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Sostenibilità e digitale: parole

Ormai lo sappiamo bene: lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti e lo sviluppo tecnologico devono essere in grado di mantenere un equilibrio sostenibile tra il rispetto dell’ambiente e il progresso socio-economico. Ma c’è un aspetto a cui nessuno pensa mai: l’impronta di carbonio digitale

In un contesto in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale, l’impatto ambientale delle attività digitali, come l’uso di dispositivi e di servizi online, compresi siti web, social, cloud, diventa una preoccupazione sempre più urgente Si parla di “Digital Carbon Footprints”, ovvero di “impronta di carbonio digitale”, in altre parole: la quantità di emissioni di gas serra associati all’uso di energia elettrica, ma anche dell'acquisizione di materie prime, della produzione di componenti, della distribuzione e dello smaltimento dei dispositivi.

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Google è in prima linea nella lotta verso una maggiore sostenibilità digitale, con un’impennata senza precedenti proprio nel mese di maggio 2023 Consapevole della sua responsabilità ambientale, ha avviato importanti iniziative per ridurre l’impatto delle sue operazioni e negli ultimi mesi ha introdotto nuove normative che rappresentano un punto di svolta nel promuovere un futuro ecofriendly nel settore digitale, incoraggiando ad esempio lo sviluppo di app più efficienti e il miglioramento dei siti web e creando un nuovo programma di cloud. Tutto questo per rendere Google “ una macchina” che consumi meno energia e che riduca l’impronta di carbonio.

Calcolare le emissioni di gas serra da prodotti e servizi digitali non è un compito facile Esistono una serie di fattori da considerare, come l’energia incorporata e i materiali necessari per produrre un prodotto o un servizio, l’energia necessaria per ospitare un prodotto su server, le reti di distribuzione dei contenuti e i requisiti energetici degli utenti finali.

Ma le neuroscienze come ci possono aiutare? Risparmio energetico, emissioni ed economia circolare sono questioni sempre più sentite negli ultimi anni e infatti le aziende di ogni settore, compreso quello ortofrutticolo, si stanno attivando per essere sempre più sostenibili e a impatto zero

In un mondo in cui ormai si fa molta attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, è importante saperlo comunicare bene: le neuroscienze, quindi, ci insegnano a usare temi che risultino accessibili e che cavalchino l’onda del “fare bene”, così da accompagnare gli utenti ad essere maggiormente predisposti a partecipare alle cause sociali

Sul prossimo Fm vedremo in modo più approfondito l’importanza dell’ottimizzazione dei siti web, non solo per migliorare la velocità e l’esperienza dell’utente, ma anche per ridurre il loro impatto sull’ambiente, con l’aiuto delle tecniche di neuromarketing

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