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Fabio Interra Relatività nel mondo

RELATIVITÀ NEL MONDO

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FABIO INTERRA

Avvolto dalla Natura, fino ad arrivare a farne parte, Fabio Interra esprime quello che intende come proprio Senso della Vita. Sa bene che ignorare e trascurare ciò significa tradire se stessi. Invece, anche se non è sempre facile, assecondando e sostenendo questo pensiero intimo onora la sua Memoria. Ogni cosa gli fa tornare in mente chi è e dove intende recarsi lungo il suo tragitto (anche d’autore). Si arricchisce dei suoi Ricordi, come se fosse sempre nella propria stanza (metafora), dalla quale osserva in avanti consapevole di quanto è stato indietro

di Angelo Galantini

Per quanto, nel proprio quotidiano, Fabio Interra (1976) svolga la professione convocato da clienti che ne apprezzano il passo e l’atmosfera che sa creare, la sua ricerca espressiva individuale non ha molto da spartire con le esecuzioni fotografiche indirizzate e obbligate. In Fotografia, è arrivato alla professione e alla creatività personale partendo da lontano, ma neanche poi molto da lontano, se e quando osserviamo con attenzione le sue costruzioni fotografiche, per le quali è anche soggetto, oltre che ideatore ed esecutore.

Da molto lontano, dagli anni dell’adolescenza, arrivano le esperienze pittoriche, ispirate dalla cultura dei Manga giapponesi, avvicinati per proprio Tempo e presto assimilati in relazione ai propri indiscutibili valori di raffigurazione moderna edificata su radici antiche.

Quindi, in momenti più prossimi, è maturata la percezione della Natura come accompagnamento esistenziale. Un viaggio in Bretagna ha fatto scoprire a Fabio Interra la delicata e avvolgente cromia di cieli grigi e paesaggi deserti, in evidente contrapposizione vitale a quanto la luce del Sole brucia nella propria prepotente energia. È qui che la sua emotività ha trovato conforto e si è riconosciuta come sorgente creativa, per la quale ha presto individuato nella Fotografia la strada più adatta ai propri svolgimenti.

Nella sua ricerca espressiva esplode la volontà di stare in Natura e con la Natura. Quelli che Fabio Interra propone e offre sono silenzi brevi, perché i pensieri sono quieti e raccolti. Nel suo agire con pose e composizioni a lungo meditate e accuratamente allestite, la Fotografia non è certo un fine (a se stessa). La sua mente d’autore lo comprende.

Ciò che Fabio Interra realizza è sì Fotografia, nella sua forma indispensabile, ma non si conclude in Fotografia, per allungarsi verso una Verità (propria), che non è certo una strada senza curve e deviazioni, ma è un cammino verso

il quale ogni osservatore è invitato. Tra tanto, questa sua Fotografia esprime una sincerità a dir poco preziosa: nelle nostre vite, rivela l’autore, tutto conduce a tutto il resto. Per questo, ogni istante del Presente ha riferimenti e richiami sia nel Passato sia nel Futuro; del resto, non c’è altro modo di recuperare il proprio Passato che l’essere se stessi nel Presente. Ancora: al pari delle sue autoraffigurazioni, ognuno di noi deve essere cosciente come è e come sempre sarà. Dobbiamo essere pienamente all’altezza di ogni momento, in un modo o nell’altro. Qualsiasi cosa accada.

Lasciandosi avvolgere dalla Natura, fino ad arrivare a farne pienamente parte, Fabio Interra è cosciente e consapevole di esprimere quello che intende come proprio Senso della Vita. Sa bene che ignorare e trascurare ciò significa tradire se stessi. Invece, anche se non è sempre facile, assecondando e sostenendo questo pensiero intimo onora la sua Memoria. Si arricchisce dei suoi Ricordi, come se fosse sempre nella propria stanza (metafora), dalla quale osserva in avanti consapevole di quanto è stato indietro.

Dopo aver dato corpo ai suoi sogni, non prova imbarazzo per la cruda concretezza dell’immagine fotografica. Sa comprendere gli altri, così come coglie il senso di sé. Entra in sintonia con il prossimo, al quale tende la mano senza alcun impaccio: forza e valore delle proprie convinzioni intime.

Nel concreto del nostro avvicinamento, le visioni e interpretazioni di Fabio Interra significano molto: la relatività di se stessi in questo mondo. ■ ■

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