. Gli eventi si terranno il 24 luglio ed il 21 agosto dalle 10-12 nello Spazio Alpino Sat. L’attività proposta è gratuita ma è necessaria la prenotazione a info@albertarossi.com “La sostenibilità come forma mentis” è una disquisizione antropologica che adotta il format della conferenza, curata dal professor Annibale Salsa, antropologo, docente universitario ed Accademico del Cai, con Paola Carini, socio sostenitore Fondazione Dolomiti Unesco. Il primo incontro è a Madonna di Campiglio il 16 agosto, alle 17.30, nella sala della Cultura del Centro Rainalter ed in replica allo Spazio Alpino Sat, il 10 ottobre, sempre alle 17.30.

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10 luglio 2019 - 04:30

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Come 10 anni di Unesco hanno cambiato il turismo sulle Dolomiti La pista: la nera dell'Alta Pusteria Lo Chalet: di design a San Vigilio di Marebbe Lo Chalet: romanticissimo Lo Chalet: il più lussuoso La casa hotel L'hotel di charme Wellness- Hotel: ayurveda e relax Hotel: tra le cime più belle Dormire nel rifugio (sacro) Freestyle: solo a Cortina è così! Il Bistrot: Viel dal Pan, di fronte alla Marmolada Il ristorante stellato: Alpenroyal Gourmet La trattoria che ha molto stile Il maso gourmand: CostaMula Le renne: sono solo qui La cena di pesce: i soliti noti Il Rifugio: cena tra le stelle Il parco acrobatico: lezioni di libertà Il museo: la nostra storia è qui Il museo: l'ultimo MMM A Cortina è una giornata bollente , nonostante i 1.200 metri di quota. L’ondata di calore che ha colpito mezza Europa ha investito anche la perla delle Alpi, nel cuore elle Dolomiti. Le Dolomiti, i nove sistemi montuosi, vecchi di 230 milioni di anni, 142mila ettari che si estendono fra cinque province e tre Regioni. Vette, guglie, cime: l’antico fondale marino di un oceano tropicale ormai scomparso salito al cielo milioni di anni fa e iscritto, dieci anni fa, il 26 giugno 2009, nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’Unesco . Un riconoscimento che è servito a quest’area alpina per rilanciarsi, anche a livello turistico, in un momento storico incerto soprattutto a livello economico. Un decennale che verrà celebrato con 140 eventi dedicati ai visitatori, turisti e abitanti , che negli anni hanno imparato a conoscere lo straordinario valore di queste cime. «Il senso di questo riconoscimento sta proprio nel sapere gestire in maniera unitaria un bene complesso che è condiviso da cinque province diverse, dove si parlano lingue diverse», spiega Marcella Morandini direttore della Fondazione Dolomiti Unesco . «Si tratta di un laboratorio a livello internazionale al quale Unesco guarda con interesse, una rete complessa che la fondazione affianca per fare rete tra amministrazioni, musei, rifugi e produttori locali». Ciò che infatti rende unico questo territorio non è solamente il paesaggio e l’ambiente che lo circonda. Sono anche le persone, le comunità che popolano quest’area e che sono rimaste qui, quasi a custodirlo resistendo allo spopolamento. Solo Cortina ha visto praticamente dimezzare la popolazione residente in poco più di trent’anni. Oggi i residenti sono poco più più di 5mila, parte dei quali non trascorre tutto l’anno in valle. L’impatto (violento) del turismo «Le ricadute del riconoscimento a livello turistico sono state sicuramente positive. La percezione territoriale è confermata anche da molti operatori», continua Morandini. «Si parla di un incremento a due cifre del settore fin dal 2009». Un incremento che sembra aver risollevato in parte le sorti economiche di alcune aree che sorgono ai piedi delle Dolomiti. Ma a quale prezzo? Il turismo di massa ha generato, solo nel 2018, un indotto di 8.800 miliardi di dollari l’anno ma oggi sappiamo che è anche responsabile dell’8 per cento delle emissioni globali di CO2 . L’ecosistema montano è fragile e la pressione del turismo dirompente. Basti pensare alla questione della chiusura dei passi dolomitici durante l’alta stagione : ha senso che migliaia di auto e moto facciano su e giù per i passi con conseguente inquinamento dell’aria, dell’ambiente, acustico? «Dopo due anni di fragili sperimentazioni nella chiusura al traffico privato dei passi dolomitici attorno al gruppo del Sella si ritorna all’anno zero», commenta l’associazione Mountain Wilderness , sempre molto critica nei confronti di un certo tipo di turismo sulle Dolomiti. «Le amministrazioni provinciali e regionali delle Dolomiti hanno deciso di non proseguire sulla strada della chiusura». «In 10 anni non è stata fatta una proposta, che sia una, da parte della fondazione, per evitare lo scempio alle Tre Cime di Lavaredo, con quel mega parcheggio e la strada di accesso dove si incolonnano le auto », ha dichiarato invece Luigi Casanova, direttore dell’associazione, a un quotidiano locale. Così, se anche per quest’anno il Comune di Braies, dove sorge l’omonimo lago famoso in tutto il mondo , ha deciso di chiudere la valle al traffico privato nelle ore centrali della giornata e renderla

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raggiungibile solo con i mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta, è possibile che saranno in pochi a seguirne l’esempio. I numeri però sembrano essere dalla parte di chi vuole proteggere e non cedere alla «pressione turistica». Nel rapporto “I passi dolomitici. Analisi del traffico e dei suoi impatti e proposta di misure di gestione finale”, realizzato da Eurac (Istituto per lo sviluppo regionale) con sede a Bolzano , si legge come nel corso delle ore di punta, «il numero di transiti orari risulta mediamente superiore alle 400 unità , seppur con sostanziali differenze in ciascun passo. Nello specifico, il passo Costalunga risulta il più trafficato nel corso dell’intero anno mentre, tra i valichi a prevalente fruizione turistica, il passo più trafficato risulta il Gardena dove, nei periodi di massima affluenza, vengono superati i 400 transiti all’ora». Nei quattro passi del Sellaronda transitano oltre 1 milione di veicoli l’anno, di cui tre quarti solo nel periodo estivo . Transiti che fanno crescere l’inquinamento acustico fino a 53 dB durante le ore diurne (pari ad un ambiente mediamente rumoroso). Anche la qualità dell’aria ne risente inevitabilmente, con una presenza più o meno rilevante di ossidi d’azoto, di monossido di carbonio e di particolato fine, tutti imputabili al traffico veicolare, anche se con valori comunque inferiori a quelli che si registrano in fondo valle. Un turismo lento Ma non c’è solo il turismo di massa. Ciò che viene confermato da più parti è che sono aumentate le presenze legate al turismo lento, attento al territorio e alla sue tradizioni. «È interessante pensare a zone come la Val di Fassa o Primiero, che attraverso il marchio sono state più propense a proporre offerte di turismo dolce, più attento alla natura e alla cultura del luogo», racconta Anna Facchini , presidente della Società degli alpinisti tridentini (Sat), indossando il costume tipico tridentino. «Negli anni si è creata più attenzione su questi temi, anche da parte degli operatori». Un turismo di questo tipo può incentivare anche gli operatori a puntare sulla sostenibilità del viaggio. Che guarda più sulla qualità che sulla quantità. «Dal 2009 ad oggi la clientela è cambiata. È più colta, internazionale», racconta Walter De Cassan , presidente Federalberghi e bellunese Doc, «Sono clienti curiosi e attenti. Più viaggiatori che turisti» . Verso Milano Cortina 2026 La sfida è partita subito dopo la proclamazione a Losanna. E fin da subito si è parlato di « sostenibilità dei giochi olimpici », per quanto la realizzazione di grandi eventi di questa portata abbiano sempre un impatto. Nel masterplan presentato per la candidatura si parla infatti di «massimo utilizzo di impianti esistenti”» e di «recupero, ove possibile, di strutture già utilizzate per precedenti manifestazioni sportive internazionali». Ma se gli impianti, per la maggior parte già ci sono, pensando anche ai mondiali di sci alpino del 2021, resta il nodo mobilità da sciogliere : spostare migliaia di persone tra località montane che nemmeno sono collegate tra loro, è un ostacolo non di poco conto . Per questo secondo la regione Veneto si dovrà ridisegnare «il sistema della mobilità e della logistica regionale per i prossimi 15 anni», assicurando «l’implementazione del sistema del trasporto pubblico locale, sia su ferro che su gomma». Resta poi l’incognita neve : il trend in negativo registrato negli ultimi anni non potrà che continuare in un pianeta più caldo. Per le Dolomiti rimane una grande opportunità, un laboratorio a cielo aperto che ci si augura possa portare ad una maggiore consapevolezza del valore immenso di queste pallide pareti verticali . LEGGI ANCHE Reinhold Messner, l'uomo e le montagne

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11 luglio 2019 - 08:51

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PAT * PREMIO “FARE PAESAGGIO”: «AL VIA LA SECONDA EDIZIONE, PREVISTA UNA MENZIONE SPECIALE PER LE INIZIATIVE CHE RICADONO NEI TERRITORI DOLOMITICI» Al via la seconda edizione del Premio “Fare Paesaggio”. Prevista una menzione speciale per le iniziative che ricadono nei territori dolomitici. Il paesaggio è una grande opera collettiva a cui tutti, e in modo diverso, contribuiamo attraverso le nostre azioni: un piano regolatore, la costruzione di un edificio, la ristrutturazione di una casa, il recupero di un paesaggio rurale, un progetto educativo nelle scuole o una campagna informativa. Azioni che possono candidarsi a partecipare al Premio internazionale triennale “Fare paesaggio” presentato oggi a Trento. Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, è curato dall’Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento che si avvale, per la sua organizzazione della tsm-step Scuola. “Il paesaggio – ha detto intervenendo alla presentazione il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina – non è più inteso come un oggetto statico, ma come un elemento in continuo mutamento, la cui gestione deve bilanciare in modo equilibrato e attento le istanze di tutela degli elementi di valore con la qualità delle trasformazioni, che inevitabilmente investono un territorio vivo e attivo come il nostro. Per supportare questi processi abbiamo da tempo compreso che ad una tradizionale azione di tutela paesaggistica devono essere necessariamente affiancate iniziative di carattere culturale e tecnico, in grado di far crescere e maturare la percezione collettiva del valore del paesaggio e di assicurare una generalizzata crescita qualitativa nelle azioni di trasformazione dei luoghi, siano esse di carattere architettonico, di pianificazione o di gestione del territorio, concetto emerso con forza anche nei recenti Stati generali della Montagna. L’auspicio è che questa seconda edizione del premio “Fare paesaggio” possa servirci, grazie agli esempi virtuosi che saranno presentati, a rendere sempre più efficaci le nostre azioni, proprio sotto il profilo della qualità, l’elemento che dovrà distinguere le nostre politiche. Se tutti lavoreremo nella stessa direzione, – ha concluso – potremo garantire un futuro ad un territorio di montagna come il nostro”. “Obiettivo del premio, come ha evidenziato nel corso della presentazione l’archittetto Giorgio Tecilla direttore dell’Osservatorio del Paesaggio, è sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando in tal senso, cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative. Il Premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative realizzate nel territorio europeo definito dalla Convenzione delle Alpi, che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale”. La “selezione” riguarderà tre distinti ambiti tematici: “programmazione, pianificazione e gestione del territorio”; “segni nel paesaggio”; “cultura, educazione e partecipazione”. Per questa edizione in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO delle Dolomiti è prevista l’attribuzione di una “Menzione speciale” riservata a tutte le candidature, di qualsiasi sezione che ricadono nei territori dolomitici. Nel comitato organizzatore del Premio, presieduto dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, sono presenti Giulio Andreolli, rappresentante dell’Ordine Ingegneri della provincia di Trento, Elena Dai Prà dell’Università degli Studi di Trento, Gianluca Cepollaro direttore di tsm-step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, Federico Giuliani,

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presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Trento, Giorgio Tecilla, direttore dell’Osservatorio del Paesaggio e Susanna Serafini, rappresentante dell’Ordine degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Trento. Per la valutazione delle proposte è stata istituita una giuria internazionale di esperti presieduta dal paesaggista portoghese João Nunes e che vede la partecipazione dell’architetto svizzero Armando Ruinelli, della geografa Viviana Ferrario dell‘Istituto universitario di architettura di Venezia e dell’architetta slovena Maja Ivani . La Giuria considererà in particolare gli aspetti relativi all’innovazione e alla sostenibilità, al valore esemplare, alla partecipazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza ai temi del paesaggio.

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11 luglio 2019 - 09:43

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Ambiente: 'Fare Paesaggio', al via seconda edizione

(ANSA) - TRENTO, 11 LUG - Presentato a Trento "Fare Paesaggio", premio internazionale triennale, giunto alla sua seconda edizione, curato dall'Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con tsm-step Scuola. Obiettivo del premio è "sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative". Il premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative "che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale". La selezione riguarderà tre ambiti tematici: programmazione, pianificazione e gestione del territorio; segni nel paesaggio; cultura, educazione e partecipazione. Per questa edizione, in occasione del decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti, è prevista l'attribuzione di una 'menzione speciale' riservata a tutte le candidature dai territori dolomitici.

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11 luglio 2019 - 06:28

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Italobus verso Cortina d’Ampezzo per il 10 anni delle Dolomiti nell’Unesco Pubblicato: 11 Luglio 2019 Italo, sempre vicino agli eventi culturali e sociali che nascono sul territorio, sostiene le celebrazioni per il decennale dell’inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO prende il via a Cortina d’Ampezzo. Grazie al servizio intermodale rotaia – gomma Italobus, Italo serve Cortina con 4 collegamenti quotidiani e darà modo ai propri viaggiatori di raggiungere i tantissimi eventi in programma a Cortina. Con comode coincidenze si potranno raggiungere gli oltre 140 eventi che proseguiranno per tutta l’estate tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. E’ da Giugno 2009 infatti che l’UNESCO ha inserito le Dolomiti, montagne situate nel nordest d’Italia, nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale. Elette a Sito UNESCO per la loro sublime bellezza e per l’importanza geologica e geomorfologica per la Storia della Terra. Quest’anno, in occasione del decennale di questo importante riconoscimento, accanto a momenti istituzionali ed alla presenza di rappresentati delle istituzioni nazionali e del territorio, musica e cultura saranno la cornice perfetta per augurare buon compleanno alle Dolomiti. Gli eventi in onore del decennale continueranno per tutta l’estate, a cominciare dagli “Incontri d’Alt(r)a Quota”, e prevedranno passeggiate ed escursioni dai rifugi più belli delle Dolomiti come il Rifugio Berti, il Rifugio Agostini, il Rifugio Plan de Fontana, il Rifugio Cava Buscada ed il Rifugio Pradidali. A coordinare le tante iniziative in programma sono la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. Italo con il suo servizio di intermodalità Italobus consente ai viaggiatori di raggiungere Cortina utilizzando il treno e salendo poi sui bus dalla stazione di Venezia Mestre, il tutto con la comodità di un unico biglietto. Sono 4 i collegamenti al giorno di Italobus: 2 che raggiungono Cortina (arrivo alle 12:35 e 17:45) e 2 che da Cortina danno modo di essere collegati al network dell’Alta Velocità (partenza 10:00 e 13:15). Anche questa volta Italo consente ai proprio viaggiatori di prendere parte ad un importante evento di grande richiamo, tra i più suggestivi del Paese, avvicinandosi ai territori grazie ai propri servizi in continua crescita.

