Fruitbook Magazine 41

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IDEE TENDENZE MERCATI BUSINESS N.41 l NOVEMBRE 2022 l TRIMESTRALE
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R UTTETI È U NA R
La raccolta robotica della frutta in pochi anni è passata dall’essere impossibile al già attuabile, c o n n u m e r o s e a z i e n d e n e l m o n d o c h e s t a n n o sviluppando soluzioni altamente tecnologiche. N e l l a f o t o i r o b o t d e l l ’ a z i e n d a i s r a e l i a n a Te v e l ELNATHEDITORE ´
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L’innovazione è opportunità

Ho avuto l’opportunità di visitare per alcuni anni di fila, prima della pandemia, il New York Produce Show and Conference, evento dedicato unicamente all’ortofrutta, un mix tra esposizione, seminari e tour a tema. Mi sorpresi fin da subito nel vedere quante varietà di mele ci fossero in quella parte del mondo che noi in Europa non abbiamo mai visto, se non nei campi sperimentali. Penso alla Honey Crisp, forse la mela più apprezzata dal consumatore a stel le e strisce, ma anche a mele dai nomi fantasiosi come SnapDragon, Autumn Glory o Ruby Frost. Cosa analoga è successa nelle visite all’Asia Fruit Logistica di Hong Kong: nei supermercati si trovavano mele di ogni parte del globo, con brand come Bravo (mela dell’Australia dalla buccia scurissima) mai sentiti prima. Veniamo ai nostri giorni. Lo scorso ottobre, all’ultima edi zione di Fruit Attraction a Madrid, tra i prodotti esposti nel’Innovation Hub, c ’ era anche la Rubis Gold, una nuova mela gialla croccante, succosa e dolce. Faceva bella mostra di sé anche allo stand di Perlim, tra i più noti produttori di

mele in Francia Altra varietà che in Italia non è nei programmi delle grandi organizzazioni di produttori Non ancora almeno Ciò non significa che siamo fermi, anzi Mai come nell’ultimo decennio è forte la spinta all’innovazione varietale anche nel nostro Paese E la nuova pubblicazione che alleghiamo a questo numero di Fm sta a dimostrarlo Focus è una guida per gli operatori della distribuzione a ciò che il comparto mele mette loro a disposizione Un prodot to inedito con periodicità biennale che pubblichiamo in

occasione di Interpoma, l’unica fiera professionale al mondo dedicata solo alla mela, che ospita proprio nell’edizione 2022, per la prima volta, il Variety Garden, una mostra di oltre 55 varietà di mele provenienti da tutti i continenti. Protagonista del Variety Garden è il colore: i frutti in espo sizione presentano una gamma di sfumature ampissima, dal giallo brillante delle varietà commercializzate con i marchi yello e opal, al verde fresco e brillante delle Green Star, al rosso scuro e intenso della Crimson Snow, per fini re con le nuove attraenti mele a polpa rossa Red Moon, Kissabel e LucyGlo Ma allora, tutta questa innovazione varietale, è un proble ma o un ’opportunità per la distribuzione? Perché lo spazio sui banchi di vendita è sempre quello e anzi c’è un downsi zing per non dire discountizzazione delle grandi superfici Quindi lo spazio va ottimizzato Se guardiamo allora solo i metri lineari, l’innovazione è un problema, anche perché le varietà tradizionali si continuano a vendere e la Golden è ancora la mela più venduta in Italia Se guardiamo però la possibilità di personalizzare l’offerta sui banchi e così fide lizzare il cliente, questa diventa un ’opportunità Il caso di successo di Esselunga con Ambrosia insegna

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Editoriale |

controeditoriale

Quando l’uva annerisce Commenti dalla rete

Per i produttori di uva da tavola, quella appena conclusa è stata una campagna decisamente difficile. Qualità sotto la media, vendite a rilento e contestazioni copiose, costi ele vati e fuori controllo. “Recupereremo solo parte delle spese scrive Teresa Diomede, titolare dell’Azienda Agricola Ra cemus a fine novembre su Facebook abbiamo ancora pro dotto nelle celle in attesa di essere venduto, andate a farvi un giro per le campagne rutiglianesi: oltre i tendoni ancora pieni, sono in corso bb timenti di vigneti” La strada sem tracciata, verso la soluzione de problemi che è sempre la stessa: ridurre la produzione di uva da tavola e riconvertire le produ zioni, da varietà tradizionali con seme a varietà apirene dal le elevate qualità organoletti che in termini di croccantezza, succosità e aroma Certo una ri flessione la dovranno fare i produttori di uva Italia, che rimane una delle varietà preferite di chi sc ve, nonostante la seccatura dei sem Sull’uva Italia si è acceso un dibattito su Lin kedin il 23 ottobre, dopo che abbiamo postato un paio di foto sul cattivo stato dell’uva venduta da un discount a Canicattì. “È uno scempio che nella culla dell’uva da tavo la si trovi in vendita un prodotto di mer… Non so neanche se si possa vendere in quelle condizioni Se diventa vecchia la devono cambiare Chi è che compra dell’uva in quello stato? È una situazione paradossale” È lo sfogo del produt tore che ci ha fornito le foto del punto vendita (un dettaglio nella foto di questa pagina).

“Ritengo l’uva Italia di Canicattì la migliore d’Italia per dolcezza e colore commenta Paolo Corridori, direttore

acquisti di Etruria Retail, sempre su Linkedin, mettendo a corredo anche una foto di ottimi grappoli d’uva sulle pian te - non può l’incuria del reparto di un supermercato togliere lustro a una delle nostre eccellenze Purtroppo sempre più frequentemente vediamo reparti poco curati, il conte nimento dei costi inizia a incidere sulla qualità delle espo sizioni e addio vendite d’impulso. Ma attenzione, sono i banchi curati che garantiranno sempre vendite e margini”. “Il problema dell’uva quest’anno è generalizzato scrive Virgilio Massaccesi, direttore commerciale di Ortenzi Srl, sempre su Linkedin sono pochissime le partite di uva che mantengono le loro caratteristiche organoletti h d po due giorni dalla raccolta, e chi le vuole un prezzo importante Il gran caldo dell’estate ha creato danni come l’imbrunimento della buccia che non sono gestibili, per que sto tutte le zone di produzione sono in crisi”. Un problema, quello dell’imbrunimento della buccia che ha creato problemi anche sui mercati di esporta zione come la Germania “Non immaginate neanche quante contestazioni e rifiuti di accettare merce abbia avuto Eurogroup a cau uva arrivata a destino nera ” , sotto linea Rachele Giorgi, agente marittimo e spedi zioniere doganale, che aggiunge: “Non pensiamo solo ai produttori, pensiamo anche ai compratori che si trovano in difficoltà. Avete mai sentito parlare di promozioni nei su permercati esteri? Pensate al compratore che per legittimo rifiuto del destinatario fa trovare gli scaffali vuoti del prodotto messo a volantino? E poi ci si lamenta se si cercano produttori nei mercati esteri e non in Italia”.

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Eugenio Felice

FRONTIERE MAERSK ALL’INGRASSO, NEI PRIMI NOVE MESI UTILI A 24 MILIARDI

MERCATI MELE GOLDEN GIÙ, QUALCHE PROBLEMA QUALITATIVO PER LE MELE PRECOCI CRONACA

INTOSSICAZIONI ALIMENTARI: STRAMONIO TRA GLI SPINACI SEGMENTI

MELETTA, LA MELANNURCA SNACK PIÙ CROCCANTE E PIENA DI GUSTO PRODOTTI

ZUCCANOCCIOLA, L’ECCELLENZA DEL MONFERRATO DI LA MERIDIANA NEURONEWS

ORTOFRUTTA E BIAS COGNITIVI: CASE STUDY SU COME AVERE SUCCESSO FORMAT

ESSELUNGA SPERIMENTA A MILANO LA BOUTIQUE PER LA GASTRONOMIA IL LIBRO

IL CIBO: UNO DEI PIÙ POTENTI ALLEATI DELLA NOSTRA SALUTE MERCATI RADICCHIO

FURIANI: “FARLEVA SULLA QUALITÀ PER AFFRONTARE LE INCERTEZZE” LO STUDIO

I FLAVONOIDI DI CAVOLI E BROCCOLI CONTRO IL DECLINO COGNITIVO ECCELLENZE

CON PAOLILLO IL FINOCCHIO È “BUONO IN OGNI MOMENTO” NOVITÀ

LA PELLEGRINI FIRMA I PACK DELLE NUOVE ZUPPE FRESCHE ORTOROMI TECNOLOGIA

SORMA, DUE SOLUZIONI HI-TECH PER LA LAVORAZIONE DELLE MELE MENS SANA

DIETA FODMAP PER COMBATTERE GONFIORI E INTESTINO IRRITABILE

PANORAMA

iFRESH

CONTENUTI 35 / SAI QUALI SONO LE CINQUE MELE CLUB PIÙ PRODOTTE IN ITALIA? 68 / NEL RISTORANTE TRISTELLATO DA VITTORIO ARRIVA LA VERTICAL FARM 46 / MACFRUT ENTRA NEGLI ANTA E PUNTA ALLA LEADERSHIP IN EUROPA 74 / VERTICAL FARMING LA NUOVA SFIDA IN CASA BATTAGLIOLA 78 / PEVIANI PIONIERA NELLE BRASSICHE. ECCO LE TENDENZE IN ATTO 62 / CON LA MARVEL I MINI KIWI JINGOLD DIVENTANO SUPEREROI 15 FRUITBOOKMAGAZINE l N 41 l NOVEMBRE 2022 EDITORIALE L’INNOVAZIONE È OPPORTUNITÀ
L’UVA ANNERISCE
DALLA RETE IMMAGINI
TRE MANGIA
UNO
DUE LA FRUTTA
CATEGORY MANAGEMENT TREND
CONSUMI
DEL 9%
CONTROEDITORIALE QUANDO
COMMENTI
BUONE NOTIZIE SOLO UN BAMBINO SU
LA VERDURA,
SU
MARKETING PERFORMANCE, DISTINTIVITÀ E GRAZIE AL
NEI PRIMI OTTO MESI I
IN ITALIA CROLLANO
PAG.
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Direttore responsabile Eugenio Felice

Hanno collaborato: Carlotta Benini, Valentina Bonazza, Salvo Garipoli, Irene Forte, Alice Gelmetti, Giancarlo Sbressa, Matteo Sgaravato, Marco Zanardi Redazione e Pubblicità Via Poiano 53 37029 San Pietro in Cariano (Vr) Tel 045 6837296 redazione@fruitbookmagazine it adver@fruitbookmagazine.it

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Fotolito CianoMagenta Stampa Color Art Spa Via Industriale 24/26 25050 Rodengo Saiano (Bs) Carta Magno Volume 115 gr Sappi 100% biodegradabile e riciclabile Tiratura numero novembre 2022: 8 000 copie

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FRUITBOOKMAGAZINE l N 41 l NOVEMBRE 2022 16 82 / “HOME OF APPLES” È LA NUOVA CORPORATE IDENTITY DI VOG 86 / SAMBOA, LA MELA MATURATA IN PIANTA CON LA CERTIFICAZIONE ELNATHEDITORE Pubblicità A G R I C O L A L U S I A A L E G R A A P O F R U I T I T A L I A B A R B E R A I N T . B A T T A G L I O B O N O M O B R I O / A L C E N E R O C A M P I D A N E S E C A R T O N P A C K C O N A D C O N I P C P R S Y S T E M C U L T I V A D O L E D O N N A L I A 65 95 61 OFC 1 37 41 91 6 7 71 31 8 9 13 57 2-3 10 F R U T M A C G A N D I N I A N T O N I O G E O F U R G I A C C I O F R U T T A J I N G O L D J U N G H E I N R I C H I L C A M O N E L A L I N E A V E R D E L A M E R I D I A N A L A T R E N T I N A M A C F R U T M E L I N D A O R T O R O M I P A O L I L L O P A R L A P I A N O F R U I T P I N K L A D Y P L A N E T F A R M S R I C H E L G R O U P S O R M A U N I T E C V A L F R U TT A F R E S C O V I O L Ì V I P V O G V O L 85 25 77 27 45 17 63 IFC 51 49 73 47 OBC 29 59 43 55 39 53 14 89 81 IBC 4 5 FS 67 92 / ARANCIA DI RIBERA VERSO NUOVI TRAGUARDI CON PARLAPIANO FRUIT 90 / KURT RATSCHILLER NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE DI VIP
Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Focus mele

Bolzano, 17 novembre 2022

Si chiama Focus il primo allegato alla rivista Fm. È uno speciale di 48 pagine sulle varietà club di mele, una guida per i buyer della distribuzione moderna e gli specialisti del canale tradizionale a ciò che il settore oggi è in grado di offrire Ha debuttato in occasione della fiera Interpoma e ha cadenza biennale.

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Freschi al centro

Rovacciano (Si), 5 novembre 2022

Lo storico negozio di Largo Sassetta a insegna Carrefour ha riaperto lo scorso 5 novembre con tante novità, tra cui un angolo di ortofrutta biologica sfusa e un assortimento più ampio per tutti i settori dei freschi Nel negozio c’è una cucina interna che prepara tutti i giorni piatti pronti, con attenzione alla territorialità.

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Che estate!

Bellaria (Rn), 24 giugno 2022

In uno degli anni più difficili per i costi energetici, l’inflazione e la guerra in Ucraina, ci sono dei prodotti che hanno chiuso positivamente la campagna E il caso dell’anguria premium Perla Nera sta lì a dimostrarlo, complice l’estate eccezionalmente calda e una strategia di comunicazione particolarmente efficace.

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buone notizie |

Sol o 1 ba m bi n o s u 3 m a n g i a l a v e r d u r a , 1 s u 2 l a f r u t t a

Secondo un’analisi della Coldiretti sul rapporto dedicato all’obesità infantile dell’OMS in Italia solo il 31,3% dei bambini mangia verdura tutti i giorni, m e n t r e i l 6 % n o n l a m e t t e m a i n e l p i a t t o . C o n l a f r u t t a b e n e m a n o n benissimo: la consuma regolarmente il 45,2% dei bambini, mentre il 3,6% non la mangia mai. Il risultato è che in Italia nei bambini dai 7 ai 9 anni si registrano i più elevati tassi di sovrap peso in Europa, dopo Cipro e Grecia

I n I t a l i a c o n s u m a verdura tutti i giorni solo un bambino su tre (31,3%) mentre ben il 7,8% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 6% di non mangiar l a m a i È q u a n t o e m e r g e d a l l ’ a n a l i s i della Coldiretti sul r a p p o r t o d e d i c a t o all’obesità infantile d e l l ’ O r g a n i z z a z i o n e Mondiale della Sani tà che ha analizzato i d a t i r e l a t i v i a l p e r i o d o 2 0 1 8 2 0 2 0 Se gli ortaggi non so no particolarmente amati dai più piccoli, nemmeno la frutta è così apprezzata come si penserebbe. Secondo l’analisi della Coldiretti infatti consuma frutta tutti i giorni solo un bambino italiano su due (45,2% del campione), mentre ben il 4,6% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 3,6% di non mangiarla mai

“Il risultato di questi stili alimentari scorretti è che i bambini italiani tra i 7 ed i 9 anni con una percen tuale del 37% registrano i più elevati tassi di sovrap peso tra i 33 Paesi esaminati, dopo Cipro e Grecia allerta Coldiretti . In particolare nel Belpaese è in sovrappeso tra il 38,8% dei bambini di 8 anni e il 37,4% di quelli di 9 anni e tra questi è addirittura obeso, rispettivamente il 17,1% e il 15,8%”.

Una situazione preoccupante per un Paese come l’Italia che è leader mondiale nella qualità dell’ali mentazione con i prodotti base della dieta mediter ranea che sono diventasti un modello di consumo in tutto il mondo La Coldiretti è per questo impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano a le zioni in programma nelle fattorie didat t i c h e , n e i m e r c a t i contadini e nei labo ratori del gusto orga nizzati nelle azien de agricole e in clas s e . “ L ’ o b i e t t i v o conclude Coldiretti è quello di formare dei consumatori con sapevoli sui principi della sana alimen tazione e della sta gionalità dei prodot ti, per valorizzare i f o n d a m e n t i d e l l a dieta mediterranea e ricostruire il lega me che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni gio rno e fermare il consumo del cibo spazzatura”.

Se le evidenze del rapporto dell’OMS rappresentano un campanello d’allarme per la popolazione italiana, allo stesso tempo fanno capire che sono ampi gli spa zi per incrementare i consumi di ortofrutta

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marketing |

Salvo Garipoli*

Performance, distintività, fedeltà grazie al category management

La mela rappresenta una delle categorie più importanti all’interno del reparto ortofrutta. Dal lato consumi, la sua sta gionalità abbraccia un arco temporale che va da agosto fino a giugno, con un picco a marzo. Una filiera organizzata e dinamica che muove l’economia di intere regioni. Pur con tali premesse, il m e r c a t o d o m e s t i c o h a u n a n d a m e n t o stabile, con il consumatore che si ap proccia alla categoria, al netto di po chissimi esempi, in modo abitudinario

Non è un caso che in Italia la Golden Delicious con tinui a rappresentare circa la metà dei volumi veico lati nella distribuzione moderna nonostante la pre senza di circa 40 varietà disponibili di cui più di 20 nuove proposte varietali al cospetto di uno scaffale che tratta mediamente 26 referenze. Siamo di fron te a una criticità strutturale in cui il punto vendita non è in grado di ispirare nuovi acquisti elevando il percepito valoriale della categoria nel complesso L’effetto è quello tipico della “troppa scelta” per giunta parcellizzata in uno spazio espositivo che è rimasto lo stesso nel tempo nonostante la dinamica assortimentale crescente.

