Web Magazine di Arte e Cultura Marziale - Numero 2 - Settembre 2015
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Partner Herbalife: Francesco Testa tributore Indipendente
esponsabile MAA INT: Vito Poderico sigliere Internazionale
ANNO I - NUMERO 2 Bimestrale - Settembre 2015 Web Magazine di Arte e Cultura Marziale Editore Martial Arts Alliance International Direttore Editoriale Francesco Malvano capo redattore Massimo Curti Giardina redattorI NAZIONALI Flavia Tocchi Luca Raucci Cristiano Curti Giardina Claudio Comotto Giuseppe Pace redattorI REGIONALI Basilicata Roberto Giano Friuli-Venezia Giulia Massimo Gitto Lazio Paolo Falcioni Liguria Fabio Forte Piemonte Vincenzo Volpino Puglia Coriolano Nino Siena Sicilia Giacoma Maggio Toscana Rosario Castronovo Umbria Claudio Bonifazi Veneto Tiziana Urciuolo Redazione Via Epomeo 523 - 80126 Napoli cell:. (+39) 333/1432283 mail: maamagazine2.0@gmail.com
Chiriwo tshumoreba yamani naru Tanti granelli di polvere fanno una montagna
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iniziato un nuovo anno di attività: in queste settimane, i maestri si adoperano per organizzare al meglio la programmazione di corsi, stage, seminari ed esami. Magari non tutti si sono accorti che nel frattempo, agli occhi del mondo, le arti marziali sono cambiate. Diventate un fenomeno di massa, nele loro numerose declinazioni hanno coinvolto un pubblico vastissimo. Ora i puristi potranno storcere il naso, ma l’aumento della popolarità delle discipline marziali, legato soprattutto al loro successo nel campo dell’entertainment ha giovato, in termini pubblicitari, a tutto il settore. Siamo all’apice di un processo iniziato negli anni ’70 e ’80 erano i film, fumetti e telefilm gli unici prodotti legati alle nostre discipline ad arrivare agli occhi di un pubblico relativamente vasto, ma comunque fatto di soli appassionati, e continuato tra gli ’80 e i ’90, quando c’è stato l’exploit del wrestling che, mettendo in scena dal vivo le coreografie acrobatiche di quelle pellicole, travestite da combattimento “sportivo”, è stato capace di creare una grande industria commerciale, che grazie ai media ha raggiunto per la prima volta il grande pubblico. Col passare degli anni, però, la natura artificiosa degli show ha cominciato a stancare, segnando un progressivo calo si interesse nei confronti degli spettacoli. Nel frattempo, si tenevano le prime edizioni di un torneo, chiamato UFC (Ultimate Fighting Championship) aperto a combattenti provenienti da tutte le discipline. Fino al 2000 le MMA sono state una disciplina di nicchia, soprattutto a causa della brutalità degli incontri, malvisti dal pubblico e dalla legislazione, poi ad un tratto tre imprenditori, Dana White ed i fratelli Fertitta comprarono per 2 milioni di dollari l’intera organizzazione ed in pochissimo tempo, grazie ad un’oculata strategia di marketing, crearono un palisnesto dal grande appeal internazionale. La particolare natura di questo format, che da un lato esalta solo la componente fisica delle arti marziali, tralasciandone gli aspetti educativi e culturali, e dall’altro preferisce le logiche dello show business a quelle sportive. Non esistono, ad esempio, regole precise sul ranking, e spesso i contendenti per i titoli vengono scelti in base alla loro popolarità più che ai risultati ottenuti. Cio ha attirato critiche sia dall’ambiente delle arti marziali che da quello degli sport da combattimento. Tralasciamo tale questione per riflettere sull’impatto mediatico che le arti marziali e gli sport da combattimento hanno avuto negli ultimi 40 anni. Dalla nicchia di appassionati dei film di Bruce Lee ai milioni di telespettatori degli incontri UFC, sono esplose come fenomeno di massa. Costantemente citate dai media, sono entrate nella vita quotidiana delle persone: quasi tutti hanno almeno un conoscente che pratica una disciplina marziale e tutti possono facilmente reperire una grande quantità di informazioni su ogni singola arte. Cosa ha comportato tutto questo? In primis, un cambio radicale della mentalità dei praticanti, che sempre più raramente scelgono di seguire gli insegnamenti di un’unica scuola,. Tale scelta, e ben gestita, può ampliare significativamente il loro bagaglio marziale, ma senza l’opportuna consapevolezza rischia di far più danni che altro.
Posto che l’allievo riesca a trovare sempre validi istruttori (cosa per niente scontata) non è detto che le varie discipline, concepite per funzionare nell’ambito di determinati contesti, risultino altrettanto efficaci se ibridate con altre di differente derivazione. Da qui emerge un altro punto fondamentale: la diversa percezione della figura del maestro. Se fino alla scorsa generazione la sua parola era vangelo, oggi ci sono migliaia di strumenti a disposizione dell’allievo per confrontare e “verificare” (troppo spesso in maniera ingenua) la veridicità dell’ultima tecnica appresa in palestra. Anche se ogni maestro sa bene che un video, per quanto dettagliato, non sia affatto sufficaente per spiegare anche la tecnica più semplice, raramente gli allievi possiedono l’esperienza per distinguere un buono spunto tecnico da un video meramente pubblicitario. Siamo arrivati al punto: questa globalizzazione marziale, sebbene abbia contribuito a trasformare una passione di nicchia a fenomeno di costume, ha introdotto diverse problematiche. In primo luogo assistiamo ogni giorno alla nascita di scuole, metodi e mentalità, a volte validi e innovativi, a volte ancora acerbi, che contribuiscono a “drogare” ulteriormente un settore che da sempre soffre lo scarso controllo della qualità dei suoi contenuti. Inoltre, la popolartià delle discipline, se da un lato aumenta il numero di praticanti, dall’altro rischia di accrescere il “dilettantismo” marziale. Troppi insegnanti, anche in buona fede, per rendere i corsi accessibili a tutti, tendono adessere troppo generosi nel distribuire gradi e cinture. Ciò da un lato falsa l’autopercezione delle capacità dell’allievo, che avrà brutte sorprese quando si troverà a confrontarsi conil suo reale livello, e dall’altro, minando la solidità delle sue basi, ne compromette una futura carriera come insegnate. Lo scenario è quindi così negativo? Forse, ma la peculiarità dell’artista marziale è quella di trovare, anche nelle difficoltà,spunti per migliorarsi. Inutile tenere gli allievi chiusi in palestra, incentivandoli con promozioni troppo frequenti. Spingiamoli invece a sperimentare, facendo loro da guida, indicandogli come soddisfare le loro curiosità, lasciando chefacciano il loro percorso, anche se ciò significa rischiare un allontanamento (che se sappiamo guidare sarà solo momentaneo). Soprattutto, non perdiamo mai di vista ciò quello che ci accade intorno: in questa costante ondata di novità, ciò che non funziona si estinguerà così come è apparso, mentre ciò che è valido accrescerà il nostro bagaglio marziale,se abbiamo la scaltrezza di farlo nostro. Come ogni nuovo inizio, rifletto sui successi e archiviati e sugli errori commessi nello scorso anno. Capita di rammaricarsi per un allievo dal buon potenziale perso per strada, ma capita anche di ricevere il messaggio di ringraziamento perché le mie lezioni, in qualche modo, son servite a qualcosa. Capita di vedere la soddisfazione negli occhi dei ragazzi quando fanno bella figura ad una dimostrazione, e di essere ancora più fiero quando la prima cosa che mi chiedono è di riguardarla insieme per correggere gli errori. Capita di rincontrare, per caso, dopo anni, una vecchia conoscenza in un bar, e iniziare insieme un percorso del tutto nuovo… Sono quei singoli momenti che mi danno la forza di andare avanti, piccoli granelli di polvere che, insieme, fanno una montagna.
Francesco Malvano
Bilancio di un quinquennio
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ari amici, nel 2010 eravamo un gruppo di marzialisti che provenendo da diverse organizzazione, federazioni ed enti presenti sia in Italia che in altre nazioni, decidemmo di costituire un organizzazione sportiva internazionale per unire tutti i praticanti di arti marziali, portando avanti una politica diversa da quella delle troppe organizzazioni che trattavano sia gli insegnanti che gli allievi come mere voci di bilancio. La Martial Arts Alliance International si è gradualmente affermata in ambito internazionale con l’obbiettivo di offrire a tutti pari opportunità di crescita, mantendo sempre quote accessibili. In questi primi 5 anni ci sono stati vari cambiamenti, inevitabili per trovare un assetto stabile da utilizzare come base di lavoro: abbiamo stipulato e scisso accordi in campo nazionale con vari Enti di Promozione, accolto e successivamente allontanamento alcuni tecnici che volevano utilizzare la MAA unicamente come vetrina personale, senza fare il minimo sforzo per onorare le cariche Nazionali ed Internazionali che, con fiducia, erano state loro assegnate. Il bilancio di questo primo quinquennio, che ha visto una grande espansioni in campo internazionale, la costituzione di un team di docenti federali di prim’ordine e la stipula di accordi Internazionali con le maggiori organizzazioni che si occupano di arti marziali e sport da combattimento, non può che dirsi più che positivo. I piani per il 2016 prevedono un rafforzamento della presenza sul territorio italiano. A tal fine andremo ad ufficializzare, oltre ai comitati regionali, anche i comitati provinciali, che si occuperanno dell’organizzazione capillare dell’attività sul territorio. Gli attuali Segretari Regionali, che verranno inquadrati come Presidenti Regionali si occupandosi della formazione, delle commissioni d’esami e di quant’altro verrà loro demandato dal nostro ufficio di presidenza. Abbiamo appena stabilito la nuove sede operativa nella città di Napoli, che si occuperà dell’evasione delle pratiche di tesseramento e di compilazione dei progetti Tecnici/Organizzativi in campo nazionale, mentre sono già in cantiere ulteriori accordi con Organizzazioni ed Enti di Promozione. Apartire da quest’anno, la MAAINTERNATIONALlavorerà in partnership con L’ACSI, in virtù dell’accordo di Collaborazione Sportiva siglato con il Presidente Nazionale Antonino Viti.
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Tale accordo sancisce l’impegno di collaborazione per l’organizzazione degli eventi programmati dalla MAA e dall’ACSI, favorendo l’utilizzo di Impianti Sportivi, Giudici di Gara e qualsiasi altro servizio utile al raggiungimento dei comuni obiettivi.
L’ACSI riconoscerà i gradi e le qualifiche di tutti i tecnici, che operano all’interno della MAA, mentre la MAA offrirà gratuitamente a tutti i suoi iscritti, che ne facciano richiesta il tesseramento ACSI, ottenendo da questo una copertura assicurativa mediante l’UNIPOL, l’iscrizione presso il registro CONI e tantissime altre agevolazioni previste dall’Ente. Il 2016 sarà l’anno dei grandi eventi: abbiamo appena concluso un intensissimo mese di Settembre che ha visto i tecnici della MAA impegnati, con grande successo, al Festival dell’Oriente di Napoli, per due fine settimana di Stage, Manifestazioni e Lezioni dimostrative, e subito dopo l’apertura ufficiale dell’anno sportivo con il Keiko Ryu Internazionale, la cui nuova formula “open mat”, che ha permesso ai partecipanti di scegliere liberamente quali docenti seguire, tra i tanti tecnici di livello internazionale intervenuti il allo Stadio Colana di Napoli il 26 e 27 Settembre. Tantissimi altri eventi sono già pronti, tra i quali gli Stage Internazionali in Svizzera e Germania, che insieme a moltissime manifestazioni Regionali e Nazionali animeranno un anno ricco di appuntamenti! In linea la politica di chiarezza e trasparenza che da sempre ci ha contraddistinto, abbiamo deciso di pubblicare, anche sulle pagine di MAAMAGAZINE 2.0, il nuovo regolamento federale, in modo tale da dare a tutti la possibilità di venire a conoscenza, nel dettaglio, del nostro modo di operare, a 360°, per la diffusione delle arti marziali , del fitness e, da quest’anno, del nuovo settore wellness.
Massimo Curti Giardina
Massimo Curti Giardina
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Si è tenuta allo stadio Collana di Napoli, il 26 e 27 Settembre, la quinta edizione del Keiko Ryu Internazionale. L’evento, che costituisce uno degli appuntamenti più importanti del calendario MAA International, si è presentato quest’anno con la nuova formula “open mat”, con tre postazioni tatami attive senza interruzioni per entrambe le giornate di stage. I partecipanti hanno potuto scegliere liberamente, tra le tantissime proposte, quali discipline praticare: dal Ju Jitsu al Karate, dalla Kick Boxing al Kung Fu, dal Jeet Kune Do al Krav Maga, dall MMA al Silat, per un totale di oltre 20 ore di attività con 16 Docenti Internazionali.
Sugli oltre 300mq di tatami messi a disposizione dall’impianto comunale si sono alternati Docenti Federali MAA (Massimo Curti Giardina 9° Dan Ju-Jitsu Salvatore Bramante 9° Dan Ju Jitsu, Claudio Comotto 9° Da Ju-Jitsu, Antonino Marchese 8° Dan Karate, Giuseppe Pace 7° Dan Aikijutsu, Alberto Morra 6° Dan Karate, Massimo Gitto 6° Dan JKD, Rosario Nappi 6° Livello Krav Maga, Davide Pollione 6° Dan Akidio/5° Dan Ken Jitsu e Luca Raucci 5° Dan Kubudo) e Docenti Ospiti (Luigi Esposito, Istr. Silat, Responsabile Pencak Silat Nusantara Napoli, ed i docenti WTKA Fabioano Savino, 9° Dan Ju Jitsu e Sabastiano Mastrulli 6° Dan Karate, nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra la MAA International ela WTKA che, già in questo primo mese di attività, ha registrato la presenza delle organizzazioni in due importanti eventi in Campania, Il Festival dell’Oriente ed il Keiko Ryu Internazionale). Ospiti d’onore della manifestazione due docenti di grande rilevanza internazionale, l’italiano Costantino Valente, 7° Duan Kung Fu, ed il tedeco Mario Goekler, 6° Dan Ju Jitsu /BJJ, che hanno riscosso gli entusiasti consensi dei partecipanti.
La kermesse si è aperta il sabato mattina, con l’aggiornamento tecnico di Ken Jitsu, ospitato presso i locali dell’A.S.D. Vip Center, diretto dal M° Davide Pollione, per continuare, fino alla domenica sera, con lo stage internazionale presso lo stadio Collana, seguito dalle sessioni d’esame. Con il Keiko Ryu si è concluso un mese di Settembre ricco di appuntamenti, e si è contemporaneamente inaugurata una stagione ricca di eventi internazionali, che continuerà con i raduni nazionali ad Frauenfield (Svizzera) ed a Torino nel mese di Febbraio.
SESSIONI D’ESAME FEDERALE ELENCO DEI CANDIDATI PROMOSSI SETTORE KARATE Tancredi Danilo 5° Dan Maestro Scognamiglio Sebastiano 2° Dan Istruttore Baiano Antonio 2° Dan Istruttore Pane Andrea 2° Dan Istruttore
SETTORE JU-JITSU Polledrini Giacomo 2° Dan Istruttore Caterino Christian 1° Dan Allenatore Quiriconi Sergio 1° Dan Allenatore
SETTORE KEN JITSU Malvano Francesco 2° Dan Istruttore Donadeo Fabio Allenatore 2° Livello Ricci Massimiliano Allenatore 2° Livello
In Data 12/10/2015, il Presidente della MAA International, con protocollo UF.0142 ha ufficializzato la nomina di Manager Nazionale per la Spagna al Tecnico Giuseppe Corbo per il biennio 2015– 2017. La Sede Operativa MAA INTERNATIONAL SPAIN sarà stabilita nelle isole Canarie, Presso Adeje (Tenerife)
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L’ufficio di Presidenza, il Direttivo e la Redazione di MAAMAGAZINE porgono al nuovo mandatario i migliori auguri per la gestione di un compito di grande prestigio e importanza all’interno della MAA INTERANTIONAL
nomine internazionali
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accordi nazionali PARTNESHIP NAZIONALE 2016 MAA INTERNATOINAL - ACSI In data 28/9/2015, il Presidente della MAA International Massimo Curti Giardina e il Presidente dell’Ente di Promozione ACSI Antonino Viti hanno firmato l’Accordo di Collaborazione Sportiva. Le parti si impegnano a collaborare per la buona riuscita delle manifestazioni e degli eventi programmati disgiuntamente e/o congiuntamente, favorendo l’utilizzo di Impianti Sportivi e Giudici di Gara e qualsiasi altro servizio utile al raggiunghimento dei comuni obiettivi. L’ACSI riconoscerà i gradi e le qualifiche di tutti i tecnici, che operano all’interno della MAA, mentre la MAA offrirà gratuitamente a tutti i suoi iscritti, che ne facciano richiesta il tesseramento ACSI, ottenendo da questo una copertura assicurativa mediante l’UNIPOL, l’iscrizione presso il registro CONI e tantissime altre agevolazioni previste dall’Ente. La Delegazione Soccavo-Pianura è stata affidata al Presidente Curti Giardina, che ha uffcializzato la nuova sede operativa in Via Filippo Bottazzi, 36/h
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sede operativa maa / acsi Via F. Bottazzi 36/h 8012 Napoli acsinapoli.soccavopianura@gmail.com (+39) 331.4315394 (+39) 081.7663898
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Incastonato tra monti dell’Hornli ed il lago di Costanza, nel quale sfocia il fiume Reno, il Cantone Turgavia costituisce la zona più a nord della Svizzera, a ridosso del confine Tedesco. Data la sua vicinanza alla Germania, la regione ne ha condiviso, fin dal medioevo. lingua, cultura e tradizioni. Il capoluogo, Fraunefeld, è una piccola città di origine medievale di 25.000 abitanti, fondata in territorio tedesco intorno al 1200 e annessa alla Confederazione Elvetica, dopo una breve dominazione austrica, nel 1442. Completamente rasa al suolo da due grandi incendi nel 1771 e nel 1788, la città è stata ricostruita completamente, abbandonando le architetture medievali per assumere il tipo aspetto di un borgo post-rinascimentale. Di economia prevalentemente agricola, ha comunque beneficiato dell’influsso della rivoluzione industriale. La maggior realtà industriale presente nella zona è la SIGG, nota marche di borracce termiche. Lo Swiss Inventory of Cultural Property of National Significance ha riconosciuto una decina di siti di interesse culturale: l’intera are della città vecchia, gli archivi della Amtes für Denkmalpflege, gli archivi del Dipartimento di Archeologia, gli archivi cittadini e quelli Cantonali, le Libreria Cantonali, la chiesa cattolica cittadina, Chiesa di St. Laurenzen con annesse la cappella di St Anna ed il Messmerhaus, il Museo di Storia Natuale di Thurgau, il Castello di Frauenfeld e il Rathaus, sede del municipio. Questi ultimi due edifici, noti per le loro particolari peculiarità architettoniche, costituiscono il simbolo culturale della città.
