RASSEGNA STAMPA DEL 29 AGOSTO 2020

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PRIMO PIANO

Corriere del Veneto Sabato 29 Agosto 2020

PREVENZIONE

3 VE

Il Veneto, primo in Italia, ha già comprato 1,3 milioni di dosi: obiettivo aumentare la copertura dal 54% al 75%. Zaia: «L’autunno ci preoccupa»

Influenza, vaccino da ottobre «Gratis per bimbi e over 60» VENEZIA Partirà a metà ottobre la campagna anti-influenzale nel Veneto, la prima Regione ad aver lanciato la gara per l’approvvigionamento dei vaccini. Già a inizio giugno Azienda Zero aveva chiuso il bando, aggiudicando 1.360.830 dosi, ampliabili fino a 1.567.000, per una spesa di 8.304.037 euro. Quest’anno l’emergenza coronavirus Covid-19 ha spinto le Regioni ad acquistare complessivamente 16,5 milioni di vaccini invece dei soliti 11 e anche Palazzo Balbi ha aumentato del 40% le scorte, rispetto alle 864.740 dosi comprate per l’inverno 2019/2020, 790mila delle quali utilizzate. L’obiettivo, ricordato nelle scorse ore dal ministro della Salute, Roberto Speranza, è di incrementare almeno fino al 75% la copertura vaccinale, soprattutto tra i soggetti a rischio che, novità, partono dai 60 anni e non più dai 65. Per questa fascia d’età e per bimbi, malati cronici, immunodepressi, oncologici, diabetici, persone affette da malattie cardiovascolari e respiratorie, così come per i conviventi di soggetti fragili, per le forze dell’ordine e i dipendenti di servizi socialmente utili l’anti-influenzale è gratis. «L’inverno sarà da testare — avverte il governatore Luca Zaia —. Siamo preoccupati per la concomitanza tra Covid-19 e influenza. Nel dubbio, cioè su soggetti non vaccinati contro la malattia di stagione, tratteremo tutte le sindromi influenzali come Covid-19, puntando a una diagnosi precoce. Necessaria a isolare subito e a trattare come da protocollo i pazienti colpiti da coronavirus e a consentire alle persone affette da influenza cure mirate e uno stile di vita ben diverso. Un procedimento agevolato se un caso sospetto si è immunizzato contro l’influenza, perché così si può escludere subito il dubbio. I primi sintomi delle due infezione sono infatti

molto simili». Per l’autunno in arrivo più che mai l’appello della Regione è di vaccinarsi e di tutelare anche i bambini e infatti la fornitura di dosi loro riservata è salita di quasi il 50%. «Anche perché sennò alla prima febbre i genitori si spaventeranno e chiederanno il tampone — osserva ancora Zaia — rischiando pure di sovraccaricare il servizio pubblico». La Regione ha acquistato due formulazioni diverse: la

quadrivalente, consigliata per i più piccoli e per gli over 60; e l’adiuvata, efficace negli anziani (gli over 75), perché stimola un sistema immunitario col tempo divenuto meno efficiente. Chi ha diritto alla gratuità della vaccinazione può farla dal medico di famiglia o nella propria Usl. Chi invece non rientra nelle categorie a rischio può comprare l’anti-influenzale in farmacia e poi farselo inoculare dal proprio medico oppure anda-

re all’Usl e pagare 10 euro di ticket. A tale proposito tutte le 1.145 farmacie venete aderenti a Federfarma sono pronte a ricevere dalla Regione e a dispensare alla popolazione i vaccini e molti farmacisti hanno dato la loro disponibilità anche a somministrarlo. Ma questa novità deve avere l’autorizzazione del ministero della Salute, che in merito non si è ancora espresso, facendo invece affidamento sulla collaborazione dei medici di base. Nel frattempo il diktat per il Veneto è di trasformare almeno nel 75% la copertura degli over 65, l’anno scorso ferma al 54,2% contro il 53% del 2018, riservando grande attenzione alle case di riposo. Obiettivo altrettanto importante è aumentare anche il numero di operatori sanitari immunizzati, nell’ultimo inverno salito al 31,7% rispetto al 20% del

2018, ma sempre basso. Gli esperti avvertono: il vaccino dura fino a marzo, quindi copre l’intera stagione influenzale 2020/2021, ma proprio per la concomitanza con il Co-

● La parola

ADIUVATO

E’ uno dei due tipi di vaccino anti-influenzale. E’ la combinazione tra particelle di virus inattivate con l’MF59, un’emulsione di olio in acqua naturalmente presente nel nostro organismo con ruolo di stimolazione del sistema immunitario. E’ più efficace negli anziani sopra i 75 anni

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● L’editoriale Il virus è sempre degli altri

M Il male di stagione Lo scorso inverno ha colpito 200mila veneti

vid-19 sarebbe meglio assumerlo al più presto, così da evitare il rischio di contrarre entrambe le infezioni e agevolare un’eventuale diagnosi differenziata. Permettendo cioè ai medici di scartare subito l’ipotesi della malattia di stagione. Il siero comincia ad essere efficace a 10/15 giorni dall’assunzione. «Quest’anno vaccinarsi è più importante rispetto al passato, in particolare per i soggetti a rischio — l’appello del ministro della Salute, Roberto Speranza — e infatti abbiamo abbassato a 60 anni l’età della raccomandazione, estesa ai più piccoli. I sintomi del coronavirus sono molto simili a quelli dell’influenza, perciò avere un pezzo di popolazione vaccinata ci può aiutare a riconoscere meglio i luoghi in cui è diffuso il Covid-19». Michela Nicolussi Moro

SEGUE DALLA PRIMA

a il nostro mondo è fatto di relazioni, di treni superveloci e di aerei senza scali, di una economia fortemente interconnessa, con oggetti che noi normalmente compriamo che sono pensati in un luogo, i loro componenti realizzati in altri, assemblati ancora in un altrove, venduti ovunque. Ma il nostro pensare che il virus sia sempre degli altri in realtà è una forma di autoassoluzione rispetto alle attenzioni che oggi dovremmo praticare per restare sani e che spesso molti dimenticano, ma anche una affermazione che il male sia sempre altrove. Noi, da soli, saremmo tutti sani e felici. Forse saremmo sani, forse. Ma sicuramente saremmo poveri, non solo in banca. Anche di conoscenza, di sapere, di cultura, di bellezza. Così oggi accade, a secondo del giorno,

che il virus sia colpa dei giovani e della loro movida, dei turisti che arrivano in Sardegna, dei turisti che tornano dalla Sardegna, dei turisti che dalle nostre regioni sono andati in Spagna, Francia, Grecia o Croazia, dei turisti che tornano da Spagna, Francia, Grecia o Croazia, di francesi, spagnoli greci e croati, delle discoteche, degli anziani che si sa sono fragili, dei locali, dei ristoranti, di chi vende panini, di chi compra panini, di chi è andato in spiaggia, di chi è tornato dalla spiaggia, dei corrieri, degli autogrill, degli immigrati che sbarcano, dei manager che viaggiano, degli imprenditori che vanno e vengono dai Paesi con i quali fanno affari, dei cinesi ovviamente visto che tutto è cominciato a Wuhan. La verità è che il virus viaggia con noi, con tutti noi. E con loro, con tutti loro se vogliamo proprio ribadire il noi e il loro. Che siamo tutti potenziali untori e potenziali vittime, che è poi la forza dei virus. E che a noi (e anche a loro) tocca il dovere di non farlo viaggiare troppo. Disinfettandosi le mani, indossando la mascherina, seguendo i protocolli. Non è poi così difficile. Eugenio Tassini

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FELTRE

SABATO 29 AGOSTO 2020 CORRIERE DELLE ALPI

sanità

C’è la firma sulla convenzione tra Usl Dolomiti e Trentino L’accordo di ieri rinnova e garantisce l’assistenza sanitaria ai residenti di Primiero con l’aggiunta di turni da eseguire al pronto soccorso di Borgo Valsugana

L’iter però era già stato impostato l’inverno scorso dal direttore generale del’Usl Dolomiti Adriano Rasi Caldogno prima con il pari collega Paolo Bordon, e poi all’avvicendamento ai vertici dell’Asl trentina, con il commissario Benetollo. Ai primi di agosto il direttore bellunese e il commissario per il Trentino si sono confrontati sulle ultime disposizioni prima della sottoscrizione formale. IL MUTUO AIUTO IN SANITÀ

Laura Milano / FELTRE

È di ieri il rinnovo della convenzione triennale fra provincia autonoma di Trento e regione Veneto, scaduta al 31 dicembre 2019, per assicurare le prestazioni specialistiche e altri servizi sanitari forniti alla popolazione di Primiero e Comunità di Valle, tramite il presidio di Feltre. Rispetto al “patto” sottoscritto nel 2017, è stata inserita anche la voce sul Pronto soccorso di Borgo Valsugana che, compatibilmente con le disponibilità di professionisti in seno all’Usl Dolomiti, sarà sostenuto dai turni dei medici “esterni”. Il nuovo accordo di durata triennale, valido dal 1 aprile 2020 al 31 dicembre 2022, conferma l’impegno a continuare nella regolazione dei rapporti di collaborazione e di sinergia fra i due servizi sanitari ed estende la collaborazione con la regione del Veneto prevedendo l’erogazione

di assistenza specialistica, da parte dei medici dell’Usl Dolomiti, anche all’ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, oltre a prevedere, come si legge nella nota diramata dalla provincia autonoma di Trento, “la possibilità per l’azienda sanitaria di avvalersi anche dei servizi di altre azien-

scadenza 30 settembre

comune di feltre

IUna delle sale del nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Feltre

de sanitarie venete”. I RITARDI DEL LOCKDOWN

La convenzione con Primiero, scaduta al 31 dicembre 2019, è stata congelata causa il lockdown. Ma La conferma di una continuità nel rapporto consolidato fra i due enti era arrivata a inizio estate da

Giancarlo Ruscitti, direttore generale per la sanità in provincia di Trento. Tant’è, aveva detto il dirigente «che gli assessori Manuela Lanzarin per la regione Veneto e Stefania Signana per la provincia autonoma di Trento si sono sempre mantenuti in contatto».

Alla regione Veneto, tramite i professionisti del Santa Maria del Prato che hanno ripreso le visite specialistiche in Primiero dopo l’impasse dovuta alla pandemia, era stato richiesto da Trento, sia pure in maniera non vincolante, un aiuto per il Pronto soccorso di Borgo Valsugana. «Attualmente il Ps è gestito dai medici di medicina interna», aveva spiegato Ruscitti. E nei mesi di gennaio e febbraio gli organici sono andati in sofferenza. Da qui l’istanza di poter presidiare questo Pronto soccorso, in turni dedicati. «Oltre alle prestazioni consuete e consolidate a favore della conca di Primiero, dopo aver fatto una verifica sulle nostre disponibilità di professionisti», sottolinea il dg dell’Usl Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, abbiamo inserito la possibilità, compatibilmente con le risorse di cui disponiamo, di predisporre dei turni di Pronto soccorso all’ospedale di Borgo. Un ulteriore segnale collaborazione fra sanità veneta e distretto orien-

Valter Bonan

Punti in più alle ditte bio, a quelle locali e ai giovani L’ubicazione dei terreni a ridosso del centro di Feltre. Un’altra zona è Villapaiera e poi c’è Villabruna

FELTRE

Scadrà il 30 settembre il bando per la concessione dei terreni agli imprenditori agricoli. Le istanze di partecipazione saranno valutate sulla base della qualità dell’offerta tecnica, che darà il punteggio più alto alla coltivazione con metodo biologico e relativa certificazione fino alla data di riconsegna (5 punti). Saranno premiate le aziende con sede a Feltre e che nel territorio comunale abbiano almeno il 51 per cento della superficie utilizzata (4 punti). Tra gli altri criteri, le domande presentate dai giovani agricoltori con meno di 40 anni (3 punti) e per chi destinerà almeno il 20 per cento della superficie a colture locali tradizionali certificate e a rischio di erosione genetica. — SCO

Quasi 13 ettari di terreno messi a disposizione per le aziende agricole Gli appezzamenti potranno essere coltivati oppure usati per il recupero dello sfalcio Il progetto va dal 2020 al 2026 e l’affitto è 150 euro per ettaro

Raffaele Scottini / FELTRE

Quasi 130 mila metri quadrati di terreni di proprietà comunale a disposizione degli imprenditori agricoli per coltivazioni varie oppure

ad uso sfalcio. Mettere a profitto aree che altrimenti resterebbero inutilizzate, incentivare l’agricoltura sostenibile e fare anche un passo concreto verso il distretto delle produzioni biologiche sono le azioni virtuose perseguite dal nuovo bando approvato dalla giunta comunale per la concessione di undici lotti di terreno alle attività produttive fino al 2026.

Con una durata pluriennale del contratto, l’obiettivo dell’amministrazione è garantire una più ampia e continuativa opportunità di utilizzo agricolo di questi terreni e di mettere in condizione i coltivatori assegnatari di poter accedere alle misure di sostegno correlate alle attività produttive realizzate. Decisamente significativa l’area coperta dal proget-

to, che sfiora i 13 ettari, dislocati in varie località del feltrino. La superficie è distribuita tra il Boscariz, Farra, Pasquer, la zona della Peschiera, Villabruna, Villapaiera e Nemeggio. È la prosecuzione di un’iniziativa avviata con successo negli anni scorsi e che si consolida. Il 10 novembre scadranno infatti le assegnazioni relative al bando del 2014 e per quello nuovo costituirà titolo preferenziale l’aver conseguito per il lotto richiesto, già oggetto di concessione nel periodo 2014-20, la certificazione biologica e l’impegno a mantenere tali metodi di coltivazione. Possono partecipare alla procedura di assegnazione per le prossime sei annate agrarie imprenditori a titolo principale o part-time

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tale del Trentino». Ovviamente i colleghi medici non verrebbero su base volontaria, ma in base a un accordo finanziario da concordare. I cittadini di Primiero potranno avvalersi, con gli stessi tempi d’attesa riservati ai residenti dell’Usl, delle alte specialità offerte dal San Martino di Belluno e della diagnostica di medicina nucleare, oltre che continuare a riferirsi al Santa Maria del Prato per tutte le altre prestazioni. — il commento

Bond: «Giusto aiutarsi nelle zone di montagna» «Il rinnovo della convenzione è un atto importantissimo che, oltre a confermare i rapporti di collaborazione e mutuo aiuto fra zone e popolazioni di montagna, tiene conto anche dell’aspetto turistico». È questo il commento dell’onorevole Dario Bond che aveva peraltro prospettato la clinicizzazione, cioè il flusso universitario di bellunesi alla nuova facoltà di Medicina e chirurgia di Trento. «Nell’atto è contenuta una sorta di dichiarazione di extraterritorialità per la sanità bellunese e di Feltre in particolare. Il Santa Maria del Prato è a tutti gli effetti ospedale extraregionale perché è in grado di attrarre pazienti dalle aree limitrofe, dal versante trentino e vicentino della Valsugana, oltre che l’alto Trevigiano».

con partita Iva e iscrizione alla Camera di commercio. Il canone di affitto annuale per ettaro viene fissato in 150 euro, da corrispondere in un’unica rata anticipata. «Con questa iniziativa diamo continuità a quella avviata nel 2014 e che ha riscontrato il favore dei cittadini e delle imprese agricole», sottolinea l’assessore all’ambiente Valter Bonan. «Come si potrà evincere dai punteggi assegnati ai vari criteri per la formazione della graduatoria di assegnazione, l’iniziativa persegue numerosi obiettivi, quali – tra gli altri – favorire le produzioni biologiche, promuoverne la filiera corta, sostenere l’attività dei giovani imprenditori e di quelli che operano in ambito feltrino», continua l’assessore. «Supportare insomma un approccio alla terra e alla sua coltivazione che non sia soltanto un metodo per integrare il reddito, ma un modo consapevole e sostenibile di vivere e curare il nostro ambiente e il nostro territorio. Con questo progetto», conclude Valer Bonan, «ci proponiamo come capofila di una iniziativa che – condivisa da altri Comuni ed enti – potrebbe dare il via alla nascita dell’auspicato biodistretto». Ogni informazione sulla procedura può essere richiesta all’Ufficio patrimonio (chiamando lo 0439 885225 o scrivendo a l.deboni@comune.feltre.bl.it) oppure all’Ufficio contratti (telefonando al numero 0439/ 885226 o via e-mail all’indirizzo contratti@comune.feltre.bl.it). — © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMO PIANO

SABATO 29 AGOSTO 2020 CORRIERE DELLE ALPI

Coronavirus: il fronte sanitario nel Bellunese

Serpentone di auto fuori dall’Olimpico in 285 si sottopongono al tampone drive-in I partecipanti al Cortina Summer Party rispondono all’appello delle autorità sanitarie. Ghedina: «È andato tutto bene» Alessandra Segafreddo CORTINA

Alle 14. 30 di ieri, puntuali, i sanitari dell’Usl 1 Dolomiti hanno alzato la sbarra dell’Olimpico per permettere a decine e decine di auto di accedere all’area dei tamponi drive-in, appositamente allestita nello stadio del ghiaccio. Scene da emergenza Coronavirus, quelle viste ieri pomeriggio nel cuore della Regina delle Dolomiti, con 285 protagonisti del Cortina Summer Party pronti a sottoporsi al test, dopo la notizia della presenza di un partecipante positivo al Covid-19 . LA LUNGA CODA

Un lungo serpentone di auto già pochi minuti dopo le 14 si forma in via del Castello per raggiungere lo stadio. Allestite due corsie, viabilità modificata. L’ingresso allo stadio avviene da via del Castello e l’uscita dalla parte posteriore dell’Olimpiaco. Uomini della Protezione civile, forze dell’ordine e agenti della Polizia locale vigilano che tutto si svolga nel migliore dei modi. I tamponi vengono eseguiti in modalità drive-in: le persone rimangono nella propria automobile, spengono il motore davanti a una delle due tende allestite e abbassano il finestrino. Rilasciati i dati personali, tolgono la mascherina, si sottopongono al tampone, rialzano il finestrino e, senza mai scendere dal veicolo, ripartono. A sottoporsi al test sono stati in tanti, dopo che i 500 invitati erano stati invitati a farlo dal governatore Zaia. Anche coloro che hanno lasciato Cortina sono stati avvisati e hanno eseguito i

A sinistra l’esecuzione di un tampone alll’Olimpico, a destra la lunga fila di auto, sotto l’equipe dei sanitari dell’Usl 1 Dolomiti

tamponi nei loro Comuni di residenza. SINDACO SODDISFATTO

Anche il sindaco Gianpietro Ghedina, che aveva partecipato al Summer party, si è recato ieri pomeriggio allo Stadio Olimpico: «Abbiamo saputo offrire un ottimo servizio alla comunità», sottolinea il primo cittadino ampezzano, «lo screening è avvenuto nel migliore dei modi e in maniera ordinata. Si è cominciato alle 14.30, con grande puntualità, dopo che l’area era stata precedentemente igienizzata. Nelle due tende i sanitari avevano tutte le protezioni previste e le persone hanno apprezzato. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, l’unica nota dolente è rappresentata dai cu-

riosi, pochi per fortuna, arrivati a vedere chi era in coda per eseguire il tampone». Non sono mancate nemmeno le polemiche. Più di qualcuno ha sottolineato come il Summer party non andasse organizzato quest’anno, con il Covid sempre in agguato, come è avvenuto per le feste campestri dei Sestieri o altri eventi annullati. «Cortina fino ad oggi ha proposto un centinaio di eventi», chiosa Ghedina, «e tutti hanno rispettato le norme anti contagio. Sta agli organizzatori assumersi la responsabilità di fare un evento o meno, ma le norme lo consentono. Un pic-nic come questo è stato fatto anche in altri posti, ma se il problema colpisce Cortina fa notizia». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

disc jockey in sardegna

Rientro anticipato per Leo Gira «Ora attendo l’esito dell’esame» CORTINA D’AMPEZZO

Rientro anticipato per Leonardo Girardi, in arte Leo Gira, dalla Costa Smeralda. Il giovane dj ampezzano aveva strappato in extremis un contratto da resident dj al Sottovento, storico locale di Porto Cervo per tutto il mese di agosto e per la prima settimana di settembre, Poi è arrivata la positività del gestore al Covid-19, che ha portato

alla chiusura anticipata della stagione estiva, per tutelare la salute di staff e clientela. La comunicazione dello stop è arrivata nel tardo pomeriggio di lunedì 24, con la raccomandazione ai dipendenti di eseguire tutti i controlli del caso e comunicare eventuali sintomi alle autorità preposte. Frequentatissimo dalle star del calcio e dello spettacolo come Zlatan

Ibrahimovic, Sinisa Mihajlovic (positivo al Covid dopo la vacanza in Sardegna OES), Diletta Leotta e Paolo Bonolis, il Sottovento è sempre stato un punto di riferimento della nightlife italiana. Ora Leo Gira si trova in isolamento fiduciario a Cortina senza alcun sintomo, seguito a distanza dalla Usl 1 Dolomiti, in attesa dell’esito del tampone.

