con il patrocinio della
ACQUARIO istruzioni per l’uso
OMEOPATIA VETERINARIA
RAZZE: BORDER COLLIE IL GATTO NORVEGESE
IL CONIGLIO NANO conosciamo meglio questi piccoli amici
PET THERAPY
I LAGHI DELLA PROVINCIA DI VARESE
NUOVA UITA!!! e GRAT
Semestrale anno 1, nº 1 copia gratuita maggio 2008
RAZZE:
20
il BORDER COLLIE
24 LE MALATTIE DEL GATTO
per interpretare al meglio i sintomi del micio
32 OMEOPATIA VETERINARIA
una cura dolce per i nostri amici a quattro zampe
34
ALIMENTAZIONE DEL GATTO il miglior cibo per il miglior gatto
36 TOELETTATURA
40
IL CONIGLIO NANO conosciamo meglio questi piccoli amici
FITOTERAPIA VETERINARIA
42
c’è sempre una cura alternativa!
50
EQUITAZIONE E IPPICA In Varese e dintorni
44 RAZZE:
il gatto NORVEGESE
2
DEL GATTO
le nozioni base da sapere
46 I LAGHI
DELLA PROVINCIA DI VARESE
conosciamo i luoghi che ci circondano
Anno 1 - n° 1 - maggio 2008 DIRETTORE RESPONSABILE Crespi Cinzia REDAZIONE Varallo Gianluca Riboni Roberta Premoli Gianluigi redazione@animalinforma.com Tel. 0331 80 84 30 via Roma, 10 21053 Castellanza GRAFICA Francesca Cariglino Ester Bellini HANNO COLLABORATO: dott. Umberto Galli, dott. Mauro Vasconi, dott. Battista Galli, dott.ssa Patrizia Arrighi, dott.ssa Paola Bologna, dott.ssa Simona Rivolta dott.ssa Osvalda Oasi FOTOGRAFIA: ICP, COLOR GAMES
STAMPA ALFAPRINT SNC via Bellini, 24 21052 Busto Arsizio DISTRIBUZIONE gratuita
54 ORDINE DEI
COPIE 20.000
MEDICI VETERINARI
cos’è e di cosa si occupa
ISCRIZIONE AL TRIBUNALE
N.
57 AREE
DISTRETTUALI VETERINARIE
elenco dei medici veterinari associazioni
DI BUSTO ARSIZIO VIVERE INFORMATI 13/06 DEL 1/12/2006
Vendiamo vendite s.r.l. è titolare esclusivo di tutti i diritti di pubblicazione. L’invio di fotografie alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e digitale. Le fotografie inviate alla redazione non saranno restituite. Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03). Nel vigore del d.lgs. 196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali ex art. 28 d.lgs. 196/03, è Vendiamo vendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via Roma, 10. La stessa La informa che i Suoi dati verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo anche per attività connesse all’azienda. La avvisiamo che i Suoi dati potranno essere comunicati e/o trattati nel vigore della Legge, anche all’estero, da società e/o persone che prestano servizi in favore della Società. In ogni momento Lei potrà chiedere la modifica, la correzione e/o cancellazione dei Suoi dati ovvero esercitare tutti i diritti previsti dagli artt. 7 e successivi del. D.lgs. 196/03 mediante comunicazione scritta alla Vendiamo vendite srl. La lettura della presente informativa deve intendersi quale consenso espresso al trattamento dei dati personali
EDITORE:
21053 Castellanza Via Roma n° 10 Tel. 0331 482180 Fax 0331 482626 www.vendiamovendite.com
La rivista tratta argomenti e problematiche del mondo animale, si rivolge quindi a tutti gli “Amici” degli animali. Sono sempre più numerose le persone che si circondano di amici a “quattro zampe”, che potranno quindi trarre da questa rivista gratuita, informazioni per prendersi cura di loro. Tratta di cure mediche tradizionali e alternative, cure estetiche, notizie, informazioni e curiosità sul mondo animale. Animali in Forma è stata ideata per valorizzare le risorse e le proposte del territorio della provincia di Varese, contiene infatti tutti gli indirizzi e le informazioni relative le strutture per la cura degli animali: cliniche, ambulatori, studi veterinari e negozi specializzati nel settore. Mi auguro che l’iniziativa, nata con la nascita della mia amica “Nala”, bellissimo cucciolo di Border Collie, che Vi presento nella foto, sia apprezzata da tutti coloro che come me, amano la compagnia di un fedele amico a quattro zampe. Nell’augurare a tutti una buona lettura, ringrazio: - la Provincia di Varese per il patrocinio concesso; - l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Varese per la preziosa collaborazione nella stesura dei testi; - tutti gli inserzionisti che hanno permesso la realizzazione della Rivista, all’interno della quale troverete il coupon per la sottoscrizione dell’abbonamento gratuito. Un saluto Maggio 2008 Il direttore Cinzia Crespi
Sommario
Editoriale
E’ con grande piacere chi Vi presento il Primo Numero di
IN QUESTO NUMERO
04
06 10
16
AGENDA piccole notizie per grandi amici ACQUARIO istruzioni per l’uso PET THERAPYscopriamo questo nuovo mondo! UN FIDO DA TRASPORTARE vademecum per avere il nostro amico sempre accanto
D
1
Con l’arrivo dell’estate, si ripropone ogni anno il dramma dei cani abbandonati. Da anni i mezzi d’informazione lanciano appelli per scongiurare questo triste fenomeno. Il problema si è attenuato, secondo i dati forniti dall’Azienda sanitaria, e, da quando è stato introdotto il tatuaggio obbligatorio e il microchip, gli smarrimenti sono diminuiti in quanto è più facile risalire al proprietario del cane. Purtroppo capita ancora spesso di vedere dei cani abbandonati e quando ci troviamo di fronte ad un cane randagio, è opportuno non toccarlo, per evitare di essere morsicati e contrarre quindi qualche infezione; è necessario avvertire immediatamente i vigili urbani che, a loro volta, si rivolgono all’accalappiacani. Se il ritrovamento avviene nelle ore notturne o durante le giornate festive, bisogna rivolgersi al centralino dell’Asl che si metterà in contatto con il veterinario di turno. Una volta accalappiati, i cani vengono portati al canile. Sono stati istituiti infatti nella provincia di Varese dei “canili sanitari”, strutture in cui vengono tenuti temporaneamente i cani vaganti catturati sul territorio, per evitare morsicature o incidenti stradali. Il canile sanitario è previsto dalla Legge Regionale 20 luglio 2006 n. 16 “Lotta al randagismo e tutela degli animale di affezione” con la quale la Regione Lombardia ha voluto promuovere la prevenzione del randagismo, la protezione e la tutela degli animali di affezione. Al Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASL sono affidate le competenze in materia di istituzione e gestione di uno o più Canili Sanitari, per l’esecuzione degli interventi di profilassi, diagnosi e terapia ai cani ricoverati, per il tempo previsto dalla vigente legislazione sanitaria ai fini della profilassi antirabbica e per la degenza sanitaria. Gli Enti Locali dell’ASL sono tenuti
obbligatoriamente a mettere a disposizione, in comodato d’uso, strutture adeguate per i Canili Sanitari.; secondo tale disposizione, i comuni di Varese, Gallarate, Busto Arsizio e Luino stanno provvedendo alla messa a noma dei canili di loro proprietà. In attesa che queste strutture vengano ristrutturate, si è provveduto ad attivare le Convenzioni con 2 ditte private che hanno espresso la loro disponibilità e che sono state giudicate idonee dal personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinario e, dal 1° gennaio 2008 ha avuto inizio l’attività di ricovero. L’ASL, tramite il Dipartimento di Prevenzione Veterinario, utilizza i canili sanitari per fornire ai cani ricoverati interventi di diagnosi, terapia e profilassi. Dopo dieci giorni di degenza nel canile sanitario, i cani vengono trasferiti nei canili rifugio, strutture convenzionate con i Comuni della Provincia o appartenenti ai Comuni stessi. Se il cane accalappiato risulta iscritto all’anagrafe e con un proprietario identificabile, l’ASL rintraccerà il proprietario per la restituzione del cane e in questo caso il proprietario sarà tenuto al risarcimento delle spese sostenute per la cattura ed eventuali cure sanitarie fornite. Se diversamente il cane risulta sprovvisto di microchip o tatuaggio, il veterinario dell’ASL, provvederà immediatamente all’inserimento del microchip ed all’iscrizione all’anagrafe. La vigente normativa regionale prevede infatti anche l’istituzione e la gestione di un sistema anagrafico informatizzato. Tale sistema prevede l’applicazione di microchip ai cani di proprietari richiedenti ed ai cani accalappiati, la registrazione degli animali e dei rispettivi proprietari, la registrazione di cambio di stato degli animali (cessione, morte o smarrimento), la registrazione ed il rilascio dei
RANDAGISMORANDAGIS
RANDAGISMO
passaporti per animali da compagnia (pet passport), oltre all’attività autorizzativa e di vigilanza nei confronti dei Medici Veterinari liberi professionisti richiedenti e l’accreditamento all’esecuzione delle operazioni di identificazione ed iscrizione dei cani all’anagrafe canina regionale.
!D=J«@«1<GPO@ LO
STRESS SEMBRA AVER INFLUENZATO ANCHE LA VITA DEL NOSTRO CANE CHE, COME NOI,
SOFFRE PER UNA VITA TROPPO SEDENTARIA E CON RITMI POCO REGOLARI. ALIMENTAZIONE L’ANIMALE PUÒ SOFFRIRE DI ALCUNI DISTURBI COME
:
ANCHE
A LIVELLO DI
PELO SECCO E OPACO,
CATTIVO ODORE DELLA PELLE, FORFORA E DERMATITI, LACRIMAZIONE ECCESSIVA, ARROSSAMENTO DEGLI OCCHI, VOMITO A DIGIUNO CHE SPESSO INDICANO DELLE INSOFFERENZE ALIMENTARI O MANCANZE DI ALCUNE SOSTANZE FONDAMENTALI.
QUINDI
È NECESSARIO PORRE MOLTA
ATTENZIONE NELLA PREPARAZIONE DELLA PAPPA PER IL NOSTRO CANE, CERCANDO DI PREPARARE UN ALIMENTO COMPLETO E GUSTOSO DOVE NON MANCHI NESSUNA DELLE SOSTANZE FONDAMENTALI PER IL SUO BENESSERE, TENENDO ANCHE CONTO DELLA RAZZA, DELLE DIMENSIONI E DI EVENTUALI GUSTI O INTOLLERANZE. SPESSO I CIBI INDUSTRIALI GIÀ PRONTI SONO ALIMENTI COMPLETI E SOPRATTUTTO COMODI IN QUANTO SONO GIÀ PRONTI ALL’USO ED HANNO UNA BUONA VARIETÀ DI GUSTI, INOLTRE ALCUNE AZIENDE FORNISCONO PREPARAZIONI ADATTE ANCHE AD ANIMALI CHE HANNO PARTICOLARI INTOLLERANZE O PROBLEMI VERSO ALCUNE SOSTANZE.
PER
ESEMPIO ESISTONO FORMULAZIONI CHE UTILIZZANO FONTI MONOPROTEICHE
ALTERNATIVE ALLE CARNI, CI SONO PRODOTTI SENZA GLUTINE E SOIA E ALTRI CHE PROPONGONO RISO O MAIS COME FONTE DI CARBOIDRATI.
ESISTONO INOLTRE PREPARAZIONI CHE CONTENGONO OMEGA 3 E 6, VITAMINE E MINERALI.
ERBE OFFICINALI, ACIDI GRASSI POLINSATURI COME
L’INDUSTRIA
DEL PETFOOD HA INOLTRE PENSATO A QUEGLI ANIMALI AVENTI PARTICOLARI
PROBLEMI DI SALUTE, IN CONVALESCENZA, OBESI O DEBILITATI, CON DISTURBI RENALI, EPATICI O CARDIACI.
L’
ALIMENTAZIONE DEL CANE QUINDI NON È SOLO UN MOMENTO DI SEMPLICE
NUTRIMENTO MA ANCHE UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL SUO BENESSERE E LA SUA SALUTE.
A cquariol ogia Toel etta tura
O rni tol ogia P icco li Animali
21100 Varese - Via Giordani 43/a (Zona Masnago) Tel. 0332 21 26 46 - Fax. 0332 22 00 40 TOELETTATURA 0332 22 46 79
PENSIONI PER CANI Non vorremmo mai separarci dal nostro animale, ma in alcuni casi non è proprio possibile portarlo con noi.. Quindi dovremo premurarci di pensare ad una sistemazione idonea grazie alla quale il nostro cane possa stare bene. La pensione per cani è una buona soluzione e, se abbiamo intenzione di assentarci per lunghi periodi, sarebbe meglio che il cane stesse anche solo un giorno nella pensione, per capire che è una situazione temporanea. Alcune pensioni hanno un proprio servizio veterinario interno o sono di proprietà di un veterinario, altrimenti si appoggiano ad ambulatori veterinari nelle vicinanze.
NELLA SCELTA DELLA PENSIONE DOVREMO: • verificare le condizioni igieniche della pensione • verificare che le dimensioni del box siano proporzionali a quelle del cane e che vi sia all’interno una cuccia che dovrà essere riscaldata nel periodo invernale • specificare chiaramente se vogliamo che il nostro cane resti solo o in compagnia • lasciare un oggetto al quale è particolarmente affezionato (coperta, osso, gioco) che servirà a dare un’idea familiare • consegnare al gestore il libretto sanitario aggiornato del cane ed eventuali medicinali per terapie
CERCO, VENDO, REGALO... ASPETTIAMO I VOSTRI ANNUNCI!! (NUMEROSI MI RACCOMANDO!!) per ora iniziamo noi, con dei nostri simpatici amici!!
VENDO CUCCIOLI DI GATTO NORVEGESE! sverminati, e vaccinati. Tel. 338 716 72 87
VENDO CUCCIOLI DI PASTORE TEDESCO. Euro 100,00 Tel. 349 619 89 98
CERCO CHIHUAHUA CUCCIOLO DI FEMMINA CON PEDIGREE. TECLA Tel. 349 619 89 98
REGALO PAPPAGALLINI ONDULATI (COCORITI) A VERI AMANTI DEGLI ANIMALI ESEMPLARI PERFETTI NEL PIUMAGGIO DA ESPOSIZIONE Tel. ore pasti 0331 38 08 85
Tel. 0331 80 84 30 - Fax 0331 48 26 26 - email: redazione@animalinforma.com
5
a cura del Dott. MAURO VASCONI
L’ACQUARIO
RAPPRESENTA IL TENTATIVO DELL’UOMO DI RICOSTRUIRE NELLA PROPRIA CASA UN PEZZETTO DI UN MONDO SOMMERSO, AMMIRATO
SOLAMENTE GRAZIE A DOCUMENTARI VISTI IN TELEVISIONE.
PURTROPPO,
MOLTO SPESSO, DOPO UN GRANDE ENTUSIASMO INIZIALE CI SI RITROVA A
DOVER FRONTEGGIARE PROBLEMI NON PREVENTIVATI IN PARTENZA E CHE SCORAGGIANO MOLTI ACQUARIOFILI A CONTINUARE IN QUESTA LORO PASSIONE.
Vediamo dunque come poter limitare questi problemi partendo dall’inizio, dando però, nei prossimi appuntamenti, anche qualche consiglio per poter correggere gli incovenienti che si sono presentati. DA DOVE INIZIARE? Il punto principale è avere un’ idea chiara su cosa vogliamo realizzare, perché bisogna mantenere una certa coerenza fin dai primi acquisti. Il primo dilemma è scegliere tra acqua dolce e acqua marina. Con le tecniche di filtrazione attuali il mondo dell’acquario marino, in particolare l’acquario di barriera, cioè che riproduce un pezzetto di barriera corallina, è diventato meno complesso rispetto al passato. Un tempo questo tipo di vasche era riservato solo ad espertissimi, in quanto necessitava cambi di acqua molto frequenti e un monitoraggio di valori chimici costante ed accurato. Ora si sono sviluppate delle tecniche di filtraggio dell’acqua che rendono la vita molto più semplice, tuttavia non consiglierei come primo acquario la realizzazione di un acquario con acqua marina in quanto di sicuro più complicato rispetto all’acqua dolce. Inoltre, cosa sempre da considerare, la realizzazione di un acquario di barriera necessita di un budget iniziale sicuramente maggiore. Anche dopo aver deciso di realizzare un acquario con acqua dolce ci si trova di fronte a varie possibilità, spesso 6
in contrasto tra di loro. I pesci di acqua dolce infatti provengono da diverse parti del mondo, e quindi da diversi ambienti. Pesci originari dell’America Meridionale hanno delle esigenze diverse rispetto a quelli provenienti dall’Africa o dall’Asia. I pesci sono in grado di adattarsi anche a delle situazioni di acqua con caratteristiche diverse da quelle tipiche del loro habitat di origine, ma di sicuro non manifestano pienamente tutte le loro potenzialità, quindi avranno dei colori meno brillanti, saranno più soggetti a patologie e difficilmente troveranno delle condizioni adatte per riprodursi. Mischiare pesci provenienti da regioni diverse quindi non è una cosa corretta da fare, in quanto non rispetta pienamente le esigenze dei vari pesci. In linea di massima possiamo distinguere un ambiente tipico della foresta amazzonica, caratterizzato da acque in cui sono disciolti pochissimi sali (quindi acque definite tenere) e con un livello di acidità spostato verso l’acido. I pesci provenienti dal Centroamerica (come ad esempio tutti i poecilidi) vivono in acque più dure e con pH neutro. Pesci che invece provengono dai laghi dell’Africa centrale vivono in acque molto dure e con pH basico. L’acqua che esce dai rubinetti delle nostre case tendenzialmente è un’acqua molto dura, caratterizzata da un pH neutro. Un’ acqua di questo tipo è adatta in linea di massima ad ospitare pesci “poecilidi”. Per realizzare altri ambienti necessiteremo quindi di un’acqua
particolare, che si ottiene tramite un principio chimico fisico chiamato osmosi inversa (RO riverse osmosis in testi di lingua inglese). Questa acqua viene fatta passare attraverso membrane e resine che trattengono i sali in essa disciolti e quindi risulta molto pura. Al contrario non è consigliato usare l’acqua distillata che solitamente si trova nei supermercati usata per le batterie delle auto e per i ferri da stiro. L’acqua di osmosi inversa si può trovare nei negozi di acquariologia oppure la si può produrre in casa tramite appositi impianti, recuperabili anche questi nei negozi specializzati. Partendo da questa acqua, considerata base, poi si possono ottenere praticamente tutte le tipologie di acqua, giungendo a quella ideale per i nostri pesci. Una volta che ci siamo concentrati su una tipologia di ambiente abbiamo altre decisioni fondamentali da affrontare. Una di queste è capire se vogliamo avere all’interno della nostra vasca delle piante oppure solamente decorazioni inanimate. Questo passaggio va ben deciso prima di allestire il fondo della vasca perché, se decidiamo di avere delle piante, non possiamo inserire solamente della sabbia ma è necessario usare anche un substrato fertile. Le piante acquatiche infatti si possono dividere in due categorie: piante che traggono nutrimento principalmente dalle radici (ad esempio quelle del genere Echinodorus) e piante che assorbono le sostanze di cui hanno bisogno principalmente
prelevandole da quelle disciolte in acqua (ad esempio Elodea). In ogni caso la presenza del fondo fertile fornisce una riserva di microelementi che, mano a mano, vengono rilasciati in acqua e sostengono anche le piante del secondo tipo. Le piante sono molto utili per quello che riguarda l’ambiente dell’acquario per molteplici motivi, esse assorbono sostanze prodotte dai pesci usandole come nutrimento e quindi depurano l’acqua, forniscono rifugi e ripari ai pesci di piccola taglia e incrementano l’aspetto estetico della vasca. Inoltre acquari in cui crescono rigogliose piante avranno minori problemi di crescita di alghe, in quanto questi due
organismi vegetali usano le stesse sostanze per vivere, quindi in pratica le piante acquatiche tolgono cibo alle alghe. Bisogna comunque dire che la coltivazione di sane e rigogliose piante in acquario non sempre è facilissima, in quanto questi organismi hanno delle esigenze ben specifiche da tenere in considerazione, come ad esempio la fertilizzazione (anche in presenza del sopracitato fondo fertile ogni tanto è necessario fare delle integrazioni) e l’illuminazione. Esistono comunque delle specie di piante acquatiche meno esigenti e anche gli appassionati meno esperti possono ottenere buoni successi. Per fare delle scelte giuste, sia per quello che riguarda le piante,
ma questo vale ovviamente anche per i pesci, la cosa più importante è informarsi. Farsi guidare dall’entusiasmo all’interno di un negozio di animali spesso porta a fare degli acquisti sbagliati. Bisogna sapere esattamente che esigenze ha la specie che intendiamo acquistare e quanto questa crescerà. La cosa ideale è fare un giro nel nostro negozio di fiducia, avvistare un acquisto interessante ma rimandarlo in un secondo momento, solamente quando avremo constatato che la pianta o il pesce in questione si adatta alla nostra vasca nel momento attuale, ma soprattutto in un secondo momento una volta completato l’accrescimento.
7
IL CANE È NATURALMENTE INCURIOSITO DALLA PRESENZA DEL BAMBINO E SI ADATTA FACILMENTE AD ESSO, NON SONO DA SOTTOVALUTARE PERÒ ALCUNE SITUAZIONI CHE POSSONO SCATENARE L’AGGRESSIVITÀ DELL’ANIMALE: • QUANDO IL BAMBINO CERCA DI GIOCARE CON IL CANE O ISPEZIONARLO; • QUANDO SI TRATTA DI UN ANIMALE IPERATTIVO CHE I PROPRIETARI NON RIESCONO A CONTROLLARE
• QUANDO SI TRATTA DI UN SOGGETTO ABITUATO A SALTARE ADDOSSO O A CORRERE INTORNO PER GIOCO;
• QUANDO IL CANE E' AGGRESSIVO ED IL BAMBINO GLI SI AVVICINA MENTRE MANGIA O GIOCA CON UN OSSO, UN GIOCATTOLO O QUALCHE OGGETTO CHE PREDILIGE;
• QUANDO IL BAMBINO LO SVEGLIA O LO SPAVENTA. Bisognerà quindi preparare il cane all’arrivo del bambino insegnandogli, sotto forma di gioco, i principali comandi: il seduto, il resta, il terra, il vieni, la conduzione al guinzaglio, premiando l’obbedienza con coccole e ricompense. L’animale dovrà essere abituato anche ai rumori tipici dei neonati (pianti, urla, balbettii etc) utilizzando una registrazione, e agli odori facendogli annusare gli indumenti del piccolo, prima che arrivi a casa. I comandi sopra elencati dovranno essere insegnati anche con la presenza simulata del bambino utilizzando un bambolotto. • Sarebbe opportuno che il 8
cane non assistesse all’arrivo a casa del bambino perché potrebbe fare troppe feste alla padrona, spaventando il neonato. I genitori inoltre dovrebbero occuparsi alternativamente del bambino e del cane, ed essere sempre presenti durante gli incontri bambino-animale, soprattutto nelle situazioni “critiche” (pianti, capricci, etc). • Poiché è compito della cagna tenere pulito il nido ingerendo le feci e le urine dei suoi piccoli, non bisognerà lasciare in giro pannolini o indumenti sporchi del bambino, per evitare che il cane li mangi. Naturalmente anche il bimbo dovrà essere educato alla
convivenza con l’animale, per cui sarà utile spiegargli che il cane è un essere vivente con le sue esigenze e che va quindi rispettato ma che può essere anche un eccellente compagno di giochi e di avventure. • Il cane potrebbe anche essere geloso del nuovo arrivato, sentendosi privato di affetto ed attenzioni e quindi potrebbe avere dei comportamenti aggressivi. Starà comunque al buon senso del proprietario fare accettare il bambino all’animale senza traumi o pericoli. E’ comunque sempre buona norma chiedere consigli ad un esperto.