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Dall’11 al 12 ottobre si è tenuta, presso la Kampfnust Akademie, l’annuale edizione dello stage nazionale MAA Svizzera. L’evento, diretto dal M° Tiberio Abategiovanni (7° Dan Kenpo), manager nazionale per la Svizzera, ha richiamato maestri di livello internazionale provenienti da diversi paesi europei, che hanno dato vita ad un evento grande spessore tecnico. Dall’Italia, oltre al Presidente Massimo Curti Giardina (9° Dan Ju Jitsu) Sono intervenuti i Maestri Giuseppe pace (7° Dan Aikijitsu e Renato Taramanni (7° Duan Kung Fu) la delegazione tedesca, guidata dal manager nazionale Antonino Marchese (7° Dan Karate) era presente con i Maestri Bernd Baumhoefer (7° Dan Akiijitsu) e Mario Goekler( 6° Dan Brasilian Ju Jitsu). Gradito ospite della manifestazione è stato il Maestro Daniel Glowacki (9° Dan Ju Jitsu) dalla Polonia.
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Massimo Curti Giardina
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Lo scopo del progetto BBA è dare l’oportunità a tutte le cinture nere di entrare a far parte, gratuitamente, di una grande famiglia di artisti marziali internazionali, per condividere idee, progetti, professionalità e competenze. Nata nel 2013, la BBA ha ottenuto consensi in oltre 30 Paesi in tutto il mondo, con eventi organizzati in partnership con le principali organizzazioni di arti marziali e sport da combattimento. L’adesione alla BBA INTERNATIONAL è completamente gratuita e da l’opportunità di inserirsi in un network internazionale con grande copertura mediatica, garantita da siti web, riviste e la presenza costante sui maggiori social network. La BBA INTERNATIONAL mette a disposizione di tutti i marzialisti un albo internazionale accessibile gratutamente, nel quale vengono inserirti solo i tecnici e le cinture nere in possesso di una documentazione ufficiale comprovante il loro grado.
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Sport “pale PARTE III: L’ILLECITO SPORTIVO
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i parla di “illecito sportivo” per indicare quei comportamenti che, pur sostanziando infrazioni delle regole che governano lo svolgimento di una certa disciplina agonistica, non sono penalmente perseguibili, neppure quando risultano pregiudizievoli per l’integrità fisica di un giocatore avversario, in quanto non superano la soglia del cd. ”rischio consentito”. A questo punto è necessario un chiarimento in merito ai tipi di responsabilità che si possono configurare. La responsabilità civile si divide in responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. La responsabilità contrattuale sorge a seguito dell’inadempimento di un obbligazione assunta con contratto.
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Yin e yang tra
estra di vita�
forza e diritto
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L’articolo 1218 del Codice Civile prevede che :“Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”. Sorge questa responsabilità nel caso in cui tra allievo e istruttore sussista quindi un contratto, avente per oggetto la fornitura di un servizio, dietro il pagamento di un corrispettivo. L’istruttore però in realtà non ha propriamente un rapporto contrattuale con l’allievo, bensì associativo e quindi non dovrebbe sorgere in capo all’istruttore una responsabilità contrattuale. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con sentenza n.9346 del 27/06/2002, ha affermato che nella specifica ipotesi di danno autocagionatosi dall’alunno, la responsabilità dell’insegnante va ricondotta nell’ambito della responsabilità contrattuale e non extracontrattuale, con conseguente applicazione del regime probatorio desumibile dall’articolo 1218 del Codice Civile. In particolare nell’ipotesi di danno cagionato dall’alunno a se stesso, la responsabilità dell’istituto e dell’insegnante non ha natura extracontrattuale, bensì contrattuale. All’atto della domanda di iscrizione e dell’ammissione dell’allievo, si istaura un vincolo negoziale, dal quale sorge a carico dell’Istituto l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza ed incolumità dell’allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni. Tra insegnante ed allievo si instaura non per contratto ma per “contatto sociale”, un rapporto giuridico, in virtù del quale l’insegnante assume oltre all’ obbligo di istruire ed educare, anche uno specifico obbligo di protezione e vigilanza nei confronti dell’allievo onde evitare che lo stesso si autoprocuri un danno. Il vincolo che si instaura tra insegnante e alunno fa sorgere in capo all’istruttore un’obbligazione ed in caso di autolesioni dell’alunno l’obbligo di risarcimento del danno a titolo di responsabilità contrattuale. Per quanto attiene all’onere probatorio l’attore deve provare che il danno si è verificato nel corso dello svolgimento del rapporto, sull’altra parte incombe l’onere di dimostrare che l’evento dannoso è stato determinato da causa non imputabile né alla scuola né all’insegnante. Per la Suprema Corte opererebbe una sorta di presunzione di responsabilità in capo all’insegnante per il solo verificarsi del fatto lesivo, fatta salva la dimostrazione da parte dell’insegnante medesimo che il fatto è avvenuto per causa a lui non imputabile. Tuttavia la giurisprudenza ha osservato che il fatto che un alunno si faccia male durante l’allenamento, non è fatto che di per se stesso dimostra l’inadempimento, da parte dell’istruttore, del suo obbligo di vigilanza, perché molte sono le situazioni incolpevoli. Per esempio, se a fine allenamento l’alunno di sei anni è ferito e non si è in grado di spiegare come si sia procurato quelle ferite allora presumibilmente l’istruttore 26 non ha adempiuto al suo obbligo di vigilare sull’allievo affidatogli.
Se invece un ragazzo maggiorenne (o comunque non un bambino) nell’ambito dei consueti esercizi, si cagiona una lesione, nessuna presunzione di responsabilità può sorgere in capo all’istruttore. Il solo farsi male non fonda alcuna presunzione di responsabilità in capo all’istruttore e pertanto, l’insegnante non è tenuto al risarcimento del danno a titolo di responsabilità contrattuale se dimostra che ha provveduto alla vigilanza degli allievi con la dovuta diligenza ed ha altresì adottato le misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare situazioni di pericolo.
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L’ articolo 2048 del Codice Civile prevede la responsabilità per gli insegnanti e precettori per i fatti illeciti commessi dai loro allievi ed apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza ed in particolare prevede che “…i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui son sotto la loro vigilanza. Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto”. Si parla appunto di “culpa in vigilando” e l’istruttore risponde dei danni cagionati dall’atto illecito compiuto da un allievo ai danni di un altro allievo nel tempo in cui essi sono sottoposti alla sua vigilanza, se non prova che l’evento è stato imprevedibile al punto da non consentirgli l’intervento per evitare il danno. Ovviamente il dovere di vigilanza dell’istruttore va commisurato all’età ed al grado di maturazione raggiunto dagli allievi. Per escludere la sua responsabilità, l’istruttore deve dimostrare di avere esercitato la vigilanza sugli allievi nella misura richiesta, adeguata alle circostanze e che gli sia stato impossibile impedire l’illecito stante la sua imprevedibilità e repentinità, tali da non consentirgli un tempestivo ed efficace intervento. Per quanto attiene, invece ,alla responsabilità extracontrattuale i concetti rilevanti sono quelli di dolo o colpa grave. Onde poter escludere la presenza di colpa e la responsabilità extracontrattuale derivante è necessario dimostrare di avere agito con diligenza, prudenza e perizia. Veniamo ora alla disamina di alcune ipotesi di responsabilità civile atti a fornire anche un esempio dell’incidenza del diritto nello svolgimento dell’attività sportiva. Ad esempio si è sancito che l’attività agonistica implica l’accettazione del rischio ad essa inerente da parte non solo degli atleti in gara ma anche di arbitri, giudici e tutti coloro che sono posti al centro o ai limiti del campo di gara per assicurarne il buon andamento del gioco. Gli organizzatori per sottrarsi alla responsabilità devono predisporre le normali cautele atte a contenere il rischio nei limiti confacenti alla specifica attività sportiva e nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi. (Tribunale di S. Agat di Militello 15/7/2010). Ancora la Cassazione Penale con Sentenza 18/7/2014 n. 31724 ha sancito che “L’allenatore di una disciplina sportiva è titolare di una posizione di garanzia ai sensi dell’art. 40 comma 2 c.p. a tutela dell’incolumità degli atleti sia in forza del principio del neminem ledere sia quando ci si trovi difronte ad attività da qualificarsi pericolose ai sensi dell’art. 2050 cc”. Ad esempio si può citare il taekwondo, che anche se non è assimilabile agli sport “estremi” come l’alpinismo o l’automobilismo, è, comunque, un’attività sportiva classificata come “pericolosa” per i rischi che possono conseguire all’incolumità fisica degli atleti. Pertanto, l’allenatore deve fare quanto è possibile per impedire il verificarsi di eventi lesivi per coloro che praticano lo sport es. 28 fare indossare agli allievi il caschetto protettivo.
Altro caso da menzionare è quello affrontato dal Tribunale di Prato con Sentenza del 27/9/2011, ove si è sancito che l’istruttore di un’arte marziale è responsabile del corretto insegnamento delle regole della disciplina sportiva. Egli pertanto è tenuto a vigilare durante l’allenamento con l’obbligo di intervenire in caso di pericolo per l’incolumità fisica di uno degli allievi. Lo stesso però non risponde dell’inosservanza delle regole correttamente insegnate agli allievi maggiorenni, soprattutto se hanno un contenuto elementare. Nel caso in esame si escluse l’applicazione analogica dell’articolo 2048 cc e quindi la responsabilità dell’istruttore per l’imprudenza avuta dagli allievi che durante la fase di apprendimento di una nuova tecnica avevano colpito alla testa uno dei compagni. Nel nostro ordinamento inoltre rispondono di responsabilità oggettiva soggetti diversi dagli atleti. Il gestore dell’impianto sportivo ad esempio essendo colui che mette a disposizione a soggetti terzi gli spazi per lo svolgimento di una manifestazione sportiva ha il compito di garantire la sicurezza delle persone nonché l’idoneità dei luoghi ed ha pertanto l’obbligo di controllare tutte le attrezzature e di adottare le misure di sicurezza utili per evitare eventuali danni. Nel caso in cui il gestore coincida con l’organizzatore della manifestazione sportiva sorge in capo a tale soggetto una duplice responsabilità regolata dall’art 2043 e dal 2049 la prima relativa alla figura del gestore e la seconda all’organizzatore della manifestazione sportiva. Necessaria è l’analisi del nesso di causalità in base al quale si evince la responsabilità o meno del gestore e/o proprietario e/o dell’organizzatore dell’ evento sportivo. Generalmente viene attribuita responsabilità al gestore se non è rispettata l’idoneità e la sicurezza delle strutture sportive.
Dott.ssa Flavia Tocchi
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Dopo 13 edizioni in diverse località Italiane, il Festival dell’Oriente è finamente arrivato a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare, dall’11 al 13 e dal 18 al 20 settembre, per due fine settimana dedicati alle culture e alle tradizioni orientali. L’evento, molto atteso dal pubblico partenopeo, ha ospitato mostre fotografiche, bazar, stand commerciali, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, spettacoli folklorisitici, medicine naturali, concerti, danze e arti marziali nelle divese aree tematiche dedicate ai vari paesi, tra cui India, Cina, Giappone, Thailandia, Corea del Sud, Indonesia, Malesia, Vietnam, Bangladesh, Mongolia, Nepal, Rajasthan, Sri Lanka, Birmania e Tibet, attraverso un ricco programma di incontri, seminari ed esibizioni. 33
Nei padiglioni della mostra sono state presentate, in contemporanea nei diversi palchi e nelle ree tematiche, le Cerimonie tipiche e le Tradizioni d’Oriente: Dalla vestizione del Kimono alla Cerimonia del the, dal circo Cinese ai massaggiatori tradizionali Tailandesi dagli Origami all’Ikebana, dalla Cerimonia del Mandala al Matrimonio indiano, dalla Pittura su stoffa, alla cura dei Bonsai, dai Tamburi giapponesi alle Danze orientali. I numerosi (e affollatissimi) mercatini dei vari bazar orientali, con prodotti tipici provenienti dai paesi orientali hano offerto in vendita stoffe, vestiario,accessori, gioielli, incensi, candele, oli essenziali, oggettistica, mobilio, quadri, tappeti, arazzi, pietre, ceramiche, statue, libri, prodotti di erboristeria, campane tibetane, gong, sari, kimoni, scatole cinesi, lacche giapponesi, calligrafie, prodotti biologici e molti altri articoli. Bar e ristoranti hanno preparato piatti tipici della cucina orientale Tailandese, Indiana, Giapponese, Cinese, Mongola, Tibetana, Nepalese, e Sri Lankese. I visitatori hanno avuto modo di osservare e praticare un gran numero di discipoline tradizionali, dalle terapie olistiche alle discipline bionaturali, dallo yoga alla meditazione zen, dal reiki, al tai chi chuan, oltreovviamente ad un gran numero di arti marziali e discipline da combattimento, ospitate nelle apposite aree tatami. Una particolare novità ha riscosso notevole consenso tra il pubblico: l’Holi Festival, rienterpretazione in chiave turistica della festa del colore della tradizione Indiana, che ha visto l’allestimento di un palco musicale all’aperto dal quale, durante la musica, venivano esplose polveri e vernici colorate che hanno ricoperto il pubblico, venendo a creare una sorta di atmosfera carnevalesca, che ha contribuito a dare una nota di colore all’intera manifestazione.
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Il settore esposizioni ha presentato interessanti mostre di abiti tradizionali Cinesi, Giapponesi, Coreani, con una selezione di splendidi abiti ed accessori da giorno, da sera, da cerimonia e da matrimonio. Altra esposizione che ha destato particolare interesse è stata la suggestiva installazione composta da una ventina di statue raffiguranti parte del celebre “Esercito di terracotta”, collocato nel Mausoleo funebre del primo imperatore Cinese Qin Shi Huang allo scopo di proteggerlo ed accompagnarlo nell’Aldilà; L’area culturale Giapponese ha presentato la riproduzione di un’abitazione tradizionale con giardino e laghetto Koi, una mostra di antiche armature dei Samurai e dimostrazioni di cerimonie tradizionali eseguite da maestre Giapponesi: Ikebana, Shodo, Origami, vestizione del Kimono, cerimonia del té Cha No Yu e molte altre, che hanno più volte coinvolto direttamente il pubblico. Una nutrita sezione dedicata allo Yoga ed alla meditazione, ha offerto numerosi incontri e conferenze,incentrati sulle varie decliinazioni di queste discipline, dall’India alla Cine, Dal giappone al Tibet, spaziando dalle pratiche più tradizionali come il Bhakti, l’Hatha, l’Astanga il Siddhi-Yoga, lo Shaolin, ai metodi più moderni come lo Yoga della risata e lo Yoga acrobatico. Un settore dedicato all‘incontro ed al confronto tra religioni, con seminari, workshops e conferenze tematiche, ha conferito un ultreiore carattere di universalità e multietnicità alla kermesse.