Usl 1 dolomiti

Le risposte entro 48 ore «Un grazie per l’aiuto» BELLUNO

Tamponi drive-in per 285 persone. Si sono chiuse verso le 19 le operazioni di esecuzione dei test a favore dei partecipanti al Cortina Summer Party. L’Usl 1 Dolomiti ha operato con doppia squadra, garantendo il tampone in doppia fila allo stadio del ghiaccio di Cortina. «Nonostante qualche piccolo rallentamento legato soprattutto alla registrazione

«Mi sento bene, non ho nessun sintomo, ma la preoccupazione è tanta», afferma Leo Gira. «Il giorno prima del mio ritorno a casa ho contattato la Usl 1 Dolomiti, avvisando del mio rientro. Ora sono in isolamento nel mio appartamento a Cortina, mi chiamano ogni giorno per sapere come mi sento. Mi hanno dato tutte le direttive da seguire: dall’igienizzazione dei vestiti, alla regolare misurazione della temperatura, fino alla differente raccolta dei rifiuti». Come è avvenuto il rientro dalla Saredgna? «Dopo la comunicazione della chiusura del locale, l’agenzia ha deciso di farmi rientrare subito e ha acquistato il primo biglietto aereo

informatica di alcuni soggetti provenienti da fuori regione e all’accesso al tampone da parte di persone non partecipanti al party e quindi non invitate allo screening, tutto si è svolto con ordine», dicono dall’Usl 1 Dolomiti. Sono stati eseguiti complessivamente 285 tamponi, che saranno caricati nel sistema di laboratorio durante la notte e refertati entro 48 ore. I referti negativi saranno segnalati via SMS a tutti i soggetti sottoposti a tampo-

disponibile per Venezia, dove un autista è venuto a prendermi. Ovviamente il tragitto per Cortina ha rispettato le disposizioni del caso: abbiamo disinfettato tutte le valigie, la macchina era sanificata, ho viaggiato sul sedile posteriore della vettura, igienizzandomi sempre le

Lavorava al Sottovento di Porto Cervo dove si è verificato un caso di positività mani e viaggiando con i quattro finestrini aperti. Non ci siamo mai tolti la mascherina come in aereo». Nel locale dove ha lavo-

ne sul numero di telefono depositato. I casi positivi saranno presi in carico telefonicamente dal Dipartimento di Prevenzione. «Ringraziamo l’amministrazione comunale di Cortina, sempre presente con assessori e operatori sul posto, le forze dell’ordine, la polizia locale e la protezione civile, che hanno gestito con precisione il traffico e l’accesso allo stadio del ghiaccio, e gli organizzatori del Summer Party, che hanno sostenuto con messaggi di rinforzo l’ invito al tampone», dice il direttore generale Adriano Rasi Caldogno. «Un grazie particolare agli operatori che hanno dedicato questa ulteriore giornata di agosto all’importante iniziativa preventiva». —

rat, o c'è sempre stata massima attenzione per gli aspetti sanitari? «Il locale ha cercato di fare rispettare tutte le leggi di prevenzione al Covid, ma non era semplice. Abbiamo cercato di gestire al meglio la clientela, ci igienizzavamo spesso le mani e ogni sera ci misuravano la febbre». Il bilancio della sua esperienza nonostante questo contrattempo? «È stata una fantastica esperienza di crescita professionale, peccato che sia finita prima del previsto. Ho potuto imparare e confrontarmi con professionisti che da oltre 30 anni lavorano nel settore. Ora speriamo che il tampone sia negativo». — ALESSANDRO MICHIELLI


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REGIONE

SABATO 29 AGOSTO 2020 CORRIERE DELLE ALPI

Politica: le elezioni regionali

Tosi mina vagante: «Rifondare Forza Italia» Patto a Verona, gelo romano, altolà leghista L’ex sindaco candida un fedelissimo nella lista azzurra: io lavoro a rilanciare un centrodestra liberale alternativo ai populisti Il coordinatore Zuin minimizza: intesa locale che non coinvolge Berlusconi. Marcato: stia alla larga da noi e dalla coalizione do politico su vasta scala. Contropartite? Trattative ulteriori in chiave parlamentare? Nulla di nulla».

IL RETROSCENA Filippo Tosatto

rriducibile. Flavio Tosi non si rassegna al ruolo di comparsa sul palcoscenico dominato dal sempiterno rivale Luca Zaia. Dopo la damnatio memoriae sancita dalla Lega di Matteo Salvini (leggi «cancellazione dall’albo dei militanti»); dopo il fallito assalto alla Regione e il tramonto precoce del movimento Fare!; dopo la sfortunata candidatura della promessa sposa Patrizia Bisinella nella città di Giulietta; dopo un lustro scandito da insuccessi e defezioni, il past sindaco di Verona rifà capolino sul versante (friabile) di Forza Italia.

I

ENNESIMA FRECCIATA A SALVINI

Proprio vero? L’interpretazione di Flavio Tosi a riguardo è assai meno riduttiva: «Il mio obiettivo non è quello di piazzare un amico in consiglio regionale, chi ragiona così ha una visione angusta della politica. Ho agito per contribuire al rilancio del centrodestra liberale nel quale mi riconosco. C’è un vasto elettorato che condivide le nostre battaglie contro il fisco e la burocrazia asfissianti, per la riforma garantista della giustizia - ma è privo di una casa. Purtroppo

LA SECCA REPLICA DEL” BULLDOG”

Marin getta acqua sul fuoco: tra i nostri valori c’è la lealtà e il nostro sostegno a Zaia è totale

LA CANDIDATURA DI BOZZA

Succede che nella città scaligera il partito sia in debito d’ossigeno. Migrati i tradizionali collettori di consensi - Davide Bendinelli ha optato per l’Italia Viva renziana, Massimo Giorgetti è tornato all’ovile di Fdi - il rischio di estinzione è concreto. Tosi lo percepisce e contatta il coordinatore berlusconiano in Veneto, Michele Zuin, offrendogli un pacchetto di voti in cambio dell’ingresso in lista del fedelissimo Alberto Bozza. «Ho valutato la proposta insieme agli amici veronesi e non sono emerse obiezioni, Bozza ha richiesto la nostra tessera, sarà uno dei 55 candidati in lizza, non vedo ragioni di scandalo, è un accordo locale assolutamente privo di riflessi nazionali», minimizza l’azzurro. Da ambienti tosiani, tuttavia, trapela la notizia di un placet di Silvio Berlusconi all’operazione... «No, lo smentisco, il presidente non è stato coinvolto né ha interloquito a riguardo. Non c’è, lo ribadisco, alcun accor-

Forza Italia ha smarrito molti consensi ma io credo che una riscossa sia possibile: l’elettorato moderato e riformista non si riconosce davvero nel populismo sovranista di Salvini e Meloni, li vota per assenza di alternative, turandosi il naso. Ma è una situazione anomala rispetto al resto d’Europa e non reggerà. Certo occorrono tempo, tenacia, passione, idee ma abbiamo una prateria davanti». Tanto varrebbe aderire direttamente a Fi aprire le danze... «Non ne abbiamo ancora parlato, procediamo per gradi, questa campagna si annuncia breve e complicatissima per tutti». IL GIUDIZIO SUL GOVERNATORE

Dall’alto in senso orario: Flavio Tosi, Michele Zuin, il parlamentare Marco Marin e Roberto Marcato

Non per Zaia, sembrerebbe. I sondaggi gli accreditano un plebiscito... «Luca ha ben operato in questi anni, dimostran-

Taglio dei parlamentari, un referendum per la “testa del re”

C’

Mine vaganti all’orizzonte? Ad escludere ripensamenti e intese sgradite al potente alleato, provvede Marco Marin: «Il nostro sostegno a Zaia è totale, è il presidente di Regione più amato d’Italia, ed è soprattutto una persona perbene», taglia corto il parlamentare. Che a dispetto dei pronostici confida in una tenuta alle urne: «Ci siamo rinnovati proponendo liste molto competitive, abbiamo schierato sindaci, amministratori, coordinatori provinciali, giovani, imprenditori tutti uomini e donne preparati e competenti. Persone leali che si mettono in gioco per il Veneto convinti della forza dei nostri valori moderati, cattolici, liberali, riformatori». Avete persino inserito la parola autonomia nel simbolo, un inedito strappo veneto alla regola tricolore... «È una battaglia che ci ha visti dapprima promotori e poi sempre in prima linea. Per noi contano i fatti e la storia dice che Forza Italia, grazie ai suoi valori, è il collante fondamentale del centrodestra». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

RENZO GUOLO

IL COMMENTO

è un referendum in vista, quello sul taglio dei parlamentari, che nessuno vorrebbe più. O meglio, solo i grillini. O almeno, tra loro, quelli che fingono che il Parlamento sia ancora la “scatoletta di tonno” da aprire. Pochi ormai, dal momento che, in quella “tonnara”, i fiocinatori vorrebbero restarci in massa. Ma nel M5S pulsa un primordiale populismo, che strizza l’occhio a quanti ritengono che il problema del sistema sia il nu-

do, come il sottoscritto, capacità di amministrare. Però ai miei tempi la Lega era un partito vero, animato da militanti che avevano fatto gavetta sul territorio. Poi il salvinismo ha sacrificato i valori alle logiche di potere, neanche Bossi aveva osato ergersi a proprietario con il nome impresso sul marchio... ». Tant’è. A fiutare il pericolo, manco a dirlo, è il bulldog del Carroccio nostrano: «I numeri non mentono. La Lega che ci ha lasciato era ai minimi storici, quella di Salvini è all’apice dei consensi», ringhia a distanza Roberto Marcato «Tosi può pensarla come crede purché stia alla larga da noi e dalla coalizione».

mero degli eletti, non le sue regole di funzionamento, gli equilibri tra i diversi organi dello Stato, il bicameralismo perfetto, i regolamenti delle Camere, la selezione di un ceto politico sempre più scadente, cui la rivoluzione tardoadolescenziale pentastellata ha dato un contributo eclatante. Ancora una volta, dunque, gli italiani, come già ai tempi dell’onnivoro e politicamente suicida Renzi, che mettendo insieme, bulimicamente, una modifica monstrum della Costituzione,

ha trasformato quella consultazione in un referendum su di sé, sono chiamati a rispondere non sul merito della questione ma su un istintuale altro. Nell’ordalia di settembre, infatti, il palio non è un più efficiente funzionamento del sistema parlamentare bensì la “testa del re”. Quella da far, metaforicamente, rotolare scagliandosi, in un immaginario collettivo bramante ogni sorta di vendetta, contro il “privilegio” di chi è ritenuto, a prescindere, un abusivo inquilino del-

la fortuna o un professionista del maneggio. Facile prevedere l’esito dell’affilata mannaia, oltretutto in una consultazione senza quorum. Peccato che il giochino sia assai delicato, che tagliare per tagliare, decapitare per punire, senza guardare all’equilibrio istituzionale, comporti più problemi di quelli apparentemente risolti da un voto tanto popolare quanto vendicativo. Difficile, però, chiedere di riflettere a un elettorato provato dalla crisi, sobillato da quan-

ti sono decisi a guadagnare consenso dopo prove di infimo livello o a rovesciare fragili equilibri politici. L’osso da rosicare è polposo e i commensali non mancheranno di apprezzare. Non entriamo, qui, nelle molte questioni che questo irresponsabile modo di affrontare le cose provoca nella macchina delle istituzioni e nel tessuto della democrazia. Ma è chiaro che ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio che esalta uno dei tratti, poco latenti, del carattere nazionale:

l’antiparlamentarismo. Peraltro alimentato oggettivamente, a causa della pochezza di buona parte del loro ceto politico, da molti degli attuali partiti. Alcuni dei quali hanno letteralmente sbracato con i finti sanculotti al momento del varo della normativa sul taglio. Naturalmente il giorno dopo il voto, quello che segna l’ingresso non solo meteorologico nell’autunno, i problemi rimarranno. E così l’Ancien régime. Ma nel frattempo qualcuno avrà avuto modo di festeggiare, come già ai tempi dell’abolizione della povertà (sic), in una notte folle nel vero senso della parola. — © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Revine Valdobbiadene Farra

Sabato 29 Agosto 2020 www.gazzettino.it

Park selvaggio ai laghi, scatta il divieto Per evitare la sosta a pagamento molti automobilisti lasciano la vettura nelle aree verdi suscitando proteste `

Dopo le continue segnalazioni il sindaco ha firmato l’ordinanza che prevede anche 500 euro di multa `

Concerto dell’orchestra Filarmonia veneta

REVINE LAGO Firmata dal sindaco l’ordinanza che vieta la sosta delle auto nelle aree verdi pubbliche e private attorno ai laghi, ma anche lungo la strada provinciale che costeggia il parco dei laghi della Vallata. Ieri il sindaco di Revine Lago Massimo Magagnin, dopo le continue segnalazioni dei cittadini e dei proprietari delle aree verdi, ha emanato l’atto che detta, d’ora in avanti, precise regole agli automobilisti, pena multe che potranno toccare anche i 500 euro. «L’ordinanza è stata pubblicata oggi all’albo pretorio – spiegava ieri Magagnin - ma perché abbia effettiva efficacia devono trascorrere due giorni. All’interno del parco dei laghi della Vallata, soprattutto nel periodo estivo, si rileva il problema della sosta sulle aree verdi, pubbliche e private, che confinano con la strada. Parecchie sono le segnalazioni dei residenti che chiedono il rispetto della proprietà privata e del territorio in generale».

FARRA DI SOLIGO

niente affatto scontati. Erano infatti ben 2.840 i vini al vaglio, ma il lungo lavoro che da tempo Merotto porta avanti con amore e dedizione è stato riconosciuto e premiato anche a livello internazionale. «Sono molto felice di aver ottenuto questo premio, risultato di un lavoro iniziato 50 anni fa al fine di valorizzare il territorio di Conegliano-Valdobbiadene» ha affermato il titolare dell’azienda di Col San Martino. Il traguardo dell’eccellenza è stato sempre l’obiettivo da raggiungere fin da quando ha intrapreso quest’attività negli anni ’70, alla ricerca del connubio perfetto tra tradizione e sperimentazione, ma anche nel rispetto di un territorio che va salvaguardato nella sua complessità. Questa strategia e la scelta di una squadra in sinergia con la proprietà che non sottovalutasse i dettagli dell’intera filiera, gli ha consentito di conquistare nel settore degli spumanti, passo dopo passo, un saldo prestigio che si riflette sull’intero territorio. (cda)

Inizialmente previsto nella piazza di Farra di Soligo, trasloca dentro la chiesa arcipretale di Santo Stefano viste le previsioni meteo. Appuntamento con la musica questa sera, alle 20.45, nella chiesa di Farra di Soligo con il concerto evento della tournée musicale “I concerti della rinascita – I luoghi della bellezza” con l’orchestra regionale Filarmonia Veneta diretta dal maestro Marco Titotto e la partecipazione di solisti di fama internazionale, il soprano Claudia Pavone e il tenore Cristian Ricci. Il programma della serata prevede l’esecuzione di overture, arie e romanze d’opera di Rossini, Bellini, Verdi, Puccini, Albinoni, Leoncavallo, Gastaldon, Morricone. «Un’occasione per riportare la grande musica in un territorio dove la storia, la bellezza dei luoghi e l’eccellenza dei prodotti sono il simbolo di un Veneto tenace e capace di guardare avanti» sottolinea il sindaco Mattia Perencin. Il concerto evento ha già fatto tappa, nelle settimane scorse, a Este, Piazzola sul Brenta e Treviso e proseguirà con altre date (la prossima il 4 settembre a Portobuffolè), per concludersi il 19 settembre a Vicenza. «La rassegna ha già raggiunto alcune delle città e dei luoghi più incantevoli del Veneto, veicolando una testimonianza di volontà di ripresa e di nuovo inizio nel segno dell’arte e della cultura dopo questo periodo di chiusura forzata delle attività legate alla programmazione artistica» sottolinea Cristian Ricci ideatore del progetto e direttore artistico dell’orchestra regionale Filarmonia Veneta. La serata si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid, dall’obbligo di accedere con mascherina al distanziamento sociale. L’ingresso libero è solo su prenotazione. (c.b.)

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UNA GUERRA Stesso provvedimento, poche settimane fa, era stato firmato anche dal sindaco di Tarzo Vincenzo Sacchet per la sponda tarzese dei laghi pure oggetto di soste selvagge. Un fenomeno che con l’introduzione della sosta a pagamento e con l’aumento dei turisti si è palesato sempre di più. «La scorsa estate, soprattutto la domenica, c’era anche chi parcheggiava l’auto a cavallo del marciapiede lungo la provinciale a Santa Maria – ricorda il sindaco Magagnin - Poi con l’intervento della polizia locale via via questo fenomeno si è ridotto. Quest’anno, mi sono arrivate lamentele per il tratto di via Carpenè, a Lago, dove soprattutto una domenica pomeriggio le auto sono state parcheggiate in un’area privata». Segnalazioni di soste selvagge sono arrivate anche per le aree verdi di via Riviera. «Tenuto conto che sono presenti numerosi stalli per la sosta, è vietato – prosegue il sindaco – parcheggiare l’auto lungo i cigli della provinciale con unica eccezione per la banchina compresa tra l’ex municipio

NELLE ACQUE INTANTO PROLIFERANO LE ALGHE. L’AMMINISTRAZIONE: «ERAVAMO TROPPO PRESI DALL’EMERGENZA COVID PER INTERVENIRE»

IL PROVVEDIMENTO Multe salate in arrivo per chi parcheggia fuori dagli spazi consentiti lungo i laghi di Tarzo e Revine Lago

e l’ingresso dell’area verde di Santa Maria sufficientemente larga».

