Rassegna Stampa Dolomiti UNESCO | Aprile 2015

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APRILE2015

FondazioneDolomitiDolomitenDolomitesDolomitisUNESCO

L’Adige.it |10 Aprile 2015

Patrocinio dell'Unesco per il «Biblioigloo»

Successo per la singolare struttura di lettura sulle piste

L’originale modo di leggere un libro dentro un igloo è diventato un bene che sarà tutelata e divulgato tramite la fondazione Dolomiti Unesco. «Biblioigloo – InGaggia un Libro» era la proposta che ha accompagnato sciatori e non lungo tutto l’inverno. Lo ha annunciato il presidente Richard Theiner alla biblioteca intercomunale dell’Altopiano Paganella Brenta. «La Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis Unesco - scrive Theiner - verificata la coerenza delle attività del BiblioIgloo con gli obiettivi della Fondazione stessa relativamente alla promozione dell’immagine del Bene, concede il patrocinio all’iniziativa “Biblioigloo – InGaggia un Libro”. La concessione del patrocinio prevede l’utilizzo dell’apposito marchio Dolomiti Unesco». In concreto, la Fondazione si rende disponibile a dare visibilità attraverso i propri canali all’iniziativa patrocinata. Un riconoscimento eccezionale e per certi versi unico per una biblioteca sulle piste da sci. Il punto lettura «ghiacciato» era composta da comodi divanetti e tavolini per leggere, un internet point con wi-fi gratuita, uno spazio morbido per i più piccoli e laboratori con un artista che si tengono due volte al giorno. Un’idea che si è realizzata grazie alla collaborazione fra la società impiantistica Valle Bianca Spa e la Biblioteca intercomunale Altopiano Paganella Brenta di Andalo. Il «Biblioigloo», aperto tutti i giorni dalle 10 alle 15.30, era raggiungibile anche dai non sciatori con la telecabina Laghet- Gaggia ed è stato particolarmente frequentato.

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Il Biblioigloo ha il patrocinio dell'Unesco

PAGANELLA - L'originale modo di leggere un libro dentro un igloo è diventato un bene che sarà tutelata e divulgato tramite la fondazione Dolomiti Unesco. «Biblioigloo ? InGaggia un Libro» era la proposta che ha accompagnato sciatori e non lungo tutto l'inverno. Lo ha annunciato il presidente Richard Theiner alla biblioteca intercomunale dell'Altopiano Paganella Brenta. «La Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis Unesco - scrive Theiner - verificata la coerenza delle attività del BiblioIgloo con gli obiettivi della Fondazione stessa relativamente alla promozione dell'immagine del Bene, concede il patrocinio all'iniziativa "Biblioigloo ? InGaggia un Libro". La concessione del patrocinio prevede l'utilizzo dell'apposito marchio Dolomiti Unesco». In concreto, la Fondazione si rende disponibile a dare visibilità attraverso i propri canali all'iniziativa patrocinata. Un riconoscimento eccezionale e per certi versi unico per una biblioteca sulle piste da sci. Il punto lettura «ghiacciato» era composta da comodi divanetti e tavolini per leggere, un internet point con wi-fi gratuita, uno spazio morbido per i più piccoli e laboratori con un artista che si tengono due volte al giorno. Un'idea che si è realizzata grazie alla collaborazione fra la società impiantistica Valle Bianca Spa e la Biblioteca intercomunale Altopiano Paganella Brenta di Andalo. Il «Biblioigloo», aperto tutti i giorni dalle 10 alle 15.30, era raggiungibile anche dai non sciatori con la telecabina Laghet- Gaggia ed è stato particolarmente frequentato.