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La MAA Internatonal, in virtù della partnership con la WTKA, organizzatrice dell’evento, è stata attivamente alla manifestazione, portando sui tatami 1 e 4 del padiglione dediato alle arti marziali, e sul grande palco allestito all’interno dello stesso, lezioni, dimostrazioni ed esibizioni di diverse arti marziali, discipline orientali e sport da combattimento, che si sono interfacciate e coese nello spirito di fratellanza che da sempre anima la nostra federazione. Erano presenti per la MAA international i docenti: Massimo Cruti Giardina (9° Dan Ju JItsu) Salvatore Izzi (9° Dan kick Boxing) Francesco Malvano (4° Dan Ju Jitsu / 2° Dan Ken Jitsu / Ist. IPTS) Fabio Caiazzo (4° Dan Aikido) Luigi Esposito (4° Dan Ju Jitsu / Ist. Pencak Silat) Carlo Mangione (4° Dan Karake / Kobudo) Giacomo Polledrini (2° Dan Ju Jitsu) per un totale di oltre 18 ore di stage distribuite nelle sei giornate del festival, e oltre 10 esibizioni sul palco. Grandissimo riscontro di pubblico per i tecnici MAA sia durante le ore di stage, che hanno coinvolto un gran numero di visitatori, sia durante le esibizioni che, spaziando dal Ju JItsu alla Kick Boxing, dal Ken Jitsu al Karate, dal Kobudo al Silat, dall’Aikido alla difesa personale, hanno mostrato i mille volti della pratica marziale, dall’antico al moderno, dal tradizionale allo sportivo, veicolando efficacemente la mission del progetto dell’Alleanza delle Arti Marziali, da sempre il principale obiettivo della MAA International. In particolare, nel corso dell’esibizione di chiusura di domenica 20 settembre, sono saliti sul palco i maestri Malvano, Caiazzo e Mangione i quali, insieme ai lori allievi, hanno realizzato messo in scena una dimostrazione combinata di Ju JItsu,Ken Jitsu, Aikido, Karate e Kobudo. L’esibizione, spaziando tra tecniche a mani nude, armi nobili (katana, tanto, tessen) ed armi contadine (Bo, Sai Kama) ha messo in evienza la matrice comune delle cinque discipline, declinata in diverse sfumature a seconda delle peculiarità dei singoli stili.
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Un ampia aera della manifestazione è stata inoltre dedicata al settore Welness, in cui la MAA , pur iniziando ad operare solo da quest’anno, ha gia mostrato la sua presenza. Il M° Fabio Caiazzo, in rappresentanza della MAA International e del Centro Olistico Leonardo, era presente nel padigione e sul palco dedicati al tema “Salute e Benessere da Oriente a Occidente”, con esibizioni e dimostrazioni di massaggi Olistici, e Tantrici. A fronte di un grande sforzo organizativo, che ha coperto l’intera durata della manifestazione, la rappresentanza MAA INTERNATIONAL, coordinata dal Responsabile Immagine Francesco Malvano, ha ottenuto ottimi riscontri positivi. Il Fesrtival dell’Oriente è stata un’importante occasione per i Tecnici MAA di promuovere le proprie attività e venire in contatto con un gran numero di gruppi, aziende ed operatori di settore. Si ringrazia la WTKA, nelle persone del Presidente Michele Panfietti, del Vice Presidente Cristiano Radicchi e soprattutto del Consigliere Loris Federighi, il quale ha curato in prima persona la gestione del padiglione Arti Marziali, facendo fronte, con una squisita disponibilità, a tutte le necessità logistiche ed organizzative dei nostri tecnici. La collaborazione tra la MAA INTERNATIONAL e la WTKA, già onorata nel mese di settembre con due importanti eventi nella città di Napoli, il Festival dell’Oriente ed il Keio Ryu Internazionale, ha in programma tantissime date in tutto il territorio nazionale, che garantiranno ai Tecnici MAA ulteriroi possibilità di promozione e sviluppo delle loro attività.
Francesco Malvano
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DAL KUNG FU MOVIE ALLO SPAGHETT GIRO DEL MONDO IN DUE ATTI BY T
Una “sposa imbrattata di sangue”, una spada, una death list: tre ingredienti forti per una vendetta servita in modo esagerato, prolisso, geniale. Il 2002 segna il ritorno di Tarantino dietro la macchina da presa dopo una paura durata ben sei anni, allungata dall’inaspettata seconda gravidanza della sua musa, Uma Thurman, di cui non ha voluto assolutamente fare a meno: scelta obbligata per un personaggio scritto a quattro mani da Quentin e Uma (gli Q&U dei titoli di coda) già ai tempi di Pulp Fiction.
TI WESTERN TARANTINO
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Il volto insanguinato di una sposa senza nome si para davanti agli occhi dello spettatore, la mano del suo carnefice, Bill, come si legge dal suo fazzoletto, le pulisce appena il viso mentre con spiazzante lucidità sciorina un criptico monologo sul suo masochismo. La donna, incinta e agonizzante, pronuncia le parole “Bill, è tua figlia” prima di essere finita da un colpo di pistola. Sono passati quattro anni dai fatti narrati nel prologo, noti come “Il massacro ai Due Pini”, durante il quale un manipoli di uomini armati ha fatto irruzione alle prove del matrimoni di Arlene Machiavelli e Tommy Plympton, uccidendo tutti i presenti. Miracolosamente, la sposa è sopravvissuta, pur rimanendo in coma vegetativo. Una delle assassine la raggiunge in ospedale per praticarle un’iniezione letale, ma viene fermata pochi istanti prima procedere dalla chiamata del suo capo e amante, lo stesso Bill, desideroso di continuare a torturare la ragazza in caso uscisse dal coma. Per la verità, la donna sta già subendo le sevizie di dell’infermiere Buck (Michael Bowen) che abusa del suo corpo inerme e lo vende ad un manipolo di balordi. Durante uno degli abusi, però, la Sposa si risveglia improvvisamente: se il suo fisico è atrofizzato non lo è la sua volontà: uccide sia il cliente Buck che il cliente di turno, per poi appropriarsi della “Pussy Wagon” (l’insolita vettura dell’infermiere) e partire con lo scopo di vendicarsi dei 46 suoi sicari, o per meglio dire dei suoi ex compagni.
La ragazza faceva infatti parte del gruppo di assassini D.V.A.S. (Deadly Vipers Assassinaton Squad - Squadra Assassina delle Vipere Mortali) capitanata dallo stesso Bill, all’epoca suo compagno. Abilissima combattente, esperta nelle armi da taglio, specialmente nell’uso dei coltelli e nell’arte del Ken Jitsu, era stata addestrata nel Kung Fu dall’anziano Pai Mei, burbero, ma eccezionale maestro cinese che aveva acconsentito a prendere come allieva una donna, per giunta occidentale, solo in onore dell’antica amicizia che lo legava a Bill. Completato il durissimo addestramento e assunto il nickname di Black Mamba, era diventata una perfetta macchina per uccidere, con all’attivo innumerevoli omicidi, fino a quando, durante una missione, non scoprì di essere incinta. Volendo proteggere sua figlia da quella vita, scomparve dalla circolazione, lasciando credere di essere stata uccisa. Assunta l’identità di Arlene Machiavelli, aveva provato a rifarsi una vita a El Paso, in Texas, fino a quando Bill non riuscì a trovarla. Per compiere la sua vendetta, la Sposa ha bisogno dell’arma appropriata, perciò si reca ad Okinawa (e per la prima volta viene mostrato per un attimo il suo nome, Beatrix Kiddo, stampato sul biglietto aero) patria del mitico forgiatore Hattori Hanzo (Sonny Chiba), già creatore della spada con cui Bill si era macchiato 47 di tantissimi crimini.
Il vecchio maestro si è però ritirato e, solo dopo aver ascoltato la storia di Beatrix acconsente di rompere il suo giuramento e creare ancora una volta “una cosa che uccide”. Finalmente pronta, Beatrix si reca in Giappone, la prima tappa della sua vendetta: sull’aereo compila la lista “Death List”, comprendente i membri della D.V.A.S.: O-Ren Ishii, alias Cottonmouth (Lucy Lou) che nel frattempo era ascesa ai vertici della mafia giapponsese, Vernita Green, alias Copperhead (Vivicia A. Fox) Bud, il fratello di Bill, alias Sidewinder (Michael Madsen) Elle Driver, alias California Mountain Snake (Daril Hannah) e per ultimo “l’incantatore di seprenti” (tutti gli assassini hanno come nume in codice un rettile), Bill (Davide Carradine). Il film, originariamente concepito come un’unica pellicola che sfiorava le 4 ore (poi arrivato nelle sale in due volumi, usciti tra la fine del 2003 e l’inizio del 2004) è diviso in 10 capitoli montati, come in Pulp Fiction, senza seguire l’ordine cronologico (ad eccezione degli ultimi due) per aumentare la tensione narrativa e lasciare lo spettatore all’oscuro di interi passaggi fino a quando la regia non decide di renderli noti. Tale scelta, nel contesto di una storia che, a differenza del capolavoro del 1994, verte su un’unica protagonista, risulta ancora più calzante, ingarbugliando piacevolmente l’intreccio senza mai renderlo incomprensibile. Questo tipo di montaggio è stato utilizzato anche per dare una precisa identità alle due metà del film: se la prima appare decisamente protesa verso atmosfere orientali, che strizzano l’occhio alle pellicole orientali incentrate sul kung fu e sui samurai (è addirittura presente una lunga sequenza animata in stile maga, che racconta le origini di O-Ren Ishii) la seconda appare orientata verso uno dei grandi amori del regista, lo spaghetti-western, con citazioni di Sergio Leone e dei grandi miti del genere. Il complesso universo di rimandi e citazioni costituisce la vera anima del film: un profondo atto d’amore per il cinema, nello specifico per i registi ed i generi prediletti da Tarantino. Dallo Yakuza allo exploitation, da Fukasaku a Morricone, è quasi impossibile stilare una lista completa degli omaggi che Tarantino ha voluto tributare ai suoi miti adolescenziali.
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Il più nutrito, ed esplicito gruppo di rimandi, concentrati perlopiù nella prima parte del film, si riferisce ai grandi classici del cinema orientale di arti marziali: Tarantino non si limita a citare situazioni e personaggi, ma li inserisce direttamente nella trama, creando un microcosmo di relazioni tra la pellicola e le più famose storie raccontate, dagli autori orientali. La citazione più immediatamente riconoscibile, che ha contribuito a fare del film un’icona pop fin dai primi trailer, è la tuta gialla della protagonista, che riprende il celeberrimo abbigliamento di Bruce Lee in “Game of Death” (Noto in Italia come: “L’ultimo combattimento di Chan”). Intorno al capitolo ambientato a Tokyo, Tarantino costruisce un immensa giostra di citazioni: si parte con la colonna sonora di “The Green Hornet”, che scandisce la scena del pedinamento in moto, per passare alle mascherine degli 88 folli, identiche a quelle utilizzate da Bruce nel Telefilm, a terminare con “Fist Of Fury” (“Dalla Cina con furore), con la riproposizione scena di combattimento “uno contro tutti”, con tanto di sequenza a terra e accerchiamento del protagonista da parte dei nemici, che si mostrano visibilmente intimoriti non appena quest’ultimo si mette in guardia. I film di Bruce Lee non sono però gli unici classici del cinema di arti marziali citati durante il film: tantissimi altri titoli famosi vengono omaggiati, da “Five Finger of Death” (“cinque dita di violenza”) con i tipici primissimi piani degli occhi dei protagonisti ed i flashback mostrati con il filtro arancione, senza dimenticare la celeberrima scenda dei bulbi oculari strappati a mani nude, a “Ichi the Killer”, con la sposa che tagli verticalmente in due parti i suoi avversari; da “Samurai Fiction” con i combattimenti ripresi da dietro ai paraventi a “La Tigre e il Dragone”, con le coreografie aeree tipiche dei wuxiapan.
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Non solo la protagonista, ma anche i comprimari sono al centro di una fitta rete di citazioni. Uno degli esempi il forgiatore di spade Hattori Hanzo, interpretato da Sonny Chiba, che merita un discorso a parte. Nel film Hanzo viene mostrato come un diretto discendente del leggendario samurai del periodo Tokugawa. Questa figura storica, una delle più famose del panorami giapponese, è stata raccontata attraverso romanzi storici, film e telefilm, ed era già stata interpretata da un giovanissimo Chiba nella serie degli anni ’70 Kage no Gundam: in Kiill Bill Chiba interpreta il discendente del suo precedente personaggio, mutandone gesti e atteggiamenti, mescolati a quelli di un altro suo famoso alter-ego, il ninja della serie “Yagyu Ichizoku No Inbo” , di cui ripete la famosa frase “Se nel tuo viaggio dovessi incontrare Dio, lo trapasserai.” Anche molti degli antagonisti si prestano a questo gioco: O-Ren Ishii ha tantissimi punti di raccordo con Lady Snowblood, protagonista dell’omonima pellicola del 1973 diretta da Toshiya Fujita. Gli abiti, movenze e lo stile di combattimento di Lucy Liu ricalcano fedelmente quelle del personaggio interpretato da Meiko Kaiji; entrambe le donne vivono la propria vendetta personale contro la propria nemesi, mosse dallo stesso desiderio di vendetta, ed il giardino giapponese innevato sarà l’ultimo palcoscenico di entrambe le loro storie. Tarantino adotta anche tante delle scelte stilistiche che hanno reso famoso Fujita: dalla divisione in capitoli della pellicola alla presentazione dei personaggi mediante fermo immagine e scritte in sovrimpressione. Inoltre, come il suo predecessore, sceglie una sequenza di disegni (stavolta in stile anime) per raccontare il passato del personaggio. Una esplicita citazione musicale chiude la scena di O-Ren Ishii: “The Flower Of Carnage” cantato dalla stessa Meiko Kaji, che fa da introduzione alla pellicola giapponese, viene riproposto per accompagnare la struggente uscita di scena di Lucy Liu. Anche il personaggio di Gogo, la giovane ma letale discepola della mafiosa, è ricco di rimandi: l’attrice Chiaki Kuriyama, volto noto in Giappone, riprende i tratti della personalità disturbata di Takako Chigusa, che nella pellicola cult “Battle Royal” si trasforma da studentessa inerme a spietata killer in lotta per la sua sopravvivenza. La particolarissima arma che utilizza per combattere la sposa è invece una citazione della “Flying Guillottine” dell’omonimo film del 1976 diretto da “Yu Wang”.
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Nella seconda parte, abbondano le citazioni a tema western, a partire dalle musiche di Morricone, riprese dalle più famose pellicole del genere (la Trilogia del dollaro, Il Mercenario, Navajo Joe…) fino alla scena del pestaggio, ripresa da “per qualche dollaro in più” e tante inquadrature iconiche, come i primissimi piani tipici di Sergio Leone, alla prima scena ed il pestaggio della sposa (da Il buono, il brutto e il cattivo), la camminata sfocata di Beatrix nel deserto (da C’era una volta il west). Molti titoli dei capitoli del film prendono in prestito il titolo da altre pellicole: da “La sposa imbrattata di sangue” (come l’horror di Viciente Aranda), a “Faccia a Faccia” (come il western di Sergio Sollima). “La tomba solitaria Pauola Shultz” cita invece il nome della protagonista della commedia “La minigonna proibita della compagna Schultz” di Geroge Marshall. A proposito di tale capitolo, la scena della Sposa sepolta viva costituisce, da sola, una piccola antologia del western: la bara è simile a quella di “Per un pugno di dollari”, la scena della mano che emerge dalla terra è ripresa da “Se sei vivo spara” di Giulio Questi, le musiche, targate Morricone, sono quelle de “Il Mercenario”. Il film di Sergio Corbucci citato ancora attraverso la lista della sposa, simile a quella scritta da Franco Nero. Un altro topos ruota intorno al nome della Sposa: la sua omissione è un omaggio al protagonista senza nome della Trilogia del Dollaro, interpretato da Clint Eastwood, mentre il nome fittizio di Arlene Machiavelli è un omaggio all’attrice Nicoletta Machiavelli, protagonista femminile di pellicole come Navajo Joe, Faccia a Faccia, Giarrettiera Colt. Il combattimento con Vernita Green si apre come “Va e Uccidi”, di John Frankenheimer, con Beatrix che (come Sinatra nel film del 1962) suona al campanello, fissa il suo avversario e distrugge la stanza durante la lotta e si chiude citando “I magnifici sette”, con Beatrix che (come Britt nel film di Sturges) uccide la sua vittima, armata di pistola, lanciando le un coltello nel petto.
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Tarantino riesce a inserire nel gioco di citazioni anche Star Treck, attribuendo la frase “La vendetta è un piatto che va servito freddo” ad un “antico proverbio Klingon” (la famosa razza aliena) e facendo indossare a Buck e Sofie Fatale abiti ispirati alla serie (la cintura per lui e il vestito per lei). Tutti questi elementi, insieme ad una miriade di piccole e grandi citazioni compongono un caleidoscopio dall’impatto visivo impressionante. Praticamente ogni singola inquadratura nasconde un omaggio, più o meno velato, a qualche opera amata dal regista, che lo spettatore è invitato a riconoscere: perché tutti quegli occhiali sul cruscotto dello Sceriffo McGraw? E perché queti si rivolge a suo figlio come “figlio numero 1”? Da quale famosissimo musical è preso il nome della “Pussy Wagon”? Quale famoso film di samurai guarda Beatrix durante l’ultima scena?
