Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO
RASSEGNA STAMPA Progetto: Rifugi del Patrimonio Mondiale UNESCO
INDICE 1. Stampa locale ………………………………………………………………………………………………………………. pag. 3 2. Siti web ………………………………………………………………………………………………………………………… pag. 11 3. Agenzie di stampa ………………………………………………………………………………………………………… pag. 14
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Rassegna stampa - Giugno 2016
STAMPA LOCALE Corriere delle Alpi | 11 Giugno 2016
La targa dell’UNESCO per 28 rifugi Lunedì la consegna a Feltre
BELLUNO. I primi 28 rifugi alpini, fra quelli più in quota delle Dolomiti (bellunesi, ma anche friulane e del Trentino Alto Adige), riceveranno lunedì a Feltre la targa della Fondazione. Una targa che certifica la specificità del territorio, la sua protezione Unesco. Una targa, dunque, che ricorda a tutti che quello è un patrimonio dell'umanità. La cerimonia avverrà alle 15.30 nella sede dell'Unione montana feltrina. Il significato del riconoscimento va ben oltre la targa da appendere all'ingresso dei rifugi. «Si tratta di una targa identificativa molto importante, perché le Dolomiti patrimonio dell'umanità», spiega Marcella Morandini, segretaria generale della Fondazione, «stanno diventando un'attrattiva mondiale e gli escursionisti o più semplicemente i turisti che arrivano da ogni parte del mondo e salgono in quota hanno bisogno immediatamente di realizzare dove si trovano, in particolare se stanno dentro il territorio protetto». I 28 rifugi, del Cai e privati, non sono stati selezionati dalla Fondazione, ma loro stessi hanno aderito alla proposta della stessa Fondazione. Nessuna imposizione, dunque. Nessun vincolo. Non c'è neppure l'obbligatorietà di rispettare determinati parametri, perché questi non sono stati fissati. Più avanti la Fondazione metterà a disposizione altre targhe. «Noi diamo per scontato», interviene ancora Morandini, «che gestendo rifugi in contesti ambientali così suggestivi e al tempo stesso delicati, fragili, il rispetto della filosofia che sta a fondamento della protezione Unesco sia consequenziale». Lo è senz'altro per i rifugi del Cai, come ribadisce Bruno Zannantonio, che per conto della presidenza regionale del Club alpino ha partecipato alle diverse riunioni per definire quest'ultima iniziativa. Ma lo è anche per i rifugi privati. Gli ispettori dell'Unesco - prossimamente verranno sulle Dolomiti per prendere atto di quello che si è fatto da quando esiste il riconoscimento e, in particolare, se la tutela e la valorizzazione sono puntualmente rispettate - troveranno dunque un ulteriore tassello di conferma. «La targa non è affatto una patacca», chiarisce subito Zannantonio, «almeno come tale non la considera il Cai. È un identificativo che conferma, anzitutto al gestore, quello che la storia del rifugio rappresenta. La storia con tutti i suoi valori». Francesco Dal Mas
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Corriere del Trentino | 14 Giugno 2016
Dolomiti Unesco, via al marketing nei rifugi Quarantotto adesioni dal Brenta al Friuli. Targhe, dvd e brochure per promuovere il sito
TRENTO Parte il progetto «Rifugi delle Dolomiti Unesco» che vede il coinvolgimento di 48 rifugi dal Brenta fino al Friuli. Una targa da apporre fuori dai rifugi, il reportage di Piero Badaloni e opuscoli informativi sono i tre elementi sui quali la fondazione Unesco punta per sensibilizzare e promuovere il marchio. La direttrice della fondazione Marcella Morandini spiega l’importanza dell’iniziativa: «L’obiettivo è quello di rendere più consapevole chi visita i rifugi delle Dolomiti e raccontare perché sono divenute bene Unesco». Il via ufficiale all’iniziativa è stato sancito ieri a Feltre con la distribuzione del materiale ai gestori dei rifugi e alle sezioni alpine. Comunicazione e presa di coscienza per chi arriva nei siti tra gli obiettivi dell’iniziativa partita ieri e che vede il coinvolgimento di 48 su 66 dei rifugi distribuiti tra Trentino, Veneto e Friuli. Il materiale include una targa che verrà apposta fuori da ogni rifugio per identificare la zona come inserita nel patrimonio Unesco. «In questo modo si creerà una vera e propria rete che collegherà tutti i rifugi aderenti al progetto» spiega Morandini. I