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Rassegna stampa | Aprile 2015 L’Adige |11 Aprile 2015

Alto Adige |11 Aprile 2015

Incontri e concorsi fotografici per rivelare le magie della natura L’arte nascosta tra le Dolomiti DOBBIACO. Le Dolomiti, che dal 2009 sono Patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco, più che di essere valorizzate nelle loro bellezze preponderanti, hanno soprattutto bisogno di essere valorizzate nei loro aspetti più reconditi e meno pubblicizzati È questo, sostanzialmente, che si propone di fare la biblioteca civica "Hans Glauber" di Dobbiaco che a partire dalla prossima settimana darà vita, con il fondamentale supporto della Fondazione Dolomiti Unesco, al progetto "DolomitArt | LandArt" nello scenario del patrimonio mondiale Dolomiti Unesco. Si tratta, nella sostanza, di scovare, di valorizzare, di dare vita e pubblicità a tutta quell'infinita serie di elementi artistici che si nascondono, sovente neppure notati proprio in funzione della loro "normalità e quotidianità", nel contesto dell'ambiente alpino dolomitico ma che invece ne costituiscono preziose peculiarità che nella maggior parte dei casi risultano sconosciute al resto del mondo. Ecco quindi spiegato, in concetti semplici e con poche parole, l'intero contesto della manifestazione "DolomitArt | LandArt" che prenderà il via nella serata di mercoledì prossimo, con inizio alle ore 20 alla biblioteca Hans Glauber di Dobbiaco con la conferenza dell'insegnante ed artista Luis Seiwald di Valle Casies che proverà ad esplicitare al pubblico quelle caratteristiche dell'arte antica che vanno sotto il nome di "Natur Art" o di arte naturale, cioè ispirata nell'uomo dalla quotidianità delle sue azioni e delle sue necessità. La serie di appuntamenti proseguirà poi il 21 aprile con un incontro, sempre serale, al Grand Hotel di Dobbiaco con l'artista André Stern mentre a cavallo di aprile e maggio, sempre in biblioteca, l'artista di Valle Aurina Lois Steger condurrà un seminario sull'espressione artistica che si ispira alla natura. Per tutti invece, fino all'autunno di quest'anno, è già iniziato il concorso fotografico "Land Art". (adp)

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Corriere delle Alpi |16 Aprile 2015

Presto sarà pronta una brochure digitale con tutte le info La Fondazione Unesco al lavoro per l’Expo di Martina Reolon wBELLUNO Expo di Milano, il territorio bellunese sarà rappresentato. L’unica “pecca” è che le iniziative predisposte dai diversi enti non hanno avuto e non stanno godendo di un coordinamento a livello locale, ma solo regionale. «Noi non possiamo rivestire un ruolo di coordinamento per due motivi principali: la mancanza di fondi e, soprattutto, il fatto che le competenze in materia di turismo non sono state ancora trasferite dalla Regione alla Provincia, ma rimangono sulla carta», spiega Daniela Larese Filon, alla guida di Palazzo Piloni. «In ogni caso, noi possiamo appoggiare i progetti che verranno portati avanti da altri enti e associazioni di categoria, che abbiamo sollecitato a presentare iniziative». A costruire una partecipazione all’Expo tramite la collaborazione degli enti territoriali è la Fondazione Dolomiti Unesco, che tra la fine di aprile e l’inizio di maggio avrà anche a disposizione una brochure digitale in cui sarà presente il programma completo della sua presenza a Milano. «Da soli non avevamo i mezzi, quindi per forza di cose abbiamo dovuto cercare la sinergia con le diverse realtà che operano nei territori che fanno parte del bene Unesco», sottolinea Marcella Morandini, segretario generale della Fondazione. «Ci stiamo lavorando da un anno e mezzo e di sicuro all’Expo saremo presenti con una consolle per l’esplorazione dei siti inseriti su Street View di Google, ma anche con iniziative nello stand della Regione Veneto, oltre che delle altre aree Unesco. Non manca un progetto con il Ministero dell’ambiente e con dei grossi partner dell’Expo organizziamo una giornata dedicata alle Dolomiti. L’obiettivo è far conoscere il più possibile questo patrimonio e invogliare la gente a frequentarlo». Nota dolente, però, alcune regole fissate dall’organizzazione dell’Expo. «Regole “strane”», commenta la Morandini, «e la realizzazione di alcuni dettagli non dipende da noi. Abbiamo per esempio dovuto scartare la “velleità” di portare i prodotti alimentari delle Dolomiti, perché questa possibilità è data solo al fornitore ufficiale dell’Expo». Un aspetto, quest’ultimo, criticato anche dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, che comunque sarà a Milano con la distribuzione di materiale informativo, filmati e altro ancora. «Siamo però in ritardo, non solo come territorio bellunese. Un ritardo che riguarda tutta l’organizzazione», dice Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio. «Detto questo, l’Expo è un’opportunità che dobbiamo sfruttare. Sarò tra l’altro a Roma la prossima settimana e poi potrò dire qualcosa in più su quello che si porterà avanti come Confcommercio. Dispiace un po’ che, a livello territoriale, manchi la volontà di lavorare uniti». L’amarezza espressa dal presidente della Camera di commercio Luigi Curto è invece un’altra. «Riguarda l’appetibilità delle mete», precisa, «che per essere tali devono avere una distanza che abbia una percorribilità di massimo due ore e