Ed è proprio nella logica di organizzare l’offerta in reparto in maniera utile a sostenere performance, distintività e fedeltà che ci viene in aiuto il category management Tale processo, lungi dall’essere la pa nacea di tutti i mali, si impone quale modello opera tivo di gestione del reparto e vede collaborare distri buzione e produzione mettendo al centro delle scelte il “ consum attore” e le sue specifiche esigenze di sem plificazione del processo di acquisto e qualificazione dell’esperienza di consumo. Alla base, ci sono tre capisaldi: a) L’analisi dei benefici attesi: per la mela, le carat teristiche di gusto associate al colore della buccia e

alla modalità di consumo sono i driver prioritari che insieme all’origine fanno scegliere il consumatore b) La selezione dell’assortimento e l’organizzazione degli spazi in area di vendita: risulta necessario lavorare per cluster e costruire proposte differenti in rapporto a format, area geografica e tipologia di clientela, avendo chiaro il ruolo della categoria per il punto vendita e le prestazioni da assolvere per sem plificare il processo di acquisto c) L’attivazione della comunicazione in store a soste gno del sell out: è necessario tradurre le caratteristi che distintive delle differenti varietà trattate, in ma niera efficace ed efficiente dati i tempi e gli spazi di fruizione a punto vendita. Se si vuole esprimere al meglio il potenziale di que sta categoria, urge gestire la complessa proposta as sortimentale in maniera dinamica, costruendo scaf fali differenti in rapporto ai diversi momenti dell’an no, così da garantire la corretta visibilità a tutto l’as sortimento Non è più tempo di improvvisazione, abbiamo tutti il dovere di agire in maniera professio nale, responsabilmente, e i risultati non tarderanno ad arrivare.

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* d i r e t t o r e S G M a r k e t i n g

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trend |

N e i p r i m i 8 m e s i i c o n s u m i i n I t a l i a c r o l l a n o d e l 9 %

Per l’Osservatorio di mercato di CSO Italy, da gennaio ad agosto l’ortofrutta ha accusato, rispetto ai primi otto mesi del 2021, una perdita di acquisti pari a 354 mila tonnellate fermandosi a 3,6 milioni di tonnellate acquistate in totale, pari ad un calo del 9%. Ma se si considerano i consumi di 5 anni fa, ovvero dei primi otto mesi del 2018, il calo arriva addirittura al 15%. In ter mini di valore, però, la musica cambia, con un record assoluto ad agosto

Secondo il report dell’Osservatorio di mercato di CSO Italy sugli acquisti di ortofrutta da parte delle fami glie italiane, come in luglio, anche in agosto il volu me d’affari generato dall’ortofrutta è cresciuto consi derevolmente, segnando un +4,5 rispetto all’agosto 2021 per un ammontare di quasi 854 milioni di euro, valore mai raggiunto nell’agosto degli ultimi cinque anni. Se però si considerano i primi 8 mesi dell’anno il raffronto in valore con il 2021 torna ad essere ne gativo con un differen ziale del 2%: in mesi su 8, infatti acquisti di ortofru hanno perso anche valore. “Sono sot gli occhi di tutti p r o b l e m a t i c h e s o cio economiche ch interessano le fa miglie, che si van no ad aggiungere alla contrazione f i s i o l o g i c a d e l consumo in atto da anni. Questa e s t a t e , l ’ i n f l a zione si è fatta

sentire sui carrelli della spesa con un incremento in agosto del 10% del prezzo medio di acquisto sullo stesso mese del 2021 e di quasi il 20% sullo stesso mese del 2019, anno pre Covid”, ha commentato la direttrice di CSO Italy Elisa Macchi.

“Se distinguiamo il consumo di frutta da quello degli ortaggi precisa Daria Lodi dell’Osservatorio di mercato di CSO Italy vediamo che gli acquisti di frutta hanno perso in agosto il 5% rispetto allo stes so mese del 2021, mentre gli ortaggi hanno lasciato sul campo il 6% L’aumento dei prezzi medi può aver inciso su questo andamento negativo Un chilo di frutta è salito mediamente a 1,89 euro, cioè il 9% in più rispetto all’agosto 2021, mentre il prezzo medio di un chilo di ortaggi ha superato la soglia dei 2 euro, attestandosi sui 2,19 euro, una quotazione net tamente superiore a quella media degli anni prece denti”

L’andamento dei singoli prodotti risulta piuttosto diversificato, non mancando le note positive Gli acquisti di pesche (che avevano avuto un andamen to negativo in luglio) sono risaliti dell’8% in agosto, quelli delle nettarine dell’1%; le albicocche segnano in agosto un +12% e i piccoli frutti uno squillante + 15%. Angurie sotto invece del 15% e i meloni del 4% dopo un luglio positivo per entrambi (ma il differen stato enorme: +34% per le r i meloni); in sofferenza he le susine con un 5%

Venendo agli acquisti p e r c a n a l e c o m m e r ciale, cresce in agosto la GDO che raggiunge i l 7 6 % d e g l i a c q u i s t i totali di ortofrutta (nel 2018 la sua quota era del 62%), con un ruolo primario confermato da p a r t e d e i s u p e r m e r c a t i 46% degli acquisti), men re scendono gli ipermer ati ( 4%) e salgono di un unto i discount

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frontiere |

Valentina Bonazza

Maersk all’ingrasso: nei primi nove mesi utile a 24 miliardi

AP Moller Maersk, gruppo armatoriale e logistico danese che da solo controlla circa un sesto del traffico mondiale di container, nel terzo trimestre del 2022 ha registrato un aumento degli utili consistente nelle sue attività principali (trasporto marittimo, logistica e servizi e terminal) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il fatturato è cresciuto del 37% e sia l’Ebitda che l’Ebit sono aumentate di circa il 60%

Il colosso danese del le spedizioni marit time AP Moller Ma ersk registra solidi r i s u l t a t i n e l t e r z o trimestre del 2022, con un aumento de gli utili nelle sue tre a t t i v i t à p r i n c i p a l i I l f a t t u r a t o è a u mentato del 37% e sia l’Ebitda che l’Ebit s o n o a u m e n t a t i d i circa il 60% rispetto a l t e r z o t r i m e s t r e del 2021 “Questi ri sultati positivi sot tolinea Søren Skou, amministratore de leg ato di AP Moller Maersk portano al 16.esimo trimestre consecutivo con utili in crescita su base annua. Le tariffe di tra sporto marittimo, che hanno determinato gli eccezio nali risultati ottenuti nel 2022, sono aumentate sia rispetto all’anno precedente sia rispetto al secondo trimestre Tuttavia, è chiaro che i noli hanno rag giunto il picco massimo e hanno iniziato a normaliz zarsi nel corso del trimestre, a causa del calo della

domanda e dell’allentamento della congestione della catena di approvvigionamento Come previsto duran te l’anno, nel futuro gli utili diminuiranno Il nostro slancio complessivo di trasformazione è rimasto mol to forte, poiché continuiamo a far crescere rapida mente la nostra attività di logistica. Per la prima vol ta, il fatturato del settore logistica ha raggiunto i 4,2 miliardi di dollari in un trimestre e ci aspettiamo di continuare a raggiungere risultati sempre più alti nel settore della logistica grazie alle nuove acquisi zioni di clienti”

Il fatturato del terzo trimestre è salito a 22,8 miliar di di dollari, l’Ebitda a 10,9 miliardi di dollari e l’Ebit a 9,5 miliardi di dollari. L’utile è a 8,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre e a 24,2 miliardi di dolla ri sui primi nove me si Il rendimento del capitale investito si è attestato al 66,6% negli ultimi 12 mesi. “Con la guerra in U craina, la crisi ener g e t i c a i n E u r o p a , l’inflazione elevata e l’incombente reces sione globale, le nu b i a l l ’ o r izz on te co munque non man cano. Tutto questo infatti va a pesare sul potere d’acqui sto dei consumatori, che a sua volta in fluisce sulla doman d a g l o b a l e d i t r a sporto e logistica Sebbene ci aspettiamo che il ral lentamento dell’economia globale porti a un mercato più debole per il settore, continueremo a perseguire le opportunità di crescita all’interno della nostra atti vità. In qualità di partner di fiducia, siamo pronti a supportare i nostri clienti nel ripensare le loro esi genze di supply chain in quello che sarà un periodo di maggiore volatilità”, spiega Søren Skou

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In occasione di Interpoma, Assomela h a d a t o l ’ a g g i o r n a m e n t o d i p r o d u z i o n e per il 2022. La produzione italiana lorda si assesta a 2,053 milioni di ton n e l l a t e e d è i d e n t i c a a q u e l l a d e l 2 0 2 1 . È r e c o r d p r o d u t t i v o p e r l e m e l e bio mentre è basso l’output di Golden

Da segnalare inoltre la disponibilità inferiore rispet to al previsto e rispetto allo scorso anno di mele de stinate al consumo fresco, con 1.761.544 tonnellate. A livello di areali produttivi, l’Alto Adige e il Tren tino perdono il 9 e l’8% rispetto al 2021 Si abbassa no di una percentuale consistente ( 18% e 15%) anche il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, men tre il Veneto torna su una produzione nella media e

mele precoci

l’Emilia Romagna raggiunge un ottimo consuntivo paragonabile a quello del 2018. Il Piemonte sfonda le 240.000 tonnellate, confermandosi la regione più produttiva dopo il Trentino Alto Adige. A livello varietale, la Golden Delicious scende a quo ta 599 904 tonnellate, solo 50 000 in più della produ zione più bassa di sempre, quella del 2017 Cresce, ma è lontana dai volumi record, la Red Delicious, mentre per la Gala il consuntivo è leggermente infe riore a quello del 2021. Produzione record per Cripps Pink e le nuove varietà, che raggiugono 180.000 ton nellate. È comunque importante sottolineare che una percentuale più alta della media non sarà desti nata al mercato fresco o non potrà essere venduta come merce di prima categoria Questo è vero soprat tutto per la Gala ed in generale per le varietà preco ci che hanno risentito del caldo eccessivo durante le ultime fasi fenologiche e durante la raccolta.

FRUITBOOKMAGAZINE
l N 41 l NOVEMBRE 2022
giù, qualche
qualitativo
le
| Irene Forte mercati mele PRODUZIONE DI MELE IN ITALIA PER VARIETÀ - RACCOLTO 2022 ITALIA Ton Golden Del. Red Del. Morgenduft Gala Granny Annurca Renette Jonagold Braeburn Fuji Pinova/Evelina Cripps Pink Altre nuove Altre TOTALE Fonte: ASSOMELA Cons. 2018 858.423 267.888 57 529 338 652 166 780 40 000 33 399 5 498 63.224 175.548 102.415 146 275 2.264.081 Cons. 2019 802.089 224.729 47 717 351 043 128 195 45 000 21 786 5 172 53.679 158.412 40.832 91.660 78 549 44 270 2.095.586 Cons. 2020 703.052
Cons.
Prev.
nov.
Nov 2022/Cons 2021 18
Golden
problema
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237.207 54 118 379 639 167 715 45 000 32 744 2 535 42.752 166.540 44.160 99.256 101 652 45 343 2.123.643
2021 732.965 192.069 31 547 348 059 133 083 45 000 21 988 4 150 40.435 157.869 42.593 92.565 140 715 33 741 2.052.779
2022 694.053 205.944 46 140 392 520 157 000 45 000 28 081 3 399 34.224 153.275 42.224 107.171 194 315 46 878 2.150.221
2022 599.904 218.297 28 609 379 945 183 196 45 000 28 134 2 494 34.122 154.205 41.435 112.809 180 007 45 427 2.053.586
14 9 -1 3828 -40 -16 -2 3 22 28 35 0

| Eugenio Felice

strategie 35

Con il mese di novembre entra nel vivo la stagione delle mele. È in corso in Italia un vigoroso processo di rinnova m e n t o v a r i e t a l e , a n c h e s e , v a d e t t o , l a varietà più prodotta e consumata è ancora la Golden Delicious. Ma quali sono oggi le cinque varietà club, ovvero gestite con licenza, più prodotte in Italia? Sulla regina non ci sono dubbi, è Pink Lady che nel 2022 supera 110 mila tonnellate raccolte. Le altre sare ste in grado di indovinarle?

Alcune premesse Il raccolto di mele in Italia inizia a luglio i n p i a n u r a c o n l e varietà più precoci per finire a novem bre inoltrato con le varietà più tardive. Per sfatare alcune leggende metropoli tane, diciamo anche che le mele vengono conservate al massi mo un anno: non tro verete mai in vendi ta mele raccolte 2 3 a n n i p r i m a e p o i messe nel congela tore Ancora: l’Italia è il secondo produt tore europeo di mele dopo la Polonia, con poco più di 2 milioni di tonnellate su un totale europeo di circa 12 milioni di tonnellate. La Polonia è capace di supe rare anche i 4 milioni di tonnellate, clima permet tendo, ma si tratta soprattutto di varietà tradiziona li, senza licenza Inoltre la Polonia non offre condi zioni pedoclimatiche tali da esprimere una qualità

particolarmente elevata La varietà di mela più col tivata e consumata in Italia è tutt’ora la Golden De licious, che vale un terzo del totale Negli ultimi 5 anni ha perso però il 20% della produzione, a causa del rinnovamento varietale: si toglie Golden per pian tare nuove varietà, soprattutto quelle gestite a club, quindi con licenza, un sistema che permette di con trollare la produzione e la commercializzazione. Ne gli ultimi cinque anni la produzione delle nuove va rietà è cresciuta di una volta e mezzo Ma allora, quali sono state nel 2022 le cinque va rietà club maggiormente prodotte in Italia? La foto grafia reale della situazione la potete trovare nella pubblicazione Focus, lo speciale distribuito alla fiera Interpoma (Bolzano, 17 19 novembre 2022) e in alle gato a questo numero di Fm, un volume di 48 pagi ne che analizza 22 v a r i e t à c l u b c o m e nessun ’altra pubbli cazione ha mai fatto prima d’ora. Ecco al lora la lista delle top 5. Sul primo posto ci sono pochi dubbi, es sendo stata la pri ma mela club a es sere stata introdot ta in Europa: par liamo di Pink Lady, per cui è prevista una produzione ita l i a n a d i o l t r e 1 1 0 mila tonnellate nel 2022 Sulle quattro che seguono invece crediamo che in po chi potrebbero indovinarle, nell’ordine corretto Sono la Crimson Snow (nella foto di questa pagina) e la Ambrosia, praticamente sullo stesso livello con ri spettivamente 31 mila e 30 mila tonnellate previste per il raccolto 2022. Segue a stretta distanza Kanzi, con 28 mila tonnellate previste, mentre chiude la cinquina Evelina con 15 000 tonnellate previste

Sa i q u a l i s on o l e 5 m e l e c l u b più prodotte in Italia nel 2022? FRUITBOOKMAGAZINE l N 41 l NOVEMBRE 2022

I n t o s s i c a z i o n i a l i m e n t a r i : s t r a m o n i o t r a g l i s p i n a c i

Dieci le persone intossicate all’inizio di ottobre nel Napoletano a seguito della assunzione di spinaci acquistati sfusi. In poco tempo le indagini hanno rico struito la catena degli acquisti e hanno i d e n t i f i c a t o e p o s t o s o t t o s e q u e s t r o i l prodotto potenzialmente contaminato. Dall'indagine è emerso che l’intossica zione è stata di origine vegetale ma non imputabile, come inizialmente si pen sava, alla mandragora, bensì allo stra monio, che può causare sintomi simili

Dieci le persone intossicate (poi guarite) dopo aver ingerito delle erbe velenose assieme a spinaci acqui stati sfusi Il fatto è avvenuto tra il 5 e il 6 ottobre nel Napoletano, dove alcuni nuclei familiari distinti sono finiti all’ospedale per iniziale sospetta intossi cazione da mandragora. Le indagini hanno constata to come questa “erba velenosa” assunta dai pazienti fosse nascosta inconsapevolmente tra gli spinaci acquistati sfusi in alcuni fruttivendoli della zona In effetti, a un occhio me no esperto, sia la m dragora che lo s monio presentano glie simili a que degli spinaci. Pro tamente, le parti di verdura ricondu cibili a quel lott sono state seque strate al Centro a g r o a l i m e n t a r e di Napoli (Caan) in via precauzio nale, mentre la Asl e i Carabi n i e r i p r o c e d e vano con i con

trolli In poco tempo come ha spiegato una nota stampa del Caan è stato individuato il “vettore” che aveva regolarmente acquistato, inconsapevolmente, bancali di spinaci contaminati da un produttore abruzzese. Grazie alla collaborazione dello stesso operatore, le autorità sanitarie e giudiziarie hanno ricostruito la catena degli acquisti e hanno identifi cato e posto sotto sequestro i pallet di spinaci poten zialmente a rischio contaminazione da mandragora ancora presenti al Caan In totale 152 cassette di spi naci sono state sequestrate in via preventiva, nelle quali, però, non è stata rilevata alcuna traccia di mandragora.