materiali informativi venduti direttamente nei rifugi permetteranno inoltre ai visitatori di conoscere di più sul territorio dolomitico dando più visibilità al sito. La vendita del dvd «Dolomiti. Montagne – Uomini – Storie» (documentario di Piero Badaloni) mira invece a far capire le motivazioni che hanno portato il gruppo montuoso a diventare patrimonio Unesco. Il reportage girato del 2014 e trasmesso nello stesso anno anche dalla Rai, verrà anch’esso venduto direttamente nei rifugi e sarà disponibile in tre lingue: italiano, inglese e tedesco. Il dvd, originariamente diviso in sei episodi, sarà ora disponibile in un video unico. «L’Unesco riconosce le Dolomiti come un unico bene da preservare e visitare nella sua interezza. Il documentario di Badaloni ben descrive il messaggio che la nostra fondazione vuole trasmettere. Tutto il materiale informativo è disponibile in 29 rifugi e nelle tre lingue proprio perché il sito è visitato da persone provenienti da tutto il mondo» spiega la direttrice. Jennifer Murphy
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Corriere delle Alpi | 14 Giugno 2016
UNESCO La presentazione del progetto ieri nella sede dell’Unione montana feltrina Coinvolte 66 strutture che potranno esporre la tabella e vendere il materiale informativo
Rifugi delle Dolomiti, distribuite 29 targhe FELTRE L'area Cuore batte grazie a un nuovo progetto. Si chiama “Rifugi delle Dolomiti Unesco” ed è stato ideato per mettere in rete e valorizzare i rifugi dei nove sistemi in cui è suddiviso l'insieme di gruppi montuosi. A presentare l'iniziativa direttamente ai gestori la vicepresidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Maria Grazia Santoro, ieri pomeriggio in Unione Montana Feltrina: «Questo progetto si rivolge a tutti e 66 i rifugi presenti nell'area cuore Unesco, dalle Dolomiti del Brenta alle Friulane orientali». In 29 hanno già aderito (fra cui il Dal Piaz) e potranno esporre la targhetta di riconoscimento, affiggere all'interno la tabella informativa e vendere il materiale informativo (la Guida verde del Touring club, la Carta Tabacco, per la prima volta in scala 1:500000 che permette di vedere le Dolomiti nella loro interezza, il dvd “Dolomiti. Montagne, uomini, storie” di Piero Badaloni. Si aggiungono 19 associazioni alpinistiche, che hanno ritirato solamente la targa: in tutto fa 48, ovvero il 70 per cento delle strutture presenti nell'area coinvolta. «Sono orgoglioso che Feltre rappresenti la porta del sistema 3 Unesco», esclama il sindaco Paolo Perenzin, anche appassionato di escursionismo, «le persone che vengono nelle nostre montagne trovano in voi le prime sentinelle del territorio. Per questo bisogna cercare di connettere i rifugi con le valli. Se riusciremo a far capire qual è la sintesi fra la montagna e il fondovalle, ovvero l'unione fra ambiente, storia e architettura, vinceremo». D'altronde il turismo nel Feltrino sta cambiando molto: «L'inverno da tempo è infelice perché la neve non resiste più alle nostre quote, mentre è in crescita la stagione estiva, congiuntamente con le visite alla città storica e ai musei. Feltre non è mai stata una meta turistica, ma negli ultimi anni abbiamo avuto numeri in controtendenza e perfino in crescita. Contiamo poche migliaia di visitatori rispetto a Cortina, ma le prospettive sono interessanti: se giochiamo bene la carta dell'ambiente e quella della qualità storico-artistica, potremo incrementare molto». Non a caso, il logo “borgo verticale” porta anche lo slogan “Dolomiti world heritage”, perché in fondo è la parola “Dolomiti” il vero brand vincente. «C’è tanto bisogno di turismo nel Feltrino, anche nelle valli meno frequentate, ma la promozione spetta anche a voi», esclama il presidente della UMF Federico Dalla Torre, che annuncia «anche la Fondazione Unesco d'ora in poi potrà beneficiare dei fondi per i Comuni di confine». (f.v.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Alto Adige | 16 Giugno 2016
UNESCO