PERCHÉ L’ANIMALE È COSÌ IMPORTANTE PER I NOSTRI FIGLI? Perché la maggior parte dei giochi dei bambini è a forma di animale? Perché da anni si ottengono buoni risultati con le terapie e le attività assistite da animali (pet therapy o ippoterapia)? Perché si è arrivati ad introdurre l'animale nelle carceri, nei posti di lavoro, nelle case di riposo, nelle corsie di ospedali e nelle scuole? A tutte queste domande potremmo rispondere banalmente che l'animale per l'uomo è SOLO una compagnia, ma ci sbaglieremmo. In realtà le ragioni sono ben più fondate ed oggetto di studio da anni: la scienza che studia l'interazione uomo/animale nell'ambito emozionale, formativo, assistenziale e didattico è la “zooantropologia”. Esiste un’attrazione istintiva (biofilia), che si manifesta fin dal primo anno di vita, che può essere rafforzata o inibita attraverso l'educazione e che calamita l'attenzione del bambino sull'animale. L'animale infatti stimola nel bambino una forte curiosità dal momento che si muove, è diverso, gioca con lui, sfugge al suo tentativo di afferrarlo. Questa è una delle motivazioni per cui la maggior parte dei giochi per bambini e dei cartoni animati (soprattutto quelli di Walt Disney) si rifà al mondo animale. L’animale in pratica svolge un'azione diretta di sostegno o di rinforzo psicologico sull'individuo, talvolta anche di tipo psicoterapico. E’ normale quindi che le attività di pet therapy abbiano come obiettivo comune il miglioramento dell'equilibrio
psichico della persona e la socializzazione verso il mondo esterno. La quotidianità di rapporto bambini/ragazzi e animale, se correttamente impostata, fa in modo che si sviluppi maggiormente, ed in modo positivo, la comunicazione con gli “altri” e soprattutto il rispetto dell’alterità. Molto spesso i genitori non comprendono a fondo l'importanza dell'animale per il bambino/ragazzo considerando la sua presenza solo come un impegno e un fastidio, non prendendo in considerazione l'enorme vantaggio che porterebbe al proprio figlio la • L'ANIMALE
sua presenza in famiglia. Purtroppo non si considera con attenzione il ruolo fondamentale che assume l'animale per la crescita formativa del proprio figlio, che viene privato di uno tra gli stimoli più importanti per la sua crescita. E’ necessario cambiare l’idea comune che si ha dell'animale, non più fonte di soli fastidi e impegni, o peggio ancora “portatore di malattie” (cosa per altro falsa), ma referente educativo primario nella formazione del bambino. Tra gli aspetti più significativi dell'interazione con un animale ricordiamo:
COME FONTE PER IMPARARE A RICONOSCERE E RISPETTARE L'ALTERITÀ
E PER DIMINUIRE LA DIFFIDENZA/PAURA DELLA DIVERSITÀ: ASSUMERE FAMIGLIARITÀ CON
SPECIE
DIFFERENTI
DÀ
AL
BAMBINO
UNA
MAGGIORE
TRANQUILLITÀ
NEL
RAPPORTO CON TUTTO CIÒ CHE LO CIRCONDA;
•
LA DIVERSITÀ ANIMALE COME FONTE DI MODELLI: L'ENORME VARIETÀ DEL MONDO
ANIMALE DIVENTA UNA SORTA DI DIZIONARIO PER LA FANTASIA E PER LA CAPACITÀ DI IMMAGINAZIONE DEL BAMBINO;
• L'ANIMALE DAL
COME STIMOLO ALLA COMUNICAZIONE: L'ANIMALE VIENE AVVERTITO
BAMBINO
COME
COMPAGNO
DI
GIOCHI
E
NE
L'ESTROVERSIONE,
FACILITA
SOPRATTUTTO IN SOGGETTI CON PROBLEMI COMUNICATIVI;
• L'ANIMALE
COME MODELLO DI SEMPLICITÀ: L’ANIMALE INFATTI
NON
GIUDICA,
NON
È IRRAGGIUNGIBILE COME IL MONDO DEGLI ADULTI, CON L'ANIMALE È POSSIBILE FINGERSI ADULTI/GENITORI E SPERIMENTARE LA PROPRIA CAPACITÀ DI RIPRODURRE AZIONI APPRESE DAL MONDO DEGLI ADULTI, AUMENTANDO LA PROPRIA AUTOSTIMA.
POSSIAMO
QUINDI CONCLUDERE CHE LA PRESENZA DI UN ANIMALE ALL'INTERNO DELLE
NOSTRE FAMIGLIE PORTA CONSIDEREVOLI BENEFICI E VANTAGGI, SIA ALLA CRESCITA EDUCATIVA ED EMOTIVA DEI NOSTRI FIGLI, SIA AL LORO RAPPORTO CON I GENITORI E IL MONDO ESTERNO.
SE
QUINDI È VERO CHE AVERE UN ANIMALE IN FAMIGLIA COMPORTA DEI
A VOLTE DEI
“FASTIDI”,
“SACRIFICI”
ED
È ALTRETTANTO VERO CHE SPESSO LA SUA PRESENZA È
INDISPENSABILE PER FACILITARE LE DINAMICHE DELL’INTERA FAMIGLIA.
Simona Colombo Referente in zooantropologia didattica Educatore cinofilo Csen-Coni e Apnec Italia Operatore di pet therapy www.associazioneslydog.com
9
S ARÀ
CAPITATO A MOLTI DI NON VEDERE L’ORA DI TORNARE A CASA, DOPO
UNA STRESSANTE GIORNATA DI LAVORO, PER FARE UNA BELLA PASSEGGIATA CON IL CANE O SEDERSI TRANQUILLAMENTE IN POLTRONA A FARE LE COCCOLE AL GATTO, E SENTIRSI SUBITO RILASSATI E SERENI. Chiunque possiede un animale domestico si sarà reso conto di quanto essi riescano a distoglierci dalle nostre preoccupazioni o dai nostri pensieri, solamente chiedendoci attenzioni e coccolandoci. Il principio su cui si basa 10
la PET THERAPY è esattamente lo stesso. La PET THERAPY inaugura un nuovo modo di intendere la funzione degli animali in ambito sanitario, riabilitativo, sociale ed assistenziale. Il concetto chiave infatti risiede
nell’uso appropriato di animali domestici e selvatici – soprattutto cani e gatti ma anche cavalli e delfini- per mezzo della loro presenza e della loro capacità di comunicare, si riescono a mitigare ed alleviare
condizioni di malessere e di disagio. La Pet Therapy ha capito il grande potenziale terapeutico insito nel rapporto biunivoco uomo-animale. La ricerca sulle interazioni tra uomo e animale, finalizzati al miglioramento della qualità della vita umana da un punto di vista sia fisico che mentale, è tema di grande attualità. La Pet Therapy è rivolta soprattutto a portatori di handicap e a soggetti afflitti da qualche forma di disagio psicologico, come nevrosi ansiosa e depressiva, sindrome di Down, sindrome di West, autismo, demenza senile, patologie psicotiche, o a chi necessita di riabilitazione motoria come i malati di sclerosi multipla o pazienti usciti da lunghi periodi di coma. Sappiamo bene quanto un gatto o un piccolo animale da appartamento possano alleviare la solitudine di una persona anziana o disabile, costretta a trascorrere molto tempo in casa, mentre il cavallo può essere molto utile per il recupero della disabilità motoria. Non è l’animale in se ad avere una valenza terapeutica, quanto piuttosto il rapporto che si stabilisce tra lui ed il soggetto malato. Naturalmente è indispensabile l’intervento e la supervisione di personale competente: psicologi, medici, veterinari, conduttori di animali, valuteranno scrupolosamente le condizioni del malato e la salute e l’efficienza dell’animale seguendo sempre attentamente lo svolgersi della terapia. Riferimenti alla Pet therapy si possono ritrovare già in Ippocrate, che, nel 2400 a.C. fu il primo ad utilizzare questa terapia per la cura dell’insonnia: consigliava infatti ai suoi pazienti di concedersi una bella cavalcata tra i boschi per favorire il sonno. Aveva dunque già intuito l’importanza della 11
presenza degli animali nella nostra vita. Nel XVII secolo alcuni medici verificarono che cani e gatti potevano far riacquistare un certo equilibrio ai malati di mente. Circa un secolo piĂš 12
tardi si parla ancora di ippoterapia per i portatori di handicap neurologici. In alcuni casi animali da compagnia venivano utilizzati per ridurre i danni psicologici subiti dai soldati dopo la guerra.
Il vero padre della Pet Therapy è da considerarsi il neuropsichiatra Boris Levinson che, nel 1962, verificò un notevole aumento di autostima nei pazienti affetti da turbe psichiche grazie alla presenza
di animali da compagnia. Egli raccolse le sue esperienze nel libro “L’animale come co-terapeuta”, che è considerato il punto di partenza per riconsiderare questa materia da un punto di vista
scientifico. Come abbiamo visto la Pet Therapy ha radici molto lontane. Da allora sono stati compiuti molti studi che hanno confermato l’importanza dell’utilizzo di animali nella cura di alcune patologie .
Anche in Italia è cresciuto nel tempo l’interesse per la PetTherapy e sempre più Associazioni, scuole e centri di riabilitazione sono interessate a nuove terapie di supporto da inserire nei propri programmi. 13
CONVIVENZA tra DUE o più CANI I
l cane, essendo un animale sociale, è portato a vivere con i suoi simili, costituendo un branco. A volte però possono crearsi problemi di RUOLO o di TERRITORIALITA’, in seguito all’introduzione nel branco di un nuovo elemento. Molto spesso è proprio l’uomo – proprietario del cane – che non riesce a riconoscere il ruolo di ogni componente del gruppo uomo-cane, e quindi non si comporta da leader, poiché non fornisce al gruppo stesso un punto di riferimento stabile; ciò provoca continue lotte per il predominio e rende quindi la convivenza difficile. Per capirne di più analizziamo
14
come è organizzato il branco del lupo. Il branco del lupo ha una struttura piramidale, avente al vertice maschio e femmina “alfa”, i capobranco, che sono appunto i leader del gruppo ai quali spetta il compito di scegliere le prede e le tane, hanno il diritto di mangiare per primi il cibo, si accoppiano tra di loro, tramandando il loro patrimonio genetico. Le altre posizioni, all’interno del branco, sono delineate in base alla forza fisica, ad altre abilità ed in base all’ordine di arrivo nel gruppo. La gerarchia del branco viene definita in base ad alcuni elementi quali:
• Raggiungimento della maturità sessuale di un maschio inferiore (due anni e mezzo circa) che lo porterà alla lotta per la conquista di una femmina per riprodursi e per affermare la sua importanza • Invecchiamento del capobranco, che essendo via via più debole, sarà esposto agli attacchi di altri membri emergenti • Morte o malattia del capobranco: ciò innescherà lotte per affermazione di un nuovo leader Anche tra gli animali domestici vige, seppure in forma più blanda, la stessa organizzazione. Le lotte che si scatenano per l’affermazione del leader però sono ormai ritualizzate e quindi non pericolose. L’animale predominante infatti fa ricorso a tutto il suo repertorio di mosse ed atteggiamenti e normalmente ciò induce l’animale sottomesso alla fuga o ad abbandonare le sue pretese. La dominanza si manifesta attraverso alcune posture, rinforzate con ringhi e morsi: • Sguardo fisso e diretto (orecchie diritte e spostate in avanti) testa alta • Zampe estese e rigide con coda orizzontale o in alto • Appoggio di zampe o muso su collo o schiena dell’animale sottomesso • Spingere o mandare via con il corpo l’animale sottomesso • Afferrare con la bocca il muso
o il collo del sottomesso. La sottomissione si evidenzia con alcuni comportamenti • Sfuggire sguardo del dominante • Retrarre le labbra • Coda e testa abbassate • Corpo accovacciato • Stare sul dorso con la pancia rivolta verso l’alto ed i genitali esposti all’esplorazione del dominante • Urinare in segno di sottomissione I cani, interpretando i messaggi inviati, sanno riconoscere il ruolo di ogni componente del gruppo e di conseguenza si rispettano vicendevolmente. Naturalmente ciò non impedisce che ci possano essere motivi di lotta, soprattutto nel periodo dei calori, quando i maschi combattono per le femmine. I problemi possono insorgere
se i cani si trovano in un branco in cui è presente anche l’uomo che interviene per risolvere i litigi tra animali, sconvolgendo così il normale comportamento del branco. L’uomo infatti tenderà a difendere l’animale più debole che, in questo modo si sentirà protetto e tenterà quindi di attaccare il dominante. In presenza dell’uomo i cani si aggrediscono mordendosi, perché il dominante vuole imporre la sua supremazia al sottomesso, che non l'accetta, comportandosi anche lui da dominante. Ciò non si verifica quando gli animali sono soli in quanto vengono ristabiliti e rispettati i ruoli. E’ opportuno in questi casi chiedere il consiglio di un esperto di comportamento che potrà dare utili consigli circa l’introduzione di un altro cane in casa e suggerire le modalità
per ristabilire il corretto ordine gerarchico nel gruppo di cui fanno parte uomo e cani. Il proprietario, inoltre, dovrebbe cercare di evitare l’insorgere di situazioni che possano dar luogo a lotte tra gli animali.
UN
FIDO DA TRASPORTARE
tutte le possibilità per rendere piacevole il viaggio del migliore amico dell’uomo
FIDO IN TRENO In Italia è consentito il trasporto in treno di cani purché si seguano una serie di semplici regole legate anche al tipo di treno utilizzato per lo spostamento. Per gli animali di piccole dimensioni, in via generale, il trasporto è gratuito se custoditi in appositi contenitori di dimensioni non superiori a 70x50x30cm. Nei treni a scompartimento, i cani di piccola taglia possono viaggiare liberamente accanto a noi, sempre sorvegliati con attenzione e purché i passeggeri dello scompartimento lo consentano, solo in 2 classe. I cani di grossa taglia, invece, sono ammessi solo se non recano disturbo e sono tenuti al guinzaglio e con museruola, altrimenti, oltre al pagamento a
16
del biglietto ridotto, è necessario prenotare l' intero scompartimento (il proprietario deve però sostenere le spese di disinfestazione del locale). Sui treni locali, dove le carrozze sono costituite da un unico ambiente, è consentito il trasporto degli animali solo facendo uso delle piattaforme o dei vestiboli delle carrozze. I cani di media e grossa taglia non sono accettati sui "Pendolini" per il fatto che lo spazio per il passeggero non è sufficiente per poterlo tenere accanto. Quelli di piccola taglia sono ammessi, gratuitamente, se custoditi in appositi contenitori collocati in appositi spazi. Nei treni Eurostar Italia possono viaggiare solo i cani guida per i ciechi, a tutti gli altri animali é vietato l'accesso. Poiché comunque le Ferrovie dello Stato possono apportare modifiche alle
condizioni per il trasporto di animali in treno, è consigliabile, prima di mettersi in viaggio, sincerarsi che queste non siano cambiate.
FIDO IN MACCHINA L'art. 169 del Nuovo Codice della Strada consente di trasportare liberamente in auto un solo cane, purché non costituisca pericolo o intralcio per il conducente dell'auto (quindi deve stare comunque sul sedile posteriore). E' consentito inoltre il trasporto di un numero superiore di animali se questi vengono custoditi nel vano posteriore dell'auto appositamente diviso da una rete o da altro mezzo analogo; oppure tenendo gli animali (se di piccola taglia) negli appositi "contenitori da
trasporto". Questo è quanto afferma la normativa vigente. E' comunque indispensabile, prima di affrontare lunghi spostamenti, cercare di abituare il nostro cane a viaggiare in auto insieme a noi. Prima di partire il cane deve essere a stomaco vuoto e non dimentichiamoci di portare una ciotola e una abbondante scorta di acqua. Quando si viaggia assicuriamoci che il finestrino sia leggermente abbassato in modo da far circolare l'aria, ma non lasciamogli mettere la testa fuori perché un colpo d'aria potrebbe causargli una fastidiosa otite. Dovremo effettuare frequenti soste (al massimo ogni due ore) in modo che possa sgranchirsi le zampe e dissetarsi. Non lasciamolo mai chiuso in auto durante una giornata calda perché, anche se i finestrini sono abbassati, basta poco tempo perché la temperatura all'interno raggiunga i 40 gradi all'ombra e i 60 gradi al sole. Quando abbiamo raggiunto il luogo delle nostre vacanze può essere utile avere dei ragguagli sugli spostamenti brevi da effettuarsi con mezzi pubblici. Per i trasporti urbani comunali (autobus, metropolitana) i regolamenti variano da un comune all'altro. Se è consentito l'accesso ai cani, può essere chiesto, o meno, il pagamento del biglietto e l'animale dovrà essere al guinzaglio e munito di museruola a paniere. In ogni caso non sono ammessi più di due cani contemporaneamente. Per quanto concerne lo spostamento in taxi non esistono regole generali per il trasporto di animali: è a discrezione del conducente accettare il cane a bordo. Per questo consigliamo di segnalare la presenza di animali al centralino al momento della richiesta della vettura in modo che la stessa compagnia provveda ad inviare un taxi che accetta di trasportare animali.
CANI PER NON VEDENTI E IL TRASPORTO AEREO L'UNICA
ECCEZIONE RIGUARDA I CANI GUIDA PER NON VEDENTI CHE VENGONO IMBARCATI COL
PASSEGGERO PURCHÉ MUNITI DI MUSERUOLA E GUINZAGLIO: IN QUESTO CASO IL TRASPORTO È GRATUITO ANCHE SE, COMUNQUE, SI DOVRÀ SEGNALARE LA PRESENZA DEL CANE ALL'UFFICIO PRENOTAZIONE DELLA COMPAGNIA AEREA; CANE E PADRONE SARANNO IMBARCATI PER PRIMI E SISTEMATI ADEGUATAMENTE L'UNO ACCANTO ALL'ALTRO.
FIDO IN NAVE Grazie alla tolleranza delle nostre compagnie di navigazione, generalmente non è un problema portare i nostri cani a bordo di navi o traghetti destinati a brevi traversate: basta avere a portata di mano il certificato di buona salute. Su alcune imbarcazioni esistono apposite gabbie o "canili di bordo", dove è obbligatorio rinchiudere il nostro cane se
questo è di grossa taglia, mentre se è di piccola taglia può passeggiare tranquillamente sul ponte, tenuto al guinzaglio e dormire in cabina (prenotata per intero).
FIDO IN AEREO Tutte le compagnie aeree consentono, in genere, il trasporto di cani e altri piccoli animali ma ciascuna adotta
17
VIAGGIARE ALL'ESTERO CON ANIMALI DA COMPAGNIA CHI
INTENDE RECARSI ALL'ESTERO CON IL PROPRIO ANIMALE DA COMPAGNIA DEVE MUNIRSI DI UN DOCUMENTO SANITARIO CHE VIENE RILASCIATO DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO DELL' ASL. PER I CANI, I GATTI E I FURETTI, QUESTO DOCUMENTO È COSTITUITO DA UN VERO E PROPRIO PASSAPORTO. SI OTTIENE RECANDOSI AL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO DELL' ASL CON IL PROPRIO ANIMALE E UNA CERTIFICAZIONE VETERINARIA COMPROVANTE CHE LA VACCINAZIONE ANTIRABBICA È STATA EFFETTUATA DA PIÙ DI 30 GIORNI E DA NON OLTRE 12 MESI. PER CONOSCERE LE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE MOVIMENTAZIONI DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA, DIVERSI DA CANI, GATTI E FURETTI, È OPPORTUNO CONTATTARE LA RAPPRESENTANZA DIPLOMATICA IN ITALIA DEL PAESE IN CUI CI SI INTENDE RECARE, PER INFORMARSI DI EVENTUALI OBBLIGHI SPECIFICI.
regole diverse per cui prima di metterci in viaggio è sempre opportuno programmare ed informarsi con largo anticipo. Al momento della prenotazione dovremo comunicare alla compagnia aerea la presenza del nostro amico a quattro zampe. Se la località di vacanza è all'estero dovremo inoltre informarci sulle formalità in vigore nel paese di destinazione: in alcuni Stati l'introduzione di un animale prevede un periodo di quarantena che può arrivare fino a tre mesi (in questo caso forse è meglio evitare a Fido questa traumatica esperienza!). Come regola generale il nostro cane dovrà essere vaccinato contro le principali malattie e, per ogni evenienza, è opportuno avere oltre al libretto sanitario anche un certificato che attesti lo stato di buona salute. Tutte le compagnie aeree consentono che i cani di piccola taglia viaggino al nostro fianco, in cabina, purché custoditi in gabbie col fondo impermeabile (tali gabbie devono avere dimensioni adeguate per consentire alle bestiole di muoversi comodamente). Se invece il peso del nostro cane 18
compreso quello del contenitore supera i 10 kg., l'animale dovrà viaggiare nella stiva: sarà imbarcato dallo scalo merci e viaggerà all'interno di apposite gabbie messe a disposizione dalla compagnia aerea. I cani di media o grande taglia
viaggiano nella stiva pressurizzata in apposite gabbie rinforzate. Alcune compagnie garantiscono l’assistenza di personale specializzato, centri di assistenza e di ristoro per gli animali duranti gli scali.
PORTE tradizionali per interni a libro - a vetri - scorrevoli - blindate LEGNAMI nazionali - esteri - multistrati
Busto Arsizio - via Magnago, 47 - Tel. 0331 631 890 Fax 0331 678 977 - www.febelliecrespi.com
19
Border
Collie
le origini
L
a razza border collie è molto antica, sembra infatti sia esistita già nel peridodo dei Romani, si hanno notizie di cani aventi simili caratteristiche sin dal 1500 da un testo scritto dal medico John Caius: ma viene riconosciuta ufficialmente solo nel 1982. 20
Il border collie ha origine come razza nella zona di confine tra l’Inghilterra e la Scozia, da qui il nome “border” che significa appunto “confine”, mentre il termine “collie” significa: “cane da pastore”. Si possono notare, in alcune stampe dei secoli scorsi,
dei cani da pastore molto simili ai border collie. Naturalmente la razza appare meno raffinata e pura ed alcune caratteristiche sono meno delineate. Nel Regno Unito non era una razza riconosciuta ma questi animali aventi caratteristiche
molto simili, erano necessari in un paese che viveva di pastorizia ed i cani dovevano essere impiegati nella cura del gregge e dovevano essere ubbidienti, agili, intelligenti e resistenti. Il Border Collie, viene considerato cane da pastore da conduzione e non da difesa. I cani da pastore da conduzione limitano il loro operato alla conduzione del gregge e solo ad una parziale difesa, tanto da poter essere mandati da soli al pascolo, al seguito del gregge, senza il controllo del pastore. Il Border Collie non tocca mai con morsi le pecore per dirigerle, ma si limita a farlo con lo sguardo. Per questo motivo e per la sua tempra forte, viene utilizzato anche nella conduzione di cavalli, oche ed altri animali.