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mezza/tre. Quindi, è evidente che ne beneficeranno di più le altre province venete». Intanto la Camera di commercio si è attivata informando le categorie economiche, che si stanno organizzando per partecipare al Poliexpo. «Ci siamo riferiti all’Unioncamere regionale», continua Curto, «sarebbe stato complicarlo coordinare il tutto a livello locale. Come Confartigianato del Veneto faremo un accordo con la Regione perché il portale dell’artigianato sia di nuovo utilizzabile e più accessibile. Gli spazi all’Expo sono stati acquisiti da Unioncamere e da ciascuna categoria. Si tratta di un’opportunità importante, diamoci coraggio, consapevoli che si tratta di un evento epocale».

Corriere delle Alpi.it |17 Aprile 2015

Le ditte all’Expo con la banca

La Cassa di risparmio del Veneto a Belluno con il cda: fondi a tre istituzioni BELLUNO. Sostegno alla Fondazione Dolomiti Unesco, al Centro Studi Claviere ed ai Solisti Veneti: il consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio del Veneto ha deliberato queste tre iniziative a margine dell’incontro promosso in vista di Expo e per la presenta del volume “La tradizione dell’innovazione. L’Expo nella storia, il Veneto nell’Expo”. Un incontro organizzato per illustrare le iniziative che la Cassa sta avviando a favore delle imprese del territorio per cogliere le opportunità legate a Expo e al quale hanno partecipato autorità locali e imprenditori. Il presidente Gilberto Muraro e il direttore generale Renzo Simonato hanno presentato il volume su Expo che ripercorre il lungo e mutevole cammino delle esposizioni universali. È seguita poi la presentazione da parte di Stefania Trenti della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo di uno studio sul tema “Una crescita possibile. Internazionalizzazione, volano per lo sviluppo” che cui è emerso che lo scenario internazionale offre buone prospettive di sviluppo per le imprese italiane: una domanda mondiale in accelerazione e cambio debole possono favorire le esportazioni, che rimarranno anche nel 2015 uno dei principali sostegni alla crescita. Anche le imprese della provincia di Belluno appaiono ben posizionate per cogliere le opportunità presenti sui mercati internazionali: l’export nel 2014 della provincia è cresciuto a buoni ritmi (+8,5%), anche al netto delle ottime performance dell’occhialeria (+11,4%). Bene anche l’export di prodotti alimentari (+20,7%) che, tuttavia, rappresenta solo l’1% delle vendite estere della provincia, anche a causa di un tessuto produttivo fortemente caratterizzato dalla presenza di imprese piccole e

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piccolissime. Anna Maria Moressa, della Direzione regionale Nord Est di Intesa Sanpaolo ha poi illustrato le opportunità per le imprese bellunesi legate ad Expo. Molte le iniziative come “Candida la tua impresa” che prevede la presenza di oltre 400 imprese del territorio ospitate nello spazio che Intesa Sanpaolo ha in Expo. Nel pomeriggio il cda ha tra l’altro deliberato tre iniziative a favore del bellunese: sostegno alla Fondazione Dolomiti Unesco per l’iniziativa LAbfest a fine agosto ad Auronzo, un contributo al Centro Studi Claviere per la X edizione “La via del Santuario” e un contributo a I Solisti Veneti per concerto che si terrà a Belluno a luglio.