Dolomiti, ai rifugi targhe e promozioni CORVARA. A partire dalla prossima estate il progetto "Rifugi delle Dolomiti Unesco" permetterà ad alpinisti, escursionisti ed amanti della montagna di prendere coscienza del fatto di trovarsi all'interno dell'area cuore delle Dolomiti Unesco e di conoscere le caratteristiche di unicità che hanno fatto dei 9 sistemi dolomitici un Bene riconosciuto dall'umanità intera. Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti Unesco con il coinvolgimento delle Associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture ricettive all'interno del Bene Dolomiti Unesco. ll progetto, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all'interno dell'area cuore dei 9 Sistemi delle Dolomiti, ha visto in questa prima fase l'adesione di 29 rifugi dal Brenta alle Dolomiti Friulane: Città di Fiume, Volpi al Mulaz, Pradidali, Rosetta, Velo della Madonna, Treviso Canali, Pordenone, Pederu, Fodara Vedla, Carducci, Galassi, Berti, Sennes, Pian di Cengia, Scotoni, Città di Carpi, Biella, Genova, Re Alberto I, Alpe di Tires, Molignon, Roda di Vael, Vajolet, XII Apostoli, Tosa Pedrotti, Tuckett e Sella, Silvio Agostini, Ai Brentei, Alimonta. Ai rifugi aderenti è stata consegnata una targa da collocare all'esterno del rifugio, un pannello informativo sul sistema dolomitico di riferimento per l'interno dove, nel rispetto delle differenze e degli spazi disponibili, verrà esposto materiale informativo plurilingue sul Patrimonio Dolomiti Unesco, tra cui i Dvd del Reportage "Dolomiti. Montagne Uomini Storie" e la Guida Verde sulle Dolomiti Unesco edita dal Touring Club. Il sito dei rifugi aderenti inoltre riporterà Dolomiti Unesco feed, il banner da inserire nella propria home page con le ultime notizie sulle Dolomiticollegate direttamente a www.dolomitiunesco.info. (e.d.)
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L’Adige | 19 Giugno 2016
Ai rifugi La stagione inizia oggi Qualche preoccupazione per la pioggia Alte vie del Brenta chiuse per la neve
Zaino in spalla e via su per le montagne «tra boschi e valli d'or» come recita la canzone regina della coralità alpina: «La Montanara». Nella realtà sui monti gli escursionisti e gli alpinisti vanno tutto l'anno, ma la tradizione del mondo della montagna fissa dopo metà giugno l'inizio dell'attività, facendola coincidere con l'apertura dei rifugi. In attesa che il meteo si stabilizzi e già affiora qualche preoccupazione, con l'incubo del ripetersi di un'estate come quella di due anni fa, nei rifugi in questi giorni, fervono i preparativi per l'apertura, che da calendario ufficiale sarà oggi. Tutti hanno anticipato di qualche giorno aprendo le porte di queste strutture in quota a metà settimana. La stagione terminerà, sempre ufficialmente, il 20 settembre, ma come avviene ormai da alcuni anni in molti rifugi, seguendo l'esempio dell'Alto Adige e le esigenze degli escursionisti tedeschi, ma anche di qualche italiano, rimarranno aperti fino ai primi di ottobre. Dovrebbero rimanere aperte, però, anche le strutture nelle valli e località di montagna, impianti a fune compresi. Questo passaggio secondo noi il movimento turistico della montagna trentina, prima o poi lo dovrebbe fare. Il prolungamento ovviamente dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche. Sono 146 i rifugi sulle montagne del Trentino, si va dai 670 metri del Pino Prati che si trova ai Bindesi sopra Trento, raggiungibile in automobile, al nido d'aquila: il Mantova a 3535 m poco sotto la vetta del Vioz, nel Gruppo Ortles Cevedale nel Parco dello Stelvio. Al di sopra dei 2500 metri c'è ancora neve, non molta perchè le precipitazioni sono state scarse, specie nei mesi di novembre e dicembre, ma l'ultimo periodo non è stato caldo e quindi la neve sta tenendo e le Alte Vie del Brenta non sono ancora agibili. La Sat, l'associazione alpinistica che possiede 35 rifugi 14 bivacchi e 20 strutture in quota comunica che rimarrà chiuso per lavori di ristrutturazione il Prospero Marchetti che si trova a 2009 metri di quota poco sotto la vetta dello Stivo. «I lavori, dopo qualche stagione con problemi per la gestione - dice Renzo Franceschini presidente della commissione rifugi Sat - dovrebbero iniziare entro il mese di giugno. Son terminati i lavori di rifinitura all'Antermoia, nel Gruppo del Catinaccio, nei pressi dell'omonimo lago alla quota di 2497 metri. Una ristrutturazione importante in un luogo strategico. Anche i lavori al rifugio Ottone Brentari ai 2473m alla base dell'affascinante Cima d'Asta, altro presidio del territorio, sono conclusi ed il rifugio è ora più funzionale, caldo e impreziosito da strutture in legno. Al rifugio Dante Ongari ai 2459 m del Bus del Gat nel Gruppo dell'Adamello sono in programma quest'estate alcuni lavori che lo renderanno, come il Mandron, fossil free. Sarà installata una centralina idroelettrica da 20 KVA, che premetterà di eliminare l'utilizzo del gas in cucina e le stufe a legna. Sarà rifatto anche l'impianto elettrico, l'arredo cucina e sarà fatta la 7