Infatti, “dalle analisi compiute è emerso che sicura mente l’avvelenamento è stato di origine vegetale ha spiegato il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone . Si è trattato di una partita di spinaci contaminati pro venienti da Avezzano, probabilmente da una coltura a campo aperto Di fronte al verificarsi di questo allarme, c’è stata un’importante reazione di filiera istituzionale per isolare la partita, ricostruire la sua catena distributiva e prevenire ulteriori casi. Ovvia mente quanto avvenuto non compromette, per il fu turo, la sicurezza del prodotto alimentare di cui trat tasi” Successivamente, l'istituto ha pubblicato una piante velenose più comu re l’opinione pubblica rambe della famiglia del le Solanacee, sia lo stramonio che la man dragora sono erbe dif fuse in Italia che pos s o n o c a u s a r e n a u s e a , vomito, problemi inte stinali, ma anche alluci nazioni e coma Casi di contaminazioni purtrop po possono capitare: l’im portante è riuscire a indi iduare la causa in poco empo grazie a un sistema tracciabilità efficiente

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cronaca

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segmenti |

Carlotta Benini

Meletta, la Melannurca snack più croccante e piena di gusto

Giaccio Frutta, storica OP dell’alto ca sertano specializzata in particolare in pomacee e drupacee, ha lanciato un nuovo brand sul mercato: Meletta, la Reginetta delle mele. Si tratta di una Melannurca in formato baby che con serva tutte le eccellenti caratteristiche del frutto tipico campano tutelato dal l’Igp, ma è ancor più croccante: è uno snack ideale sia per i bambini che per gli adulti. Ce ne parla Antonio Giaccio, responsabile qualità dell’OP

La Melannurca campana è considerata la “Regina delle mele” per le sue proprietà nutritive e organo lettiche, che fanno di questo frutto tipico, che a set tembre matura al sole nei melai, un ’eccellenza che si fregia del marchio IGP. Oggi sul mercato c’è una nuova Melannurca, ancora più croccante, in formato

particolare selezione di Melannurca Campana IGP che si differenzia per la polpa molto croccante e per le sue piccole dimensioni Profumata e succosa, ha un gusto fresco e dissetante Meletta nasce da una selezione di frutteti che più si avvicinano alle carat teristiche di croccantezza e sapore che la caratteriz zano. In una seconda fase, nel magazzino di lavora zione, vengono selezionati i calibri più piccoli, che più si addicono a essere consumati come snack: per una pausa veloce e allo stesso tempo salutare” Possiamo quindi definirla una mela snack, che striz za l’occhio ai consumatori più piccoli? “Adatta alle mani dei più piccoli sottolinea Antonio Giaccio Meletta conserva tutte le qualità organolettiche e nutraceutiche della Melannurca Campana IGP, ma come tratto distintivo ha una polpa più croccante. È quindi ottima per essere la merenda dei bambini, ma è adatta anche ai più grandi che amano le mele più croccanti Anche Meletta è una Regina, solo più piccola!”

baby per i più piccoli ma ideale anche per gli adulti che vogliono uno snack salutare e gustoso: è Meletta, la Reginetta delle mele. Una novità firmata Giaccio Frutta, sui banchi da fine ottobre “Meletta spiega Antonio Giaccio rappresenta una

Meletta è confezionata in una pratica busta a “ cara mella” da 6 mele, ottima da portare con sé per una pausa. Inoltre è disponibile nel cestino con manico da 1 chilo (foto sopra), nel sacchetto da 1,5 chili e infine anche sfusa. Meletta da fine ottobre fino alla fine della campagna mele, che si prolunga circa fino al mese di aprile, si trova sui banchi della grande distribuzione organizzata e nei mercati generali

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prodotti

| Carlotta

Benini

ZuccaNocciola, l’eccellenza del Monferrato di La Meridiana

Centralità dell’individuo e rispetto del l’ambiente sono i valori fondanti de La Meridiana, cooperativa agricola sociale di Frassineto Po (Alessandria) che ha riscoperto e valorizzato in distribuzione a l c u n e p r o d u z i o n i d i n i c c h i a c o m e l a ZuccaNocciola e la ZucCastagna del M o n f e r r a t o , l a m e l a n z a n a v i o l e t t a e l a cicoria pan di zucchero del Casalese, dando lavoro a persone svantaggiate e promuovendo l’inclusione sociale per un’agricoltura buona e giusta

Colpisce esteticamente per la sua forma elegante e il colore brillante della sua buccia, arancio vivo, ma soprattutto stupisce all’assaggio regalando al palato un piacevole sentore di nocciola: è la ZuccaNocciola del Monferrato, la novità autunnale della cooperati va agricola sociale La Meridiana di Frassineto Po (Al), che l’ha commercializzata fino a fine ottobre in due principali insegne della Gdo italiana. “Quest’an no abbiamo venduto con successo i primi quantitati vi test, destando l’in teresse dei consu tori e dei buyer”, s ga Ugo Bruschi, v presidente e resp sabile commercia d e L a M e r i d i a n nonché socio fonda tore della coopera tiva con Giuseppe Girino “La Zucca Nocciola è una va rietà ibrida, pre coce e molto pro duttiva conti n u a B r u s c h i dai frutti omo genei, di color

rosso arancio attraente, resistenti alle scottature La polpa è arancio brillante, dolce e soda, dalla croc cantezza e dal sentore di nocciola” La varietà si chiama Reddy F1 ed è sviluppata da Levantia Seeds, azienda sementiera che ha messo a punto anche un ’altra zucca speciale commercializzata da La Me ridiana, la zucca Vanity a buccia grigia, chiamata anche ZucCastagna per il suo marcato retrogusto di questo frutto autunnale “La ZucCastagna è il pro dotto che ci ha aperto le porte in Gdo rivela il re sponsabile commerciale de La Meridiana Quest’an no la campagna è iniziata precocemente, abbiamo iniziato a raccoglierla intorno al 10 di agosto e la raccolta è terminata a ottobre, il prodotto sarà anco ra sui banchi fino a dicembre”. Ma le zucche al sapore di nocciola e di castagna del Monferrato non sono l’unica produzione di nicchia della cooperativa, che ha riscoperto e valorizzato sul mercato altre colture tradizionali del territorio come la melanzana violetta e la cicoria pan di zucchero del casalese “Pratichiamo la lotta integrata racconta Bruschi perché è un compromesso tra l’agricoltura convenzionale e quella bio, ottimizzando l’impiego delle risorse e dei mezzi tecnici disponibili per conse guire la qualità di produzione necessaria seguendo i disciplinari regionali e nazionali Così facendo pro ucendo cibi sani e sicuri” etica: La Meridiana infat à lavoro a persone svan taggiate, a esodati e rifugiati politici, pro muovendo l’inclusione sociale e un ’agricoltura sostenibile e giusta La cooperativa gestisce an che un orto didattico con l e S c u o l e E l e m e n t a r i Greppi Alfieri di Frassi neto Po, dove i bambini piantano gli ortaggi e li eguono nel loro percorso i crescita, approfondendo gni anno un tema diverso

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innovazione

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Barosor di Syngenta resistente al Tomato brown rugose virus

I l T o m a t o b r o w n r u g o s e f r u i t v i r u s è una malattia che si è diffusa in diverse aree del mondo, approdando anche in Sicilia e colpendo duramente i produt tori di pomodoro. Syngenta, colosso delle sementi e del breeding varietale h a m e s s o a p u n t o u n v a d e m e c u m c h e supporta gli agricoltori nel contrasto di questo virus e ha sviluppato una nuova varietà resistente al ToBRFV, il pomo doro Barosor. Ecco alcuni dettagli

Anche il settore del pomodoro ha la sua p a n d e m i a : s t i a m o parlando del Tomato brown rugose fruit virus, noto anche con l’acronimo ToBRFV, una malattia virale che dal 2014, quan do fu osservata per l a p r i m a v o l t a i n Israele, si è estesa a macchia di leopardo in diverse aree del P i a n e t a , r a g g i u n gendo anche le coste siciliane e causando danni importanti al comparto del pomo d o r o d a i n d u s t r i a , ma anche alla produzione per il mercato del fresco. Per fare il punto sul ToBRFV e individuare soluzioni e strategie comuni volte a combattere il virus si è tenuto il 3 novembre a Roma, all’International Seed Federation, un simposio internazionale a cui hanno preso parte i principali player del settore Fra i pro tagonisti dell’evento c ’ era Syngenta, a Roma con il suo management internazionale composto da specia

listi esperti nel settore dei vegetali e soprattutto nel settore del pomodoro: Ruud Kaagman, responsabile global crop business pomodori e Marcel Prins, re sponsabile sviluppo germoplasma solanacee. Con en trambi abbiamo fatto il punto sulle soluzioni messe in campo dal colosso delle sementi e del breeding varietale per contrastare il ToBRFV: Syngenta in particolare ha preparato un vademecum per gli agri coltori che li supporta nel fronteggiare il virus e ha sviluppato una nuova varietà di pomodoro resisten te al Tomato Brown Virus, il Barosor, lanciata nella primavera del 2021 e che dal 2022 in raccolta. “I coltivatori siciliani sono stati colpiti in modo signi ficativo dal ToBRFV ha spiegato Kaagman . Oltre alle perdite di raccolto, hanno dovuto affrontare costi aggiuntivi per la pulizia delle serre e l’implementazione di misure igieniche aggiuntive. Syngen ta ha predisposto un vademecum per con trastare la malattia. La formazione e l’e ducazione sono im portanti per i colti vatori, per capire il virus, come si dif fonde e come indivi duarlo nei campi o nelle serre. Ma so prattutto l’igiene è f o n d a m e n t a l e p e r prevenire la diffu sione del ToBRFV” “Borosor ha aggiunto Kaagman è una varietà di pomodoro Cuor di bue proveniente dai Paesi del Me diterraneo. Syngenta ha in programma di creare un ’ampia resistenza in tutto il suo portafoglio globa le in tutti i principali segmenti di pomodoro nei pros simi anni, utilizzando più fonti genetiche per garan tire un alto livello di resistenza duratura Il nostro obiettivo è aiutare i coltivatori ad avere successo ”

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neuronews |

Matteo Sgaravato*

In proposito è famoso lo studio condotto dall’Univer sità La Sapienza di Roma, che ha effettuato dei test di neuromarketing all’interno di un punto vendita della grande distribuzione. Venti partecipanti, mu niti di cuffie per l’elettroencefalogra fia e occhiali eye tracker, hanno fat to la spesa e, nel mentre, un team di esperti ha registrato e analizzato informazioni riguardanti i loro ac quisti Il punto di partenza è che, tra tutti, il reparto grocery è quello che suscita meno emozioni e che, quindi, ha più potenziale. Parte dell’esperimento ha riguarda to le mele Golden Delicious, la va rietà più coltivata e consumata in Italia ed Europa Questa varietà è stata posta all’interno di tre cassette che differivano solo nell’aspetto La prima, color avana, non presentava alcun elemento grafico; la seconda aveva impresso il nome del prodotto su uno sfondo bianco; sulla terza erano stampati i volti degli agricoltori e i paesaggi ritraenti le coltivazioni Nonostante le mele fossero le stesse, il 60% dei partecipanti ha scelto le casset te del terzo tipo ma solo tre acquirenti, dopo la spesa, si ricordavano degli elementi stampati

Ciò fa capire che il processo è stato inconscio, non razionale In questo caso parliamo di un bias che rende le immagini, soprattutto quelle di volti, più memorizzabili ed impattanti

Un altro metodo molto efficace nel settore food è quello dello storytelling. Sempre nell’esperimento precedente, dieci soggetti hanno incontrato fuori dal supermercato un agricoltore che ha raccontato la storia e i valori dei suoi prodotti. La conseguenza principale è stata misurata dalle apparecchiature per l’analisi dei valori neuro metrici, i quali si sono rivelati molto alti nei soggetti che hanno ascoltato la storia

Lo storytelling ha favorito la memorizzazione del brand, le informazioni sono state poi utilizzate in modo inconscio durante il processo di selezione del prodotto migliorando l’esperienza vissuta e aumen tando considerevolmente la percentuale d’acquisto. Sfruttare il potenziale del neuromarketing non è

* a m m . d e l e g a t o S g a r a v a t o S r l

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Ortofrutta e bias cognitivi: case study su come avere successo FRUITBOOKMAGAZINE
Nello scorso numero abbiamo affrontato la tematica dei bias cognitivi, “scor ciatoie” mentali che fanno risparmiare tempo ed energie ma che, alcune volte, possono portare la mente a effettuare degli errori di valutazione nelle deci sioni di tutti i giorni. Sfruttando questa informazione, è possibile aumentare gli acquisti e la reputazione del proprio brand in molti contesti e ambiti. Tra questi c’è anche quello ortofrutticolo
un ’attività semplice: è opportuno affidarsi a profes sionisti del settore che abbiano competenze e attrez zature adatte allo scopo e che possano, dopo un ’at tenta analisi, progettare strategie comunicative che si basino su dati scientifici.

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fiere

Macfrut entra negli anta e punta dritta alla leadership in Europa

Sono tante le novità della 40.esima edizione di Macfrut che si svolgerà a Rimini dal 3 al 5 maggio. Piraccini da Riyad: “Vogliamo entro i prossimi tre anni raggiungere la leadership in Europa nelle fiere di settore”. Secondo il ministero degli Affari Esteri, Macfrut è tra le fiere italiane a maggiore poten z i a l e d i s v i l u p p o : d a q u i i l c o f i n a n z i a mento da 1,5 milioni di euro per la promozione e l’incoming di buyer esteri

I 40 anni, si sa, si festeggiano in grande Se il pas saggio ufficiale dagli “enta” agli “anta” rappresenta per i più un salto generazionale, con Macfrut possia mo spingerci oltre e parlare dell’inizio di una nuova era: quella della leadership in Europa nelle fiere di settore. È questo infatti l’ambizioso obiettivo annun ciato lo scorso settembre a Riyad da Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera e patron della kermesse ortofrutticola che non ha dubbi sul fatto che Macfrut sia una manifestazione unica nel suo genere, “dina mica e strutturata in modo verticale, co l presenza di tutta filiera, e forte di u integrazione tra bu ness e conoscenz Una fiera che no solo fotografa l’es stente, ma antici pa trend e tenden z e ” . M a c f r u t h a scelto la capitale dell ’Arabia Sau dita per antici pare quelli che saranno i con tenuti della sua q u a r a n t e s i m a

edizione proprio per dare forma e sostanza a questa spinta all’internazionalizzazione che da qualche anno a questa parte è diventata il suo biglietto da visita. Tanto che gli investimenti in questo senso ora sono triplicati. “Attraverso un progetto cofinanziato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso Ice Agenzia investiremo 1,5 milioni di euro per attività di promozione della fiera, incoming di buyer e presentazioni internazio nali”, ha annunciato Piraccini

Un impegno economico tre volte maggiore rispetto all’ultima edizione, ha puntualizzato il presidente, per una delle fiere italiane ritenute dal ministero e dall’Ice a maggiore potenziale di crescita e sviluppo. Con il piede premuto sull’acceleratore, dunque, Mac frut 40 segnerà la svolta in tre direzioni: sarà una fiera più grande, ampliata con due nuovi padiglioni; caratterizzata da una forte crescita internazionale, con l’obiettivo di arrivare al 30% di operatori esteri e 30 presentazioni internazionali; infine più ricca nei contenuti con singoli focus coordinati da esperti del settore che ne garantiscono l’alta qualificazione con lo sguardo rivolto ai trend del futuro.