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11 luglio 2019 - 12:29

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Al via la seconda edizione del Premio “Fare Paesaggio” Il paesaggio è una grande opera collettiva a cui tutti, e in modo diverso, contribuiamo attraverso le nostre azioni: un piano regolatore, la costruzione di un edificio, la ristrutturazione di una casa, il recupero di un paesaggio rurale, un progetto educativo nelle scuole o una campagna informativa. Azioni che possono candidarsi a partecipare al Premio internazionale triennale “ Fare paesaggio ” presentato ieri a Trento. Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, è curato dall’Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento che si avvale, per la sua organizzazione della tsm-step Scuola. “Il paesaggio – ha detto intervenendo alla presentazione il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina – non è più inteso come un oggetto statico, ma come un elemento in continuo mutamento, la cui gestione deve bilanciare in modo equilibrato e attento le istanze di tutela degli elementi di valore con la qualità delle trasformazioni, che inevitabilmente investono un territorio vivo e attivo come il nostro.” “Per supportare questi processi abbiamo da tempo compreso che ad una tradizionale azione di tutela paesaggistica devono essere necessariamente affiancate iniziative di carattere culturale e tecnico, in grado di far crescere e maturare la percezione collettiva del valore del paesaggio e di assicurare una generalizzata crescita qualitativa nelle azioni di trasformazione dei luoghi, siano esse di carattere architettonico, di pianificazione o di gestione del territorio, concetto emerso con forza anche nei recenti Stati generali della Montagna.” “L’auspicio è che questa seconda edizione del premio “Fare paesaggio” possa servirci, grazie agli esempi virtuosi che saranno presentati, a rendere sempre più efficaci le nostre azioni, proprio sotto il profilo della qualità, l’elemento che dovrà distinguere le nostre politiche.” “Se tutti lavoreremo nella stessa direzione, – ha concluso – potremo garantire un futuro ad un territorio di montagna come il nostro”. “Obiettivo del premio, come ha evidenziato nel corso della presentazione l’archittetto Giorgio Tecilla direttore dell’Osservatorio del Paesaggio, è sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando in tal senso, cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative.” “Il Premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative realizzate nel territorio europeo definito dalla Convenzione delle Alpi, che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale”. La “selezione” riguarderà tre distinti ambiti tematici: “programmazione, pianificazione e gestione del territorio”; “segni nel paesaggio”; “cultura, educazione e partecipazione”. Per questa edizione in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO delle Dolomiti è prevista l’attribuzione di una “Menzione speciale” riservata a tutte le candidature, di qualsiasi sezione che ricadono nei territori dolomitici. Nel comitato organizzatore del Premio, presieduto dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, sono presenti: Giulio Andreolli, rappresentante dell’Ordine Ingegneri della provincia di Trento, Elena Dai Prà dell’Università degli Studi di Trento, Gianluca Cepollaro direttore di tsm-step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, Federico Giuliani, presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Trento, Giorgio Tecilla, direttore dell’Osservatorio del Paesaggio e Susanna Serafini, rappresentante dell’Ordine degli architetti,

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pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Trento. Per la valutazione delle proposte è stata istituita una giuria internazionale di esperti presieduta dal paesaggista portoghese João Nunes e che vede la partecipazione dell’architetto svizzero Armando Ruinelli, della geografa Viviana Ferrario dell‘Istituto universitario di architettura di Venezia e dell’architetta slovena Maja Ivani . La Giuria considererà in particolare gli aspetti relativi all’innovazione e alla sostenibilità, al valore esemplare, alla partecipazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza ai temi del paesaggio.

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11 luglio 2019 - 16:30

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Ambiente. Premio internazionale “Fare Paesaggio” al via

Obiettivo: sostenere la salvaguardia del territorio trentino E’ stato presentato a Trento “Fare Paesaggio“, premio internazionale triennale, giunto alla sua seconda edizione, curato dall’Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con tsm-step Scuola. Obiettivo del premio è “sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative”. Consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative “che sappiano esprimere obiettivi

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di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale”. La selezione riguarderà tre ambiti tematici: programmazione, pianificazione e gestione del territorio; segni nel paesaggio; cultura, educazione e partecipazione. Per questa seconda edizione, in occasione del decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti, è prevista l’attribuzione di una ‘menzione speciale’ riservata a tutte le candidature dai territori dolomitici. Le candidature devono pervenire entro il 31 ottobre 2019. Ulteriori info

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11 luglio 2019 - 10:20

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Ambiente: 'Fare Paesaggio', al via seconda edizione

(ANSA) - TRENTO, 11 LUG - Presentato a Trento "Fare Paesaggio", premio internazionale triennale, giunto alla sua seconda edizione, curato dall'Osservatorio del Paesaggio del Trentino della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con tsm-step Scuola. Obiettivo del premio è "sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio sensibilizzando cittadini, amministratori, liberi professionisti, associazioni e istituzioni culturali ed educative". Il premio consiste in una selezione triennale di opere, progetti e iniziative "che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale". La selezione riguarderà tre ambiti tematici: programmazione, pianificazione e gestione del territorio; segni nel paesaggio; cultura, educazione e partecipazione. Per questa edizione, in occasione del decennale del riconoscimento Unesco delle Dolomiti, è prevista l'attribuzione di una 'menzione speciale' riservata a tutte le candidature dai territori dolomitici. Leggi tutto

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12 luglio 2019

l’esercitazione

Le truppe alpine danno spettacolo sulle Tre Cime e Tre Cime di Lavaredo hanno fatto da scenario alla tradizionale esercitazione alpinistica internazionale firmata dalle truppe alpine dell'Esercito. Settecento i soldati in azione, provenienti da seinazioni, oltre ad un comando Nato. E il solito, grande spettacolo per il pubblico. DEROSA/ APAG.33

L

Settecento soldati in azione sulle Tre Cime di Lavaredo I militari provenivanoda seinazionie c’eraancheun comandodellaNato L’eventoè stato a impatto ambientalezeroperpreservareil simbolodell’Unesco Dolomiti Unesco nel decen- sizione cinque uomini. Non nale dell’ambito riconosci- solo attività in parete: partimento. colarmente spettacolare si è rivelata una simulazione Due le operazioni militaAURONZO. Le Tre Cime di Ladi guerra messa in atto da alri, curate in ogni minimo varedo hanno fatto da sce- dettaglio davanti agli occhi tre truppe con l’ausilio di nario alla tradizionale eser- del capo di Stato maggiore una serie di velivoli comprecitazione alpinistica inter- dell’Esercito italiano Salva- so un elicottero Ch 47 F, il nazionale firmata dalle tore Farina. Oltre duecento più grande in dotazione truppe alpine dell’Esercito. all’esercito italiano. alpini hanno arrampicato Settecento i soldati in lungo quattordici vie ferraQuella messa in atto ieri azione, provenienti da sei te, di diverso grado di diffisulle Tre Cime è stata un’enazioni, oltre ad un coman- coltà. In parete le protagonisercitazione militare ad “imdo Nato. ste sono state le brigate Ju- patto zero” dal punto di viDispiegamento di forze e lia e Taurinense, coadiuvati mezzi di primissimo livello dagli istruttori del centro ad- sta ambientale: sono state che ha tenuto per l’intera destramento alpino e dagli infatti poste in essere una semattinata col naso all’insù rie di disposizioni estremacentinaia di turisti che an- atleti del centro sportivo mente rigide, redatte da un che ieri hanno scelto le Tre dell’esercito. ingegnere ambientale della Cime di Lavaredo per un’eAll’esercitazione ha colla- riserva selezionata, impieborato anche il soccorso al- gato appositamente per gascursione ad alta quota. pino con la stazione di Au- rantire tutela e sicurezza Scelta simbolica quella del- ronzo che ha messo a dispo- del sito, simbolo del patrile Tre Cime, simbolo delle

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12 luglio 2019

monio Unesco nel mondo. La simulazione, prendendo in prestito il gergo tecnico, ha visto effettuarsi immissioni in fast rooped in linea con la dottrina denominata “mountain warfare”. Impiegato anche un pezzo di artiglieria storico, il 105/14 in uso negli anni sessanta ed andato in pensione nei primi anni del 2000. All’esercitazione ha assistito anche il comandante delle truppe alpine, il generale Claudio Berto che ad operazioni concluse si è complimentato con i propri uomini spiegando: «Era un’esercitazione complicata per via delle particolari predisposizioni del sito. Abbiamo assunto tutti quegli accorgimenti utili a garantire l’integrità della montagna e la sicurezza dei presenti. Abbiamo evitato», ha proseguito Berto, «che i velivoli si avvicinassero troppo in parete ed altre disposizioni mirate al fine di tutelare a livello ambientale l’area che ci ha ospitato. La montagna è nel Dna degli alpini, oggi come ieri. Chi fa queste operazioni va considerato come un militare al quadrato». Da segnalare che tutti i militari coinvolti nell’esercitazione di ieri mattina alle Tre Cime di Lavaredo hanno soggiornato in Cadore per tre settimane, alloggiando in quelle che un tempo erano caserme operative oggi invece dismesse. — BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI

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12 luglio 2019

Alcuneimmagini dellaspettacolareesercitazionedelletruppealpine ierimattina sulle TreCimedi Lavaredo

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13 luglio 2019 - 07:21

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Settecento soldati in azione sulle Tre Cime di Lavaredo I militari provenivano da sei nazioni e c’era anche un comando della Nato L’evento è stato a impatto ambientale zero per preservare il simbolo dell’Unesco Gianluca De Rosa 13 Luglio 2019 Le Tre Cime di Lavaredo hanno fatto da scenario alla tradizionale esercitazione alpinistica internazionale firmata dalle truppe alpine dell’Esercito. Settecento i soldati in azione, provenienti da sei nazioni, oltre ad un comando Nato. Dispiegamento di forze e mezzi di primissimo livello che ha tenuto per l’intera mattinata col naso all’insù centinaia di turisti che anche ieri hanno scelto le Tre Cime di Lavaredo per un’escursione ad alta quota. Scelta simbolica quella delle Tre Cime, simbolo delle Dolomiti Unesco nel decennale dell’ambito riconoscimento. Due le operazioni militari, curate in ogni minimo dettaglio davanti agli occhi del capo di Stato maggiore dell’Esercito italiano Salvatore Farina. Oltre duecento alpini hanno arrampicato lungo quattordici vie ferrate, di diverso grado di difficoltà. In parete le protagoniste sono state le brigate Julia e Taurinense, coadiuvati dagli istruttori del centro addestramento alpino e dagli atleti del centro sportivo dell’esercito. All’esercitazione ha collaborato anche il soccorso alpino con la stazione di Auronzo che ha messo a disposizione cinque uomini. Non solo attività in parete: particolarmente spettacolare si è rivelata una simulazione di guerra messa in atto da altre truppe con l’ausilio di una serie di velivoli compreso un elicottero Ch 47 F, il più grande in dotazione all’esercito italiano. Quella messa in atto ieri sulle Tre Cime è stata un’esercitazione militare ad “impatto zero” dal punto di vista ambientale: sono state infatti poste in essere una serie di disposizioni estremamente rigide, redatte da un ingegnere ambientale della riserva selezionata, impiegato appositamente per garantire tutela e sicurezza del sito, simbolo del patrimonio Unesco nel mondo. La simulazione, prendendo in prestito il gergo tecnico, ha visto effettuarsi immissioni in fast rooped in linea con la dottrina denominata “mountain warfare”. Impiegato anche un pezzo di artiglieria storico, il 105/14 in uso negli anni sessanta ed andato in pensione nei primi anni del 2000. All’esercitazione ha assistito anche il comandante delle truppe alpine, il generale Claudio Berto che ad operazioni concluse si è complimentato con i propri uomini spiegando: «Era un’esercitazione complicata per via delle particolari predisposizioni del sito. Abbiamo assunto tutti quegli accorgimenti utili a garantire l’integrità della montagna e la sicurezza dei presenti. Abbiamo evitato», ha proseguito Berto, «che i velivoli si avvicinassero troppo in parete ed altre disposizioni mirate al fine di tutelare a livello ambientale l’area che ci ha ospitato. La montagna è nel Dna degli alpini, oggi come ieri. Chi fa queste operazioni va considerato come un militare al quadrato». Da segnalare che tutti i militari coinvolti nell’esercitazione di ieri mattina alle Tre Cime di Lavaredo hanno soggiornato in Cadore per tre settimane, alloggiando in quelle che un tempo erano caserme operative oggi invece dismesse. —

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AUTORE :N.D.

PAGINE :4

Cronaca del Veneto

SUPERFICIE :25 % PERIODICITÀ :Settimanale

13 luglio 2019

IL DIBATTITOA QUOTA 1200 METRI

OSPITI PLASTIC FREE ALTEDX DICORTINA EDECONOMIA TRA ECOSOSTENIBILITÀ Conunprecisonewdealcheparlaa 360gradidigoodpractice E’ il TEDx più alto d’Italia e, da quest’anno, anche il più green. Venerdì 23 agosto TEDxCortina torna ad animare il dibattito a quota 1200 metri, con un preciso new deal che parla a 360° di sostenibilità e good practice. Non poteva che essere così per la “regina delle Dolomiti” che, nel 2021, sarà sede dei Mondiali di Sci Alpino e che, nelle ultime settimane, ha festeggiato anche il primo decennale Unesco come Patrimonio dell’Umanità ed è stata scelta, in tandem con Milano, come sede dei Giochi Olimpici Invernali del 2026, anche per il suo impegno ad organizzare eventi ecosostenibili. Con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e di Fondazione Cortina 2021, la conca ampezzana ospiterà così, fra poco più di un mese,

dibattito della società civile, sviluppando attività a forte impatto sociale.“Siamo il primo TEDx italiano ad avere un team dedicato alla sostenibilità che si è occupato di seguire il project management dell’evento - precisa Jacopo Pertile , license manager di TEDxCortina - .

Jacopo Pertile

per la terza volta gli eventi di TEDxCortina all’Alexander Girardi Hall, quartier generale di un appuntamento che non vuole essere solo – come è già nel DNA di ogni TEDx uno strumento di divulgazione di idee, ma vuole diventare ancor più parte attiva del

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AUTORE :N.D.

PAGINE :46 SUPERFICIE :9 %

14 luglio 2019

AGENDA acusadella SAT

Dolomiti di carta, la mostra dei dieci anni • Grazie al proficuo lavoro

della propria Commissione Storico-Culturale e Biblioteca, la SAT partecipa attivamente al decennale dell’ingresso delle Dolomiti nei siti UNESCO, patrimonio mondiale dell'umanità, con diverse iniziative. Proprio nei giorni scorsi è stata inaugurata all’interno dello Spazio Alpino, al pianterreno della Casa della SAT la mostra “Dolomiti di carta”, visitabile nei mesi di luglio e agosto, tutti i giorni feriali dalle 14 alle 18. Si tratta di una sezione staccata della Biblioteca della Montagna-SAT, interamente dedicata alle Dolomiti. La mostra, composta dai volumi della collezione Fondo Dolomiti Bene UNESCO, è corredata da un catalogoguida, all’interno del quale parlano le Dolomiti stesse, attraverso una sequenza di circa cento citazioni, tratte da altrettanti volumi, nei quali vengono si citano argomenti, fatti, luoghi, sensazioni ed esperienze in ambito dolomitico. Come non emozionarsi leggendo alcuni titoli nelle vetrinette espositive. Qui fanno capolino vere e proprie rarità editoriali firmate da autori del calibro di John Ball, geografo (famosa la sua “Alpine Guide”, pubblicata a Londra tra il 1863 e il 1868) e soprattutto alpinista. Gillbert e

Churchill, tra i primi a tracciare i contorni del contesto dolomitico grazie a “The Dolomite Montains” del 1864. E poi D. W. Freshfield, fino a Piaz, Comici e molti altri. MaBe

• Il geografo alpinista John Ball

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15 luglio 2019 - 10:34

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TEDxCortina, a lezione di sostenibilità ed economia circolare