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coibentazione. Altro intervento previsto sarà l'adeguamento antincendio. Il preventivo dei lavori è di oltre 400 mila euro.» Un anniversario importante i 110 anni del Tuckett. In 66 rifugi del Trentino e del Veneto è stata messa una targa Dolomiti Unesco, in tre lingue: italiano inglese tedesco, ricordando che le Dolomiti sono patrimonio dell'umanità.
Corriere del Trentino | 18 Giugno 2016
Riaprono i rifugi in quota Bassetti: speriamo nel tempo Antermoia torna in attività. A luglio i 110 anni del Tuckett
TRENTO Riapre ufficialmente la stagione dei rifugi in quota. A partire da oggi, infatti, le strutture gestite dalla Società alpinisti tridentini (Sat) saranno aperte in modo continuativo, anche se la maggior parte di esse è già attiva. «La legge provinciale impone ai rifugi di aprire per novanta giorni, dal 20 giugno al 20 settembre — spiega il presidente Sat Claudio Bassetti — ma il numero crescente di appassionati e le condizioni climatiche consentono in molte località di operare per stagioni estive di nove o dieci mesi». La stagione 2016 prevede la riapertura del rifugio Antermoia dopo i lavori di restauro costati complessivamente 1,7 milioni di euro, a cui la Provincia ha partecipato per il 90% in base ai parametri legati all’accessibilità della struttura mentre da parte della fondazione Pajan Parola è arrivata una donazione di 150.000 euro. Sono stati poi completati già lo scorso ottobre i lavori di ristrutturazione del rifugio Cima d’Asta che, a partire dal 9 luglio si presenterà ufficialmente al pubblico nella sua nuova veste con l’area di ingresso e asciugatura ampliata, i bagni rifatti, così come tutti gli altri impianti. Partirà invece entro un mese il cantiere per la ristrutturazione del rifugio Stivo, chiuso da circa un anno e mezzo. I lavori dovrebbero durare circa dodici mesi. Presentando le iniziative legate alla nuova stagione, il presidente Bassetti ha inoltre ricordato il progetto «La scuola al rifugio» che ha coinvolto undici rifugi i quali si sono messi in rete aprendo le loro porte alle scolaresche. Tra gli appuntamenti da segnare in agenda, Bassetti ha ricordato che domani si festeggeranno i cinquant’anni del rifugio Peller, con la sezione Sat di Cles impegnata nell’unire alla festa un’escursione sul territorio che circonda il rifugio. Domenica 17 luglio si festeggeranno invece i 110 anni del rifugio Tuckett che fu teatro, nei primi anni del Novecento, di un’annosa disputa con la Deutscher und Oesterreichischer Alpenverein sezione di Berlino, culminata con la costruzione di due rifugi a pochi metri uno dall’altro: il Tuckett, per l’appunto, e il Quintino Sella. Il 17 luglio, a seguito di decenni di pace ormai ritrovata, si svolgerà una cerimonia simbolica per festeggiare l’amicizia e la collaborazione tra la Sat e l’Alpenverein alla presenza dei sindaci di Trento e Berlino. In quell’occasione verrà deposta una targa ricordo per ribadire e riproporre i valori del rispetto, solidarietà e fratellanza che la montagna incarna. 8
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A partire da questa stagione, infine, i sessantasei rifugi dell’area dolomitica, di cui nove gestiti dalla Sat, riceveranno un riconoscimento in quanto inseriti nell’area Unesco e una targa evidenzierà l’importanza di un territorio considerato patrimonio dell’umanità. «Speriamo che condizioni meteorologiche favorevoli accompagnino l’estate — ha commentato Bassetti — perché rappresenta un periodo dell’anno determinante in quanto richiede meno investimenti e meno consumo energetico rispetto a quello invernale, durante il quale siamo sempre di più soggetti al meteo».
