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Pronti a sfruttare bene l’intelligenza ar tificiale?

Abbiamo messo alla prova il noto software ChatGPT Eugenio Felice

L’intelligenza artificiale è il tema del momento. Può essere anche un utile fornitore di informazioni? Saranno informazioni affidabili e precise? Per scoprirlo ci siamo iscritti a OpenAI, che ha sviluppato ChatGPT, il sistema free più evoluto di intelligenza artificiale, aggiornato a settembre 2021, e abbiamo posto quattro domande inerenti al settore ortofrutticolo, che è quello che ci compete, per metterlo alla prova. Le risposte date, che potete leggere qui sotto, lasciano molte perplessità

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L’intelligenza artificiale, o AI, sta ri v o l u z i o n a n d o n u m er o si se tto r i dell’economia. è disponibile anche gratuitamente sia su computer che su dispositivi mobili Per capire quanto ne sa realmente, abbiamo posto a ChatGPT, il sistema free più evoluto di intelligenza artificiale, alcune domande sul nostro settore. Le risposte non ci hanno convinto: probabilmente il motivo è che siamo ancora agli esordi e di strada, la AI, ne deve ancora fare molta Se ne sono accorti anche gli studenti di un liceo linguistico di Milano, con un contest di traduzione dall’inglese all’italiano: gli studenti hanno fatto registrare l’89% in meno di errori rispetto a ChatGPT. Tanto che alcuni giornali hanno titolato che la nota AI aperta a t u t t i è “ i n a t t e n d i b i l e ” S e c o n d o Astrid Bernasconi, docente di inglese dell’istituto che ha fatto l’esperimento, quanto accaduto “dipende dal fatto che l’algoritmo non è ancora in grado di sopperire ad enormi lacune di lettura del contesto e di interpretazione di modi di dire o di concetti astratti L’intelligenza artificiale può essere sì un valido supporto allo studio, ma non può sostituire le capacità di comprensione, di analisi e di astrazione dell’uomo”. Non ancora almeno.

Ma veniamo al nostro, di esperimento Abbiamo chiesto a ChatGPT, come prima domanda, quali siano i punti di forza e i punti di debolezza del sistema ortofrutticolo italiano. Una domanda molto generica. Ecco la risposta: “Il sistema ortofrutticolo italiano ha diversi punti di forza. In primo luogo, l ’ I t a l i a h a u n ’ a m p i a v a r i e t à d i

ChatGPT è un chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico sviluppato da OpenAI e specializzato nella conversazione con utenti umani GPT sta per Generative Pretrained Transformer, una tecnologia nuova applicata al machine learning ChatGPT è stato lanciato il 3 novembre 2022 e ha attirato l'attenzione per le risposte dettagliate e articolate climi e terreni, il che significa che il paese è in grado di produrre una vasta gamma di prodotti ortofrutticoli, dalla frutta mediterranea come agrumi, uva e olive alle mele e pere del nord Inoltre, l’Italia è nota per la sua produzione di frutta e verdura di alta qualità, grazie alla tradizione agricola, all’attenzione per le tecniche di coltivazione e alla forte regolamentazione del settore”.

“Tuttavia - continua ChatGPT - ci sono anche alcuni punti di debol e z z a n e l s i s t e m a o r t o f r u t t i c o l o italiano In primo luogo, il settore agricolo italiano è spesso caratterizzato da una forte frammentazione, con molti piccoli produttori che fanno fatica a competere a livello internazionale Inoltre, il sistema di distribuzione e commer- cializzazione in Italia è spesso inefficiente, con una scarsa coordinazione tra produttori, intermediari e rivenditori Infine, il settore agricolo italiano è spesso colpito da problemi di piaghe e malattie delle piante, che possono danneggiare la produzione e la qualità dei prodotti ortofrutticoli. Per affrontare questi problemi, il settore agricolo italiano sta cercando di investire in nuove tecnologie e pratiche sostenibili, come l’agricoltura biologica e la gestione integrata delle colture”

Una risposta molto generica ma non rileviamo particolari inesattezze. Passiamo quindi alla seconda domanda, più difficile: quali sono i frutti più esportati dall’Italia e quali le principali destinazioni?

Quali sono le destinazioni mondiali più importanti per l’ortofrutta italiana? Secondo ChatGPT “ sono l’Unione Europea e i paesi dell’Europa dell’Est, ma ci sono anche mercati in crescita in Asia, in particolare in Cina, dove la richiesta di prodotti di alta qualità sta aumentando L’America del Nord e il Medio Oriente sono altri importanti mercati per le esportazioni di frutta italiana” L’intelligenza artificiale si è però dimenticata di rilevanti destinazioni come il Nord Africa e il Sudamerica Nella pagina affianco uno screenshot dello spot delle salse Agromonte

“L’Italia - ci risponde ChatGPT - è un importante esportatore di frutta, con una vasta gamma di prodotti che vanno dalle arance alle mele, alle pesche, ai kiwi, ai limoni e molto altro ancora. Tra i frutti più esportati dall’Italia ci sono in particolare le mele e le pere, che rappresentano circa il 50% delle esportazioni di frutta”.