Il frutto simbolo di Macfrut 2023 sarà il mirtillo, pro tagonista in fiera di un evento mondiale: gli Inter national Blueberry Days Un’altra novità sarà il S l i i l d l Vivaismo e dell’innovazio vo format dedicato alla fi l pomodoro sarà il Pianeta

R o s s o , m o m e n t o d i incontro degli attori, dalle ditte sementiere a i r e s p o n s a b i l i d e l l a distribuzione moderna Sui temi dell’innovazio ne e dell’agricoltura 4 0, Macfrut dedicherà un ’ a rea alle startup, in part nership con il gruppo ban cario Crédit Agricole Ita ia, che sarà il main spon or dell’intera manifesta one fieristica

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Irene Forte

D o p o a v e r s p e r i mentato con succes so il temporary store della pasticceria Eli senda lo scorso Na tale 2021, Esselun ga, produttore oltre che retailer, torna a due passi dal Duomo del capoluogo lom bardo con un nego zio più ampio e un format inedito, che presenta in una bot tega di quartiere il meglio delle sue pro duzioni La gastro nomia propone una selezione di prodotti e s c l u s i v i a r ri c c h i t a dall’esposizione a libero servizio della linea Cucina Esselunga, marchio ideato per identificare la propo sta di piatti pronti. La linea nasce da una tradizione lunga oltre 30 anni, quando l’azienda ha iniziato a creare propri piatti nella cucina delle sue produzio ni a Limito di Pioltello: un ’ampia scelta di oltre 200 ricette, presenti a rotazione a seconda della stagio nalità, preparate da chef esperti ogni giorno

“Ogni ricetta è il risultato di un lungo studio che parte dalle sue origini e segue l’evoluzione nel tem po, alla continua ricerca dei migliori ingredienti per rispondere ai palati più esigenti”, si legge nel comu nicato. Sono presenti anche 60 tipologie di formaggi provenienti dal territorio con referenze selezionate dalla Francia, dalla Svizzera, dall’Olanda e dalla Grecia; 50 specialità gastronomiche conservate tra prodotti ittici, giardiniere, mostarde, salse per for maggi, confetture e nettari di frutta e 25 tipologie di salumi scelti tra i più rappresentativi del patrimonio della salumeria italiana. L’assortimento spazia dai grandi classici delle tradi zioni regionali italiane come le lasagne, i cannelloni, gli gnocchi alla romana, i pizzoccheri, le melanzane alla parmigiana, alle popolari ricette dal m o n d o t r a c u i l a paella, il cous cous, l ’ i n d i a n s a m o s a , i burritos o l’hummus, passando alle pro p o s t e c h e s p o s a n o e q u i l i b r i o e g u s t o con novità vegeta r i a n e , p i a t t i i n t e grali e ricchi di fi bre, fino alla rostic ceria calda con deli z i e p r e p a r a t e a l l o spiedo e al forno più volte al giorno per garantire sempre la m a s s i m a f r e s c h e z za Vi sono anche il sushi, le tartare, i pokè, i l pane fresco e le focaccine con selezione di vini da abbinare agli acquisti. Dall’area dedicata alla gastronomia si accede allo spazio riservato a Elisenda, la pasticceria nata in col laborazione con il ristorante tristellato Da Vittorio dei fratelli Cerea, con caffetteria che offre un ’ampia varietà di torte, pasticcini mignon e dessert Il nego zio prevede anche il servizio di consegna a domicilio

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Esselunga sperimenta a Milano la boutique per la gastronomia FRUITBOOKMAGAZINE l N 41 l NOVEMBRE 2022

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il libro |

Giancarlo Sbressa

I l c i b o : u n o d e i p i ù p o t e n t i a l l e a t i d e l l a n o s t r a s a l u t e

C’è più gusto a nutrirsi bene, con cibi c h e f a n n o b e n e a l c o r p o , a l l a m e n t e e al pianeta. Grazie a ingredienti facil m e n t e r e p e r i b i l i , c h e c o s t i t u i s c o n o f r a l ’ a l t r o i c a r d i n i d e l l a d i e t a m e d i t e r r anea, e a moltissimi consigli e informa zioni utili, l’immunologa Antonella Viola e il dietista Daniele Nucci propongono un libro a metà strada fra il saggio e il ricettario, con un solo obie ttivo: il be nessere della persona e la sostenibilità

“Perché un libro sulla nutrizione? Perché il cibo può essere uno dei più potenti alleati della nostra salute spiega Antonella Viola fornendoci l’energia e la materia necessarie per costruire il nostro corpo, mantenerlo sano, combattere infezioni, riparare feri te, rigenerare tessuti”. L’incipit del primo capitolo de Il cibo buono chiarisce subito perché tutto (o molto) ruota intorno all’alimentazione “Cibo C’è chi lo ama e chi arriva a odiarlo, chi lo vede come una gratifica zione, chi come un problema, chi lo ritiene fonda mentale per la salute e chi pensa sia utile solo a sod disfare un bisogno primario. Una cosa è certa: il cibo è una presenza costante e necessaria alla nostra vita e dobbiamo imparare a trarne il meglio per la nostra salute”.

Il libro tocca alcuni punti chiave che tutti dovremmo seguire: il legame tra dieta mediterranea e sosteni bilità; la relazione tra cibo, microbiota e sistema immunitario; il ruolo dell’alimentazione per quanto riguarda il controverso tema delle intolleranze e delle allergie e molto altro. E poi: dalla colazione alla cena, cosa deve contenere un piatto completo e bilan ciato? Se non si vuole fare un pasto completo è meglio scegliere un primo, un secondo, o un piatto unico? È giusto demonizzare il dessert? Senza gras si significa mangiare più sano? Per dimagrire biso gna eliminare i carboidrati? Lo zucchero di canna è migliore di quello bianco? Il cibo buono, disponibile

da fine settembre, risponde a queste e ad altre domande, presentando inoltre ricette e menu appo sitamente studiati per garantire un al to livello di benes sere, sempre con un occhio alla sosteni bilità Il presuppo sto dell’opera, infat ti, è che ciò che fa bene a noi deve far bene anche al pia neta

A n t o n e l l a V i o l a è un’immunologa che ha trovato una cer ta notorietà nel pe riodo del Covid. È professoressa ordinaria di Patologia generale presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Univer sità di Padova e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica (IRP Città della Speranza) È autrice di oltre 100 pubblicazioni scientifiche su rivi ste internazionali e vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali Ha coordi nato innumerevoli progetti di ricerca nell’ambito dell’immunologia, dell’infiammazione, della ricerca sul cancro e sulle malattie rare.

Daniele Nucci è un dietista con laurea magistrale in Nutrizione umana e ha un passato da cuoco profes sionista Oggi è ricercatore sanitario all’Istituto On cologico Veneto IRCCS di Padova, dove segue proto colli di studio volti alla prevenzione dei tumori, attraverso la modifica degli stili di vita, avvalendosi anche di interventi di culinary medicine. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazio nali ed estere. È membro della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e del board del gruppo di lavoro Alimenti e nutrizione della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica

FRUITBOOKMAGAZINE
l N 41 l NOVEMBRE 2022
“Il cibo buono”, Antonella Viola e Daniele Nucci, Gribaudo Editore, 240 pagine, 17,95€, pubblicato il 20 settembre 2022

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mercati radicchio

F u r i a n i : “ F a r l e v a s u l l a q u a l i t à

p e r a f f r o n t a r e l e i n c e r t e z z e ”

Qualità massima, perseguita attraverso un’attenta selezione del prodotto e sapienti tecniche colturali che sono frutto di una specializzazione, quella sul radicchio, che i soci tramandano da tre generazioni: ecco come Geofur sta affrontando il mercato, puntando su un prodotto premium per non svilire i prezzi”. Ce ne parla Cristiana Furiani, responsabile commerciale della O.P. di Legnago (Verona), che è socia di Lgbi Specializzazione, organizzazione, distintività, soste nibilità Ecco le leve su cui far leva per affrontare anche un ’annata complessa come quella attuale, continuando a proporre sul mercato un prodotto dal la qualità costante, 12 mesi all’anno. “La campagna 2022 23 è senza dub bio delle più sfidanti, ma dal canto nostro possiamo contare su esperien za e know how maturati in anni e anni di lavoro insieme ai nostri soci, produttori di radicchio da tre gene razioni. Se c’è qualcuno che può riu scire a fare un prodotto di qualità anche quest’anno, questo è Geofur”. Anche se, confessa, a volte vacilla, Cristiana Furiani non perde il suo ottimismo nell’affrontare con deter minazione la campagna invernale del radicchio, caratterizzata quest’anno come del resto tutta la produzione agricola italiana da rincari alle stelle e consumi in frenata, per non parlare degli sconvolgimenti climati ci che creano situazioni di mercato instabili e impre vedibili La responsabile commerciale della OP di Le gnago (Vr) leader del radicchio, coltivato nelle zone più vocate della Penisola da una trentina di aziende socie, fa il punto sulla stagione che a novembre è

entrata nel vivo. “Qualità massima esordisce per seguita attraverso un ’attenta selezione del prodotto e sapienti tecniche colturali: ecco come stiamo affron tando il mercato, puntando su un prodotto premium per non svilire i prezzi”

“La stagione è partita con grandi incognite conti nua la siccità e il caldo intenso di fine estate aveva no ridotto rese e dimensioni, il perdurare delle alte t emperature anche a ottobre non ha spinto i consu mi Poi ci sono i rincari di tutti i tipi con cui fare i conti” A dispetto del clima anomalo, non è tuttavia venuta meno quell’escursione termica che in autun no permette al radicchio di sviluppare le sue carat teristiche organolettiche e la sua intensa colorazio ne: il prodotto quindi si presenta di buona qualità. Alla guida di Geofur tenendo alto il testimone eredi tato dal padre Rodolfo, pioniere del radicchio, scom parso lo scorso anno, Cristiana Furiani è anche pre sidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Vero na Igp. A sua volta Geofur è socia de La Grande Bel lezza Italiana, di cui il radicchio di Verona Igp è uno dei fiori all’occhiello, proposto anche nel vassoio 100% in cartone, riciclabile e biodegradabile, frutto di anni di investimenti in innovazione e sostenibilità.

FRUITBOOKMAGAZINE
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lo studio

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I flavonoidi di cavoli e broccoli contro il declino cognitivo

U n p o ’ d i “ c o l o r e ” i n t a v o l a p o t r e b b e proteggere dal declino cognitivo. Se condo un nuovo studio della Rush Uni versity Medical Center di Chicago, la assunzione di alimenti ricchi di flavonoli, un gruppo di flavonoidi antios sidanti che colorano frutta e verdura, aiuterebbe a rallentare il declino della memoria. Tra questi alimenti rientrano diversi tipi di frutta e verdura, tra cui cavoli e broccoli, oltre al tè e al vino

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla ri vista Neurology “È entusiasmante che il nostro stu dio dimostri che fare scelte alimentari specifiche può portare a un rallentamento del declino cognitivo”, ha riferito l’autore della ricerca Thomas Holland, della Rush University Medical Center di Chicago. Per com piere lo studio, il team di ricerca ha analizzato i tassi di declino cognitivo di un campione composto da 961 persone di età media di 81 anni senza demenza, a cui è stato chiesto, con cadenza annuale, di compila re un apposito questio nario sulla frequ con cui assumev determinati alime I partecipanti, seg ti per una media 7 anni, sono, ino tre, stati sottopos a test cognitivi e d memoria annuali Il campione è sta to poi diviso in 5 gruppi in base al la quantità di fla v o n o l i p r e s e n t i nella dieta I ri c e r c a t o r i h a n n o o s s e r v a t o

che ogni partecipante consumava in media circa 10 milligrammi al giorno di flavonoli (da 5 mg per il gruppo con il livello più basso, a 15 mg per quello con il consumo più alto). Dato inferiore rispetto alla quantità media assunta dagli adulti statunitensi, che è di circa 16 20 milligrammi al giorno. Il team di ricerca ha poi valutato il tasso di declino cognitivo dei partecipanti, utilizzando un punteggio globale che riassume 19 test cognitivi Come spiega to dagli studiosi, il punteggio medio varia da 0,5 per i soggetti senza problemi a 0,2 per le persone con lieve deterioramento cognitivo a 0,5 per le persone con malattia di Alzheimer.

I risultati dello studio hanno rilevato che, a parità di età, sesso e fumo e altri fattori, il punteggio cogniti vo del gruppo con più alto apporto di flavonoli dimi nuiva a un tasso di 0,4 unità per decennio più lenta mente rispetto alle persone che avevano il più basso apporto I ricercatori ipotizzano che quanto emerso sia probabilmente correlato alle proprietà antiossi danti e antinfiammatorie dei flavonoli. In particola re, i flavonoidi contenuti nei cavoli, fagioli, tè, spina ci e broccoli, che contengono soprattutto il kaempfe rolo, sono risultati i più efficaci in assoluto nel ral lentare il declino cognitivo Il cavolo ha tante virtù Il primo vantaggio è la repe à ’ a soste e a buon prezzo Il to straordinario ortaggio, ei più nutrienti, non si spreca nulla. Tutto si può utilizzare. Ha una versatilità straordina ria per quanto riguar da le ricette in cucina Il cavolo protegge in mo do naturale l’intero si s t e m a c a r d i o v a s c o l a r e . Antinfiammatorio, anti radicali liberi, disintossi cante, addirittura gli ven gono attribuite proprietà ntitumorali e aiuta a com attere l’aterosclerosi

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eccellenze |

C o n P a o l i l l o i l f i n o c c h i o è

“buono in ogni momento”

Dopo un novembre di quotazioni non soddisfacenti la campagna del finocchio Paolillo entra nel vivo con la raccolta nel foggiano. Ciro Paolillo: “Il prodotto è eccellente, l’export è partito e sul mercato si prospettano condizioni mi gliori”. L’innovazione fa la differenza e l’azienda salernitana è pioniera in tal senso: Mariapia Paolillo ci parla di uno studio sulla valorizzazione degli scarti. Nuovo claim: buono in ogni momento

Finocchio 100% ita liano e di alta qua lità, da filiera con trollata, sostenibile in tutte le fasi del processo produttivo, dal campo al confe zionamento Ecco i tre plus di Paolillo raccontati nel nuovo packaging, che met te in evidenza l’im pegno green dell’a zienda di Eboli (Sa) specialista di questo ortaggio, che oggi è presente sul merca to tutto l’anno con un prodotto top di gamma, destinato ai mercati all’ingrosso e alla Gdo italiana, con un 10% di export. Quella in corso non è un ’annata semplice per il finocchio made in Italy. Il comparto già pro vato da rincari di ogni tipo (si stima un +30% di costi di produzione al kg), per non parlare degli sconvolgi menti climatici che creano situazioni di mercato instabili è reduce da un mese di novembre caratte rizzato da una sovrapposizione di offerta fra i vari

areali produttivi, con conseguenti prezzi al consumo poco soddisfacenti Anche l’export è partito a rilento, con una domanda da parte della Germania slittata di una ventina di giorni rispetto al calendario com merciale tradizionale.

“Passato novembre, resterà solo la Puglia come zona di produzione, la speranza quindi è che, con un mer cato meno saturo, si inizino a spuntare prezzi migliori spiega il sales manager Ciro Paolillo Il prodotto in raccolta è di qualità eccezionale” Bello, rotondo, bianco e turgido, di grosso calibro: questo è il prodotto che richiede oggi il mercato e che rispon de all’identikit del finocchio Paolillo. Un finocchio “buono in ogni momento”, come recita il claim che spicca sulle nuove confezioni brandizzate e anche sul bollino che novità da alcuni mesi con trassegna il prodot to sfuso destinato ai mercati all’ingrosso e, tramite questi, an che ai dettaglianti. Un finocchio di cui non si spreca nien te: una recente ri cerca effettuata dal l ’ U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i S a l e r n o dimostra infatti che anche gli scarti sono r ic c h i di p rop rie tà benefiche. “Lo stu dio spiega Maria pia Paolillo, respon sabile amministra tiva dell’azienda , coordinato dalla dottoressa Maria Assunta Crescenzi, si è basato sulle analisi metabo liche effettuate sugli scarti di finocchio forniti dalla nostra azienda. È emerso che anche gambo e foglie sono ricchi di composti bioattivi dalle elevate proprie tà antiossidanti e antinfiammatorie, e sono quindi preziosi sia per l’alimentazione che per l’applicazio ne nella cosmesi o nell’industria nutraceutica”

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novità |

La Pellegrini firma i pack delle nuove Zuppe fresche OrtoRomi

Prosegue con successo la campagna “OrtoRomi, la mia scelta di benessere” con la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, la cui immagine compare su alcune delle referenze più apprezzate dai consumatori come la Cicoria e P a t a t e 3 1 0 g r a m m i e l a F a v e e P i s e l l i 310 grammi. Non solo: le Zuppe Orto Romi per l’autunno si presentano con una grafica rinnovata volta a enfatizza re i numerosi plus di prodotto

Particolarmente ricco di proposte, l’assortimento del le zuppe fresche comprende alcune delle ricette più classiche della tradizione italiana ed altre più inno vative rivisitate in chiave moderna, per rispondere alle diverse esigenze di un mercato sempre più atten to al benessere, ma al contempo interessato a trova re soluzioni gustose, varie e pratiche, come un pro dott o pronto al consumo L’assortimento comprende numerose referenze: Cicoria e patate, Scarola e fagio li, Fave e piselli, Zuppa pugliese, Zuppa di carciofi, Zuppa toscana, Minestrone leguminoso, Minestrone di verdure, Passato di verdure, Passato di zucca e

carote, Vellutata di bieta e cavolfiore, Vellutata di funghi misti e porcini e Vellutata fagioli e radicchio. Le nuove zuppe OrtoRomi presentano un ’etichetta corta che incontra il favore del consumatore di oggi: sono infatti formulate con verdure selezionate, pro venienti da filiera controllata, altri pochi ingredien ti di alta qualità, quali l’olio extra vergine di oliva e sono prive di glutammato e conservanti, per un pa sto gustoso, sano ed equilibrato. Offrendo il vantag gio di essere pronte in pochi minuti: si riscaldano infatti per 5 minuti in pentola o solo per 4 minuti in forno a microonde a 900 w. Sono disponibili in vas soi microondabili con pellicola easy peel, in due di verse grammature: 310 grammi la monoporzione o 620 grammi la doppia porzione La confezione è in plastica 100% riciclabile; le indicazioni sul corretto smaltimento sono presenti sulla confezione N e l l ’ a m b i t o d e l l ’ i n t e n s a c a m p a g n a m u l t i c a n a l e “OrtoRomi, la mia scelta di benessere”, Federica Pellegrini, testimonial del brand OrtoRomi, ha fir mato tutte le linee di prodotto OrtoRomi. A partire dal collarino degli Estratti di frutta e verdura; pro seguendo con la firma di una selezione di Insalate di IV gamma (Cavolo cappuccio da 200 grammi, Cuore di Scarola da 175 grammi, Radicchio Rosso da 175 grammi, Cuore di Iceberg da 250 grammi, Vivace da 200 grammi); per arrivare alle Zuppe.