Il Gazzettino | 25 Giugno 2016
Un patto d’alleanza tra Unesco e gestori di rifugi AMBIENTE Obiettivo comune è quello di aiutarsi nella tutela e nella promozione del territorio
Rifugi alpini e Dolomiti Unesco insieme per valorizzare ancor più il patrimonio dell'umanità. La sinergia si pone un obiettivo importante e solo il legame con il territorio può garantire il risultato. Per questo i 66 rifugi delle Dolomiti sono chiamati ad essere in prima linea. Negli scorsi giorni, nei locali dell'Unione montana feltrina, si sono ritrovati i vertici della Fondazione con la presidente Maria Grazie Santoro e la direttrice Marcella Morandini e i gestori dei rifugi che hanno deciso di aderire al progetto. «Un'occasione importante di reciprocità - ha spiegato la presidente - per creare una rete di collaborazione. Con questo progetto proponiamo un pacchetto di riconoscibilità che accresce anche la tutela dei rifugi oltre che portare in primo piano il territorio». A spiegare nei particolari il progetto è stata la direttrice: «Sono stati coinvolti i 66 rifugi presenti dalle Dolomiti del Brenta fino alle Dolomiti Friulane. Di questi hanno aderito a tutto il pacchetto delle prima fase in 29 mentre in 19 si sono parzialmente avvicinati». La distinzione fra la due categorie è semplice: le 29 strutture saranno munite di una targa esterna che certifica l'appartenenza al progetto, da una interna con dei dati e da del materiale informativo (guida, carta geografica e dvd) mentre i 19 avranno solo la targa esterna. Le strutture saranno anche messe in rete tramite internet in collegamento con la Fondazione. Alla cerimonia di consegna ha partecipato anche il sindaco di Feltre Paolo Perenzin: «Voi siete le prime sentinelle sul territorio e questo è un valore inestimabile». Parole positive sono arrivate anche dal presidente del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, Antonio Andrich, e dal presidente dell'Unione montana feltrina, Federico Dalla Torre: «Voi siete i punti di accoglienza, spetta a noi valorizzare anche le valli più nascoste».
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Trentino | 10 Luglio 2016
Fiemme e Fassa
Sui rifugi le targhe di “Dolomiti Unesco” FIEMME E FASSA A partire da questa estate alcuni rifugi collocano al loro esterno dei pannelli informativi per spiegare il patrimonio Dolomiti Unesco. Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti Unesco con il coinvolgimento delle associazioni alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi. Il nuovo programma, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all'interno dell'area Dolomiti Unesco, ha visto in questa prima fase l'adesione di 29 strutture dal Brenta alle Dolomiti Friulane. Per Fiemme, Fassa e Primiero partecipano il Volpi al Mulaz, Pradidali, Rosetta, Velo della Madonna, Treviso Canali, Re Alberto I, Molignon, Roda di Vael, Vajolet. Ai rifugi aderenti all'iniziativa è stata consegnata una targa da collocare all'esterno della struttura, un pannello informativo sul sistema dolomitico dove sarà anche esposto materiale informativo plurilingue sul Patrimonio Dolomiti Unesco, tra cui i Dvd del Reportage "Dolomiti. Montagne Uomini Storie" e la Guida Verde sulle Dolomiti Unesco, edita dal Touring Club. Alla consegna delle targhe erano presenti anche i rappresentanti di Cai, Avs e Sat. (g.b.)