L’ALTRO FRONTE Oltre alla sosta selvaggia, un’altra criticità emersa, sempre legata ai laghi, è quella del proliferare delle alghe. «I laghi, e più precisamente quello di Santa Maria, sono invasi dalle alghe e quest’anno come non mai – rileva Rinaldo Rizzo già titolare della pizzeria Miralago di Santa Maria - Il versante dove si trova l’ex Cibello è così tappezzato da alghe che hanno fatto un tappeto su cui tra poco si potrà camminare. L’amministrazione comunale può attivarsi con gli enti preposti? Oltre a deturpare i nostri laghi, le alghe possono essere pericolose anche per i bagnanti». «Fino al 2015, anno in cui si svolse nel lago di Santa Maria l’ultima edizione del triathlon, le alghe venivano annualmente falciate – ricorda il sindaco - Lo scorso anno abbiamo provveduto a un taglio limitato per le gare di canoa, quest’anno no, perché presi dall’emergenza coronavirus e da altre incombenze. Stiamo comunque lavorando in vista del prossimo anno per intervenire anche sul problema alghe». Claudia Borsoi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Merotto vince la medaglia d’argento alla Wine & Spirit competition FARRA DI SOLIGO «Per fare il vino buono occorre conoscere bene la terra da cui proviene e il cielo che ci governa» è la filosofia che ha portato Graziano Merotto, fondatore dell’omonima azienda agricola trevigiana alla vittoria della medaglia d’argento conferitagli a Londra alla International Wine

& Spirit Competition (IWSC), con un punteggio di 93 per la Cuvée del Fondatore Rive di Col San Martino Brut 2019. Il viticoltore veneto ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza portando sul podio il suo brut d’eccellenza che ha saputo conquistare il severo palato di giudici arrivati da tutto il mondo per dare il proprio giudizio in questa competizione dagli esiti

IL RICONOSCIMENTO Medaglia d’argento a Londra per Merotto

Le colline Unesco sono un’opera d’arte? Lo dirà Sgarbi ` Il critico invitato da

Bet arriverà a giorni e darà il suo parere VALDOBBIADEN Vittorio Sgarbi in arrivo sulle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’Unesco, chiamato a esprimersi sulla loro bellezza come “opera collettiva più grande del mondo”. Non è solo grazie alla cesellatura fatta nei secoli che questo territorio si è trasformato in un insieme di colori e di panorami mozzafiato che lasciano i visitatori a

bocca aperta; si tratta anche del duro lavoro portato avanti da chi questo territorio ha saputo sfidarlo, lavorarlo e trasformarlo in un puzzle fatto di piccoli e grandi appezzamenti di vigneti. Basta soffermarsi a guardare queste “vigne eroiche” per capire l’enorme lavoro che ogni giorno la gente che le coltiva da secoli e abita questi luoghi mette in atto per conservarle e creare con grande sacrificio quei vini che sono apprezzati e conosciuti in tutto il mondo. Il territorio quindi inteso come una “tela” enorme dove il connubio tra uomo e natura hanno saputo pennellare un disegno che oggi potrebbe essere riconosciuto come tale e,

puntando i riflettori su tanta bellezza, attraendo un turismo d’arte che fino ad ora non era ancora stato considerato. Un’arte del territorio catalogabile come “Land Art”. L’idea di convocare il critico d’arte per avere il suo responso è di Roberto Bet, candidato alle prossime regionali nella lista di Luca Zaia, che gli ha spedito una lettera ponendogli il quesito: «Può questo paesaggio, frutto dell’ancestrale simbiosi tra uomo e natura essere interpretato come un’opera d’arte?». In caso positivo si aprirà un capitolo nuovo nella lettura e nell’interpretazione di questo territorio nel quale è possibile immergersi con lo sguardo e coglierne

le caratteristiche che lo rendono unico, soffermandosi ad osservare la biodiversità, i vari elementi che lo compongono, quasi fossero gli strumenti di un’orchestra che ritornano una piacevole musica per chi li osserva. Magari sorseggiando un buon calice, in una delle tante terrazze che vi si affacciano. «Ho invitato la presidente delle Colline di Conegliano Patrimonio dell’Umanità Marina Montedoro a non perdere questa occasione in termini di visibilità nell’ottica di intraprendere una nuova strada per parlare delle Colline» ha concluso Bet. Pio Dal Cin L’ESAME Sgarbi in arrivo sulle colline del Conegliano Valdobbiadene

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VII

Treviso

Sabato 29 Agosto 2020 www.gazzettino.it

Schiavon-Caner: prove di disgelo A San Bartolomeo assieme al sindaco c’erano i candidati `Il Carroccio deve affrontare la questione Barbisan e la revoca della Lega per le regionali di recente entrati in “conflitto” dell’incarico di commissario. Conte: «Gli rinnovo la mia stima» `

IL CASO TREVISO Aree di sgambatura, ta-

gli di nastro, presentazioni di guide. Ma il vero palcoscenico è il mercato cittadino. Ora che le strette di mano sono abolite, il santino si consegna con meno slancio, ma è tutto giocato sull’intesa visiva. La campagna elettorale dei candidati della Lega procede spedita. Complice l’indubbio vantaggio di essere, a livello cittadino, la maggioranza al potere e la prima indiscussa forza politica. Mancava solo la foto riparatoria: ma ieri sotto il solleone agostano c’è stata. Set: San Bartolomeo, presentazione della nuova area di sgambatura per i cani. E’ qui che, nell’affollatissimo taglio del nastro, si trovano faccia a faccia Cristian Schiavon, attuale assessore al bilancio cittadino e Federico Caner, assessore regionale al turismo uscente. Il sindaco Mario Conte avoca a sè i candidati per una foto del “cessate ostilità”.

LE VOCI DI CORRIDOIO «La competizione e i mal di pancia? Solo voci di corridoio, che per carità in campagna elettorale ci stanno. Ma io non parteggio per nessuno: Federico è stato un ottimo assessore regionale, l’amico Christian ha in mano la cassaforte del Comune. Direi due ottimi elementi. Entrambi concorreranno al supporto del governatore Zaia». Ma l’abbraccio bipartisan dura appunto il tempo di una foto: i due, evidentemente concorrenti nello stesso collegio e in corsa nel medesimo bacino di voti, si ignorano con signorilità. Non è l’unica situazione da domare in casa Carroccio: a breve si porrà anche la questione Barbisan in seno al consiglio comunale ma anche un dibattito sull’opportunità del ruolo di commissario. «Credo che Riccardo Barbisan abbia pagato anche troppo. Non ha fatto nulla che non gli fosse consentito e non ha trattenuto i denari per sè -riflette il sindaco ConteNon discuto le decisioni del partito, e credo che a brevissimo ci riuniremo per capire quale sia il modo migliore di procedere. La revoca a commissario? Non so perchè, non dipenderà da me solo. Tuttavia io tengo a

rinnovargli la mia stima: è stato sempre un buon consigliere cittadino e un buon consigliere regionale».

“Rivoluzione“ e fisarmonica per l’addio a Urettini

BUFERA IMPROVVISA Barbisan entra nell’occhio del ciclone il giorno in cui l’ex ministro Lorenzo Fontana e il governatore Luca Zaia sono chiamati al K3 a “benedire” la squadra che con 3 liste differenti riporterà con tutta probabilità alla vittoria il Carroccio in Veneto. Una giornata cruciale che per Barbisan vede un beffardo rovescio della sorte. Il consigliere trevigiano, libero professionista nell’ambito delle progettazioni con fondi europei, risulta nella liste delle partite Iva che hanno (o i cui commercialisti hanno) richiesto il bonus di 600 euro. Nel suo caso, doppia tranche subito girata prima al fondo speciale Covid del Comune di Treviso, e poi, alla Pro loco di Sant’Angelo Canizzano. Il governatore Zaia si infuria: nonostante si tratti di un peccato d’intenzione passa la linea già stabilita per chi ha richiesto il bonus. E Barbisan è fuori. Dopo giorni pesantissimi, l’ormai ex candidato scrive un post su fb. «Con tutto quello che è stato detto e scritto di me speravo che almeno mi passasse l’appetito e così di fare un po’ di dieta. Invece, prova costume non superata anche quest’anno». Ed è pioggia di like.

SANTA BONA Il funerale (De Sena)

IL RITO «La vita è bella! Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore». Fabrizio Urettini ha scelto il brano di un testo regalatogli dal padre per salutare Luigi, colonna della storia e della cultura trevigiana, scomparso nei giorni scorsi a 75 anni. Le parole commosse del figlio hanno scandito la cerimonia funebre tenutasi ieri alla sala del commiato a Santa Bona. A rendere omaggio a colui che nella vita è stato un apprezzato docente, un eccellente storico e un fervente sostenitore della rivoluzione di stampo marxista e della Resistenza, erano in tanti. Molti di quelli che furono suoi alunni ai tempi in cui insegnava lettere, gli amici di una vita, i compagni dell’istituto Istresco, dell’Anpi e rappresentanze della Treviso antifascista e della sinistra cittadina. Tutti stretti attorno alla famiglia di Urettini, la moglie Raffaella e i figli Marzia e Fabrizio. «Era un irriducibile “bastian contrario” e negli anni, diventando adulto, ho iniziato a somigliargli. Ho sviluppato la sua stessa allergia per i dogmatismi di ogni genere –ha aggiunto il figlio–. Grazie papà».

LE SCINTILLE Christian Schiavon, già intercettato al K3 in quella concitata giornata, non era esattamente un passante. Pochi giorni dopo viene formalizzata l’investitura: sarà lui a correre nella lista della Lega al posto di Barbisan. E’ proprio l’imprimatur a Schiavon che genera le scintille nella sezione trevigiana, con l’ormai celebre incontro a porte chiuse tra il sindaco Mario Conte e l’assessore uscente al turismo regionale Federico Caner. Il segretario provinciale Gianangelo Bof ammette che, in parte, un caso Treviso c’è. Ma l’ordine di scuderia è di smorzare i toni. Per cui il sindaco inizia a tessere un’azione di distensione e dà ad entrambi i candidati occasioni di visibilità. Fino alla foto di ieri. Uno alla destra, uno alla sinistra del padre. Amici. Ma solo a favore di flash. Elena Filini © RIPRODUZIONE RISERVATA

INSIEME Cristian Schiavon, il sindaco Mario Conte e Federico Caner in posa per la foto della pace

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Ca’ Foscari, la città sostiene Billio: «È un valore aggiunto» LA CANDIDATURA TREVISO Il tifo per la candidatura

di Monica Billio al ruolo di rettore di Ca’ Foscari è dell’intera città. «Spero di conoscere presto la candidata, e mi fa piacere che abbia già operato su Treviso. Per quel che mi riguarda la voglio incontrare e tranquillizzare. Per la città l’Università è un tema assolutamente prioritario. E quando parlo di Università intendo solo l’ex Distretto. Non ho in mente trasferimenti o altri luoghi. Il vincolo posto sull’intera area c’è e il vincolo resta. E stiamo lavorando perchè l’università si sviluppi lì, all’ex Distretto». L’assicurazione arriva a pochi giorni dalla richiesta di un tavolo da parte di Unioncamere e del presidente Mario Pozza. «Mi fa piacere che il sindaco sia così deciso su questa partita. E devo dire che anche il mondo imprendito-

riale sta condividendo il mio appello. Imprenditori e professionisti sono persuasi della bontà dell’idea di un azionariato diffuso in supporto all’Università».

PRESTO UN TAVOLO Ora il presidente Pozza attende il rientro per aprire un tavolo con il Comune. «Il ministro Di Maio sarà mercoledì a Padova, dopo quell’incontro faremo un tavolo per capire come muoversi». Anche Pozza si dice felice per la corsa di Monica Billio. «Ci conosciamo e condividiamo progetti comuni. Con Ca’ Foscari ad esempio abbiamo attuato l’osservatorio sul turismo. Billio è trevigiana e conosce bene il nostro campus. Potrebbe diventare un valore aggiunto». Si attende il 21 settembre per sapere chi si avvicenderà con Michele Bugliesi alla guida di Ca’ Foscari. Oltre alla professoressa Billio, economista trevigiana, in gara l’attuale prorettrice vicaria con

delega alle Relazioni internazionali Tiziana Lippiello, il professore al dipartimento di Scienze ambientali, Informatica e Statistica Angelo Rubino e il direttore del dipartimento di Management e componente del senato accademico Gaetano Zilio Grandi. «Conosco bene la situazione trevigiana: sono stata il coordinatore del campus dal 2011 al 2014 e, come presidente della Facoltà di economia, gestisco 100 dei circa 1600 iscritti su Treviso» spiegava nell’intervista di ieri.

CHI E’

IN CORSA PER IL RUOLO DI RETTORE PIACE A IMPRENDITORI E POLITICI. POZZA DI UNIONCAMERE: «AZIONARIATO DIFFUSO PER L’UNIVERSITA’»

IN CORSA Monica Billio, di Trevignano, è candidata al ruolo di rettore di Ca’ Foscari alla scadenza del mandato di Bugliesi

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52 anni, nata a Treviso e da sempre residente a Trevignano, due figlie, Billio dopo la laurea in Economia e Commercio a Ca’ Foscari ha conseguito il Diplôme d’Études Approfondis e il Dottorato in Matematica Applicata a Parigi. Insegna a Ca’ Foscari dal dicembre 1995: dapprima come ricercatrice in Econometria, poi come professoressa. La prima in Italia a vincere una cattedra in questo insegnamento. Finanza e analisi del rischio i suoi ambiti principali di indagine: di recente ha iniziato a occuparsi anche di finanza sostenibile. La carriera accademica vede una tappa fondamentale nella direzione del campus di Treviso. «Noi crediamo che il progetto dell’Università sia centrale - ribadisce in conclusione il sindaco Mario Conte- e come Comune faremo valere i vincoli: il campus deve rimanere al Quartiere Latino». (e.f.) © RIPRODUZIONE RISERVATA


IX

ValbellunaLongaroneAlpago

Sabato 29 Agosto 2020 www.gazzettino.it

In arrivo un festival delle foreste e un forum gelateria `Conferenze in sede

e trasferte in Cansiglio per il disbocamento LONGARONE Mancano ormai solo due settimane alla seconda edizione del Fiera Festival delle Foreste, che si terrà venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre. E nel contempo a Longarone Fiere si lavora anche per il forum delle gelateria in programma a dicembre. Nella tre giorni di settembre è previsto un ricco pro-

gramma d’iniziative divise tra i padiglioni di Longarone Fiere, dove ci saranno le conferenze e gli eventi culturali, e i boschi del Cansiglio, dove si terranno le dimostrazioni nei cantieri per l’esbosco delle ceppaie rimaste dopo l’abbattimento degli alberi per la tempesta Vaia, la lavorazione dei terreni e la viabilità forestale. Particolarmente importante è la giornata di venerdì 11 settembre, che si aprirà a Longarone e proseguirà nel pomeriggio sul Cansiglio.

IL PROGRAMMA Questo il programma della

giornata: dopo l’apertura (ore 9) con la cerimonia “Ricordando Battista Costantini” nella sala a lui intitolata, alle 11 ci sarà l’inaugurazione con il taglio del nastro e performance musicale del Distretto Culturale Friuli Venezia Giulia; alle 12,30 trasferimento in Cansiglio e pranzo. Nel pomeriggio (14,30) tavola rotonda con rappresentanti di Commissione e Parlamento Europeo, Minstero delle politiche agricole alimentari e forestali, Regione Veneto e Friuli Venezia Giulia su “Il futuro delle politiche di sviluppo rurale dell’Unione Europea e il Green Deal”; ore 16,30 visita guidata al

cantiere dimostrativo in Pian Rosada a cura di Veneto Agricoltura, alla dimostrazione del taglio alberi. Poi ad inizio dicembre toccherà al gelato. Infatti, nonostante il rinvio della 61. edizione della Mostra internazionale del gelato artigianale, Longarone Fiere ha deciso di garantire anche quest’anno un’occasione di incontro per il mondo del gelato organizzando per i giorni 1 e 2 dicembre il Forum della Gelateria. Un evento che, tenuto conto dei tanti cambiamenti intervenuti anche nel comparto del gelato artigianale e nelle abitudini dei consumatori a seguito dell’emergenza sani-

taria Covid-19 appare quanto mai importante ed opportuno per definire le strategie e mettere a punto gli strumenti per una adeguata ripartenza nella stagione 2021. Il 2020 per il gelato sarà particolarmente negativo, con riduzioni di fatturato stimate fra il 20 ed oltre il 40 per cento. Il Forum della Gelateria sarà, dunque, occasione per fare il punto della situazione con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei principali attori del settore per verificare anche le tante nuove idee e servizi che sono stati proposti in questo periodo. (gs) FIERA Si inizia venerdì 11

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Crisi Acc, in piazza contro le banche `Il 2 settembre sit in sotto la prefettura e davanti alle filiali Ieri assemblea sindacale per decidere una mobilitazione dopo il no ad un prestito di 12,5 milioni garantito dallo Stato degli istituti che hanno declinato l’invito alla «responsabilità» `

Marketing digitale con i social: corso Cfs

BORGO VALBELLUNA Non si rassegnano i dipendenti dell’Acc di Villa di Villa, anzi. Hanno già in programma una manifestazione per il 2 settembre. Prenderanno di mira le banche e la prefettura. Ieri in azienda, infatti, si è tenuta una riunione tra le sigle sindacali Fiom, Fim, Uilm e le Rsu, per decidere quali azioni intraprendere dopo il no delle banche a finanziare, con un prestito garantito dallo Stato, il salvataggio dell’azienda che produce compressori per la refrigerazione domestica e che è in amministrazione straordinaria. «Riteniamo incomprensibile e non in linea con la loro responsabilità istituzionale l’atteggiamento degli istituti bancari nei confronti della amministrazione straordinaria di Acc – si legge nella nota stilata a fine riunione -. La decisione di non concedere il prestito ponte pur in presenza di ampie garanzie mette in discussone i faticosi risultati fin qui raggiunti nella vertenza Wanbao-Acc, mettendo in difficoltà un intero territorio già alle prese con una difficile situazione dovuta alla pandemia».

DECISI A NON MOLLARE Sindacati e rappresentanti sindacali aziendali sono concordi: «Un intervento finanziario è necessario per il sostegno del piano industriale e a tale fine sono state offerte sufficienti garanzie alle banche che però ad oggi non hanno risposto positivamente alle numerose sollecitazioni istituzionali. Le organizzazioni sindacali provinciali Fim-Fiom-Uilm unitariamente alla Rsu Wanbao-Acc hanno deciso di riprendere la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici e organizzano per mercoledì 2 settembre alle ore 11. Una manifestazione davanti alla prefettura di Belluno e ai maggiori istituti di credito presenti in provincia. Tutti insieme non lasceremo nulla di intentato per garantire un futuro industriale alla Acc e assicurare la continuità occupazionale per le lavoratrici e i lavoratori. Mai come ora questa storia la scriviamo noi».

«UNA DECISIONE CHE METTE IN DIFFICOLTÀ L’INTERO TERRITORIO IN UN MOMENTO RESO ANCOR PIÙ DURO DALLA PANDEMIA»

SEDICO

«Non possiamo che essere soddisfatti e orgogliosi per come i nostri ragazzi hanno vissuto l’esperienza del GOG, che vuole avvicinarli al loro territorio, in una sorta di laboratorio di cittadinanza attiva e di educazione al senso civico e al bene comune commenta l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Alpago -. Il progetto, ormai rodato, riesce a coinvolgere ogni anno un numero sempre crescente di ragazzi, a testimonianza del valore dell’iniziativa e della voglia di fare dei nostri giovani, anche in un anno particolare e difficile come quello che stiamo attraversando. A nome dell’amministrazione, conclude l’assessore, rinnovo il più sincero “grazie” ai tutor, adulti che si sono resi disponibili a seguire le attività dei ragazzi in maniera totalmente volontaristica, alla Pro Loco di Puos, a Francesca Gaio - coordinatrice dell’intero progetto -, agli operai e ai tecnici comunali e a tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato a questa splendida iniziativa».

Il centro per la formazione e la sicurezza di Sedico è al lavoro per organizza dei corsi gratuiti per i dipendenti di aziende private interessati ad approfondire tematiche come il Digital marketing con i social, Excel base o avanzato, Smartphone (uno strumento che può essere utilizzato assai meglio dalle imprese). Ogni corso è aperto fino ad un massimo di sei partecipanti e si terrà fuori dall’orario abituale di lavoro con attività serali di sedici ore. Le lezioni si terranno a partire dal 15 settembre, dalle 18,30 alle 20,30 oppure dalle 20,30 alle 22,30. Le lezioni saranno distribuite su quattro settimane e si svolgeranno il martedì ed il giovedì sera. Ad ospitarle saranno i locali della scuola edile di Sedico. Per le informazioni e le iscrizioni si deve scrivere a support1@cfsbelluno.it oppure chiamare il numero 0437753330. A fianco di queste attività, il Cfs proporrà anche un corso... di teatro. Si tratta anche in questo caso di un corso gratuito rivolto ad occupati in aziende private. Il corso inizierà il 16 settembre e si concluderà il 2 ottobre. Prevede un totale di dodici ore. Gli incontri sono previsti il mercoledì ed il venerdì, dalle 18,30 alle 20,30. Le lezioni saranno condotte dall’attore Roberto Faoro. Le iscrizioni devono essere effettuate entro il 9 settembre con le stesse modalità degli altri corsi. Durante questi incontri verranno presentate alcune tecniche teatrali e alcuni elementi dell’arte dell’improvvisazione. Ciò è utile per imparare a presentarsi in pubblico, modulare la voce, aumentare il proprio potenziale espressivo, usare la gestualità e la parola in modo consapevole, gestire la relazione con gli altri. E.P.