Corriere delle Alpi |18 Aprile 2015

Prima riunione a Belluno, capofila del progetto della Convenzione delle Alpi è la Fondazione Dolomiti Unesco Al lavoro sul turismo sostenibile di Stefano Vietina – BELLUNO. Esordio bellunese per il nuovo Gruppo di lavoro internazionale sul “Turismo Sostenibile” della Convenzione delle Alpi, di cui la Fondazione Dolomiti Unesco è co-presidente nella persona del suo segretario generale Marcella Morandini. Una giornata di lavori ieri al palazzo della Provincia per i rappresentanti dei paesi che fanno parte dell'arco alpino. Insieme alla Morandini, c’erano il co-presidente Thomas Bausch, docente dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera, in rappresentanza della Germania, e poi gli esponenti di Austria, Francia, Svizzera, Slovenia e Lichtenstein. All'ordine del giorno la distribuzione dei compiti per poter ottemperare al meglio a quelli che sono gli obiettivi che la Convenzione delle Alpi ha affidato a questo gruppo di lavoro. «Abbiamo un ben preciso mandato - ricorda Marcella Morandini - ricevuto dai Ministri dell'ambiente dei paesi alpini: ovvero stimolare l'armonia fra lo sviluppo economico e la tutela ambientale. E questo nel quadro della green economy, tema fondamentale del biennio 2015/2016 durante il quale la Convenzione avrà una presidenza tedesca». Due dunque i pilastri sui quali lavorare: il modo in cui la governance può migliorare la sostenibilità del turismo alpino e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale delle Alpi, attraverso strumenti internazionali. All’interno delle sue attività, il Gruppo di Lavoro sul Turismo sostenibile presterà particolare attenzione proprio al concetto di green economy, tema della prossima Relazione sullo Stato delle Alpi 'Greening the Economy in the Alpine Region'. «L'esperienza della Fondazione Dolomiti Unesco – prosegue Morandini – è senza dubbio interessante e da esportare in quanto è la prima volta che un territorio così ampio, e suddiviso dal punto di vista amministrativo, viene iscritto alla lista del Patrimonio Unesco. Inoltre c'è per noi l'opportunità di rapportarci con partner europei che ci consentono di verificare quanto di buono avviene all'estero ed acquisire ulteriori stimoli». Insomma, si sente la necessità di fare gioco di squadra e di porre le basi per far sì che le Alpi siano viste come un'interessante destinazione per il turismo internazionale, superando i localismi e presentandosi come entità unica nell'ambito di una competizione globale, coordinando l'offerta e condividendo le esperienze dei vari territori. La Conferenza delle Alpi (che ha istituito questo gruppo di lavoro sul turismo sostenibile) si tiene ogni due anni e rappresenta l'evento più importante della Convenzione delle Alpi, il trattato internazionale fra gli otto paesi alpini: Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Slovenia, Germania e Principato di Monaco, oltre all'Unione Europea. La Morandini ha lavorato al Segretariato permanente della Convenzione, con sede a Innsbruck, dal 2008 al 2013. «Questa nuova collaborazione internazionale - sottolinea - sarà fondamentale per la Fondazione Dolomiti Unesco

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anche per il lavoro di partecipazione territoriale propedeutico all'elaborazione della strategia sostenibile per gli obiettivi che la stessa Fondazione si è data per questo 2015». Nel corso dell'incontro di ieri è stato inoltre distribuito ai partecipanti materiale informativo sulle Dolomiti e promuovere in questo modo ulteriormente i nostri territori. @vietinas ©RIPRODUZIONE