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SITI WEB Mountainblog.it | 14 Giugno 2016
Rifugi delle Dolomiti UNESCO: il progetto RIFUGI DELLE DOLOMITI UNESCO: IL RUOLO ESSENZIALE E CULTURALE DELLE STRUTTURE RICETTIVE ALL’INTERNO DEL BENE DOLOMITI UNESCO
A partire dall’estate 2016 il progetto “Rifugi delle Dolomiti UNESCO” permetterà ad alpinisti, escursionisti ed amanti della montagna di prendere coscienza del fatto di trovarsi all’interno dell’area cuore delle Dolomiti UNESCO e di conoscere le caratteristiche di unicità che hanno fatto dei 9 sistemi dolomitici un Bene riconosciuto dall’umanità intera. Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con il coinvolgimento delle Associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture recettive all’interno del Bene Dolomiti UNESCO. Ieri 13 giugno, a Feltre (BL), si è concretizzata la prima fase del progetto che è il frutto del coinvolgimento delle Associazioni alpinistiche e dei gestori dei rifugi, anche privati. I RIFUGI COINVOLTI Il progetto, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all’interno dell’area cuore dei 9 Sistemi delle Dolomiti UNESCO, ha visto in questa prima fase l’adesione di 29 rifugi dal Brenta alle Dolomiti Friulane: Città di Fiume, Volpi al Mulaz, Pradidali, Rosetta, Velo della Madonna, Treviso Canali, Pordenone, Pederu, Fodara Vedla, Carducci, Galassi, Berti, Sennes, Pian di Cengia, Scotoni, Città di Carpi, Biella, Genova, Re Alberto I, Alpe di Tires, Molignon, Roda di Vael, Vajolet, XII Apostoli, Tosa Pedrotti, Tuckett e Sella, Silvio Agostini, Ai Brentei, Alimonta. IL PROGETTO
Targa Rifugi delle Dolomiti Unesco 11
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Ai rifugi aderenti è stata consegnata una targa da collocare all’esterno del rifugio, un pannello informativo sul sistema dolomitico di riferimento per l’interno dove, nel rispetto delle differenze e degli spazi disponibili, verrà esposto materiale informativo plurilingue sul Patrimonio Dolomiti UNESCO, tra cui i DVD del Reportage “Dolomiti. Montagne Uomini Storie” e la Guida Verde sulle Dolomiti UNESCO edita dal Touring Club. Il sito dei rifugi aderenti inoltre riporterà Dolomiti UNESCO feed, il banner da inserire nella propria home page con le ultime notizie sulle Dolomiti UNESCO collegate direttamente a www.dolomitiunesco.info. All’incontro di confronto e consegna dei materiali hanno partecipato la Presidente della Fondazione Mariagrazia Santoro, il Direttore Marcella Morandini, i Rappresentati della Associazioni alpinistiche, il Sindaco del Comune di Feltre Paolo Perenzin, il Presidente dell’Unione Montana Feltrina Federico Dalla Torre, il Direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Antonio Andrich. Le Associazioni alpinistiche hanno ritirato anche le targhe esterne dei rifugi di loro proprietà che in questa prima fase non hanno ancora aderito completamente al progetto. Nel corso degli 11 incontri territoriali di partecipazione #Dolomiti2040 era emersa con forza l’esigenza che il riconoscimento Dolomiti UNESCO si facesse visibile in quota, stimolando la collaborazione tra i rifugi come piattaforma di informazione e divulgazione sul Patrimonio.
www.loscarpone.cai.it | 14 giugno 2016
Dolomiti Unesco: nuova targa per 29 rifugi Il 13 giugno 2016 a Feltre (BL) la Fondazione ha consegnato il pannello informativo da porre all'esterno della struttura a quasi la metà dei 66 rifugi dell'area "core" UNESCO. Presenti i rappresentanti di CAI, SAT e AVS.