Carattere, caratteristiche e necessità Il Border Collie è un cane prettamente da pastore, in lui infatti la conduzione è innata. Ha caratteristiche tipiche del pastore: è territoriale, dominante, non si sottomette, e, avendo un’intelligenza molto acuta, può valutare se il padrone è degno di lui o no. Il rapporto con il padrone si basa solo sul rispetto, senza il quale il rapporto cane-padrone sarebbe molto difficile ed il cane potrebbe avere atteggiamenti aggressivi e possessivi, quindi questo animale non è per tutti. Con il Border Collie, come con gli altri cani, non bisogna mai usare violenza: bisogna arrivare a dei compromessi ed inizialmente bisognerà usare fermezza e non essere troppo permissivi. Quando si compra un border collie è necessario fargli capire subito il suo ruolo nella 21
Lo Standard di razza •
ALTEZZA AL GARRESE: MASCHI
53
CM,
FEMMINE INFERIORE.
• • •
DENTATURA: A FORBICE,
42
DENTI
STOP MARCATO COLORI AMMESSI TUTTI, L’IMPORTANTE CHE IL BIANCO NON PREDOMINI
•
PELO: ESISTONO DUE TIPI DI PELO E DUE TIPI DI BORDER COLLIE, IL ROUGH E LO SMOOTH, IL ROUGH È DOTATO DI UN
PELO
NETTAMENTE
MODERATAMENTE PIÙ
VISTOSA.
LO
LUNGO
E
SMOTH
LA È
IL
CODA
È
BORDER
COLLIE A PELO CORTO, DI SOLITO IL PELO È DI CIRCA
2,5
CM,
LA
CODA
È
MENO
VISTOSA
E
IL
PELO
IN
ENTRAMBI I CASI DEVE ESSERE COMPATTO CON UN FITTO SOTTOPELO
gerarchia della famiglia: inizia con il processo di “imprinting” e continua fino all’età di 3 mesi con la mamma e i fratelli e poi con i padroni e gli altri cani. Bisogna educarlo a mangiare o dopo di noi, o in tempi completamente indipendenti; bisogna creargli degli spazi suoi, una propria cuccia e se gli si vuole dare una poltrona o un letto, non deve essere quello dei membri dominanti, meglio comunque che non siano particolarmente alti in quanto in natura i dominanti, i lupi alpha, dormono più in alto degli altri membri del branco. Bisogna stabilire i tempi di gioco e decidere quando iniziare e finire, etc… sarebbe utile fare un corso di addestramento base con persone esperte quando il cucciolo ha circa 4 mesi. Il border collie è dotato di un’ acuta intelligenza ed è molto esuberante: ha bisogno di fare molto moto, di tenersi occupato mentalmente e quindi bisognerà adeguarsi e provvedere a queste sue necessità, onde evitare di fare insorgere in lui atteggiamenti distruttivi e difficilmente accettabili. Non è un animale consigliato agli anziani, alle persone sedentarie e a chi ha bambini troppo piccoli, in quanto è un animale che ha bisogno di stare a contatto diretto con il padrone facendo lunghe passeggiate e giochi all’aperto. Essendo un cane da pastore, l’attività per lui più idonea sarebbe lo sheepdog (conduzione delle pecore) ma poiché ciò non è facilmente attuabile, si possono proporre attività come l’agility o altre, mirate a colmare l’esuberanza dell’animale. Ciò è da tener presente soprattutto se si tiene il border collie in appartamento, il cane avrà quindi bisogno di fare lunghe passeggiate e di stare a contatto con altri cani.
A proposito del rapporto con gli altri cani, essendo un cane che lavora in gruppo, non dovrebbe essere molto aggressivo con altri esemplari sia maschi che femmine, quindi convive tranquillamente con altre razze, ma il massimo per lui sarebbe vivere con altri border per poter interagire e giocare con loro. Se si è interessati all’acquisto di un border collie, sarà necessario rivolgersi a persone serie, ad allevamenti che possano certificare il loro pedigree. Alla prima esperienza sarebbe meglio acquistare una femmina che è più remissiva e meno territoriale.
Alimentazione Il border collie non è un cane particolarmente delicato e quindi richiede semplicemente un’alimentazione equilibrata al suo stile di vita. Possono essere utlizzate delle crocchette specifiche, del tipo super premium.
Lo Smooth Border Collie Lo smooth border collie -il border collie a pelo cortoin Italia non è molto diffuso, mentre è molto richiesto nei paesi anglosassoni, soprattutto per utilizzo lavorativo. Questo cane ha le stesse caratteristiche di quello a pelo lungo, unica differenza dunque è la lunghezza del pelo e la coda più sottile. In Italia vengono utilizzati soprattutto per lavoro e quindi hanno una selezione ed aspetti caratteriali più marcati.
ALLEVAMENTO CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO
di Manuela Furlan
Via Dairago 120/3 - Busto Arsizio (VA) tel. 0331 35 31 81 - cell. 340 143 62 31 23
LE COME
MALATTIE
DEL
GATTO
PER NOI UOMINI ANCHE PER IL MONDO DEI GATTI ESISTONO NUMEROSE MALATTIE DI CUI I NOSTRI AMATI GATTI POSSONO
ESSERE CONTAGIATI.
DESCRIVIAMO
QUI DI SEGUITO LE MALATTIE PIÙ FREQUENTI NEL GATTO, INDICANDO I SINTOMI CHE AIUTANO
A FAR CAPIRE QUALE SIA LA MALATTIA. SE NECESSITA L’INTERVENTO DI UN MEDICO VETERINARIO E QUANTO IMPORTANTI SIANO LE VACCINAZIONI PER PREVENIRE LE MALATTIE. MALATTIE PIÙ FREQUENTI NEL GATTO, E COSA FARE NELLE EMERGENZE:
LA TOXOPLASMOSI La toxoplasmosi è una malattia infettiva, causata dal protozoo Toxoplasma gondii, parassita intracellulare obbligato diffuso tra i mammiferi e gli uccelli. Il Toxoplasma gondii vive in genere nel tratto intestinale del gatto, che si infetta cibandosi di carne di piccoli roditori. Il gatto rappresenta l'animale serbatoio per la riproduzione del protozoo, in quanto nel suo intestino il toxoplasma svolge il suo ciclo di riproduzione sessuata. Le ovocisti vengono emesse con le feci del gatto e possono essere ingerite da un altro animale o 24
rarissimamente dall'uomo, i quali rappresentano quindi suoi ospiti intermedi. Una recente ricerca ha dimostrato che la coabitazione tra gatti e uomo non è un fattore di rischio importante per l'infezione di Toxoplasma, ma che è molto più pericoloso cibarsi di carni crude o poco cotte (specie di agnello), di insaccati, di verdure lavate male o di latticini non pastorizzati.
LA GASTROENTERITE INFETTIVA E' dovuta ad un parvovirus, estremamente resistente alle alte temperature, a condizioni ambientali sfavorevoli,
ai disinfettanti. Nel gatto adulto l'infezione, grave e molto contagiosa, è di solito subclinica, mentre nel cucciolo è presente un'elevata mortalità. I sintomi più frequenti sono anoressia, depressione del sensorio, febbre elevata, dolorabilità alla palpazione dell'addome, vomito, diarrea, disidratazione, aborto. Il decorso della malattia varia dai 5 ai 7 giorni nella fase acuta, che, se viene superata, permette una rapida guarigione. La diagnosi segue il riconoscimento dei sintomi tipici e della marcata leucopenia. La terapia si basa sull'impiego
di soluzioni reidratanti elettrolitiche per via endovenosa, di trasfusioni di sangue, di antibiotici ed antiemetici. Note: Importante per la prevenzione è la vaccinazione dei micetti all'età di 8-10 settimane, da ripetersi dopo un mese e quindi annualmente.
L’IMMUNODEFICIENZA FELINA Il virus responsabile dell'immunodeficienza felina (FIV) è un retrovirus che agisce infettando e quindi distruggendo popolazioni di linfociti T e, dopo un periodo di latenza che dura anni, provoca la comparsa di una sindrome di immunodeficienza, che si caratterizza per la comparsa di infezioni croniche ricorrenti. L'infezione, che è fatale, permane per tutta la vita e progredisce in modo variabile (il 20% dei soggetti colpiti muore entro i due anni dalla diagnosi, più del 50% invece, nello stesso periodo rimane asintomatico). Una volta manifestatesi l'infezione, la sopravvivenza non supera l'anno. Il FIV può infettare gatti d'ogni età, soprattutto i soggetti dai 5 anni in su, più i maschi delle femmine. Il FIV è eliminato con la saliva e trasmesso attraverso il morso. I sintomi variano con l'evoluzione della malattia. Nella fase acuta può esservi febbre, linfoadenopatia e neutropenia. La seconda fase è asintomatica e può durare anni. La fase cronica terminale si manifesta con una sindrome di immunodeficienza con infezioni ricorrenti, con sintomi che peggiorano progressivamente in mesi od anni (deperimento, febbre ricorrente, gengivite, stomatite e periodontite, rinite, congiuntivite, diarrea, anemia, infezioni batteriche recidivanti ad andamento cronico). La malattia non è attualmente curabile ma i gatti senza sintomo possono vivere per anni, mentre quelli con la patologia attualmente possono avere benefici seguendo una terapia di supporto (antibiotici, fluidi, regime alimentare).
Note: Per la prevenzione è importante evitare il libero girovagare del gatto e sottoporre a castrazione i maschi. Il ricorso al veterinario ed i suoi suggerimenti sono indispensabili.
LA LEUCEMIA FELINA E' dovuta ad un retrovirus e rappresenta la maggiore causa di mortalità nel gatto domestico. Si diffonde per contatto diretto della mucosa oronasale con la saliva infetta. L'esordio della leucemia felina (FeLV) è variabile e può originare tre diverse forme: 1) Stato di infezione. 2) Infezione persistente. 3) Infezione transitoria. I sintomi più frequenti sono l'insorgenza di neoplasie linfoproliferative a carico di differenti organi, disordini mieloproliferativi (caratterizzati da anoressia, dimagrimento, anemia progressiva, ittero, epato e splenomegalia), immunodeficienza FeLV indotta (possibilità di contrarre infezioni secondarie, soprattutto croniche), aumento di volume dei linfonodi periferici, infertilità ed aborto. L'infezione da FeLV è più frequente nei soggetti tra 1 e 6 anni d'eta. Non esiste una terapia specifica ma è utile l'uso degli antibiotici, la somministrazione di fluidi ed il supporto nutrizionale.
Note: La prevenzione è molto importante, in particolare la vaccinazione (il vaccino viene inoculato all'età di 8-10 settimane di vita, con una ripetizione dopo 2-4 settimane ed un richiamo annuale).
LA PERITONITE INFETTIVA E' una malattia sistemica immunomediata, progressiva e mortale dovuta ad un coronavirus. E' diffusa in tutto il mondo non solo nei gatti domestici ma anche nei felini selvatici. Il virus è trasmesso attraverso le secrezioni (orali e respiratorie), le feci e a volte le urine, e può sopravvivere in ambiente esterno per alcuni giorni. I sintomi della peritonite infettiva felina (FIP) comprendono febbre persistente, ridotto accrescimento nei cuccioli, anoressia, dimagrimento, vomito e diarrea, disidratazione e anemia. Il quadro clinico può variare secondo la virulenza del ceppo virale ed il sistema immunitario del soggetto colpito. Sono conosciute una forma essudativa ed una forma secca della malattia. Non esiste attualmente alcun trattamento efficace. Si utilizzano i corticosteroidi (per le infiammazioni secondarie) fluidoterapia, trasfusioni di sangue e regime alimentare dietetico.
25
COSA FARE IN CASO D'EMERGENZA Se il vostro gatto manifesta uno stato di malessere, è necessario rivolgersi subito ad un veterinario, soprattutto se non si riesce a comprendere la causa della malattia. Alcuni sintomi che descriviamo devono essere il motivo principale a ricorrere immediatamente al medico. (REAZIONI ALLERGICHE CONVULSIONI O COLLASSO - COLPO DI CALORE FERITE SANGUINANTI - TRAUMI DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE DIFFICOLTÀ AD URINARE O EVACUARE FEBBRE ALTA - SOSPETTO AVVELENAMENTO VOMITO E DIARREA FREQUENTI E IMPONENTI).
COME SOMMINISTRARE I FARMACI Somministrare al proprio gatto una medicina non è cosa facile. Qualche possibilità si ha mescolando il farmaco al cibo, ma con molti gatti diffidenti, che annusano l'alimento prima di mangiarlo, anche questo tentativo può fallire. Il metodo più semplice, è quello di agire in due persone, una delle quali immobilizza l'animale, evitando graffi e morsi, mentre l'altra pone la pillola sulla lingua, di lato e il più in profondità possibile. La bocca va poi tenuta chiusa per qualche secondo, accarezzando la gola dell'animale, in modo che la medicina sia inghiottita e non sputata. COME INTERVENIRE IN CASO DI AVVELENAMENTO DEL GATTO I gatti sono sicuramente gli animali domestici maggiormente vittime di avvelenamenti, sia accidentali (per la grande curiosità) che intenzionali (per opera di mascalzoni che in tal modo tentano di sbarazzarsi di un animale fastidioso). Inoltre difficilmente i gatti rigurgitano sostanze nocive, come accade per i cani, ed il loro sistema nervoso è facilmente colpito dai veleni. Fra i prodotti che possono causare un avvelenamento, voluto od occasionale, ricordiamo: 26
pesticidi, tra i quali gli erbicidi agricoli, alcuni insetticidi carbamati, il clorasodio (utilizzato come topicida), la stricnina, la metaldeide (un lumachicidi), alcuni anticoagulanti (anche questi pericolosi ratticidi). Farmaci, tra i quali quello contro i parassiti esterni (se applicati in modo improprio), l'aspirina (che si usa con successo per il cane ma è pericolosa per i gatti), l'acetaminofene. Piante, alcune delle quali, di normale presenza sia negli appartamenti che nei giardini, sono molto velenose per i gatti, cuccioli soprattutto, che giocano con le foglie, masticandole e ingerendole. Agenti inquinanti e prodotti chimici, utilizzati per l'uso domestico (come alcool ed antigelo). In caso di avvelenamento, soprattutto se è sopraggiunto lo stato di shock, il gatto va avvolto in una coperta, con la testa delicatamente abbassata, e immediatamente trasportato dal veterinario, che provvederà alle cure del caso (flebo e antidoti).
FRATTURE E FERITE Le fratture di solito derivano da investimenti stradali o da salti mal calcolati. In questi casi è necessario contattare immediatamente il veterinario, ed il gatto va spostato con estrema delicatezza, ponendolo sopra un panno, con il quale poi va sollevato delicatamente, per evitare ulteriori danni ossei, quindi adagiato nel trasportino o direttamente sui sedili dell'automobile (se non in grado di muoversi), per condurlo presso la clinica veterinaria dove sarà sottoposto alla riduzione della frattura. Le ferite, se presentano un'abbondante emorragia è necessario fermarla, applicando un laccio emostatico (o un bendaggio stretto) sull'arto colpito a monte della lesione. Ogni cinque minuti il laccio andrà allentato per permettere il deflusso di sangue. Il gatto, anche se ferito, non ama particolarmente manipolazioni sul suo corpo, per cui è meglio evitare di tentare di disinfettare e bendare la ferita ma conviene rivolgersi al veterinario, che provvederà alle cure del caso.
TAC
VETERINARIA
L
Direttore Sanitario Dott. Battista Galli Specialista in clinica dei piccoli animali
CLINICA VETERIANARIA C.M.V.
Dott.ssa Cristiana Alfieri Dott. Stefano Caruso Dott. Nicola Cenacchi
21100 VARESE • viale Aguggiari 162 Tel. 0332 820.002 • Fax 0332 820.064 www.clinicaveterinariacmv.it
A DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ED IN PARTICOLARE LE TECNICHE NON CONVENZIONALI QUALI LA TC E LA RNM VENGONO ASSUMENDO ANCHE IN MEDICINA VETERINARIA UN RUOLO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE E CON MAGGIORI CAMPI DI APPLICAZIONE. CIÒ AVVIENE ANCHE PER LA MAGGIOR ATTENZIONE SIA DA PARTE DEL MEDICO VETERINARIO SIA DEL PROPRIETARIO AD UN APPROCCIO DIAGNOSTICO COMPLETO CHE POSSA PORTARE AD UN INDIRIZZO PROGNOSTICO-TERAPEUTICO PIÙ ADEGUATO.
Foto: Marino Sanvito Color Games
L’IMPIEGO DI UNITÀ TOMOGRAFICHE CON MODALITÀ DI ACQUISIZIONE SPIRALE CONSENTE DI SUPERARE I PROBLEMI TECNICI ED I NUMEROSI ARTEFATTI CHE SI VERIFICANO CON I TOMOGRAFI NON RECENTI, CON UN SENSIBILE CONTENIMENTO DEI TEMPI DI ACQUISIZIONE ED UNA MAGGIOR ACCURATEZZA DIAGNOSTICA. LE POSSIBILI INDICAZIONI CONTEMPLANO LE AFFEZIONI TRAUMATICHE, FLOGISTICHE, DEGENERATIVE E/O NEOPLASTICHE DI DIFFERENTI ORGANI ED APPARATI.
Associazione tra professionisti
E’ POSSIBILE ANCHE ESPLORARE AGEVOLMENTE REGIONI ANATOMICHE "COMPLESSE", ALTRIMENTI POCO INDAGABILI CON ALTRE TECNICHE DI IMAGING (QUALI AD ESEMPIO IL NEURO SPLANCNOCRANIO, IL CAVO PELVICO ED IL RACHIDE), NONCHÉ DI ESPLORARE, IN TEMPI CELERI, LE GRANDI CAVITÀ CORPOREE; NON ULTIMA LA POSSIBILITÀ DI ESEGUIRE PRELIEVI AD AGO SOTTILE TC GUIDATI PER LA CONFERMA CITO/ISTOLOGICA DEL SOSPETTO DIAGNOSTICO.
27
dell'
L
Elsa
’Allevamento dell’Elsa si trova a Biandronno, in provincia di Varese, situato sulle rive del lago in una zona turistica tra il lago Maggiore, il lago di Varese ed il lago di Monate. L’allevamento deve il suo nome ad uno splendido esemplare di alano femmina tigrata che si chiamava appunto ELSA Indios dell’Armida. Nel febbraio 1990 è stato riconosciuto l’affisso “DELL’ELSA” e vengono allevati principalmente alani fulvi e tigrati, ma anche neri e arlecchini. Da questo allevamento sono usciti parecchi campioni che hanno calcato i rings di tutta Europa, arricchendo il loro palmares e facendosi conoscere da tutti gli appassionati come la “famosa” CARLOTTA” con i suoi 18 titoli a livello internazionale, suo figlio OTTAVIO, MARLENE con molti titoli tra cui quello di CH.Europea, poi HELENA CH:Mondiale e i suoi nipoti MIGUEL GARCIA e MAGIA anch’essi CH.MONDIALI GIOVANI. Dalla prima cucciolata sono usciti 174 CAMPIONI sui ring di tutto il mondo: l’impegno degli allevatori per una corretta selezione di questa razza è intenso e senza risparmio di sacrifici. Gli alani vivono a stretto contatto con gli allevatori in casa e per questo motivo il numero dei soggetti presenti è sempre stato limitato. I cuccioli vengono consegnati a 70 giorni vaccinati, sverminati, con il 28
microchip e con il deposito del DNA: il numero di cuccioli in un anno è di 15 – 20 in modo tale che tutti possano essere seguiti nel migliore dei modi e con tutta l’attenzione necessaria. Gli allevatori sono sempre a disposizione per qualsiasi informazione, sia telefonicamente sia tramite appuntamento.
BREVI CENNI STORICI I diretti antenati dell’attuale Alano Tedesco sono l’antico “Bullenbeiser” e i grandi maschi impiegati nella caccia da seguita e in particolare al cinghiale, cani di struttura e conformazione intermedia tra un possente mastino di tipo inglese (Mastiff) e un levriero agile e leggero. Sotto la denominazione di Dogge si intendeva un grande cane potente che non doveva obbligatoriamente appartenere ad una determinata razza. In seguito le denominazioni Ulmer Dogge (Molosso di Ulm), Englische Dogge (MolossoInglese), Danische Dogge (Molosso Danese), Hatzrude (Grande Maschio per
MENTO ALll'LEVA de
Elsa
a Els
ALLEVAMENTO
Els a Elsa
Gli Allevamenti
la caccia da seguita), Saupacher (Acchiappascrofe o Cane da cinghiale) e Grosse Dogge (Grande Molosso) hanno designato differenti tipi di cani che si distinguevano per il colore del mantello e per la mole. Nel 1878, a Berlino, un comitato composto da sette allevatori e Giudici esperti, sotto la presidenza del Dottor Bodinus, prese la decisione di raggruppare tutte le suddette varietà sotto il nome di Deutsche Dogge (Alano Tedesco). In questo modo fu posta la prima pietra per l’allevamento di una razza di origine tedesca. Nel 1880, in occasione di un’esposizione a Berlino, fu redatto il primo Standard dell’Alano Tedesco. A partire dal 1888, la razza fu affidata al “Deutscer Dogger Club 1888 e V;” che, nel corso degli anni, ha modificato lo Standard in più riprese. Forma e contenuto attuale corrispondono al modello proposto dalla F.C.I. LO STANDARD Lo Standard qui di seguito riportato (pag. 29) è ufficialmente
CARATTERISTICHE FISICHE NEL
SUO ASPETTO GENERALE L’ALANO
TEDESCO
UNISCE
COLLO:
POSTERIORI: L’INTERA L’OSSATURA
DEL POSTERIORE È RICOPERTA DA
BASE, SI ASSOTTIGLIA LEGGERMENTE VERSO LA TESTA, IL
MUSCOLI
CHE
SUO PROFILO È BEN ARCUATO NELLA REGIONE DELLA
LE ANCHE E LE COSCE LARGHE E ARROTONDATE.
NUCA.
DA DIETRO, I POSTERIORI, ROBUSTI E DOTATI DI BUONE
FIEREZZA, FORZA ED ELEGANZA IN UN INSIEME PIENO
LUNGO, ASCIUTTO, MUSCOLOSO.
DI NOBILTÀ.
E’ GRANDE, POTENTE E DI COSTRUZIONE ARMONIOSA. L’ALANO, GRAZIE ALLA MOLE UNITA ALLA DISTINZIONE, ALL’ARMONIA DELL’ASPETTO, ALLA PROPORZIONE DELLE FORME, DÀ A COLUI CHE LO CONTEMPLA L’IMPRESSIONE DI TROVARSI DI FRONTE AD UNA STATUA PIENA DI NOBILTÀ. PROPORZIONI FONDAMENTALI: IL TRONCO, SPECIALMENTE QUELLO DEI MASCHI, SI INSCRIVE NEL QUADRATO. LA LUNGHEZZA DEL TRONCO,
BEN
SVILUPPATO ALLA
POTENTI
RENDONO
GROPPA,
LA
VISTI
QUEST’ULTIMA È POCO PRONUNCIATA. LE LINEE SUPERIORI
PORTATO ALTO, LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI. GARRESE: È IL PUNTO PIÙ ELEVATO DEL POTENTE TRONCO. E’ COSTITUITO DAL MARGINE SUPERIORE DELLE SCAPOLE CHE SUPERANO LE APOFISI SPINOSE DELLE VERTEBRE. LINEA SUPERIORE: DORSO CORTO E BEN TESO, QUASI RETTILINEO, LEGGERMENTE INCLINATO VERSO IL POSTERIORE. RENE: LEGGERMENTE ARROTONDATO, LARGO E CON MUSCOLATURA FORTE. GROPPA: LARGA, BEN MUSCOLATA, LEGGERMENTE INCLINATA DAL SACRO ALLA RADICE DELLA CODA, SI FONDE SENZA INTERRUZIONI NELL’ATTACCATURA DELLA CODA. TORACE: DISCESO FINO A LIVELLO DEI GOMITI. COSTE BEN CERCHIATE INCLINATE VERSO IL POSTERIORE. GABBIA TORACICA DI BUONA LARGHEZZA, CON PETTO PRONUNCIATO. LINEA INFERIORE: VENTRE BEN RETRATTO, A FORMARE UNA CURVA
DEL CRANIO E DEL MUSO DEVONO ESSERE PARALLELE.