L’Adige |21 Aprile 2015

Foto-raccontare le Dolomiti

Fiemme Fassa Aperta la mostra dei giovani fotografi «Meet Your Landscape» al Centro d'Arte FIEMME - Sabato scorso nel Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, c'è stata l'inaugurazione della mostra fotografica frutto del percorso «Meet Your Landscape - Fiemme», il workshop di foto trekking narrativo che ha visto impegnati molti giovani (di Fiemme e di fuori valle) e che ha avuto come oggetto la riscoperta delle Dolomiti di Fiemme. Quattordici percorsi individuali ed altrettante voci che, intrecciandosi in un percorso di foto narrazione, hanno esplorato e rivelato panorami unici, sguardi nuovi, focalizzazioni inedite di un territorio già iperfotografato. Dopo l'inaugurazione, la mostra si è spostata, fino al 26 aprile, all'interno del Centro d'Arte Contemporanea, con orario di apertura dalle 17.30 alle 20. «Le finalità del workshop» dice il direttore del Centro Elio Vanzo «sono proprio quelle di far riscoprire il territorio dolomitico con percorsi nuovi, attraverso le narrazioni personali dei partecipanti, raccolte poi in una serie di mostre ed istallazioni che saranno a disposizione dello stesso territorio». Il percorso, diviso tra Primiero, Fiemme, Fassa e Brenta, ha visto il passaggio nelle nostre valli del gruppo di fotonarratori durante l'intero mese di marzo, con la guida esperta della Sat di Fiemme e dei tecnici della Magnifica e con il supporto del Centro d'Arte, della Comunità Territoriale e della Cassa Rurale di Fiemme. Il workshop è stato promosso dalla Provincia di Trento e dalle Dolomiti Unesco e gestito da Martina De Gramatica, Piero Cavagna e dalla associazione di promozione sociale «HelloFiemme». «All'interno dei lavori» dice ancora Vanzo «è possibile scoprire il lato giocoso, nostalgico, il pulpito vitale, la tenerezza del riposo, l'energia di affermarsi. I ragazzi hanno costruito il loro percorso e scoperto 14 storie che valgono la pena di essere raccontate e di essere ascoltate». Il progetto arriverà anche in valle di Fassa ed è aperto ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, coordinato dal Piano giovani «La Risola» attraverso quattro appuntamenti: il 9 maggio il primo incontro di conoscenza, con un fotografo professionista ed un'esperta di comunicazione; il 16 ed il 23 maggio con un trekking insieme alla Sat all'interno dei territori del sito Dolomiti Unesco; il 30 maggio con un momento di laboratorio sul materiale prodotto attraverso la riscoperta del paesaggio e della montagna mediante l'uso di nuove tecniche narrative. In luglio seguirà quindi l'inaugurazione della mostra narrativofotografica, che sarà itinerante. Per maggiori informazioni, rivolgersi a Susanna Gandini del Piano Giovani di zona di Fassa (347/6668006) o a questi indirizzi di posta elettronica: progettomyl@gmail.com o pianogiovani.fassa@alice.it.

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Turismo e ospitalità - Trentino | Aprile 2015

Dopo il sito, il twitter

Le Dolomiti sempre più social e avvicinabili

Le Dolomiti versione Unesco sono entrate nel catalogo dei Beni Universali Unesco nel 2009. Dal 2010 le governa sul piano culturale una Fondazione che a direzione condivisa tra le province autonome di Trento e di Bolzano, da quella di Belluno per la Regione Veneto e di Udine e Pordenone per la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. Se la ladinità, che dell’area Unesco costituisce gran parte, si affida alla lirica, da poche settimane l’intera area ha cominciato a “cinguettare” ovviamente secondo i moderni moduli social di Twitter in lingua italiana e in quella universale inglese. La risposta dal mondo è stata pronta con quasi duemila “cinguettii”, molti dall’estero a riprova di un interesse veramente universale riscontrato da http//www.dolomitiunesco.info, dalla sua nuova piattaforma tecnica che facilita e migliora significativamente il viaggio dell’utente su tutto quello che è bello e utile sapere a proposito di Dolomiti. E già si apre un ulteriore passo avanti, vale a dire a un’altra applicazione informatica che connette attraverso le foto “Instagram” alle tante emozioni che uno straordinario paesaggio può trasmettere in tutto il mondo anche a chi sta a casa sua.