La targa consegnata ai 29 rifugi Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con il coinvolgimento delle associazioni alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e 12
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culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture ricettive all'interno del Bene Dolomiti UNESCO. Il 13 giugno 2016 a Feltre (BL) si è concretizzata la prima fase del progetto che è il frutto del coinvolgimento delle associazioni alpinistiche e dei gestori dei rifugi, anche privati. Il nuovo programma, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all'interno dell'area cuore dei nove sistemi delle Dolomiti UNESCO, ha visto in questa prima fase l'adesione di 29 strutture dal Brenta alle Dolomiti Friulane: Città di Fiume, Volpi al Mulaz, Pradidali, Rosetta, Velo della Madonna, Treviso Canali, Pordenone, Pederu, Fodara Vedla, Carducci, Galassi, Berti, Sennes, Pian di Cengia, Scotoni, Città di Carpi, Biella, Genova, Re Alberto I, Alpe di Tires, Molignon, Roda di Vael, Vajolet, XII Apostoli, Tosa Pedrotti, Tuckett e Sella, Silvio Agostini, Ai Brentei, Alimonta. Ai rifugi aderenti all'iniziativa è stata consegnata una targa da collocare all'esterno della struttura, un pannello informativo sul sistema dolomitico di riferimento per l'interno dove, nel rispetto delle differenze e degli spazi disponibili, verrà esposto materiale informativo plurilingue sul Patrimonio Dolomiti UNESCO, tra cui i Dvd del Reportage "Dolomiti. Montagne Uomini Storie" e la Guida Verde sulle Dolomiti UNESCO, edita dal Touring Club. Il sito dei rifugi aderenti inoltre riporterà Dolomiti UNESCO feed, il banner da inserire nella propria home page con le ultime notizie sulle Dolomiti UNESCO collegate direttamente al sito internet www.dolomitiunesco.info Alla consegna delle targhette erano presenti anche i rappresentanti di Cai, Avs e Sat, ai quali ne sono state donate ulteriori da inoltrare a quei rifugi che decideranno di aderire all'iniziativa. "Si tratta di un'iniziativa molto importante - sottolinea Enrico Brutti, direttore dell'Ufficio parchi naturali della Provincia di Bolzano i rifugi hanno una valenza importante e possono rappresentare quel luogo immerso nella natura in grado di risaltare ancora di più le meraviglie delle Dolomiti UNESCO".
www.regioni.it | 14 giugno 2016
Dolomiti Unesco: nuova targa per 29 rifugi Ambiente - A partire da questa estate alcuni rifugi collocheranno al loro esterno dei pannelli informativi per spiegare il patrimonio Dolomiti UNESCO.
Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con il coinvolgimento delle associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture ricettive all'interno del Bene Dolomiti UNESCO. Il 13 giugno a Feltre si è concretizzata la prima fase del progetto che è il frutto del coinvolgimento delle associazioni alpinistiche e dei gestori dei rifugi, anche privati. Il nuovo programma, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all'interno dell'area cuore dei nove sistemi delle Dolomiti UNESCO, ha visto in questa prima fase l'adesione di 29 strutture dal Brenta alle Dolomiti Friulane: Città di Fiume, Volpi al Mulaz, Pradidali, Rosetta, Velo della Madonna, Treviso Canali, Pordenone, Pederu, Fodara Vedla, Carducci, Galassi, Berti, Sennes, Pian di Cengia, Scotoni, Città di Carpi, Biella, Genova, Re Alberto I, Alpe di Tires, Molignon, Roda di Vael, Vajolet, XII Apostoli, Tosa Pedrotti, Tuckett e Sella, Silvio Agostini, Ai Brentei, Alimonta. Ai rifugi aderenti all'iniziativa è stata consegnata una targa da collocare all'esterno della struttura, un pannello 13
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informativo sul sistema dolomitico di riferimento per l'interno dove, nel rispetto delle differenze e degli spazi disponibili, verrà esposto materiale informativo plurilingue sul Patrimonio Dolomiti UNESCO, tra cui i Dvd del Reportage "Dolomiti. Montagne Uomini Storie" e la Guida Verde sulle Dolomiti UNESCO, edita dal Touring Club. Il sito dei rifugi aderenti inoltre riporterà Dolomiti UNESCO feed, il banner da inserire nella propria home page con le ultime notizie sulle Dolomiti UNESCO collegate direttamente al sito internet www.dolomitiunesco.info Alla consegna delle targhette erano presenti anche i rappresentanti di Cai, Avs e Sat, ai quali ne sono state donate ulteriori da inoltrare a quei rifugi che decideranno di aderire all'iniziativa. "Si tratta di un'iniziativa molto importante - sottolinea Enrico Brutti, direttore dell'Ufficio provinciale parchi naturali - i rifugi hanno una valenza importante e possono rappresentare quel luogo immerso nella natura in grado di risaltare ancora di più le meraviglie delle Dolomiti UNESCO".