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percorsi |

Il Trentino, uno dei distretti di produ zione melicola più importanti d’Europa, si è presentato alla fiera Interpoma in un’area espositiva che ha ospititato le principali realtà cooperative e associative della regione che si occupano della produzione, dello studio, dello svilup po commerciale, della ricerca e dell’in novazione della mela. Andrea Fedrizzi: “Sostenibilità e innovazione varietale a vantaggio dei soci e dei consumatori”

Il sistema ortofrutticolo trentino si è presentato uni to alla fiera Interpoma di Bolzano dello scorso no vembre Nello stand erano rappresentati Apot, asso ciazione produttori ortofrutticoli trentini; consorzio Melinda e cooperativa La Trentina; Fondazione Ed mund Mach; CIF Consorzio Innovazione Frutta; CO.Di.Pr.A consorzio difesa produttori agricoli; Agri duemila Hub Innovation Per quanto riguarda Me linda, con 380 mila tonnellate prodotte quest’anno su 507 mila tonnellate regionali, la campagna vendi te si profila complessa e le cause sono s gli occhi di tutti: nore potere di acq sto da parte delle m i g l i e , c o n t r a z i o del mercato, altiss m a c o m p e t i z i o n con gli altri pro duttori europei a cui si aggiungono i drammatici rin cari relativi all’e nergia. Fortuna tamente, a fron te di un lieve calo dei volumi r i s p e t t o a l l o

Giancarlo Sbressa

d a

s c o r s o a n n o ( 1 0 % circa), il nuovo rac c o l t o p r e s e n t a u n a qualità di mele ecce zionale, sia in termi ni di colorazione che di calibro. Nonostan te questa situazione di mercato abbastan za tesa, la scelta di Melinda è quella di continuare a investi re anche nel 2023, attraverso nuove attività di marketing dedicate al supporto della propria marca, alla valorizzazione del prodotto fresco ma anche sostenendo il nuovo business dei prodotti trasforma ti importantissimo per coinvolgere un target più am pio di consumatori “Nei prossimi mesi sarà ancora più importante rispetto al passato saper investire nell’organizzazio ne e nel coordinamento strutturale del nostro siste ma frutticolo trentino ha dichiarato Ennio Magnani, presidente di APOT . Tutte le difficoltà della logisti ca, l’export, la disponibilità del packaging, la gestio ne dei costi delle strutture, così come successo per il Covid, sono in qualche maniera gestibili solo con un i di i ”

bbiamo realizzato una vi ervista che potete vedere leggendo il QR sopra a d An d re a F edr izz i, r e s p o n s a b i l e m a r k e ting di Melinda e La Trentina, sulla direzio ne che sta prendendo il sistema frutticolo tren tino: “Sostenibilità e in novazione varietale sono prioritarie per garantire ai coltivatori associati un eddito soddisfacente e ai onsumatori mele entusia manti”, ha spiegato

Leggi il QR! FRUITBOOKMAGAZINE l N 41 l NOVEMBRE 2022
I l n s . v i d e o d i M e l i
n
a F e d r i z z i
Sistema frutticolo trentino unito per coltivare la sostenibilità

branding |

Eugenio Felice

Jingold, con Marvel i mini kiwi diventano Supereroi del Gusto

C’è Spider Man per i kiwi Oriental Red, H u l k p e r i J i n g o l d a p o l p a v e r d e , g l i A v e n g e r s p e r i k i w i a p o l p a g i a l l a : u n a squadra di supereroi al gran completo c h e a f f i a n c a q u e s t ’ a n n o i k i w i J i n g o l d ricchi di gusto. La collaborazione con Marvel è stata lanciata a ottobre a Fruit Attraction: Disney e Jingold hanno scel to l’importante fiera internazionale di Madrid per illustrare a tutto il mondo questo nuovo e avvincente progetto

I Supereroi del Gu s t o e n t r e r a n n o i n scena in Italia, Fran cia, Germania, Au stria e Svizzera per valorizzare e difen dere i kiwi Jingold di piccolo e medio calibro, ma pieni di sapore e di eccellen ti proprietà organo lettiche. Frutti per fetti per il consumo dei bambini, che li prediligono per il ca libro, ma anche per g l i a d u l t i , q u a n d o c e r c a n o u n p i c c o l o snack spezza fame o uno sprint in più per la colazione “Volendo parlare a questo tipo di target, ci è venuto spontaneo pensa re di coinvolgere la Disney”, ha affermato Federico Milanese, marketing manager di Jingold, durante la conferenza stampa organizzata a Fruit Attraction lo scorso ottobre “Insieme abbiamo individuato per ciascuna varietà i supereroi più adatti, che permet teranno al pubblico di identificarsi più facilmente con le qualità di nostri frutti Siamo entusiasti di

come il progetto si sta concretizzando e non vediamo l’ora di iniziare a coinvolgere i nostri piccoli e gran di consumatori, con il contest e le attività digital che abbiamo in programma ” .

Ogni tipologia di “minikiwi Superheroes” Jingold sarà infatti contraddistinta da un diverso personag gio Marvel. Per i dolcissimi minikiwi a polpa rossa, Jingold e Marvel hanno pensato all’agilità e alla simpatia di Spiderman, un supereroe amato da tutte le generazioni Per quelli verdi la scelta è natural mente ricaduta su Hulk, che sarà affiancato dalla cugina verde She Hulk. Per i piccoli kiwi Jingold a polpa gialla scende poi in campo la squadra degli Avengers, con Iron Man, Thor, Captain America e p e r s i n o i l t e n e r o Groot, l’albero di po che parole che ab biamo imparato ad amare ne I Guardia ni della Galassia. Tutti i pack della “collezione” Marvel saranno inoltre so stenibili, in linea con i valori della natu ra, del rispetto per l’ambiente e della so stenibilità che sono alla base delle colti vazioni e del proget to Jingold in Italia e nel mondo.

I Supereroi del Gu sto è uno dei princi pali progetti di valorizzazione del kiwi che Jingold lancia quest’anno L’innovativa azienda italiana, pre sente in tutto il mondo con una gamma completa di kiwi gialli, verdi, rossi e bio, sta affrontando con otti mismo la nuova stagione produttiva e commerciale: si stima infatti un raccolto record in aumento del 30 40% Jingold Red è stato l’apripista con calibri buoni e alta qualità, disponibile in GDO, nel dettaglio spe cializzato e anche sull’e commerce jingold it

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tecnologia

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S o r m a , d u e s o l u z i o n i h i - t e c h per la lavorazione delle mele

Sorma Group ha presentato a Bolzano a Interpoma tutte le ultime novità dedi cate al mondo delle mele. In particolare la linea di riempimento e chiusura dei vassoi in cartone e la versione aggiornata della macchina pick & place Aporo.

Mario Mercadini: “La nostra offerta è pensata per dare una risposta completa e ad alto contenuto d’innovazione alle esigenze degli operatori nei processi di selezione e confezionamento”

Lo scorso novembre si è svolta a Bolzano Interpoma, l’unica fiera verticale dedicata al settore melicolo Sorma Group non poteva mancare all’appuntamen to, presentando tutte le novità per il comparto. “Il settore melicolo ha commentato Mario Mercadini, marketing manager di Sorma Group rappresenta uno degli esempi più evoluti di applicazione dell’au

alla sostenibilità e alla delicatezza della lavorazione”. La linea di riempimento e chiusura dei vassoi in car tone si compone di un deimpilatore automatico dei vassoi, modello DB F115, di un riempitore Easypack, modello EP F115, e della macchina per la chiusura ed etichettatura dei vassoi, modello FBC F115 Il riem pitore è alimentato con un sistema di nastri diver genti ed è in grado di gestire vassoi da 4, 6 e 8 frut ti di tutte le tipologie, non solo mele. La chiuditrice ed etichettatrice si connota per una grande flessibi lità di utilizzo, può infatti passare velocemente da un formato di vassoi a un altro grazie a un software che memorizza le impostazioni per ciascuno di essi Que sta linea è una delle più produttive esistenti ad oggi: vanta una meccanizzazione semiautomatica grazie alla quale riesce a lavorare fino a 60 confezioni al mi nuto. Un altro plus è la semplicità di utilizzo, per cui non occorre che l’addetto abbia una formazione tecni ca specifica

tomazione nei processi di selezione e confezionamen to della frutta nel post raccolta. L’offerta integrata di macchinari di Sorma, per ogni fase del processo, insieme alle soluzioni per il packaging, è pensata proprio per dare una risposta completa ad alto con tenuto d’innovazione alle esigenze degli operatori con uno sguardo, sempre più necessario, all’efficienza,

A Interpoma Sorma ha presentato anche la versione aggiornata di Aporo, la rivoluzionaria confezionatri ce frutto della ricerca neozelandese, di cui il Gruppo è concessionario in Europa Grazie a un braccio robo tico la macchina posi ziona contemporaneamente 8 mele negli alveoli anche se già posizionati nel carto ne e attraverso l’uso di telecamere le sistema tutte con il picciolo nella stessa direzione e con il lato mi gliore, ovvero quello dalla colorazione più intensa, a vista Aporo è in grado di erogare 120 frutti al minu to ed è possibile controllarla anche da remoto

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mens sana |

Alice Gelmetti (die t is t a)

Dieta Fodmap per combattere

Il nostro intestino è popolato da ben 4kg di batteri, chiamati “microbiota intestinale” Quando tutto va bene questi batteri aiutano la digestione, migliorano il sistema immunitario, ci fanno stare bene e ci com battono l’insorgenza di molte malattie. Quando per qualche motivo la flora batterica intestinale viene intaccata (a causa per esempio di terapie farmacolo giche o di gastroenteriti o di problematiche psicolo giche come lo stress), il microbiota intestinale viene classificato in termini medici come “putrefattivo” e inizia quindi a produr re effetti indeside i L e c a u s e p r i n c i degli effetti indesi rati sopra citati so due: il richiamo acqua nel lume int stinale (visibile ne la diarrea o nell feci non formate) o la produzione di gas (gonfiore e do lore addominale).

Cosa fare quindi per risistemare i nostri batteri intestinali? Esi stono delle in

tegrazioni alimentari a base di pre e pro biotici che sistemano la flora batterica, ma diventa essenziale affiancarle ad un particolare tipo di dieta chiamata “low Fodmap”. Inventata in Australia, prevede l’eli minazione transitoria di particolari alimenti. Questi cibi infatti presentano al loro interno sostanze fer mentabili (la “F” di Fodmap) che in un intestino irri tato sono veramente difficili da assimilare Queste sostanze sono principalmente carboidrati a catena corta: oligosaccaridi (come l’inulina), disaccardi (come il lattosio), monosaccaridi (come il fruttosio), polioli (come lo xilitolo e tutti i dolcificanti). Nel periodo di eliminazione vanno quindi evitati cibi alquanto insoliti per una dieta sana, ma ricordiamo ci che l’eliminazione è solo momentanea! Si parla infatti di 4 16 settimane a seconda della gravità del l’infiammazione Tra le verdure i principali Fodmap si trovano in: aglio, porro, cipolla, scalogno, la fami glia delle crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiore), car ciofi e funghi champignon, Tra la frutta ci sono Fod map in pere, mele, fichi, cachi, prugne, datteri, pe sche e mango. Tra i cereali vanno evitati tutti quelli integrali o con l’aggiunta di fibre. Sono inoltre da evitare i prodotti contenenti lattosio, miele, dolcifi canti chimici, edulcoranti naturali, i legumi e alcuni tipi di frutta secca (pistacchi e anacardi)

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g o n f i o r i e i n t e s t i n o i r r i t a b i l e FRUITBOOKMAGAZIN
Ad i d ff i di intestino irritabile il con un esperto. È facile infatti nell’errore di mangiare troppo poco e andare in deperimento senza motivo. Non tutta la frutta e la verdura è da bandire, anzi! Caro te, zucchine e spinaci ad esempio risultano molto digeribili. Una volta fini to il periodo di elimina zione, inoltre, i vari pro dotti possono essere tutti eintrodotti, pur facendo t t e n z i o n e a l l ’ e f f e t t o c h e omportano al nostro corpo

Nel ristorante tristellato arriva la vertical farm

I fratelli Cerea: “Qui la più piccola e bella vertical farm al mondo” Eugenio Felice

Planet Farms e il ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea hanno annunciato l’apertura della prima vertical farm dedicata in un ristorante con tre stelle Michelin. Costruita all’interno del parco della Cantalupa, dove ha sede Da Vittorio, a Brusaporto (BG), la nuova vertical farm offre agli chef basilico, baby-leaf e altre varietà specifiche, inclusi i micro greens Nasce così un nuovo modello di “farm to table” a metro zero che conferma l’altissima qualità dei prodotti Planet Farms

Planet Farms, azienda di riferi mento per il vertical farming, e Da Vittorio, storico ristorante tre stel le Michelin, hanno annunciato l’11 ottobre l’apertura della nuova farm di Brusaporto: l’operazione avvici na il mondo dell’alta ristorazione al modello di produzione vegetale sostenibile e ad alto contenuto tec nologico proposto da Planet Farms La struttura, costruita all’interno del parco della Cantalupa, dove ha sede Da Vittorio, rivestita con assi di larice per integrarsi con il pae saggio circostante, è una vera e propria vertical farm custom ma de e rappresenta ad oggi un ’esclu siva a livello mondiale La farm ospita due camere di cre scita, visibili dall’esterno attraver so grandi oblò. La superficie com plessiva della vertical farm è di 150 metri quadrati. Ogni camera contiene sei aree disposte su tre livelli e indipendenti l’una dall’al

tra, per poter ospitare famiglie di c o l t u r e c o n e s i g e n z e d i f f e r e n t i . Nella farm, utilizzando tecniche di agricoltura idroponica fuori suolo, con un risparmio d’acqua superio re al 95% rispetto a un metodo di coltivazione tradizionale, sono col tivate molteplici tipologie di basi lico, baby leaf e altre varietà spe cifiche, inclusi micro greens, sulla base delle richieste specifiche e in continua evoluzione degli chef Ce rea Un agronomo dedicato di Pla net Farms sovrintende tutti i pro cessi di coltivazione all’interno del la vertical farm. Tutti i parametri colturali dalla t e m p e r a t u r a a l l ’ u m i d i t à , d a l l a ricetta della soluzione nutriti va all’intensità e composizione della luce, fino alla qualità di semi, sub

In foto la vertical farm all’interno del parco della Cantalupa, in provincia di Bergamo, dove ha sede il ristorante tristellato Da Vittorio dei fratelli Cerea La superficie complessiva della vertical farm è di 150 metri quadrati Ogni camera contiene sei aree disposte su tre livelli e sono indipendenti l’una dall’altra Un agronomo di Planet Farms sovrintende tutti i processi

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strati, aria e acqua sono control lati da un software proprietario interno e da un sistema di intelli genza artificiale, per creare le con dizioni ideali in tutte le fasi della crescita delle piante. Il ciclo pro duttivo si svolge in un ambiente protetto e isolato dall’esterno, per evitare il contatto con agenti pato geni e di conseguenza l’uso di fito farmaci e pesticidi, dannosi per la salute e l’ambiente Il vertical far ming, oltre a permettere un utiliz zo più efficiente dello spazio, ridu ce l’impatto sul suolo destinato all’attività agricola.

“L’apertura del sito di Brusaporto rappresenta per Planet Farms un avvenimento di grande rilevanza, poiché ci consente di raccontare

una delle possibili applicazioni del nostro modello di vertical farming e l’altissima qualità del nostro pro dotto, che nel caso di Brusaporto è realmente a metro zero e totalmen te demand driven, perché in grado di rispondere esattamente alle esi genze del ristorante Da Vittorio e dei fratelli Cerea”, afferma Daniele Benatoff, co ceo e co founder Pla net Farms.

“La continua ottimizzazione del processo di produzione ci permette di ottenere varietà aromatiche e baby ortaggi con qualità nutrizio nali e organolettiche eccezionali,

nonché di garantire una freschez z a e u n a q u a n t i t à d i p r o d o t t o costanti tutto l’anno, senza subire l’influenza delle condizioni clima tiche esterne e del territorio Con l’inaugurazione della Farm di Bru saporto viene confermato il rap porto di partnership e reciproco ri conoscimento che lega la realtà di Planet Farms alla cucina tristella ta dei fratelli Cerea”, conclude Lu ca Travaglini, co ceo e co founder Planet Farms.