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2015
Tribuna economica.it
Aprile

Expo 2015

AIT Dolomiti, compatto ad Expo per promuovere il territorio

Promuovere il territorio bellunese, con tutte le sue eccellenze, sfruttando la vetrina mondiale di Expo. E’ questo l’obiettivo di tutte le categorie economiche della provincia, che martedì 21 aprile si sono ritrovate a Palazzo Doglioni Dalmas, insieme ai rappresentanti del Consorzio Dolomiti, per chiudere un accordo di collaborazione su questo tema, con l’appoggio della Fondazione Dolomiti Unesco, del Consorzio Bim Piave e della Provincia. Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato Imprese Belluno, Appia CNA, Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura e CIA hanno così deciso di attuare alcune iniziative concrete per cogliere la grande opportunità rappresentata dall’esposizione universale che, dal primo maggio al 31 ottobre, porterà a Milano almeno venti milioni di persone.

Sarà così definito un progetto di comunicazione in partnership con i principali operatori del mondo dell’informazione internazionale. Sarà avviata una collaborazione con la Regione, oltre che per utilizzare gli strumenti già messi in campo per questo evento, anche per portare sul territorio bellunese alcune delegazioni internazionali che, da Milano, arriveranno in visita nella in Veneto, anche con l’obiettivo di rafforzare i rapporti commerciali. Se le risorse economiche lo consentiranno, saranno organizzati eventi mirati sia a Milano, nell’ambito del circuito Expo in Città, sia in provincia. Le categorie economiche hanno inoltre concordato di affidare il coordinamento e l’operatività di tutte le iniziative relative a Expo ad AIT Dolomiti, l’agenzia di informazione turistica di Confindustria Belluno Dolomiti. Sarà inoltre costituito un comitato tecnico, composto da un rappresentante per settore (industriali, commercianti, artigiani, agricoltori, turismo), con l’obiettivo di concordare un “racconto” organico e condiviso del territorio, così da avere maggiore efficacia nelle azioni di promozione.

«E’ positivo che le categorie economiche della provincia abbiano deciso di collaborare per la valorizzazione del nostro territorio – afferma Lorraine Berton, delegata alla comunicazione e all’internazionalizzazione di Confindustria Belluno Dolomiti – in una vetrina unica e irripetibile qual è l’Expo di Milano. Con questa iniziativa, partita dalle associazioni, abbiamo evitato il rischio, purtroppo concreto, che questo evento, che richiamerà sul nostro paese l’attenzione di tutto il mondo per sei mesi, passasse senza che Belluno mettesse in campo progetti specifici e soprattutto di territorio. Siamo fiduciosi che le istituzioni pubbliche sostengano attivamente l’iniziativa delle categorie economiche bellunesi, che si sono dimostrate compatte e pronte a investire tempo e risorse economiche, con l’obiettivo di mettere in evidenza tutte le eccellenze del territorio, a cominciare ovviamente dalle montagne più belle del mondo. A questo proposito, c’è già stato un primo incontro con Roger De Menech, presidente del Comitato paritetico per la gestione dei fondi in favore dei comuni di confine, per valutare la possibilità di accedere anche a questo canale di finanziamento».

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Regione del Veneto | Comunicato stampa N° 671 del 23/04/2015

“Finalmente una scelta di buon senso, dettata dall’amore per il proprio territorio, alla quale plaudo in modo convinto. E’ importante che le forze economiche di un territorio speciale come quello bellunese si dimostrino compatte nell’attuare un’azione che porterà sicuramente benefici concreti per il turismo, ma non solo”.

Commenta così l’assessore regionale al turismo l’iniziativa promossa dalle associazioni di categoria della provincia di Belluno per promuovere il territorio e tutte le sue eccellenze, sfruttando la vetrina mondiale di Expo.

Nei giorni scorsi si sono incontrati a Palazzo Doglioni Dalmas i rappresentanti di Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato Imprese Belluno, Appia CNA, Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura e CIA, per chiudere, insieme al Consorzio Dolomiti, un accordo di collaborazione su questo tema, con l’appoggio della Fondazione Dolomiti Unesco, del Consorzio Bim Piave e della Provincia.

E’ stato deciso di cogliere concretamente le grandi opportunità offerte dall’esposizione universale che, dal 1 maggio al 31 ottobre, porterà a Milano almeno venti milioni di visitatori.

