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Come gestire la malattia
Libertà di sapere. Libertà di scegliere
Le cure palliative
Il tumore del pancreas è una malattia caratterizzata da sintomi complessi e spesso marcati, e necessita frequentemente di un’integrazione tra terapie oncologiche e cure rivolte al sollievo dalla sofferenza fisica e psicologica, chiamate cure palliative.
Supporto nutrizionale
Uno dei temi più importanti riguarda il supporto nutrizionale. Il pancreas produce enzimi necessari alla digestione del cibo: un’alterata funzionalità pancreatica porta a un difetto nell’assorbimento di grassi e proteine. Questa condizione, chiamata insufficienza pancreatica esocrina, può necessitare di supplementi enzimatici in com-
Le collane
presse, di integratori nutrizionali, così come di una riorganizzazione giornaliera dei pasti in modo tale da assicurare un soddisfacente apporto calorico quotidiano. I tumori del pancreas possono infine alterare la produzione di insulina e, di conseguenza, il livello glicemico nel sangue, rendendo necessario l’avvio di iniezioni insuliniche sottocute o la somministrazione di antidiabetici orali. Naturalmente, sia il piano nutrizionale che eventuali terapie farmacologiche devono essere effettuate sotto stretto controllo di medici e nutrizionisti specializzati.
Gestione del dolore
Il dolore, che nel tumore del pancreas può essere associato sia ai sintomi che alle cure, è spesso causa di un drastico peggioramento della qualità della vita. La terapia del dolore, o terapia antalgica, è un altro grande argomento affrontato dalle cure palliative. Alcune opzioni terapeutiche vanno dai semplici analgesici orali (come paracetamolo e l’ibuprofene) agli oppioidi minori e maggiori (come la morfina), fino ad alcune procedure terapeutiche come, come il blocco del plesso celiaco che consiste nell’iniezione di un anestetico locale intorno a un gruppo di nervi del sistema gastroenterico (definito plesso celiaco), in grado di conferire sollievo dal dolore fino a un massimo di tre mesi. Possibili complicanze riguardano l’ostruzione dei dotti biliari o dell’intestino a causa della massa tumorale: in questi casi è utile la valutazione endoscopica con inserimento di uno stent duodenale (vedi approfondimento dedicato), oppure si procede a un vero e proprio intervento chirurgico palliativo.
La psico-oncologia
Garantire un supporto psicologico può aiutare a gestire le emozioni e gli stati d'animo e ad affrontare al meglio ogni singola tappa del percorso oncologico, dalla diagnosi di malattia al processo terapeutico. La psico-oncologia, è la branca della psicologia applicata all’oncologia. Di fronte a un evento stressante, come la comunicazione di un tumore da parte del medico, il nostro organismo può dare origine a una serie di reazioni psicofisiche. È importante distinguere una reazione psicologica acuta, normale e fisiologica, da una reazione anormale o patologica, spesso prolungata nel tempo. I colloqui psicologici con un terapeuta specializzato sono fondamentali e hanno molteplici benefici:
• aiutano a gestire l’ansia, l’angoscia, la demoralizzazione, la depressione e la labilità emotiva, così come la rabbia e l’irritabilità;
• indirizzano verso nuove strategie per affrontare la malattia, facendo percepire il futuro con nuove prospettive;
• aiutano ad accettare la propria condizione fisica;
• affrontano eventuali problematiche relazionali e sessuali;
• danno sostegno non solo ai pazienti, ma anche all’intera rete familiare.
Libertà di sapere. Libertà di scegliere
Tumore del pancreas: le associazioni dei pazienti in Italia
Associazione Codice Viola tumorepancreas.codiceviola.org www.codiceviola.org
Associazione My Everest www.myeverest.it Associazione Oltre la Ricerca www.oltrelaricerca.org/
Associazione Pierluigi Natalucci associazionepierluiginatalucci.wordpress. com/
Fondazione Nadia Valsecchi www.fondazionevalsecchi.org/
Associazione Nastro Viola www.nastroviola.org/ Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) www.favo.it/