E’ il TEDx più alto d’Italia e, da quest’anno, anche il più green. Venerdì 23 agosto TEDxCortina torna ad animare il dibattito a quota 1200 metri, con un preciso new deal che parla a 360° di sostenibilità e good practice. Non poteva che essere così per la “regina delle Dolomiti” che, nel 2021, sarà sede dei Mondiali di Sci Alpino e che, nelle ultime settimane, ha festeggiato anche il primo decennale Unesco come Patrimonio dell’Umanità ed è stata scelta, in tandem con Milano, come sede dei Giochi Olimpici Invernali del 2026, anche per il suo impegno ad organizzare eventi ecosostenibili. Con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e di Fondazione Cortina 2021, la conca ampezzana ospiterà così, fra poco più di un mese, per la terza volta gli eventi di TEDxCortina all’Alexander Girardi Hall, quartier generale di un appuntamento che non vuole essere solo – come è già nel DNA di ogni TEDx - uno strumento di divulgazione di idee, ma vuole diventare ancor più parte attiva del dibattito della società civile, sviluppando attività a forte impatto sociale. TANTE ORIGINI, UN UNICO FUTURO “Siamo il primo TEDx italiano ad avere un team dedicato alla sostenibilità che si è occupato di seguire il project management dell’evento - precisa Jacopo Pertile, license manager di TEDxCortina - . Costruire un evento sostenibile e fare formazione su questi temi sempre più importanti, cari non solo a Cortina, ma a livello globale, è una delle nostre priorità”. Imperativo comune e condiviso è promuovere tematiche legate alla Green Innovation & Sustainability. Già il tema di quest’anno parla chiaro: “IOrigine” mette al centro della riflessione l’essere umano inteso come motore principale di qualsiasi cambiamento, ma allo stesso tempo anche come elemento che subisce cambiamenti ed effetti dell’evoluzione del nostro pianeta e del suo delicato ambiente. “L’edizione 2019 – spiega Alberto Paccagnella, presidente di TEDxCortina - ha l’obiettivo di creare un circolo virtuoso tra i protagonisti dell’evento, la comunità e il territorio ampezzano”. UN DECALOGO PER IL BOSCO L’impegno di TEDxCortina si articola, fin dalla sua partenza, nell’individuare ogni anno un tema legato alla sostenibilità. “L’Agenda 2030, stilata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2015 ci ha ispirato, con i suoi obiettivi incentrati sullo sviluppo sostenibile, nel pensare ad un percorso che motivasse e coinvolgesse l’intera comunità”, spiega Martina Pellegatti, Sustainability Project Coordinator di TEDxCortina. Per il 2019 si parte con il bosco, paesaggio fondante dell’ambiente dolomitico, messo a dura prova lo scorso autunno dalla tempesta Vaia. Per questo motivo la prima partnership importante di TEDxCortina 2019 è quella con FSC – Forest Stewardship Council che ha fornito il suo supporto scientifico per stilare un decalogo

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comportamentale. PENSARE GREEN La mission che TEDxCortina intende sostenere si declina nel promuovere la Circular Economy: per avvicinare i partecipanti al concetto di circolarità di un bene, per prima cosa, l’evento sarà plastic free e prevede l’utilizzo di oggetti ricavati da materiale riciclato, di bottigliette “bio” e di bicchieri “Pcup” intelligenti e biodegradabili, alternativi all’usa e getta. La carta, invece, arriverà da foreste certificate. Con l’obiettivo di esaltare la filiera corta, anche i prodotti alimentari, serviti durante l’evento, saranno, in massima parte, a km zero. PARTNERSHIP ECOSOSTENIBILE La giornata dedicata al TEDxCortina sarà preceduta ed incorniciata da una serie di eventi ed iniziative dove i vari partners – da Enel, a Deloitte a Womsh - potranno sottolineare il loro impegno a favore di politiche di sviluppo sempre più ecosostenibili. UNA PIAZZA, TANTE MOSTRE Il centro di Cortina d’Ampezzo, vicino a Corso Italia, ospiterà A thousand trees, un’installazione pensata dal team TEDxCortina in collaborazione con gli architetti Marco Cellini, Giulia Pecol e Francesco Carraro che, per l’occasione, portano il cuor del bosco al centro del paese. L’opera prevede una scatola quadrata, archetipo dello spazio quotidiano, dentro la quale cresce e “respira” un frammento di bosco e di biotopo alpino. Una serie di specchi dilata all’infinito l’abbraccio degli alberi e permetterà al fruitore, che si affacci agli oblò della parete, di immergersi in una vera foresta dolomitica, tutta da ammirare e annusare, per non dare mai per scontato la bellezza e l’importanza dell’ambiente che ci circonda. FRA FOTO E ARTE A corredo del palinsesto degli eventi, anche due mostre fotografiche organizzate dal team di TEDxCortina. La prima porta la firma di Stefano D’Amadio, fotogiornalista romano e firma di National Geographic, che esporrà i suoi scatti, realizzati fra i boschi colpiti dalla tempesta Vaia, nel foyer dell’Alexander Girardi Hall. La seconda è promossa dall’Osservatorio Cortina 2021, con un progetto di ricerca artistica territoriale di Gianpaolo Arena e Marina Caneve, e di Vulcano, in cui vengono investigati il territorio e il tempo che separano la conca ampezzana dai Campionati del Mondo di Sci Alpino del 2021. Intanto gli stessi ragazzi del team, fotografati da Claudio Bettio, in collaborazione con l’agenzia veneziana di shooting Vulcano, per la campagna del 2019, sono stati trasformati in una foresta digitale – grazie a una moderna tecnica fotografica che mescola proiezioni e luci – per mandare un forte messaggio a favore della tutela del bosco. UN CUBISTA FRA I MONTI La sera di giovedì 22 agosto l’Alexander Girardi Hall sarà teatro di un’anteprima d’arte, che da sempre accompagna gli incontri di TEDxCortina. Giorgio Chinea lancerà una nuova performance su Picasso: “Pablo – il peggior nemico della creatività è il buon senso”, per raccontare il forte legame del genio di Malaga con la percezione dell’ambiente. Fra i relatori principali di questa 24 ore di consapevolezza e brainstorming figurano ospiti differenti, ma accomunati dal loro impegno in prima linea nei vari settori di appartenenza. C’è monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del dicastero vaticano per la Comunicazione. Ci sarà Alessandro Benetton che, con il suo esempio di imprenditore e il suo impegno per il territorio di Cortina d’Ampezzo anche come presidente della Fondazione Cortina 2021, pone da sempre grande attenzione al contesto ambientale. Marcella Morandini, direttore della Fondazione Unesco Dolomiti, sarà – nel primo decennale Unesco delle Dolomiti - Patrimonio dell’umanità - un contrappunto prezioso e puntuale nel ribadire le diverse istanze ambientali di cui tener conto nella gestione del territorio. Estro, irriverenza e tanta gioventù saranno, invece, protagonisti dell’intervento di Sick Luke,

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beatmaker della Dark Polo Gang.

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15 luglio 2019 - 15:18

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Sostenibilità e buone pratiche green raccontate al TEDxCortina di Redazione Green Planner - città: Belluno - pubblicato il: 15 Luglio 2019 Ad agosto a Cortina si svolgerà il TEDxCortina, evento in cui si parlerà di sostenibilità ed economia circolare, presentando progetti ecologici e ricordando la tempesta Vaia attraverso la celebrazione del tema del bosco Appuntamento a Cortina il 23 agosto TEDxCortina per ascoltare racconti di sostenibilità e good practice a 360 gradi, anche per celebrare una località che, nel 2021, sarà sede dei Mondiali di Sci Alpino – seguiti nel 2026 dalle Olimpiadi invernali organizzate insieme a Milano – e che, recentemente, ha festeggiato il primo decennale Unesco come Patrimonio dell’Umanità. In questa cornice il TEDxCortina – arrivato alla sua terza edizione qui tra le dolomiti ampezzane – non vuole essere soltanto uno strumento di divulgazione di idee, ma vuole diventare ancor più parte attiva del dibattito della società civile, sviluppando attività a forte impatto sociale. Ecco allora il perché della scelta del tema della sostenibilità calato in un evento sostenibile in cui fare formazione e promuovere tematiche legate alla Green Innovation & Sustainability. Il tema scelto quest’anno è IOrigine per mettere al centro della riflessione l’essere umano inteso come motore principale di qualsiasi cambiamento, ma allo stesso tempo anche come elemento che subisce cambiamenti ed effetti dell’evoluzione del nostro pianeta e del suo delicato ambiente. “ L’Agenda 2030, stilata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2015 ci ha ispirato, con i suoi obiettivi incentrati sullo sviluppo sostenibile, nel pensare a un percorso che motivasse e coinvolgesse l’intera comunità ” spiega Martina Pellegatti, Sustainability Project Coordinator di TEDxCortina “ Per il 2019 si parte con il bosco, paesaggio fondante dell’ambiente dolomitico, messo a dura prova lo scorso autunno dalla tempesta Vaia. Per questo motivo la prima partnership importante di TEDxCortina 2019 è quella con FSC – Forest Stewardship Council che ha fornito il suo supporto scientifico per stilare un decalogo comportamentale “. Un evento plastic free che prevede l’utilizzo di oggetti ricavati da materiale riciclato, di bottigliette bio e di bicchieri Pcup intelligenti e biodegradabili, alternativi all’usa e getta. La carta, invece, arriverà da foreste certificate. Anche i prodotti alimentari serviti durante l’evento saranno, in massima parte, a km zero. La giornata dedicata al TEDxCortina sarà preceduta e incorniciata da una serie di eventi e iniziative varie: il centro di Cortina d’Ampezzo, vicino a Corso Italia, ospiterà A thousand trees, un’installazione pensata dal team TEDxCortina in collaborazione con gli architetti Marco Cellini, Giulia Pecol e Francesco Carraro che, per l’occasione, portano il cuor del bosco al centro del paese. L’opera prevede una scatola quadrata, archetipo dello spazio quotidiano, dentro la quale cresce e respira un frammento di bosco e di biotopo alpino. Una serie di specchi dilata all’infinito l’abbraccio degli alberi e permetterà al fruitore, che si affacci agli oblò della parete, di immergersi in una vera foresta dolomitica, tutta da ammirare e annusare, per non dare mai per scontato la bellezza e l’importanza dell’ambiente che ci circonda. A corredo del palinsesto degli eventi, anche due mostre fotografiche: la prima porta la firma di Stefano D’Amadio, fotogiornalista romano e firma di National Geographic, che esporrà i suoi scatti, realizzati fra i boschi colpiti dalla tempesta Vaia. La seconda è promossa dall’ Osservatorio Cortina 2021, con un progetto di ricerca artistica territoriale di Gianpaolo Arena e Marina Caneve, e di Vulcano, in cui vengono investigati il territorio e il tempo che separano la conca ampezzana dai Campionati del Mondo di Sci Alpino del 2021. Intanto gli stessi ragazzi del team, fotografati da Claudio Bettio, in collaborazione con l’agenzia

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15 luglio 2019 - 15:18

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veneziana di shooting Vulcano, per la campagna del 2019, sono stati trasformati in una foresta digitale – grazie a una moderna tecnica fotografica che mescola proiezioni e luci – per mandare un forte messaggio a favore della tutela del bosco. La sera precedente l’evento – giovedì 22 agosto – si svolgerà un’anteprima d’arte: Giorgio Chinea lancerà una nuova performance su Picasso “ Pablo – il peggior nemico della creatività è il buon senso “, per raccontare il forte legame del genio di Malaga con la percezione dell’ambiente. I biglietti per partecipare all’evento sono già disponibili su Eventbrite. Condividi:

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16 luglio 2019 - 13:10

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Val di Fassa tra misteri, avventure e magia

Locandina dell'evento 16 luglio 2019 - Un’estate magica in Val di Fassa. Nell’ambito del ricco calendario di eventi estivi per celebrare il decennale delle Dolomiti patrimonio Unesco, un laboratorio per i giovanissimi dedicato al libro di Alberta Rossi “Misteri, avventure e magiche creature”, invita a vivere la valle trentina con occhi diversi. Per vivere una mattina tra fantasia e realtà l’appuntamento è il 24 luglio alle 10 nelllo Spazio Alpino, Casa della Sat a Trento in via Manci 57. Alberta Rossi, nel suo lavoro illustrato da Elena Corradini, racconta nelle sue storie piene di fantasia “un reame incantato dove le montagne al crepuscolo si tingono di rosso e nelle notti più luminose vengono avvolte dai raggi della luna”. Un paesaggio che sembra ispirarsi ai luoghi dove vive del Trentino orientale. Un libro per chi ama la natura, le cui storie rievocano gli antichi miti di questo territorio. Queste leggende e storie magiche saranno lette ai bambini durante l’evento. Così la Casa della Sat sarà da draghi, streghe e divertimento. La colonna sonora dell’iniziativa è affidata è affidata ai 3D Family Project, un gruppo a ‘conduzione famigliare’, capitanato da papà Dellantonio Roberto, unito oltre che dal sangue dalla passione per il jazz e per il pop. Il gruppo reinventerà le muiche tradizionali latine in chiave jazz. Alla fine dell’evento ci sarà un aperitivo per tutti.

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19 luglio 2019 - 07:32

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10.000 visite alla mostra “La Voce delle Dolomiti”!

L’allestimento della mostra (clicca per ingrandire) Sono ben diecimila le persone che finora hanno visitato la mostra fotografica dedicata alle Dolomiti nel decennale del riconoscimento quale Patrimonio Mondiale Unesco ed allestita nella splendida cornice del Palazzo delle Albere di Trento. Diecimila volte grazie a tutti coloro che sono venuti ad “ascoltare la Voce” di queste nostre preziose e straordinarie montagne, che con profonda passione cerco di tradurre al meglio in fotografie che trasmettano pienamente l’urgente necessità di maggior rispetto e protezione.

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19 luglio 2019 - 07:32

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Il Palazzo delle Albere di Trento (clicca per ingrandire) Per chi volesse visitare la mostra ci sono ancora alcune settimane di tempo. Resterà infatti aperta fino al primo settembre e io stesso cercherò di essere spesso presente per incontrare il pubblico e firmare il libro “La Voce delle Dolomiti”. Ho già avuto il piacere di incontrare e parlare con molti di voi, e devo dire che questo è per me l’aspetto più entusiasmante: condividere l’amore per la Natura, raccontare avventure, aneddoti ed emozioni che si celano dietro a ciascuno dei 60 pannelli di grande formato e soprattutto vedere che i messaggi di bellezza e rispetto arrivano al cuore delle persone. Il libro firme è pieno di parole ed emozioni che mi hanno davvero toccato nel profondo, e concludo questo post con una frase semplice e diretta scritta da una bimba, che racchiude perfettamente quello che desidero trasmettere: “grazie per aver condiviso con noi il tuo amore per la vita” (Sara). Intervista con l’autore:

Mostra Fotografica “La Voce delle Dolomiti” Palazzo delle Albere, via Roberto da Sanseverino, 43 – Trento (vedi mappa) Orari: da martedì a venerdì 10.00 – 18.00, sabato e domenica 10.00 – 19.00. Chiuso il lunedì. www.alegruzza.com

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21 luglio 2019

Sulle vette delle Dolomiti oltre l’handicap, in Val d’Ambiez “Brenta Open” è la manifestazione che si svolge il 27 e 28 luglio (con una coda in agosto) TRENTO.