“ A t t r a v e r s o l a p a r t n e r s h i p c o n Planet Farms, Da Vittorio diventa ambasciatore di una nuova cultu ra del cibo basata su filiera inte grata, zero sprechi, zero trasporti e un utilizzo responsabile delle ma terie prime a disposizione”, spiega

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“ Questo è per noi un grande evento. Oggi più che mai siamo consapevoli di quanto sia determinante n u t r i r e i l m o n d o s e n z a p r i v a r l o d e l l e s u e r i s o r s e .
C r e d i a m o c h e a n c h e l ’ a l t a r i s t o r a z i o n e a b b i a u n ruolo fondamentale nel veicolare tale messaggio ” Luca Travaglini e Daniele Benatoff (Planet Farms)
Chicco e Bobo Cerea con Daniele Benatoff e Luca Travaglini

72 la famiglia Cerea, titolare del ri storante tristellato. “Oggi più che mai siamo consapevoli di quanto sia importante nutrire il mondo senza privarlo delle sue risorse e crediamo che anche l’alta ristora zione abbia un ruolo fondamentale nel veicolare questo messaggio: ecco perché, attraverso la vertical farm installata, possiamo dare per primi il giusto esempio”, concludo no Luca Travaglini e Daniele Be natoff

Yummix Kale Dopo Rucool, Yum mix Vivace, Lattugood, Yummix Esotico e Yummix Delicato, per Planet Farms è il turno di Yum mix Kale: un mix di quattro va rietà di foglie di cavolo nero, verde e rosso che, pur appartenendo alla stessa famiglia, hanno caratteri stiche molto diverse tra loro, a par tire dal colore. Infatti, la loro varie tà cromatica passa da un verde chiaro a uno più scuro, fino al ros so e al viola intenso. Lo stesso vale anche per la morfologia e la textu re delle varie foglie: frastagliate, seghettate e tondeggianti, ruvide o molto lisce, ma tutte croccantissi me.

Il mix delle diverse varietà produ ce un aroma complessivo bilancia to, tra note leggermente amare, intense e fresche sul finale, in uno spettro che va dal fresco al mine rale, fino al sapore intenso del ca volo nero Yummix Kale è ottimo crudo gustato da solo, come insa lata in accompagnamento a secon di piatti, ma anche come base per la preparazione di estratti e succhi

e con l’arrivo dell’inverno il consi glio è di provarlo anche in padella, come condimento per un primo, o al forno in abbinamento ad altre verdure

Le insalate Planet Farms non han no necessità di essere lavate, gra zie alla coltivazione in ambiente controllato e alla filiera completa mente integrata e automatizzata, che assicura al consumatore non

Como raddoppia. La farm a disposizione del ristorante Da Vittoria produce oggi 20 25 varietà contemporaneamente Gli chef possono comunque scegliere tra più di 100 varietà tra baby leaf e aromatiche La vertical farm dispone di tantissima automazione e tecnologia e ha richiesto un investimento di circa 1 milione di euro “Rimarrà comunque un unicum hanno spiegato Daniele Benatoff e Luca Travaglini perch é siamo focalizzati su impianti su larga scala come Cavenago Nel 2023 apriremo a Cirimido Lomazzo (Como) un sito che avrà il doppio della capacità produttiva di Cavenago”

solo una perfetta tracciabilità, ma anche una garanzia di qualità, fre schezza e assoluto rispetto del l’ambiente In concomitanza con il lancio del nuovo Yummix Kale, Planet Farms ha presentato anche il restyling dell’intera gamma di insalate. Il tipico packaging colo rato che caratterizza i prodotti del marchio diventa così ancora più distintivo, con informazioni più chiare, organizzate e fruibili per il consumatore finale

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V e r t i c a l f a r m i n g : la nuova sfida in casa Battagliola

La nuova società con sede a Manerbio si chiama Kilometro Verde Carlotta Benini

Non insalate né baby leaf, ma un nuovo prodotto de stinato a rivoluzionare il mercato degli ortaggi a foglia pronti al consumo, firmato Kilometro Verde. È la nuova scommessa di Giuseppe Battagliola, pioniere della IV gamma, che nella sua Manerbio ha investito nella realizzazione di una nuova vertical farm dove a partire da metà 2023 saranno prodotte insalatine definite “teen leaf” pronte al consumo “più buone, più croccanti, più saporite e con una shelf life più lunga”

Kilometro Verde, ovvero qualità, salubrità, etica e ambiente È una scommessa all’insegna dell’inno vazione green quella che vede pro tagonista Giuseppe Battagliola (in foto), imprenditore bresciano vero e proprio pioniere della quarta gamma: è stato lui infatti, insieme al fratello Domenico, a dare vita nel 1991 a La Linea Verde, l’azien da di Manerbio (Bs) oggi ai vertici del mercato nazionale e interna zionale delle insalate pronte al con sumo e dei piatti pronti freschi. La naturale propensione verso l’inno vazione e la consapevolezza del l’importanza strategica della diver sificazione nel 2021 hanno portato Giuseppe Battagliola a decidere di investire in una nuova avventura, Kilometro Verde Vertical Farms, startup specializzata nella coltiva zione idroponica verticale e indoor di una “ nuova tipologia di prodot to”, che fino ad oggi non esisteva sul mercato

Teen leaf rivoluzionarie Non insa late, né baby leaf, ma “teen leaf”, ovvero un nuovo concept nel mon do degli ortaggi a foglia, caratte

rizzato da insalate (per usare il termine generico) di calibro medio, con foglia più spessa, asciutta e consistente e dalla croccantezza unica “La scelta varietale spiega l’azienda è stata sviluppata con una grande casa sementiera, part ner strategico, con l’obiettivo di ottenere piante più adatte al no stro contesto, distintive e perfor manti”. Resta ancora il riserbo sul le referenze, ma la promessa è che saranno differenti da tutto quello che fino ad oggi si è visto sul mer cato

Prodotti più buoni dunque, più saporiti, di qualità costante e du ratura nel tempo: la shelf life delle colture da vertical farming, che crescono in ambiente protetto e controllato, è infatti superiore e freschezza e qualità restano intat te dal momento della raccolta fino al consumo, permettendo ai consu matori di portare in tavola un pro dotto salubre e sostenibile, coltiva to senza uso di prodotti chimici di

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sintesi e riducendo al minimo il consumo di suolo e di acqua. Dispo nibili 365 giorni all’anno, le nuove teen leaf di Kilometro Verde non hanno stagione e sono anche una risposta alle esigenze dettate dal cambiamento climatico “Coltura idroponica e vertical farm possiedono una serie di elementi valoriali e di ecosostenibilità uni ci, per questo si sposano perfetta mente con la visione e i valori che ho coltivato durante tutta la mia

vita dichiara Giuseppe Battaglio la Con questo progetto vogliamo p o s i z i o n a r c i a l l ’ i n t e r n o d i u n a nuova categoria di prodotto Pur non essendo il vertical farming una novità assoluta, c’è chi si è approc ciato a questo nuovo tipo di agri coltura dando principalmente prio rità all’aspetto innovativo intrin seco, piuttosto che all’essere custo mer oriented, come Kilometro Ver de” Forte del know how maturato in anni e anni di esperienza ai ver tici del settore da parte del suo fon datore, la nuova vertical farm di Manerbio infatti ha dato il via al l’attività di ricerca due anni e

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mezzo fa sapendo subito quale tipologia di foglie e di insalate pro durre, senza bisogno di “aggiusta re il tiro” strada facendo, come può succedere ad altre startup del set tore

Sostenibilità a 360 gradi. Un altro vantaggio del vertical farming è la possibilità di ripristinare aree ur bane riqualificando terreni e aree dismesse: la nuova struttura di Kilometro Verde sorgerà infatti a Manerbio (Bs) sulle spoglie di un capannone ad uso industriale di smesso. Il progetto è all’insegna dell’innovazione green anche per q u a n t o r i g u a r d a i l f a b b i s o g n o energetico: Kilometro Verde ha in essere un accordo con un primario produttore/distributore di energia per la creazione di un campo sola re di 10 Megawatt La riduzione della carbon footprint è perseguita anche attraverso la mitigazione

ambientale e il riciclo inteso nel suo concetto più ampio per creare un ’azienda basata sull’economia circolare.

Non ultimo per importanza, del progetto Kilometro Verde va sotto lineato anche l’aspetto dell’ottimiz zazione dei costi di gestione, che hanno coinvolto diverse specializ z a z i o n i , d a l l ’ a g r o n o m i a a l l ’ e n g i neering, alle tecnologie alimentari e al risparmio energetico in rela zione anche ai sistemi di illumina zione La startup sarà un esempio v i r t u o s o i n p i e n a f i l o s o f i a “ k m z e r o ” : t u t t o a v v i e n e a l l ’ i n t e r n o , dalla semina fino alla busta.

Sul mercato dal 2023. Venendo al dunque, quando potremo trovare sugli scaffali le nuove teen leaf di

Kilometro Verde? “Sul tavolo ab biamo un piano definito ma anco ra non possiamo sbilanciarci sui tempi rivela l’ufficio stampa del l’azienda Si partirà con una ca tena distributiva e si prevede che l’impianto di Manerbio sia produt tivo a metà dell’anno prossimo”. Per quanto riguarda il posiziona mento, Kilometro Verde intende garantire “ un rapporto qualità prezzo consono ” , con un prodotto distintivo che punta a conquistare non un piccolo segmento di merca to, ma a una fetta ben più ampia “L’attitudine a sperimentare è ti pica di ogni imprenditore conclu de Giuseppe Battagliola , la ten denza è quella di alzare l’asticella, ciò che mi caratterizza è dare valo re al risultato, senza dimenticare mai di valorizzare l’unicità del per corso che mi ha portato a ottener lo”.

II vertical farming è la nuova fron tiera dell’agricoltura: si parte dal concetto di coltura idroponica in door, al chiuso, sviluppando super fici di coltivazione non in orizzon tale ma in verticale per ottimizza re lo spazio In queste strutture verticali viene adottata l’idroponi ca, grazie alla quale le piante cre scono in una soluzione nutritiva. Un’idea innovativa che risponde al l’esigenza di un maggior risparmio di suolo, soprattutto alla luce delle previsioni di FAO sulla diminuzio ne della terra coltivabile pro capi te, che nel 2050 si prevede ridotta a un terzo in comparazione al 1970.

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Giuseppe Battagliola, fondatore di Kilometro Verde, nella vertical farm con in mano una teen leaf
Il vertical farming non è una novità assoluta. C’è però chi si è approcciato a questo nuovo tipo di agricoltura dando principalmente priorità all’aspetto innovativo intrinseco, piuttosto che all’essere custom e r o r i e n t e d , c o m e è i n v e c e K i l o m e t r o V e r d e ” Giuseppe Battagliola (fondatore Kilometro Verde)

Brassiche, Peviani pioniera Ecco le tendenze a livello di formati, varietà e colori

La

Cavolfiori bianchi e colorati, broccoli e cavoli romane schi, coltivati nei terreni vocati dell’arco ionico e quindi lavorati presso lo stabilimento di Ginosa (Taranto) per essere valorizzati sul mercato. Quella delle brassiche per Peviani è una tradizione che ha radici lontane: pioniera nella produzione di questi ortaggi, è stata fra le prime aziende a proporre sui banchi il cavolo filmato e oggi è presente nella distribuzione moderna con pro poste che vanno incontro ai nuovi trend di consumo

Colorate, con le infiorescenze aran cioni, viola, gialle o verdi, capaci di incuriosire e conquistare anche i consumatori più piccoli. Oppure nel formato ready to cook, ad alto contenuto di servizio: oggi le bras siche, grazie alla spinta all’inno vazione che ha riorientato la pro duzione, sono ortaggi in grado di stupire Un prodotto legato alla tradizione che si rinnova e diventa protagonista sulle tavole invernali ma non solo , andando incontro alle esigenze di un consumatore sempre più attento alla novità e di una distribuzione interessata ai nuovi formati e alle proposte di im patto a scaffale Peviani, azienda lombarda leader nella produzione e commercializ zazione e nell’import ed export di ortofrutta, è pioniera delle brassi che ed è stata fra le prime realtà a proporre sui banchi i cavoli filma ti Ne abbiamo parlato con il diret tore commerciale Andrea Peviani, quarta generazione di un ’azienda che dagli anni Venti, quando il bis nonno Gino costituì la prima so cietà commerciale, ha incentrato la propria attività sull’amore ver

so la natura e la passione per l’or tofrutta Valori che oggi fanno di Peviani un player globale del set tore.

Vediamo allora quali sono le tipo logie di brassiche prodotte da Pe viani: “Produciamo cavolfiori bian chi e colorati viola, arancio, gial li e verdi , broccoli e cavoli roma neschi, utilizzando più di 60 va rietà differenti che ci consentono di coprire un periodo di commer

Con più di 100 anni di esperienza, la Peviani Spa è una realtà italiana specia lizzata nella produzione, importazione ed esportazione di frutta e verdura fresca L’azienda famigliare vanta una fitta rete di fornitori internazionali affidabili, così come una filiera italiana con aziende agricole e stabilimenti produttivi di pro prietà Grazie ai continui investimenti in innovazione e ricerca agricola, Peviani si impegna a offrire prodotti ortofrutticoli di qualità tutto l’anno, affermandosi così come un partner di fiducia per i retailer italiani ed europei

produzione di cavolfiori, broccoli e cavoli romaneschi si concentra tra la Puglia e la Basilicata Carlotta Benini
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cializzazione che va da fine ottobre a inizio maggio. Le nostre brassi che sono vendute sfuse o filmate, oppure proposte sottoforma di ro sette e vengono tutte selezionate e lavorate nel nostro stabilimento di Ginosa, in Puglia”, ci spiega An drea Peviani

“La produzione continua si con centra tra la Puglia e la Basilicata, nell’arco ionico, che grazie a un clima mite e fresco è particolar mente vocato alla coltivazione di broccoli e cavolfiori di diversi colo ri e tipologie Esperti agronomi, in stretta collaborazione con gli agri coltori, hanno selezionato le varie tà più adatte per garantire la mas sima qualità e una produzione senza interruzioni da novembre a maggio. Le produzioni sono tutte pianificate con l’OP Athena, che vanta produttori specializzati e con provata esperienza”

Il cavolfiore è tra i prodotti “stori ci” di Peviani, tant’è che l’azienda è stata fra le prime a proporre i cavoli filmati, quindi puliti e pri vati delle foglie Ma come è nata questa idea? “In azienda sottoli nea il direttore commerciale è no ta la storia della nascita del cavol fiore defogliato e l’origine di que sta intuizione fu più che mai ca suale. Nel dopoguerra un carico di cavolfiori fogliati si ribaltò in ma gazzino appena prima di essere ca ricato sul camion Le foglie ester ne si ruppero e il prodotto risultò impresentabile A qualcuno venne l’idea di utilizzare i vecchi fogli blu che si usavano anni prima per oscurare i vetri durante le picchia te dell’aereo mitragliatore Pippo. I

cavoli furono incartati e spediti a Milano con la speranza di recupe rare qualcosa La sorpresa conti nua Andrea Peviani è che il pro dotto si vendette e anche meglio del solito, e quell’episodio ispirò mio nonno e i suoi fratelli, che in trodussero la carta velina per in cartare il cavolo, personalizzata con il disegno di un aereo che sfreccia va e la scritta Peviani FSB (Fran cesco, Serafino, Bassano: le inizia li dei loro nomi). Un packaging che restò per decenni un riferimento sui mercati nazionali e internazio nali. Alla carta seguì poi il film trasparente, ma questa è un ’altra storia…”

Veniamo quindi ai giorni nostri e alle tendenze nel comparto delle brassiche. “Negli ultimi anni ab biamo registrato un incremento delle vendite di rosette, la parte più tenera della brassica, quindi un

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Nella foto a lato il team commerciale di Peviani all’ultima edizione di Fruit Attraction, fiera che si è svolta a Madrid dal 4 al 6 ottobre con un record di presenze: 90 mila visitatori provenienti da 137 Paesi che hanno affollato per tre giorni gli 8 padiglioni del quartire fieristico Al centro della foto c’è Gino Peviani, Ceo di Peviani Spa Secondo da sinistra è il figlio Andrea Peviani, che rappresen ta la quarta generazione ed è oggi il direttore commerciale del gruppo lombardo, tra i leader nella produzione e commercializza zione e nell’import ed export di ortofrutta

p r o d o t t o s e r v i z i o c h e a c c o r c i a i tempi in cucina, prova che il con sumatore accoglie bene le novità varietali e i formati che semplifi cano la preparazione Pensiamo poi alle varietà colorate aggiunge An drea Peviani che hanno permes so di rivisitare in chiave moderna u n p r o d o t t o t i p i c a m e n t e l e g a t o alla tradizione. In particolare sono g r a d i t e d a l d i s t r i b u t o r e p e r c h é colorano lo scaffale e dal consuma tore perché donano un tocco di allegria ai piatti invernali, avvici nando anche i più piccoli al consu mo di questo ortaggio. Per rispon dere ancora meglio alle tendenze di consumo di cavoli colorati, da quest’anno abbiamo introdotto il cavolo romanesco arancione, una

varietà nuova, ricca di beta carote ne, dolcissima, che offre un ’ottima tenuta della consistenza e del colo re in cottura”.