AGGRAZIATA CHE SI PROLUNGA NELLA LINEA INFERIORE
ESSENZIALMENTE ALLA RIPARTIZIONE DELLE MACCHIE.
DI
DEL TORACE.
PELO: CORTISSIMO E FITTO, LISCIO, LUCENTE E BEN ADERENTE AL CORPO. COLORE: L’ALANO È ALLEVATO IN TRE VARIETÀ DI COLORI DISTINTI: FULVO E TIGRATO, ARLECCHINO E NERO, BLU. FULVO: MANTELLO DAL GIALLO-ORO CHIARO AL GIALLOORO INTENSO. E’ RICERCATA LA MASCHERA NERA. PICCOLE MACCHIE AL PETTO E AI PIEDI SONO INDESIDERATE. TIGRATO: COLORE DEL FONDO DAL GIALLO-ORO CHIARO AL GIALLO-ORO INTENSO CON STRIATURE NERE PIÙ REGOLARI POSSIBILE E NETTAMENTE DISEGNATE, CHE SEGUONO LA DIREZIONE DELLE COSTOLE; È RICERCATA LA MASCHERA NERA. PICCOLE MACCHIE AL PETTO E AI PIEDI SONO INDESIDERATE. ARLECCHINO BIANCO E NERO (DETTO UN TEMPO TIGERDOGGEN): FONDO DEL MANTELLO BIANCO PURO, QUANTO PIÙ POSSIBILE PRIVO DI MOSCHETTATURE, CON
MISURATO DALLA PUNTA DELLA SPALLA ALLA PUNTA DELL’ISCHIO, NON DEVE SUPERARE NEI MASCHI IL DELL’ALTEZZA AL GARRESE E NELLE FEMMINE IL
L’ALTEZZA E 72 CM TESTA:
MINIMA AL GARRESE È
80
5% 10%.
CM PER I MASCHI
PER LE FEMMINE.
ARMONIOSAMENTE PROPORZIONATA NELL’INSIEME, LUNGA, STRETTA,
CON
NETTI, MOLTO ESPRESSIVA, (SOPRATTUTTO NELLA REGIONE
PROFILI
FINEMENTE CESELLATA
SOTT’ORBITALE); LE ARCATE SOPRACILIARI SONO BEN SENZA,
SVILUPPATE
TUTTAVIA,
ESSERE
SALIENTI.
DISTANZA DALL’ESTREMITÀ DEL TARTUFO ALLO
LA STOP
DEVE CORRISPONDERE QUANTO PIÙ POSSIBILE ALLA
STOP
DISTANZA TRA LO
E LA CRESTA OCCIPITALE,
FRONTE LA TESTA DEVE APPARIRE STRETTA, IL MUSO
DEVE ESSERE PIÙ LARGO POSSIBILE E I MUSCOLI DELLE
(MASSETERI)
GUANCE
SOLO LEGGERMENTE ACCENNATI,
CODA: RAGGIUNGE IL GARRETTO.
ATTACCATA
ALTA E LARGA, SI
MAI MARCATAMENTE IN RILIEVO.
ASSOTTIGLIA PROGRESSIVAMENTE VERSO L’ESTREMITÀ. IN
STOP: NETTAMENTE TARTUFO: BEN SVILUPPATO, PIÙ
MOVIMENTO O QUANDO IL CANE È ECCITATO, SI INCURVA
NARICI
BEN
TARTUFO
LARGO CHE TONDEGGIANTE, CON
APERTE.
L’ECCEZIONE DEGLI NERO
DEVE
ALANI È
RIPOSO PENDE IN POSIZIONE NATURALMENTE DISTESA, IN
PRONUNCIATO
ESSERE
NERO,
CON
ARLECCHINI, PER I QUALI IL
RICERCATO,
MA
IL TARTUFO PARZIALMENTE PIGMENTATO
È
AMMESSO
(LADRE)
O DI
COLOR CARNACINO.
MUSO: PROFONDO E PIÙ RETTANGOLARE POSSIBILE. COMMESSURA LABIALE BEN VISIBILE. LABBRA PIGMENTATE DI NERO. NEGLI ARLECCHINI SONO AMMESSE LE LABBRA PARZIALMENTE O COMPLETAMENTE DEPIGMENTATE. MASCELLE E DENTI: MASCELLE BEN SVILUPPATE, LARGHE. DENTATURA ROBUSTA, SANA E COMPLETA CON CHIUSURA A FORBICE (42 DENTI SECONDO LA FORMULA DENTARIA). OCCHI: DI MEDIA GRANDEZZA CON ESPRESSIONE VIVA, INTELLIGENTE E AMICHEVOLE, PIÙ SCURI POSSIBILE, DI FORMA OVALE CON PALPEBRE BEN ADERENTI. NEGLI ALANI BLU SONO AMMESSI GLI OCCHI UN PO’ PIÙ CHIARI. NEGLI ALANI ARLECCHINI SONO AMMESSI GLI OCCHI CHIARI, GAZZUOLI O DI COLORE DIVERSO TRA LORO. ORECCHIE: NATURALMENTE RICADENTI, ATTACCATE ALTE, DI MEDIA GRANDEZZA, CON MARGINE ANTERIORE ADERENTE ALLA GUANCIA.
LEGGERMENTE A SCIABOLA, MA SENZA SORPASSARE SENSIBILMENTE LA LINEA DEL DORSO.
LA
CODA CON PELI
LUNGHI SULLA FACCIA INFERIORE NON È DESIDERATA.
SPALLA: DOTATA DI MUSCOLATURA POTENTE. SCAPOLA OBLIQUA, A FORMARE COL BRACCIO UN COMPRESO TRA I 100 E 110 GRADI. BRACCIO: ROBUSTO E MUSCOLOSO, BEN ADERENTE AL
LUNGA E ANGOLO
TORACE,
DEVE ESSERE UN PÒ PIÙ LUNGO DELLA SCAPOLA.
GOMITO: NON DEVE ESSERE RIVOLTO NÉ ALL’INTERNO NÉ ALL’ESTERNO. AVAMBRACCIO: ROBUSTO, MUSCOLOSO, PERFETTAMENTE IN APPIOMBO SIA DI FRONTE CHE DI PROFILO. CARPO: ROBUSTO, SOLIDO, SI CONTINUA ARMONIOSAMENTE CON L’AVAMBRACCIO METACARPO: ROBUSTO, IN APPIOMBO VISTO DI FRONTE, SOLO LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI VISTO DI PROFILO. PIEDI ANTERIORI: ROTONDI, CON DITA FORTEMENTE ARCUATE E BEN CHIUSE (PIEDE DI GATTO). UNGHIE CORTE RESISTENTI, PIÙ SCURE POSSIBILE.
ANGOLAZIONI, SONO PARALLELI AGLI ANTERIORI.
COSCIA: LUNGA, LARGA, MOLTO MUSCOLOSA. GRASSELLA (GINOCCHIO): SOLIDA, POSTA ALL’INCIRCA SULLA VERTICALE DELL’ANCA. GAMBA: LUNGA, PIÙ O MENO DELLA STESSA LUNGHEZZA DELLA COSCIA, BEN MUSCOLATA. GARRETTO: SOLIDO, ROBUSTO, NÉ RIVOLTO ALL’ESTERNO NÉ ALL’INTERNO. METATARSO: CORTO, SOLIDO, PRESSOCHÉ PERPENDICOLARE AL SUOLO. PIEDI POSTERIORI: ROTONDO, CON DITA DECISAMENTE ARCUATE E BEN CHIUSE (PIEDE DI GATTO). UNGHIE: CORTE, RESISTENTI, PIÙ SCURE POSSIBILE PELLE: BEN ADERENTE E BEN TESA. NEI SOGGETTI UNICOLORI BEN PIGMENTATA; NEI SOGGETTI ARLECCHINI LA RIPARTIZIONE
DEL
PIGMENTO
CORRISPONDE
MACCHIE NERO LACCA DAL CONTORNO STRAPPATO DI DIMENSIONI
VARIE
E
BEN
RIPARTITE
SU
TUTTA
LA
SUPERFICIE DEL CORPO.
MACCHIE PARZIALMENTE GRIGIE O BRUNE SONO INDESIDERATE. NERO: NERO LACCA, SONO AMMESSE MACCHIE BIANCHE. FANNO PARTE DI QUESTA VARIETÀ GLI ALANI MANTEL TIGER, NEI QUALI IL NERO COPRE IL TRONCO COME UN MANTELLO, MENTRE IL MUSO, IL COLLO, IL PETTO, IL VENTRE E L’ESTREMITÀ DELLA CODA POSSONO ESSERE BIANCHI, COSÌ COME GLI ALANI PLATTEN NEI QUALI IL MANTELLO È BIANCO CON GRANDI MACCHIE NERE. BLU: BLU ACCIAIO PURO, SONO AMMESSE MACCHIE BIANCHE AL PETTO E AI PIEDI
29
QUESTI I RISULTATI DAL 1987 CON UNA MEDIA DI 10/20 CUCCIOLI NATI ALL’ANNO: 174 CAMPIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI 1 CH. MONDIALE 2001 2 CH. EUROPASIEGER 2 CH. MONDIALI GIOVANI 3 CH. BUNDESIEGER 3 CH. EUROPEI 3 CH. JUGENBUNDESIEGER 2 CH. EUROPEI GIOVANI 3 CH. INTERCLUB SIA 8 CH. INTERNAZIONALI 3 CH. INTERCLUB GIOVANI 38 CH. ITALIANI 4 CH. CLUB TEDESCO 12 CH. SOCIALI 5 CH. CLUB TEDESCO GIOVANI 4 CH. RIPRODUTTORI 7 GIOVANE PROMESSA SIA 1 CH. PORTOGHESE 30
7 GIOVANE PROMESSA ENCI 4 CH. SVIZZERO 2 CH. DI S. MARINO 5 CH. CLUB SVIZZERO 4 CH. GIOVANI DI S. MARINO 6 CH. GIOVANI CLUB SVIZZERO 3 CH. JUGEN BUNDESIEGER AUSTRIACO 4 CH. GIOVANI LUSSEMBURGO 3 CH. BUNDESIEGER AUSTRIA CO 4 CH. LUSSEMBURGO 2 CH. GIOVANI CLUB FRANCESE 12 CH. DELL'ANNO 3 CH. GIOVANI SOCIALI 7 CH. EU.DDC 1 CH. CLUB SPAGNOLO 6 CH. JUGENDSIEGER EU.DDC 1 CH. CEDDA
in vigore dal marzo 2001. Rispetto al precedente le differenze sono minime, fatta eccezione per due particolari di notevole rilevanza. Al punto ORECCHIE, il nuovo Standard descrive l’ideale e i difetti di “orecchie naturalmente ricadenti” e non esiste più alcun cenno alle orecchie tagliate. E’ evidente dunque che l’alano del nuovo millennio, per corrispondere allo Standard, non potrà più essere sottoposto a conchectomia. Sarà premura del Club comunicare attraverso ogni mezzo possibile il termine che stabilirà, in accordo con l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, che gli Alani nati dopo quella data non potranno più essere esposti se conchectomizzati. Per quanto riguarda il COLORE DEL MANTELLO, fa la sua
ricomparsa il colore Platten, cioè gli alani bianchi con larghe pezzature nere che vengono giudicati con i Neri e i Mantel Tiger. Di ciò ci rallegriamo, perché era per tutti inspiegabile che il precedente Standard avesse “dimenticato” un colore di mantello poco diffuso, ma del tutto regolare e da sempre riconosciuto F.C.I. COMPORTAMENTO E CARATTERE L’Alano è dotato di una bontà istintiva, affettuoso e attaccato ai suoi padroni, specialmente ai bambini, riservato con gli estranei. Si deve ricercare un cane da accompagnamento adatto alla vita in famiglia, senza paure e sicuro di sé, ricettivo all’apprendimento, privo di aggressività e dotato di soglia di reazione elevata.
ALLEVAMENTO DELL' ELSA DI MARIA ROSA CARCHEN V. ISOLA VIRGINIA 47 21024 BIANDRONNO (VA) TEL & FAX +39 0332 76 72 23 +39 338 68 85 966 www.dellelsa.it 31
OMEOPATI A: una cura dolce per i nostri amici a quattro zampe. L’omeopatia, dal greco “omoios” (simile) e “pathos” (sofferenza), è secondo recenti indagini statistiche la medicina tra le cosiddette “non convenzionali”, più utilizzata dai cittadini italiani che sempre più spesso, quando sono anche proprietari di animali, la richiedono per i loro beniamini. L’approccio del medico-paziente è significativamente diverso da quello comunemente adottato dalla medicina tradizionale, e al medico veterinario omeopata è richiesto, oltre all’utilizzo di tutti gli strumenti diagnostici e terapeutici della moderna medicina, anche la frequenza di appropriate scuole di formazione e di continui aggiornamenti. C.F. Samuel Hahnemann, medico, fisico e chimico padre dell’omeopatia, nel 1810 pubblicò la prima edizione dell’Organon (testo fondamentale per lo studio di questa medicina) in cui riportava le prime conclusioni di circa vent’anni di studio. Leggendo gli effetti di Chincona Officinalis (Chinino), utilizzata per la cura della malaria, Hahnemann decise di assumerne piccole dosi successive e, con sua grande sorpresa, vide manifestarsi un quadro di intossicazione i cui sintomi erano sovrapponibili a quelli della malaria stessa. Il Chinino, terapia di elezione della malaria, era cioè in grado di provocare in un organismo sano la stessa sintomatologia. Hahnemann intuì il principio fondamentale dell’omeopatia: similia similibus curentur, esiste cioè un parallelismo d’azione fra il potere tossicologico di una sostanza e il suo potere terapeutico. Tale principio era conosciuto fin dai tempi di Ippocrate il quale aveva notato, per esempio, che episodi di vomito ricorrente 32
a cura della DR.SSA PATRIZIA ARRIGHI
potevano essere curati con basse dosi di sostanze ad attività emetica (Helleboros Niger). Ipecacuanha è una pianta il cui succo ingerito provoca vomito, secondo la legge della similitudine Ipeca, rimedio omeopatico, combatte i disturbi digestivi. Un altro esempio: bere troppo caffè durante la giornata spesso provoca insonnia, animo agitato da molti pensieri che impediscono il riposo. Coffea, rimedio a base di caffè, cura l’insonnia con queste caratteristiche.
L’applicazione della “legge della similitudine” consiste in pratica nell’osservare attentamente i sintomi del malato e nell’individuare la sostanza che sperimentalmente ha provocato gli stessi sintomi nell’individuo sano. Hahnemann aggiunse a questo principio due elementi fondamentali: le dosi infinitesimali e la dinamizzazione dei rimedi. Tutti i rimedi che vengono utilizzati in omeopatia sono stati preventivamente studiati raccogliendo i sintomi che
Le funzioni organiche non sono tra loro indipendenti e nessun organo o apparato si ammala per conto suo, in maniera autonoma. Questo è un concetto basilare per gli omeopati, il trattamento omeopatico è individualizzato cioè caratteristico per ciascun individuo. La visita medica indaga non solo i sintomi presentati dal paziente ma anche sulle circostanze ambientali, fisiche e psicologiche
che possono aver influenzato la comparsa della malattia e sulle “modalità” con cui il paziente risponde ai sintomi della malattia stessa, perché i sintomi devono sempre essere interpretati come un tentativo dell’organismo di riparare da solo l’insulto subito. Il rimedio, ben scelto e somministrato, produce uno stimolo di autoguarigione al contrario del meccanismo inibitorio, anti-biotico, antiinfiammatorio, anti-piretico, tipico del farmaco allopatico. La medicina omeopatica con i suoi rimedi a dosi infinitesimali e senza effetti collaterali può essere quindi una fonte di vantaggio non solo per i nostri beniamini ma anche per l’uomo, nel caso venga come sempre più spesso accade utilizzata per gli animali da reddito, e per l’ambiente inteso come ecosistema.
" TOELETTATURE BAGNI MEDICATI DISINFETTANTI STRIPPING SPECIALIZZATI IN TOSATURA GATTI SENZA ANESTESIA
21100 VARESE - vl. Borri, 392 c/o Consorzio Agrario Provinciale - TEL. 0332 274 734 APERTO TUTTI I GIORNI DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 18,30
"
emergono nel corso della loro sperimentazione sull’uomo sano, integrati dalle conoscenze tossicologiche già disponibili, e i risultati sono riportati nelle Materie Mediche che possiamo considerare come un prontuario farmaceutico. In omeopatia il presupposto metodologico è che ogni individuo abbia un’energia definita Forza Vitale, la quale garantisce che allo stato di salute corrisponda uno stato di equilibrio armonioso e la malattia non è altro che un’alterazione dinamica di questo equilibrio. L’omeopatia si sforza di stimolare i processi e i meccanismi di difesa dell’organismo per prevenire e curare queste alterazioni. Per questo il trattamento deve essere scelto a partire da una visione globale dell’individuo malato e non di una sola regione del corpo o di un solo organo.
l’
ALIMENTAZIONE del GATTO
C
ome ben sappiamo i gatti sono carnivori quindi devono nutrirsi essenzialmente di carne, che contiene TAURINA un aminoacido essenziale per la salute dei felini. Vitamine e acidi grassi, elementi che devono essere assunti attraverso gli alimenti che li contengono cioè i tessuti animali. Abbiamo due tipi di alimenti : secchi ed umidi. GLI ALIMENTI SECCHI – crocchette, anellini, cuoricini sono realizzati con cereali (mais, frumento, orzo, riso), farine di carne e di pesce, soia, lieviti e grassi animali. GLI ALIMENTI UMIDI – bocconcini, patè, spezzatino hanno un’umidità pari al 70–85% e sono parte consistente dell’alimentazione del gatto.
34
Questo tipo di alimento offre una serie di vantaggi: garantisce il fabbisogno nutrizionale del gatto, si conserva facilmente, è pronto all’uso ed eventualmente dosabile. Il gatto, per sua natura, preferisce consumare tanti piccoli pasti (fino a 16), ma per comodità normalmente il cibo viene somministrato la mattina e, mentre il cibo secco potrà essere lasciato a disposizione per l’intera giornata, il cibo umido dovrà essere fornito in piccole quantità per evitare che possa deteriorarsi. Il cioccolato fa male al gatto e le bucce degli agrumi non gli sono gradite, ma possono essere utilizzate per evitare danni ai mobili. Il gatto beve circa 10 volte al giorno preferisce sorseggiare acqua da recipienti di vetro o porcellana piuttosto che da quelli in plastica.
,1 )250$
0$17(1,0(172 683(5 * (52((-*77* ; & &! '" $< 6212 81 3&672 (203/*72 63*(.&/* * ). #' &) %'" $ !$ 678).&72 &3326.7&0*17* 3*5 / &/. 0*17&:.21* ,.251&/.*5& ). (&1. &)8/7. $.*1* 352)27 , , , , 72 87./.::&1)2 (&51. * , , , , ,5&66. &1.0&/. &/7& 0*17* 6*/*:.21&7. ). 35.0.66.0& 48&/.7> (21 81 (217*1872 3527*.(2 *) *1*5,*7.(2 .17*50*).2 "8772 (.? +& .1 02)2 (-* 6.& &)&772 & (&1. &)8/7. (-* 121 (203.212 3&57. (2/&5. &77.9.7> / 352)2772 38? *66*5* 6200.1. 675&72 6*((2 23385* .180.).72 (21 &(48& 2 '52)2 7.*3.). * )26. 3266212 9&5.&5* .1 +81:.21* )*/ ! /* 3&57.(2/&5. 1*(*66.7> ). &/(81. ! 62,,*77.
9 " #$! : = 6/ $-,.(/50 $,4 (453640 $3/( ',4,'3$5$5$ &0.1-(50 ( %,-$/&,$50 ', 536550 ,40 (41$/40 -65,/( $3,/$ *3$/'( $11(5,%,-,5< (' (-(7$5$ ', &$336%( 36.(/50 (41$/40 $-, .,/(3$-, ,4&(-$ 7,5$.,/,&$ /5,04 ',*(3,%,-,5< 130'0550 40-0 &0/ .$ 4,'$/5, 5(3,( 13,.( 4(-(8,0/$5( ( $-5$ .(/5( &0/530--$5( $-- 03,*,/( , 53$55$ ', 6/ 130'0550 * * * * ', $-5$ 26$-,5< ( ,/ * * * *
*3$'0 ', )03/,3( 5655( * * * * -( 4045$/8( /653,5,7( (44(/8,$-, (' ,'($-, $- %# "# " $ & # " && ' &+( 470-*0/0 6/$ /03.$-( 0 ,/5(/4$ $55,7,5< ), 4,&$ (&0/'0 ,- 13,/&,1,0 '(%,-$/&,0 (/(3*(5,&0 ( ,/ )6/8,0/( '(-- (/(3*,$ 65,-,88$5$ = 46)),&,(/5( 7$3,$3( -$ 26$/5,5< ', 130'0550 '$ 40..,/,453$3( 1(3 055(/(3( 3,46-5$5, (&&(--(/5, ( .$/5(/(3( ,- &$/( 4(.13( ,/ 1(3 )(55$ )03.$ &0/ 6/$ -,/($ ,/7, # ',$%,-( ( 6/ 055,.$ $55,7,5< ),4,&$ #
*5*&/. &51. * )*5.9&7. !2772352 )277. ). 25.,.1* 9*,*7&/* /. * ,5&66. !267&1:* 0.1*5&/. 216*59&17.
OL ,O FXRFR SHU SLFLFFL R H JUDQGL DP LFLOLR RP G D D Q J H V Q R F Q R F
3(6&( ( 5,62 '((/2'1+273 ; $ $"< ? 82 '0/1+273 )3140+73 + (/0'2 )/'73 4+5 )'2/ '*807/ 678*/'73 4+5 $" %% # " $ !$ % $ #! !53*3773 )32 '5/2-.+ *'2+6/ '* '073 9'035+ (/303-/)3 ).+ '66/+1+ '00 30/3 */ 4+6)+ -'5'27/6)323 82 5'443573 377/1'0+ 75' + ')/*/ -5'66/ +66+2:/'0/ ).+ /2 7+59+2-323 2+-0/ 67'7/ /2,/'11' 735/ )31+ 45+)85635/ *+00+ 453 67'-0'2*/2+ '27/2,/'11'735/ +2 *3-+2/ 327/+2+ 5/63 6377343 673 '0 453)+663 */ +67586/32+ ).+ 75'6,351' / )'5(3/*5'7/ /2 +0+1+27/ '07'1+27+ */-+5/(/0/ ).+ '/87'23 ' 5/ 6309+5+ +9+278'0/ 453(0+1/ /27+ 67/2'0/ /23075+ 4'57/)30'51+27+ /2*/)'73 4+5 )'2/ ).+ 63,,5323 */ 4'7303-/+ )87'2++ )31+ *+51' 7/7+ ,35,35' 4585/73 + 4+5 )'2/ *'0 1'273 )./'53
!+6)/ + 63773453*377/ *+/ 4+6)/ '5/2 -.+ 1/2 +5+'0/ 5/63 1/2 #3773453*377/ */ 35/-/2+ 9+-+ 7'0+ 4304' */ ('5('(/+730' +66/)'7' 1/2 /+9/7/ 0/+9/73 */ (/55' 0/ + -5'66/ #367'2:+ 1/2+5'0/ **/7/9/ °
- - - - -
" "
)$, , 782, 25',1, $/ 7(/()212 2 68 ,17(51(7 .5-%2/ 6%2$%
ZZZ SHWFKHI LW
-
-
-
-
-
Il gatto
OJ@G@OO<OPM<« e >PM<
TUTTI TERRA
I
GATTI
DI
QUESTA
NECESSITANO
DI
SPAZZOLATURE.