“Le principali destinazioni delle esportazioni di frutta italiana - continua ChatGPT - sono l’Unione Europea e i paesi dell’Europa dell’Est, ma ci sono anche mercati in crescita in Asia, in particolare in Cina, dove la richiesta di prodotti di alta qualità sta aumentando. L’America del Nord e il Medio Oriente sono altri importanti mercati per l’export di frutta italiana Nel complesso, l’export di frutta italiana è caratterizzato da una forte concorrenza internazionale, ma la reputazione della frutta ita- liana di alta qualità ha reso il paese un esportatore di successo. Gli sforzi per promuovere e proteggere i marchi di prodotto italiani, come le mele Alto Adige e le pere Abate Fetel, hanno anche contribuito a consolidare la posizione dell’Italia come leader nell’export di frutta di alta qualità”.

La risposta non supera l’esame. Le pere non sono da anni tra i frutti più esportati, per via dei noti problemi in produzione, mentre l’uva da tavola, secondo frutto più esportato - si veda la tabella di Fruitimprese qui sopra - non è nemmeno citata. Tra le destinazioni invece mancano del tutto Nord Africa e Sudamerica, mentre si parla di Cina dove però possiamo spedire solo kiwi e, da pochissimo, arance

Passiamo alla terza domanda, che richiede una conoscenza ancora più specifica: quali sono le aziende in Sicilia che commercializzano più agrumi e quali le province della Sicilia che producono più agrumi?

“In Sicilia - ci risponde ChatGPTci sono numerose aziende che commercializzano agrumi, ma alcune d e l l e p i ù i m p o r t a n t i i n c l u d o n o Arancia Rossa di Sicilia IGP, Agromonte, Filippo Berio e F.lli Urso. Queste aziende sono note per la loro attenzione alla qualità e alla sostenibilità, e spesso utilizzano tecniche di coltivazione tradizionali per garantire la massima freschezza e gusto dei loro prodotti”

“Per quanto riguarda le province della Sicilia che producono maggiormente agrumi - continua ChatGPT - la provincia di Catania è tra le principali, seguita da Siracusa, Messina, Ragusa e Palermo. La piana di Catania

Al terzo e quar to rispettivamente Coop e Conad. Al quinto c’è un discount, Eurospin.

Mancano però gruppi come Alì, Arena, Sole 365...

nota per la sua produzione di arance rosse di alta qualità, che sono un prodotto di eccellenza della Sicilia e hanno ricevuto il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta dall’Unione Europea”.

“In generale - conclude ChatGPTla produzione di agrumi in Sicilia è un’importante attività economica, che fornisce lavoro a migliaia di persone e rappresenta un’importante fonte di reddito per la regione. Tuttavia, come molte altre attività agricole in Italia, la produzione di agrumi in Sicilia deve affrontare alcune sfide, tra cui la concorrenza internazionale e i problemi ambientali come la siccità e le malattie delle piante”

Anche in questo caso la risposta non supera l’esame Agromonte fa salse di pomodoro, non certo agrumi, mentre Filippo Berio è uno storico produttore di olio extravergine di oliva. E ci fermiamo qua.

Veniamo all’ultima domanda, sulla GDO: quali sono i supermercati italiani dove posso trovare la migliore frutta e verdura?

“In Italia - risponde ChatGPT - ci sono diversi supermercati che offrono una vasta selezione di frutta e verdura di qualità. Alcune delle catene di supermercati più rinomate e apprezzate per la freschezza dei loro prodotti ortofrutticoli includono: 1 Eataly, un grande magazzino di alimenti italiani che si concentra sulla promozione di prodotti di alta qualità Offre una vasta selezione di frutta e verdura fresca, spesso provenienti da produttori locali. 2. Esselunga, una delle principali catene di supermercati in Italia, nota per la qualità dei suoi prodotti Esselunga dedica particolare attenzione alla selezione di frutta e verdura fresche, offrendo una varietà di prodotti di stagione 3 Coop, una catena di supermercati cooperativi presenti in tutto il paese Coop ha un impegno per l’agricoltura sostenibile e offre una vasta scelta di frutta e verdura biologica, locale e di stagione. 4. Conad, una catena di supermercati con una vasta rete di punti vendita in tutta Italia Conad si impegna a offrire prodotti freschi di qualità, compresa una buona selezione di frutta e verdura provenienti da produttori locali. 5. Eurospin, una catena di supermercati che si concentra sull’offerta di prodotti a prezzi convenienti. Nonostante i prezzi competitivi, Eurospin fornisce anche frutta e verdura di buona qualità”

“è importante sottolineare - conclude ChatGPT - che la disponibilità e la qualità della frutta e della verdura possono variare da negozio a negozio, anche all’interno della stessa catena di supermercati Spesso, i mercati locali e le botteghe specializzate possono offrire prodotti ancora più freschi e di alta qualità”.

Anche in questo caso, risposte un po ’ generiche e in parte lacunose. Aldi e Lidl non hanno un ’offerta qualitativamente inferiore di ortofrutta rispetto al citato Eurospin Mancano poi completamente eccellenze come Alì Supermercati, Sole 365, Gruppo Arena Insomma, ChatGPT è rimandata a settembre.

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