In ogni singolo fotogramma è impressa la firma di tarantino: lo stile “pulp” trabocca dai colori accesi, dal montaggio creativo, che più volte ricorre a split screen, dall’eccesso di turpiloquio e di sangue, che sgorga in maniera copiosa e surreale dalle ferite schizzato, come in ogni b-movie, direttamente sulla scena, senza far ricorso ad effetti special Il comparto tecnico, è di primissimo livello: lo studio delle inquadrature ed i movimenti della telecamera rasentano la perfezione. Il cast, coerente con la scelta di abbandonare l’idea del film “corale” alla Pulp Fiction, amalgama perfettamente a stelle di Hollywood e attori di B-movie, che caratterizzano con varietà i loro personaggi ma, soprattutto, contribuiscono a portare sugli allori una magnifica Uma Thurman, capace di reggere da sola, l’intero apparato narrativo, coadiuvata, nella parte finale, da un eccezionale e indimenticabile David Carradine, in una delle sue grandi interpretazioni prima della sua controversa scomparsa.
Condizione necessaria per gustarsi appieno la pellicola è quella di apprezzare il gusto particolarissimo delle produzioni tarantiniane, fatte di eccessi e puri colpi di genio. Tarantino o lo si ama o lo si odia: anche per questo, nonostante il grandissimo successo di critica e pubblico, la pellicola ha ricevuto consensi e bocciature tra gli addetti ai lavori. Completamente snobbati agli Oscar, per i quali non hanno ricevuto nemmeno una nomination, i due film hanno vinto moltissimi premi internazionali. Il volume uno ha trionfato agli Empire Awards come miglior Regia e ai Saturn Awards e agli NRJ Ciné Awards come miglior film d’azione, oltre che ricevere i premi come miglior film straniero ai Sant Jordi Awards ed il premio del pubblico al Catalonian International Film Festival. Sally Menke ha ricevuto il premio come miglior montaggio ai Film Critics Society Awards sia a Los Angeles che a San Diego. Il comparto sonoro ha visto trionfare RZA come miglior colonna sonora ai Central Ohio Film Critics Association Awards e Sonny Bono e Nancy Sinatra per la miglor canzone origniale agli Online Film & Television Association. La vera star della produzione è stata però la Thurman, che ha ricevuto ben 5 riconoscimenti come miglior attrice (Empire Awards, MTV Movie Awards, Saturn Award, International Cinephile Society Awards, Jupiter Award) oltre che il premio per il miglior combattimento, insieme a Chiaki Kuriyama (Gogo) agli MTV Movie Awards, che hanno premiato infine Lucy Liu come miglior antagonista. Anche il secondo volume, pur penalizzato dall’essere considerato un sequel (sebbene si tratti di fatto di un “secondo tempo”) ha ottenuto i suoi riconoscimenti: Miglior combattimento a Daryl Hannah (Elle) e Uma Thurman agli MTV Movie Awards, Miglior Film d’azione ai Saturn Award, che hanno premiato anche Daryl Hannah e David Carradine come migliori attori non protagonisti, migior sonoro ai Central Ohio Film Critics Association Awards, miglior montaggio a Sally Menke all’ Hollywood Film Festival, miglior film straniero ai Sant Jordi Awards. Il secondo volume è stato il trionfo delle coreografie e degli stunt: gli American Choreography Awards ha premiato Keith Adams, Shin’ichi Chiba, Quentin Tarantino e Wooping Yuen per la miglior coreografia, mentre ai Taurus World Stunt Awards hanno trionfato Monica Staggs (Beatrix) e Zoë Bell (Elle) per il miglior combattimento ed il miglior stunt femminile, e ancora Keith Adams come miglior Stunt Coordinator. Gli appassionati di arti marziali, sia quelli di vecchia data che i neofiti, troveranno in Kill Bill un’atmosfera unica, a metà tra i vecchi film di kung fu ed i moderni manga, in una girandola di scene che spaziano, senza soluzione di continuità, dalla filosofia di Kurosawa alle acrobazie di Bruce Lee. Lasciandosi coinvolgere nel gioco delle citazioni, (ri)troveranno tante perle del cinema orientale, addentrandosi in un intero universo di correlazioni che, se esplorato, rivelerà una delle tante chiavi di lettura nascoste della pellicola: la riscoperta di quella visione epica, adrenalinica, forse anche un po’ infantile, che, l’alto ieri o decenni fa, li ha fatti innamorare delle loro discipline.
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Francesco Malvano
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La International Police Training System è una associazione internazionale formata da esperti Istruttori del settore della Self Defense e delle Tecniche e tattiche Operative, con l’obiettivo primario della formazione specialistica degli Operatori di Polizia, dei militari delle Forze Armate, degli operatori della sicurezza privata e degli Istituti di Vigilanza. Il POLICE TRAINING SYSTEM (P.T.S.) è un sistema di allenamento operativo che racchiude, adatta e sviluppa i programmi internazionali adoperati dalle Accademie Internazionali preposte all'addestramento degli Operatori di sicurezza, garantendo una formazione altamente specializzata e protocolli efficaci. Il P.T.S., in continua espansione sul territorio nazionale, negli ultimi anni ha beneficiato di un ampio e gratificante consenso nel panorama internazionale degli Operatori della Sicurezza. Svizzera, Francia, Germania, Brasile, Argentina, Messico e Stati Uniti sono alcuni tra i paesi nei quali gli operatori della sicurezza hanno adottato il sistema IPTS. 60
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Ju Jitsu Parte 2: Cenni Storici
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na leggenda attribuisce la paternità del Ju Jitsu a Shirobei Akiyama, un medico di Nagasaki vissuto intorno al 1600.
Durante i suoi molteplici viaggi tra Cina e Giappone, intrapresi per approfondire le sue conoscenze mediche, il dottore si era appassionato alle arti marziali, studiando molte delle tecniche di combattimento, senza però trovarne alcuna che lo soddisfacesse appieno. Contrariato dal suo insuccesso, si ritirò a meditare per cento giorni nel tempio di Daifazu, pregando il dio Tayunin affinché potesse migliorare. 64
L’arte della Cedevolezza
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Una mattina, dopo un’abbondante nevicata notturna, il medico si fermò ad osservare il giardino del tempio, completamente innevato. Notò che il peso della neve aveva spezzato i rami degli alberi più grandi robusti, mentre un più fragile salice era rimasto intatto: ogni volta che la neve minacciava di spezzare i suoi sottili rami, questi si flettevano lasciandola cadere riprendendo subito la primitiva posizione. Shirobei ebbe allora un’illuminazione: intuì l’importanza del principio della non resistenza lo applicò alle tecniche che stava studiando, dando così origine ad una delle più antiche scuole di Ju Jutsu tradizionale, la Hontai Yoshin Ryu (本體楊心流 scuola dello spirito del salice). La leggenda, resa famosa nella forma tramandata dalla Hontai Yoshin Ryu, sarebbe in realtà solo una delle tre versioni circolanti intorno all’origine del Ju Jitsu. Le altre versioni, mantenendo sostanzialmente inalterato lo sviluppo della narrazione, presentano diverse genesi: mentre la seconda versione vuole l’intera vicenda ambientata in Cina, dalla quale la disciplina sarebbe poi stata esportata in Giappone, la terza si limita a dare natali cinesi al medico, accordando al Giappone il ruolo di effettivo luogo di nascita del Ju Jitsu. Le tre versioni incarnano le diverse posizioni storiografiche intorno all’origine del Ju Jitsu e delle arti marziali giapponesi in generale, sottolineandone ora la continuità con le discipline cinesi, ora i caratteri autoctoni ed originali delle arti marziali nipponiche. Quel che è certo è che tutte le discipline asiatiche (non solo quelle marziali) trovino i loro natali nel subcontinente indiano, che fu la prima delle terre orientali a sviluppare una civilizzazione, che esporterà progressivamente verso oriente la propria influenza, che si espanderà, nel corso dei secoli, in due principali diramazioni: a nord-est, toccando la cina, la mongolia e il Giappone; e a sud est, giungendo in Tailandia, Vietnam e nell’arcipelago indonesiano. Successivamente le varie arti, fondendosi con gli usi ed i costumi locali, mutarono profondamente, acquisendo pienamente lo status di discipline autonome. Non è comunque difficile individuare rituali e tradizioni che, al di là delle differenti sfaccettature nazionali, siano presenti in maniera diffusa in tutto l’oriente: se le arti marziali, la più fulgida esperienza di fusione tra disciplina fisica e precetti filosofici e morali, costituiscono la più chiara testimonianza di tale identità comune, non mancano evidenti parallelismi in tantissimi altri campi, quali la preparazione del tè, sviluppatasi in Cina, ed esportata in tutto il mondo, ma soprattutto in oriente, dove tale aspetto della cultura si interfaccia con rituali e tradizioni filosofiche e religiose, al pari della produzione delle spezie, alla floricoltura e all’erboristeria; la pratica dei massaggi e dell’omeopatia, che in oriente molto più che in occidente è riconosciuta come valido coadiuvante alla medicina ufficiale.
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Basandosi su dati storici, si può datare l’origine del Ju Jutsu attorno all’anno mille: la famosa scuola Daito Ryu (大東流), una delle più antiche Koryu giapponesi ancora oggi esistenti, attualmente inquadrata come stile di Aiki-jujitsu, fu fondata nell’anno 1087 come scuola di Ju Jitsu da Shinra Saburō Minamoto no Yoshimitsu, appartenente alla 5° generazione della dinastia Minamoto, che certamente codificò nel suo programma gran parte delle conoscenze tramandategli dai sui avi, di cui abbiamo notizie fin dal tardo IX secolo (il clan Minamoto fu fondato nell’anno 894). Documentazioni certificate si hanno però solamente a partire dal XVI secolo, quando la scuola Takenouchi Ryu (竹内流) produsse una codificazione scritta (che è pervenuta fino ai nostri giorni) dei propri metodi di combattimento. Hisamori Takeuchi, tattico militare e signore della provincia di Mimasaka, combinò vari stili e discipline già utilizzati sul campo da battaglia in situazioni di combattimento ravvicinato, quando le armi risultavano inefficaci.
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Le tecniche approfondivano il campo delle leve articolari, delle immobilizzazioni, dei lanci e egli strangolamenti, giudicati più efficaci per fronteggiare avversari in armatura. Le scuole tradizionali, come la takenouchi-ryū, svilupparono metodologie di schivata, parate e contrattacco contro le armi lunghe, come spade e lance, che prevedevano l’utilizzo di lame corte o altre piccole armi. In un paese come il Giappone, la cui storia fu caratterizzata da un susseguirsi di guerre feudali, il ruolo del guerriero (bushi 武士) rivestì una particolare importanza nella cultura popolare: la difesa del territorio, la disputa delle contese, la protezione offerta dal più forte al più debole sono solo alcuni dei fattori che hanno permesso lo sviluppo tecnico delle arti marziali, dettato dalla necessità di sopravvivenza. Le uniche precedenti esperienze di pratica del combattimento corpo a corpo erano costituite dalla disciplina che prendeva il nome di 相撲 (“Sumo”, ma si tratta di una pratica profondamente diversa dalla disciplina che sarebbe diventata poi diventata lo sport nazionale giapponese), che nel corso dei secoli si sarebbe trasformata in una sorta di danza rituale (trasmettendo poi tali caratteri alle cerimonie di apertura degli incontri dell’omonima disciplina sportiva). La necessità di una tecnica combattiva di carattere marziale, adatta all’uso sul campo di battaglia portò, durante il periodo feudale (1185 - 1625 circa) alla codifica del Bujutsu, (武術 arti marziali) un insieme di sistemi di combattimento, armato e a mani nude, fondati su basi analitiche e contenenti un’importante componente tattica, praticati all’interno della classe militare (Buke 武家).
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Il Bujutsu presenta tratti caratteristici che lo differenziano rispetto ad altre tradizioni di esercizio militare: in primo luogo, la natura stessa della disciplina, che costituisce un sistema integrato contenente diverse discipline indipendenti: (numerose discipline legate alle singole armi marziali, nozioni di tecnologia militare, precetti etici…). Il Bujutsu era inoltre caratterizzato da una forte organizzazione: controllato dall’autorità imperiale, era divulgato attraverso scuole familiari o claniche, che di lì a poco avrebbero dato origine ai numerosi 流 (Ryu: scuole), che avrebbero vissuto il momento di massimo splendore durante il periodo Edo. Nel corso dei secoli si pervenne ad una sistematizzazione delle discipline del Bujutsu, che prese il nome di Bugei Juhappan (武芸十八 18 arti marziali: 芸 è un “sinonimo” di 術, sebbene quest’ultimo appartenga ad un registro linguistico più raffinato. Non tragga invece in inganno il termine “Juhappan”, che non ha alcun legame col nome della nazione, che in Giapponese è “Nihon”, ma è la semplice traslitterazione dei kanji 十八, ossia il numero 18). Il Bugei Juhappan costituiva un vero e proprio curriculum degli studi militari che (sebbene attraverso le fonti attuali non siamo in grado di elencare con assoluta certezza) comprendeva un’arte del combattimento a mani nude, diverse arti sull’utilizzo delle armi, nonchè discipline non direttamente legate all’ambito marziale, quali il nuoto, l’ipnotismo, lo spionaggio, l’arte dei nodi. Il Ju Jitsu era utilizzato correntemente sul campo di battaglia, in particolare quando i bushi si ritrovavano impossibilitati ad usare le armi, e ricorrevano al combattimento a mani nude: in tale contesto, emergeva la necessità di tecniche per il corpo a corpo, che includevano percussioni, prese, leve articolari e sbilanciamenti. Si constatò ben presto che, contro avversari armati e in armatura, le sole tecniche di percussione potevano in tali casi rilevarsi poco efficaci, per questo il sistema si basava maggiormente su prese, proiezioni e leve articolari. La grande efficacia di tale sistema, che minimizzava l’uso della forza fisica, il cui apporto risultava ridotto in condizioni di inferiorità (numerica, fisica o di equipaggiamento) face si che il Ju Jitsu si sviluppasse largamente sia in ambito militare che, successivamente, in ambito civile. Parallelamente, in ambito strettamente militare, la classe dei Samurai si dedicò allo studio della la via dell’arco e del cavallo (弓馬の道 Kyuba No Michi) che, oltre alle tecniche marziali, conteneva principi etici e morali, che sarebbero poi diventati il vero e proprio codice di condotta dell’intera casta: la via del guerriero, il bushido (武士道). Fiorivano intanto moltissime scuole aperte anche ai civili, gestite per lo più da Samurai e loro discendenti, accomunate dall’assoluta segretezza dei propri metodi e dalla continua rivalità reciproca, poiché ognuna professava la propria superiorità nei confronti delle altre.
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Con l’instaurarsi dello shogunato Tokugawa (1603-1867), il Giappone conobbe un periodo di relativa pace: fu questo il momento di massimo sviluppo del Ju Jitsu: i vari Ryu, privi della necessità di combattere e quindi di mantenere la segretezza, poterono classificare i propri metodi, compilare programmi e curare la diffusione dei propri insegnamenti. Anche la gente comune cominciò a interessarsi al Ju Jitsu, che oltre agli indubbi vantaggi pratici, portava un arricchimento interiore dell’individuo, data la forte relazione che intercorreva tra la pratica ed i riti di meditazione propri del buddismo zen. Durante il periodo Edo, agli inizi del 17° secolo, il Ju Jitsu si impose come principale arte marziale giapponese, grazie anche all’assetto politico della nazione: lo shogunato Tokugawa, influenzato dalle dottrine cinesi e dal Neo-Confucianesimo, che si andavano affermando sempre di più, avviò una politica pacifista, mirata a ridurre il rischio di guerre e conflitti. Si prospettavano anni tranquilli, durante i quali armi e armature venissero impiegati sempre più di rado, a vantaggio dello sviluppo di un combattimento disarmato adattabile alla difesa personale. I Ryu, che vivevano il loro momento di massimo splendore, codificano in questo periodo un gran numero di tecniche per il combattimento contro avversari privi di armatura. La maggior parte dei metodi del periodo Edo comprende gli atemi (当て身 tecniche di percussione dei punti vitali), poco applicabili contro avversari in armatura, ma molto utili in ambiti civili. Vengono inserite nei programmi anche tecniche di colpo non necessariamente mirate ai punti vitali (打ち uchi). Tali tecniche, considerate (rispetto agli atemi, ai soffocamenti e alle leve articolari) meno favorevoli in un bilancio tra danno inflitto ed energia spesa, acquistano nel Ju Jitsu una particolare dimensione: esse costituiscono raramente l’aspetto principale del combattimento, assumendo piuttosto la valenza di “kasumi” (霞 nebbia, distrazione) azioni mirate ad aprire la strada all’applicazione di leve, proiezioni e strangolamenti. La Restaurazione Meiji (1866-1869) decretò la fine dello Shogunato Tokugawa, riconsegnando il potere nelle mani della famiglia imperiale. La caduta dell’ultimo shōgun segno l’inizio dell’epoca della modernizzazione (bunmei kaika, 文明開化), che avrebbe mutato profondamente il panorama sociale: i giapponesi, che fino a quel momento avevano vissuto in completo isolamento dal resto del mondo, si volgevano ora avidamente verso la cultura occidentale, registrando un calo di interesse per tutto ciò che apparteneva al passato, comprese le arti marziali.