“Posso già dire che ci sarà una stretta collaborazione con la Regione – sottolinea l’assessore veneto –, oltre che nell’utilizzo degli strumenti già messi in campo per questo evento, anche per portare nel bellunese alcune delegazioni internazionali che, da Milano, arriveranno in visita in Veneto, anche con l’obiettivo di rafforzare i rapporti commerciali. Da questo punto di vista, è sicuramente positivo che vi sia un’unica regia. Per l’AIT, l’Agenzia di Informazione Turistica promossa da Confindustria Belluno Dolomiti, che ho avuto il piacere di presentare, è anche il riconoscimento dell’attività svolta in questo anno e mezzo per la promozione delle Dolomiti e dell’intero territorio bellunese”.

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Corriere delle Alpi |24 Aprile 2015

Fondazione Unesco determinata a seguire le risultanze di uno studio Eurac presentato ieri al cda Passi, «andiamo verso una chiusura ad ore»

ALTOBELLUNESE Nessuno immagina quanti veicoli affollino i passi Dolomitici, a partire dagli 11 bellunesi. Ben un milione e 200 mila l’anno, uno più uno meno. Contro un milione e 800 mila mezzi pesanti sul Brennero. «E’ evidente che occorre ridurre questo traffico, sia rispetto all’eccessivo smog, sia per l’inquinamento acustico», conviene Daniela Larese Filon, presidente della Provincia. Ha ragione, perché in verità la percezione dei turisti, soprattutto stranieri, quelli di area tedesca in particolare, è "negativa". Lo ha certificato uno studio Eurac presentato ieri al consiglio di amministrazione della Fondazione Unesco, riunitosi a Cortina; presenti, oltre alla presidente Larese Filon e al suo vice, Roberto Padrin, il presidente della Fondazione Richard Theiner, assessore di Bolzano, ed i rappresentanti delle province di Trento, Bolzano appunto, Pordenone ed Udine. Troppo rumore, troppo traffico, troppo smog, troppe auto, troppa gente sui passi: questa la reazione di almeno 8 turisti su 10, ascoltati da Eurac. Quindi? «Probabilmente decideremo la chiusura ad ore, nei giorni di maggiore traffico». Di maggiore impatto è la situazione del Sella, ma di poco inferiore è la percentuale degli insoddisfatti per quanto riguarda gli altri valichi, dal Pordoi al Pordoi al Costalunga, per quanto ci riguarda. Attenzione, però: se la chiusura a fasce dei passi diventasse una realtà, l’opposizione sarebbe contenuta, anzi minima. Risulterebbe, invece, altissima se fosse introdotto il pedaggio: ben il 71% rinuncerebbe, per esempio, alla salita del Sella. Gli amministratori che fanno parte della Fondazione Unesco dovranno, adesso, prendere delle decisioni. E queste matureranno entro la fine di quest’anno. «La misura più compatibile», puntualizza Larese Filon, «è la chiusura ad ore dei passi, nei giorni di maggiore traffico. Ed è quanto decideremo in consiglio provinciale, dopo aver ascoltato i Comuni e gli operatori economici, in particolare commerciali». Nulla, insomma, verrà deciso d’imperio. Tra i paletti fissati dall'Unesco affinchè le Dolomiti possano continuare a fregiarsi del riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità, vi sono due scadenze da rispettare, a breve termine: entro il 2015 dovrà essere elaborata una strategia per il turismo sostenibile, mentre entro la fine del prossimo anno dovranno essere poste le basi per un progetto di coinvolgimento della popolazione locale. Questi due aspetti saranno al centro di un'ispezione da parte degli esperti dell'Unesco nel corso del 2016 e sono stati anche al centro della discussione nata durante il consiglio di amministrazione della Fondazione, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, nonchè delle province di Bolzano, Belluno, Trento, Udine e Pordenone. Il dibattito principale, al di là delle scadenze imposte dall'Unesco, ha però riguardato la mobilità, con la presentazione di dello studio Eurac. «E' stato deciso», sottolinea Theiner, « che già entro la fine dell'anno verrà presa una decisione comune sulla regolamentazione del traffico lungo i passi dolomitici, puntando sul massimo coinvolgimento possibile della popolazione e delle categorie economiche». Il fatto che queste strade attraversino più regioni e province rende inevitabile l'elaborazione di una strategia comune. In caso contrario – è stato rilevato - non si riuscirebbero a raccogliere i frutti