SI
LECCANO QUOTIDIANAMENTE IL MANTELLO RIMUOVENDO IL
PELO MORTO CON LA SUPERFICIE RUVIDA DELLA LINGUA; IL PELO
INGERITO
PUÒ
ACCUMULARSI
NELLO
STOMACO,
SOTTO
FORMA
DI
PALLINA, COMPROMETTENDO L'APPETITO E LA SALUTE DEL GATTO.
BENCHÈ
È
QUESTO ACCADA SOLITAMENTE NEL PERIODO DELLA MUTA,
SEMPRE
UTILE
UNA
SPAZZOLATURA
REGOLARE,
NON
SOLO
PER
ELIMINARE IL PELO IN ECCESSO, MA ANCHE PER SCOVARE EVENTUALI PARASSITI QUALI PULCI, ZECCHE E PIDOCCHI CHE POSSONO CAUSARE AL GATTO UN FORTE PRURITO.
SI
SPIEGA NEGLI ARTICOLI CHE
SEGUONO, CHE UNA BUONA SPAZZOLA RIMUOVE FACILMENTE IL PELO MORTO NEI GATTI A PELO LUNGO; VA USATA CON MOLTA PRUDENZA PER EVITARE DI DANNEGGIARE LA PELLICCIA. DURE SONO INDICATE PER LA CURA DEI GATTI A PELO CORTO.
SPAZZOLATURA DEL PELO LUNGO I gatti a pelo lungo necessitano di essere spazzolati tutti i giorni per prevenire la formazione di nodi. Servono un pettine a denti fitti e uno a denti larghi, una spazzola con setole lunghe od una metallica. Utili sono anche i prodotti spray per sciogliere gli eventuali nodi presenti sul pelo.
APPLICAZIONE DEL TALCO Applicate sul pelo, accuratamente, un talco non tossico per bambini o una polvere sgrassante. Strofinate bene la polvere sul mantello, assicurandovi di spargerla su tutto il corpo e sulla testa.
RIMOZIONE DEL TALCO
Spazzolate il mantello che dovrà essere gonfio.
SPAZZOLATURA DELLA FACCIA Con uno spazzolino da denti spazzolate o pettinate il pelo del muso facendo attenzione a non avvicinarvi agli occhi.
BAGNO DI CRUSCA Per i gatti a pelo corto, un bagno di crusca è molto efficace per rimuovere l'eccesso di grasso e lo sporco della pelliccia senza ricorrere all'acqua e allo shampoo non graditi ai gatti. Per prima cosa bisogna scaldare 1/2 - 1 kg di crusca (reperibile nei negozi di animali) nel forno a 150°C per circa 20 minuti. Fatto ciò prima di iniziare procuratevi una serie di pettini e spazzole, un vecchio panno e un guanto da pulizia.
FRIZIONARE CON LA CRUSCA Massaggiate la pelliccia facendo attenzione agli occhi e al naso. Alcuni proprietari avvolgono il gatto in un panno prima di asportare la crusca.
ASPORTARE LA CRUSCA Eliminate la crusca spazzolando con cura il gatto. Questo metodo non è adatto per gli esemplari a pelo lungo poiché la crusca rimasta nel pelo può causare arruffamento del mantello. 36
SPAZZOLE
CON SETOLE
TOELETTATURA DEI GATTI A PELO CORTO I gatti a pelo corto devono essere pettinati e spazzolati seguendo il verso del pelo, cioè dalla testa verso la coda. Usate un pettine a denti stretti per lisciare la pelliccia ed eliminare eventuali pulc i. Per questi gatti sono necessari due pettini di acciaio inox (uno a denti fitti e l'altro più largo, per il pelo morto), una spazzola a setole inclinate o un guanto da toeletta (nel quale si inserisce la mano all'interno e lo si passa sul mantello dell'animale). Queste stesse indicazioni vanno applicate anche per i gatti a pelo ricco.
PULIZIA DEL MUSO Con un tampone di ovatta e una soluzione leggermente salata, pulite con delicatezza attorno a naso, occhi e orecchie.
TAGLIO DELLE UNGHIE Se avete dubbi chiedete al veterinario come fare senza ferire il gatto. Usate la tronchesina veterinaria che è fatta apposta per non rompere le unghie
USO DELLA SPAZZOLA DI GOMMA E’ utile per i gatti a pelo corto, ma deve essere usata con delicatezza per non levare troppo sottopelo. E' particolarmente adatta per i Rex.
LUCIDATURA DEL MANTELLO Per un tocco finale della pulizia lucidate il mantello con l'apposito guanto in camoscio da un lato e in velluto dall'altro o con una pezza di seta.
37
Il cane
OJ@G@OO<OPM<« e >PM<
UNA
DOVEROSA
PREMESSA. MOLTE VOLTE
CI
SI RIVOLGE AL TOELETTATORE CON IL DUBBIO SE FARE
ACCORCIARE O TOSARE IL PELO DEL CANE : CONVIENE
FARSI CONSIGLIARE DA UN PROFESSIONISTA PERCHÉ
CI SONO SITUAZIONI NELLE QUALI È INDISPENSABILE,
ALTRE DOVE È CONSIGLIABILE, ALTRE DOVE SIA PREFERIBILE UN ALTRO TIPO DI TRATTAMENTO.
QUALE CANE TOSARE? In alcune razze come il Barbone, il Bichon a poil frisè o nei Meticci con il pelo simile (riccio) è obbligatorio periodicamente tagliare il pelo, che in questi cani ha crescita continua. Inoltre la presenza di feltri, nodi o matasse di pelo infeltrito, che secondo il parere del toelettatore non sono recuperabili anche per questioni igienico sanitarie, sono da eliminare per il fastidio che danno all’animale e per permettere una crescita corretta del nuovo pelo. Si deve procedere ad una tosatura tagliando il pelo alla base dei feltri: ricordatevi che in questa ipotesi, in futuro, si dovrà portare più frequentemente il cane in toeletta per prevenire la formazione di pelo infeltrito. Molte volte sotto ai feltri si formano dermatiti, che ricoperte dal pelo passano inosservate al proprietario, in questi casi il toelettatore ve lo farà notare e comunque con la tosatura il problema diventa di più facile risoluzione. Ovviamente la tosatura è anche obbligatoria per tutte quelle situazioni sanitarie che lo richiedono (certe massicce infestazioni parassitarie) e inoltre la costante toelettatura vi permetterà di monitorare lo stato di salute della pelle e del pelo, che sono la naturale protezione del cane verso gli agenti esterni. Ma non solo: è sicuramente cura del toelettatore, appena individuerà qualcosa di sospetto per la salute del tuo Amico, inviarti dal veterinario, e si sa “Prevenire è 38
meglio che curare”. Spesso si individuano in tempo alcune patologie evitando pericolosi aggravamenti di salute come: lesioni cutanee, noduli, problemi alla vista o alle orecchie, perdite vaginali, linfonodi ingrossati etc. Il toelettatore può accorciare il pelo secondo la lunghezza desiderata ma il pelo non deve essere particolarmente infeltrito. Un cane può avere il pelo accorciato anche nella stagione invernale, ovviamente con una lunghezza tale da permettere il riparo dalle intemperie molto più gestibile (si pensi a frange lunghe
e piedi molto pelosi in situazioni di pioggia o di neve!). Un cane con il pelo accorciato è un cane che rimane più pulito e quindi più sano oltre che esteticamente piacevole! Il toelettatore guarda in modo particolare l’armonia e le proporzioni! Nei periodi di caldo torrido, il cane, seppure abbia minor traspirazione dell’uomo, trae vantaggio da una tosatura (il pelo crea un effetto serra) e diminuisce il rischio dovuto ai problemi stagionali: colpi di calore, parassitosi etc. eviterà anche di raccogliere agenti
inquinanti dalle strade della città. Il tolettatore lascerà sempre però qualche millimetro di pelo per protezione dai raggi del sole: anche il cane si può scottare per una esagerata esposizione! Quale cane non tosare? Non viene consigliata la tosatura in tutte quelle razze (o nei meticci) che hanno un mantello formato da pelo non particolarmente lungo e sottopelo con muta annuale, e quindi potrebbero avere problemi di ricrescita. Lo stesso vale anche per molte razze da pastore (Tedesco, Maremmano, etc), nei cani cosiddetti Nordici e Spitz (Samoiedo, Husky, Chow, Volpini etc.) e nei cani con pelo duro e corto (Labrador). In molte di queste razze, però, si possono eseguire operazioni di toeletta (anche per Expo) per far risaltare caratteristiche tipiche della razza o per motivi igienici. Alcuni cani, appartenenti questo elenco, per problemi ormonali, di età, non perdono il sottopelo con
l’avvento della stagione calda, in questi casi il toelettatore potrà, con un buon bagno ed una giusta spazzolatura, facilitare la perdita del pelo invernale evitando una inutile tosatura. Di norma quando porti il tuo Amico dal toelettatore fallo nella maniera più naturale possibile: non coccolare né baciare il tuo cane mentre lo consegni, sottolineeresti la sua potenziale ansia d’abbandono, dimostragli che questo è un atto normale, sollevalo tu e consegnalo. Il cane avrà più fiducia. Non chiedere mai di essere presente nelle successive sedute; il cane probabilmente si agiterebbe troppo e la toelettatura diventerebbe stressante per tutti! Se hai dei dubbi, a questo proposito, vai dal toelettatore, senza il tuo cane, e controlla come stanno tranquilli gli altri cani senza la presenza del padrone!! Pare incredibile ma i cani in toeletta normalmente accettano di buon grado le operazioni
di pulizia, inoltre è importante che anche voi vi cimentiate fin da subito alla spazzolatura settimanale, all’ispezione delle orecchie degli spazi interdigitali, con naturalezza e gentilezza, ignorando le sue proteste, senza punirlo, ma anzi gratificarlo con un succulento premietto quando avrà finalmente capito che non succede nulla di tragico! Ma in questo può sicuramente darvi un supporto il vostro toelettatore.
39
IL CONIGLIO
nano a cura delle dott.sse PAOLA BOLOGNA - SIMONA RIVOLTA
E’ un mammifero appartenente all’ordine dei Lagomorfi che comprende 2 famiglie: Leporidi, di cui fa parte anche la lepre, e Ocotonidi. Il coniglio discende direttamente dal coniglio selvatico europeo, difatti appartengono alla stessa specie Oryctolagus cuniculus, letteralmente “scavatore di passaggi sotterranei”. La terra di origine naturale è la Penisola Iberica. Quando i Fenici scoprirono questa regione e dunque i conigli, si stupirono dell’enorme quantità di esemplari presenti. Chiamarono quel paese I-shepam-im, che significa “la terra dei conigli”, che tradotto poi in latino in Hispania, diede origine al nome Spagna. Data l’enorme diffusione di questo mammifero come animale da compagnia, negli ultimi anni sono state selezionate molteplici razze nane il cui peso medio si aggira intorno a 1,5 kg (650 gr - 2,5 kg). La lunghezza e la tipologia del pelo sono piuttosto varie: dal pelo corto del Satin, al pelo vellutato dei Rex sino ad arrivare al piumino degli Angora. Per quanto riguarda il colore esistono quasi tutte le tonalità: marrone, grigio, blu, argento, champagne, pezzato, zebrato, perfino l’Agouti, il tipo selvatico dal colore naturale. Naturalmente le razze a pelo lungo richiedono una cura particolare del mantello, quindi non è l’ideale per chi non ha molto tempo a disposizione 40
da dedicargli. Bisogna sapere che questo animale non è particolarmente adatto ai bambini in quanto pur amando le coccole, mal sopporta le “torture” a volte inflitte dai piccoli che lo considerano al pari di un peluche. Inoltre dovrebbe vivere libero ed in spazi piuttosto ampi, durante il periodo degli accoppiamenti diventa nervoso, può mordere e lascia segni di demarcazione. Se lasciato libero in casa bisognerà fare attenzione:
•
AI FILI ELETTRICI, CHE DOVRANNO ESSERE COPERTI, IN QUANTO IL CONIGLIO NANO, ROSICCHIANDOLI RISCHIA DI ESSERE FULMINATO
•
A NON LASCIARE BUCHI IN CUI SI POTREBBE INFILARE SENZA PIÙ RIUSCIRE AD USCIRE • AI TERRAZZI CHE DOVRANNO ESSERE PROVVISTI DI UNA FITTA RETE A PROVA DI MORSO O DI UN MURETTO SUL QUALE NON RIESCANO AD ARRAMPICARSI Il coniglio nano non ama e non deve vivere in gabbia ma, qualora fosse necessario tenervelo, bisognerà mettere la gabbia, di dimensioni adeguate (cm. 100x50) in un posto molto tranquillo e silenzioso, lontana da fonti di calore e da correnti d’aria. Come lettiera è bene utilizzare il pellettato di tutolo di mais o il fieno (da evitare la lettiera
per gatti, il truciolo di legno e la segatura).
SCELTA DEL CONIGLIO La scelta del sesso è quasi sempre casuale, essendo obiettivamente difficile riconoscerlo al momento dell’acquisto. Bisogna tenere presente che il coniglio è un’animale molto territoriale: i maschi manifestano
comportamenti di marcatura del territorio e possono dimostrarsi aggressivi nei confronti di chi lo “invade”; anche le femmine possono manifestare aggressività durante la stagione riproduttiva. In entrambi i sessi questo comportamento è più probabile se il coniglio non è sterilizzato e può essere diretto sia nei riguardi dell’uomo sia nei riguardi del compagno di gabbia dello stesso sesso. L’aggressività può essere prevenuta sterilizzando il coniglio al raggiungimento della maturità sessuale, che nel caso del coniglio nano è a 4 mesi nel maschio e 3-4 mesi nella femmina.
ALIMENTAZIONE Essendo un erbivoro stretto, la sua alimentazione è basata essenzialmente su verdura, fieno e pellets. Sarà comunque compito del Medico Veterinario fornire tutte le informazioni e i consigli utili su come impostare una corretta alimentazione durante la prima visita generale. Non bisogna stupirsi se si vede
il coniglio intento a mangiare le proprie feci: si tratta del “ciecotrofo”, ossia un agglomerato di pellets fecali ricoperti da un velo di muco derivante da complessi di fermentazione batterica che hanno luogo all’interno dell’apparato digerente e che è indispensabile per una corretta digestione dell’alimento. Quindi è fondamentale non rimuoverlo dal fondo della gabbia!!!
VACCINAZIONI I conigli devono essere vaccinati contro due malattie virali: la Mixomatosi e la Malattia Emorragica Virale, entrambe trasmesse per via diretta dagli animali ammalati o portatori a quelli sani, o per via indiretta tramite artropodi (zanzare). Importante: il coniglio presenta profonde differenze fisiologiche rispetto al cane, al gatto e all’uomo, pertanto non devono mai essere somministrati farmaci se non specificatamente prescritti dal Veterinario, perché le conseguenze per la sua salute possono essere gravi! ≤
41
FITOTERAPIA VETERINARIA
a cura della dott.ssa Osvalda Oasi
N
egli ultimi anni c’è stato un forte sviluppo delle cosiddette “medicine non convenzionali”: omeopatia, medicina tradizionale cinese, agopuntura, floriterapia, omotossicologia eccetera; la fitoterapia è rimasta la cenerentola di queste medicine, in realtà essa meriterebbe un posto di primo piano poichè parlare di fitoterapia soprattutto veterinaria è un po’ un ritorno alle origini, infatti l’uso delle piante per curarsi da parte dell’uomo è stato acquisito proprio attraverso l’osservazione del comportamento istintivo e auto-terapico degli animali. Tale istinto è tuttora presente anche nei nostri animali domestici. Cani e gatti, in caso di disturbi gastroenterici vanno alla ricerca della gramigna o erba gatta per vomitare e/o purgarsi. Gli esempi più curiosi li troviamo però fra gli animali selvaggi, dai pappagalli agli scimpanzé. Alcuni uccelli amazzonici che si nutrono di bruchi intingono la spina che useranno per infilzare il bruco nel succo della Strichnos lethalia ad azione curarizzante; le manguste ingeriscono foglie di Rauwolfia serpentina prima di cacciare i serpenti allo scopo di fare prevenzione tossicologica; le scimmie urlatrici variano la dieta al fine di variare il pH vaginale e favorire così il concepimento di maschi; le femmine di cervo si nutrono di Seseli montano per favorire il parto e molti pastori danno Seseli alle proprie pecore e capre prima del travaglio.
42
Gli animali usano le erbe non solo per curarsi, ma anche per “drogarsi”. Gli elefanti sono attratti dall’odore dell’alcol che trovano nei frutti di alcune palme di cui vanno alla ricerca; le renne siberiane mangiano un fungo allucinogeno; le sfingi, piccole farfalle notturne, succhiano il nettare dei fiori della datura (pianta allucinogena anche per l’uomo) e ne rimangono inebriate. Al di là delle curiosità, lo studio delle piante a scopo terapeutico non è semplice, soprattutto in veterinaria dove ci troviamo di fronte specie diverse con metabolismo e tolleranze alimentari diversi. La belladonna, ad esempio, è velenosa per l’uomo, ma non lo è per pecore, capre, maiali e polli. Quindi prima di somministrare qualunque medicamento, anche naturale, a micio e fido è bene rivolgersi ad un veterinario che conosca i vantaggi, ma anche le insidie del naturale. Altro grosso problema nell’uso della fitoterapia in veterinaria è la somministrazione dei preparati. Per gli estratti alcolici, tinture madri e macerati glicerici, le difficoltà sono enormi, soprattutto nel gatto che non tollera l’alcol manifestando un’intensa scialorrea (ndr. difficoltà nella deglutizione della saliva). Più semplice nel cane soprattutto se di grossa taglia in quanto solitamente più goloso e meno difficile nell’alimentazione. Ottime sono le tisane con le quali possiamo sostituire l’acqua di bevanda o aggiungerle
Belladonna
Seseli Tortuosum
all’alimento, hanno però un effetto piuttosto blando. Gli estratti secchi possono anch’essi essere miscelati al cibo. Polveri e lozioni da applicare al pelo o alla cute non devono essere particolarmente profumate per non disturbare l’olfatto sensibilissimo dei nostri animali e quindi attenzione con l’uso degli oli essenziali se non diluiti. Con l’arrivo della primavera la maggior parte delle problematiche è a livello cutaneo con dermatiti di varia origine: si va dai parassiti (pulci, zecche, acari, funghi), alle allergie, alle abrasioni per le passeggiate piu frequenti, alla muta del pelo. Le pulci e zecche sono ectoparassiti ematofagi privi di ali. Le pulci sono responsabili della trasmissione della tenia, mentre le zecche sono responsabili della trasmissione di malattie batteriche e protozoarie molto gravi.
La nostra azione deve essere duplice, rivolta sia all’animale che all’ambiente. Dopo aver pulito il ricovero dell’animale, si possono utilizzare delle foglie di noce triturate da spargere mentre per il trattamento dell’animale possiamo utilizzare sapone al catrame o al balsamo del Perù e quindi sciacquare con decotto di radici di assenzio (attenzione perchè tingono il pelo di rosso, marrone) o con la lozione al Rosmarino (un cucchiaino di Rosmarino essiccato o un cucchiaio di Rosmarino fresco in infusione per 10 minuti in un litro di acqua bollente). Per le allergie il problema è complesso e va affrontato caso per caso con terapie a volte lunghe e complesse. Vita sana e corretta alimentazione sono comunque un ottimo inizio per una vita felice del nostro amico a quattro zampe.
VUOI RICEVERE LA RIVISTA GRATUITAMENTE A CASA? COGNOME NOME VIA CAP
CITTA’
PROV.
POSSESSORE DI
CANE
GATTO
ALTRO
FIRMA Informativa a consenso in materia di trattamento dei dati personali. (codice privacy d.lgs.196/03) Vendiamo Vendite srl - Castellanza (VA) - via Roma, 10, è il Titolare del trattamento dei dati personali che vengono raccolti, trattati e conservati ex d.lgs. 196/03. Gli stessi potranno essere comunicati e/o trattati da Società esterne Incaricate. Ai sensi degli artt.7 e ss. si potrà richiedere la modifica, la correzione e/o la cancellazione dei dati, ovvero l’esercizio di tutti i diritti previsti per Legge. La sottoscrizione del presente modulo deve intendersi quale presa visione, nel colophon della rivista, dell’ Informativa completa ex art. 13 d. lgs.196/03, nonchè consenso espresso al trattamento ex art. 23 d. lgs. 196/03 in favore dell’Azienda.
compilare ed inviare a:
Redazione redazione@animalinforma.com - tel. 0331 80 84 30 - Fax 0331 48 26 26 via Roma, 10 21053 Castellanza (VA)
43
Il gatto NORVEGESE TIPO: INTERMEDIO LUOGO DI ORIGINE: NORVEGIA DATA DI ORIGINE: XVII SECOLO NAZIONALITÀ: NORVEGIA RICONOSCIMENTO UFFICIALE : 1975 TEMPERAMENTO: MEDIAMENTE ATTIVO, VIGILE, INDIPENDENTE
Il gatto che vive nelle foreste norvegesi, sembra una piccola lince. Grazie alla sua taglia, le orecchie appuntite circondate da ciuffi di pelo e il temperamento naturale, ce lo immaginiamo sempre a spasso nella foresta, mentre è un gatto che vive bene anche in appartamento. La leggenda racconta che questi gatti trainavano il carro di Freya, dea dell’amore e della fertilità e che accompagnavano i guerrieri vichinghi sulle navi per proteggere le scorte alimentari dai topi. Sembra infatti che ci sia una grossa somiglianza tra il gatto norvegese ed il gatto americano Maine Coon, che potrebbe essere un discendente del felino nordico, portato appunto dai vichinghi durante uno dei loro lunghi viaggi che arrivano fino al continente americano. L’origine di questa razza è ancora molto discussa. Alcuni sostengono che il suo lungo pelo derivi da gatti provenienti dall’Anatolia o dal Caucaso, importati in Scandinavia da navigatori normanni, gatti che si sarebbero poi accoppiati con gatti locali a pelo corto, dando origine a questo grande gatto a pelo lungo. Fu Peter Clauson Friis, naturalista norvegese, a descrivere in un suo saggio un gatto dei boschi in cui è riconoscibile il Norvegese. Nel 1943 Reidar e Lund pubblicarono un libro 44
sull’allevamento del Gatto Norvegese delle Foreste, ma solo nel 1973 si iniziò un serio programma di allevamento e nel 1975 fu fondato in Norvegia il primo club del gatto norvegese per fissare i caratteri e redigere uno standard di razza. Poco dopo il norvegese delle foreste viene riconosciuto dalla FIFe e la razza è considerata gatto nazionale della Norvegia, dove è conosciuta con il nome di Norsk Skaukatt.