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Questo fattore, unito alla diffusione delle armi da fuoco ed alla definitiva scomparsa della classe sociale dei samurai decretò un rapido declino del Ju Jitsu: gran parte dei Dojo furono costretti a chiudere per mancanza di allievi, e le tecniche di combattimento sopravvissero solo all’interno delle classi più basse, che le utilizzavano in risse, combattimenti clandestini ed azioni criminali. Tale aspetto influenzò pesantemente il giudizio del popolo nei confronti del Ju Jitsu, che da nobile disciplina marziale si era tramutato in uno strumento di sopraffazione e violenza. Se le discipline marziali che trovavano una più immediata applicazione pratica nella nuova epoca (come quelle a mani nude o quelle che prevedevano l’uso di armi più convenzionali) riuscirono in qualche modo a non scomparire del tutto, sebbene sopravvivessero con scarsa fortuna e spesso spogliate degli aspetti etici e morali, quelle strettamente legate al campo di battaglia apparivano d’un tratto come echi di un passato remoto, e rischiavano seriamente di cadere nell’oblio, segnando così la fine del Bujutsu.
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In controtendenza, si affermò una nuova visione delle discipline marziali, in linea con i moderni canoni etici e morali, il Budo (武道 via marziale). Il Budō si presenta in epoca moderna come una rielaborazione dell’antico bujutsu, fondata su sistemi educativi e pedagogici di moderna ispirazione. L’utilizzo del kanji “Do” (via) in luogo del kanji “Jitsu” (arte) ha precise connotazioni ideologiche. L’ideogramma dō (道) significa letteralmente “via”, “ciò che conduce” inteso in senso etico e morale: venute meno in epoca moderna le condizioni che portavano le arti marziali a rappresentare l’unico strumento di sopravvivenza ai letali combattimenti del tempo antico, l’attenzione si rivolge ai principi etici, morali e pedagogici. La prima concreta esperienza di Budo fu il nuovo Ju Jitsu ideato da Jigoro Kano, che si proponeva come metodo educativo, insegnato nelle scuole come educazione fisica ed inserito nei programmi di addestramento della polizia giapponese. Tale metodo, definito Judo, (柔道 via della cedevolezza) fece da precursore alle nuove discipline del Budo, che recuperavano i contenuti delle arti antiche. Nel corso degli anni, tale filone etimologico sarà seguito da molte delle discipline moderne tutt’ora conosciute, come il Kendo, discendente del Ken Jitsu, lo Iaido, derivante dallo Iaijitsu, e l’aikido di Morihei Ueshiba, sviluppato a partire dall’aikijitsu.
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Il Judo riprendeva in forma moderna e pedagogica le tecniche di Ju Jitsu, escludendo quelle potenzialmente più pericolose e violente, nell’intento di affermarsi anche come disciplina sportiva (coronato nel 1964, anno in cui il Judo fu ammesso nel novero dei Giochi Olimpici, a 14 anni dalla fine del proibizionismo nei confronti di tutte le discipline marziali giapponesi imposto nel dopoguerra generale MacArthur). Fu però proprio in risposta al proibizionismo occidentale e alla progressiva destinazione sportiva del Judo che il Ju Jitsu ebbe la possibilità di riaffermarsi come tecnica di difesa personale, diffondendosi nel resto del mondo grazie agli occidentali (principalmente commercianti e militari) che, visitando il Giappone, ne appresero le tecniche per esportarle nei loro paesi d’origine. Il Ju jitsu ha influenzato la nascita di molti stili ed arti marziali sorti nei secoli successivi, come l’Aikido, il Judo (dal quale in tempi recenti è nato il Brazilian Jiu-Jitsu, che si è rapidamente affermato come uno dei più efficaci stili utilizzati dai combattenti di MMA – Mixed Martial Arts), oltre che diversi stili di Karate, come il Wado-ryu, nato originariamente come una branca della scuola di Ju Jitsu Shindō Yōshin-ryū. Le arti marziali giapponesi sono pregne dei principi culturali e religiosi della terra del Sol Levante. La pacifica coesistenza di correnti Buddiste, Shintoiste, Taoiste e Confucianesime, a cui spesso le scuole di arti marziali e le correnti filosofiche e religiose attingono liberamente, fondendole e armonizzandole tra loro, rispecchia la varietà di un panorama vasto ed eterogeneo, i cui precetti non di rado vanno a fondersi e armonizzarsi.
Francesco Malvano
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ART. 1 – DENOMINAZIONE La Martial Arts Alliance International (da questo momento MAA) opera in campo Internazionale per lo sviluppo e la diffusione delle Arti Marziali. La MAA offre servizi di registrazione, creazione di banche dati e riconoscimento internazionale per tutti i praticanti di arti marziali in possesso del grado minimo di cintura nera (o equivalente) con la denominazione di Black Belts Alliance International (BBA). ART. 1.1 – AREE DI ATTIVITA’ La MAA è costituita da Associazioni che svolgono attività promozionale senza scopi di lucro. La MAA svolge attività atte a sviluppare la vita associativa, con principale interesse verso le Arti Marziali, il Fitness, il Wellness e la Cultura in tutti i suoi aspetti. La MAA organizza corsi di formazione ed aggiornamento per tecnici, educatori ed operatori sociali, manifestazioni, gare, rassegne e spettacoli sia in ambito pubblico che privato, tavole rotonde, meeting, centri di studio e addestramento, centri estivi e invernali con finalità sportive, culturali e ricreative, viaggi e qualsiasi attività che sia giudicata idonea al raggiungimento degli scopi sociali. La MAA promuove attività con finalità sportive, culturali, formative e ricreative, atte a migliorare la qualità della vita, e tutte le altre funzioni che possano essere demandate dalla MAA in virtù di regolamenti e disposizioni delle competenti autorità o per deliberazione della MAA. La MAA può assegnare nomine e incarichi ad i suoi affiliati. Tali mandati si intendono in totale regime di volontariato per lo sviluppo della MAA. ART. 1.2 – ETICA E PRINCIPI GUIDA La MAA applica il codice Europeo di Etica Sportiva approvato dai Ministeri Europei responsabili per lo Sport. La MAA in Italia svolge l’attività di promozione sportiva principalmente mediante gli Enti di Promozione riconosciuti dal CONI. Segue le deliberazioni e gli indirizzi del CONI e del CIO. La MAA, coordina la sua attività fornendo assistenza alle associazioni sportive e alle organizzazioni che aderiscono a essa.
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La MAA si ispira al principio di democrazia e di partecipazione all’attività sportiva, culturale, tecnica e dirigenziale da parte di uomini e donne in condizioni di uguaglianza e di pari opportunità. La MAA è caratterizzata dalla democrazia della struttura, dall’elettività e gratuità delle cariche associative e della prestazione fornite dagli associati, dall’obbligatorietà del rendiconto economico finanziario. La MAA condanna ogni forma di violenza, xenofobia e discriminazione razziale, sessuale, religiosa e politica. ART. 2 - TESSERAMENTO ED OBBLIGHI I Soci Fondatori, le Società, i Dirigenti Centrali, Periferici, gli Insegnanti Tecnici, gli Atleti e tutti coloro che si tesserano alla MAA devono seguire le disposizioni previste dal presente Regolamento Organico, Tecnico/Organizzativo e, per consapevole accettazione, assumono l’obbligo di osservare i Regolamenti ed ogni disposizione emanata dall’Ufficio di Presidenza. Le Iscrizioni seguono l’anno solare (1° Gennaio - 31 Dicembre). ART. 3 - IL PRESIDENTE Il Presidente rappresenta la MAA legalmente, ne controlla tutti gli organi e gli uffici, firma tutti gli atti o ne delega la firma, convoca e presiede le riunioni del Consiglio e ne stabilisce l’ordine dei lavori, convoca l’Assemblea dei soci. Il Presidente ha pieni poteri decisionali, in quanto eletto democraticamente ogni quattro anni dalle Associazioni Dilettantistiche che aderiscono alla MAA. Il Presidente può conferire gradi e qualifiche tecniche ai tesserati che si siano distinti per la loro attività sociale, educativa, promozionale, didattica e organizzativa. In casi di particolare urgenza e necessità, il Presidente può deliberare direttamente, facendo ratificare le eventuali decisioni all’organo competente, alla prima riunione utile del Direttivo. II Presidente renderà conto all’assemblea sul lavoro svolto e da svolgersi per l’anno successivo in occasione dei rendiconti preventivi e consuntivi, da presentarsi rispettivamente entro il 31 di gennaio ed il 30 di aprile di ogni anno.
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ART. 4 - DIRETTIVO Il Direttivo e costituito da 13 membri, così suddivisi: Presidente, Vice Presidente, Segretario e 10 Consiglieri. L’ufficio di Presidenza è composto dal Presidente, Vice Presidente e Segretario. Gli incarichi e le mansioni necessarie per l’attività della MAA International vengono gestiti direttamente dal Presidente. ART. 5 - ACCORDI STIPULATI DALLA MAA L’Ufficio di Presidenza si riserva la possibilità di stipulare direttamente accordi regionali, nazionali ed Internazionali con Federazioni, Enti ed Organizzazioni Sportive presenti in qualsiasi nazione. ART. 6 – ORGANIGRAMMA La MAA organizza l’attività sul territorio Italiano attraverso le Segreterie Regionali e Provinciali, i cui Responsabili vengono nominati biennalmente dall’Ufficio di Presidenza. Art. 6.1 - LA SEGRETERIA REGIONALE Le Segreterie Regionali gestiscono l’attività sociale in ambito territoriale, mantengono i rapporti con i Segretari Provinciali, organizzano Gare, Raduni, Stage, Corsi di Formazione e quant’altro sarà disposto dall’Ufficio di Presidenza in ambito Regionale e Interregionale. La Segreteria Regionale viene gestita da un Presidente Regionale il quale potrà essere affiancato da un numero massimo di 4 Consiglieri. I Presidenti Regionali presiedono le Commissioni d’esame per 1°, 2° e 3° Grado Superiore senza qualifiche. Sono tenuti a presentare all’ufficio di presidenza una relazione preventiva e consuntiva sul loro comportamento e su quello delle segreterie Provinciali, da consegnarsi rispettivamente entro il 15 di Novembre e il 15 di Marzo di ogni anno. Su autorizzazione specifica dell’Ufficio di Presidenza, i Presidenti Regionali potranno organizzare dei Corsi S.R.F. per la preparazione agli esami di qualifica previsti dai vigenti regolamenti MAA.
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Art. 6.2- LE SEGRETERIE PROVINCIALI La Segreteria Provinciale viene coordinata da un Segretario, il quale potrà essere affiancato da un massimo di 2 Consiglieri. Le Segreterie Provinciali gestiscono, autonomamente dalle Regioni, l’attività sociale in ambito territoriale, mantengono i rapporti con i Presidenti Regionali, organizzano Gare, Raduni, Stage, Corsi di Formazione e quant’altro sarà disposto dall’Ufficio di Presidenza in ambito provinciale. Le Segreterie Provinciali sono tenute ad informare la Presidenza della loro Regione e di ogni attività svolta nel loro territorio, non meno di due settimane prima dell’evento. Solo se le Presidenza Regionale verificherà la presenza di gravi anomalie nell’informativa ricevuta, metterà al corrente l’Ufficio di Presidenza (In tempi brevissimi) di dette anomalie. Sarà l’ufficio di Presidenza che darà le indicazioni finali al Segretario Provinciale e per conoscenza al Presidente Regionale. I Segretari Provinciali sono tenuti a presentare al Presidente Regionale una relazione preventiva e consuntiva sul loro operato, da consegnarsi rispettivamente entro il 10 di Novembre ed il 10 di Marzo di ogni anno. ART. 7 – CARATTERISTICHE E DURATE DEI MANDATI Tutti i mandati emanati dalla presidenza si intendono di durata biennale, sono rinnovabili e decadono in caso di dimissioni della presidenza. In caso di gravi inadempienze il Presidente solleverà i responsabili dagli incarichi loro assegnati. ART.8 – TESSERAMENTO ANNUALE Tutte le Associazione o Società Sportive operanti sia in Italia che in altri paesi possono richiedere annualmente il tesseramento alla MAA International. Per ottemperare le pratiche relativa ad accettazione e spedizioni di materiale, la MAA si riserva un tempo tecnico stimato in gg. 30 dalla ricezione di tutti i documenti richiesti. Tutti i servizi si intendono attivi a decorrere dalla data di rilascio del tesserino o dall’invio dei bollini annuali.
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Coloro i quali chiedono l’Iscrizione alla MAA per la prima volta, e desiderano ottenere gratuitamente la registrazione presso l’Ente di Promozione e al CONI, dovranno allegare a quanto prestabilito anche: Atto Costitutivo, Statuto, Codice Fiscale dell’ASD, ultimo verbale dove si evince il nominativo dell’attuale Presidente, documento di riconoscimento di questo unitamente al tesserino sanitario. Coloro i quali chiedono la Riaffiliazione alla MAA ed hanno presentato la documentazione richiesta all’atto della loro affiliazione precedente, dovranno inviare esclusivamente i modelli prestabiliti. Art. 8.1 ANZIANITA’ Per mantenere l’anzianità del grado e del diritto al voto, tutti i tesserati dovranno rinnovare il tesseramento annualmente curando di riportare sui modelli prestabiliti il numero della loro posizione presso la MAA. ART. 9 - SERVIZI PER I TESSERATI MAA Tutti gli Aderenti, possono partecipare agli eventi in tutti quei paesi dove, la MAA INTERNATIONAL è presente, con propri Manager o in quelle nazioni che sono stati stipulati accordi. Art. 9.1 - SERVIZI EROGATI AI CENTRI SPORTIVI Attestato Internazionale per il Centro Sportivo, Card Personale con foto per il Presidente del Centro, Diritto di voto e di candidatura alle cariche della MAA INTERNATIONAL. Art. 9.2 - SERVIZI EROGATI AI DIRETTORI TECNICI Attestato di abilitazione annuale all’insegnamento, Card Personale con foto, Riconoscimento dei gradi e delle qualifiche ottenute presso altre organizzazioni esibendo la documentazione in loro possesso, Inserimento presso l’Albo BBA(www. bballiance.net).
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Se trattasi di marzialista, alla loro prima adesione riceveranno gratuitamente: il Budopass Internazionale, il Distintivo MAA International e il Distintivo Nazionale. Questi hanno Diritto di voto e di candidatura alle cariche della MAA INTERNATIONAL. Art. 9.3 - SERVIZI EROGATI ALLE CINTURE NERE Riconoscimento dei gradi e delle qualifiche ottenute precedentemente presso altre organizzazioni, Tesserino Personale, Budopass Internazionale le (alla prima adesione), Inserimento presso l’Albo Internazionale BBA, Diritto di voto e di candidatura alle cariche della MAA INTERNATIONAL. Art. 9.4 - SERVIZI EROGATI AGLI ALLIEVI Riconoscimento dei gradi e delle qualifiche ottenute precedentemente presso altre organizzazioni, Tesserino Personale, Diritto di voto e di candidatura alle cariche della MAA INTERNATIONAL. Art. 9.5 - SERVIZI AGGIUNTIVI PER GLI ADERENTI ALL’ ENTE Iscrizione dell’Associazioni Sportive Dilettantistiche presso l’ente di promozione, copertura assicurativa dell’A.S.D. con R.C. verso terzi, Registrazione albo C.O.N.I., sconti S.I.A.E. in occasione di eventi, sconti per affissioni e forme di pubblicità, Consulenza Fiscale per il Centro Sportivo, Copertura assicurativa per gli iscritti alla MAA, invio elenco tabulati dei tesserati per l’anno in corso ed ulteriori servizi in base all’accordo stipulato dalla Martial Arts Alliance (MAA). ART. 10 CERTIFICAZIONE GRADI DIRETTORI TECNICI E CINTURE NERE I Direttori Tecnici (Aree Tecniche) e le cinture nere devono presentare, all’atto del primo tesseramento, la documentazione inerente gradi e qualifiche ottenuti presso altri Enti o Federazioni. Con la spedizione inviare una foto personale (formato jpeg) per l’inserimento nell’Albo Internazionale Tecnici.