Un bene comunitario come le Dolomiti, riconosciute tali dall’Unesco nel 2009, appartiene realmente all’umanità solo se diventa fruibile da tutti. Ma in modo molto concreto, non come semplice annuncio. È questo il messaggio che fin dalla sua prima edizione hanno voluto trasmettere i promotori dell’iniziativa “Brenta Open”. Un evento che rende le Dolomiti un terreno naturale dove sperimentare e coltivare le proprie potenzialità, immersi nella bellezza della natura e delle arti (attraverso l’esecuzione di brani musicali). Il programma prevede il ritrovo sabato 27 luglio alle 12 a San Lorenzo Dorsino in Loc. Baesa per raggiungere il rif. Cacciatore con il servizio di trasporto e da qui proseguire a piedi fino al rif. Agostini 2410 m (600 m. Di dislivello). Nel pomeriggio alle 17,00: racconti e suoni DoloMitici con le interviste impossibili di Rosario Fichera, giornalista di montagna, Michele Selva (Sax) e altri interpreti. A seguire: “incontri d’alt(R)a quota”. 10 anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale. Domenica 28 luglio di buon mattino si muoveranno i diversi gruppi di alpinisti per la scalata della Torre d’Ambiez e del Campaniletto, successivamente per la via ferrata Castiglioni e per l’escursione sulla vedretta d’Ambiez. Alle 12,00 circa: echi dalle cime, esecu-

circa: echi dalle cime, esecuzione dell’“Inno alla Gioia” a frasi alterne dalle due cime, ascoltabile dal rifugio e da valle - e concerto dalle vette. Si potrà rivivere questa salita, con immagini, musiche e il racconto dei protagonisti durante alcune serate in programma il 20 agosto a Molveno in Piazza San Carlo e il 24 agosto al Teatro tenda di Terme di Comano. Per iscrizioni e info: info@dolomiti-open.org. L'appuntamento di quest'anno è inserito nella terza edizione degli “Incontri d’alt(r)a quota”, proposti dalla Fondazione Dolomiti UNESCO nei rifugi delle Dolomiti, programma che ruota su cinque eventi in occasione del primo decennale delle Dolomiti Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO. MaBe

• “Brenta Open”,il Rifugio Agostini

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22 luglio 2019 - 14:27

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ApT San Martino di Castrozza (TN) * 33ESIMA edizione DolomitIncontri: «Mercoledì 24 luglio Si alterneranno sul palco Piero Dorfles, Mauro Corona E Massimiliano Ossini» Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles, noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri, la rassegna letteraria delle Pale di San Martino! Nel 2019 si celebra il primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco e DolomitIncontri scrive un’ulteriore importante pagina della sua storia, indissolubilmente legata alle Pale di San Martino e a tutti gli illustri ospiti che negli anni hanno frequentato con affetto il “salotto culturale più in quota delle Dolomiti”. Come ogni estate la rassegna avrà il piacere di accompagnare il pubblico di Primiero e San Martino di Castrozza in un ideale viaggio tra intellettuali e autori di spicco, ma anche personaggi fuori dagli schemi, attraverso i quali aprire lo sguardo verso la contemporaneità e le nuove sfide che il domani ci riserva. Si alterneranno sul palco autori di fama consolidata come Piero Dorfles, che aprirà la rassegna mercoledì 24 luglio, Mauro Corona, Elisabetta Rasy, Matteo Righetto nonché giornalisti e personaggi molto amati dal grande pubblico come Stefano Zurlo e Massimiliano Ossini. Tra le fresche novità dell’estate e grande atteso della kermesse, il giovane videomaker e famoso “youtuber” Nicolò Balini alias Human Safari. A celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco non mancheranno, inoltre, due speciali appuntamenti ad esse dedicate: il primo a cura delle Guide Alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero e il secondo che vedrà Giulia Castelli Gattinara presentare la splendida guida “111 luoghi delle Dolomiti che devi proprio visitare”. DolomitIncontri vuole essere uno spazio accogliente nel quale passato, presente e futuro si incontrano e si confrontano lasciando sempre aperte le porte al dialogo e alla gioia della scoperta. Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgeranno presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, alle ore 18.00. DolomitIncontri è un progetto realizzato da ApT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi grazie alla preziosa collaborazione con il Comune Primiero San Martino di Castrozza.

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22 luglio 2019 - 14:36

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DolomitIncontri, la rassegna letteraria delle Pale di San Martino! Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles, noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri, la rassegna letteraria delle Pale di San Martino! Nel 2019 si celebra il primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco e DolomitIncontri scrive un’ulteriore importante pagina della sua storia, indissolubilmente legata alle Pale di San Martino e a tutti gli illustri ospiti che negli anni hanno frequentato con affetto il “salotto culturale più in quota delle Dolomiti”. Come ogni estate la rassegna avrà il piacere di accompagnare il pubblico di Primiero e San Martino di Castrozza in un ideale viaggio tra intellettuali e autori di spicco, ma anche personaggi fuori dagli schemi, attraverso i quali aprire lo sguardo verso la contemporaneità e le nuove sfide che il domani ci riserva. Si alterneranno sul palco autori di fama consolidata come Piero Dorfles, che aprirà la rassegna mercoledì 24 luglio, Mauro Corona, Elisabetta Rasy, Matteo Righetto nonché giornalisti e personaggi molto amati dal grande pubblico come Stefano Zurlo e Massimiliano Ossini. Tra le fresche novità dell’estate e grande atteso della kermesse, il giovane videomaker e famoso “youtuber” Nicolò Balini alias Human Safari. A celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco non mancheranno, inoltre, due speciali appuntamenti ad esse dedicate: il primo a cura delle Guide Alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero e il secondo che vedrà Giulia Castelli Gattinara presentare la splendida guida “111 luoghi delle Dolomiti che devi proprio visitare”. DolomitIncontri vuole essere uno spazio accogliente nel quale passato, presente e futuro si incontrano e si confrontano lasciando sempre aperte le porte al dialogo e alla gioia della scoperta. Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgeranno presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, alle ore 18.00. DolomitIncontri è un progetto realizzato da ApT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi grazie alla preziosa collaborazione con il Comune Primiero San Martino di Castrozza.

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22 luglio 2019 - 14:32

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Suoni delle dolomiti, tra trekking e musica carioca a duemila metri Classica, jazz e bossa nova nel palinsesto dell'evento musicale che consente a spettatori e musicisti di ascoltare arte a contatto con la natura Lo scorso 28 giugno è partita la venticinquesima edizione del festival I suoni delle Dolomiti. L’appuntamento trentino dedicato alla musica, in programma fino al 15 settembre, chiede ai partecipanti, ma anche gli artisti, di uscire dalla comfort zone in cui, in genere, si assiste agli spettacoli e di elevarsi per usufruire dell’arte (la manifestazuone rientra anche nella rete di eventi per il decennale delle cime come patrimonio Unesco ). Non un metafora, bisogna davvero percorrere itinerari a piedi per godersi gli spettacoli all’ombra di alcune delle più belle cime italiane. La montagna bisogna guadagnarsela, e da qui la proposta dei trekking in quota, che coinvolgono anche i musicisti. A settembre si cimenteranno in una tre giorni di trekking i violoncellisti Brunello, Goudarolis, Berrill e Vestidello: percorreranno 4 ore di cammino al giorno (in un itinerario comunque privo di difficoltà tecniche) e, giunti alla meta, si esibiranno con l’illustre collega brasiliano Morelenbaum. Nel 2019 il festival si allunga fino a settembre, occasione in più per fare tappa in valle. Sebbene sia già partito, ha ancora diversi pezzi forti nel suo palinsesto. Spicca sicuramente, il prossimo 31 agosto, la possibilità di assistere a un’opera lirica a duemila metri di altezza (trattasi del Barbiere di Siviglia ) ma non mancano anche proposte più pop e ugualmente raffinate: il jazzista Stefano Bollani è di scena il 4 settembre in Val Rendena mentre Malika Ayane si esibisce il 15 settembre a Villa Welsperg, a un passo dalle Pale di San Martino. Il 7 agosto, è tempo di gipsy swing con Joscho Stephan : evento di richiamo per chi apprezza Django Reinhardt e lo swing gitano anni ’30. Un vero festival nel festival è invece la Campiglio Special Week,che ha per tema il Brasile, il suo mondo e la sua musica ( la recente scomparsa del padre della bossa nova João Gilberto non ha lasciato indifferenti i veri appassionati). Contaminazioni alle porte, quindi, negli appuntamenti in programma, ma anche scoperte di altri versanti della grande tradizione brasiliana, più nascosti così come lo è il paese lontano dalle grandi metropoli che richiamano i turisti globali. Il 2 settembre, il clarinettista Gabriele Mirabassi, con Cristina Renzetti e Roberto Taufic, svela il volto agreste della musica del grande paese sudamericano, lontano quindi da coste e spiagge. Il 7 settembre, invece, il virtuoso della chitarra, e figlio d’arte Yamandu Costa, si esibisce a Malga Vagliana. La musica da sempre è un fattore unificante e il festival rispecchia questo assunto tra tradizioni musicali diverse, ospiti internazionali e, appunto, un’offerta di world music che, Brasile a parte, regala anche uno sguardo sulle nuove rotte della musica africana (con i Chesaba, in Val di Fiemme, l’11 settembre, e sul combo classica e jazz con gli strumenti della tradizione russa, in un appuntamento di scena sull’Altopiano della Paganella, l’8 settembre.

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23 luglio 2019

DolomitIncontri

Piero Dorfles apre domani la rassegna letteraria SAN

MARTINO

DI

CASTROZZA.

Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles , noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri , la rassegna letteraria delle Pale di San Martino . Nel 2019 si celebra il primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco e DolomitIncontri scrive un’ulteriore importante pagina della sua storia, indissolubilmente legata alle Pale di San Martino e a tutti gli illustri ospiti che negli anni hanno frequentato con affetto il “salotto culturale più in quota delle Dolomiti”. Come ogni estate la rassegna avrà il piacere di accompagnare il pubblico di Primiero e San Martino di Castrozza in un ideale viaggio tra intellettuali e autori di spicco, ma anche personaggi fuori dagli schemi, attraverso i quali aprire lo sguardo verso la contemporaneità e le nuove sfide che il domani ci riserva. Si alterneranno sul palco autori di fama consolidata come Piero Dorfles, che aprirà la rassegna mercoledì 24 luglio, Mauro Corona, Elisabetta Rasy, Matteo Righetto nonché giornalisti e personaggi molto amati dal grande pubblico come Stefano Zurlo e Massimiliano Ossini. Tra le fresche novità dell’estate e grande atteso della

kermesse, il giovane videomaker e famoso “youtuber” Nicolò Balini alias Human Safari. A celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco non mancheranno, inoltre, due speciali appuntamenti ad esse dedicate: il primo a cura delle Guide Alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero eil secondo che vedrà Giulia Castelli Gattinara presentare la splendida guida “111 luoghi delle Dolomiti che devi proprio visitare”. DolomitIncontri vuole essere uno spazio accogliente nel quale passato, presente e futuro si incontrano esi confrontano lasciando sempre aperte le porte al dialogo e alla gioia della scoperta. Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgeranno presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, alle ore 18.

• Piero Dorfles

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23 luglio 2019 - 22:14

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Piero Dorfles apre domani la rassegna letteraria San martino di castrozza. Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles, noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri, la rassegna letteraria delle Pale di San Martino. Nel 2019 si celebra il primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco e DolomitIncontri scrive un’ulteriore importante pagina della sua storia, indissolubilmente legata alle Pale di San Martino e a tutti gli illustri ospiti che negli anni hanno frequentato con affetto il “salotto culturale più in quota delle Dolomiti”. Come ogni estate la rassegna avrà il piacere di accompagnare il pubblico di Primiero e San Martino di Castrozza in un ideale viaggio tra intellettuali e autori di spicco, ma anche personaggi fuori dagli schemi, attraverso i quali aprire lo sguardo verso la contemporaneità e le nuove sfide che il domani ci riserva. Si alterneranno sul palco autori di fama consolidata come Piero Dorfles, che aprirà la rassegna mercoledì 24 luglio, Mauro Corona, Elisabetta Rasy, Matteo Righetto nonché giornalisti e personaggi molto amati dal grande pubblico come Stefano Zurlo e Massimiliano Ossini. Tra le fresche novità dell’estate e grande atteso della kermesse, il giovane videomaker e famoso “youtuber” Nicolò Balini alias Human Safari. A celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco non mancheranno, inoltre, due speciali appuntamenti ad esse dedicate: il primo a cura delle Guide Alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero e il secondo che vedrà Giulia Castelli Gattinara presentare la splendida guida “111 luoghi delle Dolomiti che devi proprio visitare”. DolomitIncontri vuole essere uno spazio accogliente nel quale passato, presente e futuro si incontrano e si confrontano lasciando sempre aperte le porte al dialogo e alla gioia della scoperta. Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgeranno presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, alle ore 18.

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23 luglio 2019

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Piero Dorfles apre domani la rassegna letteraria

• Piero Dorfles SAN

MARTINO

DI

CASTROZZA.

Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles , noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri , la rassegna letteraria delle Pale di San Martino . Nel 2019 si celebra il primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco e DolomitIncontri scrive un’ulteriore importante pagina della sua storia, indissolubilmente legata alle Pale di San Martino e a tutti gli illustri ospiti che negli anni hanno frequentato con affetto il “salotto culturale più in quota delle Dolomiti”. Come ogni estate la rassegna avrà il piacere di accompagnare il pubblico di Primiero e San Martino di Castrozza in un

ideale viaggio tra intellettuali e autori di spicco, ma anche personaggi fuori dagli schemi, attraverso i quali aprire lo sguardo verso la contemporaneità e le nuove sfide che il domani ci riserva. Si alterneranno sul palco autori di fama consolidata come Piero Dorfles, che aprirà la rassegna mercoledì 24 luglio, Mauro Corona, Elisabetta Rasy, Matteo Righetto nonché giornalisti e personaggi molto amati dal grande pubblico come Stefano Zurlo e Massimiliano Ossini. Tra le fresche novità dell’estate e grande atteso della kermesse, il giovane videomaker e famoso “youtuber” Nicolò Balini alias Human Safari. A celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco non mancheranno, inoltre, due speciali appuntamenti ad essededicate: il primo acura delle Guide Alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero e il secondo che vedrà Giulia Castelli Gattinara presentare la splendida guida “111 luoghi delle Dolomiti che devi proprio visitare”. DolomitIncontri vuole essere uno spazio accogliente nel quale passato, presente e futuro si incontrano e si confrontano lasciando sempre aperte le porte al dialogo e alla gioia della scoperta. Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgeranno

presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, alle ore 18.

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23 luglio 2019 - 22:24

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Piero Dorfles apre domani la rassegna letteraria, San martino di castrozza. Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles, noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri, la rassegna letteraria delle Pale di San... San martino di castrozza. Mercoledì 24 luglio Piero Dorfles, noto giornalista e critico letterario, aprirà le danze della 33^ edizione di DolomitIncontri, la rassegna letteraria delle Pale di San Martino. Nel 2019 si celebra il primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco e DolomitIncontri scrive un’ulteriore importante pagina della sua storia, indissolubilmente legata alle Pale di San Martino e a tutti gli illustri ospiti che negli anni hanno frequentato con affetto il “salotto culturale più in quota delle Dolomiti”. Come ogni estate la rassegna avrà il piacere di accompagnare il pubblico di Primiero e San Martino di Castrozza in un ideale viaggio tra intellettuali e autori di spicco, ma anche personaggi fuori dagli schemi, attraverso i quali aprire lo sguardo verso la contemporaneità e le nuove sfide che il domani ci riserva. Si alterneranno sul palco autori di fama consolidata come Piero Dorfles, che aprirà la rassegna mercoledì 24 luglio, Mauro Corona, Elisabetta Rasy, Matteo Righetto nonché giornalisti e personaggi molto amati dal grande pubblico come Stefano Zurlo e Massimiliano Ossini. Tra le fresche novità dell’estate e grande atteso della kermesse, il giovane videomaker e famoso “youtuber” Nicolò Balini alias Human Safari. A celebrare il decennale delle Dolomiti Patrimonio Unesco non mancheranno, inoltre, due speciali appuntamenti ad esse dedicate: il primo a cura delle Guide Alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero e il secondo che vedrà Giulia Castelli Gattinara presentare la splendida guida “111 luoghi delle Dolomiti che devi proprio visitare”. DolomitIncontri vuole essere uno spazio accogliente nel quale passato, presente e futuro si incontrano e si confrontano lasciando sempre aperte le porte al dialogo e alla gioia della scoperta. Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgeranno presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, alle ore 18.