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sperati. Il CdA della Fondazione, infine, ha approvato il bilancio 2014, "liberando" la disponibilità dei 100mila euro stanziati da ogni membro per finanziare il programma di attività. (fdm)

Alto Adige |24 Aprile 2015

La Fondazione Dolomiti Unesco chiede una strategia per il turismo sostenibile Auto

sui passi, intesa entro l’anno

VALGARDENA - VAL BADIA Verrà presa entro fine anno una decisione comune sulla regolamentazione del traffico stradale lungo i passi dolomitici. La conferma è arrivata ieri dalla riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco, al quale hanno partecipato gli assessori altoatesini Richard Theiner e Florian Mussner. Tra i paletti fissati dall'Unesco affinchè le Dolomiti possano continuare a fregiarsi del riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità, vi sono due scadenze a breve termine: entro la fine del 2015, infatti, dovrà essere elaborata una strategia per il turismo sostenibile, mentre entro la fine del prossimo anno dovranno essere poste le basi per un progetto di coinvolgimento della popolazione locale. Questi due aspetti saranno al centro di un'ispezione degli esperti Unesco nel 2016 e sono stati anche al centro della discussione nata durante il consiglio di amministrazione della Fondazione, riunitosi a Cortina d'Ampezzo. Per l'Alto Adige erano presenti gli assessori Richard Theiner e Florian Mussner, hanno partecipato all'incontro anche rappresentanti Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, nonchè delle province di Trento, Belluno, Udine e Pordenone. Il dibattito principale, al di là delle scadenze imposte dall’Unesco, ha però riguardato la mobilità, con la presentazione di uno studio dell’Eurac. "E' stato deciso - sottolinea Theiner - che già entro la fine dell'anno verrà presa una decisione comune sulla regolamentazione del traffico lungo i passi dolomitici, puntando sul massimo coinvolgimento possibile di popolazione e categorie economiche". "Il fatto che queste strade attraversino diverse regioni e provinceaggiunge Mussner - rende inevitabile l'elaborazione di una strategia comune. In caso contrario non si riuscirebbero a raccogliere i frutti sperati". Il cda della Fondazione, infine, ha approvato il bilancio 2014, "liberando" così la disponibilità dei 100mila euro stanziati da ogni membro per finanziare il programma di attività.

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Trentino |24 Aprile 2015

I certificatori dei patrimoni dell’umanità chiedono interventi anti-traffico: «Un piano entro il 2015» Passi Dolomitici, l’Unesco incalza

TRENTO Verrà presa entro la fine del 2015 una decisione comune sulla regolamentazione del traffico stradale lungo i passi dolomitici. La conferma è arrivata ieri dalla riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco, al quale hanno partecipato gli assessori altoatesini Richard Theiner e Florian Mussner. Tra i paletti fissati dall'Unesco affinchè le Dolomiti possano continuare a fregiarsi del riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità - informa una nota della Provincia di Bolzano - vi sono due scadenze a breve termine: entro la fine del 2015, infatti, dovrà essere elaborata una strategia per il turismo sostenibile, mentre entro la fine del prossimo anno dovranno essere poste le basi per un progetto di coinvolgimento della popolazione locale. Questi due aspetti saranno al centro di un'ispezione da parte degli esperti dell’Unesco nel corso del 2016, e sono stati anche al centro della discussione nata durante il consiglio di amministrazione della Fondazione. «Sulla mobilità è stato deciso - sottolinea Richard Theinerche già entro la fine dell'anno verrà presa una decisione comune sulla regolamentazione del traffico lungo i passi dolomitici, puntando sul massimo coinvolgimento possibile della popolazione e delle categorie economiche». L’ipotesi - già anticipata dal Trentino - è di avviare nel 2016 una sperimentazione sul passo Sella.

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