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ART. 11 - RICHIESTA DIPLOMI IN CONFORMITA’ Tutte le cinture nere, affiliate alla MAA, possono richiedere il diploma in conformità al grado in loro possesso ottenuto precedentemente da altra Organizzazione o Ente riconosciuto dalla MAA. Il diploma in conformità, dovrà essere richiesto mediante la propria Segreteria territoriale. I costi dei diplomi in conformità sono i seguenti: dal 1° al 3° Dan € 120; dal 4° al 6° Dan € 140; dal 7°al 9° Dan € 160. ART. 12 - RESPONSABILITA’ E COMPITI DEI CENTRI SPORTIVI ADERENTI I Legali Rappresentanti dei Centri Sportivi affiliati dichiarano implicitamente, nel firmare il modello di affiliazione, di assumersi piena responsabilità di quanto sottoscritto e di essere in regola con le normative sportive nazionali e con le leggi sulla sicurezza. Essi dovranno conservare nei loro archivi la documentazione medica d’idoneità all’attività sportiva di ogni singolo iscritto in base alle vigenti normative sanitarie. Le richieste di adesione con la relativa documentazione allegata e copia del versamento effettuato (bonifico bancario o c/c postale alla MAA International) devono pervenire alla Segreteria Generale. Art. 12.1 - NORMATIVA SUI TESSERAMENTI Per essere tesserati e praticare le discipline sportive previste dalla MAA gli Atleti devono aver superato l’accertamento dell’idoneità fisica previsto nelle norme sanitarie in vigore. Il tesseramento dà diritto (oltre a quanto previsto dallo statuto e dai regolamenti) a partecipare all’attività sportiva attraverso le rispettive Società/ Associazioni Sportive aderenti. Tutti gli atleti tesserati alla MAA sono qualificati dilettanti, secondo le norme nazionali e internazionali. Art. 12.2 - TUTELA SANITARIA Le Società/Associazioni Sportive sono tenute a far sottoporre i loro tesserati a visita medica annuale al fine di accertare la loro idoneità all’attività sportiva, secondo le leggi e normative vigenti.
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L’accertamento La MAA si ispiradell’IDONEITA’ al principio di democrazia GENERICAeèdirichiesto partecipazione per gli atleti all’attività “Preagonisti” sportiva, e culturale, tecnica “Amatori”, per gli Insegnanti e dirigenziale Tecnici da parte e per di gliuomini Ufficialiedidonne Gara.in Tutti condizioni coloro che di uguapratiglianza cano attività e di pari agonistica opportunità. dal 12° anno di età (AGONISTI) devono sottoporsi a visita La MAAaffinché medica è caratterizzata sia accertata dalla la democrazia loro idoneità della specifica struttura, allodall’elettività sport che praticano. e gratuità delle cariche associative e della prestazione fornite dagli associati, dall’obbligatorietàatleti Gli del rendiconto agonisti maggiorenni economicodevono finanziario. integrare La MAA la normale condanna visita ognimedica forma di idoviolenza,per neità xenofobia l’attivitàe agonistica discriminazione con l’elettrocardiogramma razziale, sessuale, religiosa sotto sforzo e politica. massimale effettuato al cicloergometro o al nastro trasportatore. Sia l’idoneità generica che ART. 2specifica quella - TESSERAMENTO vanno accertate ED OBBLIGHI mediante visita medica, secondo quanto previsto I Socinorme dalle Fondatori, sanitarie le Società, in vigore. i Dirigenti Centrali, Periferici, gli Insegnanti Tecnici, gli Atleti e tutti coloro che si tesserano alla MAA devono seguire le disposizioni previste Ai soggetti dalriconosciuti presente Regolamento idonei verrà rilasciato Organico,il Tecnico/Organizzativo relativo Certificato di Idoneità, e, per consesapevole condo quanto accettazione, stabilito dalle assumono normel’obbligo sanitariediinosservare vigore, che i Regolamenti andrà conservato ed ognineldisposizione la sede della emanata Società/Associazione dall’Ufficio di Presidenza. Sportiva diLe appartenenza Iscrizioni seguono per almeno l’annocinque solare (1° Gennaio anni. Tutti i Certificati - 31 Dicembre). Medici hanno validità di 12 mesi dalla data del rilascio. Al rispetto delle normative in materia di Tutela Sanitaria delle attività sportive, e reART. adempimenti, lativi 3 - IL PRESIDENTE è unicamente responsabile sotto tutti i profili (civile e penale) ilIl Presidente rappresenta della Società/Associazione la MAA legalmente, Sportiva ne controlla di appartenenza tutti gli organi dei tesserati. e gli uffici, firma tutti gli atti o ne delega la firma, convoca e presiede le riunioni del Consiglio e ne Si precisa stabilisce che l’ordine nulla vadei a sostituire lavori, convoca i predetti l’Assemblea Certificatidei Medici, soci. quindi Il Presidente eventuali ha pieni poteri decisionali, dichiarazioni o “autocertificazioni”, in quanto eletto non hanno democraticamente alcun valore ogni legale. quattro anni dalle Associazioni Dilettantistiche che aderiscono alla MAA. Il Presidente può conferire gradi e ART. 13qualifiche - TRATTAMENTO tecniche aiDEI tesserati DATI PERSONALI che si siano distinti per la loro attività sociaIle,Presidenti educativa, delle promozionale, Società/Associazioni didattica e Sportive organizzativa. sono tenuti a fornire a tutti i tesserati (atleti, insegnanti tecnici, Ufficiali di Gara e Dirigenti) l’informativa di cui In casi al Decreto di particolare Legislativo urgenza n. 196/2003 e necessità, in materia il Presidente di trattamento può deliberare dei dati direttamente, personali e facendo ratificare acquisire la relativa le dichiarazione eventuali decisioni individuale all’organo di consenso, competente, da conservare alla prima riunione presso utile la sede del Direttivo. sociale. I IIPresidenti Presidentedelle renderà Società/Associazioni conto all’assemblea Sportive, sul lavoro infine, svolto devono e da svolgersi per l’anno sottoscrivere in calce successivo ad ogni modello in occasione di affiliazione dei rendiconti e tesseramenti preventivila e consuntivi, manifestada presentarsi zione del consenso rispettivamente al trattamento entrodei il 31 dati di gennaio personalieddella il 30 Società/Associazione di aprile di ogni anno. Sportiva e dei relativi tesserati.
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ART. 14 - NORME ASSICURATIVE La copertura assicurativa è fornita dall’Ente di Promozione Sportiva di riferimento, che provvederà ad assicurare i Centri Sportivi Associati ed ogni loro singolo iscritto in conformità con quanto previsto dal tesseramento. Art. 14.1 - ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ In caso di infortunio, la MAA viene sollevata da qualsiasi responsabilità civile e penale, in quanto i Presidenti dei Centri Sportivi associati, nel compilare la modulistica di tesseramento dichiarano esplicitamente che il Centro Sportivo e tutti i loro tesserati sono coperti da assicurazione per l’anno in corso mediante l’Ente di riferimento o da Organizzazione precedentemente prescelta dal Centro Sportivo. ART. 15 – AREA TECNICA: L’area tecnica è costituita dalle Arti Marziali, dal Fitness e dall’Area Wellness delle singole discipline, curati a livello Internazionale, Nazionale e Regionale da Coordinati Tecnici nominati biennalmente. L’Ufficio di Presidenza si occupa di valutare l’accettazione, verificare la graduazione, le qualifiche e le cariche tecniche. ART.16 – DOCENTI NAZIONALI S.R.F. L’Ufficio di Presidenza, in base alle esigenze territoriali, organizzerà direttamente o mediante accordi con l’Ente di promozione di riferimento corsi di formazione per Docenti S.R.F. I Docenti S.R.F. previo mandato da parte dell’Ufficio di Presidenza, potranno presiedere, in assenza del Presidente, le Commissioni d’esame a livello Nazionale; Coordinare Corsi di Formazione e di Specializzazione e quant’altro demandato loro direttamente dal Presidente. ART. 17 - DOCENTI FEDERALI I Docenti Federali sono quei tecnici ufficializzati dalla MAA INTERNATIONAL quali membri del Corpo Docente. Sono inquadrati come Docenti Federali MAA: I Docenti S.R.F. (Studio, Ricerca e Formazione); I Coordinatori Tecnici Internazionali e Nazionali; I Direttori Tecnici Internazionali e Nazionali; I Capiscuola Accreditati.
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ART. 18 - GLI STILI ED I METODI Per il Settore Arti Marziali viene definito Stile o Metodo la specifica scuola o declinazione di una disciplina marziale o sport da combattimento. Per ogni stile o metodo viene individuato un Direttore Tecnico Internazionale, Nazionale e Regionale. A seconda della diffusione geografica dello Stile o Metodo. ART. 19 - I COORDINATORI TECNICI I Coordinatori Tecnici, se autorizzati dall’Ufficio di Presidenza, si occupano di organizzare, a livello preposto dalla loro carica, l’attività della disciplina di appartenenza. È loro compito redigere le specifiche documentazioni (regolamenti etc.), gestire la disciplina a livello agonistico e organizza i Corsi di Aggiornamento Tecnico. Il Coordinatore è membro della Commissione d’Esame ART. 20 - I DIRETTORI TECNICI DI STILI E METODI Per il Settore Arti Marziali i Direttori Tecnici di Stile o Metodo, se autorizzati dall’Ufficio di Presidenza, si occupano di organizzare, al livello preposto dalla loro carica, l’attività dello Stile o Metodo di appartenenza. È loro compito redigere le specifiche documentazioni (regolamenti, programmi tecnici etc.), che verranno presentate al Coordinatore Tecnico della disciplina, e organizzare i Corsi di Aggiornamento Tecnico. Il Direttore Tecnico di Stile o Metodo è membro della Commissione d’Esame. ART. 21 – QUADRI TECNICI L’Ufficio di Presidenza, in base alle esigenze tecniche delle singole discipline, nomina biennalmente i Coordinatori Tecnici Internazionale, Nazionale e Regionale. In base alle esigenze dei singoli stili, nomina biennalmente i Direttori Tecnici Internazionali, Nazionali e Regionali. A tale scopo l’Ufficio di Presidenza valuterà i curriculae dei Maestri e il loro fattivo comportamento in MAA.
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ART. 22 - CAPISCUOLA La MAA accetta le qualifiche possedute da Maestri provenienti da Organizzazioni riconosciute a livello nazionale e internazionale, fermo restando la capacità da parte dei Maestri di produrre un documento ove si evinca la qualifica di Caposcuola di loro ideazione, da presentare unitamente al proprio curriculum. Dopo almeno due anni consecutivi di tesseramento in MAA, verificata la presenza fattiva agli eventi programmati e l’espansione ottenuta sul territorio Nazionale e/o Internazionale, saranno inquadrati come Capiscuola Accreditati. ART. 23 – RICHIESTA PER L’UFFICIALIZZAZIONE DI NUOVE SCUOLE Per il Settore Arti Marziali i Tecnici in possesso minimo del 4° Dan con qualifica di Maestro e con un’età minima di anni 35, possono sottoporre alla Segreteria Generale la richiesta di valutazione di un programma da loro codificato, nell’ambito del proprio Settore di appartenenza. Per richiedere la valutazione del programma, i Maestri dovranno produrre e presentare alla Segreteria Generale la seguente documentazione: Curriculum Tecnico; Documentazione attestante l’ultimo grado tecnico ottenuto da organizzazioni riconosciute dalla MAA; Presentazione del programma, nella quale si evincano gli elementi di originalità e di approfondimento rispetto allo stile o agli stili di provenienza; Programmi tecnici, che dovranno rispettare le direttive del regolamento MAA International. Verificata l’idoneità della documentazione presentata, la Segreteria Generale trasmetterà l’incartamento al Presidente, che convocherà un’apposita Commissione, per valutare i contenuti tecnici presenti nella relazione. Esaminato il contenuto della relazione, la Commissione, mediante la Segreteria Generale, comunicherà al candidato in merito ad un’eventuale ammissione per una presentazione pratica del programma. Se l’esito di tale presentazione sarà giudicato positivo, il Maestro richiedente sarà inquadrato nei quadri Tecnici con la qualifica di Fondatore di Stile, mantenendo il grado raggiunto nel Settore di appartenenza. Dopo 2 anni di anzianità continuativa maturati presso la MAA, durante i quali è richiesta fattiva partecipazione agli eventi ufficiali programmati, il Fondatore potrà essere inquadrato come Caposcuola del proprio Stile.
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Art. LEdisciplina SEGRETERIE PROVINCIALI Se 6.2la sua è presente in più Centri Sportivi affiliate alla MAA sarà inquaLa Segreteria Provinciale Accreditato viene coordinata da un Segretario, il quale potrà essere drato come Caposcuola affiancato da un massimo di 2 Consiglieri. Le Segreterie Provinciali gestiscono, autonomamente dalle Regioni,DIl’attività sociale in ambito territoriale, mantengono ART. 24 - AVANZAMENTO GRADO i Per rapporti con i Presidenti Regionali, Gare, Raduni, Stage, Corsi di l’avanzamento di Grado, dal 5° organizzano al 7° Dan i Tecnici dovranno aver maturato Formazione quant’altro sarà disposto dall’Ufficio Presidenza ambito provinun’anzianitàeminima nel grado, di almeno 5 anni, didicui gli ultimi 2incontinuativi nella ciale. Provinciali sono ad nazionale. informare la Presidenza della loro MAA Le ed Segreterie una adeguata presenza sultenute territorio Per i gradi di eccellenza Regione di ogni attività loro territorio, non della menocostante di due settimane (8°, 9° ee10°Dan) si terràsvolta conto nel dell’impegno tecnico, presenzapriagli ma dell’evento. Solo se le Presidenza Regionale verificherà la presenza di gravi eventi MAA, della divulgazione della propria disciplina sul territorio Nazionale e/o anomalie nell’informativa ricevuta, metterà al corrente l’Ufficio di Presidenza Internazionale e di eventuali incarichi Tecnici/Organizzativi occupati in MAA.(In Le tempi brevissimi) di dette Saràtali l’ufficio di Presidenza che darà le indiposizioni del Tecnico che anomalie. soddisferanno requisiti, saranno valutate dall’Ufficio cazioni finali al Segretario Provinciale e per conoscenza al Presidente Regionale. di Presidenza. I Segretari Provinciali sono tenuti a presentare al Presidente Regionale una relazione preventiva e consuntiva loro operato, da rispettivamente ART. 25 - TEMPI ATTESA PERsul I PROVENIENTI DAconsegnarsi ALTRE ORGANIZZAZIONI. entro 10 di Novembre ed il 10 di Marzo ogni anno. Tutti ili Direttori Tecnici provenienti da altrediOrganizzazioni che richiedono il tesseramento presso la MAA, a prescindere dall’anzianità maturata presso le suddette ART. 7 – CARATTERISTICHE DURATE DEI MANDATI organizzazioni, sono tenuti a E maturare almeno due anni di anzianità nella MAA Tutti i mandati presidenza intendono di durata biennale, sono prima di poter emanati accederedalla agli esami per il sigrado successivo, fermo restando che rinnovabili decadono in dimissioni In caso di gravi l’anzianitàecomplessiva nelcaso loro di grado attuale della dovràpresidenza. essere conforme a quella preinadempienze il Presidente i responsabili incarichi assegnati. vista nel regolamento MAA,solleverà e aver partecipato, ad dagli almeno a due loro Stage Nazionali / Internazionali organizzati dalla MAA sul territorio Italiano. ART.8 – TESSERAMENTO ANNUALE Tutte le Associazione o Società operanti in Italia che in inMAA. altri paePer questi l’acquisizione dei C.F. Sportive sarà richiesta doposia il primo esame Tutte sile possono richiedere annualmente il tesseramento alla MAAil International. cinture nere provenienti da altre Organizzazioni che richiedono tesseramento Per pratichel’anzianità relativa di ad2 accettazione spedizioni di accemanon ottemperare sono tenute alematurare anni all’internoe della MAA: per teriale, la esami MAA siperriserva un successivo, tempo tecnico in gg. dalla riceziodere agli il grado sarà stimato sufficiente aver30 maturato (anche ne di tutti documenti richiesti. Tutti minima i servizi si intendono attivi a MAA, decorpresso altrai organizzazione) l’anzianità prevista dai regolamenti ed rere data ad di almeno rilascio addel tesserino o dall’invio dei bollini annuali. aver dalla partecipato, 1stage Nazionale/Internazionale organizzato dalla MAA sul territorio Italiano. Per questi l’acquisizione dei C.F. sarà richiesta dopo il primo esame in MAA.