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PROTESTA I lavoratori costretti di nuovo a tornare in piazza per evitare la chiusura del sito, inevitabile se non arriveranno fondi

NO ALLA RASSEGNAZIONE «Non c’è da abbassare le armi - afferma Stefano Bona, segretario Fiom - e stiamo decidendo cosa proporre ai lavoratori, la rassegnazione non fa parte del nostro credo. Noi non demordiamo. Da un lato ci si domanda perché le banche non abbiano voluto, dall’altro pensiamo alla mobilitazione per sensibilizzare un ulteriore impegno». La situazione dell’azienda, che occupa 305 dipendenti, una quindicina dei quali assunti dal commissario Maurizio Castro che ha fatto salire la produzione del 13 per cento, è sempre stata caratterizzata da un’alternanza di buone e cattive notizie. Ora, però, i tempi sono stretti. Castro ha annunciato che i fondi a disposizione finiranno entro settembre. Alle banche era stato chiesto un credito di 12,5 milioni di euro, che sarebbero poi stati coperti dallo Stato. Ma da tutti gli istituti è arrivato un secco no. La Regione Veneto, pertanto ha riconvocato un tavolo di confronto per martedì 8 settembre. L’obiettivo è quello di far cambiare idea alle banche, magari ponendon nuove garanzie come suggerito da Castro. Federica Fant © riproduzione riservata

Manutenzione del verde e dei parchi: 60 giovani “sacrificano” le vacanze ALPAGO Carta vetrata, spazzole di ferro, pennelli e vernici, guanti e rastrelli, ma soprattutto “olio di gomito” e tanta buona volontà. Sono questi gli strumenti con cui i ragazzi del Gruppo Operativo Giovani (GOG) 2020 si sono dati da fare nelle scorse settimane per rendere più belli e funzionali alcuni punti del territorio comunale di Alpago. I partecipanti al gruppo si sono dedicati, in particolar modo, alle manutenzioni del verde e dei parchi, svolte in collaborazione con gli operai comunali e l’ufficio tecnico, alla sistemazione dei giochi dell’asilo di Puos di concerto con i membri del comitato parrocchiale, alla cura dei sentieri di nordic walking in collaborazione con il Cai Alpago, in particolare nella persona del presidente Luca Dal Paos, e, ancora, alla sistemazione e verniciatura delle panchine nelle piazze del comune. Non sono inoltre mancate, tra le attività svolte nelle giornate di lavoro, le riverniciature di ringhiere e can-

cellate e la sistemazione di aree e attrezzi sportivi. Parallelamente, un’altra parte dei 60 ragazzi che hanno preso parte al GOG 2020 si è invece impegnata nei laboratori artistici, sotto la guida di Giorgio Vazza per la Land Art all’oasi naturalistica del lago di Santa Croce e di Iris Bernard per quanto riguarda il rifacimento del murales al parco di Puos.

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XIV

Cultura

ROVIGORACCONTA Il festival ha scelto come filo conduttore il “cambio di prospettiva”. Il primo ospite fra gli applausi ne ha dato subito una lettura personale

& Spettacoli

Sabato 29 Agosto 2020 www.gazzettino.it

Rovigoracconta parte alla grande in piazza Vittorio Emanuele con il libro del compositore: «Alcuni trovano un po’ di follia tra le pagine, ma io ho cercato di condensare gli aspetti positivi del periodo: calma, silenzio, mancanza di urgenze e giudizi»

Allevi, note dal lockdown IL FESTIVAL «È bello pensare alla salute della cultura!». È iniziato ieri nel migliore dei modi Rovigoracconta, settima edizione del festival dei libri e della musica ideato dall’Associazione Liquirizia e organizzato da Giraffe Comunicazione. «Questo festival – hanno detto in piazza Vittorio Emanuele gremita di pubblico i presentatori Marta Perego e Christian Mascheroni - ha avuto il coraggio di cambiare prospettiva per far fronte all’emergenza, ma senza perdere la voglia di fare cultura, crescita, comunità». Atteso e applauditissimo da una folla ordinata, grande protagonista dell’inaugurazione di Rovigoracconta è stato Giovanni Allevi, pianista, compositore e direttore d’orchestra, che ha portato in Polesine la sua musica e ha presentato in anteprima nazionale il suo libro “Revoluzione. Innovazione, libertà e il coraggio di cambiare”. Il libro è fortemente autobiografico: narra della vita di Allevi, di alcuni suoi momenti delicati, delle sue emozioni e della voglia e capacità di affrontarle.

IL VALORE DEL SILENZIO «Vi dirò con sincerità – ha spiegato l’autore – che sono passato attraverso momenti di paura, ansia, pianto, quasi di disperazione. Durante un concerto in Giappone ho avuto le mani che tremavano tanto da saltare subito al finale di una mia composizione, che poi vi suonerò. Ho cercato così di capire, di pensare. Ho poi curato con attenzione una pianta, divenuta presenza silente ma fondamentale nella mia vita, una bouganville rosa, lo stesso colore della copertina del libro. Come vuole fare Rovigoracconta, anch’io ho deciso di cambiare prospettiva, ho voluto un rinnovamento. Mi hanno aiutato gli ultimi mesi, seppure

drammatici per la situazione di emergenza sanitaria. Mi hanno insegnato a valorizzare il silenzio, aspettando idee ed ispirazioni, o le notti insonni. Alcuni trovano un po’ di follia tra le pagine, ma in realtà ho cercato di condensare tutti gli aspetti positivi del lockdown: calma, silenzio, mancanza di urgenze e di giudizi». Sono saliti sul palco anche i principali sostenitori dell’evento: Laura Foralosso per la Fondazione Cariparo, Cristiano Corazzari per la Regione ha letto una lettera del presidente Luca Zaia; Roberto Tovo a nome dell’amministrazione comunale; Sandro Secchiero per la Fondazione per lo sviluppo del Polesine; Manuela Nissoti presidente di Asm Set. Unanime il plauso al festival, «che è un modo per costruire convivenza civile, comunità, guardare con fiducia verso il futuro». Apprezzato, alle 20.30, l’incontro con il giornalista Massimo Veronese e Silvia Nonnato che hanno parlato di Dria Paola, l’attrice rodigina protagonista del primo film sonoro del cinema italiano.

Rovigo Cello City: dodici allievi alla masterclass di Geminiani

`Mentre fervono i preparativi

OGGI SEDICI EVENTI Entra oggi nel vivo Rovigoracconta, 16 gli eventi in programma. Scrittori, musicisti, sportivi e giornalisti si avvicenderanno nelle piazze e nelle vie del centro. Tra gli appuntamenti da non perdere le anteprime nazionali del libro “L’economia e noi dopo il lockdown” della giornalista Mariangela Pira; “Ragazzi, imparate a sbagliare!” di Enrico Galiano. Si potranno conoscere altri due polesani eccellenti: Maria Antonietta Avanzo, prima donna a correre gare d’auto in Italia, e Luigi Masetti, antesignano del cicloturismo. Spazio agli eventi per bambini e famiglie con lo spettacolo dedicato ai 100 anni di Gianni Rodari. Programma completo su www.rovigoracconta.it. Sofia Teresa Bisi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stasera i 75 anni di Pippi Calzalunghe e “sulla strada” con Walter Lazzarin Il sabato sera di Rovigoracconta è dedicato ai bambini e alle famiglie. Oggi alle 21, in piazza Vittorio Emanuele, si festeggerà il 75° compleanno di Pippi Calzelunghe, con una riduzione teatrale del romanzo, per la traduzione e regia di Pino Costalunga e Marinella Rolfart a cura di Fondazione Aida. Grazie ai pupazzi animati dagli attori, la storia della sbarazzina, vulcanica Pippi prenderà vita e conquisterà con il suo essere fuori da ogni schema. Ma non è tutto. L’evento sarà preceduto, alle 20.30 dall’incontro con Walter Lazzarin. Il rodigino è noto come “scrittore per strada” da quando ha iniziato a girare l’Italia con una macchina da scrivere, regalando tautogrammi. Sarà protagonista per la prima volta

Musica

al Festival con un reading-intervista dal suo ultimo libro “Animali all’avventura” (Glifo): un caleidoscopico mondo di piccoli amici che suona come una filastrocca per gli spettatori. Il libro è una raccolta di 21 tautogrammi illustrati, uno per ogni lettera dell’alfabeto della lingua italiana. Racconti giocosi (con illustrazioni di Silvestro Nicolaci) che hanno come protagonisti tanti simpatici animali: da Alex, alligatore americano, a Zelina, zebra zambiana. Il tautogramma, gioco letterario di origine medievale, viene definito così dall’autore: «Composizione costruita con componenti che cominciano, categoricamente, con caratteri coincidenti». Marcello Bardini © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL VIA AL FESTIVAL Giovanni Allevi sul palco mentre suona il pianoforte, l’intervento di Manuela Nissotti per gli enti finanziatori, due aspetti del pubblico distanziato e fuori dalle transenne

Frmacie ROVIGO `Oggi diurna e notturna:

San Pio X - Dottoressa Silvia Semeghini, viale Amendola, 15 (0425 33701). Aperte oggi pomeriggio: Rhodigium - Dottoresse Ilaria Conforti e Chiara Modonesi, via Umberto I, 44 (0425 361361); Comunale n. 4 - Direttore dottoressa Laura Milani, via Curtatone 135/b, Boara Polesine (0425 485180).

MEDIO E ALTO POLESINE `Oggi

diurne e notturne: Pontecchio - Dottor Enzo Martinello, “Romagnolo”, via Roma, 335 (0425 492019); Trecenta - Dottor Daniele

Davì & C., “Santa Maria delle Grazie”, via Matteotti, 127 (0425 701161); Gaiba - Dottor Silvano Negrelli, “Negrelli”, via Roma, 10 (0425 709657); Frassinelle - Dottor Romeo Tomaini, via Romana, 140 (0425 933130); Villanova del Ghebbo - Dottori Claudio Rizzato ed Enzo Patria, “San Michele”, via Roma, 63 (0425 669026).

BASSO POLESINE `Oggi

diurne e notturne: Adria Dottor Matteo Leno Stoppa e dottoressa Mariasole Stoppa, “Centrale” - corso Vittorio Emanuele, 36 (0426 21230); Rosolina - Dottor Mario Dissette e dottoressa Marta Dissette - viale del Popolo, 32 (0426 664027); Scardovari - Dottoressa Laura Puppa, “Santissimi Pietro e Paolo” - via Roma, 154 (0426 89021).

FERRARA `Diurne

e notturne: Fides - corso della Giovecca, 125; Porta Mare corso Porta Mare, 114. Fino al 4 settembre: Pasquali - via dei Gladioli, 29, Malborghetto di Boara.

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Taccuino

per il concerto inaugurale, domani alle ore 21al Tempio della Rotonda, il festival Rovigo Cello City è partito venerdì con la masterclass di violoncello tenuta dal maestro Gabriele Geminiani (nella foto) , in collaborazione con il Conservatorio Venezze.L’idea delle masterclass di studenti con maestri e celebri ospiti raduna ogni anno in città giovani violoncellisti da tutt’Italia, trasformando per una settimana Rovigo nella “capitale italiana del violoncello”. Geminiani, pesarese di nascita, è primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Domani il pubblico lo potrà apprezzare in veste di solista e alla guida dell’ensemble del festival. Intanto sono dodici i giovani violoncellisti selezionati dalla direzione artistica tra le tante domande pervenute, ogni giorno si alternano nelle lezioni all’Auditorium Tamburini. da Isola Serafini a Faro Pila con fondale minimo pari a 130. Idrometri: Boretto -295, Pontelagoscuro -576, Papozze +38. Tendenza: fiume in calo.

MAREA `Bassa marea di 18 cm sotto il me-

OGGI `Santi: Sabina.

Il sole: sorge alle 6.31, cala alle 19.56. La luna: crescente, piena mercoledì 2 settembre. Segno zodiacale: Vergine.

dio mare alle ore 3,25; alta marea di 52 cm sopra alle ore 10,35; riflusso di 26 cm sopra il medio mare alle ore 15,45; marea montante di 53 cm sopra alle ore 21,00.

MERCATI ROVIGO `Rovigo

(via Benvenuto Tisi), Adria, Castelmassa, Donada, Lendinara, Occhiobello.

QUALITÀ DELL’ARIA

MERCATI FERRARA

`Dati

`Casumaro, Cento, Mesola, Miglia-

rilevati dall’Arpav il 27 agosto. Pm10 stazione Rovigo centro: non comunicato dal servizio della Regione. Pm10 stazione Adria: 16 microgrammi al metro cubo; qualità dell’aria: buona. Ozono: non comunicato dal servizo della Regione.

FIUME PO `Dati

dell’Aipo: fiume navigabile

rino, San Nicolò.

CAMPOSANTO `Rovigo

e frazioni. Orari: 8-19. Camera mortuaria ospedale Rovigo 8-12, 14-17; sabato, domenica e festivi 8-12, 15-17; ospedale Trecenta 10-12, 14-17; sabato, domenica e festivi: 10-12, 15-17.


III

Primo Piano

Sabato 29 Agosto 2020 www.gazzettino.it

Controlli dell’Ulss dopo le vacanze: 21 positivi al ritorno dalla Sardegna I medici hanno effettuato finora oltre settemila `E la Protezione civile offre supporto per la logistica verifiche su padovani rientrati da 4 Paesi esteri legata agli imminenti test di ingresso universitari `

IL BILANCIO

INTERVENTO Rassicurazioni da parte del Comune di Padova ai genitori sulla sanificazione programmata il 22 settembre, giorno successivo al voto per regionali e referendum in 52 scuole cittadine

una dimensione sociale particolarmente importante. Dall’altro, negare le palestre può provocare la scomparsa dello sport di base, e la riduzione di un diritto che verrebbe garantito solo a chi può permettersi palestre e impianti privati». Alberto Rodighiero © RIPRODUZIONE RISERVATA

cittadini troveranno personale che fornirà indicazioni su dove andare a votare. Come indicato dalla Prefettura, non verranno cambiate le schede elettorali, visto che a settembre lo spostamento sarà in via sperimentale. Se tutto funzionerà, diventerà definitivo da ottobre in poi per tutte le prossime elezioni».

PADOVA Al rientro dalle vacanze in Sardegna 21 padovani sono risultati positivi. Ed ecco perché la campagna di screening già attiva per chi era stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta si allarga anche alla regione sarda. Chiunque abbia soggiornato in Sardegna nelle ultime due settimane può fare gratuitamente il tampone presso il proprio medico di base o una delle cinque sedi distrettuali dell’Ulss 6 Euganea, attive tutti i giorni dalle 7 alle 13. Sarà sufficiente presentarsi e compilare un’autodichiarazione nella quale si attesta il proprio rientro dall’isola dopo il 28 agosto: l’esito, a seconda di cosa sceglie il cittadino, può essere inviato tramite mail o sms. Nell’attesa del risultato non è necessario restare in isolamento ma è raccomandato il rispetto di tutte le norme igienico-comportamentali che limitino la diffusione del coronavirus. Se il tampone dovesse essere positivo scatta l’isolamento fiduciario. Dal 15 agosto, giorno di avvio della campagna di screening per chi rientrava dall’estero, sono stati effettuati 7105 tamponi, per la maggior parte dalla Croazia (79 per cento): l’11 per cento su chi veniva dalla Spagna, il 9 per cento dalla Grecia e l’1 per cento da Malta. Tra le persone rientrate da questi quattro Paesi sono stati rilevati 44 positivi. Nel frattempo procedono i test sierologici per il personale scolastico: anche questi si possono effettuare presso il proprio medico di base o una delle cinque sedi dell’Ulss ma, a differenza dei tamponi per i turisti, in questo caso è necessaria la prenotazione tramite il sito o il numero fisso 0497445983 attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, e il saba-

«I quattro seggi della scuola primaria Umberto I saranno allestiti palestra della stessa scuola, tre della primaria Boschetti Alberti al palazzetto Borgo Rossi, quattro seggi della elementare Dante Alighieri di Sant’Anna alla Casa delle associazioni che sorge vicino, tre seggi della primaria di Corte nella palestra della scuola media, due seggi della elementare di Arzerello, sempre in palestra della scuola, mentre un unico seggio presso la casa soggiorno di via San Rocco per gli ospiti della Casa di Riposo Umberto I. Rimarranno dove sono, per mancanza di adeguate e praticabili alternative, i seggi presso la scuola dell’ infanzia di Tognana e di Piovega. Per ogni sezione elettorale verrà montata una stanza della misura di 6 metri per 6 metri con altezza di 2,70, con porta e soffitto a griglia. «Così - conclude il sindaco Gianella - vengono garantiti la sicurezza, l’aerazione e il comfort, oltre che la sorveglianza del seggio». Nicola Benvenuti Barbara Turetta © RIPRODUZIONE RISERVATA

NUMERI Ventuno padovani rientrati dalla Sardegna sono risutati positivi, in totale sono fiinora 44 con quelli tornati da altri Paesi

AIUTO Prossimi test universitari, supporto dalla Protezione civile

IL CASO PADOVA E’ già iniziato il primo giro di tamponi tra i tesserati della formazione Berretti del Padova dopo che è stata riscontrata la positività di un giocatore a seguito di una serie di test effettuati martedì dalla squadra. Sono una trentina le persone coinvolte e che si trovano in isolamento fiduciario in ottemperanza al protocollo sanitario: due dirigenti, quattro componenti dello staff tecnico e oltre una ventina di giocatori che fanno parte della rosa. A gestire la tempistica e la procedura dei due tamponi ai quali dovrà sottoporsi il gruppo squadra è l’ufficio igiene della Ulss che ha cominciato a convocare i diretti interessati per andare a sottoporsi al primo tampone: il giro dovrebbe essere completato tra lunedì e martedì, dopodiché dovrà essere effettuata una seconda tornata di esami essendo venuti in contatto diretto con una persona che è risultata positiva. Tra i primi a essere stati chiamati ci sono anche tre-quattro ragazzi che vivono nelle stanze della fore-

to dalle 8.30 alle 12. Al momento sono risultati positivi in dieci tra le circa 400 persone che si sono presentate a inizio settimana per fare il test. Per quanto riguarda, invece, i contagi rilevati tra città e provincia nella giornata di ieri sono 22 i nuovi positivi per un totale di 332 infetti nel territorio dell’Ulss 6 Euganea (giovedì erano 329 in totale e 19 i nuovi). Nel reparto di Malattie infettive si è registrato un aumento dei pazienti, passati da sette a otto nella sola giornata di ieri. Al lavoro per limitare i contagi è anche la protezione civile che si sta preparando per garantire la sicurezza durante le prove di ingresso universitarie. Martedì 1 settembre si comincia con il test di Medicina vete-

rinaria al quale si sono iscritti 842 aspiranti studenti e poi si passerà al 3 settembre con Medicina e Chirurgia e Farmacia per il quale si prevede un afflusso di 3739 persone. Martedì 8 settembre, invece, sarà la volta delle Professioni sanitarie a cui per ora si sono iscritti in 3700 ma le iscrizioni sono ancora aperte perciò potrebbero aumentare, mercoledì 9 si terrà il test di Scienze dell’educazione e della formazione con 1018 candidati previsti (iscrizioni ancora aperte) e il tutto si chiude il 16 settembre con un migliaio di candidati previsti per Scienze della formazione primaria. Tutti i test si svolgeranno nei padiglioni della Fiera di via Tommaseo dove sono garantiti ampi spazi e quindi una miglio-

