3 minute read
Effetti collaterali delle terapie
Le collane
Complicanze della chirurgia
La chirurgia del tumore pancreatico è un intervento importante che può richiedere fino a due settimane di ospedalizzazione. Quando il pancreas viene asportato parzialmente, gli enzimi coinvolti nella digestione e gli ormoni del controllo glicemico, vengono prodotti in quantità ridotta o, in caso di rimozione totale del pancreas, non vengono più prodotti. Quasi sempre è necessaria la supplementazione per via orale di enzimi pancreatici, e talvolta è necessario l’avvio di una terapia insulinica personalizzata con uno specialista diabetologo.
Effetti collaterali della radioterapia
La radioterapia diretta sulla regione del pancreas può provocare nausea, vomito, disturbi della digestione e stanchezza. Perché anche la stanchezza? L’organismo è intento a riparare
le cellule colpite dalla radioterapia e questo processo richiede molta energia. Più raramente, la stanchezza può dipendere da un transitorio abbassamento dei globuli rossi (anemia). Altri possibili effetti della radioterapia sono reazioni cutanee transitorie a livello locale, come eritemi e arrossamenti. È importante mantenere una buona cura della pelle e attenersi scrupolosamente alle indicazioni proposte dal radioterapista oncologo. Infine, molte persone che si sottopongono alla radioterapia avvertono cambiamenti nel loro stato d’animo, tra cui ansia, tristezza e perdita di speranza. Non si tratta di emozioni provocate direttamente dal trattamento, bensì causate dal peso psicologico che le sedute radioterapiche possono trasmettere: in questi casi non bisogna avere timore o vergogna di chiedere supporto a uno psico-oncologo.
Effetti collaterali della chemioterapia
Gli effetti collaterali della chemioterapia sono purtroppo frequenti e dipendono dal farmaco o dalla combinazione di farmaci utilizzata, dalla dose e da fattori individuali. Sono riportati di seguito i principali effetti collaterali dei chemioterapici più utilizzati nel trattamento del tumore del pancreas. Va ricordato, tuttavia, che non è detto che una persona sperimenti tutti gli effetti elencati e che, certamente, l’oncologo provvederà a un’adeguata terapia di supporto per prevenire o lenire tali effetti secondari. Libertà di sapere. Libertà di scegliere
5-fluorouracile Diarrea, nausea, vomito, infiammazione della mucosa della bocca (stomatite), perdita di appetito, stanchezza, riduzione del numero di piastrine, globuli bianchi e globuli rossi nel sangue.
Irinotecan Diarrea, perdita di capelli (alopecia), stanchezza, riduzione del numero di piastrine, globuli bianchi e globuli rossi nel sangue.
Oxaliplatino Nausea, vomito, diarrea o stitichezza, perdita di appetito, stanchezza, riduzione del numero di piastrine, globuli bianchi e globuli rossi nel sangue, intorpidimento o formicolio a mani e piedi (neuropatia periferica), possibile sofferenza epatica con incremento degli enzimi epatici.
Capecitabina Nausea, vomito, diarrea, riduzione del numero dei globuli rossi nel sangue, stanchezza, perdita di appetito, stomatite, sindrome mano-piede (arrossamento, irritazione e desquamazione della pelle dei palmi delle mani e delle piante dei piedi).
Gemcitabina Nausea, vomito, riduzione del numero di piastrine, globuli bianchi e globuli rossi nel sangue, perdita di appetito, stanchezza, alopecia, sintomi simil-influenzali, rash cutaneo.
Nab-paclitaxel Nausea, vomito, diarrea o stitichezza, perdita di appetito, stanchezza, riduzione del numero di piastrine, globuli bianchi e globuli rossi nel sangue, alo-
Le collane
pecia, dolori alle articolazioni (artralgie) e ai muscoli (mialgie), stomatite, neuropatia periferica.
Si tratta di effetti collaterali importanti, sicuramente faticosi da gestire e che possono spaventare il paziente: nella maggior parte dei casi sono transitori, e si attenuano o scompaiono una volta terminati i cicli di somministrazione della terapia. È inoltre bene sottolineare nuovamente che esistono trattamenti in grado di aiutare a tenere sotto controllo gli effetti collaterali, da concordare con l'oncologo che ha in carico il paziente.
Dopo aver terminato il trattamento
Dopo il completamento delle terapie, gli oncologi propongono ai pazienti un programma di follow-up, ovvero controlli medici a scadenze periodiche, con i seguenti obiettivi:
• identificare il più precocemente possibile un’eventuale recidiva, ossia un ritorno del tumore;
• valutare e trattare le possibili complicanze legate al trattamento effettuato;
• assicurarsi che i pazienti stiano ricevendo il giusto supporto nutrizionale e psicologico.
Le visite mediche con l’oncologo prevederanno una revisione della storia clinica del paziente (o anamnesi), un esame obiettivo e clinico, l’effettuazione di specifici esami del sangue (compresa la ricerca del marcatore CA 19.9, il cui innalzamento può essere indice di una recidiva) e di esami strumentali (solitamente, una TC torace/addome).
La recidiva di malattia
La ricomparsa del tumore pancreatico deve essere accuratamente valutata mediante l’esecuzione di indagini radiologiche ed esami del sangue. Purtroppo è possibile che il tumore pancreatico presenti recidive e ricadute dopo la chirurgia. Un rialzo del marcatore CA 19.9 nel sangue è uno dei campanelli d’allarme. In caso di recidiva, la condizione del singolo paziente deve essere discussa da un team multidisciplinare di esperti per decidere la strategia migliore da perseguire.