LO STANDARD Il norvegese ha il corpo rettangolare, lungo e alto, ha una forte muscolatura e l’ossatura robusta. Ha zampe grosse, i piedi rotondi e palmati che gli permettono di camminare tranquillamente sulla neve. Le zampe posteriori sono più alte di quelle anteriori per permettergli di scendere dagli alberi con velocità ed agilità. Le robuste unghie gli consentono una facile presa sugli alberi e sulle rocce: infatti è l’unico
gatto che scende dagli alberi a testa in giù. La testa deve formare un triangolo equilatero con le orecchie che sono grandi e larghe alla base, dotate di tipici ciuffi a “lince”, ha un profilo lungo e diritto e non deve evidenziare depressioni sulla canna nasale. Gli occhi sono a mandorla, obliqui, grandi e dal colore intonato al mantello. Il naso deve essere lungo e dritto, dalla fronte al mento, che è forte, le guance piene. La coda è folta e lunga. La pelliccia del Norvegese è composta da un fitto sottopelo che tiene il corpo caldo, e da un sovrapelo grasso, più duro, più lungo, folto e idrorepellente, che gli permette di isolare il corpo dal freddo, dal gelo e dall’acqua, se si bagna si asciuga in pochi minuti e l’acqua non raggiunge la pelle del gatto. Il pelo è più lungo intorno al collo, sulle cosce e sulla coda, mentre sui fianchi il pelo è semilungo. All’arrivo della stagione calda il Norvegese inizia la muta, comincia a perdere il sovrapelo, e solo la coda rimane folta. Difficilmente la sua pelliccia si annoda e quindi non va spazzolato molto spesso, tranne nel periodo della muta per rimuovere i peli morti. Il mantello del Norvegese ha tutti i colori della natura (escluso il colore siamese e burmese), a seconda delle zone in cui vive predomina la colorazione più adatta per mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Comunque tutti i colori sono accettati, tranne quelli di evidente ibridazione, come il colourpoint, il chocolate, non sono graditi i bottoni o le piccole medaglie bianchi, che possono essere presenti nel tabby. CARATTERE Questo splendido gatto ha un temperamento attivo, vigile e reattivo, piuttosto indipendente, ma è affettuoso e socievole con l’uomo con il quale ama giocare. In natura è un gatto pescatore, si immerge nella sponda più bassa del fiume in attesa dell’arrivo della preda, e con una zampata cattura il pesce buttandolo sulla riva.
Le femmine sono ottime madri, partoriscono in media 4-5 cuccioli, in genere il parto non presenta difficoltà ma bisognerà essere particolarmente affettuosi con mamma gatta che può sentirsi inesperta. Soprattutto il maschio cerca il contatto con gli esseri umani, mentre le femmine a volte sono meno tolleranti. Gli piace stare con i bambini dai quali si allontana però quando è in cerca di tranquillità. Convive tranquillamente con altri animali ed accetta la presenza di altri gatti con i quali forma gruppo e gioca. A volte i maschi dimostrano una certa insofferenza verso i gattini, ma sono comunque poco aggressivi. Questo gatto non è infastidito dai rumori forti, né dagli estranei che verranno esplorati ed annusati accuratamente.
Esprime la propria confidenza muovendosi con la coda dritta, a pennacchio. Si adatta molto bene alla vita in appartamento, dove, in mancanza di alberi, non esiterà a spiccare grandi balzi sulla sommità dei mobili, senza comunque rovinare nulla. A ciò si potrà ovviare mettendo in casa una parete di juta o di alti “alberi da gatti” in corda e stoffa, in vendita nei negozi specializzati. E’ un gatto curioso e quindi ama muoversi liberamente in giardino dove gioca, si arrampica, esplora. E’ molto vivace ed intelligente tanto da riuscire ad aprire la porta del frigorifero o a riportare oggetti lanciati per gioco. Il Norvegese ama molto la compagnia umana, e pur affezionandosi a tutta la famiglia, avrà un suo preferito, diventa triste se si lascia spesso solo e quindi se si sta molto fuori casa sarebbe meglio affiancargli un compagno, possibilmente della stessa razza. Se li alleniamo a saltare in braccio fin da piccoli, da grandi ameranno essere tenuti in braccio ed essere portati i n giro per casa, facendo fusa e sguardi dolci. Ciò non ci deve far dimenticare che è un fiero animale figlio della foresta, che vuole essere amato e rispettato e non va umiliato, perché è un gatto di grande dignità: viene dalle foreste ed ha negli occhi la forza del vento
ALLEVAMENTO AMATORIALE
MYOLNIR
di Rinaldo Volpi P. zza Vittorio Veneto, 5 21039 Bedero Valcuvia cell. 338 71 67 287 www.myolnir.it
45
I laghi
a cura del Dott. MAURO VASCONI
foto COLOR GAMES
della provincia di Varese
QUESTA RUBRICA SI PREFIGGE LO SCOPO DI DESCRIVERE I PESCI PRESENTI NELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI VARESE. PRIMA DI AFFRONTARE NELLO SPECIFICO UN PESCE VORREI FARE UNA DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI IN CUI QUESTI ANIMALI VIVONO. IN LINEA GENERALE POSSIAMO DIRE CHE I NOSTRI LAGHI SONO STATI COLPITI DA DIVERSI TIPI DI INQUINAMENTO CHE NE HANNO MODIFICATO LE CARATTERISTICHE ORIGINARIE. MALGRADO LE FONTI DI INQUINAMENTO SIANO STATE SIMILI PER TUTTI GLI SPECCHI D’ACQUA NON TUTTI I LAGHI HANNO SUBITO LO STESSO GRADO DI ALTERAZIONI. CIÒ È DOVUTO ALLE CARATTERISTICHE INTRINSECHE DI OGNI LAGO. PER QUESTO MOTIVO OGNI BACINO HA UNA STORIA PROPRIA, QUINDI AFFRONTEREMO UN LAGO ALLA VOLTA DESCRIVENDO LE SUE CARATTERISTICHE NATURALI E IN SEGUITO LE MODIFICAZIONI CHE SI SONO AVUTE A CAUSA DELLA PRESENZA UMANA.
PARLARE
DI SEMPLICE INQUINAMENTO NON È COMUNQUE CORRETTO POICHÉ NE ESISTONO VARIE TIPOLOGIE.
SI
PUÒ FARE
UNA CLASSIFICAZIONE RAGGRUPPANDO I VARI TIPI DI INQUINAMENTO IN TRE CATEGORIE:
• INQUINAMENTO CHIMICO,
DOVUTO ALLA PRESENZA DI SOSTANZE DIRETTAMENTE TOSSICHE.
• INQUINAMENTO ORGANICO,
DOVUTA ALL’IMMISSIONE NELLE ACQUE DI SOSTANZE ORGANICHE IN ECCESSO,
IN PRATICA LE
ACQUE FOGNARIE E REFLUE DA ALLEVAMENTI.
• INQUINAMENTO BIOLOGICO, NOSTRI LAGHI.
46
DOVUTO ALL’IMMISSIONE NEI NOSTRI LAGHI DI SPECIE ANIMALI ESOTICHE, NON ORIGINARIE DEI
Il Lago di Varese è un bacino naturale situato a una quota di 238m sul livello del mare, con 2
una superficie di 14,8km . La sua profondità massima è di 26m, mentre la sua profondità media si assesta sugli 11m. L’origine geologica del lago è di natura morenica. Il Lago di Varese può essere classificato come un lago monomittico, ovvero un lago in cui la piena circolazione delle acque avviene solo una volta l’anno, nel periodo invernale, quando la perdita di calore delle acque superficiali porta queste ultime a portarsi alla stessa temperatura delle acque profonde, consentendo il rimescolamento. Nei mesi estivi, al contrario, esiste una differenza di temperatura tra i vari strati di acqua posti a diverse profondità, che avendo anche diverse densità non si mescolano tra loro. Questo fenomeno, noto come stratificazione termica, produce anche una diversa distribuzione dell’ossigeno disciolto in acqua; in estate nello strato più superficiale si ha la produzione di ossigeno da parte di produttori primari (alghe), mentre negli strati più profondi si ha il consumo di ossigeno dovuto alla decomposizione delle stesse alghe. Questo processo raggiunge il suo apice alla fine dei mesi autunnali, quando la decomposizione delle alghe ha il suo punto di massima attività. Questo momento costituisce un punto critico per la sopravvivenza delle popolazione del lago. Con il progressivo raffreddamento degli strati superficiali nei mesi invernali ricomincia la circolazione delle acque e il fenomeno porta ossigeno anche negli strati più profondi. L’assenza di ossigeno degli strati di acqua più profondi, a contatto con il fondo, è un fenomeno che è aumentato di intensità nell’ultimo secolo e questo è dovuto all’aumento di proliferazione delle alghe nelle acque del lago.
Lo sviluppo algale risente dei nutrienti presenti nelle acque e l’elemento limitante per la biologia acquatica è il fosforo. Esso è presente in grandi quantità negli scarichi delle città e da quelli degli allevamenti. La maggior parte del fosforo deriva dai detersivi, di cui costituisce il 10% del loro peso totale. Lo scarico incontrollato nel Lago di Varese di questa grande quantità di fosforo ha provocato un innaturale arricchimento nutritivo delle acque producendo il fenomeno conosciuto come eutrofizzazione. Come conseguenza vi è stato l’aumento delle alghe. Questo fenomeno potrebbe in un primo momento venire considerato un fattore positivo per l’ecosistema lago, se si considera l’aumento delle fonti di cibo per i pesci, ma in realtà esso è un processo molto pericoloso per la vita acquatica. L’enorme biomassa costituita dalle alghe, durante la sua decomposizione, consuma una notevole quantità di ossigeno a livello del fondo e in più favorisce la formazione di gas tossici quali idrogeno solforato e metano. Per ovviare a questo fenomeno è stato realizzato un impianto di depurazione centralizzato delle acque reflue della città di Varese (1986), a cui in seguito sono stati collegati tramite un sistema di collettori circumlacuali, le acque reflue dei restanti comuni rivieraschi (1994). Un ulteriore intervento con lo scopo di migliorare la condizione ecologica del Lago di Varese è attuato a partire dal 2000. Questa misura prevede il prelievo di acqua dallo strato più profondo del lago durante il periodo estivo e la sua immissione, previo trattamento, nell’unico emissario del lago, il fiume Bardello. In associazione a ciò viene fornito ossigeno alle acque del lago attraverso dei punti di ossigenazione che forniscono le acque del lago di un carico che può arrivare a 1000kg di O al giorno. Questo intervento ha lo scopo di 2
eliminare un’ulteriore parte della riserva di fosforo accumulatasi negli anni e di favorire un rimescolamento delle acque anche nel periodo di massima stratificazione, portando una parte di ossigeno anche negli strati più profondi. Per quello che riguarda la popolazione ittica del lago di Varese vi è stata una modificazione delle comunità presenti in seguito al fenomeno sopra citato di inquinamento organico. Pesci del gruppo dei salmonidi, quali trote e coregoni, un tempo presenti nel lago, sono in pratica scomparsi. Questo fatto è dovuto alle loro esigenze ambientali. Infatti questi pesci prediligono le acque con basse temperature, ma tali acque nel periodo estivo sono presenti solamente nelle porzioni più profonde del lago, che però come abbiamo visto sono povere se non prive di ossigeno, non consentendo quindi la vita di questi pesci. Alcune trote sopravvivono nel lago trovando rifugio, nei periodi per loro più difficili, spostandosi verso le foci dei piccoli torrenti che si immettono nel lago, dove l’acqua è più fresca ed ossigenata. Un’altra specie ittica che sta scomparendo dal lago di Varese e che un tempo era notevolmente presente è l’alborella. Ancora non è ben chiaro il motivo di questo calo, sicuramente questo piccolo pesce ha risentito del fenomeno dell’eutrofizzazione, ma anche della comparsa di altre specie ittiche a lei simili, quali il gardon, e dell’aumento di specie più tolleranti, come la scardola, con cui in parte compete per quello che riguarda l’alimentazione. Simile destino sta vivendo un altro piccolo ciprinide, un tempo abbastanza presente nel lago, ovvero il triotto. La popolazione di tinca e carpa non è per ora segnalata in variazione rispetto al passato, anche se potrebbe essere messa a rischio dalla presenza del siluro, come 47
foto COLOR GAMES
predatore, e dal carassio, come competitore per la stessa fonte di alimento. Un discorso a parte va dedicato all’anguilla, in quanto essa risulta in calo, sia per la predazione che essa riceve da parte del siluro, ma anche per il fatto che questo pesce non si riproduce nelle acque del lago, ma bensì nei mari del golfo del Messico. La presenza di numerosi sbarramenti e dighe che le piccole anguille trovano nel loro percorso di risalita dal mare verso i nostri laghi ostacola notevolmente questo tragitto. La popolazione presente nel lago dipende quindi dall’immisione di giovani anguille prelevate da altri ambienti. Specie ittiche più tolleranti, quali ad esempio la scardola, hanno trovato nelle acque degradate del lago un ambiente favorevole, e stanno vivendo un periodo di
48
boom demografico. Un’altra specie che è presente con grandi numeri nel lago di Varese è il carassio, specie di recente introduzione e che quindi rappresenta un inquinamento biologico delle acque. Parlando di inquinamento biologico non si può non fare riferimento alla presenza di altre specie esotiche, ovvero non originarie dell’ambiente naturale del lago di Varese, che sono indicate come un pericolo ecologico verso la comunità ittica: pesce gatto e siluro. Queste specie ittiche sono considerate un pericolo in quanto sono dei predatori, e hanno trovato nel nostro lago un ambiente favorevole alla loro vita. Soprattutto il siluro raggiunge notevoli dimensioni (può superare tranquillamente i 100kg di peso) e per vivere si nutre di una grande quantità di pesce. La
menzionato siluro. La comparsa di questi nuovi predatori, accompagnata dalla presenza di altri predatori non originari delle acque del lago, sebbene il loro contributo sia minore, quali il luccioperca e il persico trota, hanno portato alla diminuizione
popolazione di pesce gatto sta in questi anni vivendo un periodo di calo dopo un boom avvenuto alla fine degli anni 90, dovuto sia alla presenza di una patologia che colpisce appunto questa specie ittica, sia per la contemporanea comparsa del
dell’Elsa
+
City Bike PENDENZA MAX
5%
27 km
DIFFICOLTA'
facile
DISLIVELLO
10 m
TIPO
ciclopedonabile
PENDENZA MEDIA
0%
FONDO
asfalto
GAVIRATE VOLTORRE BARDELLO
BIANDRONNO
+
NOLEGGIO DI BICICLETTE PER UOMO, DONNA E BAMBINO/A COMPRESO DI CASCHI
Dettagli Itinerario:
DISTANZA
dei predatori storicamente dominanti del lago di Varese, quali il pesce persico e il luccio. Questi pesci sono più sensibili alle alterazioni ambientali rispetto ai loro avversari e quindi si sono trovati in svantaggio rispetto a questi ultimi.
CALCINATE
L A BELLISSIMA PISTA CICLO-PEDONALE CHE CIRCONDA IL MERAVIGLIOSO L AGO DI VARESE E’ NATA PER PERMETTERE A TUTTI DI GODERE DI BELLEZZE NATURALI INCOMPARABILI, DI LUOGHI CARICHI DI STORIA, DELLA DOLCE QUIETE CHE SOLO IL LAGO SA DARE. PENSIAMO CHE IL MODO MIGLIORE PER TRASCORRERE UNA GIORNATA IMMERSI NELLA NATURA, SENZA PERDERSI NULLA, PUR SENZA RINUNCIARE AI RITMI TRANQUILLI DEL L AGO DI VARESE, SIA DI PEDALARE SENZA FRETTA, IN COMPAGNIA DELLA FAMIGLIA O DEGLI AMICI, GUARDANDO SFILARE PANORAMI CHE ALLARGANO IL CUORE O FERMANDOSI OGNI VOLTA CHE SE NE HA VOGLIA. LUNGO IL PERCORSO C’È TUTTO CIO’ DI CUI HA BISOGNO CHI AMA LA NATURA MA NON VUOLE RINUNCIARE AI VANTAGGI DELLA CIVILTA’. CI SONO POSTI INCANTEVOLI DA VISITARE O IN CUI RILASSARSI. NOI VI FORNIAMO IL MEZZO PIU’ SANO, PIU’ COMODO, PIU’ ECOLOGICO PER TRASCORRERE UNA GIORNATA INDIMENTICABILE NEL MAGNIFICO SCENARIO DEL L AGO DI VARESE E DEI SUOI PAESI RIVIERASCHI: LA BICICLETTA.
SCHIRANNA
DOVE SIAMO:
CASSINETTA di BIANDRONNO CAZZAGO BRABBIA CAPOLAGO BODIO LOMNAGO
AZZATE BUGUGGIATE
via Isola Virginia, 47 21024 (VA) Cassinetta di Biandronno Tel e fax 0332 76 72 23 - Cell 347326 49 23 www.varesecitybike.it email: info@varesecitybike.it
#LPDO<UDJI@« @«'KKD>< LA LUNGA E APPASSIONATA STORIA CHE LEGA VARESE ALL’IPPICA NASCE 125 ANNI FA CON L’INAUGURAZIONE DEL PRIMO IPPODROMO NELLA ZONA DI CASBENO. LA STRUTTURA ATTUALE, L’IPPODROMO DELLE BETTOLE, INIZIA LA SUA ATTIVITÀ NEL SETTEMBRE DEL 1911 PER CONTINUARE FINO AD OGGI CON UNA INTERESSANTE STAGIONE DI CORSE AL GALOPPO, CHE OCCUPA IL CALENDARIO SIA NEI MESI INVERNALI CHE IN QUELLI ESTIVI.
CIRCONDATO DAL PROFILO DELLE PREALPI, L’IPPODROMO OSPITA RISTORANTE, BAR E UNO SPAZIO BAMBINI, DANDO L’OPPORTUNITÀ NON
SOLO AGLI APPASSIONATI MA ANCHE A FAMILIARI ED AMICI DI PASSARE INSIEME IN MODO ORIGINALE IL TEMPO LIBERO. UN’OTTIMA OCCASIONE ANCHE PER GLI OSPITI DELLA PROVINCIA! VARESE NON DISPONE SOLAMENTE DELLO STORICO IPPODROMO “LE BETTOLE” CHE OSPITA OGNI ANNO LA STAGIONE DI CORSE AL GALOPPO. MA ANCHE MOLTI CENTRI DI EQUITAZIONE CHE CONSENTONO LA PRATICA DEGLI SPORT EQUESTRI A VARI LIVELLI.
ALBUSCIAGO-SUMIRAGO QUERCIA DORATA BADI FARM Via Trento Tel. 0331 908003 Fax 0331 905171 Email: info@badifarm.com
Via per Samarate, 162/4 Tel. 0331 329183
ARCISATE CENTRO IPPICO DE LA MONDA Via Sacragni, 4 Tel. 0332 850039
CARDANO AL CAMPO LA BRUGHIERA CENTRO IPPICO Via Alpi, 74 Tel. 0331 730915
SCUDERIA DEL DIAMANTE Loc. Pira Pianeggi, 9 Tel. 0335 8244282
ARSAGO SEPRIO RONCO DI DIANA Via Beltrami, 30 Tel. 0331 768218
PENTAGON RIDING CLUB Via per Casorate, 45 Tel. 0331 262274
CISLAGO GARDEN SPORTING CLUB Via Dante Alighieri, 896 Tel. 02 96381194
CASORATE SEMPIONE GRUPPO EQUESTRE della Brughiera Via L. Manara, 6 Tel. 0331 783142
FAGNANO OLONA CIRCOLO IPPICO IL TIGLIO Via Fagnanasca Tel. 0331 206511
LE QUERCE 2000 Via Ronchetto, 10 Tel. 0331 763340
GALLARATE PONY CLUB FIORELLO ITALIA Via XXIV Maggio, 3 Tel. 0331 791350
SAN GALLO Via Verdi, 13 Tel. 0331 767410
GALLIATE LOMBARDO Albosta Azienda Agricola
BISUSCHIO ASS. CENTRO IPPICO CICOGNA Via Roma, 27 Tel. 0332 471931 BODIO LOMNAGO CLUB IPPICO DEL GALLIONE Via Scereé, 13 Tel. 0332 949159 BUSTO ARSIZIO BUSTESE CIRCOLO IPPICO 50
NON LONTANO DAL CENTRO CITTADINO, LA PISTA IMMERSA NEL VERDE OFFRE UNA PIACEVOLE OASI DI TRANQUILLITÀ E DI DIVERTIMENTO E LE TRIBUNE DIVENTANO UN TRADIZIONALE LUOGO DI INCONTRO PER GODERSI LO SPETTACOLO DEI CONCORSI E QUATTRO CHIACCHIERE CON GLI AMICI.
CASCINA SPERANZA CENTRO IPPICO Via Speranza, 47 Tel. 0331 343105
SCUDERIA DELLA CAPINERA Via Roma, 112 Tel. 0331 763111 CASTELVECCANA LAGO AZZURRO SCUDERIA Loc. Pira Alta Tel. 0332 534742
Via Piave, 7 Tel. 0332 949288 GORNATE OLONA SEPRIO CENTRO IPPICO Cascina Tuss Tel. 0331 864154 ISPRA LA BETULLA CENTRO IPPICO Via Brugherasca Tel. 0332 780535 LUVINATE AGRIT. ZANCAN GIANNI LUIGI Via Tevedino, 2 Tel. 0332 824239 – Fax 0332 824220 SARONNO LA FRANCESINA Via per Turate Tel. 02 9609479 SOMMA LOMBARDO CLUB IPPICO IL VIGANO Via Montebello, 19 Tel. 0331 256064
SOCIETÀ IPPICA IL PRATONE Loc. Brughiera di S.Caterina Tel. 0331 259811
Via Trevisani, 4 Tel. 0332 978120
Via Valle Luna, 31 Tel. 333 6675945
TRADATE SAN GIORGIO Via Sally Mayer, 28 Tel. 0331 840764
VALGANNA ASSOCIAZIONE SPORTIVA IL FRASSINO Loc. Ghirla via Trelago, 28 Tel. 0332 715617
VEDANO OLONA C.R.E. L’ARCA DEL SEPRIO – ONLUS Via Andrea Doria, 32 Tel. 335 8328837 Fax 0331 849113
TRAVEDONA MONATE LA MOTTA CENTRO IPPICO
VARESE LA VALLETTA CLUB IPPICO
VERGIATE FIORDALISO CENTRO IPPICO
Corgeno Via F.lli Rosselli, 41 Tel. 0331 947481 LA TORRETTA CENTRO IPPICO Cascina Torretta Tel. 0331 946966 SOCIETÀ IPPICA GARZONERA H. YARD Sesona loc. Garzonera Tel. 0332 715617
IPPOVIA del BIELLESE Il percorso dell’Ippovia del Biellese attraversa l’intero territorio della Provincia di Biella, dalle risaie alle Alpi, partendo da un’altezza di 230 metri fino ai 1.500 di Bielmonte, per un'estensione di 200 km circa. Il Biellese è un territorio con una grande tradizione per gli sport equestri. La grande varietà di ambienti e di paesaggi, dalla pianura alle Alpi, lo rendono particolarmente adatto per splendide escursioni a cavallo attraverso riserve naturali, oasi naturalistiche, santuari e piccoli borghi. L’Ippovia del Biellese può essere percorsa interamente in una settimana; in alternativa è possibile selezionarne alcuni tratti da percorrere appoggiandosi a uno o più maneggi, e da lì partire alla scoperta del territorio circostante. L’intero percorso è accessibile da maggio a ottobre: la parte montana non è praticabile durante i mesi invernali; i tratti di pianura sono invece percorribili durante l’intero arco dell’anno Una cartografia dettagliata del territorio in scala 1:25 000, divisa in 5 fogli, riporta l'intero tracciato dell'Ippovia. E' comunque consigliato percorrere l'Ippovia del Biellese accompagnati da una guida equestre locale, disponibile presso i maneggi convenzionati che trovate sul sito internet:
www.atl.biella.it
foto di ANTONIO CANEVAROLO (archivio fotografico ATL Biella)
ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA
I CAVALLI DEL COLLE SE OLTRE ALL’ASPETTO AGONISTICO TI INTERESSA COSTRUIRE UN RAPPORTO DI VERA COMPLICITÀ CON IL TUO AMICO CAVALLO, QUESTO È IL POSTO GIUSTO.