Calciatore positivo è iniziato il primo giro di tamponi

ATTESA Berretti di Padova, è iniziato il primo giro di tamponi

TRENTA TESSERATI DELLA “BERRETTI” SONO STATI SOTTOPOSTI AL TEST, TUTTI IN ISOLAMENTO FINO AL SECONDO CONTROLLO

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steria del centro sportivo alla Guizza, dove la squadra si allena. La squadra aveva iniziato la preparazione in vista della prossima stagione martedì 18 agosto utilizzando come di consueto come quartiere generale la struttura della Guizza, in par-

re organizzazione delle procedure di sicurezza anti-contagio. «L’attività è incessante - dice Vincenzo Gottardo, consigliere provinciale delegato alla protezione civile - perché anche in questi giorni stiamo continuando a dare supporto per la gestione logistica delle tende, che hanno consentito il triage davanti alle case di riposo o agli ospedali. E continuano le attività logistiche connesse alla gestione dell’emergenza coronavirus. In questi giorni, per esempio, abbiamo effettuato il trasporto di due gruppi elettronici, donati alla Regione Veneto, che ora sono depositati presso il magazzino di Padova». Silvia Moranduzzo © RIPRODUZIONE RISERVATA

ticolare cambiandosi negli spogliatoi che sono ubicati sotto la tribuna. L’attività sportiva è stata sospesa fino a quando non si avrà l’esito del secondo tampone di tutti i componenti della squadra, nell’auspicio che sia negativo potendo così tornare alla normalità. Quanto al giovane biancoscudato che è risultato positivo, è attualmente asintomatico e dovrà rispettare i quindici giorni di quarantena previsti per legge. Il protocollo non prevede l’obbligo di effettuare i tamponi per le compagini del settore giovanile come avviene anche per le società che partecipano ai campionati dilettantistici: nei giorni in cui la formazione Berretti ha ripreso gli allenamenti ha rispettato la normativa tra rilevamento della temperatura con il termoscanner, registro giornaliero delle presenze e auto dichiarazione. È stato uno scrupolo in più la decisione di effettuare martedì i tamponi per avere una campionatura, che ha evidenziato la positività di un giocatore con tanto di immediata sospensione della pratica sportiva. Pierpaolo Spettoli


4 Italia

IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 29 Agosto 2020

VERSOLE URNE. LaLega ribadisceilsuo votofavorevole, ItaliaViva lascialalibertà mentrec’è attesaper ladirezionedel PartitoDemocratico

Referendum,Prodisi schierasul no Renzi:«Manonèuna svolta storica,è uno spot» Orlando:«Speroemerga una posizioneunitaria» Bonino:«Unariforma fattamale e pericolosa» Marcello Campo

CASTROCARO TERME

Romano Prodi annuncia il suo no. Matteo Renzi, si schiera per la libertà di voto. La Lega, invece, ribadisce il suo voto favorevole, ma il suo leader, Matteo Salvini, non si fa grandi illusioni su una possibile crisi di governo dopo il 21 settembre: «Mi auguro che cada il Governo il prima possibile e gli italiani possano scegliersi un nuovo Parlamento a prescindere dalle Regionali e dal referendum», osserva dalla tappa fiorentina del suo tour elettorale Toscana. Attesa, infine, per la decisione finale del Pd, che sarà assunta nei prossimi giorni in direzione. «Attendo la direzione nazionale e in quella sede sosterrò la posizione del sì. Mi auguro che emerga una posizione unitaria», ha spiegato il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando. A tre settimane dal referendum, malgrado i partiti siano

Salvini:«Spero cheilgoverno cadapresto echegliitaliani possanoscegliere unParlamento»

più impegnati nella battaglia per le elezioni regionali, si delinea in modo più chiaro la mappa delle prese di posizione sul taglio dei parlamentari, con un leggero rafforzamento del fronte del no, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Prodi. Pur riconoscendo «che il numero dei parlamentari sia eccessivo», il professore bolognese osserva che «sarebbe più utile al Paese un voto negativo, per evitare che si pensi che il taglio costituisca una riforma così importante per cui non ne debbano seguire le altre, ben più decisive per il futuro del nostro Paese». Un no lodato dal segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova: «Siamo l'unico partito - commenta su twitter - sempre coerente nel No alla (non) riforma populista e antipolitica del M5S». Emma Bonino arriva addirittura a invocare una mobilitazione unitaria del fronte del no: «Penso sia arrivato il momento di ritrovarci in una piazza, anche virtuale, mettendo assieme le voci di tutti coloro che dicono NO a una riforma fatta male e pericolosa», chiede la leader radicale. Intanto, come fortemente voluto dal Pd, si sviluppa nella maggioranza anche il dibattito sulle riforme che, secondo il patto stabilito quan-

do nacque il Conte 2, devono integrare la semplice riduzione degli eletti. Su questo fronte Italia Viva lancia segnali di disponibilità al confronto parlamentare, pur fissando alcuni paletti. Renzi si dice «non convinto dalla relazione tra questa riforma costituzionale e legge elettorale». Com'è noto, l'ex premier sostiene il sistema maggioritario, insieme al modello del sindaco d'Italia. Tuttavia esprime «rispetto per la posizione del Pd», a patto che si faccia sul serio. «Siamo pronti a sbloccare subito i lavori della Commissione se c'è una visione organica. O maggioritaria, con doppio turno ed elezione del sindaco d'Italia. O sistema tedesco, con monocameralismo, sbarramento e sfiducia costruttiva», aggiunge, punzecchiando i 5 Stelle e la loro tesi secondo cui il referendum sia un fatto epocale: «Non condivido chi parla di attacco alla democrazia, ma neanche l'entusiasmo grillino sulla svolta storica. Non è una svolta, è uno spot: taglia i parlamentari, ma lascia intatti i problemi del bicameralismo perfetto». «Di Maio, quando parla di abolizione della povertà e reddito di cittadinanza - attacca poi - fa uno spot populista come fa Salvini, sui migranti e quota 100». •

TIM. LaBorsaplaude

Glioperatori dannocredito allarete unica seCdp garante MILANO

Unastretta di manotra MatteoRenzi e Romano Prodi ANSA

DLSEMPLIFICAZIONI. Domani giorno cruciale

Partitoil countdown anchese restano i nodi ROMA

Una corsa contro il tempo quella del decreto Semplificazioni, che va convertito in legge entro metà settembre. Ma è ancora in corso l'esame in commissione al Senato. Solo il primo passaggio, dopo il testo è atteso alla Camera. Ancora tanti emendamenti da votare e soprattutto complessi nodi da sciogliere. Si tratta

in particolare sui vincoli da mettere agli interventi di rigenerazione urbana quando ad essere toccati sono i centri storici. Il tutto mentre i sindacati levano gli scudi su alcuni emendamenti del Movimento Cinque Stelle che comporterebbero «la chiusura dei siti di produzione industriale di gas», rimarca la Uil, che assieme a Cgil e Cisl ha chiesto sul punto un incontro con il Governo. Le votazioni, che so-

no iniziate venerdì pomeriggio, proseguono, con le commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato che sono convocate anche in notturna. Continua a tenere banco la disciplina che punta a rendere più facili e veloci demolizioni, ricostruzioni e interventi di rigenerazione urbana. Sempre in tema di edilizia ci sarebbero problemi non politici ma di coperture economiche per quanto riguarda le misure volte a rendere più agevole e snella la ricostruzione nelle aree colpite da eventi sismici, specie quelle del Centro Italia. Domani sarà la giornata cruciale. •

Cdp, con il suo ruolo di garante, riesce a mettere d'accordo non solo le forze politiche ma anche gli altri operatori - Vodafone, WindTre e Sky - dopo aver incontrato i ministri Gualtieri e Patuanelli hanno dato un’apertura di credito al progetto di rete unica con Tim. Gli ad Luigi Gubitosi e Francesco Palermo continueranno a lavorare alla stesura del Memorandum of Understanding (MoU) fino a domani mattina, per arrivare nel pomeriggio davanti ai rispettivi cda che, in contemporanea, esamineranno le linee guida del progetto. In Borsa il titolo Tim rivede i massimi degli ultimi 6 mesi. Avere una rete in fibra che copra tutto il Paese è nell'interesse di tutti, fare presto anche. Fastweb e Tiscali che pur rivendicano il loro ruolo di «concorrenti storici» dell'ex monopolista hanno già aderito al progetto FiberCop. Gli ad Alberto Calcagno e Renato Soru non hanno dubbi, non è una minaccia alla concorrenza, e lo dicono due storici rivali, ma «un club investment» aperto a tutti quelli che vogliono metterci un chip, un'occasione per investire e passare ai fatti. Tutti, anche lo stesso fondo Kkr che ragiona su business plan e profitti da raggiungere, è la conclusione, ha un buon motivo per fare in fretta. •

L’INTERVISTA. Ildemcheha rinunciato aun seggiosicuro ora diceno altaglio deiparlamentari

«Innovazione, impresa e lavoro Ilriformismoricettaanti-crisi»

Che innanzitutto non lo considero un aspetto banale: il prossimo presidente deve essere un garante e un europeista per il bene dell’Italia. Poi mi auguro che l’azione di governo prosegua e si affini. Lei due anni fa rifiutò un seggio sicuro perché non voleva essere «catapultato» nel collegio di a Sassuolo,inuna terra nonsua.

Cuperlo:«L’Europalanostra garanzia.Il Pd?Nonpuòessereelitario» Marco Scorzato

Nell’epoca dei politici che vivono di selfie, lui, Gianni Cuperlo, ex sfidante di Renzi nel Pd alle primarie 2013 e oggi membro della direzione nazionale del partito, ha scelto di fare tappa a Schio per presentare un “documento”: s’intitola “Radicalità per ricostruire”. L’appuntamento è al circolo operaio, e anche questo segna un territorio fisico e ideale insieme. Parlare di “documento” ai tempi di Twitter sembra politica d’antan.Ècosìoèquestalaverapolitica?

(Sorride) È un tentativo di prendere atto che in un pugno di mesi un tornado chiamato coronavirus ha cambiato il mondo. Dalle scuole che devono ripartire in sicurezza alla situazione economica, con la quarta recessione in 10 anni in Italia, c’è uno scenario senza precedenti. Di fronte a questo, il partito cardine

Direttore Responsabile LUCA ANCETTI

del centrosinistra non può accontentarsi di cavalcare l’onda emotiva o, peggio, dei selfie. Questo testo messo a punto mesi fa è un tentativo di interrare un seme, concreto. E questo si fa coinvolgendo le persone. Perciò abbiamo iniziato questo viaggio in Italia. Checosasignifica radicalità?

Significa che, di fronte alla portata di quanto accaduto e alla enorme responsabilità in capo al governo, occorre mettere in archivio convinzioni coltivate negli ultimi anni e rimettere al centro il primato della dignità umana. Checosavaarchiviato?Afavore dicosa?

Va messa da parte la logica della compressione dello stato sociale e vanno indicate nuove traiettorie di sviluppo. Fortunatamente stavolta l’Unione europea ha tracciato la rotta in modo tempestivo, con il Recovery fund da 750 miliardi, la manovra espansiva della Bce e le altre misure.

Vuol dire che intravede uno spazio“di sinistra” inquestafase?

Assolutamente sì, ma non va occupato recuperando vecchi assunti fuori dal tempo. Prendete la pubblica amministrazione: le prossime assunzioni non dovranno seguire la logica del passato, c’è bisogno di competenze nuove e innovazione per un scatto di qualità dei servizi. A chi teme una deriva assistenzialistacosa risponde?

Che un’altra radicalità sta proprio lì, nel respingere l’idea che ci sia una sinistra dei sussidi e una destra dell’impresa: non è così. A Nordest dovrete fare un lavoro di persuasione notevole, visti i consensi.

Ritengo che l’idea di una ripresa che passi da un grande patto tra le ragioni dell’impresa e quelle del lavoro sia nel nostro Dna riformista. MaZaiaora è inarrivabile.

Certo qui in Veneto il Pd non

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parte dalle posizioni della Toscana per ragioni che affondano nei decenni passati, ma non dobbiamo avere un atteggiamento fatalista, anche perché Lorenzoni è un ottimo candidato. Ed è una brava persona. La campagna elettorale è l’occasione di ricostruire rapporti con la società, le imprese, il terzo settore. E il rapporto di governo con i 5 stelle?Vilogora?C’èchidiceche ilPd stiaperdendo l’identità...

L’identità del Pd non possono essere solo le primarie, non siamo il partito dei gazebo. Dobbiamo essere il partito della società. Checosa significa?

Che se vinciamo un’elezione non dobbiamo chiuderci dentro le istituzioni e che se perdiamo non possiamo abdicare alla responsabilità dell’opposizione. Eilrapporto coni5 stelle?

Un anno fa stava giurava l’attuale governo, nato in un me-

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Non avevo l’accento emiliano (scherza)... Mi sembrava giusto riconoscere la necessità di un rapporto diretto tra elettori ed eletti. E ora al referendum gli italiani decideranno se ridurre gli eletti e assottigliare questo rapporto. Leicheposizione ha? Adestra GianniCuperlo, direzione Pd,con Arturo Lorenzonia Schio

se dopo la crisi aperta dal Salvini dei “pieni poteri”. Non possiamo nascondere che per i Cinque stelle in una certa fase eravamo “il partito di Bibbiano” e loro per noi gli “arruffapopolo”. Il governo insieme era una scommessa, e sta dando frutti. Alprezzo distingervi entrambi...

Il governo gialloverde in un anno aveva isolato l’Italia in Europa come mai accaduto prima. In quelle condizioni ci saremmo scordati ogni Recovery fund. Noi abbiamo voluto non consegnare il Paese

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a una destra che ci portava fuori dall’Europa, che è la nostra garanzia. La destra dei decreti sicurezza... Decretichesonoancora lì.

Il ministro Lamorgese aveva annunciato che avrebbe portato in commissione la riforma, poi il Covid ha bloccato tutto. Ma si ripartirà da lì e dalle indicazioni del Presidente della Repubblica. A proposito: a chi dice che l’alleanzaPd-M5sservesoloelezionedelnuovoCapodelloStatocosarisponde? Responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs 196/03) è il Direttore Responsabile ISSN digitale/smartphone: 2499-0612 ISSN sito web: 2499-474X Certificato n. 8624 del 18/12/2018 Reg. Tribunale C.P. di Vicenza n.12 del 25.05.49

Io voto no. Capisco le ragioni che hanno portato il Pd a condividere la riforma, ma erano ragioni che contenevano precise condizioni: almeno due riforme integrative per garantire gli equilibri costituzionali. Oggi tutto quello non è stato fatto. E la Costituzione è materia troppo sensibile per delegare la riforma alla buona volontà del dopo. Conmenoparlamentarisirisparmierà,diconoivostri alleati.

Mi colpisce amaramente che l’argomento dei Cinque stelle sia ancora questo: dai conti fatti, sono 57 milioni all’anno. Nel bilancio dello Stato è la classica tazzina di caffè. • © RIPRODUZIONERISERVATA

Stampato presso il Centro Stampa di Società Editrice Arena - Via Torricelli, 14 Caselle di Sommacampagna (Verona) La tiratura di venerdì 28 agosto è stata di 29.086 copie


26 Provincia

IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 29 Agosto 2020

SCHIO

MALO

Alla casa di riposo “Muzan”, pur con le limitazioni dovute alla pandemia, sono stati festeggiati i 101 anni di nonna Caterina Miglioranza. L’anziana, originaria di Marano, ha ricevuto un omaggio florealee gliauguridi ospiti epersonale dellastrutturaassistenziale maladense. R.T.

Festaperi 101 anni dinonnaCaterina

Piazza Almerico Da Schio, 18 | Telefono 0445.523.150 | red.schio@ilgiornaledivicenza.it

L’INTERVISTA. Ilpresidentedelcomitato dei sindaci deldistretto Alto Vicentinodenuncia i problemidella sanitàe lanciaun appelloaicolleghi

«Basta indugi, va salvato l’ospedale» Balzi:«Prontosoccorso,neurologiae rianimazione senzamedicisufficienti.IldialogoconUlss eRegione nonhapagato:dopo unannolasituazioneècritica» Marco Scorzato

«La situazione dell’ospedale Alto Vicentino è critica: è ora di dirlo chiaramente». Franco Balzi rompe il silenzio. «Mancano medici, chi è in servizio è sovraccaricato di turni massacranti ed eccessive responsabilità, alcuni reparti sono in drammatica sofferenza d’organico, a partire dal pronto soccorso». Il sindaco di Santorso, da un anno presidente del comitato dei sindaci del distretto 2 dell’Ulss, esce allo scoperto. «Mi sono chiesto più volte se fosse giusto rendere pubbliche tutte le preoccupazioni che ho espresso in questi mesi alla direzione dell’Ulss 7 Pedemontana e ai vertici regionali: ora ritengo sia giunto il momento, sento un dovere nei confronti dei cittadini».

ne 2019 c’è stato il coinvolgimento diretto del dg della sanità del Veneto, Domenico Mantoan, e dell’assessore Manuela Lanzarin, con cui sono stare ricercate risposte condivise ai nodi critici. Poiil percorsosiè interrotto.

Con l’emergenza Covid. E non è più ripreso. Nessun riscontro hanno avuto le due lettere inviate in Regione con quesiti sulla ripresa delle attività ospedaliere a Santorso dopo l’emergenza Covid e sul provvedimento di attuazione delle schede ospedaliere, l’Atto aziendale di aprile. Qualisonoi problemi irrisolti?

Un fatto certo è che nell’ultimo anno la situazione non è affatto migliorata, anzi. Ci sono servizi sanitari che i cittadini rischiano di non ricevere

Lì ci sono solo 7 medici “strutturati” sui 21 previsti in organico e si ricorre continuamente a integrazioni temporanee esterne, con gettoni di presenza o convenzioni con cooperative: questo sovraccarica di turni massacranti, con la conseguenza che molti di loro guardano altrove. Vede il rischio-svuotamento di unospedale appenarealizzato?

Questo è l’incubo. Sta avvenendo qualcosa di simile anche in neurologia, dove ci sono ormai 2 medici strutturati su 8 previsti; in radiologia dove stanno per andarsene 3 medici; e in rianimazione la carenza è ormai cronica.

L’Ulss replica dicendo che la denuncia di questi problemi crea una “cattiva immagine” su Santorsoe acuisceil problema...

Oraloè?

Un anno alla guida del Comitato è un tempo per stilare un bilancio.

È un ragionamento che inverte la logica del problema. La spirale inizia prima, dalle carenze e dalle difficoltà di lavoro che il personale trova a Santorso. Non si vuol fare facile populismo, la situazione è davvero complessa, ma non può essere sottaciuta.

FRANCOBALZI PRES.COM.SINDACI DISTRETTO2

Vadettochel’Ulsshapubblicato i bandi per 9 nuovi primari, di cui 6 aSantorso.

VALLIDEL PASUBIO OMAGGIOAMORRICONE AMALGA PRA’ Oggi alle 20, a Malga Pra’, concerto in omaggio a Ennio Morricone dell’ Accademia musicale di Schio. In caso di maltempo, al teatro San Sebastiano. A.D.R.

ARSIERO DIVIETODI TRANSITO ESOSTAIN VIASTELLA Da ieri, fino al termine dei lavori è istituito il divieto di transito e di sosta nell’area a parcheggio all’altezza del civico numero 15 di via Innocente Stella. G.M.F.

L’Ulsscon Bassano?Una sceltaregionale sucuidobbiamo interrogarci

Edè inrosso?