altoadigeinnovazione.it | 14 Giugno 2016
Dolomiti Unesco: una targa per esaltare il ruolo dei rifugi Una targa per esaltare il patrimonio delle Dolomiti Unesco. A partire da quest’estate 29 rifugi collocheranno al loro esterno dei pannelli informativi e il progetto conta di estendersi anche ad altre strutture. I rifugi di montagna hanno un ruolo essenziale come presidio territoriale e culturale, oltre che una funzione di punto di incontro e di strutture ricettive. Per affermare questo valore imprescindibile è stato avviato un progetto che ha consegnato a 29 rifugi una targa da collocare all’esterno della struttura, un pannello informativo sul sistema dolomitico di riferimento per l’interno e la Guida Verde sulle Dolomiti Unesco, edita dal Touring Club. Sul pannello per l’interno, nel rispetto delle differenze e degli spazi disponibili, verrà esposto materiale informativo plurilingue sul patrimonio Dolomiti Unesco. Il sito dei rifugi aderenti inoltre riporterà il banner da inserire nella propria home page con le ultime notizie sulle Dolomiti collegate direttamente al sito internet www.dolomitiunesco.info.
Una nuova targa fuori da ogni rifugio: parte il progetto della Fondazione Dolomiti Unesco
Ecco i “testimonial” delle Dolomiti Unesco Il nuovo programma, rivolto a tutti i 66 rifugi situati all’interno dell’area cuore dei nove sistemi delle Dolomiti Unesco, ha visto in questa prima fase l’adesione di 29 strutture dal Brenta alle Dolomiti Friulane: 14
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Città di Fiume, Volpi al Mulaz, Pradidali, Rosetta, Velo della Madonna, Treviso Canali, Pordenone, Pederu, Fodara Vedla, Carducci, Galassi, Berti, Sennes, Pian di Cengia, Scotoni, Città di Carpi, Biella, Genova, Re Alberto I, Alpe di Tires, Molignon, Roda di Vael, Vajolet, XII Apostoli (in copertina), Tosa Pedrotti, Tuckett e Sella, Silvio Agostini, Ai Brentei, Alimonta. Alla consegna delle targhette erano presenti anche i rappresentanti di Cai, Avs e Sat. «Si tratta di un’iniziativa molto importante – sottolinea Enrico Brutti, direttore dell’Ufficio provinciale parchi naturali – perché i rifugi hanno una valenza importante e possono rappresentare quel luogo immerso nella natura in grado di esaltare ancora di più le meraviglie delle Dolomiti Unesco». Il progetto è promosso dalla Fondazione Dolomiti Unesco con il coinvolgimento delle associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi, anche privati.
AGENZIE di STAMPA Ansa.it | 14 Giugno 2016
Targa Dolomiti Unesco per i rifugi Progetto promosso dalla Fondazione
(ANSA) - BOLZANO, 14 GIU - A partire da questa estate alcuni rifugi collocheranno al loro esterno dei pannelli informativi per spiegare il patrimonio Dolomiti Unesco. Il progetto, promosso dalla Fondazione Dolomiti Unesco con il coinvolgimento delle associazioni Alpinistiche e dei gestori dei rifugi, parte dal riconoscimento del ruolo essenziale di presidio territoriale e culturale svolto dai rifugi e la loro funzione di punto di incontro e di strutture ricettive all'interno del Bene Dolomiti Unesco.
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