MASSAZZA - BIELLA - CASCINA RONCO, 13 SCUOLA EQUITAZIONE - BARBARA SPINARDI - TEL 320 531 80 81
’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI L
L'Ordine Provinciale dei Medici Veterinari rientra, quale Ente di Diritto Pubblico non economico, nelle forme giuridiche disciplinate dal diritto pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale è posto sotto la vigilanza del Ministero della Sanità e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari. Diversi sono gli ambiti di competenza del Medico Veterinario la cui attività non si esplica solo nel settore clinico, ma anche in quello della prevenzione e dei controlli sulla sicurezza e l'igiene degli alimenti di origine animale, della prevenzione e della lotta delle malattie animali trasmissibili all'uomo. Si tratta, dunque, di ambiti di competenza di rilevante interesse per la sanità pubblica che fanno del Medico Veterinario una figura professionale centrale nel sistema-salute del nostro Paese. L’Ordine è composto da un Consiglio Direttivo, organo collegiale deputato alla gestione dello stesso tramite l'adozione di deliberazioni o altri provvedimenti amministrativi. Il Consiglio eletto dagli iscritti ogni 3 anni è formato da un Presidente che ha il compito di provvedere all'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo, fatto salvo quanto contenuto nelle deliberazioni stesse, da un vice Presidente che sostituisce il Presidente nelle suddette funzioni in caso di impedimento, da un Segretario che è responsabile del regolare andamento dell'ufficio, da un Tesoriere responsabile delle risorse disponibili e dai Consiglieri. In più viene nominato un 54
Presidente dell’Ordine dott. Umberto Galli.
Collegio dei Revisori dei Conti. Molteplici sono i compiti che il Consiglio deve assolvere, e tra le sue principali attività troviamo:
• COMPILARE E TENERE L'ALBO PROFESSIONALE DEGLI ISCRITTI; • VIGILARE ALLA CONSERVAZIONE DEL DECORO E DEL PRESTIGIO DELLA PROFESSIONE, E GARANTIRNE LA CREDIBILITÀ; • VERIFICARE LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE A DIFESA DEI CITTADINI; • ESERCITARE IL POTERE DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DEGLI ISCRITTI; • INTERPORSI, SE RICHIESTO, NELLE CONTROVERSIE FRA SANITARIO E SANITARIO; • DESIGNARE PROPRI RAPPRESENTANTI IN SENO A COMMISSIONI, ENTI ED ORGANIZZAZIONI; • PROMUOVERE E FAVORIRE TUTTE LE INIZIATIVE INTESE A FACILITARE LE COMPETENZE E LE PROFESSIONALITÀ DEGLI ISCRITTI; • DARE IL PROPRIO CONCORSO ALLE AUTORITÀ LOCALI NELLO STUDIO E NELL' ATTUZIONE DEI PROVVEDIMENTI D' INTERESSE DELL' ORDINE; • COMBATTERE L’ABUSIVISMO PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO; • SOSTENERE E PROMUOVERE IL BENESSERE ANIMALE. Tutte queste attribuzioni insieme ad altre trovano la loro naturale collocazione nel Codice Deontologico che è la sorgente degli indirizzi comportamentali a cui il medico veterinario deve ispirarsi e conformare la sua condotta professionale. Per un Veterinario, l’ignoranza della deontologia veterinaria non lo esime dalla responsabilità disciplinare. In coerenza con l’ evoluzione e le modificazioni del contesto socio-culturale, la sorgente degli indirizzi comportamentali a cui il medico veterinario deve ispirare e conformare la sua condotta professionale va ricercata proprio nel mutamento della
sensibilità sociale e nella nuova concezione del rapporto uomo/animale. Infatti il nuovo approccio deontologico contenuto nella Costituzione Europea, firmata dall'Italia, in base alla quale "l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti" (ARTICOLO III-121 del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa), richiama il concetto dell'animale inteso come "essere senziente". L’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Varese conta ad oggi 321 iscritti, così suddivisi per ambiti di competenza:
DIPENDENTI ASL
11%
LIBERI PROFESSIONISTI
79%
ALTRO
10%
N° LIBERI PROFESSIONISTI X ATTIVITÀ
RIPARTIZIONE ATTIVITA’ LIBERI PROFESSIONISTI
0
50
100
150
200
N° LIBERI PROFESSIONISTI
PICCOLI ANIMALI
Bisogna sottolineare come negli ultimi anni ci sia stato un crescente aumento delle iscrizioni soprattutto donne, ciò legato per vari motivi ad una progressiva femminilizzazione della professione. Il settore che maggiormente coinvolge la figura professionale del Veterinario è indubbiamente quello della cura dei piccoli animali. Sul territorio provinciale operano circa novanta strutture veterinarie, divise in Studi, Ambulatori, Cliniche e Ospedali Veterinari (4 strutture) che garantiscono un servizio di pronto soccorso 24h. Le principali attività dell’ordine con l’elenco degli iscritti sono
ALTRO
ANIMALI DA REDDITO
consultabili sul sito www.ordineveterinari.va.it. La segreteria dell’Ordine
è a disposizione, per eventuali informazioni, sia al cittadino che ad ogni iscritto nei seguenti orari :
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 13,00 AL N° TEL 0332-285140 FAX 0332/234369 EMAIL segreteria@ordineveterinari.va.it SEDE VARESE - VIA C. BATTISTI N°7 55
ANAGRAFE CANINA REGIONALE CON LA NUOVA ANAGRAFE CANINA, LA LOMBARDIA DISPONE OGGI DI UNO STRUMENTO EFFICACE PER COMBATTERE IL RANDAGISMO E L'ABBANDONO DEI CANI. L'ANAGRAFE SI BASA PRINCIPALMENTE SU:
• • • •
UN SISTEMA INNOVATIVO DI IDENTIFICAZIONE ANIMALE CHE UTILIZZA IL TRANSPONDER O "MICROCHIP", CIOÈ UNA MICROCAPSULA DI MATERIALE BIOCOMPATIBILE INOCULATA SOTTOCUTE CON UNA INIEZIONE INDOLORE, CHE CONTIENE UN CODICE UNIVOCO DI IDENTIFICAZIONE ASSOCIATO AL CANE; UN APPOSITO LETTORE RILEVA LA PRESENZA DEL MICROCHIP ED È IN GRADO DI LEGGERNE IL CODICE UNA BANCA DATI REGIONALE, ACCESSIBILE DA INTERNET, CONTENENTE I DATI ANAGRAFICI DEI CANI REGISTRATI E I DATI RELATIVI AL PROPRIETARIO. L'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE È OBBLIGATORIA E VA EFFETTUATA ENTRO 15 GIORNI DALLA DATA DEL POSSESSO (I CUCCIOLI DEVONO ESSERE ISCRITTI ENTRO IL TERZO MESE DI VITA). CHI AVEVA GIÀ PROVVEDUTO ALL'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE CON IL TATUAGGIO NON È TENUTO A FAR APPLICARE IL MICROCHIP, PURCHÉ IL TATUAGGIO SIA LEGGIBILE.
PER I CASI DI SMARRIMENTO, È ATTIVO UN CALL CENTER CHE AGEVOLA LA RICERCA DEL CANE. L'ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE E L'APPLICAZIONE DEL MICROCHIP POSSONO ESSERE EFFETTUATE DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO DELL'ASL O DA UN MEDICO VETERINARIO LIBERO PROFESSIONISTA ACCREDITATO DALLA REGIONE. COS’È? È la registrazione della popolazione canina identificata, presente sul territorio della Lombardia, collegata ai dati del proprietario. A COSA SERVE? A garantire la veloce restituzione dei cani smarriti ai legittimi proprietari. A conoscere la consistenza e la distribuzione della popolazione canina. COME FUNZIONA? Il cane viene identificato con un “microchip”, che viene applicato dal Medico Veterinario per via sottocutanea, in modo rapido, innocuo e indolore. Il microchip è contenuto in una capsula di pochi millimetri e contiene un numero di identificazione univoco, che viene rilevato mediante uno strumento denominato “lettore”. Dopo aver applicato il microchip il Medico Veterinario registra all’anagrafe canina il numero del microchip, i dati segnaletici del cane e i dati relativi al proprietario. Da questo momento il cane è correttamente iscritto all’anagrafe: al proprietario viene consegnato un certificato di iscrizione, completo dei dati registrati. È OBBLIGATORIO ISCRIVERE I CANI ALL’ANAGRAFE? Sì, l’iscrizione all’anagrafe dei cani, oltre che essere utile per il 56
proprietario, è anche un obbligo di legge. Il proprietario o il detentore, compreso il commerciante e l’allevatore, deve provvedere all’iscrizione del proprio cane in anagrafe entro quarantacinque giorni dalla nascita o entro quindici giorni dal momento in cui ne entra in possesso. Chi non l’avesse ancora fatto, deve provvedere al più presto. IL MIO CANE È TATUATO: DEVO COMUNQUE PROVVEDERE A IDENTIFICARLO CON IL “MICROCHIP”? Se il tatuaggio è stato applicato anteriormente al 1° gennaio 2004 ed è ben leggibile, il cane viene considerato correttamente identificato e non è obbligatorio applicare il “microchip”. Tuttavia quest’ultimo sistema viene raccomandato perché più affidabile rispetto al tatuaggio. Cosa devo fare per iscrivere il mio cane in anagrafe? Il proprietario, con documento di identità e codice fiscale, deve rivolgersi esclusivamente a: Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASL, oppure ad un Medico Veterinario libero professionista accreditato. Il Medico Veterinario provvede contestualmente all’inoculazione del microchip, che identificherà in modo univoco e permanente il cane e all’iscrizione del cane all’anagrafe canina regionale.
DEVO COMUNICARE EVENTUALI VARIAZIONI? Sì, è obbligatorio segnalare, entro quindici giorni, i seguenti eventi, che determinano variazioni dei dati presenti in anagrafe: • variazione di proprietà; • cambio di residenza; • decesso del cane. COSA DEVO FARE SE HO SMARRITO IL MIO CANE O ME LO HANNO RUBATO? La scomparsa del proprio cane deve essere denunciata al più presto e comunque entro sette giorni al Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASL, o alla Polizia Locale del comune dove si è verificato l’evento. QUALI SANZIONI SONO PREVISTE SE NON ISCRIVO IL MIO CANE ALL’ANAGRAFE? In caso di mancata iscrizione del proprio cane in anagrafe, o di omessa segnalazione di variazione dei dati registrati, è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 150 euro, fatte salve le ipotesi di responsabilità penale. SE VUOI ACCEDERE ALL'ANAGRAFE CANINA, clicca www.anagrafecaninalombardia.it troverai sul sito anche gli indirizzi dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL
AREE DISTRETTUALI VETERINARIE PINO LAGO M. TRONZANO L. M. VEDDASCA CURIGLIA CON MONTEVIASCO
MACCAGNO
AGRA DUMENZA
LUINO
GERMIGNAGA
RE
CREMENAGA
BRUSIM PIANO PORTO CERESIO
BISUSCHIO
COCQUIO TREVISAGO
NNO
ATE LUVIN
BARA
SSO
COMER IO
CLIVIO
VARESE
VA R
CANTELLO
ESE E
DI
ARCISATE
INDUNO OLONA
CASCIAGO
LA GO
COMABBIO
TRAINO
INARZO
GALLIATE L.
AZZATE
GAZZADA S.
BRUNELLO
CASALE LITTA
MORAZZONE
CROSIO
CASTIGLIONE OLONA
CASORATE
CAVARIA
SOMMA LOMBARDO
GALLARATE
VENEGONO INF.
CASTELSEPR IO
SOLB ARN IATE O IONA
CARNAGO
OGG
ARSAGO SEPRIO
GOLASECCA
JERAGO CON O.
CASSANO MAGNAGO
IZ
B AL
BESNATE
VENEGONO SUP.
GORNATE OLONA
TE ZA
SU
M
CARONNO VARESINO
MI RA GO
OR NA GO
CASTRONNO
VERGIATE
VEDANO OLONA
LOZZA
DAVERIO
MERCALLO
SESTO CALENDE
MALNATE
TRADATE
LONATE CEPPINO
TERNATE
BUGUGGIAT
BODIO LOM.
CAZZAGO B.
VARANO B.
ANGERA
NA
USMATE
CADREZZATE
RANCO
EDO
BIANDRO
TRAV
ISPRA
BREG ANO
MALG
BREBBIA
VIGGIU'
E IRAT GAV
BARD ELLO
BESOZZO
ESSO
MONVALLE
RIO
BE SA NO
BRINZIO
SALT
ORINO
CUASSO AL MONTE
ANNA
RANCI
CAST EL CABIA LO GLIO
AZZIO GEMONIO
BEDERO V.
O
ALZ CAS
CUVEGLIO CUVIO
SANGIANO
LEGGIUNO
MARZIO
MASCIAGO
UIG
NO
DUNO
MA
CUNARDO CASSANO VALC. FERRERA
BRENTA
LAVENO MOMBELLO
PORTO TRESA O OL
GRANTOLA
HIR
O SAG BRIS
CASTELVECCANA
CITTIGLIO
CADEGLIANO VICONAGO
MONTEGRINO VALTRAVAGLIA
PORTO VALTRAVAGLIA
RC
BREZZO DI BEDERO
VALG
IO
CUGLIA TE FAB.
G AG
MESENZANA
GO LA
M
CAIRATE
FAGNANO OLONA
GORLA MAGG.
SOLBIATE OLONA
CARDANO AL CAMPO
GORLA MIN.
GERENZANO
OLGIATE OLONA
VIZZOLA TICINO
CISLAGO.
MARNATE
SARONNO
SAMARATE FERNO
BUSTO ARSIZIO CA
LONATE POZZOLO
ST
EL
LA
A NZ
UBOLDO
ORIGGIO
CARONNO PORTUSELLA
57
PINO LAGO M. TRONZANO L. M. VEDDASCA
Va r e s e
CURIGLIA CON MONTEVIASCO
MACCAGNO
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE E LAVENO MOMBELLO Via B. Luini, 19 21100 Varese Tel. 0332/333681 Tel.0332/1769809 Fax 0332/333293 E-MAIL:veterinarivarese@asl.varese.it
AGRA DUMENZA
LUINO
GERMIGNAGA
RE
CREMENAGA
DUNO
ORINO
CUASSO AL MONTE
BISUSCHIO
COCQUIO TREVISAGO COME RIO
BARASS O
LUVINA TE
BARD ELLO
LA GO
DI
ARCISATE
CANTELLO
VA RE
SE
CAZZAGO B.
INARZO
MALNATE
BODIO LOM.
O
NNO
MALG ESSO
CLIVIO INDUNO OLONA
VARESE BREGAN
BREBBIA
VIGGIU'
RATE GAVI
BIANDRO
UFFICIO DI LUINO Via Don Folli, 4 21016 Luino Tel. 0332/511216
UFFICIO DI LAVENO MOMBELLO Via Ceretti, 8 21014 Laveno Mombello Tel. 0332/625350-349
BESOZZO
PORTO CERESIO BE SA NO
BEDERO V.
BRINZIO
SALT RIO
CASTE CABIA LLO GLIO
GEMONIO
MONVALLE
BRUSIM PIANO
OLO MA
MARZIO
MASCIAGO
CUVEGLIO CUVIO
AZZIO LEGGIUNO
PORTO TRESA
CUNARDO
CASSANO VALC. CASA LZUI GNO
CITTIGLIO
LAVENO MOMBELLO
BRENTA
CASTELVECCANA
GRANTOLA
CUGLIAT E FAB.
AGO BRISS
UFFICIO DI ARCISATE Via Matteotti, 18 21051 ARCISATE Tel. 0332/476341
CADEGLIANO VICONAGO
MONTEGRINO VALTRAVAGLIA
RC
BREZZO DI BEDERO
HIR
IO
PORTO VALTRAVAGLIA
A
G AG
VALGA NN
M
RANCIO
GO LA
MESENZANA
Ve t e r i n a r i - a r e a
GALLIATE L.
LOZZA
GIANQUINTO DR. CLAUDIO 21051 Arcisate (VA) - Via Matteotti Giacomo, 94 ............................... tel: 0332 47 37 37
AMBULATORIO VETERINARIO GIAVAZZI DR.SSA GIUSEPPINA 21016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A ............................................. tel: 0332 53 51 37
AMBULATORIO BESOZZO DEL DR. GRASSI ROBERTO 21023 Besozzo (VA) - Via De Bernardi, 18 ........................................... tel: 0332 97 07 80
AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO DEI DOTTORI PAOLA LONGHI E MASSIMILIANO BOGNI 21016 Luino (VA) - VIA Luigi Bernardino, 37 ...................................... tel: 0332 53 56 96
AMBULATORIO VETERINARIO SEGALA DR. MARCO 21020 Brebbia (VA) - Piazza Italia,7 ..................................................... tel: 0332 77 08 05
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI LUINO DEI DOTTORI DEDE' E HOFMANN 21016 Luino (VA) - Via Voldomino, 11 .....................................................tel: 0332 51 10 00
REBKA sas DI CARENTE DR. MASSIMILIANO & C. 21031 Cadegliano-Viconago (VA) - Via Risorgimento,3 .................. tel: 0332 59 10 24
CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO 21020 Luvinate (VA) - Via Vittorio Veneto, 56 ................................... tel: 0332 22 00 92
CLINICA VETERINARIA
"SASSO DEL FERRO" Dir. San. Dott. GIORGIO ZAPPELLINI
CHIRURGIA, LABORATORIO ANALISI, ECOGRAFIA, RADIOLOGIA, DAY HOSPITAL orario: da LUNEDÍ a VENERDÍ: ore 10-12 / 15-19 SABATO: ore 9-12 Via Provinciale, 65 - 21033 CITTIGLIO (VA) - Tel. 0332 60 22 22 urgenze cell. 335 67 70 716 - e-mail: zappellini.giorgio@libero.it MORVILLO DR. ENRICO 21020 Casciago (VA) - Via Giuseppe Mazzini,12 ................................ tel: 0332 82 65 50 GRASSI DR.SSA LAURA 21030 Cugliate Fabiasco (VA) - Via Molinazzo, 4 ............................... tel: 0332 72 37 40 RAVAZZOLA DR.SSA MONICA 21030 Cuveglio (VA) - Via battaglia S.Martino, 82 ............................. tel: 0332 62 40 35 CLINICA VETERINARIA GAGGIOLO BIZZOZERO DR. FLAVIO 21059 Cantello-Gaggiolo (VA) - v. Lugano, 11 fax: 0332 41 53 28 ......................................................................................... tel: 0332 41 86 40 AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR.SSA MIRIAM 21026 Gavirate (VA) - Via Maggioni,8 ...................................................... tel: 0332 74 64 18
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI BROLPITO ALBERTO E DONAGGIO BARBARA 21020 Malnate (VA) - Via Leopardi, 1 .................................................... tel: 0332 42 83 56 REBELLATO DR. PATRIZIA 21030 Marchirolo (VA) - Via S. Camillo, 32
......................................... tel:
0332 72 20 59
AMBULATORIO VETERINARIO BAGGI DR. MICHELE 21010 Porto Valtravaglia (VA) - Via Roma, 15 ....................................tel: 0332 54 72 85 TERZAGHI DR. CAMILLO 21100 Varese - Via Cassiodoro, 11.......................................................... tel: 0332 26 54 18 CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA 21100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax 0332 82 00 64 ...................tel: 0332 82 00 02 CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA sas DI AMEDEO DR. PINI 21100 Varese - vl. Belforte, 168 ............................................................... tel: 0332 33 02 44 CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C. 21100 Varese - 3, v. Corridoni ................................................................... tel: 0332 31 14 66 AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO 21100 Varese - v. G. Macchi, 99................................................................. tel: 328 91 23 233 PECCATI DOTT. CLAUDIO 21100 Varese - v. Ravasi, 23 ....................................................................... tel: 0332 28 77 24 AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.SSA KETTY PERU 21100 Varese - Via Giuseppe Giusti, 12/A ........................................... tel: 0332 26 46 96
AMBULATORIO VETERINARIO SESSA DR. PIERO 21026 Gavirate (VA) - Via Al Lido, 5 ..........................................................tel: 0332 74 41 35
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI VARESE PRONTO SOCCORSO 24 H PRANDONI DR.SSA LARA 21100 Varese - Via Gianni Rodari, 22 .................................................... tel: 0332 26 44 46
AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR.SSA CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA 21056 Induno Olona (VA) - Via Spagnoletto, 10 .................................. tel: 0332 20 26 05
DI BENEDETTO DR. SALVATORE 21100 Varese - Via Colleverde,32 ............................................................ tel: 338 83 91 100
AMBULATORIO VETERINARIO PUSTERLI DR. FRANCO 21056 Induno Olona (VA) - Via Porro, 84 ............................................... tel: 0332 20 60 31
AMBULATORIO VETERINARIO LOREFICE DR. GIUSEPPE 21100 Varese - Via Monte Santo, 29 .......................................................tel: 0332 23 91 82
BAGGIANI DR.MASSIMO 21056 Induno Olona (VA) - Via Crespi, 4
0332 20 32 22
MARCHIORATO PAOLO CARLO 21100 Varese - Via Sanvito Silvestro, 103 ........................................... tel: 340 40674 74
AMBULATORIO VETERINARIO BOLTRI DR. STEFANO 21037 Lavena Ponte Tresa (VA) - VIA VALLE, 3 .................................. tel: 0332 55 22 99
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR. MARIO ANTONIO 21039 Valganna (VA) - Via Isella, 2 .........................................................tel: 0332 71 63 66
AMBULATORIO VETERINARIO BELLORINI DR. DARIO 21014 Laveno Mombello (VA) - Via Battisti, 9...................................... tel: 0332 62 63 96
OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E SOMMARUGA 21100 Varese - Via Correnti Cesare, 2 .................................................. tel: 0332 26 54 96
AMBULATORIO VETERINARIO FANTONI DR. ROBERTO 21014 Laveno Mombello (VA) - Via Ceretti, 21/23 ............................. tel: 0332 66 66 97
FERRONI DR. EMILIO 21100 Varese - Via Crispi, 68
............................................... tel:
.................................................................... tel:
0332 24 23 22
Mondo Vagabondo ONLUS ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI Via Sangiano 35 – 21014 Laveno Mombello (Va) Tel. 328 6036274 – 3476929732 - fax 0332 747624 www.mondovagabondo.net - e mail: info@mondovagabondo.net La nostra Associazione nasce dall'entusiasmo di un gruppo di amici che da anni cerca di far vivere nel miglior modo possibile alcuni animali molto disagiati, "incontrati" personalmente o segnalati da conoscenti. Sono prevalentemente cani e gatti che vivono presso fattorie o aree in stato di semi abbandono. Mondo Vagabondo interviene fornendo cucce, cibo adeguato, cure mediche, recinti spaziosi e tutto ciò che occorre per vivere in maniera dignitosa, senza trascurare le necessarie coccole e le passeggiate. Per quanto riguarda i gatti, che vivono liberi in "colonie feline", ci occupiamo soprattutto
di sterilizzare le femmine per evitare ingestibili crescite nel numero. Abbiamo bisogno di voi, per rimediare almeno in parte a ciò che troppi nostri simili fanno patire agli animali. La nostra Associazione collabora, a partire dal mese di aprile, con la struttura “I Nobili Nati” di Vergiate (Va) prestando la propria opera di volontariato nell’accudire i cani “trovatelli” dei comuni di Vergiate e Ispra. Nello specifico la nostra attività è principalmente quella di accudire i cani, aiutandoli a vivere in maniera dignitosa e ad essere socievoli nei confronti delle persone, al fine di permettere l’adozione del maggior numero possibile di essi:
il canile deve essere considerato un “passaggio provvisorio” per l’animale in attesa di trovare una famiglia, non una situazione definitiva. Per chi volesse vedere i bellissimi ospiti del canile, può consultare il sito internet: www.mondovagabondo.net Cliccando l’impronta di cane che si trova sul video con la scritta “Qua la zampa” si ha l’elenco dettagliato dei cani presenti, pronti e desiderosi di essere adottati! Sono in ottimo stato e molto simpatici! Contattateci per una visita in canile in nostra compagnia: le nostre volontarie vi potranno aiutare nella scelta dell’amico a quattro zampe che più corrisponde alle vostre esigenze!