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ART. 26 – ESAMI DI GRADO GRADI INFERIORI: I Direttori Tecnici operanti all’interno dei Centri Sportivi, in possesso del grado minimo di 1° Dan e della qualifica di Allenatore, possono rilasciare ai loro allievi i gradi inferiori, secondo i tempi ed i modi previsti dal proprio stile o metodo di appartenenza. GRADI SUPERIORI: I Gradi Superiori corrispondono ai gradi delle cinture nere (o livelli equivalenti). I gradi superiori vengono rilasciati dalla MAA previo superamento degli esami sostenuti di fronte ad una Commissione Esaminatrice. Possono presentarsi agli esami i candidati che soddisfino le seguenti condizioni: ESAME PER * 1° Dan 2° Dan 3° Dan 4° Dan 5° Dan
COMMISSIONE Reg. o Nazionale Reg. o Nazionale Reg. o Nazionale Nazionale Nazionale
C.F.** 35 70 105 140 175
ANZIANITA’ anni 1 anni 2 anni 3 anni 4 anni 5
ETA’ MINIMA anni 15 anni 18 anni 21 anni 25 anni 30
* Gli Stili e Metodi seguono il suddetto schema fino all’ultimo esame presente nei propri programmi, per il quale i candidati, sono tenuti e presentare, oltre al programma richiesto, una tesi scritta, da concordare con il proprio D.T. Nazionale. ** Il candidato, per potersi presentare alla sessione d’esame, deve aver accumulato i C.F. richiesti. Tutti gli esami di qualifica vengono sostenuti di fronte alla Commissione Tecnica Nazionale. La MAA consente ai Segretari Regionali di presiedere gli esami per 1°, 2° e 3° Dan senza qualifica. Gli esami dal 4° Dan in poi sono da farsi con qualifica, questi si svolgeranno a livello nazionale, in occasione degli Stage Nazionali ed Internazionali. Gli Esami sono presieduti dal Presidente o da un suo incaricato (Docente SRF).
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Se ART. trattasi 27 - ESAMI di marzialista, DI QUALIFICA alla loro prima TECNICA adesione riceveranno gratuitamente: il Budopass Le qualifiche Internazionale, tecniche vengono il Distintivo rilasciate MAAprevio International superamento e il Distintivo degli esami Nazionale. sosteQuesti nuti di fronte hanno alla Diritto Commissione. di voto e di candidatura Possono presentarsi alle cariche agli della esami MAA i candidati INTERNAche TIONAL. le seguenti condizioni: soddisfino ESAME Art. 9.3 - SERVIZI COMMISSIONE EROGATI ALLE GRADO CINTURE MINIMO NEREQUALIFICA MIN. ETÀ MIN. Riconoscimento Allenatore Nazionale dei gradi e delle 1° qualifiche Grado Superiore ottenute precedentemente presso anni 18 altre organizzazioni, Istruttore Nazionale Tesserino 2° Personale, Grado Superiore Budopass Allenatore Internazionale le (alla anni pri21 ma adesione), Asp. Maestro Nazionale Inserimento presso 3° Grado l’Albo Superiore Internazionale Istruttore BBA, Diritto di voto anni e25di candidatura alleNazionale Maestro cariche della MAA 4° Grado INTERNATIONAL. Superiore Asp. Maestro anni 30 ART.9.4 Art. 28- –SERVIZI COSTI EEROGATI REGISTRAZIONE AGLI ALLIEVI ESAMI Riconoscimento dei gradi e delle qualifiche ottenute precedentemente presso altre organizzazioni, SENZA QUALIFICA Tesserino QUOTA Personale,CON Diritto QUALIFICA di voto e di candidatura QUOTA alle cariche 1° Dan della MAA INTERNATIONAL. € 50,00 1° Dan Allenatore € 100,00 2° Dan € 50,00 2° Dan Istruttore € 100,00 Art.Dan 9.5 - SERVIZI AGGIUNTIVI PER COLORO CHE ADESISCONO ALL’ ENTE 3° € 50,00 3° Dan Asp. Maestro € 100,00 DI RIFERIMENTO 4° Dan Maestro € 150,00 Iscrizione dell’Associazioni Sportive Dilettantistiche 5° Dan Maestro presso l’ente di promozio€ 200,00 ne, copertura assicurativa dell’A.S.D. con R.C. verso terzi, Registrazione albo C.O.N.I.,ESAMI QUOTA sconti S.I.A.E. DI SOLA inQUALIFICA occasione di eventi, sconti per affissioni e forme di pubblicità, /Consulenza per il Centro Sportivo, Copertura assicurativa per Allenatore Istruttore / Fiscale Asp. Maestro € 100,00 gli iscritti alla MAA, invio elenco tabulati dei tesserati per l’anno in corso ed ulteriori servizi in base all’accordo stipulato dalla Martial Arts Alliance (MAA). ART. 29 – SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI Le sessioni d’esame vengono presiedute dalle commissioni Regionali o NazionaART. li. I candidati 10 CERTIFICAZIONE agli esami dovranno DEI GRADI presentare DEI DIRETTORI il proprio Budopass, TECNICI Edebitamente DELLE CINTURE in compilato NERE ogni parte, corredato di foto, incollata e non spillata nell’apposito I Direttori spazio, e Tecnici munito (Aree del bollino Tecniche) attestante e le cinture la registrazione nere devono per presentare, l’anno in corso. all’atto Il Budel primo dopass dovrà tesseramento, inoltre riportare la documentazione i C.F. richiesti inerente e gli annigradi di anzianità e qualifiche necessari ottenu-per ti presso altri sostenere l’esame. Enti o Federazioni. Con la spedizione inviare una foto personale (formato jpeg) per l’inseri
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Art. 29.1 – COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI D’ESAME REGIONALI Le commissioni d’esame Regionali sono presiedute dal Presidente Regionale. Sono presenti due tecnici esaminatori, uno per lo stile e uno per il settore, che esprimeranno, in questo ordine, un giudizio da 0 a 30. Per ottenere la promozione, il candidato dovrà ottenere un punteggio totale minimo di 40/60, con punteggi singoli non inferiori a 20/30 Art. 29.2 - COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI D’ESAME NAZIONALI Le commissioni d’esame Nazionali sono presiedute dal Presidente MAA o suo Delegato SRF. Sono presenti tre esaminatori, uno per lo stile, uno per il settore ed uno per l’S.R.F. che esprimeranno, in questo ordine, un giudizio da 0 a 30. Per ottenere la promozione, il candidato dovrà ottenere un punteggio totale minimo di 60/90, con punteggi singoli non inferiori a 20/30 ART. 30 - ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO La prima abilitazione all’insegnamento viene registrata sul Budopass contestualmente al superamento dell’esame di qualifica. Le successive abilitazioni vengono inviate, con documento Abilitativo annuale, dalla Segreteria Generale. Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, occorrono minimo 20 C.F., di cui 10 saranno erogati dal proprio Direttore Tecnico Nazionale o Caposcuola, per gli aggiornamenti tecnici. Questi ultimi, dovranno inviare alla Segreteria Generale l’elenco delle proprie cinture nere che hanno seguito i corsi d’aggiornamento. L’Abilitazione verrà consegnata solo se le cinture nere hanno ottenuto gli ulteriori C.F. di partecipazione ad uno Stage Nazionale o Internazionale organizzato annualmente dalla MAA.
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L’accertamento La ART. MAA 31si EVENTI ispiradell’IDONEITA’ al principio di democrazia GENERICAe èdirichiesto partecipazione per gli all’attività atleti “Preagonisti” sportiva, culturale, e In“Amatori”, tutte letecnica nazioni per gli e dirigenziale Insegnanti in cui è presente Tecnici da parte la e di per MAA uomini gliInternational, Ufficiali e donne di Gara. inverranno condizioni Tutti coloro organizzati di uguache glianza praticano annualmente e di attività pari eventi opportunità. agonistica di carattere dal 12° Internazionale, anno di età (AGONISTI) Nazionale e devono Regionale. sottoporsi Gli Orgaa La visita nizzatori MAA medica è sono caratterizzata affinché tenuti asiapresentare dalla accertata democrazia in la tempo loro della idoneità utile struttura, agli specifica uffici dall’elettività preposti allo sport richiesta e che gratuità pratiper delle cano. l’ufficializzazione cariche Gli atletiassociative agonisti dell’evento. maggiorenni e della Ottenuto prestazione devono parere fornite integrare favorevole dagli la normale associati, potranno visita dall’obbligatoiniziare medica la pubdi rietà idoneità blicizzazione del per rendiconto l’attività di taleeconomico agonistica evento. A seconda con finanziario. l’elettrocardiogramma dellaLatipologia MAA condanna dell’evento sotto ogni sforzo potranno forma massimale di essere violenza, effettuato tenuti xenofobia stage, al cicloergometro competizioni, e discriminazione esami o al nastro erazziale, aggiornamenti trasportatore. sessuale, tecnici. Sia religiosa l’idoneità e politica. generica che quella specifica vanno accertate mediante visita medica, secondo quanto previART. sto ART. dalle 232 - TESSERAMENTO norme - I CREDITI sanitarie FORMATIVI in ED vigore. OBBLIGHI Ai soggetti riconosciuti idonei verrà rilasciato ilI ISoci relativo Crediti Fondatori, Certificato Formativi le Società, (C.F.) di Idoneità, sono i Dirigenti secondo il sistema Centrali, quanto ufficiale Periferici, stabilito di certificazione dalle gli Insegnanti normedella sanitarie Tecnici, parteciin gli vigore, pazione Atletiche eatutti Stage andrà coloro econservato Corsi che di si Aggiornamento tesserano nella sedealla della MAA Teorici Società/Associazione devono e Pratici. seguire I praticanti, le disposizioni Sportiva a partire di previste appartenenza della cintura dal presente marrone per almeno Regolamento (o pari cinque grado) anni. Organico, sono Tutti tenuti i Certificati Tecnico/Organizzativo ad accumulare Medici hanno un certo validità e, per numero di con12 sapevole mesi di C.F. dalla alaccettazione, fine datadidel maturare rilascio. assumono una Al rispetto conoscenza l’obbligo delle di normative tale osservare che gli inconsenta imateria Regolamenti didiTutela presentarsi ed ogni Sanitadi-di sposizione ria fronte dellealle attività emanata Commissioni sportive, dall’Ufficio eper relativi sostenere di Presidenza. adempimenti, gli esami Leèper Iscrizioni unicamente i gradiseguono superiori. responsabile l’anno Per l’attribusolare sotto (1° tutti zione Gennaio i profili dei C.F. (civile - 31 si Dicembre). adotta e penale) lo schema il Presidente riportato della di seguito Società/Associazione Sportiva di appartenenza dei tesserati. Si precisa che nulla va a sostituire i predetti Certificati ART. Medici, Art. 32.1 3 -quindi ILATTRIBUZIONE PRESIDENTE eventuali dichiarazioni DEI CREDITI o “autocertificazioni”, FORMATIVI non hanno alcun valoIlAnnualmente re Presidente legale. rappresenta viene svolto la MAA un Meeting legalmente, in ogni neNazione controlladove tutti gli è presente organi e gli lauffici, MAA. firma Tuttetutti le cinture gli atti omarrone ne delega e nere la firma, partecipanti convocariceveranno e presiede le 15riunioni C.F. Ogni del Segreteria Consiglio eNazionale ART. ne stabilisce 13 - TRATTAMENTO potrà l’ordine effettuare dei lavori, DEI 3 Stage DATI convoca Internazionali/ PERSONALI l’Assemblea Nazionali dei soci. all’anno Il Presidente con docenti ha Ipieni provenienti Presidenti poteri decisionali, delle anche Società/Associazioni da altre in quanto nazioni eletto (affiliati Sportive democraticamente e non sono alla tenuti MAA). ogni aLe fornire quattro cinture a anni tutti marroni idalle tes-e Associazioni serati nere MAA (atleti,otterranno Dilettantistiche insegnanti10tecnici, C.F. cheLaaderiscono Ufficiali Presenza di Gara alla ad almeno MAA. e Dirigenti) Il Presidente un meeting l’informativa può internazionaconferire di cui gradi al leDecreto oe adqualifiche uno Legislativo stage tecniche nazionale n. 196/2003 ai tesserati è indispensabile in che materia si siano diper trattamento distinti le cinture per la dei nere loro dati che attività personali intendono sociae le, acquisire ottenere educativa, la il rinnovo relativa promozionale, dell’abilitazione dichiarazione didattica individuale all’insegnamento. e organizzativa. di consenso, Ognida Segreteria conservare Regionale presso lapotrà sedeeffettuare sociale. un I Presidenti massimo delle di 4 Stage Società/Associazioni Interregionali/Regionali Sportive, all’anno infine, invitando devono Indocenti sottoscrivere casi di particolare provenienti in calce urgenza anche ad ogni da e necessità, modello altre nazioni di ilaffiliazione Presidente (affiliati eepuò non tesseramenti deliberare alla MAA).direttamente, laI partecipanti manifestafacendo zione riceveranno delratificare consenso 5 C.F. le L’Ufficio eventuali al trattamento didecisioni Presidenza dei all’organo datiorganizza personali competente, annualmente della Società/Associazione alla prima 3 Stage riunione Nazioutile Sportiva nali del in ambito Direttivo. e dei relativi Regionale/Interregionale II Presidente tesserati. renderà conto per i all’assemblea Settori. I Coordinatori sul lavoro Tecnici svoltoNazioe da svolgersi nali di settore, per l’anno effettueranno successivotali in occasione stage didattici dei rendiconti per l’aggiornamento preventivi etecnico consuntivi, delle da cinture presentarsi marroni rispettivamente e nere. I partecipanti entro il 31 riceveranno di gennaio ed 5 C.F. il 30L’Ufficio di aprile di ogni Presidenza anno. organizzerà annualmente Stage Nazionali in ambito Regionale/interregionale.
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I Direttori Tecnici Nazionali/Capiscuola effettueranno in tali Stage i corsi di aggiornamento tecnico, rilasciando alle cinture marroni e nere partecipanti, un totale di 10 C.F. La Presenza ai corsi di aggiornamento è indispensabile per le cinture nere che intendono ottenere il rinnovo dell’abilitazione all’insegnamento. ART. 33 - PRESENZA DEI MAESTRI AGLI EVENTI FEDERALI Tutti i Direttori Tecnici e Capiscuola, sono tenuti, nei limiti delle loro possibilità, ad essere presenti fattivamente agli eventi programmati sul territorio Nazionale. L’Ufficio di Presidenza terrà conto della loro partecipazione agli eventi prima di pronunciarsi in merito alla concessione di incarichi e avanzamenti di gradi. ART. 34 - PARTECIPAZIONE ALLE GARE Il Presidente del Centro Sportivo dovrà presentare alla commissione gare una dichiarazione attestante l’idoneità sportiva dei propri atleti come dai certificati medici in suo possesso depositati nella segreteria della sua società. Gli atleti, per l’accertamento dell’identità in occasione della partecipazione a gare, dovranno esibire al preposto Presidente di Giuria o Incaricato il Budopass con tutte le voci correttamente registrate e con la foto sullo spazio prestabilito incollata (non spillata) e vidimata dal Centro Sportivo. ART. 35 – CONVOCAZIONE DOCENTI, PRESIDENTI E SEGRETARI MAA I Docenti Internazionali e Nazionali, potranno essere invitati agli eventi organizzati dalla MAA in qualsiasi nazione dove è presente un Manager Nazionale. Questi dovranno attenersi alle quote e regolamentazioni previste dalla Segreteria Generale MAA. Per gli Stage o Seminari che prevedono la partecipazione di un unico (o principale) docente federale, il maestro convocato riceverà dall’organizzatore dell’evento un rimborso spese di € 60,00 per le ore di lezione (minimi 3) oltre che la copertura delle spese di vitto, alloggio e viaggio.