Purtroppo sì. In questi primi 12 mesi in Conferenza dei sindaci si è unanimemente scelto il dialogo con la direzione Ulss, confidando sulla serietà e buona fede degli interlocutori. Alcuni passi importanti sembravano avviati. A fi-

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SCHIO GIARDINOJACQUARD APERTOALLEVISITE Domani pomeriggio dalle 16 alle 19 il Giardino Jacquard di via Pasubio è aperto ai visitatori. Possibile effettuare una visita guidata alle 18. R.T.

Ilpronto soccorso, diceva...

Vero, ma a Santorso la carenza è ben più critica.

Mi sono chiesto anche questo, ma se si ragiona così non è mai il momento giusto.

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BONIFICA AMIANTO • Demolizioni • Rifacimento coperture di qualsiasi genere • Lucernari fissi e apribili • Manutenzioni edili • Manutenzioni meccaniche • Carpenteria certificata • Noleggi piattaforme e gru

Pennenere aVerona perliberare lestrade

in modo adeguato e medici esposti a responsabilità conseguenti.

L’Ulss dice che le carenze sono diffuse ancheinaltri ospedali.

Presidente Balzi, lo fa ora che ci sonole elezioni regionali. L’obiezioneè fin troppofacile.

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L’ospedaleAlto Vicentino diSantorso: ilprontosoccorso è uno deirepartiin sofferenzad’organico

Questa è un’azione positiva, fatta peraltro in un periodo complicato. Una delle poche note liete. Ora si tratta di capire se le scelte che si andranno ad assumere possano garantire una qualità del servizio o se, per un meccanismo di arruolamento interno, finiscano con l’impoverire ancor più gli organici dei reparti. Forse voi sindaci potevate farvi sentireconpiù forza,mesi fa?

Il confronto sindaci-Ulss ha sempre cercato di evitare fratture o polemiche sterili, ma non ha impedito di denunciare le criticità. Ma è vero che la strategia adottata nel primo anno dalla Conferenza dei sindaci non ha prodotto risultati apprezzabili. Dopo un anno è giusto chiedersi come essere più incisivi in futuro. C’èchiritienecheil“peccatooriginale”sial’avercreatol’UlssPedemontana staccata da Vicenza. Tolta Venezia, con tutte le sue specificità,èl’unicocasoinVene-

to.Lei cosa nepensa?

Quando fu presa quella decisione in Regione, i sindaci dell’Alto Vicentino erano favorevoli, io compreso. Anche oggi, prendo atto che la grande maggioranza dei sindaci rimane a favore dell’Ulss Pedemontana. Ma... Ma?

Da sindaci ci siamo posti con apertura rispetto al disegno complessivo di una complementarità tra gli ospedali, con una logica di specializzazioni tra Bassano e Santorso. Ma abbiamo anche chiarito che bisognava declinare questa strategia in modo equili-

Ibandiperi nuoviprimari? Unadellerarenote liete.Oraattenti anonsguarnire ancorpiùireparti

brato, senza sbilanciamenti. Dallalistadeiproblemiedalconfronto con Bassano il risultato nonpare riuscito.

Abbiamo detto che la complementarità non può essere estesa a cardiologia, neurologia, chirurgia: lì servono risposte in loco, efficaci e tempestive. A 4 anni dalla riforma e con tutti questi nodi irrisolti, all’ospedale e sul territorio, occorre a mio avviso riaffrontare la questione. Lei ora confluirebbe in una Ulss unicaconVicenzaal centro?

Ho posto il tema: è indubbio che sia di programmazione regionale, ma è di tale rilevanza che non può essere eluso da chi ha responsabilità locali. A fine anno c’è la valutazione della riforma della sanità: è l’occasione per discuterne. È un messaggio ai suoi colleghi sindaci?

È una necessità. •

© RIPRODUZIONERISERVATA

Verona chiama, Schio risponde. Anche la squadra di protezione civile dell’Ana “Val Leogra” ha effettuato nei giorni scorsi alcuni interventi per mettere in sicurezza strade a parchi dopo il violento nubifragio di domenica scorsa che ha causato ingenti danni. Ed è stato proprio nella zona delle Torricelle l’impegno della squadra scledense nel liberare la sede stradale dalle numerose piante, in particolar modo alti cipressi, sia lungo il percorso panoramico che attorno alle Torri Massimiliane. Armati di motoseghe e buona volontà, i volontari sono stati impegnati in due cantieri . Un ultimo intervento è stato realizzato in un giardino privato per mettere in sicurezza l’area dopo che un grosso cipresso era caduto causando danni alle vetture in sosta. E causa le previsioni meteo sfavorevoli, l’intervento di manutenzione della Strada degli Scarubbi, dove erano impegnati i gruppi degli alpini della Val Leogra e di Posina e la Squadra di protezione civile dell’Ana scledense , in programma per oggi è stata annullato. • P.T. © RIPRODUZIONERISERVATA

POSINA. Daierimattina in distribuzione nelle abitazionilamodulistica

ScreeningCovid gratis per tutti i 600 residenti Èsubase volontaria mail sindaco confidache viaderiscanotutti:«Così mappiamola situazione» Screening gratuito per tutti i residenti. Il sindaco di Posina, Andrea Cecchellero se lo può permettere perché i suoi concittadini non superano quota 600 ed anche perché non ha mai lesinato in spese ed investimenti per il territorio. I test saranno processati dal laboratorio analisi del Gruppo Centro di medicina, riferimento regionale per la diagnostica Covid-19. Ieri è iniziata la distribuzione casa per casa della modulistica per l'adesione allo screening Covid-19 dell'intera popolazione di Posina. «Molte persone della nostra comunità sono anziane, quindi più fragili e bisognose di essere messe in sicurezza. E poi c’è chi si appresta a ri-

Ilsindaco Andrea Cecchellero davantialmunicipio. STELLA

partire con la attività lavorativa, con attenzione particolare a quella scolastica. Per questo è bene che ciascuno lo faccia con la consapevolezza di essere in salute e di non rappresentare un rischio per il prossimo - spiega il sindaco -. Questo spirito ci ha spinti a mettere in atto questa iniziativa di screening alla quale in-

vito la popolazione ad aderire in massa». L’iniziativa di screening, che si terrà nella seconda settimana di settembre agli impianti sportivi comunali, prevede l’effettuazione del test sierologico rapido a cura del personale infermieristico del Centro di medicina Thiene e Schio, con la collaborazione

volontaria della dottoressa Martina Tollardo, medico di Medicina generale di Posina. La Protezione civile garantirà lo svolgimento in sicurezza delle operazioni. La popolazione aderirà volontariamente all'iniziativa e a titolo gratuito, grazie alla sinergia messa in campo dalla Amministrazione Comunale di Posina e dalla Fondazione Vivi la Val Posina. «In questi mesi di pandemia il nostro comune ha registrato il felice primato di non avere alcun contagiato Covid-19 - continua Andrea Cecchellero - Gli sviluppi della diffusione del virus ci dimostrano come l'unica arma sia la prevenzione, ovvero la messa in atto delle regole di igiene, distanziamento sociale ed utilizzo delle mascherine, con l'eventuale quarantena per i casi accertati. È indispensabile quindi avere la mappatura del territorio». In verità il territorio posenate ha comunque pagato il suo tributo alla pandemia con la scomparsa di Gaetano Pento, 67 anni, presidente della Pro loco anche consortile, affetto da patologie pregresse. • M.SAR. © RIPRODUZIONERISERVATA


Cronaca 19

IL GIORNALE DI VICENZA Sabato 29 Agosto 2020

VERSOLEREGIONALI. Inlizzala squadrauscente, con ilsolopresidente delConsiglioa supporto dellalista diZaia, mentregli altritre candidatisononella lista delpartito

La Lega cerca conferme. «Poi l’autonomia» Lanzarin:«L’emergenzaCovidhamessoindifficoltà iltessutoeconomico,prioritàdaaffrontaresubito» Ciambetti:«Sanità,un’eccellenzachevamigliorata» Roberta Labruna

Squadra che vince non si cambia. E infatti i quattro leghisti uscenti vengono tutti di nuovo schierati alle prossime elezioni regionali. Tre nella lista della Lega, l’assessore Manuela Lanzarin, il capogruppo Nicola Finco, il consigliere Maurizo Colman. Uno nella lista Zaia, il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti. In verità pure Ciambetti inizialmente sarebbe dovuto finire in quella di partito, visto che l’ordine di scuderia era quello di far correre i big uscenti sotto il simbolo “ufficiale”. Per Vicenza, però, si è fatto uno strappo alla regola. Perché? Semplice: la provincia berica è quella che ha più affollamento di nomi pesanti. Impensabile, dunque, farli gareggiare tutti in un’unica lista. Ovvio che per nessuno la rielezione è scontata, ma altamente probabile sì. E assai probabile è anche un ruolo di peso nella futura squadra di governo. Ma questo lo si vedrà. Intanto, si corre. Per portare a casa le preferenze. È pronta la bassanese Manuela Lanzarin, che da assessore alla sanità ha vissuto mesi parecchio impegnativi. E che (ri)parte da qui. «Mi ricandido per dare continuità

al lavoro fatto e per rappresentare il Vicentino. La prossima legislatura si aprirà con il rischio di una possibile nuova ondata di Covid, anche se tutti speriamo di no, e con la riapertura delle scuole da gestire. Su questo ci sarà un’attenzione importante da parte della Regione. Ma non solo su questo: l’emergenza ha messo in difficoltà il tessuto economico e questa è un’altra priorità da affrontare subito, perché in ballo ci sono la tenuta del nostro sistema produttivo e la tenuta sociale». Ecco, questo è un concetto che rientra nei pensieri di tut-

Dobbiamo avereunavisione alungotermine sulfuturodel mondodellavoro NICOLAFINCO CAPOGRUPPOLEGA

Garantire l’autogoverno alVenetosarà unabattaglia epocale MAURIZIOCOLMAN EXSINDACO DIPIOVENE

ti e quattro i candidati. «Le mie priorità – prosegue Lanzarin – sono legate al mondo delle politiche sociali e sanitarie. Ma guardo anche alle infrastrutture, all’ambiente, all’economica: a tutto ciò che riguarda la vita della mia provincia». Pure Roberto Ciambetti punta su questi temi, ma ne cita anche un altro, non affatto marginale. Con una premessa: «Mi rimetto in gioco perché mi sembra che il mio lavoro sia stato apprezzato e perché credo di poter portare un contributo utile alla mia terra, vista l’esperienza maturata». I temi, si diceva. «Voglio portare avanti la battaglia per l’autonomia e il risultato delle regionali sarà importante per far capire che i veneti la vogliono». Quell’autonomia che Matteo Salvini, quando era al governo, non ha portato a casa. «Il perché, purtroppo, è cosa nota: a bloccarla sono stati i Cinque stelle, che dopo aver sottoscritto il contratto di governo non hanno mantenuto gli impegni». Altra questione che sta a cuore a Ciambetti: «Una delle priorità dovrà essere fare un tagliando al sistema sanitario, per renderlo più efficace. Da noi la sanità è un’eccellenza ma non possiamo crogiolarci perché qui le cose vanno meglio, si può

FornaciRosse

Dibattiti conLerner eCrisanti «FornaciRosse nonsi ferma, maprende larincorsa per la prossimaedizione», promette ElisabettaNardin, giovanissimaneo-presidente dell’associazioneFornaci Rossechedasetteanni anima l’estatevicentina con l’omonimofestival alParco delleFornaci.Rinviata lafesta masalvi tredibattiti, chesi aprirannoquestasera, alle 20.45,con ilconfronto fra l’immunologoAndrea Crisantie ilcandidato presidentealle elezioniregionaliArturo Lorenzoni,chedialogheranno su“Lasanità venetadi fronte allapandemia”. Lunedì,stessoorarioestesso luogo,sarà presentatoil libro “Noipartigiani. Memoriale della Resistenzaitaliana”diGad LernereLauraGnocchi. Martedìprimo settembre, infine,si prova a guardareal futurocon “La fase3: lavoro, giovani,istruzione”.Undialogo conPeppe De Cristofaro (sottosegretarioall’università), MartaViotto(Flc-Cgil Veneto) eTommasoBiancuzzi (Rete deglistudentimedidel Veneto).Incasodimaltempo i dibattitisisvolgerannonella salacomunale diVilla Lattes, suprenotazione. © RIPRODUZIONERISERVATA

RobertoCiambetti

MaurizioColman

NicolaFinco

ManuelaLanzarin

sempre fare di più». E a Ciambetti piacerebbe tornare a fare il presidente del Consiglio regionale? «È stata una bella esperienza, ma ci sono anche altre posizioni». Gli assessori vicentini dovrebbero essere due e non è escluso che entrambi possano essere della Lega. Anche Nicola Finco ha un ruolo importante, quale capogruppo e vice del commissa-

rio veneto Lorenzo Fontana: «In questi dieci anni credo di aver maturato una buona esperienza e penso di poter essere utile per rappresentare la nostra provincia in Consiglio. All’inizio ero “solo” un consigliere del Bassanese, adesso posso dire, grazie alla rete che ho costruito e che mi ha dato fiducia, di esserlo del Vicentino. Le mie priorità? Ne cito due, perché rappre-

sentano per me emergenze da affrontare senza perdere tempo. Una è quella del mondo del lavoro e delle imprese. Nel 2021 dobbiamo rifare la programmazione comunitaria e dobbiamo darci una strategia precisa su dove andare, dare una visione a lungo termine. Su questo va aperta una riflessione anche con le categorie economiche. E una riflessione seria va aperta su un’altra questione: oggi fare un figlio è un’impresa, perdiamo ogni anno diecimila nati. Bisogna invertire la rotta aiutando le famiglie». Per Maurizio Colman, ex sindaco di Piovene Rocchette, subentrato in Consiglio al posto di Marino Finozzi, le parole d’ordine sono tre: autonomia, sanità, imprese. «Questo è stato il Consiglio più produttivo di sempre, ma ci sono molti altri argomenti da sviluppare. Si deve sempre tendere al miglioramento e ciò che a me preme è incidere per aumentare la qualità della vita dei veneti. Per questo mi ricandido, per poter essere utile. E anche per proseguire con l’importante processo che deve portare all’autonomia del Veneto: questa è la battaglia di un popolo, una battaglia epocale. L’obiettivo deve essere continuare a dare servizi sempre migliori e sempre più numerosi alle persone, a partire dalla sanità. E fare in modo di aiutare le nostre aziende, di essere al loro fianco per aiutarle ad esprimere al massimo le loro potenzialità». • © RIPRODUZIONERISERVATA

ILDIBATTITO. Lasegretaria delMovimento studentidi Azionecattolica chiede regole chiare perlaripresa insicurezza

Tutelaregli studentie le lorofamiglie «Lasoluzioneidealeper gliallievi è mix tra lezioni a scuola e on line» Mariasole Maggiolo*

Manca poco meno di un mese al rientro a scuola e, tra gli studenti si diffonde un clima di ansia e preoccupazione, misto a speranza e tante aspettative. L’esperienza della didattica a distanza, vissuta durante lo scorso anno scolastico, ha fatto percepire la scuola in un modo del tutto

nuovo e le opinioni a riguardo sono molteplici. C’è, infatti, chi ritiene che questa modalità, se bene eseguita e con delle regole, sia un buon modo per seguire le lezioni in tempo reale, permettendo agli studenti di intervenire e di mantenere il contatto con la scuola durante questo periodo particolare di quarantena. C’è anche chi la ritiene molto limitata poiché stare

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seduti per ore davanti ad uno schermo è stancante e rende difficoltoso concentrarsi, in più essendo nella propria stanza le distrazioni aumentano. Gli studenti, inoltre, durante il periodo della quarantena, hanno sentito molto la mancanza del contatto diretto e dello scambio libero di pensieri con i compagni di classe e i professori. La voglia di tornare tra i banchi di scuola è, infatti, molta ma accompagnata da timori, generati dalla mancanza di norme e decisioni sicure per mantenere la struttura scolastica un

luogo sicuro e prevenire la diffusione dei contagi all’interno di essa e delle famiglie coinvolte. È importante, inoltre, considerare i trasporti in quanto sarebbero poco efficienti le norme di distanziamento sociale scolastiche se poi gli alunni si ritrovano in autobus o in corriere con numero di persone al limite dell’eccessivo. La soluzione migliore a parere degli studenti sarebbe quella di alternare didattica a distanza con le lezioni in presenza, in questo modo le ore davanti al computer si ri-

durrebbero come quelle da passare indossando la mascherina. Risulterebbe così per i professori più facile gestire la classe con la quale avere un riscontro immediato e la possibilità di effettuare valutazioni oggettive. In conclusione la speranza di tutti è quella di poter tornare a scuola con la consapevolezza che sia gli studenti e le rispettive famiglie siano tutelati in tutti gli aspetti della loro quotidianità. • *Segretaria del Movimento studenti di Azione cattolica © RIPRODUZIONERISERVATA

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PRIMO PIANO

SABATO 29 AGOSTO 2020 IL MATTINO

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Coronavirus: il rischio sanitario nel Padovano

Rientri dall’estero, 65 vacanzieri positivi Dal 15 agosto scovati 44 infetti in arrivo dall’estero e 21 dalla Sardegna: per questi il test è facoltativo nei Distretti dell’Usl 6 Elena Livieri / PADOVA

Oltre 7 mila tamponi eseguiti su padovani rientrati da uno dei Paesi classificati a rischio per il contagio da coronavirus e 44 positivi scovati. A questi si aggiungono altri 21 contagi rilevati in persone tornate dalle vacanze in Sardegna. Mentre nel caso si sia stati in vacanza in Croazia, Grecia, Spagna e Malta il tampone al rientro è obbligatorio (solo raccomandato per gli ingressi dalla Francia Meridionale - Dipartimento Hérault), per chi torna dalla Sardegna è soltanto facoltativo, ma ovviamente caldeggiato visto l’alto numero di infezioni che si stanno registrando nell’isola. E l’Usl rafforza le truppe di operatori che nei cinque Distretti tra città e provincia ogni giorno si dedicano agli screening. VACANZE E TAMPONE

A introdurre il tampone facoltativo per chi torna dalla Sardegna è stata l’ordinanza del presidente della Regione Veneto firmata ieri: «Chi fa ingresso in Veneto dal 28 agosto in poi, con un qualsiasi mezzo di trasporto, e che nei 14 giorni precedenti è transitati o ha soggiornato in Sardegna, può richiedere volontariamente e gratuitamente l’esecuzione del tampone oro-faringeo». I cittadini residenti nel territorio dell’Usl 6 Euganea possono sottoporsi al tampone senza obbligo di prenotazione e senza necessità di prescrizione da parte del proprio medico di Medicina generale o pediatra in una delle seguenti cinque sedi di raccolta, attive sette giorni su sette dalle 7 alle 13. Le sedi sono quelle del Distretto Padova Bacchiglione, in via Temanza 1, Padova; il Distretto Terme Colli, in via Spinelli 1, Rubano; il Distretto Padova Piovese, in via San Rocco 8, Piove di Sacco; il Distretto Alta Padovana, in via Cao del Mondo 1, Camposampiero e il Distretto Padova Sud, in via Marconi 19,

Monselice. Sedi, orari e modalità sono quindi le medesime per chi rientra dai Paesi esteri a rischio o dalla Sardegna, con due differenze: la prima è che per questi ultimi il tampone è facoltativo, la seconda è che in attesa dell’esito non sono obbligati a rimanere in isolamento fiduciario, ma possono riprendere le loro attività quotidiane, pur nella massima osservan-

Tutti i pomeriggi continuano i test sierologici sul personale scolastico

prevenzione

Distretti aperti nel weekend

za delle norme di prevenzione. I NUMERI

Dal 15 agosto, giorno di avvio della campagna di screening per i soggetti rientrati dai quattro Paesi esteri a rischio, nei cinque Distretti dell’Euganea sono stati effettuati 7.105 tamponi, per il 79% a cittadini di rientro da Croazia, 11% da Spagna, 9% da Grecia e 1% da Malta, per un totale di 44 vacanzieri risultati positivi. In questa fase, sono già stati rilevati anche 21 residenti nel territorio dell’Uls 6 risultati positivi al tampone al rientro dalla Sardegna.