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24 luglio 2019

OGGIIN TRENTINO TRENTO

Dolomiti da conoscere Biblioteca della montagna SAT,ore 10

Kuate “negro Lettera ad una madre con la partecipazione di Gerardo Acerenza, docente dell'Università di Trento

LEDRO

Per il decennale dell'inserimento delle Dolomiti nella lista Unesco, la SAT e la sua Biblioteca della Montagna, tra le altre iniziative organizzano un laboratorio per bambini, ragazzi e famiglie

Drin’n’think Muse, ore 18.30 •

MOENA

I tre moschettieri Fiabilandia, ore 16 •

Compagnia EstroTeatro presenta lo spettacolo per bambini di Mirko Corradini, con Irene Buosi e Andrea Visibelli I tre moschettieri. Recupero per pioggia al Polo scolastico

Continua la proposta del mercoledì

nel giardino del Muse che abbina l’aperitivo alla proiezione di video e la musica selezionata a cura del collettivo OverMe

Bosco delle Stelle Terrazzadelle Stelle, ore 21 •

Attività per piccoli astronomi per scoprire pianeti e costellazioni, ascoltando racconti magici sulla Luna, Il Sole e le nostre amiche stelle alle Viote di Monte Bondone

Torna l’appuntamento del mercoledì nel nuovo spazio museale vetrato con l’aperitivo che mescola storie da raccontare a musica live con un cocktail da sorseggiare

Aperitivo d’autore Biblioteca , ore 17.39 •

Presentazione del libro di Christian

Proseguono gli appuntamenti Ti regalo un mito, viaggio nell’affascinante racconto dei miti e delle leggende legate alla storia dell’uomo

ROVERETO

PiazzaS Marco,ore 20.45 •

Santuario, ore 21 •

In un intrigante “incontro d’incontri” presso il Santuario di San Romedio si confronteranno due artisti d’eccezione Elina Duni e il chitarrista Rob Luft Recupero per pioggia Casa De Gentili

Per il ciclo di concerti Le bande in piazza concerto della Banda Sociale di Aldeno ospite della rassegna con il suo repertorio oggi ad animare piazza S Marco

PREDAZZO

Settimana clownerie Loc Gardonè,ore 10

RIVA DEL GARDA

Letture e incontri informativi a cura

dei volontari di zona del progetto Nati per Leggere rivolto aibambini nello spazio verde presso Villino Campi in località Sabbioni

Prosegue la settimana dedicate all’arte circense e di strada nei prati e nei boschi di Gardoné, si animeranno laboratori di equilibrismo, giocoleria e costruzione di attrezzi da circo.

DRO

Ipernatural Centrale Fies,ore 19 •

ALA CAVALESE

Jazz

Aperitivo al QBO •

Biblioteca comunale, ore 16.30

Bande in piazza

Villino Campi,ore 17 Museo delle palafitte, ore 18

Ti regalo un mito

SROMEDIO

Letture al lago MOLINA DI LEDRO

workshop di chitarra con il Maestro Emanuele Segre

Ala Città di musica PalazzoPizzini, ore 21 •

Prosegue il festival concertistico Ala città di Musica con la serata Giovani Promesse, concerto finale del

Proseguono gli spettacoli del Festival con gli ospiti Jaha Koo, Alessandro Sciarroni, Kate NVAnne Lise Le Gac & Arthur Chambry e Riccardo Giacconi con Andrea Morbio e Silvia Costa

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24 luglio 2019 - 13:57

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Cadore “Le Dolomiti a colori”, il tributo degli artisti cadorini del Novecento alle loro montagne Una duplice esposizione organizzata dalla Magnifica Comunità: da sabato 27 a San Vito e dal 2 agosto ad Auronzo. In mostra, solo per citarne alcune, opere di Talamini, Masi Simonetti, Tomea, Coletti, D'Ambros (nella foto). In una duplice mostra il tributo degli artisti cadorini del Novecento alle loro montagne, oggi patrimonio Unesco. Si intitola “Le Dolomiti a colori” la mostra che si svilupperà in due sedi: le scuole elementari di San Vito di Cadore, dove inaugurerà sabato 27 luglio, e la sala espositiva di Auronzo di Cadore, dove invece aprirà venerdì 2 agosto. Si potranno ammirare, tra gli altri, i lavori di Guglielmo Talamini, Gina Roma, Ada Genova, Masi Simonetti, Fulvio Della Libera, Nando Coletti: essi interpretano con sguardi e stili personali le infinite potenzialità di narrazione che il paesaggio montano esprime. “Le Dolomiti a colori. L’arte cadorina del Novecento dedicata al Patrimonio dell’Umanità” raccoglie 84 opere di 19 pittori cadorini del Novecento affiancate da 27 riproduzioni di manifesti storici concessi dalla Collezione Salce di Treviso: ogni artista rende omaggio al Patrimonio Unesco attraverso uno sguardo e uno stile del tutto personale e molto efficace. L’esposizione è promossa dalla Magnifica Comunità di Cadore ed è sostenuta dalla Fondazione Cariverona nell’ambito del progetto “Itinerari in rete.” Il decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità Unesco rappresenta l’opportunità non solo per indagare come nel corso del Secolo breve gli artisti, quasi tutti originari del Cadore, hanno interpretato il rapporto tra uomo e natura alla luce della percezione dei cambiamenti e degli eventi che hanno segnato il paesaggio montano nel corso della storia. Oltre a quelle di Talamini, Roma, Genova, Masi Simontti, Della Libera e Coletti, la mostra contiene opere di Edgardo Rossaro, Ercole Marchioni, Fiorenzo Tomea, Celso Valmassoi, Aldo De Vidal, Luigi Regianini, Livio Cesco Frare, Marino Cesco Frare, Romana D’Ambros, Sergio De Bon, Giovanni De Bettin, Adelmo Peruz, Giovanni Zangrando. Le opere appartengono quasi tutte ai Comuni del Cadore e a quello di Belluno e sono state gentilmente concesse per l’occasione. L’esposizione quindi è un tracciato discontinuo, per apici, come le creste dolomitiche immortalate: rappresenta l’occasione, agli occhi del visitatore, di comprendere le infinite potenzialità di narrazione che il paesaggio montano, luogo di trascendenza, “eliseo di spiriti e di fate”, presenta. I 27 manifesti della Collezione Salce riproducono soggetti che riguardano la promozione turistica della provincia di Belluno in vari momenti del Novecento: la maggior parte è riferita a Cadore, Cortina, Misurina e Auronzo, sia d’estate che d’inverno. Entrambe le esposizioni saranno visitabili tutti i giorni fino al 1 settembre, nella sede di San Vito dale 17 alle 20, ad Auronzo dale 10 alle 12.30 e dale 15.30 alle 19. Ingresso gratuito. Informazioni contattando la Magnifica: 0435 32262, info@magnificacomunitadocadore.it Correlati "Le Dolomiti incantate" di Roberto Bianchi celebrano il decennale Unesco La mostra dell'artista di Cibiana sarà inaugurata domenica 2 giugno nella sala espositiva del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve. 31 Maggio 2019 In "Cadore" Parte la Settimana della cultura cadorina, "in vetrina" inestimabili tesori ma anche progetti Da venerdì 17 a domenica 26 maggio un ricco calendario di eventi, visite e aperture straordinarie

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24 luglio 2019 - 13:57

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atti a sensibilizzare residenti e turisti alla conoscenza delle ricchezze del Cadore. 13 Maggio 2019 In "Cadore" L'arte contemporanea nelle ex prigioni del palazzo sede della Magnifica Venerdì 17 maggio, nell'ambito della Settimana della cultura cadorina, saranno presentate le opere di Fliris, Degiorgis e Tomè realizzate con il progetto "Chiavi di Accesso". 15 Maggio 2019 In "Cadore"

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24 luglio 2019 - 17:44

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Mostra Le Dolomiti a colori. L’arte cadorina del Novecento dedicata al Patrimonio dell’Umanità - San Vito di Cadore Luogo: Scuola elementare San Vito di Cadore, via Beata Vergine della Difesa, 110 Telefono: 0435/32262 Orari di apertura: 17-20 tutti i giorni Costo: Ingresso libero Note: La mostra che si sviluppa in due sedi, a San Vito di Cadore, dove apre il 27 luglio, e presso la sala espositiva di Auronzo di Cadore, dove apre il 2 agosto (entrambe visitabili fino all’1 settembre), raccoglie 84 opere di 19 pittori cadorini del Novecento affiancate da 27 riproduzioni di manifesti storici concessi dalla Collezione Salce di Treviso: ogni artista rende omaggio al Patrimonio Unesco attraverso uno sguardo e uno stile del tutto personale e molto efficace. Si possono ammirare, tra gli altri, i lavori di Guglielmo Talamini, Gina Roma, Ada Genova, Masi Simonetti, Fulvio Della Libera, Nando Coletti, artisti che interpretano con sguardi e stili personali le infinite potenzialità di narrazione che il paesaggio montano esprime. La mostra ha ottenuto anche la concessione da parte della Collezione Salce di Treviso della riproduzione di 27 manifesti storici che esprimono un legame con il Cadore. Si tratta del fondo di manifesti pubblicitari che il collezionista trevigiano Ferdinando Salce (1878-1962) raccolse dal 1895 al 1962, oggi di proprietà dello Stato in deposito nei Musei civici di Treviso. I manifesti riproducono soggetti che riguardano la promozione turistica della provincia di Belluno in vari momenti del Novecento: la maggior parte è riferita a Cadore, Cortina, Misurina e Auronzo, sia d'estate che d'inverno. Il decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità Unesco rappresenta anche l’opportunità per indagare come nel corso del Secolo breve gli artisti, quasi tutti originari del Cadore, hanno interpretato il rapporto tra uomo e natura alla luce della percezione dei cambiamenti e degli eventi che hanno segnato il paesaggio montano nel corso della storia.

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26 luglio 2019 - 08:50

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muse trento * Nuovo cinema Dolomiti e Dolomiti, paesaggi letterari: «Due le rassegne per celebrare le Dolomiti Unesco, a Predazzo Dal 31 luglio» Nuovo cinema Dolomiti e Dolomiti, paesaggi letterari. Due rassegne di approfondimento e suggestione artistica e cinematografica per raccontare il patrimonio dolomitico, e celebrare i 10 anni del suo inserimento nel patrimonio UNESCO. Dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti Predazzo. Ingresso gratuito. Entra nel vivo la stagione al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo che nel mese di agosto propone al pubblico, in orario serale, due rassegne, rispettivamente cinematografica e letteraria, per raccontare al meglio il ricco patrimonio dolomitico. Lo sguardo coinvolgente dell’arte offre una lettura alternativa dei temi affrontati nelle sale del Museo, capace di intessere un filo narrativo appassionante e coinvolgente e di far vivere la montagna anche attraverso l’emozione. Le due rassegne, organizzate in collaborazione con il Trento Film Festival e i curatori della mostra “10 libri per raccontare le Dolomiti”, porteranno al Museo alcuni tra i più bei film della storica rassegna cinematografica trentina, così come gli esperti, studiosi e docenti che racconteranno come le vette dolomitiche siano protagoniste di alcune belle pagine di letteratura, sia storica che contemporanea. Le attività si inseriscono all’interno dei ricco programma di celebrazioni del decennale delle Dolomiti Unesco. Gli incontri letterari saranno inoltre arricchiti dalla presenza e collaborazione della storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). *** NUOVO CINEMA DOLOMITI! è un ciclo di proiezioni all’aperto in collaborazione con Trento Film Festival. La bellezza e la spettacolarità delle montagne Patrimonio UNESCO viene raccontata attraverso il grande cinema in quattro appuntamenti tematici: Dolomiti e alpinismo, Dolomiti e vita di montagna, Dolomiti e grandi classici e Dolomiti e fiction! > DOLOMITI E ALPINISMO. 1 agosto PANAROMA Jon Herranz – Spagna, 2015 – 28 Sezione Alp&ism 64° Trento Film Festival 2016 – Premio “Mario Bello” v.o. con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival Edu Marin affronta la Pan Aroma insieme a suo padre di sessantadue anni, Francesco Marin “Novato”. DONNA FUGATA Manrico Dell’Agnola – Italia, 2019 – 21 Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019 v.o. italiana La ripetizione in libera della via Donnafugata, aperta da Christoph Hainz sul Civetta, da parte di Sara Avoscan e Omar Genuin, una coppia di arrampicatori di Falcade. AARON DUROGATI – PLAYING WITH THE INVISIBLE Matteo Vettorel e Damiano Levati – Italia, 2018 – 30 Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019 v.o. italiano e inglese con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival

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26 luglio 2019 - 08:50

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Nella solitudine luminosa dell’autunno nelle Dolomiti Aaron Durogati, formidabile pilota e autentico esteta del volo, affronta il suo personale viaggio per imparare a rialzarsi. > DOLOMITI E VITA DI MONTAGNA. 8 agosto CARANO NON È PAMPLONA Serata con la partecipazione di Gabriele Carletti, regista di La scelta di Quintino Fabio Pasini e Antonio Ballauri – Italia, 2018 – 6 Sezione Orizzonti Vicini 66° Trento Film Festival 2018 – Menzione speciale CinemAMoRe. Senza dialoghi. Non ci sono turisti e nemmeno vacche infiocchettate. Solo un pastore e gli amici di sempre, pronti a condurre le 145 vacche all’alpeggio. IL TEMPO LIEVE. LUOGHI, PERSONE E STORIE A MEZZANO Michele Corona – Italia, 2013 – 20’ Sezione Orizzonti Vicini 61° Trento Film Festival 2013. v.o. Cinque persone a Mezzano, piccolo comune nel cuore delle Dolomiti trentine, raccontano le loro storie e il loro rapporto con il paese. LA SCELTA DI QUINTINO Gabriele Carletti – Italia, 2017 – 19 Produzione Dolomiti TV Sezione Orizzonti Vicini 65° Trento Film Festival 2017. v.o. A 93 anni Quintino Corradini resiste nel suo maso ad Arodolo, in val di Fiemme. Ha deciso di ritirarsi a vivere in un maso tra i boschi della val di Fiemme per non rinunciare ai suoi ideali nati durante la Resistenza. LA FORESTA FERITA Gianpiero Capecchi – Italia, 2019 – 21’ Sezione Orizzonti Vicini 67° Trento Film Festival 2019 A un secolo dalla fine della grande guerra, sull’Altopiano di Asiago gli alberi sradicati riportano alla memoria le condizioni in cui si trovava la montagna alla fine del confitto. DOLOMITI E GRANDI CLASSICI. 22 agosto BLIND HUSBANDS Erich von Stroheim, 1919 – 68’ Evento 57° Trento Film Festival 2009 Edizione digitale del 2008 sottotitolata in italiano a cura del Centro Audiovisivi Bolzano. Capolavoro del muto. Un ufficiale austriaco cerca di sedurre la moglie trascurata di un medico alpinista in vacanza nelle Dolomiti. DOLOMITI E FICTION. 29 agosto L’ORSO (L’OURS) Serata con la partecipazione di Claudo Grof, Coordinatore settore grandi carnivori della PAT, Servizio Foreste e Fauna. Jean-Jacques Annaud – Francia, USA 1988 – 94 È una favola ecologica raccontata dal punto di vista di un animale, che ha lo scopo di mostrare come in natura non esistano assassinio e vendetta, e che la cattiveria può essere portata soltanto dall’essere umano. Il film è ambientato nella Columbia Britannica del XIX secolo, ma venne

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26 luglio 2019 - 08:50

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girato in Italia, nelle aree delle Dolomiti. *** DOLOMITI, PAESAGGIO LETTERARI è un ciclo di incontri attorno alle pagine più significative di un racconto lungo secoli, quello della scoperta, narrazione e interpretazione delle vette dolomitiche. A partire dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, alle 21.00, la rassegna presenterà i più bei volumi che ruotano attorno alla mostra temporanea “10 libri per raccontare le Dolomiti”, allestita nel museo durante l’estate. Ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione dei vini dalla storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). Massimo 25 persone. Prenotazione consigliata al 0562 500366. 31 luglio 2019 QUANDO I VULCANI DIVENTANO ANTICHI! Da Predazzo, 200 anni fa, Giuseppe Marzari-Pencati rivoluziona la teoria della Terra. Con Dr. Guido Roghi. Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR c/o Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova. Una serata dedicata all’articolo pubblicato nel 1819 da Marzari Pencati, che rese Predazzo meta dei più importanti geologi e naturalisti del primo ‘800, suscitando interesse a livello mondiale nei confronti di Predazzo! 7 agosto 2019 LE LEGGENDE DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF: storie di sogni e di verità. Con Prof.ssa Ulrike Kindl, già docente all’Università Ca’Foscari di Venezia Le Dolomiti, oltre alla bellezza e valore geologico, sono terra di racconti e leggende. Le montagne, le sue cime, i laghi, le caverne hanno ispirato da sempre la fantasia dei suoi abitanti. La serata permetterà di addentrarsi nell’importante opera di raccolta della tradizione orale da parte di K. F. Wolff. Si parlerà di Laurín e delle sue rose fatate, così come delle saghe collegate alle mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti. 14 agosto 2019 LA GRANDE STRADA DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF Con Dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell’istituto Culturale Ladino di Fassa Secondo di due appuntamenti dedicati a Karl Felix Wolff, per presentare la traduzione in italiano – a opera dell’Istituto Culturale Ladino e di Nuovi Sentieri Editore – di “La grande Strada delle Dolomiti”, corposa monografia pubblicata nel 1908, nell’imminenza del completamento della tratta transdolomitica Bolzano-Cortina. L’opera è forse l’ultimo grande “classico” nel quadro della letteratura di montagna che ha contribuito a creare il mito delle Dolomiti come le montagne più belle del mondo. 21 di agosto 2019 Sguardi femminili sulle Dolomiti Con prof.ssa Giovanna Covi, Università degli Studi di Trento All’interno della letteratura che descrive le Dolomiti, ci sono anche presenze femminili, spesso poste in secondo piano rispetto ai “protagonisti” (alpinisti, geologi, naturalisti). La serata presenterà un punto di vista insolito per delineare la cronaca della scoperta delle Dolomiti attraverso lo sguardo delle donne. 28 agosto 2019 Montagna, la più grande palestra di vita Con Danilo Callegari, alpinista ed esploratore

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Da Grohmann – pioniere dell’alpinismo in Dolomti – al racconto delle imprese sognanti di Callegari. Il giovane friulano ha esplorato i luoghi più inospitali del Pianeta nuotando in acque oceaniche, scalando montagne impervie dalle Alpi all’Himalaya, dalle Ande al Caucaso, volando tra montagne e oceani, attraversando interi continenti in bicicletta… poi ancora quattro deserti e il più grande ghiacciaio d’Europa attraversati in autonomia e in kayak sul più elevato lago navigabile del Pianeta e tra le tormentate acque della Patagonia.