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L’accertamento La Per MAA gli Stage si ispira o dell’IDONEITA’ Seminari al principio che di prevedono democrazia GENERICA laepartecipazione èdirichiesto partecipazione per di gliun all’attività atleti gruppo “Preagonisti” di sportiva, docenti culturale, e o“Amatori”, direttoritecnica tecnici per gli efederali, dirigenziale Insegnanti i docenti Tecnici da parte intervenuti e di peruomini gliriceveranno, Ufficiali e donne di Gara. inprevia condizioni Tutti partecipazione coloro di uguache glianza praticano all’evento e di attività dipari un opportunità. numero agonistica minimo dal 12° di 4anno stagisti di età paganti (AGONISTI) (appartenenti devono al loro sottoporsi gruppo), a La visita la MAA copertura medica è caratterizzata delle affinché spese siadalla accertata di vitto democrazia e alloggio. la loro della idoneità Lo stesso struttura, specifica trattamento dall’elettività allo sport saràe che riservato gratuità pratidelle cano. per icariche Presidenti Gli atletiassociative agonisti Regionali maggiorenni e ed della ai prestazione Segretari devono Provinciali. fornite integrare dagli la normale associati,visita dall’obbligatomedica di rietà del per idoneità rendiconto l’attività economico agonistica con finanziario. l’elettrocardiogramma La MAA condanna sotto ogni sforzo forma massimale di vioART. 36 -alINCOMPATIBILITÀ lenza, effettuato xenofobia cicloergometro e discriminazione o al nastro razziale, trasportatore. sessuale, Sia religiosa l’idoneità e politica. generica che Gli Associati MAAaccertate non possono coprire cariche tecniche o amministrative quella specificaalla vanno mediante visita medica, secondo quanto previART. sto presso dalle 2 - altri TESSERAMENTO norme Entisanitarie di Promozione in ED vigore. OBBLIGHI Sportiva, Ai soggetti Organizzazioni riconosciuti idonei o Federazioni verrà rilasciato similari sul territorio non autorizzati di Presidenza ilI operanti Soci relativo Fondatori, Certificato le Società, diItaliano Idoneità, i se Dirigenti secondo Centrali, quanto dall’Ufficio Periferici, stabilito dalle gli Insegnanti norme sanitarie Tecnici, in gli Atletiche vigore, e tutti andrà coloro conservato che si tesserano nella sedealla della MAA Società/Associazione devono seguire le disposizioni Sportiva di previste appartenenza ART. 37dal - LA presente per DIVISA almeno Regolamento MAA cinque anni. Organico, Tutti i Certificati Tecnico/Organizzativo Medici hanno validità e, per di con12 sapevole mesi Viene dalla fatto accettazione, data obbligo del rilascio. indossare assumono Al rispetto la divisa l’obbligo delle MAA di normative ai: osservare Membri in imateria del Regolamenti Direttivo, di Tutela ai edManager, ogni Sanitadisposizione ria ai delle Presidenti attività emanata Regionali, sportive, dall’Ufficio ai e relativi Segretari di Presidenza. adempimenti, Provinciali, Leèai Iscrizioni unicamente Coordinatori seguono responsabile Tecnici l’anno Nazionali, solare sotto (1° tutti ai Gennaio Direttori i profili (civile Tecnici - 31 Dicembre). e Nazionali, penale) il Presidente ai Capiscuola della Accreditati, Società/Associazione agli Ufficiali di Sportiva gara ediai appartenenza componenti delle dei tesserati. Commissione Si precisa Esami. che Possono nulla vainoltre a sostituire indossare i predetti la Divisa Certificati FedeART. Medici, rale tutte 3 -quindi ILlePRESIDENTE cinture eventuali neredichiarazioni ed i Presidenti o “autocertificazioni”, dei Centri Sportivi non Affiliati. hanno alcun valoIl Presidente re legale. rappresenta la MAA legalmente, ne controlla tutti gli organi e gli uffici, firma Divisa tutti Maschile: gli atti o ne giacca delega blulacon firma, distintivo convoca ricamato e presiede sul le taschino; riunioni pantalone del Consiglio griegio, ART. ne stabilisce camicia 13 - TRATTAMENTO bianca, l’ordinecravatta dei lavori, DEIblu DATI convoca conPERSONALI ricamo l’Assemblea MAA, calze deiblu, soci. scarpe Il Presidente nere. Divisa ha Ipieni Femminile: Presidenti poteri decisionali, delle giacca Società/Associazioni blu in con quanto distintivo eletto ricamato Sportive democraticamente sul sono taschino, tenutiogni a gonna fornire quattro grigia, a anni tutticamicia idalle tesAssociazioni serati bianca, (atleti, cravatta Dilettantistiche insegnanti blu contecnici, ricamo che aderiscono Ufficiali MAA, calze di Gara alla blu,MAA. scarpe e Dirigenti) Il Presidente nere. l’informativa può conferire di cui gradi al Decreto e qualifiche Legislativo tecniche n. 196/2003 ai tesserati in che materia si siano di trattamento distinti per la deiloro datiattività personali sociae le,ART. acquisire educativa, 38la – relativa BUDOPASS promozionale, dichiarazione didattica individuale e organizzativa. di consenso, da conservare presso laIl sede Budopass sociale. è il I libretto Presidenti personale delle Società/Associazioni della carriera del marzialista, Sportive, su infine, cui vengono devono Inriportate sottoscrivere casi di particolare tuttein le calce informazioni urgenza ad ognie necessità, modello inerentidilailaffiliazione Presidente sua attivitàepuò marziale. tesseramenti deliberare È fatto direttamente, la manifestaobbligo di facendo zione richiederlo delratificare consenso da cintura le eventuali al marrone trattamento decisioni o pari deigrado. all’organo dati personali Potranno competente, della richiederlo, Società/Associazione alla mediante prima riunione il proutile Sportiva priodel insegnante, Direttivo. e dei relativi II anche Presidente tesserati. tutti glirenderà allievi diconto grado all’assemblea inferiore allasul marrone. lavoro svolto Il Costo e da del svolgersi Budopass perè l’anno di € 5,00 successivo in occasione dei rendiconti preventivi e consuntivi, da presentarsi rispettivamente entro il 31 di gennaio ed il 30 di aprile di ogni anno.
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Art. 38.1 - DURATA E RINNOVO DEL BUDOPASS A ogni rinnovo annuale, i praticanti di arti marziali otterranno un bollino di vidimazione da apporre sull’ultima pagina del Budopass. Tale documento ha durata di anni 8. ART. 39 - IL DISTINTIVO MAA Il Distintivo MAA di forma circolare, è l’emblema da apporre sulla divisa d’allenamento per certificare la propria appartenenza all’Organizzazione. Non sono ammessi altri tipi di distintivi per indicare l’appartenenza alla MAA. Il costo del distintivo è di € 5,00 Dove applicare il Distinti MAA (sulla diva si allenamento): Praticanti Manica Sinistra, D.T dei C. Sportivi Manica Sinistra, insieme al distintivo nazionale D.T. Int./Naz./Reg. Petto lato Sinistro; Capiscuola Petto lato Sinistro (o destro, se a sx è già presente il logo della propria Scuola) ART. 40 - MATERIALE RICHIEDIBILE PRESSO LE SEGRETERIE Direttori Tecnici potranno richiedere presso la propria Segreteria territoriale: - I Diplomi in conformità - I Budopass per i propri allievi - I Distintivi MAA - Gli Attestati di grado inferiore (quota € 5,00) ART. 41 - I LOGHI AUTORIZZATI 1) Il Logo circolare: viene utilizzato per eventi a carattere cittadino e provinciale dai Centri Sportivi tesserati. 2) Il Logo orizzontale riportante le bandiere nazionali: vengono utilizzati dai Comitati Regionali e dalle Segreterie Nazionali 3) Il Logo Orizzontale MAA INTERNATIONAL senza nessun vessillo nazionale è presente per gli eventi organizzati direttamente dalla Segreteria Generale MAA INTERNATIONAL.
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L’accertamento La ART. MAA 42si- ispira SITUAZIONI dell’IDONEITA’ al principio LESIVE, di democrazia GENERICA CONTROVERSIE e èdirichiesto partecipazione EDper ESPULSIONI gli all’attività atleti “Preagonisti” sportiva, culturale, e In“Amatori”, caso di tecnica manifesta per gli e dirigenziale Insegnanti irregolarità Tecnici dache parte possa e di peruomini gli danneggiare Ufficiali e donne di Gara. l’immagine in condizioni Tutti coloro della di uguaMAA, che glianza praticano l’ufficioedidi attività Presidenza pari opportunità. agonistica potràdal sospendere 12° anno o di radiare età (AGONISTI) dalla MAAdevono qualsiasi sottoporsi tesserato, a La visita siaMAA questi medica è caratterizzata inserito affinché nei sia quadri dalla accertata tecnici democrazia la o in loro quelli della idoneità amministrativi struttura, specifica dall’elettività allo ed organizzativi. sport e che gratuità pratidelle cariche cano. Gli atletiassociative agonisti maggiorenni e della prestazione devono fornite integrare dagli la normale associati,visita dall’obbligatomedica di rietà idoneità Le cariche del per rendiconto ottenute, l’attività economico agonistica a qualsiasicon finanziario. livello, l’elettrocardiogramma non La modificano MAA condanna i diritti sottoeogni sforzo i doveri forma massimale delditesseviolenza, effettuato rato che xenofobia le al ricopre. cicloergometro e discriminazione o al nastro razziale, trasportatore. sessuale, Sia religiosa l’idoneità e politica. generica che quella specifica vanno accertate mediante visita medica, secondo quanto previART. sto Qualora dalle 2 - TESSERAMENTO norme occorressero sanitariesituazioni in ED vigore. OBBLIGHI lesive Ai soggetti dell’immagine riconosciuti della idonei MAAverrà causate rilasciato da un ilI tesserato Soci relativo Fondatori, Certificato con carica le Società, di tecnica Idoneità, i Dirigenti o secondo amministrativa, Centrali, quanto Periferici, ilstabilito Presidente dalle gli Insegnanti solleverà norme sanitarie ilTecnici, responin gli vigore, sabile Atletie che eglitutti andrà eventuali coloro conservato collaboratori, che si tesserano nella nominando sedealla della MAA un Società/Associazione devono Commissario seguire Straordinario le disposizioni Sportivache di previste appartenenza resterà in dalcarica presente perfino almeno alla Regolamento cinque nominaanni. di Organico, unTutti nuovo i Certificati soggetto. Tecnico/Organizzativo Medici hanno validità e, per di con12 sapevole mesi dallaaccettazione, data del rilascio. assumono Al rispetto l’obbligo delle di normative osservare in imateria Regolamenti di Tutela ed ogni Sanitadisposizione ria Eventuali delle attività controversie emanata sportive, dall’Ufficio che e relativi dovessero di Presidenza. adempimenti, sorgere Leètra Iscrizioni unicamente i tesserati seguono responsabile e la MAA l’annosaranno solare sotto (1° tutti risolte Gennaio i profili all’interno (civile - 31 Dicembre). della e penale) stessa. il Presidente della Società/Associazione Sportiva di appartenenza dei tesserati. Si precisa che nulla va a sostituire i predetti Certificati ART. Medici, Coloro 3 -quindi iIL quali PRESIDENTE eventuali non fannodichiarazioni più parte della o “autocertificazioni”, Martial Arts Alliancenon International, hanno alcun per valoproIlpria re Presidente legale. decisione rappresenta o per espulsione la MAAdeliberata legalmente, dall’Ufficio ne controlla di Presidenza, tutti gli organi non e gli possono uffici, firma utilizzare tutti gli néatti il logo o nené delega i testilané firma, altreconvoca immaginie opresiede intestazioni le riunioni dove si delvedono Consiglio con ecariche ART. ne stabilisce 13 -oTRATTAMENTO compiti l’ordine operativi dei lavori, DEI assegnati DATI convoca PERSONALI loro dalla l’Assemblea MAA. dei soci. Il Presidente ha Ipieni Presidenti poteri decisionali, delle Società/Associazioni in quanto eletto Sportive democraticamente sono tenutiogni a fornire quattro a anni tutti idalle tesAssociazioni serati I trasgressori (atleti, Dilettantistiche insegnanti saranno perseguiti tecnici, che aderiscono Ufficiali a normadidiGara alla legge. MAA. e Dirigenti) Il Presidente l’informativa può conferire di cui gradi al Decreto e qualifiche Legislativo tecniche n. 196/2003 ai tesserati in che materia si siano di trattamento distinti per la deiloro datiattività personali sociae le, acquisire ART. educativa, 43 la - CLAUSOLA relativa promozionale, dichiarazione COMPROMISSORIA: didattica individuale e organizzativa. diCOLLEGIO consenso, da ARBITRALE conservare presso laTutti sede coloro sociale. che Iaderiscono Presidenti alla delle MAA Società/Associazioni esplicitamente riconoscono Sportive, ed infine, accettano devonodi Inrimettere, sottoscrivere casi di particolare in in prima calce urgenza istanza, ad ogniead necessità, modello un giudizio di ilaffiliazione Presidente arbitrale ela può tesseramenti risoluzione deliberaredi direttamente, la ogni manifestacontrofacendo zione versiadel per ratificare consenso qualsiasi le eventuali al fatto trattamento o causa decisioni che dei non all’organo dati rientri personali competente, nelladella normale Società/Associazione alla competenza prima riunione degli utile Sportiva Organi del Direttivo. della e deiMAA. relativi II Presidente tesserati. renderà conto all’assemblea sul lavoro svolto e da svolgersi per l’anno successivo in occasione dei rendiconti preventivi e consuntivi, da Il Collegio presentarsi Arbitrale rispettivamente è composto entro da un il 31Presidente di gennaioeed daildue 30 diMembri aprile dinominati ogni anno. uno da ciascuna delle parti.
regolamento federale
Il Presidente è nominato dal Consiglio Direttivo della MAA scegliendo tra i suoi Membri. Il Collegio Arbitrale giudica, quale amichevole compositore, inappellabilmente e senza particolari formalità di procedura. a decisione deve essere emessa entro 90 giorni dalla nomina del Collegio e, per l’esecuzione, deve essere depositata entro 20 giorni dalla sottoscrizione presso la Segreteria Generale che ne dovrà dare tempestiva comunicazione alle parti. Nel caso la decisione del Collegio Arbitrale non soddisfi una o entrambe le parti, le stesse saranno libere di agire nelle sedi legali che riterranno più opportune. ART. 44 - VALIDITÀ DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento resta in vigore fino alla presentazione di un nuovo Regolamento. Eventuali aggiornamenti al Regolamento, saranno effettuati dall’Ufficio di Presidenza che valuterà le circostanze e le richieste pervenute da parte dei membri del Direttivo. Il nuovo regolamento sarà presentato dall’Ufficio di Presidenza alla chiusura dell’anno solare o per necessità importanti con immediatezza a firma del Presidente.
2o16/ 2017
L’accertamento La MAA si ispiradell’IDONEITA’ al principio di democrazia GENERICAe èdirichiesto partecipazione per gli all’attività atleti “Preagonisti” sportiva, culturale, e “Amatori”, tecnica per gli e dirigenziale Insegnanti Tecnici da parte e di peruomini gli Ufficiali e donne di Gara. in condizioni Tutti coloro di uguache glianza e di praticano attività pari opportunità. agonistica dal 12° anno di età (AGONISTI) devono sottoporsi a La MAA visita medica è caratterizzata affinché siadalla accertata democrazia la loro della idoneità struttura, specifica dall’elettività allo sport e che gratuità pratidelle cariche cano. Gli atletiassociative agonisti maggiorenni e della prestazione devono fornite integrare dagli la normale associati,visita dall’obbligatomedica di rietà del per idoneità rendiconto l’attività economico agonistica con finanziario. l’elettrocardiogramma La MAA condanna sotto ogni sforzo forma massimale di violenza, xenofobia effettuato al cicloergometro e discriminazione o al nastro razziale, trasportatore. sessuale, Sia religiosa l’idoneità e politica. generica che quella specifica vanno accertate mediante visita medica, secondo quanto previART.dalle sto 2 - TESSERAMENTO norme sanitarie in ED vigore. OBBLIGHI Ai soggetti riconosciuti idonei verrà rilasciato ilI Soci relativo Fondatori, Certificato le Società, di Idoneità, i Dirigenti secondo Centrali, quanto Periferici, stabilito dalle gli Insegnanti norme sanitarie Tecnici, in gli Atletiche vigore, e tutti andrà coloro conservato che si tesserano nella sedealla della MAA Società/Associazione devono seguire le disposizioni Sportiva di previste dal presente appartenenza per almeno Regolamento cinque anni. Organico, Tutti i Certificati Tecnico/Organizzativo Medici hanno validità e, per di con12 sapevole mesi dallaaccettazione, data del rilascio. assumono Al rispetto l’obbligo delle di normative osservare in imateria Regolamenti di Tutela ed ogni Sanitadisposizione ria delle attività emanata sportive, dall’Ufficio e relativi di Presidenza. adempimenti, LeèIscrizioni unicamente seguono responsabile l’anno solare sotto (1° Gennaio tutti i profili (civile - 31 Dicembre). e penale) il Presidente della Società/Associazione Sportiva di appartenenza dei tesserati. Si precisa che nulla va a sostituire i predetti Certificati ART. 3 -quindi Medici, IL PRESIDENTE eventuali dichiarazioni o “autocertificazioni”, non hanno alcun valoIl Presidente re legale. rappresenta la MAA legalmente, ne controlla tutti gli organi e gli uffici, firma tutti gli atti o ne delega la firma, convoca e presiede le riunioni del Consiglio e ne stabilisce ART. 13 - TRATTAMENTO l’ordine dei lavori, DEI DATI convoca PERSONALI l’Assemblea dei soci. Il Presidente ha Ipieni Presidenti poteri decisionali, delle Società/Associazioni in quanto eletto Sportive democraticamente sono tenutiogni a fornire quattro a anni tutti idalle tesAssociazioni serati (atleti, Dilettantistiche insegnanti tecnici, che aderiscono Ufficiali di Gara alla MAA. e Dirigenti) Il Presidente l’informativa può conferire di cui gradi al Decreto e qualifiche Legislativo tecniche n. 196/2003 ai tesserati in che materia si siano di trattamento distinti per la deiloro datiattività personali sociae le, educativa, acquisire la relativa promozionale, dichiarazione didattica individuale e organizzativa. di consenso, da conservare presso la sede sociale. I Presidenti delle Società/Associazioni Sportive, infine, devono In casi di particolare sottoscrivere in calce urgenza ad ognie necessità, modello di ilaffiliazione Presidenteepuò tesseramenti deliberare direttamente, la manifestafacendo zione delratificare consenso le eventuali trattamento decisioni dei all’organo dati personali competente, della Società/Associazione alla prima riunione IlalPresidente MAA International utile del Direttivo. Sportiva e dei relativi II Presidente tesserati. renderà conto all’assemblea sul lavoro svolto e da svolgersi per l’anno successivo in occasione dei rendiconti preventivi e consuntivi, da presentarsi rispettivamente entro il Curti 31 di gennaio ed il 30 di aprile di ogni anno. Massimo Giardina
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