Per consentire a un numero maggiore di persone di effettuare lo screening l’Usl 6 Euganea ha deciso di tenere aperte le cinque sedi dei Distretti anche il sabato e la domenica, solo la mattina però. Si effettuano sia i tamponi che i test sierologici.

il centro anziani di via beato pellegrino

AltaVita Ira torna Covid free tutti gli ospiti sono negativi

PERSONALE SCOLASTICO

E in questa stagione che si direbbe “a tutto screening” l’Usl è impegnata con i medici di base a offrire il test sierologico anche a tutto il personale scolastico, docente e non, in vista della riapertura delle scuole. In questo caso le sedi distrettuali sono aperte al pomeriggio, dalle 14 alle 19, sempre senza impegnativa, ma preferibilmente con la prenotazione da effettuare online sul sito dell’azienda sanitaria. Solo per chi risulterà positivo al sierologico - l’esito viene dato in tempo reale sarà sottoposto entro 48 ore al tampone. —

Svuotato il reparto dedicato agli isolamenti degli anziani infetti. Rimangono ancora due operatori in isolamento nel proprio domicilio PADOVA

Una buona notizia da via Beato Pellegrino: nessun anziano ospite dell’AltaVita Ira è positivo al Covid 19. La residenza per anziani è tornata Covid free dopo aver dovuto affrontare una nuova, fortunatamente molto contenuta, ondata di casi di infezione. Le misure adot-

Fabio Incastrini, presidente Ira

tate tempestivamente per identificare i casi di positività e isolarli, hanno permesso di ridurre i contagi. E per fortuna gli anziani che si erano ammalati ora stanno bene. Il virus era tornato nel centro di via Beato Pellegrino a fine luglio. Il primo caso riscontrato è stato quello di una operatrice che aveva partecipato alla commemorazione funebre del parco Fenice organizzata dalla comunità camerunense. Un appuntamento che si è rivelato un focolaio di contagi, con oltre 40 positivi rintrac-

il bollettino

In ventiquattr’ore 22 nuovi casi e oltre 1.400 in isolamento Continua a salire il numero di infezioni nel Padovano Confermato un positivo nella squadra Berretti del Calcio Padova, compagni negativi PADOVA

Ventidue nuovi casi di infezione da coronavirus sono stati rilevati tra giovedì e venerdì nel Padovano: a certificarlo il report diffuso ieri

da Azienda Zero. In mattinata i nuovi casi emersi erano quindici a cui se ne sono aggiunti altri sette nel pomeriggio. Il totale dei positivi tra città e provincia è adesso di 333 sui 2.285 della regione Veneto. Ieri mattina era stato dimesso un paziente dal reparto di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, ma nel pomeriggio un altro po-

sitivo è stato ricoverato, così da essere ancora 8 i pazienti a cui si aggiungono i due in Terapia intensiva, con un quadro clinico più severo. A registrare una vera impennata è il dato relativo alle persone costrette all’isolamento domiciliare. Giovedì si era arrivati a 1.215, ieri sera erano 1.114, di cui fortunatamente solo sei con sintomi dell’infezione. In

Ancora due pazienti in Terapia intensiva a Padova

ciati nei giorni successivi. Fra questi anche l’operatrice dell’AltaVita Ira. Prima, però, di sapere di essere positiva - rientrava infatti fra i tanti asintomatici - ha purtroppo permesso che il virus rientrasse nel centro anziani. Lo screening a cui è stato sottoposto subito tutto il personale e gli stessi ospiti, aveva fatto rilevare tre operatori e cinque anziani positivi. Mentre per i lavoratori è stato immediatamente disposto l’isolamento domiciliare, gli ospiti infettati sono stati messi in isolamento del reparto Mimose, dedicato ai Covid positivi. Nei giorni scorsi un nuovo giro di tamponi in tutta la struttura ha cancellato l’incubo coronavirus. Nessun lavoratore e nessun ospite positivi. Un bel sospiro di sollievo dopo qualche settimana di apprensione. — E.L.

Veneto sono passati in un giorno da 7.036 a 8.110. Ieri nel Padovano nessuna vittima del Covid 19. Confermato il caso positivo di un minore nella squadra Berretti (juniores) del calcio Padova. Il caso è emerso in occasione di uno dei tamponi periodici che vengono effettuati agli atleti. Il calciatore è attualmente asintomatico ma è bastata la positività al test per far scattare allarmi e meccanismo di precauzione. Tutta la squadra di calcio è in isolamento fiduciario e prima di poter riprendere gli allenamenti tutti i giocatori dovranno sottoporsi a due tamponi con esito negativo. — E.L.


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SABATO 29 AGOSTO 2020 LA NUOVA

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soRPResa nell’aRea del cHiostRo del seicento

Caccia all’acqua termale in via Poerio Antalgik scopre un pozzo di 106 metri La società chiede alla Regione di autorizzare la ricerca per sviluppare nel poliambulatorio un centro di balneoterapia Mitia Chiarin

La richiesta, ufficializzata con una domanda di permesso di ricerca notificata alla Regione Veneto (Direzione difesa del suolo), è di quelle che stuzzicano la curiosità. Perché nessuno avrebbe immaginato di legare l’acqua termale, sinonimo di benessere, al nome di Mestre. Invece il complesso del Seicento di via Poerio, a fianco del chiostro di M9, riserva inattese sorprese. La società Essepienne Srl del Gruppo Monti, proprietaria dello studio Antalgik di via Poerio a Mestre, ha depositato una corposa domanda in Regione per poter avviare indagini per la ricerca di acque termali nella propria sede, nello spazio di 510 metri quadri acquistato al civico 16 di via Poerio per ampliare il poliambulatorio di terapie sanitarie. Durante le operazioni di manutenzione del cortile interno, adiacente all’edificio acquistato per l’ampliamento, e che confina con la storica sede del poliambulatorio, sul retro dei portici di via Poerio, è stato infatti rivenuto un pozzetto con, si spiega, una perforazione profonda di cui si “sconosce” l’utilizzo tanto che non è minimamente indicata in alcun documento di compravendita. Una tubazione che arriva ad almeno a 106 metri di profondità. I prelievi d’acqua portati in laboratorio, si spiega nella documentazione allegata alla richiesta di ricerca, segnalano la presenza di una risorsa idrica, acqua, «appartenente alla famiglia delle oligominerali», con una «prevalente componente bicarbonato

La documentazione fotografica allegata al permesso presentato in Regione in cui si vede il cortile interno con il pozzetto, che pesca l’acqua a una profondità di 106 metri

calcica e Ph alcalino». Acqua termale che al poliambulatorio mestrino ovviamente interessa per sviluppare una attività di balneoterapia visto che è risaputo che acque con Ph particolarmente basico «risultano poco frequenti» e svolgono nell’ambito delle terapie termali un ruolo importante per la loro «peculiare condizione coadiuvante del sistema tampone dell’organismo umano», spiega la relazione del geologo Matteo Gurnari. L’obiettivo è di trasformare l’inattesa scoperta in una attività terapeutica, una volta conclusa la fase di ricerca e di autorizzazione sanitaria. L’iter inizia proprio dalla richiesta di permesso di ricer-

ca, con una durata di 3 anni, alla Regione. In seguito, in funzione della bontà della risorsa idrica trovata in via Poerio, si procederà con l’avviare l’ iter presso il Ministero della

La società che controlla il centro è la stessa delle terme del Mare bolognese Salute per la certificazione e il riconoscimento ministeriale e poi presentare una istanza di concessione di coltivazione mineraria presso la Regione. La prima parte di analisi delle acque prelevate dal

pozzetto nella proprietà del poliambulatorio Antalgik dovrebbero durare due mesi, a partire dalla data di concessione del permesso da parte della Regione. Altri 14 mesi si stimano per ottenere il permesso di sfruttamento, se tutto va come previsto, al Ministero della Salute, con un investimento di almeno 40 mila euro per ottenere il via libera allo sfruttamento del pozzo d’acqua nel poliambulatorio che dovrà allargarsi con vasche e piscine terapeutiche nella struttura di Mestre e con immancabili opere di ammodernamento. La società Essepienne ha una grande esperienza nel campo delle cure termali visto che fa parte inte-

da lunedì

Case e bonus del 110% lo sportello Suap attiva le procedure agevolate Via libera dal prossimo 31 agosto a percorsi snelli per la presentazione di pratiche legate all'ottenimento degli sgravi fiscali del bonus 110 per cento per l’efficientamento energetico degli immobili. Lo ha reso noto ieri l’amministrazione comunale. Da lunedì prossimo, 31 agosto 2020, il percorso telematico del Portale Suap di impresainungiorno.gov.it

per la presentazione delle pratiche edilizie e paesaggistiche sarà implementato con la possibilità di evidenziare, con specifica selezione, che la pratica viene presentata «per quanto previsto dal Decreto-Legge 19/5/2020 n. 34 art. 119 “Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici”, come

modificato in sede di conversione in Legge n. 77 del 17/07/2020». Le pratiche risulteranno così evidenziate: la tempistica risulta particolarmente stringente connessa all'ottenimento degli sgravi fiscali previsti dalla citata normativa emergenziale e il Comune cerca di velocizzare le pratiche. Lo conferma l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin che assicura che la procedura consente alla amministrazione una risposta «veloce e al passo con i tempi». «Continua quel percorso avviato ormai da qualche anno di rendere sempre più snelle e veloci le pratiche edilizie e paesaggistiche. Un grande ringraziamento per il

lavoro fatto va alla Direzione Servizi al Cittadino e Imprese - Servizio Suap che ha sempre lavorato per agevolare il lavoro di tanti professionisti» con aiuti anche in caso di difficoltà nel sistema. «Veniamo da mesi veramente difficili per il lavoro degli uffici comunali impegnati con il pubblico eppure grazie agli investimenti fatti sulla piattaforma “Dime” e all'impegno dell'amministrazione di incentivare i servizi online, siamo riusciti a non bloccare le attività di tanti professionisti e dei nostri concittadini. Un sistema che si rivela giorno dopo giorno sempre più apprezzato e utilizzato», dice De Martin. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

grante della rete delle terme del Mare Termale bolognese, a Bologna, che rientra nel Circuito Salute Più di cui fa parte pure il centro Antalgik di Mestre, attivo in città dal 1975. Il poliambulatorio convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, si è ampliato già dal 2018, dopo un importante lavoro di ristrutturazione, e si è trasformato in uno spazio dedicato alla salute, al benessere e alla longevità in ogni sua forma con prestazioni all’avanguardia, percorsi remise-en-forme e 6 presìdi delle cure rigenerative. Con l’acqua termale in pieno centro è pensabile un ulteriore sviluppo. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

il museo m9

Riapertura dal 2 al 12 settembre per la Biennale La scoperta riaccende l’attenzione sulla storia del complesso seicentesco di via Poerio, oggi occupato dal museo M9 della Fondazione di Venezia e chiuso dal lockdown. Riapre provvisoriamente dal 2 al 12 settembre, dalle 15 alle 21. Il museo ospita le opere di “Venice VR Expanded”, la sezione di realtà virtuale della 77esima Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.


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TREVISO

SABATO 29 AGOSTO 2020 LA TRIBUNA

Prosecco, via alla raccolta

Vendemmia, in arrivo 3 mila operai dall’Est La richiesta a Zaia: «Abolire la quarantena» Coldiretti scrive alla Regione: «Impossibile gestire la manodopera, deve poter lavorare dopo il primo tampone negativo» È la prima vendemmia dell’era Covid, e a una settimana dall’inizio della raccolta sui colli del Prosecco è il caos. Se in pianura, con il Pinot, sta filando tutto abbastanza liscio grazie alla raccolta con i mezzi meccanici, sulle “rive” della Docg, dove le vendemmiatrici non arrivano e servono braccia e muscoli, l’apprensione sale pensando alle nuove regole d’ingaggio della manodopera, che prevedono un doppio tampone. La vendemmia come rito familiare è un ricordo dei tempi andati, da qualche anno tra i filari si vedono squadre di operai dall’Est Europa o dal Nord Africa, ma quest’anno gli addetti una volta arrivati in Italia dovranno farsi due settimane di quarantena per le ovvie ragioni legate alla pandemia. Impossibile gestire i flussi in arrivo e organizzare il lavoro se chi mette piede in Italia non può lavorare subito: «Abbiamo scritto alla Regione perché sia tolto l’obbligo di quarantena» annuncia Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti, che immagina una sorta di “quarantena attiva” in cui gli addetti possono stare a casa o lavorare in vigneto, ma non muoversi liberamente sul territorio. LE CIFRE E IL FENOMENO

Nelle aziende agricole della Marca il fabbisogno di produzione straniera durante la vendemmia è di circa tremila unità. Mancano una decina di giorni all’inizio della raccolta del Prosecco, che si protrarrà fino all’ultima settimana di settembre. Gli arrivi sono riferibili quasi esclusivamente a quattro Stati: Romania, Bulgaria, Marocco, Polonia. La gestione dei flussi è regolata sia dalle grandi aziende che dalle cooperative che forniscono il servizio ai produttori, preoccupandosi di distribuire le squadre sul terri-

torio e di trovare alloggio agli operai, regolarmente assunti e con tutti i documenti in regola. Il problema, quest’anno, è che è stata introdotta la misura della quarantena di 14 giorni per chi arriva da Romania e Bulgaria. LA PROPOSTA DEI VITICOLTORI

«Non basta nemmeno avere un tampone negativo, che viene effettuato all’arrivo» commenta Giorgio Polegato, Coldiretti Treviso e Astoria Wines, «la quarantena è obbligatoria in tutti i casi. Per i viticoltori è un meccanismo ingestibile. Abbiamo chiesto alla Regione di lasciarci utilizzare gli operai se sono negativi al tampone effettuato appena arrivati, magari limitando la libertà di spostamento al lavoro in vigneto, in una sorta di quarantena attiva». Un modello mutuato dall’Alto Adige, dove gli stagionali che arrivano dall’estero devono mantenere un periodo di isolamento di due settimane in azienda, o negli alloggi individuati per loro, potendo però lavorare in piccoli gruppi di massimo quattro persone che vivono e lavorano insieme in un’unica unità abitativa. «Le cooperative hanno i loro spazi che destinano agli operai, e sono sempre gli stessi da tanti anni» ricorda Polegato, «chi arriva dall’estero lo fa pochi giorni prima di iniziare il lavoro, perché vitto e alloggio costano, quindi va ridotto il periodo di quarantena». Quest’anno è stata allargata la platea di familiari che possono partecipare alla raccolta (si possono coinvolgere i parenti fino al sesto grado), ma non basta a coprire il fabbisogno di manodopera. «E con la mancanza dei voucher - conclude Polegato - non si possono assumere né cassintegrati né pensionati».— ANDREA DE POLO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TRIBUNALE DI TREVISO FALL. 72/2019 Giudice Delegato: Dott. Bruno Casciarri; Curatore: Dott. Lorenzo Cignola LOTTO UNICO – piena proprietà per l’intero di compendio immobiliare ubicato in comune di Treviso, Via Fonderia n. 140, costituito da immobile a destinazione industriale/commerciale su piano terra e soppalco, per una complessiva superficie commerciale di 835 mq. Libero. Prezzo base Euro 480.000,00. Offerta minima Euro 360.000,00. Rialzo minimo Euro 5.000,00. Vendita tramite procedura competitiva il giorno 07 ottobre 2020 alle ore 10.00 presso lo Studio Notarile Associato Stiz-Saccardi in Treviso, Viale Trento e Trieste n. 10/A. Offerte presso il medesimo Studio entro le ore 12.00 del giorno 06 ottobre 2020. Per informazioni contattare il Curatore, Dott. Lorenzo Cignola, con Studio in Treviso, Viale della Repubblica 209, tel. 0422/583813, fax 0422/582063, e-mail l.cignola@studiocommercialistico.it, PEC l.cignola@pec.it www.tribunale.treviso.it, www.asteannunci.it, www.asteavvisi.it, www.canaleaste.it, www.rivistaastegiudiziarie.it, www.asteonline.it

l’appello

«Servivano i voucher» Sopra, Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso e di Astoria Wines (a sinistra, la vendemmia in un vigneto Astoria). Polegato ha più volte ribadito la necessità di reintrodurre i voucher: «Avrebbero risolto il problema della manodopera».

le anticipazioni del consorzio di tutela

Nella Doc si partirà in ritardo produzione in calo fino al 15% La vendemmia del Glera, il vino base del Prosecco, attesa per la settimana ventura, si sposterà verso la fine della prima decade di settembre e continuerà per due, probabilmente tre settimane. È invece iniziata da giorni quella del Pinot grigio e dello Chardonnay. La produzione del Glera viene data in riduzione, rispetto all’anno scorso, tra il 5 e il 10 per cento. Il Pinot grigio supera questa per-

centuale, ma in alcuni casi è sullo stesso livello. Lo Chardonnay pure. «Siamo molto soddisfatti perché lo stato sanitario delle uve è ottimo – ammette il presidente del Consorzio doc, Stefano Zanette – e il valore del vino compenserà la minore produzione». L’acidità, infatti, sta calando normalmente, ma gli zuccheri aumentano con minore incremento. Il ph è mediamente ancora sot-

to il valore di 3,00. Per quanto riguarda i vini di taglio il Pinot grigio ha un’acidità relativamente bassa e gli zuccheri ugualmente bassi e con il ph al limite del valore ottimale. In genere le uve presentano solo qualche cenno di botrite e di marciume acido. Lo Chardonnay si presenta più o meno con le stesse caratteristiche, ma con grappoli più sani. Per quanto riguarda gli altri vini, il

l’iniziativa il 4 e l’11 settembre

Usl 2, solidarietà tra i filari da San Polo a Monfumo Torna la “Vendemmia Social-e”, doppio appuntamento che lega i territori da San Polo di Piave a Monfumo in un abbraccio a chi si trova ad affrontare una malattia e alle loro famiglie. La novità di quest’anno è la presentazione del libro, scritto dai pazienti del Ca’Foncello nel corso dei corsi di scrittura autobiografica, dal titolo “Emozioni Scoperte”, curato da Marta Bellè e Luca Pin-

zi. Anche in questa terza edizione gli ingredienti dell’evento saranno l’entrare in sintonia con la natura attraverso la vendemmia, la prova pratica di Viet Tai Chi sotto le stelle e la cena sociale. Un evento all’insegna della condivisione che si svolgerà nelle due giornate di venerdì 4 settembre presso la cantina Antonio Facchin Wines di San Polo di Piave e venerdì 11 settembre pres-

so la Tenuta Amadio di Monfumo, aziende promotrici dell’evento insieme all’agenzia di comunicazione Zeta Group di Treviso. «Promuovere questo tipo di iniziative significa generare momenti di sostegno per i pazienti che stanno o si apprestano a vivere dei momenti non facili» spiega Benazzi, «la vendemmia e il contatto con la natura, ma soprattutto lo stare insieme

Merlot si presenta con valori in anticipo sul 2019. Il Cabernet Sauvignon ha un andamento simile. «È importante che il tempo mantenga il trend attuale, senza particolari sbalzi» mette le mani avanti il presidente Zanette, «sono pericolose le bombe d’acqua e le raffiche di vento». Per quanto riguarda il Consorzio Prosecco Docg, il presidente Innocente Nardi presenterà la vendemmia alla stampa mercoledì 2 settembre; nella stessa giornata ha convocato i produttori alle 18.30 all’auditorium Piva a Valdobbiadene e venerdì 4 settembre, alla stessa ora, alla scuola primaria di Rua di Feletto. — FRANCESCO DAL MAS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

condividendo le esperienze personali sono un propellente unico per affrontare al meglio le cure. Sottolineo la bellezza dei nostri imprenditori che si uniscono per dar vita ad appuntamenti di grande valenza sociale. Persone che vanno oltre alla concorrenza per dare un segnale forte al territorio e a tutti noi». Gli ospiti saranno invitati a vendemmiare simbolicamente le uve che si tramuteranno in vino che le cantine metteranno in vendita nel periodo natalizio. Il ricavato di questa speciale vendemmia sarà interamente destinato alle attività di supporto ai servizi di psicologia ospedaliera e all’umanizzazione delle cure. —