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AUTORE :N.D.

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Repubblica Live 25 luglio 2019

La montagna di MAX CASSANI

Sono levette più belle del mondo ono le montagne più belle del mondo. Talmente belle che nel 2009 l'Unesco le ha proclamate Patrimonio dell'umanità per i «paesaggi montani unici al mondo». Altro che Pirenei e Appalachi: le Dolomiti tolgono il fiato. Hanno 200 milioni di anni ma ne dimostrano dieci. Una ricorrenza celebrata con una festa diffusa fino a settembre con 140 eventi in tutte le regioni toccate dai Monti Pallidi. Ovvero Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Essere legati nella diversità: è questa la bellezza e insieme l'unicità dei territori dolomitici. Non un'ininterrotta catena di cime ma nove sistemi montuosi tra loro separati da vallate, fiumi, altri gruppi di montagne. Un arcipelago di vette e guglie spalmato su 142 mila ettari, suddiviso in tre regioni e cinque province diverse tra loro. Da quando le Dolomiti sono diventate patrimonio Unesco, i turisti sono cresciuti in media del 10 %: d'estate sui sentieri e nei rifugi come d'inverno sulle piste dello sconfinato carosello sciistico Superski. Quello del decennale del riconoscimento Unesco non è l'unico anniversario del 2019 per le Dolomiti. In Alto Adige quest'estate si celebra un'altra ricorrenza: quella dei 150 anni dalla prima ascesa alpinistica. Era il 18 luglio 1869 quando il viennese Paul Grohmann, la guida alpina Franz Innerkofler e Peter Salcher riuscirono in un solo mese a salire la Punta dei Tre Scarperi (la vetta più alta delle Dolomiti di Sesto), la Cima Grande e il Sassolungo. Fu l'inizio di una nuova storia per le Dolomiti e per il mondo dell'alpinismo.

S

nel2009. E quest'anno le tre regioni coinvolte dai nove sistemi montuosi che le compongonofesteggiano Con 140 eventi A partire dalle celebrazioni della prima ascesaalpinistica: nel1869 tre uomini conquistarono tre cime in un solo mese.Scrivendo la storia dell'alpinismo

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Lo disse l'Unesco delle Dolomiti

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AUTORE :N.D.

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Repubblica Live

SUPERFICIE :37 %

25 luglio 2019

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O Le cime Un'immagine delle Tre Cime di Lavaredo e Gli alpinisti Sul monte Paterno negli anni 30: alpinisti con la loro guida

gente ha bisogno di

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AUTORE :N.D.

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Repubblica Live

SUPERFICIE :37 %

25 luglio 2019

scalare la montagna perché il divino ha bisogno di accoppiarsi con lo spirito. TENZIN

GYATSO,

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26 luglio 2019 - 08:50

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muse trento * Nuovo cinema Dolomiti e Dolomiti, paesaggi letterari: «Due le rassegne per celebrare le Dolomiti Unesco, a Predazzo Dal 31 luglio» Nuovo cinema Dolomiti e Dolomiti, paesaggi letterari. Due rassegne di approfondimento e suggestione artistica e cinematografica per raccontare il patrimonio dolomitico, e celebrare i 10 anni del suo inserimento nel patrimonio UNESCO. Dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti Predazzo. Ingresso gratuito. Entra nel vivo la stagione al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo che nel mese di agosto propone al pubblico, in orario serale, due rassegne, rispettivamente cinematografica e letteraria, per raccontare al meglio il ricco patrimonio dolomitico. Lo sguardo coinvolgente dell’arte offre una lettura alternativa dei temi affrontati nelle sale del Museo, capace di intessere un filo narrativo appassionante e coinvolgente e di far vivere la montagna anche attraverso l’emozione. Le due rassegne, organizzate in collaborazione con il Trento Film Festival e i curatori della mostra “10 libri per raccontare le Dolomiti”, porteranno al Museo alcuni tra i più bei film della storica rassegna cinematografica trentina, così come gli esperti, studiosi e docenti che racconteranno come le vette dolomitiche siano protagoniste di alcune belle pagine di letteratura, sia storica che contemporanea. Le attività si inseriscono all’interno dei ricco programma di celebrazioni del decennale delle Dolomiti Unesco. Gli incontri letterari saranno inoltre arricchiti dalla presenza e collaborazione della storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). *** NUOVO CINEMA DOLOMITI! è un ciclo di proiezioni all’aperto in collaborazione con Trento Film Festival. La bellezza e la spettacolarità delle montagne Patrimonio UNESCO viene raccontata attraverso il grande cinema in quattro appuntamenti tematici: Dolomiti e alpinismo, Dolomiti e vita di montagna, Dolomiti e grandi classici e Dolomiti e fiction! > DOLOMITI E ALPINISMO. 1 agosto PANAROMA Jon Herranz – Spagna, 2015 – 28 Sezione Alp&ism 64° Trento Film Festival 2016 – Premio “Mario Bello” v.o. con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival Edu Marin affronta la Pan Aroma insieme a suo padre di sessantadue anni, Francesco Marin “Novato”. DONNA FUGATA Manrico Dell’Agnola – Italia, 2019 – 21 Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019 v.o. italiana La ripetizione in libera della via Donnafugata, aperta da Christoph Hainz sul Civetta, da parte di Sara Avoscan e Omar Genuin, una coppia di arrampicatori di Falcade. AARON DUROGATI – PLAYING WITH THE INVISIBLE Matteo Vettorel e Damiano Levati – Italia, 2018 – 30 Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019 v.o. italiano e inglese con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival

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Nella solitudine luminosa dell’autunno nelle Dolomiti Aaron Durogati, formidabile pilota e autentico esteta del volo, affronta il suo personale viaggio per imparare a rialzarsi. > DOLOMITI E VITA DI MONTAGNA. 8 agosto CARANO NON È PAMPLONA Serata con la partecipazione di Gabriele Carletti, regista di La scelta di Quintino Fabio Pasini e Antonio Ballauri – Italia, 2018 – 6 Sezione Orizzonti Vicini 66° Trento Film Festival 2018 – Menzione speciale CinemAMoRe. Senza dialoghi. Non ci sono turisti e nemmeno vacche infiocchettate. Solo un pastore e gli amici di sempre, pronti a condurre le 145 vacche all’alpeggio. IL TEMPO LIEVE. LUOGHI, PERSONE E STORIE A MEZZANO Michele Corona – Italia, 2013 – 20’ Sezione Orizzonti Vicini 61° Trento Film Festival 2013. v.o. Cinque persone a Mezzano, piccolo comune nel cuore delle Dolomiti trentine, raccontano le loro storie e il loro rapporto con il paese. LA SCELTA DI QUINTINO Gabriele Carletti – Italia, 2017 – 19 Produzione Dolomiti TV Sezione Orizzonti Vicini 65° Trento Film Festival 2017. v.o. A 93 anni Quintino Corradini resiste nel suo maso ad Arodolo, in val di Fiemme. Ha deciso di ritirarsi a vivere in un maso tra i boschi della val di Fiemme per non rinunciare ai suoi ideali nati durante la Resistenza. LA FORESTA FERITA Gianpiero Capecchi – Italia, 2019 – 21’ Sezione Orizzonti Vicini 67° Trento Film Festival 2019 A un secolo dalla fine della grande guerra, sull’Altopiano di Asiago gli alberi sradicati riportano alla memoria le condizioni in cui si trovava la montagna alla fine del confitto. DOLOMITI E GRANDI CLASSICI. 22 agosto BLIND HUSBANDS Erich von Stroheim, 1919 – 68’ Evento 57° Trento Film Festival 2009 Edizione digitale del 2008 sottotitolata in italiano a cura del Centro Audiovisivi Bolzano. Capolavoro del muto. Un ufficiale austriaco cerca di sedurre la moglie trascurata di un medico alpinista in vacanza nelle Dolomiti. DOLOMITI E FICTION. 29 agosto L’ORSO (L’OURS) Serata con la partecipazione di Claudo Grof, Coordinatore settore grandi carnivori della PAT, Servizio Foreste e Fauna. Jean-Jacques Annaud – Francia, USA 1988 – 94 È una favola ecologica raccontata dal punto di vista di un animale, che ha lo scopo di mostrare come in natura non esistano assassinio e vendetta, e che la cattiveria può essere portata soltanto dall’essere umano. Il film è ambientato nella Columbia Britannica del XIX secolo, ma venne

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girato in Italia, nelle aree delle Dolomiti. *** DOLOMITI, PAESAGGIO LETTERARI è un ciclo di incontri attorno alle pagine più significative di un racconto lungo secoli, quello della scoperta, narrazione e interpretazione delle vette dolomitiche. A partire dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, alle 21.00, la rassegna presenterà i più bei volumi che ruotano attorno alla mostra temporanea “10 libri per raccontare le Dolomiti”, allestita nel museo durante l’estate. Ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione dei vini dalla storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). Massimo 25 persone. Prenotazione consigliata al 0562 500366. 31 luglio 2019 QUANDO I VULCANI DIVENTANO ANTICHI! Da Predazzo, 200 anni fa, Giuseppe Marzari-Pencati rivoluziona la teoria della Terra. Con Dr. Guido Roghi. Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR c/o Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova. Una serata dedicata all’articolo pubblicato nel 1819 da Marzari Pencati, che rese Predazzo meta dei più importanti geologi e naturalisti del primo ‘800, suscitando interesse a livello mondiale nei confronti di Predazzo! 7 agosto 2019 LE LEGGENDE DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF: storie di sogni e di verità. Con Prof.ssa Ulrike Kindl, già docente all’Università Ca’Foscari di Venezia Le Dolomiti, oltre alla bellezza e valore geologico, sono terra di racconti e leggende. Le montagne, le sue cime, i laghi, le caverne hanno ispirato da sempre la fantasia dei suoi abitanti. La serata permetterà di addentrarsi nell’importante opera di raccolta della tradizione orale da parte di K. F. Wolff. Si parlerà di Laurín e delle sue rose fatate, così come delle saghe collegate alle mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti. 14 agosto 2019 LA GRANDE STRADA DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF Con Dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell’istituto Culturale Ladino di Fassa Secondo di due appuntamenti dedicati a Karl Felix Wolff, per presentare la traduzione in italiano – a opera dell’Istituto Culturale Ladino e di Nuovi Sentieri Editore – di “La grande Strada delle Dolomiti”, corposa monografia pubblicata nel 1908, nell’imminenza del completamento della tratta transdolomitica Bolzano-Cortina. L’opera è forse l’ultimo grande “classico” nel quadro della letteratura di montagna che ha contribuito a creare il mito delle Dolomiti come le montagne più belle del mondo. 21 di agosto 2019 Sguardi femminili sulle Dolomiti Con prof.ssa Giovanna Covi, Università degli Studi di Trento All’interno della letteratura che descrive le Dolomiti, ci sono anche presenze femminili, spesso poste in secondo piano rispetto ai “protagonisti” (alpinisti, geologi, naturalisti). La serata presenterà un punto di vista insolito per delineare la cronaca della scoperta delle Dolomiti attraverso lo sguardo delle donne. 28 agosto 2019 Montagna, la più grande palestra di vita Con Danilo Callegari, alpinista ed esploratore

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26 luglio 2019 - 08:50

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Da Grohmann – pioniere dell’alpinismo in Dolomti – al racconto delle imprese sognanti di Callegari. Il giovane friulano ha esplorato i luoghi più inospitali del Pianeta nuotando in acque oceaniche, scalando montagne impervie dalle Alpi all’Himalaya, dalle Ande al Caucaso, volando tra montagne e oceani, attraversando interi continenti in bicicletta… poi ancora quattro deserti e il più grande ghiacciaio d’Europa attraversati in autonomia e in kayak sul più elevato lago navigabile del Pianeta e tra le tormentate acque della Patagonia.

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26 luglio 2019

Le Aquile di SanMartino presentano l'opera di Wundt SAN MARTINO - Le guide alpine Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero in grande spolvero: saranno le protagoniste domani di Dolomiti Incontri, la rassegna letteraria dell'estate di San Martino in sala congressi alle 18. In occasione del primo decennale dell'inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco, la ra sse g n a di San Martino di Castrozza non poteva che festeggiare l'evento con un ap p u n t amento speciale in onore delle cime tra le più belle al mondo, ovvero l'incontro a cura degli esperti professionisti della montagna, le guide alpine Narci Simion e Luciano Gadenz, che p r es e n t er a n n o l'opera di

do le d u e guide, to il c o mitato presenteranno zione, la settima, gazine, l'attesa le.

assieme a tutdi redazione, la nuova edidi Aquile Marivista annuaM .C.