CHI SIAMO:
A-MICI RANDAGI ONLUS VARESE NATA DA UN GRUPPO DI "PASSIONARIE FELINE" LA NOSTRA È UN' ASSOCIAZIONE CHE PERSEGUE COME FINALITÀ LA PREVENZIONE, LA CURA DEL RANDAGISMO E LA TUTELA DELL' ANIMALE.
COSA FACCIAMO: Collaboriamo al censimento delle colonie feline al loro sostentamento dopo aver sterilizzato i soggetti al fine di limitare il randagismo e la diffusione della leucemia e HIV felina. Queste malattie non trasmissibili all'uomo si stanno diffondendo con estrema rapidità. Qualche numero. Varese città ha censito circa 50 colonie feline per un totale di circa 365 soggetti, naturalmente questi dati sono in continuo mutamento per molteplici motivi: morti, nuovi abbandoni, spostamenti dei soggetti. Dal luglio 2006 finalmente anche la Regione Lombardia ha una legge regionale a tutela degli animali d'affezione e non. Ci piacerebbe commentarla insieme ai lettori. Purtroppo il cammino verso un'equilibrato rapporto uomo-animale è ancora molto lungo: noi stiamo cercando di fare quello che possiamo e che ci è concesso fare a partire dalla prevenzione nelle scuole e con gli adulti. Siamo riusciti a dare in adozione 138 gattini, possibili randagi, dando loro una casa, e con difficoltà anche qualche gatto maturo e a volte anziano.Un animale vuol dire farsene carico con amore ma nel rispetto della loro etologia. Questi messaggi dovrebbero poter essere trasmessi già alla scuola materna. In questo senso abbiamo diversi progetti alcuni già sperimentati. Ci piacerebbe mettere la nostra esperienza a disposizione di chiunque volesse farci segnalazioni o volesse delucidazioni su tematiche o anche per capire insieme quali sono i nostri diritti ma anche i nostri doveri. CHIUNQUE VOLESSE PUÒ CONTATTARCI AL NUMERO TELEFONICO 339 3506480 OPPURE ALL’INDIRIZZO EMAIL: a.micirandagi@virgilio.it
ANGERA
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATE LARGO BOITO, 2 21013 GALLARATE TEL. 0331/751606 FAX 0331/751509 E-MAIL:veterinarigallarate@asl.varese.it
TRAV EDO NA
BUGUGGIATE
RANCO
TERNATE VARANO B.
CADREZZATE
Gallarate
USMATE
ISPRA
COMABBIO
TRAINO
AZZATE
BRUNELLO
MORAZZONE
CROSIO
MERCALLO
CASTRONNO
M
VERGIATE
CARONNO VARESINO
SU MIR AG O
OR NA GO
SESTO CALENDE
GAZZADA S.
DAVERIO CASALE LITTA
TE ZA
IZ
B AL
SOMMA LOMBARDO
GALLARATE
CAIRATE
CASSANO MAGNAGO
CAVARIA
CASORATE
GOLASECCA
UFFICIO DI GAZZADA VIA ROMA, 18 21045 GAZZADA TEL. 0332/877035-036
JERAGO CON O.
OGGI ONA
CARNAGO
BESNATE
ARSAGO SEPRIO
Ve t e r i n a r i - a r e a
CARDANO AL CAMPO VIZZOLA TICINO
UFFICIO DI ANGERA P.ZZA GARIBALDI, 1 21021 ANGERA TEL. 0331/960161
SAMARATE FERNO
LONATE POZZOLO
CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO 21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 ...................................................tel: 0331 99 40 24
FERRE DR. PAOLO 21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10 ......................................................tel: 0331 78 48 76
CENTRO VETERINARIO DEI DOTTOR HETTINGER MICHAEL E NEDALINI PATRIZIA STUDIO ASSOCIATO 21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 ........................................... tel: 0331 96 03 18
MAZZUCCHELLI DR. MAURIZIO 21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 ..................................... tel: 0331 78 20 23
STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO 21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7.................... tel: 0331 27 55 32
REVEL DR. MASSIMO 21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A ................................................... tel: 0331 79 30 71
PERUZZI DR. LUIGI 21022 Azzate (VA) - Via Giuseppe Verdi, 38 ......................................... tel: 0332 45 97 17
AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA DEI DOTTORI GOBBI A. E MANTEGAZZI M. 21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 .................... tel: 0332 46 16 03
GANGI DR. MASSIMO 21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47 ....................................... tel: 0331 27 50 43
AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA DI MOTTA DR.SSA MYRIAM 21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13 .......................................... tel: 0332 78 01 80
PESAVENTO DR. VALERIO 21010 Besnate (VA) - Via Arianna, 24 ..................................................... tel: 0331 27 55 25
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI STEFANIA DI TIZIO E CRISTIANO COLOMBO 21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 ......................... tel: 0331 66 92 74
STUDIO ASSOCIATO POZZI - MIGLIERINA 21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25 ............................................... tel: 0331 95 38 54 AMBULATORIO VETERINARIO
"LA FENICE"
Dott. ANGELINI Dott. ssa. BRANCHI
RX UFFICIALI DISPLASIA, RADIOLOGIA, CHIRURGIA, DAY HOSPITAL, LABORATORIO INTERNO, REPERIBILITÁ NOTTURNA E FESTIVA
orari:
10,00 - 13,00 •
14,30 - 19,30 da lunedì a sabato
Via CAVOUR, 4 - Buguggiate (VA) Tel./Fax 0332 89 00 81 Cell. 338 62 28 054
LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR.SSA ANNALINA 21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 ....................................... tel: 0331 95 83 18 AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 .......................tel: 0332 25 24 16 LABORATORIO ANALISI VETERINARIO SADVED srl DI GULLO DR.SSA ELISABETTA 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Dolci, 4 ..........................................tel: 0331 25 99 11 CLINICA VETERINARIA MALPENSA srl DI OLIVIERI DR. MASSIMO 21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 ............ tel: 0331 22 81 55 NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA 21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 ...............................................tel: 0331 22 30 27 AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR.SSA ARMIRAGLIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 ........................... tel: 0331 92 09 50 MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13 .............................................. tel: 0331 92 45 38
0331 73 11 44
AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA 21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A ........................................ tel: 0331 92 10 85
CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO 21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 ...................... tel: 0331 26 23 08
BOTTINI DR. LAURA 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 ........................................ tel: 0331 99 15 03
AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO 21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18
....... tel:
STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI 21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 .................................................... tel: 0331 99 14 99 STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54 ................................ tel: 0331 20 32 82 RAIMONDI DR. MARIO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17................ tel: 0331 28 05 44 AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE STUD. ASS. DOTT. MARTINOLI-STRAPPO-DE TONI-PORETTI 21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 ............................ tel: 0331 29 64 22 AMBULATORIO VETERINARIO MOTTERLE DR. DARIO 21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43 ...........................................tel: 0332 89 21 68 STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA 21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28 ..............................................................tel: 0331 24 19 41 AMBULATORIO VETERINARIO CASTIGLIONI DR. ROSELLA 21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 ................................................. tel: 0331 79 35 65 BURAGLIO DR.SSA FRANCA 21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 ....................................................... tel: 0331 77 48 71 PORRINI DR. PAOLA 21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 ............................................ tel: 0331 78 40 47
AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20 .................................... tel: 0331 98 50 04 AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 ...............................tel: 0331 37 61 78 STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101............ tel: 0331 25 90 47 AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS. DEI DOTTORI VISENTIN G. PIETRO E AIMINI R. "PARCO DEL TICINO" 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 ...................... tel: 0331 25 37 67 AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 .................................. tel: 0331 25 24 97 AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. SSA MARTA 21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 .................................................... tel: 0331 90 50 20 AMBULATORIO VETERINARIO GIULIANI DR. ALBERTO 21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18 .......................... tel: 0332 97 81 95 AMBULATORIO VETERINARIO DI POZZI DR. STEFANO 21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2 .................... tel: 0332 96 18 61 AMBULATORIO VETERINARIO BASSANI DR.SSA PAOLA 21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 ............................................ tel: 0331 96 40 30 AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO 21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 ..................................................... tel: 0331 94 69 28
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO
“Oasi del Gatto” di Somma Lombardo
L’ASSOCIAZIONE HA BISOGNO DI CIBO, MEDICINE E OFFERTE PER ASSISTENZA VETERINARIA. donazioni su c/c intestato a: Associazione OASI DEL GATTO di Somma L.do Oasi Felina OIPA Banca Popolare di Lodi spa c/c 2055/12 - cin N - abi 05164 - cab 22800 PER INFORMAZIONI: Marco 335 1325002 • Tiziana 340 6987470 Stefania 335 6937138 • Anna 339 6610420 e-mail: oasidelgatto@libero.it
C ANILE MUNI CI PALE DI GALLARATE Via degli Aceri, 15 - Tel/Fax 0331 26 06 63 - Apar_gallarate@hotmail.it
Il canile municipale di Gallarate è gestito dall'associazione A.P.A.R. onlus, che gestisce il canile municipale di Busto Arsizio ed il rifugio Elia. La struttura che attualmente ospita mediamente circa 60 cani è composta da 2 blocchi, uno destinato ai cani di taglia mediopiccola, l'altro ai cani di taglia mediogrande. Tutte le gabbie sono munite di lampade termiche, al fine di scaldare gli ospiti durante l'inverno e nelle notti più fredde. Il canile inoltre è dotato di 3 aree di sgambo, due pertinenziale collegata direttamente alle gabbie, l'altra più grande cintata e riparata da piante secolari in cui i cani, accompagnati da volontario o dal personale di servizio, possono correre e giocare. Il canile inoltre ospita in un'area appositamente strutturata anche uno sparuto numero di gatti, anch'essi sterilizzati e monitorati a livello sanitario Nel corso degli ultimi anni moltissimi cani hanno trovato una famiglia
che li amasse e compito dei volontari o è stato e sarà sempre quello di verificare la bontà ed il successo dell'adozione effettuata tramite controlli e visite periodiche a casa della "famiglia adottiva". Il canile di Gallarate è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (da aprile a settembre) o dalle 14.00 alle 18.00 (durante gli altri mesi dell'anno) la domenica dalle 9.00 alle 12.00. I volontari hanno la possibilità di trascorrere piacevoli ore a passeggio con i nostri adorabili ospiti e giocare con loro nelle aree apposite. Numerosi corsi di formazione organizzati dall'associazione consentono al personale di approcciarsi ai nostri amici a 4 zampe con competenza e nel rispetto delle reciproche esigenze e personalità. Potete venire a trovare i nostri ospiti per portarli a spasso, per adottarli a distanza o meglio ancora, per adottarli per sempre. Alcuni dei nostri ospiti: DRAGO, bellissimo lupo di circa 4-5
anni, docile e mansueto BYRON, elengatissimo esemplare di pastore tedesco amante dei bambini e dei giochi con la palla GAIA, dolcissimo incrocio con un rottweiler, docile e un po' fifona ma tanto affettuosa DUKY, imponente cucciola di circa 10 mesi, 40 kg di dolcezza ed esuberanza BRISCO simpaticissimo bracchetto da troppi anni in canile...curioso ed affabile OLIVER, incrocio con un malamut, ipovedente dalla nascita, dolcissimo e bisognoso di una famiglia che lo aiuti a gestire al meglio il suo handicap. Venite a trovarli, i loro occhi arriveranno dritti al vostro cuore... date loro una speranza di una vita migliore, vi ripagheranno con tutto l'immenso amore di cui sono capaci E se volete è possibile anche adottare a distanza il vostro preferito... vi rilasceremo un attestato di adozione con la sua foto. E' un modo per aiutarci nell'attesa di trovare una nuova famiglia.
61
Busto Arsizio VEDANO OLONA
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO P.ZZA PLEBISCITO, 1 21052 BUSTO ARSIZIO TEL. 0331/621298 FAX 0331/623658 E-MAIL:veterinaribusto@asl.varese.it
CASTIGLIONE OLONA
VENEGONO SUP.
GORNATE OLONA
CASTELSEPR
IO
VENEGONO INF.
UFFICIO DI SARONNO VIA GORIZIA,28 21047 SARONNO TEL. 02/9602248
TRADATE
LONATE CEPPINO
Ve t e r i n a r i - a r e a
FAGNANO OLONA
GORLA MAGG.
SOLBIATE OLONA
GORLA MIN.
UFFICIO DI TRADATE VIA GRADISCA, 16 21049 TRADATE TEL. 0331/840752
AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR SSA CLARA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23 ................... tel: 0331 67 91 75 BARTOCCINI DR.FRANCESCO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37 ........................................... tel: 0331 62 60 93 AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2 ..............tel: 0331 62 12 31 CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51............................. tel: 0331 68 55 55
MARNATE
ZA
BUSTO ARSIZIO S CA
CISLAGO.
GERENZANO
OLGIATE OLONA
TE
L
N LA
SARONNO
UBOLDO
ORIGGIO
CARONNO PORTUSELLA
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI PAGANI E VANELLI 21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 .................................... tel: 02 96 40 83 98 CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21 ........................ tel: 0331 61 15 05 ROVANI DR. VIRGILIO 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42 ............ tel: 0331 61 13 05 ROMANI DR.SSA SABRINA 21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50
.......................tel:
0331 61 07 67
STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE' - TRAVAINI - ROVATI 21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 .................. tel: 0331 60 38 03 AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI 21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 .................................... tel: 02 96 81 211 AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA CARLO DR. UMBERTO 21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 .................................................... tel: 02 96 73 06 39 AMBULATORIO VETERINARIO PAGANI DR. ROLANDO 21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60 ............................................................ tel: 02 96 73 24 04
STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO 21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 ................................ tel: 0331 35 10 91
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI 21047 Saronno (VA) - 21047, v. Novara fax: 02 9670806 ................................................................................tel: 02 96702062, 02 9606402
AMBULATORIO VETERINARIO BUSNELLI DR 21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120 ................................................ tel: 02 96 00 526 STUDIO MEDICO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO 21052 Busto Arsizio (VA) - Cso Venti Settembre, 32 ........................ tel: 0331 62 45 40 ALBERTI DR. DANIELE 21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 ....................................................... tel: 0331 50 49 21 STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO 21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1.................. tel: 0331 82 49 77 AMBULATORIO VETERINARIO FRANCO ISABELLA DR. ARIANNA 21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 .............. tel: 02 96 57 535
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI DR.SSA ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 .............................. tel: 0331 37 61 78 CERVINI DR. FLAVIO 21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12 ...................................................... tel: 0331 81 09 40 MENGOTTO DR. GIOVANNI 21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 ......................................... tel: 0331 81 13 53 AMBULATORIO VETERINARIO MONTICELLI RAFFAELLA 21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 ...................................... tel: 02 96 78 83 68 FERRONI DR. EMILIO 21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24
...................................... tel:
02 40 01 84
AMBULATORIO VETERIANRIO DI PEJA DR.SSA ANTONELLA 21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 ...........................................tel: 0332 86 62 60 CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA 21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4 ............ tel: 0331 86 49 90 AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI BARBATTI E LEVY 21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 ................................. tel: 0331 82 45 45
RIFUGIO ELIA ASSOCIAZIONE A.P.A.R. (ASSOCIAZIONE PICCOLI ANIMALI RANDAGI)
VIA CANALE, 23 BUSTO ARSIZIO (VA) - 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) TELEFONO 0331/67.06.92 - E-MAIL: apar_rifugioelia@hotmail.it SITO: http://www.rifugioamico.it/canili.aspx Il Rifugio Elia, nasce nell’anno 2005 come struttura per accogliere cani “speciali”: gli anziani, i disabili, cani recuperati da maltrattamenti e da canili lager. Fa parte dell’associazione A.P.A.R. onlus, che gestisce il canile municipale di Busto Arsizio ed il canile municipale di Gallarate. L’edificio è ancora in via di ultimazione, poiché l’ampio spazio dedicato a tutti gli ospiti possa mirare ad essere un vero e proprio nucleo attivo per qualsiasi problematica. Attualmente il numero di cani presenti sono circa 60, una parte è dedicata ai più piccoli di taglia e soprattutto anziani che vivono in una deliziosa casetta di legno tipo baita; all’interno tutto è arredato come una vera casa e all’esterno c’è un enorme giardino fiorito dove i piccoli possono gironzolare liberi tutto il giorno. L’altra ala del rifugio è dedicata ai cani di media e grossa taglia sono circa 20 box molto spaziosi, in inverno riscaldati. La cosa bellissima è che all’interno della struttura esistono varie zone di sgambo, ampi recinti e un piccolo parco per far correre i nostri amici. I cani sono seguiti da eccellenti volontari e da educatori, i veterinari sempre presenti all’occorrenza. Tutti i cani hanno la fortuna di poter fare passeggiate al guinzaglio anche nei pressi del rifugio in bellissimi campi e quindi di poter rimanere in contatto con la natura. Molti degli ospiti presenti hanno varie problematiche importanti: da quellie di salute per vecchiaia a quellie di gravi malattie (es. tumori, deambulazione, epilessia, ecc). Altri hanno problemi comportamentali derivati da maltrattamenti o degenze in canili lager, ma ottimamente gestiti e in procinto di poter essere reintrodotti ad una vita “normale”. Il nome del rifugio è alla memoria di un bellissimo cagnolone, era la mascotte del canile a cui tutti hanno voluto bene…Ora Elia che è andato al ponte, dedica da lassù
GIADA
STRUTTUR
PUCCY
HOLLY& PAPERO
ZIT
SOTTILETTA
REX& MARA
SARA
STRUTTUR
SAKY CINZIA
PUPA questo bellissimo rifugio e sicuramente, come un angelo veglia su tutti i cani abbandonati e sfortunati…Tutti i cani hanno bisogno di essere amati e protetti…noi come volontari siamo i primi a dare tutto ciò a questi piccoli speciali… Loro hanno un cuore enorme, ci offrono la loro totale fiducia…non deludiamoli mai…. Il team di rifugio Elia è presente, dalle 10.00 alle 18.00, tutti i giorni compreso sabato e domenica, è possibile per ogni cittadino portare a passeggio i cani nei dintorni del canile e adottarli a distanza o, meglio ancora, adottarli per sempre offrendo loro una famiglia. Venite a trovarci… Alcuni dei piccoli presenti: Frida, bellissima incrocio rottweiller, giovane e molto intelligente. Giada, lupetta taglia media, un po’ timida ma con gentilezza e pazienza si avvicina delicatamente.
FRIDA
Holly & Papero, due innamorati pazzi, come Al Bano e Romina, lei pastorina rossa più alta del suo amato Papero bianco e nero. Mara e Rex, lei cicciotella bianca e nera simpatica e giocherellona, lui lupone caramellato divoratore di wurstel. Sara, dolce vecchina da sempre in canile…da quando era cucciola..sarebbe davvero bello trovasse finalmente una famiglia, è dolcissima e buona. Sottiletta, meravigliosa…pitt bull di circa 10 anni in super forma…intelligentissima, davvero speciale, adora le persone ma meglio non con altri cani. Zita, deliziosa volpina piccolissima è super coccolona e tenera. Saky, la Milva del rifugio…tutta rossa… Pupa, pastore tedesco, imponente per la sua grazie e dolcezza. Pucci, un incrocio husky dalle zampone da bassethound…simpaticissimo. 63
COSA FARE IN CASO DI RITROVAMENTO DI UN CANE In caso di ritrovamento di un cane vagante Il Cittadino, dopo aver messo in atto ogni possibile mezzo per trattenere vicino a se il cane o per porlo comunque in un luogo sicuro dal quale non possa allontanarsi, deve avvertire la Polizia Comunale competente per territorio nel quale é avvenuto il ritrovamento. E' compito della Polizia Comunale allertare il servizio di accalappiamento che porterà il cane al canile di competenza. I canili sono il luogo di raccolta di cani vaganti accalappiati sul territorio. Possono essere gestiti dal Comune o da un privato. In ogni caso tutti i Comuni sono tenuti per legge (art. 4 L.
281/91) ad assicurare un luogo di ricovero per il cane vagante fino a nuova adozione. Un eventuale rifiuto posto dalla Polizia Comunale é da considerarsi "omissione di atti di ufficio" e come tale va denunciato ai Carabinieri.
Nel caso in cui il cane accalappiato dovesse risultare regolarmente tatuato, dopo la visita di un veterinario e la decifrazione del tatuaggio verrà riconsegnato al proprietario, previo pagamento della sanzione di malcustodia e della retta di degenza in canile. Negli orari notturni e nei giorni Ogni mezzo adottato per il festivi in provincia di Varese é in prolungato trattenimento di un funzione un servizio di reperibilità cane in canile é considerato reato garantito dai veterinari delle ASL poiché in aperto contrasto con i che autorizzano l'accalappiamento dettami della Legge 281/91. o intervengono in caso di animale feriti. Tra i compiti del canile sono previsti: Il servizio risponde al telefono l'attenta osservazione della numero 0332 277111. situazione sanitaria del cane, il Gli Enti e le associazioni suo mantenimento con alimenti protezionistiche hanno il compito di buona qualità ed un veloce di facilitare e controllare gli affidi ritorno ad una famiglia idonea dei cani ritrovati. all'adozione del cane.
Cosa fare se ..... • HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio Per il comune di Varese Tel. 0332- 333681 Festivi e notturno Tel. 0332- 277111 • HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. che potrebbero avere segnalazioni su chi l'ha smarrito Chiamare i vigili urbani del comune interessato i quali devono provvedere a farlo accalappiare Per il comune di Varese sede E.N.P.A. Tel.0332 232161 Polizia Municipale Tel.0332 809111 • HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento all'anagrafe canina del comune di residenza Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. Chiamare il canile comunale Per il comune di Varese Canile di Via Friuli Tel.0332 335077 64
HAI PERSO UN CANE? PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE POLIZIA MUNICIPALE DELLA TUA CITTA’ ACCALAPPIATORI:
DOGS GROUND 0331 259 788 GIRARDI 349 834 10 47 SITI INTERNET:
www.enpa.it www.animalipersiritrovati.org CANILI CONVENZIONATI:
CANILE BUSTO ARSIZIO CANILE GALLARATE PAL LEGNANO CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO CASA BULL ALLEVAMENTO OROVAL CITTIGLIO
0331 0331 0331 0331 0331 0332
670 260 466 353 361 626
692 663 665 181 967 190