Più in generale, cosa vuole il con sumatore e cosa cerca invece la GDO? “Il consumatore conclude Andrea Peviani vuole innanzitut to poter scegliere tra vari formati per rispondere alle diverse abitu dini culinarie, esigenza alla quale rispondiamo offrendo diversi pa ckaging e dimensioni. Anche la GDO ha compreso questo bisogno: in diversi negozi oggi si trova una gamma piuttosto completa”

Carciofi: al via sodalizio con Violì. Peviani è entrata a far parte del progetto Violì, il brand dedicato ai carciofi di qualità su iniziativa di tre attori di primo piano della pro duzione italiana: Apofruit Italia, Cericola e La Mongolfiera. Ad an nunciarlo è stato Andrea Peviani, a inizio dicembre. “Il carciofo è da tempo una referenza strategica del nostro portafoglio prodotti ha spiegato Per questo, abbiamo scelto di diventare partner delle migliori proposte di qualità oggi presenti sul mercato Peraltro, l’o biettivo del nostro ingresso è quel lo di contribuire al rilancio del pro getto e di aumentare la distribu zione sia in Italia, sia all’estero, in crementando di conseguenza anche le superfici di coltivazione”

Leonardo Oggiano, category ma nager di Peviani, ha aggiunto: “È per noi un motivo di orgoglio con dividere l’esperienza che abbiamo acquisito negli anni sul carciofo con il Consorzio Violì. Con le nostre col tivazioni sarde andremo a raffor zare la filiera di provenienza di Violì Il carciofo ha infatti da sem pre un forte legame con questo ter ritorio, dove i microclimi particola ri delle valli e delle pianure vicino al mare, unitamente alle tecniche di coltivazione tradizionali, l’hanno reso una delle colture più radicate anche su quest’isola” Violì è un progetto nato nel 2018 per valoriz zare il carciofo Gli ibridi sono stati selezionati tra quelli proposti da Nunhems BASF Vegetable Seeds.

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Home of Apples: la nuova corporate identity di VOG

I pilastri: origine, expertise, sostenibilità, prodotti e marchi Eugenio Felice

Origine, expertise, sostenibilità, prodotti e marchi: sono questi i quattro pilastri su cui si fonda Home of Apples, la nuova corporate identity del consorzio altoatesino V O G p r e s e n t a t a l o s c o r s o l u g l i o . Q u a t t r o a s s e t c h e d a sempre fanno parte del dna del consorzio VOG. Walter Pardatscher: “ VOG è un punto di riferimento riconosciuto nel settore delle mele Ora con Home of Apples mettiamo a sistema il nostro modo di lavorare e sotto lineiamo il nostro posizionamento sul mercato”

“Da oltre 75 anni il nostro consor zio è una forza di innovazione e sviluppo della frutticoltura altoa tesina ha dichiarato il presidente di VOG, Georg Kössler, durante la conferenza stampa dello scorso 28 luglio Dal 1945 a oggi, abbiamo affrontato numerose sfide e cam biamenti, senza mai tirarci indie tro e migliorando sempre la nostra organizzazione per far fronte alle esigenze di mercati nuovi Oggi sono orgoglioso di presentare un nuovo capitolo della nostra storia, un concept che guarda al futuro per essere sempre più forti nel dare valore ai nostri soci, ai nostri part ner e a tutta la nostra organizza zione”. “Oggi celebriamo una nuova pagi na della nostra storia ha commen

tato il direttore generale Walter Pardatscher e apriamo le porte alla nostra casa, fatta di competen za, fiducia, autorevolezza e qua lità. Con le nostre 550 mila tonnel late di raccolto all’anno e la pre senza in 75 mercati internaziona li, VOG è un punto di riferimento riconosciuto per tutto il settore Grazie a Home of Apples mettia mo a sistema il nostro modo di lavorare e sottolineiamo questo im portante posizionamento sul mer cato in un progetto che include tut ta la nostra filiera”.

L’origine è il primo elemento del nuovo concept Con altitudini che vanno dai 200 ai 1000 metri, in Al to Adige ogni mela trova l’habitat ideale. Una forte escursione termi ca tra giorno e notte e 300 giorni di sole all’anno creano le condizioni perfette per la maturazione, men tre il terreno dal basso contenuto argilloso e ricco di sabbia favorisce

VOG è la maggiore organizzazione melicola europea, con una produzione attorno alle 550 mila tonnellate l’anno e la presenza in 75 mercati internazionali Le 12 cooperative della provincia di Bolzano lavorano i frutti raccolti dai 4 600 melicoltori associati Per la stagione 2022 23 le previsioni sono di 450 mila tons di mele da produzione integrata e 35 mila tons di mele bio

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lo sviluppo delle radici dei meli “Nel nostro territorio, il clima alpi no incontra quello mediterraneo creando le condizioni perfette per la produzione di mele di alta qua lità ha spiegato Pardatscher Qui, da generazioni, gli agricoltori si prendono cura della terra e dei loro frutteti e scelgono le varietà più adatte alle diverse altitudini e ai diversi terreni. Un’alleanza tra uomo e natura che ha reso l’Alto Adige una vera e propria culla del le mele, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo”

Il secondo elemento di Home of Apples è l’expertise Una compe tenza che parte dai 4 600 contadi ni, passa per le 12 cooperative e arriva ai reparti di vendita, di con trollo qualità, di amministrazione, logistica, marketing e PR. “Più di 10 000 mani lavorano ogni giorno

per portare le migliori mele sulle tavole di tutto il mondo ha sotto lineato il responsabile vendite di VOG Klaus Hölzl Queste mani so no tutte accomunate dalla volontà di cooperare per accrescere e con dividere le competenze: dai nostri coltivatori che uniscono il sapere di generazioni alla spinta ad ag giornarsi e introdurre nuove tecni che, alle cooperative che garanti scono qualità, sicurezza e traccia bilità, fino al nostro team di com mercializzazione, dove sviluppia mo strategie innovative e offriamo un servizio efficiente, flessibile e puntuale. È così che creiamo va lore per i soci frutticultori, i clien ti e i partner, fino al consumatore”

La sostenibilità è il terzo asset di VOG Una sostenibilità ambienta le, ma anche economica e sociale, come ha spiegato la responsabile qualità Kathrin Pirchstaller: “Le nostre mele sono una risorsa per tutta la regione e per i nostri figli, per questo è fondamentale preser vare le nostre risorse ambientali così come garantire la produttività e il valore delle coltivazioni Per questo, insieme ad altri membri della melicoltura altoatesina, ab biamo creato progetti di valore co me sustainapple”.

Prodotti e brand sono l’elemento che completa il mosaico di Home of Apples. Dal marchio Marlene a Pink Lady, da Kanzi a envy e yello, da Jazz a SweeTango per arrivare alle mele di nuova generazione come RedPop, Giga e Cosmic Crisp e alle varietà e ai marchi biologici, l’assortimento di VOG è in grado di offrire la mela giusta per ogni esi genza, per 12 mesi all’anno.

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“ Home of Apples non è un semplice rebranding, ma un manifesto dei nostri valori, del nostro modo di lavorare. Rappresentiamo un terzo della produzione italiana. Siamo il partner a cui rivolgersi, per c o s t r u i r e u n a s s o r t i m e n t o c o m p l e t o e m o d e r n o ” Walter Pardatscher (direttore generale di VOG)
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a m b o a , l a m e l a maturata in pianta con il certificato

Rivoira ha sviluppato con Bureau Veritas la nuova certificazione Eugenio Felice

Si chiama Samboa, è un nuovo segmento di mela extra dolce, di cui tiene i diritti il Gruppo Rivoira di Verzuolo (Cn). Non si tratta dell’ennesimo club varietale, ma di un nuovo paradigma che consente dei benefici reali a tutta la filiera, dal produttore alle prese con il climate change e remunerazioni sempre più basse al consuma tore alle prese con qualità in punto vendita incostante e spesso non soddisfacente. La Samboa “maturata in pianta” sarà disponibile, coltivata in Italia, tutto l’anno

Samboa è una mela che sta de stando un interesse straordinario Per ora più a livello della produ zione. E con un raccolto 2022 che non ha superato le 400 tonnellate non potrebbe essere altrimenti. Il prossimo anno le cose cambieran no con 1 200 tonnellate attese Nel la prima settimana di ottobre sono arrivati nel Cuneese da tutto il mondo decine di produttori, tra i più grandi e qualificati, per vedere in campo le caratteristiche delle tre varietà che stanno dietro al marchio Samboa: Luiza, Venice e Isadora, tre “sorelle” (hanno la stessa mamma) selezionate in Bra sile (da cui il nome Samboa) di cui t i e n e i d i r i t t i i n t e r n a z i o n a l i i l Gruppo Rivoira di Verzuolo, tra i maggiori produttori, confezionato ri ed esportatori di frutta che ab biamo in Italia.

L’innovazione del progetto sta già nel fatto di non legarsi a una sin gola varietà sono appunto tre per ora, con caratteristiche omogenee, un domani potrebbero aggiunger sene altre ma nella promessa al la distribuzione e a ruota al consu matore finale, di ogni parte del

mondo, di garantire una mela con caratteristiche organolettiche ec cellenti e costanti per 12 mesi al l’anno In Italia per essere concre ti avremo Samboa per tutto l’anno, da agosto ad agosto, di produzione nazionale grazie a una conservabi lità eccellente. Noi stessi siamo stati in campo il 12 ottobre e abbia mo assaggiato dalla pianta la me la Samboa, potendo verificare con l’assaggio le sue caratteristiche su periori in termini di dolcezza, suc cosità e croccantezza Lo hanno specificato con chiarezza Marco Rivoira, ceo del gruppo pie montese, e il project manager Ger hard Dichgans (già direttore gene rale VOG), a una platea di giorna listi: “Con Samboa la nostra mis sione è fornire ogni singolo giorno un frutto fantastico al consumato re Vi abbiamo presentato il pro getto delle selezioni brasiliane lo scorso autunno alla fiera Fruit Attraction di Madrid, vi abbiamo svelato il brand Samboa questa

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primavera alla fiera Fruit Logisti ca di Berlino, ora vi abbiamo por tato nei frutteti, qui in Piemonte, per vedere le mele sulle piante. Nei prossimi anni tutti potranno com prare questa mela straordinaria nei punti vendita della grande di stribuzione e del commercio tradi zionale Siamo partiti con 200 etta ri, ma il nostro obiettivo al 2036 è di raggiungere i 4.000 ettari in tut to il mondo, grazie alle superfici in vestite dai nuovi partner”.

Il team tecnico del Gruppo Rivoira ha contribuito a delineare alcuni aspetti del progetto che mese dopo mese sta prendendo sempre più corpo In particolare Giulia Peirone per la qualità e Alessandro Rizzato per gli aspetti agronomici. Un al tro aspetto radicalmente innovati vo della mela Samboa sta nella promessa al consumatore, che non si limita agli slogan di facciata ma va oltre: è stata sviluppata infatti, in collaborazione con l’ente inter nazionale Bureau Veritas, la certi ficazione “Ripe on tree”, “matura ta in pianta“, che sta a significare che ogni produttore dovrà rispet

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tare un protocollo per garantire la massima qualità dei frutti raccol ti. Nello specifico: minimo 12 gradi brix, minimo 6 kg di durezza, li vello di amido superiore a 6, pro duzione lorda massima di 70 ton nellate per ettaro. Il disciplinare prevede poi dei parametri minimi

di calibro e di colore. “È un mix di parametri ha sottolineato Marco Rivoira durante l’incontro con i giornalisti che permette di dire che la mela Samboa è raccolta al giusto grado di maturazione E no nostante sia raccolta matura, ha comunque un ’ottima conservabili tà, che raggiunge e supera i 12 me si. Negli ultimi anni i prezzi sem pre più depressi riconosciuti dalla GDO hanno spinto tanti produttori ad aumentare le produzioni per ettaro a discapito della qualità Questo poi si ripercuote negativa mente sui consumi. È l’opposto di quello che vogliamo fare con il pro getto Samboa”.

Marco Rivoira e Gerhard Dichgans (nella foto a lato) hanno infine sot tolineato i vantaggi per i produtto ri della mela Samboa Vantaggi che si ripercuotono sul consumatore finale. Essendo state selezionate in Brasile con condizioni climatiche difficili, le tre varietà Luiza, Veni ce e Isadora crescono rigogliose e con grande resilienza nelle zone di pianura e collinari, richiedendo po chissimi interventi Prova ne è la campagna in corso che, nonostante il caldo e la siccità di questa estate che ha pesantemente penalizzato alcune varietà precoci, ha visto frutti sulle piante dall’ottima colo razione e co n caratteristiche eccel lenti di croccantezza, succosità, aroma e dolcezza Samboa è quindi una mela dalla gestione agronomi ca semplice, che si adatta molto be ne a un clima in cambiamento.

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“ Con la mela Samboa la nostra missione è fornire ogni singolo giorno dell’anno un frutto fantastico al consumatore. Raccolto maturo, con bontà certificata e c o s t a n t e p e r 1 2 m e s i , g r a z i e a l l e g r a n d i c a p a c i t à di conservazione. Samboa è un nuovo paradigma ” Marco Rivoira e Gerhard Dichgans (Gruppo Rivoira)

Questa ed altre novità sono state presentate all’ultima edizione di Fruit Attraction a Madrid, lo scor so ottobre (in foto il team VIP) In particolare, l’adattamento ai cam biamenti del mercato ha richiesto a VIP una revisione della propria struttura organizzativa, per affron tare al meglio le sfide all’orizzon te. In ogni caso, questa visione si basa sui valori fondamentali per cepiti e definiti da VIP che si rias sumono nella dichiarazione “First Class Apple Partner” Oltre alla nuova direzione commerciale, in capo a Kurt Ratschiller (quarto da destra nella foto), sono state crea te nuove aree di responsabilità, co me la gestione delle vendite all’e stero in capo a Joachim Raben steiner e in Italia in capo a Mar tin Metz con l’aggiunta di due product manager per la gestione e lo sviluppo rispettivamente della gamma di mele club nella perso na di Fabio Zanesco e del bio nella persona di Gerhard Eberhö fer Questo aumenta il livello di specializzazione del personale di vendita, garantendo una maggiore presenza presso le sedi dei clienti e offrendo attivamente soluzioni personalizzate per la gestione del la fornitura di mele.

I principali obiettivi dell’azienda per la stagione 2022/23 sono man tenere i volumi della produzione convenzionale con le Golden Deli cious presenti tutto l’anno così co me, sul mercato italiano, le nuove varietà club, e di continuare a rafforzare la posizione nel mercato biologico con le proprie mele bio,

VIP Mela Val Venosta, K u r t R a t s c h i l l e r n u o v o direttore commerciale

La crescente segmentazione e complessità del mercato e l’aumento delle richieste dei clienti in termini di assistenza, informazione, consulenza e comunicazione hanno convinto VIP a fare un ulteriore passo avanti dopo i cambiamenti già effettuati nel 2007 e nel 2017 - verso un modello organizzativo che offra soluzioni più fl essibili e risposte più immediate, con una nuova direzione commerciale affidata a Kurt Ratschiller. Sono inoltre state create nuove aree di responsabilità

uno dei punti di forza del Paradiso delle Mele. Nonostante la produ zione sia inferiore del 20% rispetto agli anni precedenti, i produttori venostani hanno dalla loro il van taggio dell’altitudine, che ha miti gato i danni causati dal caldo in t u t t a E u r o p a , c o n s e n t e n d o u n a raccolta e una pianificazione della conservazione regolari. Il risultato è che VIP è in grado di garantire la varietà adatta per ogni stagione.