Primiero Domanialle18 in salacongressi l'appuntamento nell'ambito di DolomitiIncontri

T h e o d o r Von Wundt (18581929), celebre alpinista e scrittore tedesco, nonché pioniere tra i fotografi delle Dolomiti. Wundt c o n o b b e le Pale di San Martino nel 1887, accompagnato dalle storiche guide alpine Michele Bettega e Bortolo Zagonel. Partecipò a diverse prime ascensioni sul gruppo dolomitico di Primiero - tra le più importanti, quella al Cimon della Pala - documentando con la su a attrezzatura fotografica cime e pareti. Le su e immagini in bianco e nero e gli scritti furono raccolti dallo stesso fotografo nel volume Die Besteigung des Cimon della Pala, edito nel 1892, e costituiscono al giorno d'oggi un patrimonio straordinario della storia delle Pale di San Martino e delle Dolomiti in sen so ampio, non ancora t r a d o t t o in italiano. Il prossimo app unt amen to con la storia alpinistica sarà lunedì 5 agosto alle 17 al rock garden dell'Hotel Regina, sempre a San Martino, quan-

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26 luglio 2019 - 12:29

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Sulle vette del Brenta con i disabili domenica e lunedì con Rosa, Ferrari e Maggioni: no limits Torna in vetta la disabilità, torna per la quarta volta Dolomiti Open nel gruppo del Brenta. L’esperienza promossa nel 2015 da Simone Elmi, guida alpina di Molveno, si rinnoverà il prossimo fine settimana nel cuore del Brenta. Dopo Cima Tosa (2015), Cima Brenta (2016), il Campanil Basso (2017), Cima Prati e Gemelli (2018), quest’anno sarà la volta della Torre d’Ambiez e del Campaniletto, raggiungibili con un’arrampicata di quinto grado. Protagonisti dell’impresa, è proprio il caso di dirlo, saranno tre persone con disabilità: Gianluigi Rosa, bomber della nazionale paralimpica di Hockey su slittino e “conquistatore” del Campanil Basso, Kevin Ferrari, l’anno scorso giunto sulla vetta dei Gemelli, e Michele Maggioni, guida alpina. Un destino accomuna i tre sportivi: quello di aver perso una gamba. Ma soprattutto quello di aver gettato il cuore oltre l’ostacolo, e di essere arrivati là dove nessuno avrebbe potuto scommettere. Gianluigi, Kevin e Michele arrampicano con una protesi speciale, e il prossimo fine settimana dimostreranno ancora una volta dove può condurre la forza di volontà. Nel pomeriggio di domenica partiranno da San Lorenzo Dorsino con le guide alpine di Activity Trentino, un gruppo di amici, e un nugolo di giornalisti che documenterà l’evento, alla volta del rifugio Agostini. Qui, nel pomeriggio, secondo la tradizione di Dolomiti Open verrà inscenato un suggestivo momento culturale, nel quale verranno rievocate le gesta dei pionieri del Brenta. All’alba del lunedì, poi, la partenza per le vette. Ognuno secondo le proprie capacità e possibilità. Per capirci: sarà presente anche un gruppetto di ragazzi affetti da sindrome di down, guidati da Alberto Benchimol della Sportfund Onlus di Bologna, che darà vita a un’escursione in Val D’ambiez. Semplice, ma pur sempre “oltre” la loro quotidiana esperienza. Secondo un’altra tradizione di Dolomiti Open, poi, a metà mattina risuoneranno suggestive note di musica classica: Michele Selva (sax) e Michele Pavesi (tromba) duetteranno l’uno dalla Torre d’Ambiez, l’altro dal “Crozzet” del rifugio, in un quarto d’ora che anche quest’anno si preannuncia ricco d’intenso fascino. L’evento è inserito nelle celebrazioni ufficiali del decennale di Dolomiti Unesco: d’altronde, come ripete sempre Elmi, “perché le Dolomiti siano davvero Unesco, cioè patrimonio di tutta l’umanità, è necessario offrire a tutti la possibilità di viverle”. E lui lo fa per davvero. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright l’Adige Ti sei ricordato di condividerlo con i tuoi amici?

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PAGINE :32 SUPERFICIE :10 %

26 luglio 2019

San Martino di Castrozza

DolomitiIncontri inizia con Elisabetta Rasy SAN MARTINO

DI CASTROZZA. Alle 18 di questa sera, nella sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza, la scrittrice Elisabetta Rasy sarà la protagonista della trentatreesima edizione di “DolomitIncontri”, la rassegna letteraria delle Pale di San Martino, con il suo nuovo saggio edito da Mondadori, “Le disobbedienti”. Storie di sei donne che hanno cambiato l’arte. Il calendario di “DolomitIncontri” come sempre è ampio e variegato e, in occasione del primo decennale dell’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale Unesco, la rassegna di San Martino di Castrozza non poteva che festeggiare l’evento con un appuntamento speciale in onore delle cime tra le più belle a mondo, ovvero l’incontro a cura dei migliori professionisti della monta-

• La scrittrice Elisabetta Rasy

gna, le guide alpine del gruppo Aquile di San Martino e Primiero, che domani (sempre con inizio alle 18, nella sala congressi) presenteranno l’opera di Theodor Von Wundt (1858-1929), celebre alpinista e scrittore tedesco, nonché pioniere tra i fotografi delle Dolomiti. R.B.

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28 luglio 2019 - 12:24

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Trento. NUOVO CINEMA DOLOMITI e DOLOMITI, PAESAGGI LETTERARI Due rassegne di approfondimento e suggestione artistica e cinematografica per raccontare il patrimonio dolomitico, e celebrare i 10 anni del suo inserimento nel patrimonio UNESC . Dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti Predazzo. Ingresso gratuito Entra nel vivo la stagione al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo che nel mese di agosto propone al pubblico, in orario serale, due rassegne, rispettivamente cinematografica e letteraria, per raccontare al meglio il ricco patrimonio dolomitico. Lo sguardo coinvolgente dell’arte offre una lettura alternativa dei temi affrontati nelle sale del Museo, capace di intessere un filo narrativo appassionante e coinvolgente e di far vivere la montagna anche attraverso l’emozione. Le due rassegne, organizzate in collaborazione con il Trento Film Festival e i curatori della mostra “10 libri per raccontare le Dolomiti”, porteranno al Museo alcuni tra i più bei film della storica rassegna cinematografica trentina, così come gli esperti, studiosi e docenti che racconteranno come le vette dolomitiche siano protagoniste di alcune belle pagine di letteratura, sia storica che contemporanea. Le attività si inseriscono all’interno dei ricco programma di celebrazioni del decennale delle Dolomiti Unesco. Gli incontri letterari saranno inoltre arricchiti dalla presenza e collaborazione della storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). NUOVO CINEMA DOLOMITI! è un ciclo di proiezioni all’aperto in collaborazione con Trento Film Festival. La bellezza e la spettacolarità delle montagne Patrimonio UNESCO viene raccontata attraverso il grande cinema in quattro appuntamenti tematici: Dolomiti e alpinismo, Dolomiti e vita di montagna, Dolomiti e grandi classici e Dolomiti e fiction! DOLOMITI E ALPINISMO. 1 agosto PANAROMA Jon Herranz – Spagna, 2015 – 28 Sezione Alp&ism 64° Trento Film Festival 2016 – Premio “Mario Bello” v.o. con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival Edu Marin affronta la Pan Aroma insieme a suo padre di sessantadue anni, Francesco Marin “Novato”. DONNA FUGATA Manrico Dell’Agnola – Italia, 2019 – 21 Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019 v.o. italiana La ripetizione in libera della via Donnafugata, aperta da Christoph Hainz sul Civetta, da parte di Sara Avoscan e Omar Genuin, una coppia di arrampicatori di Falcade. AARON DUROGATI – PLAYING WITH THE INVISIBLE Matteo Vettorel e Damiano Levati – Italia, 2018 – 30 Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019 v.o. italiano e inglese con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival Nella solitudine luminosa dell’autunno nelle Dolomiti Aaron Durogati, formidabile pilota e autentico esteta del volo, affronta il suo personale viaggio per imparare a rialzarsi. DOLOMITI E VITA DI MONTAGNA. 8 agosto CARANO NON È PAMPLONA Serata con la partecipazione di Gabriele Carletti, regista di La scelta di Quintino

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28 luglio 2019 - 12:24

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Fabio Pasini e Antonio Ballauri – Italia, 2018 – 6 Sezione Orizzonti Vicini 66° Trento Film Festival 2018 – Menzione speciale CinemAMoRe. Senza dialoghi. Non ci sono turisti e nemmeno vacche infiocchettate. Solo un pastore e gli amici di sempre, pronti a condurre le 145 vacche all’alpeggio. IL TEMPO LIEVE. LUOGHI, PERSONE E STORIE A MEZZANO Michele Corona – Italia, 2013 – 20’ Sezione Orizzonti Vicini 61° Trento Film Festival 2013. v.o. Cinque persone a Mezzano, piccolo comune nel cuore delle Dolomiti trentine, raccontano le loro storie e il loro rapporto con il paese. LA SCELTA DI QUINTINO Gabriele Carletti – Italia, 2017 – 19 Produzione Dolomiti TV Sezione Orizzonti Vicini 65° Trento Film Festival 2017. v.o. A 93 anni Quintino Corradini resiste nel suo maso ad Arodolo, in val di Fiemme. Ha deciso di ritirarsi a vivere in un maso tra i boschi della val di Fiemme per non rinunciare ai suoi ideali nati durante la Resistenza. LA FORESTA FERITA Gianpiero Capecchi – Italia, 2019 – 21’ Sezione Orizzonti Vicini 67° Trento Film Festival 2019 A un secolo dalla fine della grande guerra, sull’Altopiano di Asiago gli alberi sradicati riportano alla memoria le condizioni in cui si trovava la montagna alla fine del confitto. DOLOMITI E GRANDI CLASSICI. 22 agosto BLIND HUSBANDS Erich von Stroheim, 1919 – 68’ Evento 57° Trento Film Festival 2009 Edizione digitale del 2008 sottotitolata in italiano a cura del Centro Audiovisivi Bolzano. Capolavoro del muto. Un ufficiale austriaco cerca di sedurre la moglie trascurata di un medico alpinista in vacanza nelle Dolomiti. DOLOMITI E FICTION. 29 agosto L’ORSO (L’OURS) Serata con la partecipazione di Claudo Grof, Coordinatore settore grandi carnivori della PAT, Servizio Foreste e Fauna. Jean-Jacques Annaud – Francia, USA 1988 – 94 È una favola ecologica raccontata dal punto di vista di un animale, che ha lo scopo di mostrare come in natura non esistano assassinio e vendetta, e che la cattiveria può essere portata soltanto dall’essere umano. Il film è ambientato nella Columbia Britannica del XIX secolo, ma venne girato in Italia, nelle aree delle Dolomiti. DOLOMITI, PAESAGGIO LETTERARI è un ciclo di incontri attorno alle pagine più significative di un racconto lungo secoli, quello della scoperta, narrazione e interpretazione delle vette dolomitiche. A partire dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, alle 21.00, la rassegna presenterà i più bei volumi che ruotano attorno alla mostra temporanea “10 libri per raccontare le Dolomiti”, allestita nel museo durante l’estate. Ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione dei vini dalla storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). Massimo 25 persone. Prenotazione consigliata al 0562 500366. 31 luglio 2019 QUANDO I VULCANI DIVENTANO ANTICHI! Da Predazzo, 200 anni fa, Giuseppe Marzari-Pencati rivoluziona la teoria della Terra. Con Dr. Guido Roghi. Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR c/o Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova.

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Una serata dedicata all’articolo pubblicato nel 1819 da Marzari Pencati, che rese Predazzo meta dei più importanti geologi e naturalisti del primo ‘800, suscitando interesse a livello mondiale nei confronti di Predazzo! 7 agosto 2019 LE LEGGENDE DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF: storie di sogni e di verità. Con Prof.ssa Ulrike Kindl, già docente all’Università Ca’Foscari di Venezia Le Dolomiti, oltre alla bellezza e valore geologico, sono terra di racconti e leggende. Le montagne, le sue cime, i laghi, le caverne hanno ispirato da sempre la fantasia dei suoi abitanti. La serata permetterà di addentrarsi nell’importante opera di raccolta della tradizione orale da parte di K. F. Wolff. Si parlerà di Laurín e delle sue rose fatate, così come delle saghe collegate alle mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti. 14 agosto 2019 LA GRANDE STRADA DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF Con Dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell’istituto Culturale Ladino di Fassa Secondo di due appuntamenti dedicati a Karl Felix Wolff, per presentare la traduzione in italiano – a opera dell’Istituto Culturale Ladino e di Nuovi Sentieri Editore – di “La grande Strada delle Dolomiti”, corposa monografia pubblicata nel 1908, nell’imminenza del completamento della tratta transdolomitica Bolzano-Cortina. L’opera è forse l’ultimo grande “classico” nel quadro della letteratura di montagna che ha contribuito a creare il mito delle Dolomiti come le montagne più belle del mondo. 21 di agosto 2019 Sguardi femminili sulle Dolomiti Con prof.ssa Giovanna Covi, Università degli Studi di Trento All’interno della letteratura che descrive le Dolomiti, ci sono anche presenze femminili, spesso poste in secondo piano rispetto ai “protagonisti” (alpinisti, geologi, naturalisti). La serata presenterà un punto di vista insolito per delineare la cronaca della scoperta delle Dolomiti attraverso lo sguardo delle donne. 28 agosto 2019 Montagna, la più grande palestra di vita Con Danilo Callegari, alpinista ed esploratore Da Grohmann – pioniere dell’alpinismo in Dolomti – al racconto delle imprese sognanti di Callegari. Il giovane friulano ha esplorato i luoghi più inospitali del Pianeta nuotando in acque oceaniche, scalando montagne impervie dalle Alpi all’Himalaya, dalle Ande al Caucaso, volando tra montagne e oceani, attraversando interi continenti in bicicletta… poi ancora quattro deserti e il più grande ghiacciaio d’Europa attraversati in autonomia e in kayak sul più elevato lago navigabile del Pianeta e tra le tormentate acque della Patagonia.

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DIFFUSIONE :(597694)

PAGINE :35

AUTORE :Corrado Augias

SUPERFICIE :19 % PERIODICITÀ :Quotidiano

28 luglio 2019

LeDolomitipatrimonio madi qualeumanità? di Corrado Augias

Le lettere di Corrado Augias Caro Augias, fine luglio: caldo opprimente anche sopra i duemila metri, alternato a scrosci di temporale, oggi “bombe” d’acqua. Le Dolomiti prese d’assalto: ciclisti che vanno piano in salita e come fulmini in discesa; camion e Tir che salgono e scendono dal Passo Sella, dal Gardena, dal Pordoi, dal Falzarego, dal Giau. Bus con targhe di ogni Stato europeo, bus con rimorchi per le biciclette, bus che a ogni tornante creano ingorghi. Suv di ogni cilindrata, i diesel inquinanti ele motociclettone americane rombanti equelle tedesche più scattanti in salita, velocissime in discesa. Chiudono i pedoni, zaino in spalla, cagnolino al guinzaglio o in borsa. Nessuno fa caso a chi incontra, pochi allo scenario incantato dei Monti Pallidi. Alle ore di punta per la sosta eil picnic si parcheggia in doppia fila nei prati. Le Dolomiti festeggiano quest’anno il decennale del loro ingresso tra le eccellenze che l’Unesco ha decretato Patrimonio dell’Umanità. La domanda è semplice: di quale umanità sono Patrimonio le nostre splendide Dolomiti? Francesco Carbone – f.carbone@libero.it o so, frequento quell’angolo incomparabile d’Italia e di mondo da più di mezzo secolo. Era inevitabile che il turismo di massa lo invadesse, come le coste e le isole, come Fontana di Trevi, Palazzo Vecchio e piazza san Marco. Ho chiesto un parere a Michil Costa, operatore turistico della Val Badia, ma soprattutto strenuo difensore del territorio. Mi ha scritto: «Da un po’ di tempo abbiamo perso la bussola, ci stiamo dirigendo verso una direzione che non potrà, in futuro, più portare benessere. Credo che non solo le

L

anche le zone intorno dovrebbero avere maggiore tutela. Siamo nel bel mezzo di un pandemonio dell’umanità. È doloroso veder violentata Madre Terra, vedere i passi dolomitici brutalizzati da orde di turisti che d’estate si spostano su un numero atroce di migliaia di autovetture e moto. Sono gli effetti di quello che il grande studioso di economia politica, Thorstein Veblen chiamava «L’induzione di bisogni»: indirizzare le persone verso le cose superficiali della vita, spingerle a ricercare il solo vantaggio personale. Dovremmo uscire dal pensiero «prima noi poi gli altri», dovremmo, in comunione, essere capaci di un’idea più alta. Manca un forte movimento ambientale nelle valli ladine, in regione, in Italia. Sono però fiducioso su una svolta a livello globale. Prima o poi arriverà una grande spinta che porterà più consapevolezza. Dobbiamo dare un segnale ai nostri giovani, più sensibili di quelli della mia generazione che ha fatto del libero mercato il suo paradigma – fallendo. Soluzioni per ora? Non un pedaggio, che fungerebbe da calamita. Chiudere i passi dolomitici a fasce orarie, far diventare il viaggio un’esperienza, come lo è la ferrovia retica (il Glacier Express). Un servizio di pullman (a idrogeno) dalle ampie vetrate per godere dello spettacolo dolomitico, per poi arrivare a un progetto condiviso di un trenino che colleghi i valichi alpini. Usufruire meglio degli impianti di risalita (che già esistono). Insomma le soluzioni (come le leggi) già ci sono ma –come chiedeva Dante –«chi pon mano ad esse?». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

singole rocce, Patrimonio dell’Umanità, ma anche le zone intorno dovrebbero avere

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30 luglio 2019 - 22:08

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Dolomiti, paesaggi letterari

