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Come il consumatore interpreta la convenienza in tempi di crisi

In uno scenario di mercato stagnante, caratterizzato da una riduzione consistente degli acquisti domestici di ortofrutta e da una spirale inflazionistica crescente, l’annuale indagine di SGMarketing presentata lo scorso gennaio a MarcaFresh ha fatto luce sul tema della convenienza. Come la interpreta il consumatore italiano? C’è una sensibilità spiccata in relazione al prezzo, molto più che in passato, inoltre...

Se da un lato la tensione sul fronte dei listini e l’incertezza dettata da un futuro che appare a dir poco confuso contribuiscono a minare la tenuta del nostro settore, dall’atro è doveroso affermare come proprio questi momenti possano rappresentare occasioni per interrogarsi e concertare soluzioni utili per affron-tare le sfide che all’orizzonte appaiono rilevanti partendo dai fondamentali di acquisto Per farlo responsabilmente è necessario porre al centro del percorso di approfondimento il consumatore, il suo vissuto e i suoi desiderata così da attivare processi virtuosi in grado di riverberare positivamente sul business di chi produce e di chi distribuisce È in questa direzione che l’annuale indagine SGMarketing realizzata su un campione di 1 000 responsabili acquisto e consumatori di ortofrutta, ha deciso di approfondire, su tutti, il tema della convenienza. Tre le aree di approfondimento:

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1 Esiste una sensibilità spiccata in relazione alla variabile prezzo anche per il food e per l’ortofrutta: un italiano su tre dichiara di prestarci molta più attenzione che nel passato Elemento questo che pone l’attenzione sul tema del value for money e cioè con un esborso monetario sempre più influenzato da ciò che un prodotto esprime e comunica in termini di valore, caratteristiche e qualità differenziali

2 L’elemento che maggiormente impatta su disponibilità di prodotto e relativa accessibilità per più della metà del campione intervistato è la stagionalità (52%). Questo item, associato all’origine nazionale (43%) e alla provenienza locale (25%), rappresenta la traduzione più efficace della sostenibilità economica, sociale e ambientale

3 Sebbene le strategie di risparmio vedano nella leva promozionale il driver più utile per il 48% degli italiani, è pari a 4 italiani su 10 la quota di coloro i quali si dichiarano non disponibili a sprecare cibo, e al contempo 1 italiano su 4 risparmia grazie ad espedienti più razionali quali l’acquisto di prodotto sfuso, alla ricerca della giusta qualità e quantità, e utilizzando l’immancabile lista della spesa

Base: totale campione - 1 000 acquirenti di ortofrutta

Da questa indagine annuale, emerge come tra ragione ed impulso il consumatore sembra proprio non avere dubbi, rispetto al fatto che conveniente è sempre di più tutto quello che conviene fare per sé e per il mondo che abita.

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