Certo rimane il nodo dei costi ener getici, logistici e delle materie pri me e un quadro economico politico non favorevole al consumo, con in flazione galoppante “Tutti i mer cati, anche quelli con un certo po tere d’acquisto come la Scandina via ha dichiarato Ratschiller ora stanno facendo molta attenzione al prezzo a causa della situazione ge nerale che sta mettendo sotto pres sione la grande distribuzione”

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P a r l a p i a n o F r u i t p o r t a l ’ a r a n c i a d i R i b e r a D o p verso nuovi traguardi

Terminato l’ampliamento del magazzino con tecnologie all’avanguardia per la selezione dei frutti Carlotta Benini

Parlapiano Fruit, storica azienda siciliana presente sul mercato da quattro generazioni, conferma il suo pri mato sull’arancia di Ribera Dop, di cui detiene il 70% della produzione, con oltre 7,1 milioni di chili lavorati nel corso dell’ultima campagna. La stagione 2022/23 dell’agrume tipico che si fregia del bollino giallo e rosso dell’Europa si apre con prospettive ottimistiche Paolo Parlapiano: “Arance dal sapore straordinario”. D a q u e s t a c a m p a g n a n u o v e t e c n o l o g i e d i s e l e z i o n e

È iniziata a novembre la stagione dell’Arancia di Ribera Dop, eccel lenza della Parlapiano Fruit, sto rica azienda ortofrutticola sicilia na che distribuisce i propri prodot ti su tutto il territorio nazionale, presente sul mercato da quattro generazioni Parlapiano è la realtà più strutturata nel comprensorio di Ribera e dell’agrume tipico che si fregia del bollino giallo e rosso dell’Europa è leader di mercato, rappresentando il 70% della sua produzione. “La campagna 2022 2023 si presenta come una stagio ne eccellente, con frutti di buona qualità, sia dal punto di vista visi vo che organolettico, dolci e succo si”, esordisce il responsabile ven dite e marketing Paolo Parlapiano, in foto a sinistra assieme al presi dente Biagio Parlapiano (al cen tro) e al responsabile acquisti e produzione Vincenzo Parlapiano (a destra) Paolo è anche e consigliere del Consorzio di Tutela dell’Aran cia di Ribera Dop “Dal punto di vista climatico spie ga Paolo Parlapiano il nostro è un territorio unico e ineguagliabile. A t t r a v e r s a t o d a d u e f i u m i , s i

estende su una vallata racchiusa dai monti Sicani nella parte nord, che preservano l’Arancia di Ribera Dop dai venti gelidi durante il pe riodo invernale, e dal mare nella parte sud, che assicura in estate la f r e s c u r a d e r i v a t a d a l l a b r e z z a marina È quindi un ’oasi arancico la totalmente distaccata dal conte sto agrumicolo regionale, che per fortuna fino a oggi non è stata col pita da avversità climatiche. Qui

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si crea un microclima particolare, che conferisce all’Arancia di Ribe ra Dop le caratteristiche d’eccel lenza che la contraddistinguono” “Affronteremo una stagione che presenta rincari in tutte le fasi della filiera sottolinea Paolo Par lapiano a partire dunque dai costi della materia prima, dell’energia elettrica, del materiale di confezio n a m e n t o , p e r f i n i r e c o n q u e l l i della logistica La speran za è quel la di riuscire a sopportare gli au menti generalizzati, che verranno necessariamente riversati sul prez zo di vendita, senza che ciò provo chi la contrazione dei consumi”. “Siamo ottimisti aggiunge Paolo Parlapiano in quanto crediamo che i consumatori continueranno a prediligere un ’arancia dal sapore straordinario e dalle qualità orga nolettiche uniche al mondo come l’Arancia di Ribera Dop, l’unica arancia a fregiarsi di questo presti

gioso riconoscimento. Tra le sue caratteristiche distintive a polpa bionda, facile da sbucciare, dolce e piacevolmente croccante grazie al perfetto equilibrio tra la parte mor bida e fibrosa spicca sicuramente la consistenza della polpa, tale che le vescicole di succo si dissolvono i n b o c c a n o n l a s c i a n d o r e s i d u i membranosi, per cui quando la si mangia si ha quasi la sensazione di berla”.

L’arancia di Ribera Dop si presta a essere consumata sia come frutta fresca, che spremuta, grazie alla sua elevata succosità Costituisce la fonte principale di vitamina C, antiossidante naturale che contri buisce al potenziamento del siste ma immunitario. È indicata nelle preparazioni gastronomiche, dal

l’antipasto al dessert, in quanto la buccia non subisce nessun tratta mento post raccolta ed è pertanto edibile, viene soltanto lavata con acqua potabile e asciugata prima del confezionamento Parlapiano Fruit ha rappresenta to in pieno durante l’ultima stagio ne agrumicola l’Arancia di Ribera Dop, lavorando 7.109.041 chili di produzione certificata su un totale lavorato di 10 645 620 chili (dati ufficiali Mipaaf), confermando un primato che si ripete ormai da tan tissimi anni “Per mantenere que sto primato svela Paolo Parlapia no abbiamo da poco realizzato un progetto di ampliamento dello sta bilimento produttivo, che da circa 2 mila mq è passato a 6 mila mq Lo stabilimento è dotato di tecno logie innovative per una selezione estremamente accurata dei frutti”

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DIMM IDISÌ RINN OVA LA ZUP PA ORTOLAN A CON PI Ù AROMI NATURALI E M EN O SALE

Era il 2006 e DimmidiSì debuttava con le Zuppe Fresche e buone, realizzate secondo la tradizione italiana, presentan do quattro referenze: Minestrone di Verdure, Passato di Verdure, Zuppa Toscana e Zuppa Ortolana. Quando il marchio proponeva con coraggio e lungimiranza prodotti che avreb bero creato una vera e propria categoria merceologica che prima non esisteva la Zuppa Ortolana era già presente. DimmidiSì, oggi leader del settore con il 38% di quota a valo re (fonte: dati Nielsen aggiornati ad agosto 2022), si fa gui dare dallo spirito di innovazione che l’ha sempre contraddi stinta e, rispondendo alle esigenze dei consumatori, crea una versione più moderna e appealing, pur mantenendo la freschezza, la naturalità e la genuinità di sempre. Il mix di legumi, verdure e cereali, base della zuppa, rimane invariato, ma viene completato con rosmarino, origano e un tocco di pepe che donano una nota mediterranea e aromati ca che permette di rinunciare a una parte di sale ottenendo una ottima sapidità. Corona semplicemente la preparazione un tradizionale e sempre amato filo d’olio EVO.

Il pack si fa più semplice e accattivante: mette in risalto i punti di forza della ricetta mentre la foto dell’impiattato mostra tutti gli ingredienti della zuppa che ne determinano l’equilibrato e gustoso risultato finale La nuova proposta è disponibile da fine ottobre, in ciotola da 620 gr. (2 porzio ni) microondabile, fabbricata in Italia e riciclabile al 100%. Il cluster è di cartone riciclato al 90% certificato FSC.

Il 29 novembre a Ferrara si è parlato di energie rinnovabili e prospettive future, alla presenza di Stefano Bonaccini, pre sidente della Regione Emilia Romagna. Sul palco dell’evento “Coltiviamo Energia” non poteva mancare CPR System, una

delle aziende italiane leader da sempre dell’economia circo lare grazie alla purpose aziendale che mette in primo piano una gestione virtuosa dell’intero processo produttivo degli imballaggi in plastica a sponde abbattibili e dei pallet, a par tire dall’ortofrutta per arrivare al pesce, alle carni e a tutti i freschissimi.

“Un elemento chiave ha dichiarato Monica Artosi, diret trice generale di CPR System è riuscire in questa fase, così difficile, ad attuare cambiamenti e veloci adattamenti in grado di ammortizzare le criticità. Nei primi mesi post emer genza Covid c’è stato il problema del reperimento delle materie prime. A seguire il problema dell’aumento dei prez zi e dei costi della logistica.

“Fortunatamente ha proseguito Artosi in CPR abbiamo il dna del riutilizzo e della gestione sostenibile delle risorse Abbiamo ottimizzato la logistica per limitare i consumi, revi sionato in chiave di risparmio energetico tutti i processi di lavorazione. Abbiamo intensificato l’attività di rigranulo delle vecchie casse per produrre quelle nuove e valorizzato al massimo le fonti energetiche rinnovabili grazie al nostro impianto di pannelli fotovoltaici realizzato oltre 10 anni fa”. Nel 2021 CPR ha movimentanto 165,2 milioni di casse.

CPR SY STEM , ARTOSI : “RIUTILIZZO E GESTIONE SOSTEN IBILE DELLE RI SORSE, IL NOSTRO DN A”
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CONIP , 6 5 M ILA TO NS DI CASSE RICICLATE E 1 50 MILA TONS DI CO2 RISP ARM IATE NEL 2 02 2

CONIP, Consorzio Nazionale Imballaggi Plastica, ha presenta to alla fiera Ecomondo, lo scorso novembre, l’impronta am bientale del ciclo di vita delle cassette, che certifica i bene fici indotti dal recupero e dal riciclo degli imballaggi in pla stica I numeri del Life Cycle Assessment 2022 parlano di risparmi annui di 150 mila tonnellate di CO2, 2,3 milioni di Gigajoule di energia, 606 milioni di litri di acqua, 135 mila tonnellate di materia prima vergine. Questo grazie al siste ma ad “anello chiuso”, che da oltre 20 anni fa di CONIP una realtà pioniera dell’economia circolare.

“La plastica, se correttamente gestita, non è un rifiuto ma una risorsa. E come tale va valorizzata, non demonizzata”. Lo ha sottolineato la direttrice del consorzio Fabiola Mosca, raccontando che il CONIP oggi è una realtà che movimenta 87 mila tonnellate di casse in plastica (dato relativo all’immes so al consumo nel 2021), il 75% delle quali vengono recupe rate e avviate al riciclo, per un totale di 65 mila tonnellate imballaggi gestiti in modo sostenibile. “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in quasi 25

anni di attività in termini di raccolta e avvio al riciclo dei propri imballaggi ha commentato Domenico D’Aniello, pre sidente di CONIP a Ecomondo . Solo nel 2021 CONIP ha recu perato e avviato a riciclo il 75% delle cassette che ha immes so sul mercato nazionale Un esempio virtuoso, efficace ed efficiente di economica circolare L’obiettivo è quello di arri vare a recuperare ed avviare a riciclo la quasi totalità di casse immesse sul mercato; un traguardo per il quale tutti i nostri consorziati si stanno adoperando con il massimo impegno”.

dono parte al progetto accoglieranno a rotazione, in una specifica area fuori banco dei negozi e strettamente adiacen te a quella dell’ortofrutta, un allestimento straordinario ideato ad hoc e di durata limitata, in concomitanza con le attività promozionali a volantino.

È partita a novembre l’esclusiva attività che coinvolge Dole Italia e Spazio Conad e che vedrà da qui a tutto il prossimo anno l’allestimento di esposizioni fuori banco temporanee interamente dedicate alle banane premium Dole in selezio nati punti vendita della rete distributiva. Gli store che pren

Le installazioni, di grande impatto visivo e frutto di una gestione inedita di spazi promozionali, hanno l’obiettivo di attrarre i clienti dei punti vendita in maniera originale, valo rizzando il prodotto, la categoria e gli store, ponendo l’ac cento sul mondo valoriale racchiuso nelle banane premium Dole. Le isole, infatti, sono interamente realizzate in legno e ogni elemento che le caratterizza intende richiamare le calde aree tropicali di origine dove le banane Dole nascono buone e genuine, al fine di dar vita a una esperienza di acquisto da parte del consumatore nuova, emozionante e consapevole “Siamo molto felici di aver avviato questo progetto con Spazio Conad. Un’occasione unica per promuovere ed esaltare le caratteristiche dei nostri prodotti e in un momento in cui si sente parlare di banalizzazione dell’ortofrutta. Con questa idea di allestimento valorizziamo le nostre banane premium evidenziando le aree di provenienza”, ha commentato Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia.

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CON DOLE ITALI A LA TEATRALI TÀ DELLE ESP OSIZION I ARRIVA NEGLI SP AZI CO NAD
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UN IT EC, N UOV E STRAD E AL B USINESS CON APPL ES SORT 3 E UN IQ APP LES

In un mercato sempre più dinamico Unitec accelera offren do alle imprese della filiera delle mele nuove opportunità per il loro business A Interpoma, infatti, ha presentato le solu zioni Apples Sort 3 e Uniq Apples del suo brand Unisorting, che permettono di classificare le caratteristiche qualitative interne ed esterne di ogni varietà di mela. Lo sguardo verso il futuro è la possibilità di classificare la qualità non solo su soglie minime o range rispetto ai principali parametri, ma anche l’opportunità di gestirli in diverse combinazioni per determinare cluster di qualità in grado di soddisfare in modo preciso ogni target di consumatori Le diverse combinazioni di grado zuccherino, acidità e durezza, ad esempio, determi nano infatti percezioni al palato specifiche e differenziate; una loro clusterizzazione rispetto ai principali target di con sumatori permette di selezionare prodotti più rispondenti alle esigenze di ogni segmento di consumo. Per ogni varietà di mele, Unisorting ha predisposto una serie di software totalmente dedicati e specialistici, così da offri re risposte altamente performanti per ogni singola esigenza Le innovative soluzioni Apples Sort 3 e Uniq Apples, quindi, non solo lavorano le mele con la massima delicatezza preser vandone la totale integrità, ma sono in grado di svolgere un ’accurata classificazione dei parametri della qualità ester na e interna e delle loro combinazioni (sostanza secca, durezza, grado Brix, oltre ai classici calibro, colore e forma; difetti interni al frutto, cioè ammaccature, difetti e danni alla polpa; difetti esterni, difetti di buccia che possono esse re derivati da grandine, rotature o difetti di altro genere)

L ’ i n t e r v i s t a

ad Angelo

e n e d e t t i

Con Apples Sort 3 e Uniq Apples è possibile classifi care i frutti in base al gusto dei consumatori e, quindi, determinare clu ster di parametri qualita tivi per ogni target di con sumatori creando un sistema che associa la qualità analizzata dalle soluzioni Unitec alla per cezione della qualità dei consumatori. Di fatto è possibile incrementare la loro soddi sfazione e ridurre in modo concreto gli sprechi. Unitec ha risposto anche alle crescenti sfide in tema di costi come l’incremento dei costi della manodopera e le difficoltà di reperimento della stessa automatizzando ogni fase del processo. Unisorting, poi, ha una forte e lunga esperienza nei sistemi di packaging Gli impianti Unisorting sono pro gettati per consentire il confezionamento di qualità e a costi ridotti delle mele nelle varie tipologie di imballi: confezioni in plateaux, confezioni in vassoi, confezioni in sacchetti o

altri tipi di confezioni. Negli ultimi anni, infine, Unitec ha creato e presentato anche la divisione Uni Robotics, che svi luppa soluzioni tecnologiche antropomorfe, in grado di auto matizzare ed eliminare tutte quelle operazioni manuali alie nanti e usuranti per il personale addetto con riduzione dra stica anche delle possibilità di errore e dei costi Leggendo il QR code della pagina con il vostro smartphone potete vedere la nostra intervista al presidente di Unitec Angelo Benedetti.

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Gogofresh, il delivery veronese di ortofrutta di stagione a km 0

Gogofresh è una startup di Verona fon data lo scorso inverno dai fratelli Diego e M a r c o Z a n d o n à , c h e s i o c c u p a d i consegnare a domicilio prodotti agricoli locali e di stagione promuovendo scel te consapevoli e un’agricoltura buona e giusta, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Oltre a frutta e verdura di stagione e a filiera corta, l’e commerce scaligero propone anche microgreens coltivati in vertical farming

Un modo nuovo di fare impresa e anche di fare la spesa che riesca a coniugare business, società e ambiente, supportando la filiera corta e valorizzan do i prodotti agricoli del territorio, anche quelli rari e di nicchia, che sarebbero altrimenti difficili da reperire. Con questa filosofia nasce Gogofresh, nuo vo delivery di ortofrutta e altri prodotti freschi fon dato lo scorso inverno dai fratelli veronesi Diego e Marco Zandonà, in collaborazione con la cooperativa agricola Ragazzi di Campagna La startup scaligera, che inizialmente operava nel territorio comunale, ora si è ampliata a tutta la provincia, con consegne an che in giornata per ordini effettuati entro le 15. Su Gogofresh è possibile acquistare frutta e verdura di stagione e a chilometro zero, legumi e frutta secca da varie zone d’Italia, pasta biologica e kombutcha, bevanda funzionale al sapore di frutta Gli ortaggi provengono tutti da aziende locali dislocate tra Vero na e Rovigo, la frutta invece proviene anche dalla Sicilia (agrumi) e dal Trentino (mele) In vendita su Gogofresh ci sono anche i microgreens della startup Very Good Crop, microverdure made in Verona col tivate in vertical farming riducendo al minimo l’uti lizzo di acqua, suolo agricolo e pesticidi. Infine sugli scaffali virtuali ci sono i “Prodotti rari”, ovvero quel li “incredibilmente buoni ma difficilissimi da trovare nei canali di vendita tradizionali”, si legge sul sito: ecco allora il peperoncino habanero chocolate, l’ha

banero rosso, i fagiolini gialli (detti anche tegoline), le cime di melone e i microgreens di pak choi, di pisello, di ravanello vulcano e di borragine. “Dare spazio a prodotti non tradizionali significa valorizza re al massimo le risorse naturali del territorio, ab battere gli sprechi e proteggere la biodiversità” spie gano da Gogofresh

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì e le consegne vengono effettuate da rider convenzionati tra le 18 e le 21, con possibilità di ricevere la spesa anche in giornata ordinando entro le 15 del giorno stesso. I prodotti acquistati su Gogofresh vengono consegnati in buste di carta riciclata personalizzate, compresi i sacchetti per le Spese Pronte: un mix stagionale di frutta e verdura locale freschissima scelta diretta mente dai produttori a prezzo calmierato Le propo ste sono: Spesa pronta mix stagionale (piccola, media, grande e anche formato mignon), Spesa pronta frut ta mix stagionale e Spesa pronta verdura mix sta gionale.

“Gogofresh è la bottega digitale km 0 di Verona che mira alla valorizzazione dei prodotti locali spiega il co fondatore Diego Zandonà, come riporta Verona Economia Con Gogofresh è possibile ricevere diret tamente a casa prodotti agricoli veronesi di altissi ma qualità in giornata. Un servizio che abbassa le barriere di accesso ai prodotti agricoli locali grazie all’utilizzo di strumenti digitali. Inoltre, a supporto della filiera corta ci sono le attività di marketing digi tale che mirano a incentivare il consumatore ad ope rare scelte consapevoli”

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