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LE PROBLEMATICHE DELL’INFANZIA
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MALTRATTATA (III)
ANNO XIII N.RO 3 Marzo - Aprile 2017
Pag. 1. Pag. psicologica 2. La scissione del CD 3. L’angolo del cuore 4. ESCALATION 5. Renato Nicodemo 6. Fabul a Atellana 7. Mater Dei – Conc. 8. Prevert 9. L’autore del mese 10. Ada Byron 12. Impero Ottomano 13. Lo Stato non ci ama 14. Invasione migratoria 15. Nino Martoglio 16. Paremiologia e pubbl. 17. Le malattie dell’inver. 18. Spinoza 19. Racconti di vita 20. Stracassone 21. Carne di Pollo 22. Ballerine contro Trunp 24. Storia della musica 25. Politica e nazione 26. Duonnu Pantu 27. La favola della settim. 28. Foto da ricordare 29. ‘O stagnaro 30. Il Museo Diocesano 31. Catullo a Napoli 32. Regimen sanitatis 33. Follie Giuffridiane 35. Isabella Archer 36. Redazioni e riferimenti
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L’abuso sessuale Sempre secondo la definizione del Consiglio d’Europa, si parla di abuso sessuale, “quando il minore è coinvolto da parte dei familiari in atti sessuali, che presuppongono violenza o ai quali non può acconsentire con consapevolezza”. Secondo Kempe, l’abuso sessuale è “il coinvolgimento di bambini e adolescenti, soggetti immaturi e dipendenti, in attività sessuali che essi non comprendono ancora completamente, alle quali non sono in grado di acconsentire con totale consapevolezza o che sono tali da violare tabù vigenti nella società circa i rapporti familiari”1. Con questo termine dobbiamo considerare tutti gli atti che sono volti alla eccitazione e alla gratificazione sessuale dell’adulto, compresi quelli che avvengono senza contatto fisico tra adulto e bambino, e indipendentemente dall’uso o meno di forza fisica. Ed è per questo motivo che nella definizione di abuso sessuale bisogna includere anche l’esibizionismo, le proposte oscene, i discorsi pornografici, il mostrare al minore materiale pornografico, fotografarlo a scopo di pornografia e tutti quegli atti in cui si utilizzano i bambini a scopo sessuale. L’abuso si distingue in: a. intra-familiare,cioè effettuato da membri della famiglia nucleare ed allargata; b. extra-familiare, quando è attuato da persone conosciute dal minore, come i vicini di casa o conoscenti; c. istituzionale, se fatto da coloro ai quali il minore stato affidato per ragioni di cura e di educazione. L’abuso sessuale, molto spesso, non viene attuato con violenza, ma la violenza sta proprio negli atti compiuti, con un approccio cauto, anche se non meno determinato,che proseguono attraverso minacce e manipolazioni psicoemotive. L’abuso viene attuato sfruttando la disparità di potere e di autorità e la dipendenza materiale e affettiva del bambino dall’adulto ed è mantenuto utilizzando lo stato di confusione, disperazione, paura e vergogna. Per questo il bambino non è in grado di dare un consenso libero e informato su ciò che sta accadendo, anche se non è completamente all’oscuro del significato sessuale degli atti compiuti dall’adulto. L’abuso sessuale intra-familiare, in particolare, quello perpetrato dal padre, frequentemente si associa a maltrattamento fisico della vittima, di altri figli e della madre. E’ stato rilevato che questi padri, molto spesso, all’esterno,appaiono normali e affettuosi. E questa apparente normalità comporta che molte volte, gli adulti, in particolare alcuni operatori, non credano al bambino, indicandolo come bugiardo e mitomane . Gli effetti sono gravissimi: dalla mancata adozione di misure di protezione, alla archiviazione dei casi, senza aver fatto i dovuti accertamenti ed infine alla minimizzazione degli effetti a breve e a lungo termine. (Continua) 1. LE PROBLEMATICHE DELL’INFANZIA MALTRATTATA –child abuse, saggio breve di Franco Pastore A.I.T.W. Edizioni – Febbraio 2016 - Ebook cod. GGKEY:BZSUHT15QFF E
2. R.S. Kempe-C.H.Kempe, Le violenze sul bambino, Sovera Multimedia, 1989.
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