Entra nel vivo la stagione al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo che nel mese di agosto propone al pubblico, in orario serale, due rassegne, rispettivamente cinematografica e letteraria, per raccontare al meglio il ricco patrimonio dolomitico. Lo sguardo coinvolgente dell’arte offre una lettura alternativa dei temi affrontati nelle sale del Museo, capace di intessere un filo narrativo appassionante e coinvolgente e di far vivere la montagna anche attraverso l’emozione. Le due rassegne, organizzate in collaborazione con il Trento Film Festival e i curatori della mostra “10 libri per raccontare le Dolomiti”, porteranno al Museo alcuni tra i più bei film della storica rassegna cinematografica trentina, così come gli esperti, studiosi e docenti che racconteranno come le vette dolomitiche siano protagoniste di alcune belle pagine di letteratura, sia storica che contemporanea. Le attività si inseriscono all’interno dei ricco programma di celebrazioni del decennale delle Dolomiti Unesco. Gli incontri letterari saranno inoltre arricchiti dalla presenza e collaborazione della storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). DOLOMITI, PAESAGGIO LETTERARI è un ciclo di incontri attorno alle pagine più significative di un racconto lungo secoli, quello della scoperta, narrazione e interpretazione delle vette dolomitiche. A partire dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, alle 21.00, la rassegna presenterà i più bei volumi che ruotano attorno alla mostra temporanea “10 libri per raccontare le Dolomiti”, allestita nel museo durante l’estate. Ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione dei vini dalla storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN). Massimo 25 persone. Prenotazione consigliata al 0562 500366. Primo appuntamento: 31 luglio 2019 QUANDO I VULCANI DIVENTANO ANTICHI! Da Predazzo, 200 anni fa, Giuseppe Marzari-Pencati rivoluziona la teoria della Terra. Con Dr. Guido Roghi. Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR c/o Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova. Una serata dedicata all'articolo pubblicato nel 1819 da Marzari Pencati, che rese Predazzo meta dei più importanti geologi e naturalisti del primo '800, suscitando interesse a livello mondiale nei confronti di Predazzo! Informazioni: https://www.facebook.com

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AUTORE :Fabrizio Ruffini

PAGINE :29 SUPERFICIE :34 %

31 luglio 2019

la mostra

Gente e luoghi di Masi Simonetti a cinquanta anni dalla sua scomparsa Doppiaesposizionein Magnificaa Pievee a Zoppè Sono68 leoperedell’artistaprovenientida molte collezioni gio e degli stili di vita del mon- staè più chemai attuale ai giortanaro avvenuto drasticamente nel secolo scorso. Simonetti, artista tra i più BELLUNO.A 50 anni dalla sua importanti del Novecento bellunese e attento interprete del scomparsa, il Cadore celebra cambiamento del rapporto tra l’artista Masi Simonetti, pittouomo e montagna, a partire re eccellente e acuto narratore dal secondodopoguerra ha sadell’evoluzione della vita in puto cogliere in modo assolumontagna. L’esposizionediffutamente puntuale e preciso la sa “Masi Simonetti 1969 banalizzazione delle tradizio2019. Montagne e montanani e la loro riduzione a merce ri”, che dal 3 agosto al 15 setturistica: «Il Masi è stato un artembre saràvisitabile alla Magnifica comunità di Cadore a tista tagliente nella suarapprePievee nella sala delle esposi- sentazionedella vita in montazioni di Zoppè, paese natale gna e ha saputo tratteggiarne dell’artista, coglie due impor- il mutamento in un modo che tanti anniversari: il cinquante- ricorda la visione delle perifenario dalla morte di Simonetti rie romane raccontata da Pasoe il decennale dell’inserimen- lini», spiegaMatteo DaDeppo, to delle Dolomiti nel patrimo- responsabile dei musei della nio mondiale dell’umanità. Magnifica e curatore della moLe opere esposte nelle due stra, «quello che proponiamo sedi saranno 68, provenienti è un evento che spero possa da collezioni di musei, Comu- tradursi in valori etici eculturani e privati: in essesi potrà se- li oltre che economici, perché guire il racconto del processo di cambiamento del paesag- il messaggio lasciato dall’artigio e degli stili di vita del mon- staè più chemai attuale ai gior-

FabrizioRuffini

ni d’oggi». Parte dei quadri esposti provengono da prestiti, anche del Comune di Belluno: «Diverse opere vengono da collezioni bellunesi, dai museie dalla biblioteca civica che a breve subirà i lavori di palazzo Crepadona», spiega l’assessore alla cultura, Marco Perale, «tutto il mondo cadorino e bellunese siè mossoper realizzare questo importante evento». L’idea stessadi sdoppiare l’esposizione è nata proprio per rimarcare il lavoro svolto in unità, lasciando perdere i campanili: «Èun periodo denso di attività per la Magnifica, che ha come obiettivo quello di fare squadra tra i Comuni», spiega Renzo Bortolot, sindaco di Zoppè e presidente della Magnifica, «con i prestiti da Belluno, quelli da privati e le opere chearrivano dalla scuola media di Forno, questaesposizione diventa occasione unica per ammirare gran parte della produzione del Masi tut-

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AUTORE :Fabrizio Ruffini

PAGINE :29 SUPERFICIE :34 %

31 luglio 2019

della produzione del Masi tutta assieme». A ciò si lega un’altra importante ricorrenza, il decennale del riconoscimento delle Dolomiti, amate montagne di Simonetti, come patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Simonetti è stato sempreprofondamente legato alle proprie origini montanare, un amore che lo ha portato a raffigurare spessola gente del suo paesee le sue montagne, a partire da “Sua maestà, il Pelmo”; anche durante il lungo soggiorno parigino le sue opere parlavano di Zoppè, con persone eluoghi rievocati semplicemente dalla memoria, proseguendo quelle narrazioni di vita rurale cheaccompagnavano la sua arte fin dagli esordi, negli anni Venti. Le due esposizioni cadorine consentono di conoscere un’ampia produzione artistica, in cui sonoinserite anchealcune opere inedite, approfondendo la qualità grafica del pittore e le dinamiche sociali del Novecento che hanno trasformato la realtà locale. L’esposizione di Pievedi Cadore, aperta dal 3 agosto al 15 settembre, saràvisitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. A Zoppè, invece, sipotrà accederedal 4 agosto al 15 settembre, dalle 15 alle 18.30. Ingresso gratuito. Per informazioni chiamare lo 0435 32262 o scriverea info@magnificacomunitadocadore.it. —

Ipresentatoridella mostra suMasiSimonetti

Si apre il 3 agosto l’evento che animerà la cultura bellunese fino a metà settembre

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

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31 luglio 2019

Predazzo, da oggi

Una rassegna letteraria che racconta le Dolomiti “Dolomiti, paesaggi letterari” è la rassegna letteraria, curata dal Museo geologico di Predazzo in collaborazione con il Trento Film Festival ei curatori della mostra “10 libri per raccontare le Dolomiti”, che racconteranno il ricco patrimonio dolomitico in occasione del decennale della Fondazione Dolomiti Unesco. Il via stasera alle 21 al Museo Geologico con “Quando i vulcani diventano antichi da Predazzo, 200 anni fa, Giuseppe Marzari-Pencati rivoluziona la teoria della Terra”: il tema della prima serata è dedicata all’articolo pubblicato nel 1819 da Marzari Pencati, che rese Predazzo meta dei più importanti geologi e naturalisti del primo ’800. Parteciperà Guido Roghi dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse dell’Università di Padova. Il 7 agosto Ulrike Kindl parlerà delle Leggende delle Dolomiti di Karl Felix Wolf. Il 14 agosto sarà Fabio Chiocchetti apresentare il libro appena pubblicato da Nuovi Sentieri “La grande strada delle Dolomiti” sempre di Karl Felix Wolf, mentre il 21 agosto sarà gettato uno sguardo femminile sulle Dolomiti con Giovanna Covi dell’Università di Trento per chiudere il 28 agosto con l’alpinista ed esploratore Danilo Callegari sulle orme degli esploratori dell’800. Ogni incontro sarà accompagnato PREDAZZO.

contro sarà accompagnato dalla degustazione dei vini dalla storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige e per un massimo di 25 persone. È consigliata la prenotazione: tel. 0562.500366. F.M.

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

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Cucinare Bene 1 agosto 2019

Ita quota Primo piatto

• j l . c i %}

Media

Prep. 25 min.

Ingredienti

Gott. 15 min.

per 4

•cipolla 1 «burro 50 g «formaggio (ricotta, primo sale o formaggio di montagna) 100 g «pane bianco raffermo 150 g «uova 2 «latte 100 mi «farina 20 g «erba cipollina 2 fili Parmigiano Reggiano 20 g «sale «pepe

Le Dolomiti sono gruppi montuosi che fanno parte delle Alpi orientali caratterizzati da rocce che cambiano colore nei vari momenti della giornata, gole e picchi, intervallati da ghiacciai, boschi e laghetti. Notevole è anche la varietà della fauna e della flora che prosperano in questi luoghi incontaminati. Accanto alla ricchezza naturale e paesaggistica, il territorio presenta anche un enorme patrimonio culturale e storico, che si esprime nell 'artigianato,

nella cucina,

nella valorizzazione e tutela dell'ambiente. Famose in tutto il mondo, dunque, per la loro maestosa e ineguagliabile

bellezza, alcune

aree delle Dolomiti, nel 2009, sono state proclamate dall'Unesco Patrimonio Naturale dell'umanità. Proprio per festeggiare il decennale, quest'estate sono previsti oltre 140 eventi in varie località (www.dolomitiunesco.it].

•Sbucciate la cipolla e tagliatela a rondelle sottili. «Sciogliete in un pentolino 20 g di burro e rosolate la cipolla a fuoco dolce 2 minuti, togliete dal fuoco. «Tagliate il formaggio a dadini, metteteli in una ciotola, unite il pane raffermo spezzettato, la cipolla rosolata e amalgamate gli ingredienti. •Sbattete la uova in una ciotola, unite il latte e i fili di erba cipollina tagliati finemente, mescolate insieme al composto di pane. •Condite con sale e pepe, unite il Parmigiano grattugiato. «Incorporate la farina e impastate fino a ottenere un composto consistente. «Formate gli gnocchi aiutandovi con 2 cucchiai. «Portate a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola capiente. «Versate gli gnocchi e cuoceteli 12 minuti. «Scolate gli gnocchi e rosolateli su tutti i lati 1 minuto, nella padella usata per rosolare la cipolla, con il burro rimasto. •Impiattate gli gnocchi e cospargeteli con il burro fuso. «Servite, guarnito, a piacere, con Speck e foglie di spinacini.

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TRAVEL

PIETRE PREZIOSE PATRIMONIO MONDIALE DAL 2009, LE DOLOMITI FESTEGGIANO I DIECI ANNI DEL TITOLO UNESCO CON 150 EVENTI DIFFUSI SUL TERRITORIO di Michela Gentili

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michelagentili

iganti di pietra plasmati dal vento, guglie che sfiorano le nuvole, valli inghiottite dalla roccia. Nove sistemi montuosi, custodi di una storia millenaria, si susseguono lì dove un tempo erano solo conchiglie, alghe e coralli. Affiorate dagli abissi 70 milioni di anni fa, le Dolomiti comprendono «paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale». Con questa motivazione, il 26 giugno 2009, l’Unesco le dichiarò Patrimonio Mondiale. A dieci anni dal riconoscimento, i Monti Pallidi hanno deciso di celebrare la loro singolarità con una festa diffusa per tutta l’estate nei luoghi simbolo del territorio, a cavallo tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. «È un’occasione per valorizzare l’unità nella diversità», spiega Graziano Pizzimenti, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, «perché

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tutti abbiamo compreso che, come diceva Aristotele nella Metafisica, l’intero è di gran lunga maggiore della somma delle parti». Istituzioni e reti locali collaborano infatti per preservare al meglio uno dei siti naturali più complessi al mondo, che attraversa le province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine, dove la cultura italiana e tedesca si incrociano con le tradizioni della comunità autoctona ladina. «Tutto quello che facciamo lo abbiamo deciso insieme. Non è un caso che, in occasione del decennale, sia bastato lanciare un appello per veder fiorire autonomamente oltre 150 iniziative», aggiunge. Ad aprire i festeggiamenti ufficiali, il 26 giugno, è stata Cortina d’Ampezzo, che si prepara ad accogliere i Campionati del mondo di sci 2021 e, insieme con Milano, i Giochi olimpici invernali 2026. Parole, musica e sapori hanno invaso le strade cittadine. E 120 imma-

gini dei massicci montuosi sono esposte fino al 30 settembre nei bar e nei negozi, nei ristoranti e negli hotel, creando un racconto collettivo che mette al centro il paesaggio e i suoi abitanti. Si sale di livello, invece, con gli Incontri d’alt(r)a quota. Al rifugio Pian de Fontana, nel Parco nazionale Dolomiti bellunesi, il 31 agosto e il 1º settembre un workshop curato dal fotografo Moreno Geremetta si focalizza sul valore estetico e ambientale della zona. Il 7 settembre ci si sposta a Cava Buscada, in Val Zemola, per parlare di geologia e scoprire il giardino delle ammoniti con un evento organizzato dal Museo delle scienze di Trento e dal Parco naturale delle Dolomiti friulane. Ultimo appuntamento in vetta il 21, al rifugio Pradidali, con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton impegnati in una camminata letterario-musicale nel cuore delle Pale di San Martino.


© Alessandro Gruzza/alegruzza.com

Le Dolomiti di Brenta viste dal versante dell'Adamello

Un’opportunità per far conoscere ancora meglio un patrimonio che, dopo il titolo Unesco, ha visto aumentare del 10% il numero di turisti. «I gestori dei 66 rifugi montani parlano chiaro: escursionisti e alpinisti stranieri scelgono le Dolomiti proprio perché parte della World Heritage List», continua Pizzimenti. A omaggiare l’unicità di questo paradiso contribuiscono anche 60 immagini scattate sul campo dal fotografo Alessandro Gruzza, esposte fino al 1º settembre a Palazzo delle Albere di Trento, che catturano la voce delle montagne evocando atmosfere mitologiche. A Predazzo, nel Museo Geologico delle Dolomiti, una mostra ripercorre gli studi sulle grotte che costellano i colossi e un ciclo di letture propone i racconti più significativi sui Monti Pallidi mentre, in piazza, una serie di proiezioni ne interpretano l’anima attraver-

so il grande schermo. Non mancano le escursioni alla scoperta di questo tesoro scolpito, che si estende per 142mila ettari con 18 vette oltre i tremila metri. Si può cominciare dall’atollo del Latemar, perla dell'arcipelago fossile tra la Val di Fiemme e la Val d’Ega e, ogni lunedì fino al 2 settembre, salire con la seggiovia Oberholz per un aperitivo panoramico a duemila metri. Ma anche intraprendere un viaggio nel tempo attraverso la gola del Bletterbach, in Alto Adige, visitando il Museo geologico di Redagno e camminando fino a malga Monte San Pietro per raggiungere il Santuario della Madonna di Pietralba. Sempre con l’obiettivo di celebrare quella che Le Corbusier ha definito la «più bella opera architettonica del mondo».

UNA MONTAGNA DI LIBRI A CORTINA

dolomitiunesco.info DolomitesUnesco

CORTINA D’AMPEZZO 2 FRECCIALINK NEL WEEKEND

A tu per tu con scrittori, artisti e poeti. All’ombra di un larice, nel cuore delle Dolomiti. Una montagna di libri, la festa internazionale della letteratura diretta da Francesco Chiamulera, invade Cortina d’Ampezzo con oltre 45 incontri fino al 22 settembre. Tra i protagonisti, il direttore d’orchestra Riccardo Muti, l’attore Toni Servillo, il fisico Guido Tonelli e la poliedrica Lella Costa. Ma anche grandi narratori come Andrés Neuman, Gaetano Cappelli, Olivier Guez, Antonio Monda. E i giornalisti Federico Fubini, David Parenzo, Bruno Vespa, Paolo Mieli. La manifestazione, che nel 2019 celebra i dieci anni di attività, ha ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. unamontagnadilibri.it

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