Sabato 29 Agosto 2020

La Voce

CAVARZERE

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Cona, Pettorazza Grimani

www.lavocedirovigo.it, e-mail: provincia.ro@lavoce-nuova.it, Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584

POLITICA Sono stati presentati i due candidati del Carroccio nella nuova sede di via Roma

La Lega locale punta a Venezia Ilaria Turatti, imprenditrice cavarzerana, e Marco Dolfin, capogruppo consigliare a Chioggia Sara Mantoan

CAVARZERE - Presentati ieri mattina nella nuova sede della Lega in via Roma i due candidati alle elezioni regionali, Ilaria Turatti e Marco Dolfin, che “si batteranno per il territorio”. Un appuntamento stato molto partecipato da sostenitori e simpatizzanti che, durante la mattinata, si sono portati davanti alla nuova sede dove già erano presenti varie autorità locali del partito e i due leghisti candidati al consiglio regionale: l’imprenditrice cavarzerana Ilaria Turatti e Marco Dolfin, capogruppo della Lega e consigliere comunale a Chioggia. A fare gli onori di casa il segretario locale della Lega, Marco Grandi. Presente anche Sergio Vallotto, deputato della Lega della provincia di Venezia che per primo ha preso la parola: “Quattro anni fa ero segretario provinciale, e a Cavarzere la sezione della Lega era fatta di cinque persone; oggi invece sono qui come una squadra di persone sulle quali avevo deciso di investire e hanno creato una grande sezione, la più numerosa per iscritti della provincia di Venezia, e portano alto il nome e l’onore della Lega”. “Sono già proiettati alle prossime elezioni di Cavarzere, ma bisognerà avere la costanza e l’impegno per eleggere alla regione Marco Dolfin e Ilaria Turatti - le parole di Vallotto - non perdete questa occasione, ne va del futuro del comprensorio di Chioggia, Cavarzere e Cona”. Un’altra deputata della Lega Nord nella circoscrizione Veneto è Ketty Fogliani, che allo stesso modo ha promosso la crescita della Lega negli ultimi anni: “Avere in regione qualcuno

Marco Dolfin, Ilaria Turatti, Marco Grandi, Sergio Vallotto, Ketty Fogliani, Andrea Tomaello e Pierfrancesco Munari

Pierfrancesco Munari

Da sinistra, Ilaria Turatti e Ketty Fogliani

Da sinistra, Pierfrancesco Munari, Ilaria Turatti, Ketty Fogliani e Marco Grandi

di diretto darebbe più forza al territorio”, ha dichiarato. Come ha spiegato anche il referente provinciale dello stesso partito, Andrea Tomaello, promuovendo la nuova sede di via Roma come uno “spazio che può servire al cittadino per far sentire la propria voce”. E’ intervenuto anche Pierfrancesco Munari, capogruppo della sezione di Cavarzere, intitolata a Mattia Schiorlin, che spera

no le problematiche”. Ma non solo, presente anche il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, che ha presentato i candidati regionali come un possibile aiuto alla zona e un supporto, oltre per Cavarzere, anche per Cona. Infine, anche i due candidati hanno speso qualche parola: Marco Dolfin, consigliere comunale di Chioggia, ha dichiarato che per lui Cavarzere è una seconda casa: “Siamo riu-

nell’elezione dei due rappresentanti alla regione: “Se i cavarzerani non sceglieranno chi tra loro si siederà al fianco di Zaia avremo altri rappresentati, e il nostro territorio rimarrà martoriato dai problemi. Serve una svolta; questa sede comunque rimarrà aperta e sarà un punto di ascolto per i cittadini, dove potranno trovare Ilaria, Marco, me e altri sostenitori pronti a dare delle risposte e a recepire quali so-

sciti ad avere una sezione e dei candidati: è stata fatta molta strada in questi 5 anni, e poter avere dei rappresentati in regione significherebbe avere anche un rapporto diretto tra comune e Venezia”. Dopo di lui, anche l’imprenditrice cavarzerana Ilaria Turatti ha dichiarato: “Io tengo a Cavarzere, ci sono nata, cresciuta e ho investito tanto in questo territorio, e mi piacerebbe vederla crescere a 360 gra-

di, perché credo che questo territorio abbia delle potenzialità enormi - spiega non ho una grande carriera politica, la sezione è nata da cinque anni e ci siamo spesi per il territorio. Questa nuova sede rimarrà aperta, metterò degli orari io in cui ci sarò per ascoltare la gente e le varie problematiche, ma soprattutto i consigli da portare in regione. Io e Marco Dolfin ci batteremo per il territorio”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MERCOLEDI’ SERA Lancio dei palloncini ed estrazione della lotteria

“Ea Vasca” chiude col botto

Nelle foto, momenti e protagonisti del mercoledì sera a Cavarzere

CAVARZERE - “Ea Vasca” del mercoledì sera a Cavarzere termina con il lancio dei palloncini e l’estrazione della lotteria; l’ultima serata a tema “fluorescente”. Si sono concluse lo scorso mercoledì 26 agosto le serate del filone di eventi estivi “Ea Vasca” del mercoledì sera, organizzate dalla Pro loco cavarzerana che è stata coadiuvata dall’amministrazione comunale. L’ultimo appuntamento era a tema “fluorescente”, ed è stato all’insegna dei giochi elettronici con il gruppo “Mame Dimension”, l’estrazione della lotteria che è stata rimandata da marzo, e ancora, la postazione scacchi con Renzo Renier, il

graditissimo trenino elettrico gratuito, per i bambini braccialetti fluorescenti in regalo, le giostrine e i gonfiabili, ma anche i saldi e le occasioni nei negozi del centro, rimasti aperti tutti i mercoledì. La manifestazione si è conclusa con un suggestivo lancio di palloncini luminosi lasciati volare dalle mani dei bambini, in segno di “buon auspicio e come “messaggeri” per chi vorrà legare un piccolo pensiero”, aveva spiegato la Pro loco, che aveva inserito piccoli led all’interno di ogni palloncino, rendendo la serata ancora più luminosa. Sa. Ma. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Cronaca 11

L'ARENA

Sabato 29 Agosto 2020

Veronaeilmaltempo

Nuovoacquazzonementre si contanoidannidi domenica RISARCIMENTI. Le domandeandranno inRegione entroil 25 esaranno girate poialgoverno

Èdi 60milionilastima deidanni dellabufera

InsalaLucchi proseguel’afflusso dicittadiniche presentano lerichiestediindennizzo.C’ètempo finoadomenica20settembre Chiara Bazzanella

dall’acqua scesadallecolline FOTODAL FORUM DI METEO4

LAPOSTA DELLAOLGA

(la posta della olga)

www.larena.it

Lockdàunperitemporali L'ombrellononservepiù Silvino Gonzato

L'assessore alla Protezione civile, Polato, - scrive la Olga - lancia il lockdàun anche per i temporali. E, visti i disastri degli ultimi tempi, fa bene. Anche se per ora la sua è solo una raccomandazione, tutti i cittadini che ci tengono alla pelle dovrebbero prenderla in considerazione. L'ombrello non ci può proteggere dagli alberi che cadono come birilli e nemmeno l'auto è un rifugio sicuro. La nostra vita è più che mai regolata dalle previsioni del tempo. Se sono previsti temporali di forte intensità si resta tappati in casa sperando che il tetto regga. Fino a qualche tempo fa i tempo-

rali rinfrescavano l'aria ma adesso che, col cambiamento di clima, abbiamo importato le tempeste tropicali, ci prende la strizza ogni volta che vediamo ammassarsi all'orizzonte dei minacciosi nuvoloni neri. «Tempestarà solo alle Golosine» aveva detto il mio Gino domenica scorsa saltando in sella alla bici per andare al bareto. «Métete in testa el scolapasta, no se sa mai» gli ho gridato dietro. Ormai tutti sappiamo che oggi i temporali colpiscono in modo mirato: si scatenano su alcune zone della città e ne risparmiano altre. Addirittura si abbattono su un isolato e ne scansano un altro a poche decine di metri di distanza. «Ò sentìo che da le to parte l'è sta un

disastro - mi ha detto per telefono la Bice che abita lungo il canale Camuzzoni - ma qua no è vegnù zó gnanca 'na gossa. Sto bearàndo le surfinie che iè fiàpe come mi». Col previsto arrivo di nuovi temporali, io e le mie amiche più prudenti metteremo in pratica il consiglio dell'assessore Polato e, nell'occasione, inaugureremo un tam tam telefonico per informarci a vicenda sulla situazione meteorologica nella varie zone della città. Non servirà a niente ma intanto ci facciamo compagnia. La Agnese, una del tam tam, teme per la sua magnolia che è rimasta miracolosamente in piedi nonostante il vento di domenica. Ha incollato sul tronco una decina di santini sperando di aver scelto i santi giusti, santi minori perché, come dice lei, quelli maggiori non hanno il tempo di occuparsi delle magnolie. La Rita sta recitando i Sequèri per ritrovare il suo pappagallo che si è vista rapire dal vento. Una cosa Polato non ha detto: che bisogna tiràr dentro i pappagalli. •

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Almeno 60 milioni di euro. È questa la prima, approssimativa, stima che quantifica l’ammontare dei danni inflitti a Verona dal nubifragio di domenica. L’assessore alla sicurezza e alla Protezione civile, Daniele Polato, si è recato ieri in Sala Lucchi, allo Stadio, negli spazi allestiti d'urgenza perché i veronesi possano indicare l’ammontare delle perdite subite a causa di grandine, raffiche e alberi crollati al suolo. Con lui anche il sindaco, Federico Sboarina, fiducioso nell’arrivo di rapidi aiuti da Roma che ritiene spettino di diritto ai veronesi. «I volontari della Protezione Civile e gli addetti comunali saranno a disposizione fino al 20 settembre per fornire informazioni e protocollare le domande di ricognizione suddivise nelle schede per privati e attività produttive», evidenzia Polato. «Le attività agricole devono quantificare i danni con periti e sono quindi invitate a rivolgersi a realtà come l'Avepa (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura), mentre per i cittadini danneggiati in beni privati oppure in botteghe, ristoranti e bar non è necessario spendere soldi in perizie. È sufficiente indicare il presunto valore del danno subito, sia esso un’auto distrutta o una recinzione devastata dalla caduta di una pianta». Naturalmente si invita a verificare in prima battuta la copertura delle assicurazioni di auto private e di condomini. Ieri il viavai, tra le 9 e le 13, è stato di circa una cinquantina di persone, perlopiù interessante a raccogliere informazioni. Tra queste anche una signora di Pescantina, a cui è stato fatto presente che Sala Lucchi accoglie solo le

istanze di chi vive nel Comune di Verona. «Tengo a sollecitare gli amministratori condominiali a verificare lo stato degli immobili per evitare di dover fare i conti con infiltrazioni o tegole che daranno criticità magari fra quattro mesi», dice ancora Polato. «La Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e siamo in attesa del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri a cui chiediamo di procedere con urgenza». Le domande di ricognizione raccolte entro il 20 settembre (nelle mattine dal lunedì al venerdì e, se ci sarà disposizione di operatori, prossimamente anche di sabato) saranno inoltrate in Regione entro il 25 settembre, per le dovute verifiche. Da Palazzo Balbi, a sua volta, il “conto” verrà rigirato al Governo. «Da una prima mappatura ci risultano come minimo 60 milioni di danni», fa notare l’assessore. «Il patrimonio arboreo pubblico è fortemente colpito, ci sono danni a immobili privati e comunali, a musei, edifici storici e ogni giorno emergono nuove criticità che costringono a ulteriori interventi, come quelli segnalati dall’Agec a livello cimiteriale». Proprio ieri gli Alpini erano al lavoro al cimitero monumentale per rimuovere le piante accasciate al suolo che hanno persino rischiato di imporre la sospensione delle sepolture. In Sala Lucchi, invece, danno una mano anche gli scout di Agesci e da lunedì arriveranno i geometri, per dare un contributo da professionisti. «Questa volta Verona rappresenta il vero e proprio epicentro del nubifragio e aiutarla è quindi un dovere da parte dello Stato», interviene il sindaco Federico Sboarina, sottolineando la scelta di predisporre il punto informativo

InSala Lucchi,alloStadio, si accolgonoledomande FOTO MARCHIORI

e di ricognizione in una zona meno centrale rispetto agli uffici di Santissima Trinità, e in cui il parcheggio è libero e gratuito. «Ribadisco che per protocollare i moduli non serve spendere ulteriori soldi nelle perizie, basta compilare il modulo con tutta la documentazione richiesta, comprese le foto dei danni subiti». In alternativa, chi non può recarsi agli sportelli in sala Lucchi, può inviare il materiale per mail a protocollo.informatico@pec.comune.verona.it. A supporto della cittadinanza è attivo anche il numero verde 800 20 25 25 dell'Urp del Comune. Tutte le informazioni e i moduli, oltre che sul sito del Comune, sono reperibili anche sul quello della Regione Veneto.

Insiste Sboarina: «I risarcimenti sono un diritto dei veronesi e confido che l’interessamento del presidente della Repubblica, che mi ha chiamato personalmente, e il contatto diretto con il ministro D’Incà, preannuncino la garanzia di uno stanziamento di risorse per risollevare la nostra città». La partita del 2018 è ancora aperta, e i molti che avevano fatto allora richiesta di risarcimento sono ancora in attesa. «I fondi sono legati ai vari decreti regionali», evidenzia Davide Perazzoli della Protezione Civile. «Chi aveva subito danni in passato, ha sistemato i propri immobili, e poi di nuovo è stato colpito dai recenti nubifragi potrebbe ricevere quindi più di un contributo». •

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REGIONE

SABATO 29 AGOSTO 2020 MESSAGGERO VENETO

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la riforma

Fedriga rispolvera i loghi delle ex Province Rappresentano gli Enti di decentramento (Edr) che sostituiscono le Uti. La grafica è coordinata con quella della Regione UDINE

Tornano le Province: nella forma non saranno le stesse ma nell’immagine sì visto che la giunta Fedriga ha rispolverato i vecchi loghi. I marchi dei nuovi Enti di decentramento regionale (Edr) riprendono gli stemmi delle ex Province. Quello di Udine si riappropria dell’aquila del Friuli, Pordenone della Dea Concordia che tiene nella mano destra un ramoscello d’ulivo, Gorizia dell’antica contea e Trieste della cinta muraria. I simboli sono affiancati dal logo della Regione Friuli Venezia Giulia. L’IMMAGINE

Lo ha stabilito la Giunta, su proposta dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, al fine di conferire una chiara riconoscibilità visiva agli elementi grafici e in considerazione del fatto che gli ambiti territoriali di competenza degli Edr corrispondono a quelli delle soppresse Province di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia. «La veste grafica degli Edr è stato coordinata con quella della Regione perché, pur godendo di personalità giuridica di diritto pubblico e dotati di autonomia gestionale, patrimoniale, organizzativa e contabile, tali enti risultano sottoposti alla vigilanza e al controllo dell’amministrazione regionale» spiega l’assessore nel ricordare che la realizzazione dei loghi, in accordo con i commissari straordinari degli Enti di decentramento regionale e in base a principi di economicità, è stata curata direttamente dalla Regione con risorse interne in base alle regole in materia di immagine coordinata dell’ente. LA STORIA

Abolite quattro anni fa, con l’approvazione della legge regionale che dopo la parallela norma costituzionale ne sanciva la cancellazione a scadenza naturale degli

cu la poie finanziarie di

enti, lo scorso luglio, le Province, a 315 dalla loro eliminazione, si sono riaffacciate nella geografia istituzionale del Friuli Venezia Giulia. Gli Enti di decentramento regionale (Edr), previsti dalla riforma degli enti locali, sostituiscono le ex Unioni territoriali comunali (Uti) dei Comuni capoluogo, fortemente volute dalla precedente giunta di centro-sinistra. Al momento, gli Edr gestiscono l’edilizia scolastica nei rispettivi territori in attesa delle ulteriori funzioni che dovrebbero ottenere a partire da gennaio del prossimo anno quando le vecchie Unioni verranno archiviate definitivamente. Passo dopo passo, quindi, la giunta Fedriga sta concretizzando la riforma degli enti locali. I COMMENTI

La riproposta dei loghi delle Provincia sta animando l’opposizione, in particolare il Partito democratico «Oggi si chiarisce l’impegno della giunta Fedriga per la ripresa economica e per i cittadini: la fondamentale decisione sui loghi degli Enti di decentramento regionale rassicura tutti e si riassume in “chiacchiere e distintivi”, niente altro» afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando la sceta di affiancare gli stemmi delle ex Province a quello della Regione Friuli Venezia Giulia. «Hanno promesso province elettive che non esistono e creato nuovi enti della Regione – continua Shaurli – ci hanno messo dentro un po’ di dirigenti e personale regionale e adesso gli attaccano sopra l'adesivo delle vecchie province, e questa sarebbe una riforma. Due anni di proclami e in piena crisi provocata dall’emergenza sanitaria da Covid 19, il governatore partorisce questa soluzione. Forse era meglio fossero andati tutti in Croazia – conclude – se questo è il risultato del loro impegno». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ecco i quattro loghi degli Enti di decentramento regionale con i simboli delle ex province del Friuli Venezia Giulia

IN BREVE Autovie Venete Più esattori ai caselli e soccorsi meccanici

Bernardis (Lega) La proposta alla Camera «Procedure più semplici Panizzut: in Slovenia scoperta un’altra foiba per la tessera carburanti» togliamo l’onorificenza al maresciallo Tito

Nell’ultimo fine settimana di agosto, sull’andamento del traffico autostradale peserà il maltempo: Autovie Venete ha previsto per oggi fra i 138 mila e i 144 mila transiti, mentre per domani fra 126 mila e 132 mila. La Società autostradale, per evitare disagi, ha previsto un rinforzo degli esattori ai caselli di Latisana, San Stino di Livenza e San Donà di Piave. Tre i presidi di soccorso meccanico: Latisana, Palmanova e Udine Sud. Fondamentale poi il ruolo della Croce Rossa incaricata di svolgere i presidi sanitari nei punti strategici dell’autostrada. —

«È fondamentale che in questa prima fase di sperimentazione di super sconti sui carburanti in Fascia 1, i cittadini possano usufruire della misura senza complicanze burocratiche. Andrebbe quindi aggiornato quanto prima il sistema delle tessere carburanti, permettendo agli stessi gestori delle aree di rifornimento di poter riattivare e resettare quelle tessere ormai scadute». Il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega) si dice soddisfatto del risultato e invita «rendere quanto più semplice e immediata possibile la riattivazione delle tessere carburante». —

«Nei prossimi giorni scriverò al presidente della Camera, Roberto Fico, e gli chiederò di velocizzare l’approvazione della mia proposta di legge per togliere l’onorificenza al maresciallo Tito». Il deputato leghista, Massimiliano Panizzut, a seguito della scoperta dell’ennesima foiba e del recupero dei resti di 250 persone trucidate e infoibate nel Kočevski rog, in Slovenia, rilancia la proposta di togliere l’onorificenza al maresciallo Tito. «Il 30 maggio 2019 ho depositato una proposta di legge, firmata da tutti i com-

ponenti del il gruppo Lega alla Camera – continua Panizzut –. Chiediamo di modificare la normativa vigente per consentire la revoca post mortem dell’onorificenza, attualmente non prevista dalla normativa italiana. L’obiettivo è procedere nei confronti di Tito, il mantenimento della cui decorazione costituisce motivo di imbarazzo e vergogna. Il titolo è in contraddizione con la pulizia etnica avviata nei confronti dei nostri connazionali dal 1943 in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia dalle milizie di Tito». —

Suns Europe 30/08/2020–21:00  Cjistiel di Udin

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